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Salerno indaga sull'archiviazione di Mastella

 

Guerra Procure, Salerno indaga sull’archiviazione di Mastella

12 dic 08 E' il cuore dell'indagine, uno dei principali motivi per cui la procura di Salerno dispiegò, il 2 dicembre scorso un centinaio carabinieri che scortarono cinque pm inviati a Catanzaro ad eseguire circa 20 perquisizioni. Obiettivo della missione, che è costato un controsequestro, il conflitto con la procura generale di Catanzaro e l'intervento del Csm, e tra breve quello degli ispettori del ministro Alfano, era il fascicolo stralcio riguardante l'accusa di abuso d'ufficio per Clemente Mastella finita con un nulla di fatto. Oggi il Csm ha trasmesso al Guardasigilli e al Procuratore Generale della Cassazione, Vitaliano Espostito, copia dei verbali delle audizioni dei magistrati di Catanzaro e Salerno "per le valutazioni di rispettiva competenza". A chiedere "con urgenza" gli atti era stato ieri lo stesso ministro della Giustizia, titolare insieme con il Pg della Suprema Corte dell' azione disciplinare nei confronti delle toghe. Del resto, il giorno precedente i consiglieri della prima commissione del Csm avevano sollecitato l' intervento di Alfano e del Pg Esposito ricordando la loro facoltà di chiedere il trasferimento di ufficio in via d' urgenza dei magistrati. I pm salernitani, dunque, stanno concentrando l' attenzione sulla vicenda dell' ex ministro della Giustizia Mastella. L' accusa di abuso d' ufficio mossa dall'ex pm Luigi De Magistris venne poi archiviata, su richiesta della stessa procura generale calabrese, il primo aprile scorso dal gip di Catanzaro Tiziana Macrì, dopo un passaggio alla procura di Roma che non ravvisò reati di competenza del Tribunale dei ministri e inviò gli atti a Catanzaro. Ebbe il gip a disposizione tutti gli atti necessari per valutare la posizione di Mastella? La domanda se la sono posta anche il procuratore Luigi Apicella e i sostituti Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani, titolari della controinchiesta su Why Not. Per i magistrati salernitani non solo era "corretta e doverosa" l'indagine nei confronti dell'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella da parte dell'ex pm Luigi De Magistris, ma l'avocazione del fascicolo Why Not da parte della procura generale di Catanzaro e la successiva richiesta di archiviazione per Mastella accolta dal gip di Catanzaro Tiziana Macrì, sarebbero state viziate da irregolarità. Otto sono i magistrati della pg di Catanzaro indagati per corruzione in atti giudiziari, falso e abuso d'ufficio a seconda delle posizioni, nell'ambito dell'indagine a Salerno ricominciata da ieri. Dal materiale sequestrato - dopo il dissequestro di Catanzaro, a disposizione dei pm Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi - gli inquirenti cercheranno ora riscontri. Di presunte irregolarità nel fascicolo Mastella, stralciato dall'indagine Why Not, parlarono ai pm non solo l'ex pubblico ministero Luigi De Magistris, ma anche Pierpaolo Bruni, pm applicato alla procura generale di Catanzaro. Nessun commento intanto dal pm Gabriella Nuzzi alla "interpellanza" del parlamentare della PdL, il napoletano Amedeo Laboccetta che ieri alla Camera ha denunciato "un feeeling sconvolgente" tra la giovane pm e l'attuale giudice del Riesame di Napoli, De Magistris. Nessuna querela è stata annunciata e da palazzo di giustizia a Salerno filtra solo una considerazione: per ora nessuna iniziativa, insomma nulla che possa creare conflitti di competenze con il rischio per la procura di vedersi "tolto" il processo. Tutto ciò in attesa dell'arrivo degli ispettori del ministro Alfano attesi per lunedì.

