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Arte e Cultura
dal 14/10/2004 al 18/10/2005


La Rubbettino presente alla Fiera del Libro di Francoforte

18/10-(G.C.)- Nella 57ma edizione della Fiera del Libro che sara' inaugurata domani a Francoforte e che restera' aperta fino al 23 ottobre, la casa editrice Rubbettino partecipera' all' interno dello stand collettivo dell' Associazione Italiana Editori, denominato ''Punto Italia''. Numerosi sono i titoli che saranno presentati nel corso della kermesse e tra questi Quale Occidente, Occidente perche', di Tiziano Bonazzi; Cristiano perche' relativista, relativista perche' cristiano, di Dario Antiseri; Lezioni di filosofia del diritto e Lezioni di dottrina dello Stato, di Bruno Leoni; L'antiamericanismo in Italia e in Euopa nel secondo dopoguerra curato da Piero Craveri e Gaetano Quagliariello; Mussolini e il diplomatico. La vita e i diari di Serafino Mazzolini, un monarchico a Salo' di Gianni Scipione Rossi; L' idea di Occidente tra '800 e '900. Medio Oriente e Islam, curato da Marcella Emiliani; Euroghost. Un fantasma s'aggira per l' Europa: l' Europa di Daniele Capezzone. “Si tratta di opere – afferma la casa editrice in un comunicato - che testimoniano l' impegno della Rubbettino sui temi di maggior attualita' senza, tuttavia, trascurare quelli che sono gli argomenti classici di suo interesse, come la filosofia e la sociologia''.

Il 28 convegno con Dell’Utri sulla scoperta di lettere inedite di Tomasi da Lampedusa

12/10 Alcune lettere inedite dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, trovate dal senatore Marcello Dell' Utri, saranno presentate venerdi' 28 ottobre a Cosenza in occasione del convegno al Teatro Rendano sul tema ''Il mostro ha scritto-lettere inedite dall' Europa di Tomasi di Lampedusa'' promosso da ''Il Circolo-Giovani'' di Cosenza. Il rinvenimento delle lettere dell'autore de ''Il Gattopardo'', vincitore del Premio Strega e che ispiro' l'omonimo film di Luchino Visconti, si deve all' interesse del senatore Dell' Utri, fondatore dell' associazione nazionale ''Il Circolo'' che conta attualmente 99 sedi in tutta Italia. Alla manifestazione culturale, e' detto in un comunicato dell' associazione, oltre al senatore Dell' Utri, che concludera' i lavori parteciperanno, tra gli altri, i senatori Lino Januzzi ed Antonio Gentile, componente della Commissione Cultura e pubblica istruzione di Palazzo Madama.

Il 16 ottobre 50 musei aperti gratis per la giornata dell’alimentazione

12/10 Ingresso gratuito in cinquanta musei italiani il 16 ottobre prossimo in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione. Lo ha deciso il dicastero per i Beni Culturali precisando che la gratuita' si estende anche alle mostre temporanee legate ai riti e alle tradizioni alimentari. Fra le altre collezioni aperte a costo zero, in Piemonte sara' possibile visitare il monumentale complesso della Venaria Reale vicino Torino, in Liguria la galleria di palazzo Spinola a Genova, a Milano la splendida pinacoteca di Brera. A Venezia entrata gratuita alla galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'oro. In Friuli Venezia Giulia ingresso 'free' al museo storico e al parco del castello di Miramare e al museo archeologico nazionale di Aquileia (Udine) con le rassegne "L'alimentazione ad Aquileia dal villaggio protostorico alla colonia" e "Il colore del vino nei riflessi del vetro aquileiese". In Emilia Romagna il pubblico potra' intrattenersi a Ravenna al museo nazionale e, nella provincia, a Russi, al complesso della Villa Romana dove la mostra "Mangiare in Villa" approfondisce i saperi enogastronomici dell'epoca. Tra le possibilita' offerte dalla Toscana, a Firenze, biglietti gratuiti per le collezioni del museo archeologico nazionale e la rassegna "Cibi e sapori nel mondo antico" e ai famosi musei degli Argenti e delle Porcellane e ai giardini di Boboli. In Umbria saranno invece aperti gratis, fra gli altri, il museo archeologico di Perugia e il Museo del vino ed il museo dell'olivo e dell'olio di Torgiano. Nelle Marche ingressi liberi alla Galleria nazionale di Urbino con la rassegna sull'alimentazione in Umbria nel mondo antico. Si prosegue a Roma con i due musei dell'Eur (Arti e tradizioni popolari, e Preistorico e etnografico "Luigi Pigorini") e il vicino archivio centrale dello Stato con la rassegna "Mediterraneo d'arte" dove una sezione e' dedicata ai documenti sull'agricoltura e sull'alimentazione tratti da archivi ottocenteschi. Sempre a Roma, porte aperte al museo etrusco di Villa Giulia con la rassegna sui riti del banchetto funebre in Etruria e, al centro citta' e alla biblioteca Casanatense con la mostra "Alma Ceres". Sempre nel Lazio ingressi a costo zero a Tivoli a Villa Adriana dove e' allestita una mostra dal titolo "Il triclinio dell'imperatore", al museo archeologico di Palestrina dove e' in corso la mostra "Banchetti e simboli", al museo delle navi di Nemi, al museo archeologico di Cassino e a quelli di Minturno e di Sperlonga. A Napoli, porte aperte gratis al Museo archeologico con la mostra "Cibi e sapori dell'area vesuviana". Numerosi ingressi gratuiti anche nei musei dell'Abruzzo e del Molise e ben quattro le collezioni aperte in Bsilicata: a Matera (museo Domenico Ridola e museo d'arte medievale e moderna a palazzo Lanfranchi), a Policoro e a Melfi dove aprira' i battenti il castello con la rassegna "Alla scoperta del gusto con i popoli antichi". In Calabria aperto gratis museo archeologico di Reggio e il parco di Cropani Marina vicino Crotone, mentre in Puglia apre Castel del Monte ad Andria e in Sardegna il museo archeologico di Cagliari.

Il 19 presentazione a Roma del libro “Magic Mirror” di Maria Carusi

10/10 Lunedi' alle 19, presso la sede della casa editrice Rubbettino, (Lungotevere Sanzio) a Roma, David Alan Harvey, fotografo del National Geographic Magazine, presentera' il volume ''Magic mirror'' di Maria Carusi. All'iniziativa sara' presente l'autrice. Maria Carusi che di professione fa l'avvocato a Cosenza, si e' accostata alla fotografia da poco piu' di tre anni, ma ha gia' realizzato diverse mostre. Adesso in ''Magic mirror'' l'autrice cerca di portare l'osservatore nei luoghi raffigurati per consentirgli di condividere le esperienze sia dell'artista che dei suoi soggetti. Chi guarda le foto di Maria Carusi impara qualcosa dalla gente e dei posti rappresentati, e rivive un'emozione sia con il soggetto che con l'artefice dell'immagine. Il volume di circa 70 pagine e' in vendita al prezzo di 25 euro.

Narrativa sportiva: “Il giro d’Italia da una motocicletta”

09/10 La lettura avvicina il cuore alla mente e colma tutte le distanze. Vi presentiamo un libro realmente delizioso, raccomandato a chi ama il ciclismo e le sue storie, a chi ama l'Italia, le sue strade e la sua lingua. Scritto dal 37enne calabrese di Roccella Jonica, inviato del Giornale Radio Rai, Giovanni Scaramuzzino dal titolo: "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta", 2005, Geo Edizioni, Empoli, in vendita al pubblico a Euro 18,00. La prefazione e` dello storico commissario tecnico della Nazionale azzurra Alfredo Martini, mentre le splendide e numerose fotografie (oltre cinquanta) sono opera di Roberto Bettini. Il grande ciclismo descritto da un radiocronista che lo segue metro per metro, in sella alla moto della Rai, accanto ai protagonisti: lo sforzo agonistico degli atleti serve pero` a farci notare, finalmente, anche i volti di chi "vede" la corsa con affreschi inattesi e delicati come quello offerto da quattro generazioni di donne - tutte in fila, dalla bisnonna vestita di nero per ricordare ancora un lutto lontano alla disinvolta nipotina alla moda - che si tengono per mano sulla soglia di casa, in un paesino del Pollino, per assistere al passaggio del Giro. L'idea del viaggio e l'immagine dello spostamento, nelle forme piu` belle - quelle non legate ad un treno da prendere o a una coincidenza da raggiungere - rappresentano la parte piu` suggestiva ed intensa di un lavoro di cui si apprezza ad ogni pagina la piacevole fluidita` della scrittura. Le emozioni dal "vivo" della corsa sono le più vere. Finalmente: un libro del genere non era ancora stato scritto ed il ciclismo non era mai stato raccontato cosi`.
Un modo diverso di "trasmettere" emozioni, di far rivivere storie di corsa con Marco Pantani che in salita, dopo aver staccato tutti, appena sentiva alle spalle il rombo della motocicletta, ".si alzava sui pedali pronto ad un nuovo scatto, come se avesse ancora un corridore alle spalle da distanziare". Sensazioni forti, brividi intensi come la discesa dal Colle Fauniera nel 1999 a ruota di Paolo Savoldelli ad oltre cento chilometri orari: "Sfiorava irriverente i vecchi e scoloriti segnali stradali rotondi - appoggiati chissà da quanto tempo ai margini dell'asfalto - che fissavano a trenta chilometri orari il limite da rispettare.".
La motocicletta è perciò un "segnalibro" che fissa momenti lontani, ma non dimenticati: la caduta di Luc Leblanc nella cronometro di Cavalese del '97, il lungo, estenuante duello Pantani-Tonkov dell'anno dopo, le scaramucce tra il Pirata e Bartoli nella tappa di Porto Santo Stefano, la discesa in picchiata su Schio, il giorno di Madonna di Campiglio, l'impresa di Casagrande all'Abetone nel 2000, Simoni, Rebellin, Garzelli, Bettini, Cunego, Basso e non solo. Trovano finalmente spazio le piccole, grandi storie di fughe non andate in porto, l'incrocio delicato di sguardi durante le "visite parenti", il rito del pranzo con i motociclisti prima dell'inizio della diretta, i ricordi dell'infanzia che fanno capolino tra un chilometro e l'altro, le radiocronache senza respiro nel finale della Milano-Sanremo. Giovanni Scaramuzzino ha diviso l'opera in ventuno capitoli, come ventuno sono le tappe di un grande Giro. Casuale o no, non poteva che essere così: il libro è fatto per chi ama la bici, la moto e, soprattutto, la radio. Nella letteratura sportiva italiana, mancava proprio un libro del genere e soprattutto mancava un'opera tanto ricca di umanita`.

L’Ospedale di Cosenza raccontato dal prof. Detrassi in un libro

07/10 L’amore verso l’ospedale dell’Annunziata, la convinzione che la storia sia maestra di vita, l’intento di spronare i giovani medici cosentini a seguire le orme dei loro predecessori. Da queste motivazioni è nato “L’ospedale dell’Annunziata e i grandi medici calabresi”, il nuovo libro del professor Antonio Petrassi, presentato ieri sera nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. “È un testo strettamente legato alla nostra realtà” ha sottolineato il Sindaco Eva Catizone, particolarmente colpita “dalle foto del libro, ritratti in bianco e nero di quanti hanno fatto la storia dell’ospedale cosentino”. “L’ospedale dell’Annunziata ha un passato prestigioso alle spalle – ha continuato – La crisi che ha attraversato negli ultimi tempi, dovuta ad una gestione poco accorta e ad un progressivo depauperamento delle risorse, impone oggi più che mai il rilancio dell’Azienda ed il libro del professor Petrassi – ha concluso – ci aiuta a scoprire quello che siamo stati, quello che siamo e quello che saremo”. “Il libro – ha detto il Vice Sindaco Maria Francesca Corigliano – è frutto di una ricerca accurata e andrebbe diffuso nelle scuole, perché è bene che si cominci a guardare alla sanità come ad una risorsa preziosa ed indispensabile, che deve rispondere alle esigenze dei cittadini”. “Cosenza è una città ricca di storia e per conoscerla è possibile percorrere diverse strade – ha detto il professor Coriolano Martirano - Quella scelta da Antonio Petrassi ci conduce verso vicende che riguardano la storia della medicina calabrese ed in particolare l’ospedale dell’Annunziata”.E l’autore del libro ha accompagnato il numeroso pubblico presente in un breve viaggio nella storia dell’ospedale cosentino. Un ospedale “nato nel lontano 1484, come emanazione del Santo Spirito di Roma e destinato inizialmente a soccorrere i tanti neonati abbandonati, i cosiddetti gettatelli” ha spiegato il professore. “L’ospedale si è poi reso autonomo da Roma e la sua storia, con i suoi alti e bassi, ha rispecchiato l’andamento economico e politico della città – ha continuato – Dapprima un periodo di grande splendore e floridezza, grazie agli oboli dei cosentini, poi un periodo di decadenza, segnato dalla piena del Crati del 1729, dal terremoto del 1883, dalle guerre e dall’invasione delle truppe napoleoniche. Il rilancio è poi arrivato grazie ad amministratori lungimiranti e a grandi medici come Giuseppe Santoro, Ludovico Docimo, Mario Misasi”. “Oggi attraversiamo di nuovo un periodo di degrado – ha concluso il professor Petrassi – e credo che conoscere quello che siamo stati possa servire da stimolo a risalire. Dall’incultura prolifera solo il niente”.

Libro di Mons. Grillo presentato a Roma: “Un eco che viene dall’anima”

06/10 Si intitola 'Un'eco che viene dall'anima: il passato ci segue, tutto intero, in ogni istante' il libro di mons. Girolamo Grillo, vescovo di Civitavecchia e Tarquinia, presentato oggi al Tempio di Adriano a Roma. ''Non e' una biografia - ha detto mons. Grillo - ne' una storia romanzata ma e' la storia di tutti gli uomini. Siamo in un mondo che ha smarrito l'anima e quindi chi si mette alla ricerca della sua anima va controcorrente: per questo il libro e' anche didascalico''. Il libro, che ricalca le tappe della vita dell'autore dall'infanzia di estrema poverta' fino all'ordinazione a vescovo ricevuta nel 1979 da papa Giovanni Paolo II, e' ambientato in Calabria negli anni dal Fascismo al secondo dopoguerra e racconta la storia di Mino parallelamente a quella del meridione d'Italia. ''Ho lasciato la Calabria perche' ho cercato di abbandonare il mio passato e infatti sono molti anni che non torno nella mia terra - ha spiegato mons. Grillo - ma il mio passato mi insegue e a un certo punto ho sentito il bisogno di fermarmi e consentire alla mia anima di raggiungermi. Mi e' parso bello ritrovare la mia anima nelle prove dell'infanzia: ciascun uomo ritrova se stesso nelle prove dell'infanzia''. La presentazione, organizzata dal quotidiano 'Il Tempo', per cui erano presenti il direttore Franco Bechis e il vicedirettore Giuseppe Sansotta, e' stata patrocinata dalla provincia di Roma. ''E' un racconto semplice - ha detto il presidente della provincia di Roma Enrico Gasbarra - e profondo nella descrizione del passato storico del nostro paese. E' un libro destinato a tutti, che fa ritrovare la strada dell'anima attraverso semplicita' e serenita'. Lancia un messaggio di richiamo sui problemi del sud d'Italia, che ha bisogno di uomini operosi in grado di favorirne l'avvenire''. Augurandogli di poter continuare a scrivere Gasbarra ha regalato un calamaio della provincia di Roma a mons. Grillo, il quale ha raccontato di aver scritto il libro a mano, alternando penna e calamaio. Erano presenti all'incontro anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti e il deputato della Margherita Nicodemo Oliverio.

Gemellaggio culturale tra Cetraro e Venegono Superiore (VA)

06/10 Un gemellaggio e un interscambio culturale tra Venegono Superiore (in provincia di Varese), e Cetraro, centro turistico della costa tirrenica calabrese: e' l' obiettivo di un progetto avviato da Pietro De Seta, pittore e scenografo calabrese da anni trapiantato in Lombardia, anche quest' anno tra i protagonisti dell' edizione 2005 del Concorso internazionale di pittura e scultura che si svolge annualmente nel centro del Varesotto. De Seta, che lo scorso anno ottenne il primo premio alla rassegna diretta dalla pittrice Julie Oswald, recentemente insignita del titolo di Ambasciatrice della Cultura, e' stato invitato ad honorem in occasione della quarta edizione della manifestazione che ha visto quest' anno la presenza di un numero crescente di artisti italiani e stranieri. L' artista calabrese, come prevede il regolamento della manifestazione, ha offerto un suo dipinto che rappresenta l' antica arte dello ''Sciabbachiello'', omaggio alle tradizioni piu' radicate della terra d' origine. L' opera, che e' stata oggetto di numerosi elogi ed apprezzamenti da parte delle centinaia di visitatori della mostra, andra' adesso ad impreziosire la pinacoteca della casa comunale di Venegono Superiore che ospita molte delle opere realizzate e donate dai vincitori delle edizioni passate. A De Seta, che recentemente ha ottenuto anche la Medaglia del Comune di Milano e si e' distinto in diverse iniziative culturali e rassegne svoltesi in tutto il Paese, e' stata consegnata un' artistica pergamena. Alla serata conclusiva della quarta edizione della rassegna lombarda, oltre che del sindaco di Venegono superiore Mariolina Ciancia e all' intera giunta comunale, hanno partecipato anche lo scrittore Francesco Ogliari e del prof. Valerio Ruberto del centro studi ''Universum'' di Lugano. L' idea di puntare ad un gemellaggio che unisca idealmente, nel nome della cultura e delle bellezze turistico-naturali, le due localita' di Calabria e Lombardia e' stata proprio di De Seta che ha pensato di coinvolgere direttamente l' Amministrazione comunale del paese natale, Cetraro. Il neo sindaco del comune tirrenico, Giuseppe Aieta, infatti, ha aderito al progetto offrendo ai colleghi amministratori di Venegono Superiore una targa. Adesso, l' iniziativa sara' allargata anche alla Regione Lombardia nell' intento di dare vita a contatti in grado di portare ad un interscambio culturale capace di valorizzare i patrimoni di entrambi i territori, ricchi di cultura e di grande richiamo turistico-culturale.

In arrivo il libro: “Cosentini in bianco e nero” di Rino Amato per i tipi di Pellegrini editore

05/10 Fresco di stampa per i tipi della Pellegrini Editore il volume “Cosentini in Bianco e Nero. I luoghi, gli uomini e le cose” del giornalista Rino Amato. Il volume sarà in distribuzione venerdì 7 ottobre in tutte le edicole di Cosenza e, nei giorni successivi, in tutte le librerie.
Un lavoro esclusivo ed unico, “Cosentini in bianco e nero” racconta la città di Cosenza attraverso le immagini fotografiche, rigorosamente in bianco e nero, che si snodano lungo un arco temporale che corre dagli anni Trenta alla fine degli anni Settanta. Un cinquantennio di storia, di cambiamenti, di nuove prospettive. Gli scatti fotografici hanno il pregio d’ essere “parlanti”, accompagnati in punta di piedi da rapide didascalie, che danno al lettore la sensazione di assistere ad una sequenza cinematografica. Una filmografia in bianconero che mostra la crescita di una città che cambia il suo modo di vivere, si elegantisce nel costume, si perfeziona nei mezzi di locomozione, prende lentamente coscienza dei suoi spazi, del tempo, anche nella sua dimensione ludica, proiettandosi acrobaticamente verso la contemporaneità.
Una storia collettiva carica di memoria in cui i cosentini possono ritrovare un passato comune come sfogliare un grande album di famiglia. Le foto provengono in gran parte dagli storici archivi dei fotografi Federico Magnani e Vincenzo Restivo che, con i loro scatti magici, hanno reso immortale un’ intera città e che Il Quotidiano della Calabria ha riproposto nella rubrica “Cosentini in bianco e nero” nella continuità di un anno. Oltre cinquecento i personaggi flashati, volti noti e meno noti, pose d’altri tempi che hanno la bellezza e la preziosità dei tesori. E una travolgente carica emozionale.
RINO AMATO, COSENTINI IN BIANCO E NERO, Pellegrini Editore, pp.226, e.12,00.

Il 6 presentazione del libro “L’ospedale dell’Annunziata e i grandi medici calabresi”

04/10 Sarà presentato giovedì prossimo 6 ottobre alle ore 18,00 nel Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza il libro del professor Antonio Petrassi dal titolo “L’ospedale dell’Annunziata e grandi medici calabresi”, edito dalla Bios. L’incontro è stato promosso dall’Assessorato alte Politiche Scolastiche e del Tempo Libero e alla Diffusione del Libro di Palazzo dei Bruzi, Sono previsti, i saluti del Sindaco Eva Catizone, del Vicesindaco Maria Francesca Corigliano, dell’Assessore Regionale alla Sanità Doris Lo Moro e del Dottore Mario Mattina. Parteciperà, inoltre, il professore Coriolano Martirano. Dopo alcune testimonianze, le conclusioni saranno affidate al professore Petrassi, autore del libro, a moderare il dibattito il giornalista Francesco Kostener.

A Vittorio Cappelli il Premio Internazionale Emigrazione - Giornalismo

03/10 Con un articolo pubblicato su “Calabria”, il mensile del Consiglio regionale, lo studioso Vittorio Cappelli è risultato vincitore del “Premio Internazionale Emigrazione - Giornalismo” di Pratola Peligna, giunto quest’anno alla XXIX edizione. Cappelli ha ritirato il premio nella cittadina abbruzzese nel corso di una significativa cerimonia che ha visto assegnare riconoscimenti delle sezioni di saggistica, giornalismo, narrativa e poesia a scrittori, giornalisti, poeti ed editori, provenienti dall’estero e dall’Italia, richiamati dagli scopi e finalità di un premio da circa trent’anni impegnato a “mantenere viva la lingua e la cultura italiana nel mondo, coinvolgere il mondo culturale ed artistico e sensibilizzare l’opinione pubblica intorno alla problematica dell’emigrazione”. Il premio a Vittorio Cappelli è stato assegnato per il servizio “Un Titanic dimenticato”, pubblicato sul mensile “Calabria” nel marzo scorso. “L’articolo di Vittorio Cappelli - si legge nella motivazione del riconoscimento - è una dimostrazione importante di quello che dovrebbe fare un giornalista che scrive su un periodico: non potendo inseguire la cronaca deve fare approfondimenti o riportare all’attenzione all’opinione pubblica episodi dimenticati. Cappelli lo fa molto bene, con uno stile asciutto e coinvolgente, riproponendo un episodio drammatico che non ha conosciuto le luci della grande cronaca o della ricostruzione cinematografica. Ancora un viaggio tragico, quello del transatlantico Orazio, con un equipaggio di ben 231 membri, che naufragò il 21 gennaio del 1940 con il suo carico fatto soprattutto da emigranti che si recavano in America. La vicenda viene ricostruita attraverso al voce di un sopravvissuto, un calabrese che allora aveva solo otto anni. Un servizio efficace e documentato - conclude la giuria del premio - scritto con un taglio giornalistico gradevole pur nella drammaticità della vicenda”.

Convegno su Gioacchino da Fiore a Palermo

03/10 ''Gioachimismo e profetismo in Sicilia (secc. XVIII-XVI)'' e' il tema del convegno internazionale di Studi che si terra' dal 14 al 16 di ottobre a Palermo e Monreale. L' evento culturale e' promosso dal Comitato nazionale per le celebrazioni dell' VIII centenario della morte di Gioacchino da Fiore, dal Ministero per i Beni e le attivita' culturali sotto l' alto patrocinio del Presidente della Repubblica. I lavori del convegno prenderanno il via il 14 ottobre nel Rettorato dell' Universita' degli Studi di Palermo, per poi proseguire l' indomani nell' aula magna della Facolta' teologica della Sicilia. Il 16 ottobre e' in programma la visita a Monreale con tappe nella Biblioteca comunale, nella Cattedrale e nel Chiostro. ''Il programma del convegno - e' scritto in una nota - elaborato di concerto con il Centro internazionale di Studi gioachimiti di San Giovanni in Fiore, che tra l' altro promuove l' edizione critica delle opere di Gioacchino, prevede una serie di convegni di studi dedicati rispettivamente ai luoghi di Gioacchino, L' esperienza monastica florense e la Puglia, Profetismo e Giochimismo in Sicilia, il Catalogo dei Codici delle opere dell' Abate calabrese, l' Atlante delle Fondazioni florensi, lo Scavo del Protocenobio di Gioacchino''.

Padre Albanese presenta a Castrovilalri il suo libro “Soldatini di piombo” sui bambini soldato

28/09 Padre Giulio Albanese, sacerdote comboniano e giornalista, ha presentato a Castrovillari il suo ultimo libro ''Soldatini di Piombo'' edito da Feltrinelli. La manifestazione e' stata promossa dal Gruppo Agesci 1. ''Nel volume - e' spiegato in una nota - si da' voce ai senza voce e si raccontano le vicende terribili di tanti bambini costretti ad imbracciare le armi e ad uccidere. L' intensita' di questo dramma umano, infatti, cresce sempre piu' nel Terzo mondo, e non solo, dove scoppiano conflitti tribali, guerre civili, anche scontri internazionali e dove lo sfruttamento dei bambini-soldato e' florido a spregio di ogni diritto. Un appuntamento importante - conclude la nota - per conoscere dal di dentro una tragedia umana di grandi proporzioni che non ammette formalismi, ma solo atti concreti per costruire nuove forme di vita dove ognuno possa vivere una esperienza autenticamente umana''.

Premio Casalini a detenuto del carcere di Paola

28/09 E' Giuseppe Frattaruolo, detenuto della Casa circondariale di Paola, il vincitore del terzo premio - sezione 'Prosa' della rassegna nazionale 'Emanuele Casalini' organizzato dall' Universita' delle Tre Eta' nazionale e Unitre Casa di reclusione di Porto Azzurro e dalla Societa' di San Vincenzo De Paoli, Consiglio nazionale Italiano e Consiglio Centrale Piombino e Follonica. Il premio, consistente in 900 euro, sara' consegnato a Frattaruolo nel corso di una cerimonia che si svolgera' il 25 ottobre nella Casa circondariale ''Le Vallette'' di Torino. Frattaruolo ha realizzato un elaborato dal titolo ''Cronaca di un ingresso''. Insieme a Frattaruolo, che e' bibliotecario presso la Casa circondariale di Paola e collabora al giornale dell' Istituto ''DiversaMente'', sono stati premiati sempre per la sezione ''prosa'' al primo posto Francesco Di Pasquale della Casa circondariale di Vigevano con ''Terra Promessa'' e al secondo Filippo Romeo della casa circondariale di Fossombrone con ''La traduzione''.

Il promoter Ruggero Pegna racconta la sua malattia in un libro

26/09 Sarà in tutte le librerie il 10 dicembre per la “Rubbettino Editore” il libro “Miracolo d’Amore”, scritto da Ruggero Pegna. E’ la storia dell’improvvisa leucemia del promoter, diagnosticata casualmente a sole ventiquattr’ore dal suo matrimonio. Un libro particolare, a tratti commovente, in cui Pegna ha messo insieme il suo racconto di quei giorni, molte delle testimonianze ricevute via e-mail in ospedale ed un romanzo scritto durante la lunga degenza, in cui descrive gli ultimi giorni di un condannato a morte, che si racconta attraverso lettere al figlio. Un racconto sicuramente unico, come tutta la storia di questa improvvisa malattia, annunciata, in modo del tutto singolare, con un comunicato stampa.
“Avevo bisogno di ricevere forza e coraggio – dice oggi il promoter, a tre anni da quel 4 ottobre 2002 – per questo chiesi a tutti preghiere e conforto. Se oggi sono ancora vivo, lo devo ai tanti donatori di sangue e piastrine, alla ragazza americana che mi ha donato il midollo, ai medici, gli infermieri, a chi ha pregato per me, a Natuzza, all’amore di mia moglie, della mia famiglia e alle parole di conforto di tanti. Tutti insieme – conclude Pegna - hanno consentito che si realizzasse un vero Miracolo d’Amore, che spero si ripeta sempre per chiunque dovesse imbattersi improvvisamente in una parentesi di questo tipo!”
Il libro comincia con una mail di auguri ricevuta per l’ imminente matrimonio e, attraversando le prime settimane al “Pugliese” di Catanzaro, arriva fino al trasferimento a Genova per il trapianto. La storia di una terribile ed improvvisa leucemia, ad un giorno dal matrimonio, a cinque giorni dai quarant'anni e, insieme, il racconto di un innocente condannato a morte, con inimmaginabili e suggestive visioni della vita, descritte in modo decisamente originale, da chi ha avvertito più volte di essere sul punto di morire. Straordinarie le tante testimonianze di amici e semplici sconosciuti racchiuse nel libro, riprese integralmente da lettere e dalla posta elettronica del computer. I ricavati della vendita, con un prezzo al pubblico di 14 euro, saranno devoluti a favore della lotta alla leucemia dell’Associazione “Amena” di Catanzaro e della “Fondazione Cuore Immacolato di Maria di Paravati”. E’ possibile effettuare prenotazioni del libro all’email commerciale@rubbettino.it, info@ruggeropegna.it, oppure telefonando ai numeri 0968.662034 e 0968.441888.

Assegnato il premio letterario Città di Scalea

25/09 Si e' svolta ieri la cerimonia conclusiva del Premio Letterario Europeo ''Citta' di Scalea'', giunto alla dodicesima edizione. Quest' anno la giuria, composta da 25 lettori che hanno votato pubblicamente, ha premiato il romanzo storico ''Donna di spade'' (ed. Rizzoli) di Patrizia Carrano, narratrice e giornalista di Sette e Annabella, che ha raccolto 14 voti. Secondo, con dieci voti, il romanzo ''Anime plastilina'' (Edizioni dell' Ippogrifo) di Roberto Ritondale, redattore dell' Ansa. Terzo, con un voto, il romanzo ''Dove fioriscono i rovi'' (Ed. Il Coscile) di Pierfranco Bruni, giornalista che collabora con L' Indipendente e Il Tempo. Ha illustrato le opere il prof. Francesco D' Episcopo dell' Universita' di Napoli ''Federico II''. Il premio, una preziosa statuetta di Giuliano Ottaviani, e' stato consegnato dalla presidente del Centro culturale Lavinium, la scrittrice Enrica Marelli. Presente anche l'assessore provinciale Donatella Laudato. A regalare uno dei momenti piu' suggestivi della serata, l' attore calabrese Giuseppe Maradei. Il premio Citta' di Scalea e' riservato ai giornalisti narratori, ed e' unico nel suo genere in Italia.

UILBC: “I Tagli mettono a rischio i beni culturali”

19/09 ''Il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali attraversa una crisi gravissima e le recenti anticipazioni sulla legge finanziaria, se saranno confermate, si abbatteranno su tale settore in maniera drammatica''. A sostenerlo e' Gianfranco Cerasoli, coordinatore nazionale Uil Beni e attivita' culturali, secondo cui ''i beni culturali sono destinati alla chiusura''. ''La realta' - afferma Cerasoli - e' che abbiamo un Ministro della Repubblica che limitandosi a rilevare, solo a parole, la mancanza di risorse per i beni culturali e' francamente debolissimo. Non e' possibile che questo paese rispetto ad una media europea di fondi destinati ai beni culturali pari allo 0,50 abbia solo lo 0,16 del Pil a fronte di altri paesi quali la Spagna che ha lo 0,9,la Francia,l'1,0 il Portogallo lo 0,35 e la Germania addirittura l'1,35%. A questo - prosegue Cerasoli - si aggiunge anche la volonta', neanche nascosta di non far funzionare questo Ministero poiche' i tagli alle spese dei Ministeri non possono essere indiscriminati, semmai selettivi ed in questo i Beni culturali hanno avuto nel corso degli ultimi quattro anni tagli superiori al 50% delle spese per il funzionamento''. ''Ora e' chiaro a tutti - sottolinea il coordinatore della Uilbac - che la mancanza di risorse per tenere aperti i musei le aree archeologiche, gli archivi e le biblioteche, ma anche la mancanza di risorse destinate al pagamento delle missioni dei tecnici determina il non funzionamento degli Istituti che non possono adempiere alla propria funzione e questo a tutto vantaggio di chi vuole smantellare il Ministero, a chi e' interessato ai processi di privatizzazione ed esternalizzazione e alla dismissione del patrimonio culturale del paese''. ''La Uil e' convinta - conclude Cerasoli - che si debba arrestare questa condizione e per questo rivolge un appello all' opinione pubblica, ai rappresentanti politici, ai lavoratori. Cosi' non si puo' andare avanti: i dati riferiti alla carenza di personale dimostrano che se non si inverte la tendenza i beni culturali sono destinati a chiudere''.

Donate al Comune di Castrovillari 50 tele di Franco Alfano

12/09 L'Amministrazione comunale di Castrovillari ha ricevuto 50 tele dell'artista Franco Alfano, in arte Joseph Duvier (nato a Saracena nel novembre del 1922 e deceduto nel centro del Pollino nel giugno del 1977), che il fratello, mons. Mario Alfano, per onorarne la memoria, ha voluto donare alla citta', eletta dal pittore a sua definitiva residenza. L' inaugurazione della mostra in cui sono esposte le opere, allestita nel Protoconvento, e' avvenuta alla presenza del sindaco, Franco Blaiotta, di mons. Alfano e del professor Pietro Napolitano, che ha curato i rapporti tra il fratello e il Comune. Franco Alfano, e' detto in una nota del Comune di Castrovillari, fu scrittore, poeta, giornalista, critico d'arte e pittore. Visse per lunghi anni a Roma, senza mai dimenticare la sua terra d' origine. Dopo l'esordio come scrittore, nel 1947, con il libro Incontro, si dedico' intensamente all' attivita' pubblicistica, svolta gia' dal 1943, nella redazione de Il popolo di Roma, accanto a Corrado Alvaro, e continuata, poi, in Calabria come corrispondente de Il Tempo e della Gazzetta del Sud. Nei primi anni '70 pubblico' due volumi di poesie, due monografie su artisti contemporanei e un saggio sulla Calabria. Fu agli inizi degli anni '70 che Franco Alfano si stabili' definitivamente a Castrovillari, avendo sposato Rosetta Zizzari. Da allora, oltre che alla pubblicistica, si dedico' con continuita' alla pittura, con lo pseudonimo di Joseph Duvier. ''Grazie alla donazione delle 50 tele di Franco Alfano - ha detto il sindaco Blaiotta - Castrovillari accresce il suo patrimonio artistico, storico e letterario, confermandosi ancora una volta citta' rappresentante delle capacita' e dei linguaggi artistici degli uomini e donne della zona che della cultura, del loro intuito e della passione per le arti hanno fatto uno strumento per promuovere la Calabria ed i talenti delle sue genti nel mondo. Un dato che ci inorgoglisce e che, sicuramente, come citta' ci caratterizza''.

In Libreria l’ultimo libro della Klipper edizioni: “Calabria desolata” di Olindo Malagodi.

05/09 Disponibile on libreria “Calabria Desolata” di Olindo Malagodi, il grande giornalista della Tribuna, che raccolse nel volume il suo coinvolgente e analitico reportage dai luoghi del disastro, dopo la terribile scossa dell’8 settembre 1905. Quel volume viene ristampato oggi, in occasione del centenario del devastante terremoto del 1905, dalla Klipper Edizioni di Cosenza (www.klipper.it), con una lunga introduzione di Francesco Kostner. Si tratta di un libro ricco di utili indicazioni rispetto ai comportamenti, alle scelte e, più in generale, alle strategie da mettere in campo per evitare altri disastri, che ne fanno un “pamphlet” sulla teoria e la pratica della prevenzione.
<Malagodi>, scrive Kostner nella introduzione, <in “Calabria desolata” riesce ad entrare nel cuore delle questioni e a scandagliarle in ogni più piccolo aspetto, mostrandosi di grande attualità.
Il portato informativo di questo volume, infatti, la sua consistente carica “sollecitativa” a fare diversamente che in passato per evitare di incorrere in nuovi disastri; in altre parole, la indiscutibile matrice educativa che si coglie e si apprezza dal primo all’ultimo rigo, sono lì, intatte, sempre attuali, pronte a dispiegarsi, se messe in condizione di farlo, verso obiettivi strettamente legati al progresso civile e sociale, dell’uomo e del suo mondo. Alla “qualità della vita”, come si è soliti affermare oggi con un termine entrato ormai nelle consuetudini lessicali del nostro tempo e con riferimento, appunto, a tutti gli aspetti di ordine amministrativo, politico, culturale, in una parola “strategici”, connessi alla dimensione quotidiana del cittadino, dalla cui particolare cura o dal cui livello di priorità nelle scelte finalizzate a migliorare l’esistente, è lecito attendersi positive ricadute e benefici complessivi sulla società, anche, ovviamente, da un punto di vista della sicurezza.
Il valore di questo libro - e, in fondo, la giustificazione della sua riproposta - consiste a nostro parere proprio in questa miscela di contenuti e di elementi identificativi di una ideale dimensione esistenziale che rendono “Calabria desolata” una specie di “manifesto” programmatico su cui costruire i presupposti di una razionale e sicura convivenza con il terremoto. Sta, ancora, nell’intramontabile contenuto delle considerazioni che vi sono sviluppate, nella impressionante e sorprendente “attualità” riflessiva che esse si prestano a manifestare in qualunque contesto si provasse a collocarle: dietro, nella storia, nella contingenza del dolore calabrese in cui presero forma, ancora prima, in una delle tante “stazioni” di cui si connota il lungo tragitto della vicenda sismica di questa regione, così come in una qualsiasi prospettiva temporale, di un qualunque anno o secolo che dovrà arrivare, nel cui contesto la manifestazione di questo fenomeno è da considerarsi un’eventualità tutt’altro che remota.
Tutti questi elementi, crediamo, fanno di “Calabria desolata” - senza dubbio uno dei capolavori della letteratura in questa materia - un’ispirata e approfondita analisi a tutto tondo sul terremoto che travalica la dimensione locale, per diventare l’emblema di un modello culturale e di un’azione politica indispensabili per fronteggiare la complessità e la delicatezza dei problemi presenti in ogni realtà considerata sismicamente a rischio.
“Calabria desolata”, non è solo un libro di storia, ma può essere considerato a ragione un vero e proprio manuale di prevenzione degli effetti dei terremoti costruito attraverso il racconto di un evento che, al pari di altri, non ha lasciato buona “traccia” di sé nella coscienza collettiva: un evento, cioè, che è stato ma non è “diventato”, si è manifestato in tutta la sua forza distruttiva ma non è riuscito a trasformarsi in esperienza, pratica, “vissuto”, da cui trarre concreti suggerimenti e attraverso cui stabilire i principi e le regole di una corretta quotidianità sismica.
Una testimonianza che prende forma tappa dopo tappa, paese dopo paese, lungo la “via del pianto” disegnata dal terremoto e descritta da Malagodi nei suoi diversi e particolari risvolti; osservando la vastità della tragedia, le macerie distribuite in ogni angolo del territorio, ascoltando un dolore “senza confini”, attraverso i quali egli si apre – e ci apre – all’acutezza e alla fondatezza di osservazioni intelligenti, puntuali, efficaci, che impegnano le menti e le coscienze al senso di responsabilità, presupposto fondamentale per migliorare l’esistente e guardare con rinnovata fiducia al futuro>.

Castellaria propone gli appuntamenti con i libri

05/09 Dopo il grande successo degli spettacoli teatrali e degli eventi musicali itineranti in programma per tutto il mese di agosto, Castellaria, la manifestazione culturale nei castelli calabresi patrocinata dalla Presidenza della Giunta Regionale, propone nuovi appuntamenti dedicati ai libri. Nell'ambito del contenitore ''Un Castello di libri....'' sono previsti incontri con autori illustri che, nello scenario suggestivo delle roccaforti antiche, presenteranno i loro volumi. S'inizia l'8 settembre a Santa Severina con ''I signori dei castelli'' di Antonino Cosco, edito da Calabria Letteraria Editrice. Il 15 settembre a Oriolo l'incontro sara' dedicato a ''Il senso dei luoghi'' di Vito Teti (Edizioni Donzelli). Nel mese di ottobre, invece, sono previste le presentazioni di ''Festa al Blu di Prussia'' di Franco Matteucci, Edizioni Fazi editore (8 ottobre Corigliano) e ''Tu che mi ascolti ¿ Poesie alla madre'' di Alberto Bevilacqua, Edizioni Einaudi, (22 ottobre Santa Severina).

Bandito il premio internazionale “Locri Epizefiri”

05/09 L'Istituto Europeo superiore per il Turismo di Locri ha bandito il sesto premio internazionale 'Locri Epizefiri'. L'iniziativa ha il patrocinio della Regione Calabria. All'autore o agli autori di un'opera edita (non anteriormente al 2000) o inedita che ha per tema argomenti di carattere storico-archeologico riguardante Locri e le sue colonie nel contesto della civilta' Magnogreca sara' assegnato un premio di 2.500 euro. L'attribuzione del premio sara' effettuata su indicazione di una commissione di esperti. Il concorso prevede anche l'attribuzione di tre premi da 500 euro all'autore o agli autori di tre Tesi di Laurea discusse tra gli anni 2002-2005, su argomenti che riguardano il ruolo di Locri Epizefiri, nel contesto stotrico, archeologico, sociale ed economico della Magna Grecia oppure lo sviluppo socio economico della Locride. Le opere e le tesi dovranno pervenire, in numero di 3 copie,
entro il 5 dicembre.

Festival delle Serre: Inaugurazione, a Palazzo Sersale, della mostra di Fingesten

01/09 Venerdì 2 settembre alle ore 18.00 sarà inaugurata nella cornice cinquecentesca di Palazzo Sersale la Mostra del grande incisore Michel Fingesten.
L’appuntamento segnerà l’avvio delle manifestazioni legate alla tredicesima edizione del Festival delle Serre di Cerisano. Interverranno l’On. Sandro Principe – Assessore Cultura Regione Calabria, Giampiero Mughini – giornalista e bibliofilo, Giuseppe Cauti – collezionista, Lucia Tomasi Tongiorgi – Università di Pisa, Andrea Tomasetig – libraio antiquario e curatore della mostra, a dare il benvenuto ci saranno il Sindaco di Cerisano Franco Loris Greco e Francesco Madrigrano, nella doppia veste di Assessore alla Cultura e Direttore artistico del Festival.
Sabato 3 settembre alle ore 10,00, nella sala di rappresentanza di Palazzo Sersale si svolgerà il Convegno “Fingesten. Il Picasso dell’Ex libris”.

