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Archivio Notizie 2005
dal 18 maggio al 05 giugno

 

L’attore Crespi si difende: “nessuna aggressione”

05/06 Nessuna aggressione e nessuna violenza, ma soltanto un intervento in difesa di un' amica oggetto di alcune avances: cosi' Vincenzo Leopizzi, di 34 anni, in arte Lorenzo Crespi, l' attore messinese protagonista della prima serie della fiction televisiva ''Carabinieri'', arrestato ieri a Villa San Giovanni con l' accusa di lesioni personali aggravate, si e' difeso nel corso dell' interrogatorio cui e' stato sottoposto nel corso del giudizio direttissimo. Crespo e' stato arrestato insieme a due amici, Achille Comito, di 33 anni, di Vibo Valentia, e Claudio Renda, di 44, di Roma, che erano insieme a lui e con i quali, secondo la versione fornita dai tre, si sarebbe dovuto recare a cena. I tre sono stati sentiti separatamente fornendo una versione dei fatti coincidente e diversa da quella riferita dalle presunte vittime dell' aggressione. Leopizzi e gli altri due arrestati hanno detto di essere intervenuti in difesa di una loro amica, che sarebbe dovuta andare a cena con loro, e di non avere aggredito i due autotrasportatori ma soltanto di averli inseguiti. Alla vista di Comito e Renga (Leopizzi sarebbe rimasto qualche metro indietro perche' impegnato in una conversazione telefonica col suo cellulare), i due autotrasportatori si sarebbero separati, allontanandosi in direzioni diverse. Uno dei due, tra l' altro, sempre secondo la versione fornita dai tre arrestati, durante la fuga, sarebbe inciampato su una sedia, procurandosi le lesioni riscontrategli successivamente in ospedale. Leopizzi e i suoi due amici avrebbero poi desistito dall' inseguimento. I tre arrestati, inoltre, che nel corso dell' interrogatorio sono stati assistiti dal loro difensore di fiducia, Antonio Porcelli, del Foro di Vibo Valentia, hanno negato di essere stati nell' occasione alticci. La sentenza del giudizio direttissimo e' stata fissata per il 21 giugno prossimo. ''Abbiamo - ha detto l' avv. Porcelli - assoluta fiducia nella giustizia. Sono convinto della totale estraneita' dei miei assistiti. Vincenzo Leopizzi, in particolare, e' un artista serio e un ragazzo dalla schiena dritta. Insieme ai suoi due amici ha solo prestato soccorso ad un' amica in difficolta' e non ha assolutamente aggredito nessuno''.

A Praia minaccia un cuoco con il coltello e viene arrestato da Carabinieri

05/06 I carabinieri hanno arrestato a Praia a Mare un uomo noto alle forze dell’ordine, Ugo Iannicelli, di 45 anni, con l' accusa di minaccia aggravata. Secondo quanto hanno riferito i militari, l' uomo, mentre era in stato di ebrezza, avrebbe minacciato, per motivi in corso d' accertamento, impugnando un coltello da cucina, il cuoco di un ristorante in cui si era recato a mangiare. Iannicelli, alla vista dei militari, non ha opposto resistenza, gettando il coltello a terra. L' arrestato e' stato portato nel carcere di Paola.

Un arresto per furto a Cittadella

05/06 Un napoletano di 50 anni, Giovanni Rea, e' stato arrestato dai Carabinieri di Cittadella del capo con l'accusa di furto aggravato. L'uomo e' stato sorpreso in flagranza di reato dai militari dell'Arma, mentre stava forzando la finestra di una abitazione estiva di proprieta' di una famiglia di Roma. Durante la successiva perquisizione, all'interno dell'autocarro di Rea, i carabinieri hanno rinvenuto circa 500 chili di pigne di pino marittimo, che l'uomo aveva sottratto dal giardino della casa. L'uomo e' stato rinchiuso nella casa circondariale di Paola, a disposizione del sostituto procuratore della repubblica Domenico Fiordalisi.

Lamponi calabresi della Locride commercializzati in Trentino grazie a Mons. Bregantini

04/06 La Cooperativa Sant'Orsola di Pergine Valsugana ha avviato la commercializzazione di lamponi prodotti da 15 associati che operano in Calabria nella zona di Locri e fanno parte di un'associazione costituita su sollecitazione di monsignor Giancarlo Bregantini, trentino, vescovo di Gerace. I lamponi occupano il primo posto per importanza nella produzione di piccoli frutti della Cooperativa Sant'Orsola. Il quantitativo complessivo va dai 2 mila ai 3 mila quintali secondo le annate e rappresenta il 5 % della produzione di fragole e piccoli frutti conferita al magazzino di Pergine Valsugana. L' Associazione Produttori agricoli Sant'orsola, nata nel 1975, e' una cooperativa di oltre mille agricoltori specializzati nella produzione e commercializzazione di fragole estive e piccoli frutti (o frutti di bosco) quali lamponi, more, ribes rosso e bianco, mirtilli giganti, mirtilli e fragoline di bosco, uva spina, ciliegie ed altra frutta. I produttori associati praticano la loro attivita' nelle valli del Trentino, in special modo in quei luoghi dove l'elevata altitudine, la penuria di terreni e la conformazione del territorio non consentono la coltivazione del melo e della vite, attivita' tradizionali, e creano la necessita' di esercitare attivita' ad alto fabbisogno di manodopera.

Continua il confronto sulla lotta alla mafia. “La Calabria ha bisogno di legalità e sicurezza”

Allarme di Masotina:“Ai Laghi di Sibari siamo punto e accapo”

04/06 “Il problema dei Laghi di Sibari non e' stato ancora risolto. Come Associazione siamo fortemente preoccupati. Per questo motivo stamattina abbiamo inteso lanciare un grido d' allarme e fare chiarezza rispetto a tutte quelle notizie che davano quasi per scontato la risoluzione del problema del canale degli Stombi''. Lo ha detto Nunzio Masotina, neo presidente dell' Associazione Laghi di Sibari, incontrando i giornalisti nel salone dell' Associazione. ''Noi oggi - ha aggiunto Masotina - stiamo assistendo, e' vero, al disinsabbiamento che permettera', almeno in questa stagione, di entrare e di uscire dai Laghi di Sibari. Pero', il discorso che noi avevamo avviato riguardava la risoluzione globale e definitiva del problema. Oggi, non vedendo attivate procedure per bandi europei, o comunque bandi, per la realizzazione del prolungamento dei pennelli o la costruzione di un sabbiadotto, o altro ancora che la tecnica moderna puo' suggerire, lanciamo questo grido d' allarme affinche' le Istituzioni preposte (Regione, Comune, altre) si attivino per la risoluzione definitiva del problema con l' utilizzo, al piu' presto, delle somme, 2 milioni e 300mila euro, che gia' la Regione ha messo a disposizione''. Per Masotina ''si deve partire con la predisposizione di una gara d' appalto europea che dia la possibilita' di prolungare questi pennelli, completare i lavori e avere un porto degno di questo nome. Non vorremmo che la prossima mareggiata autunnale ostruisse nuovamente il canale e si riproponessero gli stessi problemi che stiamo affrontando oggi, con l' unico risultato di aver sperperato danaro pubblico''.

Dalla finzione alla realtà: Il bello del serial “Carabinieri”, Crespi, arrestato da CC veri

04/06 Ha interpretato il maresciallo Palermo nella prima serie tv ''Carabinieri'', ma nella tarda serata di ieri, l' attore Lorenzo Crespi (vero nome Vincenzo Leopizzi), di 33 anni, di Messina, e' stato arrestato dai carabinieri, quelli veri, di Villa San Giovanni, insieme a due amici per lesioni personali aggravate dal concorso, la premeditazione, i futili motivi e dall' uso di armi improprie. L' arresto dei tre, Achille Comito, di 33 anni, di Vibo Valentia, Claudio Renda, di 44 anni, di Roma, e Leopizzi, e' stato convalidato stamani dal magistrato che ha disposto gli arresti domiciliari per tutti. I fatti sono accaduti la notte scorsa a Villa San Giovanni, quando due camionisti hanno rivolto alcuni apprezzamenti ad una amica dei tre, che li stava aspettando e li ha avvertiti. I camionisti, intanto, si erano allontanati, ma, secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo aver percorso neanche cento metri hanno sentito della grida ed hanno visto delle persone che li rincorrevano. Compreso il pericolo i due si sono divisi: uno e' riuscito a rifugiarsi nel Comando della Polizia stradale, l' altro, invece, e' stato raggiunto dai tre e, secondo l' accusa, picchiato anche con una sedia in legno e due bottiglie di vetro, poi trovate infrante sul luogo dai carabinieri. E' stata una pattuglia dell' Arma di Villa San Giovanni a notare il corpo riverso a terra del camionista, un trentacinquenne di Benevento. Soccorso e portato nell' ospedale di Scilla e' stato giudicato guaribile in 25 giorni per ecchimosi ed escoriazioni varie e la frattura di una costola. Immediatamente sono scattate le ricerche degli aggressori, cui hanno partecipato anche agenti di polizia e due guardie private, concluse in pochissimo tempo dai carabinieri che hanno bloccato i tre, ansimanti, a poche centinaia di metri dal luogo dell' aggressione. I tre sono stati arrestati mentre la donna e' stata denunciata per favoreggiamento personale, per il suo strenuo e disperato tentativo di scagionare i tre con dichiarazioni che i carabinieri hanno definito ''inverosimili''.
Da buttafuori a bello della fiction. E' la storia di Lorenzo Crespi., Vincenzo Leopizzi, questo il suo vero nome, si e' trasferito a 16 anni a Milano dove muove i primi passi nel mondo della moda e del cinema. Cameriere, buttafuori e modello, Crespi, prima di darsi alla recitazione, lavora a lungo in una discoteca di Milano. Da qui il passo nel mondo della moda e' breve. Armani lo chiama per diventare testimonial della collezione uomo e le sue foto arrivano anche su 'Vogue'. Tre anni dopo pero' Lorenzo decide di abbandonare completamente il mondo della moda per dedicarsi alla sua vera passione: la recitazione. Debutta al cinema nel 1995 ne ''I buchi neri'', di Pappi Corsicato, cui segue nello stesso anno ''La sindrome di Stendhal'' di Dario Argento. Nel 1996 e' uno degli attori di ''Italiani'' di Maurizio Ponzi, ''Ninfa plebea'' di Lina Wertmuller e ''Marianna Ucria'' di Roberto Faenza. Nel 1996 debbutta in tv interpretando Yanez ne ''Il ritorno di Sandokan'' per la regia di Enzo Castellari. Ma il grande anno per Crespi e' il 1997. E' infatti il protagonista di ''Porzus'' di Renzo Martinelli e vince il Globo d'Oro della stampa estera. Per la regia di Pasquale Squitieri, nello stesso anno, e' nel cast di ''Stupor mundi'' sulla vita di Federico II e nel cast de ''La principessa e il povero'' di Lamberto Bava. Nel 1999 interpreta Ettore Musumeci in 'Operazione Odissea', una fiction Mediaset in due puntate per la regia di Giuseppe Ferrara. Nel 2001 interpreta per Raidue la fiction ''Donne di mafia'' e, soprattutto, per Canale 5 ''Carabinieri'', fiction cui deve gran parte del suo successo, interpretando il ruolo del maresciallo Tommaso Palermo. Nel 2003 il ritorno al cinema nei panni del brigante Grifone con 'Tra due mondi' di Fabio Conversi e le accuse alla produzione di ''Carabinieri'' per un'ernia del disco che, secondo l'attore, lo avrebbe portato vicino alla paralisi. ''Non vado in Chiesa ma prego tutti i giorni Gesu' Cristo -racconto' Crespi nell'occasione - Quando stavo male ho visto per almeno 50 volte Gesu' di Nazareth. Il capolavoro di Zeffirelli e l'amicizia di alcuni amici totalmente estranei alla mia professione mi hanno aiutato a sopravvivere non solo all'abbandono di tutti i miei colleghi ma anche, e soprattutto alla violenza della produzione della fiction di 'Carabinieri' che, malgrado i miei problemi di salute, mi ha penalizzato annullando il contratto e decurtandomi il 50% del compenso pattuito''. Attualmente e' impegnato nella fiction Rai ''Gente di mare'' in cui interpreta un ex pugile diventato ufficiale gentiliomo della Guardia costiera, diretta da Alfredo Peyretti e Vittorio De Sisti.

Quindicenne muore sotto crollo del muro della scuola a San Mango

04/06 Un ragazzo di 15 anni, Pietro Ganino, e' morto dopo essere stato travolto dal crollo di un muro alto un paio di metri. Il fatto e' accaduto a San Mango D' Aquino. Il ragazzo, insieme ad alcuni amici, stava giocando nei pressi del muro di recinzione della scuola del paese, che si trova vicino ad un altro muro che delimita una zona di campagna alla quale si accede tramite un cancello e che, secondo quanto si e' appreso, e' nella disponibilita' della stessa scuola. Per cause che i carabinieri stanno cercando di appurare, il muro ed il cancello sono caduti travolgendo Pietro Ganino e provocandogli la frattura del rachide cervicale. La morte del ragazzo e' stata istantanea.

A Rossano, sale su di un albero per tagliare un ramo, cade e muore sul colpo

04/06 Un uomo di 42 anni, Domenico Natale De Simone, e' morto cadendo da un albero di pino sul quale si era arrampicato per tagliare un ramo che sporgeva sul suo terrazzo di casa. L' incidente e' avvenuto in Largo Firenze, nel pieno centro di Rossano. L' uomo lascia la moglie e due figli in tenera eta'.

Due arresti dei CC a Cassano Ionio

04/06 Roberto Fiorino, di 29 anni di Napoli, attualmente agli arresti domiciliari nella comunita' Saman di Cassano allo Jonio, e' stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un mandato di arresto emesso dal Tribunale di sorveglianza di Napoli. Fiorino, che deve scontare una pena di due anni di reclusione per spaccio di stupefacenti, reato commesso a Napoli nel 2003, e' stato portato nel carcere di Castrovillari. Inoltre, sempre i carabinieri di Cassano, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di sorveglianza di Catanzaro, hanno arrestato Francesco Iannicelli, di 40 anni. L' uomo deve scontare un residuo di pena di un mese e un giorno per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per l' uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari.

L’ANAS, con i turisti in arrivo, apre due nuovi cantieri sull’A/3, e lo svincolo di Cosenza sud è in alto mare.

03/06 Mentre a Cosenza i lavori dello svincolo sud proseguono a rilento e la scadenza prevista del 14 giugno non verrà sicuramente rispettata, vista l’opera ancora tutta in itinere e la strada completamente smantellata a soli 10 giorni dalla scadenza promessa, l’Anas in un comunicato comunica l’apertura di due nuovi cantieri. Due nuovi cantieri che vengono aperti con l’approssimarsi delle vacanze e della venuta dei turisti. Una scelta scellerata ed incredibile che va contro qualunque logica che favorisca lo sviluppo e la crescita del turismo in Calabria. I due nuovi cantieri sono posti tra gli svincoli di Gioia e Reggio. In un pezzo di strada dove si accumula tutto il traffico diretto verso la Sicilia. Giusto in tempo per frenare l’esodo estivo e far disperare i tanti turisti ed emigrati che decidono di passare le vacanze a sud. Recita la nota dell’ente stradale: “L'Anas prosegue i lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza della A3 Autostrada Salerno-Reggio Calabria sul tratto calabrese, tra gli svincoli di Gioia Tauro e Reggio Calabria. Due nuovi cantieri verranno aperti sul quinto e sesto macrolotto, rispettivamente dal km 393,500 al km 423,300 e dal km 423,300 al km 442,920. Il primo cantiere interessa il tratto dal km 427,000 al km 425,200 sulla sede nord, e riguarda i lavori di esecuzione dei sondaggi all'interno delle gallerie ''Pilone'' e ''Paci 2'', propedeutici alla realizzazione delle nuove gallerie che sostituiranno quelle esistenti. Per consentire l'esecuzione di questi lavori, la sede nord sara' chiusa al traffico veicolare dalle 7 di lunedi' 6 giugno fino alle 18 di venerdi' 24 giugno. I veicoli diretti verso Salerno verranno quindi deviati sulla carreggiata sud predisposta al doppio senso di circolazione. Il secondo cantiere interessa invece il tratto dal km 423,144 al km 422,722, sempre sulla sede nord, e riguarda l'esecuzione di una paratia di sostegno, necessaria per realizzare l'ampliamento della sede autostradale con la costruzione della corsia di emergenza. I lavori inizieranno alle ore 18,00 di martedi' 7 giugno per terminare alle ore 18,00 di giovedi' 30 giugno. In questo caso la chiusura al traffico veicolare interessera' unicamente la corsia di marcia e non l'intera sede autostradale. I veicoli diretti verso Salerno potranno quindi proseguire sulla corsia di sorpasso della medesima sede nord. Le squadre di emergenza e di pronto intervento dell'Anas assicureranno, 24 ore su 24, unitamente agli operatori dell'impresa che esegue i lavori, la vigilanza dei cantieri e la gestione delle eventuali code, al fine di garantire la transitabilita' in condizioni di sicurezza.”

Sequestrati beni per 4 milioni di euro al boss della ‘ndrangheta, Arena

03/06 Settantadue ettari di terreno, in parte edificabili, a due passi dalle splendide coste della riserva marina di Isola Capo Rizzuto, e due fabbricati costituiscono il piccolo, ma pregiato impero di Nicola Arena, capo dell' omonima cosca, che stamani e' stato sequestrato dai carabinieri in quella che costituisce una delle piu' consistenti operazioni del genere condotta negli ultimi anni nel crotonese. I sigilli sono stati apposti dai carabinieri del Reparto operativo di Crotone che dopo mesi di indagini patrimoniali, hanno eseguito un provvedimento dell' Ufficio misure di prevenzione del Tribunale che ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Pier Paolo Bruni. Per gli inquirenti i terreni e i fabbricati costituiscono l' illecito patrimonio messo su dal boss nel corso degli anni e, comunque, assolutamente sproporzionato rispetto ai redditi ufficiali dichiarati. Patrimonio tanto piu' ingiustificabile, ha osservato il cap. Paolo Storoni, comandante del Reparto operativo di Crotone, se si prova a confrontarlo con i ricavi dell' unica attivita' ufficialmente svolta negli anni '70 e '80 da Nicola Arena, quella di guardiano alle dipendenze di una societa' turistica internazionale e con un reddito di un milione al mese. Come hanno potuto Nicola Arena e sua moglie (alla quale sono intestati alcuni dei beni sequestrati) accumulare un patrimonio che secondo le stime ammonta a 4 milioni di euro? Le indagini dell' Arma sono giunte cosi' alla prima conclusione: quella sperequazione tra redditi dichiarati e l' entita' dei beni accertati nella disponibilita' di Arena sarebbe da ricercare negli illeciti guadagni, provento dell' attivita' prevalentemente di estorsione attribuita ad Arena; attivita' di estorsione ''agevolata e resa possibile - sottolineano i carabinieri - grazie alla posizione di preminenza dello stesso nel sodalizio criminale a lui facente capo e capace della forza intimidatrice tipica delle associazioni di stampo mafioso''. Nicola Arena, condannato alla pena definitiva di 14 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso finalizzata all' estorsione, si trova recluso in regime di 41 bis dopo essere stato arrestato nel 1996 dai carabinieri dopo tre anni di latitanza. Il procuratore di Crotone, Franco Tricoli, nell' elogiare le indagini dei carabinieri e nel riferire gli apprezzamenti delle Procure nazionale e distrettuale antimafia, ha evidenziato l' importanza delle indagini patrimoniali ''perche' si colpiscono le finalita', l'obiettivo delle cosche''. Bruni ha sostenuto che la strategia di ''aggressione ai patrimoni mafiosi ha lo scopo di chiudere i rubinetti alla 'ndrangheta e la possibilita' che essa si approvvigioni di armi e droga''. Storoni, invece, ha spiegato che e' durato tre mesi l' esame del patrimonio di Nicola Arena e che i beni sequestrati sono stati accumulati nel corso degli anni, e comunque prima del suo arresto. L' ufficiale ha quindi ricordato che l' indagine patrimoniale, inquadrata in una vasta azione di contrasto della 'ndrangheta, vede operare insieme Reparto operativo e Procura della Repubblica. Indagine che ha gia' portato nel febbraio scorso, a Isola Capo Rizzuto, al sequestro di beni per un valore di 3 milioni e 700 mila euro appartenuti a soggetti inseriti nello stesso clan mafioso.

Continua il dibattito sulla proposta di Callipo di usare l’esercito contro la ndrangheta. Anche oggi un coro di no di Franzè, Galati, Napoli e Spini. Serve rafforzare le indagini.

 

Appaltato per 1.5 mln di euro il primo lotto del restauro del castello aragonese di Castrovillari

03/06 Riguardera' il restauro delle mura perimetrali e la rimozione di quelle manomissioni che in epoca recente sono state create all' interno per renderlo piu' confacente alla sua funzione di carcere, svolta sino al 1996, la prima fase del progetto di recupero del castello aragonese di Castrovillari. Il primo lotto dei lavori e' stato appaltato per la somma di un milione e 500mila euro. L' intervento di recupero e' stato illustrato nel corso di un convegno promosso dall' Amministrazione comunale alla presenza di amministratori, tecnici parlamentari ed esperti della Soprintendenza calabrese. Il progetto, riferisce una nota, propone una filosofia del restauro che punta a far ritornare il castello al suo antico splendore, senza perdere di vista il fossato esterno, la porta principale, le torri, la corte ed i camminamenti.

Attivato un corso di lingua arbresh a San Demetrio Corone

03/06 Ha avuto inizio un corso di alfabetizzazione e di aggiornamento in lingua albanese riservato ai dipendenti dal Comune di San Demetrio Corone e promosso dallo stesso ente. A gestirlo e' l'ufficio dello Sportello linguistico del Comune. L' iniziativa, che si concludera' entro il mese di giugno, rientra fra le attivita' previste dalla legge 482 del 1999 per la tutela delle minoranze linguistiche storiche. Il Comune di San Demetrio Corone e' stato tra i primi centri albanofoni ad attivare uno sportello linguistico e un sito web bilingue.

Fermati i decreti per il rischio sismico. Alla Calabria vanno quasi cinque milioni di euro

03/06 Il presidente del Consiglio dei Ministri ha approvato oggi i decreti proposti dal dipartimento della Protezione Civile per il finanziamento, per oltre 66 milioni di euro, di interventi di competenza regionale diretti a ridurre il rischio sismico relativo ad edifici ed opere di particolare importanza. Lo comunica una nota. Per la regione Molise, colpita dal terremoto dell'ottobre 2002, le somme spettanti sono state già trasferite con apposita ordinanza di protezione civile. A breve saranno approvati ulteriori finanziamenti destinati alle amministrazioni di Stato, per un importo complessivo di oltre 32 milioni di euro. A questi primi 100 milioni di euro si aggiungeranno entro l'anno altri 100 milioni destinati alle stesse finalità. E' la prima volta che nel nostro Paese si dà avvio ad un consistente e concreto programma di verifica, di miglioramento e di adeguamento strutturale antisismico esteso a tutto il territorio nazionale che tiene conto della diversa incidenza del rischio sismico nelle diverse aree. Ecco gli importi che ciascuna regione avrà a disposizione per rafforzare l'azione di prevenzione in questo delicatissimo settore: Regione Abruzzo: 2.286.850,36; Regione Basilicata: 1.291.937,00; Regione Calabria: 4.775.129,54; Regione Campania: 11.622.677,10; Regione Friuli Venezia Giulia: 1.642.901,00; Regione Emilia Romagna: 5.578.731,00; Regione Lazio: 7.445.302,52; Regione Liguria: 860.160,00; Regione Lombardia: 2.040.303,00; Regione Marche: 2.916.281,00; Regione Piemonte: 580.317,00; Provincia autonoma Trento: 425.969,00; Regione Puglia: 3.674.577,00; Regione Sicilia: 9.664.163,00; Regione Toscana: 6.040.474,00; Regione Umbria: 1.676.584,37; Regione Veneto: 4.026.129,00. Per un totale di assegnazioni di 66.548.455,89 milioni di euro.

Dal sei giugno nuovo volo dalla Calabria verso Bologna, parte da Crotone

03/06 Dal 6 giugno Emilia-Romagna e Calabria saranno piu' vicine: prendera' infatti il via lunedi' prossimo il nuovo volo diretto Bologna - Crotone. Operato dalla compagnia aerea 'Club Air' con BAe 146/200 da 91 posti, il volo avra' cadenza trisettimanale, con partenze il lunedi', mercoledi' e venerdi'. La partenza da Bologna e' fissata per le ore 15,50 con arrivo a Crotone alle ore 17,30. Il ritorno da Crotone parte alle ore 9,50 con arrivo a Bologna alle ore 11,30. I biglietti, con prezzi a partire da 89 euro (tariffa di sola andata, tasse e supplementi esclusi), possono essere acquistati all'indirizzo www.clubair.it, chiamando il call center al numero 02-801581, oppure rivolgendosi alle agenzie di viaggio. Nata nel novembre 2002 dall'esperienza del tour operator Valsole Viaggi e Turismo di Milano, la 'Club Air' si e' specializzata nei voli per l'Est europeo. Da Bologna opera con collegamenti trisettimanali per Bucarest e Cluj. Con Crotone, salgono a dieci le destinazioni nazionali raggiungibili dal 'Marconi' con voli di linea.

Ammaraggio d’emergenza di un Canadair a Lamezia

03/06 Un Canadair del Dipartimento della Protezione Civile ha compiuto questa mattina un ammaraggio davanti a Lamezia Terme, a causa di un'avaria al motore. La manovra, attuata a scopo precauzionale, e' perfettamente riuscita e sia i piloti sia il velivolo non hanno riportato alcuna conseguenza. L'ammaraggio e' stato seguito da due vedette della Capitaneria di Porto, che avevano precedentemente interdetto ad altre imbarcazioni il tratto di mare. Il Canadair e' stato successivamente rimorchiato nel porto di Vibo Valentia per le riparazioni.

Accade ancora questo: A Lamezia due giovani apprezzano la sorella e lui li accoltella

03/06 In Calabria succede ancora questo: apprezzano la sorella e lui accoltella i due ragazzi che avevano osato tanto. E’ successo a lamezia Terme dove un ventenne , Francesco Piperissa, e' stato arrestato dagli agenti del Commissariato di PS di Lamezia Terme per tentato omicidio. Vittime due ragazzi di sedici anni. Il giovane, sapendo di essere ricercato, si e' costituito alcune ore dopo il fatto in Commissariato. Ai poliziotti ha anche consegnato un coltello ancora sporco di sangue. Ad avvertire gli agenti e' stato il sanitario di turno al pronto soccorso dell' ospedale lametino dove si erano presentati due sedicenni con ferite di arma da punta e taglio in piu' parti del corpo. I due sono stati giudicati guaribili in 12 e 10 giorni. Dalla ricostruzione fatta dai poliziotti e' emerso che i sedicenni, nel corso della serata di ieri, erano stati presi a coltellate in una discoteca del luogo da Piperissa che in tal modo, e' stato riferito, avrebbe dovuto difendere l' onore della sorella, oggetto di apprezzamenti troppo spinti.

La vedova Calipari si costituisce parte offesa nel procedimento aperto dalla Procura di Roma. La Sgrena dichiara: “Non sarò libera se non si saprà la verità”

Ucciso in un agguato un pregiudicato a Vibo.

02/06 Potrebbe essere maturato negli ambienti degli spacciatori di droga il movente dell'omicidio di Antonino D'Amico, il pregiudicato di 27 anni ucciso la scorsa notte in un agguato nella frazione Piscopio di Vibo Valentia. E' quanto e' emerso dalle prime risultanze delle indagini sull'omicidio , svolte dalla Squadra mobile di Vibo Valentia. D'Amico era stato scarcerato nello scorso mese di novembre dopo essere stato arrestato nel gennaio del 2000 nell'ambito dell'operazione denominata Tuono condotta contro una banda di spacciatori di droga. Il pregiudicato era stato coinvolto anche nell'omicidio di un ragazzo nomade, ucciso il 21 luglio del 1997, ma era stato successivamente assolto dall'accusa con sentenza passata in giudicato. Per i dieci mesi di detenzione che aveva trascorso a causa di tale accusa il suo avvocato, Bruno Ganino, aveva presentato una richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione. Per Antonino D'Amico, di recente, era stata disposta la misura della sorveglianza speciale, ma il relativo provvedimento, secondo quanto si e' appreso, non gli era stato ancora notificato. Un fratello di D'Amico, Salvatore, e' attualmente detenuto, in regime di arresti domiciliari, perche' coinvolto anch'egli in un'operazione contro un'organizzazione di spacciatori di sostanze stupefacenti. Per quanto riguarda la dinamica dell'omicidio, gli investigatori ipotizzano che a uccidere D'Amico siano state due persone. Lo si desume dal fatto che i colpi d'arma da fuoco sparati contro il pregiudicato sono di due calibri diversi. Nel momento dell'agguato D'Amico, che risiedeva a Soriano Calabro, era alla guida del proprio scooter e stava facendo rientro a casa dei nonni, che abitano a Piscopio e dei quali era ospite da alcune settimane. Il giovane, quando e' stato raggiunto dai primi colpi, ha accelerato, nel tentativo di sfuggire all'agguato. A quel punto, pero', gli assassini hanno sparato altri colpi che hanno raggiunto il pregiudicato. La morte di D' Amico, raggiunto dai colpi in varie parti del corpo, e' stata istantanea. L' omicidio, secondo quanto si e' appreso, non ha avuto testimoni.. Le indagini sull'omicidio sono dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Rosina Romano.

Callipo apre il dibattito sulla mafia: Esercito si o no, è comunque una gravissima emergenza.Contrari Loiero e Minniti.

Nella Locride si respira la paura

02/06 (G.C.) La Locride ripiomba nella paura, dopo l’ attentato di stampo mafioso avvenuto nei giorni scorsi a Siderno. Col passare delle ore tra gli inquirenti prende sempre più forma l’ ipotesi di una nuova guerra tra cosche. L’ omicidio di Cosimo Cordì avvenuto a Siderno, in via Cesare Battisti, si presume possa fare parte della sanguinosa faida di Locri tra le cosche dei Cordì e dei Cataldo. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore della Repubblica di Locri , Monica Gargiulo. Secondo alcune indiscrezioni nei prossimi giorni il fascicolo passerà ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Intanto la società civile cerca di reagire. L’ on. Domenico Bova-chiede un incontro con il Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, per discutere gli eventi accaduti nella locride. Da settembre sono stati commessi dodici attentati di stampo mafiosi, tutti rimasti impuniti. Nella giornata di oggi ci sarà un incontro nella sede della DIA di Reggio Calabria per cercare di contrastare l’ ondata di violenza che sta turbando gli abitanti della Locride. Anche la chiesa ha preso posizione con il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons. Giancarlo Brigantini “ Speriamo che il sangue non continui a chiamare sangue”, ed ha aggiunto, “quanto sta avvenendo nella Locride è molto grave, sta turbando tutto il territorio e l’ intera opinione pubblica. Come Chiesa- siamo preoccupati”. Ora si attende una risposta decisa dello Stato per mettere la parola fine alla lunga scia di sangue che ha caratterizzato la locride negli ultimi decenni.

