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Innovazione e Tecnologia

 

Previsti 44 milioni di euro per l’alfabetizzazione informatica nel 2006

22/12 Anche nel 2006 continuera' l'azione politica del Governo volta a favorire l alfabetizzazione informatica degli italiani. Il Comitato dei Ministri per la Societa' dell'Informazione, riunitosi a palazzo Chigi sotto la presidenza del ministro per l'Innovazione, Lucio Stanca, ha approvato una serie articolata di misure e di interventi nel campo dell'innovazione tecnologica per quasi 44 milioni di euro, di cui 28 milioni saranno destinati alle operazioni 'Vai con Internet', 'Vola con Internet' e al rafforzamento di 'Un c@ppuccino per un pc', riservato agli universitari. - Pc ai 16nni: anche i giovani nati nel 1990, ossia quelli che nel 2006 compiranno 16 anni, riceveranno (come e' gia' avvenuto per quelli delle classi 87, 88 e 89) un bonus di 175 euro per l'acquisto di un pc con connessione ad Internet. L' operazione e' attualmente in corso per i 600 mila nati nel 1989. Nelle due tornate precedenti sono stati spesi quasi 95 mila bonus e, secondo gli andamenti delle adesioni in corso, si conta di chiudere la terza edizione con almeno altre 90 mila adesioni. Lo stanziamento e' di 8 milioni di euro. - Pc alle famiglie: sara' pure riproposta l'iniziativa 'Pc alle famiglie', che nella scorsa edizione ha coinvolto circa 143 mila nuclei familiari, con un reddito annuo lordo inferiore ai 15 mila euro, cui e' andato un bonus di 200 euro per l'acquisto di un pc con connessione ad Internet. Lo stanziamento per il 2006 e' di 9,5 milioni di euro. - Pc agli universitari: e' stato approvato uno stanziamento aggiuntivo di 8 milioni di euro per ampliare la platea dei giovani universitari che, da meta' gennaio prossimo, potranno partecipare all operazione 'Un c@ppuccino per un pc', che ha come obiettivi quelli di incentivare la diffusione di pc portatili e incrementare l'utilizzo della rete internet wireless nelle universita'. L intervento prevede il coinvolgimento di 77 atenei distribuiti in circa mille sedi ed un bacino potenziale di beneficiari di un milione e mezzo di studenti in regola con l iscrizione ed il pagamento della tasse.

Nasce il mercato delle attività di ricerca in Calabria

20/12 Fare incontrare il mondo della Ricerca con quello delle aziende, proponendo le attivita' e i risultati dei ricercatori al mercato e al mondo finanziario in maniera concreta e diretta. Nasce con questo obiettivo il 'mercato delle attivita' di ricerca', ovvero la prima fiera- convegno di Innovazione Tecnologica Applicata, presentata oggi al Cnr dal presidente dell'Ente Fabio Pistella. Proporre i risultati della Ricerca in maniera concreta, diretta e innovativa al mercato, alle imprese e al mondo finanziario e' dunque l'idea alla base della prima edizione di ITA-Innovazione Tecnologica Applicata, che si presentera' come una fiera-convegno itinerante. L'iniziativa e' nata in Calabria per favorire l'impatto economico, produttivo e sociale della ricerca scientifica ed e' stata avviata da un gruppo di lavoro composto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche con la collaborazione del Laboratorio Licryl di Cosenza, Calpark, Unical-Universita' della Calabria e gli spin off Caltec srl e Licet srl. In vetrina, in questa prima edizione, tecnologie avanzate nel settore dell'ottica, applicabili in numerosi settori, allestite per essere valutate e sperimentate dalle imprese interessate, presenti alla manifestazione. L'obiettivo principale di ITA e', infatti, proprio sviluppare sinergie e joint venture, presentare partner, analizzare esperienze internazionali, promuovere progetti di finanziamento, proporre lo start-up di un fondo di investimento orientato. A questo proposito, Pistella ha sottolineato come ''la risorsa che oggi scarseggia, piu' delle altre, e' la capacita' di costruire ipotesi progettuali-imprenditoriali valide. La difficolta' maggiore - ha detto - consiste nell'individuare i passaggi piu' delicati all'interno del processo, i soggetti da coinvolgere, i vincoli, le verifiche da introdurre in corso d' opera per rendere elevata la probabilita' di successo. Bisogna insomma evitare che la ricerca si riduca a una 'fabbrica di paper' ''. Le regioni, ha proseguito Pistella, ''stanno svolgendo una funzione fondamentale di aggregatori sul territorio di domanda e di offerta, dove l'offerta e' l'attivita' di ricerca e la domanda e' rappresentata dai bisogni individuali e collettivi e dalle richieste delle imprese''. Infine una sottolineatura: ''Non sono tra coloro - ha affermato il presidente del Cnr - che ritengono che in Italia siano presenti zone piu' sviluppate e zone sottosviluppate; ne e' una controprova la Calabria che nel settore hi-tech continua ad avere risultati di standard internazionale''. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha ribadito, dal canto suo, ''il forte impegno della Regione nel sostenere il sistema universitario e della ricerca e in favore di una rinnovata sinergia del rapporto tra ricerca e istituzioni, necessari poiche' nessun benessere puo' essere disgiunto dalla valorizzazione del territorio. La chiave sta pero' - ha concluso - nel superare i deficit di programmazione e lo scarso impiego dei fondi strutturali, due gap determinanti nelle contraddizioni di una regione che ha insieme il maggior tasso di analfabetismo e di laureati''

I dipendenti della Carisel rimangono in stato di agitazione

15/12 Resta confermato lo stato di agitazione ed il pacchetto di 24 ore di sciopero dei lavoratori della Carisiel. Lo ha reso noto la Rsu dell' azienda al termine di un incontro avuto oggi con il vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo. La decisione e' stata presa in attesa della convocazione di un nuovo incontro al quale la Rsu chiede che partecipi anche il proprietario, oggi assente. Alla riunione hanno partecipato anche il dirigente regionale, De Grano, il rappresentante della proprieta', Lucente, ed le rappresentanze regionali di Cisl, Fim-Cisl, Uil, Uilm-Uil, Cgil, Fiom-Cgil e le Rsu Carisiel ed Intersiel. ''Nel corso dell' incontro - secondo quanto riferito in un comunicato della Rsu - Adamo ha ribadito la disponibilita' della Giunta ad iniziare un percorso in sinergia con il Gruppo Cos.it al fine di discutere sulle opportunita' create dalla 'Societa' dell'informazione in Calabria'. Ha anche affermato che tali opportunita' possono rappresentare un volano per il rilancio di Carisiel ed Intersiel a patto che la proprieta' dimostri la volonta' di investire seriamente in Calabria presentando un progetto industriale a sostegno delle due aziende. A tale scopo consigliava alla proprieta', considerate le mission e le attivita' finora svolte dalle societa' del gruppo Cos.it calabresi, che sarebbe preferibile partecipare ai bandi pubblici con un' unica societa' derivata da una fusione. La proprieta' confermava l' interesse a mantenere i siti produttivi in Calabria ribadendo le numerose ricapitalizzazioni effettuate e le difficolta' che attraversano Carisiel ed Intersiel a causa della restrizione dei rispettivi mercati''. ''Le organizzazioni sindacali - prosegue la nota - pur apprezzando la disponibilita' della Giunta regionale, hanno messo in risalto che essendo il tavolo non qualificato a prendere decisioni per l' assenza del proprietario, Tripi, si trattava di un incontro interlocutorio e invitava Adamo a riconvocare il tavolo entro la prossima settimana caldeggiando la presenza del proprietario. Non vi e' dubbio che la mancata convocazione si ripercuotera' negativamente sulle Aziende in quanto i lavoratori e il sindacato da una parte attendono da troppo tempo che la proprieta' presenti il progetto industriale, che dovra' essere strumento di trattativa e condivisione al tavolo regionale al fine di delineare le giuste prospettive industriali capaci di risolvere le crisi di Carisiel ed Intersiel e dall' altra si aspettano un giusto collocamento nella societa' dell' informazione in Calabria''.

Tramonti (CISL) “Per lo sviluppo della Calabria puntare sull’innovazione tecnologica”

14/12 “L’innovazione tecnologica rappresenta oggi una delle strade fondamentali per contrastare il declino e per far recuperare competitività al nostro territorio”. A sostenerlo in una dichiarazione e' stato il segretario generale dell' Ust-Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. “Non è sufficiente – ha proseguito Tramonti- pensare di fare la “Sylicon Valley” in Calabria soltanto perché abbiamo un’Università di eccellenza, quando ancora oggi vasti comprensori non sono raggiunti dai collegamenti telematici, né attraversati dalla fibra ottica. Tutto ciò sta infatti generando una vera e propria situazione di isolamento in un settore strategico quale è quello delle nuove tecnologie, con inevitabili riflessi negativi sulla competitività e sulla crescita del sistema delle imprese della nostra Provincia e dell’intera Regione.
L’Università della Calabria e i pochi centri di innovazione presenti rappresentano importanti punti di forza da cui partire per invertire la tendenza e per innescare la ripresa economica della Calabria, così come è necessario accelerare gli investimenti in infrastrutture, cablatura, migliorare l’attrattività del territorio privilegiando le attività di ricerca e di sostegno alle imprese ad alta tecnologia, gli “incubatori d’impresa” oggi di grande attualità.
In questo senso non possiamo non guardare all’Università della Calabria con grande attenzione, come al luogo in cui la formazione e la ricerca diventano fattori indispensabili di trasferimento tecnologico e l’innovazione è la base per la creazione di nuove imprese. Proprio per questo riteniamo che la realizzazione del Polo Tecnologico è la vera questione da porre al centro di un programma strategico al quale agganciare il nostro sistema economico. A questo proposito nel mentre sono apprezzabili le prese di posizione di quanti giustamente considerano il Polo Tecnologico una straordinaria opportunità per sostenere la crescita, il rilancio della nostra economia e per la salvaguardia e la crescita dei livelli occupazionali, allo stesso tempo, fa riflettere il silenzio che volutamente si è fatto calare su significative realtà del settore già presenti e qualificate come CALPARK (Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria) che da più tempo sta subendo una fase di declino che ha portato addirittura a ingiustificati provvedimenti di riduzione del personale.
Il nostro territorio ha urgente bisogno di scelte forti e coraggiose e di una rinnovata fase di confronto e concertazione per mettere al centro specifiche politiche in grado, non solo di sostenere le attività tradizionali esistenti, ma anche di creare condizioni tali da stimolare una domanda di lavoro ad alto contenuto di intelligenza e conoscenza, destinata ad incrociarsi con l’offerta già presente sul mercato costituita, come si sa, in gran parte da giovani diplomati e laureati, quest’ultimi in gran parte provenienti dalle Università calabresi.
Per queste ragioni si impone un ruolo diverso della politica e delle Istituzioni che deve caratterizzarsi attraverso una programmazione seria ed un quadro di interventi certi, in modo da colmare il gap che vede purtroppo la Calabria ultima tra le Regioni italiane per investimento in capitale tecnologico.
Su queste basi la CISL rivolge un forte appello alla Giunta Regionale, oltre che alle Istituzioni locali, affinché vengano messe in atto adeguate politiche di incentivazione e sostegno per l’intero settore delle nuove tecnologie – di cui il Polo Tecnologico rappresenta certamente una priorità -, attivando a tal fine un sistematico confronto che veda coinvolti il insieme ai livelli istituzionali competenti, il sistema universitario e della ricerca, le parti sociali e il sistema delle imprese".

Il Ministero A.A. P.P. vara un nuovo portale per promuovere le imprese del sud

12/12 Potenziare la competitivita' del Mezzogiorno sui mercati internazionali attraverso un unico accesso ai singoli sistemi regionali per la promozione delle imprese all'estero. E' l'obiettivo di ''Italia Internazionale'' (www.itint.gov.it), il nuovo portale che il Ministero delle Attivita' Produttive (Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione) ha varato in collaborazione con l'Ice, per creare uno strumento di coordinamento tra le attivita' di internazionalizzazione svolte a livello centrale con quelle intraprese singolarmente dalle 6 Regioni dell'Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) e dal Molise. Il sito, attraverso percorsi guidati, fornisce alle aziende che si affacciano sui mercati esteri tutte le informazioni necessarie per ogni singolo paese, elencando inoltre gli strumenti e le agevolazioni offerti da Ice, Sace e Simest. ''Finalmente - ha detto il Vice Ministro alle Attivita' Produttive Adolfo Urso - uno strumento unico e interattivo, a disposizione delle aziende, che coordina i soggetti centrali e locali preposti all'internazionalizzazione produttiva consentendo anche, attraverso l'analisi delle informazioni richieste dalle imprese, un continuo aggiornamento delle nostre politiche per promuovere il Made in Italy nel mondo''.

Carisiel il 15 di nuovo in piazza; “Da due mesi non si è concretizzato nulla”

07/12 ''A distanza di due mesi dall' incontro al Ministero delle Attivita' produttive, alla presenza del vice presidente della giunta regionale Nicola Adamo, del sottosegretario Giuseppe Galati, della proprieta' e delle organizzazioni sindacali, in cui ci si era impegnati ad aprire al piu' presto un tavolo regionale di trattativa per discutere sulle opportunita' create dalla istituenda 'Societa' dell' informazione in Calabria', non si e' concretizzato alcunche'''. A sostenerlo, in una nota diffusa a conclusione di un' assemblea, sono Rsu e lavoratori della Carisiel che hanno annunciato lo stato di agitazione approvando un pacchetto di 24 ore di sciopero. La prima astensione di otto ore dal lavoro e' stata decisa per il 15 di dicembre con manifestazione davanti alla sede della Giunta regionale. ''Apprendiamo che i primi progetti regionali sull' innovazione, i cosiddetti programmi quadro Apq - prosegue la nota - sono stati banditi e poi aggiudicati a consorzi temporanei di imprese in cui Carisiel non e' presente. Di chi e' la colpa di tutto questo? della proprieta', che non e' capace di presentare progetti o non ha alcun interesse a rendere visibile l'azienda Carisiel, o delle istituzioni locali, che non mostrano alcuna sensibilita' per la sorte delle 140 famiglie dei lavoratori? Se cosi' dovesse essere - e' scritto nella nota - bisogna innanzitutto riflettere sul ruolo che i rappresentanti delle istituzioni devono rivestire per garantire gli interessi collettivi del territorio in cui sono stati eletti. O forse Carisiel non appartiene al territorio calabrese? D' altra parte, la proprieta' non ha mai pensato di dotare Carisiel di una propria struttura commerciale capace di creare presupposti 'finanziari e politici' all'interno della nostra Regione''. Per Rsu e lavoratori, inoltre, ''la mancata ricapitalizzazione della capogruppo Banksiel si ripercuotera' negativamente sulla Carisiel che e' l' anello debole del gruppo''

Time Warner vicina all’accordo con Microsoft per contrastare Google sulla pubblicità

06/12 Il colosso dei media Time Warner sarebbe in dirittura di arrivo per la firma di un accordo con la Microsoft per avviare un servizio di pubblicita' su internet teso a contrastare la rivale Google. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui dopo mesi di 'tira e molla' le due compagnie sigleranno l'accordo entro fine anno. Tuttavia scrive sempre il Wsj, non e' ancora escluso che Aol, la divisione internet del colosso di Atlanta possa invece approfondire la partnership con Google alle spese di Microsoft. (segue) Tra i progetti in fase di negoziazione quello che prevede l'adozione da parte di Aol del motore di ricerca Msn (e non piu' Google come avviene oggi). Lo scorso anno Google ha 'girato' ad Aol un fatturato di 300 milioni di dollari. Il contratto tra le due compagnie ha validita' fino al 2006. A margine di questa trattativa non va dimenticato il ruolo di Carl Icahn, il noto 'hedge funder' che sta preparando un'aspra battaglia tra gli azionisti per rimpiazzare la maggior parte dei manager di Time Warner. Secondo il Wsj, un accordo tra Microsoft e Aol favorirebbe Icahn in quando contribuirebbe a rendere pubblica la valutazioni di Aol.

Sul sito della Regione un servizio semplificato per consultare i BUR

05/12 Da oggi, sul sito della regione www.regione.calabria.it è disponile un nuovo servizio. E' stato curato dall'Ufficio Stampa della Giunta regionale che, solo da maggio scorso, ha la cura dell'informazione sul sito web. Si tratta di un nuovo sistema - ha dichiarato il Capo Ufficio Stampa Oldani Mesoraca - per una piu' facile consultazione da parte degli utenti, del Bollettino Ufficiale della Regione. Il BUR, utilizzato attraverso l'interfaccia web, è lo strumento indispensabile per il cittadino utente. Il Bollettino è, di fatto, lo strumento ufficiale e, quindi, unico, di pubblicazione degli "atti amministrativi emanati dagli organi della Regione, compresi quelli per i quali è prescritta dalla legislazione statale la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, nel Bollettino Ufficiale dei Ministeri o nel Foglio Annunzi Legali della Provincia", così come previsto dalle normative vigenti. La pubblicazione degli atti è resa nel testo integrale. Per questo è stato necessario introdurre nel "portale" del sito ufficiale della Regione, un applicavo che svolgesse la funzione di ricerca. Questa applicazione permette il reperimento dei Bollettini sul sito web, attraverso un'interfaccia semplice ed accessibile all'utente medio, presentandosi come un motore di ricerca avanzata sul Bur. Infatti, l'utente può visualizzare, a ricerca ultimata, il bollettino contente l'atto, posizionandosi alla pagina cui l'atto stesso si riferisce.
Esiste, quindi, un binomio “assoluto” tra ricerca e dato sicuramente trovato che permette di ridurre i tempi d'accesso al sito e le spese di collegamento per l’utente, qua-lora lo stesso collegamento dovesse avvenire in modalità telefonica commutata.
Il nuovo percorso di accesso (link) è ben evidenziato sulla Homepage del sito dell’Ente: “Ricerca BURC”, quindi di facile accessibilità, non solo agli addetti ai lavori ma facilmente raggiungibile anche “ai navigatori meno esperti”. Più tecnicamente, il prodotto può essere definito come un “motore di ricerca intelligente” avendo, al suo interno, implementato alcune funzioni che permettono l’analisi “critica” del suo funzionamento “a regime”, determinando lo stato di completezza della banca dati Bur, in funzione della tipologia di ricerca innescata dall’utente Web. L’applicativo è perfettamente integrato nel sistema portale e ne conserva i requisiti di usabilità, così come previsto dalle norme W3C e dalla legge 4/04, art.11, comma 1, lettere a) e b).

Lotta al terrorismo: Intesa tra i ministri degli Interni della UE per la conservazione dei dati

02/12 Passo avanti, concreto e incisivo, oggi dei ministri degli Interni Ue nella lotta contro il terrorismo: i 25 sono giunti ad un accordo politico sulla conservazione dei dati del traffico telefonico e di Internet, nel tentativo di avvicinarsi alle posizioni dell'Europarlamento, che esaminera' la proposta nella prossima sessione plenaria di Strasburgo. Il tema, uno dei piu' complessi sul tavolo Ue nella lotta contro il terrore, e' in discussione da piu' di un anno e mezzo ed ha avuto un impulso drammatico dagli attentati terroristici di Londra quest'estate. Il testo esaminato oggi e' stato approvato da tutti gli stati membri, ad eccezione dell'Irlanda, Slovacchia e Slovenia. Una volta ottenuto il via libera da parte di Strasburgo, la normativa permettera' di individuare l'autore di una chiamata telefonica, il numero al quale e' stata effettuata, il luogo di provenienza e la durata della comunicazione, ma non il suo contenuto. Cosciente della complessita' tecnica e politica della materia, il presidente di turno Ue del consiglio, il ministro dell'interno britannico Charles Clark, ha cosi' spiegato l'importanza dell'accordo: ''oggigiorno per comunicare i gruppi terroristici o del crimine organizzato non s'incontrano al bar dell'angolo, ma lo fanno tramite gli strumenti delle telecomunicazioni, con reti estremamente efficaci''. Proprio da questo fatto dipende l'importanza della decisione odierna: i 25 puntano in altre parole a impiegare contro il terrorismo una delle armi del mondo globalizzato, e cioe' le comunicazioni online - in sostanza la posta elettronica -, le telefonate o gli Sms. L'importanza della conservazione dei dati e' emersa chiaramente anche nelle indagini dopo gli attentati terroristici di Madrid, ricordano gli esperti di Bruxelles.
ASPETTI DELICATI. I punti controversi della tematica ed i contrasti tra i 25 sono pero' numerosi, ha segnalato Clark, ricordando che proprio per questa ragione e' stata introdotta nella normativa una ''grande flessibilita'', affinche' gli stati membri che lo desiderano possano andare al di la' dei limiti prefissati dalla direttiva. C'e' per esempio la questione del periodo di tempo della conservazioni dei dati: l'accordo di oggi ha stabilito che esso abbia una durata ''tra i 6 e i 24 mesi'', ha sottolineato Clark, ricordando che la commissione Liberta' civili dell' Europarlamento aveva invece chiesto un periodo inferiore, ''tra i 6 e i 12 mesi''. Su un altro dei punti piu' spinosi, quello relativo ai costi derivanti dallo stoccaggio dei dati, i ministri sono giunti alla conclusione che la questione ''verra' trattata a livello nazionale e non europeo'', ha aggiunto Clark, ricordando come alcuni stati membri, come Germania e Finlandia, abbiano manifestato maggiore sensibilita' nei confronti degli oneri aggiuntivi che avrebbero i gestori per la conservazione dei dati. Secondo l'Europarlamento devono essere gli stati accollarsi i costi aggiuntivi. ''Stiamo comunque cercando di minimizzarli, ne discuteremo col Parlamento'', ha rilevato Clark, che ha tenuto a sottolineare come l'intesa di oggi abbia permesso di avvicinarsi alle posizioni espresse da Strasburgo anche su altri due punti chiave: quello dei tipi di reati per i quali possono essere utilizzati i dati e quello del rispetto della privacy.

L’Europa ha i confini anche digitali. Parte il dominio internet “.EU”

01/12 L'Unione europea delinea i suoi confini anche su internet e si appresta a lanciare il nuovo dominio '.eu' al quale potranno registrarsi, a partire dalla prossima settimana, le aziende interessate a mettere in evidenza il loro profilo europeo. La commissaria Ue per la societa' dell'informazione, la lussemburghese Viviane Reding, ha oggi annunciato in una conferenza stampa a Bruxelles che le procedure di registrazione cominceranno il 7 dicembre: ''Mi aspetto una vera e propria corsa'' tra le compagnie europee per registrarsi al nuovo dominio, ha commentato, aggiungendo che nelle intenzioni della Commissione .eu dovra' ''acquisire un'importanza pari a .com'', il principale dominio aziendale che conta attualmente circa 40 milioni di registrazioni. La nuova estensione ''rappresenta l'impegno dell'Europa per creare una societa' dell'informazione competitiva'', ha aggiunto Reding, la quale ha anche precisato che .eu non intralcia i domini dei singoli paesi (come .it o .fr) visto che, a suo parere, si aggiungera' ad essi e contribuira' a migliorarli.
I MOTIVI PER .EU. - L'esecutivo di Bruxelles punta con il nuovo dominio a dare una chiara visibilita' alle imprese con un profilo europeo, cosi' fornendo una maggiore sicurezza legale della quale potra' giovarsi tutto il mercato comunitario e in particolar modo l'e-commerce.
I TEMPI PER LA REGISTRAZIONE - Il prossimo 7 dicembre potranno registrarsi alla nuova estensione europea soltanto coloro che detengono diritti prioritari sugli indirizzi del web, come le aziende con marchi registrati o gli enti pubblici (come le regioni). Questa fase dedicata durera' quattro mesi, dopodiche', a partire dal 7 aprile prossimo, la registrazione sara' aperta a tutti, compresi i cittadini privati. L'unico limite per registrarsi sara' dato dallo stabilimento nell'Ue: un'azienda interessata al dominio, deve infatti avere almeno una sede sul territorio dell'Unione europea. Il periodo di transizione, definito dai servizi di Bruxelles 'sunrise' (alba), e' dovuto alle esigenze di evitare il fenomeno del cosiddetto cybersquatting, e cioe' l'acquisto di alcuni indirizzi da parte di 'squatter virtuali' che poi rivendono le denominazioni a prezzi esosi alle compagnie a cui hanno di fatto sottratto il nome. Prima che i nuovi indirizzi con l'estensione .eu appaiano concretamente su internet, la Commissione stima comunque che saranno necessarie diverse settimane a registrazione avvenuta.
LA GESTIONE DEL DOMINIO - La Commissione europea ha creato il quadro legale per il nuovo dominio, ma la gestione sara' affidata intermante ad un consorzio privato, Eurid, del quale e' parte anche l'ufficio di registrazione di Pisa che dovra' curare le estensioni di tutti i paesi del Sud Europa. ''Questo e' il modo europeo di vedere la gestione di internet : un approccio privato con i governi che rimangono ad una distanza di sicurezza'', ha precisato Reding ribadendo le posizioni assunte dall'Ue nello scorso vertice internazionale sulla societa' dell'informazione svoltosi a Tunisi il 16 novembre.
PERCHE' .EU E NON .UE - La scelta di .eu non rappresenta un privilegio dato alla sigla in inglese per Unione europea (European Union): il nome dell'estensione ''non viene ne' dall'inglese, ne' dal francese, bensi' dal nome latino per Europa'', ha precisato la commissaria.

Microsoft contro Google anche negli annunci pubblicitari online

01/12 Anche Microsoft si appresta a lanciare un servizio di annunci pubblicitari catalogati. Due settimane dopo la presentazione di Base - il nuovo e analogo servizio di ricerca della rivale Google - il colosso dell'informatica corre ai ripari, annunciando che entro il prossimo mese dovrebbe essere pronta una versione di prova del proprio servizio di ricerca degli annunci presenti su internet. Secondo quanto riporta il New York Post, 'Fremont' - questo il nome del servizio - sara' integrato nell'imminente portale Windows Live Web. "E' una mossa piena di senso - spiega Greg Stein, analista presso la Jupiter Research - non vogliono lasciare il campo libero solo a Google o a chiunque altro". Una volta attivo, 'Fremont' consentira' di trasferire sulla finestra principale del browser gli annunci gratuiti, mentre quelli a pagamento scorreranno a lato dello schermo. Le piu' grandi compagnie di Internet, spiega il quotidiano, sono alla ricerca di modi per spingere gli utenti piu' in profondita' all'interno dei propri siti Web, con l'obiettivo di aumentarne la fidelizzazione. E i siti di annunci catalogati sono un'ottima soluzione perche' rappresentano dei 'siti-destinazione', a differenza dei motori di ricerca che sono invece solo il punto di partenza verso altri siti. Negli Stati Uniti, il giro d'affari intorno al mercato degli annunci pubblicitari classificati e' previsto in crescita, dagli attuali 2,6 miliardi di dollari ai 4,1 miliardi del 2010.

Sul sito del Comune di Scalea una guida sulla sicurezza stradale

30/11 E' on line sul sito del comune di Scalea la guida alla sicurezza stradale. Si tratta di una parte del progetto cofinanziato dal ministero dei Trasporti e infrastrutture che riguarda le ''Azioni coordinate per il miglioramento della sicurezza stradale''. Per la realizzazione del manualetto sono state coinvolte le scuole medie ed elementari dell' istituto Madre Clarac della cittadina tirrenica. Soddisfatto l' assessore comunale alla Formazione, Giuseppe Forestieri: ''Questa guida - ha detto - nasce dalla volonta' di sensibilizzare soprattutto i giovani. Al lavoro e' stata data un' impostazione di facile lettura e comunque sempre ricca di contenuti e di spunti per riflessioni sul ruolo dei veicoli e dei pedoni. C' e' stato il coinvolgimento degli assessorati ai Lavori pubblici e alla Pubblica istruzione, con la collaborazione degli alunni e dei docenti delle scuole alle quali va il nostro piu' sentito ringraziamento''. Forestieri ha voluto ricordare anche il consigliere comunale Tonino Acquaviva, morto lo scorso anno, che aveva seguito con passione la nascita del progetto. Nei prossimi giorni la stessa guida, elaborata per il comune di Scalea dalla Errelle Consulting di Roberto Lo Mastro, sara' distribuita su supporto cartaceo alle scuole. Contemporaneamente partira' una campagna d' informazione tramite manifesti. Anche l' istituzione e la formazione dell' Ufficio del traffico servira' a completare l' iniziativa. La guida e' consultabile all' indirizzo internet www.comune.scalea.cosenza.it.

Parte il progetto Utile T-Gov di supporto alla Pubblica Amministrazione delle regioni del sud

28/11 Sara' presentato martedì 29 a Catanzaro il workshop Progetto Utile T-Gov, il primo programma italiano di formazione interattiva per i dipendenti della Pubblica amministrazione delle Regioni Obiettivo 1 (Sicilia, Campania, Calabria, Sardegna, Puglia). Il progetto di formazione interattiva, nato da un accordo tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Rai, prendera' il via sul canale digitale terrestre Rai Utile, con l' obiettivo di fornire contenuti di informazione, di aggiornamento e di formazione a tutti i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni. Dopo il saluto di Vincenzo Falcone, responsabile dell' Unita' Operativa Autonoma Fondi Comunitari della Regione - e' precisato in un comunicato dell' Ufficio stampa della Giunta regionale - interverranno il coordinatore formazione Rai Utile, Walter Gatti; il coordinatore team progettazione Utile T-GOV, K-Communication, Paolo Parrini; Giovanni Puoti, ordinario di diritto tributario, Universita' degli Studi di Roma ''La Sapienza'', e l'ing. Giuseppe Cinquina, docente al Master dell'Ordine degli Ingegneri di Milano sulla validita' dei progetti. ''Si tratta - hanno sottolineato i curatori del progetto per conto del Ministero della Funzione Pubblica e della Rai - di un progetto interessante perche', se realizzato, i cittadini potranno richiedere i certificati restando comodamente seduti sulla poltrona di casa. Bastera' accendere la tv e collegarsi con la pubblica amministrazione. La rivoluzione del digitale terrestre mettera' in collegamento la pubblica amministrazione con i cittadini semplificando numerose operazioni e rendendole accessibili alla totalita' delle famiglie''. ''In questo contesto - precisano ancora i curatori - la sfida raccolta dal servizio pubblico e' ambiziosa e impegnativa. L' obiettivo e' quello di educare i telespettatori ad un uso meno passivo e il piu' possibile interattivo del televisore. Sfruttando la sua familiarita' e' possibile, infatti, far percepire la Tv come uno strumento attraverso il quale, oltre a ricevere, si puo' anche 'comunicare'''.

Secondo una ricerca del CNR Pisa e Bolzano le province con maggior numero di utenti internet. Sud in coda

26/11 La ricerca condotta dall'Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche non lascia dubbi: Pisa e Bolzano sono le province italiane dove è concentrato il maggior numero di utenti della Rete, davanti a Milano, Firenze e Roma. E tra le regioni il Trentino Alto Adige stacca di gran lunga Toscana, Lazio e Lombardia. Lo studio dello Iit-Cnr, unico a livello europeo per metodologia, si basa sull'archivio del Registro del ccTLD ".it" (la struttura del Cnr che nel nostro paese assegna i domini Internet a targa ".it"): passando al setaccio i dati relativi a oltre un milione di nomi a dominio ".it" registrati tra il gennaio 1990 e il 31 dicembre 2004, Maurizio Martinelli e Michela Serrecchia, ricercatori dell'Iit-Cnr, sono riusciti a individuare le aree geografiche del paese dove Internet è più diffuso e utilizzato, sia tra le aziende che tra le persone fisiche e gli enti no-profit. L'indice che misura la diffusione di Internet è il cosiddetto "tasso di penetrazione", ossia il numero di domini registrati ogni 10mila abitanti (o ogni 100 organizzazioni per i dati relativi alle aziende e alle associazioni). La geografia dell'Internet "made in Italy" presenta conferme e sorprese. A livello generale (sommando i dati di imprese, privati cittadini e associazioni), le province di media dimensione del Nord Italia registrano mediamente tassi di penetrazione molto più elevati delle grandi aree urbane (Torino e Genova, ad esempio, sono oltre la ventesima posizione). Estremamente penalizzato il Sud Italia: la prima provincia in classifica è Pescara (44ma piazza), mentre Napoli è addirittura al 79° posto. E sempre a livello generale, nessuna regione del Sud compare tra le prime dieci posizioni. Per quanto riguarda le aziende - che statisticamente rappresentano la stragrande maggioranza dei domini registrati in Italia - è Pisa a fare la parte del leone, seguita da Bolzano, Milano, Roma, Firenze e Siena. Ancora male il Sud, con Napoli relegata al 41mo posto. Enna chiude la classifica con valori ben al di sotto della media nazionale. Tra le regioni, bene le aziende del Trentino Alto Adige, prime in classifica davanti a Lombardia, Toscana e Lazio. Si distingue la Campania con un brillante 12° posto. Pisa, che rispetto ai dati Iit-Cnr del 2001 guadagna ben 13 posizioni, è prima anche tra le persone fisiche seguita da Roma, Rimini e Firenze. La graduatoria riflette e amplifica le differenze a livello di sviluppo economico: solo una provincia del Sud (Pescara) compare tra le prime venti (17ma posizione); quasi tutta la parte bassa della graduatoria è occupata da province del Meridione con le significative eccezioni di Mantova (78mo), Vercelli (79mo) e Rovigo (91mo). A livello regionale trionfa il Lazio che, nonostante la vocazione terziaria, supera Toscana, Trentino e Lombardia. Sul fronte dell'associazionismo, invece, a differenza di quanto emerso dallo studio della diffusione tra le persone fisiche e le imprese, sono le grandi province a sfruttare al meglio i vantaggi della tecnologia. In testa alla classifica c'è Roma, seguita da Milano, Pisa, Firenze e Bologna. Anche Napoli e Palermo occupano posizioni di rilievo nella graduatoria (rispettivamente 10ma e 13ma posizione). Le tre regioni che registrano i più alti tassi di penetrazione sono, nell'ordine, Lazio, Lombardia e Toscana, mentre il Trentino Alto Adige occupa, in questo caso, solo la 16^ posizione. La ricerca ha dimostrato che l'associazionismo non può essere considerato come un fenomeno marginale nel settore Ict: non a caso i tassi di penetrazione per macro-aree (Nord, Centro e Sud-Isole) registrati dalle associazioni risultano più elevati rispetto a quelli delle imprese. Le associazioni hanno dunque una forte propensione all'utilizzo di Internet.

Il 26 alla Casa delle Culture il Linux Day 2005 di Cosenza

23/11 La ILS (Italian Linux Society) ha annunciato in questi giorni l'edizione 2005 del Linux Day. La manifestazione, fissata per il 26 novembre prossimo, giunge così al quinto appuntamento dedicato a GNU/Linux e al software libero. Visto il crescente successo delle quattro precedenti edizioni, con il supporto di ILS, i LUG (Linux Users Group) e tutte le altre associazioni e gruppi di persone che in Italia promuovono i temi legati al software libero organizzano una giornata incentrata su questi argomenti nella città di appartenenza. Le linee guida per l'organizzazione di un evento locale nell'ambito della manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale del Linux Day all'indirizzo http://linuxday.linux.it/, dove si potranno poi trovare anche tutte le informazioni sulla manifestazione. Il CsLug, il gruppo degli utenti Linux di Cosenza(http://cslug.linux.it/) , come ogni anno, partecipa all’iniziativa organizzando una serie di seminari, dibattiti e workshops alla Casa delle Culture nelle sale Becks e Gullo. Ricco il programma della manifestazione che prevede seminari, dibattiti e filmati. Ricco anche il programma di Workshop che si svolgeranno sui temi del Wireless; Metodi per rimanere anonimi in una rete pubblica; Invio sms sfruttando automaticamente i portali dedicati e Game. Sarà attiva l’Area Retrocomputing. Inoltre, come ogni anno, sarà possibile usufruire dell’assistenza per installare il proprio Linux. Basta portare il computer o il portatile e il CsLug sarà di aiuto nell’installazione.
Programma del 26 novembre - Casa delle Culture
Apertura ore 9
9:30 Presentazione della giornata
9:45 "Software libero in una mente libera" a cura di Andrea Briganti
"Linux sta guadagnando fette di mercato di anno in anno, ma la comunità sta comprendendo le ragioni per cui è bene utilizzare software libero? E' in atto uno scontro ideologico tra il mondo economico e quello legato a noi utenti."
10:25 "Microsoft, Linux, Apple: storia, politica e futuro" a cura di Alessandro Ferrari
"Una panoramica storica e politica dei grandi colossi dell'informatica dalla nascita del primo personal computer ad oggi. Uno sguardo al futuro dell'informatica nell'idea del DRM e all'accordo delle major nel TCG."
11:05 Proiezione del filmato: "Tecnologie Avanzate" di Max Carnè e Gianluca Tararbra
"Computer sempre più performanti, processori sempre più potenti, hard disk sempre più capienti: l'industria informatica non conosce sosta. Ma perché è necessaria tanta potenza nei PC di oggi? Dove finiscono i computer dismessi?"
11:50 "Asterisk: Linux, VoIP e telefonia." a cura di Domenico Viggiani
"Asterisk è un PBX multiprotocollo capace di far concorrenza a costose soluzioni commerciali e di integrare la telefonia IP con quella tradizionale."
12:30 "Cluster Linux, nuove opportunità per la ricerca e le aziende" a cura di Vincenzo Bruno
"Il calcolo parallelo è un campo di ricerca molto attivo nelle Università. Oggi, grazie a Gnu/Linux è alla portata di tutti e può diventare un'occasione di crescita e di sviluppo per molte aziende"
15:00 "Gjc e Java" a cura di Nicola Racco
"Come si è mosso lo sviluppo del kernel in direzione di Java, GCJ e le sue potenzialità"
15:45 Dibattito: "Diritto d'autore, proprietà intellettuale e sharing: è possibile trovare un equilibrio?". Intervengono: Prof. Riccardo Barberi - Dipartimento di Fisica dell'Unical; Avv. Cono Cantelmi - Avvocato appassionato sulle tematiche legate al diritto d’autore; Matilde Ferraro - Rappresentante del Cric (Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione)
17:00 "Musica elettronica con Linux" a cura di Mario Filice e Michele Gazzaruso
"Gli strumenti per la realizzazione di musica elettronica con Linux sono pronti, è necessaria solo la propria capacità musicale. La produzione live è uno degli aspetti più belli: creare musica al momento lasciando che sia la musica a fare il resto"

Otto su dieci giovani italiani utilizzano internet

22/11 I giovani italiani sono una generazione on-line. Infatti otto ragazzi su 10 navigano in rete, nonostante abbiano solo tra gli 11 e i 14 anni. A 'fotografare' il rapporto tra adolescenti italiani e Internet e' l''Indagine 2005 sulle abitudini e i comportamenti degli adolescenti' della Societa' italiana di pediatria (Sip), condotta su un campione di 1.260 studenti delle scuole medie inferiori. Dallo studio emerge che a possedere il computer e' il 92% degli intervistati e ben l'81% ha il collegamento ad Internet in casa. Il 54% afferma di navigare da solo, mentre l'uso non e' molto diverso da quello degli adulti: l'81% cerca informazioni specifiche, il 74% scarica musica, foto o altro materiale, il 40% naviga senza una ragione precisa, il 25% per 'chattare'. Navigando in rete, inoltre, la quasi totalita' (97,3%) ha affermato di aver provato, in una o piu' circostanze, paura o fastidio a causa di: immagini pornografiche (33,8%); immagini violente (29%); conversazioni avute in chat (16,7%); messaggi di posta elettronica ricevuti (13%) o altro (5,9%). D'altra parte, se navigando capita di arrivare su un sito vietato ai minorenni, il 36,3 % dei maschi e il 25,8% delle femmine ci entra deliberatamente perche' incuriosito, mentre il 18,1% dei maschi e 7,1% delle femmine ci entra perche' sicuro di non essere scoperto'. Il 56% degli intervistati, poi, ha una casella di posta elettronica: il 36% non fa mai leggere i messaggi che invia e riceve, il 23% li condivide con gli amici e solo il 20% li fa leggere ai genitori. Chi chatta lo fa da solo (31%) o con gli amici (16%), solo il 5% in presenza dei genitori. Circa il 70% degli intervistati considera inoltre 'pericoloso' fornire in internet i propri dati personali, ma solo il 15% considera rischioso incontrare persone conosciute in rete. Un dato sicuramente nuovo, rileva la Sip, e' che il 10% dei ragazzi intervistati fa acquisti o vende via internet e nel 18,6% dei casi lo fa da solo. ''Internet - commenta il presidente della Sip Giuseppe Saggese - e' certamente una grande opportunita' di conoscenza per gli adolescenti, ma bisogna essere attenti all'uso che ne viene fatto. Proprio per questo la Societa' italiana di pediatria ha redatto un Decalogo, ad uso dei genitori, per un corretto uso di Internet da parte di bambini e adolescenti. Decalogo che puo' essere sintetizzato in una sollecitazione: non lasciare i propri figli soli nel web''. Cio' non significa, ha precisato Saggese, che ad un adolescente debba essere consentito l'accesso ad Internet solo se c'e' fisicamente alle spalle un genitore-controllore, ''ma significa - ha concluso - non dargli la sensazione di essere psicologicamente solo nelle sue esperienze on-line, stimolarlo a parlare di quello che vede e che fa in Internet, condividere con lui qualche esperienza di 'navigazione' e, possibilmente, avere quel minimo di conoscenze tecniche che non lo facciano sentire padrone unico del mezzo''.

