Borrelli contro un “muro difensivo concordato”.
Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore
09/06 "C'è un muro difensivo concordato da più
persone". Il pool guidato da Francesco Saverio Borrelli lotta
contro l'omertà del mondo del calcio. Lo fa con interrogatori
fiume, che non lasciano per strada nemmeno un fatto, nemmeno una
telefonata. La quinta giornata tra i palazzi della Figc di via Allegri
e via Po è iniziata con le audizioni dell'ex presidente federale
Franco Carraro e dell'ex dirigente addetto agli arbitri del Milan
Leonardo Meani. Dopo aver sentito Galliani, gli inquirenti hanno
messo ancor di più sotto la loro lente la posizione del Milan.
Lo hanno fatto attraverso l'uomo che, stando alle intercettazioni,
si impegnava con il designatore degli assistenti, Mazzei, per far
ottenere alla società rossonera guardalinee 'amici'. L'interrogatorio
di Meani ha battuto ogni record: 7 ore e mezza. Un'audizione lunghissima,
che in via Turati sembra non abbiano gradito troppo. L'impressione,
tuttavia, è che i tesserati di club siano rimasti barricati
nelle loro posizioni, senza crollare di fronte alle domande del
pool e, soprattutto, senza lanciarsi accuse reciproche. Sul presunto
super-teste, che domani potrebbe varcare gli uffici federali, Borrelli
è lapidario: "Non mi risulta ci sia alcun super testimone".
L'ex capo di 'mani pulite' pesa le parole ed evita gli annunci.
Fatto sta, però, che anche oggi è stato ascoltato
un ex arbitro, Michele Cruciani, che come Pirrone e Carlucci ha
lasciato la categoria negli anni neri di Bergamo e Pairetto. E domani,
insieme al guardalinee Stefano Titomanlio (l'ultimo degli indagati
nella categoria arbitrale), sarà ascoltato un altro ex fischietto.
E potrebbe poi essere il turno anche di una terza persona, interna
alla Federcalcio, che ha chiesto a Borrelli di essere ascoltata.
Intanto, oggi è stato anche il giorno della Lazio, con l'audizione
del presidente Claudio Lotito. Per lui tre ore di audizione, e la
consegna di un memoriale. A movimentare la giornata è stato
un piccolo gruppo di 'Irriducibili', la frangia ultras della tifoseria
laziale che contesta Lotito e ha chiesto "giustizia" a
Borrelli. "I processi - ha risposto pacatamente il capo del
pool - non si fanno in piazza. Noi raccogliamo soltanto elementi,
siamo il primissimo gradino". Borrelli non si stanca di ricordare
che il suo è un compito puramente investigativo, le cui conclusioni
finiranno la prossima settimana sul tavolo del procuratore federale.
L'ultimo a uscire dalla sede di via Po, quando Borrelli era già
in viaggio per Milano, dove trascorrerà il weekend, è
stato l'ex presidente dell'Ancona Ermanno Pieroni, oggi direttore
sportivo dell'Arezzo. Pieroni non ha ritrattato le accuse lanciate
due anni fa a Moggi, e ha negato che il suo rientro nel mondo del
calcio sia legato all'ex dg juventino. Mentre la macchina della
giustizia sportiva ha appena preso il via, il Coni ha annunciato
l'intenzione di costituirsi parte civile nel caso emergano illeciti.
Non esiste alcun super teste
"Non mi risulta che ci sia alcun super teste". Così
Francesco Saverio Borrelli ribadisce ancora una volta che dagli
interrogatori fatti finora non sono emerse confessioni ed annuncia
anche che non c'é un testimone che ha chiesto di essere ascoltato.
"Fino ad oggi solo due persone hanno chiesto di essere ascoltate
spontaneamente - ha detto il capo dell'Ufficio indagini - e sono
già state sentite dai colleghi dell'altro staff".
Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche
per Pieroni
Quasi tre ore di interrogatorio per Franco Carraro. L'ex presidente
della Federcalcio è appena uscito dalla sede di via Allegri
dove è stato ascoltato dal pool guidato da Francesco Saverio
Borrelli. Carraro ha più volte detto di non voler parlare
e alla fine si è limitato a dire: "mi sono dimesso e
ho fatto bene. Di queste cose non voglio più parlare, né
oggi, né domani, né mai più”. E quasi
tre ore di interrogatorio per confermare quanto già denunciato
alla Guardia di finanza nel maggio 2004 ci sono volute anche per
Ermanno Pieroni, l'ex presidente dell'Ancona, che ha ribadito così
anche davanti all'Ufficio indagini della Federcalcio le accuse lanciate
già due anni fa al sistema che vigeva nel mondo del pallone:
Pieroni è stato chiamato a testimoniare come persona informata
dei fatti nell'ambito dell' inchiesta partita dalle intercettazioni
telefoniche. Al centro della lunga audizione anche il suo rientro
nel mondo del calcio visto che attualmente è dirigente dell'Arezzo.
"Questa è una cosa che mi è stata chiesta - ha
spiegato il suo legale - l'avvocato Cristiana Pesarini - ma abbiamo
escluso che ci sia stato l'interessamento di Moggi nel suo rientro
nel calcio".
Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e
onesto, lui invece?”
09/06 "Le parole dell'ex designatore Bergamo ieri sera a Matrix
mi inorgogliscono e mi fanno onore: se io ero considerato un arbitro
scarso, fa piacere vedere che gli arbitri che lui riteneva bravi
sono quelli che poi sono finiti nelle inchieste giudiziarie".
Così l'ex arbitro Riccardo Pirrone ha risposto alle parole
dell'ex designatore Paolo Bergamo che ieri sera durante la trasmissione
Matrix su Canale 5 aveva bollato il fischietto messinese come un
arbitro scarso che si era dimesso perché era stato bocciato
dai designatori. "Per lui evidentemente ora è importante
trovare giustificazioni per quello che ha fatto e vuole trasformare
in lecito quello che era illecito. L'intervista che ha rilasciato
ieri sera a Matrix è in linea con tutta la sua condotta di
designatore: il pubblico - insiste duramente Pirrone - avrà
capito da solo la differenza morale tra me e Bergamo. La sua mi
é sembrata una figura che cerca di trovare spiegazioni, anche
le più assurde, a quello che è successo, come le cene
con i dirigenti delle società". Nell'intervista tv,
Bergamo aveva detto che Pirrone si era dimesso nel 2001 perché
sapeva che a fine stagione sarebbe stato escluso dalle liste per
la stagione successiva: "l'evidente malafede di affermazioni
del genere è dimostrata dai documenti che ha acquisito il
dottor Borrelli nei quali ci sono le mie lettere di dimissioni in
tempi non sospetti con motivazioni e cause completamente differenti
da quelle che ha detto Bergamo che tra l'altro dal 2001 è
a conoscenza di questi documenti. Quando ha detto che lui rappresenta
il passato arbitrale, non posso dargli torto: Bergamo non può
dire a Pirrone la stessa cosa. Non solo io non rappresento il passato
arbitrale, ma ho messo in queste settimane la mia faccia perché
mi sento ancora arbitro e voglio essere utile a questo mondo".
Il legale di Lotito soddisfatto “Ci diamo
nove e mezzo”
09/06 "Siamo soddisfatti dell' interrogatorio e direi proprio
che ci diamo un bel nove e mezzo...". E' quanto ha detto l'avvocato
del presidente della Lazio Claudio Lotito, Gianmichele Gentile,
intervenendo su 'Radio 6' appena conclusasi l'audizione del patron
biancoceleste. "Tutto molto bene, tant'é vero che l'atmosfera
era serena e distesa - ha affermato l'avvocato -. Conoscendo i tempi
non è stato nemmeno tanto lungo, visto che siamo entrati
alle 11.15 e, tenendo conto delle pause per verbalizzare, siamo
usciti poco prima delle 14. Noi, comunque, siamo molto contenti
di quello che è venuto fuori quest'oggi. Non ci ha interrogato
Borrelli, bensì il suo collega D'Andrea, più altri
tre commissari". "Fermo restando - ha concluso - che abbiamo
risposto a tutte le loro domande che, tra l'altro, vertevano un
po' tutte sulla seconda parte di Napoli, tanto il filone è
quello, lo stesso materiale"
Borrelli “Il processo lo faranno i giudici.
Moggi cosa doveva dirmi?"
