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Incendi, situazione drammatica

 

E’ sempre più emergenza incendi: 130 roghi in Calabria. Loiero “Un’aggressione”. Il 60% degli incendi sono dolosi. In azione gli investigatori per scovare i piromani. Allestito anche a Catanzaro il CCS

24/07 Non c' e' tregua in Calabria sul fronte degli incendi. I roghi attualmente in attivita' - complici le alte temperature di oggi che hanno superato i 40 gradi a Catanzaro e Crotone - hanno raggiunto quota 130 senza risparmiare nessun angolo della regione. Almeno 20 sono gli incendi tenuti particolarmente sotto controllo perche' potrebbero riguardare centri abitati. Le situazioni piu' critiche registrate sino ad ora riguardano le province di Catanzaro e Reggio. A Magisano, nel catanzarese, le fiamme sviluppatesi con violenza dalla parte bassa del paese, hanno lambito alcune case, e gli abitanti sono stati costretti a trovare riparo nella chiesa matrice. Sul posto sono intervenuti un elicottero, mezzi della Protezione civile, e anche squadre di Vigili del fuoco fatte convergere dai comandi provinciali di Vibo e Crotone a cui si sono aggiunti molti volontari. Analoga situazione ha riguardato anche i centri abitati di Zagarise, Sellia Superiore e Pentone, nella Presila, e Squillace sul litorale ionico, mentre nel reggino fiamme e fumo hanno assediato il centro urbano di Brancaleone senza risparmiare anche le frazioni dell' interno di Reggio. Nel vibonese sono state evacuate alcune case anche a Limbadi mentre le lingue di fuoco non hanno risparmiato nemmeno l' oasi protetta dell' Angitola. Ad Acri, nel cosentino, situazione sempre difficile per gli incendi sviluppatisi in localita' Mucone e Vammara. Il Comune di Castrovillari - la zona del Pollino che ospita il Parco nazionale e' stata tra le piu' colpite dall' emergenza roghi - ha sporto denuncia contro ignoti ''perche' - ha spiegato il sindaco Franco Blaiotta - siano assicurati alla giustizia coloro che stanno cercando di distruggere il nostro patrimonio ambientale''. ''E' una catastrofe. La Calabria brucia - ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero che nel pomeriggio ha presieduto un vertice con tutte le autorita' per decidere una strategia e un dispositivo in grado di affrontare l' emergenza''. ''Davanti a un' aggressione di queste dimensioni - ha aggiunto Loiero - dobbiamo produrre uno sforzo aggiuntivo. Intanto, da domani sara' operativo un quinto elicottero della Protezione civile regionale che arriva dalla Svizzera, l' Afor raddoppiera' le sentinelle e gli uomini impegnati a fronteggiare gli incendi, quindi potenzieremo subito le sale operative. E sempre domani chiedero' al presidente Prodi un intervento straordinario destinato a rafforzare uomini e mezzi impiegati dallo Stato in Calabria''. Loiero ha anche contattato il responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso.

Il Prefetto di Catanzaro convoca il CCS. E' una situazione che si fa di ora in ora sempre piu' pesante quella degli incendi in provincia di Catanzaro, al punto che in tarda serata il prefetto del capoluogo calabrese, Salvatore Montanaro, così come accaduto domenica a Cosenza, ha convocato d' urgenza una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) per fare il punto sulla situazione. Ci sono alcuni centri abitati nella zona della Presila, in cui le abitazioni continuano ad essere minacciate dalle fiamme. In totale sono circa 65 i focolai scoppiati in tutta la provincia, rispetto ai 160 di tutta la regione. Il prefetto Montanaro ha richiesto per domani mattina l' intervento di altri mezzi aerei, oltre a quelli che hanno gia' operato fino al tramonto. In particolare, sono stati richiesti altri due elicotteri di stanza attualmente nella zona di Lamezia Terme, mentre altri elicotteri sono stati richiesti dalla Protezione civile regionale. In attesa di aerei ed elicotteri, e' stato deciso l' impegno del personale a terra per tutta la notte proprio per cercare di salvaguardare i centri abitati e a tal fine Montanaro ha avanzato la richiesta di far intervenire l' esercito.

