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Previsioni: Epson Meteo

Archivio Notizie 2005
dal 15/10 al 6/11

 

 

Mentre a sud fa caldo, mezza Italia è sottacqua sommersa da piogge e temporali

06/11 Domenica sott'acqua per mezza Italia, con temporali e piogge intense che dal Friuli al Lazio hanno provocato allagamenti, piccoli smottamenti, diversi incidenti stradali e fatto salire al livello di guardia i corsi d'acqua. Una situazione che, dicono gli esperti della Veglia Meteo della Protezione Civile, si e' estesa in queste ore al sud e persistera' fino alla giornata di martedi', quando e' previsto un miglioramento generalizzato. Tutt'altra giornata si e' vissuta, invece, in Calabria: bel tempo, sole e temperature primaverili sia sul versante tirrenico che quello ionico. In molti ne hanno approfittato passando la giornata in spiaggia a prendere il sole e fare il bagno in acque ancora calde. La perturbazione, arrivata sul nord Italia gia' nella serata di ieri, ha gia' provocato secondo la Coldiretti e la Confagricoltura danni ingenti alle campagne del centro-nord. E' arrivata anche la neve sulle vette alpine: al Tonale e in Valchiavenna, sullo Stelvio e in Valtellina, sui passi dell'Alto Adige e in generale sulle cime oltre i duemila metri. In Lombardia e' piovuto a dirotto su tutta la regione. Numerosi sono stati gli incidenti stradali causati dalla pioggia (nel piu' grave, avvenuto nel bresciano, due giovani sono morti e due sono rimasti feriti) e gli interventi dei vigili del fuoco. A Cremona il maltempo e' stato invece provvidenziale: i temporali hanno di fatto abbassato i livelli di inquinamento da polveri sottili e il sindaco ha revocato il blocco della circolazione. Piogge intense anche in Veneto - dove si sono registrati problemi per allagamenti, cadute di alberi e straripamento di alcuni canali - e in Emilia Romagna, con il Secchia, il Panaro e il Reno che si sono ingrossati e hanno superato i primi livelli di attenzione. Non e' stata pero' segnalata alcuna situazione di criticita' alla sala operativa della Protezione civile regionale. Situazione analoga in Toscana (a Massa Marittima sono caduti 100 millimetri di pioggia in due ore), una delle regioni piu' colpite dall'ondata di maltempo insieme al Lazio. Alcune strade sono state chiuse, un piccolo ponte e' crollato, diverse imbarcazioni sono affondate. Anche qui stato di attenzione per i fiumi, in particolare nel grossetano (dove sei persone sono state soccorse) e in provincia di Livorno, dove il fiume Cornia ha rotto gli argini. E cinque persone sono state tratte in salvo dalla Capitaneria di Porto: erano a bordo di una barca a vela al largo di Livorno che, dopo aver rotto il timone e per il peggioramento delle condizioni del mare, rischiava di finire sugli scogli. Non e' andata meglio nel Lazio: un nubifragio ha interessato il litorale a nord di Roma e la statale Aurelia e' rimasta bloccata per oltre un'ora all' altezza di Santa Marilla mentre e' rimasto chiuso per alcune ore il casello di Civitavecchia sud sulla A12 Roma-Civitavecchia. E nelle prime ore della giornata il maltempo ha provocato disagi all'aeroporto di Fiumicino, con i voli che hanno accumulato ritardi fino a 30 minuti. Pioggia incessante per tutta la giornata anche a Roma, con strade allagate e vigili del fuoco impegnati a rispondere a centinaia di chiamate dei cittadini in difficolta'. Proprio i pompieri ne hanno fatto le spese: un mezzo e' finito in una voragine apertasi a causa delle forti piogge. Una situazione dovuta pero', secondo l'opposizione di centrodestra, piu' alle responsabilita' della giunta Veltroni che alla pioggia. ''Prodi - dice il ministro Alemanno - prima di fare pericolose previsioni sul rischio di rivolta sociale nelle periferie, dovrebbe molto piu' semplicemente sollecitare il sindaco Walter Veltroni a tutelare le periferie romane da rischio acquazzoni. A Roma basta un acquazzone per mettere in crisi la citta'''. ''Dovremo aspettare il primo annegato per pioggia - conclude il ministro delle politiche Agricole e Forestali - perche' il sindaco Veltroni utilizzi qualche risorsa per la manutenzione ordinaria degli scarichi di acqua piovana della capitale?''. ''Basta un temporale per mettere in difficolta' la capitale d'Italia - dice il capogruppo di Fi al parlamento europeo e consigliere capitolino Antonio Tajani - Anche oggi i cittadini romani hanno dovuto pagare le conseguenze della pessima manutenzione della rete stradale della citta' e di un'amministrazione che in cinque anni non e' stata in condizione di migliorare le condizioni di vita dei romani''. In serata il maltempo ha raggiunto la Campania, dove si sono registrati i primi allagamenti e disagi. E al porto di Pozzuoli un'auto che stava sbarcando da un traghetto e' finita in mare: tanta paura per i quattro occupanti - un uomo, una donna e i loro due figli - che sono stati pero' immediatamente salvati dagli uomini della Capitaneria di Porto
Bel tempo, sole e temperature al di sopra della media e assolutamente primaverili: in controtendenza con gran parte del Paese in Calabria e' ancora tempo di mare. Stamani sole su tutta la regione e sulle spiagge dello Ionio e del Tirreno si sono notati vacanzieri domenicali a prendere il sole e a fare il bagno in acque ancora calde. Del resto nelle ore centrali del giorno la temperatura si e' mantenuta attorno ai 24, 25 gradi. Bel tempo anche in montagna, soprattutto nella Sila cosentina presa d' assalto da turisti provenienti anche da Puglia e Sicilia.

Omicidio Fortugno: A Reggio arriva il super prefetto De Sena. Mons. Bregantini: “La risposta dei giovani un fiore da maturare”. L’ANCI conferma il Consiglio nazionale a Locri

Smantellata una mini base della droga a Cassano Nascondevano in casa 300 dosi di eroina. Tre arresti

05/11 Tre persone sono state arrestate nel corso di una perquisizione, compiuta giovedi' scorso ma la notizia e' stata diffusa solo stamane, dai carabinieri a Cassano allo Ionio per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I tre sono Angela Iannicelli, di 36 anni; Agostino Perciaccante (30) e Antonio Perciaccante (36). In particolare Angela Iannicelli e' cognata di Antonio Perciaccante e zia acquisita di Agostino, mentre Antonio Perciaccante e' zio di Agostino. Secondo quanto emerso nella conferenza stampa che gli inquirenti hanno tenuto a Castrovillari, i militari, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita in un appartamento popolare e un garage ubicati in rione Ponte del Treno di Cassano, hanno rinvenuto circa 70 grammi di eroina pura, quantita', secondo gli inquirenti, da cui si potevano ricavare dalle 250 alle 300 dosi da immettere sul mercato ad un prezzo di 35, 40 euro ciascuna. I carabinieri hanno rinvenuto anche due bilancini di precisione digitali, tutto l' occorrente per il confezionamento delle dosi, 2.700 euro in contanti ritenuti proventi dello spaccio e una sorta di ''diario'' scritto con un linguaggio cifrato, che al momento e' al vaglio degli esperti. ''Abbiamo inferto un duro colpo al mercato cassanese della droga - ha detto Baldo Pisani, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari - Abbiamo intrapreso una lotta senza quartiere contro i trafficanti di morte. I risultati non si fanno attendere''. I tre arresti, ha spiegato Massimiliano Davico, comandante della Compagnia di Corigliano dei carabinieri, "sono il frutto di un servizio mirato di osservazione, pedinamento e controllo di ben determinati soggetti che, solitamente, frequentano i vicoli del centro storico cassanese". L’operazione di Cassano, comunque, evidenzia la preoccupante capillarizzazione del mercato della droga, ormai diffuso così nelle pieghe della società, da essere addirittura gestito a livello familiare. Questo dimostra come la ndrangheta abbia un potere così diffuso, velato quasi di normalità, che va oltre il “preoccupante”. Le indagini proseguono.

Omicidio De Pietro: Scarcerati anche i quattro fermati

05/11 Il gip del tribunale di Vibo Valentia, Lucia Monaco, non ha convalidato il fermo, disponendo la scarcerazione, delle quattro persone accusate di responsabilita' nell' omicidio di Antonio De Pietro, l' impiegato di 44 anni ucciso l' 11 aprile scorso con alcuni colpi di pistola nella frazione Piscopio. Le persone di cui non e' stato convalidato il fermo sono Maria Carmela Fortuna, di 43 anni, casalinga, sorella dell' amante di De Pietro; il figlio di Maria Carmela Fortuna, Vincenzo Fiorillo, di 21 anni, e Rosario Battaglia (21), tutti e tre della frazione Piscopio di Vibo Valentia, nonche' Michele Fiorillo, di 19 anni, di San Gregorio d' Ippona. Secondo la procura della repubblica di Vibo Valentia, che aveva emesso i provvedimenti di fermo, a progettare ed eseguire l' omicidio di De Pietro sarebbero stati i familiari della donna che da tempo intratteneva con l' impiegato una relazione extraconiugale. Movente dell' omicidio sarebbe stata la volonta' di porre fine ai continui regali e benefici economici che la donna elargiva all' uomo. Nel corso dell' udienza il pm, Giuseppe Lombardo, aveva chiesto che gli arresti venissero convalidati e che fosse emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere. La richiesta era stata vivacemente contestata dai legali dei quattro fermati i quali avevano sostenuto che non esistono i presupposti per l' arresto perche' manca la gravita' indiziaria e non esiste il pericolo di fuga. Per qyuesto avevano chiesto per tutti i loro difesi l' immediata remissione in liberta'. Ieri il gip presso il Tribunale dei minori di Catanzaro, Teresa Chiodo,non aveva convalidato il fermo di altri due ragazzi coinvolti nella vicenda, due minorenni di 16 e 17 anni, figli dell' amante della vittima, uno dei quali e' accusato dell' esecuzione materiale dell' omicidio. I due minori sono stati rimessi in liberta'.

Omicidio Fortugno: Loiero: “L’omicidio Fortugno un vero boomerang per la ndrangheta”. Rita Borsellino: “ A Locri come a Palermo, le lenzuola bianche come ribellione civile”. Pezzotta a Locri dedica a Fortugno la sede della CISL. “Per non dimenticare….

I direttori delle carceri calabresi condannano il gesto di intimidazione a Quattrone

05/11 I direttori delle carceri e dei Centri di servizio sociale della Calabria, in una nota, esprimono ''la piu' ferma e dura condanna per il vile gesto compiuto ai danni del provveditore regionale dell' Amministrazione penitenziaria, Paolo Quattrone'', nell' abitazione estiva del quale, la scorsa notte, a Bova Marina (Reggio Calabria), sono stati compiuti atti vandalici, accompagnati da scritte dal contenuto minaccioso. ''Quanti hanno vigliaccamente e subdolamente potuto concepire di oltrepassare la soglia dell'abitazione di Quattrone - e' detto nella nota - sono uomini senza dignita' e non sanno che in realta' l'alto dirigente e l'uomo Paolo Quattrone sono un tutt' uno e che la forza delle idee e la cultura del fare che improntano la sua azione - la sua storia lo insegna - non indietreggiano di fronte ad alcun tipo di intimidazione e minaccia. La Calabria che oggi e' al centro dell' attenzione delle istituzioni e dell' opinione pubblica nazionale per la corale levata di scudi che ha fatto seguito ai recenti gravissimi episodi di criminalita' organizzata e' la stessa regione che a livello di sistema penitenziario da piu' di tre anni e' riconosciuta come modello avanzato per tutto il territorio nazionale grazie alle iniziative intraprese ed ai concreti risultati raggiunti dall' Amministrazione penitenziaria sotto la sicura e ferma guida del provveditore Quattrone . E noi direttori, che ci onoriamo di essere i suoi primi collaboratori e che condividiamo con lui progetti, idee , entusiasmi ed anche le inevitabili difficolta', non possiamo che sentirci colpiti personalmente dal vile gesto che lo ha colpito''. ''Nel contempo, per la sincera e salda condivisione d' intenti che ci lega al provveditore - si afferma ancora nel comunicato - respingiamo con sdegno il tentativo di fare tornare la situazione all' oscurantismo del passato, ad un sistema penitenziario inefficiente, poco trasparente e 'a compartimenti stagni' che evidentemente facevano comodo ad alcuni o a molti. La minaccia rivolta con l'utilizzo di una simbologia prettamente mafiosa a chi rappresenta lo Stato in un delicato ambito quale quello penitenziario, si rivelera' ancora una volta, dunque, un clamoroso boomerang per chi ha agito vigliaccamente proprio perche' non sortira' altro effetto se non quello di rafforzare nello stesso provveditore Quattrone, in chi come noi lavora al suo fianco ed in tutti gli operatori penitenziari della Calabria il convincimento che la strada intrapresa e' quella giusta e che su questa si deve proseguire senza tentennamenti e senza guardare in faccia nessuno per il rinnovamento del sistema penitenziario calabrese''

Congresso sugli anziani a Diamante

05/11 ''Essere anziani in Calabria'' e' il tema del convegno regionale di domani al Teatro Vittoria di Diamante. I lavori avranno inizio alle ore 9 con i saluti di Mons. Domenico Crusco Vescovo di San Marco Argentano e del sindaco Ernesto Caselli. Poi due relazioni. Il prof. Franco Perticone dell'Universita' Magna Grecia di Catanzaro parlera' sul tema ''Essere anziani in Calabria''. Ezio Barbieri, presidente nazionale dell'Associazione Nazionale dei centri sociali fara' il punto sulla realta' del volontariato e i centri sociali nella nostra regione.Tre gli interventi programmati: Ferdinando Aiello assessore ai servizi sociali della provincia di Cosenza, Ernesto Magorno capogruppo DS alla Provincia e Antonio Acri Consigliere Regione Calabria. Le conclusioni sono affidate al Presidente della Provincia Mario Oliverio. Coordinatore e moderatore dei lavori il giornalista Enzo Monaco.

Due cosentini arrestati per cocaina allo svincolo A3 di Lagonegro

05/11 Due persone residenti in provincia di Cosenza sono state arrestate oggi per detenzione di droga dalla polizia stradale sulla A3, nei pressi dello svincolo di Lagonegro Nord (Potenza). P.F. di 26 anni e P.L.C. di 23 sono stati fermati dalla polstrada di Lagonegro per un normale controllo. Sulla loro Fiat Uno sono stati trovati 50,35 grammi di cocaina.

Calabrese arrestato per rapina a Viterbo

05/11 Un calabrese di 50 anni, condannato per rapina, porto abusivo di armi e associazione a delinquere di stampo mafioso, e' stato arrestato nella tarda serata di ieri dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, diretta da Salvatore Gava, insieme con i colleghi della Squadra Mobile di Potenza. L'uomo, C. S., era destinatario di un ordine d'arresto emesso dalla procura della Repubblica di Potenza in quanto deve scontare un residuo pena di un anno e mezzo di reclusione per reati commessi tra il 1983 e il 1995 tra Melfi (Potenza) ed Altamura (Bari). C.S., che aveva scontato alcuni anni di reclusione preventiva prima delle condanne definitive, faceva parte di un'organizzazione criminale dedita, tra l'altro, alle estorsioni. Dopo la scarcerazione per decorrenza dei termini si era trasferito nel Viterbese, dove e' stato arrestato. L'uomo e' stato portato nel carcere viterbese di Mammagialla.

Quattro arresti a Corigliano e Cassano

05/11 Quattro persone sono state arrestate e due minori sono stati denunciati nel corso di controlli compiuti dai carabinieri nel cosentino. A Corigliano Calabro al termine di una perquisizione i carabinieri hanno denunciato un minore ed arrestato due persone perche' trovati in possesso di 6,4 grammi di marijuana. A Cassano allo Jonio, invece, un minore e' stato denunciato ed altre due persone arrestate perche' sorpresi mentre stavano rubando dei cavi elettrici dall'interno della locale stazione ferroviaria

Incendiata la finestra di un negozio di Villapiana

05/11 La finestra di un negozio di abbigliamento e' stata incendiata nella notte da sconosciuti a Villapiana. L'infisso e' stato cosparso di liquido infiammabile e poi incendiato. Il danneggiamento e' stato scoperto dal proprietario del negozio che ha denunciato l'accaduto ai carabinieri.

Omicidio De Pietro: Non convalidati i fermi dei due minori

04/11 Il gip del tribunale per i minorenni di Catanzaro, Teresa Chiodo, non ha convalidato il fermo dei due ragazzi accusati di responsabilita' nell'omicidio di Antonio De Pietro, l'impiegato di 44 anni ucciso l'11 aprile scorso nella frazione Piscopio di Vibo Valentia. I due minori erano stati fermati ieri, insieme ad altre quattro persone, tutte maggiorenni, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della repubblica del tribunale di Vibo Valentia. Uno dei due minori, di cui non e' stato convalidato il fermo, era accusato, in particolare, di essere stato esecutore materiale dell'omicidio. Secondo l'accusa, l'assassinio di De Pietro sarebbe stato progettato per motivi economici dai familiari dell'amante dell'impiegato, esasperati per il fatto che la loro congiunta avrebbe fatto continui regali all'uomo, tra cui un'automobile e un appartamento. A De Pietro, inoltre, la donna avrebbe anche intestato un conto corrente bancario sul quale versava continuamente somme di denaro. Il gip Chiodo non ha convalidato i fermi, rigettando anche la richiesta di emissione di misura cautelare, accogliendo la richiesta del difensore dei due minori, Giovanni Marafioti, secondo cui nei confronti dei suoi assistiti non sarebbe stata mossa una contestazione specifica, distinta da quella attribuita ai quattro maggiorenni coinvolti nella stessa vicenda. Per domani, intanto, e' fissata davanti al gip del tribunale di Vibo Valentia l'udienza di convalida del fermo dei quattro maggiorenni, tra cui c'e' anche la sorella dell'amante di De Pietro.

Omicidio Fortugno: Vertice a Palzzo Chigi con Berlusconi e Pisanu. Nessuna operazione speciale prevista. Lumia: "Lotta alla mafia non è priorità del Governo.

In 15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani mi sorregge”

A Locri in tantissimi, soprattutto giovani, a gridare la voglia di cambiare di una regione intera. Partita la marcia (video).

Al Rendano il prossimo Consiglio provinciale dedicato alla Legalità e Sicurezza in Calabria

05/11 Si terrà presso il Teatro A. Rendano di Cosenza il Consiglio Provinciale, convocato per martedì 8 novembre prossimo, in prima convocazione ed in sessione straordinaria “aperta”, alle ore 17.30, sul tema “Legalità e sicurezza in Calabria”.
Questa iniziativa, a pochi giorni dal delitto del Vice Presidente del Consiglio Regionale On. Francesco Fortugno, assume particolare importanza e significato al fine di contribuire a rendere più efficace ed incisiva la mobilitazione per contrastare e combattere la mafia e la criminalità organizzata.
Alla riunione, alla quale hanno dato già piena adesione numerose personalità rappresentative delle Istituzioni, delle forze sociali, del mondo culturale e produttivo della nostra regione e della provincia, sono invitati a partecipare i Senatori, i Deputati, i Consiglieri Regionali, i Sindaci, i Presidenti delle Comunità Montane, gli Amministratori locali, i rappresentanti di tutti i partiti politici, gli Ordini Professionali, le Associazioni di categoria, le Organizzazioni Sindacali e le Autorità tutte.
La Provincia sollecita, pertanto, la più ampia partecipazione nella convinzione di fare cosa opportuna e utile, finalizzata a costruire un fronte comune e unitario di lotta contro la mafia e per la legalità.

Anziano si suicida buttandosi sotto un treno a Paola

04/11 Un uomo di 70 anni, V.D., si e' suicidato, questa mattina, buttandosi sotto un treno merci mentre transitava sul primo binario nelle vicinanze della stazione di Paola. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti della polizia ferroviaria di Paola.

Denunce per una battuta di caccia al cinghiale nel parco del Pollino

04/11 Alcune persone sono state denunciate perche' sorprese dal personale del corpo forestale dello Stato mentre partecipavano ad una battuta di caccia al cinghiale nell'area dei Parco Nazionale della Sila. Nel corso di controlli, finalizzati a reprimere il fenomeno del bracconaggio, il personale della forestale ha individuato, nelle campagne di San Giovanni in Fiore, un gruppo di cacciatori che partecipavano abusivamente ad una battuta di caccia al cinghiale. Ai cacciatori sono stati sequestrati complessivamente sette fucili, una carabina e 150 cartucce di vario tipo. Il Presidente del Parco Nazionale della Sila, Antonio Garcea, ha evidenziato che l'operazione e' ''un'ulteriore dimostrazione - e' scritto in una nota - del fatto che le peculiarita' naturalistiche di rilievo, di cui e' ricco il territorio, sono sottoposte, a cura dell'Ente Parco, ad una efficace azione di salvaguardia, tutela, conservazione e valorizzazione''.

Creolina al Liceo Classico di Praia a mare

04/11 Un atto vandalico e' stato compiuto nella notte da sconosciuti nel liceo classico di Praia a Mare. Alcune persone sono entrate nell'istituto scolastico ed hanno versato sul pavimento del disinfettante. L'episodio e' stato scoperto stamane dal personale della scuola che ha provveduto a ripulire il pavimento. L'accaduto e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Incendiata, a Santa Maria del Cedro, la moto di un operaio

04/11 Una moto di un operaio e' stata incendiata da sconosciuti a Santa Maria del Cedro. Il mezzo era parcheggiato nei pressi dell'abitazione del proprietario quando e' stato cosparso di liquido infiammabile e incendiato. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Nomade arrestata dopo un furto a Crosia, Denunciati due minori

04/11 Una giovane nomade, J.Z., 19 anni, di nazionalita' slava, e' stata arrestata dai carabinieri che hanno denunciato anche due minorenni. La diciannovenne e' stata sorpresa dai carabinieri mentre usciva da un appartamento dove aveva rubato oggetti in oro per un valore di circa mille euro. Le due minori denunciate, invece, sono state rintracciate dai carabinieri nei pressi dell'abitazione.

Operai di una ditta di rifiuti protestano davanti il comune di Scigliano

04/11 Quindici dipendenti della 'Presila Cosentina', ditta specializzata nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani, hanno sostato con sei autocompattatori nelle vicinanze del Comune di Scigliano per protestare contro l'ordinanza del sindaco che ha disposto la sospensione dell'attivita' di discarica consortile per gravi irregolarita' gestionali da parte della ditta.

Brevi di Cronaca a Cosenza, Scalea e Zumpano

Due persone sono state arrestate ed altre tre sono state denunciate nel corso di controlli compiuti dai carabinieri nel cosentino. A Cosenza e' stata arrestata una persona con precedenti penali perche' trovata in possesso di alcune dosi di hascisc. A Zumpano, invece, e' stato arrestato un uomo per furto aggravato in concorso con una minore che e' stata denunciata. A Scalea i carabinieri hanno denunciato due persone perche' trovate con un coltello a serramanico di genere vietato.

Due arresti a Cassano

04/11 Due persone, Giuseppe Franco Aita, di 32 anni, e Gordana Ahmetovic, di 23, sono state arrestate dai carabinieri nella frazione Doria di Cassano allo Ionio con l' accusa di furto aggravato. I due sono stati sorpresi nella stazione ferroviaria mentre, insieme ad un minore, che e' stato denunciato in stato di liberta', s' impossessavano di cavi di rame. Aita e Ahmetovic sono stati portati nel carcere di Castrovillari.

Due giovani di Corigliano arrestati e poi messi in libertà in attesa di giudizio

04/11 Due giovani di Corigliano, Massimo R., di 20 anni, e Simone G., di 18 anni, sono stati arrestati dai carabinieri, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione sono stati trovati in possesso di 7 grammi di maryuana. Con loro e' stato denunciato a piede libero alla Procura dei Minori di Catanzaro, un minorenne. I due arrestati sono stati rimessi in liberta' in attesa del giudizio.

Due automobili incendiate a Corigliano

04/11 Due automobili sono state incendiate nella notte da sconosciuti a Corigliano. I due incendi, avvenuti a distanza di qualche ora, hanno provocato danni ad un'Alfa Romeo Gtv di un imprenditore e ad un'Alfa 145 di un commerciante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Rossano ed i carabinieri della compagnia di Corigliano, che hanno avviato le indagini.

Omicidio di Africo: Convalidato il fermo di ieri ed oggi eseguito un secondo fermo

03/11 La Polizia di Stato ha fermato un giovane di 30 anni con l' accusa di essere uno dei responsabili dell' assassinio di Antonio Giorgi, di 21 anni, ucciso in un agguato di stampo mafioso lunedi' scorso ad Africo Nuovo. Ad eseguire il fermo e' stato il Commissariato di Bovalino della Polizia di Stato sulla base di un provvedimento emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Francesco Mollace. Il giovane fermato avrebbe fatto parte del commando, composto da almeno cinque persone, che ha organizzato ed eseguito l' assassinio di Giorgi, sorpreso dai killer mentre, alla guida della propria automobile, stava percorrendo la statale 106. L’uomo è sospettato di essere il secondo motociclista che faceva parte del commando che ha ucciso Antonio Giorgi. Il fermato è Pasquale Casile, di 23 anni. Il giovane, secondo quanto si e' appreso, sarebbe vicino alla famiglia di Salvatore Favasuli, di 20 anni, ucciso il 6 gennaio scorso in contrada Palazzi di Casignana, sempre nella Locride. Questo confermerebbe la pista seguita da subito dagli investigatori secondo i quali il delitto di Giorgi e' stata una reazione all' omicidio di Favasuli. Gli investigatori, dopo i due fermi operati sono convinti di essere risaliti a due componenti del commando che ha teso l' agguato a Giorgi ed in particolare a coloro che viaggiavano sulla motocicletta. L' altro fermato, Giuseppe Lucisano, di 22 anni, infatti, e' il proprietario della moto usata per compiere l' agguato. Restano da identificare gli altri componenti del gruppo di fuoco, probabilmente tre persone, che si trovavano sul luogo dell' omicidio a bordo di un' auto. Sarebbero stati questi ultimi ad inseguire Giorgi che aveva tentato di fuggire a piedi dopo avere forato i pneumatici della sua auto mandando la moto dei sicari a sbattere contro un guardarail. Riguardo alla loro identificazione c' e' un certo ottimismo, anche perche', e' stato sottolineato in ambienti investigativi, quando ci sono uomini e mezzi a disposizione la qualita' del lavoro ha un salto di qualita'. Inoltre il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Natina Prattico', ha convalidato il fermo, emettendo contestualmente un'ordinanza di custodia cautelare, di Giuseppe Lucisano, di 22 anni, accusato di concorso nell'omicidio di Antonio Giorgi, il giovane ucciso lunedi' scorso in un agguato ad Africo Bianco. Lucisano era stato sottoposto a fermo dai carabinieri della Compagnia di Bianco, su disposizione del sostituto procuratore di Reggio Calabria, Francesco Mollace, nelle ore immediatamente successive al delitto. A lui gli investigatori sono risaliti grazie al numero di telaio della motocicletta che alcuni dei killer che componevano il gruppo di fuoco (almeno cinque) sono stati costretti ad abbandonare sulla strada dopo essere stati speronati dall'auto della vittima. Dai controlli effettuati e' risultato che la moto, cui era stata apposta una targa con numeri contraffatti, era di proprieta' di Lucisano.

Messaggio di Ciampi ai giovani in occasione della marcia di Locri: “Spezzare ovunque le catene della paura”. Loiero ai ragazzi: "Sono con voi". Fortugno disse: "I giovani, futuro della Calabria". Il Consiglio regionale dedica la seduta ai giovani. Oggi la marcia.

Bloccato dai CC un tentativo di estorsione nel vibonese: un bandito ferito

03/11 Un' operazione dei carabinieri per l' arresto in flagranza di alcuni estortori che avevano chiesto del denaro in cambio della restituzione di un' automobile rubata si e' conclusa col ferimento, in modo lieve, e l' arresto di uno dei presunti componenti la banda. Il fatto e' accaduto nel pomeriggio a Mileto nella centrale via Conte Ruggero e nell' adiacente piazza Pio XII. Qui il gruppo aveva dato appuntamento al proprietario di un' auto rubata nei giorni scorsi a Pizzo Calabro. All' appuntamento, pero', si sono presentati anche i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia che si sono appostati nella zona. Quando i militari si sono qualificati i banditi hanno tentato la fuga. La dinamica dei fatti non e' stata ancora chiarita del tutto, ma di sicuro sono stati esplosi alcuni colpi di pistola uno dei quali ha ferito ad un piede Francesco Prostamo, gia' noto alle forze dell' ordine, che e' stato arrestato e portato nell' ospedale civile di Vibo Valentia. I carabinieri, che non escludono che i banditi fossero armati, stanno eseguendo numerose perquisizioni in casa di pregiudicati della zona.

Ass. Riccetti: “Presto al via i lavori della strada crollata di Cerzeto”

03/11 ''Presto, la mobilita' nell' area di Cerzeto verra' ricondotta a normalita' dopo i disagi causati dal crollo di un tratto pari a 400 metri di strada provinciale, chiusa immediatamente al traffico dopo il disastro dello scorso 7 marzo''. Lo si apprende da un comunicato dell' assessore alla Viabilita' della Provincia di Cosenza, Arturo Riccetti. La Provincia, e' detto nel comunicato, ha infatti espletato la gara per l' affidamento dei lavori urgenti di costruzione della variante al tratto in frana della strada provinciale S. Martino di Finita - Cerzeto - Varco Bufalo. La realizzazione dell' opera pubblica, essenziale per la comunita' colpita, era stata decisa dalla Giunta presieduta da Mario Oliverio che, nel Maggio scorso, aveva stanziato allo scopo 212 mila euro, provenienti dal fondo riserva dell'Ente. ''Assolviamo ad un impegno - ha detto Riccetti - assunto con la comunita' di Cerzeto che ha dovuto sin ora unire ad altri il disagio della difficoltosa circolazione nella zona, sottolineando che il lieve ritardo registratosi nella consegna dei lavori, rispetto ai tempi previsti, si e' reso necessario per espletare al meglio tutte le conseguenti operazioni di esproprio preliminari all'avvio dell' opera viaria''

Il Sindaco di Cassano chiede di istituire la Capitaneria al Porto di Corigliano

03/11 Il sindaco di Cassano Ionio, Gianluca Gallo, ha chiesto al vice ministro dei Trasporti, Mario Tassone, l' elevazione dell' Ufficio circondariale marittimo di Corigliano Calabro al rango di Capitaneria di Porto. ''La provincia di Cosenza - ha scritto Gallo - e' l' unica entita' marittima che si affaccia sul Tirreno e sullo Jonio priva di una sede di Capitaneria di Porto. Il Porto di Corigliano, in una impostazione sinergica con il Porto di Gioia Tauro e' destinato ad assumere nel bacino del Mediterraneo un ruolo strategico in termini di scambi commerciali e turistico-attrattivi sull' asse Adriatico - Balcani - Medio Oriente. Con l' elevazione dello scalo portuale di Corigliano a Capitaneria di Porto il territorio cosentino beneficerebbe di una pubblica autorita' corrispondente, sul piano delle competenze amministrative, a quella di Crotone, ossia indipendente da quest' ultima. La sede dell' Autorita' marittima di Corigliano, sarebbe, infatti, situata centralmente sia rispetto al litorale della provincia cosentina sia rispetto alle altre Capitanerie di Porto piu' vicine, come Crotone e Taranto, quindi, in una posizione strategica''. A supporto della sua istanza, il sindaco di Cassano, ha allegato anche una nota informativa sull' Ufficio Circondariale di Corigliano Calabro, la cui giurisdizione si estende per circa 120 km di costa abbracciando ben 16 comuni costieri.

Omicidio De Pietro: Sarebbe stato ucciso dai familiari e dall’amante, dicono gli inquirenti. Sei arresti

03/11 Ucciso dai figli e dai familiari della donna con cui intratteneva da tempo una relazione extraconiugale: sarebbe stato questo il movente per il quale l' 11 aprile scorso, nella frazione Piscopio di Vibo Valentia, e' stato ucciso Antonio De Pietro, di 44 anni, impiegato della Direzione provinciale del lavoro. E' questa la conclusione cui e' giunta la Procura della Repubblica di Vibo Valentia sulla base delle indagini svolte dai carabinieri del Comando provinciale. Nei confronti di quattro dei sei presunti responsabili dell' omicidio di De Pietro, il procuratore della Repubblica, Alfredo Laudonio, ed il sostituto Giuseppe Lombardo hanno emesso altrettanti provvedimenti di fermo, che sono stati tutti eseguiti, con l' accusa di concorso in omicidio. Altri due fermi sono stati disposti dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Catanzaro. Ad eseguire l' omicidio, utilizzando una pistola, sarebbe stato uno dei figli minorenni dell' amante dell' uomo. Alla progettazione dell' assassinio avrebbero partecipato anche la sorella della donna, Maria Carmela Fortuna, di 43 anni; altri due figli della stessa amante di De Pietro, Vincenzo e Michele Fiorillo, di 21 e 19 anni; Rosario Battaglia, di 21, ed un altro minore, legato da rapporti di parentela con la famiglia coinvolta nella vicenda. Secondo quanto e' emerso dalle indagini, l' uccisione di De Pietro sarebbe stata progettata per porre fine alla relazione extraconiugale tra De Pietro e la donna anche per i continui regali che quest' ultima faceva all' uomo e per i danni economici che ne derivavano per l' intero gruppo familiare. Tra l' altro a De Pietro la donna avrebbe anche intestato un conto corrente e regalato un immobile ed un' automobile di grossa cilindrata.

