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Sanità e Salute

 

Paolini (Aiop) accoglie a Torino le delegazioni dell’ospedalità privata europea

05 giu 08 Nei giorni scorsi, a Torino, si è tenuto l’incontro annuale fra le delegazioni che rappresentano l’ospedalità privata a livello europeo e che ha nell’UEHP il suo stabile e istituzionale riferimento.
A fare gli onori di casa l’AIOP, l’associazione che in Italia rappresenta quasi la totalità della ospedalità privata, ed a porgere il saluto di benvenuto è toccato ad Enzo Paolini presidente nazionale dell’AIOP.
Nel suo indirizzo di saluto Paolini ha ricordato come l’AIOP, tra i soci fondatori dell’UEHP, abbia con lungimiranza posto le fondamenta di questa presenza in Europa,ancor prima che le attuali istituzioni comunitarie fossero costituite.
“Abbiamo la consapevolezza - ha affermato Paolini - del ruolo che siamo chiamati a svolgere in rappresentanza del settore privato,al fine di promuovere una sanità liberale nella UE e, sul versante opposto, della vigilanza con la quale dobbiamo seguire l’evoluzione della politica sanitaria europea”.
In Europa è unanimemente condivisa la funzione del welfare, sintetizzata dalla Commissione nei tre principi cardine dell’equità di accesso,della qualità dei servizi e della sostenibilità finanziaria,nell’ambito dei sistemi sanitari nazionali a copertura universale e ad impianto solidaristico. Resta tuttavia centrale nella riflessione comunitaria il problema del finanziamento delle prestazioni,in un contesto di crescita della spesa sanitaria che rende insostituibile il ruolo degli imprenditori privati,in grado di contribuire in modo efficace all’effettivo passaggio da un’astratta dichiarazione dei diritti ad una risposta adeguata e rapida alla domanda di sanità dei cittadini europei.
“I principi che ispirano la nostra politica associativa nei singoli Paesi membri-ha concluso Paolini - non sono solo da noi largamente condivisi ma appaiono anche condivisibili in sede comunitaria se si tiene conto dell’orientamento generale seguito a Bruxelles.Il diritto di libera scelta del medico e del luogo di cura,la pari dignità di collocazione e la competizione corretta tra settore pubblico e privato,la promozione di servizi caratterizzati da elevati standard di qualità e sicurezza a costi sostenibili,la concezione della sanità come settore d’investimento,di sviluppo,di occupazione e non come semplice spesa da contenere, sono tutti principi che possono e debbono essere affermati in una Europa aperta,moderna,liberale e competitiva come quella delineata del Trattato di Lisbona”.
Al termine dei lavori il Consiglio dell'Unione europea dell'ospedalità privata ha approvato una mozione presentata dal Presidente Max Ponseillé contenente, tra l'altro la richiesta del "giusto riconoscimento di un'equità di trattamento nel finanziamento della ospedalità privata rispetto all'ospedale pubblico". L'Unione europea dell'ospedalità privata "considera che tale equità deve cominciare dalla trasparenza di tutti i finanziamenti ospedalieri pubblici, vale a dire da una pubblicazione e certificazione dei bilanci di tutti gli operatori del settore ospedaliero".-
Auspicio che si incontra con le proposte del governo italiano il quale, nel piano industriale presentato dal Ministro Brunetta propone la pubblicità e la trasparenza dei risultati e dei bilanci delle pubbliche amministrazioni, in modo da porre le base di una nuova politica fondata sul merito.-
Onder-PaoliniSu questi argomenti si è basata, tra l'altro, l'intervista rilasciata dal Presidente Paolini a Luciano Onder, trasmessa ieri 4 giugno nel corso del programma TG2 Salute e replicata questa mattina su Unomattina.-