Loiero “Una catastrofe, serve uno sforzo aggiuntivo”. ''E' una catastrofe. La Calabria brucia. E davanti a un'aggressione di queste dimensioni dobbiamo produrre uno sforzo aggiuntivo''. E' quanto afferma il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero al termine di una riunione operativa, che si e' svolta a Catanzaro per decidere una strategia e un dispositivo in grado di affrontare la situazione emergenziale: centotrenta incendi attivi nel pomeriggio dal Pollino all'Aspromonte, fronteggiati da circa 3.000 uomini nell'arco delle 24 ore. ''Intanto - ha aggiunto - da domani sara' operativo un quinto elicottero della Protezione civile regionale che arriva dalla Svizzera, l'Afor raddoppiera' le sentinelle e gli uomini impegnati a fronteggiare gli incendi, quindi potenzieremo subito le sale operative. E domani chiedero' al presidente Prodi un intervento straordinario destinato a rafforzare uomini e mezzi impiegati dallo Stato in Calabria. Se ci sono Corpi addestrati ben venga anche l'esercito. E' un a situazione drammatica in tutta Europa e cio' impedisce un massiccio intervento di mezzi aerei nazionali. E comunque nessuno puo' tirarsi indietro''. Loiero, nel corso della riunione, ha contattato il Capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso ed il commissario dell'Afor Salvatore Vecchio, per coordinare gli interventi e chiedere un impegno aggiuntivo. ''Dobbiamo essere massimamente efficienti - spiega ancora Loiero - ma dobbiamo dire anche che stiamo assistendo a una vergogna. Ci informano che quasi tutti i focolai sono di origine dolosa, provocati da persone irresponsabili che stanno mandando letteralmente in fumo il patrimonio boschivo della Calabria e stanno mettendo a rischio anche interi paesi. Cio' e' criminale. Chi mette fuoco va punito come un criminale, dei peggiori. Sollecitero', per questo, a Prodi un decreto legge che aggravi le pene. Chiedero' inoltre il potenziamento delle forze destinate alla prevenzione, alla vigilanza ed alla repressione. E' intollerabile quanto sta accadendo, i danni sono immensi, incalcolabili. E' un momento drammatico''. All'incontro - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - oltre a Loiero hanno partecipato gli assessori Mario Pirillo (Forestazione), Diego Tommasi (Ambiente Protezione civile) e Vincenzo Spaziante (Bilancio), assieme ai dirigenti Pietro Niccoli della Protezione Civile regionale, Giuseppe Graziano dell'Ambiente ed il portavoce del presidente Pantaleone Sergi. Da colloqui che avra' con il Presidente del Consiglio, Loiero si attende risposte forti, sia sul piano dell'aiuto immediato, sia sul piano della repressione, con un decreto legge ''simbolico e dissuasivo'' contro gli incendiari nonche', una maggiore presenza in Calabria di Vigili del fuoco e Corpo forestale dello Stato che devono poter disporre anche di mezzi idonei e adeguati per dare risposte immediate. Nessuno ancora - e' stato detto durante il vertice - e' in grado di fare un conto dei danni che sono stati procurati al patrimonio pubblico e privato, ma Loiero ha incaricato gli uffici regionali di verificare la possibilita' di attivare - in caso di riconoscimento di calamita' naturale - il fondo nazionale per le catastrofi finanziato dall'Unione Europea.

Gli investigatori della Forestale a caccia dei piromani. Personale del Nucleo investigazioni antincendi boschivi (Niab) del Corpo forestale dello Stato, proveniente da Roma, è giunto stamani a Morano calabro, nel Parco nazionale del Pollino, per avviare le indagini sugli incendi che da tre giorni stanno distruggendo migliaia di ettari di vegetazione. I sopralluoghi ed il prelevamento di reperti rientrano nell' ambito dell' inchiesta per disastro ambientale avviata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari che ha affidato al Corpo forestale il compito di svolgere le indagini. Gli investigatori non hanno dubbi sull'origine dolosa dei roghi, dal momento che sono divampati quasi contemporaneamente in diverse zone tra i comuni di Castrovillari, Frascineto e Morano.