Calabria sotto l’assedio della criminalità. Secondo Confesercenti crimini in costante aumento

02/06 Da Vibo Valentia, a Gioia Tauro al crotonese, gli imprenditori calabresi sono sotto assedio. La 'ndrangheta, negli ultimi anni, si e' fatta piu' pervasiva, piu' minacciosa e violenta. A Reggio Calabria, ad esempio, il 70 per cento dei commercianti paga il pizzo. E lo stesso succede nel vibonese o nella Locride. La conferma arriva dall'ultimo rapporto stilato da Sos Impresa di Confesercenti Calabria: gli attentati intimidatori ai dannid elle imprese e dei commercianti sono in costante aumento. E nel mirino delle cosche finiscono sempre piu' spesso le amministrazioni locali. Nel solo 2004, secondo un rapporto di Legautonomie Calabria, sono stati 88 gli attentati ai danni di dirigenti e amministratori pubblici. Un attentato ogni quattro giorni nella sola Vibo Valentia. Ecco i dati degli ultimi 3 mesi. :
12 MARZO - Colpi di pistola contro un impianto di distribuzione di carburante in costruzione a Serra San Bruno.
13 MARZO - Esplosione di un ordigno rudimentale vicino al camion della societa' 'Proserpina Spa' a Soriano. Nello stesso giorno, sempre a Soriano, va a fuoco l'automobile di un imprenditore.
23 MARZO - A Vibo viene ritrovata una busta di plastica
contenete due proiettili di fucile calibro 12, tre petardi e pezzi di
giornale nei pressi dell'abitazione di Franco De Luca, segretario
della Federazione Ds di Vibo Valentia.
30 MARZO - Viene dato alle fiamme un escavatore della ditta 'Press Pali' nella zona di Mileto, lungo l'autostrada Salerno Reggio Calabria. La ditta sta curando i lavori di ampliamento della carreggiata.
4 APRILE - Incendio di un'auto ad Acquaro
5 APRILE - Atti vandalici contro il campo sportivo ad Acquaro
6-7 APRILE - Esplode un ordigno rudimentale in un panificio di Pizzo Calabro. La panetteria e' di proprieta' di un consigliere comunale di Filogaso.
11 APRILE - La 'ndrangheta torna ad uccidere. A Piscopio viene assassinato Antonio De Pietro, ispettore della Direzione Provinciale del lavoro.
15 APRILE - Una bomba rudimentale esplode davanti ad un gelateria di San Nicolo', frazione di Ricadi.
16 APRILE - Incendio in un negozio di giocattoli a Tropea.
20 APRILE - Colpi di pistola contro la saracinesca di un negozio di esposizioni di materiali per l'edilizia e contro un esercizio commerciale di materiali elettrici.
21 APRILE - Incendio di due autovetture a Zambrone Garavati, frazione di Rombiolo.
22 APRILE - A Piscopio vengono dati alle fiamme due escavatori di proprieta' di Vincenzo Restuccia, uno dei maggiori imprenditori edili della provincia di Vibo Valentia. Nello stesso giorno alcuni colpi di pistola vengono esplosi contro altri mezzi di proprieta' dell'imprenditore.
23 APRILE - A Vibo Valentia viene ritrovata na busta di plastica contenente 9 proiettili per pistola calibro 9, nelle vicinanze della ditta Polistena, in contrada Colamazza. Nello stesso giorno la 'ndrangheta appicca il fuoco in una falegnameria di proprieta' di Raffaele Muscia a Tropea.
24 APRILE - Incendio nell'azienda dolciaria Cassarese a Nardodipace, aperta da circa due mesi da alcuni giovani del posto, anche grazie ai contributi di incentivo all'imprenditoria giovanile.
25 APRILE - Tre giovani mandano in frantumi numerose bottiglie e suppellettili in un bar rosticceria a Serra San Bruno. Nello stesso giorno vengono date alle fiamme mille balle di fieno a Filandari.
2 MAGGIO - Esplosione di un ordigno artigianale sotto l'auto di un impreditore edile a Ricadi
4 MAGGIO - Distruzione di uno stabilimento balneare in localita'Difesa di Pizzo, che avrebbe dovuto iniziare l'attivita' dopo pochi giorni.
5 MAGGIO - Incendio in un supermercato a servizio di un'azienda turistica di Ricadi. (segue)
30 MAGGIO - Una tanica di benzina e alcuni proiettili vengono ritrovati su una betoniera dell'azienda di proprieta' del presidente degli induatriali di Vibo Valentia, VincenzoRestuccia.
1 GIUGNO - L'ultimo atto di una lunga scia di violenza in serata. A Vibo Velentia Antonio D'Amico, 27 anni viene freddato da una raffica di proiettili. A sparare, con ogni probabilita', un commando composto da almeno due persone. D'Amico aveva numerosi precedenti penali, ed era stato implicato nell'omicidio di uno slavo.

Cetraro come centro di Cultura

02/06 Nelle piu' antiche citta' della costa calabrese, che affondano le loro radici in una storia millenaria, si sta facendo strada la consapevolezza di rappresentare gli anelli piu' forti e privilegiati di una catena che abbraccia e lega idealmente assieme popoli e paesi di una comune civilta' mediterranea. Questo il senso complessivo della manifestazione ''La scuola incontra la cultura'', organizzata dalla citta' di Cetraro, alla quale hanno preso parte personalita' politiche regionali, provinciali e cittadine e che e' stata animata dai 350 studenti della locale Scuola media statale. La manifestazione, giunta ormai alla sua sesta edizione, ha avuto quest'anno come tema dominante quello dello sviluppo ecosostenibile ed autocentrato dei Paesi in via di sviluppo. Su un palco all' aperto, nei giardini del Palazzo del Trono di questa che e' una delle piu' belle ed antiche citta' della costa tirrenica calabrese, si sono alternati studenti che hanno letto testi attinenti al tema dello sviluppo, illustrato anche con l'ausilio di materiale video e fotografico i risultati della loro ricerca durata un anno intero e, infine, suonato i loro strumenti (la scuola media statale di Cetraro e' ad indirizzo musicale). ''Cetraro e' sempre stata una stella che, da ogni punto di vista e soprattutto da quello culturale, ha sempre voluto brillare di luce propria'', ha detto il presidente del Consiglio provinciale Francesco Principe. Gli ha fatto eco il sindaco, professor Giuseppe Aieta, il quale ha affermato che la citta' ''diverra' sempre di piu' un centro di solidarieta' e, conscia di appartenere al mondo ricco e sviluppato e convinta che il proprio futuro e' nel Mediterraneo, compira' ogni sforzo necessario per affrancarsi sempre piu' da una dimensione paesana e diventare protagonista dei propri destini in tutta la regione mediterranea''. ''Quello della nostra scuola media statale - ha detto dal canto suo il preside Leopoldo Piccolillo - e' un percorso didattico volto a fare della ricerca sui temi d'attualita' uno dei pilastri fondamentali dell'educazione dei nostri ragazzi. Quest'anno ci siamo dedicati allo sviluppo sostenibile ed ai differenti aspetti che esso assume in occidente e nel mondo in via di sviluppo. L'anno scorso abbiamo invece affrontato il tema dei deboli e degli handicappati e l'anno prima quello dell' acqua''. "La nostra ricerca - ha aggiunto il docente - si conclude tradizionalmente con la premiazione di personalita' che, con la loro attivita', hanno svolto un'azione meritoria per la nostra regione e per i temi sociali che ci stanno a cuore''. Quest'anno la citta' ha voluto premiare, in questo contesto, ANSAmed e la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, per il lavoro svolto da questi due organismi nell'affermazione di un'immagine della regione Mediterraneo come lago di pace e cooperazione e non come fonte di tensioni e incomprensioni internazionali. L'architetto Michele Capasso ha ritirato il premio per il fondazione Laboratorio Mediterraneo. Per ANSAmed e' intervenuto il responsabile degli esteri e dei rapporti internazionali dell'ANSA, Giulio Pecora, al quale e' stata consegnata una pergamena in riconoscimento, scrivono le autorita' cittadine, ''del lavoro svolto da ANSAmed per la comunicazione tra genti di culture diverse''.

Sei arresti per spaccio a Corigliano

02/06 I carabinieri hanno arrestato a Corigliano Calabro sei persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare, con l' accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono Cataldo Gammuto, di 31 anni; Pino Cosimo Gammuto e Giuseppe Gammuto, entrambi di 34 anni; Antonio Gammuto, di 36; Pasqualina Montella, di 28 e Rosa Russo, di 59, tutti residenti nella frazione Schiavonea. Gli arresti sono stati fatti dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro in collaborazione con il Nucleo unita' cinofile di Vibo Valentia. Gli arresti sono scaturiti da una perquisizione domiciliare nel corso della quale i sei arrestati sono stati trovati in possesso di 180 grammi di hashish, gia' confezionati in dosi per la vendita; 16 fiale di metadone, 11 piantine di marijuana, due confezioni di semi di marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi di droga ed un coltello. Gli arrestati, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Rossano, Francesca Neri, sono stati portati nel carcere di Rossano.

Callipo scrive al Presidente Ciampi: “Lo Stato si riappropri del territorio anche con l’esercito”. Loiero “Callipo ha ragione”. Sbarra: “appello che non può passare inosservato”

01/06 ''Tra le tante 'incompiute' di cui spesso si parla, il labirinto delle grandi opere non fatte in Italia, dovrebbe comprenderne una che, se non portata a termine, rischia veramente di bloccare la democrazia calabrese: la lotta alla mafia''. A sostenerlo e' Filippo Callipo, presidente di Confindustria Calabria che ha scritto una ''lettera aperta'' al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, invocando, se necessario, anche l' intervento dell' esercito ''purche' lo Stato si riappropri del territorio''. ''Noi, in Calabria - prosegue Callipo - combattiamo contro una delle mafie definite da autorevoli esperti, la piu' pericolosa. Ma sentiamo, Signor Presidente, un senso d' impotenza che non e' per nulla rassicurante; e che e' il risultato dell' assenza di risposte da parte degli Organi pubblici competenti. In Calabria la mafia, ormai, ha in ostaggio lo spazio vitale indispensabile per l'esercizio d' importanti diritti costituzionali.Dal diritto a fare impresa, continuamente assediato, al diritto a vivere in una societa' normale''. Per il leader degli imprenditori calabresi, in passato vittima di diversi episodi intimidatori, ''la triste, desolante, sveglia nella mia regione, al mattino, un po' dappertutto, la da' la mafia,attraverso i suoi emissari che,impuniti,minacciano, intimoriscono, colpiscono. Ci vanno di mezzo amministratori pubblici, imprenditori, cittadini. Il rischio e' l'assuefazione, che forse in parte c' e' gia'. La realta' e' che lo Stato, benche' assicuri, a parole, interventi mirati, non e' in grado, pero', di garantire l' integrita' fisica dei cittadini italiani che risiedono in Calabria. Senza sicurezza non c'e' sviluppo''. Nella lettera Callipo spiega di avere deciso di rivolgersi al Capo dello Stato ''perche' le mie formali istanze, rivolte a diverse autorita' regionali e nazionali, non hanno sortito alcun effetto, mentre in Calabria la recrudescenza della criminalita' e' un fenomeno che condiziona la vita di tutti noi''. ''Lo sviluppo della regione e' zoppo - prosegue Callipo - l' anno scorso 10mila giovani laureati hanno lasciato la Calabria, le imprese subiscono il tallone di ferro della criminalita' e non sanno piu' a quale santo votarsi. A luglio la Banca Antonveneta, chiudera' lo sportello di Gioia Tauro. Una disfatta vera e propria. Ci manca soltanto che qualche burocrate, di quelli piu' zelanti, apponga un cartello ai confini della Calabria: 'Chiuso per mafia'''. Il leader degli industriali calabresi ricorda, nella lettera, di avere indirizzato, lo scorso ottobre, un appello al Ministro degli Interni ''che e' rimasto senza risposta. Nella provincia di Vibo Valentia ci sono imprenditori che sono presi di mira giornalmente e di recente la criminalita' ha sparato anche sugli operai dell' impresa di cui e' titolare il Presidente dell' Assindustria della stessa provincia. Eppure dal Ministro non si e' avuto neanche un cenno d'attenzione. In seguito, ho rivolto un appello al Presidente della Regione, Agazio Loiero, che ha garantito l' istituzione dell'ennesimo Osservatorio sulla legalita', quasi che la mafia fosse un fatto di secondaria importanza, o al piu' un fenomeno su cui chiamare a raccolta uno stuolo d' esperti magari''. Callipo fa riferimento anche ai colloqui avuto con i vertici della Polizia ''durante i quali - scrive Callipo - ho avuto la sensazione che i due alti dirigenti dello Stato, avessero percepito l' inaudita situazione calabrese, a distanza di qualche mese, in Calabria sono stati inviati dei funzionari del Ministero per illustrare un questionario da me gia' definito banale ed offensivo per la gente di Calabria''. ''Sebbene l' impegno delle Forze di Polizia presenti sul territorio sia apprezzabile - prosegue il presidente di Confindustria Calabria - il fenomeno negli anni passati e' stato sottovalutato ed oggi ha raggiunto dimensioni tali da richiedere misure eccezionali. Se necessario, ben venga anche la presenza dell' Esercito, giunti a questo punto, purche' lo Stato si riappropri del territorio. La sovranita' statuale, oggi, in Calabria, e' messa in crisi. Secondo alcuni, questa misura eccezionale rovinerebbe l' immagine della Calabria. Allora si propongano interventi congegnati per arginare la recrudescenza insopportabile della mafia, a meno che non si voglia accettare l' idea di un' emigrazione generalizzata. O quella di convivere con la mafia''.
Loiero: “Callipo ha ragione, serve l’impegno dello Stato”
''Mi complimento per l'iniziativa del presidente degli industriali calabresi. Ha ragione Callipo: ci sono condizioni di anormalita' in Calabria che andiamo denunciando da tempo e che impongono un impegno immediato e concreto anche a livello nazionale''. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, commentando la lettera aperta inviata dal presidente della Confindustria calabrese, Filippo Callipo, al Capo dello Stato, sui problemi della criminalita'. 'La Regione da me guidata - ha aggiunto Loiero - si e' fatta carico degli stessi problemi, avviando una serie di iniziative, come l'Osservatorio antimafia e la costituzione di parte civile nei processi di mafia, per contrastare un fenomeno che impedisce lo sviluppo della regione''.
Sbarra : “L’appello di Callipo mon può passare inosservato”
''L' ennesimo appello disperato del presidente di Confindustria, Callipo, alle autorita' di Governo nazionale e regionale per contrastare con iniziative concrete il ripetersi oramai continuo e costanti di atti criminosi contro il mondo dell' impresa, del lavoro, delle istituzioni locali non puo' passare inosservato''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra. ''Il sindacato confederale calabrese, il 21 maggio scorso - ha aggiunto Sbarra - ha fatto sfilare nella Citta' di Lamezia Terme 40.000 lavoratori e cittadini per rivendicare piu' legalita' e sicurezza per sostenere il processo di sviluppo economico e sociale della Calabria. Lo Stato e la Regione non possono ignorare e sottovalutare quanto sta avvenendo in queste ore in Calabria dove la mafia spara all' impazzata su amministratori ed imprenditori diventati facile bersaglio del crimine organizzato. Infatti i continui episodi di violenza e di intimidazione mafiosa ai danni di amministratori locali, imprenditori, lavoratori e' il segnale piu' evidente della pericolosita' e dell' aggressivita' raggiunta in Calabria dalla criminalita' organizzata''. ''Le Istituzioni nazionali e regionali ad ogni livello - ha sostenuto il segretario della Cisl - non possono assistere inermi a questa escalation criminale che offende la dignita' delle persone oneste e pregiudica ogni seria prospettiva di crescita economica della Calabria. Quanto e' accaduto negli ultimi giorni a Lamezia Terme, ad Altomonte, a Vibo Valentia, nel Reggino, a Cassari di Nardodipace e' la testimonianza vera e concreta di come la criminalita' mafiosa attacca le istituzioni democratiche, ostacola lo sviluppo, distrugge il lavoro e l' occupazione, mette in discussione diritti e liberta' nei nostri territori. La risposta dello Stato deve essere forte, efficace, puntuale non solo nelle attivita' di prevenzione e repressione dei reati assicurando presto i responsabili di questi gesti sconsiderati alla giustizia, ma anche con interventi di politica economica e sociale coniugando sviluppo e sicurezza, occupazione e cultura della legalita'. Non e' piu' tempo di pannicelli caldi, di questionari informativi, di osservatori regionali sul fenomeno mafioso, ne esistono tanti, non hanno funzionato e prodotto nulla in termini di risultati concreti salvo che per i componenti i quali hanno ricevuto qualche lauto compenso. Serve invece costruire una forte risposta civile e democratica di tutta la societa' calabrese, una straordinaria capacita' di lotta e di mobilitazione collettiva che metta insieme istituzioni, politica, forze dell' economia, rappresentanza sindacali, il mondo della Chiesa, della cultura, delle professioni per isolare nelle coscienze, nelle comunita' e nei territori la malapianta mafiosa e criminale''. ''Il sindacato confederale Cgil-Cisl-Uil della Calabria - ha concluso Sbarra - intende fare, come sempre, senza tentennamenti ed ambiguita', la sua parte per contrastare con le armi della protesta civile e democratica dei lavoratori la violenza mafiosa in qualunque modo essa si presenti''.

Medaglia d’oro alla memoria di Calipari consegnata dal Presidente Ciampi alla moglie Rosa Villecco

Sequestrato dalla Finanza, per contributi indebiti, uno stabilimento tessile di Montalto.

01/06 Uno stabilimento industriale, la Modacolor di Montalto Uffugo, operante nel settore tessile e del valore di circa sette milioni di euro, e' stato sequestrato dalla Guardia di finanza nell' ambito di un' inchiesta condotta dalla procura di Cosenza sulla percezione di contributi a fondo perduto nazionali e comunitari. Quattro persone risultano indagate. Le indagini della Guardia di finanza sono cominciate lo scorso autunno su una societa' che risultava avere avuto rapporti economici con fornitori tedeschi e inglesi presentando i modelli relativi al monitoraggio delle transazioni intracomunitarie, ma non le dichiarazioni annuali ai fini dell' Iva e delle imposte sui redditi. La societa', dopo un breve periodo di vita e di operativita' del tutto cartolare per gli investigatori, era stata messa in liquidita'. I finanzieri hanno quindi ipotizzato un possibile caso di ''frode carosello'', ossia un meccanismo tipico delle operazioni intracomunitarie finalizzato alla creazione di un fittizio diritto alla detrazione dell' Iva o di una indebita richiesta di rimborso mediante l' emissione di fatture per operazioni inesistenti. Un meccanismo, hanno spiegato gli investigatori, che prevede l' esistenza di una societa' ''cartiera'' (Termine utilizzato per indicare una societa' che, di fatto, opera solo sulla carta) e di una impresa utilizzatrice che e' la vera beneficiaria della frode. In questo caso, secondo gli investigatori, la Modacolor. Dagli accertamenti, secondo l' accusa, e' emerso che la Modacolor aveva utilizzato fatture emesse per operazioni inesistenti relative all' acquisto di macchinari industriali in realta' contrattati ed acquistati direttamente dai fornitori intracomunitari. L' utilizzo delle fatture fittizie era finalizzato all' evasione fiscale, visto che la modacolor ha conseguito un rimborso d' Iva per oltre 500 mila euro. Inoltre la societa', a fronte di un investimento di 5,5 milioni di euro, ha incassato un contributo di oltre quattro milioni impegnandosi all' adeguamento del capitale sociale con versamenti per oltre tre milioni. Tali versamenti, secondo la finanza, non sono avvenuti con capitali freschi versati dai soci, ma grazie alle somme restituite loro dalla ''cartiera'' con assegni circolari intestati a nomi di fantasia frutto della sovrafatturazione emessa fittiziamente per l' acquisto dei macchinari. Gli investigatori non hanno fornito indicazioni circa la ''cartiera'' perche' le indagini proseguono per accertare se abbia avuto rapporti anche con altre societa'.

Il corpo di un dentista di San Marco rinvenuto sotto un cavalcavia. Si pensa al suicidio

01/06 Il cadavere di un uomo, Riccardo La Regina, di 45 anni, di San Marco Argentano, dentista, e' stato rinvenuto nella tarda mattinata di oggi, dopo una notte di ricerche scattate intorno alle 19 di ieri, sotto un cavalcavia della statale 283 delle Terme. Il corpo era accasciato sotto il ponte. Nella tarda serata di ieri i carabinieri avevano ritrovato la sua vettura, una Audi A6, con le chiavi inserite nel cruscotto, il cellulare dell'uomo e il suo portafogli. Dal punto del ritrovamento si sono quindi avviate le ricerche. Sospese per la notte. Stamattina, alla ripresa delle ricerche, c’è stato il rinvenimento del cadavere. Il professionista era sposato e padre di un bambino di 15 anni. Le circostanze del decesso non sono state ancora chiarite, ma si sospetta che si sia trattato di un insano gesto. Secondo i primi accertamenti, comunque, l'uomo e' precipitato dal viadotto, alto 120 metri. Per il recupero della salma sono intervenuti i Vigili del Fuoco.

Riunito a Lamezia, sotto la presidenza di Saverio Greco, il Coordinamento regionale dei Consigli comunali

01/06 “Si è riunito nella giornata di martedì il coordinamento regionale dei Consigli Comunali calabresi, presieduto dal Dr. Saverio Greco, Presidente del Consiglio Comunale di Cosenza”. E’ quanto afferma in una nota il Coordinatore regionale dei Consigli comunali, Saverio Greco. “La riunione si è tenuta nella sede municipale di Lamezia Terme, il cui Consiglio Comunale è tornato in attività dopo il lungo scioglimento decretato dal Presidente della Repubblica. Con tale iniziativa il coordinamento regionale ha inteso trasmettere al Presidente Luzzo i migliori auspici di buon lavoro, al Sindaco Speranza un incoraggiamento a proseguire sulla via della partecipazione democratica e della mobilitazione civile, ai cittadini tutti di Lamezia l’espressione concreta della solidarietà e della vicinanza di tutti i comuni calabresi. Nel corso della riunione si è trattato peraltro delle gravi incertezze che ancora oggi caratterizzano l’aspetto della proiezione esterna al municipio del ruolo e della funzione del presidente dell’assise di rappresentanza democratica municipale. La particolare segnalazione pervenuta, secondo cui sarebbe imminente l’inaugurazione di una nuova sala consiliare di un importante municipio della nostra regione con una cerimonia che non vede affatto coinvolto il presidente di quello stesso consiglio comunale la cui sala viene inaugurata, ha convinto il Direttivo Regionale ad assumere una ferma posizione di rincrescimento sul caso specifico, che segnala in maniera inequivocabile la necessità di impegnare il coordinamento regionale nello sforzo di proporre regole istituzionali che, una volta recepite dai singoli consigli in forma regolamentare, non provochino più alcuna incertezza in tema di cerimoniale e circa la proiezione esterna della figura del Presidente del Consiglio Comunale e dell’istituzione democratica che lo stesso rappresenta. Nei prossimi mesi il coordinamento regionale dei consiglieri comunali elaborerà una bozza regolamentare che disciplinerà quale sia la più corretta esposizione all’esterno dell’amministrazione municipale del Consiglio Comunale e della sua rappresentanza istituzionale in occasione di convegni, inaugurazioni, cerimonie pubbliche e quant’altro preveda la presenza della rappresentanza municipale.

Il Presidente Oliverio incontra i vertici di Sviluppo Italia che investirà nel turismo

01/06 Dell'importante ruolo di Sviluppo Italia nella provincia di Cosenza e in Calabria e di una importante sinergia istituzionale s'e' parlato stamani, nella sede della Provincia, nel corso di un incontro tra il presidente, Mario Oliverio, Francesco Samengo, vicepresidente di Sviluppo Italia e Leonardo Loprete, amministratore delegato di Sviluppo Italia Calabria. Erano inoltre presenti il Sindaco di Corigliano, Giovan Battista Genova ed il consigliere regionale Franco Pacenza. Nel corso della riunione, riferisce una nota, ''sono state affrontate alcune problematiche relative all'area di Sibari, al porto di Corigliano, alla valorizzazione del sito archeologico e dei beni culturali della Sibaritide, sino alla realizzazione di un consistente investimento, da parte di Sviluppo Italia, nel settore turistico, proprio nella Sibaritide''. Da parte del Presidente della Provincia e' stato ''evidenziato il ruolo che Sviluppo Italia e' chiamato ad assumere per contribuire al decollo e all'utilizzazione del porto di Sibari, in particolare attraverso Italia Navigando, societa' promossa da Sviluppo Italia e verso la valorizzazione delle potenzialita' turistiche oggetto di interventi gia' programmati e che devono essere portati a compimento nel rispetto di scadenze indicate''. ''Si tratta - ha spiegato Oliverio - di realizzare le sinergie necessarie tra i diversi soggetti istituzionali per realizzare obiettivi che, in particolare nell'area della Sibaritide, possono rendere concreto un percorso di crescita e di sviluppo per il tramite di una valorizzazione integrata delle risorse che sono in quel territorio''. Dal canto suo Samengo ha espresso la piena disponibilita' di Sviluppo Italia a collaborare e concertare interventi su progetti che rientrano nelle competenze e nelle finalita' della societa'. ''Attraverso al concertazione con la Provincia e le istituzioni interessate- ha riferito il vicepresidente di Sviluppo Italia- abbiamo gia' in cantiere un importante progetto nel settore del turismo proprio a Sibari e quanto prima inizieremo i lavori per la sua realizzazione''. Disponibilita' ed interesse sono stati manifestati ancora da parte del dottor Samengo per le attivita' che possono consentire un pieno utilizzo del Porto di Corigliano e la valorizzazione dei beni culturali. Nei prossimo giorni, e' stato stabilito stamani, si terranno altri colloqui destinati ad approfondire singole questioni, sia a Cosenza che a Roma. Nella capitale, il Presidente Oliverio incontrera' anche Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia.

Sabato 4 al Metropolis presentazione della Mostra “Arti e Mestieri d’Altri Tempi”


01/06 Importante appuntamento sabato 4 giugno prossimo, alle ore 12.00, presso la galleria superiore del Centro Commerciale Metropolis, Zona Food, per la conferenza stampa di presentazione della Mostra “Arti e Mestieri d’Altri Tempi”, organizzata dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con il Centro Commerciale Metropolis. Saranno il Presidente della Provincia di Cosenza On. Gerardo Mario Oliverio, l’Ing. Rolando Manna, Presidente dell’omonimo Gruppo, e l’Assessore all’Artigianato e Formazione Professionale, Domenico Bevacqua, ad illustrare l’iniziativa, nata dall’esigenza di “mettere in vetrina”, attraverso una Mostra dell’Artigianato di Eccellenza della provincia di Cosenza, la produzione dell’artigianato diffuso sul territorio in settori tradizionali, quali il tessile, la lavorazione della ceramica, del ferro, del cuoio e delle pelli. Da sabato 4 giugno e fino al 30, per la prima volta, dunque, in un Centro Commerciale, ambito solitamente deputato a luogo di aggregazione, viene allestita una mostra che consente ad un più vasto pubblico di ammirare non solo i manufatti, ma anche le varie fasi della loro lavorazione, cioè mentre vengono realizzati. In particolare la Mostra sarà suddivisa in quattro sezioni: dal 4 all’11 giugno, ci sarà la settimana dedicata alla ceramica, dal 13 al 18 alla pelletteria, dal 20 al 30 giugno al ferro battuto e tessili e ricami. Saranno presenti gli Assessori ed i Consiglieri Provinciali.

Trovate tracce vicino al cadavere della ragazza trovata morta a Montalto a gennaio

01/06 Un' impronta digitale ed un campione di Dna, che potra' servire per eventuali comparazioni, sono state trovate dai carabinieri del Ris di Messina su una bottiglia di whisky e su alcuni mozziconi di sigarette trovati vicino al corpo di Lisa Gabriele, di 22 anni, il cui cadevere fu trovato il 9 gennaio scorso in un bosco alla periferia di Montalto Uffugo. La giovane, secondo i risultati dell' autopsia, potrebbe essere stata uccisa. Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Antonio Tridico.

Venerdì 3 chiusi gli uffici della Provincia di Cosenza

01/06 Il Settore Ordinamento ed Organizzazione Intersettoriale della Provincia di Cosenza avvisa, in una nota diffusa dll’Ufficio stampa dell’Amministrazione provinciale, che gli Uffici dell’Ente Provincia “rimarranno chiusi al pubblico, nella giornata di venerdì 3 giugno prossimo, per disinfezione locali”.

Medaglia d’oro del presidente Ciampi ai minatori caduti a Marcinelle. Il Presidente Loiero ringrazia

31/05 La Repubblica italiana non dimentica i suoi lavoratori che hanno perso la vita per guadagnare un pezzo di pane lontano da casa. In occasione della Festa del 2 Giugno, Carlo Azeglio Ciampi ha voluto dirlo con un gesto altamente significativo: conferendo la Medaglia d'Oro al Merito Civile alla memoria di ognuno dei 136 minatori italiani che l'8 agosto 1956 persero la vita nella terribile sciagura della miniera di carbone di Marcinelle, in Belgio, causata da una esplosione di gas in galleria. Il decreto che assegna il riconoscimento alla memoria, e' stato firmato dal presidente della Repubblica su proposta del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. Questa la motivazione ufficiale, identica per ciascuna delle 136 vittime italiane: ''Lavoratore emigrato in Belgio, in seguito alla tragica esplosione di gas verificatasi nella miniera di carbone di Marcinelle, rimaneva bloccato insieme ad altri 135 connazionali, in un pozzo a piu' di mille metri di profondita', sacrificando la vita ai piu' nobili ideali di riscatto sociale. Luminosa testimonianza del lavoro e del sacrificio degli italiani all'estero, meritevole del ricordo e dell'unanime riconoscenza della Nazione tutta''. 8 agosto 1956 - Marcinelle, Belgio. Nel 2002, durante la visita di Stato in Belgio, Ciampi si reco' in visita alla miniera ormai in disuso, trasformata in museo. Accompagnato dal re del Belgio, richiamo' ''dolorosissimi ricordi'' di quella che fu, nel 1956, una grande tragedia italiana ed europea, ma anche un test per l'Europa che passato l'immediato dopoguerra, cominciava ad unirsi e ad integrarsi. A quella sciagura che costo' la vita a 262 minatori, di cui 136 italiani, disse Ciampi, ''per la prima volta, e' bene ricordarlo, fu data una risposta europea: furono migliorate radicalmente le condizioni di lavoro in tutte le miniere dell'Europa comunitaria''. ''La tragedia di Marcinelle - sottolineo' il presidente della Repubblica - fece, per la formazione di una coscienza europea, piu' di quel che avevano fatto tutti i trattati firmati in quegli anni. Quei lavoratori che lasciarono le loro terre per emigrare in cerca di lavoro varcando frontiere secolari, recentemente abbattute, furono i primi costruttori di un'Europa unita, i primi cittadini europei. Come tali li ricordiamo e rendiamo omaggio al loro sacrificio e alla loro memoria''.
Il Presidente Loiero ringrazia:
''Il riconoscimento alla memoria da parte della piu' alta carica dello Stato alle vittime della tragedia di Marcinelle, emigranti per bisogno come ebbe a sottolineare Romano Prodi quando da presidente della Commissione europea visito' il luogo della tragedia, e' quanto di piu' doveroso si potesse fare per ricordarle ma che solo la sensibilita' del presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, ha fatto''. Lo ha detto, secondo quanto riferisce una nota del portavoce, il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. ''Per questo - ha aggiunto Loiero - come presidente di una Regione che a quella tragedia ha pagato un contributo enorme in vite umane, in questo momento mi sento di ringraziare Ciampi con tutto il cuore''. Loiero, ''particolarmente sensibile - si afferma ancora nella nota - al dramma dell' emigrazione che per oltre un secolo ha svuotato la Calabria di forze vive e di intelligenze'', ha simbolicamente dedicato il suo primo atto istituzionale proprio a una visita a Marcinelle al fine di sottolineare gli ''importanti valori del lavoro italiano all' estero e i sacrifici, anche di sangue, di cui e' lastricata la vita degli emigranti''. ''Erano tempi duri - ha detto ancora Loiero -, tempi in cui questi lavoratori garantivano al nostro Paese, in uno scambio disumano, la fornitura di carbone che contribuivano a estrarre dalle viscere della terra''. E allora le medaglie concesse da Ciampi per quella che egli giustamente definisce una grande tragedia italiana ed europea, sono la riaffermazione dei valori di un Europa unita che intende voltare pagina. Proprio per dare un senso ed un significato al sacrificio delle vittime di Marcinelle del 1956, quando l' Europa, partendo dal sud d' Italia, muoveva i primi passi, dobbiamo batterci per una coscienza europea. Non condividiamo, in questa convinzione, le scelte francesi fatte col voto, ne' alcune dichiarazioni del nostro governo di questi giorni che tendono a disunire il continente europeo che tende, invece a mettere insieme la storia e la cultura dei popoli europei. Marcinelle e' un esempio''.
Il 12 aprile scorso, come primo atto dopo essere stato eletto Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero si era recato in visita a Marcinelle dove depose una corona di fiori davanti al cippo di marmo che ricorda quei 262 minatori, di cui 136 emigrati dall'Italia, che morirono intrappolati a quasi mille metri di profondita'. ''La nostra - disse il presidente della Regiobe Calabria - e' una regione legata all'emigrazione: una famiglia su due nel Mezzogiorno e' stata segnata da questo fenomeno. Mi e' sembrato naturale, come primo atto, ricordare tutti coloro che sono stati costretti a lasciare il proprio paese per trovare un lavoro all'estero, spesso senza alcuna tutela e garanzia, che serviva solo a costruire gli imperi economici degli altri. Oggi il fenomeno dell'emigrazione, sia pure sotto forme diverse, sembra aver ripreso vigore. Molti giovani del Mezzogiorno stanno partendo per trovare lavoro altrove. Spariscono cosi' dalle statistiche della disoccupazione, tanta e' la sfiducia. Noi dobbiamo batterci per invertire questa tendenza''. A Marcinelle, l'8 agosto 1956, una nuvola di fumo nero si levo' dalla miniera 'Bois du Cazier'. Un pozzo era in fiamme a 975 metri di profondita'. Tra gli italiani che rimasero morirono nella tragedia c'erano lavoratori provenienti da molte regioni del Mezzogiorno, compresa la Calabria. ''E' nel nostro codice genetico avere un grande rispetto per gli immigrati, aprire le porte fa parte del nostro Dna'', disse Loiero facendo riferimento alla parte della Costituzione italiana sulla tutela degli stranieri. -->Il nostro speciale sull'evento Marcinelle del 12 aprile

Morto in ospedale il nipote di un boss, a Siderno, ferito a fucilate in un agguato

31/05 E' morto nell'ospedale di Locri, dove era stato ricoverato in gravi condizioni, Salvatore Cordi', di 51 anni, ferito in un agguato compiuto da sconosciuto nel centro di Siderno. L'uomo, ferito alla testa da due colpi di fucile caricato a pallettoni, e' stato sottoposto a due interventi chirurgici ma non e' sopravvissuto a causa della gravita' delle ferite. La vittima, che era nipote del boss della 'ndrangheta Antonio Cordi' detto il ragioniere, si trovava nel centro di Siderno quando e' stato avvicinato da alcune persone che hanno iniziato a sparare diversi colpi di fucile, due dei quali l'hanno raggiunto alla testa. Cordi' e' stato soccorso e accompagnato nell'ospedale di Locri dove le sue condizioni sono parse da subito molto gravi. Dopo l'agguato i carabinieri e gli agenti della polizia di Stato hanno avviato numerose perquisizioni e controlli nei confronti di persone con precedenti penali di Siderno e dei comuni limitrofi. Gli investigatori non escludono che l'agguato contro Salvatore Cordi' sia stato compiuto nell'ambito di contrasti tra gli esponenti della criminalita' organizzata locale per il controllo dei traffici illeciti. Gli investigatori stanno sentendo anche amici e familiari della vittima per ricostruire i suoi ultimi spostamenti prima dell'agguato. Dagli interrogatori non sarebbero emersi, secondo quanto si e' appreso, elementi utili alle indagini.

