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Archivio Notizie 2005
dal 24 giugno al 10 luglio

 

Arrestati due fratelli che avevano realizzato e mantenevano il bunker del latitante Moscato

10/07 I carabinieri hanno arrestato a Terranova Sappo Minulio, con l' accusa di favoreggiamento personale, due fratelli, Fioravanti e Gregorio Moscato, di 27 e 29 anni. I due fratelli erano gia' stati arrestati il 18 gennaio del 2004 con l' accusa di avere realizzato e mantenuto in perfetta efficienza, in uno spazio sottostante un casolare che era nella loro disponibilita', un bunker in cui avrebbe trovato ospitalita' un latitante della 'ndrangheta, Ernesto Fazzalari, ricercato per omicidio. Fioravanti e Gregorio Moscato, legati da un rapporto di parentela con Fazzalari, erano stati successivamente scarcerati dal gip con un' ordinanza successivamente annullata dal Tribunale della liberta'. Contro tale decisione il difensore dei fratelli Moscato aveva presentato ricorso alla Corte di cassazione, che il 5 luglio scorso lo ha rigettato, disponendo il ripristino della custodia cautelare in carcere. Il procuratore della Repubblica di Palmi, Vincenzo Lombardo, a seguito della decisione della Corte di cassazione, ha disposto l' arresto dei due fratelli, che sono stati cosi' condotti nuovamente in carcere. Il bunker che sarebbe stato realizzato dai fratelli Moscato, nel quale si accedeva attraverso una botola segreta realizzata su una parete mobile ed il cui accesso era sorvegliato da due pitbull, era fornito di tutta una serie di attrezzature e generi di conforto, tra cui condizionatore d' aria, computer con accesso ad internet e frigorifero all' interno del quale erano custodite alcune bottiglie di champagne. La via di fuga dal bunker era assicurata da un lungo cunicolo sotterraneo l' uscita del quale era celata da un finto muretto a secco collegato ad un passaggio segreto.

Tagliate, per intimidazione,110 piante d’arancio all’ex vicesindaco di San Calogero nel vibonese

10/07 Un' intimidazione e' stata compiuta ai danni dell' ex vicesindaco di San Calogero, Giuseppe Maruca, di 47 anni, veterinario, dipendente dell' Azienda sanitaria di Vibo Valentia. Persone non identificate si sono introdotte in un terreno di proprieta' di Maruca, in localita' Pasqua, ed hanno tagliato, utilizzando una motosega, 110 giovani piante di arance. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri, secondo i quali il movente potrebbe essere collegato all' attivita' professionale di Maruca, che in passato aveva subito un' altra intimidazione.

Due morti sulle strade nel week end in Calabria

10/07 E? di due vittime il bilancio di questo week end sulel strade in Calabria. La prima vittima, un pensionato, Antonio Macrina, di 70 anni, e' morto in un incidente stradale accaduto a Catanzaro lungo viale Europa, nella zona di Germaneto. Macrina era alla guida di un' automobile (una Fiat 500) sulla quale viaggiava anche la nipote, una bimba di 11 anni. La vettura, per cause in corso d' accertamento, si e' scontrata frontalmente con un' altra vettura (una Mercedes) a bordo della quale si trovavano tre persone. Il pensionato e' morto sul colpo, mentre la nipote e' rimasta ferita lievemente. Ferite non gravi anche per gli occupanti della Mercedes. I rilievi sul luogo dell' incidente sono stati effettuati dalla Polizia stradale, mentre per prestare soccorso ai feriti e' giunto sul posto il personale del 118. I vigili del fuoco, da parte loro, hanno provveduto ad estrarre dalle lamiere della Fiat 500 il corpo senza vita di Macrina.
L’altro incidente mortale ha visto protagonista, in negativo purtroppo, un centauro nel vibonese deceduto nell' ospedale di Vibo Valentia. Si tratta di Domenico Falduto, di 31 anni, che era rimasto ferito ieri pomeriggio in un incidente stradale accaduto a Bivona, frazione di Vibo Valentia. Falduto era alla guida di una moto di grossa cilindrata che, per cause in corso d' accertamento, si e' scontrata con un fuoristrada. Il giovane, sbalzato dal sellino della moto, e' stato catapultato contro un palo dell' energia elettrica. Le condizioni di Falduto, che aveva riportato ferite alla testa ed al torace, erano apparse subito gravissime.

Arrestato ad Africo, dopo dodici anni, uno dei 500 latitanti più pericolosi

09/07 Si e' conclusa dopo dodici anni la latitanza di Domenico Iacopino, di 35 anni, arrestato stamane dai carabinieri mentre era nell'abitazione della suocera ad Africo Nuovo, nel reggino. L'uomo, che e' ritenuto uno dei principali elementi della cosca 'Palamara-Scriva-Speranza', era ricercato dal 1993 perche' condannato a nove anni e cinque mesi di reclusione per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nel luogo dove si nascondeva Iacopino i carabinieri hanno trovato alcune armi e munizioni che sono state sequestrate e sulle quali saranno compiuti accertamenti balistici per verificare se sono state utilizzate per commettere reati. Iacopino era inserito nell'elenco del Ministero dell'Interno dei 500 latitanti piu' pericolosi in ambito nazionale. Iacopino era anche in possesso di un mitra kalashinikov, con matricola cancellata e colpo in canna. L’uomo viveva nascosto in un bunker ricavato nella cucina dell' abitazione della suocera. Il pregiudicato aveva anche due pistole e un giubbotto antiproiettile. Iacopino era ricercato sulla base di un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale del Tribunale di Milano per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sul suo conto pendeva anche un ordine di carcerazione emesso nel 2000 dalla Procura generale di Milano per la condanna definitiva a nove anni e cinque mesi di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L' uomo e' stato portato nel carcere di Reggio Calabria.

Grosso incendio a Villapiana: tre persone ustionate gravemente

09/07 Tre persone gravemente ustionate (una delle quali e' stata trasferita d'urgenza a bordo dell'elicottero del 118 al Cardarelli di Napoli) sono il bilancio dell'incendio che sta interessando una vasta zona del comune di Villapiana nella Sibaritide. Le fiamme hanno aggredito, oltre a parecchi ettari di sterpaglie e macchia mediterranea, anche un casolare in localita' Varca dell'Antenna. L'immobile era di proprieta' dei due pensionati che hanno riportato gravi ustioni in varie parti del corpo. L'altro ferito e' un vicino che ha cercato di aiutare a spegnere le fiamme. Operazione quest'ultima che e' ancora in corso e che sta impegnando quattro squadre dei vigili del fuoco di Castrovillari, Cosenza e Trebisacce. I pompieri stanno cercando di arginare almeno il fronte che minaccia la pineta all'ingresso della cittadina ionica. I tre pensionati feriti sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale civile dell'Annunziata; per uno di loro, considerata la gravissima situazione, i medici hanno deciso il trasferimento al reparto grandi ustionati del Cardarelli di Napoli.

Incendio doloso a San Demetrio Corone

09/07 Un vasto incendio, che secondo i carabinieri e' stato di natura dolosa, e' scoppiato a San Demetrio Corone, nel cosentino, nelle adiacenze del Collegio di Sant' Adriano. Le fiamme, che non hanno interessato la struttura e sono state domate dopo circa tre ore, si sono estese per alcuni ettari a sterpaglie e ad alcuni alberi di alto fusto, lambendo anche un uliveto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Rossano con due autobotti, coadiuvati dai carabinieri e volontari.

Aveva un vero e proprio arsenale un disoccupato arrestato nel reggino

La Polizia ha arrestato a Montebello Ionico un geometra disoccupato, Fortunato Laface, di 37 anni, incensurato, trovato in possesso di un arsenale di armi, tra cui una bomba a mano. L' uomo e' stato bloccato dagli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria mentre era alla guida della propria automobile (una Bmw). In un borsello nascosto sotto un sedile l' uomo custodiva due pistole: una calibro 7,65 con matricola cancellata, munita di silenziatore, ed una 6,35 priva di marca. Entrambe le pistole erano provviste di caricatore. Nell' auto era custodita inoltre una calzamaglia di colore nero. La perquisizione successivamente e' stata estesa ad un appartamento in uso a Laface all' interno del quale sono stati trovati un fucile Beretta a canne mozze calibro 16, col numero di matricola cancellato; un revolver calibro 16 di fabbricazione antica e privo di marca; la bomba a mano, tra l' altro perfettamente efficiente e munita di spoletta; un silenziatore artigianale, munizioni di vario calibro ed un' altra calzamaglia di colore nero. Secondo quanto ha riferito la polizia, Laface era sottoposto ad indagini perche', pur incensurato, avrebbe avuto rapporti di frequentazione con persone riconducibili alla criminalita' organizzata reggina.

Convalidato il fermo per Gianfranco Palermo, reo confesso dell’omicidio Presta

08/07 E' stato convalidato dal gip, Tiziana Macri', il fermo di Gianfranco Palermo, di 31 anni, reo confesso dell' assassinio di Michele Presta, di 57 anni, il dirigente della Cgil ucciso domenica sera nell' appartamento di Catanzaro che utilizzava come foresteria. Nei confronti di Palermo il gip, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Adriana Pezzo, ha emesso l' ordinanza di custodia cautelare confermando per il presunto responsabile dell' assassinio di Presta l' accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abbietti e futili. Nel corso dell' udienza di convalida, tra l' altro, Palermo ha confermato la confessione che aveva gia' reso alla polizia ed al sostituto procuratore Pezzo. Palermo, in particolare, ha confermato di essere stato l' esecutore materiale dell' omicidio di Presta, utilizzando l' ascia che il dirigente sindacale conservava nella stanza in cui dormiva. La morte del sindacalista, colpito alla fronte, e' stata istantanea. Restano invece dubbi sul movente dell'omicidio, in merito al quale Palermo ha fornito una versione poco chiara. Il gip Macri' non ha accolto la richiesta del difensore di Palermo, Giuseppe Spinelli, perche' venisse verificata la sussistenza delle esigenze cautelari in considerazione del fatto che l' omicida aveva reso piena confessione e non c' era, dunque, alcun pericolo d' inquinamento delle prove. ''Ci riserviamo ogni attivita' difensiva - ha detto l' avv. Spinelli - all' esito del completamento dell' ulteriore attivita' investigativa da parte dell'autorita' giudiziaria''.

Bertolaso incontra il sindaco di Castrovillari per la frana di Civita e nel pomeriggio gli invia un geologo

08/07 Il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Guido Bertolaso, ha incontrato stamani il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, e l' assessore, Mario Innocenzo Rummolo, per discutere il problema frana che sta interessando il rione Civita. Blaiotta ha illustrato la situazione riguardante la frana evidenziando ''come da piu' di 20 anni lo smottamento, che interessa il quartiere storico della citta', non si sia mai fermato e che nessun intervento organico e' stato fino ad ora programmato, per cui diventa indispensabile procedere a definire, in tempi rapidi, tutte le iniziative possibili per scongiurare il pericolo che la situazione possa peggiorare con grave pregiudizio per gli abitanti del quartiere''. Rummolo ha illustrato gli aspetti tecnici del problema ed ha ricordato al capo della Protezione Civile nazionale tutte le iniziative messe in campo dall' Amministrazione municipale, con il coinvolgimento dei vigili del fuoco, dell' Autorita' di bacino, della Protezione civile e della Prefettura. In particolare ha fatto presente che ''a breve inizieranno i lavori per deviare le acque meteoriche che provengono dal lato nord della citta' in modo da alleggerire il carico idraulico dal versante ovest del Ponte della Catena''. Bertolaso, a cui e' stato consegnata la documentazione dell' Autorita' di Bacino, ha assicurato un immediato intervento della Protezione civile, con un attento monitoraggio della situazione e l' invio di tecnici specializzati che effettueranno immediatamente un sopralluogo nel rione Civita. Lo stesso, inoltre, d' intesa con l' Amministrazione comunale, in relazione agli esiti della verifica che sara' effettuata in tempi rapidissimi, coordinera' gli interventi, con le altre istituzioni (Provincia e Regione) per reperire i fondi necessari.E non perde tempo Bertolaso. Nel pomeriggio, come promesso dal capo del dipartimento nazionale della stessa, Guido Bertolaso, il geologo Francesco Leone, della Protezione Civile, ha incontrato il sindaco, Franco Blaiotta, l'assessore ai lavori pubblici, Mario Innocenzo Rummolo e i tecnici della struttura comunale, a cui e' stato affidato l'incarico di redigere il progetto esecutivo per gli interventi che dovranno essere realizzati per mettere in sicurezza la zona. Blaiotta incontrera' anche i rappresentanti del Comitato ''Centro Storico di Castrovillari'' Franco Scruci e Fabio Tricarico, per avere un quadro preciso della situazione riguardante la frana del rione Civita e per effettuare un sopralluogo Al geologo della Protezione civile e' stata fornita tutta la documentazione in possesso della struttura e successivamente si e' recato, sempre accompagnato dagli amministratori e tecnici, sul posto per verificare lo stato dei luoghi e per redigere, in base agli elementi acquisiti, la relazione tecnica che sara' consegnata in tempi brevi al Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Il sindaco, Blaiotta, e l'assessore ai lavori pubblici, Rummolo, hanno espresso la loro grande soddisfazione per l'immediatezza con cui la Protezione Civile ha risposto alle richieste dell'Amministrazione per risolvere un problema che si trascina da piu' di 20 anni. ''Il problema e' stato affrontato con grande determinazione - hanno dichiarato Blaiotta e Rummolo - e sono stati compiuti come non mai tutti i passi necessari, indispensabili a dare al problema una soluzione definitiva con il coinvolgimento delle istituzioni, a cui compete la responsabilita' di valutare concretamente i rischi esistenti e le possibili soluzioni per risolverle. Questi sono i fatti hanno aggiunto - per i quali ogni commento risulta superfluo''

Campi studio nei terreni confiscati alla mafia

08/07 Sono cinque i campi-studio allestiti da Legambiente e dall'associazione Libera di Don Luigi Ciotti nei terreni confiscati alla mafia. Quest'anno l'iniziativa per la legalita' e' stata organizzata a Camporeale, Castelvetrano, Gioia Tauro e a Volvera (Torino) dove le attivita' riservate ai giovani sono gia' partite, mentre a Bagheria cominceranno il 17 luglio. Nei campi-studio sono impegnati ragazze di diverse nazionalita' tra i 18 e i 25 anni. L'obiettivo dei campi-studio e' promuovere in tutto il mondo la cultura della legalita' e dell'ambiente e spiegare la legge 109 del '96 che prevede il riutilizzo dei beni confiscati ad uso sociale. Nei campi, della durata di 15 giorni, sono in programma sessioni di studio e informazioni sui temi della lotta alla mafia. ''Questi giorni - sottolinea Rosa Laplena responsabile nazionale dell'ufficio di presidenza per i beni confiscati di Libera - saranno un'occasione concreta per testimoniare quanto si e' fatto e quanto ancora ci sia da fare sulla lotta alla mafia''.

Convalidato il sequestro della più grande cava di inerti della Calabria

08/07 Il Tribunale per il riesame di Catanzaro ha convalidato il sequestro preventivo, eseguito il 10 giugno scorso dai carabinieri, della cava di inerti piu' grande della Calabria, ubicata in localita' Mendicino di Lamezia Terme. La cava e' di proprieta' dell' imprenditore Salvatore Mazzei, di 49 anni. A disporre il sequestro era stato il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Raffaele Mazzotta, nell' ambito di un' inchiesta su presunte violazioni di legge nella gestione della cava. I giudici del riesame hanno rigettato il ricorso che era stato presentato dai difensori di Mazzei contro la decisione del gip del Tribunale di Lamezia terme di convalidare il sequestro della cava. In particolare, il provvedimento di sequestro e' stato motivato da una serie di violazioni urbanistiche che sarebbero state commesse nella realizzazione della cava per totale difformita' rispetto alla concessione comunale ed in relazione alla presunta occupazione ed alla deviazione dell' alveo di un torrente. Nella cava sequestrata sono stati estratti, complessivamente, un milione e 400 mila metri cubi di inerti. Con i lavori di estrazione degli inerti e' stata sventrata, praticamente, una montagna, con gravi conseguenze, secondo quanto e' emerso dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, sul piano ambientale e pericoli per l' incolumita' pubblica e per gli operai. La cava di proprieta' dell' imprenditore Mazzei, tra l' altro, era stata citata dal Ministro dell' Interno nel decreto con il quale, nell' ottobre del 2002, fu sciolto per infiltrazioni mafiose il Consiglio comunale di Lamezia Terme lametino in relazione a presunte irregolarita' nella concessione rilasciata allo stesso Mazzei.

Sottoseg. Tassone “In Calabria l’ANAS dal 2001 ha fatto 5 miliardi di investimenti”

08/07 ''Il Governo sta attuando una serie di impegni concreti in favore della Calabria che, per quanto riguarda l' Anas, si sostanziano in investimenti che dal 2001 ad oggi hanno gia' toccato quasi i 5 miliardi di euro, una cifra enorme, pari a circa il 30% degli investimenti su base nazionale''. Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Tassone, intervenendo a Reggio Calabria alla cerimonia per l' apertura al traffico della strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie. Secondo Tassone, inoltre, ''non e' vero che l' Anas, come e' stato sostenuto da qualcuno, avrebbe smantellato l' ufficio di Catanzaro dedicato alla statale 106 jonica, ridimensionando il suo impegno per questa arteria. E' vero semmai il contrario. Solo i due maxilotti calabresi della Salerno-Reggio Calabria ed i due maxilotti calabresi della statale 106 Jonica, da poco avviati, valgono complessivamente 2,9 miliardi di euro, e dimostrano tutta l' attenzione dell' Anas verso questi due fondamentali assi di collegamento. Inoltre l' Anas e la sua Direzione Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno hanno gia' stabilito la dislocazione presso Catanzaro e Locri delle due sedi dell'alta sorveglianza sui macrolotti della SS 106, ciascuna costituita da un personale che operera' in loco. In reata', quindi, l' Anas non ha diminuito ma anzi ha aumentato, anche in termini di organico, la propria attivita' sulla 106 ionica, con la nomina di professionalita' tecniche presso i vari cantieri gia' operanti o in fase di apertura che costituiscono i maxilotti. Analogamente succede per i macrolotti della Salerno-Reggio Calabria in cui e' gia' aperto e funzionante presso Polla l' ufficio dell' alta sorveglianza del macrolotto 1 ed e' aperto ed e' in via di potenziamento presso Palmi l' ufficio dell' alta sorveglianza dei macrolotti 5 e 6''.

La Metropolitana Leggere come volano per la crescita del Savuto

08/07 L’idea progettuale sulla Metropolitana Leggera Savuto-Unical è stato l’argomento al centro del dibattito di una delle ultime riunioni della Sesta Commissione Consiliare Permanente “Trasporti ed Attività Produttive”, presieduta dal Consigliere Marino Reda. L’ampio interesse che la prospettiva di creare una struttura di collegamento riveste per l’intero comprensorio del Savuto ha mobilitato le istituzioni locali di quel territorio che hanno partecipato, pertanto, alla riunione della Commissione per dare un proprio contributo e sostegno all’iniziativa. Erano presenti, infatti, Anna Aurora Colosimi, Presidente della Comunità Montana del Savuto, Antonio Rota e Michele Ceci, rispettivamente Assessore ai Trasporti ed Assessore al Turismo della stessa Comunità Montana, e Nello Perri, consulente ai Trasporti. La discussione ha preso l’avvio da un documento che Sindaci e Comunità Montana del Savuto hanno indirizzato al Presidente ed alla Giunta Provinciale, con il quale è stata chiesta massima attenzione sul servizio di trasporto pubblico in una zona che è strategica sul piano del trasporto locale, al fine di adeguarla alle nuove sfide presentate da un quadro geografico ed economico ampio. “Una soluzione efficace per la mobilità delle popolazioni del Savuto che si attende da anni e che non ha mai trovato concretamente proposte operative destinate ad essere attuate -hanno sostenuto gli amministratori locali, nel corso della Commissione- affinché si verifichi un’inversione di tendenza per il rilancio, soprattutto attraverso il collegamento col capoluogo, dell’area del Savuto”. Il quadro generale del trasporto pubblico locale, per poter dare risposte esaustive anche per il Savuto ha necessità di programmare una rete di servizi che faccia perno sulla Metropolitana Leggera collegata direttamente con L’Unical, centro pulsante di economia e cultura, e, comunque, risorsa sulla quale puntare in maniera decisa e concreta. Privare questo territorio del vitale collegamento con i circuiti importanti e determinanti per la crescita economica, sarebbe miope ed inopportuno e non lascerebbe dispiegare le notevoli potenzialità finora inespresse. E’ mancata, infatti, un’ottica politica globale atta a portare il Savuto in un contesto di crescita, come può esserlo l’area urbana di Cosenza e di Rende; e, per questo, sono necessari collegamenti più rapidi con le dorsali tirreniche ed adriatiche per ancorare l’area agli altri servizi viari nazionali ed internazionali.
Estremamente critico il giudizio sullo studio della Regione Calabria, che lascia sconcerto per i risultati non proporzionati al territorio ed al numero dei cittadini del territorio provinciale cosentino: riduzione della quantità di chilometri annui consentiti; riduzione del numero dei bacini; mantenimento di un chilometraggio chiaramente insufficiente per l’adeguamento del Trasporto Pubblico Locale agli standard delle altre regioni ed a quelli europei, specialmente in mancanza di infrastrutture di trasporto veloce su ferrovia che compenserebbero, in una rete intermodale, la mancanza di adeguate risorse per l’aumento dei chilometri annui.
In conclusione di un ampio dibattito, il Presidente della Commissione Marino Reda – sottolineando che i servizi minimi devono rispondere in primo luogo alle reali esigenze dei cittadini – ha convenuto con gli amministratori dell’area del Savuto sulla necessità di un ritorno a quattro dei bacini di traffico, per ragioni di opportunità di programmazione dei servizi di trasporto. Il quadro evolutivo, inoltre – ha continuato Reda – deve prospettare la Metropolitana Leggera di Superficie come sistema “collettore” di un più generale sistema “capillare” di adduzione ai centri di intermodalità, con frequenze cadenzate che possano collegare il territorio a Cosenza, all’Unical ed alla rete delle Ferrovie; maggiori servizi “capillari” con frequenze cadenzate, con particolare riguardo alle zone montane a domanda debole; infine, la definizione di un’area urbana di mobilità pubblica che comprenda la parte del Savuto contermine al territorio di Cosenza e quella in cui hanno sede i presidi del Capoluogo.

Nuova intimidazione al consigliere comunale di Lamezia Grandinetti

08/07 Una lettera contenente minacce e' stata recapitata al consigliere comunale e leader di ''Lamezia provincia e non solo'', Francesco Grandinetti. All' interno della busta, partita da Lamezia, oltre alle minacce, c' era l' articolo di un quotidiano relativo ad un' altra intimidazione subita da Grandinetti nei giorni scorsi, quando ignoti distrussero il lunotto posteriore della sua auto, e disegnate alcune croci. Inoltre la foto di Grandinetti a corredo dell' articolo era forata all' altezza della testa. Il Consigliere ha denunciato il fatto al Commissariato della di Lamezia Terme che ha avviato le indagini.

Dieci avvisi orali di PS a pregiudicati del vibonese

08/07 Nell'ambito delle attivita' di prevenzione gli agenti della della divisione Anticrimine della questura di Vibo Valentia hanno notificato il provvedimento dell'avviso orale nei confronti di 10 pregiudicati residenti nel capoluogo e nei comuni limitrofi. Di questi uno in particolare, nei confronti di un pregiudicato di Nicotera Marina, e' aggravato dall'ulteriore imposizione del divieto di detenere telefoni cellulari, giubbotti antiproiettili ed automezzi blindati. E' stata inoltre avanzata una proposta per l'applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di un pregiudicato della zona delle Serre, si tratta di un pastore di 54 anni. Nel corso dell'ultima settimana inoltre sono stati effettuati servizi straordinari di controllo del territorio provinciale ed in particolare oltre che nel capoluogo, nelle zone di Pizzo, Tropea e Serra San Bruno. Sono state eseguite 9 perquisizioni domiciliari, controllati 145 veicoli ed identificate 198 persone.

Resti di una villa romana affiorati durante gli scavi nell’area dell’antica Medma nel reggino

08/07 I resti di una villa romana di eta' augustea (I secolo a.C.) sono affiorati nel corso della campagna di scavi archeologici condotta nell' area dell' antica Medma in Pian delle Vigne a Rosarno. In particolare, sono stati portati alla luce una moneta bronzea di epoca romana ed un mattone con impresso il sigillo dei nipoti di Cesare Augusto che da queste parti possedevano una fabbrica di laterizi con annesso deposito. La scoperta dei reperti e' stata fatta dall' equipe guidata da Maurizio Paoletti dell' Universita' di Pisa, sotto la direzione di Maria Teresa Iannelli della Soprintendenza ai Beni Archeologici. ''A parere di Paoletti - e' detto in una nota del Comune di Rosarno - si tratta di una scoperta di grande valore perche' sta a dimostrare, contrariamente alle ipotesi fin qui avanzate, che Medma non venne distrutta sul finire del III secolo a.C., a seguito della guerra combattuta in questo lembo d' Italia, dai Romani contro Annibale, ma sopravvisse per almeno altri due secoli''. ''E' la prova - sostiene Giuseppe Lacquaniti, assessore ai beni archeologici del Comune di Rosarno - che esiste, quindi, una fase 'romana' di Medma, tutta ancora da esplorare, che consente di fare luce sul vuoto di due secoli venutosi a determinare tra l' ipotizzata distruzione della citta' durante le guerre annibaliche e la nascita della colonia di Nicotiria, fatta edificare da Augusto sul colle di S.Faustina, e divenuta nuovo punto di aggregazione, a destra del fiume Mesima, per tutti gli abitanti della zona''. Soddisfazione per i primi esiti degli scavi archeologici nell' area di Medma e' stata espressa dal sindaco di Rosarno Giacomo Saccomanno. ''Va dato merito al prof. Paoletti, al cui nome sono legate numerose scoperte avvenute negli anni '70 e '80 nel territorio di Rosarno - ha detto Saccomanno - di avere avuto la giusta intuizione di prescegliere un luogo non contaminato da precedenti esperienze di scavo e subito rivelatosi ricco di reperti di eccezionale valore''.

In fiamme un negozio di abiti da sposa a Rossano

08/07 Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha provocato danni ad un negozio di abiti da sposa il cui proprietario opera anche nei settori delle pompe funebri e dell' arredamento. Per spegnere l'incendio sono intervenuti i vigili del fuoco i quali hanno evitato che le fiamme si propagassero al piano superiore dello stabile, dove si trova un altro negozio simile. Sono in corso le indagini per accertare i danni e le cause dell'incendio.

Incidente mortale vicino Celico. Un morto ed un ferito grave

08/07 Un uomo di 70 anni, Santo Gencarelli, e' morto stamani in seguito ad un incidente stradale verificatosi sulla strada statale Moccone-Rose, nel territorio del comune di Celico. L'auto su cui viaggiava la vittima si e' scontrata con la vettura condotta da un giovane di 22 anni, rimasto gravemente ferito. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e personale del 118. Il ferito, Giovanni Lupinacci, e' ricoverato in prognosi riservata.

I Carabinieri a Crotone salvano una famiglia dalle fiamme

08/07 Cinque persone appartenenti ad un unico nucleo familiare sono state salvate dai carabinieri a Crotone mentre si trovavano all'interno della loro abitazione all'interno della quale e' improvvisamente divampato un incendio. L'episodio e' avvenuto stamane nel quartiere Marina. Una pattuglia di carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Crotone ha notato fuoco e fumo fuoriuscire dalle finestre di un appartamento posto al secondo piano di una palazzina. Quando i carabinieri si sono accorti della situazione di pericolo, i due militari della pattuglia hanno raggiunto l'abitazione che era stata completamente invasa dalle fiamme. I carabinieri sono riusciti a raggiungere tutti i componenti della famiglia e a trarli in salvo; quindi si sono prodigati, con mezzi di fortuna, per tenere a bada l'incendio in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Secondo i primi accertamenti l'incendio si e' verificato a causa di un corto circuito in un ventilatore. L'incendio ha distrutto gli arredi delle camere da letto e del soggiorno ma le cinque persone che erano in casa sono rimaste tutte illese.

Attacco terroristico nel cuore della city Londinese. Al Qaeda fa una strage.

