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Notizie di Culto e Religione

Lamezia ricorda Vienna da Fuscaldo, la mamma di S.Francesco di Paola

10 mag 10 Donna modesta, umile, ritirata e soprattutto devota: Vienna da Fuscaldo, madre di San Francesco di Paola, e' stata una delle figure piu' importanti nell'educazione e nella formazione spirituale del Santo protettore della Calabria. E proprio a lei, il Soroptimist International di Lamezia Terme, insieme al Terz'Ordine dei Minimi, ha voluto dedicare un convegno, nel corso del quale e' stato proiettato il film realizzato dal regista Fabio Marra dedicato a questa donna. Nel corso dell'incontro, moderato dalla giornalista Luigina Pileggi, socia del Soroptimist lametino, la presidente del club service Sabrina Curcio ha spiegato come nel giorno della festa della mamma, il Soroptimist ha voluto ricordare una donna che pur appartenendo ad un lontano passato, puo' con il suo messaggio di semplicita' ed umilta' guidare il nostro attuale e spesso difficile cammino di donne e di mamme. "Una donna volitiva, determinata e al tempo stesso ubbidiente - ha aggiunto Sabrina Curcio - cresciuta nella rettitudine, amata e ben voluto capace di diventare figura fondamentale per la formazione spirituale del grande San Francesco di Paola". Curcio ha inoltre ricordato che il Soroptimist "e' un'associazione di donne impegnate negli affari e nelle professioni, donne che promuovono azioni e creano le opportunita' per lasciare il segno tangibile nella societa' civile all'interno della quale opera quotidianamente". Padre Vincenzo Arzente dell'Ordine dei minimi ha poi ripercorso le tappe piu' significative della vita di San Francesco di Paola, sintetizzando 91 anni, 5 giorni e poche ore della vita del santo, raccontando alcuni particolari sull'opera del francescano, a partire dal primo periodo vissuto come eremita, fino al viaggio in Francia. "Un uomo - ha spiegato padre Vincenzo - che ha lasciato un messaggio di fede, ma anche di impegno sociale e politico, con il suo interessamento alla vita quotidiana della gente. Un uomo che ha cercato anche di rinnovare la Chiesa e societa', senza pero' additare gli altri, vivendo nella penitenza, uno modo per poter arrivare alla liberazione dell'uomo". E' toccato poi a Teresa Paonessa, coordinatrice provinciale del Terz'Ordine dei Minimi di San Francesco, raccontare la vita e la personalita' della mamma di San Francesco.

Mons. Marcianò sarà presente all’Ostensione della Sacra Sindone

09 apr 10 Sarà presente il 10 aprile, giorno dell’inaugurazione della ostensione della Sacra Sindone a Torino, anche S.E. Mons. Santo Marcianò , Arcivescovo di Rossano- Cariati, accompagnato da 35 pellegrini calabresi, fino al 12 aprile, organizzati per l‚occasione dall’A.I.C.S. di Siracusa (Divisione Turismo Sociale e Pellegrinaggi), con l‚ingresso alla visita della Sindone , previsto per i pellegrini di Rossano, alle ore 18,00 dell’11 aprile. “Sono significative per il nostro cammino di fede” -dichiara il capogruppo Don Franco Romano - “le parole di un teologo francese sul Mistero della vita, passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo: la Croce accoglie Gesù vivo e ce lo restituisce morto; la Sindone accoglie Gesù morto e ce lo restituisce vivo ! Ed è chiaro che vana sarebbe la nostra fede, come dice San Paolo, se non ci fosse la speranza di questa nostra Risurrezione in Cristo e con Cristo, nella consapevolezza di poter attingere sempre, fino all’ultimo minuto della nostra vita, alla Sua Infinita Misericordia”.

Dalla Chiesa di Locri-Gerace l'essenza di bergamotto per la olio del crisma, a tutte le Diocesi italiane

18 mar 10 Anche quest’anno viene rinnovato il gesto del dono, a tutte le diocesi italiane, dell’essenza di bergamotto per profumare l’olio del Crisma il Giovedì Santo. La Chiesa di Locri-Gerace ha spedito alle altre 225 diocesi una boccetta con l’essenza di questo tipico prodotto della provincia reggina, offerto dal Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria. Nella lettera che ha accompagnato il dono, il vescovo, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha tra l’altro scritto: “possa essere segno di rafforzamento della comunione delle nostre Chiese di Calabria, con quelle di tutta Italia, all’indomani del nuovo Documento sul Mezzogiorno, che ha dichiarato la questione meridionale come questione condivisa da tutte le Chiese d’Italia”. Monsignor Morosini, augurando Buona Pasqua nella gioia del Signore risorto, ha rivolto l’invito alle Chiese consorelle, a pregare per le Chiese di Calabria e, in modo particolare, per la nostra di Locri-Gerace “affinché la nostra azione di evangelizzazione possa essere instancabile per raggiungere il cuore dei nostri fedeli e produrre così quel rinnovamento delle coscienze che solo potrà garantirci un futuro diverso”.

Mons. Morosini "Le donne salvino la Calabria"

15 mar 10 Un appello alle donne perchè, nello svolgimento del loro particolare compito educativo, possano “recuperare i loro figli e i loro mariti a una cultura della legalità”. Lo rivolge dalle colonne dell’Osservatore Romano il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, “dopo che si è spento il clamore della festa dell’8 marzo”. “Mi rivolgo soprattutto a voi donne per chiedervi di non venire meno alla vostra missione - scrive il presule, in un testo letto ieri in tutte le parrocchie della diocesi - voi potete fare molto per un futuro più sereno e pacifico della Locride, perchè voi siete determinanti per il cambiamento del nostro territorio. La vostra forza sta nel fatto che potete incidere positivamente nella formazione delle coscienze degli uomini ai quali state accanto”. Voi - conclude il vescovo - potete recuperare tanti vostri mariti e figli alla legalità, all’osservanza della legge, al rispetto della persona e del lavoro altrui”.

Morosini "Chiesa spesso timidia di fronte alla mafia"

09 mar 10 La Chiesa è stata “a volte troppo timida” di fronte alla mafia, ed è ora di scelte coraggiose per il Sud, per fare in modo che il documento della Cei sul Mezzogiorno non finisca sugli scaffali, come quello di 20 anni fa. Lo affermano tre vescovi del Mezzogiorno intervistati da Famiglia Cristiana. “Se dopo Pasqua nessuno ne parlerà, avremo fallito”, ha osservato il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, che teme una Chiesa “icona dell’antimafia”, che sollevi i singoli dalle proprie responsabilità. “Non siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda” anche nella Chiesa - ha aggiunto - e occorre riflettere “anche nelle nostre comunità” sul senso della “parola terribile” citata nel documento Cei sul Mezzogiorno: “collusione”. Insomma, servono segnali concreti, azioni dimostrative: “Ogni comunità - propone Mogavero - scelga un argomento in relazione alla situazione del proprio territorio e agisca: pizzo, usura, corruzione della politica, mafia devota che offre soldi per le feste popolari”. Essendo pronti a “pagare di persona”. Il vescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, quello che a Natale tolse i Re Magi dal presepe lasciando la scritta: “respinti alla frontiera” come immigrati clandestini, propone di “abolire ogni festa religiosa nei paesi dove si contano gli omicidi. Il sacro non basta per ritenersi a posto - dice - se poi nessuno denuncia e la cultura mafiosa è l’unica ammessa”. “La nostra gente deve tornare a essere protagonista, e di diventa protagonisti con il voto e con volti nuovi”, ha osservato il vescovo di Locri, mons. Giuseppe Morosini, e forse “bisognava essere più chiari, anche nelle responsabilità di una Chiesa a volte troppo timida”. “Ai politici bisogna dire: o ascoltate la nostra voce, o non vi votiamo più”. Il vescovo emerito di Acerra, monsignor Antonio Riboldi, ipotizza persino uno “sciopero elettorale” perché nel Mezzogiorno si dia un forte segnale di cambiamento, dopo che nel documento sul Sud la Cei aveva parlato di inadeguatezza della classe politica. “In 50 anni al Sud ho visto solo parole ed errori - dice Riboldi a Famiglia Cristiana -: fabbriche nate e morte, terreni agricoli devastati, turismo in abbandono. Le mafie hanno avuto terreno fertile, arato dallo Stato e da un sistema di corruzione e di collusione impostato con straordinaria efficacia”. Secondo mons. Riboldi, da sempre una delle voci più forti contro la criminalità organizzata, “bisogna tagliare i ponti, anche quelli tra le nostre chiese e la cultura mafiosa, che spesso dimostra di essere devota. Mai nessuno ha taglieggiato le mie chiese, ma non dappertutto accade”. Il vescovo emerito ritiene che per cambiare serve “più coraggio”. “La camorra domina i cuori e le menti - spiega -. Impedisce ai ragazzini di andare a scuola, perché è lei che li vuole educare”. Eppure, aggiunge, “tagliamo i fondi alla scuola”. Ricordando che “Cutolo sosteneva che la camorra è come Robin Hood: toglie ai ricchi per dare ai poveri”, mons. Riboldi sostiene che “se la scuola non contrasta questa cultura dell’illegalità come strumento di protezione sociale, non ci sarà futuro per il Sud e neppure per l’Italia”. E a questo punto, “se serve”, si dovrà fare anche uno “sciopero elettorale”. “I cristiani al Sud devono svegliarsi - ammonisce il vescovo -. Invece, oggi sono continuamente assistiti. Il Mezzogiorno non è l’Italia - conclude Riboldi -, oggi si può dire che è una zona annessa”

