HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Incendi, situazione drammatica in Calabria

 

Incendi in Calabria: dichiarato lo stato d’emergenza. Oltre 170 roghi in tutta la regione, Cosenza provincia più colpita con 60 incendi in arrivo pompieri e mezzi. Ordigni e inneschi scoperti nel Pollino. Impiegato l'Esercito.

25/07 E' uno scenario da inferno dantesco quello che appare in Calabria dopo tre giorni di incendi, che vanno avanti alimentati dal vento; ogni angolo della regione e' devastato dalle fiamme. L'azzurro del cielo estivo ha ceduto il passo al grigiore del fumo intenso, l'odore acre tipico degli incendi e' entrato fin dentro le case, la fuliggine dei roghi si è depositata sulle auto come in un paesaggio pompeiano, da Castrovillari a Reggio. E' tutto un panorama di nero bruciato. E non e' finita. Per far fronte all'emergenza la Presidenza del consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza e da stamani, in ausilio ai vigili del fuoco, al personale del Corpo forestale e della protezione civile, sono al lavoro anche i militari dell'esercito. Stamani il prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro, che ha istituito il Centro coordinamento soccorsi, ha annunciato che ''la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per la Calabria. Ora si e' in attesa del testo dell'ordinanza per vedere che tipo di attivita' straordinarie sono previste. Ieri sera abbiamo costituito il Centro Coordinamento Soccorso in modo da poter avere un unico centro di riferimento e per poter rendere sinergici tutti gli interventi necessari a far fronte a questa emergenza''. In Calabria da stamani sono stati oltre 170 gli incendi che sono divampati e che hanno interessato tutta la regione. Le province piu' colpite sono comunque quelle di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. L'attivita' di quantificazione dei danni non e' stata ancora avviata in attesa che le condizioni rendano accessibili le varie zone colpite dagli incendi. Oltre al settore dell'agricoltura, che e' tra quelli maggiormente colpiti, anche quello zootecnico sembra aver subito ingenti danni. Il Wwf della Calabria ha ricevuto, in queste ultime ore, decine di segnalazioni di animali morti. Il sottosegretario all'Interno, Ettore Rosato, ha comunicato al Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, l'arrivo di cento vigili del fuoco neo-assunti che saranno impiegati per arginare l' emergenza incendi. ''E' il primo intervento - ha detto Loiero - come mi ha comunicato Rosato. Il governo e' allarmato per quel che sta avvenendo soprattutto nel Mezzogiorno. Siamo tutti in allarme, la Calabria e' un immenso rogo, dal Pollino allo Stretto, ci sono situazioni che e' difficile fronteggiare''. Dalla Calabria, intanto, si leva un coro unanime per chiedere che vengano intensificate le attivita' di prevenzione contro gli incendi. Primo tra tutti e' il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, secondo il quale ''di fronte a questa catastrofe naturale, che minaccia da vicino decine di centri abitati, che distrugge come una furia centinaia di ettari di macchia mediterranea, che e' patrimonio naturale della Calabria e del Paese, occorre moltiplicare gli sforzi e gli interventi''. L'attivita' investigativa contro i piromani, intanto, ha dato i suoi primi frutti. I carabinieri, in provincia di Catanzaro, hanno arrestato un pensionato di 70 anni il quale e' stato sorpreso mentre incendiava sterpaglie in un terreno di sua proprieta'. L'incendio, a causa del vento forte, si e' propagato a terreni limitrofi distruggendo settanta ettari di bosco e alcune case rurali. Nel Parco Nazionale del Pollino, invece, il personale del Corpo Forestale dello Stato hanno trovato un rudimentale ordigno incendiario composto da una pietra avvolta da carta che era imbevuta di liquido infiammabile. Il commissario del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, ha definito l'episodio come un ''atto di terrorismo ambientale''

Ordigni e inneschi incendiari nel Parco del Pollino. Pappaterra “Terrorismo”. Un rudimentale ordigno incendiario e' stato trovato dal personale del Corpo Forestale dello Stato nelle campagne di Morano Calabro, nel parco nazionale del Pollino. L'ordigno, composto da una pietra avvolta da carta e cosparsa di liquido infiammabile, era in prossimita' di una zona dove stamani ha avuto inizio un incendio di vaste proporzioni. Del ritrovamento e' stata informata la Procura della Repubblica di Castrovillari che coordina le indagini sugli incendi nell'area del parco del Pollino. Il materiale trovato, secondo quanto si e' appreso, sara' inviato al Ris di Parma che effettuera' una serie di accertamenti. Nella zona del parco del Pollino dove si trova Morano, e' attivo un incendio che sta andando avanti da giorni. Una decina di inneschi gia' utilizzati, inoltre, sono stati trovati dalle squadre del Corpo Forestale dello Stato in diverse zone del Parco Nazionale del Pollino, dove da alcuni giorni divampano roghi di vaste proporzioni. Si tratta di pietre poste su piccoli piedistalli con carta e del liquido infiammabile. Il materiale e' stato sequestrato e sara' sottoposto ad accertamenti. Il ritrovamento del materiale conferma l'ipotesi investigativa secondo la quale gli incendi nel Parco del Pollino sono di natura dolosa. Le indagini del corpo forestale dello Stato sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Baldo Pisani. Le ipotesi di reato sono disastro doloso e incendio.''Siamo di fronte a veri e propri episodi di terrorismo ambientale''. E' quanto ha detto il commissario del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, circa il ritrovamento a Morano Calabro di un rudimentale ordigno incendiario. ''L'episodio e' sconcertante - ha aggiunto - e noi stiamo denunciando questa strategia incendiaria gia' da diversi giorni. La nostra attivita' e' finalizzata a fronteggiare questi episodi''. ''Stamani - ha concluso Pappaterra - ho avuto notizia dell'arrivo nel cosentino di nuovi venti uomini del Corpo Forestale. La notizia mi rallegra ma se vogliamo veramente fronteggiare l'emergenza degli incendi e' necessario incrementare i mezzi a disposizione''

Attivato il numero anti piromani 06 4741 360: L’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato ha attivato da oggi lo 064741360, il nuovo numero di emergenza che i cittadini possono utilizzare per denunciare chi dà fuoco ai boschi o per segnalare eventuali comportamenti sospetti in tal senso. A raccogliere le chiamate indirizzate a questa linea, attiva tutti i giorni 24 ore su 24, sono gli operatori del NIAB (il Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi del Corpo forestale dello Stato), da sempre in prima linea nella lotta a chi attenta al patrimonio boschivo, essendo ormai accertato che la quasi totalità dei roghi che stanno devastando l Italia in questi giorni è di carattere doloso. Questo nuovo numero si aggiunge al 1515, il numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato, attivo tutti i giorni 24 ore su 24, le cui linee in questi giorni sono letteralmente sommerse di chiamate. Il centralino del 1515, che per far fronte all emergenza incendi ha visto rafforzato l organico degli operatori, ha ricevuto in questi ultimi giorni una media di 10.000 telefonate quotidiane, con picchi di 20.000 nella giornata del 24 luglio, particolarmente drammatica per la quantità e vastità dei roghi divampati su territorio nazionale. Il 98% delle chiamate sono relative a segnalazione di incendi già divampati Nonostante sia stato rinforzato il servizio, è possibile - sottolinea il Corpo Forestale dello Stato - che in questi giorni di particolare emergenza incendi i tempi di attesa prima di poter parlare con gli operatori del 1515 si allunghino. Ciò potrebbe avvenire soprattutto nelle ore pomeridiane, in cui più frequentemente avviene la segnalazione dei roghi. E importante - aggiunge la nota del Cfs - che chiunque telefoni al 1515 per segnalare un incendio fornisca agli operatori, oltre alla propria identità, la regione la provincia, il comune e la località in cui è stato segnalato l evento nonché la natura dello stesso. Questo al fine di contribuire, nel più breve tempo possibile, ad attivare le operazioni di spegnimento del rogo e all individuazione dei responsabili del medesimo.