Dal 4 settembre a San Giovanni in Fiore il Laboratorio Internazionale di Architettura

01/09 Sarà San Giovanni In Fiore la città che ospiterà quest’ anno, dal 4 sino al 18 Settembre prossimi, il 4° Laboratorio Internazionale di Architettura promosso dalla Facoltà di Architettura- Dottorato in Progettazione Architettonica ed Urbana- dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
L'importante assise scientifica, diretta dalla Professoressa Laura Thermes, ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Cosenza e sarà dedicata a "Il progetto dell'esistente ed il restauro del paesaggio. San Giovanni In Fiore: Identità ed Oblio".
Il laboratorio prevede la partecipazione di architetti di rilevanza internazionale (M. Ketoff, Jorge Pinto, Jean Pierre Crousse, Maria Angelini )che, affiancati da tutors, guideranno gruppi di progettazione composti da studenti, laureandi, giovani laureati in Architettura ed Ingegneria Edile che si confronteranno su tematiche architettoniche ed urbane individuate ed istruite con il Comune di San Giovanni In Fiore.
Oltre alle attività progettuali, verrà tenuto un ciclo di conferenze interdisciplinari a cui sono stati invitati tra gli altri: gli architetti Franco Purini, Pilar Cos De Riera, Piero De Rossi, Pasquale Culotta, Attilio Nesi, Massimo LoCurzio, Bjarcke Ingels; il fotografo Giovanni Chiaramente, lo scrittore Fulvio Abate, il semiologo Paolo Caprettini, l'agronomo Giuseppe Barbera, il regista Luca Verdone.
L’importante iniziativa, unica in provincia di Cosenza, è stata presentata questa mattina, presso il salone della Presidenza della Provincia, nel corso di un’affollata conferenza stampa a cui hanno preso parte, oltre al Presidente della Provincia, On. Mario Oliverio, anche la professoressa Laura Thermes, il sindaco e l’assessore all’urbanistica del Comune di San Giovanni in Fiore.

Al Festival delle Serre mostra di arte contemporanea di Antonietta Campilongo

31/08 Il viaggio nella pittura di Antonietta Campilongo inizia con Sogno d'inverno, un quadro che apre cronologicamente la mostra intitolata Metamorfosi di un sogno e che dichiara a priori la natura onirica delle 13 tele esposte dal 3 all'11 settembre nel cinquecentesco Palazzo Sersale di Cerisano. La Mostra si inserisce nell'ambito del tradizionale appuntamento con il Festival delle Serre giunto alla sua XIII edizione e che quest'anno ha voluto aprire, oltre alle già collaudate sezioni di musica jazz, classica teatro e cinema, anche una sezione dedicata alle arti figurative pregiandosi di esporre per la prima volta in Calabria, le opere di un'artista già apprezzata in molte parti d'Europa. Formatasi nell'ambiente artistico romano, la Campilongo è di origini calabresi (Saracena), conseguita la laurea in Architettura si è presto dedicata quasi esclusivamente alla pittura emergendo per l'originalità dei soggetti e per il gusto raffinato che contraddistingue le sue opere. Quella esposta al Sersale di Cerisano è la produzione più recente di Antonietta Campilongo, almeno nella maggior parte delle opere (soltanto tre i quadri appartenenti al 2003 ed al 2004). Sono tele che narrano pittoricamente un sogno che l'artista racconta attraverso immagini che si rincorrono da un quadro all'altro. Già nella prima tela si colgono i tratti caratteristici della pittura della Campilongo: colori liquidi, quasi trasparenti, indizi di una poetica espressa nitidamente nei tratti decisi delle sagome e dei profili. I colori sono spesso quelli essenziali, a volte lividi, a volte sgargianti, utili a suggerire atmosfere o tensioni emotive; i toni diventano prolungamento cromatico dei personaggi che popolano le tele; come gli azzurri e i verdi interrotti dal rosso vivo a cui è aggrappato l'acrobata funambolo de Il gioco della natura. Guardando le opere di Antonietta Campilongo non si può evitare di pensare ad Hopper, cambia però il registro semantico. Simile è l'attenzione per i particolari architettonici (dovuti in parte agli studi universitari dell'artista), somigliante anche la scelta delle figure i cui abiti riproducono un'epoca precisa e un preciso contesto sociale, più urgente nella Campilongo, rispetto al grande Hopper, la necessità di raccontare emozioni e sentimenti. I quadri diventano immediate introspezioni capaci di catturare magneticamente lo sguardo di chi le osserva.
Titolo della mostra : "Metamorfosi di un sogno ", genere : Mostra d'arte contemporanea nell'ambito della XIII edizione del Festival delle Serre. Si tiene a Palazzo Sersale nel centro storico Cerisano (CS) dal 3 al 11 settembre 2005. Inaugurazione sabato 3 settembre 2005. Orario: 9.30 - 24.00.
Direttore artistico:Francesco Madrigrano, organizzatore: Comune di Cerisano (CS) con il patrocinio della Regione Calabria , Provincia di Cosenza e la Comunità Montana delle Serre Cosentine.

Mostra di Ex libris realizzata tra il '20 e il '40 da Michel Fingesten il 2 al Festival delle Serre

31/08 Venerdì 2 Settembre, alle ore 18.00 nel cinquecentesco Palazzo Sersale di Cerisano sarà inaugurata la mostra di Ex Libris realizzati tra gli anni ’20 e ’40 da Michel Fingesten.
Interverranno, tra gli altri, Giampiero Mughini (appassionato estimatore di Fingesten e grande collezionista di Ex Libris), Andrea Tomasetig (libraio antiquario, curatore della Mostra).
Fingesten è uno di quegli autori caduti nel dimenticatoio a causa della censura nazista prima e fascista poi, destinati ad essere rispolverati da appassionati e collezionisti. La Mostra si inserisce nell’ambito del tradizionale appuntamento con il Festival delle Serre, giunto alla sua XIII edizione e che quest’anno ha voluto aprire, oltre alle già collaudate sezioni di musica jazz, classica teatro e cinema, anche una sezione dedicata alle arti figurative pregiandosi di esporre per la prima volta in Calabria le opere di Fingesten provenienti dal ricchissimo Fondo Cauti. Mostra, curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig. L'Assessore alla cultura Francesco Madrigrano (anche Direttore artistico del Festival delle Serre), alla vigilia dell’inaugurazione dell’esposizione, ha annunciato la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale, di acquistare il Fondo Cauti dedicato a Fingesten.
Formatosi nella fertile avanguardia mitteleuropea dei primi del ‘900, si lasciò prestissimo affascinare dall’arte grafica e comprese subito la forte carica simbolica dei piccoli ex libris, più liberi dalla censura del regime rispetto all’arte tradizionale, grazie alla forma di committenza privata a cui la loro diffusione è legata. Il suo forte è il tema dell’erotismo trattato con una forza evocativa ed onirica unica, unito all’altro grande soggetto della poetica fingesteniana: l’antimilitarismo, espresso e rappresentato in un modo ineguagliato dagli altri artisti coevi.
L’errore che troppo spesso si commette è quello di considerare quella degli ex libris un’arte “minore”, lo è forse solo nel formato, forse sarebbe più giusto definirla sotterranea, privata, qualità a cui si deve la sua particolarità ed la sua forza comunicativa carica di senso.
La mostra è la seconda ampia espiazione dedicata in Italia e in Europa all’artista ceco, e rispetto alla prima tenutasi a Trieste agli inizi dell’anno in corso, ci sono alcune incisioni mai esposte in precedenza.
GIAMPIERO MUGHINI, collezionista e grande estimatore delle opere di Fingesten, di lui scrive: «Di tutti i percorsi zigzaganti e drammatici compiuti da tanti intellettuali europei nel ventennio tra le due guerre mondiali, quello di Michel Fingesten è il più straziante. Nato nel 1884 in una cittadina che oggi fa parte della Repubblica Ceca, il suo brodo di cultura era stato quello della Grande Vienna di inizio secolo. Ebreo, nel 1935 era venuto via dalla furia nazi e aveva cercato un suo destino e una sua chance in Italia. Prima a Trieste e poi a Milano. Nel frattempo aveva dimesso le sue ambizioni di pittore d’avanguardia e s’era dato a un’arte minore e sotterranea, quella di disegnatore e incisore degli ex libris che gli venivano commissionati da collezionisti e bibliofili. Arte minore un corno, perché in quei pochi centimetri quadri puoi riversare tutta la sensibilità e il furore dell’arte moderna. Impastato delle avanguardie di inizio secolo, nei suoi circa 1500 ex libris Fingesten quella sensibilità e quel furore la riversò a piene mani.
Di più. A un tempo in cui la cultura ufficiale era dominata dalla sessuofobia, in quei pochi centimetri quadri Fingesten raccontò tutti gli inferni dell’immaginazione erotica quale nessun altro artista europeo degli anni trenta. Arte minore un corno, nel genere e nel linguaggio che s’è scelto lui è stato un maestro inarrivabile. Finché il fascismo non gli mise le grinfie addosso, e lo sbattè in un campo di concentramento prima in Abbruzzo e poi in Calabria. Lui continuava a disegnare, a incidere. Furiosamente. Disperatamente. A lui la Calabria piaceva molto. Avrebbe voluto viverci. Ci morì nel 1943, a 61 anni. E lì, nel cimiterino di Cerisano, paese alle porte di Cosenza, è rimasto per sempre». La mostra avverrà nel Palazzo Sersale sito bel Centro Storico di Cerisano. Orario di apertura: 9.30 – 24.00

A San Giovanni in Fiore il IV Laboratorio Internazionale di Architettura

27/08 E' San Giovanni In Fiore la citta' che ospitera' questo anno, dal 4 al 18 settembre, il IV Laboratorio Internazionale di Architettura promosso dalla Facolta' di Architettura - Dottorato in Progettazione Architettonica ed Urbana - dell'Universita' degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. L' assise scientifica, diretta dalla Professoressa Laura Thermes, ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Cosenza e sara' dedicata a ''Il progetto dell'esistente ed il restauro del paesaggio. San Giovanni In Fiore: Identita' ed Oblio''. Il laboratorio prevede la partecipazione di architetti di rilevanza internazionale (M. Ketoff, Jorge Pinto, Jean Pierre Crousse, Maria Angelini) che, affiancati da tutors, guideranno gruppi di progettazione composti da studenti, laureandi, giovani laureati in Architettura ed Ingegneria Edile che si confronteranno su tematiche architettoniche ed urbane individuate ed istruite con il Comune di San Giovanni In Fiore.Oltre alle attivita' progettuali, verra' tenuto un ciclo di conferenze interdisciplinari a cui sono stati invitati tra gli altri: gli architetti Franco Purini, Pilar Cos De Riera, Piero De Rossi, Pasquale Culotta, Attilio Nesi, Massimo LoCurzio, Bjarcke Ingels; il fotografo Giovanni Chiaramente, lo scrittore Fulvio Abate, il semiologo Paolo Caprettini, l'agronomo Giuseppe Barbera, il regista Luca Verdone. L' iniziativa verra' presentata giovedi' mattina nel salone di presidenza della Provincia.

A Vaccarizzo presentazione del volume: “La vita religiosa nella tradizone bizantina”

26/08 ''Il ciclo dell' uomo nella tradizione religiosa bizantina'': e' questo il tito del volume, edito dalla casa editrice il Coscile, scritto dal giornalista Adriano Mazziotti nel quale l' autore affronta le tre tappe fondamentali piu' peculiari della vita di ogni cristiano: il battesimo, il matrimonio e la morte. Nel volume, che sara' presentato domani nella sala consiliare del Comune, Mazziotti si sofferma sul simbolismo e sulla intensita' emotiva dei tre momenti religiosi, illustrandoli con un ricco apparato fotografico a colori. L' incontro e' organizzato dall' Azione cattolica parrocchiale ''Santa Maria di Costantinopoli'' di Vaccarizzo lbanese in collaborazione con il Meic, (Movimento ecclesiale di impegno culturale) dell' Eparchia di Lungro. La parte centrale sara' occupata dall' introduzione della prof.ssa Giulia Pacella, responsabile Azione cattolica, sul tema ''Raccontare la vita''; a seguire l' intervento del parroco di S.Cosmo Albanese, papa's Pietro Minisci, su ''In principio il Battesimo'' e del responsabile di Azione cattolica, Giuseppe Capparelli, con una relazione su ''Il rito greco nella chiesa italo-albanese''. Porgeranno i saluti il papa's Vincenzo Selvaggi, parroco di Vaccarizzo; Kikina Martino, responsabile Meic Eparchia di Lungro; Aldo Marino, sindaco di Vaccarizzo; Maria Teresa Matranga, presidente Ac Santa Maria di Costantinopoli e l' autore. I lavori saranno coordinati dal presidente dell'Azione cattolica Luigi Vitteritti.

A Soveria convegno su i “Misteri D’Italia”

24/08 Da Ustica al caso Moro, passando per il delitto di Cogne, Gladio e altro ancora: sono i Misteri d' Italia e si cerchera' di svelarli, per quanto possibile, a Soveria Mannelli. Lunedi' prossimo, infatti, nella Villa Pellico, si svolgera' il convegno ''Misteri d' Italia'' con la partecipazione del giudice Rosario Priore e del criminologo Francesco Bruno. ''Si tratta - ha affermato il presidente del Consiglio comunale, Mario Caligiuri - di un appuntamento di indiscusso rilievo nazionale che cerchera' di fare luce su vicende ritenute oscure della storia del nostro Paese. Soprattutto ci si interroghera' per verificare se la democrazia sia il processo di scelte consapevoli fatte dai cittadini che incanalano il flusso della storia oppure sia il risultato di processi occulti, per nulla noti''. Il convegno rientra nell' ambito delle manifestazioni di ''Essere a Soveria'', il tradizionale appuntamento estivo promosso dal Comune di Soveria Mannelli che e' diventato, adesso alla diciottesima edizione consecutiva, tra i piu' rilevanti eventi di riflessione a livello nazionale.

Inaugurata a San Demetrio Corone la biennale d’arte “Magna Grecia”

24/08 E' stata inaugurata a San Demetrio Corone la terza edizione della Biennale internazionale di arte contemporanea 'Magna Grecia', l' appuntamento con l' arte visiva e la poesia. Dal suo debutto, avvenuto nell' agosto del 2001, la manifestazione si e' ritagliata uno spazio importante nel panorama artistico e letterario in Calabria, in ambito nazionale e anche all' estero, diventando un valido e ricercato punto di riferimento per coloro i quali operano in questi due settori. Strutturata in due sezioni, la Biennale e' stata fortemente voluta dall' Amministrazione comunale, che da cinque anni ne affida la direzione artistica alla pittrice Maria Credidio. Quest' anno la mostra, aperta mattina e pomeriggio nel chiostro del monastero di Sant' Adriano, ha ottenuto il contributo economico dell' Unione europea, oltre a quello, come nelle passate edizioni, di Regione, Provincia di Cosenza, Cnr e Ministero dei Beni culturali . Oltre trecento sono state le domande di partecipazione alla edizione di quest' anno giunte alla segreteria organizzativa della manifestazione, con sede nel Municipio. Un apposito comitato tecnico-scientifico ha selezionato circa novanta lavori tra opere in pittura e componimenti in versi inviati da partecipanti residenti in ogni parte d' Italia e qualcuno anche all' estero (Albania, Argentina, Germania e Svizzera), essendo la manifestazione aperta pure ad artisti e poeti stranieri. La novita' di quest'anno sara' l' esposizione per una settimana delle opere dei maestri Borghese, Schifano, Cassinari, Donzelli, Fiume, Azzinnari, Kodra, Angeli, Albino, Carnevale, Credidio, Stefanelli e Parigini, concesse da collezionisti, gallerie, centri culturali e pinacoteche comunali. Nel corso della manifestazione, inoltre, sara' consegnato il Premio San Demetrio, assegnato ad una personalita' del posto che, lontano dal paese di origine, si e' distinta a qualsiasi titolo, pubblico o privato, nelle arti e nelle professioni, e ad autori di opere dell' ingegno creativo connesse alla letteratura, alle arti figurative, all' architettura ed al teatro. A seguire un secondo riconoscimento: il premio Arberia, riservato a una personalita' del mondo arberesh che si e' distinta per capacita', professionalita' e competenza.

Prosegue la ricerca sull’identità arbreshe di San Lorenzo del Vallo

20/08 E' partita la seconda fase della ricerca avviata da Pierfranco Bruni, rappresentante del Ministero per i Beni e le attivita' culturali nella Commissione nazionale Unesco, sulla storia e le radici della comunita' di San Lorenzo del Vallo. Lo studio - che si avvale del patrocinio della Presidenza del Camera dei deputati e del Ministero per i Beni e le attivita' culturali - si compone di due progetti un primo incentrato su ''Magna Grecia Archita - Ibico'' e l' altro dedicato alla valorizzazione e promozione della cultura con etnie italo-albanesi intitolato ''San Lorenzo del Vallo. Valorizzare il territorio nella nostalgia della storia: tra i segni della grecita' e la cultura albanese''. Al centro della ricerca condotta da Bruni, nell' ambito delle attivita' del Centro studi ''Francesco Grisi'', si pone l' analisi della storia del paese di tradizioni arbereshe, inquadrata sia dal punto di vista antropologico che da quello piu' strettamente archeologico. ''La presenza degli albanesi in Calabria e nel Sud - spiega Bruni - andrebbe verificata storicamente gia' a partire dal contesto archeologico. C' e', infatti, una continuita' di modelli archeologici che lega la Magna Grecia al mondo illirico e greco. Non per caso la maggior parte dei casali arbereshe ha occupato e occupa prevalentemente quei territori che sono stati riferimenti fondamentali nella ricerca magnogreca. Testimonianze illiriche e greche sono presenti in gran parte dei contesti territoriali del Sud. Cio' avvalora la tesi di un rapporto significativo tra la Calabria e l' Albania molto prima della venuta migratoria albanese in Italia nella temperie scanderberghiana. Non bisogna dimenticare che quella di S. Lorenzo del Vallo e' stata una delle prime comunita' albanesi d' Italia''. Per Bruni, in definitiva, San Lorenzo del Vallo e' stato un punto di riferimento sia sul piano archeologico sia su quello piu' strettamente storico. ''Ho sempre sostenuto - sottolinea Bruni - l' importanza di dare consapevolezza ad un dialogo stretto tra le identita' pre-greche, quelle greche e quelle romane e le epoche e civilta' successive. Ci sono qui rigurgiti arabi con i quali ad esempio occorrerebbe tuttora fare i conti''. Secondo Bruni ''il castello sembra raccogliere, attraverso le sue forme e quelle incisionistoriche, tutti gli elementi che hanno condensato un viaggio all' interno di un mosaico di civilta'. I modelli archeologici, l' epoca tardo medioevale, l' eta' arbereshe, la partecipazione ai documenti illuministi e risorgimentali costituiscono quell' assetto del territorio non solo in termini urbanistici ma anche profondamente culturali. Cio' a dimostrazione della importanza che la comunita' di San Lorenzo occupa nel contesto delle realta' italo-albanesi''.

A Reggio presentazione del volume di Lombardi Satriani ''Praxis, voci e memorie della cultura popolare''

19/08 Sara' presentato domani a Reggio Calabria, nella sede dell' Amministrazione provinciale, l' ultimo libro di Luigi Maria Lombardi Satriani, ''Praxis, voci e memorie della cultura popolare''. ''Si tratta - e' detto in un comunicato della Provincia - di una raccolta completa e di un' analisi puntuale delle tradizioni popolari, che a partire dalla storia, dalla religione e dal folklore giunge alla tarantella ed all' analisi dell' importanza dei cantastorie odierni''. Al libro e' allegato un dvd che raccoglie gli atti dei seminari dell' edizione passata del Taranta Festival' di Caulonia. Con Lombardi Satriani alla presentazione del libro ci saranno il presidente della Provincia, Pietro Fuda, il cantautore Eugenio Bennato ed il consigliere provinciale Attilio Tucci. ''E' impossibile capire - ha detto il presidente Fuda - dove si vuole andare senza sapere, esattamente, da dove veniamo. Le nostre radici sono la base di cio' che siamo e contengono la risposta ad ogni possibilita' di sviluppo del nostro territorio. Il recupero della nostra storia e della nostra tradizione rappresenta la presa di coscienza della necessita' di lavorare sul nostro passato per costruire il nostro futuro. Il fatto che un numero sempre maggiore di associazioni dia vita a manifestazioni di tutto riguardo, il cui comune denominatore e' la musica tradizionale, o world music, come oggi viene chiamata, accende una speranza in piu' nella costruzione di un percorso che possa portare finalmente ad uno sviluppo non solo culturale e sociale, ma anche economico. In questo contesto il lavoro di persone come Lombardi Satriani ed Eugenio Bennato diventa un punto di riferimento dal quale non si puo' prescindere. Vedere tanti giovani cosi' fieri della propria appartenenza al calore ed alla cultura del cuore del Mediterraneo e' il piu' bel regalo allo sforzo che stiamo compiendo per affiancarci a chi ha delineato un percorso ben definito nel recupero delle tradizioni popolari''. ''Se e' vero - ha concluso Fuda - che senza passato non c'e' futuro, siamo davvero sulla buona strada per avviare un processo di sviluppo che parte dai nostri giovani e dalle nostre tradizioni, grazie soprattutto a chi ha saputo inventare e mantenere in vita un movimento culturale e sociale come il Taranta Power''.

A ferragosto musei aperti in Calabria

12/08 Un Ferragosto aperto per cultura: lunedi' prossimo anche in Calabria molti musei, monumenti, parchi archeologici saranno aperti al pubblico. Il Ministero per i Beni e le attivita' culturali ha previsto in molte citta' una no stop per tutte e tre le giornate di sabato 13, domenica 14, lunedi' 15 agosto. In Calabria attrazioni dalla storia dalle 9 alle 19 nei musei nazionali di Reggio Calabria, Locri, Sibaritide, Vibo Valentia, Crotone, Amendolara cosi' come per l' antiquarium di Scalea, a Torre Cimalonga, e il parco archeologico di Scolacium, dove l' antico si accompagna a installazioni contemporanee fra il verde degli ulivi. Si potranno inoltre ammirare la chiesa di san Francesco d' Assisi, a Gerace, e la Cattolica a Stilo.

Soveria Mannelli verso un gemellaggio con la Cina

09/08-(G.C.)- Un gemellaggio per promuovere lo scambio culturale e sostenere lo sviluppo tecnologico. Questi gli obbiettivi che hanno caratterizzato la visita ufficiale della delegazione dell'ambasciata cinese al Comune di Soveria Mannelli. ''Abbiamo scoperto che al centro della Calabria vive e opera una comunità – ha dichiarato Zhang Junfang, ministro consigliere dell'Ufficio commerciale dell'Ambasciata cinese in Italia - che si propone come città della conoscenza. Attualmente in Cina sono operative 2500 joint-venture con imprese italiane, ma nessuna di queste e' calabrese''. Pertanto il ministro Junfang ha proposto al presidente di Confindustria Calabria, Pippo Callipo, di sostenere la creazione di una attiva collaborazione e uno scambio commerciale con le aziende calabresi.

Su “Punto e a capo” racconto sulla Satriano degli anni 30

08/08 Sul numero di agosto di ''Punto & a capo'', il mensile calabrese diretto dal giornalista della Rai Pietro Melia, viene pubblicata la terza e ultima parte del racconto ''Satriano 1936 e dintorni'', scritto dal satrianese Vincenzo Guarna. Si tratta di un racconto ''corale'', essendone protagonista l'intera comunita' di Satriano, all'interno della quale spicca la figura del suo Podesta', un giovane avvocato autoconfinatosi nel paese d'origine dopo un promettente esordio negli ambienti intellettuali della capitale. Nello scritto sono presenti anche brevi passi di autori piu' o meno noti della letteratura italiana, da Giovanni Villani a Gabriele D'Annunzio, inseriti da Guarna come puro ''divertissement'' personale. Nel brano pubblicato su ''Punto & a capo'' questo ''escamotage'' e' presente quando si parla del pensiero della morte divenuto a Satriano ''pensiero, se non predominante, dominante'' (il riferimento e' al saggio che Benedetto Croce dedica a Foscolo in ''Poesia e non poesia''), e nella descrizione della figura fisica di padre Anoia nell' atto in cui si accinge a tenere nel Duomo la predica conclusiva della ''missione'' da lui guidata (il brano e' desunto dalla descrizione che Alessandro Manzoni fa di Padre Cristoforo ne ''I promessi sposi''). ''Lo scritto di Guarna, che ha appassionato i lettori soprattutto per lo stile letterario utilizzato - e' detto in un comunicato - fa parte di un lungo racconto che l'autore ha composto tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, senza mai pervenire alla sua stesura definitiva''.

Ad Altomonte la mostra fotografica “From south to south” - Il Sud aiuta il Sud

07/08 Si sta tenendo, nell’ambito del Festival Euromediterraneo di Altomonte, la mostra fotografica “Il Sud aiuta il Sud”. Una mostra insolita, ma dai grandi temi trattati. Basta uno sguardo agli sguardi dei bambini, basta un semplice colpo d’occhio e si è subito catapultati in una parte del mondo dove i diritti dell’uomo sembrano dimenticati, dove i bisogni dell’umanità sembrano appartenere ad un’altra dimensione, dove la richiesta di aiuto è alta. Una mostra che posa lo sguardo, il nostro questa volta, troppo spesso disattento, su altre realtà. Semplici immagini di vita quotidiana, semplici click scattati da normali volontari che nella vicina Africa combattono e credono che costruire un mondo migliore sia ancora possibile. Noi al loro fianco, per fare qualcosa, per dare comunque il nostro contributo.
…”From South To South” per capire meglio dove viviamo e come si può intervenire dal Sud d’Italia verso il Sud del mondo. Per far sì che il “nostro” mondo sappia che nel terzo millennio c’è ancora gente che ogni giorno “vive” tra la vita e la morte, dove elementi vitali come l’acqua diventano punto di partenza, o di arrivo, per attraversare un nuovo giorno.
Il Sud vuole essere vicino al Sud con una nuova bussola dai nuovi punti cardinali, dove l’unico punto di riferimento sia l’aiuto sincero e concreto di ciascuno di noi.
Lo scopo di questa rassegna è far conoscere realtà sociali quasi completamente isolate dal resto del pianeta, aprendo uno squarcio su condizioni di vita drammatiche, con una insufficienza assoluta di diritti umani per intere categorie di persone, impensabili nel mondo civile.
Una collocazione insolita e forse provocatoria, per un luogo dedicato al divertimento ed allo svago, ma che proprio al centro dell'area della festa intende richiamare l'attenzione sulla distanza siderale tra il nostro mondo di autentici privilegiati e le condizioni di vita dell’altra parte di esso. Documentando, certo in modo sintetico e parziale, la vita quotidiana, i problemi, il disagio, il lavoro, talvolta i giochi, i sogni ed i sorrisi ma anche i tentativi di aiutare e, talvolta, di restituire quei diritti fondamentali negati, quali la salute e l'istruzione, ma spesso la stessa sopravvivenza, a bambini e donne che hanno avuto la sfortuna di nascere in quei luoghi.
A sottolineare questo aspetto la raccolta di fondi per il completamento di un ospedale, realizzato dall’Associazione di tutela ambientale Fare Verde, in Nigeria. La mostra nata da un'idea del compianto Presidente Onorario Paolo Colli e curata dal presidente provinciale di Fare Verde per l'edizione di Altomonte, Francesco Pacienza, è stata esposta a Roma nellíambito della festa dell’Estate Romana, "All'ombra del Colosseo…quadrato" in Via delle Tre Fontane nei mesi di Luglio ed Agosto dello scorso anno. E’ articolata in quattro temi, Vita quotidiana, Acqua, Bambini, Paesaggio.

Dopo Capezzone e Rao, Marcello Veneziani e i cinesi a Soveria

07/08 Dopo Daniele Capezzone e Giuseppe Rao, proseguono le lezioni dell'Universita' d'Estate di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. ''Qual e' il ruolo della classe dirigente italiana? E' giusto parlare di declino del sistema paese?'' Sono queste le domande cui cerchera' di rispondere Marcello Veneziani, noto saggista e giornalista, docente della seconda lezione dell'Universita' d'Estate di Soveria Mannelli, giunta quest'anno alla sua sesta edizione. L'appuntamento, che si terra' lunedi' 8 agosto alle ore 17 presso Villa Pellico, rientra in un ciclo di incontri che ha visto confrontarsi, nel corso degli anni, politici del calibro di Franco Frattini, intellettuali come Aldo Busi e operatori culturali come Andrea Ceccherini. Durante l'edizione 2005 sono gia' intervenuti in campo, per dialogare con i giovani, Daniele Capezzone e Giuseppe Rao, ospiti della lezione inaugurale. ''A Soveria Mannelli - fanno sapere dal comune - intendiamo lanciare un messaggio della prevalenza della cultura sull'ignoranza, del pensiero sulla violenza. Ed e' proprio questo il senso della nostra estate esplosiva''. L'ultimo appuntamento e' per il prossimo 30 agosto con la lezione di Pierluigi Diaco e Giuliano Da Empoli.
Ieri, a Soveria, è stata la volta di Capezzone e Rao. In Italia ci sono le istituzioni forse piu' care del mondo ed il costo della politica puo' essere il primo elemento di decadenza della democrazia. Questi i temi affrontati a Soveria Mannelli nella lezione inaugurale della sesta edizione dell'Universita' d'estate che quest'anno ha come tema la 'Classe (poco) dirigente'. Relatori Daniele Capezzone, segretario dei radicali italiani e Giuseppe Rao, consigliere della Presidenza del consiglio dei ministri, coordinati da Mario Caligiuri, professore all'Universita' della Calabria e Mimmo Barile, imprenditore. Capezzone ha evidenziato come la politica sia basata su partiti verticismi, in cui i parlamentari apprendono dai giornali quello che i dirigenti del loro partito hanno deciso. ''L'Italia - ha proseguito - e' il vagone che va peggio di un treno che va male, che e' l'Europa. Da noi ci sono oligarchie potentissime, che appena superata la frontiera non contano nulla''. Capezzone ha poi ribadito che nel 1994 c'e' stata la grande occasione per sconfiggere le forze conservatrici del nostro Paese, ma e' stata sciupata, anzi siamo arretrati sul terreno delle riforme sociali e delle liberta' fondamentali. Ha quindi auspicato, in questi che saranno anni di resistenza, la nascita di Think tank, di serbatoi di idee per convogliare le energie del cambiamento in modo trasparente e efficace. Beppe Rao ha affrontato il tema della leadership. Dopo avere illustrato come la ricerca nel nostro Paese negli anni Cinquanta e Sessanta era avanzata, ha evidenziato come le nuove tecnologie richiedano gruppi dirigenti in grado di interpretare e guidare i sistemi complessi generati soprattutto dalle nuove tecnologie. Ha fatto inoltre l'esempio del Regno Unito, dove il rapporto tra istituzioni e cittadini e' regolato da principi etici improntati sulla trasparenza e sulla fiducia. I cittadini britannici si sentono prima di tutto si sentono contribuenti e chiedono alle istituzioni una gestione rigorosa delle risorse pubbliche. La leadership moderna richiede innanzi tutto capacita' di ascolto e investimenti nel capitale umano. Nell'introduzione Mario Caligiuri ha delineato i costi della politica italiana dal finanziamento pubblico a quelli delle istituzioni presidenziali, parlamentari e regionali, comparandoli con quelli degli altri Paesi, finendo con l'avanzare proposte di referendum per abolireistituzioni non indispensabili, come le province e le comunita' montane. Mimmo Barile ha illustrato la decadenza del sistema politico ed ha auspicato che negli anni che verranno alle etichette corrispondano comportamenti conseguenti: chi e' liberale deve comportarsi da liberale.
Infine, l'Ambasciata Cinese in Italia ha deciso di inviare una propria delegazione in visita ufficiale nel comune di Soveria Mannelli. Guidata dai massimi responsabili del settore economico e scientifico, la delegazione sara' ricevuta lunedi' mattina nel Palazzo del Municipio ''Cimino''. Nell'occasione Mario Caligiuri, presidente del Consiglio comunale, e Leonardo Sirianni, sindaco di Soveria Mannelli, presenteranno le iniziative di una delle citta' innovative piu' note in Italia. Nel pomeriggio la delegazione cinese, visitera' le attivita' economiche del Comune: dalla casa editrice Rubbettino alla Camillo Sirianni Arredamenti, dal Lanificio Leo alle imprese artigianali della lavorazione dei funghi. Il viaggio dei cinesi in Calabria proseguira' anche martedi', presso il palazzo comunale, con un dibattito che vedra' seduti allo stesso tavolo Zhang Jufang, Ministro consigliere dell'Ufficio commerciale dell'Ambasciata Cinese in Italia, Sun Chengyong, Consigliere scientifico dell'Ambasciata Cinese in Italia, Beniamino Quintieri Presidente della Fondazione Masi dell'ICE, Pippo Callipo, Presidente Confindustria della Calabria, Giovanni Latorre, Rettore dell'Universita' della Calabria e Alessandro Musumeci, Direttore Generale per l'Innovazione del Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca.

Da Soveria Mannelli una proposta per la classe dirigente sulla ricerca e multiculturalità

06/08-(G.C.)-Il paese più informatizzato d’ Italia, Soveria Mannelli, si propone come “guida” per la classe dirigente. I lavori sono stati coordinati da Mario Caligiuri, professore dell'Universita' della Calabria, e da Mimmo Barile, imprenditore. Tra gli altri, il Presidente dell'Osservatorio sui Minori Antonio Marziale, l'editore Florindo Rubettino, l'islamologa Antonella Caruso, l'imprenditrice Antonella Dodaro, il giornalista de ''Il sole 24 ore'' Giuseppe Chiellino. Ricerca scientifica, dialogo multiculturale, etica della responsabilità: questi i temi principali per formare una classe dirigente nazionale che affronti le sfide e le opportunità del presente. Allo stato, la nostra classe dirigente e' impreparata in modo evidente ad affrontare le grandi questioni che la globalizzazione ha imposto all'attenzione delle istituzionali nazionali e regionali. “In Italia, chi vuole fare ricerca, lo fa affrontando mille difficoltà. Non e' soltanto la mancanza cronica di soldi, ma lo scontro costante con una classe politica che di scienza non ne sa nulla e vuole continuare a non saperne nulla, un sistema dirigenziale della scienza burocratico e corrotto, indegno per uno dei paesi più industrializzati del pianeta''. Con queste parole la ricercatrice Sandra Savaglio, ha concluso il suo messaggio inviato al laboratorio di idee che si e' svolto nel comune simbolo di innovazione nella nostra Regione. Sandra Savaglio e' la ricercatrice calabrese alla quale il settimanale 'Time' ha dedicato la copertina, come simbolo dei cervelli attratti negli Stati Uniti. Attraverso la testimonianza delle loro esperienze, i partecipanti hanno dimostrato che esiste la possibilità di costruire realtà economiche e classe dirigente in grado di dialogare alla pari con il resto del mondo. Le testimonianze verranno raccolte in un libro, in quanto ogni anno a Soveria Mannelli si farà il punto sullo sviluppo dell'innovazione e sul ruolo della classe dirigente nel nostro Paese.

In libreeria “La nave della ndrangheta” di Delfino e “I segreti dei boss” di Badolati

03/08 Sono disponibili da oggi, in tutte le librerie e le edicole calabresi, i volumi: La nave della ‘ndrangheta, di Totò Delfino, e la ristampa, aggiornata fino agli ultimi recenti fatti di sangue, de I segreti dei boss, di Arcangelo Badolati.
La nave della ‘ndrangheta è l’ultimo lavoro di Antonio (Totò) Delfino, giornalista calabrese che ha legato il suo nome a originali e coraggiose inchieste sui temi della criminalità organizzata.
La nave della ‘ndrangheta è un concentrato di racconti appassionanti e suggestivi, di gustosi medaglioni sui principali personaggi e avvenimenti che hanno attraversato la storia della Calabria negli ultimi cinquant’anni.
Da Santo Scidone, il terribile “Santazzo”, al mitico “Massaru Peppe” – papà dell’autore - guastafeste di equilibri ed interessi malavitosi e bestianera di capibastone e malandrini, passando per Antonino Salamone, detto “u parrinu”, fino a Saro Mammoliti e ad altri famosi protagonisti, Delfino abbozza, con la maestria che gli è propria, un lungo ed appassionante viaggio nelle vicende ‘ndranghetiste calabresi.
Non è la prima volta che Delfino concentra la sua attenzione su questo problema, ma stavolta si può dire che compia un piccolo capolavoro di sintesi e di analisi, capace di mettere d’accordo semplici appassionati ed esperti, cultori impegnati nello studio e nella conoscenza di questa terribile piaga che affligge la Calabria e i cittadini che vogliono impegnarsi, finalmente in modo convinto e chiaro, affinché il cancro della ‘ndrangheta venga estirpato definitivamente.
Il volume è arricchito, inoltre, di un “alfabeto malandrino”, con il quale il lettore avrà modo di conoscere più approfonditamente il mondo della criminalità, i suoi codici e le ferree regole cui affiliati e picciotti debbono uniformare la propria condotta.

Sandro Principe riceve il 23° premio culturale “Sensivismo”

31/07 L' assessore regionale alla Cultura, Istruzione, Universita', Ricerca Scientifica, Innovazione Tecnologica e Alta Formazione, Sandro Principe, ha ricevuto ieri sera, a San Lucido, il XXIII premio culturale ''Sensivismo''. La cerimonia di consegna si e' svolta nell' antico chiostro del Comune dove il sindaco, Roberto Pizzuti accompagnato dal suo vice, Carlo Borsani, ha fatto da padrone di casa. Il preside della facolta' di Lettere e filosofia dell' Unical, Franco Crispino, secondo quanto riferito in un comunciato, ha tracciato il profilo dell' uomo e del politico Sandro Principe affermando, tra l' altro: ''Sandro Principe e' un uomo politico forte, lungimirante, acuto, saldamente legato ai valori della propria terra e del socialismo riformista. Ancora adolescente, inizia la sua militanza attiva nell' allora Psi, senza mai sottrarsi alla gavetta piu' dura che lo vede, spesso, con un gruppo di amici affiatatissimi, attaccare manifesti e spikerare comizi''. Crispini ha ripercorso l' attivita' politica ed amministrativa trentennale Principe che, ''sin dalla piu' tenera eta', con la passione e la tenacia che lo contraddistinguono, ha cominciato a lavorare per lo sviluppo e la crescita della terra che gli ha dato i natali. Lo ha fatto da sindaco di Rende, che grazie alla sua opera ed al suo impegno e' divenuta una realta' urbana bella ed ammirata da tutti; da Sottosegretario di Stato al lavoro nei governi Amato e Ciampi lottando caparbiamente per dare soluzioni efficaci ai tanti problemi che affliggono la Calabria, seguendo la fase difficile che viveva il mondo del lavoro e dell'impresa calabresi; continua a farlo oggi da assessore regionale puntando sulla sinergia tra sistema universitario e mondo dell'impresa per dare una nuova speranza ai giovani laureati calabresi che devono poter rimanere a lavorare in Calabria per essere essi stessi protagonisti del loro futuro e di quello della loro terra''. Sandro Principe, visibilmente emozionato, ha quindi ritirato il premio ''Sensivismo'', consegnato tra gli altri, nel 1987 a Scalea, a mons. Josef Ratzingher, oggi Sua Santita' Benedetto XVI. Principe ha salutato e ringraziato i presenti per l' affetto e la stima dimostratagli ed ha parlato di San Lucido dove da ragazzo si recava spesso al mare e della bella principessa Arintha, che la leggenda vuole essere sbarcata proprio nella cittadina tirrenica prima di addentrarsi nella Media Valle del Crati dove, con i suoi fratelli, fondo' l'antica Arintha, oggi Rende. Passando dalla leggenda alla realta', Principe ha poi parlato del Riformismo, dell' importanza della cultura,della riscoperta delle nostre radici, delle tradizioni, che vanno valorizzate per far si' che esse diventino volano di sviluppo per l' intera Calabria. Dopo Principe e' intervenuto don Raimondo Verducci, che, con l'assessore regionale, ha scambiato una serie di opinioni sull' arte. Il dibattito e' stato moderato dal giornalista Alessandro Pagliaro. Aldo Del Bianco, fondatore dell' Associazione ''Sensivismo'', al termine del dibattito ha consegnato a Principe l' ambito premio tra gli applausi dei presenti.

Il 10 agosto consegna del Premio Internazionale “Mantello di Frate Francesco”

30/07 Si terra' mercoledi' 10 agosto 2005 la cerimonia di consegna del Premio Internazionale del Mediterraneo ''Il Mantello di Frate Francesco'' organizzato dal Rotary Club di Paola nell'ambito delle celebrazioni del quinto Centenario della morte di San Francesco avvenuta il 2 aprile del 1507. Le finalita' dell'iniziativa sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamane ed alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Padre Vincenzo Arzente e Fra' Francesco Trebisonda dell'Ordine dei Minimi, il maestro orafo Gerardo Sacco, l'assessore alla cultura Giorgio Zicarelli, il presidente della giuria Roberto Losso, il presidente ed il past presidente del Rotary Franco Perrotta e Piero Borsani. ''La rosa dei possibili premiati - ha detto Roberto Losso - si e' ristretta a cinque candidature di assoluta qualita'. In considerazione di cio' non e' escluso che la giuria possa assegnare, sulla base di un apposito articolo del regolamento, per l'edizione 2005, oltre al Mantello d'Oro ed al Mantello d'Argento, premi speciali ed encomi solenni per le arti e le professioni, per la cultura e l'innovazione, per il devoto impegno nella valorizzazione della spiritualita' di Frate Francesco''. Da parte sua il presidente del Rotary, Franco Perrotta, ha sottolineato che ''i premi sono stati realizzati da Gerardo Sacco, al quale va il nostro piu' sincero ringraziamento per l'immediata e fruttuosa disponibilita' con cui, identificandosi nelle finalita' culturali e morali dell'iniziativa, ha raccolto l'invito a collaborare, mettendo gratuitamente a disposizione il suo genio artistico''. Alla cerimonia di consegna hanno assicurato la propria presenza le massime autorita' religiose, politiche e civili della regione, oltre ai rappresentanti del Distretto 2100 del Rotary International tra cui il governatore prof. Alfredo Foca'.

A Morano la mostra fotografica di Renato Pagliaro: “La memoria e l’immagine”

30/07 Le sedie di paglia, la cassapanca della bisnonna e il realismo delle immagini che segnano il trascorrere del tempo. E' lo scenario della mostra fotografica ''Morano. La memoria e l' immagine'' allestita da Renato Pagliaro nell' antica stanza delle esposizioni del Museo Naturalistico ''il Nibbio'' di Morano Calabro. La mostra, formata da circa 60 fotografie a colori, e' ulteriormente arricchita da quattro splendide immagini in bianconero che appartengono alla multiforme sensibilita' di un autore, Pagliaro, che trasferisce nella fotografia la volonta' e l' invito a cogliere le sfumature della vita. La rassegna fotografica, che rimarra' aperta per tutto il mese di agosto (ingresso gratuito), propone un repertorio di immagini significative: si va da quelle ''animate'' dalla presenza dei corpi in azione (il fabbro) al luccichio dei paesaggi; dagli ambienti casalinghi che sono stati aperti e dove l' obiettivo si e' posato per fare rivivere il fascino di antichi mestieri; e ancora: dai particolari d' arte all' iconografia popolare che e' stata messa a fuoco. Soggetti della ricerca artistica di Pagliaro sono, inoltre, la donna e il cibo laddove necessita' e piacere si incrociano. ''Frammenti di vita scampati al naufragio - e' scritto nella presentazione della mostra - sono le immagini di Pagliaro. Che riscopre anche in questo suo percorso, come e' tratto distintivo della sua ricerca, il legame storico tra la Calabria e il Sudamerica, quello dell' emigrazione in Brasile, ed un legame metastorico tra il sacro e l' umano, in Uruguay''. Dominante rimane, pero', il riferimento al paese delle origini. ''Morano e' sempre meravigliosa - sottolinea lo stesso Pagliaro - con le sue case arroccate, su fino in cima, dove i ruderi del castello normanno danno l' impressione di sovrastare l' universo: questo spettacolo, insieme alle valigie di cartone dei nostri antenati, ha reso Morano famosa nel mondo''. Il lavoro che Renato Pagliaro ha svolto in questi anni nel campo della fotografia - ma recentemente si e' anche cimentato con altre forme di espressione artistica - lo ha portato a costruire, partendo da quella che era una semplice passione, una ricca antologia di immagini. E proprio queste rappresentano, oggi, non soltanto un patrimonio per il suo paese, ma anche un esempio importante per coloro che sanno fare della fotografia strumento di interpretazione e valorizzazione dei beni territoriali e ambientali.