Mons. Morosini scrive a Napolitano, Schifani e Fini "Cittadini sfiduciati per carenza servizi"

04 mar 10 Il vescovo di Locri- Gerace, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, ha scritto una lettera al Capo dello Stato, ai presidenti delle camere ed al presidente del Consiglio, manifestando il disagio della sua comunità per il ridimensionamento di alcuni servizi, da quelli sanitari a quelli legati ai trasporti. “Mi rivolgo a Voi, - scrive - espressioni più alte dello Stato, con la semplicità e la fiducia di uomo di Chiesa, che nulla conta nell’apparato del potere politico ed economico, ma che ha l’ardire di poter far loro conoscere la voce del popolo, col quale vive a contatto continuo, in una terra, la Locride, della quale solo chi per tutto l’anno la percorre in lungo e in largo può conoscere la realtà, i problemi, le speranze non realizzate. Ho deciso di scrivere dopo l’ennesima delusione, vissuta dalla gente, in questi due anni di permanenza come Vescovo in questo territorio: delusi per l’accorpamento dell’Asl di Locri a quella di Reggio e delusi ancora per l’abolizione di alcuni treni a lunga percorrenza. All’indomani dell’omicidio Fortugno (2004) - ricorda - non sono mancate le analisi del territorio, la valutazione dei suoi problemi, le promesse e gli impegni: tutto puntualmente si ripete ogni anno nel rituale delle celebrazioni per commemorare la sua assurda morte. In questi anni certamente - sottolinea il presule - qualche intervento è stato fatto, soprattutto nell’azione repressiva della delinquenza organizzata, e siamo grati allo Stato, che è stato presente attraverso l’azione della Magistratura e delle forze di Polizia. Ma ora stiamo assistendo ad un graduale depauperamento del territorio, che rende difficile parlare di speranza, soprattutto ai giovani, e vanifica ogni esortazione ad avere fiducia nello Stato”. Il vescovo scrive che “i posti di lavoro non sono aumentati, anzi diminuiscono sempre più le possibilità di trovare lavoro sul territorio, mentre si assiste inesorabilmente all’esodo dei giovani laureati, i quali, frutto di sacrifici enormi da parte dei genitori, vanno ad arricchire le regioni del centro nord. I piccoli centri, abbandonati a se stessi per i tagli o la soppressione dei servizi essenziali, scuola e sanità, vanno lentamente scomparendo. Con la soppressione di questi servizi - continua - sembra quasi si vogliano esortare gli abitanti ad andar via dai loro paesi, perchè nessuno garantirà per il futuro condizioni per poterci vivere tranquilli”. “La conseguenza - avverte - sarebbe gravissima: a breve scadenza, prima della fine totale, nei piccoli centri rimarrebbero solo anziani, mentre si creerebbero gravi problemi nei centri costieri dove le famiglie giovani, quelle che restano sul posto, sarebbero costrette a trasferirsi: anzitutto il grave problema della casa, garantita nei centri di origine, e poi le difficoltà economiche che la permanenza nei piccoli paesi renderebbero meno gravi con la coltivazione dei piccoli appezzamenti di terreno. Senza considerare il degrado dell’ambiente non più abitato e la consegna dell’entroterra alla criminalità organizzata. Ma l’effetto più devastante sarebbe lo sradicamento culturale, psicologicamente pericoloso”. Mons. Morosini aggiunge che “la condizione delle strade è disastrosa. Il nuovo tracciato dell’ormai tristemente famosa 106 è una speranza che attende da anni e anni il suo compimento; intanto il vecchio tracciato diventa sempre più impraticabile. Quando piove in alcuni punti si formano allagamenti pericolosi. Nell’entroterra numerose strade sono al limite della loro identità di vie percorribili con automezzi: e sono le strade che, soprattutto d’inverno, devono percorrere gli abitanti per raggiungere la guardia medica o per accompagnare i bambini a scuola. Inoltre, certe strade degli stessi paesi costieri sono da terzo mondo: chi scrive ha percorso negli anni scorsi quelle strade e le può paragonare con le nostre. La linea ferroviaria jonica - prosegue - è indegna di una società che al nord si sta impegnando, dinanzi alla protesta di tanti cittadini, per attuare l’alta velocità. Dal 1 marzo sono stati soppressi ben 12 treni a lunga percorrenza”.

Conclusa la Cec, i Vescovi "Cattolici partecipino al futuro politico della Calabria"