Esercito al lavoro. L'Esercito, in seguito alle disposizioni impartite dal ministro della Difesa Arturo Parisi, ha aumentato il proprio impegno in termini di mezzi e di uomini per fronteggiare l'emergenza incendi di questi giorni. Ogni anno l'Esercito mette a disposizione della Protezione civile, dal 9 giugno al 30 settembre, un elicottero del tipo CH 47 Chinook, il grande elicottero birotore che trasporta al gancio baricentrico un contenitore per acqua di 5.000 litri dislocato alla base di Viterbo, ed un elicottero AB 205 che trasporta un contenitore da mille litri con base a Cagliari. Entrambi i mezzi sono integrati nel dispositivo della Protezione civile e vengono gestiti attraverso il Centro operativo aereo unificato (Coau). A causa dei tanti incendi di questi giorni su tutto il territorio nazionale, l'Esercito sta impiegando altri 2 elicotteri del tipo CH47, rischierati presso la base aerea di Amendola, per fronteggiare l'emergenza in Puglia. La Regione Calabria ha chiesto ed ottenuto l' intervento di un elicottero AB 212 del secondo Reggimento dell'aviazione dell'Esercito di Lamezia Terme. Sempre questa mattina il Comando aviazione Esercito ha messo a disposizione della Protezione Civile un altro aeromobile del tipo AB 412 pronto su Viterbo. Ad oggi il contributo aereo dell'Esercito si sintetizza in 113,15 ore volo di elicotteri del tipo CH-47 Chinook, durante le quali hanno effettuato 409 lanci riversando sugli incendi oltre 2 milioni di litri di acqua o liquido estinguente. Gli elicotteri del tipo AB 205, invece, hanno effettuato 54 ore volo, in cui sono stati effettuati 813 lanci per un totale di 406.500 litri di acqua sganciata sui focolai d' incendio. Sul fronte terrestre, sono stati impiegati a Peschici un veicolo multiruolo ambulanza, due autobus pesanti, un autobus medio, tre autobus leggeri, tre camion medi della brigata "Pinerolo" per lo sgombero della popolazione. Nell'area di Navelli (L Aquila) sono impegnati in attività antincendio oltre 70 militari del 33° reggimento artiglieria "Acqui" e del nono Reggimento alpini con tre autobotti ed un mezzo antincendio proveniente dal Centro Militare di Equitazione di Montelibretti. A Chieti sono stati messi a disposizione della prefettura circa 30 uomini del 123/o reggimento fanteria "Chieti" e due autobotti. Ad Acri, Rosito e Zumpano (Cosenza) stanno effettuando attività antincendio un plotone (30 uomini circa) del primo Reggimento bersaglieri. Infine, a disposizione della Prefettura di Pescara, è pronto un plotone da 30 uomini del primo reggimento "Granatieri di Sardegna" con una autobotte.

In Italia oltre 520 roghi. Cosenza la provincia più colpita con 60 incendi. Sono stati 524 gli incendi divampati nella giornata di oggi in tutta la Penisola - regioni a statuto autonomo escluse - a impegnare i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. "Un vero record", si spiega in una nota. Nella maggior parte dei casi si continua - si è trattato di roghi per lo spegnimento dei quali non si è reso necessario l`intervento dei mezzi aerei. "E' evidente il tentativo di aggressione da parte degli incendiari al patrimonio naturale". La Centrale Operativa Nazionale della Forestale, che coordina le 15 sale regionali, ha ricevuto, dalla mezzanotte alle ore 17.30 di oggi, più di 5.000 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515. "Il numero più alto di incendi è stato registrato nel Centro - Sud: la Calabria è stata la regione più colpita dalle fiamme con oltre (170) roghi, seguita dalla Campania con (124), dal Lazio (70), dalla Puglia (65), dall`Abruzzo (36) e dalla Basilicata (21)". "Le province più colpite dalle fiamme sono state Cosenza con (60) incendi, Catanzaro con (50), Salerno con (36), Reggio Calabria con (35), Napoli con (28), Benevento con (27) e Caserta con (22)". Tra la serie di incendi che ha colpito il Centro-Sud, è intervenuto un elicottero AB412 a Bussi sul Tirino (Pescara) per domare un incendio con 3 diversi fronti del fuoco, due dei quali sono già sotto controllo. Un terzo fronte, quello che desta maggiori preoccupazioni, di circa 800 metri, sta interessando l`area intorno ai centri di Bussi e Popoli, con una vegetazione prevalentemente a pineta. Un altro mezzo, un NH500 del Corpo forestale dello Stato è intervenuto nella provincia di Reggio Calabria per domare un incendio in località Montechiarello e un altro a Sorbo San Basile (Catanzaro). "Quest`ultimo - si sottolonea - ha un fronte del fuoco di circa 700-1000 metri e interessa un`area di circa 500 ettari". Un AB412 partito dall`Urbe, è invece intervenuto a Piglio (Frosinone), per poi sorvolare la zona di Formia (Latina).

100 vigili del fuoco in arrivo per la provincia di Cosenza. Cento vigili del fuoco sono in arrivo da Roma al Comando di Cosenza. Lo rende noto la Uil Pubblica amministrazione provinciale tramite il segretario Bonaventura Ferri che commenta la notizia, auspicata da tempo, affermando: "Non abbiamo bisogno di provvedimenti tampone, i 100 vigili del fuoco devono rimanere a Cosenza anche dopo questa emergenza. La sede dei Vigili del fuoco di Schiavonea e' pronta da anni per essere aperta ed ora il governo ha l'obbligo di aprirla immediatamente. I 100 Vigili del Fuoco - aggiunge - devono essere utilizzati per aprire immediatamente almeno tre nuove sedi operative sul territorio provinciale. Il Sindaco di Amantea - dice Bonaventura Ferri - durante un importante incontro avuto nei giorni scorsi, dopo il grave incendio della falegnameria Delizia, si e' impegnato a reperire dei locali idonei da adibire a sede per i Vigili del Fuoco. La presenza di sedi operative nella provincia cosentina e' davvero scarsa, ma con l'apertura di una sede operativa sul tirreno (Amantea) - aggiunge - una sul versante ionico (Schiavonea) ed una in posizione baricentrica, il servizio di soccorso ai cittadini potrebbe migliorare sensibilmente. Per combattere gli incendi di questi giorni - fa inoltre rilevare - i vigili del fuoco hanno raddoppiato i turni con livelli di carico di lavoro realmente insopportabili, a questo punto, dopo mesi di nostre denunce a tutti i livelli il potenziamento e' un fatto ormai innegabile, ma deve essere un provvedimento effettivo e definitivo"

