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Cronaca
Ucciso il sindacalista della CGIL, Michele Presta

 

Imminente l’arresto dell’assassino di Michele Presta.

05/07 L' assassino di Michele Presta, di 57 anni, il dirigente della Cgil ucciso a Catanzaro con un colpo d' ascia infertogli alla fronte, potrebbe essere arrivato al suo epilogo. Gli investigatori, infatti, sarebbero vicino alla solzuine del giallo e starebbero per chiudere la vicenda con un arresto che sembra imminente. Da oggi pomeriggio infatti due persone, sospettate di essere in qualche modo coinvolte nell' assassinio del sindacalista, sono state sottoposte ad interrogatorio nella Questura di Catanzaro. Il dato rilevante per gli investigatori e' che le due persone, che sono tuttora sotto interrogatorio, sarebbero cadute in alcune contraddizioni che renderebbero la loro posizione sempre piu' sospetta. Secondo quanto si e' appreso, le due persone avrebbero fornito una versione dei fatti che non collima. C' e' dunque da parte degli investigatori il fondato sospetto che uno dei due, o entrambi, non dica la verita' su quanto e' accaduto. A compiere materialmente l' omicidio sarebbe stato, comunque, soltanto uno dei due, mentre l' altro sarebbe coinvolto indirettamente nell' episodio, forse perche' informato dal responsabile. Sull' omicidio di Presta, come ha riferito il procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Mario Spagnuolo, si registra una ''fibrillazione investigativa, a dimostrazione della volonta' - ha aggiunto - di giungere al piu' presto all' accertamento della verita'''. Negli ambienti investigativi c' e' ottimismo sul buon esito delle indagini, anche se il questore di Catanzaro, Romolo Panico, ha voluto esprimere cautela. ''Stiamo svolgendo - ha detto - un' intensa attivita' investigativa nell' ambito della quale rientrano gli interrogatori che sono in corso. Non si puo' ancora, pero', parlare di indagati e sugli sviluppi delle investigazioni, al momento, non si puo' fare alcuna previsione. Siamo fiduciosi, comunque, sul buon esito delle indagini ed in questo senso stiamo profondendo il massimo sforzo''. Ma chi sono le persone che sono state portate in Questura per essere interrogate? Di loro si sa soltanto che avrebbero fatto parte del giro di frequentazioni di Michele Presta. Frequentazioni che avrebbero riguardato anche ambienti omosessuali. Il dirigente della Cgil era sempre riuscito a mantenere, anche con gli stessi colleghi del sindacato e con tutte le persone che frequentava per il suo lavoro, la massima riservatezza. Ma la vita sessuale del dirigente della Cgil, a questo punto, rappresenta un aspetto fondamentale del contesto in cui e' maturato il suo assassinio, indirizzando le indagini su determinati ambienti e su persone in qualche modo gia' note agli investigatori. Cio' che e' certo e' che le persone che vengono interrogate sono italiane e sono estranee agli ambienti frequentati da Presta per la sua attivita' di sindacalista e segretario generale, in Calabria, della Flai, il comparto della Cgil che si occupa anche del settore della forestazione. Fin da stamattina, comunque, erano filtrate dagli ambienti investigativi indiscrezioni secondo cui le indagini avevano imboccato una pista concreta. Una pista emersa da ''elementi importanti'' raccolti dalla Polizia scientifica nel corso dei minuziosi accertamenti effettuati nella stanza dell' appartamento di viale De Filippis in cui il sindacalista e' stato assassinato. Una stanza, tra l' altro, in cui non sono state trovate tracce di colluttazione o segni di una qualche forma di resistenza opposta da Presta al suo assassino. Sul letto a una piazza e mezza, ai piedi del quale e' stato trovato il corpo senza vita di Presta, erano poggiati due cuscini appena usati. Presta, nel momento in cui e' stato trovato morto, indossava una maglietta e un paio di slip sulla parte posteriore dei quali e' stato trovato materiale organico da cui sara' possibile ricavare il Dna dell' assassino e giungere cosi' alla sua identificazione. Il ritrovamento del materiale organico, tra l' altro, fa supporre che poco prima dell' omicidio la vittima abbia avuto un rapporto sessuale. L' omicidio non sarebbe avvenuto molto prima del ritrovamento del corpo del sindacalista, forse nella stessa notte tra domenica e lunedi'. La Polizia ha anche accertato che l' ascia che e' stata utilizzata per compiere l' assassinio era stata regalata a Presta da un operaio forestale, in segno simbolico di riconoscenza per il lavoro fatto dal sindacalista in occasione della vertenza che nel dicembre scorso porto' all' occupazione di tutte le vie di comunicazione della Calabria. Un duro momento di lotta per la categoria dei forestali, di cui lo stesso Presta fu uno degli artefici, che si concluse con il ripristino da parte del Governo dello stanziamento di 160 milioni di euro in favore del comparto forestazione in un primo tempo revocato dall' esecutivo.

