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Comunicazione e Mass Media
Archivio da gen 06 a dic 08

 

 

FNSI Calabria “Applicare la 150 anche nel comparto sanità”

28 dic 08 Nel momento in cui il Consiglio regionale della Calabria si appresta, domani, a stabilire i canoni per la stabilizzazione del personale dirigente sanitario, il Sindacato dei Giornalisti della Calabria rivolge un appello affinché si affronti anche la questione dell’applicazione della legge 150/2000. L’auspicio è quello di veder riconosciuta ai giornalisti che hanno operato all’interno delle quindici aziende sanitarie locali l’opportunità di un posto di lavoro stabile. Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria sottolinea che quello sanitario è, naturalmente, soltanto uno dei numerosi ambiti che rientrano nella pubblica amministrazione, cui và applicata la legge 150/2000.

Situazione di estrema difficoltà tra gli ex dipendenti di Telespazio Calabria

18 dic 08 "Abbiamo acquistato mezza pagina su alcuni quotidiani regionali per ricordare a tutti lo stallo più assoluto della nostra situazione ed augurare un malinconico Buon Natale ai telespettatori". E' quanto afferma, in un comunicato, un gruppo di ex dipendenti di Radio Telespazio Calabria spa "licenziati a varie riprese dall'emittente - affermano - di cui risulta attuale proprietario e direttore responsabile Toni Boemi junior". "Nella comunicazione, titolata 'La favola di Telespazio: e vissero tutti infelici e scontenti!' - si aggiunge nel comunicato - facciamo riferimento alla situazione di estrema difficoltà per le nostre famiglie, non essendoci stata corrisposta alcuna liquidazione (qualcuno l'ha ottenuta solo dopo ulteriore e dispendiosa procedura giudiziaria); alla mancata applicazione delle sentenze di reintegra disposte dal Tribunale di Catanzaro a favore di alcuni di noi ed all'utilizzo di nuovo personale tecnico e giornalistico a dispetto di ogni principio etico e sindacale". Il comunicato è sottoscritto dai giornalisti Gabriele Bianco, Davide Lamanna, Nicola De Luca, Alfonso Scalzo e Maria Pia Tallarico; dagli operatori di ripresa Riccardo Di Nardo, Maurizio Corrado e Cesare Scorza Rotundo; dai registi Mimmo Macario e Tonino Minicelli e da Antonio Pascuzzi, Franco Corrado, Gaetano Caliò, Aldo Scozzafava e Gabriella Gualtieri.

Eletto il direttivo UCSI

25 nov 08 Nove i membri che costituiranno il Direttivo della sezione calabrese dell'Ucsi, scelti da 118 dei 169 iscritti. Questi i nomi dei giornalisti cattolici eletti nel Consiglio Direttivo: Carlo Parisi (118 voti su 118), don Pippo Curatola (89), Fortunato Pizzi (63), padre Michele Cordiano (61), Natalino Bianco (56), Santa Giannazzo (55), don Pino Strangio (48), Giampiero Brunetti (41) e Gaetana Covelli (35). Nei prossimi giorni sarà, quindi, il Consiglio ad eleggere al suo interno il presidente, il vice presidente, il segretario e il tesoriere, come impone lo Statuto nazionale dell'Ucsi. A rappresentare la Calabria al Congresso Nazionale dell'Unione Stampa Cattolica sono stati, invece, delegati: Carlo Parisi (118 voti su 118), don Pippo Curatola (94), Andrea Musmeci (84), Domenico Nunnari (63), padre Michele Cordiano (61), Natalino Bianco (54), Santa Giannazzo (49), Gaetana Covelli (33), Antonio Scoppettuolo (29). L'Ucsi Calabria, ricostituita nel 2005 proprio da Carlo Parisi insieme a monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, tra i suoi iscritti annovera sei vescovi. Oltre a Nunnari, figurano, infatti: Giuseppe Fiorini Morosini (Locri-Gerace) ed il suo predecessore Giancarlo Bregantini, Santo Marcianò (Rossano), Vittorio Mondello (Reggio Calabria - Bova) e Luigi Renzo (Mileto). Inoltre, socia onoraria è la mistica di Paravati, Natuzza Evolo, alla quale è stata consegnata la tessera n. 1.

Corso di seduzione come elemento della comunicazione organizzato dalla Sessa

18 nov 08 Un corso sulla seduzione, come elemento fondamentale della comunicazione interpersonale. E' quello che propone, domani a Cosenza, l'associazione giornalisti "Maria Rosaria Sessa". "Un incontro - spiegano gli organizzatori - che servirà ad apprendere le tecniche della comunicazione analogico - enfatica, con l'obiettivo di far sviluppare nei partecipanti una migliore e maggiore capacità di rapportarsi con gli altri e con se stessi, e metterli nella condizione di osservare meglio e capire profondamente l'eventuale interlocutore, di individuarne le particolari attitudini, gli schemi di comportamento. Tutto questo grazie alla programmazione neuro linguistica (Pnl)". "Sentir parlare di un corso di seduzione può anche far sorridere - afferma il presidente dell'associazione, Gregorio Corigliano - eppure sedurre è quello che cerchiamo di fare tutti noi, in ogni momento della nostra vita di relazione, che non è certo solo quella amorosa. In effetti, ciò che abbiamo voluto offrire ai nostri associati è un vero e proprio corso di comunicazione"

FNSI: Non regolare il bando della Regione che cerca 5 giornalisti

28 ott 08 I segretari della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Franco Siddi e Carlo Parisi, hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Giunta regionale della Calabria, on. Agazio Loiero, in relazione alla procedura di selezione per l’individuazione di cinque giornalisti da assegnare all’ufficio stampa. Selezione che, nei giorni scorsi, la Giunta regionale della Calabria ha reso pubblica anche sul sito internet della Regione. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, in una lettera all’on. Loiero fanno, infatti, alcune considerazioni ed osservazioni relative al bando in questione. “Per prima cosa – osservano Parisi e Siddi - ci dispiace notare che nell’intero testo dell’avviso pubblico non si faccia mai menzione della legge 150/2000 che ormai da tempo regola l’accesso e l’attività degli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione. A causa di questa mancata menzione, all’articolo 2 (requisiti per l’ammissione), punto b, si fa riferimento alla necessità che i candidati siano iscritti all’Ordine dei giornalisti, elenco professionisti. Ebbene proprio la legge 150/2000 definisce che negli uffici stampa pubblici debba svolgere l’attività di addetto e capo-ufficio stampa solo chi è iscritto all’Albo dei giornalisti che, notoriamente, contempla due elenchi, professionisti, appunto, ma anche pubblicisti”.
Altro elemento che alla Fnsi ed al Sindacato dei Giornalisti della Calabria sembra incongruo è l’articolo 5 relativo ai criteri e alle modalità per la selezione dei candidati: “Ci sembra, infatti, che tale selezione dei candidati attraverso il punteggio massimo di 100 punti, dei quali 30 per la valutazione dei titoli culturali e professionali e ben 70 attribuibili in sede di svolgimento del colloquio, possa ingenerare preoccupazione e perplessità sulla preponderanza del punteggio relativo al colloquio rispetto a quello dei titoli culturali e professionali”.
Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Sindacato dei Giornalisti della Calabria credono, infatti, che “un maggiore equilibrio nella ripartizione del punteggio possa meglio rispondere alle necessità e alle finalità che il bando si prefigge”.

Il Circolo della Stampa del Pollino conferma Bruno alla presidenza

24 ott 08 Cosimo Bruno, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, è stato confermato alla presidenza del Circolo della stampa Pollino-Sibaritide. Conferma anche per Giampiero Brunetti alla vicepresidenza, Mario Alvaro (presidente del Collegio dei revisori dei conti), Ernesto Paura (tesoriere) e Pino La Rocca (segretario). "Desidero ringraziare - ha detto Bruno - l'assemblea tutta del Circolo che ha voluto eleggermi nel consiglio direttivo, con voto quasi plebiscitario, ed il consiglio direttivo che, all'unanimità, con dichiarazione di voto, ha voluto riconfermarmi alla guida del Circolo, costituito nel lontano 1987. Ho accettato la riconferma con lo spirito di servizio che da sempre ha caratterizzato il mio impegno per i colleghi tutti del vasto comprensorio Pollino-Sibaritide. Rilanceremo l'attività del Circolo, così come deciso nel corso della stessa riunione del direttivo, con iniziative esterne e con assemblee dei soci per discutere dei problemi della professione e per confronti finalizzati alla crescita del Circolo"

Presidente Soluri “Il Viminale si scusi con il giornalista strattonato dal servizio d’ordine di Maroni”

21 ott 08 "L'episodio di cui ieri, al convegno su Sviluppo e sicurezza organizzato a Catanzaro da Confindustria Calabria, è stato vittima il collega Gregorio Corigliano ad opera del servizio d'ordine che ruotava attorno al Ministro dell'Interno Roberto Maroni, lascia sconcertati". Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri. "Il collega Corigliano - aggiunge Soluri - aveva solo chiesto e tentato, come era suo dovere di giornalista della sede calabrese della Rai, di avvicinarsi al Ministro per intervistarlo. Per tutta risposta è stato allontanato di forza ed in malo modo, tanto da finire rovinosamente a terra ai piedi del palco del Teatro Politeama che ospitava il convegno. Non è la prima volta che accade, in Italia, che uomini di scorta confondano il diritto-dovere di salvaguardare il personaggio che seguono con il 'diritto' di tenere comportamenti sprezzanti, offensivi o addirittura violenti". "L'Ordine dei Giornalisti della Calabria, nell'esprimere a Gregorio Corigliano la solidarietà più piena - prosegue Soluri - sente il dovere di richiamare chiunque rappresenti le istituzioni ad un atteggiamento rispettoso del ruolo, dei compiti e della funzione dei giornalisti che, è bene precisarlo, non possono essere utilizzati solo a fini di amplificazione dei propri messaggi, ma devono essere messi nella condizione di esprimere compiutamente la propria professionalità. Se qualcuno pensa che i giornalisti possano o debbano trasformarsi in semplici 'reggimicrofono' per raccogliere le frettolose e spesso svogliate dichiarazioni del politico di turno, ha certo una visione distorta di questa nostra professione". "Siamo sicuri che il ministro Maroni, che ovviamente non ha colpe per quanto accaduto - conclude Soluri - saprà farsi interprete di queste esigenze invitando gli uomini della sua scorta ad un comportamento meno 'bellicoso' nei confronti dei vari professionisti dell'informazione. Le scuse del Viminale al collega Gregorio Corigliano sarebbero un gran bel gesto, capace di ricondurre l'episodio nell'alveo del criticabile comportamento del singolo e di affrancare l'entourage di Maroni da ombre certamente immeritate".

Associazione Sessa “Indignazione per quanto accaduto”

21 ott 08 "L'associazione dei giornalisti cosentini 'Maria Rosaria Sessa', di cui Gregorio Corigliano è presidente, esprime tutta la propria profonda indignazione per uno spiacevolissimo incidente che non può non coinvolgere l'intera categoria". A sostenerlo è una nota dell'associazione "in merito allo strattonamento con conseguente caduta, da parte del servizio d'ordine del Ministero dell'Interno, di cui è stato oggetto il giornalista della Rai della Calabria, Gregorio Corigliano, ieri mattina al teatro 'Politeama' di Catanzaro, mentre avrebbe voluto intervistare il ministro Roberto Maroni in tempo per i telegiornali antimeridiani, e quindi nell'esercizio del suo lavoro". "Sono state tante le manifestazioni di solidarietà che, in privato - prosegue la nota - il nostro presidente ha ricevuto. Espressioni di stima che auspichiamo si manifestino anche pubblicamente, soprattutto da parte dei tanti che hanno potuto vedere coi loro occhi il gesto deplorevole di cui è stato oggetto il collega Corigliano"

Solidarietà della FNSI ai giornalisti del Quotidiano in stato di agitazione

09 ott 08 La Giunta esecutiva della Federazione nazionale della stampa italiana ha espresso vicinanza ai giornalisti del 'Quotidiano della Calabria'. In un documento la Giunta esprime "piena e convinta solidarietà all'assemblea dei giornalisti de Il Quotidiano della Calabria, che ha proclamato lo stato di agitazione, dopo aver respinto il piano industriale di risanamento economico dell'azienda con ricorso agli ammortizzatori sociali proposto dall'editore e dal direttore editoriale". "La Giunta esecutiva dell'Fnsi, nel condividere la correttezza dell'azione sindacale a sostegno dei colleghi messa in atto dal segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e dal consigliere regionale Gianfranco De Franco - conclude la nota - ha deciso di chiedere alla Federazione degli Editori che il contenzioso in atto sia esaminato in sede nazionale, alla luce delle procedure previste dal contratto collettivo".
Il Comitato di redazione del Quotidiano della Calabria, in un comunicato, "prende atto della nota della Fnsi nella quale si esprime 'piena e convinta solidarieta' ai giornalisti del Quotidiano". Il Cdr, nella nota, "ringrazia la Giunta esecutiva per il sostegno dimostrato e, allo stesso tempo, chiede un incontro urgente al segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, per illustrare la reale situazione venutasi a creare al Quotidiano".

Giornalista minacciata da istituzioni: solidarietà del sindacato FNSI

09 ott 08 "Il Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi ed il Segretario Regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, esprimono la loro solidarietà alla collega Francesca Caiazzo, costretta da uno scorretto e arrogante comportamento da parte di esponenti dell'Istituzione comunale di Isola Capo Rizzuto, ad adire alle vie legali". Lo spiega una nota del sindacato dei giornalisti. "E' opportuno ricordare, alla luce di un episodio che non fa onore al mondo politico ed istituzionale, che il lavoro dei giornalisti - continua il comunicato - è meritevole di rispetto e tutela, da minacce e aggressioni, come ha avuto modo di ribadire ieri l'altro con autorevolezza il Consiglio d'Europa, con una risoluzione chiara e netta a difesa dei giornalisti".

Vertenza Telespazio, il Tribunale reintegra 4 giornalisti

24 set 08 Il Tribunale civile di Catanzaro ha acolto il ricorso di quattro giornalisti licenziati dall'emittente televisiva Radio Telespazio e ne ha ordinato il reintegro. "Il giudice della prima Sezione del Lavoro, Domenico Commodaro - è detto in una nota - oltre a ordinare il reinserimento in organico di Gabriele Bianco, Nicola De Luca, Davide Lamanna e Alfonso Scalzo, ha condannando l'emittente presieduta e diretta da Toni Boemi junior al pagamento delle spettanze arretrate". "Per una quinta giornalista, Maria Pia Tallarico - prosegue la nota - anch'essa licenziata nel maggio dello scorso anno, sarà necessario attendere l'udienza fissata a gennaio del 2009". Nel ricorso presentato dall'avvocato Santuori, che ha difeso i quattro giornalisti, si evidenziava come l'emittente "avesse manifestato una chiara volontà epurativa, commettendo una serie di gravi omissioni procedurali, come la mancata comunicazione al sindacato dei giornalisti dei licenziamenti collettivi, della situazione economica dell'azienda e della specificazione dei motivi tecnici-organizzativi-produttivi alla base dei licenziamenti"

Due secoli di giornalismo in un libro di Pantaleone Sergi

14 set 08 Due secoli di giornalismo in Calabria, con i mutamenti nella professione e la pubblicazione di testate di qualità, sono raccontati da Pantaleone Sergi, docente di "Storia del Giornalismo" all'Università della Calabria, in un volume dal titolo "Stampa e società in Calabria", appena arrivato nelle librerie (Edizioni Memoria, Cosenza, 2008, pp. 228, euro 25,00). Sappiamo così che il primo periodico calabrese apparve a Monteleone, l'odierna Vibo Valentia, il 18 gennaio 1808; che il primo quotidiano fu pubblicato a Reggio nel 1876 (l'anno del "Corriere della Sera") e si chiamò "L'Eco di Aspromonte"; che il primo quotidiano esclusivamente economico vide la luce nella città dello Stretto a fine Ottocento e si chiamò "Il Commercio". Sappiamo ancora che ci furono fulgidi esempi di resistenza al fascismo da parte di alcune testate calabresi e che nell'immediato secondo dopoguerra, dopo gli anni bui del fascismo, in Calabria sorsero dieci quotidiani e si ebbe il primo esperimento di "stampa gialla", stampa padronale, cioé, al servizio di poteri clerico-conservatori. A 200 anni esatti dall'apparizione del primo periodico, scrive Sergi, il giornalismo calabrese appare ancora alla ricerca di una sua precisa identità, sebbene abbia fatto passi in avanti da gigante. Uomini e donne, queste ultime sempre più numerose specialmente dall'ultimo decennio del Novecento quando fu avviata una nuova stagione dell'editoria quotidiana, si avvicinano con entusiasmo a questa professione la cui funzione sociale è ormai da tempo consolidata, anche se l'Ordine dei Giornalisti regionale, di cui Sergi ricostruisce gli anni della fondazione, ha avuto vita tribolata. Per sottolineare l'anniversario 1808-2008, l'autore ha ritenuto, così, di raccogliere in volume undici saggi storici sull'argomento, senza la pretesa di offrire una storia del giornalismo in Calabria, che in parte ha già ricostruito con il volume "Quotidiani desiderati, Giornalismo, editoria e stampa in Calabria", pubblicato otto anni fa. In ogni caso i saggi che Sergi ripropone in questo volume dall'estetica severa ma accattivante, mettono a disposizione del lettore un percorso storico dalle origini a oggi per tappe rilevanti. Si tratta di un percorso idoneo a far comprendere, quanto meno nei suoi aspetti essenziali, l'evoluzione della stampa (giornali ma anche radio e tv, settore nel quale la regione ha dei primati: il monopolio Rai è stato in pratica demolito in Calabria) e della professione giornalistica, ovvero la loro involuzione se si pensa a quanto accadde anche in Calabria durante gli anni del fascismo quando fu imposto un giornalismo servile, allineato, "in livrea", in una regione periferica e priva di grandi mezzi di comunicazione di massa com'é stata la Calabria nell'Ottocento e nel Novecento, e anche in quest'alba di terzo millennio. Addirittura, secondo Sergi, un eccesso di tecnologia e di media quotidiani rischia di generare un "paradosso informativo", un corto-circuito, una overdose di informazione che produce disinformazione e, se non ben governata, porterebbe a una degenerazione e alla babele, metafora biblica di confusione e di incapacità di informare.

Fnsi Calabria a Maroni “Preoccupati per le intimidazioni”

12 set 08 Il Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, ed il Segretario del Sindacato dei giornalisti calabresi, Carlo Parisi, hanno inviato al ministro degli Interni, Roberto Maroni, una lettera "per metterlo a conoscenza della preoccupazione dei giornalisti italiani sui continui atti di intimidazione e di violenza che si stanno manifestando con troppa frequenza nelle regione del Sud ed in particolare in Calabria". Ne dà notizia una nota del sindacato dei giornalisti. "Ultimo in ordine di tempo quello che ha visto vittima di percosse ieri il collega Antonio Sisca - aggiungono Fnsi e giornalisti calabresi -, corrispondente dal Vibonese della Gazzetta del Sud, dopo essere stato, nei giorni scorsi, minacciato di morte e dopo essersi visto incendiata la propria auto. Il Sindacato dei giornalisti ha chiesto un incontro urgente al ministro Maroni"

Ancora minacce ad un giornalista calabrese

09 set 08 "Ancora una volta minacce ad un giornalista in Calabria. Non si ferma l'escalation dei tentativi di forze criminali e mafiose di bloccare la libera informazione". A denunciarlo la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ed il Sindacato dei giornalisti calabresi. "Questa volta - continua il sindacato - è toccato ad Antonio Sisca corrispondente della Gazzetta del Sud da Filadelfia, un comune del Vibonese. Questa mattina, infatti, gli é stata recapitata una lettera piena di minacce di morte e di insulti per la sua coraggiosa attività giornalistica su misteriosi omicidi e 'lupare bianche' avvenuti negli ultimi tempi in quella provincia. Non è la prima volta che il collega Sisca riceve minacce e intimidazioni. Recentemente gli è stata data alle fiamme anche la sua auto. Al collega Antonio Sisca la piena solidarietà del Sindacato dei giornalisti italiani e di quello della Calabria"

Il Sindacato Giornalisti Calabria vara dipartimento a tutela Uffici Stampa

01 ago 08 Si è insediato oggi il dipartimento a tutela dei giornalisti che operano negli uffici stampa della regione, voluto dal sindacato dei giornalisti della Calabria. "L'insediamento del dipartimento - è detto in una nota - rappresenta l'avvio di un'attività di supporto per tutti i giornalisti che operano nel settore dell'informazione delle pubbliche amministrazioni, l'importante tappa di un percorso intrapreso nel campo della tutela dei lavoratori che operano in un settore specifico e delicato". "In particolare - prosegue il comunicato - il dipartimento si occuperà, in una prima fase, del censimento del territorio calabrese, al fine di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche che non si sono ancora dotate delle figure professionali previste dalla Legge 150 del 2000 in materia di comunicazione pubblica. Questo consentirà al sindacato di proporre soluzioni che potranno portare, oltre che alla tutela della situazione lavorativa di chi già opera in questo settore, anche alla creazione di nuovi posti di lavoro per colleghi giornalisti". Il dipartimento è presieduto dal segretario regionale del sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e coordinato dalla vicesegretaria regionale Tiziana Murgia. Tra i componenti ci sono alcuni consiglieri regionali e nazionali degli istituti di categoria e giornalisti che operano negli uffici stampa. Parisi ha sottolineato che "tutti i giornalisti, con l'istituzione del dipartimento uffici stampa, avranno uno strumento in più per raccogliere informazioni ed eventualmente combattere le ancora frequenti ingiustizie che si continuano a registrare all'interno delle Pubbliche amministrazioni verso i colleghi". "Allo stesso tempo - ha concluso Parisi - le Pubbliche amministrazioni devono sapere che il sindacato non solo tutela i giornalisti, ma si pone in maniera propositiva per risolvere dubbi e incertezze dei manager degli enti che, magari, nutrono dubbi sull'applicazione delle norme o non hanno informazioni chiare in proposito"

La solidarietà del Sindacato Giornalisti Calabria al collega Agostino Pantano

30 lug 08 “Sempre più spesso, in Calabria, gli operatori dell’informazione vengono presi di mira col chiaro intento di voler mettere loro il bavaglio”. Nell’esprimere la piena solidarietà dei giornalisti calabresi ad Agostino Pantano, responsabile della redazione di Gioia Tauro del quotidiano “Calabria Ora”, il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, condanna, così, “l’ennesima intimidazione di chiaro stampo mafioso nei confronti della stampa”. L’intimidazione ad Agostino Pantano, cui ignoti hanno squarciato le gomme dell’autovettura parcheggiata nei pressi della redazione del giornale, aggrava infatti il pesante clima nel quale sono costretti a lavorare gli operatori dell’informazione calabrese. Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria rivolge un pressante appello alle forze di polizia affinché, al più presto, “si faccia piena luce su questo nuovo atto intimidatorio, perpetrato ai danni di un giornalista, individuando i responsabili, per restituire fiducia e serenità ai cittadini ed a quanti si sforzano quotidianamente, con enormi sacrifici, a tenerli informati”.

L’FNSI dice no ai licenziamenti a Telespazio

30 lug 08 "Una televisione senza giornalisti non può pensare di continuare a fare informazione o beneficiare di contributi o concessioni pubbliche". E' quanto afferma, in una nota, il segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi che richiama l'attenzione del presidente del Corecom Calabria, Francesco Crifò Gasparro e del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova sulla situazione venutasi a creare per l'emittente televisiva "Telespazio", che ha licenziato collettivamente 16 degli ultimi 24 lavoratori rimasti in servizio. "Tra i destinatari dei licenziamenti - prosegue Parisi - figurano, infatti, gli ultimi due giornalisti che vanno ad aggiungersi ai sei licenziati lo scorso anno. Tra i redattori, l'unico non licenziato rimane, in pratica, lo stesso presidente del Consiglio d'Amministrazione, il pubblicista Tony Boemi, che ha firmato i licenziamenti e risulta assunto a tempo pieno come direttore responsabile". "La procedura attivata dall'azienda - sostiene Parisi - che prevede il recesso dei rapporti di lavoro nel periodo compreso tra il 29 agosto ed il 28 settembre prossimi, è stata già duramente contestata dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria che, in occasione della riunione per un esame congiunto tenutasi il 6 giugno scorso nell'Assessorato regionale al Lavoro, ha denunciato che 'applicandosi nell'azienda il contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi, è necessario rispettare le procedure fissate nel protocollo di consultazione sindacalé. Ribadendo la netta opposizione allo smantellamento della redazione giornalistica, già ridotta al lumicino, il Sindacato dei Giornalisti della Calabria afferma che se l'azienda dovesse procedere al licenziamento degli ultimi due giornalisti attualmente in forza non potrebbe più fare informazione giornalistica". "A tal proposito - sostiene ancora Parisi - il sindacato diffida l'azienda ad utilizzare personale esterno alla redazione per la produzione di programmi di informazione giornalistica, telegiornali e trasmissioni di informazione. Considerato che tra le motivazioni utilizzate dall'azienda per giustificare i licenziamenti, figura la mancata attribuzione del contributo Corecom per gli anni 2005, 2006, 2007, il Sindacato dei Giornalisti della Calabria invita il presidente Crifò Gasparro a tenere presente che l'azienda ha smantellato la redazione giornalistica ed aveva assicurato che, in caso di corresponsione del contributo, avrebbe riassunto i licenziati. Al presidente del Consiglio regionale chiediamo, invece, se intende mantenere la concessione dei locali destinati ad uso redazione, all'interno del Palazzo del Consiglio regionale ad un'emittente televisiva che ha licenziato tutti i giornalisti". "Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria - conclude Parisi - è, comunque, impegnato al fianco dei lavoratori di Telespazio, per l'impugnazione dei licenziamenti in difesa degli ultimi posti di lavoro rimasti e per scongiurare la definitiva dequalificazione del servizio offerto ai cittadini"

Il Garante bacchetta la stampa: Troppi dati sui minori abusati

29 lug 08 Giornalisti attenzione. Quando si parla di minori e soprattutto di abusi consumati ai loro danni, bisogna stare attenti a non pubblicare dati anche 'piccoli' e apparentemente innocui, che potrebbero rendere riconoscibili i bambini. Lo ricorda il Garante per la Privacy, intervenuto in un caso che riguarda due quotidiani locali calabresi. Riportando la notizia di una violenza in famiglia, i due giornali avevano esagerato nei dettagli rendendo di fatto riconoscibili le vittime anche senza averne pubblicato il nome. Intervenuto su segnalazione, il Garante ha stabilito che i due quotidiani non potranno più pubblicare, anche attraverso i loro siti web quei dettagli e quelle informazioni. Due in particolare gli aspetti sui quali si è appuntato il provvedimento. Il primo riguarda il principio dell' "essenzialità dell'informazione", perché larga parte delle informazioni pubblicate non erano indispensabili per dare una compiuta rappresentazione della vicenda, che pure rivestiva un interesse pubblico e sulla quale stato legittimamente esercitato il diritto di cronaca. Il secondo aspetto è connesso invece con la tutela rafforzata da assicurare ai più piccoli, tanto più se vittime di atti di molestie o violenza sessuale. Questa tutela, ricorda il Garante, è sancita dalle norme che vietano la divulgazione di notizie o immagini relative a minori coinvolti in procedimenti penali, dal Codice privacy e dal Codice di deontologia dei giornalisti.

Associazione Sessa: Preoccupa la situazione de “la Provincia”

05 lug 08 L'associazione dei giornalisti cosentini ''Maria Rosaria Sessa'' esprime la solidarieta' ai colleghi della ''Provincia cosentina'' ''che ormai da due mesi - e' scritto in un comunicato - non percepiscono lo stipendio''. ''Manifestiamo grande preoccupazione - e' scritto nel comunicato a firma del presidente Gregorio Corigliano e del segretario Mario Tursi Prato - per la grave situazione che sta interessando i giornalisti del quotidiano cosentino. Auspichiamo una rapida soluzione che scongiuri la deprecabile ipotesi che una 'voce' importante del panorama editoriale calabrese sia costretta a chiudere. Si tratta di una situazione di notevole disagio per dei giovani e valenti professionisti che in pochi anni hanno saputo guadagnarsi la stima e la fiducia di migliaia di lettori''.

Iniziativa della FNSI per ricordare il terremoto dello Stretto

05 lug 08 Un'assemblea pubblica è stata indetta per lunedì 7 luglio dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria per ricordare il terremoto che all'alba del 28 dicembre 1908 ha ridotto in cenere Reggio, Messina e, con le due città, un gran numero di comuni. "Quella di cento anni fa - afferma il segretario del sindacato, Carlo Parisi - fu davvero una strage immane, della quale non si è perduta la memoria e che oggi sembra giusto riproporre alla coscienza di tutto il Paese, come momento di ritrovati valori di amor patrio. Largo peraltro fu, è giusto ricordarlo, nei giorni dello sgomento e della disperazione il concorso di organizzazioni pubbliche e private di Paesi stranieri cui si deve un contributo decisivo nell'opera di prima assistenza e di ricostruzione". "La riunione che oggi proponiamo - sostiene ancora Parisi - va intesa quale premessa di un più vasto e partecipato concorso di iniziative da parte di uomini e donne di Reggio e dell'intera Calabria, quale omaggio alla memoria dei morti ed alla tenacia dei vivi; e di fare tutto questo attraverso interventi destinati a durare nel tempo, a testimonianza del forte tributo di fatiche offerto dalle generazioni che si sono succedute nel tempo ed anche dalle giovani leve che ora si vanno affacciando all'impegno pubblico". "Perché il sindacato e perché i giornalisti? - conclude Parisi - Senza le cronache del migliore giornalismo dell'epoca solo scarse memorie del tragico evento sarebbero giunte sino a noi. E senza l'iniziativa dei giornalisti reggini, nel 1958, sarebbe passato forse inosservato il cinquantesimo della catastrofe. Perciò non è per nulla inappropriato collocare l'incontro del prossimo 7 luglio su una linea di continuità ideale, a fronte di una città che non vuol dimenticare".

Ai funerali di Ocera, il preidente Del Boca e il segretario FNSI Siddi

04 lug 08 Si sono svolti a Catanzaro i funerali di Saro Ocera, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, morto ieri a causa di un male incurabile. Alle esequie, svoltesi nella Basilica dell'Immacolata, hanno partecipato il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, ed il segretario della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi. Il Consiglio nazionale dell'Ordine era rappresentato anche dal segretario, Enzo Iacopino e dal consigliere Attilio Raimondi Erano presenti anche il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri, ed il segretario della Fnsi della Calabria, Carlo Parisi. L'arcivescovo emerito di Catanzaro, mons. Antonio Catisani, che ha celebrato il rito, ha ricordato "le qualità umane e professionali" di Ocera, "che concepiva il suo lavoro - ha detto - come una missione al servizo dei lettori". Giuseppe Soluri, intervenendo a conclusione della funzione religiosa, ha parlato di Saro Ocera "come di un maestro ed una guida per tutti i giornalisti calabresi, un collega saggio ed estremamente preparato non solo sul piano professionale ma anche sotto l'aspetto giuridico. Capacità che applicava magistralmente nell'incarico di presidente della Commissione ricorsi del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Il suo apporto per la crescita del giornalismo calabrese - ha aggiunto Soluri - era stato determinante anche quando era stato per molti anni segretario dell'Ordine regionale dei giornalisti". Lorenzo De Boca ha sottolineato "il contributo determinante di Saro Ocera all'attività dell'Ordine nazionale dei giornalisti, gestendo con grande capacità l'importante incarico di presidente della Commissione ricorsi. Ha risolto con grande capacità questioni estremamente delicate, dimostrando, oltre a capacità giuridiche, grandi doti umane. Un merito che ne aveva fatto un punto di riferimento fondamentale per l'Ordine dei giornalisti e per tutti i colleghi". La salma sarà tumulata domani nel cimitero di Patti, il centro del Messinese di cui Ocera era originario.

Giornalismo calabrese in lutto: è morto Saro Ocera

03 giu 08 (Catanzaro) Giornalismo calabrese in lutto per la scomparsa di Saro Ocera. E’ deceduto stasera, verso le ore 19,15, all’Ospedale “Ciaccio” di Catanzaro, dove si trovava ricoverato per l’aggravarsi della malattia che, negli ultimi mesi, lo aveva costretto a rallentare notevolmente le sue attività di presidente della Commissione Ricorsi dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e di consigliere regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Pubblicista dal 1962 e giornalista professionista dal 1965 era stimato ed apprezzato per la sua straordinaria preparazione giuridica in materia professionale, che ne aveva fatto un prezioso punto di riferimento nella Commissione Ricorsi che ha presieduto per quasi quindici anni. Nato a Patti, in provincia di Messina, il 3 Febbraio 1939, laureato in economia e commercio, sposato con Beatrice Sozzi, è stato capo ufficio stampa del Comune di Catanzaro e direttore di “Catanzaro Notizie”. Consigliere segretario dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria dal 1979 al 1989, anno in cui è stato eletto consigliere nazionale, era entrato a far parte della Commissione Ricorsi nel 1990. “Con la scomparsa di Saro Ocera - afferma il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi - il giornalismo italiano perde uno dei maggiori esperti dell’evoluzione della professione giornalistica. Non a caso è lui l’autore del primo Massimario dell’Ordine dei Giornalisti che raccoglie decisioni, documenti e giurisprudenza prodotta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Saro Ocera - sottolinea Carlo Parisi - comunque, rimarrà sempre nei nostri cuori per le sue straordinarie doti umane, la sua dirittura morale e la sua onestà intellettuale. Fervente cattolico, Saro Ocera lo ricorderemo come un giornalista galantuomo”. Ai familiari di Saro Ocera vanno le più fervide condoglianze della redazione di NuovaCosenza.com e del suo direttore Pippo Gatto.
Le condoglianze di Loiero. ''La morte di Saro Ocera rappresenta una grave perdita per il giornalismo calabrese e nazionale''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. ''Ocera - ha aggiunto Loiero - era un giornalista di grande esperienza ed umanita'. Per Catanzaro e la Calabria ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante. La sua morte lascia un grande vuoto in tutti noi''.
Wanda Ferro “Perdo un amico sincero”. ''Con la scomparsa di Saro Ocera perdo un amico al quale mi legava un affetto sincero''. Lo afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro. ''Un uomo buono e brillante - aggiunge - del quale l'intera citta' avvertira' la mancanza per la sua grande umanita' e le riconosciute qualita' professionali attraverso le quali ha nobilitato la professione di giornalista''. ''Alla moglie Bice Sozzi, apprezzata dirigente dell'Amministrazione provinciale - conclude Wanda Ferro - e all'intera famiglia pervenga in questo momento cosi' difficile il piu' sentito cordoglio della Provincia di Catanzaro e la mia personale affettuosa solidarieta'''.

Solidarietà dal segretario di FNSI Calabria ai giornalisti de “La Provincia”

27 giu 08 Il segretario regionale della Fnsi, Carlo Parisi, si e' recato stasera nella redazione della Provincia Cosentina per esprimere ''solidarieta' ai colleghi giornalisti che lottano per difendere il posto di lavoro''. ''E' necessario evitare - ha detto Parisi - che un giornale radicatosi in una realta' difficile qual e' quella calabrese debba chiudere''. Parisi ha concordato con i giornalisti fiduciari una strategia di ''valutazione e di approfondimento obiettivo atto a fare chiarezza sul piano editoriale e su tutti i meccanismi che potranno evitare la chiusura del quotidiano. La valutazione sara' improntata su criteri di oggettivita' al fine di difendere i livelli occupazionali e i diritti dei giornalisti, ma anche dei grafici e degli amministrativi che meritano la conservazione del posto''.
La solidarietà dei politici del PDL regionale. I capigruppo dell'opposizione alla Regione, Pino Gentile (Fi), Michele Trematerra (Udc), Alberto Sarra (An) e Francesco Galati (Nuovo Psi), in una nota, esprimono solidarietà ai giornalisti de La Provincia Cosentina in stato di agitazione. "Siamo vicini ai giornalisti della Provincia Cosentina - affermano i capigruppo - e auspichiamo che si arrivi a una soluzione immediata di una vertenza che non può far chiudere un giornale dall'alto valore liberale. La Provincia Cosentina - prosegue la nota - ha portato avanti battaglie condivisibili e non, ma questo è il vero, grande insegnamento della democrazia: fare in modo che una voce libera rimanga in vita anche se talvolta le sue osservazioni e valutazioni sono discutibili o non condivisibili". "Sarebbe un grave peccato - proseguono i capigruppo - che un giornale del genere chiudesse e invitiamo le alte sfere istituzionali della regione a esprimere forte la loro voce a sostegno dei giornalisti, dei grafici e dei dipendenti tutti di questo giornale".

I giornalisti de “La Provincia Cosentina in stato di agitazione”

26 giu 08 I giornalisti de La Provincia Cosentina hanno proclamato lo stato di agitazione permanente. "La situazione dell'azienda - ha sostenuto il fiduciario di redazione, Mario Campanella - è di profonda crisi e avanziamo lo stipendio di maggio, oltre a quello di giugno e le indennità accessorie. L'Inpgi reclama il pagamento di oneri previdenziali e la situazione si complica". "L'attuale proprietà - prosegue Campanella - non ha intenzione di ricapitalizzare né di cedere il giornale a un acquirente che ha già palesato un'offerta concreta in sede ufficiale e questo mette a rischio i livelli occupazionali che consistono non solo nel personale giornalistico, ma in quello amministrativo e nel personale grafico". "Ho già informato Carlo Parisi - afferma Campanella - segretario regionale della Fnsi, ricevendo la totale adesione dei colleghi professionisti e pubblicisti inquadrati diversamente per lo stato di agitazione permanente. La Provincia Cosentina ha nove anni e non è giusto che muoia".