Loiero “Il Governo ha risposto”. Il governo Prodi risponde all' appello del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero: cento vigili del fuoco neoassaunti arrivano in Calabria per arginare l' emergenza incendi che sta distruggendo molte aree della regione. "E' il primo intervento, come mi ha comunicato il sottosegretario Ettore Rosato", ha detto Loiero. "Il governo - ha aggiunto - è allarmato per quel che sta avvenendo soprattutto nel Mezzogiorno e sta cercando di venire incontro alle Regioni dove la situazione sta diventando sempre più drammatica. Ringrazio Rosato per l' impegno e il presidente Prodi e il ministro Giuliano Amato per la sensibilità e l' attenzione ancora una volta dimostrata nei confronti della Calabria. Siamo tutti in allarme, la Calabria è un immenso rogo dal Pollino allo Stretto, ci sono situazioni che è difficile fronteggiare, zone turistiche del Vibonese aggredite da giorni dal fuoco, ma come mi ha spiegato Rosato si sta tentando di mettere in azione il massimo dello sforzo, come noi abbiamo richiesto". A Roma per incontrare il presidente del Consiglio Romano Prodi e per altri impegni istituzionali e politici, il presidente Loiero si è tenuto costantemente in contatto con i responsabili della protezione civile regionale per avere un quadro aggiornato della situazione. "I problemi - ha sostenuto Loiero - sono enormi. Abbiamo messo in campo più uomini e mezzi e speriamo così di poter far fronte a una emergenza immane. Sono soddisfatto anche perché i militari del Reggimento bersaglieri di Cosenza e del Genio di Castrovillari stanno lavorando nel Cosentino per spegnere gli incendi, specialmente nelle aree di Castrovillari, Frascineto, Morano e Acri, dove sta bruciando tutto. Li ringrazio tutti per l'impegno. E' necessario uno sforzo da parte di tutti, anche dei semplici cittadini. La protezione civile regionale, con la collaborazione dell' Afor, è impegnata su diversi fronti e anche e anche nelle aree più interessate dagli incendi la situazione sta evol vendo positivamente. Speriamo che tutto vada per il meglio, non possiamo pensare che si ripetano, in una situazione di sostanziale impotenza, episodi come quelli avvenuti a Magisano o a Limbadi, nella frazione Motta Filocastro, gioiello urbanistico medioevale, dove il fuoco ha aggredito le abitazioni, causando gravi danni"

Bertolaso “Abbiamo fatto il nostro dovere, altri no. Le Regioni senza flotta”. "Noi abbiamo fatto più del nostro dovere, sostituendoci a qualcuno che non ha fatto quello che doveva fare". Il giorno dopo la tragedia di Peschici, il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, non ci sta a finire sul banco degli accusati e convoca una conferenza stampa per rimarcare le responsabilità di ognuno: dalle Regioni, cui spetta la lotta attiva al fuoco, ai Comuni, in ritardo sul catasto delle aree bruciate e sui piani d'emergenza. A PESCHICI IN 40 MINUTI DOPO RICHIESTA - Per la zona del Gargano, ricostruisce Bertolaso, "ci è arrivata una prima richiesta di intervento aereo alle 11.19, ma non si trattava di Peschici, bensì di un'altra area sul Gargano. Per Peschici la richiesta è arrivata alle 11.50 ed alle 12.30 un nostro elicottero era in zona". Sono passati, sottolinea, "solo quaranta minuti dalla richiesta di intervento: mi domando quante ambulanze arrivano in così poco tempo dopo una richiesta di aiuto. E di quanto dico - aggiunge - ci sono registrazioni e certificazioni: carta canta". Non sono intervenuti Canadair, rivela poi, perché in quella situazione era più efficace l'S64 Eriksson, un elicottero che ha una capacità di ben 9mila litri d'acqua, il 30% in più rispetto al Canadair. AVEVO AVVERTITO, SARA' ESTATE DA INCUBO - Il capo della Protezione civile ricorda quindi che "fin da maggio avevo avvertito: sarà un'estate da incubo per il clima. Qualcuno mi criticò, ora forse si sarà ricreduto". E sottolinea che la legge 353 del 2000 contro gli incendi boschivi affida alle Regioni competenza specifiche contro i roghi, disponendo anche che le amministrazioni si dotino di flotte regionali di elicotteri. Al Dipartimento, osserva, "viene data la responsabilità di dare in supporto i mezzi della nostra flotta aerea". A ribadire le competenze di ciascun soggetto sono arrivate poi, ai primi di giugno, due direttive del presidente del Consiglio, che invitavano le Regioni a far funzionare le Sale operative per garantire un efficace coordinamento degli interventi e a dotarsi di una propria flotta aerea in previsione di un'estate critica. COMUNI SENZA PIANI EMERGENZA, ANCHE PESCHICI - La seconda circolare, prosegue il numero 1 del Dipartimento, "ricordava che i sindaci devono fare il catasto delle aree bruciate per evitare speculazioni sui terreni, ma molti non lo hanno fatto. Il documento suggeriva anche alle forze armate e alla Guardia Costiera di tenersi pronti ad intervenire nelle zone costiere per eventuali soccorsi ai bagnanti". "Da parte nostra - sostiene - venerdì scorso abbiamo scritto a tutti i soggetti, ministeri, Regioni ed enti locali, per segnalare l'ondata di caldo violenta che sarebbe arrivata e prendere gli opportuni provvedimenti". Il capo della Protezione Civile dice infine di aver scritto a tutti i Comuni per invitarli a realizzare i piani di emergenza: solo il 48% ce l'hanno e Peschici, "credo non lo abbia". CONTRO PIROMANI BASTA APPLICARE LEGGI - Il capo del Dipartimento ribadisce inoltre che c'é la mano dell'uomo dietro quasi tutti gli incendi. I piromani, fa sapere, "a volte si servono addirittura di gatti cosparsi di benzina ed incendiati per appiccare le fiamme. Ma non servono nuove leggi per combatterli, basta applicare quelle che ci sono".