Aiop chiede parità tra sanità pubblica e provata

17 mag 08 "E' auspicabile che il Governo appena insediatosi faccia la sua parte nel mettere tutti in parità nelle condizioni di partenza e che generi benefico effetto nella ricchezza collettiva del Paese e dell'equità delle sue regole". E' quanto ha affermato Enzo Paolini, presidente dell'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) nella relazione svolta in occasione della terza giornata di lavori dell'assemblea nazionale. "Il futuro, se si guarda al recente passato, - ha sostenuto Paolini - non autorizza ottimismi,né la rappresentanza politica emersa dal voto del 13 aprile, se pur rinnovata anagraficamente, presenta sufficienti elementi per capacità e competenza". Secondo il presidente dell'Aiop, "é obbligata la formulazione al Governo di una proposta di riforma sanitaria, muovendo dalla considerazione che quella introdotta nel 1992 e la successiva riforma Bindi, non hanno condotto al raggiungimento dell'obbiettivo costituito da un servizio sanitario nazionale maturo, civile, equo e solidale, nel quale lo Stato acquisisce il prelievo fiscale, stabilisce i requisiti minimi per assicurare la qualità delle prestazioni e fissa le tariffe. A seguire, il cittadino sceglie, la Regione controlla e rimborsa la struttura". Apprezzamento è stato espresso dal presidente e dall'assemblea per il messaggio inviato dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dichiaratosi "aperto e disponibile ad esaminare i problemi denunciati dall'Aiop". "Il tavolo tecnico con gli assessori regionali - ha detto ancora il prersidente dell'Aiop - non ha prodotto alcun risultato, non è pervenuto ad alcuna decisione, lasciando i problemi immutati se non aggravati". In riferimento al mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, Paolini ha sosteuto che "per l'esperienza personale che ho avuto al tavolo delle trattative, il sindacato in quanto tale è una sovrastruttura autoreferenziale completamente scollegata dai problemi e, soprattutto, dalle esigenze e dai diritti dei lavoratori". Il presidente ha anche contestato ai sindacati "l'irresponsabilità di minacciare agitazioni e pressioni per la revoca degli accreditamenti senza considerare che per questa strada si arriva alla perdita di posti di lavoro. E' contro questa irresponsabilità - ha concluso Paolini - del sindacalismo verboso e inconcludente e della politica politicante che dobbiamo vincere".

OspedaleIl 59% degli italiani ha fiducia nella sanità privata. Paolini “Serve riforma liberale del sistema”. Loiero “Integrare pubblico e privato” 16 mag 08 Il 59% degli italiani ha fiducia del privato nell'attuazione, totale o parziale, di un servizio pubblico, come ad esempio la sanita'. E' questo il risultato di una ricerca effettuata dall'istituto Ispo e presentata da Renato Mannheimer nel corso dell'assemblea nazionale dell'Aiop (l'Associazione italiana ospedalita' privata) in corso ad Altafiumara di Villa... (continua)

Un laboratorio d'analisiSono ottomila le donne in Calabria affette da tumore al seno 15 mag 08 In Calabria sono ottomila le donne che soffrono di tumore al seno ed i nuovi casi ogni anno sono mille. In Italia i nuovi casi, ogni anno, sono quarantamila ed una donna su nove destinata a sviluppare la malattia nel corso della sua vita. Le guarigioni, comunque, sono in aumento, grazie a screening e farmaci innovativi. ... (continua)

In Calabria ci sono 12.000 malati di epilessia

17 apr 08 L'epilessia colpisce in Calabria oltre 12.000 persone. E' quanto emerge da un'indagine demoscopica condotta dalla Lega italiana contro l'epilessia (Lice) in vista della settima Giornata nazionale contro l'epilessia, in programma il 4 maggio, insieme ad una ricerca sulla qualità della vita percepita dai pazienti. "Ancora oggi il 6% degli italiani - è detto in un comunicato della Lice - pensa che l'epilessia sia dovuta al sovrannaturale. E per combattere il pregiudizio, la LICE sarà presente in occasione della Giornata Nazionale nelle principali piazze della regione per informare i cittadini sull'epilessia ed offrire un supporto concreto. Chi soffre di epilessia riesce in genere a condurre una vita normale, ma la malattia è tuttora circondata da stigma e discriminazioni. E per combattere il pregiudizio, la Lice sarà presente in occasione dell'iniziativa del 6 maggio nelle principali piazze della regione per informare i cittadini sull'epilessia ed offrire un supporto concreto". "Il quadro, che emerge da una serie di sondaggi - si afferma ancora nel comunicato - è proposto dalla Lega italiana contro l'epilessia in occasione della presentazione delle iniziative di sensibilizzazione che culmineranno della Giornata nazionale contro l'epilessia durante la quale anche nelle principali piazze della Calabria saranno presenti i medici della Lice che metteranno a disposizione le proprie competenze medico-scientifiche a fronte dei bisogni dei pazienti, delle loro famiglie e di chi, a vario titolo, è loro accanto. L'epilessia è una condizione che in Italia interessa circa 500 mila persone (l'1% della popolazione), con 25 mila nuovi casi all'anno. Tra loro anche un grande nome dello sport italiano come Salvatore Antibo, campione europeo nei 5.000 e 10.000 metri e medaglia d'argento alle Olimpiadi di Seul". I dati rilevati dalle ricerche della Lice mostrano che la cultura sulla patologia non si è evoluta: in un precedente sondaggio realizzato dalla Doxa circa 20 anni fa, i risultati della percezione della malattia tra la popolazione erano più o meno gli stessi. A progredire è invece la ricerca, che oggi punta soprattutto ad approfondire le basi genetiche di alcune forme di epilessia e a migliorare le strategie terapeutiche destinate a risolvere quel 25-30% di casi che non si riesce ancora a curare in modo adeguato con i farmaci disponibili. Se l'esperienza clinica nel nostro paese è tra le migliori in Europa, sembra mancare invece una capillare diffusione delle informazioni tra i pazienti circa le opportunità di cura. Secondo il presidente della Lice, Paolo Tinuper, "per migliorare il livello di assistenza al paziente epilettico occorre valorizzare la rete di assistenza clinica che si è costituita nel corso degli anni nel nostro paese. I pazienti devono essere informati che possono rivolgersi a centri specialistici dove sono disponibili i migliori e più aggiornati strumenti diagnostici e trattamenti terapeutici e dove possono comunque ricevere tutte le informazioni ed essere indirizzati ad altri centri dove, per esempio, è possibile effettuare il trattamento chirurgico. L'intervento chirurgico, laddove il paziente sia operabile, è indicato per le persone che non rispondono alla terapia con farmaci". Nell'ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione "Epilessia-Fuori dall'ombra", promossa dalla Lice, il Centro sperimentale di cinematografia ha affidato a giovani registi la realizzazione di quattro spot che mirano a dissipare l'ignoranza che ancora circonda l'epilessia contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone epilettiche. Gli spot saranno trasmessi sui circuiti televisivi nazionali e nelle sale cinematografiche nelle prossime settimane.