Ancora intimidazioni al presidente Restuccia. Oggi spari contro un suo cantiere

31/05 Alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati sparati da sconosciuti contro il cantiere di proprieta' dell'imprenditore e presidente dell'Assindustria di Vibo Valentia, Vincenzo Restuccia, nella frazione Piscopio di Vibo Valentia. I colpi hanno raggiunto un cumulo di detriti. Il rumore degli spari e' stato sentito da un operaio che si trovava in quel momento all' interno del cantiere e che ha denunciato l'accaduto ai carabinieri. Gia' nella giornata di ieri un' altra intimidazione era stata compiuta da sconosciuti contro il cantiere. Vicino alla struttura era stata lasciata una tanica di benzina e dei proiettili. Prima di quelle di ieri sera e di oggi, l' imprenditore, nell' ultimo mese, aveva subito quattro intimidazioni, tutte e quattro nello stesso cantiere dove vengono svolti lavori per la metanizzazione. Dopo gli ultimi episodi il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica aveva deciso di sottoporre i cantieri a vigilanza.
''Nei cantieri della ditta Restuccia lavorano circa duecento persone. Duecento padri di famiglia. Ho sulle spalle una responsabilita' enorme. Come faccio a lasciare tutto e dire loro che da domani si troveranno senza un'occupazione?''. Cosi' il presidente dell'Assindustria di Vibo Valentia, Vincenzo Restuccia, ha commentato l'ennesima intimidazione, la seconda in due giorni e la sesta in un mese, compiuta ai suoi danni. ''Io credo nella Calabria - ha aggiunto Restuccia - e sono fermamente convinto delle sue potenzialita'. Questa scia di violenza, pero', preclude ogni possibilita' di crescita economica. L'ccanimento contro gli imprenditori e' feroce e se tale situazione persistera', e' reale il rischio che non riusciremo piu' a fare impresa nella nostra bellissima Calabria. Sono consapevole che la presenza inquietante della malavita spaventa tutti noi, ma dobbiamo credere, abbiamo il dovere di farlo, che anche da noi si puo' dare occupazione. Ormai siamo arrivati ad una vera e propria lotta per la sopravvivenza. E' in gioco il futuro dell'intera Calabria, che corre il serio rischio di vedere collassare il suo sistema economico. Alle aziende vengono tarpate le ali della crescita. E meno imprese equivale a piu' disoccupazione e minore ricchezza. Allora mi domando: a chi giova una Calabria arretrata economicamente? E a chi puo' interessare una terra preda della criminalita' ed impregnata d'illegalita'? Pertanto invito tutti a resistere e ad avere il coraggio di lottare e non farsi sopraffare da questa ondata di violenza''.

Illegittima la perquisizione dell’abitazione di Chiaravalloti. Il Tar accoglie il ricorso

31/05 Il Tribunale per il riesame di Catanzaro ha annullato, dichiarandone l'illegittimita', il provvedimento con il quale la Procura della Repubblica ha disposto la perquisizione nell'abitazione dell'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, effettuata nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta truffa sull'utilizzo da parte dell'ex Giunta regionale dei finanziamenti statali e comunitari destinati al settore della depurazione delle acque. La decisione e' stata presa in accoglimento del ricorso che era stato presentato dagli avvocati Armando Veneto, Enzo Musco e Franco Scalzi, difensori di Chiaravalloti, attuale vicepresidente dell'Authority per la privacy. Gli avvocati di Chiaravalloti avevano chiesto, in particolare, l'annullamento del provvedimento di perquisizione e del sequestro di atti e documenti fatto nel corso dello stesso accertamento. I legali dell'ex presidente della Regione Calabria avevano motivato la loro iniziativa, secondo quanto si sosteneva nel ricorso presentato ai giudici del riesame, con ''la totale assenza di elementi indizianti a carico di Chiaravalloti per il reato ipotizzato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, all' abuso d' ufficio ed al disastro ambientale''. Secondo i difensori, infatti, ''il decreto di perquisizione ed il sequestro devono essere motivati, oltre che dall'esistenza dei gravi indizi di reato, dall'effettiva necessita' della perquisizione e della pertinenza degli oggetti sequestrati''. ''In sostanza - ha spiegato l'avv. Veneto - la perquisizione a carico di Chiaravalloti non poteva essere effettuata perche' mancavano gli indizi di reato e, di conseguenza, non c'era una motivazione adeguata per disporre l'accertamento. A questo c' e' da aggiungere - ha detto ancora Veneto - che gli oggetti sequestrati non avevano alcuna pertinenza con l'indagine, essendo Chiaravalloti estraneo alla stessa''. L'inchiesta sull'utilizzo dei finanziamenti nel settore della depurazione, condotta dal sostituto procuratore Luigi de Magistris, aveva portato il 16 maggio scorso all'emissione di 12 informazioni di garanzia, con contestuale decreto di perquisizione. Oltre che nei confronti di Chiaravalloti, i provvedimenti erano stati emessi a carico, tra gli altri, dell'ex assessore regionale all'Ambiente, Domenico Basile, e dell'ex subcommissario per l'emergenza ambientale in Calabria, Giovambattista Papello, attuale consigliere d'amministrazione dell'Anas.

La commissione antimafia, su iniziativa della Napoli, chiede le verifiche delle liste dei candidati di Lamezia e Briatico

31/05 La commissione parlamentare antimafia chiedera' le liste dei candidati alle elezioni amministrative nei comuni di Lamezia Terme e Briatico nelle ultime due tornate elettorali. Lo ha deciso l' Ufficio di Presidenza che ''nell' ambito della costante attenzione alla lotta alla criminalita' in Calabria'' acquisira' anche informazioni ed aggiornamenti dalle DDA della Calabria.
La decisione dell'Ufficio di presidenza della Commissione parlamentare antimafia di acquisire le liste dei candidati nelle due ultime elezioni comunali svoltesi a Lamezia Terme e Briatico e' stata presa su proposta del vicepresidente dell'organismo, Angela Napoli. A renderlo noto e' stata la stessa vicepresidente Napoli. I Comuni di Lamezia Terme e Briatico, in occasione delle elezioni amministrative del 3 e 4 aprile scorsi, sono tornati alla gestione ordinaria dopo un periodo di commissariamento determinato dal loro scioglimento nel 2003 per presunte infiltrazioni mafiose. ''La decisione della Commissione - ha detto il vicepresidente Napoli - non deve essere intesa come un fatto punitivo nei confronti dei Consigli comunali eletti in occasione della consultazione del 3 e 4 aprile, ne' delle Giunte che amministrano attualmente i due enti. Si tratta, piuttosto, di un'iniziativa che va interpretata in termini di pura conoscenza e di verifica. La nostra iniziativa potrebbe anche essere di aiuto, tra l'altro, per interpretare, per quanto riguarda in particolare Lamezia Terme, l'origine e il movente delle intimidazioni compiute nelle ultime settimane ai danni del sindaco, Gianni Speranza''. ''C' e' da precisare, comunque - ha aggiunto Angela Napoli - che la Commissione antimafia non ha alcun potere d'intervento sulla composizione delle liste presentate dai singoli partiti, ne' puo' esercitare, in questo senso, alcun ruolo repressivo''. Da parte sua lo stesso sindaco Speranza ha detto di non considerare negativamente l'iniziativa della Commissione antimafia. ''Si tratta - ha detto Speranza - di un fatto normale che credo possa essere di tutela della citta' e delle istituzioni di Lamezia Terme''.

A Corigliano giornata di studi degli ingegneri sulla figura del Responsabile unico


Nella foto da sx: Silvio Mele, Carlo De Vuono, Oreste Morcavallo, Battista Genova, Raffaele Agrippino, Alessandro Coletta

31/05 S'è svolto, nei giorni scorsi, nel Castello Ducale di Corigliano una giornata di studio organizzata dall'Inarsind (Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti della Provincia di Cosenza) sul tema "Il Responsabile del Procedimento - Ruolo, Compiti e Responsabilità". L'appuntamento, patrocinato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, dall'Amministrazione Comunale di Corigliano e dall'Amministrazione Provinciale di Cosenza, ha riguardato un tema molto importante per le categorie degli Ingegneri e degli Architetti.<<Oltre all'argomento - ha spiegato nel corso del suo intervento Il Presidente dell'Inarsind Cosenza, Raffaele Agrippino, che riguarda un aspetto complesso della Professione, la giornata di studi ha rappresentato un momento importante per la categoria poiché è riuscita ad offrire su questo argomento e più in generale sulle problematiche della professione, un momento di confronto e sintesi tra i il Sindacato, l'Ordine degli Ingegneri, l' Unitel (Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali ndc) e le Istituzioni grazie al contributo dell'Assessore provinciale ai Lavori Pubblici con delega alle categorie Professionali, Oreste Morcavallo, che sta dimostrando, su temi fondamentali per la Professione, una straordinaria attenzione e sensibilità>>.
<<Questa giornata di studi - ha ribadito il segretario del Sindacato Carlo De Vuono è stata importantissima perché finalmente si discute di aspetti importanti per le attività Professionale degli Ingegneri e degli Architetti con un approccio finalizzato alla risoluzione delle problematiche più rilevanti>>. A Carlo De Vuono ha fatto eco il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Cosenza Menotti Imbrogno. <La categoria degli Ingegneri nella nostra regione - ha detto - non sta vivendo un momento felice. Come confermano i dati Inarcassa - si trovano agli ultimi posti italiani per produzione di reddito. Un segnale d'allarme che non va sottovalutato e che impone sia al Sindacato che all'Ordine ed alle Istituzioni la necessità di trovare soluzioni adeguate>>.
Nel Corso della giornata di studi particolarmente apprezzato è stato l'intervento dell'Assessore Oreste Morcavallo che ha relazione sugli "aspetti legali della figura del Responsabile Unico del procedimento" sottolineando come <<la figura del Responsabile Unico - ha detto - abbia assunto un ruolo importantissimo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi con lo scopo di operare un avvicinamento tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. L'obiettivo della normativa è quello di individuare un riferimento pubblicamente conosciuto, quale responsabile di tutto l'iter di un'attività, cui, sia l'Amministrazione che il cittadino, si possa rapportare>>. L'Ing. Alessandro Coletta ha invece discusso dell' "Incarico di progettazione e di direzione lavori all'interno ed all'esterno dell'amministrazione - Ruolo dei liberi professionisti". Proprio nel corso dell'intervento dell'Ing. Coletta è stato, tra l'altro, chiarito un aspetto che in passato ha destato diverse perplessità tra i Professionisti e che riguarda l' attività di progettazione e direzione lavori da parte di un iscritto all'albo professionale che <<non può rientrare - è stato detto con chiarezza dall'Ing. Coletta - tra le prestazioni di lavoro autonomo occasionale ne di collaborazione coordinata e continuativa>>.
Sono, infine, intervenuti i delegati Inarcassa degli architetti e degli Ingegneri rispettivamente Pasquale Costabile e Giuseppe De Salvo ed il Presidente Provinciale dell'Unitel , Silvio Mele, ed il Sindaco di Corigliano, Battista Genova.

Il Sindaco di Cassano, Gallo, chiede all’Anas il completamento dei lavori tra la ss534 e la 106

31/05 ''L' imminente stagione estiva e l'afflusso di innumerevoli turisti che da qui a poco affolleranno la costa cassanese impongono di sapere i tempi di apertura della strada che collega la ss534 e la 106 bis, per dare risposte certe ai cittadini residenti, agli operatori turistici e a quanti sceglieranno Sibari per le vacanze''. E' quanto sostiene il sindaco di Cassano allo Ionio, Gialuca Gallo, in una lettera inviata all'Anas per protestare contro la mancata ultimazione dei lavori della strada che collega le strade statali 534 e 106 bis. ''Su questa bretella - ha aggiunto - nonostante gli impegni e le rassicurazioni da parte dei vertici dell'Anas a distanza di tre settimane i lavori ancora procedono a rilento e il rischio che anche l'estate 2005 trascorra senza l'apertura di questo importante segmento viario si fa sempre piu' reale''. Il sindaco Gallo ha invitato il capo sezione dell'Anas di Cosenza e il direttore del compartimento di Catanzaro ''ad attivarsi in fretta e a porre in essere ogni utile azione affinche' si giunga celermente alla soluzione definitiva della problematica''.

L’Agenzia delle entrate fornirà assistenza per la presentazione del modello “Unico 2005”

31/05 Ha avuto inizio l'operazione per la presentazione della dichiarazione dei redditi ''Unico 2005'' che terminera' il primo agosto 2005 per i contribuenti che sceglieranno di presentare il modello cartaceo tramite banche o posta, ed il prossimo due novembre per chi invece avra' preferito la modalita' di trasmissione telematica. ''Anche per ''Unico 2005'' - e' scritto in una nota - dopo il successo dello scorso anno, l'Agenzia delle Entrate dedica particolare attenzione al servizio gratuito di trasmissione telematica delle dichiarazioni riservato ai contribuenti persone fisiche, attraverso i suoi uffici locali uniformemente distribuiti sul territorio nazionale. Proprio per garantire il massimo di assistenza ed essere concretamente sempre piu' collaborativi con i contribuenti, l'Agenzia ricorda che attraverso le pagine Web del sito Internet www.agenziaentrate.it, si puo' accedere al servizio ''Trova l'ufficio'', per individuare la sede dell'Amministrazione fiscale piu' vicina a casa, o meglio servita dai mezzi pubblici o dotata di parcheggio, in altre parole piu' comoda''. I contribuenti possono inoltre prenotare un appuntamento, con l'indicazione del giorno e dell'ora desiderati. Una volta giunti in ufficio saranno assistiti gratuitamente dalla fase della preparazione, alla compilazione e alla trasmissione on-line del modello, senza la possibilita' di commettere errori formali.

Il Comune di Castrovillari celebra, per il 2giugno, la Festa della Repubblica

31/05 L'amministrazione comunale di Castrovillari celebra e ricorda la Festa della Repubblica. Un momento importante nella coscienza collettiva del Paese per quello che significa, a tutela della democrazia, della liberta', per la costruzione e per l'allargamento dell'Europa, che sta attraversando un momento particolare dopo l'esito negativo del referendum in Francia sul trattato costituzionale europeo. ''L'occasione - ricorda il sindaco, Franco Blaiotta- e' per ribadire anche il ruolo dell'Italia nell'Unione e di questa sulla scena internazionale, senza perdere di vista le radici cristiane dell'Europa, quelle che hanno aiutato la riconciliazione delle nazionidopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e garantito la pace per oltre mezzo secolo''. Il dialogo culturale, lo sforzo di affermare questa appartenenza al progetto comune ''e' la condizione indispensabile della crescita delle nostre popolazioni verso cui bisogna tendere sempre piu' ed a cui l'Italia -ha aggiunto il primo cittadino- sta dando il suo contributo, consapevole dell'importanza del progetto europeo nello spirito dell'ideale comunitario. I fondamenti della Repubblica, sanciti dalla Carta Costituzionale italiana, base della convivenza civile, e celebrati in questa giornata - riferisce Blaiotta- si muovono su questa scia e possono divenire piu' efficaci solo con un maggiore coinvolgimento, a tutela dei diritti e dei doveri e perche' la democrazia non si risolva in una pura formalita'''. ''Liberta', dignita', e diritti, che richiamiamo in questa giornata, hanno bisogno, dunque, del contributo di ciascuno per sviluppare e per rispettare le esigenze di espressione, fondamenti -conclude il sindaco- della partecipazione popolare e di quel dibattito che dovrebbe sempre piu' portare alla salvaguardia del bene comune nei confronti del quale la Repubblica e' un presidio importante a garanzia della liberta' di tutti e dei valori fondamentali della nostra Patria, unita dal 1946 sugli ideali condivisi''.

Entro il 15 giugno le domande per ottenere i benefici previdenziali contro l’esposizione all’amianto”

31/05 ''Il 15 giugno rappresenta l'ultima occasione, per i lavoratori che hanno subito il rischio amianto, di richiedere all'Inail la certificazione dei relativi periodi di esposizione, necessaria per ottenere i benefici previdenziali''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile regionale del patronato Inas-Cisl, Francesco Russo. ''Entro questa data - ha aggiunto - tutti i lavoratori, anche quelli appartenenti a particolari categorie come per esempio, i marittimi o i dipendenti pubblici, che ritengono di essere stati esposti all'amianto per un periodo pari o superiore a 10 anni devono inoltrare domanda all'Inail. In particolare, i lavoratori assicurati all'Inail devono presentare la domanda entro il suddetto termine solo nel caso in cui non l'abbiano gia' fatto o abbiano inoltrato domanda esclusivamente all'Inps. Devono invece presentare nuova domanda, qualora abbiano interesse a vedersi riconosciuti ulteriori periodi di esposizione all'amianto, diversi da quelli eventualmente gia' accertati con precedente istruttoria''. ''Al contrario - ha concluso Russo - i lavoratori che svolgono un'attivita' non assicurata presso l'Inail devono necessariamente inoltrare la richiesta all'Inail anche in caso in cui abbiano gia' provveduto''.

Sequestrati tre chilometri di reti da pesca a Diamante

31/05 Tre chilometri di reti da pesca, prive di elementi di segnalazione, sono stati sequestrati dal personale dell' Ufficio circondariale marittimo di Maratea nel Tirreno cosentino. Il sequestro e' stato effettuato nell' ambito di una vasta attivita' di vigilanza e di controllo svolta dalla Guardia costiera nel tratto di mare compreso tra Diamante e Maratea. Le reti, secondo quanto viene ipotizzato, erano state collocate da pescatori di frodo. Il valore delle reti sequestrate ammonta a circa seimila euro.

Da Crotone volo diretto per New York con scalo a Bologna

31/05 Dall'aeroporto Sant'Anna di Crotone sara' possibile raggiungere New York grazie ad un accordo Eurofly - Club Air che prevede uno scalo intermedio a Bologna. Lo ha reso noto la Societa' aeroporto Sant'Anna. Con l'avvio dei gia' annunciati collegamenti Club Air tra l'aeroporto calabrese e quello di Bologna (oltre che con quello di Verona), gli utenti, imbarcandosi al Sant'Anna, lunedi', mercoledi' e venerdi', potranno, infatti, usufruire dei collegamenti trisettimanali che Eurofly effettuera', dal 13 giugno al 18 di settembre, per raggiungere New York. Le partenze per il rientro sono programmate, invece, nei giorni di martedi',giovedi' e domenica. I voli di collegamento tra Crotone e Bologna, secondo l'accordo di ''interlining'', saranno effettuati da Club Air (compagnia privata italiana nata nel 2002) con orari tali da garantire la coincidenza con i voli Eurofly in partenza da Bologna.

La bitumazione delle piste dell’aeroporto di Lamezia avverrà di notte per non bloccare lo scalo

31/05 L' Enac ha approvato il progetto esecutivo di riqualificazione della pista dell' aeroporto di Lamezia Terme. Ne da' notizia un comunicato della Sacal, la societa' di gestione dello scalo. ''Con la comunicazione da parte dell' Ente nazionale aviazione civile - si afferma nel comunicato - si da' di fatto il via all'attivazione dei procedimenti relativi all'appalto dei lavori, per un importo complessivo di cinque milioni e mezzo di euro''. ''Sacal - ha detto il presidente della Sacal, Vincenzo Speziali - si era da principio opposta al primo piano progettuale che prevedeva, cosi' come ad esempio si e' verificato negli aeroporti di Bologna, Verona e Reggio Calabria, il blocco dell' operativita' aeroportuale, con la chiusura dello scalo ai voli per tutto il periodo necessario all' espletamento dei lavori. Un blocco evidentemente esiziale per le economie dell' aeroporto e per il suo trend di crescita ormai costante ed un vero disservizio per l' intera utenza calabrese, tanto piu' pesante con l' arrivo della stagione estiva e l' atteso flusso di turisti. Sacal ha pensato dunque bene di provare a rivedere le cose e trovare soluzioni alternative. Soluzioni che abbiamo identificato e che oggi vengono approvate da Enac, che le ha ritenute evidentemente consone''. ''In sostanza - ha spiegato Speziali - i necessari lavori di riqualificazione della pista saranno espletati nelle ore notturne e cio' grazie all' impiego di prodotti bituminosi di avanguardia, ad alto consolidamento. Sono lavori certo un po' piu' costosi, ed e' anche per questo che aspettavamo l'approvazione Enac, ma che consentono di lavorare con una tempistica assai piu' stretta e, appunto, di non paralizzare l' aeroporto che puo' mantenere la sua piena funzionalita'''. ''A breve, dunque - conclude il comunicato della Sacal - l' espletamento della gara relativa all' affidamento dei lavori col successivo avvio nel periodo autunnale e cioe' una volta conclusa la stagione charteristica che si attende cospicua e ancora in crescita, e quindi riducendo al minimo ogni tipo di penalizzazione per il traffico da e per Lamezia''.

Forte temporale causa un frana nel reggino. Strade interrotte, ritardi nei treni e qualche danno. Proteste di Legambiente, Interrogazione della Napoli.

31/03 Una frana causata dalla pioggia ha provocato l'interruzione di un tratto della strada statale 18, in localita' Favazzina, tra Scilla e Bagnara Calabra, nel Reggino. Il personale ed i mezzi dell'Anas sono intervenuti per rimuovere il fango ed i detriti che hanno invaso la sede stradale. Nella zona della frana sono intervenuti anche i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale che stanno offrendo assistenza agli automobilisti. Il tratto di strada interrotto era gia' stato interessato nelle settimane scorse da un' altra frana provocata sempre dal maltempo. Il 31 marzo scorso sempre a causa delle pioggia in localita' Favazzina una frana provoco' un incidente ferroviario nel quale rimasero ferite alcune persone. La frana ha provocato anche l'interruzione per oltre un ora della linea ferroviaria che ora e' stata ripristinata. Lo si e' appreso da Trenitalia. A causa dell'interruzione hanno subito ritardi cinque treni. Il personale di Trenitalia ha provveduto all'assistenza dei viaggiatori. Il 31 marzo scorso sempre a causa delle pioggia in localita' Favazzina una frana provoco' un incidente ferroviario nel quale rimasero ferite alcune persone. Un episodio analogo era avvenuto negli anni scorsi sempre a causa di una frana avvenuta nella stessa zona.
''L'Anas e Trenitalia devono avviare adeguati interventi e procedere all'attuazione di opere utili a garantire la sicurezza dei tratti stradali e ferroviari in localita' Favazzina interessata da una frana''. E' quanto sostiene in una nota la parlamentare di AN, Angela Napoli, in una interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture e trasporti. ''Le continue frane - ha aggiunto Napoli - che si abbattono su questo tratto stradale della 18, provocandone la forzata chiusura, creano grossi disagi alle comunicazioni tra i Comuni di Scilla e Bagnara, anche e soprattutto per i pendolari che quotidianamente si spostano per attivita' di lavoro o di studio''. ''Nei giorni scorsi - ha concluso - e' stato divulgato dall' Anas il libro bianco della strada 2004, da cui si evince che non e' stato ancora posto in essere alcun intervento sul tratto in questione''.
''La frana che ha provocato l' interruzione del traffico sul tratto della statale 18 e' l' ennesimo inequivocabile messaggio che ci viene dal territorio''. E' quanto sostiene in una nota il dirigente nazionale di Legambiente, Nuccio Barilla', circa la frana in localita' Favazzina tra i comuni di Scilla e Bagnara. ''Dopo la frana che il 31 marzo - ha aggiunto - che ha provocato il deragliamento del treno Reggio Calabria - Milano, con il ferimento di alcuni passeggeri, evitando solo per miracolo esiti piu' gravi ad essere interessata e' ancora una volta l' area di Favazzina la cui fragilita' ed emergenza idrogeomorfologica e' a tutti nota da tempo. Che altro si aspetta ancora a dare seguito ad interventi urgenti e di vasto raggio per mettere in sicurezza quel territorio, insieme alla strada e alla ferrovia prima che vi sia un possibile ben piu' grave disastro?''. ''Su questo terreno - ha concluso Barilla' - una risposta rapida ed efficace deve venire dal nuovo esecutivo regionale. Deve esserci una concreta dimostrazione che si guarda a questo e non alle grandi opere pubbliche costose e inutili come priorita' vere del territorio dell' area dello Stretto e della Costa viola''.

Nuova intimidazione al Presidente di Assindustria Vibo, Restuccia

30/05 Una nuova intimidazione, l' ennesima, e' stata compiuta oggi a Vibo Valentia ai danni dell' imprenditore edile Vincenzo Restuccia, presidente dell' Associazione provinciale degli industriali di Vibo Valentia. Ignoti, nella frazione Piscopio, in un cantiere di proprieta' dell' imprenditore in cui si stanno realizzando lavori di metanizzazione, hanno lasciato su un rullo usato per la bitumazione delle strade una tanica contenente liquido infiammabile e alcuni proiettili. Ad accorgersi della presenza della tanica e dei proiettili sono stati alcuni operai, che hanno avvertito i carabinieri. Il 19 ed il 22 aprile scorsi, nello stesso cantiere, ignoti avevano incendiato due escavatori e sparato alcuni colpi di pistola contro alcuni mezzi dell' impresa di Restuccia.

Intimidazione a fucilate allo studio del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Saracena. Pappaterra: “atto intollerabile”

30/05 Ancora un grave attentato contro rappresentanto delle istituzioni in Calbria. Ancora una volta la violenza di qualche sconsiderato che cerca di imporre con la forza la legge della barbarie sulal democrazia. Questa volta è accaduto a Saracena, in provincia di Cosenza dove alcune persone, non identificate, hanno sparato alcuni colpi di fucile contro lo studio privato del geometra Giuseppe Di Sanzo, dirigente dell' ufficio tecnico comunale. L' episodio risale alla notte tra il 26 ed il 27 maggio scorsi, ma se n' e' avuta notizia soltanto oggi. I colpi hanno danneggiato una finestra dello studio. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri. Riguardo il movente, gli investigatori non escludono che l' intimidazione sia da collegare ad una vendetta contro il funzionario comunale in relazione a fatti riguardanti la sua attivita' professionale.
Mimmo Pappaterra, deputato dell'Unione, ha presentato un' interrogazione al Ministro dell' Interno in relazione all' intimidazione subita dal geometra Giuseppe Di Sanzo, dirigente dell' ufficio tecnico del Comune di Saracena. ''Non e' la prima volta - afferma Pappaterra in una dichiarazione - che nel comprensorio del Pollino amministratori o funzionari comunali finiscono sotto il mirino della criminalita' organizzata e cio' avviene per la loro strenue difesa della legalita' e della correttezza amministrativa. Nei giorni scorsi avevo presentato un' analoga interrogazione per l'attentato al Sindaco di Altomonte. L' attacco al geometra Di Sanzo potrebbe inquadrarsi in un disegno criminoso che ha un' unica matrice rispetto alla quale le forze di contrasto e gli inquirenti hanno il dovere di fare piena luce. Non e' piu' tollerabile che tanti episodi, l' uno simile all' altro, restino senza mandanti e senza colpevoli. E' giunta l' ora che il Ministro dell'Interno adotti ogni decisione utile ad intensificare le indagini ed a ricercare quanto prima coloro che hanno pesanti responsabilita'''. ''Per il tramite del sindaco, Domenico Metaponte - conclude Pappaterra - voglio inviare un messaggio di solidarieta' e di sostegno a tutta la comunita' di Saracena affinche' non scivoli in atteggiamenti di sfiducia e al geometra Di Sanzo, funzionario integerrimo e laborioso e alla sua famiglia, esprimo la mia vicinanza ed amicizia invitandolo a non abbassare la guardia rispetto al suo lavoro che deve proseguire in piena trasparenza e linearita'''.

Il Prefetto D'Amico in persona all’intitolazione delle due strade a Cassano. “Stato presente in qualsiasi contrada”

30/05 ''Questa mia partecipazione all'intitolazione della piazza del quartiere 'Timpone Rosso' a S.Pio da Pietralcina, di due strade dello stesso quartiere una a San Giovanni Bosco e l'altra a padre Pino Puglisi e del centro polivalente a Papa Giovanni Paolo II rappresenta la testimonianza della vicinanza e della presenza dello Stato in qualsiasi contrada''. E' quanto ha detto stamane il Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, a margine della manifestazione di intitolazione di una piazza a San Pio svoltasi stamattina nel rione ''Timpone Rosso''. Alla cerimonia ha partecipato il sindaco della citta', Gianluca Gallo, ed il presidente del consiglio cassanese, Antonio Golia. Il Prefetto D'Amico ha detto inoltre che ''e' la quarta o la quinta volta che vengo qui a Timpone Rosso e la sesta o la settima che vengo nel comune di Cassano, proprio perche', essendo stata una comunita' che ha avuto piu' problemi, e' necessario che la presenza dello Stato, non soltanto in sede repressiva, sia testimoniata da chi lo Stato rappresenta nella Provincia''.

Il PM Dominijanni dal Presidente Loiero per le minacce ai politici.

30/05 Una ''reazione preventiva'' contro la Giunta regionale per il proposito dell' esecutivo di contrastare qualsiasi forma di illegalita' e di costituirsi parte civile in tutti i processi che riguardano la criminalita' organizzata. Questa l' ipotesi che il presidente dell' esecutivo, Agazio Loiero, sentito dal sostituto procuratore distrettuale di Catanzaro Gerardo Dominijanni, ha avanzato in relazione alle minacce rivoltegli di recente. Il colloquio tra il presidente Loiero ed il pm Dominijanni si e' svolto nello studio del presidente della Regione. La decisione di Dominijanni di sentire Loiero trae origine dalla busta inviata il 3 maggio scorso al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, in cui venivano rivolte minacce allo stesso Speranza; al Presidente della Regione; all' assessore regionale alla Sanita', Doris Lo Moro, ex sindaco di Lamezia, ed al vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. In particolare, nella busta era stato inserito un fac-simile di scheda elettorale in cui erano stati scritti con un pennarello i nomi di Speranza, Loiero, Lo Moro e Napoli accanto ai quali era stata tracciata una croce. Loiero, secondo quanto si e' appreso, ha riferito di non essere a conoscenza di fatti o motivi specifici che possano spiegare l' intimidazione, sostenendo, sul piano generale, di non escludere che la decisione della nuova Giunta regionale di fare della lotta contro la criminalita' e l' illegalita' uno dei cardini della propria attivita' potrebbe avere determinato una reazione proprio negli ambienti criminali che possono subire un danno dalla posizione assunta dal' esecutivo. Nei prossimi giorni il pm Dominijanni sentira' l' assessore Lo Moro e l' on. Napoli. Il magistrato valutera' poi se sentire anche il sindaco Speranza in considerazione del fatto che il primo cittadino di Lamezia Terme e' stato gia' ascoltato dalla Polizia, che sta svolgendo indagini sulle minacce rivolte ai politici.