Iniziativa FNSI il 7 luglio per il centenario del terremoto dello Stretto

26 giu 08 Lunedì 7 luglio a Reggio Calabria, promossa dal Sindacato giornalisti calabresi (Fnsi), la prima assemblea pubblica per il centenario del terremoto 2008, anno della memoria. "Non sono pochi tra i nostri concittadini - è scritto in un comunicato - quelli che, a cento anni dall'evento, conservano vivo il ricordo del terremoto che, nel giro di pochi secondi, ridusse in cenere Reggio, Messina ed un gran numero di centri anche importanti di vita civile della Calabria meridionale. Per questa e per altre ragioni tutte riconducibili ad un diffuso sentimento popolare, il Sindacato dei giornalisti della Calabria intende rendersi promotore di una serie di manifestazioni intese a dare un senso alla rievocazione di oggi". "Così, del resto, era avvenuto cinquant'anni fa, - prosegue la nota - anche allora per iniziativa di un sodalizio che riuniva il meglio del giornalismo reggino. All'epoca molti erano, in mezzo a noi, i reggini che avevano patito la tragedia e ne conservavano, viva, la memoria. Non a caso la più struggente testimonianza veniva resa proprio da uno di loro, Gaetano Sardiello, avvocato di gran nome e, nell'immediato dopoguerra, deputato all'Assemblea Costituente, nel corso di una grande manifestazione pubblica tenutasi al Teatro Cilea". "Nell'occasione - prosegue la nota - non ci fu in città ente o categoria produttiva o professionale, o sindacato o espressione importante della cultura locale che non abbia rivendicato per se un qualche ruolo nella organizzazione delle giornate del cinquantenario. Così avverrà, c'é da augurarselo, anche quest'anno, ancora una volta per l'iniziativa dei giornalisti, quindi del loro sindacato, alla cui guida è chiamato un cittadino di Reggio, Carlo Parisi, che è attento agli interessi della categoria, ma capace di cogliere, per qualità personali sue proprie, il senso della storia, quindi del tempo e dei luoghi". "Difficile immaginare - afferma il giornalista Antonio La Tella, coordinatore delle iniziative a ricordo del terremoto del 1908 - che quella a cui si pensa di por mano possa essere la manifestazione di un giorno. Più giusto, dedicarvi gli ultimi mesi di questo 2008 sino alla data fatale del 28 dicembre: doveroso tributo al prodigarsi di intere generazioni di reggini impegnati, braccia, menti, cuori, nell'opera immane della ricostruzione. Un contributo importante potrà essere offerto dalla Biblioteca Civica, dall'Archivio di Stato, dalle emeroteche di Napoli, di Roma e di Firenze, dal Ministero della Difesa e, in primo luogo, dalla locale Facoltà di Architettura. Negli archivi della Facoltà dovrebbe trovarsi ancora oggi gran parte del materiale raccolto e poi esposto in una memorabile mostra sull'opera di Gino Zani testimoniata da ciò che resta dello splendido liberty post terremoto: sul Lungomare, in Via Miraglia, sulla Via Aschenez. Del tutto impossibile, peraltro, ignorare il complesso delle iniziative promosse dal Comitato costituito a Milano all'indomani della catastrofe per volontà della parte più sensibile della aristocrazia lombarda, con in testa, Umberto Zanotti Bianco tra i primi senatori a vita nel Parlamento repubblicano. E' appena il caso di ricordare che, spinto dallo stesso sentimento, giungeva a Reggio, per spendervi le migliori energie e le risorse del suo talento, Alfonso Frangipane, catanzarese di nascita, reggino di elezione".

Corigliano riconfermato presidente dell’associazione “MR Sessa”

21 giu 08 Gregorio Corigliano è stato riconfermato presidente dell'associazione dei giornalisti cosentini "Maria Rosaria Sessa". A decidere la rielezione di Corigliano sono stati gli eletti nel Consiglio Direttivo dell'associazione che si sono riuniti ieri sera a Cosenza. Confermati, anche, i vicepresidenti, Franco Rosito e Rosellina Arturi, il tesoriere, Francesco Montemurro, ed il segretario Mario Tursi Prato. Del Direttivo fanno parte anche Federico Bria e Anita Frugiuele. Conferme anche per il Collegio dei Probiviri con Eugenio Gallo presidente, eletto dai colleghi Pino Nano e Franco Segreto. Nel Collegio dei Revisori dei Conti, presidente è stato nominato Franco Lorenzo, gli altri due componenti sono Alberto Volpe e Dino Granata.

Il premio “affabulatore d’oro” consegnato a Natuzza ed al Presidente Del Boca

07 giu 08 Il Premio 'Affabulatore d'oro 2008' è stato consegnato stamani a Mileto alla mistica Natuzza Evolo. Il riconoscimento doveva essere ritirato anche al presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Lorenzo del Boca, che però non ha partecipato alla cerimonia perché trattenuto a Milano per motivi personali. Il premio a Natuzza Evolo è stato consegnato per il "messaggio universale - è scritto nella motivazione - di cui é umile interprete. Per la forza semplice delle sue parole, capaci di raggiungere il cuore di ognuno, senza distinguere origini, lingua o stato sociale". Benché malata e molto stanca è stata la stessa Natuzza a ritirare il premio e durante la cerimonia ha detto che "vi ringrazio e vi invito a fare qualcosa per noi. Io per voi prego e vi amo come miei figli spirituali. Vi do l'animo e il cuore". La cerimonia si è svolta nella sala della Fondazione "Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime" nella frazione Paravati. Il segretario della Fnsi della Calabria, Carlo Parisi, che ha ideato il premio, ha annunciato che Del Boca verrà a ritirare personalmente il premio. La cerimonia è stata inserita nell'ambito della presentazione della Sezione Calabria dell'Unione Cattolica Stampa Italiana di cui è stato approvato lo statuto. Successivamente verranno eletti gli organi direttivi. Sono intervenuti i vescovi delle diocesi di Vibo e di Cosenza, Luigi Renzo e Salvatore Nunnari, e mons. Pippo Curatola, direttore del Seminario arcivescovile di Reggio Calabria.

Pantaleone Sergio coordina la 36a cattedra Guarasci

05 giu 08 "Il dovere di informare, il diritto di essere informati" è il tema della XXXVI Cattedra Antonio Guarasci promossa dall'omonima fondazione e dall'Università della Calabria. La cattedra, che prenderà il via il 9 giugno (termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione), sarà coordinata dal giornalista Pantaleone Sergi. "Possono presentare domanda di iscrizione - è scritto in un comunicato - tutti coloro che sono in possesso della laurea in discipline economiche, lettere, scienze politiche e insegnamenti scientifici. E' consentita l'iscrizione ai diplomati che hanno interesse al tema in numero massimo di cinque unità e ai cultori della materia. Inoltre potranno aderire gli studenti e laureandi iscritti alle discipline sopra citate con la previsione di possibili crediti accademici che verranno comunicati successivamente"

A Natuzza Evolo ed al Presidente Del Boca il premio dell’Acsi calabrese

03 giu 08 Lorenzo del Boca e Natuzza Evolo saranno i primi comunicatori a ricevere il premio "Affabulatore d'oro", conferito dall'Ucsi Calabria. La manifestazione si svolgerà il 7 giugno a Paravati di Mileto, presso la sede della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime. In quell'occasione la sezione calabrese dell'Unione cattolica stampa italiana presenterà ufficialmente il suo statuto. Il premio "Affabulatore d'oro", alla sua prima edizione, è stato ideato e promosso dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Sarà il segretario regionale dell'Ucsi, Carlo Parisi, ad aprire i lavori alle 10.30 con la presentazione degli ospiti e del programma della manifestazione. La Sezione Calabria dell'Ucsi, ricostituita nel dicembre 2005 su iniziativa dello stesso Parisi e dell'arcivescovo Salvatore Nunnari, vanta 90 iscritti, tra cui sei vescovi giornalisti. Nel corso della manifestazione Natuzza Evolo riceverà la tessera di socio onorario dell'Ucsi Calabria. La mistica di Paravati sarà premiata anche come "affabulatrice d'oro" per la sezione comunicatori, in virtù delle sue straordinarie doti di "comunicatrice di Verità". Lo stesso riconoscimento andrà a Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, per la sezione dedicata alla stampa.

Carlo Parisi nominato presidente commissione INPGI

30 mag 08 Il giornalista calabrese Carlo Parisi è stato nominato presidente della Commissione "Provveditorato" dell'Inpgi, l'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Formata da sei componenti e due sindaci, la Commissione propone l'acquisto di beni e servizi ed esprime il parere sulle gare di appalto aventi ad oggetto lavori di manutenzione delle sedi dell'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Il Consiglio d'Amministrazione dell'Inpgi ha, inoltre, nominato Carlo Parisi componente della Commissione "Prestazioni Integrative" che propone la concessione di sussidi a disoccupati, giornalisti in attività, pensionati e vedove che risultino in condizioni particolarmente disagiate ed esprime pareri sui ricoveri degli iscritti in case di riposo. Giornalista professionista, componente la Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale Stampa Italiana e segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi è al suo secondo mandato di consigliere generale. Nel febbraio scorso i giornalisti calabresi lo hanno, infatti, confermato nella carica con 129 voti su 129 votanti, 31 in più rispetto alle precedenti elezioni del 2003. Il consiglio d'amministrazione dell'Inpgi ha, inoltre, confermato Parisi nella carica di fiduciario dell'Ufficio di Corrispondenza della 15/ma Circoscrizione (Calabria) a coronamento di una stagione che sul fronte del lavoro ha fatto registrare in Calabria un notevole incremento.

Prorogati i termini del Premio Sitigliano Messuti

16 mag 08 E' stata prorogata al 25 maggio la scadenza dei termini di presentazione degli elaborati per la partecipazione alle due sezioni del Premio giornalistico Gianpaolo Stigliano Messuti. A decidere la proroga e' stata la giuria del premio giornalistico presieduta da Giuseppe Soluri, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria. Due le sezioni del premio: articoli a stampa e servizi radiotelevisivi. ''La proroga dei termini di partecipazione si e' resa necessaria - e' scritto in un comunicato - per agevolare quei giornalisti che, a causa del forte impegno delle redazioni per la fase elettorale, non hanno potuto rispettare il termine indicato nel bando. La cerimonia di consegna dei premi (2.500 euro per ognuna delle sezioni) e' confermata per il 25 giugno''

La Provincia di Cosenza lancia la “ArberiaTVoccitana”

05 mag 08 E' stato presentato a Cosenza, nel corso di una conferenza stampa, il progetto "ArberiaTVoccitana", "fortemente voluto - è detto in un comunicato - dalla Provincia ed al quale hanno concorso l'Università della Calabria, Dipartimento di Linguistica, Sezione Albanese e il Coordinamento Provinciale dei Comuni delle minoranze albanese ed occitana". "Si tratta di un progetto pilota, il primo assoluto in Italia - prosegue la nota - ad essere approvato dalla competente Commissione ministeriale, che riveste grande rilevanza socio-culturale sostanziandosi nella programmazione televisiva in lingua arbereshe/albanese e occitana, di informazione, di cultura e di approfondimento, finanziato con la legge 482/99. Erano presenti molti Sindaci delle comunità albanesi, quello di Guardia Piemontese e rappresentanti del Coordinamento provinciale degli stessi Comuni albanofoni. Il format, che comprende 44 numeri di 35 minuti ciascuno, è realizzato dai responsabili del progetto, i giornalisti Alfredo Frega e Nicola Bavasso, rispettivamente, direttore esecutivo del progetto responsabile del format e coordinatore di programmazione del format. Viene prodotto presso l'emittente Teleuropa Network, che ha previsto la messa in onda ogni settimana, a partire da domani martedì 6 maggio, alle ore 20, con replica il mercoledì alle 9 ed il giovedì alle 16.30". Nel corso della conferenza stampa è stato l'assessore provinciale alle Minoranze linguistiche, Donatella Laudadio, ad illustrare i contenuti del progetto "che mira a valorizzare - ha detto - il grande patrimonio culturale rappresentato dalle minoranze linguistiche di cui la provincia di Cosenza si arricchisce, attraverso la presenza di 22 Comuni arbereshe ed un Comune di lingua occitana, Guardia Piemontese. E' un progetto - ha aggiunto l'assessore Laudadio - che vuole dare voce alle popolazioni calabresi di altra lingua e di altra cultura, che da noi sono in ogni caso assolutamente integrati, e non solo per una mera applicazione della legge quadro sulle minoranze linguistiche storiche, bensì per un alto rispetto delle entità culturali differenti che vanno difese e tutelate per ciò che attiene le tradizioni, la lingua e le radici culturali". Il Presidente della Provincia, Mario Oliverio, aveva anticipato in uno dei dieci punti del programma elettorale "l'attenzione massima verso le comunità alloglotte". "Si tratta di valorizzare ogni aspetto di una cultura - ha detto il presidente della Provincia - così vicina a noi, così radicata nei nostri territori, di interagire con essa in maniera più concreta, per averne, tutti insieme, un forte arricchimento ed una maggiore aderenza alle prerogative di pluralità dell'informazione nei nostri territori. Siamo fortemente convinti che la sinergia con l'ateneo calabrese possa portare sempre più in alto questo progetto, che rappresenta uno sforzo ma anche una conquista di unità, proprio in un momento in cui altrove soffiano venti diversi. E' un progetto che ha tutto il nostro incondizionato supporto perché in esso intravediamo la possibilità per le comunità di lingua albanese e occitana di riappropriarsi della loro piena identità, rappresentata dall'uso della lingua di origine, dalla cultura e dalle tradizioni che, per ognuno, costituiscono le radici solide su cui meglio costruire il futuro". Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il prof. Francesco Altimari, ordinario di Lingua e Letteratura albanese all'Università della Calabria; il direttore di TEN, Attilio Sabato, e Mario Brunetti, Console Onorario d'Albania in Italia. Ha moderato i lavori la giornalista Mariuccia De Vincenti.

Intimidazione a giornalista di Cassano; Ordine Giornalisti “Fosco quadro”

07 apr 08 Una intimidazione, dopo quella avvenuta nei giorni scorsi nei confronti da un redattore de 'La Provincia cosentina', è stata subita dal giornalista Pasquale Golia, corrispondente da Cassano allo Jonio (Cosenza) dello stesso quotidiano cosentino. Alcuni sconosciuti hanno versato della benzina sulla parte anteriore dell'automobile di Golia. Il giornalista ha notato una vistosa macchia sull'automobile e si è poi accorto che si trattava di benzina. Il direttore de 'La Provincia Cosentina', Antonello Troya, ha detto che "velati o spudoratamente plateali, sono tanti i messaggi intimidatori che arrivano all'indirizzo della Provincia Cosentina. Ora è toccato al nostro corrispondente da Cassano, qualche giorno fa la lettera minatoria a Campanella. Questi atti deplorevoli confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, che a volte dire e scrivere le cose come stanno nella nostra terra ancora non si può. Nulla di più schifosamente becero, in una società che si definisce come culla della cultura e che invece deve fare i conti con una criminalità che ogni giorno che passa alza sempre più il tiro". "Mi auguro - ha concluso - che le forze dell'ordine prendano immediati provvedimenti in difesa di questa testata. Ci sentiamo come paladini ma con le frecce spuntate dalla logica del malaffare"
L'Ordine dei Giornalisti della Calabria esprime in una nota ''piena e convinta solidarieta' al quotidiano 'La Provincia cosentina' ed al suo direttore, Antonello Troya, in relazione alle frequenti intimidazioni di cui redattori, o anche semplici corrispondenti del giornale, sono oggetto''. ''La piu' recente - e' scritto nella nota - che a Cassano ha interessato un collaboratore de ''La Provincia'', rende ancora piu' fosco un quadro oggettivamente intimidatorio che coinvolge da tempo vari organi d'informazione calabresi e che punta a condizionare i giornalisti della nostra regione. Se questo e' il disegno complessivo, e' davvero difficile che ottenga risultati positivi perche' il sistema calabrese dell'informazione, nella sua articolata complessita', ha gia' dimostrato da tempo di saper reggere anche questa impegnativa sfida''.

Gli editori di Calabria Ora acquistano la testata di Paese Sera

04/02 Lo storico quotidiano "Paese Sera" tornera' presto in edicola, probabilemnte entro l'anno in corso. Lo annuncia una nota dell'amministratore unico della testata Nunzio Aquino, che informa che il quotidiano, il cui primo numero usci' nel 1949, sarebbe stato ceduto al gruppo Aquino-Citrigno, gia' proprietario ed editore del quotidiano calabrese 'Calabria Ora'. La vendita di Paese Sera srl e' avvenuta lo scorso 19 gennaio. La stessa nota precisa che il quotidiano riprendera' la sua diffusione nazionale.

Parisi rieletto nella giunta esecutiva della FNSI

28/12 E' di 1.046, 307 professionali e 739 collaboratori, la quota degli iscritti raggiunta nel 2007 dal Sindacato dei giornalisti calabresi che vede anche confermare la sua rappresentanza al Consiglio nazionale in cui, insieme a Carlo Parisi, rieletto nella Giunta esecutiva, sono stati eletti Catia Acquesta, Maria Vittoria Morano, Andrea Musmeci ed Amelia Romeo. "A coronamento di un altro anno record per il sindacato dei giornalisti della Calabria - è detto in un comunicato - dal Consiglio nazionale della Federazione nazionale stampa italiana giunge la rielezione di Carlo Parisi nella Giunta Esecutiva, ovvero nell'organo di governo dell'organizzazione sindacale unitaria dei giornalisti italiani. Ad eleggerlo è stato, infatti, il Consiglio nazionale della Fnsi riunitosi a Roma per dare seguito alle conclusioni del XXV congresso di Castellaneta Marina, che ha visto la Calabria confermare lo storico risultato ottenuto tre anni fa a Saint Vincent (5 consiglieri nazionali) ed addirittura andare oltre grazie all'elezione di un proboviro in più". "Giornalista professionista, - prosegue la nota - dal 9 novembre 2002 segretario del sindacato dei giornalisti della Calabria e consigliere generale dell'Inpgi, Carlo Parisi è il leader di Stampa Libera e Indipendente, il cartello sindacale nazionale nato dall'esperienza della componente 'Giornalisti per il Giornalismo', che lo stesso ha ricostituito nel 2004 sul solco tracciato nel 1995 dall'allora presidente della Federazione nazionale stampa italiana, Lorenzo Del Boca, attuale presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti. 'Stampa Libera e Indipendente' può contare su due componenti la Giunta esecutiva (c'é anche il collaboratore torinese Ezio Ercole) e 20 consiglieri nazionali tra cui appunto i cinque calabresi: Carlo Parisi, Andrea Musmeci e Maria Vittoria Morano tra i 'professionali' e Catia Acquesta ed Amelia Romeo tra i 'collaboratori'". "Maggioranza femminile, quindi, - aggiunge il comunicato - così come era già avvenuto in occasione dell'elezione del Consiglio direttivo regionale (10 donne su 19) e della segreteria (3 su 5). Nel Collegio nazionale dei probiviri sono stati, invece, eletti i giornalisti professionali Maurizio Putrone e Saverio Carino ed il collaboratore Genoveffa Romeo. A completare il successo delle delegazione calabrese è giunta la rielezione di Enzo De Virgilio nel collegio dei sindaci dell'Unione nazionale giornalisti pensionati". "Al XXV Congresso - conclude la nota - la delegazione della Calabria era formata da Carlo Parisi, Andrea Musmeci, Maria Vittoria Morano, Federica Morabito, Pino Toscano (questore), Tiziana Murgia (in commissione verifica poteri), Catia Acquesta, Eleonora Delfino, Valeria Bella, Michela Surace, Gianfranco De Franco ed Anna Patrizia Pugliese, che è stata addirittura eletta vicepresidente del congresso. Record di presenze femminili, dunque, con 8 donne su 12 delegati"

Due giornalisti denunciano Telespazio

23/10 Due dei cinque giornalisti professionisti in servizio nella redazione di Telespazio Calabria e coinvolti nel licenziamento collettivo del maggio scorso hanno presentato una denuncia-querela per appropriazione indebita nei confronti dell'emittente. A darne notizia è un comunicato. "Con due distinti atti giudiziari - è scritto nel comunicato - i giornalisti Nico De Luca e Davide Lamanna, tramite il proprio legale, hanno informato il Procuratore della Repubblica del Tribunale catanzarese che l'azienda televisiva di Toni Boemi jr, attuale editore e direttore della Testata giornalistica nonché erede del compianto omonimo fondatore, non ha versato al loro Istituto di Previdenza (Inpgi) le somme a saldo di prestiti personali in corso e per questo motivo trattenute - secondo regolamento - dal Tfr (Trattamento di fine rapporto). I due giornalisti, dopo aver assieme agli altri colleghi inoltrato ricorso individuale verso un licenziamento ritenuto illegittimo, hanno più volte provato il componimento bonario di questa ulteriore biasimevole situazione. Ma sia i loro tentativi personali, sia quelli del proprio legale si sono scontrati con il più completo disinteresse dell'Azienda, sorda e indolente anche davanti al passo successivo della diffida legale". "Intanto la mancata soddisfazione del credito - prosegue la nota - ha indotto l'Inpgi a richiedere il saldo, diverse migliaia di euro, agli stessi De Luca e Lamanna i quali, adesso, come se non bastasse il danno dell'immotivato licenziamento, subirebbero la beffa di dover pagare somme che, in realtà, Telespazio non gli ha mai corrisposto. Già durante la scorsa estate, nel corso di una conferenza stampa nella quale avevano ricevuto l'appoggio dell'Ordine e del Sindacato regionali di categoria, tutti i giornalisti licenziati avevano annunciato un atto di pignoramento non avendo Telespazio corrisposto la prevista indennità contrattuale di licenziamento senza preavviso, atto poi rientrato per la tempestiva erogazione delle somme dovute". "Nel frattempo il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti calabresi - riporta ancora il comunicato - ha avviato una istruttoria nei confronti del direttore responsabile di Telespazio Calabria Toni Boemi mentre l'Azienda ha continuato a licenziare e/o proporre dimissioni incentivate ad alcuni dipendenti del settore tecnico. Con somma amarezza gli ex giornalisti di Telespazio devono registrare anche l'acquiescenza delle istituzioni locali. Chi aveva sbandierato, con tanto di assemblee consiliari monotematiche, di avere a cuore le sorti della più importante azienda radiotelevisiva cittadina e della sua storica redazione giornalistica, dopo l'estate non ha più dato alcun seguito alle promesse di mediazione e di interessamento"

I delegati eletti dalla FNSI

16/10 Sono 12 i delegati eletti a rappresentare la Calabria al XXV Congresso della Stampa Italiana che si terrà a Castellaneta Marina (Taranto) dal 26 al 30 novembre prossimi. Il risultato arriva dalle consultazioni elettorali che si sono tenute dall’11 al 15 ottobre scorsi nelle cinque province calabresi: Marina di Sibari, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Hanno votato un totale di 355 di cui 169 giornalisti “Professionali” e 186 giornalisti “Collaboratori”. Tra il “Professionali”, la lista n. 1 “ Stampa Libera - Giornalisti per il Giornalismo” ha ottenuto 146 voti, conquistando 5 seggi (Carlo Maria Parisi, Andrea Musmeci, Maria Vittoria Morano, Federica Morabito, e Giuseppe Toscano); la lista n. 2 “Giornalisti Indipendenti” ha ottenuto 21 voti conquistando 1 seggio (Tiziana Murgia). Tra i “Collaboratori”, invece, la lista n. 1 “Stampa Libera - Giornalisti per il Giornalismo” ha ottenuto 147 voti conquistando 5 seggi (Catia Acquesta, Eleonora Delfino, Valeria Bella, Anna Patrizia Pugliese, Francesco Arcidiaco); la lista n. 2 “Giornalisti Indipendenti” ha ottenuto 37 voti conquistando 1 seggio (Michela Surace).
Va rilevato che entrambe le liste fanno parte del nuovo cartello sindacale “Stampa Libera” cui aderiscono Giornalisti per il Giornalismo, Giornalisti Indipendenti, Nuova Professione Stampa Romana e Movimento Unitario Giornalisti della Campania” costituitosi all’interno della Federazione Nazionale della Stampa.
E’ stato, inoltre, eletto Vincenzo De Virgilio quale delegato pensionato al IV Congresso dell’Unione Nazionale dei Giornalisti Pensionati, anch’esso in programma a Castellaneta Marina dal 23 al 26 novembre.
Rispetto al precedente congresso del 2004 a Saint Vincent, la delegazione calabrese è cresciuta di 2 unità grazie all’incremento degli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Un incremento, questo, che già a Saint Vincent ha proiettato la Calabria all’8° posto della graduatoria Nazionale, con una rappresentanza senza precedenti costituita da cinque consiglieri nazionali ed un componente la Giunta Esecutiva FNSI.

RISULTATI DEFINITIVI

GIORNALISTI PROFESSIONALI
Aventi diritto al voto: 251; votanti: 169; voti validi: 167; schede bianche: 0; schede nulle: 2.
LISTA N. 1 “STAMPA LIBERA-GIORNALISTI PER IL GIORNALISMO” voti 146 seggi 5.
Eletti: Carlo Maria Parisi 142, Andrea Musmeci 100, Maria Vittoria Morano 79, Federica Morabito 78, Giuseppe Toscano 62. Hanno riportato voti: Santa Giannazzo 52 (prima dei non eletti).
LISTA N. 2 “GIORNALISTI INDIPENDENTI” voti 21 seggi 0 (1 con i resti).
Eletti: Tiziana Murgia 16. Hanno riportato voti: Erminia Zuccaro 13 (prima dei non eletti), Viviana Rizzo 9, Anna Russo 8.

GIORNALISTI COLLABORATORI
Aventi diritto al voto: 728; votanti: 186; voti validi: 184; schede bianche: 2; schede nulle: 0.
LISTA N. 1 “STAMPA LIBERA-GIORNALISTI PER IL GIORNALISMO” voti 147 seggi 4 (1 con i resti).
Eletti: Catia Acquesta 116, Eleonora Delfino 110, Valeria Bella 95, Anna Patrizia Pugliese 73, Francesco Arcidiaco 69. Ha riportato voti: Gianfranco De Franco 20 (primo dei non eletti).
LISTA N. 2 “GIORNALISTI INDIPENDENTI” voti 37 seggi 1.
Eletti: Michela Surace 28. Hanno riportato voti: Anna Leila Marino 19 (prima dei non eletti), Clara Sturiale 17, Imperia Jannuzzi 14.

UNIONE NAZIONALE GIORNALISTI PENSIONATI:
Votanti: 8
Voti Validi: 8
Bianche: 0
Nulle: 0
De Virgilio Vincenzo: 6
D’Atri Vincenzo: 2 (I° dei non eletti)

Lutto per la scomparsa di Pina Parisi Scambia

16/10 I Vice Segretari del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, i componenti il Consiglio Direttivo, i consiglieri nazionali, assieme a tutti i giornalisti calabresi, profondamente commossi piangono l’improvvisa scomparsa di Pina Parisi nata Scambia ed in questo momento di grande dolore si sentono particolarmente vicini al figlio Carlo Parisi, Segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria ed alla famiglia tutta. I funerali si svolgeranno Giovedì 18 Ottobre, alle ore 15, a Reggio Calabria nella Chiesa di Santa Maria d’Itria.

Dal 11 ottobre elezioni FNSI

08/10 Dall’11 al 15 Ottobre prossimi, si svolgeranno le Elezioni di 6 Delegati Professionali e di 6 Delegati Collaboratori della Calabria al XXV Congresso della Stampa Italiana e di 1 Delegato Pensionato della Calabria al IV Congresso dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, in programma a Castellaneta Marina (Taranto) dal 26 al 30 Novembre 2007. Per consentire a tutti i giornalisti calabresi di partecipare alla consultazione elettorale, il Consiglio Direttivo del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, presieduto dal segretario regionale Carlo Parisi, componente la Giunta Esecutiva Fnsi, anche in questa occasione ha istituito seggi elettorali nelle cinque province calabresi. Pertanto, si voterà secondo il seguente calendario:

- 11 Ottobre 2007 a Marina di Sibari (Cs): dalle ore 15 alle ore 20 presso il Ristorante “Il Cavallino” (Contrada Salicetta);
- 12 Ottobre 2007 a Cosenza: dalle ore 9 alle ore 13 presso l’Hotel “Holiday Inn” (Via Panebianco);
- 12 Ottobre 2007 a Crotone: dalle ore 17 alle ore 21 presso la Curia Arcivescovile (Piazza Duomo 19 - 1° piano);
- 13 Ottobre 2007 a Catanzaro: dalle ore 9 alle ore 13 presso l’Ordine dei Giornalisti (Via Alberghi 10);
- 13 Ottobre 2007 a Vibo Valentia: dalle ore 17 alle ore 21 presso il “Valentianum” (Piazza San Leoluca);
- 14 Ottobre 2007 a Reggio Calabria: dalle ore 10 alle ore 20 presso il Sindacato dei
Giornalisti della Calabria (Via Biagio Camagna 28);
- 15 Ottobre 2007 a Reggio Calabria: dalle ore 10 alle ore 14 presso il Sindacato dei Giornalisti della Calabria (Via Biagio Camagna 28).

La Commissione Elettorale, presieduta dal sacerdote giornalista Filippo Curatola, ha espletato le proprie funzioni ammettendo alla consultazione elettorale le liste depositate nei modi e nei termini previsti dallo Statuto e dal Regolamento Fnsi. Sia per i Professionali che per i Collaboratori, sono due le liste in campo: “Stampa Libera - Giornalisti per il Giornalismo” e “Giornalisti Indipendenti”. Hanno diritto al voto tutti gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria alla data del 181° giorno antecedente la data fissata per le votazioni ed in regola con il pagamento delle quote associative. Nell’occasione sarà, inoltre, possibile regolarizzare i pagamenti delle quote associative 2007 all’Ordine dei Giornalisti, alla Fnsi-Sindacato dei Giornalisti della Calabria, all’Ucsi ed all’Ussi.
Rispetto al precedente congresso del 2004 a Saint Vincent, la delegazione calabrese è cresciuta di due unità grazie all’incremento di iscritti al 31 Dicembre 2006. Infatti, a quella data gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria risultavano essere 965 (dei quali 270 professionali e 695 collaboratori) con un incremento di ben 446 iscritti rispetto al quadriennio precedente. Un dato, questo, che già a Saint Vincent ha proiettato la Calabria all’8° posto della graduatoria nazionale con una rappresentanza senza precedenti, costituita da cinque consiglieri nazionali (Carlo Parisi, Andrea Musmeci, Tonio Licordari, Natalino Bianco ed Amelia Romeo) ed un componente la Giunta Esecutiva Fnsi (Carlo Parisi).
In coincidenza con l’avvio della consultazione elettorale, giovedì 11 Ottobre, nel salone del Ristorante “Il Cavallino” di Marina di Sibari, si svolgerà un convegno sul tema “Verso il XXV Congresso della Fnsi: problemi e prospettive”. Relazionerà il segretario regionale Carlo Parisi. Parteciperanno ai lavori, i vice segretari e consiglieri regionali e del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, il presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti, Giuseppe Soluri, ed i consiglieri nazionali della Fnsi e dell’Ordine dei Giornalisti.

Sciopero dei giornalisti dell’agenzia ANSA

30/09 L’agenzia ANSa ha sospeso i suoi notiziari dalle ore 07:00 di domenica 30 settembre fino alle 07:00 di martedi' 2 ottobre per uno sciopero dei giornalisti, proclamato dal Cdr nell'ambito di una vertenza aziendale.

Scompare la madre del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Calabria

25/09 E' morta in una clinica di Catanzaro la madre di Giuseppe Soluri, presidente regionale dell' Ordine dei Giornalisti. La signora Maria Donato era ammalata e fino all'ultimo è stata assistita dal figlio Giuseppe, che è anche il fondatore ed il direttore del "Giornale di Calabria". Al presidente Soluri tutta la vicinanza di NuovaCosenza.com

A Reggio si inaugura lo sportello delle pari opportunità del sindacato dei giornalisti

20/09 La consigliera di parità, Stella Ciarletta, inaugurerà domani mattina lo sportello Cpo della commissione pari opportunità del sindacato dei giornalisti a Reggio Calabria. All'iniziativa parteciperanno, tra gli altri, il segretario del sindacato dei giornalisti, Carlo Parisi, e la coordinatrice regionale della Cpo, Catia Acquesta. "L'inaugurazione dello sportello - sostiene Ciarletta - rappresenta l'avvio di un'attività di supporto per le professioniste calabresi ma anche tappa di un percorso intrapreso con il sindacato dei giornalisti nel giugno scorso. Infatti dopo il primo incontro avvenuto presso la sede del sindacato, il mio ufficio ha immediatamente collaborato per la stesura di un protocollo d'intesa e la costruzione di un servizio di assistenza legale tarato sulle esigenze particolari di quelle donne che decidono di intraprendere l'affascinante carriera di giornalista". "La perdurante - prosegue - carenza di donne nei ruoli decisionali e di vertice è assolutamente trasversale e interessa tutti i settori e gli ambiti della nostra società, dalla politica all'economia; anche in quelle professioni in cui le donne costituiscono la maggioranza delle lavoratrici. In particolare, tra i giornalisti, nonostante sia fortemente in crescita il numero delle donne che esercitano con competenza e professionalità la professione, ancora trascurabile è il dato relativo alla presenza nei posti di responsabilità (nelle redazioni dei quotidiani, nei Cda delle emittenti pubbliche e private, ecc..)". "Pur in costante aumento - aggiunge Ciarletta - in termini numerici e con competenze solide e riconosciute, le donne risultano praticamente assenti dalle posizioni di vertice e anzi paradossalmente in alcuni casi all'aumentare del dato numerico relativo all'occupazione al femminile risulta diminuita la percentuale di donne che accedono alle posizioni apicali. il caso dei quotidiani, dove le donne direttore dal 3,30% nel 2002, passano all'1,85% a fine 2006 contro il 98,15% dei colleghi direttori, mentre nel complesso la composizione di genere passa dal 24,23% al 26,79% per le donne, mentre gli uomini diminuiscono dal 75,77% al 73,21%". "Lo stesso trend - è detto ancora nella nota - anomalo caratterizza i periodici. E le emittenti tv private nazionali e la Rai, a fronte di un saldo positivo (3,44%) sulla variazione percentuale nel periodo 2002-2006 della presenza femminile sul totale, registrano che con riferimento alla posizione di direttore e vice capo servizio le donne diminuiscono: le prime dello 0,86%, le seconde del 7,22%. Crescono invece le presenze delle vice direttore anche se solo del 2,68%, quelle delle capo redattrici del 3% e delle vice capo redattrici del 4,33%, del redattore ordinario e del redattore di prima nomina di oltre il 3%, aumentano a dismisura le collaborazioni regolate da articolo 2, articolo 12, e articolo 36: 4,38%, 13,10%, 10%, e anche le praticanti sono per il 5,25% in più dei colleghi giornalisti". "Sono dati che fanno riflettere. - conclude Ciarletta - Poche donne nei luoghi in cui si definiscono le linee editoriali, si adottano le strategie di marketing, si elaborano i contenuti da trasmettere, produce delle conseguenze dirette sulla qualità dell'informazione prodotta, spesso caratterizzata da vecchi stereotipi di genere o da forme subdole di mercificazione, svilimento o di semplice superficialità nell'approccio alla figura femminile".

Sciopero dei giornalisti ANSA

14/09 E’ stato indetto dalle ore 7:00 di oggi, 14 settembre, uno sciopero dei giornalisti dell'ANSA indetto dal Comitato di Redazione dell'Agenzia. Lo sciopero terminera' alle ore 7:00 di martedi' 18 settembre.

Convegno FNSI: Libertà di stampa è allarme

31/08 La liberta' di stampa e' in pericolo perche' minacciata dai poteri forti, in primo luogo da quello politico, disturbato dalla pubblicazione di notizie su inchieste giudiziarie in cui sono coinvolti suoi esponenti. Di fronte a questa situazione i giornalisti devono reagire, avendone la capacita' e la forza, continuando a svolgere il loro lavoro nel rispetto della verita' e della dignita' delle persone. E' quanto e' emerso dal convegno sul tema ''Liberta' di stampa, tra normative ed opinione pubblica'' svoltosi a Soverato su iniziativa della Fnsi Calabria. A lanciare l'allarme sono stati, in primo luogo, il segretario della Fnsi Calabria, Carlo Parisi, il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri, e Massimo Tigani Sava, direttore de il Domani e componente del Direttivo regionale della Fnsi, ma anche il sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris, il gip di Milano Clementina Forleo ed i deputati Giacomo Mancini ed Angela Napoli. Forte preoccupazione e' stata espressa anche da Carlo Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, e dall'avvocato Caterina Malavenda, difensore di molti giornalisti. Ma cos'e' che minaccia la liberta' di stampa? L'allarme e' emerso gia' dall'indirizzo di saluto rivolto da Carlo Parisi, secondo il quale ''i poteri forti tentano continuamente di condizionare i giornalisti, che diventano cosi' vittime spesso inconsapevoli di un sistema perverso. In ogni caso - ha aggiunto Parisi - i giornalisti che si occupano di cronaca giudiziaria non rubano le notizie, a volte scomode, che pubblicano perche' c'e' sempre qualcuno che gliele da'''. I toni allarmati di Parisi hanno trovato conferma nell'intervento di Tigani Sava, che ha sottolineato ''le varie forme di pressione che vengono esercitate sui giornalisti anche sul piano occupazionale, con uno sfruttamento del bisogno che si trasforma spesso in un ricatto''. Tigani Sava ha rivolto un appello ai giornalisti ''a non prestare il fianco agli interessi deviati di poteri che usano anche armi raffinate ed a restare uniti di fronte alle pressioni ed alle minacce. Per quanto ci riguarda - ha concluso Tigani Sava - andremo avanti fino in fondo perche' i poteri, tutti i poteri, non ci fanno paura''. ''L'importanza della liberta' di stampa per la stessa tenuta del sistema democratico'' e' stata sottolineata, nel suo saluto, dal sindaco di Soverato, Raffaele Mancini, che ha ospitato il convegno nel nuovo Teatro Comunale. Il sostituto procuratore De Magistris ed il gip Forleo hanno sottolineato i pericoli che per il diritto di cronaca derivano dal ddl Mastella che vieta la pubblicazione degli atti processuali fino alla conclusione delle indagini preliminari, sostenendo che ''il potere politico reagisce in maniera decisa quando ci sono inchieste che coinvolgono suoi esponenti con iniziative che vedono come obiettivo sia i magistrati titolari delle indagini che i giornalisti che pubblicano gli atti''. Carlo Vulpio, a proposito delle inchieste giudiziarie che vengono aperte a carico dei giornalisti che pubblicano atti di inchieste giudiziarie, ha detto che ''stanno ormai saltando le regole del diritto. Si pone, ormai, in modo sempre piu' grave ed urgente un problema di salvaguardia della democrazia''. Vulpio ha fatto riferimento, in particolare, all'inchiesta avviata nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Matera in cui viene ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione, definendola ''un'assurdita'''. La situazione di pericolo che attraversa la liberta' di stampa e' stata sottolineata, con toni allarmati e preoccupati, anche da Giacomo Mancini e Angela Napoli. L'avvocato Malavenda ha fatto riferimento, in particolare, agli ''innumerevoli atti di citazione che vengono emessi nei confronti di giornalisti. Atti di citazione che insieme alle querele - ha aggiunto - incidono moltissimo sulla liberta' di stampa e rappresentano una forma di pressione indiretta sui giornalisti. La liberta' di stampa, comunque, non puo' essere oggetto di discussione soltanto in occasione di dibattiti e conferenze, ma deve essere al centro anche dell'attenzione della politica e del Parlamento. Una riforma cui si puo' pensare, per esempio, sarebbe quella di consentire al giornalista di chiedere copia degli atti processuali una volta che vengono depositati, per potere svolgere il suo lavoro, cosi' come accade con gli avvocati. In tal modo si sgombrerebbe il campo da qualsiasi equivoco''. Il dibattito si e' concluso con l'intervento di Giuseppe Soluri, che ha insistito sulla ''situazione di debolezza che riguarda la categoria dei giornalisti, sottoposti ad un fuoco concentrico di pressioni. Siamo un vaso di coccio, con i gravi rischi che ne conseguono per la nostra autonomia, in mezzo a tanti vasi di ferro. I condizionamenti sono tanti e provengono da piu' fronti. Non e' facile uscire da questa situazione. Cio' che e' certo, comunque, e' che il giornalista deve continuare a svolgere sempre e comunque il suo ruolo, rispondendo soltanto alla sua coscienza. Al diritto di informazione e di critica non si puo' rinunciare, altrimenti si smarrisce la strada. E' anche vero, comunque, che la liberta' del giornalista si deve bilanciare con i diritti degli altri ed il rispetto dellA dignita' di tutti''

Lutto nel sindacato dei giornalisti

22/07 Il segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, ha reso noto che ''la tragica scomparsa di Ottavio Acquesta, di 65 anni, padre del vice segretario regionale, Catia Acquesta, impone la sospensione di tutte le attivita' e le manifestazioni previste nelle giornate di lunedi' 23 e martedi' 24 luglio''. ''Pertanto - prosegue Parisi - in segno di lutto e di viva partecipazione al profondo dolore che ha colpito la famiglia Acquesta, le programmate riunioni della Commissione Pari Opportunita' e l' apertura del relativo Sportello, della Segreteria e del Consiglio Direttivo sono state annullate''.