A Castrovillari controllo a domicilio dei malati cardiaci

07 apr 08 Fare il "backup del cuore, inviando i dati del pacemaker defibrillatore di ultima generazione, con la linea telefonica da casa al computer dell'ospedale. E' la nuova frontiera del controllo diagnostico e terapeutico a domicilio di pazienti con impianto di defibrillatore automatico che parte da oggi a Castrovillari. L'annuncio è stato fatto stamattina durante la presentazione del progetto di telemedicina che si estenderà presto in tutta Italia. Dopo la fase di sperimentazione in diversi ospedali del Paese, prende il via questo innovativo progetto, che interesserà inizialmente circa 20 pazienti del territorio ma che, in teoria, "é aperto a tutti - sottolinea il dottor Giovanni Bisignani, Direttore della Cardiologia di Castrovillari - poiché è sufficiente avere una linea telefonica comune e comunicare con l'ospedale da qualunque località. Si tratta di pazienti - è detto in un comunicato - sottoposti ad impianto di defibrillatore automatico impiantabile, un dispositivo salvavita che si usa in soggetti che hanno già avuto un arresto cardiaco o che hanno una cardiopatia ad alto rischio e che necessitano di controlli e di un canale diretto con il medico". Grazie al sistema 'CareLink Network', dotato di un'esclusiva telemetria, i dati del defibrillatore corrispondono esattamente a quelli disponibili durante una visita specialistica. In questo caso però sono subito accessibili sul 'CareLink Web site', per la visualizzazione da parte del cardiologo. Il paziente così può fare il 'backup del cuore' con il proprio 'Care Link Monitor' comodamente da casa sua sia per episodi sintomatici, sia per controlli di routine o straordinari decisi dal centro. "Per particolari tipi di allarme segnalati dallo stesso dispositivo impiantato, inoltre, come avviene in caso di aritmie particolarmente pericolose o per un improvviso sovraccarico di liquidi - continua il dottor Bisignani - il medico può essere avvisato tramite sms sul proprio cellulare". Tale sistema è molto utile per il follow up di routine, deciso con il medico a scadenze prefissate. "Il crescente numero di pazienti sottoposti ad impiantato di 'ICD' ed il conseguente aumento del numero di controlli periodici che un ambulatorio di elettrofisiologia cardiaca quotidianamente deve supportare - spiega il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Franco Petramala - rappresenta un impegno crescente in termini sia di risorse umane che organizzative Questa innovativa modalità di controllo 'Home care' di pazienti ad alto rischio consente, invece, di migliorare l'appropriatezza e la qualità del servizio di controllo del dispositivo e del contatto con il paziente, che ha una maggiore 'compliance' e soddisfazione nonché l'ottimizzazione della terapia, grazie al continuo monitoraggio. Inoltre si ottimizzano le risorse dedicate al controllo dei malati, si migliora la gestione del tempo e degli accessi ospedalieri, diminuendo anche il numero dei ricoveri solo ai reali casi di urgenza". Il 'CareLink Network' permette anche una maggiore comodità al paziente e tranquillità anche ai familiari, certi di esser sempre connessi con l'ospedale, e consente ai portatori di 'ICD' una grande libertà nei viaggi, potendo trasmettere i dati per via telematica in qualsiasi parte d'Italia.

