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Cronaca
La marcia di Locri "e adesso ammazzateci tutti"

In 15 mila a Locri contro la ndrangheta. Maria Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani mi sorregge”

04/11 Oltre 15mila giovani sono scesi in piazza a Locri per la Marcia della speranza per la legalita' e contro le mafie. ''Saremo insieme in tutto. Vi ringrazio, vorrei abbracciarvi tutti quanti''. Commossa la moglie di Francesco Fortugno, Maria Grazia Lagana', accompagnata dai due figli, ha abbracciato idealmente i giovani che hanno marciato contro la 'ndrangheta. In migliaia si sono radunati fin dalla mattina sul lungomare di Locri, in provincia di Reggio Calabria, per partecipare alla marcia promossa dai sindaci di Napoli e di Cosenza, Rosa Russo Jervolino ed Eva Catizone. Insieme agli studenti, i rappresentanti dei comuni della locride e della Calabria con i gonfaloni. Tra gli stendardi, quello della citta' di Napoli. Il corteo e' partito dal Lungomare per snodarsi lungo le vie del centro fino a Piazza dei Martiri. Sdegno e rabbia da parte degli studenti che hanno percorso le vie principali di Locri, dove il 16 ottobre scorso, alle 17.30, all'interno di palazzo Nieddu, e' stato ucciso da un killer il vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Oggi si sono ritrovati in quindicimila per partecipare alla manifestazione indetta dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e dal primo cittadino di Cosenza, Eva Catizone. Dal lungomare, il corteo ha attraversato le vie principali di Locri sostando qualche minuto davanti a piazza dei Tribunali, davanti a palazzo Nieddu e sotto l'abitazione del vicepresidente del consiglio regionale. Qui i giovani hanno scandito il nome di Francesco Fortugno richiamando l'attenzione dei familiari della vittima e soprattutto quello della vedova Maria Grazia Lagana', che insieme ai suoi figli e' scesa per salutarli e rivolgendosi loro ha detto: ''saremo insieme in tutto. Vi ringrazio, vorrei abbracciarvi tutti quanti''. La vedova ha quindi ricevuto il saluto di alcuni esponenti istituzionali. A Maria Grazia Lagana' si sono avvicinati il viceministro Mario Tassone, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova ed alcuni sindaci. ''Siamo con voi -ha detto la vedova congedandosi dalla folla- e tutti voi siete in noi''. Il corteo e' arrivato quindi in piazza Martiri, dove e' stato allestito il palco per gli studenti e i rappresentanti delle istituzioni. ''Qualcosa sta cambiando nelle viscere di questa regione'' ha detto il presidente della giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero. ''E' questa l'idea della Calabria che emerge da questa giornata. Quando inevitabilmente le luci su Locri si saranno spente, la societa' calabrese avra' subito un cambiamento profondo, espresso soprattutto dalla grande partecipazione dei giovani che in passato -ha aggiunto Loiero- esprimevano il senso della loro ribellione emigrando, mentre adesso scelgono di rimanere qui con tutti i rischi che cio' comporta''. 'Franco e' vivo e sfila qui con noi'', e' stato uno dei tanti slogan che gli studenti di Locri hanno scandito durante la marcia della speranza contro la 'ndrangheta I giovani e gli studenti sono i protagonisti delle marcia. Giovani che la vedova di Francesco Fortugno, Maria Grazia Lagana', ha definito ''piu' coraggiosi e anche piu' preparati'', rispetto ai giovani del passato''. Dai giovani di Locri, Maria Grazia Lagana' ''non si aspetta di piu' di quello che stanno facendo. Sono loro, io con loro che ci aspettiamo qualcosa -ha aggiunto le vedova di Fortugno - di piu' da tutte le istituzioni e da tutto il governo e dallo Stato''. Parlando dell'omicidio di suo marito Maria Grazia Lagana' afferma che ''sia l'esecutore che i mandanti hanno fatto la peggiore scelta della loro vita''. La vedova Fortugno, inoltre, sottolinea che ''la morte del marito ha segnato una svolta, innanzitutto per la sua famiglia e che ha dato la vita sia per la politica che per le istituzioni'' e si augura che sia ''servita a qualosa. Dal momento in cui si abbassera' la tensione'' su Locri , spiega che ''ricorrera' al Capo dello Stato cosi' come gli ha detto di fare''. Tra i tanti slogan contro la mafia urlati dagli studenti prima e dopo la partenza della marcia anche questo: ''chi non salta un mafioso e''' e ''siamo stanchi della mafia del Sud''. Ed ancora, un fascio di fiori con su scritto ''i giovani del Sud'' e' stato depositato al cancello di ingresso di Palazzo Nieddu.Tanti striscioni si richiamano alle opere di artisti famosi ed emblematici. Uno fa riferimento all' 'Urlo' di Munch e recita: ''Munch ha dipinto, noi gridiamo forte no all'omerta'''. E ancora: ''la mafia uccide il silenzio pure'', ''la Calabria si ribella''. Qualcuno si e' ispirato alla rivoluzione francese invocando: ''liberta', fraternita', legalita'''. Ma non e' mancato qualche messaggio piu' diretto: ''la mafia e' una montagna di m?''. Uno striscione racchiudeva forse piu' degli altri la rabbia repressa dei ragazzi: ''non basta esistere, vogliamo vivere''. ''La manifestazione di Locri e' il segno evidente di un cambiamento, di una rottura con il passato'', afferma il vice ministro alle infrastrutture, Mario Tassone, in rappresentanza del governo. ''La vera novita' e' la presenza di tanti giovani. Questa non e' una manifestazione come quelle che abbiamo visto in passato. Il governo, da parte sua -spiega il viceministro- sta valutando tutte le misure necessarie per combattere la 'ndrangheta, consapevole che non serve solo militarizzare ma occorrono iniziative atte allo sviluppo economico e civile''. ''La manifestazione di oggi che vede giovani di tutta Italia sfilare l'uno accanto all'altro, e' un messaggio chiaro che la Calabria ripudia la mafia e tutte le sue forme perverse di criminalita''' ha commentanto l'assessore regionale all'agricoltura, Mario Pirillo. ''La speranza -aggiunge- che si possa costruire un futuro migliore, lontano dai compromessi e dalle volgarita' che ora la malavita impone. Ora la Calabria merita un'attenzione particolare''. ''Anche per oggi, per ieri e per sempre: grazie presidente Ciampi'' afferma il capogruppo dei Ds in Consiglio regionale della Calabria, Franco Pacenza. ''L'imponente presenza di giovani oggi a Locri, testimonia -aggiunge Pacenza- il desiderio forte della Calabria di voltar pagina e di dire basta alla mafia''. ''Siamo qui, per mandare anche un messaggio chiaro al Paese: la Calabria degli onesti non e' rassegnata. Anzi si prepara, con l'aiuto dello Stato, a reagire. Il nostro impegno, a cominciare dal buon lavoro svolto ieri in Consiglio regionale, e' indirizzato a cementare alleanze significative, in Calabria e fuori della Calabria, per sconfiggere -conclude- la criminalita' e,insieme, rilanciare immediatamente lo sviluppo economico e sociale''. Fausto Bertinotti spiega che ''la battaglia per un mondo non inquinato dall'illegalita' mafiosa deve essere una battaglia di tutti, della politica in primo luogo. Il messaggio che viene oggi dai giovani di Locri deve richiamare tutti noi ad un alto senso di responsabilita' e alla difesa di un comportamento improntato ad un forte senso etico''. ''Manifestare contro le mafie -aggiunge il segretario di Rifondazione comunista- significa anche manifestare contro la politica inquinata, contro gli appalti farsa, contro il traffico del denaro sporco. Contro ogni commistione che possa alimentare fenomeni mafiosi''. ''Oggi -prosegue- la mafia ha assunto la fisionomia di una autentica e micidiale multinazionale, compito della politica e' spezzare tutti quegli elementi degenerativi che sono all'origine dell'escalation mafiosa. E merito vada a tutte quelle associazioni e realta' che quotidianamente fanno della lotta alle mafie una ragione della propria esistenza. La politica -sottolinea Bertinotti- e' chiamata ancora una volta a dare un segnale chiaro e forte in questa direzione''. ''Una grande prova di coraggio e di voglia di cambiare. Il grande numero di giovani che hanno sfilato oggi a Locri e' la testimonianza che oltre ad essere un diritto e' soprattutto un dovere non deludere la fiducia delle nuove generazioni che oggi, con tutti noi, contro la criminalita' organizzata hanno chiesto a gran voce legalita''' afferma l'esponente della Margherita, Dorina Bianchi, presente alla marcia di Locri. ''E' motivo di grande orgoglio -sottolinea Binchi - sapere che c'e' in Calabria una grande voglia di cambiamento e che siano proprio i nostri giovani a rappresentare la speranza che questo possa presto accadere''. ''Francesco Fortugno era una persona per bene, e siamo stanchi di leggere e sentire che forse non era cosi'''.Non usa mezzi termini il sindaco di Locri, Carmine Barbaro, nel difendere la memoria di Francesco Fortugno.Parole, quelle di Barbaro pronunciate a chiusura della manifestazione di Locri. Barbaro ha espresso il suo disappunto nei confronti di alcuni organi di informazione che avrebbero gettato ombre sulla figura dell'esponente politico della Margherita assassinato. ''Si abbia piu' rispetto - ha affermato - e nessuno si permetta di fare illazioni. Francesco Fortugno e' una vittima della mafia. Lo abbiamo detto subito e cosi e''''. Per Francesco Lanzino, presidente della Fondazione Lanzino di Cosenza, ''la manifestazione di Locri, con la partecipazione di migliaia di giovani e rappresentanti di associazioni, movimenti, circoli culturali, enti locali,conferma ancora una volta come la societa' meridionale respinga la violenza, l'oscurantismo e l'omerta'''.

