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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Incendi, situazione drammatica in Calabria
Incendi, si va verso la normalità. La Procura non esclude la mano della criminalità. Sul Pollino bruciati 2000 ettari di terreno e 200 ettari di bosco. Focolai ad Acri 26/07 La Procura della Repubblica di Castrovillari, che coordina le indagini per individuare gli autori dell'incendio nel Parco Nazionale del Pollino, non esclude che in questa vicenda "possa esserci la mano della criminalità organizzata". "C'é sicuramente una organizzazione - hanno detto alla stampa il Procuratore Agostino Rizzo ed il sostituto Baldo Pisani - composta da più persone e mezzi. E non è da escludere che ci possa essere anche il coinvolgimento della criminalità organizzata. Attualmente stiamo compiendo anche degli accertamenti scientifici che ci aiuteranno nelle indagini" . Ieri a Morano Calabro il personale del Corpo Forestale aveva trovato un rudimentale ordigno incendiario composto da una pietra avvolta con della carta e imbevuta di liquido infiammabile. In tutta la zona interessata dall'incendio, inoltre, sono stati trovati anche una decina di inneschi utilizzati. "Per gli incendi nel Parco del Pollino - hanno aggiunto Rizzo e Pisani - c'é un disegno preordinato e sistematico. Questo lo si deduce dalle modalità di accensione del fuoco e da altri elementi che gli investigatori del Corpo Forestale hanno raccolto. Quello che è accaduto è un vero e proprio disastro ambientale ed è plausibile che le motivazioni non sono riconducibili alle solite ragioni che riguardano la caccia oppure l'attività di pascolo degli animali". L'indagine della Procura di Castrovillari, che al momento è contro ignoti, riguarda i reati di disastro doloso e incendio boschivo. Nell'area del Parco Nazionale del Pollino le fiamme hanno attraversato oltre duemila ettari di terreno ed hanno distrutto oltre duecento ettari di bosco. Si torna alla normalità, alle 18 solo 34 interventi di canadair. La situazione incendi nel Paese sta tornando lentamente alla normalità. "Sono state, al momento, 34 le richieste di intervento della flotta aerea del Dipartimento della Protezione civile, a fronte delle 90 ricevute ieri". A rilevarlo è Agostino Niozzo, direttore generale del Dipartimento della Protezione civile. "Il trend è, dunque, nettamente in miglioramento - aggiunge - e contiamo prosegua così grazie anche alle previsioni del tempo che indicano temperature in discesa verso i livelli stagionali". Restano ancora alcune situazioni critiche in Calabria e in Abruzzo, sottolinea Niozzo, ma si spera di risolverle in breve tempo. Il fuoco che è ripreso a Peschici, in località Malanotte, invece, riguarda - secondo Niozzo - qualche focolaio non bonificato. Sottosegretario Rosato: “Superata l’emergenza.
Istituire numero unico delle emergenze”. "La
fase dell'emergenza è superata". Lo ha detto il sottosegretario
di Stato con delega alla Protezione Civile, Ettore Rosano, nel pomeriggio
a Catanzaro dove ha partecipato alla riunione del Centro Coordinamento
Soccorsi istituito dal Prefetto del capoluogo calabrese, Salvatore
Montanaro. "Nel Paese - ha aggiunto - la situazione di emergenza
è superata anche se c'é ancora qualche rogo in atto.