Calunnie e minacce a Magistrato della DDA di Potenza: ordinate perquisizioni dalla DDA di Catanzaro

03/11 La Guardia di Finanza ha fatto oggi numerose perquisizioni in Basilicata e nel carcere romano di Rebibbia nell' ambito di un' inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per fare luce su numerosi episodi di calunnie e minacce - aggravati dal metodo mafioso - nei confronti di Vincenzo Montemurro, pm presso la Direzione distrettuale antimafia di Potenza, e di un sottufficiale dei Carabinieri, il maresciallo Vito Rubini, in servizio a Matera. Le perquisizioni sono state ordinate dal Procuratore della Dda Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi, dal procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, e dal sostituto, Luigi De Magistris. Le hanno eseguite i militari del nucleo provinciale di polizia tributaria di Catanzaro delle fiamme gialle e quelli della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica della citta' calabrese. La Guardia di Finanza ha perquisito le celle di Pierdonato Zito, storico boss del clan omonimo che, negli anni '90, fu protagonista di gravi episodi (fra cui omicidi ed estorsioni) nel Materano, e della moglie, Maria Buonpastore, a Rebibbia; e ha perquisito anche le case e alcuni locali nella disponibilita' di Giovanni Luigi Cosentino, ritenuto uno dei capi del clan dei Basilischi; e di altre cinque persone: Nicola Lupo, Michele Di Pede, Marco Ripa, Gennaro Porcelli e Saverio Riviezzi. La Guardia di Finanza ha sequestrato documenti e altro materiale da cui risulterebbe che era stato avviato un altro tentativo di delegittimare l' operato di Montemurro. Nell' inchiesta sono indagate altre persone, fra le quali tre avvocati, due lucani (Pietro Damiano Mazzoccoli e Vito Druda) e un calabrese (Giuseppe Lupis): non vi sono state perquisizioni a carico dei tre avvocati. Secondo l' accusa, calunnie e minacce nei confronti di Montemurro e del sottufficiale dei Carabinieri - che ha svolto un ruolo di primo piano nelle inchieste contro la criminalita' organizzata coordinate da Montemurro - avevano lo scopo di minare la professionalita' del magistrato stesso e dell' investigatore e di delegittimarli, bloccando indagini e processi in corso. In particolare, contro il magistrato sono state presentate, numerose denunce con accuse di irregolarita' nei procedimenti, accordi con i collaboratori di giustizia e corruzione. Tali denunce hanno dato vita a 18 inchieste a carico di Montemurro da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro, competente per territorio, tutte archiviate e tutte alla base dell' inchiesta odierna. Durante l' udienza di un processo, a Potenza, poi, Montemurro subi' un tentativo di aggressione proprio da parte di Porcelli. Tutto e' avvenuto - sempre secondo l' ipotesi accusatoria della Procura della Repubblica di Catanzaro, basata sulle indagini della Guardia di Finanza - con il ''concreto apporto di avvocati privi di scrupolo''. Il sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia di Potenza, Vincenzo Montemurro, ha detto di aver appreso dell' esecuzione dei provvedimenti di perquisizione disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. ''Gli sviluppi odierni della vicenda - ha aggiunto il magistrato - suscitano in me sentimenti di orgoglio e soddisfazione non personali ma riferiti alle mille difficolta' in cui, in questi anni, la Dda potentina e gli investigatori hanno portato avanti inchieste molto delicate. Un' azione incisiva difficile da portare avanti con serenita' - ha continuato Montemurro - sapendo che qualcuno ti ha denunciato, cerca di delegittimarti, ti costringe a difenderti davanti ad altri magistrati, cerca di far naufragare il lavoro che e' stato fatto''. ''In questi ultimi tre anni e mezzo - ha aggiunto il pm - mi sono sentito molte volte infangato e isolato e ho temuto spesso e ancora temo soprattutto per la mia famiglia, perche' come la storia ci insegna i magistrati prima di delegittimano, poi si isolano e poi si ammazzano. Ho reagito nell' unica maniera possibile per coloro che fanno i magistrati sforzandosi di avere un profondo senso dello Stato: moltiplicando gli sforzi per lavorare con correttezza e serenita', rispettando la legge sempre e comunque. Ho evitato persino di esercitare il legittimo diritto di costituzione di parte civile, per non cadere nella trappola di chi, consigliato tecnicamente, voleva precostituire situazione di incompatibilita'. Con la stessa serenita' - ha concluso Montemurro - domani saro' in udienza a rappresentare la pubblica accusa''.

Il Presidente dell’ANCI, Domenici aderisce alla campagna di Riferimenti su Calipari

03/11 Il presidente dell' Anci Leonardo Domenici, sindaco del Comune di Firenze, ha comunicato al coordinamento nazionale antimafia ''Riferimenti'' la propria adesione all' appello per chiedere che sia fatta piena luce sulla morte di Nicola Calipari, funzionario del Sismi, ucciso a Baghdad in un posto di blocco di militari Usa dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. ''Assicuro - ha spiegato Domenici - la massima divulgazione a tutti gli amministratori locali e comunico che l' appello e' visibile sul sito www.anci.it''

Proiettili davanti la sede del comune di Scido

03/11 Un atto grave intimidatorio e' stato compiuto la notte scorsa ai danni del Comune di Scido, nel reggino. Davanti al portone del municipio e' stato lasciato un pezzo di fil di ferro con attaccate tre proiettili calibro 38. Insieme ai proiettili c' era anche un foglio di carta con su scritto ''per il signor sindaco auguri di buon onomastico''. Le indagini sull' episodio sono condotte dai carabinieri.

Latitante arrestato nel reggino

03/11 Un presunto affiliato alla 'ndrangheta, Domenico Chirico, di 54 anni, latitante, e' stato arrestato dai carabinieri a Reggio Calabria. Chirico e' stato sorpreso dai militari del Comando provinciale di Reggio mentre si recava a trovare la moglie. L' uomo, accusato di essere un esponente della cosca Condello, deve scontare una condanna definitiva a cinque anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso.

Operazione contro i taroccatori dalla GDF a Schiavonea

03/11 Cinquecento cd musicali illecitamente riprodotti e alcune paia di occhiali con marchi contraffatti sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Corigliano Calabro, che ha anche arrestato il venditore dei cd e denunciato in stato di liberta' quello degli occhiali. L' operazione e' stata condotta nel corso di controlli disposti in occasione della fiera tenutasi sul lungomare della frazione Schiavonea. I finanzieri hanno anche individuato e verbalizzato numerosi operatori economici che per la cessione di beni non ottemperavano agli obblighi di emissione di scontrini fiscali.

A Rossano, accoltella l’amico e viene arrestato

03/11 Un uomo, Antonio Eloquente, di 69 anni, ex dipendente Enel, e' stato arrestato dai carabinieri, a Rossano, con l' accusa di avere tentato di uccidere un coetaneo S.L. sferrandogli delle coltellate all' addome. L' uomo che ha riportato gravi ferite all' addome, e' ricoverato in prognosi riservata all' ospedale di Cetraro. Secondo quanto emerso dalle indagini tutto sarebbe stato originato da una banale lite. Dagli insulti, dapprima solo verbali, i due litiganti sono pero' passati alle vie di fatto munendosi di pietre e coltelli e azzuffandosi proprio nel piazzale antistante la stazione ferroviaria. Al termine della lite S.L. ha cercato soccorso presso la sede della polizia municipale di Rossano scalo e poi e' stato ricoverato nel reparto di chirurgia dell' ospedale civile di Rossano da dove poi e' stato disposto il trasferimento nel reparto rianimazione del nosocomio di Cetraro. All' identita' di Eloquente, che nella colluttazione ha riportato solo delle escoriazioni, i carabinieri sono riusciti a risalire sulla base della sommaria descrizione fatta dallo stesso S.L.

Brevi di Cronaca da Mirto e San Pietro in Guarano

03/11 Due persone sono state tratte in arresto in provincia di Cosenza dai carabinieri del comando provinciale. A Mirto Crosia i carabinieri della locale stazione insieme a quelli della stazione di Campana hanno tratto in arresto una cittadina jugoslava per furto aggravato in concorso con altri due minori di nazionalita' serba e jugoslava i quali sono stati denunciati a piede libero. Mentre i carabinieri di San Pietro in Guarano hanno notificato a una persona gia' reclusa nel carcere di Catanzaro un'ordinanza di custodia emessa dal Gip del Tribunale di Cosenza. L'uomo e' ritenuto responsabile di ricettazione.

Pino Arlacchi: “Inverosimile la stima di Eurispes sul fatturato ndrangheta. E’ 20 volte inferiore”

02/11 “L’ unico paese del mondo in cui l’ economia illecita raggiunge il 50% del PIL si chiama Afghanistan. La Calabria, secondo i “calcoli” dell’ EURISPES, fa di meglio, raggiungendo il 156%. Solo questo ordine di grandezza è sufficiente a far capire quanto inverosimili siano i dati EURISPES sul fatturato della ‘ndrangheta. La cifra dei profitti internazionali della ‘ndrangheta stimata dall’ EURISPES è platealmente inverosimile. L’ ultimo rapporto pubblicato dall’ Ufficio ONU di Vienna per la lotta contro la droga e la criminalità valuta in 39 miliardi di euro il fatturato all’ ingrosso di tutte le mafie mondiali dell’ eroina e della cocaina”. Lo afferma il professor Pino Arlacchi, già vicesegretario dell’ONU, studioso dei fenomeni criminali. Arlacchi spiega quindi che “la cifra effettiva del fatturato della ‘ndrangheta è più vicina a 1,8 miliardi di euro: 20 volte inferiore ai dati EURISPES”. Secondo lo studioso “si tratta comunque di una cifra ragguardevole, che divisa tra le 110 cosche calabresi, significa un reddito di 16,4 milioni di euro ciascuna ogni anno. Ognuno dei 5.000 affiliati alle cosche può contare su 360mila euro di reddito all’ anno, che è a sua volta 31 volte il reddito procapite dei calabresi, pari a 11milioni 600mila euro annui”.
“Se i mafiosi calabresi fatturassero 36 miliardi euro all’anno – afferma Arlacchi - avremmo come minimo 110 supermiliardari nella nostra regione, pari al numero dei capicosca. Gente con oltre 300 miliardi di vecchie di lire di reddito annuo e migliaia di miliardi in banca. Avremmo zero disoccupazione e povertà, e saremmo tutti dalla parte della ‘ndrangheta. Andremmo a Gioia Tauro o a Locri come si va a Lourdes o alla Silicon Valley. I mafiosi più ricchi della storia – eicorda lo studioso - sono stati i narcos colombiani degli anni ’80, quelli del cartello di Medellin e Cali, sconfitti dieci anni fa. Gente in grado di comprarsi ministri, deputati e Presidenti, e di elargire benefici a città intere. I loro profitti non hanno mai oltrepassato i 6 miliardi di dollari all’ anno. Il patrimonio stimato dei cugini Salvo, i più ricchi mafiosi della storia italiana, non ha superato i 500 miliardi di vecchie lire”.
La realtà fa capire Arlacchi, per quanto riguarda la Calabria è ben diversa. “La cifra di 36 miliardi di euro sul fatturato della ‘ndrangheta diffusa dall’ EURISPES è semplicemente assurda, perché in contraddizione con la logica, l’ evidenza, e con gli studi delle Nazioni Unite e di tutti gli economisti che si sono occupati di economie illecite. Secondo la stima più generosa che è possibile fare, basata su un economia illegale pari al 10% del PIL italiano, Il fatturato della ‘ndrangheta non può superare i 3,6 miliardi di euro, pari al 15,3% del PIL calabrese. Questi 3,6 miliardi di euro includono sia i profitti locali che quelli internazionali. L’ importo è di 10 volte inferiore alle cifre iperboliche sparate dall’ EURISPES e da pubblici ufficiali incauti allo scopo di fare titolo sui giornali”.

Omicidio Fortugno: Le indagini nell’ASL di Locri. Confermata la pista della sanità. Avviati gli atti per la commissione d’accesso antimafia. Loiero: “Rinviato al mittente il cupo messaggio dei clan". Messaggio del fratello di Peppino Impastato. Numerose adesioni alla marcia.

Omicidio di Africo: Soluzione vicina. Forse ferito uno dei sicari

02/11 Sarebbe rimasto ferito uno dei killer di Antonio Giorgi, il ventunenne ucciso lunedi' scorso ad Africo Nuovo. Sulla fiancata dell' auto della vittima, infatti, sono state trovate tracce di sangue che potrebbero appartenere ad uno dei due motociclisti che componevano il commando. Giorgi, quando si e' accorto di quanto stava accadendo, ha speronato la moto, mandandola ad urtare contro un guardrail. Nella manovra i pneumatici della sua vettura, una Mercedes classe A, sono rimasti forati ed e' per questo che ha tentato la fuga a piedi, resa inutile dalla presenza sul posto di un altro gruppo di persone (almeno tre secondo gli investigatori) che erano in auto. Potrebbero essere stati questi ultimi ad inseguire Giorgi e ad ucciderlo. In mano agli investigatori, che sono ottimisti per la soluzione del caso, c' e' anche la pistola calibro 357 magnum persa sul luogo del delitto da uno dei sicari in moto e che ha sparato cinque colpi che hanno raggiunto il parabrezza della vettura. L' arma sara' sottoposta alle perizie del caso per accertarne la provenienza e verificare se sia gia' stata usata in passato. Intanto proseguono gli accertamenti su Giuseppe Lucisano, il giovane di 22 anni sottoposto a fermo di pg dai carabinieri della Compagnia di Bianco su disposizione del sostituto procuratore di Reggio Calabria, Francesco Mollace, che coordina le indagini, per porto illegale di arma clandestina e omicidio aggravato. E' lui il proprietario della moto utilizzata dai killer alla quale era stata modificata la targa. Gli investigatori non escludono che il giovane possa anche avere fatto parte del commando. La sua posizione dovra' ora passare al vaglio del Gip che dovra' prendere una decisione entro venerdi' prossimo. I legali di Lucisano, gli avvocati Giovanna Mollica e Domenico Versaci, intanto, hanno reso noto che il loro assistito si e' dichiarato estraneo ai fatti sostenendo di avere trascorso la mattinata nel Tribunale di Melito Porto Salvo per rinunciare ad una eredita' del padre morto nei mesi scorsi. Inoltre, per quanto riguarda la moto, il giovane avrebbe sostenuto di averla lasciata con le chiavi inserite nel quadro di accensione nelle vicinanze di un bar prima di andare a Melito. L' ipotesi che viene seguita dagli investigatori per chiarire i contorni del delitto di Giorgi e' che l' assassinio possa rappresentare una reazione all' omicidio di Salvatore Favasuli, di 20 anni, ucciso il 6 gennaio scorso in contrada Palazzi di Casignana, sempre nella Locride. Lucisano, e' stato fatto rilevare, sarebbe stato legato da rapporti di amicizia con Favasuli. Il fatto che sia stata utilizzata una moto non rubata, per gli investigatori, non rivestirebbe particolare importanza. Il fatto che i killer siano stati costretti ad abbandonarla ha rappresentato un imprevisto dovuto alla reazione di Giorgi. A Bianco, infine, i carabinieri hanno trovato una Fiat Punto di colore scuro. La vettura e' adesso al centro delle investigazioni scientifiche per accertare se sia l' auto utilizzata dai killer di Giorgi.

Centomila cartoline a Ciampi per chieder giustizia sul “caso Calipari”

02/11 Centomila cartoline con l' immagine di Nicola Calipari da distribuire gratuitamente nelle piazze delle principali citta' d' Italia invitando i cittadini a inviarle, firmate, al Quirinale: e' l' iniziativa lanciata dal coordinamento nazionale antimafia 'Riferimenti' per chiedere il sostegno collettivo all' appello gia' rivolto al presidente Ciampi perche' sia fatta piena luce sulla morte del funzionario del Sismi, ucciso a Baghdad in un posto di blocco di militari Usa dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. La presentazione ufficiale della cartolina con ''la mia firma per Nicola'' e' in programma a Roma nei prossimi giorni. All' iniziativa del coordinamento 'Riferimenti' partecipano Giuliana Sgrena, Simona Torretta e Simona Pari, Salvatore Agliana, Umberto Cupertino e Salvatore Stefio - ostaggi italiani rapiti e liberati in Iraq -, ma hanno aderito personaggi del mondo dello spettacolo, come Gigi Proietti e Carlo Freccero, esponenti della societa' civile, ''Un ponte per...'', la Cgil, e molti sindaci che hanno messo a disposizioni le sedi delle biblioteche comunali cittadine per dare il massimo risalto alla campagna. ''Siamo tutti parte lesa e abbiamo, quindi, il diritto di pretendere verita' e giustizia per quella morte assurda'', e' stampato sulla cartolina. Adriana Musella, presidente del Coordinamento, spiega: ''Dopo il deposito della perizia, secondo cui a sparare e' stata una sola arma, l' opera di mobilitazione pubblica prosegue anche per sostenere chi dovra' difendere la posizione italiana nell' inchiesta in corso. Riponiamo fiducia e speranza nel presidente Ciampi. La voce di un popolo unita intorno ai valori della verita' e della giustizia e' una forza vincente. Tutelare la memoria di Nicola vuol dire tutelare la dignita' di noi tutti''.

La Provincia di Cosenza presenta “L’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole”

02/11 Giovedì 3 Novembre, alle ore 11,00, presso la Presidenza della Provincia di Cosenza, in corso Telesio, verrà presentato il “Progetto di Educazione alla Sicurezza Stradale”. Il progetto, organizzato dall’Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cosenza, in collaborazione con lo studio di consulenza automobilistica “Castellano” di Cosenza, è indirizzato agli alunni della scuole elementari e medie. “Si tratta – spiega l’Assessore ai Trasporti della Provincia, Giuseppe Gagliardi - di una sorta di sperimentazione che interesserà dapprima undici istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio cosentino. L’educazione stradale è uno strumento di fondamentale importanza anche per lo sviluppo del comportamento individuale e di gruppo, ma, come tutte le attività sociali, siamo convinti che sia necessario cominciare ad educare i più giovani che saranno gli automobilisti di domani”. Alla presentazione del progetto prenderanno parte, oltre l’Assessore Gagliardi, il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio; l’ingegnere Claudio Carravetta, responsabile Ufficio Trasporti della Provincia; il dottor Riccardo Succurro, in rappresentanza dei Dirigenti Scolastici; il comandante della Polizia Stradale di Cosenza, Gianfranco Martorano.

Due arresti a Corigliano

02/11 Due persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso di controlli compiuti nella zona di Corigliano Calabro. I due arrestati sono accusati dei reati di violenza minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Rapina da 11mila euro all’ufficio postale di Mileto

02/11 Tre persone con il volto coperto da passamontagna hanno compiuto una rapina nell'ufficio postale a Mileto. I tre, dopo aver minacciato gli impiegati, si sono fatti consegnare il denaro custodito nelle casse. Il bottino della rapina ammonterebbe ad oltre undicimila euro. I rapinatori sono fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

La Smeco potrebbe revocare i licenziamenti, tutto dipende da Provincia e Regione

01/11 Il destino dei lavoratori della Smeco licenziati nei giorni scorsi dipende dagli impegni che la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria riterranno di prendere con la societa' romana che, per conto dell'Ato cosentina, gestisce gli impianti di depurazione delle acque reflue. Quella assunta dalla Smeco e' stata, fanno capire i dirigenti della societa', ''una decisione sofferta ma inevitabile''. Il licenziamento di una diecina di lavoratori e' stato in pratica un atto dovuto in presenza di una situazione insostenibile come quella in cui l'azienda si e' venuta a trovare a causa dei mancati pagamenti sia da parte dell'Ufficio per l'Emergenza Ambientale fino al maggio 2003 sia per il periodo successivo da parte dell'Ato cosentina, a sua volta creditrice nei confronti di molti Comuni. I dirigenti della Smeco fanno riferimento alla situazione finanziaria della societa' che da anni sopporta, con mezzi propri o ricorrendo al credito, il sistematico inadempimento dell'Ato dei Committenti pubblici per far fronte comunque agli impegni ed al pagamento degli stipendi, ma che ora non e' piu' in grado di sostenere un onere del genere senza mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza della societa'. Il contratto con l'Ato di Cosenza, peraltro, e' scaduto da dieci mesi e non e' stato ancora rinnovato, mentre il credito della Smeco, nei confronti dell'autorita' dell'Ambito Territoriale Ottimale e dell'Ufficio del Commissario per l'Emergenza Ambientale, ammonta gia' ad oltre dieci milioni di euro. La insostenibilita' della situazione e' da tempo nota anche ai sindacati che infatti hanno a piu' riprese insistito affinche' la Provincia di Cosenza si attivasse per effettuare i pagamenti alla Smeco al fine di scongiurare gli altrimenti inevitabili licenziamenti; finora, pero', al di la' di assicurazioni di massima e di promesse non si e' andati. Ora, forse, si apre uno spiraglio per una soluzione positiva. I lavoratori della Smeco, infatti, hanno avuto ieri un incontro col Presidente della Provincia di Cosenza Oliverio ed hanno ottenuto che della vicenda si discuta anche con i vertici della Regione Calabria. Per venerdi' prossimo e' stato fissato a Catanzaro un incontro al quale, oltre ad Oliverio, ai rappresentanti sindacali ed ai rappresentanti della Smeco, prenderanno parte anche il Presidente della Regione, Agazio Loiero, e l'assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi. Se, attraverso una attenta analisi della situazione ed una adeguata valutazione delle responsabilita', si riuscisse ad arrivare a quella che appare la soluzione piu' logica e giusta, prevedendo precisi impegni riguardo al pagamento dello scaduto ed al puntuale mantenimento degli impegni per il futuro, la Smeco potrebbe anche arrivare alla revoca dei licenziamenti adottati.

Omicidio di Africo: Eseguito un fermo, ma si teme la faida

01/11 C'e' ottimismo negli ambienti investigativi e giudiziari in merito agli sviluppi delle indagini sull'assassinio di Antonio Giorgi, il giovane di 21 anni ucciso ieri mattina ad Africo Nuovo. Negli stessi ambienti, pero', non si nasconde il rischio che l'assassinio di Giorgi possa scatenare una faida all'interno della 'ndrangheta dalle conseguenze imprevedibili. Quello di Giorgi, comunque, non sembra destinato a diventare un omicidio insoluto come quasi tutti gli altri 25 accaduti nell'ultimo anno nella Locride. Il fermo di Giuseppe Lucisano, di 22 anni, eseguito dai carabinieri della Compagnia di Bianco, indirizza le indagini lungo una direzione precisa. L'ipotesi che viene seguita dagli investigatori, infatti, e' che l'assassinio di Giorgi possa rappresentare una reazione all'omicidio di Salvatore Favasuli, di 20 anni, ucciso il 6 gennaio scorso in contrada Palazzi di Casignana, sempre nella Locride. L'assassinio di Favasuli potrebbe avere avuto come movente una partita di droga non pagata. Un omicidio dopo il quale le cosche della Locride si sarebbero accordate per bloccare vendette e risposte incontrollate, anche per evitare che la Locride possa essere oggetto di una vigilanza eccessiva, e quindi fastidiosa per gli affari della cosche, da parte delle forze dell'ordine. Qualcosa, pero', in questo senso non ha funzionato perche' qualcuno ha deciso ugualmente di uccidere Giorgi. Una vendetta giunta a distanza di dieci mesi dall'assassinio di Favasuli, sempre che il collegamento tra i due omicidi risponda alla realta'. Un dato rilevante e' che Giuseppe Lucisano sarebbe stato legato da rapporti di amicizia con Favasuli. Il giovane fermato, tra l'altro, e' il proprietario della moto a bordo della quale viaggiavano due delle persone che hanno eseguito l'agguato contro Giorgi. Il mezzo aveva la targa contraffatta, ma i carabinieri, attraverso il numero di telaio, sono riusciti ugualmente a risalire all'identita' del proprietario. L'abbandono da parte degli assassini sul luogo dell'omicidio della moto utilizzata per compiere l'agguato ha rappresentato per gli assassini il classico imprevisto. Una circostanza che e' dipesa dalla reazione di Giorgi, che ha speronato, con la sua auto, la moto con a bordo i due assassini facendoli cadere e costringendoli a lasciare sul posto il mezzo. E' a questo punto che sarebbero entrate in azione altre tre persone che viaggiavano, pronte a intervenire, a bordo di un automobile. Giorgi, che nel frattempo era sceso dalla sua Mercedes classe A per cercare scampo a piedi, e' stato cosi' raggiunto e ucciso con alcuni colpi di pistola. I carabinieri non escludono che Giuseppe Lucisano possa avere partecipato all'esecuzione dell'omicidio. Sarebbe stato lui, infatti, una delle due persone che viaggiavano a bordo della moto. Preso lui, i carabinieri non escludono di potere giungere presto all'identificazione dell'intero gruppo di fuoco. ''La risposta giudiziaria all'efferato assassinio di Antonio Giorgi - ha detto Francesco Mollace, il sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria che sta conducendo l'inchiesta sull'omicidio - arrivera' a breve e sara' una risposta estremamente determinata''. Intanto la Locride, dopo l'assassinio il 16 ottobre scorso del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, e quello di Antonio Giorgi, ripiomba nella paura di una nuova ''guerra di mafia'', in una situazione sempre piu' incontrollabile

Omicido Fortugno: Si indaga tra le carte di Fortugno. Adamo: “Lo Stato sia parte civile nei processi per mafia

Traffico di rientro da Ognissanti regolare sulla A3

01/11 Primo pomeriggio della festa di Ognissanti e il traffico su strade e autostrade comincia a intensificarsi in direzione delle grandi citta'. Gli italiani che, in auto, si sono spostati a milioni verso le localita' d'origine per portare un omaggio ai propri cari scomparsi, nonche' quelli che hanno raggiunto localita' turistiche per cogliere l'occasione di uno degli ultimi ponti dell'anno, stanno tornando verso casa. Al nord il rientro e' in qualche modo ostacolato dalla pioggia, ed anche i tanti cantieri di lavoro sulle autostrade stanno ostacolando il viaggio di ritorno. Sulla A-15 Parma-La Spezia in direzione di Parma, infatti, si registra la coda piu' lunga dovuta non al traffico di rientro, ma proprio ai lavori in corso: 12 chilometri. Sulla A-1 tra Rioveggio e Sassomarconi, in direzione nord, le auto sono incolonnate per 8 chilometri a causa di un incidente. Puro traffico di rientro, invece, su tutte le direttrici che portano a Roma: vetture a passo d'uomo sull'Autosole tra Ponzano Romano e la diramazione di Roma nord, auto in colonna dallo svincolo di Valmontone alla barriera di Roma-sud e code anche a quella di Roma-est. Circolazione caotica pure in direzione delle citta' del nord: traffico molto intenso si registra infatti intorno a Genova sulla A-12 tra Chiavari e Nervi; rallentamenti in direzione di Firenze tra Valdichiana e Arezzo e code sulla A-1 tra Incisa e Firenze nord verso Bologna. Traffico praticamente inesistente invece al sud, come anche quello di ritorno dalle mete marine particolarmente gettonate durante l'estate: tempi di percorrenza assolutamente normali sulla A-14 Adriatica e sulla Salerno-Reggio Calabria. In serata solo il trafficovero le grandi città ha registrato un considerevole aumento.

Cinque auto incendiate nel vibonese

01/11 Cinque automezzi sono stati incendiati, in tempi diversi, nel corso della notte nel Vibonese. I roghi, sulla cui natura indagano i carabinieri si sono verificati a Vibo, Ricadi, Tropea e Filadelfia e hanno impegnato due squadre dei Vigili del fuoco di Vibo. In citta' le fiamme hanno distrutto una Fiat Tempra di proprieta' di una donna, A.C del posto. A Ricadi, localita' Santa Maria di Capo Vaticano, sono state date alle fiamme un autoveicolo Fiat Scudo e una Fiat Panda, il primo intestato ad una donna G.N. 32 anni del posto, titolare di un albergo nel cui cortile le due auto si trovavano parcheggiate e l' auto intestata al marito A.C. pure lui residente a Ricadi. A Tropea e' stata incendiata una Golf di proprieta' di D.A. 27 anni del posto mentre a Montesoro di Filadelfia, le fiamme si sono sviluppate a bordo di una Mercedes. Tutti i mezzi tranne la Fiat Panda sono stati distrutti

Incendiata uan rivendita di fiori a Corigliano

01/11 Un container in vetro resina adibito a rivendita di fiori e' stato incendiato nella notte da sconosciuti a Corigliano Calabro. Nella struttura e' stato cosparso un ingente quantita' di liquido infiammabile e poi incendiata. Le fiamme, che hanno provocato ingenti danni, sono state spente dai vigili del fuoco. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini

Quattro minori denunciati per furto e ricettazione a Bisignano e Cerisano

01/11 Quattro minori sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri, nel Cosentino, nel corso di alcuni servizi per il controllo del territorio. A Bisignano sono stati denunciati due minori accusati di furto aggravato e ricettazione. La stessa accusa grava su due giovani di Cerisano, fermati e denunciati a piede libero dai militari della locale stazione. I due avrebbero compiuto un furto in un'abitazione e tentato di vendere la refurtiva. Duole notare che aumentano i reati commessi da minori Ieri sera, infatti, a Cassano Ionio, sempre i carabinieri, avevano arrestato un quindicenne sorpreso a vendere alcune dosi di eroina.

Due persone denunciate per hascisc a San Lorenzo del Vallo

01/11 Due persone sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radio Mobile di San marco Argentano. I due dopo un controllo sono stati trovati in possesso di un pezzo di 20 grammi di hascisc.

Un altro incidente mortale sulla 107 vicino Arcavacata

31/10 Ancora un incidente mortale sulla 107 Paola-Crotone nel tratto tra i due svincoli di Arcavacata. Un incidente mortale come quello che la settimana scorsa ha stroncato la vita di un’altra persona. Questa volta , purtroppo, è toccato ad un impiegato del genio civile di Cosenza, Gaetano Sergi, di 57 anni, di San Fili. L’uomo è morto sul colpo. Sergi era alla guida di una Fiat Punto che, per cause in corso d' accertamento, si e' scontrata frontalmente con un autocarro, il conducente del quale e' rimasto illeso. Sul luogo dell' incidente si sono recati i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare per circa venti minuti per estrarre il corpo dell’uomo dalle lamiere accartocciate dell’auto. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia stradale e i sanitari del 118. Ai medici, purtroppo, non è rimasto altro da fare che constatare il decesso dell’uomo. In questo tratto sono purtroppo molto frequenti gli incidenti, per via della serie di passaggi trasversali che costeggiano la 107 in questo punto. Un percorso quasi cittadino che sui suoi lati presenta diversi centri commerciali e distributori di benzina nonché uffici. Inoltre in questo tratto sboccano diversi automezzi pesanti provenienti dai numerosi depositi siti nella zona industriale di Cutura e molte volte, o per distrazione o per cattiva visibilità, l’incidente è quasi quotidiano. Il percorso andrebbe sottoposto a norme più severe di transito con soluzioni che possano rallentarne il traffico.

Sei ore di audizioni per la commissione del CSM. Rognoni: “A Reggio ci sono ombre e luci”. Tutti i veleni della Giustizia Calabrese

La locride peggio del Far West: Oggi ad Africo il 26° delitto.

Omicido Fortugno: Si indaga sulla sanità. Fortugno stava contrastando interessi “importanti”. De Sena. “Riflettori dello Stato sempre accesi sulla Calabria”. Anna e Giuseppe Fortugno ai giovani: "siamo con voi"

I lavoratori del bacino del Pollino in stato di agitazione

31/10 I circa 400 lavoratori idraulico forestali del bacino del Pollino hanno dichiarato lo stato d' agitazione per protestare contro il mancato pagamento delle mensilita' di settembre, ottobre e degli arretrati contrattuali dell' anno scorso. Una delegazione dei lavoratori, accompagnata dal segretario comprensoriale della Flai Cgil, Vincenzo Laurito, ha inscenato una manifestazione di protesta presso l' ufficio sub provinciale dell' Afor di Castrovillari. Una delegazione dei lavoratori e' stata ricevuta. Il segretario comprensoriale della Flai Cgil e la delegazione dei lavoratori sono stati ricevuti dal geometra Giovanni Morano, capo ufficio della struttura Afor della citta' del Pollino''. Morano, nel prendere atto dei motivi della protesta dei lavoratori, ha dichiarato che ''l' ufficio Afor di Castrovillari non ha alcuna responsabilita' per il mancato pagamento non avendo ricevuto alcun accredito da parte della Regione Calabria''. ''Come Flai Cgil - ha dichiarato il segretario comprensoriale Vincenzo Laurito - invitiamo l' ufficio regionale dell' Afor, che e' l' unico abilitato a erogare le spettanze ai lavoratori, di attivarsi tempestivamente, senza ulteriori ritardi e indugi, al pagamento delle mensilita' di settembre, ottobre e degli arretrati contrattuali riferiti all' anno scorso. Se cio' non avverra' nei prossimi giorni, i lavoratori daranno vita a forme di lotte piu' eclatanti''

Immobile di Castrovillari confiscato ospiterà la Protezione Civile

31/10 L'amministrazione comunale di Castrovillari ha ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento di centoventisettemila euro per la ristrutturazione di un edificio di contrada Galluccio, confiscato in base alla normativa antimafia concesso al Comune di Castrovillari, che lo adoperera' per accogliere le associazione di volontariato di protezione civile. Lo hanno reso noto con un comunicato gli assessori Eugenio Salerno e Mario Innocenzo Rummolo i quali sottolineano la portata della nuova acquisizione "che sicuramente sara' una ulteriore occasione per strutturare al meglio il Centro di protezione civile che ha sede in citta'". Intanto l'associazione onlus di protezione civile Lipambiente, che sta presidiando giorno e notte la zona del rione Civita di Castrovillari, in cui lunedi' pomeriggio e' crollata un'ala del vecchio e disabitato palazzo Gesualdi, di proprieta' dell'Aterp, sta vigilando, con un altro gruppo, la sede del centro operativo misto di protezione civile di Cammarata dove l'Amministrazione municipale ha trasportato le sofisticate apparecchiature multimediali inviate dalla Regione Calabria per strutturare il presidio e necessarie per seguire e prevenire eventuali fenomeni nonche' supportare l'azione di coordino e di concertazione degli ipotizzabili interventi da programmare tra organismi, istituzioni e uomini. "L'associazione , guidata da Cosimo Covelli, e' stata l'unica - ricordano gli assessori - tra le tre presenti sul territorio e contattate dall'amministrazione comunale, a mettersi a disposizione, mentre si stanno per avviare a conclusione i lavori, riguardanti la ultimazione e sistemazione della sede. Un dato - hanno dichiarato gli amministratori - che ci inorgoglisce, rende merito al sodalizio e ribadisce il ruolo che ha sempre voluto svolgere questa "onlus" nei confronti della citta', a tutela del territorio, dell'ambiente e delle popolazioni". Lipambiente ha circa duecento soci, di cui sessanta operativi, pronti ad intervenire in caso di emergenza e formata da volontari e da un gruppo cinofilo da soccorso, con cani addestrati per la ricerca di persone in superficie e sotto le macerie.

Il cadavere di un agente di Ps in pensione ritrovato lungo la linea ferroviaria tra Amantea e Longobardi

31/10 Il cadavere di un agente della Polizia di Stato in pensione, Michelangelo Macri', di 89 anni. e' stato trovato nei pressi dei binari della linea tirrenica tra le stazioni di Amantea e Longobardi, lungo la tratta del tirreno cosentino. A causa del ritrovamento il traffico ferroviario e' stato interrotto per alcune ore. Sul luogo dell’incidente sono stati svolti degli accertamenti degli agenti della polizia ferroviaria che hanno cercato di individuare le cause della morte. L'uomo, secondo quanto si e' appreso, potrebbe essere caduto da un treno in transito sulla linea. Su una mano del pensionato, infatti, gli agenti della polizia ferroviaria hanno trovato tracce di grasso. Inoltre Macri', che viveva a Roma, era in possesso di un biglietto ferroviario per Gioiosa Jonica, nel Reggino

Due discariche abusive sequestrate a Cassano

31/10 La Guardia di finanza ha sequestrato a Cassano allo Ionio due aree sulle quali erano state realizzate altrettante discariche abusive. Le due aree in cui erano state realizzate le discariche, per un' estensione di circa duemila metri quadri, sono ubicate nei pressi del torrente Raganello. Nelle discariche erano stati abbandonati rifiuti di ogni genere, tra cui eternit e materiale ferroso (lavanderie, frigoriferi, carcasse di auto) e plastico. Un' informativa di reato in relazione alla scoperta delle due discariche e' stata presentata alla Procura della Repubblica di Castrovillari.