Maria Grazia Laganà: “La speranza di questi giovani mi sorregge”

04/11 "E' la speranza che mi sorregge, la speranza di tutti questi giovani". Lo ha detto Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, scesa per un attimo tra la folla della "marcia della speranza" che si era fermata a rendere omaggio alla sua famiglia, sotto casa, in Piazza del Tribunale a Locri . Quando la vedova Fortugno e i figli Giuseppe e Anna si sono affacciati, si è levato un lungo applauso accompagnato dal coro ''Franco è vivo e marcia qui con noi''. Maria Grazia Laganà ha ricordato di essere uscita, oggi, per la prima volta da casa dal 16 ottobre, a parte le visite al cimitero. Poi, ha ringraziato tutti i partecipanti al corteo, i sindaci e le istituzioni ed ha aggiunto: "I giovani sono quelli che mi danno più forza, perché sono il futuro. Sono ragazzi maturi, consapevoli, certamente migliori di quella della nostra generazione. Sono ragazzi che sanno anche commuoversi. Io, insieme a loro, attendiamo la risposta dello Stato e delle istituzioni. Ma vedo che la tensione non sta scemando, perché c'è da parte delle istituzioni e di tutte le forze politiche la volontà di affrontare il problema".

Franco è vivo e sfila qui con noi

''Franco e' vivo e sfila qui con noi''. E' uno dei tanti slogan che gli studenti di Locri stanno pronunciando nel corso della marcia della speranza contro la ndrangheta promossa dal Sindaco di Napoli e di Cosenza come risposta della societa' civile all'uccisione del vice presidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno il 16 ottobre scorso. I giovani e gli studenti sono i protagonisti delle marcia. Giovani che la vedova di Francesco Fortugno, Maria Grazia Lagana, ha definito ''piu' coraggiosi e anche piu' preparati'', rispetto ai giovani del passato''. E da loro Maria Grazia Lagana' ''non si aspetta di piu' di quello che stanno facendo. Sono loro, io con loro che ci aspettiamo qualcosa - ha aggiunto le vedova di Fortugno - di piu' da tutte le istitzuini e da tutto il governo e dallo Stato''. Parlando della uccisione di suo marito Maria Grazia Lagana' ha sostenuto che ''sia l'esecutore che i mandanti hanno fatto la peggiore scelta della loro vita''. La Lagana', inoltre ha voluto sottolineare che ''la morte del marito ha segnato una svolta, innanzitutto per la sua famiglia e che ha dato la vita sia per la politica che per le istituzioni'' e si augura che sia ''servita a qualosa''. La vedova Fortugno ''dal momento in cui si abbassera' la tensione'' su Locri e sull'omicidio di suo marito ''ricorrera' al Capo dello Stato cosi' come gli ha detto di fare''.. E tra i tanti slogan contro la mafia urlati dagli studenti prima e dopo la partenza della marcia anche uno che si richiamo allo sport: ''chi non salta un mafioso e''' e ''siamo stanchi della mafia del Sud''. Ed un fascio di fiori con su scritto ''i giovani del Sud'' e' stato depositato al cancello di ingresso di Palazzo Nieddu, all'interno del quale il 16 ottobre scorso fu ucciso Francesco Fortugno. Oltre agli slogan tanti striscioni che si richiamo a pittori famosi. Su uno che si richiama ''all'urlo'' di Munch e vi si puo' leggere: ''Munch ha dipinto, noi gridiamo forte no all'omerta'''

Il corteo saluta la vedova ed i figli di Fortugno

La marcia della speranza dei giovani di Locri si e' fermata in Piazza del Tribunale, sotto l' abitazione di Franco Fortugno. Spontaneo si e' levato un lungo applauso accompagnato dal coro ''Franco e' vivo e marcia qui con noi''. L' applauso si e' fatto ancora piu' intenso e prolungato quando al terrazzo e' comparsa la vedova di Fortugno, Maria Grazia Lagana', ed i figli Giuseppe ed Anna. Un applauso che e' andato avanti per alcuni minuti duranti i quali Maria Grazia Lagana' ed i due ragazzi non sono riusciti a trattenere le lacrime. La vedova Fortugno e' poi scesa per ringraziare i partecipanti al corteo. ''Non posso farlo singolarmente - ha detto la detto la donna - ma voglio ringraziare tutti i ragazzi, i Sindaci, le istituzioni che hanno aderito a questa manifestazione''. Con i figli ed il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova, al fianco, la vedova Fortugno ha guardato a lungo la massa dei ragazzi e poi ha detto ''siamo con voi e voi siete in noi. Saremo insieme in tutto''.