Oltre 300 domande di partecipazione alla biennale Magna Grecia di S.Demetrio Corone

29/07 Sono oltre trecento le domande di partecipazione alla Biennale internazionale d' arte contemporanea ''Magna Grecia'', pervenute presso la segreteria organizzativa della manifestazione nel palazzo Municipio di San Demetrio Corone. Un apposito comitato tecnico-scientifico ha selezionato circa novanta lavori tra opere in pittura (sessanta) e componimenti in versi (trenta), inviati da partecipanti residenti in ogni parte d'Italia e qualcuno anche all'estero (Albania, Argentina, Germania e Svizzera), essendo la manifestazione aperta pure ad artisti e poeti stranieri. Alla sua terza edizione e organizzata dall' Amministrazione comunale con la regia della pittrice Maria Credidio sin dalla sua istituzione, nell' estate 2001, la Biennale d' arte e' diventata un valido e ricercato punto di riferimento per tutti coloro che operano nel settore artistico e letterario. Quest' anno la manifestazione - prevista dal 24 al 30 agosto nel caratteristico chiostro del monastero di Sant' Adriano - ha incassato il patrocinio dell' Unione europea, oltre quella della Regione, Provincia, Cnr e del Ministero dei Beni culturali come nelle passate edizioni. La novita' di quest' anno sara' l' esposizione per l' intera settimana delle opere dei maestri Borghese, Schifano, Cassinari, Donzelli, Fiume, Azzinnari, Kodra, Angeli, Albino, Carnevale, Credidio, Stefanelli e Parigini, concesse da collezionisti, gallerie, centri culturali e pinacoteche comunali.

Il libro “Attentato a Sandro Principe.Il dramma di un sindaco in prima linea” best seller dell’estate

26/07 Alla fine della bella stagione sarà, probabilmente, il libro locale più letto dell’estate. Dopo il suo ritorno nelle edicole e nelle librerie, “Attentato a Sandro Principe. Il dramma di un sindaco in prima linea”, scritto dal giornalista cosentino Francesco Dinapoli ed edito da Radio Libera Bisignano, soprattutto in questi giorni di fine-luglio, sta facendo registrare un vero boom di richieste e di vendite. A rilanciarne la drammatica attualità sono state, assai probabilmente, le recenti minacce di morte rivolte alla massima carica istituzionale della Calabria, on. Agazio Loiero, per ben tre volte oggetto di gravissime intimidazioni. “Attentato a Sandro Principe”, come si ricorderà, è un libro-testimonianza, una sorta di istant-book che ricostruisce, attimo per attimo, la drammatica sequenza del ferimento dell’allora sindaco di Rende (oggi Assessore regionale alla Cultura), colpito a morte con un colpo di pistola alla tempia sparato da Sergio Staino, ex sindacalista in pensione, mentre si accingeva ad inaugurare la bellissima basilica dedicata a San Carlo Borromeo. Era il 29 maggio del 2004. La notizia dell’attentato fece subito il giro del Paese e commosse l’opinione pubblica calabrese e nazionale. Straordinaria fu la volontà di Principe di non rassegnarsi ad un destino così cinico e crudele. Straordinario fu il rapporto con i rendesi che sia nell’immediato, sia nei mesi in cui il loro Primo cittadino restò ricoverato presso il Cto di Firenze, seppero testimoniargli una solidarietà ed un’amicizia, rare e sincere, che andarono ben oltre il semplice rapporto tra un sindaco e i suoi concittadini e furono ulteriormente estrinsecate nel corso delle elezioni comunali di giugno che riversarono su Principe un vero e proprio plebiscito di consensi. Straordinari furono l’amore, la fede e la dedizione con cui la moglie, le figlie e tutta la famiglia Principe seppero testimoniare in quel drammatico periodo.Il libro, che consta di oltre 200 pagine, di un ampio inserto fotografico e di un’elegante veste grafica, documenta tutto ciò, ma ripropone anche una serie di domande che, purtroppo, a tutt’oggi, non hanno ancora avuto risposta: “Chi è veramente Sergio Staino, l’ex sindacalista bancario che il 29 maggio 2004 ha tentato di uccidere con un colpo alla testa, esploso con un’arma micidiale (una Smith & Wesson 45 Magnum), il sindaco di Rende pochi minuti prima che venisse inaugurata la bellissima chiesa dedicata a San Carlo Borromeo? Cosa c’è dietro quell’attentato? Si può parlare di complotto politico? Chi ha armato la mano di Staino? Da dove proviene l’arma che egli ha usato per sparare? Perché l’attentatore ha colpito proprio Sandro Principe e non altri, magari più esposti e più famosi di lui?
Il libro di Dinapoli, insomma, racconta un fatto di cronaca ma offre anche notevoli spunti per avviare una seria riflessione sul clima di tensione che si vive oggi nel nostro Mezzogiorno e, in particolare, in Calabria, dove i sindaci ed i rappresentanti istituzionali sono spesso oggetto e vittime di feroci intimidazioni, di continue minacce e di gravissime pressioni criminali.
Esso, oltre che essere letto sotto l’ombrellone, può essere usato anche per essere distribuito agli studenti delle scuole superiori, ai circoli e alle associazioni culturali e per organizzare dibattiti e convegni, sul dramma e sui rischi quotidiani che corrono i sindaci e gli amministratori dei nostri Comuni.

A Cosenza arrivano i Bronzi di Sosno. Proseguono le acquisizioni del MAP

26/07 Sono arrivati questa mattina in città direttamente da Nizza, per come era stato preannunciato nei giorni scorsi al Sindaco Eva Catizone da Carlo ed Enzo Bilotti, i “Bronzi di Riace” nell’interpretazione di Sasha Sosno, l’artista estone, tra i rappresentanti più significativi della scuola di Nizza negli anni ’60, allievo di Henri Matisse, Yves Klein e Arman.
Nel primo pomeriggio Eva Catizone, accompagnata dall’assessore Franco Ambrogio, dal dirigente dell’Ufficio del Piano, Arch.Sandro Adriano e da alcuni dei suoi più stretti collaboratori, ha fatto visita alle nuove sculture, attualmente custodite in un deposito, apprezzandone la bellezza ed il taglio surrealista.
Le due nuove statue richiederanno un’ambientazione particolarmente accurata per la loro singolare forma e spazialità e per questa ragione gli uffici comunali preposti, insieme all’arch. Mosè Ricci, responsabile della progettazione del Map, ed al consulente Tonino Sicoli, stanno studiando la collocazione ideale.
“L’arrivo delle sculture di Sasha Sosno – ha dichiarato il Sindaco Eva Catizone – sono la dimostrazione evidente di come stia proseguendo, senza alcuna battuta d’arresto, il percorso di acquisizione delle statue che dovranno andare a completare il Museo all’aperto.
In virtù dell’opera di restyling cui si sta procedendo sia per quanto attiene l’illuminazione che per quanto si riferisce all’impiego delle nuove tecnologie che saranno applicate al MAP, abbiamo ritenuto opportuno differire il posizionamento delle altre statue del Museo ai mesi di settembre ed ottobre, quando anche i nuovi basamenti saranno completati.
Una prima sperimentazione dei nuovi basamenti, nella loro definitiva versione, completa della nuova illuminazione e dei sistemi interattivi e di sicurezza, si avrà - – ha affermato ancora la Catizone - nel prossimo mese di settembre utilizzando il prototipo della Bagnante di Emilio Greco.”
I Bronzi di Riace di Sasha Sosno sono alti 2 metri e cinquanta e pesano 400 chilogrammi. In queste due sculture Sosno dà continuità a quella tendenza surrealista per immagini paradossali che rappresenta una costante della sua arte, attraversata dalla reinterpretazione di forme e spazialità dei classici.

Mercoledì 27 presentazione del libro “Terra Amara” al Caffè Letterario della Pellegrini Editore

25/07 Mercoledì 27 luglio alle ore 19 sul terrazzo della Casa Editrice Pellegrini, nell’ambito del Caffè Letterario, sarà presentato il volume Terra amara di Fortunato Seminara. Si tratta dell’ultimo romanzo della trilogia dedicata dallo scrittore di Maropati(Reggio Calabria) alla rappresentazione del mondo contadino. Dopo “Le Baracche” e “La Masseria”, Terra amara ricostruisce le incertezze e le speranze seguite all’8 dicembre ’43, quando le rivendicazioni contadine si limitavano a sommovimenti locali, ad agitazioni tumultuose e spontanee e lo fa seguendo, ad un tempo, vicende di singoli personaggi cui s’intrecciano i destini di folle e di masse senza, per questo, intaccare la linearità del racconto che rispecchia la complessità sociale della realtà meridionale. La serata prevede i saluti di Caterina Adriana Cordiano, Presidente della “Fondazione Fortunato Seminara” di Maropati, le relazioni del prof.Pasquino Crupi(“Università per stranieri” di Reggio Calabria) e del prof. Luigi Maria Lombardi Satriani (“La Sapienza” di Roma), gli interventi di Antonio D’Elia, Alberico Guarnieri, Franco Mileto.

A Plataci l’ottava edizione degli “Itinerari Gramsciani”

19/07 Forte attesa sta suscitando l’ottava edizione degli “itinerari Gramsciani” di Plataci che si caratterizza come la manifestazione storico-culturale più significativa non solo in Calabria.
L’apertura delle due giornate di studio avverrà sabato 23 luglio alle ore 16,30 nel Polifunzionale di Villapiana Scalo su un tema di grande impegno: “Basilicata, Calabria e Puglia per una nuova cooperazione nel Mediterraneo”. Saranno presenti i Presidenti Vito De Filippo, Agazio Lojero e Nichi Vendola, che prenderanno la parola subito dopo le comunicazioni di Mario Brunetti, Giacomo Schettini e Vincenzo Falcone, sottosegretario alla Presidenza Regionale. Domenica 24 luglio alle ore 10, invece, Convegno Internazionale a Plataci presso Ylinda Park, dove si confronteranno studiosi, ricercatori, docenti universitari (italiani e stranieri), forze politiche, sociali e istituzionali, su un tema impegnativo e sinora inesplorato: “Il fascismo e gli arbëreshë- Il ventennio del silenzio”. Saranno presenti, oltre all’Assessore Provinciale alle Minoranze Linguistiche Donatella Laudadio e il Presidente della Provincia Mario Oliverio, il Consigliere Regionale Franco Pacenza e gli assessori regionali Egidio Masella e Sandro Principe. La manifestazione si chiuderà con la premiazione di una mostra estemporanea di pittura sul centro storico.

Seminario della Fondazione Rubbettino il 21 a Camigliatello

18/07 La Fondazione Rubbettino organizza un seminario dal titolo "Leggere l'Europa / Leggere il Mediterraneo" il 21 luglio alle ore 17.30 presso la Torre Federici in Camigliatello Silano. Sono previste due sessioni: la prima, dal titolo "Il Mediterraneo come luogo di scambio cuturale" vede la partecipazione del prof. Roshdi Rashed di Parigi e del prof. Vincenzo, docente presso l'università di Napoli e responsabile culturale della Comunità Religiosa Islamica italiana. La seconda sessione ha come titolo "Il Mediterraneo come luogo di scambio commerciale" e vede gli interventi del giornalista Robi Ronza e del dott. Tonino Saladino.

Oggi alla Città dei ragazzi, convegno “Per una cultura provinciale”

17/07 Sindaci, assessori alla cultura, allo spettacolo e al tempo libero, circoli, enti ed associazioni culturali di tutta la provincia di Cosenza si incontreranno oggi, lunedì 18 luglio, ore 16.30, presso lo Scrigno Giallo della Città dei Ragazzi per discutere sul tema “Per una cultura provinciale”. L’iniziativa, promossa dal Presidente della Provincia, Mario Oliverio e dagli assessori provinciali allo Spettacolo e alla Cultura, Rosetta Console e Salvatore Perugini, si pone l’ambizioso obiettivo di portare alla luce le numerose risorse culturali esistenti nel Cosentino, per metterle in rete e creare sistemi che permettano la connessione o l’interazione tra più strutture e gruppi di persone. Al saluto del sindaco del Comune-capoluogo, Eva Catizone, seguiranno gli interventi di Rosetta Console e Salvatore Perugini, che spiegheranno i motivi che stanno alla base dell’interessante iniziativa. Relazioneranno Antonello Antonante (Osare per incidere), Carlo Fanelli (Ieri e domani nel teatro della provincia), Aldo Presta (Eventi culturali: quale promozione?). Concluderà i lavori il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliveti

La mostra “Le Scarpe di Rachele” a Corigliano

16/07 Si svolgera' domani a Corigliano Calabro, in piazza Municipio, la prima tappa della mostra itinerante ''Le Scarpe di Rachele: un viaggio attraverso le calzature femminili''. ''Si tratta - e' detto in un comunicato - di un gioco intrigante di installazioni d' arte pensato e realizzato grazie all' estro e alle intuizioni di Giuseppe Scaramuzzo e alla capacita' visionaria di Mario Brigante. Un percorso che tratteggia ritratti intimi e privati di donne, senza pruderie feticiste, dedicato all' universo femminile e alla seduzione, che ravvivera' la notte coriglianese, grazie anche alla partecipazione della musica di Massimo Rizzuti con il suo sax, del chitarrista Fedele Cristiano, del gruppo de 'I Beati' (Domenico Salimbeni, Francopaolo Casciaro, Alberto Perri, Francesco Aversente, Silvio La Rocca), e della cartomante Fatima. Nel corso della manifestazione, inoltre, sara' possibile degustare alcuni prodotti tipici della Sibaritide''. In settembre la mostra si spostera' a Cosenza, in piazzetta Toscano.

Lunedì 18 convegno “Per una cultura provinciale” alla Città dei Ragazzi

15/07 “Per una cultura provinciale” è il tema di un importante convegno promosso dagli assessorati allo Spettacolo e alla Cultura della Provincia di Cosenza, in programma per lunedì prossimo, 18 luglio, alle ore 16.30 a Cosenza, presso lo Scrigno Giallo della Città dei Ragazzi.
Nel corso dell’incontro, cui sono stati invitati sindaci, assessori ed associazioni culturali di tutta la provincia di Cosenza, saranno presentati i risultati di un’indagine territoriale promossa dall’Amministrazione provinciale sulla situazione delle attività culturali nel Cosentino, rivelatrice di un panorama che si presta molto ad una edificazione culturale globale del territorio. Al saluto del sindaco del Comune-capoluogo, Eva Catizone, seguiranno gli interventi di Rosetta Console, assessore provinciale allo spettacolo e Salvatore Perugini, vice-presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza, che spiegheranno i motivi che stanno alla base dell’interessante iniziativa. Relazioneranno Antonello Antonante (Osare per incidere), Carlo Fanelli (Ieri e domani nel teatro della provincia), Aldo Presta (Eventi culturali: quale promozione?).Concluderà i lavori il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio.“Conoscere quali sono i contenitori, per riempirli di contenuti –hanno dichiarato lo stesso Presidente Oliverio e gli assessori Perugini e Console, illustrando l’iniziativa- è fondamentale per la riuscita di qualsivoglia attività. Elencare le risorse disponibili, ancor prima di pianificare, renderà i progetti senza dubbio vincenti. Sondare un territorio vasto, in movimento, come la Provincia di Cosenza, non era facile, ma la disponibilità di tutti e l’interesse a costruire qualcosa di solido e duraturo si è manifestato immediato e concreto. Sono emerse tante realtà, magari poco visibili, magari nuove, ma che sono base adatta a progettare una grande crescita culturale per tutta la provincia di Cosenza. La chiave di lettura di tutti i dati raccolti è la messa in rete programmatica delle risorse esistenti o, comunque, la creazione di sistemi che permettano la connessione o l’interazione tra più strutture e gruppi di persone”. “Crediamo fortemente -hanno concluso il pesidente Oliverio e gli assessori Console e Perugini- nella capacità dell’unione, nella forza dei progetti sinergici e nell’Istituzione Provinciale come Garante di questa virtù e come scintilla in grado di dar vita ad un processo nuovo di armonizzazione delle attività culturali del nostro territorio”.

Confermata la presenza di Rifkin per lunedì 11 a Cosenza

08/07 E’ stata confermata per lunedì 11 luglio la presenza del prof.Jeremy Rifkin, il filosofo ed economista americano, che nell’ambito della Festa delle Invasioni, in corso di svolgimento nel centro storico di Cosenza, terrà, alle ore 18.00, alla Villa Vecchia una lectio magistralis. Rifkin, fondatore e Presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, era stato costretto nei giorni scorsi a sospendere la sua partecipazione alla Festa delle Invasioni, prevista in un primo momento per il 4 luglio, a causa di sopraggiunti ed imprevisti motivi di salute. Questa mattina Rifkin ha sciolto, con grande soddisfazione degli organizzatori e del Sindaco Eva Catizone, la riserva circa la sua partecipazione ad Invasioni e sarà lunedì nella Villa vecchia per la sua attesissima lectio magistralis. L’economista e filosofo di fama mondiale ha concentrato le sue ricerche sull’influenza che l’evoluzione tecnologica e scientifica ha sull’economia, sul lavoro, l’ambiente e la società.

Fissata per l’11 luglio la lectio magistralis del professor Rifkin

07/07 Si terrà lunedì prossimo 11 luglio, alle ore 18.00, alla Villa Vecchia la lectio magistralis di Jeremy Rifkin, il filosofo americano, fondatore e Presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, costretto nei giorni scorsi a sospendere la sua partecipazione alla Festa delle Invasioni, prevista in un primo momento per il 4 luglio, a causa di sopraggiunti ed imprevisti motivi di salute. Rifkin, economista e filosofo di fama mondiale, ha concentrato le sue ricerche sull’influenza che l’evoluzione tecnologica e scientifica ha sull’economia, sul lavoro, l’ambiente e la società. Soddisfazione per il recupero della lectio del prof.Rifkin è stata espressa dal Sindaco Eva Catizone. “E’ per noi – ha detto il primo cittadino – estremamente importante aver recuperato la prestigiosa presenza del professor Rifkin. Il Festival delle Invasioni che sta conoscendo in questi giorni punte di elevato successo ed apprezzamento – ha proseguito Eva Catizone – non avrebbe potuto privarsi di una partecipazione così importante e significativa. La presenza di Rifkin a Cosenza è tanto più importante oggi per l’enorme contributo che l’economista e filosofo americano ha dato all’evoluzione delle nuove tecnologie che procedono di pari passo con lo sviluppo della qualità della vita. Ascoltare la sua lezione, in una Regione come la nostra, purtroppo contrassegnata – ha concluso il Sindaco Catizone – da un mancato sviluppo proprio nel campo dell’innovazione tecnologica, non può che essere di buon auspicio per il futuro di un settore nel quale Rifkin è una vera e propria autorità”.

Lunedì 11 presentazione del libro di Rosy Bindi al Cinema Italia

07/07 Che cos'è la salute? Come si tutela questo bene fondamentale della persona? Si può avere un sistema sanitario equo ed efficace? A questi interrogativi tenta di dare risposta il libro di Rosy Bindi, ex ministro della sanità, dal titolo “La salute impaziente” che sarà presentato al Cinema Italia di Cosenza lunedì prossimo, 11 luglio, alle ore 19,00. Si è reso necessario differire di mezz’ora l’inizio della manifestazione, rispetto all’orario programmato, per impegni dell’on.Bindi. Alla manifestazione prenderanno parte, oltre all’autrice, il Sindaco Eva Catizone, il vicesindaco ed assessore alla diffusione del libro Maria Francesca Corigliano e l’assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro.A coordinare i lavori sarà la giornalista Marisa Fallico.Con il doppio registro dell'analisi politica e del racconto della propria esperienza di governo, Rosy Bindi affronta nel libro “La salute impaziente”, uno dei nodi cruciali della riforma del Welfare e ripercorre i cambiamenti che hanno investito il Servizio sanitario nazionale negli ultimi decenni. L'autrice della riforma sanitaria dell'Ulivo mette in guardia dai rischi di una strisciante privatizzazione dei sistemi di solidarietà pubblica e affronta le nuove emergenze della sanità italiana: dalla devolution all'invecchiamento della popolazione. Firma la prefazione Romano Prodi.

Alla Casa delle Culture di Cosenza la Mostra di Milo Manara: Tra presente e futuro

04/07 Ogni mostra di Milo Manara rappresenta un evento a sé, tante sono le chiavi di lettura e la vastità delle opere del Maestro veronese. A Cosenza si è scelto di puntare sulla produzione attuale ed anche futura di Manara; la mostra possiede l'intelaiatura dell'esposizione nata a Napoli COMICON nel 2002 e itinerante da allora senza sosta, aggiornandosi e completandosi costantemente. Nelle circa 90 tavole di formato diverso, incorniciate e complete di note informative, possiamo distinguere alcune sezioni principali, tra Fumetto ed illustrazioni: le tavole originali dell'ultimo capolavoro "I Borgia", oltre a quelle del recentissimo "L'odissea di Bergman". Le tavole, dall' inusuale formato, mostreranno nel suo splendore la straordinaria "attualità" del Manara del terzo millennio, capace come pochi di delineare colori ed ombre, sensazioni ed erotismo. Con queste opere Manara si pone di fronte alla storia, la sua personale, con il riprendere quel Giuseppe Bergman, suo personaggio chiave ed alter ego che lo raffigura nelle sue storie più oniriche, qui alle prese peraltro con l'altrettanto mitica figura di Ulisse, da Omero a Joyce; ma anche quella con la S maiuscola, con la metaforica narrazione della famiglia romana e delle sue gesta di scandalosa modernità, descrizione che solo la mano di un altro genio, Alejandro Jodorowsky regista apolide e visionario, poteva rendere così magica e sostanziale al contempo. Ma altrettanto spazio sarà dedicato a Cosenza alle illustrazioni del prestigioso autore. Non mancheranno poi gli ormai classici quadri ispirati dai film dell'amico e collaboratore Federico Fellini; geniali illustrazioni in un bianco e nero poetico e incantato dedicati agli immortali capolavori del regista riminese de "La Dolce Vita" ed "I Vitelloni". Ed ancora, a completare il notevole numero di opere esposte, a Cosenza avremo una serie di illustrazioni, spesso inedite o poco viste, realizzate da Manara per il teatro, la pubblicità o per progetti ancora non ultimati; si tratta di disegni meravigliosi, spesso carichi di quella sensualità con cui l'artista ci sorprende sempre.

Da oggi la mostra di Treves a palazzo Arnone

01/07 “Un progetto a lungo inseguito che oggi diventa realtà” quello del Sovrintendente Salvatore Abìta di allestire nel Sud una Mostra con le opere di Dario Treves, paesaggista e ritrattista torinese.
Il progetto si realizza a Palazzo Arnone grazie anche alla collaborazione del Comune di Cosenza che, stamane alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, era rappresentato dall’assessore al Patrimonio artistico Giovanna Tartoni.
Il Sovrintendente Abìta ha ricordato la formazione “eterodossa” di Treves, cresciuto artisticamente in una Torino dagli interessi pittorici vari e poi costretto a lasciare l’Italia a seguito delle leggi razziali. Fu sofferenza, ma anche occasione per incrociare ed assimilare altre culture.
Le opere raccolte per Cosenza sono rappresentative di una vita dedicata alla pittura. Manca purtroppo una fra le opere più conosciute, Il nano, esposta attualmente ad Aosta nella mostra il “Ritratto interiore” curata da Vittorio Sgarbi. Ciò nonostante la Mostra dà conto pienamente del lungo e vario percorso di Treves nell’arte del Novecento.
“Per Cosenza –ha detto ancora il Sovrintendente- è un’occasione di conoscenza e costituisce solo la prima di una serie di altre iniziative che abbiamo in cantiere con il Comune di Cosenza che, come noi, ha a cuore il rilancio delle arti visive."
Circostanza pienamente confermata subito dopo dall’assessore Tartoni. “Si è appena chiusa la Mostra delle Opere di Bilotti, si apre adesso questa che non è meno importante e che porta a Cosenza la testimonianza di un artista italiano del secolo passato. Siamo lieti della collaborazione con la Sovrintendenza che avrà modo di diventare sempre più stretta e proficua”.
La parola è poi passata ai curatori della Mostra e del bellissimo catalogo. Cyntia Burzi ha ricordato la passione di Treves per i viaggi, sia all’estero che in Italia, ala ricerca delle suggestioni paesaggistiche più giuste per il suo lavoro. Ma Treves fu anche un sensibile ritrattista, come testimoniano diverse tra le 60 opere in Mostra.
Leonardo Passarelli, storico e critico d’arte, ha sottolineato il Dario Treves “pittore puro” che, pur vivendo in una città ed in un’epoca dai mille fermenti, evitò di aderire a scuole e movimenti artistici, preferendo la libertà assoluta davanti alla tela, ma mostrando, allo stesso tempo, grande conoscenza della pittura. Già conquistati dalle opere i giornalisti presenti alla conferenza stampa, che hanno potuto visitare in anteprima l’esposizione. La Mostra si è inaugura questo pomeriggio alle 18,30. Resterà a Palazzo Arnone fino al 18 settembre e potrà essere visitata ogni giorno, escluso il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 17,30 alle 19, con ingresso libero.

Luigi Costanzo, Storia delle Ferrovie in Calabria, Edizioni Orizzonti Meridionali, 2005

30/06 (P.A.) Narratore di un mondo che non esiste più, Costanzo ricostruisce la Storia delle Ferrovie in Calabria e fa rivivere vecchi progetti con il piglio del cronista e dello storico. Il capitolo: Le ferrovie progettate e non costruite in Calabria è un esempio importante perché c'è una Calabria molto diversa da quella che oggi si racconta. I comuni Calabresi agli inizi del Novecento erano capaci di progettare e sostenere azioni di lotte per condizionare le autorità di governo ad avere sul proprio territorio le importanti infrastrutture di comunicazione ferroviaria. Ricordiamo la linea Rogliano-Nocera Tirinese a scartamento normale che sposava le aspirazioni dei casentini, nei primi del Novecento, rivolte alla realizzazione di una dorsale ferrata che partendo da Cosenza, attraverso Rogliano, raggiungesse sul Tirreno la località di Nocera Tirinese, in modo da collegarsi con la direttissima Napoli - Reggio Calabria. Il 22 novembre 1897, il Consiglio Provinciale di Cosenza deliberò ed inoltrò una richiesta al governo per l'immediata costruzione della linea ferroviaria Pietrafitta -Rogliano, 1° tronco della Cosenza -Nocera Tirinese.
Questo Progetto che non si è mai realizzato completamente, oggi è di grandissima attualità. La precarietà della linea ferroviaria tirrenica, la Napoli-Reggio Calabria, la parte che attraversa la provincia di Cosenza è terribilmente compromessa dal mar Tirreno e ogni mareggiata è un pezzo di rilevato ferroviario che va via. Spostare la ferrovia verso Est è impossibile! Non c'è che la soluzione studiata nel 1897, la Cosenza -Nocera Tirinese.

Chiude la Mostra Bilotti, ma apre la mostra Treves

27/06 Il 30 giugno chiuderà i battenti la mostra “Capolavori del ‘900- Opere della collezione Carlo Bilotti”, evento culturale di rilevanza nazionale ospitato nel Complesso di S. Agostino con grande successo di pubblico. Sono stati oltre 15.000 i visitatori in poco più di tre mesi, quasi la metà dei quali giovanissimi arrivati individualmente o con le rispettive scuole. Tanto interesse è del tutto giustificato e comprensibile: la Mostra ha consentito alla città di ospitare, per la prima volta in Calabria, opere dei maggiori maestri di tutta la pittura del XX secolo.
Ma gli eventi di carattere artistico continuano e se una Mostra chiude un’altra è pronta ad aprire i battenti al pubblico. Cosenza ospita dal 2 luglio prossimo e fino al 28 settembre, presso la prestigiosa sede di Palazzo Arnone la Mostra di dipinti di Antonio Treves, voluta e preparata dal Soprintendente Abita in collaborazione con il Comune di Cosenza.
Soddisfazione per il proficuo rapporto instaurato tra Comune e Soprintendenza ha espresso l’assessore al Patrimonio artistico Giovanna Tartoni. “Il gradimento ottenuto dalla Mostra Bilotti è di buon auspicio per la riuscita di molte altre iniziative già in programma. Questa di Treves –informa l’assessore- sarà la prima di una serie di eventi che verranno realizzati dalla Soprintendenza nella sede di palazzo Arnone e che vedranno il Comune quale partner per la comunicazione e la logistica.”

Il 28 giugno l’ass. Principe presenta il “Magna Grecia Teatro”

25/06 Sarà presentata alla stampa, nell’ambito di un’apposita Conferenza prevista per martedì prossimo 28 giugno alle ore 12.00 presso la Sala della Giunta regionale a Catanzaro, la II° rassegna del teatro antico “Magna Grecia Teatro”. All’appuntamento con i giornalisti saranno presenti l’assessore regionale alla Cultura, Università, Ricerca, Innovazione Tecnologica e Pubblica Istruzione, On. Sandro Principe, i Sindaci dei Comuni di Reggio Calabria, Roccelletta di Borgia, Locri e Cassano allo Ionio che ospiteranno le manifestazioni, il consulente alla cultura dell’assessorato regionale, prof. Franco Dionesalvi e Claudia Pulice,coordinatrice del progetto.

Sulla rivista di Macaluso, la pungente recensione del libro di Pietro Mancini “Mio padre”

24/06 Sulla rivista di Macaluso " Le nuove ragioni del socialismo " la pungente recensione del libro di Pietro Mancini “Giacomo Mancini. Mio padre” recentemente edito dalla Rubbettino. Libro scritto – riporta la recensione - con intenzioni dichiaratamente polemiche – anche verso il Presidente Ciampi per non aver accolto la richiesta di nominare Giacomo senatore a vita - dal figlio del leader socialista scomparso, per rivendicare il giusto posto di un uomo che “ha dato alla politica e al sud più di quanto il sud e la politica non gli abbiano riconosciuto”. Mancini figlio rivendica il coraggio e la passione politica del padre che pure gli procurarono non pochi nemici, come quando nel 1971 mise alla porta il gran maestro della massoneria Giulio Salvini. E se Miriam Mafai ha dipinto un Mancini cinico e sempre pronto alle imboscate, di contro il figlio parla del meridionalista non piagnone, ministro efficiente dal 1963 al 1968 della sanità e dei lavori pubblici. Così la polemica dei socialisti craxiani contro Mancini è da addebitarsi, per Pietro, alla mancanza di analisi critica e autocritica dei gravi errori del gruppo dirigente del PSI e della loro politica passiva, inerte, avvinghiata alla DC. Il figlio ricorda come Mancini facilitò l’elezione di Craxi a Segretario, sebbene questi, ironia della sorte, lo criticasse spesso “per le sue polemiche verso i magistrati”. E quando nel 1993 ricevette un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa (uscendone, provato nel fisico, solo nel 1999) ebbe da Craxi solo un muro di silenzio.”

Dal 1 luglio a Palazzo Arnone mostra antologica dedicata a Dario Treves (1907-1978)

23/06 La Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria, diretta da Salvatore Abita, in collaborazione con il Comune di Cosenza, inaugura il 1° luglio p.v. la mostra antologica dedicata a Dario Treves (1907 – 1978).
La rassegna, aperta al pubblico dal 2 luglio al 18 settembre 2005, è allestita nelle sale espositive di Palazzo Arnone, prestigiosa sede della Galleria Nazionale di Cosenza.
La scelta dei curatori, Salvatore Abita e Cynthia Burzi, vuole valorizzare l’opera del pittore torinese proponendo una vasta campionatura del suo percorso artistico che denota una ragguardevole molteplicità di ispirazione espressa con varietà di tecniche pittoriche.
A Palazzo Arnone saranno esposte una sessantina di opere di Dario Treves volte a ripercorrere la personale poetica che lo indusse ad indagare, con raffinata sensibilità cromatica, il territorio piemontese, le lagune, i paesaggi liguri, toscani e campani, le vette alpine, specie della Vallée, e ancora gli assolati ambienti mediterranei della Provenza e le suggestive visioni del Sudafrica.
La raccolta include una significativa serie di opere a testimonianza del vivace interesse di Dario Treves per le nature morte di fiori e per la figura, indagata attraverso ritratti e autoritratti.
Allievo del pittore impressionista torinese Giovanni Guarlotti, ha intrapreso un percorso formativo le cui fonti risalgono alla pittura piemontese di Delleani e Pellizza da Volpedo e all’impressionismo francese. Dario Treves fu dapprima vicino al gruppo dei ‘Sei di Torino’ e, successivamente, esule negli Stati Uniti a seguito delle leggi razziali, frequentò artisti come Mane-Katz e intellettuali come Oscar Ghez.
Insignito di riconoscimenti internazionali (Menzione d’Onore al Salon de Paris per ‘Partenza forzata’ del ‘34), Dario Treves fu presente all’Esposizione Universale di Parigi del ‘38.
Espose nel 1944 presso la Lilienfeld Gallery di New York e nel 1945 alla City Gallery di Philadelphia. Rientrato a Torino nel 1947 partecipò nel 1955 alla Quadriennale presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino e successivamente fu presente con sue opere a Parigi (Galérie Jean de Ruaz, 1962), Ginevra (Musée de L’Athénée, 1963), Losanna (Galérie Paul Valloton, 1963), Zurigo (Modern Art Centre Max Bollag, 1965), Johannesburg (Gallery 101, 1973), San Gallo (Galleria Ekkehard, 1974) e in diverse città italiane.
Dopo la sua morte, numerose le mostre retrospettive dedicate a Treves: alla Tour Fromage di Aosta ed al Musée Petit Palais di Ginevra nel 1997, alla Pinacoteca del Museo Civico di Asti ed alla Piccola Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino nel 1998 ed ancora in occasione del 25° della scomparsa, all’Archivio di Stato di Torino ed al Museo del Territorio di Biella.
Numerose, ancora, le opere dell’artista esposte in mostre storiche sul Novecento (Palazzo Cuttica di Cassine ad Alessandria, Museo del Risorgimento Vittoriano a Roma, Pieve di Cento, al Museo Borgogna di Vercelli, nell’ambito della rassegna ‘Volti, da Grosso a Casorati’, al Castello San Michele a Cagliari, ‘Da Renoir a Picasso’, nonché a Torino in occasione dell’esposizione a Palazzo Bricherasio, ‘Un secolo d’arte al Petit Palais di Ginevra’). Attualmente una sua opera Il nano è esposta ad Aosta nella mostra Il ritratto interiore curata da Vittorio Sgarbi. Opere di Dario Treves arricchiscono collezioni museali e raccolte private di vari paesi europei.
Spirito indipendente, mai asservito a condizionamenti e mode effimere, Dario Treves non aderì a scuole e movimenti artistici, ma il suo stile, immediatamente riconoscibile grazie ad una personale sintesi pittorica e all’originalità nell’uso dei colori, ne fa un coerente interprete della tradizione artistica torinese, da Delleani a Guarlotti, pur informato alle grandi correnti europee.
Il catalogo, curato da Cynthia Burzi ed edito da Paparo Edizioni - Napoli, comprende schede tecniche, un ricco apparato iconografico e un saggio di Leonardo Passarelli, storico e critico d’arte.

Scheda:
Dario Treves 1907 – 1978

Promotore Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico della Calabria

Curatori Salvatore Abita, Cynthia Burzi
In collaborazione con Comune di Cosenza
Assessorato al Patrimonio artistico e culturale

Catalogo Paparo Edizioni, Napoli

Informazioni Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico della Calabria
Tel 0984 795639 - Fax 0984 71246
e - mail: psadcosenza@tiscali.it

Orario 10,00 – 13,00/17,30 – 19,00.
da martedì a domenica (lunedì chiuso)
Ingresso libero

Uffici Stampa Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed
Etnoantropologico della Calabria
Tel 0984 795639 - Fax 0984 71246
e - mail: psadcosenza@tiscali.it
Patrizia Carravetta, Immacolata Dell’Aquila, Belmira De Rango

Comune di Cosenza
Tel 0984 24847- Fax 0984 813355
e – mail: stampa@comune.cosenza.it
Elena Scrivano

Scultra di Hasson in memoria di Nicholas Green al MAON di Rende

22/06 Il Maon di Rende acquisisce una nuova opera dedicata alla memoria di Nicholas Green, il bambino americano che nel settembre del 1994 fu ucciso dalla mafia in Calabria sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria. Lo scultore californiano Bruce Hasson, autore dell' opera, e il padre del bambino Reginald Green hanno fatto pervenire a Palazzo Vitari di Rende, su invito del Museo d' arte dell' Otto e Novecento, il modello del monumento ''The Children's Bell Tower, che sorge a Bodega Bay in California e che raffigura una grande torre campanaria, simbolo del rifiuto di ogni violenza e della solidarieta' umana. Hasson e' nato a San Francisco in California ed ha studiato scultura per molti anni in Italia presso le Accademie di Belle Arti di Firenze e di Carrara. Il suo nome e' balzato alle cronache italiane in occasione della grande mobilitazione di massa che il settimanale ''Oggi'' ha promosso nel 1995 per la donazione delle 140 piccole campane raccolte in tutta Italia per il ''Children's Bell Tower'' di Bodega Bay. La campana centrale della torre fu realizzata nelle storiche fonderie Martinelli del Vaticano e prima di essere trasportata negli Stati Uniti, fu benedetta da Papa Giovanni Paolo II. Nel 1998 nel palazzo del Consiglio regionale di Reggio Calabria Hassan ha, invece, realizzato una scultura-installazione formata da sette campane-uccelli ottenute dalla fusione delle armi sequestrate alla mafia e dedicata, come quella di Bodega Bay, al piccolo Nicholas Green, ucciso dalla mafia, e i cui organi - sette, appunto - sono stati donati dai genitori ad altrettanti bambini bisognosi di trapianto. Nel 2000 in occasione del Giubileo sulla sommita' del Campidoglio a Roma ha installato ''Millennia'', una campana celebrativa di tutti i morti della violenza e della guerra, realizzata con l' acciaio ottenuto dalla fusione di armi da fuoco confiscate dalla polizia di San Francisco e di Oakland. A fare da padrini dell' evento sono stati i premi Nobel per la pace Mikhail Gorbachev, Lech Walesa, Adolfo Perez Esquivel, Betty Williams, Joseph Rotblat ed un rappresentante del Dalai Lama. Alla mezzanotte del primo gennaio del 2000 la campana fu fatta suonare sulla piazza del municipio di San Francisco dove era allora allocata. Il primo gennaio del 2001, al vero inizio del nuovo millennio, ha lanciato dall' Italia il suo messaggio al mondo. Dopo Roma, a partire dalla meta' di marzo 2001, la campana Millennia e' stata trasferita ad Assisi, dove e' stata richiesta dai frati francescani. Nel 1995 l' artista ha installato al War Memorial Building di San Francisco una campana per commemorare il cinquantesimo anniversario della fondazione delle Nazioni Unite, alla presenza del segretario generale dell' Onu Boutros Ghali e del presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. ''Hasson - ha detto di lui Tonino Sicoli, direttore artistico del Maon - sceglie a motivo ricorrente della sua scultura la campana che e' un simbolo di pace. Come a dire che la pace e' una conquista da desiderare fortemente e per la quale bisogna anche combattere, trasformando gli oggetti dell' offesa in un sublime atto d' amore. L' arte avvia, cosi', un processo di catarsi e si fa momento di alta religiosita' o - laicamente - di grande solidarieta' umana, che capovolge l' incombenza della morte in slancio di rinascita e la disperazione del dolore in promessa di consolazione''. Con questa nuova acquisizione il Maon di Rende dota la sua collezione di un pezzo importante, che va ad aggiungersi alle altre quaranta opere presentate di recente nell' ambito del progetto ''Sensi Contemporanei'', sostenuto dal Ministero delle Finanze, dal Darc del Ministero per i Beni e le attivita' culturali, dalla Biennale di Venezia e dalla Regione Calabria. Il Maon e' nato un anno fa nell' alveo del Centro ''A. Capizzano'' a Palazzo Vitari, di concerto con il Comune di Rende e la Provincia di Cosenza, e con il patrocinio della Soprintendenza per il Psad della Calabria.

A Celico il 25 la quarta edizione della Rassegna d’arti visive “Ospiti”

26/01 Si svolgera' il 25 giugno a Celico la quarta edizione della rassegna d'arti visive 'Ospiti: metafora di una profezia', l'iniziativa ispirata ad una profezia di Gioacchino da Fiore. Per l'edizione 2004/2005 gli artisti invitati sono: Sabrina Mezzaqui, Gea Casolaro, Francesco Impellizzeri, Isabella Puliafito, Radio Rebelde, Matilde Domestico e Paola Gandini. A questi artisti e' stato chiesto, inoltre, di elaborare un progetto per un intervento artistico permanente che sara' realizzato sul territorio pre-silano. I progetti eseguiti dagli artisti saranno esposti in una mostra e successivamente, quando saranno trovati i fondi finanziari necessari, realizzati per il costituendo Museo del Territorio. La rassegna 'Ospiti' nasce da un'idea di 2 artisti: Claudio Angione ed Alfredo Granata. Questo appuntamento e' incentrato sull'opera di Gea Casolaro. ''Io non sono una fotografa - ha detto Gea Casolaro - non mi interessa la rappresentazione oggettiva della realta' della fotografia. A me interessa quello che c'e' dietro le immagini delle cose, per cui per me non e' importante l'immagine in se' o la tecnica. Mi piace fare dei discorsi che sono sul modo di guardare dell'essere umano. Lo sguardo come meccanismo di cultura, apprendimento e di scambio tra le persone. In questi anni ho sentito sempre una maggiore dichiarazione e presa di posizione verso l'ingiustizia e le storture, stando a Buenos Aires l'urgenza era ancora piu' forte''.