Racket delle estorsioni: Due capannoni incendiati e distrutti a Pianopoli

31/10 Persone non identificate stasera a Pianopoli, il contrada Malaspina, hanno compiuto un attentato incendiario contro due capannoni di proprieta' di un imprenditore del settore del legno. I due capannoni, che sono andati distrutti, erano adibiti uno a segheria e l' altro a laboratorio. I vigili del fuoco sono ancora impegnati nell' opera di spegnimento delle fiamme. I danni ammontano ad alcune centinaia di migliaia di euro. Per le indagini sul posto si sono recati gli agenti del commissariato di Lamezia Terme della polizia di Stato. L' ipotesi considerata piu' attendibile e' che l' incendio sia opera del racket delle estorsioni, particolarmente attivo a Lamezia Terme e in tutto il lametino.

Pacco bomba lasciato davanti un negozio di lamezia

31/10 Intorno alle 8.30 di questa mattina un involucro sospetto ha attirato l' attenzione di un passante che ha avvisato i carabinieri. Era posizionato davanti alla saracinesca di un negozio di articoli sportivi di Viale Stazione a Nicastro. Sul posto sono intervenuti sia i carabinieri che i vigili urbani che hanno immediatamente allertato gli artificieri di Cosenza. Una volta arrivati gli artificieri hanno aperto il pacchetto che era completamente nastrato. All' interno c' era un contenitore di vetro con dentro benzina e proiettili. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Lamezia.

Atti vandalici al teatro Grandinetti di Lamezia: presi gli autori, sono sei minorenni.

31/10 Sei giovani, tutti minorenni, sono stati denunciati in stato di liberta' dalla Polizia di Stato, con l' accusa di essere i responsabili degli atti vandalici compiuti nella notte tra sabato e domenica scorsi a Lamezia Terme all' interno del Teatro Grandinetti. I vandali, tra l' altro, avevano danneggiato alcune poltrone, riversandovi il contenuto di un estintore, distrutto alcune sedie e strappato un tendone. All' identificazione dei sei minori, il personale del Commissariato di Lamezia e' giunto dopo avere trovato all' interno del teatro un portafogli appartenente ad uno dei giovani responsabili degli atti vandalici. Dopo che la Polizia l' ha individuato e bloccato, il ragazzo ha ammesso le proprie responsabilita' rivelando anche l' identita' dei suoi complici. Il questore di Catanzaro, Romolo Panico, che ha diretto l' attivita' d' indagine che ha portato all' identificazione dei sei minori, ha rilevato come i ''danneggiamenti nel Teatro Grandinetti siano stati soltanto il frutto di una bravata. Nessun movente politico, dunque, alla base del gesto. Troppe volte, quando si verificano danneggiamenti ed intimidazioni a Lamezia Terme, si crea un allarme ingiustificato in relazione a possibili moventi politici che, almeno in alcuni casi, invece, non hanno ragione di esistere''.

Un rumeno tenta il suicidio gettandosi dal Municipio di Acri. Gravi le sue condizoni

31/10 Un cittadino straniero di nazionalita' rumena, Cristian Irasoc, di 35 anni ha tentato il suicidio lanciandosi dalla terrazza del municipio ad Acri. L'uomo e' stato soccorso ed accompagnato nell'ospedale di Cosenza dove e' stato ricoverato. L’uomo, che versa in gravi condizioni ha subito la frattura della base cranica. Disperate le sue condizioni di salute. Il paese dei Acri è letteralmente sconvolto dall’accaduto e il Sindaco, rimasto scosso dall’insano gesto, ha chisto ai carabinieri che stanno conducendo le indagini di chiarire quanto prima i motivi dell’insano gesto. I militari, infatti, sono intervenuti per ricostruire la dinamica ed il movente del tentato suicidio. A terra sono rimasti, sotto il muraglione del municipio, da dove si è lanciato, macchie di sangue coperte dalle foglie e le scarpe del rumeno. L’uomo faceva l’operai. Si ignorano le cause del gesto.

Otto cacciatori di cinghiale nel Parco della Sila denunciati per bracconaggio

31/10 Otto cacciatori impegnati in una battuta di caccia al cinghiale all' interno del Parco nazionale della Sila sono stati denunciati dagli agenti del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza per il reato di introduzione di armi e attivita' venatoria illegale all' interno di una area protetta. Sequestrati anche sette fucili da caccia calibro 12, una carabina e 160 cartucce di vario tipo. L' operazione e' stata fatta nell' ambito di una serie di controlli mirati alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno del bracconaggio. Gli agenti, dopo avere circoscritto il territorio di San Giovanni in Fiore, sono entrati in azione bloccando la squadra di cacciatori, in gran parte provenienti da Luzzi.

Incidente sulla 107 vicino San Giovanni: due feriti

31/10 Ci sono stati rallentamenti alla circolazione stradale, segnalati dalla polizia, sulla strada statale 107, nei pressi di San Giovanni in Fiore. La causa: un incidente stradale nel quale sono rimaste ferite due persone. Nello scontro sono rimasti coinvolti tre camion ed un fuoristrada. Sul luogo oltre alla Polstrada sono intervenuti gli agenti dei i vigili del fuoco che hanno liberato l’importante arteria di scorrimento.

A Cassano, spacciava eroina a soli 15 anni: fermato.

31/10 Oggi pomeriggio i carabinieri della Tenenza di Cassano Ionio hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio N. C. di appena 15 anni, residente a Cassano. Un fatto davvero gravissimo. Il minorenne alla vista dei militari ha subito cercato di disfarsi di un involucro, che e' stato successivamente recuperato dai carabinieri. Il pacchetto conteneva 9 grammi di eroina. La droga e' stata sequestrata, mentre il quindicenne e' stato trasferito al Centro di prima accoglienza di Catanzaro, a disposizione dell'autorita' giudiziaria.

Brevi di Cronaca da Tortora, Paola e San Giorgio Albanese

31/10 I carabinieri del nucleo operativo di Tortora, in provincia di Cosenza, hanno arrestato un clandestino, cittadino algerino, perche' illegalmente presente nel territorio italiano. Inoltre l'extracomunitario e' stato denunciato a piede libero per ricettazione e violazione norme sul diritto d'autore essendo stato trovato in possesso di 167 Dvd e 96 Cd privi del contrassegno Siae. A Paola una persona, che non e' stata identificata, ha sparato sette colpi d'arma da fuoco contro un giovane di 23 anni, Sante Mantuano, conosciuto dalle forze dell’ordine, il quale, pero', non e' stato ferito. L'episodio e' accaduto nel corso di un litigio avvenuto tra i due alla periferia della cittadina tirrenica cosentina. Il giovane quando si e' accorto che il rivale era armato e' riuscito a nascondersi evitando i colpi di pistola. Sul luogo del litigio sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. A San Giorgio Albanese un incendio si e' sviluppato nell'abitazione di un pensionato di 72 anni. Le fiamme sono state provocate dal malfunzionamento di una stufa a gas. L'incendio e' stato spento dai vigili del fuoco e dai carabinieri

Leggera scossa di terremoto vicino Gioia

30/10 Una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 e' stata registrata poco dopo le 20 in Calabria. La scossa, con epicentro Gioia Tauro, e' stata nettamente avvertita dalla popolazione che e' scesa nelle strade. La scossa, oltre che a Gioia Tauro, e' stata avvertita anche nelle zone di Rosarno, Rizziconi e Palmi. Alcune telefonate sono giunte alla centrale operativa dei vigili del fuoco, ma solo per chiedere informazioni e non per segnalare problemi. Al momento, secondo quanto si e' appreso dalle forze dell'ordine, dopo i primi controlli non risulta che vi siano stati danni a persone o cose. Il Dipartimento della protezione civile ha reso noto che secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa e' stata registrata alle 20.09 a una profondita' di 25 km. L'epicentro e' stato localizzato tra i comuni di Rosarno, San Ferdinando, Nicotera, Joppolo e Gioia Tauro. La sala operativa sta seguendo l'evolversi della situazione.

Bomba a mano della seconda guerra ritrovata vicino lo stadio di Acri. Partita sospesa.

30/10 Una bomba a mano di tipo ''ananas'', residuato bellico, e' stata trovata nelle vicinanze degli spogliatoi del campo sportivo di Acri, dove era in programma la partita di seconda categoria Sandemetrese¿Albidona. I carabinieri di Acri, subito avvertiti, hanno chiesto l' intervento degli artificieri e per motivi precauzionali hanno disposto la sospensione della partita. Nella zona in cui e' stata trovata la bomba, secondo quanto si e' appreso, nella seconda guerra mondiale si svolgevano esercitazioni militari. - L'ordigno, hanno accertato successivamente gli artificieri dei carabinieri giunti da Cosenza, era senza detonatore e spoletta e quindi innocua. La bomba e' stata poi rimossa. Per ragioni di sicurezza la partita e' stata comunque rinviata.

Tredici cassonetti incendiati da vandali a San Nicola Arcella

30/10 Tredici cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sono stati incendiati la notte scorsa a San Nicola Arcella. A denunciare l' episodio ai carabinieri e' stato l' amministratore unico della ditta per lo smaltimento di rifiuti ''Alto Tirreno casentino''. I militari hanno avviato indagini.

Omicido Fortugno: Arriva la delegazione del CSM in missione per verificare eventuali problemi e per rafforzare il contrasto alla ndrangheta.

Si segue la pista passionale per l’omicidio dell'operaio di Locri

29/10 E’ stata effettuata nel pomeriggio, nell'obitorio dell'ospedale di Locri, l'autopsia sul cadavere di Raffaele Marturano, l'autista cinquantenne, incensurato, ucciso ieri mattina intorno alle 6,30, in contrada Merici di Gerace. Sposato e padre di due figli, l'uomo, che lavorava alle dipendenze di un'impresa edile di Locri, stava uscendo da casa per recarsi al lavoro come abitualmente faceva ogni giorno. Dopo aver percorso a piedi solo una decina di metri, ha incontrato sui suoi passi il killer col quale ha avuto un breve ma intenso litigio a conclusione del quale e' stato affrontato dal sicario che ha esploso quattro colpi di pistola cal. 7,65, tutti andati a segno, al torace. L'autista non ha avuto scampo ed e' caduto a terra privo di vita, il sicario sarebbe poi fuggito a piedi. Dopo una serie di accertamenti e d'interrogatori gli inquirenti ieri sera hanno sottoposto a fermo una persona sulla quale graverebbero concreti indizi. Ora si attende la decisione del giudice per le indagini preliminari che dovra' decidere se convalidare o meno il fermo. Tra le tante piste seguite dai carabinieri della compagnia di Locri e della stazione di Gerace vi e' una che sarebbe quella privilegiata: una relazione extraconiugale che la moglie della vittima avrebbe intrattenuto con un uomo.

Centenaria a San Cosmo Albanese

29/10 Blandina Chiaffitelli ha festeggiato a San Cosmo Albanese i cento anni di vita, circondata dai tre figli e dai cinque nipoti. Nata a San Demetrio Corone, a 28 anni Blandina Chiaffitelli si sposo' con Michele Caracciolo trasferendosi a San Cosmo Albanese, paese del marito. Ai festeggiamenti organizzati in onore della centenaria hanno partecipato il sindaco di San Cosmo. Antonio Mondera, che le ha consegnato una pergamena; la dirigente dell' Istituto comprensivo di San Giorgio Albanese, Rosa Pellegrino, e un gruppo di alunni delle scuole elementari. Una messa di ringraziamento e' stata celebrata dal parroco del paese, don Pietro Minisci, assistito dal figlio della festeggiata, Giuseppe Damiano, diacono in Germania.

Guardia giurata mette in fuga due rapinatori ad un negozio dell’ipermercato di Zumpano

29/10 L' intervento di una guardia giurata ha fatto fallire a Cosenza un tentativo di rapina ai danni di un negozio di sport all' interno di un centro commerciale. A tentare la rapina erano state due persone mascherate con passamontagna ed una delle quali armate di pistola. La guardia giurata e' entrata, pistola alla mano, nel negozio ed ha costretto alla fuga i due rapinatori. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri.

Recuperato il relitto dell’aereo precipitato a Corigliano

29/10 E' stato recuperato il relitto dell' aereo ultraleggero da turismo costretto ad ammarare, nel tardo pomeriggio del 13 ottobre scorso, nel mare Ionio, al largo di Corigliano Calabro. L' operazione di recupero e' stata effettuata con il sistema dell' imbracatura del velivolo, che era adagiato a circa nove metri di profondita', ad un pallone galleggiante che, una volta riempito d' aria compressa, l' ha fatto risalire a galla. L' operazione si e' svolta sotto il controllo della Guardia costiera di Corigliano, che, per rendere piu' sicure le operazioni di recupero, ha interdetto la navigazione in uscita ed in entrata nel porto. L' aereo, secondo quanto ha riferito la Guardia Costiera, non avrebbe subito danni eccessivi. Le due persone che nel momento dell' ammaraggio erano a bordo del velivolo erano state salvate dall' equipaggio di una motovedetta della Guardia costiera.

Brevi di Cronaca da Scalea, Cassano, Rossano e Rende

29/10 A Scalea i carabinieri della Compagnia hanno arrestato un immigrato ucraino, con precedenti penali, per inosservanza del decreto di espulsione. Un altro arresto e' stato fatto dai militari a Cosenza, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di un minore, con precedenti penali, con l' accusa di rapina aggravata in concorso. A Cassano allo Ionio e' stato arrestato un uomo con precedenti penali in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari dovendo scontare un pena residua di due anni ed un mese di reclusione per spaccio di sostanze di stupefacenti. A Rende le manette sono scattate ai polsi di un giovane nei confronti del quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza. L' arrestato deve scontare una condanna a due anni e quattro mesi per spaccio di sostanze stupefacenti. Infine a Rossano e' stato arrestato un giovane accusato di avere commesso un furto in un esercizio commerciale.

Superprefetto De Sena: “La Calabria merita più attenzione

Omicido Fortugno: Scendono in campo gli 007 dei servizi. La sanità pista privilegiata. L'omicidio è avvenuto con l'avallo delle cosche locali

Un operaio ucciso a colpi di pistola nella Locride. Fermato il presunto responsabile

28/10-(Giampaolo Cataldo)-Nella terra di nessuno dove lo Stato non esiste e solo in quest’ ultimo periodo fa la sua entrata in scena, i colpi di pistola continuano a mietere vittime. Anche se la Locride è sotto militarizzazione, stamane, a morire è stato un uomo di 50 anni, Raffaele Marturano,
con quattro colpi di pistola calibro 7.65. Il luogo dove si è consumato il delitto è Gerace, paesino che dista pochi chilometri(3) da Locri. Secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri l' omicidio sarebbe stato compiuto al termine di una lite. Marturano, incensurato, faceva l' operaio in una ditta di movimento terra. Il movente sarebbe prettamente di natura passionale. E’ questa l' indicazione che emerge dalle prime indagini compiute dai carabinieri. L' uomo, e' stato rilevato da ambienti investigativi, non solo era incensurato, ma era totalmente sconosciuto alle forze dell' ordine e non risultava avere alcun legame con ambienti criminali. Marturano, era sposato e padre di due figli. I familiari hanno raccontato ai militari di avere sentito un breve, ma violento litigio e poi gli spari. Secondo quanto si e' appreso, pur non essendo ancora stato identificato l' autore, le indagini dei carabinieri avrebbero intrapreso una strada ben definita. Nel tardo pomeriggio i carabinieri della Compagnia di Locri hanno fermato a Gerace una persona ritenuta responsabile dell'omicidio di Raffaele Maturano. Nessuna indiscrezione e' trapelata sull'identita' dell'uomo in attesa che il gip decida sulla convalida del fermo. Di lui si e' saputo soltanto che e' un bracciante agricolo.

Altro colpo contro la ndrangheta: arrestato in Olanda Sebastiano Strangio, latitante da10 anni

28/10-(G.Cataldo)-La ‘ndrangheta della Locride “perde” un’ altro pezzo da novanta. La Polizia ha arrestato ad Amsterdam Sebastiano Strangio, esponente dell’ omonima cosca, latitante da 10 anni. Un'operazione da manuale quella che ha portato ieri in carcere (anche se per il momento e' rimasto nelle celle olandesi) il boss di San Luca, che proprio domani compie 35 anni, una ventina dei quali trascorsi ai margini della legalita'. I primi reati li commette ancora minorenne. Poi una lunga sfilza di accuse di associazioni a delinquere, quasi tutte finalizzate allo spaccio di droga. Era latitante dal 1999. E' considerato una figura di primissimo piano del mercato internazionale della cocaina, responsabile di importanti canali di approvvigionamento della droga proveniente dal Sud America e destinata all'Europa.
Sebastiano Strangio, insieme al fratello Francesco, ancora latitante, in Olanda, avrebbe gestito una centrale di smistamento di cocaina in Olanda. La circostanza e' emersa nel marzo dello scorso anno al termine di un' indagine del Goa della Guardia di finanza di Catanzaro che disarticolo' un traffico di droga gestito dalle cosche Pesce e Bellocco di Rosarno. Con i proventi del traffico, le 'ndrine erano riuscite a mettere le mani, acquistandolo, su un intero quartiere di Bruxelles, in Belgio. Dall' indagine, diretta dal magistrato della Procura di Reggio Calabria, Francesco Mollace, emerse che Sebastiano Strangio ed il fratello Francesco, non solo avrebbero gestito la centrale di smistamento, ma grazie ai loro rapporti con i capi dei cartelli colombiani, erano capaci di fare arrivare enormi quantitativi di cocaina che venivano poi smistati in Calabria soprattutto a bordo di camion condotti da persone legate da rapporti di parentela ai capi calabresi dell' organizzazione o, comunque, con stretti vincoli di amicizia. Sebastiano Strangio era ricercato in base a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse, rispettivamente, dal Gip di Reggio Calabria e da quello di Milano. La prima risale al 1999 e la seconda al 2000. In entrambe si contesta a Strangio il reato di associazione mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L' uomo era ricercato anche per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Reggio Calabria per una condanna definitiva per reati in materia di stupefacenti. L’ operazione è scattata mentre Sebastiano Strangio era seduto in un bar lungo i canali di Amsterdam in compagnia del fratello minore Antonio, alla ragazza ed un quarto uomo.
La Polizia ha arrestato anche il fratello Antonio, 44 anni, grazie alle ricerche dell' Ufficio Centrale per le Investigazioni Criminali (Dienst centrale recherche) che hanno consentito di dimostrare la falsita' dei documenti usati dal latitante e dal fratello. Determinante per l'identificazione dei due, come spiega il Dipartimento di pubblica sicurezza, e' stato il contributo del Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine della Dac, che ha fornito in tempo reale i riscontri antropometrici e foto-dattiloscopici.
Gli attimi del suo arresto sono stati illustrati a Milano dal dirigente della squadra Mobile, Vittorio Rizzi, e dalla dirigente della sezione criminalita' organizzata, Maria Jose' Falcicchia. E' stata lei a imbarcarsi ieri per l'Olanda insieme a due colleghi, uno dei quali e' il cosiddetto comandante Ombra. Da mesi pedinavano i familiari di Strangio, che ha parenti sparsi tra la Calabria e la Lombardia. In particolare tenevano d'occhio il fratello Antonio. ''Quando ieri dopo tanti giri, come se volesse essere sicuro che nessuno lo seguiva, ha raggiunto l'aeroporto di Linate non abbiamo avuto dubbi - ha raccontato Maria Jose' Falcicchia - Stava per accadere qualcosa''. Cosi' dietro di lui che si imbarcava con un falso nome, sullo stesso volo si sono seduti i poliziotti. I giri per togliersi di torno eventuali pedinatori sono continuati anche in Olanda, dove e' entrato in scena anche lo 'Swat' Team, un gruppo specializzato della Polizia di Amsterdam, utilizzato per le catture dei ricercati di maggiore pericolosita' e per le operazioni ad alto rischio. ''Era Sebastiano - ha detto Falcicchia - lo abbiamo riconosciuto subito''. Insieme alla polizia olandese hanno seguito il gruppetto fino al bar sui canali. Li' e' scattato l'arresto. ''Un'operazione fulminea - ha aggiunto il dirigente - Quasi nessuno degli altri clienti o passanti si e' accorto di nulla''. Con i due fratelli Strangio e la donna (risultata poi essere la compagna romena di Sebastiano) c'era anche un terzo uomo, italiano, di cui la polizia non ha voluto pero' rivelare nulla. Ora Strangio e' in attesa dell'estradizione. ''Non sono quello che cercate, state sbagliando persona'' ha ripetuto per tutta la notte. Ma le prove sulla sua identita' portate da Milano non hanno lasciato dubbi neppure alla polizia olandese. Nella sua casa di Amsterdam comunque sono stati trovati elementi che fanno pensare che la sua attivita' di trafficante in questi anni sia andata avanti.
Con questa operazione si taglia, o meglio si cerca di “otturare” la vena che porta finanziamenti alle cosche della Locride.

Delegazione cinese e canadese in visita alla Provincia di Cosenza

28/10 Creare una serie di interscambi ed un raccordo concreto con la Cina, sviluppare le relazioni internazionali fra i due Paesi e potenziarne i rapporti al fine di disegnare, con una comune progettualità, una strategia sui diversi versanti turistico, culturale e commerciale, di interesse e di reciproca opportunità per la Calabria e per gli imprenditori cinesi. Sono alcuni degli elementi emersi dall’incontro, tenutosi questa mattina, presso la sede della Provincia di Cosenza, in Corso Telesio, fra il Vice Presidente Salvatore Perugini, l’Assessore alle Attività Economiche e Produttive Mimmo Bevacqua, il Capo della Segreteria della Presidenza Franco Iacucci e la delegazione cinese e canadese, costituita da Mr. Lai, Mr. e Mrs.Wong, Mrs. Murphy, imprenditori, il Presidente della CIBPA (Canadian italian business & professional association) William Rigutto, la Dott.ssa Maria De Rose ed il Prof. Giuseppe Nicoletti, Presidente dell’Universitas Casalium Spa. Il Vice Presidente della Provincia Salvatore Perugini ha porto il saluto agli ospiti, a nome del Presidente Mario Oliverio in Svizzera per incontrare una comunità di italiani a Lugano, ed ha esplicitato il grande interesse che la Provincia ripone in tutti i progetti destinati a valorizzare le grandi potenzialità del territorio cosentino, che sono molteplici e meritano di trovare serie prospettive di sviluppo per il decollo socio-economico generale. “Abbiamo una grande attenzione per quanto si possa stimolare -ha detto Salvatore Perugini- attraverso i rapporti internazionali in termini di sviluppo, perciò intensificheremo e valuteremo ogni tipo di opportunità che possa veicolare flussi turistici ed attività commerciali nell’intera area del Mediterraneo”.
Gli imprenditori cinesi, che già hanno operato interessanti scambi con la Francia, creando un flusso di circa 800 mila turisti dalla Cina verso il Paese d’oltralpe, operano nel settore immobiliare, dell’energia e della biochimica, e sono consiglieri o soci di maggioranza in società quotate in borsa. La loro intenzione di creare un raccordo con questa parte d’Italia, nata attraverso la collaborazione con la CIBPA di Montreal, e, quindi, con un’associazione italo-canadese che vuole promuovere investimenti ed iniziative sul nostro territorio, trova nei facoltosi imprenditori cinesi molti punti a favore poiché, nel corso della visita in Calabra, in questi giorni, hanno avuto modo di conoscere e di apprezzare bellezze naturali, prodotti tipici e manufatti pregevoli del nostro artigianato che sarebbero ben felici di portare nel loro Paese. Ma, cosa più importante, intendono creare un discorso anche a livello di massicci investimenti immobiliari sul territorio, come, ad esempio, con l’Universitas Casalium, con il quale si sono già avviati presupposti di collaborazione.
L’Assessore Mimmo Bevacqua ha salutato con soddisfazione l’incontro di questa mattina perché instaurando rapporti di maggiore conoscenza con la Cina, si possono aprire nuove nicchie di mercato e scenari inediti per diventare competitivi a livello di mercati internazionali. “L’artigianato, con oltre 15 mila imprese nella nostra provincia, ma anche altri settori di attività, possono costituire -ha detto l’Assessore Provinciale alle Attività Economiche e Produttive- un reale traino per l’economia del territorio, se supportate, valorizzate e messe in condizioni di commercializzare nel mondo le loro esclusive e pregevoli produzioni”.

Un impiegato sventa una rapina all’ufficio postale di Nicotera

28-(G.C.)- La prontezza di spirito di un impiegato, che non ha aperto la porta che consentiva l' accesso alla parte dell' ufficio riservata al personale, ha fatto fallire una rapina nell' ufficio postale di Nicotera. A compiere il tentativo di rapina sono state due persone, con volto coperto da passamontagna. Uno aveva una pistola, mentre l' altro impugnava un' ascia. Dopo avere tentato inutilmente di convincere l' impiegato ad aprire la porta, uno dei due banditi ha inferto alcuni colpi d' ascia contro la grata sovrastante il vetro divisorio blindato. Tentativo anche questo andato a vuoto. Ai due rapinatori, non e' rimasto altro che darsi alla fuga. Poco distante dal luogo della rapina e' stata trovata l' ascia che era impugnata da uno dei due banditi. I carabinieri, avvertiti dal personale dell' ufficio, hanno istituito alcuni posti di blocco nel tentativo, rivelatosi inutile, d' intercettare la fuga dei banditi.

Brevi di Cronaca da Rende, San Marco, Rossano, Scalea, Corigliano

28/10 Personale della Compagnia di Rende ha tratto in arresto due rumeni clandestini, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. - I carabinieri hanno arrestato a San Marco Argentano un pensionato, S.G., di 62 anni, con l' accusa di tentata violenza sessuale. L' arresto e' stato fatto in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica. L' uomo, secondo l' accusa, avrebbe tentato in piu' occasioni di abusare di una donna di 49 anni, sottoponendola anche a percosse. - Tre immigrati polacchi sono stati arrestati a Rossano da Polizia e carabinieri per tentato omicidio in concorso, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, detenzione e porto abusivo di arma bianca, percosse e minacce. Uno di loro, in particolare, sarebbe responsabile del ferimento di un agente di polizia. Secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine, i tre, Bogdan Tomczyk di 42 anni, Arkadius Sylwester Szewczyk di 22 e Mariusz Andrzej Schodowsky di 24, si sono scagliati contro l'equipaggio di una volante intervenuta su richiesta di una loro connazionale da loro percossa e minacciata di morte. Arkadius Szewczyk avrebbe impugnato un coltello con il quale avrebbe ferito il poliziotto al braccio destro, procurandogli ferite guaribili in 10 giorni. A sostegno dei poliziotti sono poi giunte due pattuglie dei Carabinieri. Dopo un breve inseguimento, i tre polacchi, tutti incensurati, sono stati bloccati e rinchiusi in carcere. - A Scalea arrestata una persona per detenzione ai fini di spaccio di 6 compresse di Subutex. - Un arresto a Rossano per rapina ai danni di un familiare. - Incendio doloso a Corigliano ai danni di due autocarri di proprieta' di un imprenditore edile. – I carabinieri hanno arrestato a Corigliano, Domenico Campanella, di 58 anni, del luogo, con precedenti, con l' accusa di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Campanella, che e' stato posto ai domiciliari, e' accusato di avere subaffittato da alcuni mesi, un appartamento a 10 clandestini, nove rumeni e un albanese, tutti sprovvisti di permesso di soggiorno. Per gli immigrati e' scattata la procedura di espulsione- Un uomo di Corigliano, Vincenzo Curato, di 30 anni, e' stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. L' uomo, che era ai domiciliari, deve scontare un residuo di pena di 8 mesi, per una tentata estorsione commessa a Corigliano nel 1997. Curato e' stato portato nel carcere di Rossano

Linea dura dello Stato che dice no all’esercito e manda a Reggio il vicecapo della polizia De Sena, nominato prefetto con poteri speciali. Loiero "Scelta di qualità, peccato per l'esercito"

Omicido Fortugno: Le indagini, mentre si attendono le perizie balistiche, puntano sulla sanità. La DDA apre un'inchiesta sulla fuga di notizie. Nuove adesioni alla marcia del 4.

Dopo le dimissioni di Masella la Procura apre un inchiesta sulle assunzioni in Regione. Tripodi: "Rendere noti gli incarichi". Masella: "sono stato un ingenuo"

Inaugurati i lavori della trasversale delle Serre. Santelli: “Attenzione del Governo”. Soriero "Il Governo taglia nastri e fondi"

Operazione Caterpillar a Vibo: Quattro imprenditori fermati. Imponevano l’uso dei loro mezzi

27/10-(G.Cataldo)- Imponevano con gravi minacce e danneggiamenti, ad un'impresa del Reggino, l'utilizzo dei propri mezzi per l'esecuzione di lavori edili. Per questo motivo quattro imprenditori, alcuni dei quali pregiudicati, sono stati fermati dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia con l'accusa di estorsione aggravata, danneggiamento e furto. Secondo quanto hanno accertato i militari, una impresa aggiudicataria di lavori di urbanizzazione primaria nell' area di Vibo Valentia era costretta ad utilizzare, per l'esecuzione dei lavori di movimento terra, i mezzi dei quattro imprenditori, sottostando a varie sopraffazioni, come anche la richiesta di una tangente del tre per cento sull' intero importo dell'opera ammontante a oltre tre milioni di euro. I carabinieri nel corso dell'operazione hanno sequestrato escavatori, camion e ruspe per un valore complessivo di circa due milioni di euro, impiegati per conseguire i profitti illeciti. Ammonta a 13 milioni di euro, il valore dei mezzi meccanici sequestrati nell' ambito dell' operazione condotta dalla Benemerita denominata Caterpillar. Gli imprenditori fermati sono Salvatore Giofre', di 37 anni; Nicola Preiti (37); Piero Castagna (27) e Domenico Colacchio (31). Fra l' altro l' impresa appaltatrice ha subito una serie di intimidazioni e danneggiamenti. ''L' operazione 'Caterpillar' portata a compimento dai Carabinieri di Vibo Valentia nella notte scorsa, e per la quale esprimo vivo compiacimento, e' la dimostrazione di quanto, in maniera piu' ampia, accade in tutta la Calabria''. E' quanto sostiene in una nota la vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. ''Il piccolo spaccato - ha aggiunto - evidenzia come la criminalita' organizzata calabrese, divenuta proprietaria di alcune imprese, riesce a dominare sul mondo dell' imprenditoria sana. Sono sicura di poter affermare che quanto evidenziato dall'operazione 'Caterpillar' non avviene solo nella citta' di Vibo, ma e' purtroppo estensibile all'intero territorio provinciale ed Regione tutta. Ecco perche' gli imprenditori onesti piuttosto che cedere alle varie forme di ricatto dovrebbero trovare il coraggio della tempestiva denunzia''. ''Occorrerebbe, altresi', avviare - ha concluso Napoli - tutte le forme di associazionismo possibili, in modo da far comprendere che la sola unita' potra' sconfiggere la piaga del racket e quella della conseguente usura''.

Bloccato un traffico di opere d’arte. Operazione dei CC in Calabria e Lazio. Recuperati reperti. Avvisi di garanzia per collezionisti

27/10-(Martina Gatto)- Si e' conclusa stamane la seconda fase dell'operazione denominata ''Krimisa'', contro il traffico di opere d'arte e di reperti archeologici. Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza e coordinate dal procuratore della Repubblica di Rossano, Dario Granieri, hanno consentito di recuperare reperti di interesse archeologico e diversi dipinti olio su tela, attribuiti ad autori contemporanei e risultati falsi nella firma e nell'esecuzione. Gli inquirenti hanno effettuato a Roma e nel Viterbese 8 perquisizioni domiciliari e hanno notificato altrettanti avvisi di garanzia ad importanti collezionisti locali. L'indagine fa seguito all'operazione del 28 luglio scorso che ha portato, sempre su disposizione della procura di Rossano, al sequestro di numerosi reperti di interesse archeologico, all' esecuzione di 49 perquisizioni, di 12 misure coercitive di cui 11 dell'obbligo di residenza e una della misura degli arresti domiciliari. ''Dal 2001 ad oggi sono stati abbattuti del quasi 100% i furti di opere d' arte in Calabria. A fronte dei 121 di quattro anni fa, nel 2005 si sono registrati solo quattro episodi''. E' quanto riferisce il comandante del nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, capitano Raffaele Giovanni, nel corso della conferenza stampa durante la quale sono stati illustrati i particolari dell'operazione 'Krimisa 2'. Nell'ambito dell'operazione sono stati notificati otto avvisi di garanzia ad altrettante persone nel viterbese, recuperati quattro mosaici perfettamente conservati, di epoca romana il cui valore, sebbene inestimabile, potrebbe aggirarsi sul mercato clandestino sui dieci milioni di euro, e ancora 54 monete di bronzo e metallo, vasi di ceramica e unguentari risalenti al terzo secolo avanti Cristo nonche' dipinti di autori contemporanei chiaramente falsi. Dall'indagine dei carabinieri, secondo quanto si e' appreso, e' emerso che i reperti sono stati consegnati dagli emissari calabresi a committenti e intermediari residenti nel viterbese e nella capitale, ufficialmente imprenditori e dipendenti pubblici. L'indagine e' ancora in corso e potra' avere ulteriori sviluppi.

Gen. Piccinni: “Le cosche reggine sono dominanti. Il riciclaggio è globalizzato”

27/10-(Giampaolo Cataldo)- Non esiste un settore specifico nel quale la 'ndrangheta investe i proventi delle attivita' illecite tanto che, secondo il comandante regionale della Guardia di Finanza della Calabria, generale Riccardo Piccinni, esiste un ''riciclaggio globalizzato''. Le cosche, agiscono sempre di piu' in modo imprenditorialista ed investono dove ritengono ci sia un buon 'affare' che produrra' ulteriori guadagni di denaro 'pulito'. ''Le cosche della 'ndrangheta - dichiara il generale Piccinni - hanno raggiunto una notevole capacita' di investimento in qualsiasi zona d'Italia ed anche all'estero. Scelgono, in sostanza, il posto dove investire i proventi illeciti in modo aziendalistico e quindi dove hanno una maggiore convenienza e la possibilita' di un guadagno ulteriore. Ovviamente nei vari passaggi di investimento cercando, a tutti i costi, di scollegare i beni dai proventi iniziali che sono quelli relativi ai traffici illeciti. Ovvio che in un contesto cosi' complesso servono delle indagini accurate e di tipo tributario che ci consentano di individuare i prestanomi e gli uomini delle cosche che sono realmente proprietari dei beni''. Negli ultimi due anni in Calabria le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla confisca di beni della 'ndrangheta per un valore di 61 milioni di euro. La gran parte delle confische, per un valore di 46 milioni di euro, riguardano terreni, fabbricati, automobili e conti correnti. La restante parte e' relativa ad attivita' commerciali. La Guardia di Finanza e' riuscita, inoltre, ad ottenere il sequestro di altre dodici attivita' commerciali per un valore complessivo di cinque milioni di euro. Altre proposte di sequestro riguardano ulteriori undici attivita' commerciali per un valore di due milioni di euro. A dimostrazione di come gli interessi della 'ndrangheta vadano oltre i confini della Calabria c'e' la recente indagine del Gico di Catanzaro che ha portato al sequestro a Cremona di un negozio e di due abitazioni, per un valore complessivo di cinque milioni di euro, che erano riconducibili alla cosca dei Mancuso di Limbadi. Per il comandante regionale della Guardia di Finanza e' ''difficile poter fare una graduatoria di importanza delle cosche. Certo quelle del reggino sono sicuramente le piu' ricche e le piu' impegnate nei traffici illeciti. Questi due aspetti, ovviamente, le rendono dominanti rispetto agli altri gruppi calabresi. Dopo l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale abbiamo intensificato tutte le attivita' investigative gia' in atto ed in particolare quelle relative al contrasto del traffico di stupefacenti che rappresenta per la 'ndrangheta la fonte di maggior guadagno''. Dopo l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno, in Calabria sono arrivate due squadre dello Scico che opereranno principalmente nella Locride. Le attivita' di indagine alle quali si dedicheranno principalmente saranno quelle relative all'individuazione dei patrimoni delle cosche della 'ndrangheta. Contestualmente saranno intensificate anche le indagini per individuare le attivita' illecite ed in particolare quelle relative al traffico di sostanze stupefacenti. Nella Locride sono giunti anche altri quaranta finanzieri che saranno destinati principalmente al controllo del territorio. ''La nostra attivita' - ha concluso il gen. Piccinni - e' da sempre incentrata su due direttrici: il contrasto del traffico di droga e le indagini patrimoniali contro l'accumulo di capitali''.