Gli slogan e gli striscioni

''Chi non salta e' un mafioso'' e ''Un solo grido, un solo allarme la mafia in fiamme''. Sono questi alcuni degli slogan scanditi dai giovani che stanno partecipando alla manifestazione di Locri contro la 'ndrangheta. Almeno ottomila persone (seimila secondo le forze dell' ordine) stanno sfilando per le vie di Locri, portando decine e decine di striscioni. ''Il meridione soffre, ma noi ci facciamo sentire... almeno'', ''Locride diamo un senso al sacrificio'', ''La mafia e' lenta noi siamo rock'', ''Basta esistere vogliamo vivere'': ''Uomini della 'ndrangheta basta!!! Vogliamo crescere insieme ai vostri figli nella legalita'''. Questo un altro degli striscioni innalzati dai giovani che stanno partecipando al corteo. Queste le scritte che si leggono su altri striscioni: ''Siamo caduti ma noi con orgoglio ci rialzeremo''; ''Noi giovani contro la 'ndrangheta...e voi?''; ''La mafia uccide, il silenzio pure''; ''Di 'ndrangheta si muore, lottiamo per vivere''; ''Un corteo lungo chilometri di lacrime''; ''La vera omerta' e' nei palazzi del potere''; ''La Calabria si ribella!!'' e, infine, ''L' illegalita' soffoca gli onesti: Governo, combattila sul serio''.

I giovani di Lamezia in prima fila

I giovani di Lamezia Terme sono stati parte pulsante e viva della ''marcia della speranza'' di Locri, anche loro in prima fila insieme a tantissimi altri provenienti da tutta Italia, animati dalla voglia di reagire e operare positivamente in un cambiamento. Cosi' desiderosi di prendere parte a questa splendida iniziativa che hanno raggiunto Locri con un altro pullman a loro spese, oltre ai due messi a disposizione gratuitamente dal Comune. Insieme a loro gli imprenditori lametini che hanno dato vita all'associazione anti-racket a Lamezia. E ancora i ragazzi delle scuole e i relativi professori. Tutti hanno seguito il gonfalone della citta' di Lamezia Terme, in questo corteo che ha solcato le vie della citta' nella quale e' stato ucciso il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. Episodio che ha messo in moto questa macchina reattiva che si alimenta di tanta speranza. E' proprio l' anima giovane della manifestazione, la presenza di tanti ragazzi lametini che si sono uniti alla migliaia di ragazzi di Locri e di altre parti d' Italia, che hanno caricato positivamente con la loro freschezza e voglia di fare, che fa dire al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, presente alla manifestazione: ''Ringrazio questi ragazzi che hanno dato un messaggio forte alla Calabria. Le istituzioni ora devono fare la loro parte perche' non si abbassi il sipario. Ringrazio molto il presidente Ciampi che e' stato determinante a non far calare il silenzio su questa vicenda. Siamo stati in tanti: giovani, sindaci uniti in questa marcia che e' un primo grande passo verso una speranza di legalita' e cambiamento in questa regione''.

Ministro Caldoro: “I cittadini devono fare fronte unico per far sentire la propria voce”

''Queste sono occasioni in cui il cittadino deve fare sentire la propria voce, deve fare fronte unico e compatto e reagire contro il dilagare della malavita organizzata in alcune parti del territorio italiano''. Cosi' il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Stefano Caldoro, sulla marcia contro la criminalita' organizzata, che si tiene a Locri. ''Il tema della criminalita' organizzata e' di grandissima attualita' - ha aggiunto a margine del suo intervento, a Napoli, in occasione della Festa dell'Unita' Nazionale delle Forze Armate - ci vuole una fortissima reazione da parte delle istituzioni, delle forze dell'ordine e , soprattutto, dei cittadini che devono partecipare''. ''Sappiamo delle difficolta' che ci sono in regioni come la Calabria, la Campania e la Sicilia - ha sottolineato il ministro - da una parte dobbiamo continuare nell'azione repressiva e di prevenzione, che spetta alle istituzioni, dall'altra queste, come la marcia a Locri, sono occasioni in cui il cittadino deve fare sentire la propria voce''

Franco Lanzino: “Da Locri un forte impegno per la diffusione della legalità”

''La manifestazione odierna di Locri, con la partecipazione di migliaia di giovani e rappresentanti di associazioni, movimenti, circoli culturali, enti locali, alla quale ha aderito anche la nostra Fondazione, ha confermato ancora una volta come la societa' meridionale respinga la violenza, l'oscurantismo e l' omerta'''. E' quanto sostiene il presidente della fondazione 'Roberta Lanzino, Franco Lanzino. ''Siamo convinti - ha aggiunto - che solo lavorando senza soste per rafforzare la diffusione della cultura della legalita' e creando nuove opportunita' di sviluppo economico, questa Regione potra' superare lo stato di degrado nel quale vive e che consente alla mafia, al malaffare e alla violenza di tenere sotto scacco interi territori''. ''Da Locri - ha concluso - arriva un messaggio di speranza, che respinge l' omerta'. L' augurio e' che le istituzioni sappiano raccoglierlo e valorizzarlo''.

Al corteo i compagni dello studente ucciso dalla mafia a Bari

Alla marcia della speranza dei giovani di Locri partecipano anche alcuni studenti dell' Itis Panetti di Bari, compagni di Gaetano Marchitelli, ucciso due anni fa nel capoluogo pugliese nel corso di uno scontro a fuoco tra clan della Sacra Corona Unita. ''Ci sentiamo vicini ai ragazzi di Locri. Noi - spiega Michele, un giovane studente pugliese - abbiamo subito una grave perdita a scuola. Gaetano era al suo ultimo giorno di lavoro in una pizzeria prima di tornare a scuola. Si trovo' al centro di una sparatoria e un esponente di un clan, per proteggersi, fece scudo col suo corpo. Gaetano fu raggiunto da undici proiettili''. ''La sconfitta della mafia - prosegue Michele - non puo' riguardare solo la Calabria e la Puglia, ma deve diventare un problema dell' intero Paese''

Gemellaggio tra le associazioni di studenti

''In occasione della manifestazione in corso a Locri, abbiamo deciso di gemellare le associazioni 'Studenti napoletani contro la camorra', 'Impegno cattolico' e 'Liberi studenti', ma soprattutto abbiamo pensato di estendere l'invito a tutte le associazioni di studenti che lottano contro le mafie perche' solo se continueremo a combattere uniti riusciremo a sensibilizzare l'opinione pubblica'', ha detto Andrea Pellegrino, presidente degli Studenti napoletani contro la camorra. ''A fine novembre organizzeremo a Napoli un incontro tra tutte le associazioni che decideranno di aderire per decidere insieme le iniziative da intraprendere per far crescere il senso di legalita' tra le nuove generazioni'', hanno concluso Andrea Pellegrino e Angelo D'Acri, di 'Impegno cattolico'.

