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Comunicazione e Mass Media

 

 

11 giu 10 : Rinnovato il Cdr di Rai Calabria

07 giu 10 : FNSI Calabria apre il suo quotidiano on line

Invariati a giugno i tassi mutui-casa Inpgi

03 giu 10 Invariati anche nel mese di giugno i tassi d’interesse applicati ai mutui-casa: l’Inpgi non procede ad alcun ritocco, a tutela dei giornalisti iscritti, impegnati nell’acquisto di un’abitazione. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, fino al 30 giugno, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di giugno 2010) 10 ANNI 4,60% 15 ANNI 5,00% 20 ANNI 5,20% 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di giugno 2010) 10 ANNI 4,70% 15 ANNI 5,10% 20 ANNI 5,40% 25 ANNI 5,45% “Prosegue la politica di tutela dell’Inpgi a favore degli iscritti – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – con il congelamento dei tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

Parisi (Fnsi) al X Meeting dei giornalisti “Neinte libertà di stampa senza dignità del lavoro”

11 mag 10 Lavoro (con la sua dignità), etica e democrazia: questi i temi, fondamentali per l’informazione, attorno ai quali si è sviluppato il X Meeting dei giornalisti del Mediterraneo, promosso dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e da quella internazionale, la Ifj, ed ospitato a Cagliari dal 6 al 9 maggio. Accanto alle delegazioni sindacali dei giornalisti di 30 Paesi del bacino del Mediterraneo, anche il Sindacato dei Giornalisti della Calabria: Carlo Parisi, componente di Giunta della Fnsi, e segretario dell’Associazione calabrese, ha partecipato ai lavori, diretti dai segretari della Fnsi, Franco Siddi, e Ifj, Aidan White, che hanno portato all’approvazione, ieri, della Carta di Cagliari intitolata “Sicurezza, diversità e dialogo: costruire fiducia nel giornalismo mediterraneo”. Un passo avanti, concreto, dopo l’incontro dell’ottobre scorso a Bruxelles con il Parlamento Europeo, per la tutela della libertà di stampa e del lavoro giornalistico: “Il sindacato non ha alcuna intenzione di stare a guardare – sottolinea Carlo Parisi, a nome della Fnsi e dell’Associazione regionale della Calabria – e mi pare lo stia dimostrando. La crisi economica che ha investito non solo l’Italia, ma anche gli altri Paesi europei e, Grecia in testa, quelli del bacino del Mediterraneo, ha reso ancor più precario lo status professionale, economico e sociale di molti giornalisti: alla mancanza di libertà nello svolgere il proprio lavoro si è aggiunta, dunque, la scarsa redditività della professione. Quando non sia addirittura negata. Si capisce come, in un momento difficilissimo come l’attuale, risulti di fondamentale importanza l’attività di tutela, sostegno e strenua difesa della professione giornalistica che gli organismi sindacali, espressioni di una stampa libera e dignitosa, portano avanti con rigore e in più sedi”. Gli obiettivi di questa battaglia itinerante trovano ulteriore conferma nella Carta di Cagliari: “Credendo che un giornalismo professionale e indipendente, esercitato in condizioni di non-discriminazione e nel rispetto delle norme elementari del lavoro, sia essenziale per difendere il diritto dei cittadini a sapere; condannando tutti gli attacchi contro i giornalisti da parte dei governi che utilizzano la legge per intimidazione e fanno pressioni ingiuste al fine di manipolare il lavoro dei media; condannando i licenziamenti selvaggi nelle redazioni e le violazioni dei diritti del lavoro giornalistico da parte di datori di lavoro che, di fronte alla crisi, hanno abbandonato la missione, l’etica e i valori del giornalismo”, la Fnsi e la Ifj dichiarano “che i giornalisti mediterranei lavoreranno uniti per creare la fiducia del pubblico nel giornalismo e creare nuove forme di dialogo e di solidarietà”.

- Domenica 9 maggio a Cetraro iniziativa per la Giornata mondiale della stampa

Fnsi: "Gentile si tranquillizzi, siamo impegnati in confronto su uffici stampa pubblici"

06 mag 10 ''Si tranquillizzi il sen. Gentile, la cui attenzione al tema degli Uffici stampa pubblici e' apprezzata dalla Fnsi''. Lo afferma Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto e responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Fnsi, rispondendo, sul sito della Federazione, alla dichiarazione del senatore Antonio Gentile. ''La Fnsi e' impegnata, proprio in questi giorni - aggiunge - in un delicato confronto con i sindacati confederali da una parte e con l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni dall'altra affinche' si definisca un testo che sia la base della discussione sui profili professionali, cosi' come previsti dalla legge 150. Non vi sono 'battaglie ideologiche' che ci distraggono. Semmai vi sono ipotesi di limitazione della liberta' dei cittadini di essere informati che ci impegnano fortemente a prescindere dalla composizione dei governi che abbiamo di fronte e dalle maggioranze politiche che li sostengono''. ''Al senatore Gentile - dice ancora Rossi - suggerisco di agire nelle sedi istituzionali che gli sono proprie per sollecitare il governo a prestare maggiore attenzione alla necessita' di promuovere una corretta e completa applicazione della legge 150 del 2000''. ''Prendo atto della risposta dei vertici della Fnsi - controreplica, a sua volta, il senatore Gentile - ai quali ribadisco il mio rispetto: il mio impegno e' finalizzato a risolvere un problema annoso che penalizza i giornalisti e gli uffici stampa. Confido che il ministro Brunetta, il consigliere Naddeo ed i segretari Siddi e Rossi vogliano arrivare alla definizione di una vicenda che si trascina da nove anni. Credo che debba essere prevista la figura dirigenziale per il capo ufficio stampa e che debbano essere favoriti percorsi di superamento del precariato''. ''Alla Fnsi - dice ancora Gentile - ho sempre riconosciuto il diritto di rappresentare i giornalisti. Nella mia regione, la Calabria, essa lo fa con abnegazione grazie al dott.Carlo Parisi Penso che su battaglie di civilta' come questa si debba ragionare senza pregiudizi ideologici''.

Invariati i tassi dei mutui Inpgi a maggio

03 mag apr 10 Restano invariati anche nel mese di maggio i tassi d’interesse applicati ai mutui-casa: l’Inpgi non procede ad alcun ritocco, a tutela dei giornalisti iscritti e impegnati nell’acquisto di un’abitazione. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, fino al 31 maggio, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di maggio 2010) 10 ANNI 4,60% 15 ANNI 5,00% 20 ANNI 5,20% 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di maggio 2010) 10 ANNI 4,70% 15 ANNI 5,10% 20 ANNI 5,40% 25 ANNI 5,45% “E’ evidente la politica di tutela dell’Inpgi a favore degli iscritti – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – con il congelamento dei tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

Da Padova a Cosenza, l’Inpgi dismette 125 immobili

22 apr 10 Sono 125, tra complessi e unità singole, gli immobili che l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha deciso di dismettere. Appartamenti, da Padova a Messina, passando per Cosenza, in molti casi già occupati da giornalisti, con regolare contratto di affitto. “Si tratta di un’opportunità di evidente interesse – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – per quei colleghi che occupano, magari da tanti anni, in qualità di inquilini, gli immobili oggetto della dismissione: grazie a questa manovra dell’Inpgi, potranno finalmente acquistare la casa in cui hanno sinora vissuto, diventandone i proprietari effettivi”. Il processo di dismissione, “frutto di una decisione lungamente discussa – sottolinea Andrea Camporese, presidente dell’Istituto – all’interno del Consiglio di Amministrazione, che la ha, poi, approvata all’unanimità”, sarà avviata nei prossimi mesi, interessando una parte minimale del patrimonio immobiliare di proprietà dell’Inpgi, pari circa allo 0,2 %. Nel concreto, saranno dismesse 125 unità immobiliari così dislocate: • 9 villette a Mendicino (CS) • 21 villette a Rende, Via Manzoni (CS) • 2 appartamenti a Messina, Sal. Montesanto • 2 appartamenti a Messina, Viale Annunziata • 8 appartamenti e 2 posti auto coperti a Padova, Viale San Marco • 13 appartamenti a Livorno, Via Paoli • 36 appartamenti e 2 negozi a Collegno, Via Portalupi • 4 appartamenti a Taranto, Via Lago di Molveno • 26 appartamenti a Campi Bisenzio, Via Prunaia (FI) E’ lo stesso presidente dell’Inpgi a spiegare i criteri con cui avverrà la dismissione: “Cominceremo a vendere direttamente gli immobili di un complesso già liberi, in modo da formare un prezzo di mercato reale, dopo di che si offrirà, agli inquilini del medesimo complesso, la possibilità di acquistare il proprio appartamento con uno sconto limitato, giustificato dal minor valore di mercato assegnato ad un alloggio occupato. Altre ipotesi di dismissione, quali il conferimento in blocco ad un soggetto terzo, avrebbero portato ad una perdita di valore per l’Istituto, calcolabile intorno al 40%”. Vale la pena ricordare che, in base ai dati dell’ultimo bilancio consuntivo approvato, relativi al 2008, ma sostanzialmente invariati nel 2009, il patrimonio immobiliare dell’Istituto risulta così composto: • patrimonio ad uso abitativo: 70%, per un valore pari ad euro 463.430.658 • patrimonio ad uso diverso: 30%, per un valore pari ad euro 229.468.019.

Inpgi: tassi congelati nei mutui-casa

07 apr 10 Stagione nuova, identici tassi d’interesse applicati ai mutui-casa: l’Inpgi non ritocca, neppure in minima parte, i tassi d’interesse da praticare ai giornalisti iscritti, impegnati nell’acquisto di un’abitazione. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, per tutto il mese di aprile, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di aprile 2010) 10 ANNI 4,60% 15 ANNI 5,00% 20 ANNI 5,20% 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di aprile 2010) 10 ANNI 4,70% 15 ANNI 5,10% 20 ANNI 5,40% 25 ANNI 5,45% “Prosegue, dunque, l’impegno dell’Inpgi a tutela degli iscritti – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – con il congelamento dei tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

Accordo FNSI-Uspi su tariffe minime nei periodici locali

02 apr 10 Un risultato clamoroso per la storia contrattuale del giornalismo italiano: a metterlo a segno la Fnsi, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e l’Uspi, Unione Stampa Periodica, con un accordo che introduce, per la prima volta nel nostro Paese, regole e tariffe minime per i giornalisti e i fotogiornalisti che lavorano nei periodici locali e no profit. “L’intesa, siglata nella sede della Fnsi, – fa notare Carlo Parisi, Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e membro della Giunta esecutiva della Federazione nazionale – giocherà un ruolo fondamentale nella tutela di tutte quelle forme di giornalismo dipendente, non a tempo pieno, e delle prestazioni di lavoro autonomo, all’interno di testate periodiche, a diffusione locale e no profit: parliamo di un provvedimento che andrà ad interessare, potenzialmente, una platea di 1500 piccole e medie imprese del settore e circa 3000 giornalisti”. L’accordo prevede, infatti, per il collaboratore redazionale, “ovvero – spiega Parisi – il giornalista, professionista o pubblicista, che presti la sua opera nella redazione di un periodico”, non una prestazione oraria e quotidiana, ma un impegno di costante collaborazione nell’arco dell’anno, compensato sulla base di un minimo retributivo mensile. Mentre per il pubblicista, “cioè per quella tipologia di giornalisti – chiarisce Parisi – che abbiano lo status professionale di pubblicisti ai sensi della Legge professionale del 3 febbraio 1963 e che, nella fattispecie, siano chiamati a lavorare in redazione, con un orario settimanale non inferiore alle 18 e non superiore alle 24 ore”, viene introdotta una disciplina specifica che riconosce le misure essenziali previste per il lavoro dipendente. Tradotto: minimi di stipendio, scatti di anzianità, infortunio e malattia, previdenza dei giornalisti (Inpgi) e rappresentanza sindacale, “assicurando finalmente autonomia – ribatte Parisi – e dignità professionale a tutti quei pubblicisti, co.co.co. e fotogiornalisti che fanno informazione nei periodici”.

Minacce a giornalisti “Parisi e Siddi incontrano il capo della Polizia Manganelli”

26 mar 10 “Daremo una risposta ai singoli episodi, dopo aver scandagliato ogni ipotesi: i giornalisti non sono soli, né in Calabria, né altrove”. E’ quanto affermato dal Capo della Polizia, Antonio Manganelli, al termine dell’incontro, tenutosi ieri al Viminale, con il Segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, e il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, membro della Giunta esecutiva Fnsi. Con loro anche il Segretario dell’Assostampa della Basilicata, Serafino Paternoster. Un incontro operativo, quello di ieri a Roma, per fare il punto sui ripetuti episodi di intimidazione e minaccia subìti da giornalisti nelle due regioni, con le preoccupazioni maggiori riservate ai colleghi di frontiera, spesso unici baluardi di giornalismo attivo in realtà territoriali difficili. A confortare il Segretario dei Giornalisti della Calabria il fatto che il Capo della Polizia fosse già a conoscenza “sin nei minimi dettagli” di quanto accaduto dall’inizio del 2010 nella regione, compreso il recente incontro tra lo stesso Carlo Parisi e il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, per la sicurezza e l’incolumità dei giornalisti calabresi. “Un segno palese – fa notare Parisi – dell’interessamento concreto degli organi di Polizia a livello locale e nazionale: la disponibilità e l’attivismo di Manganelli ci fanno ben sperare che certi episodi improntati alla cultura del sopruso restino casi marginali ed isolati, incapaci di reiterarsi”.