 

La Cisl chiede al Governo una via preferenziale per finanziare i lavori della A/3. Sbarra: “Il Governo pensa solo al nord”

27/10 Infrastrutture, Proposte e concertazione: è stato il tema al centro dell’incontro che ha visto la qualificata partecipazione del Dott. Manlio Malatesta (Direttore Personale CMC), del Geom. Leo Bertini (Rappresentante di Impresilo e Condotte), dell’Ing. Gavino Corazza Direttore per le Infrastrutture ANAS per il SUD, del Segretario Confederale Raffaele Bonanni, dei rappresentanti Sindacali Nazionali Michele Salvino (FIT-CISL), Giuseppe Virgilio (Segretario Generale Aggiunto FILCA-CISL e dei Segretari Generali della USR Campania Pietro Cerrito, della USR Basilicata Antonio Falotico e della USR Calabria Luigi Sbarra. Nella relazione introduttiva Giuseppe Virgilio ha evidenziato i ritardi e le lentezze nell’esecuzione dei lavori della A3 che lega il Mezzogiorno al resto del Paese e che invece costituisce un obiettivo strategico per ricollocare il SUD all’interno di una politica di innovazione e di competitività. Per Virgilio l’ammodernamento della A3 costituisce un opera chiave nel collegamento lungo il corridoio Tirrenico tra il Mezzogiorno e l’Europa, essenziale per le relazioni economiche, produttive e occupazionali delle Regioni del Sud. Per riuscire in questo occorre in primo luogo garantire la totale copertura finanziaria dei lavori di ammodernamento per l’intera tratta autostradale. In secondo luogo bisogna fare un’esatta valutazione dei problemi connessi alla legalità ed ai fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata, che storicamente attraversano i territori in cui i lavori si stanno effettuando. Ed infine occorre rendere efficace la costruzione dei protocolli di contrattazione preventiva con i “General Contractors”, a seguito degli accordi realizzati tra le OO.SS. Nazionali dei lavoratori delle costruzioni e l’ANAS negli anni prima dell’avvio dei lavori di ammodernamento. Nella seconda relazione il Segretario Nazionale Michele Salvino (FIT-CISL) ha messo in evidenza innanzitutto la necessità di rivisitare il quadro economico e normativo della Legge Finanziaria introducendo come priorità il completamento della A3; anche perché con la realizzazione del Ponte sullo Stretto si viene a completare l’ASSE Berlino-Palermo che fa recuperare alla Regione un’idea di imprenditorialità. Per Salvino la SA-RC non è solo un semplice tracciato, ma consegna al Paese e può stimolare l’intero sistema economico del territorio, semplificarne i processi e rendere più facile la penetrazione dei flussi soprattutto in chiave turistica verso la Regione.
Il Segretario Generale della CISL Calabrese LUIGI SBARRA ha richiamato con determinazione la totale assenza di politiche del Governo Nazionale verso i problemi e lo sviluppo del Mezzogiorno. Un Governo che ha testa e cuore altrove, è cioè al NORD, dove le risorse vengono individuate e spese, pensiamo alla “Variante di Valico, al Passante di Mestre, alla Bretella Lombarda”, dove non esistono polemiche su disastri ambientali e infiltrazioni della criminalità organizzata al contrario di quanto avviene nel Mezzogiorno dove un’opera ancor prima che si progetti viene sottoposta a profonde radiografie, rallentamenti snervanti, a polemiche strumentali come sta avvenendo con la A3 SA-RC, con il Programma dell’Alta Velocità Ferroviaria fino a Villa San Giovanni, con l’adeguamento di Porti e Aeroporti, con i Programmi delle Autostrade del Mare dove prevalgono i continui rinvii, le incertezze nelle risorse, la chiusura di cantieri. Su questi temi– evidenzia Sbarra – occorre, da subito, riproporre l’impegno del Sindacato sull’importanza dell’armonizzazione delle infrastrutture con il territorio, rilanciare la concertazione con un diverso protagonismo del sistema delle Autonomie Locali che devono trovare nuovi stimoli e senso di responsabilità ad iniziare dalle Regioni e dalla nostra in Particolare che deve portare a regime i livelli di spesa dei Fondi Comunitari che rischiano di rimanere inutilizzati, per come già successo, al fine di adeguare il quadro delle infrastrutture regionali, ma anche e soprattutto occorre che la Regione solleciti il Governo Nazionale a recitare il proprio ruolo adeguatamente perché l’Italia è una e non si salva a pezzi.
In chiusura di incontro il Segretario Confederale della CISL Raffaele Bonanni ha parlato della A3 e del quadro di infrastrutture che mancano come un primo importante tassello per avere una Regione moderna ed efficiente. La storia dei processi di sviluppo economico e le teorie economiche a riguardo insegnano che le infrastrutture costituiscono uno dei principali fattori localizzativi per le imprese ed uno dei più importanti strumenti di creazione di economie esterne, indispensabile veicolo di riduzione dei costi e di incremento della competitività. Si deve partire dalle infrastrutture per consentire all’intero sistema regionale di avere collegamenti locali più veloci e sicuri con gli attuali corridoi nazionali, europei e mediterranei consentendo un aumento del volume degli scambi commerciali e dunque un incremento dei livelli di esportazione, di produzione. Perciò l’ammodernamento della SA-RC assume un’importanza strategica e centrale nell’ambito del Progetto per la rete transeuropea di trasporto sull’ASSE Berlino-Palermo. Quest’asse che include anche i lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è la precondizione essenziale per cui quel Ponte possa avere una funzione strategica in prospettiva del 2010 e della creazione dell’area di libero scambio Euro-Mediterranea. Occorre cogliere queste opportunità, bisogna completare il corridoio europeo per incardinare nel territorio nuove qualità produttive e occupazionali, occorre rimettere al centro una capacità negoziale e concertativa sia nelle fasi realizzative che in quelle di programmazione e di progettazione tra i doversi soggetti collettivi, imprenditoriali ed istituzionali che sono coinvolti.

Il Presidente Callipo soddisfatto per la grande attenzione verso la Calabria

27/10-(M.Gatto)- ''Aver partecipato alla cerimonia di consegna delle Onorificenze per i nuovi 25 Cavalieri del Lavoro e' stato emozionante. Il momento piu' intenso e' stato quando il Presidente Ciampi, a conclusione di un colloquio, mi ha stretto la mano dicendomi 'Auguri per la sua Calabria'''. Lo dichiara in una nota il presidente degli industriali della Calabria, Filippo Callipo, che ieri e' stato nominato Cavaliere del lavoro dal Presidente della Repubblica. ''Sono particolarmente soddisfatto - aggiunge Callipo - non solo per avere avuto l'onore di ricevere un'onorificenza cosi' prestigiosa, ma anche perche' ho colto nei miei confronti e soprattutto nei riguardi della Calabria un'attenzione straordinaria, da parte di importanti figure istituzionali, di governo e dell'imprenditoria nazionale ed europea, che noi calabresi adesso non dobbiamo sprecare. Anzi dobbiamo renderla positiva e produttiva in ogni senso''. ''Anche per questa opportunita' preziosa'' Callipo ringrazia ''infinitamente il Presidente Ciampi'', perche', ricorda, ''da quando gli ho scritto il 1 giugno, una lettera accorata per segnalargli lo stato di solitudine in cui versa la gente onesta della mia regione, non ha mai smesso di interessarsi a noi e ieri, dopo averlo ringraziato a nome di tutti i calabresi per la sua recente visita a Reggio Calabria, me lo ha ribadito dicendomi che ha voluto essere accanto ai noi tutti in questi terribili momenti per segnalare la sua costante attenzione verso la nostra regione che fa parte delle priorita' della sua agenda istituzionale''. ''Ho, inoltre, con grande piacere avuto uno scambio di opinioni con la Signora Ciampi - aggiunge il presidente di Confindustria Calabria- che mi ha ricordato di avere nel cuore la nostra terra e di seguirne con particolare interesse le vicende. Il messaggio del Presidente Ciampi agli imprenditori, inoltre, coerente con quanto sostiene il Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo sul ruolo attivo degli imprenditori nell'Italia del Sud, mi trova perfettamente d'accordo''. Callipo, inoltre, spiega che ''quando il Presidente Ciampi asserisce che gli imprenditori debbono contribuire a scrivere un'agenda delle istituzioni che si basi sui problemi reali del Paese, per noi imprenditori meridionali vuol dire che dobbiamo farci carico dei problemi del Sud; e questo e' un impegno su cui non si puo' transigere. ''La solidarieta' che mi e' stata data ieri da politici di primo piano e da elevate cariche istituzionali, mi ha francamente colpito - commenta ancora il presidente degli industriali calabresi - Sono convinto che se sapremo guardare dentro le nostre cose e fare pulizia e, contestualmente, agire con l'aiuto indispensabile dello Stato, evitando anche le polemiche 'evanescenti e nulliste' come le definisce oggi Ferrara sul Foglio, davvero onoreremo la memoria di una persona perbene come Francesco Fortugno e costruiremo le premesse di una nuova stagione per la Calabria''. ''Altrettanta sensibilita' - aggiunge Callipo - ho visto negli occhi del Presidente della Camera, Casini, che mi ha fatto capire di aver colto lo spirito propositivo dei miei appelli allo Stato ad agire contro il crimine organizzato in Calabria''. E riferisce di avere riscontrato ''analoga attenzione per la Calabria anche da parte del Ministro alle Attivita' produttive, Scajola, il quale si e' soffermato, dimostrando una conoscenza particolareggiata, sulle aree di crisi della Calabria, da Rossano alla Locride''. A tal proposito il presidente degli industriali calabresi rende noto che il ministro per le attivita' produttive gli ha annunciato , ''una sua visita in Calabria per mettere a punto, insieme agli imprenditori, delle idee di rilancio economico, a nincominciare dall'area di Gioia Tauro'' . Callipo, infine, rivolge un ringraziamento ''a tutti i suoi colleghi imprenditori, nomi prestigiosissimi dell'economia italiana ed europea che hanno avuto parole di sostegno per la Calabria alla quale hanno augurato la possibilita' di voltar pagina in tempi rapidissimi'' .

Latitante della ndrangheta arrestato vicino Imperia

27/10-(M.G.)- Un latitante calabrese, considerato affiliato alla 'ndrangheta, Carmelo Ditto, 32 anni, di Seminara (Reggio Calabria), e' stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri di Diano Marina. L'uomo era colpito da un ordine di caercazione, emesso dal tribunale reggino, per scontare tre anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Irreperibile da agosto, quand'era scattato il provvedimento giudiziario, Carmelo aveva trovato rifugio dal cugino originario del suo stesso paese, ma abitante a Diano Marina. Quest'ultimo: Antonio De Marte, 32 anni, imprenditore edile incensurato, e' stato trovato in possesso di circa due etti di cocaina e quattro di hascisc che nascondeva in un barattolo occultato in garage. I militari hanno scoperto la droga, stanotte, in seguito a una perquisizione domiciliare in casa del giovane. I due sono stati fermati nel corso di un posto di blocco, mentre viaggiavano a bordo di una Bmw. Insospettiti alla vista di un'auto di grossa cilindrata, a tarda notte, in una zona isolata, nei pressi di Diano Castello, i carabinieri hanno deciso di fermarli. L'intervento e' avvenuto a margine del piano di potenziamento dei controlli, scattato dopo i fatti criminosi di settembre, quando ignoti crivellarono a colpi di fucile e pistola l'ingresso di una pizzeria di Diano e tre vetture, due delle quali riconducibili all'esercente, anch'egli un calabrese.

Scoperto un bunker per latitanti a Locri

27/10-(Gia.Cat)- Un rifugio segreto che in passato veniva utilizzato da alcuni latitanti della 'ndrangheta e' stato scoperto nel corso di controlli compiuti nelle campagne di Locri dai militari dell’ Arma del comando provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo 'Cacciatori'. Il bunker e' stato scoperto all'interno di una abitazione di campagna di proprieta' di un esponente della cosca Cordi'. Il covo e' stato ricavato sotto il vano delle scale e per accedervi bastava far scorrere, su due binari sottostanti, una botola di marmo. Il bunker, che e' stato sequestrato, e' situato ad una profondita' di circa tre metri, e' alto due metri e largo poco piu' di uno.

Intimidazione al Sindaco di Sinopoli. Gli avvelenano il cane.

27/10-(M.G.) Un cane, razza pastore tedesco, di proprieta' del sindaco di Sinopoli, Domenico Luppino, e' stato ucciso da sconosciuti. Il cane, secondo quanto ha reso noto Luppino, e' stato avvelenato mentre era in una azienda agricola di proprieta' del sindaco di Sinopoli. ''Questo ennesimo gesto vile e criminale - sostiene in una nota Luppino - rientra tra quelli atti a dimostrare, attraverso rituali simbolicamente eloquenti e tipici della sottocultura mafiosa, che qualsiasi iniziativa assunta a tutela del pubblico interesse e, nel contempo, avverso qualsiasi forma di prevaricazione frutto dell' illegalita' diffusa, deve essere contrastata con simili iniziative criminose''. ''La speranza, anche se assai triste, e' quella che - ha concluso - a questi episodi non ne seguano altri di piu' consistente gravita'''.

Seminario Formativo sui PIT Serre Cosentine

27/10 Si è concluso nel pomeriggio di oggi il seminario formativo rivolto ai Referenti dei Comuni del PIT Serre Cosentine per la realizzazione ed il funzionamento degli Ateliers (luoghi della partecipazione) previsti nel progetto di Agenda 21 per il sociale, nell’ambito del Programma Regionale di Azioni Innovative ILSRE. I lavori sono stati aperti dall’assessore con delega all’attuazione del PIT del Comune di Rende, prof. Vincenzo Ferraro, che ha portato il saluto a tutti i presenti ed ha sottolineato la straordinaria importanza che il Progetto Integrato “Patto per il Sociale” riveste per lo sviluppo delle comunità interessate. “Il Progetto Integrato Patto per il Sociale – ha affermato Ferraro - rappresenta uno dei cinque pilastri che compongono la strategia del PIT Serre Cosentine. In questo progetto si sta promuovendo “l’Agenda 21 per il sociale”, un percorso che cerca di favorire nuove modalità di coinvolgimento, di dialogo e di cooperazione fra Istituzioni ed associazioni, cooperative e, in generale, enti che lavorano nel Terzo Settore”. “Il PIT, però – ha proseguito Ferraro - è bene ricordarlo, non è solo il Patto per il sociale. Esso, infatti, si articola in quattro macro-progetti costituiti da operazioni fortemente interconnesse e coerenti con gli obiettivi strategici, di cui fanno parte anche il Patto per l’Innovazione, l’Héritage e la Valorizzazione delle Produzioni Locali. Il Patto per l’Innovazione, in particolare, basa la sua strategia sull’investimento nell’innovazione tecnologica, sia in relazione alle caratteristiche di quello che è da considerare il maggior punto di forza dell’area, l’Università, sia in quanto esso può innescare processi di sviluppo poco condizionabili dai limiti obiettivi del mercato locale. In poche parole esso è un progetto integrato comprendente un programma di incentivi e accompagnamento per la creazione e il rafforzamento di imprese innovative, il miglioramento delle relazioni e della cooperazione tra le imprese e il settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico, nonché la creazione di nuove imprese che valorizzino i risultati della ricerca per l’innovazione di processi e prodotti e di attrazione di imprese innovative”. Dopo una prima relazione di sintesi effettuata da Alfredo Fortunato e Simona Mauro, l’assemblea ha affrontato il tema della partecipazione, definita da Raymond Lorenzo “un processo educativo che, facendo lavorare insieme diverse persone, permette la conoscenza reciproca e la comprensione degli altri, contribuendo, in tal modo a rafforzare l’identità locale e a costruire un concetto più ampio di comunità”. Presentando molteplici esperienze, dirette ed indirette, l’architetto Cristian Zanelli ha, poi, dimostrato che fare progettazione partecipata è senz’altro possibile e migliora sensibilmente la qualità della vita del cittadino, che diventa protagonista co-attivo dello sviluppo del territorio. I lavori sono stati conclusi dall’architetto Sandro Adriano, responsabile dell’unità di coordinamento e gestione del Pit, che ha evidenziato l’alta qualità del seminario, congratulandosi con i partecipanti. Al termine della convention Adriano ha auspicato il ripetersi di momenti di confronto e scambio per garantire continuità e coerenza alle attività, sostenendo, al contempo, il faticoso processo partecipativo. Venerdì 28 alle ore 9.45, presso il Museo del Presente di Rende, saranno presentati tre nuovi progetti nell’ambito delle azioni innovative ILSRE. All’iniziativa parteciperanno, tra gli altri, la dott.ssa Marinella Marino, responsabile dell’Autorità di Gestione Regionale dei PIT, e l’On. Sandro Principe, Assessore regionale ala Cultura.

Il Comune di Cassano conferisce 8 borse di lavoro per un anno per sistemare il verde pubblico

27/10 Una graduatoria per il conferimento di otto borse lavoro per la durata di dodici mesi e finalizzate alla sistemazione del verde pubblico sara' realizzata dall'amministrazione comunale di Cassano. La graduatoria sara' realizzata nell'ambito del progetto ''Inserimento ed Integrazione Lavorativa tra Culture'' predisposto dall'ufficio dei Servizi Sociali comunali e finanziato dalla Regione Calabria - Settore Politiche Sociali. Le borse lavoro sono riservate a 8 cittadini extracomunitari residenti a Cassano e che siano in possesso del regolare permesso di soggiorno, disoccupati e idonei all'espletamento delle mansioni previste dal progetto da realizzare.

Il Governatore brasiliano del Goias domenica a Rossano

27/10 Il governatore dello stato brasiliano del Goias, Marconi Perillo, accompagnato da autorita' istituzionali del proprio paese e da rappresentanti militari e del mondo dell' imprenditoria brasiliana, sara' ricevuto domenica pomeriggio dall'amministrazione comunale di Rossano guidata dal sindaco Orazio Longo. Il governatore del Goias, le cui origini sono rossanesi, e' particolarmente atteso in citta' e dopo l' incontro in comune visitera' le vie del centro storico. La visita del governatore Perillo sara' ripresa da ''Brasil Central'', una delle reti televisive piu' note nel paese sudamericano.

Il Presidente Oliverio sollecita la permanenza dell’Ufficio Postale a San Fili

27/10 Il Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, su sollecitazione dell’Amministrazione Comunale di San Fili, si è rivolto al Signor Prefetto di Cosenza Diego D’Amico per chiederne l’urgente autorevole intervento in favore di una soluzione positiva atta a scongiurare la chiusura dell’Ufficio Postale del Comune dell’hinterland cosentino.
“I notevoli disagi che potrebbero derivare dal mettere in atto una tale decisione -ha detto a proposito della paventata chiusura dell’Ufficio Postale il Presidente Mario Oliverio- determinerebbero per tutta la popolazione di San Fili uno stato di grave allarme, poiché si andrebbe a sopprimere un servizio di ampia utilità per una fascia di popolazione e di utenza, soprattutto anziana, che si vedrebbe depauperare persino di quei servizi minimi, posti a garanzia e tutela di ogni cittadino”. Il Presidente Mario Oliverio ha, altresì, rivolto la stessa richiesta al Direttore Provinciale delle Poste Italiane, Dr. Aldo Andaloro ed al Direttore Compartimentale delle Poste di Napoli, Dr. Caridi, sollecitando un intervento celere e risolutivo della spiacevole ed incresciosa situazione venutasi a verificare presso le Poste di San Fili.

Impiegati di una banca di Reggio riescono a far fuggire i rapinatori

27/10-(G.C.)- Tre persone con il volto scoperto hanno cercato di compiere una rapina nella filiale della Banca Nuova a Reggio Calabria. I tre hanno cercato di entrare nell'istituto di credito attraverso una finestra degli uffici amministrativi. Gli impiegati della banca si sono accorti di quanto stava accadendo ed hanno allertato i carabinieri. I tre rapinatori sono fuggiti facendo perdere le loro tracce.

120 animali affetti da brucellosi sequestrati a Morano Calabro

27/10 Centoventi fra capi ovini e caprini sono stati sequestrati a Morano Calabro, in provincia di Cosenza, in esecuzione di un'ordinanza del sindaco. La misura si e' resa necessaria, a quanto si apprende, dopo che gli animali, di proprieta' di un pastore della zona, sono risultati positivi agli esami sierologici per la brucellosi.

Due arresti a Montalto per traffico di clandestini

27/10 I carabinieri di S. Fili, unitamente a quelli di Montalto, nel corso di una specifica attivita' d'indagine, hanno arrestato, stanotte, a Montalto Uffugo, in localita' Taverna, nel parcheggio del centro commerciale ''Emmezeta'', in flagranza del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, Cernestean Gheorghe Alexandru, di 35 anni, romeno, irregolare in Italia e Pop Gheorghe, di 35 anni, romeno, irregolare in Italia. I due sono stati fermati ed identificati quali conducenti di un pullman Mercedes Sprinter proveniente dalla Romania, a bordo del quale erano presenti altri 10 romeni, 9 uomini ed 1 donna, di eta' compresa tra i 17 ed i 36 anni. Dopo i rilievi fotosegnaletici, i 10 clandestini stati condotti presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, per i provvedimenti di competenza. I due arrestati sono stati condotti in carcere a Cosenza, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Cozzolino.

Un arresto per ricettazione ad Altomonte

27/10 I carabinieri hanno arrestato ad Altomonte un pensionato, Franco De Marco, di 66 anni, con l' accusa di ricettazione. L' arresto e' stato fatto in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso dal giudice di sorveglianza.

Un arresto per droga a Rossano

27/10 I carabinieri hanno arrestato a Rossano un giovane di 27 anni, del quale non sono state rese note le generalita', con l' accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane e' stato fermato mentre era alla guida della propria automobile, una Fiat Panda, all' interno della quale i militari della Compagnia di Rossano hanno trovato 40 grammi di hascisc confezionati in dosi. L' arrestato e' stato portato nel carcere di Rossano.

Svolti i funerali della ragazza uccisa a Sora. Convalidato l’arresto del fidanzato di Pianecrati

27/10 Con un rito religioso semplice ma denso di commozione si sono svolti nella chiesa del cimitero di Sora i funerali di Adriana Tamburrini, la ragazza di 19 anni uccisa domenica sera dal fidanzato Michele Salerno di 26 anni con 15 coltellate per futili motivi. Cerano i genitori e il fratello e i parenti affranti dal dolore e poi il sindaco di Sora Francesco Ganino ed altre autorita' e tantissimi giovani tra cui i compagni di scuola, i professori e il preside. Adriana frequentava il secondo anno del liceo classico. Fiori bianchi sulla bara dello stesso colore. Adriana era stata vestita dalla madre con l'abito da sposa bianco. Il rito funebre e' stato celebrato dal parroco don Mario che ha rivolto parole di conforto ai genitori per la perdita della figlia. Adriana Tamburrini e' stata uccisa dal suo fidanzato. Michele Salerno ha raccontato che durante una lite per gelosia l'avrebbe accoltellata senza rendersi conto di quello che stava facendo. Il giovane, 26 anni, perito informatico, e' nato a Pianecrati, un comune in provincia di Cosenza, dove risiedono i genitori ed un altro fratello. Il gip del tribunale di Cassino Francesco Galli ha convalidato questa sera, al termine di una lunga udienza in carcere, l'arresto di Michele Salerno, di 26 anni di Pianecrati (Cosenza), il giovane che domenica sera ha ucciso a coltellate la fidanzata incinta, Adriana Tamburrini, di 19 anni, studentessa di Sora, per gelosia. Il giovane e' accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi. La ragazza, come accertato dall'autopsia, e' stata colpita per 18 volte dal coltello vibrato dal fidanzato, di cui quattro in maniera profonda. Il giovane, assistito dai legali di fiducia, gli avvocati Pietro Martini, di Cassino e Franz Caruso, di Cosenza, ha detto al Gip che non era sua intenzione uccidere e che il litigio e' sfociato in tragedia perche' credeva che la lama del coltello a serramanico non fosse estratta. Ha detto anche che mentre erano in auto e' stato piu' volte infastidito dalle continue telefonate che la ragazza riceveva al cellulare dagli amici. Quindi il litigio e le coltellate. Il coltello, ha detto il giovane al magistrato, lo aveva acquistato in via Volturno a Roma, dove lavorava in due ditte come consulente informatico, e regalato alla ragazza che lo teneva nella borsetta. Quando si e' accorto che la ragazza era morta l'ha portata in quella zona di campagna dove spesso si fermavano a chiacchierare. Poi e' andato a casa della ragazza dove abitava da qualche mese, si e' lavato ed e' uscito per poi consegnarsi lunedi' mattina alla polizia di Sora. L'assassino ha anche confermato che il figlio che la fidanzata aspettava da due mesi era suo e che la gravidanza non c'entrava nulla con il litigio. Il padre del giovane, un ingegnere, ha accompagnato il legale di famiglia da Cosenza al carcere di Cassino.

Brevi di cronaca da Altomonte, Tortora, Paola, Rossano

27/10 Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri in provincia di Cosenza. A Bisigano i militari della locale stazione hanno arrestato una persona nota alle forze dell'ordine, per resistenza a pubblico ufficiale. Ad Altomonte invece gli uomini del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Scalea, hanno arrestato una persona in esecuzione di una ordinanza emessa dal Magistrato di sorveglianza di Catanzaro, in quanto ritenuto responsabile di ricettazione. A Tortora, poi, i carabinieri della Compagnia di Scalea, hanno arrestato, pregiudicato del luogo in flagranza di evasione. In un'operazione congiunta, inoltre, i carabinieri di Cosenza e Paola hanno arrestato una persona, nota alle forze dell'ordine, perche' trovato in possesso di 60 grammi di hashish suddivisi in quattordici dosi, una cartuccia calibro 38 e 2 coltelli di genere vietato. Infine a Rossano i carabinieri del Norm hanno tratto in arresto una persona travata in possesso di 40 grammi di hashish occultata all'interno della propria autovettura.

Un arresto e denunce dei CC nell’alto Tireno

27/10 Una persona e' stata arrestata ed altre dodici sono state denunciate nel corso di controllo compiuti dai carabinieri nella zona di Scalea. Nel corso dei controlli sono state eseguite anche numerose perquisizioni nel corso delle quali sono state sequestrate diverse dosi di droga. A Tortora e' stato arrestato Giuliano Anzillotta, 32 anni di Castrovillari. L'uomo, che era detenuto agli arresti domiciliari, e' stato sorpreso dai carabinieri all'esterno della sua abitazione. Nel corso dei controlli sei persone sono state denunciate per detenzione di sostanze stupefacenti, e altre sei per ingiurie e minacce. Sono state identificate 267 persone e fra queste sono stati controllati anche sei extracomunitari risultati regolari con il permesso di soggiorno. Durante una perquisizione domiciliare e' stato sequestrato un coltello di genere vietato; mentre altre cinquanta perquisizioni: 32 personali e 18 domiciliari, hanno portato al sequestro: di mezza dose di cocaina; 5,6 grammi di hashish; 1 grammo di marijuana e di due pasticche di subtex. I carabinieri della compagnia di Scalea hanno anche rinvenuto sei pannelli solari, risultati rubati. Per quanto riguarda le violazioni al codice della strada sono stati controllati 185 automezzi e sono state elevate 51 contravvenzioni.

Loiero: Si all’esercito in Calabria ma non ad uno stato d’assedio. Si apre il dibattito. Molte le adesioni.

Omicido Fortugno: Gli investigatori: Non c’è nessuna pista, ma c’è molto ottimisimo. Il 4 novembre a Locri una marcia della pace proposta da Jervolino-Catizone. Pegna propone un megashow contro la criminalità.

 

L’Anas blocca le gare per lavori sulla A3 per mancanza di fondi. Preoccupazione del Presidente ANCE Calabria, Gatto

26/10-(Giampaolo Cataldo)-Dopo il ponte sullo Stretto anche l’ autostrada A3 è a rischio, sulla Salerno - Reggio Calabria la Cisl ha promosso un dibattito sul tema 'Un convegno per ripartire' che si svolgera' domani presso la sala di rappresentanza del Comune di Rende. Il convegno e' stato organizzato dalle segreterie Nazionali della Fit-Cisl, dalla Cisl Confederale, dalla Filca-Cisl Nazionale e dalle Usr Cisl Calabria, Campania e Basilicata. ''L' iniziativa - evidenzia la Cisl - sull' ammodernamento dell' autostrada Salerno Reggio Calabria rappresenta una metafora e contiene dentro di se tutte le problematiche degli appuntamenti mancati della politica nazionale per quanto riguarda il mezzogiorno ed il suo sviluppo''. Al convegno e' prevista la partecipazione del presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi, del ministro per lo sviluppo e coesione sociale, Gianfranco Micciche' e del segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. ''I lavori d'ammodernamento procedono con una lentezza preoccupante rispetto ai tempi previsti per la realizzazione. A tutto questo, si aggiunge la notizia che l'Anas ha bloccato le gare della Sa-Rc per mancanza di fondi per un importo da 1,5 miliardi di euro e che sono fortemente a rischio i cantieri gia' aperti''. E' quanto scritto in una nota della Cisl della Calabria circa la situazione dell'autostrada A3. ''In Calabria - prosegue la nota - per mancanza di risorse e' ferma la gara (150 milioni di euro) per il tratto intorno all'uscita di Tarsia, nonostante, pare, il Cipe abbia assegnato in via provvisoria i fondi. Il sindacato da tempo ha lanciato l'allarme per il ritardo dei pagamenti, per la copertura finanziaria e la lentezza con la quale procedono i lavori. La situazione attuale sui lavori di questa grand'opera e' che nelle province di Cosenza e Catanzaro non ci sono piu' cantieri aperti, rimangono aperti soltanto due su Vibo Valentia e due su Reggio Calabria. I macrolotti 5 e 6 ricadenti nella Provincia di Reggio Calabria che dovevano partire nel mese di aprile 2005 sono ancora fermi''. ''Nella Calabria - conclude la nota - abbiamo tre lotti in situazioni particolari, fermi da diversi anni perche' sono stati rescissi i contratti alle aziende cui erano stati affidati i lavori e poi non sono stati piu' aggiudicati''.
Il presidente dell'Ance della Calabria, Giuseppe Gatto, al termine di un incontro con i presidenti provinciali dichiara la sua preoccupazioni sulle vicende dell’ A3:''Siamo estremamente preoccupati per questa ciclica crisi di liquidita' dell'Anas che si ripete ormai ad intervalli ravvicinati e che scarica sulle imprese e sui loro lavoratori i problemi finanziari dovuti, e' opportuno precisarlo, al fatto che all'Ente non viene garantito un flusso di risorse adeguato a far fronte ai propri impegni''. . ''In piu' - ha aggiunto - sono bloccate da mesi tre maxi gare per l'autostrada Sa-Rc, per un valore di 1,5 miliardi, per mancanza, in questo caso totale (competenza e cassa), di finanziamenti. E infine sono fermi nei cassetti dell' Anas altri importanti progetti sulla Sa-Rc (1,8 miliardi) e sulla Ss 106 (1,2 mld), per mancanza di risorse nel fondo legge obiettivo''. Per l'Ance della Calabria l'allarme piu' generale resta, comunque, sui cantieri gia' avviati. ''L'Anas - ha proseguito Gatto - ci risulta stia ritardando da luglio i pagamenti su tutti i lavori e non vorremmo si arrivasse alla vera e propria paralisi. Sono continue e pressanti le preoccupate segnalazioni e sollecitazioni di tante imprese calabresi per le quali i lavori stradali rappresentano una consistente parte della propria attivita'''. ''A livello centrale l'Ance - ha concluso - ha prontamente denunciato l'insostenibilita' di questa situazione sollecitando il Governo a procedere rapidamente al trasferimento delle risorse ma ancor piu' ad inserire nella Finanziaria la riforma dell'Anas che le consentirebbe di reperire sul mercato i finanziamenti necessari''.

Insediata al Comune di Crotone la Commissione d’accesso antimafia per i lavori pubblici

26/10 Si e' insediata stamane la commissione d'accesso antimafia disposta dal prefetto di Crotone, Pietro Mattei, per il comune capoluogo di provincia la cui giunta e' di centrodestra. La Commissione, della quale fanno parte un vice prefetto, un vicequestore, un ufficiale dei Carabinieri e un altro della Guardia di Finanza, prendera' in esame l'attivita' amministrativa con particolare riguardo ai lavori pubblici, settore che ha fatto registrare la recente revoca da parte della Giunta comunale di tre appalti aggiudicati ad una ditta che, secondo la Prefettura, non sarebbe in possesso dei requisiti per avere la certificazione antimafia. La commissione di accesso antimafia stamane ha incontrato il vice sindaco reggente Armando Riganello che guida l'Amministrazione cittadina da quando alla carica di consigliere regionale e' stato eletto Pasquale Senatore (An) che era stato riconfermato alla guida della Giunta comunale nelle elezioni amministrative del 2001

I primi accertamenti escludono che la persona colpita da encefalopatia sia vittima della “mucca pazza”

26/10-(G. Cataldo)- All'ospedale 'Pugliese' di Catanzaro è giunta questa mattina la neurologa dell'Istituto superiore di sanita' per verificare la situazione dell’ uomo 42enne affetto da una grave malattia neurodegenerativa che poteva far sospettare un caso di variante umana della Creutzfeldt Jakob, la malattia legata alla encefalopatia spongiforme bovina (la cosiddetta mucca pazza). Secondo le prime analisi e i primi indizi valutati dai medici dell'ospedale insieme con l'esperta, ha spiegato Riccardo Fatarella, direttore generale dell'ospedale, non si tratterebbe di variante della Cjd bensi' una forma classica della malattia da Cjd non legata quindi alla mucca pazza. Tuttavia altre analisi devono essere completate presso l'Iss di Roma per completare il quadro clinico. Secondo l'ospedale tutte le analisi sono state condotte secondo le procedure messe a punto dall'Iss e dal ministero per la valutazioni di casi analoghi. In un comunicato diffuso oggi pomeriggio l' Azienda Saniataria di Catanzaro afferma che ''l'esperto dell'Istituto Superiore di Sanita' ha effettuato oggi, unitamente ai Sanitari della Divisione di Malattie Infettive dell'AOPC, una ricognizione sugli aspetti clinico -epidemiologici riguardanti il caso segnalato per malattia degenerativa dell'encefalo .Si specifica che, a seguito della valutazione effettuata il caso sembrerebbe presentare caratteristiche cliniche assimilabili piu' alla forma cosiddetta classica della malattia di Creutzfeldt - Jakob, che alla sua variante comunemente identificata come morbo della ''mucca pazza'' o BSE, non dipendente quindi da ingestione di carne bovina.La Direzione Aziendale comunichera' di volta in volta i risultati di eventuali ulteriori accertamenti''.