Siglata dalla Provincia di Cosenza la convenzione per il Porto di Corigliano

30/05 Il primo, concreto passo verso l’utilizzazione e la valorizzazione del porto di Corigliano inteso quale infrastruttura al centro di scambi capaci di rinnovare tutto un sistema di relazioni commerciali, economiche e turistiche, punto di rilevo nelle mappe delle grandi rotte mediterranee. Lo ha segnato la firma che stamattina è stata apposta sulla convenzione che conferisce la redazione del Piano Regolatore portuale del Porto di Corigliano dal Presidente, Mario Oliverio e dal gruppo di progettisti qualificati nel settore, coordinato dal Professor Rosario Pavia, del Dipartimento di Architettura ed Urbanistica dell’Università di Pescara. Un impegno verso un grande disegno di sviluppo, questo, che è stato voluto tra gli obiettivi programmatici più qualificanti del governo provinciale a guida dell’onorevole Oliverio. La formale assegnazione dell’incarico, presente il sindaco della città jonica, Giovan Battista Genova, il vicepresidente della Provincia, Salvatore Perugini, il Direttore Generale dell’Ente, Cesare Pelaia e l’assessore ai Trasporti, Gagliardi, chiude di fatto la prima parte di un lavoro propedeutico di concertazione che ha visto coinvolte negli scorsi mesi tutte le istituzioni interessate al progetto di rilancio del porto di Corigliano. Prime fra esse, l’autorità portuale competente, parte di un vertice preliminare tenuto lo scorso novembre, presente il Comandante del porto, Tenente di Vascello Chirico. “Una fruttuosa intesa istituzionale già avviata – ha detto il Presidente Oliverio- permette oggi di guardare con interesse concreto ad una diversa fase di programmazione della crescita di una estesa area che vede centrale Corigliano, che si immagina sostenuta dal potenziamento ed alla razionalizzazione di una infrastruttura come quella portuale.” “Non è un caso- sottolinea il Presidente della Provincia- che, tra i pochissimi esempi esistenti in Italia, il piano regolatore portuale dato ad incarico viene incentivato da una amministrazione provinciale anziché dall’amministrazione centrale e venga pensato in amalgama con il piano della città, non come entità a se stante, staccato dal territorio.”. “Il Piano Regolatore Portuale- ha fatto presente infine Oliverio- inoltre costituire il primo atto cui dovranno seguire altri strumenti per il raccordo con il sistema infrastrutturale (viabilità, ferrovie, ecc.), per una logistica capace di realizzare intorno al porto un nodo intermodale strategico per un moderno sistema dei trasporti nella nostra regione del quale avvantaggiare lo scambio delle merci, attività produttive come quelle della Piana di Sibari, il turismo.” Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Genova, consigliere provinciale dei DS, che ha ringraziato il Presidente Oliverio per aver “mantenuto fede ad un impegno che permette di ragionare finalmente in forma reale sul porto inteso come centro di sviluppo e luogo di dialogo ed incontro con i Paesi della riva Sud e della sponda Est del Mediterraneo”. Il porto, è stato chiarito quale prima indicazione, sarà classificato di II Classe e III Categoria, interessato quindi dal diporto, dagli scambi commerciali, industriali, turistici. Nelle prossime settimane è già in previsione una Conferenza dei Servizi, estesa a tutti i soggetti interessati all’infrastruttura, anche la Regione Calabria, cui è stata indirizzata una lettera che comunica la firma della convezione che fa partire un iter cui lo stesso nuovo governo Loiero guarda con favore ed interesse. Per la prossima estate, inoltre, è stato già annunciato dal Presidente Oliverio un evento che farà del porto baricentro di iniziative, di caratura internazionale, aperte al dibattito, alla riflessione, allo spettacolo, i cui dettagli stanno definendosi in un programma che verrà ufficialmente reso noto a breve.

Tratti in salvo due turisti pugliesi bloccati nelle gole del Raganello

30/05 Due persone, rimaste bloccate nelle gole del Raganello nell'area del parco nazionale del Pollino, sono state tratte in salvo nella notte da una squadra del soccorso alpino della Stazione del Pollino. Una terza persona che era in compagnia dei due escursionisti bloccati, tutti residenti in provincia di Bari, e' riuscita a raggiungere un' abitazione del comune di San Lorenzo Bellizzi dove ha contattato i volontari del soccorso alpino chiedendo di intervenire per aiutare gli amici. In poco tempo i due escursionisti, che erano bloccati in un fiume la cui acqua aveva la temperatura di circa 3 gradi, sono stati raggiunti e tratti in salvo.

La fuga dei cervelli da sud a nord è una vera e propria emorragia

Tasso emigrazione

Tasso immigrazione

-------------

------------

-----------------

Abruzzo

1,122

0,981

Molise

1,818

1,894

Campania

0,884

0,374

Puglia

1,207

0,588

Basilicata

2,029

1,467

Calabria

2,599

1,15

Sicilia

0,64

0,36

Sardegna

0,654

0,53

29/05 Aumentano sempre di piu' i giovani con la laurea in tasca che dalle regioni del Sud partono alla ricerca di un lavoro nel resto d'Italia. Tanto che dalla meta' degli anni '90 si puo' dire che, dopo alcuni anni di rallentamento, la fuga di cervelli e' diventata una vera e propria emorragia. Questa rilevante perdita di capitale umano qualificato, ''grave per il futuro sviluppo dell'area'', e' stata registrata dallo Svimez. Nel corso degli anni Novanta sia il tasso di emigrazione che quello di immigrazione sono stati sostanzialmente in calo in tutte le Regioni italiane: ma per la gran parte delle regioni meridionali - e questo, secondo lo Svimez, ''e' un dato preoccupante'' - proprio negli ultimi anni dell'analisi, i flussi migratori in uscita hanno ripreso a crescere a fronte di flussi migratori in ingresso pressoche' stazionari. Uno sguardo ai numeri delle varie regioni non lascia spazio a dubbi. In Calabria, per esempio, nel 1994 il tasso di emigrazione (cioe' la percentuale tra il numero di laureati persi rispetto a quelli residenti) era pari all'1,3%: appena cinque anni dopo il valore era esattamente raddoppiato, passando al 2,6%. Il tasso di immigrazione, invece, dopo essere cresciuto dall'1,1% del '94 al 2,4% del '98, l'anno successivo era crollato di nuovo all'1,1%. Con un saldo tra laureati in uscita e quelli in entrata chiaramente sbilanciato verso i primi. Anche se la Calabria e' la regione che presenta l'andirivieni piu' sostenuto non e' in realta' quella dove la situazione e' piu' drammatica. L'emorragia di cervelli, infatti, a Catanzaro e dintorni si e' almeno bloccata nel 1998 e nel 1995. In Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia, invece, sono sempre stati di piu' i laureati in partenza rispetto a quelli in arrivo. In Campania, per esempio, nel '99 gli emigrati sono stati lo 0,9%, contro lo 0,4% degli immigrati; in Puglia l'1,2% e' andato via e lo 0,6% e' tornato; in Basilicata le partenze sono state il 2%, contro l'1,5% degli arrivi; in Sicilia, infine, a fronte dello 0,6% relativo alle emigrazioni, c'e' lo 0,4% di immigrazioni. In controtendenza, invece, e' l'Abruzzo. Nel 1999, infatti la percentuale di chi ha fatto la valigia e' stata piu' o meno analoga a quella di chi ha invece scelto di arrivare (1,1% contro 1%) e negli anni precedenti gli arrivi sono stati quasi sempre superiori alle partenze. Se altre regioni meridionali ''hanno occasionalmente registrato flussi netti attivi di laureati - osserva quindi il rapporto - tuttavia solo per l'Abruzzo si puo' parlare di una inversione di tendenza, data la persistenza nel tempo, in particolare nella seconda parte del periodo, di questo fenomeno''. Alla luce di questi risultati, quindi, lo Svimez sottolinea che ''nel Mezziogiorno si sta registrando una vera e propria emorragia di risorse umane qualificate'', un fenomeno che ''dovrebbe essere preso in seria considerazione nell'ambito degli interventi di politica economica rivolti al Mezzogiorno d'Italia''. Ecco una tabella che mostra l'andamento delle emigrazioni e immigrazioni di laureati nel 1999 nelle otto regioni oggetto dello studio (dati in percentuale sui laureati residenti).

Cassano dedica due vie a San Pio e a Don Puglisi

29/05 Sara' dedicata a San Pio da Pietrelcina la piazza del rione ''Timpone Rosso'' nel comune di Cassano allo Ionio dove altre due strade saranno intitolate a San Giovanni Bosco e padre Puglisi ed il centro polivalente a Giovanni Paolo II. La cerimonia di intitolazione, che si svolgera' domani mattina, parteciperanno, oltre al sindaco Gianluca Gallo e al presidente del consiglio Antonio Golia, il Prefetto di Cosenza, Diego D'Amico, don Mario Golesano, parocco del quartiere ''Brancaccio'' di Palermo e il segretario dei gruppi di Padre Pio della diocesi di Cassano Ionio.

Festeggia i novantanni buttandosi dall’aereo con il paracadute, un colonnello dei paracadutisti

28/05 Ha deciso di festeggiare il giorno del suo novantesimo compleanno come ai vecchi tempi, quando era un colonnello dei Paracadutisti impegnato nella campagna di Libia del 1940. Giuseppe Aloi, classe 1915, catanzarese residente a Rende si è presentato con la tuta mimetica e i le medaglie della II guerra mondiale appuntate sul petto nel campo di volo dell'associazione nazionale paracadutisti d'Italia, a Montalto Uffugo. Qualche giorno prima aveva effettuato e superato senza il minimo problema le visite mediche. Oggi, sotto gli occhi vigili delle telecamere si è lanciato in coppia da 3600 metri d'altezza a bordo di un areo predisposto all’uso. Il paracadute si è regolarmente aperto ai 1500 metri e l'atterraggio è stato perfetto. Il colonnello Aloi, praticamente portato in trionfo, ha salutato dicendo: "Ci vediamo qui tra cinque anni". Nella foto Aloi è immortalato nell'attimo prima dell'atterraggio.

A rischio 47 posti di lavoro alla Micosi di Piane Crati

28/05 E' in crisi la Micosi spa, azienda di coltivazione e commercializzazione di funghi, nata con gli incentivi della legge 44. L'azienda e' una piccola realta' produttiva del comune di Piane Crati, in provincia di Cosenza, Ben 47 addetti, tra i quali molte donne, rischiano il proprio lavoro dopo che stanno gia' subendo il ritardo nella corresponsione degli stipendi. Difficolta' finanziarie, interessi crescenti richiesti dagli istituti di credito, problemi di mercato che richiedono una riconversione di produzione ed impianti: questa la situazione prospettata, nel corso di un incontro avvenuto questa mattina, tra i delegati aziendali della Micosi spa e il presidente della Provincia. ''Una situazione comunque non del tutto compromessa -e' stato detto- stante il profilarsi di un ingresso societario da parte di un gruppo commerciale giapponese, interessato alla produzione di qualita' ed alla sua trasformazione, da destinare al mercato del Sol Levante. Un ingresso che, dopo i primi, fruttuosi contatti, dovrebbe avvenire nel corso di qualche mese''.

Castrovillari: il Sindaco Blaiotta presenta il piano di sviluppo urbano

28/05 ''Il Piano di Sviluppo Urbano della citta' di Castrovillari ha disegnato il programma degli interventi, predisposti e ritenuti prioritari dall' Amministrazione Comunale''. Ad affermarlo e' stato Franco Blaiotta sindaco della citta' in occasione della presentazione del Psu svoltasi nella sala consiliare del Comune. Il Piano, secondo quanto riporta un comunicato, e' stato finanziato con fondi della misura 5.1 B dell' asse ''V Citta''' per i centri intermedi del sistema insediativo regionale con una popolazione di oltre 15mila abitanti. L' iniziativa prevede il trasfrimento di una somma di circa tre milioni di euro, a cui il Comune aggiungera' un finanziamento di oltre un milione di euro per arrivare, con il contributo dei privati, ad una spesa complessiva di oltre cinque milioni di euro. Allo stato attuale la Regione ha gia' erogato un anticipo di 600mila euro che serviranno a fare partire le procedure tecnico-amministrative relative alla predisposizione dei band, alla redazione dei progetti esecutivi e quant' altro sara' utile ad attuare il programma. ''Questo strumento - ha sostenuto ancora Blaiotta - potra' aiutare la crescita del capoluogo del Pollino in sinergia con gli altri strumenti in atto sul territorio''.

Indagine CGIA: la pensione a 70 anziani su 100. Tassi di pensionamento più bassi al sud

28/05 In Italia vengono erogate ben 15 milioni 181 mila 676 pensioni, pari ad una media di 70,4 vitalizi ogni 100 residenti con piu' di 50 anni. Questi i calcoli elaborati dall'Ufficio Studi degli artigiani della Cgia di Mestre per raccontare statisticamente la situazione pensionistica nel belpaese. L'analisi si e' limitata a conteggiare le pensioni erogate dall'Inps (quindi non sono incluse quelle ''elargite'' dal Ministero del Tesoro, dall'Inail o dal Ministero della Difesa) e riguardano le pensioni di vecchiaia (che includono anche quelle di anzianita'), di reversibilita' e di invalidita'. A guidare la classifica quando si parla di tasso di pensionamento piu' alto e' la provincia di Ancona dove il numero di pensioni ogni 100 residenti con piu' di 50 anni e' di 89,8. Seconda e' la provincia di Campobasso (88, 0), terza Vercelli (87,8), quarta Trieste (87,6). L'incidenza meno elevata e' quella registrata, invece, nella provincia di Napoli, dove il numero di pensioni ogni 100 residenti over 50 e' di 52,3, preceduta da Roma (54, 1), da Cagliari (54,5), da Catania (56,3) e Palermo (58,8). Ma la situazione cambia nell'osservare le ultime posizioni stilate dalla Cgia. Tra i tassi di pensionamento piu' bassi, in effetti, troviamo esclusivamente le province del sud. Accanto a Napoli, Roma, Cagliari, Catania, Palermo compaiono dunque anche Bari con 58,9 pensioni ogni 100 residenti con piu' di 50 anni, Siracusa (59,3), Caserta (61,2), Sassari (61,6), Foggia (62,6) e Ragusa (63). Un microcosmo che si anima di una nuova hit parade quando si analizzano le pensioni in termini assoluti. E cosi' il numero piu' elevato di pensioni erogate dall'Inps si registra in provincia di Milano (un milione 128 mila 542). Seguono quindi Roma (755 mila 720), Torino (664 mila 956), Napoli (464 mila 905), Firenze (341 mila 608) e Bologna (303 mila 088). Il record della provincia in cui si distribuisce il minor numero di pensioni e' Isernia (29 mila 408), anche se il tasso di pensionamento e' tra i piu' alti della penisola (84,3 pensioni ogni 100 residenti over 50). ''Questi dati - commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - sono importanti perche' possono consentire ai politici e agli amministratori locali di dimensionare a livello territoriale i gravi problemi sociali legati all'invecchiamento della popolazione. Dove ci sono piu' pensionati, spesso, ci sono maggiori problemi di natura sociale e sanitaria. Rischiano di esserci situazioni di abbandono, emarginazione e solitudine che vanno affrontati con efficacia. Insomma, questa analisi puo' essere un buon elemento di supporto per intervenire con politiche assistenziali piu' incisive e mirate''. Questa la classifica provincia per provincia:

Province

N. pensioni

Indice*

1

Ancona

167.151

89,8

2

Campobasso

77.946

88

3

Vercelli

139.942

87,8

4

Trieste

100.594

87,6

5

Ferrara

134.070

84,4

6

Isernia

29.408

84,3

7

Ravenna

129.228

83,3

8

Piacenza

97.989

82,8

9

Reggio E.

148.896

82,7

10

L'aquila

96.293

82,6

11

Novara

167.811

82,3

12

Potenza

115.388

82,1

13

Pavia

173.553

81,9

14

Rovigo

81.527

81,7

15

Macerata

102.601

81,5

16

Cuneo

186.083

81,3

17

Gorizia

49.207

81

18

Asti

74.575

81

19

Modena

205.348

80,9

20

Parma

136.296

80,2

21

Como

250.240

79,6

22

Alessandria

154.519

79,5

23

Mantova

122.766

79,1

24

Varese

249.143

79

25

Benevento

82.722

78,9

26

Belluno

68.925

78,9

27

Pordenone

88.852

78,2

28

Bolzano

119.906

77,8

29

Pesaro Urbino

109.776

77,7

30

Udine

169.723

77,6

31

Ascoli P.

115.208

77,1

32

Arezzo

105.492

77

33

Chieti

115.848

76,9

34

Sondrio

49.800

76,7

35

Perugia

194.676

76,5

36

Cremona

105.053

76,4

37

Siena

86.710

76,4

38

Aosta

35.785

75,9

39

Terni

74.269

75,2

40

Teramo

81.093

75,1

41

Bologna

303.088

75,1

42

Bergamo

264.434

75

43

Reggio C.

143.567

74,7

44

Forli'

191.560

74,6

45

Pistoia

84.508

74,5

46

Vicenza

213.079

74,5

47

Torino

664.956

73,9

48

Milano

1.128.542

73,6

49

Treviso

214.143

73,5

50

Avellino

111.231

73,3

51

Trento

129.870

73,1

52

Imperia

69.009

72,9

53

Nuoro

68.327

72,7

54

Catanzaro

171.193

72,7

55

Lecce

206.770

72,4

56

Brescia

289.523

71,3

57

Brindisi

99.004

71

58

Lucca

112.606

70,9

59

Savona

92.909

70,9

60

Grosseto

68.013

70,8

61

Verona

219.985

70,7

62

Rieti

43.413

70,6

63

Frosinone

124.910

70,3

64

Viterbo

82.383

70,2

65

Agrigento

109.081

69,9

66

Cosenza

175.119

69,9

67

Genova

283.424

68,9

68

Firenze

341.608

68,8

69

La Spezia

68.799

68,7

70

Pisa

111.042

68,7

71

Massa C.

58.173

68,6

72

Matera

47.849

68

73

Enna

42.640

67,8

74

Oristano

38.784

67,2

75

Padova

212.841

67

76

Salerno

239.202

67

77

Messina

160.309

66,5

78

Pescara

76.441

66

79

Trapani

99.738

65,1

80

Taranto

127.613

64,7

81

Venezia

210.073

64,6

82

Caltanissetta

59.029

64,6

83

Latina

108.180

63,7

84

Livorno

91.199

63,3

85

Ragusa

64.418

63

86

Foggia

141.022

62,6

87

Sassari

98.321

61,6

88

Caserta

155.117

61,2

89

Siracusa

80.556

59,3

90

Bari

295.827

58,9

91

Palermo

240.927

58,8

92

Catania

191.367

56,3

93

Cagliari

140.917

54,5

94

Roma

755.720

54,1

95

Napoli

464.905

52,3

-----

-------------

------------

--------

Totale

Italia

15.181.676

70,4

 

Muore, stroncato da un fulmine, un giovane sottufficiale di Paola

28/05 Un sottufficiale della Marina militare, Santo Panaro di 37 anni, è morto nel pomeriggio per essere stato colpito da un fulmine, sul lungomare nord della cittadina di Paola, nella quale viveva con la famiglia. Il militare stava facendo il giudice in una gara di pesca sportiva, quando sulla costa della cittadina tirrenica calabrese si è abbattuto un temporale di breve durata ma di forte intensità. Panaro, colto dal fulmine, è deceduto all'istante.

Tre arresti ad opera dei carabinieri a Carolei, Cosenza e San Giovanni

28/05 Tre persone sono state arrestate nel corso di controlli compiuti dai carabinieri in provincia di Cosenza. A San Giovanni in Fioreun cittadino ucraino si rifiutava di scendere da un'autobus delle ferrovie della Calabria, fermo al capolinea, minacciandone l'autista, finche' non fosse stato riportato a Cosenza. L'uomo, Vlasov Mycola, di 34 anni, alla vista dei militari, che ne richiedevano l'esibizione dei documenti,li ha minacciati ripetutamente. L'ucraino e' stato tratto in arresto per minaccia eresistenza a pubblico ufficiale. A Carolei e' stato arrestato Bastone Gianluca, di 25 anni, per il reato di evasione. Il giovane e' stato notato a bordo della sua automobile nel centro di Carolei. E sempre per il reato di evasione a Cosenza e' stato arrestato anche Luigi Lo Russo, di 36 anni.

Iniziati i lavori di disinsabbiamento dei Laghi di Sibari

27/05 Sono iniziati stamani i lavori di disinsabbiamento del canale degli Stombi. Lo si e' appreso dal sindaco di Cassano allo Ionio, Gianluca Gallo. ''Un risultato importante - ha detto Gallo - per la nostra amministrazione. L'impresa Rossi di Cetraro, che ha vinto la gara di aggiudicazione, espletata a trattativa privata, adesso ha gli occhi di tutti puntati su di se', perche' ha 15 giorni per portare a compimento i lavori previsti nel bando di gara. Un risultato importante anche perche' e' stato molto sofferto. E' stata la questione piu' difficile che, finora, abbiamo affrontato. Debbo ringraziare tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda, cosa che faro', formalmente e pubblicamente, quando la prima barca transitera' nuovamente nel canale degli Stombi''. ''Mi preme, pero', - ha concluso il sindaco Gallo - ringraziare, in particolare, la Procura del Tribunale di Castrovillari che, con la sua azione, ha consentito di dare dei profili di legittimita' all'attivita' che si svolge nel sito del canale degli Stombi''.

Un indagine dice che al sud ci stanno i cervelloni e al nord più analfabeti

27/05 Se e' vero che molti giovani al Sud non sanno ne' leggere ne' scrivere, e' in percentuale il Nord ad ospitare il maggior numero di giovani analfabeti, mentre e' al Sud che vivono i superlaureati italiani, quelli che hanno concluso gli studi a tempo di record. E' quanto emerge da una indagine condotta dal centro demoscopico 'Cierre Ricerche' e basata su dati Istat. Quasi 43.000 giovani italiani sono analfabeti, su un totale di 782.342 di persone tra i 15 e i 34 anni, e sono concentrati soprattutto al Nord. In Trentino Alto Adige, che guida la classifica dell'analfabetismo in Italia, vivono 19 analfabeti su 100 rilevati. Seguono il Friuli Venezia Giulia con 13,2 giovani analfabeti, e poi la Lombardia con 12,6 unita' e il Veneto con 11,7. Ultima della classifica, e quindi detentrice del dato piu' positivo, e' la Basilicata con appena due giovani analfabeti su 100. Con un dato di poco peggiore ci sono la Calabria e il Molise con 3,1 giovani analfabeti e l’Abruzzo (3,2). In termini assoluti, invece, sono tre le regioni in cui si concentra il maggior numero di analfabeti under 34: poco meno di uno su due vive in Campania, Sicilia e Umbria, dove sono stati rilevati complessivamente 19.684 giovani analfabeti su un totale nazionale di 42.869, pari, quindi, al 45,9 per cento. Sul versante opposto, i 'cervelloni', quelli che oltre a saper leggere e scrivere, si inscrivono all'universita' a 19 anni e a 23 sono gia' laureato, sono solo 32.932 su un totale di circa 3,5 milioni di laureati. Sette regioni, la maggior parte meridionali, superano a media italiana dei superlaureati: a guidare la classifica dei 'cervelloni' d'Italia e' la Puglia che con 3.025 superlaureati su un totale complessivo di 203.770 laureati raggiunge un peso percentuale dell'1,48 per cento. A seguire altre quattro regioni del Sud: Campania (1,21%), Basilicata (1,18%), Calabria (1,14%) e Molise (1,02%). Per il Nord, le migliori sono la Lombardia con 5.710 cervelloni su 570.203 laureati pari all' 1%, e il Veneto (0,99%). In termini assoluti, il maggior numero dei cervelloni risiede in Campania, Lombardia e Lazio: 13.271 superlaureati, pari al 40,3 per cento del totale di quelli rilevati in Italia.

Martedì 31 presentazione del Progetto di valorizzazione dei beni culturali al cine Italia

27/05 Il Progetto di Piano per la Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali Locali ai fini Turistici, promosso dalla Provincia di Cosenza, verrà presentato nel corso di un Primo Incontro, a Cosenza, presso il Cinema Italia, martedì 31 maggio prossimo, alle ore 17.30. Lo illustreranno il Prof. Arch. Gabrio Celani, che ha predisposto il Progetto, ed il Presidente della Provincia di Cosenza, On. Gerardo Mario Oliverio. Il Progetto nasce dall’esigenza sempre più avvertita di far conoscere, collocandolo in un osservatorio di più ampia portata e proiettandolo su una ribalta di più alto livello, l’ingente patrimonio dei Beni culturali, Artistici e Ambientali di cui l’intera Calabria dispone.
Lo scopo del Progetto mira sostanzialmente ad attuare un percorso per creare sistemi di sviluppo locale, incentrando l’operazione culturale su una maggiore visibilità dei Beni stessi. Si tratta di un progetto ambizioso e foriero di una serie di incontri sistematici atti a porre il bene culturale, con qualificate strategie conoscitive, come polo di attrattiva del nostro territorio.
Considerato che le strategie e le politiche d’intervento nel settore culturale finora messe in atto non hanno sortito effetti per la valorizzazione economica, compatibile e sostenibile dei beni culturali disponibili, il progetto vuole, attraverso l’integrazione di risorse e servizi, far diventare le aree connotate da identità territoriali forti e riconoscibili, volano per lo sviluppo economico locale. Creare, quindi, sistemi culturali integrati capaci, appunto, di innescare questi meccanismi di sviluppo all’interno di una strategia provinciale di governo delle trasformazioni territoriali.

In un libro il ricordo del Giudice Scopelliti ucciso dalla mafia nel 91

27/05 L' Associazione ''Campo'' di Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa dell' Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti, ha ricordato la figura del magistrato calabrese, Antonio Scopelliti, ucciso dalla mafia nel 1991, e per il quale la prof.essa Maria Pascuzzi ha curato un libro dal titolo:''Parole efficaci'' scritti e interventi pubblici di Antonio Scopelliti. ''Il libro - e' scritto in un comunicato dell' Osservatorio - con le autorevoli introduzioni di Antonino Caponnetto, ex magistrato del pool antimafia di Palermo, e del prof. Luigi M. Lombardi Satriani, ripropone a distanza di 14 anni dalla sua uccisione, alcuni scritti, stralci di interventi ed interviste del magistrato. Ne viene fuori un contributo sulla grande personalita' di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita allo Stato e alla gente comune''. ''Ancora oggi - conclude la nota - non si conoscono i veri mandanti delle stragi e le istituzioni sembrano aver dimenticato un uomo di tanto valore visto che nemmeno una strada e' stata dedicata al magistrato calabrese. Apprezzando la decisione del Presidente Loiero e della nuova giunta regionale per l' istituzione dell' osservatorio per la legalita', chiede che si valuti anche in Calabria, come gia' avvenuto in Sicilia, l' istituzione di una fondazione che porti il suo nome''.

Secondo uno studio Cnel, anziani e caro prezzi i problemi delle famiglie. Calabria in emergenza

27/05 E' l'assistenza agli anziani il problema numero uno per le famiglie siciliane. Lo avverte in tutta la drammaticita', il 36% dei nuclei familiari. Per il 30% delle famiglie, al top delle preoccupazioni c'e' la questione dei conti, con la necessita' dei salti mortali per arrivare a fine mese. Ad alimentare le angosce provvedono anche i problemi di salute (per il 26% delle famiglie) e quelli legati al rapporto tra genitori e figli, per l'8% A scattare un'istantanea della situazione in cui versano ''La famiglia e gli anziani in Italia'', in otto regioni Sicilia compresa, hanno provveduto la Cisl e la Fnp (la federazione dei pensionati) con un'indagine svolta simultaneamente, nel 2004, con la collaborazione scientifica della societa' di Modena, Arete's. Le regioni che il sindacato ha scelto per l'analisi sono, oltre all'isola, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, le Marche, la Sardegna, la Calabria e la Puglia. I risultati del lavoro saranno presentati il 22 giugno nella sede del Cnel, a Roma. Oggi, in occasione del congresso della Cisl Sicilia, le elaborazioni sulla Sicilia sono state anticipate dal leader regionale Paolo Mezzio e da Paolo Greco, responsabile regionale per le politiche sociali, durante una tavola rotonda cui hanno preso parte tra gli altri il ministro per le Pari opportunita' Stefania Prestigiacomo, l'assessore regionale alla Famiglia Raffaele Stancanelli e Pietro Boffi, responsabile del Centro internazionale studi famiglia. In Sicilia, fa sapere la Cisl, la ricerca, di tipo campionario, ha richiesto 5.569 telefonate cui hanno risposto, donne nel 52% dei casi, uomini nel 48%; il 42% delle volte gli intervistati si sono qualificati come lavoratori attivi; per il 23% pensionati; il 21% di chi ha accettato l'intervista ha detto d'essere casalinga; nell'8% dei casi, disoccupato. Tra i dati di maggior interesse, quelli relativi ai percettori di reddito nelle famiglie. In pratica, secondo il campione Cisl, in Sicilia il 47% dei nuclei familiari e' monoreddito. ''Peggio dell'isola sta solo la Calabria dove le famiglie monoreddito arrivano al 50%''. Per contro, evidenzia la Cisl, in Sicilia sono il 53% le famiglie con piu' di un componente titolare di reddito. Ma ''anche in questo caso il valore e' il piu' basso in Italia, dopo la Calabria''. Riguardo al ''sentimento di fiducia'', l'indagine trova al primo posto, nella graduatoria dei destinatari della fiducia delle famiglie isolane, le forze dell'ordine. Al secondo posto, a pari merito, si trovano gli amici e la Chiesa cattolica; al terzo i parenti; al quarto la magistratura; al quinto i vicini. Al sesto i sindacati e al settimo i partiti. Quanto a questi ultimi, la Cisl constata ''le difficolta' delle organizzazioni di rappresentanza, che spesso non riescono a dare di se' un'immagine forte e univoca''. Sui tutori dell'ordine, l'analisi ricorda ''le fiction tv che negli ultimi anni hanno rappresentato le forze di polizia in una veste accattivante e degna di considerazione umana e sociale''. La Chiesa infine, osserva il sindacato, si conferma ''istituzione di riferimento oltre che religioso, valoriale e sociale''.

A Rossano incendiata l’auto di un cittadino bulgaro

27/05 L'automobile di un cittadino straniero di nazionalita' bulgara e' stata distrutta da un incendio le cui fiamme hanno anche danneggiato un’altra autovettura, una Mercedes 190, parcheggiata vicino. Le due automobili erano parcheggiate nei pressi dell' abitazione del cittadino straniero. L'episodio e' stato denunciato agli agenti della polizia di stato che hanno avviato le indagini.

“A3 e 106 disservizio insopportabile”. Loiero incontra a Roma il presidente dell’Anas Pozzi

26/05 “E' stato fermo e deciso l' intervento del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, nel denunciare inadempienze e ritardi dell' Anas nei lavori di ammodernamento dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria e in quelli riguardanti la statale 106 jonica”. E' quanto fanno sapere ambienti della presidenza della Regione dopo l' incontro a Roma tra Loiero e il presidente dell' Anas, Vincenzo Pozzi. Loiero, spiegando che quanto avvenuto danneggia pesantemente la Calabria, secondo quanto riferito, ha messo in evidenza che la situazione della A3, con diversi cantieri aperti, ma fermi da tempo, ha reso ancor piu' precario il gia' deficitario sistema delle comunicazioni viarie nella regione con tutte le conseguenze immaginabili. Per questo - secondo Loiero - il 20 giugno, al termine del sopraluogo comune concordato con Pozzi, occorrera' stilare un calendario di priorita' e scadenze a cui l' Anas non potra' piu' sottrarsi. ''Il disservizio e' insopportabile - ha sostenuto il presidente della Regione - sia per i cittadini calabresi, sia per gli operatori economici, che per i turisti. Per noi e' irrinunciabile l' impegno dello Stato a realizzare in breve tempo la viabilita' di cui necessita la Calabria. E' una questione di rispetto del diritto all' equita' infrastrutturale della Calabria con le altre regioni italiane''. Succesivamente l'Anas ha driamato il seguente comunicato: ''Alla vigilia della stagione estiva la Calabria rischia di perdere una quota di presenze turistiche per il deficit infrastrutturale. Il turismo e' una voce importante per la nostra economia, che la nuova Giunta regionale intende sviluppare, rendendolo piu' professionale, migliorando l'offerta ed attirando nuovi investimenti''. ''E sul costo dei trasporti - ha aggiunto Loiero, secondo quanto riferito nella nota dell' Anas - si gioca una parte decisiva per essere concorrenziali. Anche per questo e' irrinunciabile l' impegno dello Stato a realizzare in breve tempo la viabilita' di cui necessita la Calabria. Ringrazio, percio', il presidente dell' Anas per la disponibilita' ad avviare una nuova stagione di confronto''. Pozzi, riferisce il comunicato, ha illustrato la mole degli investimenti programmati dalla Societa' in Calabria, sottolineando gli sforzi in atto per potenziare la rete stradale e autostradale calabrese attraverso i lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, i lavori di realizzazione della Nuova Statale 106 Jonica e gli altri interventi in corso o in programmazione, tra i quali la Trasversale delle Serre. Loiero si e' soffermato sul comune sentimento calabrese dei lunghi tempi di adeguamento e di miglioramento dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria, in particolare nel tratto Vibo Valentia-Bagnara Calabra; sullo svincolo per Gioia Tauro, per i problemi di viabilita' connessi all' area portuale; sulla complessa situazione della Statale 106 ''Jonica''. Pozzi ha spiegato al presidente della Regione Calabria le ragioni tecniche e giuridiche che hanno impresso, in alcuni casi, tempi piu' lunghi di quanto programmato. Loiero e Pozzi hanno quindi concordato di effettuare congiuntamente lunedi' 20 giugno un sopralluogo sulla tratta della A3 interessata dai lavori, partendo da Reggio Calabria. Nella stessa giornata, a Lamezia Terme, nel corso di una conferenza stampa, verra' fatto il punto della situazione.