Fnsi: Nuova minaccia, stesso sistema: no alla cultura del sopruso

22 mar 10 “Quella ai danni del collega Michele Inserrra non è che l’ultima di una assurda serie di intimidazioni rivolte, in pochi mesi, a giornalisti in Calabria – sottolinea Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva Fnsi – e non basterà, neppure questa volta, a fermare chi, evidentemente, fa bene il suo mestiere”. Nell’esprimere la “piena solidarietà e tutto il sostegno al collega del Quotidiano della Calabria, vittima dell’ennesimo episodio criminoso”, il segretario del Sindacato Giornalisti rivolge anche un monito alla stampa regionale: “Essere uniti contro la cultura del sopruso e ogni forma di minaccia, più o meno velata, è importante, ma non cadiamo nel tranello di regalare un’eccessiva visibilità a quanti fanno della violenza uno strumento abituale per tentare di imporre le proprie regole”.

Soluri “Faremo commissione femminile dell’Ordine dei giornalisti”

18 mar 10 ''Voglio rassicurare la presidente della Commissione regionale Pari opportunita', dottoressa Antonia Lanucara: il nuovo Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti, composto esclusivamente da uomini, non e' il frutto di quella che la dottoressa Lanucara definisce 'misoginia ordinistica', di cui peraltro nessuno dei neoeletti mi risulta soffrire, bensi' il risultato del libero voto dei giornalisti, donne e uomini, che hanno partecipato alle elezioni tenutesi il 7 marzo scorso''. E' quanto sostiene il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, in riferimento alla lettera inviatagli dalla stessa Lanucara. ''Dispiace anche a me - aggiunge Soluri- che nel Consiglio non ci sia una rappresentanza femminile e che qualche collega abbia rinunciato, per motivi personali e di lavoro, a riproporre la propria candidatura. Ho sempre ritenuto e ritengo, infatti, che, come giustamente sottolineato dalla dottoressa Lanucara, le donne siano portatrici di idee, di valori e di punti di vista importanti ed utili. Idee, valori e punti di vista di cui l'Ordine certamente non intende fare a meno e che cerchera' anzi di tenere ben presenti. A questo proposito mi faro' promotore di una proposta da portare all'attenzione del Consiglio affinche' nomini una Commissione consultiva, formata esclusivamente da giornaliste, che rappresenti, all'interno della nostra categoria, le specificita' e le esigenze delle donne iscritte''. ''L'Ordine inoltre - conclude Soluri - promuovera', in sintonia ed in collaborazione con la Commissione Pari opportunita' regionale e con le varie Commissioni provinciali, iniziative ed occasioni attraverso le quali approfondire le politiche di genere al fine di valorizzare il ruolo delle donne all'interno del sistema informazione''.

Floris il 24 a Cosenza per talk con studenti

15 mar 10 Giro d'Italia 4X4: e' il titolo del talk itinerante che Giovanni Floris portera' in quattro citta' italiane, Torino, L'Aquila, Roma e Cosenza. Quattro come il numero delle puntate di Ballaro' cancellate dalla par condicio. Il conduttore presenta la sua iniziativa nella sede della Federazione Nazionale della Stampa dove pochi minuti dopo l'inizio della conferenza stampa e' giunta la notizia del Consiglio di Amministrazione della Rai, praticamente un nulla di fatto visto che tutto resta com'e'. Floris la definisce una decisione sbagliata che acuisce una situazione "caotica, paradossale e grottesca" dove "il direttore della Rete, Antonio Di Bella vuole che Ballaro' vada in Rete, mentre l'editore ha una posizione opposta". Floris, in queste circostanze cosi' confuse, si pone un unico chiaro obiettivo: quello di andare avanti, continuare a fare il mestiere del giornalista. E cosi' nasce il suo tour: prima tappa Torino il 17 marzo alle 11 nella sede dell'Associazione Stampa Subalpina con il faccia a faccia tra i candidati Bresso e Cota. La seconda all'Aquila (ore 18) nell'auditorium Sericchi per un confronto con la societa' civile e la partecipazione del sindaco Massimo Cialente. Il 22 marzo appuntamento alle 17 a Roma nella sede dell'Universita' Roma Tre per un confronto tra Eugenio Scalfari e Pierluigi Battista sul rapporto tra comunicazioni, istituzioni e giornalismo. Il 24 marzo alle 10 il Giro d'Italia si conclude al Liceo Scientifico Fermi di Cosenza, dove verra' sperimentato il primo talk-Debate Society...all'italiana! nel quale studenti e studentesse si dividono in squadre e si fanno portavoce di diverse posizioni sul tema futuro e Mezzogiorno. Per quanto riguarda la diffusione delle immagini e la copertura mediatica dei quattro appuntamenti, tutto e' da definire anche per le possibili implicazioni legali. "Faremo quattro tappe - spiega Floris - per quattro puntate perse. Saremo ospiti di scuole, universita', auditorium e addirittura in una festa-spettacolo per bambini. Parleremo di argomenti che avremmo voluto trattare durante 'Ballaro'. All'inizio avevamo pensato di moderare solo i faccia a faccia fra i candidati, ma poi abbiamo realizzato che, se Ballaro' fosse andato in onda , non ci saremmo limitati a parlare di elezioni regionali. Ballaro' e molto di piu', e' anche economia, cultura, societa'. Ballaro' racconta l'Italia, e in giro per l'Italia andiamo a lavorare, visto che non possiamo farlo nei nostri studi". Floris non si sofferma piu' di tanto sulle intercettazioni di Silvio Berlusconi, Augusto Minzolini e del commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi. Riconosce comunque che il nocciolo della questione e' nel rapporto tra controllore e controllato. "A me interessa che il mio editore resista", dice. In ogni caso, aggiunge Floris, "sulle presunte pressioni parleranno i giudici di Trani". "Non e' un fatto - sottolinea - che compete a me". Il conduttore rende noto di non aver ricevuto alcuna convocazione dai magistrati pugliese ma - qualora dovesse pervenire una comunicazione in tal senso - e' ovviamente pronto a farsi ascoltare. La Federazione Nazionale della Stampa, con il segretario Franco Siddi e il presidente Roberto Natale, sostiene tutte le iniziative conduttori in questa battaglia per poter far sentire ai cittadini la loro voce cassata dalle reti Rai. "Ringraziamo tutti i conduttori - dice Natale in conclusione - anche se voglio rivolgere un ringraziamento speciale a Lucia Annunziata che, con un gesto di grande valore aziendale, professionale, civile, ha deciso di non andare in onda in segno di solidarieta' con i suoi colleghi 'imbavagliati"'.

Floris sotto l'egida della "M.R. Sessa"

15 mar 10 Il 24 Marzo prossimo, l’associazione dei giornalisti cosentini “Sessa” ospiterà al Liceo Scientifico “Fermi” di Cosenza, il giornalista Rai Giovanni Floris. Proprio Cosenza sarà la quarta ed ultima tappa del “Giro d’Italia 4x4” che il conduttore di Rai Tre ha deciso di portare in giro per la Penisola in sostituzione delle quattro puntate della trasmissione televisiva “Ballarò” cancellate dalla par condicio. Oltre che a Cosenza, Floris sarà a Torino, L’Aquila e Roma, ma nel capoluogo bruzio verrà sperimentato sperimentato il primo talk-Debate Society...all'italiana! nel quale studenti e studentesse si dividono in squadre e si fanno portavoce di diverse posizioni sul tema futuro e Mezzogiorno. A moderare l’incontro che Floris avrà con gli studenti del “Fermi” sarà il segretario dell’associazione dei giornalisti cosentini Mario Tursi Prato. «Abbiamo organizzato insieme allo staff di Floris una prima parte dell’incontro – dice Tursi Prato – come un vero e proprio talk show tra diverse opinioni dei ragazzi sotto la guida del collega di Rai Tre, mentre in una seconda parte si affronteranno temi tecnici di giornalismo televisivo e saranno gli studenti ad intervistare il conduttore di “Ballarò”». Ad introdurre l’incontro sarà il presidente della “Sessa”, Gregorio Corigliano per il quale «la presenza di Floris sarà un momento di arricchimento nel dibattito sulla libertà dell’informazione in Italia».

Soluri rieletto presidente Ordine Giornalisti Calabria

12 mar 10 Giuseppe Soluri è stato confermato, alla unanimità, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria dai nove componenti il Consiglio dell'Ordine eletti dall'assemblea domenica scorsa. Sempre alla unanimità il Consiglio ha nominato Antonio Denisi vicepresidente, Giampiero Brunetti segretario e Giuseppe Greco tesoriere. I tre componenti del Collegio dei revisori hanno a loro volta nominato Giuseppe Natrella presidente del collegio stesso. "Abbiamo fatto in modo, già per due mandati - ha dichiarato il presidente Soluri - che l'Ordine della Calabria fosse un punto di riferimento e di orientamento certo e credibile per tutti i colleghi. Anche nel prossimo triennio ci impegneremo perché quanto è stato costruito in questi anni sia consolidato affinché la nostra categoria possa ulteriormente crescere svolgendo nel modo migliore il ruolo, centrale, che la Carta Costituzionale assegna a quanti operano nel delicato settore dell'informazione". A Soluri vanno gli auguri della nostra redazione e dal nostro Direttore e gli auuguri per l'arduo lavoro che lo attende da parte dell'Associazione Terra et Legalitas che è propensa a ritenere che "il proseguio del mandato al presidente uscente è un premio all'impegno del professionista Soluri per una comunicazione equa, solidale e libera"

Eletto il nuovo Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria

08 mar 10 Si insedierà venerdì prossimo 12 marzo il nuovo Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, eletto nella giornata di domenica a seguito dell’assemblea degli iscritti tenutasi in seconda convocazione. Alle votazioni hanno preso parte 113 giornalisti professionisti e 242 giornalisti pubblicisti. Sei i consiglieri professionisti eletti: Giuseppe Soluri (presidente uscente, con 110 voti su 113 votanti), Maurizio Putrone (con 80 voti), Vincenzo De Virgilio (con 70 voti), Filippo Diano (con 69 voti), Giuseppe Greco (con 68 voti) e Giampiero Brunetti (con 65 voti). Primo dei non eletti è risultato Rosario Stanizzi (con 35 voti). Tre i consiglieri pubblicisti: Giuseppe Gigliotti (con 229 su 242 votanti), Antonio Denisi (con 202 voti), Sebastiano Musmeci (con 173 voti). Primo dei non eletti Mario Mirabello con 89 voti. Rinnovato anche il Collegio dei revisori. Due i revisori eletti dai professionisti: Giuseppe Natrella (con 79 voti) e Vincenzo D’Atri (con 65 voti). Uno il revisore eletto dai pubblicisti: Mario Mirabello (con 178 voti). Venerdì prossimo il nuovo Consiglio regionale dell’Ordine si riunirà nella sede di via Alberghi a Catanzaro per eleggere il Presidente, il vicepresidente, il segretario ed il tesoriere. Il collegio dei revisori si riunirà dal canto proprio per eleggere il Presidente del Collegio stesso.

Inpgi: Mutuo sospeso ai giornalisti in difficoltà

03 mar 10 Rate sospese, per 12 mesi, nei casi in cui giornalisti titolari di un mutuo Inpgi e loro familiari cointestatari vengano a trovarsi in condizioni di non autosufficienza: è quanto ha stabilito il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, ampliando il cosiddetto “Piano Famiglie”, varato a dicembre 2009. Tale accordo, siglato tra l’ABI, l’Associazione Banche Italiane, e le principali Associazioni dei consumatori, ha, infatti, come obbiettivo, quello di garantire la sostenibilità finanziaria delle operazioni di credito ipotecario delle famiglie. Partendo, dunque, da un provvedimento adottato su scala nazionale, che interessa le più diverse realtà sociali e professionali, l’Inpgi ha delineato ulteriori misure indirizzate ai giornalisti iscritti e ai loro familiari. “Già lo scorso anno il Cda dell’Inpgi aveva predisposto misure di tutela e agevolazione nei confronti dei colleghi in difficoltà – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – ma la novità, ora, è che tali provvedimenti sono stati ulteriormente ampliati: mentre, in una prima fase, potevano chiedere la sospensione delle rate del mutuo per un anno soltanto quei colleghi che si fossero trovati in disoccupazione o in cassa integrazione, ora possono farlo anche i giornalisti che vengano messi in mobilità o che abbiano in essere un contratto di solidarietà”. Da sottolineare, inoltre, è il fatto che di tali benefici potranno usufruire anche gli eventuali familiari cointestatari di un mutuo Ingi, nonché gli eredi, in caso di morte del titolare del mutuo. Durante il periodo di sospensione, poi, non matureranno gli interessi di mora o altre penalità e le rate sospese inizieranno a decorrere al termine del periodo di ammortamento originariamente previsto. “Si tratta, come è evidente, – sottolinea Parisi – di un provvedimento che mira a salvaguardare le esigenze dei colleghi che possono trovarsi in difficoltà, in un momento di crisi del mercato giornalistico e di generale congiuntura economica negativa”.