Soddisfazione di Soluri per le nomine di Ocera e Bianco nel Consiglio nazionale dei giornalisti

14/07 Nuovo importante riconoscimento per la classe giornalistica calabrese nell' ambito del completamento delle cariche relative al funzionamento del nuovo Consiglio nazionale dell' Ordine dei giornalisti dopo la rielezione di Lorenzo Del Boca come presidente. Due dei quattro consiglieri nazionali espressi dall'Ordine della Calabria, infatti, sono entrati negli organismi consultivi del Consiglio nazionale. Il giornalista professionista Saro Ocera è stato il primo degli eletti tra i componenti della Commissione Ricorsi ed è stato successivamente eletto presidente della Commissione stessa. Per Ocera è un ritorno, dopo una breve parentesi, alla carica che aveva ricoperto per lunghi anni con apprezzamento unanime. Ocera, negli ultimi due anni, ha tra l'altro curato la redazione e la pubblicazione del Massimario dell'Ordine Nazionale. Il giornalista pubblicista Natalino Bianco, pur fresco di elezione quale consigliere nazionale è entrato come secondo degli eletti in un' altra importante commissione dell'Ordine, quella Amministrativa. "Sapevamo - ha affermato in una nota il presidente dell' Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri - di avere, come giornalisti calabresi, mandato a Roma quattro consiglieri nazionali di grande qualità professionale ed umana. I riconoscimenti ottenuti dai nostri rappresentanti in Consiglio nazionale dimostrano che questa valutazione è stata fatta propria anche in sede nazionale. Ed il quadro complessivo - ha aggiunto Soluri - è ancora più lusinghiero se si considera che un terzo consigliere nazionale calabrese, Cosimo Bruno, verrà confermato come responsabile del gruppo di lavoro del Consiglio Nazionale che segue le problematiche del rapporto tra informazione e minori, mentre il quarto consigliere nazionale calabrese, Pino Nano, ha rinunciato ad impegnarsi negli organismi operativi dell' Ordine in quanto pressato dal pesante impegno di lavoro alla guida della redazione regionale della Rai".

Negative le fiction sulla mafia

07/07 ''Il ruolo pedagogico della televisione e' troppo importante per continuare a riproporre modelli negativi''. Lo afferma Mario Caligiuri, docente di pedagogia della comunicazione all'Universita' della Calabria ed all'Universita' La Sapienza di Roma, in relazione alle previste fiction sulla mafia ed al grido di allarme in merito lanciato dall'Osservatorio sui diritti dei Minori. ''Se all'inizio -prosegue Caligiuri- con sceneggiati tipo 'La piovra', le fiction sulla mafia rappresentavano un chiaro e doveroso segnale di impegno civile, adesso si rischia da un lato di banalizzare e dall'altro, pur non volendolo, di alimentare miti negativi''. ''Appunto per questo -conclude Caligiuri- va ripensato soprattutto il ruolo dell'emittenza pubblica, il cui ruolo educativo venne svolto con grande efficacia negli anni Cinquanta e Sessanta, sia dal punto di vista dell'unita' linguistica che della veicolazione di messaggi di alto valore culturale, anche se non tutti condivisibili. Non a caso, allora erano impegnati nella Rai, sia in radio che in video, tra i migliori intellettuali italiani, dei quali oggi non si vede neanche l'ombra''.

Vicenda Visco, l’Ansa ribatte “Basta fango sull’agenzia”

07/06 Il Comitato di Redazione dell'ANSA comunica: "Il Cdr dell'Ansa ricorda che l Agenzia non è al servizio di nessun padrone. E' sempre stata e resta indipendente, imparziale e al servizio dell'informazione e della libertà di espressione del nostro Paese. Nessuna notizia viene censurata, nessuna notizia viene taciuta. Le opinioni e i commenti di chiunque vengono regolarmente trasmessi. L Ansa è l unica agenzia di informazioni che in Italia dà voce a tutti, senza alcuna discriminazione, avendo come missione solo quella di svolgere un servizio pubblico informativo. Tali caratteristiche non sono venute meno in nessuna occasione, e men che meno in quella che da giorni il signor Pierluigi Magnaschi racconta a giornali e in programmi tv. La sua ricostruzione degli avvenimenti che hanno preceduto la messa in rete della notizia sull'azzeramento dei vertici della Guardia di Finanza in Lombardia è del tutto priva di fondamento e niente ha a che vedere con la sua uscita dall'Ansa: la responsabilità di cambiare il vertice giornalistico dell'Agenzia è stata assunta all'unanimità dal Consiglio di amministrazione composto dagli editori di tutti i giornali italiani, di ogni colore politico. Ricordiamo che l'Ansa è stata fondata su un patto tra tutti gli editori, di destra, di sinistra e di centro, ed è sempre stata un baluardo di democrazia per tutta la stampa italiana. Mettere in crisi e sporcare questa tradizione e questo stile giornalistico significa mettere a repentaglio una voce di libertà. Tentativo di cui Magnaschi si sta assumendo la grave responsabilità e che le centinaia di giornalisti che quotidianamente lavorano all'Ansa non sono disposti a veder consumare senza reagire".

Vibo: Minacce al giornalista Mobilio e a dirigente PS

06/06 Una lettera anonima contenente minacce è stata inviata alla redazione di Vibo Valentia del Quotidiano della Calabria. Nella missiva, trovata nella buca delle lettere della redazione, era stata composta, con lettere di giornale, la frase, in dialetto calabrese, "ci diti a supersbirro e professuri preparano fiori gialli, morte". "U prufessuri" è l' appellativo col quale è conosciuto il giornalista Domenico Mobilio, caposervizio della redazione di Vibo Valentia del Quotidiano della Calabria e corrispondente dell' agenzia ANSA. "Supersbirro", secondo l' interpretazione degli investigatori, sarebbe il dirigente della Squadra mobile di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti, che ha condotto molte indagini sulla criminalità organizzata. L' intimidazione è stata denunciata alla Polizia di Stato. Al collega Mobilio e al dirigente di PS va tutta la solidarietà di Nuovacosenza.com
“Egr. Direttore Mobilio – scrive in una lettera Sergio Rizzo- in qualità di Sindaco di Maierato e di Coordinatore Regionale ANCI Giovane Calabria, sento il dovere morale di esprimerle la mia più grande solidarietà per il vile gesto intimidatorio subito. E' inaccettabile che nella nostra terra c'è ancora qualcuno che ritiene di dover stroncare o bloccare tutte le persone oneste che cercano di svolgere lodevolmente il proprio lavoro, battendosi per difendere i diritti dell'intera collettività. Direttore, la mia vuole essere un'esortazione, a lei ed al Dott. Rodlfo Ruperti, a continuare sempre con impegno ed abnegazione nella missione che state egregiamente svolgendo nel nostro martoriato territorio”.

Ansamed compie tre anni

06/06 Ponte di conoscenza tra le due sponde del 'Mare nostrum', ANSAmed compie oggi tre anni. Era infatti il 6 giugno 2004 quando dalla redazione centrale di Via San Tommaso d'Aquino a Napoli cominciarono le trasmissioni in rete della prima e unica agenzia di notizie del Mediterraneo, creata dall'ANSA per rilanciare il dialogo con i media e le istituzioni dei paesi della riva sud, in collaborazione con le agenzie di stampa locali. Oggi la redazione centrale di Napoli- multietnica e composta da una decina di giornalisti- avvalendosi del contributo quotidiano dei 22 corrispondenti dell'area, produce oltre 250 notizie al giorno in tre lingue, italiano, inglese e arabo, rubriche tematiche, approfondimenti nei settori dei beni culturali, economia, trasporti, servizi, ecc. Un flusso di informazioni che alimenta il sito www.ansamed.it. E da luglio partirà la prima edizione di un TG mediterraneo destinato ai principali portali ed emittenti dell'area. Ma ANSAmed non è soltanto notizie: è un network che fa della creazione di eventi e della formazione professionale due elementi basilari del progetto di dialogo e conoscenza lanciato dall'ANSA. La redazione centrale di Napoli ospita giornalisti provenienti da Marocco, Tunisia, Egitto e Turchia nell'ambito di protocolli d'intesa che legano l'agenzia ai partners del Mediterraneo. Tra i principali eventi organizzati da ANSAmed in questi tre anni, due convegni (a Roma e Beirut) sulle donne e l'informazione nei Paesi arabi e nel Mediterraneo, la mostra 'Il Mediterraneo dei fotografi. Passato, presente' con il Museo Alinari che da Roma è partita in tournee per diversi paesi della regione, da Algeri a Istanbul (in occasione della visita del presidente Ciampi), da Lubiana ad Alicante dove fu inaugurata dal ministro degli esteri D'Alema in occasione della riunione del Forum dei capi della diplomazia di 11 Paesi Euromediterranei. Al Palazzo Reale di Napoli, ANSAmed ha organizzato un Convegno sui Beni culturali del Mediterraneo, a Cagliari un Forum intitolato 'Mediterraneo, una grande opportunita', a Paestum una giornata nell'ambito della nona edizione della Borsa Mediterranea, dedicata al tema 'Turismo e beni culturali, un valore per il Mediterraneo'. E poi ci sono numerose partecipazioni ad eventi euromediterranei, a Galassia Gutenberg, gli speciali come quello attualmente in lavorazione sul Festival delle musiche sacre di Fes, l'istituzione di un premio giornalistico ANSAmed a margine dei premi attribuiti da Euromed-Heritage. E tanti altri progetti in corso di realizzazione.
Loiero “Racconta di cultura, diaologo e pace”, "Ansamed, che mette in rete 24 agenzie del Mediterraneo, è un'esperienza decisiva per far sì che il Mediterraneo si racconti da sé, può guardarsi dentro e autorappresentarsi". Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. "E' insomma un tipo di informazione - aggiunge Loiero - che mette in luce non solo gli aspetti negativi, le guerre ed i contrasti che pure ci sono, in questa fondamentale area del Mondo". Il presidente della Regione Calabria ha concluso rilevando come in questo momento sia assai importante questo tipo di informazione. "C'é un'altra faccia del Mediterraneo - ha concluso Loiero - quella del dialogo fra le culture, della ricerca della costruzione della pace, del confronto fra grandi civiltà, in un orizzonte che dopo molti secoli torna ad essere al centro del mondo".(

Nuovi soci per la “Provincia cosentina”

30/05 Novità in seno alla società Il Mezzogiorno Srl, editore de La Provincia Cosentina. Da ieri, infatti, è cambiata la compagine sociale. "Lascia - è scritto in un comunicato - l' ing. Rolando Manna, imprenditore impegnato in diversi campi tra cui l' edilizia e la grande distribuzione". "Manna - prosegue la nota - da tempo oramai orientato verso mercati nazionali ed internazionali, ha deciso di cedere la società a collaboratori e dipendenti del giornale. Una decisione senza precedenti che, per certi aspetti, testimonia una 'unicita'' imprenditoriale". Tra i nuovi soci de Il Mezzogiorno srl ci sono i giornalisti Alessandro Amodio, Piero Bria, Daniele Mari, Antonello Troya e il responsabile della distribuzione Gianni Muraca. "Nel ringraziare l' ing. Manna per l' opportunità e senza nascondersi le difficoltà dell' impresa - conclude la nota - i nuovi soci hanno immediatamente incontrato la redazione, con il direttore responsabile e i collaboratori tecnico-amministrativi, con i quali, nelle prossime settimane, si procederà a definire un nuovo progetto editoriale per La Provincia Cosentina".

Quattro giorni di sciopero dell’agenzia ANSA

28/05 Il CdR dell'ANSA ha proclamato uno sciopero dei redattori dell'Agenzia dalle 15.00 di lunedì 28 maggio alle 07.00 di venerdi' 1 giugno. L'organismo sindacale ha diffuso il seguente comunicato: ''Il CdR dell'ANSA esprime sconcerto, disappunto e preoccupazione per le dichiarazioni del Presidente Boris Biancheri sui giornalisti dell'ANSA, sullo stato occupazionale dell'Agenzia e sul Contratto di lavoro dell'intera categoria. Dichiarazioni che appaiono tanto piu' allarmanti perche', alla vigilia della presentazione di un piano di riorientamento dell'ANSA, lasciano presagire in presenza di risposte gia' insoddisfacenti e dilatorie sul tema del turn over, un consistente taglio dell'occupazione del 15 percento del personale giornalistico''. ''Il CdR - prosegue il comunicato - ritiene che una trasmissione televisiva sia una sede impropria, che le dichiarazioni del Presidente dell'ANSA, che e' anche presidente della FIEG, siano inaccettabili nella loro estemporaneita', criticabili nel merito e incompatibili con un clima di relazioni sindacali corrette. Il comitato di redazione proclama uno sciopero immediato dei giornalisti dell'ANSA dalle ore 15.00 di lunedi' 28 maggio alle ore 07.00 di venerdi' primo giugno''.

Corso di redattore di casa editrice ad opera della “Bottega editoriale”

24/05 L' agenzia letteraria Bottega editoriale, nell' ambito della fornitura di servizi editoriali, di comunicazione e giornalismo, organizza per un corso di "Redattore di casa editrice" articolato in dieci incontri per un totale di 66 ore. Al termine di tale corso, oltre al rilascio dell' attestato di partecipazione ai fini curriculari, è scritto in un comunicato, ai migliori corsisti verrà offerta la possibilità di lavorare in gruppi redazionali a carattere giornalistico e/o editoriale. "Tra le qualità del corso - prosegue la nota - vi sono la sua struttura, basata sulle continue esercitazioni dei partecipanti, e il numero chiuso, che permetterà la verifica del lavoro svolto da ogni singolo corsista ma, soprattutto, dai docenti che vi prenderanno parte. Il corso si articolerà in tre moduli. Il primo Consentirà di apprendere il funzionamento interno di una casa editrice, l' importanza della figura del redattore, le fonti a disposizione per le verifiche, gli aspetti tecnici per la stesura di un articolo, la possibilità dell' utilizzo dei supporti telematici e non, i criteri di 'correttibilita'' di un testo e le problematiche connesse alla traduzione da e in lingua straniera. Il secondo modulo permetterà di apprendere gli aspetti prettamente legislativi e amministrativi, relativi al diritto d' autore, ai limiti sulle fotocopie. Verrà spiegato anche il ruolo delle agenzie letterarie e delle varie tipologie di comunicazione. Infine si soffermerà sull' attività paraeditoriale: la stesura dei comunicati stampa, delle recensioni, l' inserimento dei testi nel mercato, la loro promozione e distribuzione. Il terzo modulo fornirà gli elementi più pratici del corso. Si lavorerà con riviste on line e cartacee al fine di scoprirne i meccanismi interni e le regole da applicare per un corretto funzionamento delle stesse". Il corso terminerà con l' analisi delle concrete prospettive occupazionali nel comparto dell'editoria regionale, meridionale e nazionale.

Pino Nano e Saro Ocera eletti nel consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti

21/05 Si sono svolte a Catanzaro le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Quattro i seggi spettanti alla Calabria, due per i giornalisti professionisti e due per i giornalisti pubblicisti. Sono risultati eletti, per i professionisti, Saro Ocera (con 82 voti) e Pino Nano (72); primo dei non eletti Rosario Stanizzi con 13 voti. Per i pubblicisti faranno parte del nuovo Consiglio nazionale Natalino Bianco e Cosimo Bruno. Primo dei non eletti, per i pubblicisti, Mario Mirabello con 13 voti. Soddisfazione per l'esito del voto è stata espressa dal Presidente dell'Ordine regionale della Calabria, Giuseppe Soluri. "I giornalisti calabresi - ha detto Soluri - hanno eletto ancora una volta una delegazione qualificata, premiando la competenza, la rappresentatività e l'esperienza dei tre consiglieri nazionali uscenti, Ocera, Nano e Bruno, ed aggiungendo un quarto rappresentante, Bianco, che già in altri organismi della categoria ha dato prova di grande impegno e competenza". I quattro consiglieri nazionali eletti, subito dopo la proclamazione, hanno all'unanimità individuato in Saro Ocera il "capodelegazione" che, in sede di Consiglio nazionale, si incaricherà di coordinare il gruppo degli eletti calabresi.

Cesare Lanza “Stiamo già lavorando alla prossima edizione di Buona Domenica”

18/05 “Mi informano che su Internet, in questi giorni, circolano presunte notizie, in realtà indiscrezioni moleste (non so se derivanti da malizie aggressive o da semplice ma dannosa disinformazione): “Buona domenica” sarebbe stata, chissà perché, cancellata dai palinsesti di Mediaset”. A riferirlo è il giornalista cosentino Cesare Lanza che in una nota informa come la fortunata trasmissione di Mediaset sia in buona salute e prossima alla partenza. “Mi dispiace per chi ci vuol male - prosegue Lanza- ma sono felice di poter rassicurare gli amici e i milioni di telespettatori che ci hanno seguito nella stagione appena conclusa: il contenitore domenicale, dopo i colloqui del nostro agente Lucio Presta con i vertici di Mediaset , è riconfermato pienamente, anzi (lo definirei un segno trasparente di gradimento) esteso, nella durata, stabilmente fino alle 19. E Paola Perego, dopo il successo ottenuto nella la sua eccellente stagione, resterà al timone: più in forma che mai. Stiamo già lavorando al nuovo progetto.”

8 licenziamenti a Telespazio. I sindacati “Strane modalità”. Loiero auspica il ritiro del provvedimento

16/05 "Trent' anni circa di storia della televisione, in Calabria e nell' intero Mezzogiorno, che rischiano di essere cancellati definitivamente: RadioTelespazio spa ha avviato otto licenziamenti. Ne aveva annunciati 18, su un totale di 37 dipendenti complessivamente impiegati". E' quanto affermano, in una nota, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Vera Lamonica, Luigi Sbarra e Roberto Castagna manifestando "piena solidarietà" ai dipendenti dell' emittente garantendo l' avvio di ogni iniziativa mirata alla salvaguardia dei posti di lavoro. "Sono legittime - proseguono Lamonica, Sbarra e Castagna - le preoccupazioni anche per il destino degli altri dipendenti, considerato che la 'riduzione' numerica delle unità lavorative licenziate, non è avvenuta dopo una trattativa con le organizzazioni sindacali o con gli organi preposti. Legittimi, ancora, i dubbi sul futuro stesso della storica emittente televisiva. Aspetto molto strano della vicenda, la brusca interruzione del rapporto di lavoro riguarda, al momento, l' intera redazione, 6 giornalisti sui sette licenziamenti annunciati: è stato mantenuto un rapporto di collaborazione con un giornalista che non opera però nella redazione centrale di Catanzaro, oltre che due operatori attualmente impegnati in emissione, uno dei quali operatore di ripresa trasferito 'tout court' in quel reparto da alcuni mesi". Per i segretari di Cgil, Cisl e Uil "logico domandarsi come un' emittente televisiva, che peraltro copre un bacino d' utenza molto vasto, Calabria, parte della Sicilia e di altre regioni del Sud, possa poter pensare di continuare la propria normale programmazione, della quale l' informazione è aspetto essenziale, licenziando tutti i giornalisti e, se gli annunci iniziali venissero confermati, l' intero reparto 'Emissione', oltre a diversi tecnici. Aspetto ancora più inquietante, a tutt' oggi, la stessa RadioTelespazio spa, nonostante le ripetute sollecitazioni avanzate dai sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil non ha ancora fornito le motivazioni, corredate dalla necessaria documentazione di supporto, che starebbero alla base della riduzione del personale dipendente". "Da sottolineare, inoltre, - proseguono Lamonica, Sbarra e Castagna - come i licenziamenti avvenuti siano stati effettuati a far data dall' 11 maggio 2007, proprio in coincidenza con la prima delle tre giornate di sciopero proclamate dai giornalisti appunto per l' 11, 12 e 13 maggio. La comunicazione aziendale degli avvenuti licenziamenti, è stata poi,con singolare tempestività, affissa in bacheca ed in altri punti visibili della sede di Telespazio spa - in aperta violazione di ogni norma legata alla tutela della privacy - domenica 13 maggio, proprio a poche ore dalla conclusione delle tre giornate di sciopero cui si faceva in precedenza riferimento". "A sottolineare una vicenda che ha del paradossale - conclude la nota di Cgil Cisl e Uil - un ultimo assurdo episodio: ieri ai lavoratori di Telespazio spa è stato anche impedito di poter svolgere un' assemblea sindacale regolarmente convocata circa una settimana prima. I rappresentanti della direzione aziendale hanno infatti sostenuto che in qualità di ex dipendenti, le persone licenziate non potevano partecipare all' assemblea. Un fatto davvero preoccupante, tenuto conto che la gran parte dei lavoratori licenziati non aveva nemmeno ricevuto la lettera di notifica del provvedimento".
"Smantellare la redazione di Telespazio è un duro colpo per l'informazione regionale. Verrebbe a mancare un presidio di democrazia e la Calabria ne soffrirebbe". E' quanto afferma Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. "Il presidente - aggiunge il portavoce - segue con particolare e preoccupata attenzione la brutta piega che ha preso la vertenza con la redazione licenziata in blocco. Si augura che al più presto si trovi una via d'uscita anche perché non appare chiaro il perché dello smantellamento a meno che non si pensi di poter fare informazione senza i giornalisti, affidando un settore così delicato a surrogati di trasmissioni giornalistiche che non offrono garanzie deontologiche ai telespettatori". "Secondo Loiero - aggiunge Sergi - così facendo si mette a rischio non solo la testata ma la stessa esistenza della tv che da decenni è punto di riferimento per tanti calabresi. Il presidente auspica che la vertenza trovi uno sbocco positivo, che l'azienda ritiri i licenziamenti anche per non disperdere un patrimonio di professionalità di cui una Calabria moderna ha bisogno".
In una nota l' Associazione calabrese giovani giornalisti (Acgg) esprime "piena solidarietà a tutti i colleghi dell' emittente televisiva Telespazio Calabria per quanto sta loro capitando in queste difficili ore". L' associazione, nella nota, "coglie altresì l' occasione per manifestare l' assoluta non condivisione per le modalità alquanto discutibili che hanno condotto al loro licenziamento da parte della proprietà. Modalità, che l' associazione definisce non democratiche e che per di più non sono affatto rispettose dei dettami contenuti nel contratto collettivo nazionale dei giornalisti". "In un momento in cui l' informazione calabrese va tutelata e rafforzata, e con essa i giornalisti a cui viene delegato questo delicato compito - è scritto ancora nel comunicato - l' azione di forza dell' editore risulta del tutto inconcepibile, ingiustificabile e riprovevole".

Insediata in FNSI Calabria la commissione pari opportunità

14/05 Si è insediata, presso la sede del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, la Commissione Pari Opportunità alla presenza del segretario regionale Carlo Parisi, del vice segretario Tiziana Murgia e dei componenti Luisa Lombardo (consigliere nazionale Casagit) e Valeria Bella (ispettore del lavoro). La Commissione, coordinata dal vice segretario Catia Acquesta e composta anche dai consiglieri regionali Michela Surace, Manuela Iatì e Karen Sarlo e dal consigliere nazionale Amelia Romeo, è stata costituita a seguito dell'approvazione di un documento presentato al Consiglio Direttivo regionale nella seduta del 10 aprile scorso. L'insediamento è stato occasione d'incontro con il consigliere di Pari Opportunità della Regione Calabria, Maria Stella Ciarletta, la quale ha colto l'occasione per sottolineare tutte le azioni e iniziative intraprese per assicurare a tutte le giornaliste il reale rispetto delle opportunità nel contesto lavorativo di appartenenza. Proprio il sindacato dei giornalisti calabresi - è scritto in una nota - si è distinto per l'alto numero di donne elette nel consiglio direttivo (10 su 19). Infatti, è stato dato pieno riconoscimento del valore aggiunto costituito dalle donne, che rappresentano una fondamentale risorsa, in particolar modo nell'ambito del giornalismo. L'incontro con la consigliere Ciarletta si è protratto per gran parte della mattinata e sono stati trattati diversi argomenti d'interesse tra cui la necessità di conoscere, attraverso un censimento regionale, le reali condizioni di lavoro di tutte le colleghe che affrontano questo affascinante quanto difficile mestiere ogni giorno. Naturalmente, tale problematica - prosegue la nota - deve essere affrontata con particolare riferimento alle opportunità offerte alle donne sia nel mondo del lavoro mentre gestiscono le proprie famiglie, sia per assicurare gli stessi diritti di progressione verticale di carriera. Su proposta del segretario regionale Carlo Parisi è stato concordato un convegno nazionale che si terrà a Reggio Calabria nell'autunno prossimo. Il convegno sarà momento d'incontro tra tutti i soggetti che si occupano di Pari Opportunità nella Regione, oltre che di confronto con le varie microspecializzazioni della professione giornalistica quali, ad esempio, il lavoro nella redazioni dei quotidiani, nelle emittenti radiotelevisive e negli uffici stampa. Sono previsti interventi da parte della Commissione Nazionale delle Pari Opportunità Fnsi e degli altri istituti di categoria, oltre ai consiglieri di Pari Opportunità degli Enti Locali e Territoriali della Calabria.

I giornalisti di Telespazio “C’è un tentativo di oscurare lo sciopero”

12/05 ''I giornalisti di Telespazio Tv denunciano all' opinione pubblica l' ennesimo tentativo, da parte dell' Editore, di far passare nel piu' totale silenzio lo sciopero di tre giorni, cominciato ieri e proclamato in accordo con la Federazione nazionale della Stampa per protestare contro l' assurda decisione dell' azienda di licenziare sette giornalisti su sette in organico alla data del 26 marzo 2007''. E' quanto si afferma in un comunicato dei giornalisti dell' emittente televisiva. ''L' attuale editore/direttore della storica emittente - prosegue la nota - ha infatti censurato, nel corso dei notiziari e delle trasmissioni di taglio giornalistico, il comunicato sindacale redatto dall' assemblea dei giornalisti. La mancata lettura del documento, garantito dall' art. 34 del Contratto Nazionale dei Giornalisti, sta provocando nei telespettatori un naturale disorientamento, portandoli a dubitare della coerenza e della professionalita' della redazione. Infatti, nelle varie edizioni dei Tg la forma sembra quella consueta, con solite sigle, speaker e servizi redatti dai services, questi ultimi non sottoposti a vincolo contrattuale giornalistico con l' Azienda; troppi pero' i 'buchi' tra cui le piu' importanti notizie del giorno (solo alle 13.40 di sabato la protesta di Lamezia Terme per l' accorpamento delle Aziende sanitarie, l' incontro in Giunta tra Regione e Sindacati, la Festa della Polizia)''. ''Se, oltre ad imbavagliare la legittima e democratica protesta di quanti difendono il pane della propria famiglia - prosegue il comunicato dei redattori di Telespazio Tv - il tentativo dell' editore era quello di dimostrare quanto sia facile realizzare un notiziario senza giornalisti, e' sotto gli occhi di tutti come tale intento sia miseramente fallito. Confidando nell' intelligenza dei telespettatori e biasimando l' opportunismo di qualche sciacallo, i giornalisti di Telespazio Tv ribadiscono di voler effettuare ogni azione di lotta per salvaguardare il loro posto di lavoro''.

Tre giorni di sciopero dei giornalisti di Telespazio che respingono i licenziamenti

11/05 Tre giorni di sciopero dei giornalisti di Telespazio per dire no allo smantellamento della redazione. "Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria e l'Assemblea dei giornalisti della storica emittente televisiva calabrese, che aveva già effettuato una giornata di sciopero il 23 aprile scorso - è detto in un comunicato - rispondono così alla procedura di riduzione del personale che prevede il licenziamento di 18 dei 37 lavoratori, tra cui tutti i giornalisti risultanti in organico alla data del 26 Marzo scorso". Da stamani alle 9 alla stessa ora di lunedì prossimo, pertanto, i giornalisti di Telespazio si astengono da tutte le prestazioni redazionali diffidando l'azienda dal mandare in onda telegiornali e trasmissioni giornalistiche. Una "vicenda drammatica" sulla quale il Sindacato dei giornalisti della Calabria esprime "incredulità e sconcerto per l'epilogo dell'esame congiunto che ha avuto luogo presso l' assessorato regionale al Lavoro. Nell'occasione, infatti, con un' inversione di rotta rispetto all'ipotesi di accordo raggiunta nella riunione del 4 maggio, l'azienda ha confermato la decisione di azzeramento dell'organico risultante in servizio alla data del 26 marzo ovvero di procedere al licenziamento dei sette giornalisti su sette dichiarati in esubero. Nel motivare la decisione - afferma ancora la Fnsi della Calabria - l' azienda sostiene, infatti, che 'persiste, anzi risulta ulteriormente aggravata, la situazione di criticita' aziendale che ha portato alla determinazione di dare corso al procedimento di riduzione del personale, che sarà attuata nelle forme e nei modi previsti dalla normativa vigenté. Telespazio ha anche espresso 'l'intendimento di procedere secondo una tempistica che salvaguardi l'efficienza dell'azienda e di essere disponibile a prendere in considerazione ipotesi di dimissioni incentivate o altre ipotesi conformi alla legislazione vigente". Il segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, assistito dall'avv. Mariagrazia Mammì dell'Ufficio legale, ritiene "ingiustificato ed inammissibile l'azzeramento della redazione anche alla luce del fatto che, per stessa ammissione dell'azienda, gli introiti pubblicitari, che nel documento di avvio della procedura vengono indicati tra le motivazioni di criticità, risulterebbero addirittura raddoppiati rispetto allo scorso anno e triplicati rispetto a due anni fa". Parisi rileva, inoltre, che "l'elemento nuovo rappresentato dall' azienda rispetto alla conferma del diniego del contributo Corecom non era stato indicato nella precedente riunione come eventuale motivazione rispetto alla modifica della condivisa ventilata ipotesi di accordo che prevedeva una riduzione del personale da 7 a 4 unità". "Del resto, come più volte denunciato dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria - prosegue la nota - non è ammissibile per un'azienda far poggiare il proprio bilancio sull' attribuzione di un contributo straordinario, come è appunto quello del Corecom. Con questo atto, è stato dunque dichiarato il mancato accordo anche rispetto alla trattativa separata promossa dal Sindacato dei giornalisti della Calabria per un esame della vertenza relativa alla parte giornalistica regolata dal contratto di lavoro Fieg-Fnsi. Dunque, l'azienda, nonostante la disponibilità del sindacato e dei lavoratori, ha confermato la decisione iniziale che prevede la decapitazione della redazione che dovrebbe ridursi alla presenza del direttore-presidente del consiglio d'amministrazione e di un collaboratore fisso reintegrato su provvedimento del giudice". Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria annuncia, pertanto, "l'attivazione di tutte le iniziative di lotta e di tutela dei giornalisti per la salvaguardia dei posti di lavoro e per evitare la dequalificazione del servizio offerto da una prestigiosa azienda come Telespazio".

Vertenza Telespazio: Lunedì sciopero dei giornalisti. Le socie di minoranza escluse dalle attività

20/04 I giornalisti di Telespazio hanno proclamato 24 ore di sciopero dalle 9 di lunedì 23 alle 9 di martedì 24 prossimo per dire no allo smantellamento della redazione dell' emittente dopo che l' azienda ha comunicato l' avvio della procedura di riduzione del personale. La decisione, che fa seguito alla dichiarazione dello stato di agitazione dei giornalisti, è stata comunicata dal segretario del Sindacato giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, d' intesa con il fiduciario di redazione Maria Pia Talarico. "Manifestando piena solidarietà anche a tutto il personale non giornalistico dell' azienda, che vorrebbe giungere al licenziamento di 18 lavoratori dei 37 in organico - è scritto in una nota della Fnsi calabrese - il Sindacato dei giornalisti della Calabria esprime, infatti, la netta opposizione alla decapitazione della Redazione giornalistica. Il segretario regionale del Sindacato Carlo Parisi ritiene, infatti, assurdo ed irresponsabile, quindi inaccettabile, anche ventilare l' ipotesi della richiesta di licenziamento di tutti i giornalisti, come evidenziato nel prospetto diffuso dalla Confindustria di Catanzaro che indica 'in esubero' sette giornalisti sui sette presenti in organico alla data del 26 Marzo 2007". "Non è certo attraverso l' azzeramento della redazione - prosegue Parisi - che si risolvono i problemi di un' azienda che, dopo aver rappresentato per decenni un fiore all' occhiello nel panorama dell' emittenza radio-televisiva locale, da qualche anno si è caratterizzata solo per le lotte intestine all' interno del Consiglio d' Amministrazione che hanno, conseguentemente, portato ad uno stato di crisi che, invece di essere fronteggiato con serie strategie aziendali, è stato aggravato da uno stato di confusione generale che, spesso, ha lasciato la redazione in stato di abbandono".
Le socie di minoranza escluse dalle attività. "Siamo estranee alla gestione aziendale sin dal mese di luglio 2006, data in cui l'attuale maggioranza societaria, che coincide con il consiglio di amministrazione in carica, ci ha completamente escluse da ogni attività sociale". E' quanto affermano, in una nota, Terri e Magda Boemi, socie di minoranza della Radio Tele Spazio spa, "con riferimento a quanto appreso dal comunicato stampa a firma dei sindacati Cgil, Cisl e Uil in cui si rende nota la volontà della società di licenziare ben 18 dipendenti su un totale di 37". "Alla data dell'estromissione (luglio 2006) - prosegue la nota - la società vantava una forte liquidità di cassa, pari a circa 4 milioni di euro. Sin da allora le stesse non hanno avuto la concreta e reale possibilità di accedere alle informazioni sociali per poter efficacemente controllare l'andamento dei conti. Tale situazione venne anche rappresentata, nel mese di luglio 2006 dinanzi al Tribunale di Catanzaro che non accolse, l'invocato grido di allarme. La lamentata assenza di un piano industriale di rilancio, come indicato dai sindacati, è esclusiva responsabilità dell'odierno consiglio di amministrazione". "Le vessazioni giornaliere a cui si riferiscono le associazioni sindacali - continuano Terri e Magda Boemi - hanno colpito anche noi, destinatarie di licenziamenti ingiusti ed illegittimi, peraltro puntualmente annullati dal giudice del lavoro. E' poi sintomatica la circostanza che, mentre oggi si chiede il licenziamento di oltre la metà del personale, vengono mantenuti, in capo al consiglio di amministrazione ed ai forbiti e noti consulenti che lo assecondano, compensi pari a quelli percepiti dai manager di società quotate in borsa. La grande amarezza potrebbe rivelarsi ancor più grave laddove, dietro la crisi aziendale oggi invocata, si dovessero agitare interessi oscuri e trasversali, rivolti ad aggredire ed occupare l'unico spazio, realmente democratico, che ha narrato il vissuto calabrese degli ultimi trent'anni".

Dal 21 maggio “il quotidiano della sera” a Roma

20/04 Uscirà il 21 maggio nelle edicole romane 'Il Quotidiano della sera', testata del pomeriggio di 40 pagine (80% cronaca locale), diretta da Ennio Simeone, diffusa a pagamento solo da strilloni, ed edita da Francesco Dodaro che già pubblica 'Il Quotidiano della Calabria' e 'Il Quotidiano della Basilicata'. Lo si apprende oggi da Prima on line, il sito del mensile 'Prima Comunicazione'. Il 'Quotidiano della Basilicata', da febbraio scorporata dal giornale cosentino, verrà diretta da domenica da Paride Leporace, ex direttore di 'Calabria Ora', che dopo un anno torna al gruppo Dodaro dove era caporedattore del 'Quotidiano della Calabria'.

18 dipendenti di Telespazio dichiarati in esubero, stato d’agitazione dei lavoratori e sciopero il 23

19/04 Diciotto dipendenti dell' emittente televisiva Telespazio Calabria, tra giornalisti, registi, operatori e addetti all' emissione, sono stati dichiarati in esubero dall' Azienda che ha avviato la procedura per la riduzione del personale, che attualmente e' composto da 37 persone, con la risoluzione del rapporto di lavoro. A denunciarlo sono le segreterie provinciali di Catanzaro di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. I sindacati, a conclusione di un' assemblea del personale, hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione proclamando uno sciopero per l' intero turno di lavoro di lunedi' prossimo con contestuale sit-in davanti alla sede dell' Associazione degli industriali dove e' in programma un incontro. Secondo il prospetto trasmesso ai sindacati dall' Assindustria, tra i dipendenti in esubero figurano sette giornalisti sui sette totali che lavorano in redazione e cinque addetti all' emissione su cinque. ''Il sindacato - e' scritto in un comunicato - ha subito dichiarato la propria ferma contrarieta' a qualunque licenziamento in quanto l' attuale crisi aziendale e' solo conseguente alla pessima gestione dell' attuale management. Infatti anziche' realizzare un piano industriale serio per il rilancio della televisione, si e' soltanto badato a colpire i lavoratori con vessazioni giornaliere mortificando le professionalita' piu' pregiate e dilapidando risorse finanziarie in maniera irresponsabile''. ''Gia' nel primo incontro avuto il 6 luglio 2006 - prosegue la nota - si era espressa forte preoccupazione per il futuro dell' occupazione. Infatti, si era rilevato come la deprecabile scelta aziendale di vendere gran parte delle frequenze televisive della seconda rete per ripianare i debiti avrebbe solo risolto i problemi economici immediati senza dare pero' soluzione alla strutturale mancanza di introiti. Lo stesso progetto di riduzione del personale non ha nessuna giustificazione logica, con la dismissione completa dei settori piu' strategici per una televisione commerciale''. ''I lavoratori, nei loro interventi - conclude la nota - hanno evidenziato come ormai da tempo in azienda regni la confusione piu' totale ed appare inverosimile che nessuno si interessi di una realta' come Telespazio che sta lentamente scomparendo nell' indifferenza generale''

Il Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide” compie 20 anni

16/04 Il circolo della stampa "Pollino-Sibaritide" compie venti anni. La ricorrenza sarà festeggiata, con un nutrito programma di eventi, sabato prossimo, 21 aprile, con la presenza del presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, nella sala convegni del Museo Archeologico della Sibaritide. Si inizierà alle 17,30 con l'assemblea dei soci del circolo per l'approvazione del bilancio consuntivo 2006 e di quello preventivo. Seguirà un convegno dibattito sul tema "Diritto all'informazione e privacy. Si può ancora fare il giornalista oggi". Relazioneranno Lorenzo Del Boca; il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri, e il segretario regionale della Federazione nazionale della stampa, Carlo Parisi. Sono previsti gli interventi di monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, giornalista pubblicista e già componente del Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti, e di monsignor Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati. A conclusione del convegno-dibattito è prevista la cerimonia della consegna della tessera di socio onorario del Circolo della stampa Pollino-Sibaritide a monsignor Santo Marcianò e, per la ricorrenza del ventennale, alla consegna di targhe ai soci del Circolo con oltre 30 anni di iscrizione all'Ordine professionale. Saranno premiati Salvatore Arena, Antonio Francese, Ernesto Paura, Ettore Cardamone, Mario Guido, Cosimo Bruno, Antonio Benvenuto, Alfredo Frega, Cosimo Vigna e Demetrio Emmanuele. "La ricorrenza del ventennale della costituzione del circolo della stampa Pollino-Sibaritide - ha detto il presidente, Cosimo Bruno - non poteva passare sotto silenzio. Siamo orgogliosi di tagliare il traguardo di ben quattro lustri di presenza attiva e operativa in questo vasto comprensorio nel corso dei quali il circolo, ufficialmente riconosciuto dal sindacato e dall'Ordine regionale dei giornalisti, è cresciuto anche in termini di adesioni passando dai venti soci fondatori agli attuali cento iscritti. Senza dire dell'importante presenza, quale socio onorario dal 1999 di monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, giornalista".