Insediato il CCS regionale. Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza in Calabria, a causa degli incendi che stanno devastando la regione, arrivano i primi rinforzi di mezzi e umani decisi dal Ministero dell'Interno per contrastare una situazione di crescente allarme. In particolare, e' stato disposto l'invio di un Canadair che si e' aggiunto ai due gia' operativi, un elicottero e' stato assegnato da Catania ai vigili del fuoco, in Calabria sprovvisti di mezzi aerei, mentre la protezione civile sta inviando sul posto altri due elicotteri. Tutto questo, mentre e' stato deciso l'invio di altri cento vigili del fuoco e lo stato di allerta dell'Esercito, con il battaglione "Sirio" di Lamezia Terme e l'invio di 75 uomini da Messina che verranno dislocati sul territorio a disposizione del comando dei vigili del fuoco. Dal battaglione "Sirio" sono stati, inoltre, garantiti due elicotteri, uno dei quali gia' operativo a Cosenza. Per fronteggiare l'emergenza, dunque, e' stato messo in piedi un piano concreto, predisposto dal Centro coordinamento soccorsi convocato in seduta permanente dal prefetto di Catanzaro Salvatore Montanaro che, oggi, ha incontrato la stampa per fornire i dati aggiornati sull'emergenza. Il tavolo permanente, presieduto dal prefetto, e' composto dalle Forze dell'ordine, dalla protezione civile regionale, dai vigili del fuoco, dall'Afor, dall'Esercito, dal Comune e dalla Provincia di Catanzaro. "Sin da ieri sera - ha detto il prefetto nel corso di un incontro con la stampa - stiamo mettendo in piedi interventi sinergici attraverso un unico centro di riferimento, dal momento che c'e' grande consapevolezza della forte emergenza, della quale si sono fatti carico anche il viceministro e il sottosegretario all'Interno. Ieri sera abbiamo vissuto una maggiore preoccupazione - ha sottolineato Montanaro - mentre oggi c'e' una maggiore tranquillita' perche' abbiamo individuato gli interventi necessari. Il fronte piu' preoccupante e' quello della Presila catanzarese, dove i comuni di Pentone, Sellia, Zagarise, Tiriolo e Sersale sono lambiti dalle fiamme. Per questo - ha evidenziato il prefetto - abbiamo lavorato con le squadre di terra per tutta la notte, creando una cintura di protezione intorno a centri abitati. Da questa mattina, invece, stanno operando per questo incendio tre canadair".

In arrivo in Calabria il sottosegretario Rosato. Il sottosegretario con delega alla Protezione Civile, Ettore Rosato, sara' domani a Catanzaro dove partecipera' alla riunione del Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) per fare il punto della situazione sugli incendi in corso in Calabria. Alla riunione del Ccs, istituito ieri dal Prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro, partecipera' anche il direttore centrale per l'emergenza e il soccorso tecnico, Ing Alfio Pini, ed il Viceprefetto aggiunto, Daniela Caruso.

L’agricoltura presenta il conto: 1 miliardo di danni. L'emergenza incendi che ha messo in ginocchio il centro-sud del Paese fa pagare un conto pesante anche all'agricoltura causando danni che, secondo la stima della Cia-Confederazione italiana agricoltori, ammontano ad un miliardo di euro. Una stima per difetto, sottolinea la stessa Confederazione, che potrebbe dilatarsi nelle prossime ore mentre é ancora lunga la lista degli incendi. Le fiamme, finora, hanno distrutto più di 5 mila ettari tra coltivazioni e pascoli mentre si leva il grido di allarme su alcune produzioni antiche e di pregio. Nel Gargano che più ha sofferto la devastazione del fuoco sono stati distrutti uliveti secolari, vero e proprio fiore all'occhiello per l'agricoltura pugliese, e sono inoltre a rischio rinomate specie di agrumi: dal 'Femminello del Gargano', antica specie di limone dal marchio Igp (indicazione gegrafica protetta), alle arance garganiche. In Abruzzo pagano pegno vitigni di pregio come il Montepulciano e il Trebbiano ed è a rischio anche lo zafferano di Navelli. A rischio anche il tartufo nero nel Piceno, rileva la Coldiretti, nel sottolineare come, di fronte all'emergenza incendi che ormai si ripropone ogni anno, è necessario coinvolgere le imprese agricole nell'attività di prevenzione. Per questo l'associazione propone un accordo con le pubblioche amministrazioni che fissi, sulla base della legge di orientamento, le regole per l'incentivazione e lo sviluppo dell'attività di presidio del territorio e dell'ambiente, specialmente nelle aree a rischio per incendi, frane e alluviioni. La mappa dei disastri per le coltivazioni si estende anche alle altre regioni arse dai roghi e Confagricoltura rileva in particolare come in Calabria si registrano danni agli uliveti della Piana di Gioia Tauro e nella zona Jonica si segnalano ingenti danni ad agrumenti e vigneti. Per quanto riguarda la Campania, preoccupano gli incendi nella piana di Sorrento che mettono a rischio strutture agricole, turistiche e aree arborate. In Sicilia nel circondario di Messina è tutto bruciato ma i maggiori danni si sono verificati nella zona dei Nebrodi, dove vaste aree agricole a noccioleti e uliveti sono bruciati. Situazione drammatica - rileva ancora Confagricoltura - in Sardegna, soprattutto nella provincia di Nuoro: in due giorni 30mila ettari sono stati devastati dalle fiamme. Il conto dei danni, infine, non può non tenere conto degli agriturismi delle aree interessate, dove sarà inevitabile un calo di presenze, proprio nell'avvicinarsi del clou della stagione estiva.

Sottosegretario Rosato: Emergenza straordinaria. Quella di ieri sul fronte degli incendi "é stata una situazione di emergenza straordinaria, non solo per le due vittime, ma anche per il clima e l'emergenza criminale". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Ettore Rosato, nelle sue comunicazioni - a nome del Governo - al Senato sull'emergenza incendi. Ieri, ha ricordato il sottosegretario, "sono arrivate 40.000 chiamate ai centralini dei vigili del fuoco, che hanno attuato 2.000 interventi. Mentre alla Protezione civile sono giunte ben 100 richieste per interventi aerei". Per fare un confronto con il 2003, ha proseguito Rosato, "ché è stato un anno eccezionale, il più caldo e siccitoso degli ultimi 50 anni, i picchi di richieste di intervento non superavano nemmeno della metà quelli di questi giorni".
Il 90% opera di piromani. Oltre il 90% degli incendi è frutto di piromani. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Ettore Rosato, nelle sue comunicazioni - a nome del Governo - al Senato sull'emergenza incendi. Occorre, ha spiegato Rosato, "aumentare gli strumenti a disposizione della magistratura per infliggere pene severe e si devono poi dare migliori strumenti di indagine".
Risorse insufficienti. Gli interventi contro gli incendi "non possono essere solo emergenziali: abbiamo bisogno di più prevenzione e controllo del territorio". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Ettore Rosato, nelle sue comunicazioni - a nome del Governo - al Senato sull'emergenza incendi. Nel campo della prevenzione, ha ricordato Rosato, "c'é una forte competenza delle Regioni: un piccolo incendio avvistato subito consente di limitarne i danni; se invece il rogo viene abbandonato ci sono i problemi che abbiamo visto in questi giorni". Inoltre, ha proseguito il sottosegretario, "non abbiamo risorse sufficienti sul territorio; vigili del fuoco e Corpo forestale non hanno sufficienti mezzi e uomini. E' bene saperlo, perché quando l'emergenza è circoscritta in aree delimitate, si possono far venire aiuti da comandi vicini, quando l'emergenza è diffusa, è difficile farvi fronte". Ci vogliono, ha aggiunto, "risorse da parte dello Stato e delle Regioni".
La prevenzione tocca alle Regioni. La legge 353 del 2000 "affida in modo inequivocabile alle Regioni l'attività di previsione e prevenzione del rischio incendi, nonché la lotta attiva che comprende sorveglianza, ricognizione, allarme e spegnimento". Lo ha ricordato il sottosegretario all'Interno, Ettore Rosato, nelle sue comunicazioni - a nome del Governo - al Senato sull'emergenza incendi. Al Dipartimento della Protezione civile, ha rilevato Rosato, "é invece affidato il coordinamento delle attività aeree di spegnimento mediante la gestione della flotta di Stato". Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha proseguito, "cui è affidato compito stabilire l'avvio della campagna estiva contro gli incendi, ha dettato il primo giugno scorso gli indirizzi operativi per fronteggiare i rischi inviando una direttiva alle Regioni ed ai ministeri competenti". Nella nota, ha aggiunto, "si ricordava il rispetto delle competenze attribuite alle Regioni ed alle Province autonome dalla legge quadro e si faceva appello alla necessità di un'azione congiunta tra Regioni e tutte le autorità competenti".