Arriva il GPS intelligente anche per le motociclette

21/11 Si rinnova il settore motociclistico con la prima soluzione integrata di telematica per le due ruote. Si chiama Digital Vehicular Dashboard (versione Alpha 1), e' studiata per la sicurezza e il confort del motociclista e la tutela della sua moto, ed e' una soluzione che consente di accedere a una serie di servizi e applicazioni che vanno dalla navigazione satellitare alle informazioni sul traffico. E non solo. Con questa soluzione integrata, infatti, si puo' realizzare anche la diagnostica del veicolo, il tracciamento del mezzo stesso in caso di furto, la gestione delle emergenze in caso di incidente, la comunicazione viva-voce e interfono, senza tralasciare l'entertainment puro con Mp3 player e podcasting. A realizzarla sono stati il Cefriel, il centro di ricerche e di trasferimento tecnologico dell'Information e Communication Technology collegato ai maggiori atenei lombardi quali il Politecnico, la Bicocca e l'Universita' di Milano, e la Cobra Automotive Technologies, impresa specializzata in servizi di sicurezza per veicoli, in collaborazione con uno dei leader mondiali del software, Microsoft. ''Siamo particolarmente fieri di Digital Vehicular Dashboard, - sottolinea Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato di Cefriel - non solo per le sue caratteristiche estremamente innovative, ma anche e soprattutto perche' rappresenta il risultato concreto della collaborazione tra Cefriel e Cobra Automotive Technologies che, in partnership con Microsoft , hanno raccolto a fattore comune le competenze e risorse nel settore due ruote''. E lo sviluppo di soluzioni digitali, innovative per il mondo veicolare, richiede infatti il contributo di partner con visioni comuni ed esperienze complementari. ''Pensiamo che la missione di Cobra di offrire sicurezza per la gestione dei rischi collegati ai veicoli e il suo know how, caratterizzato del rispetto dei rigorosi standard automotive, contribuisca, con le elevate competenze di Cefriel e l'apporto tecnologico di Microsoft, alla generazione di soluzioni ad alto valore per il motociclista'' aggiunge Carmine Carella, Ammistratore Delegato di Cobra Automotive Technologies. ''Negli ultimi trent'anni la tecnologia ha radicalmente trasformato il nostro modo di lavorare, agire e comunicare, aprendo la strada a straordinarie innovazioni in qualsiasi campo e aggiungendo valore alla vita di ognuno di noi. La missione di Microsoft e' di creare innovazione, rispondere alle nuove esigenze dei clienti, concepire nuovi prodotti e aiutare i partner a realizzarli'' sottolinea Pierpaolo Taliento, Direttore Business Marketing Microsoft Italia. ''La collaborazione con Cefriel e con Cobra -aggiunge ancora- si inserisce proprio in questa direzione, con l'obiettivo di portare innovazione in un settore dinamico e in evoluzione come quello delle due ruote''. Ma che cos'e' e come e' fatta la Digital Vehicular Dashboard. La soluzione, in particolare, si compone di un dispositivo integrato intelligente, dotato di sistema operativo Microsoft Windows Ce Embedded, che viene installato a bordo del motoveicolo grazie alle dimensioni ridotte e alla speciale progettazione hardware per ambienti veicolari, frutto dell'esperienza pluriennale di Cobra Automotive Technologies. Il dispositivo, inoltre, eroga direttamente alcune funzioni tra cui Mp3 player, podcasting, telefonia viva-voce, interfono, navigazione e puo' essere facilmente integrato, tramite Bluetooth e Usb, ai dispositivi personali dell'utente, come telefoni cellulari, smartphone, lettori Mp3 o Pda, consentendo di sfruttarne appieno le funzionalita'. E ancora. Collegato con i centri di assistenza tramite soluzione wireless, Digital Vehicular Dashboard inoltre consente di accedere a una serie innumerevole di servizi a valore aggiunto, quali la diagnostica del veicolo e l'assistenza remote in caso di malfunzionamenti, l'aggiornamento del software, la gestione delle emergenze in caso di incidente. Ma, ribadisce Cefriel, il dispositivo consente anche ''il tracciamento del veicolo in caso di furto, le formule di assicurazione a consumo che consentono all'utente di risparmiare sulle polizze assicurative grazie all'invio di dati di interesse per le Compagnie di Assicurazione rilevati in automatico''. Parola d'ordine di questa nuova soluzione e' l'integrazione completa con il motoveicolo, ''intesa come possibilita' -spiega il Cefriel- di leggere e monitorare il funzionamento interno del veicolo, grazie al collegamento con l'elettronica di bordo''. Non solo. ''E' prevista l'integrazione anche come possibilita' di usufruire di un'interfaccia utente specificamente progettata sulle esigenze del motociclista e -continua il Cefriel- adattata alla moto nel modo piu' funzionale e meno intrusivo possibile''. ''Il sistema e', infatti, completamente comandabile -aggiunge il Centro di ricerche e trasferimento tecnologico- tramite un semplice dispositivo di input, non piu' grande del comando per gli indicatori di direzione, posizionato in corrispondenza della manopola sinistra e facilmente utilizzabile dal pilota senza staccare le mani dal manubrio o lo sguardo dalla strada (distract free)''. E, guardando al futuro, il Cefriel assicura che e' ormai in cantiere l'utilizzo di comandi vocali tramite un software avanzato di riconoscimento della voce''. Guardando poi alle possibilita' che offre il mercato, quello dell'Ict veicolare apre straordinarie opportunita'. Basti pensare che nel 2004 la produzione globale di veicoli a motore e' stata di 64 milioni di esemplari, di cui 44 milioni di automobili, impiegando oltre 8 milioni di persone. ''Se l'industria veicolare fosse una nazione, -commenta il Cefriel- sarebbe la sesta economia del mondo, stando all'Organisation Internationale des Constructeurs d'Automobiles. Il potenziale di crescita infatti e' notevole, se si considera che ancora oggi, a esempio, solo il 5% dei possessori di auto utilizzano un navigatore satellitare, secondo i dati diffusi dall'istituto di ricerche Canalys''. Nel 2004, inoltre, la produzione annuale di motoveicoli nei Paesi industrializzati si e' attestata sui quasi 3 milioni di pezzi fra Europa e Stati Uniti e 700 mila pezzi in Giappone. Eccellenti le previsioni di crescita soprattutto nei mercati asiatici dove la produzione annuale cinese si aggira sui 12 milioni di motoveicoli e quella indiana sui 6 milioni, con una forte crescita della domanda interna guidata dal rafforzamento del potere di acquisto di vasti strati della popolazione, dal miglioramento della rete stradale, dagli incipienti problemi di traffico, e dall'utenza attratta dalle novita' tecnologiche. L'Italia, in particolare, con i suoi 694.400 pezzi prodotti nel 2004, rappresenta il secondo mercato nell'area Europa - Nord America. info: www.cefriel.it

Chiuso il vertice di Tunisi su Internet. Impegno per la crescita informatica

18/11 Fra la soddisfazione per le intese raggiunte su Internet, le speranze per le potenzialita' dischiuse dalle nuove tecnologie e le preoccupazioni per gli attacchi alla liberta' di espressione via Web si e' chiuso questa sera a Tunisi il Summit Mondiale sulla Societa' dell'Informazione, la piu' grande assemblea mai organizzata dalle Nazioni Unite: nella capitale maghrebina, infatti, sono giunti piu' di 18 mila, fra delegati e giornalisti, che per quattro giorni hanno affollato il PalExpo Kram, circodato da uno schieramento di sicurezza senza precedenti. A far calare il sipario sull'assemblea e' stato il padrone di casa Yoshio Utsumi, segretario generale dell'ITU (International Telecommunication Union) che nel suo intervento ha ricordato il lungo preparatorio - sei meeting internazionali, 11 regionali e 29 incontri 'tematici' - che ha reso possibile raggiungere risultati ''sui quali molti erano scettici, considerando i vertici delle Nazioni Unite come vestigia del secolo passato''. Invece, ha affermato il segretario generale dell'ITU, il Wsis si e' rivelato come ''il Summit delle Soluzioni'' in cui ''al settore privato, alla societa' civile ed alle organizzazioni internazionali e' stata data l'opportunita' di esprimere le proprie opinioni''. Utsumi ha quindi ricordato come ''per guidarci nel lavoro futuro adesso abbiamo l'Agenda di Tunisi per la Societa' dell'Informazione'', il documento che ha permesso di raggiungere alla vigilia del vertice lo stallo sul governo di Internet, che alla gestione di una societa' privata - l'Icann, sotto controllo del governo americano - affianca un Forum internazionale che dovra' formulare le proposte per una gestione 'multilaterale' della Rete. Per il segretario generale dell'ITU, uno dei successi del summit e' che ''i leader mondiali sono oggi pienamente consapevoli dell'importanza dell'Information and Communication Technology (ICT) per lo sviluppo dei loro paesi''. Una affermazione confermata dalla presenza in massa di capi di Stato e di governo di paesi in via di sviluppo cui si e' contrapposta significativamente l'assenza dei grandi leader occidentali (per l'Italia e' intervenuto in plenaria il ministro dell'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca). Nel gruppo degli assenti si e' inserito all'ultimo minuto - per polemica con l'organizzazione - il colonnello Muammar Gheddafi (presente a Tunisi, ma rinchiuso in una tenda in cui ha visto il presidente tunisino Ben Ali e quello algerino Bouteflika). Archiviato prima ancora dell'apertura il nodo della governance di Internet (grazie ad un compromesso al quale non e' stata estranea la mediazione italiana), l'assemblea si e' quindi concentrata sull'altro grande tema in discussione: quello del superamento del 'digital divide', la barriera digitale che acuisce la distanza fra i paesi ricchi e quelli in via di sviluppo. Eppure, proprio questi ultimi - con la loro entusiastica adesione al Wsis e i loro stand ricchi di idee - hanno dimostrato di credere nell'ICT quanto e forse piu' dei paesi piu' sviluppati. Se il Brasile - capofila del fronte che ha cercato di sottrarre agli Usa la 'chiave' del Web - ha mostrato la semplicita' e l'efficienza del suo sistema elettorale elettronico (ormai in uso da quasi un decennio senza grossi problemi), negli stand dei paesi africani emergevano le infinite potenzialita' di un progresso tecnologico che ha nel telefonino la sua chiave di volta. L'avvento del cellulare, pratico e versatile, ha permesso a molti paesi - soprattutto africani - di saltare la fase delle connessioni su linea fissa - difficili da installare e costose da gestire - a favore della tecnologia Gsm, che in alcuni paesi gia' strizza l'occhio all'Umts e alle videochiamate. Le cifre del sorpasso sono impressionanti. Nel piu' grande mercato africano, la Nigeria, nel 1999 si contavano 35 mila utenti di cellulare contro 470 mila abbonati al telefono fisso: nel settembre 2005, questi ultimi erano diventati 1 milione 202 mila mentre gli utenti di telefonia mobile superano quota 16 milioni. Ma il telefonino sta modificando soprattutto l'economia delle societa' rurali: in Senegal - riferisce il CTA, Technical Centre for Agricultural and Rural Cooperation - grazie al sistema 'Xam Marse' (ovvero 'Conosci il tuo mercato') - i contadini e i commercianti delle regioni piu' isolate possono ricevere via sms indicazioni sui prezzi di mercato per i loro prodotti. In questo modo possono sfuggire ai ricatti dei mediatori itineranti, che sfruttavano l'ignoranza degli interlocutori per strappare i prezzi piu' bassi. In molti altri casi - spiegavano i delegati dell'americana Grameen Foundation - le telecomunicazioni possono generare reddito e occupazione anche nelle aree piu' disagiate, grazie ai 'Village Phone Operators' che, utilizzando semplicemente un cellulare, un'antenna esterna e un sistema di ricarica, mettono su micro-aziende di telefonia e facilitano le comunicazioni personali e di lavoro. Grandi speranze, inoltre, per il pc da 100 dollari mostrato al segretario generale dell'Onu Kofi Annan da Nicholas Negroponte del Massachusetts Institute of Technology: costa poco, si collega a Internet senza fili e si ricarica con una manovella, l'ideale per le societa' rurali del Terzo Mondo. Ma all'entusiasmo dei 'nuovi arrivati' si e' affiancata la preoccupazione di chi lamenta la mancanza di tutela per chi utilizza le nuove tecnologie: dal padiglione italiano - padrino il ministro della Cultura brasiliano, Gilberto Gil - e' stato lanciato un appello per una Carta dei Diritti di Internet, che garantisca a tutti i cittadini del globo i diritti fondamentali nell'uso delle nuove tecnologie, dal diritto alla privacy, a diritto all'accesso, dal diritto di espressione al diritto di accesso alle informazioni e alla conoscenza. Ma a Tunisi c'e' stato chi - come il viceprimo ministro cinese Hu Jiang - hanno rivendicato il diritto a difendersi da ''informazioni insicure'', un eufemismo per giustificare il controllo del Web, esercitato in primis dai padroni di casa, che hanno reso impossibile l'accesso a numerosi siti 'scomodi' ed hanno impedito l'ingresso nel Paese a Robert Menard, segretario generale di Reporters sans frontieres. Il ferreo controllo delle autorita' tunisine - giunte a censurare sulla tv nazionale l'intervento accusatorio del presidente svizzero Samuel Schmid - ha in parte vanificato lo sforzo gigantesco degli organizzatori. Lo stand tunisino - il piu' grande e sfarzoso dell'esposizione 'ICT4all', parallela al summit - era lo specchio di un Paese che punta sulle nuove tecnologie per dare di se' un'immagine piu' moderna e cercare di ridurre la distanza dall'Europa. Non meno imponente l'impegno per garantire la sicurezza dell'evento, a partire da un dispiegamento di poliziotti ad ogni incrocio e lungo tutti i percorsi seguiti dalle delegazioni. Tuttavia, in coincidenza con la grande assise internazionale, la morsa del regime sugli oppositori sembra essersi allentata e un gruppo di dissidenti che stava conducendo uno sciopero della fame ha annunciato la fine della protesta. Una timida speranza che puo' rendere piu' positivo, per la Tunisia, il bilancio di un Summit finito meglio di come era inziato.

Boom della pubblicità su internet e prezzi alle stelle

16/11 Nella prima meta' del 2005, le spese pubblicitarie online sono cresciute del 26% a 5,8 miliardi di dollari, secondo uno studio elaborato da PricewaterhouseCoopers LLP per l'Interactive Advertising Bureau. La crescita per l'intero mercato pubblicitario e' stata invece del 4,5%, secondo la societa' Tns Media Intelligence. In tutto PricewaterhouseCoopers ha stimato che le spese Internet per il 2005 saranno complessivamente 12 miliardi di dollari, rispetto ai 9,6 miliardi di dollari del 2004 e i 6 miliardi di dollari del 2002. Un trend simile riporta la memoria ai tempi del boom delle dot-com durante la seconda meta' degli anni novanta. Allora le vendite online arrivarono a crescere sino a un volume complessivo di 8,1 miliardi segnato nel 2000. Nonostante tutto pero' Internet continua a rappresentare ancora una piccola porzione dell'intero business delle pubblicita' negli Stati Uniti. I ricavi provenienti dalle inserzioni online rappresentano il 3,7% del totale del fatturato americano delle pubblicita', in rialzo rispetto al 3% del 2003. Non solo, il comparto online mostra una forte concentrazione del giro d'affari tra i principali portali. Nonostante l'ampia portata dell'universo Internet, il 96% delle risorse destinate alla spesa pubblicitaria sono attratte dai 50 principali siti online. E gran parte della quota del 96% viene controllata proprio dai quattro big della Rete, e cioe' Yahoo, Google, Aol ed Msn. Le dinamiche attuali lasciano pensare quindi che per il futuro ci si debba aspettare un'ulteriore crescita del settore, dal momento che i margini di manovra sono ancora ampi. Ma potrebbe trattarsi di una crescita sempre piu' concentrata sui grandi gruppi, in particolare proprio sui quattro o cinque big, che proprio recentemente hanno dimostrato tutta la loro vitalita' divenendo protagonisti delle principali alleanze strategiche e operative che stanno modificando l'asseto globale dell'universo Internet.

Sgominata organizzazione che praticava il gioco d’azzardo via internet. 169 postazioni sequestrate

16/11 Un giro di gioco d' azzardo via internet particolarmente sofisticato, con base a Udine ma ramificato in otto regioni italiane, e' stato sgominato dai finanzieri del Comando provinciale di Udine al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura friulana, che ha portato finora al sequestro di vario materiale e all' iscrizione di dieci persone al registro degli indagati. I reati ipotizzati sono quelli di gioco d' azzardo e abusivismo finanziario. La Guardia di Finanza ha sequestrato, nell' ambito dell' indagine, 169 'chioschi multimediali' situati in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Calabria e Sicilia, oltre a 81 lettori e personal computer utilizzati per il cambio del denaro, 2.600 tessere con microchip destinate al gioco, nonche' circa 13.000 euro in contanti, provento del gioco d'azzardo, rinvenuti all'atto delle operazioni di sequestro. Gli inquirenti ritengono che il 'giro d' affari' messo in piedi dai componenti di un circolo culturale friulano, ancora da quantificare, possa ammontare a milioni di euro. L' organizzazione - secondo quanto accertato - faceva capo ad un circolo culturale della provincia di Udine, che forniva a bar e sale giochi appositi apparati informatici e tessere a microchip attraverso i quali era possibile giocare d' azzardo collegandosi con il sito di una fantomatica societa' off-shore con recapiti a Panama e in Costarica, una copertura utilizzata solo per depistare eventuali controlli. In realta', il sito e i proventi del gioco sono stati ricondotti direttamente ai componenti del circolo culturale, tutti originari della provincia di Udine. Ogni postazione, secondo quanto accertato, poteva fruttare fino a 7.000 euro in un mese. Le indagini, coordinate dal sostituto porcuratore Alina Rossato, sono ancora in corso, ed e' al vaglio la posizione di 45 titolari di esercizi pubblici e circoli, utilizzatori degli apparati sequestrati, che rischiano un'incriminazione per agevolazione del gioco d'azzardo. Molti di questi erano gia' stati coinvolti nella diffusione dei 'videopoker', ora sottoposti a norme particolarmente restrittive.

Convegno Iatt sullo sviluppo: Gli Enti Locali interessati alle tecnologie “Non DIG”

16/11 “Le infrastrutture in Calabria sviluppo e innovazioni tecnologiche” era il tema del convegno IATT che si è svolto a Lamezia. Dalla manifestazione è emerso un forte interesse da parte degli Enti Locali alle molteplici applicazioni legate alle tecnologie “no-dig”. Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, l’Ass Regionale ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato, l’Ass Regionale all’Ambiente Diego Tommasi, l’Ass. alle Politiche per il Territorio e le Pianificazioni Territoriali della Provincia di Catanzaro Giuseppe Sirianni e l’Ass ai Lavori Pubblici della Provincia di Reggio Calabria Alessandro Cannatà. Luciano Frascà Direttore Generale di Infratel ha annunciato che è stato stanziato un contributo di 150 milioni di euro per ridurre il digital divided in Calabria. Ha sottolineato l’importanza di non duplicare gli investimenti, sfruttare le infrastrutture esistenti e favorire l’utilizzo del sistema IRU. Susanna Bernardini Amministratore Delegato Sviluppo Italia Engineering ha detto che la società da lei rappresentata è l’unica società di ingegneria Pubblica Italiana, di progettazione e direzione dei lavori per in cantieri Infratel. Lavori per 500 km nella sola Sicilia e in avvio numerosi cantieri sui territori Pugliesi e Calabresi. Infratel sarà tra i protagonisti della progettazione dei lavori infrastrutturali dei prossimi giochi olimpici invernali di Torino 2006. Ricorda che ci sono fondi a disposizione, ma che il tempismo è elemento fondamentale per riuscire ad usufruirne. E’ emersa inoltre una manifesta sensibilità del Ministero delle Infrastrutture al tema del no-dig e dell’innovazione tecnologica. E’ stato difatti creato un Gruppo di Lavoro presieduto dall’Arch Giuseppe Anelli (Capo della Segreteria Tecnica del Vice Ministro Ugo Martinat) con il compito di individuare e predisporre “norme e procedure” inerenti l’applicazione delle Tecnologie No-dig nella realizzazione di Opere Pubbliche. L’assoluta necessità di creare di un organismo di coordinamento permanente finalizzato alla realizzazione di una normativa a livello regionale. Fondamentale riunire tavoli di incontro e lavoro tra i gestori delle reti stradali, i gestori delle infrastrutture sotterranee e le Università. Incrementare l’attività di Formazione in collaborazione con le Università, la Regione, gli Enti Locali, le imprese e IATT al fine di informare e sensibilizzare il management pubblico e privato alla cultura delle tecnologie non invasive. Dare supporto agli enti locali ed imprese tramite l’attività di finanza agevolata “QCSS” (Quadro Comunitario di Sviluppo). Definizione di un Prezzario Regionale e redigere normative regionali per favorire una razionale gestione del sottosuolo. Nella speranza che i propositi ed gli entusiasmi espressi dai convenuti, continuino ad alimentarsi, producendo risultati di cui tutti potremo usufruire. Uno sviluppo più sostenibile non solo è auspicabile ma possibile.

Il sito del comune di Reggio segnalato nell’ “Osc@ar del web” del ComPA

07/11 Il sito web del Comune di Reggio figura al primo posto assoluto tra i comuni del sud Italia e tra i primi venti capoluoghi di provincia italiani nella speciale graduatoria dell' Osc@r del web, promossa dalla rivista Labitalia in collaborazione con l' Associazione italiana della Comunicazione pubblica e istituzionale nell' ambito del Com-Pa 2005, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica dei servizi al cittadino ed alle imprese. ''L'Osc@r del web - e' detto in un comunicato - e' un nuovo premio che, a partire da quest' anno, verra' annualmente assegnato ai migliori siti Internet della Pubblica Amministrazione centrale e locale, delle biblioteche, dei musei, delle universita', delle local utilities, delle aziende e istituzioni fornitrici di servizi di pubblica utilita', inserito a margine del Com-Pa di Bologna. e al quale ha preso parte anche l'Amministrazione Comunale reggina. ''Tre le voci utilizzate per la valutazione e che hanno consentito al sito web istituzionale gestito dalla Rete Civica Cittadina di raggiungere questo importante traguardo - e' scritto nel comunicato - innanzitutto la ricchezza, la completezza e la qualita' delle informazioni, che hanno permesso al sito istituzionale del Comune di Reggio Calabria di raggiungere un alto punteggio in questa speciale graduatoria, grazie, in particolare, alla qualita' del suo Tg web, alle informazioni contenute nel sito e alle news che consentono agli utenti di essere costantemente aggiornati''

Attivi da oggi 68 siti provinciali di carabinieri e polizia per le denunce on-line

07/11 Avviare l'iter per sporgere una denuncia di smarrimento o di furto ad opera di ignoti comodamente seduti davanti al proprio computer, da casa, dall'ufficio o da qualunque altro luogo ove sia disponibile un accesso ad internet. E' la possibilita' offerta dal servizio "Denuncia vi@ web", attivo da oggi in altre 30 province che vanno ad aggiungersi alle 38 in cui era gia' presente. Nei casi che non richiedono, per complessita' o gravita', la presenza immediata dell'ufficiale di polizia giudiziaria, il cittadino - una volta entrato nei siti www.poliziadistato.it o www.carabinieri.it - dovra' soltanto compilare i campi del modulo d'interesse (arma, documento, targa, titolo, veicolo, altro) ed indicare il giorno, l'ora e l'ufficio di polizia (stazione/tenenza carabinieri o commissariato), ubicato nelle province interessate dalla sperimentazione, ove s'intende andare per sottoscrivere la denuncia inoltrata via web. "L'evidente risparmio di tempo per il cittadino - spiegano dal dipartimento di pubblica sicurezza -, che all'atto della sua presentazione presso l'ufficio scelto, avendo gia' espletato alcune formalita', trova una 'corsia preferenziale' per firmare la denuncia, ha contribuito a decretare il successo di un'iniziativa. rientrante nel piu' ampio concetto di polizia di prossimita'". Il servizio, ormai pronto per essere gradualmente esteso su tutto il territorio nazionale, interessa a tutt'oggi le province di Alessandria, Aosta, Asti, Avellino, Belluno, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Enna, Ferrara, Frosinone, Imperia, Isernia, L'Aquila, La Spezia, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Macerata, Mantova, Matera, Massa Carrara, Messina, Milano, Modena, Napoli, Parma, Pavia, Pesaro e Urbino, Pescara, Pisa, Pordenone, Potenza, Prato, Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Roma, Padova, Rovigo, Salerno, Savona, Siracusa, Sondrio, Taranto, Teramo, Torino, Trapani, Trieste, Udine, Venezia, Vercelli, Verona, Vibo Valentia, Vicenza e Viterbo.

Moneta elettronica poco sicura in Italia, serve adottare lo standard UE. Frodi al 16 %

07/11-(Gia.Cat.)- “Carte di credito e bancomat ancora poco sicuri in Italia: per garantire una maggior tutela degli utenti che le utilizzano nei loro pagamenti occorre quindi 'un' accelerazione' da parte delle banche per adeguarsi agli standard di sicurezza europei e sostituire le vecchie carte con le nuove a microchip”. E' l' appello lanciato da Carlo Tresoldi, direttore centrale per i sistemi di pagamento della Banca d' Italia, che ha ricordato come le frodi con carte di credito sono aumentate del 16% nel primo semestre 2005. Secondo i dati della Banca d' Italia - ha ricordato Tresoldi nel corso di un convegno ABI - a fine settembre solo il 2% delle carte di credito si era adeguato ai nuovi standard di sicurezza europei (il sistema EMV) contro una media europea del 42,5%. E peggiore e' anche la situazione dei bancomat (ne sono stati adeguati solo 0,5%), dei pos (1%) e dei terminali Atm (0,8%). ''Le banche italiane - ha spiegato il responsabile di via Nazionale - hanno aspettato per investire nei microchip per capire quale sarebbe stato lo standard adottato, ma ora che c'e' certezza serve da parte loro un' accelerazione degli investimenti''. Il responsabile di Bankitalia ha ricordato poi che nel 2004 le frodi con carte di credito hanno rappresentato circa l' 1 per mille del transato con un aumento significativo delle frodi per 'Phising' (quando a un utente vengono richiesti dati personali via Internet tramite siti pirata) e contraffazione. Diminuiscono invece i reati con carte perse o rubate. ''Ma l' Italia - ha assicurato - non sta peggio di altri Paesi, anzi forse da un certo punto di vista sta meglio. Ma la cosa molto difficile per un coordinamento contro le frodi a livello internazionale e' la definizione di un concetto comune del reato''. L' introduzione dei microcircuiti in tutte le carte di credito e debito, ha ricordato il direttore generale dell' Abi, Giuseppe Zadra, sara' obbligatoria dal 2010, entro quella data dovranno non solo essere sostituite tutte le carte (60 milioni) ma anche i pos (800 mila) e i terminali Atm (40 mila). ''Il tempo a disposizione - ha osservato Zadra - non e' tantissimo''. Entro quella data poi, ha sottolineato infine, e' previsto poi anche il passaggio al Sepa (sistema di pagamento con carte che vale in tutta Europa). Sistema, che permettera' tra le altre cose l' accettazione della carta di pagamento su tutti i terminali europei atm e pos, la raggiungibilita' di tutti i conti bancari nell' eurozona con le stesse coordinate di pagamento basate su standard comuni, e l' uniformita' dei prezzi tra i servizi domestici e quelli paneuropei. In Europa ogni hanno vengono progettati circa 52 miliardi di pagamenti non cash: la quota di quelli con denaro contante rimane molto elevata (70% in Europa, 80% in Italia) e il costo dei pagamenti, incluso il denaro contante, rappresenta circa il 3/4% del Prodotto Interno lordo.

Al ComPA presentata l’agenzia online del Consiglio della Regione Calabria

05/11 “ Un prodotto eccellente, che dà piena contezza dell’attività di un’Assemblea legislativa regionale . Meriterebbe di essere stampato e diffuso, cosi da renderlo fruibile anche ad un target di cittadini che non si collega abitualmente ad Internet“. E’ quanto ha asserito il vicepresidente dell’Assemblea siciliana Salvo Fleres, responsabile del Coordinamento sull’informazione e la comunicazione della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, durante la presentazione dell’Agenzia settimanale CalabriaInforma a Bologna nello stand dei Consigli regionali d’Italia nel corso della dodicesima edizione del COM-P.A.
La nuova testata on line di notizie e commenti dell’Assemblea calabrese (erogata sul sito internet, www.consiglioregionale.calabria.it ) è stata illustrata dal direttore e dal condirettore, Romano Pitaro e Gianfranco Manfredi e dalle giornaliste Cristina Cortese e Luisa Lombardo.
All’iniziativa hanno preso parte numerosi addetti ai lavori, esperti di comunicazione e giornalisti. Ha partecipato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri , secondo il quale “ il successo del prodotto realizzato dal Consiglio regionale richiama l’attenzione sul buon lavoro che si riesce a fare in Calabria e rientra nella capacità professionale dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale di caratterizzare il suo impegno “.
L’Agenzia, disponibile al pubblico nei monitor dello stand dei Consiglio regionale allestito dal Dipartimento della Comunicazione, diretto da Rosa Maria Bova, è stata presentata con l’ausilio della responsabile dell’Ufficio sviluppo e gestione del settore informatico, Silvana Sarlo.
Ad avviso dell’onorevole Fleres: “ l’Agenzia d’informazione calabrese andrebbe messa in rete con i prodotti realizzati dagli altri Consigli regionali, cosi da creare un’Agenzia nazionale sulla politica regionale dotata di codici comuni di lettura che consentano ai politici ed ai cittadini di avere, contemporaneamente, contezza esatta di ciò che si dice in un dato momento, per esempio, della solidarietà o dei lavori pubblici “.
Osservando più nello specifico le sezioni di CalabriaInforma, il Coordinatore nazionale per l’informazione e la comunicazione del vertice nazionale dei Consigli regionali, ha considerato “ molto interessante lo spazio riservato dall’Agenzia all’attività istituzionale, ma anche al lavoro dei Gruppi consiliari. Costituisce – ha aggiunto - un primo passo attraverso cui si possono stabilire contatti con i cittadini per stimolare processi d’inclusione nelle scelte politiche ed istituzionali “

Concluso il Com-PA di Bologna. Assegnati i premi e gli “Osc@r del Web” ai migliori siti

05/11 Si è conclusa a Bologna, con la cerimonia di premiazione, introdotta da un intervento del giornalista Enrico Vaime, la dodicesima edizione di COM-PA, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese.
La giuria del Premio "Diritto all'Informazione" ha deciso di assegnare il premio a: Società Dante Alighieri, per aver saputo impostare una strategia articolata di comunicazione della lingua italiana, integrando strumenti tecnologici avanzati (quali il nuovo portale) con iniziative di promozione mirate a un pubblico di giovani. La Regione Lazio, per aver colto l'opportunità della propria presenza a COM-PA per lanciare una campagna a tutto tondo, con l'utilizzo di media esterni e stampa e declinata su più soggetti, che ha saputo enfatizzare la propria vocazione alla comunicazione rivolgendosi alle giovani generazioni, come prova di attenzione ai valori della trasparenza. E infine Provincia di Perugia, per la continuità di un impegno decennale nella gestione dello Sportello del Cittadino, che negli anni ha visto crescere il numero di punti di informazione sul territorio e l'articolazione dei servizi offerti, avvicinando sempre più l'Istituzione ai Cittadini.
Sono state assegnate anche delle menzioni per il premio al diritto all'informazione a: Unioncamere, per il ruolo assunto nello stimolo alla crescita di iniziative coordinate e di servizi di comunicazione alle Camere di Commercio presenti sul territorio; allaRegione Umbria, per il progetto "Pixel for Paper", capace di coniugare iniziative di e-government con sistemi di E-democracy e all'Istat, per la capacità comunicativa nel rendere facile, accessibile, "amichevole", il dato statistico.
Sono state assegnate menzioni speciali a: Ministero della Difesa, per esser riuscito a rappresentare sotto un unico ombrello comunicativo le sue quattro componenti operative (Esercito, Aeronautica, Marina, Arma dei Carabinieri), pur mantenendo la propria specifica identità; alla Conferenza dei Presidenti dell'Assemblea, dei consigli Regionali e delle Province Autonome, per aver saputo cogliere, attraverso una struttura e un percorso espositivo di ricerca e approfondimento storico, il valore della complessa vivacità del sistema locale, nel rispetto delle singole identità, ma valorizzando al contempo la funzione d'insieme, vicina al cittadino, e di raccordo col sistema nazionale e al Dipartimento per le Politiche Comunitarie, Commissione Europea, Centro Informazione e Documentazione Europea, per la continua crescita dell'attività di promozione della diffusione dell'informazione sull'attività dell'Unione, finalizzata a rafforzare la coscienza della comune cittadinanza europea.
Il Premio del Cittadino è stato assegnato al Collegamento satellitare delle Forze Armate con l'82% delle schede compilate.
Il Premio Qualità 2005 è stato assegnato all'Agenzia per le Onlus, per la valorizzazione comunicativa e istituzionale del Terzo Settore; all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, per la trasparenza e modernità con cui comunica il valore sociale e l'intervento pubblico nella gestione del gioco; alla Città di Jesolo, per aver saputo coniugare i valori della cultura e dell'ambiente con la risorsa "spiaggia"; alla Città di Terni, per la capacità di trasformare l'immagine da realtà industriale in realtà capace di attivare un processo di riqualificazione urbana e ambientale; alla Città di Torino, per come ha saputo valorizzare se stessa comunicando l'evento delle Olimpiadi Invernali; al Comune di Palermo, per l'impegno nella promozione delle attività culturali del proprio territorio; al Dipartimento Libertà civili e Immigrazione, per le nuove modalità di comunicazione adottate in un ambito particolarmente problematico; all'Esercito italiano, per l'attività nella cooperazione internazionale e il contributo dell'Italia per l'avvio e la realizzazione di progetti umanitari a favore delle popolazioni nelle aree di crisi; al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per la forma garbata e rassicurante intrapresa nella campagna coordinata di comunicazione per la protezione del pollo italiano, in presenza dell'allarme per l'influenza aviaria; al Network per lo sviluppo della comunicazione sociale in Piemonte, per la capacità di attivare una grande rete di operatori della comunicazione su temi sociali; alla Polizia di Stato, per il progetto di comunicazione della Polizia di Prossimità coordinato tra tutte le Questure in attività a sostegno, in particolare, di minori e anziani; alla Provincia di Pescara, per "Provincia solidale", un progetto che valorizza tutte le iniziative a favore del territorio in campo sociale e culturale; alla Provincia di Teramo, per la realizzazione del "Kit Impresa", un'iniziativa di comunicazione finalizzata a sostenere le Aziende nella ricerca di personale; alla Provincia regionale di Siracusa, per l'impegno a favore delle donne, in particolare immigrate; alla Regione Marche, per la capacità di promuovere il territorio con modalità innovative, attraverso canali alternativi; a Strategie digitali, per l'approccio innovativo di alcuni strumenti informatici utili a misurare il ritorno sociale dell'investimento
Gli “Osc@r del Web”, invece, sono stati assegnati ai migliori siti Internet della Pubblica amministrazione centrale e locale, delle biblioteche, dei musei, delle universita', delle local utilities, delle aziende e istituzioni fornitrici di servizi di pubblica utilita'. Il riconoscimento e' stato consegnato a undici settori divisi in quattro categorie. Per le Amministrazioni pubbliche sono stati premiati: il Ministero dell'Economia e delle Finanze per i Ministeri; la Regione Emilia -Romagna per le Regioni; la Provincia di Milano per le Province; il Comune di Torino per i Comuni capoluogo; il Comune di Jesi (Ancona) per i Comuni non capoluogo. Nella categoria 'Local Utility' e' stata premiata l'Aem Milano, mentre per i Servizi sono stati premiati Banca Sella per le banche e Enel per le pubblica utilita'. Infine per la categoria Cultura i premiati sono stati: l'Universita' degli studi di Bologna per gli atenei; il Museo nazionale della Scienza e della tecnica Leonardo da Vinci (Milano) per i musei e la Biblioteca Sala Borsa di Bologna per le biblioteche.
Il premio Osc@r del Web, distribuito annualmente, è stato promosso da Labitalia in collaborazione con l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, che in sintesi ha sottolineato come il Salone sia una realta' in continua evoluzione ed espansione.

Rifkin: “L’accesso a Internet è un diritto umano universale”

04/11 ''L'accesso a Internet, nel nuovo mondo globale e interconnesso, dovrebbe essere un diritto umano universale. Ma anche in Europa sono in molti a non avere ancora la possibilita' di accedere alle tecnologie della comunicazione''. Lo afferma l'economista americano Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends, intervistato dal Canale PodCast di Key4biz, in occasione dell''Idc European It Forum 2005'. ''Occorre incoraggiare -prosegue Rifkin- gli investimenti pubblici e privati per favorire l'innovazione e l'accesso ai diritti umani tecnologici. Governi e industrie devono creare partnership, ma c'e' anche un terzo importante partito da portare al tavolo, la societa' civile. E mi auguro -auspica Rifkin- che proprio l'Italia possa essere il primo Paese in Europa ad avviare la transizione verso una piena economia della societa' civile''.

La finanziaria in agguato su “Pen Drive” e “Flash memory”. Nuove tasse.

04/11 Ancora Internet sotto torchio dei senatori della commissione Bilancio, impegnati nella ricerca di nuove entrate. Dopo i provider, che hanno rischiato di essere tassati, e' ora il turno delle ''pen drive'' (Usb Flash) il supporto digitale piu' usato da quanti scaricano musica dalla Rete. Nell'emendamento del relatore, Antonio Azzollini, i nuovi supporti digitali, come Usb flash e flash memory, sono sottoposti alle imposizioni delle leggi sul diritto di autore. Questo prevede che tutti i produttori e gli importatori di supporti per registrare musica o video, debbano pagare un contributo agli autori, perche' si presume che verranno usati in casa proprio per registrare le loro canzoni o i loro film. L'anno scorso anche Cd e Dvd furono inseriti nell'elenco e qust'anno e' toccato all'ultimo upgrade della tecnologia digitale, appunto i ''pen drive''. L'emendamento Azzollini, per altro da una nuova botta a Cd, Dvd, Videocassette e musicassette: il contributo che dovranno pagare alla Siae si trasforma da cifra fissa a percentuale, e per di piu' ben al 10% del costo del prodotto. Pen drive e flash memory se la cavano meglio: il loro contributo e' fissato al 3%, ma anche per loro il rischio e' che tutto si scarichi sul consumatore, con un' aumento del prezzo finale.