09/06 Francesco Saverio Borrelli quando si e' spostato dalla sede
di via Allegri per raggiungere via Po dove ha ascoltato il presidente
della Lazio, Claudio Lotito ha dichiarato: "Il processo di
giustizia compete ai giudici. Noi siamo semplicemente degli inquirenti,
quindi non siamo ne' giudici, ne' pubblici ministeri. Stiamo semplicemente
raccogliendo materiale, ricordatevi che i giudici quando arrivera'
il loro momento, ovvero tra 20 giorni-1 mese, dovranno giudicare
serenamente senza pressioni della piazza. Dove corrono molti soldi
c'e' sempre il pericolo corruzione, non mi risulta ci siano dei
supertest, ci sono state un paio di persone che hanno chiesto di
essere ascoltate e sono state sentite dai miei colleghi". In
mattinata su Moggi avavea dichiarato: "Moggi non si presentera'?
Cosa potevo avere da lui, solo la sua interpretazione. Dopo le intercettazioni
pubblicate sui giornali si e' creato un muro difensivo, concordato
probabilmente da piu' persone. E comunque non essendo tesserato,
fa parte dei suoi diritti non presentarsi per rispondere alle nostre
domande. Come e' la situazione? Stiamo completando il quadro".
''Si e' creato un muro difensivo concordato probabilmente da piu'
persone''. Francesco Borrelli ha reagito cosi' ancora una volta
alla reticenza di quanti hanno finora sfilato davanti all'ufficio
indagini nell'ambito dell'inchiesta su Calciopoli. Alla fine della
prima settimana di interrogatori Borrelli comunque non si dice sorpreso.
''Non mi aspettavo nulla di diverso dopo le pubblicazioni delle
intercettazioni sui giornali''. Alla domanda se sono stati raccolti
elementi importanti: ''Direi di no, stiamo completando il quadro''.
Sentiti Carraro e Meani
09/06 Leonardo Meani ruba la scena a Franco Carraro. Nell'ennesima
giornata di interrogatori condotti dall'ufficio indagini della Figc
di Francesco Saverio Borrelli, le luci della ribalta spettano, suo
malgrado, all'addetto agli arbitri rossonero, protagonista di un'audizione
durata sette ore e mezza, un vero e proprio record se si considera
il tour de force di questi giorni degli 007 federali. Meani e' l'unico
dirigente del Milan iscritto nel registro degli indagati della Procura
di Napoli ed e' stato chiamato oggi in via Po a rispondere delle
intercettazioni che rischiano di mettere nei guai lui e di conseguenza
la societa' rossonera. Al termine dell'interrogatorio-fiume Meani
non ha voluto rilasciare dichiarazioni, andando via di fretta. Ma
oggi era il giorno anche dell'ex presidente della Federcalcio Carraro.
Sentito per circa tre ore da Borrelli in persona, il vecchio numero
uno della Figc e' uscito da via Allegri abbastanza tranquillo e
con i giornalisti e' stato di poche ma preziose parole: "mi
sono dimesso e penso di aver fatto bene a farlo. Non desidero parlare
di questa vicenda ne' oggi, domani e tantomeno nei prossimi giorni".
Oltre a Carraro e Meani, l'ufficio indagini ha sentito anche il
presidente della Lazio Claudio Lotito e l'ex dirigente di Perugia
ed Ancona, ora direttore sportivo dell'Arezzo, Ermanno Pieroni.
Il primo e' arrivato in via Po intorno alle 11, uscendone circa
tre ore dopo, interrogato dal vice di Borrelli, D'Andrea. Il presidente
biancoceleste ha preferito lasciar parlare il suo avvocato che,
come del resto i suoi colleghi nei giorni precedenti, ha ostentato
ottimismo. "Siamo soddisfatti, ci diamo un bel nove e mezzo
- ha dichiarato il legale di Lotito, Gianmichele Gentile - L'atmosfera
era distesa e siamo contenti di quello che e' venuto fuori".
Tre ore e' durato anche il colloquio con gli 007 federali di Pieroni.