07/07 Dopo il giorno undici (settembre in America e Marzo in Spagna) ora è il numero 7 (luglio) quello che farà ricordare una nuova strage di innocenti provocata dagli integralisti. L'incubo di al Qaeda e della minaccia terroristica internazionale e' piombato anche su Londra che questa mattina e' stata messa in ginocchio da quattro attentati. Alle 23.30, il conto ufficiale delle vittime e' fermo a 44, ma secondo la stampa inglese i morti sono almeno 55. Settecentocinquanta invece i feriti di cui alcuni molto gravi: fratture, mutilazioni, gravi ustioni e ferite al torace e alla testa; mentre tra quelli colpiti lievemente, circa 300, ci sono anche 2 italiani. Ma il bilancio non e' ancora definitivo ed e' destinato a salire. E' questo il tragico bilancio dei quattro attacchi terroristici che hanno colpito questa mattina la capitale del Regno Unito. Una serie di esplosioni, una a pochi minuti dall'altra, che hanno investito autobus e metropolitane di Londra, colpendo soprattutto la City, sede della finanza britannica e che hanno gettato la citta', l'intera nazione e tutto il resto del mondo nel panico. Per tutta la giornata i numeri dei coinvolti nelle deflagrazioni sono rimasti incerti, fino poi alla conferma ufficiale resa nel pomeriggio dal capo della polizia londinese durante una conferenza stampa. Ma se la conferma dei morti e dei feriti sembra essere definitiva ancora oscura e' la matrice dell'attentato, anche se e' ormai certa la pista del terrorismo internazionale islamico. Da ogni parte del mondo sono arrivati messaggi di solidarieta', parole piene di sgomento, incredulita' e terrore.
- Ore 8.49 Gmt. In Italia sono le 9.49. Inizia qui la tragica sequenza di esplosioni e di morte. Londra sprofonda nel terrore. Una bomba esplode nella metropolitana alla stazione di Aldgate. Due minuti dopo un altro scoppio, questa volta nella stazione di Edgware road. Poi tocca a King's cross. La gente fugge in strada. Sono tutti terrorizzati e nessuno sa ancora cosa sia successo. Inizialmente la Polizia dice che a causare l'esplosione, la prima, forse e' stato un guasto, un calo della tensione. Ma le esplosioni fino a questo momento sono tre, una dietro l'altra e a quel punto diviene chiaro che si tratta di un attentato terroristico. Londra e' completamente isolata: linee telefoniche interrotte, telefoni cellulari in tilt, tutte le stazioni della metropolitane vengono chiuse e l'esercito si schiera nel quartiere centrale del Covent Garden
- Ore 10.20: La tragica sequenza di esplosioni sembra essersi fermata. A due ore circa dagli attentati, Scotland Yard ammette la matrice terroristica degli attentati escludendo immediatamente qualsiasi legame con l'Ira. La morte anche questa volta sembra arrivare dal mondo islamico. Una rivendicazione degli attentati terroristici giunge intorno alle 13.00, ora italiana, sul web. Il messaggio e' firmato dal ''Gruppo segreto della Jihad di Al Qaeda in Europa'' che minaccia di attaccare anche l'Italia e la Danimarca. ''Eroici combattenti della nazione araba - si legge nel messaggio di rivendicazione - e' ora il momento della vendetta contro il governo crociato e sionista britannico, in risposta al massacro della Gran Bretagna in Iraq e in Afghanistan. Ingiungiamo il governo italiano e quello danese di ritirare le truppe dall'Iraq e dall'Afghanistan'', conclude il breve messaggio. La rivendicazione pubblicata sul sito internet ''elqual3ah.com'' e' ritenuta inattendibile sia da fonti di intelligence italiana che statunitensi nonche' da alcuni forum islamici, che hanno evidenziato ''errori in alcune parole arabe''. Ma cio' non basta a fugare le ipotesi che vedono il coinvolgimento di Al qaeda dietro l'attacco a Londra; una convinzione questa rafforzata anche dalla notizia, resa nota dall'emittente 'Sky news', che a bordo di un autobus esploso si trovava un kamikaze. Ma nonostante la rivendicazione on-line dell'attentato sembri poco attendibile, non ha dubbi sulla matrice degli attacchi l'esperto di terrorismo tedesco Rolf Tophoven che ha parlato di troppe similitudini e di un'organizzazione 'perfetta' dell'operazione terroristica che ha colpito oggi Londra. ''Gli attentati di Londra - ha detto - hanno la stessa firma di quelli che a Madrid hanno provocato 191 vittime l'11 marzo del 2004. La simultaneita' delle bombe e la professionalita' dell'esecuzione indicano un 'know-how' operativo identico a quello degli attentati di Madrid''. Dalle televisioni di tutto il mondo cominciano ad arrivare le tragiche immagini di cio' che e' successo poche ore prima a Londra. Una tragedia che riporta la memoria all'undici marzo di Madrid e all'11/9 di New York ma che purtroppo non e' ancora finita. Sono le 11 e 04. Scoppia un'altra bomba: e' la quarta. Un bus a due piani che transita per Russel square si squarcia. I rottami finiscono a decine di metri di distanza. Due i morti, moltissimi i feriti. E' un incubo da cui non sembra sia possibile svegliarsi. Le notizie si susseguono velocemente e fanno il giro del mondo. Il mondo economico risponde con la stessa velocita': la sterlina crolla, i titoli di Stato europei puntano verso l'alto. In un giorno sono stati persi 122 miliardi di euro di capitalizzazione nelle Borse europee. Le azioni delle societa' collegate al turismo sono crollate vertiginosamente e i maggiori tour operator europei hanno cominciato, appena appresa la notizia, ad offrire la possibilita' di cancellare o di modificare gratuitamente le prenotazioni su Londra. Numerose le disposizioni prese dal governo britannico gia' dalle prime ore. Gran parte dei 1.500 poliziotti della polizia metropolitana inviati a Gleneagles, in Scozia, per il summit del G8, sono stati richiamati con urgenza a Londra. Il premier inglese, Tony Blair, ha sospeso la riunione in corso a Gleneagles e si e' diretto a Londra, ma in un comunicato ha assicurato che i lavori in Scozia proseguiranno perche' ''atti del genere non possono destabilizzare l'equilibrio mondiale''. La parola d'ordine e' ''reagire''. E reagire e' cio' che hanno fatto Spagna, Francia, Germania, Italia e molti altri paesi dell'Europa. Le misure di sicurezza sono state alzate e ovunque si sono incrementati i controlli in tutti quei luoghi ritenuti ''sensibili'' facendo scattare i piani di sicurezza messi a punto dagli Stati dopo gli attacchi di New York e di Madrid. Ma la paura della gente non si e' fermata ed e' dilagata. A Kiev, in Ucraina, la popolazione ha vissuto nel panico. Centinaia le segnalazioni che sono giunte alle forze dell'ordine ucraine in cui si segnalava la presenza di numerosi pacchi sospetti abbandonati nelle stazioni della metro. Paura anche a Washington e a New York dove e' stata rafforzata la presenza di agenti per le strade della citta'. Il mondo intero si e' detto solidale con Londra. Parigi, Berlino, Madrid ma anche Istanbul e Israele. Da ogni citta' del mondo sono arrivati messaggi di solidarieta'. Da George W. Bush e' giunto l'invito affinche' ''la lotta al terrore continui'' mentre il premier russo Vladimir Putin ha ribadito la necessita' di ''essere uniti nella lotta senza riserve''. Un minuto di silenzio e' stato osservato nell'aula del Parlamento europeo in segno di solidarieta' e cordoglio. Il presidente dell'assemblea Josep Borrell ha sottolineato: ''Siamo tutti con i britannici oggi il nostro pensiero e' con voi''. E da Javier Solana, Alto rappresentante Ue per la politica estera, sono arrivate parole cariche di dolore e di commozione verso le famiglie delle persone rimaste uccise nelle esplosioni. Il primo ministro israeliano Ariel Sharon si e' detto ''sconvolto per l'orribile crimine commesso contro cittadini britannici innocenti''. Nel corso di una telefonata con l'ambasciatore britannico in Israele, Simon McDonald, Sharon ha espresso tutta la solidarieta' del suo popolo nei riguardi della Gran Bretagna, di cui ''condivide il dolore''. ''Il mondo intero deve unirsi nella guerra contro il terrorismo'' ha aggiunto. Parole dal peso rilevante quelle del premier israeliano dopo che questa mattina, a poche ore dall'attentao, si era diffusa la voce che Israele fosse stata messa a conoscenza prima di cio' che sarebbe accaduto. Un'ipotesi immediatamente smentita. ''Orrore e repulsione'' e' stato il commento del presidente austriaco Heinz Fischer. Ma non sono stati solo i paesi occidentali ad esprimere cordoglio. Disappunto per quanto accaduto a Londra e' stato comunicato ufficilmente dalla Turchia, un paese di tradizione musulmana che da anni vive l'incubo degli attentati. A nome di tutto il popolo turco il ministro degli Esteri turco, Abdullah Gul ha espresso la sua preoccupazione perche' - ha detto - oggi ogni paese, ricco o povero che sia deve fronteggiare la minaccia terroristica''. E da tutte le comunita' islamiche presenti in Europa e' arrivato un commento negativo per la tragedia di questa mattina. Il presunto messaggio di rivendicazione dell'attentato minacciava anche l'Italia. Chiare sono state le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha affermato come anche ''il nostro paese sia esposto'' a pericoli di questo tipo. ''La perdita di tante vite umane e la devastazione causate dalla barbarie del terrorismo suscitano in tutti gli italiani ripugnanza e sdegno''. Cosi' il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha scritto alla Regina Elisabetta II che appresa la notizia si e' detta ''sgomenta e spaventata''. Sospese le sedute in corso alla Camera e al Senato. Sgomento, solidarieta' ed amicizia sono stati espressi anche dal Presidente di palazzo Madama, Marcello Pera, e da Pier Ferdinando Casini che ha confermato ''il suo impegno a proseguire nella lotta al terrorismo, che e' il nemico numero uno della societa' in cui viviamo''. ''Quello che e' accaduto e' la tragica conferma che il terrorismo colpisce ancora al cuore dell'Europa e colpisce il paese che ha la presidenza dell'Unione europea e del G8'', ha detto il commissario europeo alla Giustizia e alla Sicurezza interna, Franco Frattini, mentre Romano Prodi ha ribadito come ora piu' che mai ci sia la necessita' di ''restare uniti''. Il ministro dela Giustizia, Roberto Castelli, ha dichiarato che ''se sara' appurata la matrice fondamentalista degli attentati di questa mattina si dovra' avere il coraggio di dire che si tratta di terrorismo islamico senza nascondersi dietro ipocrisie di natura ideologica Enzo Bianco, presidente del Copaco, il Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza, ha sottolineato l'impegno totale dei servizi d'intelligence italiani. ''Stiamo seguendo - ha dichiarato Bianco - con attenzione e profondo sgomento la serie di attacchi terroristici messi in atto in queste ore a Londra. L'organizzazione di altissimo livello degli autori dell'attacco terroristico, che hanno posto in essere un'azione criminale drammaticamente efficace, causando un numero di vittime che, purtroppo, sta crescendo di minuto in minuto''. Secondo il ministro delle Riforme Roberto Calderoli, l'Italia dovrebbe reagire al terrorismo anche con un progressivo ritiro delle truppe impegnate in Iraq. La preghiera e' stato invece il commento silenzioso alla tragedia arrivato dal Vaticano dove Papa Benedetto XVI, prontamente informato dei gravissimi fatti di Londra, ha inviato un telegramma al cardinale Cormac Murphy O'Connor, in cui ha espresso profondo dolore per cio' che e' accaduto. Un ''appello a tanti uomini di buona volonta' che ci sono in tutte le religioni'' contro lo ''scontro di civilta''' e' stato invece il messaggio inviato a tutti i fedeli cristiani dal cardinale Angelo Sodano. ''Nel nome dello stesso Padre che e' nei cieli - ha detto - dobbiamo terminare questo scontro di civilta', dobbiamo inaugurare un'era nuova per la nostra umanita'. Siamo tutti fratelli nel nome dello stesso Padre che sta nei cieli e quest'odio deve terminare''. Come nelle altre capitali europee, ingenti sono state le misure di sicurezza adottate a Roma. Innalzati i controlli nelle due linee della metropolitana e dietro richiesta del prefetto Achille Serra e' stato convocato un comitato straordinario per fare il punto della situazione dopo l'attacco terroristico. ''Oggi - ha detto il sindaco di Roma, Walter Veltroni - il grande compito che si trova a dover affrontare la politica e' quello di dare risposte concrete al dilagare del Terrorismo. Roma e' vicina a Londra, testimonia la propria solidarieta' alla capitale britannica, ai suoi cittadini, alla sua amministrazione, al sindaco Ken Livingstone e ribadisce, ancora una volta con forza, il proprio fermo rifiuto del terrorismo''. E domani sera, alle ore 19, tutti i cittadini saranno chiamati a manifestare in un appuntamento pubblico sulla piazza del Campidoglio il loro cordoglio, il ripudio della violenza e la vicinanza ai londinesi colpiti dagli attentati. Ma la solidarieta' espressa da tutto il mondo non e' riuscita a lenire il dolore di una citta' che ha visto la morte poggiarsi su di se'. Bandiere a mezz'asta a Buckingham Palace sono state messe in segno di un lutto che difficilmente si dimentichera'. Un gesto che, secondo quanto riferito da un portavoce del dipartimento della Cultura di Londra, e' stato replicato anche negli edifici governativi. ''E' un giorno molto triste per il popolo britannico – ha dichiarato Tony Blair - ma non ci lasceremo intimorire''. La polizia londinese aveva invitato la popolazione a restare in casa e in serata e' arrivato l'invito ai musulamni che abitano in citta'. Il timore e' quello che la tensione vissuta in queste ore possa portare allo scatto di rappresaglie. E a tal proposito il presidente della Commissione islamica per i diritti umani Massoud Shadjareh, si e' detto preoccupato ''per possibili ritorsioni contro cittadini musulamni che non devono essere mischiati con i colpevoli degli attentati''. Subito dopo le quattro esplosioni tutte le stazioni della metropolitana sono state chiuse per poi essere riaperte in tre punti: Victoria, Euston e Paddington . Ma alle 19.00 la stazione di Victoria Station e' stata nuovamente evacuata. Poco dopo, infatti, e' arrivato l'ordine di richiudere nuovamente l'intera 'tube' che probabilmente non riaprira' prima di domani. Ma le misure di precauzone non hanno riguardato solo Londra. Ad Edimburgo la polizia scozzese ha fatto sgomberare una zona commerciale del centro per esaminare un pacco sospetto abbandonato su un autobus. L'incubo non sembra essere finito. Ma cio' che il mondo ha visto dagli schermi dei televisori, i londinesi e tutti coloro che questa mattina si trovavanonel centro di Londra lo hanno vissuto sulla propria pelle e visto con i propri occhi. Con parole cariche di paura e di rabbia alcuni testimoni sopravviossuti hanno raccontato le loro storie e quelle di chi hanno visto morire. ''C'e' stata una grande esplosione seguita poidalle urla della gente. Sono andata alla finestra'', ha raccontato unadonna che abita a Tavistock Square, dove si e' verificata l'esplosione di un autobus a due piani. ''Da quello che ho visto, il piano superiore del bus a due piani era saltato in aria''. E ancora: ''Stavo uscendo dal Caffe', mi sono girato ed ho visto una grande esplosione in mezzo alla strada'', ha detto Richard Routledge che passeggiava lungo Great Woburn Street al momento della deflagrazione. ''Ho avuto la certezza che fosse l'autobus. Il mio primo istinto e' stato quello di fuggire''. ''Sono sceso dal treno, ho fatto cinque passi. Quindi c'e' stata una forte, sottolineo forte, esplosione che sembrava provenire dalla coda del treno, oppure dal tunnel'', ha raccontato invece Micheal Searle, che era appena sceso dalla carrozza della metro alla fermata di Liverpool Street. ''Tutti si sono chiesti, cosa diavolo e' successo? Poi siamo usciti dalla metro abbastanza calmi. Nessuno ha spinto. Sono arrivato in cima e sono uscito. Ora potete capire quanto io sia stato fortunato'', ha concluso Searle. L'unica certezza ora sembra essere quella che da oggi, giovedi' 7 luglio, Londra non sara' piu' la stessa. Nella notte le autoambulanze hanno continuato a viaggiare a asirene spiegate. SI sta ancora scavando per trovare altre persone.

Delitto Presta : Proseguono le indagini. Oggi l’udienza di convalida per l'arresto di Palermo. (continua)

Colonia del Cupone: la Regione ne chieda la disponibilità al Ministero

07/07 La disponibilita' della Giunta regionale a richiedere al ministero dell' Economia ''un tavolo di confronto sull' utilizzazione dell' ex Colonia, gia' dei Monopoli di Stato, sita in localita' Cupone, sul lago Cecita, nel Comune di Spezzano della Sila'' e' stata chiesta dalla Cgil di Cosenza in una lettera aperta al presidente della Regione, Agazio Loiero, ed al vice presidente, Nicola Adamo. La struttura, nei giorni scorsi, e' stata occupata simbolicamente. ''Questa struttura, un complesso capace di ospitare oltre 600 persone contemporaneamente, fornito di tutte le attrezzature tecniche e di servizio, che dava lavoro stagionale ad oltre 200 addetti - e' scritto nella lettera - da oltre dieci anni e' completamente abbandonata. Un esempio dello scempio cui sono sottoposti considerevoli beni pubblici, della Sila e non solo, nel mentre il disagio sociale, la disoccupazione sembrano non poter trovare un freno''. ''Oltre mille cittadini, disoccupati, forestali, no-global, precari, migranti - prosegue la lettera - hanno partecipato alle tre giornate di occupazione simbolica della struttura. Il protagonismo sociale delle popolazioni, l' impegno dichiarato dell' Amministrazione Provinciale di Cosenza, di autorevoli parlamentari e senatori, di consiglieri regionali, di Sindaci ed amministratori dei Comuni Silani, vede nella Vostra disponibilita' il completamento di quel fronte sociale ed istituzionale indispensabile per imporre al Governo la restituzione di questo bene, ad una funzione pubblica e comune, che ne arresti il degrado, ne impedisca la cartolarizzazione e ne valorizzi socialmente le potenzialita' occupazionali''.

Il Prefetto scioglie il Consiglio comunale di Marano Pincipato

07/07 Il prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, ha sospeso il Consiglio comunale di Marano Principato, in seguito alle dimissioni contestuali da otto consiglieri su dodici assegnati all'ente. Il prefetto, che ha avviato il procedimento per loscioglimento del Civico consesso, ha intanto nominato il vice prefetto aggiunto Maria Vercillo commissario.

Bertolaso: “Da giugno ci siamo attivati contro l’emergenza incendi”

07/07 ''Dal mese di giugno stiamo gia' lavorando per fronteggiare l' emergenza incendi boschivi. Chi lavora in questo ambito rischia la vita come ci ricorda l' incidente che ha coinvolto ieri un elicottero del Corpo forestale dello Stato''. Lo ha detto Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento della Protezione civile parlando con i giornalisti a Catanzaro. ''Facciamo appello a tutti gli italiani - ha aggiunto Bertolaso - chiedendo loro di essere molto attenti ai boschi, di segnalare qualsiasi situazione di pericolo e soprattutto di proteggere l' ambiente''.

Finti poveri recepivano contributi. 35 denunce della Gdf a Lamezia

07/07 Trentacinque persone sono state denunciate in stato di liberta' per falso ideologico e truffa nell' ambito di un' inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Lamezia Terme sull' erogazione di contributi di tipo assistenziale ai ceti sociali piu' bisognosi. Le indagini hanno riguardato l' erogazione di contributi quali la fornitura gratuita dei libri di testo per le scuole dell' obbligo e fuori obbligo, il rimborso del canone di locazione previsto per i nuclei familiari in condizioni di disagio e le borse di studio universitarie erogate dalla Regione. I controlli dei finanzieri hanno riguardato, al momento, duecento persone scelte a campione. Per ognuna di loro e' stata esaminata la posizione reddituale effettiva con quella dichiarata al fine di ottenere i contributi. Quindi, l' attivita' della Finanza e' stata mirata a smascherare i soggetti privi dei requisiti necessari per poter usufruire delle agevolazioni. Le persone denunciate, secondo quanto e' stato riferito, hanno presentato agli uffici degli enti erogatori autocertificazioni attestanti una condizione di reddito precaria, ma dalle indagini e' emerso che la situazione reale e' diversa. Molti ''poveri'', secondo quanto accertato dalla Finanza, non solo hanno un regolare impiego o delle pensioni abbastanza corpose, ma hanno anche il coniuge che lavora e che contribuisce ad aumentare il reddito della famiglia. Complessivamente, su un totale di 40.638 euro erogati ai soggetti controllati, 16.262 erano stati percepiti indebitamente mediante artifizi documentali.

Ispezione alla Procura di Catanzaro: Gli Ispettori si sono sentiti con il Procuratore Generale Pudia

07/07 I funzionari del Ministero della Giustizia inviati a Catanzaro dal ministro Castelli per effettuare un' ispezione negli uffici della Procura della Repubblica e del Gip hanno sentito il procuratore generale, Domenico Pudia. Gli ispettori Otello Lupacchini e Laura Capotorto si sono intrattenuti per circa un' ora con Pudia, che in passato, con una serie di comunicazioni inviate al Ministero della Giustizia, aveva segnalato l' esistenza di dissidi e contrasti tra i magistrati della Procura della Repubblica che rischiavano, a suo dire, di ripercuotersi negativamente sull' attivita' dell' ufficio. L' ispezione era stata poi estesa all' ufficio gip-gup, anche questo teatro di dissidi e contrasti tra i giudici. Un accertamento, dunque, particolarmente approfondito che si e' sostanziato in una sorta di esplorazione a 360 gradi sull' intera attivita' della Procura della Repubblica, per quanto riguarda sia il settore distrettuale che quello ordinario, e dell' ufficio gip-gup. L' audizione di Pudia e' stato ha rappresentato, di fatto, l' ultimo adempimento dell' ispezione disposta dal ministro Castelli, una sorta di atto dovuto per ascoltare il parere e le osservazioni di chi, con le sue ripetute segnalazioni, aveva chiesto al ministro Castelli che venisse disposta l' ispezione al fine di accertare le cause dei contrasti tra i magistrati e riportare, se possibile, la serenita' ed un clima di collaborazione collettiva all' interno dell' ufficio. Gli ispettori trasmetteranno adesso le loro conclusioni al ministro Castelli, che decidera' le eventuali iniziative da intraprendere, avviando azioni disciplinari o segnalando al Csm le eventuali situazioni d' incompatibilita' di qualche magistrato. L' ispezione, comunque, potrebbe anche concludersi con un nulla di fatto, con la decisione del Ministro di non adottare alcuna decisione. Stamattina, intanto, negli uffici della Procura della Repubblica si e' recato, in visita di cortesia, il nuovo procuratore della Repubblica aggiunto, Salvatore Murone, nominato ieri dal plenum del Csm. Murone, assente per ferie l' altro procuratore della Repubblica aggiunto, Mario Spagnuolo, ha incontrato il procuratore della Repubblica Mariano Lombardi. Successivamente Murone ha incontrato il procuratore generale, Domenico Pudia, e il primo presidente della Corte d' appello, Giuseppe Caparello. L' insediamento di Murone, che fino a ieri ricopriva l' incarico di presidente di sezione del Tribunale di Lamezia Terme, secondo quanto si prevede, dovrebbe avvenire subito dopo l' estate.

La Giunta regionale ha revocato il Piano regolatore di Lattarico

07/07 Il piano regolatore del Comune di Lattarico e' stato revocato e annullato. Lo ha deciso la Giunta regionale riunitasi oggi. L' esecutivo ha accolto cosi' una proposta dell' assessore all' Urbanistica e territorio, Michelangelo Tripodi.

Sangermano nel coordinamento nazionale ANCI

07/07 Giuseppe Sangermano, presidente dell' Unione dei Comuni Arberia e vice sindaco del Comune di San Demetrio Corone, e' stato chiamato a far parte del coordinamento nazionale dell' Anci, l' Associazione nazionale dei comuni d' Italia. Il riconoscimento e' arrivato alla fine dei lavori della conferenza programmatica del Coordinamento nazionale Unione dei Comuni, svoltasi a Roma nei giorni scorsi. L' Unione dei Comuni Arberia e' costituita dai comuni italo-albanesi di San Demetrio Corone, Santa Sofia d' Epiro, San Cosmo Albanese, Vaccarizzo Albanese e San Giorgio Albanese. Ha come scopo la conservazione delle tradizioni albanesi, attraverso la creazione di strutture atte a diffondere il patrimonio linguistico, culturale e folkloristico. Fra i suoi compiti anche la redazione di piani regolatori intercomunali e piani di sviluppo; la piu' approfondita conoscenza delle risorse esistenti nei comuni facenti parte del consorzio; la costruzione di opere di comune interesse e la gestione di strutture finalizzate a valorizzare il patrimonio culturale della minoranza arbereshe.

Nascondeva la cocaina nel motorino: rumeno arrestato a Rossano

07/07 Un cittadino dell’est, di nazionalita' rumena, Marius Eduard Ionica, di 29 anni, e' stato arrestato dai carabinieri a Rossano per detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Il giovane, e' stato fermato per un controllo nei pressi della stazione ferroviaria, mentre era a bordo di un ciclomotore, ed e' stato trovato in possesso di 10 grammi di eroina e hascisc.

Tre arresti dei CC a Corigliano, Rende e Torano

07/07 Tre persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso di controlli compiuti nel cosentino. A Corigliano Calabro i carabinieri hanno arrestato Pasquale Berardi, di 47 anni, per furto di angurie. A Rende e' stato arrestato Ettore Polillo, di 65 anni, in esecuzione di una ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro perche' deve scontare una condanna a 2 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Polillo ha ottenuto gli arresti domiciliari. A Torano Castello e' stato arrestato Giovanni Paese, di 34 anni, in esecuzione di un decreto di sospensione della misura alternativa dell'affidamento terapeutico per essersi allontanato senza autorizzazione dalla comunita' ''Regina Pacis''.

Sequestrati beni per 150 mila euro nel reggino

07/07 Beni per un valore di 150 mila euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria a Francesco Cataldo, ritenuto un elemento di primo piano del clan Condello operante nelle frazioni Gallico e Archi di Reggio. Catalano, proprietario di una rivendita di gas in bombole nel quartiere Gallico, e' stato coinvolto nelle inchieste Olimpia 2 e 3. Nel marzo 2001 e' stato condannato a cinque anni di reclusione dalla Corte d' assise d' appello per associazione mafiosa. Scarcerato nel gennaio 2004, secondo quanto e' stato riferito, e' adesso sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di ps. Il sequestro, disposto dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, e' giunto al termine di indagini condotte dal Centro operativo Dia di Reggio, diretto dal col. Francesco Falbo. In particolare la Dia ha sequestrato un appartamento, un garage ed un motocarro.

Frana di Cavallerizzoo, arriva Bertolaso. Oggi sopralluogo con Loiero

06/07 Il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, saranno domani a Cavallerizzo, la frazione di Cerzeto distrutta il 7 marzo scorso da una frana provocata dal maltempo. Prima della trasferta a Cerzeto Loiero, alle 11, incontrera' Bertolaso nella sede della Giunta. L' incontro, cui parteciperanno anche gli assessori, seguira' la riunione della Giunta prevista per le nove. ''A seguito del movimento franoso a Cerzeto - e' detto in un comunicato della Giunta - sono stati gia' assunti consistenti provvedimenti di carattere finanziario per fare fronte all' emergenza e alle necessita' di carattere abitativo di decine di famiglie''. Il sopralluogo a Cerzeto servira' al Presidente Loiero ed a Bertolaso, riferisce ancora il comunicato, ''per rendersi conto di dove e come cominciare ad avviare il lavoro di ricostruzione della frazione in cui si e' verificata la frana''.

Speciale: Preso, in meno di 48 ore, l'uomo che ha ucciso Michele Presta. Ha reso piena confessione. (continua)

Ingerenze sui giornalisti RAI Calabria: Tripodi(PDCI) “Gravissimo attacco alla libertà”. Meduri (DL) “Aprire un indagine”.

Infiamma la plomica sull'ANAS. Loiero chiede lumi a Lunardi e aggiunge "Ente non risponde alle istituzioni”. Pozzi: "Solo localismo"

Poliza fai da te: Saya e Sindoca non parlano. I legali invocano il segreto di Stato

Murone nominato procuratore aggiunto a Catanzaro

06/07 Salvatore Murone, attuale presidente di sezione del Tribunale di Lamezia Terme, e' stato nominato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro. Murone ha ottenuto 11 voti contro i 10 riportati dal suo concorrente, Alfredo Garbati, sostituto procuratore generale presso la Corte d'appello di Catanzaro. Sia Murone che Garbati sono iscritti alla componente di Unita' per la Costituzione dell'Associazione nazionale magistrati. A votare per Murone sono stati consiglieri sia del centrodestra che del centrosinistra. Unita' per la costituzione, invece, ha votato compatta per Garbati. Il posto di procuratore aggiunto per il quale e' stato nominato Murone era vacante dal febbraio del 2003, da quando cioe' era morto Vincenzo Calderazzo, che era anche coordinatore della Procura distrettuale. Funzione, quest'ultima, attualmente svolta dall' altro procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo. A favore di Murone hanno votato anche tre dei sei consiglieri di Magistratura democratica, mentre gli altri tre si sono astenuti, a dimostrazione della ''trasversalita''' dell' appoggio ottenuto dal nuovo procuratore aggiunto di Catanzaro. Il procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, ed il procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, hanno espresso soddisfazione per la copertura da parte del Csm, a distanza di quasi due anni e mezzo da quando si era reso vacante, del secondo posto di procuratore aggiunto, la cui mancata copertura aveva comportato non pochi problemi per la funzionalita' dell' ufficio.

La Provincia aderisce alla campagna di educazione stradale “Vacanze coi fiocchi”

06/07 La Giunta Provinciale ha approvato, con delibera n. 286 del 30 giugno, l’adesione alla campagna di educazione e sicurezza stradale “Vacanze coi Fiocchi – Dai un passaggio alla sicurezza” per l’annualità 2005. La realizzazione della manifestazione, in programma su tutto il territorio nazionale per sabato 30 luglio, in concomitanza con il più grande esodo verso i luoghi di vacanza, sarà concretamente attuata dall’Assessorato Provinciale ai Trasporti con il concorso degli Assessorati Provinciali alla Viabilità e al Turismo. L’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza della Repubblica, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci, dall’Istituto Superiore della Sanità e con la collaborazione dell’Unione delle Province d’Italia, ha come tema centrale dell’edizione 2005 l’influenza dell’alcol sulla guida; l’Istituto Superiore della Sanità evidenzia, infatti, una sempre più stretta connessione tra consumo d’alcol e incidenti stradali. La campagna Vacanza coi Fiocchi sarà presentata con un’apposita conferenza stampa, nella quale sarà reso noto il programma dettagliato della manifestazione.

Ad Acquappesa il conferimento della cittadinanza onorari a Karl Otto Apel

06/07 Giovedì 7 luglio alle ore 19,30 presso la cornice del Parco Acquaviva delle Terme Luigiane, il Sindaco di Acquappesa, Saverio Capua ,conferirà pubblicamente e ufficialmente la cittadinanza onoraria a Karl-Otto Apel, l’ultimo grande esponente della scuola di Francoforte e maggiore filosofo contemporaneo di livello mondiale oggi vivente. L’idea di conferire la cittadinanza al filosofo nasce dalla proposta di Michele Borrelli, ordinario di Pedagogia Generale presso l’Unical e cittadino di Acquappesa, che si può ritenere il traduttore in italiano dei saggi più recenti del filosofo raccolti e pubblicati in due volumi editi dalla Pellegrini Editore:” Lezioni di Aachen e altri scritti” e “Cambiamento di paradigma. La ricostruzione trascendentalermeneutica della filosofia moderna”. L’incontro avrà come tema : Introduzione al pensiero filosofico di Karl-Otto Apel. Saranno presenti: Salvatore Perugini ( Assessore alla Cultura e Pubblica istruzione –Provincia Cosenza), l’On.Giuseppe Pierino ( Associazione Culturale Città Futura), Giuseppe Gagliardi (Assessore Trasporti-Provincia Cs), Arturo Riccetti (Assessore Viabilità-Provincia Cs), Franco Crispini ( Preside Facoltà Filosofia-Unical), Marcello Zanatta( docente di Storia della filosofia antica), Romeo Bufalo (docente di Estetica Filosofica), Annabella D’Atri( docente di Storia della filosofia contemporanea), Giuseppe Trebisacce (Presidente Corso di laurea in Scienze dell’Educazione-Unical), Giuseppe Serio ( Presidente Fondazione “Giuseppe Serio”), Pasqualino Pandullo ( giornalista Rai), l’editore Walter Pellegrini, Sergio Lamberti (ingegnere dell’Assessorato Viabilità-Provincia Cs).

Rinviata la conferenza sulle iniziative a favore de “La Cassarese”

06/07 “Per sopraggiunti e inderogabili impegni” comunica una nota della Cdo “del presidente della Compagnia delle Opere Magna Grecia Giancarlo Franzè la conferenza stampa di presentazione delle iniziative intraprese dalla Cdo a sostegno dell’azienda dolciaria “La Cassarese” di Nardodipace (Vibo Valentia), prevista per domani, giovedì 7 luglio alle ore 11, è stata rinviata a data da destinarsi.”

Presidente Loiero: “E’ indecente ciò che sta facendo l’Anas in Calabria”

05/07 ''Cio' che sta facendo l'Anas in Calabria e' davvero indecente e su questo non staremo fermi. Chiamero' il gruppo della Margherita alla Camera per riproporre un question time sull'Anas e sulla situazione del tratto dell'A3 tra Sant'Onofrio e Rosarno dove si viaggia su una sola corsia per 42 chilometri''. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, torna a criticare l'Anas per i lavori di ammodernamento dell'autostrada, dopo che nei giorni scorsi aveva parlato di ''intollerabili inadempienze e ritardi inspiegabili''. ''Su quel tratto - ha sostenuto Loiero incontrando i giornalisti - ci sono continui cambi di carreggiata che provocano incidenti su incidenti nell'indifferenza di Pozzi, dell'Anas e di Lunardi. Non possiamo certo ricorrere alle rivolte, per cui useremo lo strumento del question time''.

Speciale: Imminente l’arresto dell’assassino di Michele Presta. (continua)

Giovedì l’accordo per l’industria finanziata dai giapponesi da insediare a Montalto

05/07 Nasce in Calabria un' industria finanziata dai giapponesi. Giovedi' prossimo, 7 luglio, sara' sottoscritto a Roma, al ministero delle Attivita' produttive, il Contratto di localizzazione per la realizzazione di un nuovo stabilimento industriale di San Marco Argentano (Cosenza) per la produzione di ortaggi, cereali, zuppe e cibi precotti e surgelati. A siglare il contratto saranno il sottosegretario Giuseppe Galati e la societa' Vegitalia, partecipata al 40% dalla Kagome Co. Ltd, industria nipponica leader mondiale del settore. ''L' accordo - e' detto in un comunicato del ministero - rientra nell' ambito del Progetto pilota di localizzazione (delibera Cipe 16 fel 2003), che prevede specifici vantaggi per le imprese italiane in cui vi sia una significativa presenza di investitori esteri. L' investimento complessivo e' di oltre 32 milioni di euro e avra' una ricaduta occupazionale nell' area pari a 217 unita'''. Alla cerimonia della stipula del contratto di localizzazione saranno anche presenti Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia; Roberto Pasca Di Magliano, direttore generale per il Coordinamento degli incentivi alle imprese, e Yukiko Yamada, rappresentante della Kagome Corporation.

Giovedì 7 iniziativa della CDO per l’azienda dolciaria bruciata dalla mafia

07/05 Si terrà giovedì 7 luglio alle ore 11 nella sede della Compagnia delle Opere Magna Grecia in via Rocco Scotellaro a Lamezia Terme la conferenza stampa di presentazione delle iniziative intraprese dalla Cdo a sostegno dell’azienda dolciaria “La Cassarese” di Nardodipace (Vibo Valentia) completamente distrutta da un attentato incendiario dopo appena un mese dall’avvio dell’attività. L’azienda, che aveva iniziato a produrre nel marzo scorso, era gestita da un gruppo di giovani che con sacrificio e impegno avevano avviato la loro attività in Calabria. Le iniziative intraprese a favore dei giovani imprenditori di Nardodipace, che saranno presenti all’incontro di giovedì a Lamezia, verranno illustrate dal presidente della Compagnia delle Opere Giancarlo Franzè.

Calabria efficiente nella gestione del fondo sociale

05/07 ''In tema di Volontariato la nostra regione risulta tra le piu' efficienti in campo nazionale. Esistono diversi volontariati, dalle associazioni di promozione sociale, alle cooperative sociali, alle Organizzazioni non governative, alle fondazioni di diritto civile, alle organizzazioni di volontariato, tutti disciplinati da apposite leggi''. E' quanto sostiene in una nota i componenti del consiglio di presidenza del comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato composto da Egidio Chiarella, Lorenzo Maria di Napoli, Mario Cortese. ''Il volontariato piu' numeroso - prosegue la nota - con 18.000 organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e per oltre 6 milioni di aderenti e' quello definito dalla legge 266/91, che prevede, tra l' altro, l' assenza di fini di lucro, la gratuita' delle prestazioni, la democraticita' della struttura, l' elettivita' e la gratuita' delle cariche associative, l' obbligo di formazione del bilancio. Ed e' proprio questo Volontariato che in Calabria, grazie all' efficienza con cui si e' mosso il Comitato di gestione dei fondi Speciali presso la Regione, presieduto da Egidio Chiarella, potra' beneficiare immediatamente, tramite cinque Centri di servizio provinciali da poco istituiti, di una serie di servizi tra cui: promozione, consulenza, formazione ed informazione, per tutte le organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nel Registro regionale del Volontariato; Finanziamenti diretti per la loro attivita' disciplinati da un bando in fase di istituzione entro il corrente anno da parte degli stessi Centri di servizio''. ''L' impegno del comitato di gestione - conclude la nota - e quello dei Centri di servizio della regione Calabria e' quello di lavorare a servizio delle organizzazioni di volontariato della regione, in stretta sintonia con le istituzioni, in particolare con l' Assessorato regionale competente''.

Proteste del Presidente della Provincia Oliverio per i disservizi della Telecom

05/07 ''Desidero esprimere tutta la mia indignazione per il perdurare del grave disservizio delle comunicazioni telefoniche nel territorio del comune di Cassano Ionio. Faccio rilevare che tale situazione non solo ostacola ma rischia di far chiudere attivita' imprenditoriali come la Societa' Distribuzione Interregionale, penalizzando tutto il territorio della Sibaritide''. E' quanto ha scritto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, in una telegramma inviato al presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera. Nel telegramma vengono segnalati i disservizi denunciati dal procuratore generale della Societa' Distribuzione Interregionale (Sdi), Antonio Crudo, circa disservizi telefonici subiti da alcuni giorni. ''Non e' oggettivamente possibile - prosegue Oliverio - essere spettatori di una tale indifferenza verso la nostra terra e i suoi cittadini-imprenditori che con non pochi sacrifici raggiungono risultati di eccellenza nel loro campo. Mi auguro che vorra' al piu' presto attivarsi affinche' il servizio telefonico nella zona venga erogato senza piu' inspiegabili ritardi o possibili e gravi negligenze''.

Dissequestrata la società di Palmi per le violazioni alla 488

04/07 Il Gip del tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indellicati, ha revocato il sequestro preventivo dei beni e le misure interdittive nei confronti della societa' Christopher coinvolta in una inchiesta su una presunta truffa per usufruire dei fondi della legge 488. Lo si e' appreso dagli avvocati Clara Veneto e Marianna Pacelli che hanno provveduto a far dotare la societa' di un 'modello organizzativo' previsto dal decreto 231 del 2001. ''Il modello organizzativo - e' scritto in una nota dello studio legale Veneto - consente all'organismo aziendale di organizzare le risorse umane in modo che la societa' sia estromessa da ipotesi di responsabilita' penale per fatti commessi dai soci per il tramite della societa'''. Nel provvedimento il Gip ha ritenuto il 'modello organizzativo' idoneo affinche' non ci sia la reiterazione dei reati. ''Sebbene vi sia - conclude la nota - un filone di pronunce favorevoli all'accoglimento di tale modello, questa del Tribunale di Palmi e' certamente una delle prime emesse in sede di indagini preliminari''.

Il pensionato ucciso a Tropea, morto di crepacuore

05/07 Francesco Carmelitano, il pensionato di 58 anni morto, la sera di sabato scorso, in seguito all' aggressione da parte del suo vicino di casa, Saverio Pizzarelli, 38 anni, costituitosi poi alla polizia, e' deceduto di crepacuore. E' quanto e' emerso dall'autopsia eseguita a Tropea dal medico legale, Alfonso Luciano. Dall' autopsia e' emerso anche che le escoriazioni alla testa erano lievi e non mortali. Carmelitano, inoltre, soffriva di attacchi epilettici piu' o meno frequenti. Dopo gli esiti dell'autopsia il sostituto procuratore presso il tribunale di Vibo Valentia, Giuseppe Lombardo, ora dovra' valutare la posizione di Saverio Pizzarelli, portato in carcere dopo che si e' costituito.