Dal 15 a Lamezia il convegno “Le infrastrutture in Calabria sviluppo e innovazioni tecnologiche”

04/11 Si terrà a Lemezia il 15 e 16 novembre presso il Centro Servizi Avanzati della Calabria "Agroalimentare" nella Zona Industriale ex Sir, il convegno “Le infrastrutture in Calabria sviluppo e innovazioni tecnologiche”. La manifestazione, organizzata dallo IATT, è stata patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Cosenza, dalla Provincia di Cosenza e dalla Provincia di Catanzaro. Questo il programma:
Martedì 15 novembre
Apertura lavori ore 10.00
- Tavolo Tecnico 1: Le reti Idriche e Fognarie. Modera: Dario Allegra Presidente SOGESID, partecipano: Domenico Pallaria Responsabile ATO 1 Amministrazione Provincia Cosenza; Raimondo Besson Amministratore Delegato SO.RI.CAL ; Nicola Picariello ANAS; Federico Prodi Affari generali S3 Soncini; Renato Biferali Fillea CGIL ; Piero Dusi Direttore Tecnico COPREM ; Massimo Solaroli Studio Sigla
Recentissimi studi collocano la Calabria tra le regioni più ricche di risorse idriche nel sottosuolo, tale ricchezza viene vanificata però dalle pessime condizioni della rete idrica, ormai vetusta e fatiscente. I costi preventivati per la messa in regime sono stati stimati ma quelli effettivamente disponibili sono solo una goccia in un mare magnum. Le recentissime tecnologie e i nuovi macchinari nel settore del re-lining consentirebbero risanamenti su larga scala delle infrastrutture idriche e fognarie, abbattendo consistentemente costi sociali, ambientali ed economici.Le possibilità offerte dalle tecnologie no-dig (non invasive) consentirebbero infatti interventi mirati al loro risanamento, nuovi materiali, nuove tecnologie, nuove scelte guideranno lo sviluppo sostenibile nei prossimi anni, dobbiamo da subito porre la nostra attenzione ad un nuovo modo di agire ad un nuovo modo di programmare.
- Tavolo Tecnico 2: Le reti Gas. Modera: Enrico Costa Dipartimento Scienze Ambientali e Territoriali Università del Mediterraneo. Partecipano: Eugenio Gaudio Responsabile Settore Energia Amministrazione Provincia di Cosenza; Italgas ; Alessandro Troiano Responsabile Distretto Sud Occidentale Snam Rete Gas; Francesco Civitelli Dirigente Settore Ambiente Regione Calabria; Salvatore Rigoli ANAS; Biagio Marra ANAS ; Samuele Canestrari Volta Macchine
Se è vero che il protocollo di Kyoto impegna i paesi industrializzati a ridurre l’emissioni combinate del 5% sotto i livelli misurati nel 1990 entro la data del 2008-2012, mentre per i paesi della Unione Europea la soglia sale al 8%. Questi obbiettivi mal si conciliano con il fatto che in Calabria numerosi comuni non sono ancora raggiunti dalle reti del gas e conseguentemente da tutti i possibili servizi ad esse legate. Le difficoltà nella posa delle reti, il raggiungimento dei comuni e dei centri minori,le difficoltà nelle adduzioni domestiche sono le principali problematiche che pongono questa regione in una oggettiva difficoltà di adeguamento. Costituiranno le basi per il dibattito: le risorse economiche destinate al settore, le possibili soluzioni, le tecnologie e l’impatto delle reti con il sistema.
Tavolo Tecnico 3: La società dell’informazione Modera: Antonio Iera Dip. Informatica,Matematica,Elettronica e Trasporti Univ. Mediterraneo. Partecipano: Luigi Mamone Responsabile POR 6.3 Regione Calabria; Mauro Cervini Sviluppo Italia Engineering; Luciano Albanese Responsabile Business Development Telecom Italia ; Achille Molinari Infratel Sviluppo Italia ; Nicola De Nardi Consigliere Ordine degli Ingegneri di Cosenza
Digital-devide, Reti Wireless, VoIP e Sviluppo dei Sistemi Informativi sono le nuove frontiere del mondo della comunicazione. Le infinite applicazioni di questi modelli sono il traino economico del terzo millennio, ma per quanto riguarda la regione Calabria comportano purtroppo una serie di problematiche ad esse legate, tra cui la riduzione del Gap che oramai ci divide dal resto del Paese. Quali i possibili sviluppi? Quali gli investimenti? E quali modelli tecnologici sono realizzabili in Calabria?
- Tavolo Tecnico 4: Impatti delle reti di servizi con le Infrastrutture Viarie. Modera: Maria Beatrice Bitonti Dipartimento di Ecologia Università degli Studi della Calabria. Partecipano: Reti Ferroviarie Italiane: Raffaele Celia Capo Compartimento ANAS Viabilità; Vincenzo Capozza e Antonella Pirrotta ANAS (Strade) ; Antonio Izzo Direttore Generale Trasporti Infrastrutture e Patrimonio Regione Calabria; Salvatore Saccà Presidente Ordine degli Ingegneri Catanzaro; Maurizio Bissolo Volta Macchine; Sebastiano Barresi SIMPLAST; Salvatore Tonti ANAS A3 SA-RC; Angelo Trematerra EPC Med
Le reti e le infrastrutture viarie costituiscono di gran lunga la base di confronto più ampia e difficoltosa su cui si affrontano quotidianamente i vari gestori delle reti e delle infrastrutture. Un tema così importante non può non interessare le più rilevanti personalità di questo settore e cercare di mettere a frutto le infinite potenzialità delle nuove tecnologie e dei materiali innovativi, nell’ ovviare alla maggior parte delle problematiche che da sempre accompagnano i lavori delle reti dei servizi con le infrastrutture viarie.
Inoltre in virtù dei lavori infrastrutturali che si realizzeranno in Calabria negli anni a venire, risulta oltremodo necessario fare chiarezza sulle potenzialità delle tecnologie trenchless (senza scavo), nel supportare gli enti,le amministrazioni nonché le aziende interessate in questo processo di profondo cambiamento.
Mercoledì 16 novembre
Analisi dei dati emersi dai tavoli tecnici della giornata di apertura
Ore 09.15 Registrazione partecipanti
Ore 09.45 Agazio Loiero Presidente Regione Calabria - Saluto di benvenuto
Ore 10.00 Paolo Trombetti Presidente IATT
Ore 10.15 Vincenzo Facente Coord Program. e Sviluppo Socio-Economico Territorio prov. Crotone
Ore 10.30 Paolo Cecati Soprintendente Beni Culturali ed Ambientali Calabria
Ore 10.45 Gerardo Mario Oliverio Presidente Provincia di Cosenza
Ore 11.00 Luigi Incarnato Assessore ai Lavori Pubblici Regione Calabria

Ore 11.15 Pausa Caffè

Ore 11.45 Diego Tommasi Assessore all’Ambiente Regione Calabria
Ore 12.00 Giuseppe Sirianni Ass. Politiche Territorio e Pianificazioni Territoriali Prov Catanzaro
Ore 12.15 Raffaele Celia Capo Compartimento ANAS Viabilità
Ore 12.30 Pietro Fuda Presidente Provincia Reggio Calabria
Ore 12.45 Ugo Martinat Vice Ministro con delega alle Infrastrutture
Ore 13.10 Mario Tassone Vice Ministro con delega ai Trasporti

Ore 13.30 Colazione di lavoro

Ore 14.30 Salvatore Saccà Presidente Ordine degli Ingegneri Catanzaro
Ore 14.45 Mario Occhiuto Presidente Ordine degli Architetti Cosenza
Ore 15.00 Roberto Mastrangelo Capo Compartimento ANAS A3 SA-RC
Ore 15.15 Giuseppe Anelli Segreteria Tecnica del Vice Ministro Ugo Martinat
Ore 15.30 Umberto de Rose Comitato Ristretto Mezzogiorno Confindustria
Ore 15.45 Franco Iacucci Presidente ANCI Calabria
Ore 16.00 Giuseppe Dionesalvi IATT Responsabile Attività di Finanza Agevolata
Ore 16.15 Francesco Samengo Vice Presidente Sviluppo Italia
Ore 16.30 Angelo Trematerra Segretario IATT - dibattito e chiusura lavori

Ore 16.30 Caffè di chiusura

Il profilo dell’organizzatore: L’organ Association for Trenchless Technology

La IATT, Italian Association for Trenchless Technology, è un'Associazione senza fini di lucro, nata in Italia nel 1994 ed affiliata all’Associazione Internazionale ISTT (International Society for Trenchless Technology) di Londra, con il fine di promuovere le conoscenze scientifiche e tecniche nel campo delle Tecnologie Trenchless (no-dig), favorendone la diffusione presso Enti, Pubbliche Amministrazioni, Aziende di gestione delle reti di servizi, Università, Imprese, tecnici e ricercatori.
La filosofia di base dell'Associazione consiste nel ricercare ed applicare soluzioni tecnicamente avanzate per limitare la manomissione delle strade, lo scavo e la movimentazione dei terreni, riducendo il disturbo arrecato ad attività economiche, di residenza e di svago, nella realizzazione e nella manutenzione di infrastrutture sotterranee atte a contenere servizi elettrici, di telecomunicazione, gas, acquedotti e reti fognarie. Tali tecnologie vengono inoltre utilizzate per il consolidamento di versanti franosi e per la bonifica di siti inquinati, contribuendo così alla salvaguardia del territorio.
Le Tecnologie Trenchless consentono un sensibile aumento della sicurezza sia per gli operatori sia per terzi che si trovino a transitare nelle vicinanze delle aree di cantiere oltre a ridurre, in modo significativo, gli impatti ambientali ed i costi sociali che normalmente accompagnano i lavori con scavi a cielo aperto.
La IATT associazione di categoria per tutti gli operatori del settore, annovera tra i suoi associati le maggiori aziende italiane di gestione delle reti di servizi (Amga, Acea, Aem Gas, Agam Monza, Colt Telecom, Enel Distribuzione, Fastweb, Italgas, Multireti Caerite, Praoil, Sirti, Snam Rete Gas, Telecom Italia, Hera), imprese specializzate, consulenti e professionisti nonché vari Istituti di Ricerca e Universitari.

La Provincia di Cosenza al ComPa di Bologna

04/11 E’ rilevante il successo di pubblico di settore e visitatori che registra lo stand della Provincia di Cosenza all’interno del COMPA, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica dei Servizi al Cittadino ed alle Imprese, aperto ieri a Bologna. Tra i primi a soffermarsi nello spazio espositivo dell’Amministrazione Provinciale, il Sindaco della città ospite, Sergio Cofferati, che ha portato il saluto della città di Bologna all’Amministrazione Provinciale di Cosenza ed al suo Presidente, onorevole Mario Oliverio, cui è legato da antica amicizia..
Cofferati ha tenuto ad esprimere i complimenti per le iniziative attuate nel campo della comunicazione ed informazione ai cittadini ed alle imprese, effettuate attraverso l’Assessorato del Mercato del Lavoro ed i Centri per l’Impiego.
Particolare attenzione il primo cittadino di Bologna ha prestato ai progetti innovativi che fanno capo all’obiettivo programmatico di realizzazione di un sistema e-government moderno ed efficiente, quale quello cui la Provincia di Cosenza tende .
Per tutto lo svolgimento dell’importante vetrina costituita dal COMPA, l’Amministrazione sarà impegnata a far conoscere le proprie azioni nel campo della comunicazione, cooperazione e gestione dei flussi di attività interfunzionali a vantaggio della informazione e partecipazione dei cittadini.
I progetti in evidenza sono “ChiariTeVi”, relativo all’ambito T-government con sperimentazione della tecnologia della tv digitale sul territorio calabrese e “In chiaro", aperto alla partecipazione della altre quattro province calabresi che tende ad ampliare la dimensione dell'accesso alla sfera pubblica da parte del cittadino.
Ancora presente presso il COMPA, il nuovo portale della Provincia, adeguato alle nuove norme sull'accessibilità dei siti, concepito quale ponte per intrecciare comunicazioni e collegare in rete i servizi, oltre che offrire informazioni sulle attività poste in essere dalla Provincia.
Corredano l’offerta di servizi tecnologicamente avanzati della Provincia di Cosenza, il Catasto Impianti Termici on-line ed il SIPROCI sistema informativo protezione civile.

Biblioteche su internet: Microsoft risponde a Google e stringe un accordo con la British Library

04/11 Microsoft ha stretto un accordo da 2,5 milioni di dollari con la British Library per il lancio di una biblioteca online. Una manovra che rilancia il colosso americano dei software nella sfida dell'editoria online che vede già protagonisti altre colossi Internet come Google e Amazon. Secondo i termini dell'accordo, Microsoft procederà alla scannerizzazione di 25 milioni di pagine messe a disposizione dalla prestigiosa bilbioteca britannica, rendendole disponibile online. Si tratta complessivamente di 100.000 testi iniziali che saranno offerti attraverso un servizio di ricerca di Msn, l'unità online dell'azienda di Bill Gates, disponibile a partire dal prossimo anno. La British Library, la biblioteca nazionale del Regno Unito, conta circa 13 milioni di testi. Dopo il lancio del programma, Microsoft procederà alla scannerizzazione di un altro stock di testi. La notizia arriva all'indomani della pubblicazione online della prima sezione della biblioteca virtuale di Google. Un progetto nato grazie all'accordo tra il colosso dei motori di ricerca e la University of Michigan, la Stanford University, l'Harvard University e la New York Public Library. Sempre ieri Amazon aveva annunciato il lancio di due nuovi programmi per la consultazione online di libri e testi specializzati, e l'acquisto di singole pagine. Alla soglia di metà giornata di contrattazioni, a Wall Street, il titolo di Microsoft sta registrando un rialzo dello 0,34 per cento.

Domino USA sulla cultura digitale. Su Google, Victor Hugo e Dante diventano inglesi.L’Europo dovrebbe varare una sua biblioteca digitale.

04/11 ''Ricercando su Google print libri di Victor Hugo o di Dante, escono fuori prevalentemente titoli in inglese''. Lo ha detto Jean-Noel Jeanneney, presidente della Biblioteca nazionale di Francia, a proposito del nuovo servizio di biblioteca digitale del motore di ricerca americano. Jeanneney, oggi a Firenze per prendere parte ad un convegno organizzato dal Comitato nazionale per il centenario della nascita di Giorgio La Pira e dalla Fondazione omonima nell'Ateneo della citta', ha parlato nel suo intervento dei rischi di monopolio culturale che un'operazione come quella di Google e anche quella, resa nota oggi, di Microsoft, possono causare. ''Quando fu annunciato il progetto di Google di mettere on line 15 milioni di libri, un anno fa, ho accolto la notizia con entusiasmo - ha detto Jeanneney - ero ottimista sul fatto che un'operazione come questa potesse rendere piu' facile ed economico a tutti, anche alle persone del Sud del mondo, accedere ai libri, e ritenevo che non ci fosse pericolo che il web soppiantasse il volume di carta, un po' come la nascita di un nuovo mezzo di comunicazione non sostituisce quello precedente''. ''Poi pero' - ha precisato - l'idea di Google mi e' parsa come un rischio che una civilta', in particolare quella americana, prevalesse sulle altre. Basta provare a digitare i nomi di autori francesi o italiani sul motore di ricerca: i testi sono in prevalenza traduzioni e saggi in inglese, e anche i volumi in lingua originale contengono note e spiegazioni in inglese''. ''I sostenitori di Google - ha concluso Jeanneney - rivestono tutta l'operazione di un'aura di messianismo globalizzante, ma e' chiaro che queste idee nascono da aziende private sulla base del profitto e promuovono piu' l'interesse privato che quello del pubblico''.
Ma Jeanneney non si ferma a questa denuncia e va avanti con una sua proposta: Una biblioteca informatica europea che raccolga sul web le opere essenziali della cultura di tutti i Paesi dell'Unione. E' il progetto lanciato da Jean-Noel Jeannene per ''continuare ad avere nel mondo uno sguardo con ottica europea contro il predominio americano''. Jeanneney, ha parlato dell'idea della biblioteca come alternativa credibile al progetto di Google di digitalizzare milioni di libri grazie ad un accordo con cinque biblioteche anglosassoni e a quello, reso noto oggi, della Microsoft che ha messo on line 100 mila libri della British Library di Londra. ''Una mozione sulla proposta della biblioteca europea - ha affermato Jeanneney - e' gia' stata firmata da 23 Paesi dell'Unione, con le sole eccezioni del Portogallo, per motivi burocratici interni, e della Gran Bretagna, che evidentemente aveva gia' chiaro l'accordo con Microsoft. L'obiettivo sara' quello di avere uno specchio delle varie civilta' europee accanto allo specchio proposto dagli Stati Uniti''. Jeanneney ha proseguito sostenendo di non credere troppo alla durata di un'operazione come quella di Google. ''La Biblioteca nazionale francese - ha detto - esiste da secoli. Google potra' resistere cosi' a lungo? Sarebbe auspicabile un forte ruolo statale che garantisca alla nuova struttura una continuita' sul lungo periodo''. ''La biblioteca europea - ha continuato - dovra' essere creata tenendo conto di criteri unici per tutti gli Stati che permettano di selezionare i libri da digitalizzare partendo da requisiti come la rarita', la fragilita' e il prestigio delle opere. Inoltre sara' necessario superare tutte le barriere tecniche e informatiche che ancora dividono i vari stati membri. Il risultato sara' una sorta di moderna 'Biblioteca di Alessandria' on line dove confluira' il meglio prodotto in tanti secoli di storia europea''.

Al Monitore brutio il premio del ComPa di Bologna come migliore Format. La provincia di Genova migliore notiziario, e il Comune di Numana migliore video promozionale

03/11 La Provincia di Genova per la Categoria Notiziario Istituzionale, il Comune di Numana per la Categoria Video Promozionale e la citta' di Cosenza per i Nuovi Format. Sono questi i vincitori del premio per le amministrazioni che hanno realizzato le migliori esperienze di TV pubblica. A dare il riconoscimento al ComPA di Bologna, alla presenza del Ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini, e' stato il Formez che in sinergia con il Dipartimento della Funzione Pubblica e in collaborazione con l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e TelePA ha realizzato il 1° Premio Nazionale ''La P.A. che si vede'' - la tv che parla con te. Alla selezione finale del premio, che prevedeva riconoscimenti per tre diverse categorie, sono stati ammessi 55 prodotti: 25 per la categoria notiziario istituzionale, 10 per i video promozionale e 20 per i nuovi Format . A consegnare i premi ai vincitori e' stato il ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini. ''La comunicazione pubblica e' un settore su cui bisogna lavorare sodo. Questa iniziativa realizzata dal Formez e' importante perche' da' il riconoscimento a chi e' impegnato quotidianamente a comunicare al cittadino l'attivita' che svolge''. Per Baccini una delle priorita' e' ''semplificare il piu' possibile il linguaggio della pubblica amministrazione, renderlo accessibile al cittadino affinche' l'utente possa comprendere con chiarezza quanto fa lo Stato. E utilizzare in maniera ottimale gli strumenti di comunicazione e' fondamentale. Se un buon servizio pubblico e' anche comunicato bene diventa un ottimo servizio per la collettivita', se invece l'amministrazione non riesce a comunicare bene non risulta utile al cittadino''. Grande soddisfazione ha espresso anche il Presidente del Formez Carlo Flamment che ha ringraziato per ''aver sostenuto da sempre il settore della comunicazione'' ma anche le pubbliche amministrazioni ''che hanno realizzato gli eccellenti audiovisivi, trasmettendo i servizi che offrono al cittadino utilizzando le diverse tecnologie. Lo sviluppo del paese - ha detto- dipende dai buoni esempi delle p.a. e il Formez ha sempre creduto che le PA dovessero comunicare di piu' e meglio il loro lavoro. Un impegno che intendiamo rinnovare rendendoci disponibili ad assistere le amministrazioni che vogliono sperimentare il digitale terrestre''. ''Hanno vinto quelle produzioni che avevano un appeal di fondo per i cittadini - ha sottolineato Mario Morcellini, preside della Facolta' di Scienze della Comunicazione dell'Universita' La Sapienza di Roma e presidente della giuria -in grado quindi di lasciare un segno e di richiamare l'attenzione dei cittadini''. Coraggio, creativita' e capacita' di sperimentare sono le tre parole chiave del premio per Sergio Talamo, Responsabile Ufficio Stampa ed Editoria Formez, per il quale ''Le amministrazioni che hanno partecipato alla prima edizione del premio hanno dimostrato un grande sforzo di trovare un equilibrio tra le esigenze istituzionali e la cronaca. Il risultato e' sicuramente un buon giornalismo''.

La prima biblioteca on line disponibile da Google. Immediata la replica di Amazon che vende anche i singoli capitoli.

03/11 La prima sezione della biblioteca virtuale di Google è finalmente online. Il colosso dei motori di ricerca ha infatti reso disponibile una prima parte della biblioteca Internet sul sito print.google.com. Immettendo una parola chiave, gli utenti possono visualizzare e leggere i testi attraverso immagini digitali delle pagine del libro. E' possibile inoltre salvare singole pagine e procedere al "copia e incolla" di parti del testo stesso. La biblioteca online vanta libri e lavori messi a disposizione da importanti collezioni come quelle dell'Università del Michigan, della Stanford University, di Harvard e della New York Public Library. L'iniziativa della società di Mountain View, in California, era stata osteggiata anche con il ricorso alle vie legali da parte di alcuni editori e di taluni autori preoccupati per la salvaguardia dei propri diritti di copyright. Nelle contrattazioni del dopo-mercato, a Wall Street, il titolo di Google sta registrando un rialzo dello 0,14%, dopo aver concluso la sessione di scambi di ieri con un guadagno dell'1,65 per cento.
In collaborazione con i suoi partner editoriali, la libreria on-line Amazon.com ha messo a punto due programmi per consentire ai clienti di acquistare l'accesso a singoli capitoli o intere porzioni di libri utilizzando la tecnologia del servizio gia' esistente ''cerca nel libro''. Lo afferma il Wall Street Journal sul suo sito online. Il primo programma, Amazon Pages, consentira' di comprare e leggere le pagine prescelte, mentre il secondo, Amazon Upgrade, permettera' di completare l'acquisto di un volume vero e proprio per includere l'accesso completo online. L'annuncio dell'iniziativa ha coinciso con il debutto sulla rete della prima mandata di libri della biblioteca universale virtuale di Google. I volumi messi online da Google sono testi non protetti dal diritto d'autore e possono essere consultati gratuitamente.

In Toscana parte la rete PAAS, internet gratis per i cittadini

03/11 In ognuno di essi saranno messi a disposizione computer e collegamenti a Internet e si potra' navigare senza pagare. Saranno aperti anche la sera e in giorni festivi, comunque in fasce orarie che consentiranno a chiunque di usufruirne, dopo la scuola o il lavoro. Ma soprattutto saranno qualcosa di assai diverso e piu' ambizioso di un qualsiasi Internet point, benche' gratuito. E questo perche' la loro gestione sara' affidata a operatori delle associazioni di volontariato appositamente formati per aiutare anche i cittadini piu' digiuni di computer e di Internet a usare la rete nel modo piu' corretto e piu' utile, magari sfruttando opportunita' e servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni. Sono i Paas, cioe' i Punti di accesso assistito ai servizi della rete, un progetto su cui la Regione ha investito molto e su cui oggi, a Palazzo Bastogi, il vicepresidente della Toscana, Federico Gelli, si e' confrontato con gli enti locali e le associazioni coinvolte in un percorso che si e' tradotto in una rete di ben 298 Paas e 318 sedi disseminate per tutta la Toscana, in gran parte inaugurati proprio in queste ultime settimane. Un passaggio di grande importanza, ha sottolineato Gelli, nella battaglia contro il cosiddetto ''digital divide'' cioe' contro il divario nell'uso e nelle capacita' di uso delle nuove tecnologie, una differenza che rischia di pesare sempre di piu' sull'effettiva cittadinanza di molte persone. 'In questi ultimi anni l'utilizzo di Internet in Toscana e' cresciuto con tassi superiori a quelli nazionali e tuttavia ancora oggi nella nostra regione piu' di una famiglia su due non possiede un computer - spiega Gelli, che nel governo regionale ha la delega ai sistemi informativi e alla amministrazione elettronica - Cifre alla mano, sono solo 641 mila, cioe' il 45 per cento le famiglie che hanno un pc e di esse solo 520 mila navigano da casa su Internet''. ''E questo e' un dato che il governo regionale ha ben presente, con la consapevolezza che Internet, con tutto quello che comporta e rappresenta, ha creato nuove possibilita' di espressione e nuove opportunita' economiche, ha dato un nuovo significato a molti diritti, dall'accesso alla partecipazione, dalla privacy alla sicurezza, pero' al tempo stesso ha creato nuove forme di esclusione e di limitazione di questi diritti e perfino vere e proprie sacche di un analfabetismo di altro genere. Per quanto ci e' possibile, invece, intendiamo sottrarci a questa spirale - ha proseguito il vicepresidente toscano - e innescare un circolo virtuoso in cui la riduzione del digital divide e' la premessa di una parita' sempre piu' effettiva dei diritti e delle opportunita' per tutti. Su questo terreno, trecento Punti assistiti di accesso che da oggi sono a disposizione di tutti i cittadini toscani rappresentano un passaggio di straordinaria importanza''. ''Per numero, diffusione sul territorio, coinvolgimento degli enti locali e del volontariato quella che parte oggi e' un'esperienza unica in Italia e all'avanguardia in Europa'', ha concluso Federico Gelli. Finora sono 192 - sui 287 della Toscana - i Comuni che hanno deciso di aderire al progetto della Regione Toscana firmando un'apposita convenzione, per tutti uguale, si tratti di capoluoghi di provincia o di piccoli comuni con poche centinaia di abitanti. ''Gran parte dei Comuni che hanno adottato la sperimentazione dei Paas sono montani - spiega infatti Oreste Giurlani, presidente regionale dell'Uncem (l'Unione delle comunita' montane) - E questo perche' soprattutto in queste aree l'accesso a Internet e' utile a migliorare la qualita' della vita: grazie ai Paas numerosi cittadini hanno potuto navigare in rete, mentre associazioni e pro loco sono state in grado di gestire videoteche, punti informativi ecc. Questo pero' e' il primo passo, ora dobbiamo fare in modo che dopo la sperimentazione tutti i comuni possano usufruire dei Pass e che la Regione li sostenga anche nella fase successiva''. L'unica differenza tra i Comuni e' il numero dei Paas previsti in ognuno di essi. In generale e' stato deciso di creare un Paas in piu' ogni 15 mila abitanti oltre i 20 mila. Per questo ne sono stati previsti 25 a Firenze, 12 a Prato, 11 a Livorno, 6 a Lucca, Pisa, Pistoia e Arezzo, 5 a Grosseto, Massa e Carrara, 4 a Siena, Viareggio e Scandicci, 3 a Sesto Fiorentino, Empoli, Cascina, Capannori e Campi Bisenzio, 2 in altri 20 comuni. Gli orari di apertura di ogni Paas sono concordati tra l'amministrazione comunale e l'associazione alla quale e' stata affidata la gestione. La convenzione fissa comunque un livello minimo di servizio: ogni Paas dovra' rimanere aperto almeno dodici ore la settimana e per almeno tre giorni, con un minino di due ore di apertura per ogni turno. Almeno un turno dovra' essere assicurato nel giorno di sabato o di domenica e almeno sei ore settimanali dovranno essere garantite nella fascia oraria 18-22. Cosa ci sara'. In ognuno dei Paas l'utente trovera' almeno due postazioni di lavoro. Almeno, perche' in diversi di essi le postazioni saranno piu' numerose. In tutti i territori dove questo e' possibile la connessione richiesta dovra' essere almeno Adsl, in modo da poter scaricare anche documenti molto pesanti. In qualche realta' ci sara' anche la possibilita' di connessione WiFi, cioe' senza fili, attraverso le onde radio. Per l'utente il servizio - cioe' sia la navigazione che ogni assistenza - sara' assolutamente gratuito, ma ovviamente questo e' possibile solo grazie all'impegno economico pubblico che ha reso possibile l'apertura dei Paas. Per ogni punto di accesso la Regione Toscana ha infatti messo a disposizione 15 mila euro. I Comuni, o le singole associazioni, ne dovranno aggiungere altri 10.500. Non solo sportello. E' un altro aspetto di grande valore della rete dei Paas che oggi viene ufficialmente inaugurata. Oltre infatti che come punti di accesso alla rete con l'assistenza di operatori adeguatamente formati, ai Paas il governo regionale ha affidato altre importanti funzioni. Ogni singolo Paas svolgera' compiti di ''animazione territoriale'', portando avanti progetti di alfabetizzazione informatica e di diffusione dell'uso di Internet, sulla base anche delle specifiche realta' nelle quali operano le varie associazioni. I Paas, poi, funzioneranno anche come un momento di verifica, dalla prospettiva dell'utente, dei servizi on line offerti dalla pubblica amministrazione toscana: un ''feedback'' importante che consentira' di rimodulare gli stessi servizi per renderli ancora piu' utili e soddisfacenti.

Impresalive.tv premiata al ComPa per la multicanalità

03/11 C'è anche Impresalive.tv, il canale digitale della Camera di Commercio di Milano, frutto di una collaborazione con La7 e Telecom Italia, tra i premiati del concorso nazionale "La P.A. che si vede - la tv che parla con te" al ComPA di Bologna, il salone della comunicazione pubblica. A dare il riconoscimento, alla presenza del Ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini, è stato il Formez, insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica. La giuria, presieduta da Mario Morcellini, (preside di Scienze della Comunicazione a "La Sapienza" di Roma) e composta da Vittorio Roidi (segretario Ordine Giornalisti), Alessandro Rovinetti (segretario A.I.C.P.), Francesco Sanseverino (portavoce Ministro Funzione Pubblica), Sergio Talamo (responsabile Ufficio Stampa ed Editoria Formez), Sergio Zoppi (docente ed esperto di pubblica amministrazione), ha premiato la Provincia di Genova per la Categoria Notiziario Istituzionale, il Comune di Numana per la Categoria Video Promozionale e la città di Cosenza per i Nuovi Format. A Impresalive.tv è stata assegnata la menzione speciale come riconoscimento dell'alta interattività e della multicanalità che offrono "un aggiornamento completo e altamente specializzato per un pubblico di nicchia, le imprese milanesi", grazie all'utilizzo di nuove tecnologie che sperimentano la convergenza (web, Iptv, servizi sms). Alla selezione finale erano stati ammessi 55 prodotti, 25 per la categoria Notiziario Istituzionale, 10 per la categoria Video Promozionale, 20 per i Nuovi Format.

Arrestato in California hacker specializzato in “bot nets, rischia 50 anni di galera

03/11 Un giovane superpirata informatico americano, accusato di avere 'infettato' e preso il controllo di migliaia di computer per danneggiare la rete ed inviare milioni di mail spazzatura, e' stato arrestato in serata a Los Angeles, in California. Il ragazzo, Jeanson James Ancheta, 20 anni, era conosciuto dai servizi di polizia come esponente di spicco della rete 'Botmaster Underground', hackers specializzati nei cosidetti bot nets, le reti che puntano a prendere il controllo del maggior numero possibile di pc. Secondo l'Fbi, che ha coordinato l'operazione, e' la prima volta che si effettua un arresto di questo tipo. Se verra' riconosciuto colpevole, Ancheta rischia fino ad un massimo di 50 anni di carcere.

Con la banda larga cresce l’importanza degli spot su internet

03/11 Le aziende italiane stanno scoprendo la pubblicità su Internet come strumento principale per coinvolgere e stimolare il comportamento dei consumatori, sempre più attenti e selettivi nella ricerca delle informazioni desiderate. E' la tesi emersa dallo Iab Forum 2005, terza edizione del convegno sulla pubblicità interattiva organizzato oggi in Fiera Milano City al quale hanno partecipato oltre 1200 operatori del settore. Con 20 milioni di utenti circa, pari al 35% della popolazione italiana - fa sapere Iab Italia in una nota citando dati Audiweb - il nostro Paese ha registrato un incremento dell'8% in un anno nel numero dei navigatori attivi e potenziali. Registrata anche una forte crescita nell'utilizzo del Web per singolo utente grazie alla diffusione della banda larga. In questo scenario, fa notare Layla Pavone, presidente di Iab Italia e Europa, emerge "l'opportunità per le aziende di considerare nuovi approcci che ricorrono a Internet". Secondo un'indagine dell'Eurisko volta ad approfondire le modalità e l'impatto dell'utilizzo del Web sulla vita quotidiana degli utenti, continua l'Iab, Internet risulta l'unico strumento della comunicazione di massa "ricettivo ma anche interattivo". La centralità della Rete, secondo l'indagine Eurisko, è affermata anche dall'uso sempre più intenso come fonte primaria di informazioni.

La regione Emilia Romagna presenta un progetto di T-Government sul digitale terrestre

03/11 Internet e televisione digitale terrestre come nuove frontiere della comunicazione delle pubbliche amministrazioni. E' questa la prospettiva e il tema al centro del convegno ''Casper e Lepida. La nuova tecnologia al servizio del territorio'', organizzato questa mattina al Com-Pa di Bologna per iniziativa della Regione Emilia Romagna. In occasione della conferenza, alla quale hanno preso parte anche l'assessore regionale alle Attvita' Produttive Duccio Campagnoli, e' stata data un'anteprima di Lepida Tv, il nuovo canale televisivo in digitale terrestre delle amministrazioni emiliano-romagnole che iniziera' le trasmissioni, nella fase sperimentale, a partire dal prossimo anno. ''L'obiettivo di questa iniziativa non e' quello di avere un canale tv della Regione - ha chiarito Campagnoli - ma permettere ai servizi dell'ente di viaggiare sul digitale del terrestre, offrendo un contatto piu' diretto con gli utenti e i cittadini oltre che una maggiore interattivita' e una piu' capillare diffusione dei sistemi di rete''.

E su internet spuntano i tecno cimiteri con mail dall’aldilà

01/11 La Rete non appartiene solo alle generazioni dei nostri tempi, ma anche a chi e' stato e non c'e' piu': telelapidi, tecnocimiteri e anche videotombe sono le ultimissime novita' di un mercato in continua evoluzione con il caro estinto al centro delle piu' diverse trovate, dagli Stati Uniti all' Ucraina. Dalla California l'ultima follia: il morto che non solo parla ma ti manda anche le e-mail. Un originale americano, Robert Burrows, ha ideato una lapide high-tech con schermo a cristalli liquidi che si aziona con la tecnologia del 'touch screen'. La lapide alloggia un computer con hard disc o un microchip di memoria che consente al defunto di parlare dall'oltretomba attraverso un messaggio video, ovviamente pre-registrato. In piu', il computer installato nella lapide dovrebbe essere collegato a Internet , consentendo ai proprietari del loculo di programmare i propri messaggi da consegnare ai posteri, mesi o anni dopo la morte. In Russia, a Ekaterinburg, la piu' grande citta' degli Urali, i negozi di telefonia mobile hanno lanciato un'offerta davvero singolare nel tentativo di aumentare le vendite stagnanti: propongono alla gente in lutto un set di due cellulari per comunicare con i morti. Il set viene venduto in modo specifico per entrare in contatto con il caro estinto il nono giorno dopo il decesso, quando secondo la tradizione russo-ortodossa l'anima abbandona il corpo e comincia la sua vita ultraterrena. Il set e' comunque commercializzato con una avvertenza: ''L'orecchio umano potrebbe non sentire la voce dei morti ma i vivi possono senz'altro parlare con i defunti ed essere da loro ascoltati''. Tocca ai familiari chiamare il telefonino che viene piazzato nella bara e intavolare una conversazione a senso unico. Un'altra possibilita' di perpetuare la memoria viene da Washington dove per andare al cimitero bisognera' portarsi le cuffie da casa e sperare che il sole fornisca energia a sufficienza: in questo caso sara' possibile riascoltare la voce dei propri estinti, mentre le immagini salienti della loro vita scorrono sulla lapide. Sono le video-tombe: schermi piatti ad energia solare applicati sulle lapidi di pietra, pronti a raccontare, in ogni momento, la storia del defunto che, con scelta magari scaramantica, dovra' registrare, prima di trapassare una video storia. Tante idee, alcune bislacche, altre che hanno il sapore della 'bufala' con l'idea semplice di far quattrini. In attesa della rivoluzione telematica applicata al cimitero, l'impulso e' quello di rivolgersi, in caso di bisogno, a una semplice ditta di pompe funebri come ad esempio quella di Torello-Cesare Salvi nel 'Medico in Famiglia': poche idee ma chiare per prodotti di tradizione e qualita'

Il Comune di Cosenza pubblica un bando per incentivare l’innovazione tecnologica, ma non lo mette on-line

25/10 Preannunciato dall’Amministrazione comunale in agosto, è stato pubblicato oggi il bando che promuove progetti innovativi presentati da aziende tecnologicamente avanzate e rivolti allo sviluppo del territorio dell’area urbana.Il bando è stato redatto con la collaborazione del prof. ing. Luigi Nicolais, esperto in materia di innovazione tecnologica, docente all’Università di Napoli "Federico II", già assessore della Giunta regionale della Campania per la quale ha contribuito alla nascita del Distretto tecnologico, consulente del Ministro per la ricerca scientifica per i Distretti di alta tecnologia. “E’ la prima volta, non solo nel Sud, ma in tutta Italia –ha commentato il prof. Nicolais- che un Comune si attiva per spingere verso una collaborazione tra mondo delle imprese e mondo dell’università allo scopo di rendere più competitivo il territorio. Si tratta di una iniziativa di riferimento anche per altri enti, a cominciare dalla Regione, poiché va ad incentivare un migliore utilizzo, da parte delle imprese, della ricerca esistente nell’ambito dell’Università con l’obiettivo di migliorare i prodotti, o di sviluppare prototipi o, ancora, di redigere progetti di ricerca. Il punto di forza del bando consiste proprio in questa volontà di valorizzazione dell’elemento universitario nel rapporto con il territorio.” Sono previsti contributi a fondo perduto per imprese per un impegno finanziario di 300.000,00 euro sul PSU (Programma di Sviluppo urbano) Cosenza-Rende. La cifra è destinata a raddoppiare con il contributo delle imprese vincitrici. Con questa iniziativa “il Comune di Cosenza- si legge nel bando- intende sostenere lo sviluppo della domanda di Ricerca e Sviluppo tecnologico (RST) da parte del tessuto produttivo comunale o di area urbana per rafforzare la competitività dei sistemi locali e delle filiere produttive favorendo il collegamento tra imprese, sistemi di imprese, sistemi territoriali, università e centri di ricerca pubblici.” “L’intervento –prosegue il bando- è finalizzato: 1) ad accrescere la propensione all’innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa delle imprese locali; 2) a rafforzare il sistema della ricerca scientifico-tecnologica dell’area. Possono accedere ai contributi le piccole e medie imprese produttrici di beni e/o servizi, ed operanti sul territorio dell’area urbana, singolarmente o costituite in consorzi, a condizione che realizzino il progetto in collaborazione con Università e Centri di Ricerca pubblici”. Copia dell’avviso integrale può essere ritirato presso l’Ufficio del Piano di Palazzo dei Bruzi nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dove è anche possibile ogni altra eventuale comunicazione, o sul sito web del Comune (A tutt’oggi ancora il “bando tecnologico” non è on line sul sito del comune ndr) . “Il Comune di Cosenza –ha dichiarato il sindaco va Catizone- con questo sostegno offerto alle imprese vuole dare un segnale per stimolare la nascita di un circuito virtuoso tra aziende, enti pubblici, università, associazioni imprenditoriali ed istituti di credito. Lo sviluppo del territorio non può prescindere dallo sviluppo tecnologico, che anzi resta percorso fra i più interessanti. Vanno però superate le vecchie criticità che ne hanno finora impedito un effettivo decollo nonostante le potenzialità. Con questo contributo ci proponiamo di smuovere le acque e far sentire la fiducia delle istituzioni in un comparto che non ha potuto finora esprimersi al meglio.” Il bando sarà presentato alla città attraverso incontri pubblici. Uno dei primi riguarderà l’Associazione degli industriali.

Sul sito del consiglio regionale il ricordo a Franco Fortugno

21/10 Al Vicepresidente Francesco Fortugno, il cui dolce sorriso rimarrà nel cuore di tutti, il Consiglio regionale ha dedicato una sezione del suo sito istituzionale in cui continueranno a trovare collocazione: documenti, articoli, comunicati stampa, attestazioni di solidarietà, documentazione fotografica. Questo il link http://www.consiglioregionale.calabria.it/hp2/prehome3.asp

Spostata a martedì 25 la presentazione del progetto Wi-fi a Castrolibero

20/10 E' stata spostata a giorno 25 la presenatzione del progetto wireless "Innovazione tecnologica e sviluppo socio-economico nel rispetto dell'ambiente" a Castrolibero. Al pari di Villa Borghese a Roma e del Central Park di New York, il Comune di Castrolibero, abbattendo ogni barriera geografica, connette in wi-fi il proprio territorio alla rete, grazie all'accordo stilato con la Società Connex 33 Spa. Nel prosieguo del progetto Strategie di recupero e valorizzazione dei Centri Storici, il Comune di Castrolibero presenta l'iniziativa di diffusione e promozione di servizi di telecomunicazione senza fili, come quelli di telefonia fissa, Internet, videosorveglianza, telesoccorso/telemedicina, e-learning, e-government, e molti altri. A moderare il convegno, che si terrà martedì 25 Ottobre, alle ore 17:00 presso la Chiesa di San Giovanni, nel Centro Storico di Castrolibero, Anna Russo, giornalista della "Gazzetta del Sud". Un incontro tra il mondo imprenditoriale, scientifico e quello dell'amministrazione comunale che vuole coniugare l'obiettivo di sviluppo del territorio con quello di conservazione del patrimonio artistico ed ambientale, cui parteciperanno, oltre al Primo Cittadino del Comune di Castrolibero, Ing. Orlandino Greco, anche il Dott. Vincenzo Maria Pulzella, Presidente della Connex 33 Spa, il Prof. Giuseppe Chidichimo, Ordinario di Chimica e Fisica presso l'UNICAL e Presidente del Consorzio TEBAID, l'On. Mario Maiolo, Presidente della Commissione per il "Piano di sviluppo regionale" Regione Calabria, l'On. Francesco Morelli, Vicepresidente della Commissione "Affari istituzionali e Affari generali" Regione Calabria, l'Ing. Pierluigi Leone, esperto in sistemi di telecomunicazione e innovazione tecnologica. Chiuderà i lavori del convegno l'On. Enzo Savarese, Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni.