A Crotone una scuola cantiere come nell’etrusca Vulci

15/06 «Il recupero dell’area archeologica dell’Antica Kroton, attraverso un sistema di sviluppo compatibile, costituirebbe un’occasione culturale e turistica unica». Lo dice l’architetto Stefano Ceccarelli di Arethusa, alla vigilia del convegno di venerdì 17 giugno, che si terrà presso l’Hotel villaggio Casarossa, con inizio alle 9,30.
Un convegno appositamente organizzato per fare il punto sul progetto Antica Kroton, un’idea di recupero che coniuga l’archeologia con l’archeologia industriale del nucleo dsimesso ex Montedison e con le valenze naturali del litorale, che si avvia alla fase di concertazione.
L’architetto relazionerà sul Progetto integrato di sviluppo da lui realizzato per Arethusa, società leader nel settore della produzione di beni e servizi nell’ambito della gestione, conservazione, catalogazione e fruizione dei Beni culturali, ambientali e turistici, incaricata dalla Provincia di Crotone.
Al recupero della Crotone magno greca, i cui resti - considerati dal mondo scientifico i più importanti dell’area mediterranea - si trovano, da millenni, a pochi centimetri dal suolo (in base ai risultati di importanti ricerche archeologiche fatte nel 1976), lavora la stessa équipe di Arethusa che, tra gli Anni ’80 e ’90, ha realizzato un progetto prototipo: il recupero dell’area dell’antica capitale etrusca di Vulci, attraverso il modello di gestione della Scuola cantiere, nella quale sono state impiegate 100 unità lavorative provenienti dalla centrale nucleare di Montalto di Castro.
Arethusa a oggi ancora opera nel Parco naturalistico e archeologico di Vulci ed è presente, da sola o con altri qualificati partner in alcuni dei più prestigiosi spazi italiani: la Reggia di Caserta, l’anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come Colosseo, i parchi archeologici di Pompei ed Ercolano, ecc..
Per la valorizzazione dell’immenso patrimonio Crotonese, la società di ricerca e sviluppo propone un modello di base simile a quello utilizzato, con successo, nel Lazio per il Parco etrusco.
«Il progetto “Antica Kroton” - spiega Ceccarelli – prevede come strumento attuativo la Scuola cantiere, che coniuga formazione e lavoro, usato in altri paesi europei e messo in pratica, in Italia, per la prima volta proprio da Arethusa. La parola d’ordine del nostro progetto - continua - è interdisciplinarità: l’archeologia, l’ambiente, il turismo, la formazione, il lavoro e la proposta mattone. Il recupero, cioè, dei vecchi fabbricati industriali. Non è pensabile concentrarsi soltanto sulla parte archeologica senza agire in sinergia con un piano di bonifica e ripristino delle condizioni di vivibilità recuperando, insieme, l’antica Kroton, il nucleo industriale ex Montedison e il litorale prospiciente, con tutte le sue naturali valenze. Tre ricchezze in un’unica grande area. Per questo motivo si può parlare di occasione unica».
Al convegno, promosso dalla Provincia di Crotone, da Arethusa e dalla Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici, parteciperanno, oltre a esponenti del governo regionale, il direttore generale della Soprintendenza della Calabria, l’architetto Francesco Prosperetti, il capo Dipartimento del ministero per i Beni e le Attività culturali Francesco Sicilia e il presidente della Commissione per l’Arte virtuale dello stesso ministero Giovanni Negri.
In occasione del convegno farà la sua prima uscita pubblica il nuovo soprintendente archeologico della Calabria, la dottoressa Annalisa Zarattini.

Antonietta Campilongo espone a Londra

14/06 Antonietta Campilongo, cosentina, originaria di Saracena, e' uno dei pittori che partecipano ad una mostra a Londra che restera' aperta fino al 25 giugno. La pittrice calabrese espone le sue opere insieme a quattro artisti contemporanei alla Signatures gallery in st James's. ''Le opere in mostra , che vanno dal realismo urbano alla pittura figurativa sino alla narrativa - ha detto la pittrice - riprendono bellezze architettoniche, scenari di vita quotidiana, nei caffe' o nei luoghi cittadini dove la vita rifluisce senza sosta contro i tempi incessanti e frenetici del vivere quotidiano''.

Successo della Mostra “Settimane dell’Abitare” al centro Due Fiumi

13/06 Sta riscuotendo notevole interesse la Mostra di architetture relative al tema dell’abitazione in Italia negli ultimi anni, aperta lo scorso 31 maggio e visionabile fino al 15 giugno presso il Centro “I due fiumi”, al primo piano. Alla mostra partecipano 35 architetti che espongono i propri lavori. Ad oggi, sono stati 1300 i visitatori. L’iniziativa rientra nella serie di manifestazioni organizzate dall'Ance di Cosenza, dall'Inarch Calabria, dal Comune di Cosenza e dall'Ordine provinciale degli architetti sotto il titolo Le settimane dell’abitare.
Si sono già svolti due convegni (“Il progetto di architettura” e “Dal cucchiaio alla città”), mentre il terzo ed ultimo è previsto per mercoledì 15 giugno all ore 16 sl tema. “Architettura-città-territorio”. In questo evento sono stati chiamati a discutere delle problematiche della città i maggiori specialisti italiani. La funzione dell’abitare si intreccia in modo essenziale con la crescita e lo sviluppo delle nostre città ed i due termini non possono essere analizzati separatamente. In questa giornata di lavori verranno esaminate le esperienze elaborate in alcune città Italiane nelle ultime decadi del secolo appena passato. Una analisi per riflettere sul ruolo che svolgono oggi alcuni modelli urbani. Dopo i saluti di Franco Ambrogio Assessore all’Urbanistica –Comune di Cosenza, interverranno:
Alessandro Adriano
Giandomenico Amendola
Maurizio Lo Forti/ Alfonso Cardamone
Massimo Pica Ciamarra
Alessandra Muntoni
Franco Purini
Franco Rossi
Luca Zevi
Paride Caputi
Flaminia Gennari
Sabina Zappalà
Angela Carbone

LA MOSTRA
La mostra rientra nell’insieme delle iniziative organizzate sul tema dell’abitare confrontandosi su più aspetti del progetto. La sezione design nel suo specifico raccoglie, in un viaggio immaginario, una serie d’oggetti testimoni dell’evoluzione del vivere della casa italiana. Il percorso non vuole essere didattico, ma ricco delle suggestioni del “ritrovamento” e della “riscoperta”, elementi entrambi capaci di far intuire la sensibilità e la ricchezza di un periodo che ha segnato la storia del design italiano. Il criterio di scelta ed il percorso di ricerca si muovono secondo logiche non esplicitamente legate all’innovazione, ma appartenenti alla tradizione del fare italiano con un continuo riferimento: alla tradizione, alla tradizione rinnovata e per ultimo alla ricerca ed alla sperimentazione. Fra le numerose proposte vi sono selezionate, un certo numero d’oggetti che rappresentano già per le loro caratteristiche di singolarità, preziosità, curiosità, innovazione; il segno dell’idea creativa e del progetto. Unendo insieme emblematicità e rappresentatività, per innovatività delle tecnologie o dei materiali e per la capacità di cogliere e rappresentare il gusto e la cultura di una determinata epoca.
Particolare attenzione è rivolta ai prodotti nati da un dialogo tra aziende e designer, che hanno saputo dare all’oggetto un tratto ed un segno distintivo.
Non sono privilegiate scelte precise e non è stato realizzato un percorso mirato, se mai si desidera privilegiare scelte di qualità e valore intrinseco d’ogni oggetto, garantendo la continuità del fare “made in Italy”. Ogni oggetto, sottende un sistema, ed è espressione di un insieme di pratiche progettuali, culturali e produttive che la mostra può che richiamare per via provocatoria o evocativa. Tale scelta è determinata dalla volontà di favorire e privilegiare la massima leggibilità del ruolo e dell’evoluzione del design, anche per un pubblico lontano dalla storia e dalla cultura italiana. Gli oggetti sono ordinati cronologicamente e distribuiti nelle diverse sezioni corrispondenti ad analoghe fasi della storia italiana contemporanea.

Le sezioni di percorso:
1950–1960: l’Italia del dopoguerra.
Certezze e Speranze.
Il bel design come qualità, inizio di una storia ...
1970–1980: dal cucchiaio alla città.
Il progetto Ansioso.
Il design tra contestazione e commercializzazione ...
1990–2000: l’evoluzione del “Made Italy”
Le lusinghe del progetto e il pensiero della Complessità.
L’innovazione di processo, di prodotto. Nuovi codici progettuali.

Parte il progetto di recupero archeologico, Antica Kroton

06/06 Terminata la prima complessa fase, quella dell’elaborazione, è pronto il piano di recupero archeologico per lo sviluppo del territorio. “Antica Kroton”, il progetto della doppia città, in cui convivono la Crotone prototipo urbanistico della Magna Grecia e la cittadella delle vecchie e gloriose fabbriche, giunto a conclusione e pronto per la concertazione, ha come punto di forza una realtà unica nel Mediterraneo: i resti della colonia greca fondata nel 713 avanti Cristo. Un inestimabile patrimonio da valorizzare tramite servizi da alloggiare in parte delle strutture di archeologia industriale presenti nell’area dismessa della ex Montedison, che saranno adeguatamente recuperate per questa nuova destinazione d’uso.
Si tratta, quindi, di un grosso intervento che prevede più azioni, partendo dalla bonifica del sito per poi procedere con il recupero archeologico, attraverso scavi, e con la realizzazione e la creazione di servizi e di un circuito culturale, turistico e produttivo insieme. Il progetto della Provincia di Crotone è stato elaborato dalla società di ricerca e sviluppo Arethusa - con sede legale a Firenze e sede operativa nella Capitale - e coinvolge, grazie a una specifica intesa, la Direzione generale per i beni e le attività culturali della Calabria.
Si parlerà, in anteprima, di “Antica Kroton” mercoledì prossimo, 8 giugno, alle ore 12.00, in una conferenza stampa che si terrà presso la sede della Provincia.
La conferenza stampa, alla quale sono invitati a partecipare i mezzi d’informazione ma anche gli attori locali dello sviluppo, in primis operatori turistici e forze imprenditoriali, anticipa l’evento di venerdì 17 giugno. In quella data, la sala congressi del Villaggio Casarossa, l’appuntamento è per un importante convegno al quale parteciperanno autorità istituzionali e politiche, forze sociali ed economiche del territorio e tecnici dei beni culturali, per discutere e confrontarsi sulle esigenze di recupero del patrimonio archeologico, sulla storia industriale di ieri e le potenzialità di oggi e, naturalmente, sugli strumenti e sulle risorse disponibili per lo sviluppo del progetto.
Il piano di intervento per la Bagnoli archeologica calabrese, infatti, è da mettere in atto attraverso i fondi strutturali che l’Europa destina alla Regione.
Al progetto “Antica Kroton” già guardano con curiosità e interesse imprenditori stranieri.

Martedì 7 presentazione del libro/intervista di Filippo Veltri a Franco Ambrogio

03/06 Si svolgerà martedì 7 giugno 2005, alle ore 18.00 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, la presentazione del libro “Sulla Calabria e la politica”, intervista di Filippo Veltri, caporedattore Ansa Calabria, all’Assessore Franco Ambrogio. Sono previsti gli interventi di: Ennio Simeone, direttore de Il Quotidiano della Calabria; Eva Catizone, Sindaco di Cosenza; Gianni Speranza, Sindaco di Lamezia Terme; Mario Oliverio, Presidente dell’Amministrazione Provinciale; Pietro Rende; Sandro Principe, Assessore regionale alla Cultura; Salvatore Perugini, Vice Presidente dell’Amministrazione Provinciale; Agazio Loiero, Presidente della Giunta Regionale.

Al Museo del Presente di Rende la Mostra storico documentaria su Matteotti

02/05 Verrà inaugurata venerdì, 3 giugno 2005, alle ore 17, presso la Sala “Sarajevo” del Museo del Presente di Rende, la Mostra storico-documentaria su Giacomo Matteotti, promossa da Azionecritica e dalla Fondazione Nenni, con il patrocinio del Comune di Rende e della Provincia di Cosenza.
Illustreranno l’iniziativa Michele Stumpo, per conto di Azionecritica e Gianna Granata, in rappresentanza della Fondazione Nenni. Interverranno il sindaco f.f. del Comune di Rende, Emilio Chiappetta e il direttore del Museo del Presente, Franco Dionesalvi. Poco dopo, alle ore 18, presso la Sala “Singapore” dello stesso Museo del Presente seguirà una tavola rotonda coordinata da Enrico Crispino, Presidente dell’Associazione “Progetto Socialista”, sul tema: “L’eroe, il socialista, il riformista”, a cui prenderanno parte il preside del Liceo Classico di Rende “Gioacchino da Fiore”, prof. Enzo Ferraro, il Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Francesco Principe, il prof. Elio Valentino, preside del Liceo Scientifico “Scipione Valentini” di Castrolibero e l’on. Sandro Principe, assessore Regionale Cultura, Università ed Alta Formazione. Concluderà i lavori il prof. Giuseppe Tamburrano, presidente della Fondazione Nenni.
La mostra su Matteotti rimarrà esposta dal 3 al 13 giugno 2005.

A Cosenza torna il viaggio filosofico dello “Stupor Mundi”

30/05 A Cosenza, lo scorso anno, Viaggio Telecom ebbe il miglior risultato, rispetto alle altre città interessate, per vivacità di espressioni culturali messe in campo e per gradimento di pubblico. E non è perciò un caso se solo a Cosenza il Viaggio verrà replicato per il secondo anno consecutivo. Il sindaco Eva Catizone, affiancata da Tonino Magnelli, consulente dell’Amministrazione e riferimento del Teatro “Franco Parenti” di Milano che organizza gli eventi culturali di Telecom, ha tenuto stamane una conferenza stampa per illustrare le novità del secondo Viaggio che si svolgerà il 16 e 17 giugno prossimi. “Telecom non torna mai nella stessa città –ha detto il sindaco- ma per noi viene fatta un’eccezione, che ci lusinga perché vuol dire che anche la squadra comunale addetta alla cultura ha lavorato bene. Il programma è ridimensionato proprio perché inizialmente non era prevista la tappa cosentina. Saranno comunque due giorni di grande interesse conclusi nuovamente da Stupor Mundi, la parata dell’incontro tra Federico II e l’Arcivescovo Luca Campano.” Sarà sempre lo studio Festi ad occuparsi del nuovo allestimento della parata, che lo scorso anno ebbe grande successo con centinaia di spettatori lungo le vie del centro storico, per una sera riportato alle atmosfere e alle suggestioni di otto secoli fa. “L’altra buona notizia – ha informato il sindaco- è che Stupor Mundi diventa appuntamento annuale. La novità è importante anche perché ci sorregge nell’impegno che ci siamo posti di fare della figura di Federico II un’icona cittadina, strettamente collegata all’attualità attraverso i lavori di ristrutturazione del Castello, che inizieranno a breve.” Eva Catizone ha poi rilevato come ancora una volta produca buoni frutti la felice sinergia tra pubblico e privato. Telecom si accollerà tutte le spese dell’evento mentre il Comune offrirà i propri luoghi e la propria organizzazione. E per i giovani cosentini ci sarà l’opportunità di un piccolo guadagno facendo da comparse alla parata. Stupor Mundi sarà preceduta da due dotte conversazioni. La prima, il 16 giugno, è affidata al filosofo Emanuele Severino che parlerà di Aristotele e il De Coelo. La seconda al medioevalista Paolo Barca che intratterà l’uditorio su Averroè da Aristotele alla corte di Federico. Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno a piazzetta Toscano, dove si stanno riparando i vetri danneggiati. “Ci auguriamo - ha detto il sindaco- che gli episodi di vandalismo finiscano, qui come altrove. Abbiamo scelto la piazzetta per le manifestazioni Telecom anche come segnale di riappropriazione di uno spazio pubblico da parte di tutti i cittadini.” L’utopia della conoscenza sarà il fulcro delle riflessioni filosofiche di Severino e Branca, sviluppate sull’asse Aristotele-Averroè, i due nomi che aprono la strada al rinnovamento del Medioevo e che proprio i sapienti della corte federiciana fecero conoscere ai loro contemporanei attraverso la diffusione delle lingue, tra greco antico, latino, arabo ed ebraico.Il tutto calato nel tema più generale del Viaggio quest’anno dedicato a “Il cibo, la città, la memoria”, “in un’interessante mescolanza di saperi e di sapori che anche Cosenza –ha concluso Eva Catizone- saprà esprimere al meglio”. Tonino Magnelli ha sottolineato la correttezza di una “politica culturale, quella dell’Amministrazione comunale, che riesce ad aumentare l’appeal di un territorio invogliando flussi turistici, mentre offre agli stessi residenti la possibilità di fruire di beni culturali, come la Stauroteca, che rimarrebbero altrimenti sconosciuti ai più.”
Il programma
Giovedì 16 giugno - ore 18,30 - piazzetta Toscano Emanuele Severino: Aristotele e il De Coelo
ore 21,30
Prove del Corteo di Stupor Mundi da piazza Riforma alla Villa vecchia e in piazza Duomo
Venerdì 17 giugno - ore 18,30 - piazzetta Toscano Paolo Branca: Averroè da Aristotele alla corte di Fedeico
ore 21,30
Percorso da piazza Riforma alla Villa vecchia Stupor Mundi, magnifica parata dell’incontro in Cosenza di Federico II con l’Arcivescovo Luca Campano, a cura dello studio Festi.

Iniziano le settimane dell’abitare al centro convegno dei “Due fiumi”

30/05 A Cosenza da marted’ 31 e lungo le prossime tre settimane si parlerà di architettura, design, città e territorio, al primo piano del Centro “I due fiumi”. Si aprono, infatti, Le settimane dell’abitare organizzate dall'Ance di Cosenza, dall'Inarch Calabria, dal Comune di Cosenza e dall'Ordine provinciale degli architetti. Il primo appuntamento è per le ore 16 con l’inaugurazione da parte del sindaco Eva Catizone della Mostra “Abitare- Lo spazio della casa nel nuovo millennio”, una raccolta di soluzioni innovative per l’architettura e la decorazione di esterni ed interni, con qualche spunto che certamente farà discutere addetti ai lavori e non. Quindi, a seguire, il primo dei tre convegni in programma, “Il progetto di architettura” che sarà dibattuto da Raffaele Sirica, Piero Sartogo, Laura Thermes, Gruppo Metamorph, Mariapia Cipolla, Laura Rocca, Franco Porto, Pino Scaglione, Luigi Prestinenza Puglisi. Introduce Marcello Guido dell’Inarch Calabria, dopo i saluti di Eva Catizone, di Giuseppe Gaglioti presidente Ance Cosenza e di Mario Occhiuto presidente Ordine provinciale degli architetti. I prossimi convegni saranno dedicati l’uno a “Dal cucchiaio alla città”, riflessione aperta sul design (10 giugno), l’altro all’ “Architettura- Città- Territorio” (15 giugno).
Gli espositori in Mostra:
1. Lucien Krool
2. Laura Rocca- Milano
3. Istituto Quasar - Roma
4. Studio GAP – Roma
5. Giovanni D’Ambrosio- Roma
6. Marcello Sestito- Milano
7. Piero Sartogo- Roma
8. Purini-Thermes – Roma
9. Maria Antonietta Grasso Cannizzo – Ragusa
10. Claudio Lucchesi – Messina
11. Guendalina Salimei – Roma
12. Gruppo Methamorph – Roma
13. Massimo Pica Ciamarra – Napoli
14. Multari-Corvino – Napoli
15. Antonella Mari – Bari
16. Vincenzo Melluso – Messina
17. Donner-Sorcinelli – Treviso
18. Marco Navarra – Siracusa
19. Antonio Iraci – Catania
20. Luisa Fontana – Vicenza
21. Arch – Milano
22. Marina Tornatora – Reggio Calabria
23. Gianluca Brini - Milano
24. MAP Luigi Pellegrino – Catania
25. Bruno Vaerini – Bergamo
26. Massimo Curzi – Pavia
27. Manolo De Giorni – Milano
28. Cino Zucchi
29. Salvatore Mirabella
30. Antonello Monaco
31. Renato Partenope

Il MAON di Rende incontra Renato Barilli e presenta il suo catalogo

28/05 Nuovo riconoscimento per il MAON di Rende. Il Museo d’arte dell’Otto e Novecento si è arricchito di nuove acquisizioni. E lo ha fatto nell’ambito di “Sensi Contemporanei”, il progetto per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea varato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal DARC del Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Fondazione della Biennale di Venezia e dalla Regione Calabria.
Il 1 giungo alle ore 19, verrà presentato il catalogo della prima raccolta di opere “Arte in Calabria. 1960-2000”, curato da Tonino Sicoli e Massimo Di Stefano, edito da Ar&s. Alla serata interverrà anche Renato Barilli, direttore del Dipartimento delle Arti Visive e ordinario al DAMS dell’Università di Bologna, che presenterà la nuova edizione del suo libro L’arte contemporanea, edito da Feltrinelli.
Fra le presenze istituzionali si segnala quella del neo assessore alla cultura della Regione Calabria e già sindaco di Rende, Sandro Principe.
IL MAON, nato nell’alveo del Centro per l’arte “Achille Capizzano”, promosso dal Comune di Rende in accordo con l’Amministrazione Provinciale di Cosenza e patrocinata dalla Soprintendenza per il PSAD della Calabria, consolida così il suo ruolo di punto di riferimento per l’arte contemporanea nella regione e nel Mezzogiorno.
Le sezioni del Museo sono costituite attraverso cicli di mostre tematiche finalizzate all’acquisizione. La prima proposta riguarda gli ultimi quarant’anni del Novecento con una quarantina di artisti calabresi individuati fra quelli della diaspora, gli stanziali e gli acquisiti: da Mimmo Rotella a Luigi Magli, da Giuseppe Gallo a Franco Flaccavento, da Aldo Turchiaro a Giulio Telarico, da Alfredo Pirri a Francomà, da Giancarlo Cauteruccio a Mario Parentela, da Antonio Violetta a Rocco Pangaro.
Documentate diverse generazioni da quella di Francesco Guerrieri, Nunzio Solendo, Luigi Malice, Ugo d’Ambrosi e Franco Toscano a quella di Francesco Correggia, Fiorenzo Zaffina, , Pietro Perrone, Anna Romanello, Giuseppe Arabia, Tarcisio Pingitore, Antonio Pujia Veneziano, Salvatore Anelli, Salvatore Dominelli e Paolo Pancari Doria.
Sono anche rappresentati alcuni artisti non calabresi, italiani (Nicola Carrino, Carmine Di Ruggiero, Bruno Ceccobelli, Giulio De Mitri) e stranieri (Marlis Nussbaumer, Alejandro Garcia), che con la Calabria hanno mantenuto in questi anni un rapporto stretto di presenza e operatività.
Presenti, infine, alcuni artisti scomparsi ma dei quali è ancora vivo il ricordo, come Luigi Di Sarro, Giovambattista Salatino, Sergio Ruffolo, Toni Ferro e Luciano Caruso.
Il MAON si avvale come consulenti di autorevoli storici e critici d’arte che curano le singole mostre e indirizzano la realizzazione del Museo permanente. Fanno parte del Comitato scientifico: Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Angelo Capasso, Claudio Crescentini, Pietro De Leo, Anna D’Elia, Lia De Venere, Massimo Di Stefano, Micol Forti, Giorgio Leone, Simonetta Lux, Alessandro Masi, Lea Mattarella, Augusta Monferini, Tonino Sicoli, Isabella Valente, Rossella Vodret, Peter Weiermair.
La mostra resterà aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per ulteriori notizie si visiti il sito internet: www.toninosicoli.it/maonhome.htm

Torna a giugno a Cosenza il “Viaggio Telecom”

25/05 Ritorna a Cosenza dopo gli apprezzamenti ed il successo dello scorso anno il “Viaggio Telecom”. Il 16 ed il 17 giugno prossimi la città tornerà protagonista del suggestivo itinerario dedicato da Telecom alla scoperta del contributo delle città alla definizione del patrimonio culturale del nostro Paese. Il tema sviluppato a Cosenza lo scorso anno, “Utopìa ed eresìa”, ha identificato a tal punto la nostra città facendola diventare per tutti la “città dell’utopia”, così che gli organizzatori hanno ritenuto doveroso tornare a farle visita un anno dopo. Il ritorno a Cosenza, che avrà per tema “Utopìa della conoscenza – La cultura filosofica al tempo di Federico II”, s’impernia sui due momenti che hanno maggiormente suscitato lo spirito di appartenenza dei cosentini e la scoperta di chi arrivava da fuori: il dibattito filosofico e la rappresentazione di un episodio storico ritenuto fondamentale: la visita di Federico II a Cosenza in occasione della consacrazione della Cattedrale, avvenuta nel 1222 e culminata con la donazione della stauroteca al vescovo di Cosenza Luca Campano, abate cistercense della Sambucina. Questo episodio, che sarà riproposto nel corteo storico “Stupor mundi” e che si presenta come memoria della città stabilendo il legame con i temi che contraddistinguono il Viaggio Telecom 2005, verrà dallo Studio Festi proposto in una nuova forma, facendo attenzione alle dinamiche del pensiero che si coagularono intorno a Federico, tra poesia, filosofia e diffusione del sapere. Proprio l’utopia della conoscenza sarà il fulcro delle riflessioni filosofiche affidate ad Emanuele Severino e al medioevalista Paolo Branca, sviluppate sull’asse Aristotele – Averroé, i due nomi che aprono la strada al rinnovamento del Medioevo e che proprio i sapienti della corte federiciana fecero conoscere ai loro contemporanei attraverso la diffusione delle lingue, tra greco antico, latino, arabo ed ebraico. Il calendario dettagliato della manifestazione sarà reso noto lunedì prossimo 30 maggio, alle ore 11,00, a Palazzo dei Bruzi in una conferenza stampa dal Sindaco Eva Catizone. Il primo cittadino ha espresso la sua personale soddisfazione per il ritorno del “Viaggio Telecom” a Cosenza. “E’ un importante riconoscimento alla nostra città – ha commentato la Catizone – che è ancora più carico di significato se si pensa che Cosenza è l’unica, tra le città che lo scorso anno ospitarono l’importante iniziativa, ad essere reinserita nel ristrettissimo novero dei centri toccati dal viaggio. Il fatto che un gruppo leader come Telecom abbia scelto ancora una volta Cosenza ci inorgoglisce e ci fa capire che lo scorso anno si è lavorato bene.”

Al Liceo Scorza presentazione del libro “Sipario” della Killper

24/05 Sarà presentato mercoledì 25 alle ore 10 nell’Auditorium del Liceo Scientifico “G.Scorza” di Cosenza il libro “Sipario” Breve storia del teatro, drammaturgia e messa in scena di Angelo Avignone e Marcello D’alessandro. Il volume edito per i tipi della Klipper Edizioni, è un agile testo di avvicinamento al teatro, una sorta di zibaldone ordinato di suggerimenti di letture e di visioni, secondo due diversi approcci. In una prima parte, a cura di Angelo Avignone, il teatro è considerato sotto l’aspetto della scrittura drammaturgica, dalle origini fino ai giorni nostri, sottolineando le più significative figure, opere, passi esplicativi della scrittura teatrale. Nella seconda parte, Marcello D’Alessandro, in una diversa prospettiva, trasferisce il teatro sulle tavole del palcoscenico trattando della messa in scena, dalla nascita della regia fino alle più recenti esperienze del teatro contemporaneo. Il testo è corredato da un apparato didattico con esercitazioni mirate a verificare la comprensione del testo ed a suggerire ulteriori approfondimenti. Alla presentazione saranno presenti, oltre ad un rappresentante della casa editrice cosentina, i due autori.

In arrivo la scultura di Salvador Dalì, “San Giorgio e il Dragone” per il Map di Cosenza

23/05 E’ in arrivo la settima scultura del Map, San Giorgio e il Dragone di Salvador Dalì, “uno degli artistici mediterranei più eclettici e più moderni”, come ha sottolineato il sindaco Eva Catizone che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa per illustrare le ultime novità relative al Museo all’aperto, insieme all’arch. Mosè Ricci che presiede la Commissione incaricata del progetto, e ad Enzo Bilotti, rappresentante della famiglia che ha donato la splendida opportunità a Cosenza.
Il Dalì arriverà entro giugno. A seguire, fra luglio e settembre, ci saranno il San Giorgio di De Chirico, il Cardinale di Manzù, il Lupo della Sila di Rotella e, novità, una riproduzione dei Bronzi di Riace dell’artista russo Sasha Sosno.
E, intanto, si affina il progetto di interazione delle statue.
Mosè Ricci ha ribadito l’assoluta provvisorietà dell’attuale sistema di illuminazione che sarà presto sostituito da un sistema a led, più costoso ma più efficace e duraturo, manovrabile sia quanto ad intensità che relativamente alla scelta del colore della luce, attivata dal basamento delle statue. L’illuminazione fa parte del più vasto progetto, che si affida a sofisticate tecnologie ed al supporto specialistico dell’ Interaction Design Institute di Ivrea, per una gestione del Map efficace anche sotto il profilo della sicurezza e dell’informazione. Il Museo sarà videosorvegliato con telecamere collegate ad una centrale. Ogni statua conterrà un sistema di informazione sonoro, attivabile dall’utente per conoscere la storia della statua, quella più recente che l’ha portata a Cosenza raccontata dallo stesso Carlo Bilotti che l’ha donata, e quella più legata al percorso personale dell’artista. Se ci si avvicinerà troppo scatterà un segnale acustico di avviso che allerterà l’utente distratto ma anche la videosorveglianza. Un maxi schermo ad una delle estremità del Map riprodurrà, in differita, gli ultimi 20 minuti di filmato sul percorso e i suoi fruitori. Enzo Bilotti ha espresso soddisfazione per come Cosenza ha accolto sia le statue che la Mostra di S. Agostino. “Un successo davvero eccezionale -ha commentato- che ha coinvolto non solo il pubblico, ma anche altri artisti, che hanno offerto la loro disponibilità ad inserirsi con propri lavori”. Di “ work in progress” ha parlato il sindaco Eva Catizone. “Non esito a ribadire di considerare questo come il punto più importante del mio programma, per quanto non previsto. Andiamo ora ancora avanti su uno dei progetti più qualificanti degli ultimi anni per la città, importante in termini di crescita del senso civico, dello sviluppo generale e dell’ innalzamento della qualità della vita per residenti e non residenti. Al Map stanno lavorando le migliori energie in materia di applicazione delle nuove tecnologie alle opere d’arte. Ma il progetto di interazione è importante non solo per salvaguardare le statue, bensì in termini di sicurezza più complessiva. Avremo, infatti, sotto controllo l’intera isola dove purtroppo non di rado si sono verificati atti di bullismo e di criminalità.”. Appuntamento, infine, a fra qualche settimana per ammirare insieme la scultura del grande spagnolo.

Un viaggio nel passato con Alessandro Cecchi Paone

21/05 (mff) Temerario, generoso, feroce eppure compassionevole, aperto ma incapace di capire le ragioni di chi lo amava, nel momento in cui lo contestava, grande precursore dei tempi che sarebbero venuti. È l’Alessandro Magno descritto nel nuovo libro di Alessandro Cecchi Paone, “Alessandro Magno, ieri e oggi”, presentato ieri sera nel Ridotto del teatro Rendano. Un appuntamento con l’autore, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche e del Tempo Libero, alla Diffusione del Libro, in collaborazione con la libreria LUIM. “Ho trovato molto interessante l’analisi del personaggio – ha commentato il Vice Sindaco e assessore alla Diffusione del Libro, Maria Francesca Corigliano – Del libro ho apprezzato molto la struttura che inizia con una cronologia precisa e che apre, alla fine di ogni capitolo, una finestra sul presente, con un paragrafo di confronto su ieri e oggi”. L’assessore alla scienza e alla conoscenza Franco Piperno si è detto “catturato dalla dedica ai cani e ai cavalli, esseri viventi per me molto significativi. Una dedica in piena sintonia con lo spirito di Alessandro Magno”. E ha continuato “Solitamente diffido di questo genere di libri. Questo si è rivelato però diverso, di carattere divulgativo e scritto in forme quasi orali”. L’assessore Piperno si è soffermato soprattutto sulla figura di Aristotele, il prestigioso precettore di Alessandro Magno. E al riguardo ha mosso un’obiezione. “Mi sembra a volte che il libro voglia suggerire che sia stato proprio Aristotele ad ispirare al suo allievo sogni imperialistici. Ma Aristotele era greco e se c’era un’idea più lontana dal mondo greco era proprio quella di impero”.
Alessandro Cecchi Paone concorda: “Aristotele non poteva condividere le mire espansionistiche di Alessandro. Tuttavia ho voluto sottolineare il legame forte che esisteva tra maestro e allievo, con quest’ultimo che, come spesso accade, si è poi allontanato dal suo precettore”. E tornando sui motivi che lo hanno spinto ad occuparsi della figura di Alessandro Magno, ha aggiunto: “Sto facendo in viaggio tra le grandi figure della storia e del mito. Prima Ulisse, ora Alessandro Magno, in futuro ho intenzione di occuparmi di Federico II di Svevia”.
“La Grecia è la nostra vera matrice – ha poi sottolineato – È questo che mi ha spinto verso Alessandro Magno. In un momento in cui si fa un gran parlare delle nostre origini, ritengo che sia necessario guardare alla tradizione greca e a quella ellenistica”.
Il libro, ha poi spiegato, nasce dal suo lavoro di ricerca e di divulgazione scientifica.
“Ho voluto scrivere un testo esile, leggero, di facile lettura. Racconto i fatti salienti, poi mi soffermo ad analizzarli, alla luce di strumenti interpretativi, di cui gli storici precedenti non disponevano. Ho proceduto – ha continuato – in maniera segmentata, rapsodica, frammentata, un po’ com’è la comunicazione oggi”.
Si trova quindi il rapporto tra Alessandro e il divino, tra Alessandro e l’esercito, tra Alessandro e quella che noi oggi chiamiamo globalizzazione .
E sì perché Alessandro Magno, ci spiega Alessandro Cecchi Paone, è stato il primo profeta della globalizzazione.
“È stato il primo a dire no alle frontiere, alle divisioni. Il primo a pensare ad una moneta unica e ad una lingua comune. Ha conquistato e sottomesso popoli, ma si è sempre innamorato delle altre culture e ne ha avuto un gran rispetto”.
Si delineano così i tratti di una figura complessa, ma affascinante.
“Sempre accompagnato dal cavallo Bucefalo e dal cane Peritas, Alessandro Magno aveva un occhio azzurro ed uno nero, segno, quest’ultimo tratto, del lato dionisiaco del suo carattere. Su di lui hanno inciso i genitori: il padre Filippo, rozzo, ma che gli fornì un’eccellente educazione, e la madre, l’intrigante Olimpia, che lo coinvolgeva nei suoi riti dionisiaci”.
Una vita breve, ma densa, che fa di Alessandro Magno, in un’epoca priva di punti di riferimento, “una figura - ha concluso Alessandro Cecchi Paone – che si erge ad esempio per i giovani”.

Successo della Mostra sugli autori del 900 a S.Agostino, 10.000 visite fino ad oggi

20/05 Oltre diecimila presenze dal 13 marzo, giorno dell’apertura al pubblico, ad oggi per la Mostra dei dipinti di grandi autori del ‘900 –collezione Bilotti, esposta nel Complesso monumentale di S. Agostino. Il bilancio è davvero eccezionale e a dirlo sono gli addetti della Società Arthemisia che cura la gestione della Mostra e che ha già altre esperienze di esposizioni in città. Particolarmente interessante il dato relativo alle scuole. Circa 4.000 gli studenti arrivati con i loro insegnanti e accompagnati nella fruizione del percorso museale da brave guide. Un successo nel successo è stato quello registrato dal Laboratorio didattico dedicato ai bambini dell’ultimo anno della scuola materna. A S. Agostino c’è adesso un’esposizione aggiuntiva: quella dei loro disegni che sono stati affissi all’ingresso e che testimoniano come l’arte sia comprensibile anche ai più piccini se solo c’è la possibilità di conoscerla. “Sono particolarmente lieta –ha commentato i dati il sindaco Eva Catizone- che sia stato centrato l’obiettivo che vedeva nei giovani i destinatari primi di questa bellissima iniziativa. Che gli adulti apprezzassero questa Mostra era quasi scontato, anche se non in queste proporzioni. Ma il dato più bello è che circa la metà di visitatori siano stati scolari e studenti di Cosenza e di moltissimi centri dell’area urbana.”. E per questo fine settimana, dedicato in tutta Italia alla cultura, il Comune ha chiesto ad Arthemisia un’attenzione in più per chi vorrà andare a vedere i dipinti di Picasso, Warhol, Dalì, De Chirico, Mirò, Chagall, Fontana e di tutti gli altri importantissimi autori presenti a S. Agostino. Il biglietto d’ingresso, così, domani e dopodomani sarà offerto con una riduzione per tutti. L’orario è il solito: dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 20. La Mostra resta chiusa il lunedì ed è visitabile fino al 30 giugno.

Stasera attualità ed eredità culturale di Maurizio Quintieri al "Giacomantonio".

18/05 (Mogo) Stasera ore 19.00, se ne discute con l'Associazione Progetto Artemide, al Conservatorio di Musica "Stanislao Giacomantonio". Occasione la presentazione del libro "Maurizio Quintieri- La vita e le opere di un musicista calabrese" di Maria Roberta Milano, scritto per i tipi delle Edizioni Caruso. Nei locali dell'Aula Magna del Conservatorio sarà presente l'autrice che discuterà con Giorgio Reda, direttore del Conservatorio di Cosenza; Gilda De Caro, dirigente scolastico nonché presidente della Fondazione Guarasci; Marilena Gallo, presidente dell'Associazione Progetto Artemide; il maestro Ivano Morrone per le Edizioni Caruso. Il volume è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Progetto Artemide (fondata nel 1992 che, nella denominazione Artemide, rivela un acronimo in cui sono racchiuse le sue finalità: Archiviazione, Ricerca, Tutela ed Esecuzione della Musica Italiana per la sua Diffusione Esterna). “Maurizio Quintieri- La vita e le opere di un musicista calabrese”, presenta un profilo biografico dettagliato e circostanziato del musicista calabrese, realizzato non soltanto attraverso una meticolosa attenzione alle fonti, il riordino e lo studio dell’archivio del compositore, ma anche attraverso la diretta testimonianza della figlia del maestro, la signora Maria Quintieri.

In libreria il libro di Travaglio e Lodato “Perché la mafia è al potere”

11/05 ''Perche' la mafia e' al potere. Dai processi Andreotti, Dell'Utri & c. alla normalizzazione''. Gia' dal sottotitolo in copertina, il libro (Rizzoli, pp.470 - 10,00 euro) di Saverio Lodato e Marco Travaglio si annuncia dirompente. Ma e' al procuratore di Palermo Piero Grasso, all' ''andamento lento'' instaurato nel dopo Caselli, il colpo piu' duro che mena l'inedita alleanza tra il giornalista, che per 'L'Unita'' segue le cose di mafia da oltre vent'anni, e il suo collega de 'La Repubblica', gia' autore di sei libri-inchiesta su Berlusconi. Lodato e Travaglio puntigliosamente enumerano leggi varate, elencano brani di atti giudiziari, riportano dichiarazioni ed interviste, analisi con firme autorevoli. A partire da Sciascia e dalla sua divisione tra ''letteratura di parole e letteratura di fatti'', o dalla disputa solo apparentemente nominalistica lunga oltre cent'anni, da Pitre' a Camilleri, su quella parola di cinque lettere: mafia. Partono da lontano, dal prefetto Mori e Portella della Ginestra, raccontando 'cent'anni di solitudini', ma rileggono notissime vicende giudiziarie, come i processi Andreotti o Carnevale, in una chiave singolare: mettendole a confronto con processi celebrati pressoche' contemporaneamente a imputati 'qualsiasi'. E ad insigni giuristi fanno rilevare come ci si trovi di fronte ad un ''innalzamento della soglia probatoria necessaria per condannare imputati eccellenti''. Ripropongono l'amara storia delle trappole, dei codicilli, ed infine del tritolo, posti sulla strada di Giovanni Falcone affiancandogli nelle stesse pagine le invettive contro il giudice Caselli, nei sette anni in cui e' stato procuratore di Palermo ed ancora oggi, che e' candidato alla direzione della procura nazionale antimafia (ma un decreto legge ad hoc lo ha eliminato dalla gara). Lodato e Travaglio non hanno riguardi per nessuno, dagli imputati eccellenti alle grandi firme del giornalismo, dall'attuale maggioranza ai D'Alema e Boato della Bicamerale, al Del Turco presidente dell'antimafia. Ma se gia' nel '95, con la riforma della custodia cautelare votata assieme da destra e sinistra, dicono, c'e' ''la prova generale di quel che accadra''', sono gli anni piu' recenti, quelli dal 1999, che raccontano la normalizzazione fin nella procura di prima linea, quella di Palermo. Del procuratore Piero Grasso, gli autori riportano ''il pedigree di tutto rispetto'' che gli vale, nel '99, l'appoggio ''delle correnti togate piu' vivaci e attente alla lotta alla mafia, Caselli compreso'', la prima intervista alla Repubblica nella quale parla di ''squadra straordinaria ereditata'' alla procura, di ''santuari da scoperchiare''. Ma anche, sempre in quell'intervista, sottolineano ''una sbavatura'': ''io gioco benissimo (a pallone, ndr). Ho cominciato prestissimo e potevo fare il calciatore. Ma quando avevo 14 anni ho deciso di studiare e dedicarmi al calcio solo come hobby... Giocavo nella Bacigalupo, avevo 14 anni e il mio allenatore ne aveva 17: era Marcello Dell'Utri''. Quel Dell'Utri che era allora uno degli imputati eccellenti della procura di Palermo. Una battuta, rilevano gli autori, che non viene notata neppure nella ''realta' siciliana che vive di segnali'', ma che sara' rilanciata dallo stesso Dell'Utri nella sua dichiarazione spontanea al processo nel novembre 2004: ''il procuratore Grasso, quando era giovane, giocava a calcio nella mia squadra... era famoso perche' a fine partita usciva sempre pulito dal campo, anche quando c'era il fango, lui riusciva sempre a non schizzarsi...''. Dalle parole ai fatti. Enumerati puntualmente per oltre 150 pagine: dal ''passato che ritorna'' ovverosia Giuseppe Pignatone, ''fedelissimo di Giammanco che si era meritato gli strali di Falcone'', che aveva lasciato la procura ''nel '95, quando il gioco si era fatto duro'' per tornarvi con Grasso e diventare ben presto ''l'alter ego del capo''. Poi la riorganizzazione della Dda: ''Roberto Scarpinato, che si e' sempre occupato di mafia palermitana, viene inopinatamente dirottato su Trapani; al suo posto, a occuparsi di Palermo, va Sergio Lari che si e' sempre occupato di Trapani'', benche' entrambi chiedano di restare ai propri posti.Ancora, le scorte dimezzate ai pm, e sempre all'interno della Dda le informazioni non piu' condivise, ma centellinate dal procuratore. E giu' l'elenco degli equivoci, delle occasioni investigative perse, delle liti, che da questo nuovo corso sono derivate secondo quanto i magistrati della vecchia squadra rimasti nella Dda hanno mano a mano denunciato al Csm. ''Il 'nuovo' corso instaurato spinge molti ad andarsene'', ricordano gli autori, ma, soprattutto, scrivono, e' riassumibile in qualche dato: un solo politico di prima grandezza, cioe' il governatore di Sicilia Toto' Cuffaro, indagato per mafia tra il '99 ed il 2005. ''Il confronto con le indagini su mafia e politica della stagione Caselli, ma anche con quelle contemporanee di procure piu' periferiche, come quella di Puglia, Calabria e Basilicata, e' piuttosto imbarazzante''. E giu' di nuovo l'elenco di nomi, numeri di latitanti catturati, arresti, processi, condanne della gestione Caselli a raffronto con quella Grasso. ''Come siamo caduti cosi' in basso? Com'e' possibile che la guerra alla mafia, che 10 anni fa pareva non lontana dal successo, sia finita con la mafia al potere?'' si chiede, riferendosi al quadro generale, non alla sola procura palermitana, Paolo Sylos Labini, che da 40 anni studia il fenomeno mafioso, nella prefazione al volume. Travaglio e Lodato lo chiudono con un'altra terribile affermazione: ''tredici anni fa per sbarrare a Falcone e Borsellino la strada della Superprocura ci volle il tritolo. Oggi per fermare Caselli, basta un decreto''.