10 feb 10 Si è riunita a Reggio Calabria, al Seminario Arcivescovile “Pio XI”, la Conferenza Episcopale Calabra, i cui lavori, durati due giorni, si sono svolti sotto la presidenza di Sua Eccellenza Mons. Vittorio Luigi Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria- Bova. Erano presenti tutti i Vescovi diocesani e l’Arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, Mons. Antonio Cantisani. In apertura - si legge nel documento finale -Mons. Mondello ha espresso la solidarietà della CEC a Mons. Luciano Bux per quanto è accaduto a Rosarno, ringraziandolo per la testimonianza di cristiana solidarietà che la sua Chiesa da sempre ha dimostrato nei confronti degli immigrati. Sui fatti di Rosarno la CEC ha steso una nota già pubblicata. Uguale solidarietà è stata espressa a Mons. Cantafora per le intimidazioni ricevute. Considerando, inoltre, la difficoltà che attraversano gli operai del Porto di Gioia Tauro, che stanno lottando per difendere il loro posto di lavoro, i Vescovi della Calabria esprimono vicinanza umana e spirituale a loro e alle loro famiglie. I vescovi “si rivolgono, inoltre, alle autorità competenti perchè intervengano con tempestività ed efficacia. Non possono tacere, però, l’amarezza che - come Vescovi del Sud - provano nel rilevare una carenza di politica lungimirante, che eviti al Sud di trovarsi sempre in difficoltà: Fiat di Termini Imerese, Porto di Gioia Tauro, Alcoa della Sardegna. Si augurano che i buoni propositi di rilancio dello sviluppo del Sud, che vengono ripetutamente espressi, possano trovare finalmente concreta attuazione”. I Vescovi presenti sono stati informati, in seguito, dell’ultima riunione del Consiglio Permanente della CEI. L’Arcivescovo presidente ha offerto anzitutto un excursus sul discorso del Cardinale Presidente, mettendo in evidenza alcuni punti salienti, soprattutto il desiderio espresso di avere una nuova generazione di cattolici impegnati in politica. Ha poi informato sul tema del lavoro pastorale della CEI per il prossimo decennio relativo alla sfida educativa. Le linee direttive verranno consegnate a tutti i Vescovi, dopo il prossimo Consiglio Permanente, per essere approvate a maggio nel corso dell’Assemblea Generale della CEI. Ha offerto, poi, notizie circa il documento sul Mezzogiorno, che avrà come titolo: Per un paese solidale: Chiesa italiana e mezzogiorno. Esso è ancora in fase di perfezionamento. Si spera di poterlo rendere noto alla fine di questo mese di febbraio. Mons. Mondello ha, infine, riferito che nel Consiglio Permanente si è discusso della Terza Edizione del Messale Romano in lingua italiana e dell’organizzazione territoriale in Italia della Chiesa italo-albanese. I Vescovi si augurano che vada in porto questo progetto, che appoggiano in pieno. Sull’introduzione del Presidente si è sviluppato il dibattito. Mons. Bux ha offerto la sua lettura dei fatti di Rosarno, e ha confidato i suoi timori su ciò che potrebbe accadere a Gioia Tauro, dove sono a rischio 450 posti di lavoro: se non si interviene con una politica accorta il rischio sarà ancora maggiore. Mons. Vincenzo Bertolone - continua il documento - ha presentato la bozza della lettera da inviare ai sacerdoti in occasione dell’Anno sacerdotale. Mons. Morosini ha riferito sulla preparazione del Convegno di Pastorale Giovanile da celebrarsi ad ottobre del 2011. I Vescovi hanno espresso il loro placet dando dei suggerimenti. Mons. Milito ha informato sul lavoro che sta svolgendo per ordinare l’archivio della CEC, presentando anche il piano economico per il relativo arredo. P. Vitaliano Rogolino ha esposto le difficoltà nelle quali si trova nello svolgimento del suo lavoro di Direttore Regionale dell’Apostolato della Preghiera. I Vescovi lo hanno sostenuto nel suo impegno ed incoraggiato ad andare avanti. Don Franco Romano, Delegato Regionale della Federazione Italiana degli Esercizi Spirituali, ha sollecitato la riunione di tutti i delegati diocesani per rilanciare questa attività formativa, facendo il censimento di tutte le case di spiritualità presenti nelle varie Diocesi. I Vescovi hanno, anche, incoraggiato il proseguimento del lavoro di Calabria Ecclesia Magazine. Mons. Bertolone ha riferito sulla preparazione dell’incontro annuale dei seminaristi, previsto per il 20-22 settembre a Cetraro. Non appena saranno scelti i relatori, verrà presentato ai Vescovi l’intero programma. La dott.ssa Paola Pellicanò ha informato sulla Scuola Regionale di Formazione per Educatori alla sessualità e all’amore e per gl’Insegnanti del metodo Billings. Mons. Marcianò e Don Pino Straface del CER hanno riferito sui lavori del Convegno Ecclesiale di Le Castella e sugli incontri avuti per studiare come tradurre in scelte pastorali i suggerimenti dati. È stato letto e approvato, in seguito, il bilancio del CER. Il Rettore del Seminario Maggiore di Catanzaro ha informato circa la situazione del “S. Pio X” e il Direttore dell’Istituto Teologico ha presentato il bilancio preventivo dello stesso Istituto. Su entrambi gli argomenti i Vescovi hanno espresso i loro suggerimenti. In merito alle prossime elezioni regionali, i Vescovi “hanno incoraggiato i cattolici a prendere parte attiva alla costruzione del futuro della nostra Regione, decidendo in coscienza sul suo bene oggettivo, cercato alla luce dei principi cristiani”. I Vescovi, al termine, hanno proceduto ad alcune nomine e conferme: le avvocatesse Orlandina Cuccumato e Giuseppina Teti, entrambe della Diocesi di Catanzaro- Squillace, sono state iscritte all’Albo Patroni abilitati del Tribunale Ecclesiastico Regionale; Angela Araniti di Reggio Calabria e Angelo Michele Mazza di Cosenza incaricati regionali della FUCI; Don Luigi Cannizzo di Reggio Calabria assistente regionale della FUCI; Don Girolamo Ronzoni, della Diocesi di Crotone, Delegato Regionale per la pastorale sociale e del lavoro. Con la partecipazione all’Inaugurazione del Tribunale Ecclesiastico Regionale, i Vescovi hanno concluso la loro Assemblea invernale.

A Paola le celebrazioni per il centenario del Beato Nicola

02 feb 10 Il 3 febbraio a Paola (CS) si concludono le celebrazioni per il III Centenario della morte del Beato Nicola Saggio da Longobardi, morto a Roma il 3 febbraio 1709. Era un semplice frate oblato (1650-1709), vissuto per molti anni nel convento di S. Francesco di Paola a Roma, ove da portinaio esercitò in grado eroico la carità per i poveri. Fatto particolare, i pochi resti del suo corpo dopo tre secoli ritorneranno definitivamente in Calabria e saranno posti alla venerazione dei fedeli nella cripta della nuova chiesa del Santuario di Paola. Ala cerimonia di chiusura interverrà il card. Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona, che alle ore il 16 riceverà le reliquie e successivamente alle ore 17 presiederà la solenne concelebrazione nella nuova chiesa del Santuario di Paola.

Giovedì 21 inaugurazione anno accademico dello Studio Teologico cosentino

20 gen 10 Con la Lectio Magistralis del Rev.do Sac. Severino Dianich, diocente di teologia e vicario episcopale per la pastorale della cultura della dicoesi di Pisa, giovedì 21 gennaio 2010, alle ore 18, nell’Auditorium Giovanni Paolo II del Seminario di Rende, si inaugurerà il nuovo anno accedemico dell’Istituto Teologico Cosentino “Redemptoris Custos”. Il tema della della Lectio Magistralis è: “Forma ecclesiae. Il sacro nella città contemporanea” e sarà introdotta dal saluto del rettore del Seminario maggiore Don Mario Corraro, dal direttore dell’Istituto Teologico Cosentinodon Antonio Bartucci. Le conclusioni saranno dell’Arcivescovo monsignor Salvatore Nunnari, Moderatore dell’Istituto Teologico cosentino; seguirà una esecuzione musicale a cura del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza. Alle 17.30 sarà inaugurata dall’Arcivescovo la nuova sala lettura dedicata allo scomparso rettore “monsignor Vincenzo Mascaro” che ha donato la sua ampia biblioteca al Seminario cosentino.

Scuola di formazione socio politica dell’Ufficio pastorale di Cosenza

19 gen 10 L’Ufficio della Pastorale Sociale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano propone il secondo anno della Scuola di Formazione all’impegno socio-politico. L’obiettivo è quello di acquisire conoscenze per crescere sul versante delle motivazioni nei diversi ambiti di vita familiare, sociale e professionale. Le tematiche, in continuità con quelle trattate nel primo anno, avranno come riferimento i documenti del magistero e i suggerimenti offerti dal comitato organizzatore della prossima settimana sociale che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre c.a. Gli incontri si terranno nel Seminario Cosentino in Rende dalle ore 17,30 alle ore 19,30 secondo il calendario seguente.

MESE DI FEBBRAIO

08.02.2010
La dimensione religiosa dell’uomo nella società democratica
Relatore: Prof. Don Vincenzo Filice
22.02.2010
Quale politica per l’uomo “felice”
Relatore: Prof. Giorgio Marcello

MESE DI MARZO

01.03.2010
Cristiani per una società autenticamente laica
Relatore: Padre Pino Stancari S.J.
08.03.2010
Il ruolo della donna nella famiglia oggi
Relatrice: Prof.ssa Viviana Burza
22.03.2010
Economia di mercato ed economia di comunione
Relatore: Prof. Saverino Verteramo

MESE DI APRILE

12.04.2010
Tavola rotonda: Attualità di una sfida: creare rete di solidarietà tra le parrocchie
30.04.2010
Tavola rotonda: La crisi economica: l’ora della condivisione e della solidarietà

Ai docenti di religione che frequenteranno almeno 4 dei sette incontri previsti, sarà rilasciato l’attestato che darà diritto all’asse- gnazione di un punto nell’elenco graduato.

Mons. Mamberti in visita al Santuario di Paola

16 gen 10 Visita di Mons. Dominique Mamberti al Santuario di Paola. L'alto prelato, originario della Corsica, riveste in seno alla Segreteria di Stato l'ufficio di Segretario per i Rapporti con gli Stati, equivalente al nostro ministro degli esteri, e da lui dipendono tutte le nunziature sparse nel mondo. Attualmente la Santa Sede intrattiene relazioni diplomatiche con 178 Stati. L'ultima, in ordine di tempo (9 dicembre), ad avere allacciato rapporti diplomatici con lo Stato Vaticano è stata la Federazione Russa. Accogliendo l'invito rivoltogli dalla Comunità del Santuario, per il francese mons. Mamberti sarà un ritorno nella cittadina tirrenica ove era già stato in visita privata nella scorsa estate. Imponenti i preparativi per accogliere l'illustre ospite. Nel pomeriggio di sabato 16 gennaio alle 17 sarà ricevuto ufficialmente dal Sindaco nella Casa Comunale. Seguirà la visita alla Casa Natale del Santo e, tempo permettendo, ad alcuni presepi artistici. Domenica 17 gennaio, in occasione della festa della Madonna del Miracolo, compatrona di Paola, presiederà alle 17 un solenne pontificale, al quale insieme al neo prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, alla sua prima visita al Santuario di Paola, parteciperanno pure il Presidente della Giunta Regionale Loiero ed il Presidente della Provincia Oliverio. Lunedì è previsto il rientro in Vaticano.