Il 17 a Castrolibero presentazione della rete Wifi

13/10 Al pari di Villa Borghese a Roma e del Central Park di New York, il Comune di Castrolibero, abbattendo ogni barriera geografica, connette in wi-fi il proprio territorio alla rete, grazie all'accordo stilato con la Società Connex 33 Spa. Nel prosieguo del progetto Strategie di recupero e valorizzazione dei Centri Storici, il Comune di Castrolibero presenta l'iniziativa di diffusione e promozione di servizi di telecomunicazione senza fili, come quelli di telefonia fissa, Internet, videosorveglianza, telesoccorso/telemedicina, e-learning, e-government, e molti altri. A moderare il convegno, che si terrà lunedì 17 Ottobre, alle ore 17 presso la Chiesa di San Giovanni, nel Centro Storico di Castrolibero, Anna Russo, giornalista della "Gazzetta del Sud". Un incontro tra il mondo imprenditoriale, scientifico e quello dell'amministrazione comunale che vuole coniugare l'obiettivo di sviluppo del territorio con quello di conservazione del patrimonio artistico ed ambientale, cui parteciperanno, oltre al Primo Cittadino del Comune di Castrolibero, Ing. Orlandino Greco, anche il Dott. Vincenzo Maria Pulzella, Presidente della Connex 33 Spa, il Prof. Giuseppe Chidichimo, Ordinario di Chimica e Fisica presso l'UNICAL e Presidente del Consorzio TEBAID, l'On. Mario Maiolo, Presidente della Commissione per il "Piano di sviluppo regionale" Regione Calabria, l'On. Francesco Morelli, Vicepresidente della Commissione "Affari istituzionali e Affari generali" Regione Calabria, il Dott. Pierluigi Leone, esperto in sistemi di telecomunicazione e innovazione tecnologica.

In linea il sito dell’aeroporto di Reggio con la situazione dei voli

11/10 E' on line da stamane il nuovo sito dell' Aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, www.sogas.it. Il sito, la cui versione completa e definitiva richiedera' qualche ulteriore giorno per la messa a punto definitiva dei contenuti, presenta una novita' importante: dall' home page e' possibile consultare in tempo reale la situazione dei voli in arrivo e in partenza. L'Amministratore Unico della Sogas, ing. Pietro Fuda, ha detto che ''l'obiettivo primario dell' informazione via web era fornire, tramite un sito accessibile e di facile consultazione, non solo le informazioni basilari come gli orari dei voli, le modalita' per raggiungere l' aeroporto, e tutte le innumerevoli notizie utili per i passeggeri ed i loro accompagnatori, ma soprattutto un contatto diretto con il Tito Minniti, che permette di essere sempre virtualmente presenti nell' aerostazione. Il tabellone dell' home page, aggiornato in tempo reale, permette di conoscere anche da casa o dall' ufficio la situazione dei flussi di volo, e di sapere, ad esempio, se i voli presentano ritardi. Nei prossimi giorni tutte le sezioni del sito saranno implementate con lo scopo ben definito di fornire quante piu' informazioni possibile ai passeggeri, e veicolare cosi', nel modo piu' semplice possibile, ogni notizia riguardante uno scalo strategico come l' Aeroporto dello Stretto''. ''Con la messa on line del nuovo sito - ha concluso Fuda - abbiamo fornito al territorio un accesso diretto alle informazioni. Oggi abbiamo lo strumento: quanto prima forniremo notizie nuove ed importanti, alle quali stiamo lavorando con ottime prospettive''.

Entro tre anni una piattaforma unica telefono mobile/fisso e video

07/10 Entro tre anni e' probabile che gli operatori convergano su una piattaforma comune per la telefonia mobile, la telefonia fissa ed i sistemi video. La previsione e' dell' International Telecomunication Union, l' Agenzia dell' Onu che a Saint Vincent (Aosta) ha presentato la situazione italiana in fatto di tecnologie e innovazione tecnologica nell' informazione e nella comunicazione. L' Itu ha illustrato, in occasione del workshop internazionale 'Tomorrows networks today', che si concludera' domani, due studi di cui uno presentato in anteprima durante il workshop analizza, sotto i diversi profili di evoluzione, scenario, prospettive, limiti, il mercato italiano delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Lo studio prende il via dal riconoscimento dei principali punti di forza del nostro mercato ''soprattutto la straordinaria penetrazione'' del mobile e la diffusione della banda larga. ''Dalle principali indicazioni di scenario - ha commentato Guido Salerno, Direttore Generale della Fondazione Ugo Bordoni e Capo di Gabinetto del Ministero delle Comunicazioni - le reti di domani non sono un progetto astratto ma una realta' che a breve potra' rivoluzionare la nostra vita''. ''L' Italia - ha aggiunto - e' uno dei paesi piu' dinamici dal punto di vista della larga banda, dal punti di vista del mobile e dal punto di vista dele nuove piattaforme televisive interattive. Se arricchiremo la televisione con i servizi, oltre l' intrattenimento, e la se la ricchezza di internet riusciamo a darla a 40 milioni di televisori - ha concluso - sara' un risultato di efficienza e di democrazia''. Per incoraggiare ulteriormente lo sviluppo di una 'Ubiquitous Network Society', il Ministero delle Comunicazioni, la Fondazione Ugo Bordoni, la Regione autonoma Valle d' Aosta e la International Telecommunication Union (Strategy and Policy Unit), hanno organizzato il workshop, cui partecipano quasi 500 esponenti da oltre 50 paesi nel mondo, e rappresenta la prima occasione in cui l' Itu, l' agenzia specializzata delle Nazioni Unite per le Telecomunicazioni, viene in Italia per collaborare con un interlocutore istituzionale - in questo caso il Ministero delle Comunicazioni - al fine di realizzare una 'Ubiquitous Network Society' in Italia. Al workshop, esperti, gestori, ricercatori e legislatori si confrontano sulla realizzazione delle reti di domani, ''reti nate dalla convergenza di piattaforme tecnologiche fino ad oggi separate, che consentiranno agli utenti di realizzare la 'societa' dell' ubiquita'': una societa' in cui sono connesse in ogni momento e in ogni luogo non solo le persone tra di loro ma anche

Tramonti (CISL) “Preoccupazione per la vertenza Carisiel-Intersiel, nessun esito dall’incontro”

05/10 “L’incontro di oggi presso il Ministero delle Attività Produttive sulla vertenza Intersiel-Carisiel non ha fatto registrare significativi passi in avanti”.
La CISL – evidenziano il Segretario Generale dell’UST-CISL di Cosenza Paolo Tramonti e il Segretario del Settore Industria Ciro Bacci – pur apprezzando l’impegno delle rappresentanze Istituzionali presenti all’incontro ritiene che sulle questioni di merito i rappresentanti del “Gruppo COS.IT” non hanno in alcun modo fugato i dubbi e le perplessità più volte espressi dal Sindacato Confederale sulla reale volontà del Gruppo stesso di sostenere e potenziare le due realtà informatiche della nostra provincia. Al proposito non convince affatto la posizione dell’azienda di rinviare qualsiasi decisione legandola alla futura presentazione del Piano Industriale di cui ancora non si conoscono ne i tempi e ne le modalità. In questo senso, per la CISL, è necessario che la proprietà tenga in dovuta considerazione il quadro di opportunità che la Giunta Regionale, secondo quanto rappresentato dall’On. Adamo nel corso dell’incontro, sta definendo per il rilancio del settore informatico e telematico nella nostra Regione. Contestualmente – concludono Tramonti e Bacci - lo stato di mobilitazione in atto non dovrà cessare fino a quando la proprietà non chiarirà una volta per tutte le reali intenzioni che ha di rimanere nella nostra Regione e il quadro delle azioni che intende mettere in campo al di la di generiche ed inconsistenti dichiarazioni di principio”.

Castagna (UIL) “vertenza Carisiel-Intersiel, incontro interlocutorio”

05/10 ''Un incontro interlocutorio, per il fatto che si attendono importanti decisioni dalla riunione del Cda aziendale in corso, ma proficuo sul piano degli impegni manifestati dal vicepresidente Adamo e interessante sul versante delle dichiarazioni da parte del responsabile delle Risorse Umane del gruppo ing. Scalia''. E' quanto ha detto il segretario generale della Uil calabrese Roberto Castagna presente all' incontro svoltosi oggi a Roma presso il Ministero delle Attivita' Produttive. ''Abbiamo rappresentato - ha aggiunto - le nostre preoccupazioni in merito alle questioni legate alla disdetta degli accordi integrativi e all' assenza di un Piano industriale capace di delineare il futuro del comparto informatico e, in particolare, delle due Aziende calabresi. Chiesto di capire bene le reali intenzioni della subentrante Cos.it in merito alla continuita' operativa di Carisiel sul versante bancario''. ''Sollecitato - ha concluso Castagna - un' apertura di confronto serio e concreto, a livello nazionale e regionale, con il vertice aziendale stante la dichiarata disponibilita' della Regione di aprire nuove opportunita' presenti sia nell' Accordo di programma quadro, gia' stipulato tra Stato e Regione, che nell' ipotesi della costituenda Societa' mista''.

Il Ministro Landolfi sblocca il WI-FI anche per i piccoli comuni. Google regala la connettività senza fili a San Francisco

04/10 Navigare su Internet senza fili a Villa Literno cosi' come si fa a Villa Borghese. Potrebbe essere presto possibile, con il nuovo decreto emanato dal ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, che estende l'ambito di applicazione del Wi-fi (la tecnologia ormai diffusa in aeroporti, stazioni, centri commerciali e, appunto, parchi cittadini) a tutto il territorio nazionale. La svolta il giorno dopo che il gigante Google aveva annunciato l’intenzione di lanciarsi nelel comunicazioni senza fili allestendo una rete gratuita Wi-Fi per la città di San Francisco. ''Gli italiani che vivono nei piccoli comuni - ha spiegato il ministro nella conferenza stampa di presentazione del decreto firmato oggi - sono circa 11 milioni: molti di loro non hanno l'accesso a Internet a banda larga perche' l'investimento per le grandi aziende sarebbe antieconomico. Con questo provvedimento, invece, consentiamo a tutti gli operatori che lo vogliano di raggiungere utenti altrimenti esclusi''. Come e' stato sottolineato nella conferenza stampa, infatti, il Wi-fi e' un sistema molto piu' economico del cavo, fatto di piccole antenne alte come una penna, che sfrutta frequenze condivise utilizzate anche per altri scopi, come il telecomando per aprire il cancello del garage. Un meccanismo che, proprio per la sua natura, non puo' garantire il servizio al 100%, perche' quando la frequenza e' troppo 'sovraccarica' non riesce piu' a svolgere fino in fondo il proprio ruolo: ma proprio per questo, il Wi-fi offre vantaggi dal punto di vista economico e diventa un'arma in piu' per sconfiggere il divario digitale tra le grandi e le piccole citta'. Soddisfazione per il decreto e' stata infatti espressa sia dall'Associazione nazionale dei piccoli comuni che dalle sigle che rappresentano gli internet provider, candidati naturali a investire in questa tecnologia per competere nel mercato della banda larga. Il decreto, infatti, non puo' che limitarsi a creare le condizioni per l'intervento delle aziende, a cui spettano investimenti e programmazione degli eventuali interventi. Da un punto di vista tecnico il Wi-fi lavora sulle frequenze dei 2,4 GHz e dei 5 GHz, secondo quanto previsto dal Piano nazionale di ripartizione delle frequenze. Il decreto prevede la possibilita' di effettuare collegamenti tra access point dello stesso operatore e di diversi operatori, nel rispetto delle regole di interconnessione. Dovranno pero' essere garantite la sicurezza delle reti contro gli accessi non autorizzati e le prestazioni a fini di giustizia. Tra i vari operatori, e' stato comunque spiegato, saranno anche possibili accordi di roaming, cosi' come avviene per la telefonia mobile.
Soddisfazione di Assoprovider
Il decreto Landolfi che estende il Wi-fi in piccoli comuni ''dimostra come finalmente sia stata compresa ed interpretata al meglio la possibilita' di ridurre il digital divide e di creare nuovi spazi di sviluppo per il sofferente mercato delle Tlc, ancora schiacciato dai monopoli''. E' questo il commento di Assoprovider, secondo cui il provvedimento sara' utile ''piu' in generale, per l'economia e la societa' italiana, tristemente costrette a viaggiare con due marce diverse''. Auspicando l'inizio di una vera modernizzazione del settore in Italia, Assoprovider ritiene che grazie alla nuova normativa ''sara' finalmente possibile restituire dignita' e valore economico a quelle aree che fino a ieri erano pesantemente discriminate dalla mancanza cronica di quei servizi a larga banda ormai assolutamente essenziali non solo ad imprese e enti pubblici ma anche allo sviluppo del telelavoro, agli istituti scolastici, agli studenti e a moltissime altre categorie, tra cui i disabili e gli invalidi''. Assoprovider ha avviato un'iniziativa che, attraverso una mappatura della copertura reale della larga banda sul territorio realizzata insieme alle Pmi del commercio, del turismo e dei servizi, consentira' agli operatori Wi-Fi di concentrare maggiormente gli sforzi per portare internet via radio anche in quelle aree del paese dove l'esigenza e' piu' sentita ed il divario maggiore.
Dall’altra parte del mondo Google regala la connettività senza fili
Google vuole una San Francisco tecnologica e completamente wireless, capace di offrire servizi Internet ad alto potenziale senza alcun collegamento a prese o fili. La citta' piu' liberal della California e degli Stati Uniti, quella dei jeans Levi's, dei cioccolatini Ghiradelli e del Golden Gate, si candida al ruolo di leader statunitense e mondiale nelle tecnologie wi-fi grazie a un modello testato dal motore di ricerca di Mountain View. Alla Silicon Valley lo scontro per la conquista del web va avanti senza esclusione di colpi, come dimostra la mossa di Yahoo di realizzare la biblioteca online con l'aiuto di prestigiosi alleati, ma l'annuncio di Google si configura come il piu' grande passo mai fatto nel settore delle tlc senza fili, abbinando appunto telecomunicazioni e web. Il pacchetto di servizi wireless per Internet promettono di stupire, secondo quanto filtra dal quartier generale della societa': sia da uno dei caratteristici tram, sia dall'isola ex prigione di Alcatraz, sia dalle vicine acque del Pacifico sara' possibile navigare online con la modalita' wi-fi, in assoluta liberta', grazie allo standard wireless a corto raggio di cui sono dotati tutti i computer portatili di nuova generazione. Per trasformare San Francisco in avamposto tecnologico sono in gara una dozzina di operatori telefonici, interessati al ricco e promettente business, ma per spuntarla Google conta sulla carta della gratuita' del servizio che potrebbe essere finanziato dalla raccolta pubblicitaria online. Finora, la societa' fondata dagli ex ragazzi terribili Larry Page e Sergey Brin ha piu' volte utilizzato la citta' californiana per lanciare e sperimentare nuovi servizi, come nel caso del motore di ricerca di quartiere. L'iniziativa di Google, per altro verso, va oltre la sfida ai tradizionali e diretti competitor del web Yahoo e Microsoft , perche' segna un passo ulteriore e deciso verso lo sbarco in grande stile dell'azienda nell'universo degli affari telecom: secondo gli osservatori piu' attenti del settore, quelle in San Francisco, in caso di vincita dell'appalto, saranno solo le prove generali per un servizio wi-fi nazionale, cosi' che chiunque possa connettersi dovunque al suo motore di ricerca. Un servizio rivoluzionario e di portata globale che La societa' smentisce di voler realizzare. Anche se, guardando al recente passato, la spinta innovativa ha caratterizzato la linea vincente contro i principali concorrenti. Ad esempio, a distanza di mesi dall'annuncio di Google del progetto di biblioteca universale online (congelata fino a novembre per un contenzioso sui diritti d'autore), Yahoo corre ai ripari aderendo a un consorzio (noto come Open Content Alliance) che vuole rendere piu' facile l'accesso online di libri, registrazioni audio e video. Yahoo in questa impresa puo' fare affidamento su una rete di alleati quali Internet Archive (una societa' no profit), sulle Universita' della California e di Toronto e sui partner tecnologici Hewlett-Packard e Adobe Systems e creare, quindi, un archivio di documenti di libero accesso e di altri tutelati dai diritti d'autore e ospitati da Internet Archive.

Alla terza edizione “Vola con internet”

03/10 C'e' posta per i sedicenni della Calabria. Sono ben 26.340 i giovani della regione che quest'anno compiono 16 anni, ossia quelli nati nel 1989, che stanno infatti per ricevere una lettera personale di Lucio Stanca, ministro per l' Innovazione e le Tecnologie, che consentira' loro di acquistare un pc con connessione ad Internet grazie ad un bonus governativo di 175 euro. L'iniziativa ''Vola con Internet'', giunta alla sua terza edizione, coinvolgera' complessivamente 593.794 sedicenni di tutta Italia, di cui 196.246 residenti al Nord; 153.532 al Centro; 159.448 nel Sud e 84.568 nelle Isole. Di essi 305.752 sono maschi e 288.042 sono femmine. ''Il progetto rientra nell' ambito della politica del Governo per la 'I' di informatica agli italiani che mira ad accrescere sempre di piu' la conoscenza, la diffusione e l' uso degli strumenti informatici soprattutto tra i giovani al fine di espandere la cultura informatica e colmare il divario digitale'', ha spiegato il ministro Stanca ricordando che ''il favore riscosso da questa iniziativa e' testimoniato dal successo di adesioni ottenuto dalle due precedenti edizioni, cui hanno partecipato complessivamente oltre 95 mila sedicenni che hanno colto questa opportunita' per dotarsi di un pc''. E tra essi anche Luca Barbieri, di Milano, ora diciottenne, medaglia d'oro alle Olimpiadi dell' Informatica di Atene nel 2004. In particolare, nella lettera del ministro c'e' il numero di identificazione personale (Pin) attribuito a ciascuno dei quasi 600 mila giovani, con il quale essi dovranno presentarsi ad uno dei rivenditori tra le diverse migliaia che hanno gia' aderito all' iniziativa e che esporranno lo specifico logo. Le informazioni relative alle modalita' operative per l' utilizzazione del bonus e all' elenco dei rivenditori sono disponibili nel sito www.innovazione.gov.it e nel Portale degli Italiani www.italia.gov.it. Il ministro Stanca ha ricordato che ''l' operazione 'Vola con Internet' e' una delle iniziative promosse dal Governo per favorire l' alfabetizzazione informatica e la dotazione dei relativi strumenti. Le altre sono 'Vai con Internet', con un bonus di 200 euro per le famiglie con reddito inferiore ai 15.000 euro l' anno e di cui hanno beneficiato 150.000 famiglie; 'pc ai docenti' per l' acquisto di computer portatili a condizioni agevolate, utilizzate da circa 37 mila insegnanti e, appena partita in questi giorni, anche quella 'pc ai dipendenti pubblici'''. ''Queste azioni di sostegno alla diffusione dei pc tra i cittadini'', ha aggiunto Stanca, ''hanno consentito di recuperare ed anzi annullare il divario digitale esistente nel nostro Paese rispetto agli altri Stati europei. Nelle scuole, ad esempio, sono oltre 550 mila i pc installati. Tanto che al luglio scorso il rapporto era di un pc ogni 10 studenti (il dato medio europeo e' di 1 a 13), rispetto ad un pc ogni 28 del giugno 2001. L'85,3% delle scuole utilizza internet per la didattica con accessi a banda larga o Isdn; il 51,4% possiede un proprio sito Web; il 58,8% degli istituti usa l' e-mail per la didattica e per le comunicazioni con le famiglie e sono attivi quasi 24 mila laboratori di informatica. Attualmente l' 80% dei giovani utilizza Internet per inviare e ricevere e-mail, ma anche per cercare informazioni, per aggiornarsi su prodotti, servizi e viaggi oltre che per l' intrattenimento (50%). Molti di loro utilizzano Internet anche per ascoltare e scaricare musica (60%) e per leggere giornali e news (40%).

I lavoratori Carisiel in piazza bloccano per un ora la strada che collega Rende a Cosenza

29/09 Una cinquantina di lavoratori della Carisiel protestano da stamane nei pressi della sede dell'Azienda ed hanno bloccato la strada provinciale che collega Rende con Cosenza. La protesta dei lavoratori, che proseguira' nelle prossime ore nei pressi dell'Associazione degli industriali di Cosenza, sta provocando numerosi disagi alla circolazione stradale. Nei pressi del luogo della protesta sono giunti numerosi carabinieri e agenti della polizia di Stato che stanno controllando la situazione dell'ordine pubblico. ''La protesta - sostengono le organizzazioni sindacali - e' conseguente alla gravissima situazione aziendale, dovuta all' assenza di un piano industriale ed alla latitanza di un management. La Rsu non ritiene che la crisi in atto si debba affrontare con una fredda e calcolata logica di riduzione dei costi come la disdetta dei contratti integrativi, ma che occorra un concreto rilancio dell' azienda attraverso un piano industriale credibile e sostenibile''.

I lavoratori Carisiel scendono in piazza

28/09 I lavoratori della Carisiel manifesteranno giovedì, dalle 9 alle 11, davanti alla sede dell' Azienda, a Rende, bloccando cosi' la viabilita'. La manifestazione si concludera' all' Associazione degli Industriali di Cosenza. ''La protesta - e' scritto in una nota - e' conseguente alla gravissima situazione aziendale, dovuta all' assenza di un piano industriale ed alla latitanza di un management. La Rsu non ritiene che la crisi in atto si debba affrontare con una fredda e calcolata logica di riduzione dei costi come la disdetta dei contratti integrativi, ma che occorra un concreto rilancio dell' azienda attraverso un piano industriale credibile e sostenibile''. Inoltre, la Rsu ritiene che la proprieta' (il Gruppo Cos dell' ing. Tripi) ''debba intervenire principalmente sui ricavi ed aumentando la quota di mercato dell' azienda stessa, favorendo una maggiore integrazione di Carisiel nel Gruppo Cos. Ci si augura - prosegue la nota - che il Ministero e la Giunta regionale, nell' incontro convocato per il 5 ottobre alle 12 al ministero delle Attivita' produttive dall' on. Pino Galati, possano mostrare il loro peso politico per aprire un concreto confronto al fine di conoscere un piano industriale di Carisiel che, a tutt' oggi, si ribadisce, non esiste''. ''L' incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali nazionali - conclude la nota - e' stato ottenuto a seguito di una forte manifestazione di disagio, espressa, alla Giunta regionale, dai lavoratori Carisiel e dalla stessa Rsu Carisiel, con l' assessore all' economia Nicola Adamo''.

Vertenza Carisiel-Intersiel: I Sindacati hanno incontrato Adamo e Masella. Fissati per il 5 gli incontri a Roma

27/09 Le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno sollecitato la Regione affinche' chieda un incontro presso il Ministero delle Attivita' Produttive per affrontare la vertenza della Carisiel e Intersiel. La richiesta e' stata avanzata nel corso di un incontro avuto dai sindacalisti con il vice presidente della Regione, Nicola Adamo, e l'assessore regionale al lavoro, Egidio Masella. ''Non si e' trattato di un incontro programmato - ha detto il segretario provinciale della Fim-Cisl di Cosenza, Ciro Bacci - ma abbiamo voluto sollecitare la Regione affinche' venga chiesto l'incontro con il Ministero delle Attivita' Produttive. Da parte della Regione c'e' stato un visibile interesse al problema tanto da recepire l'urgenza della richiesta''. Le organizzazioni sindacali attendono nelle prossime ore la convocazione dell'incontro con il Ministero delle attivita' produttive. ''Al tavolo vogliamo che - ha proseguito - oltre ai sindacali ed alle aziende ci sia anche la Regione. Vogliamo capire in modo chiaro cosa intendono fare le aziende e quali sono i loro programmi in termini di investimenti futuri. Abbiamo anche sollecitato la Regione affinche' ci sia un incontro regionale che dovrebbe svolgersi, secondo quanto ci e' stato anticipato, subito dopo quello di Roma''. Per il segretario provinciale della Fim-Cisl di Cosenza l'incontro con la Regione e' ''un primo passo per affrontare la vertenza. Se ci sara' l'incontro al Ministero delle Attivita' produttive sicuramente potremmo considerarci soddisfatti considerato che inizieremo ad affrontare i problemi veri della vertenza''.
Si terra' il 5 ottobre prossimo a Roma l' incontro sulla vertenza Carisiel-Intersiel. La notizia e' arivata oggi pomeriggio: il sottosegretario Pino Galati. di concerto con la Giunta regionale, ha convocato per le 12 del 5 ottobre l' incontro al Ministero delle Attivita' Produttive. Stamani le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto alla Regione di intervenire per un incontro presso il Ministero delle Attivita' Produttive per affrontare la vertenza della Carisiel e Intersiel.

La FIM-CISL sulla vertenza Calpark: “Non ci facciamo intimidire da Latorre”

26/09 ''Le ultime dichiarazioni del Rettore dell' Unical non possono non suscitare sconcerto, soprattutto relativamente a quanto sostenuto a proposito dei licenziamenti effettuati al Calpark''. E' quanto afferma, in una nota, la Fim-Cisl provinciale di Cosenza. ''A fronte delle legittime e sacrosante rivendicazioni del sindacato, tese a chiedere il reintegro dei due lavoratori licenziati - aggiunge il sindacato - il rettore Latorre, con una risposta veramente strana e singolare, arriva addirittura a mettere in discussione la legittimita' e la titolarita' del sindacato a difendere e tutelare i lavoratori mandati a casa: non possono essere spiegate diversamente le affermazioni con cui s' invita il sindacato a tacere 'per decenza e rispetto delle persone che, demagogicamente, fa finta di difendere'. Per quanto ci riguarda, sappia il prof. Latorre che la Cisl non si fara' intimidire da nessuno e non arretrera' di un millimetro nella lotta per la difesa dei posti di lavoro affinche' non prevalgano logiche improntate al liberismo selvaggio e, nei fatti, a disconoscere il ruolo delle rappresentanze sociali. A questo punto il prof. Latorre deve prendere atto che il movimento di lotta e di protesta si va allargando in maniera sempre piu' trasversale, toccando istituzioni, partiti, sindacati e movimenti. In questo senso la Cisl si dichiara pienamente d' accordo con quanto sostenuto dalla Sinistra giovanile a proposito di quanto sta avvenendo nell' Universita' della Calabria, a conferma di una condizione drammatica ed inaccettabile sotto il profilo dell'etica nell' attivita' gestionale dell' Universita' stessa. Altro che 'iniziativa isolata ed estemporanea di qualche sindacalista o esponente politico alle prese con problemi di notorieta'', come maldestramente e strumentalmente si e' affermato a proposito delle critiche ricevute''. ''A questo punto - conclude la Fim-Cisl - appare del tutto inevitabile che il rettore Latorre deve prendere atto della situazione venutasi a creare e, con serenita', trarne le dovute ed inevitabili conseguenze''

Sindacati: “Scarsa sensibilità della regione sulla vertenza ex Telcal”

26/09 I lavoratori ex Telcal, gruppo storico di 110 precarizzati nell' ambito del Piano telematico calabrese, ''il piu' grande business economico consumatosi in Calabria, sul quale grandi gruppi nazionali e non solo, hanno fatto le loro fortune producendo solo precariato e false aspettative, si sono riuniti a Lamezia Terme in un' assemblea alla quale hanno preso parte i dirigenti sindacali di Cgil Franco Voce, Uil Antonio Lento, Cisl Francesco Garritano''. ''Con questa Giunta regionale - secondo i tre dirigenti sindacali - bisogna avviare un vero confronto basato su una discussione sistematica dei problemi individuando regole certe e continuita' al confronto onde evitare che le relazioni siano episodiche ed inconcludenti. E' evidente che questo sindacato non puo' accontentarsi di semplici affermazioni di volonta' senza pretendere che poi queste si traducano in comportamenti conseguenti''. Lento, Vice e Garritano, infine, ritengono un segnale preoccupante ''la scarsa sensibilita' del vicepresidente Adamo e del presidente della Giunta regionale Loiero i quali, a distanza di venti giorni, non hanno dato alcuna risposta alle organizzazioni sindacali in merito alla richiesta di incontro avanzata, per un confronto su tali problematiche. In conclusione le organizzazioni sindacali affermano ''che in una situazione di cosi' alta emergenza non e' consentito a nessuno farsi distrarre da interessi che non appartengono alla soluzione del precariato ex Telcal. Intanto Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza con i lavoratori per manifestare il proprio dissenso contro la Giunta regionale che appare distratta e presa da altri interessi, distanti da quelli del popolo calabrese''.

Castagna (UIL) “Si aggrava la situazione di Carisiel e Intersiel”

21/09 “La situazione di CARISIEL e INTERSIEL si aggrava giorno dopo giorno a fronte di una assurda politica di attesa da parte del Gruppo che e' subentrato a TELECOM Italia.” A dichiararlo e' il Segretario generale della UIL Calabria Roberto Castagna che parla di un “atteggiamento irresponsabile da parte della COS che ha avuto l'unico merito di presentare la disdetta degli Accordi Integrativi degli ultimi ventanni. Un esordio poco felice che spinge a capire, fino in fondo, quali interessi hanno ispirato l'acquisto di uno dei pezzi piu' importanti del Settore Informatico italiano visto il modo in cui intende andare avanti”. Il Segretario della UIL invita i vertici della COS ad attivare rapporti corretti con la RSU, le Federazioni di Categoria e il Sindacato Confederale calabrese. “Non basta partecipare ai convegni politici per acquisire la patente di imprenditore illuminato e progressista. Cio' che e' avvenuto in Calabria e' grave e rischia di aprire un contenzioso ampio e senza precedenti.
A distanza di mesi non c'e' una idea, un progetto, un piano industriale che dimostri come valorizzare le professionalita' che insistono in due Aziende che hanno fatto la fortuna di TELECOM e dei politici che si sono a turno inseriti nel business del Piano Telematico Calabrese. La vendita di TELECOM a COS del pacchetto informatico non cancella definitivamente la brutta pagina legata allo sperpero di 409 miliardi di vecchie lire del famoso Piano Telematico. Con la fine del Contratto CARIME e la conclusione del Piano Telematico, per CARISIEL la missione si puo' ritenere esaurita per carenza di mercato bancario e per la grave situazione in cui versa la capogruppo BANKSIEL che avrebbe dovuto garantire sufficienti commesse; e per INTERSIEL, nonostante le risorse presenti nel POR e gli accordi stipulati tra Regione e Ministero competente, le difficolta' sembrano insormontabili. Stante l'attuale quadro, in assenza di un Piano Industriale e alla luce dell'impegno, piu' volte ufficialmente dichiarato dal Presidente e dal Vice Presidente della Giunta Regionale, a parere del Segretario regionale della UIL si potrebbe dare una soluzione positiva al problema modificando la missione aziendale da Bancaria a Pubblica Amministrazione. Lo sviluppo e la modernizzazione della Calabria passa attraverso una capillare informatizzazione dei diversi settori e l'utilizzo delle aziende operanti sul territorio, pertanto occorrono progetti capaci di concorrere nell'interessante mercato della Pubblica Amministrazione. In tale direzione il suggerimento che si da al Management di COS, quello locale e quello nazionale, e' non perdere tempo inutilmente ed aprire, in Calabria, un tavolo di discussione serio e propositivo”.

Licenziamenti Calpark: Nucci (CISL) “La Regione fermi Latorre”. Occhiuto (Udc) “Reintegrare i due licenziati”

17/09 “E’ preoccupante il silenzio del Prof. Latorre, dopo le varie prese di posizione dei giorni scorsi per gli ingiusti, immotivati e unilaterali licenziamenti decisi nei confronti di due lavoratori di CALPARK”. A sostenerlo e' stato il segretario confederale provinciale della Cisl di Cosenza, Alessandro Nucci che prosegue: “Proprio per questo la CISL non comprende il comportamento del Presidente Latorre che avrebbe dovuto e potuto chiarire i motivi del provvedimento, del tutto formale, quando ha deciso di licenziare due padri di famiglia definiti tra l’altro “figure professionalmente inutili” aderendo di fatto tout court alle versioni più intransigenti e selvagge del liberismo. Quanto sta avvenendo a CALPARK per la CISL è grave non solo perché è in gioco il futuro di due famiglie ma anche per il modo in cui si vuole affrontare e risolvere i problemi. Mai ci saremmo aspettati che al buon senso, all’equilibrio, alla sensibilità sociale, ai problemi dei senza lavoro, dei precari si sostituissero l’arroganza e la protervia del “DIRIGENTE d’AZIENDA”! Ci saremmo aspettati ben altra sensibilità da un uomo di sinistra, più volte in procinto di assumere rilevanti incarichi Istituzionali, che dovrebbe conoscere perfettamente il valore e il ruolo delle rappresentanze sindacali e della concertazione.
Evidentemente su CALPARK si è scelto di esportare il modello già visto e praticato all’Università della Calabria, quello del precariato senza fine. Altro che legge 30 e flessibilità, qui siamo all’esaltazione e all’idolatria del libero mercato a dispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori.
La CISL – afferma Nucci - non permetterà tutto questo, non consentirà che il destino di due famiglie venga segnato da atteggiamenti di incomprensibile rigidità, non si stancherà di denunciare il problema dell’incertezza del posto di lavoro non solo a CALPARK ma anche in realtà di eccellenza, che dovrebbero costituire il fiore all’occhiello dell’intera Regione come l’Università della Calabria, dove i precari da anni non ricevono risposte adeguate sulla loro condizione e su una possibile stabilizzazione, dove sempre e più spesso si assiste a logore e inquietanti pratiche familistiche e clientelari nell’avvio alla carriera Universitaria e nelle assunzioni, così come non ci stancheremo di sottolineare l’importanza vera che può avere l’Ateneo se riuscirà ad integrarsi con il territorio e a fare sinergia con il sistema istituzionale locale e regionale.
E’ arrivato il momento – conclude Nucci – che per quanto riguarda CALPARK anche la Giunta Regionale faccia sentire la propria voce, attivando già da subito un tavolo di concertazione allo scopo di definire linee di indirizzo e politiche in grado di rilanciare veramente l’Azienda e fare in modo di salvaguardare i livelli occupazionali, scongiurando il reiterarsi di atteggiamenti e provvedimenti improntati al liberismo selvaggio, come quelli a cui ha ormai deciso di ispirarsi il Prof. Latorre”.
Più o meno sullo stesso tono il vicepresidente regioanel Roberto Occhiuto a proposito della vicenda Calpark. “Trovo veramente inconcepibile –scrive Occhiuto- che Calpark usufruisca di cospicui finanziamenti dopo un periodo di stand by e licenzi, quasi contemporaneamente, e con modalita' illegittime, due dei suoi otto dipendenti''. ''Penso che sia giusto, oltre che doveroso - ha aggiunto Ochhiuto - subordinare l' erogazione dei fondi al riassorbimento del personale licenziato e ad un piano di sviluppo chiaro e trasparente. Mi chiedo quale possa essere il risparmio complessivo dei due licenziamenti operati e se questa strada non ricalchi un modello economico tardo ottocentesco, antecedente alla stessa nascita del sindacato e dell' economia sociale di mercato. Mi risulta peraltro che i licenziamenti siano stati comunicati con data retroattiva e senza alcun preavviso ed e' immaginabile che il giudice del lavoro li annulli, condannando l' azienda ad ulteriori spese''. ''E' necessario quindi - ha concluso Occhiuto - che si faccia ricorso al buonsenso e si reintegrino i due dipendenti licenziati''.

Ass. Masella: “Per la vertenza Carisiel occorre un intervento del Governo”

16/09 L' assessore regionale al Lavoro, Egidio Masella, ha incontrato i sindacati ed una delegazione dei lavoratori di Carisiel ed Intersiel dopo lo sciopero nazionale, svoltosi ieri, dei lavoratori del gruppo Tripi-Cos, che ha visto la partecipazione anche dei dipendenti delle due aziende calabresi. All' incontro, secondo quanto e' riferito in un comunicato congiunto Assessorato-sindacati, hanno partecipato per la Fiom-Cgil Mario Sinopoli e Vladimiro Sacco; per la Fim-Cisl, Franco Marano; per la Uilm-Uil Gianvincenzo Petrassi; le Rsu delle varie aziende e dei diversi territori Calabresi dove e' presente il gruppo. ''Masella - e' scritto nella nota - ha ascoltato le ragioni che hanno indotto i lavoratori del gruppo a proclamare uno sciopero di otto ore che rappresentano grande fonte di preoccupazione in quanto l' ing. Tripi, dopo avere acquisito la proprieta' per cessione da parte di Telecom, non solo non ha presentato alcun piano industriale, ma, addirittura, ha disdettato unilateralmente il contratto integrativo vigente nel gruppo''. All' incontro ha partecipato anche il capogruppo dei Ds al Consiglio regionale, Franco Pacenza, che ha condiviso le ragioni dell' iniziativa di sciopero e le richieste delle organizzazioni sindacali. ''Masella - prosegue la nota - nell' assumere ogni iniziativa utile al mantenimento dei diritti dei lavoratori a partire dalla certezza occupazionale, ha preso impegno di rappresentare al Governo centrale la necessita' di un intervento in sede ministeriale che inviti l' azienda ad una maggiore attenzione alle problematiche occupazionali dei lavoratori del gruppo ed in particolare di quelli calabresi. Ha inoltre spiegato la sua intenzione di voler coinvolgere, tempestivamente, gli assessori regionali interessati al problema''. Masella, secondo quanto e' stato riferito, ha assicurato che coinvolgendo gli assessori Nicola Adamo e Sandro Principe, verra' convocato un incontro, da tenersi al piu' preso, al quale sara' convocata, insieme ai sindacati, la proprieta' del gruppo Tripi-Cos. ''Tale incontro - prosegue la nota - e' finalizzato a chiedere garanzia all' azienda sulle determinazioni relative al suo piano industriale e su quale ricadute avranno in Calabria l' utilizzo di risorse economiche provenienti da parte pubblica regionale e/o comunque destinate allo sviluppo della Calabria''. Le parti hanno dato atto di reciproca soddisfazione per gli impegni assunti e per la volonta' di proseguire in un percorso condiviso e finalizzato a dare risposte alle necessita' di sviluppo ed occupazione della nostra regione. ''Un percorso - conclude la nota - che deve vedere la Giunta regionale protagonista della costituzione di un tavolo di confronto che faccia luce sui presenti e futuri investimenti che si intendono mettere in campo nel settore delle innovazioni tecnologiche, per dare un nuovo impulso e nuovi strumenti utili al rilancio dell' economia dei territori calabresi''.

UILM “La Regione apra un confronto con Carisiel. Masella riceve i sindacati”

15/09 ''Chiediamo alla Giunta Regionale di aprire il confronto con l'azienda e il sindacato assicurandone le garanzie per i lavoratori e attivando anche procedure che assicurino corrette informazioni sulla crisi delle aziende Carisiel e Intersiel''. E' quanto sostiene in una nota il segretario della Uilm-Uil di Cosenza, Antonio Lento, a margine dello sciopero dei lavoratori della Carisiel e Intersiel svoltosi oggi. Alla manifestazione di Cosenza hanno partecipato tutti i lavoratori delle due aziende e le organizzazioni sindacali. Una delegazione di lavoratori e' stata ricevuta dall'Assessore regionale al lavoro, Egidio Masella, al quale e' stata illustrata la situazione. ''Devo esprimere - ha proseguito Lento - il mio apprezzamento per gli impegni assunti dall'assessore Masella il quale si e' impegnato a convocare con la massima urgenza la proprieta'. Sul futuro dei lavoratori informatici c'e' bisogno dell'impegno dell'intera giunta regionale ed in particolare del presidente Agazio Loiero, dell'assessore all'innovazione Sandro Principe e del Vice presidente della giunta regionale Nicola Adamo. Proprio Adamo recentemente ha annunciato la propria disponibilita' a fare tutto il possibile per rilanciare il settore informatico e in tale ambito dare risposte alle aspettative dei lavoratori che oggi sciopero''. ''Il sindacato da parte sua - ha concluso Lento - non puo' che dichiararsi disponibile a un confronto a tutto campo su cio' che dovra' essere lo sviluppo del settore informatico nella Regione partendo dal mantenimento dei livelli occupazionali esistenti''.

La solidarietà di Rifondazione allo sciopero dei lavoratori Finsiel. “La Giunta regionale intervenga presso il Governo”

14/09 ''Non possiamo che esprime la nostra solidarieta' ai lavoratori del gruppo Finsiel che domani sciopereranno in tutta Italia con manifestazioni a Roma, Milano e Cosenza''. E' quanto scritto in una nota della federazione regionale del Partito della Rifondazione comunista della Calabria. ''Si tratta di 3.500 dipendenti - e' aggiunto nella nota - di cui circa 250 in Calabria, che sono stati costretti ad indire lo sciopero per denunciare la totale mancanza di un piano industriale dopo che il gruppo Finsiel e' stato ceduto dalla Telecom alla Cos. Con questa loro mobilitazione i lavoratori, preoccupati per il futuro dell'azienda richiamano l'attenzione delle istituzioni sul rischio di nuove dismissioni che, secondo quanto annunciato dalla nuova proprieta' in occasione di un recente incontro presso il Ministero delle Attivita' Produttive, riguarderebbero alcune societa' del gruppo e denunciano la disdetta unilaterale degli accordi sindacali con gravi rischi per le tutele sindacali degli stessi lavoratori''. ''Alla Giunta Regionale - conclude la nota - che domani avra' un incontro con i lavoratori chiediamo il massimo impegno affinche' venga chiesto al Governo Nazionale di intraprendere tutte le iniziative necessarie ad evitare che si concretizzino i rischi di dismissioni segnalati dalle organizzazioni sindacali e che venga richiesta la convocazione delle parti affinche' vengano al piu' presto ripristinate le corrette relazioni industriali, compromesse dall'iniziativa unilaterale della disdetta''.
In un comunicato i lavoratori Carisiel rilevano come la societa', che opera a Rende da 20 anni nel settore dell'informatica, avendo gestito fino al maggio 2004 il sistema informativo di Banca Carime, ''rischia oggi lo smantellamento ad opera della nuova proprieta' Gruppo Cos, subentrato da poco alla Telecom, che non solo non ha ancora presentato un piano industriale ma ha leso i diritti dei lavoratori comunicando la disdetta degli accordi aziendali e prefigurando inoltre il possibile cambio del Contratto Nazionale Metalmeccanico''. ''Con questi presupposti, che preannunciano una crisi per Carisiel sia in termini di riduzione salariale che di sviluppo, l'Assemblea generale dei lavoratori - prosegue la nota - in concomitanza con lo sciopero di 8 ore dell'intero Gruppo Finsiel indetto dal coordinamento nazionale, ha deciso di manifestare a Reggio Calabria, di fronte al Consiglio Regionale, giovedi' 15 settembre, allo scopo di sollecitare un intervento immediato da parte della Regione Calabria che coinvolga Carisiel nei progetti regionali riguardanti l'innovazione tecnologica, tanto sbandierati in quest'ultimo periodo''.