Paride Leporace lascia Calabria Ora, lo sostituisce Pollichieni

10/04 Cambio della guardia alla direzione del quotidiano calabrese Calabria Ora. Paride Leporace lascia l' incarico che da domani sarà assunto da Paolo Pollichieni, attuale responsabile della redazione romana. L' annuncio è stato dato oggi con un doppio editoriale, uno di Leporace, in cui spiega di lasciare l' incarico per motivi personali, e l' altro degli editori Fausto Aquino e Piero Citrigno, in cui ringraziano Leporace per il lavoro svolto e annunciano l' incarico a Pollichieni. Paride Leporace nei prossimi giorni assumerà l' incarico di direttore responsabile del Quotidiano della Basilicata.
''Il viaggio continua. Dopo soli tredici mesi il direttore, e tra i fondatori di CalabriaOra, Paride Leporace, ha deciso di provare una nuova esperienza lavorativa in Basilicata. Motivi personali e familiari lo hanno convinto a lasciare la Calabria e la direzione di questo giornale''. E' quanto scrive il Comitato di redazione di Calabria Ora nel messaggio di saluto a Paride Leporace, che lascia la direzione, e di benvenuto al nuovo direttore responsabile, Paolo Pollichieni, che sara' pubblicato domani sul quotidiano e che e' stato anticipato all' ANSA. ''Una scelta personale, dunque - prosegue il Cdr - che noi tutti rispettiamo profondamente. Gli siamo grati per tutto quello che ha fatto per noi, sotto molteplici aspetti, e gli auguriamo, sinceramente, ogni fortuna professionale e umana. Ma l' addio a Paride Leporace, che come tutti i commiati definitivi, provoca sensazioni forti nell' animo e nel cuore, coincide con un' altra novita' che ci suscita altrettante emozioni. Il timone di Calabria Ora passa, infatti, nelle mani del collega Paolo Pollichieni''. ''La nomina del nuovo direttore - scrive il Cdr - ci offre l' entusiasmo per proseguire un viaggio straordinario che in un solo anno ci ha dato soddisfazioni inimmaginabili. Ci siamo letteralmente 'buttati' in questa nuova realta' editoriale con tutta la passione possibile e gli immensi sforzi profusi in questi tredici mesi ci sono stati ripagati ampiamente dal consenso e dall' affetto di migliaia di lettori. Segno che si sta andando nella direzione giusta. Merito anche del dimissionario direttore Leporace e dei nostri editori. Ma ora sotto la direzione di Paolo Pollichieni noi tutti speriamo di poter raggiungere nuovi traguardi e di poter contribuire con il nostro lavoro al rilancio definitivo di questa nostra regione bisognosa di innumerevoli e fondamentali cambiamenti. Forse proprio questa voglia di cambiamento dei calabresi ha firmato il successo editoriale di Calabria Ora, che ora prosegue il cammino intrapreso sotto la guida di un giornalista che per gli addetti ai lavori rappresenta un vero punto di riferimento''. ''Nel salutare Paride Leporace - conclude il Cdr - accogliamo con grande entusiasmo Paolo Pollichieni alla direzione di Calabria Ora, prefiggendoci nuovi traguardi. Un viaggio editoriale che prosegue senza sosta alcuna e che vuole volare sempre piu' in alto, con la sincerita', la passione e la grande voglia di partecipare alla stagione di cambiamenti e mutazioni positive della regione in cui viviamo. Tutte caratteristiche che hanno contraddistinto e continueranno, a maggior ragione con Paolo Pollichieni, a contraddistinguere il lavoro di tutti noi''

Marco Travaglio “Firmare l’appello a difesa dei magistrati”

03/04 Schierarsi in difesa dei pm di Potenza Woodcock e Montemurro e del gip Iannuzzi: è quanto chiede Marcio Travaglio in un intervento sul blog di Beppe Grillo. "Ancora una volta i magistrati che fanno esclusivamente il loro dovere e, facendolo, si imbattono in personaggi potenti e interessi forti - scrive il giornalista e scrittore - sono perseguitati dai soliti noti della politica e dell'informazione sottostante. In Basilicata, un gruppo di cittadini ha acquistato due pagine di un quotidiano locale per esprimere la propria solidarietà ai pm di Potenza Woodcock e Montemurro (quest'ultimo proposto dal Csm per il trasferimento senz'aver fatto null'altro che il proprio dovere) e al gip Iannuzzi. Invito tutti gli amici del blog a stringersi con le loro firme intorno a questi onesti e coraggiosi servitori dello Stato, firmando l'appello". Travaglio si augura che presto si muovano anche i cittadini della Calabria "in difesa dell'onesto e coraggioso pm Luigi De Magistris, attaccato dai soliti noti, in difficoltà presso una parte del Csm e addirittura esautorato della sua inchiesta più delicata da parte del suo procuratore capo". "Non sono battaglie - osserva Travaglio - in difesa di questo o quel magistrato. Sono battaglie per la giustizia o per quel che ne resta". Travaglio riporta anche le parole di solidarietà dei cittadini: "In questo particolare frangente della storia della Basilicata, noi cittadini rivendichiamo il diritto alla giustizia e alla verità e pretendiamo che si faccia chiarezza. Esprimiamo pertanto stima e solidarietà senza riserve nei confronti di quanti si stanno impegnando nella lotta al crimine in tutte le sue forme ed estensioni ed in particolare approviamo e sosteniamo il lavoro dei Magistrati: dott. Alberto Iannuzzi, dott. Vincenzo Montemurro e dott. Henry John Woodcock, opponendoci con sdegno e con forza ad ogni gratuito attacco teso a delegittimare, con parole o con fatti, la loro azione. Noi Cittadini, volendo continuare ad alimentare le speranze di progresso, libertà e democrazia per questa nostra terra, riponiamo piena fiducia nell'operato della magistratura e nell'impegno di questi Magistrati che incondizionatamente e con equilibrio seguono l'ideale del proprio dovere istituzionale e morale".

Coldiretti scrive a Gentiloni “La Rai valorizzi le positività della Calabria”

22/03 "Parliamo tutti di cambiamento, di responsabilità ma ci comportiamo come se dovessero essere sempre gli altri a cambiare le cose o a trovare soluzioni concrete di cambiamento". E' quanto afferma il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, in una lettera inviata al ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni nella quale il leader dell' organizzazione agricola chiede che i mezzi d' informazione nazionale "aprano squarci significativi sulle realtà positive della regione". Nella lettera, Molinaro, invita i calabresi "a svegliarsi dal torpore e dalla rassegnazione" e propone "una forte iniziative per la la Calabria, i suoi cittadini, le istituzioni, il sistema delle imprese, e per le tante innumerevoli positività che questa regione non riesce compiutamente ad esprimere". "La stampa nazionale - sostiene Molinaro - fa una lettura solo scandalistica della società calabrese. Non si sforza più di tanto di andare ad individuare i tanti segnali positivi che si riscontrano, quali ad esempio una nuova consapevolezza di un modo nuovo di fare impresa anche se in un territorio sicuramente difficile, logisticamente lontano dai mercati e con deficit strutturali. In questi mesi di incontri sul territorio ho avuto un' ulteriore conferma che esistono tante energie forse inespresse o peggio costrette a confrontarsi con un tappo clientelare che scoraggia". "La Coldiretti, insieme agli altri tanti che potranno unirsi per portare il loro contributo di idee e partecipazione - vuole contribuire proprio in virtù di una presenza radicata sul territorio, a far vibrare l' anima che è nelle cose di tutti i giorni per sfidare una lettura superficiale che alberga negli strumenti culturali usati e negli atteggiamenti relazionali che quotidianamente subiamo, con uno spirito coinvolto e impegnato, critico, ma propositivo - progettuale. Il problema morale inteso come sprechi, malaffare,assistenzialismo, non fare il proprio dovere, ricerca del consenso con l' assegnazione di risorse clientelari, più o meno soggette all' arbitrio, all' illegalità ed al controllo violento che sicuramente ci sono in Calabria non possono più essere l' unico modo di vedere e guardare alla Calabria".

Usigrai: Di troppe regole l’informazione può morire

21/03 "Di troppe regole l'informazione puo' anche morire. Devono essere poche, chiare e applicate con responsabilita' e con certezza di sanzioni e non possono provenire da troppe fonti spesso condizionate da corto circuiti emozional-mediatici". E' quanto si legge in una nota dell'Usigrai: "Questa overdose di indicazioni con contenuti piu' o meno precettivi, mette in particolare la Rai al centro di attenzioni e di polemiche dalle quali scaturiscono ulteriori disposizioni che rendono estremamente difficile l'esercizio dell'attivita' giornalistica. Quando si esagera anche queste presunte regole diventano elementi per condizionare la liberta' e l'autonomia dei giornalisti". "In particolare - prosegue la nota - in questi giorni nelle stanze di molte istituzioni soffia un vento che porta con se' una pericolosa voglia di censura. Alle scelte dell'Autority della privacy di colpire giornali e giornalisti per tutelare la sfera privata di personaggi piu' o meno pubblici, fa seguito la proposta nella Commissione parlamentare di vigilanza di instaurare nelle trasmissioni Rai un permanente regime di informazione fatta con il bilancino a vantaggio delle forze politiche, ma non dell'informazione e degli ascoltatori. Infine dai dati dell'osservatorio di Pavia sulla presenza sui nostri Tg regionali di politici e amministratori, si e' arrivati a imporre ad alcune redazioni limitazioni e bavagli nell'intervistare ogni amministratore locale. Notiamo, viceversa, un disinvolto via libera per gli uomini simbolo degli scandali come 'calciopoli' e 'vallettopoli', per i quali senza cautele sono aperti i salotti televisivi"

UNCI: Inchiesta VIP, un bavaglio all’informazione le decisioni del garante

16/03 L'Unione Nazionale Cronisti Italiani protesta per le decisioni del prof Francesco Pizzetti sulla vicenda di Silvio Sircana. "Il garante per la privacy - afferma una nota dell'Unci - ha preso a pretesto un episodio circoscritto, sul quale peraltro indaga la magistratura, per fare di ogni erba uno sfascio e per imporre un ulteriore giro di vite all'informazione, ricorrendo a sanzioni da galera (art. 170 codice privacy) finora mai applicate". L'Unci rileva che "chi sbaglia tra i cronisti paga, chi ingiuria e diffama commette reato, ma è liberticida mettere alla gogna un'intera categoria, imbavagliare e intimidire chi compie il proprio dovere a suo rischio e pericolo. Non può essere il garante della privacy a stabilire confini sulla correttezza dell informazione e sul diritto di cronaca e a piantare paletti sulla libertà di stampa tutelata dalla Costituzione, ma la coscienza e la responsabilità del giornalista che risponde sulla propria pelle dei reati a mezzo stampa". Semmai, conclude la nota dell'Unione Cronisti "andrebbero riservati maggiore vigilanza e un occhio più attento agli eccessi delle intercettazioni e alle responsabilità delle gole profonde nella fuga delle notizie".

Marco Civoli a Cosenza: dai mondiali alla violenza nel calcio ricordando Tosatti

02/03 "Tosatti è stato un collega eccezionale che ha lasciato una grandissima impronta nel modo del giornalismo. C'é stata una scuola Tosatti che oggi fatico a ritrovare". E' quanto ha detto il giornalista di Rai Sport, Marco Civoli, oggi a Rende, nel corso di un incontro sul tema "Il cielo è azzurro sopra Berlino", organizzato dall' associazione dei giornalisti cosentini "Maria Rosaria Sessa". All'incontro hanno partecipato il giornalista Rai e presidente dell'associazione Sessa, Gregorio Corigliano, il giornalista Federico Bria, alcuni esponenti del mondo del calcio e dell'informazione di Cosenza e gli studenti dell'istituto tecnico-commerciale "G.Pezzullo" di Cosenza. "Ho lavorato con Giorgio alla 'Domenica sportiva' - ha aggiunto Civoli - ed ho conosciuto un Tosatti rigoroso, inflessibile, quasi imperscrutabile sul lavoro, ma che sapeva diventare poi anche una persona molto piacevole e un grande amico nella vita privata. Il giornalismo sportivo piange uno degli ultimi baluardi di un particolare modo di fare giornalismo. E' stato un maestro". Parlando della professione giornalistica, Civoli ha sottolineato che le qualità principali sono "passione, volontà e grande voglia di soffrire, perché questo mestiere o lo fai bene o non lo fai. Ho iniziato a fare il giornalista - ha aggiunto - quando avevo 17-18 anni e da allora è cambiato tutto. Ma quello che mi ha colpito, nelle visite alle redazioni delle televisioni e dei quotidiani di Cosenza, è stato l'entusiasmo di tanti giovani dietro le scrivanie attaccati ai loro computer". Civoli, che ha definito una "vergogna" il mancato rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti, ha poi parlato della sua esperienza di telecronista ai mondiali di calcio in Germania vinti dall'Italia. "Ancora oggi - ha detto - quando ripenso alla finale mi vengono i brividi. Mi sono emozionato tantissimo soprattutto quando ho visto Sandro Mazzola piangere. Non mi sono mai posto la domanda che cosa dirò la sera della finale. Il mio unico pensiero era quello di rendermi conto di aver raggiunto un importantissimo traguardo professionale e soprattutto speravo di 'non fare tanti danni'". "Il nostro preciso dovere é quello di non far dimenticare". Ha poi Marco Civoli rispondendo ad una domanda sulla violenza negli stadi e sulla morte dell' ispettore di polizia Filippo Raciti. "La levata di scudi dopo quello che è accaduto a Catania - ha aggiunto - è stata fortissima. Si è passati da un'onda emozionale a quella razionale con i provvedimenti sulla sicurezza negli stadi che sono scaturiti dopo la tragedia. Credo che nel caso Raciti la televisione e anche la carta stampata in qualche modo sono riuscite a dare un'accelerazione all'inchiesta". "Come giornalisti - ha concluso Civoli - abbiamo il dovere di raccontare i fatti, di approfondire e soprattutto di avere rispetto per chi ci ascolta in particolare per episodi come questi".

Nuova fiction della RAI sarà girata dal 5 marzo nel cosentino

09/02 Ha un titolo ancora provvisorio, ''Fuga con Marlene'', la nuova produzione di Rai Fiction e Progetto Immagine che sara' interamente girata nel territorio della provincia di Cosenza. La produzione televisiva, interpretata da Monica Guerritore, sara' presentata il prossimo 3 marzo a Cosenza dal direttore di Rai Fiction Agostino Sacca', dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e dall'interprete principale Monica Guerritore. La fiction, che verra' realizzata con la collaborazione dell' Amministrazione provinciale di Cosenza, raccontera' la storia, ambientata ai giorni nostri, di una donna in fuga dal Nord al Sud del Paese dopo avere commesso una rapina. Nei giorni scorsi sono stati gia' effettuati i sopralluoghi per l' individuazione delle location nelle quali girare la produzione televisiva. ''Entusiasti dopo questa prima importante presa di contatto - e' scritto in un comunicato della Provincia di Cosenza - si sono detti il produttore esecutivo, Maurizio Manni, lo scenografo Vincenzo Forletta e l'organizzatore Giuseppe Giglietti, accompagnati da Pasquale Arnone di Progetto Immagine. ''Abbiamo visto - hanno affermato dopo la ricognizione - posti bellissimi, le due coste, l'interno, alcuni luoghi nuturalisticamente rilevanti della Sila, che si prestano a fare da set ideale ad un intreccio appassionante, firmato dagli sceneggiatori Nicola e Giuseppe Badalucco, gia' autori di fiction di successo per la Rai''. Quattro sono le settimane di ripresa previste, con primo ciak fissato per il 5 marzo.

Massimario dell’Ordine dei Giornalisti curato da Saro Ocera

11/01 La salvaguardia dei valori e delle libertà dell' informazione e l' evoluzione della professione giornalistica sono i temi conduttori del Massimario del Consiglio nazionale dell' Ordine dei Giornalisti, curato dal giornalista calabrese Saro Ocera. Accanto alla raccolta delle pronunce del 2005 viene pubblicato - sotto forma di cd-rom - un repertorio delle decisioni più significative degli ultimi dieci anni. "Oltre a soddisfare - dice il presidente nazionale dell' Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca - una previsione di legge, di orientamento della giurisprudenza ordinistica e di quanti vi operano, il manuale rappresenta un utile strumento pratico rivolto alla categoria della quale tratta i vari aspetti costitutivi ed evolutivi, dall' iscrizione nei vari elenchi dell' Albo, al registro dei praticanti, al regime disciplinare, ai diritti ed ai doveri elettorali, con un compendio di documenti varati dal Consiglio nazionale". Nell' attuale contesto normativo, che risale alla legge istitutiva del 1963, lo sforzo del Consiglio nazionale è quello di stare al passo con i tempi, avendo come guida l' art. 2 nella cui formulazione sono raccolti i valori fondamentali della professione giornalistica: la libertà di informazione ed il rispetto della verità.

Carlo Parisi riconfermato alla guida della FNSI Calabria, con lui un consiglio “rosa”

28/12 Carlo Parisi è stato confermato segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria per il quadriennio 2006-2010. Nella riunione di insediamento, tenutasi a Reggio Calabria nella sede di via Biagio Camagna 28, il nuovo Consiglio Direttivo lo ha eletto all’unanimità con votazione a scrutinio segreto. Giornalista professionista, è componente la Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale Stampa Italiana, coordinatore nazionale della componente sindacale “Giornalisti per il Giornalismo” e consigliere generale dell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Ricopre la carica di segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e di consigliere nazionale della Fnsi dal 9 Novembre 2002. Il Consiglio Direttivo ha, inoltre, eletto Federica Morabito, Tiziana Murgia e Giuseppe Toscano vicesegretari professionali e Catia Acquesta vicesegretario collaboratore. Eletti, inoltre, Michela Surace tesoriere ed Andrea Musmeci presidente della Consulta Sindacale. Completano il Direttivo i consiglieri professionali Tonio Licordari, Maria Luigia Cozzupoli, Pier Paolo Cambareri, Saro Ocera, Karen Sarlo, Massimo Tigani Sava, Manuela Iatì ed Erminia Zuccaro ed i consiglieri collaboratori Eleonora Delfino, Franco Arcidiaco, Gianfranco De Franco e Cristina Jannuzzi. La storica “svolta rosa” che, il 18 Dicembre scorso, aveva ha portato all’elezione di ben 10 donne su 19 componenti il Consiglio Direttivo, ha dunque caratterizzato anche la Segreteria dando la maggioranza assoluta alle donne. Nella riunione d’insediamento, convocata dal consigliere primo eletto Carlo Parisi e presieduta dal consigliere Tonio Licordari, che ha avanzato la proposta di conferma del segretario regionale uscente, è stato ricordato che tutti i 19 consiglieri fanno parte del nuovo cartello sindacale “Giornalisti per il Giornalismo, Giornalisti Indipendenti, Nuova Professione Stampa Romana e Movimento Unitario Giornalisti della Campania” costituitosi all’interno della Federazione Nazionale della Stampa. La proposta per l’elezione delle altre cariche è stata avanzata dal segretario regionale Carlo Parisi, il quale, ha chiesto semplicemente di rispettare la volontà degli elettori premiando, nell’ordine, i consiglieri di entrambe le liste che hanno riportato il maggior numero di preferenze. Carlo Parisi, inoltre, dopo aver sottolineato il delicato momento che sta attraversando la categoria per il durissimo scontro in atto con la Fieg, ha ringraziato i giornalisti calabresi per la pressoché unanime partecipazione allo sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro e le numerose giornaliste che, con grande entusiasmo, hanno raccolto l’invito del Sindacato dei Giornalisti della Calabria a rendersi parte attiva negli istituti di categoria. Uno dei capisaldi del Sindacato dei Giornalisti della Calabria è, infatti, il pieno riconoscimento del valore aggiunto costituito dalle donne, che rappresentano una fondamentale risorsa. In una società che si interroga e dibatte sulle “quote rosa”, il giornalismo calabrese può, infatti, vantare con orgoglio di aver abbattuto, ormai da tempo e senza sollecitazione alcuna, tabù e luoghi comuni che non hanno mai avuto ragione di esistere.

Sciopero di tre giorni dei giornalisti. NuovaCosenza riprende le pubblicazioni il 24 mattina. I giornali in edicola il 27

20/12 La Federazione della Stampa proclama tre giornate consecutive di sciopero per giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 dicembre dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di informazione, del web e degli uffici stampa pubblici e privati, in modo da impedire la pubblicazione dei quotidiani venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 dicembre.
Il Sindacato dei giornalisti è costretto a una nuova, durissima, iniziativa di sciopero e di protesta contro l’intransigenza degli editori della Fieg e dell’Agenzia per i contratti nel pubblico impiego Aran che continuano a rifiutare i tavoli contrattuali. La Fnsi sottolinea la gravità di vertenze contrattuali che determinano una situazione nel settore dell’informazione al limite dell’emergenza democratica.
Gli editori della Fieg non solo respingono i pressanti inviti del Ministro del Lavoro ad aprire il negoziato e ignorano i pressanti appelli provenienti dalle Istituzioni, dalla società civile, dal mondo della cultura e dello spettacolo e dall’opinione pubblica, ma minacciano la disdetta del contratto vigente e mettono a serio rischio la previdenza autonoma di categoria e tutte le forme di tutela dei giornalisti. La Federazione della Stampa sottolinea la grande unità e determinazione della categoria, dimostrata dalle iniziative di protesta nazionali e aziendali, come lo sciopero delle firme, le astensioni aziendali, e le forme di applicazione rigorosa del contratto vigente. Gli editori della Fieg si assumono per intero la responsabilità della più dura azione sindacale nazionale mai proclamata dalla Fnsi.
Nello stesso momento in cui annunciamo uno sciopero di tre giorni consecutivi, che determinano l’assenza dei giornali dalle edicole per ben cinque giorni, la Fnsi rinnova la propria disponibilità ad aprire immediatamente, senza pregiudiziali, il negoziato contrattuale ed a partecipare a tutti i tavoli di confronto proposti dal Ministro del Lavoro Damiano sulla previdenza, sul mercato del Lavoro, sulla precarietà e sugli ammortizzatori sociali dei giornalisti e a quelli annunciati dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Levi sulla riforma dell’editoria. La Fnsi si dice disposta a collaborare con tutte le aziende del settore della comunicazione e con il Governo per dare un assetto pluralista ed equilibrato ad un settore che si trova al centro di profonde trasformazioni. Occorre però che sia garantita l’indipendenza dei media e del giornalismo, la dignità delle colleghe e dei colleghi dipendenti, autonomi e freelance, e che sia delineato un futuro certo del sistema di tutele previdenziali e sanitarie della categoria.
Allo stesso tempo, il Sindacato dei giornalisti chiama alla protesta i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione e delle aziende private per l’assenza di regole definite nel settore, nonostante la legge 150 approvata sei anni fa preveda esplicitamente il diritto alla contrattazione.
La Giunta della Fnsi si riunirà nei primi giorni di gennaio per decidere le nuove azioni sindacali, di mobilitazione e di sciopero dei giornalisti da attuare nelle prime settimane del 2007”.
Ricordiamo che il 24 e il 25, inoltre, le redazioni dei quotidiani sono chiuse per il Natale e che riapriranno il 26 per preparare l'uscita in edicola del 27 dicembre. Fina a tale data, dunque, non troverete quotidinai in edicola.
NuovaCosenza.com sospende le pubblicazioni e gli aggiornamenti a partire dalle ore 7 di giovedì 21 dicembre per riprenderle nella mattinata di domenica 24 dicembre.

Il direttivo dell’FNSI si tinge di rosa

20/12 Dieci dei 19 componenti del Consiglio direttivo della Calabria della Fnsi sono donne. E' risultato delle elezioni per il rinnovo dell'organismo sindacale svoltesi nei sei seggi allestiti nei capoluoghi di provincia della Calabria. Le elezioni per il Consiglio direttivo, che rimarrà in carica fino al 2010, "assumono un significato ancora più importante - è detto in una nota dell'Fnsi Calabria - considerata l'alta affluenza alle urne che, per la prima volta nella storia degli istituti di categoria calabresi, per cinque giorni sono rimaste aperte nelle cinque province calabresi: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia e presso il Circolo della Stampa "Pollino Sibaritide" di Sibari. Hanno, infatti, votato 170 giornalisti 'professionali' dei 238 aventi diritto al voto (pari al 71,43%) e 216 giornalisti collaboratori dei 587 aventi diritto al voto (36,80%). Tra i 'professionali', la lista n. 1 "Giornalisti per il Giornalismo" ha ottenuto 142 voti (85,54%) conquistando 11 seggi (Carlo Parisi, Andrea Musmeci, Federica Morabito, Pino Toscano, Tonio Licordari, Maria Luigia Cozzupoli, Pier Paolo Cambareri, Saro Ocera, Karen Sarlo, Massimo Tigani Sava e Manuela Iatì); la lista n. 2 "Giornalisti Indipendenti" 24 voti (14,46%) conquistando due seggi (Tiziana Murgia ed Erminia Zuccaro). Tra i 'collaboratori', invece, la lista n. 1 'Giornalisti per il Giornalismo' ha ottenuto 168 voti (80,38%) conquistando cinque seggi (Catia Acquesta, Eleonora Delfino, Franco Arcidiaco, Gianfranco De Franco e Cristina Jannuzzi); la lista n. 2 "Giornalisti Indipendenti" 41 voti (19,62%) conquistando un seggio (Michela Surace). Va, comunque, rilevato che entrambe le liste fanno parte del nuovo cartello sindacale 'Giornalisti per il Giornalismo, Giornalisti Indipendenti, Nuova Professione Stampa Romana e Movimento Unitario Giornalisti della Campania' costituitosi all'interno della Federazione nazionale della stampa. Da registrare, inoltre, il pressoché totale rinnovamento del Consiglio direttivo, con la conferma di soli 6 consiglieri su 19 (Carlo Parisi, Andrea Musmeci, Pino Toscano, Tonio Licordari, Saro Ocera e Massimo Tigani Sava) ed il netto abbassamento dell'età media dei consiglieri, scesa a 40,89 anni. Quasi completamente rinnovati anche i Collegi dei probiviri e dei Sindaci revisori. Probiviri sono stati eletti i professionali Arnaldo Cambareri, Rino Tebala, Totò Ricottilli, Maurizio Bonanno, Alberto Calabrò, Antonio Condò (effettivi) ed Elio Diogene (supplente) ed i collaboratori don Pippo Curatola, Mario Mirabello, Eugenio Marino, Nino Polistena, Mimmo Sancineto (effettivi) e Salvatore Bianco (supplente). Sindaci revisori sono stati eletti i professionali Santa Giannazzo, Maurizio Putrone, Saro Lombardo, Nino Sorgonà (effettivi), Lillo Scopelliti (supplente) ed i collaboratori Gaetana Covelli, Renzo Curatola, Giorgio Belmonte (effettivi) e Titti Vinci (supplente). Tra i professionali i più votati sono stati Carlo Parisi (138 voti) ed Andrea Musmeci (101) nel Direttivo, Arnaldo Cambareri (104) nei probiviri e Santa Giannazzo (95) e Maurizio Putrone (90) nei Sindaci revisori. Tra i collaboratori Catia Acquesta (142 voti), Eleonora Delfino (114) e Franco Arcidiaco (102) nel Direttivo; don Pippo Curatola (160) e Mario Mirabello (95) nei Probiviri e Gaetana Covelli (143) nei Sindaci Revisori". "Nei prossimi giorni - prosegue la nota - quando ormai il numero degli iscritti al Sindacato dei giornalisti della Calabria si appresta a raggiungere quota mille, il nuovo Consiglio direttivo procederà all'insediamento ed all'elezione del segretario, dei vicesegretari e del tesoriere"

Soluri rieletto presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria

15/12 Il giornalista professionista Giuseppe Soluri è stato rieletto oggi nella carica di presidente dell' Ordine dei Giornalisti della Calabria. L' elezione di Soluri è avvenuta alla unanimità subito dopo l' insediamento del nuovo Consiglio direttivo scaturito dalle elezioni di domenica 26 novembre. Sempre alla unanimità, sono stati eletti vicepresidente il giornalista pubblicista Antonio Denisi, segretario Virgilio Squillace e tesoriere Giuseppe Greco. Il Consiglio, oltre a Soluri, Denisi, Squillace e Greco, risulta composto dai professionisti Terry Boemi, Giampiero Brunetti e Filippo Diano e dai pubblicisti Sebastiano Musmeci e Giuseppe Gigliotti. I revisori dei conti Giuseppe Natrella e Vincenzo De Virgilio (professionisti) e Vittorio Ranieri (pubblicista) hanno eletto Natrella, anche in questo caso alla unanimità, come loro presidente.
Gli auguri di Oliverio (DL)
"Esprimo il più vivo compiacimento per la riconferma, oltremodo meritata, di Giuseppe Soluri alla guida dell' Ordine dei Giornalisti della Calabria, compiacimento che estendo volentieri a tutto il Consiglio dell' Ordine eletto da qualche giorno". E' quanto afferma, in una nota, il deputato dell' Ulivo Nicodemo Oliverio responsabile nazionale organizzazione della Margherita. "Sono sicuro - prosegue Oliverio - che il mondo dell' informazione, in Calabria, saprà offrire un contributo prezioso per riaffermare una necessità democratica che è anche presidio insostituibile per la stessa civile convivenza nel segno di quella testimonianza silente ma efficace che ha caratterizzato la guida di Giuseppe Soluri dell'Ordine della Calabria"
Gli auguri dei parlamentari di FI
''In occasione della sua rielezione a Presidente del Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, desideriamo esprimere le piu' vive congratulazioni e gli auguri di buon lavoro''. E' quanto scrivono gli onorevoli, Jole Santelli, Ida d'Ippolito, Luigi Fedele, Giovambattista Caligiuri ed i senatori Giancarlo Pittelli e Antonio Gentile di Forza Italia in un messaggio inviato al giornalista Giuseppe Soluri. ''L'elezione di Giuseppe Soluri - aggiungono - e' segno di continuita' e di impegno a difesa dei giornalisti calabresi impegnati a svolgere una professione cosi' delicata come e' quella del giornalista, in una realta' come quella calabrese difficile e piena di contraddizioni''.

Dal 14 si vota per il rinnovo del FNSI della Calabria

12/12 Si svolgeranno dal 14 al 18 Dicembre prossimi, in tutte le province calabresi, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Probiviri e del Collegio dei Revisori dei Conti del Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Alla scadenza del quadriennio, il segretario regionale uscente, Carlo Parisi, nel ringraziare tutti i componenti il Consiglio Direttivo eletto il 9 Novembre 2002, ricorda i risultati raggiunti dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria che, con l’apertura della nuova sede di via Biagio Camagna 28 e l’istituzione dell’Ufficio Legale, ha effettuato centinaia di interventi nelle aziende pubbliche e private, condotto vertenze per l’applicazione dei contratti di lavoro ed il riconoscimento dei diritti negati e prestato assistenza e consulenza a quanti svolgono una professione che impone una qualità dell’informazione che può essere garantita soltanto con la professionalità ed un giusto trattamento economico e previdenziale. Il quadriennio appena concluso ha, inoltre, portato al risanamento del bilancio ed al record di iscritti nella trentennale storia del giornalismo calabrese. Al 30 Settembre scorso, infatti, gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria risultavano essere 927 (dei quali 255 professionali e 667 collaboratori) con un incremento di ben 408 iscritti rispetto al quadriennio precedente. Un dato, questo, che ha proiettato la Calabria all’8° posto della graduatoria nazionale con una rappresentanza senza precedenti, costituita da cinque consiglieri nazionali ed un componente la Giunta Esecutiva Fnsi. Inoltre, per la prima volta nella storia del giornalismo calabrese sono stati istituiti seggi elettorali nelle cinque province calabresi e nelle sedi dei Circoli della Stampa ufficialmente riconosciuti. Pertanto, si voterà il 14 Dicembre a Sibari, presso il Circolo della Stampa “Pollino – Sibaritide” (Cantieri Nautici dei Laghi di Sibari) dalle ore 15 alle ore 20; il 15 Dicembre a Cosenza, presso l’Hotel Holiday Inn (Via Panebianco) dalle ore 9 alle ore 13; sempre il 15 Dicembre a Crotone, nel Salone della Curia Arcivescovile (Piazza Duomo) dalle ore 16 alle ore 20; il 16 Dicembre a Catanzaro, nella sede dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria (Via Damiano Assanti n° 8) dalle ore 9 alle ore 13; sempre il 16 Dicembre a Vibo Valentia, presso l’Hotel 501 (Via per il Mare località Madonnella) dalle ore 16 alle ore 20; il 17 Dicembre a Reggio Calabria, nella sede del Sindacato dei Giornalisti della Calabria (Via Biagio Camagna n° 28) dalle ore 10 alle ore 20; ed il 18 Dicembre, sempre a Reggio Calabria nella sede del Sindacato dei Giornalisti della Calabria (Via Biagio Camagna n° 28) dalle ore 10 alle ore 14. La Commissione Elettorale, presieduta dal giornalista Francesco Catanzariti e formata dai giornalisti Daniela Pellicanò e Genoveffa Grazia Amelia Romeo, ha espletato le proprie funzioni ammettendo alla consultazione elettorale le liste depositate nei modi e nei termini previsti dallo Statuto e dal Regolamento Fnsi. Hanno diritto al voto tutti gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria alla data del 181° giorno antecedente la data fissata per le votazioni ed in regola con il pagamento delle quote associative. Dovranno essere eletti 13 Consiglieri Professionali e 6 Consiglieri Collaboratori del Consiglio Direttivo; 6 Probiviri Professionali effettivi, 1 Probiviro Professionale supplente, 5 Probiviri Collaboratori effettivi, 1 probiviro collaboratore supplente; 4 Sindaci Revisori Professionali effettivi, 1 Sindaco Revisore Professionale supplente, 3 Sindaci Revisori Collaboratori effettivi, 1 Sindaco Revisore Collaboratore supplente. Nell’occasione sarà, inoltre, possibile regolarizzare i pagamenti delle quote associative 2007 all’Ordine dei Giornalisti, alla Fnsi-Sindacato dei Giornalisti della Calabria, all’Ucsi ed all’Ussi.

Giovedì Civoli, Vaccari e Longhi parlano di televisione e sport all’auditorium della Gazzetta del Sud a Rende

11/12 Rende (Mario Tursi Prato) - Se da un lato la televisione ha il grande merito di offrire la grande notorietà allo sport, dall’altro c’è chi accusa il vecchio “tubo catodico” di fagocitare, con i suoi meccanismi interni fatti di mercato e di pubblicità, ogni sport. La televisione considerata bene prezioso, perché nella società dell’immagine ciò che non viene filmato è come se non accadesse, oppure spietata “mannaia” sotto la quale le attività sportive che ad essa decidono di sottostare, si ritrovano divorate. Una dissertazione su “Televisione e sport: dai campi di periferia all’apoteosi del Mondiale” l’ha organizzata l’Associazione dei giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa”, in collaborazione con Banca Carime. Giovedì 14 dicembre, alle ore 11,00, all’auditorium della “Gazzetta del Sud” in contrada Lecco di Rende, saranno tre illustri giornalisti sportivi nazionali a discutere sui meriti, ma anche i demeriti, della televisione in relazione allo sport. Marco Civoli, di Rai Sport, telecronista della finale mondiale di calcio di Germania 2006, Ivana Vaccari, responsabile sport vari sempre di “mamma” Rai, e Bruno Longhi, telecronista di punta delle reti Mediaset. A coordinare l’incontro, introddo dal presidente della “Sessa”, Gregorio Corigliano, e dal presidente del Corso di Laurea in Scenze della Comunicazione dell’Unical, Felice Cimatti, sarà il giornalista Federico Bria, dicente di giornalismo sportivo all’Università della Calabria. “C’è forse – dice Gregorio Corigliano – un uso eccessivo della televisione che è alla continua ricerca di nuovi prodotti da mandare in onda. Perfino le partitelle dei ragazzi, che ogni sabato o domenica si giocano nei nostri campi di provincia, diventano il palcoscenico per i nuovi "figli della telecamera". Figli che si rivolgono ai genitori non più chiedendo loro di "guardarli", ma di "inquadrarli". Però – continua il presidente della “Sessa” – cose sempre accade, non è lo strumento ad essere “pericoloso”, ma è chi lo usa che tende ad utilizzarlo in maniera distorta”. Questo con Civoli, Vaccari e Longhi è il primo di una serie di “Incontri professionali” che la “Sessa” ha in programma. “In tal modo – dice ancora Corigliano – cerchiamo di adempiere ad uno dei primari obiettivi che si prefigge la nostra associazione e che va nella direzione di contribuire ad integrare ed ampliare la professionalità dei giornalisti cosentini. Quello del giornalista, alla stregua di tante altre professione, necessità di una parte pratica che è fondamentale e che vada ad integrare la conoscenza teorica. Ecco, in tal senso noi della “Sessa” cerchiamo di apportare il nostro piccolo contributo”.

Pellegrini editore pubblica la rivista “Diritto e Religioni”

07/12 Nasce una nuova rivista per i tipi della Pellegrini Editore. Si tratta del semestrale Diritto e Religioni, ottocento pagine, è detto in una nota, "per dialogare, a livello internazionale, sui temi delicati, e assai spinosi, del diritto e della religione e dei loro rapporti ed interconnessioni". Diretto da Mario Tedeschi, docente di Diritto ecclesiastico e canonico nell'Università Federico II di Napoli, nonché avvocato civilista e penalista, Diritto e religioni "si pone come un omaggio a coloro che, primi tra i primi, hanno concretizzato l'idea di una rivista 'laica', capace di affrontare temi a carattere religioso. L'idea cardine è quella di guardare, in maniera caleidoscopica, al molteplice cosmo religioso con l'ottica della giurisprudenza, superando la tradizionalità di un approccio meramente ecclesiastico dei rapporti religione-diritto e, in particolare, tenendo ben presente quanto oggi si sia modificato l'oggetto del diritto ecclesiastico a seguito della strapotenza della globalizzazione che ha mutato tute le categorie giuridiche e gli istituti tipici del diritto ecclesiastico". L'intenzione di Mario Tedeschi è di "contribuire , attraverso un dibattito a più voci, all' integrazione tra le culture religiose in un mondo sempre più piccolo ma più popoloso, e la condanna dell' idea della guerra santa e delle crociate. Non è un caso, dunque, che il semestrale, nella sua tripartitura, nasca con un numero doppio che intreccia, con grande maestria, contesti passati e presenti, storie di ieri e di oggi".