A Trebisacce terzo convegno diocesano sulla Chiesa del terzo millennio

20 nov 09 «Non possiamo tacere anche se così ci dicono. Viviamo in questo mondo e quindi in questo mondo vogliamo dire la nostra. Ma non possiamo solo annunciare, dobbiamo testimoniare». Monsignor Rino Fisichella ha aperto stamattina, alla presenza di oltre seicento persone tra sacerdoti, operatori pastorali e laici (presenti in sala, tra gli altri, anche i sindaci di Cassano, Trebisacce ed Oriolo ed il consigliere provinciale Franco Mundo) il convegno “La Chiesa che vorrei”, organizzato dalla Diocesi di Cassano all’Ionio al Miramare Hotel Palace di Trebisacce. Il rettore dell’università Lateranense, nonché presidente della Pontificia accademia per la Vita, ha preso la parola subito dopo la presentazione del vescovo cassanese monsignor, Vincenzo Bertolone, che ha indicato il sentiero sul quale camminerà la “duegiorni” che continuerà domani. «Il punto di partenza – ha sottolineato monsignor Bertolone - non può che essere la coscienza religiosa dei calabresi, i quali conservano ancora sia il senso della verità, sia la coscienza del bene. La Chiesa, specie quella diocesana, è tenuta a condurre i credenti alla verità tutta intera ed alla Parola sempre viva di Cristo, mediante una prassi pastorale che parli di Dio e dell’amore che Egli ha manifestato. Su tali basi deve poggiare la Chiesa del futuro, alla cui costruzione tutti sono chiamati a collaborare. Una Chiesa ricolma di dolcezza e tenerezza, umile nella sua semplicità; una Chiesa unita e gioiosa, in cui non esistano particolarità ed in cui alla logica del dominium mundi subentri quella del servitium mundi. Questi aneliti correrebbero il rischio di restare lettera morta se il progetto di una Chiesa diversa, migliore, propositiva ed accogliente non decollasse dalla parrocchia, casa di Dio tra le case degli uomini». Anche il pastore della Chiesa cassanese ha sottolineato l’importanza fondamentale della testimonianza. È seguito l’intervento del vescovo di Frascati, monsignor Raffaello Martinelli, il quale ha ancorato la fede e la quotidianità cattolica a Cristo: «Già è risuonato lo slogan ‘Cristo sì, Chiesa no’. Non c’è confusione, né separazione e contrapposizione tra Cristo e la Chiesa. La Chiesa che vorrei – ha aggiunto il Presule, affrontando il tema centrale del convegno – è quella che vuole Lui. Se si separasse Cristo dalla Chiesa si avrebbe un Gesù di fantasia. Oltre che falsificare la missione di Cristo si falsificherebbe anche la figura stessa della Chiesa». La terza relazione della mattinata è stata affidata alla docente di Sacra scrittura del pontificio ateneo “Sant’Anselmo” di Roma, Marinella Perroni, la quale s’è affidata alla parabola del granello di senape come simbolo della comunità di Dio piantata dal Signore, popolo di Dio rinnovato che diventerà una grande pianta. «La minoranza dei discepoli – ha sottolineato – diventa un grande albero dove possono nidificare gli uccelli». Infine, s’è interrogata su quanto riusciamo a essere, come comunità cristiana, testimoni di questo stile. De “La Chiesa primizia del Regno, guardando a Maria come suo membro eminente” ha parlato don Fortunato Morrone, docente dell’Istituto teologico calabro di Catanzaro. «Riflettendo su Maria, sul suo stile di vita e sul suo destino segnato radicalmente dalla Grazia, si riesce a comprendere cosa sia la Chiesa più in profondità che non attraverso concetti puramente astratti. Manifestando concretamente alla Chiesa la sua natura, la Vergine di Nazareth mostra ai credenti la loro vocazione radicale: essere in Cristo per la forza dello Spirito Imago Dei nel quotidiano dell’esistenza perché il mondo creda che Dio è Padre e si prende cura dei suoi figli». La mattinata di lavoro è stata conclusa dalla Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Reggio Calabria e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Vittorio Mondello. Domani il convegno riprenderà alle 8.30 con la relazione del docente della Pontificia università urbaniana, Carmelo Dotolo. Sono previsti, tra gli altri, gli interventi del vescovo ausiliare di Milano, mons. Franco Giulio Brambilla; del sottosegretario del pontificio consiglio per i laici, Guzman Carriquiry; del responsabile nazionale del Rinnovamento nello spirito, Salvatore Martinez. Alle 12.15 è prevista la Santa Messa che sarà presieduta dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari. Le conclusioni saranno affidate al vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio, monsignor Vincenzo Bertolone.

Sabato 17 apertura Anno Pastorale Diocesi di Cassano allo Ionio

16 ott 09 Sarà aperto sabato 17 ottobre il nuovo Anno Pastorale della Diocesi di Cassano Ionio. L’evento sarà suggellato dalla solenne celebrazione della Santa Messa tra le navate della Chiesa Cattedrale, con inizio fissato alle 18. Ad officiare il rito, insieme al Clero diocesano e di fronte ai fedeli provenienti dai ventuno paesi della millenaria Diocesi cassanese, il vescovo, monsignor Vincenzo Bertolone. Nel corso della celebrazione, il Presule traccerà le linee guida dell’azione della Chiesa locale per i prossimi dodici mesi, illustrando le novità in cantiere ed annunciando, tra l’altro, l’avvio (previsto nel febbraio del 2010) della Sua prima visita pastorale alle 47 parrocchie ed a tutte le comunità cristiane della Diocesi. Spazio sarà riservato anche alla terza lettera pastorale data alle stampe da monsignor Bertolone (i cui contenuti saranno ufficialmente resi noti l’11 dicembre a Castrovillari), nonché agli eventi promossi in occasione dell’anno sacerdotale, tra i quali rientrano un pellegrinaggio ad Ars sulle orme di san Giovanni Maria Vianney, e percorsi catechetici finalizzati all’aggiornamento ed alla formazione dei sacerdoti e dei laici impegnati nell’ambito delle parrocchie e dei movimenti e gruppi ecclesiali. Altrettanto rilievo sarà riservato al convegno diocesano sul tema “La Chiesa che vorrei”, in calendario per i prossimi 20 e 21 di novembre a Trebisacce, ai cui lavori prenderà parte anche monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontifica Accademia per la vita. Attenzione sarà dedicata, altresì, ai tanti appuntamenti, culturali e spirituali già programmati: su tutti, quelli incentrati sull’ultima enciclica di Papa Benedetto XVI, “Caritas in veritate”, che si concretizzeranno in un incontro (a dicembre, nei saloni dell’aula consiliare) con gli amministratori del Comune di Cassano Ionio, ma pure in conferenze tematiche da tenersi in ciascuna delle quattro vicarie ed in un convegno conclusivo, previsto per il 12 marzo 2010, al quale parteciperà, in veste, di relatore anche il professor Stefano Zamagni. Da segnalare, ancora, le specifiche lezioni sul senso della Chiesa; il convegno sui temi del quinto convegno ecclesiale regionale di recente svoltosi ad Isola Capo Rizzuto; la benedizione, al santuario della Madonna della Catena (22 novembre) della statua dedicata a don Luigi Orione (alla presenza del Superiore generale degli orionini, don Flavio Peloso). Durante la Santa Messa, inoltre, saranno benedette e consegnate agli iscritti le tessere dell’Unione cattolica italiana insegnanti medi (Uciim) e conferito, ai ministri straordinari dell’Eucarestia, lo speciale mandato di spezzare il pane nel nome di Cristo, mentre le aderenti all’Ordo Viduarum, di recente istituzione, presteranno il loro giuramento di fedeltà all’amore di Dio. Infine, saranno resi noti i dettagli relativi all’avvio del processo di beatificazione di monsignor Raffaele Barbieri, don Carlo De Cardona e suor Semplice Maria Berardi, le cui storie ed i cui esempi, al pari delle altre figure di santità trattate nel convegno diocesano svoltosi a maggio ad Altomonte, saranno oggetto di un volume di prossima pubblicazione.

