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Arrestato l'on. Pasquale Tripodi

 

Arrestato ass. P. Tripodi: Loiero "Non si può andare avanti così". Gen. Ganzer "Una Joint-venture camorra-ndrangheta"

13/02 Ha portato alla luce quello che per gli inquirenti e' l'ennesimo salto di qualità della 'ndrangheta, in grado di gestire direttamente ambiziosi progetti infrastrutturali attraverso proprie imprese, l'operazione Naos dei carabinieri del Ros di Perugia, coordinati dalla Dda del capoluogo umbro. Cinquantasette le ordinanze di custodia cautelare disposte. Una ha riguardato l'ex assessore regionale al turismo della Regione Calabria, Pasquale Tripodi, dell'Udeur. I provvedimenti, quasi tutti eseguiti, hanno raggiunto amministratori pubblici, il direttore di un istituto di credito perugino, professionisti e presunti appartenenti alla criminalità organizzata. L'indagine ha riguardato infatti la presenza in Umbria di un presunto sodalizio mafioso legato al clan camorristico campano dei 'Casalesi' e alla cosca della 'ndrangheta Morabito-Palamara-Bruzzaniti. Una compartecipazione che poi ha pero' visto la supremazia dei gruppi calabresi, ha spiegato il comandante del Ros, generale Giampaolo Ganzer. Un tentativo di colonizzazione criminale di altre regioni, Umbria compresa, attraverso l'infiltrazione nell'economia locale, secondo gli inquirenti. Al centro dell'inchiesta, tra l'altro, l'appalto per l'ammodernamento della centrale idroelettrica della Vallata dello Stilaro (vicenda per la quale è stato inquisito Tripodi) ma anche la costruzione di un villaggio turistico e un centro commerciale a Brancaleone, entrambi centri in provincia di Reggio Calabria, e l'acquisto di lotti di terreno in Sardegna per la realizzazione di strutture turistiche e residenziali

Loiero “Non si può andare avanti così”. "Non si può certo andare avanti così. Bisogna trovare soluzioni politiche all'altezza per tutelare la Calabria e i calabresi. Stiamo valutando cosa fare per non comprimere anche la speranza". E' quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, parlando con i giornalisti, dopo l'arresto di Pasquale Maria Tripodi che fino a ieri è stato assessore regionale al Turismo in rappresentanza dell'Udeur. "Sono ben consapevole - ha aggiunto Loiero - della drammaticità del momento che la regione sta vivendo e sul piano politico capisco cosa significhi questo arresto. E' un colpo di maglio terribile anche se niente può essere addebitato al governo regionale. Non si può far finta di niente, né io intendo sottrarmi o nascondermi di fronte al problema politico-istituzionale che ne deriva". "E' un momento difficilissimo - ha sostenuto ancora il presidente della Regione - e l'arresto di Tripodi lo aggrava ulteriormente e lo rende ancor più complicato. Ho già avuto un colloquio con il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova per una prima valutazione. Ci vedremo in giornata. Sono passaggi delicati perché, ferme restando le garanzie democratiche e partendo dai problemi dei calabresi che dobbiamo sempre tenere bene in mente, è necessario dare risposte forti perché ne va della vita della Calabria"

Gen. Ganzer “Joint-venture camorra ndrangheta”. Ha individuato una compartecipazione iniziale tra gruppi della camorra e della 'ndrangheta che poi hanno ottenuto via via una sempre maggiore supremazia sul campo l'operazione condotta stamani dai carabinieri del Ros di Perugia in diverse regioni italiane. Lo ha spiegato il comandante del Raggruppamento operativo speciale, generale Giampaolo Ganzer incontrando la stampa al comando provinciale perugino dell'Arma. L'ufficiale ha parlato di una "joint-venture" tra le due organizzazioni malavitose, che è stata già "ampiamente provata anche in altre inchieste". In particolare la 'ndrangheta - ha spiegato ancora il generale Ganzer - si e' occupata della parte imprenditoriale, mentre il nucleo camorristico, soprattutto nella fase iniziale della compartecipazione, ha gestito il narcotraffico. Secondo i carabinieri del Ros, i gruppi criminali si sono impossessati di diverse aziende, puntando su quelle in crisi o agendo sulle altre con azioni estorsive. Le strutture economiche sarebbero state poi utilizzate per azioni economiche sempre più vaste. Parte del traffico di droga e delle attività imprenditoriali illecite - ha spiegato il generale Ganzer - si svolgevano in Umbria. Altra caratteristica emersa dall'indagine è la suddivisione degli utili legati alla costruzione di grandi opere tra tutte le cosche calabresi presenti nel territorio interessato. "Una sinergia delittuosa tra le varie componenti", ha spiegato il generale Ganzer.

Amato e Minniti “I partiti formino liste rigorose”. Per le imminenti elezioni politiche i partiti dovrebbero dare un segnale di impegno formando liste con rigorosi criteri. Lo sostengono il ministro dell'Interno Giuliano Amato e il viceministro Marco Minniti nel complimentarsi con magistratura e forze dell'ordine per l'operazione che ha portato all'esecuzione di oltre 50 ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa. "E' l'ennesimo colpo, durissimo, che le forze dell'ordine e la magistratura infliggono alle organizzazioni di stampo mafioso - affermano Amato e Minniti - Le responsabilità individuali saranno accertate in via definitiva nei processi, ma questa operazione permette di disarticolare clan di grande pericolosità, capaci di inquinare direttamente la vita pubblica. Questi anni hanno visto un successo dopo l'altro contro la criminalità organizzata. Adesso è importante che, in vista delle prossime elezioni, tutte le forze politiche diano un segnale fermo ed univoco dell'assoluta volontà di proseguire in questo sforzo, a cominciare dai criteri per la composizione delle liste elettorali"

Gasparri (AN) “Puerile giustificazione, Loiero si dimetta”. "La puerile giustificazione di Loiero acuisce il senso di sgomento che si prova di fronte all'ennesima vicenda giudiziaria che coinvolge la Giunta regionale calabrese". A sostenerlo, in una nota, è l'on. Maurizio Gasparri dell'ufficio politico di An che chiede le dimissioni del presidente della Regione Calabria. "E' evidente a tutti - prosegue Gasparri - che non ha alcuna importanza se l'assessore Tripodi, arrestato per associazione mafiosa, sia ancora formalmente in carica o meno. Conta solo che il governatore non sia stato in grado di vigilare su una Giunta messa in piedi con voti di provenienza ambigua". "Cosa deve succedere ancora - sostiene il parlamentare di An - perché l'inquietante intreccio tra cosche e politica in Calabria sia definitivamente smascherato ed alla regione restituito il senso di dignità che merita? Serve un'inversione di rotta. A partire dalle ormai obbligatorie dimissioni di Loiero".

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Operazione della DDA di Perugia: 50 arresti di cui 20 in Calabria, tra loro l’ass. regionale Pasquale Tripodi. Tra gli interessi droga ed edilizia. Loiero "si era dimesso". Chieste le dimissioni della Giunta regionale

 

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