Presentato il progetto di Contabilità Economica integrata della Provincia di Cosenza

04/06 Presentato oggi in Provincia il Progetto di Contabilità Economica Integrata all’interno del sistema di gestione dell’Ente”. Alla presentazione sono intervenuti: l’On. Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza; Dr. Rachele Grosso Ciponte, Assessore Provinciale Bilancio e Finanze; il Dott. Giorgio Sganga, Pres. del Collegio dei Revisori dei Conti; il Dr. Antonio Molinari, Direttore di Ragioneria della Provincia; il Prof. Salvatore Sarcone, Docente Economia Aziendale “Tor Vergata”. Si è quindi discusso dell’implementazione del sistema di contabilità economico patrimoniale e controllo di gestione nel triennio 2005/2007 della Provincia di Cosenza. I risultati della gestione degli enti locali vengono, quasi nella generalità, dimostrati attraverso il rendiconto che comprende il conto del bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio.
Il legislatore non ha inteso prescrivere agli enti territoriali - tra cui le Province- l’obbligo di tenere la contabilità secondo il metodo della “partita doppia”, tipico delle imprese.
Il conto del bilancio contiene i dati di natura finanziaria, mentre gli altri due documenti di natura economico-patrimoniale vengono redatti, quasi sempre, in via extra-contabile, attraverso la rielaborazione dei dati desunti dal suddetto conto di bilancio.
E’ il caso della Provincia di Cosenza che attraverso il c.d. “Prospetto di conciliazione”, che è un documento che raccoglie i dati relativamente agli accertamenti di entrate ed impegni di spesa del Conto del Bilancio, poi, debitamente rettificati ed integrati secondo il principio di competenza, rappresenta la dimensione economica e patrimoniale.
La Provincia di Cosenza che ha avviato, come gran parte degli enti, un processo di cambiamento a 360 gradi, anche per ciò che riguarda la contabilità - la sua struttura, infatti, da tempo è suddivisa in vari ambiti organizzativi e gestionali a cui vengono affidati, una volta approvati, il Bilancio e il Piano esecutivo di gestione, le risorse umane, strumentali e finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi- vuole dotarsi, per aggiungere un tassello importante alla sua organizzazione, di un sistema di contabilità economica “innovativo” per la P.A., che vada ad integrarsi con quella finanziaria, sistema che prevede la registrazione delle operazioni di esercizio, appunto, secondo le metodologie della “partita doppia”.
Infatti, solamente con l’adozione di un sistema integrato di contabilità economico-patrimoniale e finanziario, si può realizzare la ‘base dati’ necessaria per la gran parte dei controlli interni: controllo di gestione, valutazione delle prestazioni dirigenziali, controllo strategico.
Particolarmente per il controllo di gestione, per come previsto dall’art.196 e seguenti del Dlgs.267/2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, che dà obbligo per gli enti stessi di attuare il controllo di gestione al fine di “verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l’analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell’organizzazione dell’ente, l’efficacia, l’efficienza ed il livello di economicità nell’attività di realizzazione degli obiettivi prodotti.
Va detto che l’obiettivo del legislatore è stato quello di consentire alle amministrazioni locali l’utilizzo di uno strumento tipico delle imprese, in modo da gestire al meglio le sempre più limitate risorse a disposizione, in un contesto ambientale dove la domanda di servizi pubblici da parte della collettività è in forte crescita.
Non può, quindi, una classe politica, insieme alla struttura burocratica, ritenersi, oggi, soddisfatta nel vedere misurata e valutata la sua azione amministrativa solo sulla base di un risultato di amministrazione, ossia dal saldo positivo o negativo dei flussi di cassa (entrate ed uscite), ma, ritiene opportuno e necessario “al passo con i tempi darsi e dare ai vari portatori di interesse” del suo territorio risposte anche in termini di efficienza, di efficacia e di economicità, che solo una contabilità economico integrata può garantire.

Speciale: Il delitto Presta si delinea come un vero e proprio giallo. L’omicidio potrebbe essere accaduto già da ieri. Numerosi gli attestati di cordoglio. Oggi l'autopsia. (continua)

--> Speciale Polizia fai da te: Ministro Pisanu, “Distributori di patacche di latta da non sottovalutare”

Quattro arresti in provincia di Cosenza

04/07 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza nell' ambito di vari servizi. A Campana i militari hanno fermato Rocco D' Auria, di 71 anni per furto di legname da un' area demaniale. A Cetraro, i carabinieri della Compagnia di Paola hanno arrestato due giovani, Felice Paletta, di 21 anni, e Daniele Sandonato, di 23, per detenzione di dieci grammi di cocaina. A San Fili, infine, Giuseppe Guzzo, di 47 anni, e' stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Danneggiata l’auto di un consigliere di Lamezia

04/06 L' automobile di un consigliere comunale di Lamezia Terme, Francesco Grandinetti, leader del movimento ''Lamezia provincia e non solo'', candidato a sindaco alle ultime consultazioni, e' stata danneggiata la notte scorsa. Secondo quanto si e' appreso alcune persone, al momento da identificare, hanno infranto con una mazza il lunotto posteriore della Bmw del consigliere, parcheggiata sotto l' abitazione dell' uomo, in una delle strade del centro. Ad accorgersi del gesto e' stato stamani lo stesso Grandinetti, che ha presentato denuncia al Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia.

La Cgil Calabria chiede che sia fatta piena luce sull’omicidio di Michele Presta

04/07 "La Cgil della Calabria esprime il più sentito e sincero cordoglio per la violenta morte del compagno Michele Presta, segretario generale regionale della Flai-Cgil della Calabria" - è quanto afferma una nota della segreteria della Cgil Calabria . "Il compagno Presta ha dedicato tutta la sua esistenza all'attività sindacale, alla lotta per la difesa e la dignità dei lavoratori e dei loro diritti. Nel corso della sua vita ha ricoperto diversi incarichi e si è sempre contraddistinto per la sua rettitudine morale, il suo coraggio e la sua passione civile e politica. La Cgil della Calabria chiede con forza agli organi inquirenti che venga fatta, quanto prima, piena luce affinché vengano chiarite le dinamiche e le motivazioni della morte di Michele Presta. La Cgil della Calabria si dichiara inoltre pienamente a disposizione delle autorità competenti, affinché nulla resti impunito. Verità e trasparenza è quello che la Cgil chiede e di cui ha bisogno, in questo momento tanto drammatico nella vita dell'organizzazione" - conclude la nota della segreteria della Calabria.

Presta ucciso con un colpo d’ascia alla fronte

04/07 E' stato ucciso con un colpo infertogli alla fronte con l' ascia trovata accanto al letto Michele Presta, il dirigente della Cgil assassinato a Catanzaro. E' quanto si e' appreso da fonti investigative dopo l' esame esterno del cadavere del sindacalista eseguito dal medico legale, Giulio Dimizio, su incarico del sostituto procuratore della Repubblica, Adriana Pezzo. Dunque dopo le accurate analisi sull' ascia sono state trovate tracce di sangue, anche se non si esclude che l' assassino abbia tentato di pulire l' arma. L' ascia, poi, e' stata riposta accanto al letto ai piedi del quale e' stato trovato il corpo senza vita del sindacalista.

Il medico legale conferma l’omicidio. Trovata un ascia nell'appartamento. Pignataro esclude collegamenti alla sua attività

04/07 Michele Presta, il sindacalista della Cgil trovato morto nella casa in cui viveva a Catanzaro, e' stato ucciso: a confermarlo e' stato il medico legale, Giulio Dimizio, che ha effettuato l' esame esterno del corpo del sindacalista. Dimizio ha aggiunto che, secondo quanto e' emerso dai primi accertamenti medico-legali, Presta e' stato colpito con un corpo contundente alla testa. Il sostituto procuratore della Repubblica, Adriana Pezzo, titolare dell' inchiesta sulla morte di Presta, non ha voluto fare alcuna dichiarazione a conclusione del sopralluogo effettuato nella casa in cui e' stato trovato il corpo del sindacalista. Nell' appartamento in cui e' stato trovato morto il sindacalista , poco distante dal letto ai piedi del quale si trovava il corpo del sindacalista, gli investigatori hanno trovato un' ascia. A riferire il particolare sono stati gli investigatori della Questura di Catanzaro, secondo i quali, comunque, al momento non c' e' alcuna certezza che l' ascia possa essere stata l' arma utilizzata per compiere il delitto. L' arma, tra l' altro, nel momento del ritrovamento, non presentava tracce di sangue. Gli investigatori, comunque, non escludono che l' assassino, nell' ipotesi che abbia usato l' ascia per uccidere Presta, abbia avuto il tempo di pulire l' arma.
Nessuna traccia di effrazione sulla porta dell' appartamento in cui e' stato trovato il cadavere, segno che la vittima conosceva l’aggressore che si è fatto aprire con una scusa.
Stamattina Michele Presta avrebbe dovuto partecipare ad una riunione a Vibo Valentia. Non vedendolo arrivare, le altre persone invitate al convegno hanno avvertito alcuni dirigenti regionali della Cgil per chiedere spiegazioni sull' assenza di Presta. E' stato cosi' avvertito uno dei colleghi di Presta che divideva con lui l' appartamento a Catanzaro, che ha raggiunto la casa e vi ha trovato il corpo senza vita del sindacalista.
Intanto Fernando Pignataro, segretario generale della Cgil calabrese, esclude che la morte di Michele Presta, segretario regionale della Flai-Cgil, sia da ricondurre alla sua attivita' sindacale. ''Tendiamo ad escludere - ha detto Pignataro - qualsiasi riferimento all' attivita' sindacale, che peraltro, ultimamente, aveva svolto poco perche' malato. Siamo anche noi in attesa di capire cosa ci sia dietro questa tragedia''. Pignataro ha poi ricordato il ruolo di Presta all' interno del sindacato. ''E' stato il capo assoluto della rivolta dei forestali'' ha sostenuto, riferendosi alle manifestazioni dei forestali che nei mesi scorsi portarono al blocco dei trasporti in Calabria per rivendicare il futuro della categoria. ''Era il compagno che riusciva ad avere quella grande passione...'' ha avuto il tempo di aggiungere Pignataro, prima di essere sopraffatto dalla commozione. Infatti Presta nello scorso mese di marzo aveva subito un ictus. Il particolare viene tenuto in considerazione dalla polizia, che ha confermato comunque che l' ipotesi investigativa che viene tenuta in maggiore considerazione al momento per spiegare la morte di Presta e' quella dell' omicidio. Il sindacalista, che non era sposato, dopo avere trascorso un lungo periodo di convalescenza, aveva ricominciato a lavorare da una decina di giorni, ma a causa delle sue condizioni la sua attivita' era ridotta. Spesso, infatti, si recava a Roma, per seguire una terapia riabilitativa.

Michele Presta è stato ucciso con un corpo contundente

04/07 Secondo le prime indiscrezioni, il povero Michele Presta, è stato ucciso con un corpo contundente con il quale gli sono stati inferti numerosi colpi alla testa. Una follia omicida senza spiegazioni. Presta è stato trovato ai piedi del letto in una immane pozza di sangue. Nessun oggetto è stato rinvenuto nei pressi del luogo dell’omicidio che possa far pensare essere l’arma del delitto. Gli investigatori sospettano che l’omicida se lo sia portato appresso per poi disfarsene in un secondo momento. Il sopralluogo è ancora in corso e gli investigatori della Polizia di Stato assieme al sostituto procuratore della repubblica, di turno, Adriana Pezzo, ed agli uomini della squadra mobile e della Digos di Catanzaro, sono rinchiusi nell’appartamento sito al secondo piano di uno stabile posto in una traversa di Viale de Filippis. L’accesso è vietato a chiunque nello stabile e nel luogo del delitto ci sono solo gli inquirenti e il magistrato.

Ucciso il segretario regionale della Flai CGIL Michele Presta

04/07 E’ stato trovato, verso le 13.30 da un collega che non lo aveva visto arrivare ad un convegno dove era atteso, nell’appartamento, che tempo fa erano la sede regionale del sindacato e che ultimamente è stato adibito a foresteria in viale De Filippis a Catanzaro, morto con una profonda ferita alla testa, Michele Presta 57 anni di Altomonte (CS), segretario regionale della FLAI CGIL, il sindacato dei forestali. Il collega ha prontamente dato l’allarme chiamando polizia e 118 ma per Presta nulla da fare, era già deceduto. In questo momento di comprensibile concitazione nell’appartamento si trovano i funzionari della Questura ed il magistrato di turno in attesa dell’arrivo del medico legale per capire cosa sia accaduto e come sia stato ucciso il povero Michele Presta. Secondo gli inquirenti si tratta di omicidio. Presta non era sposato e non aveva figli. Sul posto sono giunmti il segretario generale della CGIL Caalbria, Fernando Pignataro e il segreatrio Provinciale di Catanzaro Sergio Genco. Presta è stato segretario provinciale della Cgil di Vibo Valentia negli anni '90. Poi era passato nei quadri regionali, a dirigere la Filcams, il sindacato dei lavoratori del commercio e dei servizi aderenti alla Cgil. A lui competeva il settore Forestazione della Regione. Era stato, in questa veste, in prima linea nella clamorosa protesta di dicembre, quando gli 11 mila forestali bloccarono le principali vie di comunicazione calabresi. Qualche giorno dopo aveva partecipato, a Roma, al tavolo di Governo per il rinnovo dei finanziamenti statali al settore.
Riccardo Villari, responsabile Mezzogiorno della Margherita ha espresso la sua solidarietà alla CGIL in una nota in cui afferma “Solidarieta' alla Cgil e ai loro rappresentanti in Calabria per il lutto che li ha colpiti Siamo fiduciosi - aggiunge Villari - che gli inquirenti facciano piena luce su una morte cosi' drammatica. Il profilo della vittima ci fa purtroppo temere che si possa trattare dell'ennesimo atto di criminalita'. Cio' dimostra ancora una volta come i problemi sicurezza e lavoro nel Mezzogiorno rappresentino una priorita' e una emergenza".

Tre incidenti stradali in provincia. Muore un sedicenne a Corigliano. Grave un architetto di Arcavacata

03/07 Tre incendi stradali in provincia. Nel primo, nello scontro tra un ciclomotore e un auto, in localita' Apollinara, vicino Corigliano, ha perso la vita un sedicenne, G. Nicoletti., che era a bordo del ciclomotore assieme a Silas De Marco, anch’egli di sedici anni. Il Nicoletti, soccorso dall'elisoccorso del 118, e' giunto all'ospedale civile dell'Annunziata di Cosenza ormai privo di vita. I due erano inseguiti da un auto dei carabinieri. Alle 16.30, invece, in localita' Arcavacata, sulla SS 107 Sila-Paola, scontro frontale tra una Honda Jazz e un Renault Clio. A bordo della Honda viaggiavano marito, moglie e una bambina di pochi mesi. La bambina non versa in pericolo di vita. Il conducente dell'auto, 31 anni, ha una prognosi di 15 giorni, la moglie 10. Versa in prognosi riservata invece il conducente della Clio, Stefano Di Rende, 61 anni, architetto di Santo Stefano di Rende. E' ancora in corso, infine, il rilievo di un altro incidente al bivio di San Sili, sempre sulla 107 Sila-Paola, un frontale tra due auto. Si registrano feriti lievi.

Incendi distruggono un campo coltivato e dieci automezzi a Cassano. Solidarietà dei politici.

03/07 Dieci automezzi ed un campo coltivato ad orzo sono stati distrutti da due incendi distinti, sulle cui cause sono in corso indagini, a Cassano. Il campo d' orzo situato in contrada Permuta, di proprieta' di Fedele Rizzo, direttore del carcere di Castrovillari, e di Giancarlo Praino, agricoltore, e' andato a fuoco intorno verso le una. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Trebisacce ed i carabinieri di Cassano. Da una prima stima, i danni dovrebbero ammontare a circa 25 mila euro. Il secondo incendio e' divampato alcune ora piu' tardi in localita' Caccianova sulla provinciale Cassano-Sibari ed ha distrutto nove camion e un' automobile della Societa' distribuzione interregionale. I mezzi erano parcheggiati sul piazzale della societa'. Le fiamme hanno anche danneggiato la struttura prefabbricata dove si trovano gli uffici ed i depositi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Castrovillari e di Cosenza e i carabinieri di Cassano. I danni, secondo le prime stime, ammontano a circa 200 mila euro. Gli investigatori, secondo quanto si e' appreso, non escludono l' origine dolosa.
Attestati di solidarieta' sono stati rivolti al consigliere comunale di Cassano, Antonio Crudo, dell' Udc, procuratore generale della Societa' distribuzione interregionale, di proprieta' del figlio, Luigi, per l' incendio che la notte scorsa ha distrutto dieci mezzi dell' azienda. ''Esprimo la solidarieta' piu' convinta, sia a titolo personale, sia a nome del gruppo consiliare dello Sdi e di tutti i socialisti cassanesi - ha sostenuto il vice segretario regionale dello Sdi e capogruppo al Comune di cassano della 'Rosa rossa', Gianni Papasso - a Antonio Crudo e a tutta la sua famiglia, vittime di un atto delinquenziale. L' atto consumatosi ai danni della famiglia Crudo e' vandalico e criminoso e getta nello sconforto le coscienze democratiche della citta' di Cassano. Sull' ordine pubblico cassanese si addensano forti e minacciose nubi. Le forze politiche e istituzionali della citta' devono fare fronte comune e respingere, con sdegno, questi atti delinquenziali. Ho gia' chiesto al presidente del consiglio la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo per valutare tutte le iniziative da intraprendere''. Il presidente del consiglio comunale di Cassano, Antonio Golia, dopo aver espresso, a nome personale e di tutto il consiglio, la solidarieta' a Crudo, ha affermato che ''proprio nel mentre la comunita' cassanese stava riacquistando fiducia dopo gli anni di tensione, ansie e paure, l' atto consumato ha gettato nello sconforto l' intera cittadinanza, che non riesce in nessun modo a trovare una giustificazione per tale vile azione. La censura verso questi episodi criminosi, deriva dalla convinzione che in questo momento cosi' delicato e drammatico per la citta' di Cassano, afflitta da varie problematiche di natura sociale, culturale ed economiche, eventi come quello che ha colpito il consigliere Crudo non fanno altro che peggiorare la situazione gia' precaria''. Giuseppe Clausi, capogruppo consiliare di ''Impegno democratico'', anche a nome della collega di gruppo, Rossella Garofalo, ha invitato ''le forze politiche, sociali e culturali cassanesi a non abbassare la guardia e a lavorare assieme, senza barriere ideologiche o partitiche, per debellare, o quanto meno arginare, questa nuova recrudescenza criminale che, dopo un periodo di apparente tranquillita', nuovamente, sta interessando la civile, democratica onesta e laboriosa comunita' cassanese''. Il capogruppo dell' Udeur alla Provincia di Cosenza, Luigi Garofalo, ha espresso la sua solidarieta' ''alle vittime dei due incendi, quasi sicuramente dolosi, che la notte scorsa hanno distrutto un campo di orzo e l' intero parco macchine di una societa' di distribuzione di proprieta' di Antonio Crudo. Significa che i tentacoli della criminalita' non hanno mai abbandonato questa citta' e dopo un periodo di apparente pace, ma dove il fuoco covava sotto la cenere, si sono nuovamente organizzati e vogliono ricominciare a dettare legge!"

Tre sedicenni denunciati per furto d'auto a Cassano

03/07-(G.C.)- Tre giovani sono stati sorpresi a rubare un’ auto nei pressi di un villaggio turistico a Cassano. I tre, mentre viaggiavano a velocità sostenuta a bordo di una Peugeot 106 risultata rubata, sono stati notati e inseguiti dagli uomini della vigilanza di un villaggio turistico. I ragazzi dopo aver abbandonato l’ auto hanno tentato la fuga a piedi, ma uno di loro e' stato bloccato e consegnato ai carabinieri che poi hanno identificato gli altri due. I tre sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri per furto aggravato.

Confiscati nel reggino beni per 1,5 mln fra terreni, societa' e conti

03/07-(G.C.)- Continua la controffensiva dello Stato contro la mafia. I carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno confiscato beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro. Il provvedimento ha colpito la famiglia Ambrogio di Montebello Ionico, ritenuti dagli investigatori vicini alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo. I beni situati nei comuni di Montebello e di Bolano (La Spezia) erano stati sequestrati nel febbraio dello scorso anno su disposizione del Tribunale di Reggio di Calabria. I militari dell’ arma hanno sequestrato terreni, fabbricati, ditte, società e conti correnti. Secondo gli investigatori, il patrimonio era di illecita provenienza e profitto delle variegate attività criminali sviluppatesi nel tempo dal consorzio criminale, come estorsioni, traffico d'armi e narcotraffico.

Inizia, con il caldo, la piaga degli incendi. 70 in un solo giorno. Nel 2004 il 62% sono stati dolosi.

03/07 Sono stati 70 gli incendi divampati nella giornata di oggi in tutta la Penisola, che hanno impegnato i mezzi ed il personale del Corpo forestale dello Stato. In questa prima domenica di luglio, inoltre, sono state 100 le chiamate giunte al Cfs, attraverso il numero d'emergenza ambientale 1515. Il numero piu' alto di incendi, fa sapere il Corpo forestale dello Stato, e' stato registrato in Campania con ben 29 roghi, che in 3 casi hanno riguardato aree protette, seguita dalla Toscana (11), Lazio (10), Basilicata (5), Calabria (3), Liguria (2), Molise (2), Umbria (2) e Veneto (2). In Puglia, dove i roghi sono stati due, intenso - sottolinea il Cfs - e' risultato l'intervento del Servizio Aib (Anti incendio boschivo): sono stati 106, infatti, gli uomini della Forestale in azione, impegnati nelle operazioni di spegnimento e di bonifica dei territori interessati dagli incendi. Un gran numero e' stato dispiegato anche in Abruzzo, dove per tenere sotto controllo le fiamme di un unico rogo sono intervenuti circa 120 uomini del Corpo forestale dello Stato
Nei primi tre giorni di luglio le fiamme hanno gia' distrutto migliaia di ettari di bosco in Sicilia e Sardegna e anche nella pineta di Castelfusano, alle porte di Roma. E la maggior parte e' di origine dolosa. Tre incendi su 10, infatti, sono dovuti a imprudenza, negligenza o distrazione; 6 su 10 sono appiccati da piromani. Nel 2004 gli incendi dolosi sono stati 3.968, pari al 61,7% del totale. Quelli colposi sono stati 855, corrispondenti al 13,3% del totale. Sono stati attribuiti invece a cause naturali 63 fuochi, pari all'1% del totale. Nel 2004 i comandi periferici del Corpo forestale dello Stato, coordinati dal nucleo investigativo antincendi boschivi, hanno arrestato nella sola Calabria quattordici persone e denunciate quarantasei. Calano le aree colpite dagli incendi ma il numero degli episodi resta elevato: 8.550 lo scorso anno, per complessivi 48.651 ettari tra superficie boscata e non boscata. Lo dice un dossier di Legambiente, elaborato sulla base dei dati forniti dal Corpo forestale dello Stato. Il rapporto dice che gli incendi boschivi continuano ad essere un fenomeno pressoche' costante nel nostro paese: sebbene il 2004 abbia visto diminuire di circa il 30% rispetto all'anno precedente il numero degli incendi, nell'andamento dell'ultimo quinquennio la situazione rimane a grandi linee invariata. Quella offerta dall'associazione e' una radiografia che individua ancora una volta la Calabria come regione piu' colpita con 1.289 incendi nel solo 2004, seguita dalla Sicilia con 1.162. Migliore sembra la situazione della capacita' di contrasto degli incendi boschivi una volta iniziati, che ha permesso di diminuire consistentemente gli ettari di territorio percorsi dal fuoco e la media ettari percorsi per incendio. Questa tendenza, che nel 2004 ha visto una diminuzione del 34% rispetto all'anno precedente della superficie percorsa dalle fiamme, premia - dice una nota di Legambiente - un buon lavoro del dipartimento della protezione civile, del Corpo forestale dello Stato e di molti enti locali nelle attivita' di spegnimento dei roghi. Ma veniamo ai dati del dossier. Imprudenza e negligenza sono la causa di piu' di un terzo degli incendi (37,4%); solo l'1% e' attribuibile a cause naturali, mentre restano i piromani e gli ecomafiosi, col 61,5%, la principale minaccia dei nostri boschi. Una tendenza quella degli incendi dolosi che continua anno dopo anno ad aumentare nel nostro Paese e su cui ancora non si riesce a trovare una concreta soluzione. Tra le amministrazioni comunali solo il 5% e' risultato nel 2004 applicare pienamente la legge quadro in materia di incendi boschivi e soltanto un comune su cinque ha realizzato il catasto delle aree percorse dal fuoco. Analizzando i dati, lo scorso anno gli incendi registrati sono stati 8.550, interessando una superficie boscata pari a 16.750 ettari, mentre quella non boscata e' stata di 31.900 ettari, con una media di 5,7 ettari per incendio. L'anno precedente gli incendi erano stati 9.697, con una superficie boscata pari a 44.064 ettari, mentre quella non boscata era stata di 47.741 e media di 9,5 ettari per incendio. Se poi prendiamo il dato piu' indietro nel tempo registrato nel dossier di Legambiente, quello riferito all'anno 2000, ecco che gli incendi allora furono 8.595, interessando 58.234 ettari di superficie boscata, 56.414 ettari di superficie non boscata, con una media di 13,3 ettari per episodio.

Giovane sfugge ad agguato a Gerace

03/07 Un giovane di 25 anni, Giuseppe Filippone, e' stato ferito leggermente la notte scorsa, sfuggendo da un agguato compiuto a Gerace. Il giovane, gia' noto alle forze dell' ordine, stava rientrando a casa quando qualcuno, nascosto dietro delle siepi, gli ha sparato contro quattro colpi di fucile calibro 12 caricato a pallettoni. Filippone e' stato ferito solo di striscio alla schiena ed alla testa ed e' stato giudicato guaribile in dieci giorni dai medici del pronto soccorso dell' ospedale di Locri. Il tentato omicidio di Giuseppe Filippone, secondo quanto e' trapelato, potrebbe trovare origine in un regolamento di conti nell' ambito della criminalita' locale. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Locri.

Conclusa l’occupazione simbolica dell’ex centro vacanze del Cupone

03/07 Si è conclusa dopo tre giorni l’occupazione simbolica del complesso “ex Colonia del Monopolio di Stato“ situato in localita' Cupone, a Camigliatello Silano, iniziata venerdi' scorso e promossa dalla Cgil e dalle associazioni Ciroma e La Kasbah per protestare contro il mancato utilizzo della struttura, adesso di proprieta' del Ministero del Tesoro, chiusa da dieci anni e che ha ospitato piu' di 600 bambini provenienti da tutta Italia e dava lavoro a 250 unita' stagionali.. A chiudere l’iniziativa un’assemblea plenaria che ha sancito la piena riuscita dell’iniziativa. “La straordinaria –informa una nota degli organizzatori- partecipazione intergenerazionale, interculturale, interetnica, intersociale, ha dimostrato maturi i tempi in Calabria per l’avvio di una generale vertenza regionale per il recupero dei beni comuni, dei beni pubblici, per la difesa degli usi civici, come leve per un’altra Calabria possibile. In questi tre giorni, nelle assemblee svoltesi, tutti gli intervenuti, fossero rappresentanti politici, istituzionali, di organizzazioni sociali, del movimento, del volontariato, o singoli cittadini, hanno condiviso e sottolineato che non è più possibile accettare le politiche di spreco e di rapina, che anche in Calabria, coniugando antico ascarismo e moderno neoliberismo rapace, in questi anni ha imperversato verso il territorio.
Intollerabile continuare a immaginare lo sviluppo della regione intera o di singoli contesti territoriali, come l’Altopiano Silano, con logiche di mercificazione delle risorse, di speculazione, di indifferenza verso l’indigenza sociale, la disoccupazione dilagante, la valorizzazione del lavoro. Proprio partendo invece dal recupero della sovranità dei territori e delle popolazioni, dalla valorizzazione sociale, produttiva, culturale, delle risorse umane, naturali, dei saperi sociali, degli usi tramandati, è possibile costruire un futuro diverso.
Nello specifico della vertenza legata alla “ex Colonia”, fa assolutamente specie l’indifferenza mostrata finora dal ministero dell’Economia a cui fa capo la struttura. Finora, nessuna risposta hanno ottenuto tanto le richieste delle popolazioni, quanto i pronunciamenti delle istituzioni locali. Ciò rende necessario mantenere lo stato di agitazione, in attesa che almeno le interrogazioni parlamentari inoltrate dal Presidente della Provincia on. Mario Oliverio, dall’on. Pietro Folena e dai senatori Loredana de Petris e Nuccio Iovine, inchiodino il governo nazionale.
L’assemblea generale, dunque, nel decidere la sospensione dell’occupazione simbolica della struttura, non intende quietare assolutamente la lotta ed il conflitto sociale.
A questo fine ribadisce che primario obbiettivo è l’acquisizione della ex colonia nel patrimonio pubblico regionale. Chiediamo formalmente al presidente ed al vicepresidente della giunta regionale calabrese di pronunciarsi immediatamente in tal senso, rendendosi parte attiva nel richiedere insieme a noi l’attivazione formale dell’incontro col Ministero. L’acquisizione al patrimonio pubblico regionale è premessa indispensabile per avviare nel concreto il progetto di recupero e riuso della struttura. La Camera del Lavoro di Cosenza e l’associazione la Kasbah a questo fine insieme a tutti i soggetti coinvolti avvieranno contestualmente un lavoro di ricognizione per individuare forme, soggetti e percorsi indispensabili all’attivazione di una gestione che si vuole dal forte impatto occupazionale e di alta qualità sociale.” Alla manifestazione hanno aderito e partecipato: la Cgil Camera del lavoro di Cosenza; Associazione La Casbah, Federazione provinciale del Partito della rifondazione comunista; Amministrazione Provinciale Cosenza; Comuni di: Acri, Longobucco, San Giovanni in Fiore, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, Bocchigliero;Comitato di zona Verdi presila; Associazione Libera Cosenza;Associazioni Progetto Presila; Comunità montana Sila Greca; Franco Pacenza, capogruppo regionale Ds; Senatore Verdi Loredana De Petris; senatore Ds Nuccio Novene; On. Mario Oliverio; On. Pietro Folena; Salvatore Magarò, consigliere regionale Pse.

Il pensionato di Tropea ucciso dal vicino perché il suo cane sporcava

03/07 Un vero e proprio colpo di caldo, un’insofferenza fatale, causata dal cane della vittima che sporcava troppo. Questa la motivazione che ha spinto Saverio Pizzarelli, 37 anni, noto alla Polizia come ex avvisato di ps, ad aggredire il vicino di casa Francesco Carmelitano, 58 anni, deceduto a seguito di una profonda ferita alla testa, ad agire senza senno. L’uomo si è quindi costituito spontaneamente dopo che, nella tarda serata di ieri, a Tropea, ha avuto una lite con il Carmelitano, uccidendolo, molto verosimilmente, con una martellata. Attualmente l' accusa nei confronti di Pizzarelli e' di omicidio preterintenzionale. Infatti non e' stata ancora del tutto chiarita l' esatta dinamica dei fatti e, soprattutto, le cause della morte del pensionato. Per questo motivo si è in attesa dell' esito dell' autopsia, che sara' fatta domani. Gli investigatori non hanno ancora potuto stabilire se l' uomo sia morto perche' colpito da un oggetto alla testa (presenta una profonda ferita alla regione occipitale), se la stessa ferita sia stata provocata da una caduta contestuale all' aggressione, o se pure il fatto di essere colpito abbia provocato un' emorragia cerebrale od un infarto. Da qui l' iniziale contestazione di omicidio preterintenzionale, in attesa degli ulteriori accertamenti. Dalla ricostruzione fatta dalla squadra mobile di Vibo Valentia, diretta da Rodolfo Ruperti, e' emerso che ieri sera Pizzarelli si e' presentato in casa di Carmelitano, col quale i rapporti erano tesi da tempo, per lamentarsi del comportamento del suo cane che infastidiva e sporcava gli spazi comuni dell'edificio, una casa popolare di Tropea. I due hanno iniziato a litigare e poi sono passati alle vie di fatto. Pizzarelli avrebbe dapprima aggredito con schiaffi e pugni Carmelitano poi, la sorella di Carmelitano, Fortunata, di 62 anni, che viveva con lui, ha cercato di intervenire, ma ha rimediato un pugno che le procurato una ferita giudicata guaribile in sette giorni. Fratello e sorella, secondo la testimonianza della donna, sarebbero, comunque, riusciti a mandare fuori dal loro appartamento l' aggressore che, a quel punto, avrebbe cominciato a colpire la porta con un oggetto metallico, probabilmente un martello, che pero' non e' stato trovato. Tracce dei colpi, però, sono stati trovati dagli agenti sulla porta in alluminio. Pizzarelli, quindi, si e' allontanato, mentre sul posto arrivavano gli agenti del posto fisso della polizia di stato che dista poche decine di metri dal luogo dell' aggressione e il medico di guardia che altro non ha potuto far che constatare il decesso.Più tardi l' uomo si e' presentato al posto di polizia costitudendosi. Le indagini della squadra mobile della Questura di Vibo Valentia sono coordinate dal procuratore di Vibo, Alfredo Laudonio.

Pensionato ucciso a martellate a Tropea

03/07 Un pensionato, Francesco Carmelitano, di 58 anni, e' stato ucciso nella tarda serata di ieri, a Tropea, con un colpo alla testa, a colpi di martello, nel corso di una lite. Il fatto e' accaduto dopo le 23 nei pressi delle case popolari nella nota localita' turistica calabrese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno conducendo le indagini. Secondo quanto si e' appreso, l'autore dell'omicidio è gia' ricercato in tutta la zona ed i militi sono sulle sue tracce.