Aperture della politica alle Parafarmacie

03 apr 08 Il presidente della commissione sanità del Senato Ignazio Marino, la senatrice De Petris, l'onorevole D'Elia e l'onorevole Di Virgilio hanno riconosciuto "la bonta' dell' iniziativa degli esercizi farmaceutici di vicinato (parafarmacie) che hanno prodotto indubbio vantaggio per i consumatori a differenza di quanto invece sostengono artatamente esponenti imprenditoriali come Tassoni, proprietario della 'Healthing' che hanno catene di parafarmaci e il cui interesse è quello di poter dispensare senza la presenza del farmacista per avere maggiori utili di esercizio". E' quanto sostiene una nota dell' Anpi, l'associazione italiana delle parafarmacie, che in un convegno a Roma ha messo intorno ad un tavolo esponenti politici di maggioranza e opposizione per parlare di liberalizzazioni e farmaci di fascia C. Contro una certa tendenza a screditare i farmacisti dipendenti e titolari di parafarmacie, l'Anpi sostiene come d'altro canto ''i ministri Turco e Bersani hanno piu' volte sottolineato come la dispensazione del farmaco deve obbligatoriamente effettuarsi alla presenza di un farmacista". Nel convegno, svoltosi alla presenza di titolari di esercizi farmaceutici l'on. D'Elia si e' detto "d'accordo sulla necessità di portare avanti la fascia C, ovvero la dicotomia e differenzazione nel settore farmacie, tra convenzionate con l'Ssn e non convenzionate che potrebbero dispensare farmaci a pagamento, compresi quelli con prescrizione medica". L' onorevole Di Virgilio di Fi, dopo aver ascoltato il documento programmatico prodotto dall' Anpi, si è reso disponibile a costituire una commissione di Forza Italia per l'esame del sistema farmaceutico italiano, al cui interno oltre alle componenti di Federfarma e altre sigle, sarà rappresentata anche l'Anpi con tre suoi delegati. L'Anpi ha salutato questa iniziativa ''come un passo importante verso una possibile soluzione del problema. 'Una maggiore concorrenza professionale consente piu' di qualsiasi altro progetto di allegerimento delle tassazioni, un recupero del potere di acquisto delle famiglie italiane oltre a permettere la rimozione di quei vincoli troppo sedimentali tra politica e interessi corporativi". Infine il senatore Ignazio Marino ha ribadito e sottolineato "la indubbia importanza che il fenomeno delle parafarmacie ha rappresentato in questo ultimo anno". Marino, si impegnerà, ad elezioni avvenute, perche' si costituisca istituzionalmente presso il parlamento una commissione a cui dovranno partecipare i rappresentanti di tutte le componenti del sistema farmaceutico e della quale è assolutamente necessario facciano parte rappresentanti dell'Anpi. L'Anpi ha ricordato infine come effetto dell'apertura di nuovi esercizi come le parafarmacie ''il risparmio delle famiglie italiane sui farmaci da banco e' stato di 45 euro annui con uno sconto medio superiore al 20-25 percento". "Tutto questo assume maggior valore - sottolinea l'Anpi - se raffrontato con i pessimi risultati ottenuti dal precedente decreto Storace basato sulla 'moral suasion' dei titolari di farmacie che prevedeva per i farmaci da banco uno sconto del 15percento". Infine l'Anpi sottolinea come ''i primi mesi del decreto Bersani ha permesso a molti nostri colleghi farmacisti, piu' di 2000, di avviare una propria attività e con essa di produrrre redditi e occupazione che tra diretta e indotta abbia dato lavoro a più di 5000 soggetti".