Arrestato per pedofilia un uomo nel catanzarese. Abusava delle figlie di 4 e 14 anni.

26/05 Ha violentato le due figlie, una delle quali ha solo quattro anni, sino a quando gli agenti dell' Ufficio minori della Questura di Catanzaro lo hanno arrestato in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo calabrese. L’uomo, di 44 anni, conosciuto dalla forze di polizia, residente nella provincia catanzarese, e' accusato di violenza sessuale aggravata ai danni della figliastra quattordicenne, nata da una precedente relazione della madre, e anche la figlia di 4 anni. Le attenzioni dell' uomo nei confronti della ragazzina sono cominciate, secondo quanto accertato dalla Polizia, quando aveva 9 anni. Le perizie medico-legali hanno anche accertato, ''con assoluta evidenza'' hanno sostenuto gli investigatori, che anche la piu' piccola ha subito abusi. Un altro figlio, un maschio, ha anche raccontato delle violenze, delle botte e delle minacce subite da tutti i componenti la famiglia, compresa la mamma. A far sorgere i primi dubbi su quanto stava avvenendo era stata la madre parlando con gli assistenti sociali e i carabinieri. Ma si era trattato piu' che altro di dubbi scaturiti da qualche parola detta dalla piu' grande delle figlie, tanto che la bambina era stata allontana dal padre, cosi' come poi e' avvenuto anche per gli altri componenti il nucleo familiare. Ma a fare piena luce sulla vicenda sono stati i racconti della ragazzina fatti poco tempo fa alla psicologa che ne aveva conquistata la fiducia, e poi ai poliziotti dell' Ufficio minori che hanno seguito la vicenda. Storie di abusi, confermati dagli accertamenti clinici, segni evidenti alcuni, che lasciano spazio a pochi dubbi. Anche in sede di approfondimento psicodiagnostico, le dichiarazioni rese dalla bambina, e' stato riferito, sono puntuali e perfettamente coincidenti con alcune sue precedenti dichiarazioni. Nel corso della seduta con la psicologa, la vittima dopo aver ripercorso le tappe della sua vicenda, con particolare riguardo ai comportamenti violenti e minacciosi tenuti dal patrigno, non solo nei confronti della madre, ma anche nei suoi e dei fratellini, ha ribadito che dopo un po' di tempo dal matrimonio e dunque dall' inizio della convivenza, l' uomo aveva cominciato a fare ''altre cose'', in particolare quando si trovava solo con lei, preferibilmente quando la mamma era assente. La ragazzina ha riferito di veri e propri tormenti allorquando la mamma venne ricoverata per il parto della sorellina. In quella circostanza fu affidata ad un istituto di suore. La mamma, nel dubbio, aveva cosi' voluto proteggerla. Ma il patrigno si era presentato dalle religiose con il pretesto di portarla a mangiare un gelato. Dopo averla condotta a casa, erano invece iniziate pratiche sessuali che mai, come accertato, si erano spinte a rapporti completi pur lasciando segni evidenti dell' avvenuta tentata violenza. Le violenze sono proseguite finche' l' intera famiglia non fu allontanata per maltrattamenti ed accolta in un centro, in altra provincia. Adesso l' uomo convive con un' altra donna madre di una bambina nata da una precedente relazione. Sono in corso indagini per appurare se anche questa minore abbia subito o meno violenze.

Allarme dei sindacati: “A rischio chiusura la centrale di Rossano”

26/05 "Solo un’azione congiunta delle parti sociali e delle istituzioni che punti rapidamente alla riconversione della centrale elettrica di Rossano può scongiurare la chiusura definitiva": e' l'allarme che le segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil e le rispettive categorie del settore Filcem, Flaei, Uilcem lanciano attraverso una lettera al presidente del Consiglio comunale e al Sindaco di Rossano, ai presidenti della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria, all’indomani della recente bocciatura assunta dal consiglio comunale relativa alla proposta dell’Enel di riconversione a carbone della centrale. Dopo il no degli amministratori locali - ricordano i sindacati – l’Enel ha deciso di chiudere la partita, ritirando il progetto di riconversione. "Un modo elegante – sottolineano -per avviarla alla chiusura". Di qui la preoccupazione dei sindacati non solo per l’impatto occupazionale ma anche di "straordinaria entita' - scrivono nella lettera - e grave nocumento per il sistema elettrico nazionale e locale". Peraltro l’andamento dei prezzi della Borsa elettrica dell’energia fanno registrare, proprio in Calabria e in tutto il Sud, i livelli piu' alti in Italia, imputabili certamente -fanno notare i sindacati - alla debolezza del sistema produttivo elettrico del Meridione che si caratterizza per alti costi di produzione, ma anche per via delle mancate riconversioni. Infine Cgil, Cisl, Uil e Filcem, Flaei, Uilcem si dichiarano disponibili sin da ora ad ogni incontro ed iniziativa utile a salvaguardare il posto di lavoro e le professionalità di centinaia di lavoratori coinvolti. La centrale di Rossano, in provincia di Cosenza, ha una potenza installata di 1680 Mw con circa 220 dipendenti diretti e un centinaio di lavoratori occupati stabilmente nelle aziende dell’indotto.

Ass. Manfrinato: successo dell’inizitiva dei prodotti tipici cosentini in Olanda

26/05 L’ ultima tappa di un percorso che punta alla promozione mondiale della attività produttive della Provincia di Cosenza è stata Amsterdam, lo scorso 18 Maggio. La prossima, il 31 Maggio, a Londra. E’ nelle due capitali europee, centri di vivacissimi scambi internazionali, che hanno fatto e faranno sosta due importanti manifestazioni, le ultime in ordine di tempo, che realizzano uno dei punti programmatici più importanti del programma del Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio, teso ad offrire il supporto per orientare le attività produttive verso l’internazionalizzazione. Un passaggio essenziale per prodotti e produttori locali cui viene offerta l’opportunità di creare una rete ed una corrente di fruttuosi contatti. Nello specifico, le manifestazioni sono state organizzate dall’Assessorato alle Attività Produttive retto da Luciano Manfrinato, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per l’Olanda e quella per l’Inghilterra. “L’intesa con le qualificate realtà istituzionali del commercio olandese ed inglese- spiega Manfrinato- ha assicurato il coinvolgimento della parte più attiva del tessuto economico dei due Paesi. Nella specie, importatori, buyers, tour operators del settore agrituristico”. “Elevato- annota ancora l’Assessore Provinciale alle Attività Produttive- è stato l’interesse mostrato verso la nostra offerta che sempre più, considerata la qualità, ha bisogno di un’opera di promozione che premetta di affermare i prodotti battendo l’accesa concorrenza. Una circostanza che sembra verificata nel corso delle nostra iniziative che hanno registrato un interesse forte”. “Strategica- indica ancora Manfrinato- è stata la stessa scelta dei luoghi di presentazione e promozione: l’hotel Hilton ad Amsterdam, il Jolly St Ermins di Londra, a pochi metri dal Big Ben: due veri e propri crocevia internazionali che hanno permesso di attrarre un numero altissimo di visitatori oltre che di agenti interessati”. In programma per il prossimo futuro, manifestazioni che aprono analoghe vetrine ancora in Europa, Stati Uniti, Asia, Cina. Nelle due manifestazioni europee patrocinate dall’Assessorato alla Attività Produttive della Provincia di Cosenza, sono state coinvolte numerose aziende locali tra le quali Sibarizia, il Carretto, Disio l’Agrimediterranea, il panificio Cofone, Pisani & Pasta Masseria La Rocca, le aziende agricole Librandi e Pingitore, i salumifici Madeo e San Vincenzo, Bioagrumi, Spiga d’Oro, Ortosud, le Terre del Castello, il Caffè Renzelli oltre al Consorzio degli Agriturismi Calabrese.

Convegno su “Responsabile del provvedimento” a Corigliano organizzato da Ingegnerie Architetti

26/05 Si terra venerdì 27 maggio, organizzato dal Direttivo dell'INARSIND (Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti della Provincia di Cosenza), presso il Castello Ducale di Corigliano Calabro una giornata di studio sul tema: "IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO - RUOLO - COMPITI E RESPONSABILITA", patrocinato da Ordine Ingegneri di Cosenza, Amministrazione Comunale di Corigliano calabro, Amministrazione provinciale di Cosenza. Il programma prevede, dopo i saluti del Sindaco del Comune di Corigliano Calabro, del Presidente Ammnistrazione Provinciale di Cosenza, dell’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, del Presidente Provinciale Unitel, del Presidente Ordine Ingegneri Cosenza e del Presidente Inarsind, l’introduzione dell’ìng. Raffaele Agrippino (Presidente Inarsind Cosenza). Nella mattinata, inoltre, ci saranno le relazioni dell’Avv. Oreste Morcavallo - Assessore ai LL.PP. della Provincia di Cosenza sul tema "Gli aspetti legali della figura del Rup" e dell’Ing. Alessandro Coletta già Componente Commissione Autorita' di Vigilanza sui LL.PP. sul tema "Il Rup, ruolo compiti e responsabilità". Nel pomeriggio dopo le 15,30 l’ing. Alessandro Coletta relazionerà su "L'incarico di Progettazione e di Direzione lavori all'interno ed all'esterno della' Amministrazione - Ruolo dei Professionisti". Prima del dibattito ci saranno gli interventi del Dott. Ing. Carlo De Vuono, del Dott. Arch. Pasquale Costabile (Delegato Inarcassa Architetti) e del Dott. Ing. Giuseppe De Salvo (Delegato Inarcassa Ingegneri).

A Rossano al via progetto per la pulizia della antiche porte della città

26/05 “La pulizia delle antiche Porte d' accesso al Centro Storico'': questo il nome dell' iniziativa promossa dall' Associazione di volontari Vigili dell' Ambiente, con l' Amministrazione comunale per far rivivere e valorizzare le antiche porte d' entrata del centro storico. Secondo l' assessorato alle Politiche ambientali del Comune ''si tratta di un esempio di sinergia tra l' ente pubblico, i privati ed i volontari per la tutela, la riscoperta e la rivitalizzazione dei tesori cittadini. Attraverso queste utili forme di collaborazione tra istituzioni e cittadini - e' scritto in una nota - si contribuisce alla salvaguardia ambientale ed architettonica dei nostri paesaggi e dei nostri monumenti e, nel contempo, puo' essere di fatto migliorata l' immagine e l' offerta turistica e culturale della nostra comunita'''. L' iniziativa e' partita nei giorni scorsi incominciando da ''Porta Pilerio'', situata sulla ripida strada che va da San Marco a Celadi, passando davanti alla chiesetta del Pilerio, anticamente denominata S. Angelo di Tropea. Questa porta fu poi battezzata ''Porta Bona'' in onore della Principessa di Rossano, Bona Sforza. Tale Porta era detta ''Melix'', per il gran numero di api che dava ottimo miele. L' altra via d' accesso alla citta', che sara' interessata dall' iniziativa, e' ''Porta Giudecca'', che si trova nell' antico rione abitato dagli Ebrei, posta sul versante orientale della collina su cui sorge la citta' e precisamente su via XX Settembre.

Il Sindaco di Rossano sul bilancio della Polizia Municipale: “I comitati non danno immunità”

26/05 Il sindaco di Rossano, Orazio Longo, ha reso noto, il bilancio delle attivita' svolte dalla Polizia Municipale nel 2004. ''Sono stati effettuati 744 accertamenti per il servizio tributi - ha sostenuto il Sindaco - 2008 accertamenti anagrafici, 323 ispezioni ex Iacp e rilascio pareri, oltre 100 controlli a pubblici esercizi ad attivita' commerciali, 2380 accertamenti per infrazioni al codice della strada, 206 sequestri di motocicli, 235 ispezioni a cantieri, 46 verbali edilizi amministrativi, 29 verbali edilizi con comunicazione di notizia di reato, 90 accertamenti per conto dell' autorita' giudiziaria, 19 deferimenti all' autorita' giudiziaria''. Il Sindaco, in un comunicato, rimarca una incomprensione che si verifica quando ''viene avviata una delle tante indagini ed essa incrocia sul proprio cammino un cittadino che appartiene ad un comitato. In tali casi, secondo quando chiedono alcune persone - afferma Longo - ci si deve fermare. In altri termini l' appartenenza ad un qualsiasi comitato dovrebbe costituire una specie di lasciapassare o di immunita' dall' osservanza di regole e di leggi. E' evidente che un siffatto comportamento costituirebbe, una sorta di intimidazione recondita e malcelata verso chi e' chiamato a svolgere il proprio dovere. L'attivita' di polizia amministrativa volta ad accertare l' esistenza o meno di determinati requisiti rappresenta una routine quotidiana e nessuno puo' ritenere di esserne esentato in nome dell' appartenenza a questo o quel comitato''.

Il CFS denuncia un uomo che ha appiccato il fuoco ad un bosco vicino Cetraro

26/05 Gli uomini del comando stazione del Corpo forestale dello Stato di Cetraro hanno denunciato un uomo del luogo che si e' reso responsabile, in localita' Angilla di Cetraro, di un incendio boschivo che ha visto interessata un'area di circa mille metri quadrati all'interno un bosco di querce. Intanto, proprio in merito agli incendi boschivi, in vista della prossima stagione estiva, il comando provinciale di Cosenza ricorda l'attivazione del numero di emergenza ambientale 1515, al quale si possono segnalare tutti gli incenti ed anche altri atti contro l'ambiente ed il territorio.

Ad Acri tre rumeni tentano di rapinare uno stidente: arrestati

26/05 Tre cittadini stranieri di nazionalita' rumena sono stati arrestati dai carabinieri ad Acri per il reato di tentata rapina nei confronti di uno studente universitario. Gli arrestati sono: Gavril Costa Iosif, di 28 anni, Viorel Pap Sorin, 24 anni e Florin Iuhas di 28. I tre, secondo quanto si e' appreso, hanno aggredito lo studente cercando di rapinargli il portafogli. Lo studente e' riuscito a scappare ed a denunciare l'accaduto ai carabinieri. Successivamente i carabinieri hanno individuato i tre stranieri e li hanno arrestati.

Demolita la pescheria abusiva del clan Muto nel porto di Cetraro

25/05 Sono iniziate questa mattina le operazioni di demolizione di un edificio realizzato abusivamente su suolo demaniale marittimo nell' area portuale di Cetraro. Il manufatto, a suo tempo, era utilizzato per l' esercizio di un' attivita' di pescheria da parte di gruppi malavitosi del clan Muto, inizialmente sottoposto a sequestro, e successivamente confiscato dall' Autorita' giudiziaria. L' operazione, pianificata in apposite riunioni del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica, e' stata preceduta da un incontro con i giornalisti del prefetto di Cosenza, Diego D' Amico, ed a cui hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti della magistratura ordinaria e distrettuale antimafia, i vertici delle forze di polizia territoriali, il direttore regionale dell' Agenzia del demanio, il sindaco di Cetraro ed il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, che ha fornito il supporto tecnico per il buon esito delle stesse operazioni. ''L' abbattimento del manufatto, frutto dell' azione sinergica di tutte le componenti istituzionali interessate - e' scritto in un comunicato della Prefettura - risponde all' esigenza primaria di consentire un' utilita' pubblica e sociale dell' intera area, che sara' pertanto restituita alla fruibilita' dei cittadini, lanciando, al contempo, un forte segnale della presenza dello Stato per riaffermare il principio di ripristino della legalita', in considerazione proprio della provenienza del bene stesso''.

Giovane imprenditore ucciso a pallettoni a Siderno, Un mistero il movente. Fortugno: “Serve una reazione forte”

25/05 Ha sparato con un fucile caricato a pallettoni, il killer che ieri sera, poco prima delle 22, ha ucciso a Siderno il commerciante Gianluca Congiusta, 32 anni, incensurato, del luogo, titolare di un "Centro Tim" sul corso della Repubblica e di alcuni esercizi commerciali per la vendita di telefonini cellulari. Secondo le prime risultanze il sicario, che forse viaggiava a bordo di un'auto guidata da un complice o sul sellino posteriore di una moto, ha affiancato l'auto Bmw su cui viaggiava la vittima ed ha improvvisamente fatto fuoco da distanza ravvicinata: forse non piu' di due metri. Gianluca Congiusta non ha avuto scampo ed e' rimasto incollato al posto di guida; due micidiali colpi l'hanno raggiunto al volto ed alla testa sfigurandolo. Sul luogo del delitto gli inquirenti non hanno trovato cartucce, forse i colpi sono stati sparati con una doppietta o un fucile sovrapposto. Gli agenti del locale Commissariato hanno accertato che dall'auto della vittima non e' stato asportato nulla per cui sarebbe stata subito scartata anche la remotissima ipotesi della rapina. Sulla vettura gli inquirenti hanno infatti rinvenuto il telefonino personale di Congiusta, gli interi incassi della giornata, assegni, carte di credito. Una cosa pertanto appare scontata: si e' trattato d'una missione di morte, d'una esecuzione portata a termine con fredda determinazione, che non poteva assolutamente fallire. Il giovane imprenditore abitava a Siderno insieme con la madre; era fidanzato con una ragazza che lavorava come commessa nel suo negozio. Era lontano da qualsiasi ambiente a rischio ed era figlio di un commerciante anch'egli impegnato nel mondo della telefonia e degli elettrodomestici.
E' nella vita privata e professionale di Gianluca Congiusta, il commerciante di 32 anni ucciso nella notte a Siderno, che gli investigatori sperano di individuare il movente del delitto che per il momento e' avvolto da un fitto mistero. Per diverse ore gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Siderno hanno sentito i familiari e gli amici del commerciante, ma dagli interrogatori non sarebbe emerso nessun particolare utile a dare una chiave di lettura all'omicidio. Congiusta, che non aveva precedenti penali, viene ricordato a Siderno come un giovane e intraprendente commerciante, stimato per il suo impegno in molteplici attivita' socio-culturali e sportive che si svolgono nella Locride. In passato il commerciante aveva sponsorizzato numerose manifestazioni svoltesi a Siderno ed altri comuni della Locride. Dall'analisi della vita privata della vittima e della dinamica dell'omicidio gli investigatori non riescono a spiegarsi l'efferatezza del delitto. La vittima, che gestiva alcuni negozi di telefonia, e' stato ucciso mentre, a bordo della sua Bmw, rientrava a casa a poca distanza dall'abitazione della madre. Al momento dell'agguato nella zona, a causa dell'ora tarda, non c'era nessuno e l'assenza di testimoni rende particolarmente difficile anche ricostruire la dinamica dell'accaduto. Nelle prossime ore la procura della repubblica affidera' l'incarico al medico legale che dovra' eseguire l'autopsia. A poche ore dall'omicidio sono numerose le iniziative di mobilitazione intraprese nella Locride per sollecitare una maggiore sicurezza. Nel pomeriggio, infatti, su decisione del sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni si e' tenuto nella sala consiliare del Comune un incontro pubblico al quale ha partecipato anche il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza (Cids), Demetrio Costantino, il quale ha evidenziato che ''nella Locride la situazione per quanto riguarda l' ordine pubblico e' diventata drammatica. Alla luce dell' ennesimo e inquietante omicidio del commerciante Congiusta e' necessario arrestate subito la spirale di violenza''. Anche il presidente dell' Associazione dei Comuni della Locride e sindaco di Locri, Carmine Barbaro, ha espresso ''sdegno e ferma condanna per il gravissimo fatto di sangue commesso la scorsa notte a Siderno''.
Esclusa la pista delle estorsioni. Ad escluderlo, ci sarebbero una serie di testimonianze di amici e parenti rese agli inquirenti. Anni fa una bomba carta aveva mandato in frantumi i vetri del Centro Tim di Siderno gestito da Congiusta, ma era rimasto un episodio isolato.
Fra le prime reazioni al delitto, quella di un consigliere regionale della Margherita, Francesco Fortugno, secondo cui ''L' ennesimo assassinio verificatosi a Siderno ci deve indurre ad una reazione forte ed adeguata. Ognuno per la propria parte deve sentirsi coinvolto e adoperarsi per migliorare una realta' che giorno dopo giorno diventa sempre piu' difficile''. ''Un giovane imprenditore - aggiunge Fortugno - che aveva scommesso sulla possibilita' di avere un futuro in Calabria, nella Locride, nella terra dove e' nato e dove aveva i suoi affetti ed i suoi interessi; una scommessa persa, una vita stroncata in modo barbaro e vigliacco, un agguato nella notte che non gli ha lasciato scampo ed ha fatto precipitare i suoi cari nel dolore piu' profondo, dolore al quale mi sento sinceramente di partecipare''. Ad avviso dell' esponente della Margherita: ''La cosiddetta piccola criminalita', che poi piccola non e' mai, in un territorio dove e' cosi' forte la presenza della criminalita' organizzata, finisce con il costituire un serbatoio dove attingere, una specie di zona di transito verso forme sempre piu' efferate di violenza. Da tempo - conclude -, mi batto costantemente per l' affermazione della cultura della legalita' in ogni sede, in ogni attivita', in tutti i piccoli gesti del nostro vivere quotidiano, perche' mi sono reso conto che non sempre la violenza e' riconducibile a motivazioni di interesse. Ed infatti, se si presta attenzione alla cronaca nera, si scopre che si puo' morire per un parcheggio, per uno sguardo ritenuto oltraggioso, per una parola semplicemente intesa nel modo sbagliato. Se ci si pensa, e' una assurdita' mostruosa, ma e' la dura realta' con la quale ci dobbiamo confrontare tutti e tutti i giorni''.

Piccoli monelli crescono: brogli alle elezioni del consiglio dei giovani a S.Demetrio Corone

25/05 L' esito delle elezioni del Consiglio comunale dei giovani, composto da ragazzi di eta' compresa tra i 14 ed i 18 anni, svoltesi domenica scorsa a San Demetrio Corone, centro arbereshe della provincia cosentina, potrebbe essere ''stato inficiato da irregolarita' messe in atto da alcuni giovanissimi candidati ai danni di altri'' della lista risultata perdente. A sostenerlo, in una interrogazione al sindaco, sono i consiglieri di minoranza di ''Rinascita sandemetrese''. I consiglieri di opposizione si dichiarano fortemente preoccupati per l' episodio, anche per il clamore da esso suscitato, e invitano l' Amministrazione comunale a non sottovalutare la vicenda, ne' farla scadere nella interpretazione di una semplice ragazzata, visto che ''sarebbe fortemente diseducativo che giovani, proiettati a essere in futuro i protagonisti della nostra Comunita', possano essere sfiorati da fatti che, se veri e commessi da individui adulti, comporterebbero gravi responsabilita' penali''. I firmatari dell' interrogazione chiedono di sapere di chi sia stata la direzione amministrativa della competizione elettorale giovanile; quale sia stato il reale sviluppo e accadimento dei fatti e se l' Amministrazione comunale non ritenga ''dare con adeguati provvedimenti segnali di totale intolleranza, come in primo luogo l' annullamento delle elezioni e l' esclusione dei soggetti che si fossero trovati coinvolti o abbiano avuto parte incidente nelle presunte irregolarita', verso episodi deteriori e preoccupanti, al fine di escludere per il futuro che competizioni di libero confronto possano essere determinate da giochi furbeschi e irrispettosi delle regole democratiche''.

Aperto al traffico il nuovo ponte “Torrente inferno” a Rossano

25/05 E' stato aperto ed e' fruibile dai cittadini il Ponte ''Torrente Inferno''. L'opera consente il congiungimento tra le diverse aree est ed ovest della Citta' di Rossano. La struttura, finanziata con fondi comunali per un importo di 309.000 euro, rientra nell' ambito del Piano Urbano del Traffico, e ha lo scopo di completare la viabilita' cittadina connessa all' apertura di una strada mediante la realizzazione di una rotatoria, posta all' incrocio di Viale Aldo Moro con Viale Michelangelo. Anche questa nuova rotatoria, che va ad aggiungersi all' altra gia' realizzata a monte di Viale Michelangelo, rientra nel progetto generale del comune di contribuire, con un sensibile contenimento dei costi, alla riduzione dei rischi di incidenti stradali, con contemporaneo snellimento e maggiore coordinamento del traffico urbano da e per le principali aree cittadine.

Approvata, a Cariati, la costruzione del nuovo istituto alberghiero e altri lavori

25/05 Il consiglio comunale di Cariati ha approvato la costruzione del nuovo istituto scolastico Alberghiero. La nuova struttura sara' finanziata dalla Provincia di Cosenza per un importo di circa 5 milioni di euro e sorgera' nella zona adiacente alla Via Enrico Berlinguer. ''Approvata la deroga che da' il via ai lavori - ha detto il sindaco, Domenico Arcudi - come Amministrazione Comunale siamo pronti a rilasciare, nei tempi e nei modi stabiliti, la relativa concessione alla ditta aggiudicataria dell' appalto. Nell' esprimere la soddisfazione mia personale e dell' Amministrazione comunale per questa nuova iniziativa, colgo l' occasione per sottolineare la piu' generale attenzione dell' Esecutivo al mondo della scuola e dell' edilizia scolastica, dimostrata anche di recente attraverso la completa ristrutturazione delle scuole medie ed elementari per garantire agli alunni e a tutto il personale, docente ed amministrativo, maggiori comfort e sicurezza''. Sono inoltre stati approvati finanziamenti di 700.000 euro per la sistemazione e l' ammodernamento della storica Piazza dei 500, e per la piazza antistante la Chiesa della Madonna delle Grazie. Stanziati fondi per 50.000 euro per la sistemazione della Scuola Elementare in Contrada Tramonti, nella cornice dei finanziamenti previsti per la cosiddetta ''edilizia minore''.

A Martirano Lombardo iniziative per ricordare il terremoto del 1905

25/05 Sara' ricordato con una manifestazione sul tema ''Insieme per non dimenticare'', sabato prossimo a Martirano Lombardo, il centesimo anniversario del terremoto del 1905. La ricorrenza verra' celebrata anche con l' emissione di un annullo filatelico speciale da parte di Poste italiane. L' iniziativa prevede anche un momento convegnistico, alla presenza delle scolaresche locali, con gli interventi dello storico Gaspare Caputo e del giornalista Francesco Kostner, che si occupera' della prevenzione. Previste, tra le altre, le presenze del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero, degli assessori regioni alla Cultura, Sandro Principe e all' Ambiente, Diego Tommasi. ''Puntiamo molto su questo evento - ha detto il sindaco Eugenio Gallo - attraverso cui intendiamo avviare un lungo percorso educativo e culturale che dovra' portarci fino al 2007, nel centenario dell' anno nel quale il nostro comune venne costruito grazie alla solidarieta' del comitato lombardo. Vogliamo dare continuita' a questo lavoro perche' siamo convinti di dover offrire ai nostri concittadini ma, ancor piu' ai nostri ragazzi, l' opportunita' di conoscere bene la loro storia ma, allo stesso tempo, scientemente, quali elementi possono mettere a rischio la propria vita''. ''Oggi per noi - conclude Gallo - inizia una fase impegnativa ma assai stimolante, che culminera' il prossimo 8 settembre, in occasione del centenario del terremoto, aprendo la strada a tutta una serie di iniziative, nelle scuole, attraverso le quali contiamo di migliorare la coscienza e la sensibilita' dei cittadini''.

Ferroviere di Trebisacce in coma per un incidente a Lagonegro

25/05 Un impiegato delle ferrovie, nativo di Trebisacce, Francesco Catera, 50 anni, e' ricoverato in coma a seguito di un incidente stradale avvenuto stamani a Lagonegro in provincia di Potenza. Catera intorno alle 10 ha imboccato con la sua Punto la statale 585 di fondovalle del Noce dallo svincolo di Lagonegro, in direzione Maratea (Potenza), ed e' stato investito e trascinato per una trentina di metri da un tir sopraggiunto. Il ferroviere (che lavora alla stazione di Sapri, in provincia di Salerno) e' stato trasportato in coma dal 118 all' ospedale di Lagonegro. Da qui e' stato trasferito in elicottero prima all' ospedale di Potenza, poi a quello di Bari.

Evade dai domiciliari, un arresto a Corigliano

25/05 Un uomo, Francesco Straface, 39 anni, di Corigliano e' stato arrestato dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari. L'uomo e' stato sorpreso a bordo della sua automobile mentre si trovava nella zona dello scalo ferroviario di Corigliano.

Smascherato dalla Polizia un giro di immigrazione clandestina. Coinvolto un impiegato del comune di Malito

25/05 I tre presunti componenti principali di una banda specializzata nel fare arrivare in Italia decine di brasiliani - che poi venivano dotati di regolari documenti di identita', anche ricorrendo a fantasiose antiche parentele - sono stati arrestati stamani dalla Polizia di Stato, che ha operato nelle province di Potenza e di Cosenza. La ''base'' dell' organizzazione, secondo le accuse, era in Val d' Agri, nel Potentino, fra Montemurro e Marsicovetere, dove operavano una donna brasiliana e un vigile urbano; l' altro presunto complice arrestato e' un impiegato di un comune della provincia di Cosenza. Gli immigrati pagavano alcune migliaia di euro per giungere in Basilicata dal Brasile, passando per la Gran Bretagna; ricevevano documenti regolari e poi, spesso, tornavano Oltremanica per lavorare, oppure facevano perdere le loro tracce. La Polizia, che stamani ha operato con circa 100 agenti, ha effettuato - oltre ai tre arresti - decine di perquisizioni, sequestrando il materiale utilizzato per preparare ''un passato'' dal punto di vista anagrafico ai brasiliani che poi dovevano giungere in Italia. L' operazione della Polizia e' stata denominata ''carioca''. In totale, le persone indagate nell' inchiesta sono 33.
I cittadini brasiliani erano disposti a pagare fino a quattromila euro pur di avere documenti buoni per circolare liberamente nell' Unione Europea. In carcere e' stata trasferita dalla Polizia di Stato Suzi Meire Bolognese, di 23 anni; agli arresti domiciliari si trovano Giovanni Galli, di 62 anni, impiegato comunale di Malito (Cosenza), e il vigile urbano, Vincenzo Robilotta, di 58, di Montemurro (Potenza). Nei loro confronti, gli agenti della squadra mobile della Questura di Potenza hanno eseguito un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Potenza, Alberto Iannuzzi, su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia, Felicia Genovese e Vincenzo Montemurro: le accuse sono quelle di aver costituito un' associazione per delinquere - capeggiata da Bolognese - finalizzata all' immigrazione clandestina, oltre a peculato, ricettazione e falso. Il meccanismo - secondo il dirigente della squadra mobile di Potenza, Ferdinando Rossi, gestito in prima persona da Bolognese, giunta in Italia nel febbraio 2004 - e' stato scoperto dopo che uno dei brasiliani ha chiesto all' ufficio immigrazione della Questura di Potenza un permesso di soggiorno in Italia. Il fatto e' avvenuto nel luglio dello scorso anno: l' uomo, pero', aveva gia' una regolare carta di identita' e un certificato di cittadinanza fornitigli dal Comune di Malito. Ricostruendo passo dopo passo i movimenti del brasiliano e quelli di altri suoi connazionali, gli agenti hanno scoperto il sistema. I documenti erano tutti regolari, falsificati cosi' come i certificati: la cittadinanza italiana era basata su un parente ormai morto del richiedente (vero o inventato, con questo ripercorrendo - hanno sottolineato gli investigatori - cio' che avvenne alcuni anni fa per i ''passaporti facili'' ad alcuni calciatori) oppure semplicemente attribuita. Nell' inchiesta, gli indagati sono in totale 33. Giunti in Italia, circa 70 brasiliani partiti quasi tutti dalla regione del Parana' - dove esiste la filiale carioca dell' agenzia ''Bella Italia'' e un riferimento sicuro di Bolognese, al quale i candidati cittadini italiani versavano un anticipo - venivano aiutati a sistemarsi da Robilotta, ricevevano i documenti italiani preparati a Malito e ripartivano alcuni giorni dopo. Molti - secondo la Polizia - hanno raggiunto la Gran Bretagna, per trovarvi un lavoro: ''Abbiamo sequestrato decine di documenti gia' pronti, soltanto da compilare e consegnare'', ha spiegato Luisa Fasano, dirigente del nucleo anticrimine di Potenza della Polizia. Le indagini si stanno orientando verso altri comuni della Val d' Agri, perche' la Polizia sospetta che il ''giro'' di carte di identita' sia piu' largo. All' acquisto di un biglietto aereo o durante un controllo delle forze dell' ordine, nei Paesi dell' Unione dell' ''area Shengen'', i brasiliani scopriranno che la loro carta di identita' rilasciata dal Comune di Malito e' falsa e cosi' tutta la rete potra' essere ricostruita con esattezza. Bolognese e' indagata anche per estorsione, perche' nell' agosto scorso picchio' una sua connazionale che, secondo la Polizia, non le aveva dato tutta la cifra pattuita.