A Magisano (CZ) la gente si rifugia in chiesa. Hanno trovato riparo all' interno della chiesa matrice gli abitanti di Magisano (Catanzaro), soprattutto donne, anziani e bambini per tentare di sfuggire al fumo ed alle fiamme di un forte incendio che si è sviluppato nella parte bassa del paese. Le fiamme, alimentate dal vento e dalle alte temperature, hanno lambito il centro abitato interessando alcune abitazioni che sono state danneggiate. Distrutte anche case rurali e alcuni recinti con animali all' interno. Sul posto, per cercare di fare fronte all' emergenza, si stanno recando mezzi dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile. La situazione è però preoccupante anche in altre zone della provincia di Catanzaro. Mezzi e uomini dei Vigili del fuoco, alcuni dei quali provenienti anche dai comandi provinciali di Vibo Valentia e Crotone, dell' Azienda regionale delle Foreste e della Protezione civile stanno giungendo a Magisano per tentare di spegnere l'incendio che ha interessato anche il centro abitato. In azione c'é anche un aereo Canadair e un elicottero regionale mentre squadre di volontari si stanno organizzando per tentare di evitare l'allargamento del fronte del fuoco. Le fiamme avanzano adesso verso la parte alta del paese mentre molti cittadini sono all'opera per arginare i focolai che l'incendio ha provocato anche all'interno del paese dove delle abitazioni e un ristorante-pizzeria sono andate distrutte. Altre situazioni critiche sono segnalate anche nel territorio confinante del comune di Zagarise dove stanno bruciando boschi e uliveti e nel territorio del Comune di Sellia Superiore.

In fiamme l’oasi di protezione del lago Angitola. Le fiamme che stanno divorando migliaia di ettari in tutta la Calabria, non hanno risparmiato l'oasi di protezione della fauna del lago Angitola, nel Parco Regionale delle Serre e dichiarata Sito di Importanza Comunitaria. La situazione è degenerata nella mattinata di lunedì, quando gli incendi hanno interessato la pineta che circonda l'oasi nel tratto parallelo alla statale 110: l'intervento di squadre da Pizzo, Sant'Angelo e Brognaturo, protrattosi fino a sera, ha impedito danni ancora più gravi. Tempestivo anche l'intervento degli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Polia. Danni ingentissimi hanno riportato i boschi di Sughera di località Bufalariana, tra Pizzo e Maierato e la collina di Pizzo a monte della Statale 18: diversi ettari di pregiato vigneto e di uliveti sono andati distrutti nel corso della notte, insieme a vaste aree di querceto e macchia mediterranea alta, creando forte apprensione e rabbia tra gli agricoltori della zona che hanno visto andare in fumo il frutto del loro lavoro. Nonostante l'impegno e l'abnegazione degli operai forestali, che spesso si trovano ad operare in condizioni di forte pericolo, il WWF denuncia la "vergognosa carenza di mezzi (autobotti, Canadair, elicotteri) e soprattutto la mancanza di una seria politica di prevenzione e di repressione degli incendi, così come richiesto da anni, mediante l'istituzione di una rete di vedette fisse, durante il periodo estivo, in grado di segnalare subito i focolai e intervenire prima che l'incendio diventi incontrollabile".

Roghi nelle campagne di Crotone. Nella giornata in cui, a Crotone, la colonnina di mercurio, a mezzogiorno, ha raggiunto 41,4 gradi, si e' sviluppato un incendio che ha percorso diversi ettari di vegetazione, in prevalenza eucalipti e macchia mediterranea, ad alcuni chilometri a nord ovest dell'abitato. Le fiamme si sono estese ad altre zone limitrofe dove alcuni residenti si sono allontanati dalle loro case a causa dell'intenso fumo. Tuttavia, non ci sarebbero situazioni di pericolo per le persone e per le abitazioni. Sul posto sono intervenuti squadre dei Vigili del fuoco, personale della Protezione civile e del Corpo forestale dello Stato.