I sindaci ANCI chiedono chiarezza sulle competenze sanitarie

03 apr 08 I sindaci chiedono chiarezza sulle loro competenze e confronto con gli altri livelli istituzionali nella programmazione e gestione di servizi socio-sanitari. E' quanto è emerso da un incontro che si è svolto questa mattina nella sede dell'associazione nazionale dei comuni italiani tra Federsanità e i responsabili della sanità dei partiti politici, "un'occasione per discutere a 360 gradi sulle problematiche della sanità e portare proposte concrete per qualsiasi siano le forze poltiche che governeranno il paese dopo il 14 aprile. Cinque le proposte, compresa la richiesta dei sindaci, avanzate dal forum dei direttori generali e dai rappresentanti degli enti locali. Innazi tutto una "sanità più efficiente e professionale con criteri di selezione e nomina e valutazione dei direttori generali e delle professioni mediche". A tale proposito è emersa l'esigenza di una sorta di 'certificazione' dei requisiti ed esperienza professionale dei candidati alla direzione generale delle aziende da parte di una autorità qualificata e indipendente. Considerazioni che valgono anche per l'intero management aziendale "che assicuri qualità e continuità alla gestione delle aziende". Si pensa ad un elenco nazionale di direttori con curriculum debitamente certificato da una autorità terza, da porre a disposizione delle regioni cui spetta decidere. La seconda proposta riguarda una sanità più sicura e moderna attraverso l'innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale del sistema pubblico, per garantire qualità e standard di sicurezza. La terza proposta riguarda "una sanità economicamente compatibile attenta ai bisogni dei cittadini attraverso un progetto di governo per le liste di attesa e a favore della deospedalizzazione". Infine la quarta riguarda il rapporto pubblico-privato con gestori e produttori del SSN. "Abbiamo chiesto ai partiti politici di tenere conto delle nostre proposte - ha sintetizzato Pier Natale Mengozzi, presidente di Federsanità Anci - in quanto gli enti locali sono il primo livello di contatto sul territorio e, in molte realtà, il sindaco è il diretto referente dei bisogni espressi dal cittadino".

Iniziative in Calabria contro il tumore alla prostata

12 mar 08 Sono numerose anche in Calabria le iniziative programmate in occasione della Settimana nazionale di prevenzione del tumore della prostata, promossa da oggi al 19 marzo dalla World Foundation of Urology. "L'iniziativa - è detto in un comunicato - ha lo scopo di sensibilizzare le istituzioni e il grande pubblico nei confronti del tumore della prostata, educare a una corretta alimentazione integrata per ridurre l'incidenza di questo male e informare sulla necessità di eseguire annualmente la visita urologica e il dosaggio del Psa, l'Antigene prostatico specifico). Il 15 e il 16 marzo nelle principali piazze delle 105 province italiane sarà distribuito materiale informativo ad opera di postazioni della Croce Rossa Italiana, dei Bersaglieri e del Csi. Sarà inoltre attivata una raccolta fondi tramite la vendita di cravatte appositamente realizzate da un'idea di Maurizio Marinella. I proventi saranno destinati all'acquisto di apparecchiature per la chirurgia laparoscopica del tumore della prostata che saranno donate alle Divisioni di urologia di tre ospedali italiani, San Raffaele di Milano, Fatebenefratelli di Roma e Acquaviva delle Fonti di Bari (sud)". In Calabria le iniziative avranno luogo a Catanzaro, in piazza Prefettura, ed a Rossano, in piazza Bernardo le Fosse. Altre iniziative sono inoltre in programma a Vibo Valentia, Pizzo, Briatico, San Costantino Calabro, Mileto, Rombiolo, Nicotera, Serra San Bruno, Arena, San Nicola da Crissa, Francavilla, Filadelfia e Sant'Onofrio.

Regione CalabriaPresentato il piano per le emergenze sanitarie calabresi 29/02 "L'emergenza sanitaria in Calabria è un insieme di emergenze". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Vincenzo Spaziante, presentando il piano predisposto dalla Regione per il settore. Il "pacchetto" di interventi per migliorare la rete di assistenza nella regione è stato illustrato nel corso di un incontro con il presidente della Regione, Agazio Loiero, e il cardiologo Franco Romeo ... (continua)

Il Prefetto Achille SerraIl Prefetto Serra incontra Loiero e i sindacati sulla sanità, non tutto è negativo 15/02 Tante cose non vanno nel settore della sanità in Calabria ma non tutto è negativo. Anzi ci sono situazioni positive che andrebbero valorizzate e consolidate. E' quanto è emerso dall'incontro che il presidente della Regione, Agazio Loiero, ha avuto con il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualità dell'assistenza sanitaria ... (continua)

Enzo PaoliniSanità: Paolini (Aiop) replica a Serra “Sull’ospedalità privata nessuna perplessità” 11/02 ''Ho avuto modo di leggere, con comprensibile stupore, che lei e la Commissione siete attraversati da perplessita' alle quali sarebbe bene dare subito delle risposte, non fosse altro per non correre il rischio che, dopo le impietose constatazioni sul degrado in cui versa l'ospedalita' pubblica, le perplessita' della Commissione finiscano per screditare anche l'ospedalita' privata''. E' quanto scrive il presidente dell'Associazione nazionale ospedalita' privata, Enzo Paolini ... (continua)