I lavoratori del Gruppo Finsiel il 15 in sciopero a Cosenza, Roma e Milano

13/09 Prima iniziativa di lotta degli informatici del gruppo Finsiel dopo l'acquisizione da parte di Cos: per un piano industriale vero e verificabile, contro le nuove dismissioni annunciate, contro la disdetta degli accordi aziendali. Il gruppo Finsiel, 3.500 dipendenti, è stato ceduto dalla Telecom alla Cos (la società di call center dell'ing. Alberto Tripi) il 28 giugno 2005, perfezionando e dando attuazione a quanto deciso e comunicato dalla stessa Telecom il 24 febbraio u.s.
Il sindacati metalmeccanici e le RSU del gruppo hanno indetto lo sciopero per denunciare la mancanza di un piano industriale (sulla cui base Telecom aveva affermato di aver preferito Cos rispetto agli altri possibili acquirenti: Accenture, Eds, Engineering, Siemens, HP) e il rischio di nuove dismissioni che, secondo quanto annunciato dalla nuova proprietà in occasione del recente incontro al Ministero delle Attività Produttive, riguarderebbero le società Venis, Krenesiel, Centrosiel, Webred e Aspasiel. Alle preoccupazioni sulle prospettive industriali si sono poi aggiunte quelle relative alle relazioni sindacali e alle tutele contrattuali, causate dall'iniziativa unilaterale di disdetta degli accordi in Banksiel e Carisiel. In occasione della giornata di sciopero del 15 settembre sono state programmate manifestazioni a Milano, Roma e Cosenza. La manifestazione di Roma (a cui parteciperanno i lavoratori Finsiel, TSF e Banksiel di Roma e ASpasiel di Terni) si svolgerà con le seguenti modalità: dalle 9 alle 12, manifestazione e assemblea aperta davanti alla sede Cos-Finsiel di via Rizzo n° 20 (P.le degli Eroi - Metro A - fermata Cipro); all'assemblea parteciperanno parlamentari, rappresentanti dei partiti e delle amministrazioni locali; dalle 13 alle 15, presidio e volantinaggio davanti al Ministero delle Attività Produttive per sollecitare l'intervento del Governo e l'immediata convocazione del tavolo di confronto tra le parti.

La CISL contesta i licenziamenti a Calpark

12/09 La Fim-Cisl provinciale di Cosenza ha protestato nei confronti del presidente di Calpark, Giovanni Latorre, ''per gli ingiusti e immotivati licenziamenti decisi pochi giorni fa nei confronti di due lavoratori”. “E’ grave - affermano in una dichiarazione il segretario generale della Fim-Cisl, Graziano Bruno, ed il segretario, Ciro Bacci - la decisione unilaterale assunta dal Presidente Latorre dopo che lo stesso aveva proposto e ottenuto la trasformazione dei contratti dei dipendenti di CALPARK da Full-Time in Part-Time, al fine non solo di consentire il superamento della contingente situazione aziendale e il proseguimento delle attività, ma anche e soprattutto per evitare provvedimenti di riduzione del personale. Riteniamo tra l’altro triste e inusuale - continuano i sindacalisti della CISL - apprendere le dichiarazioni del Presidente di CALPARK che nel mentre definisce i due lavoratori licenziati “figure professionali inutili” dall’altro si augura con il nuovo anno di trasformare per i lavoratori attualmente in servizio il Part-Time in Full-Time. Per quanto accaduto, la FIM-CISL provinciale stigmatizza fortemente l’operato del Prof. Latorre soprattutto se si considera che tutto questo è avvenuto senza neanche un minimo di informazione preventiva per i lavoratori, né tantomeno per il Sindacato. Riteniamo come Organizzazione Sindacale che se da questi comportamenti si dovesse giudicare il riformismo e la sensibilità sociale di un Rappresentante delle Istituzioni come il Prof. Latorre, che peraltro non ha mai nascosto di appartenere ad una determinata area politica, c’è da essere seriamente preoccupati non solo per CALPARK e la stessa Università della Calabria, ma anche per la stessa Regione Calabria, considerando che lo stesso Latorre più volte è stato in predicato di assumere incarichi Istituzionali di rilevanza. Per questi motivi la FIM-CISL provinciale - concludono Bruno e Bacci - chiede al Prof. Latorre di assumere comportamenti lineari e coerenti revocando gli immotivati e pretestuosi provvedimenti di licenziamento adottati nei confronti dei due lavoratori, i quali da un giorno all’altro hanno perso qualsiasi forma di reddito e di sostentamento. Tutto ciò nella consapevolezza che il futuro di CALPARK non si risolve attraverso licenziamenti insensati (che comunque saranno impugnati in tutte le sedi opportune) e mandando a casa due padri di famiglia o come avvenuto in passato sperperando risorse, ma attraverso seri programmi di rilancio industriale elaborati tenendo conto del ruolo delle parti sociali.”

Sacco (CGIL) “Il vicepresidente Adamo convochi una riunione per la vertenza Carisiel”

12/09 ''Nel recente passato abbiamo dovuto constatare, purtroppo, come centinaia di miliardi di vecchie lire siano state vanificate e non rese utili al consolidamento di nemmeno un solo posto di lavoro nel settore informatico calabrese''. Lo sostiene, in una nota, Vladimiro Sacco, responsabile del Dipartimento Industria della Cgil di Cosenza. ''Ci auguriamo che chi oggi ha responsabilita' sui futuri investimenti - aggiunge Sacco - sappia fare tesoro degli sprechi passati, non dilapidando ulteriori risorse economiche ed umane. Tra le questioni che riguardano la vertenza Carisiel, che da tempo ci vede impegnati per la continuita' imprenditoriale e le garanzie occupazionali, nei giorni scorsi abbiamo dovuto subire un atteggiamento piuttosto originale della nuova proprieta' Tripi-Cos. Infatti mentre ci si sedeva al tavolo del Ministero delle Attivita' produttive, per le verifiche successive alla cessione di ramo d'azienda effettuata dal gruppo Telecom alla stessa Tripi-Cos, il giorno successivo il medesimo gruppo ha fatto pervenire la disdetta del contratto integrativo aziendale. Certo un bel modo di intrattenere relazioni sindacali. Ci chiediamo come possa essere sfuggito all' attenzione dell' assessore provinciale di Cosenza Bevacqua, nonche' segretario della Margherita cosentina e perfino dipendente della stessa Carisiel, tale atteggiamento negativo nei confronti del sindacato e quindi dei lavoratori. Non sarebbe forse stato il caso, viste le frequentazioni, di chiedere conto, nella qualita' di assessore alle Attivita' produttive, del futuro dell' azienda e dei lavoratori per altro propri colleghi? E' necessario che la Regione assuma un' iniziativa per esercitare il potere del controllo e di indirizzo nel settore. Infatti il gruppo, direttamente o tramite le sue aziende in Calabria, acquisisce commesse utilizzando soldi destinati allo sviluppo del settore informatico calabrese. In particolare Finsiel e' tra le societa' che fanno parte del consorzio Tecnsud che, come abbiamo appreso dalla stampa nei primi giorni di agosto, dovra' gestire prossimamente oltre 68 milioni di euro. E' necessario allora che il vicepresidente della Regione, Nicola Adamo, convochi con urgenza il gruppo Tripi-Cos e le organizzazioni sindacali sostenendo la posizione del sindacato che chiede che i soldi destinati ai calabresi diano occupazione e sviluppo in Calabria e non altrove''. Secondo Sacco, inoltre, ''l' intervento sulla stampa del segretario regionale della Margherita, Franco Bruno, a chiusura della festa provinciale cosentina, ci consegna altri interrogativi su come si stanno governando in Calabria i fondi per la new economy e soprattutto su come si vorrebbe governare il mercato del lavoro. Bruno e' corretto nell' affermare che sarebbero disponibili 38 milioni di euro nel settore, ma e' sulla disponibilita' immediata di tali finanziamenti che sorgono i dubbi. Infatti la Consulta regionale non ha ancora avuto modo di affrontare la discussione su queste somme. C' e' da dire inoltre che, sebbene fosse stata convocata, la riunione non ha potuto svolgersi per l' assenza della Regione. Credo che la Margherita calabrese e tutto il centrosinistra che governa la Regione debbano al piu' presto sciogliere il nodo su come porre riparo ai danni creati dalla legge 30, affrontando il confronto su come si possa recuperare, in Calabria, un governo del mercato del lavoro che garantisca occupazione e diritti. L'emergenza e' alle porte e non riguarda solo i lavoratori Lsu, ma anche quelle altre migliaia di lavoratori che in questi anni hanno perso il lavoro ed oggi sono prossimi a perdere anche il sostegno al reddito. Negli anni scorsi vi e' stato un lento e progressivo degrado e declino dell'apparato produttivo calabrese che, mai bloccato, ancora oggi, fa sentire gli effetti di poverta' progressivi nella comunita' calabrese. Ne' sono sufficienti risposte parziali come quelle sul tessile, che peraltro dimostrano molti limiti. Ritengo la Regione non puo' piu' rinviare il confronto su quali linee di sviluppo intraprendere, indirizzandone le risorse economiche e umane. In tal senso appare necessario far partire con urgenza il confronto con le forze sindacali, sociali, con le associazioni e con le istituzioni locali''.

Presto le norme per il telefono su internet (Voice over IP)

05/09 C'e' chi lo utilizza per parlare a prezzi stracciati con parenti e fidanzate che vivono all'estero, chi lo usa per lavorare e comunicare con i colleghi d'azienda, chi si spinge alla scoperta delle nuove tecnologie per pura curiosita' e per rimanere al passo con i tempi. Il Voip (Voice over Internet Protocol), il sistema cioe' che permettere di telefonare via Internet attraverso la trasmissione di pacchetti di dati, sta gia' contagiando in Italia una consistente fetta di utenti. Il nuovo sistema di comunicazione, che secondo alcune stime costituira' il 60% di tutto il traffico voce a livello mondialeentro soli cinque anni, per il momento e' lasciato in Italia alla deregulation. L'Autorita' delle comunicazioni sta pero' predisponendo un provvedimento per regolamentare la materia, che presenta qualche problematica. Oltre a poter comunicare tramite computer, cioe' con il sistema peer-to-peer utilizzando la connessione a banda larga, la tecnologia Voip permette infatti gia' oggi anche di effettuare chiamate da pc ad apparecchio telefonico e da telefono a telefono (purche' adattato alla nuova tecnologia). L'Authority deve quindi stabilire innanzitutto che tipo di autorizzazioni sono necessarie per l'utilizzo del sistema, chiarendo cioe' se il Voip rientri nella trasmissione dati (come Internet) o nella telefonia tradizionale. Ogni autorizzazione comporta ovviamente degli obblighi di qualita' del servizio, di trasparenza e di tutela del consumatore, che l'Authority sta cercando di definire. Un altro punto da chiarire e' inoltre legato alla numerazione. Il piano di numerazione prevede per il momento la cosiddetta ''decade'' 0 per le numerazioni geografiche (per esempio 06 da Roma e 02 da Milano) e 3 per la telefonia mobile. Nella proposta di provvedimento elaborata ed oggetto fino ad oggi di consultazione, l'Autorita' punterebbe ad introdurre ora una nuova decade 5, a meta' strada tra telefonia fissa e telefonia mobile per tutti i numeri ''nomadici''. Qualsiasi provider Voip puo' infatti fornire un numero utilizzabile da dove si vuole, collegando semplicemente il pc o il telefono adatto ad una presa telefonica. In questo caso l'utente non e' piu' localizzabile, neanche dai numeri di emergenza, e le telefonate non tracciabili. Chiudendo oggi le consultazioni sulla proposta di normativa gia' elaborata, l'Autorita' passera' ora alle audizioni degli operatori e dei soggetti interessati per definire entro 90 giorni il provvedimento di regolamentazione, che vedra' quindi la luce con ogni probabilita' entro la fine dell'anno.

29 denunce in 11 regioni, Calabria inclusa, per i telefonini della 3 "craccati"

02/09 Per molti denunciati era ormai diventato un secondo lavoro: sbloccare videofonini H3G con tecnologia Umts utilizzando un sofisticato software di importazione cinese, di nome 'Fourious', in modo da poter inserire la scheda sim di un altro gestore e poter risparmiare sull' acquisto dell'apparecchio. A scoprire 29 pirati informatici dislocati in 11 regioni italiane e' stata la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Imperia che ha denunciato tutti per i reati di frode informatica, accesso abusivo a sistemi informatici e detenzione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici. Nel loro mirino era finita H3G perche' aggirare gli abbonamenti bloccati dei cellulari di '3' con tecnologia UMTS consentiva un discreto guadagno. La societa' ha infatti messo sul mercato videofonini a prezzi stracciati in cambio dell'impegno del cliente a non cambiare gestore per un anno. Le indagini, condotte in collaborazione con investigatori francesi, erano iniziate con il monitoraggio di alcuni siti web sui quali venivano pubblicizzati specifici kit per effettuare il 'crack'. Tra gli hacker dei telefonini, in gergo chiamati 'phreaker' o 'cracker', c'erano operai, impiegati, professionisti, ma anche cinque commercianti, tutti del comprensorio ventimigliese: tre titolari di negozi di telefonia mobile e due immigrati che gestivano altrettanti 'phone center'. Il meccanismo era molto semplice: al prezzo di circa 200 euro, ciascun pirata informatico ordinava e riceveva via mail il 'kit' di sblocco. Ottenuto il software, contenente i codici di accesso, si passava alla fase operativa. Al prezzo di 20-30 euro ad operazione, venivano rimossi i codici di blocco dai telefonini dell'ultima generazione che cosi' potevano essere utilizzati con 'Sim Card' di tutti i gestori della telefonia mobile. Spiega l'ispettore Ivan Bracco, comandante della polizia postale di Imperia: ''molti utenti acquistavano videofonini a prezzi vantaggiosi, approfittando delle varie offerte promozionali, con l'unico onere di mantenere lo stesso gestore telefonico per un anno. Sbloccando gli apparecchi chiunque poteva aderire alle promozioni e cambiare subito gestore''. Lo stesso stratagemma era inoltre usato per rendere utilizzabili in Italia telefonini cellulari acquistati all' estero e in particolare in Francia. La gestione dell'intera rete di rifornimento e di distribuzione degli apparati hardware, dei software e dei codici di sblocco, era nelle mani dei titolari degli esercizi commerciali perquisiti. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 62 pc, 68 telefoni cellulari, 3.644 cd-rom e dvd dentro i quali erano stati masterizzati film e canzoni abusive, e 32 'kit'. L'attivita' investigativa ha interessato Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lazio, Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. ''Abbiamo scoperto anche dei tentativi - conclude Bracco - di alterare i numeri di 'Imei' dei telefoni, ovvero i codici di riferimento per ciascuna apparecchiatura che viene posta in vendita, tramite la quale e' possibile risalire all'intestatario''.

La metà degli italiani flirta via sms

01/09 Il 47,6% degli italiani sceglie di flirtare via sms. E' quanto emerge da una ricerca nazionale svolta da Tegic Communications, fornitore di software di immissione di testo intuitivo, filiale di America Online. Il 49,4% degli intervistati ha confessato di usare gli sms per proporre un'uscita romantica. Ma il 'messaggino' viene usato anche per comunicazioni piu' formali, come per annunciare un ritardo in ufficio (45,2%), per fissare una riunione (22,9%) o confermare un appuntamento di lavoro (57,2%). Mandare sms sembra essere diventato un modo per passare il tempo: oggi, rileva Tegic, il 71,9% degli italiani si diletta nell'invio di sms mentre viaggia con i mezzi pubblici; il 76,2% lo fa camminando per la strada; il 57,3% per essere in compagnia anche quando pranza da solo. ''Oggi -sottolinea Tegic- mandare sms e' diventata un'attivita' comune, soprattutto tra i piu' giovani di eta' compresa tra i 18 e i 24 anni, per i quali il solo possesso di un telefono cellulare si e' trasformato da status symbol a strumento indispensabile per comunicare''. Secondo la ricerca Tegic sono proprio i giovanissimi del campione intervistato (pari al 23,2%) che mandano, ogni settimana, piu' di 20 sms ai propri partner e amici. La stessa modalita' viene utilizzata dal 93,2% dei giovani italiani per comunicare regolarmente, a scapito di altri mezzi come l'e-mail (84,7%) o il telefono fisso (76,3%).

Il tour della legalità “verso Sud” con le tecnologie degli 007 dal 4 settembre sarà a Paola.

31/08 Dopo la partenza dall'Autodromo di Pergusa vicino Enna, lo scorso 9 giugno 2005, e le tappe di Gioia del Colle vicino Bari, Giffoni e Maratea, approda il prossimo 4 settembre a Paola vicino Cosenza (Lungomare San Francesco ex campo sportivo Tarsitano), "VERSO SUD", un vero e proprio tour della legalità nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" 2000 - 2006, realizzato dal Ministero dell'Interno e co-finanziato dall'Unione europea, come patrimonio di risorse interforze per lo sviluppo di una vera cultura della Sicurezza e della Legalità al Sud. Il Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" 2000-2006 è una delle più complete operazioni sul piano della sicurezza mai effettuate nel nostro Paese, ed è attuato con la collaborazione di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria.
Il Tour sta toccando le sei regioni del Sud (Sicilia,Puglia,Basilicata, Campania, Calabria e Sardegna), particolarmente esposte nella lotta al crimine organizzato e in forme di degrado del tessuto socio-economico. L'obiettivo è creare condizioni di sicurezza e stabilità istituzionali nel Sud Italia, uguali o paragonabili al resto del Paese. Un impegno che si sta realizzando attraverso l'acquisizione di nuove tecnologie in dotazione alle Forze dell'Ordine e la realizzazione di progetti in ambito sociale che contribuiscono alla diffusione della legalità del Sud d'Italia. Una sfida importante. Perché maggior sicurezza significa anche sviluppo economico, occupazione giovanile, un rapporto più lineare e trasparente con le istituzioni, e soprattutto migliore qualità della vita. Tematiche difficili che possono diventare terreno fertile per la crescita della coscienza sociale, soprattutto tra gli studenti delle scuole, che saranno i primi interpreti della vita sociale di domani.
Non a caso, tra le figure simboliche di riferimento del progetto, ci sono Don Puglisi, che nei primi anni Novanta, si è impegnato a lungo per affrancare i ragazzi dalla strada e dare loro la speranza di un futuro migliore, due immagini degli eroi dell'Antimafia Falcone e Borsellino, e tutte le figure che a Palermo e non solo, negli ultimi anni, hanno portato avanti coraggiosamente interessanti progetti di contrasto alla cultura mafiosa, dell'omertà e della rassegnazione, realizzando concrete esperienze di educazione alla legalità, con il mondo della scuola e la società civile per protagonisti.
Senza dimenticare l'ausilio di personaggi popolari, della cultura e dello spettacolo, che saranno premiati durante gli eventi per come hanno saputo conciliare temi artistici e di riflessione nazionale con gli aspetti più specifici dell'intrattenimento. Diventando così testimoni viventi di una nuova forma di socialità che mira alla costruzione di valori, piuttosto che alla devianza più o meno consapevole. Ma non saranno i giovani, gli unici interlocutori delle autorità collegate alle cinque Forze dell'Ordine. Rappresentanti delle istituzioni, del privato sociale e del volontariato, docenti ed operatori scolastici si daranno appuntamento, per confrontare esperienze, discutere di argomenti di grosso impatto sociale, interagire in maniera più serena e meno "emergenziale" con tutte le risorse, umane, multimediali e tecnologiche, che ogni giorno vengono utilizzate sulle nostre strade, nelle nostre città per garantire maggiore tranquillità sociale e rispetto dei diritti.
Presenti come in ogni tappa anche il CAMPER DELLA LEGALITA' e il CAMPER DELL'AMBIENTE che distribuirà, attraverso personale specializzato, materiale informativo relativo alle più grandi emergenze ambientali e naturalistiche che riguardano da vicino il sud d'Italia ma anche tante altre terre dell'intero pianeta dove più forti sono le contraddizioni nella gestione dell'energia, dei rifiuti, delle risorse idriche, del mare, delle aree protette. Con una particolare attenzione allo sviluppo delle nuove frontiere bio-agricole, al rapporto scienza-ricerca, all'economia turistica, alla dimensione ecologica delle nostre città, ai rischi idrogeologici, alle variazioni climatiche, all'azione di non disturbo verso patrimoni florofaunistici che possono solo arricchire e migliorare la nostra vita e le nostre terre.
Sarà, insomma, un vero e proprio percorso composto da stand, allestimenti particolari, aree di visita, spazi di incontro e discussione, e tutto per creare un rapporto più ravvicinato, sereno e trasparente fra cittadino e istituzioni preposte al rispetto della legge e dei diritti. INGRESSO GRATUITO perche' le finalita' sono solo nell'accrescere la cultura della legalita' e a sfondo educativo.
Anche a Paola come nelle precedenti tappe, sarà girata una puntata di una specifica trasmissione televisiva (sei puntate, una per città ospite), dal titolo VERSO SUD, trasmessa sul circuito privato nazionale CINQUESTELLE e sul canale 871 di SKY in Europa, tutta dedicata all'evento anche attraverso le realtà paesaggistiche, artistiche, sociali, giovanili della zona.
Testimonial dell'evento Debora Caprioglio, attrice e conduttrice che abbiamo ammirato in tanti film e fiction televisive, e che da anni e' partner fissa di Maurizio Costanzo a "buona domenica".
LE NOVITA' PRESENTATE A PAOLA
Saranno allestiti vetrine e spazi specifici con tecnologie utilizzate dalle forze dell'ordine, soluzioni elettroniche, sistemi di monitoraggio e kit di indagine di altissimo livello, da rispolverare i film di "jamesbondiana" memoria ben presenti nell'immaginario di ognuno. Nell'ordine:
-Valigetta telematica in dotazione alla Polizia ferroviaria;
-Ionscan 400 B in dotazione all'Arma dei Carabinieri;
-SPAID in dotazione alla Polizia penitenziaria;
-Sistema GPS da campo in dotazione al Corpo Forestale dello Stato;
-RTR-4 "in sight" in dotazione alla Guardia di Finanza;
-Progetto LARA

Si moltiplicano le truffe digitali. Dai bancomat clonati al phishing su Bancoposta alle aste online. Non inviare mai i dati via e-mail

24/08-(G.C.)- Internet e sicurezza, due temi che molte volte non coincidono. L'ultimo caso di frode fiscale via internet, anche noto come 'phishing', e' quello che ha colpito il sito del servizio on line di 'Bancoposta' di Poste Italiane, dove con una falsa e-mail si chiedeva ai correntisti di accedere alla homepage del sito e controllare i propri dati; in realtà il link indicato nascondeva un portale pirata gestito dalla Croazia. Ma se questo e' l'ennesimo caso di truffa informatica on line, in Italia si può parlare di un vero e proprio boom di 'reati tecnologici'. A testimoniarlo e' il bilancio dell'attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni dello scorso anno per quanto riguarda il settore dell'e-commerce. Si va dalle truffe con le carte di credito clonate e quelle on line, fino alle frodi legate all''home ‘banking', cioè la gestione via internet del proprio conto corrente, e al 'pishing ', che consiste, appunto, nell'appropriarsi dell''identità bancaria di un correntista effettuando operazioni a proprio favore. Il dato e' allarmante: 47 arresti e 230 denunce. Oltre 4.546 i siti monitorati. E la crescita e' esponenziale: nel 2003 gli arresti per crimini tecnologici erano stati solo 5, mentre le denunce sono 119. Tra le frodi on-line più diffuse sono quelle attraverso specifiche finestre che fanno comparire nei siti ufficiali delle banche, richiedono, mediante la compilazione di specifici moduli, tutte le coordinate bancarie e le relative password del correntista. Cosicché si impossessano dell'identità bancaria ed effettuano liberamente prelievi, bonifici. Non mancano, poi, le truffe realizzate tramite carte di credito e bancomat clonati. Le tecniche in questo caso sono diverse. Si va dall'ormai classica telecamerina nascosta nello sportello 'Atm' alla appropiazione della banda magnetica attaverso della carta con i Pos.Anche per i reati nel campo della telefonia, sia fissa che mobile, la tendenza e' in costante crescita. Una tecnica molto in voga e' quella dell' 'sms esca' dove si annuncia una vincita. Si manda un messaggio sul cellulare annunciando la vincita di una somma per ritirare la quale bisogna chiamare un certo numero. Ovviamente non c'e' nessuna somma da ritirare e la vittima pagherà un conto salato per quella telefonata. In aumento sono anche le ricariche telefoniche clonate dagli hacker da appositi software, frodi che provocano danni enormi alle compagnie telefoniche. Per quanto riguarda le carte di debito nazionali, e' stato creato dal Co.Ge.Ban, la Convenzione per la Gestione dei marchi Bancomat e PagoBancomat, un apposito organismo, denominato 'Presidio per la Sicurezza Monetica'. Tale organismo provvede, tra l'altro, a raccogliere e diffondere al sistema, le segnalazioni provenienti dalle banche relative a sospetti eventi fraudolenti, o di frodi, per identificare le misure di prevenzione strategiche di difesadalle frodi, sia di carattere logico che fisico. Per contrastare efficacemente le frodi, anche l'Abi fa appello alla collaborazione dei cittadini, e suggerisce di tenere sempre presenti alcuni accorgimenti. Il cliente deve custodire la carta con la massima cura, memorizzare il proprio codice segreto senza trascriverlo e il pin non dove mai essere conservato insieme alla carta. L'Abi suggerisce poi di verificare frequentemente l'estratto conto e nel caso in cui si individuassero prelievi o spese da non effettuate, prendere immediatamente contatto con la propria banca. ''Il titolare della carta, in questi casi, - spiega l'Abi - e' tutelato, in quanto gli importi accertati come fraudolentemente sottratti gli verranno rimborsati dalla banca, purchè abbia custodito la propria carta e il proprio codice segreto (Pin-Personal identification number) in modo diligente e con l'attenzione necessaria''. Intanto, le Poste Italiane ribadiscono il loro invito: non inviare mai i propri dati via e-mail. Nella comunicazione delle Poste si legge che ''In nessun caso Poste italiane chiede via e-mail ai suoi correntisti di inviare dati sensibili come password, nome utente o codice dispositivo segreto. Pertanto la invitiamo a non inserire codici personali nei siti internet raggiunti cliccando su link presenti nelle comunicazioni ricevute via e-mail o in qualsiasi altro sito, che non sia di Poste italiane''. Non solo comunicazioni via posta elettronica. Sul sito delle Poste e' infatti disponibile una pagina che riporta tutte le informazioni utili a operare in sicurezza. A disposizione dei clienti c'e' poi anche il numero gratuito 803160. Intanto la polizia Postale di Palermo e del commissariato di Partitico indagano per individuare i responsabili di una serie di truffe consumate via Internet ai danni di partecipanti ad aste on line organizzate da un noto portale che risulta comunque estraneo alla vicenda. Il caso, dai confini piuttosto estesi, e' stato aperto dalla denuncia di un internauta di Partinico, vittima del raggiro che, si e' poi accertato, veniva compiuto sempre con la stessa tecnica. Il truffato, subito dopo aver visitato il sito delle vendite all'incanto, veniva contattato per posta elettronica da un fantomatico "gestore dell'asta" che gli proponeva di subentrare nell'acquisto di una telecamera dopo la rinuncia della persona cui era stata aggiudicata. Riscontrato l'interesse della persona contattata, con ulteriori contatti on line, il truffatore indicava le modalità di pagamento mediante un bonifico bancario. Dopo aver effettuato il versamento, la vittima scopriva che l'indirizzo e-mail del "gestore dell'asta" era stato appena cancellato e non vi era più alcun modo di contattarlo. Vari gli episodi registrati dalla polizia nel territorio della provincia di Palermo: gli pseudonimi sempre uguali utilizzati dai truffatori e l'invio dell'e-mail a chi aveva appena partecipato a un asta sullo stesso portale, lasciano ritenere che la mente della truffa sia unica. Gli investigatori invitano gli utenti del web a effettuare pagamenti, in circostanze analoghe a quelle delle truffa, solo secondo i canali ufficiali indicati sul sito e comunque mai a non effettuare spostamenti di denaro al di fuori del portale stesso.

Nella Gazzetta Ufficiale ampliata l’utenza che ha diritto agli sconti sull’acquisto dei PC

18/08 Dal 9 agosto scorso e per un anno circa 4 milioni di dipendenti del comparto istruzione possono acquistare, con lo "sconto" dello Stato, un personal computer. E' entrato in vigore, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto che proroga i benefici gia' concessi nello scorso anno, ampliando la platea dei destinatari. Gli sconti non riguardano piu' soltanto il personale docente, ma tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche compresi quelli a tempo determinato. Dirigenti, amministrativi, tecnici e ausiliari di istituti di istruzione statali e non, delle scuole paritarie e delle universita' telematiche. Potranno comprare pc portatili con relativi software e collegamenti a Internet ad un prezzo ridotto del 10 o 15%, con possibilita' di rateizzazione.

Il Viminale firma accordi con gli Enti locali per la circolarità anagrafica su microchip

10/08 La prossima Carta d'identita' elettronica potra' interoperare con il passaporto elettronico, e il suo microprocessore potra' essere modificato per ospitare sia le impronte digitali del cittadino che i template numerici delle impronte. Sono alcuni dei contenuti della rivoluzione elettronica messi a punto dal Viminale con la collaborazione delle Regioni e degli Enti locali. Accelerare la realizzazione della circolarita' dei dati anagrafici e definire le modalita' per la redazione dei piani di sicurezza per la gestione delle postazioni di emissione della Carta d'identita' elettronica presso gli sportelli comunali sono i due obiettivi del decreto firmato lo scorso 2 agosto dal ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, e dei due protocolli d'intesa sottoscritti dall'ufficio dei servizi demografici del ministero dell'Interno con le Regioni e l'associazione delle Ict (aziende di information, comunication and technology). Gli accordi, sottoscritti dal direttore del servizio, prefetto Mario Ciclosi, coinvolgono il Centro interregionale per il sistema informatico e statistico delle regioni italiane (Cisis) - organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano - e l'Assinform, associazione che rappresenta le principali aziende di Ict. Entrambi i protocolli prevedono, tra l'altro, dei tavoli tecnici, da costituirsi presso le prefetture capoluoghi di regione e il ministero dell'Interno. Lo scorso 2 agosto e' stato inoltre firmato dal ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, il decreto ministeriale che fissa regole tecniche e di sicurezza per la redazione dei piani di sicurezza comunali per la gestione delle postazioni di emissione della Carta d'identita' elettronica. Il provvedimento disciplina, tra l'altro, le modalita' per la redazione dei piani di sicurezza per la gestione delle postazioni di emissione della Cie; individua le singole responsabilita', in relazione all'attuazione dei processi di emissione delle carte e di gestione delle informazioni anagrafiche all'interno degli uffici comunali; definisce gli standard minimi per la sicurezza, le modalita' di attivazione del collegamento all'Ina e la procedura per l'attivazione delle postazione di emissione Cie. Nella stessa data il ministro Pisanu ha firmato il decreto ministeriale anche questo in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - che fissa le regole tecniche e di sicurezza relative alla Carta di identita' e al documento di identita' elettronici. Il decreto stabilisce, tra l'altro, che il ministero dell'Interno generi direttamente certificati qualificati per la firma digitale dei pubblici ufficiali collegati alle finalita' istituzionali di utilizzazione della Cie; inoltre, nello stesso decreto ministeriale e' previsto l'adeguamento delle caratteristiche del microprocessore della Cie agli attuali sviluppi tecnologici, garantendo, peraltro, l'interoperabilita' della Cie con il passaporto elettronico, nonche' la modifica dei contenuti della Cie, al fine di poter inserire sia le impronte digitali del cittadino che i template numerici delle impronte E' stata siglata, inoltre, il 3 agosto 2005, una convenzione tra il ministero dell'Interno e l'Anci finalizzata a garantire una serie di azioni finalizzate alla interconnessione delle anagrafi comunali al sistema Ina-saia, per assicurare lo scambio elettronico delle informazioni tra comuni e altre pubbliche amministrazioni. Il sistema permettera' anche lo scambio e l'invio automatico di informazioni a tutti gli enti interessati, con evidente risparmio di tempo. Sono state definite e realizzate, infine, le linee guida per la realizzazione di software open source a disposizione dei comuni e degli enti utenti del centro nazionale dei servizi demografici.

I provider internet puntano decisamente al wireless

08/08 America Online (Aol), il maggior Internet provider del mondo controllato dalla Time Warner, rilevera' Wildseed, una societa' di tecnologia wireless che opera nell'ambito di un progetto che punta alla distribuzione dei propri servizi nei telefonini e in altri dispositivi senza fili. L'operazione, la seconda portata a termine da Aol in breve tempo, ha l'obiettivo di ampliare l'offerta e di invertire la tendenza che vede l'Internet provider perdere, solo nel secondo trimestre, ben 917mila abbonati. Un chiaro segno di come la politica degli internet provider si stia interessando alla distribuzioni di connettività senza fili che abbatte i costi principali e cioè quelli delle cablature e dei contratti capestro con le grandi compagnie telefoniche che per la connessione one-to-one chiedono cifre troppo alte. Inoltre la connettività senza fili (wireless) apre al mondo della fonia wireless in più versi. Da un lato i servizi digitali su UMTS e GPRS su cellulari e dall’altro la VOIP (Voice over IP – telefonia su internet) e la connessione su Wifi che offre prospettive enormi di sviluppo con investimenti relativi e nuove forme di distribuzione sul senza fili. Il tutto per rispondere alle perdite che gli internet provider stanno accumulando negli ultimi tempi a favore della grosse compagnie che con la banda larga (DSL) stanno smantellando il mercato proprio delle ridistribuzioni, via punto punto, dei provider di piccola e media taglia e, a questo punto anche i grossi operatori come AOL, in evidente affanno. Una riconversione necessaria che molto probabilmente porterà ad un ulteriore abbassamento delle tariffe nel settore wireless, per il momento inavvicinabili, per l’utenza home. Mercato ambito da tutti.

Firmata l’intesa tra Regione e Ministeri per i distretti tecnologici

05/08 E’ stato firmato a Roma, tra la Regione Calabria, il Ministero per l’Innovazione, l’Università e la Ricerca (Miur) ed il Ministero per l’Economia e le Finanze (Mef), l’Accordo di Programma Quadro che prevede la realizzazione di un distretto tecnologico sui temi della logistica e della trasformazione e di un distretto tecnologico relativo alle tematiche di recupero e di restauro dei beni culturali. “La firma dell’APQ – afferma l’Assessore Sandro Principe - segna l’avvio concreto di due interventi che, ne siamo certi, porteranno sviluppo e crescita sociale ed economica alla Calabria. In particolare il distretto di Gioia Tauro si segnala per la logistica di rete in grado di valorizzare altri importanti nodi in un sistema complessivo di intermodalità”. L’on. Sandro Principe, che vuole ringraziare l’intera Giunta Regionale e, in particolare, il Presidente Loiero per gli incoraggiamenti, i consigli e l’appoggio ricevuti, evidenzia, tra l’altro, che “l’APQ è il frutto di una seria ed attenta concertazione con tutti i soggetti interessati, dalle autonomie locali alle parti sociali e coinvolge, in particolare, il sistema universitario e il mondo economico e produttivo, i quali, attraverso il ruolo di regia svolto dalla Consulta per la Ricerca e l’Innovazione di cui fanno parte, hanno contribuito ad individuare le linee guida di intervento da seguire”. I due interventi verranno singolarmente realizzati attraverso un partenariato di soggetti pubblici (sostanzialmente sistema universitario e/o enti di ricerca) e privati (mondo dell’impresa) ed avranno un finanziamento pubblico di oltre 38 milioni di euro di cui 23 saranno destinati al distretto della logistica e della trasformazione (nel quale è previsto anche un cofinanziamento di soggetti privati per circa 5 milioni di euro) e 15 al distretto dei beni culturali (con un cofinanziamento di privati di circa 3milioni e 800 euro). L’area territoriale di riferimento per la realizzazione del distretto tecnologico per la logistica e la trasformazione è quella di Gioia Tauro, mentre il distretto tecnologico per il recupero, restauro e valorizzazione dei Beni Culturali sarà localizzato nella zona di Crotone. L’APQ prevede per entrambi i distretti 4 principali linee di intervento: attività di monitoraggio e raccolta delle informazioni; rafforzamento e realizzazione di laboratori tecnologici; programmi di alta formazione; programmi specifici di ricerca industriale. A beneficiare di tali progetti sarà la collettività regionale, che potrà creare nuova occupazione e reddito attraverso l’impiego dei giovani laureati, delle università, gli enti di ricerca e le imprese, che rafforzeranno le loro competenze, diventando più competitive sul mercato. L’intervento ha una durata complessiva di 24 mesi dalla stipula delle convenzioni, che è prevista entro il mese di dicembre 2005. “Sono pienamente convinto – ha concluso l’assessore Principe - che mettere a fianco, in una collaborazione sinergica, il sistema universitario, il sistema della ricerca ed il mondo produttivo, per fare ricerca applicata e per creare iniziative produttive ad alto contenuto tecnologico che stiano sul mercato e diano occupazione ai nostri giovani, sia la chiave di volta per invertire una tendenza negativa e per determinare finalmente un serio avvio di sviluppo e di progresso per questa nostra terra”.

Sbarra (CISL) “Soddisfazione per la firma dell’accordo sui distretti tecnologici”

05/08 ''La Cisl calabrese esprime soddisfazione ed apprezzamento per l' avvenuta sottoscrizione tra la Regione ed il Governo nazionale dell' Accordo di programma quadro sui Distretti tecnologici riguardanti la Logistica e l' Agro-alimentare a Gioia Tauro e quello sui Beni Culturali a Crotone''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Cisl, Luigi Sbarra. ''Questo positivo risultato - aggiunge Sbarra - e' da ascrivere sicuramente al lavoro intelligente e raffinato dal punto di vista politico ed amministrativo portato avanti in questi pochi mesi dall' Assessore Sandro Principe che e' riuscito a realizzare attraverso il dialogo e la concertazione con tutte le forze del partenariato economico e sociale il massimo consenso sui contenuti e sulle scelte programmatiche e progettuali. L' Accordo di Programma Quadro interviene in due aree della Calabria quella di Gioia Tauro e Crotone che piu' di altri hanno pagato in questi anni il prezzo della perdita di migliaia di posti di lavoro a seguito dei processi di dismissione di importanti aziende che hanno determinato nei territori una inaccettabile condizione di precarieta' produttiva e di desertificazione industriale''. ''Si concretizza a tale scopo - ha proseguito Sbarra - una prima risposta in termini di investimenti pubblici e privati che aiuteranno il rilancio economico e produttivo di Gioia Tauro e Crotone con ricadute positive anche sul versante del lavoro e della occupazione. La realizzazione degli interventi , e' previsto un' impiego di quasi 42 milioni di euro , vedra' impegnati strutture pubbliche e private che operando in sinergia mettera' insieme sistema universitario e mondo delle imprese. Adesso serve concentrare l' attenzione sui momenti di attuazione, verifica e monitoraggio degli interventi grazie ai quali aumenteranno sicuramente le condizioni di attrattivita' dell' area di Gioia Tauro per le attivita' collegate alla logistica intermodale, alla ricerca, ed all' ulteriore rafforzamento del grande porto euromediterraneo e anche del territorio di Crotone che deve sempre piu' caratterizzarsi come un vero polo di eccellenza del settore turistico e di valorizzazione dell' immenso patrimonio culturale''.