Mons. Bregantini: “Non lasciare da soli i giovani”

04/11 ''L' importante ora e' non lasciare soli i giovani''. Lo ha detto il vescovo di Locri, Giancarlo Bregantini, facendo riferimento alla Marcia della speranza. ''Anche se in precedenza nella Locride i delitti e lo spargimento di sangue non sono mancati - ha aggiunto Bregantini - e' stato l' omicidio di Francesco Fortugno a far scoccare la reazione, in particolare, dei giovani. E' a loro, quindi, che va il merito di tutto questo. Speriamo che tutto questo gran fermento e questa stupenda ed imponente reazione non restino, da domani in poi, un fatto isolato. Tutte le istituzioni di ogni ordine e grado devono ora stare vicine ai giovani e seguirli. Una presenza istituzionale di spessore e' molto importante per la Locride. Il Governo deve attuare adesso un intervento economico speciale in grado di produrre occupazione, sviluppo, infrastrutture, aiuto alle cooperative e lotta all' usura''.

I Giovani della Marghetita: “C’è bisogno dell’Europa per battere la ndrangheta”

Giovanni Russo, Coordinamento Regionale Giovani Dl - La Margherita Calabria, ritiene che ci sia bisogno dell'Europa per battere la 'ndrangheta ''Non solo - dice - l' Italia deve essere in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta ma, per farcela veramente, abbiamo bisogno di maggiore attenzione e del sostegno delle massime istituzioni europee''. ''Lo Stato - dice Russo - non puo' essere lasciato solo nella lotta alla criminalita' organizzata nella nostra regione. E' un problema che investe diverse nazioni dell' Unione Europea ma colpisce soprattutto una terra, la nostra, gia' depressa dal punto di vista economico tanto da essere classificata agli ultimi posti di tutti gli indicatori socio-economici. Noi giovani, a venti giorni dalla perdita di un nostro simbolo, Francesco Fortugno, padre fondatore del nostro movimento, nonostante tutte le difficolta', vogliamo sostenere con forza quel processo di crescita sociale e di rinnovamento che la politica regionale oggi ci chiede, ma chiediamo con forza, che la Calabria, da questo momento in poi, non venga mai piu' lasciata sola''

Bertinotti: “La politica lanci un messaggio contro le mafie”

''Esprimiamo piena solidarieta' e sostegno a quanti in queste ore stanno manifestando a Locri contro le mafie. La battaglia per un mondo non inquinato dall'illegalita' mafiosa deve essere una battaglia di tutti, della politica in primo luogo''. Lo afferma Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione Comunista. ''Il messaggio che viene oggi dai giovani di Locri - prosegue - deve richiamare tutti noi ad un alto senso di responsabilita' e alla difesa di un comportamento improntato ad un forte senso etico. Manifestare contro le mafie significa anche manifestare contro la politica inquinata, contro gli appalti farsa, contro il traffico del denaro sporco. Contro ogni commistione che possa alimentare fenomeni mafiosi. Oggi la mafia ha assunto la fisionomia di una autentica e micidiale multinazionale, compito della politica e' spezzare tutti quegli elementi degenerativi che sono all'origine dell'escalation mafiosa''. ''E merito - conclude - vada a tutte quelle associazioni e realta' che quotidianamente fanno della lotta alle mafie una ragione della propria esistenza. La politica e' chiamata ancora una volta a dare un segnale chiaro e forte in questa direzione''

Di Pietro: “la gente in piazza per il no alla violenza e il si alla legalità”

''Tra ieri ed oggi - ha dichiarato il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro - sono accaduti due eventi straordinari. La gente e' scesa in piazza, in gran massa, per testimoniare il suo NO, forte e chiaro, alla violenza e alla guerra, ed il suo SI', deciso e sicuro, alla legalita' e alla pace''. ''Quello che e' ancora piu' straordinario - aggiunge Antonio Di Pietro - e' che la stragrande maggioranza delle persone che sono scese in piazza ieri a Roma ed oggi a Locri sono giovani, le coscienze di domani, la forza per il futuro''. ''La legalita' e la pace sono beni trasversali, universali - ha concluso Di Pietro - la piazza ce lo ha insegnato ieri, ce lo insegna oggi. Ora e' tempo di raccogliere il monito della piazza e di portare la questione legalitaria al centro delle priorita' programmatiche dell' Unione''.

Marco Rizzo: “Una mobilitazione che parla all’Italia”

''Quella di oggi a Locri e' stata una grande manifestazione, una risposta forte alla arroganza e alle barbare e criminali logiche della 'ndrangheta. E' stata una manifestazione affollata di giovani e non, una mobilitazione di popolo che parla all' Italia''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Marco Rizzo, presidente della delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento europeo. ''Occorre prevenire e reprimere la criminalita' - ha aggiunto Rizzo - investire in sviluppo e creare lavoro in una Regione che puo' dare tanto all'Italia. Occorre rompere la coltre di silenzio che copre le logiche mafiose. C'eravamo, noi Comunisti italiani, a manifestare insieme a questi giovani, ragazze e ragazzi, cittadini e cittadine della Calabria, ed eravamo presenti per dire che e' necessario dare un'opportunita' e un futuro a questi giovani calabresi, lo meritano. Questa regione merita un riscatto''

Bobbio: “L’Unione strumentalizza Ciampi”

''La marcia per la legalita' di Locri rappresenta un evento assolutamente positivo e la lotta alla criminalita' non deve conoscere steccati politici. E' percio' particolarmente censurabile l'atteggiamento di quelle forze politiche che hanno grossolanamente tentato di strumentalizzare questo evento accostando all'immagine del Capo dello Stato il proprio simbolo''. Lo afferma il senatore Luigi Bobbio, capogruppo di Alleanza Nazionale nella commissione parlamentare Antimafia. ''E' tanto piu' odiosa - aggiunge - l'iniziativa adottata dai partiti dell'Ulivo se solo consideriamo che il Presidente della Repubblica non e' il presidente di questa o di quella parte politica ma di tutti gli italiani, ed e' la piu' alta espressione istituzionale di una contrapposizione frontale al crimine organizzato. Il centrodestra - conclude Bobbio - non accetta lezioni da nessuno per quanto riguarda l'opera di contrasto alla criminalita' organizzata e non, e la lotta all'ndrangheta non e' un affare privato del centrosinistra''