Nasce il nuovo bollettino regionale di Geologia

29/11 Circa cinquanta pagine e duemila copie interamente a colori. Sono questi i numeri più rilevanti del nuovo bollettino dei geologi della Calabria che ritorna ad essere pubblicato dopo otto anni di assenza. Non si tratta di un semplice bollettino informativo, è scritto in una nota, ma di una rivista specializzata dai contenuti importanti grazie anche al sostegno di studiosi di fama nazionale e ad una grafica accattivante. "Questa rivista - sostiene il presidente dell'Ordine dei geologi, Paolo Cappadona - rappresenta un altro passo importante ed ambizioso. La rivista ha lo scopo di raccontare il mondo della geologia in tutte le sue sfaccettature privilegiando l' informazione sulle nuove tecnologie ed i nuovi ambiti e spazi lavorativi in una regione così complessa come la Calabria, che possiede una posizione d'avanguardia nelle classifiche delle pericolosità connesse ai fenomeni naturali. L' iniziativa editoriale si pone anche l'obiettivo di far conoscere una professione che ancora oggi non è compresa nelle sue reali potenzialità. E', inoltre, uno spazio aperto e di confronto dove tutti possono contribuire". Saranno inviate duemila copie agli iscritti, agli Enti principali, a quelli sovracomunali, agli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geometri e degli agronomi. La rivista sarà inviata anche alle associazioni ambientaliste, come Legambiente e Greenpeace. Nel primo numero trovano spazio alcune recensioni dedicate alla frana di Cavallerrizzo di Cerzeto e quelle relative alle ultime normative in materia di costruzioni. Inoltre, per rispettare un principio di trasparenza, è stata pubblicata tutta l' attività del Consiglio, del presidente e delle undici commissioni. La rivista avrà cadenza quadrimestrale.

Rinnovato il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria. Soluri il più votato

27/11 Si sono tenute ieri, a Catanzaro, le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria. Al termine dello scrutinio sono stati proclamati i nuovi componenti del Consiglio dell'Ordine. Tra i professionisti hanno votato 129 iscritti. I sei professionisti eletti sono Giuseppe Soluri, che ha ottenuto 126 voti; Virgilio Squillace (108), Filippo Diano (101), Giuseppe Greco (98), Gianpiero Brunetti (96) e Terry Boemi (90). Primo dei non eletti Maurizio Putrone (6 voti). Tra i pubblicisti hanno invece votato 291 iscritti che hanno eletto Sebastiano Musmeci (233 voti), Pino Gigliotti (232) e Antonio Denisi (230). Primo dei non eletti, tra i pubblicisti, Franco Arcidiaco (33 voti). Revisori dei conti sono stati eletti i professionisti Giuseppe Natrella e Vincenzo De Virgilio ed il pubblicista Vittorio Ranieri. Grande soddisfazione per l'esito del voto è stata espressa dal presidente dell'Ordine regionale, Giuseppe Soluri. "Ringrazio, a titolo personale ed a nome dei componenti la nuova squadra - ha detto Soluri - tutti i colleghi che, col loro voto, ci hanno manifestato apprezzamento e sostegno. Negli ultimi tre anni abbiamo guidato l'Ordine calabrese con spirito unitario e sereno cercando di rappresentare nel modo migliore le istanze della categoria dei giornalisti. Proveremo a farlo anche nel prossimo triennio"

Soluri e Parisi: “Valuteremo l’invito al corso di giornalismo a Reggio”

20/10 In riferimento al comunicato diffuso dalla società "Comunicare Italia", relativo all'organizzazione del "I Corso di Giornalismo e Giornalismo Radio Televisivo" che dovrebbe tenersi a Reggio Calabria, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ed il segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, precisano che l'invito "per una conversazione con i ragazzi", rivolto loro dagli organizzatori, "sarà dagli stessi valutato ed eventualmente accolto, compatibilmente con i rispettivi impegni istituzionali, così come avviene per qualunque altra iniziativa attinente il mondo del giornalismo e dell'informazione". "In ogni caso - precisano Soluri e Parisi sia a titolo personale che nella qualità di rappresentanti degli istituti di categoria - l'iniziativa non è da intendersi organizzata o patrocinata dall'Ordine dei giornalisti o dalla Federazione nazionale stampa italiana-Sindacato dei Giornalisti della Calabria"

Su Teleuropa Network il “Palio dei Comuni”

13/10 Riparte, dopo tre anni, il programma televisivo ''il Palio dei Comuni'', la trasmissione della WDI World Diffusion Idea che nelle precedenti edizioni ha fatto registrare ascolti record. Il format e' una finestra aperta sulle tradizioni popolari piu' belle della provincia di Cosenza e sulla storia piu' autentica dei comuni partecipanti, una storia dalla quale partire per costruire lo sviluppo futuro. Ogni settimana saranno in lizza due comuni che si racconteranno e si confronteranno in una gara molto speciale. I comuni che hanno aderito all'iniziativa sono Altomonte, Belsito, Cerisano, Corigliano Calabro, Dipignano, Falconara Albanese, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Lappano, Marano Marchesato, Montalto Uffugo, Paterno Calabro, Pedace, Rende, Rogliano, Roseto Capo Spulico, Rossano, San Lucido, San Marco Argentano, San Pietro in Guarano, Santa Maria del Cedro, San Vincenzo La Costa. La prima puntata, dedicata al sorteggio degli abbinamenti di gara, e' prevista per sabato 28 ottobre. Saranno presenti tutti i 22 comuni partecipanti. Ospite d'onore sara' il Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza, On.le Gerardo Mario Oliverio.

Il nuovo dirigente della Polfer Calabria incontra il sindacato della stampa

10/10 Un rapporto diretto tra forze dell’ordine e giornalisti per scongiurare l’esercizio abusivo della professione giornalistica e, conseguentemente, lo sfruttamento, da parte di editori senza scrupoli, di soggetti che, ignorando le più elementari norme deontologiche e professionali, spesso finiscono per compromettere la correttezza dell’informazione. Questo il tema centrale della conferenza stampa che, a Reggio Calabria, il questore Salvatore Patanè, nuovo dirigente superiore della Polizia Ferroviaria della Calabria, ha tenuto su iniziativa del Sindacato dei Giornalisti della Calabria. A presentare il questore Patanè è stato il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente la Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale Stampa Italiana, il quale ha spiegato che la scelta di tenere la conferenza stampa nella sede del sindacato di categoria è stata dettata dall’esigenza di assicurare ai cittadini un’informazione corretta e puntuale attraverso un equanime rapporto con tutti gli operatori dell’informazione. Presenti alla conferenza stampa anche il primo dirigente della Polfer, Giusi Agnello, il dirigente dell’Ufficio I, Domenico Galizia, ed il comandante della Stazione Polfer di Reggio Calabria, Carlo Mastrosimone. Nato a Catania, il questore Salvatore Patanè è entrato in Polizia nel 1976 ed è stato destinato subito alla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Nel 1979 ha organizzato e diretto lo speciale Nucleo Antisequestri sino al 1990, quando ha assunto la dirigenza della Squadra Mobile di Reggio Calabria. Nel 1992, sempre nella città dello Stretto, è stato nominato dirigente la Sezione di Polizia Giudiziaria prima di essere trasferito a Catania per dirigere la locale Sezione Anticrimine ed Antimafia. Dal 1999 al 2001 ha coordinato i più importanti servizi di ordine pubblico in Italia (dal G8 di Genova alle manifestazioni No global di Firenze e Napoli). Nel 2003 è stato primo dirigente alla Questura di Monza e nel 2005 ha coordinato i servizi di ordine pubblico alle Olimpiadi invernali di Torino. Nel giugno di quest’anno la nomina a dirigente superiore della Polizia di Stato e, nei giorni scorsi, l’incarico di dirigente la Polfer Calabria, ovvero il terzo Compartimento più importante d’Italia. “Un ritorno a Reggio Calabria - ha detto Patanè - particolarmente gradito, in una città in cui ho maturato straordinarie esperienze professionali e costruito solide amicizie”. Ripercorrendo i diciassette anni vissuti a Reggio Calabria, in particolare il lavoro nella Squadra Mobile, “con tutte le difficoltà derivate da due sanguinose guerre di mafia” ed i successivi incarichi a Catania, Acireale e Monza, Patanè ha sottolineato “l’importanza della sicurezza e della prevenzione di atti terroristici che, come nel caso drammatico di Madrid, tendono a colpire grandi aggregati umani, come appunto i treni ed i luoghi affollati di transito”. Il nuovo dirigente della Polfer Calabria ha sottolineato, inoltre, “la validità del lavoro di squadra tra le diverse specificità delle attività di polizia con l’obiettivo di assicurare alla comunità la massima serenità possibile e la sicurezza necessaria allo svolgimento ordinato delle attività quotidiane”.
(Nella foto da sinistra: Carlo Mastrosimone, Domenico Galizia, Giusi Agnello, Salvatore Patanè e Carlo Parisi)

Giornalisti oltre la palude, convegno a Roma con Del Boca

09/10 La sfida della categoria dei giornalisti, che sente ancora di poter essere punto di riferimento per la crescita democratica, sociale e culturale del Paese, è stata al centro del convegno “Oltre la palude”, organizzato a Roma dalle componenti della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana): “Giornalisti per il giornalismo” con Carlo Parisi, “Giornalisti Indipendenti” con Ezio Ercole, “Nuova Professione Stampa Romana” con Massimo Signoretti e “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” con Gianni Ambrosino. Nutritissima e qualificata la presenza di colleghe e colleghi, consiglieri nazionali e regionali dell’Ordine dei Giornalisti, della Fnsi, dell’Inpgi, della Casagit e delle Associazioni Regionali di Stampa, oltre ai coordinatori regionali del cartello che si richiama alle quattro componenti sindacali. Nell’introduzione, i leader delle quattro componenti sindacali hanno puntato la loro attenzione sul particolare momento che sta attraversando il giornalismo italiano, spronando tutta la classe dirigente a tenere presenti le vere necessità della categoria. La querelle sull’Ordine dei Giornalisti, la debolezza della rappresentanza sindacale in uno scontro senza precedenti con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro, la diffusa sfiducia delle giovani generazioni circa le reali capacità del giornalismo di soddisfare le proprie aspirazioni culturali e professionali, sono stati il terreno di un ampio dibattito che ha registrato gli interventi del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, dell’ex presidente Mario Petrina, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ermanno Corsi, dei consiglieri nazionali Enrico Paissan, Sabrina Talarico, Cosimo Bruno. Presenti, tra gli altri, i vice presidenti nazionali dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Inpgi, Domenico Falco e Maurizio Andriolo, ed i componenti l’Esecutivo nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Alberto Fumi e Stefano Gallizzi. Particolare attenzione è stata posta alle prossime scadenze elettorali, che vedranno i giornalisti chiamati alle urne per il rinnovo di ordini ed associazioni regionali di stampa e Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Netta la consapevolezza di evitare preconcetti ed apriorismi nei confronti di tutti coloro che vorranno lavorare seriamente per il bene dell’intera categoria, anche nelle sue diverse esigenze ed aspettative (professionisti, pubblicisti, accesso alla professione, università, ecc.). Le conclusioni di Carlo Parisi, Ezio Ercole, Massimo Signoretti e Gianni Ambrosino, hanno riassunto le istanze dello stimolante dibattito, che ha sottolineato e ribadito il ruolo centrale dei giornalisti nel nostro Paese.

Laratta (DL) “Gli editori facciano un passo indietro”

08/10 ''Se qualcuno pensa che anche alla categoria dei giornalisti debba essere esteso l'aberrante principio del precariato e dello sfruttamento, sbaglia. Mi auguro che da un eventuale tavolo tra le parti col governo, ai giornalisti venga garantito, oltre il sacrosanto diritto ad un nuovo contratto, anche la possibilita' di lavorare senza subire i diktat degli editori''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il deputato dell'Ulivo Franco Laratta. Secondo Laratta, componente della Commissione Lavoro di Montecitorio, ''in Italia da un po' di anni e' andato via via normalizzandosi un metodo che da subito andava contrastato. Lo svecchiamento del mercato del lavoro, che pure si e' reso necessario, e' stato inteso furbescamente da molti come snellimento degli organici. In Italia come altrove, e la mia Calabria non e' immune, questo rinnovamento e' stato infatti interpretato e utilizzato, in maniera distorta, da chi intraprende e opera secondo il principio della massimizzazione dei profitti a tutti i costi. E il fatto che questo avvenga in quasi tutto il sistema lavoro per effetto di un automatismo subdolo sarebbe da estendere anche alla categoria dei giornalisti, che nel malaugurato caso di affermazione della linea degli editori, ne uscirebbe indebolita e con un doppio bavaglio: il primo applicato con alcune norme che limitano la liberta' di espressione garantita dalla Costituzione; il secondo sara' posto in modo che si possa tranquillamente ricattare il bisogno. Sarebbe utile per tutti che gli editori, a gran parte dei quali e' anche garantito un contributo dello Stato, facessero marcia indietro rispetto alle loro assurde pretese, ristabilendo un rapporto di serenita' con una categoria chiamata ad assolvere un compito vitale per il sistema democratico del nostro Paese. Ripetere errori del passato, quando la rivoluzione delle macchine 'impose' la graduale e inesorabile sostituzione della manodopera umana, non giova a nessuno. L'evoluzione tecnologica, senz'altro positiva, come internet, deve rappresentare pertanto un valore aggiunto e non uno strumento per alleggerire gli organici, ne' per introdurre elementi di sfruttamento e precariato permanente. Se cosi' fosse faro' sentire la mia voce nelle sedi competenti per rivendicare i diritti dei colleghi giornalisti''.

Si inasprisce la lotta dei giornalisti. Del Boca a Reggio “Gli editori vogliono umiliarci”. Adesione massiccia in Calabria. Verso il black out per fine settimana

Libertà di stampa: Convegno organizzato dalla FNSI il 3 a Roma

01/01 Organizzato dalle componenti sindacali della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana) Giornalisti per il giornalismo, Giornalisti indipendenti, Nuova professione stampa romana, Movimento unitario giornalisti della Campania Martedì 3 ottobre 2006 all’Antico Tiro a Volo in Via Vajna 21 (Parioli, vicinanze piazzale delle Muse) a Roma, alle ore 19, si terrà il convegno: “Oltre la palude” Sarà l’occasione per discutere sugli scottanti temi che l’intera categoria sta dibattendo ed in parte “subisce”: libertà di stampa, divieto di pubblicazione delle intercettazioni (siamo solo all’inizio?), contratto di lavoro, precariato a vita, Ordine ed istituti della categoria. Un momento di riflessione, per ripartire con idee chiare e progetti da realizzare. Giornalisti per il giornalismo (Carlo Parisi) Giornalisti indipendenti (Ezio Ercole) Nuova professione stampa romana (Massimo Signoretti) Movimento unitario giornalisti della Campania (Gianni Ambrosino)

Confermato lo sciopero dei giornalisti, Parisi “Calpestata la disponibilità della FNSI”

25/09 "Il rifiuto del dialogo da parte della Federazione italiana editori giornali costringe la Federazione nazionale della stampa a confermare lo sciopero per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico scaduto nel marzo del 2005". Lo afferma il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente la Giunta esecutiva della Fnsi, che, in un comunicato, definisce "incomprensibile la presa di posizione della Federazione italiana editori giornali che, respingendo l' invito del Governo a riprendere le trattative, ha in pratica scelto una linea dura che non lascia alternative allo sciopero dei giornalisti". "Il Sindacato dei giornalisti della Calabria - prosegue Parisi - non ammette deroghe allo sciopero. L' aver calpestato la disponibilità della Fnsi a riaprire il dialogo non favorisce certo le aziende editoriali che, dallo scontro, ne usciranno danneggiate, così come a risentirne sarà l'informazione tutta". "La Fieg - è detto nel comunicato - rimane, così, arroccata alla propria piattaforma costituita da 45 proposte peggiorative del contratto, che punta a ridurre di quasi il 30 per cento lo stipendio dei giornalisti, a sostituire il lavoro dipendente con tutte le forme possibili di precariato e di informazione prodotte all' esterno delle redazioni, a bloccare la riforma dell' istituto di previdenza e la delibera di abbattimento contributivo per la riassunzione dei colleghi disoccupati ed impedisce un confronto sereno sul diritto d'autore proposto dal Governo. Pur mantenendo aperta la porta al dialogo, che ha visto il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, disponibile ad aprire un tavolo di trattative con Fieg ed Fnsi, il Sindacato dei Giornalisti a questo punto non può non riprendere le iniziative di lotta. Lo sciopero invita alla mobilitazione anche i giornalisti degli Uffici Stampa pubblici e privati, nei confronti dei quali la Fnsi punta al pieno riconoscimento del loro ruolo giornalistico e l' applicazione del contratto di categoria. Se la Fieg si oppone all'apertura della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro stipulato con la Fnsi, nella pubblica amministrazione la parte pubblica oppone il silenzio alle richieste della stessa Fnsi di avviare il confronto per la definizione del profilo professionale degli addetti stampa pubblici".

Il Presidente Loiero su RaiUno a “Italia che vai”

23/09 Ultimo appuntamento con gli speciali estivi di Italia che Vai , in onda domenica 24 settembre su Raiuno alle 12.20. Questa settimana la trasmissione condotta da Veronica Maya si occupera' della Calabria. Un lungo itinerario attraverso il versante tirrenico, alla scoperta della costa degli dei, il magnifico tratto di litorale compreso tra Capo Vaticano e Tropea. Uno sguardo sull entroterra, nel paesaggio montuoso della zona delle Serre, tra boschi di abeti, e testimonianze di archeologia industriale di eta' borbonica. Si conoscera' da vicino Cosenza e Gioia Tauro. Come ogni settimana la rubrica gastronomica di Davide Paolini, che in questa puntata si occupera' della famosa Nduja e della lavorazione del tonno a Pizzo Calabro.
''Andro' a scoprire anch'io, sulla scia di Carmine Donzelli, Vito Teti e altri che la raccontano nella puntata di domani di 'Italia che vai', quella Calabria un po' trascurata e un po' sconosciuta, essenza della nostra identita'''. Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, facendo riferimento alla trasmissione che andra' in onda domani su Raiuno. ''Quella che Raiuno propone nell'ultimo appuntamento per gli speciali estivi di 'Italia che vai' - aggiunge Loiero - d'istinto mi pare un'operazione culturale di grande respiro perche' parole e immagini faranno 'entrare'' i telespettatori italiani nella Calabria finora tenuta fuori dai circuiti turistici e dalle luci del consumismo. Donzelli, che li accompagnera' nell'entroterra calabrese che sta a due passi dalle marine assolate della splendida costa vibonese, e Vito Teti, che fara' scoprire non solo le pietre ma l'anima di vecchi borghi abbandonati, sono le 'guide' giuste per far rivivere, con l'emozione ch'era un tempo riservata ai viaggiatori del Grand Tour, tesori naturali, artistici, architettonici, urbanistici e umani di una regione che solo valorizzando inediti itinerari potra' arricchire la propria gia' variegata offerta turistico-culturale. Ci sono tesori immensi in questa regione su cui dobbiamo accendere le luci dell'attenzione, come fa questa trasmissione televisiva. Arte e beni culturali rappresentano insieme patrimonio culturale e potenziale enorme per il rilancio della nostra immagine nel turismo dei prossimi anni. Una politica turistica attenta sa bene, infatti, che per attrarre non basta e non serve soltanto mettere in scena spettacoli ed eventi culturali seppure di grande qualita', se essi non aiutano ad accendere riflettori e attenzioni nuove su realta' dimenticate o poco conosciute della Calabria che testimoniano una storia millenaria. E', in un certo senso, quest'ultima la 'mission' affidata all'operazione promozionale, turistica e culturale che noi abbiamo tentato con 'Castellaria', un itinerario fitto di suggestioni e di richiami emotivi che porta musica e teatro sotto le mura di antiche fortezze. ''Andar per castelli'' o ''andar per la Calabria'', per far emergere gli aspetti piu' accattivanti e poco noti, puo' rappresentare, secondo noi, la carta aggiuntiva e vincente, l'unica capace di coniugare luoghi della memoria, paesi che sono scrigni d'identita' e zone marine, in un viaggio pieno di sorprese, come si annuncia quello della trasmissione 'Italia che vai'''

P. Mancini “Da Riotta attesi rigore e obiettività nel TG1”

19/09 "Nel giornalismo italiano, da anni, si avverte la mancanza dei cronisti rigorosi e con la schiena dritta, degli 'hombre vertical' alla Montanelli, alla Fallaci e alla Pansa, autonomi dai 'poteri forti' e attenti alle esigenze dei lettori più che a quelle dei loro sponsor politici". E' quanto afferma l' ex sindaco di Cosenza Pietro Mancini. "A Gianni Riotta - prosegue Mancini - siciliano acuto e scrittore sensibile, con il suo curriculum 'politically correct', con la sua passione per l'Inter, sempre perdente ma onesta, di Moratti, con il suo inglese 'fluently', impeccabile come il taglio delle giacche e delle camicie, rigorosamente 'botton down', come quelle del suo caro amico, Walter Veltroni, dopo Alberto Sordi, il secondo 'americano de Roma', auguriamo, sinceramente, di far bene al Tg1. Anche se non siamo certi che, per un giornalista, sia un merito essere elogiati, praticamente, da tutti e non essersi mai procurato un avversario, o perlomeno un severo critico, in tanti anni di professione". "Agli auguri - aggiunge Mancini - aggiungiamo una notazione critica sulla comparsata alla festa nazionale dell'Unità, poche ore dopo la sua nomina: era proprio necessario, caro Gianni, piombare a Pesaro, in casa del primo partito della coalizione di Prodi, che ha proposto e sostenuto la tua ascesa sulla poltrona più ambita di Saxa Rubra, a incassare i complimenti, bipartisan of course, di Gianfranco Fini e di Massimo D'Alema? Riotta, profondo conoscitore dell'America, sa bene che il direttore del 'Washington Post' e del 'New York Times' non andrebbero mai a officiare un dibattito, organizzato dai democratici o dai repubblicani. E non darebbero mai del 'tu' a Bush o a Clinton, come, invece, a Pesaro, abbiamo sentito rivolgersi un altro autorevole giornalista, Enrico Mentana, verso lo statista di Gallipoli". Per l' ex sindaco di Cosenza "esigenze di stile e opportune sottolineature del necessario distacco del giornalista dai partiti, alle quali siamo certi che Riotta sarà sensibile. Sfumature? Forse, ma certo non ininfluenti, crediamo, per il grande pubblico dei lettori e, da domani, dei telespettatori del più seguito giornale italiano. I quali si aspettano da Riotta obiettività, rigore e sensibilità nei confronti dei telespettatori e delle vittime di attentati terribili, come quello dell' 11 settembre del 2001 a New York, che non devono mai cedere il passo all' ansia degli ascolti, da far lievitare, anche dando credito immeritato ed eccessivo spazio, come è successo qualche giorno fa a 'Matrix', a tesi strampalate e assurde".

Giacoia nuovo direttore responsabile del Quotidiano, Matteo Cosenza vice direttore. Le congratulazioni di Perugini

11/09 Da oggi Matteo Cosenza è il nuovo vicedirettore del 'Quotidiano', diretto da Ennio Simeone. In considerazione degli importanti risultati raggiunti dal "Quotidiano della Calabria", sia in termini di diffusione, sia in termini di autorevolezza – è scritto in una nota-, e in vista della realizzazione dei progetti di sviluppo editoriale per l' immediato futuro, l' editore ha deciso di nominare, su proposta del direttore, Matteo Cosenza, che lascia così dopo 16 anni "il Mattino" dove aveva l' incarico di vice redattorecapo e responsabile degli Interni dopo aver diretto la redazione di Salerno e la cronaca di Napoli. Nato 57 anni fa a Castellammare di Stabia, Matteo Cosenza è stato dal '73 al '77 redattore della "Voce della Campania", fondato e diretto da Ennio Simeone, assumendone dopo di lui la direzione. Aveva poi diretto la redazione napoletana di "Paese sera". E' autore di vari libri, tra i quali "Giacomo Mancini, un socialista anomalo". Emanuele Giacoia, dopo la morte di Francesco Gallina, è intanto stato nominato direttore responsabile del Quotidiano. "Egli - è detto in una nota dell' editore - ci ha onorato della sua collaborazione sin dai primi numeri a testimonianza dell' affetto, della stima e del sostegno che ha sempre manifestato per un' iniziativa editoriale non facile e che sin dalla nascita ha rappresentato una sfida per la Calabria e la Basilicata, uniche regioni per lungo tempo dominate da un' informazione locale monopolizzata da una sola testata. Due regioni, però, che hanno saputo restituire importanti e forti gratificazioni per un impegno che tutti i nostri giornalisti e corrispondenti quotidianamente hanno ispirato ai valori di un' informazione libera ed equilibrata di cui la direzione del giornale è stata sempre garante. L' entusiasmo e la immediata disponibilità con cui Emanuele Giacoia ha accettato la responsabilità della direzione ci riempie di orgoglio e ci dà fiducia per il contributo che certamente saprà dare alla nostra testata in continuità con l' opera svolta dal prof. Francesco Gallina"
Il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, in una nota, ha espresso compiacimento per la nomina di Emanuele Giacoia a direttore responsabile de ''Il Quotidiano'' e di Matteo Cosenza a vice direttore. ''Le mie congratulazioni - ha detto Perugini - vanno innanzitutto al Consiglio d'Amministrazione del Quotidiano per le felici scelte. In particolare quella del direttore responsabile non si presentava certo agevole poiche' alla nota delicatezza della funzione si e' aggiunta la necessita' di trovare il degno successore di un insostituibile Ciccio Gallina. Ma con questa nomina il Quotidano riesce a confermare la tradizione che vede alla sua guida direttori di grande spessore. Giacoia e' giornalista importante di questa terra, e' galantuomo d'altri tempi, e' persona che pone al centro della sua attivita' e della sua vita l'etica dei comportamenti. E', ancora, per me un grande amico, cui mi legano rapporti di stima ed affetto di antica data''. ''Ad Emanuele Giacoia - ha proseguito - gli auguri piu' affettuosi di buon lavoro, nella certezza che sapra' essere all'altezza del suo predecessore e che fara' valere nell'oneroso e prestigioso incarico che gli viene affidato le sue doti professionali ed umane, qualita' oggi di non poco conto, soprattutto se testimoniate in una sfera pubblica''. ''Felicitazioni ed auguri di buon lavoro - ha concluso - esprimo ancora a Matteo Cosenza, vice direttore, che ritorna in una citta' che ha gia' avuto modo di conoscere e che gli porge il suo sincero benvenuto''

Giornalisti in sciopero il 29 e 30 settembre e il 5 e 6 ottobre

08/09 “La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana riunita con le Associazioni Regionali di Stampa, ha proclamato quattro giornate di sciopero nazionale dei giornalisti italiani per rivendicare la riapertura della trattativa contrattuale con la Federazione Italiana editori giornali (Fieg) . I giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata si asterranno dal lavoro venerdì 29 e sabato 30 settembre; i giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa attueranno altre due giornate di sciopero nazionale giovedì 5 e venerdì 6 ottobre alle quali parteciperanno anche i colleghi dei quotidiani free press; i giornalisti della Rai e di tutta l’emittenza radiotelevisiva nazionale attueranno le altre due giornate di sciopero lunedì 16 e martedì 17 ottobre. Le modalità dello sciopero dei giornalisti dei periodici saranno decise dal Coordinamento nazionale dei cdr del settore convocato nei prossimo giorni in videoconferenza a Milano e a Roma”.

Dopo le gaffe di Colombo, delusione per la mancata solidarietà di Petruccioli

07/09 (Pietro Mancini) Per commentare la minacciosa lettera- flop, inviata da Furio Colombo ( DS ) al presidente della RAI, Claudio Petruccioli ( DS ), e pubblicata come editoriale dal quotidiano fondato da Gramsci, ci sarebbero due strade. Quella dell’ ironia e del sarcasmo sulle capacità divinatorie dell’ attempato senatore, che si è inventato una mia intervista a Franco Frattini, al “ GR 3 “ del 4 settembre, in realtà realizzata e trasmessa il giorno dopo, quando il quotidiano di Padellaro era già in edicola…. In tal caso, chi è la “ talpa “ unionista di Saxa Rubra, che informa, a volte “ toppando “ di brutto, Colombo, in passato zelante esecutore degli ordini dell’ avvocato Gianni Agnelli, poi molto vicino ai capi del PSI, oggi pronto a scattare, appena Massimo D’ Alema ha invitato Fassino a far la faccia feroce con i giornalisti del servizio pubblico non “embedded “ ? Avevo auspicato che Petruccioli respingesse al mittente lo scomposto invito a cacciare il sottoscritto e tanti colleghi, noti e meno noti, della RAI. Ma la risposta dell' ex senatore della Quercia, apparsa ieri sul quotidiano dei DS, mi ha deluso : fredda, burocratica, neppure una riga di solidarietà nei confronti dei dipendenti minacciati di epurazione. E, forse, lo stesso direttore dell' " Unità ", che è uno stimato giornalista, avrebbe potuto distinguersi, con stile, dal clamoroso autogoal del suo astioso collaboratore.
Ma la seconda strada, che preferisco percorrere sul " caso Colombo ", è quella del tentativo di convincere i capi più ragionevoli e di buon senso dei partiti della maggioranza a non seguire nè il vecchio e logoro metodo dei bigliettini con i nomi dei nuovi direttori, denunciato dal pannelliano Capezzone, nè Colombo e i “ pasdaran “ progressisti nelle minacce e nelle intimidazioni agli operatori dell’ informazione del servizio pubblico radiotelevisivo, che intendono continuare a fare il proprio lavoro, serenamente, in autonomia e con obiettività. I Prodi, i Fassino e i Rutelli sono certi che siano più utili, alla democrazia di questo Paese, giornalisti servili e perennemente “ laudatores “ delle magnifiche sorti e progressive dello squadrone dei 102 governanti oppure seri e scrupolosi professionisti, che siano liberi di lavorare, e non di porgere i microfoni - senza incorrere nei fulmini dei zelanti e ossequiosi peones della maggioranza - e di definire “ omelia “ un lunghissimo, ma privo di grandi novità, discorso del premier ? E altresi’ liberi di intervistare esponenti del partito di Fausto Bertinotti, i cui voti sono determinanti per la tenuta dell’ esecutivo, senza essere tacciati di dar spazio, subdolamente, ai settori più radicali della larga, ma non coesa, coalizione del Professore ?
Infine, dal momento che quello del 5 settembre è il secondo attacco, violento e personale, che Furio Colombo mi ha sferrato, nel giro di pochi mesi, mi chiedo, e chiedo ai lettori, se questa strana “ attenzione “ non sia dovuta anche al fatto che, nel mio ultimo libro, “ La questione immorale “, pubblicata dall' editore Pellegrini, ho dato spazio a una dichiarazione, rilasciata dal vice- coordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto. “ L’ ex direttore dell’ “ Unità “ - affermava, tra l’ altro, il deputato azzurro - non può dare lezioni di etica a nessuno, in quanto sedette a lungo nel Consiglio d’ Amministrazione della “ Overseas Union Bank and Trust “ di Nassau, che Marco Travaglio e Massimo Novelli, nel libro “ Il processo “ ( Editori Riuniti ), hanno definito “ la banca off- shore delle tangenti FIAT “. Un sospetto infondato il mio ? Può darsi, ma Giulio Andreotti, spesso e volentieri intervistato ( infame servo di Berlusconi anche il senatore a vita ? ) dal “ GR3 “, bersaglio degli acuminati strali colombiani, sostiene che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca……

Pietro Mancini denuncia “Epurazioni in vista al GR3?”

05/09 “Bruno Socillo, direttore del " GR ", ha, fermamente e con civiltà, replicato all' aggressione dell' ex dipendente FIAT e attuale senatore dei DS, Colombo”. E’ quanto rende noto in una nota Pietro Mancini attaccato dal senatore dei DS dell’Unità dopo le reazioni generate dopo l’intervista al GR3. “Adesso, con serenità, attendo – dice Pietro Mancini- che il presidente, Petruccioli respinga, subito, al mittente lo scomposto e brusco invito ad epurare il sottoscritto e altri colleghi, noti e meno noti, della RAI”. Ringrazio, -conclude Mancini- sentitamente, i tanti colleghi, ascoltatori del " GR3 e autorevoli esponenti politici, che mi hanno espresso solidarietà”.

Dragone “Con la proposta Capezzone a rischio l’autonomia professionale dei giornalisti”

04/09 "L'unico merito che si può riconoscere alla proposta estiva del deputato radicale Capezzone di abolire l'Ordine dei giornalisti è quello di avere, comunque, riaperto un dibattito sulla necessità di modernizzare una professione che incide profondamente sulla vita politica, sociale e culturale del Paese". A sostenerlo, in un comunicato, é il giornalista professionista e componente della commissione nazionale esaminatrice per l'idoneità professionale, Sergio Dragone. "Da alcuni anni - prosegue Sergio Dragone - la professione giornalistica viene individuata come 'strumento' per realizzare non un generico 'diritto ad informare', bensì il più generale diritto dei cittadini 'ad essere informati'. E', dunque, il cittadino al centro dell'azione dei giornalisti e non il contrario. Non una professione qualunque. Perciò, senza autocelebrazioni, ma con grande senso di responsabilità, possiamo dire di svolgere nella società italiana una funzione alta. Si tratta, infatti, di una funzione di controllo democratico e di orientamento dell'opinione pubblica, che non può essere paragonata a quella di altre categorie tirate in ballo per le liberalizzazioni: un tassista svolge certamente un ruolo importante per i trasporti in una città, ma dal sistema dell'informazione dipende il grado di civiltà e di democrazia di un Paese. Ecco perché ritengo che la proposta di Capezzone sia sostanzialmente superficiale e demagogica, priva di respiro democratico e contraddittoria in molti suoi aspetti. Mi chiedo cosa proponga, in sintesi, l'esponente radicale : abolire l'Ordine e rilasciare una 'carta d'identità professionalé, una sorta di patentino di giornalista, di validità triennale, solo a coloro che dimostrano di avere un contratto con un'azienda editoriale? Nei fatti, la proposta di Capezzone assegna in via esclusiva agli editori il potere di decidere 'chi' deve fare il giornalista, istituendo un canale unico di accesso alla professione che sarà inevitabilmente appannaggio di poteri economici e poteri politici. Il canale unico, per la verità, già esiste ed è contenuto nella legge istitutiva del 1963, ovvero il cosiddetto 'praticantato' che è legato ad un'assunzione formale in un'azienda, ma è vero anche che l'Ordine ha riequilibrato il potere degli editori attraverso l'apertura di 'canali alternativi'. Da una parte, le scuole di giornalismo che contano circa 400 praticanti nel biennio; dall'altra, i riconoscimenti d'ufficio da parte degli Ordini regionali, accanto ai praticantati per i free lance che dimostrino un'attività giornalistica retribuita". Secondo il giornalista, "se dovesse passare la proposta Capezzone, l'autonomia professionale del giornalista, già fortemente minacciata dall'aggressività degli editori e dall'inconsistenza della Federazione nazionale della stampa italiana, sarebbe cancellata, poiché i colleghi per mantenere il proprio status di giornalista dovrebbero 'tenersi buono' l'editore, dalla cui volontà dipenderebbe il rinnovo triennale del 'patentino'. L'editore avrebbe, in poche parole, il diritto non solo di licenziare, ma anche di cancellare lo status professionale del giornalista non gradito. La precarietà diventerebbe la regola, sull'altare di una non meglio precisata 'esigenza di mercato'. Giornalisti sottopagati, sfruttati, tenuti sotto il ricatto costante del ritiro del 'patentino' triennale, reclutati direttamente ed esclusivamente dagli editori: questo sarebbe il risultato devastante della proposta Capezzone". "La proposta radicale - sostiene ancora Dragone - trascinerebbe nel caos più assoluto non solo la categoria ed i suoi istituti assistenziali e previdenziali, ma rimetterebbe in discussione anche recentissime leggi dello Stato che, al contrario, legittimano ulteriormente la professione giornalistica, come per esempio, la legge 250 sugli uffici stampa nella pubblica amministrazione che prevede espressamente e rigorosamente l'iscrizione all'albo dei giornalisti per coloro che si occupano della comunicazione negli enti pubblici: un Comune, se passasse l'opzione Capezzone, potrebbe rivolgersi tranquillamente ad uno dei suoi giardinieri o geometri per la redazione del comunicati ufficiali. Inoltre, il controllo deontologico sull'attività professionale sparirebbe o sarebbe affidato ad un'autorità centrale che avrebbe tutte le caratteristiche di una commissione di censura, con gli evidenti rischi di un 'controllo militare' della categoria, tenuta sotto scacco dai poteri dello Stato. Tutto ciò porterebbe alla fine del concetto dell'autogoverno della categoria, unica e vera garanzia di imparzialità ed autonomia dagli altri poteri". "Le forti perplessità che ha suscitato la proposta Capezzone - continua il giornalista - non fanno comunque passare in secondo piano l'esigenza di giungere ad una profonda riforma dell'Ordine e, soprattutto, del sistema di accesso alla professione che, oggi, pretende una solida preparazione ed una collaudata padronanza dei linguaggi e delle tecnologie. Resta ancora, per molti versi, un mestiere che si apprende sul campo, nelle redazioni, facendo, come si suol dire, la gavetta".

Nessuna museruola ai giornalisti: Blanda la risposta della segreteria FNSI al disegno di legge Mastella

25/08 “E’ troppo blanda la risposta che la Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa ha dato al disegno di legge Mastella, che punisce inopinatamente i giornalisti”. Lo affermano le componenti sindacali “Giornalisti per il Giornalismo”, “Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa Romana”, in un documento sottoscritto dai rispettivi coordinatori, Carlo Parisi, Ezio Ercole, Gianni Ambrosino e Massimo Signoretti, consiglieri nazionali Fnsi. Le quattro componenti sindacali che, al Congresso Nazionale di Saint Vincent, hanno dato vita al cartello nazionale che ha portato all’elezione di Carlo Parisi ed Ezio Ercole nella Giunta Esecutiva Fnsi, in una lettera al segretario generale Paolo Serventi Longhi, denunciano che “colpire con pesantissime pene pecuniarie chi divulga ciò che è nostro diritto divulgare ed escludere l’organismo di categoria preposto all’autodisciplina, cioè l’Ordine dei Giornalisti, è un atto che lede le basi del diritto d’informare ed essere informati. Vulnus che deve essere subito stigmatizzato con una riunione straordinaria della Giunta Esecutiva Fnsi, in tempi brevi ed anche in un periodo di cosiddette vacanze”. “Giornalisti per il Giornalismo”, “Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa Romana” ritengono, infatti, che “non si può rimanere inerti di fronte ad un attacco frontale ai diritti sanciti dall’articolo 21 della Costituzione, ed a nulla valgono le assicurazioni del Guardasigilli, secondo il quale <<non c’è alcuna forma di eliminazione del diritto di cronaca>> quando, nei fatti, se il decreto dovesse essere convertito in legge si creerebbe una vera e propria compressione della libertà di stampa”. Carlo Parisi, Ezio Ercole, Gianni Ambrosino e Massimo Signoretti ricordano che “per molto meno, nel recente passato, si è giustamente stigmatizzato e condannato, con azioni a tutto campo, ogni tentativo di mettere la museruola ai giornalisti”. “Giornalisti per il Giornalismo”, “Giornalisti Indipendenti”, “Movimento Unitario Giornalisti della Campania” e “Nuova Professione Stampa Romana” chiedono, inoltre, a Serventi Longhi di attivare sulla vicenda il segretario della “Fédération Internationale des Journalistes”, Adan White, “sempre attento ai fatti italiani e paladino dei diritti dei giornalisti”.