Regione “Eventi straordinari”. La situazione di questi giorni va al di la' delle singole competenze regionali: e' una situazione straordinaria e per fronteggiarla e' necessaria un'azione sinergica Stato-Regioni. Questo, in sintesi, il pensiero del coordinatore degli assessori all'Ambiente delle Regioni, e assessore in Calabria, Diego Tommasi, che risponde cosi', indirettamente, alle osservazioni mosse da alcuni esponenti delle istituzioni e della politica che hanno ricordato le competenze delle Regioni in materia di Protezione Civile. ''Serve maggiore prevenzione - ha detto Tommasi - e per questo abbiamo chiesto al ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio l'istituzione di un fondo speciale. Chiediamo anche di costruire un accordo per potenziare i mezzi: comprare un aereo per le Regioni non e' cosa facile perche' implica somme considerevoli. I fondi comunitari 2007-2013, per esempio, potrebbero essere impegnati, in parte, per potenziare i mezzi in dotazione delle Regioni''. In Calabria, ha ricordato Tommasi, oggi gli incendi sono stati ben 130, un numero simile anche a quello di ieri e di questi giorni: ''e' evidente che la situazione che ci troviamo a fronteggiare e' straordinaria''. Quanto infine all'inasprimento delle pene, l'assessore sostiene la necessita' di aumentare la prevenzione e il numero di personale impegnato nel controllo del territorio.

SOS del Sindaco di Morano. Migliaia di ettari di bosco e macchia mediterranea andati in fumo: le fiamme hanno assediato l'intero territorio comunale di Morano Calabro, dove il vento e la canicola estiva accentuano la complessita' di una situazione gia' fortemente compromessa. Quello del sindaco Nicolo' De Bartolo e' un vero e proprio S.o.S.: "Non possiamo continuare ad assistere allo scempio che il fuoco sta facendo di una delle nostre maggiori risorse: la montagna. E' ormai chiaro che siamo sotto assedio e stiamo vivendo una vera e propria emergenza incendi. Il personale adibito allo spegnimento non e' piu' assolutamente sufficiente a gestire le operazioni. Esiste alla base un palese quanto grave deficit organizzativo e di coordinamento. Se al Corpo Forestale dello Stato, quale organo di Polizia specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale sono assegnati compiti di tutela dell'ambiente e del paesaggio e servizi di sicurezza pubblica e controllo del territorio, per converso - aggiunge - spetta alla Regione Calabria garantire una pronta ed efficace attivita' di spegnimento con le squadre dell'AFOR a terra e con i mezzi aerei. Con rammarico dobbiamo invece rilevare che i nostri boschi continuano a bruciare da diversi giorni. Martedi' abbiamo provveduto, attraverso l'unita' di crisi (C.O.M.) allestita a Castrovillari, di cui fa parte il sottoscritto, il sindaco della citta' del Pollino e quello di Frascineto, a segnalare alla Prefettura di Cosenza, ai Dipartimenti della Protezione civile nazionale, regionale e provinciale, ad attivare tutte le procedure inerenti l'allertamento degli organi preposti agli interventi dovuti secondo le richieste pervenute all'utenza telefonica del C.O.M.. Purtroppo - aggiunge il sindaco - dalle 14 in poi (sempre di martedi'), le utenze contattate risultavano essere inefficienti ed in alcuni casi non attivi. Molti uffici interpellati hanno addirittura risposto che gli interventi diventano prioritari qualora si tratti di stato di pericolo che minaccia la popolazione e le abitazioni. Forse non basta esser stati costretti ad emettere ben quattro ordinanze di evacuazione? Ed aver constatato di persona il dolore provocato a quanti abbiamo dovuto imporre, per tutelarne l'incolumita', di abbandonare le proprie case? Mi chiedo se non sarebbe il caso di armonizzare piu' efficacemente le operazioni che coinvolgono il personale a terra e quello aereo. Operazioni gestite direttamente dalle squadre AIB regionali con risultati discutibili". Il sindaco si dice concorde con il Commissario del Parco nazionale del Pollino quando afferma che occorre indagare per assicurare quanto prima alla Giustizia i responsabili di tali odiosi crimini. "Ma mi sento anche di aggiungere con fermezza - dice - che la Regione deve immediatamente dotarsi di strumenti e strutture adatte a fronteggiare quello che somiglia un vero e proprio attacco. Per quanto ci riguarda, pur nell'esiguita' delle risorse e dei mezzi a disposizione, siamo da ormai una settimana direttamente alle prese con le fiamme. La stazione dei Carabinieri, gli agenti della Polizia Municipale, molti cittadini volontari, la sezione locale della Protezione civile, sono continuamente impegnate in interventi di soccorso e spegnimento. Chiediamo quindi con sollecitudine piu' uomini e mezzi e celerita' negli interventi".

Ministro Pecoraro Scanio “Chiesti i fondi comunitari”. "Ho chiesto di poter utilizzare 100 milioni di euro dei fondi comunitari previsti dal Cipe per la valorizzazione delle Aree protette da destinare ad interventi straordinari di rinaturalizzazione dei Parchi Nazionali e delle Aree protette così duramente colpite dall'emergenza degli incendi e dall'azione criminale degli incendiari. Ovviamente occorrerà la massima vigilanza affinché non vengano favoriti approfittatori, speculatori e circuiti illeciti". Lo dichiara in un comunicato il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio. "Tali fondi - prosegue Pecoraro - possono essere impiegati sia per la salvaguardia della biodiversità e per la ricostruzione della naturalità distrutta dalle fiamme, favorendo una rivalorizzazione del territorio, sia per la prevenzione degli incendi boschivi, fornendo al Corpo Forestale dello Stato impiegato nei Parchi Nazionali i mezzi e gli strumenti utili ad assicurare la massima operatività. L'utilizzo dei fondi verrebbe effettuato in armonia con le amministrazioni locali per il ripristino degli aspetti naturalistici andati perduti nei roghi - conclude il ministro -. Tali risorse non avrebbero un peso aggiuntivo sul bilancio dello Stato in quanto si tratterebbe dell'utilizzazione privilegiata e razionale di somme già previste". Di fronte all'emergenza incendi di questi ultimi giorni, infine, Pecoraro Scanio torna a "chiedere con forza il superamento del blocco di spesa imposto agli Enti Parco, che impedisce l'utilizzo di somme già disponibili, seppur limitate, che potrebbero essere utilizzate anche ai fini della prevenzione degli incendi boschivi".