Giovedì la presentazione del libro di Brunella Serpe “La Calabria e l’opera dell’ANIMI”

10/05 “La Calabria e l’opera dell’ANIMI”. E’ il titolo del libro di Brunella Serpe, professore associato di Storia della scuola e delle istituzioni educative presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università della Calabria, che sarà presentato giovedì prossimo 12 maggio, alle ore 17,30, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.
L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale, dall’Università della Calabria e dalla Casa editrice Jonia di Cosenza che ha pubblicato il volume.
Dopo il saluto del Sindaco Eva Catizone seguirà l’introduzione del Prof.Giuseppe Trebisacce dell’Università della Calabria.
Previsti gli interventi dell’On.Gerardo Bianco, Presidente nazionale dell’ANIMI (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia), del Prof.Franco Crispini, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria e del Prof.Franco Sicilia, Direttore generale presso il Ministero dei Beni culturali.
Le conclusioni saranno dell’autrice Brunella Serpe.
Il libro della Serpe, come si legge nell’introduzione, “è una attenta riflessione che intende apportare un contributo alla finora debole conoscenza di un aspetto specifico e problematico della storia educativa e scolastica del nostro Paese quale può essere considerata la storia dell’educazione e della scuola del Mezzogiorno.
Questo libro – è detto ancora nell’introduzione – intende colmare una vistosa lacuna della storiografia educativa e , al tempo stesso, chiarire le motivazioni, i ritardi, le inadempienze e le responsabilità che hanno reso particolarmente difficile l’elaborazione di una politica scolastica capace di recuperare il divario culturale e formativo che ha scandito la storia meridionale, in rapporto a tutte le altre aree del Paese.”
In questo contesto assai decisivo si rivela il contributo dell’ANIMI che ha fatto della lotta all’analfabetismo e dell’assistenza all’infanzia il suo impegno privilegiato, creando numerosissime scuole e realizzando colonie permanenti o stagionali.
Attorno all’ANIMI ha ruotato inoltre il fior fiore dell’intellettualità meridionale e meridionalista, da Salvemini a Franchetti da Fortunato a Croce, da Zanotti Bianco ad Isnardi.

Scelti i vincitori del “Premio Cassano”

07/05 Sono Elsa Guggino, ordinario di antropologia culturale all'Universita' di Palermo; il linguista Max Pfister, dell'Universita' tedesca di Saar Brucker, direttore del Lessico etimologico italiano, i vincitori della decina edizione del Premio Cassano. Il premio e' finalizzato a promuovere l'interesse di antropologi, linguisti e storici per la realta' antropica della Calabria. La giuria e' stata presieduta da Ottavio Cavalcanti, docente dell'Universita' della Calabria ed e' composta dagli accademici universitari Leonardo Alario, Filippo Burgarella, Pasquale Caratu', Giuseppe Caridi, Giampiero Givigliano, Annaluisa Rubano, Giuseppe Trebisacce. Tra i premiati del Decennale, che sara' l'oggetto di uno speciale annullo postale filatelico, figurano anche lo storico Umberto Laffi, accademico dei Lincei ed ordinario di storia romana all'Universita' di Pisa; il fondatore del Museo di agricoltura e pastorizia di Morano Calabro, Francesco Mainieri, e la casa editrice Abramo, insignita per le sue pubblicazioni d'interesse antropologico e storico. Il 'Premio Cassano' ha il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e del Comune di Cassano Ionio. La cerimonia di consegna dei premi della decima edizione si terra' ai primi di giugno, a Cassano, nell' anfiteatro naturale delle Terme Sibarite.

Lunedì 9 Filippo Veltri presenta il libro di Gangemi “25 Nero”

06/05 Sarà presentato lunedì 9 maggio alle ore 18,30, all’interno del Caffè Letterario della Casa Editrice Pellegrini, il romanzo giallo ’25 Nero di Domenico Gangemi. La presentazione del volume è affidata al giornalista Filippo Veltri, responsabile per la Calabria dell’Agenzia Ansa. Il romanzo di Gangemi inaugura la neonata rivista “La Ginestra” (Pellegrini) che riscopre il colore “giallo” all’interno della narrativa calabrese. Gangemi, calabrese di nascita, ingegnere di professione e scrittore atipico all’interno del panorama letterario nazionale, ha alle spalle tre romanzi di notevole spessore (Un anno in Aspromonte, Quell’acre odore di aglio, Pietre nel levante) e un giallo, “Il passo del cordaio”, pubblicato dal “Sole 24 Ore”, campione d’incassi nel 2002 che ha lo ha fregiato del titolo di giallista doc.Il nuovo romanzo ’25 Nero (Pellegrini) ha un titolo che racchiude una precisa indicazione cronologica: 1925. La notte tra il 30 e il 31 agosto. Un periodo politico dittatoriale connotato dal colore scuro come i fatti che allora si sono svolti. Fatti reali avvenuti a Palmi e che, nelle pagine del romanzo, assumono solo provvisoriamente la suggestione dell’invenzione. Che c’è e non c’è al tempo stesso. Gangemi ricostruisce un passato plumbeo dominato dall’ala autoritaria del regime che, specie in Calabria, si presenta ancora più ignominioso e spettrale. In una Palmi tranquilla dove la vita scorre lenta al pari delle stagioni, i gerarchi fascisti del luogo, con evidente sopruso, decidono di punto in bianco di sostituire i canti religiosi che accompagnavano la processione della Santa Patrona paesana con la marcetta fascista “Giovinezza”. Un vero colpo al sacro tradizionale pietrificato da cinque secoli.
Ne nasce un putiferio che sfocia nel sangue proprio durante la festa paesana della Varia. Fascisti e giovani comunisti nel mucchio..E di seguito arresti, denunce, deposizioni, processi, condanne. Il tutto sulle pagine nazionali dei quotidiani del tempo. Nella matassa si aggrovigliano i nomi di personalità famose del tempo e del luogo, quali lo scrittore Leonida Repaci e il filosofo Antonio Cardone. Il tempo sana le piaghe, specie quelle della vergogna, ma i loro nomi rimangono nell’aria. Non si salva il giovane Rocco Pugliese, sorta di agnello sacrificale, che, rinchiuso nel penitenziario di Santo Stefano (quello che conobbe anche Sandro Pertini), a soli ventisette anni, finisce morto per le numerose ferite inflittegli dai carcerieri.
Un giallo quello di Gangemi toccante per i seguiti umani che le vicende si trascinano dietro che avvince il lettore e lo risucchia nei vortici della storia.

Concorso di pittura bandito dal Comune di Castrovillari

04/05 Un concorso su ''Andrea Alfano'', pittore e scultore di Castrovillari, in provincia di Cosenza, vissuto tra la fine dell'Ottocento e meta' Novecento, e' stato promosso dall'assessorato alle politiche culturali del Comune di Castrovillari che ha pubblicato il relativo bando. Ogni concorrente - precisa il bando - partecipera' con un solo dipinto, che potra' essere realizzato con qualsiasi tecnica pittorica e dovra' essere delle dimensioni di cm. 40 x 50. I quadri resteranno esposti nella Sala delle Arti, al primo piano del Protoconvento, sino al 15 maggio. Il concorso si svolgera' domenica 8 maggio. Le opere saranno giudicate da due giurie: una composta da tre esperti e da due studenti dell'Istituto Statale d'Arte ''A. Alfano'' di Castrovillari ed una popolare, costituita da rappresentanze degli studenti delle scuole secondarie della citta'. Quella di esperti assegnera' al primo classificato un premio di 400 euro, 200 andranno al secondo e 150 al terzo. La giuria di esperti, inoltre, potra' assegnare anche altri riconoscimenti come targhe di merito. E ad ogni concorrente verra' consegnato un attestato di partecipazione. Le tele di ciascun concorrente saranno timbrate dalle ore 8 alle ore 9 dell'8 maggio nel salone del Palazzo di citta'. La consegna delle opere avverra' entro le ore 18 dello stesso giorno presso il Protoconvento francescano.

Lunedì 9 maggio al caffè letterario della Pellegrini presentazione di “25 Nero”

03/05 Riprendono i Caffé Letterari Pellegrini con un nuovo appuntamento che si svolgerà LUNEDì 9 Maggio ORE 18,30 -senpre nella sede dell'editrice- , verrà presentato il romanzo 25 Nero di Domenico Gangemi, un GIALLO appassionante che affonda le radici nella Palmi del 1925-come da titolo- che inaugura la collana LA GINESTRA. Relezionerà il giornalista della redazione Nazionale dell’ANSA, Filippo Veltri.

La Rubbettino alla Fiera Internazionale del Libro di Torino

03/05 La Rubettino partecipera' alla Fiera Internazionale del Libro che si terra' a Torino dal 5 al 9 maggio. ''Sara' il sogno - e' scritto in una nota - il motivo conduttore della Fiera 2005. Insieme al senso del comico, tema conduttore dell' edizione 2004, il sogno e' un segno distintivo delle societa' umane. Un' attivita' psichica che porta alla luce le elaborazioni profonde dell' inconscio, e sin dall' antichita' e' stata oggetto di una intensa attivita' interpretativa, come luogo di premonizioni, profezie, rivelazioni, spesso legate all' esperienza religiosa, fino alla concezione freudiana del sogno come strumento di rivelazione dell' interiorita'''. Tra le altre novita' che la Rubbettino presentera' ai visitatori della fiera ci sara' il volume: La Dc da De Gasperi a Fanfani di Luciano Radi; Giornalisti grandi firme. L' eta' del mito di Eugenio Marcucci, Iraq. La guerra continua di Bernard Lewis; Che cos' e' l' Occidente'' del filosofo francese Philippe Nemot; Conservatorismo compassionevole con prefazione di G. W. Bush, di Marvin Olasky; L' Altra Europa. Diario di un viaggio nella poverta' di Luciano Monti; Memorie Istoriche e Segrete del Conclave del Pontefice Pio VI, eletto Mercoledi' 15 Febbraio 1775, di Francesco Antonio Vitale, a cura di Ortensio Zecchino. Anche quest' anno sara' costituito lo stand ''Libri di Calabria'', dove verranno presentate tutte le edizioni che la Rubbettino ha dedicato alla sua terra e ai suoi autori, e le edizioni delle altre case editrici del gruppo: Calabria letteraria editrice, Iride edizioni, Citta' Calabria edizioni.

Il 14 maggio la “Notte dei musei”. Rimarranno aperti sino all’una di notte 1200 musei europei

26/04 Oltre 1.200 musei europei, tra cui 120 italiani, hanno deciso di partecipare alla 'Notte dei Musei', un' iniziativa lanciata dal ministero della cultura francese per conquistare un nuovo pubblico, soprattutto giovane, ai musei. La nuova manifestazione, che succede alla 'Primavera dei musei' lanciata nel 1999, si svolgera' il 14 maggio, dal tramonto all' una di notte per proporre animazioni sul tema ''luce(i) nella notte''. ''Con un pubblico di 1,5 milioni, la Primavera e' stata un successo ma, ha dichiarato il ministro della cultura Renaud Donnedieu de Vabres nel presentare a Parigi il nuovo progetto, ''era ora di studiare una nuova formula per attirare quel pubblico di giovani, dagli adolescenti ai trentenni, che ''non prende spontaneamente la via dei musei''. L'idea di tenere aperti i musei il 14 maggio la notte e' stata presa anche alla luce del successo incontrato dal Museo del Louvre con i suoi 'notturni' del venerdi', ha precisato il ministro. Dei 1.200 musei che hanno aderito all'iniziativa, garantendo non solo in gran parte l'ingresso gratuito ma anche una serie di animazioni speciali, 700 sono francesi. Dopo la Francia, l' Italia e' il paese che ha risposto con piu' entusiasmo: sono finora gia' 120 i musei pronti ad aprire le loro porte per la 'Notte dei musei''. Le citta' che al momento hanno aderito con il maggior numero di iniziative sono Genova e Torino, mentre Milano e', almeno al momento, la grande assente. Ai visitatori del 14 maggio i musei offriranno concerti, letture, rappresentazioni teatrali, conferenze, proiezioni di films e anche degustazioni. Come al museo della liquirizia di Rossano, in Calabria, che presentera' e fara' assaggiare le specialita' gastronomiche che utilizzano la liquirizia, o il museo gallo-romano Biesheim , in Alsazia, che proporra' piatti dell'antica Roma. Roma proporra' alla Galleria d'arte Moderna un concerto jazz del pianista Enrico Pierannunzi mentre al Museo San Marco di Firenze sara' possibile sia rivivere aspetti della vita dell'ex convento domenicano sia ascoltare la fisarmonica di Luca Sganappa che proporra' un concerto di musiche di Rossini, Albeniz, Lecuona e Solotariov. Per sapere tutto sul programma del 14 maggio, basta connettersi a www.nuitdesmuseees.culture.fr.

Libro di fotografie “Magic Mirror” di Maria Carusi

26/04 Sarà presentato il prossimo 4 maggio, alle ore 18.30 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi il libro di fotografie realizzato da Maria Carusi dal titolo “Magic Mirror”, edito dalla Rubbettino editore. Il volume, una antologia “street life”, racchiude una serie di scatti realizzati in Toscana, Sicilia, Calabria, Roma e Lisbona. Alla manifestazione, patrocinata dal Comune di Cosenza, dalla Provincia e dalla Fondazione Carical, saranno presenti il Sindaco, Eva Catizone, il presidente della Provincia Mario Oliverio, e il direttore editoriale della Rubettino Giacinto Marra. Coordinerà la giornalista Annarosa Macrì. Relazionerà Kent Kobersteen, Former Director of Photography National Geographic Magazine.

Dal 27 aprile a Corigliano l’eco evento “Spiritual Brittius”

25/04 Si terra' dal 27 al 29 aprile, nel Museo Castello Ducale di Corigliano Calabro, l'Eco-evento Spiritual Brittius, collegato alla mostra ''Movimento/Movimenti'' della cinquantesima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. ''Le sinergie istituzionali - e' scritto in una nota - create con la collaborazione tra la direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea del Ministero dei Beni e le Attivita' Culturali, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Fondazione La Biennale di Venezia e la Regione Calabria, hanno definito uno specifico accordo di programma quadro per la realizzazione di due progetti a scala regionale inerenti la produzione culturale ed artistica e la promozione dell'arte contemporanea. In questo contesto si inserisce L'Eco-evento, che costituisce un avvenimento unico nel suo genere, poiche' individua e avvia un percorso artistico culturale particolarmente innovativo. Una nuova esperienza nel campo dell'Arte Contemporanea, in grado di restituire identita' a luoghi a forte valenza storica, artistica e culturale''. Inoltre vuole essere una riflessione sull'Arte Contemporanea e sulla storia, che vede la partecipazione di artisti e critici di rilievo internazionale tra i quali Carmine Cianci, Ombretta Gazzo'la, Carlo Mendicino, Gerardo Sacco, Raffaele Sapere, e la stessa Fernanda Stefanelli e il critico d'arte Paolo Levi, nonche' le approfondite elaborazioni storiche del luogo dell'esimio professor Filippo Burgarella, docente ordinario di Storia Bizantina dell'Universita' degli Studi della Calabria. L'evento ha un programma d'attivita' che riguardera' le diverse articolazioni dell'arte: pittorica, audiovisivi, danza, musica e altre manifestazioni artistiche e di fruizione, divulgazione toccando tutta la sfera sensoriale.

Al MAON di Rende nuove opere di artisti legati alla Calabria

19/04 Nuovo riconoscimento per il Maon di Rende. Il Museo d' arte dell' Otto e Novecento presentera' giovedi' prossimo, alle 18, le nuove acquisizioni della sua raccolta di opere di artisti legati alla Calabria negli ultimi quarant' anni. E lo fara' nell' ambito di ''Sensi Contemporanei'', il progetto per la promozione e la diffusione dell' arte contemporanea varato dal Ministero dell' Economia e delle Finanze, dal Darc del Ministero per i Beni e le Attivita' culturali, dalla Fondazione della Biennale di Venezia e dalla Regione Calabria. La struttura culturale nata nell' alveo del Centro per l' arte ''Achille Capizzano'', promossa dal Comune di Rende in accordo con l' Amministrazione provinciale di Cosenza e patrocinata dalla Soprintendenza per il Psad della Calabria, e' scritto in una nota, consolida cosi' il suo ruolo di punto di riferimento per l' arte contemporanea nella regione e nel Mezzogiorno. Le sezioni del Museo sono costituite attraverso cicli di mostre tematiche finalizzate all' acquisizione. Le nuove acquisizioni riguardano il calabrese Antonio Violetta e alcuni artisti non calabresi degli ultimi quarant' anni del Novecento, italiani (Nicola Carrino, Carmine Di Ruggiero, Luciano Caruso, Bruno Ceccobelli, Giulio De Mitri) e stranieri (Marlis Nussbaumer, Alejandro Garcia), che con la Calabria hanno mantenuto in questi anni un rapporto stretto di presenza e operativita'.

Giorgio Federico Sabato presenta il suo libro alla Città dei Ragazzi

18/04 Un romanzo che interpreta pienamente le nuove tendenze del genere epico- fantastico. “onore della morte”, questo il titolo, Giorgio Federico Sabato, l’autore, che a soli 13 anni, ha saputo coniugare avventura, fantasia, immaginazione, cronaca e attualità. Un libro frutto di un ‘elaborazione del concetto di morte che è assolutamente inedita, le cui analogie sono riconducibili alla cornice del genere. Il giovane scrittore ha incontrato sabato mattina i suoi coetanei delle scuole medie di Cosenza, Rende e Castrolibero alla Città dei Ragazzi, dove erano presenti il Vicesindaco e Assessore alla Diffusione del Libro di Palazzo dei Bruzi Maria Francesca Corigliano, il critico letterario Antonio D’Elia, la scrittrice Patrizia Altomare e l’editore Francesco Kostner. Il romanzo narra le avventure di creature crudeli in luoghi remoti e terribili, la storia di battaglie sanguinarie, di eserciti luminosi e oscuri, che spaventano e inorridiscono. Il tutto avviene in un mondo immaginario, con effetti assolutamente verosimili, ma costruito con cura e attenzione, non tralasciando nulla al caso.Il tema centrale del racconto, che nasconde dietro i suoi simboli una realtà che oltrepassa la storia, è sicuramente la lotta, senza tregua, tra il bene e il male. Un’occasione importante per far riflettere ragazzi e adulti, su tematiche di stringente attualità, un libro che sta riscotendo i maggiori successi della stagione editoriale.

Un libro di Mazziotti sulla tradizione Bizantina

14/04 ''Il ciclo dell' uomo nella tradizione religiosa bizantina'': e' questo il titolo di un libro scritto da Adriano Mazziotti che sara' presentato domenica prossima, 17 aprile, a Firmo nei saloni della biblioteca comunale. Alla presentazione del volume interverranno il direttore dell' Ufficio catechistico dell' Eparchia di Lungo, diacono Pietro Lanza, che relazionerà su ''Le peculiarità del rito greco''; il professor Antonello Costabile, docente di Sociologia all' Unical, che parlera' di ''Famiglia, matrimonio, sacramento'', e il parroco di Firmo, papas Mario Santelli, che si occupera' del sacramento del matrimonio.

Sabato al Rendano presentazione del libro di Antonio Giuzio

14/04 Sarà presentato sabato prossimo, 16 aprile, al Ridotto del Teatro “Rendano” il libro di poesie “Percorsi” di Antonio Giuzio. La manifestazione, patrocinata dall’Amministrazione comunale, è prevista alle ore 18,30. Interverranno, alla presenza dell’autore, il Sindaco Eva Catizone e lo scrittore Coriolano Martirano. Relazionerà Mario Caligiuri.

Il Caffè filosofico alla Pellegrini Editore

11/05 Un Caffè Filosofico per recuperare il tempo e sottrarlo agli imperativi economici “lavora-produci-consuma”. Per discutere dialetticamente della vita, dei suoi ritmi accelerati, della paura di decelare e aprire finestre di senso. Nasce da qui il nuovo appuntamento che la Pellegrini Editore ha pensato in collaborazione con il Corso di Laurea in Filosofia e Scienze Umane dell’Unical. L’idea viene da Oltralpe e risale al 1992, quando le domeniche parigine si raccoglievano intorno all’originale figura del filosofo Marc Sautet ( scomparso prematuramente nel 1998) che, nel Caffè del Phare in Place de la Bastille, animava un dibattito filosofico aperto a tutti e supportato dalla convinzione che “nessun argomento è filosofico in sé, ma ogni argomento può essere trattato filosoficamente”. La filosofia tra la gente, non solo nelle università e negli asfittici luoghi chiusi. Ed è per questo che i “Cafè Philo” francesi sono diventati tanto entusiasmanti quanto vitali, frequentati da gente di tutte le età e ceti sociali, che fanno filosofia insieme creando un intenso scambio culturale. Tutto avviene con la parola che circola libera eppure guidata dalla figura di un filosofo che ha il ruolo di introdurre e moderare l’argomento scelto in modo che si costituisca una vera inchiesta intorno ad esso. Gli spazi della Casa editrice Pellegrini in Via De Rada 67/C, messi a disposizione dall’editore Walter Pellegrini, faranno da scenario al dibattito filosofico . Il primo appuntamento si svolgerà giovedì 14 aprile alle ore 18,30 sul tema “La parola amore (r)esiste? Sulle tracce dell’amore”. Introdurrà il percorso il prof.Vincenzo Costa docente di storia della filosofia contemporanea presso la sede piacentina dell’Università Cattolica di Milano.L’incontro è aperto al pubblico.

Le opere di Delya Dattilo esposte negli incontri del Progetto Magellano

08/04 In tutti gli incontri ufficiali che avra' l' equipaggio del Progetto Magellano saranno esposte le opere della giovane artista cosentina Delya Dattilo. Le opere saranno anche consegnate come omaggio alle istituzioni accademiche e governative. Lo rende noto un comunicato del Progetto Magellano. ''Il Progetto Magellano - e' scritto nella nota - si e' cosi' affiancato al nuovo genio artistico di Delya Dattilo che ha gia' esposto a Palermo e Alcamo. Gli ultimi lavori dell' artista proiettano un' immagine frammentaria e particolaristica della prospettiva urbana occidentale, intrisa paradossalmente di contenuti e simbolismi della cultura orientale, e propongono la scomposizione del paesaggio metropolitano attraverso toni mediterranei e varieta' cromatiche che rinviano all' antica arte bizantina impregnata di solennita' trasferita in un contesto contemporaneo. Le opere di Delya Dattilo sono l' esatta esemplificazione dell' ideologia portante del Progetto Magellano portatore di principi quali il multiculturalismo e la comunione dei popoli''.

Arriva il “San Giovanni e il dragone” di Dalì

31/03 “Sta per partire dagli Stati Uniti, per arrivare a Cosenza entro qualche settimana, l’opera “San Giovanni e il Dragone” di Salvador Dalì” (nella foto a fianco durante la sua presentazione, avvenuta nel 1995, a sua Eccellenza Papa Giovanni Paolo XXIII. E’ quanto informa una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza. Tra poco il Museo all’aperto si arricchirà, dunque, anche di questa eccezionale scultura, mentre entro i prossimi due mesi si attendono “Ettore e Andromaca” di Giorgio De Chirico (oltre due metri d’altezza) e il “Lupo della Sila” di Mimmo Rotella, un bronzo anch’esso di notevoli proporzioni che l’artista ha creato apposta per il Map. E’ in via di predisposizione, intanto, il sistema di illuminazione delle statue che sostituirà quello attuale, solo provvisorio. E’ previsto che possano essere governati da un’unica centralina l’intensità ed il colore dei fasci di luce sulle statue, che verranno graduati in base alle caratteristiche delle opere e alle diverse esigenze dei luoghi dove esse sono collocate. Avrà un basamento uniforme rispetto alle altre sculture del Map anche la “Rinascita della cultura”, l’opera di Rotella già da tre anni in piazza 11 settembre. Proseguono, infine, i contatti di Carlo Bilotti, che ha reso possibile il Map, con il Comune di Londra con l’obiettivo di ottenere il trasferimento della scultura di Henry Moore L’Arco dalla capitale del Regno Unito, dove il clima pare non sia salubre per la scultura in travertino, alla meteorologicamente più adeguata città dei Bruzi. Carlo Bilotti ha iniziato questa nuova sfida, che sembrava impossibile, in occasione di un’esposizione di suoi quadri a Londra. Pare ora che ci siano buone possibilità che i londinesi accettino uno scambio con una copia dell’Arco, da realizzare in granito italiano, materiale più adatto a sfidare le intemperie di Londra.

La Capilongo espone al Chiostro del Bramante a Roma

31/’03 Antonietta Capilongo, di Saracena, fino al 3 aprile espone i suoi quadri al cinquecentesco Chiostro del Bramante a Roma. ''L' iniziativa - riferisce una nota del comune di Castrovillari - che accoglie anche la mostra dell' impressionista italiano, De Nittis, si muove nell' ambito della prima edizione di ''A.m. - Around me'', dedicata alla creativita' femminile e alla femminilita' che stimola la creazione e che vuole, nell' arco del suo primo percorso tematico, documentare questo dualismo interpretativo attraverso l' alternarsi della figura femminile da oggetto a soggetto dell' arte e viceversa''. ''Ogni sua opera - prosegue la nota - realizzata rigorosamente olio su tela o su carta, sembra un cammeo sul quale prendono forma donne che vivono il quotidiano, con chiaroscuri, e tonalita' accese che esprimono il suo sguardo sulla vita, sull' essenza femminile delle donne, quella che lei sottolinea da anni nei suoi quadri e nelle tante mostre in giro per l' Italia per richiamare una passionalita' alla vita sempre piu' a rischio. Una proiezione presente da anni nella Capilongo che attraverso linee e colori raffigura composizioni e frammenti di immagini particolari, catturari al tempo e allo spazio, nei quali la femminilita' e' tutto''. ''Con questa consapevolezza - conclude la nota - e con questo immutato desiderio, Antonietta Capilongo, espone a Roma sicura che il messaggio che lancia sara' capito, raccolto come e' intezione della manifestazione tematica''.

A fine anno la collezione Ruffo a S. Agostino

31/03 “Le opere della storica collezione dei Ruffo arriveranno a Cosenza.”. Questo è quanto afferma una nota stampa di Palazo dei Bruzi. “Questa mattina Fulco Ruffo di Calabria –porsegue la nota - ha incontrato a Palazzo dei Bruzi il sindaco Eva Catizone, alla quale ha illustrato i contenuti della Mostra “Percorsi d’arte” che già molto successo ha avuto a Cavallino di Lecce e a Salerno, dove resterà fino al 1° maggio. Il grande Casato dell’aristocrazia meridionale, tra o più antichi e blasonati d’Europa, presenta nel suo albero genealogico collezionisti appartenenti ai vari rami della famiglia. Tra gli altri, merita una menzione Antonio Ruffo di Bagnara che nel ‘600 arrivò a commissionare opere a Rembrandt, tra cui quell’ “Aristotele abbraccia il busto di Omero” che si trova al Metropolitan Museum di New York. La Mostra che sarà allestita a Cosenza, presumibilmente alla fine dell’anno, raccoglierà una sessantina di opere provenienti da vari Musei e dalla collezione privata del Principe Fulco. Spiccano i nomi di Mattia Preti, Luca Giordano, Matthias Stomer, Francesco Solimena, Francesco De Mura, Jusepe de Ribera, Andrea Vaccaro, Simone Cantarini. Ma vi sarà anche una sezione dedicata al futurismo. E Fulco Ruffo non nasconde l’ambizione di poter ottenere in prestito da New York anche quell’Aristotele del grande maestro olandese e chiede aiuto ad Eva Catizone, che ha assicurato il proprio interessamento, anche se non ci si nasconde che le difficoltà sono elevate. “Ma abbiamo buoni amici nel mondo artistico –ha detto il sindaco- con ottime relazioni anche a New York.”

Ad Altomonte, sabato, il conferimento del premio internazionale di storia“Luigi de Franco”

31/’3 Sabato prossimo, nel salone Razetti del convento Domenicano di Altomonte, verra' conferito il premio internazionale di storia della filosofia ''Luigi De Franco'' all' autore di una monografia su un pensatore dell'eta' compresa tra la Rivoluzione Napoletana (1799) e la Prima Guerra Mondiale (1915-18) durante una cerimonia organizzata dall' Associazione ''Luigi De Franco'', il comune di Altomonte e la Fondazione Carical. ''Il premio, ampiamente accreditato negli ambienti letterari, filosofici ed accademici in Italia e all' estero - e' scritto in una nota del comune di Altomonte - e' uno dei momenti piu' attesi per gli studenti del settore e per i cultori della materia, oltre che un doveroso riconoscimento alla vita ed all' opera di Luigi De Franco che ha dato lustro ed onore alla cultura della nostra Calabria''. ''Durante la cerimonia - ha concluso la nota - si alterneranno gli interventi da parte del presidente dell' Associazione ''Luigi De Franco'', Costantino Belluscio; il segretario dell' Associazione De Franco, Sidio Bruno; il presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo; il sindaco di Altomonte, Gianpietro Coppola, e l' assessore alla Cultura del Comune di Altomonte, Luigi Sparano. In programma anche gli interventi da parte di docenti di alcune universita' di Firenze, Roma e Napoli.

Dal 23 aprile personale di Aldo Turchiaro a Reggio

25/03 Il Castello Aragonese di Reggio Calabria ospitera', dal 23 aprile al 23 maggio, ''Animali di Ariamareterra'', mostra antologica personale del maestro Aldo Turchiaro. L' esposizione dell' artista cosentino, considerato, anche a livello internazionale uno dei piu' grandi esponenti e protagonisti della linea figurativa italiana contemporanea, animera' il Castello Aragonese, con 50 opere. La mostra e' stata presentata stamani dal sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, insieme all' assessore regionale ai Beni culturali, Saverio Zavettieri, e a Vanna Argentino Mazzitelli, assessore comunale allo stesso ramo. Il Sindaco ha evidenziato come una serie di iniziative siano gia' state programmate all' interno della struttura affinche' questa possa rappresentare, per tutta la cittadinanza, una tappa culturale significativa. Il tutto, riferendosi anche alla riapertura di Villa Genoese Zerbi, rientra in un percorso cui l' Amministrazione comunale crede fermamente, cioe' ''offrire opportunita' di notevole rilievo, rafforzare il concetto di una Reggio che diventi polo d' attrazione anche guardando all' impronta turistica che sin dall' inizio di questa legislatura si e' inteso delineare''. ''Reggio citta' d'arte e per l' arte'', ha sostenuto Mazzitelli. Con la mostra, e' scritto in una nota del Comune, l' amministratore ha voluto ribadire la volonta' di rivolgere momenti d' attenzione concreta al campo culturale inteso nella sua accezione piu' ampia. Dal canto suo, Zavettieri ha sostenuto che ''e' cresciuta la consapevolezza che la cultura ed i beni culturali siano una priorita' per la crescita civile generale, un asse portante se intesa come capacita' di creare attrattiva attraverso grandi occasioni, momenti che riescano a dare della nostra regione un' immagine diversa, ben distante dalle notizie di cronaca, per lo piu' nera, per le quali purtroppo la Calabria e' conosciuta''. ''Ci siamo impegnati - ha proseguito Zavettieri - per veicolare messaggi differenti e in parte ci stiamo riuscendo se si guarda alla riapertura di importanti strutture, la cui fruizione, ed e' questo lo sforzo maggiore, deve essere continuativa, come sta avvenendo a Reggio con Villa Genoese Zerbi ed, appunto, il Castello Aragonese. La mostra di Turchiaro e' un' operazione interessante, ma legata ad un circuito ben preciso, che vede la Calabria protagonista di numerose iniziative che permettono la valorizzazione di beni patrimoniali dal glorioso passato''. Mazzitelli ha sostenuto che la mostra ''sara' un evento di grande prestigio per il quale ci aspettiamo un riscontro di pubblico piu' che positivo, dal momento che Aldo Turchiaro, le cui opere hanno suscitato l' interesse dei piu' noti critici d' arte contemporanea, che lo hanno collocato tra i pochi artisti gia' storicizzati ed ancora viventi, merita un' attenzione ed una conoscenza davvero approfondita''. All' inaugurazione della mostra (promossa dall' associazione culturale I Contemporanei), in programma alle 18.30 del 23 aprile, oltre a Scopelliti, Zavettieri e Mazzitelli partecipera' anche la poetessa Theophilo, candidata al premio Nobel. ''Lo spazio sospeso - ha detto la poetessa riferendosi alla mostra - e' il grande protagonista che accanto alle forze 'Ariamareterra' conoscono le forme estreme e tentacolari della civilta' tecnologica. Ma e' proprio in questo incontro che si produce un ritmo musicale e dissonante, che si sente l' animalita' nella sua totalita'. I punti luce e i luccichii sono il segno, i segnali attraverso i quali si percepisce la materia, prima la luce e poi la materia. Questo Turchiaro porta i segni antichi di una cultura calabra e un futuro armonico dove convivono le anime della tecnologia e del cuore animale''.

A Diamante le pitture di Antonio De Pietro

23/03 Sara' giovedì alle 18 a Diamante, la mostra di Antonio De Pietro promossa dall' assessorato alla cultura del Comune e organizzata dal direttore dell' Olmo, Francesco Cirillo. La mostra, in programma nel museo Dac-Casa delle culture, restera' aperta sino al 10 aprile. Antonio De Pietro è nato a Diamante il 12 giugno del 1962 vive e lavora a Roma
Dopo essersi diplomato nel 1983 all’Istituto d’Arte di Cetraro conseguendo il diploma di maturità d’Arte applicata , si è trasferito a Roma dove si è diplomato nel 1988 all’Accademia delle belle Arti di Roma nel corso di pittura e decorazione. De Pietro è artista pieno e diverse sono state le sue esposizioni. Hanno scritto di lui Paolo Aita, Gianfranco bartalotta,Carmine Benincasa, Mario Cappelletti, Edoardo Costantino, Pierpaolo Conti,Alberto Dambruoso, Ivana D’Agostino, luigi Fioretta, Kim Hyo-ea, Alessandro Masi, Stefania Piccirillo, Carlo Peruzzi, Ludovico Pratesi, Loredana rea,Lidia Reghini di Pontremoli, Massimo Riposati,Tonino Sicoli,Kestutis Vasiliumnas,Francesco Votano. Continua con l’esposizione di De Pietro il cammino aperto con la mostra di Razetti nel mese di Dicembre. Un cammino che vuole valorizzare artisti locali che hanno fatto dell’arte la propria vita. De Pietro espone a Diamante, nel suo paese d’origine per la prima volta, e per la prima volta i diamantesi potranno ammirare l’arte di un pittore umile, così come lo sono state le sue origini, ma nel contempo forte e deciso nel segno. Il cammino artistico della Casa delle Culture proseguirà con altre mostre ed esposizioni di artisti locali, mostrando tutta l’arte e la cultura della nostra comunità. Arte fotografica, grafica, scultorea,pittorica.

Presentazione del libro 'Argot' al Teatro della Sirena di Castrovillari

22/’3 Mercoledì 23 Marzo 2005 alle ore 18 presso il Teatro della Sirena di Castrovillari si terrà la presentazione del volume ARGOT 20 anni di passione (Editrice La Mongolfiera) . Introduce Giuseppe Maradei, Direttore artistico Teatro della Sirena. Intervengono: Alessandro Panici Direttore Artistico Teatro Argot di Roma, Pamela Villoresi Attrice, Rosetta Console Assessore allo Spettacolo Provincia di Cosenza, Giovanni Speditati Editore.

Mostra di artisti calabresi a Cassano sulle opere ispirate al senso del sacro

18/03 Sara' visitabile dal 1 al 30 aprile nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide, a Sibari, la mostra ''M' illumino d' immenso'', patrocinata dall' Amministrazione comunale di Cassano allo Ionio e dalla Provincia di Cosenza, che propone opere ispirate al senso del sacro e realizzate da artisti calabresi attraverso la sperimentazione nuovi linguaggi espressivi. Alla presentazione della rassegna, in programma martedi' 22 marzo, parteciperanno, tra gli altri, l' assessore regionale alla Cultura Saverio Zavattieri; l' assessore al Turismo e spettacolo della Provincia di Cosenza, Rosetta Console e l' architetto Prosperetti della direzionale regionale del ministero per i Beni Culturali. ''L' iniziativa artistico-culturale - ha affermato Daniela Colonna, assessore comunale alla Cultura - rientra nell' ambito della manifestazione 'Sensi Contemporanei' promossa dalla Direzione generale per l' architettura del ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal ministero dell' Economia e delle finanze, dalla biennale di Venezia e dalla Regione Calabria''. ''Nel contesto organizzativo dell' evento culturale - ha aggiunto Colonna - e' prevista la realizzazione di un catalogo che sara' inserito nel cofanetto realizzato dalla regione Calabria per documentare lo svolgimento degli appuntamenti ufficiali promossi dall' Ente''.

Presentazione del libro "Signora Politica. Donne Sindache In Calabria"

17/03 "Signora Politica. Donne Sindache In Calabria" è il titolo del libro di Claudio Cavaliere che verrà presentato venerdì 18 marzo, alle ore 17 nella Sala di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. Al dibattito saranno presenti l' autore del libro e i sindaci donna della nostra Regione.Sono previsti gli interventi di Antonio Acri, Presidente LegAutonomie Calabria e Felicita Cinnante, Assessore alle Pari Opportunita' del Comune di Cosenza, mentre non potrà essere presente il sindaco Eva Catizone.A coordinare il tutto ci sara' Giuseppe Soluri, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria.

La “Fondazione Mimmo Rotella” inaugura la Casa della Memoria

16/03 Il 18 marzo all’interno della casa materna di Mimmo Rotella a Catanzaro apre la Casa della Memoria. Un nucleo di opere recenti e alcune degli anni ‘50 e ‘60, 250 volumi sui più grandi artisti della pop art e del neorealismo, foto e ricordi dell’intensa vita dell’ottantaseienne maestro del décollage, oggi medaglia d’oro alla carriera alla Quadriennale di Roma, raccolti nella casa della madre Teresa, in vico dell’Onda. Qui il giovanissimo Rotella venne a contatto con i primi colori. La madre infatti faceva la modista, i suoi cappelli erano celebri e ornavano le spose di Calabria. Un luogo che proprio il fondatore del neorealismo Pierre Restany volle chiamare la casa della memoria.
L’iniziativa è stata coordinata dal Direttore della Fondazione Mimmo Rotella Piero Mascitti ed interamente finanziata dalla Fondazione stessa. La casa, restaurata dall’architetto Marcello Sestito dell’Università di Reggio Calabria, è stata concepita per volontà di Rotella come una luogo sacro, come una chiesa, rigorosa e bianca. All’interno oltre alle opere e alla biblioteca, un piccolo bookshop e un maxi schermo. Una struttura che vuole offrire agli studenti calabresi la possibilità reale di conoscere e studiare l’arte e la cultura degli anni sessanta.
“La Casa della Memoria, come anche la Fondazione, è legata ad una visione culturale ampia e non vuole essere la costruzione di una scatola chiusa che non avrebbe senso e si scontrerebbe con la mia concezione dell’arte e della vita. Al Sud ci sono poche realtà che si interessano d’arte contemporanea. La Casa della Memoria potrebbe diventare il punto centrale di una rete che in Calabria esiste ma che non ha un coordinamento. Io mi sento non solo calabrese ma cittadino del mondo e vorrei che la Casa della Memoria e la mia arte comunicassero con gli abitanti del pianeta per dire che l’arte è pace e profezia.” Così Mimmo Rotella ha motivato l’apertura della Casa della Memoria.

Presentazione del volume: Organizzazione della didattica e gestione delle risorse umane nella scuola dell’autonomia

12/03 Organizzazione della didattica e gestione delle risorse umane nella scuola dell’autonomia, questo il volume che sarà presentato giorno 14 marzo 2005 alle ore 17:00 nel Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza. All’incontro, organizzato dall’Assessorato alla Cultura di Palazzo dei Bruzi e dalla Casa Editrice Ionia di Cosenza, parteciperanno il Sindaco Eva Catizone, il Vicesindaco Maria Francesca Corigliano, il Dirigente del CSa- Cosenza Antonio Santagada. Sono previsti gli interventi del prof. Giuseppe Trebisacce, Ordinario di Storia della Pedagogia all’Unical, del prof. Marco Guspini, dell’Università di Roma Tre, della dott.ssa Carla Savaglio, Dirigente Scolastico Scuola Media di Castrolibero, del Dott. Domenico Milito, Curatore dell’opera. Coordinerà i lavori la prof.ssa Pasqualina Rao, Dirigente Scolastico Scuola Media “G. Falcone” di Rende. A seguire un dibattito.

Assegnati dall’Accademia Salfi i premi del concorso “Critica Musicale”

11/03 Assegnati i premi al II Concorso "Critica Musicale", dell’Accademia Musicale della Calabria “F. S. Salfi”. Il concorso a carattere Giornalistico-Musicologico con la recensione di almeno un concerto inseriti della Stagione Concertistica dall’Associazione Culturale Jonica. Mercoledì 16 marzo presso il Cine-Teatro Garden di Rende, nell’intervallo del concerto tenuto dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “A. Corelli” di Messina, si svolgerà la premiazione dei vincitori. Il Concorso è stato riservato agli studenti della Provincia in età inferiore ai 25 anni di età. Hanno vinto:
a) Categoria Universitari: Vincitore Unico, Eleonora Muia, studentessa dell’Unical, alla quale va la Borsa di Studio Ing. Eduardo Cristofaro di € 750,00 Eleonora Muia, studentessa dell’Unical.
b) Categoria Scuole Secondarie e del Conservatorio :
I Premio - Borsa di Studio M° Amedeo Paolo Cavalcanti di € 500,00 assegnato a Debora Valentina Malito, del Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio”;
II Premio- Borsa di Studio M° Eleonora Scornajenghi di € 400,00 assegnato a Chiara De Santis della classe II sez. C del Liceo- Ginnasio Statale “G: Da Fiore” di Rende;
III Premio - ex-aequo per Marianna Sposato della classe II sez. C del Liceo-Ginnasio Statale “G. Da Fiore” di Rende che vince la Borsa di Studio dott. Bonaventura Proto di €300,00 e Ilaria Veltri della classe I sez. B del Liceo-Ginnasio Statale “B. Telesio” di Cosenza, vincitrice della Borsa di Studio cav. Mario Morelli di € 300,00.
c) Categoria Scuole Medie: I e II premio non sono stati assegnati.
III Premio - Borsa di Studio M° Giuseppe Scalzo di € 100,00 per Maria Cristina Verrina che frequenta la classe terza presso la Scuola Media Statale “G. B. Vico” di Cosenza .A) Categoria Universitari, Elonora Muia, studentessa dell’Unical.

