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Il Presidente della Regione Agazio Loiero fa visita ai caduti di Marcinelle

 

Il Presidente Loiero depone una corona di fiori sotto la stele commemorativa

Loiero a Marcinelle rende onore ai lavoratori italiani emigrati morti nel 56

12/04 Lo aveva detto appena eletto ed ha mantenuto la promessa. Agazio Loiero, neopresidente della Regione Calabria, stamani, e' arrivato a Marcinelle in Belgio dove ha deposto una corona di fiori davanti al cippo di marmo che ricorda quei 262 minatori, di cui 136 emigrati dall'Italia, che morirono intrappolati a quasi mille metri di profondita'. ''La nostra - spiega il presidente - e' una regione legata all'emigrazione: una famiglia su due nel Mezzogiorno e' stata segnata da questo fenomeno. Mi e' sembrato naturale, come primo atto, ricordare tutti coloro che sono stati costretti a lasciare il proprio paese per trovare un lavoro all'estero, spesso senza alcuna tutela e garanzia, che serviva solo a costruire gli imperi economici degli altri''. ''Oggi - aggiunge Loiero - il fenomeno dell'emigrazione, sia pure sotto forme diverse, sembra aver ripreso vigore. Molti giovani del Mezzogiorno stanno partendo per trovare lavoro altrove. Spariscono cosi' dalle statistiche della disoccupazione, tanta e' la sfiducia. Noi dobbiamo batterci per invertire questa tendenza''. A Marcinelle, l'8 agosto 1956, una nuvola di fumo nero si levo' dalla miniera 'Bois du Cazier'. Un pozzo era in fiamme a 975 metri di profondita'. Tra gli italiani che rimasero morirono nella tragedia c'erano lavoratori provenienti da molte regioni del Mezzogiorno, compresa la Calabria. E' a loro che stamani Loiero ha voluto rendere omaggio, accompagnato dal presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio, dall'onorevole Pietro Giamborino, figlio di emigranti, e dalle autorita' consolari di Charleroi. Dopo il breve raccoglimento davanti al cippo, la delegazione, accompagnata dal direttore Jean-Luis Delaet, ha visitato la struttura sorta dove si trovava la miniera e che ormai e' diventata un monumento-museo, meta ogni giorno di tanti visitatori, soprattutto giovani studenti. Passano gli anni, ma la commozione che per quelle vittime e quel luogo restano immutati, mentre gia' si lavora, come annuncia il direttore, per il 50/mo anniversario del 2006 con una serie di eventi che coinvolgeranno anche i comuni e le regioni italiane colpite da quella grande tragedia mineraria. Il rispetto per chi ha perso la vita per cercare un lavoro all'estero, pone in una luce diversa anche il fenomeno dell'immigrazione, di coloro che oggi nella speranza di una vita migliore arrivano in Italia. ''E' nel nostro codice genetico avere un grande rispetto per gli immigrati, aprire le porte fa parte del nostro Dna'', dice Loiero che fa riferimento alla parte Costituzione italiana sulla tutela degli stranieri, ma anche al pronunciamento della Corte costituzionale su alcune parti della Bossi-Fini.

Con Loiero anche il Presidente Oliverio

12/04 E’ stato caratterizzato da una emozione intensa, da un ricordo fortemente vivificato dall’essenza stessa di quel luogo divenuto ormai sacrario, il viaggio del Presidente della Regione, Agazio Loiero a Marcinelle, in Belgio, compiuto insieme al Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.
Un vero pellegrinaggio in memoria di quei calabresi morti nel disastro minerario dell’8 Agosto 1956, quando per un errore umano crollò parte di una miniera di carbone, uccidendo 126 lavoratori italiani e 95 belgi.
Una tragedia mai dimenticata che lacerò vite, famiglie intere, tutta una comunità, quella di san Giovanni in Fiore, dalla quale erano partiti molti dei minatori morti.
Loiero, Oliverio ed il consigliere regionale Pietro Giamborino sono stati accompagnati al Bois du Cazier, a sud di Chaleroi, presso i resti della miniera, dal Console Generale d’Italia a Charleroi, Giulio Picheca, dal Presidente della Consulta Calabrese in Belgio, Arabia, e dal direttore del sito-museo di Marcinelle, Delat.
“Siamo venuti in questo posto della memoria perché abbiamo sentito di deporre una corona di fiori laddove è il monumento che ricorda uno per uno i nomi dei morti della miniera”- ha dichiarato Agazio Loiero che ha riferito di una emozione intensa che lo ha colpito sui luoghi del dramma, visitati due anni fa anche dall’allora Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi. Un emozione resa ancora più forte dalla visione di un filmato d’epoca, un réportage realizzato in occasione dei soccorsi prestati, in molti casi inutilmente, agli uomini intrappolati nel pozzo di carbone.
“Quelle immagini rese ancora più struggenti dal bianco/nero del formato con il quale vennero girate- ha detto ancora il Presidente della Regione- hanno del tutto ravvivato il senso di questo pellegrinaggio che ci parla dell’emigrazione e del lavoro come di elementi forti della nostra identità che danno un grande valore al passato e nel contempo fanno riconoscere tutta la grande misura del lavoro italiano nel mondo. Quel lavoro che spesso ha costruito imperi economici ma che altrettanto frequentemente, mancava di ogni forma di tutela, era senza garanzie, anche non retribuito.”
“Credo- ha affermato ancora l’onorevole Loiero- che un popolo civile debba conservare il culto della memoria. Senza memoria non c’è futuro. L’emigrazione è un fenomeno complesso ed ha ancora più valore ora che è ripreso una certo esodo intellettuale caratterizzato dai giovani. Ed a spostarsi sono le intelligenze più vive, depauperando il nostro territorio delle energie migliori”.