Nessuna richiesta di aiuti alla UE. Dall'Italia non è giunta finora alcuna richiesta per ottenere aiuti dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue), uno strumento finanziario creato a seguito delle alluvioni che hanno devastato i paesi dell'Europa centrale nell'estate del 2002 per aiutare gli Stati membri in caso di catastrofi gravi. Lo hanno indicato all'Ansa fonti della Commissione europea, indicando che c'é ancora tempo. Per accedere al Fsue, che dispone di un miliardo di euro l'anno per fornire aiuti d'emergenza, come misure provvisorie di alloggio o il ripristino di infrastrutture civili, le autorità nazionali dello Stato colpito devono presentare richiesta entro dieci settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno. Il Fondo europeo interviene in caso di catastrofe grave, che provoca cioé danni diretti stimati a oltre tre miliardi di euro o superiore allo 0,6% del Pil nazionale. In circostanze eccezionali può beneficiare degli aiuti del Fondo anche un regione colpita da una catastrofe straordinaria, "qualora la catastrofe si sia abbattuta sulla maggiore parte della popolazione, con profonde e durevoli ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione stessa". Alla fine del 2003, il Fondo aveva sostenuto otto interventi in sette paesi, e approvato uno stanziamento complessivo di 833 milioni di euro. Verso l'Italia, il Fondo è già stato attivato in occasione dei terremoti in Puglia e in Molise e dell'eruzione dell'Etna in Sicilia.

5 incendi hanno bloccato la circolazione ferroviaria. Cinque incendi sprigionatisi nelle adiacenze dei binari hanno provocato anche oggi rallentamenti e interruzioni nella circolazione ferroviaria per consentire l'intervento dei Vigili del Fuoco. Lo comunicano in una nota le Ferrovie dello Stato. Sulla Milano Piacenza, fra Lodi e Tavazzano, un incendio ha provocato l interruzione della circolazione ferroviaria su uno dei due binari della linea, dalle 12,35 alle 13.15. In Sicilia, a Letoianni, sulla Messina-Catania, un altro rogo ha determinato il blocco completo della circolazione dalle 13.55 alle 15.22. Rallentamenti, invece, dalle 14.55 alle 15.35 sulla Brescia- Verona in prossimità di Peschiera del Garda, dove un principio d'incendio ha danneggiato alcuni apparati della linea. Blocco temporaneo della circolazione ferroviaria in Calabria per altri due incendi: tra Eccellente e Vibo Pizzo, sulla linea tirrenica, dalle 15.00 alle 15.45 e tra Locri e Siderno, sulla linea jonica, dalle 15.10 alle 15.55. In Sicilia, sulla linea Gela-Siracusa, i servizi ferroviari sono stati sostituiti da pullman.

Senza catasto ambientale non si può fare prevenzione. "Senza catasto è impossibile fare prevenzione". Questo il commento riferito in una nota della senatrice Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo nelle Commissioni Ambiente e Agricoltura, dal suo intervento oggi in Aula a seguito delle comunicazioni del Governo sull'emergenza incendi. "Solo il 20% dei Comuni rispetta l'obbligo di effettuare il censimento delle aree percorse dal fuoco che fa scattare il divieto di cambiarne la destinazione per quindici anni - spiega De Petris - senza il catasto dei terreni incendiati è di fatto vanificata gran parte dell'attività di prevenzione". Secondo quanto riferisce De Petris "gli obblighi per i Comuni, introdotti dalla legge 353 del 2000 sono ancora oggi in gran parte inattuati e manca quindi l'indispensabile base di dati per formulare degli efficaci piani regionali di prevenzione antincendio. A questo si aggiunge un'organizzazione dei servizi di protezione civile ed intervento non sufficientemente articolata sul territorio". Nell'emergenza gioca anche la grande quantità di terreni abbandonati: "negli ultimi quindici anni - prosegue la senatrice dei Verdi sono stati abbandonati o cementificati quasi tre milioni di ettari di aree agricole. La superficie agricola in abbandono è la più esposta all'innesco degli incendi. Serve una nuova politica di incentivi al mantenimento dell'agricoltura nelle aree più a rischio, come indispensabile presidio e manutenzione del territorio". Di qui l'appello: "nell'epoca del cambiamento climatico gli incendi non possono essere più considerati un'emergenza episodica - conclude De Petris - per questo chiediamo al Governo di promuovere scelte coerenti in termini di potenziamento di uomini e mezzi a partire dalla prossima legge finanziaria".

Utilizzare la banca dati del Corpo Forestale. Per contrastare l'emergenza incendi, il Corpo forestale invita gli enti locali ad utilizzare il proprio sistema di rilevazione, che consente di sapere se una determinata area è stata in passato "percorsa dal fuoco". "Vogliamo mettere a disposizione - dice in una nota il Capo del CfS, Cesare Patrone - tutto il nostro bagaglio di conoscenze, aggiornato e dettagliato sulle aree incendiate, perché giornate come quella di ieri non debbano più ripetersi". Se un terreno è stato "percorso da un incendio", ricorda la nota del Cfs, la sua destinazione d'uso viene congelata per 15 anni, mentre per 10 anni è vietato edificarvi o esercitare caccia e pastorizia. "Purtroppo - lamenta Patrone - solo una piccolissima parte dei Comuni ha provveduto a realizzare il catasto delle zone incendiate". Il sistema messo a disposizione dalla Forestale è stato realizzato sette anni fa con l'introduzione del reato di incendio boschivo e consiste, spiega la nota, di un'applicazione del 'Sistema informativo di montagna' (Sim), oggi accessibile anche on-line, in cui sono "immediatamente disponibili" tutte le informazioni sulla proprietà, dalla particella catastale al nome dell'intestatario e all'uso del suolo.