Il 60% degli incendi sono dolosi. Solo il 3% degli incendi scoppiati in Italia nel 2006 sono attribuibili a cause naturali. Dietro i roghi c'é quasi sempre la mano dell'uomo: per il 15% sono colposi, per il 60% dolosi e per il 21% dubbi. E' quanto emerge dall'ultimo dossier realizzato dal Corpo forestale dello Stato e da Legambiente. Gli incendi, si legge nel rapporto, sono quasi sempre causati dall'uomo, volontariamente ed involontariamente. Quelli di natura colposa sono provocati da imprudenza, negligenza e violazione delle norme. Ma il vero dramma italiano, rilevano Cfs e Legambiente, "é rappresentato dagli incendi dolosi, appiccati intenzionalmente da incendiari per varie ragioni, tra cui speculazioni e l'illusione di creare posti di lavoro connessi alle attività di spegnimento". "Per fermare questa piaga - prosegue il dossier - sono proprio i Comuni che devono, come prevede la legge quadro in materia di incendi boschivi 353 del 2000, eliminare a monte la possibilità di speculare sulle fiamme con la realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco". Dal 2000 il Corpo forestale dello Stato si è dotato di un Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi (Niab), struttura specializzata centrale per potenziare e indirizzare l'attività complessiva di lotta ai reati di incendio boschivo. Complessivamente nel periodo 2000-2006 il Cfs ha segnalato all'autorità giudiziaria 2.495 persone, di cui 97 tratte in arresto o sottoposte a custodia cautelare. Nel 2006 sono state segnalate 353 persone di cui 11 tratte in arresto e 8 in flagranza di reato per incendio doloso o in applicazione di misure di custodia cautelare. Questi gli incendi boschivi per causa dal 2003 al 2006

   CAUSA               2003       2004      2005        2006
Naturali 3% 1% 1% 3%
Accidentali 1% 1% 1% 1%
Colposi 14% 13% 20% 15%
Dolosi 61% 62% 64% 60%
Dubbi 21% 23% 14% 21%

Il ministro Parisi disponibile all’impiego dell’esercito. Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, per fronteggiare l'emergenza incendi in corso, ha assicurato "la massima disponibilità e ha dato immediatamente disposizioni per l'impiego di uomini e mezzi delle Forze Armate per concorrere alle operazioni di spegnimento incendi e di soccorso alla popolazione". "Questa ulteriore disponibilità per fronteggiare il gravissimo stato di emergenza che ha interessato gran parte del centro-sud - spiega il ministero della Difesa - va ad integrare gli assetti specialistici già messi a disposizione della Protezione civile da parte della Difesa nell'ambito della campagna estiva antincendio"

Il Comune di Castrovillari sporge denuncia contro ignoti. L'Amministrazione ha sporto denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di Castrovillari "perché siano assicurati alla giustizia coloro che stanno cercando di distruggere il nostro patrimonio ambientale". Lo ha affermato il sindaco di Catrovillari, Franco Blaiotta, circa l'attività svolta contro gli incendi. "L'Amministrazione comunale - ha aggiunto - appena accortasi degli incendi si è portata immediatamente sui luoghi per constatare cosa stava veramente accadendo e come si stavano sviluppando, attivando immediatamente i propri Centri Coc, Com e le centrali operative ed interessando subito la Prefettura, che a sua volta si è fatta testa di ponte di una serie di interventi e di opere che nella tarda serata dell'altro ieri hanno posto un certo argine alle fiamme. Abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale, consapevoli del grave danno che si stava perpetrando nell'area del Parco Nazionale del Pollino". "Il raccordo tra i soggetti sul territorio - ha concluso Blaiotta - ha prodotto il suo piccolo risultato che, ha bisogno, in questi istanti, della maggiore sensibilità ed accortezza di tutti se non si vuole, al termine dell'estate, leggere catastrofici bollettini. Nonostante tutto seguiremo da vicino l'evolversi della situazione, consapevoli che in queste ore, ancora una volta, il territorio è messo sotto assedio"