Consegnati, a Cosenza, i premi “Grinzane Lettura”

10/03 Sono stati consegnati stamattina a Cosenza i premi 'Grinzanelettura-Incontro con l' autore', giunti alla seconda edizione e promossi dal premio Grinzane Cavour e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e Lucania, in collaborazione con Il Quotidiano della Calabria e la Gazzetta del Sud e le Direzioni scolastiche regionali di Calabria e Basilicata. Sei opere di autori di narrativa contemporanea, Boris Biancheri (Ritorno a Stomersee - Feltrinelli), Alain Elkann (Una lunga estate - Bompiani), Elena Loewenthal (Lo strappo dell'anima - Frassinelli), Javier Cercas (Soldati di Salamina - Guanda), Giuseppe Conte (Il terzo ufficiale - Longanesi) e Gian Antonio Stella (L'orda, quando gli albanesi eravamo noi - Rizzoli), sono state date in lettura agli studenti di quattro scuole superiori, i licei classici Gioacchino da Fiore di Rende, Pitagora di Crotone ed Emanuele Duni di Matera ed il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. Ogni studente ha scelto uno dei testi degli autori proposti ed ha scritto una recensione. I vincitori sono stati designati da una giuria presieduta dai direttori degli Uffici scolastici regionali di Calabria e Basilicata, Francesco Mercurio e Franco Inglese, e composta dai direttori della Gazzetta del Sud, Nino Calarco, e del Quotidiano della Calabria, Francesco Gallina; dal presidente della fondazione della Cassa di risparmio di Calabria e Lucania, Mario Bozzo, e dal presidente del premio Grinzane Cavour, Giuliano Soria. Le migliori recensioni saranno pubblicate sui due quotidiani che hanno collaborato all' iniziativa. ''Il progetto, nato per avvicinare alla lettura e alla scrittura critica e creativa gli studenti delle scuole superiori della Calabria e della Lucania - e' detto in una nota - conferma il ruolo ventennale del Premio Grinzane Cavour di promotore, sul territorio nazionale, della lettura tra i giovani e rientra a pieno titolo tra le finalita' istituzionali della fondazione della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, che persegue, infatti, una politica di concreta promozione culturale verso i giovani, in questo caso attraverso la diffusione della lettura di testi che non rientrano nei programmi scolastici''. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato gli autori dei libri consegnati agli studenti per le recensioni.

Le opere della collezione Carlo Bilotti “da Picasso a Warhol” a Cosenza dal 13/3 al 30/5

08/03 Sarà Cosenza la sede di una mostra inedita, dedicata ad una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea, Opere della collezione Carlo Bilotti, da Picasso a Warhol, in programma presso il Complesso Monumentale di S. Agostino, dal 13 marzo al 30 giugno 2005. L’evento è reso possibile da una felice collaborazione tra istituzioni locali, l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per la Calabria di Cosenza. Va a due donne il merito di aver molto lavorato per concretizzare un appuntamento di grande prestigio per l'intera Calabria: il Sindaco Eva Catizone e la Soprintendente Rossella Vodret, in piena sintonia su di un progetto di altissimo livello. E non sorprende la notizia che la Vodret, lasciata da qualche giorno la città dei Bruzi per prendere possesso del nuovo analogo incarico alla Soprintendenza del Lazio, si vedrà presto conferire dalla Catizone la cittadinanza onoraria. L’esposizione, fortemente voluta da Rossella Vodret e curata da Claudio Strinati, prestigioso studioso e critico d’arte di fama internazione, si compone di quaranta opere d’arte della prestigiosa collezione di Carlo F. Bilotti, cosentino di nascita (1934), imprenditore nel campo della cosmetica da sempre amante dell’arte. Si tratta di una delle raccolte d’arte contemporanea più conosciute e importanti del mondo per qualità e numero di opere, riunite con passione da Bilotti nel corso della sua vita. Amico personale e committente di grandi artisti (ha commissionato ad Andy Warhol due ritratti della figlia e della moglie e un ciclo di opere celebrative di De Chirico, nonché varie opere a Salvador Dalì), continua ancora oggi a valorizzare nuovi talenti artistici. Inoltre le sue donazioni contribuiscono a rendere accessibili al pubblico parte della sua collezione: una grande scultura di Henry Moore a Fort Lauderdale in Florida; 20 quadri di De Chirico nel nuovo costituendo museo a lui intitolato nell’aranciera di Villa Borghese a Roma (la convenzione con il Comune di Roma prevede, secondo il desiderio del collezionista di implementare la conoscenza dell’arte contemporanea, che le sue mostre siano esposte a rotazione anche a Cosenza secondo accordi con la Soprintendenza); Carlo Bilotti, che vive ormai da tempo negli Stati Uniti, non ha infatti mai perso i contatti con l’Italia e Cosenza, sua città natale alla cui Galleria Nazionale nello scorso giugno 2004 ha donato una splendida scultura in bronzo di Emilio Greco. La collezione Bilotti si compone di dipinti, sculture e disegni di autori europei e americani tra i più rappresentativi nell’arte del Novecento. La scelta operata in occasione della mostra propone opere di Picasso, Chagall, Dalì, De Chirico, Dubuffet, Ernst, Greco, Matisse, Mirò, Rotella, Severini, Tapies e Warhol. Capolavori che, nel loro insieme, garantiscono una perfetta visione unitaria dell’arte del XX secolo. Vi sono per esempio i bellissimi Buste de Femme (Françoise Gilot) (1953) di Picasso, Les Musìciens (1957) di Chagall, le Etruscan Scene: Female Ritual Dance I and II (1985) di Warhol e, tra le più recenti, Carlo with Dubuffet in the Background (1994) di Larry Rivers. La mostra costituisce dunque un omaggio della Soprintendenza e dell’Amministrazione comunale di Cosenza ad un concittadino di prestigio nella storia del collezionismo d’arte e ugualmente l'opportunità unica e irripetibile di venire a contatto con un patrimonio artistico privato altamente significativo dal punto di vista scientifico. Inoltre la presenza, pur temporanea, di queste eccellenti opere si unisce idealmente e spazialmente alla preziosa raccolta di 65 disegni di Umberto Boccioni già della collezione Bilotti e acquistati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la Galleria Nazionale di Cosenza. Opere ivi esposte da due anni come nucleo iniziale di un centro espositivo di arte contemporanea, presto nuovo polo museale nella regione Calabria. Viene dunque a crearsi una sorta di ambiente sinergico che costituisce un'eccezionale opportunità, unica e irripetibile, non solo per gli studiosi e gli appassionati di arte contemporanea, ma soprattutto per molti di quei giovani studenti che per la prima volta vedranno esposti nella loro regione capolavori di autori di grandissimo prestigio.
Elenco delle Opere della collezione Carlo F. Bilotti da Picasso a Warhol:

1. MARC CHAGALL
I musicisti, 1957, gouache, pastello acquerellato e inchiostro cinese su carta, cm 56,5 x 38,8
2. MARC CHAGALL
Profilo con bouquet, 1961, gouache, acquerello e inchiostro cinese su carta giapponese, cm 95,5 x 62
3. MARC CHAGALL
Composizione al villaggio, 1980, olio su tela, cm 81,3 x 65,4
4. SANDRO CHIA
Ragazzo con sentimenti, 1982, olio su carta montato su tena, cm 90 x 70
5. FRANCESCO CLEMENTE
Amalfi: ragazze che ballano, 1992, acquerello su carta, cm 114 x 118
6. SALVADOR DALI
Metamorfosi di un fiore, 1974, gouache e acquerello su carta, cm 33,6 x 25,4
7. GIORGIO DE CHIRICO
Cavaliere con due personaggi antichi, 1929, olio su tela, cm 68 x 92
8. GIORGIO DE CHIRICO
L'archeologo solitario, 1937, olio su tela, cm 60 x 50
9. GIORGIO DE CHIRICO
Guerrieri, 1938, olio su tela, cm 98 x 79
10. GIORGIO DE CHIRICO
Regate storiche a Venezia, 1948, olio su tela, cm 78 x 116
11. GIORGIO DE CHIRICO
Guerriero reggente un cavallo alla briglia, 1953, olio su tela, cm 60 x 80
12. PIERO DORAZIO
Borealis I, 1986, olio su tela, cm 85 x 110
13. JEAN DUBUFFET
Luogo con 4 personaggi,1982, acrilico su carta montato su tela, cm 67 x 100
14. JEAN DUBUFFET
Luogo immaginario con 4 personaggi, 1982, acrilico su carta montato su tela, cm 67 x 100
15. MAX ERNST
Alto e basso, 1958, olio su tavola, cm 45 x 35
16. LUCIO FONTANA
Concetto spaziale, Attese (verde),1962, tempera su tela, cm 81 x 65
17. LUCIO FONTANA
Concetto spaziale, Attese (blu), 1960, tempera su tela, cm 81 x 53
18. SAM FRANCIS
Composizione, 1987, acrilico su tela, cm 132 x 193
19. EMILIO GRECO
La partenza, 1989, inchiostro su carta, cm 80 x 100
20. EMILIO GRECO
Lisa, 1989, inchiostro su carta, cm 50 x 60
21. RENATO GUTTUSO
Antichi acquedotti romani, tre operai e una prostituta, 1979, olio su tela, cm 200 x 270
22. WÌLFREDO LAM
Senza titolo, 1976, olio su tela, cm 60 x 50
23. FERNAND LEGER
Elemento meccanico su fondo blu, 1945, olio su tela, cm 65 x 49,5
24. MATTA
Senza titolo, 1960, cm 200 x 300
25. JOAN MIRO
Donna, uccelli nella notte,1975, inchiostro India, pastello e matita su carta, cm 38 x 28
26. JOAN MIRÒ
Personaggi, uccelli, 1976, inchiostro India e gouache su carta, cm 28 x 38
27. JOAN MIRÒ
Personaggi, uccelli, costellazioni,1976, olio su tela, cm 100 x 81
28. PABLO PICASSO
Bicchiere, 1914, collage e gouache su carta su tavola, cm 38 x 45
29. PABLO PICASSO
Natura morta: frutta, compostiera, caraffa sopra un tavolo, 1938, olio su tela, cm 60 x 73
30. PABLO PICASSO
Busto di donna (Françoise Gilot),1953, olio su tela, cm 61 x 51
31. MIMMO ROTELLA
Per la Patria, 1963, docollage su tela, cm 60 x 73
32. GINO SEVERINI
L'estate, 1951, olio su tela, cm 116 x 69
33. ANTONI TAPÌES
Immagine ocra, 1988, olio su tela, cm 100,5 x 81
34. ANTONI TAPÌES
Sedia bianca, 1989, olio e tecnica mista su carta, cm 120 x 80,5
35. ANDY WARHOL
Madre e figlia, Tina e Lisa Bilotti, 1981, acrilico e serigrafia su tela, cm 40 x 40
36. ANDY WARHOL
Dollaro I e II, 1982, acrilico e serigrafia su tela, cm 20 x 32
37. ANDY WARHOL
Le due sorelle: ripreso da De Chirico,1982, acrilico e serigrafia su tela, cm 50 x 42
38. ANDY WARHOL
Scena etrusca: danza rituale femminile, 1985, acrilico e serigrafia su tela, cm 42 x 56
39. ANDY WARHOL
Scena etrusca: danza rituale femminile I e II, 1985, matita su carta, cm 24 x 31
40. LARRY RIVERS
Carlo con Dubuffet sullo sfondo, 1994, gouache su carta, cm 40,4 x 50,8

Dibattito “Donne e giornalismo: professione passione” venerdì a palazzo dei Bruzi

08/03 “Donne e giornalismo: professione passione”: su questo tema ci sarà un confronto, venerdì 11 marzo alle ore 18 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, tra Eva Catizone, Maria Francesca Corigliano, Ada Gigli Marchetti, Lina Sotis, Maria Luisa Agnese, Giuliana Scura, Lucia Serino, Elena Scrivano. L’occasione è data dalla presentazione del volume “Donne del giornalismo italiano, da Eeleonora Fonseca Pimentel a Ilaria Alpi” a cura di Laura Pisano, editore Franco Angeli. L’iniziativa è dell’Assessorato alla Diffusione del libro con la Libreria LUIM.

Presentato al Ridotto del Rendano il libro su Padre Martino Maria Milito

07/03 Padre Martino Maria Milito, un’importante figura del francescanesimo calabrese, al centro di un’interessante convegno al Rendano di Cosenza. Al convegno, coordinato dal Prof. Gabrio Celani docente di urbanistica presso l’Unical e presidente del comitato promotore, hanno partecipato il vicesindaco Maria Francesca Corigliano, Monsignore Leonardo Bonanno Rettore del seminario Teologico Cosentino, Padre Rocco Benvenuto Superiore del Convento di San Francesco di Paola, Pippo Gatto direttore di NuovaCosenza.com, il dott. Domenico Milito, Dirigente Scolastico. La manifestazione è stata organizzata per presentare il volume “Padre Martino Maria Milito. Fede e umanità di un frate minimo calabrese del Novecento”, lavoro curato dalla professoressa Francesca Stumpo. Il convegno è stata occasione preziosa per un confronto a più voci su epoca storica caratterizzata dall’impegno e dalla dedizione dei frati francescani per diffondere e testimoniare i valori della spiritualità cristiana fra le masse popolari. Il vicesindaco Maria Francesca Corigliano ha affermato che padre Martino Maria Milito è stata una personalità forte, impregnata di umanità e di spiritualità. Il suo contributo è stato importante per la comunità cosentina tanto che l’amministrazione comunale, con la revisione della toponomastica, gli dedicherà presto una via. Per Monsignore Leonardo Bonanno, rettore del seminario Teologico Cosentino, Padre Martino è stato “un uomo di Dio. Ricco di umanità e di rispetto per la persona. È stato direttore spirituale a tempo pieno, con una grande disponibilità all’ascolto. Persona austera, ma anche amabile. Come ogni francescano sapeva entrare con dignità nei palazzi e nei tuguri dei poveri”. Per padre Rocco Benvenuto, Superiore del Convento di San Francesco di Paola, elementi rilevanti della personalità di Padre Martino sono stati la sua oratoria e la tendenza a documentare nella forma scritta le sue omelie che costituiscono, ora, una forma notevole di documentazione. Notevoli i suoi studi mariani, che hanno allargato gli orizzonti della ricerca, caratterizzati da rigore logico e metodologico. Per il giornalista Pippo Gatto Padre Martino era una “persona dall’etica molto forte che amava conoscere a fondo l’animo dell’uomo, per questo era interessato ad un confronto aperto con il mondo laico”. Nell’ intervento di chiusura il dott. Milito , nipote dell’illustre sacerdote, a nome del Comitato Promotore, ha sottolineato i valori di solidarietà e fratellanza ai quali è stata impostata l’azione pedagogica ed educativa del frate francescano. “Padre Martino – ha concluso Domenico Milito - ha lasciato il segno non solo in quanto hanno frequentato le scuole religiose, dove lui ha insegnato greco e latino, ma anche in quanti, parenti amici e fedeli, hanno avuto il piacere di frequentarlo. Al termine della manifestazione il vicesindaco Corigliano, a nome dell’Amministrazione comunale ha ricordato l’atto eroico del dott. Nicola Calipari, recentemente scomparso in Iraq.

Mercoledì 2 presentazione del libro di Roberto Pazzi, L’erede

01/03 Si terrà mercoledì 2 marzo 2005, alle ore 17.00 la presentazione del libro L’erede di Roberto Pazzi. L’incontro, promosso dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche e alla Diffusione del Libro del Comune di Cosenza, e organizzato dal Convegno di Cultura “Maria Cristina Savoia”, si terrà nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. Dopo i saluti di Maria Di Noia Cundari, Presidente del Convegno di Cosenza, sono previsti gli interventi della Professoressa Wanda Conforti, Presidente della Giuria Locale del Premio Letterario e del Vicesindaco Maria Francesca Corigliano.
Sarà presente l’autore.

Concorso letterario dell’Eparchia di Lungro sul Millennio si San Nilo

24/02 S' intitola ''Il millennio niliano'' il concorso indetto, nella ricorrenza del millenario della scomparsa del santo rossanese, dalla eparchia di Lungro in collaborazione con l' Azione cattolica diocesana. Il regolamento del concorso, al quale possono partecipare gli studenti delle scuole arbereshe ricadenti nell' eparchia, e' stato inviato a tutti gli istituti scolastici della zona. Al concorso - che dovra' sviluppare il tema ''L' importanza spirituale, culturale e sociale di S. Nilo e del monachesimo italo-greco'' - possono partecipare gli allievi singolarmente e in gruppo con composizioni libere in prosa e/o poesia, in lingua italiana o arbëreshe, con disegni e altre tecniche artistiche e in forma multimediale. Quattro gli ordini scolastici coinvolti nella iniziativa: scuola dell' infanzia, primaria, secondaria di I grado e superiore. I termini per partecipare al concorso scadono il 21 maggio. Per ogni sezione sono previsti premi in libri e materiale didattico.

Sabato 26 presentazione del volume “Giacomo Mancini mio padre” a Reggio Calabria

23/02 Sarà presentato sabato 26 febbraio nella Sala Green del Consiglio Regionale a Reggio Calabria il libro edito della Rubettino “Giacomo Mancinimio padre” di Pietro Mancini. Il programma della presentazione, coordinata dal giornalista Francesco Kostener, prevede l’introduzione del dott. Carmelo Giuseppe Nucera, presidente Associazione "Apodiafazzi". Saranno presenti la prof.ssa Adriana Cordiano, Presidente Fondazione "F. Seminara"; il dott. Santino Salerno, Operatore culturale; il dott. Raffaele Monferoce, Presidente Ordine Farmacisti Reggio Calabria; il prof. Ercole Nucera, Segretario Regionale SDI. Alla manifestazione sono previsto gli interventi dell’ l'On. Giacomo Mancini, Deputato al Parlamento e del prof.. Antonio Landolfi, Presidente Fondazione "Giacomo Mancini"; . Concluderà la manifestazione l’autore del libro, Pietro Mancini.

Personale di Mario Montalto a Cosenza

22/02 Sara' inaugurata sabato sera, nel salone delle mostre dell' ex capannone delle Ferrovie dello Stato in piazza Matteotti di Cosenza, una personale di scultura di Mario Montalto. La mostra dell' artista cosentino, intitolata ''Palpiti'', a cura dell' associazione culturale Annibale Sersale di Castrolibero, con il patrocinio della Provincia e dell' Amministrazione comunale di Cosenza, restera' aperta fino al prossimo 5 marzo. Ai visitatori delle sculture in bronzo di Montalto verra' distribuito un depliant dell' artista con un' introduzione critica di Vittorio Sgarbi.

Quarta edizione del Concorso letterario Internazionale di Rossano

22/02 Prendera' il via con un itinerario ‘niliano’, nel millenario della morte di S. Nilo di Rossano, alla scoperta del centro storico della citta' natale del santo calabrese, la quarta edizione del Concorso Letterario Internazionale promosso dalla Casa editrice Aurora e dall' Associazione Sibariti nel Mondo. La consegna dei premi, indetti annualmente con il patrocinio della Regione, della Provincia di Cosenza, del Comune di Rossano e del Ministero degli Italiani all' estero si terra' il 5 marzo prossimo nel Palazzo delle Culture S. Bernardino di Rossano. All' iniziativa, che sara' suddivisa in due sessioni (la prima nella mattinata con la visita ai luoghi storici della citta' e la seconda nel pomeriggio con la consegna dei premi agli studenti e del premio giornalistico), e' prevista, tra le altre, la partecipazione dell' assessore regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri, dell' assessore regionale all' Agricoltura Giovanni Dima e di quello all' ambiente Domenico Antonio Basile Presenti consiglieri regionali e dirigenti scolastici. Al concorso letterario internazionale - che si ricollega ad un' analoga manifestazione che si svolge anche a Buenos Aires ad opera della associazione ''Sibaritas en el mundo'' attiva nella capitale federale argentina - partecipano ogni anno decine di studenti di istituti calabresi, lucani e argentini. L' appuntamento sull' asse Italia-Argentina, rivolto in modo particolare alle nuove generazioni, e' diventato ormai un momento di scambio e di interazione molto atteso dalle comunita' di calabresi emigrati nel grande Paese sudamericano. Di particolare importanza, nell' ambito della manifestazione, e' quest' anno il premio giornalistico che e' stato assegnato a Frediano Sessi, giornalista, scrittore, saggista e docente universitario e Mirco Dondi scrittore, ricercatore e docente di storia contemporanea all' Universita' di Bologna. ''Finalmente, dopo non poche amarezze, - sottolinea Antonio Benvenuto, direttore della casa editrice Aurora e animatore della manifestazione - anche questa edizione del Concorso Letterario Internazionale andra' in porto. Purtroppo, non sono mancati gli ostacoli di varia natura che si son dovuti superare. Coloro che hanno intuito il vero scopo della iniziativa hanno aderito e con la loro presenza qualificata daranno un contributo morale e civile per continuare negli anni futuri ad organizzare e svolgere sempre meglio le manifestazioni''. Ad aprire la manifestazione pubblica di chiusura del Concorso , nel pomeriggio del 5 marzo, saranno alcune esibizioni musicali e recital degli studenti italiani e argentini (questi ultimi si esibiranno nel tango). Partecipera', alla serata, anche Otello Profazio che presentera' un suo spettacolo sul tema ''Qua si canta ed e' gia' tantu...'' ispirata alle tematiche del Ponte sullo Stretto. In chiusura, presente il presidente regionale dell' Ordine dei Giornalisti Giuseppe Soluri, saranno ufficialmente consegnati i premi a Sessi e Dondi. Seguira' la premiazione degli allievi delle scuole medie e medie superiori di Calabria, Basilicata e Marche. A margine della manifestazione sara' allestita una mostra di dipinti degli artisti Antonio D' Amico, Gaetano De Simone, Eugenio Nastasi, Lucietta Visciglia, Pancrazio Promenzio e Sasa' Santalucia.

Presentazione del libro di Concetta Perrone, “Devi essere forte”, al Museo del Presente di Rende

17/02 “Devi essere forte”. Questo il titolo del libro di Concetta Perrone Serra che sarà presentato domani, venerdì 18 febbraio 2005 alle ore 17.30, al Museo del Presente di Rende. Nel volume, edito dalla “Luigi Pellegrini Editore”, l’autrice ha voluto raccontare la sua lotta con il cancro in una sorta di continuo dialogo con il proprio corpo. All’evento organizzato dal Cif (il Centro Italiano Femminile), che sarà coordinato dalla giornalista Maria Francesca Rotondaro, prenderanno parte il professore dell’Unical Mario Iazzolino, la psicologa Elisabetta Filippo, l’oncologa Candida Mastroianni e la presidentessa della sezione Cif di Rende, Paola Ceraudo. Verrà, dunque, analizzata la malattia sotto vari aspetti e sarà anche tracciato un bilancio aggiornato del sapere scientifico in campo medico riguardo ai tumori, il “male oscuro” più diffuso e temuto nei paesi industrializzati.. Molti gli argomenti trattati: la prevenzione, la chirurgia, la condizione umana del malato, il servizio pubblico e privato. Le conclusioni saranno, invece, affidate alla stessa autrice Concetta Perrone Serra. “Affinché questa storia da me vissuta aiuti i malati di cancro e i loro familiari a capire e a combattere meglio un male che non è invincibile e le cui sofferenze non dipendono esclusivamente dalla malattia – ha spiegato l’autrice - ma anche dalla mancanza di comprensione, di compassione, dal senso di solitudine, di abbandono che ogni giorno milioni di persone, malate come me, devono subire”. Gli interventi dei relatori saranno intervallati dalla lettura di alcuni brani tratti dal libro recitati dall’attrice Barbara Bruni e dagli intermezzi musicali curati dal chitarrista classico Antonio Conti.

Nasce in Francia un centro di cultura italiana per la promozione del teatro e della musica.

15/02 Il Theatre de l' Oseraie di Lione, storica istituzione culturale francese, diventa un Centro di cultura italiana per la promozione del teatro e della musica indipendente, di nuove proposte e di gruppi emergenti. E' una sfida che parte dal sud d' Italia quella che vedra' impegnata l' Associazione ARTindipendenti che raccoglie in rete cinque teatri di produzione di Calabria e Sicilia. Il progetto, denominato ''Les Italiens: un centro di cultura italiana a Lione'', riprende e sviluppa un' idea di Maurizio Scaparro che prevede l' organizzazione e la programmazione di manifestazioni culturali con la finalita' di far conoscere in Francia quanto di interessante, oggi, viene prodotto nel campo delle arti sceniche fuori dai circuiti ufficiali. Il tutto utilizzando un palcoscenico di grande prestigio. A rilevare la gestione del prestigioso teatro di Lione - situato nel centro storico della citta' sul pendio della Croix-Rousse e dichiarato dall' Unesco nel 1998 patrimonio dell' Umanita' - sono infatti i teatri Aprustum di Castrovillari, Centro Teatro Calabria di Cosenza, Spazioteatro di Reggio Calabria, Teatrop di Lamezia Terme e il Teatro dei Naviganti di Messina che hanno dato vita ad ARTindipendenti. ''Il Theatre de l' Oseraie - spiegano i rappresentanti dell' associazione - e' uno spazio che finora e' stato consacrato soprattutto alle nuove tendenze del teatro e della musica. 'Contemporain et convivial', come e' stato definito da molti, il teatro di Lione si e' caratterizzato per l' ospitalita' a compagnie giovani, a nuove proposte teatrali e musicali e dalla possibilita' alla fine dello spettacolo di un incontro fra il pubblico e gli artisti 'Autour d' un verre'''. Il progetto, accanto a rappresentazioni teatrali, programmazione di concerti, incontri, letture, esposizioni, persegue l' intento di aprire una finestra sull' Europa. Da qui, anche l' apertura di un confronto con la produzione culturale francese al fine di aprire collaborazioni, coproduzioni, scambi attivi. '''Les italiens' - aggiungono i rappresentanti di ARTindipendenti - parte dal teatro per aprire a nuovi orizzonti che toccano tutto il campo della produzione artistica e culturale meridionale. Viviamo un momento particolarmente difficile in cui piu' che mai e' importante cercare di costruire insieme un' Europa della cultura, capace di valorizzare quel grande patrimonio storico, creativo e civile che costituisce la forza originale dell' Europa della diversita'''. ''Noi - sostengono ancora - siamo portatori di esperienze di una 'Italia plurale', un' Italia delle lingue e delle citta', un' Italia delle regioni, attenti al proprio patrimonio culturale, cosi' come siamo coscienti della ricchezza dei nuovi stimoli creativi che genera la vicinanza delle civilta' plurietniche del Mediterraneo. Noi abbiamo voglia di 'raccontarci' in Europa, attraverso le differenti espressioni della creativita' meridionale di ieri come di oggi; di approfondire i terreni di scambi e di affinita' per intanto con la cultura francese, a seguire con quella di altri paesi europei, attraverso i diversi linguaggi artistici. Un impegno, dunque, - concludono - per i nostri teatri che si fanno scena internazionale: un passaggio ulteriore verso quella sensibilita' che il Sud sviluppa, gia' da tempo, nei confronti dell' Europa''.

Sabato 19 appuntamento con la mitologia a Palazzo dei Bruzi

15/02 Sabato 19 la mitologia è di scena a Palazzo dei Bruzi. L’appuntamento è per le ore 18,00 nel Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza dove sarà presentato il libro Prometeo, Ulisse, Gilgames~, Figure del Mito di Giulio Giorello. Il professor Nuccio Ordine ne discuterà con l’autore. Parteciperanno il Sindaco di Cosenza, Eva Catizone, e il Vice Sindaco e Assessore alla Diffusione del Libro, Maria Francesca Corigliano. L’appuntamento, patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche e del Tempo Libero, alla Diffusione del Libro del Comune di Cosenza, è organizzato da LaCittàFutura e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

All’IPSSS di Via Bosco de Nicola la mostra “Frammenti 1038-1945” per non dimenticare

14/02 È stata inaugurata oggi la mostra "Frammenti 1938-1945" curata dal Centro Studi Triveneto sulla Shoah di Padova, che verrà ospitata fino al 28 febbraio nell'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali di Via Bosco de Nicola, a Cosenza. La mostra è un racconto minuzioso dalle leggi razziali ai campi di sterminio; comprende un documento sull'autodenuncia, la nomenclatura di 635 nomi che raggiungeranno i campi di sterminio, un breve racconto sulla scuola ebraica privata di Padova, dal campo di concentramento di Tarsia ai campi di concentramento Veneti, una minuziosa descrizione di alcuni convogli che da Trieste partirono per Auschwitz, la descrizione del convoglio 2 (del Portico di Ottavia), alcune foto di bambini internati ad Auschwitz, la descrizione del campo di concentramento di Auschwitz e di Mauthausen ed infine la presentazione di tre personaggi che di questo racconto sono gli artefici: Adolf Hitler, Josef Mengele e Reinhard Heydrich.. Per non dimenticare.

Mercoledì 16 presentazione del libro di Palma Comandè “Per coraggio e per paura”

11/02 Sarà presentato mercoledì 16 febbraio , alle 18,00, all’interno del Caffè Letterario della Casa Editrice Pellegrini , in Via De Rada 67/C, il romanzo di Palma Comandé Per coraggio e per paura. L’incontro, organizzato dall’editrice in collaborazione con l’Istituto d’istruzione Superiore “Mancini” di Cosenza, apre il ciclo dei Caffè Letterari Pellegrini targati 2005. Relazioneranno sul romanzo il critico letterario Pasquino Crupi e il capo redattore de “Il Quotidiano” Paride Leporace , mentre Antonietta Cozza (ufficio stampa Pellegrini) condurrà la serata.
Una storia dolente circola nelle pagine di Palma Comandé. Una prosa asciutta che si snoda tra le ferite di un capitolo di storia vergognoso. Sull’isola greca di Cefalonia la Divisione Acqui composta da oltre dodicimila uomini si trova a combattere contro un nemico che sente fratello e, alla firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943, si rifiuta categoricamente di passare dalla parte dei tedeschi.Ne sconta la resistenza con la decimazione. La salvezza è solo per qualcuno. Uno di loro è Vincenzo Comandé, classe 1919.
Porta con sé il foglio matricolare del Distretto Militare di Reggio Calabria, numero di matricola 5770. Porta con sé la sua scorza di fantasma senza voce. Unica interlocutrice la figlia Palma, poco più che bambina.Il mostro li accompagna. Finché Palma Comandé, “quasi devastata da quei fantasmi che le chiedono di parlare”, decide coraggiosamente di compiere un gesto di “giustizia postuma” per quei morti che non sono mai stati seppelliti e nemmeno riconosciuti. Una ricerca capillare sulle fonti, più di tre anni tra archivi e “tombe rimaste vuote” . Per coraggio e per paura è un romanzo storico in cui tornano a galla le storie dell’infanzia di Palma riordinate secondo una precisa scansione cronologica e salvate dalla frammentarietà della memoria del padre e, così, riimmerse in tutto il loro spessore emotivo e la loro intensità. Per coraggio e per paura è anche l’epopea di tanti eroi giovanissimi lasciati soli e dimenticati che «in una sola notte decisero consapevolmente di combattere contro i Tedeschi per difendere la loro libertà interiore anche a costo della vita, prendendo così coscienza della falsità di un regime che li aveva mandati a morire per una causa insensata». Vincenzo Comandé non era a Cefolonia ma dislocato nelle vicinanze assieme ad altri compagni e si recò a combattere con loro.Ne morirono oltre 9.500, molti altri si dispersero per mare, furono perseguitati e inseguiti e molti greci che li proteggevano furono sterminati. Questa la vicenda che pochi conoscono.Ma la storia è molto di più. E il filtro di Palma Comandé, che racconta senza mai sovrapporsi ai fatti, restituisce tratti umani di straordinaria forza, ridona la parola a chi ha scontato il silenzio e permette a chi legge di guardare il terrore negli occhi degli 11.700 protagonisti di Cefalonia. L’autrice sarà presente alla serata e risponderà alle domande del pubblico.

Nasce la collana “Quaderni d’Arberia”

11/02 Sara' presentato sabato 12, nel collegio Italo-albanese di San Demetrio Corone, il volume ''Aspetti geo-ambientali e naturalistici di S. Demetrio Corone'' del geologo Demetrio Di Benedetto, prima uscita della collana ''Quaderni dell' Arberia'', realizzato dall' editore Gianni Macri'. L' iniziativa editoriale si apre a tutte le comunita' di lingua e cultura albanese disseminate nell' Italia centro - meridionale per dare loro la opportunita' di raccontare le proprie peculiarita' in un unico strumento divulgativo, impostato su una visione globale dell' Arberia. Il taglio del primo quaderno e' moderno e in piena sintonia con le nuove tendenze del turismo culturale. Oltre all' autore, alla manifestazione interverranno il vicesindaco di San Demetrio Corone Giuseppe Sangermano e l' assessore alla cultura Antonio Sposato; l' editore Macri'; i professori Michele Maggiore e Giuseppe Roma e i giornalisti Pasquale De Marco e Raffaele Fera. All' incontro di presentazione, coordinato dal giornalista Gennaro De Cicco, hanno assicurato l' adesione l' assessore regionale al Turismo, Pino Gentile; il consigliere regionale Damiano Guagliardi; gli assessori provinciali alle Minoranze linguistiche, Donatella Laudadio; al Turismo, Rosetta Console e alla Cultura Caravetta.

Presentato in Comune il libro “Onore della morte” del tredicenne Giorgio Sabato

10/02 - E’ stato presentato, nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza il libro “Onore della Morte” di Giorgio Federico Sabato (Klipper Edizioni). Presenti, oltre all’autore, il Sindaco Eva Catizone, Maria Francesca Corigliano, Vicesindaco ed Assessore alla diffusione del libro, Giuseppe Spadafora e Viviana Burza, docenti di pedagogia all’università della Calabria. I lavori sono stati coordinati dal giornalista Francesco Montemurro. “Onore della Morte” è tra i maggiori successi editoriali della stagione. Si tratta dell’opera d’esordio del giovanissimo (appena tredicenne) Giorgio Federico Sabato. Un romanzo del genere Epico-fantastico che sta ottenendo un ottimo successo di pubblico e critica e che narra di avventure in luoghi remoti e terribili, di segreti paurosi e crudeli, di battaglie sanguinarie in città incantate e necropoli tenebrose. Tutto ciò in un mondo immaginario ricostruito con cura meticolosa e che dietro il suo simbolismo nasconde la lotta , senza tregua, tra bene e male. <<In molti – ha detto l’autore – paragonano il mio libro alla trilogia di Tolkien – in realtà le analogie sono poche e tutte riconducibili alla cornice del genere. Il mio libro è profondamente diverso anche nelle finalità che si propone con un elaborazione del concetto di morte che è assolutamente inedita>>.

Giovedì alla casa delle Culture l’ultimo libro di Marco Philopat

02/02 Giovedì 3 febbraio alle ore 17.30 alla Casa delle Culture “Beat, hippie, autonomi, punk – storia e modernità delle controculture in Italia” : un viaggio nei fermenti culturali della nostra penisola, dagli anni sessanta ai giorni nostri, raccontato da Giancarlo Mattia e Marco Philopat protagonisti e partecipi delle “stagioni” alternative nazionali.
Nel corso dell’incontro verrà presentato l’ultimo libro di Marco Philopat (I viaggi di Mel) e sarà proiettato il video “Storia documentata di Mondo Beat” entrambi editi dalla Shake edizioni di Milano.
Marco Philopat è agitatore culturale e scrittore dal 1981, quando pubblicava su punkzine fotocopiate. Con I viaggi di Mel conclude la trilogia dedicata alla controcultura italiana cominciata con Costretti a sanguinare. Romanzo sul punk (1997) e proseguita con La Banda Bellini (2002), sul leggendario servizio d'ordine milanese nei turbolenti anni Settanta, pubblicati entrambi da ShaKe.
“I viaggi di Mel”
Milano, 1966: i primi capelloni invadono le strade. Tra loro Mel, un siciliano da poco tornato dalla Svezia, dove ha conosciuto il sesso libero e un pianeta nuovo. Insieme ad alcuni amici fonda la rivista "Mondo Beat" e inizia a praticare nella vita quotidiana la filosofia beatnik. I giovani accorrono in massa. Nasce Barbonia City, ed è subito scandalo! Mel, però, non può fermarsi. Uomo senza radici, dinamitardo della natura umana, fugge quasi subito dalla città e inizia un viaggio lungo cinquant'anni. Da leader della contestazione si trasforma in istrione, artista, erotomane paradossale, abile provocatore della comunicazione e campione di audience in molte trasmissioni televisive. Melchiorre Gerbino: l'affabulatore, lo storico e il cialtrone... Un avventuriero inconsueto. Un viaggiatore cosmico, certamente...
L'epopea di un nomade di professione: dalle cantine beat alle dune del Sahara alle vette dell'Himalaya. Una geografia di incontri e movimenti, sogni e utopie, ma anche una spietata immersione nel lato oscuro e contraddittorio che ogni scelta di libertà porta con sé.

Il premio “Sibariti nel mondo” a Frediano Sessi e Mirco Dondi”

25/01 Il giornalista e scrittore mantovano Frediano Sessi e lo storico bolognese Mirco Dondi sono i vincitori del premio giornalistico collegato alla quarta edizione del Concorso culturale internazionale promosso dall' Associazione ''I Sibariti nel mondo'' e dalla casa editrice Aurora di Corigliano Calabro. La consegna dei riconoscimenti ha reso noto il giornalista Antonio Benvenuto, presidente dell' associazione, avverra' il prossimo 5 marzo nel Palazzo delle Culture di Rossano. Frediano Sessi, giornalista, scrittore, saggista, traduttore, consulente editoriale, docente di sociologia generale nella Facolta' di medicina e chirurgia dell' Universita' degli Studi di Brescia e direttore generale della Fondazione Universita' di Mantova e' stato votato dalla giuria del Premio per un articolo apparso sul ''Corriere della sera''. Lo scritto di Sessi era incentrato sulla figura di Mirco Dondi, scrittore e docente di storia contemporanea all' Universita' di Bologna, autore del volume ''La resistenza tra unita' e conflitto. Vicende parallele tra dimensione nazionale e realta' piacentina'' edito da Bruno Mondadori Dondi ha scritto anche'' La resistenza italiana '', Milano, Fenice 2000, 1995; ''La lunga liberazione. Giustizia e violenza nel dopoguerra italiano '', Roma, Editori Riuniti, uscito nel 1999 e ripubblicato nel 2004. A Sessi e Dondi verranno consegnate due medaglie d' oro opera di artisti locali e due targhe offerte dalla Regione Calabria. La premiazione si terra' in occasione della cerimonia conclusiva del Concorso letterario internazionale riservato alle scuole medie e superiori di Calabria, Basilicata e Argentina.

Tullio De Mauro il 21 al Ridotto del Teatro Rendano

19/01 Tullio De Mauro, uno dei maggiori studiosi italiani di linguistica, sarà al Ridotto del Teatro Rendano venerdì 21 gennaio nell’ambito degli incontri con l’autore organizzati dall’Assessorato alla diffusione del libro del Comune di Cosenza.
L’incontro, che avrà inizio alle ore 17.00, sarà aperto da Eva Catizone Sindaco di Cosenza e da Maria Francesca Corigliano Vicesindaco, Assessore alla Scuola e alla Diffusione del Libro. Interverranno Assunta Morrone, presidente CIDI di Cosenza, Francesco De Renzo, segretario GISCEL Calabria, Daniele Gambarara e Nicola Merola, docenti Unical.
Tullio De Mauro presenterà il suo ultimo libro, La cultura degli italiani, edito da Laterza.
Nell’opera, De Mauro, che ritiene l'arretratezza dell'Italia legata all'assenza di adeguati livelli di istruzione e cultura, ripercorre mezzo secolo di vita del nostro paese e, partendo dagli studi e dalle sue esperienze, descrive le trasformazioni della ricerca, dell'insegnamento, dell'informazione, dell'idea stessa di cultura e di sapere.
Tullio De Mauro, originario di Torre Annunziata (Na), appena trentenne stampa la monumentale "Storia linguistica dell'Italia unita". Nel 1965 si impone all'attenzione dei lettori pubblicando "L'introduzione alla semantica". Dopo aver preparato le voci semiotiche dell'enciclopedia Treccani, e scritto il prezioso volumetto "Minisemantica" (Laterza, 1982) gli studi di De Mauro si sono orientati verso i problemi dell'educazione linguistica.
Per gli Editori Riuniti cura la collana dei Libri di base. Oltre al suo "Guida all'uso delle parole" (Editori Riuniti, 1987), altri titoli della collana diventano dei veri best-seller.
Nel corso della sua attività si è occupato dei problemi della scuola. Per un lungo periodo è stato anche direttore della rivista "Riforma della scuola". De Mauro, che nel 2000 è stato Ministro della Pubblica Istruzione, insegna filosofia del Linguaggio e dirige il Dipartimento di Scienze del Linguaggio all'Università la Sapienza di Roma.
L’incontro si svolgerà in collaborazione con il festival di lettura per ragazzi Materia Prima, con la Libreria Mondadori di Cosenza, con l’ADA Associazione Direttori Albergo della Calabria, con il GISCEL, Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica e della rivista Insegnare del CIDI di Cosenza.

Concorso letterario sulla gastronomia calabrese

18/01 ''Raccontare il rapporto con i prodotti enogastronomici di qualita' come doc, itg, dop, igp e biologici dell' area di residenza con particolare riferimento alla cultura, alla societa' ed all' ambiente che caratterizza il mondo delle produzioni tipiche calabresi: e' lo spirito del primo Concorso letterario sul tema ''Il gusto del territorio''. L' iniziativa, promossa dalla Federazione italiana sommeliers albergatori e ristoratori di Cosenza, dal Comune e dalla Proloco di Frascineto, dall' Apt di Cosenza, dalla Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, dall' assessorato al Turismo della Provincia di Cosenza, e' riservata ai giovani dai 16 ai 30 anni. Il concorso prevede anche due sezioni speciali: una riservata agli studenti degli istituti agrari calabresi e l' altra per gli studenti degli istituti alberghieri. Gli elaborati saranno sottoposti all' esame di una giuria di esperti.