Diverse contraddizioni per le due persone fermate e sotto interrogatorio

05/07 Sarebbero state caratterizzate da una serie di contraddizioni le dichiarazioni fatte dalle due persone che sono ancora sottoposte ad interrogatorio, nella Questura di Catanzaro, nell' ambito delle indagini sull' uccisione del dirigente della Cgil calabrese Michele Presta. Secondo quanto si e' appreso, le due persone avrebbero fornito una versione dei fatti che non collima. C' e' dunque da parte degli investigatori il fondato sospetto che uno dei due, o entrambi, non dica la verita' su quanto e' accaduto. In ogni caso a compiere l' omicidio sarebbe stata soltanto una persona. L'altra sarebbe stata coinvolta solo indirettamente nell' episodio, probabilmente perche' informata dal responsabile dell' omicidio. Gli investigatori starebbero anche ricercando una terza persona, il cui contributo potrebbe essere utile alle indagini e che pero', al momento, non e' stata rintracciata. Delle due persone sottoposte a interrogatorio, secondo quanto si e' appreso, una e' dichiaratamente omosessuale, mentre l' altra sarebbe vicina ad ambienti gay. I due sarebbero residenti in un centro vicino a Catanzaro e avrebbero avuto rapporti di frequentazione con Michele Presta. La polizia non ha pero' ancora deciso sul fermo delle due persone sottoposte a interrogatorio - fermo che dovrebbe essere effettuato d' iniziativa e non su provvedimento del magistrato titolare dell' inchiesta - in attesa di acquisire ulteriori elementi di riscontro circa la responsabilita' dei due. E cio' per garantire la massima fondatezza probatoria al provvedimento.

Risolto il mistero dell’ascia usata per il delitto: Gli fu regalata dai forestali

05/07 L' ascia che e' stata utilizzata per uccidere Michele Presta era stata donata al dirigente della Cgil calabrese da un gruppo di operai forestali in segno di riconoscenza nei confronti del sindacalista per il suo impegno in favore della categoria. E' quanto e' emerso dalle indagini della Polizia in relazione alla presenza dell' ascia nella stanza in cui e' stato ucciso Michele Presta. L' ascia gli era stata donata a conclusione della vertenza piu' significativa in cui era stato impegnato in favore dei forestali nella quale qualita' di segretario della Flai, quella nell' ambito della quale, nello scorso mese di dicembre, erano state occupate tutte le vie di comunicazione da e per la Calabria, con il blocco dell' autostrada, della linea ferroviaria tirrenica e degli imbarcaderi a Villa San Giovanni. Quel gesto di generosita' si e' rivelato fatale per il sindacalista della Cgil, fornendo involontariamente al suo assassino l' arma che ha usato per ucciderlo.

Camera ardente nella sede della CGIL

05/07 Sara' allestita nella sede della Cgil della Calabria, a Catanzaro, la camera ardente in cui sara' esposta la salma di Michele Presta, il dirigente della Cgil della Calabria ucciso nel capoluogo. E' quanto e' stato deciso dal segretario generale della Cgil della Calabria, Fernando Pignataro, e dagli altri dirigenti regionali del sindacato. Successivamente il feretro sara' portato ad Altomonte, il centro del Cosentino in cui Presta era nato e risiedeva, dove sara' allestita un' altra camera ardente in Comune. Domani pomeriggio, poi, sempre ad Altomonte, ci saranno i funerali. La decisione di allestire la camera ardente nel Comune di Altomonte e' stata presa dal sindaco, Giampietro Coppola, legato da rapporti di antica amicizia con Presta. ''Allestire la camera ardente nel Comune di Altomonte, paese in cui Presta era nato e che non ha mai abbandonato - ha detto il sindaco Coppola - era per noi un atto dovuto. Tra l' altro, Michele, tra il 1975 ed il 1980, e' stato nostro consigliere comunale e capogruppo dell' allora Pci. Era una persona amata e stimata da tutti, ma soprattutto onesta, leale trasparente e disponibile con tutti. Qualunque sia il motivo della sua morte, niente e nessuno potra' mai scalfire la sua immagine di persona perbene, riservata e sincera, ma soprattutto una persona del popolo. Fa male, comunque, sapere che Michele sia stato ucciso proprio da quella violenza contro la quale si e' sempre battuto''.

Loiero: Siamo vicini alla CGIL”

05/07 ''Speriamo che venga subito alla luce il movente di un assassinio barbaro di cui ancora non ci capacitiamo''. A dirlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, incontrando, stamani, i giornalisti, insieme agli assessori della sua Giunta, in merito all' omicidio del segretario generale della Flai-Cgil, Michele Presta. ''Oggi non e' presente l' assessore al Lavoro, Egidio Masella - ha detto Loiero - perche' si trova alla Cgil per significare la nostra partecipazione al lutto del sindacato. Personalmente venivo da un lutto in famiglia, ma non ho voluto fare mancare la mia solidarieta' alla Cgil''.