Tassi invariati a marzo per i mutui Inpgi

01 mar 10 Anche a marzo non cambiano i tassi d’interesse applicati ai mutui-casa: l’Inpgi non ha, infatti, ritoccato, neppure in minima parte, i tassi d’interesse da praticare ai giornalisti iscritti, impegnati nell’acquisto di un’abitazione. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, per tutto il mese di marzo, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di marzo 2010) 10 ANNI 4,60% 15 ANNI 5,00% 20 ANNI 5,20% 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di marzo 2010) 10 ANNI 4,70% 15 ANNI 5,10% 20 ANNI 5,40% 25 ANNI 5,45% “E’ palese l’impegno dell’Inpgi a tutela degli iscritti – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – e lo sforzo nel mantenere immutati i tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

Intimidazione a giornalisti, Parisi (Fnsi) incontra Prefetto Reggio

26 feb 10 Sicurezza, libertà di pensiero e di espressione, veridicità delle fonti d’informazione: sono temi cari a quanti si occupano di giornalismo e a chi, per mestiere, è responsabile dell’incolumità pubblica. Non a caso questa mattina, nella sede della Prefettura, si sono incontrati il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, per fare il punto sui gravi episodi di intimidazione, ai danni di giornalisti, verificatisi nella città dello Stretto nell’ultimo mese. “Forme di violenza gratuita – ha sottolineato Carlo Parisi, durante l’incontro – che certo non fermeranno chi fa bene il proprio mestiere. Anzi, è soltanto continuando a lavorare con onestà, scrupolo e dedizione che i giornalisti italiani ed in particolare quelli che vivono e lavorano al sud riusciranno a contrastare l’assurda cultura del sopruso, di cui tali episodi sono figli”. Un messaggio lanciato con forza anche dal Prefetto, che ha voluto incontrare Parisi per siglare una concreta collaborazione, già avviata tra le istituzioni: “Mercoledì scorso – ha spiegato Varratta – ho riunito il Coordinamento interforze di Reggio Calabria, composto, oltre a me, dal questore, Carmelo Casabona, dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Pasquale Angelosanto, e dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Alberto Reda. L’obiettivo è quello di indagare in maniera congiunta per capire le origini, la natura, e la finalità ultima di simili violenze, in modo da poter risalire, senza incertezze e nel più breve tempo possibile, agli autori”. Questo, “fermo restando – ha aggiunto il Prefetto – le misure del caso a tutela e protezione dei soggetti coinvolti”. Il segretario del Sindacato ha espresso “un vivo apprezzamento, a nome di tutti i giornalisti calabresi, al prefetto Varratta per la sensibilità e la sollecitudine dimostrati nell’affrontare la situazione, senza tralasciare alcuna ipotesi”.

Gli auguri di Loiero a Terremoto e Nano

11 feb 10 “Una donna al timone della Rai in Calabria è una bella novità. Ad Annamaria terremoto voglio fare i miei auguri di buon lavoro, affidando al suo equilibrio professionale anche la delicatezza del momento in cui si insedia, cioè la vigilia di una campagna elettorale che mi auguro la Rai seguirà in maniera neutrale”. Loiero, tramite una nota del portavoce Pantaleone Sergi, ha inviato anche un saluto a Pino Nano che dopo otto anni al vertice della Rai calabrese si è insediato alla direzione dell’agenzia di Rai regione a Roma: “E’ un incarico prestigioso e meritato – ha detto Loiero – e non dubito che anche dalla nuova postazione terrà nelle mente e nel cuore i bisogni di questa nostra Calabria. Complimenti ancora a Terremoto e Nano”.

Gli auguri di Callipo a Nano e Terremoto

09 feb 10 “Un sincero augurio di buon lavoro a Pino Nano, caporedattore della sede Rai calabrese, nominato responsabile dell'Agenzia nazionale della Testata giornalistica regionale della Rai, e alla dottoressa Annamaria Terremoto, neo caporedattrice della sede Rai calabrese”. Ad esprimere gli auguri è Pippo Callipo candidato alla Presidenza della Regione Calabria. “Sono sicuro –afferma Callipo- che i due professionisti, di conclamata competenza e serietà, hanno a cuore le vicende calabresi e che, con l’equilibrio che la materia esige, sapranno, nelle rispettive e prestigiose postazioni, interpretare al meglio il desiderio dei cittadini di avere dal servizio televisivo pubblico un’informazione onesta, equilibrata e plurale.”

Cambio di consegne in Rai Calabria, Nano lascia a Terremoto

08 feb 10 Cambio di consegne nella sede Rai della Calabria, alla presenza del direttore della Tgr Alberto Maccari, del condirettore Alessandro Casarin, dei vice direttori Domenico Nunnari e Piero Pasquetti. Il nuovo caporedattore è la giornalista Annamaria Terremoto. Prende il posto di Pino Nano che dopo oltre 8 anni alla guida della redazione lascia la sede Rai della Calabria per diventare il nuovo responsabile dell’agenzia nazionale della testata giornalistica regionale, posto questo che era stato prima ricoperto dai giornalisti Sergio Tazzer e poi ancora da Carlo Fontana, oggi caporedattore centrale del tg2. Pino Nano salutando l’intera redazione ha ringraziato il direttore del Tgr Alberto Maccari per la fiducia riservatagli e per averlo chiamato a svolgere un ruolo di grande prestigio istituzionale. “Spero - ha detto Pino Nano - di poter continuare a servire la mia regione anche da Roma e di poterlo fare con lo stesso spirito di servizio con cui ho sempre tentato di fare questo mestiere”. Al nuovo caporedattore della sede calabrese della Rai - ha detto ancora Nano - auguro di poter lavorare con il massimo della serenità possibile, perchè una regione complessa e difficile come la Calabria ha bisogno di essere raccontata fuori dagli schemi e soprattutto con grande umiltà e spirito di servizio e sono certo che lei lo saprà fare. Alla mia redazione, ai giornalisti ai tecnici alla segreteria di redazione, va invece il mio grazie più sincero e anche più appassionato, per avermi aiutato in tutti questi anni a fare bene il mestiere che ho sempre sognato di fare, e che ho avuto il grande privilegio di vivere in prima persona in una grande azienda come mamma Rai. 28 anni di impegno quotidiano in Rai sono sufficienti per dire anche grazie ai tanti calabresi che in questi anni ci hanno seguito e ci hanno anche voluto bene”. Gli auguri del Presidente Soluri: “Il nuovo prestigioso incarico affidato al collega Pino Nano, per otto anni caporedattore della sede Rai calabrese ed ora nominato responsabile dell’Agenzia nazionale della Testata giornalistica regionale della Rai, è il giusto e doveroso riconoscimento nei confronti di un grande professionista che ha servito con passione, equilibrio ed umiltà la sua Calabria svolgendo un compito difficilissimo”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, commentando la nomina di Pino Nano. “Sono certo – ha detto ancora Soluri - che anche dalla nuova postazione romana, che già in passato ha rappresentato, per altri colleghi, una tappa verso ulteriori ed ancor più prestigiosi incarichi, Pino Nano saprà impegnarsi e stare vicino alla sua terra aiutando a raccontarla senza i filtri, spesso distorcenti, degli stereotipi. A Pino, che tra l’altro è consigliere nazionale dell’Ordine, rivolgo un augurio sincero, un fraterno abbraccio ed un grazie sentito da parte della grande famiglia dei giornalisti calabresi”. Un caldo “in bocca al lupo” il presidente dell’Ordine Soluri ha rivolto anche ad Annamaria Terremoto, nominata caporedattore della sede Rai calabrese al posto di Pino Nano. “Alla guida della redazione regionale della Rai - ha detto Soluri - arriva una degna sostituta di Pino Nano. Anche Annamaria Terremoto, infatti, dispone di una solida base culturale, di un grande spessore professionale, di importanti qualità umane e di una riconosciuta sensibilità giornalistica e civile. Saprà certamente guidare il Tgr Calabria con la giusta personalità e con l’equilibrio necessario”.

A Pino Nano ed Anna Maria Terremoto vanno gli auguri della nostra testata per un proficuo lavoro al servizio dell'informazione. PG

Mutui casa: l’Inpgi agevola gli iscritti

01 feb 10 Restano invariati anche per il mese di febbraio i tassi d’interesse applicati ai mutui-casa: da ben quattro mesi l’Inpgi non ritocca i tassi da praticare ai giornalisti iscritti, impegnati nell’acquisto di un’abitazione. Dunque, in base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, per tutto il mese di febbraio, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di febbraio 2010) 10 ANNI 4,60% 15 ANNI 5,00% 20 ANNI 5,20% 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi quattro mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di febbraio 2010) 10 ANNI 4,70% 15 ANNI 5,10% 20 ANNI 5,40% 25 ANNI 5,45% “E’ evidente la politica di tutela dell’Inpgi nei confronti degli iscritti – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – anche in un settore piuttosto delicato, come quello dell’assistenza finanziaria. In una fase critica e difficile quale è l’attuale, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti continua a mantenere invariati i tassi per i colleghi che si trovano a fronteggiare l’acquisto di una casa, voce non da poco nell’economia di una famiglia”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

I giornalisti festeggiano il patrono San Francesco di Sales

23 gen 10 Sono diverse le iniziative in occasione della festa del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales in tutta la nostra regione Domani mattina, alle ore 10, nel Santuario di San Francesco, a Paola, sara' celebrata la tradizionale Messa dedicata ai giornalisti ed agli operatori dell'informazione e della comunicazione sociale. La Santa Messa, organizzata dall'Ordine dei Giornalisti della Calabria, dal Sindacato dei Giornalisti calabresi, dall'Ordine dei Minimi e dal Comune di Paola, e' arrivata alla ventunesima edizione e sara', quest'anno, presieduta da Monsignor Santo Marciano', Arcivescovo di Rossano-Cariati. Sempre domani, ma alle ore 18, un'altra Messa in onore di San Francesco di Sales e dei giornalisti sara' celebrata nel Duomo di Cassano Jonio e sara' presieduta da Mons. Vincenzo Bertolone, Vescovo di Cassano. Lunedi' pomeriggio, alle ore 16, una Messa in onore del Patrono dei Giornalisti sara' invece celebrata a Catanzaro da Monsignor Antonio Ciliberti, Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, nella cappella privata dello stesso presule. Venerdi' 29, infine, una Santa Messa per ricordare San Francesco di Sales sara' celebrata a Reggio Calabria e sara' presieduta da Monsignor Vittorio Mondello, Arcivescovo metropolita di Reggio-Bova. ''La Festa del Patrono dei giornalisti e', come ogni anno, un'occasione importante per riflettere sull'insegnamento che ci viene da San Francesco di Sales e sulle responsabilita' che pesano su quanti, come noi, sono impegnati nel delicato compito di informare'' - ha detto il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri.

A Reggio i vertici nazionali di Casagit

22 gen 10 Anche i giornalisti calabresi potranno dire la loro sul risanamento della Casagit: a dargliene l’opportunità è lo stesso presidente, Daniele Cerrato, che mercoledì 27 gennaio, alle 10.30, sarà a Reggio Calabria per incontrare i colleghi, nella sede del Sindacato dei Giornalisti, che ospita anche la Consulta regionale della Cassa di assistenza sanitaria, in via Biagio Camagna, 28. Ad affiancare il presidente saranno il direttore generale, Francesco Matteoli, il consigliere d’amministrazione, Mario Petrina, il fiduciario della Calabria e consigliere nazionale, Luisa Lombardo, e il consigliere nazionale Pierpaolo Cambareri. L’appuntamento di mercoledì, rivolto a tutti i giornalisti, rientra nel giro di consultazione che i vertici della Casagit stanno promuovendo nelle diverse regioni, con la collaborazione delle associazioni di stampa, per sottoporre al vaglio dei colleghi la manovra per il risanamento della Cassa. “Si tratta di una manovra articolata – fa notare il presidente, Daniele Cerrato – che dovrà assicurare la stabilità della Casagit per i prossimi 3 anni e poichè non vogliamo che si configuri come il frutto di decisioni cadute dall’alto, stiamo ascoltando il parere dei colleghi, da nord a sud”. La razionalizzazione delle risorse andrà ad interessare una Cassa previdenziale a cui ad oggi risultano iscritti, in Calabria, 272 giornalisti, titolari di posizione assicurativa, a fronte di 440 assistiti (in questa voce rientrano anche i familiari con vincolo di parentela diretta). Mentre il costo medio per ogni singolo socio risulta essere pari ad 885 euro all’anno, in base all’ultimo aggiornamento dei dati effettuato nel 2009.

A Paravati la messa annuale dei giornalisti

15 gen 10 Sarà la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, a Paravati, ad ospitare, quest’anno, la Santa Messa dedicata ai giornalisti nella ricorrenza del loro patrono, San Francesco di Sales. Una cornice particolare, densa di spiritualità, quella della Fondazione voluta dalla mistica Natuzza Evolo, scomparsa lo scorso anno nel giorno di Ognissanti. A sceglierla per la celebrazione, in programma sabato 23 gennaio alle 10.30, è stata l’Ucsi Calabria, su proposta del presidente Carlo Parisi, del vicepresidente padre Michele Cordiano, del segretario don Giuseppe Strangio e del padre spirituale don Filippo Curatola, in accordo con il vescovo delegato dalla Cec (Conferenza Episcopale Calabra) per le Comunicazioni sociali, Mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, e il direttore regionale dell’Ufficio Comunicazioni sociali, don Giorgio Costantino. Questo, in collaborazione con il Sindacato dei Giornalisti e l’Ordine dei Giornalisti della Calabria, ad iniziare dal presidente Giuseppe Soluri e dal vicepresidente don Antonio Denisi. La Santa Messa, rivolta al mondo dell’informazione regionale, porta, dunque, la firma – e soprattutto la volontà di dar vita ad un momento di ritrovo e di riflessione – dell’Unione Stampa Cattolica della Calabria, che annovera, tra gli iscritti, i vescovi: Luigi Renzo, Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, ed il suo predecessore Giancarlo Bregantini (arcivescovo di Campobasso), Santo Marcianò, alla guida della diocesi di Rossano-Cariati, e Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria – Bova.