I vertici dell’Ordine dei Giornalisti attaccano Serventi Longhi e la proposta Capezzone

12/08 Dura presa di posizione dei vertici dell'Ordine dei giornalisti contro il segretario della Federazione nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, e la sua cauta apertura alla proposta di abolizione dell'ordine lanciata da Daniele Capezzone della Rosa nel pugno. Contro le parole di Serventi Longhi si schierano infatti sia Lorenzo del Boca, presidente dell'Ordine, sia Franco Abruzzo e Bruno Tucci, presidenti rispettivamente degli Ordini di Lombardia e Lazio. "L'Ordine dei Giornalisti e' un giudice amministrativo, non il giustiziere della categoria". Lo sostiene Franco Abruzzo, presidente dell'ordine dei giornalisti della Lombardia, criticando la presa di posizione di Paolo Serventi Longhi sul tema dell'abolizione dell'Ordine. Una posizione criticata anche da Lorenzo del Boca e Bruno Tucci che criticano le parole di Serventi Longhi definendole "un capovolgimento di fronte e una pugnalata alla schiena di quanti operano nei Consigli dell'Ordine nonche' una caduta personale che denota approssimazione e scarsissima preparazione giuridica". Serventi Longhi - riferisce Abruzzo - sostiene che un Ordine che non riesce a svolgere tempestivamente e con efficacia il ruolo di garante etico dei giornalisti, ma soprattutto dei cittadini, non ha proprio piu' alcun senso ed anche le regole dell'accesso alla professione appaiono inadeguate di fronte al dilagare del precariato e del lavoro nero". Quanto all'accesso, anche qui per Abruzzo Serventi Longhi ha torto: "l'Ordine - afferma - si e' battuto e si batte in solitudine per togliere agli editori il potere di 'fare' i giornalisti, un potere che risale al 1928. L'Ordine ha creato 19 scuole o master di giornalismo. Con il praticantato d'ufficio - avviato proprio da Milano nel 1967 - l'Ordine ha stroncato l'abusivismo nelle redazioni". Sull'abolizione dell'Ordine, afferma ancora, "Capezzone ha lanciato una proposta estiva, che e' isolatissima all'interno della maggioranza di governo. Paolo Serventi Longhi si preoccupi di portare a casa il contratto atteso da due anni, senza capitolazioni di fronte alle pretese degli editori". L'apertura di Serventi Longhi ad una possibile abolizione dell'Ordine dei giornalisti non piace neppure a Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti: "che cosa rispondere a Capezzone lo faccia dire a noi - afferma infatti - lui si preoccupi piuttosto di rinnovare il contratto al momento che e' suo dovere. Il segretario della Fnsi forse ha perso un po' di lucidita', perche' da due anni si aspetta il rinnovo del contratto, una situazione del genere e' intollerabile". Il consiglio ad "occuparsi del contratto" e non dell'abolizione dell'Ordine dei giornalisti arriva a Serventi Longhi anche da Bruno Tucci, presidente dell'ordine dei giornalisti del Lazio . "Le parole di Serventi Longhi - afferma Tucci - mi meravigliano molto, spero che siano soltanto frutto di una cattiva interpretazione, soprattutto quando dice che l'Ordine dei Giornalisti, del Lazio e della Lombardia, non hanno fatto nulla per gli scandali del calcio e dei servizi segreti. Il segretario generale della Fnsi - aggiunge - dovrebbe sapere che entrambi gli Ordini hanno aperto provvedimenti disciplinari nei confronti dei colleghi che sono stati coinvolti in questi fatti".

L’Ordine dei Giornalisti della Calabria approva il consuntivo del 2005 e il bilancio preventivo del 2006

05/08 L'assemblea degli iscritti all'Ordine dei Giornalisti della Calabria ha approvato stamattina, alla unanimità, il conto consuntivo dell'anno 2005 ed il bilancio preventivo del 2006. "Particolarmente positivi - è scritto in un comunicato - i dati di bilancio illustrati all'assemblea dal presidente dell'Ordine regionale, Giuseppe Soluri. Nell'anno 2005, infatti, l'Ordine regionale dei Giornalisti chiude i conti con un avanzo positivo di 140.463 euro avendo nel contempo azzerato la pesante debitoria (circa 160 mila euro) ereditata dalla gestione commissariale". "Dal settembre 2003 ad oggi - ha detto in assemblea Soluri - il Consiglio che ho l'onore di presiedere ha realizzato un piccolo grande miracolo: azzerare tutti i debiti ereditati e determinare una solidità economica che consentirà d'ora in avanti all'Ordine di dotarsi di un minimo di struttura burocratica e di avviare iniziative finalizzate all'aggiornamento professionale degli iscritti nonché ad una sempre più qualificata presenza della categoria nel concerto della vita sociale della regione. A circa due mesi dalla scadenza del mandato triennale che i colleghi ci hanno affidato nel settembre del 2003 possiamo dire con soddisfazione e con un pizzico di orgoglio di avere conseguito due risultati fondamentali: restituire solidità economica all'Ordine calabrese ed assicurargli serenità e credibilità sia nell'ambito del territorio che nei rapporti con gli organismi nazionali di categoria".

Trematerra (Udc) “Non finanziare i giornali fantasma”

24/07 "E' giusto sostenere la piccola editoria ed i giornali che, comunque, assicurano occupazione e che sono presenti sul mercato, ma è altrettanto giusto tagliare i rami secchi, non finanziando più giornali fantasma ed inesistenti: in questo siamo d'accordo con Peluffo e Levi". Lo sostiene, in una dichiarazione, Gino Trematerra, senatore dell'Udc e capo della segreteria politica dell'Udc. "Bisogna certamente ascoltare - aggiunge Trematerra - i suggerimenti ed i consigli delle associazioni che si occupano di editoria, ma bisogna spezzare una volta per tutte quel circolo vizioso per cui se due cittadini costituiscono il partito della marmellata e fanno una pubblicazione qualsiasi, ricevono centinaia di migliaia di euro dallo Stato". Trematerra si dice "convinto che la bravura di Levi e Peluffo saprà comprendere le esigenze reali dell'editoria" e aggiunge che "anche in questo caso è opportuno lavorare insieme, bandendo divisioni artificiose, nell'interesse della stampa e della democrazia".

Dibattito sull’emigrazione con GianAntonio Stella e Loiero a Limbadi

23/07 Si parlera' di emigrazione domani sera a Limbadi, con storie di uomini, donne e bambini costretti a lasciare la propria terra nella speranza di vivere meglio altrove. Lo fara' l'inviato del Corriere della sera, Gian Antonio Stella, che da anni si occupa del fenomeno ed ha realizzato il museo dell' emigrazione 'La nave della Sila' a Camigliatello, in provincia di Cosenza. L' iniziativa culturale, promossa dall'Amministrazione comunale per le ore 19 nella sala convegni del Municipio, sara' conclusa da un intervento del presidente della Regione, Agazio Loiero, che al tema dell'emigrazione - in gioventu' anche lui e' stato emigrante in Germania - ha dedicato e dedica una particolare attenzione politica e culturale. ''Gian Antonio Stella - afferma il sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi - e' ormai considerato, a ragion veduta, uno dei piu' sensibili intellettuali che dedica la propria attenzione al fenomeno dell'emigrazione che, in Calabria particolarmente, ha significato traumatiche lacerazioni. La sua presenza a Limbadi, dove terra' anche una lezione alla summer school di comunicazione e giornalismo, costituisce anche un'occasione per una riflessione su uno dei temi che piu' hanno segnato nel '900 la storia della comunita' locale. La presenza di Loiero, poi, rappresenta un elemento di grande attenzione da parte del presidente della Regione verso il problema dell'emigrazione e verso la comunita' di Limbadi, cosa di cui gli siamo enormemente grati''.

FNSI: Dodici giorni di sciopero dei giornalisti quattro consecutivi tra settembre e ottobre

22/07 “Dodici giorni di sciopero dei giornalisti entro la fine del 2006, quattro dei quali attuati consecutivamente nei quotidiani, nelle agenzie di stampa e nei periodici in una settimana tra la fine del prossimo mese di settembre e l’inizio di ottobre; due giornate di sciopero nella stessa settimana nelle aziende dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata e le altre due giornate nei tempi consentiti dalla Legge di regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici;
proclamazione dello stato di agitazione della categoria con l’applicazione rigorosa integrale del contratto di lavoro; assemblee in tutte le redazioni ed i luoghi di lavoro per illustrare ai giornalisti lo stato della vertenza contrattuale con la Fieg; manifestazioni e iniziative di mobilitazione sul contratto e sui temi della libertà dell’informazione: queste le decisioni prese oggi dalla Commissione contratto, dalla Giunta esecutiva e dalla consulta delle Associazioni regionali riunite congiuntamente nella sede della Fnsi a Roma. Il Sindacato dei giornalisti illustrerà la gravissima situazione del rinnovo contrattuale con la Fieg in una conferenza stampa nella quale saranno denunciate le responsabilità dei singoli editori e le violazioni contrattuali soprattutto a danno del precariato giornalistico. La Fnsi è consapevole di chiamare la categoria ad un eccezionale sforzo di mobilitazione e di sacrificio nel prossimo autunno, ma non è disposta ad accettare una logica di cancellazione dei diritti e dell’autonomia della professione. La Fnsi chiede al Governo di intensificare gli sforzi per favorire il dialogo tra le parti e si dichiara nuovamente disponibile ad una trattativa senza pregiudiziali di merito e di metodo da entrambe le parti”.

A Limbadi la rassegna delle prime pagine della STORIA

22/07 Dalla tavola di Beltrame sulla "Domenica del Corriere" che raffigurava Vittorio Emanuele III tra i terremotati di Reggio Calabria, al "Messaggero" che enfatizzava la vittoria degli azzurri di calcio al campionato del mondo del 1934; dal cattolicissimo "Italia" che titolava a tutta pagina sull' attentato a Palmiro Togliatti nel 1948, al "Paese Sera" che annunciava l' ingresso di Fidel Castro all' Avana, al "Corriere della Sera" sul ritiro statunitense dal Vietnam. Fanno parte della mostra "Prime pagine di storia" aperta nella Sala convegni del Municipio di Limbadi dove è in corso in questi giorni la Summer School su "Teorie e Tecniche della comunicazione e del giornalismo" che vede impegnati una cinquantina di studenti provenienti da tutta la Calabria e da altre regioni meridionali. Selezionate dal giornalista Franco Ferrara, sono esposte numerose "copertine" della "Domenica del Corriere" che documentano i maggiori avvenimenti dal 1909 agli anni Cinquanta, nonché diverse prime pagine del "Corriere della Sera", della "Stampa", del "Messaggero" e di altre importanti testate nazionali (alcune scomparse) che hanno raccontato al paese i fatti più importanti della storia del Novecento. La mostra, che potrà essere visitata fino a tutto agosto negli orari di apertura al pubblico della Casa comunale, è nata grazie a una idea di Franco Ferrara che ha recuperato il materiale da esporre. "Abbiamo accolto subito la proposta - afferma il sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi - sia per l' attenzione che il nostro comune dedica da anni alle problematiche dell' informazione e della storia del Novecento (dalla Summer School giunta alla quarta edizione, al convegno sul confino politico in Calabria dal quale è nato un libro essenziale nella bibliografia storica per gli anni del fascismo), sia perché queste prime pagine costituiscono un itinerario storico importante che mettiamo a disposizione dei giovani".

Iniziata l’attività dell’Università estiva di giornalismo a Limbadi

17/07 Con una prolusione del prof. Domenico Carzo, dell' Universita' di Messina e direttore scientifico del corso, e' cominciata oggi, a Limbadi, l' Universita' Estiva in ''Tecniche della Comunicazione e del Giornalismo'' che si concludera' il 27 luglio prossimo. Dopo l' intervento del direttore del corso, Lullo Sergi, ha portato il suo saluto il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, e Michele Cucuzza, uno dei docenti della Summer School. La prima giornata del corso e' stata caratterizzata anche dall' accoglienza degli studenti, alcuni dei quali provenienti dalla locride. Quest' anno, infatti, la Giunta comunale di Limbadi, presieduta da Sergi, ha messo alcuni posti gratuiti a disposizione dei ragazzi della locride. La Summer School, giunta al quarto anno di attivita', e' frequentata da studenti universitari e laureati provenienti da ogni parte d' Italia. Le lezioni riprenderanno domattina. Per quest' anno gli argomenti ed i temi principali che saranno affrontati spaziano dalla fabbrica delle notizie all' inchiesta; dall' intervista all' universo dei consumi culturali; dal digital divide al mainstream; dal giornalismo televisivo all' interazione e la comunicazione on-line alla comunicazione sociale. E poi il giornalismo dei quotidiani regionali e delle agenzie di stampa, quello degli uffici stampa, l' industria culturale e l' etica nell' informazione. Sono cinquanta gli studenti, tra giovani aspiranti e professionisti, provenienti da tutta la Calabria ed anche da fuori regione, che hanno partecipato all' inaugurazione del corso. ''La scuola di Limbadi - ha detto Sergi - vuole rappresentare un mix tra accademia e giornalismo e ogni anno cerchiamo di allargare gli orizzonti con innesti ed innovazioni un modo da accrescere le conoscenze e le opportunita' dei partecipanti''. Sergi ha ringraziato, tra l' altro, la Provincia di Vibo e il presidente Bruni ''senza il quale la scuola non sarebbe mai esistita'', evidenziando allo stesso tempo la crescente attenzione dimostrata dalle istituzioni regionali. Cucuzza ha manifestato la sua disponibilita', offrendo ai ''giovani colleghi'' l' esperienza maturata negli anni. Nel salutare i presenti Bruni non ha mancato di sottolineare la valentia culturale del corso, auspicando che ''la scuola di giornalismo diventi un appuntamento fisso, fondamentale riferimento per la nostra terra''. Domenico Carzo, infine, ha tracciato le linee guida del corso, ponendo l' accento sulla differenza tra informazione e comunicazione, tra fatto e commento, prendendo anche spunto dai recenti scandali sulle intercettazioni. ''La comunicazione - ha detto - e' condivisione di valori. Nell' epoca post-moderna contrassegnata dall' individualismo assoluto, i giovani 'comunicatori' dovrebbero sviluppare un alto spirito critico per meglio leggere ed interpretare la realta'''.

Al via l’università estiva di giornalismo di Limbadi

15/07 La fabbrica delle notizie, l' inchiesta, l' intervista, l' universo dei consumi culturali, il digital divide, il mainstream, il giornalismo televisivo, l' interazione e la comunicazione on-line, la comunicazione sociale. E poi il giornalismo dei quotidiani regionali e delle agenzie di stampa, quello degli uffici stampa, l' industria culturale e, di stringente attualità, l' etica nell' informazione. Sono questi gli argomenti e i temi principali che saranno affrontati all' Università Estiva in "Tecniche della Comunicazione e del Giornalismo", che inizierà lunedì prossimo a Limbadi per concludersi dopo dieci giorni. Il calendario delle lezioni, è scritto in una nota, è ormai definito nei dettagli, con un mix di docenti universitari e professionisti dell' informazione e della comunicazione di riconosciuta qualità. Quest' anno la Summer School di Limbadi, che ha affidato a Filippo Veltri (Ansa) il ruolo di coordinatore delle lezioni su giornalismo d' agenzia e dei giornali regionali, si apre anche all' Europa, sfruttando l' esperienza professionale e didattica di Michel Theys, l' anchorman belga titolare di una rubrica di approfondimento giornalistico sulla tv di Bruxelles, docente al Dipartimento Comunicazione dell'Università Cattolica di Lovanio. Assieme a Franco Papitto, corrispondente storico di "Repubblica" dalla capitale belga, anche lui docente a Lovanio, Theys affronterà il tema del "giornalismo europeo". "Abbiamo cercato, e grazie al direttore scientifico professor Domenico Carzo dell' Università di Messina ci siamo riusciti, di mettere a disposizione dei tanti giovani che si accingono a frequentare la scuola, un' offerta didattica di qualità", ha affermato Pantaleone Sergi, direttore del corso. "La formula vacanza-studio piace. Per questo - ha aggiunto - l' appuntamento di Limbadi è diventato ormai tra i più attesi dai giovani studenti aspiranti giornalisti e comunicatori. Uno dei più attesi e qualificati, se è vero che numerosi studenti che oggi frequentano le scuole di giornalismo in molte città italiane o svolgono già attività professionale sono passati da Limbadi". Per lunedì pomeriggio è fissata la cerimonia di inizio delle lezioni. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, e il presidente dell' Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri. Poi la "full immersion" con cinquanta ore di lezioni frontali, seminari ed esercitazioni.

All’università estiva di giornalismo di Limbadi anche Stella e Cucuzza

17/04 Ci saranno anche Gian Antonio Stella, inviato speciale del "Corriere della Sera", Franco Papitto, corrispondente storico di "Repubblica" da Bruxelles, Michele Cucuzza, giornalista e conduttore televisivo, e Valentina Loiero del Tg5, tra i numerosi docenti, giornalisti e docenti universitari, della Università Estiva in "Tecniche della Comunicazione e del Giornalismo" che prenderà il via lunedì prossimo a Limbadi. Ne da notizia il direttore del corso, Pantaleone Sergi. Chiuderà il corso, invece, il presidente dalla Regione Calabria Agazio Loiero che consegnerà gli attestati di partecipazione ai giovani partecipanti. "Quest'anno - ha detto Sergi - con il professor Domenico Carzo dell'Università di Messina abbiamo lavorato per allargare la rosa dei docenti, coinvolgendo personalità del mondo accademico e giornalistico". Torneranno, tra i tanti, Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Milano, i sociologi Graziella Priulla dell'Università di Catania e Mario Longo dell'Università di Lecce, e arriveranno per la prima volta docenti come Silvio Gambino, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università della Calabria e Mihaela Gravila della Sapienza di Roma. Si attende conferma per altre personalità, tra giornalisti anche stranieri ed esperti del settore. La Summer School di Limbadi, al suo quarto anno di vita, si terrà dal 17 al 27 luglio ed è organizzata dal Comune di Limbadi, grazie a un contributo della Provincia di Vibo Valentia, il cui presidente, Ottavio Bruni, sarà presente alla cerimonia inaugurale. Per l'apertura del corso che propone la formula della vacanza-studio, ha assicurato la propria presenza anche il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri. La scuola estiva di Limbadi, come ogni anno, sarà frequentata da studenti universitari e laureati provenienti da ogni parte del Paese. La novità di quest'anno è rappresentata dai cinque posti totalmente gratuiti che la Giunta comunale di Limbadi ha messo a disposizione di ragazzi della Locride (il termine per presentare la domanda scadrà, sabato, alle 12 e bisogna possedere requisiti previsti dal bando a suo tempo emanato e pubblicato sui siti www.limbadiedintorni.it e www.scriptamanent.net), posti che potrebbero aumentare per interessamento del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova

Cinque posti per i ragazzi della Locride all’università estiva di giornalismo a Limbadi

13/07 Cinque posti gratuiti per i ragazzi della Locride, che potrebbero diventare dieci se ci sarà il sostegno del Consiglio regionale della Calabria, alla Università estiva in Tecniche della Comunicazione e del Giornalismo che si terrà dal 17 al 27 luglio a Limbadi. Sono stati messi a disposizione dalla Giunta comunale di Limbadi, presieduta da Pantaleone Sergi, che si è riunita ieri. I giovani interessati potranno farne richiesta entro le ore dodici di sabato prossimo, tenendo conto dei requisiti previsti dal bando a suo tempo emanato. La Summer School, ormai al quarto anno, è frequentata da studenti universitari e laureati provenienti da ogni parte d'Italia. Su sollecitazione del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero, l'amministrazione comunale di Limbadi ha ritenuto di riservare posti gratuiti ai "ragazzi di Locri". "E' un piccolo contributo di amicizia e di gratitudine - ha detto il vicesindaco di Limbadi Giuseppe Destito - per questi giovani che hanno dato al Paese intero un segnale importante di civiltà". Il bando per l'ammissione è pubblicato sul sito www.limbadientorni.it e www.scriptamanent.net.

I giornalisti arbereshe chiedono di attuare la legge di tutela sulle minoranze linguistiche

10/07 Il direttivo del Club dei giornalisti arbereshe, riunitosi nella sala consiliare del Comune, si è impegnato a preparare per l' autunno un seminario regionale con il coinvolgimento della sede Rai Calabria, unitamente al Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), alla Regione e all' assessore provinciale alle minoranze linguistiche, di concerto con l' Unical, il Coremil, gli istituti regionali delle culture minoritarie, con la stampa e le emittenti private per predisporre un tavolo di lavoro ai fini della piena attuazione degli art. 17 e 18 della legge regionale n. 15/2003. Ma a tenere banco nell' incontro è stata la mancata messa in onda delle trasmissioni radiotelevisive nelle lingue sottoposte a tutela. Nel ribadire il diritto a tale servizio, il direttivo dei giornalisti arbereshe ha "deplorato la loro mancata programmazione da parte dell' Ente televisivo pubblico, prevista dall' art. 12 della legge 482/99 e 11 della Carta europea, e sollecitato la piena e puntuale applicazione da parte del Ministero delle Comunicazioni e della Rai nel nuovo Contratto di servizio, lo strumento che disciplina i contenuti della missione di servizio pubblico Rai e fissa i suoi diritti e doveri, scaduto a gennaio dell'anno in corso". Il gruppo di giornalisti presenti ha anche espresso soddisfazione per l' azione svolta dal presidente del Confemili (Comitato nazionale federativo minoranze linguistiche d' Italia), Domenico Morelli, che in un recente incontro con il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha illustrato il quadro normativo in materia di tutela e di valorizzazione delle parlate minoritarie e ricordato il dovere da parte della Rai di mandare in onda a livello nazionale trasmissioni nella lingua delle minoranze etniche, in collaborazione con regioni, province e comuni. Il direttivo del Club ha, inoltre, auspicato che il Confemili coinvolga nella sua azione anche l' Associazione di giornalisti italo-albanesi, unico sodalizio che raccoglie operatori della informazione impegnati in Arberia. Il presidente Francesco Baffa e il suo vice Alfredo Frega si attiveranno quanto prima per incontrare di nuovo il presidente del Corecom Umberto Giordano, al fine di sollecitare un suo intervento in favore della attuazione della legge regionale sulle trasmissioni radiotelevisive riguardanti le minoranze linguistiche presenti in Calabria.

Approvata la graduatoria dei contributi per le tv private calabresi

08/07 Il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), riunitosi sotto la presidenza di Umberto Giordano (presenti i commissari Flavio Cedolia, Mario Campanella, Raffaele Naccarato e Giuseppe Sulla), ha approvato definitivamente la graduatoria per l'anno 2004 relativa ai contributi erogati alle televisioni private in base alla legge 448. "Un lavoro lungo e delicato - è detto in un comunicato - svolto nella massima trasparenza e che ha comportato l'esclusione di testate non in regola con i dettami previsti dalla norma. Le televisioni ammesse che godranno dei contributi sono 16. Il 37% (le prime 6) si divideranno i 4/5 del finanziamento complessivo, che ammonta a circa 2,5 milioni di euro". Nel corso dell'ultima seduta, il vice-presidente Cedolia ha sottolineato "lo spirito di terzietà che ha contraddistinto il Comitato, chiamato a svolgere una funzione di imparzialità al servizio della collettività". Un concetto ribadito dal commissario Campanella, che ha sottolineato "la disponibilità al confronto amministrativo ed alla facilitazione procedurale da noi espressa. C'é un mondo editoriale che deve procedere ad una trasformazione sostanziale e non solo semantica". Il Commissario Naccarato ha auspicato, da parte sua, "una partecipazione sempre più ampia delle emittenti", mentre Sulla ha evidenziato come "sia fondamentale rispettare i canoni di una norma che prevede precise prescrizioni societarie". Il presidente Giordano, a conclusione della riunione, ha ringraziato i componenti, sottolineando "l'alto ruolo di garanzia che svolge l'organismo". La graduatoria approvata sarà pubblicata lunedì sul sito del Corecom. Lo scorso 18 giugno, intanto, è scaduto il termine per la presentazione delle domande relative ai contributi per il 2005.

Pittelli (FI) “Quali i criteri adottati per i tagli all’editoria?”

06/07 Giancarlo Pittelli, senatore di Forza Italia, ha presentato un' interrogazione parlamentare al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all' informazione e all' editoria, Ricardo Franco Levi, riguardo "i tagli che il decreto legge sulle privatizzazioni porterebbero - a giudizio del parlamentare - ai danni delle piccole case editrici e dei giornali non profit". Nell' interrogazione Pittelli chiede di conoscere "se corrisponde al vero che i tagli abbiano riguardato soltanto le cooperative non profit, mentre sarebbero stati risparmiati i grandi gruppi editoriali quotati in borsa che ricevono almeno il 60% dei 200 milioni per le agevolazioni postali, contributi che vanno a integrare gli utili da distribuire di detti gruppi". Pittelli chiede, inoltre, al sottosegretario Levi "i criteri adottati per stabilire come e quali fondi tagliare, se e quali organizzazioni di categoria siano state consultate prima del varo del decreto legge e se sono state fatte valutazioni concrete circa l' impatto economico ed occupazionale che tali tagli produrrebbero sulle società editrici non profit".

Convegno sulle intercettazioni del Garante a Copanello: “Tutelare l’informazione”

24/06 ''L' intercettazione telefonica e' uno strumento processuale che e' utilizzato da un ufficiale di polizia giudiziaria per essere ausilio investigativo a disposizione del magistrato requirente, di quello giudicante e dell' avvocato che sanno come utilizzarlo, che ne sanno interpretare il significato e che ne conoscono i limiti''. Lo ha detto Francesco Pizzetti, presidente dell' Autorita' Garante per la protezione dei dati personali intervenendo a Copanello al convegno internazionale sul tema ''Ma cos' e' questa privacy? Attivita' forense e riservatezza dei cittadini'' promosso in collaborazione con il consiglio dell' Ordine distrettuale degli avvocati. E' l' attualita' di questi giorni a dominare i lavori del convegno che si sta svolgendo nella localita' della costa ionica catanzarese alla presenza di giuristi, docenti universitari e autorita' istituzionali. Oltre a Pizzetti e al vice presidente dell' Authority, Giuseppe Chiaravalloti, sono presenti il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa; il segretario dell' Autorita' Garante per la protezione dei dati personali, Giovanni Buttarelli; il vice presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Giuseppe Vicari; l' ordinario di diritto civile dell' Universita' di Catanzaro, Valerio Donato; Giuseppe Iannello, presidente del Consiglio dell' Ordine distrettuale degli avvocati di Catanzaro; il senatore Nicola Emilio Buccico; Alessandro Cassiani, presidente del Consiglio dell' Ordine distrettuale degli avvocati di Roma. Ospiti d' onore, per un confronto tra le esperienze di Italia e Spagna, sono Jose' Luis Pinar Manas, direttore dell' Agenzia spagnola di protezione dei dati e Antonio Troncoso Reigada, direttore dell' Agenzia di protezione dei dati di Madrid. ''Dobbiamo sempre ricordare - ha sottolineato Pizzetti - la delicatezza del processo penale che e' veramente il momento in cui una persona si trova in contrasto con la sua comunita' e la societa'. L' impegno e' a lavorare per riuscire ad armonizzare il diritto del processo e il ruolo dell' autorita' giudiziaria, che opera in nome e per conto della comunita' con il diritto dell' imputato a potersi difendere pienamente e a vedersi rispettato nella sua dignita' di persona tanto piu' fino a quando egli non venga dichiarato colpevole con sentenza passata in giudicato. Assieme a questo c' e' l' altro valore costituzionale fondamentale: il diritto all' informazione. L' opinione pubblica, infatti, deve essere informata per potersi formare un' idea precisa di una vicenda che la riguarda o che riguarda complessivamente la societa' in cui vive''. ''Si' all' informazione che fa crescere la democrazia - ha sostenuto ancora Pizzetti - no all' informazione che serve a fare crescere solo le vendite dei quotidiani. Per questo chiediamo un potere sanzionatorio pecuniario e non penale, piu' significativo, rivolto non ai giornalisti, ma alle testate, al fine di mettere un freno a queste tentazioni ad aumentare le vendite anche a costo di colpire inutilmente la dignita' della persona. L' informazione ha il dovere di dire cio' che l' opinione pubblica ha il diritto di conoscere per farsi un' idea piu' precisa dei fatti. Pero' c' e' da garantire la riservatezza della persona''. Il Garante della privacy ha invitato la stampa a ''non dare informazioni che non siano necessarie, ma a darle in modo che esse non ledano inutilmente la dignita' personale. C' e' da capire inoltre che nelle intercettazioni alcune volte si parla di persone terze che non c' entrano nulla. Invece se si pubblica il testo come esso e', chi legge puo' pensare che queste persone siano coinvolte''. Per il vicepresidente dell' Autorita', Giuseppe Chiaravalloti, tutela della privacy e diritto all' informazione ''devono necessariamente andare d' accordo. In questa stagione - ha aggiunto - siamo relativamente agli inizi di un processo dal momento che non e' ancora perfettamente penetrata nella nostra cultura la tutela della riservatezza dei cittadini. Eppure bisogna sapere - ha concluso - che questa e' la tutela avanzata dei diritti fondamentali di identita' e liberta' dei cittadini''.

Parte la quarta edizione della Summer School di giornalismo a Limbadi

21/06 Giornalisti delle maggiori testate italiane, docenti dell'Università "La Sapienza" di Roma, di Lecce, della Calabria, di Messina e Palermo, presidenti dell'Ordine dei giornalisti (Calabria, Sicilia e Lombardia), ricercatori ed esperti di comunicazione hanno dato già la loro disponibilità e saranno presenti, in qualità di docenti, alla "Università estiva in tecnica della comunicazione e del giornalismo" che, per il quarto anno consecutivo, si svolge a Limbadi. Alla Summer School di Limbadi, voluta dal presidente della Provincia di Vibo Valentia Ottavio Bruni, e promossa dall'amministrazione comunale di Limbadi, potranno partecipare soltanto cinquanta studenti universitari iscritti nel Corsi di Laurea di Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione, Lettere e Giurisprudenza e affini (in base alle disponibilità di posti anche iscritti all'ordine dei giornalisti) venticinque dei quali residenti nel Vibonese. "Si tratta - spiega il sindaco di Limbadi, Pantaleone Sergi, che è anche direttore del corso - di una esperienza ormai collaudata e, dunque, attesa, che consente a tanti giovani per dieci giorni di tuffarsi in argomenti professionali, tecnici e culturali che riguardano l'affascinante mondo del giornalismo e della comunicazione. Limbadi, lo dico con orgoglio, si conferma così il luogo di formazione per eccellenza per avviare alla professione tanti talenti. Molte scuole di giornalismo italiane, ormai, dalla Cattolica di Milano, all'Ifg di Bologna, alla Luiss di Roma per citarne alcune, sono frequentate da praticanti giornalisti che hanno fatto tappa a Limbadi". "L'idea della vacanza-studio, molto in voga all'estero - spiega il professor Domenico Carzo dell'Università di Messina, direttore scientifico del corso - nella Summer School di Limbadi trova una pratica applicazione di successo perché c' è un giusto dosaggio di argomenti tecnico-scientifici e pratici. Per questo questa università estiva piace". Ai giovani corsisti, impegnati in cinque ore di lezioni frontali ed esercitazioni, vengono infatti offerti anche mare, buona cucina e spettacoli. Il bando di ammissione è stato già pubblicato e scadrà a giorni. I corsi si terranno dal 17 al 27 luglio prossimi.

Intercettazioni, che fare? Serventi Longhi (FNSI) “Nuove norme equivalgono ad un attentato alla libertà di informazione”

19/06 Al Senato e alla Camera sono state presentati progetti di legge in materia di intercettazioni, e non manca perfino la proposta di una commissione d'inchiesta in materia. Il caso Antonveneta, Calciopoli, non ultimo lo scandalo che ha travolto Vittorio Emanuele di Savoia hanno attirato l'attenzione del Parlamento per mettere un freno alla pubblicazione di stralci di intercettazioni. Alla Camera, a proporre la commissione d'inchiesta, e' Osvaldo Napoli di Forza Italia, mentre a Palazzo Madama, che la scorsa settimana aveva visto avanzare da parte dell'ufficio di presidenza la proposta di una indagine conoscitiva, e' stata successivamente proposta una commissione d'inchiesta dal senatore dell'Ulivo Antonio Polito, che ha raccolto firme bipartisan da entrambi gli schieramenti. Al Senato hanno presentato ddl per modificare le norme sulle intercettazioni i senatori Guido Calvi (Ulivo), Giuseppe Valentino (An), il presidente emerito Francesco Cossiga e per ultimo l'ex Guardasigilli Roberto Castelli. Altri ddl riguardano, ma solo di sfuggita, le intercettazioni, come nel caso di alcuni progetti di legge sui servizi segreti. Il ddl Calvi era stato gia' presentato nella scorsa legislatura, e aveva iniziato a raccogliere consensi anche da parte della Cdl. Estende le norme sulle intercettazioni anche alle comunicazioni informatiche e telematiche, fissa un limite per la proroga delle intercettazioni e prevede che siano custodite in un archivio riservato. Le norme prevedono anche che il pm provveda ad un primo vaglio scegliendo motivatamente i verbali e le registrazioni che ritiene rilevanti; il giudice effettua poi un secondo vaglio, disponendo il deposito dei verbali delle registrazioni che ritiene rilevanti, e dei quali non viene vietata l'utilizzazione, restituendo gli altri atti al pm affinche' li custodisca nell'archivio riservato. L'acquisizione dei verbali e delle registrazioni depositate, secondo quanto previsto dal ddl Calvi, avviene in una apposita udienza, prima della quale i difensori possono, con particolari cautele, esaminare anche gli atti custoditi nell'archivio riservato, chiedendone eventualmente l'acquisizione. Fino a quando non e' stata disposta l'acquisizione, verbali e registrazioni restano coperti da segreto, cosi' come restano segreti tutti i verbali e le registrazioni non acquisite. Una novita' rilevante, perche' la violazione del segreto e' punita severamente. E' da notare che non la semplice divulgazione di un atto coperto dal segreto viene addebitata al giornalista, ma solo la rivelazione di atti coperti dal segreto che leda la dignita' della persona. Il disegno di legge presentato dal senatore Giuseppe Valentino (An), gia' sottosegretario alla Giustizia , contiene norme che regolano le procedure delle intercettazioni e sul divieto della loro pubblicazione. Il ddl si propone di ''garantire la riservatezza dei soggetti solo occasionalmente in contatto con l'indagato e dello stesso indagato, cui non deve esser negato il diritto alla privacy in quei casi in cui vengano divulgate notizie estranee ai temi dell'investigazione''. Le norme prevedono un ''procedimento camerale nel contradditorio delle parti'' per l'acquisizione delle comunicazioni acquisite nel corso delle intercettazioni, nuovi meccanismi di avviso ai soggetti diversi dagli indagati dell'avvenuta intercettazione nel caso di archiviazione della notizia di reato, il rafforzamento del divieto di pubblicazione degli atti di indagine preliminare, per garantire che non ne venga fatto uso in ambiti estranei al procedimento nel quale sono stati disposti. Il ddl Cossiga stabilisce , invece, che nessun giornalista puo' essere processato per violazione del segreto istruttorio, salvo che non sia imputato anche di furto e se prima non siano stati condannati i magistrati e gli ufficiali di polizia giudiziaria che hanno passato le informazioni. Le norme ripresentate da Roberto Castelli, prevedono multe salate per giornalisti ed editori, ma non il carcere, e l'obbligo di rettifica, vietano la pubblicazione di tutti gli atti fino alla fine delle indagini preliminari, e prevedono che il magistrato avvisi chi e' stato intercettato per caso nel corso dell'indagine, con esclusione di particolari reati. E' da ricordare, infine, che anche il precedente esecutivo, sull'onda delle intercettazioni Bankitalia e Unipol, aveva pensato ad un decreto legge, idea in seguito abbandonata in favore di un ddl. Alla Camera, in commissione Giustizia, oltre alla proposta di legge presentata da Osvaldo Napoli (Fi) che istituisce una commissione parlamentare di inchiesta sulle intercettazioni telefoniche, e' stata assegnata anche la proposta di Giorgio Jannone (Fi) che detta disposizioni sull'informazione al parlamento in materia di intercettazioni, alla stregua di quanto avviene anche in altri paesi europei. Le norme prevedono che i procuratori della Repubblica informino ogni sei mesi, per iscritto, il ministro della Giustizia del numero delle intercettazioni di conversazioni o di altre forme di comunicazioni telefoniche autorizzate; a loro volta il ministro della Giustizia e il ministro dell'Interno hanno l'obbligo di informare, con una apposita relazione semestrale. il parlamento sulle intercettazioni.
''La legislazione in vigore e le norme deontologiche della professione fissate dal Codice sulla privacy definito dall'Ordine dei giornalisti e nella Carta dei doveri, scritta dall'Ordine e dalla Fnsi, sono piu' che sufficienti a rispondere alle esigenze di tutela della riservatezza poste in queste ore con eccessivo clamore da esponenti politici e istituzionali''. E' quanto sottolinea il segretario generale della FNSI, il sindacato unitario dei giornalisti, Paolo Serventi Longhi. Serventi osserva che ''ogni volta che vengono pubblicati atti di indagini giudiziarie, come i verbali delle intercettazioni, da parte di alcuni si grida alla gogna mediatica e si invocano sanzioni penali esemplari per i giornalisti. Le regole di autodisciplina -ricorda- prevedono che la pubblicazione degli atti e' ammessa nell'ambito del perseguimento dell'essenzialita' dell'informazione e nel rispetto della dignita' della persona se questa riveste una posizione di particolare rilevanza sociale o pubblica. Intervenire con nuove norme per impedire che sia esercitato questo diritto rappresenterebbe un attentato alla liberta' di informazione''. Per il segretario della Fnsi, ''le regole ci sono e vanno fatte rispettare, mentre nuove norme punitive sarebbero inutili quanto inefficaci. Sarebbe invece importante quella radicale riforma delle nuove norme sulla giustizia che gia' da oggi impedisce una libera informazione giudiziaria. Sarebbe inoltre importante che il ministro Mastella e gli esponenti politici e istituzionali, che sono intervenuti in queste ore, ascoltassero gli organismi rappresentativi della categoria''.

Da domenica i Procuratori della Repubblica unica fonte per i giornalisti. Allarme dall’Ordine dei Giornalisti e dalle associazioni.