La CGIL di Vibo sospende le attività pubbliche.

05/07 ''Siamo costernati e non riusciamo a credere che Michele possa avere subito una morte cosi' crudele. Un compagno garbato, semplice, sensibile e sempre disponibile''. E' quanto e' scritto in un documento diffuso dalla Cgil di Vibo Valentia circa l'omicidio di Michele Presta. Nel documento, inoltre, la Cgil di Vibo, di cui Presta fu segretario, annuncia anche che nei prossimi giorni sospendera' ogni iniziativa pubblica e che nei giorni dei funerali la sede provinciale e comunale resteranno chiuse. ''Un compagno e un uomo - ha aggiunto - che non avrebbe fatto mai male a nessuno, era veramente contro ogni tipo di violenza. La sua grinta e la sua determinazione facevano di lui una caratteristica importante e fondamentale che assieme alla rara umilta' lo facevano grande''. Infine per i prossimi giorni sono state annunciate delle iniziative ''per consentire a tutti coloro che lo hanno conosciuto di rendere partecipe il proprio dolore ed il proprio riconoscimento ad un uomo di grande spessore culturale, politico e morale''.

Callipo: “Bisogna restare uniti”

05/07 ''Dinanzi a delitti cosi' efferati che colpiscono persone impegnate nel sociale da una vita, bisogna restare uniti e cercare dentro di noi gli stimoli giusti per andare avanti nonostante tutto''. E' quanto sostiene in una nota il presidente degli industriali della Calabria, Filippo Callipo, circa l'omicidio del dirigente della Cgil Michele Presta. ''L' impegno - ha aggiunto - per una maggiore giustizia sociale, di cui Michele Presta era interprete, e' il prezioso insegnamento che lascia in eredita' a tutti noi che crediamo in un protagonismo sociale positivo ed interamente proteso a fare gli interessi della Calabria''. ''Esprimo la mia vicinanza - ha concluso Callipo - e quella degli imprenditori calabresi che rappresento al dolore della famiglia del sindacalista, tragicamente scomparso, ed a tutti i dirigenti e gli iscritti della Cgil calabrese''.

Ass. P. Tripodi: “La coscienza civica è scossa”

05/07 ''La coscienza civica e' scossa dall' improvvisa quando drammatica scomparsa di Michele Presta, sindacalista della Cgil impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori con la dedizione e la passione di cui e' capace solo chi unisce alla propria professionalita' una particolare sensibilita' verso le problematiche sociali''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, l' assessore regionale ai Trasporti ed alle Infrastrutture, Pasquale Tripodi. ''Questo tragico evento - aggiunge Tripodi - lascia attoniti il mondo civile e politico, entrambi capaci nell' immediatezza dell' accaduto di trovare un significato e dare un senso, per quanto sia possibile, a una tale efferatezza. Fiduciosi nell' intensa attivita' investigativa che si sta svolgendo, confidiamo nella capacita' della giustizia di ricomporre in una trama nitida gli inquietanti elementi di questa oscura vicenda in onore di un uomo come Michele Presta che ha sempre vissuto e operato all' insegna della trasparenza, cercando cosi' di sanare una ferita morale inferta da un' azione brutale e vile nei confronti non solo di quanti erano personalmente legati a Michele, ma di tutta la collettivita' che oggi e' privata ingiustamente di una personalita' preziosa''.

Licandro (PDCI) “Orrore e preoccupazione”

05/07 ''Un delitto cosi' atroce genera grande preoccupazione e lascia allibiti. Il fatto, poi, che ad esserne rimasto vittima sia stato un dirigente regionale della Cgil desta maggiore orrore e preoccupazione''. Lo afferma, in una dichiarazione, Orazio Licandro, commissario provinciale di Catanzaro del Partito dei comunisti italiani, facendo riferimento all' omicidio di Michele Presta. ''Questo perche' - aggiunge Licandro - il compagno Michele Presta, oltre ad essere un uomo onesto e integro dotato di grande umanità, è stato per anni un leader amato e stimato dai forestali calabresi sempre alla testa delle loro lotte. Specie alla fine del 2004 quando si sciopero' contro il tentativo di licenziamento di migliaia di forestali, contro una politica deleteria per la regione e la minaccia di nomina del ministro leghista Calderoli a commissario per la categoria. Allora lo sciopero fu totale e la Calabria rimase isolata. Il Partito dei comunisti italiani, di fronte a questo terribile delitto, non puo' rimanere in silenzio e nell' esprimere il suo cordoglio alla Cgil, di cui il compagno Presta è stato stimato dirigente, ed alla sua famiglia, si augura che le indagini siano rapide e si giunga presto a dare un volto al responsabile di un cosi' efferato delitto''.