Beatificazione di Don Carlo de Cardona

14 ott 09 “Apprendiamo con viva soddisfazione e con sincera commozione, afferma la Presidente Regionale di Confcooperative, Katia Stancato, che la proposta per la beatificazione del sacerdote Don Carlo De Cardona, fondatore delle casse rurali e delle prime cooperative di lavoro in Calabria, avanzata da S.E. Mons. Bertolone, Vescovo di Cassano allo Jonio è stata accolta da tutti i Vescovi della Calabria. Ci sono personaggi il cui ricordo,a mano a mano che si allontana nel tempo la loro scomparsa, anzicchè sbiadire si rinnova. Magari i contorni si alterano un po’ e alcuni lati della loro personalità vengono idealizzati, ma quello che conta di più è che diventano per chi resta e per le generazioni successive dei punti di riferimento, degli eroi positivi.E’ certamente il caso di Don Carlo De Cardona. Nell’occasione del 50°anniversario dalla Sua morte Confcooperative ha istituito il premio biennale a Lui intitolato per le cooperative e la vita di dedizione dei cooperatori.Abbiamo appreso con compiacimento che De Cardona è punto di riferimento e ispiratore non solo per noi cooperatori calabresi in senso stretto, ma per le molte altre categorie di calabresi che nell’associazionismo, nella condivisione con altri realizzano il loro impegno sociale.A 50 anni dalla Sua scomparsa capita, con una frequenza che non va scemando,di sentire richiami ed indicazioni sul passaggio e sul pensiero di questo “illuminato sacerdote”, o di questo “uomo donato”.Il Pensiero decardoniano è vivo nel Movimento Cooperativo, così come credo che lo sia in tutto il contesto sociale calabrese, e ciò è possibile perché a distanza di un secolo la proposta decardoniana è ancora estremamente attuale ed attuabile.Attuale, proprio perché autenticamente profetica, cioè di quella Parola che viene da un Uomo di Dio e dunque da Dio e che ha un valore permanente, perché non è ispirata da mode o dal desiderio di compiacere, ma dalla carità autentica sempre radicata nella verità.Attuabile, perché ancora oggi nel nostro contesto regionale o meridionale, lo strumento per la valorizzazione economica e sociale di risorse, talenti e territori rimane il mezzo abituale utilizzato da Don Carlo De Cardona : “la cooperazione applicata con costanza, con tenacia, con prudenza e con discernimento”.

Vescovi calabresi in conclaveLa Conferenza dei vescovi calabresi denuncia “Calabria emarginata”. Plauso di Callipo 08 set 09 La Conferenza dei Vescovi Calabresi, riunita a Le Castella di Isola Capo Rizzuto (Kr) nei giorni 6 e 7 ottobre scorsi, presiduta da Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal. - Bova. Erano presenti tutti i Vescovi Residenziali e i Vescovi Emeriti ... (continua)

Gli auguri di buone vacanze dal Vescovo di Locri, Mons. Fiorini Morosini

12 ago 09 “A tutti buone vacanze e un riposo tranquillo, gustando la gioia dello stare assieme in famiglia e con gli amici”. Questo l’augurio di Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace, in occasione delle vacanze estive. “Ho compiuto da poco il primo anno di permanenza nella Diocesi di Locri - Gerace, afferma il presule, e questa può essere un´occasione per tracciare un primo bilancio, anche se provvisorio, della mia azione pastorale in questa Diocesi, che il Santo Padre ha voluto affidarmi”.“In questo anno - spiega Mons. Morosini - ho visitato in lungo e in largo il territorio diocesano, rendendomi volutamente presente in tutte le manifestazioni religiose, sociali e culturali, alle quali sono stato invitato ed ho potuto partecipare. Mi scuso per gli inviti che non ho potuto accettare per mancanza di tempo o perché contemporanei ad altri impegni già presi. Ringrazio tutti per come sono stato accolto in Diocesi. Ho potuto sperimentare il rispetto e l´affetto che si nutre per il Vescovo. E´ una vera grazia di Dio, che mi spinge a continuare con gioia e dedizione nel mio lavoro pastorale. Non ho la presunzione di affermare che conosco ormai il territorio della Locride; posso però dire di averlo cominciato a conoscere ed amare di vero cuore”. “Al termine di questo primo anno sono più che mai convinto, scrive il vescovo, che questa e’ la strada giusta e, perciò, devo spendermi ancora di più per l´evangelizzazione: in prima persona anzitutto, perfezionando e ampliando le iniziative già prese; ma poi anche nell´esortare il clero e i laici a seguirmi in questo impegno e cammino”. “Le mie visite effettuate dentro le carceri, hanno aperto un dialogo epistolare con i carcerati della Diocesi, che scontano la loro pena nella varie carceri d´Italia, sia andando periodicamente nel carcere di Locri a parlare ai detenuti sui valori che sono fondamentali per la vita dell´uomo. Non e’ mancata l´attenzione ai giovani in varie occasioni. Spero di continuare con loro nell´iniziativa di invitarli in Episcopio per una conoscenza più familiare del loro vescovo”. “Il nuovo anno pastorale ci dovrà vedere ancora più impegnati nel continuare a camminare sulla strada appena iniziata a percorrere. Ho già indicato negli incontri di fine anno l`obiettivo di fondo della nostra evangelizzazione, soprattutto quella fatta in funzione dei sacramenti, richiesti ancora in grandissimo numero dalla gente: suscitare domande di fede e il desiderio di conoscere il Signore Gesù’. Ciò ci aiuterà ad evitare che i giovani, ricevuti i sacramenti dell´iniziazione cristiana, abbandonino sistematicamente la comunità ecclesiale. Ci aiuterà inoltre a riempire di contenuti di fede autentica le nostre tradizioni religiose popolari”. Il riposo di questo tempo estivo, “che auguro a tutti sereno ed efficace, ci aiuterà a riflettere e ad interiorizzare queste speranze. Buone vacanze a tutti”.

Nuove ordinazioni sacerdotali a Cosenza. Veglia a San Carlo Borromeo ”

30 apr 09 Sabato 2 maggio alle ore 18.00, nella celebrazione della domenica del Buon pastore, nella chiesa parrocchiale di Santa Teresa in Cosenza, saranno consacrati sacerdoti i diaconi don Cristian Carnevale e don Pompeo Rizzo. I due giovani si sono formati presso il Seminario arcivescovile cosentino, Redemptoris Custos, ed dopo il periodo del diaconato ora entreranno nel prebsiterio diocesano. In dicoesi a quell’ora non si svolgeranno altre celebrazioni, “la presenza di tutto il presbiterio attorno al Vescovo infatti – si legge nel messaggio di monsignor Nunnari –ha un grande significato: esso non solo esprime l’esemplare comunione ma anche la gioiosa, fraterna accoglienza, dei nuovi fratelli nella famiglia presbiterale”.
In preparazione all’ordinazione si terrà, questa sera 30 aprile 2009 alle ore 20.00, nella chiesa di san Carlo Borromeo un momento di preghiera con adorazione eucaristica, curata dal seminario arcivescovile cosentino.