Dall’Inpgi pensioni sicure per i giornalisti di oggi e di domani

15 gen 10 L’Inpgi mantiene gli obiettivi e garantisce l’erogazione delle pensioni nel breve e nel lungo periodo. Questo, nonostante le criticità rilevate dalla Corte dei Conti sull’esercizio 2008, che comunque non compromettono la capacità dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti di pagare le pensioni. “Una notizia confortante per tutti i colleghi – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – che non rischiano, né rischieranno in futuro di vedersi negare la pensione maturata in tanti anni di lavoro. L’Inpgi ha una gestione solida, in cui non mancano elementi critici, come è stato debitamente accertato, ma è grazie a questa consapevolezza che si continuerà a vigilare in maniera ancor più oculata, adottando di volta di volta misure correttive per mantenere l’attuale livello di sicurezza”. Interventi in tal senso, d’altronde, sono già stati attuati ed hanno avuto enorme rilevanza sulla stabilità del sistema: l’Inpgi ha adottato, già da qualche anno, misure di contenimento della spesa pensionistica, apportando una serie di modifiche incisive al sistema delle prestazioni previdenziali e assistenziali (il riferimento è alla riforma del 2007).

In distribuzione Agenda giornalisti 2010 Fnsi

13 gen 10 E’ in distribuzione, dal 7 gennaio, l’Agenda dei giornalisti della Calabria. Realizzata dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria, l’Agenda, alla sua prima edizione nel 2010, vuole essere ben più di un planner su cui annotare appuntamenti o scadenze: uno strumento funzionale e di agevole consultazione per quanti lavorano quotidianamente nel mondo dell’informazione e a cui torneranno utili i recapiti (telefono, e-mail, fax, indirizzo) reperibili in maniera immediata nella prima parte dell’Agenda. E’ qui, infatti, che trovano spazio l’organigramma del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, quelli dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, di tutti gli organismi e dei gruppi di specializzazione regionali (Ucsi, Ussi, Unci e Ungp) per arrivare a quelli della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi), dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi), della Casagit e del Fondo Pensione Complementare. Prima di approdare alle pagine del “diario”, l’Agenda dei giornalisti ospita, inoltre, l’elenco delle testate giornalistiche regionali (carta stampata, radio, tv, giornali on line); quello dei giornalisti, professionisti, praticanti e pubblicisti, iscritti all’Ordine dei Giornalisti della Calabria, con tanto di recapiti, per agevolare l’invio di comunicazioni, inviti e quant’altro destinato alla stampa; l’elenco, infine, delle amministrazioni pubbliche della Calabria (Regione, Province e Comuni capoluogo) con i vari riferimenti. Il tutto, senza trascurare l’immagine: l’Agenda dei giornalisti della Calabria, rivestita in pelle bordeaux, porta la firma di Nazareno Gabrielli Diaries. L’Agenda dei giornalisti della Calabria viene consegnata a tutti i colleghi iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria, in regola con le quote. Per informazioni, telefonare al Sindacato dei Giornalisti della Calabria: 0965.810980; inviare una mail all’indirizzo: sgcalabria@libero.it; oppure recarsi direttamente nella sede di via Camagna, 28 a Reggio Calabria, nei seguenti orari: dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì).

Accordo Inpgi-Enpals per la regolarizzazione contributiva

07 gen 10 Prosegue a marcia ingranata l’impegno dell’Inpgi sulla strada degli accordi per la regolarizzazione contributiva: dopo quella con l’Inps, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha, infatti, appena siglato una convenzione con l’Enpals, l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo. “Si tratta di un accordo importante, atteso a lungo – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – che va ad inserirsi tra le tante altre iniziative avviate dall’Inpgi, sotto la guida del presidente Andrea Camporese, per garantire una collaborazione istituzionale sempre più efficace e funzionale, a vantaggio degli iscritti e delle aziende interessate. Per il sistema editoriale, in particolare quello radio-televisivo, quest’accordo permette, anche in caso di accertamenti ispettivi, di vedersi attribuire solo le sanzioni e gli interessi, eliminando l’attesa della restituzione dei contributi indebitamente versati”. In base alla convenzione, infatti, Inpgi ed Enpals hanno sancito il via libera al trasferimento diretto dei contributi versati erroneamente ad uno dei due Istituti. “Iniziative come questa – aggiunge Parisi – assumono ancor più valore, se pensiamo al difficile momento, figlio della crisi economica che ha investito tutti i settori, compreso quello dell’editoria: va da sé che l’introduzione di norme volte a regolarizzare e stabilizzare il mare magnum dei giornalisti precari, anche in presenza di contenziosi in corso con le aziende, riveste un’importanza fondamentale, ponendosi in molti casi come l’unica soluzione possibile per chi da anni lavora senza la minima tutela”.

Mutui Inpgi: Anno nuovo, tassi invariati

05 gen 10 Anno nuovo, identici tassi d’interesse nei mutui-casa: l’Inpgi non ha, infatti, ritoccato, neppure in minima parte, i tassi d’interesse da praticare ai giornalisti iscritti, impegnati nell’acquisto di un’abitazione. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, per tutto il mese di gennaio, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di gennaio 2010) 10 ANNI 4,60%, 15 ANNI 5,00%, 20 ANNI 5,20%, 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi tre mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di gennaio 2010) 10 ANNI 4,70%, 15 ANNI 5,10%, 20 ANNI 5,40%, 25 ANNI 5,45%. “Prosegue, dunque, anche quest’anno l’impegno dell’Inpgi – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – nel mantenere immutati i tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

Nasce l’Agenda dei giornalisti della Calabria

23 dic 09 Il 2010, per i giornalisti iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria ha in serbo una novità: l’Agenda dei giornalisti della Calabria, alla sua prima edizione. Mai realizzata, prima d’ora, nella nostra regione, l’Agenda dei giornalisti non vuol essere soltanto il simbolo di uno status professionale, ma un utile strumento di lavoro per tutti i colleghi che operano quotidianamente nell’ambito dell’informazione e della comunicazione pubblica e privata. La prima parte dell’Agenda, ideata e realizzata interamente dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria con il design di Nazareno Gabrielli Diaries, si articola, infatti, in diverse sezioni, ad iniziare dall’organigramma e dai recapiti dell’Associazione regionale, da quelli dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e regionale, per arrivare a quelli della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, della Casagit e di tutti gli organismi e gruppi di specializzazione (Ucsi, Ussi, Unci e Ungp). A tutto ciò si aggiunge: l’elenco delle testate giornalistiche regionali (carta stampata, radio, tv, giornali on line); quello dei giornalisti, professionisti, praticanti e pubblicisti, iscritti all’Ordine dei Giornalisti della Calabria, con tanto di recapiti, per agevolare l’invio di comunicazioni, inviti e quant’altro destinato alla stampa; l’elenco, infine, delle amministrazioni pubbliche della Calabria (Regione, Province e Comuni capoluogo) con i vari riferimenti. Insomma, nessuno escluso: tutti gli istituti di categoria, regionali e nazionali, e tutti i giornalisti calabresi trovano spazio in “un progetto editoriale che per il Sindacato dei Giornalisti della Calabria – sottolinea il segretario, Carlo Parisi – rappresenta una nuova sfida e soprattutto un ulteriore strumento, di indubbia utilità, da fornire ai colleghi iscritti”. Un progetto che proseguirà negli anni futuri, arricchendosi di sempre nuovi elementi: “L’idea – ribadisce Parisi – è quella di dotare la categoria dei giornalisti, anche in Calabria, di una vera e propria Agenda di lavoro, che possa diventare più funzionale e completa ad ogni edizione”.

Polemiche sugli auguri di Annozero a Spatuzza. Ma vince in ascolti aggiudicandosi il prime time

18 dic 09 Ancora polemiche su “Annozero”. Questa volta a scatenare la reazione indignata di alcuni politici gli auguri di buon natale fatti da Michele Santoro al pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Tra i primi a insorgere è il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto. “Ringraziamo Santoro e Travaglio perché - sottolinea Cicchitto - la trasmissione di ieri di “Annozero” ha confermato l’analisi da noi fatta in Parlamento. Gli auguri a Spatuzza esprimono la filosofia di fondo di questa trasmissione. Comunque Santoro e Travaglio usufruiscono di oltre due ore di diretta tv in prima serata del servizio pubblico per un programma caratterizzato dalla più incredibile faziosità politica e non solo politica”. A evocare lo spettro di uno sciopero del canone Rai è invece il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone: “Com’è noto, mi auguro che tutti gli italiani paghino il canone. Ma, certo, non c’è e non ci sarà da stupirsi se, dopo l’ennesima performance di Santoro e Travaglio ad “Annozero”, a tanti passerà la voglia di stipendiarli con il denaro del pagamento del proprio abbonamento televisivo”. “In “Annozero” - insite Capezzone - tutto (conduzione, filmati, interviste esterne, regia, pubblico, gestione degli spazi di parola) è ossessivamente e sistematicamente rivolto contro una sola parte. E ieri si è superato il limite. La domanda, a questo punto, è tanto semplice quanto chiara: perché gli italiani dovrebbero sentirsi in dovere di pagare il canone per stipendiare Santoro e Travaglio e subire simili esempi di scatenata faziosità?”, chiede Capezzone. A premiare però la trasmissione di Rai due è il pubblico che ieri sera ha fatto stravincere ad “Annozero” il prime time degli ascolti avendo ottenuto 6 milioni 137 mila spettatori e uno share del 24.80.

Al via la stabilizzazione dei giornalisti co.co.co

17 dic 09 A molti apparirà come una strenna natalizia, ma il provvedimento è destinato a durare ben oltre le festività: i Ministeri del Lavoro e dell’Economia hanno approvato la delibera assunta dal Cda dell’Inpgi per la stabilizzazione dei giornalisti con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Ciò significa che i giornalisti co.co.co., collaboratori a carattere continuativo, potranno essere regolarmente inquadrati come dipendenti, regime nel quale, di fatto, operano e questo varrà anche per coloro la cui posizione sia stata oggetto di provvedimenti dei servizi ispettivi dell’Inpgi. “E’ un passo in avanti di rilevanza fondamentale nella tutela del lavoro giornalistico precario – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato, nonchè segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria – che acquista ancor più valore se inquadrato in un momento di grave crisi, quale l’attuale, che interessa il mondo editoriale italiano. La situazione si complica sul piano regionale, dove spesso gli editori non assumono, anche quando ne hanno la piena e concreta possibilità”. In pratica, con il via libera dei Ministeri vigilanti, nei prossimi otto mesi potranno essere stabilizzati i collaboratori iscritti alla Gestione separata dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, l’Inpgi 2, che, all’atto della trasformazione, siano titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa in corso di esecuzione, ed in regola con gli adempimenti contributivi nei confronti della Gestione stessa. “Il passo ulteriore – fa notare Parisi, rimarcando il ruolo di segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti – sta a noi: è, infatti, con le organizzazioni sindacali dei giornalisti che, su base territoriale, i datori di lavoro, sentite le rappresentanze aziendali, potranno stipulare accordi volti alla trasformazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in rapporti di lavoro subordinato, con contratti anche a termine, ma di durata, comunque, non inferiore ai 24 mesi”. Il tutto con la possibilità, per le aziende che si metteranno in regola, di vedersi azzerare eventuali sanzioni, interessi e contributi pregressi rilevati in sede ispettiva.

Fnsi: illegittimi i licenziamenti di Telespazio, conferma in Appello

11 dic 09 E’ una soddisfazione, quella del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, che va ad affiancarsi a quella dei quattro colleghi che, licenziati nel 2007 da Radio Telespazio Calabria (oggi Telespazio Tv), si sono visti confermare in appello l’illegittimità del provvedimento che, per due anni e mezzo, li ha lasciati senza lavoro e senza stipendio. La Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Ammirata, consiglieri Roberti e Portale) ha, infatti, respinto il ricorso presentato dall’emittente televisiva, confermando la sentenza di primo grado con la quale, nel settembre 2008, il Tribunale di Catanzaro aveva dichiarato illegittimi i licenziamenti dei giornalisti Gabriele Bianco, Nico De Luca, Davide Lamanna e Alfonso Scalzo, assistiti dall’avv. Crescenzio Santuori, ai quali sono stati riconosciuti il diritto al reintegro sul posto di lavoro ed il pagamento degli arretrati “per forzata ed ingiusta inattività”. Ora la sentenza di conferma, a chiudere una vicenda che il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, sin dal primo momento ha definito “allucinante: non è certo attraverso l’azzeramento della redazione che si risolvono i problemi di un’azienda che, dopo aver rappresentato per decenni un fiore all’occhiello nel panorama dell’emittenza radiotelevisiva locale, grazie alla lungimiranza e agli sforzi del compianto Tony Boemi “senior”, si è poi caratterizzata soltanto per le lotte intestine all’interno del Consiglio d’Amministrazione. Lotte che – continua Parisi – hanno portato ad uno stato di confusione generale, con l’unico risultato di lasciare la redazione in uno stato di abbandono, dequalificando il servizio offerto ai cittadini”. La vicenda ha del paradossale: con la sciagurata politica dei licenziamenti messa in atto da Telespazio, si è passati dai nove giornalisti in organico nell’aprile del 2007, prima a tre, poi al solo direttore-editore Tony Boemi “junior”. “Di fatto, però, l’emittente, – incalza il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria – pur negando il reintegro dei quattro colleghi licenziati che hanno impugnato la sentenza, ha continuato a trasmettere, utilizzando personale esterno per i servizi giornalistici. Un autentico schiaffo a quanti, con dedizione e professionalità, hanno speso gli anni migliori della loro vita a dar lustro ad un’emittente che, un tempo, rappresentava l’azienda televisiva più importante della regione”.