Adamo: “Queste le proposte per i giovani”

''Il nostro dovere e' quello di passare dalle parole ai fatti, al senso concreto di una iniziativa che contrasti la mafia e i suoi beni, per riaffermare sul territorio il senso vero di una democrazia a garanzia delle liberta' civili e di impresa''. Nicola Adamo, vicepresidente della Regione, ai giornalisti che lo circondano al corteo di Locri, lancia il decalogo delle cose da fare per i giovani della locride. ''Ci vuole - dice snocciolando le proposte - una terapia d' urto per fare di Locri un moderno cantiere di legalita' e di democrazia. Pensiamo che fin dal prossimo Bilancio regionale occorre implementare nuovi fondi per realizzare nuove scuole pubbliche a Locri e nel suo hinterland, poiche' molti plessi sono ospitati in abitazioni private che non possono garantire i fini dell' apprendimento e dell' esperienza quotidiana del tempo prolungato. Sul piano dei trasporti, appronteremo un piano straordinario per mettere in rete tutti i comuni della locride e, a loro volta, incrementare i collegamenti con Reggio Calabria. Inoltre, intendiamo promuovere dei master da svolgersi insieme alle universita' destinati ai migliori 50 giovani laureati della locride per manager della pubblica amministrazione. L' insieme della proposta riguarda anche la ristrutturazione dei centri storici della locride, la formazione di una televisione satellitare e di emittenti radio da far gestire ai ragazzi della locride con l' ausilio degli uffici stampa della Regione''.

Progetto Calabrie: “Sta sbocciando la primavera”

In questi giorni in Calabria sta sbocciando la primavera: lo afferma Progetto Calabrie. '' merito - e' detto in una nota - dei giovani di Locri, che hanno avuto il coraggio di reagire, di ribellarsi, di riappropriarsi della propria vita, del proprio futuro, del proprio destino. La Calabria e il Paese intero non possono permettersi di sciupare questa occasione, nata dal sacrifico di un uomo delle istituzioni come Franco Fortugno. Bisogna stimolare la crescita di una nuova classe dirigente, incoraggiare e supportare questa nuova voglia di partecipazione, di impegno sociale, di protagonismo dei giovani calabresi, la tensione etica che li ha portati oggi in piazza a manifestare, a gridare tutta la propria voglia di riscatto. Sappiamo che sino a maggio potremo contare sull'aiuto del Presidente Ciampi, un grande Capo dello Stato. Grande merito va riconosciuto alla decisione di inviare come prefetto di Reggio Calabria, con poteri straordinari, il vice capo della Polizia. Ma tocchera' a tutti i calabresi, da ora in avanti, il compito piu' importante: la famiglia, la scuola, l'associazionismo, la Chiesa, la politica, la stampa, la magistratura, nessuno potra' piu' fare un solo passo indietro. Stiamo tutti chiedendo in questi giorni ai grandi organi di stampa e alle principali istituzioni dello Stato di non essere lasciati soli, che la Calabria non venga nuovamente abbandonata, tra due o tra sei mesi, al proprio destino di ultima regione d'Europa. Molto pero', quasi tutto, dipendera' soltanto da noi. L'opportunita' e' quasi irripetibile. Non giriamo le spalle a questa primavera che sta sbocciando''

Dorina Bianchi: “Una grande prova di coraggio”

''Una grande prova di coraggio e di voglia di cambiare''. E' quanto ha detto la parlamentare della Margherita, Dorina Bianchi, che ha partecipato oggi alla marcia della solidarieta' a Locri. ''Il grande numero di giovani che hanno sfilato oggi a Locri - ha aggiunto - e' la testimonianza che oltre ad essere un diritto e' soprattutto un dovere non deludere la fiducia delle nuove generazioni che oggi, con tutti noi, contro la criminalita' organizzata hanno chiesto a gran voce legalita'''. ''E' motivo di grande orgoglio - ha concluso Bianchi - sapere che c'e' in Calabria una grande voglia di cambiamento e che siano proprio i nostri giovani a rappresentare la speranza che questo possa presto accadere''

Concertare con la RAI la botet di capodanno a Locri

Un evento nazionale per confermare la scelta sulla legalita': e' la proposta emersa dal Consiglio Regionale della Calabria. Si chiedera', infatti, alla Rai di concertare lo svolgimento della tradizionale festa per la notte di Capodanno in diretta da Locri. ''Pensiamo - dice il vicepresidente della Giunta regionale ed assessore all' economia, Nicola Adamo - di costruire insieme alla Rai un grande evento nazionale, un concerto ed una manifestazione di tutti, per riaffermare un forte impegno civile nella lotta alla mafia. Dalla data dell' omicidio di Fortugno Locri non dovra' cessare di essere un cantiere permanente aperto al lavoro per rafforzare la democrazia e la legalita' in Calabria e nel Paese. La notte di Capodanno a Locri vogliamo sia un alto momento della nostra battaglia di civilta' e di liberta'''

Sindaco Jervolino: “La malavita non passerà”

