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Inchiesta NOAS: arrestato l'ass. Tripodi

 

Operazione Naos, in libertà alcuni degli arrestati

27/02 Udienza davanti al tribunale del riesame di Perugia chiamato a esaminare i ricorsi presentati da 12 indagati nell'ambito dell'operazione Naos dei carabinieri del Ros contro una presunta associazione di stampo mafioso operante in Umbria e Calabria contro le ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari disposte nei loro confronti. I giudici depositeranno le decisioni tra la serata di oggi e la mattinata di domani. I difensori degli indagati hanno chiesto al tribunale del riesame di annullare le ordinanze o di disporre misure meno afflittive per i loro assistiti. Diversi quelli che stamani si sono presentati in aula. Nell'ambito dell'operazione Naos sono state disposte 57 ordinanze di custodia cautelare. Al centro delle indagini condotte dal Ros, un sodalizio di tipo mafioso collegato al clan camorristico dei Casalesi e alla cosca della 'ndrangheta dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti.

In libertà alcuni degli arrestati. Tornano in liberta' alcuni degli arrestati nell'ambito dell'operazione Naos dei carabinieri del Ros contro una presunta associazione di stampo mafioso operante in Umbria e Calabria. Il tribunale del riesame di Perugia ha infatti accolto gran parte dei ricorsi delle difese per la revoca delle ordinanze di custodia cautelare esaminati oggi. I provvedimenti sono stati notificati agli interessati in serata. Non e' escluso che altri possano essere comunicati agli indagati anche domani mattina. Oggi i giudici hanno esaminato le istanze presentate da 12 degli arrestati, una cinquantina complessivamente sulle 57 ordinanza disposte dal gip. Tra coloro che sono tornati in liberta' Marco e Massimiliano Bevilacqua, Alberto Benincasa, Stefano Moriconi e Angelo Ciampoli, quest'ultimo ai domiciliari accusato solo di favoreggiamento nei confronti di alcuni degli indagati. Sono stati difesi dagli avvocati Luca Maori, Delfo Berretti, Luciano Ghirga, Giovanni Dean, Francesco Crisi, Tommaso Mancini e Donatella Donati. Al centro dell'indagine coordinata dalla Dda di Perugia un presunto sodalizio di tipo mafioso ritenuto dagli investigatori collegato al clan camorristico dei Casalesi e alla cosca della 'ndrangheta dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti. Il tribunale del riesame ha inoltre rimesso in liberta' Stefano Migliosi e Giuseppe Ricci, quest'ultimo arrestato solo per favoreggiamento. A difenderli gli avvocati Luca Gentili e Stefano Tentori Montalto.

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