"Il clima e' stato cordiale e sereno - sono state le parole
del dirigente - Abbiamo parlato di tante cose sulle quali non intendo
dire niente. Si e' parlato tra persone civili". "Il mio
assistito ha confermato tutto cio' che aveva dichiarato alla guardia
di finanza nel 2004 - gli ha fatto eco la sua legale, Cristiana
Pesarini - Il 10 maggio scorso, poi, era stato ascoltato dai pm
Palamara e Palaia". Borrelli, pero', non si sbilancia. L'ex
procuratore generale di Milano sapeva che il suo compito non era
facile, ma forse non si aspettava di trovare tanta reticenza. "Dopo
le intercettazioni pubblicate sui giornali si e' creato un muro
difensivo, concordato probabilmente da piu' persone - ha dichiarato
Borrelli - Elementi importanti? Non ce ne sono, ma stiamo completando
il quadro". Il capo dell'ufficio indagini ha anche ribadito
che non c'e' nessun pentito e nessun super-testimone e sull'assenza
di Luciano Moggi, che si e' rifiutato di farsi interrogare perche'
dimissionario dal ruolo di dg della Juventus dice: "cosa potevo
avere da lui? Solo la sua interpretazione. E comunque, non essendo
tesserato, fa parte dei suoi diritti non presentarsi per rispondere
alle nostre domande". E mentre l'ex numero uno di "Mani
pulite" continua il suo lavoro, il presidente dell'Antitrust
Catricala' conferma che l'Authority si occupera' di riscrivere le
nuove regole del calcio, a partire da quelle sui procuratori.
Catricalà “Presto regole per i procuratori”
"Il regolamento per i procuratori lo scriveremo in fretta,
poi se il commissario Rossi ci chiederà di intervenire su
altri aspetti, come gli arbitri, allora bisognerà portare
avanti anche la nostra indagine conoscitiva". Lo ha detto il
presidente dell' Antitrust, Antonio Catricalà, a margine
di un incontro di studi sull' ordinamento della comunicazione nel
quadro costituzionale, comunitario e comparato, che si è
tenuto a Firenze. "Servono regole più trasparenti nel
settore dei procuratori - ha detto Catricalà - che è
stato fino ad ora chiuso e vischioso. Noi, però, siamo contrari
a fissare limiti" sul numero dei calciatori che può
gestire un procuratore".
Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali
dal 2002 al 2004
09/06 Adiconsum ha chiesto un incontro al Commissario straordinario
Figc, Guido Rossi, e al Capo ufficio indagine, Francesco Saverio
Borrelli, per consegnare loro uno studio sugli errori arbitrali
delle stagioni di serie A 2002/2003 e 2003/2004. Lo studio realizzato
da Make Tailored Advertising, societa' specializzata nel marketing
sportivo, evidenzia che circa il 25-30% delle partite sono state
falsate da gravi errori di arbitraggio. Lo studio sara' presentato
il prossimo Venerdi' 16 giugno alle ore 11 presso la sede dell'Adiconsum
nazionale, in via Lancisi 25. Adiconsum presentera' anche alcune
proposte per rendere piu' trasparente il gioco del calcio.
Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi
parte civile”
09/06 ''Il Coni alla fine di questi processi potrebbe costituirsi
parte civile. Se ci fossero degli illeciti, rispetto ai quali fosse
danneggiato dal reato, lo fara'''. Lo ribadisce, a pochi giorni
dal termine delle audizioni nell'inchiesta sportiva di calciopoli,
ad Affaritaliani.it l'avvocato Franco Coppi, protagonista di diversi
processi di primo piano negli ultimi anni e, a livello calcistico,
di quello che ha visto coinvolto l'anno scorso il Genoa di Preziosi.
Sulle mancate deposizioni a Borrelli di personaggi come Moggi, Giraudo
o Mazzini, il legale spiega: ''Inchiesta dimezzata? No. L'indagato
ha la facolta' di non rispondere, ma le indagini vanno avanti. Non
dico 'peggio per lui', ma la Procura sportiva ha acquisito tutti
gli atti del processo penale''. Sulle Procure che si disputano l'inchiesta
(Torino, Roma, Napoli) sottolinea: ''La guerra tra magistrati non
dovrebbe esistere. Se non si metteranno d'accordo, la Procura Generale
della Corte di Cassazione stabilira' lei chi dovra' procedere. E
la questione si puo' risolvere abbastanza rapidamente''. Juve in
B e Milan eventualmente penalizzato? ''Non lo so -risponde Coppi-
non conosco i fatti. Posso dire che la giustizia sportiva e' molto
severa, procede rapidamente e i tempi stessi fanno capire che i
tipi di valutazione, di accertamento e raccolta delle prove sono
certamente molto meno formali di quanto avvenga nella giustizia
ordinaria. Questo indubbiamento comporta spesso dei giudizi piu'
sommari''. Sentenze che rischiano di essere sbagliate?''Non necessariamente
-osserva il penalista- vanno rapportate sempre ad una giustizia
sportiva inevitabilmente piu' sommaria di quella ordinaria. Questo
e' un ordinamento in cui la prova e' piu' elastica ed ampia''.