''Ai malavitosi diciamo non passerete perche' ci siamo noi con i nostri valori''. Cosi' il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, si e' rivolta ai giovani che stamani hanno partecipato alla marcia della speranza a Locri, concludendo la manifestazione che lei stessa aveva promosso. ''Al presidente Ciampi - ha aggiunto il sindaco - che ci ha mandato uno splendido messaggio confermando il vincolo di amicizia, vogliamo dire che la nostra unita' e' nata sulla solidarieta' e sulla liberta'. I cittadini devono non avere piu' paura. Tutto questo non si ottiene solo con le leggi, ma con l' impegno di tutti noi, dicendo che la stragrande maggioranza della popolazione del sud e' onesta e vuole vivere onestamente''. Dopo il sindaco di Napoli e' stata la volta del vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, che non ha voluto far mancare il suo sostegno ai giovani. ''Questi ragazzi - ha detto non hanno risposto all' omicidio in modo emotivo, ma hanno dato voce al lavoro fatto nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli ricreativi. Questi giovani, educati, hanno risposto ad un messaggio negativo con l' energia del bene''. Il vescovo ha quindi sottolineato l' importanza di unire la voce dei giovani a quella dei sindaci. ''Cosi' - ha spiegato - si potra' avere un futuro diverso. Occorre poi un intervento dello Stato e delle realta' produttive''. Subito dopo e' stata la volta di don Luigi Ciotti che ha voluto mettere in guardia i ragazzi: ''state attenti. Sono stanco di sentire dire che voi siete il futuro. Voi siete il nostro presente. O si creano le condizioni per un reale protagonismo o ci stiamo prendendo in giro''. Don Ciotti si e' chiesto poi come sia possibile ''che poche migliaia di malavitosi ci tengano in ostaggio''. Quindi ha invitato i giovani a lottare contro la diffusione della droga che ''incrementa il mercato della mafia''. Infine, utilizzando le lettere che compongono il nome Locri, ha parlato di Liberta', Opportunita', Continuita', Riconoscenza e Insieme, inteso come unitarieta' d' intenti nello sconfiggere le mafie. Il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, ha definito la giornata una di quelle che ''smuove le coscienze. Questa manifestazione vuole significate che in questa terra c' e' un' altra Calabria che dice no alla mafia, la Calabria dei giovani dalla faccia pulita, dei sindaci, della cultura. Questa regione ha bisogno delle vostre intelligenze, della vostra cultura, della vostra energia. Occorre non solo l' intervento dello Stato, ma anche di una politica che torni a perseguire l' interesse collettivo, di una rete solidale, di infrastrutture, ma non del ponte. Servono piu' teatri, piu' cinema. E' con la cultura che si sconfigge la mafia''. ''Con la nostra presenza - ha sostenuto il sindaco di Bari, Michele Emiliano - abbiamo voluto partecipare la testimonianza di una regione reduce da un ventennio di lotta alla criminalita' culminata con successi giudiziari e l' abbattimento del peso della mafia. Abbiamo pensato di mettere a disposizione dei sindaci della Locride la forza politica e la grancassa mediatica delle citta' piu' grandi del meridione''. Il sindaco di Locri, Carmine Barbaro, ha prima di tutto difeso la memoria di Francesco Fortugno. ''Era veramente - ha detto - una persona perbene e ci siamo rotti le scatole di sentire e leggere che forse non era cosi'. Si abbia piu' rispetto e non ci si permetta di fare illazioni''. Barbaro ha poi sottolineato che ''non doveva essere ucciso Fortugno perche' ci si accorgesse dei problemi che da sempre denunciamo. I giovani hanno riaperto il problema della 'ndrangheta. Siamo in ritardo, ma possiamo ancora farcela. Se non ora quando?''. Un ringraziamento ai giovani che e' giunto, infine, dal presidente della Regione, Agazio Loiero, che ha concluso la manifestazione: ''sono stati un riferimento ed il simbolo di un paese nel quale, come calabresi, vogliano stare. Un grazie anche al capo dello Stato, Ciampi, che ha rotto ogni reticenza ed e' venuto in Calabria dove dopo ogni delitto si fa fatica a sciogliere il grumo dei sospetti, ma lui ha avuto coraggio e si e' stretto alla famiglia di Fortugno. Sono convinto che anche quando le luci dei riflettori sulla locride si spegneranno, le cose non saranno mai piu' come prima. Adesso molti giovani vogliono restare e lottare. Una lotta che ci deve vedere uniti perche' la memoria di Fortugno resti fulgida. Finiremo per sconfiggere questo cancro che ci ammorba l' esistenza''.

Sindaco Catizone: “Giovani, Stato, istituzioni, lavoriamo tutti insieme per una nuova Primavera”

Il sindaco Eva Catizone, promotrice insieme a Rosa Russo Iervolino della marcia di speranza a Locri, ha rivolto parole di incitamento e di speranza ai giovani e ai cittadini, calabresi e non, che oggi hanno affollato piazza dei Martiri. “E’ una giornata importante e bella per la Calabria, una giornata che rimarrà nella coscienza dei calabresi e di chi calabrese non è. In questa città antica c’è oggi un’altra Calabria, ci sono i volti puliti dei giovani, ci sono i cittadini onesti e intelligenti, i sindaci, le istituzioni, c’è la Calabria che dice no alla mafia. Nella giornata in cui si festeggia l’unità nazionale abbiamo scelto di essere qui per manifestare contro le mafie che cercano di portarci indietro. Dobbiamo dire grazie a Rosa Russo Iervolino, dalla cui sensibilità è scaturita questa iniziativa, che ci dà la possibilità di rappresentare la Calabria migliore, non quella buia e negativa di cui si parla. Qui emerge la nostra terra solare, dai colori chiari.” Il Sindaco ha ribadito che per vincere la battaglia intrapresa contro la criminalità che soffoca la regione c’è bisogno del contributo di tutti, soggetti istituzionali e cittadini. “Abbiamo bisogno – ha detto- delle energie e delle intelligenze dei giovani, così come abbiamo bisogno di più Stato, di una magistratura che venga messa nelle condizioni di operare, di più politica che persegua gli interessi di tutti e non quelli particolari. Abbiamo bisogno, cioè, di creare una rete solidale con molti soggetti diversi, per essere in tanti e non permettere che la politica si arrocchi. La Calabria non ha bisogno del Ponte sullo Stretto, ma di ponti immateriali, di più cultura, più teatri, di una nuova mentalità che metta al bando i trasversalismi di ogni natura. Alla famiglia Fortugno ed ai giovani che hanno detto “Noi siamo voi” io oggi sento di dire “Voi siete noi” e, con Maria Luisa Spaziani, “Forse nessuno se n’è accorto ma a buie ondate sta arrivando ancora un’altra primavera”: questa volta comincia la Primavera di Locri”.

Pirillo: “raccogliere il grido dei giovani”

''La manifestazione di oggi a Locri, che vede giovani di tutta Italia sfilare l'uno accanto all' altro, e' un messaggio chiaro che la Calabria ripudia la mafia e tutte le sue forme perverse di criminalita'''. Lo sostiene, in una dichiarazione, l' assessore regionale all' Agricoltura Mario Pirillo. ''La speranza - aggiunge Pirillo - e' che si possa costruire un futuro migliore, lontano dai compromessi e dalle volgarita' che ora la malavita impone. Ora la Calabria merita un' attenzione particolare, lo merita il futuro della terra di cui questi giovani sono protagonisti: una decisa inversione di marcia verso la solidarieta' sociale. Ieri sono stato presente tra i banchi della Giunta in Consiglio regionale nel corso degli interventi dei ragazzi della locride. Il forte grido lanciato 'non lasciateci soli' non deve rimanere isolato, ma raccolto dalle istituzioni e da esse trasformato in atti concreti attraverso azioni decise nella societa' civile''