Il 17 a Palazzo Arnone presentazione del progetto di promozione alla lettura“Viaggio in Italia”. Interviene Vinicio Capossela

14/01 La Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria, diretta da Rossella Vodret, il 17 gennaio 2005 alle ore 11,30 avrà ospite nella Sala delle Udienze di Palazzo Arnone la Fondazione Bellonci, diretta da Annamaria Rimoaldi, organizzatrice del Premio Strega, per la presentazione al pubblico di Viaggio in Italia, un progetto di promozione della lettura che prevede una serie di incontri letterari e, parallelamente, l’organizzazione di alcuni eventi speciali che hanno la finalità di valorizzare il patrimonio artistico e culturale delle singole località che ospitano gli incontri, di dare spazio a occasioni di cooperazione culturale con enti e istituzioni locali e di accostare la lettura a forme espressive extra letterarie.
Una grande novità che certo non poteva sfuggire a Rossella Vodret, Soprintendente P.S.A.E della Calabria, che già tante volte è riuscita a captare e trasportare in Calabria eventi di grande importanza e suggestione. L’occasione sarà anche gradita per un saluto giacché Rossella Vodret, come i giornali e la televisione locale e nazionale hanno già anticipato, nel prossimo mese, lascerà la Calabria per guidare la Soprintendenza P.S.A.E. di Roma e del Lazio.
L’edizione 2005 si apre a Cosenza con un evento letterario e musicale. Sarà protagonista il cantautore-scrittore Vinicio Capossela, autore del fortunato romanzo Non si muore tutte le mattine, edito da Feltrinelli diventato il testo di un reading sonoro che sarà proposto il 18 gennaio 2005 alle ore 21 nel Teatro Rendano della città, messo a disposizione per l’occasione dall’Amministrazione comunale di Cosenza, grazie al sostegno economico di Banca Carime, che sempre disponibile alle iniziative culturali del territorio, rinnova un’adesione che consolida i rapporti di collaborazione da tempo avviati con le istituzioni impegnate nel progetto. La manifestazione, inoltre, ha avuto il valido contributo e sostegno logistico dell’APT di Cosenza.
Questa magnifica opportunità per i giovani e per la cultura calabrese è stata resa possibile grazie alla cooperazione di enti e di istituzioni locali ed è per questo che Rossella Vodret Soprintendente PSAE della Calabria, Annamaria Rimoaldi Direttore della Fondazione Bellonci, Francesca Corigliano Vice Sindaco di Cosenza, Rosella Pellegrini Serra Amministratore Unico APT di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, Presidente Provincia di Cosenza; Salvatore Perugini Vice Presidente Provincia di Cosenza, Andrea Pisani Massamormile Presidente Banca CARIME, incontreranno la stampa giorno 17 gennaio 2005 alle ore 11,30 nella Sala delle Udienze di Palazzo Arnone.
Vinicio Capossela incontrerà gli studenti del Liceo Classico Bernardino Telesio e del Liceo Scientifico Giovan Battista Scorza di Cosenza, che hanno partecipato al progetto della Fondazione Bellonci, il 18 gennaio 2005 alle ore 17,00 nella Sala delle Udienze di Palazzo Arnone per una conversazione incentrata sul romanzo.
La sera del 18 gennaio 2005, alle ore 21,00, è previsto al Teatro Rendano il reading sonoro dal titolo Voci, versi, echi, visioni di Vinicio Capossela. Il cantautore italiano che ha saputo reinventare meglio il linguaggio della canzone con allusioni e suggestioni letterarie in questo spettacolo dà corpo musicale alle parole del suo romanzo Non si muore tutte le mattine.
La Fondazione Bellonci, nell’ambito del progetto “Viaggio in Italia”, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia dell’Università della Calabria, propone inoltre, nei giorni 17 e 18 gennaio, una serie di incontri letterari sulla figura di Giacomo Debenedetti, autorevole critico letterario del Novecento. Intervengono: Walter Pedullà, autore de Il Novecento segreto di Giacomo Debenedetti (Rizzoli), lunedì 17 gennaio, alle ore 16 presso l’università; Antonio Debenedetti, autore di Giacomino (Marsilio), che incontrerà gli studenti del Liceo Classico Bernardino Telesio e del Liceo Scientifico Giovan Battista Scorza di Cosenza martedì 18 gennaio, alle ore 11 presso il Liceo Telesio; infine, Paola Frandini, autrice de Il teatro della memoria (Manni) che, insieme ad Antonio Debenedetti, concluderà il breve ciclo di conversazioni letterarie martedì 18 gennaio alle 16 presso l’università. Coordina gli incontri universitari il professor Nicola Merola.
La Soprintendenza PSAE della Calabria presenta il Viaggio in Italia della Fondazione Bellonci – Vinicio Capossela da Palazzo Arnone al Teatro Rendano –
Realizzazione Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Promotore Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria In collaborazione con : Città di Cosenza, Provincia di Cosenza, APT di Cosenza, Banca CARIME, Università della Calabria . Manifestazione curata da: Rossella Vodret, Riprese video, immagini di repertorio: Attilio Onofrio. Per Informazioni: Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico della Calabria tel 0984 795639 / 793748 - fax 0984 71246
RIEPILOGO DEGLI APPUNTAMENTI
Palazzo Arnone, Sala delle Udienze: 17-18 gennaio 2005
17 gennaio 2005, ore 11,30: Conferenza stampa
18 gennaio 2005 ore 17,00: Vinicio Capossela incontra gli studenti
Teatro Rendano
18 gennaio 2005 ore 21,00: Reading sonoro di Vinicio Capossela
Università della Calabria, Dipartimento di Filologia: 17-18 gennaio 2005
17 gennaio 2005 ore 16,00 : Walter Pedullà. Coordina Nicola Merola
18 gennaio 2005 ore 16,00: Paola Frandini - Giacomo Debenedetti. Coordina Nicola Merola
Liceo Classico Bernardino Telesio
18 gennaio 2005 ore 11,00: Antonio Debenedetti. Coordinano la Professoressa Irene Scarnati e, per il Liceo Scientifico Giovan Battista Scorza, la Professoressa Maria Rosaria Focà..

Un libro sulle tradizioni e i riti Calabro-Albanesi

13/01 I tre momenti salienti del ciclo dell'uomo nella tradizione religiosa delle comunita' calabro-albanesi ancora legate al rito greco-bizantino: il battesimo, il matrimonio e la commemorazione dei defunti. Sono questi i temi affrontati nel libro 'Il ciclo dell'uomo nella tradizione religiosa bizantina'. Il volume, realizzato dal giornalista Adriano Mazziotti di San Demetrio Corone, e' edito dalla casa editrice ''Il Coscile''. Nel libro sono contenute anche notizie storiche sulle immigrazioni albanesi nel Mezzogiorno, sull' evoluzione del rito greco in Italia meridionale e sulla convivenza tra i nuovi arrivati e le circonvicine popolazioni locali.

Statua bronzea di Mario Montalto, raffigurante San Bernardino, sarà inaugurata domenica ad Amantea

10/01 E' opera dello scultore cosentino Mario Montalto la grande statua a San Bernardino che sara' inaugurata domenica prossima ad Amantea nel corso di una cerimonia del Rotary alla quale, tra gli altri, interverra' mons.Giuseppe Agostino. La statua sara' collocata sul sagrato dell' omonimo complesso monumentale al termine di una messa celebrata da Agostino. Frutto di un lavoro durato oltre quattro mesi, l' opera di Montalto e' in bronzo con fusione a cera persa, alta quasi due metri dalla testa ai piedi e con un basamento in pietra. Lo scultore cosentino - che esporra' in una sua personale a fine febbraio nella citta' dei bruzi - comparira' anche come una ''scelta'' nel prossimo libro in uscita di Vittorio Sgarbi.

“Il Parto” presenta il nuovo disco dell’Onda Calabra

06/01 Venti brani per 70 minuti di musica: dopo l' esperienza teatrale di 'Roccu u Stortu', cinematografica di 'Doichlanda' e la rivisitazione degli 'Zingari Felici' di Claudio Lolli, Il Parto delle Nuvole Pesanti, etnoband calabrese emigrata a Bologna, e' tornato con un nuovo album di canzoni inedite che si intitola semplicemente 'Il Parto' e che sara' presentato domani a Catanzaro. La nuova produzione discografica del trio storico - Salvatore De Siena, Peppe Voltarelli e Amerigo Sirianni - uscito lo scorso ottobre segna il passaggio dall' etno-rock che ha caratterizzato finora la musica della band calabrese, a uno stile 'etno-autorale', dalle timbriche acustiche, in cui molta attenzione viene riservata alla parte letteraria, miscelando forti radici musicali a profondi contenuti poetici. Un disco che, secondo la critica, prosegue l' ideale ricerca di Creuza de Ma e di Canzoni a Manovella, concedendosi anche qualche sperimentazione musicale e narrativa. Il Parto e' un disco che attraversa idealmente la penisola, coinvolgendo artisti diversi, quasi per ogni regione italiana. Come se la band avesse deciso di raccogliere non solo eredita' sparse, ma stringere e riannodare fili di amicizie e di nuove collaborazioni poetiche incontrate e conosciute in tanti intensi anni di attivita'. Tanto da decidere di cantare soltanto in italiano e lasciare ai tanti amici musicisti intervenuti l' uso dei singoli dialetti. In un teatrino multicolore, cosi', appaiono le voci, i timbri, le cadenze di Claudia Crabuzza (Chichimeca) e Alessandro Danelli e Marco Rovelli (Les Anarchistes) e Davide Van de Sfroos come autore e cantante di alcuni versi in dialetto lombardo. Contributi anche della cantautrice statunitense Amy Denio e di Sergio Sacchi. O a musicisti come l' etnomusicologo Antonello Ricci, Ettore Castagna (fondatore dello storico gruppo calabrese Re Niliu), Marco Messina (99 Posse) e Paolo Jannacci al piano. Da notare che Onda Calabra, che apre il disco come vero e proprio anthem sound, e' la colonna sonora del film Doichlanda (regia di Giuseppe Gagliardi) gia' vincitore del premio della Giuria al Festival di Torino del 2003. Nel film, i tre musicisti del Parto delle Nuvole Pesanti sono anche attori ed autori della colonna sonora. Altri brani da segnalare sono L' Imperatore, Gli amici degli amici, Il lavavetri e i musicisti di Lolli.

Il volo della colomba chiude le celebrazioni del Natale d’Oriente, l’Epifania Ortodossa, nei paesi Arbresh

05/01 In Calabria la notte dell'Epifania e' notte di sogni, da cui trarre auspici, e notte di prodigi, oltre che dei tradizionali doni portati dalla Befana, nelle calze appese alla cappa del camino, o vicino all'albero di Natale o al presepe, che saranno disfatti il giorno dopo. Numerose le celebrazioni in tutta la regione, alcune delle quali non piu' in uso. In alcuni paesi, ad esempio, a mezzanotte si celebrava la Messa della stella. A Cassano tre persone si vestivano da Re Magi, e a cavallo si avviavano verso la chiesa di Sant'Agostino, guidati da una stella di carta fatta scorrere su un filo. A Cerchiara la messa si celebrava alle quattro del mattino, e la visita dei Magi avveniva prima della lettura del Vangelo. In alcuni paesi si ripete il cenone, che a Pallagorio e' di quattordici diverse portate, e anche agli animali viene offerto abbondante cibo; ad Amantea la cena e' di tredici portate, tutte da consumare con cura per evitare di essere colpiti dalla sfortuna. L'Epifania e' la festa liturgica piu' solenne della Chiesa Cattolica. E' detta anche ''Prima Pasqua'' e rappresenta nella cultura popolare il culmine delle cerimonie cicliche che scandiscono il corso dell'anno. La notte che precede la festa dell'Epifania e' considerata notte di eventi miracolosi. Gli animali parlano e per questo sono capaci di maledire il padrone e fare in modoche la sua famiglia vada incontro a misteriose disgrazie. Per evitare cio', la sera della vigilia, bisogna farli mangiare in abbondanza. In diverse localita' della Calabria si racconta una storia. Il fattore di una masseria imprecisata era abbastanza scettico ma altrettanto curioso; cosi' decise di appurare personalmente questo evento prodigioso. La notte della vigilia dell'Epifania decise di dormire nel pagliaio, dietro la mangiatoia dei buoi. A mezzanotte l'asino disse al bue: ''Mangia'mu bu'anu?ca duma'ni hamu 'e fatiga'ri. Hamu 'e porta'ri 'u patru'ni 'ccu' ru carru?''. (Mangiamo piu' del solito perche' domani avremo da lavorare. Dovremo portare il padrone al cimitero). Nel sentire queste parole il fattore fu preso da tremenda paura. A fatica giunse a casa ma mori' sulla porta. Le fontane versano olio e nei fiumi scorre vino ma nessuno e' in grado di accorgersene. La condizione idonea per poter assistere a questi avvenimenti, secondo la cultura popolare, e' quella di essere ''sinceri'' e cioe' non essere a conoscenza di nulla. Suggestivo il e' il tradizionale appuntamento con la cerimonia del ''volo della colomba'' a San Demetrio Corone, unico centro arbëresh dove, con la benedizione dell'acqua, viene rappresentato un passo del Vangelo che descrive il battesimo di Gesu' sulle acque del Giordano. A mezzogiorno, davanti a un grande concorso di fedeli, da una delle piu' alte finestre di un palazzo ubicato in piazza Strigari, nel centro storico del paese, viene fatta scendere una colomba legata ad un filo per le ali, fino a fermarsi sul bordo della fontana posta nella piazza. Qui il papa's immerge per tre volte la croce (che simboleggia Cristo) nell'acqua davanti alla colomba (lo Spirito Santo) ''fatta scendere'' da Dio. Dopo aver rimesso in liberta' il volatile, il celebrante impartisce la benedizione aspergendo l'acqua con un rametto di rosmarino su ciascun fedele che gli passa ordinatamente davanti baciando la croce. L'epifania degli albanesi si caratterizza anche per un'altra sentita e partecipata cerimonia, la benedizione dell'acqua, al termine della celebrazione della messa e dei suggestivi canti liturgici in greco. Contenuta in un'ampia conca, l'acqua benedetta viene distribuita ai fedeli in bottiglie e portata a casa per essere conservata e usata, come una sorta di toccasana, nei momenti particolari e di bisogno. Con l'Epifania, in cui vengono a confluire significativamente motivi cristiani propri della Chiesa cattolica come anche della Chiesa cristiana d'Oriente e motivi pagano-mediterranei, si conclude l'ultimo nucleo delle cerimonie cicliche che scandiscono il corso dell'anno. Non molto dopo il rito eliminatorio del sacrificio di Carnevale segnera' definitivamente la morte del lungo inverno, e propiziera' il risveglio della natura feconda.

In distribuzione il nuovo numero della rivista dell’Arcidiocesi “Le due città”

29/12 E' in distribuzione il numero di dicembre de 'Le due citta'-Il lievito cristiano nella storia'', rivista dell' Arcidiocesi metropolitana di Cosenza-Bisignano. Al Natale - cui si richiama anche la copertina del periodico dedicata alla riproduzione del dipinto ''Adorazione dei Magi'' di un ignoto pittore meridionale, esposta nella chiesa di S. Francesco di Paola di Cosenza - e' ispirata la riflessione dell' arcivescovo Giuseppe Agostino, nella rubrica ''Il sale della terra'', che e' rivolta al mondo giovanile e indica nella ricorrenza del Natale una ''bussola per nuovi cammini'. ''Dove stanno andando i giovani? - si chiede il presule nello scritto - Mi pare che, in fondo, vogliono mostrare strade nuove, ma, assimilando il negativo dell' uomo, dell' eros, del danaro, dell' appariscente, si inaridiscono e spengono le loro potenzialita'''. Secondo mons. Agostino ''tale conflittualita' che si dimena tra sogno e realta' insoddisfacente li fa non di rado reattivi. Si incanalano cosi' energie emarginanti. La questione giovanile diviene una seria questione antropologica che si qualifica come effetto e causa''. Per il presule, pero', ''sono quattro i grandi canali correttivi che, interagendo, possono donare ai giovani piste nuove: la famiglia, la scuola, la Chiesa, la conversione personale che faccia vivere in loro il pathos di chi serve, ama, dona''. Il nuovo numero della rivista dell' Arcidiocesi cosentina, in uno speciale, ospita i testi della 44/ma settimana sociale dei cattolici italiani svoltasi a Bologna nello scorso mese di ottobre sul tema ''La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri''. Nelle pagine del periodico trovano spazio, tra gli altri, oltre al messaggio del Pontefice, gli interventi del presidente della Conferenza episcopale italiana card. Camillo Ruini; di mons. Lorenzo Chiarinelli vescovo di Viterbo e presidente del comitato scientifico; di Francesco Paolo Casavola presidente dell' Istituto dell' enciclopedia italiana; di Paola Bignardi presidente nazionale dell' Azione cattolica. Il sommario de ''Le due citta''' propone, inoltre, il prosieguo della riflessione di padre Pino Stancari sulla citta' nella Bibbia; e interventi di madre Maria degli Angeli Martin del Monastero ''Gesu' e Maria'' di Paola su ''Contemplazione, comunione, missione'' e Antonio Costabile che si occupa del tema ''La ricerca religiosa dei non credenti''. A pochi mesi dalla morte di mons. Domenico Picchinenna, arcivescovo di Cosenza dal 1961 al 1971, la rivista pubblica l' omelia tenuta da mons. Mario Merenda in occasione del trigesimo della morte del presule. Il numero si completa con la cronaca della ''lectio magistralis'' incentrato sul pontificato di Giovanni Paolo II tenuta dal direttore dell' Osservatore Romano, Mario Agnes in occasione dell' apertura del terzo anno del Seminario teologico cosentino.

Va via la sovraintendente Vodret. Nuove nomine

24/12 Grande perdita per l’arte cosentina il trasferimento della Vodret, richiamata a lavorare a Roma. Da più di una parte si sussurra che la Vodret, dopo aver bene organizzato e dato lustro alla sovrintendenza cosentina, non ha più voluto rimanere a Cosenza per una infinita serie di impedimenti mossi contro la sua opera, ai più, risultata efficace e meritoria se non anche pregna di grandi competenze. A lei va il merito di aver fatto vivere Palazzo Arnone come cuore pulsante della cultura artistica dell’intera Calabria. Di questo ce ne duole e con rammarico dobbiamo apprendere della sua sostituzione con un nuovo sovrintenednte. Infatti il Ministero per i Beni e le attivita' culturali, nell' ambito della propria riorganizzazione, ha provveduto alla nomina degli esperti che si occuperanno della tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio statale in Calabria. Alla Direzione regionale e' stato nominato l' arch. Francesco Prosperetti; alla Soprintendenza Beni architettonici e paesaggistici per la Calabria (Cosenza) l' ing. Francesco Paolo Adriano Cecati; alla Soprintendenza Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico (Cosenza) il dott. Salvatore Abita; alla Soprintendenza archeologica (Reggio Calabria) la dottoressa Elena Lattanzi, che e' stata riconfermata. ''Dopo la nomina dei Capo Dipartimento e dei Direttori Generali - ha sostenuto il ministro Urbani in una nota - si completa cosi' il quadro della riforma, con l' insediamento sul territorio delle professionalita' che saranno chiamate ad applicare il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, entrato in vigore a maggio. Tecnici di grande esperienza, cui viene affidata la salvaguardia e la valorizzazione del nostro grande e diffuso patrimonio culturale''. Speriamo che l’illustre predecessore abbia lasciato una indicazione valida anche per il suo successore.

Strage di Ustica, il caso del Mig libico in un libro di Badolati

21/12 Fresco di stampa per i tipi della Pellegrini editore il volume del giornalista Arcangelo Badolati (vice capo servizio del quotidiano Gazzetta del Sud) dal titolo ''Il Mig delle bugie. Segreti di stato e verita' nascoste''. Terzo della neonata collana ''La Ginestra'', ''Il Mig delle bugie'', prefatto dal giornalista Pantaleone Sergi, e' un rigoroso lavoro di analisi che prende le mosse da una storia ancora oggi assai inquietante. Era l'8 luglio del 1980: una telefonata allerta i carabinieri di Caccuri della presenza dei resti di un aereo tra le montagne della Sil. Scatta l'allarme. In poche ore confluiscono sul posto carabinieri, poliziotti, reparti dell'Esercito e dell'Aeronautica. L'intera area interessata dalle operazioni di recupero viene inibita all'accesso di curiosi e giornalisti. Nello spazio di cinque chilometri intorno al velivolo nessun civile puo' mettere piede. Comincia cosi' un giallo fatto di mille domande: da dove proveniva quel Mig? Com'era finito tra quelle montagne? Quando era precipitato?Chi depistava? E, soprattutto, perche'? E' il garbuglio da cui parte la storia, intrecciando dissonanze documentarie e testimoniali, con tanto di retroscena di trattati segreti e connivenze del controspionaggio italiano silenzioso su alcune violazioni dello spazio aereo di cui era a conoscenza. Tutto si carica di mistero e il volume di Badolati, pur basandosi sulla precisa ricostruzione giudiziaria della vicenda, conserva del giallo il ritmo coinvolgente, la scrittura semplice e sincopata, la freschezza linguistica, l'intricata matassa di fatti mantenendo un perfetto e coinvolgente equilibrio tra il saggio e il romanzo.

Artisti contemporanei al “Brutia Expo Arte”

20/12 Le migliori gallerie d’arte della città hanno dato vita alla manifestazione Brutia Expo Arte, che espone alla Fondazione Carical di corso Telesio pregevoli opere contemporanee.
L’esposizione, promossa per iniziativa di Lattari Arte e patrocinata dai principali enti istituzionali del territorio, tra i quali il Comune capoluogo, resterà aperta fino al 31 dicembre prossimo, sia di mattina che di pomeriggio. “E' con viva soddisfazione –ha dichiarato il sindaco Eva Catizone- che l'Amministrazione comunale ha accolto l'iniziativa di "Lattari Arte" di dar vita ad una esposizione di arte contemporanea con il coinvolgimento delle migliori gallerie della città di Cosenza e della provincia. Se la memoria non ci inganna, è la prima volta che un evento del genere si verifica e ciò è la cartina di tornasole che qualcosa di nuovo nel panorama dell'arte del nostro territorio comincia a muoversi. Non è cosa di tutti i giorni, infatti, abbattere quegli steccati di competitività e di concorrenza che molto spesso caratterizzano i rapporti tra gli operatori di uno stesso settore. Aderendo alla manifestazione promossa da "Lattari Arte", i galleristi di Cosenza e della provincia hanno, invece dato prova, di una maturità che si pone al servizio della diffusione dell'arte senza altri obiettivi che non siano quelli della valorizzazione e della diffusione del nostro, a volte poco conosciuto, patrimonio artistico. Incoraggiare iniziative come questa deve essere un imperativo categorico al quale anche le istituzioni locali non possono sottrarsi.”

Il premio letterario “Provincia di Crotone” ad Adriano Sofri

18/12 Adriano Sofri e' il vincitore del Premio Provincia di Crotone. L' ufficializzazione e' giunta stamani nel corso di un incontro con i giornalisti cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Sergio Iritale, l' assessore alla Cultura, Giuseppe Poerio, i giurati Mario Fortunato, Predrag Matvejevic e Vito Teti. Il premio sara' consegnato nel carcere di Pisa non appena arrivera' l' autorizzazione ministeriale. ''Un premio - ha sostenuto Iritale - che diventa evento quello di quest' anno e che a partire da oggi e nel futuro volgera' lo sguardo al Mediterraneo''. ''Con questo Premio - e' scritto nelle motivazioni della giuria - si vuole segnalare una figura di intellettuale che, con i suoi scritti, si interroga in maniera profonda sulla drammaticita' dei nostri giorni con analisi sempre puntuali e attente ad individuare quanto di nuovo si muove sia a livello locale che globale, tenendo forte il senso di una memoria vivificante. La sua opera e la sua scrittura si innestano bene nell' idea di premio che intende porsi come raccordo tra culture diverse''. ''Il Premio Provincia di Crotone 2004, dunque - prosegue la motivazione - ad un autore impossibilitato a spostarsi dal proprio luogo di residenza abituale: Adriano Sofri. E non un premio per un libro in particolare, ma per il suo impegno di autore e testimone dei nostri tempi. Questa edizione e' dedicata, quindi, a tutti gli scrittori che nel mondo soffrono persecuzioni politiche o sono in prigione. La scrittura per un recluso, come per tutti gli esuli e quanti scrivono in condizioni di disagio, resta uno dei pochi strumenti per tenere vivi la mente e i sentimenti. Gli scritti di Sofri attraversano le sbarre del carcere e volano leggeri, ma crudi e veri lungo quella striscia di luce che riconduce lo scrittore al mondo esterno''. Il Premio Crotone, istituito nel 1956, e' stato assegnato, in passato, a personalita' della cultura italiana quali Leonida Repaci, Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia, Alberto Mondadori e Davide Lajolo. Dopo un lungo periodo di sospensione, la Provincia ha deciso di riprendere l' attivita' del premio nel 1999. George Steiner, Gore Vidal, Raffaele La Capria, Alfonso Berardinelli e Roberto Calasso sono stati premiati nelle ultime edizioni, connotate anche da premi speciali a Giorgio Spini e ad Anna Foa. Inoltre e' stato dato spazio anche al giornalismo nelle sue diverse forme con i riconoscimenti all' inviata del Tg3 Giovanna Botteri e al giornalista Alain Elkan.

Da sabato 18 alla Casa Culture mostra su Andrea Pazienza

16/12 Sabato alle ore 18:00, alla Casa delle Culture ci sarà apertura della mostra: “Andrea Pazienza la vita e le opere”. Durante l'inaugurazione, il Sindaco Eva Catizone dedica le sale espositive della Casa delle Culture al grande disegnatore scomparso. Alla cerimonia d'apertura saranno presenti Marina Comandini ( moglie di Andrea Pazienza), Mariella Pazienza ( sorella di Andrea Pazienza ), Michelangelo La Neve ( sceneggiatore di Dylan Dog ). In serata, cocktail party a cura del Juice e sonorizzazioni musicali sul ’77 Bolognese. Un evento unico per tutto il meridione, lo mostra di Andrea Pazienza. Una galleria di immagini curata con attenzione dal centro fumetto “ A.Pazienza” di Cremona, che resterà esposta alla Casa delle Culture di Cosenza, per un mese intero. Dal 18 Dicembre 2004 al 15 Gennaio 2005. Un appuntamento sicuramente da non perdere per chi ama il fumetto, e non solo per loro.
Andrea Pazienza, tragicamente scomparso nel 1988, è a giusta ragione, uno dei protagonisti indiscussi di quella stagione felice, in cui in Italia il fumetto ha saputo rinnovarsi. Un periodo, tra la fine degli anni ‘70 e metà degli anni ’80, in cui grandi autori come Hugo Pratt, Milo Manara, Guido Crepax e Andrea Pazienza, hanno dato valore e dignità a quella che oggi viene definita l’arte sequenziale.
In questi anni visse Pazienza, creando delle opere straordinarie.
In poco più di dieci anni di attività professionale, Pazienza, ha prodotto strisce satiriche, fumetti brevi e storie di ampio respiro, un numero incredibile di vignette e disegni, composizioni pittoriche, illustrazioni per libri e dischi, costumi e scenografie per il teatro, e ancora brevi scritti in cui egli riversava non solo il suo talento di narratore ma anche, quasi sotto forma di confessione, l’enorme ricchezza umana e la grande sensibilità d’artista. Non a caso, in questi ultimi anni un po’ tutti gli ambienti culturali italiani, anche quelli più arretrati, si sono resi conto del grande valore trasversale di Pazienza. Gli appassionati di letteratura e arti visive se n’erano già accorti da molto tempo, e non è dunque un caso che Pazienza venga da anni periodicamente ristampato e che le sue opere siano sempre un successo.
Non è un caso che a Cosenza gli venga dedicata una mostra antologica. La Casa delle culture in questi ultimi anni ha fatto molto per il fumetto. Mostre, incontri, ma soprattutto una collana editoriale, BlackSmoking, dedicata ai giovani autori.
A Pazienza, durante l’inaugurazione della mostra, verranno intitolate le nuove sale espositive della Casa delle Culture. Una cerimonia simbolica prima di aprire i battenti della mostra, in cui Eva Catizone, Sindaco di Cosenza e poserà una targa che resterà all’ingresso delle nuove sale espositive per ricordare il genio indiscusso di questo grande artista, che ci ha lasciato opere memorabili come, Pompeo, Zanardi, Pentothal.
Una cerimonia d’apertura, alla presenza dei familiari dell’artista, seguita dall’apertura della mostra, di un grande evento, come si diceva prima, unico nel meridione, organizzato dalla Casa delle Culture, da BlackSmoking, un progetto sul fumetto d’autore, e dal Centro fumetto “ A. Pazienza “ di Cremona.
L’iniziativa è a cura di Luca Scornaienchi.

Iniziata la prima settimana regionale delle biblioteche calabresi

16/12 Ha preso il via la prima settimana regionale delle biblioteche calabresi che ha per tema ''Promozione delle biblioteche del libro e della cultura multimediale''. La manifestazione che ha visto il coinvolgimento di oltre 50 biblioteche pubbliche e scolastiche - informa un comunicato - e' stata voluta fortemente dall' assessore regionale alla Cultura Saverio Zavettieri, Assessore regionale alla Cultura. ''Si tratta - e' detto nella nota - di un evento unico nel suo genere in quanto per la prima volta il Dipartimento regionale ha inteso incentrare risorse per la creazione di 'circuiti' in grado di creare attrattiva verso il mondo bibliotecario, in quest' ottica le biblioteche coinvolte sono rimaste aperte oltre l' orario consueto realizzando una serie di manifestazioni''. In particolare, tra le iniziative che si stanno svolgendo nelle varie biblioteche calabresi, si mette in evidenza quella svolta lunedi' tredici dicembre nell' Aula Magna del Convitto Nazionale Filangieri di Vibo Valentia per la presentazione del volume: ''la Universal fabrica del mondo'' di Giovan Lorenzo Anania a cura di Carlo Carlino, saggista e scrittore recentemente scomparso. A Catanzaro, invece, la Biblioteca Comunale ''Filippo De Nobili'', ha incentrato le proprie iniziative al variegato mondo della scuola con uno sguardo alla realta' dei ragazzi, con la presentazione del libro di Mario Casaburi:''Quale scuola'' oltre a interessarsi e dare concretezza in una serie di incontri con i minori della Comunita' ministeriale dell' Istituto Penale di Catanzaro. ''Il nostro auspicio - ha sottolineato Zavettieri - e' che questa prima settimana regionale delle Biblioteche possa essere stato un segnale per una svolta all' insegna della valorizzazione delle risorse esistenti sia sul piano culturale che degli studiosi, operatori e ricercatori che tanto contribuiscono per il rilancio della nostra regione''. Il bilancio di questa prima settimana regionale delle Biblioteche calabresi, sara' tracciato lunedi' 20 dicembre presso il centro agroalimentare di Lamezia Terme, con l' organizzazione di una conferenza sul tema: ''L' azione della Regione per lo sviluppo del sistema bibliotecario''.

Approvato dalla Giunta regionale il piano annuale di promozione culturale

16/12 Il piano annuale per la promozione culturale 2005 e' stato approvato dalla giunta regionale, su proposta dell' assessore alla cultura, Saverio Zavettieri. Il provvedimento consentira' di dare 'ossigeno' a enti locali e associazioni suddivisi in interventi a favore di attivita' teatrali, musicali bandistiche e corali, arti visive e
mostre, seminariale e convegnistica. L' attivita' di promozione culturale - e' scritto in una nota - del Dipartimento dell' Assessorato alla cultura ha inteso dare un sostegno 'diretto' agli enti e istituti culturali attraverso due importanti strumenti l'Asse 2, risorse culturali e l' elaborazione del Pis beni culturali.
''Tante le novita' del piano annuale 2005 - ha detto Zavettieri - che vuole essere uno 'strumento' in grado di promuovere cultura attraverso lo stimolo ad una vita intellettuale di un popolo e delle sue conoscenze attraverso i processi storici, nasce cosi' una nuova volonta' di creare 'promozione' culturale attraverso un intesa di azioni per favorire e far progredire la cultura stimolandola e dandole nuovi impulsi che non deve rimanere patrimonio di pochi, ma diffusa e resa fruibile''. I Bronzi di Riace - prosegue la nota - al centro di una politica di valorizzazione con il coinvolgimento del mondo della scuola, in tal senso sono stati avviati appositi contatti con la Direzione Regionale scolastica del Miur, inoltre e' prevista la realizzazione di un Cd rom e un film sugli stessi bronzi, oltre alla creazione di un grande evento e l' istituzione di un premio annuale da attribuire agli studenti e la realizzazione di un convegno sulla bronzistica classica e le ipotesi scientifiche
sui bronzi. Nel corso dell' anno e' stato concluso il programma denominato Magna Grecia Teatro, la prima rassegna del teatro antico, attraverso, il quale, nei siti archeologici di Reggio Calabria, Locri, Roccelletta di Borgia e Sibari, in collaborazione con l' Ente Teatro Italiano e l' Istituto del dramma antico di Siracusa, sono state rappresentante opere del teatro greco e romano classico anche in alcuni casi attraverso una rivisitazione delle opere da parte di autori moderni. Un altro settore strategico cui si e' intervenuto, riguarda il teatro, attraverso l' attuazione della Legger regionale n.3/04 per la quale e' stato previsto uno stanziamento di Euro 1.400.000 e per la cui attuazione un gruppo di lavoro e' in, questi giorni, impegnato nella predisposizione del regolamento. ''Questa legge - ha prosegue Zavettieri - vuole qualificare l' attivita' teatrale, come mezzo di promozione culturale e di espressione artistica, di formazione, di aggregazione sociale e di sviluppo economico'' L' attivita' di promozione culturale dell' Assessorato , si e' concentrata anche sulla tutela delle minoranze linguistico storiche della nostra regione e attraverso la legge regionale 15/03, ha attuato una serie di interventi volti non solo alla tutela, ma anche alla valorizzazione delle comunita' alloglotte di Calabria nel cui patrimonio storico, artistico individua un bene culturale. La novita' comunque di rilievo e' stata l' istituzione dell' Agenzia regionale per la Cultura Arecu, un organismo che pur essendo un ente dipendente dalla Regione e' dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e patrimoniale. A questa spetta il compito di promuovere ed elaborare le attivita' formative e culturali attraverso la gestione del patrimonio bibliotecario, la promozione di attivita' a questo correlate, la valorizzazione e conservazione del patrimonio documentario e culturale calabrese, il coordinamento dei servizi bibliotecari e archivistici con le altre istituzioni culturali operanti sul territorio. Sul piano legislativo l'assessorato sta lavorando alla predisposizione di un nuovo testo unico sui beni culturali, che sia in grado di programmare nuove linee di intervento.

Le novità librarie per il 2005 della Rubettino

14/12 La Rubbettino si presentera' nel primo trimestre del 2005 con una serie di proposte che continueranno a bilanciare un lavoro di ricerca di novita' importanti e un' attenzione alla costruzione di un catalogo duraturo. In ''Focus'', collana di testi di piccolo formato per capire il presente, saranno disponibili ''Iraq. La guerra continua'' di Bernard Lewis, noto al pubblico italiano per i suoi best seller sulla questione mediorientale e il breve saggio di Pierre Rosanvallon, ''Il politico. Storia di un concetto''. Ancora testi di grande attualita' nella collana ''Problemi aperti'': ''Che cos'e' l'Occidente'', del filosofo francese Philippe Nemot, sulla questione dell' identita' occidentale; ''Perche' gli intellettuali non amano il liberalismo'', di Raymond Boudon, uno dei piu' importanti sociologi contemporanei; ''Conservatorismo compassionevole'', di Marvin Olaski, tra i piu' influenti consiglieri culturali del presidente George Bush, che ha anche redatto la prefazione del libro; ''L'altra Europa'', di Luciano Monti, sulla complessa galassia dei Paesi che si apprestano a far parte della nuova Europa; ''Il partito che non c'e''', di Silvio Mantovani, con prefazione di Claudio Petruccioli. Nei ''Saggi'' e' prevista, tra le altre, la traduzione dell' opera piu' importante di Rudolph J. Rummel, ''Stati assassini'', un testo di riferimento obbligato per molte discipline che si occupano in varie forme di societa' e Stato ed in cui l' autore da' conto dell'impressionante vastita' del fenomeno del genocidio perpetrato dagli Stati. Dario Antiseri, altro autore di punta della Rubbettino, proporra' ''Le ragioni della razionalita'''. Sempre nella collana ''Saggi'' altro titolo di punta sara' ''Istituzioni e liberalismo'', di Vincenzo Caianiello. Tra le novita' del 2005 grande attenzione sara' riservata agli Stati Uniti partendo dalla ripubblicazione dell' opera di Francois Guizot su George Washington, ma anche con la pubblicazione di una monografia curata da Marco Respinti su Ronald Reagan nell' anniversario della scomparsa. E ancora con ''Prospettiva neocons'', di Flavio Felice, nella quale verra' ricostruita la complessa galassia del movimento neoconservatore americano artefice delle politiche e dei successi di George W. Bush. Nel campo delle scienze sociali debuttera' la nuova collana ''Problemi epistemologici dell'economia'', diretta da Lorenzo Infantino, con la pubblicazione di ''Economia e scienze sociali'', di John Stuart Mill, e ''Compito e metodo dell'economia'', di E. von Philippovic. Ancora nel campo delle scienze sociali verra' pubblicato, in anteprima mondiale, ''Diritto, natura e ragione. Scritti inediti versus Hayek, Mises, Strauss e Polany'', di Murray N. Rothbard. Enzo Di Nuoscio e' l' autore di ''Tucidide come Einstein'', sull' unicita' del metodo tra scienze sociali e scienze storiche. Numerose anche le pubblicazioni nel campo della storia, tra cui la raccolta di saggi ''La Seconda guerra mondiale e la sua memoria'', a cura di Piero Craveri e Gaetano Quagliariello, che uscira' in occasione del 60/mo anniversario della liberazione, e ''L'utopia eugenetica del welfare state svedese'', un volume che squarcia un velo sugli esperimenti di eugenetica portati avanti fino al 1975 dal governo svedese. Nella collana ''Altera'' uscira' ''La grande beffa'' di Paola Tabet, sulla sessualita'
delle donne e la prostituzione. Un discorso a parte merita ''Iride'', la nuova casa editrice del Gruppo Rubbettino che opera nel campo della narrativa. Tra le tante novita' l' opera prima di Sonia Serazzi, ''Non c'e' niente a Simbari Crichi'', una raccolta di racconti da cui emerge un sud visto con disincanto dagli occhi di una sua giovane abitante che ne rende tutta la complessita', le contraddizioni ed i sentimenti con un linguaggio fresco e vivace, frutto di una sperimentazione linguistica portata ai suoi estremi che non puo' non rinviare a illustri precedenti come Camilleri o Franck Mc Court. Per chiudere ''O pio pellicano'', di Fulco Pratesi, un simpatico volume sugli animali e le piante nella Bibbia, e ''I naturali sentieri alla tranquillita''', di Gianni Pasquarelli, un piccolo vademecum su come apprendere l' arte di vivere sereni, nonostante le avversita' della vita.

Dossier sulla povertà in Calabria pubblicato da Rubbettino

06/12 E' stato pubblicato dalla casa editrice Rubbettino il Dossier regionale 2004 ''Profili delle poverta' in Calabria'', curato dalla Fondazione Facite su commissione della Caritas Italiana ed in con la collaborazione con le Caritas diocesane calabresi. Il volume e' intitolato ''E si prese cura di lui'' ed e' curato da Giacomo Panizza e Giorgio Marcello. Il dossier e' il frutto di una ricerca su quanto orbita intorno ai Centri di Ascolto, promossi dalle caritas diocesane. I dati rilevati, secondo gli autori, definiscono un quadro delle poverta' sotto molti aspetti, inedito, in quanto manifesta un duplice volto: quello - piu' evidente della precarieta' delle condizioni materiali di vita; e quello - meno appariscente ma altrettanto preoccupante - della fragilita' del tessuto relazionale. Il dossier non si limita soltanto a evidenziare i dati, ma ha cercato di farne un' accurata analisi e una valutazione pastorale attenta ai cambiamenti culturali e sociali per una carita' non astratta, ma pienamente coinvolta nella storia. ''Dai dati emersi - ha detto il presidente Facite, don Antonino Iachino - ci siamo resi conto che questa potrebbe essere la prima tappa di una ricerca che dovrebbe continuare nell' interesse delle Chiese di Calabria e delle istituzioni, che devono interrogarsi per costruire attivamente e far costruire risposte alla poverta' nelle loro espressioni piu' varie, e anche per intervenire sui processi di impoverimento che avanzano inesorabilmente sotto gli occhi di tutti''.

Venerdì alla Biblioteca Nazionale presentazione del libro “Giacomo Mancini, mio padre”

02/12 L'attualità delle tante battaglie politiche e civili di Giacomo Mancini, a due anni e mezzo dalla scomparsa dell' ex segretario del PSI.Se ne parlerà, a Cosenza, venerdì 3 dicembre, alla Biblioteca Nazionale, alle ore 17.30, in occasione della presentazione del libro "Giacomo Mancini, mio padre", edito dalla Rubbettino, scritto da Pietro Mancini.
Al dibattito, promosso e organizzato dalla "Fondazione Giacomo Mancini" e dalla "Fondazione Rubbettino", che sarà coordinato dal giornalista Francesco Kostner, oltre all'autore, interverranno il presidente della "Fondazione Giacomo Mancini", professor Antonio Landolfi, l'ex ministro socialista Gianni De Michelis, segretario del Nuovo PSI, l'avvocato Armando Veneto, vice- presidente dell'UDEUR, il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università della Calabria, prof. Franco Crispini, e il professor Pasquino Crupi, già direttore del settimanale politico- culturale "Calabria Oggi", fondato da Mancini negli anni 70.

Venerdì presentazione della rivista “Apprendere Con…” alla Casa delle Culture

02/12 Venerdì 3 dicembre 2004, nella Sala Gullo della Casa delle Culture in Corso Telesio a Cosenza, si terrà la presentazione della Rivista didattica bimestrale intitolata “Apprendere Con …”. La rivista, pubblicata dalla Casa Editrice Anicia di Roma con il supporto di un Comitato Scientifico costituito da illustri docenti delle scienze dell’educazione delle più rinomate Università italiane, ha visto la luce grazie al protagonismo di alcuni insegnanti che operano nelle scuole primarie di Cosenza e provincia.Lo scopo è quello di offrire un contributo alla ricerca, alla sperimentazione e allo sviluppo nel campo della didattica per rendere efficaci le innovazioni poste in essere anche attraverso gli interventi di riforma del sistema scolastico, puntando al successo formativo degli alunni.Alla presentazione, aperta a tutta la cittadinanza ed agli esponenti del mondo della scuola, parteciperanno Maria Francesca Corigliano, Vice Sindaco e Assessore alle politiche scolastiche del Comune di Cosenza, Ignazio Volpicelli dell’Università di Catania nella sua qualità di Direttore Responsabile, Giuseppe Spadafora e Achille Notti, rispettivamente dell’Università della Calabria e di Salerno, Domenico Milito Direttore Editoriale della rivista, nonché altri esponenti e collaboratori della stessa. Coordinerà i lavori Mauro Bellisomo, responsabile della Casa Editrice Anicia.

HPRESS NEWS, la rivista scritta da persone con disabilità

02/12 Un articolo dal titolo “Vincenzo Gallo, un buon esempio da seguire”, è stato pubblicato sul n. 22 della rivista HPRESS NEWS, specializzata su temi sociali, che ha la caratteristica di essere il primo organo di stampa i cui giornalisti sono oltre 200 persone quasi tutte con disabilità, sparse in tutta Italia. Nell’articolo è riportata una lunga intervista all’assessore ai diritti del cittadino, nella quale sono illustrati i numerosi progetti già avviati dal Comune o di cui si è richiesto il finanziamento. La rivista HPRESS riporta notizie riguardante la situazione delle persone con disabilità in Italia e all’estero e pubblica regolarmente anche i lavori della XII Commissione Permanente Affari Sociali della Camera dei Deputati. E’ impegnata, inoltre, a favorire la diffusione dell’ informazione sul problema della disabilità a livello internazionale (www.hpress.it). L’Amministrazione comunale ha espresso apprezzamenti ed auguri per questa interessante iniziativa.