In Parlamento nove richieste per la commissione
d’indagine
09/06 Sono nove, alla data dell'inizio dei Mondiali di Germania,
le proposte di legge presentate alla Camera (cinque) ed al Senato
(quattro) per l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta
sulla situazione del calcio in Italia dopo lo scandalo 'calciopoli'.
Le richieste di una indagine parlamentare sulla situazione del calcio
sono praticamente bipartisan: provengono equamente tanto dai gruppi
di maggioranza quanto da quelli di opposizione, e sono state tutte
assegnate alle commissioni Cultura di Montecitorio e di Palazzo
Madama, che hanno la competenza sul provvedimento in materia di
sport. E' probabile tutti i testo vengano quanto prima esaminati
insieme per giungere alla elaborazione di un testo unificato da
portare in Aula. Alla Camera, l'ufficio di presidenza della commissione
Cultura, guidata da Pietro Folena (Prc), ha iniziato a fissare i
primi appuntamenti del lavoro su questo tema: a partire dalle audizioni,
nei prossimi giorni, dei ministri Rutelli e Melandri, quest'ultima
interpellata proprio in relazione alle vicende del calcio.
Calciopoli all’attenzione degli studenti
dell’Univerità la Sapienza
09/06 Le vicende di 'Calciopoli', la ben nota 'cupola' del calcio
italiano costruita nel tempo dai massimi dirigenti delle piu' scudettate
societa' di calcio italiane, diventano oggetto di inchiesta giornalistica
da parte della facolta' di scienze della comunicazione dell'universita'
romana 'La Sapienza'. Una ventina di studenti del corso di giornalismo
si sono presentati davanti all'ufficio indagini della Figc con telecamerine
e registratori per intervistare la stampa sportiva sulle vicende
di Calciopoli. L'eco quindi dello scandalo ha raggiunto anche le
facolta' universitarie e gli studenti di scienze della comunicazione
dell'ateneo romano si stanno producendo in interviste a coloro i
quali le raccontano quotidianamente. Ma in particolare l'attenzione
degli studenti e' centrata sul ruolo e la funzione del capo ufficio
indagini Francesco Saverio Borrelli, la cui fama e' strutturalmente
consolidata nella societa' italiana. Tra le domande piu' formulate
c'e' quella: "ma voi della carta stampata non non ve ne siete
mai accorti di quanto bolliva in pentola?". Oppure: "dalle
intercettazioni risulta la complicita' di famosi giornalisti sportivi
delle grandi reti televisive e quotidiani". Le risposte non
trovano soddisfazione piena da parte degli studenti e non soddisfano
la curiosita' di saperne di piu'. Seppure non totalmente soddisfatti,
imperterriti continuano la loro inchiesta creando imbarazzo tra
gli addetti ai lavori.
Dhorasoo “Scandalo Juve? Il segreto di pulcinella”
09/06 "Lo scandalo della Juve? ma se lo sapevano tutti...",
Vikash Dhorasoo, nazionale francese ed ex giocatore del Milan, sorride
quando nel ritiro della Francia ai mondiali di Germania 2006 gli
si chiede un parere sui fatti del calcio italiano. A Dhorasoo, una
fugace apparenza in Italia con il Milan, oggi al Paris Saint Germain,
é bastato evidentemente poco per capire quello che succedeva:
"lo sapevano tutti, ma... non me lo sarei mai aspettato che
potesse venire fuori con questa virulenza", chiarisce con evidente
ironia e un sorriso divertito. "Gli juventini della Francia?
Stanno zitti, di questo non parlano proprio...", ha chiuso
il centrocampista di Domeneck, riferendosi ovviamente a Thuram,
Vieira e Trezeguet.