Presentato il premio giornalistico “Sessa”

09 dic 09 E’ stato presentato stamane, alla Provincia di Cosenza, il premio giornalistico intitolato alla giovane cronista cosentina, scomparsa tragicamente nel dicembre del 2002, Maria Rosaria Sessa. Il concorso è organizzato dall’associazione dei giornalisti cosentini “Sessa”, dalla Provincia di Cosenza e dall’Ordine dei giornalisti della Calabria. “Un premio che ci consente – ha detto il presidente della “Sessa”, Gregorio Corigliano – di mantenere vivo il ricordo di Maria Rosaria, della quale vogliamo ricordare la grande umiltà e la dedizione con cui affrontava la sua attività professionale”. Due qualità riconosciute a Maria Rosaria anche dall’assessore alla Cultura della Provincia Maria Francesca Corigliano, per la quale “quello del giornalista è un lavoro delicato e importante, che va svolto con consapevolezza e preparazione” , e dal presidente della Provincia, Mario Oliverio, che ha detto di avere “accettato immediatamente e con entusiasmo il progetto del premio Sessa già nel momento in cui mi è stato presentato”. Il premio, rivolto a tutti gli studenti degli Istituti Superiori della Provincia di Cosenza (istituti tecnici e licei), si articola in due sezioni entrambe radio televisive: sezione “Redazione tg” e sezione “Servizio inchiesta”. Sono molte le scuole che hanno già aderito, e per chi volesse ancora partecipare può inviare un fax allo 0984. 814570, con il nome del docente referente del progetto. Per maggiori informazioni e per il bando del concorso, si può consultare il sito www.giornalisticosentini.it o spedire un’email a associazionesessa@libero.it . La presentazione è stata coordinata dalla giornalista Emily Casciaro.

Tassi invariati per i mutui Inpgi

01 dic 09 Mutui-casa invariati sino alla fine dell’anno: l’Inpgi non ha, infatti, ritoccato, neppure in minima parte, i tassi di interesse rivolti ai giornalisti iscritti, interessati all’acquisto di un’abitazione. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti all’Istituto di Previdenza dei Giornalisti che stipuleranno un mutuo-casa si vedranno riconoscere, per l’intero mese di dicembre, le seguenti percentuali: MUTUO TASSO FISSO (mese di dicembre 2009) 10 ANNI 4,60% 15 ANNI 5,00% 20 ANNI 5,20% 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto agli ultimi tre mesi, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di dicembre 2009) 10 ANNI 4,70% 15 ANNI 5,10% 20 ANNI 5,40% 25 ANNI 5,45% “E’ apprezzabile lo sforzo dell’Inpgi – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – nel mantenere immutati i tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento la Circoscrizione Calabria (via Biagio Camagna, 28, Reggio Calabria; tel. 0965.810980; e-mail: sgcalabria@libero.it) è a disposizione degli iscritti.

Invariati a novembre i tassi dei mutui Inpgi

05 nov 09 Continuano le buone notizie per i giornalisti iscritti all’Inpgi interessati ad un mutuo per acquistare casa. L’Istituto di Previdenza dei giornalisti italiani non ha, infatti, ritoccato, neppure di un punto percentuale rispetto agli ultimi 2 mesi (settembre e ottobre 2009), i tassi fissi d’interesse che saranno applicati dal 1 al 30 novembre 2009. In base al consueto meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche, gli iscritti che stipuleranno un mutuo/casa si vedranno riconoscere, per l’intero mese di novembre, i seguenti parametri: MUTUO TASSO FISSO (mese di ottobre 2009) 10 ANNI 4,60% - 15 ANNI 5,00% - 20 ANNI 5,20% - 25 ANNI 5,25% Leggermente superiori, invece, rispetto ai tassi ordinari, ma anch’essi invariati rispetto ai mesi di settembre e ottobre, i tassi fissi applicabili ai mutui oggetto di portabilità: MUTUO TASSO FISSO (mese di ottobre 2009) 10 ANNI 4,70% - 15 ANNI 5,10% - 20 ANNI 5,40% - 25 ANNI 5,45% “Mi sembra doveroso sottolineare lo sforzo dell’Inpgi – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Istituto per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – nel mantenere immutati i tassi per i mutui/casa che rappresentano, oggi, una voce importante nel bilancio di molte famiglie”.

Valeria Arena segnalata al Premio Cutuli 2009

04 nov 09 Valeria Arena, classe 1984, giornalista pubblicista iscritta al Sindacato dei Giornalisti della Calabria, ha saputo guadagnarsi una segnalazione di merito nell’ambito del premio internazionale di giornalismo “Maria Grazia Cutuli 2009”. La giovane collega, di origini siciliane come la giornalista morta in Afghanistan a cui è dedicato il Premio, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per la sua tesi di laurea (Scienze dell’Informazione all’Università di Messina) dal titolo “I pizzini. Nuove fonti sulla storia della mafia in Sicilia”. Una soddisfazione enorme per la Arena, che non si lascerà, certamente, sfuggire un’altra opportunità: per le tesi a cui è andata una segnalazione di merito il Premio Cutuli prevede, come concreto riconoscimento, la possibilità di svolgere un periodo di stage al Corriere della Sera, la testata per cui lavorava la Cutuli.

Inpgi2, ora si può pagare col bonifico

13 ott 09 Ancora novità per quanto attiene il versamento dei contributi dovuti alla Gestione separata dell’Inpgi: l’Istituto di previdenza dei giornalisti ha appena disposto una forma alternativa al modello F24/accise per il pagamento delle somme in questione. “Un provvedimento – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – che risulterà utile soprattutto ai colleghi free-lance, i quali, a differenza dei giornalisti dipendenti, hanno a che fare con adempimenti burocratici da compiere entro termini perentori, pena l’applicazione delle sanzioni di legge”. Grazie a questa ulteriore attenzione da parte dell’Istituto, i colleghi che debbano versare contributi all’Inpgi 2 potranno farlo anche tramite bonifico bancario, scegliendo tra lo sportello o la modalità on line, direttamente dal proprio computer. “L’unica richiesta che facciamo ai colleghi – sottolinea Parisi – è di prestare attenzione nel compilare la causale di versamento e nella propria identificazione. In ogni caso, sul sito dell’Inpgi sono già state inserite istruzioni dettagliate e complete”. Non resta che scegliere la modalità più comoda: provvedere al versamento utilizzando il modello F24/accise o il bonifico bancario, anche on line. In entrambi i casi, basta consultare il sito “www.inpgi.it”, nella sezione dedicata alla Gestione separata, in cui sono contenute le informazioni per il bonifico e il link dell’Agenzia delle Entrate per stampare direttamente il modello F24/accise.

Basta un clic per pagare l’Inpgi2

12 ott 09 Versare i contributi dovuti all’Inpgi 2, la Gestione separata dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, è semplice, anche dopo le significative novità introdotte dall’Istituto per effettuare il pagamento. “Di recente è stato adottato il sistema di riscossione unificata gestito dall’Agenzia delle Entrate – fa notare Carlo Parisi, fiduciario Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – cosa che l’Istituto ha comunicato, a tempo debito, a tutti gli interessati con un’apposita circolare. In particolare, è stato notificato ai colleghi dell’Inpgi 2 che l’unica modalità di pagamento ammessa, ad oggi, è quella che prevede l’utilizzo del modello F24/accise”. Ed è qui che nascono i problemi: “Sono stati in molti – prosegue Parisi – a lamentare la difficoltà nel reperire il modello F24/accise che, stando a quanto riportato da alcuni colleghi, non risulta disponibile in tutti gli sportelli bancari”. Ecco allora che, per facilitare l’adempimento del “Pagamento con F24/accise”, è stato introdotto, all’interno dell’omonima circolare n.1/2009 che compare sul sito dell’Inpgi (www.inpgi.it), un link che rimanda istantaneamente alla pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate, dalla quale si può scaricare il modello F24/accise.

La FNSI Calabria a Bruxelles per difendere la libertà di stampa

09 ott 09 La delicata questione della libertà, o meglio della mancanza di libertà nell’informazione italiana è approdata al Parlamento europeo: ieri la Giunta della Federazione nazionale della stampa italiana, di cui è componente Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, ha incontrato i vertici di Bruxelles per ribadire il diritto, in Italia e in Europa, ad una stampa senza guinzaglio. “L’occasione ufficiale era quella del dibattito in aula – riferisce Carlo Parisi – sull’informazione e il pluralismo in Europa, partendo dalla vicenda italiana, ma non sono mancati momenti di confronto diretto con le istituzioni europee, alle quali abbiamo chiesto un impegno concreto affinché siano assicurati in tutti i Paesi dell’Unione la piena ed effettiva libertà di stampa e di opinione ed il pluralismo dei media, senza interferenze delle autorità pubbliche o di altri poteri”. D’altra parte “la tutela di una stampa libera – incalza Parisi, rifacendosi a quanto discusso a Bruxelles – rientra tra i compiti primari dell’Europa, chiamata a difendere giornalisti e cittadini, in nome dell’articolo 11 della Carta fondamentale dei diritti dell’Unione stessa: eliminare, o quantomeno allentare, le restrizioni che, oramai quotidianamente, vengono imposte da assurde logiche di potere, di qualsiasi colore o matrice, devono rappresentare un obiettivo imprescindibile e comune”. Spunti di riflessione – e di lavoro, all’insegna della cooperazione – sono arrivati anche dall’incontro che l’esecutivo del Sindacato dei giornalisti ha avuto, al termine della seduta parlamentare, con i vertici della Federazione internazionale della stampa. E proprio da Aidan White, segretario generale dell’Associazione internazionale, è arrivata un’amara consolazione: “I problemi non ci sono soltanto in Italia – ha detto White – dove, in questo momento, si registrano i pesanti effetti dei conflitti di interesse, ma esistono in diversi Paesi. L’obiettivo comune dev’essere quello di approdare ad una Carta del giornalismo europeo che abbia come fondamento il rispetto dei diritti sociali e del salario minimo, ovvero il rispetto degli standard minimi, in tutti i 27 Paesi dell’Unione”.

Siddi e Parisi a Bruxelles

Inpgi-Inps: accordo sul trasferimento dei contributi

08 ott 09 Tireranno un sospiro di sollievo le aziende e gli enti pubblici che hanno erroneamente versato, dal 2001 ad oggi, contributi Inpgi all’Inps e viceversa: “L’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani – spiega Carlo Parisi, fiduciario Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – ha appena siglato una convenzione con la Previdenza sociale per il trasferimento diretto tra i due enti dei contributi indebitamente versati dalle aziende ad uno dei due Istituti”. “Un accordo che rappresenta un notevole passo in avanti – fa notare Parisi, di concerto con il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese – verso la regolarizzazione contributiva di centinaia di giornalisti e che permette, allo stesso tempo, un nuovo fronte di collaborazione con il settore pubblico di assoluto interesse”. Grazie alla convenzione, infatti, le aziende editoriali e gli enti pubblici interessati, in molti casi gravati da somme rilevanti, non avranno più l’obbligo di pagare all’Inpgi l’intero ammontare dei contributi versati erroneamente, in attesa del rimborso dall’Inps. “Le aziende e gli enti che si trovano a dover sanare la propria situazione contributiva nei confronti dell’Inpgi – sottolinea Parisi – potranno farlo seguendo le indicazioni che saranno diramate dai due Istituti di previdenza. Stesso discorso per quelle aziende che debbano mettersi in regola con l’Inps, nei casi di errato versamento all’Inpgi: situazione, quest’ultima, in cui sono incorse numerose aziende o enti che non avevano le condizioni per instaurare il rapporto assicurativo con l’Istituto dei giornalisti. Un esempio? L’assenza di status professionale”. Vale la pena ricordare, sia ai colleghi che ai titolari di aziende editoriali, che il legislatore ha esteso, dal 2001, l’obbligo di assicurazione previdenziale all’Inpgi a tutti i giornalisti che svolgono attività giornalistica senza l’applicazione del CNLG e a prescindere dall’inquadramento aziendale.

FNSI: In recupero il fondo Pensione Complementare dei Giornalisti

05 ott 09 Il recupero, sia pur moderato, delle borse nel 2009, dopo il crollo finanziario dello scorso anno, offre prospettive rassicuranti anche ai giornalisti: il Fondo Pensione Complementare dei giornalisti italiani ha, infatti, recuperato – del tutto o, per i comparti più aggressivi, in buona parte – le perdite dell’ “annus horribilis”, assicurando un rendimento positivo al capitale e battendo, in ogni caso, sempre il TFR. A renderlo noto è il Sindacato dei giornalisti della Calabria, confortando i colleghi che hanno scelto o sceglieranno di affidarsi al Fondo. La fotografia dei primi 8 mesi del 2009 è questa: un incremento pari al 5,84% per il comparto “garantito”, ben al di sopra del tasso di rivalutazione del TFR che, per il 2009, si prevede estremamente modesto; un rendimento dell’8,3% per il comparto “prudente”; più 12,2% per il comparto “mix”. Buone notizie arrivano anche dal comparto “crescita”, quello a più alto contenuto di quote azionarie, di cui abbiamo il dato di 9 mesi: i risultati sono ottimi, visto che da gennaio a settembre ha realizzato un rendimento lordo del 15,51%, recuperando (ancora non integralmente) le perdite del 2008. Forte di questi traguardi, il Consiglio di amministrazione del Fondo ha deciso di avviare una nuova selezione per affiancare a quelli esistenti altri gestori finanziari, anche in considerazione dell’accresciuto patrimonio, che ha superato i 260 milioni di euro.