M. Tripodi “La calabria non accetta di essere un protettorato della ndrangheta”

04/11 ''Questa e' una risposta enorme, la migliore che si potesse dare. Nelle strade e nelle piazze di Locri c'e' oggi la Calabria che guarda con fiducia al futuro, che ripudia la 'ndrangheta, che ha dichiarato guerra alle cosche e che vuole liberare la nostra terra da questa mala pianta che limita i diritti, condiziona la liberta' e impedisce lo sviluppo''. E' quanto ha detto l'assessore regionale all'Urbanistica e segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, nel corso della marcia della speranza di Locri. ''E come senza precedenti - ha aggiunto - nella sua gravita' e' stato l' assassinio barbaro di Francesco Fortugno cosi', senza precedenti, e' la mobilitazione dei cittadini di Locri, della Jonica, della Calabria e del Sud. Davvero eccezionale e massiccia e' la presenza dei ragazzi e delle ragazze di Calabria che rappresentano la vera novita' di questo vasto e impetuoso movimento antimafia e che costituiscono per noi la speranza nella possibilita' del cambiamento. La sfida contro la 'ndrangheta si puo' vincere a condizione che le domande che con forza oggi vengono da Locri vengano ascoltate da chi ha il dovere di compiere atti concreti e di dare risposte efficaci. Sicuramente lo Stato deve reagire assumendo iniziative forti, sia per reprimere la 'ndrangheta e sia per costruire nuove politiche per la Locride e per la Calabria''. ''Da Locri, oggi piu' che mai, gridiamo con forza - ha concluso l' assessore Tripodi - che la Calabria non accetta di diventare un protettorato della mafia e che ci sono tutte le condizioni, dopo il buio della tragedia di Francesco Fortugno, di accendere la luce di speranza che il protagonismo dei giovani puo' alimentare e fare crescere''

Pezzotta: “Positiva la reazione dei giovani”

''I giovani chiedono di riscoprire una dimensione etica della politica''. E' quanto ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, stamane a Cosenza dove ha partecipato ad una iniziativa del terzo settore. Il segretario della Cisl ha inoltre sottolineato l'atteggiamento positivo riscontrato nei giovani calabresi dopo l'omicidio del vice presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno. ''Ho avuto l' occasione di stare nella locride qualche tempo - ha aggiunto Savino Pezzotta - e di incontrare i giovani di quella realta'. Oggi quegli stessi giovani chiedono di poter tranquillamente studiare e lavorare restando qui. Questa e' la cosa piu' interessante e noi dobbiamo cercare di dare risposte''. ''C' e' - ha sottolineato - il tema della legalita' e della sicurezza del territorio che non possiamo dimenticare. Ma il problema vero e' battere la criminalita' organizzata e far crescere il livello di sviluppo e l' occupazione. L' illegalita' inibisce la possibilita' di attrarre investimenti da fuori. La battaglia contro la mafia e' battaglia di sviluppo e crescita. Bisogna che la gente si convinca che e' cosi' se si vogliono avere prospettive ed impedire che i ragazzi del mezzogiorno non vadano al nord a cercare lavoro. Per cambiare c' e' bisogno dell' impegno delle amministrazioni locali, dei sindacati e delle associazioni, che devono mettersi in campo per vedere come generare quei beni pubblici quali le infrastrutture che aiutano a costruire un tessuto sociale reattivo. I territori diventano importanti solo se sono in grado di creare professionalita', competenza e specializzazione''.

Presidente Lonardo: “Fa piacere l aproposta di Pivellini e Scala”

''La proposta preannunciata da Locri dai consiglieri regionali Enzo Rivellini e Antonio Scala non puo' che farmi piacere, perche' rafforza il lavoro che stiamo gia' facendo, nel segno della trasparenza e del rispetto delle regole. Giudico positive tutte le iniziative che ci danno la forza di continuare''. Cosi' il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, commenta le dichiarazioni da Locri del consigliere Rivellini. ''Sono stata a Locri due settimane fa, in occasione dei funerali di Francesco Fortugno - ricorda Lonardo - oggi non mi e' stato possibile ritornare fisicamente, ma il Nostro Consiglio e' stato presente ed ha fatto sentire la sua voce. Con il cuore oggi ho marciato anch'io insieme ai giovani calabresi, ai tantissimi ragazzi giunti dalla Campania. Mi piace ricordare - ha concluso Lonardo - una frase pronunciata durante l'omelia dal vescovo di Locri, che ha rivolto un appello `'alle mamme e alle donne'', perche' contribuiscano, insieme ai giovani, a combattere l'illegalita' e a vincere definitivamente l'omerta''.

Arci: “Le istituzioni non spengano i riflettori”

Per il coordinatore regionale dell' Arci, Giuseppe Meduri, ''la grande riuscita della manifestazione di oggi deve portare grande speranza e motivazione per i cittadini della locride e per i tanti giovani che hanno dimostrato in questi giorni una straordinaria capacita' di risposta positiva ad un evento drammatico che ci lascia ancora oggi sconcertati ed attoniti.Invitiamo oggi le istituzioni nazionali e regionali, le forze politiche e sociali a non spegnere i riflettori su questa realta'''. ''I cittadini per bene, le istituzioni locali e questi giovani non possono - aggiungere Meduri - essere lasciati soli. Individuiamo sin da domani una sede per costruire assieme percorsi per lo sviluppo economico e sociale, per alimentare la partecipazione e la democrazia, valorizzando la straordinaria ed originale spinta che e' venuta fuori da questo territorio''

Meduri (DL). “Ai giovani va detto grazie”

Luigi Meduri, deputato della Margherita, ai giovani di Locri dice ''grazie''. Un grazie ''importantissimo. E' dal loro coraggio - dice Meduri - che parte una forte spinta al cambiamento di questa nostra martoriata terra. La solidarieta' ricevuta e la grande mobilitazione necessitano di una risposta politica adeguata, forte, autorevole, che non puo' essere solo di ordine pubblico ma deve incidere profondamente nella societa'. Un cambiamento culturale che puo' e deve partire dalle nuove generazioni. C' e' un germoglio per una Calabria diversa: lo ha detto il Presidente Ciampi, lo testimoniano i sindaci come Rosa Russo Jervolino. Alla politica il compito di preservarlo dalle gelate, sempre in agguato, della barbara violenza''.

Gasparri (AN): “Seguire esempi come Don Gelmini”

''La presenza di don Gelmini, con le sue comunita', e' molto importante per la Calabria anche in considerazione del momento delicato che sta attraverso la regione dopo l' assassinio di Francesco Fortugno''. Lo ha detto Maurizio Gasparri, deputato di An, intervenendo a Reggio Calabria alle cerimonia di consegna al fondatore della comunita' Incontro di una targa ricordo da parte del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. ''Bisogna essere sempre vigili, giorno dopo giorno - ha aggiunto Gasparri - in questa difficile lotta contro la criminalita' organizzata perche' e' da eventi negativi, come il ritrovamento in passato a Palazzo S. Giorgio di tritolo, che si hanno reazioni positive. Don Gelmini lotta tutti i giorni ed e' fautore di tante iniziative. Lo Stato deve fare molto e l' attenzione deve essere costante, dando spazio ad iniziative della societa' civile. L' esempio viene proprio da Don Pierino Gelmini che di Zervo' ha creato un luogo divenuto simbolo di lotta alla droga, cosi' come di vacanza. Il compito della politica, quindi, e' anche quello di sostenere questo tipo di iniziative perche' la cultura della legalita' parte anche dal recupero del territorio''.