La Corte dei Conti pone un freno alle consulenze. In 4 mesi spesi 488 mila euro dalla vecchia Giunta. In Calabria i dirigenti meglio pagati d’Italia

02/07 ''Al 30 aprile scorso la spesa parziale per incarichi conferiti dalla Regione assommava a 487.902 euro, ma non e' noto quale sia quella reale, atteso che non tutti gli atti deliberativi e le determinazioni dirigenziali vengono pubblicate sul Bur e che molti tra quelli pubblicati non specificano l' ammontare presunto della spesa''. E' uno dei principali dati emersi dalla relazione resa nota oggi dalla Sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei conti sugli ''Incarichi esterni conferiti dalla Regione, ai sensi dell' art. 1 commi 11 e 42 della legge 311/04''. La relazione - che prende le mosse dall' obbligo sancito dalla legge finanziaria per 2005 della trasmissione alle Sezioni regionali della Corte dei Conti degli atti di affidamento di incarichi e consulenze a soggetti estranei all' amministrazione - e' stata letta dal magistrato relatore Anna Bombino (istruttore Quirino Lorelli) nel corso dell' adunanza presieduta da Gian Giorgio Paleologo. In particolare, l' indagine della magistratura contabile, riferita agli incarichi conferiti dalla Regione nei primi quattro mese di quest' anno, ha riguardato l' utilizzazione da parte dell' ente di professionisti e soggetti esterni all' Amministrazione. Gli esiti dell' indagine si ricollegano a quelli delle relazioni annuali sul rendiconto della Regione relative agli esercizi finanziari 2003, 2002 e 2001. ''Tutte le consulenze ed i provvedimenti di affidamento di incarichi - ha sostenuto Bombino - presentano complessivamente, allo stato delle conoscenze, profili comuni di dubbia legittimita' come violazioni della legge per mancanza di comunicazione del provvedimento alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti; assoluta insufficienza delle motivazioni del provvedimento; scarsa trasparenza e manifesta violazione delle leggi; mancanza attestazione che la spesa sostenuta nell' anno 2005 non supera quella del 2004 e mancata attestazione che la spesa sostenuta nel 2004 per studi ed incarichi di consulenza conferiti a soggetti estranei all' amministrazione non e' stata superiore alla spesa annua mediamente sostenuta nel biennio 2001-2002, ridotta del 15%''. Nella relazione, il magistrato contabile ha ricordato, inoltre, che ''la Sezione aveva lamentato la scarsa trasparenza nell' esposizione dei dati relativi a consulenze e nel procedimento di esposizione delle relative poste di bilancio ed, anzi, in un' occasione, si e' dovuto registrare il silenzio dell' amministrazione a fronte di una espressa richiesta di conoscere il numero delle consulenze e la relativa spesa''. ''Si e' assistito - ha sostenuto il magistrato relatore - anche in questo primo scorcio del 2005 ad un fenomeno di utilizzo di consulenze esterne nelle materie piu' disparate ed anche per far fronte a normali attivita' amministrative, quelle cioe' in cui sarebbero state piu' che sufficienti le oltre 4 mila unita' di personale dei livelli e dirigenziale di cui dispongono il Consiglio e la Giunta regionali. Questo ben remunerato sistema di incarichi e consulenze esterne non si e' mai accompagnato ad una verifica puntuale dei risultati, in termini di miglioramento dell' efficienza amministrativa, di recupero della qualita', di innalzamento del livello qualitativo dei provvedimenti, delle consulenze. Non v' e' traccia di report o relazioni svolte dagli uffici di controllo interno della Giunta regionale in ordine al lavoro svolto dai consulenti e non risulta svolta alcuna valutazione da parte dei dirigenti generali e dei capi di dipartimento. Sotto questo profilo puo' parlarsi non di trasparenza ma di opacita' dell' attivita' di conferimento degli incarichi''. Il magistrato contabile ha anche fatto riferimento ai contenuti della relazione annuale al Parlamento sul costo del lavoro, anno 2002, ''nella quale - e' detto nel testo - la Corte dei Conti a sezioni riunite ha rilevato come la dirigenza in servizio in Calabria sia quella meglio pagata d' Italia, il che, perlomeno, dovrebbe fare presumere una sua altissima qualita' che non dovrebbe avere bisogno di affiancamenti consulenziali per poter bene ed efficientemente operare''. Nei vari passaggi dell' indagine sono presi in considerazione gli incarichi conferiti da ente, Giunta e vari Dipartimenti, con l' elencazione di tipologie, esborso presunto, considerazioni su utilita', esistenza di strutture interne e certificazione di spesa. In particolare, sono stati esaminati anche gli incarichi esterni a valere sul Por nell' ambito del quale ne risultano conferiti 25. ''Da una breve analisi dei decreti concernenti - e' scritto nella relazione - emerge che nell' 80% dei casi, a fronte dell' incarico esisteva gia' una struttura interna presumibilmente in grado di fare fronte alle stesse mansioni e funzioni richieste al professionista''. ". A tutto questo si aggiunge il fatto che i dirigenti dei vari settori e la parte politica non ha mai predisposto "alcun sistema di verifica e di risultati degli incarichi. Per anni, in Calabria, hanno proliferato comitati, commissioni, tavoli e gruppi di studio il cui lavoro non è mai stato controllato, della cui efficacia non si hanno notizie e dei quali, comunque- ha concluso il relatore Giuseppe Ginestra- nessuno si è mai accorto".
Censore: “sulle consulenze contenere la spesa”
''Con la Corte dei conti e' mia intenzione lavorare per l' istituzione di un rapporto di dialogo e di collaborazione in modo che insieme si lavori sul contenimento delle spese in una regione ne ha estrema necessita'''. Lo ha detto Bruno Censore, consigliere regionale e presidente del Comitato di controllo sulla spesa del Consiglio regionale, intervenendo in occasione della seduta della sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei Conti che ha preso in esame il tema degli incarichi e delle consulenze conferiti dalla Regione nel periodo gennaio-aprile 2005. ''Molti incarichi di consulenza - ha sostenuto Censore - non sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale e l' organismo che presiedo, negli anni pregressi, non ha inciso particolarmente sul controllo. Adesso e' mia intenzione lavorare per instaurare con l' organo della magistratura contabile un rapporto di dialogo e di reciproca collaborazione''.

Corte dei Conti: “Ancora scarso lo stato di attuazione dei POR”

02/07 ''Lo stato di attuazione del Por, a quattro anni dall'avvio di Agenda 2000 e' ancora scarso''. Lo ha detto questa mattina Luigi Condemi, magistrato della Corte dei Conti della sezione di Catanzaro durante la relazione sul Por Calabria relativo all'esercizio finanziario 2004, il quale ha spiegato che il meccanismo sanzionatorio del disimpegno automatico dei fondi non e' stato applicato nel 2004 ''grazie ad alcune misure ad elevata capacita' di spesa, mentre altre hanno avuto una scarsissima attuazione. Condemi ha inoltre sottolineato che ''lo strumento finanziario di orientamento alla pesca (Sfop) resta il fanalino di coda mentre il miglior andamento e' quello registrato dal fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che peraltro e' il fondo che nell'ambito del Por Calabria, eroga oltre la meta' delle risorse globali''. Condemi, nell'approfondire l'argomento del controllo sulla spesa, ha precisato che il sistema per verificare che i fondi siano stati impegnati in maniera corretta e' stato ''poco efficiente'' e di cio' ha anche contezza la stessa dirigenza regionale che ritiene che ''il sistema in uso sia poco efficace. Prova ne e' che tutti i progetti verificati e tutti i bandi visionati e analizzati dalla Corte dei conti presentavano diversi profili di illegittimita' legati al mancato esercizio di un effettivo controllo di legalita', efficacia, efficienza, regolarita'''. Illegittimita' e incongruenze abbastanza vistose risultano anche in merito allo specifico controllo sulla formazione dei bandi e ai controlli di primo e secondo livello. I magistrato contabile nella sua relazione ha sottolineato che, ''alla data del giugno 2003, i controlli di secondo livello non risultavano nemmeno attivati''. Solo al Dipartimento Agricoltura, ha spiegato Condemi, ''sarebbero stati avviati alcuni controlli ''in loco'' sul 5% delle iniziative ammesse a finanziamento, mentre per quanto riguarda i corsidi formazione professionale e gli incentivi alle attivita' turistiche, che sono gli altri due settori di spesa su cui sono avvenute verifiche puntuali in sede ispettiva, non risultano mai svolti controlli di secondo livello, eccezion fatta per quei pochi svolti in sede di collaudo''. Il magistrato contabile ha anche espresso perplessita' sull'affidamento del controllo a valutatori esterni, i cui risultati sono stati ''eccessivamente lusinghieri''. La Corte dei conti, comuqneu, non si e' limitata ad esprimere critiche sulla gestione del Por ma ha anche suggerito le soluzioni possibili ai problemi, auspicando una revisione del sistema in uso e la necessita' di ''introdurre un controllo successivo esterno sugli atti e le procedure di spesa, volto a verificare il rispetto delle procedure e delle regole in materia di concessione di benefici e finanziamenti pubblici''. Per la Corte dei Conti, ''tale controllo dovrebbe poter comportare l'annullamento degli atti e delle procedure viziate prima che esse producano effetti definitivi, cioe' prima che siano completate l le procedure di liquidazione dell'intero contributo concesso a valere sui fondi pubblici''. Condemi ha anche espresso le sue perplessita' per l'attuazione della misura del fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feoga), consistente nel ritardo dei piani del settore agricolo, ed in particolare dei progetti integrati per le aree rurali (Piar). Il modo in cui tale bando e' stato strutturato genera confusione e dubbi''. Infine, per quanto riguarda l'avanzamento del Por, Condemi ha confermato che, con un livello di impegni del 47,1%, e' in linea con la media dell'andamento generale, sebbene inferiore all'andamento generale del quadro comunitario di sostegno. I pagamenti, pari al 31,9% sono invece maggiori di quattro punti percentuali rispetto alla media e leggermente inferiori rispetto a quelli del totale quadro comunitario di sostegno. In rappresentanza della Regione Calabria, sono poi intervenuti Antonio Izzo, direttore generale del dipartimento trasporti, che ha sollecitato una collaborazione istituzionale della Corte dopo che da qualche settimana, dopo un periodo di svuotamento delle funzioni, le competenze del Por sono state riassegnate al dipartimento, specificando anche che il Piano regionale dei trasporti e' stato riportato in commissione per la sua approvazione, mentre Vincenzo Falcone, sottosegretario alla presidenza per i fondi comunitari, ha definito corrette le osservazioni della Corte ed ha annunciato di essersi gia' mobilitato per apportare alcune correzioni.
Falcone: relazione condivisibile
''Condividiamo e riteniamo molto corretto quanto evidenziato nella relazione. Ci siamo comunque attivati per intervenire laddove sia necessario e terremo conto anche delle indicazioni prospettate''. Lo ha detto Vincenzo Falcone, sottosegretario agli Affari comunitari della Presidenza della Giunta regionale, intervenendo stamani all' adunanza della Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti che ha ufficializzato la relazione sull' analisi del Por Calabria per il 2004. ''Da quando ci siamo insediati - ha detto Falcone - c' e' un dirigente generale che si occupa espressamente della questione dei fondi europei, cosi' come abbiamo cambiato l' Autorita' di gestione. Inoltre, sono state attivate le procedure per la creazione di di un manuale unico per uniformare le procedure. La non chiarezza dei bandi di gara crea grosse disfunzioni. Superato questo ostacolo si risolvera' il 50% dei problemi''. Secondo Falcone, ''non c' e' stata effettivamente una grande dinamica della spesa. Per quanto riguarda la programmazione 2007/2013, lavoreremo sulle priorita' nel recupero della carenza, operando anche per legare alla programmazione i fondi che si liberano dal disimpegno automatico''. In rappresentanza dell' assessore regionale ai Trasporti, Michelangelo Tripodi, e' intervenuto il dirigente generale Antonio Izzo. ''Facciamo nostro lo spirito e le sollecitazioni della Corte dei conti - ha detto Izzo - e confermiamo la volonta' di irrobustire il rapporto di collaborazione con questa istituzione''.

Speciale- Polizia fai da te: Saya racconta le sue verità prima dell’interdizione a parlare.

Una vendetta il duplice omicidio di Gioia. Disposti funerali in forma privata. Pronto l'identikit dei killer

02/07 Una vendetta ordinata da un gruppo criminale rivale di quello delle vittime in relazione a contrasti nella gestione di importanti affari illeciti. E' questa, secondo quanto si e' appreso, l' ipotesi che la Polizia di Stato sta seguendo per risalire ai responsabili dell' uccisione, ieri sera, a Gioia Tauro, dei cugini Leonardo e Saverio Giacobbe, di 29 e 20 anni, entrambi pregiudicati. Il Commissariato di Gioia Tauro e la Squadra mobile di Reggio Calabria, che stanno svolgendo congiuntamente le indagini, starebbero seguendo una pista precisa. Pur tenendo sempre conto di un possibile collegamento con altri due omicidi accaduti di recente nella zona di Gioia Tauro (quello di Rocco Albanese e di Pietro Giacobbe, quest' ultimo cugino delle due vittime di ieri sera, avvenuti rispettivamente il 14 marzo ed il 12 maggio scorsi), gli investigatori stanno prendendo in considerazione altre ipotesi che fanno riferimento a contrasti tra il gruppo Giacobbe ed altri sodalizi criminali della zona di Gioia Tauro. La posta in gioco sarebbe il controllo, in particolare, degli enormi flussi di denaro legati al traffico della droga. Un dato che viene tenuto nel giusto conto, nello svolgimento dell' attivita' investigativa, e' il ruolo sempre piu' significativo che il gruppo Giacobbe avrebbe svolto all' interno della cosca della 'ndrangheta cui farebbe riferimento, quello dei Piromalli-Mole', che continua ad avere il controllo pressoche' assoluto degli affari illeciti nella zona di Gioia Tauro, ma all' interno della quale sarebbero in corso dei contrasti che potrebbero spiegare gli omicidi e gli altri episodi di criminalita' accaduti di recente nella zona. Oggi pomeriggio, intanto, il questore di Reggio Calabria, Vincenzo Speranza, ha presieduto una riunione operativa nel Commissariato di Gioia Tauro cui, insieme al dirigente della stessa struttura, il vicequestore Giuseppe Cannizzaro, hanno partecipato i responsabili dei commissariati di Cittanova, Polistena e Taurianova. Una riunione nel corso della quale e' stato fatto il punto sulla situazione della criminalita' in tutta l' area della Piana di Gioia Tauro ed e' stata decisa un' intensificazione del controllo del territorio con la predisposizione di specifici servizi per l' attuazione dei quali collaboreranno anche carabinieri e guardia di finanza. Lo stesso questore Speranza ha inoltre disposto che i funerali di Leonardo e Saverio Giacobbe, previsti per lunedi', si svolgano in forma privata e senza corteo funebre. Le salme dei due uccisi, dall' obitorio dell' ospedale, saranno trasferite direttamente nel cimitero di Gioia Tauro, dove, prima della sepoltura, ci sara' un breve rito funebre.
Infine la polizia scientifica del commissariato della polizia di Gioia Tauro, avrebbe pronto l'identikit dei killer che nella tarda serata di ieri hanno assassinato i cugini Leonardo e Saverio Giacobbe di 29 e 20 anni. I due giovani sono stati eliminati a colpi di pistola mentre si trovavano sulla spiaggia, ospiti dello stabilimento balneare "Ciambra". A vedere in faccia gli assassini sarebbero stati in molti, ma la paura sembra aver tappato la bocca a tutti. Per questo la polizia si trova ad operare in condizioni di estrema difficolta'. Nonostante cio' gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Francesco De Falco Giannone, sembrano privilegiare la pista del regolamento di conti, maturato nel contesto di uno scontro tra famiglie rivali della 'ndrangheta del posto che si contendono il controllo del territorio e gli affari illeciti ad esso collegati. Al momento gli uomini del commissariato diretto da Giuseppe Cannizzaro ipotizzano un collegamento tra il fatto di ieri sera e i delitti di Rocco Albanese, avvenuto il 14 marzo scorso, e di Pietro Giacobbe (parente dei due giovani), il 15 maggio. Il primo e' stato eliminato nei pressi del vecchio municipio di Gioia Tauro mentre era alla guida della sua auto, il secondo lungo la strada Rosarno-Mileto. In quest'ultima circostanza rimase gravemente ferito anche l'uomo che si trovava in macchina con la vittima, Santo Antonio Bagala' di 59 anni. Non si esclude che le due vittime di ieri sera conoscessero i killer i quali prima di sparare sarebbero stati visti discutere animatamente con i cugini Giacobbe. Anche questa mattina, la polizia ha proceduto all'interrogatorio di alcune persone, controllato l'alibi di numerosi pregiudicati ed effettuato della perquisizioni domiciliari.

Vacanze: Esodo regolare, allenta l’afa

02/07 Bel tempo ma caldo sopportabile, traffico consistente ma regolare: e' piuttosto tranquillo, su strade e autostrade, il primo 'esodo' di luglio nel quale molti italiani, 8 milioni secondo le previsioni, cominciano il periodo di ferie. La 'fuga' dalle citta' verso le localita' di villeggiatura - soprattutto marittime - che gia' aveva avuto inizio ieri pomeriggio, stamani e' ricominciata molto presto; la circolazione, tuttavia, sebbene intensa e sostenuta, e' stata regolare. Rallentamenti ci sono stati sul tratto autostradale lombardo della A4 e della A7, preso d'assalto in direzione del mare: verso la Riviera ligure, la Toscana e la Riviera Adriatica. Flusso a fisarmonica anche a partire dall'uscita delle citta' emiliane, con code sulla A1-A14 da Reggio a Imola, da Forli' a Cesena e da Rimini nord a Cattolica. Anche sull'autostrada A22 del Brennero il traffico e' stato notevole, con qualche coda. Nel corso della mattinata e' andato crescendo lo spostamento degli automobilisti in Friuli-Venezia Giulia che si sono diretti verso le localita' balneari di Lignano e Grado, e soprattutto verso i valichi di frontiera triestini. Altro punto 'caldo' e' stato l'autostrada A3 in direzione Salerno, verso le uscite per la Costiera amalfitana. Regolare, invece, la circolazione nell'Italia centrale: molto tranquilla nella Toscana; nel Lazio addirittura, in alcuni tratti autostradali, sotto la media dei sabati di luglio. Traffico invece intenso sulla via del Mare, la via Pontina e l'Aurelia, in uscita da Roma e in direzione delle localita' di mare. Le previsioni, fa sapere la societa' Autostrade per l'Italia, oggi sono state rispettate per numero di veicoli in movimento (numerosi ma decisamente inferiori alle punte di fine luglio-prima decade di agosto), tratti autostradali piu' frequentati e fasce orarie di massima intensita' del traffico. Il transito di veicoli, in larga prevalenza italiani, e favorito dal divieto di circolazione per i camion in atto dalle 7 di stamani, ha avuto la sua massima concentrazione nelle ore centrali della mattinata, per poi tornare alla regolarita' intorno alle 13. Rallentamenti e qualche coda si sono verificati sulle autostrade liguri, sulla A4 nel tratto milanese verso Trieste, sulla A14 da Bologna fino a Imola, sulla A11 da Firenze verso Pisa e sul tratto toscano della A12 da Livorno a Rosignano. In crescita i movimenti verso la Calabria: sulla A30, alla barriera di Salerno, le code hanno raggiunto i 3 chilometri; e anche questa sera, il traffico sul tratto calabrese della Salerno-Reggio Calabria e' superiore alla norma ma scorrevole. Situazione normale anche agli imbarchi per la Sicilia di Villa San Giovanni. Nella giornata di domani, domenica, le poche partenze previste saranno circoscritte alle aree cittadine piu' vicine ai litorali (Roma, Bologna, Genova). Attesi invece, nel pomeriggio di domani, consistenti flussi di rientro verso le citta', concentrati nella fascia oraria tra le 16 e le 20. Per questo Autostrade consiglia di anticipare possibilmente le partenze alla tarda mattinata di domani o di posticiparle a dopo le 20. Attenzione ai mari, che - secondo le previsioni del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare - per tutto il fine settimana saranno decisamente mossi.

Seconda giornata di mobilitazione all’ex Colonia del Cupone, abbandonata, in Sila

02/07 Un’assemblea vivace e partecipata. Donne, uomini, anziani e bambini si sono ritrovati la mattina, di sabato 2 luglio, nell’auditorium presso la sede dei Monopoli di Stato, nell’area del parco Cupone, dove da tre giorni è in corso una manifestazione che rivendica la riappropriazione dei beni comuni. Il dibattito è stato introdotto dalla proiezione di filmati relativi al corteo della prima giornata di iniziativa. Grande consenso ha riscosso la video-inchiesta sviluppata nelle ultime settimane da militanti della Kasbah, lavoratori aderenti alla Cgil e mediattivisti. Il breve documentario realizza una ricognizione su alcune delle numerose strutture pubbliche che versano in stato di abbandono sull’altopiano della Sila. Più volte, nel corso del confronto, è stata ribadita la ferma opposizione al disegno di legge che prevede l’abrogazione della proprietà collettiva e degli usi civici. Il comitato promotore ha rilanciato la volontà di rafforzare la battaglia contro il processo di devastazione del territorio. Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un preoccupante intervento di alcune multinazionali, come è avvenuto recentemente nella vicenda degli invasi utilizzati per la produzione di energia elettrica, passati sotto il controllo della spagnola Endesa. Dopo la diffusa partecipazione di numerosi amministratori locali scesi in campo nel primo giorno di mobilitazione, anche ieri al dibattito hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il sindaco di Acri. Il Senatore Nuccio Iovene, presente all’assemblea, ha espresso approvazione e sostegno al comitato promotore della tre giorni, ed alle sue ragioni. Per stamani è previsto un incontro conclusivo, durante il quale verranno discusse nuove forme di partecipazione e lotta. L’obiettivo rimane la costruzione di un tavolo di trattativa con il ministero delle Finanze. L’amministrazione provinciale ha già formalizzato la propria disponibilità a favorire un esito positivo della vertenza. Il comitato propone alla giunta regionale calabrese di richiedere la concessione della proprietà dell’ex colonia. A tal proposito si sollecita la stessa ad aprire, a partire da questa, una “vertenza beni comuni” nei confronti del governo nazionale, confidando sulla sensibilità dichiarata anche da numerosi consiglieri regionali e sul protagonismo attivo. Stamani l’assemblea si propone di proseguire la mobilitazione ed il conflitto sociale.

Assegnati dal Ministero undici nuovi magistrati alla Calabria

02/07 Undici nuovi magistrati sono stati assegnati ai distretti giudiziari di Catanzaro e Reggio Calabria dal Ministro della Giustizia, Roberto Castelli. I magistrati che prenderanno servizio nel distretto di Catanzaro sono nove. Le assegnazioni, secondo quanto riferito in un comunicato del Ministero, sono cosi' ripartite: a Catanzaro un giudice e un sostituto procuratore; a Cosenza un giudice; a Crotone un giudice; a Lamezia Terme un giudice; a Paola un giudice e un sostituto procuratore; a Rossano un giudice; a Vibo Valentia un giudice. Per quanto riguarda Reggio, le assegnazioni riguardano un giudice a Locri ed un sostituto procuratore a Reggio Calabria. Gli adempimenti per la copertura effettiva dei posti assegnati, e' scritto nella nota, sono di competenza del Consiglio superiore della magistratura.

Grande successo del “Festivalle” di Santo Stefano di Rogliano

02/07 Grande successo per la prima serata del "Festivalle", il festival della musica tradizionale, e non solo, organizzato dalla Comunità Montana del Savuto e che in questa prima edizione si è tenuto a Santo Stefano di Rogliano. Quella di venerdì è stata una serata densa di eventi, che si è aperta con un convegno sulla musica tradizionale in Calabria, a cui hanno partecipato l'Assessore Regionale all'Agricoltura Mario Pirillo, l'Assessore Provinciale al Lavoro e alle Minoranze Donatella Laudadio e l'On. Giacomo Mancini (nella foto). Interventi anche della Presidente della Comunità Montana del Savuto, Anna Aurora Colosimo, del Sindaco di Santo Stefano di Rogliano Antonio Orrico, del docente del Conservatorio di Avellino Francesco Perri e del musicologo Danilo Gatto dell'ARPA, l'Associazione che cura la direzione artistica del "Festivalle".
Prima e durante gli spettacoli, il numeroso pubblico ha visitato con attenzione la mostra fotografica dedicata alle feste religiose calabresi e anche l'esposizione degli antichi strumenti musicali della tradizione popolare, tra cui è presente anche una preziosa e rara "lira calabrese".
La serata ha dato spazio al concerto dei "Marasà", gruppo di ricerca che accoglie esponenti del catanzarese e del valle del Savuto, che ha presentato il nuovo cd dal titolo "Ad Aria". Nella raccolta sono inserite diverse nenie tradizionali, cantate appunto "ad aria", un originale modo interpretativo tipico di alcune comunità della nostra regione.
Poi è toccato al teatro della compagnia "Scena Verticale" di Castrovillari, che nella commedia "La stanza della memoria" ha ripercorso 50 anni di storia calabrese, dal 1930 al 1980, attraversando la Seconda Guerra Mondiale, il periodo dell'emigrazione e le crisi sociali e politiche. Uno spettacolo decisamente apprezzato dal folto pubblico.
Infine, conclusione con la musica degli ungheresi Vizonto, specialisti in suoni etnico-tradizionali.
A parte la perizia del gruppo, inaspettate le trovate comiche del violinista Janos.
Il "Festivalle" ha ancora molte sorprese da svelare, per altre due sere: il teatro della Filodrammatica "Vincenzo Gallo" con due diversi spettacoli, la musica calabro-marocchina dei Taragnawa e il gran finale di domenica, quando la serata sarà appannaggio dell'atteso concerto di Daniele Sepe.

Soddisfazione di Assindustria Vibo per la risposta del Presidente Ciampi

02/07 L' Associazione degli industriali della provincia di Vibo Valentia esprime soddisfazione, in una nota, per la lettera che il Presidente della Repubblica ha inviato nei giorni scorsi al presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, che aveva scritto a sua volta al Capo dello Stato sollecitando un suo intervento per la soluzione dei problemi di sicurezza ed ordine pubblico in Calabria. ''Siamo soddisfatti - si afferma in una nota dell' Assindustria vibonese - dell' attenzione che il Presidente della Repubblica ha dimostrato verso la Calabria e verso le esigenze di sviluppo della nostra terra. Non abbiamo mai pensato, peraltro, che l' appello appassionato del presidente Callipo potesse rimanere senza risposta. I riferimenti all' esigenza di contrasto al crimine organizzato in Calabria contenuti nella lettera che il Presidente della Repubblica ha inviato a Pippo Callipo sono quanto mai apprezzabili e ci inducono ad essere speranzosi ed ottimisti per il prossimo futuro. Dopo la sensibilizzazione dell' opinione pubblica calabrese e nazionale che la denuncia del presidente Callipo ha reso possibile e l' attenzione degli organi d' informazione, la risposta del Presidente Ciampi e' per noi come una luce nel buio fitto di questi ultimi mesi''. ''Condividiamo pienamente - affermano ancora gli industriali vibonesi - le ragioni che hanno spinto il presidente Callipo a smuovere il clima di rassegnazione generale che si e' vissuto finora su uno degli argomenti piu' delicati per lo sviluppo economico e sociale ed ora ci attendiamo segnali concreti e tangibili da parte delle forze dell' ordine, ma anche da parte di chi ha responsabilita' politiche di governo. Anche noi, come spesso sostiene il presidente Callipo, siamo convinti che l' investimento in sicurezza nei territori piu' esposti, debba procedere di pari passo con investimenti destinati alla crescita economica e con una politica regionale meno distratta e piu' in grado di programmare le risorse e utilizzarle efficacemente''.

Loiero concorda sopralluogo con Bertolaso alla fabbrica chimica di Siderno

02/07 Il presidente della Giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero, ha telefonato al capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, per informarlo dell' esplosione di alcuni fusti, avvenuta venerdì sera, all' interno nell' ex stabilimento chimico Bp di Siderno. Loiero, secondo quanto riferito dalla Giunta regionale, ha chiesto a Bertolaso di compiere un sopralluogo urgente che, probabilmente, si svolgera' il 7 luglio. La Giunta ha affrontato l' emergenza dell' ex stabilimento Bp, su sollecitazione dello stesso Loiero e dell' assessore all' Ambiente, Diego Tommasi. Un altra esplosione nello stesso stabilimento, sotto sequestro giudiziario da anni, si era verificata alcuni mesi fa. ''La Giunta - e' scritto in un comunicato dell' Ufficio stampa - ritiene di dover dare assoluta priorita' alla vicenda e di accelerare ulteriori interventi di bonifica della struttura''. Sull' emergenza della Bp di Siderno e' stato allertato anche il Commissario per l' emergenza ambientale, Domenico Bagnato, che si sta gia' attivando per trovare concrete soluzioni.

Fermato il presunto autore della rapina al supermercato di Rende

02/07 I carabinieri di Rende hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto Danilo Fortino, di 20 anni, di Cosenza, sospettato di essere uno degli autori della rapina compiuta giovedi' scorso ai danni del supermercato ''Md Discount''. Nell' ambito delle indagini, i militari hanno sequestrato una pistola giocattolo tipo ''soft air'', replica della Beretta mod. 92, che gli investigatori ritengono sia stata utilizzata per la rapina. Inoltre, secondo quanto e' stato riferito, e' stata individuata l' auto Fiat Uno rossa utilizzata dai rapinatori per la fuga, intestata al padre del fermato. Fortino e' stato portato nel carcere di Cosenza a disposizione del sostituto procuratore, Barela, che coordina le indagini.

Arresto a Corigliano per rapina in tabaccheria

02/07-(g.c.)-I Carabinieri di Corigliano Calabro hanno arrestato con l’ accusa di rapina aggravata Giorgio Azzinnari, di 45 anni. L’ uomo è ritenuto dagli inquirenti responsabile della rapina compiuta il 26 maggio in una tabaccheria che fruttò un bottino di 700 euro. L'arrestato e' stato portato nel carcere di Rossano.

Vibo Valentia, commerciante ferito in agguato

02/07-(G.C.)- Tentato omicidio a Vibo Valentia ai danni di un commerciante di frutta e verdura, Domenico Antonio C., 22 anni. Il giovane dopo aver aperto il suo box al mercato generale è stato avvicinato da due persone che gli hanno sparato alle gambe. Dopo una prima ricostruzione fatta dalla squadra mobile di Vibo Valentia, i due sicari a bordo di uno scooter con il volto coperto, hanno sparato sette colpi di pistola calibro 7.65, dandosi poi alla fuga. Le condizioni del giovane commerciante non destano preoccupazione, anche se la prognosi è riservata. Secondo gli inquirenti, l' episodio sarebbe da collegare ad una vendetta per questioni private. Non sono escluse altre ipotesi. Il giovane, sposato, pare che alle spalle non abbia precedenti penali.Successivamente il C. e’ stato trasferito al reparto di chirurgia vascolare dell'ospedale dell'Annunziata di Cosenza, Dei sette colpi di pistola, probabilmente una calibro9, due lo hanno attinto alla coscia lesionandogli le arterie. A sparare, secondo i primi accertamenti, sarebbe state due persone munite di casco, arrivate a bordo di un motorino. Uno dei due e' sceso, si e' avvicinato al chiosco entrando dal cancello principale e, da distanza ravvicinata, ha premuto piu' volte il grilletto mentre il fruttivendolo era intento ad allestire la bancarella. Trasportato al vicino ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravi per cui e' stato trasportato con un elicottero a Cosenza.

In moto la tribù dei vacanzieri. Predisposto il blocco dei Tir nei week end

01/07 E’ iniziata nel pomeriggio di oggi il periodo delle partenze per le vacanze, che, con andamento crescente, si concludera' nella prima decade di agosto. In questo fine settimana continuera' tuttavia a registrarsi, rispetto ai flussi di esodo, una prevalenza del traffico in movimento per il week end da e per le grandi citta'. Interessati i consueti itinerari di collegamento alle riviere, in particolare: "A-1 Milano-Napoli tra l'allacciamento con l'A-22 del Brennero e Bologna verso l'adriatica, nel nodo fiorentino e da Roma verso Orte (dir. nord) e verso Napoli (dir. sud) A-4 Milano-Brescia in direzione Venezia - A14 Bologna-Taranto fino a Fano verso la riviera romagnola - A6 Torino-Savona, A26 Genova-Voltri-Lago Maggiore, e A10 Genova-Savona verso la riviera di ponente e la Francia- A7 Milano-Genova e A12 Genova-Sestri Levante verso la riviera di levante - A11 Firenze-Pisa e A12 Livorno-Rosignano in direzione della Versilia- A9 Lainate-Chiasso verso i laghi- A12 Roma-Civitavecchia verso la costa tirrenica- A24 Roma-Teramo e A25 Torano-Pescara verso l'Abruzzo e la costa adriatica- A30 Napoli-Salerno (barriera di Salerno) verso la Calabria. La società Autostrade consiglia di programmare le partenze in modo da evitare il transito sui tratti elencati nelle fasce orarie 16-19 del pomeriggio di oggi e 9-13 della mattinata di domani, sabato 2 luglio. Si ricorda che solo a partire dalle ore 7 di sabato sara' in vigore su strade e autostrade il blocco della circolazione per i veicoli pesanti. Il Call-center Viabilita' di Autostrade (06.4363.2121) potra' essere utilmente contattato per avere informazioni sulle effettive condizioni di percorribilita' dei diversi itinerari prima e durante il viaggio. Durante il viaggio le notizie sul traffico in tempo reale saranno fornite attraverso i circa 700 pannelli a messaggio variabile e tramite Isoradio.

Speciale: Indagando sulla vicenda Quattrocchi, salta fuori una “Polizia fai da te”. Incroci tra massoneria deviata, servizi segreti e mistificatori. A capo un ex leader dei moti di Reggio

Ritrovato cadavere il turista tedesco disperso da ieri sul Pollino

01/07-(G.C.)- Sui monti del Parco nazionale del Pollino dal tardo pomeriggio di ieri risultava disperso un turista tedesco di 38 anni. L'uomo, che alloggiava in un albergo di Morano Calabro, verso le 18.30 aveva detto alla fidanzata che andava a fare una passeggiata e non ha più dato notizie di se. Alle ricerche dell’ uomo, avviate ieri sera dalla Polizia, hanno partecipano da stamani gli uomini del Corpo forestale. Ma nel primo pomeriggio di oggi l’amara verità. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, del soccorso alpino e dell'associazione di protezione civile Lipa-Ambiente sul massiccio del Pollino, in territorio del comune di Morano Calabro. L’uomo è caduto in un dirupo ed è morto sul colpo. Alle ricerche sono intervenuti anche le unità cionofile ed un elicottero

Un pentito rivela che la ndrangheta cosentina ha spie dei clan nelle Istituzioni

01/07 La 'ndrangheta del cosentino pagava rappresentanti delle istituzioni per assicurarsi servizi di spionaggio. La circostanza e' stata inserita negli atti d'un processo istruito dal 2003, in corso a Catanzaro, ma e' filtrata solo nei giorni scorsi dagli ambienti giudiziari del capoluogo calabrese. E' stato un pentito a rivelare ai magistrati della Dda catanzarese, che indagano sulla vicenda, la ripartizione delle somme provenienti dalle estorsioni, dal traffico di droga e da tutte le altre attivita' illecite. Nella distribuzione delle risorse della criminalita' organizzata del cosentino - secondo il pentito - una voce non trascurabile era rappresentata dalle spie della 'ndrangheta al servizio dello Stato. Gente inserita nelle istituzioni che forniva preziose informazioni agli esponenti della malavita ricevendo in cambio somme di denaro. Secondo indiscrezioni che esisterebbe un registro sul quale sarebbero annotati nomi date e cifre elargite a queste spie della 'ndrangheta che vestivano i panni di zelanti servitori dello Stato. Nei mesi scorsi per una vicenda analoga anche la procura distrettuale di Salerno ha aperto un'inchiesta. La vicenda, in questo caso, riguarderebbe altri dipendenti delle istituzioni pubbliche che in passato avrebbero fornito informazioni sugli spostamenti di alcuni magistrati nei confronti dei quali la 'ndrangheta stava preparando degli attentati.