In Sardegna usano i fondi: Il Ministero finanzia con 9 milioni di euro il progetto Cybersar

05/08 Il ministero dell'Istruzione e della Ricerca finanziera' con nove milioni di euro il progetto Cybersar, presentato dal consorzio Cosmolab, costituito da Crs4, universita' di Cagliari e Sassari, Inaf (Istituto Nazionale di Fisica nucleare), Ina (Istituto Nazionale di Astrofisica) e Nice srl. In concorso sul bando del Pon Ricerca 2000-2006, Asse II - Misura II.2 "Societa' dell'informazione per il sistema scientifico Meridionale - Azione A - Sistemi di calcolo e simulazione ad alte prestazioni", il progetto sardo e' stato valutato il migliore tra gli ammessi nella graduatoria ministeriale appena pubblicata, con un punteggio di 87 su un minimo di 71 richiesto. Per la Regione - si legge in una nota dell'assessorato alla Programmazione - il successo dell'iniziativa dimostra che la cooperazione tra strutture istituzionali e private, specie nel campo della ricerca, consente alla Sardegna di ambire ai migliori risultati. Il progetto, il cui costo totale ammonta a 12 milioni di euro, e' finalizzato alla realizzazione in Sardegna di una cyberinfrastructure organizzata su una rete di poli di calcolo ad alte prestazioni, orientata alla ricerca fondamentale e applicata nei settori delle scienze naturali, dell'ingegneria e dell'informatica. L'infrastruttura immateriale, attraverso la fusione di un sistema integrato ad alte prestazioni di risorse di calcolo, gestione dati, connettivita', strumentazione scientifica e software, permettera' di affrontare in modo nuovo problemi di ricerca avanzata altrimenti non risolvibili. Il progetto - auspica la Regione - sara' in grado di attrarre imprese e ricercatori esterni che richiedono, per la loro attivita', sistemi di calcolo ad alte prestazioni.

Fiom: “Il Prof. Nicolais tenga in considerazione il rilancio di Tesi”

04/08 ''A chi giova ritornare su decisioni prese? In merito alla vertenza Tesi, c'e' da registrare che l' ultima crisi societaria e' stata provocata dal blocco del finanziamento, approvato da Fincalabra ma erogato alla Tesi solo in parte''. E' quanto scritto in una nota della Fiom-Cgil circa la crisi della Tesi. ''C' e' voluto - prosegue la nota - l' impegno dei lavoratori sotto la guida del sindacato, la Cgil ne e' stata e ne e' parte protagonista, e il presidio degli stessi, davanti la sede della giunta regionale e della Fincalabra per riaprire, grazie anche alla regione Calabria, nelle figure del suo vicepresidente Adamo, e dell'Assessore Principe una vertenza diventata grave per i 38 lavoratori e le loro rispettive famiglie. Attualmente, la Societa', a prevalente capitale pubblico, vede presenti nella compagine societaria la Fincalabra, la Iam, la Provincia di Cosenza, il Comune di Cosenza ed il Comune di Rende mentre la compagine privata e' attualmente rappresentata dal Consorzio Lavoratori Informatici Calabresi. Il piano industriale di Tesi, presentato al sindacato, e' stato valutato positivamente, viste le sinergie innovative che puo' mettere in campo e visto che rappresenta un notevole passo avanti culturale in una regione come la Calabria non incline alla iniziativa imprenditoriale in comune''. ''Tutto questo - e' aggiunto nella nota - sembrava desse le garanzie giuste per rilanciare Tesi nel mercato, stabilizzare societa' e dipendenti: ma a quanto pare non e' bastato. La Cgil, insieme ai lavoratori, e per molti aspetti insieme alle altre sigle sindacali, continua nella sua battaglia per dare risposte e sostegno a tutte le iniziative che mirino a fare decollare il sistema dell' Ict calabrese. In questa direzione auspica si muova l' impegno del prof. L. Nicolais chiamato dal Comune di Cosenza. Questo servirebbe a non disperdere nessun posto di lavoro in un settore che se ben governato ha le potenzialita' per stabilizzare una vasta area che aspetta da tempo risposte adeguate''.

Accordo per Tesi in Regione. Dal vicepresidente Adamo una prima risposta

03/08 ''La giornata di lotta e mobilitazione del sindacato e dei lavoratori svoltasi ieri a Catanzaro, che e' sfociata in presidi presso la Presidenza della Giunta regionale e la sede di Fincalabra, ha portato ad alcuni, sia pur parziali, risultati positivi in merito alla vertenza Tesi''. Lo affermano, in una dichiarazione, il segretario generale dell' Ust-Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti, ed il segretario provinciale Uilm-Uil, Antonio Lento. ''Infatti - aggiungono Tramonti e Lento - nonostante l' accordo raggiunto il 14 luglio con la Giunta regionale, finalizzato a sbloccare la vertenza Tesi anche attraverso il contributo finanziario di Fincalabra, si e' dovuto registrare, senza che ne ricorressero motivazioni valide, un inspiegabile rallentamento, con il rischio concreto di compromettere il futuro stesso di Tesi. In questo senso, l'incontro svoltosi ieri presso la presidenza della Giunta regionale tra le organizzazioni sindacali ed il vicepresidente Nicola Adamo, e' servito, grazie all' impegno di quest' ultimo, a dare una prima risposta riguardo alle esigenze piu' immediate, costituite dal pagamento completo delle mensilita' arretrate per i lavoratori.A questo punto e' auspicabile che Fincalabra recuperi i ritardi e non faccia venir meno il proprio impegno nei confronti di Tesi, erogando totalmente la residua parte del finanziamento dovuto in modo da dare risposte non solo ai problemi contigenti, ma anche per favorire il rilancio industriale della societa'''. Tramonti e Lento, ''coerentemente con gli impegni assunti'', chiedono che ''da parte del Governo regionale vengano messe in atto, cosi' come preannunciato, politiche di rilancio piu' complessive per il settore informatico-telematico in grado di supportare e rafforzare non solo le realta' produttive esistenti, ma anche per stimolare la creazione di nuove, favorendo cosi' l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro, che puo' avvalersi di un elevato capitale umano e professionale''.

Phishing: Primo caso di cyber riciclaggio su internet in Italia: 28 denunce , bloccati 1.3 milioni di euro

03/08 I finanzieri del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria Lombardia hanno scoperto una maxi-frode informatica perpetrata ai danni di 400 cittadini italiani che gestivano il proprio conto corrente attraverso i servizi di ''banking on line'' offerti da 4 primari istituti di credito nazionali. Le indagini hanno portato alla denuncia di 28 soggetti (3 russi, 1 nigeriano e 24 italiani), con le accuse di riciclaggio e frode informatica, e al blocco di 1,3 milioni di euro illecitamente sottratti dalla disponibilita' dei correntisti. L'operazione, iniziata lo scorso mese di maggio e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Cajani, ha dapprima consentito di individuare una innovativa tecnica fraudolenta perpetrata, sulla rete Internet, consistente nell'invio massiccio di messaggi di posta elettronica tesi a carpire ''nome utente'' e ''password'' dei conti correnti on line eventualmente detenuti dai destinatari (''Phishing''). Successivamente, e' stato accertato che gli autori degli abusi tecnologici, al fine di garantire il proprio anonimato e dirottare verso Stati esteri (''off-shore'') le somme illecitamente sottratte agli ignari correntisti, si avvalevano di soggetti italiani appositamente contattati con e-mail e chat i quali, in cambio di percentuali variabili tra il 5% e il 20%, consentivano il transito delle somme sui propri conti correnti ed effettuavano il successivo trasferimento delle stesse fuori dal territorio nazionale tramite le agenzie di ''money transfer''. Nei confronti di questi ultimi sono state effettuate 28 perquisizioni domiciliari che hanno confermato l'ipotesi investigativa, finora senza precedenti, di riciclaggio di somme derivanti da reati informatici attraverso lo stesso strumento telematico (in gergo ''cybericiclaggio''). Grazie alla collaborazione di tutti gli Istituti di Credito interessati ed al contestuale monitoraggio in tempo reale di migliaia di transazioni monetarie, e' stato possibile bloccare la maggior parte dei bonifici illecitamente disposti e i trasferimenti all'estero delle somme sottratte per un totale di oltre 1,3 milioni di euro. Di rilevante importanza, per il buon esito dell'operazione, e' stato il coordinamento con la Procura della Repubblica e la Polizia Postale di Bologna che, a seguito della querela presentata da un importante istituto bancario bolognese, hanno aperto un parallelo procedimento penale.

Tesi: L’ass. Piperno chiede a Fincalabra di rispettare gli impegni presi

02/08 L’Amministrazione comunale interviene in merito all’agitazione dei dipendenti di Tesi attraverso una dichiarazione dell’ assessore Franco Piperno. “La Città di Cosenza –dice l’assessore- richiede con forza a FinCalabra di far fronte agli impegni assunti, ben prima delle ultime elezioni regionali, per il rilancio produttivo dell'azienda informatica Tesi. E' del tutto deplorevole che i trentotto dipendenti di questa società non ricevano lo stipendio da alcuni mesi; e che la sorte dei loro posti di lavoro resti, anche nell'immediato, assolutamente incerta. Purtroppo, le serie difficoltà nelle quali si dibatte l'azienda sono riconducibili ad una politica pubblica che, a destra come a sinistra,ha puntato sulla clientela ed il consenso elettorale piuttosto che sulla diminuzione dei costi e sulla capacità di reggere sul mercato dei servizi e dei prodotti informatici. Questa politica ha finito col mutilare seriamente le competenze professionali, che certo sono presenti in Tesi, rendendole subordinate alle strategie dei partiti e, più in generale, alla gestione della mano pubblica. Il Comune di Cosenza, che peraltro partecipa con una piccola quota al capitale aziendale, ribadisce l'esigenza di ristrutturare Tesi in modo che acquisti una autonomia produttiva. Infatti, ogni misura meramente assistenziale da parte delle autonomie locali, oltre ad avere un respiro ben corto per la sicurezza dei posti di lavoro, apparirebbe profondamente iniqua nei confronti di molti nostri concittadini che versano in condizioni economiche assai più disagiate che i dipendenti di Tesi”.

La società Tesi in stato di agitazione chiede un incontro urgente con la Giunta regionale

01/08 Situazione davvero drammatica per dell’Ict cosentino. I rappresentanti delle segreterie provinciali sindacali e la Rsa della società Tesi (ex Crai) in una lettera aperta inviata ai Sindacati, al Presidente Loiero, al Vicepresidente Adamo, all’Assessore Principe, ai Presidenti di Fincalabra (Rinaldo Scopelliti), Clic (Enza Bruno Bossio) e al loro stesso presidente, Antonio Gargano, denunciano “un comportamento irresponsabile” nei loro confronti da parte delle autorità politiche che avevano promesso il loro intervento, annunciano lo sciopero con stato di agitazione presidiando la Giunta Regionale e chiedono un immediato incontro con le autorità regionali. Questo il testo della lettera: “venuti a conoscenza dell'esito del C.d.A. di Fincalabra del 29/07/2005 che ha rinviato ogni decisione inerente le modalità di attuazione del finanziamento a favore della Società Tesi SpA, siamo profondamente delusi e rammaricati per l'atteggiamento irresponsabile tenuto nei confronti dei dipendenti di Tesi che vedevano nello strumento di finanziamento la volontà politica di rilancio produttivo di Tesi. Ad oggi, purtroppo, dobbiamo registrare che malgrado gli indirizzi determinati nella riunione del 14/07/05, alla presenza del VicePresidente, on. Nicola Adamo, e dell'Assessore on. Sandro Principe, in presenza delle OO.SS. e di tutte le parti interessate alla risoluzione e definizione della vicenda, non hanno trovato giuste e doverose risposte.
L'atteggiamento assunto da Fincalabra ha disatteso le aspettative dei dipendenti che hanno sempre riposto estrema fiducia nel Socio Pubblico. La parte politica deve necessariamente trovare la soluzione più adatta per non disperdere questa realtà che fino ad oggi è stata tenuta in vita.
Non meno responsabile dovranno essere gli atteggiamenti che da oggi deve tenere la parte societaria privata che si deve adoperare alla realizzazione del piano industriale previsto, ma soprattutto ad un aspetto sociale rilevante quale la salvaguardia dei posti di lavoro. Con la presente considerato lo stato di agitazione proclamato lo sciopero indetto con presidio davanti alla sede della Giunta Regionale, si richiede un incontro urgente.”

ICT: Importante finanziamento per Tecnesud. Soddisfazione di Galati ed Adamo

29/07 Approvato nella riunione odierna del Cipe il finanziamento a TecneSud, il Consorzio che raggruppa alcune aziende tra le piu' importanti del mercato italiano ed europeo dell' ICT (Information and Communication Technology). Il progetto approvato era stato presentato dal sottosegretario Giuseppe Galati nella riunione di pre-Cipe del 26 luglio scorso, che a termine della disamina aveva espresso parere positivo. Oggi l'ufficializzazione. "Vorrei esprimere tutta la mia soddisfazione per l'approvazione di questo finanziamento - ha dichiarato Galati - Considero fondamentale per la Calabria guardare allo sviluppo delle nuove tecnologie e delle nuove applicazioni innovative al servizio del cittadino e delle imprese. La nostra regione deve guardare alla crescita di questo settore per ricercare una nuova competitivita' nazionale ed internazionale fondata sull'innovazione e sulle competenze tecnologiche." Il progetto approvato questa mattina prevede la realizzazione di 6 interventi industriali localizzati nei Comuni di Lamezia Terme e San Marco Argentano, finalizzati alla creazione di un Polo Tecnologico nel campo dell'Information and Communication Technology. L'investimento previsto e' di 62,5 milioni di euro, mentre l'incremento occupazionale e' di 340 unita' lavorative annue ad alta qualificazione di competenze. L'onere a carico dello Stato sara' di oltre 29 milioni di euro. "L'approvazione di questo progetto - ha sottolineato Galati - ci ricorda che si puo' e si deve promuovere, specialmente nel Mezzogiorno, un nuovo sviluppo economico fondato sull'innovazione, puntando sulle competenze e sulla valorizzazione del rapporto tra le imprese e le universita', in linea con le indicazioni della Ue e con le esigenze di rimodulazione dell'Agenda di Lisbona".Uguale soddisfazione e condivisione del risultato raggiunto e' stata espressa al Sottosegretario Galati da Nicola Adamo, vicepresidente della Regione Calabria , alla quale spettera' l'onere del cofinanziamento, per un importo di 8 milioni di euro. "Le iniziative di Tecnesud - ha affermato Nicola Adamo - vanno assunte nel quadro di un progetto strategico per lo sviluppo della Societa' dell'Informazione in Calabria, oggi sempre piu' necessario. Come amministrazione regionale – ha proseguito Adamo - riconfermiamo la scelta del cofinanziamento e auspichiamo un'implementazione dell'integrazione dei progetti approvati al fine di realizzare un vero e proprio sistema tecnologico regionale".

Il sito della Regione si da una rinfrescatina

26/07 E' da oggi in rete il nuovo portale-internet della Regione Calabria, curato dall' Ufficio Stampa della Giunta. Il sito è consultabile all' indirizzo www.regione.calabria.it. ''Si tratta di una home-page - e' detto in un comunicato - ripensata secondo i nuovi orientamenti delle leggi che regolano la materia del settore informatico e le mutate esigenze grafiche e tecniche. Nuovo soprattutto nei contenuti. Tra le novita', attraverso l' agenzia quotidiana Calabria-notizie, sul portale saranno messe in rete, in tempo reale, tutte le notizie diffuse dall' Ufficio Stampa della Giunta. Niente di nuovo nel portale che ripropone gli stessi link della versione precedente e, tranne la veste, solo più curata ma purtroppo molto più pesante e difficile da fruire, gestita in un pesantissimo php, il sito sembra aver poco di sito istituzionale e molto di un giornale in linea, per la molteplicità di comunicati stampa pubblicati. Pochissimi, o quasi nulli, i servizi alla comunità, e ancora macchinosa la ricerca dei bandi e delle scadenze di gare (vengono pubblicati addirittura i bandi scaduti). Insomma una operazione di maquillage che ripropone, con in aggiunta la lentezza, lo stesso caos precedente. Complicata la ricerca dei BUR elencati solo con il numero. Per conoscerne il contenuto bisogna scaricarli o navigarli interamente in un formato quasi illeggibile (sono state fatte delle rudimentali scannerizzazioni delle pagine tipo fotografie). Dei servizi interattivi neanche l’ombra.

Il Governo sblocchi il decreto sulla liberalizzazione del Wi-Fi

20/07 ''Non e' possibile che un governo che si presenta come teso all'innovazione tenga bloccato un decreto come quello Landolfi sulla liberalizzazione del wi-fi, molto meno costoso del sistema a fibra ottica. E' una grandissima responsabilita'''. Lo ha affermato l'assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma Vincenzo Vita nel corso della presentazione di un rapporto sulla diffusione della banda larga nella provincia di Roma. ''Oggi c'e' un divario digitale tra la metropoli e la provincia. Noi - ha aggiunto Vita - abbiamo pensato a un modello possibile per ridurlo, che e' il wi-fi. Per questo e' necessario che il decreto del ministro Landolfi, migliore di quello Gasparri del 2003, piu' limitativo, venga emesso al piu' presto''.

Parte a settembre la sperimentazione Telecom della TV su internet in 21 città italiane (Calabria esclusa)

20/07 Come volevasi dimostrare, la Calabria abbandona anche il palcoscenico sperimentale dell’innovazione tecnologica e non è presente tra le 21 città sperimentali che la Telecom ha scelto per provare la Tv su internet. Un progetto che Telecom Italia ha avviato, in sperimentazione gratuita, del servizio di Iptv (Internet protocol tv) che riguarderà inizialmente oltre un migliaio di famiglie in quattro città italiane: Roma, Milano, Bologna e Palermo. Questo è quanto rende noto in un comunicato Telecom Italia. Sono veramente lontani i tempi in cui la ricerca applicata del Crai e l’innovazione portata dal Comune di Cosenza facevano parlare Cosenza e la Calabria di splendido esempio di innovazione. Oggi, ridimensionata la sede calabrese, ridotta ad una vera e propria succursale di quella siciliana senza capacità progettuali e di sperimentazione, la Telecom lancia la sua sperimentazione in grande stile in altre città. Il lancio commerciale del servizio, che attraverso un collegamento Adsl a 4 megabit al secondo porterà nelle case degli italiani programmi e contenuti video con immagini ad alta qualità, è previsto in autunno in 21 città (Roma, Milano, Bologna, Palermo, Bari, Napoli, Padova, Cagliari, Genova, Firenze, Alessandria, Modena, Venezia, Verona, Torino, Trieste, Catania, Brescia, Biella, Sondrio, Reggio Emilia), raggiungendo, al termine della fase sperimentale, un bacino di oltre 4 milioni di famiglie. Oltre alla tradizionale programmazione offerta da alcuni canali televisivi, nella fase sperimentale sono disponibili anche contenuti in modalità video on demand di cui i clienti possono fruire nei tempi e nelle modalità preferite usando l'apposito telecomando. Al momento l'offerta è costituita da un centinaio di film, notizie di attualità e finanza, sport (tra cui calcio, vela, basket, volley, rugby) e musica, cui si aggiungeranno le dirette delle partite del campionato di calcio di serie A TIM e B TIM e del massimo campionato di basket, una videoteca inizialmente di 600 film (cui si aggiungeranno 30 nuovi titoli al mese), reality show e gli appuntamenti di "Alice Live". Per la sperimentazione del servizio Iptv, nella casa del cliente viene installato il Set Top Box collegato alla tv e Alice 4 Mega. Viene inoltre installato un modem ADSL Wi-Fi per collegare in modalità "senza fili" anche fino a 5 PC. Sarà inoltre disponibile una tastiera a infrarossi per l'accesso ad Internet e l'invio di e-mail direttamente tramite il televisore. Partecipano alla sperimentazione in qualità di partner tecnologici Alcatel, con proprie tecnologie tra cui gli apparati di accesso ADSL di ultima generazione e la piattaforma "Open Media Suite, Microsoft, che mette a disposizione la piattaforma software "Microsoft TV IPTV Edition" e Pirelli Broadband Solutions che fornirà i propri router intelligenti e modulari per l'accesso alle applicazioni dell'home networking in qualità di partner tecnologici.

Approvati dal Cipe i Programmi del Piano Nazionale della Ricerca (tra i quali ICT, energia e TLC)

19/07 Il Cipe ha approvato ufficialmente i programmi strategici per la competitivita' previsti dal Programma Nazionale della Ricerca. Ai dieci settori inizialmente previsti, se ne sono aggiunti altri due: l'Information & Communication Technology (ICT) e la componentistica elettronica e il settore del Risparmio energetico e della microgenerazione distribuita. ''Sono particolarmente soddisfatta - ha osservato il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti - per questo provvedimento che amplia ulteriormente il raggio d'azione della nostra iniziativa. In particolare, viene data maggiore visibilita' e focalizzazione a un settore, quello dell'Ict, che e' trainante per il nostro Paese. Non meno importante e' il settore energetico, tenuto conto degli alti consumi di energia e della necessita' di ottimizzare le risorse in modo sempre piu' efficace. Complessivamente, quindi - ha aggiunto il ministro - diamo il via a un piano operativo di forte impatto sociale, attraverso il sostegno a progetti qualificati in grado di incrementare fortemente la competitivita' della nostra industria sui mercati internazionali che riguardano gli ambiti della qualita' della vita, della competitivita' del sistema produttivo, in particolare dei settori industriali a maggiore capacita' di esportazione o ad alto contenuto tecnologico, e dello sviluppo sostenibile''. - Gli altri programmi strategici del Pnr (Piano nazionale della ricerca) che hanno ricevuto l'approvazione del Cipe - rende noto il ministero dell'Istruzione - sono incentrati sui temi della salute (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approccio derivanti dalla conoscenza del genoma umano), sul rilancio dell'industria farmaceutica, sulle nuove applicazioni dell'industria biomedicale, sui sistemi avanzati di manifattura, sul potenziamento e sviluppo dell’industria motoristica, su cantieristica, aeronautica ed elicotteristica, sui materiali avanzati (in particolare ceramici) per applicazioni strutturali, sui sistemi di telecomunicazione innovativi a larga banda anche con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza, prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali, sulla valorizzazione dei prodotti tipici dell'agroalimentare e infine sui trasporti e logistica avanzata e sull'infomobilita' di persone e merci. Il ministero pubblichera' nei prossimi giorni il bando, aperto a tutta la comunita' scientifica italiana e al mondo delle imprese, per la presentazione entro il 30 settembre 2005 - di idee progettuali relative a tali iniziative, per le quali sono destinati 1.100 milioni di euro. Lo scopo - osserva il dicastero - e' quello di far emergere idee progettuali integrate e organiche, provenienti da universita', enti di ricerca e imprese, in grado di perseguire sia obiettivi scientifico-tecnologici nel breve-medio periodo, in particolare attraverso attivita' di ricerca industriale e di sviluppo pre-competitivo, sia di obiettivi a medio-lungo
periodo, attraverso attivita' di ricerca di base. In tale ottica, ciascuna idea progettuale dovra' prevedere la partecipazione congiunta di soggetti industriali, universita', enti pubblici di ricerca; dovra' avere un costo complessivo non inferiore a 7,5 milioni di euro e non superiore a 23 milioni di euro, con una durata non superiore ai 36 mesi, e dovra' altresi' ricomprendere attivita' di formazione di capitale umano di eccellenza, destinata a ricercatori e tecnici di ricerca, cosi' come previsto dal Provvedimento per la Competitivita'. Le proposte progettuali dovranno poi evidenziare, in particolare, i prodotti potenziali attesi, correlati al mercato di riferimento, i tempi di ingresso nel mercato stesso, i conseguenti effetti sulle quote di export, le potenzialita' di valorizzazione dei risultati della ricerca anche in termini di marchi, brevetti e spin-off industriali e di attrarre e formare giovani talenti e ricercatori nazionali e internazionali.

Stanca: “Il governo finanzia la rete dei distretti digitali del tessile per l’e-commerce." Calabria non presente

19/07 "Il settore del tessile e' tra quelli all'attenzione del Governo, tanto che e' stata promossa e finanziata una Rete di distretti digitali della filiera del tessile e dell'abbigliamento nel Sud del Paese". Lo ha detto Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, intervenendo all'Assemblea della Federazione TessilVari a Milano. In particolare, ha spiegato il Ministro, "due anni fa il Governo ha promosso il secondo bando di e-Commerce per un valore di 173 milioni di EUR, di cui 37 milioni sono stati destinati alla filiera tessile-abbigliamento-calzature, per creare piattaforme ICT condivise fra piu' imprese. Sono stati finanziati 660 progetti presentati da 996 imprese ed il finanziamento ha coperto il 60 % delle spese di investimento, per meta' a fondo perduto e per meta' con agevolazioni agli interessi". "Abbiamo ritenuto inoltre necessario orientare risorse finanziarie verso un intervento di sostegno alla diffusione di meccanismi di integrazione digitale e di innovazione tecnologica nell'ambito dello stesso settore tessile e dell'abbigliamento, in particolare nell'area meridionale", ha proseguito Stanca. "Avviando e finanziando una specifica Rete di Distretti Digitali della filiera del tessile e dell'abbigliamento. Nelle regioni Campania, Puglia e Sicilia, identificate per questo tipo di intervento, le imprese operanti nel comparto sono circa 14 mila, rispetto alle 21 mila dell'intero Mezzogiorno e le 86 mila nazionali". Il CIPE per queste aree ha stanziato 13,7 milioni di euro. "Sono stati gia' firmati gli Accordi di Programma Quadro con le Regioni che dispongono finanziamenti per 11 milioni di euro di fonte CIPE, a cui si aggiungono 6 milioni di co-finanziamento erogati dalla Regione Campania". Tre - ha ricordato Stanca - gli obiettivi di questa specifica iniziativa: facilitazione dell'accesso delle imprese distrettuali del tessile/abbigliamento ai sistemi d'integrazione digitale; creazione di una rete di distretti per la promozione diffusione di best pratices di carattere gestionale e tecnologico trasversali ai differenti distretti tessili presenti nel Mezzogiorno; valorizzazione dei centri servizi esistenti nelle aree distrettuali e, laddove esistenti, creazione di strutture di servizio ex novo attraverso cui fornire alle imprese servizi di supporto negli ambiti dell'innovazione di processo e di prodotto. Tali interventi si inseriscono - ha concluso il Ministro - nella piu' ampia politica del Governo per l'innovazione digitale nelle imprese, che ad oggi ha visto stanziati circa
1,5 miliardi di euro.

Stanca: “Stanziati 2.8 miliardi di euro per l’innovazione digitale”

14/07 "Lo stanziamento pubblico effettuato sino a questo momento della legislatura per l'innovazione tecnologica e' stato di 2,85 miliardi di euro per un pacchetto di progetti ed iniziative che non ha eguali in Europa". La fotografia dell'impegno del Governo su questo fronte, che ha visto per la prima volta la costituzione di un apposito dicastero, e' stata fatta da Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, all'assemblea dell'Assindustria di Forli' e Cesena. "Il Governo - ha ricordato Stanca - ha trasformato l'innovazione tecnologica da strumento a politica per imprimere una forte accelerazione all'ineludibile processo di ammodernamento del Paese". Stanca ha poi precisato che "lo stanziamento complessivo di 2,85 miliardi di euro e' stato ripartito in tre filoni strategici: la modernizzazione della Pubblica amministrazione (e-Government) con 1,2 miliardi di euro; interventi per favorire l'innovazione tecnologica nelle imprese, soprattutto le medio-piccole, con altri 900 milioni di euro; l'alfabetizzazione informatica degli italiani, per superare il divario digitale, con 750 milioni di euro". Soffermandosi sulla situazione del Paese, Stanca ha spiegato che "i problemi strutturali dell'economia italiana vengono da lontano, in quanto in passato si sono perse le leve tradizionali della competitivita' agendo con le svalutazioni competitive e, successivamente, con la politica di bilancio pubblico. Pertanto - ha aggiunto – la risposta a questi problemi deve basarsi su una politica di riforme, che non puo' essere influenzata dalla 'trappola del consenso elettorale'". Dopo aver sottolineato che "l'innovazione e la ricerca sono elementi che hanno una forte dimensione territoriale e, quindi, la si fa sul territorio e non a Roma", il ministro ha posto in evidenza le misure varate o in corso di attuazione per favorire l'adozione delle tecnologie digitali come fattore di competitivita': il Piano di Innovazione Digitale per le Imprese, con disposizioni per facilitare l'accesso e il costo del credito; il Fondo di Garanzia, con una dotazione di 160 milioni di euro, abbinato al Fondo Rotativo; il Fondo HighTech, che utilizza anche il venture capital e i vari incentivi previsti da una serie di Bandi (e-Commerce, Ricerca ICT, Legge 46 per l'ICT nell'innovazione di processo/prodotto); la larga banda, che vede l'Italia ormai al 3° posto nella UE per crescita nel 2004; ma anche gli Accordi di Programma Quadro firmati con 18 Regioni italiane, per un valore di 750 milioni di euro, di cui 540 co-finanziati dal Governo. Stanca ha concluso il suo intervento mettendo in evidenza che "il capitale 'conoscenza' nelle sue articolazioni, dalla formazione all'imprenditorialita' alle competenze, tende sempre piu' a sostituire quello finanziario come vincolo primario allo sviluppo e, come in passato, il binomio imprenditorialita'-innovazione quale condizione distintiva per crescere resta e si ripropone come unica strada del successo per il nostro Paese".

Presidente Loiero: “Il digitale un’opportunità per recuperare il ritardo tecnologico”

12/07 Il digitale e' un'opportunita' per recuperare il ritardo tecnologico di imprese, cittadini e pubblica amministrazione. Il concetto e' stato ribadito dal Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, alla manifestazione che si e' svolta oggi nella sala delle Conferenze della Camera dei Deputati. Loiero ha portato il saluto della Regione al convegno ''la televisione digitale'' ed al premio internazionale ''la Calabria nel mondo'', organizzato dall' 'Associazione C3 International presieduta da Peppino Accrogliano'. ''L' innovazione tecnologica e strutturale - ha detto Loiero - assieme all' investimento nelle risorse umane, sono alla base della crescita e della competitivita' sia delle singole imprese che dei Sistemi Locali. Lo sviluppo del digitale terrestre radio-televisivo, con le potenzialita' di interconnessione ad internet, e' quindi una nuova opportunita' per le regioni ed il territorio, purche' questa volta si punti a valorizzare massicciamente il sistema editoriale locale''. ''Infatti - ha continuato Loiero - occorre evitare con fermezza che questa nuova tecnologia vada a rafforzare ancora una volta gli equilibri gia' esistenti. In questo caso, il digitale terrestre sarebbe un vero pericolo per le realta' territoriali, un vero 'cavallo di Troia' per aggredire pubblicitariamente anche quei mercati regionali che finora, tra tante difficolta', hanno permesso la sopravvivenza e la crescita del pluralismo dell' informazione radio-televisiva locale.Pertanto, Parlamento, Autority e Corecom regionali devono impedire l' aggiramento della normativa sul digitale da parte degli operatori nazionali. Di guerre dell' etere - ha detto Loiero - ne abbiamo gia' vissute parecchie negli anni passati per la conquista del sistema analogico. Adesso, bisogna evitare di ritrovarsi un' occupazione selvaggia anche di questo spazio di comunicazione''. Il Presidente della Regione Calabria ha continuato: ''ed io faccio questo ragionamento proprio per difendere la mia regione e cercare di darle un' opportunita' di recupero. Difatti, il ritardo che viviamo in Italia - e ancor piu' in Calabria - si e' accumulato in oltre un decennio. Esso e' dovuto ad una ridotta capacita' non solo di generare, ma anche di assorbire innovazione''.

Galati : “E’ il momento di puntare sull’innovazione”

08/07 Il programma per lo sviluppo dell'imprenditoria nel Mezzogiorno ''ha dato risultati positivi''. Adesso, per dare slancio all'economia meridionale, e' il momento ''di puntare sull'innovazione''. Lo ha dichiarato il sottosegretario alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, al termine della riunione del Comitato di sorveglianza del Programma operativo nazionale - sviluppo imprenditoriale locale (Pon-sil), diretto alle aree svantaggiate dell'Obiettivo 1. Il piano ha operato, ha proseguito il sottosegretario, ''con coerenza e continuita' per la ricerca industriale e l'innovazione tecnologica. Il 26% della dotazione finanziaria complessiva del Pon (circa 1,1, miliardi di euro) e' stata dedicata a interventi innovativi''. Galati ha posto in luce anche il buon esito del progetto ''Lavoro&Sviluppo'', in collaborazione con il ministero del Welfare, e che punta a coniugare politiche del lavoro e incentivi alle imprese del Sud per la valorizzazione del capitale umano. Per questo progetto nella riunione di oggi si e' deciso di aumentare fino a 25 milioni di euro la dotazione finanziaria, estendendo l'intervento ai settori dell'Ict, dell'hi-tech, dei trasporti, del turismo e dell'agroalimentare. ''E' nostro intendimento - ha concluso Galati - ridurre il tempo di valutazione dei progeti, il cosiddetto 'Time-to-market', un elemento fondamentale per sostenere la competitivita'''.

Approvati dal Governo investimenti per 75 milioni di euro nella ICT

07/07 Il Governo ha approvato un pacchetto di progetti di applicazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, del valore di 75 milioni. Di questi, 60 sono di competenza del Comitato dei Ministri per la Societa' dell'informazione, presieduto dal ministro per l'Innovazione, Lucio Stanca. Gli altri 15 sono finanziati dai dicasteri che partecipano ai progetti. Per quanto riguarda la ripartizione dei fondi, afferma una nota, 28 milioni sono destinati a iniziative di alfabetizzazione informatica, 15 all'aggiornamento digitale di imprese medio-piccole, quasi 9 ai servizi della PA e 7,5 alle politiche nel turismo, scuola e ricerca.

La regione Piemonte finanzia 11 progetti di e-government (Wifi-Sat in Rupar2, Piccoli comuni, ICAR ed altri)

07/07 Nuovi passi avanti verso la piena attuazione dell'e-government in Piemonte: la Regione finanzia 11 progetti infrastrutturali per il miglioramento del tessuto economico territoriale e la gestione dei servizi degli enti locali. A consentire questa operazione e' un accordo sottoscritto dalla Regione con il Ministero dell'Economia e il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie. L'investimento complessivo previsto e' di 22,4 milioni di euro, la cui copertura finanziaria e' assicurata dal Dipartimento con 2,5 milioni, dal Cipe con 8,3 milioni e dalla stessa Regione per 11,6 milioni. Gli 11 progetti finanziati riguardano la diffusione della banda larga nelle aree marginali con l'utilizzo delle tecnologie satellitare e wireless nell'ambito del programma Rupar2; la realizzazione dei Centri di servizio territoriali, per promuovere l'inclusione dei piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti nell'attuazione dell'e-government; la fruizione per cittadini ed imprese di percorsi formativi che utilizzano l'e-learning; la gestione del processo inerente gli interventi di ricerca scientifica applicata; il contributo al progetto ICAR, che ha l'obiettivo di realizzare l'infrastruttura di base per l'interscambio informativo tra le Regioni italiane; il sistema di web conference per facilitare la comunicazione tra le scuole piemontesi ubicate in comunita' montane e collinari; la creazione di una banca dati integrata e di un portale dell'ICT piemontese; l'evoluzione del portale degli acquisti telematici della pubblica amministrazione e sua diffusione presso tutti gli enti piemontesi; la realizzazione di servizi informativi per la pubblicazione dei bandi di gara su servizi, forniture e lavori pubblici; l'evoluzione dei portali di servizi in coerenza con i modelli di riferimento nazionale ed europeo e la creazione di una carta dei servizi per gli utenti del Sistema Piemonte, il portale avviato a fine 2000 dal CSI-Piemonte.

Bocciata dalla UE, quasi all’unanimità, la brevettabilità del software. Vittoria della ragione per l'Open Source

06/07 A Strasburgo, gli europarlamentari hanno votato contro la ''posizione comune'' adottata dai 25 Stati membri, lo scorso marzo, con una maggioranza schiacciante di 648 voti contro 14. Mettondo cosi' fine a tre anni di scontro tra fautori ed avversari della ''brevettabilita''', secondo il neologismo creato dalla Commissione. E' la prima volta che il Parlamento seppellisce un testo fin dalla seconda lettura, anche prima di un tentativo di ''conciliazione'' con i governi. In base al testo cestinato, ''le invenzioni attuate mediante elaboratore'' - dalla macchina per lavare al telefono portatile - erano brevettabili; il software ''puro'' no, ma quello necessario al funzionamento dell'invenzione poteva essere protetto. In questa logica, sarebbe brevettabilie sia un sistema di frenata ABS sia il software all'origine dell'invenzione. Spingevano per questa piu' ampia tutela, i giganti tecnologici (Microsoft, Alcatel, Nokia, Ericson, Philips, Siemens). Ma l'Europarlamento ha appoggiato la linea delle PMI, avversarie della brevettabilita' per timore di non poter piu' produrre innovazione tecnologica. La bocciatura a larga maggioranza della direttiva Ue sulla brevettabilità dei programmi informatici da parte dell'Europarlamento fa tirare un sospiro di sollievo alle associazioni che da anni si battono per ostacolarne il cammino. Sul fronte opposto le grandi multinazionali dell'informatica come Microsoft e Ibm che speravano di vedere introdotte anche in Europa regole analoghe a quelle già in vigore negli Usa. Per il momento i colossi non commentano la sconfitta, ma la battaglia è ancora aperta. La posta in gioco è ricca e comprende, tra l'altro, il mercato del software per le amministrazioni pubbliche. In vari Paesi si stanno infatti facendo strada soluzioni gratuite come l'ormai celebre Linux che insidiano il dominio dell'azienda di Bill Gates. "Il software è già tutelato dalla legge sul diritto d'autore. Con il brevetto invece non si voleva proteggere chi innova, ma difendere le posizioni dominanti e impedire la concorrenza" commenta Simone Piccardi, presidente dell'associazione software libero, rappresentanza italiana della Free Software Foundation Europe. Il voto di oggi, fa sapere l'associazione, corona una mobilitazione che dura da anni. "Era un po' come pretendere di brevettare il teorema di Pitagora - continua Piccardi - ma le idee non si brevettano. La ricerca scientifica si basa, per sua natura, sul lavoro preesistente. Il brevetto imporrebbe invece di partire da zero ogni volta e il timore di incorrere in qualche violazione paralizzerebbe la ricerca. E' giusto per esempio tutelare i diritti d'autore di uno specifico romanzo d'amore, ma non si può brevettare l'intero genere del romanzo d'amore". Dalla parte della non brevettabilità si sono schierati non non solo sviluppatori indipendenti di programmi informatici e paladini dell'open source, cioè dei programmi non di marca sviluppati attraverso la collaborazione via Internet e la condivisione del codice sorgente, ma anche tante piccole e medie aziende europee che temevano la paralisi. Secondo Alessandra Donnini, dirigente di Progesi spa e professore all'università di Tor Vergata, i primi soggetti a fare le spese della brevettabilità sarebbero proprio le piccole e medie imprese italiane. "In Italia esistono pochissime aziende che producono software potenzialmente brevettabile e comunque i brevetti legherebbero le mani a tante piccole e medie imprese" spiega Alessandra Donnini, dirigente dell'azienda informatica Progesi spa e professore all'università di Tor Vergata. "La brevettabilità del software, prosegue la Donnini citando il presidente della Apache Software Foundation, consentirebbe un monopolio sull'uso di tecniche generiche. Un programma complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. Se un Paese permette la brevettabilità di ognuna di queste tecniche, un programma complesso può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo". Nessun commento da parte di Microsoft Italia che, come membro di Eicta, potente associazione europea che promuove gli interessi dei colossi dell'informatica, fa sapere di aver appoggiato la direttiva solo indirettamente. Silenzio anche da parte di Ibm che, grazie a un colossale patrimonio software accumulato negli anni, sarebbe uno dei maggiori beneficiari della brevettabilità. Negli Usa un provvedimento analogo alla direttiva bocciata è già in vigore da tempo, ma secondo Piccardi si sta già pensando a fare marcia indietro. "Il voto di oggi conferma un vantaggio competitivo delle piccole e medie aziende europee su quella americane. Negli Usa ci sono imprese che campano facendo una causa legale dopo l'altra e non grazie all'innovazione. In molti si stanno rendendo conto del fatto che così a essere penalizzati sono i soggetti più dinamici". Il veto del Parlamento europeo significa la fine del cammino legislativo della proposta di direttiva, in virtù di quanto previsto dalla procedura di codecisione. La Commissione europea, che fino alla vigilia del voto di Strasburgo aveva affermato di non voler presentare una nuova proposta di direttiva, subito dopo la bocciatura di oggi ha dichiarato in aula, per bocca del responsabile delle relazioni esterne, Benita Ferrero Waldner, di essere disponibile a discutere con il Parlamento europeo un'eventuale nuova proposta generale sul brevetto europeo, che però non riguarderebbe più il solo settore informatico. "Ci proveranno di nuovo - commenta Piccardi - ma intanto ci godiamo questa vittoria".
Agnoletto: Sconfitte le multinazionali. Vittoria dell’Open source”
"Il rigetto della proposta della Commissione europea sulla brevettabilità del software rappresenta un'importante vittoria della democrazia e della libertà di informazione", una vittoria "del 'popolo dell'open source' e allo stesso tempo una sconfitta clamorosa delle grandi multinazionali e delle loro immense operazioni di lobby". Lo afferma l'eurodeputato della Sinistra unitaria (Gue) Vittorio Agnoletto, in una nota diffusa a Strasburgo dopo il voto dell'Europarlamento che ha bocciato la direttiva sulla brettabilità dei programmi informatici. Per Angoletto, inoltre "è una vittoria anche per le piccole e medie imprese, gli istituti di ricerca e ospedialieri che potranno mantenere bassi i costi" nonché "per tutti coloro che usano software alternativi". Il voto di oggi, prosegue la nota è invece "una severa sconfitta per Microsoft e la Commissione Europea che, con la sua testardaggine e contro il parere del Parlamento, aveva costruito un'alleanza di ferro con le grandi multinazionali". E' stato "definitivamente sconfitto – conclude Agnoletto - il tentativo di bloccare l''interoperabilità' e di obbligare il consumatore ad usare sempre prodotti della stessa azienda".