La mappa del WWF dei parchi colpiti. Ecco la mappa dettagliata del Wwf parco per parco, secondo i dati acquisiti dal Corpo forestale dello Stato. Ecco un primo elenco suddiviso per Regione dei principali parchi o aree limitrofe colpite dal fuoco: MARCHE: Parco Gola della Rossa e di Frasassi, a Trinquelli di Genga bruciati circa 70 ettari. Si aggiungono a quelli andati in fumo il 10 luglio che ha distrutto oltre 80 ettari di vegetazione boscata; Parco dei Monti Sibillini, dove le fiamme stanno interessando varie località del Comune di Roccafluvione, incendio contiguo a quello di Acquasanta dei giorni scorsi nell'area dei Monti Sibillini che ha bruciato centinaia di ettari; in località Borgo di Arquata del Tronto sono andati in fumo oltre 60 ettari, a Montemonaco circa 20 e a Palmiano 10. ABRUZZO: Parco Nazionale della Majella, colpita la zona fra Bussi e Popoli, evacuati gli abitati delle zone fra Collepietro (L'Aquila) e Passo Lanciano (Chieti); Parco nazionale d'Abruzzo, incendi su più fronti, fino ad ora andati in fumo 270 ettari di bosco di faggeta secolare, solo ieri oltre 40; PUGLIA: Parco nazionale del Gargano, distrutti centinaia di ettari di bosco attraversando mezzo Gargano, soprattutto localizzato nei centri di Peschici e Vieste. Nel comune di Vieste (Foggia) il fronte del fuoco era di oltre 500 metri, che via via ha bruciato circa 200 ettari; Parco nazionale dell'Alta Murgia, alcuni focolai nel Parco dell Alta Murgia hanno distrutto oltre 100 ettari; CAMPANIA: Parco Regionale del Matese e Parco Regionale del Taburno e Camposauro; nel casertano nelle ultime ore distrutti più di 400 ettari di vegetazione, a Piedimonte Matese, e nel Salernitano, a Baronissi. Diversi gli incendi anche nel Sannio, sul Monte Taburno, a Bonea ed a Paupisi
BASILICATA-CALABRIA: Parco nazionale del Pollino, distrutti almeno 500 ettari di vegetazione tra cespugliato, rimboschimento di pini e macchia mediterranea, e nel Parco tutt'ora i roghi sono attivi; Parco della Sila, a Monte Mucone, vicino Acri, distrutti 200 ettari; Parco nazionale dell'Aspromonte, a Cittanova, ancora attivo un incendio divampato ieri che ha distrutto già 250 ettari di vegetazione e ne minaccia altri 2.000 con un fronte di 2 km; Parco Regionale delle Serre, qui le fiamme stanno divorando migliaia di ettari in tutta la Calabria e non hanno risparmiato l'oasi di protezione della fauna del lago Angitola, oasi del Wwf, dichiarata Sito di Importanza Comunitaria (Sic);
LAZIO: Parco Regionale dei Castelli Romani, dove un incendio di vaste proporzioni è divampato in serata sul costone della montagna che sovrasta il lago di Castelgandolfo, distrutti 120 ettari di vegetazione nei comuni di Marino, Rocca di Papa e Grottaferrata SICILIA: Parco dell'Etna, da venerdì scorso ci sono stati alemno 8 grandi incendi che hanno coinvolto una vastissima area a Castiglione di Sicilia e la zona a monte di Zafferana Etnea, con oltre 400 ettari minacciati almeno 200 ettari già andati in fumo; Parco dei Nebrodi, un incendio è divampato anche nel Bosco di Malabotta, nel Messinese; Parco delle Madonie, gli incendi tornano a divampare sulle colline attorno a Cefalù, in provincia di Palermo; l'incendio più vasto è divampato a Sclafani Bagni e ha raggiunto il territorio di Caltavuturo, sulle Madonie; le fiamme stanno divorando ettari di terreno anche a Polizzi, Villagrazia di Carini, Villafrati, Mezzojuso, Lercara, Contessa Entellina e Giacalone e le zone di Monte S.Calogero (riserva dell'Azienda Foreste), della riserva di Monte Capodarso e il bosco di Santo Pietro, dove sono stati distrutti circa 180 ettari; Riserva Naturale Orientata Isola di Vulcano, dove Le fiamme hanno bruciato diversi ettari di macchia mediterranea. La perdita maggiore è relativa all'avifauna, piccoli dei mammiferi e specie come rettili ed invertebrati; Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa, qui il fuoco ha attraversato circa 110 ettari di superficie, di cui oltre 90 in zona "A", interessando soprattutto macchia mediterranea e alcuni uliveti.

Laratta “Più mezzi al corpo forestale”. ''Se e' vero, come dicono i dati, che gli incendi al 90% sono dolosi, e' urgente e necessario che vengano individuati e scoperti gli autori di questi delitti che rimangono quasi sempre impuniti''. A sostenerlo e' stato il deputato dell' Ulivo, Franco Laratta. ''Per ottenere questo - ha aggiunto - occorre un investimento straordinario a favore del Corpo forestale dello Stato che oggi e' ridotto ai minimi termini. Quindi piu' uomini, piu' mezzi, maggiori risorse, unita' cinofile specializzate (sul modello canadese) per vigilare sui parchi e sui boschi italiani. E una volta scoperti i piromani occorre applicare le leggi che prevedono i processi per direttissima con pene fino a 10 anni di carcere. Senza sconti per nessuno''. ''Davanti a questi criminali - ha proseguito - lo stato non puo' essere debole. Inoltre, occorrono investimenti per monitorare i boschi e i parchi italiani con un sistema di controllo satellitare che individui i colpevoli degli incendi e che contribuisca a far scattare gli allarmi con estrema puntualita'. Nella prossima Legge finanziaria faremo le nostre proposte. Infine e' piu' che mai importante che lo Stato italiano attrezzi meglio il Corpo dei Vigili del Fuoco. Cosi' com'e' il Corpo non puo' far fronte alle emergenze estive che in Italia non sono un'eccezione ma una regola di tutti gli anni''.

Il Codacons propone una taglia. Una "taglia" da 2 mila euro contro i piromani. A promuoverla sono il Codacons e il Movimento politico Consumatori Italiani, che in una nota annunciano di volere offrire la somma "a chi riesce a fotografare i piromani in azione, in modo da permetterne l'identificazione". A illustrare l'iniziativa è Franceso Tanasi, leader nazionale dell'associazione dei consumatori. "Sembra superfluo ricordare - dichiara Tanasi - che i responsabili devono essere puniti con severità e bisogna far di tutto per porre un argine al fenomeno. Per questo ci costituiremo parte civile nei processi che si celebreranno contro i piromani"

Fedele “Intensificare la prevenzione e la repressione”: Il deputato di Forza Italia, Luigi Fedele, ha rivolto una interrogazione ai ministri dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, per chiedere che venga intensificata l'azione di prevenzione e repressione degli incendi. "L'emergenza incendi - sostiene Fedele - che da alcuni giorni attanaglia il Sud, si è trasformata in tragedia. Dopo la morte del pilota del Canadair, purtroppo, altre due vittime in Puglia. I danni materiali sono ormai incalcolabili. Un'emergenza che si ripresenta ogni anno, ed ogni anno, puntualmente, ci si trova impreparati. Quest'anno, se possibile, la situazione è ancora più grave. Tra le regioni del Sud la Calabria insieme alla Puglia, è una delle più colpite. Dal Parco del Pollino, alle foreste della Sila fino all'Aspromonte è tutto un rogo. Un danno irreparabile per la nostra regione a cui si aggiunge l'ingente danno economico e di immagine". "La situazione - ha concluso - non è più sostenibile e speriamo veramente che, se non debellare del tutto, si possa almeno mettere un freno a questa piaga. Il Governo, la Regione e la Protezione Civile facciano fino in fondo la propria parte. Crediamo che determinante possa essere, nella nostra Regione, l'opera dei lavoratori della forestale. Molta attenzione deve essere posta alla prevenzione, ma anche alla repressione specialmente per chi si macchia di un reato così grave".

Italia Nostra “Un disastro”. ''L'Italia e' in fiamme. Siamo di fronte ad un vero e proprio disastro, 'una guerra criminale' come l' ha definita Bertolaso, capo della Protezione civile, che mette in pericolo persone e beni ambientali inestimabili''. E' quanto sostiene in un comunicato l' associazione ambientalista Italia Nostra. ''Non sono risparmiati neanche i parchi e le aree protette - prosegue la nota - che anzi sono i piu' colpiti. Sembra di assistere ad una vasta azione concertata per rimuovere ogni ostacolo (sia bosco, parco, area protetta) a lucrose operazioni immobiliari. Gli eventi drammatici di questi giorni abbiano almeno l' effetto di un' immediata, rigorosa verifica delle ragioni per cui la legge quadro in materia di incendi boschivi non sia stata capace di eliminare tutte le condizioni che favoriscono il diffuso fenomeno e perfino offrono un perverso movente all'azione criminosa''. ''Per cominciare - conclude il comunicato - il censimento aggiornato di aree boschive e pascoli che abbiano subito incendi e' stato compiuto dai comuni, come vuole la legge quadro? E se questa responsabilita', come si ha ragione di ritenere, e' stata quasi generalmente elusa, intervenga allora subito in via sostitutiva l' amministrazione centrale dello Stato e in particolare, per boschi ed aree protette, il Ministro dell' Ambiente''