Il 18 a Locri iniziativa “Adotta un monumento” con Mons. Bregantini, Gratteri e Lombardi Satriani

26/10-(M.Gatto)-Cinque comuni della Locride entreranno a fare parte della Rete nazionale denominata 'La Scuola adotta un monumento' promossa dalla Fondazione Napoli Novantanove e di cui la citta' di Napoli e' project leader. L' iniziativa che si inserisce nelle attivita' realizzate dal sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino a sostegno di Locri e della Calabria riguarda i comuni di Bovalino, Gerace, Locri, Portigliola e Siderno, che si aggiungono ai 250, di cui 45 della Campania, che vi partecipano da 12 anni. La cerimonia di consegna dei monumenti alle scuole dei centri della Locride, realizzata in collaborazione con l' Associazione culturale Epizephyri Locri, si svolgera' venerdi' 18 novembre a Locri. Alla manifestazioni interverranno, tra gli altri, Mirella Barracco, presidente Fondazione Napoli Novantanove, mons. Giancarlo Maria Bregantini vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Annalisa Zarattini soprintendente archeologico della Calabria, Luigi Maria Lombardi Satriani e Nicola Gratteri consigliere di Corte d' Appello.

La Provincia di Cosenza incontra le Aziende di Settore per il Piano Provinciale dei Trasporti

26/10 La fase di concertazione, avviata dall’Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cosenza per arrivare alla determinazione del Piano Provinciale dei Trasporti, sta giungendo, dopo una serie di indispensabili passaggi, alla meta conclusiva.
Il lavoro portato avanti risulta essere frutto, in definitiva, di una serie di incontri con le Istituzioni, le Organizzazioni di categoria, le Organizzazioni Sindacali, le Aziende operanti nel settore Trasporti, nel corso dei quali, così come non era mai stato fatto in precedenza, si sono attivati un’ampia discussione ed un confronto a tutto campo per pervenire, infine, alla sintesi che ha calibrato un progetto unanimemente condiviso.
Ad esaminare il Piano Provinciale dei Trasporti, questa volta, sono state invitate tutte le Aziende di Trasporto della provincia di Cosenza che l’Assessore preposto al Settore, Dr. Giuseppe Gagliardi, ha incontrato presso la sede di via Galliano nei giorni scorsi..
All’invito hanno risposto e presenziato in modo massiccio i rappresentanti delle Aziende Cersosimo, del Consorzio Autolinee, Fata, delle Ferrovie della Calabria, Parise Rocco & Antonio, Perrone, Preite, Scura, SAJ. TNC, Zanfini, Romano; hanno partecipato, inoltre, la D.ssa Mariella De Florio, in veste di Presidente della Sezione Trasporti dell’Assindustria di Cosenza, ed il Presidente del CISP, Giuseppe Carratta.
E’ stato personalmente l’Assessore ai Trasporti ad illustrare il Piano Provinciale dei Trasporti, supportato dai componenti lo staff tecnico incaricato per la redazione dello stesso.
L’Assessore Gagliardi, soffermandosi in maniera puntuale e dettagliata sui criteri che hanno ispirato l’impostazione del Piano, in piena aderenza alla linea normativa, ha evidenziato come, nella organizzazione della rete, sia stata prevista una serie di direttive principali che collegano il territorio con i maggiori poli di attrazione, e queste allacciate, a loro volta, attraverso determinati snodi, con collegamenti frequenti e presenti, per tutto l’arco della giornata, sul resto del territorio.
Altro punto fermo del Piano: la significativa e funzionale rete prevista nei centri della cintura urbana, per decongestionare il volume di traffico da e per l’Università ed in connessione con i paesi dell’hinterland.
L’Assessore Gagliardi ha affrontato, quindi, il problema dell’intermodalità ferro-gomma ed ha precisato che, dove è stato possibile, il servizio è stato integrato con corse rispondenti a precise esigenze dell’utenza; si è soffermato in seguito sui collegamenti interprovinciali e, in particolare, sul collegamento fra la città capoluogo, dei centri della costa tirrenica e della costa ionica con Catanzaro, rilevando l’importanza strategica e significativa dei collegamenti dell’Alto Ionio con il Materano, del Pollino con Lagonegro e di San Giovanni in Fiore con Crotone, e l’incremento, infine, dei collegamenti fra la città capoluogo e l’aeroporto di Lamezia.
Gagliardi ha preso in considerazione, infine, rappresentando alle aziende convenute gli eventuali punti che potrebbero risultare critici nella gestione della fase transitoria nel corso di tutto il 2006 ed ha auspicato che la concertazione continui al fine di affrontare altri problemi importanti, legati all’organizzazione del trasporto a terra, dell’impostazione e individuazione delle procedure di gare, nonché di attivare un confronto serrato con la Regione allo scopo di arrivare a definire in tempo utile tutti i problemi che un cambiamento così radicale dell’intero settore dei Trasporti comporta.
Nel corso della riunione sono intervenuti tutti i rappresentanti delle aziende di Trasporto esprimendo apprezzamento per il lavoro fatto, giudicando il Piano adeguato alla soluzione dei problemi di mobilità che si presentano sul territorio e altamente positivo il criterio utilizzato dalla Provincia per definire un Piano così complesso ed articolato.
Le aziende, dal canto loro, hanno anche convenuto sull’opportunità, oltre che di ottimizzare la loro organizzazione interna, di sollecitare l’adozione di adeguamenti strutturali, dichiarando la loro incondizionata disponibilità per arrivare nel modo migliore alla gestione della fase transitoria.

Tre professionisti calabresi nominati nell’Osservatorio sui diritti dei minori

26/10 -(Gia.Cat.)- L' avvocato Antonino Napoli, la farmacista Orietta Loiercio Ascioti e la dottoressa Elvira Romeo, sono i tre professionisti calabresi, di Taurianova, che opereranno nel Comitato Scientifico dell' Osservatorio sui Diritti dei Minori, presieduto dal sociologo Antonio Marziale. L' Osservatorio sui Diritti dei Minori e' stato costituito a Milano nel 2000 per studiare le problematiche relative alla tutela dei diritti dei minori ed ha tra i suoi scopi: l' indagine della realta' psicosociale e legale della sfera minorile; la sensibilizzazione dei mezzi d' informazione e delle Istituzioni; la promozione di iniziative volte alla risoluzione delle esigenze emerse ed il miglioramento della qualita' di vita dei bambini e degli adolescenti. ''I tre specialisti - ha detto Marziale - cooptati nel Comitato Scientifico in realta' sono da tempo coadiutori esterni dell' Osservatorio. Il loro inserimento organico contribuira' determinatamente a fornire alle istituzioni supporto nelle difficili battaglie in tema di riforma della giustizia minorile, della pericolosissima immissione sul mercato farmaceutico italiano di psicofarmaci per bambini e della riqualificazione degli operatori dei servizi sociali''. Soddisfazione per le nomine e' stata espressa anche dall' ing. Antonio Galliano, direttore generale dell'Osservatorio.

Furto da 11 mila euro al Bancomat di San Marco Argentano

26/10-(G.C.)- Persone non identificate hanno scassinato lo sportello bancomat della Banca Carime di San Marco Argentano, appropriandosi di 11 mila euro. Gli ignoti malviventi, secondo quanto si e' appreso, hanno approfittato del temporaneo non funzionamento del sistema di video sorveglianza per forzare l' impianto utilizzando, con molta probabilita', un piede di porco. Il furto e' stato scoperto dal direttore e dai dipendenti dell' istituto bancario. Le indagini sono state avviate dai Carabinieri di San Marco Argentano.

Cade dal balcone a Morano, grave una ragazza di sedici anni

26/10 Una ragazza di sedici anni e' caduta accidentalmente dal balcone della sua abitazione a Morano Calabro. La ragazza e' stata soccorsa da alcuni familiari ed accompagnata nell'ospedale di Cosenza dove si trova ricoverata in gravi condizioni

A Bisignano: Aggredisce i Carabinieri per evitare la perquisizione. Arrestato

26/10 Un uomo, S.N., di 43 anni, e' stato arrestato dai carabinieri a Bisignano per resistenza a pubblico ufficiale. L'arrestato ha aggredito i carabinieri per cercare di impedire una perquisizione nella sua abitazione. L'uomo e' stato bloccato ed arrestato.

Un escavatore incendiato a Corigliano

26/10 Un escavatore di un imprenditore edile e' stato incendiato da sconosciuti a Corigliano Calabro. Il mezzo era parcheggiato all'interno di un cantiere edile quando e' stato cosparso di liquido infiammabile e incendiato. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Omicido Fortugno: Il procuratore Grasso incontra gli inquirenti. Alle indagini collaborano anche la DDA di Catanzaro e i servizi centrali. Pisanu delega il Prefetto di Reggio per l'accesso all'ASL di Locri.

Duro colpo alla ndrangheta. Arrestati due calabresi coinvolti in un traffico di esplosivo militare

Dopo il caso Masella si apre la questione morale. Da più parti si chiedono verifiche

Incendiata l’automobile di un assessore del comune di Fabrizia nel vibonese

25/10 L'automobile dell' assessore all'istruzione del comune di Fabrizia, Salvatore Bava, di 70 anni, e' stata incendiata da sconosciuti mentre era parcheggiata nei pressi dell'abitazione dell'amministratore. Il mezzo, una Fiat Panda, e' stato cosparso di liquido infiammabile e incendiato. Bava si e' accorto di quanto stava accadendo ed e' accorso a spegnere l'incendio. Gia' in passato Salvatore Bava, che e' stato eletto con una lista civica, ha ricevuto intimidazioni e lettere con minacce. ''Sono delle ripicche - ha detto Bava - dei capricci politici. I mandati sono altrove e si servono di manovalanza per questi episodi di intimidazione''

Negli arresti per droga, nel mondo dello spettacolo a Roma, coinvolto il regista calabrese Anania

25/10 Diciannove ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione dalla scorsa notte da parte della squadra mobile della capitale nel mondo dello spettacolo e nei locali notturni a Roma. Numerose le perquisizioni effettuate dagli investigatori della squadra mobile che hanno lavorato con i colleghi del reparto prevenzione crimine della polizia di Stato ed unita' cinofile. L'operazione, chiamata ''Le Iene'', e' stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Roma. Secondo quanto si e' appreso tra i destinatari delle misure disposte dalla magistratura ci sarebbero alcuni personaggi del mondo del cinema e professionisti. Fino a questo momento sono 15 le persone arrestate e 30 le perquisizioni compiute dagli investigatori della Mobile. La maggior parte delle persone coinvolte nell'indagine e per le quali sono state emesse le ordinanze di custodia cautelare apparterrebbero al mondo del cinema. Tra questi anche un regista e uno sceneggiatore. L'indagine della Squadra mobile, conclusasi la scorsa notte, e' la seconda parte dell'inchiesta che l'anno scorso venne denominata 'Cleopatra' e porto' all'arresto, tra gli altri, dell' attrice Serena Grandi, il cui provvedimento pero', fu annullato in seguito dalla Cassazione Il medico arrestato si chiama Michele Ruggieri, ha 52 anni, e' romano ed e' un medico chirurgo, vice primario vertebrale all'ospedale Sandro Pertini. Secondo quanto accertato dagli investigatori, l'uomo faceva uso di eroina, talvolta in concomitanza con la sua attivita' professionale. Complessivamente sono 18 le persone arrestate, per 2 delle quali l'arresto e' avvenuto proprio nel corso della conferenza stampa svolta dal capo della squadra mobile di Roma, Alberto Intini. Le ordinanze di custodia cautelare, invece, sono 19, emesse dal Gip del Tribunale di Roma, Luisanna Figliolia, su richiesta dei Pm della DDA di Roma, Giancarlo Capaldo e Carlo Lasperanza. I Pm sono gli stessi che condussero, all'epoca, l'operazione ''Cleopatra''. Nei confronti degli arrestati l'accusa e' detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione e' cominciata nel gennaio 2004. Tra gli arrestati ci sono un regista cinematografico, Maurizio Anania, di Ciro' Marina, di 36 anni, ed un produttore e sceneggiatore cinematografico di Roma. Due viterbesi, un funzionario del Cotral e un allevatore di cavalli, sono stati arrestati all'alba di oggi dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Viterbo sotto l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, nell'ambito dell'operazione ''Le iene''. I due, uno residente a Civita Castellana e l'altro a Nepi, sarebbero stati collegati all'organizzazione smantellata nel novembre del 2003 con la cosiddetta ''Operazione Cleopatra'', compiuta dalla Questura di Roma. Maurizio Anania, il regista calabrese arrestato nell' ambito dell' operazione condotta dalla Squadra mobile a Roma , avrebbe dovuto girare un film su Elian Gonzales, il bambino conteso tra i parenti della Florida ed il padre, residente a Cuba, e la cui storia ebbe alcuni anni fa grande risalto internazionale. Anania e' stato anche il regista de ''Il conte di Melissa'', un film ambientato nel '600 girato nel 2001 tra Calabria e Puglia. Nel film si raccontava la storia di un nobile che, pur di avere la donna dei suoi sogni, ripristina lo ''jus primae noctis''. Nel corso della conferenza stampa, ai cellulari del capo della Squadra Mobile della Questura di Roma, Alberto Intini, e dei responsabili della sezione criminalita' organizzata, Bruno Failla e Luca Armeni, sono giunti due squilli per segnalare altrettanti Sms. Intini ha letto il messaggio e, davanti a cronisti, telecamere e fotografi, ha comunicato in diretta dapprima che il numero delle persone arrestate era salito a 17 e, all'arrivo del secondo Sms, pochi minuti dopo, a 18. L'ultimo ad essere stato arrestato e' Fabrizio Belmonte, di 43 anni, bloccato nei pressi di Todi, in Umbria, nell' abitazione della madre. L'uomo era gia' stato arrestato nel corso dell' operazione Cleopatra. Gestiva, insieme con Maurizio Anania, il regista in manette oggi, il ristorante ''Le Iene'', a Roma, ceduto poco prima della prima ondata di arresti, mesi fa.

Vertice in Prefettura a Cosenza sulla situazione sicurezza a Rossano

25/10-(G.C.) -Il Prefetto Diego D'Amico, ha presieduto una riunione di coordinamento delle forze di Polizia, che si e' tenuta nella prefettura di Cosenza, per esaminare la situazione della sicurezza nell'ambito del comune di Rossano, anche alla luce degli ultimi fatti criminosi che hanno destato una certa preoccupazione in quella comunita'. Alla riunione hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine nonche' il sindaco di Rossano, che nei giorni scorsi aveva richiesto la convocazione del vertice. Nel corso della riunione, dopo un'attenta e approfondita analisi delle attuali condizioni della sicurezza sulla scorta dei dati relativi alle principali manifestazioni delittuose, e' stata affrontata la problematica riguardante gli atti intimidatori ai danni soprattutto di imprenditori del luogo, sintomatici del fenomeno delle estorsioni, con la precipua finalita' di mantenere elevato il livello di guardia affinche' tali episodi non abbiano a ripetersi. Sotto il profilo dell'attivita' di prevenzione, considerato che e' emersa una tendenziale crescita del fenomeni estorsivo, e' stato messo a punto il piano di controllo coordinato del territorio del Comune di Rossano ai fini di una maggiore visibilita' delle Forze di Polizia. In tale contesto, nell'ottica di implementare il piu' possibile l'azione sinergica delle istituzioni interessate alla tematica della sicurezza, il Prefetto ha auspicato che una piu' fattiva collaborazione con gli organi dello Stato venga offerta da tutte le componenti della societa' civile, con particolare riferimento alle categorie produttive, affinche' le manifestazioni delittuose ed in particolare quelle piu' frenanti per lo sviluppo socio economico del territorio possano essere efficacemente contrastate.

Omicidio di Reggio: “Si indaga nel mondo della criminalità”

25/10-(G.Cataldo)- Numerose perquisizioni e controlli sono stati compiuti dai militari dell’ Arma nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Francesco Pace, di 45 anni, ucciso ieri sera in un agguato compiuto da sconosciuti nel quartiere Pellaro a Reggio Calabria. L'omicidio e' avvenuto nonostante la massiccia presenza di forze dell'ordine e dell'arrivo della commissione parlamentare antimafia che e' giunta in Calabria dopo l'uccisione di Francesco Fortugno. Gli investigatori hanno sentito anche alcuni conoscenti ed i familiari della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti prima dell'omicidio. I carabinieri, che stanno concentrando la loro attenzione nel mondo della criminalita', hanno controllato numerose persone con precedenti penali di Reggio Calabria. L'uomo stava rientrando a casa in sella ad una bicicletta quando si e' accorto che alcune persone lo stavano seguendo a bordo di una automobile. Pace ha quindi abbandonato la bicicletta ed ha cercato di scappare a piedi ma e' stato raggiunto ed ucciso con alcuni colpi d'arma da fuoco che lo hanno ferito al torace. All'omicidio non avrebbe assistito nessun testimone anche perche' e' stato compiuto in una zona periferica della citta' che la sera e' poco illuminata. I carabinieri sono stati allertati da alcune persone che casualmente stavano attraversando la strada dove e' avvenuto il delitto. La vittima, secondo quanto si e' appreso, aveva precedenti. I carabinieri non escludono che l'omicidio e' stato compiuto nell'ambito di scontri tra i gruppi della criminalita' locale che si contendono il controllo delle attivita' illecite.

La carovana antimafia a Bologna da Cofferati pensando ai giovani di Locri.

25/10-(G.C.)-La lotta contro la mafia non conosce confini ed arriva a far tappa in Emilia-Romagna. La carovana internazionale antimafie e' una ''splendida idea. Porta in tutte le citta' dei valori importanti e lascia tante tracce che fanno piu' forti i deboli e aiutano a sconfiggere le mafie''. L' ha scritto il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati sul taccuino su cui gli organizzatori della carovana stanno raccogliendo testimonianze e pensieri che consegneranno ai giovani di Locri. Cofferati ha potuto lasciare il suo pensiero al termine dell'incontro con una delegazione guidata dalla presidente onoraria di Libera Rita Borsellino nella Sala Rossa del palazzo comunale di Bologna. L'incontro e' arrivato al termine del pomeriggio che i volontari della carovana hanno passato in piazza del Nettuno, accanto al palazzo comunale, per distribuire materiale informativo sulle attivita' antimafia. Nell'incontro Rita Borsellino ha illustrato al sindaco i risultati ottenuti con la coltivazione delle terre confiscate alla mafia, e gli ha presentato alcuni dei volontari che hanno percorso assieme a lei parte delle tappe in giro per l'Italia. ''Abbiamo ancora tanta strada da fare - ha detto - ma nonostante le difficolta' vogliamo andare avanti''. Con Cofferati, in rappresentanza del comune bolognese, c'erano anche Patrizio Gattuso (An), Alberto Vannini (La Tua Bologna), Sergio Lo Giudice (Ds), e Giovanni Maria Mazzanti (Dl). La delegazione ha poi voluto ringraziare il sindaco e tutta l'amministrazione per essere stata la prima in Italia ad approvare un ordine del giorno che ha fatto proprio l'appello dell'associazione Libera contro le mafie.

Processo G8 di Genova: inutilizzabile il materiale prodotto dopo la fine delle indagini

25/10 La sessantreesima udienza del processo per devastazione e saccheggio contro 25 manifestanti per i fatti del g8 di Genova, vede ancora una volta protagonista il teste Zampese, impiegato presso l'Ufficio G8, istituito presso la Questura di Genova per svolgere le indagini sui danneggiamenti e individuarne i presunti responsabili. L'udienza procede inizialmente come le scorse settimane, salvo riservare una sorpresa in tarda mattinata. Il teste Zampese riferisce infatti circa un imputato, utilizzando materiale depositato dopo la fine delle indagini. Codice di procedura alla mano, la prova risulta inutilizzabile. Il PM Canciani tenta una difesa appellandosi al concetto di "prova naturale", per rispondere alle obiezioni della difesa. La Corte dapprima traccheggia, permettendo l'esame ma chiedendo alle parti di segnalare il materiale inutilizzabile, infine, dopo la seconda opposizione difensiva alla ripresa dell'esame, dichiara "inutilizzabile ogni riferimento del teste Zampese ad atti di indagine compiuti in diverso procedimento e non regolarmente acquisiti in questo procedimento". Il PM Canciani esce dall'aula visibilmente stizzito: per la difesa e' sicuramente un punto a proprio favore in un'udienza che pensavamo riservasse poche sorprese. Prossima udienza 8 novembre 2005.

A Lamezia l’assemblea straordinaria dell’ANCI. Reggio e Cosenza ne chiedono il rinvio

25/10 L' assemblea congressuale straordinaria dell' Anci calabrese si riunira' mercoledì a Lamezia Terme per eleggere il nuovo presidente in sostituzione del dimissionario Sergio Abramo, eletto in Consiglio regionale. All' assemblea, che sara' aperta dalla relazione del presidente facente funzione, Franco Iacucci, e' detto in una nota, parteciperanno i rappresentanti di tutti i Comuni associati. Prima dell' elezione del presidente, l' assemblea sara' chiamata a votare su alcune proposte di modifica dello Statuto. Dopo la relazione di Iacucci e' previsto un dibattito dedicato ai temi piu' scottanti che riguardano i Comuni calabresi: la sicurezza, la Finanziaria 2006 e la devolution. In serata, però, sono arrivate le richieste di rinvio da parte dei Sindaci di Cosenza e Reggio. Il Sindaco di Cosenza ha chiesto il rinvio dell’assemblea motivandone la richiesta con la necessità di “aprire un confronto tra tutte le forze politiche calabresi, attesa la situazione generale venutasi a determinare in conseguenza dei gravissimi fatti di Locri e delle reiterate intimidazioni subite in Calabria da numerosi amministratori locali. Ritengo indispensabile – ha sottolineato la Catizone nel telegramma a Domenici e a Iacucci - procedere ad un rinvio dell’assemblea di domani anche in considerazione del fatto che l’ANCI nazionale ha deciso di tenere a breve, proprio a Locri, il prossimo consiglio nazionale che rappresenta l’occasione propizia per un confronto aperto prima di determinare il nuovo assetto dell’Anci calabrese.” Anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, cosi' come ha fatto il primo cittadino di Cosenza, Eva Catizone, chiede il rinvio dell' assemblea dell' Anci in programma domani a Lamezia Terme per eleggere il nuovo presidente regionale in sostituzione di Sergio Abramo. Scopelliti, in un telegramma inviato al presidente dell' Anci Calabria, Franco Iacucci, motiva la richiesta con ''l' attuale particolare contesto socio-politico che caratterizza l' intera Calabria e, in modo particolare, la provincia di Reggio. E questo - aggiunge il sindaco di Reggio - per potere fornire tutti assieme un determinante contributo e trasmettere un segnale forte ed inequivocabile, fronte unico di tutti gli organi istituzionali''.

Giovane lituano travolto e ucciso sulla 106 vicino Corigliano

25/10-(M.G.)- Un trentenne lituano e' stato investito e ucciso poco dopo le sette di stamattina sul nuovo tracciato della Statale 106 ionica, nel territorio comunale di Corigliano Calabro. Valentin Kamarov, in possesso di regolare passaporto ma senza permesso di soggiorno, poco lontano dallo svincolo per il porto di Corigliano e' stato travolto dalla Pegeout 206 guidata da I. M., 61 anni, residente nella cittadina ionica. La dinamica dell'incidente e' ancora tutta da stabilire, ma in base alle prime verifiche pare che l'extracomunitario si sia immesso improvvisamente sulla carreggiata nel tentativo di attraversarla. Cosi' avrebbe reso inevitabile lo scontro con l'auto che procedeva con direzione nord, verso Sibari. Il corpo del trentenne e' stato trasferito all'obitorio per l'autopsia, mentre l'autovettura e' stata sequestrata. Il sessantunenne coriglianese che la guidava e che si stava recando al lavoro, e' stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Rossano per omicidio colposo.

Incendiata la scuola elementare di Paola

25/10-(M.G.) - La notte scorsa a Paola, in provincia di Cosenza, ignoti hanno appiccato il fuoco alla scuola elementare, utilizzando del liquido infiammabile. L'incendio, ha provocato lievi danni alla struttura. Sul fatto indagano i carabinieri della locale Compagnia.

20 chili di hascisc sequestrati dalla GDF a Melito Porto Salvo

25/10-(G.C.)- La Guardia di Finanza ha sequestrato nelle campagne di Melito Porto Salvo 20 chilogrammi di hascisc. La droga era contenuta in un sacco di iuta nascosto in una botola interrata. L' operazione che ha portato al sequestro della droga e' stata condotta dalla Compagnia di Reggio Calabria delle Fiamme gialle, con la collaborazione di unita' cinofile e dei Baschi Verdi.

Omicido Fortugno: I giovani della Locride scrivono a Ciampi e Bova: “Ci siamo svegliati, trovare il modo per reagire”. La moglie di Fortugno: "Franco, una persona pulita". Prodi: "non servono leggi speciali". I sindacati indicono 8 ore di sciopero per il 25/11.

L’Antimafia a Reggio ha ascoltato i PM che conducono l’inchiesta. Centaro: “Un chiaro attacco alla politica pulita. Proteggere la Lo Moro”. Tante le ipotesi. Catanese: “Nessuna prova di depistaggi. I tabulati telefonici non fanno parte delle indagini, Nessun trasferimento

Calipari: La perizia della Procura dice che a sparare fu una sola arma.

Sospetto caso di “Mucca pazza” in Calabria. I parenti: “Vogliamo la verità”

24/10-(Giampaolo Cataldo)- Elio Pulerà, 42enne, di Crotone, è ricoverato in fin di vita presso il reparto malattie infettive dell’ospedale ‘Pugliese’ di Catanzaro. In un primo momento i medici del nosocomio avevano diagnosticato al paziente una encefalopatia acuta da virus sconosciuto. Il progressivo aggravarsi delle condizioni dell’uomo, hanno portato i sanitari a fare indagini a 360 gradi, fino a scoprire le origini del virus, sospetto caso di “mucca pazza”. L’ esito è stato fornito da un campione analizzato presso i laboratori del ministero della Salute, a Roma. Fonti mediche, ritengono piu' probabile che si tratti della forma classica della sindrome di Creutzfeld Jakob. Alcune analisi, secondo quanto prevede il protocollo nazionale, sono state inviate dall'ospedale di Catanzaro all'Istituto superiore di sanita' e si e' in attesa di avere le risposte.
Secondo i familiari, che in un primo tempo hanno temuto gli effetti dell’influenza aviaria, Pulerà prima di essere colpito dal morbo, ha sempre condotto una vita normale senza mai accusare segni e malesseri di questa natura.
La manifestazione dei primi sintomi della malattia è avvenuta circa due settimane addietro con una graduale perdita delle forze fisiche e della memoria. Pulerà, che ha moglie e due figli, era addetto alla guida degli automezzi del corpo dei vigili del fuoco. Secondo quanto ha spiegato Riccardo Fatarella, direttore generale dell'ospedale Pugliese, alcuni campioni di liquidi biologici sono stati inviati all'Istituto superiore di sanita' per accertamenti; tuttavia le prime analisi non sarebbero sufficienti per svelare la natura della malattia. Esiste infatti anche una forma familiare di Creutezfeldt Jakob. ''Abbiamo dato la massima collaborazione all'Iss - ha detto Fatarella - e nei prossimi giorni alcuni esperti dell'Iss verranno per effettuare ulteriori test di approfondimento al fine di avere piu' certezze sulla malattia''.
Viste le gravissime condizioni dell’uomo, i familiari vogliono andare fino in fondo per accertare la verità, e lanciano un disperato appello alle istituzioni, alle forze sociali e politiche per un intervento che possa fare chiarezza sulla drammatica vicenda.
In tarda serata la Direzione dell' Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, in un comunicato, ''conferma la notizia che e' stata comunicato dal laboratorio dell' Istituto Superiore di Sanita', oggi alle ore 12.30, la presenza di prioni nel campione di liquor, inviato per la ricerca, ed appartenente ad un paziente ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive''. ''Al momento attuale - prosegue il comunicato - non e' possibile confermare se trattasi della forma familiare della malattia di Creutzfeldt-Jakob o della forma trasmissibile in quanto sono necessarie ulteriori indagini. La forma trasmissibile comunque non e' riferita a contatto interumano ma esclusivamente alla introduzione di materiale infetto. Il paziente in questione e' stato ricoverato presso il Reparto di Neurologia dell'Ospedale 26 settembre scorso ed il 30 settembre e' stato trasferito presso il Reparto di Malattie infettive. Il 4 ottobre e' stato prelevato il campione di liquor inviato all' Istituto Superiore di Sanita' per le analisi. Attualmente il paziente non e' lucido, non e' in grado di mantenere la stazione eretta, e' sottoposto a nutrizione parenterale totale e conserva integra la funzione respiratoria. Per completare l'iter diagnostico e' stato concordato con l' Istituto superiore di Sanita' l'invio di un medico, che giungera' a Catanzaro dopodomani, mercoledi'''.

La Commissione Antimafia, da oggi in Calabria conferma l’ipotesi politica del delitto Fortugno. Loiero: “Sottovalutato il fenomeno ‘ndrangheta". Callipo: “Individuare i mandanti del degrado calabrese

Omicido Fortugno: Loiero: “Le intercettazioni insudiciano un dramma”. Indagini: Magistrati rientrati dopo missioni nelle carceri. Il movimento studentesco di Locri scrive alle istituzioni: “No alla ndrangheta”

Cordopatri: “Esiguo il numero dei testimoni di giustizia calabresi perché non aiutati”

24/10 ''Il numero dei testimoni di giustizia calabresi e' effettivamente esiguo, come ha detto a Prato il sottosegretario all' Interno, Alfredo Mantovano''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Maria Giuseppina Cordopatri, testimone di giustizia calabrese. ''Il motivo di tale esiguita' - ha aggiunto Maria Giuseppina Cordopatri - e' assai semplice. Un gran numero degli stessi e' stato cacciato dal programma di protezione dalle decisioni della Commissione centrale presieduta dallo stesso Mantovano, che persegue una politica non coincidente con gli interessi della legalita' e della giustizia in quella regione''.

Agguato a Reggio. Ucciso un uomo

24/10 Un uomo, Francesco Pace, di 45 anni, e' stato ucciso in un agguato compiuto da sconosciuti nella frazione 'Pellaro' a Reggio Calabria. La vittima, secondo quanto si e' appreso, era a piedi quando e' stato avvicinato da alcune persone che gli hanno sparato diversi colpi di arma da fuoco che lo hanno raggiunto al torace. Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti carabinieri e agenti della polizia di stato. L'uomo, secondo quanto riferito dagli investigatori, aveva precedenti di polizia.

A Castrovillari crolla un ala di Palazzo Gesualdi dell’Aterp

24/10 Oggi pomeriggio a Castrovillari, senza provocare danni a persone, e' ceduta un'ala del palazzo Gesualdi, palazzo di proprieta' dell'Aterp nel centro storico della citta' e che doveva essere recuperato grazie a un finanziamento di 1 mln e 200 mila euro. Sul luogo del crollo vigili del fuoco, polizia, carabinieri. Sono in corso indagini per accertare le cause del crollo.

Centomila cartoline da inviare al Quirinale per non dimenticare il caso Calipari

24/10-(G. Cataldo)- ''Il Presidente Ciampi segue con costante attenzione gli sviluppi dell'inchiesta'': lo assicura il segretario generale alla Presidenza della Repubblica, Gaetano Gifuni, rispondendo al Coordinamento Nazionale Antimafia ''Riferimenti'' che ha chiesto il sostegno per ''non spegnere i riflettori'' sul caso di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso a Baghdad ad un posto di blocco di militari americani subito dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Gifuni scrive alla presidente del comitato, Adriana Musella, che Ciampi ''fin dal primo momento ha invocato chiarezza sul tragico evento'' e che ''il sacrificio del valoroso funzionario e la sua testimonianza di esemplare abnegazione sono sempre vivi nel commosso ricordo del Capo dello Stato, che ha conferito 'motu proprio' alla sua memoria la medaglia d' oro al Valor Militare''.
Il coordinamento ''Riferimenti'' ha chiesto il sostegno del presidente della Repubblica in vista del deposito delle conclusioni della perizia sulla morte di Calipari. Ma la sensibilizzazione dell' opinione pubblica passa anche per una grande mobilitazione che verra' lanciata nelle prossime settimane: la distribuzione di oltre centomila cartoline con l' immagine del funzionario e la scritta ''la tua firma per Nicola'' invitando i cittadini a inviarle al Quirinale per sostenere l' appello, al quale hanno gia' dato l' adesione esponenti della societa' civile, della cultura, del mondo della scuola, dello sport, rappresentanti delle istituzioni e della politica.
''Ci siamo rivolti a Ciampi perche' pensiamo rappresenti uno dei baluardi ai quali gli italiani guardano con fiducia - ha spiegato Adriana Musella-. Riteniamo sia necessario tenere viva l' attenzione perche' le notizie che filtrano sulla conclusione del lavoro dei periti non sono rassicuranti. Certo, non possiamo pensare che Nicola Calipari sia andato incontro alla morte volontariamente. Crediamo che la sua memoria meriti rispetto. Tutelarla vuol dire tutelare la dignita' del popolo italiano''.