Spigaweb va in podcast

05/07 I possessori dell'iPod all'ombra del castello svevo, da oggi possono usufruire nuovi contenuti gratuiti per il proprio gioiellino. Spigaweb.org, il sito che parla cosentino ai cybernaviganti di tutto il mondo, si cimenta con successo nell'ambito di una nuova tecnologia, il Podcasting. Pubblicato domenica 3 luglio, in soli due giorni, si piazza nelle prime 100 posizioni sull'iTunes Music Store del sito Apple.com, scalando la calssifica e attestandosi al 26° posto, a testimoniare l'affetto dei cosentini nei confronti del sito. La calssifica è da vertigini se si pensa all'ESPN radio in 22a posizione, alla 16 Disney

Alla Villa Vecchia incontro dibattito su “Condivisone e Open Source”

04/07 La condivisione è una pratica ampiamente sperimentata negli ambienti che si occupano di software libero ed Open Source. Alla base dell’idea di condivisione vi è la profonda convinzione che la conoscenza e le risorse non debbano essere di proprietà di pochi ma che bensì esse possano contribuire al benessere dei più. Per questa ragione nello sviluppare software e tecnologie si sceglie una metodologia di lavoro cooperativo finalizzato al miglioramento del prodotto e non al tornaconto economico di chi sta creando. Eguale filosofia è stata applicata ai contenuti resi disponibili mediante le tecnologie digitali ed Internet, attraverso la creazione di licenze aperte che possano garantire un accesso equo alla conoscenza. Tale idea è evidentemente dirompente in una realtà economica profondamente basata sull’interesse economico di poche grandi multinazionali che si preoccupano di brevettare tutto lo scibile umano (dai software al genoma) per ottenere un ritorno economico da quanti per varie ragioni vogliano accedere a tali conoscenze o prodotti. Ma il concetto di condivisione può essere esteso ad altri ambiti della vita umana? Come potrebbe essere una società basata sulla condivisione invece che sulla competizione? Questi gli interrogativi intorno ai quali si ragionerà nel corso dell’incontro. Alla Tavola Rotonda partecipano: FIORELLO CORTIANA (Presidente Gruppo Bicamerale Innovazione Tecnologica), MARCO CIURCINA (Hipatia Italia), GIANFRANCO DE MAIO (Medici Senza Frontiere – Campagna di Accesso ai Farmaci Essenziali), FRANCO PIPERNO (Assessore Comune di Cosenza), MASSIMO TRAVOSTINO (Creative Commons Italia), modera MATILDE FERRARO (Università di Roma “La Sapienza”)

Le case cinematografiche americane pronte al mercato online di internet

04/06 E adesso tocca ai film. Dopo anni di tentennamenti gli studios hollywoodiani hanno deciso di scommettere sulla distribuzione delle produzioni cinematografiche non solo attraverso la vendita e il noleggio di dvd nei negozi, ma anche tramite il download da internet. Dopo il successo dell'iTunes Music Store della Apple e di Msn Music della Microsoft, anche il mondo del cinema ha cominciato a pensare al download del formato digitale a pagamento. La Corte Suprema, il tribunale dei tribunali statunitensi, si e' espressa il 27 giugno a favore dei produttori di software per lo scambio di materiale digitale on line, i programmi cosidetti 'peer to peer', come Morpheus, Win mx o Emule: la loro attivita' non costituisce una violazione dei diritti d'autore a meno che non venga fatto un invito esplicito agli utenti a violare la legge scambiando files coperti da copyright. Questa sentenza ha subito messo in allarme i produttori di contenuti, in particolare quelli cinematografici che proprio a causa di questi software e della amplissima diffusione, anche negli Stati Uniti, delle connessioni internet a banda larga,stanno correndo i maggiori rischi di perdite di fatturati. Tutti gli appassionati di musica online ricordano il discorso tenuto a Londra un anno fa da Steve Jobs in occasione della presentazione dell' iTunes Music Store della Apple in Europa. Il fondatore della Apple sosteneva che il grande concorrente sul mercato digitale e' solo la pirateria, cioe' il download illegale di materiale audio e video. Per rispondere a questa nuova sfida Sony, per esempio, sta convertendo circa 500 titoli di film in un formato digitale che puo' essere scaricato e venduto. La Universal Pictures, un ramo della Nbc Universal, che ha prodotto successi mondiali come 'Friends' e 'Will & Grace', sta preparando circa 200 titoli destinati alla vendita digitale online. I primi della classe sono quelli di Warner Bros che hanno fatto sapere di aver gia' digitalizzato 5000 titoli e di essere pronti a metterli in rete per essere scaricati con un click nei prossimi mesi. Ma il problema e' piu' complesso. La pirateria e' forte proprio su quei prodotti video che le stesse case di produzione non vogliono mettere on line. Si tratta dei film che hanno sbancato i botteghini o degli show televisivi i cui intervalli pubblicitari rendono di piu'. Metterli on line significherebbe perdere tutti i fatturati sia di vendita di DVD che di raccolta pubblicitaria nel caso del prodotto televisivo. E il prezzo del download potrebbe non essere sufficiente a coprire quelle perdite. ''La trasmissione, il satellite e il cavo sono tutti modelli che offrono la possibilita' di generare introiti per la compagnia- ha spiegato Robert Wright numero uno della Nbc Universal- mentre Internet anche se potrebbe essere piu' conveniente, rappresenta ancora un campo minato''. I tempi per i 'film in rete' sono comunque brevi: si parla negli Stati Uniti di settembre o ottobre. Gli studi di produzione venderanno molto probabilmente i titoli a grossi distributori internet come Msn di Microsoft, Connect della Sony,ma anche a nomi minori come Target o CinemaNow. Per i prezzi ancora si discute, ma in generale per un film scaricabile in circa mezz'ora, il costo per l'utente finale potrebbe variare da 10 a 20 dollari, cioe' meno di un dvd ma piu' del noleggio.

Cresce il mercato delle carte di credito false su internet. In Russia una delle basi operative

04/07 Cresce in maniera esponenziale il mercato delle carte di credito false o rubate soprattutto negli Stati Uniti, grazie a Internet e a un'offerta sempre piu' sofisticata. Un commercio illegale da diverse centinaia di milioni di dollari all'anno che si estende su scala globale e impossibile da fermare, malgrado gli sforzi delle divisioni anti pirateria informatica delle strutture di polizia con proiezione internazionale, dall'Fbi alla Defence Intelligence Agency fino all'Interpol. Il segreto e' tutto nel numero illimitato di mercati virtuali riproducibili e difficili da rintracciare che il web consente appunto di generare di continuo. Da un'indagine del New York Times, in particolare, emerge che il centro del traffico illecito e' per lo piu' basato in Russia, da dove partono siti specializzati in truffe che attraverso normalissimi – almeno all'apparenza - banner pubblicizzano la possibilita' di acquistare carte di credito false o rubate, corredate di dati personali e indirizzi anonimi dove farsi recapitare in sicurezza e discrezione merci comprate illegalmente. Ingegnoso il sistema messo a punto dai network illeciti per acquisire dati, che vanno dal classico furto di database all'invio di messaggi maliziosi che spingono l'utente a offrire ingenuamente e di propria iniziativa le informazioni personali necessarie. In piu', i truffatori riescono anche a fornire la data esatta in cui il titolare della carta di credito riceve l'estratto conto, sapendo che da quel momento intercorrono 30 giorni per fare acquisti illegali con tutta tranquillita', senza il rischio di essere scoperti. Piu' sono complete le informazioni, piu' lievita il costo della carta di credito rubata o falsificata: la dovizia di particolare permette un utilizzo piu' libero e sicuro degli strumenti di credito da usare online e via telefono. Il paradosso e' che anche per esercitare questa attivita' illegale e poter pubblicizzare i propri servizi e' necessario dare prova d'idoneita' e attendibilita' prima che siti come iaaca.org (International Association of the Advancement and Criminal Activity) diano il via libera ai banner pirata. Quanto ai requisiti, ad esempio, puo' accadere che per entrare nel network dei falsari 'doc', un aspirante truffatore debba provare di essere in grado di presentare 10 cambi di indirizzo (se non di piu'), 20 numeri di carte di credito validi e far funzionare le operazioni illegali per acquisti sul web e via telefono. Dall'ingresso nel network, si passa poi alla 'customer satisfaction', cioe' al giudizio sulla qualita' del servizio offerto alla clientela. Il sistema, in questo caso, prevede l'attribuzione di un rating simile a quello del sito d'aste online eBbay, con voti ai contraffattori piu' o meno efficienti. La segnalazione di lamentele e disfunzioni, infine, porta alla immediata espulsione dal club dei truffatori online.

In Trentino laboratorio italo/cinese su tecnologie di traduzione automatica

04/07 Cellulari e computer palmari di nuova generazione, in grado di tradurre automaticamente una conversazione dall'italiano al cinese e viceversa, possono certamente diventare strumenti di comunicazione fra i piu' ambiti nel futuro scenario internazionale. Le basi per realizzarli sono state gettate questa mattina a Pechino, grazie alla firma di un accordo italo-cineseper la creazione di un laboratorio di ricerca congiunto sulle tecnologie di traduzione automatica multilingue. A sottoscrivere il documento che dara' il via ai lavori Gianni Lazzari del Centro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica (ITC-irst) dell'Istituto Trentino di Cultura (Trento) e Chengqing Zong dell'Istituto di Automazione dell'Accademia delle Scienze di Pechino. L'obiettivo dei due centri di ricerca e' realizzare una piattaforma sperimentale portatile, come appunto un cellulare o un computer palmare, predisposta per la connessione a Internet senza fili e capace di accedere alle piu' avanzate risorse tecnologiche di traduzione automatica del linguaggio parlato. Saranno dunque proprio i ricercatori italiani e cinesi del nuovo laboratorio a occuparsi di sviluppare queste tecnologie di traduzione vocale, in grado di gestire vocabolari piu' ampi e strutture sintattiche piu' complesse rispetto a quelle attualmente esistenti. In sintesi, la finalita' e' quella di ridurre il piu' possibile il divario fra la traduzione umana e quella della macchina e di rendere queste tecnologie disponibili per dispositivi portatili. Il Trentino si e' posto a livelli avanzati in questo ambito di ricerca grazie agli studi che le Divisione Sistemi Sensoriali Interattivi dell'ITC-irst, guidata da Gianni Lazzari, conduce assieme alla Divisione Tecnologie Cognitive e della Comunicazione da oltre 15 anni. Fra i risultati raggiunti in passato dal centro di ricerca trentino, la realizzazione del primo servizio automatico in Telecom Italia (1998) e uno dei primi trascrittori automatici in Europa per le televisioni (oggi usato nelle Teche Rai). All'attivo anche numerose collaborazioni scientifiche internazionali sulle tecnologie del linguaggio con centri di ricerca giapponesi, coreani e americani, nonche' il ruolo di coordinamento dei centri di ricerca europei che partecipano al progetto TC-Star, l'unico in Europa sulle tecnologie di traduzione automatica del linguaggio parlato.

Nuova mazzata per Microsoft che paga 775 milioni di dollari ad IBM per politiche antitrust

01/07 Microsoft ha accettato di pagare 775 milioni di dollari a IBM per risolvere un contenzioso in materia di antitrust. Lo hanno annunciato in una nota congiunta le due societa', facendo riferimento alla disputa relativa all' impatto negativo che alcune pratiche commerciali seguite dal gruppo di Bill Gates avrebbe avuto sui conti di IBM. La vicenda fa riferimento ad una pronuncia del giudice distretturale competente, Thomas Penfield Jackson. La vicenda relativa all' accordo intercorso fra Microsoft e IBM rientra piu' complessivamente nel contenzioso instauratosi nel 1998 fra la stessa azienda di Bill Gates ed il Governo statunitense. A seguito di quella controversia, il giudice Penfield Jackson l' anno seguente sentenzio' che Microsoft in pratica aveva fatto pressioni su IBM, Gateway ed altri produttori di computer affinche' promuovessero l' utilizzo del software Explorer. Le due societa', nel comunicare oggi il raggiungimento dell' accordo, non hanno voluto aggiungere altro sui termini della controversia. Va ricordato che negli ultimi tempi Microsoft sta piu' in generale cercando di risolvere diversi contenziosi legali. Lo scorso anno Microsoft accetto' infatti di pagare 1,6 miliardi di dollari a Sun Microsystems, mentre nello scorso aprile la societa' pago' 150 milioni di dollari a Gateway nell' ambito di un 'affaire' analogo a quello relativo a IBM.

Da oggi parte la censura su internet in Cina. Schedati tutti i blogger

30/06 Entrano in vigore dal 1 luglio in Cina le nuove leggi sul controllo dei siti web privati e dei 'blog', o diari personali on-line, volte a controllare ulteriormente l'accesso all'informazione non censurata nel paese. Pechino ha infatti annunciato questo mese che a partire dal mese di luglio tutti gli utilizzatori di siti 'blog' dovranno registrarsi presso la polizia, e sottomettersi a monitoraggio governativo. I trasgressori rischiano multe severe, fino a 120mila dollari (100mila euro). I siti registrati sono autorizzati a mettere on-line solo contenuto considerato 'non-politico' dalle autorità, o contenuto politico in linea con il regime, secondo quanto riferisce l'organizzazione per la libertà di stampa Reportères Sans Frontières (RSF), con sede a Parigi.La Cina è già il paese con il più sofisticato sistema di controllo su Internet, grazie a numerosi filtri applicati sui siti con sede all'estero e uno stretto codice di autocensura e autocontrollo a cui devono sottostare sia gli ISP (Internet Service Provider) del paese, sia i motori di ricerca esteri, quali Yahoo!, Google, e, di recente, Microsoft. Si calcola che circa 600mila 'blog' siano attivi in Cina, mentre molti altri 'blogger' cinesi sono riusciti a registrarsi su siti internazionali, quali Blogger e Typepad. Il diffondersi di Internet si sta rivelando una delle sfide più significative al desiderio delle autorità cinesi di controllare rigorosamente tutta l'informazione distribuita ai cittadini, e man mano che la rete provvede a trovare nuovi modi per comunicare in modo rapido e indipendente con altri utilizzatori, la polizia cibernetica cinese trova nuovi modi per controllare il flusso informativo.Secondo l'annuncio ufficiale, riportato da RSF, il Ministero dell'Informazione ha dichiarato che l'operazione di registrazione è tesa a controllare ''tutta l'informazione che metterebbe in pericolo il paese'' sulla base del draconiano codice giuridico che protegge i 'segreti di Stato' della Cina. Secondo informazioni di RSF, per tutto il mese di maggio i 'blogger' cinesi hanno ricevuto dellle e-mail contenenti la richiesta di registrarsi, altrimenti sarebbero stati dichiarati 'illegali'. Secondo l'organizzazione, il 75 percento dei 'blogger' avrebbe obbedito all'intimazione.Le statistiche ufficiali mostrano che gli utilizzatori di Internet in Cina sono circa 100 milioni, di cui 30 milioni hanno accesso al servizio a banda larga.

L’hacker norvegese Johansen colpisce ancora. Bucato il nuovo player video di Google

29/06 l giovane norvegese che ad appena 15 anni si conquistò fama mondiale tra gli hacker, infrangendo i codici di protezione dei Dvd, ha colpito ancora: questa volta nel mirino di Jon Lech Johansen - questo il nome del programmatore, ora 21enne - è finito il nuovissimo programma per la visualizzazione dei filmati firmato Google. La società, che gestisce il primo motore di ricerca internet, ha appena lanciato un nuovo sistema per visualizzare online di file video, basato sul player multimediale "Vcl". Tuttavia Google lo ha allestito in modo che possa funzionare solo con i propri server. Ad appena 24 ore dalla diffusione, l'hacker norvegese ha messo a disposizione sul suo sito una patch di modifica, che consente di utilizzare il lettore di google su qualsiasi server. Johansen divenne famoso a 15 anni, quando creò un programma in grado di superare le barriere di protezione che le industrie utilizzavano per impedire le copie illegali dei film su Dvd. La questione finì in tribunale, ma la giutizia norvegese lo ha assolto due volte. Il giovane programmatore è uno strenuo sostenitore del software open source e nell'ultimo anno ha anche e ripetutamente pubblicato software che eludono i programmi di protezione dell'i-Pod di Apple.

Parte la guerra delle CPU: AMD fa causa a Intel

28/06 E' guerra dei chip negli Stati Uniti: Advanced Micro Devices (AMD), il secondo produttore del settore, ha avviato una causa legale contro Inte, accusata di violare le leggi antitrust. Il leader mondiale dei microprocessori, secondo i rilievi formulati, avrebbe di fatto usato misure coercitive verso 38 aziende, impedendo loro l'acquisto dei prodotti della AMD e costringendole a preferire i propri microprocessori. Nel dettaglio, Intel avrebbe avuto un comportamento anticoncorrenziale nel segmento dei processori x86, di cui avrebbe il monopolio, e di aver tentato di impedire ai clienti rapporti commerciali con AMD. I processori di tipo x86 funzionano con i sistemi operativi Windows di Microsoft, Solaris di Sun Micro e Linux di Red Hat, mentre e' recente l'annuncio che anche Apple - pioniere nel campo dei Pc - ha scelto di passare al chip Intel per il sistema operativo del Mac, finora sviluppato su chip Ibm. Una presenza imponente che consente a Intel di avere una quota mondiale su questo mercato dell'80% in volumi e del 90% per valore. ''Ovunque nel momdo, i consumatori hanno diritto alla liberta' di scelta e ai benefici dell'innovazione, ma questi diritti sono negati nel mercato dei microprocessori'', ha commentato Hector Ruiz, direttore generale e amministratore delegato di Amd. ''Da Osaka a Francoforte fino a Chicago, i consumatori - ha aggiunto - pagano per gli abusi di monopolio di Intel''.

Sentenza della Corte Suprema americana contro il File sharing. I siti sono responsabili.

27/06 La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito oggi che i service Internet che permettono di condividere file, con il sistema del file-sharing, possono essere ritenuti responsabili se il loro software mira esplicitamente a permettere agli utenti di scambiarsi musica e film illegalmente. La decisione unanime rimanda il caso alla corte di grado inferiore che in due precedenti occasioni aveva già deliberato a favore delle società di file-sharing Grokster e StreamCast Networks, stabilendo che le compagnie non potevano essere ritenute responsabili degli scambi. Le decisioni si rifacevano alla sentenza del 1984 della Corte Suprema secondo la quale Sony non poteva essere ritenuta responsabile del fatto che gli utenti copiano i film in vhs. La giustizia oggi ha però stabilito che ci sono sufficenti prove della malafede di questi provider perché il caso vada in giudizio. "Crediamo che chi distribuisce un sistema il cui scopo è promuovere la violazione dei copyright [...] sia collegabile alle infrazioni perpetrate da terze parti" ha scritto il giudice David Souter. Le corti dovranno valutare la colpevolezza dei provider in base a come questi pubblicizzano i propri software di file-sharing e se facilitano o meno l'infrazione della legge sul copyright. La sentenza, temono ora i gruppi di tutela dei diritti dei consumatori, potrebbe mettere un freno alla rivoluzione tecnologica che nel corso degli ultimi anni ha reso popolarissimi aggeggi come i player Mp3 o gli iPod. Stando alle stime divulgate dall'industria musicale, il 90% dei file in circolazione sulla Rete è scaricato illegalmente, causando ogni anno miliardi di mancati introiti. I gruppi di consumatori sono però preoccupati che una limitazione del file-sharing abbia un impatto negativo sulla rivoluzione tecnologica che negli ultimi vent'anni ha portato alla nascita della musica digitale e degli iPod Apple.

Soddisfazione di Giacomo Mancini per l’iniziativa sulla banda larga nel Savuto

24/06 "Sono orgoglioso per il fatto che anche la mia battaglia parlamentare sia servita per sollecitare un gruppo di giovani imprenditori ad investire nella realizzazione della banda larga nel territorio del Savuto”. E’ quanto ha affermato il deputato dell’Unione, on. Giacomo Mancini, intervenendo alla manifestazione di presentazione della banda larga per il Savuto che si è svolta al centro congressi di Piano Lago. In questi anni ho ascoltato tante volte amministratori locali, imprenditori della zona, cittadini che con giusta ragione, si lamentavano per la mancanza di un collegamento internet veloce ed economico che è causa di tante difficoltà amministrative, gestionali e lavorative. Per una zona industriale come quella di piano Lago, la banda larga rappresenta una precondizione perché le imprese che operano sul territorio possano cercare di diventare competitive nel mercato globale. Adesso, grazie all'investimento di questi giovani imprenditori che fin da subito sono stati sostenuti dal presidente della comunità montana, da tutta la sua giunta e da molti amministratori che ancora una volta hanno dimostrato lungimiranza, finalmente si può iniziare a realizzare un futuro migliore. Il Savuto è un territorio dalle enormi potenzialità umane, storiche, paesaggistiche e naturali che patisce, però, da troppi anni, un grave isolamento infrastrutturale. Mi auguro che anche grazie alla banda larga da qui potranno nascere maggiori opportunità per i tanti cittadini che chiedono maggiore benessere e maggiore prosperità".

Esiste un 20% di italiani che non usa e non conosce le nuove tecnologie

24/06 Il venti percento della popolazione italiana non conosce le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione contro un 31% circa che le usa in maniera quotidiana, tra semplici ''consumatori'' e ''sperimentatori'': questo risulta dal IV rapporto sulla comunicazione in Italia elaborato dal Censis. La fetta di popolazione che non ha ''alcun rapporto ne' con internet ne' con i cellulari'' e' costituita in maggioranza di donne, anziane, con basso titolo di studio. Il 24% della popolazione si puo' invece considerare ''attardata'' sulla strada dell'uso delle nuove tecnologie: non hanno alcun rapporto con internet (perche' non sanno usare il computer), ma usano i cellulari con una qualche frequenza. Anche questo gruppo -sottolinea il Censis- e' costituito per lo piu' da donne, anche se di eta' meno avanzata e con un titolo di studio elementare o di licenza media. Il 25% e' costituito da persone ''tiepide'' rispetto alle nuove tecnologie, perche' nonostante non usino mai internet (perche' non sanno usare il computer), fanno un uso del cellulare abbastanza intenso (quasi per meta' uomini e meta' donne, sono per lo piu' madri e padri con figli) e ''probabilmente lo usano proprio per tenere contatti, di controllo, con i figli''. Infine c'e' chi usa le nuove tecnologie in modo quotidiano: il 17% appartiene al gruppo definibile degli ''sperimentatori'', nel senso che fanno un uso molto intenso sia di internet sia dei cellulari e con una spiccata tendenza a personalizzare le potenzialita' offerte dalle nuove tecnologie (sono soprattutto giovani, e maschi e con un buon titolo di studio). Infine vi e' un 14% degli italiani ormai definibili semplicemente ''consumatori'' di nuove tecnologie, usano, infatti, normalmente e quotidianamente internet e cellulari, per attivita' di lavoro e professionali, e anche sul piano privato, pur non avendo mododi ''sperimentare'', usano le nuove tecnologie come abituali consumatori.

Secondo un indagine Eurispes cresce la tecnologia nelle famiglie italiane. In Europa secondi solo alla Germania

23/06 Almeno un cellulare personale e' oggi presente nella gran parte delle famiglie italiane, in molte ve ne sono due, tre o quattro, un pc in oltre meta' delle famiglie, internet in oltre un terzo delle famiglie. La spesa della famiglia per le piattaforme digitali e' cresciuta mediamente del 22% all'anno nel periodo compreso tra il 1995 ed il 2004. Questi i dati che emergono dal rapporto Eurispes dal titolo ''Cambia il canale. La comunicazione altra: opportunita' e mezzi per una relazione attiva'' presentato oggi a Verona, nel corso dei lavori della VI edizione del forum Postel. ''ll rapporto -spiega il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara - ha analizzato le caratteristiche della trasformazione culturale, avvenuta grazie alla diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione, che ha sollecitato la nascita di nuovi centri di produzione di senso e orientamento, non piu' controllati dalle elites socio-politiche e di governo, e capaci di erogare contenuti informativi alternativi e non manipolati dall'alto''. L'indagine dell'Eurispes, oltre a monitorare le forme innovative di circolazione di informazione e di aggregazione comunitaria, il ruolo della free press, la trasformazione della comunicazione istituzionale, politica e aziendale, ha osservato il livello di penetrazione delle nuove tecnologie nelle famiglie italiane. - Per comprendere il valore d' incremento della spesa della famiglia, secondo Eurispes, e' utile un confronto con i dati relativi ai due principali ''media'' tradizionali, la televisione (cresciuta dell'8% all'anno) e i quotidiani (cresciuta del 5% all'anno). Le famiglie hanno sborsato per nuove piattaforme nel 1995 una cifra pari al 66% della spesa per televisione e quotidiani (pubblicita' inclusa). Nel 2004 la spesa per le piattaforme digitali e' stata quasi due volte e mezzo rispetto a quanto speso (pubblicita' sempre inclusa) per televisione e quotidiani. Nel 1995, continua il rapporto, erano 3,8 milioni gli utilizzatori di una o piu' piattaforme digitali in casa, nel 2004 sono 39 milioni, 10 volte di piu'. ll loro tasso di crescita composto annuo per tutto il periodo e' stato pari al 33%. La crescita piu' vistosa, secondo Eurispes, riguarda il cellulare personale: nel 1995 il numero di persone che lo utilizzava era pari al 3% rispetto a quelle che guardavano la televisione; nel 2004 sono pari a tre quarti del numero degli spettatori televisivi. Molto elevata e' stata anche la crescita degli utilizzatori della piattaforma informatica e della pay-tv: nel 1995 erano pari al 5% del numero di spettatori televisivi, ora sono pari a quasi un terzo. Contrariamente il numero di spettatori della televisione, tra il 1995 ed il 2004, e' passato da 51 a 51,7 milioni di persone, il numero dei lettori di quotidiani e' invece stazionario e quindi in leggero calo percentuale rispetto agli utilizzatori della televisione. Dal 1996 ad oggi l'ingresso delle tecnologie digitali nelle famiglie italiane ha seguito la stessa velocita' di marcia da Nord a Sud in tutto il Paese: la diffusione nelle citta' metropolitane e' analoga a quella che si verifica nei comuni al di sotto dei 5.000 abitanti (talvolta e' superiore). Per quanto riguarda tutte le nuove piattaforme digitali in casa, tutto il Centro-Nord ha assunto comportamenti omogenei, mentre alcune differenze esistono tra Mezzogiorno e Centro-Nord. ''La penetrazione diffusa dell'ICT - prosegue Fara - ha segnato un mutamento epocale: a messo a disposizione della maggior parte dei cittadini le stesse tecnologie che i centri di potere utilizzano per dirigere le economie e i flussi informativi''. Si legge nel rapporto, che al momento del primo ingresso delle tecnologie digitali in casa, la loro fruizione e' stata largamente maschile. Il ritardo femminile, per quanto riguarda la piattaforma informatica, e' concentrato quasi esclusivamente in una categoria di donne: il 40% della popolazione femminile adulta con il mestiere di casalinga. Mentre quasi un italiano su tre utilizza il pc in casa, meno di una casalinga su 10 ne fa uso. E mentre il 18% degli italiani usa internet, solo il 3% delle casalinghe ne fa uso. Il 56% delle famiglie italiane, secondo Eurispes, dispone di un pc, mentre le famiglie con accesso a internet, sul totale delle famiglie italiane, e' pari a circa 42%, con un incrementodel 10% negli ultimi dodici mesi. Quello italiano e' il secondo tasso di crescita in Europa, dopo il 13% della Germania. Secondo uno studio del ministero dell'istruzione, per un totale di 5,8 milioni di studenti distribuiti nei tre livelli delle scuole dell'obbligo, sono disponibili oltre 500mila pc: uno ogni 10,9 studenti. Circa 456mila di questi computer sono anche connessi: nelle scuole italiane c'e' un computer collegato alla rete ogni 12,8 studenti. Quasi 12 milioni gli utenti che si collegano ad internet dall' ufficio per navigazione ''privata'', secondo recenti stime, riferite dall' Eurispes. L'accesso ad internet e' ormai una realta' che riguarda quasi tutte le aziende italiane di medie-grandi dimensioni: il ricorso a internet rimane ancora di poco superiore al 43% nelle imprese piu' piccole. In ambito domestico l'utilizzo principale di internet e' rappresentato dalla comunicazione interpersonale. Circa 2,7 milioni sono gli italiani che frequentavano comunita' virtuali, secondo un indagine dell' ottobre del 2000. Le comunita' sarebbero al quarto posto nella graduatoria dei servizi on line preferiti, e in questo l'Italia si collocherebbe al di sopra rispetto alla media dei paesi europei. Circa il 37% dei navigatori italiani, riporta il rapporto, sarebbe utente di chat; fra questi circa i tre quarti sono uomini. I chattatori, che nel 57% dei casi avrebbero meno di 30 anni e sarebbero soprattutto celibi se uomini e soprattutto sposate se donne, affermano di chattare soprattutto per solitudine o insoddisfazione (73%), per fare amicizia o essere ascoltati (57%).

Presentato a Rogliano il progetto di banda larga per il Savuto

23/06 Si è tenuto nella Sala Congressi della Comunità Montana del Savuto, a Piano Lago, l'atteso convegno dal tema "Più veloci e vicini con la banda larga", che ha visto la presenza di diversi rappresentanti delle istituzioni e dei comuni, e non solo di quelli ricadenti nell'area del Savuto. Grazie alla collaborazione tra il progetto ASME.NET, che eroga on line servizi a cittadini ed imprese per conto di 198 Comuni Calabresi, e la società calabrese Wireless Application Italia srl, è già attiva la banda larga per l'accesso veloce ad internet in tutto il territorio della Comunità Montana del Savuto. da notare che in Calabria l'accesso veloce ad internet raggiunge solo il 30% del territorio, perchè l'orografia non felice rende antieconomico per le compagnie telefoniche l'adeguamento della cablatura terrestre esistente. Il Consorzio ASMEZ ha deciso di copiare la soluzione già adottata in Umbria, regione altrettanto svantaggiata dal punto di vista dei rilievi montuosi, e con la calabrese W.A.I. ha attivato un'offerta dedicata alle imprese calabresi non raggiunte dalla copertura ADSL terrestre: una collaborazione tra pubblico e privato unica in Italia ed attualmente limitata al solo territorio della Provincia di Cosenza. Nel convegno di Piano Lago si è fatto notare come le imprese del comprensorio industriale possano adesso misurarsi alla pari con le aziende del nord, almeno sul fronte della comunicazione e dell'accesso ai dati. Franco Iacucci, presidente dell'Anci Calabria, ha lodato l'iniziativa partita dalla Comunità Montana del Savuto, che nella persona della sua presidente, Anna Aurora Colosimo, ha saputo cogliere la portata dell'offerta tecnologica. E' intervenuto anche l'On. Giacomo Mancini, che ha espresso viva soddisfazione per la conquista tecnica, visto che proprio da una sua interrogazione parlamentare, in cui si lamentava dell'inadeguatezza delle strutture telefoniche nel Savuto, è partita l'idea di Asmez di realizzare una rete via etere. Adesso si attende che tutte le imprese e anche le istituzioni locali si rendano conto della bontà e dell'utilità del progetto.
Glossario:
Cos'è il "Wireless"?
"Wireless" è la tecnologia che collega i dispositivi tra loro senza l'uso dei cavi. Le connessioni wireless tra chi lavora a distanza e la rete offrono alle aziende più flessibilità e potenza, perchè la tecnologia wireless vi libera dai cavi senza sacrificare la connettività: i dispositivi si collegano ad altri dispositivi wireless per fornire a chi è sempre in movimento nuovi metodi di lavoro.
I dispositivi wireless utilizzano diversi metodi di connessione:

- Bluetooth®
E' una frequenza radio disponibile a livello globale che collega i dispositivi che ne sono provvisti ad altri dispositivi che si trovano in un raggio di circa dieci metri. Potete quindi collegare il vostro notebook o palmare ad altri computer portatili, telefoni cellulari, fotocamere, stampanti, tastiere, altoparlanti e mouse.

- Wi-Fi o Wireless Local Area Network (WLAN)
E' una rete IT di medie dimensioni che utilizza la radiofrequenza dello standard 802.11a, 802.11b o 802.11g anziché i cavi e consente vari tipi di connessione ad Internet. Basta essere nel raggio d'azione di un'antenna Wi-Fi per poter navigare in Internet e scrivere e-mail.

- GPRS
E' l'acronimo di General Packet Radio Services. È spesso chiamato anche “2.5 G”, nel senso che si tratta di una tecnologia a cavallo tra la seconda (2G) e la terza generazione (3G) di telecomunicazioni mobili digitali. La trasmissione avviene sulle reti telefoniche cellulari con velocità fino a 114 Kbps. Questa tecnologia permette di navigare in Internet con un cellulare o un palmare, inviare e ricevere e-mail, scaricare dati e contenuti multimediali. La sua velocità è sufficiente per parlare in videoconferenza.

- 3G
Come il GPRS, anche il 3G (wireless di terza generazione) è un servizio di comunicazione senza fili che offre una connessione a Internet continua e sempre attiva attraverso il cellulare, il palmare, il tablet PC o il notebook. La tecnologia 3G dà maggiore affidabilità e qualità, velocità di trasmissione dati superiori e maggior larghezza di banda (possibilità di applicazioni video e multimediali). La velocità massima di 384 Kbps è pari a circa sette volte quella ottenibile con una connessione modem tradizionale.

Il Ministro Landolfi annuncia 260 km di fibra per la banda larga in Calabria

23/06 Dopo la Sicilia, anche in Campania, Puglia e Calabria saranno realizzati 790 chilometri di rete in fibra ottica che consentiranno a queste regioni di fare ''un notevole balzo in avanti nel settore delle Tlc e di ridurre il proprio gap strutturale''. Lo afferma in un comunicato il ministro delle Telecomunicazioni, Mario Landolfi. In Calabria saranno realizzati 260 chilometri di rete in fibra ottica, che ridurranno del 38 per cento il divario tecnologico con le altre zone del Paese; in Puglia si arrivera' a 350 chilometri; in Calabria saranno 105 mila i cittadini di 25 comuni interessati dai lavori. ''Queste cifre - dice Landolfi - indicano piu' di ogni altra cosa l'impegno che il Governo, attraverso Infratel e Sviluppo Italia, sta profondendo per rendere competitivo e avanzato il Mezzogiorno''.

Loiero: “Punteremo sulla ricerca e l’innovazione”. Rutelli: “Investimenti sulal ricerca d un punto bassissimo”

22/06 Tecnologia, sviluppo, competitivita'. Queste le parole chiave della proposta programmatica per rilanciare l' economia regionale ed innovare l' apparato regionale, presentata a Rende, dalla Margherita calabrese, alla presenza del presidente nazionale del partito, Francesco Rutelli. Due sessioni di lavoro che hanno visto un confronto serrato fra esperti del settore, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e delle universita', i vertici del governo regionale, il presidente, Agazio Loiero, e il vicepresidente, Nicola Adamo. Una sinergia fra pubblico e privato per non disperdere le professionalita' sin qui acquisite in campo informatico e tecnologico, per sostenere le imprese e per creare un sistema da esportare nel resto del paese. ''In Calabria ci sono le risorse umane ed economiche - ha detto il vice direttore generale di GM Sistemi spa, Enza Bruno Bossio - per sviluppare un progetto strategico per le imprese italiane. Credo che la possibilita' di superare il gap, a livello di informatizzazione e innovazione, fra l' Italia e l' Europa, puo' partire proprio dalla nostra regione''. Il presidente della giunta regionale, Agazio Loiero, ha assicurato l' impegno del suo governo a recuperare i ritardi sin qui accumulati, nel campo della ricerca e dell' innovazione, fattori determinanti per lo sviluppo di un territorio come quello calabrese: ''Il nostro impegno - ha detto Loiero - per il prossimo quinquennio e' quello di rimodulare i fondi strutturali puntando sulla ricerca e sull' innovazione. Le nostre imprese gia' vivono una situazione di grave handicap per i cronici problemi del costo del denaro, della mancanza di sicurezza, delle carenze infrastrutturali. Non possono, quindi, investire in ricerca. Se si crea una sinergia, si potranno ottenere risultati importanti. Il benessere materiale dipende in grandissima parte anche dalla innovazione e dalla ricerca''. Sulla stessa lunghezza d' onda il vicepresidente della giunta regionale, Nicola Adamo, secondo il quale ''bisogna fare leva sulla societa' della conoscenza, l' innovazione e la ricerca sono le leve dello sviluppo autopropulsivo.In realta' come la Calabria, pero', e' necessario il sostegno pubblico. Le imprese e le universita' non possono essere lasciate da sole. Stamani abbiamo ribadito che il nostro impegno va in direzione di partecipare al coordinamento di questo progetto e di concentrare la spesa per ottenere un buon livello di ottimizzazione''. ''Ci sono le condizioni - ha concluso - per avviare la vera grande opera di innovazione calabrese. D' altronde, in questa regione ci sono gia' importanti esperienze, know how e imprese specializzate''.
''Gli investimenti per la ricerca in Italia, sono ad un punto bassissimo'' ha detto il presidente della Margherita, Francesco Rutelli, a margine del convegno sulle innovazioni tecnologiche. ''Questo governo - ha aggiunto - aveva promesso la crescita delle politiche per l'innovazione e, invece, ci ha rimandati indietro. Il prossimo governo, se l' Ulivo vincera' le elezioni, dovra' inserire tra le priorita' i temi della scuola, della ricerca e innovazione''. ''La politica - ha concluso Rutelli - deve servire gli strumenti del cambiamento, non servirsene''

Il 23 a Piano Lago presentazione del progetto wireless per il Savuto

20/06 Il 23 giugno alle ore 18,00, presso il Centro Congressi della Comunità Montana dal Savuto (CS), Località Piano Lago- Margone (CS), verrà presentato il convegno: “Più veloci e vicini con ia Banda Larga” nel corso del quale sarà presentato l’accordo tra Asmez e Wireless Application Italia (WAI) che entra a far parte -con il servizio Next- del gruppo di partner impegnati nello sviluppo del progetto Asme.net, la rete a banda larga dedicata ai Comuni ed alle Comunità Montane delle Calabria. WAI sosterrà Il progetto nella qualità di fornitore di connettività verso quei Comuni non raggiunti dalla banda larga terrestre. All’incontro interverranno: Anna Aurora COLOSIMO, Presidente Comunità Montana del Savuto (CS); Francesca PINTO, Presidente Consorzio ASMEZ; Carlo SCHIAVONE, Amministratore Delegato Wireless Application Italia.

Ministro Stanca: “Un finanziamento di 3 milioni di euro per la formazione su innovazione tecnologica”

19/06 In arrivo un finanziamento di 3 milioni di euro per la formazione culturale sull'innovazione tecnologica. Ad annunciare la nuova iniziativa il ministro per l'innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, in video-conferenza al convegno Ericsson sulla larga banda e le imprese, in corso a Capri. ''Alle imprese italiane manca ancora la cultura dell'innovazione tecnologica. La spesa media pro-capite in Ict e' di 400 euro, contro i 600 del dato medio UE ed i 1.000 euro di quello Usa'' ma il governo, ha tenuto a sottolineare Stanca, ''ha posto per la prima volta nell'agenda il tema di una politica coerente ed integrata dell'Ict''. ''Per sviluppare una specifica preparazione ed attenzione del mondo imprenditoriale, in particolare quello delle piccole e medie imprese, stiamo finanziando con la Confindustria e con le altre associazioni di imprenditori un programma di formazione culturale sull'innovazione tecnologica, a partire da quella di processo'' ha spiegato Stanca. L'intervento sara' co-finanziato con 3 milioni di euro dal comitato dei ministri per la societa' dell'informazione, presieduto dallo stesso Stanca, e l'iniziativa si sviluppera' anche con un road-show attraverso il Paese. Il ministro ha poi sottolineato che ''la Pubblica amministrazione italiana sul fronte dell'innovazione sta dimostrando una maggior dinamicita' delle imprese. Nell'apparato pubblico, centrale e locale, infatti, si e' messo in moto un grande processo di ammodernamento, non ancora completamente visibile, che si sta proiettando nel sistema Paese''. Invece il settore imprenditoriale, soprattutto le piccole-medie imprese, e' '' in ritardo su questo fronte in quanto ha una evidente difficolta' anche culturale a cogliere i vantaggi, pure in termini di competitivita', che derivano dall'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT)'' ha proseguito Stanca. ''Mentre la ricerca da' risultati sul medio-lungo periodo e, comunque, non e' accessibile a tutti a partire dalle Pmi, l'innovazione tecnologica innesca benefici effetti gia' nel breve termine, andando subito ad incidere pure sul fattore costo del lavoro, oltre che ad aumentare la produttivita''' ha detto ancora il ministro.