Occupata l’ex Colonia del Cupone in Sila

01/07 “Contro l'incuria e l'abbandono da parte dello Stato, ripristinare pratiche di legalità dal basso” è quanto afferma il comitato promotore per il recupero dell’ex Colonia del Cupone mel Parco dell’Altopiano Silano che oggi hanno manifestato davanti la struttura, occupandola simbolicamente. “E' con questa consapevolezza che oggi, I° luglio 2005, - prosegue la nota- più di mille persone provenienti da organizzazioni sindacali, partiti, associazioni e rappresentanti di amministrazioni locali hanno manifestato nel territorio silano, occupando l'ex colonia dei lavoratori del Monopolio di Stato, sita in località Cupone (nel cuore del Parco Nazionale della Sila) di proprietà del Ministero delle Finanze. L'iniziativa - promossa dalla CGIL di Cosenza e dall'Associazione Culturale Multietnica "La Kasbah", alla quale hanno aderito l'amministrazione provinciale di Cosenza, i comuni di: Spezzano della Sila, Longobucco, S. Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Bocchigliero e Pedace e le associazioni Libera Cosenza, Progetto Presila, Legambiente S. Giovanni in Fiore, Bocchigliero in movimento, la federazione provinciale della Rifondazione Comunista e il Comitato di zona Verdi Presila - si prefigge come obiettivo di attivare, immediatamente, un tavolo di confronto con il Ministero delle Finanze teso ad avviare un progetto di recupero e riqualificazione del sito per impedirne l'ulteriore degrado o, peggio ancora, la svendita alle multinazionali del turismo irresponsabile. Tavolo sul quale il coordinamento è determinato a mettere in campo pratiche comunitarie e saperi critici volti a favorire sviluppo consapevole e responsabile, tipici della storia della nostra terra”. Infine in calce alla nota lo slogan e la richiesta formale del comitato che afferma che “la mobilitazione proseguira' sino a quando non verra' aperto un tavolo di trattative con il Ministero delle Finanze” informando anche che sabato 2 luglio alle 10 nelal stessa colonia vi sarà un assemblea pubblica sul tema: “recupero e riqualificazione socio/ambientale degli spazi pubblici - risorse idriche - sviluppo consapevole”

Il centro del “Cupone” un cattivo esempio di Amministrazione. Folena: contrastare la politica dello spreco

01/07 E' stato occupato simbolicamente, stamani, a Camigliatello Silano l' ex centro vacanze, in passato dei Monopoli di Stato e oggi di proprieta' del Ministero del Tesoro sito in localita' Cupone. Alla manifestazione promossa dalla Cgil e dall' associazione Kasbah hanno preso parte cinquecento persone, alla presenza dei gonfaloni dei comuni silani e presilani, il presidente della provincia Mario Oliverio e i parlamentari Pietro Folena, indipendente di sinistra, e Loredana Depetris, senatrice dei verdi. La struttura chiusa da dieci anni ha ospitato piu' di 600 bambini provenienti da tutta Italia e dava lavoro a 250 unita' stagionali. ''Questo - ha detto Folena - e' l' inizio di una stagione di lotta. Occupiamo questo bene comune abbandonato da una cattiva amministrazione in una terra che ha bisogno i lavoro e di valorizzare le proprie risorse. Il centro vacanze non utilizzato e' una vergogna, e' simbolo della civilta' dello spreco. Occupare questa struttura vuol dire creare le condizioni perche' diventi produttiva. Da qui deve partire il processo di riutilizzazione dell' ex centro vacanze. Questo caso diventera' un caso nazionale. Si tratta di una struttura pubblica lasciata a se stessa, nel degrado, ormai da 10 anni. L' occupazione e' una forma di 'legalita' dal basso' nel tentativo di contrastare l' 'illegalita' dall' alto' di coloro che distruggono un patrimonio pubblico. Vogliamo che la colonia venga restituita all' uso da parte dei cittadini''. Folena ha anche reso noto di avere ha presentato un' interrogazione per chiedere al Ministro dell' Economia cosa intenda fare per la struttura e se intenda aprire una trattativa con gli occupanti. Loredana De Pretis, dal canto suo, ha spiegato che la sua presenza alla manifestazione ''vuole significare far diventare quest' opera pubblica inutilizzata un caso nazionale''. ''Con l' iniziativa di oggi - ha sostenuto Massimo Covello, segretario provinciale della Cgil - si intende aprire una trattativa con il ministero del Tesoro, proprietario del centro vacanze, al fine di poter riutilizzare un bene pubblico dismesso, ma ancora agibile che potrebbe diventare volano per l' economia della zona''. Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, deputato dei Ds, ha inviato un telegramma al Ministro per l' Economia, Siniscalco, nel quale si chiede la convocazione urgente di un incontro per discutere sulle future destinazione e prospettive della struttura. ''Abbiamo aderito a questa iniziativa promossa dalla Cgil - ha sostenuto Oliverio - perche' riteniamo importante e di particolare interesse, per l' altopiano della Sila, una utilizzazione produttiva del patrimonio edilizio esistente. La struttura ex Monopoli di Stato, di proprieta' del Ministero dell' Economia, di grandi dimensioni, oggi lasciata all' incuria ed all' abbandono, e' un patrimonio che deve essere utilizzato in modo intelligente per qualificare l' offerta e la ricettivita' nell' altopiano. La struttura non puo' essere venduta. Sarebbe un delitto verso il territorio ed il patrimonio pubblico''. ''L'immagine dell'occupazione di oggi dell'ex centro vacanze, di proprieta' del ministero del Tesoro, contrasta con l'idea di una politica autoreferenziale''. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Camigliatello Silano, Pietro Folena, deputato, indipendente del gruppo Prc. ''Ho letto ieri un articolo su Repubblica - ha aggiunto - che raccontava la quantita' di assistenti, portaborse e auto blu che anche la Giunta regionale di centrosinistra in Calabria si sta dando. Io credo che bisogna contestare e contrastare questa idea della politica''.

Gli ambientalisti del Tirreno denunciano: “Migliaia gli appartamenti Aterp inutilizzati in provincia di Cosenza”

01/07 ''C' e' sete di abitazioni in tutta la provincia di Cosenza. Sono migliaia gli stabili abbandonati; sono migliaia le case di proprieta' dell' Aterp e della Provincia non utilizzate e cio' che sta avvenendo in questi giorni in Sila dove la Cgil e il Movinento dei senza nome sta occupando vecchi stabili, dimostra quanto il problema sia grande e investa tutta la provincia''. A sostenerlo, in un comunicato, e' il Movimento Ambientalista Diamante e del Tirreno. ''A Diamante - prosegue la nota - la situazione esistente e' vergognosa perche' riguarda circa 17 appartamenti di proprieta' dell' Aterp ed e' gia' stata evidenziata dal Movimento occupando una Chiesa insieme ad una famiglia rom di senza casa con ben tre figli disabili. Vergognosa non solo perche' queste case sono inutilizzate, ma perche' alcune di loro vengono addirittura fittate a turisti in vista dell' estate. Uno schiaffo ai tanti che ancora sono senza casa o vivono in tuguri''. Il Movimento ambientalista ha annunciato di avere presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Paola e all' Aterp nella quale ''mette in evidenza come questa vergogna abbia da sempre avuto la protezione delle Amministrazioni comunali passate''. Gli ambientalisti chiedono che ''venga ristabilita la legalita' e che le case ritornino all' Aterp che di conseguenza potra' sistemare famiglie intere che vivono in condizioni disumane per un paese che si dichiara civile e turistico''.

Il Sindaco di Rossano incontra la delegazione Siulp sulla sicurezza

01/07 Il sindaco di Rossano, Orazio Longo, ha ricevuto una delegazione della segreteria provinciale di Cosenza del Sindacato unitario lavoratori di polizia (Siulp) composta dal segretario provinciale, Michele Mobrici e da Gianfranco Conforti, del Commissariato di Rossano. I rappresentanti del Siulp hanno manifestato la necessita' di un potenziamento dell' organico degli operatori di polizia a Rossano. Nel prendere atto della situazione deficitaria descritta dai responsabili del Siulp, il Sindaco ha colto l' occasione sia per ribadire ed elogiare la professionalita' e la delicatezza delle attivita' di controllo del territorio svolte dagli organi di Polizia, sia per sottolineare l' effettivo bisogno di un aumento del personale in forza nel territorio rossanese, in considerazione ed in proporzione all' elevata popolazione residente, soprattutto nel periodo estivo. Longo ha infine ribadito che una maggiore e piu' efficace presenza delle forze dell' ordine non puo' che rafforzare i presidi a tutela della sicurezza pubblica e, piu' in generale, contribuisce a far aumentare e prevalere il senso delle Istituzioni e di collaborazione attiva dei cittadini.

Sequestrati beni per 150 mila euro ad esponente della cosca Nirta

01/07-(G.C.)-La Dia di Reggio Calabria ha confiscato beni per un valore di circa 150 mila euro ad Antonio Nirta, di 56 anni, considerato un personaggio di primo piano dell'omonima cosca, operante nella Locride ed in particolare a San Luca e Bovalino. Il sequestro ha riguardato alcuni terreni, un'azienda operante nel settore agricolo-zootecnico e diversi conti correnti e depositi bancari e postali per un ammontare di 45 mila euro. Antonio Nirta, figlio di Francesco conosciuto meglio come “gambazza” , nel 1984 era stato condannato, con sentenza definitiva, a 28 anni di reclusione per omicidio e violazione della legge sulle armi, mentre nel 2000 era stato condannato a 21 anni di reclusione per sequestro di persona a scopo di estorsione. L'uomo e' rimasto coinvolto anche nell'operazione Olimpia, nell'ambito della quale fu arrestato nel luglio 1995. A Nirta e' stata anche notificata la misura della sorveglianza speciale per quattro anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Dal 5 all’8 luglio chiuso il tratto della A/3 Sicignano Polla

01/07 Per tre notti consecutive, dal 5 all'8 luglio prossimi, dalle dieci di sera alle sei del mattino successivo, restera' chiuso al traffico veicolare il tratto Sicignano-Polla in carreggiata nord sulla A3 Salerno-Reggio Calabria, per l'esecuzione dei lavori di demolizione di parte di un pilastro del viadotto ''Salini''. Lo comunica l'Anas, precisando in una nota che '' gli interventi sono eseguiti nelle ore notturne per ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti. Gli automobilisti provenienti da Sud diretti verso Salerno saranno deviati in uscita a Polla sulla strada statale 19 Ter fino a Buccino , poi sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano, e potranno rientrare in autostrada allo svincolo di Sicignano. L'Anas ha disposto che il personale dell'impresa esecutrice dei lavori provveda ad assicurare la vigilanza dei cantieri e la installazione della segnaletica, al fine di garantire la sicurezza della circolazione.

A/3: Dal 22 luglio chiusi quasi tutti i cantieri (tranne sei)

01/07-(G.C.)- L’ Anas per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri e migliorare la viabilità nel tratto calabrese dell’ A3 dal 22 luglio rimuoverà tutti i cantieri presenti sul tratto calabrese, tranne sei. Nei tratti dove i cantieri sono inamovibili si percorrerà l’ autostrada su un’ unica carreggiata a due corsie di marcia. Dove i cantieri saranno chiusi la percorrenza è prevista su almeno due corsie per ciascun senso di marcia. L’ Anas ha comunicato alle ditte appaltatrici di provvedere ad assicurare la vigilanza dei cantieri, l’ installazione della segnaletica e l’ eventuale gestione delle code, in modo da garantire la sicurezza della circolazione. L’ obiettivo è quello di non ripetere gli errori commessi negli anni passati, quando l’ autostrada diventava la “dimora” per migliaia di turisti bloccati da lunghe code con temperature equatoriali.. Per quanto riguarda i lavori, l' Anas ha comunicato che dalle 6 del mattino alle 6 del pomeriggio del 3 luglio si svolgeranno i lavori sul tratto compreso tra gli svincoli di S.Onofrio (Vibo Valentia) e Rosarno (Reggio Calabria), con relativa chiusura di entrambe le carreggiate. I veicoli diretti verso Reggio saranno deviati in uscita allo svincolo di S.Onofrio sulla statale 18, con rientro in A3 allo svincolo di Rosarno. Mentre i veicoli diretti verso Salerno seguiranno il percorso inverso. Dalle 8 del 4 luglio alle 8 dell' 11 luglio, invece, i lavori si svolgeranno sullo svincolo di Serre, per cui lo svincolo sara' completamente chiuso al traffico. I veicoli in ingresso e in uscita dallo svincolo di Serre (Vibo Valentia) verranno deviati sulla strada provinciale 65, con rientro in autostrada allo svincolo di S. Onofrio. Dalle 8 dell' 11 luglio e fino alle 18 del 20 luglio, saranno chiuse, sempre sullo svincolo di Serre, soltanto le rampe in uscita e in entrata in direzione Salerno. In questo caso, soltanto i veicoli in entrata e in uscita dallo svincolo in direzione Salerno dovranno seguire il percorso alternativo. L' Anas ha anche reso noto di avere disposto che le imprese esecutrici dei lavori provvedano ad assicurare la vigilanza dei cantieri, la installazione della segnaletica e la eventuale gestione delle code, in modo da garantire la sicurezza della circolazione.

Concessi i domiciliari al Direttore dell’Inps di Castrovillari, Vercillo

01/07 Il Tribunale per il riesame di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari a Ferruccio Vercillo, il funzionario dell' Inps, direttore dell' ufficio di Castrovillari, arrestato dalla Guardia di finanza il 16 giugno scorso con l' accusa di truffa aggravata. Il beneficio e' stato concesso a Vercillo in accoglimento della richiesta presentata dal suo difensore, Roberto Falvo. Secondo l' accusa, Vercillo, attraverso un complesso sistema basato anche su tecnologie informatiche, avrebbe sottratto all' istituto di previdenza circa un milione di euro incassando assegni intestati a persone inesistenti o che non avevano i requisiti richiesti per riscuotere le indennita' di malattia.

Sequestrata nel Vibonese una intera piantagione di canapa indiana

01/07-(G.C.)- Nelle campagne della provincia di Vibo Valentia sono state sequestrate una coltivazione di canapa indiana composta da 1.360 piante. La piantagione è stata individuata in una zona molto impervia e difficilmente accessibile. Le piante erano in fase di maturazione e alte tra il metro e venti ed il metro ed ottanta centimetri. Le forze dell’ ordine stanno indagando per individuare le persone che avevano avviato e curato la coltivazione.

Sequestrati 50 kg di novellame a Corigliano

01/07 La guardia costiera di Corigliano, insieme a carabinieri e guardia di finanza, ha sequestrato 50 kg di novellame e prodotti ittici di varia specie nel porto di Corigliano-Schiavonea. Nel corso dell' operazione sono state perquisite 21 imbarcazioni, contestati illeciti amministrativi per un totale di 3.100 euro e tre persone sono state denunciate alla magistratura. Il pescato, dopo i controlli dei medici del Servizio veterinario dell' As 3 di Rossano, e' risultato non idoneo al consumo. Il prodotto sequestrato e' stato quindi distrutto.

Nella Locride, ambulante accoltellato da giovane marocchino

01/07-(G.C.) Sfiorata la tragedia nella locride. Un marocchino, A.G, di 27 anni ha accoltellato un commerciante ambulante, Felice B., per l'occupazione di uno spazio di suolo pubblico nel mercato settimanale. Tre le coltellate inflitte al commerciante, giudicato guaribile in 15 giorni dai medici dell'ospedale di Siderno. Su disposizione del sostituto procuratore di turno della Repubblica di Locri l'aggressore è stato denunciato in stato di libertà dagli agenti del commissariato di Polizia di Siderno per tentato omicidio e porto illegale di arma da taglio di genere vietato.

Scoppia incendio in una fabbrica chimica dismessa a Siderno. Delimitata la zona per pericolo di intossicazione

30/06 (G.C.) Un incendio e' scoppiato giovedì sera, nella periferia di Siderno, per cause in corso d'accertamento, in una fabbrica dimessa, che preparava sintesi chimica per medicinali, posta sotto sequestro da alcuni anni dall'autorita' giudiziaria per un istanza di fallimento e di proprietà della famiglia Scarfò, noti imprenditori della zona. Nella fabbrica, già nel 92, avvenne uno scoppio a cui seguì il licenziamento di molti operai che vi lavoravano. A seguito di quello scoppio si costituì un comitato che ne chiedeva la chiusura. L'incendio, scoppiato forse per autocombustione, ha provocato l’esplosione di alcuni fusti contenenti sostanze chimiche. Dalle fiamme si e' sprigionato un denso fumo nero a causa del quale i vigili del fuoco dei distaccamenti di Siderno, Polistena e Reggio Calabria hanno provveduto a delimitare, a scopo cautelativo, l'intera zona. Sul posto e' intervenuta anche l'unita' batteriologica e chimica dei vigili del fuoco di Reggio Calabria. Nei mesi scorsi nella stessa fabbrica di Siderno si era verificata una fuoriuscita di sostanze chimiche. Alcuni carabinieri e vigili del fuoco, giunti sul posto per gli accertamenti del caso, restarono intossicati.

Dubbi sulla morte del bimbo dilaniato da una esplosione a San Fantino

30/06 Sono ancora molti i dubbi da sciogliere nell' episodio che nella tarda serata di mercoledì, a San Fantino di San Lorenzo, a pochi chilometri da Reggio Calabria, ha provocato la morte di un bambino di 11 anni, Angelo Ficara, ucciso dall' esplosione di un ordigno che aveva trovato in un terreno e che aveva raccolto per gioco. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, sotto le direttive del sostituto procuratore Alessandra Fimiani. Un lavoro difficile perche' l' episodio, al momento, presenta molti aspetti oscuri che non sara' facile chiarire, almeno a breve termine. Neppure l' autopsia eseguita dal medico legale, Aldo Barbaro, ha consentito di accertare la natura dell' ordigno il cui scoppio ha provocato la morte del bambino, il cui corpo e' stato letteralmente dilaniato dall' esplosione, tanto che i resti del ragazzo sono stati trovati sparsi su un' area di oltre cinquanta metri. Ma a cosa serviva quell' ordigno? E soprattutto chi l' ha portato nel terreno incolto in cui e' stato raccolto da Angelo Ficara, un gesto provocato da tipica curiosita' infantile che e' costata la vita al ragazzo? Per il momento i carabinieri si attengono ai fatti, fornendo una versione dell' episodio che, tra l' altro, attende comunque un riscontro definitivo. Cio' che si sa e' che ieri sera Angelo Ficara, appartenente ad una famiglia di condizioni umili (il padre e' un bracciante agricolo con problemi di salute), non legata ad ambiente della criminalita', stava giocando con i tre fratelli in un terreno incolto vicino casa. Il bambino, dopo essersi allontanato di qualche metro dai fratelli, ha trovato uno strano cilindro che ha subito attratto la sua curiosita'. Angelo si e' avvicinato dapprima con fare circospetto ed ha guardato a lungo, a distanza di qualche metro, quello strano oggetto a forma di cilindro. Poi si e' fatto coraggio, si e' avvicinato ed ha raccolto l' oggetto, peraltro nemmeno tanto pesante. Lo ha tenuto tra le braccia e si e' spostato dal luogo del ritrovamento, con l' intenzione, presumibilmente, di farlo vedere ai fratelli. Il bambino ha avuto pero' il tempo soltanto di percorrere qualche metro. L' ordigno, infatti, forse a causa delle sollecitazioni cui e' stato sottoposto, e' esploso dopo pochi secondi, provocando la morte istantanea del bambino. I carabinieri, sin dall' avvio delle indagini, si sono affrettati ad escludere che l' ordigno potesse servire per compiere qualche attentato o che quanto e' accaduto ieri sera a San Fantino sia in qualche modo collegabile a fatti di criminalita', organizzata o comune. Ipotesi resa in qualche modo credibile dal fatto che la zona in cui e' avvenuta la tragedia e' controllata dalla cosca Paviglianiti, molto attiva nel traffico di droga. Ufficialmente la Procura della Repubblica di Reggio Calabria non si sbilancia, parlando di indagini in corso ed avallando, in un certo senso, la tesi dei carabinieri secondo cui la presenza a San Fantino di San Lorenzo dell' ordigno non sarebbe da collegare ad iniziative della criminalita'. Ma c' e' qualche magistrato dell' ufficio, non impegnato direttamente nelle indagini ma di provata esperienza in fatti di mafia, che non crede alla casualita' della presenza di quell' ordigno ed, in questo senso, vorrebbe vederci piu' chiaro. Il primo aspetto da chiarire, comunque, e' quello relativo alla natura ed al tipo di ordigno che ha ucciso il bambino. I resti dell' ordigno sono stati inviati ai militari del Ris, che tenteranno di accertarne la natura. Gli investigatori si dicono certi che non si tratta di un ordigno confezionato artigianalmente. C' e' chi pero' non esclude che quel ''cilindro'' potrebbe essere stato del tipo utilizzato per l' innesco di proiettile per cannoncini e bazooka. Un' ipotesi che, se confermata, aprirebbe scenari inquietanti sull' origine di quanto e' avvenuto ieri sera a San Lorenzo.

Il Presidente Oliverio incontra il neo segretario provinciale della CISL, Paolo Tramonti

30/06 Presso la Presidenza della Provincia di Cosenza si è tenuto, questa mattina, un incontro, su richiesta del segretario Provinciale della CISL, Paolo Tramonti (nella foto), al quale hanno partecipato il Presidente della Provincia On. Mario Oliverio, il Vice Presidente Avv. Salvatore Perugini, ed i membri della Segreteria Provinciale della CISL, Alessandro Nucci e Michele Altieri. Il Presidente della Provincia Mario Oliverio, nel dare il benvenuto ai nuovi vertici dell’Organizzazione Sindacale, ha formulato gli auguri più sinceri di buon lavoro, sottolineando l’importanza dell’impegno sindacale in generale e, soprattutto, in particolari momenti di difficoltà e di crisi economica. Nel corso dell’incontro è stato ribadito il valore del metodo della concertazione, che deve caratterizzare le relazioni tra istituzioni pubbliche e le organizzazioni sindacali e di categoria, nella consapevolezza che ogni processo di sviluppo ed ogni programma a sostegno del lavoro sul territorio debbano essere sempre più partecipati e condivisi. Sono state affrontate anche alcune questioni di merito, con particolare attenzione ai punti di crisi che coinvolgono i settori della depurazione, del polo informatico e del tessile. A tal proposito, è stato ribadito che dalla Regione Calabria è fortemente attesa una grande attenzione per i problemi del lavoro ed una decisa inversione di tendenza rispetto alle gestioni del passato. In questa prospettiva, si è convenuto, di intensificare gli incontri con le organizzazioni sindacali e di categoria, prevedendo che, alla ripresa post feriale, si possa tenere un’iniziativa pubblica tesa, sul piano della concreta capacità di proposta, a valorizzare il protagonismo dei territori.

Il 12 luglio serrata dei benzinai sulla A/3

30/06-(G.C.)- I benzinai ancora in sciopero sull’ autostrada A3 “Salerno-Reggio Calabria” dalle 6 del 12 luglio alla stessa ora del 14 luglio. La protesta annunciata dai sindacati Aisa-Confesercenti, Fegica-Cisl e Anisa-Confcommercio, si deve all’ inoperosità di Anas e Governo, che “non riescono nemmeno a trovare la forza per avviare un primo confronto con la categoria”. Al vaglio dei sindacati ci sono già altre serrate tra la fine di luglio e l'inizio di agosto. “Non e', ne' sarà, il silenzio o il tentativo smaccato di mettere la sordina alla protesta a risolvere i problemi aperti -continuano i gestori - Si tratta oltretutto di una operazione irresponsabile perche' realizzata mettendo in seria difficolta',quando non in situazioni di vero pericolo,gli automobilisti della tratta, privati della adeguata informazione persino dai canali informativi dedicati a questo”.

Mostra di lavori e mosaici artigianali a Rossano

30/06 Una mostra di lavori artigianali di mosaico realizzati dal laboratorio degli allievi dell' Istituto Agrario Alberghiero di Rossano nell' ambito di un corso durato sei mesi, e' ospitata nel Palazzo delle Culture di San Bernardino. Il progetto che ha portato alla realizzazione dei lavori esposti e' stato presentato dal Club service Inner Wheel al Comitato Rossano per San Nilo, in conformita' al bando per le celebrazioni del Millenario. Alla cerimonia di inaugurazione della mostra hanno preso parte il sindaco di Rossano, Orazio Longo che e' anche presidente del Comitato Rossano per San Nilo; Giorgio Leone della Sovrintendenza ai Beni artistici e storici, che ha tenuto una relazione sui mosaici bizantini e l' artista Josif Droboniku, docente del corso.

Parte la gara sul monitoraggio ambientale per il ponte sullo stretto

30/06 Parte la terza gara del Ponte sullo Stretto di Messina, quella sul monitoraggio ambientale. Il bando di gara per la selezione di chi effettuera' i controlli ambientali durante la costruzione del ponte e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari e' pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. La gara, che avverra' mediante licitazione privata, ha un valore di 37 milioni di euro e una durata di 97 mesi, calcolata in relazione alla tempistica di realizzazione dell'opera. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il prossimo 8 settembre 200. Nei prossimi giorni lo stesso bando sara' pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale dell' Unione Europea. Il monitoraggio ambientale - spiega l'amministratore delegato della Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci - e' un fondamentale strumento di controllo concernente le ricadute ambientali e socioeconomiche sul territorio, con il preciso compito di monitorare la fase di progettazione definitiva, la fase realizzativa e la fase gestionale dell' opera, procedendo di volta in volta alla verifica dell' efficacia degli strumenti mitigativi messi in atto. Ciucci si dice ''soddisfatto per l'avvio nei tempi previsti di questa terza importante gara che riguarda l' affidamento delle attivita' di monitoraggio ambientale, territoriale e sociale per le fasi di progettazione definitiva (ante operam), di costruzione e di esercizio (post operam) del ponte sullo Stretto e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari''. ''Anche per questa gara - dice - abbiamo dedicato molta attenzione ai requisiti richiesti ai concorrenti, in ordine alla capacita' economica, finanziaria e soprattutto tecnica, che dovranno essere adeguati alla complessita' dell'opera. Per quanto riguarda i criteri di aggiudicazione, l' offerta economicamente piu' vantaggiosa sara' selezionata sulla base delle caratteristiche organizzative, metodologiche, tecniche e qualitative della proposta e sulla base del prezzo''.

Il 4 conferenza sulla Contabilità economica integrata alla Provincia di Cosenza

30/06 Si terrà, lunedì 4 luglio prossimo, alle ore 11.00, nel salone della Presidenza della Provincia di Cosenza, in Corso Telesio, la conferenza stampa sulla “Presentazione del Progetto di Contabilità Economica Integrata all’interno del sistema di gestione dell’Ente”. Alla conferenza interverranno: On. Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza; Dr. Rachele Grosso Ciponte, Assessore Provinciale Bilancio e Finanze; Prof. Giorgio Sganga, Pres. del Collegio dei Revisori dei Conti; Dr. Antonio Molinari, Direttore di Ragioneria della Provincia; Prof. Salvatore Sarcone, Docente Economia Aziendale “Tor Vergata”

A Tortora trovato con 300 grammi di hascisc, viene arrestato dai cc

30/06-(G.C.)- Nell’ abitazione di Alessandro Raffaele P., di 25 anni, di Tortora sono stati trovati dai carabinieri 300 grammi di hascisc suddivisi in tre pezzi. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. P. è stato portato nel carcere di Paola.

Rapina a Montalto. Sfondano la vetrina di un supermercato con l'auto

30/06 Una rapina spettacolare al supermercato Dimeglio di Montalto Uffugo. Per entrare hanno usato una macchina rubata e usandola come ariete hanno sfondato la vetrina. Ppoi, una volta dentro il locale, hanno aperto la cassaforte e prelevato tutto il suo contenuto. Due gli uomini a bordo della Fiat Uno, rubata che hanno fatto irruzione nel locale. I due hanno poi forzato la cassaforte e prelevato tutto il denaro. Poi hanno fatto perdere le loro tracce. Non si consoce l’importo del bottino.

Il Presidente Ciampi risponde alla lettera di Callipo: “La lotta alla criminalità è una priorità assoluta”

29/06 ''Il Capo dello Stato segue con particolare attenzione la problematica della lotta alla criminalita' organizzata, ritenuta di assoluta priorita' e premessa necessaria della crescita civile e morale, ma anche economica e sociale, del nostro Paese''. E' un passo della lettera che Gaetano Gifuni, segretario generale della Presidenza della Repubblica, ha fatto recapitare per conto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Filippo Callipo, presidente di Confindustria Calabria. Il leader degli industriali calabresi, in una ''lettera aperta'', si era rivolto lo scorso primo giugno al presidente Ciampi sottolineando la necessita' di un maggiore impegno nella lotta alla mafia e ipotizzando, ''se necessario, anche l' intervento dell' esercito purche' lo Stato si riappropri del territorio''. ''Egregio presidente - e' scritto nel testo della lettera - le assicuro di aver rappresentato al Signor Presidente della Repubblica i suoi ringraziamenti per la nomina a Cavaliere del Lavoro. Il Ministero dell' Interno nei mesi scorsi ha qui comunicato che per fronteggiare la situazione e ripristinare la legalita' in Calabria e' stato programmato un complesso organico di interventi, da realizzare in fasi successive, nel quadro del piano regionale di sicurezza appositamente predisposto. In particolare, a tutela del mondo imprenditoriale, verra' costituito in ciascuna provincia un tavolo permanente coordinato dal Prefetto, sui temi delle estorsioni e degli atti intimidatori, al quale e' prevista anche la partecipazione di esponenti delle categorie interessate. Desidero altresi' assicurarle che su quanto rappresentato e' stata ulteriormente richiamata l'attenzione del Ministero dell' Interno''. A rendere noto il testo della missiva e' stato lo stesso Callipo. ''Mi sento onorato - ha detto il presidente regionale di Confindustria - per la risposta al mio appello al Capo dello Stato che l' autorevole Segretario generale della Presidenza della Repubblica, dott. Gaetano Gifuni, mi ha inviato per rappresentarmi la vicinanza alla Calabria del Presidente Ciampi. Sono soddisfatto per l' attenzione alla nostra condizione di cittadini in difficolta' che la massima Autorita' dello Stato ciriserva. Tutto cio' ci fa sentire meno soli e c' incute coraggio. Inoltre sono soddisfatto,perche' il mio appello ha richiamato l'attenzione dell' opinione pubblica nazionale sul 'caso' Calabria e anche perche' la nostra regione puo' contare su un amico cosi' prestigioso come il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ci comunica intendimenti concreti e puntali e ci annuncia un percorso di lavoro alla fine del quale la nostra regionepotrebbe tornare ad essere una regione normale''. ''L'investimento in sicurezza - sostiene ancora Callipo - e' la condizione indispensabile per favorire lo sviluppo. Dopo l'iniziativa dei senatori Maritati, Battaglia, Calvi, Brutti, Ayala, Dalla Chiesa, Zancan e Manzione, che hanno richiesto l'intervento della Commissione parlamentare antimafia sul 'caso' Calabria, l' attenzione della Presidenza della Repubblica soddisfa pienamente la mia istanza e quella degli imprenditori calabresi che mi onoro di rappresentare''.

Napoli (AN) “La sicurezza del mondo imprenditoriale si ha solo colpendo la zona grigia”

29/06 ''Dopo l'accorato appello rivolto al Capo dello Stato trovo alquanto strano che il presidente degli industriali calabresi, Filippo Callipo, ritenga di aver tutelato l' intero comparto imprenditoriale regionale con risposte certe adducendo le notizie che lo stesso ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu aveva fornito durante la sua ultima visita nella nostra terra''. A sostenerlo e' stata la vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. La parlamentare ha cosi' commentato le dichiarazioni di Callipo, dopo la risposta al suo appello giunta dal segretario generale della Presidenza della Repubblica Gaetano Gifuni. ''E' da tempo - ha proseguito la Napoli - che il ministro Pisanu, anche su sollecito della Commissione parlamentare antimafia, ha programmato interventi di contrasto alla criminalita' organizzata, monitorati dallo stesso dicastero nel quadro del Piano regionale per la sicurezza, appositamente predisposti per il 'caso Calabria'. Trovo altresi' strano che lo stesso Callipo si ritenga soddisfatto dopo le iniziative che alcuni senatori dell' opposizione hanno prodotto nella Commissione parlamentare antimafia, giacche' sul 'caso Calabria' c' e' sempre stato all' interno della stessa Commissione una particolare attenzione, anche per iniziative, non solo della sottoscritta, ma anche dell' on. Giuseppe Lumia e del senatore Donato Veraldi, uomini appartenenti all' attuale opposizione politica''. ''Continuo ad essere del parere - ha concluso Angela Napoli - che la vera sicurezza del mondo imprenditoriale calabrese sara' garantita solo quando la magistratura avra' la volonta' di recidere pesantemente quella che il procuratore di Palermo Grasso definisce zona grigia che certamente e' presente anche in Calabria e che funge da linfa vitale alla 'ndrangheta''.

Agguato a sorvegliato speciale davanti la caserma dei CC a Locri

29/06-(G.C.)- La guerra tra i clan Cataldo e Cordì continua e non si ferma davanti a niente. Infatti, davanti la caserma dei Carabinieri di Locri è stato preso di mira un sorvegliato speciale, Guido Brusaferri. Il sorvegliato speciale, mentre si accingeva ad entrare nella caserma dei carabinieri per adempiere all'obbligo di firma, è stato fatto oggetto di un attentato con tre colpi di pistola, tutti andati a vuoto. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti a sparare è stato un uomo, col volto coperto da un casco, giunto sul posto a bordo di uno scooter guidato da un complice. Brusaferri è ritenuto affiliato al clan dei Cordi', dopo avere sentito il primo colpo si è riparato dietro un' auto in sosta. I militari dell’ Arma appena sentiti gli spari sono usciti e hanno tratto in salvo Brusafferi tirandolo di forza in caserma e chiudendo in faccia il portone blindato agli sparatori. Dopo il fallito agguato i due malviventi si sono allontanati a bordo dello scooter facendo perdere subito le tracce. I proiettili di pistola destinati a raggiungere Guido Brusaferri si sono schiacciati contro la saracinesca blindata che protegge il portone di ingresso della Compagnia dei carabinieri. Il nipote del boss Antonio Cordi', ''u ragiuneri'', si e' salvato anche per la prontezza del piantone di turno, che ha chiuso in faccia ai killer il portone degli uffici della compagnia, tirando dentro anche il Brusaferri. ''Ormai - afferma uno degli investigatori - bisogna prendere atto della ripresa della faida locrese tra i ceppi originari dello scontro sanguinoso, i Cataldo e i Cordi'. Nonostante le molte condanne inferte ad esponenti e gregari dei due schieramenti, alcuni dei quali, sono purtroppo latitanti, il confronto armato tra le due cosche e' realta'''. Guido Brusaferri, intanto, e' stato trattenuto dai carabinieri che lo stanno sottoponendo ad interrogatorio. La dinamica dell' agguato non e' stata ancora completamente chiarita. ''Un' azione spavalda - cosi' l' ha definita l' investigatore - ma anche decisa. Una modalita' coronata da ferocia inaudita che rimanda ad un clima di odio mai sopito''. I carabinieri intanto stanno perquisendo numerose abitazioni a Locri e a Siderno, controllando la posizione di pregiudicati e di alcuni dei cosiddetti nuovi ''rampolli'' di una delle famiglie considerata ''perdente'' nel corso della faida combattuta per le strade di Locri e Siderno. I carabinieri e la Procura distrettuale stanno inoltre attentamente valutando gli addentellati e gli accordi economici intercorsi in questi ultimi cinque anni tra le cosche ed i loro ''colletti bianchi'', insospettabili messi a capo di strutture imprenditoriali per riciclare i capitali frutto dei proventi del traffico internazionale di stupefacenti. Proprio dal controllo del territorio potrebbe essere riesplosa la faida, uno scontro che potrebbe anche allargarsi ad altri aggregati 'ndranghetistici ionici il cui fine e' l' asservimento totale delle attivita' imprenditoriali e il condizionamento delle attivita' degli enti locali. Per gli investigatori il tentato omicidio di oggi rientrerebbe nella cruenta faida scoppiata agli inizi degli anni '90 tra i clan locresi dei Cordi' e dei Cataldo.