Incidente sulla A3 vicino Rogliano, chiusa e subito riaperta dopo un ora una corsia.

25/05 Ha causato disagi e rallentamenti alla circolazione stradale un incidente avvenuto tra gli svincoli di Rogliano e Altilia. A causa dell’incidente una corsia è stata chiusa al traffico con la conseguente formazione di circa un chilometro di coda e rallentamenti. Il personale dell’Anas, prontamente intervenuto assieme agli agenti della Polizia Stradale, ha liberato la corsia verso le 10.30, provvedendo a rimuovere il mezzo incidentato e aprendo la corsia, poco prima chiusa al traffico. Nell’occasione l’Anas segnala anche la formazione di nebbia tra gli svincoli di Scilla e Sant’Elia, invitando, quindi, gli automobilisti alla massima prudenza.

A Tortora versa assegni rubati su di un cc postale: arrestata

25/05 Una donna, M.B., di 36 anni, e' stata arrestata dai carabinieri a Tortora per ricettazione di alcuni assegni. Nelle settimane scorse la donna ha aperto un conto corrente in un ufficio postale e successivamente ha versato alcuni assegni. Da alcuni accertamenti e' emerso che gli assegni era stati rubati poco tempo prima. Il personale dell'ufficio postale ha denunciato l'accaduto ai carabinieri i quali hanno arrestato la donna.

La Finanza presenta il sunto delle attività svolte nel 2004. “Lotta alle frodi una priorità. La ndrangheta leader mondiale della droga”

24/05 Contrasto all'evasione fiscale,alle frodi cuminitarie, al contrabbando ed alle contraffazioni, al crimine organizzato ed al traffico di droga, monitoraggio sulla presenza commerciale di cinesi su tutto il territorio regionale: queste le principali attivita' della Guardia di Finanza, in Calabria, che nel 2004 ha scoperto 233 evasori totali e 22 paratotali, con reddito non dichiarati e costi non deducibili per circa 150 milioni di euro e violazione al regime Iva di oltre 37 milioni di euro. Lo ha detto il generale Riccardo Piccinni, comandante della Guardia di Finanza in Calabria, nel corso dell'incontro con i giornalisti per la presentazione dell'attivita' svolta dalle fiamme gialle nel 2004. "La Guardia di Finanza - ha continuato poi il generale Piccini - e' impegnata per un consolidamento del ruolo istituzionale di presidio della sicurezza economico-finanziaria, di tutela del libero mercato, del bilancio nazionale e comunitario e del risparmio, nonche' quello di contrasto all'evasione fiscale e alla criminalita' organizzata". Una particolare attenzione, in collaborazione con la Dogana, la Guardia di Finanza riserva al porto di Gioia Tauro, dove solo nello scorso anno sono approdare 2.850 navi, con 3.261.034 containers. I controlli, a campione, hanno permesso di scoprire 233 violazioni con il sequestro di ingenti quantita' di merci, oltre al sequestro di 52 tonnellate di tabacchi di contrabbando, soprattutto sigarette "false" made in China. Per quanto riguarda, invece, il contrasto alla criminalita' organizzata, sono stati catturati 3 latitanti, 3.757 persone sono state denunciate, di cui 272 in stato di aresto. Sotto sequestro sono finiti immobili, aziende, automezzi e disponibilita' finanziarie in valute e titoli per circa 90 milioni di euro. Sequestrate anche oltre 27.000 armi e munizioni, 2.000 chilogrammi di esplosivi tra i quali 160 chili di tritolo e 500 grammi di "Semtex" (plastico).
"La sicurezza, anche in un territorio come quello calabrese, passa soprattutto dalla stabilita' e dalla legalita' economico-finanziaria". "Quando si determinano ingiusti profitti con truffe e raggiri - ha aggiunto l'ufficiale – si danneggia il cittadino onesto, e quindi si crea una disarmonia economica. Il nostro impegno, quindi, in questa regione Obiettivo 1 per l'Unione Europea, punta non solo a reprimere fenomeni di questo tipo, ma soprattutto e prevenirli, garantendo un uso corretto dei finanziamenti pubblici europei, statali e regionali".
La ndrangheta mantiene il controllo mondiale della droga
La 'ndrangheta continua a mantenere il controllo mondiale del traffico di sostanze stupefacenti. La conferma arriva dalla Guardia di Finanza. "Nel traffico di droga le cosche calabresi hanno un ruolo di assoluto rilievo, in quanto hanno acquisito il controllo globale del mercato. Gli uomini dei clan sono presenti in tutte le varie fasi del traffico, dalla produzione alla vendita al minuto, mantenedo cosi' un controllo totale". L'ufficiale ha anche reso noto che nel corso di alcune attivite' investigative e' emerso che i clan della mafia e della camorra, per quanto riguarda il commercio degli stupefacenti, chiedono una sorta di autorizzazione alla 'ndrangheta. La Guardia di Finanza calabrese, nel 2004, ha sequestrato 1,2 tonnellate di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed hashish (che hanno una forte richiesta), ma anche eroina e marijuana, oltre a 27 mila piante di canapa indiana. Oltre 600 le persone denunciate all'autorita' giudiziaria, 204 delle quali arrestate.
Sigarette di contrabbando con misture di tabacco scadenti e marchi contraffatti vengono prodotte in Cina per poi essere immesse nei mercati dei Balcani e del Nord Europa. Il fenomeno e' stato scoperto dai militari della Guardia di Finanza della Calabria. Le sigarette di contrabbando cinesi, secondo quanto si e' appreso, giungono nel porto di Gioia Tauro in container e con carichi di copertura. Il materiale e' prodotto in Cina e poi attraverso il Medio Oriente giunge a Gioia Tauro ed ha come destinazione ultima i Paesi dei Balcani e del Nord dell'Europa. Nel 2004 i finanzieri hanno sequestrato oltre 50 tonnellate di sigarette di contrabbando e contraffatte ma gli investigatori ritengono che il fenomeno si stia ampliando sempre di piu'. Dai controlli compiuti dalla guardia di finanza e' emerso che nei container, oltre a carichi di carbone, spugne e prodotti casalinghi, c'erano anche le sigarette. Le marche che maggiormente vengono contraffatte sono quelle che hanno i costi maggiori nella vendita legale. Nel corso dei sequestri, per riuscire ad accertare che le sigarette erano state contraffatte, i finanzieri si sono avvalsi della collaborazione di alcuni ispettori delle aziende produttrici.

Omicidio Ligato: Assolto Sgarbi accusato di diffamazione ad un perito

24/05 Il Gup di Cosenza, Giusy Ferrucci, ha prosciolto l'onorevole Vittorio Sgarbi, dall'accusa di diffamazione nei confronti di un perito balistico. Sgarbi nel 1995 aveva contestato - durante la trasmissione Mediaste "Sgarbi quotidiani" - le perizie svolte nel corso delle indagini sull'omicidio dell'ex presidente delle Ferrovie dello Stato, Ludovico Ligato. Contestazione dalla quale derivo' la denuncia e il processo per diffamazione. Il difensore del parlamentare invio' alla Corte Costituzionale una memoria nella quale si rilevava che Sgarbi avesse espresso delle opinioni nell'ambito delle proprie prerogative parlamentari. Ambito, quest'ultimo, in cui deputati e senatori esercitano il loro diritto di critica anche al di fuori del Parlamento. La tesi era stata sostenuta pure dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera.

Ponte sullo Stretto: Si profila una corsa a due tra Astaldi e impregilo

24/05 Giorno della verita' per il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo decenni di polemiche e di incredulita'. La data del 25 rappresenta il D-Day, una sorta di giro di boa per il ponte piu' lungo del mondo: a mezzogiorno scade infatti il termine per presentare le offerte per il General Contractor, si conoscera' infine chi si offre davvero di costruire il Ponte, dopo i tanti dibattiti e critiche sulla sua fattibilita' tecnica, economica, ambientale e progettuale. Sicura la presenza in gara di Impregilo, come conferma la stessa societa' capocordata. Decisione sul filo di lana per Astaldi che riunisce in serata il consiglio della propria cordata per decidere se partecipare o meno alla gara da circa 4,5 miliardi di euro. Stretto riserbo sull'esito della riunione. Abbandono definitivo dalla cordata Risalto, in cui e' presente Todini. Sara' una corsa a due, come indicano i pronostici della vigilia, o ci saranno ulteriori sorprese ? Viste gli ingenti investimenti sostenuti dai singoli raggruppamento (oltre 10 milioni di euro) per preparare l'offerta a una gara di tal genere, e' lecito aspettarsi la piu' ampia partecipazione. All'apertura delle buste da parte della societa' concedente, la Stretto di Messina e della Commissione selezionatrice, si conosceranno le cordate che si candidano a realizzare l'opera che aprira' i battenti nel 2012. Ma per la scelta definitiva del vincitore, si dovra' attendere ancora ancora un mese e mezzo. Immancabile le polemiche della vigilia, dopo lo slittamento di oltre un mese (dal 18 aprile) del termine di presentazione delle offerte, deciso dalla Stretto di Messina, su richiesta di una parte dei concorrenti, per consentire tempi piu' dilatati e una partecipazione piu' ampia. Polemiche caldissime soprattutto da parte del fronte ambientalista e dell'opposizione, dopo il ritiro della cordata guidata da Strabag-Risalto e delle imprese spagnole Necso e Ferrovial dal raggruppamento di Astaldi. Ferrovial ha poi deciso di rientrare rilevando la quota della Necso e acquisendone un' ulteriore fino a un consistente 35%. Anche il rientro della importante impresa iberica sembra indicare la propensione della cordata a partecipare alla corsa che la vedra' probabilmente avversaria di Impregilo. Sfumata nelle scorse settimane anche la possibilita' di un'alleanza tra i due gruppi. A far naufragare l'eventualita', lo stesso Cesare Romiti che appena eletto presidente della nuova Impregilo (quella che vede affiancarsi a Gemina, Techint, Argo Finanziaria, Autostrade ed Efibanca), aveva puntualizzato: ''Impregilo non corre con Astaldi. Concorrera' con il consorzio di cui e' capogruppo'', provocando la reazione immediata del vicepresidente e capoazienda di Astaldi, Vittorio Di Paola. Vigilia calda, quindi, per la gara che ha visto qualificarsi nella preselezione tre cordate: Impregilo, Astaldi e Strabag-Risalto, di fatto i maggiori gruppi e i piu' importanti progettisti a livello mondiale, in grado di sostenere l'onere e l'onore di un'opera cosi' imponente. Non solo mancate le critiche sulle modalita' del bando e sul prezzo base d'asta, giudicato da alcuni concorrenti troppo basso per poter sostenere ulteriori ribassi. Per le imprese che non dovessero risultare vincitrici il bando prevede un premio di un milione di euro. Oggi il viceministro alle Infrastrutture Mario Tassone ha espresso perplessita': ''bisogna il ponte venga fuori da una articolata politica del territorio altrimenti le opere rischiano di essere appese e questo dobbiamo evitare di farlo'', ha detto. Strenuo sostenitore del ponte e' da sempre il ministro Pietro Lunardi, convinto che sara' ''un volano per tutto il Mezzogiorno''.

Il 24 giugno sciopero generale regionale di 4 ore

24/05 Partiranno il 21 giugno gli scioperi generali regionali di quattro ore proclamati da Cgil, Cisl e Uil per tutti i lavoratori pubblici e privati. E i primi a fermarsi saranno i lavoratori di Liguria, Lazio e Puglia. Lo sciopero - per sostenere il rinnovo di tutti i contratti a partire da quelli del pubblico impiego - si svolgera' dalle 8,00 alle 12,00 per il personale giornaliero, ed interessera' le prime 4 ore di ogni turno per il personale turnista. I lavoratori del trasporto aereo e delle attivita' collegate - ricordano i sindacati - sciopereranno dalle 12,00 alle 16,00 del 21 giugno. Questo il calendario:21 giugno: Liguria, Lazio, Puglia, 22 giugno: Piemonte, Valle d'Aosta, Toscana, Abruzzo, Molise , 23 giugno: Friuli Venezia Giulia, Umbria, 24 giugno: Trentino, Alto Adige, Calabria, Basilicata , 28 giugno: Veneto, Sicilia , 29 giugno: Lombardia, Marche, Sardegna , 30 giugno: Emilia Romagna, Campania.

La pro Loco di Castrovillari incontrerà i comuni dell’area

24/05 Il neo presidente della Pro-Loco di Castrovillari, Paolo Selvaggio, ha incontrato il presidente della Comunita' montana italo - arbreshe del Pollino, Antonio Morelli. L'incontro si e' svolto nell'ufficio di presidenza dell'ente montano e ha avuto come tema predominante ''il rilancio della Pro - Loco di Castrovillari e la dichiarazione di massimo coinvolgimento e sostegno offerta dalla Comunita' montana e dai suoi undici comuni''. ''La stretta collaborazione - prosegue la nota - tra i due soggetti partira' dalla prossima edizione del carnevale del Pollino, per garantire un maggiore interscambio tra il popolo ospitante e gli ospitati e contestualmente alimentare il cosiddetto turismo culturale, da tempo unanimemente indicato come uno dei settori strategici sul ci sviluppo basare la crescita socio-economica del comprensorio del Pollino''. Nel corso del loro incontro, Morelli e Salvaggio, hanno anche discusso della proposta di legge regionale presentata, nella scorsa legislatura, da Mario Albino Gagliardi per l'istituzione della ''Fondazione del Carnevale del Pollino''. ''Dal confronto fra Morelli e Selvaggio - e' scritto nella nota - sono concretamente emerse idee e progetti per un nuovo modo di rappresentare il folclore, i suoi molteplici aspetti e significati e quant'altro ruota intorno alla Pro - Loco di Castrovillari. Dalla prossima settimana il presidente Morelli provvedera' a convocare gli undici assessori alla Cultura dei paesi membri dell'ente montano assieme ai presidenti delle rispettive Pro - Loco, per un primo scambio di opinioni e per raccogliere idee e suggerimenti e subito dopo avviera' una serie di incontri con la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza e il Parco nazionale del Pollino per verificare la possibilita' di programmare linee comuni''.

Solidarietà di Callipo e degli industriali al Presidente Restuccia

24/05 ''Gli imprenditori Calabresi sono vicini ed esprimono solidarieta' al Presidente dell'Associazione degli Industriali della provincia di Vibo Valentia, Vincenzo Restuccia ed al componente di Giunta, Michele Lico''. E' quanto sostiene in una nota il presidente di Confindustria della Calabria, Pippo Callipo. ''Siamo certi - ha aggiunto - che presto entrambi potranno dimostrare la totale estraneita' ad ogni accusa loro mossa dalla Magistratura nel corso dell'indagine sull'emergenza ambientale calabrese. Agli imprenditori Restuccia e Lico riconosciamo un forte attaccamento al lavoro, alla loro azienda, alla loro provincia ed alla Calabria, per cui stentiamo a credere che i rilievi a loro mossi possano avere riscontri concreti. Nella qualita' di rappresentante della Confindustria Calabrese esprimo il mio piu' sentito apprezzamento per il corretto comportamento dei colleghi Restuccia e Lico che, per non coinvolgere l'Associazione degli Industriali di Vibo Valentia, avevano deciso di rassegnare le dimissioni dal loro incarico''. ''Condivido appieno - ha proseguito Callipo - la decisione della Giunta di rigettare le dimissioni e rinnovare loro piena fiducia. Fare impresa in un contesto assai complesso e gravido di difficolta' come quello calabrese non e' per nulla agevole, ma siamo certi che la tenacia imprenditoriale sempre dimostrata dai colleghi Restuccia e Lico sapra' indurli a continuare sia nella loro proficua attivita' economica sia nello svolgimento della loro meritoria funzione nell'ambito dell'Associazione della provincia di Vibo Valentia''. ''Confidiamo - ha concluso - nell'azione celere, efficace e chiarificatrice della magistratura, affinche' presto sia fatta luce su ogni ombra ed accusa in modo che le loro famiglie, i loro dipendenti e loro stessi riacquistino serenita' e fiducia''.

Processo al cons. Abramo: udienza fissata per il 20 settembre

24/05 Alcune questioni preliminari sono state affrontate nel corso dell'udienza del processo nei confronti dell'ex sindaco di Catanzaro ed attuale consigliere regionale, Sergio Abramo, accusato di concussione, abuso d' ufficio e falsita' ideologica. Nel processo e' imputato anche il dirigente del settore Servizi sociali del Comune, Domenico Vasapollo. Nel corso dell'udienza di stamane i difensori dei due imputati hanno state sollevate alcune questioni preliminari relative alla costituzione di parte civile di un cittadino. I giudici, al termine della camera di consiglio, hanno ritenuto valide le eccezioni ed escluso la parte civile. E' stata poi avanzata una questione, che e' stata rigettata, relativa alla presunta genericita' del capo d'imputazione formulato a carico di Vasapollo. Successivamente il pubblico ministero Luigi de Magistris ha formulato le richieste di prove presentando la lista dei documenti da acquisire e dei testimoni. Al processo che vede imputato Sergio Abramo si e' giunti dopo un esposto presentato dal comandante dei vigili urbani di Catanzaro, Antonio Salerno, ai danni del quale sarebbe stata commessa la concussione. Abramo, in particolare, secondo l' accusa, avrebbe tentato di costringere Salerno ad affidare direttamente ad alcune societa' riconducibili alla famiglia dello stesso sindaco il servizio di notifica dei verbali per violazione del codice della strada. Il processo proseguira' il 20 settembre prossimo.

Tre arresti a Corigliano ad opera dei carabinieri

24/05 Tre persone sono state arrestate a Corigliano Calabro dai carabinieri che hanno effettuato due distinte operazioni contro l'immigrazione clandestina ed lo spaccio di stupefacenti. A Corigliano Scalo sono stati arrestati un cittadino albanese di 26 anni e G.G., di 35 anni. Nel corso di una perquisizione i due, che hanno ottenuto la detenzione domiciliare, sono stati trovati con 6 grammi di marijuana. Una cittadina russa, M. O., di 28 anni, e' stata arrestata dai carabinieri perche' non aveva ottemperato ad un decreto di espulsione della Prefettura di Cosenza.

Maxi retata su internet, denunciate 186 persone per pedopornografia, in tutta Italia. Quattro sono calabresi. Coinvolti tre sacerdoti, un sindaco, un assessore e un assistente sociale.

24/05 Tutto è partito da una serie di dettagliate denunce presentate dall'associazione Telefono Arcobaleno presieduta da Giovanni Arena. Per 186 indagati, distribuiti in tutta Italia, è scattata la denuncia di pedopornografia su internet. Tra di loro tre sacerdoti, un vigile, un assistente sociale, un sindaco e un assessore. Il reato è avvenuto su inrternet attraverso un sito “nascosto” con password e non indicizzato sui motori di ricerca. L' accesso al sito era infatti difficile e consentito soltanto a esperti fruitori di materiale pedopornografico. Ma non solo: l' url e' stata attiva soltanto nove giorni, con il metodo del 'mordi e fuggi'. Per arrivare a individuarlo e per avervi accesso occorreva una notevolissima esperienza nel settore: la sua esistenza, infatti, era pubblicizzata su una 'bacheca' aperta su Internet su un sito pedopornografico specializzato di un Paese Orientale. Su un altro indirizzo web, della stessa aera geografica, era disponibile la password che permetteva di accedervi, composta da una combinazione di 15 caratteri alternati di lettere e numeri. L' indirizzo del sito era inoltre privo di una pagina di 'indice' per evitare che potesse essere individuato e catalogato dai motori di ricerca presenti sul web. Gli indagati sono tutti uomini, di media eta', di varie estrazioni sociali: 34 sono residenti in Lombardia, 22 in Veneto ed altrettanti nel Lazio, 17 in Piemonte, 13 in Emilia Romagna, 11 in Campania e Toscana, 10 in Sicilia ed altrettanti in Liguria, 8 in Trentino, 7 nelle Marche, 5 in Puglia, Friuli e Abruzzo, 4 in Calabria e 2 in Basilicata. Insospettabili nei cui computer polizia postale, carabinieri e guardia di finanza hanno trovato filmati inequivocabili con immagini di abusi sessuali e sevizie compiute, in maniera violenta, su bambine asiatiche di eta' compresa tra i quattro e gli otto anni. I tre sacerdoti, che prestano il loro ministero in Sicilia, Lombardia e Trentino Alto Adige, avevano in uso dei computer al cui interno vi era una collezione di filmati pedopornografici. Perquisizioni sono state eseguite anche nella casa di un educatore all' infanzia siciliano, di un agente di polizia municipale marchigiano, di un operatore di un centro oncologico veneto, di un sindaco e di un assessore di due Comuni lombardi. Nell' ambito delle 186 perquisizioni, compiute da polizia postale, carabinieri e guardia di finanza, sono state sequestrati alcuni filmati di produzione 'artigianale', sul quale sono in corso indagini del Nucleo investigativo telematico per identificare i bambini coinvolti nelle riprese.
L’inchiesta denominata “Video privè” è durata ben undici mesi, ed è stata portata avanti dagli uomini del Nit e coordinata dal procuratore della Repubblica aggiunto di Siracusa, Giuseppe Toscano, e dai sostituti Antonio Nicastro e Manuela Cavallo. Il procuratore Toscano, ha sottolineato, inoltre, che ''l' ennesima inchiesta dimostra come in Italia si consumano giornalmente un elevato scambio di materiale pedofilo'' e ha espresso ''un cenno di preoccupazione per gli effetti generati dal recente codice di tutela alla privacy che - ha spiegato - rende particolarmente difficoltosa, e talora impossibile, l' identificzione degli autori di reati informatici''. La Procura della Repubblica di Siracusa negli ultimi due anni ha disposto il sequestro di oltre 400 siti Internet italiani a contenuto pedopornografico su segnalazione dell' associazione Telefono Arcobaleno.

Accoltellato a Catanzaro il direttore dell’ASL di Crotone, Talarico

23/05 Il direttore dell'Asl di Crotone, Michele Talarico, di 69 anni, e' stato accoltellato stasera a Catanzaro, dove vive. L'uomo e' stato subito portato nel pronto soccorso dell'ospedale di Catanzaro per alcune ferite in varie parti del corpo. Secondo quanto si e' appreso Talarico e' arrivato cosciente in ospedale e non sarebbe in pericolo di vita. L'aggressione e' avvenuta stasera nell'androne del palazzo dove Talarico abita. Almeno due persone, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, gli si sono avvicinate mentre stava attendendo l'ascensore e lo hanno ferito a coltellate. Le condizioni di, Michele Talarico non sono gravi. Secondo quanto si e' appreso ha riportato lievi ferite da punta e da taglio in varie parti del corpo. La prima ricostruzione fatta dagli investigatori, racconta che l'uomo e' tornato a casa e ha citofonato alla moglie. Quando questa ha aperto il portone e' entrato nell'androne del palazzo seguito da due persone che poi lo hanno aggredito alle spalle mentre aspettava l'ascensore. Talarico e' caduto a terra dove e' stato trovato da una vicina di casa che usciva e che ha dato l'allarme. Nel novembre dello scorso anno la sua auto era stata incendiata nei pressi dell'abitazione dove stasera e' avvenuta l'aggressione. Talarico e' stato nominato direttore generale dell'As di Crotone nel marzo dello scorso anno.

Approvati dalla Provincia di Cosenza progetti per 36.085 volontari per servizio civile

23/05 Sono stati approvati, nel secondo bando 2005, i progetti per il servizio civile su diversi comuni della provincia di Cosenza che vedono l’Amministrazione Provinciale quale partner principale. Il bando riguarda la selezione di 36.085 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. A darne comunicazione è il presidente provinciale di Proitalia, ing. Salvatore Pirillo. I progetti, le sedi e posti disponibili riguardano i comuni di Bianchi, Crosia, Maierà, la comunità montana del Savuto, le sedi Proitalia di Acquaformosa, Acquappesa, Altomonte, Amantea, Belvedere Marittimo, Bisignano, Bonifati, Campora San Giovanni, Carolei, Castrolibero, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Cerisano, Cetraro, Civita, Cleto, Corigliano, Cosenza, Dipignano, Firmo, Grisolia, Laino Castello, Longobardi, Lungro, Luzzi, Marano Marchesato, Marano Principato, Montalto Uffugo, Mormanno, Mottafollone, Oriolo, Paola, Pietrafitta, Rogliano, Rose, Rossano, S. Stefano di Rogliano, S. Maria del Cedro, San Cosmo Albanese, San Giovanni in Fiore, San Lorenzo Bellizzi, San Nicola Arcella, Scalea, Terranova da Sibari, Tortora, Villapiana. Le informazioni concernenti i progetti approvati, le relative sedi di impiego, i posti disponibili, le attività nelle quali i volontari saranno impiegati, gli eventuali particolari requisiti richiesti, i servizi offerti, le condizioni di espletamento del servizio, nonché gli aspetti organizzativi e gestionali, possono essere richieste presso l’ufficio gestione di Proitalia onlus (telefono 0968-448571 tutti i giorni da lunedì a sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30 ed anche martedì, mercoledì e venerdì dalle 16,30 alle ore 19,00; email proitalia@email.it), o consultati sul sito internet: www.proitaliaonlus.it relativamente ad ogni progetto o ad ogni sede.
La domanda di partecipazione, raccomandata A.R. o recapitata a mano, devono essere indirizzate direttamente a: PROITALIA - Ufficio Selezioni Via Ubaldo De Medici, 38 - 88046 Lamezia Terme (Catanzaro), Le stesse devono pervenire entro e non oltre il 1° giugno 2005 alle ore 12,00. Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione. Non fa pertanto, fede il timbro postale ma la data e l’ora dell’effettivo arrivo. A tale riguardo, è stato attivato un apposito protocollo unico elettronico.Per tutti gli aspiranti volontari, PROITALIA pubblicherà sul sito internet www.proitaliaonlus.it dopo la data di scadenza delle domande ed entro il 3 giugno 2005 i luoghi, le date e le modalità delle procedure selettive. Il presidente provinciale di PROITALIA, ing. Salvatore Pirillo, informa inoltre che è in corso la nuova progettazione per l’anno 2006. Verrà data priorità all’ampliamento sia delle sedi dislocate su tutta la provincia che alle nuove tematiche dei progetti.

Annullato lo sciopero dei dipendenti del Comune di Castrovillari

23/05 E' stata annullata la mobilitazione sindacale promossa per stamani dalla Rsu aziendale del Comune di Castrovillari e l' Amministrazione. Lo sciopero e' stato annullato, e' scritto in un manifesto, perche' ''l' Amministrazione comunale ha accolto le richieste, presentate nei giorni scorsi dal sindacato''. ''La determinazione - e' scritto nel manifesto - proviene da una lettera fatta recapitare venerdi' scorso al coordinatore delle Rsu, nella quale il sindaco, Franco Blaiotta, oltre ad accettare la richiesta di immediata convocazione del tavolo di concertazione tra le parti sul contratto decentrato, accoglieva quanto concordato nella riunione del 16 maggio scorso tra sindacato e Giunta circa la revoca della delibera 359/2005 ed il congelamento degli effetti formali e sostanziali della deliberazione 30/2005''. ''Tutti - e' stato detto nel corso di un' assemblea cui hanno partecipato i rappresentanti delle Rsu, di Cgil e Cisl - hanno affermato in vario modo la positivita' del risultato che e' il prodotto di una forte unita' del personale e sindacale sui principi del diritto dei lavoratori e sul rispetto del contratto che e' il minimo comun denominatore in qualsiasi rapporto di lavoro''. Le rappresentanze sindacali unitarie del Comune ed i rappresentanti sindacali, subito dopo l' assemblea, hanno chiesto al direttore generale l' esecutivita' degli accordi 2004, gia' sottoscritti. ''La cosa piu' importante - hanno sostenuto i sindacalisti - e' la riapertura del tavolo della concertazione''

Un arresto a Corigliano per droga

23/05 I carabinieri hanno arrestato, a Corigliano, Damiano Garasto, di 43 anni, del luogo, con l' accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine di una perquisizione personale i militari hanno trovato addosso a Garasto 3,5 grammi di cocaina. L' uomo, che ha precedenti di polizia, e' stato portato nel carcere di Rossano.

Lumia “Non si deve accettare la presenza e la convivenza con la ‘ndrangheta”

21/05 ''Non si puo' e non si deve accettare la presenza della mafia. Una qualsiasi forma di convivenza con la 'ndrangheta non ha portato altro che degradazione e malgestione nelle varie amministrazioni, nell'economia e, percio', sofferenza nel vivere da parte di tutta la cittadinanza''. A sostenerlo e' stato il capogruppo dei Ds in Commissione antimafia, Giuseppe Lumia, intervenuto, insieme al capogruppo dei Ds nella Commissione parlamentare per il rispetto dei diritti umani, Nuccio Iovene, a un convegno su ''Legalita' e sviluppo'' a Ricadi, nel vibonese. Lumia, dopo essersi detto ''fiducioso nei segnali di cambiamento che nel Mezzogiorno si stanno portando avanti con fatica'', ha ricordato ''il grande aumento di attentati e intimidazioni mafiose'' sostenendo che ''e' dovuto al fatto che la lotta alla criminalita' e alle sue varie forme sta avendo effetto e la 'ndrangheta non puo' che reagire creando lo scompiglio nella societa' intaccando soprattutto alcuni settori della politica e dell'economia. Ma questo - ha proseguito Lumia - non deve farci rilassare o al contrario impaurire, anzi si deve e si puo' continuare con coraggio e determinazione fino a indebolire i vari clan, adoperando l'associazionismo tra operatori, amministrazioni, sequestrando beni e proprieta' delle cosche e riutilizzandoli con lo scopo di sviluppare l'imprenditoria giovanile e il progresso sociale''. ''Uno sviluppo legale - ha concluso Lumia - e' certamente, il modo migliore per portare avanti l'economia. La politica e chi ne fa parte deve dare l'esempio''.

Fino: “La legge attuale sui Parchi limita la visibilità sul territorio”

21/05 ''Il problema dei Parchi sta nell' attuale legge 394/91 e nella sua inadeguatezza a rendere il Parco pienamente attivo e visibile sul territorio. La revisione della normativa vigente, ampiamente condivisa da tutti, e' ormai necessita'''. Lo ha detto Francesco Fino, presidente del Parco Nazionale del Pollino intervenendo ai lavori del convegno su ''Parchi e Riserve naturali. Nuove frontiere per uno sviluppo sostenibile'', svoltosi nell' ambito della rassegna Verdesud in corso di svolgimento a Rende. ''Verdesud - ha aggiunto Fino - e' uno strumento necessario in una politica di sostegno alle aree protette. Non esistono 'nemici' dei Parchi, bensi' c' e' chi, non vedendo riflessi positivi nella loro azione, diventa 'nemico'''. ''La visione politica che fa da sfondo all' azione svolta nel Parco del Pollino - ha concluso Fino - punta a raggiungere il giusto equilibrio delle due macrofunzioni, protezione e tutela della natura e sostegno dello sviluppo economico. Perseguendo il quale il Parco puo' raggiungere il suo scopo''.