Il diario della giornata
09/06 Lunga giornata di interrogatori in concomitanza del debutto
del Mondiale di Germania. La giornata e' stata caratterizzata dall'interrogatorio-fiume
di Meani (ben sette ore!), addetto agli arbitri del Milan. Borrelli
esprime la sua critica per l'evolversi della situazione e Carraro
ammette: "Mi sono dimesso e penso di aver fatto bene a farlo.
Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani e tantomeno
nei prossimi giorni". Il film della giornata:
9.04: "Il tifoso tedesco ormai e' convinto che il vostro sia
un campionato corrotto". Lo ha detto Oliver Bierhoff in una
intervista al Corriere dello Sport. "Ultimamente - prosegue
- tranne che per Juve e Milan, l'interesse per la vostra serie A
e' diminuito. Se mi aspettavo Moggi e la Juve potenti? A Torino
sono stato derubato di un gol, ma non credevo che si potesse condizionare
tutto il sistema. Pensavo a qualche arbitro compiacente con i piu'
forti. Per gli azzurri ambiente ostile? No, alla fine gli italiani
sono sempre ben visti".
9.13: Franco Carraro arriva negli uffici della Figc di via Allegri,
intorno alle 8.50. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti.
Pochi minuti piu' tardi e' arrivato in via Po anche Leonardo Meani,
l'addetto agli arbitri del Milan.
9.15: Borrelli arriva negli uffici Figc in via Allegri. "Moggi
non si presentera'? Cosa potevo avere da lui, solo la sua interpretazione.
Dopo le intercettazioni pubblicate sui giornali si e' creato un
muro difensivo, concordato probabilmente da piu' persone. E comunque
non essendo tesserato, fa parte dei suoi diritti non presentarsi
per rispondere alle domande. Stiamo completando il quadro".
11.01: Il presidente della Lazio Claudio Lotito arriva in via Po
per essere ascoltato dall'ufficio indagini della figc. Solo qualche
tifoso ad attenderlo e nessuna contestazione.
11.51: Franco Carraro e' uscito da qualche minuto dalla sede della
ficg di via Allegri, dove e' stato ascoltato dall'ufficio indagini.
L'ex presidente della Figc era abbastanza tranquillo e ai giornalisti
ha detto soltanto: "Mi sono dimesso e penso di aver fatto bene
a farlo. Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani
e tantomeno nei prossimi giorni".
12.13: Franco Carraro e' uscito da qualche minuto dalla sede della
ficg di via Allegri, dove e' stato ascoltato dall'ufficio indagini.
L'ex presidente della Figc era abbastanza tranquillo e ai giornalisti
ha detto soltanto: "Mi sono dimesso e penso di aver fatto bene
a farlo. Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani
e tantomeno nei prossimi giorni".
14.00: Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha concluso l'interrogatorio
nell'Ufficio Indagini della Federcalcio di via Po. Il numero 1 del
club capitolino ha lasciato la sede federale da un'uscita secondaria.
14.13: Ermanno Pieroni, ex dirigente di Perugia ed Ancona, ora direttore
sportivo dell'Arezzo, e' arrivato negli uffici di via Po in Federcalcio.
15.40: "I Mondiali li guardero', ma tutto quello che e' successo
mi ha dato fastidio". Lo ha detto Carlo Verdone, intervistato
su Repubblica Radio. "Mi ha dato ancora piu' fastidio il fatto
che adesso tutti sostengano di aver scherzato - ha proseguito -.
Un episodio su questo argomento lo devo assolutamente fare".
"In Nazionale c'e' Francesco Totti che e' un mio carissimo
amico e ci sono giocatori, anche non della Roma, che stimo. Ma quello
che e' successo mi ha molto amareggiato.
15.45: Adiconsum ha chiesto un incontro al Commissario straordinario
Figc, Guido Rossi, e al Capo ufficio indagine, Francesco Saverio
Borrelli, per consegnare loro uno studio sugli errori arbitrali
delle stagioni di serie A 2002/2003 e 2003/2004. Lo studio realizzato
da Make Tailored Advertising, societa' specializzata nel marketing
sportivo, evidenzia che circa il 25-30% delle partite sono state
falsate da gravi errori di arbitraggio. Lo studio sara' presentato
il prossimo Venerdi' 16 giugno alle ore 11 presso la sede dell'Adiconsum
nazionale, in via Lancisi 25. Adiconsum presentera' anche alcune
proposte per rendere piu' trasparente il gioco del calcio.
16.55: Si e' concluso l'interrogatorio di Leonardo Meani. L'addetto
agli arbitri del Milan e' uscito dalla sede di via Po dopo circa
per sette ore di audizione davanti all'ufficio indagini. Meani non
ha rilasciato nessuna dichiarazione ai giornalisti presenti.
17.37: "Il Coni alla fine di questi processi potrebbe costituirsi
parte civile. Se ci fossero degli illeciti, rispetto ai quali fosse
danneggiato dal reato, lo fara'". Lo ribadisce ad Affaritaliani.it,
a pochi giorni dal termine delle audizioni nell'inchiesta sportiva
di calciopoli, l'avvocato Franco Coppi, protagonista di diversi
processi di primo piano negli ultimi anni e, a livello calcistico,
di quello che ha visto coinvolto l'anno scorso il Genoa di Preziosi.
17.55: Si e' conclusa anche l'audizione dell'ex dirigente di Perugia
ed Ancona, ora direttore sportivo dell'Arezzo, Ermanno Pieroni.
"E' stato un clima cordiale e sereno - ha dteto - Abbiamo parlato
di tante cose sulle quali non intendo dire niente. Si e' parlato
tra persone civili e non ho altro da aggiungere".
17.57: Il mio assistito ha confermato tutto cio' che aveva dicbiarato
alla guardia di finanza nel 2004". E' quanto ha dichiarato
il legale di Pieroni, Cristiana Pesarini. "Il 10 maggio scorso
- ha aggiunto - era stato ascoltato dai Pm Palamara e Palaia".
Servizi precedenti
08/06
Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove
ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto
sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a
Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della
Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA
rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani
ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi
07/06
Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De
Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun
pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”.
La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine.
Pirrone: “Già da tempo denunciavo
pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora
paura della ‘cupola’”
06/06
Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio
gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano.
E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni:
“Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio
e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra
Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter
“Felice della reazione delle autorità italiane”
05/06
Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol
vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre
alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri
ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi
ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della
CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero
che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci
vogliono arbitri professionisti”
04/06
Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro
Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan
si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un
bar per calciopoli, ci scappa il morto
03/06
Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati
dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire
l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare
la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi
resterà sempre un grande”
02/06
Calcio nel caos: Il
procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre
sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno.
Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il
Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”.
Spalletti in procura a Napoli.
01/06
Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una
situazione che non pensavo così grave”. Secondo
l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina
in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi
sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto
deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.
31/05
Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio
pulita”. Il difensore di Moggi: “Il
Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive".
Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”.
Verdone “Di fronte allo scandalo del
calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io
alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.
29-30/05
Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro
cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio
nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per
i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi
per ora non ipotizzabile”. Del Piero
“Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi
A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.
28/05
Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana
intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori
dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.
27/05
Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel
vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il
figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”.
Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato
paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato
è già condannato”. Peruzzi
accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.
26/05
Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli:
Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani
rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer
ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli
era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al
calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il
figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.
25/05
Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e
Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro
ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza
psicologica, invece...”. Cecchi Gori
“Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti
della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la
Lazio. I tiofosi
si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono
Boniperti presidente della Juve
24/05
Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove
regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre
il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al
conflitto d’interessi”. La Finanza
nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura.
Galliani confermato in Lega. Cannavaro:
“Gli scudetti della Juve, meritati”
23/05
Calcio nel caos: Il commissario della FIGC,
Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta
“Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi.
perquisita la sede della
Torres
22/05
Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto.
Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni
di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti.
Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido
Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv.
Stagliano “La Juve in B”
21/05
Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante
nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a
Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”.
Chieste le dimissioni di Lippi. Le
intercettazioni di De Santis
20/05
Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi.
Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi.
Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le
tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno
19/05
Calcio nel caos: La Gea controllava anche
Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di
Carraro sono finte”. Interrogati Lippi
e Zeman. Si dimette il Generale Pappa
18/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza
pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano
le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi
nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve
17/05
Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro.
Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi
accertamenti. Definite le competenze delle
Procure di Roma e Napoli.
16/05
Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della
FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci
rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.