Il neo DG dell’Ospedale di Vibo promette rapporto diverso con i malati

11/02 "La mia gestione sarà improntata su un rapporto diverso tra operatori e malati, proprio per venire incontro alle più inderogabili necessità dell'utenza". Lo ha detto il direttore generale dell'Azienda sanitaria di Vibo Valentia, Domenico Stalteri, intervenendo alla concelebrazione eucaristica presieduta in ospedale dal vescovo, mons.Luigi Renzo. Stalteri ha detto di condividere "il patto di solidarietà ed umanità" proposto nel suo intervento da mons.Renzo. "Il patto - ha sostenuto il direttore generale - è insito in ogni uomo, che nei rapporti con l'ammalato deve essere cosciente, capire e sopportare anche le sofferenze. Occorre superare disagi e difficoltà in piena sintonia ed in forte condivisione per migliorare la qualità delle prestazioni ed essere più attenti e disponibili nei riguardi di chi soffre. Per risalire la china necessita l'impegno, la piena responsabilità ed un più accorto sacrificio volti a fronteggiare ogni emergenza ed assicurare il massimo della professionalità e dell'assistenza e cura. E' un progetto percorribile e l'aiuto della Chiesa non può non irrobustire la nostra azione e di quanti hanno posto al centro dell'attenzione lo stato di bisogno dell'ammalato ed il nuovo modo di porsi al cospetto delle più evidenti difficoltà". Stalteri, secondo quanto riferisce un comunicato dell'Azienda sanitaria, "ha anche accolto con soddisfazione del presidente dell'Ordine dei medici, Tito Rodà, che nel corso del suo intervento ha rivolto espressioni di compiacimento per la stategia messa in atto dal Direttore generale dell'Asp, che ha offerto tutta la sua disponibilità per uscire fuori al più presto da questa situazione".

Iovene “Impensabile la chiusura dell’Ospedale di Vibo”

11/02 Il senatore Nuccio Iovene ha compiuto stamani una visita nell'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. ''Quello che ho visto - ha detto al termine - sono state tante novita' rispetto alla mia precedente visita, ma anche tante situazioni vecchie che non aiutano ad andare avanti nel giusto modo''. ''Non e' possibile - ha aggiunto - che non si sia riusciti ad intervenire per bene in questi anni per risanare la situazione. Sappiamo bene che per costruire il nuovo ospedale ci vorra' del tempo, ma non si puo' nel modo piu' assoluto abbandonare questa struttura o peggio ancora chiuderla perche' i cittadini non avrebbero piu' punti di riferimento per le loro cure''. ''Per salvare la sanita' - ha sostenuto Iovene - occorre uno sforzo da parte di tutti anche perche' non vi e' solo mala sanita' ma, vi sono anche delle realta' buone che cercano di sopravvivere nonostante tutto. Vi sono operatori e medici che hanno voglia di continuare a fare il loro lavoro per bene e con grande dedizione. Occorrono scelte politiche e sanitarie corrette. Occorrono anche diversi metodi di valutazione carrieristica. Bisogna dire basta ai vecchi metodi di avanzamento di carriera per motivi politici''. ''Vibo Valentia - ha proseguito - ha bisogno di una struttura ospedaliera perche' non si possono lasciare i cittadini in totale assenza di cure mediche ma, occorrono costanti monitoraggi affinche' non si precipiti nuovamente in una situazione di profonda crisi. Purtroppo ci troviamo in una situazione in cui il cittadino non e' stato messo al centro di tutto ma messo da parte''

Primo Intervento di videototacoscopia in Calabria eseguito all’Annunziata

08/02 Nell'ospedale di Cosenza, per la prima volta in Calabria, è stato eguito un intervento di resezione polmonare in videotoracoscopia su una paziente di età infantile, B.S., di 11 anni, proveniente da Vibo Valentia. E' detto in una nota dell'Asp di Cosenza. Ad intervenire è stata l'equipe di chirurgia pediatrica, coadiuvata dall'equipe di anestesia. "La piccola paziente - prosegue la nota - presentava episodi ricorrenti di processi di broncopneumonitici ed emottisi, per i quali si è reso necessario il ricovero nel reparto di pediatria. A seguito di attenta valutazione clinica ed esami è stata evidenziatauna rara malformazione polmonare di tipo adenomatoide cistica (un caso su 35.000 nati vivi) a carico del lobo inferiore del polmone destro che andava operato". L'intera unità operativa "si è ritenuta soddisfatta, in quanto l'operazione è perfettamente riuscita. Questo intervento attesta la rilevanza che la nostra azienda ospedaliera va di nuovo assumendo nel campo sanitario nazionale. In questo senso l'amministrazione sente il dovere di esprimere a tutte le professionalità che, a vario titolo, sono state coinvolte nell'attività, i più sentiti ringraziamenti, nella convinzione e certezza che tutti i nostri operatori sono in possesso di una elevata competenza e di tutte quelle qualità necessarie a consentirci di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi".