Il Premio "Cassano 2005" a Elsa Guggino e Saar Brucker

21/05 Si svolgera' il 4 giugno prossimo nell' anfiteatro delle Terme Sibarite, a Cassano allo Ionio, la cerimonia di consegna del Premio Cassano. Nato per promuovere l' interesse di antropologi, linguisti e storici per la realta' antropica della Calabria, il Premio Cassano, giunto alla decima edizione, e' stato assegnato, per l' antropologia, a Elsa Guggino, ordinario di antropologia culturale all' Universita' di Palermo; per la linguistica a Max Pfister, dell' Universita' tedesca di Saar Brucker, direttore del Lessico etimologico italiano. Tra i premiati del Decennale, che sara' l' oggetto di uno speciale annullo postale filatelico, figurano anche lo storico Umberto Laffi, accademico dei Lincei ed ordinario di storia romana all' Universita' di Pisa; il fondatore del Museo di agricoltura e pastorizia di Morano Calabro, Francesco Mainieri, e la casa editrice Abramo, insignita per le sue pubblicazioni d' interesse antropologico e storico. Il Premio Cassano e' patrocinato dalla Regione, dalla Provincia di Cosenza e dal Comune di Cassano Ionio. ''Fondato nel 1996 su iniziativa dell' Istituto di ricerca e studi di demologia e dialettologia, diretto da Leonardo Alario - e' scritto in una nota - sin dall' inizio si e' caratterizzato come momento di valorizzazione delle attivita' di antropologi, linguisti e storici attenti a dinamiche e processi antropici della Calabria, con l' intento di favorire il confronto tra diverse scuole e destare nei giovani studiosi locali l' amore per la ricerca in campo demoantropologico, storico e dialettologico''. Alla manifestazione prenderanno parte, tra gli altri, i vescovi di Cassano e Crotone, Domenico Graziani e Andrea Mugione; il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio; il presidente della Comunita' montana del Pollino, Antonio Morelli; il rettore dell' Unical, Giovanni Latorre; il vicepresidente di Sviluppo Italia, Francesco Samengo ed il cantastorie Otello Profazio.

Arrestata a Corigliano una cittadina nigeriana

21/05 Una cittadina nigeriana, Carlina Sondy, di 25 anni, e' stata arrestata dai carabinieri a Corigliano Calabro con l' accusa di non avere ottemperato ad un decreto espulsione. La ragazza, secondo quanto si e' appreso, era stata espulsa lo scorso marzo con provvedimento emesso dal Prefetto di Cosenza, ma non si era mai allontanata dall' Italia. Carlina Sondy e' stata portata nel carcere di Castrovillari.

Incontro in Provincia in vista del cinquecentenario di San Francesco di Paola

20/05 Francesco, Santo di Paola, protettore della Calabria, patrono della gente di mare d’Italia, figura di europeo ante litteram. Francesco, il cui spirito e l’essenza della sua verità vivono in Paola, ma nel cui nome si uniscono milioni di persone, i tanti calabresi che hanno lasciato la propria terra per arrivare in quelle di altri mondi. Una levatura, un seguito, una luce speciale propri del Santo calabrese venerato ovunque, messi in particolare rilievo ieri, nel salone di Presidenza della Provincia, nel corso di una riunione tra il Presidente, Mario Oliverio, il Sindaco di Paola, Roberto Perrotta ed il Padre Provinciale dei Minimi, Gregorio Colatorti, presenti il Presidente della Commissione consiliare paolana per il V° Centenario, Francesco Aloia e l’Assessore alla Cultura della città, Giorgio Zicarelli. I diversi accenti sulla grande figura sono serviti per richiamare l’importanza e l’attesa di un appuntamento che non solo in Italia è aspettato e per il quale si vuole concretizzare tra città natale del Santo e Provincia di Cosenza una strategia, di azioni, impegno e sostegno già delineata nel corso di due precedenti incontri. “La Provincia di Cosenza vuole concorrere alla riuscita di un evento che ha tutte le potenzialità di divenire storico- ha ancora dichiarato il Presidente Oliverio-. La nostra sponda sarà utile anche in direzione del raccordo con altri livelli istituzionali che dovranno certamente farsi carico di sostenere la portata di un avvenimento che resta inteso quale promotore di uno sviluppo ampio per tutto il territorio”. “Siamo in grande fermento, poiché avvicinandosi ormai i tempi verso il Centenario è necessario mettere in dirittura di avvio tutte le manifestazione che sosterranno il V° Centenario“ ha riferito all’onorevole Oliverio il Sindaco Perrotta che ha anche reso note tutte le iniziative che si stanno delineando. Iniziative che, per come hanno convenuto Perrotta ed Oliverio, interfacceranno pietà popolare, devozione, turismo religioso, scoperta e conoscenza del territorio, cultura, ponte con l’emigrazione. Una dimensione ampia che ha bisogno di una sorta di messa in rete, da attuare nell’immediato. Allo scopo, è emerso dalla riunione, va profilandosi uno strumento di coordinamento che, rispettando ruoli ed autonomie dei singoli soggetti interessati, sia in grado di canalizzare iniziative ed energie. Altra strada privilegiata di supporto all’enorme sforzo che sta per essere intrapreso, una legge regionale ad hoc che impegni risorse da destinare alla promozione dei singoli canali legati alle manifestazioni. Un passo fondamentale per preparare al meglio una solenne ricorrenza.Un evento, come detto, che avrà proprio il suo prologo ideale, come sottolineato da Padre Colatorti, il prossimo Sabato 21 Maggio, alle ore 18,30 quando, nell’Auditorium del Santuario, verrà presentato il pregevole volume “La Pinacoteca del Santuario di San Francesco di Paola”di Monsignor Pietro Amato, Curator del Museo Storico Vaticano.

Conclusa la seconda fase dell’ispezione alla DDA di Catanzaro

20/05 Si e' conclusa la seconda fase dell' ispezione disposta dal Ministro della Giustizia, Roberto Castelli, nella Procura distrettuale di Catanzaro. I tre ispettori, Arcibaldo Miller, Otello Lupacchini e Laura Capotorto, hanno fatto rientro stamattina a Roma. Dovrebbero tornare a Catanzaro, secondo quanto si e' appreso, nei primi giorni di giugno per completare le audizioni dei magistrati e riferire poi sui risultati dell' ispezione. Da martedi' scorso, giorno in cui era stata avviata la seconda fase dell' ispezione, gli inviati del Ministero della Giustizia hanno sentito, nell' ordine, l' ex sostituto procuratore generale Carlo Macri', che da alcune settimane ha assunto l' incarico di procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria; il sostituto procuratore Sandro Dolce e, nuovamente, il sostituto Luberto. Ma l' audizione che ha maggiormente impegnato gli ispettori e' stata quella del sostituto procuratore Eugenio Facciolla, protrattasi per due giorni. Particolare che fa supporre che fosse proprio quella di Facciolla la deposizione cui gli ispettori attribuivano maggiore importanza per accertare i motivi dei contrasti sorti da tempo tra i magistrati dell' ufficio, contrasti che hanno motivato la decisione del ministro della Giustizia, su richiesta specifica del procuratore generale Domenico Pudia, di disporre l' ispezione. Tra l' altro era stato proprio Facciolla, nei mesi scorsi, a presentare una serie di osservazioni al Csm riguardo la nomina di Mario Spagnuolo a coordinatore della Dda in sostituzione di Vincenzo Calderazzo, deceduto nel febbraio del 2003. Sulle audizioni effettuate nell' ambito dell' ispezione non e' trapelato alcun particolare. Cio' che si e' appreso, comunque, e' che, sia atraverso i quesiti posti ai magistrati, sia attraverso l' acquisizione di una vasta documentazione riguardante l' organizzazione dell' ufficio e l' assegnazione dei fascicoli processuali ai singoli magistrati, gli ispettori stanno svolgendo un' indagine approfondita sull' attivita' della Procura. Un lavoro a 360 gradi attraverso il quale gli ispettori vogliono rendersi conto dell' effettiva situazione dell' ufficio e dei correttivi che occorre eventualmente introdurre per riportare nella Procura distrettuale un clima di serenita' e di collaborazione tra tutti i magistrati, eliminando gli attuali motivi di frizione. Nel corso della prima parte dell' ispezione, avviata il 28 febbraio scorso, erano stati sentiti il procuratore aggiunto Spagnuolo ed i sostituti Salvatore Curcio e Vincenzo Luberto (l' audizione di quest' ultimo, in particolare, si era protratta per circa otto ore). Per completare l' ispezione restano da sentire il procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, ed il sostituto Gerardo Dominijanni, cui, dopo la morte di Calderazzo, era stata affidata la reggenza della Procura distrettuale. Incarico revocatogli dopo la nomina di Spagnuolo da parte del procuratore Lombardi. Non e' escluso, inoltre, che gli ispettori vogliano risentire il procuratore aggiunto Spagnuolo.

Firmate due convenzioni per la “sicurezza e lo sviluppo” per il Tirreno cosentino. Soddisfazione della Santelli.

20/05 Nell'ambito degli interventi rientranti nel Programma operativo nazionale "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia", sono state sottoscritte stamane, nella prefettura di Cosenza, due apposite convenzioni rientranti nel progetto denominato "Tirreno, Sviluppo e Legalita'" per le attivita' di diffusione della legalita', la cui attuazione e' stata affidata all'omonimo Consorzio costituito tra i Comuni di Amantea, Paola, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Cetraro, Sangineto, Belvedere Marittimo, Scalea, Praia a Mare e Tortora. Alla cerimonia per la sottoscrizione dei due documenti da parte del prefetto, Diego D'Amico, in qualita' di rappresentante del Ministero dell'interno, dal presidente del Consorzio, il sindaco di Cetraro, Aieta, e dal direttore del Consorzio, Mandarino, quale responsabile di progetto, era presente il sottosegretario al Ministero della Giustizia, Jole Santelli, "a dimostrazione - come riporta un comunicato - della massima attenzione, da parte del Governo, riservata agli interventi che si prefiggono, quali obiettivi, la sensibilizzazione dei cittadini verso i temi della legalita' mediante azioni in collaborazione tra soggetti pubblici e privati, finalizzata ad implementare la fiducia nelle istituzioni, la disponibilita' ed il funzionamento di servizi sociali, la realizzazione di eventi, studi e ricerche sulle problematiche del disagio, e la promozione dell'economia legale nonche' di iniziative di sviluppo locale attraverso attivita' laboratoriale di attuazione di percorsi formativi finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro". L'investimento complessivo de Programma operativo nazionale ammonta ad oltre due milioni di euro. I particolari delle convenzioni illustrate sono stati illustrati, nel pomeriggio, dal sottosegretario Santelli che a Paola ha incontrato i giornalisti. "Desidero esprimere la mia personale soddisfazione per la firma, avvenuta oggi a Cosenza, del progetto 'Tirreno Sviluppo e Legalita''. Si tratta – ha sottolinerato il sottosegretario Jole Santelli nel corso dell'incontro con i giornalisti - di un progetto pilota avviato dal Ministero dell'Interno, il primo di questo genere in Italia, che prevede interventi nell'area tirrenica della provincia di Cosenza per l'educazione e la sensibilizzazione della legalita' e per lo sviluppo. Uno strumento di prevenzione e tutela contro la criminalita' organizzata, spesso fattore negativo e penalizzante ai possibili investimenti. Il progetto prevede uno stanziamento iniziale governativo di oltre 2 milioni di euro e punta a formare una efficiente connessione tra i sistemi locali di sviluppo economico, assicurando garanzie agli investitori e favorendo la crescita produttiva. L'intervento - ha aggiunto la Santelli - si propone quindi di tutelare la spinta economica nel territorio, attraverso quattro fasi distinte quali l'istituzione di un osservatorio territoriale, la sensibilizzazione alla legalita', la creazione di un 'Incubatore Crea Impresa' per i soggetti in difficolta' e infine la costruzione di centri di aggregazione di Ricerca-Formazione per identificare bisogni e fabbisogni formativi nelle aree interessate. E' senza dubbio una risposta importante e concreta alle esigenze del Mezzogiorno, che nasce dalla volonta' organizzativa dei comuni e dalla loro capacita' di proporre un progetto valido e innovativo". Soddisfazione e' stata espressa anche dal sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, che presiede la conferenza dei sindaci delle realta' coinvolte.

Il console tunisino, Mohamed Imed Torjemane, in visita dal Presidente Oliverio

20/05 Il Mediterraneo, mare comune, nei prossimi anni dovrà diventare spazio di dialogo, cooperazione, pace. Hanno del tutto concordato su ciò il Presidente, onorevole Mario Oliverio ed il Console di Tunisia a Napoli, dottor Mohamed Imed Torjemane che ieri ha reso visita di amicizia e lavoro alla Provincia di Cosenza, presente l’assessore al Mercato del Lavoro Donatella Laudadio.
Grande cordialità e perfetta sintonia di vedute e prospettive su molte questioni che hanno portato a dichiarazioni di volontà già espresse, hanno caratterizzato i colloqui che hanno avuto quale linea ricorrente quella dei rapporti fra le due realtà istituzionali, da rendere stretti ed operativi, tanto da consentire una frequente corrente di scambi e la realizzazione di progetti congiunti.
“E’ una gradita visita che si carica di significato ulteriore poiché giunge quasi all’indomani della celebrazione del I° Meeting Euromediterraneo che a Cosenza ha ospitato i delegati dei Paesi della Riva Sud” ha avuto modo di dire Oliverio al Console Torjemane.
“Intento dell’incontro che abbiamo organizzato attraverso la Fondazione Europa-Mezzogiorno Mediterraneo- ha reso noto al Console, Oliverio- è stato quello di creare la prima rete di relazioni che preludano a partneriati che stimiamo essenziali per il futuro della nostra terra e dell’Europa in generale. Crediamo che gli strumenti di intesa ed accordo debbano partire dal basso; l’Europa ha ritardi da recuperare e noi prossimo concorrere per questo risultato”.
“Nel corso del Meeting- ha informato il Presidente della Provincia- è emersa forte da parte dei nostri ospiti la volontà di agire su ricerca e formazione. Allo scopo, stiamo già predisponendo gli iter che consentiranno di avviare progetti specifici di partnership, che abbiamo già individuato, soprattutto in questi settori”. Uno fra questi, che vede la Provincia di Cosenza attore principale, è il progetto MEDUSA, acronimo di un programma d’azione comunitaria SMAP, dedicato al monitoraggio della erosione costiera in regioni pilota del Sud ed Est Mediterraneo.
Un progetto che con ogni probabilità, secondo le intenzioni espresse dal Console Torjemane che lo sottoporrà all’attenzione del suo governo, vedrà partner anche la Tunisia.
“Il nostro è un Paese che sarà ben lieto di intraprendere rapporti con la Provincia di Cosenza, oltre che con l’Italia, realtà con la quale è già stabilito un partneriato strategico che ha radici antiche e che abbraccia molti settori.” “Rafforzare ulteriormente i punti di collaborazione- ha detto ancora il console di Tunisia a Napoli all’onorevole Oliverio- servirà soprattutto a vedere concretizzata la nostra volontà di aprire nuove prospettive soprattutto per i nostri giovani, per molti dei quali il futuro si presenta incerto.” Nei prossimi giorni seguiranno ulteriori contatti che daranno il via ad ipotesi di cooperazione, all’interno di un quadro armonico di legami istituzionali che coglie in pieno e dà corpo alla missione della Fondazione Europa-Mezzogiorno-Mediterraneo e delle sue iniziative.

Legacoop “Bisogna finanziare la legge per la cooperazione sociale rivolta ai disabili”

20/05 ''Per quattro anni il Governo di centro destra non ha finanziato la Legge regionale 5 del 2000, in attuazione della legge 381 del 1991, per la promozione e lo sviluppo della Cooperazione sociale, dando cosi' un durissimo colpo a tutti coloro che sono impegnati ad attenuare il dolore e la sofferenza di tante persone colpite da molteplici disabilita'''. A sostenerlo e' Quirino Ledda, responsabile del settore servizi sociali, della Lega della cooperative in una lettera aperta inviata agli assessori regionali al Bilancio, ai Servizi sociali ed alla cooperazione. Ledda sostiene che ''la legge regionale sulla Cooperazione sociale doveva rappresentare il riconoscimento giuridico dell' esistenza di un settore nel no-profit e la regolamentazione delle sue forme organizzative e delle relazioni con le istituzioni ed i cittadini. La sua applicazione avrebbe dovuto rappresentare qualcosa di piu' di un semplice riconoscimento di una forma ormai largamente diffusa anche in Calabria, essendo un servizio a favore dei piu' deboli e della comunita'. Le cooperative sociali si caratterizzano come strumenti particolarmente idonei a contribuire alla depubblicizzazione di alcuni servizi di cui tanto si discute nel dibattito politico di questo periodo. La privatizzazione non va inteso come un minore impegno delle pubbliche amministrazioni nell' assicurare ai cittadini servizi ritenuti ormai indispensabili nell' organizzazione del moderno stato sociale, nel campo sanitario e assistenziale, educativo e scolastico, previdenziale, della fornitura di beni e servizi di carattere generale. Lo Stato, la Regione, la Provincia ed i Comuni hanno l'obbligo di assicurare i servizi alla collettivita', scegliendo la forma di organizzazione che, a parita' di costo, assicuri i migliori livelli di qualita' ed efficienza. Le cooperative sociali, se sostenute, piu' di altri soggetti hanno le attitudini necessarie a diventare il partner degli enti locali''. ''Per quanto riguarda il rapporto costo/qualita' del servizio - afferma ancora Quirino Ledda - e' stato dimostrato dai fatti che la cooperazione sociale e' competitiva rispetto ad altre forme pubbliche e private. Da qui l' interesse per lo Stato e per gli enti locali d' incoraggiare la partecipazione delle cooperative nella gestione dei servizi alle persone. Chiediamo pertanto di ripristinare il finanziamento in considerazione del fatto che questa legge regionale e' uno strumento indispensabile per far crescere la cooperazione. Le norme per lo sviluppo della cooperazione prevedono l' istituzione dell' Albo regionale delle cooperative sociali; la determinazione delle modalita' di raccordo con attivita' di servizi socio-sanitari, educativi, di formazione professionale e di sviluppo dell' occupazione; la fissazione dei criteri cui debbono uniformarsi le convenzioni tra le cooperative sociali e loro consorzi e gli enti pubblici; la definizione delle misure di promozione, sostegno e sviluppo della Cooperazione sociale e l' istituzione della Commissione regionale per la Cooperazione sociale''.

Dirigente calabrese delle dogane di Como fermato alla frontiera con 3.3 milioni di euro

20/05 Cosa ci facevano in quella valigia 3.300.000 euro in contanti? Dove erano destinati? Da dove provenivano?. Attorno a queste domande ruotano gli accertamenti della Guardia di Finanza che, mercoledi' scorso, al valico ferroviario di Domodossola, in provincia di Novara, hanno trovato l'ingente "bottino" nei bagagli di Giuseppe Mercuri, un 65enne originario della Calabria ma residente a Chiasso (Canton Ticino). L'uomo, capo servizio al valico internazionale di Como-Ponte Chiasso era su un treno diretto a Ginevra. La somma sarebbe stata trovata durante i normalissimi controlli che i finanzieri svolgono su tutti i convogli in transito al confine con il Canton Vallese. Il denaro era in una valigetta diplomatica che, una volta aperta su esplicita richiesta, ha svelato senza ombra di dubbio il suo contenuto: una montagna di banconote di diverso taglio equivalente a 5 milioni di franchi svizzeri (6 miliardi e mezzo di vecchie lire). Per ora, l'unico provvedimento adottato e' quello amministrativo di sequestro del contante nella misura del 40% del totale. Il dirigente doganale avrebbe motivato il possesso del piccolo tesoro sostenendo di avere sbancato il lotto svizzero. Una giustificazione che non convince perche', innanzitutto, incompatibile con la valuta europea in euro dato che il lotto svizzero paga in franchi svizzeri. Inoltre, il 65enne era partito da Milano con destinazione Ginevra. Infine, il lotto ticinese ben difficilmente raggiunge cifre cosi' elevate. Dopo il sequestro di 1.350.000 euro a garanzia del futuro pagamento di una multa, il dirigente doganale ha potuto riprendere il suo viaggio. Al di la' delle perplessita' sul possesso della somma, l'episodio ha fatto tornare alla mente l'arresto, due anni fa, dell'allora dirigente circoscrizionale delle dogane di Como, Vittorio Morgese, bloccato nel piazzale di un supermercato mentre intascava una mazzetta pretesa da un industriale del Torinese.

Corsi di formazione regionali: indagate 16 persone

19/05 Sono 16 le persone indagate nel procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nell' ambito del quale stamattina la Guardia di finanza ha effettuato nel capoluogo perquisizioni negli uffici degli assessorati regionali alla Formazione professionale ed alla Pubblica istruzione. I reati ipotizzati nelle informazioni di garanzia fanno riferimento ad attivita' svolte dai due assessorati regionali nella scorsa legislatura. L' esecutivo in carica attualmente, dunque, e' estraneo ai fatti oggetto dell' inchiesta. Dall' inchiesta, condotta dai sostituti procuratori Luigi de
Magistris e Cristina Tettamanti, sarebbero emerse una serie di illeciti nella gestione di due corsi di formazione professionale, finanziati con fondi regionali e comunitari: uno, gestito da una societa' denominata Body line, per estetista e l' altro per ''Esperto in office automation'' gestito dalla cooperativa ''Formazione europea Sccarl'' e svoltosi nel liceo artistico di Catanzaro. Insieme alle perquisizioni i finanzieri hanno notificato agli indagati informazioni di garanzia in cui nei confronti di 15 delle 16 persone sottoposte ad indagini viene ipotizzato il reato di truffa aggravata in concorso. L' iniziativa della Procura della Repubblica rientra nell' ambito dell' indagine, condotta sempre dalla Guardia di finanza, che l' 8 ottobre dello scorso anno aveva portato all' arresto di Oscar Leotta, di 60 anni, e C.C., di 31, rappresentanti legali, rispettivamente, delle societa' ''Formazione europea Sccarl'' e ''Body line''. Una delle 16 informazioni di garanzia, con contestuale decreto di perquisizione, e' stata emessa a carico dell' avvocato Domenico Aiello, di 36 anni, nei confronti del quale viene ipotizzato il reato di favoreggiamento personale. Aiello, in particolare, avrebbe indotto alcune allieve del corso di formazione professionale per estetista a rendere false dichiarazioni, nel caso in cui fossero state chiamate a testimoniare, al fine di eludere le indagini. Le perquisizioni eseguite stamattina e le informazioni di garanzia emesse dai sostituto procuratori de Magistris e Tattamanti segnano un ulteriore ampliamento dell' inchiesta, con il coinvolgimento di dirigenti ed impiegati dei due assessorati regionali che hanno finanziato i corsi e di tutti i soggetti privati coinvolti nella vicenda quali concorrenti, a vario titolo, nella presunta truffa che sarebbe stata commessa nell' organizzazione e nella gestione dei due corsi. Tra le persone alle quali sono state notificate le informazioni di garanzia ci sono Anna Principe, di 53 anni, funzionario dell' assessorato regionale alla Formazione professionale; Caterina Bruni (54), istruttore della Regione nell' ambito dei corsi di formazione professionale; Benito Buttiglione (69), dirigente dell' Ufficio coordinamento provinciale di Catanzaro alla formazione professionale regionale; Francesco Lobello (51), responsabile della misura Por 2002-2006 presso l' assessorato regionale alla Pubblica istruzione; Massimo Pucci (54), dirigente di settore presso l' assessorato regionale alla Formazione professionale e presidente della Commissione di valutazione del progetto gestito dalla societa' Body line; Antonio De Marco (53), componente della stessa commissione di valutazione, e Giovanni Manduca (56), dirigente di settore dell' assessorato regionale alla Formazione professionale. Risultano indagati, inoltre, il preside del liceo artistico di Catanzaro, Domenico Racina (62), ed il segretario dello stesso istituto, Alfonso Paonessa (66).

Depurazione, truffa allo Stato: Si ampliano le indagini.

19/05 Sta proseguendo con l' interrogatorio di alcune persone informate sui fatti, dai quali, secondo quanto si e' appreso, starebbe venendo un contributo utile all' indagine, l' attivita' del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris nell' ambito dell' inchiesta sulla presunta truffa che sarebbe stata commessa nell' utilizzo da parte dell' ex Giunta regionale della Calabria dei finanziamenti statali e comunitari destinati al settore della depurazione delle acque. L' inchiesta ha portato lunedi' scorso all' emissione di 12 informazioni di garanzia, con contestuale decreto di perquisizione, nei confronti, tra gli altri, dell' ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, attuale vicepresidente dell' Authority per la privacy, coinvolto nell' inchiesta nella sua qualita' di ex Commissario straordinario per l' emergenza ambientale; dell' ex assessore all' Ambiente, Domenico Basile, di An, e dell' ex subcommissario per l' emergenza ambientale, Giovambattista Papello, attuale consigliere d' amministrazione dell' Anas. Nei confronti delle persone raggiunte dalle informazioni di garanzia vengono ipotizzati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, abuso d' ufficio e disastro ambientale. L' attivita' d' indagine del magistrato, svolta con il supporto investigativo dei carabinieri del Reparto operativo di Catanzaro, sta proseguendo, secondo quanto si e' appreso, in modo serrato e starebbe producendo risultati che gli investigatori definiscono interessanti. Le dichiarazioni di alcune delle persone che sono state sentite da de Magistris avrebbero gia' consentito di consolidare e suffragare le accuse contestate riguardo i presunti illeciti che sarebbero stati commessi nell' utilizzo dei circa duecento milioni di euro destinati alla realizzazione ed alla manutenzione dei depuratori in una vasta area della Calabria. I finanziamenti, in particolare, secondo l' ipotesi dell' accusa, sarebbero stati gestiti in violazione delle procedure comunitarie in materia di appalti. Tra l' altro, dal cattivo o dal mancato funzionamento degli impianti di depurazione sarebbero derivate anche gravi conseguenze sul piano ambientale. Il lavoro degli investigatori e' concentrato anche sull' esame della documentazione sequestrata nel corso delle perquisizioni effettuate nelle abitazioni, negli uffici e negli studi professionali delle persone nei confronti delle quali sono state emesse la informazioni di garanzia. Il lavoro di accertamento dei fatti oggetto dell' inchiesta, tra l' altro, si sta rivelando particolarmente complesso e vasto. Proprio per gestire nel modo piu' produttivo possibile l' attuale fase dell' inchiesta, determinante per la definizione del quadro accusatorio e per l' acquisizione di tutti gli elementi di prova a carico degli indagati, e' stato deciso di affiancare a de Magistris un altro magistrato, il sostituto procuratore Isabella De Angelis. La collaborazione tra i due magistrati consentira' di accelerare i tempi dell' indagine e di esaminare tutti i fatti che sono all' attenzione dell' autorita' giudiziaria.

Sindaci in piazza per l’istituzione di 7 nuove province. “Sibari: 2000 anni di storia attendono”

19/05 Sindaci in piazza quest'oggi a Roma per chiedere a governo e parlamento la conclusione dell'iter con il quale istituire sette nuove province: Aversa, Avezzano, Bassano del Grappa, Melfi, Sibari, Sulmona, Venezia Orientale. I primi cittadini con tanto di fascia tricolore, hanno iniziato la loro manifestazione davanti a palazzo Madama, al Senato, e dopo essere stati ricevuti oltre che dal vice presidente del Senato, anche dai principali gruppi (Ds, Margherita, Lega, An e Forza Italia), si sposteranno in corteo fino a palazzo Chigi, dove sono previsti altri appuntamenti con esponenti della presidenza del Consiglio. E' da li, infatti, che dovrebbe essere trasmessa alle commissioni di Camera e Senato competenti la relazione tecnica sulla copertura finanziaria per la istituzione delle sette nuove province. Sulle cifre nessuno ancora si sbilancia ne' tanto meno sulla copertura. Ma un fatto che dai manifestanti e' stato ritenuto positivo e' che nella prossima settimana i sindaci appartenenti al coordinamento nazionale nuove province, saranno nuovamente ricevuti dal presidente della commissione Affari costituzionali del Senato e dall presidente della commissione Bilancio per ''verificare in concreto - ha detto Attilio Santellocco, vice coordinatore del C.N.N.P. - se esiste la volonta' politica di concludere questo iter''. Le sette province per le quali il coordinamento e' sceso in piazza, sono gia', infatti, risultate in possesso dei requisiti previsti dal tetto unico sull'ordinamento degli enti locali. E' per questo che i primi cittadini in un documento consegnato ai gruppi chiedono, nero su bianco, di ''rispettare gli impegni gia' assunti in sede di assemblea e di commissione Affari costituzionali del Senato, ribaditi nel corso di un incontro del 26 ottobre scorso tra il sottosegretario per l'Interno, Antonio D'Ali' e una delegazione del coordinamento e trasmettendo all'attenzione della commissione i tempi, la relazione tecnica ed ogni eventuale ulteriore atto necessario''. In particolare al governo e alla Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari in Senato i sindaci chiedono di prevedere ''il ricorso, qualora se ne ravvisino le circostanze, ad altre soluzioni piu' opportune per consentire la conclusione dell'iter dei disegni di legge entro i termini dell'attuale legislatura''. ''Sibari, duemila anni di storia attendono'': e' lo striscione che ha aperto la manifestazione dei quasi 200 sindaci arrivati a Roma per manifestare affinche' il governo concluda l'iter per l'istituzione di sette nuove province. Dopo essere stati ricevuti al Senato da alcuni partiti, i sindaci si sono spostati in corteo per le strette via del centro che da Palazzo Madama conducono a Palazzo Chigi. La fascia tricolore al petto e stendardi, i primi cittadini non sono stati risparmiati dai flash dei tanti turisti ed hanno anche ottenuto un applauso nella affollata piazza del Pantheon. ''Ci siamo stancati di aspettare, c'e' un limite a tutto'', e' uno degli slogan che i sindaci per la prima volta in manifestazione a Roma, hanno scandito davanti a Palazzo Chigi. ''Siamo qui - ha detto il sindaco di Sibari, Gianluca Gallo, eletto dieci mesi fa - perche' vogliamo chiarezza, vogliamo che il governo ci dica cosa vuole fare''. ''La copertura economica - ha aggiunto - non e' un problema; come si e' fatto per le province di Monza, Barletta e Fermo, nella legge di istituzione delle nuove province la si potrebbe rinviare di qualche anno. La verita' e' che manca la volonta' politica di concludere un iter che a livello locale e' stato tutto espletato''. ''Il ministro La Loggia - ha detto poi il deputato dei Dl, Mario Lettieri, che ha presentato alla Camera la proposta dell'istituzione della provincia di Melfi - deve assumersi le sue responsabilita' e dire se e' d'accordo con l'istituzione di queste nuove province. Non puo' sostenere che la colpa e' degli enti locali, che non hanno fatto quel che serve''. Nel corso della manifestazione i sindaci hanno ancora una volta ribadito che la relazione tecnica di fattibilita' deve tornare in tempi brevi alle commissioni preposte.

Iniziativa comune delle province calabresi per chiedere al Governo il potenziamento delle infrastrutture

19/05 La contemporanea convocazione dei cinque consigli provinciali calabresi per chiedere al Governo di ''dare priorita' assoluta al potenziamento delle infrastrutture calabresi'' e' l' invito rivolto dal presidente dell' assemblea provinciale di Crotone, Roberto Siciliani, ai colleghi di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia. ''Vi propongo - ha detto Siciliani - un' iniziativa comune che nasce dalla consapevolezza che le infrastrutture costituiscono la premessa indispensabile a ogni sviluppo e che lo stato di arretratezza delle infrastrutture della nostra regione e' allarmante e vanifica ogni programmazione in campo sociale, culturale, turistico ed economico in genere. In particolare, lo sviluppo della Provincia di Crotone e' paralizzato dalle gravi questioni 'strada statale 106, aeroporto, porto e rete ferroviaria' che provocano irrisolvibili problemi quotidiani e, nel caso della SS 106, vittime e lutti''. ''Ma lo stato di arretratezza - ha concluso Siciliani - e' comune a tutte le province calabresi che attendono urgenti interventi infrastrutturali, in assenza dei quali non si potra' mai colmare il divario Nord-Sud e la Calabria continuera' a rimanere lontana da ogni processo di sviluppo integrato''.