Convegno sulla “Flessibilità nelal P.A.” svolto a Gizzeria

24/10 Come si allarga la base occupazionale del Paese e soprattutto della Calabria, in questo particolare momento di recessione economica? Una riposta a questo interrogativo l’ha voluta dare il convegno promosso dalla prestigiosa Fondazione per la Sussidiarietà che ha organizzato il convegno su “La flessibilità nella Pubblica Amministrazione” che si è svolto oggi all'Hotel Caposuvero a Gizzeria ed al quale hanno partecipato esperti del settore, quali Francesco Verbaro, Direttore Generale Ufficio personale delle Pubbliche Amministrazioni - Dipartimento della Fuzione Pubblica - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Lo Storto Magistrato del Lavoro, Antonio Viscomi Professore Ordinario di diritto del Lavoro – Università di Catanzaro, Antonio Pileggi, Professore Ordinario di diritto del Lavoro – Università di Cassino e Paolo Benesperi dei Democratici di Sinistra. I lavori sono stati moderati dal dott. Antonio Saladino Presidente Need Srl. La flessibilità, così come hanno ribadito nel corso del convegno i relatori, è uno strumento ottimale per favorire una maggiore occupazionalità, con un doppio effetto economico vantaggioso: può migliorare la qualità di alcuni servizi e contribuire alla riduzione della spesa pubblica. Ed aumentare l’occupazione, ha spiegato Antonio Saladino, “significa rendere libere le persone: il lavoro infatti è la condizione di libertà: ogni uomo ha bisogno di lavorare per sentirsi persona viva, parte di una umanità vivente. Ecco perché è indispensabile cancellare l’idea del lavoro come guinzaglio tenuto al collo di chi ha bisogno e la concezione delle opportunità di lavoro come oggetto di lottizzazione burocratica e politica. E’ da questa concezione di sé e del proprio lavoro che nasce il principio di sussidiarietà nei confronti del cittadino, che passa da soggetto che deve essere assistito e controllato da parte delle istituzioni a soggetto la cui libera azione è considerata, di per se stessa, una risorsa per la società". “Quello che stiamo realizzando da anni in Calabria – ha ribadito Saladino – è di dar vita a un grande progetto sociale, che dia una significativa risposta occupazionale, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, dagli ammortizzatori sociali alla legge Biagi, per evitare lo scempio, che è un vero e proprio insulto al Padre Eterno, di restituire alla Comunità economica europea 750 milioni di euro messi a disposizione e non utilizzati. Anche perché tutto ciò non si pensi ingenuamente legato ad una mancanza di progettualità (i progetti ci sono) piuttosto è una situazione legata alla solita mentalità di vedere che fa uno e che fa l’altro, e quindi vedere come contrastarlo: la solita logica dei veti incrociati che paralizzano la regione”. Una situazione che è condita sistematicamente dall’arrivo dell’“oriundo”, ha insistito ilpresidente della Needs & partners, “il mega consulente che arriva da fuori regione, che però puntualmente non mette a punto il fusorario; l’attesa del miracolo rappresentata dal forestiero, come ha ben scritto in un articolo riferito alla Calabria Marina Valesse su “Il Foglio” del 18 ottobre scorso”.
Mai come in questo momento, ha aggiunto Saladino, "ha senso la frase di Thomas Merton che diceva che la tragedia del nostro tempo non sono le opere dei malvagi, quanto le inutilità delle opere dei buoni: ecco perché è indispensabile cambiare la mentalità, perché il problema è antropologico: ed il nostro lavoro è proprio quello di creazione una nuova mentalità, attraverso un’educazione nuova, che riesca a sfondare il substrato culturale di una terra come la Calabria, dove non esiste la cultura del “lavoro”, ma la cultura del “posto”. La nostra opera è quella di creare uno sviluppo sano (non compromesso da legami equivoci) ed equilibrato (la Calabria non ha bisogno di cattedrali nel deserto, vedi Sir, Saline Ioniche, cioè di realtà che creano uno squilibrio del territorio e quindi favoriscono il sistema mafioso), che genera lavoro e quindi restituisce la libertà all’uomo. Solo così la Calabria potrà riacquistare la propria libertà".
Ed un medoto per favorire l'occupazione è rappresentato proprio dalla flessibilità. "Una flex secutirity - ha precisato Saladino - che significa non una flessibilità selvaggia e soprattutto rigida, ma una flessibvilità che tutali il lavoratore".
La flessibilità è un valore, uno strumento per raggiungere il fine, ha spiegato il prof. Verbaro, “ed il fine delle pubbliche amministrazioni è quello di essere al servizio della persona umana e dei cittadini, cioè realizzare quella rivoluzione dell’art. 3 della Costituzione, che dice che la Repubblica rimuoverà gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione alla vita civile, politica ed economica”. E la P.A., ha aggiunto, “è funzionale a realizzare questo obiettivo, e se la flessibilità è funzionale a realizzare questo obiettivo, migliorando l’efficienza e la qualità del servizio, allora ha un senso politico e culturale forte”.
Il prof. Verbaro ha poi illustrato i vari aspetti della flessibilità sia all’interno delle strutture della pubblica amministrazione sia nei contesti con soggetti esterni nell’ambito dell’esternalizzazione. Valentina Lo Storto ha poi evidenziato alcuni aspetti normativi e previdenziali della flessibilità, in particolare ha sottolineato come i contratti di somministrazione pur con dei costi superiori sono quelli che garantiscono una copertura previdenziale identica a quelle del lavoro subordinato. "La flessibilità - ha detto - è positiva ma non deve diventare patologia. Resta in ogni caso valido il criterio della responsabilità del pubblico amministratore".
Numerosi sono stati poi gli interventi di amministratori che hano preso parte al convegno. Tra i presenti il sindaco di Lamezia Gianni Speranza, insieme a tutti i suoi assessori comunali, la senatrice di Forza Italia Ida d'Ippolito, e numerosi dirigenti regionali.

Molto probabile un caso di lupara bianca la scomparsa di Vettrice

23/10 Sono dello stesso gruppo sanguigno di Renato Vettrice, l'operaio quarantunenne di Bovalino misteriosamente scomparso il 13 agosto scorso, le macchie ematiche trovate dentro e fuori l'ufficio dell'azienda agricola e floreale di Sant'Ilario dello Ionio, nel reggino, dove l'uomo lavorava. La conferma e' giunta dall'esito delle analisi effettuate dai carabinieri del Ris di Messina. Dopo gli esiti delle analisi sul sangue non e' escluso, cosi' come trapela negli ambienti investigativi, che Renato Vettrice sia rimasto vittima di un caso di 'lupara bianca'. Prima di svanire nel nulla Renato Vettrice parlo' al telefono, intorno a mezzogiorno di sabato 13 agosto, con la moglie, Antonella Mazzaferro, 35 anni, in attesa del terzo figlio, alla quale disse che, appena terminato il turno di lavoro, sarebbe rientrato a casa, nella frazione Bosco Sant'Ippolito di Bovalino. Quel giorno, pero', Vettrice a casa non torno' affatto. L'auto dell'operaio fu ritrovata, a distanza di circa 24 ore dalla scomparsa dell'uomo, nei pressi della stazione ferroviaria di Locri. Dentro e fuori l'ufficio dove Renato Vettrice lavorava i carabinieri della compagnia di Locri trovarono numerose tracce di sangue. L'aspetto delle macchie di sangue farebbe pensare ad una breve colluttazione e al successivo rapimento dell'operaio da parte di sconosciuti

Disagi e frane in Calabria per le piogge

23/10 Disagi e frane si sono verificati in alcune zone della Calabria a causa delle piogge della scorsa notte. La zona maggiormente colpita dai disagi e' la provincia di Reggio Calabria. A Molochio, nel reggino, la pioggia ha provocato danni ad una strada che collega una frazione con il centro abitato del comune. L'unica strada d'accesso e' stata interrotta ed ora nella frazione e' possibile accedere solamente a piedi. A Plati' si e' verificata una frana alla periferia del centro abitato che ha interrotto la strada che consente l'accesso all'Aspromonte. A Palmi, invece, uno smottamento ha provocato danni ad una abitazione rurale. Decine di telefonate sono giunte ai comandi provinciali dei Vigili del fuoco della Calabria. Numerosi sono stati gli interventi per allagamenti di scantinati e per rimuovere tronchi di alberi che si sono abbattuti sulle strade. Nelle campagne calabresi vengono segnalati anche danni alle colture agricole. La protezione civile regionale, intanto, sta monitorando la situazione dei fiumi e torrenti calabresi.

Brevi da Campana e Roggiano Gravina

23/10 A Campana i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un uomo colto in flagranza di reato mentre produceva lesioni aggravate ad altra persona. A Roggiano Gravina, per cause sconosciute ed ancora al vaglio delle indagini dei carabinieri, ignoti mediante dle liquido infiammabile hanno dato alle fiamme una Fiat Punto di una casalinga.

Omicido Fortugno: Minniti: definisce un quadro inquietante le telefonate al Viminale. Pisanu replica "non lasceremo nulla di intentato". Loiero: "Lo stato deve far sentire la sua presenza”

Ad Isca sullo Ionio, pensionato ferisce la figlia con una coltellata: arrestato

22/10 Un pensionato di Isca sullo Ionio, Pierangelo Merlo, di 66 anni, ha ferito oggi pomeriggio con una coltellata ad un fianco la figlia, Lucia, di 38 anni, nel corso di una lite provocata da futili motivi. Merlo e' stato arrestato poco dopo dai carabinieri della Compagnia di Soverato. Lucia Merlo e' stata ricoverata in ospedale con prognosi riservata. La donna, comunque, secondo quanto si e' appreso, non e' in pericolo di vita. La lite al culmine della quale Pierangelo Merlo ha ferito la figlia e' avvenuta nell' abitazione dei due, presente un altro figlio del pensionato. E' stato proprio l' altro figlio di Merlo ad avvertire del ferimento il 118, gli operatori del quale, a loro volta, hanno segnalato l' accaduto ai carabinieri.

Definitiva la condanna del boss Rosmini a Reggio

22/10 E' diventata definitiva la condanna per associazione per delinquere di tipo mafioso comminata dalla Corte d' assise d' appello di Reggio Calabria nei conronti del presunto boss della ''ndrangheta Giovanni Rosmini, di 43 anni, considerato dagli investigatori il capo dell' omonima cosca di Reggio Calabria. L' arresto di Rosmini, eseguito ieri dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, e' scaturito dall' emissione da parte della Corte di cassazione, dopo la conferma della sentenza di secondo grado, di un ordine di esecuzione pena. Rosmini e' stato condannato per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione. Secondo gli investigatori, la cosca Rosmini avrebbe avuto il controllo di appalti di opere pubbliche ed attivita' economiche in una vasta zona di Reggio Calabria. Tra l' altro, nel 1998, i carabinieri arrestarono 47 presunti appartenenti alla cosca, tra cui lo stesso Giovanni Rosmini. Giovanni Rosmini aveva assunto il comando della cosca dopo che nei mesi scorsi i carabinieri avevano arrestato il fratello, Antonio Rosmini, dopo una latitanza protrattasi per oltre dieci anni.

Ass. M. Tripodi: "Intimidazione a Mollace una sfida alle Istituzioni"

22/10 L’assessore regionale all’Urbanistica, Michelangelo Tripodi, esprime la sua solidarietà a Francesco Mollace, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, destinatario di un plico contenente due proiettili inesplosi di kalashnikov. “L’ennesima intimidazione subita dal magistrato reggino - sostiene Tripodi - è la dimostrazione ulteriore della sfida che la ’ndrangheta ha lanciato alle istituzioni. Mollace, impegnato per anni nella Direzione distrettuale antimafia, è un simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Questa intimidazione, che segue di qualche giorno l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale Fortugno e le minacce subite dal presidente di Sviluppo Italia Lamberti Castronuovo, è un segnale che deve far riflettere chi ha soprattutto la responsabilità di garantire la legalità nel territorio e l’incolumità dei cittadini. Basta con la latitanza dello Stato, è urgente che vengano adottate misure eccezionali per contrastare con determinazione l’offensiva della ’ndrangheta”.

Solidarietà della Cisl a Castronuovo

22/10 Un' assemblea del personale dei laboratori clinici De Blasi e' stata convocata dalla Cisl Fps provinciale di Reggio e dalla segreteria aziendale Cisl Fps in segno di solidarieta' al direttore Edoardo Lamberti Castronovo al quale e' stato recapitato un plico contenente pallini di piombo. ''La Cisl Fps - afferma il segretario provinciale, Natale Pace - ritiene che il direttore Lamberti abbia risposto al chiaro avvertimento mafioso nella maniera piu' opportuna: con il riserbo che tali vicende obbligano e con la fermezza di chi e' abituato a lottare con coraggio contro la prevaricazione e per la liberta'''. A giudizio di Pace ''l' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale e l' intimidazione a Lamberti, insieme alla tante, troppe e troppe volte dimenticate in fretta, intimidazioni ed attentati agli imprenditori e amministratori pubblici della Calabria e della nostra provincia, devono scuotere le coscienze delle persone per bene, indurle ad una ferma volonta' di risanamento e di riscatto. Le armi della gente per bene sono molto potenti. Non fanno fuoco, non feriscono ed uccidono, ma possono fare un rumore assordante capace di intimidire il potere mafioso''.

Catanzaro reclama la sede della Direzione regionale del Lavoro

22/10 La sede della Direzione regionale del lavoro non puo' restare a Reggio Calabria, ma deve essere trasferita a Catanzaro visto che la normativa vigente sancisce che la struttura deve essere ubicata nella citta' capoluogo di regione. E' quanto ha stabilito il Consiglio di Stato accogliendo un ricorso presentato dal Comune di Catanzaro. I legali del Comune, Claudio Larussa e Franco Pittelli, si erano rivolti al Consiglio di Stato dopo che il Tar del Lazio, nel marzo del 1999, aveva dato loro torto, rigettando la richiesta di annullare il decreto del Ministero del Lavoro del 7 novembre del 1996 con il quale era stata disposta l' istituzione della Direzione regionale del lavoro a Reggio anziche' a Catanzaro ed assegnando, tra l' altro, alla Direzione provinciale del capoluogo un solo dirigente. Il decreto del Ministero del lavoro era stato emesso in attuazione della legge con la quale, nel 1993, si era provveduto alla riorganizzazione degli uffici periferici dello stesso Ministero. Secondo i giudici della sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Mario Egidio Schinaia, la decisione del Tar del Lazio di rigettare il ricorso proposto dal Comune di Catanzaro ''e' errata e va riformata. Anche se e' vero, come ritenuto dal Tar, che l' Amministrazione gode di ampio potere discrezionale in merito alla riorganizzazione dei propri uffici - e' detto nella sentenza - la stessa non puo' esorbitare dai limiti imposti dalla legge. Nel caso specifico la normativa cui fare riferimento e' quella, risalente al 1961, che disciplina l' organizzazione centrale e periferica del Ministero del Lavoro in base alla quale i relativi uffici regionali devono essere localizzati nelle citta' capoluogo di regione. Di conseguenza, il decreto ministeriale del 1996, che ha derogato rispetto alla normativa soltanto per la Calabria, e' da considerarsi illegittimo visto che ai sensi della legge 519 del 28 luglio del 1991, capoluogo della Regione Calabria e la citta' di Catanzaro. Ne' rileva che nel precedente assetto organizzativo dell' Amministrazione l' Ispettorato regionale del Ministero fosse ubicato a Reggio Calabria, trattandosi di circostanza che poteva comportare una qualche giustificazione per il merito del provvedimento, ma che, tuttavia, non consentiva all' Amministrazione di derogare alla specifica prescrizione di legge che imponeva di localizzare le Direzioni regionali nei capoluoghi di regione''.

Tre minori denunciati per la creolina a al classico di Rende. A Cetraro, invece, creolina ala scuola media

22/10 Tre studenti sono stati denunciati in stato di liberta' dai carabinieri a Rende, con l' accusa di danneggiamento, dopo che sono stati sorpresi mentre compivano atti vandalici nella palestra del liceo classico Gioacchino Da Fiore. I tre sono stati sorpresi in flagrante, dopo che da giorni imperversano questi atti vandalici nella zona. Appostati di fronte l’istituto scolastico, i carabinieri hanno preso sul fatto i tre vandali minorenni. In particolare, secondo quanto riferito dai carabinieri, i tre giovani stavano cospargendo con creolina la porta della palestra. I militari sono stati trovati in possesso di due bottiglia contenente il liquido disinfettante e una bottiglia di diluente. Nulla da fare invece a Cetraro dove ignoti hanno cosparso la creolina sul pavimento della scuola media di via Donato Faini. Gli inquirenti hanno avviato indagini

Scommesse clandestine: una denuncia a Scalea

22/10 Una persona della quale non sono state rese le generalita' e' stata denunciata in stato di liberta' dai finanzieri della tenenza di Scalea al termine di un' operazione condotta nell' ambito delle attivita' di contrasto del fenomeno della raccolta di scommesse clandestine. I finanzieri, sotto le direttive del comando provinciale di Cosenza, hanno anche sequestrato un locale, nei pressi della stazione ferroviaria del centro tirrenico, all' interno del quale veniva svolta l' attivita' di raccolta telefonica e telematica delle scommesse relative a tutta la zona. La persona denunciata, in base a quanto emerso dalle indagini, svolgeva l' attivita' pur essendo privo delle autorizzazioni previste dalla legge.

Netta contrarietà di UniCost alla legge riforma dell’ordinamento giudiziario

22/10 Unita' per la Costituzione, la corrente di maggioranza dei magistrati, ha confermato, durante l' assemblea straordinaria svoltasi a Roma, la sua ''netta contrarieta' '' alla legge di riforma dell' ordinamento giudiziario ed il suo no al bipolarismo. Il giudizio negativo sulla riforma dell' ordinamento giudiziario e' fondato sull' ''irrinunciabilita' '' di alcuni principi costituzionali, tra i quali Unicost cita ''la assoluta liberta' ed autonomia del PM, soggetto pienamente integrante la giurisdizione; l' autonomia del CSM nella tutela attiva dell'indipendenza dei giudici attraverso l'esercizio moderno del potere di normazione secondaria direttamente ispirato alla costituzione, tale da respingere ogni concezione puramente difensiva della magistratura; la conservazione alla Corte di Cassazione del potere di uniformare il diritto nazionale, senza alcuna confusione di tale ruolo con altro, che la Costituzione non prevede di vertice organizzativo della magistratura''. Muovendo dalla ''difesa della liberta' del magistrato nel momento in cui decide fuori di ogni logica di ricerca del consenso'', Unita' per la Costituzione, inoltre, ha ribadito ''il rifiuto del bipolarismo per sua natura espressione di logiche di appartenenza''. Unicost ha, inoltre, evidenziato alcuni diritti, ''da intendersi come prerogative'', dei magistrati: quello che ''l' attivita' della istituita scuola della magistratura non tocchi le funzioni di controllo e di promozione della professionalita' che la costituzione assegna al CSM''; il diritto alla verifica critica da parte del Csm di ogni aspetto e di ogni esito delle procedure concorsuali e non, espletate fuori dall'organo di autogoverno; che la funzione del processo penale resti quella di strumento di accertamento di responsabilita' individuali perseguito nella effettiva parita' delle parti entro tempi che non rendano vana la pretesa punitiva''; che il processo civile ''permanga strumento nel quale il giudice munito di tutti i poteri necessari accerti i fatti utili alla decisione in tempi celeri''. Unita' per la Costituzione, inoltre, ha rivendicato il diritto dei magistrati ''alla effettiva partecipazione delle donne alla giurisdizione sia quanto alle chances professionali che a quelle di rappresentativita' '' e, infine, ''il diritto alla conservazione di accesso alla magistratura per solo concorso con esclusione di ogni forma surrettizia di reclutamento straordinario''. La corrente, infine, in considerazione dei ''tragici fatti di aggressivita' mafiosa nella locride'', ha invitato l' Associazione Nazionale Magistrati a riesaminare l' ipotesi di svolgere il congresso nazionale a Reggio Calabria.

Rinvenuti un proiettile da guerra a Figline e uno calibro 12 a Castrovillari

22/10 Un proiettile d'arma da guerra lungo circa 20 centimetri e' stato rinvenuto dai Carabinieri a Figline Vigliaturo, in provincia di Cosenza, nell'area industriale di contrada Felicetta. Episodio simile a Castrovillari, dove due studenti hanno ritrovato nel centralissimo corso Garibaldi una cartuccia inesplosa calibro 12 che hanno consegnato ai Carabinieri della locale Stazione.

Tre arresti dei Carabinieri a Torano, Cassano e Villapiana

22/10 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri del comando Provinciale di Cosenza. A Torano Castello, e' finita in manette una persona in esecuzione ad un'ordinanza emessa dall'ufficio di sorveglianza del tribunale di Cosenza. A Cassano Jonio, i carabinieri della locale stazione hanno effettuato un altro arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Castrovillari, per inosservanza degli obblighi inerenti la misura degli arresti domiciliari. Infine, a Villapiana, i carabinieri della locale stazione e della Tenenza di Cassano Jonio hanno eseguito un arresto in esecuzione di un'ordinanza applicativa degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari, per detenzione illegale di munizioni e sequestro di persona.

Omicido Fortugno: Numerose le lettere di solidarietà inviate a Loiero: “Presidente, resisti e vai avanti” Montezamolo "Sensibilizzerò le istituzioni". Scatta il piano di controllo di PS, CC e Gdf. Corbelli chiede di non assegnare il posto vacate di Fortugno.

I disoccupati di San Giovanni in Fiore devastano la sala consiliare del Comune

21/10 L’esasperazione non va a braccetto della violenza. Però il clima surriscaldato di San Giovanni in Fiore, per quanto riguarda lavoro e disoccupazione porta a compiere azioni da condannare in toto così come ha detto il Sindaco di San Giovanni in Fiore, Nicoletti. “Colpire la casa del popolo, massimo tempio della democrazia è un atto ignobile che verrà perseguito fino in fondo”. Effettivamente di questi tempi in Calabria tutto è buono per far accendere la miccia della disperazione. I fatti. Una sessantina di persone facenti parte della graduatoria per l' assunzione di 350 lavoratori nell' ambito del progetto regionale finalizzato alla valorizzazione dei parchi nazionali della Sila, del Pollino e dell' Aspromonte, hanno fatto irruzione, ieri, all' interno della sala consiliare del Comune di San Giovanni in Fiore ed alcuni di loro hanno danneggiato arredi e suppellettili. La protesta, secondo quanto riferito dai carabinieri, e' nata in seguito alla pubblicazione di una graduatoria in base alla quale solo 190 persone del luogo avrebbero trovato una collocazione. Il Sindaco ha inoltre aggiunto “Le graduatorie sono state redatte dal Ministero e non dal Comune e comunque questo non è un motivo per compiere questo scempio”

Doppio colpo alla ndrangheta: Colpita la cosca Morabito. Gli affari di “Tiradrittu” si fermano per la seconda volta. 41 arresti e scoperto un ingente traffico di cocaina. In Emilia Romagna arrestao il killer del boss Dragone.

Busta con proiettili di mitra al Sostituito Procuratore Mollace

Omicido Fortugno: Varato il programma straordinario di Pisanu contro la ndrangheta dopo un summit al Viminale. Informato il Presidente Loiero. Due ipotesi nelle indagini

Bertolaso e Loiero riferiscono sullo stato della ricostruzione di Cavallerizzo, presto al via i lavori della ricostruzione.

Virus dei polli: WWF e LAV chiedono a Pirillo una moratoria contro la caccia

21/10 'Un provvedimento di moratoria della caccia su tutto il territorio regionale come misura precauzionale per ostacolare la diffusione dell'influenza aviaria e' quanto mai opportuno''. E' quanto chiedono la Lav e il Wwf Calabria all'Assessore regionale all'agricoltura, Mario Pirillo, come iniziativa per prevenire il diffondersi dell'influenza aviaria. ''Sembra accertato - dichiara Roberto Vecchio Ruggeri, coordinatore regionale della Lav - che gli uccelli migratori possano essere portatori del virus dell'influenza aviaria, cosi' come e' ormai accertato che il virus possa essere facilmente trasmesso agli uccelli d'allevamento. Ma il rischio e' anche connesso alla manipolazione di animali morti e quindi al contatto con potenziali soggetti portatori del virus. Auspichiamo quindi che l' assessore Pirillo possa seguire l'esempio dei suoi colleghi assessori e rassicurare cosi' i calabresi. Per contrastare il rischio di diffusione dell' influenza aviaria e' necessario assumere tutti i provvedimenti cautelativi del caso, anche a costo di scelte impopolari, per accrescere la tranquillita' dei cittadini''. ''Sul rischio - ha detto il segretario regionale del Wwf, Pino Paolillo - di trasmissione del virus dei polli attraverso la caccia, chiediamo al Presidente Loiero e all'Assessore Pirillo di non seguire il pessimo esempio del Ministro della Salute Storace, che dimostra una gravissima sottovalutazione del fenomeno ed una inaccettabile sudditanza rispetto alla lobby venatoria ignorando le dichiarazioni del Commissario UE all'Ambiente, Stravos Dimas, e dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (Infs) sull'opportunita' di chiudere la caccia''. ''Il ruolo fondamentale della Calabria - concludono Wwf e Lav - per l'avifauna migratoria e' ben noto in quanto vi si riversano stagionalmente grossi contingenti provenienti da altre parti d'Europa; infatti durante l'autunno giungono nella regione migliaia di individui appartenenti a decine e decine di specie diverse che vi svernano regolarmente. La Calabria ha dunque una posizione strategica circa le rotte migratorie dell'avifauna, essendo un 'ponte' naturale nel Mediterraneo per i contingenti migratori provenienti anche dall'Europa dell'Est, dove il virus e' gia' diffuso''.

Giuseppe Meduri nuovo coordinatore regionale dell’ARCI

21/10 Gianni Speranza lascia l'incarico di Presidente Regionale dopo l'elezione a sindaco, eletto Peppe Meduri nuovo coordinatore L' Arci Calabria ha riunito nei giorni scorsi la presidenza regionale dell' associazione per discutere diversi punti all' odg tra i quali le dimissioni del Presidente Gianni Speranza presentate in occasione della sua candidatura e la programmazione delle iniziative per l' anno 2005. I lavori presieduti da Maurizio Mumolo della direzione Nazionale, sono stati conclusi da Paolo Beni, Presidente nazionale dell' Arci. Una discussione di grande importanza per la vita dell' Arci, che con oltre 1.200.000 soci risulta oggi la piu' grande associazione nazionale, di cui oggi piu' di 10.000 impegnati in attivita' culturali e di volontariato all' interno del territorio calabrese. Tutti i partecipanti sottolineando con grande orgoglio e soddisfazione l' elezione di Gianni Speranza alla carica di Sindaco della Citta' di Lamezia Terme, hanno voluto ringraziare il presidente uscente per il grande impegno e la generosita' con la quale ha guidato l' associazione dal 1995 fino al momento della sua candidatura. L' Arci, e' stato ribadito, pone grande attenzione allo sviluppo dell' associazione in Calabria, una regione nella quale appare sempre piu' importante lavorare per costruire luoghi ed occasioni di aggregazione per i cittadini, stimolare percorsi di impegno civile e di partecipazione democratica, promuovere la cultura e l' integrazione tra i saperi. Sara' il congresso Nazionale previsto per il 2006 l' occasione attraverso la quale fare di questo filone di lavoro un percorso condiviso a tutti i livelli dell' associazione, attraverso un dibattito che dovra' coinvolgere prioritariamente il territorio e le associazioni presenti nella nostra regione. Alla fine dell' incontro, su proposta della Presidenza Nazionale, si e' proceduto alla elezione del nuovo organismo a cui e' stato il compito di dirigere l'associazione e coordinare le attivita' fino alla data del prossimo congresso regionale. L' organismo e' composto da: Ivan Falvo d' Urso, Filippo Sestito, Maria Rosa Vuono, Peppe Apostoliti, Peppe Meduri,nominato coordinatore regionale.

Sequestrata dalla Procura di Paola una condotta fognaria di Lago

21/10 La conduttura fognaria di localita Greci, nel comune di Lago, e' stata sequestrata dai carabinieri su disposizione del sostituto procuratore del tribunale di Paola, Francesco Greco. Il sequestro e' stato deciso nell'ambito dell'operazione Nettuno. Nel corso delle indagini, secondo quanto si e' appreso, e' emerso che i reflui fognari derivanti dalla localita' Greci di Lago (circa 20 nuclei familiari), canalizzati nelle condotte pubbliche, non affluivano ad alcun depuratore, ma finivano in un corso d' acqua per poi defluire nel torrente Catocastro fino alla foce (nel mar Tirreno) nel territorio del comune di Amantea senza alcuna depurazione. La Procura di Paola ha disposto una immediata verifica al fine di accertare gli utenti abusivamente allacciati alla condotta fognaria della localita' Greci e di evitare qualsivoglia ulteriore sversamento di reflui fognari non depurati nel corso d' acqua. Nell' ambito dell' operazione Nettuno sostituto procuratore Francesco Greco ha disposto in queste settimane una serie di verifiche puntiformi sull' intero territorio della costa tirrenica di competenza della Procura della Repubblica di Paola (32 Comuni) ed assegnato una serie di consulenze tecniche d' ufficio.

A Villapiana arrestato un pensionato che aveva rinchiuso in casa una rumena

21/10 Un pensionato, Salvatore Altomare, di 65 anni, e' stato arrestato dai carabinieri a Villapiana per violenza privata, sequestro di persona e detenzione abusiva di munizioni. All'uomo, che ha ottenuto la detenzione domiciliare, e' stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari. Salvatore Altomare, secondo gli inquirenti, sarebbe responsabile di aver costretto, dal 24 settembre al 7 ottobre scorso, una cittadina rumena a restare con lui contro la volonta' della giovane donna, alla quale avrebbe anche sottratto il passaporto, la patente e tutti i suoi averi. A seguito della perquisizione effettuata stamattina nell'abitazione del sessantacinquenne, i carabinieri hanno trovato delle cartucce per fucile e per pistola.

Colpi di pistola contro la mostra faunistica itinerante ferma a Vibo. Ferito un operaio

21/10 Ancora violenza armata nel vibonese. Alcuni colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti contro una roulotte all'interno della quale stava dormendo un uomo, A.P., di 32 anni, che e' rimasto ferito ad un braccio. L'episodio e' avvenuto alla periferia di Vibo Valentia. La vittima e' l'operaio della mostra faunistica itinerante che era giunta a Vibo Valentia e che, dopo l'episodio, si e' spostata in altra localita'. L'uomo e' stato soccorso da alcune persone che lo hanno accompagnato nell'ospedale dove i sanitari gli hanno medicato la ferita giudicandolo guaribili in dodici giorni.

Oltre cento motori e parti di auto rubate rinvenute a Filandari nel vibonese

21/10 Oltre cento motori per automobili di varie marche di provenienza furtiva sono stati sequestrati a Filandari dagli agenti della polizia stradale nel corso di una operazione finalizzata a reprimere il fenomeno del furto e riciclaggio dei veicoli. I motori sequestrati, secondo quanto si e' appreso, appartenevano a veicoli rubati nella provincia di Vibo ed altre localita' d'Italia. Nel corso di una perquisizione in una rivendita di autircambi gli agenti della polizia stradale hanno scoperto i motori ed alcune parti di autovetture. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della squadra di Polizia giudiziaria compartimentale di Catanzaro e di Vibo.

Brevi di cronaca da Corigliano, San Demetrio Corone e Castrolibero

21/10 Sei persone sono state arrestate e tre sono state denunciate dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza nell' ambito di una serie di controlli del territorio. A Corigliano Calabro i militari hanno bloccato una bracciante agricola per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello stesso comune sono stati arrestati anche un cittadino ucraino, clandestino, per furto ed un pregiudicato esecuzione di un' ordinanza emessa dal Gip di Rossano, per inosservanza delle prescrizioni dell' obbligo di presentazione alla Pg. A San Demetrio Corone e' stato arrestato un coltivatore diretto per favoreggiamento all' ingresso, alla permanenza ed allo sfruttamento dell' immigrazione clandestina. A Castrolibero, infine, due persone sono state denunciate per tentata estorsione.

Stroncato un traffico di droga con i paesi dell’est, con base a Gioia. Rifornivano Cosenza ed altre città della Calabria e dell’Italia

20/10 – (Giampaolo Cataldo)-Continua in Calabria ed in altre regioni l' operazione della Polizia di Stato, che sta eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere contro i presunti componenti di un' organizzazione di trafficanti di cocaina che faceva capo, secondo l'accusa, alla potentissima cosca della 'Ndrangheta Mole'-Piromalli. L'organizzazione, che aveva la base operativa a Gioia Tauro, si riforniva di cocaina, attraverso propri emissari, in alcuni Paesi dell'Est europeo, in particolare in Bulgaria, dove la droga arrivava dal Sud America. La sostanza stupefacente veniva poi smerciata in Calabria, Lombardia, Sicilia e Lazio. Il Commissariato di Gioia Tauro, che sta eseguendo l' operazione, ha effettuato arresti e perquisizioni in tutta la Calabria e nelle province di Roma, Bergamo e Siracusa. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, Giampaolo Boninsegna, su richiesta del sostituto procuratore distrettuale, Marco Colamonaci. Nel corso delle indagini che hanno condotto all' operazione sono stati eseguiti vari sequestri di droga. In particolare, nel 2004 la polizia bulgara, in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, ha sequestrato 80 chilogrammi di cocaina trasportati in un container. Il traffico di droga aveva come riferimento logistico il porto di Gioia Tauro. La cocaina, nascosta in container che trasportavano legname, giungeva via mare nel porto, per poi essere smistata praticamente in tutta Italia. L' operazione, coordinata dal servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine, ha portato alla scoperta in Bulgaria di un' organizzazione che era stata costituita dalla cosca Piromalli-Mole' per la gestione di un vero e proprio centro di smistamento della cocaina che arrivava dal Sud America. Complessivamente sono state eseguite, con la collaborazione della polizia scientifica, una cinquantina di perquisizioni in occasione delle quali sono stati sequestrati altri quantitativi di cocaina. Acquistata in Colombia, la droga destinata alla 'ndrangheta giungeva in Bulgaria, dove un referente dei narcotrafficanti di Gioia Tauro la smistava in Italia. L'importatore estero della gang e' Antonino Foti, 42 anni, originario di Cosoleto in provincia di Reggio Calabria e domiciliato in Bulgaria dove gestisce una ditta per l'esportazione di legname. Ricevuta la cocaina l'imprenditore, attraverso una sorta di salvacondotto delle cosche, la faceva giungere a Gioia Tauro ai fratelli Rocco, Fortunato Teodoro e Massimiliano Pasqualone, rispettivamente di 37, 39 e 34 anni, ritenuti contigui alla cosca Piromalli - Mole'. In uno stabile di proprieta' dei tre la cocaina partiva alla volta dei mercati di Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro, Siracusa, Roma e Bergamo. Nel contesto delle indagini la polizia bulgara, in collaborazione con il Servizio Centrale Operatorio, ha sequestrato una partita di 80 chili di cocaina. Il lavoro del commissariato di Gioia Tauro, diretto da Giuseppe Cannizzaro, il 17 giugno dello scorso anno, ha intercettato un trattativa illecita che si svolgeva in una casa di proprieta' dei fratelli Pasqualone e finalizzata alla vendita di una partita di cocaina ad acquirenti giunti in Calabria dalle province di Catania e Siracusa. Nella circostanza vennero sequestrati 250 grammi di cocaina, tre assegni di conto corrente in bianco preformati, una pistola e relativo munizionamento ed un bilancino di precisione. In quell'occasione finirono in manette due dei fratelli Pasqualone, Rocco e fortunato: il primo, dipendente comunale, e' considerato la mente della gang. Con loro finirono in carcere anche Francesco Di Mauro, 22 anni di Catania, e Giuseppe Timpano, di 31 di Catania. Nonostante l'arresto dei fratelli Pasqualone la vendita all'ingrosso di sostanza stupefacente prosegui' e nel contesto di quest'attivita' illecita la polizia e' riuscita a scoprire la via della droga. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Marco Colamonaci, hanno consentito al Gip Giampaolo Boninsegna di emettere 18 provvedimenti restrittivi a carico dei presunti componente dell'organizzazione, di cui 16 eseguite la scorsa notte dalla stessa polizia. Alla cattura sono sfuggiti Antonino Foti ed il napoletano Antonio Caccavallo. I destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Giampaolo Boninsegna, sono: Fortunato Teodoro Pasqualone, 39 anni; Rocco Pasqualone (36); Massimiliano Pasqualone (34) tutti e tre di Gioia Tauro; Giuseppe Ruffo (24) di Gioia Tauro; Rosario Atzi (34) e Pierluigi Etzi (27) entrambi di Gioia Tauro;, Adriano Spano' (26) originario di St. Wendel (Germania), Leandro Fascetti (24), anch'egli originario delle Germania; Fabio De Simone (30) di Siracusa; Ida Baldacchino (28) originaria della Francia; Alessandro Isabella (27) di Cosenza; Domenico Sardanelli (21) di Vibo Valentia; Danilo Vena (25) di Cleto ( Cosenza); Michele Malvagio (44) di Nicastro; Emilio Perri ( 32) canadese di nascita; Antonino Foti (41) domiciliato in Bulgaria; Antonio Caccavallo (39) di Napoli. La maggior parte dei colpiti dall'ordinanza di custodia cautelare hanno dei precedenti penali per reati di droga, di armi, falso, truffa, tentato omicidio ed altro. Gli incensurati sono invece Ruffo, Perre, Fascetti, Baldacchino, Vena, Foti e Caccavallo.