Troppe Tac fanno venire il cancro

08/02 "L'elevato numero di Tac effettuato sui pazienti può aumentare il rischio insorgenza di tumori". L'allarme, che arriva dagli Stati Uniti, è stato lanciato dalla Columbia University di New York. Di questo tema si parlerà in un seminario all'ospedale civile di Cosenza. A riferirlo, in una nota, è lo stesso ufficio stampa dell'Annunziata. Il seminario, previsto per lunedì 11 febbraio nella biblioteca dell'ospedale civile, è stato organizzato dal reparto Oncologia medica, diretto da Salvatore Palazzo e da quello di Medicina interna, affidato ad Alfonso Noto. "I radiologi della Columbia University - prosegue la nota - hanno messo in guardia: per effettuare la Tac vengono impiegate molte più radiazioni che non per una comune radiografia. Gli studi effettuati hanno dimostrato che questa dose può far aumentare il rischio di tumori, sia pur in misura non eclatante". "L'annunziata - afferma Salvatore Palazzo - ha subito recepito il risultato acquisito da tali studi. Infatti non solo negli Usa, ma anche in Italia si effettuano un numero eccessivo di Tac, a volte anche per un eccesso di difensivismo dei medici che, per paura di aver trascurato qualcosa, prescrivono l'esame senza reale necessità sul piano medico, anche nei bambini, sottovalutandone gli effetti cancerogeni dovuti alle radiazioni. I dati Usa indicano che il numero di Tac è cresciuto rispetto al 1980 di 20 volte. Secondo gli scienziati americani una Tac su tre è superflua". "Il 2% dei tumori maligni - conclude la nota - negli Stati Uniti potrebbe essere dovuto alle Tac perché la dose che si riceve effettuandone una è uguale a quella delle radiazioni che ebbero i giapponesi che si trovarono all'epoca del lancio della bomba atomica, a poco più di 3 km di distanza da Hiroshima. Il messaggio è chiaro: informare l'opinione pubblica e condividere con i colleghi medici la necessità di ridurre il rischio di cancro dove è possibile in modo da utilizzare l'esame della Tac solo in casi appropriati e medicalmente necessari".

Prefetto Serra “Riprese le ispezioni negli ospedali regionali”

07/02 Sono proseguite oggi in provincia di Reggio Calabria le ispezioni della Commissione per la verifica della qualita' dell'assistenza sanitaria in Calabria presieduta dal prefetto Achille Serra nelle strutture ospedaliere pubbliche e private della regione. I componenti dell'organismo istituito dal Ministero della Salute e dalla Regione Calabria hanno avviato le ispezioni in mattinata nell'ospedale civile di Scilla. ''A Scilla - ha detto il prefetto Serra che ha raggiunto la commissione nel pomeriggio - abbiamo trovato cose positive ed altre che lo sono meno''. Le ispezioni avviate nelle scorse settimane, e che proseguiranno, hanno interessato diversi strutture ospedaliere pubbliche e private della regione. ''Anche nel reggino cosi' come e' avvenuto in altre realta' della regione mi e' capitato di constatare che, nel privato, ci sono strutture che funzionano bene, con apparecchiature di prim'ordine''. Lo ha detto il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualita' dell'assistenza sanitaria in Calabria, che oggi ha visitato la clinica privata Villa Aurora di Reggio Calabria. ''Devo dire - ha aggiunto Serra raggiunto mentre stava effettuando l'ispezione - che la cosa che mi fa rabbia e' pensare al perche' di tutto questo, la presenza di realta' funzionanti e dotate di strumentazione di alto livello, stenta ad accadere nel settore pubblico della sanita'''. Le ispezioni della Commissione Serra proseguiranno anche domani.''Non mi chieda, pero', - ha detto il prefetto - dove andremo. Le posso dire solo che ci saranno altre ispezioni, senza preavviso''

Agazio LoieroLoiero “La sanità calabrese in una situazione drammatica”. Minniti "no alla lottizzazione dei medici" 02/02 "Tra tanti bravi medici che intendono il loro lavoro come una missione, ci sono tanti medici trasandati che stanno li per prendersi lo stipendio. La situazione esistente, che non voglio attribuire al governo di dieci anni del centrodestra, è drammatica molto più di quello che ci immaginavamo". A dirlo è stato il presidente ... (continua)