I rapporti tra Murone ed un investigatore Salerno produce le copie della Why Not”. E' frenetica l'attività in corso negli uffici della Procura Generale di Catanzaro dove la polizia giudiziaria di Salerno sta fotocopiando gli atti dell'inchiesta Why Not. Le attività per completare le fotocopie degli atti andranno avanti per tutta la giornata e proseguiranno anche domani e domenica. Solamente quando tutte le copie degli atti saranno completate la Procura di Salerno disporrà il dissequestro. La Procura Generale di Catanzaro, invece, ha dovuto provvedere prima al dissequestro dei fascicoli proprio per consentire ai magistrati di Salerno di poter fotocopiare la documentazione utile all'inchiesta della procura campana. La decisione di dissequestrare gli atti è stata presa dopo un incontro che ha portato all' accordo tra le due procure sottoscritto sotto la supervisione della procura generale della Corte di Cassazione. I magistrati della Procura Generale di Catanzaro, che seguono l'inchiesta Why Not, stanno proseguendo la loro attività in attesa di poter tornare in possesso degli atti e di poter giungere a conclusione dell'inchiesta.. I ritardi di una inchiesta che vede coinvolto un investigatore privato di Lamezia Terme, Vincenzo Concolino, ex maresciallo dei carabinieri, ed i rapporti di quest'ultimo con il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Salvatore Murone, sono contenuti nel decreto di sequestro emesso dai magistrati della Procura di Salerno. I magistrati campani hanno raccolto nel febbraio scorso la testimonianza di un maresciallo della sezione di polizia giudiziaria, Fiorentino Gallo, sentito come persone informata dei fatti. L'inchiesta che vede coinvolto Concolino riguarda alcuni lavori di sbancamento avviati, a fine 2005, a Tiriolo, su un' area ricadente in una zona classificata ad alto rischio di frana, ed improvvisamente trasformata in edificabile, dall' autorità di bacino. La vicenda fu segnalata dai componenti di sei nuclei familiari, tra cui Antonio Critelli titolare di un noto ristorante-albergo di Tiriolo, ma le loro denunce, secondo i magistrati di Salerno, non portarono all'apertura di un fascicolo d'indagine proprio per i rapporti tra Murone e Concolino. "So - racconta Gallo ai magistrati di Salerno - che tra il Concolino e il procuratore aggiunto Salvatore Murone intercorrono buoni rapporti, anche perché il dottore Murone è stato in servizio per lungo tempo presso il tribunale di Lamezia Terme. Ho trattato, nell' anno 2006 un fascicolo processuale che riguardava una concessione edilizia rilasciata dal Comune di Tiriolo alle figlie di Concolino. Inizialmente il fascicolo processuale era trattato direttamente dal dott. Murone che, a seguito del deposito della nostra prima informativa, disse a me e al collega che avrebbe letto gli atti e valutato di conseguenza".

Il CSM trasmette gli atti a Cassazone Ministro Alfabo. Il Consiglio superiore della magistratura ha trasmesso al ministro della Giustizia Angelino Alfano e al procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito la copia dei verbali dell'audizione davanti alla Prima commissione dei magistrati della Procura generale di Catanzaro e della Procura della Repubblica di Salerno, protagonisti dello scontro legato alle inchieste dell'ex Pm di Catanzaro Luigi De Magistris. Era stato lo stesso ministro, titolare dell'azione disciplinare insieme al Pg della Suprema corte, a chiedere al Csm l'invio con urgenza degli atti.

A Catanzaro Procura ‘blindata’ E' inaccessibile la Procura Generale di Catanzaro dove sono custoditi gli atti dell'inchiesta Why Not sequestrati dalla Procura di Salerno. Da stamani è stata chiusa la porta d'ingresso della sede della Procura generale e nel corridoio degli uffici è costantemente presente un militare dell'arma dei carabinieri che controlla affinché non entrino persone estranee agli uffici giudiziari. Tra i magistrati della Procura generale viene mantenuto il massimo riserbo sull'attività in corso. Il procuratore generale, Enzo Jannelli, uscendo dal palazzo di giustizia non ha fatto dichiarazioni. Da stamani viene osservata anche una disposizione secondo la quale dopo l'orario di chiusura delle cancellerie nessuna persona estranea agli uffici può circolare nel palazzo di giustizia.

Salerno produce le copie della Why Not”. E' frenetica l'attività in corso negli uffici della Procura Generale di Catanzaro dove la polizia giudiziaria di Salerno sta fotocopiando gli atti dell'inchiesta Why Not. Le attività per completare le fotocopie degli atti andranno avanti per tutta la giornata e proseguiranno anche domani e domenica. Solamente quando tutte le copie degli atti saranno completate la Procura di Salerno disporrà il dissequestro. La Procura Generale di Catanzaro, invece, ha dovuto provvedere prima al dissequestro dei fascicoli proprio per consentire ai magistrati di Salerno di poter fotocopiare la documentazione utile all'inchiesta della procura campana. La decisione di dissequestrare gli atti è stata presa dopo un incontro che ha portato all' accordo tra le due procure sottoscritto sotto la supervisione della procura generale della Corte di Cassazione. I magistrati della Procura Generale di Catanzaro, che seguono l'inchiesta Why Not, stanno proseguendo la loro attività in attesa di poter tornare in possesso degli atti e di poter giungere a conclusione dell'inchiesta.

Cicchitto “fare luce sul ruolo di Genchi”. 'E' stata depositata oggi l'interrogazione del presidente del Gruppo Parlmentare del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ai Ministri della Giustizia e dell'Interno per fare luce sulla figura di Gioacchino Genchi nella faida tra le Procure di Catanzaro e Salerno. Cicchitto chiede "di sapere quali sono le qualifiche e il ruolo di Gioacchino Genchi, con quali magistrati egli aveva e ha attualmente rapporti, se è legale o illegale che egli conservi tuttora in un suo archivio personale le intercettazioni fatte e se tutto ciò non rappresenti di per sé una situazione di straordinaria gravità che richiede indagini specifiche ad ogni livello".

 

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