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Operazione Onorata Sanità

 

Operazione Onorata Sanità: Il Prefetto invia l’ordinanza al Governo. Tre medici si dichiarano estranei.

31/01 La Prefettura di Catanzaro ha inviato alla Presidenza del Consiglio del ministri l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria relativa all'inchiesta 'Onorata Sanita' che ha portato all'arresto di 18 persone, tra cui il consigliere regionale Domenico Crea, accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso. La trasmissione dell'ordinanza - secondo quanto si e' appreso negli ambienti della Prefettura - e' un atto dovuto affinche' poi la Presidenza del Consiglio possa decidere eventuali provvedimenti. Tra le eventuali decisioni che potrebbe prendere il governo c'e' anche quella di sospendere Domenico Crea dalla carica di consigliere regionale.

Tre medici si dichiarano estranei alle accuse. Si sono detti estranei alle accuse tre medici arrestati nell'operazione 'Onorata Sanita' e detenuti ai domiciliari. Stamani sono comparsi dinanzi al Gip del Tribunale di Reggio Calabria Salvatore Asaro, primario del pronto soccorso all'ospedale di Melito Porto Salvo; Domenico Pangallo e Domenico Latella, entrambi dirigenti sanitari all'Asl di Reggio Calabria. Nel corso dell'interrogatorio i tre indagati hanno risposto alle domande ed hanno fornito la loro versione circa i rapporti avuti con il consigliere regionale Domenico Crea e relativamente all'attivita' svolta nella clinica 'Villa Anya'. In particolare i due dirigenti dell'ex azienda sanitaria di Reggio Calabria hanno sostenuto, rispetto ai rapporti con la clinica 'Villa Anya', di aver applicato le direttive senza alcuna violazione.

Per i magistrati, servilismo verso Crea. Alcuni dirigenti dell'ex azienda sanitaria locale di Reggio Calabria, secondo i magistrati che hanno condotto l'inchiesta 'Onorata Sanita', avrebbero avuto un rapporto di "servilismo" nei confronti del consigliere regionale Domenico Crea. Nelle numerose telefonate intercettate emerge che nel dicembre del 2005 il direttore amministrativo facente funzione dell'ex Asl 11 di Reggio Calabria, Domenico Latella, chiama Domenico Crea e, dopo aver parlato della pratica di accreditamento della clinica 'Villa Anya', gli chiede "hai bisogno di qualcosa?". E Crea risponde "niente, grazie". E sempre nel dicembre del 2005 Crea contatta telefonicamente il Direttore Vicario dell'assessorato alla sanità calabrese, Peppino Biamonte, il quale all'inizio della conversazione dice "...agli ordini Mimmo..."

Marcianò a Crea: “Dopo le regionali non dormo più”. Dopo la mancata elezione di Domenico Crea in occasione delle regionali del 2005, Alessandro Marcianò che ne sosteneva la candidatura, non riusciva più a dormire per la delusione ed avrebbe fatto anche ricorso a dei farmaci. Il particolare emerge nell'inchiesta 'Onorata Sanita' nella quale sia Crea che Marcianò sono stati arrestati con altre sedici persone. Da alcune intercettazioni telefoniche, infatti, emergono i rapporti tra il consigliere regionale ed il suo sostenitore. In occasione delle elezioni regionali Crea risultò il primo dei non eletti ed è poi subentrato in consiglio dopo la morte di Francesco Fortugno, ucciso nell'ottobre del 2005. Alessandro Marcianò, oltre ad essere coinvolto nell'inchiesta 'Onorata Sanita'', è imputato nel processo per l'omicidio Fortugno perché ritenuto il mandante del delitto. In una conversazione telefonica dopo le elezioni regionali nell'aprile del 2005 Alessandro Marcianò chiama Domenico Crea e gli confessa: "....sono demoralizzato. Non dormo da due giorni, ti do la mia parola d'onore. Mi sto prendendo il Tavor la sera". E Crea gli risponde: "...Eh, fratello pensa io!"

Ai pazienti di Villa Anya permessi non registrati. I pazienti ospiti nella clinica 'Villa Anya' ottenevano dei permessi per allontanarsi, anche per alcuni giorni, dalla struttura ma dalla documentazione amministrativa risultavano comunque ricoverati. Il particolare emerge nell'inchiesta 'Onorata Sanita'' che ha portato all'arresto di 18 persone tra cui il consigliere regionale Domenico Crea ed il figlio Antonio, quest'ultimo direttore sanitario della clinica. Nel corso delle indagini sono state analizzate tutte le fatture rilasciate da Villa Anya da giugno 2005 a marzo 2007, e trasmesse per il pagamento all'Ufficio Economico Finanziario dell'ex Asl di Reggio Calabria, ed è emerso che solo in due occasioni è stato comunicato che un paziente era uscito in permesso. Dalle intercettazioni telefoniche, invece, emerge che i permessi venivano concessi frequentemente ed a numerosi pazienti della struttura.

 

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