Iniziata la posa della toponomastica bilingue a San Demetrio Corone

26/09 Ha preso avvio dal centro storico di San Demetrio Corone, la messa in posa delle nuove targhe toponomastiche, in marmo grigio chiaro con incisa la denominazione in italiano e arberisht, che tempo qualche mese saranno sistemate su tutto il territorio comunale per denominare non solo le strade e le piazze gia' esistenti, ma anche quelle di nuova intitolazione. L' intervento e' legato all' operazione attivata dallo scorso anno da parte della Amministrazione comunale di dotare S. Demetrio Corone di una nuova toponomastica. Si tratta di centocinquantasette tra vie, piazze e slarghi, sparsi nel capoluogo e nelle maggiori frazioni, tutti senza nome; a fronte delle sole trenta strade del centro urbano ad avere attualmente una denominazione e altrettante nella frazione Macchia Albanese ancora da intitolare. Nessuna modifica e' prevista per le denominazioni esistenti. Il contributo di 118 mila euro assegnato al Comune ai sensi della legge 482/99 ''Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche'', dovra' essere utilizzato per attivita' e interventi culturali, per lo sportello linguistico, la formazione del personale dipendente e per la toponomastica. Per raccogliere il piu' ampio concorso di idee e proposte provenienti dalla popolazione, lo scorso anno sono state istituite tre commissioni, costituite da soggetti esterni al Consiglio comunale. Una si e' occupata delle figure legate al settore ''letteratura, storia, filosofia e giuridico''; un' altra ha lavorato per individuare ''personalita' delle comunita' italo-albanesi e della tradizione basiliana''; la terza e' stata impegnata a determinare i personaggi della storia italiana dall' Unita' ai nostri giorni.

A Lamezia convegno sul disagio dei sordomuti

29/06 I problemi dei soggetti audiolesi saranno al centro di un incontro promosso dal consiglio regionale dell' Ens, l' Ente nazionale sordomuti, che si svolgera' sabato prossimo a Lamezia sul tema ''Sordomuti ...Parliamone''. Domenico Gareri, responsabile del Dipartimento multimediale e del settore comunicazioni del consiglio regionale Ens, aprira' i lavori, soffermandosi su un punto focale del convegno ''Sordomuti e comunicazione''. Nell' occasione verranno presentati i neoeletti dipartimenti ed i relativi responsabili. ''Il responsabile del Dipartimento - e' scritto in una nota - illustrera' la strada che si e' scelto di percorrere in seno al Dipartimento e porra' dei nodi da sciogliere per facilitare la comunicazione dei soggetti audiolesi''. All' incontro sono previste le presenze del presidente della Regione, Agazio Loiero; degli assessori regionali alla Sanita', Doris Lo Moro, al Lavoro e politiche, Egidio Masella, all' agricoltura, Mario Pirillo; il consigliere regionale Egidio Chiarella; il direttore dell' Uoml, Piercarlo Rizzi e tutti i responsabili dei dipartimenti regionali Ens. ''Insieme - conclude la nota - discuteranno su un ricco programma inerente progettualita' ed iniziative dell' Ente, riferimenti legislativi in materia di disagio legato agli audio lesi ed altro. Una finestra in particolare verra' aperta sulle tematiche inerenti la legge 104 del 1992 sul riconoscimento dell' handicap e la legge 68 del 1999 sull' inserimento lavorativo dei soggetti disabili''.

A Rossano 90 anziani partono per il soggiorno estivo

26/09 Da giovedì novanta anziani di Rossano partiranno per Fiuggi per un soggiorno estivo dedicato alla terza eta', offerto dall' Amministrazione comunale. L' iniziativa e' nata nel 1995 con l' obiettivo di venire incontro alle esigenze dei cittadini piu' anziani, soprattutto nel corso della stagione estiva, offrendo loro svago, temperature piu' miti, educazione fisica, riposo ed incontri. Sono previste delle soste a Pompei ed a Cassino.

Un arresto a Rossano

29/06 Un uomo che era detenuto ai domiciliari, G.T., di 54 anni, e' stato arrestato dai Carabinieri a Rossano in esecuzione di un' ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il locale Tribunale. G.T. dovra' scontare in carcere una pena residua di un anno e 9 mesi e 27 per violenza sessuale nei confronti della propria figlia minore V.T. che all' epoca dei fatti aveva sette anni. L' uomo e' stato portato nel carcere di Rossano.

Quindici milioni di euro stanziati per la ricostruzione di Cavallerizzo

28/06 Quindici milioni di euro per ricostruire la frazione Cavallerizzo di Cerzeto senza disperderne l' identita': e' questa la cifra che sara' impiegata per ridare vita al paesino della provincia di Cosenza nel marzo scorso travolto e gia' parzialmente cancellato da un dissesto idrogeologico. L' annuncio dello stanziamento dei fondi e' stato fatto dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a seguito di un colloquio con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso. La somma verra' messa a disposizione dal governo centrale e, secondo i calcoli fatti, dovrebbe bastare a ridare una casa a tutti gli sfollati. ''Sono soddisfatto, molto soddisfatto ha affermato il presidente Loiero soprattutto perche' in tempi brevi si riesce a dare cosi' risposte concrete ai bisogni della gente di Cavallerizzo. Personalmente, gia' durante la campagna elettorale, quando ero stato sul posto per rendermi conto del disastro e delle necessita', avevo assunto con me stesso e con la gente l' impegno, una volta eletto, di risolvere il problema''. Loiero, quindi, ha inteso ringraziare il governo e Bertolaso ''che, con la sua struttura, a Cavallerizzo ha fatto e continua a fare un lavoro egregio e soprattutto in tempi brevi. Ho visto, quando siamo stati assieme a Cerzeto, poco piu' di un mese fa, con quale entusiasmo aveva risposto alle mie sollecitazioni per una soluzione celere e condivisa. Assieme a lui, al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, al sindaco Lata, avevamo assicurato che in un mese la questione poteva essere risolta e questi quindici milioni, fondi che abbiamo strenuamente sollecitato, sono un passo decisivo per risolverla''. In ogni caso, ha assicurato il presidente Loiero, ogni ulteriore decisione sara' presa coinvolgendo gli abitanti di Cavallerizzo che stanno vivendo una eccezionale situazione di precarieta'. ''A loro intendiamo dare prospettive concrete ha aggiunto Loiero nella speranza che possa essere ricostituito quel tessuto sociale e culturale di cui il piccolo centro mena giustamente vanto''. Il 7 luglio, informa una nota del portavoce di Loiero, Bertolaso sara' a Catanzaro dove, nella sede della Giunta regionale, si terra' un vertice al quale prenderanno parte anche Oliverio e Lata, oltre ai tecnici incaricati di seguire la vicenda, per discutere, tutti assieme in sede tecnico-amministrativa, la soluzione di una eventuale delocalizzazione da proporre subito dopo ai cittadini di Cavallerizzo, in un incontro pubblico che seguira' a Cerzeto. ''Solo in quella sede, dove io e Bertolaso, come a suo tempo garantito, saremo presenti ha concluso il presidente Loiero saranno fatte le scelte definitive sul futuro di Cavallerizzo''.

Speciale: Catturato in Canada il boss della ‘ndrangheta Antonio Commisso latitante da tempo. Viveva in una vilal lussuosa. Ha provato a pagare la cauzione per uscire. Particolari e commenti

 

Maxi sequestro della GdF per truffa alla 488 a Lamezia per oltre un milione di euro

28/06 Una truffa allo Stato di circa due milioni di euro con indebiti finanziamenti previsti dalla legge 488/92, e' stata scoperta dalla Guardia di finanza della Compagnia di Lamezia Terme che ha sequestrato un' area di circa 11 mila metri quadri e due fabbricati oggetto di investimento di valore superiore ad un milione di euro. L' operazione e' giunta al termine di un' indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Cristina Tettamanti, che ha emesso quattro avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti imprenditori. Gli investigatori hanno accertato che attraverso la formazione di fatture per operazioni inesistenti, emessa da una compiacente societa' estera con sede in Francia, e di una ditta individuale operante nella zona del palermitano, gli organizzatori certificavano falsamente al Ministero delle Attivita' produttive avvenuti costi in realta' mai sostenuti per un importo superiore ai due milioni di euro. Gli accertamenti hanno riguardato, in particolare gli adempimenti relativi alla percezione di un contributo di oltre un milione di euro gia' erogato da una banca, inerente un progetto di finanziamento per la realizzazione di uno stabilimento di imbottigliamento di acque minerali nel comune di Carlopoli, mai realizzato. Le persone indagate sono accusate di truffa ai danni dello Stato, false certificazioni, emissione di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini della Guardia di finanza hanno portato anche alla scoperta dell' omessa dichiarazione di redditi, per un importo superiore a un milione e 100 mila euro, e la relativa evasione di imposta per circa 500 mila euro. L' intervento della finanza ha impedito l' erogazione di una ulteriore tranche del finanziamento, pari a circa 500 mila euro, evitando cosi' un ulteriore aggravio in termini di danno per le casse erariali.

Leggera scossa di terremoto tra Dipignano e Carolei

28/06 Una scossa sismica è stata avvertita verso la 1.05 del 28 giugno dalla popolazione nella provincia di Cosenza. Ne dà notizia un comunicato della Protezione civile. L'epicentro del sisma è stato localizzato tra i comuni di Dipignano, Paterno Calabro e Carolei. Dalle verifiche effettuate dalla sala operativa del Dipartimento della protezione civile non risultano al momento danni a persone e cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il terremoto si è verificato alle ore 1.05 con una magnitudo di 2,4 gradi della scala Richter.

Incontro dei Sindacati con i vertici dell’INPS di Castrovillari

28/06 Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil del comprensorio Pollino - Sibari - Tirreno hanno tenuto, a Castrovillari, un incontro con i vertici provinciali e locali dell' Inps di Cosenza nel corso del quale hanno espresso ''condanna e preoccupazione per i recenti fatti di malcostume, ribadendo fiducia nella magistratura''. Nel corso della riunione, sono state analizzate le problematiche cui l' Inps e' chiamata a dare corso in termini di qualita' e tempistica nella erogazione delle prestazioni e della esigibilita' dei diritti dei contribuenti. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato il ruolo istituzionale e sociale dell' Inps in un territorio complesso e disomogeneo come quello dl Pollino. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto che su Castrovillari la Direzione regionale dell' Inps tenga una riunione seminariale per approfondire le tematiche e per dare una struttura organizzativa, operativa e gestionale all' Agenzia in grado di dare risposte di qualita' ed in tempi certi. La delegazione Inps ha lamentato una scarsa attenzione del Consiglio di amministrazione dell' istituto lamentando la cronica carenza di personale e si e' dichiarata disponibile a valutare tutte le iniziative atte a dare maggiore efficacia ed efficienza al sistema. ''I fatti di malcostume - hanno sottolineato i vertici Inps - non intaccheranno il ruolino di marcia nella erogazione delle prestazioni''

Venti denunce a Cittadella per favoreggiamento ad extracomunitari clandestini

28/06 Venti persone sono state denunciate in stato di liberta', a Bonifati, dai carabinieri della Compagnia di Scalea e di Cittadella del Capo con l' accusa, a vario titolo, di favoreggiamento alla permanenza sul territorio nazionale di cittadini clandestini. Nel corso di controlli fatti negli ultimi giorni, infatti, i militari hanno identificato cinque cittadini rumeni, tre donne e due uomini, che venivano utilizzati da persone di Bonifati quali badanti, collaboratrici domestiche, operai in autolavaggi ed in campagna. In particolare, secondo quanto riferito, e' stato accertato che, sfruttando la condizione di clandestinita', venivano corrisposti loro degli stipendi irrisori, assumendoli in nero. Nei confronti dei cittadini rumeni, tutti privi di permesso di soggiorno, sono stati emessi decreti di espulsione. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Paola, Luciano D' Emmanuele, insieme al sostituto, Francesco Greco.

Convegno sul presidio idrogeologico integrato a Lamezia terme

28/06 Mercoledì alle ore 10,30 al Grand Hotel Lamezia si terrà il convegno “Verso il presidio idrogeologico integrato” promosso dalla Why Not Management Consultants Srl, società che gestisce il servizio di sorveglianza idraulica nella regione Calabria. All’incontro, al quale parteciperanno gli oltre 200 sorveglianti idraulici della Calabria, interverrà l’assessore ai lavori pubblici Luigi Incarnato ed il professore ordinario di costruzioni idrauliche all’Università della Calabria Franco Macchione che relazionerà sul sistema di sorveglianza idraulica. I lavori saranno moderati da Giancarlo Franzè, amministratore delegato della Why Not, all’incontro prenderanno parte il rappresentante sindacale della Cisl, Antonio Libri, della Cisl Rosetta Raso e della Uil Antonio Verrino.
L’incontro di domani servirà per fare il punto sulla situazione dei presidi idraulici calabresi. La Regione Calabria, infatti, con delibera di giunta dello scorso dicembre di concerto con l’Autorità di Bacino regionale, ha deliberato di attivare i Presidi Territoriali Idrogeologici e Idraulici (PTII) nelle 13 aree programma già individuate e oggetto del servizio di Sorveglianza idraulica, al fine di attuare un servizio stabile e strutturato in grado di assolvere sia alle esigenze connesse alla manutenzione ed al controllo del territorio calabrese, sia connesso alla predisposizione di piani e di programmi finalizzati alla difesa del suolo. Ma a distanza di 6 mesi, la legge regionale non è stata ancora attuata, ed attualmente il servizio di sorveglianza idraulica è svolto dalla Why Not che gestisce il servizio in outsourcing per conto della Regione.
L’attività dei presidi rientra nell’ambito dell’organizzazione di un sistema integrato per garantire la funzionalità del bacino ed è finalizzata al controllo ed al monitoraggio dei bacini idrografici, alla regolazione e al controllo delle attività antropiche e alla riduzione del rischio idrogeologico, così come definito nel Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI).

Loiero ed Adamo venerdì a San Demetrio inaugurano l’Istituto regionale per la comunità arbreshe

28/06 Il Presidente e il Vicepresidente della Giunta regionale, Agazio Loiero e Nicola Adamo interverranno venerdi' prossimo, alle ore 17.30, all' inaugurazione dell' Istituto regionale per la comunita' arbereshe di Calabria nel Collegio di S. Adriano a S. Demetrio Corone. L' Istituto, costituito dalla legge n.482 del 1998 e dalla legge regionale n.15 del 2003, e' un ente strumentale della Regione, dotato di personalita' giuridica e di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e patrimoniale. Si propone di valorizzare la lingua e il patrimonio culturale della Comunita' Arbereshe di Calabria, attraverso la promozione della conoscenza della lingua albanese, lo svolgimento di attivita' culturali come l'istituzione di biblioteche, conferenze, mostre, attivita' editoriali. Per il conseguimento dei suoi scopi l' Istituto potra' commissionare a studiosi e ricercatori specifiche ricerche di storia della lingua albanese e assegnare borse di studio e premi per tesi di laurea attinenti ai suoi scopi costitutivi. Direttore dell' Istituto e' stata nominata dalla Giunta regionale precedente, su proposta dell' Assessore alla Pubblica Istruzione, la signora Serafina Loricchio che e' coadiuvata dall' Assemble dei sindaci dei Comuni albanesi, da un Comitato tecnico-scientifico e dal Collegio dei Revisori dei Conti. All' inaugurazione saranno anche presenti gli assessori regionali al Turismo, Beniamino Donnici, ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, alle Politiche del Lavoro, Egidio Masella, alla Organizzazione e Personale, Ennio Morrone, all'Agricoltura, Mario Pirillo e il Vicepresidente della Provincia di Cosenza, Salvatore Perugini.

I comuni minoritari chiedono a Loiero il riconoscimento del diritto di identità

28/06 ''Riconoscere l' attivita' istituzionale delle minoranze, il diritto di identita' e cittadinanza delle comunita' alloglotte della regione con tutte le implicazioni economiche culturali, storiche, sociali e ambientali e in base anche alla legge 482 del 1999''. E' quanto chiedono al Presidente della Regione, i componenti del Coordinamento dei comuni minoritari della provincia di Cosenza. In un incontro tenutosi sabato scorso a Firmo e al quale hanno partecipato l' Assessore alle minoranze linguistiche della Provincia, Donatella Laudadio, il responsabile scientifico dell' Osservatorio delle lingue e delle culture minoritarie, Francesco Altimari e i sindaci di Acquaformosa, Firmo Frascineto, Lungro, S. Basile, Civita, S. Giorgio Albanese, Cerzeto, S. Martino di Finita, Guardia Piemontese e Spezzano Albanese, si e' deciso di chiedere un incontro ufficiale al Presidente della regione Agazio Loiero, al fine di ''sviscerare le problematiche irrisolte che frenano lo sviluppo della comunita' arbereshe, grecanica ed occitana di Calabria e per trovare una prima risposta a tali problematiche attraverso l' istituzione di un' assessorato specifico o di una delega all' Esecutivo regionale.

Sequestrati 20.000 metri di reti illegali nel Tirreno

28/06 La Guardia Costiera ha portato a termine alle 6 di stamattina un'operazione di vigilanza pesca lungo la costa tirrenico/cosentina che ha permesso di individuare tre motopesca intenti ad utilizzare reti da posta derivante (le ''spadare''), illegali dal 1° gennaio 2002. Le motovedette della Direzione Marittima di Reggio Calabria hanno imposto ai motopesca di entrare nel porto di Cetraro dove, dopo alcuni momenti di tensione che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, sono stati redatti verbali per complessivi 3000 euro. Sequestrate circa 20000 metri di rete da posta derivante. A bordo dei tre pescherecci vi erano 12 uomini dell'equipaggio.

Convegno sullo sviluppo del settore tessile venerdì 1 luglio a San Giovanni in Fiore

28/06 ''Dalla tradizione all' innovazione - Ricerca e design per il rilancio del settore tessile-abbigliamento'' e' il tema di un seminario, promosso dalla Regione e dalla Provincia di Cosenza, per tramite della Fondazione Europa-Mezzogiorno-Mediterraneo, che si svolgera' venerdi' primo luglio a San Giovanni in Fiore. L'incontro - e detto in un comunicato - intende focalizzare e richiamare attenzione sulle potenzialita' ed il rilancio di un settore produttivo che ricevera' nuovo impulso grazie alla partecipazione delle due istituzioni al progetto comunitario Tela di Aracne-Interreg IIIb Meddocc, di cui Regione e Provincia di Cosenza sono partner. Al seminario, aperto dai saluti del Sindaco di San Giovani in Fiore, Antonio Mancina, parteciperanno, tra gli altri, il vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo e Vincenzo Falcone, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. Previste comunicazioni su ''La Storia e la tradizione del tessile-abbigliamento in Calabria'' di Ottavio Cavalcanti, ordinario di Storia delle tradizioni popolari all' Unical; ''Design ed innovazione nelle produzioni del tessile - abbigliamento'' di Viviana Trapani del dipartimento Design dell' Universita' di Palermo; ''Innovazione di prodotto e strategie dell' immateriale: nuovi scenari per il tessile tradizionale'' di Emilio Leo, art director del Lanificio Leo architetto e art director del Lanificio Leo; ''Evoluzione del mercato dell' abbigliamento e strategie delle Pmi'' di Luigi Rossi, presidente nazionale della Cna. In chiusura, del tema ''Il patrimonio dei musei come fonte di ispirazione per il design: esperienze e sperimentazioni'' si occupera' Filippo Guarini, direttore del Museo tessile di Prato.Le conclusioni saranno tratte dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.

Raid vandalico in una palestra di Castrovillari.

28/06 ''La palestra del Polisportivo di Castrovillari e' stata oggetto, nella nottata, di un vero e proprio raid vandalico da parte di ignoti che ha compromesso seriamente le attrezzature, gli infissi e l' intero parquet, danneggiato fortemente dallo schiumogeno dell' estintore spruzzato sopra a sfregio. L' incursione e' stata immediatamente denunciata alle autorita' competenti''. Lo hanno reso noto gli assessori comunali allo sport ed ai lavori pubblici, Anna De Gaio e Mario Innocenzo Rummolo. I due assessori hanno espresso il loro rammarico per il gesto che mette a dura prova uno degli impianti piu' importanti della citta' ''per il quale - hanno sostenuto - l' Amministrazione Blaiotta ha pubblicato il bando per la gara di aggiudicazione dei lavori di recupero che consistono nel rifacimento della pista di atletica leggera, dei campi di calcetto e tennis e nell' installazione dell' impianto di irrigazione del campo di calcio, i quali andranno a completare quelli gia' in esecuzione che stanno riguardando la realizzazione del drenaggio superiore del campo di calcio con la relativa sistemazione della canalizzazione per lo smaltimento delle acque meteoriche e l' assestamento del manto erboso''. ''Lo sforzo dell' Amministrazione - hanno sostenuto De Gaio e Rummolo - anche se osteggiato, lascia a chi ha il compito di tutelare, valorizzare, sostenere e gestire queste strutture, un lavoro di ricostruzione, sempre piu' importante e fondamentale per gli atleti e gli appassionati che si dedicano periodicamente, con l' ausilio di tante associazioni, ad attivita' di moto e, naturalmente, alla crescita e sviluppo dello sport castrovillarese che negli uomini e donne, e nell' impiantistica, ha sempre avuto le sue migliori fucine per imporsi nelle tante discipline''.

Processo Anas: 24 rinvii a giudizio

28/06 Col rinvio a giudizio di 24 persone si e' chiusa oggi l'udienza preliminare per le tangenti circolate per ottenere appalti di lavori dall'Anas. Lo ha deciso, accogliendo le richieste del pubblico ministero Maurizio Romanelli, il giudice delle udienze preliminare Nicola Clivio che ha invece disposto lo stralcio per quattro imputati le cui posizioni sono state mandate per competenza territoriale a Catanzaro e Palermo. Tra i rinviati a giudizio figura il capo dipartimento dell'Anas di Milano, Nerio Chioini. I reati contestati a titolo vario vanno dalla corruzione alla turbativa d'asta per fatti protrattisi fino al 2002. Nella causa l'Anas, il Comune di Pontolio (Brescia) e la Legambiente si sono costituiti parte civile. Per i rinviati a giudizio il processo iniziera' l'11 ottobre davanti alla quarta sezione del tribunale penale.

Due arresti per ricettazione a Corigliano

28/06 I carabinieri di Corigliano hanno arrestato Francesco De Simone, di 22 anni, e Mario D' Agostino, di 18, con l' accusa di concorso in ricettazione. Durante una perquisizione nella loro automobile, i militari hanno trovato amplificatori, stereo e casse acustiche che erano state rubate in un negozio il 7 aprile scorso. Ai due sono stati concessi i domiciliari perche' incensurati. Stamani, in un' altra operazione, i carabinieri durante un controllo sulla statale 106, hanno arrestato Tina Austine, liberiana, di 31 anni. La donna era stata gia' raggiunta da un decreto di espulsione del Prefetto di Cosenza il 21 settembre del 2004.

Approvato in Consiglio provinciale il rendiconto di gestione del 2004. Espressa solidarietà a Occhiuto

28/06 E’ stato approvato, ieri sera, dal Consiglio Provinciale, con 22 voti a favore (quelli della maggioranza di centrosinistra) e sette voti contrari (An., Fi, Cdu.) il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2004. Presente il Collegio dei Revisori: Giorgio Sganga, Franco Cretella e Sergio Tempo ed il Direttore di Ragioneria dell’Ente Dr. Antonio Molinari. I lavori sono stati introdotti da un’ampia e circostanziata relazione, in cui l’Assessore Provinciale al Bilancio e Finanze Rachele Grosso Ciponte ha evidenziato, cifre alla mano, l’ottimo stato di salute dell’Ente, sotto l’aspetto economico-finanziario, a testimonianza del perseguimento degli obiettivi programmati e, solo a sei mesi di distanza di effettiva gestione, dei risultati fin qui ottenuti, senza far registrare grossi scostamenti. “I risultati della gestione in via extra-contabile, attraverso la redazione del prospetto di conciliazione che raccoglie i dati relativamente agli accertamenti d’entrata ed impegni di spesa del Conto del Bilancio, per poi, rettificati ed integrati -ha detto l’Assessore al Bilancio Grosso Ciponte- secondo il principio di competenza, rappresentarli sotto l’aspetto economico-patrimoniali, sono da considerare abbastanza attendibili, avendo eseguito le operazioni di assestamento di fine esercizio con puntualità ed esattezza. E’ evidente che solo attraverso un sistema integrato di contabilità economico–patrimoniale e finanziario, che prevede la registrazioni delle operazioni d’esercizio secondo la metodologia della “partita doppia” si possono ottenere risultati più veritieri ed esatti e realizzare la “base dati” per attuare i controlli interni: controllo di gestione, valutazione delle prestazioni dirigenziali, controllo strategico”. “In particolare -ha proseguito l’Assessore - per il controllo di gestione, che da obbligo agli enti di verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, ed attraverso le analisi e dalla comparazione tra i costo e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell’ente, l’efficacia l’efficienza e il livello di economicità nell’attività di realizzazione degli obiettivi prodotti. Per questo motivo la provincia di Cosenza vuole dotarsi di detto sistema di contabilità “innovativo” al fine di gestire al meglio le sempre più limitate risorse a disposizione, in un contesto ambientale dove la domanda di servizi pubblici da parte della collettività è in forte crescita. Concludendo si può affermare che, sulla base dei dati esposti in precedenza, il rapporto fra costi sostenuti e risultati conseguiti sia soddisfacente”. “Gli scostamenti tra gli stanziamenti del documento contabile e i relativi accertamenti ed impegni sono minimi, a dimostrazione che le stesse previsioni sono state seguite nel rispetto dei principi di veridicità, congruità ed attendibilità. Il risultato economico di esercizio che scaturisce dalla differenza tra costi e proventi di competenza è di Euro 3.551.788,87 Il patrimonio netto quale differenza tra attività e passività e rappresentazione dell’entità monetaria dei mezzi messi a disposizione dell’ente, sta ad evidenziare la positività della gestione e che la stessa è stata improntata ai principi di efficacia, efficienza ed economicità. Il patrimonio netto della Provincia di Cosenza oggi presenta -ha concluso l’Assessore Rachele Gossso Ciponte- un valore di Euro 145.854.728,95, con un incremento del _2,5_% rispetto all’anno precedente. Tutto ciò sta a significare che l’Ente Provincia di Cosenza gode di un ottimo “stato di salute” economico- finanziaria”.
Per Giorgio Sganga. Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, risulta ineccepibile il confronto fra previsione iniziale e rendiconto finale, lo scostamento irrilevante dimostra che si va verso il perseguimento degli obiettivi. E’ stato fatto un prospetto di conciliazione al fine di rilevare i componenti economici positivi, che ampiamente ci soddisfano. Risultato economico di esercizio che si è avvalso del proposito di riconciliazione facendo registrare un equilibrio economico come punto importante da salvaguardare. La Provincia di Cosenza ha un’impostazione che da lustro e trasparenza ai conti e questa è una buona indicazione per esprimersi positivamente.
Per Biagio Diana, Presidente del gruppo Rc., valutazione che è frutto di un risultato scaturente da un atto di buona amministrazione. Significativo e importante che la Provincia stia operando in modo diverso da altri enti, sottostimando le entrate e sovrastimando le uscite. Merito che va ascritto ad oculatezza amministrativa ed a concretezza di governo nella giusta direzione. Lavoro coerente che ci stimola a fare di più e meglio. Bilancio autorevole, sotto ogni punto di vista, sul piano dell’investimento e dei risultati. Apporto, sostegno ed impegno critico verso la gestione dell’Ente. Trasferimenti pieni delle competenze, tranquilli di approvare un rendiconto consolidato che da le giuste garanzie.
Per Piercarlo Chiappetta, gruppo Udc:, “maggioranza distratta e poco organizzata. Rendiconto a cavallo fra due amministrazioni che non va nel segno della continuità, anzi alcuni impegni sono stati addirittura disattesi. Sotto l’aspetto tecnico c’è stata un’operazione di alta tecnica bancaria, recupero vantaggioso che sarà appannaggio dell’edilizia scolastica. Sotto l’aspetto politico, apprezzamenti per Oliverio, che mira ad uscire dagli angusti confini per proiettare la Provincia verso ampi orizzonti. Mi auguro che si utilizzino in pieno le potenzialità per mettere in campo energie e realizzare i progetti”.
Luigi Garofalo, Udeur, ”momento di verifica rispetto ai programmi di previsione che ci consente di ricostruire quanto realizzato e come sono stati spesi i soldi pubblici. Gestione attenta e oculata che sta dimostrando, attraverso un’azione innovatrice e moderna, di voler cambiare in efficienza questa nostra Provincia. Progetti per lo sviluppo e l’occupazione sul territorio e lavoro in sinergia con la Regione per raggiungere traguardi mai immaginati. Plauso al Presidente che mira al rilancio del Porto di Corigliano, primo passo per lo sviluppo della Sibaritide, per un territorio che ha bisogno di un diverso sviluppo di quello finora perseguito”.
Gianfranco Ponzio, Fi., “non è vero che gli obiettivi sono stati migliorati, consolidata capacità di investire in edilizia ma anche qui c’è stato un decremento. Viabilità e trasporti carenti. Preoccupante crisi lavorativa. Risultati di gestione amministrativa deboli. Parere contrario”.
Natale Zanfini, presidente del gruppo Udc., “Bilancio astruso che nasconde errori di gestione, cifre che evidenziano spese senza suffragare nulla, scostamenti eccessivi e non fisiologici”.
Pasqualina Straface, Presidente del gruppo An., “tecnicamente questa Giunta è investita di responsabilità da pochi mesi, ma sul piano politico si tratta di un anno trascorso invano, senza indirizzi: solo si è aperta la discussione sull’ambiente ma senza soluzioni concrete, per i depuratori ed altro. Situazioni al limite, molte cose rimangono in sospeso, in termini di programmazione non emerge nulla.
Un fondo cassa elevato non è un fatto positivo, mancate realizzazioni che ci fanno riflettere e ci inducono a pronunciarci negativamente. In sintonia con la Regione è giunto il momento che lavoriate seriamente per questa terra”.
Mario Giordano, di Fi., “rendiconto non convincente che, al di là di qualche apprezzamento per la viabilità provinciale, non convince. Sforzi profusi per incrementare tasso occupazionale, ma manca l’elemento risolutivo in molti settori che da questo governo escono mortificati. Delusione per l’Ambiente, manca il collegamento interistituzionale”.
Per Ernesto Magorno, presidente del gruppo DS., “consuntivo brillante nei risultati e nella gestione politica generale. Ci stiamo spendendo per l’Ambiente e per altri settori importanti della nostra provincia. L’autorevolezza di questo Presidente mira a rendere questa provincia capofila sul Mediterraneo ed in Calabria. Governo efficiente e massima fiducia per l’attività amministrativa futura”.
Nella replica l’Assessore Grosso Ciponte ha ribadito “Analisi a chiusura di un esercizio che ci conforta perché persegue gli obiettivi proposti, nonostante la Finanziaria ed altri vincoli e deterrenti. Rientriamo perfettamente nei parametri centrando concretamente tutti gli obiettivi”.
Il Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio, intervenendo, ha posto l’accento su i dati contabili che danno contezza di aver rispettato il patto di stabilità, “conti che tornano e, quindi, sana amministrazione, che non ha deragliato, rimanendo nell’impostazione che si era data. Tutto questo poteva non essere così scontato, dopo le vicende di tanti enti che si vedono scaricare, senza politiche di sostegno, servizi finiscono con lo sfondamento dei bilanci e verso i dissesti, compressi ed asfissiati, ignorati e non aiutati, persino enti che erano in sintonia col vecchio governo regionale”. “
“Abbiamo operato scelte e priorità, primo fra tutti i completamenti, l’adeguamento alla L.626, che è cosa complessa La scelta delle priorità è per le situazioni più esposte, come carenza edilizia o fatiscenza degli edifici scolastici. Chiara e netta impostazione generale che ci induce a tenere durio per raggiungere gli obiettivi. Non ci accontenteremo -ha detto il Presidente Oliverio- della gabbia delle competenza: ci daremo l’impostazione per far si che un’istituzione, come la Provincia, debba ambire ad uscire dagli schemi ed attivarsi per risolvere i problemi emergenti, come per la depurazione. Solo 69 comuni hanno aderito all’ATO: mi batterò fino in fondo perché non ci si può fermare di fronte a battaglie che attengono al territorio ed alla sua salvaguardia. Finalmente in Calabria c’è un tavolo con il Presidente della Regione ed i Presidenti delle Province per affrontare insieme questioni fondamentali. Il grave problema emerso per l’esposizione seria dei Comuni, deve trovare soluzione ed insistiamo perché siano estese le misure già adottate per la Campania per la depurazione, per ripianare i debiti dei Comuni. Vigileremo per ottenere interventi strutturali ed affinché non siano vanificati gli impianti di depurazione dai mancati collegamenti, magari per incuria e deresponsabilizzazione. Ci siamo assunti, esponendoci, anche in assenza di competenze, responsabilità perché miriamo a risolvere questi problemi. Vogliamo creare le premesse e adottare iniziative incalzanti per sradicare annose questioni che bloccano, di fatto, lo sviluppo. L’amministrazione deve tendere, attraverso la passione politica del fare, a tramutare le idee in fatti concreti che esulano, se occorre dall’ordinario, per creare tracce profonde che incidano sulla realtà per cambiarla in meglio e la nostra fatica sarà ripagata dal giudizio dei cittadini perché, in un quadro di difficoltà generali che non si possono non considerare, questa provincia dovrà distinguersi ed uscire dalle secche”.
Si è discusso, infine, su proposta del consigliere Piercarlo Chiappetta dell’atto di intimidazione a Roberto Occhiuto che è stato unanimemente condannato e stigmatizzato, “ultimo episodio di una una serie che, nel corso degli anni, subiscono molti nostri amministratori, esponenti delle istituzioni, al di là di ogni colore politico. Gesti vili che come classe politica dirigente -ha detto Chiappetta- deve indurci a riflettere ed impegnarci ad ostacolare. I partiti rappresentano sempre meno un punto di riferimento per i cittadini: vanno ricercate le cause e le spie per trovare soluzioni ai problemi. Si impone una seria presa di posizione”.
Per Ernesto Magorno: manca una risposta forte dello Stato, bisogna investire non solo per reprimere ma per migliorare la condizione sociale. Sete di legalità per riscatto popolazioni calabresi.
Francesco Principe: “fatto di grande rilevanza politica: il clima politico deve cambiare poiché questa escalation pone delle domande inquietanti che minacciano la democrazia: bisogna osservare le regole e dare alla democrazia la sua dimensione alta di tolleranza e confronto di idee. Non dimenticate che lo scorso anno un Sindaco è caduto sotto i colpi di pistola per aver avuto il torto di lottare per il suo paese. Il senso della democrazia, dell’uguaglianza si può affermare e porre alla base di un mondo migliore, credo e mi batto per l’uguaglianza, il confronto deve essere fatto con le armi corrette della democrazia, solo dagli antagonismi dialettici si possono trarre insegnamenti, senza diventare Caino e Abele. La società è pervasa da veleni. Stima e sentimenti di solidarietà di fronte a fatti deteriori, la politica deve essere seria e rispettosa nel confronto sereno, senza discriminazioni, Sforzo per una sicurezza che non derivi dalla repressione, episodi così devono far riflettere”.
Anche il Presidente On. Mario Oliverio ha espresso sentimenti di solidarietà al Consigliere Roberto Occhiuto “Ci associamo, nell’esprimere sdegno per un atto grave che mette in allarme, in una situazione in cui si assiste sempre più spesso ad una sequenza di intimidazioni verso gli amministratori e le istituzioni -ha detto Oliverio,-
“Per il clima di recrudescenza che si respira, siamo davvero preoccupati: episodi, tanto per citarne qualcuno, capitati di recente a Callipo, la situazione delle autolinee Romano, intimidazioni a Magistrati. Sono tutte questioni da affrontare su un fronte unitario, attraverso una consapevolezza diffusa ed un’adeguata risposta per irrobustire la presenza dello Stato a presidio della democrazia. Le forze che pretendono di controllare le istituzioni devono essere messe ai margini e ciò è possibile se si costruisce una cintura ampia di sicurezza generale”.
Si è deciso, infine, di esprimere solidarietà a Roberto Occhiuto determinandosi con un’odg. forte del Consiglio.