La Fnsi Calabria presente a Roma per la manifestazione

01 ott 09 Sono passati 46 anni da quando i giornalisti italiani si sono visti riconoscere, con una legge dello Stato, la n.69 del 1963, il “diritto insopprimibile di informazione e critica”, nel rispetto, naturalmente, della personalità altrui. Eppure, per garantire il diritto di sapere dei cittadini e il dovere di informare del giornalista, nel nostro Paese si deve ancora scendere in piazza: è, infatti, prevista per dopodomani, sabato 3 ottobre, a Roma la manifestazione per la libertà di stampa, promossa dalla Federazione nazionale della stampa italiana. Una manifestazione di matrice volutamente popolare e civica, a cui parteciperà anche il Sindacato dei giornalisti della Calabria, “nella convinzione – sottolinea Carlo Parisi, segretario del Sindacato regionale e componente della Giunta esecutiva Fnsi – che sia un dovere collettivo tutelare il diritto dei giornalisti ad informare liberamente e, di conseguenza, quello dei cittadini ad essere informati senza censure”. Princìpi, non a caso, già pienamente affermati nella Costituzione, se è vero che l’articolo 21, subito dopo aver definito “il diritto di ciascuno di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, recita, senza titubanze, che “nessuna manifestazione del pensiero – e, dunque, la stampa – può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Era il 1948. Per tutti coloro che, giornalisti ma non solo, vogliono far sentire la propria voce a favore di un’informazione senza guinzaglio, l’appuntamento è per sabato, alle ore 15.30, in Piazza del Popolo a Roma (per ulteriori ragguagli sull’iniziativa consultare il sito della Federazione nazionale della stampa: www.fnsi.it).

Congedo per i giornalisti dipendenti con handicap in famiglia

28 set 09 Anche i giornalisti dipendenti potranno usufruire, su richiesta, di congedi straordinari retribuiti, per un periodo massimo di due anni nell’arco della vita lavorativa, per assistere familiari con handicap ai quali sia stata riconosciuta una grave disabilità, ai sensi della legge 104/92 (articoli 3 e 4). “Un provvedimento importante – sottolinea Carlo Parisi, fiduciario dell’Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – per quei colleghi che si trovano ad affrontare simili difficoltà, reso possibile grazie alla decisione del Consiglio di amministrazione dell’Inpgi di recepire quelle norme a tutela della maternità, altrimenti non obbligatorie e che comportano, comunque, un onere per l’Istituto”. Infatti, “stando semplicemente all’autonomia concessa all’Inpgi dal decreto di privatizzazione – fa notare il fiduciario – la normativa che consente il congedo straordinario per le motivazioni indicate non sarebbe stata direttamente applicabile al nostro Istituto”. A beneficiare del provvedimento, già ratificato dai Ministeri vigilanti, sono: il coniuge convivente di disabile con grave handicap accertato; i genitori, anche adottivi o affidatari; il figlio convivente di disabile con grave handicap accertato; i fratelli e le sorelle (anche adottivi) del soggetto handicappato grave e con lui conviventi, se lavoratori dipendenti e in caso di scomparsa o di grave infermità di entrambi i genitori. “Un’unica raccomandazione – puntualizza Parisi – riguarda la correttezza dei documenti da presentare unitamente alla domanda per ottenere il congedo. L’Inpgi, infatti, lo concederà, come è ovvio, a chi ne abbia veramente bisogno: solo dopo un accurato esame della documentazione presentata, autorizzerà il datore di lavoro ad erogare l’indennità”. La Circoscrizione Inpgi della Calabria (tel. 0965/810980; e.mail: sgcalabria@libero.it) è, naturalmente, a disposizione per ulteriori informazioni e la compilazione della domanda.

L’Inpgi condona oltre 500 aziende

11 set 09 Buone notizie per quelle aziende editoriali (l’Inpgi ne ha stimate 512) non ancora in regola con il versamento dei contributi. “I Ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia – spiega Carlo Parisi, fiduciario dell’Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – hanno approvato la delibera adottata dall’Inpgi riguardante il condono. Oggetto del provvedimento di condono potranno essere le irregolarità contributive determinatesi fino al 30 aprile 2009, già accertate e contestate dall’Istituto o denunciate spontaneamente dalle aziende. Potranno essere condonate anche le situazioni per le quali risultino pendenti controversie in sede amministrativa o giudiziale in qualunque stato o grado di giudizio”. Le Aziende potranno condonare anche debiti contributivi rateizzati in corso di pagamento, limitatamente all’importo delle rate non ancora scadute alla data di presentazione della domanda di condono. Va sottolineato che l’ultima sanatoria attuata dall’Inpgi risale al 2004: le aziende interessate furono circa 167 per un totale di contributi pari a circa 13,5 milioni di euro e circa 4,1 milioni di euro a titolo di sanzioni civili. Oggi il perimetro del possibile condono riguarda 512 aziende editoriali nei confronti delle quali pendono, nei diversi gradi di giudizio, crediti per contributi, a seguito di ispezioni, pari a circa 83 milioni di euro ai quali vanno aggiunti circa 17 milioni di euro di sanzioni, ridotte in virtù dello schema di condono di circa 50 milioni di euro. “Il Servizio contributi e vigilanza dell’Inpgi – fa notare Parisi – ha già provveduto ad inviare alle aziende interessate una circolare con i dettagli del provvedimento, che si può trovare anche sul sito dell’Istituto. Ma se, per qualsiasi motivo, un’azienda non l’avesse ricevuta o volesse, comunque, ulteriori informazioni, l’Ufficio di corrispondenza della Calabria è a disposizione”.

10 set 09 Anche per i mutui erogati dall’Inpgi e destinati all’acquisto di una casa valgono le regole fissate per quelli bancari. “Ciò significa – fa notare Carlo Parisi, fiduciario dell’Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione nazionale Provveditorato – che i mutui che l’Istituto di previdenza dei giornalisti mette a disposizione degli iscritti, se pur agevolati rispetto a quelli delle banche, sono comunque sottoposti ad un meccanismo mensile di adeguamento automatico dei tassi fissi d’interesse collegato all’Eurirs, il parametro, cioè, di riferimento utilizzato anche dalle banche”. Per effetto, dunque, di tale sistema ai colleghi che stipuleranno un mutuo per acquistare casa, dal 1 al 30 settembre 2009 saranno applicati i seguenti tassi fissi:

MUTUO TASSO FISSO (mese di settembre 2009)
10 ANNI 4,60%
15 ANNI 5,00%
20 ANNI 5,20%
25 ANNI 5,25%

Costituito il gruppo Unci Calabria

29 lug 09 Su iniziativa del segretario del sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi si è costituito il gruppo Calabria dell'Unione nazionale cronisti italiani (Unci), con sede a Reggio Calabria, negli spazi che già ospitano l'associazione. "Dieci i cronisti calabresi - è detto in un comunicato - che, insieme a Parisi, hanno dato impulso ad una nuova realtà che si riconosce pienamente nei valori fissati dallo statuto nazionale, volendo 'garantire il diritto di cronaca scevro da poteri o bandiere, in un frangente, come quello attuale, in cui tale diritto rischia troppo spesso di essere ammutinato'". "Si tratta - aggiunge la nota - dei giornalisti Giovanni Agostino, Pierpaolo Cambareri, Piero Gaeta, Antonio Licordari, Andrea Musmeci, Loredana Nicolò, Vincenzo Romeo, Francesco Tiziano, Giuseppe Toscano e Paolo Toscano. In particolare a Giuseppe Toscano, insignito di recente a Viareggio del prestigioso 'Premio Cronista 2009 - Piero Passetti', per la sezione 'Vita da cronista', l'assemblea costituente dell'Unci Calabria ha assegnato il ruolo di coordinatore". "In questa veste - conclude il comunicato - Pino Toscano avrà il compito di promuovere, di concerto con il sindacato dei giornalisti della Calabria, la campagna per l'adesione dei colleghi, necessaria anticamera all'elezione degli organismi regionali dell'Unci"

Parisi: facilitazioni per la restituzione di mutui INPGI

14 lug 09 "Il Consiglio di amministrazione dell'Inpgi, l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, in linea con l'accordo siglato tra Abi e Ministero delle Finanze a favore delle famiglie in difficoltà, ha adottato una delibera per aiutare i colleghi che non riescano a fronteggiare la restituzione di un mutuo Inpgi". A riferirlo, in una nota, è Carlo Parisi, fiduciario Inpgi per la Calabria e presidente della Commissione Provveditorato dell'istituto, di concerto con il presidente dell'Inpgi, Andrea Camporese. "La decisione, assunta all'unanimità dal Cda dell'Inpgi - aggiunge Parisi - rappresenta un segno importante di attenzione e solidarietà ai colleghi che si trovano in difficoltà, in una crisi generalizzata di proporzioni rilevanti". "Il provvedimento è, dunque, rivolto - si afferma ancora nella nota - ai giornalisti titolari di un mutuo stipulato con l'Inpgi che vengano a trovarsi in cassa integrazione o in stato di disoccupazione: tali colleghi possono chiedere la sospensione delle rate del mutuo per un periodo di 12 mesi, senza vedersi addebitare interessi o altre sanzioni. Le rate saranno, infatti, posticipate al termine del periodo di ammortamento previsto in origine, mentre la sospensione cesserà solo nel caso in cui il giornalista venga reintegrato nel posto di lavoro o trovi una nuova occupazione"

Ordine Giornalisti Calabria: no a condizionamenti

10 giu 09 Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Calabria lancia l'allarme sui "tentativi di condizionamento" messi in atto nella regione contro alcuni operatori dell'informazione. Il Consiglio, presieduto da Giuseppe Soluri, in un documento, parla di "pericolo di restringimento degli spazi di democrazia" ed esprime "profonda preoccupazione per i continui e pesanti tentativi di condizionamento subiti da colleghi che svolgono il loro lavoro dando ragione delle attività istituzionali, pur richiamando i colleghi ad osservare sempre e comunque la deontologia professionale". "Stanno ormai diventando frequenti - prosegue - gli attacchi personali ai tanti cronisti che raccontano la vita di molti comuni della Calabria, com'é avvenuto recentemente a Gioia Tauro, dove un corrispondente, Agostino Pantano, minacciato, è stato costretto ad uscire dall'aula consiliare perché le sue cronache dal "palazzo" non sarebbero state gradite ad alcuni amministratori. Lo stesso atteggiamento di aggressività lo hanno dovuto scontare anche altri colleghi di Reggio Calabria chiamati a raccontare l'attività istituzionale di quel comune". "Non tollereremo più - conclude il documento - il ripetersi di atteggiamenti minacciosi verso colleghi che fanno correttamente il loro lavoro"

Eletti i vertici di Ussi Calabria

21 mag 09 Il gruppo calabrese dell'Ussi, l'Unione Stampa Sportiva Italiana, ha completato il suo organico con l'elezione del Comitato di presidenza che affiancherà il presidente Antonio Licordari. In base al nuovo statuto, approvato a febbraio dall'assemblea degli iscritti, sono stati eletti all'unanimità il vicepresidente tra i giornalisti professionali, Francesco Pellicanò; il vicepresidente tra i giornalisti collaboratori, Rosario De Luca e il segretario Luigi Caminiti. Questi, dunque, i giornalisti della stampa sportiva calabrese che affiancheranno il presidente Antonio Licordari, alla guida dell'Ussi Calabria sin dalla fondazione (ottobre 1992), riconfermato alle elezioni del febbraio scorso, e Mimmo Morace, già direttore del "Corriere dello Sport-Stadio" e del "Guerin Sportivo", presidente onorario del Gruppo. "Con loro, nel direttivo dell'Ussi Calabria - è scritto in una nota - sono stati nominati anche i consiglieri professionali Gino Rosario Tebala, Antonio Latella, Giovanni Pastore e i collaboratori Demetrio Praticò, appena riconfermato alla guida del Coni regionale, e Giuseppe Gigliotti. Senza trascurare quanti vi partecipano di diritto, come previsto dalle regole statutarie, ovvero i consiglieri nazionali Fabio Nicolò ed Eugenio Marino, oltre a Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria, da sempre a fianco del Gruppo calabrese dell'Unione Stampa Sportiva, al quale garantisce sostegno economico, assistenza legale e, naturalmente, sindacale. Non a caso, negli uffici di via Biagio Camagna a Reggio Calabria hanno sede sia il Sindacato che l'Ussi, a cui va riconosciuto, anche nel 2009, un boom di iscrizioni: 71 professionali e 114 collaboratori, per un totale di 185 iscritti"

Record di accessi per il nostro giornale: 50.000 nei giorni di domenica e lunedi

12 mag 09 Nuovo record di accessi a NuovaCosenza.com: cinquantamila contatti in due giorni ottenuti tra domenica e lunedì grazie anche alla diretta in web streaming. “Dalla Russia al Canada, dalla Cina al Brasile, dagli Stati Uniti all’India, dalla Polonia al Sud Africa, dal Galles alla Tanzania, il nostro giornale quotidiano è diventato il porto dei tanti cosentini e calabresi sparsi nel mondo”. E’ quanto afferma il direttore del quotidiano digitale che normalmente conta undicimila lettori al giorno, Pippo Gatto. “Contatti da tutti i paesi – ha aggiunto il direttore di nuova Cosenza.com - escluse solo nove nazioni. Un successo senza precedenti per la nostra testata, presente dal 2004 su internet, che grazie alla diretta in streaming web ha diffuso gratuitamente attraverso internet le immagini di quanto accadeva nella città dei Bruzi domenica scorsa allorquando il Cosenza Calcio si apprestava a suggellare l’agognata promozione in Prima Divisione”. Oltre sei ore e mezza di diretta, con una selezione di oltre un ora e mezza registrata disponibile on line ed oltre 2000 fotografie scattate da Francesco Grazioli ed Enzo Piterà, 200 delle quali disponibili on line, sono il sunto di tanto lavoro profuso per raccontare la giornata di gioia e di festa ai tanti cosentini, ai calabresi in giro per il mondo, chi per lavoro chi per turismo chi perché emigrato, che diversamente non avrebbero potuto godere di una giornata così bella proveniente dalla loro terra. Numerosi i ringraziamenti pervenuti in redazione e le testimonianze dei tanti emigrati che hanno così potuto passare momenti di gioia rivivendo le immagini della loro terra.