Giulietti (DS) “Liberticida l’accordo tra Pechino e Microsoft”

15/06 ''La Cina che formalmente e' ancora un regime comunista ha raggiunto un accordo con il papa' di internet, Bill Gates: il governo comunista di Pechino ha posto a Microsoft, come condizione per consentirgli di fare affari nel territorio cinese, l'oscuramento nei suoi siti delle voci riguardanti il sesso e la democrazia, i diritti civili e le liberta' individuali''. Lo dice a Radio radicale Giuseppe Giulietti, parlamentare Ds e portavoce dell'associazione Articolo 21. ''La novita' e' che Bill Gates pur di farci i soldi ha detto si'. Come associazione 'internettista', Articolo21 invita tutti a scrivere mail di protesta all'Ambasciata cinese a Roma e allo stesso Bill Gates e chiedera' al governo e alle imprese italiane che fanno affari con la Cina di non chiudere gli occhi di fronte a questa realta' e di sollevare questo problema della censura -aggiunge Giulietti-. Quello tra Microsoft e la Cina non e' certo un accordo nelsegno della liberta' e del progresso''.

Microsoft collabora con il regime cinese per la censura su internet

13/06 Microsoft - il gigante mondiale dell'informatica - sta collaborando con la Cina per mettere a punto un sistema di censura per il nuovo portale in lingua cinese della stessa società. Lo ha annunciato un portavoce di Microsoft, precisando che la società americana ed il suo partner cinese (finanziato dallo stato) collaborano con le autorità di Pechino al fine di omettere alcune espressioni proibite. La stessa fonte si è rifiutata di fornire maggiori dettagli. L'Agenzia France Presse aveva riferito in precedenza che i navigatori internet cinesi non sono autorizzati a usare termini come "democrazia", "diritti umani", "indipendenza di Taiwan". Coloro che avevano tentato di accedere a tali termini si erano visti comparire sullo schermo un messaggio che definiva "proibite" tali espressioni o parole.

Dal 15 giugno Microsoft si adegua alla UE. Windows venduto senza Media Player

08/06 Microsoft ha annunciato che dal 15 giugno comincerà a distribuire in Europa versioni di Windows senza il software Media Player, conformi alle esigenze della Commissione europea che nel marzo 2004 ha condannato l'azienda di Bill Gates per abuso di posizione dominante. Secondo il suo comunicato, il gruppo renderà disponibili ai fabbricanti di computer due versioni del suo sistema operativo, quella per i privati (Windows XP Home Edition N) e quella per i professionisti (Windows XP Professional N). Oltre un anno fa, la Commissione europea ha giudicato anticoncorrenziali le pratiche di Microsoft e ha condannato il gruppo a pagare una multa record di 497 milioni di euro. Bruxelles ha soprattutto imposto che il numero uno dei software commercializzasse una versione di Windows senza il lettore di file audio e video Media Player e che rivelasse informazioni finora riservate che permettano la compatibilità di Windows con prodotti concorrenti. Fin dal mese di gennaio, Microsoft ha distribuito una versione di Windows senza Media Player, ma questa versione non era ancora fornita di un nome gradito alla Commissione. La versione che sarà lanciata il 15 giugno si conforma alle "nuove indicazioni della Commissione europea", ha garantito Microsoft

Pirateria informatica: fenomeno in espansione

07/06-(G.C.) Un fenomeno sempre più diffuso, quello della pirateria informatica. Tanto da diventare un vero e proprio allarme sociale. I giovani da internet "scaricano" musica, film ed ogni tipo di supporto multimediale. Nel 2004 circa mille 'poliziotti informatici' hanno contrastato la pirateria via web per la tutela del diritto d'autore, attraverso il monitoraggio su internet e il sequestro di oltre 100 mila prodotti tra cui cd (57.000), dvd (44.000) e hard-disk (157). Da una recente indagine svolta nella penisola italica è emerso che la maggiore regione "pirata" è la Lombardia, seguita da Lazio, Liguria, Veneto, Toscana. In Campania, invece, e' piu' fiorente la riproduzione del materiale. Al nord ci sono le menti e al sud le braccia di un fenomeno che assume dimensioni sempre piu' preoccupanti. Quanto alla tipologia delle violazioni, il fenomeno maggiormente in crescita, riguarda i virus informatici. Ma sono in aumento anche l'uso non autorizzato di risorse e sistemi altrui, il vandalismo, le azioni dimostrative, le frodi informatiche . I danni, per le imprese come per le major discografiche vittime dei pirati informatici, sono di vario tipo: economici, di immagine, organizzativi, perdita di competitività. In termini numerici il danno ammonta a 51 milioni di euro all'anno di software in Italia. Le copie senza licenza sarebbero infatti addirittura il 47%, dimezzando dunque gli introiti delle case produttrici. In Cina ed Indonesia, il danno è ben peggiore, in quanto la pirateria raggiunge un giro d'affari pari al 90% del totale.Nel corso del 2004 sono state arrestate in tutto 14 persone mentre altre 343 sono state denunciate in seguito a oltre 1000 segnalazioni e querele da parte di associazioni di consumatori e privati cittadini. Da segnalare l' iniziativa dell' Unione Europea per contrastare la pirateria informatica, in sostanza se un paese non aggisce con tutte le proprie forze, e magari con l'assistenza europea, per reprimere la pirateria interna allora l'Unione potrebbe decidere di ricorrere a sanzioni di tipo economico e diplomatico. Per non incorrere in queste situazioni, spiega la Commissione, "è essenziale che i paesi terzi dimostrino la propria volontà di colpire la pirateria nei propri tribunali e nelle proprie strade", e che dunque diano seguito agli accordi bilaterali con l'Unione e ai trattati firmati in sede WTO, l'Organizzazione mondiale del Commercio.

La Microsoft consegna alla Commissione UE le proposte, appena in tempo

01/06 La parola sul dossier Microsoft e' passata ufficialmente alla Commissione europea alla mezzanotte di ieri: il colosso americano dell'informatica ha rispettato l'ultimatum imposto dalla Commissaria Ue Neelie Kroes la settimana scorsa e ha consegnato la documentazione che servira' a Bruxelles per verificare l'applicazione delle misure correttive imposte nel marzo del 2004. ''L'ultima scadenza per Microsoft di presentare l'opposizione rispetto alla decisione del marzo 2004 era alla mezzanotte di ieri - ha infatti dichiarato oggi Jonathan Todd, portavoce di Kroes -. Posso confermare che abbiamo avuto intensi contatti con Microsoft fino a ieri sera tardi, la Commissione ora studiera' con attenzione quanto presentato per decidere se le posizioni di Microsoft sono in conformita' o meno con la decisione del marzo 2004''. Per gli esperti della Dg concorrenza non sara' un lavoro breve. ''E' un'analisi che richiedera' alcune settimane - ha tenuto a sottolineare Todd -, poiche' dobbiamo verificare con tutti gli attori del mercato quanto e' stato presentato''. In altre parole, la Commissione dovra' sottoporre di nuovo al ''test del mercato'' le nuove proposte di Microsoft (come aveva gia' fatto per quelle precedenti) per valutarne a fondo la loro validita'. Se alla fine di questa analisi approfondita Bruxelles non sara' soddisfatta dei risultati, potra' imporre alla Microsoft multe quotidiane fino al 5% del suo fatturato globale giornaliero, cioe' una penale che potra' raggiungere circa 5 milioni di euro al giorno. Todd aveva indicato ieri che in questo caso la multa sarebbe arrivata ''prima della pausa estiva'' (entro fine luglio), ma aveva comunque tenuto a precisare di non vedere ''alcun motivo per cui la Microsoft non dovrebbe applicare le misure correttive'' fissate da Bruxelles nel marzo del 2004. Come noto, in quell'occasione, la Commissione Ue aveva inflitto al gruppo una multa record di 497 milioni a causa delle sue pratiche contrarie al principio della libera concorrenza. I temi oggetto delle serrate trattative proseguite fino a ieri sera, erano l'interoperabilita' della piattaforma Windows (da assicurare tra l'altro condividendo i protocolli) e la versione di Windows senza Media Player, espressamente richiesta da Bruxelles. Rimane aperta anche la questione del fiduciario di monitoraggio, cioe' la nomina del garante che dovra' giudicare se il gigante informatico rispetti o meno i vincoli imposti da Bruxelles in occasione della sua condanna per abuso di posizione dominante.

Scaduto l’ultimatum della UE alla Microsoft. Ora scattano le multe

31/05 La Commissione europea non dubita che la Microsoft non applichera' le misure correttive richieste dal Governo Ue l'anno scorso, ma in caso contrario e' decisa ad avviare la procedura che potrebbe costare al gigante americano del software multe quotidiane fino al 5% del suo fatturato globale giornaliero. Quando mancano ormai solo poche ore alla scadenza dell'ultimatum della mezzanotte di oggi annunciato la settimana scorsa dalla Commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, il portavoce di quest'ultima -Jonathan Todd- ha fatto il punto della situazione scandendo l'iter di una eventuale procedura contro il gruppo guidato da Bill Gates. ''Siamo in contatto regolare con la Microsoft e non abbiamo alcuna ragione di credere che non faranno la loro offerta finale entro la mezzanotte di oggi'', ha affermato a chi gli chiedeva se la societa' si e' gia' impegnata ad applicare le misure correttive fissate da Bruxelles nel marzo del 2004. Come noto, in quell'occasione, la Commissione Ue aveva inflitto al gruppo una multa record di 497 milioni a causa delle sue pratiche contrarie al principio della libera concorrenza. ''Comunque la Commissione avra' bisogno di tempo per analizzare le proposte di Microsoft perche' si tratta di questioni tecniche - ha aggiunto Todd -. Adesso non posso dire se rispetteranno la scadenza di oggi o meno, ma penso che questa sia una societa' che di solito rispetta le regole, quindi non vedo perche' non dovrebbe farlo questa volta''. Secondo indiscrezioni di stampa, entrambe le parti hanno lavorato durante il fine settimana per raggiungere un compromesso e sembra che le trattative vertano soprattutto sulle tariffe ed i diritti che la Microsoft potra' chiedere ai suoi concorrenti per permettere l'interoperabilita' della sua piattaforma Windows. Sembra infatti che la Microsoft non abbia ancora garantito ne' l'interoperabilita' della sua piattaforma Windows (da assicurare tra l'altro condividendo i protocolli), ne' abbia adottato rimedi per far si' che sia disponibile una versione di Windows senza Media Player, come espressamente richiesto da Bruxelles nel 2004. Rimane aperta anche la questione del fiduciario di monitoraggio, cioe' la nomina del garante che dovra' giudicare se il gigante informatico rispetti o meno i vincoli imposti da Bruxelles in occasione della sua condanna per abuso di posizione dominante. Il portavoce della Kroes non commenta le indiscrezioni, ma ricorda che la Commissione puo' ''imporre multe quotidiane fino al cinque per cento del fatturato giornaliero globale'' del gruppo. In quel caso, ha poi spiegato Todd, la commissione ''dovra' notificare formalmente le sue intenzioni alla societa', dovra' dare alla Microsoft la possibilita' di rispondere, dovra' consultare le autorita' antitrust dei paesi membri ed i loro consigli consultivi e poi dovra' sottoporre la sua proposta al Collegio dei Commissari europei''. Quanto ai tempi della procedura, ''e' difficile dare un'indicazione precisa - ha concluso -, ma se fosse necessaria ci auguriamo di completarla prima delle vacanze estive, cioe' entro fine luglio'': a quel punto, la Microsoft ''potra' rivolgersi alla Corte di Giustizia europea a Lussemburgo chiedendo misure ad interim per la sospensione delle multe fino al pronunciamento della Corte sul merito della nostra decisione''.

Scade l’ultimatum della UE alla Microsoft. Partiranno le salatissime multe?

30/05 Il conto alla rovescia della Commissione europea sul dossier Microsoft terminera' alla mezzanotte di domani: entro quella scadenza, il colosso americano del software dovra' dimostrare a Bruxelles di voler applicare le richieste misure correttive per evitare le pesanti multe annunciate. ''La Microsoft dovra' comunicare entro la mezzanotte di domani tutto cio' che intende fare per applicare le misure correttive'', ha dichiarato oggi Jonathan Todd, portavoce della Commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes. Le misure sono state fissate dal governo Ue nel marzo del 2004, quando la Commissione europea ha inflitto al gruppo americano una multa record di 497 milioni a causa delle sue pratiche contrarie al principio della libera concorrenza. Il gruppo guidato da Bill Gates rischia quindi una costosa procedura che prevede multe di circa 5 milioni di dollari al giorno, pari cioe' al 5% del suo fatturato quotidiano calcolato sulla media dell'anno scorso. Nonostante l'ultimatum scada domani, comunque, in caso di parere negativo da parte della Commissione le multe non sarebbero immediate. ''Anche se noi dovessimo decidere che le misure proposte non sono soddisfacenti - ha infatti spiegato il portavoce -, dovremo inviare alla Microsoft una lettera formale annunciando la nostra intenzione di imporre le multe giornaliere e tutto questo prendera' alcune settimane''. Quindi, ha sottolineato Todd, le multe non verrebbero imposte ''prima di luglio''. L'ultimatum di Kroes e' arrivato una settimana fa, lo scorso 23 maggio, e sembra che la Microsoft non abbia ancora garantito ne' l'interoperabilita' della sua piattaforma Windows (da assicurare tra l'altro condividendo i protocolli), ne' abbia adottato rimedi per far si' che sia disponibile una versione di Windows senza Media Player, come espressamente richiesto da Bruxelles nel 2004. In particolare, Bruxelles esige che Microsoft renda pubbliche le informazioni tecniche necessarie perche' altre societa' concorrenti possano proporre dei programmi compatibili con quelli del gruppo e metta in commercio una versione di Windows senza Media Player. Ma la nuova versione di Windows, che deve ancora ricevere il disco verde da Bruxelles, dovra' anche essere appetibile, cosa ritenuta piu' difficile poiche' -come ha sottolineato alla stampa belga una fonte della Commissione vicina al dossier- Bruxelles non puo' imporre alla Microsoft di vendere le due versioni a prezzi diversi. Rimane aperta anche la questione del fiduciario di monitoraggio, cioe' la nomina del garante che dovra' giudicare se il gigante informatico rispetti o meno i vincoli imposti da Bruxelles in occasione della sua condanna per abuso di posizione dominante. In precedenza, il gruppo Usa aveva chiesto di poter opporre un veto sui controlli del fiduciario, ma Kroes aveva giudicato ''inaccettabile'' questa richiesta.

Il garante della privacy francese si attiva contro la pirateria su internet

30/05 L'autorita' francese per la protezione dei dati (Commission Nationale de l'Informatique et des Liberte's), ha autorizzato per la prima volta un trattamento automatizzato per l'individuazione di reati contro la proprieta' intellettuale (www.cnil.fr - "Actualite'"). Le aziende che producono programmi per videogiochi ed altro software analogo potranno avvertire chi scarica tali programmi senza licenza e/o li mette a disposizione altrui che sta commettendo un reato, ed in alcuni casi specifici potranno raccoglierne l'indirizzo IP (il numero assegnato al nostro computer ogni volta che ci connettiamo ad Internet e che lo identifica in modo univoco), per istruire un procedimento giudiziario. L'autorizzazione emanata dalla CNIL e' la prima nel suo genere. La legge francese di protezione dati, emendata nel 2004, prevede la possibilita' di trattare dati personali relativi a reati, condanne e misure limitative della liberta' personale per tutelare la proprieta' intellettuale ed il copyright, previa autorizzazione della CNIL. La possibilita' di raccogliere automaticamente gli indirizzi IP e' stato proposto dalla SELL, ossia l'associazione francese degli editori di programmi per giochi e intrattenimento, e riguarda soltanto i programmi inclusi nei cataloghi degli editori che sono membri della SELL. La CNIL ha giudicato che la configurazione del trattamento proposto fosse tale da assicurare il bilanciamento fra rispetto della privacy e diritto d'autore. In particolare riguardo a due questioni La prima e' relativa all'invio di messaggi di avvertimento, che viene previsto solo per gli utenti che scaricano o mettono a disposizione programmi di videogiochi. I messaggi avranno il solo scopo di segnalare che si sta commettendo un atto illecito per cui sono previste determinate sanzioni. Nessuna informazione relativa agli utenti sara' conservata dalla SELL. In particolare, l'indirizzo IP dei navigatori Internet, ai quali i messaggi sono inviati, non potra' essere conservato o utilizzato per redigere un verbale per il reato, ad eccezione dei casi sotto indicati. La seconda questione e' relativa proprio alla possibilita' di raccogliere gli indirizzi IP di alcuni utenti per redigere un verbale per il reato. Tale possibilita' sara' ammessa esclusivamente in alcuni casi limitati, caratterizzati dalla gravita' del reato contestato. I verbali redatti dalla SELL saranno utilizzati per istruire un procedimento giudiziario, e soltanto in tale ambito sara' possibile associarvi altri dati identificativi (risalendo al nominativo dell'utente/abbonato che ha operato lo scaricamento). A proposito della tutela del copyright e della lotta alla pirateria informatica, le Autorita' per la protezione dei dati partecipanti alla Conferenza mondiale di Wroclaw (Polonia), nel 2004, avevano adottato una dichiarazione "sugli aggiornamenti automatici del software" (v. Newsletter 20-26 settembre 2004). Con questo documento le aziende produttrici di software sono state invitate a procedere all'aggiornamento on line del loro software soltanto con il consenso informato dell'utente, secondo modalita' trasparenti. I Garanti hanno ricordato il principio per cui si dovrebbe chiedere agli utenti di comunicare dati personali esclusivamente quando questo risulti effettivamente necessario per effettuare l'aggiornamento on line.

Google sta per lanciare la più grande biblioteca digitale pubblica mondiale

28/05 L'avventura di Google, il piu' giovane e visitato motore di ricerca del pianeta, promette ancora sorprese con un progetto ambizioso: mettere online milioni di volumi per costituire una libreria pubblica virtuale, sterminata grazie al potenziale di 8 miliardi di pagine web. Cinque delle piu' prestigiose biblioteche internazionali - Harvard, Stanford, Oxford, Michigan e New York Library hanno gia' affidato con entusiasmo un primo lotto di testi, circa un milione, alla versione digitale che Google portera' a termine scannerizzando un potenziale quotidiano di 5.000 libri. L'iniziativa deve fare i conti con le perplessita' di editori e autori statunitensi che temono una sistematica violazione dei diritti di copyright, in base ai quali qualsiasi duplicazione o diffusione di materiale e' proibita senza l'autorizzazione del titolare di tali diritti. Le difficolta' erano state gia' messe in conto, ma Google, che ha vagamente annunciato l'operazione lo scorso dicembre, intende proseguire forte di un obiettivo finale che e' quello di diventare il piu' formidabile e diretto accesso mondiale alla conoscenza. Tutte le parti coinvolte sono al lavoro nel tentativo di raggiungere un equo compromesso, ma l'iniziativa e' fortemente indicativa di quelle che sono le strategie del motore di ricerca nato dalla intuizione degli ex-ragazzi 'terribili' del web, Larry Page e Sergey Brin, ormai miliardari. Quotato appena lo scorso agosto a 85 dollari, il titolo Google ha moltiplicato il proprio valore al Nasdaq fino agli attuali 266 dollari e c'e' chi scommette - report di analisti alla mano - che presto tocchera' nuovi massimi, raggiungendo e superando quota 300 dollari. Tutto grazie alle continue iniziative in cantiere che hanno permesso di recuperare il ritardo nei confronti dei principali concorrenti, Yahoo! e Msn-Microsoft in testa, che ora sembrano sempre piu' in affanno. Ad esempio, ed e' cosa di pochi giorni fa, Google ha fatto i primi passi per diventare un portale vero e proprio, presentando il progetto Fusion, definito per ora un 'tool' di personalizzazione, ma che si candida a pieno titolo nella guerra tra i signori del web per il controllo della pagina piu' ambita della rete, quella iniziale, dove tutto e' nelle immediate disponibilita'. Tutto questo attivismo, con l'atteso aumento del giro d'affari, e' alla base dell'accelerazione che il motore di ricerca segna in Borsa tanto da rendere ora ipotizzabile - e il mercato lo ritiene uno sviluppo molto vicino - un ingresso del titolo nell'indice Standard & Poor's 500. Uno sviluppo finora ostacolato dalla insufficiente consistenza del flottante che per le societa' interessate a entrare nell'indice deve essere almeno pari al 50% del numero complessivo delle azioni. Nel caso di Google, ora gli scambi interessano una quota dei due terzi del capitale. Le elevate quotazioni non devono tuttavia spaventare: sulla base dei fondamentali, il titolo risulta trattato con un notevole sconto rispetto ai principali concorrenti. Il rapporto tra prezzi e utili, infatti, valorizza Google poco meno di 50 volte le previsioni di crescita degli utili del 2005 e poco meno di 39 volte quelle per il 2006. Yahoo!, al contrario, e' ben piu' costosa, con rapporti pari, rispettivamente, a 64 e 50 volte per il 2005 e il 2006. Naturale, su queste basi, che le previsioni di crescita degli utili di Google siano riviste dagli analisti costantemente al rialzo: appena tre mesi fa le stime del 2005 erano di circa 3,9 dollari per azione, salite ora del 30% a quota 5,1 dollari. Per passare, quanto al 2006, da 5,1 a circa 6,5 dollari.

Sulle aste on line vendevano software pirata: la Finanza denuncia 150 persone in tutta Italia

27/05 Mettevano all'asta su internet: cd, dvd e software pirata. Un giro da centinaia di migliaia di euro, quello creato in poco tempo da 150 utenti di un noto sito di aste on line, che sono stati denunciati dalla guardia di finanza di Imperia per la violazione delle norme sul diritto d'autore. Altrettante persone, abitanti in 19 regioni di Italia, che pur non conoscendosi tra loro, erano ugualmente riusciti a ritagliare una piccola fetta di mercato del falso. Le indagini dei finanzieri, infatti, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Pescetto di Sanremo, sono appunto partite dal monitoraggio del sito. I militari si erano accorti che diverso materiale informatico veniva venduto sottocosto da utenti che si presentato sotto falsa identita'. Alla fine hanno scoperto che la merce venduta non era originale. Nell'ambito dell'operazione "Smartphone", condotta con l'impiego di 400 finanzieri, sono state effettuate 142 perquisizioni che hanno portato al sequestro di 161 computer, 201 masterizzatori, 21 cellulari palmari, 12.000 cd e dvd di musica e film e 250 supporti magnetici e memorie di massa.

E la Microsoft prepara un motore di ricerca con immagini satellitari

24/05 L'ultima offerta della Microsoft ai navigatori di Internet e' del tutto particolare: immagini satellitari tali da orientare chi cerca sul web un indirizzo specifico. Fotografie - come ha annunciato il fondatore Bill Gates nel corso di una conferenza a Carlsbad in California - per individuare immagini di strade, negozi o abitazioni, con tanto di modalita' d'ingrandimento. L'offerta, dopo l'acquisizione di Keyhole (societa' che sviluppa immagini digitali da foto satellitari), sara' possibile grazie all'accordo con Pictrometry International Corp, societa' di Rochester (Stato di New York), che dispone di una flotta di piccoli velivoli proprio per le foto aeree. Il nuovo servizio rientra nelle misure della multinazionale dell'informatica per contrastare la sempre piu' agguerrita concorrenza del settore dei motori di ricerca, soprattutto dopo le ultime innovazioni di Google.

Nuovo ultimatum della UE a Microsoft: Entro il 31 le misure correttive se no multe quotidiane

23/05 La Commissione europea ha dato il suo ultimatum alla Microsoft: se il colosso dell'informatica americano non adottera' entro il 31 maggio le misure correttive fissate dal governo europeo nel marzo del 2004, rischia l'avvio di una procedura che potrebbe costargli multe quotidiane fino al cinque per cento del suo fatturato giornaliero. L'avvertimento e' arrivato oggi da Jonathan Todd, portavoce del Commissario Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes, il quale ha spiegato che la Microsoft ha ormai solo una settimana per rispondere a Bruxelles. Da parte sua, la Commisione europea valutera' la risposta del gruppo guidato da Bill Gates entro la prima meta' di giugno: in caso di parere negativo, si arriverebbe alle maxi-multe prima dell'estate. L'ultimatum giunge circa un mese dopo l'incontro tra l'Antitrust Ue e il vertice di Microsoft. Lo scorso 26 aprile, infatti, il numero 2 del gruppo Usa, Steve Ballmer, ha incontrato Kroes ma non e' riuscito a convincerla ad avviare un'ulteriore mediazione. Todd non e' voluto entrare nei dettagli, ma sembra che finora la Microsoft non abbia garantito ne' l'interoperabilita' della sua piattaforma Windows (da assicurare tra l'altro condividendo i protocolli), ne' ha adottato rimedi per far si' che sia disponibile una versione di Windows senza Media Player, come espressamente richiesto da Bruxelles nel 2004. Come noto, l'anno scorso la Commissione europea ha inflitto al gruppo una multa record di 497 milioni a causa delle sue pratiche contrarie al principio della libera concorrenza, imponendo una serie di misure per migliorare la concorrenza nel settore. In particolare, Bruxelles esige che Microsoft metta in commercio una versione di Windows senza Media Player e che renda pubbliche le informazioni tecniche necessarie perche' altre societa' concorrenti possano proporre dei programmi compatibili con quelli Microsoft. Non e' chiaro, inoltre, se rimane aperta la questione del fiduciario di monitoraggio, cioe' la nomina del garante che dovra' giudicare se il gigante informatico rispetti o meno i vincoli imposti da Bruxelles in occasione della sua condanna per abuso di posizione dominante. In precedenza, il gruppo Usa aveva chiesto di poter opporre un veto sui controlli del fiduciario, ma Kroes aveva giudicato ''inaccettabile'' questa richiesta. Oggi un portavoce della Microsoft ha affermato che il gruppo continua a ''lavorare con la Commissione per raggiungere un accordo ed essere in piena conformita' con la decisione del marzo 2004''. Ma dopo oltre 1 anno di trattative sembra che la pazienza di Bruxelles sia ormai finita. ''La Microsoft ha tempo fino alla fine di questo mese'' per rispondere alla Commissione e adottare le misure correttive, ha dichiarato oggi Todd. Se la Commissione ''non sara' soddisfatta delle misure di Microsoft, fara' scattare la procedura che risultera' in multe quotidiane fino al cinque per cento del fatturato giornaliero del gruppo, calcolate sulla base dell'ultimo fatturato annuo''.

L’Università di Bologna assegna laurea honoris causa al papà di Internet, Leo Kleinrock

21/06 L'Ateneo di Bologna assegna la laurea honoris causa all'"inventore" di internet: Leonard Kleinrock, che oggi ha settant'anni. Ne aveva 29, pero', quando sali' in cattedra all'Universita' della California, a Los Angeles, per insegnare "computer science", fresco di un master e di un dottorato di ricerca al prestigioso Mit, il Massachussets institute of technology. Gia' al tempo del master, Kleinrock aveva intuito il principio da cui e' nata la piu' colossale rete virtuale del mondo, ossia il concetto di sistemi di comunicazione digitale a commutazione di pacchetto. Kleirock e' colui che ha realizzato "l'antenata di Internet", ossia la rete Darpanet. Il 2 settembre 1969 avvenne la prima trasmissione di messaggio digitale a pacchetto nella storia delle comunicazioni. Questo scambio di messaggi, avvenuto tra il Departement of computer science dell'Universita' di California (Ucla) e lo Stanford research center e' l'esperimento ricordato in tutti i manuali di storia dell'informatica come il "primo vagito" di internet. Attento agli aspetti socio-economici della ricerca scientifica e alla dimanica dei processi produttivi a questa collegati, gia' nel 1969 Kleinrock aveva preconizzato sia i potenziali sviluppi della Rete e delle sue applicazioni sia la comparsa di utenti in continuo movimento, che avrebbero posto agli scienziati e ai tecnici una serie di problemi per l'adattamento delle reti di calcolatori alle loro esigenze. E a questa tematica e' dedicata la parte piu' recente della carriera scientifica di Kleinrock, che ha al suo attivo una copiosa messe di articoli e di pubblicazioni scientifiche. Il professor Leonard Kleinrock ricevera' dal rettore dell'Alma Mater, Pier Ugo Calzolari, la laurea honoris causa in Scienze di Internet martedi 24 maggio, alle 17.30, nell'aula absidale di S.Lucia (via de' Chiari 25a). Il corso di laurea in Scienze di internet fa parte della Facolta' di Scienze matematiche, fisiche e naturali e mira a formare una figura professionale di esperto in nuove tecnologie e nuovi mezzi di informazione, comunicazione e coordinamento.

Si rinnova il sito web del Comune di Cosenza

18/05 Si rinnova il sito web del Comune di Cosenza, che diventa di più facile accesso e di più gradevole grafica. Sarà anche un sito interattivo, quindi con caratteristiche di dinamicità molto utili agli utenti. Il progetto verrà presentato in conferenza stampa giovedì, 19 maggio, alle ore 12,30 nel Salone di rappresentanza. Saranno presenti il sindaco Eva Catizone, l’assessore alla Comunicazione Franco Piperno, il dirigente dell’Urp e supervisore del sito Leonardo Acri, il responsabile del sito dr. Bernardino Pandolfo.

La Regione presenta al Forum PA il servizio “CalabriaInforma”

13/05 Presentata al Forum della Pubblica Amministrazione 2005, in corso di svolgimento alla fiera di Roma, la nuova edizione dell’Agenzia settimanale di notizie e commenti “CalabriaInforma”, erogata attraverso il sito Internet del Consiglio regionale (www.consiglioregionale.calabria.it).
Ad illustrarla, nello stand della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali italiani, sono stati il direttore, Romano Pitaro, e il condirettore, Gianfranco Manfredi, insieme alla dottoressa Silvana Sarlo, del Dipartimento della Comunicazione, che ne ha curato la realizzazione dal punto di vista informatico. E’ stato posto l’accento, in particolar modo, sull’importanza di uno strumento di informazione on-line, in grado di offrire ai cittadini, in maniera tempestiva, notizie sull’attività dell’Assemblea legislativa e delle sue varie articolazioni.
L’iniziativa editoriale consiste, infatti, in un vero e proprio “news-week” istituzionale, un settimanale on-line ricco di notizie ma anche di approfondimenti.
In questo primo numero il neo presidente del Consiglio, Giuseppe Bova, illustra le principali linee istituzionali su cui si orienterà la legislatura appena iniziata.
Nella sezione dell’agenzia Politica Regionale si offre un’ampia informazione sull’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza, sugli undici Presidenti del Consiglio che ci sono succeduti dal 1970 ad oggi (da Casalinuovo a Bova, passando per Valentini, Aragona, Chiriano, Galati, Carratelli, Scopelliti, Caligiuri e Fedele).
Un intervento di Alessandro Tesini, Presidente della Conferenza dei Presidenti dell’Assemblea, dei Consigli regionali e delle Province autonome, spiega le finalità e racconta lo stesso organismo nazionale delle Assemblee legislative, nato il 4 gennaio 1994, ponendo l’accento sull’urgenza che nella prima parte della nuova Legislatura si definisca la stagione costituente con l’approvazione dei nuovi statuti da parte delle Regioni che ancora non l’hanno fatto.
Una delle novità delle nuova edizione dell’Agenzia è rappresentata dalla sezione Regioni/Stato. In questo primo numero viene spiegato in maniera dettagliata cosa potrebbe cambiare per le Regioni qualora passasse la riforma costituzionale e viene riportato il testo del documento che esprime il punto di vista delle Assemblee legislative regionali sulla riforma costituzionale oggetto di intenso dibattito tra le forze politiche.

Bill Gates stuzzica Apple: “Non possono riposare sugli allori con l’iPod”

12/05 Si sbaglia di grosso la Apple Computer Corporation se pensa di potersi crogiolare sugli allori grazie ai successi ottenuti dal campione di vendite iPod, che fino ad oggi ha sbaragliato tutti gli altri lettori musicali portatili. E' un errore ha già compiuto una volta sui computer, ammonisce Bill Gates, cofondatore della rivale Microsoft Corporation, e poi sul settore Apple ha perso la sua leadership. "Per quanto possa essere brava Apple, non penso che il successo dell'iPod possa proseguire sul lungo periodo", ha detto Gates, secondo quanto riporta un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. "Penso che si possa fare un parallelismo con il settore dei computer - ha spiegato -: dove una volta, con il Macintosh e la sua interfaccia grafica Apple era fortissima come lo è oggi con l'iPod, e poi ha perso la sua posizione". L'iPod è il lettore musicale portatile di maggior successo al mondo, con oltre 15 milioni di unità vendute. Tuttavia i produttori di cellulari hanno fiutato l'affare e puntano a lanciare nuovi modelli con cui gli abbonati potranno scaricare musica direttamente sui loro telefonini. Sia Nokia che Sony Ericsson hanno già lanciato nuovi modelli di questo tipo, mentre diversi altri produttori, tra cui Samsung e Motorola, si apprestano a farlo.

Premiato il sito della Polizia. Oltre 4.5 milioni di visitatori nel 2004

12/05 Sono oltre 4 milioni e mezzo i "navigatori" che nel 2004 si sono collegati, con una media di 350 mila visite al mese, al sito internet della Polizia di Stato www.poliziadistato.it. Lo ha reso noto oggi la stessa Polizia durante il Forum Pa di Roma. Il sito ha ottenuto il premio speciale "Bardi web award", sulla base della lettura critica dei progetti - condotta sia dal punto di vista delle soluzioni applicative che da quello dei modelli strategici adottati - ed è risultato sesto nella hit del Premio "www 2004" del Sole 24 ore (complessivamente però primo tra i siti che trattano temi legati alla sicurezza dei cittadini). Tramite www.poliziadistato.it, in rete da ormai quattro anni con aggiornamenti, servizi al cittadino e informazioni di servizio pubblico, sono state svolte 9 milioni di ricerche, effettuate tramite le banche dati on line; pubblicate quasi 11 mila pagine web. Oltre 9 mila utenti si sono registrati sul forum on line. Nel corso del 2004 il sito ha inaugurato un nuovo servizio molto apprezzato dagli utenti, il forum in diretta con gli esperti: consigli della Polizia Stradale, patentino, passaporti, auto storiche della Polizia e serial killer sono alcuni degli argomenti trattati e discussi da esperti e internauti. Sempre nel 2004 il sito ha ospitato numerosi servizi d'informazione al cittadino: il "sorpassometro" e il nuovo "easy verbale", la sicurezza sulle piste da sci, l'adozione dei cani poliziotto in pensione, le nuove regole sui passaporti e l'espatrio verso gli Stati Uniti,
i consigli antitruffa per gli anziani.

Yahoo lancia un nuovo prodotto di musica on line. Tremano Apple, Napster e Real

11/05 Yahoo!, il secondo motore di ricerrca Internet al mondo, lancia una nuova offerta musicale per abbonamento, ad un prezzo decisamente piu' competitivo rispetto ai concorrenti; come conseguenza in Borsa stanno andando oggi a rotoli a New York i titoli di aziende come la Apple, Napster e RealNetworks. Yahoo! Music Unlimited ha infatti avviato a partire da oggi un servizio al prezzo iniziale di 4,99 dollari al mese nel caso di abbonamento annuale, che diventano 6,99 dollari qualora l' abbonamento abbia durata mensile. E' un' offerta che equivale a meno della meta' dei prezzi sempre su base mensile proposti in particolare da Napster e da RealNetworks. Yahoo! ha precisato inoltre che saranno offerti inizialmente piu' di un milione di brani. Le conseguenze di quest' iniziaitva sono state appunto devastanti per le quotazioni in Borsa dei titoli delle societa' rivali di Yahoo!, considerato che RealNetworks lascia sul terreno il 22% a 5,7 dollari, mentre Napster cede addirittura il 31% a 4,39 dollari ed Apple e' in ribasso del 6,5% dopo aver perso nel corso della seduta fino al 9%. Gli analisti si aspettano infatti che qualora le aziende concorrenti di Yahoo! a loro volta procedano ad un taglio dei prezzi, si avrebbero effetti negativi sull' andamento dei loro profitti e delle stesse vendite, come ha sottolineato oggi un analista di Piper Jaffray, Aaron Kessler. Il nuovo servizio offerto da Yahoo! sara' disponibile solo negli Stati Uniti e soltanto sui personal computer dotati del sistema operativo Windows di Microsoft, non su quelli della Apple. Attualmente il mercato della musica online e' dominato da Apple, con oltre 20 milioni di utenti.

Il comune di Lago aderisce a progetto di rete WI-FI

09/05 L'assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo del Il comune di Lago, primo in Calabria, ha aderito al progetto di realizzazione di una rete civica in tecnologia Wi-Fi, grazie al supporto della Connex 33, societa' di telecomunicazioni interamente calabrese. L'iniziativa e' stata promossa dall'assessore comunale allo sport, turismo e spettacolo, Enzo Scanga. ''Riteniamo che il Wi fi - e' scritto in una nota - sia piu' di un semplice strumento. La possibilita' di portare a tutti, nessuno escluso, il traffico voce e dati e la possibilita' di superare anche l'Adsl portando alle aziende e ai cittadini Internet a banda larga. La possibilita' di azzerare le distanze, malgrado le montagne, evitando di deturpare i palazzi storici. La Connex 33 S.p.A stava da tempo lavorando alla tecnologia Wi Fi aspettando il momento della liberalizzazione delle radiofrequenze che e' arrivato con il decreto Gasparri''. Il progetto prevede la realizzazione di una infrastruttura di rete interamente senza fili in grado di garantire la copertura dell'intero territorio regionale. L'infrastruttura offre agli utenti una quantita' di risorse (banda, velocita', latenza) sufficienti a garantire la corretta fruizione dei servizi legati alla trasmissione voce immagini e dati (videosorveglianza, videoconferenza), nonche' Internet a banda larga. Nel corso di un incontro svoltosi a Lago il Dottor Enzo Pulzella, amministratore delegato Connex 33 SpA, ha spiegato durante il suo intervento, che l'obiettivo e' portare a tutti i servizi che la tecnologia wi fi ci mette a disposizione. ''Abbiamo iniziato coinvolgendo - ha detto - le amministrazioni degli enti locali perche' ci siamo resi conto della frustrazione degli amministratori che hanno importanti idee di sviluppo, ma una mancanza di mezzi e di strumenti per attuarle. La flessibilita' del Wi fi e' totale, per cui ogni Comune avra' la possibilita' di realizzare gli strumenti piu' idonei. La videosorveglianza per quelle zone a rischio idrogeologico o con opere da proteggere; i totem per avvicinare i cittadini alle amministrazioni con un e government che funziona davvero; la realizzazione di Internet point per la cittadinanza, che possono essere dislocati anche nelle zone piu' decentrate e che permetteranno di ridurre l'analfabetismo tecnologico; possibilita' di andare anche oltre, organizzando corsi di formazione online, sfruttando l'elearning. Ma non solo, possiamo parlare di telelavoro, telesoccorso e di tanto altro ancora. L'unico limite e' la fantasia. E noi ne abbiamo per tutti''.

Gli archivi: dal 2/5/04 al 9/5/05

 

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Il filmato della inaugu-razione della nuova Galleria Serra Spiga sulla A/3

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L'intervento di Vincenzo Adamo e Giacomo Mancini nel consiglio comun ale Filmato

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Video intervista a Pagliuso, accompagnato dal Presidente Domma, dopo la donazione delle quote. Presidente è lecito sperare? Il filmato

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Freschi di stampa: Dal giornale al portale di Domenico Nunnnari per i tipi di Rubettino Editore

Focus: JONATHAN COE E IL THATCHERISMO “Se l’immaginazione è la linfa vitale del popolo e il pensiero del nostro ossigeno, allora sta di fatto che lui ha ostruito la circolazione sanguigna e lei ha fatto in modo che fossimo tutti morti dal collo in su. E così loro stanno tranquilli nelle loro case a rimpinguare i profitti, e noi siamo tutti qui. I nostri affari (continua)

Musica: I "coram populo" gruppo musicale multi-etnico. Due brani del gruppo sono in allegato alla rivista musicale "Indipendent music" di Marzo 2004 ed in edicola per tutto il mese di Aprile

Teatro Rendano: -


Teatro Acquario -

Cinema: Tutti film della settimana dal 16 al 23 settembre.

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 Lo Sport  Pallanuoto: Sicurnet Vittoriosa nelle ultime due gare. Calcio: Il Cosenza vince con il Pro Favara. Pallavolo: Eurosport retrovessa Rugby: Al Rugby Cosenza il derby .Equitazione: 64° concorso nazionale di salto a ostacoli

 

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