Agguato a Lamezia, gambizzato l’imprenditore Vescio

27/06 Domenico Vescio, di 58 anni, titolare di un' impresa di pompe funebri, e' stato ferito in un agguato stasera a Lamezia Terme. A compiere l' agguato sono state due persone, che viaggiavano a bordo di uno scooter ed una delle quali ha sparato contro l' imprenditore alcuni colpi con una pistola a tamburo. Tre dei colpi hanno raggiunto Vescio ad una gamba. L' imprenditore, che e' stato ricoverato nell' ospedale di Lamezia, non e' in condizioni gravi. Sul' episodio ha avviato indagini il commissariato di Lamezia della polizia di Stato.

Colpi di pistola contro il portone del Comune di Filandari nel vibonese

27/06 Continua la pressione mafiosa contro le Amministrazioni calabresi. A Filandari, nel vibonese, persone non identificate, la scorsa notte hanno sparato alcuni colpi di pistola contro il portone d' ingresso del Municipio. Ad accorgersi dell' episodio sono stati alcuni dipendenti comunali. I colpi hanno mandato in frantumi la vetrata del portone. E' la terza intimidazione che viene messa in atto in una settimana contro l' Amministrazione comunale. In precedenza era stato danneggiato un uliveto di proprieta' dell' assessore Antonino Pesce ed erano stati sparati alcuni colpi di pistola contro l' ingresso del garage di proprieta' del sindaco, Domenico Talotta, della Margherita. ''E' come se avessero sparato contro la porta di tutti i cittadini onesti - ha dichiarato il sindaco -. Il vile gesto e' la conferma che anche gli altri due episodi erano indirizzati contro l'azione amministrativa di questa maggioranza consiliare che ho l'onore di guidare da un anno''. Sull' intimidazione hanno avviato indagini i carabinieri che, riguardo il movente, non escludono alcuna ipotesi.

La Finanza scopre un danno da un milione di euro nella spesa sanitaria della Locride

27/06 Quattro medici sono stati denunciati per reati contro la pubblica amministrazione e altre 139 persone sono state segnalate alla magistratura contabile per aver cagionato alle casse dello Stato un danno economico di quasi un milione di euro al termine di un' indagine della Guardia di finanza della Compagnia di Locri relativa al controllo della spesa sanitaria nella Locride. I controlli hanno riguardato, in particolare, la dinamica che ha caratterizzato una sensibile crescita in presenza ''di un costante e progressivo scostamento tra il preventivato ed il valore a consuntivo''. L' attivita' ha interessato principalmente la spesa dell' As 9 di Locri. Secondo gli accertamenti dei finanzieri sono state 47 le apparecchiature mai utilizzate o sotto utilizzate, per la maggior parte elettromedicali: dai piu' economici spirometri ai piu' costosi strumenti ottici; dagli apparecchi radiografici a quelli endoscopici, fino a quelli destinati alla medicina dello sport. L' attenzione dei finanzieri - e' stato riferito - era poi ricaduta sull' acquisto dell' apparecchiatura ''Mammotest plus/s integrato da mammografo Athena HF-X e da sistema di biopsia della mammella Mammotone HH/ST'' costate, nel 2001, oltre un miliardo delle vecchie lire. Le somme utilizzate per gli acquisti erano state originariamente destinate dalla Regione per la realizzazione di progetti di screening mammografico e citologico secondo precise indicazioni ministeriali. Invece era accaduto che l' organo preposto nell' azienda, il Comitato Tecnico, non aveva potuto dare attuazione al progetto di screening per mancanza dei fondi necessari. I finanziamenti erano gia' stati impiegati dai vertici aziendali per l' acquisto del ''Mammotest plus/s'', tra l' altro utilizzato solo ventisei volte. I finanzieri hanno anche rivolto le loro attenzioni alla spesa farmaceutica territoriale. In particolare, dopo un' attivita' di monitoraggio dei farmaci prescritti dai medici di base della Locride, e' iniziato un controllo a tappeto in merito alla corretta prescrizione di medicinali molto costosi a totale carico del Servizio sanitario nazionale. Si tratta di farmaci contenenti come principio attivo l' Eritropoietina alfa, l' Eritropoietina beta o la Darbepoetina alfa, per i quali la Commissione unica del Farmaco operante presso il Ministero alla Saluta ha posto, gia' da anni, limitazioni prescrittive. Il laborioso esame di migliaia di ricette relative al quadriennio 2001-2004 ha cosi' portato alla scoperta, secondo quanto e' stato riferito, di oltre 2.500 prescrizioni irregolari effettuate a carico di 261 assistiti senza che venissero rispettate le indicazioni e le limitazioni stabilite dalla Commissione unica del farmaco. Inoltre sono stati riscontrati casi di prescrizioni effettuate da soggetti non autorizzati, senza la preliminare attivazione di un apposito registro presso l' As o senza che le ricette contenessero apposite indicazioni che ne consento l' erogabilita' del medicinale a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale. Per quattro medici e' scattata la denuncia alla Procura per il reato di falso, per aver rilasciato prescrizioni non veritiere di questi farmaci all' insaputa dei pazienti intestatari delle ricette.

Callipo: “Mai parlato di militarizzazione del territorio”

27/06 ''Piu' d'una volta, l'ultima e' di sabato scorso, l'on. Angela Napoli nel fare riferimento a me circa l'appello che ho indirizzato giorni addietro alla Presidenza della Repubblica, ha sostenuto che '' Callipo ha parlato provocatoriamente di militarizzazione del territorio''. Siccome ho il massimo rispetto per chi svolge funzioni politiche e a scanso d'ulteriori fraintendimenti, vorrei precisare - se ci riesco una volta per tutte - che Callipo non ha mai parlato di militarizzazione del territorio''. Lo afferma il presidente di Confindustria Calabria, Pippo Callipo. ''Ho, letteralmente, sostenuto, nella lettera aperta inviata al presidente Ciampi che ( considerata la difficolta' oggettiva in cui ci si trova nella lotta alla mafia in Calabria anche per la carenza di uomini e mezzi ) ''Se necessario, ben venga anche la presenza dell'Esercito, giunti a questo punto, purche' lo Stato si riappropri del territorio.'' Altro che militarizzare il territorio, come alcuni tentano ancora di sostenere, forse per evitare - ma non e' il caso dell'on. Napoli - di affrontare il cuore delle questioni serie che abbiamo di fronte.D'altronde, la risposta piu' chiara alle varie illazioni arbitrarie circa il mio appello, l'hanno autorevolmente data i senatori Maritati, Ayala, Battaglia, Brutti, Calvi, Dalla Chiesa, Manzione, e Zancan, i quali hanno asserito, nella lettera con cui hanno chiesto che sul caso Calabria intervenga presto la Commissione parlamentare antimafia, '' che il presidente Callipo ha sollecitato l'attenzione del Presidente della Repubblica nei confronti della persistenza e anzi della maggiore invasivita' della ''ndrangheta'' in quella regione. Il suo appello, espresso con forza e passione, ha avuto grande risonanza presso l'opinione pubblica nazionale. La recrudescenza del fenomeno della criminalita' organizzata, soprattutto in un momento di difficolta' economica complessiva, impone subito una rinnovata forte risposta dello Stato attraverso tutti i suoi organi: non e' possibile tollerare che amministrazioni locali, imprese, cittadini, siano dominati da poteri delinquenziali che alterano sostanzialmente la vita democratica e impediscono la crescita e lo sviluppo del popolo calabrese ''. L' iniziativa degli otto senatori della Repubblica, nel dare ulteriore risonanza al mio appello dei giorni scorsi, costituisce il segno di una piena consapevolezza circa la gravita' del ''caso'' Calabria e l'interpretazione corretta del senso piu' profondo del mio appello. E come chiunque puo' notare, nella lettera dei parlamentari non si fa cenno alcuno all'esercito o alla militarizzazione del territorio; semplicemente perche' sono, questi ultimi, problemi inventati da chi non intende prendere atto della gravita' della condizione calabrese. Da chi non vuole assumersi le proprie responsabilita'! La mia era una semplice richiesta di potenziare i contingenti delle forze di polizia presenti in Calabria. Tutto cio' non perche' io sia convinto che piu' carabinieri e piu' polizia sul territorio possano risolvere il problema. Magari fosse cosi'! Una maggiore disponibilita' di uomini e mezzi, pero', renderebbe possibile un maggiore presidio del territorio e forse darebbe maggiore tranquillita' a imprenditori, commercianti, artigiani, agricoltori, professionisti e cittadini in genere. Forse con un territorio efficacemente controllato i calabresi supererebbero la fase del terrore e della paura che la mafia provoca e si avvicinerebbero alle Istituzioni che non resterebbero piu' sole. Il ministro Pisanu asserisce ''Calabria svegliati''. La Calabria e' sveglia ¿ questo e' l'altro messaggio che io ho tentato di includere nella lettera al Capo dello Stato - ed i Calabresi sono vigili, mi piace ribadirlo On. Napoli, perche' forse c'e' qualcuno, nel Governo, che non se n'e' accorto. Aggiungo che i calabresi sono stufi di essere trattati da vigliacchi perche' non reagiscono. Quando si ha coscienza che il nemico ha forze molto piu' consistenti delle nostre e' logico attendere, salvo atteggiamenti temerari e disperati, il momento propizio per reagire. Si chiede ai calabresi di ribellarsi, lo fanno diverse autorita' e non soltanto politiche ed istituzionali. In una situazione come quella che viviamo oggi in Calabria e' una pazzia invitare i calabresi a ribellarsi. Soltanto chi non sa cosa significhi la solitudine dinanzi al crimine organizzato puo' concepire questi auspici. Invitare i calabresi, nelle condizioni date, a ribellarsi, equivale a mandarli a morte o a chiudere la propria attivita'. E' possibile, mi chiedo - ed io non mi reputo una persona di intelligenza superiore - che non si capisca che la gente deve sentirsi sicura e protetta perche' possa assumere un atteggiamento normale? Lei, On. Napoli, lo sa bene: i calabresi sono gente meravigliosa, da tutti i punti di vista, ma nessuno puo' giocare con la loro pelle. Metteteci alla prova! Questo chiediamo alle Istituzioni democratiche. Subito, non fra venti anni. Non rispondete, quando chiediamo piu' sicurezza, che occorre costruire coscienze nuove, ponetevi il problema e, nel rispetto dei principi costituzionali, tentiamo di affermare la sovranita' dello Stato anche in Calabria. Irrobustite la presenza dello Stato in ogni citta' ed anfratto della Calabria, vediamo di far comprendere ai calabresi che lo Stato fa sul serio, costruiamo le condizioni fondamentali per non aver bisogno di eroi, ma di cittadini che possano fidarsi dello Stato e dei suoi rappresentanti e vedrete che ogni calabrese sapra' compiere fino in fondo il proprio dovere''.

Loiero: “Nel Crotonese serve uno sforzo collettivo delle Istituzioni. Informerò il Ministro Pisanu”

27/06 ''Quel che accade nel Crotonese, dove in pochi giorni si e' verificato un doppio attentato contro le autolinee Romano ma dove da mesi si registra una recrudescenza di intimidazioni e di minacce contro imprenditori, richiede uno sforzo collettivo delle istituzioni''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, precisando che sul tema della sicurezza informera' il ministro dell' Interno Pisanu. ''Plaudo dunque - aggiunge Loiero - all' iniziativa dei Consigli comunale e provinciale di Crotone, riuniti in seduta congiunta per affrontare la grave situazione''. Loiero, che si e' detto rammaricato per non avere potuto partecipare alla riunione congiunta dei due Consigli perche' trattenuto a Catanzaro da impegni istituzionali, ha espresso la propria ''vicinanza alla citta' e alla provincia di Crotone, in un momento in cui la popolazione e' profondamente turbata per gli episodi di criminalita', anche minore, come incendi di auto ed atti vandalici, che da mesi si registrano. Sul tema della sicurezza e della legalita' informero' il ministro dell' Interno Pisanu in merito alla gravita' della situazione ed all' allarme sociale che proviene dal Crotonese''. Loiero ha aggiunto che la Regione ''sta dispiegando un' iniziativa a tutto campo a fianco degli operatori economici di tutta la Calabria sempre piu' stretti nella morsa della criminalita', i quali invocano una piu' decisa azione di contrasto da parte delle forze dell'ordine, di cui nel Crotonese viene denunciata una carenza di organici. Gli attentati all' azienda Romano, e prima alla centrale biomasse e all' azienda Sovreco sono una plastica denuncia di una realta' sempre piu' precaria alla quale bisogna porre mano e subito con una forte risposta dello Stato. Insistiamo: nella lotta alla mafia per il buongoverno, che affronti radicalmente i problemi dello sviluppo, bisogna affiancare prevenzione e repressione. In maniera sistematica. Solo in questo modo il Crotonese potra' tornare a essere motore economico della Regione e la Calabria intera potra' giovarsi del ripristino di condizioni di sicurezza''.

Loiero a Roma alla presentazione dell’Evangelario Bizantino

27/06 Il presidente della Regione, Agazio Loiero, partecipera' martedì a Roma, alle ore 17, nella Chiesa di Sant' Atanasio dei Greci, in via del Babuino, alla presentazione del Volume liturgico evangelario bizantino. ''Un progetto editoriale importante - e' detto in un comunicato - sostenuto dalla Regione dopo che l' Eparchia di Lungro aveva sollecitato le istituzioni nel provvedere alla stampa dell' Evangeliario bizantino, attualmente inedito. La Chiesa italiana di tradizione latina infatti ha un suo Evangeliario, mentre la Chiesa di rito bizantino no''. ''La pubblicazione dell' Evangelario - ha detto il presidente Loiero - che e' il libro per eccellenza, considerato icona della presenza dialogante di Gesu' Cristo nella sua Chiesa radunata, rappresenta un' occasione sia per promuovere la valorizzazione del patrimonio calabrese di origini bizantine, sia per creare un punto di contatto con tutti quei paesi di cultura e tradizione orientale che, entrando in Europa, possono trovare in Calabria radici comuni. Con questa pubblicazione, la Regione, non solo si avvicina a questi paesi, quanto viene a colmare il vuoto della mancanza di una pubblicazione dell' Evangelario bizantino, consentendo - conclude Loiero - anche un' operazione di recupero d' identita' e di vetrina per la Calabria sul piano nazionale ed internazionale''.

Da mercoledì chiusura notturna della A3 tra Sant’Onofrio e le Serre per lavori

27/06 Dalle 22 di mercoledi' alle 7 di giovedi' prossimo il tratto dell' A3 compreso tra gli svincoli di Sant' Onofrio e Serre sara' chiuso al traffico su entrambe le carreggiate. Lo ha comunicato l' Anas riferendo che ''il provvedimento si e' reso necessario per il proseguimento dei lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza sul tratto interessato. I lavori saranno eseguiti nelle ore notturne per limitare il piu' possibile i disagi per gli automobilisti. Gli automobilisti provenienti da nord dovranno uscire a Sant' Onofrio e proseguire sulla strada statale 18, con rientro in autostrada allo svincolo di Rosarno. Percorso inverso, invece, per coloro che provengono da Reggio Calabria e sono diretti verso Salerno. Restera' aperto in entrata, infine, lo svincolo di Mileto, per il traffico diretto verso Reggio Calabria''. ''L' Anas - conclude il comunicato - ha disposto che il personale dell'impresa esecutrice dei lavori provveda ad assicurare la vigilanza dei cantieri e la installazione della segnaletica in modo da garantire la sicurezza della circolazione''.

Presidente Traversa: “Se fanno Lamezia provincia mi dimetto”

27/06 ''Per quanto mi riguarda non ritengo vi siano spazi di discussione, tanto che se si dovesse arrivare all' assurdo, con la presentazione e l' approvazione in Consiglio regionale di un progetto che avalli questa insensata pretesa di 'Lamezia Provincia', non esiterei a dimettermi immediatamente da presidente dell' Amministrazione provinciale di Catanzaro''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Michele Traversa, presidente della Provincia di Catanzaro. ''Si tratterebbe infatti - aggiunge Traversa - di un provvedimento assurdo e dettato da soli interessi di opportunita' elettorale e tornaconti personali, che mortificherebbe la citta' di Catanzaro e l'intero territorio. I rappresentanti politici piu' in vista del capoluogo faranno altrettanto? Lo dicano ora, con chiarezza e senza infingimenti. Ci dica il presidente Loiero se si dimettera' nel caso in cui il Consiglio regionale autorizzasse lo scempio della nostra provincia. Lo dica Tallini, che deve le sue fortune politiche a questa citta', e poi Amato, Guerriero e tutti gli altri. Ci facciano sapere fin d' ora se sono disposti a subire impassibili un' eventuale scelta scellerata del Consiglio o se sono pronti a manifestare la loro contrarieta' rinunciando ai loro incarichi come io rinuncero' al mio''. Secondo Traversa, inoltre, ''il gran parlare in questi giorni di un' ipotesi di istituire Lamezia Terme come nuova provincia, mi induce ad intervenire per ribadire una posizione che ho piu' volte espresso. Trovo questo tormentone stucchevole e inopportuno. Stucchevole perche', seppure di una certa suggestione per il cittadino comune, l'idea di Lamezia Provincia e' difficilmente realizzabile. Inopportuno perche' si corre il rischio di trascurare altri e ben piu' seri problemi che necessitano dell' attenzione di tutti, forze politiche e cittadini. L' ormai ridotta estensione della nostra provincia rende fortemente improbabile ogni ipotesi di divisione. Ipotesi sfumata quando, al momento della suddivisione della provincia di Catanzaro con la frettolosa e inaspettata creazione di Vibo Valentia e Crotone, non si ricorse ad un criterio oggettivo di valutazione, ridisegnando la geografia di tutto il territorio calabrese. Di conseguenza altrettanto lontano appare il frazionamento della provincia di Cosenza, nonostante la stessa comprenda oltre il 40% del territorio regionale ed esistano enormi diversita' economiche, storiche, culturali e sociali tra i paesi dell'alto cosentino e la citta' capoluogo. Tra Catanzaro e Lamezia, di contro, esiste da sempre una identita' di fondo. Un' omogeneita' culturale ed un' affinita' di carattere e di pensiero che rendono incomprensibile l' eventualita' della divisione di un territorio che ha una storia comune e che ha sviluppato negli ultimi decenni vocazioni cosi' diverse e complementari dal rendere le due citta' indispensabili l' una all'altra. Catanzaro e Lamezia sono due facce della stessa medaglia e soltanto l' idea di una presunta rivalita' tra le due popolazioni, agitata da qualcuno negli ultimi tempi, non puo' che far sorridere tutti i lametini e i catanzaresi dotati di buon senso. E' vero pero' che la citta' di Lamezia e quella di Catanzaro devono trovare una maggiore integrazione, una sinergia di fondo che valorizzi le diversita' di ciascuna facendone un valore aggiunto per una crescita comune. A Lamezia deve essere riconosciuto un primato produttivo e commerciale del quale tenere conto in tutte le scelte di governo. Nessuno lo nega e le ragioni di Lamezia sono sostenute da una rappresentanza politica mai cosi' folta come adesso, ma tradurre tutto cio' in una divisione che impoverirebbe ancora di piu' il nostro territorio, e' un'acrobazia che volentieri lasciamo a chi e' alla ricerca soltanto di una facile visibilita'''. Secondo Traversa, ''altri sono i problemi sul tappeto per la nostra comunita'. Mi riferisco al terribile cancro della criminalita' che attanaglia Lamezia, al giogo cui la citta' non riesce a sottrarsi, che la pervade e la mortifica giorno dopo giorno. Viene da pensare quali potrebbero essere i traguardi dell' imprenditoria lametina se la stessa non dovesse fare i conti con una delinquenza organizzata sempre piu' capillare ed opprimente. In questo drammatico contesto ho la sensazione che disquisire di Lamezia Provincia sia soltanto un mezzo, ingenuo e inconsapevole, per esorcizzare questo male terribile in un processo di assuefazione davvero preoccupante. E' altrettanto vero che Lamezia da sola non puo' vincere la sfida e che occorre la presenza forte dello stato e la solidarieta' di tutte le istituzioni. In questa direzione va l'impegno mio personale e della Giunta che dirigo. Su questo tema, che e' centrale e propedeutico ad ogni ipotesi di sviluppo reale, siamo pronti a garantire ogni impegno e ogni appoggio''. Traversa sostiene inoltre che ''su questa triste emergenza o sull' ipotesi fantasiosa di Lamezia Provincia sarebbe interessante sentire anche altre opinioni. Quella della Regione, per esempio, ed in particolare del presidente Agazio Loiero, che visse da protagonista la fase della tripartizione della nostra provincia e che ancora non ha reso nota la sua posizione. Ed escano allo scoperto anche i leader regionali dei partiti, dicendo chiaro e forte se credono veramente all' opportunita' di una discussione di questo tipo. Nell'attesa di sapere rimane preoccupante il persistere di un'ambiguita' di fondo e evidenti timori di ripercussioni elettorali sembra abbiano cucito la bocca un po' a tutti. Ma la politica non puo' rinunciare ad indicare un percorso''.

Myair attiva un volo diretto Lamezia Bologna

27/06 Myair.com, giovane compagnia aerea low-cost italiana, ha attivato il collegamento diretto Lamezia Terme-Bologna. Il volo viene effettuato nei giorni di martedi', giovedi' e sabato per l'intero periodo estivo. Da Lamezia Terme, si decolla alle ore 17.25 con arrivo a Bologna alle ore 18.50. Dal capoluogo emiliano si parte, negli stessi giorni, alle ore 15.25, con arrivo a Lamezia alle 16.55.La nuova rotta su Bologna va ad inserirsi nell'ampia offerta del network di destinazioni effettuate da MyAir.com, che ha inteso sviluppare il traffico verso il Sud Italia e verso una meta turistica d'eccezione: la Calabria, appunto. Sono tutti voli low cost, pensati proprio per sviluppare un nuovo mercato turistico verso il centro del Mediterraneo e per consentire tariffe vantaggiose ad una fascia sempre piu' ampia di utenti. Con Myair.com, insomma, la regione diventa piu' accessibile assieme alle stesse aree del Mare Nostrum.

Giovedì 30 manifestazione di chiusura di “Arti & Mestieri d’Altri Tempi”

27/06 Si svolgerà giovedì 30 giugno, alle ore 11.45, presso la galleria superiore (zona food) del Centro Commerciale Metropolis di Rende, la conferenza stampa, a conclusione della manifestazione “Arti & Mestieri d’Altri Tempi”. L’iniziativa, nata dalla sinergia tra pubblico e privato e la collaborazione delle Associazioni degli Artigiani, ha messo in “vetrina” le produzioni d’eccellenza dell’artigianato artistico e di tradizione della provincia di Cosenza. Particolare soddisfazione per il successo di questa prima edizione è stata espressa da tutti gli artigiani espositori, che hanno avuto la possibilità di far apprezzare le loro produzioni alle oltre 350.000 persone che, nei primi 20 giorni di esposizione, sono state presenti nel Centro Commerciale Metropolis. Nel corso della mattinata, prima dell’incontro con la stampa, gli artigiani di tutti i settori daranno una dimostrazione pratica delle varie fasi di lavorazione. Subito dopo, invece, si procederà alla consegna degli attestati di partecipazione agli artigiani che hanno animato la mostra. Parteciperanno: On. Gerardo Mario Oliverio, Presidente Provincia di Cosenza; Domenico Bevacqua, Assessore Provinciale all’Artigianato; ng. Rolando Manna, Presidente dell’omonimo gruppo

Arriva il caldo vero. Code sulle strade. 10 consigli per sopportarlo bene

26/06 L’estate è praticamente cominciata venerdì scorso, e tutti i calabresi de ne sono accorti. Oggi, infatti si sono riviste le code sulle strade che portano a mare intorno ai maggiori centri calabresi. Sulla 107, da Paola a Cosenza, un unico serpentone si è mosso per fare ritorno a casa. Lo stesso è accaduto da Soverato a Catanzaro. Un’estate arrivata di colpo dopo un mese di giugno caratterizzato da piogge, tempo incerto e temperature sensibilmente inferiori alle medie stagionali. Da venerdi' 24 giugno l' estate calabrese e' entrata nella sua pienezza ma senza alcun particolar problema dovuto da afa o da siccita'. Il fine settimana e' stato caraterizzato, infatti, da sole al mare ed annuvolamenti pomeridiani sui monti della Sila, spiagge piene e citta' deserte. Oggi l' aspetto di Catanzaro e Cosenza (i due centri urbani calabresi che piu' si svuotano in estate) e' tipico di una domenica di meta' agosto e non di fine giugno, cioe' sono letteralmente svuotate; sul Tirreno e sullo Jonio c'e' stato il tutto esaurito ma il caldo non era quello 'africano' tipico dell' inizio estate, anche se lo si avvertiva per via del repentino cambio climatico avuto in questi giorni. E con il caldo arrivano anche i primi consigli, secondo gli esperti, di come combatterlo quotidianamente. Ecco, per i lettori di Nuovacosenza.com, il decalogo di dieci importanti consigli utili per resistere alla calura e godersi questo bel tempo d’estate.
1) Evitare di uscire nelle ore piu' calde della giornata (dalle 12 alle 17), soprattutto gli anziani e i bambini il cui meccanismo di regolazione termica non funziona in modo ottimale.
2) Ripararsi dal sole con lenti e cappelli.
3) Preferire vestiti di cotone o di lino alle fibre sintetiche e i colori chiari, che attirano meno i raggi del sole.
4) Fare pasti leggeri, preferendo pasta, frutta e verdura senza concentrare troppi grassi e proteine in un unico pasto.
5) Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorni (8 bicchieri). L'ideale sarebbe consumarne, almeno, due litri, evitando bevande gassate, troppo fredde e troppo zuccherate, e gli alcolici.
6) Limitare l'uso di caffe', te' ed eccitanti perche' disturbano il sonno notturno reso gia' difficile dal gran caldo.
7) Rinfrescare la casa con ventilatori o condizionatori d'aria, evitando pero' sbalzi eccessivi (bastano sei gradi in meno rispetto all’esterno).
8) Chi ha una carnagione molto chiara, deve proteggersi con un filtro solare anche in citta' e non solo al mare.
9) Attenti al nichel: evitare orecchini, collane e anelli di questo metallo perche' a contatto con la pelle sudata, possono creare arrossamenti.
10) Difendersi dalle zanzare, piu' attive quando l'umidita' si fa pesante.

Operazione “spiagge sicure” sullo Ionio. Le disposizioni della Marina

26/06 Il Comandante del Circondario Marittimo di Corigliano Calabro, Tenente di vascello Francesco Chirico, in occasione dell'avvio della stagione estiva, ha emesso un ordinanza che disciplina i limiti di navigazione e la balneazione nella zona ionica da Cariati a Roseto Capo Spulico. Fra le varie disposizioni vi e' quella che limita la balneazione entro 100 metri dalla spiaggia e dalle coste a picco. In tali aree e' vietato il transito di qualsiasi unita' navale compresi wind surf e ad eccezione di pattini, sandolini, mosconi e pedalo'. E' vietata anche qualsiasi attivita' di pesca. Per quanto concerne la navigazione, il limite interdetto alla stessa e' di 150 metri dalle spiagge e 100 metri dalle coste a picco. Per quanto riguarda l'esercizio dello sci nautico, del paracadutismo ascensionale e dei galleggianti denominati ''banane'', tale attivita' sono consentite in ore diurne e sono vietate a distanza inferiore ai 500 metri dalla costa e 200 metri dalle coste a picco. Importante la disciplina degli scooter ad acqua (jet sky), per i quali e' consentita la navigazione nella fascia di mare compresa tra i 300 metri e 1 miglio nautico (1852 metri). Nella stagione balneare tali mezzi non possono essere usati nella fascia oraria 11,00 - 13,00 e 15,00 - 17,00 e inoltre i conducenti hanno l'obbligo di indossare una cintura di salvataggio e un casco protettivo. L'operazione denominata ''Spiagge sicure'' e' stata coordinata d'intesa con le procure di Rossano e di Castrovillari. L'inosservanza delle disposizioni sara' penalmente perseguita arrivando anche al sequestro dei mezzi eventualmente impiegati.

Un arresto a Spezzano per detenzione illegale di pistola e munizioni

26/06 I carabinieri di Spezzano Sila hanno arrestato C.F.,di 35 anni, di Salerno, artigiano, per detenzione illegale di arma clandestina e relativo munizionamento. I militari, nel corso di un normale servizio, hanno controllato un' auto sospetta parcheggiata in divieto di sosta. Quindi hanno suonato al campanello dell' abitazione di C.F., che l' aveva in uso,per invitarlo a spostarla. Visto che l' uomo impiegava piu' tempo del previsto per aprire l' ingresso, i carabinieri hanno fatto una perquisizione domiciliare trovando, nascosta in un cassetto della camera da letto,una pistola Beretta cal. 7,65 con matricola punzonata e dotata di tre proiettili dello stesso calibro.

Protocollo d’intesa per l’estensione della circoscrizione del porto di Gioia con quello di Corigliano. Dima: “In linea con il nostro progetto”

25/06 Un protocollo d' intesa per giungere all' estensione della circoscrizione territoriale dell' Autorita' portuale di Gioia Tauro al porto di Corigliano, e' stato sottoscritto tra Provincia di Cosenza, Comune di Corigliano e Autorita' portuale di Gioia Tauro. L' intesa - riferisce una nota - e' scaturita nella riunione promossa dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio nella sede dell' Ente e che ha visto per la prima volta insieme, in 40 anni di attivita' dell' infrastruttura jonica, i principali soggetti istituzionali interessati al decollo dello scalo e allo sviluppo dell' intera area della Sibaritide. Assieme al presidente Oliverio hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente, Salvatore Perugini; gli assessori provinciali al Turismo, Rosetta Console ed ai Trasporti, Giuseppe Gagliardi; l' Assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato; Giuseppe Nola, sottosegretario regionale alle Politiche ed azioni sull' area di Gioia Tauro; Franco Pacenza, capogruppo Ds alla Regione; Giuseppe Guacci, presidente dell' Autorita' Portuale di Gioia Tauro e Giovan Battista Genova, sindaco di Corigliano. ''Nell' incontro - e' detto in un comunicato - e' stato sottolineato che l' estensione di competenza stabilita nel Protocollo d' intesa avra' quale prima conseguenza operativa l' implementazione di un sistema portuale integrato che comportera' lo sviluppo dei traffici intermodali delle merci con la creazione di un efficace sistema di scambi integrato con quello nazionale. Un network portuale, centrale nelle ipotesi di sviluppo sia dell' area ma di tutta la Calabria''. ''Quello che oggi parte - ha sostenuto Oliverio - e' il primo passo di un progetto ambizioso al quale la Provincia di Cosenza affida lo sviluppo della Sibaritide. Il porto di Corigliano dovra' essere una della principali porte della Calabria, nella definizione della quale saranno chiamati altri soggetti, quali Ferrovie dello Stato, Anas, le filiere produttive, gli operatori economici''. Per il sindaco di Corigliano ''quella della Provincia di Cosenza e' un' azione di grande spessore politico che ha il merito di smuovere le acque relativamente ad un patrimonio che in Calabria ha caratteristiche uniche in quanto a posizione, caratteristiche morfologiche, geologiche''. ''Si trattera' ora - ha sostenuto Nola - di identificare gli indirizzi precisi di utilizzo, anche in relazione al mercato ma guardando all' esistente che orienta verso l' agroalimentare ed alla valorizzazione della flotta peschereccia''. Per il presidente Guacci ''e' esatta la configurazione della infrastruttura di Corigliano quale molo del Mediterraneo''. Il sostegno e l' interesse da parte della Regione sono stati assicurati all' iniziativa dagli interventi dell' assessore Incarnato e del capogruppo dei Ds Pacenza.
''La stipula del protocollo d'intesa per estendere la circoscrizione territoriale dell'Autorita' portuale di Gioia Tauro al porto di Corigliano Calabro ed alle pertinenti aree demaniali marittime rappresenta la sintesi chiara ed evidente della giustezza del nostro progetto di rilancio e di sviluppo dell'infrastruttura portuale''. lo ha detto il consigliere regionale Giovanni Dima, ex Assessore all'Agricoltura, circa il protocollo d'intesa sul porto di Corigliano Calabro. ''Abbiamo sempre pensato - ha aggiunto - che la presenza del porto di Gioia Tauro, con quei grandi numeri che ne caratterizzano ormai da anni la propria attivita', rappresentasse un'opportunita' evidente anche per altre realta' portuali come quella di Corigliano e quindi l'estensione della relativa Autorita' rappresenta l'occasione storica per acquisire competenze, professionalita' ed esperienze utili per il rilancio della nostra struttura tanto e' vero che abbiamo chiesto ed ottenuto dal Comune di Corigliano Calabro, con delibera di Consiglio comunale, l'adesione alla proposta di estensione. Questo atto, che si concretizza in questi giorni, non puo' che essere inserito, pertanto, in un contesto piu' generale di iniziative promosse dal governo regionale di centrodestra. ''Ci auguriamo - ha concluso Dima - che il lavoro di valorizzazione fatto negli ultimi anni per questa infrastruttura non vada disperso ma al contrario potenziato e realizzato ulteriormente''.