Caritas Diocesane “Serve strategia di contrasto alla povertà”

02 apr 09 In Calabria serve una strategia organica di contrasto alla povertà. E' quanto emerso nel corso della riunione dei direttori delle Caritas diocesana svoltasi a Lamezia Terme. All'incontro, presieduto da monsignor Luigi Cantafora, ha partecipato anche il presidente della Fondazione di culto e religione 'Facite'. La riunione è servita per riflettere sulla legge regionale che prevede il 'Piano degli interventi a sostegno delle situazioni di poverta''. Mons. Cantafora ha ribadito l'importanza di una Chiesa che possa essere profetica, recuperando "autorevolezza come forza educante del popolo di Dio, attraverso la via dell'uomo Questa fede umana si manifesta nella capacità di sapere accogliere e rispondere ai bisogni dell'umanità in generale, ma in particolare dei poveri, così come ci ha insegnato il Signore Gesù Cristo". Per il delegato regionale Caritas, Don Ennio Stamile, condividere il piano di intervento regionale è utile per capire come "possiamo incarnarlo nelle nostre realtà osservando e denunciando le eventuali mancanze o disattenzioni, proprio per essere profetici". Per il direttore della Caritas di Lamezia, don Giacomo Panizza, lo sforzo della Regione Calabria sulla povertà si è concretizzato in questo "Piano di lotta alla povertà". Nel corso dell'incontro è emerso che dalla rilevazione Istat riguardante il 2007 più di un quarto delle famiglie calabresi risulta sotto la soglia di povertà. "Si tratta - è stato ribadito - di una povertà consolidata, indipendente dall'attuale crisi economica. Nella nostra regione non vi è mai stata una strategia organica di contrasto a questa povertà, attraverso interventi orientati in modo specifico alle situazioni di estremo bisogno. Pertanto il piano antipovertà riconosce che occorre più lavoro e misure di sostegno al reddito"

Pellegrini a tutta Italia a Paola per il decennale del Beato Nicola Barrè

09 mar 09 Due giornate intense al Santuario di Paola per più di cento giovani di tutta Italia. Sono arrivati da Bergamo, da Roma, dalla Campania e dalla Calabria: gruppi accompagnati dalle suore del S. Bambino Gesù e dai Padri Minimi. Si sono incontrati per ricordare l’anniversario di beatificazione di Padre Nicola Barrè, religioso dell’Ordine dei Minimi di S. Francesco di Paola e fondatore della congregazione delle suore. Per ricordare e per imparare, per rendere ancora una volta attuale il messaggio del Santo. Al Santuario di Paola perché il legame con il Santo calabrese è profondo, visto che il Beato Barrè è un figlio spirituale di S. Francesco di Paola. Suore e giovani hanno cercato, attraverso l’incontro con alcuni testimoni, di comprendere come vivere da cristiani nel mondo di oggi. Il meeting è iniziato sabato 7 marzo con un intervento di suor Marina Mugerli, insegnante di lettere alla scuola professionale di Lamezia Terme, che ha ripreso la storia del beato, cercando di sottolineare scelte e stili del beato Barrè che potessero essere da esempio anche per i giovani di oggi. Queste scelte e questi stili sono stati poi incarnati dalle testimonianze di tre giovani: Giuliana Scofano, giovane della Parrocchia di Scarcelli (Fuscaldo) e presidente dell’Associazione Go’el, suor Romina Perrotta, educatrice nella scuola di Roma, Ino Santos, ruandese arrivato in Italia come rifugiato politico che sta studiando agraria all’università di Milano per poter un giorno tornare nella sua terra. I giovani hanno raccontato le loro scelte e le loro esperienze, mostrando a tutti che è possibile anche oggi compiere scelte di vita cristiane per il bene della società. A seguire i giovani hanno riflettuto su quanto emerso, lasciandosi interrogare da quello che era stato raccontato. La giornata si è conclusa con uno spettacolo realizzato dai giovani: giocoleria, canti, teatro. Domenica 8 marzo ripresa dei lavori con suor Marina Motta, preside dell’istituto S. Maria degli Angeli di Roma, e con la professoressa Tinuccia Consoli di Vibo Valenzia, che ha portato la sua testimonianza di insegnante. Gli incontri sono stati moderati da suor Antonia Moioli, alla presenza della superiora provinciale suor Adelia Carrara. Le due giornate si sono concluse con la S. Messa presieduta dal Vescovo di Locri, sua Ecc.zza Padre Giuseppe Fiorini Morosini.

Iniziate le celebrazioni il 10° anniversario della beatificazione di P. Nicola Barrè

08 mar 09 Iniziate le celebrazioni per il 10° anniversario della Beatificazione di P. Nicola Barré, avvenuta il 7 marzo 1999 sotto Giovanni Paolo II. Per ricordare il primo decennio è stato organizzato dalle Suore del Bambino Gesù un meeting sul tema: Un santo di ieri per l.oggi: il Beato Nicola Barré. Oltre alle suore, guidate dalla Madre Provinciale, Suor Amalia Carrara, vi partecipano oltre 500 giovani provenienti non solo dalla Calabria, ma dalla Campania, Lazio e dalla Lombardia. All.inizio dei lavori ha dato il suo saluto P. Rocco Benvenuto, Superiore Provinciale, che ha ricordato come il progetto educativo di P. Barrè affonda le sue radici nella carità di S. Francesco di cui il beato ha sviluppato soprattutto la dimensione educativa. La prima giornata è stata caratterizzata da una serie contributi, con testimonianze e riflessioni. Questa mattina, dopo la relazione sul Beato Barré e le sfide di oggi, i lavori si concluderanno con una solenne concelebrazione presieduta da Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Vescovo di Locri-Gerace.

Preparativi per la festa di San Francesco di Paola al Santuario

08 mar 09 Avviati i preparativi per la festa patronale del 4 maggio. Si aprono, infatti, le missioni popolari attraverso le quali vengono preparati i comuni che quest’anno doneranno l’olio votivo. I comuni prescelti sono Pedace per la provincia di Cosenza, Rocca Bernarda per quella di Catanzaro ed Anoia per quella reggina. Particolarità di quest’anno: si tratta di comuni che per la prima volta si recheranno al Santuario di Paola per questa suggestiva cerimonia, con una fortissima devozione verso il Santo legata al fatto che anticamente vi era un convento dei frati Minimi. Particolarità non secondaria: il comune di Anoia, superando in questo anche quello di Paola, ha nel suo gonfalone S. Francesco ritratto a figura intera. Alle ore 15, dal Santuario, si muoverà il corteo con la reliquia del mantello che, dopo aver percorso la S.S. 107, arriverà a Pedace, dove sosterà per tutta la settimana. Intenso il programma predisposto dalla Comunità Parrocchiale del comune presilano, guidata da D. Tullio Scancello. Tempo permettendo, l’11 marzo la reliquia sosterà anche a Lorica. Il 15 il gruppo dei missionari, con la sacra reliquia si sposteranno a Rocca Bernarda.

Aperta la causa di Canonizazione del Beato Nicola Saggio

23 gen 09 "Il tribunale ecclesiastico di Cosenza ha aperto, nel maggio scorso, la causa di canonizzazione del Beato Nicola Saggio da Longobardi, per un presunto miracolo a lui attribuito. La causa era ferma al 17 settembre 1786, quando Pio VI, lo proclamò Beato, dopo l'approvazione di due prodigi, avvenuti per intercessione del figlio spirituale di San Francesco di Paola". Lo ha detto il postulatore di tutte le cause che riguardano l'ordine dei Minimi, padre Ottavio Laino, in Calabria in questi giorni, per la predicazione di un novenario in preparazione dei festeggiamenti del terzo centenario della morte del Beato Nicola Saggio di Longobardi. "Altre cause - ha sostenuto padre Ottavio Laino - sono giunte alla proclamazione dell'eroicità delle virtù, come quella del venerabile padre Bernardo Maria Clausi, quella della venerabile suor Consuelo Utrilla Lozano e quella della venerabile Suor Filomena Ferrer. Un'altra causa riguarda il servo di Dio, padre Pio Delle Piane, morto nel 1976, intimo amico di San Pio da Petralcina, per il quale è stata depositata in Congregazione la 'Positivo' per il riconoscimento dell'eroicità delle virtù". "Si attende anche - ha concluso il postulatore - il riconoscimento del martirio di nove monache minime, trucidate a Barcellona nel 1936, se venisse riconosciuto sarebbero proclamatee Beate. Con il martirio, che è la massima espressione dell'amore, non si passa per la fase del riconoscimento dell'eroicità delle virtù".