Il fatto che oggi siamo fuori dall'emergenza, ovviamente, non vuol
dire lo saremo anche domani considerato che la situazione degli incendi,
molti dei quali sono dolosi, non è prevedibile" Bruciati 2000 ettari del Parco del Pollino. Oltre duemila ettari di terreno, di cui 200 ettari di bosco, sono stati distrutti dall'incendio che da cinque giorni divampa nella zona tra Morano Calabro e Castrovillari, nel Parco Nazionale del Pollino. Per spegnere l'incendio stanno lavorando un canadair ed un elicottero che da stamani hanno già effettuato numerosi lanci di acqua e liquido ritardante. A terra, invece, sono in attività numerose squadre del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e dei volontari della protezione civile. Ieri nell'area del Parco Pollino gli investigatori del Corpo Forestale dello Stato avevano trovato un rudimentale ordigno incendiario ed una decina di inneschi già utilizzati. Nella zona del Cosentino desta preoccupazione anche un incendio ad Acri, dove è in attività un canadair. Presso la Prefettura di Cosenza è in piena attività il Centro di Coordinamento Soccorsi (Ccs) che sta coordinando gli interventi contro gli incendi. Pappaterra “Uno scenario lunare”. E' uno scenario lunare quello che si presenta tra Morano Calabro e Castrovillari, nel Parco Nazionale del Pollino, dove da cinque giorni divampa un incendio di vaste proporzioni che ha distrutto oltre duemila ettari di terreno, di cui 200 di bosco. A descrivere i danni provocati dalle fiamme è il presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, secondo il quale si tratta di un "vero e proprio disastro ambientale". "I turisti che scenderanno in Calabria dal Nord - ha detto Pappaterra - quando raggiungeranno la zona tra Morano e Castrovillari si accorgeranno di quanto è accaduto in questi giorni. Quello che si presenta è uno scenario lunare. Le fiamme hanno distrutto una delle zone più belle dell'area protetta. Ora ci auguriamo che le fiamme vengano spente al più presto per evitare che vengano danneggiati i pini che abbiamo sulle nostre vette". Da stamani nell'area del Pollino stanno lavorando intensamente un aereo canadair ed un elicottero. Tra Morano e Castrovillari sono stati dislocati anche cinquanta militari dell'esercito che sono in piena attività e che si aggiungono alle numerose squadre del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco. "Entro oggi - ha proseguito il Presidente del Parco - speriamo di poter spegnere questo incendio che divampa da cinque giorni. Poi avvieremo la fase della quantificazione dei danni che a prima vista sembrano veramente molto ingenti. Il nucleo del Niab del Corpo Forestale sta effettuando già una serie di perizie e di rilievi che sicuramente ci aiuteranno a capire meglio l'entità dei danni. Certo che dal punto di vista ambientale è un vero e proprio disastro". Nuovo focolaio ad Acri. Diversi ettari di bosco e macchia mediterranea sono stati distrutti da un incendio che divampa nei pressi della strada provinciale che da Acri conduce a San Demetrio Corone. Per spegnere l'incendio stanno lavorando un canadair ed un elicottero. A terra stanno operando squadre del Corpo Forestale e dei Vigili del fuoco. Otto i focolai ancora accesi in Calabria. Otto focolai d'incendio sono ancora accesi questa mattina in tutta la Calabria, un numero nettamente inferiore a quello di ieri, elemento che fa ben sperare in un miglioramento della situazione. Le zone interessate dalle fiamme sono nelle province di Catanzaro e Cosenza. A Morano Calabro, nel Parco Nazionale del Pollino, il personale del Corpo Forestale dello Stato ha chiesto l'intervento di un mezzo aereo. Nella stessa zona ieri è stato trovato un rudimentale ordigno incendiario ed una decina di inneschi già utilizzati. In provincia di Catanzaro le squadre a terra composte dai vigili del fuoco, dal personale del corpo forestale e dai volontari della protezione civile hanno lavorato per tutta la notte per spegnere gli incendi che hanno colpito principalmente la zona della Presila. Il numero dei focolai d'incendio si è probabilmente ridotto anche grazie all'improvviso calo delle temperature che si è verificato nel corso della notte e che tuttora permane. Iovene (DS) “Rafforzare prevenzione e repressione”. "In Calabria la situazione degli incendi dopo tre giorni rimane ancora assai grave. Decine i roghi che assediano centri abitati, zone montane, villaggi turistici e che in queste ore hanno distrutto centinaia di ettari di bosco e di macchia mediterranea e oltre 2000 ettari del Parco del Nazionale Pollino". E' quanto afferma in una nota il senatore Nuccio Iovene circa gli incendi in Calabria. "La Calabria, tra le altre cose che la affliggono, - prosegue Iovene - ha anche il triste primato di essere tra le regioni d' Italia con il più alto tasso di incendi e, ogni anno, la situazione va peggiorando. Per fronteggiare l' emergenza è necessario garantire da subito risorse e mezzi adeguati, ma soprattutto rafforzare tutti gli strumenti di prevenzione e repressione". "Negli anni passati - prosegue Iovene - un' importante esperienza pilota contro gli incendi è stata promossa dall' Ente Parco dell'Aspromonte ed aveva dimostrato di funzionare, abbattendo di circa il 90% degli incendi sugli 80 mila ettari di parco. Il meccanismo adottato era semplice e consisteva nell' affidare aree territoriali ad associazioni od imprese per sei mesi, da aprile a novembre, per il controllo del territorio 24 ore su 24, attraverso un sistema di 'contratti di responsabilita'. Se nell' area affidata la superficie bruciata risultava superiore all'1% gli affidatari perdevano il 50% del contributo previsto dal contratto" Precedenti
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