15/06 Ancora tre giorni e poi calera' il sipario. Niente notizie, voci, indiscrezioni, anticipazioni su 'Calciopoli' e su ogni altra inchiesta, minima o eclatante che sia. Da domenica prossima, infatti, i procuratori della Repubblica saranno l'unica fonte autorizzata per i giornalisti e in particolare per i cronisti giudiziari, per quanto riguarda la diffusione di notizie sull'attivita' di ogni Procura. Gli stessi pm non potranno piu' intrattenere rapporti diretti con la stampa. Sono gli effetti della norma riguardante le ''disposizioni in materia di riorganizzazione dell'ufficio del pubblico ministero'' contenute nell'articolo 5 del decreto legislativo numero 106 del 20 febbraio 2006, pubblicato in 'Gazzetta Ufficiale' il 20 marzo scorso. Norma che, appunto, entrera' in vigore a partire dal prossimo 18 giugno. Il decreto -inserito all'interno della piu' vasta riforma dell'ordinamento giudiziario varata dal governo Berlusconi su proposta dell'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli- stabilisce che i rapporti con la stampa debbano essere tenuti personalmente dal procuratore della Repubblica o tramite un magistrato dell'ufficio appositamente delegato. Sono vietati i comportamenti che determinano la divulgazione di atti del procedimento coperti dal segreto o di cui sia previsto il divieto di pubblicazione. Inoltre, ogni informazione sulle attivita' della Procura dovra' essere fornita attribuendola in modo impersonale all'ufficio, escudendo quindi ogni riferimento diretto ai magistrati assegnatari del procedimento giudiziario, che non potranno rilasciare dichiarazioni o fornire notizie agli organi d'informazione, fino a quando la singola sentenza non sara' passata in giudicato. I magistrati accusati di aver 'aggirato' il divieto saranno obbligatoriamente segnalati al consiglio giudiziario dal loro procuratore e sottoposti a un procedimento disciplinare davanti al Csm. ''Qui non si parla di un privilegio della 'casta' dei giornalisti, ma del diritto di ogni cittadino, riconosciuto esplicitamente dalla Costituzione, ad essere informato, compiutamente e correttamente, anche sui fatti che investono la cronaca giudiziaria'', sottolinea Pierluigi Franz, consigliere nazionale della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti. ''Ma ci si rende conto che, tanto per fare l'ultimo esempio del caso 'Calciopoli', gli italiani, in particolar modo i tifosi e gli sportivi in genere, sarebbero ad oggi completamente all'oscuro di tutta la vicenda?'', si chiede. ''Stiamo per tornare indietro di oltre cinquant'anni nel rapporto fra giustizia e informazione''. Un rapporto, ricorda, ''minato anche da altri provvedimenti: dal tema della diffamazione a quello della violazione del segreto istruttorio, dal riconoscimento del segreto professionale ai rapporti con le procure, dal rispetto della privacy ai risarcimenti per querela e alla problematica relativa a Internet. Tutta la materia che riguarda il diritto d'informazione e la liberta' di stampa -propone il consigliere nazionale della Fnsi- dovrebbe essere inserita in un disegno di legge organico, che affronti il tema complessivamente''. Per il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio, Bruno Tucci ''questa normativa e' un ennesimo ostacolo alla liberta' di stampa e al lavoro del cronista che ha il diritto e il dovere di informare l'opinione pubblica''. Detto questo, aggiunge, ''e' anche vero che oramai i pm erano diventati 'prime donne' che appena aprivano un'inchiestina lo rivelavano ai quattro venti, spesso compromettendo la stessa indagine, che cosi' andava a farsi benedire''. In ogni caso, ''le 'mordacchie', di qualunque tipo, non aiutano e soprattutto non sono degne di un Paese libero e in linea con le regole base della democrazia. Purtroppo -lamenta Tucci- in Italia mancano sempre le mezze misure. Ora, se i procuratori decideranno di chiudersi a riccio e di non parlare, i giornalisti non avranno notizie e non riusciranno a raccontare i fatti secondo verita'''. Giornalisti che, tra l'altro, ''sono sempre gli unici a fare le spese della violazione del segreto istruttorio -protesta il presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio- Ma nessun cronista inventa na notizia: c'e' sempre qualcuno che gliela da'... Noi non violiamo alcun segreto istruttorio. Semmai -conclude Tucci- riveliamo i segreti violati da altri''. ''Pienamente e fortemente contrari a questa normativa'' sono ovviamente all'Unci, l'Unione nazionale dei cronisti italiani, che con il suo presidente Guido Columba sottolinea che ''si tratta di una norma che tende a impedire l'uscita di notizie di cronaca giudiziaria. Dando solo in mano ai procuratori la decisione di divulgare o meno una notizia, di fatto si espropriano i giornalisti del loro ruolo''. Di piu': ''Giornalista, in questo caso -fa osservare Columba- diventa il procuratore capo, che decide cosa e' notizia e cosa non lo e', con una distorsione evidente dell'informazione e dello stesso diritto dei cittadini a essere informati. Piu' che un filtro, e' direttamente il rubinetto dal quale puo' sgorgare una notizia oppure puo' rimanere chiuso, lasciando tutti all'asciutto. E' chiaro che, comunque, i cronisti continueranno a fare il loro lavoro, ma lavorando sott'acqua, con molte piu' difficolta' e affrontando gravi rischi, sia deontologici che giudiziari''. Dopo aver ricordato che l'Unci si e' gia' rivolta al ministro della Giustizia Clemente Mastella ''affinche' acceleri la sospensione della normativa, perche' temiamo che, una volta instaurata la nuova prassi, sara' poi molto piu' difficile tornare indietro'', Columba confida ''nell'intelligenza dei magistrati nel capire quali danni puo' provocare questa normativa. Csm e Anm si rendano anche conto della incongruita' ad applicare una norma che comunque il nuovo governo si e' gia' impegnato a bloccare e cancellare, con un disegno di legge''.

Bandito il premio “Cronista 2006-Piero Passetti”

14/06 L'Unione Nazionale Cronisti Italiani ha bandito l'edizione 2006 del "Premio Cronista - Piero Passetti" allo scopo di premiare l'impegno professionale, sociale e umano dei cronisti nel lavoro quotidiano a contatto con i cittadini svolto nel corso del 2005. Il premio, riservato ai giornalisti professionisti e praticanti che lavorano nelle redazioni di cronaca, è articolato nelle sezioni informazione stampata e radio-teletrasmessa. Ai vincitori andrà la somma di 2.500 euro e una targa ricordo. Per ciascuna sezione è inoltre prevista l'assegnazione di riconoscimenti speciali messi a disposizione dalle istituzioni che, assieme a FNSI e Ordine dei Giornalisti, patrocinano il premio. Al premio i cronisti possono partecipare, singolarmente o in gruppi di lavoro, per ricerca e divulgazione di notizie, servizi, inchieste, attività di rilevante valore sociale. Le candidature devono essere inviate entro il 26 settembre 2006 alla segreteria del premio, presso l'UNCI, Corso Vittorio Emanuele 349 - 00186 Roma (tel. 06-6833879, fax 06-6871444).

Dal 17 al 27 luglio la summer school di giornalismo a Limbadi

10/06 Si terra' dal 17 al 27 luglio prossimi la Summer school di Limbadi, l' Universita' estiva in tecnica della comunicazione e del giornalismo. Si tratta della quarta edizione dell' iniziativa, organizzata dal Comune di Limbadi e dall' Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, con l' impegno in prima persona del presidente, Ottavio Bruni, con la collaborazione delle Universita' di Messina, di Palermo, della Calabria, di Lecce e de La Sapienza. Il bando, riservato a 50 corsisti, 25 dei quali residenti in provincia di Vibo Valentia, e' stato pubblicato oggi e i termini per presentare le domande di partecipazione scadranno alla fine di giugno. Come gli altri anni direttore scientifico del corso sara' il prof. Domenico Carzo, della facolta' di scienze politiche dell' Universita' di Messina, mentre direttore del corso sara' il sindaco di Limbadi, il giornalista Pantaleone Sergi. ''Si tratta - ha detto Sergi - di un appuntamento ormai canonico per tanti che intendono affrontare la professione di giornalista e di comunicatore in quanto nel Summer di Limbadi, 50 ore di insegnamento anche pratico, c' e' una miscela, un giusto dosaggio di argomenti tecnico-scientifici e pratici''. Tra i docenti, come nelle altre tre precedenti esperienze, ci saranno docenti universitari che si occupano di problemi dell' informazione e della comunicazione (sociologia, diritto, economia) e giornalisti di chiara fama provenienti dalle maggiori testate italiane.

Convegno su etica e comunicazione con Del Boca il 19 a Reggio

09/06 "Per un' etica della Comunicazione - Ruoli e funzioni dei mestieri della comunicazione nella società contemporanea": è questo il tema del convegno nazionale in programma a Reggio Calabria lunedì prossimo. Il convegno, organizzato dal Comune di Reggio Calabria in collaborazione con il Sindacato dei Giornalisti della Calabria e l' Unione cristiana imprenditori dirigenti, si svolge nell' ambito del progetto pilota "La rivista in classe", realizzato in alcune scuole della città di Reggio Calabria, che ha già visto nel 3 Maggio scorso (proclamato dall'Onu giornata mondiale della libertà di stampa) un primo momento di sintesi. Dopo il saluto del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, dell' assessore ai rapporti con l' Unione Europea, Giuseppe Raffa, e del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, introdurrà i lavori Serena Angioli, dirigente dell' Ufficio Europa del Comune di Reggio Calabria e responsabile del progetto "La rivista in classe". Seguirà una tavola rotonda, coordinata da Carlo Parisi, componente la Giunta esecutiva della Federazione nazionale stampa italiana e segretario del sindacato dei giornalisti della Calabria, con la partecipazione di Lorenzo Del Boca, presidente nazionale dell' Ordine dei giornalisti, Enrico Finzi, presidente nazionale dell' Associazione italiana pubblicitari professionisti, Antonella Freno, direttore della rivista "Operare Sud" e partner promotore del progetto "La rivista in classe", Rino Labate, giornalista e docente della facoltà di Scienze politiche per il Giornalismo dell' Università di Messina, Filippo Petruccelli, docente di Psicologia della Pubblicità della facoltà di Scienze della Comunicazione dell' Università di Cassino, e Marcello Spagnolo, coordinatore regionale per la Calabria dell' Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti. "In discussione - è scritto in una nota - la crescita culturale della pubblica opinione, in termini di effettiva informazione e di consapevole distinzione tra gli aspetti emozionali e quelli razionali della fruizione dei mezzi di comunicazione di massa, interesse comune dei giornalisti e dei pubblicitari. Esiste, infatti, una forte questione etica nel campo della comunicazione: basti citare i 'vulnera' all' autonomia dei giornalisti ed al loro prezioso ruolo informativo e critico, che derivano dallo strapotere dell'uso perverso della pubblicità. Si parlerà anche delle forme di asservimento da parte di taluni giornalisti e, più in generale, dei pregiudizi che colpiscono negativamente gli interessi dei lettori e degli investitori pubblicitari. I professionisti della comunicazione devono, insomma, necessariamente trovare un' intesa volta ad elevare gli standard etici dei vari settori del mondo della comunicazione, al fine di superare gli stereotipi prevalentemente negativi che non aiutano la mutua legittimazione, la condivisione di talune opzioni etiche, la collaborazione nella distinzione dei ruoli"

Il Sindaco di Taverna chiede a Saccà una fiction su Mattia Preti

07/06 Una fiction televisiva su Mattia Preti, pittore calabrese tra i protagonisti del Seicento. E' la proposta che Sebastiano Angotti, sindaco di Taverna, il paese del Catanzarese che diede i natali all' artista, ha avanzato in una lettera al direttore di Rai Fiction, Agostino Sacca'. ''Avendo apprezzato le ultime produzioni di Rai Fiction dedicate alla Calabria - scrive Angotti - propongo alla vostra cortese attenzione la presente richiesta di voler considerare nelle prossime programmazioni la produzione di una fiction su Mattia Preti (Taverna 1613-Malta 1699), il piu' grande artista calabrese di tutti i tempi, la cui vita ed eccezionale parabola creativa ben si prestano all' approfondimento di molteplici temi e valenze''. Angotti, nella lettera inviata per conoscenza al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero e agli assessori regionali alla Cultura Sandro Principe e al Turismo, Beniamino Donnici, sottolinea l' importanza di evidenziare anche gli aspetti '' riguardanti la storia sociale della nostra regione, compreso anche l' inesplorato collegamento con il potere politico ed ecclesiastico della realta' maltese nel secolo XVII''.

Agostino Saccà ringrazia Altomonte per il premio a “Gente di mare”

04/06 ''Voglio, anzitutto, ringraziare lei e, per suo tramite, tutti gli studenti calabresi che hanno deciso di attribuire il Premio Mos@ico Calabria ad uno dei frutti che piu' ci inorgogliscono del nostro lavoro. 'Gente di mare' non e' solo un prodotto di successo, ma e' anche e soprattutto un tributo simbolico allo sforzo quotidiano delle forze dell'ordine e alla voglia di riscatto di una gente e di una terra''. Questo il messaggio di saluto e di ringraziamento che il direttore di Rai Fiction, Agostino Sacca', ha inviato al sindaco di Altomonte per ringraziarlo del premio che il comune calabrese ha voluto assegnare quest'anno alla fiction 'Gente di Mare' e che sara' consegnato stasera. ''Sono commosso - ha sostenuto Sacca' - nel constatare che viene dai giovani questo riconoscimento. Mi sembra uno straordinario segno di sensibilita' e consapevolezza l'attenzione che essi rivolgono al valore profondo di comunicazione che una fiction puo' avere. Nelle storie di 'Gente di mare' hanno sentito la tensione rivolta al futuro, una disposizione coraggiosa a non farsi risucchiare dalle ombre del passato e una volonta' protesa verso la costruzione di una comunita' sempre piu' cosciente di se'. Questi ragazzi ci offrono un esempio e una testimonianza che invitano ad avere fiducia. Dimostrano, infatti, di essere capaci di guardare alle contraddizioni, a volte laceranti, della nostra regione e, proprio per questo, di essere pronti ad impegnarsi per una societa' forte delle sue radici e aperta al nuovo. Questo, ci dicono, e' il passaggio decisivo per la Calabria: continuare ad essere se stessa e fare di questa identita' il patrimonio per muoversi nella globalita' del mondo''. ''Il titolo di 'Gente di mare' - ha concluso Sacca' - e' un viatico e una promessa: quella di una Calabria decisa a confrontare la sua durezza e il suo orgoglio con la liquidita' che non e' solo del mare, ma della civilta' nella quale ci stiamo inoltrando. Mobile, flessibile, creativa e dinamica. Quel mare e quella liquidita' non sono altro che la liberta' e il suo insopprimibile bisogno. Avrei voluto essere con voi per guardarvi negli occhi, come si fa con chi nello sguardo porta la luce del domani. Impegni gia' presi non me lo permettono, ma spero che queste parole di ringraziamento vi trasmettano un po' della emozione mia e dei tanti che hanno collaborato a ''Gente di mare''.

Radio Libera Bisgnano (RLB) festeggia trent’anni

30/05 Sono stati festeggiati oggi i 30 anni di Radio Libera Bisignano all' insegna dello slogan "RLlb - Radio Libera Bisignano, 30 anni suonati!" "Rlb - Radio Libera Bisignano - è detto in un comunicato diffuso dall' emittente - nasce il 30 maggio 1976. Nelle case degli italiani comincia ad entrare un ospite ancora poco abituale: la radio. Non sono ancora radio private ma libere che, come canta Eugenio Finardi, 'piacciono perche' liberano la menté. Radio Libera Bisignano nasce nutrendosi di quell' entusiasmo contagioso e di quella passione per la libertà di pensiero e di parola. Si comincia con un trasmettitore autocostruito e un' enorme voglia di comunicare. L' inaugurazione della sede, due stanze in aperta campagna, è una vera e propria cerimonia, un avvenimento al quale partecipa l' intera comunità. Ma dalla prima antenna rudimentale ai moderni impianti di trasmissione digitale c'é una enorme differenza. Due mondi diversi separano le dediche, che nel '76 arrivano su cartoline postali, dalle dirette sempre e ovunque realizzate oggi grazie ai telefonini. E in 30 anni sono stati tantissimi coloro che, in un modo o nell'altro, hanno collaborato con Radio Libera Bisignano. Dai soci fondatori ai primi ragazzi, entusiasti di stare dietro ad un microfono; dagli speaker ai giornalisti, dai tecnici agli intrattenitori, in una scansione che non riguarda solo la vita dell' emittente, ma fa parte del contesto culturale, sociale, professionale ed economico dell' intera Valle del Crati e, poi, della provincia di Cosenza. In 30 anni si alternano negli uffici e negli studi di Rlb 36 giornalisti, 14 tecnici, 10 agenti pubblicitari, 40 speaker. I soci passano dai 25 iniziali ai 59 di oggi. Sono quasi tutti giovani che in questa palestra colgono l'occasione per allenare insieme le proprie capacità. Perché quella di Radio Libera Bisignano è una grande storia collettiva, costruita granello per granello, che riguarda direttamente i suoi protagonisti ma anche tutti coloro che l' hanno ascoltata, cioé i cosentini. In trent'anni sono tanti i momenti importanti: rischiosi come gli impegni economici oppure esaltanti come il coinvolgimento degli ascoltatori; influenti come "RLB Notizie" o entusiasmanti come le radiocronache sportive. Rlb si caratterizza, infatti, per la musica e l' intrattenimento coinvolgente, ma anche per le numerose e dettagliate edizioni quotidiane del radiogiornale; per la costante presenza al fianco del Cosenza calcio nelle vittorie e nelle disgrazie; per le trasmissioni sempre rigorosamente in diretta, a Natale o a Ferragosto; per l'entusiasmo che deborda dalle sue frequenze ora irradiate anche attraverso internet (www.rlb.it). Un impegno premiato da anni di successi. Già nel 1984, con le prime indagini Isar sull'ascolto radiofonico, RLB si laurea campione d'ascolto in provincia di Cosenza. Negli anni successivi il primato, sancito da Audiradio, si estende alla intera Calabria. Oggi, nonostante l'età, o forse proprio per questo, RLB è ancora sul tetto degli ascolti radiofonici come attestano i dati di Audiradio 2006. I protagonisti di questa storia sono decine di migliaia, quanti gli ascoltatori fedeli che seguono quotidianamente le trasmissioni di RLB. Riunirli tutti non sarà facile, ma con i festeggiamenti si fonderà la passione chi di parla con quella di chi ascolta. Il risultato, come al solito, sarà un prodotto di successo su cui fondare i prossimi 30 anni di RLB". In coincidenza con il trentesimo anniversario della fondazione è stato annunciato il cambio della Direzione della testata. Mario Guido, socio fondatore di RLB e direttore della testata giornalistica dal 1976, ha passato il testimone della direzione a Rino Giovinco, giornalista, già caporedattore e direttore generale della radio
Infine il direttore Mario Guido, socio fondatore di RLB e direttore della testata giornalistica dal 1976, ha passato la direzione a Rino Giovinco, giornalista, già caporedattore e direttore generale della radio.
Il calendario delle celebrazioni

30 maggio 2006 ore 8.00-24.00 I fantastici 30 trasmissione in diretta che ripercorre la storia di RLB
ore 11.00 Conferenza Stampa Roma Caffè - Rende
ore 11.30 Porte aperte: visita guidata negli studi di Quattromiglia
ore 12.00 Estrazione premi concorso Frequenza Vincente

10 giugno 2006 dalle 9.00 alle 24.00 I Fantastici 30. RLB in diretta da Bisignano.
Ritorno nella sede storica di RLB con una giornata in diretta dal viale Roma di Bisignano con spettacoli musicali e festa popolare con degustazione di prodotti tipici.

30 giugno 2006 ore 21.00 Gran galà di RLB . Terrazza dell’ Holiday Inn di Cosenza con spettacolo musicale del Whiskey Time (Giovanni De Sossi, contrabbasso, Ciccio Portaro batteria, Carmelo Travia voce e pianoforte).

30 settembre 2006 ore 11.00 Holiday Inn Cosenza. Convegno sul tema RLB: 30 anni di radio locale. Tra i partecipanti: Nicola Paldino ( presidente RLB), Roberto Giovannini (presidente FRT), Franco Abruzzo (presidente Odg Lombardia), Umberto Giordano (presidente Corecom Calabria), Giuseppe Soluri (presidente Odg Calabria).
Durante il convegno verrà presentato il libro 1976-2006 Storia di RLB, scritto da Alba Battista, Lory Biondi, Simona Gambaro, Eliseno Sposato, a cura di Federico Bria.

Gente di mare torna a settembre in Calabria per la nuova serie

28/05 Da ottobre riprenderanno in Calabria le riprese per la nuova serie televisiva, su Raduno, di “Gente di mare”. Lo ha annunciato l’attore Domenico Fortunato partecipando all’iniziativa “Occhio alle coste” di Legambiente e Regione Calabria.
Le prossime puntate della fiction di Raiuno saranno prodotte sempre dalla Palomar Endemol, dopo il successo raggiunto con la serie tv andata in onda nello scorso inverso, con una media di 7 milioni e mezzo di telespettatori in prima serata. Il “capitano dei Carabinieri” Zannoni, il simpatico personaggio interpretato da Domenico Fortunato è sbarcato da Goletta Verde sulla spiaggia di Cetraro insieme all’equipaggio di Legambiente, per testimoniare la solidarietà alla Regione Calabria per l’impegno ad inserire nell’agenda delle priorità politiche la tutela ed il rispetto dell’ambiente e del mare.
<< Sono tornato in Calabria, dopo aver lavorato per un anno alle riprese della serie tv, accogliendo con grande piacere l’invito del Presidente Agazio Loiero e di Legambiente per testimoniare la rara bellezza di questi posti, il calore e la civiltà di un popolo, quello calabrese – ha detto Domenico Fortunato – che ha accolto la nostra troupe con tanta ospitalità, portando fortuna ad una serie televisiva che è già stata esportata in tanti paesi nel mondo, comunicando le bellezze del paesaggio del mare calabrese, un bene davvero unico.>>.
L’attore ha riferito le parole del produttore Carlo Degli Esposti, impegnato nella progettazione della seconda serie di “Gente di mare”, affermando che la nuova produzione sarà ancora più intrigante e bella della prima.
<<Prima di indossare nuovamente la divisa del capitano Zannoni, quest’estate indosserò i panni del mozzo dell’equipaggio di Goletta Verde per continuare fuori dalla fiction e nella realtà a lavorare per la protezione e la tutela del mare di Calabria e delle sue coste>>.

L’assessore all’Ambiente della Regione Diego Tommasi, al convegno “Calabria, l’ambiente che verrà”, ha ringraziato i tre “testimonial” nazionali, oltre a Fortunato, i giornalisti Tessa Gelisio (conduttrice di “Pianeta mare”) e Puccio Corona (Tg1), che con la loro presenza hanno dimostrato l’interesse al rilancio della tutela ambientale in Calabria. (Tutti ritratti nella foto ricordo davanti la torta di occhio alle coste)

Cosimo Bruno confermato presidente del circolo dei giornalisti “Pollino-Sibaritide”

16/05 Il consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Cosimo Bruno, é stato riconfermato, all'unanimità, presidente del Circolo della Stampa "Pollino - Sibaritide" per il biennio 2006-2008. Alla vice presidenza è stato eletto Giampiero Brunetti, capo ufficio stampa del Comune di Castrovillari. Tesoriere è stato riconfermato Ernesto Paura e segretario, riconfermato, Pino La Rocca. Completano il consiglio direttivo del "Pollino - Sibaritide" Giuseppe Savoia, Matteo Lauria ed Emilio Panio. Tutti gli incarichi sono stati votati all'unanimità dai componenti del consiglio direttivo, eletto lo scorso primo maggio, ha tenuto la prima riunione nella sede del Circolo, ai Cantieri nautici dei Laghi di Sibari. Alla riunione hanno partecipato anche Mario Alvaro, Gino Campana e Benigno Le Pera, eletti dall'assemblea dei soci componenti il collegio dei revisori dei conti che, a loro volta, hanno riconfermato alla presidenza Mario Alvaro.

A Franco Abruzzo il premio del Rotary “Telesio 2006”

11/05 E' stato assegnato a Franco Abruzzo, presidente dell' Ordine dei giornalisti della Lombardia, il Premio Telesio istituito dal Rotary Club di Cosenza. La cerimonia di consegna del premio si svolgerà sabato prossimo, 13 maggio, alle ore 18.00, presso la sala congressi dell' Hotel Executive. Dopo i saluti del presidente del Rotary Club di Cosenza, Antonio Jorio, Coriolano Martirano terrà una relazione sul tema "Chiesa e Rotary: dallo scontro l'incontro". Seguirà la consegna del premio ad Abruzzo, il quale chiuderà la manifestazione con una relazione sul tema:"I giornalisti del terzo millennio tra Costituzione, università e deontologia". "Il Premio Telesio - è detto in una nota - è assegnato dal Rotary Club Cosenza con cadenza biennale ed intende premiare quei cosentini che hanno saputo dare, nel corso della loro vita, lustro alla città dei bruzi, affermandosi nei campi della cultura e delle professioni e risultando fulgidi esempi di rigore e moralità".

Parisi (FNSI) “La nomina di Mons. Marcianò, giornalista, a Vescovo di Rossano una meritato riconoscimento”

07/05 Giornalisti calabresi in festa per la nomina di mons. Santo Marcianò ad arcivescovo di Rossano-Cariati. Rettore del Seminario Arcivescovile “Pio XI” di Reggio Calabria, mons. Santo Marcianò è, infatti, giornalista pubblicista dal 5 Settembre 1992 e direttore responsabile della rivista “Euntes Ergo” e del mensile “Con Gesù nella notte”. “La nomina di mons. Santo Marcianò – ha dichiarato il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi - è un meritato riconoscimento alle virtù pastorali di un grande servitore del Vangelo di Gesù Cristo che ama profondamente la vocazione sacerdotale e ne contempla il mistero. Ma è anche un premio alla preziosa opera di un grande comunicatore di amore e di speranza”. Con la nomina di mons. Marcianò salgono a quattro i vescovi iscritti all’Ordine, al Sindacato dei Giornalisti della Calabria ed alla Sezione Calabria dell’Unione Cattolica Stampa Italiana che ha in un altro sacerdote, don Pippo Curatola, il proprio consigliere nazionale. Con mons. Salvatore Nunnari (arcivescovo di Cosenza), mons. Vittorio Mondello (arcivescovo di Reggio Calabria-Bova) e mons. Giancarlo Bregantini (vescovo di Locri-Gerace), i giornalisti calabresi si onorano, infatti, di annoverare tra le proprie fila anche mons. Santo Marcianò. Il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, ha, inoltre, evidenziato che “la presenza tra i nostri iscritti di quattro arcivescovi e di numerosi sacerdoti, oltre a testimoniare il ruolo fondamentale dei giornalisti cattolici in Calabria, rappresenta un preziosissimo esempio per la stampa della regione che, come ha ricordato Papa Benedetto XVI, deve ricordare sempre che “solo tenendo presente il rispetto della persona umana i media possono rispondere al disegno di Dio”.
Mons. Marcianò è nato a Reggio Calabria il 10 Aprile 1960, nel 1982 si è laureato in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Messina e l’anno dopo ha intrapreso il cammino vocazionale presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore di Roma conseguendo, nel 1987, il Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Ordinato presbitero il 9 Aprile 1988 nella Cattedrale di Reggio Calabria, nel 1990 ha conseguito il Dottorato in Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo “S. Anelmo”. Parroco a Santa Venere dal 1991 al 1998, vicario parrocchiale a Santa Maria del Divin Soccorso, dal 1991 al 1996 è stato Padre Spirituale nel Seminario Maggiore Pio XI e dal 1996 rettore dello stesso e docente di Liturgia e Teologia Sacramentaria. Dal 2000 è anche direttore del Centro Diocesano Vocazioni. E’ stato anche membro della Commissione Liturgica Pastorale, presidente del Collegio Revisori dei Conti dell’Idsc, membro del Collegio dei Consultori, consigliere spirituale della Conferenza di San Vincenzo. Nominato Canonico del Capitolo Metropolitano nel 1997, fino ad oggi è stato vicario episcopale per il Diaconato permanente ed i ministeri e membro di diritto del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale. Nel suo primo messaggio mons. Santo Marcianò ha, tra l’altro, ricordato “la Chiesa che, con i suoi patroni San Nilo e San Bartolomeo – proclamati da Giovanni XXIII compatroni di tutta la Calabria – racconta una splendida storia di sanità, impregnata di quei valori tipicamente monastici che lanciano un forte messaggio all’uomo di oggi: il primato e la lode di Dio; la santificazione del tempo; l’impegno di fraternità; la povertà e l’amore ai poveri; il radicamento nella terra e l’attenzione alla terra...”.

Eletto il nuovo direttivo del Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide”

02/05 E' stato rinnovato il consiglio direttivo e il collegio dei revisori dei conti del Circolo della Stampa "Pollino-Sibaritide". Per il comitato direttivo sono stati nominati, oltre agli uscenti Cosimo Bruno, Pino La Rocca ed Ernesto Paura, Giampiero Brunetti, Matteo Lauria, Emilio Panio e Giuseppe Savoia. Per il collegio dei revisori dei conti sono stati eletti Mario Alvaro, Dino Campana e Benigno Le Pere. Il rinnovo degli organismi statutari, che resteranno in carica per il prossimo biennio, è scritto in una nota, è avvenuto con voto segreto. L' assemblea, ai cui lavori ha partecipato anche il presidente dell' Ordine regionale dei giornalisti, Giuseppe Soluri, ha approvato, all' unanimità, il bilancio consuntivo 2005 ed il bilancio preventivo 2006 del Circolo. Il comitato direttivo e il collegio dei revisori, nei prossimi giorni, dovranno eleggere il presidente del Circolo e il presidente dei Revisori.

Mons. Nunnari celebra messa nella sede RAI della Calabria

26/04 Per la prima volta uno studio televisivo diventa una Chiesa dove poter celebrare anche una solenne omelia. E' accaduto questa mattina negli studi della Sede Rai della Calabria, dove l'Arcivescovo di Cosenza mons. Salvatore Nunnari ha celebrato il tradizionale "Precetto Pasquale". Per mons. Nunnari è stata l'occasione dei ricordi: "io giornalista pubblicista - ha detto - di vecchia data, io comunicatore ormai vecchio, io compagno di lavoro di chi come voi ogni giorno produce informazione". A conclusione dell'omelia, il caporedattore della Rai calabrese Pino Nano e il direttore della Sede, Basilio Bianchini, hanno consegnato a monsignor Nunnari una targa ricordo. Nel corso dell'omelia il vescovo ha richiamato i giornalisti presenti alla severità delle analisi e alla "serenità dei giudizi", un monito che in queste ore - ha detto il vescovo - diventa ancora più pregnante del solito. Lo studio televisivo che ha accolto il presule è lo stesso da dove ogni giorno viene trasmesso il Tg regionale della Rai. Insieme agli attuali vertici della Rai c'erano anche vecchi giornalisti, tecnici, amministrativi, la dirigenza di Rai-Senior (i pensionati dell'Azienda) e insieme a loro cronisti militanti e operatori dell'informazione regionale giunti da ogni parte della regione. Messaggi di saluto sono giunti alla cerimonia dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti calabresi, Giuseppe Soluri, e dal Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, impegnato a Locri in un dibattito con il leader della UIL Angeletti. "In questa regione - ha detto infine mons. Nunnari - siate pionieri, sperimentate nuove forme per raccontare la vostra realtà, la Calabria deve trovare il modo di sperare e voi avete il dovere di aiutare la crescita di questa realtà. Fatelo con serenità, con modestia estrema, con rigore, non dimenticando mai i più deboli e quelli che non hanno voce. Siate insomma i megafoni del dolore e dei soprusi, perché questa regione ha il diritto di ritrovare l'onore perduto. Con la politica siate rispettosi ma quando la politica sbaglia sappiate essere impietosi, e non dimenticate mai il vostro ruolo di comunicatori sociali"

L’associazione dei giornalisti cosentini “M.R. Sessa” elegge Gregorio Corigliano suo presidente

19/04 Gregorio Corigliano, già Caporedattore della sede Rai per la Calabria ed attuale Caporedattore della Testata Giornalistica regionale, è il nuovo presidente dell'Associazione dei Giornalisti cosentini "Maria Rosaria Sessa". Lo ha nominato, all'unanimità, il Consiglio Direttivo dell'associazione che si è riunito ieri. Eletti vicepresidenti Franco Rosito e Rosellina Arturi; confermato nella carica di Segretario Mario Tursi Prato, mentre Francesco Montemurro è stato eletto Tesoriere. A completare il Direttivo, Federico Bria e Anita Frugiuele. "Sono onorato di presiedere questa associazione - ha detto Corigliano - per il ruolo che intende svolgere nella crescita della nostra categoria. E poi perché porta il nome di una giovane collega che si è saputa fare apprezzare, oltre che per la sua professionalità, per il carattere estroverso e per la grande affabilità. Un saluto - ha continuato Corigliano - lo voglio rivolgere a colui che mi ha preceduto in questa carica, il collega Filippo Veltri, che col suo impegno ha dato il via a questa esperienza assolutamente nuova per la città di Cosenza, facendole muove i primi passi". Il Direttivo, sempre nel corso della sua prima riunione, ha deliberato un primo programma sociale che prenderà il via il 3 maggio con la celebrazione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, in occasione della quale l'associazione ha organizzato un incontro con gli studenti del Liceo Classico "Telesio" di Cosenza. "Parteciperanno tutti i direttori delle testate giornalistiche consentine - continua Corigliano - e si discuterà sul significato che la libertà di stampa assume oggi in Italia e in Europa". Tante le altre iniziative che la "Sessa" ha in cantiere per i prossimi mesi. "Stiamo preparando - dice ancora il neo presidente - una serie di incontri con giornalisti di provata esperienza che possano raccontare ai giovani cronisti la loro vita professionale e la loro esperienza nel mondo dell'informazione regionale e nazionale. E' in via di definizione, inoltre, un calendario di appuntamenti di varia natura che possano arricchire il bagaglio culturale e professionale dei giovani giornalisti. Tutto questo si svolgerà nella nostra sede sociale, che dal, prossimo mese di maggio sarà aperta nei giorni di mercoledì (10,00/11,00), giovedì (11,00 / 12,00), venerdì (17,00 / 18,00) e sabato (11,00 / 12,00)".

Corso di comunicazione per rom ed extracomunitari a Diamante

19/04 Sara' presentato giovedì sera a Diamante (Cosenza), il primo corso multimediale di comunicazione e linguaggio per minoranze Rom ed extracomunitari. Il corso, pensato per favorire e attuare situazioni di integrazione sociale e lavorativa e la cultura delle pari opportunita', e' stato finanziato dalla Provincia di Cosenza e sara' realizzato nel Comune di Diamante a cura dell'associazione "Il grillo parlante" in collaborazione con l'amministrazione comunale. Alla presentazione sara' presente l'assessore provinciale al Lavoro e politiche giovanili, Donatella Laudadio, il consigliere provinciale Ernesto Magorno e il direttore del corso, il giornalista Antonello Troya. Il progetto prevede un percorso multimediale di comunicazione e linguaggio che utilizzi l'integrazione tra mass-media verbali e non verbali, come base per produrre competenze espressive funzionali ai bisogni comunicativi. Il piano e' articolato in due parti: un corso integrato di comunicazione e linguaggio per adulti e un corso di formazione per operatori con competenze di mediazione e tutoring nei confronti di minoranze etniche o soggetti in difficolta' di inserimento e integrazione sociale e lavorativa. I due percorsi verranno seguiti da un docente di comunicazione e linguaggio esperto in tecniche di animazione (anche teatrale), un docente di antropologia, un docente di informatica con patente Ecdl, un docente di madrelingua inglese e quattro tutor. Le materie di studio saranno comunicazione e linguaggio (con particolare attenzione all'alfabetizzazione primaria per il primo corso), Comunicazione e multimedialita', Nozioni di base della lingua inglese, Animazione di gruppo e dinamiche relazionali, Tecniche di tutoring.

Il club Arbereshe chiede al Corecom la valorizzazione delle minoranze culturali

31/03 Nel corso di un incontro i rappresentanti dei giornalisti italo albanesi hanno chiesto che il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) promuova, sia con la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo che con le emittenti private, iniziative per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche della Calabria, secondo quanto previsto dalla normativa regionale. E' quanto riferisce una nota. "L' incontro - prosegue la nota - è avvenuto tra il presidente e il vice presidente del Club dei giornalisti arbereshe, Francesco Baffa e Alfredo Frega con il presidente del Corecom, Umberto Giordano. Il Presidente del Corecom ha assicurato tutta la sua disponibilità per far sì che sia data attuazione alle norme della legge regionale e che siano valorizzate, attraverso programmi televisivi, le specificità delle minoranze che rappresentano un patrimonio culturale e storico della regione Calabria".

Tre milioni di euro dal Ministero alle tv locali calabresi

30/03 ''Alle tv locali della Calabria verranno assegnati quasi tre milioni di euro come previsto dalla Legge finanziaria del 2005''. E' quanto riferisce una nota del Ministero delle Comunicazioni. ''Il Ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi - prosegue la nota - ha firmato il decreto ministeriale che dispone la ripartizione dei fondi a favore delle tv private, assegnati su scala regionale. Per la Calabria sono stati stanziati precisamente 2.828.446,41 di euro''. ''Come negli anni scorsi - sostiene il ministro Landolfi - anche questa volta il Governo, approvando il decreto che stanzia contributi a favore delle emittenti locali, ha rinnovato il suo impegno a favore di queste importanti realta' del nostro sistema televisivo; si tratta di un segnale importante che indica la grande attenzione del Governo verso le tv locali e verso le loro problematiche. Garantire piu' risorse significa mettere le emittenti nella condizione di portare avanti il processo di innovazione tecnologica ed industriale con maggiore determinazione; solo, in questo modo, possiamo permettere al nostro sistema televisivo di rafforzare il pluralismo e di arrivare ben preparati alla sfida della televisione digitale terrestre''.

La Calabria che con ti aspetti boicotta lo sciopero dei giornalisti e tutti i quotidiani escono in edicola

19/03 Questa volta non ci hanno accompagnato nella protesta i quotidiani calabresi. La campagna elettorale, affare troppo ghiotto per l’editoria ha avuto la meglio sulla protesta dei giornalisti contro il rinnovo del contratto non ancora approvato e che continua a vedere tanti colleghi pagati male o non pagati affatto per il loro lavoro svolto. E così Sono tutti in edicola i quattro giornali diffusi bella nostra regione: Gazzetta del Sud, il Quotidiano, il Domani e Calabria Ora. Le quattro testate regionali, infatti, hanno deciso di non aderire allo sciopero proclamato per la giornata di ieri dalla Fnsi nell' ambito della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro della categoria. ''Ho deciso di lavorare, insieme con pochi colleghi che non hanno condiviso lo sciopero - scrive oggi il direttore della Gazzetta del Sud, Nino Calarco in una dura presa di posizione per giustificare la sua uscita- perche' l' astensione di ieri e' stata sbagliatissima. E' l' ennesima prova che questa Fnsi, nelle trattative che durano da un anno, sta portando allo sbaraglio la professione di giornalista e gli aspiranti giornalisti. Imporre come pregiudiziale di escludere per contratto la legge Biagi e' un errore macroscopico ed un esempio di conservatorismo della peggiore specie''. Per quanto riguarda Calabria Ora ed il Quotidiano, l' uscita in edicola viene motivata con la mancata adesione allo sciopero degli altri quotidiani calabresi. ''Non ci sembrava giusto, per ragioni di mercato - sostiene in una nota il cdr del Quotidiano - privare i nostri lettori del loro appuntamento quotidiano col nostro giornale in ore febbrili per la Calabria. Oggi, comunque, non e' un bel giorno per la stampa calabrese''. Stessa motivazione viene data da ''Calabria Ora'', da pochi giorni in edicola. ''Abbiamo deciso di lavorare - e' detto in una breve nota - per difendere il nostro giovane contatto con i lettori''. Sta di fatto che lo squallido risultato è che, mentre in tutta Italia si sciopera in Calabria, di riffa o di raffa, tutti sono usciti in edicola.
Non ha aderito allo sciopero neppure la Provincia cosentina. La direzione del giornale, comunque, non ha scritto nulla oggi per motivare la mancata adesione allo sciopero. Cosi' come nessuna motivazione ha dato Il Domani, edito a Catanzaro.