Commodari (Rifondazione) “La visita a Marcinelle un buon inizio”

12/04 ''Un buon inizio quello del neo eletto Presidente della Giunta Regionale, Agazio Loiero, che ha deciso di rendere omaggio ai 262 lavoratori calabresi morti a Marcinelle, in Belgio, nel 1956''. E' quanto sostiene in una nota l'esponente di Rifondazione Comunista, Pino Commodari. ''Morti che ricordano - ha aggiunto - le molteplici e pesanti responsabilita' delle classi dirigenti italiane che hanno costretto tanti calabresi ad emigrare per trovare non la speranza ma la morte. Ci auguriamo che cio' significhi un impegno concreto, per questa nostra regione, che ponga fine a tanta disoccupazione, lavoro nero e precario e punti ad uno sviluppo e ad una crescita economica e produttiva che garantisca il lavoro, i lavoratori e l'ambiente''. L'esponente di Rifondazione Comunista, inoltre, ritiene che non sia buona ''l'affermazione, sempre del neo eletto Presidente, circa la non demonizzazione del Ponte sullo Stretto ed il ben venga alla fine di un percorso che veda il rifacimento di queste infrastrutture (Salerno-Reggio Calabria ed ex SS 106) necessarie a raggiungerlo. Ricordo che nel documento programmatico approvato dalla Gad calabrese vi e' scritto testualmente la necessita' di infrastrutturazione territoriale ai fini della comunicazione e del superamento del limite della perifericita' deve essere strettamente correlata a tale concezione. Il ''no'' al Ponte sullo Stretto di Messina e' in questo senso tutt'altro che una chiusura all'innovazione. La priorita', non soltanto per la disponibilita' o la compatibilita' delle risorse finanziarie, e' la qualificazione del sistema infrastrutturale esistente e del suo sviluppo''. ''Noi continuiamo a ritenere il Ponte - ha concluso - una cattedrale che genera deserto. Simbolo di un modello economico e sociale che e' il contrario della valorizzazione delle risorse locali, della costruzione di un ambiente sociale che crei una capacita' di benessere autocentrato, qualificato e duraturo. Strumento di distruzione di un luogo unico ed incantevole e di arricchimento delle mafie, come i recenti arresti dimostrano''.

Oliverio: “Tragedia figlia del fenomeno della migrazione”

''Marcinelle e' il simbolo di una tragedia figlia di un fenomeno che nel corso di oltre un secolo ha segnato la vita di milioni di uomini e di famiglie, in particolare del Mezzogiorno e della nostra regione''. E' quanto ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, partecipando alla visita a Marcinelle con il neo eletto presidente della Regione, Agazio Loiero. ''Ho apprezzato molto - ha aggiunto - la decisione del Presidente Loiero che come primo atto dopo la sua elezione ha voluto visitare Marcinelle e rendere omaggio alla memoria dei nostri lavoratori caduti tragicamente sul lavoro ma anche a significare l'impegno forte per costruire nella nostra terra condizioni nuove nelle quali i nostri giovani possano trovare qui il lavoro e spostarsi altrove solo per libera scelta''. ''Un impegno forte - ha concluso - che, sono sicuro, con la nuova Regione sara' messo in atto. La Provincia di Cosenza e' impegnata in prima linea in questo percorso. Anche per questo siamo stati a Marcinelle insieme a Loiero: per manifestare il nostro impegno forte e sinergico per la nuova Regione''.

 

 

 

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