Segreteria CISL “Collega generoso e stimato”

05/07 La segreteria regionale della Cisl Calabria si e' associata ''al dolore della Cgil Calabria e della famiglia di Michele Presta, vittima di un barbaro efferato omicidio''. ''Nell' esprimere a tutta la Cgil regionale i sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa dell' amico Michele Presta - e' scritto in una nota del sindacato - la Cisl calabrese ricorda il generoso collega, stimato dirigente sindacale che con grande idealita', passione civile e sociale si e' sempre e fortemente impegnato in tante battaglie sindacali unitarie al servizio dei lavoratori ed al processo di crescita e di sviluppo della Calabria. La Cisl calabrese resta convinta che forze dell' ordine e magistratura sapranno fare piena luce su un misterioso quanto inaspettato omicidio per assicurare alla giustizia gli esecutori dell' orribile delitto''.

Pappaterra: “Era un punto di riferimento”

05/07 ''Profondo dolore per quanto e' accaduto ad un compagno comune di tante battaglie'' e' stato espresso da Domenico Pappaterra, deutato dello Sdi, per l' omicidio di Michele Presta, il dirigente della Cgil Calabria ucciso a Catanzaro. ''Giustamente - ha aggiunto Pappaterra - i media nazionali lo hanno rappresentato come il protagonista della battaglia di Natale per i lavoratori forestali. Io vorrei ricordarlo anche come dirigente sindacale che non ha fatto mai mancare il suo sostegno alle tante vertenze presenti anche sul territorio del Pollino, dove per tanti anni ha rappresentato un punto di riferimento straordinario. Ha fatto bene il segretario generale della Cgil della Calabria, Fernando Pignataro, a chiedere alla magistratura inquirente di fare piena luce con urgenza su questo assurdo ed efferato delitto, anche perche' appare pure a me inverosimile ogni forma di collegamento con il ruolo svolto da Michele Presta e con l' attivita' piu' in generale di una grande forza del lavoro come la Cgil''.

Uila: “Perso un valido dirigente”

05/07 ''A Michele Presta, dirigente sindacale dotato di grande equilibrio, umanita' e determinazione va il saluto di tutta la Uila cosentina''. E' quanto sostengono in una nota i componenti della segreteria provinciale della Uila-Uil di Cosenza, Pino Cannataro e Antonio De Gregorio. ''Alla Cgil e alla Flai calabrese - hanno aggiunto - che perdono uno dei piu' validi dirigenti, la Uila di Cosenza manifesta solidarieta' e vicinanza in questo drammatico momento''. Nella nota la segreteria della Uila cosentina esprime tutto il cordoglio per la tragica scomparsa del ''compagno Michele Presta, con il quale ha condiviso l'ultima grande battaglia per i diritti dei forestali calabresi''.

PDCI: “Grave perdita per il mondo sindacale”

05/07 ''La scomparsa del sindacalista Michele Presta rappresenta una grave perdita per il mondo sindacale calabrese, che egli aveva autorevolmente rappresentato ai massimi livelli, partecipando in primissima linea alle battaglie per la tutela dei diritti e la difesa del posto di lavoro degli operai forestali''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, circa l'omicidio di Michele Presta. ''Il compagno Presta - ha aggiunto - aveva straordinarie doti umane e indiscusse capacita' di dirigente; la sua morte lascia un vuoto incolmabile nelle persone che avevano avuto la fortuna di conoscerlo e priva i forestali calabresi di un grande dirigente sindacale che era stato per loro una guida coerente e sicura in occasione dell' eccezionale mobilitazione dello scorso anno contro le scelte penalizzanti e grette del governo, onorando la bandiera sindacale con un attaccamento mai venuto meno neanche durante i mesi della malattia. La circostanza di una morte cosi' violenta crea un forte senso di disorientamento per la perdita prematura di un dirigente della Cgil tra i piu' apprezzati, che aveva fatto dell' impegno al fianco dei lavoratori la sua ragione di vita''. ''Ci troviamo - ha proseguito Tripodi - di fronte ad un crimine inspiegabile e raccapricciante nei confronti del quale deve levarsi forte il grido d' allarme e la protesta civile di ogni calabrese, contro la violenza che ormai purtroppo e' ritornata a scandire le giornate in una regione che lentamente e non senza contraccolpi sta tentando d' invertire la rotta per scrollarsi di dosso le etichette negative''. ''Il partito dei Comunisti Italiani - ha concluso - in tutte le sue componenti nazionali e regionali, esprime alla Cgil e alla famiglia del compagno Presta i sensi del profondo cordoglio e della piu' sincera solidarieta' e chiede alle forze dell' ordine di fare rapidamente chiarezza sull'efferato delitto''.

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