Dibattito sulla libertà di stampa a San Marco Argentano

06 mag 09 "La libertà di stampa e la tutela della persona" è stato il tema di un incontro che si è svolto a San Marco Argentano in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. Dopo l'introduzione di Adriano Ritacco, referente Comitato promotore del locale Club Unesco, i lavori moderati da Silvio Rubens Vivone, sono proseguiti con le riflessioni di Arcangelo Badolati, caposervizio della Gazzetta del Sud; Attilio Sabato, direttore di Teleuropa; Annalisa Venditti, giornalista collaboratrice di programmi televisivi Rai e docente alla Pontificia Università Urbaniana di Roma e di Giuseppe Soluri, presidente Ordine dei giornalisti della Calabria, che ha concluso i lavori. Ritacco, nell'occasione, ha consegnato meritati riconoscimenti ai relatori intervenuti con la motivazione " Per l'impegno profuso nell'espletamento dell'attività giornalistica". Filippo Veltri, responsabile ANSA Calabria, assente dall'incontro per un impedimento, riceverà il riconoscimento nei prossimi giorni.

Il 3 maggio a San Marco verrà celebrata la giornata mondiale della stampa

27 apr 09 Domenica 3 maggio prossimo, alle ore 10,30, nel Teatro Urbano II di San Marco Argentano (Cosenza), con la partecipazione di prestigiosi giornalisti calabresi e di Annalisa Venditti, giornalista collaboratrice di programmi televisivi Rai e docente alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, sarà celebrata, con un incontro sul tema La libertà di stampa e la tutela della persona, la Giornata mondiale della libertà di stampa. All’incontro interverranno, inoltre, Filippo Veltri, responsabile ANSA Calabria; Arcangelo Badolati, caposervizio Gazzetta del Sud; Attilio Sabato, direttore Teleuropa e Giuseppe Soluri, presidente Ordine dei giornalisti della Calabria. Presiederà i lavori Adriano Ritacco, referente del Comitato Promotore Club UNESCO San Marco Argentano, che così illustra l’iniziativa <<In questa giornata della libertà di stampa 2009 noi esortiamo i decisori di ogni livello a fare tutto ciò che è in loro potere per vegliare affinché i giornalisti possano compiere il loro lavoro senza intralci né timori; noi domandiamo insistentemente ai giornalisti di osservare le regole della loro professione al più elevato livello, di rifiutare di prestare i loro talenti ai mercanti di odio e di rispettare in ogni circostanza il principio di imparzialità. Domandiamo insistentemente alla Comunità Internazionale nel suo insieme di difendere e proteggere questo diritto fondamentale della persona umana - il diritto di ricevere e comunicare l'informazione, lungi da ogni censura. Questo convegno - conclude Adriano Ritacco, referente del Comitato Promotore Club UNESCO San Marco Argentano – che vedrà la presenza di così illustri relatori vuole essere un altro pezzo di mosaico da inserire in questo grande puzzle della libertà di stampa>>. L’incontro verrà moderato dal giornalista Silvio Rubens Vivone.

Presentazione del volume su “Stampa e società in Calabria” a Cassano

17 mar 09 Il volume "Stampa e Società in Calabria" di Pantaleone Sergi, docente di Storia del Giornalismo all'Università della Calabria, sarà presentato sabato prossimo a Cassano Jonio, per iniziativa dell'amministrazione comunale. L'appuntamento, voluto dal sindaco Gianluca Gallo sarà un confronto a più voci su due secoli di giornalismo in Calabria e sui temi sociali e professionali che la ricerca di Sergi propone. La presentazione del volume avverrà nel teatro Comunale di Cassano Jonio. Aprirà i lavori l'intervento del sindaco Gallo. Relatori saranno il vescovo della Diocesi Vincenzo Bertolone, lo storico Vittorio Cappelli, docente all'Università della Calabria, il giornalista Pino Nano, capo redattore della sede Rai della Calabria, l'avvocato Fabrizio Falvo, la studentessa Maria Pia Ester Cristaldi promotrice dell'iniziativa sponsorizzata dal Comune. Coordinerà il giornalista Antonio Iannicelli. I lavori saranno conclusi dall'intervento dell'autore.

Giornalisti chiedono più libertà d’informazione

07 mar 09 "Gli spazi di libera informazione in Italia si restringono sempre più". La denuncia é dei giornalisti della componente sindacale di 'Autonomia e Solidarieta'', riuniti a Imola in assemblea nazionale. "Le leggi-bavaglio sulle intercettazioni che si tenta di introdurre, le intimidazioni ai cronisti, le intromissioni della politica, l'enfatizzazione di continue emergenze mediatiche nascondono e tolgono la voce all'Italia più vera, quella impoverita ed alla prese con una grave crisi economica", afferma 'Autonomia e Solidarieta'', che chiede "unità di fronte ad una stagione che ormai mette a rischio anche i diritti costituzionali. Unità interna, unità nel sindacato giornalisti, unità della opinione pubblica a fianco di chi chiede un'informazione migliore e più libera". I giornalisti italiani "hanno diritto ad un rapido rinnovo del contratto di lavoro, ad una nuova legislazione sulla pubblicità che superi i vincoli corporativi ed i favori politici che affiorano dalle norme esistenti. C'é bisogno di più formazione professionale, di canali di accesso che diano speranze ai giovani e ai precari, di una nuova legge sull'ordine professionale che dia garanzie ai giornalisti ed ai lettori".

Intercettazioni, il decreto Alfano sulla viola articoli della Costituzione europea e dei diritti

25 feb 09 (Franco Abruzzo) La libertà di stampa prevale sulla privacy così da tutelare il diritto dei cittadini di ricevere informazioni su ciò che accade nei palazzi del potere. Con la sentenza del 10 febbraio 2009, la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), - in base all'articolo 10 della Convenzione del 1950 (recepita nella legge 848/1955) -, riconosce ai cronisti vasti ampi poteri di valutazione delle notizie corredate da fotografie ("Spetta poi al giornalista e non alla Corte europea né ai tribunali nazionali verificare - ha scritto Marina Castellaneta nel Sole 24 Ore del 23 febbraio - se la riproduzione di un vecchio articolo riguardante la persona indagata e una sua fotografia siano necessarie, perché è il g iornalista che deve decidere sulle modalità di diffusione di una notizia. La pubblicazione dell'informazione sull'indagine a carico dell'imputata contribuisce - precisa la Corte - alla pubblica discussione su problemi di carattere generale. Così come è giustificata la divulgazione del nome. Questo perché, anche se non si tratta di una figura pubblica o di un politico, la notizia serve ad attirare l'attenzione su un problema generale come quello degli abusi sull'utilizzo di fondi pubblici"). Anche le fotografie sono classificate come notizie dal moderno diritto dell'informazione. Le notizie possono riguardare pure la divulgazione del nome dell'imputato prima dell'udienza e dei capi d'imputazione relativi a un processo penale ancora pendente. Questa sentenza affianca la sentenza Dupuis (ricorso n. 1914/02) del 7 giugno 2007. In quell'occasione il Tribunale di Strasburgo aveva sancito il diritto della stampa di informare su indagini in corso e il diritto del pubblico di ricevere notizie su inchieste scottanti (sulle intercettazioni illegali disposte sotto la presidenza Mitterrand) che prevalgono sulle esigenze di segretezza. La Corte europea dei diritti dell'uomo il 10 febbraio scorso ha condannato la Finlandia e il 7 giugno 2007 la Francia.
Che peso hanno le sentenze di Strasburgo nel sistema giudiziario italiano? La risposta è stata data dalla Corte costituzionale con la sentenza 39/2008: "Questa Corte, con le recenti sentenze n. 348 e n. 349 del 2007, ha affermato, tra l'altro, che, con riguardo all'art. 117, primo comma, Cost., le norme della CEDU devono essere considerate come interposte e che la loro peculiarità, nell'ambito di siffatta categoria, consiste nella soggezione all'interpretazione della Corte di Strasburgo, alla quale gli Stati contraenti, salvo l'eventuale scrutinio di costituzionalità, sono vincolati ad uniformarsi.Gli Stati contraenti sono vin colati ad uniformarsi alle interpretazioni che la Corte di Strasburgo dà delle norme della Cedu (Convenzione europea dei diritti dell'Uomo)".
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) rappresenta un meccanismo di protezione internazionale dei diritti dell'uomo particolarmente efficace. Le norme della Convenzione, nella interpretazione che ne dà soltanto la Corte di Strasburgo, sono di immediata operatività per gli Stati contraenti. L'articolo 10 della Convenzione afferma che "Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere interferenza di pubbliche autorità e senza riguardo alla nazionalità". Il principio in base al quale ogni persona ha la libertà di " ricevere e comunicare informazioni" è alla base delle sentenze citate e anche di quelle conosciute come Goodwin, Roemen e Tillack sulla inviolabilità delle fonti dei giornalisti, La Repubblica italiana ora deve assorbire nel suo ordinamento i principi fissati dalla Corte di Strasburgo. Le norme Cedu si collocano, quindi, come norme interposte, tra la Costituzione e le leggi di rango ordinario. Si può dire che sono norme sub-costituzionali.
Nella sentenza 348/2007, la Corte costituzionale ha spiegato quali sono gli obblighi della Repubblica Italiana verso la Convenzione e le sentenze della Corte: "La CEDU presenta, rispetto agli altri trattati internazionali, la caratteristica peculiare di aver previsto la competenza di un organo giurisdizionale, la Corte europea per i diritti dell'uomo, cui è affidata la funzione di interpretare le norme della Convenzione stessa. Difatti l'art. 32, paragrafo 1, stabilisce: «La competenza della Corte si estende a tutte le questioni concernenti l'interpretazione e l'applicazione della Convenzione e dei suoi protocolli che siano sottoposte ad essa alle condizioni previste negli articoli 33, 34 e 47». Poiché le norme giuridiche vivono nell'interpretazione che ne danno gli operatori del diritto, i giudici in primo luogo, la naturale conseguenza che deriva dall'art. 32, paragrafo 1, della Convenzione è che tra gli obblighi internazionali assunti dall'Italia con la sottoscrizione e la ratifica della CEDU vi è quello di adeguare la propria legislazione alle norme di tale trattato, nel significato attribuito dalla Corte specificamente istituita per dare ad esse interpretazione ed applicazione. Non si può parlare quindi di una competenza giurisdizionale che si sovrappone a quella degli organi giudiziari dello Stato italiano, ma di una funzione interpretativa eminente che gli Stati contraenti hanno riconosciuto alla Corte europea, contribuendo con ciò a precisare i loro obblighi internazionali nella specifica materia" (sentenza 348 - pubblicazione in G. U. 31/10/2007 - presidente Bile - relatore Silvestri).
Con la sentenza 349/2007, la Corte costituzionale, invece, ha puntato il dito su chi (Presidenza del consiglio dei Ministri) debba provvedere ad attivare i "meccanismi" e gli "adempimenti" diretti al recepimento nel nostro ordinamento delle pronunce di Strasburgo: "Dagli orientamenti della giurisprudenza di questa Corte è dunque possibile desumere un riconoscimento di principio della peculiare rilevanza delle norme della Convenzione, in considerazione del contenuto della medesima, tradottasi nell'intento di garantire, soprattutto mediante lo strumento interpretativo, la tendenziale coincidenza ed integrazione delle garanzie stabilite dalla CEDU e dalla Costituzione, che il legislatore ordinario è tenuto a rispettare e realizzare. La peculiare rilevanza degli obblighi internazionali assunti con l'adesione alla Convenzione in esame è stata ben presente al legislatore ordin ario. Infatti, dopo il recepimento della nuova disciplina della Corte europea dei diritti dell'uomo, dichiaratamente diretta a «ristrutturare il meccanismo di controllo stabilito dalla Convenzione per mantenere e rafforzare l'efficacia della protezione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali prevista dalla Convenzione» (Preambolo al Protocollo n. 11, ratificato e reso esecutivo con la legge 28 agosto 1997, n. 296), si è provveduto a migliorare i meccanismi finalizzati ad assicurare l'adempimento delle pronunce della Corte europea (art. 1 della legge 9 gennaio 2006, n. 12), anche mediante norme volte a garantire che l'intero apparato pubblico cooperi nell'evitare violazioni che possono essere sanzionate (art. 1, comma 1217, della legge 27 dicembre 2006, n. 296). Infine, anche sotto il profilo organizzativo, da ultimo è stata disciplinata l'attività attribuita alla Presidenza del Consiglio dei ministri, stabilendo che gli adempimenti conseguenti alle pronunce della Corte di Strasburgo sono curati da un Dipartimento di detta Presidenza (d.P.C.m. 1° febbraio 2007 - Misure per l'esecuzione della legge 9 gennaio 2006, n. 12, recante disposizioni in materia di pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo)" (sentenza 349 - pubblicazione in G. U. 31/10/2007- presidente Bile - relatore Tesauro).