La Calabria tra locale e globale. Presentata in Comune la rivista Daedalus

02/12 “C’è un evidente bisogno di ritrovare il senso del tempo, scavando tra le pieghe dell’esistenza alla ricerca di cambiamenti e persistenze. Ed è in questa direzione che si muoverà Daedalus”. Così inizia la nota dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza che apre con le parole dello storico Vittorio Cappelli , una sintesi dell’obiettivo che la rivista di storia e scienze sociali si pone per la nuova serie di pubblicazioni, presentata ieri sera nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. La rivista, al sedicesimo anno di vita, si avvale della direzione a otto mani dei sociologi Paolo Jedlowski e Osvaldo Pieroni, dell’antropologo Vito Teti e dello stesso Vittorio Cappelli. “La Calabria – ha detto ancora Cappelli – si trova al crocevia tra passato e presente, tra globale e locale, tra codici e linguaggi diversi. È necessario aprirsi al mondo per coglierne le ibridazioni, senza dimenticare il proprio territorio, ma senza cedere – ha concluso – agli angusti localismi di vecchio e di nuovo conio”. L’incontro di ieri è stata l’occasione per riflettere sul ruolo della Calabria tra locale e globale, tra luogo e non luogo, insieme a Marc Augé, direttore dell’Ecole dei Hautes Etudes Sociales di Parigi. A lui il sindaco Eva Catizone ha voluto rivolgere un sentito bentornato. “Marc Augé – ha ricordato il primo cittadino – è stato già protagonista di un evento importante per Cosenza, quel Viaggio Telecom, che ha portato nella nostra città tanti intellettuali di valenza europea. Facendo tesoro della sua celebre distinzione tra luogo e non luogo, mi auguro che a Cosenza sia possibile trasformare i tanti non luoghi esistenti in luoghi, attraverso politiche urbane lungimiranti”. Alla lezione di Augé si è richiamato anche Vito Teti: “In Calabria possiamo individuare i non più luoghi e i non ancora luoghi”. I non più luoghi sono i paesi dell’interno, da tempo spopolati, ma che sembrano non rassegnarsi all’abbandono. “È un uso diffuso passeggiare o fare pic-nic tra le rovine del paese d’origine – racconta Teti – Tra le rovine si realizza un percorso di recupero del passato, che non viene mitizzato, ma di cui pare non si possa fare a meno”. I non ancora luoghi sono i centri costieri e i paesi doppi, sorti lungo la marina, che spesso non hanno un loro cimitero, né tradizioni o feste popolari. Anche Osvaldo Pieroni ha sottolineato l’esigenza per la nostra regione di riscoprire il passato senza farne mitologia e di recuperare, accanto a questo, la ricchezza delle relazioni, l’altro, la lentezza. Daedalus, ha ribadito, vuole invitare a ridefinire il rapporto tra globale e locale. “A tal fine – ha spiegato – la rivista sarà aperta ai contributi degli studiosi locali, cercando però – ha aggiunto – di avere sempre uno sguardo esterno, altro, che sia per noi un punto di riferimento”. Per il primo numero Daedalus propone proprio le riflessioni di Marc Augé, autore per la rivista del saggio “Immaginare l’umanità. Per un’antropologia dei fini”. Augé si sofferma sul tema del tempo:”Abbiamo la sensazione – ha detto – di essere tagliati fuori dal passato, che esiste, ma in forma mussale, figurata, e dal futuro, nei confronti del quale siamo timidi e non azzardiamo previsioni”. Ma se perdiamo il passato e il futuro, perdiamo anche il presente. Il nostro presente è fatto solo di immagini preconfezionate. “La Calabria – ha aggiunto – è per me un territorio interessante. È una regione in cui si porta avanti una relazione con i luoghi e con il tempo all’insegna della resistenza materiale”. “In Calabria – ha concluso – esiste ancora la possibilità di assegnare al tempo il suo giusto posto e di trovare un equilibrio tra spazio locale e processi globali. Questo mi spinge a tornare volentieri fra voi”. La presentazione della rivista è stata anche l’occasione per ricordare Carlo Carlini, collaboratore di Daedalus da poco scomparso. “A breve – ha preannunciato il giornalista Salvatore Santagata – uscirà un’inedita raccolta di poesie, che perpetuerà nel tempo l’immagine di questo intellettuale giovane, scontroso, terrigno, sempre fedele a se stesso”.

Dal 13 dicembre inizia la prima settimana regionale delle biblioteche calabresi

02/12 Si svolgera' dal 13 al 19 dicembre la prima settimana regionale delle biblioteche calabresi, ''promozione delle biblioteche del libro e della cultura multimediale'', voluta dall' assessore regionale alla Cultura, Saverio Zavettieri, e che vedra' il coinvolgimento di oltre 42 biblioteche tra pubbliche e scolastiche con la realizzazione di oltre centocinquanta iniziative. Si tratta, e' scritto in una nota, di ''un evento unico nel suo genere in quanto per la prima volta il Dipartimento 10 dell' assessorato ha inteso incentrare risorse per la creazione di 'circuiti' in grado di creare attrattiva verso il mondo bibliotecario; in quest' ottica le biblioteche coinvolte rimarranno aperte oltre l' orario consueto realizzando una serie di manifestazioni''. ''Desideriamo - ha sostenuto Zavettieri - che le biblioteche non vengano viste come luoghi chiusi, distanti dai cittadini ma soprattutto dai giovani. Noi, in questi anni, abbiamo messo a disposizione attraverso il sistema bibliotecario regionale, un patrimonio di cultura e storia regionale. Un progetto innovativo che per la prima volta ci ha consentito di digitalizzare il meglio del nostro patrimonio librario di pregio con la creazione di un polo regionale, il collegamento all' indice, la creazione di un sistema di mediateche, garantendo a tutti i nostri cittadini di fruire indipendentemente dal luogo di residenza di un servizio di informazione e documentazione''. Tanti, e' scritto nella nota, gli obiettivi del sistema bibliotecario regionale che vuole, attraverso i fondi Por, ''creare le condizioni per il libero accesso alla conoscenza, al pensiero alla cultura, all' informazione, che costituiscono le basi per l' esercizio pieno e consapevole dei diritti di cittadinanza, come auspicato dal manifesto Unesco sulla biblioteca pubblica''. La settimana, che vedra' coinvolte diverse biblioteche sparse nelle varie province, sara' un momento unico in quanto diventeranno luoghi per la presentazione di volumi, incontri, dibattiti, visite delle scuole, mostre (esposizione di volumi rari); il tutto per vivacizzare e creare socializzazione soprattutto per i giovani. Il coordinamento dell' iniziativa e' stato intrapreso Giacinto Gaetano, dirigente dell' assessorato, che in qualita' di responsabile organizzativo del progetto, ha seguito le procedure varie procedure. La creazione di un sistema bibliotecario regionale, rappresenta uno dei tanti obiettivi intrapresi dall' assessore Zavettieri, che di recente, in attuazione dell' art. 12 della Legge regionale 18/04, ha portato, con l' approvazione della Giunta regionale, all' istituzione dell' Agenzia regionale per la Cultura (Arecu) allo scopo di utilizzare in modo organico e permanente le risorse strutturali, umane e finanziarie destinate alla gestione del patrimonio bibliotecario e all' erogazione dei relativi servizi, nonche' per la promozione e la valorizzazione dei beni culturali. La settimana regionale delle biblioteche si concludera' con una conferenza, prevista per il 20 dicembre, presso il centro agroalimentare di Lamezia Terme, un' occasione per fare un bilancio alla presenza di autorita' regionali, mondo delle biblioteche, scuole e associazioni. Il tema della conferenza sara' ''L' azione della Regione per lo sviluppo del sistema bibliotecario''.

Presentato il libro di Allessandro Sicila “Trapianto di parole”

30/11 Servizio dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza sulla presentazione del libro di Alessandro Sicilia: “Trapianto di parole”. - Presentato ieri nel Salone di Rappresentanza del Comune di Cosenza l’ultimo libro del professore Alessandro Sicilia, “Trapianto di parole”.Ad accogliere l’autore e i numerosi ospiti, il Vicesindaco Maria Francesca Corigliano, Assessore alla Diffusione del Libro di Palazzo dei Bruzi, la quale ha sottolineato come le poesie del professore Sicilia abbraccino temi di grande spessore etico e morale, che riflettono pienamente la società in cui viviamo.
“Sono parole- ha detto la Corigliano –capaci di portare alla ribalta temi di grande attualità e di cultura popolare con un linguaggio chiaro ed efficace, in grado di portare alla luce pensieri quotidiani che spesso ci imponiamo di non vedere”.
“Ciò che emerge dalle poesie di Sicilia è il forte senso di appartenenza alla propria terra, il Sud, ricco di storia, tradizioni e memorie, che rappresentano una sorta di conforto per il lettore, quotidianamente catapultato in una realtà sempre più frenetica e sfuggente”. Così il professore Nicola Merola, docente dell’Università della Calabria, ha definito l’opera di Sicilia.
“E’ ancor più interessante notare- ha continuato Merola- la ripetitività che caratterizza ogni verso, il ritmo sempre più percussivo, quasi come se si avesse fretta di raccontare una realtà sempre più schiva e superficiale”.
A rendere omaggio all’autore, anche il professore Giovanni Polara, docente dell’Università “Federico II” di Napoli, che ha definito Sicilia, maestro e interprete di esperienze di vita, di un sapere comune e di un linguaggio diffuso, sempre più soppressi dalla quotidiana contraddittorietà in cui vive e lotta l’uomo del terzo millennio, incapace di imporsi e di credere ancora nei propri ideali.
I libri di Alessandro Sicilia, che raccontano in chiave allegorica anche fatti ed eventi di quella Cosenza che nel ‘400 prima e ancora negli anni del 1940, ha significato un notevole riferimento culturale per l’intera Calabria, rappresentano una testimonianza, da divulgare nelle scuole, affinchè anche e soprattutto i giovani possano cogliere il messaggio dello scrittore, la sua valenza e la sua tenacia. A fare da sfondo alla lettura di alcune poesie, la musica del Quartetto di Clarinetti del Conservatorio “S. Giacomoantonio” di Cosenza, con i Maestri Mario Mazzulla, Luca Spinelli, Viviana Forte e Elena Gencarelli.

Nuova collana di gialli edita dalla Pellegrini Editore

27/11 Una nuova collana vede la luce nella casa editrice Luigi Pellegrini. Si tratta de ''la Ginestra'' , diretta dal critico Antonietta Cozza. Domina il dorso della copertina la tonalita' sfolgorante del giallo, posto in un rovesciamento prospettico, rispetto ai tradizionali romanzi gialli che, secondo un escamotage commerciale di ottima fattura, avevano il giallo stampato sui fogli esterni si' da essere subito riconoscibili al lettore. Una collana della ''suspance''. E, quindi, in cromatura (sinonimo di genere e sottogenere letterario) ben diversificata: gialli, noir, spy story, polizieschi . ''La Ginestra'', dunque, si pone al servizio del lettore per la sua duttilita' e fruibilita' tematica, la scelta di un ritmo narrativo incalzante , di un linguaggio corposamente allusivo eppure fortemente realistico, la snellezza delle sue pubblicazioni , l'essenzialita' delle pagine. Romanzi simili ad instant-book nella forma, ma contenutisticamente rilevanti. Inaugura la collana '25 nero di Domenico Gangemi, giallista del ''Sole 24 ore'' ( con il ''Il passo del cordaio''). Un romanzo, '25 nero, liberamente tratto da una vicenda realmente accaduta nel 1925 a Palmi (RC), di cui si riempirono le pagine delle cronache nazionali. Nella notte tra il 30 e il 31 agosto si scontrarono i fascisti e i giovani di sinistra in una piazza assai affollata, un comunista scaglio' una sedia, spari squarciarono la notte e restarono al suolo quattro feriti. Da qui la vicenda narrativa, ricca di colpi di scena, che fa uso di un canovaccio storico per creare ipotesi che vanno oltre la realta' adoperando un linguaggio immerso in una fornace dialettale eppure staordinariamente letterario. La collana si arricchisce di un secondo tassello. Il romanzo del giornalista Salvatore G.Santagata dal titolo La segretaria e l'Onorevole. Un delitto commesso all'interno della segreteria politica di un consigliere regionale nel pieno centro di una luminosa citta' calabrese, intorno comportamenti omertosi e maglie intricate in cui si annodano i fili del potere, della politica, della ''ndrangheta e dell'informazione. Al commissario Lorenzetti il ruolo di ''sbrogliatore della matassa'', mentre il romanzo s'inserisce sulla scia di un giallo ''sciasciano'' e per il linguaggio e per i luoghi e per la connivenze storico-politiche, cui fa allusione, disegnando agli occhi del lettore un mondo complicato e labirintico. In preparazione gia' il terzo romanzo. Lo firma, ancora una volta, Salvatore G.Santagata e il suo titolo sara' Presunto siucida.

Martedì presentazione del libro di Magdi Allam “Kamikaze made in Europe” alla Biblioteca Nazionale

26/11 Sara' presentato martedi' sera a Cosenza, nella biblioteca nazionale, il libro 'Kamikaze made in Europe', di Magdi Allam. La manifestazione e' organizzata dall' associazione culturale Athena che, dopo la kermesse di letteratura, societa' e attualita' ''Cultura alla stelle'' della scorsa estate a Sangineto Lido, propone adesso la presentazione del libro. La manifestazione, organizzata con il patrocinio del Senato, vedra' la presenza dello stesso Magdi Allam e dei sottosegretari alla Giustizia ed alla Difesa, Jole Santelli e Salvatore Cicu. L' appuntamento si terra' nella sala conferenza di piazzetta Toscano.

Venerdì 26 all’Itis appuntamento della Fondazione Carime su “Strutture dell’immaginario: Profilo del Novecento Letterario Italiano “

25/11 Ritorna la rassegna sul Novecento letterario promossa dalla Fondazione Carical che sta indagando, con una serie di momenti espressivi, le propaggini letterarie di una particolare e significativa temperie storica. Ancora un appuntamento previsto per venerdì 26 novembre, alle ore 17.00, nell' Aula Magna dell'Istituto Tecnico Industriale "A. Monaco" a Cosenza in via Popilia quando, il chiarissimo Professor Mario Domenichelli, terrà la relazione sul tema: "Lineamenti di letteratura comparata:influssi delle letterature straniere sugli autori italiani del Novecento.Contributi critici e metodi di ricerca".Mario Domenichelli è ordinario di Letteratura inglese nell'Università di Firenze, dove dirige anche il programma inglese di Ph.D.E' presidente dell' "Associazione per gli studi di teoria e storia comparata della letteratura", coordinatore del "Réseau europeo di comparatistica" e presidente del "Centro linguistico" dell'Università di Firenze.Ha insegnato Letteratura inglese e americana nell'Università di Urbino, Bologna, Cagliari, Pisa e Semantica e letteratura italiana nelle Università di Mogadiscio (Somalia) e Middlebury (Stati Uniti).E' autore di numerose monografie sul Rinascimento inglese, sul romanzo pre-moderno e sul romanzo contemporaneo.Ha tradotto e curato, in lingua italiana, opere di autori inglesi moderni e contemporanei.Ha scritto numerosi saggi sul teatro elisabettiano e sulla letteratura contemporanea inglese e di lingua inglese.Nel campo della comparatistica ha lavorato molto su temi come l'utopia, l'Arcadia, il naufragio, il volto, il sogno, lo straniero, il gentiluomo, l'esilio, la letteratura coloniale, l'immagine dell'America nella letteratura italiana fra il 1930 e il 1950. Di recente, per i tipi dell'Editore Bulzoni, ha pubblicato una monumentale ed esemplare monografia dal titolo:"Cavaliere e gentiluomo.Saggio sulla cultura aristocratica in Europa (1513-1915)".L'invito alla partecipazione è rivolto agli studenti eccellenti, ai docenti e a coloro che amano le estasi letterarie.

Eletti i vincitori del premio letterario Rhegium Julii. Sabato la cerimonia di consegna

17/11 Valerio Massimo Manfredi, con ''Il tiranno'' (Mondadori) per la narrativa; Luciano Canfora, con ''La democrazia. Storia di un' ideologia'' (Laterza) per la saggistica; Candido Cannavo', con ''Liberta' dietro le sbarre'' (Rizzoli) per il giornalismo; Giancarlo Maiorino, con ''Prossimamente'' (Mondadori) per la poesia e Vito Teti, con ''Il senso dei luoghi'' (Donzelli) sono i vincitori dell' edizione 2004 dei premi Rhegium Julii. Il premio speciale intitolato ad Emilio Argiroffi e' stato assegnato a Carlo Spartaco Capogreco per il volume ''I campi del duce'' (Einaudi). La cerimonia di consegna dei premi si terra' sabato prossimo, 20 novembre, a Reggio Calabria. La giuria che ha assegnato i premi, giunti alla 37/ma edizione, e' stata presieduta da Raffaele Nigro.

Giovedì si riunisce la giuria di Grinzanelettura presso la Fondazione Carime

15/11 Giovedi' prossimo, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, la giuria di ''Grinzanelettura-Incontro con l' autore'', concorso istituito in Calabria e Lucania dal Premio Grinzane Cavour e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, in collaborazione con i quotidiani Gazzetta del Sud e Il Quotidiano della Calabria, si riunira' per la scelta dei vincitori della seconda edizione. Sei opere di autori di narrativa contemporanea, Boris Biancheri (Ritorno a Sommersee - Feltrinelli), Alain Elkann (La lunga estate - Bompiani), Elena Loewenthal (Lo strappo dell' anima - Frassinelli), Javier Cercas (Soldati di Salamina Guanda), Giuseppe Conte (Il terzo ufficiale - Longanesi) e Gian Antonio Stella (L' orda. Quando gli albanesi eravamo noi Rizzoli), sono state date in lettura agli studenti di quattro scuole superiori: il liceo classico ''Gioacchino da Fiore'' di Rende, il Liceo Classico ''Pitagora'' di Crotone, il Liceo Scientifico ''Leonardo da Vinci'' di Reggio Calabria e il Liceo Classico ''Emanuele Duni'' di Matera. La Giuria, presieduta dai direttori generali regionali degli Uffici scolastici regionali di Calabria e Basilicata, Ugo Panetta e Franco Inglese, e composta dai Direttori dei quotidiani Gazzetta del Sud, Nino Calarco, e il Quotidiano di Calabria, Francesco Gallina, dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, Mario Bozzo, e dal presidente del Premio Grinzane Cavour, Giuliano Soria, designera' le tre migliori recensioni per ogni autore proposto, che verrano pubblicate sui due quotidiani che collaborano all' iniziativa. Nel corso della cerimonia di premiazione, che avra' luogo nel mese di dicembre, i giovani ''critici'' potranno confrontarsi con gli scrittori delle opere recensite, in una sorta di Laboratorio di lettura-scrittura.

Giovedì 18 presentazione del libro di Aloi su Giovanni Gentile da Pellegrini Editore

15/11 Il Caffè letterario della Pellegrini conclude il mese di novembre con un secondo, importante appuntamento culturale: la presentazione dell’ultima fatica critica dell’On.Fortunato Aloi dal titolo “Giovanni Gentile ed attualità dell’attualismo” (Pellegrini Editore).L’incontro si svolgerà giovedì 18 novembre alle ore 18,00 presso la sede dell’Editrice in Via De Rada 67. (Cosenza) Il volume di saggistica di Fortunato Aloi s’inserisce all’interno di una corposa produzione che annovera lavori di grande rilievo che spaziano dal campo della storia a quello della filosofia, della politica, della sociologia e della narrativa.<<Sono passati sessant’anni dalla morte del filosofo Giovanni Gentile- si legge nella prefazione al volume a firma dello stesso autore-.Un lungo arco di tempo che rende sempre più vivo e valido il messaggio del Pensatore che ha dato alla filosofia italiana ed europea l’apporto di una speculazione profonda e vasta da aprire nuovi orizzonti al cammino del pensiero umano…La sua statura culturale, morale e civile cresce col passare degli anni ed anche tanti dei suoi più duri critici di ieri incominciano a rivedere le loro posizioni e a riconoscere il valore di un Uomo e di un Pensatore che non è mai stato prigioniero del “particulare”, politico o personale>>.Un riconoscimento che viene dal Senato e dal presidente Pera, tra i primi a rifocalizzare l’attenzione sull’“attualità dell’attualismo” del filosofo di Castelvetrano. Da qui il dovere morale di Fortunato Aloi, che, nelle pause della sua lunga carriera politica, è stato, e lo è a tutt’oggi, Presidente dell’Istituto Studi Gentiliani per la Calabria e la Lucania, di recuperare gli scritti su Giovanni Gentile e raccoglierli nella pubblicazione fresca di stampa. Il volume sarà presentato dallo scrittore Pierfranco Bruni, dal Dirigente Scolastico Tullio Masneri e dal Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione Giuseppe Spadafora. La serata sarà condotta da Antonietta Cozza, addetto stampa della Pellegrini Editore.

A Palazzo dei Bruzi presentazione del libro “Ecosistema”

15/11 Presentazione del libro “Ecosistema” di Ortensio Longo, martedì 16 novembre alle ore 17,30 nel Salone di Rappresentanza del Comune. L’iniziativa è dell’Assessorato alla Diffusione del libro. Partecipano Eva Catizone, Mario Oliverio, Maria Francesca Corigliano, Salvatore Perugini, Osvaldo Pieroni, Ortensio Longo. Coordina Paride Leporace.

“Tendenza Veronica”, un libro per parlare di donne e politica il 22 a Cosenza

Miriam Raffaella Bartolini, più nota come Veronica Lario, riservatissima consorte del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, è la protagonista del nuovo libro della giornalista reggina Maria Latella, firma politica del Corriere della Sera.
“Tendenza Veronica”, edito da Rizzoli, sarà lo spunto per parlare di donne e politica, lunedì 22 novembre alle ore 17,30, nel Ridotto del Teatro Rendano.
Sarà la stessa autrice a confrontarsi con donne meridionali che alla politica dedicano attenzione e tempo in diverse modalità e a vari livelli: Eva Catizone, Maria Francesca Corigliano, Sandra Lonardo Mastella, Iole Santelli, Lucia Serino.
L’iniziativa è dell’Amministrazione comunale e si inquadra nell’ambito delle attività rivolte alla diffusione del libro.

Dal sito Internet della Rizzoli:
Per la prima volta in un libro, vita pubblica e privata, pensieri e confessioni di Veronica Lario, moglie di Silvio Berlusconi.
Veronica Lario, nome d’arte di Miriam Raffaella Bartolini, è la moglie – estremamente riservata, lontanissima dalle luci della ribalta – di un uomo che vive sotto i riflettori, esaltato, criticato, vivisezionato dai mezzi di comunicazione italiani e stranieri: Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, fondatore di un impero imprenditoriale, uomo tra i più ricchi al mondo. Per la prima volta, Veronica Berlusconi racconta se stessa nel corso di lunghe conversazioni con Maria Latella, brillante giornalista politica del “Corriere della Sera”. Proprio Maria Latella, nel 1992, aveva raccolto la prima intervista rilasciata dalla Signora Berlusconi. Da allora si è sviluppata un’amicizia che non si è interrotta quando Veronica, dopo la “discesa in campo” del marito, si è ritrovata nell’imprevisto ruolo di first lady. Questo libro è il ritratto di una donna attraverso i suoi ricordi personali e il racconto del lato privato, e finora mai visto così da vicino, dell’uomo più potente d’Italia. Maria Latella ripercorre le vite parallele di un imprenditore e di una giovane attrice di teatro che a un certo punto, nella primavera del 1980, si incrociano. Da quel momento, Veronica è testimone attenta e discreta di molte scelte che si rifletteranno sulla società italiana, dai primi successi della tv commerciale alla nascita della squadra di Publitalia, dai contatti con i grandi personaggi della politica e dell’economia – Bettino Craxi, Gianni Agnelli, Rupert Murdoch – fino alla fondazione di Forza Italia. Questa biografia – che è anche autobiografia e confessione – offre il punto di vista della più discreta anti-first lady italiana su molti argomenti mai affondati in pubblico come la scuola, l’arte, la politica, le sue aspirazioni di donna, e rivela una sensibilità nella quale molte lettrici (e anche molti lettori) potranno riconoscersi.
NOTE BIOGRAFICHE
Maria Latella è una delle firme più amate e seguite del “Corriere della Sera”, dove scrive di cronaca politica e dialoga con i lettori attraverso la quotidiana rubrica di posta e quella settimanale su “Io Donna”. Questo è il suo secondo libro, dopo Regimental. Dieci anni con i politici che sono passati di moda, pubblicato nel 2003 da Marsilio

Mercoledì 10 Pellegrini presenta il libro di Bruni “Paese del vento”

08/11 Sara' presentato mercoledi', 10 novembre, alle ore 18, il romanzo di Pierfranco Bruni ''Paese del vento'' (Pellegrini Editore). L'incontro si svolgera' all'interno del Caffe' Letterario della casa editrice Pellegrini (Via De Rada 67/C Cosenza), che, da oltre un anno, organizza l'appuntamento mensile del ''caffe''' per parlare di libri e dibattere intorno alla cultura. Pierfranco Bruni, che incontrera' i suoi lettori, e' da tempo uno scrittore in prima linea, autore di romanzi, racconti, libri di poesia. Presidente del Centro Studi ''F.Grisi'', e', inoltre, un saggista raffinato. Si e' occupato, nelle sue pagine critiche, di Pavese, Pirandello, D'Annunzio, Alvaro, circumnavigando, in particolare, la linea narrativa e poetica novecentesca, che tratteggia le eredita' omeriche e le dimensioni del sacro. Onnipresenti nel suo viaggio letterario i temi della memoria e della nostalgia. Il mito - si legge in una nota di presentazione - e' per Bruni la chiave di lettura, che permette di sfogliare la ''margherita del tempo e della vita'', il realismo invece e' cronaca, la sua scrittura vive nella ragnatela dei simboli, del mistero, del sogno. Le pagine di Paese del vento sono calate in un metacosmo fatto di mille anime e innumerevoli segmenti pliriprospettici. Una storia di amore, quella di Diego e Isa, tra il porto e le onde, il mare e il vento, che diventa pretesto per raccontare la vita ,i suoi strani percorsi e la grande epopea della narrazione che tutto puo'. Del romanzo parlera' il saggista Tullio Masneri, dirigente scolastico presso il liceo Classico di Trebisacce, insieme al critico letterario Alberico Guarnieri, che riflettera' su alcune particolarita' della narrativa di Bruni. Introduce la serata Antonietta Cozza, addetto stampa della casa editrice Pellegrini Editore.

Il 6 novembre i vincitori del premio letterario “Feudo di Maida”

05/11 Si conosceranno sabato 6 novembre i vincitori dell’ottava edizione del Premio letterario internazionale “Feudo di Maida”. Intanto il presidente Stefania Vasta Iuffrida ed il vice presidente Leopardi Greto Ciriaco hanno reso noto i nomi dei finalisti delle quattro sezioni, già vincitori del premio selezione.Si tratta per la sezione saggistica di Stefania Bartoloni con “Italiane alla guerra.L’assistenza ai feriti 1915-918” edito da Marsilio, di Claudio Cavaliere con “Un vaso di coccio. Dai governi locali ai governi privati.Comuni sciolti per mafia” Rubbettino e Antonio La Spina con “La politica per il mezzogiorno” edito dal Mulino. Tutti i testi presentati da numerose case editrici sono stati esaminati prima da una giuria di selezione, composta da operatori culturali, intellettuali, dirigenti scolastici, giornalisti che hanno avuto modo di individuare una rosa di autori all’ esame della giuria del premio, presieduta dall’antropologo Luigi Lombardi Satriani. I designati per la sezione narrativa sono: Massimo Cacciapuoti con “L’ubbidienza” edito da Rizzoli, Paolo Di Stefano con “Tutti contenti” Feltrinelli, infine Pietro Spirito con “Speravamo di più” edito da Guanda. La sezione di letteratura religiosa vede tre finalisti di spessore contendersi il primo posto: Dario Antiseri con “Cristiano perchè relativista,relativista perchè cristiano” della Rubbettino, Rino Fisichella con “La via della verità” edizione Paoline ed il teologo Hans Kung con”Perchè un’etica mondiale.Religione ed etica in tempi di globalizzazione” Queriniana. La sezione culture mediterranee ha designato Manuela Dviri Vitali con “Vita nella terra di latte e miele” edito Ponte alle grazie, Mirella Galletti con “Cristiani del Kurdistan”edito da Juvence, infine Silvio Moroni con “Reti Mediterranee”. Sono stati già designati i vincitori del premio giuria che sarà consegnato sabato a partire dalle ore 17,30 presso l’Agripark di Maida, durante la cerimonia condotta dalla giornalista Rai Lucrezia Scardini. Il vincitore sarà Emanuele Macaluso con il volume “50 anni nel PCI” edito da Rubbettino. A Santino Salerno andrà ilpremio Enzo Iuffrida con il volume “A Leonida Repaci,dediche dal ‘900”, infine il premio per il miglior reportage sulla Calabria a Salvatore Piermarini con il volume “Le magnifiche rovine” Monteleone.Quest’anno il premio riserverà ancora più spazio, al confronto tra gli autori finalisti e le scuole di tutta la Calabria. Infatti grazie alla collaborazione dell’ufficio scolastico regionale saranno effettuati incontri nelle principali scuole delle cinque province calabresi. Così il premio rappresenta “un coinvolgimento oltre che del mondo editoriale e istituzionale anche della scuola e dei giovani” ha ribadito la presidente dell’associazione La Lanterna, Stefania Vasta Iuffrida,che promuove questo appuntamento con la cultura europea.

Venerdì 5 novembre apre il Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria a Cosenza

03/11 Cinquantamila schede di catalogo, Duecentomila fotografie e Cinquemila lastre antiche, Ventimila libri, Mille opere d’arte in corso di restauro. Questa è l’impressionante consistenza del Centro di Documentazione e del Laboratorio di Restauro della giovane Soprintendenza P.S.A.E. della Calabria che aprono i battenti al pubblico dopo due anni di intensi lavori di adeguamento di legge dei locali dell’ex Convento di San Francesco d’Assisi di Cosenza.
Fortemente voluto dal Soprintendente Rossella Vodret il Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria ha tutti i numeri per concorrere al pari di altri Istituti specialistici nazionali alla conoscenza della storia dell’arte e della cultura calabrese. Nuovo punto di riferimento essenziale, dunque, per gli studiosi d’arte di tutta l’area meridionale - e degli studenti dell’Università della Calabria, obbligati finora a recarsi fuori dalla regione per consultare Biblioteche e Fototeche che permettano di completare e dare respiro alle proprie ricerche.
Si rinsalda ancor di più, quindi, il legame tra la Soprintendenza PSAE della Calabria e l’UNICAL, trovando nella nuova struttura un punto essenziale, non solo come ausilio alla ricerca, ma soprattutto come luogo concreto per la formazione degli studenti al difficile lavoro sul campo e sul territorio, potendo essere il Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria sede di tirocini e master, dove studenti, professori universitari e funzionari della Soprintendenza possono trovare un punto di contatto per lo scambio di esperienze, propositivo per ulteriori indagini e per aiutare i neo laureati a definire i propri interessi scientifici.
Il Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria si pone come uno strumento essenziale per la conoscenza del territorio della nostra Regione e la tradizione degli studi della Calabria, dilatando i propri confini, come finora avvenuto alla Galleria Nazionale di Cosenza che ha dato finalmente impulso internazionale alla conoscenza delle sue opere e di tutta la regione.
Il Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria, situato nei locali adiacenti al bellissimo e suggestivo chiostro quattrocentesco di S. Francesco d’Assisi, comprende:
- l’Archivio e Laboratorio fotografico, tra l’altro attrezzato e predisposto per la riproduzione agli utenti dell’immenso numero di fotografie, diapositive e foto digitali, nonché creazione di DVD e filmati; un patrimonio di Lastre antiche
- l’Archivio Catalogo, contenente la schedatura storica e corrente del patrimonio storico artistico ed etnoantropologico della Calabria, dove ognuno potrà trovare notizie tecniche e critiche sulle opere d’arte schedate della regione.
- la Biblioteca specializzata in storia dell’arte e della Calabria;
Al Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria si affianca il rinnovato Laboratorio di Restauro dove sono in corso i lavori di recupero di oltre mille opere provenienti dalle chiese del territorio che giacciono da decenni (in alcuni casi anche 40 – 50 anni).
Per il restauro di queste opere è stato possibile ottenere nel 2003 un finanziamento di 400.000 euro sui fondi dell’8x1000 della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Laboratorio di Restauro, oltre alle sale opportunamente predisposte e attrezzate per gli interventi sui materiali artistici, ha in atto il monitoraggio delle opere d’arte delle chiese della Calabria svolgendo i lavori su tre diocesi pilota; possiede inoltre un laboratorio fotografico per la documentazione dei restauri e una speciale “Sezione di Documentazione e Diagnostica” che opera con appropriata strumentazione al restauro e al monitoraggio delle opere d’arte sul territorio.
Il nuovo Centro di Documentazione per l’Arte in Calabria e il rinnovato Laboratorio di Restauro saranno inaugurati il prossimo 5 novembre 2004, alle ore 12,00, nel Chiostro di San Francesco d’Assisi dall’arch. Francesco Prosperetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, dal prof. Franco Crispini, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’UNICAL e prof. Luigi Spezzaferro, Ordinario di storia dell’arte moderna e Presidente del Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell’UNICAL.
Seguiranno visite guidate ai nuovi locali da parte dei direttori delle singole sezioni: dott.ssa Rosa Anna Filice (Laboratorio di Restauro); dott.ssa Rita Iannace (Catalogo); dott.ssa Nella Mari (Archivio Fotografico); dott.ssa Annamaria Lico (Biblioteca)

Un premio per ricordare Carlo Carlino. Lo propone l’editore Guzzardi

01/11 L’improvvisa morte di Carlo Carlino rappresenta una grave perdita per la cultura calabrese, in particolar modo per il mondo editoriale cui ha speso le sue migliori energie.
Carlino ha rappresentato per molti intellettuali un preciso punto di riferimento, i suoi libri apprezzati da tutti sono citati come testi fondamentali per capire la Calabria di ieri e di oggi; i suoi consigli erano ascoltati perché venivano da una persona che amava la cultura e il sapere.
Demetrio Guzzardi, titolare dell’editoriale progetto 2000 di Cosenza, che ha pubblicato il saggio di Carlino La Calabria, le Calabrie e i calabresi, recentemente premiato al «Concorso Letterario San Bernardo», e che ha in corso di pubblicazione l’ultima fatica editoriale di Carlo Carlino, esprime le sue più sentite condoglianze alla moglie Clara e ai suoi figli, ed invita gli editori, le associazioni culturali, le fondazioni, gli enti e quanti altri vorranno ad istituire un premio letterario intitolato a Carlo Carlino per quei saggi dei moderni viaggiatori che visitano la nostra terra di Calabria e che la fanno conoscere all’estero.

Venerdì 29 presentazione del libro “Piccole storie sotto l’antica torre”

27/10 Venerdì 29 ottobre alle ore 18,00 presso la Sala Giacomantonio della Biblioteca Nazionale di Cosenza, con il patrocinio della Pro Loco di Cosenza e dell’Associazione culturale Universitas Vivariensis, sarà presentato il volume di Giacomo Guglielmelli “Piccole storie sotto l’antica torre” Editoriale Progetto 2000. Interverranno: il Dott. Demetrio Guzzardi, editore; la Dott.ssa Elvira Graziani, Direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza; la Prof.ssa Maria Francesca Corigliano, Vicesindaco del Comune di Cosenza ed Assessore alla diffusione del libro; l’Ing. Vincenzo Mazzotti, Presidente della Pro Loco di Cosenza; il Prof. Beniamino Fioriglio, critico, saggista; la Dott.ssa Maria Francesca Rotondaro, giornalista. Durante la presentazione saranno letti alcuni brani del libro. Voci recitanti: Barbara Bruni e Antonio Conti Al pianoforte: Giusy Caruso Saranno inoltre esposte tele e disegni del pittore uruguayano Edison Vieytes, illustratore del volume.

Mercoledì 27 la presentazione della rivista semestrale “Voci”

25/10 Mercoledì 27 ottobre alle 18,00 sarà ufficialmente presentato al pubblico il semestrale di Scienze Umane dal titolo Voci edito dalla casa editrice Pellegrini e diretto da Luigi Maria Lombardi Satriani, docente di Etnologia presso “La Sapienza” di Roma. L’incontro si terrà all’interno del Caffè Letterario della casa editrice in Via De Rada 67/C (Cosenza). Una tavola rotonda per fare il punto sull’importanza, la necessità, la sfida dell’antropologia in tempi di “rumore” e di degradazione della parola in “chiacchiera”. Si siederanno attorno “al tavolo” numerosi relatori del mondo accademico: Leonardo Alario, Laura Bonin, Ottavio Cavalcanti, Paola De Santis Ricciardone, Renata Melissari, Cesare Pitto, Giovanni Sole, Vito Teti. La neonata rivista si pone come fiore all’occhiello per la Pellegrini e s’inserisce all’interno di una programmazione editoriale d’ampio respiro che, alle spalle già sette periodici, si propone di spaziare in tutti i campi del sapere e della ricerca. Una rivista, Voci, che riprende il titolo di un’omonima consorella nata, sul finire degli anni ’50, dalle mani dello stesso Luigi M. Lombardi Satriani e da quelle di Mariano Meligrana e Armando Catemario perché- recitava testè l’editoriale del terzo numero- “lo Spirito non è più così comprensibile, abbiamo ancora da cercarlo, e il Tempo non sappiamo più quale valore abbia.Ora, lo Spirito è rimasto un’esigenza, una ricerca e il tempo una condizione fin troppo enigmatica, carica di un significato, certo, di interpretazione e di scelta, ma che ci sfugge. Ed allora non sono rimaste più che Voci, voci di uomini che non hanno nulla risolto, e cui la vita, d’altro canto, non lascia il diritto di non sapere. Bisogna pur vivere, in quanto ci si trova a vivere, anche se si ignora, in buona fede, come si fa a vivere.E si cerca negli altri, in Chi lo può dare, un aiuto, una risposta.Nella problematicità c’è ancora una speranza”. Editoriale attuale, può diventare l’epigrafe del semestrale Voci che vuole proporre ai lettori un’antropologia del senso “che individui il significato del patire dell’uomo e conferisca prospettiva al nostro agire, se è all’antropolgia che intendiamo chiederla…Un ‘antropologia che affermi l’ineludibile dignità delle profonde ragioni dell’uomo, del suo essere sempre e comunque soggetto, da trattare mai come mezzo, sempre come fine”. Interverrà al dibattito il direttore Luigi M. Lombardi Satriani; la serata sarà condotta da Antonietta Cozza, addetto stampa Pellegrini Editore.

Nasce “Voci” semestrale di scienze umane

14/10 ''Le domande che rivolgiamo alle culture altre, agli appartenenti a esse sono, piu' o meno mascherate, consapevolmente o inconsapevolmente, domande che rivolgiamo alla cultura nostra, a noi stessi''. Cosi' scrive Luigi Lombardi Satriani nel presentare il nuovo semestrale, di scienze umane, della Pellegrini ''Voci''. Domande oggettive e autobiografiche insieme, che si inscrivono in progettualita' e orizzonti diversi, che marcano differenze e somiglianze e si pongono come testimonianze di differenziati paradigmi di umanita' e di storie di vita; esse dicono aspettative, desideri, nostalgie e speranze, che possono, se mai, essere puntualmente diversi e sono pur tutti riconducibili a un bisogno di futuro, di un significato fondante. Esse si declinano variamente e temono risposte troppo nette. Sono domande che hanno bisogno di risposte vere, che nascano cioe' da un itinerario di verita', in assenza del quale la parola degrada in chiacchiera, densa di banalita' analoghe a quelle quotidianamente offerte, come se fossero frutto di profonda riflessione, dai talk show televisivi. ''E', questo, l' atteggiamento antropologico - prosegue Lomabrdi Satriani - nel quale ci identifichiamo, ma cio' non comporta che verso tutti gli altri orientamenti antropologici non continueremo ad avere interesse e volonta' di dialogo. Come interesse e volonta' di dialogo continueremo ad avere nei confronti di tutte le concretazioni delle attivita' dell' uomo, del suo irredimibile bisogno di trascendere l' umana datita'. Una dichiarazione di intenti quale questa che qui si presenta non e', certo, un programma realizzato. Perche' essa prenda corpo e si dispieghi e' indispensabile il concorso di quanti la ritengano credibile, persuasiva e le diano fiducia''. In questa prospettiva intende situarsi la nuova rivista che prende le mosse. Essa riprende il titolo di una rivista che, sul finire degli anni '50, Mariano Meligrana, Armando Catemario e lo stesso Lombardi Satriani iniziarono a pubblicare, dapprima con il titolo Spirito e tempo, poi con quello di Voci, appunto, perche', ''lo Spirito non e' piu' cosi' comprensibile, abbiamo ancora da cercarlo, e il Tempo non sappiamo piu' quale valore abbia. Ora, lo Spirito e' rimasto un' esigenza, una ricerca e il tempo una condizione fin troppo enigmatica, carica di un significato, certo, di interpretazione e di scelta, ma che ci sfugge. Ed allora non sono rimaste piu' che Voci, voci di uomini che non hanno nulla risolto, e cui la vita, d' altro canto, non lascia il diritto di non sapere. Bisogna pur vivere, in quanto ci si trova a vivere, anche se si ignora, in buona fede, come si fa a vivere. E si cerca negli altri, in Chi lo puo' dare, un aiuto, una risposta. Nella problematicita' c' e' ancora una speranza''. Sono passati circa cinquant' anni e allo stupore, all' inquietudine, allo smarrimento di allora il tempo ha aggiunto essenzialmente altro stupore, altra inquietudine, altro smarrimento. Quanto piu' ci si avvicina oggettivamente al termine della vita, tanto piu' dolore dell' esistenza non conosce attenuazioni, diviene soltanto piu' sordo e sotterraneo. Forse, c' e', oggi, una maggiore consapevolezza della radicale impossibilita' di una soluzione significativa; resta, nell' irrimediabilita' della ferita, la nostalgia di una vita diversa, di una pienezza di significati. ''Ma e' questa - conclude lo studioso calabrese - la vita che dobbiamo vivere, e' in questa che riteniamo di dover dire anche la nostra parola. Forse, appunto''.

 

 

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Musica: I "coram populo"

Cinema: Tutti film della settimana dal 4 al 10 marzo.

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Mostre: Personale di Daniela Posterivo Casa delle Culture 15-22 Marzo

Convegni: Sabato 13 marzo "Stranieri in casa" ex Deposito FS Piazza Matteotti

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