Linea Verde nei Parchi del Pollino

17/03 Una troupe della trasmissione televisiva Linea Verde ha visitato, nei giorni scorsi, alcuni luoghi del territorio calabrese. ''Attraverso il suo conduttore, il giornalista Paolo Brosio - e' scritto in un comunicato - la nota trasmissione televisiva della Rai, ha puntato le sue telecamere sui luoghi piu' suggestivi delle zone montane della Calabria superiore, descrivendola attraverso le sue caratteristiche ambientali e tradizionali. La troupe televisiva ha attraversato il territorio calabrese dallo Ionio al Tirreno, guidata dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, che hanno illustrato attivita' e compiti istituzionali del Corpo e accompagnato la troupe attraverso i monti della catena del Pollino. Particolare attenzione e' stata rivolta all' attivita' svolta all' interno dell' area protetta piu' grande d' Italia, sorvolando e visitando i comuni di Morano Calabro, Orsomarso, Civita e le loro bellezze naturali, come le splendide vette innevate del massiccio del Pollino, la valle del fiume Lao, il canyon del Raganello e la valle del fiume Argentino''. ''Proprio ad Orsomarso - conclude il comunicato - il personale del Corpo Forestale dello Stato, ufficio Tutela biodiversita' di Cosenza, ha guidato Paolo Brosio all' interno dell' arboreto didattico presente nella riserva naturale gestita dallo stesso Corpo dove, come si suole fare per le nascite, e' stato piantato per l' occasione un giovane esemplare di Pino Loricato, specie unica all' interno del Parco del Pollino, in occasione proprio della visita di Linea Verde nella riserva orientata del Corpo Forestale. La puntata sulle bellezze naturali della Calabria andra' in onda nel mese di Aprile''.

Paola Bottero nuova delegata regionale della comunicazione pubblica

13/03 Il nuovo delegato regionale della Calabria dell' Associazione italiana della comunicazione pubblica e' Paola Bottero, che subentra a Mario Caligiuri, delegato regionale dal 1996. La nomina e' avvenuta nel corso della riunione dei componenti la Delegazione, eletti il 21 dicembre scorso alla presenza del Presidente di Comunicazione Pubblica, Gerardo Mombelli. All' incontro, e' scritto in un comunicato, il Consiglio nazionale e' stato rappresentato da Alessandro Rovinetti, segretario generale di Comunicazione Pubblica, che ha illustrato gli obiettivi raggiunti dall' Associazione negli ultimi anni. ''Partendo dalla Legge 150 del 2000, primo step indispensabile per iniziare a mettere ordine tra le varie figure istituzionali che, con differenti ruoli e professionalita', lavorano all' interno delle Pubbliche amministrazioni nel complesso mondo della comunicazione pubblica e istituzionale - e' scritto nella nota - l' Associazione nazionale lavora da dieci anni con ottimi risultati: ha partecipato attivamente alle attivita' della 'Struttura di missione' istituita presso il Dipartimento della funzione pubblica per l' applicazione della Legge 150, ha presentato una proposta di profili professionali ed ha realizzato il Codice deontologico dei comunicatori pubblici, ha promosso e partecipato ad iniziative di approfondimento culturale e professionale, ponendosi al centro di un dibattito capace di coinvolgere il mondo della comunicazione e quello della Pubblica Amministrazione, ha dato vita al ComPA, salone internazionale della comunicazione pubblica, ha firmato, insieme alla Fnsi, un protocollo d' intesa per la professione con la Conferenza dei Presidenti dell' Assemblea dei Consigli regionali e delle Province autonome''. ''Sulla strada del cambiamento e della professionalita' - ha sostenuto Rovinetti - l' Associazione intende proseguire il suo cammino per ultimare il processo di riconoscimento giuridico - contrattuale dei comunicatori pubblici e fare della comunicazione pubblica un confronto essenziale per una Pubblica Amministrazione moderna ed europea''. Nel corso dell'incontro i nove delegati (Salvatore Berlingieri, addetto alla comunicazione del Comune di Stefanaconi; Paola Bottero, responsabile della Comunicazione e delle Relazioni esterne di Sogas, societa' di gestione dell' Aeroporto dello Stretto; Mario Caligiuri, docente di comunicazione all' Unical; Francesco Caridi, portavoce e coordinatore dell' ufficio stampa del Comune di Siderno; Giuseppe Lefosse, responsabile delle Risorse umane dell' Inps nella sede di Rossano; Giuseppe Quartuccio, responsabile dell' Urp del Comune di Reggio Calabria; Fabio Scavo, addetto stampa dell' Arpacal; Caterina Sinicropi, addetto Urp del Comune di Reggio Calabria; Carlo Taranto, responsabile della Comunicazione presso la Facolta' di Agraria dell'Universita' Mediterranea), conclude la nota, ''dopo un lungo confronto, sollecitato esplicitamente da Rovinetti, sugli obiettivi raggiunti e sul futuro ruolo della delegazione regionale rispetto sia alle strategie nazionali che alle tante realta' della Calabria, hanno conferito a Paola Bottero la nomina di delegato regionale''.

Da martedì in edicola un nuovo quotidiano in Calabria. Si chiama “Calabria Ora”

09/03 Si chiama ''Calabria Ora'' ed e' il primo giornale calabrese del ventunesimo secolo. Il nuovo quotidiano di informazione regionale, che sara' in edicola il 14 marzo, e' stato presentato oggi a Catanzaro. L' iniziativa editoriale, che si aggiunge alle altre cinque testate presenti sul territorio regionale, e' stata illustrata, tra gli altri, dal direttore Paride Leporace, con esperienze al ''Quotidiano della Calabria'', e dal presidente del Consiglio di amministrazione della societa' editrice Fausto Aquino, vicepresidente nazionale della Piccola Industria. Sede centrale di ''Calabria Ora'' - 48 pagine in formato tabloid - sara' a Cosenza con redazioni distaccate in tutte le province calabresi e in realta' come Lamezia Terme, Gioia Tauro e Siderno. Quattordici i giornalisti professionisti, sette i praticanti e dieci pubblicisti oltre a un esercito di corrispondenti sparsi in tutta la regione. ''Quello di Calabria Ora - ha detto Leporace - e' un progetto costruito giorno dopo giorno per un giornale pensato per stare nel Palazzo senza chinare la testa ma anche nelle piazze. Perche' Calabria Ora? - ha aggiunto il direttore - Soprattutto per dire no alla fuga dalla regione. E' l' ora di fare molte cose e di raccontarle in una maniera nuova in primo luogo riprendendo lo spirito della vecchia bottega giornalistica coniugata con l' esperienza di chi conosce il mestiere. Solo il caso ha voluto che questo giornale nato in maniera diversa con chiari diritti e altrettanto precisi doveri uscisse in campagna elettorale. La nostra speranza - ha concluso Leporace - e' quella di unificare la Calabria senza modificare i territori''. ''Comincia cosi' - ha detto Aquino - una sfida nuova nell' informazione. Non una novita' in quanto tale ma un modo diverso di fare informazione libera e scevra da condizionamenti e che punta dritta al cuore della notizia''. Gli auguri del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero alla nuova iniziativa editoriale sono stati portati dal portavoce Pantaleone Sergi.

Parte la rete radiofonica regionale “Unika News”

08/03 Partira' dal 9 marzo la prima grande rete radiofonica regionale calabrese chiamata 'Unika'. L'iniziativa - e' scritto in una nota - nasce per riunire la Calabria sotto il segno dell'informazione e della comunicazione. Un progetto che coinvolge 5 emittenti, 1 per ogni provincia calabrese. Si tratta di Rlb per Cosenza; Rtc-Catanzaro Centro per Catanzaro, Radio Onda Verde per Vibo Valentia, Radio Studio 97 per Crotone e Radio Touring 104 per Reggio Calabria. Insieme si sono raccolte 5 realta' diverse, ma tutte profondamente radicate nel territorio da oltre 20 anni e riunite dall'obbiettivo comune di realizzare un progetto mediatico legato alla dimensione locale. La nuova rete radiofonica raggiunge gia' almeno 150 mila ascoltatori giornalieri potendo contare su redazioni giornalistiche gia' attive, oltre 30 speaker e deejay gia' noti e seguiti dal pubblico locale. Il primo grande progetto - prosegue la nota - e' ''Unika News'' con 2 edizioni in programma alle 7,15 ed alle 13,30, tutte le notizie locali dai capoluoghi e dalle province in tempo reale ed un panorama completo delle notizie regionali. Il radiogiornale regionale sara' diretto da Giuseppe Soluri, presidente dell'Ordine dei Giornalisti. La Conferenza Stampa di presentazione del progetto e' prevista a Catanzaro il 9 marzo alle ore 11.00 presso la Casa delle Culture al Palazzo della Provincia

Rinnovate le cariche sociali dell’Associazione dei giornalisti cosentini "Maria Rosaria Sessa"

04/03 L' associazione dei Giornalisti di Cosenza ''Maria Rosaria Sessa'' ha rinnovato, questa mattina nell’auditorium della Gazzetta del Sud, i propri organi sociali. Dalle elezioni sono scaturiti i giornalisti che formano il nuovo Direttivo che governera' l' associazione per i prossimi due anni. A reggere l’associazione sono stati eletti Franco Rosito, Rosellina Arturi, Federico Bria, Gregorio Corigliano, Mario Tursi Prato, Anita Frugiuele e Francesco Montemurro. Nel Collegio dei probiviri, invece, sono stati eletti Pino Nano, Franco Segreto ed Eugenio Gallo, mentre nel collegio dei revisori dei conti sono stati eletti Dino Gardi, Franco Lorenzo e Dino Granata. Nei prossimi giorni il Direttivo si riunira' per eleggere il nuovo presidente e attribuire le nuove cariche sociali. Secondo indiscrezioni il posto del Presidente uscente, il direttore di Ansa Calabria Filippo Veltri, sarà appannaggio del collega Gregorio Corigliano di Rai Tre Calabria.

Francesco Baffa presidente del Club dei giornalisti arbreshe

22/02 Francesco Baffa, giornalista professionista, e' il nuovo presidente del Club dei giornalisti arbereshe. Succede ad Alfredo Frega, primo responsabile del sodalizio istituito nell' ottobre del 2004. Nato da una idea di Frega, il Club annovera una trentina di giornalisti, tra pubblicisti e professionisti, regolarmente iscritti all' Ordine nazionale e tutti rigorosamente di origine arberesh, i quali, sensibili alla problematica della salvaguardia e della promozione culturale del gruppo linguistico minoritario italo-albanese, hanno dato vita a una nuova struttura nel settore della comunicazione per trovare intese comuni nel contesto di applicazione delle norme stabilite dalla Legge nazionale di tutela delle minoranze linguistiche e storiche nella parte che riguarda l' informazione nella lingua madre attraverso i media. Tra le attivita' del Club, che dal cambio di guardia ha sede a S. Demetrio Corone in quanto comune di residenza del neopresidente, oltre ai periodici incontri di aggregazione tra i giornalisti aderenti e le rispettive famiglie, sono compresi l' organizzazione di corsi di lingua e cultura albanese; seminari specifici sull' informazione e sulla stampa delle diversita' linguistiche; premi giornalistici per la diffusione delle ''altre culture'' e gemellaggi con sodalizi simili dell' Albania e delle altre minoranze alloglotte in Italia.

Oltre 120 adulti al primo Master sulla Comunicazione degli Scout del M.A.S.C.I.

09/02 (M.J.D.A.) Erano oltre 120 gli Adulti-Scout del Movimento Adulti Scout cattolici Italiani (MASCI) convenuti da tutta Italia all’Hotel Nettuno di Belvedere M.mo, sabato 4 e domenica 5 febbraio, per confrontarsi su di un tema fortemente sentito, quale la Comunicazione in un mondo in rapida evoluzione tecnologica. Un “primo Master-Scout sulla Comunicazione Anna Iovane”, organizzato dal mensile nazionale del Masci “Strade Aperte” presente con il suo direttore Francesco Marchetti e dal MASCI Calabria, nelle persone del segretario regionale Elisabetta Mercuri e dell’incaricata regionale “Stampa e Comunicazione” Marie-José D’alessandro. Uno scopo ambizioso quello di riflettere su come poter collaborare, in spirito di servizio, a fare di questa epoca caratterizzata dalla comunicazione virtuale e globale non un tempo di alienazione e relativismo, ma un tempo significativo per lo sviluppo della comunicazione, intesa come incontro tra le persone e tra i popoli che è poi, da sempre, il modo scout di costruire la pace.
Una presenza non solo calabrese, ma anche di altre regioni italiane (Veneto, Friuli VG, Liguria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia….). Un’accoglienza impeccabile, da lungo tempo preparata nei minimi particolari dalla Comunità MASCI di Belvedere M.mo che ha offerto ai convenuti ospitalità nell’accogliente e panoramico Hotel Nettuno, dotato di un’ampia ed attrezzata sala congressi.
Ma cosa è stato determinante per il successo dell’evento? oltre che il grande interesse del tema trattato, è stata sicuramente l’adesione degli oltre 120 Adulti-Scout alcuni dei quali provenienti da regioni lontane come il Friuli Venezia-Giulia, il Veneto e la Liguria. Primo fra tutti il Presidente Nazionale del MASCI, Littorio Prezioso che ha voluto essere presente in quanto fervente sostenitore da sempre della necessità di uno sviluppo maggiore della formazione in materia di comunicazione. Erano presenti, inoltre, Toni Biella (Vice Segretario Nazionale con delega alla comunicazione) che con la sua esperienza di direttore del “Corriere del Giorno” (il quotidiano della città di Taranto) ha tenuto una brillante relazione sul tema: “Scout e Mass-Media un amore possibile” e Toni Polesello (Incaricato Nazionale ai seminari di animazione) che ha relazionato su: “Il linguaggio scout e la comunicazione”. Nella serata di Sabato si è celebrata la SS. Messa presieduta dal Vescovo Domenico Crusco, e concelebrata da Don Antonello Foderaro, Assistente Ecclesiastico del MASCI Calabria, Don Pasquale Luzzo, Assistente Ecclesiastico della Comunità di Lamezia Terme 2 e Don Sivio Rumbolo, Assistente Ecclesiastico della Comunità di Belvedere.
La domenica mattina si è aperta con il saluto del sindaco di Belvedere M.mo, Mauro D’Aprile accompagnato dal benvenuto della cittadinanza dell’Assessore al Turismo Patrizia Ragone che ha omaggiato tutti i presenti di una originalissima guida turistico-culturale dall’originale titolo di copertina “è ..vviva la mia città” realizzata da ragazzi delle scuole Elementari e Media. I due rappresentanti della città di Belvedere sono rimasti per tutta la durata del seminario avendo modo di intervenire in proposito ai problemi sociali che la cittadina sta attraversando e dimostrandosi molto interessati e sensibili ai temi trattati in questo seminario. La tavola rotonda che ne è seguita dal tema “la comunicazione verbale, scritta e simbolica” è stata condotta e moderata con professionalità e maestria dal noto giornalista RAI Pasqualino Pandullo, il quale ha coordinato i tre relatori d’eccezione che in una qualche maniera si completavano ed si arricchivano a vicenda: la parte più teorica è stata trattata dal Prof. Giorgio Lo Feudo, Ricercatore confermato di Filosofia del Linguaggio nel Corso di laurea in Filosofie e scienze della comunicazione e della conoscenza dell’UNICAL con: "I tipi di segni fra comunicazione verbale e non verbale". La parte riguardante la Comunicazione come annunzio e comunione è stata illustrata da Sr Grazia Rota, specializzazione in Pastorale giovanile e catechetica, con: “Nati dall’amore per comunicare”. A seguire, il noto giornalista Antonello Troya ha parlato sul tema: “Giornalismo nella realtà locale. Etica e qualità dell’informazione”. Al termine i partecipanti al seminario sono intervenuti con considerazioni e riflessioni proprie che sono servite a completare e rilanciare varie tematiche come l’occultamento della verità nell’informazione, i pericoli e il “potere” dei media, quali sono le regole che permettono il buon funzionamento della comunicazione tra le persone. In definitiva, una due giorni di grande interesse culturale che ha visto gli Adulti-Scout confrontarsi insieme ad esperti del settore su di un tema cruciale per il nostro tempo, un tempo in cui (come ebbe a scrivere Giovanni Paolo II nel “nuovo millenium ineunte”) l’universo dei media è il primo areopago del mondo moderno, che sta unificando l’umanità, rendendo il nostro pianeta un unico villaggio globale. Un successo confermato quindi, dalle tante manifestazioni d’affetto e di ringraziamento testimoniate dai partecipanti che hanno condiviso in pieno il calore e la passione che l’adulto Scout mette in tutto quello che fa.

Inaugurata la sede dell’Associazione dei giornalisti Cosenza “M.R. Sessa”

05/01 E’ stata inaugurata la sede dell’Associazione dei Giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa”. Tre gli ambienti messi a disposizione dalla Rete Ferroviaria Italiana all’interno della struttura di Vaglio Lise. Alla presenza di autorità civili, politiche e militari della città, è stato Giuseppe Grande, dirigente della Rfi, a tagliare il canonico taglio del nastro. Monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, ha benedetto i locali dopo aver celebrato Messa nella cappella della stazione ferroviaria. “Desidero sottolineare – ha detto l’alto presule – il ruolo importante e delicato che voi come giornalisti siete chiamati a svolgere. La vostra è una professione al servizio dell’uomo, che esige coraggio e risolutezza”. Monsignor Nunnari ha,poi, stigmatizzato il comportamento dei media nazionali in relazione alla vicenda di Padre Fedele Bisceglia, mentre ha espresso un plauso per l’atteggiamento più corretto dimostrato dai giornalisti e dalle testate regionali. Franco Rosito, vicepresidente della “Sessa”, ha evidenziato l’importanza di avere “un luogo dove poter incontrarsi che, spero, diventi presto un importante punto d’incontro per tutti i colleghi cosentini che intendono confrontarsi, praticamente un luogo per l’informazione e la formazione della nostra categoria”. Rosito ha, poi, sottolineato come l’Associazione abbia già raggiunto il considerevole numero di 75 iscritti e “contiamo di rilasciare la tessera numero 100 entro la data del 4 marzo prossimo, giorno fissato per l’assemblea ordinaria dedicata al rinnovo delle cariche direttive. Non dovrebbe essere una meta irraggiungibile, atteso che – ha continuato Rosito – sul territorio cosentino è ubicato il maggior numero di emittenti tv e radio e di giornali della Calabria e, quindi, il maggior numero di giornalisti della regione”. Il vicepresidente Paride Leporace ha, poi, aggiunto che “stiamo lavorando per la crescita della categoria e lo facciamo congiuntamente alle istituzioni che ci rappresentano a livello regionale. La nostra attività – ha detto ancora Leporace – vuole essere un ulteriore servizio destinato ai colleghi cosentini”. I video della giornata sono disponibili sul sito dell'Associazione su http://www.giornalisticosentini.com

Inaugurazione della sede dell’Associazione dei giornalisti Cosenza “M.R. Sessa”

04/02 Sarà inaugurata questa mattina, sabato 4 Febbraio, alle 10,30, la sede dell’Associazione dei Giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa”. La sede dell'associazione è ubicata nella struttura della Ferrovia dello Stato in Vaglio Lise a Cosenza. L'arcivescovo di Csoenza, e socio onorario della Sessa, Monsignor Salvatore Nunnari, celebrerà per l'occasione una Santa Messa. Per le 11,15. invece è previsto il canonico taglio del nastro. Alla manifestazione presenzierà il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri. Parteciperanno, inoltre, autorità politiche, sociali e militari della città di Cosenza

Il 7 Messa del trigesimo della morte di Nicolò officiata da Mons. Nunnari

02/02 Martedi' prossimo, 7 febbraio, sara' celebrata a Reggio Calabria, nella chiesa del Soccorso, una messa in occasione del trigesimo della morte di Raffaele Nicolo', fondatore e presidente per 27 anni dell' Ordine dei giornalisti della Calabria, morto all' eta' di 73 anni per un male incurabile. A celebrare il rito sara' l' arcivescovo di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, giornalista pubblicista e per molti anni componente del Consiglio dell' Ordine regionale dei giornalisti, legato a Nicolo' da un lungo rapporto di amicizia.

Secondo anno di attività per l’associazione dei giornalisti cosentini “MR Sessa”

01/02 L'associazione dei giornalisti cosentini 'Maria Rosaria Sessa' inizia il suo secondo anno di attivita'. Bilancio positivo per l' associazione che - come riporta in una nota - ha ''cercato di raggiungere alcuni obiettivi, primo fra tutti la realizzazione di incontri capaci di arricchire il nostro bagaglio culturale e professionale''. E' in questo modo che l' Associazione si appresta a vivere il suo secondo anno, ''cercando di ottenere sempre - si afferma ancora nella nota - una maggiore partecipazione, che si traduca in un piu' consistente numero di iscritti''. Per sabato, inoltre è prevista l’inaugurazione della nuova sede nei locali di Vaglio Lise.

Sette anni di vita per la rivista “Calabresi nel mondo” della Regione Calabria

01/02 Con il numero di gennaio, gia' in diffusione, la rivista della Regione ''I Calabresi nel mondo'', diretta da Oldani Mesoraca, giunge al suo settimo anno di vita. Il mensile, che con le sue venticinquemila copie raggiunge i corregionali sparsi in tutto il mondo, e' anche presente e disponibile sul sito istituzionale dell'Ente. Negli anni scorsi, lo stesso Presidente della Repubblica Ciampi ha scritto al Direttore Mesoraca compiacendosi ''per le finalita' perseguite che consentono - ha scritto Ciampi - ai nostri connazionali all'estero, di mantenere vivi i contatti culturali con la propria terra madre''. Anche Papa Giovanni Paolo II volle compiacersi con Mesoraca per l'editoriale che gli dedico' in occasione dei suoi venticinque anni di pontificato. ''Il Sommo Pontefice - e' scritto nel Messaggio - desidera manifestarle viva gratitudine per il dono e per i sentimenti di spirituale vicinanza che l'hanno suggerito''. La copertina del primo numero di quest'anno de ''I Calabresi nel mondo'' e' stata dedicata all' udienza durante la quale Benedetto XVI ha incontrato il Presidente Loiero. All'interno, un ampio servizio di Franco Ferrara sulla conferenza stampa di fine anno tenuta dal Presidente della Regione e nel ''Notiziario della Giunta'', curato da Giovanni Merlo, la sintesi dei principali provvedimenti adottati dai singoli assessori. Inoltre, lo scrittore Sharo Gambino parla del viaggio fatto da Pierpaolo Pasolini in Calabria; un curioso articolo sulla ''Calabria, citta' del miele'', che porta la firma di Alberto Scrima. Ed, infine, una serie di articoli sui calabresi in Belgio, in Argentina, negli Stati Uniti ed in provincia di Torino.

Il 4 febbraio l’associazione giornalisti di Cosenza “Sessa” inaugura la sede

21/01 Verrà inaugurata il prossimo 4 febbraio, sabato, alle 10,30, la sede dell’associazione dei giornalisti cosentini “Maria Rosaria Sessa”. Lo ha deciso il Direttivo dell’associazione riunitosi ieri. La sede, ubicata nella struttura delle Ferrovie dello Stato di Vaglio Lise a Cosenza, sarà aperta ufficialmente da Monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano e socio onorario della “Sessa”, alla presenza di tutte le autorità politiche, civili e militari della città. “Desideriamo esprimere un sincero ringraziamento alle Ferrovie dello Stato – ha detto il vicepresidente della “Sessa”, Franco Rosito – che, accogliendo la nostra richiesta, ci hanno messo a disposizione degli ambienti indipendenti in cui potremo incontrare tutti i nostri soci e vivere in maniera ancora più pregnante questa nostra esperienza associativa”. Il Direttivo ha, inoltre, stabilito che la quota associativa per l’anno 2006 è fissata in 20,00 euro, mentre la quota una tantum per i nuovi iscritti è stata ridotta a 30,00 euro. “Così facendo – ha detto ancora Rosito - abbiamo pensato di andare incontro alle richieste dei nostri associati, ma, soprattutto, di tutti quei colleghi che ci hanno manifestato in tante occasioni la volontà di entrare a far parte dell’associazione”. Nell’invitare tutti i soci a mettersi al più presto in regola con i versamenti, si comunica anche che l’Assemblea ordinaria è fissata, in prima convocazione, per venerdì 3 marzo alle 6,00, e, in seconda convocazione, per sabato 4 marzo alle 10,00, nell’auditorium della “Gazzetta del Sud”, a Rende. Rosito, infine, ha espresso apprezzamento per il successo ottenuto dal corso di “Power Speaking”, sponsorizzato dalla Carime che ha annunciato, vista l’alta partecipazioni registrata, di essere pronta a farlo ripetere.

Martedì il pallanuotista cubano Nieves all’Unical racconta la sua esperienza

15/01 ''Lo sport come scelta di vita'': e' il tema di una conferenza che il pallanuotista cubano Jose' Nieves Urreli terra' dopodomani, martedi', alle 17, all' Universita' della Calabria. La conferenza di Urreli e' stata organizzata nell' ambito del seminario in giornalismo sportivo promossa dal corso di laurea in Filosofie e Scienze della comunicazione e della conoscenza, presieduto dal prof. Felice Cimatti. Jose' Nieves Urreli, gia' titolare della nazionale di pallanuoto di Cuba, e' in Italia dal 1999. Attualmente e' un punto di forza della formazione Metropolis Cosenza Nuoto, che ha appena iniziato il campionato nella categoria A2.

Morto Nicolò: Soluri, “Era un lottatore”. Sergi, “Lutto colpisce categoria”. Loiero, “Si è speso per i giornalisti”.

09/01-(Mar.Gat.)- Dopo l’ annuncio della scomparsa di Raffaele Nicolò, per quasi tre decenni presidente dell' Ordine dei giornalisti della Calabria, arrivano puntuali i ricordi di chi lo conosceva come giornalista e soprattutto come uomo. Il primo ad esprimere il proprio cordoglio è stato il presidente dell' Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri che dichiara: ''Raffaele Nicolo' non c'e' piu'. Che il suo percorso terreno fosse ormai alla fine lo sapevamo tutti perche' da tempo le sue condizioni di salute si erano aggravate. Tutti, conoscendolo, speravamo pero' che la sua tempra resistesse il piu' a lungo possibile''.
''Raffaele Nicolo' - ha aggiunto - era infatti un lottatore, uno che si era sempre tuffato nelle battaglie col piglio del condottiero indomito, con la sicurezza di chi si sentiva forte e vincente. A lui si deve se i giornalisti calabresi, legati fino al 1975 all' Ordine interregionale di Napoli, avevano avuto una seppur minima voce in capitolo. A lui si deve la battaglia incessante per far riconoscere a tanti giornalisti calabresi, in sede partenopea, il giusto status professionale; battaglia propedeutica alla successiva costituzione dell' Ordine regionale in Calabria, finalmente affrancato dal peso schiacciante della Campania. Dell' Ordine regionale dei giornalisti Raffaele Nicolo' e' stato ininterrottamente presidente dalla costituzione, nel 1975, fino al 2002''.
''Raffaele - ha sostenuto Soluri - non era personaggio amante dei mezzi toni: era pro oppure era contro. Per questo motivo moltissimi lo hanno 'amato' e molti altri, magari senza avere il coraggio di manifestarlo apertamente, lo hanno 'odiato'. E' stato, della categoria dei giornalisti calabresi, una sorta di padre-padrone. Sempre burbero, spesso spigoloso, mai cattivo. Anche quando faceva di tutto per apparirlo cattivo, in realta' non riusciva ad esserlo. Ha avuto pochi amici veri: quelli che nulla avevano da chiedergli, nulla gli hanno mai chiesto e nulla ovviamente hanno da lui avuto al di fuori della stima. Lui li conosceva i suoi amici veri e li contava sulle dita di una mano. Ha invece avuto moltissimi amici del buon tempo che, come nella piu' classica delle misere storie umane, gli hanno prontamente voltato le spalle quando il buon tempo e' passato''.
''E' morto povero - ha concluso Soluri - ma lascia, nonostante gli errori tutti umani che certamente hanno segnato anche la sua vita, un grande patrimonio. Perche' nessun giornalista calabrese, oggi come domani, potra' 'prescindere' da quel che Raffaele Nicolo' per la nostra categoria e' stato ed alla nostra categoria ha dato. Buon riposo, grande ed indimenticabile nostro Presidente''.
In una nota Pantaleone Sergi, docente di Storia del giornalismo all'Universita' della Calabria e studioso della stampa e del giornalismo calabrese sostiene che ''Raffaele Nicolo' ha fatto la storia dell'associazionismo dei giornalisti in Calabria che, nel bene e nel male, ha rappresentato per tanti anni. La sua morte quindi e' un lutto che colpisce tutta la categoria''.
Sergi, che alla costituzione dell'Ordine dei giornalisti della Calabria - prosegue la nota - ha dedicato tempo fa un saggio pubblicato sulla rivista ''Comunicando'', dice che si deve a Nicolo', ''alla sua tenace iniziativa che risale agli anni Cinquanta, quando ancora in Italia appariva lontana la stessa istituzione dell'Ordine dei giornalisti (proprio nel 1958 Nicolo' debutto' in campo nazionale come delegato dell'Assemblea Straordinaria dei giornalisti iscritti all'albo nazionale), se la Calabria ha avuto un Sindacato e un Ordine professionale''. ''Sulla sua personalita' - ha aggiunto - e sul suo carattere difficile da 'padre padrone' (ha governato a volte con paternalismo e spesso, purtroppo, da vero e proprio monarca assoluto) si potra' discutere quanto si vuole e si discutera' sicuramente, ma chi l'ha conosciuto puo' e deve testimoniare il suo amore, il suo attaccamento e la sua dedizione verso la categoria. Bisogna, in questo momento di dolore per i familiari e per gli amici, rendergli onore per quanto ha fatto con passione e attaccamento: le battaglie che dal 1955 al 1975 lo hanno visto protagonista nella tutela della professione da coloro che abusivamente la esercitavano, hanno permesso di superare le eterne spaccature tra i giornalisti calabresi e quindi di arrivare alla costituzione degli organi di categoria che poi ha guidato fino al 2002, anno della sua radiazione dall'Ordine per vicende legate proprio alla gestione di un potere che sembrava senza limiti e fino ad allora solo episodicamente contestato''.
''Anche chi come me con Nicolo' - ha concluso Sergi - ha avuto un confronto acceso, a volte conflittuale e a ogni modo reciprocamente rispettoso dei valori umani non puo' che ammirare il riserbo con cui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita dopo eventi traumatici, commuovendosi alla notizia della sua scomparsa''.
''Nicolo' per tanti lustri ha dedicato tutta la sua attivita' a favore della categoria per la quale si e' speso in ogni sede, avendo rivestito diversi e importanti incarichi anche a livello nazionale''. A dirlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, anche da giornalista, con una dichiarazione con la quale ha voluto esprimere la propria vicinanza al dolore dei familiari per la scomparsa di Raffaele Nicolo'. ''E' stato un personaggio complesso - ha aggiunto Loiero - ma bisogna essergli grati dell' impegno profuso''.

E’ morto Raffaele Nicolò. Fu presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria.

08/01 E' morto a Reggio Calabria Raffaele Nicolo', fondatore, nel 1975, dell' Ordine dei giornalisti della Calabria e per 27 anni, fino al 2002, presidente dello stesso. Nicolo' aveva 73 anni e da un paio di anni era malato.Fu lui, dopo una lunga battaglia, ad ottenere l' autonomia dell' ordine calabrese dal Consiglio interregionale della Campania. Nicolo' ha iniziato la sua carriera di giornalista al Giorno di Milano. Nel 1960 ha fondato e diretto il settimanale di satira politica ''A Forbici''. E' stato anche commentatore ed editorialista di Telespazio. Per 15 anni, Nicolo' e' stato consigliere nazionale della Federazione nazionale della stampa e per sei segretario del sindacato giornalisti calabresi. Membro dell' esecutivo dell' Inpgi e componente del Consiglio di amministrazione dell' Istituto, e' stato per diversi anni anche segretario della commissione di esame per l' abilitazione dei giornalisti alla professione. I funerali si sono svolti stamani nel cimitero Condera di Reggio Calabria. Ai familiari di Nicolò vanno le condoglianze della redazione di NuovaCosenza.com

Intercettazioni: Il Presidente di Odg Lombardia, Abruzzo, al Presidente Casini,“Non si può tornare al 1930, la sospensione cautelare ai giornalisti è una minaccia al diritto d’informazione”

06/01 I giornali attribuiscono oggi al presidente della Camera, Pierferdinando Casini, questa affermazione: "Faccio una valutazione molto serena: in questi ultimi venti giorni di legislatura o c'è un'intesa, oppure è molto difficile pensare che si possa convertire in legge dei provvedimenti''. Così la terza carica dello Stato ha risposto ieri ai cronisti che gli chiedevano se ci fossero i tempi per approvare entro la legislatura il disegno di legge (ddl) del governo sulle intercettazioni telefoniche.
Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha dichiarato al riguardo: "Mi auguro e chiedo formalmente che il Parlamento non riprenda l'esame dei 14 articoli del disegno di legge (varato dal Governo il 9 settembre 2005 ed all'esame del Senato) sulle "Disposizioni in materia di intercettazioni telefoniche ed ambientali e di pubblicità negli atti del fascicolo del pubblico ministero e del difensore". Quei 14 articoli, una volta diventati legge, decreterebbero la fine della cronaca giudiziaria. Si tornerebbe alla legislazione del 1930: verrebbe, infatti introdotto il divieto di pubblicazione 'anche parziale o per riassunto o nel contenuto, di atti di indagine preliminare, nonché di quanto acquisito al fascicolo del pubblico ministero o del difensore, anche se non sussiste più il segreto, fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell'udienza preliminare... E' in ogni caso vietata la pubblicazione anche parziale o per riassunto della documentazione, degli atti e dei contenuti relativi a conversazioni o a flussi di comunicazioni informatiche o telematiche di cui sia stata ordinata la distruzione'. Con queste clausole in vigore, i quotidiani non avrebbero potuto pubblicare le conversazioni telefoniche (intercettate dalla polizia giudiziaria) tra il Governatore di Bankitalia Fazio e il banchiere Fiorani con il risultato che Fazio sarebbe ancora al suo posto. Il ddl contiene anche una minaccia - la sospensione cautelare dei giornalisti dall'esercizio della professione - al diritto dei cittadini all'informazione. Se il ddl dovesse diventare legge, l'autocensura sarebbe dilagante e vittoriosa nelle redazioni. Ma è quello che vuole Casini?". Sul sito dell’ordine dei giornalisti della lombardia un approfondimento http://www.odg.mi.it/docview.asp?DID=2195

Gran successo della fiction “L’uomo che sognava le aquile” girato in Calabria. Ass. Tommasi “Uno spaccato della regione, autentico”

04/01(GiuPal) Enorme successo per la fiction "L'uomo che sognava le aquile" andata in onda domenica e lunedì sera su RaiUno. Il perno centrale del successo, così come viene commentato dai protagonisti e non solo, è stata la grande semplicità della storia e la profonda descrizione della Calabria, luogo di ambientazione della fiction. Il protagonista della storia, Terence Hill nei panni di Rocco Ventura, è un pastore calabrese che vive con le sue capre e ha un unico sogno: conservare la tradizione di un formaggio prodotto da 400 anni sui monti della sua terra seguendo un antico metodo tramandato dalla sua famiglia. Mentre Rocco Ventura tenta disperatamente di salvare l'azienda di famiglia incontra sulla sua strada un bambino che sta tentando disperatamente di lottare contro la malattia. Lo stesso Terence Hill spiega il perché della riuscita della fiction: "L'ambientazione - spiega - doveva essere nelle Alpi. Poi lo scenario e'stato trasferito al sud, sulle montagne dell'Aspromonte: una scelta giusta. Sono andato a Catanzaro, ho avuto modo di parlare con chi vive e lavora nelle campagne. La Calabria e' bellissima e il sud e' forse più credibile in questa storia, anche perchè i formaggi prodotti al nord sono più accettati, più conformi agli standard richiesti dall' Unione europea".
Soddisfatto del successo anche il direttore di Raifiction, Agostino Saccà: "10.175.000 telespettatori, pari al 38.40% di share ''E' un risultato pazzesco che dimostra la forza e l'attualità del tema di questa miniserie: i valori dell'ambiente, della tradizione, dell'identità che rischiano di essere sommersi dalla globalità". Il dato di ascolto più alto si rileva nel Sud con il 53.08%, ma e' notevole anche nel Centro Nord che registra il 45.30%, con il Nord Est in particolare al 36.87%. La regione con la percentuale più alta e' la Calabria, dove era ambientata la fiction, con il 58.10%. Ottimi, tuttavia, i dati rilevati al Nord, come in Piemonte e Valle d'Aosta con una media del 34.40, la Lombardia (di solito meno attenta alla fiction Rai) con il 34%, il Veneto al 37%, e anche al Centro, con il 43% dell'Emilia Romagna, il 45% della Toscana, il 52% dell'Umbria. Con il risultato di ieri, la miniserie si piazza direttamente al settimo posto tra le fiction piu' viste in termini di share negli ultimi due anni, dopo la prima puntata di 'Karol - Un uomo diventato Papa' di Canale 5 (44.31%), la seconda parte di 'Giovanni Paolo II' di Raiuno ( 44.15%), l'ultima puntata della prima serie di 'Elisa di Rivombrosa' (41.54%), l'ultima del 'Medico in famiglia 4' (41.61%), la seconda parte di 'Paolo Borsellino' (41.94%) e l'ultima puntata della prima serie di 'Orgoglio' (38.82%). Alla luce dei dati pervenuti Saccà sottolinea come tutto il lavoro, l'ambientazione della storia, i protagonisti e lo staff hanno concorso nel portare la fiction al successo nazionale.
Anche l' assessore all' Ambiente della Regione Calabria, Diego Tommasi, ha dichiarato di aver apprezzato la storia di Rocco Ventura perché è: "Una fiction che restituisce l' immagine di una Calabria sana, laboriosa autenticamente genuina, lontana dagli stereotipi che vogliono a tutti i costi ritrarla come terra di confine, soffocata dalle forze dell' illegalità e compressa tra il peso della povertà - incultura e il dominio degli appetiti economici ai quali la Calabria, spesso, si espone, quasi come fosse una 'nuova terra di conquista'. Brava la Rai che ha saputo, con semplicità e naturalezza, senza dover far ricorso a note melodrammatiche, quasi sempre sopra le righe, narrare una storia realistica: poetica e rivoluzionaria insieme, che sposta i riflettori su un' altra faccia della Calabria, fatta di uomini e donne che vivono quotidianamente il proprio territorio e sono pronti a spendersi in prima persona per tutelarlo e valorizzarlo. Quanti Rocco Ventura ci sono tra le montagne d' Aspromonte, sull' altopiano della Sila o lungo i litorali marini, che hanno compreso la possibilità di rivedere i modelli di sviluppo, alla luce della necessità di preservare le risorse ambientali e riscoprire le tradizioni? Abbiamo bisogno di raccontare le storie positive, e ce ne sono tante, dei tanti Rocco Ventura: piccole e grandi rivoluzioni, storie a lieto fine di battaglie combattute nel silenzio, assordante, e nella solitudine di una quotidianità che, a volte per scelta, altre volte per costrizione, non riesce a raggiungere la ribalta. Ma la Calabria e' anche questo: e' terra di entusiasmi e grandi slanci, di rivoluzioni e tradizioni, sullo sfondo di un paesaggio dalla bellezza mozzafiato che abbiamo tutti il dovere di conservare e far conoscere".
In questi giorni Terence Hill e' sul set di Don Matteo 5 per le riprese delle prossime 12 puntate della serie, 24 episodi da un'ora ciascuno. Invariato il cast, con una guest star, Renzo Arbore, che ha già girato una puntata della fiction, nei panni del presentatore di un gioco a quiz. Sul set Arbore ha ritrovato l'amico Nino Frassica (nel ruolo di un concorrente della sua trasmissione) , complice di successi come 'Quelli della notte' e 'Indietro tutta'. "E' andata molto bene - racconta Terence Hill - Arbore si e' divertito molto girando 'Don Matteo' e ha tirato fuori delle belle battute, giocando a fare il presentatore che si dimentica un po' le cose. E' un grande professionista, un amico".

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