Agguato nella Locride, ucciso un slavo nel mercato di Bovalino

25/06 E' stato ucciso davanti al figlio sordomuto Pepe Laykovac Tunevic, 36 anni, il cittadino slavo vittima di un agguato compiuto stamane a Bovalino da due persone. Tunevic, che non aveva il permesso di soggiorno, ma da anni viveva nel campo nomadi di Gioia Tauro, e' giunto a Bovalino stamane con la moglie ed i suoi cinque figli. L'uomo ed i suoi familiari hanno raggiunto la zona dove si svolge il mercato settimanale per vendere ai commercianti ambulanti delle miniature in legno di sua produzione. Tunevic era in compagnia di uno dei figli, mentre la moglie era con gli altri suoi bambini e stava visitando il mercato, quando e' stato avvicinato da due persone con le quali si e' appartato per parlare. Mentre i tre stavano scambiando alcune parole uno dei due sconosciuti ha impugnato una pistola ed ha iniziato a sparare a distanza ravvicinata contro Tunevic il quale ha cercato di scappare. Dopo aver percorso alcuni metri lo slavo si e' accasciato ed e' morto. Il rumore degli spari ha provocato paura tra le numerose persone che erano tra le bancarelle del mercato che sono scappate. Sul luogo dell'agguato sono poi giunti gli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini. Nonostante la presenza di numerose persone gli investigatori non hanno trovato nessun testimone che potesse raccontare la dinamica dell'omicidio. Solamente il foglio sordomuto di Tunevic ha indicato agli agenti della polizia che gli autori del delitto erano fuggiti a bordo di un ciclomotore non riuscendo poi ad aggiungere altri particolari utili alle indagini. Sul luogo dell'omicidio gli investigatori non hanno trovato nessun bossolo e questo fa ipotizzare che per il delitto sia stato utilizzato un revolver. Dopo l'omicidio gli agenti del commissariato di Bovalino hanno compiuto numerose perquisizioni e controlli. Gli investigatori hanno sentito anche i familiari e gli amici della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per accertare se l'uomo stamane doveva incontrare qualcuno. Nelle prossime ore il sostituto procuratore presso il tribunale di Locri, Giorgia De Ponte, affidera' l'incarico al medico legale per l'autopsia. Gli investigatori, che per il movente del delitto non escludono nessuna ipotesi, ritengono che l'agguato possa essere riconducibili a contrasti nell'ambito della criminalita' locale.

Operazione Balkan gate: Conclusa la fase di convalida dei 27 fermati

25/06 Si chiude il secondo capitolo dell'operazione "Balkan gate", portata a termine martedi' scorso dalla squadra mobile della Questura di Catanzaro. Il gip di Catanzaro Giuseppe Pavich, questa mattina, ha depositato l'ordinanza con cui ha concluso le udienze di convalida dei 27 fermi eseguiti dalla polizia su disposizione della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo. Nei giorni scorsi le udienze di convalida si erano svolte anche al cospetto dei gip di Crotone, Cosenza e Messina, competenti a legittimare il provvedimento firmato dai magistrati catanzaresi e a disporre eventuali misure cautelari per le persone fermate nei territori di loro competenza. Il bilancio finale delle udienze di convalida vede l'applicazione della custodia in carcere ad otto indagati. A partire, naturalmente, dai presunti capi dell'associazione, ovvero Geomil Gencev e Lukanov Lukan, che avrebbero gestito la presunta organizzazione dedita al traffico di clandestini nella provincia di Crotone, e Verginiya Dimitrova (detta Vera) e Emilya Dimitrova (detta Emilia), che avrebbero invece avuto un ruolo di primo piano nel territorio catanzarese. Per altre tre delle persone fermate martedi', i gip hanno invece disposto gli arresti domiciliari, per una l'obbligo di dimora nel comune di residenza e per due l'obbligo di presentazione alla pg. Altri 13 indagati, infine, sono stati rimessi in liberta'. Tali misure, in ogni caso, dovranno nuovamente passare al vaglio del gip distrettuale, competente in quanto l'inchiesta "Balkan gate", che si e' tradotta nei 27 fermi, e' stata coordinata dalla Dda di Catanzaro. La Direzione distrettuale antimafia ha emesso, in totale, 57 avvisi di garanzia notificati ad altrettante persone considerate coinvolte, a vario titolo, in un'organizzazione criminale italo-bulgara dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, all'induzione alla prostituzione, allo sfruttamento del lavoro nero e al traffico di esseri umani. Accanto a tali ipotesi, c'e' anche quella di traffico d'organi che non risulta, al momento, inserita nella rubrica delle imputazioni (che pure conta quasi 300 capi) ma sulla quale la Procura distrettuale sta lavorando a pieno ritmo. Quindi Il Gip di Catanzaro ha disposto l' immediata scarcerazione di Rossella Felicetti non convalidando il fermo disposto dalla Procura . Lo ha reso noto il suo legale, l' avv. Armando Veneto. ''Nel provvedimento - e' scritto in un comunicato del legale - il magistrato ha sostanzialmente riconosciuto l' illegalita' dell' arresto poiche', stando proprio all' imputazione, non e' consentito l' arresto di chi utilizzi immigrati clandestini come badanti; ed era proprio questo il caso della professoressa Felicetti che aveva assunto una donna bulgara perche' accudisse la madre ammalata del morbo di Alzheimer ed aveva chiesto alla Questura di Catanzaro tutti i dati necessari per regolarizzare la posizione della straniera''. I difensori della donna, gli avvocati Veneto e Massimo Gimigliano, hanno anche preannunciato un' azione giudiziaria ''per il risarcimento dei gravissimi danni morali e fisici provocati ad una professionista che non aveva commesso nulla di male e che si e' vista portata in carcere per ragioni non previste dal codice''.

Venerdì prossimo si riunisce la Corte dei Conti calabrese su ICT, incarichi e POR 2004

25/06 La sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria si riunira' il primo e 2 luglio per deliberare, in contraddittorio con gli esponenti della Regione. In particolare, venerdi' prossimo il consigliere Giuseppe Ginestra relazionera' su ''I servizi dell' informazione e comunicazione (Ict) nell' ambito dei fondi gestiti dalla Regione Calabria''. Sabato 2 luglio il primo referendario Anna Bombino, alle 10, si occupera' dei ''I conferimenti di incarichi ai sensi dell' art.11 e 42 della legge 311/04'' e, a seguire, il consigliere Luigi Condemi relazionera' su ''L' analisi del Por Calabria per l' esercizio finanziario 2004''. Nelle adunanze i relatori illustreranno i risultati conseguiti a seguito delle rispettive istruttorie.

La Masella risponde al procuratore Lombardi: “Mai mancato il nostro sostegno alal Magistratura”

25/06 ''Apprendere che ci siano magistrati che, in silenzio, subiscono eventuali tentativi d' intimidazione, certamente non ci rallegra, anche perche' riteniamo indispensabile, in queste condizioni, il sostegno della societa' civile, sostegno che non abbiamo mai fatto mancare alla magistratura''. E' quanto afferma Adriana Musella presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti in una lettera aperta al procuratore della Repubblica di Catanzaro Mariano Lombardi. Lombardi, ieri, prendendo spunto da alcuni dichiarazioni della Musella, aveva sostenuto che e' sbagliato legare l' impegno di un magistrato alle minacce ricevute. ''Pur tuttavia - prosegue Musella - dobbiamo ribadire la nostra convinzione e cioe' che non tutti i magistrati sono uguali. La situazione della giustizia preoccupa non poco. Infatti, quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale, viene troppo spesso messo in discussione e non garantito non solo per l' estrema carenza di uomini e mezzi in cui versano i tribunali ma anche per lo spettacolo poco edificante che una certa magistratura offre''. Per Musella ''e' veramente difficile pretendere che si creda nelle istituzioni quando, a volte, sono proprio queste ultime a deluderci. Le inchieste incrociate che vedono indagati alcuni magistrati, le guerre esistenti nelle varie procure tra diversi schieramenti della categoria, non depongono bene e non rassicurano. Il caso Messina, in cui magistrati vengono coinvolti insieme a mafiosi, rafforzano il concetto che, purtroppo, la magistratura non e' la soluzione al problema perche' e' essa stessa nel problema. L' immobilismo che da un po' caratterizza il Csm, d' altronde, contribuisce ad aggravare la situazione. Le cose che non vanno sono tante e sono sotto gli occhi di tutti. Le istituzioni devono dar prova di trasparenza per esigere la fiducia del cittadino, attualmente troppo disilluso dagli eventi''.

Mentre Cosenza aspetta una decisone per lo svincolo a sud a Sala Consilina arriva l’ok per un altro svincolo

25/06 E’ così. Mentre una cittadina con un hinterland di quasi trecentomila abitanti, come Cosenza, deve ancora aspettare gli esiti della decisione per un nuovo svincolo, vitale, a sud della città, nel piccolo paesino del salernitano in quattro e quattro otto hanno deciso e stanno epr partrire i lavori per la costruzione di un secondo svincolo. Costera' circa tre milioni di euro e sara' realizzato all'altezza del Km 94+918 dell'A3, in direzione sud, 300 metri prima della provinciale del Corticato che collega Sala Consilina con i comuni di Monte San Giacomo, Sassano e Teggiano. L'opera verra' portata a termine nei tempi tecnici strettamente necessari. E' quanto annunciato questo pomeriggio a Sala Consilina dal senatore dell'Udc, Leo Borea, e dall'ingegner Fabio Arcoleo, dirigente Anas per il tratto salernitano dell'A3, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio presso la locale sede dell'Aiv (Associazione Imprenditori Vallo di Diano). Auguri.

Due cugini arrestati a Montalto per detenzione di cocaina

25/06 Due commercianti, Alessandro A., e suo cugino Salvatore, entrambi di 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Montalto Uffugo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di controlli i due sono stati fermati a bordo di una Lancia Delta e durante una perquisizione personale sono stati trovati in possesso di 80 grammi di cocaina nascosta in un involucro di plastica sotto il sedile di guida. La sostanza stupefacente e l'autovettura sono state sequestrate.

Teneva nascosto l’hascisc nell’ingessatura del braccio: un arresto a Rossano

25/06 Ha nascosto la droga nell'ingessatura del braccio sinistra un giovane, R.M., di 28 anni, che e' stato scoperto dai finanzieri a Rossano ed arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, su disposizione del sostituto procuratore presso il tribunale di Rossano, Alessia Notaro, e' stato successivamente rimesso in liberta'. Nel corso di controlli i militari della Guardia di Finanza hanno notato il giovane mentre era nei pressi di un bar dove, secondo gli investigatori, era in attesa di persone cui vendere la droga. Con l'ausilio di un cane antidroga i finanzieri hanno compiuto una perquisizione personale nei confronti del giovane. Nell'ingessatura sono stati trovati nove grammi di hascisc che sono stati sequestrati.

Gratteri smorza i toni: “Armi non per attentato, ogni cosca ha il suo arsenale”

24/06 Il sostituto procuratore di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, non crede che le armi da guerra e l' esplosivo trovati in seguito alle indagini del Sismi e del Ros dei carabinieri possano essere collegati al progetto di attentato nei suoi confronti scoperto e sventato alcuni giorni fa dal Ros. Gratteri e' il magistrato che ha coordinato le indagini che hanno portato al ritrovamento delle armi. Indagini che proseguono da oltre un anno. ''Non penso ci sia un legame - afferma - Ogni 'locale' di 'ndrangheta ha un arsenale. Una volta avevano fucili, lupare, pistole e candelotti di dinamite, adesso esplosivo e bazooka. E' cambiato il tipo di armamento''. Le armi, secondo i primi accertamenti provengono tutte dai Paesi dell' Est europeo e dai Balcani. ''L' ultimo ritrovamento - aggiunge il magistrato e' l' anello di tutte le indagini che stiamo facendo da quasi un anno in tutta la provincia nei confronti di organizzazioni criminali che posseggono armi e, in particolare, esplosivo''. Gli investigatori mantengono uno stretto riserbo sul posto dove erano conservate le armi. Questo per non pregiudicare possibili esiti futuri delle indagini che ancora vanno avanti. Secondo quanto si e' appreso, comunque, la armi erano ben tenute e sono state trovate in una zona di campagna, in un luogo ben riparato. Anche se Gratteri non ipotizza collegamenti tra le armi ed il progetto di attentato ai suoi danni, secondo quanto si e' appreso, gli atti saranno comunque comunicati alla Procura di Catanzaro che conduce l' inchiesta sulla minaccia al magistrato reggino. Secondo gli investigatori, infatti, non e' da escludere che le armi fossero conservate in un deposito di ''transito'' pronte ad essere spostate ove la criminalita' avesse deciso di utilizzarle. Sulle armi sono gia' stati disposti tutti gli accertamenti tecnici del caso per cercare di risalire alla matricola ed alla provenienza e per accertare se siano gia' state usate in fatti criminosi.

I legali del direttore INPS di Castrovillari ricorrono al Tribunale del riesame

24/06 Gli avvocati Roberto Falvo e Francesca Stratico', difensori del direttore della sede dell' Inps di Castrovillari, Ferruccio Vercillo, e della sua collaboratrice, Giuseppa Stabile, arrestati nell' ambito di un' inchiesta su una presunta truffa ai danni dell' Inps, hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Catanzaro contro le misure cautelari. I provvedimenti restrittivi, per Vercillo in carcere e per Stabile ai domiciliati, erano stati firmati dal Gip del Tribunale di Castrovillari, Lidia Brutti. L' udienza davanti ai giudici del riesame e' stata fissata per il 30 giugno prossimo.

Il gruppo interforze esegue controlli preventivi anticriminalità nei cantieri della A/3

24/06 Controlli preventivi ai cantieri dell' Autostrada Salerno-Reggio Calabria sono stati compiuti dal gruppo interforze costituito da Dia, guardia di finanza, polizia, carabinieri, ispettori dei Servizi integrati infrastrutture e trasporti, dell' Inps e dell' Ispettorato del Lavoro. Il controllo e' stato effettuato ai cantieri dell' autostrada distribuiti tra Rosarno e Mileto, nel reggino. Sono state identificate 23 imprese e controllate 52 persone presenti a vario titolo nei cantieri, compresi 84 veicoli e mezzi meccanici. L' attivita' e' finalizzata alla prevenzione dei tentativi di infiltrazioni mafiose nell' esecuzione dei lavori. ''E' proprio l' intervento sul cantiere ove le maestranze lavorano - e' scritto in una nota - l' oggetto dell' attivita' del Gruppo interforze: appurare 'presenze' anomale che opportunamente confrontate possano indurre a provvedimenti interdittivi dell' Autorita' di Governo, quale la rescissione del contratto a carico della ditta in odore di mafia, fino all' intervento dell' autorita' giudiziaria per gli eventuali reati scoperti dalle forze di polizia''. Gli organi specializzati del gruppo interforze hanno svolto accertamenti anche in tema di sicurezza, di norme antinfortunistiche e nello specifico comparto della normativa sul lavoro. Si tratta, prosegue la nota, della piena attuazione del Decreto interministeriale del 14 marzo 2003 del Ministro dell' Interno di concerto con i Ministri della Giustizia e delle Infrastrutture e Trasporti che, a livello provinciale, ha disposto la creazione, presso gli Uffici territoriali del Governo, dei gruppi interforze. A livello centrale, tali competenze sono attribuite alla Direzione investigativa antimafia la quale vi provvede operando in raccordo con la Direzione Centrale della polizia criminale. ''Una delle grandi opere strategiche e di interesse nazionale - prosegue la nota - e' appunto l' autostrada Salerno-Reggio, il cui investimento finanziario e' di grande appetito per la criminalita' organizzata locale. La sensibilizzazione degli organi istituzionali interessati alla 'rete di monitoraggio', compresa la Prefettura che, come prevede la legge, ha decretato l' accesso del Gruppo Interforze, viene esternata essenzialmente sulla prevenzione dei tentativi di infiltrazioni mafiose nelle esecuzioni di tali opere''.

Procuratore Lombardi: “Non esistono magistrati che arretrano per paura”

24/06 Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi, ha espresso ''la piu' viva riprovazione di fronte ad affermazioni che, prendendo spunto da fatti delittuosi ai danni di un magistrato, ledono la dignita' di tutti gli altri componenti di una struttura giudiziaria che, in mezzo ad innumerevoli, e non pubblicizzate, difficolta' opera al servizio della legge a tutela della collettivita'''. Lombardi, secondo quanto spiega in una nota, si riferisce alle dichiarazioni rilasciate alcune giorni fa ad un quotidiano locale dalla presidente del Coordinamento nazionale antimafia, Adriana Musella, commentando un' intimidazione al sostituto procuratore delle Dda catanzarese, Eugenio Facciolla. Nell' occasione, ha ricordato Lombardi, Musella aveva sostenuto che ''e' quanto mai singolare che ogni qualvolta un inquirente sia titolare di inchieste che vedono un coinvolgimento di intoccabili, ossia ci si avvicini a quell' intreccio politico-istituzionale, affaristico e finanziario con il mondo della criminalita' organizzata, puntualmente arrivano le minacce. E' strano, infatti, che solo alcuni magistrati e non altri siano interessati da intimidazioni''. ''Il commento - ha sostenuto il Procuratore di Catanzaro - viene inserito in un contesto nel quale trovano posto notizie su un' ispezione ministeriale, dichiarazioni del magistrato, manifestazioni di solidarieta' da parte di uomini politici, dichiarazioni altisonanti di intenti bellicosi''. ''Viene stabilito - ha proseguito Lombardi - aggiunto un collegamento inaccettabile tra lo spessore delle indagini, gli obiettivi sensibili, l' impegno professionale del singolo magistrato, i risultati raggiunti o mancati e le minacce ricevute, quasi che i magistrati che non sono vittime di atti di intimidazione, che molti ricevono e non pubblicizzano e che nella maggior parte dei casi, proprio per l' accertata veridicita', non diventano notizie giornalistiche, non siano all' altezza dei compiti affidati o abbiano propensione a non impegnarsi a fondo per vilta' o interesse. Questo approccio alle problematiche dell' azione di contrasto alla criminalita', organizzata o meno, fornisce al pubblico dei lettori chiavi di lettura del tutto devianti, ingenerando il convincimento che esistono magistrati che vengono meno al loro dovere e per tale motivo conducono un' esistenza scevra da pericoli, dimenticando che non esistono settori di fronte ai quali i magistrati di questo ufficio arretrano per paura o connivenza''. ''Il riconoscimento del diritto di avere e manifestare con qualunque mezzo il proprio convincimento - ha concluso Lombardi non e' in discussione, ma che esso non puo' impedire a chi ha il dovere di farlo, di dare voce al proprio dissenso ed alla critica''.

42 denunce per pedopornografia in Italia. Due in Calabria

24/06 Operazione della Polizia Postale di Ancona contro la detenzione e lo scambio di materiale pedopornografico on line, e con l'esecuzione di quarantadue perquisizioni su tutto il territorio nazionale. Gli operatori - viene spiegato in un comunicato della Polizia di Stato - hanno messo a punto, per la prima volta in Italia, un protocollo operativo che ''ha consentito di intercettare su internet lo scambio di film con contenuto pedopornografico''. Le perquisizioni sono state effettuate in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Sono stati sequestrati personal computer, cd e floppy disk, palmari e portatili. Coinvolti anche bambini di due o tre anni, maschi e femmine, violentati e sottoposti a sevizie di ogni genere nei film pedopornografici che i sospetti pedofili si scambiavano su internet, con il sistema peer to peer, convinti che nessuno li avrebbe scoperti. Invece, grazie ad una serie di segnalazioni e indagini scattate nel dicembre scorso, la Polizia Postale di Ancona ha intercettato gli scambi e, con un protocollo operativo applicato per la prima volta in Italia, 'filtrato' i navigatori in base alla nazionalita', arrivando cosi' a identificare e denunciare 42 italiani. Sono tutti uomini e una donna (pugliese), dai 18 ai 35 anni, studenti, operai, impiegati, residenti in 33 province di 14 regioni: Marche, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia. Nelle Marche la denuncia per detenzione e scambio di materiale pedopornografico (art. 600 ter e quater del Codice penale) e' scattata per 3 uomini residenti nelle province di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno, ma la regione dove si registra il maggior numero di denunciati (7) e' la Lombardia. Ingente la quantita' di materiale sequestrato nel corso di 41 perquisizioni: 856 immagini scaricate da internet, 97 hard disk, 53 pc, 5.335 cd, 1.064 dvd, 1.863 floppy disk e 260 videocassette, che ora i sei agenti della Polposta addetti all' indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Ancona Valeria Sottosanti, dovranno esaminare attentamente, alla ricerca di tracce che possano portare ai 'set' dei filmati. ''Per il momento - ha detto il dirigente del Compartimento della polizia postale Maurizio Pierlorenzi - non abbiamo ancora idea di dove le pellicole siano state girate. Non sappiamo se in Italia o all' estero. I pochi fotogrammi che abbiamo visionato mostrano bambini di pelle chiara, legati e sottoposti ad ogni genere di abusi in interni. In sottofondo si sente parlare inglese, o italiano, ma tutto e' sovrastato dalle grida dei bimbi. Credetemi, anche per noi che siamo abituati a indagini di questo tipo, trovarsi davanti scene simili e' stato uno choc''. Oltre al 'filtro' telematico sperimentato per concentrare gli accertamenti sui pedofili di casa nostra, l' operazione - in codice Wild Sharing - ha proprio la particolarita' di aver catalogato una vasta filmografia dell' orrore, rispetto al pur consistente materiale fotografico di genere che circola sul web. ''Ogni file ha un titolo preceduto da un identificativo, una serie alfanumerica - ha spiegato Pierlorenzi - ed e' stato cosi' che abbiamo potuto intercettare i film''. Originariamente detenuti da cinque degli indagati, e scambiati poi da tutti gli altri mediante il medesimo programma free. Per lo piu' gente insospettabile (salvo alcuni soggetti con precedenti specifici), che davanti agli investigatori si e' difesa a volte sostenendo di aver scaricato 'per sbaglio' il filmato. L' unica donna coinvolta, una madre, potrebbe aver cercato di addossarsi le responsabilita' del figlio. Oltre ai 3 delle Marche e ai 7 della Lombardia (nelle province di Milano, Bergamo, Como, Mantova, Pavia, Varese) gli altri indagati sono 3 in Piemonte (nelle province di Torino, Asti, Cuneo), 3 in Veneto (Padova, Verona), 2 in Liguria (Genova, Imperia), 6 in Emilia Romagna (Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia), 4 in Toscana (Firenze, Lucca, Pisa), 3 in Umbria (Perugia), 3 nel Lazio (Roma, Viterbo), 2 in Abruzzo (l' Aquila), 1 in Campania (Salerno), 2 in Puglia (Bari, Taranto), 2 in Calabria (Catanzaro, Reggio Calabria) e 1 in Sicilia (Palermo).

Il Viceministro Tassone in visita alla ditta dei bus incendiati.

24/06 ''L' aver colpito le autolinee Romano ha significato colpire non solo la citta' di Crotone e la provincia, ma tutta la Calabria''. Lo ha detto Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti che stamani ha fatto visita, a Crotone, ai titolari dell' azienda di autotrasporti dopo che nei giorni scorsi, in due diversi attentati incendiari, sono stati distrutti complessivamente cinque autobus e ne sono stati danneggiati altri due. ''Romano non e' solo - ha aggiunto Tassone, che era accompagnato dal prefetto di Crotone, Piero Mattei e dal questore Raffaele Salerno - ma serve una grande mobilitazione''. Sebastiano Romano, titolare della Autolinee Romano, nel ricordare i tanti attestati di stima, solidarieta', giuntigli in questi giorni, e nel prendere atto dell' incoraggiamento a proseguire nell'attivita' imprenditoriale che assicura lavoro a trecento dipendenti, ha sottolineato che lunedi' non interrompera' i servizi di linea come in un primo momento era stato annunciato.

Appaltati dal Comune di Rossano i lavori di ammodernamento della rete idrica

26/04 Sono stati appaltati i lavori di ammodernamento della rete idrica nella contrada di S. Maria delle Grazie di Rossano. La zona interessata dall' investimento e' quella rurale ad est dell' abitato. Il progetto mira alla realizzazione di condizioni di equilibrio fra attivita' agricola, turistica e residenziale a bassa densita' insediativa. Tra gli obiettivi a breve e medio termine dell' Amministrazione comunale vi e' infatti il mantenimento dell' attivita' agricola e degli abitanti della contrada al fine di evitare fenomeni di spopolamento con conseguente degrado in termini ambientali. ''Il miglioramento della rete idrica e dunque dell' approvvigionamento per le popolazioni residenti nelle contrade interessate - e' scritto in una nota del Comune - non potra' che portare evidenti e tangibili benefici in termini di vivibilita', se si considera che questa zona periferica cittadina era fino ad oggi servita solo attraverso una rete realizzata agli inizi del 1960 con la cosiddetta 'Opera per la valorizzazione della Sila', dotata di piccolissimi serbatoi e dunque insufficiente per la richiesta aumentata nel corso degli anni parallelamente al consistente processo edilizio''. L' Amministrazione Comunale ha comunicato inoltre che proseguono gli interventi per migliorare l' intera rete idrica nel centro storico ed ha avvertito i cittadini che potranno verificarsi momentanee sospensioni della distribuzione dell' acqua.

A Lamezia trafugata la salma di un imprenditore ucciso dalla mafia

24/06 La salma di Antonio Perri, l' imprenditore ucciso in un agguato a Lamezia Terme il 10 marzo del 2003, e' stata trafugata la notte scorsa dal cimitero di Lamezia. Quando stamani e' stato scoperto il trafugamento, e' subito stata avvertita la polizia. Del caso si occupano gli investigatori del Commissariato di Lamezia Terme e della squadra mobile di Catanzaro. Al momento nessuna ipotesi viene avanzata sul possibile movente del gesto che allo stato, secondo quanto si e' appreso, e' considerato di difficile lettura dagli investigatori. Perri fu ucciso da un killer che, insieme ad un complice, si presento' nel centro commerciale di cui l' uomo era titolare. Quando l' imprenditore, avvertito da alcuni collaboratori, gli si avvicino', lo sconosciuto gli sparo' con una pistola. L' assassino, sempre insieme al complice, raggiunse poi l' uscita del centro commerciale e si allontano'. Antonio Perri, che aveva 71 anni, era un imprenditore molto noto a Lamezia Terme. La sua attivita' commerciale era vasta ed il suo giro d' affari consistente. Proprio nel periodo dell' omicidio, tra l' altro, stava completando la realizzazione di un nuovo centro commerciale, di notevoli dimensioni, a Maida, un centro a pochi chilometri da Lamezia Terme. Per trafugare la salma di Perri, gli ignoti si sono introdotti nel cimitero di Lamezia forzando il lucchetto di un cancello laterale che dista poche decine di metri dalla cappella della famiglia. Una volta dentro hanno rotto la porta della cappella ed hanno portato via la bara. Ad accorgersi del trafugamento sono stati stamani i familiari dell' imprenditore.

Ancora un'altra settimana per la mostra “Arti e Mestieri d’altri tempi”

24/06 E’ ancora possibile, per pochi giorni, visitare, presso la galleria superiore del Centro Commerciale Metropolis, la mostra “Arti e Mestieri d’altri tempi”, la rassegna dell’Artigianato d’eccellenza della provincia di Cosenza, iniziata il 4 giugno scorso e che si concluderà giovedì 30 giugno prossimo. L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Cosenza in collaborazione con il Gruppo Manna, ha fatto registrare un ampio afflusso di visitatori che, nelle settimane tematiche dedicate alla Ceramica, alla Pelletteria e, dal 20 al 30 giugno, al Ferro battuto, Tessili e Ricami, si sono soffermati ad osservare anche gli abili artigiani effettuare le fasi di lavorazione dei manufatti. Il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il Presidente del Gruppo Manna Rolando Manna e l’Assessore Provinciale all’Artigianato Mimmo Bevacqua hanno salutato con orgoglio questo felice connubio tra pubblico e privato, che stimola nuovi slanci per iniziative in sinergia atti a valorizzare i tesori nascosti del nostro artigianato locale, prezioso supporto dell’economia provinciale.“E’ un’iniziativa che merita di essere istituzionalizzata e potenziata per dare visibilità -hanno evidenziato i promotori- ad un settore strategico del nostro territorio, come è quello dell’Artigianato, che ha tutte le prerogative di imporsi, anche al di là dei confini calabresi, e dare nuova linfa e vitalità all’intero tessuto economico regionale”.

Convocato per lunedì 27 il Consiglio provinciale

24/06 E’ convocato il Consiglio Provinciale in sessione ordinaria, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, sotto la presidenza dell’On. Francesco Principe, per lunedì 27 giugno 2005 alle ore 18.00, in prima convocazione, e per martedì 28 giugno c.a. alle ore 19.00, in seconda convocazione, per discutere il seguente argomento:- Approvazione del rendiconto di gestione dell’Esercizio Finanziario 2004. Altro argomento, ad integrazione dell’ordine del giorno, riguarda la Modifica ai Regolamenti Provinciali in materia di:- Idoneità degli Insegnanti e degli Istruttori di Autoscuole; - Idoneità all’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto; - Tenuta dell’Albo degli Autotrasportatori di cose per conto terzi.

Riunione sul BIN-BUS in Provincia

24/06“Su iniziativa dell’Assessore Gagliardi ai fini di un esame congiunto dell’andamento del sistema di integrazione tariffaria BIN – BUS, giorno 22 giugno, presso l’Assessorato Provinciale Trasporti di Cosenza, si è svolta una riunione con le aziende convenzionate: F. Cribari e G. Marcelli dell’Amaco, C. Costabile, F. Tarzia, V. Caputo e A. Saponaro del Consorzio Autolinee, M. Scali, G. Lo Feudo delle Ferrovie Della Calabria, A. Platania di Trenitalia, G. Carratta del CISP”. E’ quanto informa una nota dell’assessore provinciale ai trasporti Giuseppe Gagliardi. “Dopo un ampio esame delle attuali difficoltà incontrate dalle aziende – prosegue la nota - nell’esercizio del sistema BIN - BUS, specie in rapporto al metodo di distribuzione dei ricavi, si è giunti, tra le aziende interessate, ad un chiarimento operativo che conferma la prosecuzione del sistema nell’interesse dell’utenza e nel contempo consente alle stesse un metodo che garantisca i ricavi, rapportati all’esercizio di ognuna. Le aziende hanno dunque raggiunto una intesa di modifica della convenzione, a partire dal 1° agosto p.v., ed hanno assunto un preciso impegno sottoscrivendo apposito protocollo. Quanto concordato, a parte la prosecuzione del sistema, prospetta una evoluzione mirata ad una integrazione operativa che armonizzi i servizi nell’ambito dello sviluppo dell’area urbana. Per quanto riguarda le difficoltà economiche di carattere generale, le aziende presenti hanno esposto la urgente necessità di una lieve revisione delle tariffe in concomitanza delle modifiche concordate. A tal proposito le aziende hanno evidenziato la necessità che la Pubblica Amministrazione integri con adeguato contributo le agevolazioni tariffarie che di fatto il Sistema Bin-Bus offre all’utenza in misura altamente sociale. Entro breve termine le aziende definiranno gli accordi economici in rapporto al protocollo; l’esito sarà reso noto all’Assessorato Provinciale ai Trasporti di Cosenza entro la data del 15 luglio p.v.”.

Avviata a S.Demetrio Corone la toponomastica bilingue italiano/arbresh

24/06 Ha avuto inizio, nel centro urbano di S. Demetrio Corone, la sistemazione della toponomastica cittadina che avverra' su targhe in marmo e con scritte in italiano e arbereshe. La traduzione in lingua arbereshe e' stata curata da Adriana Ponte, dello Sportello linguistico comunale. Il contributo per la realizzazione della toponomastica bilingue e' stato assegnato al Comune ai sensi della legge sulle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche. La somma, pari a 118.000 euro dovra' essere utilizzata per attivita' e interventi culturali di varia natura, per lo sportello linguistico, per la formazione del personale dipendente e per la toponomastica in senso stretto. Le linee guida per la nuova toponomastica sono state fornite all' Amministrazione comunale dalle varie commissioni, composte da consiglieri comunali e soggetti esterni, particolarmente motivati a dare un loro contributo di idee.

Grave un allevatore di Corigliano incornato da un toro

24/06 Un allevatore, Giuseppe Amica, di 43 anni, e' stato incornato stamani da un toro e si trova ricoverato in prognosi riservata nell' ospedale di Cosenza per una ferita all' addome. Il fatto e' accaduto stamani in contrada ''Ricota Grande'', a Corigliano Calabro. L' uomo era intento a far salire sul cassone di un camion l' animale, quando quest' ultimo si e' girato improvvisamente e lo ha colpito con le corna all' addome. Sul posto e' intervenuta un' eliambulanza che ha trasportato Amica a Cosenza.

Incendiato deposito di proprieta' del Comune di Roccella

24/06-(G.C.)- La riviera dei gelsomini balza ancora alla cronaca per un attentato incendiario ai danni di un locale adibito alla raccolta e stoccaggio di rifiuti “ingombranti”. Il materiale che era custodito nel deposito e' stato cosparso di liquido infiammabile e incendiato. Il fumo e l'odore acre a creato numerosi disagi alle persone che risiedono nella zona adiacente al deposito. Sull' incendio, scaturito nella notte e' stato condannato dal vicesindaco del Comune di Roccella e responsabile del settore ambiente, Giuseppe Manti, sono in corso le indagini dei carabinieri.

Commerciante ucciso a Siderno: stasera fiaccolata in ricordo

24/06-(G.C.) - A un mese esatto dal barbaro assassino di Gianluca Congiusta avvenuto a Siderno, alcuni amici della vittima hanno organizzato una fiaccolata in memoria della vittima. Il corteo, partito dalla sede dell'esercizio commerciale del quale Congiusta era titolare, situato su Corso della Repubblica, ha attraversato tutta l'arteria principale della cittadina ionica. La fiaccolata oltre a ricordare la giovane vittima viene vista anche come risposta della società civile alla mafia, che in questo ultimo periodo ha accentuato la sua “pressione” psicologica su un intero comprensorio.

Maxi sequestro di esplosivo nel reggino, probabilmente era necessario per l’attentato a Gratteri

24/06 Lanciarazzi, kalashnikov e un chilo di plastico con detonatore e bombe a mano sono state scoperte sulla piana di Gioia Tauro nel corso di un'operazione condotta dal Sismi e dal Ros dei Carabinieri nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. Un vero e proprio arsenale, che potrebbe essere collegato al progetto di attentato nei confronti del sostituto procuratore di Reggio Calabria Nicola Gratteri, sventato dal Ros il 21 giugno scorso. Un attentato, quello contro Gratteri, che, secondo le indagini dei Ros, doveva essere eseguito proprio con dell'esplosivo e prevedere anche l'eliminazione della scorta del magistrato. Nell'agosto del 2004 tra l'altro proprio il Sismi aveva segnalato il rischio di un attentato nei confronti del sostituto procuratore di Reggio Calabria, segnalazione in seguito alla quale era stata potenziata la scorta a Gratteri. Nell'operazione di oggi gli uomini del Sismi e del Ros hanno sequestrato, tra l'altro, un lanciarazzi Rpg, un kalashnikov, due bombe a mano, un chilo di plastico con detonatore e altre armi lunghe, nella disponibilita' delle cosche della piana di Gioia Tauro. Le famiglie piu' potenti della zona sono Piromalli, Mole' e Bellocco. L'operazione di oggi e' solo l'ultima di una lunga serie di indagini che hanno portato da un anno a questa parte al sequestro di armi ed esplosivi nella zona di Reggio Calabria. Nel dicembre scorso sempre grazie ad un'operazione congiunta Ros e Sismi e' stato scoperto un vero e proprio arsenale con bazooka, kalashnikov, mitragliatori e munizionamento vario. A novembre dello scorso anno e' stata la volta del sequestro di 70 chili di tritolo e di una notevole quantita' di C4, mentre nel giugno del 2004 il tritolo sequestrato era oltre un quintale.

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