Accordo Regione-Aiop sulla sanità privata, contratti entro marzo

24/01 "Entro il prossimo mese di marzo si perverrà alla sottoscrizione dei contratti tra Asp e Case di Cura accreditate". E' soddisfatto l'assessore regionale alla Sanità, Vincenzo Spaziante, per l'accordo raggiunto tra Regione e Aiop, al termine dell'ultima riunione che si è svolta nella sede del Dipartimento regionale alla Salute a Catanzaro. All'incontro, oltre all'assessore Spaziante, erano presenti i vertici dell'associazione, rappresentata dal presidente Marcello Furriolo e dal direttore Bernardino Scarpino. Per la Regione erano presenti anche il dirigente del dipartimento, Peppino Biamonte, ed il dirigente di settore, Mario Martina. "Si chiude un lungo contenzioso- ha aggiunto Spaziante - ma soprattutto si danno certezze alle aziende e ai lavoratori, mentre la Regione ne ricaverà benefici evidenti per i cittadini, più garantiti, e perché si eviteranno sprechi e spese inutili". Alla luce di quanto è emerso, anche nel corso dei precedenti incontri è stato concordato che la Regione, nell'ambito dei vincoli derivanti dalla normativa nazionale, provvederà ad un significativo incremento del tetto di spesa rispetto al 2007, anche in relazione ai costi di produzione che sono aumentati. L'Aiop, dal canto suo, ha condiviso l'obiettivo della Regione di raggiungere il tasso di ospedalizzazione standard attraverso soluzioni organizzative adeguate. A tal fine sarà subito attivato un tavolo regionale di confronto (Regione-Aiop) per pervenire in tempi brevissimi alla definizione di un accordo quadro che preveda da un lato l'abbattimento progressivo e proporzionale nel caso venga superato il tetto regionale e dall'altro la collocazione al di fuori dei tetti di spesa di eventuali ricoveri urgenti di pazienti acuti provenienti da strutture pubbliche. In relazione all'anno 2007 la Regione si è impegnata a effettuare, entro una settimana, i conguagli relativi alla mobilità infraregionale. Questo consentirà di poter definire la contrattazione non ancora conclusa e rivedere i tetti già definiti. Per quanto riguarda le situazioni contabili pregresse la Regione inviterà le Asp a una puntuale e rigorosa ricognizione e ricostruzione di tutte le situazioni debitorie al fine di pervenire a una precisa determinazione e quantificazione degli importi richiesti. Le risultanze di questa ricognizione saranno sottoposte, entro il prossimo mese di maggio, alla valutazione di un'apposita commissione anche in contraddittorio con la rappresentanza delle Case di Cura. Le parti hanno concordato infine di pervenire entro marzo 2008 alla definizione di un accordo quadro triennale nel quale saranno indicate le azioni da avviare congiuntamente al fine di ottimizzare l'apporto e la funzionalità della rete ospedaliera privata in linea con gli obiettivi definiti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale.

Al lavoro la commissione ministeriale sulla sanità. Serra “Situazione non omogenea ma sono ottimista”. Nominati due magistrati per la verifica della qualità 17/01 ''Da questa giornata emerge, come prima impressione, una situazione non del tutto omogenea, con grandi professionalita' e con strutture che lavorano bene e altre che appaiono lavorare male''. Lo ha detto Achille Serra presidente della Commissione per la verifica della qualita'... (continua)

OspedaleInsediata la commissione sanitaria del ministero. I medici di Vibo “Siamo stanchi”. Loiero e Spaziante incontrano i direttori delle AS 14/01 "Nessun preconcetto, massima serietà e rigore": così intende lavorare Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualità dell'assistenza sanitaria della Calabria, da oggi per i prossimi tre mesi in cui lui, insieme ad altri otto commissari, dovrà verificare l'efficienza e la qualità del servizio sanitario ... (continua)

Agazio LoieroSanità, Loiero “A Vibo solidarietà e severità”. Il Tar censura la Regione. Battibecco con la Napoli 07/01 ''La Regione sosterra' l'ospedale di Vibo Valentia con solidarieta' ma con altrettanta severita'. Vogliamo investire molto e bene su Vibo e lo vogliamo fare subito''. Lo ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero, durante una riunione che, assieme al vicepresidente Vincenzo Spaziante, ha avuto con il presidente della Provincia Ottavio Bruni, il sindaco di Vibo Franco Sammarco e il commissario ... (continua)

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