304 incendi in Italia. Sono stati 304 gli incendi divampati oggi in tutta la Penisola, regioni a statuto autonomo escluse, impegnando i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. La Centrale Operativa Nazionale del Corpo forestale ha ricevuto, dalla mezzanotte alle ore 17.30 di oggi, piu' di 11.400 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515. Il numero piu' alto di incendi e' stato registrato nel Centro - Sud: la Campania e' stata la regione piu' colpita dalle fiamme con oltre 85 roghi, seguita da Lazio e Calabria (55), Puglia (40), Abruzzo (21), Molise (16) e Umbria (8), Basilicata (7), Emilia Romagna e Piemonte (4), Toscana e Liguria (3), Marche (2), Veneto (1). Le province piu' colpite dalle fiamme sono state Caserta e Foggia con 26 incendi, Napoli (24), Salerno (21), Cosenza e Latina c(20), Catanzaro (18), Roma (16) e Frosinone (12). Particolarmente grave, per le conseguenze che ha avuto presso la popolazione civile, il rogo divampato a Peschici (FG). Qui, in localita' Manacore, il personale del Comando regionale di Bari, intervenuto nelle attivita' di spegnimento degli incendi, ha rinvenuto due corpi carbonizzati. Per domare le fiamme e' intervenuto sul posto un elicottero Erickson S64F 'Elvis' del Corpo forestale dello Stato. Invece l'elicottero Erickson S64F 'Geronimo' e' partito da Lucca per intervenire su un incendio, divampato stamattina nel comune di Rocca Fluvione (AP), esteso su quattro fronti di fuoco di 100 metri. Un altro elicottero Erickson S64F 'Nuvola Rossa' del Corpo forestale dello Stato e' partito da Napoli, per spegnere un incendio divampato nel comune di Vieste (Foggia) con un fronte del fuoco di 500 metri. Sono stati 20 gli ettari andati in fumo, 200 quelli messi a rischio. Infine un elicottero S64F 'Isabel', e' partito da Pisticci (MT) per intervenire su un incendio, ancora in corso, sviluppatosi nel comune di Formicola (CE).

Ritardi dei treni per gli incendi. Alcuni incendi stanno interessando aree adiacenti alle linee ferroviarie provocando ritardi e interruzioni della circolazione dei treni, anche per consentire l'intervento dei Vigili del fuoco. Lo fanno sapere le Fs. Dalle 10.40 di questa mattina un vasto incendio nei pressi di Campomarino (Cb) ha provocato l'interruzione della circolazione sulla linea ferroviaria adriatica tra le stazioni di Termoli e Campomarino. Nove sono al momento i treni nazionali interessati, fermi nelle stazioni in attesa di poter riprendere il viaggio quando i Vigili del fuoco avranno completato le operazioni di spegnimento. Quattro i treni regionali cancellati e sostituiti da pullman. Sulla stessa linea un altro incendio, tra Fossacesia e Porto di Vasto, ha determinato un'interruzione di circa un'ora, dalle 13.45 alle 14.45. Più breve il blocco della circolazione sulla Roma-Pescara, tra le stazioni di Guidonia e Bagni di Tivoli, interessate dalle 12.50 alle 13.20 da un altro focolaio. Sulla Pescara-Sulmona, poi, tra le stazioni di Manoppello e Torre dé Passeri, un altro incendio dalle 15.10 sta determinando un ulteriore blocco della circolazione. Per le stesse ragioni, dalle 14.30 è sospesa la circolazione anche sulla Roma-Cassino, fra le stazioni di Ciampino e Colle Mattia.

 

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