Il Comune di Castrovillari illustra il bilancio ai sindacati

19/05 Interventi infrastrutturali, urbanistici, di riqualificazione ambientale, per migliorare i servizi, per la costituzione di Societa' di Servizio, di cooperative sociali, adibite a rispondere al bisogno dei piu' indigenti, per la crescita e la regolamentazione del commercio e per una piu' forte risposta al bisogno di occupazione e di centralita' del capoluogo del Pollino. Sono stati questi in sintesi i temi su cui si e' svolto questa mattina, nella sala Giunta del palazzo di citta' di Castrovillari, in provincia di Cosenza, l'incontro tra Amministrazionecomunale e Organizzazioni sindacali, volto ad illustrate le linee guida del bilancio di previsione e cio' che lo contraddistingue per dare piu' spinta all'azione delle risorse e capacita' degli uomini e donne che operano e vivono sul territorio. Alla riunione erano presenti per il Comune, gli assessori Orazio Attanasio, Mario Innocenzo Rummolo e Massimo Di Gaetani, e per le organizzazioni sindacali Carlo Sangineti e Guido Giusepe per la Fillea Cgil, Pasquale Costabile per la Filca Cisl e Bruno Marte per la Feneal Uil .

Un pensionato su due in pensione con 563 euro al mese

19/05 Per quasi tutti c'e' la difficolta' a mantenersi con la propria pensione, tanto che la maggior parte intacca i risparmi per andare avanti. Ma bisogna anche fare dei tagli alle spese, partendo dall'abbigliamento e dal tempo libero. Piu' della meta' vorrebbe un aumento della pensione, il resto preferirebbe miglioramenti nei servizi sanitari e assistenziali. Sono i pensionati che hanno risposto a un sondaggio promosso dalla Cna, distribuito tramite la rivista dell'associazione, e che aderiscono alla Fnap, la sigla dei pensionati della Cna. L'eta' media degli intervistati e' di 68 anni: la fetta piu' rappresentata e' quella che va dai 66 ai 75 anni (48,25% del campione), la piu' risicata quella al di sotto dei 58 anni (1,80%). La maggior parte (26,20%) percepisce una pensione che va dai 536 ai 700 euro, il 20,78% percepisce il minimo, il 18,37% da 412 a 535 euro, il 18,12% da 701 a 900 euro, il 10,43% ha una pensione superiore a 900 euro, mentre il 6,10% e' al di sotto del minimo pensionistico. Sommando i dati, risulta che oltre il 45% sta al di sotto dei 536 euro mensili, e che il 64,80% di questi e' donna. Un dato che la Cna spiega col fatto che e' molto piu' frequente il caso di donne che godono di pensioni di reversibilita' e in parte col fatto che anche le pensioni dirette delle donne sono piu' basse di quelle degli uomini. La ricerca si sofferma anche sulla percezione che gli anziani hanno avuto dell'aumento del costo della vita. Il 71,94 (alla domanda si poteva dare risposte multiple) ritiene che i prezzi siano lievitati soprattutto per l'alimentazione, mentre il 64,55% mette sotto accusa le spese per cure e sanita'. Il 54,13% ha perceputo rincari nelle spese per la casa, il 32,67% nell'abbigliamento, il 27,47% nei trasporti e il 17,51% nelle spese per il tempo libero. Quasi unanime la risposta alla domanda che chiedeva se le tasse sono aumentate: il 91,30% ritiene di si', mentre e' no solo per il 4,95% (il 3,75% non si pronuncia). Le Regioni in cui i si' superano la media sono la Calabria (94,23%), la Puglia (94,03%) e il Veneto (93,72%). Altra risposta con un risultato schiacciante e' quella relativa alla difficolta' a mantenersi: il 91,47% dei pensionati ammette di arrivare a fine mese con qualche problema. La fascia di eta' nella quale piu' intervistati dichiarano di non farcela con la pensione e' quella compresa tra i 66 e i 75 anni (92,85%), forse perche'- e' la riflessione della ricerca- le loro esigenze di spesa e i loro interessi sono ancora variegati e in ogni caso piu' ampi rispetto a quelli degli over 75. Per pagare tutte le spese l'85,72% ricorre ai risparmi accumulati durante la vita lavorativa, mentre l'11% non lo fa. I pensionati, pero', devono anche ridurre le loro spese: e quando si tratta di tagliare la prima voce a soccombere e' l'abbigliamento (79,69%), seguita dal tempo libero (70,94%), auto e trasporti (49,26%), casa (24,51%), alimentazione (21,51%) e sanita' (12,98%). Sono queste due ultime voci a destare maggiore preoccupazione nella Cna: comprimere le spese sul fronte dell'alimentazione e della salute, e' la spiegazione, e' assai indicativo di uno stato che e' prossimo alla poverta'. Riguardo all'eta', si rileva che piu' si e' avanti con gli anni, piu' si e' costretti a tagliare beni di prima necessita' e meno si tagliano spese quali il tempo libero e l'abbigliamento. Tra gli over 75, infatti, e' il 25,96% a dire che risparmia soprattutto sugli alimentari, e il 15,26% sulla sanita'. Infine, con l'ultima domanda si e' chiesto ai pensionati se preferiscono piu' servizi o piu' pensione. Il 64,37% preferirebbe avere una pensione piu' alta, il 35,63% un miglioramento nei servizi sanitari e assistenziali. Gradirebbero aumenti in busta paga soprattutto i pensionati di Abruzzo (81,44%), Sardegna (78,38%), Calabria (76,92%), Campania (75,68%) e Puglia (73,68%). Mentre optano per un miglioramento dei servizi in particolare in Liguria (49,46%), Emilia-Romagna (42,05%), Lombardia (42%), Toscana (36,22%) e Veneto (33,66%).

Perquisizioni domiciliari a tre fratelli di Rota Greca indagati di omicidio

19/05 I carabinieri di Lattarico, Torano Castello e di Rende, insieme ai colleghi del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, con l' ausilio di due unita' cinofile ed un elicottero, hanno proceduto ad alcune perquisizioni domiciliari nei confronti dei tre fratelli di Rota Greca indagati per l' omicidio di Christopher Surace, ucciso il 19 luglio 2004, in localita' Mulino Verde di San Martino di Finita, con una scarica di fucile a pallettoni. Dopo le perquisizioni, i militari hanno proceduto ad una ispezione dell' area boschiva tra San Martino di Finita e Rota Greca, in cui i tre fratelli lavorano come taglialegna. Il sostituto procuratore Claudio Curreli, titolare delle indagini, ha anche sentito alcune persone informate sui fatti, che sono state condotte negli uffici del Comando Provinciale di Cosenza.

Abramo lascia la guida dell’ANCI Calabria

19/05 Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha deciso di lasciare la guida dell'Anci Calabria dopo che il consiglio comunale, nella seduta del 10 maggio scorso, lo ha dichiarato 'formalmente decaduto' dalla carica di primo cittadino perche' ha optato irrevocabilmente per la carica di consigliere regionale. Abramo ha comunicato con una lettera la sua decisione al presidente nazionale dell'Anci, Leonardo Domenici, ai dirigenti calabresi dell'associazione ed a tutti i sindaci della regione. La decisione sara' comunicata, inoltre, al direttivo regionale nel corso della riunione che si terra' domani mattina a Lamezia Terme. ''Nel momento in cui - ha scritto Abramo nella lettera - sono chiamato a ricoprire altro mandato istituzionale, sento il bisogno di ringraziare tutti voi per la bellissima esperienza politica e personale che mi avete consentito di sviluppare in questi anni alla Presidenza di Anci Calabria. Sono stati anni di notevole impegno, carichi di responsabilita' ma anche di straordinari risultati per la nostra Associazione e, piu' in generale, per il sistema delle autonomie locali calabresi''. ''Posso dire - ha proseguito - che questa esperienza lascera' in me una traccia indelebile sia sotto il profilo politico e istituzionale, sia sotto quello umano e personale. Notevole e' stato l'impegno per affermare il diritto alla sicurezza ai Sindaci e agli amministratori locali colpiti da una inquietante catena di atti intimidatori. Sono certo che i Colleghi che saranno chiamati a proseguire questo impegno salvaguarderanno questa dimensione unitaria dell'Associazione e si muoveranno nel solco tracciato. Assumendo l'incarico di Consigliere Regionale, decado dalla carica di Presidente di Anci Calabria''. ''Anche nella nuova veste istituzionale - ha concluso Abramo - seguiro' con particolare attenzione i problemi delle Autonomie locali e mi auguro di potere essere ancora utile all'Associazione''. ''L'Anci Calabria - sostiene ancora Abramo - in questi anni ha rappresentato un punto di riferimento importante per le centinaia di Comuni associati, nonche' un autorevole interlocutore di Regione e Governo sui piu' importanti e delicati problemi politici e istituzionali.Si e' andato affermando un nuovo protagonismo dei Comuni sullo scenario politico regionale, tanto che non e' azzardato affermare che oggi i Sindaci e gli amministratori locali rappresentano una nuova e rappresentativa classe dirigente''. ''L'Associazione - ha evidenziato - ha operato senza condizionamenti, garantendo al suo interno la pluralita' e la democrazia, sempre tenendo presente l'interesse superiore delle Amministrazioni Locali. Con la Regione Calabria abbiamo proseguito un rapporto costruttivo di collaborazione, ma anche, quando e' stato necessario, di civile contrapposizione, su temi fondamentali come le riforme istituzionali ( Statuto e Riordino delle Funzioni Amministrative), Piano regionale sanitario, Gestione delle Acque, Urbanistica, confermando il ruolo superpartes di Anci Calabria''.

Nuovo raid vandalico al Comune di Lamezia. Scritte contro Berlusconi e altri

18/05 "Ciao ci vediamopresto": e' la frase che gli uomini della polizia scientifica del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, hanno ritrovato su un foglio durante il sopralluogo negli uffici del settore servizi sociali del Comune di Lamezia Terme, su corso Numistrano, oggetto questa notte di una incursione ad opera di ignoti. Gli sconosciuti sono entrati nella notte ed hanno messo a soqquadro i locali. I vandali sono entrati nello stabile, molto probabilmente, da un balcone che era aperto. I vandali hanno messo a soqquadro tutti gli uffici senza, da quanto si e' appreso, portar via nulla. Vicino alla frase compaiono i nomi di tre politici: il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e due esponenti locali della Cdl: il consigliere comunale di Forza Italia Michele Amatruda e l'ex consigliere comunale dell'Udc Fabrizio D'Agostino. L'edificio comunale oltre ad ospitare i settore servizi sociali, e' sede dell'Ufficio del Difensore Civico, eletto dal consiglio comunale di Lamezia Terme, all'epoca delle Giunta guidata da Pasquale Scaramuzzino. I vandali, dopo aver messo fuori posto qualche documento, hanno lasciato sulla porta dell' ingresso una copia del quotidiano "Gazzetta del Sud" di ieri con in prima pagina le notizie sulla nomina della nuova Giunta comunale lametina. Subito dopo l' ennesimo gesto intimidatorio portato a segno all' interno dell' edificio che ospita gli uffici dei servizi sociali e del difensore civico di Lamezia Terme, questa mattina i dipendenti comunali hanno ricevuto la visita del vice presidente della Provincia di Catanzaro, Mario Magno. Magno, che e' anche capogruppo dell' Udc in consiglio comunale a Lamezia, ha espresso la sua solidarieta' ai dipendenti comunali ''per l' ulteriore vile atto nei confronti degli uffici comunali e delle istituzioni. In questo momento bisogna stare uniti cercando di iniziare l' attivita' amministrativa. Chiediamo alle Forze dell' ordine ed alla Magistratura di impegnarsi al massimo per capire da dove provengono questi atti di prevaricazione''. ''Il gruppo dell' Udc - ha concluso Magno - esprime la massima vicinanza al sindaco, alla Giunta ed all' intero Consiglio comunale, rimarcando l' importanza della manifestazione sindacale organizzata per sabato ed auspicando la massima partecipazione delle forze politiche, sindacali, del mondo dell' associazionismo, del volontariato e di tutte le forze sane della citta'''.Il gesto di oggi fa seguito ad altri atti vandalici ed intimidazioni messi in atto in citta' dal 17 marzo scorso. L'ultimo in ordine di tempo quello del 13 maggio quando fu inviata una lettera minatoria all'assessore regionale alla sanita' Doris Lo Moro, esponente dei Ds eletta nelle amministrative del 3 e 4 aprile scorso consigliere regionale nella circoscrizione di Catanzaro. Il tre maggio scorso al comune di Lamezia Terme, arrivo' un'altra busta con dentro un fac-simile elettorale di Doris Lo Moro sul quale era scritta la frase: "la frittata e' fatta", con dentro un proiettile a salve. Oltre al nome della Lo Moro sul fac simile erano scritti anche quelli del sindaco, Gianni Speranza, della vice presidente della commissione parlamentare antimafia Angela Napoli (An) e del Presidente della regione Calabria Agazio Loiero (Margherita). La busta, con dentro il facsimile e la scritta, era inserita tra la posta del sindaco. Un busta di colore rosso con un francobollo non timbrato, con un mittente risultato, poi, fittizio. Sul fac-simile l'anonimo mittente, con una grafia da anziano, oltre a scrivere la frase ha tracciato a fianco di ogni nome una croce come ad indicare un segnale di morte. Dal 3 maggio scorso il primo cittadino di Lamezia Terme, Gianni Speranza dei Ds, vincitore del ballottaggio del 16 aprile scorso e il neo assessore alla sanita' della Regione Calabria, sono sottoposti a misure di tutela. E' il sesto gesto di intimidazione che viene rivolto ad un esponente politico di Lamezia Terme. Il 17 marzo in piena campagna elettorale un ordigno fa saltare in aria il garage di un medico Giovanni Tedesco, candidato dell'Udc. Il 20 aprile, all'indomani della proclamazione del sindaco, ignoti, intorno alle 14 e 25, incendiarono una porta laterale del palazzo che ospita le sedute del consiglio comunale. Prima ancora del ballottaggio il 16 aprile una busta con minacce viene recapitata al consigliere regionale di An Egidio Chiarella, al quale, il 27 aprile viene recapita un'altra busta con dentro un proiettile di una 357 magnum. Questa notte il raid negli uffici dei servizi sociali. Sette episodi nell'arco di 48 giorni sui quali dovranno fare piena luce gli inquirenti. Quello di oggi arriva a due giorni dalla giornata antimafia prevista per sabato prossimo ed indetta da Cgil, Cisl e Uil.

Ispezione alla DDA di Catanzaro: Sentito per otto ore il PM Facciolla

18/05 E' stato sentito per oltre otto ore il sostituto procuratore distrettuale di Catanzaro Eugenio Facciolla nell' ambito dell' ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Roberto Castelli, nella Dda del capoluogo calabrese. L' ispezione, avviata il 28 febbraio scorso dall' ispettore Otello Lupacchini, era ripresa ieri con il ritorno a Catanzaro dello stesso Lupacchini, accompagnato da altri due colleghi dell' Ispettorato generale del Ministero della Giustizia, Laura Caportorto ed Arcibaldo Miller. L' accertamento, che era stato chiesto dal procuratore generale di Catanzaro, Domenico Pudia, e' stato disposto in relazione ai contrasti sorti da tempo tra alcuni dei magistrati che compongono la Procura distrettuale. Sul contenuto dell' audizione del sostituto procuratore Facciolla non e' trapelato alcun particolare. Ne' lo stesso Facciolla, ne' gli ispettori del Ministero della Giustizia, hanno voluto fare in merito alcuna dichiarazione.

Minacce ai politici: Loiero dal PM Dominijanni, “Non so darmi spiegazioni”

18/05 Il presidente della Giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero, ha avuto un colloquio con il sostituto procuratore distrettuale di Catanzaro, Gerardo Dominijanni, al quale ha riferito di non sapersi spiegare il motivo delle minacce rivoltegli in una busta giunta il 3 maggio scorso al sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, dei Ds. Quello tra Loiero e Dominijanni, secondo quanto si e' appreso, e' stato soltanto un colloquio informale, svoltosi nell' ufficio del presidente alla Giunta regionale. Loiero avrebbe dovuto essere sentito come teste, ma la deposizione formale, con la relativa verbalizzazione, e' stata rinviata ai prossimi giorni a causa di impegni sopravvenuti del magistrato. Il presidente della Regione Calabria, comunque, nel breve colloquio avuto con Dominijanni, ha detto di non essere in condizione di fornire alcun chiarimento al magistrato in merito alle minacce subite poiche' l' origine dell' episodio gli e' del tutto sconosciuta. Nella busta inviata a Speranza era stato inserito un fac-simile di scheda elettorale sul quale erano stati scritti i nomi dello stesso sindaco di Lamezia Terme; del presidente Loiero; del vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, e dell' assessore alla Sanita' della Regione Calabria, Doris Lo Moro, dei Ds, accanto ai quali era stata tracciata una croce. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni, che nell' ambito della Dda di Catanzaro ha la delega delle indagini riguardanti il territorio di Lamezia Terme, aveva chiesto alla Procura della Repubblica lametina la trasmissione degli atti del fascicolo aperto sulle minacce contenute nella busta inviata al sindaco Speranza.

Rito abbreviato per i 22 presunti elementi del clan Muto

18/05 Saranno giudicati con il rito abbreviato 22 presunti affiliati al clan Muto di Cetraro. La decisione e' stata presa questa mattina, dal gup distrettuale Maria Vittoria Marchiano', in accoglimento delle richieste avanzate in tal senso dagli avvocati difensori di 22 dei 43 imputati del processo "Godfather". Alla sbarra i presunti affiliati ad un'organizzazione criminale che avrebbe avuto a Cetraro la sua sede ed avrebbe esteso la sua sfera di influenza sull'intera costa tirrenica cosentina, sgominata nel maggio del 2003 dai carabinieri, al termine dell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Dda, Eugenio Facciolla. Le persone coinvolte nel processo devono rispondere, a vario titolo, delle accuse di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, traffico di stupefacenti e porto abusivo d'armi. Tra coloro che hanno scelto di essere giudicati con il rito alternativo ci sono i piu' stretti familiari del "re del pesce", il boss Francesco Muto, tuttora latitante. A partire dalla moglie Angelina Corsanto, passando per le figlie Mary e Giuseppina, il figlio Junior Muto, il genero Andrea Orsino, la nuora Antonietta Galliano. Accanto a loro Angelo Ricco, Michele Siciliano, Ignazio Francesco Russo, Nicola Celi, Paolo Di Profio, Maria Rosaria Lenti, Francesca Reina, Donato Tundis, Francesco Barone, Alberto Picarelli, Federico Serafino Bianco, Michele Iannelli, Maurizio Tomaselli, Emilio Iacovo, Franco Valente, Antonino Munafo'. La loro posizione e' stata stralciata dal filone principale dell'udienza preliminare, che si concludera' venerdi', quando il gup Marchiano' decidera' se emettere o meno il decreto che dispone il giudizio nei confronti dei 21 imputati che hanno scelto il rito ordinario, tra i quali spicca il nome dell'altro figlio del boss, Luigi Muto. Venerdi' e' l'ultimo giorno utile per la conclusione di questa prima parte del processo, dal momento che il 27 maggio scadono i termini della custodia cautelare in carcere, imposta nel maggio dello scorso anno con le ordinanze firmate dal gip distrettuale Massimo Forciniti. Nel procedimento figurano come costituite parti civili l'amministrazione comunale di Cetraro e la Provincia di Cosenza.

Presidente Oliverio: "Serve un nuovo piano dei trasporti"

18/05 Una nuova riunione dedicata ad alcune delle problematiche inerenti il settore dei trasporti è stata convocata nel pomeriggio di martedì dal Presidente, Mario Oliverio e dall’Assessore Giuseppe Gagliardi, presenti il professor Festa, l’ingegnere Tassone, l’ingegnere Carravetta, il Direttore Generale dell’Ente, Pelaia ed i Sindaci di Comuni del territorio provinciale con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, nello specifico Corigliano, Rossano, Castrovillari, Acri, San Giovanni in Fiore, Cassano Allo Jonio, Paola. All’esame, la rete urbana dei trasporti nei singoli territori, i collegamenti extraurbani, la problematica da affrontare all’interno della Conferenza dei Servizi per l’importante definizione del livello dei servizi minimi.
A tal proposito, si è espressa soddisfazione nell’aver appreso che il nuovo assessore regionale ai Trasporti, onorevole Pasquale Tripodi, ha inteso spostare la data della Conferenza stessa, inizialmente fissata al 25 Maggio, in pieno accoglimento della richiesta in tal senso avanzata dalla Provincia di Cosenza.
“Quello dei Trasporti, della sua organizzazione- ha fatto presente in apertura dei lavori il Presidente Oliverio- è un settore chiave per l’intero sviluppo della Calabria. Noi ci impegneremo nella costruzione di un progetto aderente alla effettive necessità, che contempli una razionale mobilitazione di risorse senza sprechi o sovrapposizioni.”
“Stimiamo necessaria una ridefinizione di alcuni aspetti- ha annunciato Oliverio- poiché non è possibile pensare nei termini attuali i servizi per il trasporto in una provincia che è il 44% dell’intero territorio regionale. La passata pseudo programmazione regionale, non ha tenuto conto di parametri basilari figlia, come è stata, di localismi. Un nuovo Piano dei trasporti deve essere pensato in una logica di insieme che vogliamo concorrere a stabilire. Il nuovo impianto dovrà essere destinato a rompere la perifericità è dovrà essere interfaccia per direttrici generali.”. “Lo slittamento a data da destinarsi della Conferenza- ha dichiarato per suo canto l’assessore Gagliardi- consentirà di affrontare tutte le problematiche riguardanti la dotazione finanziaria complessiva del servizio trasporti della Regione e della Provincia di Cosenza e documentare in modo adeguato la richiesta di aumento del livello dei servizi minimi nella nostra provincia.”. “Il maggiore tempo a disposizione- continua l’assessore provinciale ai Trasporti- consentirà anche di vagliare in modo approfondito, sempre in seno alla Conferenza, le questioni riguardanti il trasporto del vettore ferro ex FF.SS. Per la provincia di Cosenza, si avverte infatti la necessità di avere, da parte delle Ferrovie dello Stato, informazioni chiare sulle reti e da parte della Regione un aumento chilometrico sulla linea ferrata provinciale.”. Notevole, nell’ambito della riunione sui trasporti, il contributo portato dai Sindaci che hanno concordato sulla linea sostenuta dall’Amministrazione Provinciale. Da rilevare infine come all’incontro non fossero presenti i Comuni di Cosenza, Rende e Montalto. Per questi, di concerto con i primi cittadini, sarà indetta una riunione ad hoc, da convocare nei prossimi giorni.

Sono quasi 32.000 i lavoratori a nero scoperti dalla Finanza. La maggior parte è nel nord

18/05 La Lombardia e' in testa per numero di lavoratori irregolari ed in nero scoperti dalla guardia di finanza nel 2004: sono stati ben 5.866. Complessivamente il sommerso individuato dalle Fiamme Gialle ammonta a 31.930 lavoratori (11.583 irregolari e 20.347 in nero). Dopo la Lombardia, la regione con piu' lavoratori sommersi e' la Campania (4.351), seguita dalla Puglia (3.351). Il Nord e' l' area piu' interessata dal fenomeno (14.035), seguito dal Sud (10.052) e dal Centro (7.843). Nella tabella, i lavoratori irregolari ed in nero scoperti dai finanzieri nel 2004, divisi per regione.

Regione

Lavoratori Irregolari

Lavoratori a nero

 TOTALE

       

Lombardia

3.606

2.260

5.866

Campania

766

3.585

4.351

Veneto

1.928

1.688

3.616

Puglia

656

2.695

3.351

Lazio

533

2.010

2.543

Marche

697

1.396

2.093

Friuli V.G.

766

1.193

1.959

Sicilia

331

1.202

1.533

Trentino A.A.

644

721

1.365

Emilia Romagna

432

688

1.120

Sardegna

335

495

830

Liguria

238

577

815

Toscana

229

452

681

Calabria

179

376

555

Abruzzo

37

345

382

Piemonte

67

269

336

Umbria

89

105

194

Basilicata

33

131

164

Molise

10

88

98

Valle D' Aosta

7

71

78

       

TOTALE ITALIA

11.583

20.347

31.930

 

Poche le infrazioni alla legge sul fumo. La Calabria tra le peggiori.

18/05 La legge sul fumo pare essere rispettata da tutti. Nei primi tre mesi del 2005, i Nas (il comando dei carabinieri per la sanita') ha rilevato su 5.597 ispezioni effettuate solo 276 infrazioni, pari al 4,9%. E' quanto rileva il rapporto del Ccm (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) del ministero della Salute nel corso della presentazione della campagna europea contro il tabagismo 'Help-per una vita senza tabacco'. ''I controlli - spiega Daniela Galeone del dipartimento della prevenzione e comunicazione del ministero della Salute - sono stati eseguiti in ristoranti, bar, ospedali, musei, case di cura, scuole, banche e uffici pubblici, su iniziativa o disposizione del ministero senza alcuna pianificazione preventiva. I dati riferiti a gennaio-marzo 2005 ci dicono che su 5.597 ispezioni effettuate, le infrazioni sono state 276, di cui 89 per presenza di fumatori nei locali ispezionati e 183 per violazione degli obblighi di sorveglianza sull'osservanza del divieto da parte dei responsabili. Solo 4 segnalazioni hanno riguardato la presenza di impianti di condizionamento non funzionanti''. Stando ai dati presentati, la maglia nera spetta alla Sicilia con 53 infrazioni accertate, seguita da Piemonte (34), Lombardia (29) e Calabria e Campania a pari merito (18). Le piu' rispettose invece sono state Abruzzo e Molise con zero infrazioni, Trentino Alto-Adige (3) e Valle d'Aosta (4). E che il rispetto del divieto di fumare nei locali pubblici si stia diffondendo nel nostro paese, lo conferma anche Piergiorgio Zuccaro, responsabile dell'Osservatorio su fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore di sanita' (Iss). ''Sono ormai passati i tempi in cui si vedevano gli operatori sanitari fumare nei corridoi degli ospedali, dando il cattivo esempio ai pazienti. Il controllo del tabagismo nei nosocomi e' ormai una realta', come risulta da un'indagine che abbiamo condotto su 350 istituti e che presenteremo a fine mese. Sono sempre di piu' infatti gli istituti e i medici che ci chiedono supporto per realizzare corsi per smettere di fumare e materiale informativo''.

Dissequestrata la discarica comunale di Rossano

18/05 Il sostituto procuratore della Repubblica di Rossano, Francesca Neri, ha disposto la revoca del sequestro preventivo della discarica comunale di Via Giuseppe Rizzo (Traforo), eseguito dalla guardia di finanza l' 8 aprile scorso, per consentire ulteriori lavori di bonifica. Secondo il parere dei tecnici nominati dalla magistratura, che hanno effettuato il sopralluogo dopo l' intervento di bonifica, per poter riaprire la discarica, devono essere realizzati, entro 90 giorni, un' idonea recinzione del sito e una siepe alberata, per rendere piu' accettabile l' impatto ambientale. Inoltre la struttura dovra' essere dotata di un mezzo meccanico per compattare i materiali di risulta dell' edilizia. I lavori ordinati oggi erano stati gia' imposti al Comune al momento del rilascio dell' autorizzazione da parte della Regione Calabria, nel 2000, e mai realizzati.

Una via di Rossano intitolata alla giornalista Maria Rosaria Sessa

18/05 Il Comune di Rossano ha deciso di intitolare una strada a Maria Rosaria sessa, la giornalista uccisa il 9 dicembre del 2002 lungo la statale 107. Oltre che a Maria Rosaria Sessa, altre strade cittadine saranno intitolate ai caduti di Nassiryia, a Giorgio Almirante, ad Antonio De Russis, a Pietro Martino, ad Antonio Lavia, ad Ignazio Sabatini ed a Paul Harris. La piazza ubicata alla fine di Viale Sant' Angelo, e' stata dedicata ai Caduti di Nassiryia; il Ponte sul Torrente Citrea e' intitolato alla memoria di Giorgio Almirante; l' intera sezione della terza traversa a destra di Viale Sant' Angelo si chiama, da oggi, Via Ignazio Sabatini, nato a Rossano e deceduto nel giugno 2004, il cui interesse per la citta' si e' manifestato attraverso varie iniziative a favore della sanita', della legalita'. L' intera sezione della prima strada che parte dalla terza traversa a destra di Viale Sant' Angelo sara' dedicata a Paul Harris, fondatore del Rotary Club International. La strada che da contrada Galderate arriva alla strada comunale che conduce alla statale 106, e' stata denominata via Antonio De Russis, governatore di Corigliano nel 1761 e giudice delle Seconde Cause. La seconda strada che parte da viale Sant' Angelo verra' intitolata Maria Rosaria Sessa, che era nata a Rossano. La strada che parte dalla quarta traversa di Viale Sant' Angelo e' stata dedicata a Pietro Martino, segretario regionale della Cisl Calabria. La strada che si parte da Via Galeno e arriva a via De Florio verra' intitolata ad Antonio Lavia, nominato cavaliere nel 1973 e che fu direttore delle Poste di Rossano.

Una via di Cassano intitolata a Garbagnate Milanese

18/05 La toponomastica della citta' di Cassano avra' una strada dedicata a Garbagnate Milanese, cittadina dell'hinterland milanese. La decisione e' stata assunta dall'amministrazione della citta' nell'ultima riunione di giunta. Tra le motivazioni tecniche, giuridiche e sociali, addotte dall'esecutivo nel redigere l'atto, c'e' anche quella di voler ''formalizzare un ponte ideale con i numerosi cassanesi che da tanti anni vivono nel comune di Garbagnate Milanese, distinguendosi per l'impegno e la serieta' che profondono nelle iniziative sociali e culturali nell'ambito della comunita' lombarda che li ha accolti sin dall'esodo registratosi negli anni '60''. La giunta, per concretizzare questa volonta', ha dato incarico al responsabile del settore urbanistica dell'ente di seguire l'iter burocratico della pratica, mediante la trasmissione della stessa alla prefettura di Cosenza per i provvedimenti consequenziali.

Il racket si accanisce sui piccoli, imprese familiari o ditte individuali

18/05 Circa il 51,2% delle imprese vittime di richieste estorsive sono ditte individuali e la percentuale sale all' 80,1% se si aggiungono le aziende a conduzione familiare e le societa' di persone. A sostenerlo e' l' Acu (Associazione consumatori utenti) rendendo nota la propria adesione alla manifestazione unitaria contro la mafia e per la legalita', promossa da Cgil Cisl e Uil, che si terra' il 21 maggio a Lamezia Terme. Secondo i dati elaborati in collaborazione con l' Ufficio del commissario antiracket nell' anno 2004 e' emerso che i settori produttivi che hanno subito la maggiore pressione del racket estorsivo sono rappresentati da aziende di modeste dimensioni, in genere a conduzione individuale o familiare, nonche' da piccole societa' (quasi sempre di persone) con ridotta struttura produttiva, in cui prevale nettamente il ruolo delle persone sull' impiego di capitale. Il racket, secondo quanto emerge dai dati, sembra estraneo alle societa' di capitale di grandi dimensioni, soprattutto alle spa, mentre tra i settori produttivi che hanno presentato istanza di accesso al Fondo di solidarieta' per le vittime dell' estorsione e dell' usura, il 64,5% dei casi e' rappresentato dal commercio e dall' edilizia. Nel 75,4% delle estorsioni esaminate, l' intimidazione e' consistita nel danneggiamento dei beni aziendali mentre solo nel 6,6% dei casi si sono riscontrate azioni contro la persona. Stesse dinamiche di attacco alla piccola e media impresa si sono registrate a proposito dei fenomeni usurai, con percentuali piu' o meno identiche. ''Degno di nota - si afferma nella nota dell' Acu - e', pero', il dato emerso a proposito del radicamento del fenomeno usuraio in Calabria, laddove e' stato evidenziato come molti piccoli imprenditori siano divenuti vittime degli strozzini per una sofferenza di liquidita' originaria in genere molto contenuta, dell' ordine dei 5 mila - 10 mila euro. Questo dato dovrebbe indurre a ripensare urgentemente alle politiche del credito in Calabria, piuttosto che all' istituzione di nuove banche. Tutti i dati, infine, confermano che le estorsioni e l' usura costituiscono l' espressione diretta delle organizzazioni criminali e la dinamica determinante nelle strategie d'azione delle consorterie mafiose''. A parere dei vertici dell' Acu ''l' impegno per il contrasto alla criminalita' e' veramente una priorita' per la nostra regione e su tale obiettivo si deve concentrare non solo lo sforzo delle istituzioni ma anche quello di tutti i cittadini, come singoli e come partecipanti in associazioni di volontariato e di impegno civico''. ''Vorrei ricordare, in proposito'' - ha sostenuto Giuseppe d' Ippolito, presidente nazionale Acu - che la mia associazione e io personalmente, anche in rappresentanza di tutte le associazioni italiane presenti nel Consiglio nazionale dei consumatori, partecipiamo come membri della Giunta nel Forum Permanente contro l' usura e contro il racket del Cnrl e, in tale qualita', abbiamo partecipato alle attivita' di monitoraggio dei fenomeni estorsivi sui settori produttivi calabresi''.

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