Rina (IDV) “Serve un nuovo cammino civile”

''Gli amministratori pubblici di Italia dei Valori sono fisicamente e idealmente insieme ai cittadini e le cittadine delle comunita'calabresi che manifestano a Locri contro lo strapotere della criminalita'organizzata''. Lo afferma, in una dichiarazione, Eduardo Rina, responsabile nazionale Enti locali di Italia dei valori. ''La lotta per la legalita'e contro ogni tipo di potere criminale - aggiunge Rina - non puo' che essere una priorita' nel governo locale. Per questo Fortugno e' stato barbaramente assassinato e per questo la sua morte deve parlare alla Calabria, e soprattutto alle giovani generazioni, indicando un nuovo cammino democratico e civile. La Regione, le Province e i Comuni calabresi devono rispondere alla domanda di sicurezza che sale dalla societa'calabrese, accompagnando l' indispensabile azione repressiva dello Stato e contribuendo ad affrontare i problemi sociali che spesso sono all'origine delle devianze illegali e della forza dei poteri criminali. Gli studenti che si sono cosi' coraggiosamente impegnati contro la mafia e la 'ndrangheta descrivono una situazione di abbandono e di degrado economico e sociale''. Non possiamo lasciarli soli. Per questo spero che la manifestazione di Locri, fortemente voluta dai sindaci di Napoli e Cosenza, possa risvegliare la sensibilita'a questo impegno primario di tutti i livelli e tutte le competenze del nostro Stato, sapendo bene che non stiamo parlando di un problema che riguarda solo la Calabria e il sud, ma la prospettiva di crescita civile e sociale dell' intero Paese''.

Presidente Di Palma: “Una grande festa di giovani, un momento di grande solidarietà”

''Quella di oggi e' stata una grande festa dei giovani e uno straordinario momento di partecipazione e solidarieta', che ha visto tra i suoi protagonisti gli studenti calabresi, campani e del resto d'Italia''. Lo ha affermato, durante la sua partecipazione alla marcia per la legalita' di Locri, il presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma. ''Tutti - ha spiegato - hanno partecipato in massa a una iniziativa che ha ribadito la vitalita' democratica del nostro Mezzogiorno e la volonta' di noi tutti di appropriarci definitivamente del nostro presente e futuro e di combattere contro tutte le forme di criminalita', che opprimono territori dalle enormi potenzialita'. Sono assolutamente convinto, infatti, che il nostro Mezzogiorno rappresenti una straordinaria risorsa per l'intero Paese e, in tal senso, e' importante che lo Stato vi investa sempre di piu'''. ''Dal nostro territorio - ha proseguito il presidente della Provincia di Napoli - c'e' stata una partecipazione davvero magnifica, con la massiccia adesione degli studenti, degli amministratori di tanti Comuni e di tantissimi cittadini di buona volonta' che hanno voluto essere presenti assieme a noi''. ''E' indispensabile - secondo Di Palma - che lo Stato impegni tutte le sue risorse per il controllo del territorio, reprimendo e prevenendo, affinche' sia ripristinata la legalita' in ogni settore. Ed e' altrettanto indispensabile che, a loro volta, Comuni, Province e Regioni si impegnino sempre di piu' su questi temi. Da parte nostra, come Provincia di Napoli continueremo a lavorare quotidianamente con le scuole e con l'intero territorio, per far mettere radici sempre piu' profonde alla cultura della legalita'. E sia il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra sia il nuovo progetto antiracket che partira' a meta' mese rappresentano azioni significative e concrete che vanno proprio in questa direzione''.

Presente anche la Provincia di Benevento

La Provincia di Benevento ha aderito alla manifestazione dei giovani di Locri contro la 'ndrangheta ed in ricordo del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno. A Locri ha sfilato anche il Gonfalone della Provincia, mentre il presidente Carmine Nardone, trattenuto da impegni istituzionali a Benevento, era rappresentato dall'assessore Pasquale Grimaldi

Presente una delegazione del Comune di Reggio

Anche l' Amministrazione comunale di Reggio Calabria partecipa alla marcia della speranza contro la ndrangheta in svolgimento a Locri. A guidare la delegazione del Comune e' il vicesindaco Gianni Rizzica. Presente anche il gonfalone di Palazzo San Giorgio.

Assessore Borrelli “Importante impegno degli studenti”

''L'evidente risveglio della malavita organizzata, al di la' dell'impegno delle forze dell'ordine e delle istituzioni, richiede una risposta immediata della societa' civile che e' giusto parta proprio dagli studenti'' ha detto l'assessore provinciale Francesco Emilio Borrelli, in occasione della marcia di Locri. ''Negli occhi degli studenti che hanno sfilato questa mattina vedo la stessa rabbia e la stessa voglia di cambiare che avevamo noi negli anni '80 e '90 e credo che anche chi in passato ha avuto ruoli nei movimenti e ora e' impegnato nelle istituzioni debba sostenere le iniziative di questi giovani'', ha aggiunto Borrelli per il quale ''l'idea di gemellare tutte le associazioni che lottano contro le mafie partita oggi proprio da Locri sia una scelta importante perche' l'unita' fa paura alla criminalita' sia che si chiami mafia, camorra o 'ndrangheta''. Borrelli ha poi sottolineato ''la grande presenza di istituzioni e cittadini di Napoli e provincia, un dato che ancora una volta smentisce quanti descrivono le nostre citta' come oppresse dalla criminalita' e rassegnate, anzi conferma che la provincia napoletana e' al primo posto nella lotta contro la delinquenza e nelle prossime settimane diventera' la capitale della lotta alle mafie''

Gentile (FI) “Testimoniato dai giovani calabresi il no alla ndrangheta”

''Con l'iniziativa di Locri, in nome di Francesco Fortugno, si e' testimoniato il 'no' convinto dei giovani calabresi alla 'ndrangheta e non solo il si' convinto alla legalita'''. E' quanto sostiene in una nota Antonio Gentile, senatore di Forza Italia e componente della commissione parlamentare antimafia. ''Una manifestazione - ha aggiunto - che vede i giovani in prima linea e' gia' in se' una speranza per il futuro della nostra Regione. Diamo la nostra convinta adesione a questa iniziativa che tende sensibilizzare la pubblica opinione ed a tenere i 'fari' accesi sulla emergenza criminalita' in Calabria''. ''La commissione antimafia martedi' sara' a Locri - ha concluso - per completare le audizioni e per dare le necessarie indicazioni agli organi dello Stato affinche' si accerti tutta la verita' di questo efferato delitto''.

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