Prefetto Montanaro “57 comuni interessati da incendi”. Sono 57 i comuni della provincia di Catanzaro interessati dagli incendi. La situazione, però, secondo il Prefetto, Salvatore Montanaro, è "molto più distesa rispetto alle preoccupazioni avute ieri sera". La zona maggiormente colpita è quella della Presila Catanzarese. L'attività del Centro Coordinamento Soccorsi, istituto ieri sera in Prefettura a Catanzaro, ha dato precedenza alla "protezione dei centri abitati - ha aggiunto Montanaro - con mezzi e uomini a terra che hanno creato una vera e propria cintura". Da stamani in provincia di Catanzaro stanno lavorando tre canadair e due elicotteri mentre sta per essere incrementato anche il numero delle squadre a terra. Nelle prossime ore giungeranno in provincia di Catanzaro 75 militari dell'esercito e 100 vigili del fuoco. E' stato allertato anche il Battaglione Sirio di Lamezia Terme dell'esercito. I componenti del Centro Coordinamento Soccorsi di Catanzaro ha anche predisposto una pianificazione per fronteggiare l'eventuale evacuazione di abitazioni. "Abbiamo deciso anche la pianificazione - ha detto il Prefetto di Catanzaro - di una eventuale evacuazione di abitazioni nel caso in cui i focolai dovessero aumentare e interessare i centri abitati. Il piano prevede il coinvolgimento della Protezione civile e del servizio 118. In tutti i modi siamo pronti a fronteggiare ogni eventuale emergenza che si dovesse verificare". Il Prefetto di Catanzaro ha chiesto alle forze dell'ordine di intensificare anche l'attività investigativa per individuare gli autori degli incendi.

Sindaco Catanzaro “Prevenire le emergenze”. "Dobbiamo prevenire le emergenze e non inseguirle". E' quanto ha detto il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, a margine dei lavori del Centro di Coordinamento Soccorsi istituito nella Prefettura del capoluogo calabrese. "Purtroppo - ha aggiunto il sindaco - c'é una sottovalutazione di questi fenomeni ed invece dobbiamo convincerci che dobbiamo convivere con gli eventi calamitosi. Ma non riesco a spiegarmi come mai in un territorio come la Calabria non c'é un elicottero dei Vigili del Fuoco. Noi abbiamo bisogno di strutture permanenti che permettano di fronteggiare seriamente ogni eventuale emergenza".

Traversa “Fronteggiare le disfunzioni”. "C'é stata qualche disfunzione ma siamo riusciti a fronteggiarla". E' quanto ha detto il Presidente della Provincia di Catanzaro, Michele Traversa, a margine dei lavori del Centro di Coordinamento Soccorsi istituito nella Prefettura del capoluogo calabrese. "Ritengo - ha aggiunto Traversa - che ormai è necessario, così come ho già avuto modo di chiedere nei giorni scorsi, che alla Prefettura di Catanzaro venga riassegnato il centro di coordinamento delle Forze dell'Ordine. In questo modo sicuramente riusciremo ad evitare, in caso di altre emergenze, che accadano eventuali disfunzioni". "E' accaduto infatti - ha concluso Traversa - che dopo aver individuato un elicottero che poteva intervenire nel catanzarese il Coao lo ha inviato in un altro territorio che non era il nostro"

Trematerra “Mezzi Afor senza carburante”. "A molti mezzi dell'Afor e della protezione civile manca il carburante e questo è grave, considerando l'alto rischio che corre annualmente la Calabria". E' quanto afferma in una nota il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale, Michele Trematerra, circa la situazione degli incendi. "E' vergognoso - ha aggiunto - ipotizzare che ci siano piromani che riescano a non avere la giusta pena".

Federparchi “Serve un sistema di prevenzione nei parchi”. "Se il Colosseo o la Torre di Pisa fossero costantemente minacciati, di sicuro si metterebbe a punto un sistema di prevenzione per proteggerli dal rischio. Non vedo perché non si debba fare lo stesso per tutelare il nostro patrimonio naturale". A lanciare la provocazione è il presidente della Federparchi Matteo Fusilli, commentando l'emergenza incendi nel nostro Paese. "La tecnologia lo consente prosegue Fusilli Si potrebbero usare dei sistemi di video-sorveglianza, oppure dei dispositivi di controllo della temperatura, che lancino l'allarme quando si raggiungono valori pericolosi". La Federparchi ha inoltre accolto con favore la dichiarazione del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che ha promesso 'tolleranza zero' nei confronti dei piromani. "Ci aspettiamo aggiunge Fusilli che alla dichiarazione del ministro seguano atti concreti per risolvere l'emergenza incendi. La Federazione, insieme all'intero sistema nazionale delle Aree Protette, auspica un incontro con Pecoraro Scanio, per decidere, alla luce delle esperienze maturate dai Parchi, quale deve essere la strategia da adottare". Federparchi infine ha espresso "solidarietà verso quei Presidenti delle Aree Protette che hanno visto in poche ore andare letteralmente in fumo l'inestimabile patrimonio di natura che ogni giorno tutelano con grande impegno".

Bianchi (DL) “I terreni siano inutilizzabili per 10 anni”. ''I terreni sui quali e' stato appiccato un incendio dovrebbero essere dichiarati inutilizzabili per dieci anni, per consentire non solo la rigenerazione ambientale, ma anche per scoraggiare i criminali che appiccano gli incendi''. E' quanto propone la deputata della Margherita, Dorina Bianchi, circa l'emergenza incendi in Calabria. ''L'emergenza incendi - ha aggiunto - che ogni anno si ripropone con sempre maggiore gravita' in Calabria e nel Mezzogiorno deve essere affrontata aumentando le misure di sorveglianza e prevenzione e perseguendo i criminali che in questi giorni hanno mandato in fiamme ettari di parchi e provocato la morte di due persone. Una situazione gravissima, il cui bilancio e' di anno in anno sempre piu' desolante''. ''Mi auguro - ha concluso - che le vicende drammatiche cui stiamo assistendo in questi giorni, determinino una maggiore presa di coscienza sulla necessita' di usare il pugno duro sui responsabili di questi disastri e sull'urgenza di attivare una sorveglianza piu' efficace per evitare che ogni anno il periodo estivo si trasformi in un incubo''.

Precedenti

25/07 13.00 - Fiamme, sempre fiamme e ancora fiamme sul Pollino dove è “Indecente avere solo 50 guardie forestali” dice il Ministro Pecoraro. Oliverio “E’ emergenza”. Arrestato pensionato piromane. Esercito all'opera nel cosentino

24/07 E’ sempre più emergenza incendi: 130 roghi in Calabria. Loiero “Un’aggressione”. Il 60% degli incendi sono dolosi. In azione gli investigatori per scovare i piromani. Allestito anche a Catanzaro il CCS

23/07 Emergenza incendi in tutta la Calabria. Nel Parco del Pollino è disastro ambientale. Riaperta la A3. Treni in ritardo. Cade un canadair in Abruzzo, morto il pilota, grave il secondo.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti