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Sport
Il calcio nel caos

 

Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore

09/06 "C'è un muro difensivo concordato da più persone". Il pool guidato da Francesco Saverio Borrelli lotta contro l'omertà del mondo del calcio. Lo fa con interrogatori fiume, che non lasciano per strada nemmeno un fatto, nemmeno una telefonata. La quinta giornata tra i palazzi della Figc di via Allegri e via Po è iniziata con le audizioni dell'ex presidente federale Franco Carraro e dell'ex dirigente addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani. Dopo aver sentito Galliani, gli inquirenti hanno messo ancor di più sotto la loro lente la posizione del Milan. Lo hanno fatto attraverso l'uomo che, stando alle intercettazioni, si impegnava con il designatore degli assistenti, Mazzei, per far ottenere alla società rossonera guardalinee 'amici'. L'interrogatorio di Meani ha battuto ogni record: 7 ore e mezza. Un'audizione lunghissima, che in via Turati sembra non abbiano gradito troppo. L'impressione, tuttavia, è che i tesserati di club siano rimasti barricati nelle loro posizioni, senza crollare di fronte alle domande del pool e, soprattutto, senza lanciarsi accuse reciproche. Sul presunto super-teste, che domani potrebbe varcare gli uffici federali, Borrelli è lapidario: "Non mi risulta ci sia alcun super testimone". L'ex capo di 'mani pulite' pesa le parole ed evita gli annunci. Fatto sta, però, che anche oggi è stato ascoltato un ex arbitro, Michele Cruciani, che come Pirrone e Carlucci ha lasciato la categoria negli anni neri di Bergamo e Pairetto. E domani, insieme al guardalinee Stefano Titomanlio (l'ultimo degli indagati nella categoria arbitrale), sarà ascoltato un altro ex fischietto. E potrebbe poi essere il turno anche di una terza persona, interna alla Federcalcio, che ha chiesto a Borrelli di essere ascoltata. Intanto, oggi è stato anche il giorno della Lazio, con l'audizione del presidente Claudio Lotito. Per lui tre ore di audizione, e la consegna di un memoriale. A movimentare la giornata è stato un piccolo gruppo di 'Irriducibili', la frangia ultras della tifoseria laziale che contesta Lotito e ha chiesto "giustizia" a Borrelli. "I processi - ha risposto pacatamente il capo del pool - non si fanno in piazza. Noi raccogliamo soltanto elementi, siamo il primissimo gradino". Borrelli non si stanca di ricordare che il suo è un compito puramente investigativo, le cui conclusioni finiranno la prossima settimana sul tavolo del procuratore federale. L'ultimo a uscire dalla sede di via Po, quando Borrelli era già in viaggio per Milano, dove trascorrerà il weekend, è stato l'ex presidente dell'Ancona Ermanno Pieroni, oggi direttore sportivo dell'Arezzo. Pieroni non ha ritrattato le accuse lanciate due anni fa a Moggi, e ha negato che il suo rientro nel mondo del calcio sia legato all'ex dg juventino. Mentre la macchina della giustizia sportiva ha appena preso il via, il Coni ha annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile nel caso emergano illeciti.

Non esiste alcun super teste

"Non mi risulta che ci sia alcun super teste". Così Francesco Saverio Borrelli ribadisce ancora una volta che dagli interrogatori fatti finora non sono emerse confessioni ed annuncia anche che non c'é un testimone che ha chiesto di essere ascoltato. "Fino ad oggi solo due persone hanno chiesto di essere ascoltate spontaneamente - ha detto il capo dell'Ufficio indagini - e sono già state sentite dai colleghi dell'altro staff".

Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni

Quasi tre ore di interrogatorio per Franco Carraro. L'ex presidente della Federcalcio è appena uscito dalla sede di via Allegri dove è stato ascoltato dal pool guidato da Francesco Saverio Borrelli. Carraro ha più volte detto di non voler parlare e alla fine si è limitato a dire: "mi sono dimesso e ho fatto bene. Di queste cose non voglio più parlare, né oggi, né domani, né mai più”. E quasi tre ore di interrogatorio per confermare quanto già denunciato alla Guardia di finanza nel maggio 2004 ci sono volute anche per Ermanno Pieroni, l'ex presidente dell'Ancona, che ha ribadito così anche davanti all'Ufficio indagini della Federcalcio le accuse lanciate già due anni fa al sistema che vigeva nel mondo del pallone: Pieroni è stato chiamato a testimoniare come persona informata dei fatti nell'ambito dell' inchiesta partita dalle intercettazioni telefoniche. Al centro della lunga audizione anche il suo rientro nel mondo del calcio visto che attualmente è dirigente dell'Arezzo. "Questa è una cosa che mi è stata chiesta - ha spiegato il suo legale - l'avvocato Cristiana Pesarini - ma abbiamo escluso che ci sia stato l'interessamento di Moggi nel suo rientro nel calcio".

Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”

09/06 "Le parole dell'ex designatore Bergamo ieri sera a Matrix mi inorgogliscono e mi fanno onore: se io ero considerato un arbitro scarso, fa piacere vedere che gli arbitri che lui riteneva bravi sono quelli che poi sono finiti nelle inchieste giudiziarie". Così l'ex arbitro Riccardo Pirrone ha risposto alle parole dell'ex designatore Paolo Bergamo che ieri sera durante la trasmissione Matrix su Canale 5 aveva bollato il fischietto messinese come un arbitro scarso che si era dimesso perché era stato bocciato dai designatori. "Per lui evidentemente ora è importante trovare giustificazioni per quello che ha fatto e vuole trasformare in lecito quello che era illecito. L'intervista che ha rilasciato ieri sera a Matrix è in linea con tutta la sua condotta di designatore: il pubblico - insiste duramente Pirrone - avrà capito da solo la differenza morale tra me e Bergamo. La sua mi é sembrata una figura che cerca di trovare spiegazioni, anche le più assurde, a quello che è successo, come le cene con i dirigenti delle società". Nell'intervista tv, Bergamo aveva detto che Pirrone si era dimesso nel 2001 perché sapeva che a fine stagione sarebbe stato escluso dalle liste per la stagione successiva: "l'evidente malafede di affermazioni del genere è dimostrata dai documenti che ha acquisito il dottor Borrelli nei quali ci sono le mie lettere di dimissioni in tempi non sospetti con motivazioni e cause completamente differenti da quelle che ha detto Bergamo che tra l'altro dal 2001 è a conoscenza di questi documenti. Quando ha detto che lui rappresenta il passato arbitrale, non posso dargli torto: Bergamo non può dire a Pirrone la stessa cosa. Non solo io non rappresento il passato arbitrale, ma ho messo in queste settimane la mia faccia perché mi sento ancora arbitro e voglio essere utile a questo mondo".

Il legale di Lotito soddisfatto “Ci diamo nove e mezzo”

09/06 "Siamo soddisfatti dell' interrogatorio e direi proprio che ci diamo un bel nove e mezzo...". E' quanto ha detto l'avvocato del presidente della Lazio Claudio Lotito, Gianmichele Gentile, intervenendo su 'Radio 6' appena conclusasi l'audizione del patron biancoceleste. "Tutto molto bene, tant'é vero che l'atmosfera era serena e distesa - ha affermato l'avvocato -. Conoscendo i tempi non è stato nemmeno tanto lungo, visto che siamo entrati alle 11.15 e, tenendo conto delle pause per verbalizzare, siamo usciti poco prima delle 14. Noi, comunque, siamo molto contenti di quello che è venuto fuori quest'oggi. Non ci ha interrogato Borrelli, bensì il suo collega D'Andrea, più altri tre commissari". "Fermo restando - ha concluso - che abbiamo risposto a tutte le loro domande che, tra l'altro, vertevano un po' tutte sulla seconda parte di Napoli, tanto il filone è quello, lo stesso materiale"

Borrelli “Il processo lo faranno i giudici. Moggi cosa doveva dirmi?"

09/06 Francesco Saverio Borrelli quando si e' spostato dalla sede di via Allegri per raggiungere via Po dove ha ascoltato il presidente della Lazio, Claudio Lotito ha dichiarato: "Il processo di giustizia compete ai giudici. Noi siamo semplicemente degli inquirenti, quindi non siamo ne' giudici, ne' pubblici ministeri. Stiamo semplicemente raccogliendo materiale, ricordatevi che i giudici quando arrivera' il loro momento, ovvero tra 20 giorni-1 mese, dovranno giudicare serenamente senza pressioni della piazza. Dove corrono molti soldi c'e' sempre il pericolo corruzione, non mi risulta ci siano dei supertest, ci sono state un paio di persone che hanno chiesto di essere ascoltate e sono state sentite dai miei colleghi". In mattinata su Moggi avavea dichiarato: "Moggi non si presentera'? Cosa potevo avere da lui, solo la sua interpretazione. Dopo le intercettazioni pubblicate sui giornali si e' creato un muro difensivo, concordato probabilmente da piu' persone. E comunque non essendo tesserato, fa parte dei suoi diritti non presentarsi per rispondere alle nostre domande. Come e' la situazione? Stiamo completando il quadro".
''Si e' creato un muro difensivo concordato probabilmente da piu' persone''. Francesco Borrelli ha reagito cosi' ancora una volta alla reticenza di quanti hanno finora sfilato davanti all'ufficio indagini nell'ambito dell'inchiesta su Calciopoli. Alla fine della prima settimana di interrogatori Borrelli comunque non si dice sorpreso. ''Non mi aspettavo nulla di diverso dopo le pubblicazioni delle intercettazioni sui giornali''. Alla domanda se sono stati raccolti elementi importanti: ''Direi di no, stiamo completando il quadro''.

Sentiti Carraro e Meani

09/06 Leonardo Meani ruba la scena a Franco Carraro. Nell'ennesima giornata di interrogatori condotti dall'ufficio indagini della Figc di Francesco Saverio Borrelli, le luci della ribalta spettano, suo malgrado, all'addetto agli arbitri rossonero, protagonista di un'audizione durata sette ore e mezza, un vero e proprio record se si considera il tour de force di questi giorni degli 007 federali. Meani e' l'unico dirigente del Milan iscritto nel registro degli indagati della Procura di Napoli ed e' stato chiamato oggi in via Po a rispondere delle intercettazioni che rischiano di mettere nei guai lui e di conseguenza la societa' rossonera. Al termine dell'interrogatorio-fiume Meani non ha voluto rilasciare dichiarazioni, andando via di fretta. Ma oggi era il giorno anche dell'ex presidente della Federcalcio Carraro. Sentito per circa tre ore da Borrelli in persona, il vecchio numero uno della Figc e' uscito da via Allegri abbastanza tranquillo e con i giornalisti e' stato di poche ma preziose parole: "mi sono dimesso e penso di aver fatto bene a farlo. Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani e tantomeno nei prossimi giorni". Oltre a Carraro e Meani, l'ufficio indagini ha sentito anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e l'ex dirigente di Perugia ed Ancona, ora direttore sportivo dell'Arezzo, Ermanno Pieroni. Il primo e' arrivato in via Po intorno alle 11, uscendone circa tre ore dopo, interrogato dal vice di Borrelli, D'Andrea. Il presidente biancoceleste ha preferito lasciar parlare il suo avvocato che, come del resto i suoi colleghi nei giorni precedenti, ha ostentato ottimismo. "Siamo soddisfatti, ci diamo un bel nove e mezzo - ha dichiarato il legale di Lotito, Gianmichele Gentile - L'atmosfera era distesa e siamo contenti di quello che e' venuto fuori". Tre ore e' durato anche il colloquio con gli 007 federali di Pieroni. "Il clima e' stato cordiale e sereno - sono state le parole del dirigente - Abbiamo parlato di tante cose sulle quali non intendo dire niente. Si e' parlato tra persone civili". "Il mio assistito ha confermato tutto cio' che aveva dichiarato alla guardia di finanza nel 2004 - gli ha fatto eco la sua legale, Cristiana Pesarini - Il 10 maggio scorso, poi, era stato ascoltato dai pm Palamara e Palaia". Borrelli, pero', non si sbilancia. L'ex procuratore generale di Milano sapeva che il suo compito non era facile, ma forse non si aspettava di trovare tanta reticenza. "Dopo le intercettazioni pubblicate sui giornali si e' creato un muro difensivo, concordato probabilmente da piu' persone - ha dichiarato Borrelli - Elementi importanti? Non ce ne sono, ma stiamo completando il quadro". Il capo dell'ufficio indagini ha anche ribadito che non c'e' nessun pentito e nessun super-testimone e sull'assenza di Luciano Moggi, che si e' rifiutato di farsi interrogare perche' dimissionario dal ruolo di dg della Juventus dice: "cosa potevo avere da lui? Solo la sua interpretazione. E comunque, non essendo tesserato, fa parte dei suoi diritti non presentarsi per rispondere alle nostre domande". E mentre l'ex numero uno di "Mani pulite" continua il suo lavoro, il presidente dell'Antitrust Catricala' conferma che l'Authority si occupera' di riscrivere le nuove regole del calcio, a partire da quelle sui procuratori.

Catricalà “Presto regole per i procuratori”

"Il regolamento per i procuratori lo scriveremo in fretta, poi se il commissario Rossi ci chiederà di intervenire su altri aspetti, come gli arbitri, allora bisognerà portare avanti anche la nostra indagine conoscitiva". Lo ha detto il presidente dell' Antitrust, Antonio Catricalà, a margine di un incontro di studi sull' ordinamento della comunicazione nel quadro costituzionale, comunitario e comparato, che si è tenuto a Firenze. "Servono regole più trasparenti nel settore dei procuratori - ha detto Catricalà - che è stato fino ad ora chiuso e vischioso. Noi, però, siamo contrari a fissare limiti" sul numero dei calciatori che può gestire un procuratore".

Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004

09/06 Adiconsum ha chiesto un incontro al Commissario straordinario Figc, Guido Rossi, e al Capo ufficio indagine, Francesco Saverio Borrelli, per consegnare loro uno studio sugli errori arbitrali delle stagioni di serie A 2002/2003 e 2003/2004. Lo studio realizzato da Make Tailored Advertising, societa' specializzata nel marketing sportivo, evidenzia che circa il 25-30% delle partite sono state falsate da gravi errori di arbitraggio. Lo studio sara' presentato il prossimo Venerdi' 16 giugno alle ore 11 presso la sede dell'Adiconsum nazionale, in via Lancisi 25. Adiconsum presentera' anche alcune proposte per rendere piu' trasparente il gioco del calcio.

Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

09/06 ''Il Coni alla fine di questi processi potrebbe costituirsi parte civile. Se ci fossero degli illeciti, rispetto ai quali fosse danneggiato dal reato, lo fara'''. Lo ribadisce, a pochi giorni dal termine delle audizioni nell'inchiesta sportiva di calciopoli, ad Affaritaliani.it l'avvocato Franco Coppi, protagonista di diversi processi di primo piano negli ultimi anni e, a livello calcistico, di quello che ha visto coinvolto l'anno scorso il Genoa di Preziosi. Sulle mancate deposizioni a Borrelli di personaggi come Moggi, Giraudo o Mazzini, il legale spiega: ''Inchiesta dimezzata? No. L'indagato ha la facolta' di non rispondere, ma le indagini vanno avanti. Non dico 'peggio per lui', ma la Procura sportiva ha acquisito tutti gli atti del processo penale''. Sulle Procure che si disputano l'inchiesta (Torino, Roma, Napoli) sottolinea: ''La guerra tra magistrati non dovrebbe esistere. Se non si metteranno d'accordo, la Procura Generale della Corte di Cassazione stabilira' lei chi dovra' procedere. E la questione si puo' risolvere abbastanza rapidamente''. Juve in B e Milan eventualmente penalizzato? ''Non lo so -risponde Coppi- non conosco i fatti. Posso dire che la giustizia sportiva e' molto severa, procede rapidamente e i tempi stessi fanno capire che i tipi di valutazione, di accertamento e raccolta delle prove sono certamente molto meno formali di quanto avvenga nella giustizia ordinaria. Questo indubbiamento comporta spesso dei giudizi piu' sommari''. Sentenze che rischiano di essere sbagliate?''Non necessariamente -osserva il penalista- vanno rapportate sempre ad una giustizia sportiva inevitabilmente piu' sommaria di quella ordinaria. Questo e' un ordinamento in cui la prova e' piu' elastica ed ampia''.

In Parlamento nove richieste per la commissione d’indagine

09/06 Sono nove, alla data dell'inizio dei Mondiali di Germania, le proposte di legge presentate alla Camera (cinque) ed al Senato (quattro) per l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla situazione del calcio in Italia dopo lo scandalo 'calciopoli'. Le richieste di una indagine parlamentare sulla situazione del calcio sono praticamente bipartisan: provengono equamente tanto dai gruppi di maggioranza quanto da quelli di opposizione, e sono state tutte assegnate alle commissioni Cultura di Montecitorio e di Palazzo Madama, che hanno la competenza sul provvedimento in materia di sport. E' probabile tutti i testo vengano quanto prima esaminati insieme per giungere alla elaborazione di un testo unificato da portare in Aula. Alla Camera, l'ufficio di presidenza della commissione Cultura, guidata da Pietro Folena (Prc), ha iniziato a fissare i primi appuntamenti del lavoro su questo tema: a partire dalle audizioni, nei prossimi giorni, dei ministri Rutelli e Melandri, quest'ultima interpellata proprio in relazione alle vicende del calcio.

Calciopoli all’attenzione degli studenti dell’Univerità la Sapienza

09/06 Le vicende di 'Calciopoli', la ben nota 'cupola' del calcio italiano costruita nel tempo dai massimi dirigenti delle piu' scudettate societa' di calcio italiane, diventano oggetto di inchiesta giornalistica da parte della facolta' di scienze della comunicazione dell'universita' romana 'La Sapienza'. Una ventina di studenti del corso di giornalismo si sono presentati davanti all'ufficio indagini della Figc con telecamerine e registratori per intervistare la stampa sportiva sulle vicende di Calciopoli. L'eco quindi dello scandalo ha raggiunto anche le facolta' universitarie e gli studenti di scienze della comunicazione dell'ateneo romano si stanno producendo in interviste a coloro i quali le raccontano quotidianamente. Ma in particolare l'attenzione degli studenti e' centrata sul ruolo e la funzione del capo ufficio indagini Francesco Saverio Borrelli, la cui fama e' strutturalmente consolidata nella societa' italiana. Tra le domande piu' formulate c'e' quella: "ma voi della carta stampata non non ve ne siete mai accorti di quanto bolliva in pentola?". Oppure: "dalle intercettazioni risulta la complicita' di famosi giornalisti sportivi delle grandi reti televisive e quotidiani". Le risposte non trovano soddisfazione piena da parte degli studenti e non soddisfano la curiosita' di saperne di piu'. Seppure non totalmente soddisfatti, imperterriti continuano la loro inchiesta creando imbarazzo tra gli addetti ai lavori.

Dhorasoo “Scandalo Juve? Il segreto di pulcinella”

09/06 "Lo scandalo della Juve? ma se lo sapevano tutti...", Vikash Dhorasoo, nazionale francese ed ex giocatore del Milan, sorride quando nel ritiro della Francia ai mondiali di Germania 2006 gli si chiede un parere sui fatti del calcio italiano. A Dhorasoo, una fugace apparenza in Italia con il Milan, oggi al Paris Saint Germain, é bastato evidentemente poco per capire quello che succedeva: "lo sapevano tutti, ma... non me lo sarei mai aspettato che potesse venire fuori con questa virulenza", chiarisce con evidente ironia e un sorriso divertito. "Gli juventini della Francia? Stanno zitti, di questo non parlano proprio...", ha chiuso il centrocampista di Domeneck, riferendosi ovviamente a Thuram, Vieira e Trezeguet.

Il diario della giornata

09/06 Lunga giornata di interrogatori in concomitanza del debutto del Mondiale di Germania. La giornata e' stata caratterizzata dall'interrogatorio-fiume di Meani (ben sette ore!), addetto agli arbitri del Milan. Borrelli esprime la sua critica per l'evolversi della situazione e Carraro ammette: "Mi sono dimesso e penso di aver fatto bene a farlo. Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani e tantomeno nei prossimi giorni". Il film della giornata:
9.04: "Il tifoso tedesco ormai e' convinto che il vostro sia un campionato corrotto". Lo ha detto Oliver Bierhoff in una intervista al Corriere dello Sport. "Ultimamente - prosegue - tranne che per Juve e Milan, l'interesse per la vostra serie A e' diminuito. Se mi aspettavo Moggi e la Juve potenti? A Torino sono stato derubato di un gol, ma non credevo che si potesse condizionare tutto il sistema. Pensavo a qualche arbitro compiacente con i piu' forti. Per gli azzurri ambiente ostile? No, alla fine gli italiani sono sempre ben visti".
9.13: Franco Carraro arriva negli uffici della Figc di via Allegri, intorno alle 8.50. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti. Pochi minuti piu' tardi e' arrivato in via Po anche Leonardo Meani, l'addetto agli arbitri del Milan.
9.15: Borrelli arriva negli uffici Figc in via Allegri. "Moggi non si presentera'? Cosa potevo avere da lui, solo la sua interpretazione. Dopo le intercettazioni pubblicate sui giornali si e' creato un muro difensivo, concordato probabilmente da piu' persone. E comunque non essendo tesserato, fa parte dei suoi diritti non presentarsi per rispondere alle domande. Stiamo completando il quadro".
11.01: Il presidente della Lazio Claudio Lotito arriva in via Po per essere ascoltato dall'ufficio indagini della figc. Solo qualche tifoso ad attenderlo e nessuna contestazione.
11.51: Franco Carraro e' uscito da qualche minuto dalla sede della ficg di via Allegri, dove e' stato ascoltato dall'ufficio indagini. L'ex presidente della Figc era abbastanza tranquillo e ai giornalisti ha detto soltanto: "Mi sono dimesso e penso di aver fatto bene a farlo. Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani e tantomeno nei prossimi giorni".
12.13: Franco Carraro e' uscito da qualche minuto dalla sede della ficg di via Allegri, dove e' stato ascoltato dall'ufficio indagini. L'ex presidente della Figc era abbastanza tranquillo e ai giornalisti ha detto soltanto: "Mi sono dimesso e penso di aver fatto bene a farlo. Non desidero parlare di questa vicenda ne' oggi, domani e tantomeno nei prossimi giorni".
14.00: Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha concluso l'interrogatorio nell'Ufficio Indagini della Federcalcio di via Po. Il numero 1 del club capitolino ha lasciato la sede federale da un'uscita secondaria.
14.13: Ermanno Pieroni, ex dirigente di Perugia ed Ancona, ora direttore sportivo dell'Arezzo, e' arrivato negli uffici di via Po in Federcalcio.
15.40: "I Mondiali li guardero', ma tutto quello che e' successo mi ha dato fastidio". Lo ha detto Carlo Verdone, intervistato su Repubblica Radio. "Mi ha dato ancora piu' fastidio il fatto che adesso tutti sostengano di aver scherzato - ha proseguito -. Un episodio su questo argomento lo devo assolutamente fare". "In Nazionale c'e' Francesco Totti che e' un mio carissimo amico e ci sono giocatori, anche non della Roma, che stimo. Ma quello che e' successo mi ha molto amareggiato.
15.45: Adiconsum ha chiesto un incontro al Commissario straordinario Figc, Guido Rossi, e al Capo ufficio indagine, Francesco Saverio Borrelli, per consegnare loro uno studio sugli errori arbitrali delle stagioni di serie A 2002/2003 e 2003/2004. Lo studio realizzato da Make Tailored Advertising, societa' specializzata nel marketing sportivo, evidenzia che circa il 25-30% delle partite sono state falsate da gravi errori di arbitraggio. Lo studio sara' presentato il prossimo Venerdi' 16 giugno alle ore 11 presso la sede dell'Adiconsum nazionale, in via Lancisi 25. Adiconsum presentera' anche alcune proposte per rendere piu' trasparente il gioco del calcio.
16.55: Si e' concluso l'interrogatorio di Leonardo Meani. L'addetto agli arbitri del Milan e' uscito dalla sede di via Po dopo circa per sette ore di audizione davanti all'ufficio indagini. Meani non ha rilasciato nessuna dichiarazione ai giornalisti presenti.
17.37: "Il Coni alla fine di questi processi potrebbe costituirsi parte civile. Se ci fossero degli illeciti, rispetto ai quali fosse danneggiato dal reato, lo fara'". Lo ribadisce ad Affaritaliani.it, a pochi giorni dal termine delle audizioni nell'inchiesta sportiva di calciopoli, l'avvocato Franco Coppi, protagonista di diversi processi di primo piano negli ultimi anni e, a livello calcistico, di quello che ha visto coinvolto l'anno scorso il Genoa di Preziosi.
17.55: Si e' conclusa anche l'audizione dell'ex dirigente di Perugia ed Ancona, ora direttore sportivo dell'Arezzo, Ermanno Pieroni. "E' stato un clima cordiale e sereno - ha dteto - Abbiamo parlato di tante cose sulle quali non intendo dire niente. Si e' parlato tra persone civili e non ho altro da aggiungere".
17.57: Il mio assistito ha confermato tutto cio' che aveva dicbiarato alla guardia di finanza nel 2004". E' quanto ha dichiarato il legale di Pieroni, Cristiana Pesarini. "Il 10 maggio scorso - ha aggiunto - era stato ascoltato dai Pm Palamara e Palaia".

Servizi precedenti

08/06 Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Calcio nel caos: Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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