Il CSM boccia l’organizzazione della DDA di Catanzaro

20/10 Il Csm boccia l'organizzazione della procura di Catanzaro e, in particolare, della Direzione distrettuale antimafia e invita il procuratore Mariano Lombardi a presentare entro un mese un nuovo piano, tenendo contro dei ''rilievi'' del Consiglio. L'organizzazione della procura ''e' viziata da scelte non ispirate a criteri di razionalita' organizzativa'' e peraltro ''contrastanti'' con la normativa'', e' scritto nella delibera approvata oggi dal plenum di Palazzo dei marescialli a maggioranza: 14 i voti favorevoli, nove quelli contrari, astenuto il vice presidente del Csm Virginio Rognoni. A favore hanno votato i laici della Cdl, togati di Unita' per la Costituzione e di Magistratura Indipendente, il primo presidente Nicola Marvulli e il procuratore generale della Cassazione Francesco Favara. Contro si sono espressi, invece, i togati di Magistratura Democratica e del Movimento per la Giustizia e il laico dei Ds Luigi Berlinguer che sostenevano una proposta alternativa di segno opposto: approvazione dell' organizzazione, ma accompagnata dalla richiesta di integrare il piano in base si ''rilievi'' formulati del Consiglio. La delibera pero' - chiarisce il relatore, il laico di Forza Italia, Giuseppe Di Federico - ''non ha nessun significato sotto il profilo organizzativo'' visto che il piano bocciato si riferiva al biennio 2004-2005, ''ha solo un valore didattico nel senso che afferma che certe procedure sono inaccettabili''. Nella delibera i maggiori rilievi sono dedicati alla procedura con cui due anni fa il procuratore affido' il coordinamento della Dda all' aggiunto Mario Spagnuolo sottraendolo al sostituto Gerardo Dominijanni, nonostante l' incarico di questi non fosse scaduto e non si fosse realizzata la condizione che Lombardi aveva posto per il passaggio di testimone: la nomina di un nuovo aggiunto alla procura di Catanzaro. Una procedura da cui e' derivata un'organizzazione delle Dda che non solo presenta ''profili di illegittimita' '' ma anche ''aspetti di irrazionalita' strutturale che richiedono correzioni urgenti''. Di fatto, pero', la situazione e' gia stata sanata, spiegano a Palazzo dei marescialli. La prima designazione di Spagnuolo e' stata annullata; e a luglio lo stesso magistrato e' stato nominato coordinatore della Dda ma stavolta all'esito di un concorso bandito da Lombardi dopo l'arrivo di un nuovo aggiunto in procura. ''La vicenda e' indicativa del modo distorto in cui interviene il Csm - dice Di Federico, lamentando il troppo tempo trascorso prima che il Consiglio dicesse la sua -. Ci sono persone nel Consiglio specializzate nei ritardi che vengono usati per solidificare posizioni irregolari e, dunque, per ottenere risultati politici''. ''Troppo clamore per questioni marginali, ormai non attuali. I precedenti consiliari dimostrano che i rilievi mossi all'organizzazione della Procura di Catanzaro non giustificavano la bocciatura oggi votata dai consiglieri di Unicost, MI ed eletti su indicazione della Casa della Liberta'. Comunque le questioni affrontate oggi sono ormai risolte perché il Procuratore si e' adeguato a tutti i rilievi''.''. Il consigliere Francesco Menditto (Magistratura denocratica), relatore della proposta di minoranza replica cosi' alle argomentazioni della maggioranza. . ''In questo momento, cosi' difficile per gli uffici giudiziari calabresi, voglio manifestare solidarieta' e fiducia ai colleghi della Procura di Catanzaro che stanno conducendo, in condizioni particolarmente difficili - aggiunge ilconsigliere - indagini molto delicate. Sono sicuro che continueranno a lavorare con serenita' ''.

Intimidazione al vicepresidente di Assindustria di Reggio. Solidarietà dell’ass. Tripodi e di Assindustria RC

20/10 L’assessore regionale all’Urbanistica, MichelangeloTripodi, esprime sdegno per il vile atto intimidatorio subito da Eduardo Lamberti Castronuovo, presidente di Sviluppo Italia e vicepresidente degli industriali reggini. Lamberti Castronuovo ha ricevuto un plico contenente pallini di piombo a mo’ di avvertimento, dopo che domenica sera, a poche ore dall’uccisone del vicepresidente del Consiglio regionale Fortugno, aveva tentato, dall’emittente “Reggio Tv”, di scuotere le coscienze dei calabresi a ribellarsi alla ‘ndrangheta. “Quest’ulteriore intimidazione nei confronti di un rappresentante del mondo economico - ha sottolineato Tripodi - è la chiara dimostrazione di quanto sia spregiudicata e violenta la mente occulta che pensa di poter attentare alle istituzioni democratiche della nostra regione e all’impegno che questa Giunta sta mettendo in atto, sin dal suo insediamento, per uno sviluppo serio e articolato del nostro territorio. Rigettiamo con forza simili aggressioni che ci invitano solo ad incrementare il nostro lavoro in favore dei cittadini calabresi”.
L' associazione provinciale degli industriali, attraverso il suo direttore, Michele Priolo, esprime condanna per la ''vile intimidazione di cui e' stato fatto oggetto il vice presidente vicario di Assindustria, Eduardo Lamberti Castronuovo, al quale e' stato recapitato un inquietante ''messaggio'' di chiaro stampo mafioso''. ''L' episodio - ha aggiunto - rappresenta un ulteriore capitolo di quella escalation di violenza che, nei giorni scorsi, e' culminata con l' agguato mortale al dottor Fortugno e che ha provocato una forte reazione emotiva, ad ogni livello. L' atto intimidatorio giunge a breve distanza da una dura presa di posizione di Lamberti Castronuovo nel corso di un intervento televisivo successivo all' orrendo delitto di Locri''. Assindustria, nell' esprimere la piu' viva solidarieta' al suo vice presidente, dichiara di essere disponibile ad ogni iniziativa unitaria tesa a sollecitare oltre che un piu' deciso intervento dello Stato, una mobilitazione della classe imprenditoriale contro la criminalita' organizzata. ''A questo punto - ha proseguito Priolo - a nulla servono i propositi, gli annunci, qualche decina di militari in piu', ma occorre lavorare ad un progetto sicurezza che preveda la possibilita', per chi vuol fare impresa, di non trovarsi sulla strada oltre agli ostacoli burocratici e una sempre difficile concessione del credito, l' ombra inquietante della mafia che vuole allungare i suoi tentacoli sul tessuto economico, e adesso anche sulla politica, dettando la sua agghiacciante linea''.

Atto intimidatorio ad azienda agricola di Rossano: bruciate mille cassette per la raccolta

20/10 Oltre mille cassette di plastica, pronte per l' imminente raccolta degli agrumi, sono state incendiate nella notte in una azienda agricola di Rossano. Le fiamme hanno anche lievemente danneggiato un furgone che era parcheggiato nell'azienda agricola. Un mese fa, nello stesso posto ed allo stesso imprenditore, le fiamme, le cui cause sono ancora da accertare, avevano distrutto un' autovettura Bmw. Sono in corso le indagini di polizia e carabinieri

Raid notturno con tre furti a Limbadi. Il Sindaco va dal Procuratore di Vibo: “Segnali inquietanti”

15/10 Tre furti sono stati compiuti la scorsa notte a Limbadi ad opera di persone non identificate. Due dei furti sono stati fatti in altrettante rivendite di tabacchi, ubicate una in centro, lungo corso Umberto, e l' altra in periferia. In entrambi i casi sono stati rubati sigarette e denaro contante. I due furti potrebbero essere stati compiuti dalle stesse persone. Non si esclude inoltre che siano stati gli stessi responsabili dei due furti nelle rivendite di tabacchi ad impossessarsi di un furgone di proprieta' di un artigiano. Sui tre episodi hanno avviato indagini i carabinieri. ''Con preoccupazione constato che un paese, che in teoria dovrebbe essere particolarmente protetto dalle forze dell'ordine, diventa invece terra di nessuno perche' - e' arcinoto - gli organici e i mezzi per contrastare la criminalita' sono carenti e non bastano gli sforzi ammirevoli e l'abnegazione dei pochi carabinieri, poliziotti e finanzieri in campo''. Lo afferma il sindaco di Limbadi Pantaleone Sergi, dopo il raid notturno che ha visto il paese in balia di delinquenti. ''Registro - aggiunge il sindaco di Limbadi - come, in tranquillita', i 'signori della notte' possano in pieno centro tranciare le sbarre di ferro della finestra di una rivendita di tabacchi e rubare, e possano fare il bis indisturbati in un altro esercizio analogo posto in periferia dopo essersi impadroniti, sempre indisturbati, di un furgone per allontanarsi. C'e' tanto per allarmarsi''. Secondo il sindaco Sergi, che ne ha parlato con il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Alfredo Laudonio, ''sono segnali inquietanti e da non sottovalutare. La gente di Limbadi e' turbata. Ha bisogno di tranquillita' e sicurezza che lo Stato deve garantire mettendo in condizione le forze dell'ordine per poterlo fare, dotandole cioe', come piu' volte sollecitato dal procuratore Laudonio e dallo stesso prefetto Mario Tafaro, di uomini e mezzi sufficienti alle necessita'. Che in questo territorio sono enormi''.

Un impresa calabrese denuncia: Non esiste nessuna polizza contro il rischio racket

20/10 Dopo aver disdetto la polizza con la Milano assicurazioni, la quale si sarebbe rifiutata di pagare il risarcimento per un incendio dello stabilimento, il proprietario di una azienda calabrese non e' riuscito a trovare altre compagnie disponibili a stipulare un contratto assicurativo. L'episodio, riportato stamane dal Sole 24 ore, accade a Lamezia Terme (Catanzaro) dove il proprietario della Silanpepe, che produce e commercializza spezie e aromi, Luigi Taiani, ricorda che ''a tutt'oggi nessuna compagnia assicurativa si e' mostrata disponibile''. Il primo danneggiamento nei confronti della Silanpepe risale al 1985. Poi due anni fa sconosciuti ferirono il padre di Luigi Taiani e nel febbraio scorso e' stato incendiato lo stabilimento. Intanto, in assenza di una polizza assicurativa la banca che ha erogato il finanziamento all'azienda potrebbe chiedere il rientro dei fidi e del mutuo. ''Quello che e' capitato a me - racconta Taiani - succede ad altri imprenditori. A volte una compagnia dice all'interessato: per un anno ti teniamo sotto osservazione per valutare il tuo grado di rischio e poi valuteremo. A questo punto, non rimane che accettare le condizioni della 'ndrangheta: pagare per un anno. Sperando di stare in pace il tempo necessario per poter ottenere la copertura assicurativa''. Ma la sicurezza offerta dalla criminalita' costa ''cinquantamila euro subito - ha aggiunto - e mille euro al mese''. Sulla vicenda l'Associazione nazionale delle imprese assicuratrice evidenzia che ''i nostri associati non sono tenuti ad assicurare chi e' stato vittima del racket o e' minacciato dalle associazioni criminali. A meno che l'imprenditore non dimostri di aver messo in atto tutte quelle misure di sicurezza, dall'allarme a sistemi anti effrazione o altro, per evitare qualsiasi tipo di danno al bene che si vuole assicurare. Ci sono polizze studiate su misura per le imprese e flessibili, ma nessuna di queste e' pensata per il rischio racket''.

Segnalata alla Corte dei Conti la truffa dei mancati introiti degli affitti Aterp. Atti di citazione a Cosenza, Catanzaro e Vibo

20/10-(G.Cataldo) Ammonta a 102 milioni di euro il danno erariale per la mancata applicazione dei regolamenti che disciplinano la riscossione dei canoni di locazione. La truffa accertata in Calabria, si sviluppa in un arco di dodici anni (1991-2003), dal Nucleo regionale di Polizia tributaria della Guardia di finanza vede protagonisti 66 persone tra direttori generali, commissari straordinari e componenti delle Aterp. Il dato emerge dai risultati dell' operazione denominata in codice ''Domus Aurea'' che sono stati illustrati a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa, dal procuratore della sezione regionale della Corte dei Conti, Cristina Astraldi De Zorzi, dal generale comandante delle Fiamme gialle, Riccardo Piccinni e del comandante del nucleo regionale di polizia tributaria Cesare Nota Cerasi. L' attivita' di indagine, compiuta su delega della Procura della Corte dei Conti attraverso un capillare riscontro documentale, ha portato a individuare e definire il fenomeno del mancato pagamento dei canoni di locazione da parte degli inquilini occupanti le unita' immobiliari di pertinenza prima degli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e, dalla meta' degli anni '90 dalle Aziende territoriali per l' edilizia residenziale pubblica (Aterp). Il danno erariale maggiore a livello provinciale, in base a quanto emerso, e' quello che e' stato rilevato a Catanzaro con poco meno di 38 milioni di euro a fronte di 6.961 unita' immobiliari e la segnalazione di 21 amministratori; segue Cosenza con 30 milioni 219 mila per 18.301 unita' abitative e 11 amministratori segnalati; Reggio: 20 milioni 755 mila euro, 17.059 unita' e 19 amministratori; Crotone 7 milioni 492 mila euro 2.608 unita' e sette amministratori segnalati e Vibo 5 milioni 453 mila euro per 3040 unita' abitative e otto amministratori segnalati. ''La complessita' dell' operazione - ha detto il generale Piccinni - deriva dal fatto che e' stata realizzata un' attivita' capillare a livello regionale. I fatti parlano da soli - ha aggiunto - in una regione dove si parla di livelli di poverta' elevata si devono rilevare situazioni del genere per trascuratezza, per negligenza o per inerzia''. Per il comandante regionale delle Fiamme gialle, in particolare, ''c' e' un danno emergente'' per la mancata riscossione dei fitti ma si evidenzia anche un ''lucro cessante'' per somme non riscosse la cui assenza non ha consentito la costruzione di ulteriori abitazioni per soggetti che ne avevano bisogno. Il procuratore Astraldi De Zorzi, dopo avere sottolineato gli ottimi risultati dell' indagine, ha dichiarato che attualmente ci sono gia' tre atti di citazione a Vibo, Cosenza e Catanzaro cui seguiranno analoghi sviluppi anche per altre province calabresi. ''Non c' e' un danno da spese illegittime - ha sostenuto il magistrato contabile - ma da mancate entrate che ha provocato nocumento a tutta la collettivita'. La mancanza di entrate - ha aggiunto il procuratore - ha costretto le Aterp all' accensione di mutui che hanno incrementato il danno e gli interessi''.

Il minore accusato dell’omicidio del tabaccaio si professa innocente

20/10-(G.C.)- Il ragazzo di sedici anni arrestato dai carabinieri a Nicotera perche' ritenuto l'autore dell'omicidio di Rocco Minniti, il tabaccaio di 72 anni ucciso nel corso di una rapina nella sua rivendita, si proclama innocente. Il minore e' stato sentito stamane a Catanzaro dal Gip del tribunale dei minori. Nel corso dell'interrogatorio il sedicenne ha dichiarato che la sera dell'omicidio era in una zona diversa dal luogo dove si trova la rivendita di tabacchi di Minniti e che alcuni testimoni possono confermare la sua presenza. Al termine dell' interrogatorio il difensore del minorenne, l'avvocato Salvatore Lubiano, ha annunciato che avanzera' ricorso al tribunale della liberta' per chiedere che il suo assistito venga scarcerato. Il minore e' accusato di omicidio, rapina e porto illegale di armi. Per l'individuazione del giovane, oltre alle dichiarazioni rese dalla moglie della vittima che era presente all'omicidio, i carabinieri si sono avvalsi anche, secondo quanto si e' appreso, di intercettazioni e filmati. All'individuazione del giovane si e' giunti anche attraverso il particolare relativo a un problema fisico che il sedicenne ha al braccio destro. Dalla traiettoria dei colpi di pistola era emerso anche che colui che aveva sparato aveva utilizzato la mano sinistra.

Convegno sulle carceri con l’on Buemi il 22 a Rossano

20/10 L’On. Enrico Buemi, Presidente del Comitato Carceri della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e Responsabile nazionale giustizia SDI, dopo numerose istanze e sollecitazioni da parte dei detenuti pervenute all’on. Buemi nel contesto delle svariate visite istituzionali effettuate alle realtà carcerarie italiane, si recherà venerdì 21 ottobre alle 10 in visita alla Casa circondariale di Rossano per valutare le condizioni del struttura carceraria ed incontrare il personale in servizio presso la struttura stessa,. Ad accompagnare l’on. Buemi ci saranno l’on. Domenico Pappaterra, responsabile nazionale Ambiente dello SDI il Presidente della Provincia di Cosenza l’on. Mario Oliverio, il Presidente del Gruppo SDI alla Provincia di Cosenza Leonardo Trento e alcuni dirigenti socialisti del territorio del basso ionio cosentino. In occasione della visita dell’on. Buemi alla realtà carceraria dello ionio cosentino, il Gruppo Socialista alla Provincia di Cosenza ha organizzato per sabato 22 ottobre, alle ore 16.30 presso Palazzo San Bernardino a Rossano, un convegno sul tema ‘Il carcere come realtà del territorio. Problemi e integrazione di una realtà della società’. Al convegno, che sarà introdotto dal Presidente del gruppo SDI alla Provincia di Cosenza Leonardo Trento, interverranno Orazio Longo, Sindaco di Rossano, Filippo Sero, Segretario della sezione SDI di Cariati, l’on. Francesco Principe, Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, il sen. Cesare Marini, Presidente del gruppo misto del Senato, Leonardo Trento, Segretario della sezione SDI di Rossano, Giovanni Serra, Assessore del Comune di Cosenza, Giovanni Zagarese, noto Avvocato del foro di Rossano, Angela Paravati, Direttrice della Casa Circondariale di Rossano e Cosenza, Paolo Quattrone, Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, l’on. Domenico Pappaterra, deputato SDI, l’on. Mario Oliverio, Deputato e Presidente della Provincia di Cosenza. I lavori saranno conclusi dall’On. Enrico Buemi, Presidente del Comitato Carceri della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati e Responsabile nazionale giustizia SDI”.

Convegno sulla flessibilità nella pubblica amministrazione il 24 a Gizzeria

20/10 “La flessibilità nella Pubblica Amministrazione” è il tema del convegno promosso dalla Fondazione per la Sussidiarietà che si terrà lunedì 24 ottobre alle ore 10,30 all’Hotel Caposuvero (Gizzeria). Il convegno sarà l’occasione per discutere insieme ad esperti del settore sulla flessibilità nella Pubblica amministrazione. All’incontro interverranno infatti Francesco Verbaro, Direttore Generale Ufficio personale delle Pubbliche Amministrazioni - Dipartimento della Funzione Pubblica – della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Lo Storto Magistrato del Lavoro, Antonio Viscomi Professore Ordinario di diritto del Lavoro – Università di Catanzaro, Antonio Pileggi, Professore Ordinario di diritto del Lavoro – Università di Cassino, Cesare Damiano Responsabile del Lavoro dei Democratici di Sinistra. L’incontro sarà moderato dal dott. Antonio Saladino Presidente Need Srl. Il tema della flessibilità nella Pubblica Amministrazione è molto importante, soprattutto se si considera che l’esternalizzazione di attività statali ha un doppio effetto economico che la rende potenzialmente vantaggiosa: può migliorare la qualità di alcuni servizi e contribuire alla riduzione della spesa pubblica. Il problema però che l’outsourcing della P.A. nel nostro Paese è ancora poco praticato.

Denunciate sei persone a San Lucido per favoreggiamento all’immigrazione clandestina

20/10 Sei persone sono state denunciate dai carabinieri a San Lucido per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e inosservanza dei provvedimenti di espulsione. Nel corso di controlli i carabinieri hanno rintracciato alcuni stranieri clandestini i quali non hanno osservato il provvedimenti di espulsione. I carabinieri hanno denunciato anche coloro che davano ospitalita' ai clandestini.

Rubati 150 kg di olive a Sangineto

20/10 Quante ne fa la crisi. Alcuni sconosciuti hanno rubato 150 chili di olive in un terreno di proprieta' di una pensionata a Cittadella del Capo nel cosentino. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri, dalla proprietaria del terreno, che hanno avviato le indagini.

Chiusa dai NAS una discoteca pizzeria di Sangineto

20/10 Due sale da ballo ed altrettanti angoli bar di una famosa discoteca-pizzeria sono stati chiusi a Sangineto perche' il titolare del locale era privo delle prescritte autorizzazioni sanitarie e amministrative. Il provvedimento di chiusura e' stato emesso dal sindaco di Sangineto dopo una ispezione eseguita dai carabinieri del Nas nel locale.

Il Ministro Pisanu riferisce alle Camere e propone le nuove direttive per combattere la ndrangheta. Loiero: "Se cala l'attenzione lo uccidiamo ancora".

Intimidazione ad assessore di un comune del vibonese

19/10 Persone non identificate hanno dato fuoco a Parghelia a una catasta di legname di proprieta' dell'assessore comunale al Turismo, Pasquale Ferrazzo, di 40 anni. Il legname era stato acquistato da Ferrazzo per la costruzione della sua abitazione estiva, in una zona a breve distanza dal mare. Sull'episodio hanno avviato indagini i carabinieri.

Ad Acri, donna trova a casa un’ucraina e fa arrestare il marito

19/10-(G.C.)-I militari dell’ Arma sono intervenuti in contrada Belloccio, frazione di San Giacomo di Acri, su richiesta di una signora, C.A., che al rientro da un viaggio a Roma ha trovato all'interno della propria abitazione una donna ucraina, di 38 anni, irregolare in Italia, ospitata da suo marito, Angelo Scarcello, di 37 anni di Acri, con precedenti penali, che al momento non era in casa. I Carabinieri, dopo varie insistenze, sono riusciti a convincere la clandestina ucraina ad aprire la porta e una volta entrati all'interno dell'abitazione hanno trovato numerose munizioni da caccia, 65 proiettili per pistola,50 cartucce per fucile, una balestra ed una spada giapponese, tutte non denunciate. Al rientro a casa, i militari hanno perquisito Scarcello trovandolo in possesso di due coltelli ''a serramanico''. L'uomo e' stato arrestato per detenzione abusiva di armi e munizioni, porto ingiustificato di armi e favoreggiamento alla permanenza in Italia di stranieri irregolari.

Sessantasei amministratori Aterp avrebbero procurato un danno di 100 milioni di euro all’Erario

19/10-(G.C.)- Politica e cattiva amministrazione, il binomio continua. - Sessantasei amministratori delle Aterp della Calabria sono stati segnalati dalla Guardia di finanza alla Procura regionale della Corte di conti per un presunto danno all' erario di oltre cento milioni di euro. A riferirlo e' il Nucleo regionale della Polizia tributaria, i cui ufficiali illustreranno domani, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro, i particolari dell' operazione, denominata ''Domus aurea''. All' incontro con i giornalisti, parteciperanno il comandante regionale della Calabria della Guardia di finanza, generale Riccardo Piccinni, ed il procuratore regionale della Corte dei conti, Cristina Astraldi.

Oggi il GIP interrogherà il minore presunto assassino del tabaccaio di Nicotera

19/10-(G.C.)- Giovedì 20 sarà ascoltato dal gip del tribunale dei minori di Catanzaro il ragazzo di sedici anni arrestato ieri dai carabinieri perche' ritenuto l'autore dell'omicidio di Rocco Minniti, il tabaccaio di 72 anni ucciso durante una rapina nella sua rivendita a Nicotera. Il sedicenne e' accusato di omicidio, rapina e porto illegale di armi. Per l'individuazione del giovane, oltre alle dichiarazioni rese dalla moglie della vittima che era presente all'omicidio, i carabinieri si sono avvalsi anche, secondo quanto si e' appreso, di intercettazioni e filmati. All'individuazione del giovane si e' giunti anche attraverso il particolare relativo a un problema fisico che il sedicenne ha al braccio destro. Dalla traiettoria dei colpi di pistola era emerso anche che colui che aveva sparato aveva utilizzato la mano sinistra. Gli elementi raccolti dagli investigatori sono stati successivamente confrontati con le dichiarazioni di alcuni testimoni dai quali sono emerse conferme circa la presunta identita' dell'autore del delitto.

Presidente Baudi: “Notizie lesive sull’esito dell’ispezione al tribunale di Catanzaro”

19/10 ''La prima sensazione e' stata di vigorosa e reattiva repulsione per la rappresentazione di una situazione gestionale esposta in maniera generalizzata, confusa, distorta, profondamente lesiva delle istituzioni giudiziarie locali, proprio avverso quei settori, Procura della Repubblica e Sezione Gip operanti nella sede centrale del distretto di Catanzaro, chiamati a produrre giustizia in materia di criminalita' organizzata''. E' quanto sostiene in una nota il presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro ed ex presidente della sezione Gip, Antonio Baudi, circa le notizie riportate nei giorni scorsi da il Giornale sull'esito dell' ispezione ministeriale al tribunale di Catanzaro. ''Il termine verminaio - ha aggiunto - significa letteralmente luogo pieno di vermi, brulicante di vermi e, in senso spregiativo, insieme di persone spregevoli o ambiente moralmente corrotto. Il termine allegro vuol significare, in senso ampio, sconsiderato, fatto con leggerezza, o peggio ancora, disonesto, ai limiti della legalita', incurante di vincoli e regole. Se questo e' il senso della notizia, e mi pare che non ci siano dubbi, ancora una volta si realizza un uso distorto del mezzo di informazione perche', senza che siano noti i fatti e senza che si dia corso ai dovuti accertamenti, si esprimono giudizi, per il vero si esternano pesanti apprezzamenti. Mi sovviene un altro termine piu' appropriato: quello di diffamazione. In effetti, le espressioni usate sono pesanti, gratuite, infamanti''. ''Ignoravo - ha proseguito Baudi - che un cosi' delicato settore, l'unico presidio nel distretto della Corte di Appello di Catanzaro, fosse nulla piu' che un verminaio, naturalmente aggravato dalla compromettente presenza di questo presidente, la cui allegra gestione ha causato tanti sfasci e tanto decadimento giurisdizionale. Il quadro e' tanto allucinante quanto incredibile. Ho denunciato, nei cinque anni di presidenza sezionale, carenze di personale e di mezzi, continue disfunzioni, difficolta' operative, stress funzionali. Mi sono prodigato per un rinforzo di un organismo minimale, tale da non poter sostenere i vistosi carichi derivanti dalla trattazione degli affari distrettuali. Ho ottenuto alla fine che fosse assegnato un sesto giudice e che fosse riequilibrata la distribuzione delle forze avuto riguardo alle diversificate produttivita' statisticamente documentate''. ''Ho assicurato - ha concluso - all'interno della Sezione la mia massima e permanente disponibilita' tappando i quotidiani buchi e sostituendo oltre ogni limite altri giudici oberati di lavoro nella redazione di delicati e gravi provvedimenti, con personale sacrificio in termini di riposo e di salute. Se gli sforzi profusi sono ripagati nei termini pubblicati mi pare che vi sia ragione per lamentare totalizzante distorsione unita a cocente delusione''.

Oliverio: “Massima attenzione della Provincia di Cosenza per Commercio e Turismo”

19/10 ''E' massima l' attenzione che la Provincia di Cosenza riserva al settore del commercio e del turismo''. Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel corso di un incontro col presidente provinciale della Confcommercio, Francesco Iazzolino, svoltosi su richiesta di quest' ultimo. Nel corso dell' incontro sono state esaminate le problematiche del settore, ed in particolare il laborioso accesso al credito da parte degli operatori commerciali. L' unico sostegno alla categoria, secondo quanto ha riferito Iazzolino, proviene dei Consorzi di fidi, il che rende essenziale, secondo lo stesso presidente della Confcommercio, il loro potenziamento economico. Ed in questa direzione sono venute assicurazioni da parte dell'onorevole Oliverio, il quale ha anticipato al responsabile di Confcommercio che ''in sede di valutazione del prossimo bilancio della Provincia, un' apposita disponibilita' sara' inserita quale supporto al sistema di confidi provinciale per il commercio''. ''Per valutare un preciso contesto - hanno concordato, secondoquanto e' detto in una nota, Olivero e Iazzolino - si e' convenuto di aggiornare il confronto ad un prossimo incontro operativo che valutera' le modalita' e le formulazioni tecniche maggiormente idonee allo scopo da raggiungere. In quella sede, e' stato deciso, si continuera' a porre in evidenza i problemi del commercio e del turismo, cercando possibili soluzioni basate sulla sintonia di intenti espressa dai due enti''.

Incontro dell'Ass. Gagliardi con i Sindacati per il Piano Provinciale dei Trasporti

19/10 L’Assessore Provinciale ai Trasporti Giuseppe Gagliardi ha incontrato ieri, nella sede di Via Galliano, le organizzazioni sindacali del settore Trasporti per illustrare, ormai in fase di definizione, il Piano Provinciale dei Trasporti, che sarà discusso nella seduta consiliare di martedì 8 novembre prossimo. L’Assessore Gagliardi ha illustrato i criteri che hanno ispirato questo importante strumento che, una volta avallato anche dalla Regione, dovrebbe rispondere ad un modello di funzionale e moderna mobilità sul territorio cosentino. “L’impostazione del Piano -ha detto l’Assessore ai Trasporti- è stata improntata alla realizzazione di un servizio pubblico organizzato secondo uno schema a rete, più moderno e funzionale rispetto all’assetto attuale, costituito da una serie di collegamenti che seguono lo schema a linea, impostato lungo le direttrici principali origine-destinazione. Per ogni ambito territoriale sono stati identificati uno o più poli di attrazione (sedi di Tribunale, ospedali, ASL, ecc.) che sono diventati i nodi dello schema a rete. La rete, a sua volta è concepita in modo che i collegamenti entrino nel nodo e se ne allontanino secondo orari cadenzati e di agevole memorizzazione che lasciano spazio a molteplici soluzioni di spostamento. Il nodo diventa così origine e destinazione per spostamenti che non avvengono più a senso unico ma consentono più opzioni. Gli unici collegamenti in deroga allo schema a rete sono quelli scolastici che, per valutazioni di carattere pratico e considerata la giovane età degli utenti, si ritiene più opportuno non variare”. “Si è voluto tener conto -ha detto ancora l’Assessore Gagliardi- di una più ampia fascia di categorie deboli ai quali assicurare i servizi minimi, come gli anziani che, privi di mezzo privato, debbano effettuare operazioni di routine in orari diversi da quelli destinati all’utenza scolastica. Ciò ha ispirato l’adozione di un criterio unitario, dotando i centri abitati di corse inframattutine e nel primo pomeriggio verso un polo di attrazione, un rientro dallo stesso in tarda mattinata ed ulteriori corse serali, in coincidenza lungo le direttrici principali afferenti l’Università della Calabria. Sono stati avviati contatti con Trenitalia per fare in modo che si avvii un processo di intermodalità ferro-gomma che potrebbe ottimizzare il sistema trasporti su tutto il territorio. Particolare attenzione è stata prodigata ai collegamenti relativi alla cintura urbana ed, inoltre, collegamenti interprovinciali, con le Regioni limitrofe e per il capoluogo di Regione, l’aeroporto di Lametia e l’aviosuperficie di Scalea”. “Si tratta di un’ipotesi progettuale seria e di grande respiro, a cui il Presidente Mario Oliverio e tutti noi componenti della Giunta annettiamo una fondamentale e strategica importanza, frutto di un’attenta concertazione con tutti i soggetti coinvolti sul territorio, di cui abbiamo raccolto le istanze e cercato di soddisfarle: tutto all’insegna della massima collaborazione, del confronto e di validi contributi che ci hanno consentito di predisporre un Piano dei Trasporti, che si snoda su 24 milioni di km., e potrà rappresentare un modello anche per le altre Province calabresi. Siamo pienamente convinti -ha concluso l’Assessore- di aver fatto un lavoro puntuale, in sinergia ed ampiamente condiviso che ci fa sperare in percorso virtuoso sempre più valido ad attivare processi di crescita sul territorio che, sicuramente, non possono prescindere da una buona rete dei Trasporti”. Per illustrare aspetti squisitamente tecnici sono intervenuti gli Ingegneri Rosanna Calendino e Claudio Carravetta, componenti dello staff per la redazione del Piano. Tutti i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali presenti sono intervenuti nel dibattito dando unanime giudizio positivo sul Piano Provinciale dei Trasporti ed, in particolare, è stato sottolineato “la buona qualità del Piano che presenta un’impostazione rivoluzionaria poiché consente di recuperare km., eliminando doppioni e rispondendo alle esigenze più vaste del territorio, anche delle realtà periferiche, aumentando la frequenza delle corse ed istituendone di nuove laddove non ve ne siano. “Un piano dinamico, lungimirante, flessibile e suscettibile di cambiamenti in risposta ad esigenze emergenti, che mira alla integrazione vettoriale e tariffaria (biglietto unico per più corse), ad adottare misure di sicurezza più adeguate -hanno affermato i rappresentanti sindacali nei loro interventi- ci offre prospettive per poter gestire al meglio anche la fase di transizione e contribuire a migliorare in itinere un Piano che ha tutte le prerogative di efficienza e funzionalità atte a soddisfare le esigenze del territorio eliminandone le storiche criticità, ma, soprattutto, salvaguardando le situazioni occupazionali e creando, addirittura, margini di nuova occupazione”. Erano presenti all’incontro per la Cisl Trasporti Pasquale Carravetta, per la Cgil i Segretari Regionale e Provinciale Pino Rota e Claudio Sposato, per la Confail-Faisa Donato Lupia, per il Sult Mario Pescatore ed Enrico Turco, Vito Scarpelli per Orsa Ferrovie, per l’Ugl Trasporti Carmine Giordano, Piero Li Trenta, Ciro Napolitano e Fusaro per la Uil.