Mons. Morosini “Sostenete i piccoli centri della locride”

17 gen 09 Il vescovo di Locri-Gerace, Giuseppe Fiorini Morosini, ha scritto all'Assemblea dei sindaci della Locride rivolgendo un appello in favore dei piccoli centri "che vediamo - sostiene il presule - lentamente morire". "Possiamo rimanere inerti - chiede mons. Morosini - dinanzi alla morte lenta alla quale li vediamo condannati inesorabilmente, assistendo alla perdita graduale, pezzo dopo pezzo, dei loro agganci di vita? I segni di questa morte lenta sono il graduale spopolamento, le strade dissestate, i mezzi di comunicazione insufficienti, le scuole che vanno chiudendo, i presidi sanitari sui quali incombe la minaccia di essere ridimensionati sulla base della logica del risparmio economico, unico principio o valore al quale ormai i tempi ci vogliono abituare per valutare il giusto e il bene. Il tutto mescolato in una logica perversa, ma inesorabile, di causa ed effetto, che bisogna spezzare con energia e tempestività". "E' pur vero, però - sostiene ancora il vescovo - che il futuro dei nostri centri non sarà garantito solo da nuove strade. E prima o poi è anche giusto che le scuole e i presidi sanitari facciano i conti con il numero degli abitanti. Allora il nostro primo impegno è quello di inventare qualcosa all'interno di questi Centri che possa imboccare la strada dello sviluppo economico, creando lavoro per porre così le premesse perché la gente ci resti e perché le nuove famiglie accettino di rimanere sul posto. Ci metteremo così in un punto di forza per rivendicare strade, scuole, servizi socio-sanitari". Secondo mons. Morosini, "bisogna inventare qualcosa che generi lavoro ed economia, tenendo conto dell'esistenza di fondi nazionali ed europei che potrebbero sovvenzionare i nostri progetti, ed impedire così che il denaro a nostra disposizione torni indietro, con nostra vergogna e a nostro discapito. Si tratta di mettere in atto quella nostra capacità di essere protagonisti, nella quale indicavo, nel mio discorso alla vostra Assemblea, la prima ragione della nostra speranza futura". "A tutto questo - conclude il vescovo di Locri - ci sono da aggiungere le conseguenze della recente ondata di maltempo. Questo ulteriore dato, che ha messo in evidenza tanti problemi del nostro territorio, esige ancora di più che l'Assemblea cementi la sua unità, guardi nel loro complesso i problemi del territorio, si presenti con un'unica voce dinanzi agli interlocutori che dovranno venire incontro economicamente, Provincia, Regione e Stato".

Le indicazioni pastorali del vescovo di Locri : vincere il male con l’esempio di Cristo

11 nov 08 "Noi oggi nella Locride più che in ogni altro tempo dobbiamo rendere ragione della speranza che è in noi per la fede che portiamo in Gesù Cristo". E' uno dei passaggi delle Indicazioni Pastorali 2008-2009 che il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace mons. Giuseppe Fiorini Morosini ha inviato alla comunità ecclesiale. "Al centro della nostra evangelizzazione - prosegue il testo - c'é Gesù, che Paolo chiama la nostra speranza. Allora dobbiamo essere certi che sconfiggeremo il male, se lo annunziamo con impegno e costanza. Non scoraggiamoci, ma andiamo avanti decisi e fedeli nel nostro annuncio. Serviremo così il nostro territorio e contribuiremo a cambiarlo. Abbiamo a garanzia le parole di Gesù che ci ha detto che lui ha vinto il male che c'é nel mondo: 'Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo''.Mons. Morosini, nei dodici punti del documento, insiste sulla necessità dell'evangelizzazione "compito primario della Chiesa" in presenza di "fede di tradizione" "secolarizzazione" e "pluralismo religioso conseguenza del pluralismo culturale presente ormai anche nei nostri paesi" . "La comunità è viva non solo perché sa organizzare una 'bella festa' per il santo Patrono: questo è un fattore marginale e, da solo, non è indice di vita ecclesiale e cristiana". Lo afferma, nelle indicazioni pastorali inviate alla comunità ecclesiale, il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini. "Mi rivolgo, perciò - prosegue il presule - soprattutto ai comitati-festa,alle confraternite, alle stesse autorità civili, che gestiscono le feste per i santi Patroni: il compito principale di una comunità di fede è l'annuncio di Gesù Cristo come salvatore e la predicazione della sua Parola come via di salvezza spirituale e di crescita e promozione umana". "Tutta l'azione pastorale di una comunità parrocchiale - prosegue mons. Morosini - deve convergere verso questo obiettivo. Pur nel rispetto delle tradizioni, deve essere chiaro che il cammino della Chiesa non si identifica più con gli interessi 'festaioli' per fare divertire il popolo o per promuovere il turismo, obiettivi legittimi delle forze sociali e politiche presenti sul territorio ma da non confondere con la natura delle feste religiose"

Riunita la Conferenza Episcopale Calabrese

08 ott 08 Due sono stati i temi importanti oggetto di discussione da parte dell'Assemblea dei Vescovi Calabresi: il Seminario Regionale con annesso Istituto Teologico Calabro e il V Convegno Ecclesiale delle Chiesa di Calabria. Sul primo punto l'Assemblea ha preso atto delle decisioni prese di comune accordo dai Vescovi che hanno seminaristi nel predetto Seminario e ne ha approvato l'operato di rinnovare la comunità formativa, inviando altresì un doveroso e affettuoso ringraziamento agli educatori che hanno lasciato il loro prezioso lavoro in Seminario. Ha approvato e sottoscritto lo Statuto dello stesso Seminario ed ha approvato altresì il bilancio consuntivo (2007/2008) e quello preventivo dell'anno 2008/2009 sia del Seminario che dell'Istituto Teologico. Di quest'ultimo ha affrontato anche alcuni questioni legate al suo funzionamento. Sul secondo punto, dopo aver ascoltato le relazioni di Mons. Santo Marcianò, Presidente del CER, di D. Antonio Staglianò, coordinatore del Convegno, di D. Pino Straface, segretario del CER, è stato stabilito il luogo della celebrazione del Convegno (Hotel Club IGV- Le Castella) e la data (dal pomeriggio del 7 al pomeriggio del 10 ottobre 2009). Ampio spazio è stato dedicato alla discussione sull'articolazione del Convegno stesso che dovrà calare nell'esperienza ecclesiale delle Chiese di Calabria i temi del convegno di Verona, celebrato da tutte le Chiese italiane. Il Convegno si svilupperà attraverso relazioni, tavola rotonda e comunicazioni sui cinque ambiti, che furono già oggetto del predetto convegno di Verona e gruppi di studio, dai quali dovranno scaturire alcune proposte determinate da discutersi in Assemblea generale. Mons. Luigi Renzo ha informato l'Assemblea sul Protocollo d'Intesa tra la CEC e la Regione Calabria per la tutela e valorizzazione dei Beni Culturali Ecclesiastici. stato discusso anche il progetto di "Calabria Excelsa", che riguarda gli itinerari turistico-religiosi. Per quanto riguarda l'aspetto informatico i Vescovi hanno preso in considerazione il progetto della Regione Calabria e offerto alcuni suggerimenti per la stesura del Protocollo d'intesa della Regione con la fondazione "Paolo di Tarso"; per quanto riguarda l'aspetto architettonico la CEC, avvalendosi dell'apporto del proprio Ufficio Regionale dei BB.CC., ha approvato il lavoro in atto di predisporre un'idea progettuale che colleghi tutte le Diocesi Calabresi per offrirlo poi alla Regione Calabria in vista dei POR Europei 2007-2013. Mons. Bertolone e Mons. Cantafora hanno relazionato rispettivamente sul IV Convegno dei Seminaristi di Calabria appena conclusosi e svoltosi a Gambarie d'Aspromonte dal 2 al 5 Ottobre, e sul Convegno organizzato dalla Delegazione Regionale Caritas da tenersi il 30 e 31 gennaio dal tema "Col sudore della tua fronte". stato approvato "ad triennium" lo Statuto dell'Associazione Metodo Billings Calabria", che si affianca alle Diocesi Calabresi per la pastorale familiare. In questo contesto la CEC ha accolto il progetto di celebrare per il prossimo mese di novembre un Convegno per ricordare il 40° dell'Ecnciclica "Humanae Vitae". Sono state fatte alcune nomine: D. Piero Romeo, della diocesi di Locri-Gerace, è stato nominato Consulente Ecclesiastico dei Consultori familiari di ispirazione cristiana; la Dott.ssa Bruni Caterina della Diocesi di Lametia ha ricevuto la nomina "ad quinquennium" a Patrono Stabile del Tribunale Ecclesiastico Regionale della Calabria, gli avv. Maria Capozza di Crotone e Serena Arcuri di Cosenza sono stati iscritti all'Albo dei Patroni abilitati presso lo stesso Tribunale.