Giornalisti soggetti a censura e cittadini disinformati

21 feb 09 (Franco Abruzzo) Il diritto di manifestare il proprio pensiero - che comprende il diritto di cronaca, informazione, espressione, critica e stampa - è un diritto inviolabile secondo la nostra Costituzione e le sentenze della Corte costituzionale. Non esiste, però, la libertà di scrivere quello che si vuole. Questa libertà ha due limiti fondamentali: il rispetto della dignità della persona e il rispetto della verità sostanziale dei fatti. Non possiamo diffamare una persona, non possiamo riferire il nome di una persona violentata o il nome di un bambino coinvolto in una storia negativa tale da limitare il suo sviluppo psichico. Dobbiamo tacere il nome di chi è affetto di Aids e non possiamo pubblicare la foto di un cittadino in manette o una immagine impressionante o raccapricciante. La deontologia dei giornalisti è precisa e ricca, sostenuta anche da una giurisprudenza costante e consolid ata.
Siamo figli della cultura francese, che nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789 ha fissato il principio della libertà di stampare le proprie idee, ma, ha aggiunto, "una legge ne punirà gli abusi". L'Italia liberale-monarchica con lo Statuto del Regno e l'Editto Albertino sulla stampa ha assorbito questo assunto. Anche i padri costituenti repubblicani hanno prima scritto l'articolo 21 della Costituzione sul diritto "fondamentale" di manifestare il pensiero e poi hanno varato la legge sulla stampa 47/1948, che punisce gli abusi della libertà di parola.
Nel sistema francese e italiano è la legge che garantisce i diritti dell'uomo tra i quali campeggia il diritto di parola e di stampa. L'articolo 21 ha un secondo comma che afferma solennemente che la stampa non è soggetta a censure o ad autorizzazioni. Il potere politico, però, ha cercato costantemente di "bloccare" i giornalisti. Negli ultimi anni da destra e sinistra, con i progetti Castelli e Mastella, si è perseguito lo stesso obiettivo, che oggi il ddl Alfano porta alle estreme conseguenze inventando nuove accuse a carico dei giornalisti.
Il problema è politico: una riforma può "imbavagliare" la cronaca? Non è in ballo la sua legittimità costituzionale soprattutto quando si sia in presenza di un rilevante interesse pubblico alla notizia e quando gli interlocutori delle telefonate legittimamente intercettate e poi pubblicate svolgano funzioni pubbliche o rivestano ruoli pubblici? Nel nostro sistema l'uomo pubblico ha meno tutele dell'uomo della strada. La pensa così anche la Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo.
Il gossip, però, non rientra nel perimetro del diritto di cronaca. Gli esterni al procedimento penale, incappati nelle intercettazioni, devono essere tutelati in maniera efficace. Su questo versante i giornalisti, come certificano alcune delibere disciplinari, hanno commesso diversi peccati non veniali soprattutto con l'inchiesta denominata "Vallettopoli" e non solo.
I 18 articoli del disegno di legge "Alfano" (varato dal IV Governo Berlusconi il 13 giugno 2008) sulle "Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali. Modifica della disciplina in materia di astensione del giudice, degli atti di indagine, e integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche", una volta diventati legge, decreteranno la fine della cronaca giudiziaria e l'accantonamento del diritto dei cittadini a conoscere ciò che accade nei Palazzi del potere. Soprattutto dopo gli emendamenti votati il 16 febbraio dalla Commissione Giustizia della Camera, mentre il "siluro" della Commissione Cultura ha solo valore simbolico e non vincolante. Tra le "novità" figurano l'introduzione di un nuovo reato, quello della pubblicazione di intercettazioni per le quali "sia stata ordinata la distruzione" per il quale si prevede il carcere da uno a tre anni. La stessa sanzione è stabilita per la pubblicazione di intercettazioni riguardanti terzi estranei alle indagini. Gli editori che pubblicheranno atti o intercettazioni in divieto degli obblighi di legge potranno essere condannati a pagare una sanzione pecuniaria fino a 370mila euro, ma avranno conquistato, sul rovescio, il diritto di "controllare" ciò che scrivono i giornaalisti. Viene infine previsto il divieto di pubblicazione di nomi o immagini di magistrati "relativamente ai procedimenti e processi penali a loro affidati", fatto salvo il caso in cui l'immagine non sia indispensabile al diritto di cronaca.
Questo quadro di "regole e regolette" completa l'originario testo del ddl. Possiamo dire che la cronaca giudiziaria verrà imbrigliata in una ragnatela di vincoli tali da formare un percorso di guerra difficilmente superabile. Con queste clausole in vigore, i quotidiani non avrebbero potuto pubblicare le conversazioni telefoniche (intercettate dalla polizia giudiziaria) tra il Governatore di Bankitalia Fazio e il banchiere Fiorani, quelle di Fassino con Consorte o quelle di Berlusconi con Saccà. Sarebbe problematico, ad esempio, dare notizie sugli arresti, ovvero sull'esecuzione di una ordinanza applicativa di una misura coercitiva. I giornalisti potranno scrivere che un indagato è stato arrestato, ma non potranno dire perché è finito in cella.
I cronisti e i direttori rischiano non solo il carcere "fino a 3 anni", ma anche la sospensione cautelare dalla professione fino a 3 mesi non solo per la pubblicazione di intercettazioni, ma anche se "mediante modalità o attività illecita, prendono - dice il nuovo articolo 617/septies del Cp - diretta cognizione di atti del procedimento penale coperti dal segreto". L'articolo 15/b del ddl modifica il quarto comma dell'articolo 8 della legge 47/1948, imponendo la pubblicazione della rettifica "senza commento".
L'articolo 2 del ddl infine chiude il discorso repressivo con la modifica del comma 2 dell'articolo 115 del Cpp. La Procura che indaga il cronista per le violazioni dei divieti dovrà avvertire l'Ordine dei giornalisti affinché valuti se sospenderlo fino a tre mesi dalla professione.
La Corte di Strasburgo dei diritti dell'uomo, con la sentenza del 7 giugno 2007 (ricorso n. 1914/02- affaire Dupuis et autres c. France), ha riconosciuto prevalenti il diritto della stampa di informare su indagini in corso e l'esigenza del pubblico di essere informato sui procedimenti giudiziari. Conseguentemente ha sanzionato la Francia per violazione del diritto di espressione. Due giornalisti erano stati condannati a seguito della pubblicazione di un libro sul sistema di intercettazioni illegali attuato durante la Presidenza Mitterand. Nel libro figuravano stralci di interrogatori e brogliacci sulle intercettazioni. Sulle esigenze del segreto istruttorio prevale in sostanza il diritto di informare, soprattutto quando si tratta di fatti eclatanti e notori. Conta che i giornalisti agiscano nel rispetto delle regole deontologiche della professione, fornendo notizie ancorate al principio della verità sostanziale. Le sentenze della Corte di Strasburgo sono vincolati per gli Stati membri della Ue e,quindi, anche per l'Italia. Il ddl "Alfano" è in netto contrasto in molti punti con la sentenza Dupuis. I giornalisti italiani, eventualmente condannati in base al ddl "Alfano", potranno trovare a Strasburgo un giudice comprensivo delle loro ragioni. Si prefigura una lunga battaglia europea.

Franco Abruzzo docente universitario a contratto di Diritto dell'informazione.

Per Saro Ocera una targa ricordo nella sede dell’Ordine dei Giornalisti

04 feb 09 In occasione dell'inaugurazione della nuova sede dell'Ordine nazionale dei giornalisti, in programma il 6 febbraio, il presidente del Senato, Renato Schifani, scoprirà una targa in ricordo del giornalista Saro Ocera, per molti anni capo ufficio stampa del comune di Catanzaro. Il sindaco, Rosario Olivo, che non sarà presente alla cerimonia perché impegnato nelle riunioni di giunta già convocate sulle calamità naturali, ha scritto un messaggio al presidente dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca. "Saro Ocera - afferma Olivo - è stato capo ufficio stampa del Comune e direttore di Catanzaro Notizie, l'agenzia quotidiana che egli stesso fondò, anticipando lo spirito della Legge 150 sulla comunicazione pubblica e istituzionale. La città gli è molto grata per lo straordinario impegno profuso a tutela del diritto dei cittadini a essere correttamente informati". "Ocera - prosegue il sindaco di Catanzaro - ha dato lustro alla sua città di adozione con la prestigiosa attività di consigliere nazionale dell'Ordine e di presidente della commissione ricorsi, pilastro etico-giuridico della professione, nonché di curatore del 'massimario'". "Ti sono personalmente grato - conclude il messaggio di Olivo - dell'iniziativa assunta per ricordare perennemente Saro Ocera e ti prego di estendere questo mio breve saluto al presidente del Senato, Renato Schifani, e naturalmente a tutti i colleghi che parteciperanno alla cerimonia".

FNSI “DDL intercettazioni incompatibile con la libertà di stampa”

27 gen 09 "Il confronto ripreso in queste ore sul 'ddl intercettazioni' non puo' diventare motivo di cancellazione della cronaca giudiziaria, ne' dell'introduzione di impropria limitazione al diritto dei cittadini all'informazione su come procedono le inchieste e sui loro contenuti. Immaginare di punire, di volta in volta, con pesanti sanzioni, i giornalisti o gli editori equivale ad una invocazione del delitto di omissione che non trova alcuna giustificazione nei Paesi in cui la stampa libera contraddistingue i caratteri dei sistemi democratici". Lo sostiene la Fnsi, secondo cui "gli anticorpi agli eventuali 'orrori' di stampa esistono e se gli strumenti attuativi non funzionano al meglio, occorre semmai correggere questi e non introdurre bavagli ingiustificati". Per il segretario nazionale del sindacato dei giornalisti, Franco Siddi, "le notizie di rilevanza penale e comunque di pubblico interesse, se conosciute da un giornalista, debbono essere pubblicate: lo impone la legge e l'etica professionale, lo richiede il buon senso". Con specifico riferimento alle intercettazioni "va osservato che, quelle legittime, sono disposte dalla magistratura e quando finiscono in atti giudiziari diventano atti pubblici. Il segreto - dice Siddi - deve essere limitato nel tempo. Ma il pubblico interesse all'informazione (come dimostrano molti casi di giustizia lenta, insufficiente e talvolta ingiusta) non puo' essere negato sui fatti e le circostanze di rilevanza civile. Questo principio e' di valore assoluto e innegabile, come ha sentenziato la Corte di Giustizia Europea".

Rai Calabria festeggia i 50 anni

19 gen 09 Il profondo legame tra la Rai e l'Italia è stato sottolineato stasera dal presidente dell'azienda radiotelevisiva di Stato, Claudio Petruccioli, che ha concluso a Cosenza i festeggiamenti per i 50 anni della sede Rai per la Calabria. Petruccioli ha sottolineato, in particolare, la necessità per la Rai di operare per far vivere ed esaltare la diversità e la varietà del nostro Paese ai fini di una più forte unitarietà dell'Italia. La giornata di oggi è inoltre coincisa con l'inaugurazione in Calabria della nuova striscia informativa "Buongiorno regione", un tassello - ha ricordato Petruccioli - di questo profondo legame che esiste tra l'azienda e il Paese. Centinaia e centinaia le presenze all'iniziativa, che è stata aperta da un intervento di Basilio Bianchini, direttore della sede regionale per la Calabria, e ha visto gli interventi del presidente dell'Ordine calabrese dei giornalisti, Giuseppe Soluri; del presidente della Regione, Agazio Loiero; del sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini; dell'arcivescovo della città, mons. Salvatore Nunnari; del presidente dell'Amministrazione provinciale di Catanzaro, Wanda Ferro; del caporedattore della sede Rai per la Calabria, Pino Nano, e del vicedirettore nazionale della Tgr, Domenico Nunnari.

San Giovanni in Fiore domenica 25 mattina su RaiUno

16 gen 09 Sabato e Domenica… e’ un programma televisivo in onda ogni sabato e domenica mattina su Raiuno condotto in studio da Franco Di Mare e Sonia Grey dove si trattano argomenti di attualità, turismo, cultura, cronaca e gossip. Mercoledi’ gireremo un servizio filmato di promozione turistica in Calabria su San Giovanni in Fiore, sulla sua storia, tradizioni, costumi, attraverso il racconto di chi vive in questo luogo, per la regia di Giuseppe Di Tommaso che sarà trasmesso domenica 25 gennaio, di mattina alle 8.30 su Raiuno.

 

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