Programma di ammodernamento per la “Statale delle Terme” annunciato da Martinat

19/10-(G.C.)-La Calabria si rifà il “look” attraverso le infrastrutture. Un programma di ammodernamento della strada statale delle Terme, che collega la Ss18 Tirrenica e la Ss106 Jonica, e' stato predisposto dall'Anas. Lo ha reso noto il viceministro alle Infrastrutture, Ugo Martinat, rispondendo ad una interrogazione del parlamentare dello Sdi, Mimmo Pappaterra, relativa alla situazione della strada ed in particolare nella zona di San Marco Argentano. Il viceministro Martinat ha precisato inoltre che il tratto nel Comune di San Marco Argentano si trova nel tracciato della variante di nuova sede con carreggiata unica della strada delle Terme che l' Anas sta gia' realizzando e i cui lavori principali sono stati ultimati recentemente. Inoltre, sono stati appaltati i lavori di completamento ed arredo della strada quali barriere, segnaletica, opere in verde, e l' apertura al traffico e' prevista entro l' anno 2006. Con tali lavori saranno realizzati anche gli impianti di illuminazione lungo gli svincoli L'Arco del Bufalo, Cimino e Roggiano esistenti nel tratto di recente realizzazione. Per quanto riguarda infine l' installazione provvisoria dell' impianto semaforico all' incrocio tra l' attuale statale 283, la strada provinciale e lo scalo ferroviario, stanti gli interventi e le iniziative in corso sulla viabilita' dell' area in questione, il viceministro Martinat ha confermato la disponibilita' dell' Anas alle iniziative che saranno assunte d'intesa con gli Enti competenti. Pappaterra, prendendo atto di una concreta iniziativa dell' Anas per assicurare una viabilita' piu' sicura sulla SS283, ritiene che vada fatto ogni sforzo per realizzare in tempi brevi l' installazione degli impianti semaforici in localita' Scalo del comune di San Marco dove spesso si verificano incidenti gravi. In questo senso, ha sottoposto al Sindaco di San Marco Argentano l' opportunita' di un incontro immediato tra il Comune, la Provincia di Cosenza e l' Anas.

Incidente mortale sulla statale 18 vicino Mileto

19/10-(G.C.)- Orlando Pasquale Russo, pensionato 77 enne, e' morto in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 18 nei pressi di Mileto. L'uomo era alla guida di una Peugeot 206 che, per cause in corso di accertamento, si e' scontrata contro un furgone. Russo e' morto all'istante. Sul luogo dell'incidente stradale sono intervenuti i sanitari del servizio 118 ed i carabinieri.

Cadavere di un cittadino straniero trovato dai CC a Schiavonea

19/10 Il cadavere di un cittadino straniero di nazionalita' moldava, Mihail Negara, di 50 anni, e' stato trovato dai carabinieri nelle campagne della frazione di Schiavonea a Corigliano Calabro. L'uomo, secondo i primi accertamenti compiuto dal medico legale, sarebbe morto per cause naturali.

Sequestrata all’aeroporto di Genova l’area servizio carburanti di una società con sede a Reggio

19/10 Blitz dei carabinieri nella notte all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, dove e' stata posta sotto sequestro l'area del servizio carburanti dell'Agip in gestione alla Carboil, una societa' che ha sede legale a Reggio Calabria. Il sequestro, per un'area di circa 4 mila metri quadri, e' stato eseguito - secondo quanto spiegato dai carabinieri - perche' si ipotizzano irregolarita' sulla sicurezza nelle procedure dell'erogazione del carburante e quindi potenziale pericolo per l'incolumita' pubblica. Il traffico aereo comunque non e' pregiudicato - spiegano dall'aeroporto del capoluogo ligure - poiche' il servizio sara' erogato dall'Air BP Italia. ''No comment'' da parte del sostituto procuratore della Repubblica Luca Scorza Azzara', titolare dell' inchiesta relativa al sequestro del servizio carburante dell' Agip gestito dalla Carboil all' aeroporto Cristoforo Colombo, avvenuto la notte scorsa. ''Ho ricevuto stamani la notizia di reato e una relazione sull' attivita' svolta dai carabinieri - ha detto il magistrato -. Dunque mi sembra prematuro ipotizzare qualsiasi cosa, al momento. Dovro' vagliare, e' una questione che richiede tempo''. L'attivita' investigativa di verifica sul servizio carburanti gestito dalla Carboil, sub-concessionario dell'Agip, sarebbe in corso anche in almeno altri cinque aeroporti italiani. E' quanto trapelato nel corso della mattinata, dopo il blitz dei carabinieri, che nella notte hanno posto sotto sequestro l'area gestita da Carboil all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Secondo quanto spiegato inoltre, l'indagine non mette in discussione la qualita' del carburante. La criticita' riguarderebbe invece il mancato rispetto delle norme antincendio. Sul registro degli indagati a Genova sarebbero gia' stati iscritti due nomi.

A Reggio, nomadi aggrediscono i carabinieri per impedire un arresto

19/10-(G.C.)- Un gruppo di nomadi, stasera, a Reggio Calabria ha aggredito alcuni carabinieri giunti nella struttura che gli zingari occupano abusivamente da alcuni anni, un ex caserma dell'Esercito, per eseguire l'arresto di un giovane, Cosimo Bevilacqua, di 21 anni. I nomadi hanno anche dato vita a una fitta sassaiola contro le auto dei militari, che hanno reagito sparando alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Dopo che sono riusciti a riportare la calma, i carabinieri hanno provveduto ad arrestare Bevilacqua, notificandogli l'ordinanza di custodia cautelare per furto e ricettazione emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria.

Incendiata la barca del segretario dei DS di Rossano

19/10-(G.C.)- La notte scorsa, ignoti, hanno incendiato la barca del segretario politico dei DS di Rossano Scalo. Non e' ancora chiaro se l'atto intimidatorio sia rivolto al politico o all'imprenditore. Franco Grillo, 55 anni, infatti, oltre ad essere impegnato politicamente, e' titolare di un'impresa edile. Si tratta di una piccola imbarcazione in vetroresina, di quattro metri, adibita alla pesca dilettantistica, che l'uomo politico aveva nel giardino della seconda casa, in contrada Momena, sul litorale rossanese. Sul posto si sono recati i carabinieri della compagnia di Rossano, che hanno avviato le indagini, per risalire agli autori dell'attentato incendiario. Alla luce degli ultimi eventi e' facile affermare che a Rossano ci si trova davanti ad una vera e propria escalation del racket delle estorsioni.

Tre arresti dei CC a Cosenza, Camigliatello e Corigliano

19/10 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso di controlli compiuti nel cosentino. A Cosenza e' stato arrestato un operaio, Luca Ettore, di 38 anni, per violazione degli arresti domiciliari. A Camigliatello Silano e' stato arrestato Giuseppe Perrone, 28 anni, perche' deve scontare una condanna a tre anni e otto mesi di reclusione per truffa. All'uomo e' stato notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola. A Corigliano Calabro e' stato arrestato un cittadino straniero di nazionalita' algerina per violazione di domicilio.

In tantissimi ai funerali di Fortugno, Mons. Bregantini: La mafia vuole dominare la politica. Indagini ad un punto delicato

Cossiga contro Macrì: “Con i magistrati politicizzati non si combatte la ndrangheta”. Mancini: “Parte delle istituzioni non hanno fatto il proprio dovere”. Castelli “Adeguato il numero dei magistrati

Dopo 11 anni di carcere, giudicato a Cosenza e Catanzaro, uomo ora viene assolto e chiederà i danni

18/10-(G.C.)- Dopo undici anni giustizia è fatta. Questa la paradossale vicenda che ha visto come protagonista Giuseppe Lastella, barese di 41 anni, che per undici anni ha trascorso la propria vita in carcere in virtù di una condanna a 30 anni per concorso in omicidio volontario. . Dopo nove giudizi, una sentenza definitiva ed il processo di revisione, la Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla vicenda riconoscendo, in maniera definitiva, l' estraneita' dell' imputato ai fatti contestati. Difeso dagli avvocati Nino Marazzita e Gregorio De Palma, Lastella si accinge ora a chiedere un sostanzioso risarcimento per ingiusta detenzione. La vicenda giudiziaria di Lastella comincio' il 2 aprile 1990 quando il pregiudicato Domenico Chironna, originario di Altamura (Bari) fu ucciso in un agguato tesogli sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo per Tarsia (Cosenza). Prima di morire, Chironna, coinvolto in un giro di droga, accusò dell' aggressione un gruppo di persone tra le quali Lastella. Giudicato dalla corte di assise di Cosenza, l' uomo fu assolto salvo poi essere condannato in secondo grado (era il 1994) a 30 anni di reclusione dalla corte di assise di appello di Catanzaro. La vicenda si e' trascinata per 11 anni tra processi, appelli e annullamenti di sentenze, fino al giudizio della Cassazione che rese definitiva la condanna a 30 anni di carcere. Il 20 dicembre 2001 i difensori di Lastella, sulla base di nuovi elementi rappresentati da una serie di testimonianze, presentarono la domanda di revisione del processo alla corte di assise di appello di Catanzaro. La domanda fu respinta ed i difensori ricorsero contro quella decisione in Cassazione. Qui l' accoglimento della richiesta e la disposizione di un nuovo processo affidato, questa volta, alla corte di assise di appello di Salerno. Il 16 novembre 2004 la sentenza di assoluzione. Ma per Lastella i guai non erano ancora finiti perchè la procura generale aveva impugnato la sentenza in Cassazione. Nei giorni scorsi il rigetto del ricorso davanti ai giudici della suprema corte e la definitiva riabilitazione di Lastella.

18 arresti tra Basilicata e Calabria per sfruttamento e prostituzione

18/10-(G.C.)- Arresti “col dubbio” quelli avvenuti, oggi, tra Bailicata e Calabria. Per le persone arrestate (undici detenute in carcere e nove agli arresti domiciliari) - su disposizione del gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, che ha emesso le ordinanze richieste dal pm che ha coordinato l' inchiesta, Claudia De Luca - le accuse riguardano in parte lo sfruttamento della prostituzione, in parte il favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, come nel caso del dirigente scolastico. Il Procuratore della Repubblica di Potenza, Giuseppe Galante, che ha incontrato brevemente i giornalisti insieme al pm, ha detto che ''l' inchiesta ha portato alla luce uno spaccato di miseria morale notevole. L' indagine - ha aggiunto Galante - e' di notevole spessore e altri accertamenti sono in corso per assicurare alla giustizia tutti i responsabili dei reati scoperti''. Particolari sulle indagini sono stati illustrati ai giornalisti dal comandante provinciale di Potenza dei Carabinieri, tenente colonnello Domenico Pagano, dal maggiore Nazzareno Zolli, dal comandante della compagnia di Acerenza (Potenza), capitano Domenico Baldassarre, e dal luogotenente Vincenzo Anobile. A Tortora (Cosenza) e' stato sequestrato un albergo in cui erano ospitate - e sfruttate come prostitute - molte donne dell' Est; in alcuni istituti di credito sono stati sequestrati, inoltre, titoli di credito, acquisiti con il denaro proveniente dallo sfruttamento delle donne. La banda ha fatto arrivare in Italia decine di donne, anche minorenni, alle quali venivano subito sottratti i documenti. Alcune venivano utilizzate come badanti o avviate ai lavori agricoli, altre venivano fatte prostituire, ma tutte rimanevano clandestine, per essere piu' facilmente ricattate dall' organizzazione. Gli arrestati in carcere sono: Michele Arsenio, 60 anni, di Pisa (originario di Trentola Ducenta nel Casertano), Antonio Piccolo, 51 anni, di Santa Maria del Cedro (Cosenza), Giovanni Corno, 44 anni, di Vibonati (Salerno), Vincenzo Macri', 44 anni, di Praia a Mare (Cosenza), Daniela Stefanova Krilova, bulgara, 41 anni, di Castrovillari (Cosenza), Palmino Mazzotti, 51 anni, di Praia a Mare, Ovidio Dascalau, 22 anni, rumeno di Vatra Dornei, Ramona Adela Gavril, 25 anni, rumena di Timisoara, Osvaldo Palermo, 55 anni, di Maratea (Potenza), Lenuzza Nistoraia, 44 anni, rumena domiciliata a Besozzo (Varese). Agli arresti domiciliari sono stati messi Maurizio Dulcetti, 36 anni, di Tortora (Cosenza), Francesco Salemme, 42 anni, di Praia a Mare, Nicola Armiento, 59 anni, di Tolve (Potenza), Salvo Domenico Cernicchiaro, 43 anni, residente a Santa Marina (Salerno) e domiciliato a Colvio (Brescia), Antonio Romeo, 24 anni, di Pietrapaola (Cosenza), Giuseppe Visciotti, 51 anni, di Ercolano (Napoli), Maria Palaghiciuc, rumena di 45 anni, di San Giorgio a Cremano (Napoli), Ubaldo Aulicino, 50 anni, di Santa Maria del Cedro, Antonio Dottore, 36 anni, di Viggianello (Potenza). Fra le persone arrestate (20) vi e' un uomo di 60 anni che e' stato trovato a Tirrenia (Pisa) con una ragazza di 15 anni, di nazionalita' rumena; il preside di un istituto scolastico di un paese del Potentino e l' ex sindaco di un altro comune.

L’ass. dei Trasporti della Provincia, Gagliardi, nominato nel coordinamento dell’UPI

18/10 L’Assessore Provinciale ai Trasporti Giuseppe Gagliardi (nella foto qui a sinistra) è stato nominato componente del Coordinamento degli Assessori Provinciali ai Trasporti dell’Unione Province d’Italia. La lettera di nomina, firmata dal responsabile del Coordinamento Davide Zoggia e dal Presidente dell’UPI Fabio Melilli, con la quale viene chiesto all’Assessore di poter contare sulla sua collaborazione, è pervenuta questa mattina mentre l’Assessore presiedeva un importante incontro sul Piano Provinciale dei Trasporti, presso l’Assessorato in Via Galliano, con tutti i rappresentanti sindacali del settore Trasporti, appunto, in vista dell’approvazione del Piano stesso che sarà portato all’attenzione del Consiglio Provinciale martedì 8 novembre prossimo. (Incontro di cui vi daremo ampia informativa domani). La nomina, salutata con immensa soddisfazione anche dai sindacalisti presenti, “ci riempie d’orgoglio -ha detto l’Assessore Gagliardi- e premia un lavoro intenso e scrupoloso che ci proietta come Provincia di Cosenza in una dimensione di apporto e visibilità nazionale”.

L’udienza del G8 di Genova prosegue con una sfilata di oggetti

18/10 “La sessantaduesima udienza del processo contro venticinque manifestanti accusati di devastazione e saccheggio, procede come una sfilata di fine anno: capi di abbigliamento, oggettistica, copricapi, braccialetti,tatuaggi”. Lo afferma una nota del Supporto Legale. “Il duo Canepa e Canciani –prosegue la nota- regala quattro ore di esame che assomiglia piu' a una passerella, piuttosto che a un dibattimento. Il loro fido stilista e' Franco Zampese, impiegato presso l'Ufficio G8, istituito presso la Questura di Genova per svolgere le indagini sui danneggiamenti e individuarne i presunti responsabili. Come registra lo stesso tribunale l'esame appare scontato: le apparenze non ingannano e i mesi di lavoro gomito a gomito di Zampese e Canciani si fanno notare. Il teste, da par suo, come spesso accade ai periti-anche quelli ufficiosi- non c'era ma e' in grado di ricostruire tutto, come da copione. Un'udienza lunga nella quale Canciani, e' doveroso ammetterlo, porta a casa altri punti per la procura. La prova si forma nel dibattimento: compito della difesa sara' quello di smentire il castello accusatorio del teste Zampese, prodigo fino a oggi, a seguire passo passo i movimenti e l'abbigliamento di ogni singolo imputato. Prossima udienza il 25 ottobre 2005”.

Rinviati a giudizio per un fabbricato ex Sindaco e vicesindaco di Tortora

18/10-(G.C.)- Il comitato Diritti dei cittadini di Tortora rende noto, con un comunicato, che il gip del Tribunale di Paola, Alfredo Cosenza, ha disposto il rinvio a giudizio dell' ex sindaco del comune del Tirreno cosentino, Pasquale Lamboglia, dell' ex vicesindaco Franco Chiappetta, del responsabile dell' Ufficio tecnico comunale Biagio Papa, l' impresa incaricata di costruire un fabbricato per civile abitazione e il proprietario dell' opera. I fatti, secondo quanto riferito nel comunicato, si riferiscono ai lavori di costruzione di un fabbricato per civile abitazione che avrebbero provocato danni all' immobile di una coppia di cittadini i quali hanno adito le vie legali. ''Gli ex amministratori comunali - e' scritto nel comunicato - che rivestivano, l' ex sindaco in qualita' di ingegnere, l' incarico di collaudatore statico e l' ex vicesindaco, geometra, di progettista e direttore dei lavori, in concorso tra loro e nelle rispettive qualita', nonche' nell' esercizio delle loro funzioni, omettevano di emettere ordinanza di sospensione dei lavori, nonostante il mancato rispetto delle prescrizioni indicate nel titolo concessorio. Si determinava cosi' - prosegue la nota - concreto pericolo per la staticita' di un edificio''. L' udienza dibattimentale e' stata fissata al 6 marzo del 2006.

Domiciliari al presunto accoltellatore di Cassano

18/10-(G.C.)- Antonio Francese, diciottenne di Cassano dello Jonio, accusato dell' omicidio del 23enne invalido di Policoro (Matera) Francesco Mitidieri, accoltellato nella notte tra il 7 e l' 8 maggio mentre difendeva un' amica dalle molestie di un gruppo di giovani calabresi, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari dal tribunale del Riesame di Potenza. Lo ha reso noto l' avvocato Domenico Brandi, che difende Francese con gli avvocati Giovanni Guaglianone e Mino Marazzita. Il giovane ha lasciato il carcere di Matera nel primo pomeriggio e in serata ha raggiunto la casa dei genitori a Cassano.

Disgrazia a Campana: donna muore mentre raccoglie le castagne

18/10-(G.C.)- Una anziana donna, le cui generalita' non sono state rese note, e' morta mentre raccoglieva castagne nel proprio terreno nelle campagne di Campana in provincia di Cosenza. L'anziana caduta accidentalmente in un burrone ed ha battuto la testa contro alcuni tronchi di albero e dei massi. La vittima e' stata successivamente trovata dai familiari che hanno cercato di soccorrerla ma e' morta poco dopo. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri.

Locomotore delle Calabro si scontra con un trattore a Spezzano Sila

18/10-(G.C.)- Un locomotore a vapore delle Ferrovie della Calabria si e' scontrato con un trattore agricolo, nei pressi di Spezzano della Sila. Nell'incidente ferroviario, sulle cui cause sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri, non si sono verificate vittime.

Vandali in una scuola dell’infanzia di Rossano bruciano materiale didattico

18/10-(G.C.)- Nella scuola dell'infanzia di contrada Piragineti a Rossano sono stati incendiati nella notte da sconosciuti due armadietti contenente del materiale didattico. L'incendio ha provocato danni anche alle tapparelle in plastica delle finestre ed annerite dal fumo tutte le altre stanze. Tutte le attivita' didattiche della scuola, che e' frequentata da circa cinquanta bambini, sono state sospese. I danni ammonterebbero ad alcune migliaia di euro. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Intimidazione con bottiglia incendiaria ad un’azienda di Rossano

18/10-(G.C.)- Una bottiglia incendiaria e' stata rinvenuta stamani all' ingresso di un' azienda all' ingrosso di materiale elettronico nella zona industriale di Rossano. L'episodio e' stato denunciato agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini.

Due arresti tra gli immigrati ad Acri e San Giovanni in Fiore

18/10-(G.C.)- I militari dell’ Arma nel corso di controlli compiuti nel cosentino hanno arrestato due persone. Il primo, ad Acri i carabinieri hanno arrestato un uomo per aver favorito la permanenza in Italia di una cittadina straniera senza permesso di soggiorno e, per detenzione illegale di munizioni. L’ altro, a San Giovanni in Fiore e' stato arrestato un cittadino straniero per inosservanza del decreto di espulsione emesso dal Questore di Cosenza. Il giovane arrestato a San Giovanni in Fiore per inosservanza del decreto di espulsione e' un cittadino straniero di nazionalita' albanese, Roland Maraschi, di 23 anni. Maraschi e' stato rintracciato nel corso di controlli compiuti nel cosentino e finalizzati a contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina

Furto da 15.000 euro in una tabaccheria di Corigliano

18/10-(G.C.)- In provincia di Cosenza, a Corigliano Calabro, una rivendita di tabacchi e' stata presa di mira dai ladri che si sono portati via sigarette e l'incasso giornaliero per un valore complessivo di circa 15.000,00 euro. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Il Presidente Ciampi ha reso omaggio alla salma di Fortugno ed ha ribadito “Calabresi reagite, l’Italia è con voi

Le Amministrazioni pubbliche ricordano Fortugno. Ancora reazioni dal mondo politico.

Uno studente di 16 anni il presunto assassino del tabaccaio di Nicotera. Scoperto dai carabinieri grazie ad un difetto fisico.

Indagine Magistratura di Catanzaro, trapelano indiscrezioni e scoppia una polemica.

Il consigliere regionale Antonio Acri minacciato sotto casa. Solidarietà della Santelli e di Belcastro

17/10 Il consigliere regionale Antonio Acri (Ds), presidente del Comitato per la Qualità e la Fattibilità delle leggi, ha segnalato stamattina ai funzionari della Digos presso il Consiglio regionale un inquietante episodio accaduto stamani a San Giovanni in Fiore (CS), cittadina di residenza dell’esponente politico. Prima delle 8,30, poco dopo la sua partenza alla volta di Reggio Calabria, la famiglia Acri è stata oggetto di minacce di oscura provenienza. Usando il videocitofono, ma coprendo la telecamera, qualcuno ha profferito minacce di morte per l’uomo politico facendo riferimento al delitto Fortugno. Il presidente Acri ha esposto i fatti ai funzionari della Questura reggina consegnando tra l’altro un fax con il verbale di denuncia sporta in mattinata dalla moglie, che ha personalmente ascoltato le minacce, alla stazione dei carabinieri di San Giovanni in Fiore.
''In queste ore particolarmente difficili non si puo' che reagire con la massima unita' tra tutti gli esponenti della politica e dello Stato: questo e' l' unico strumento valido di contrapposizione alle vili minacce delle organizzazioni criminali''. Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli, esprimendo ''la piu' sentita solidarieta' personale e politica'' ad Antonio Acri, il consigliere regionale della Calabrese che ha denunciato di aver subito minacce. ''Il consigliere Acri - aggiunge Santelli - e' un esponente politico corretto ed onesto, che come molti altri rappresentanti delle istituzioni e' entrato nel mirino della criminalita'.
L’Osservatorio sul Lavoro della Camera di Commercio di Cosenza – dichiara il Presidente Giuseppe Belcastro - esprime profonda solidarietà per il grave, ingiustificato e incivile atto intimidatorio ai danni del Consigliere Regionale On. Antonio Acri.
Tale triste evento capita nel momento in cui la coscienza civile e democratica della nostra Regione e scossa dai drammatici fatti di Locri che offendono la cultura, l’amore e la genuina solidarietà delle nostre genti.
La ferocia di questi atti e la povertà morale di chi li attua chiamano in causa la risposta forte e determinata di tutta la società calabrese a cui la politica Nazionale non deve restare inerme.

Allarme bomba al Comune di Locri

17/10 Allarme bomba stamattina nel Comune di Locri. Con una telefonata giunta al responsabile dell' ufficio appalti e' stata segnalata la presenza negli uffici di un ordigno. Della telefonata sono stati informati i carabinieri, che hanno disposto l' evacuazione del Municipio e chiuso la strada lungo la quale e' ubicato l' edificio comunale. I carabinieri stanno effettuando un sopralluogo nel Municipio. Sono stati anche avvertiti, per sicurezza, gli artificieri dell' Arma, che giungeranno a breve a Locri. Il palazzo in cui e' ospitato il Comune di Locri - utilizzato provvisoriamente in attesa che vengano completati i lavori di ristruttutrazione del Municipio - si trova a poche decine di metri dalla piazza su cui si affaccia il palazzo di giustizia. A Locri stamattina si registra una massiccia presenza di forze dell' ordine impegnate nelle indagini sull' assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ucciso nel seggio della Primarie dell' Unione allestito nel Palazzo Nieddu, di proprieta' del Comune.

Seminario della Provincia di Cosenza per il Personale degli enti locali.

17/10 Una giornata di studio e di approfondimento per esaminare le modifiche e le integrazioni apportate alla legge n. 241/90, per chiarire l’impatto applicativo sui diversi settori e attività delle Pubbliche amministrazioni locali e, soprattutto, per mettere a fuoco gli elementi di novità che interessano le fasi del procedimento amministrativo e l’accesso agli atti.
Questi in sintesi gli obiettivi che gli Assessorati Provinciali al Contenzioso e all’Edilizia si propongono di perseguire proponendo un seminario per il Personale degli Enti Locali su “La nuova legge 15/2005 di riforma della legge 241/90”, programmato per lunedì 24 ottobre prossimo, con inizio alle ore 10.00, presso il Cineteatro Italia, in Piazza Amendola, a Cosenza.
Sarà il Presidente del Consiglio Provinciale, On. Francesco Principe, ad aprire i lavori ed a rivolgere il saluto ai partecipanti destinatari del Seminario: Responsabili, e loro collaboratori, di Settore di Enti Locali, Camere di Commercio, Regione, Aziende Sanitarie, Aziende pubbliche di Servizi ed Università.
Il tema sarà introdotto dall’Assessore Provinciale all’Edilizia e Rapporti con gli Ordini Professionali, Avv. Oreste Morcavallo, cui seguiranno le relazioni del Presidente del T.A.R. della Calabria, S.E. Dr. Cesare Mastrocola, su “La Conferenza dei Servizi”, del Magistrato del T.A.R. e Segretario Generale della Giunta Regionale, Dr. Nicola Durante su “Il responsabile del procedimento amministrativo” e del Magistrato della Corte dei Conti Sezione Regionale Calabria, Dr. Quirino Lorelli, su “L’attività di diritto privato della Pubblica Amministrazione”, mentre su “Il silenzio-rifiuto” relazionerà S.E. Dr. Eugenio Mele, Consigliere di Stato e Presidente del Comitato Consulenza Giuridica della Regione Calabria.
Ad aprire la serie di interventi del pomeriggio, alle ore 15.30, sarà il Vice Presidente della Giunta Provinciale, Avv. Salvatore Perugini, mentre su “L’accesso agli atti” disquisirà il Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Unical, Prof. Silvio Gambino.
Dopo le risposte dei relatori ai quesiti posti dai partecipanti, ai quali verrà rilasciato l’attestato di frequenza al seminario, concluderà i lavori il Presidente della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio.

A San Cosmo Albanese incontro con associazione arbreshe molisana

17/10 L' incontro con una delegazione dell'associazione culturale ''Illiria'' di Campomarino (Campobasso), ospitata la settimana scorsa dal Comune, ha offerto agli ospiti molisani l'occasione di entrare in contatto con la realta' di questa area di Calabria fortemente caratterizzata dalla presenza di centri di lingua e cultura albanese. Non meno importante e' stata l'esperienza per gli amministratori dei comuni visitati e per gli operatori culturali incontrati nel confrontarsi con italo-albanesi provenienti da una regione geograficamente lontana quale il Molise. Oltre alla presidente dell'Associazione, Angela Carafa, e i componenti del sodalizio, erano presenti alcuni studenti della scuola media di Campomarino, con il dirigente Ezio Di Pinto. Gli ospiti hanno preso contatto con la realta' sancosmetana, visitando anche Vaccarizzo Albanese e S. Giorgio Albanese. In un incontro con gli operatori culturali e con i giornalisti, promosso dal primo cittadino di San Cosmo, Antonio Mondera, gli ospiti hanno delineato la situazione attuale della specificita' culturale del loro paese. La lingua albanese sopravvive quale strumento di comunicazione a livello familiare e di paese solo tra gli anziani, tra pochi adulti e qualche giovane, mentre tra le nuove generazioni rimane a livello di comprensione passiva o, molto piu' spesso, totalmente sostituito dall'italiano. Quella che una volta era la lingua madre per molti ancora oggi non e' insegnata nelle scuole. Quasi inesistenti, inoltre, risultano le manifestazioni e le iniziative culturali per valorizzare e preservare l' idioma materno. Solo di recente sono state attivate le procedure per l' istituzione dello sportello linguistico presso il Comune, per la realizzazione della nuova toponomastica bilingue e per l'avvio di un master sulla lingua e la letteratura albanese e arbereshe.

Brevi di cronaca a Cosenza, Fiumefreddo e San Giorgio Albanese

17/10 Tre persone sono state arrestate ed una quarta e' stata denunciata nel cosentino nel corso di controlli compiuti dai carabinieri. A Cosenza sono state arrestate due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso di controlli i due sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di eroina. A Fiumefreddo Bruzio, invece, e' stato arrestato un uomo con precedenti penali per il reato di furto. A San Giorgio Albanese, infine, e' stata denunciata una persona per detenzione e porto abusivo di coltello.

Omicidio Fortugno: La Calabria, smarrita e sconcertata, si appella al Presidente della Repubblica, Ciampi. Loiero: "Un'omicidio politico". A Locri gli studenti sfilano in silenzio.

Omicidio Fortugno: Le reazioni del mondo politico e sociale

Busta con tre proiettili all’ass. Bertucci del comune di Simbario nel vibonese

16/10 Una busta contenente tre proiettili di pistola (due a salve e una calibro 22) e' stata fatta recapitare all'assessore comunale di Simbario, Caterina Bertucci, 48 anni, insegnante di matematica. A trovare la busta, lasciata davanti la porta dell'autorimessa dell'abitazione dell'assessore, e' stata la stessa Bertucci. Nella busta non c'era alcun messaggio scritto. L'assessore Bartucci ha detto di non sapersi spiegare i motivi dell'intimidazione. ''Non ho mai avuto e non ho - ha detto - problemi con nessuno. Questi sono atti che fanno male. Dopo quanto accaduto al sindaco e la grande solidarieta' espressa dal Consiglio comunale, pensavamo che episodi simili non si sarebbero piu' ripetuti e ci lasciassero in pace per amministrare tranquillamente la nostra comunita' ''. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri.

Brevi di cronaca a Morano, San Benedetto, Trebisacce, Oriolo.

16/10 I carabinieri di Morano Calabro, coadiuvati dal Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Castrovillari,nell’ ambito indagine delegata dall' A.G., hanno denunciato a piede libero due minori, poiché responsabili dei reati di furto, danneggiamento, ricettazione e concorso nel reato. I due in collaborazione con altro minore, in più occasioni si sarebbero resi responsabili del furto, danneggiamento e ricettazione di numerose autovetture in Morano Calabro e in Castrovillari. A San Benedetto Ullano i Carabinieri della stazione di Montalto Uffugo,, in esecuzione dell’ ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d’ Appello di Napoli, hanno tratto in arresto una persona, a causa del suo comportamento incompatibile con il programma terapeutico cui era sottoposto, A Trebisacce sempre i carabinieri hanno denunciato a piede libero una persona per ubriachezza molesta. Infine ad Oriolo Calabro due persone sono state denunciate per inosservanza degli obblighi scolastici.

Omicidio Fortugno: Un agguato chiaramente di stampo mafioso. Ciampi telefona a Loiero. Oggi summit col Ministro Pisanu.

Ucciso il vicepresidente del Consiglio della Regione Calabria, Francesco Fortugno, in un agguato a Locri. La ndrangheta alza decisamente il tiro. Sconvolto il mondo della politica

Sospesi alcuni treni delle FS per le zecche. 100 passeggeri fermi a Lamezia non ne sanno niente

15/10 Sono sospesi o sostituiti da mezzi di trasporto alternativi, anche in Calabria, alcuni treni a lunga percorrenza (nord-sud-nord): a disporlo e' Trenitalia nell' ambito del programma di ristrutturazione e riammodernamento di 508 vetture, disposto al fine di renderle rispondenti ai moderni metodi di pulizia. A riferirlo e' un comunicato della societa' nel quale si precisa che ''la clientela, gia' informata dell' operazione, trovera' ad assisterla personale di Trenitalia''. ''Sono soppresse - e' scritto nel comunicato - le sezioni tirreniche degli Intercity da e per Roma: da Reggio - Villa San Giovanni, ed i viaggiatori troveranno proseguimento per la Capitale in partenza da Villa rispettivamente con gli IC 726 e 732, mentre in arrivo da Roma, i viaggiatori degli IC 725 e 731 proseguiranno verso Reggio in pullman. Altresi', soppresse le sezioni ioniche degli Intercity notte 768 (Reggio Calabria-Torino e 752, Reggio - Milano); al loro posto, bus sostitutivi da Melito Porto Salvo a Lamezia Terme; soppressione e sostituzione con pullman anche per le sezioni dei due Intercity notte provenienti da Torino e Milano. Soppressa la sezione dell' Icn 797, Reggio - Roma; i viaggiatori arriveranno con bus sostituivi a Villa San Giovanni, dove troveranno proseguimento per Roma con l' Icn 792, proveniente dalla Sicilia. Inoltre, il primo di novembre e l' 8 dicembre sara' soppresso e sostituito da bus l' Espresso periodico Reggio - Torino 1662; mentre identico provvedimento sara' adottato per l' Espresso periodico 1665, Torino - Reggio il 28 ottobre, il 7 ed il 9 dicembre''. ''Per affrontare questa situazione e limitare i disagi ai viaggiatori - e' detto ancora nel comunicato - Trenitalia ha predisposto un massiccio piano di assistenza nelle stazioni interessate. Saranno 80 i pullman a disposizione dei viaggiatori e circa 100 le persone dedicate alla cura dei passeggeri. Trenitalia si scusa - conclude la nota - ma ribadisce che il provvedimento si e' reso indispensabile per far viaggiare tutti i propri clienti a un livello di comfort che i vecchi criteri di costruzione delle carrozze, risalenti agli anni '60, non rendevano possibile''.
A Lamezia, però, nessuno ne sa niente perché un centinaio di persone sono rimaste bloccate da alcune ore nella stazione ferroviaria per il mancato arrivo del treno che avrebbe dovuto condurle a Torino. Il convoglio, l'Intercity Notte 768 con destinazione Torino-Porta Nuova, sarebbe dovuto partire da Reggio Calabria alle 20,17, ma non si e' formato a causa, secondo quanto e' stato riferito dai passeggeri rimasti bloccati, per la carenza di carrozze dovuta alla disinfestazione che e' in corso per i problemi legati alla presenza di zecche. I passeggeri hanno informato della situazione la polizia ferroviaria, alla quale hanno preannunciato la presentazione di un esposto.

Un arresto dei CC a Roggiano Gravina

15/10 I carabinieri del comando provinciale di Cosenza nel corso di alcuni servizi per il controllo del territorio hanno arrestato una persona a Roggiano Gravina perchè accusata di resistenza a pubblico ufficiale.

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