San Giovanni in Fiore ricorda Don Nicoletti

20 set 08 San Giovanni in Fiore ricorderà la figura di don Luigi Nicoletti. Lo annuncia, in una nota, Tonino Perrelli, presidente Patto sud. "Don Nicoletti - scrive - fu un momento della nostra storia. Morendo ci ha lasciato una lezione di stile e l'invito alla più vera reciproca comprensione al rispetto alla concordia all'unità, non lungo la via del compromesso o del conformismo ma lungo quella del miglioramento". "Domani - conclude Perrelli - alle ore 10.30 nell'abbazia di San Giovanni in Fiore don Germano Anastasio celebrerà una messa in suffragio per ricordare l'attualità del suo messaggio, a 50 anni dalla morte. Il 24 ottobre alle 10.15, invece, giorno in cui è previsto un dibattito sulla sua figura, sempre a San Giovanni in Fiore, il Centro studi 'Nuova Calabria' deporrà una corona sulla tomba di don Nicoletti".

In centomila alla ‘Varia’ di Palmi

31 ago 08 In decine di migliaia, oltre centomila, stasera a Palmi hanno partecipato alla tradizionale processione della 'Varia', che racconta l'ascensione al cielo della Vergine. Una festa che accomuna la cittadina calabrese con la vicina Messina. Dice il giornalista palmese, Arcangelo Badolati, i marinai dei due centri sono infatti legati da un antichissimo e solido rapporto che risale alla pestilenza che decimò nei secoli scorsi la popolazione peloritana. La marineria palmese corse in soccorso dei colleghi siciliani che in segno di riconoscenza regalarono ai calabresi un capello della Madonna. E stasera è stato proprio l'urlo degli "mbuttaturì, ideali discendenti di quei marinai, a segnare la partenza della processione. I duecento uomini a piedi nudi hanno trascinato una piramide con in alto una bimba che incarna la Vergine. Mai è stato consentito alla 'Varia' di fermarsi. Gli "mbuttaturì che presidiano le cinque travi di stinta hanno pregato, urlato, sudato, senza cedere. Tra le decine di migliaia di persone che hanno assistito alla secolare festa religiosa turisti provenienti da tutta Italia e decine di autorità con in testa il sindaco di Palmi, Ennio Gaudio.

In tanti verso il Santuario di Polsi

30 ago 08 Sono sempre numerosi i pellegrini che giungono nel Santuario della Madonna di Polsi per partecipare alle celebrazioni liturgiche in vista della festa del 2 settembre. Da ieri a Polsi è giunto anche il vescovo di Locri, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, che ha celebrato la messa durante la quale ha ribadito il ruolo del Santuario che è un luogo dove "i pellegrini hanno la possibilità di caricarsi di speranza per affrontare la vita". Dal 24 agosto scorso a Polsi è in corso la novena di preparazione alla festa della Madonna. Per il 2 settembre è previsto infatti l'arrivo di migliaia di pellegrini sia calabresi che anche da altre regioni. "Abbiamo notato - ha detto il rettore del santuario e parroco di San Luca, don Pino Strangio - che quest'anno c'é stato un forte incremento di pellegrini. Il messaggio rivolto dal vescovo ai pellegrini, durante le celebrazioni, ha permesso di capire l'intensità e l'importanza di questa festa e del santuario"

Mons. Morosini “Ottima iniziativa dei sindaci della Locride per i migrantes”

29 ago 08 "L'iniziativa dei sindaci della Locride è ottima". E' quanto ha detto il Vescovo di Locri, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, circa l'iniziativa di tre sindaci della Locride che hanno dato la disponibilità ad accogliere gli immigrati. "E' una iniziativa ottima - ha aggiunto il Vescovo - purché ci siano le infrastrutture idonee per accogliere questi immigrati. E' importante partire da questo presupposto fondamentale e cioé che prima di avviare le accoglienza si individuino le infrastrutture necessarie"

Il Vescovo Cantafora visita il campo rom a Lamezia “Riconosce la pari dignità”

27 ago 08 Il vescovo di Lamezia Terme, mons.Luigi Cantafora, ha effettuato una visita nel campo rom di contrada Scordovillo. "L'augurio di tutti - ha detto mons.Cantafora al termine della visita - è che le tante teste che finora hanno pensato e progettato trovino un punto d'accordo. Una realtà simile non è più pensabile. Ai Rom va riconosciuta la pari dignità di tutte le altre persone, perché in tutte è impressa l'immagine di Dio". Cantafora, secondo quanto rende noto una nota dell'ufficio delle comunicazioni sociali della Diocesi, "ha incontrato le famiglie che vivono nell'accampamento tra mille disagi e difficoltà ed ha dimostrato la vicinanza e la solidarietà della Chiesa locale alle centinaia di persone che a gran voce, ancora una volta, hanno reclamato un trattamento migliore e una risoluzione definitiva dei loro problemi da parte delle autorità preposte". "A mons. Cantafora - aggiunge la nota - gli uomini e le donne Rom hanno raccontato la vita nei container che d'estate sono un vero e proprio forno e d'inverno diventano dei refrigeratori. Una vita che quotidianamente deve assolvere a riti immancabili come la caccia ai topi e agli scarafaggi che scorazzano indisturbati per il campo, sia nella parte vecchia dell'accampamento dove ancora resistono alcune baracche del primo insediamento, sia nella zona dei container voluti dai commissari prefettizi qualche anno fa. I Rom hanno detto di voler andare via da Scordovillo, ma di non volere un altro campo, un altro ghetto". 'Non vogliamo essere considerati - hanno detto i rom al vescovo - solo come dei delinquenti. Molti di noi vivono e lavorano onestamente e cosi' vorremmo continuare a fare. Non sono solo Rom quelli che rubano a Lamezia". "Monsignor Cantafora - è detto nella nota - ha invitato tutti e soprattutto i giovani Rom a rispettare le regole ed a vivere con responsabilità la propria condizione in modo da poter essere propositivi con quelle istituzioni preposte alla risoluzione di una questione che si trascina da anni. Il vescovo si è soffermato anche con alcuni ammalati, parlando con la giovane Rosa, costretta su una sedia a rotelle perché colpita durante una sparatoria, ed ha scherzato con i tanti ragazzi e bambini, definendoli 'una gran bella gioventu'". "Il vescovo - conclude il comunicato - ha anche sostato nel punto del campo in cui, nel 2000, morì il piccolo Francesco sui binari della ferrovia. In sua memoria è stata costruita una icona votiva, mentre all'epoca la morte dello zingarello passò nella quasi totale indifferenza della società dei cosiddetti 'italiani'. Il presule ha poi fatto una pausa nella casa container di Cosima e Leonardo, che hanno preparato il caffé". Nel corso della visita mons. Cantafora è stato accompagnato dal presidente e dal vicepresidente della cooperativa rom Ciarapanì, Marina Galati e Antonio Rocca; dai ragazzi della stessa cooperativa e dal condirettore della Caritas, don Giacomo Panizza.

Il cordoglio del Vescovo di Locri per la scomparsa del Vescovo di Bolzano

18 ago 08 Il Vescovo della diocesi di Locri-Gerace, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha inviato un telegramma di cordoglio all'amministratore diocesano della diocesi di Bolzano-Bressanone, Mons. Josef Matzneller, nel quale ha espresso il cordoglio per la morte del vescovo Wilhelm Egger. "Partecipo con animo commosso - ha scritto Mons Morosini - anche a nome della chiesa di Locri-Gerace al grande dolore della chiesa di Bolzano-Bressanone per l'improvvisa scomparsa del vescovo mons. Wilhelm Egger che negli anni passati ha trascorso delle serene vacanze estive presso di noi, gradito ospite del mio predecessore mons. Bregantini a lui legato da grande amicizia". "A lei, al clero ed alla comunità diocesana, ai familiari tutti - prosegue - con particolare riguardo al fratello padre Kurt e al segretario don Thomas, assicuro speciale vicinanza spirituale e fervida preghiera in suffragio, con la speranza che la bontà misericordiosa del Signore accolga questo apprezzato vescovo, che ha vissuto sotto la Luce della parola di Dio, nella gioia dei Santi e in compagnia del Risorto protegga dal cielo e accompagni il cammino della Chiesa di Bolzano - Bressanone".

Natuzza Evolo annuncia una nuova apparizione della Madonna

12 ago 08 "La Madonna mi è apparsa ancora e mi ha chiesto di ultimare la grande chiesa che porta il suo nome". E' quanto ha rivelato la mistica Natuzza Evolo in un'intervista rilasciata al Tg3 della Calabria che andrà in onda domani. Natuzza Evolo vive da 50 anni il mistero delle stigmate durante la settimana santa e, alla vigilia del suo ottantaquattresimo compleanno, ha raccontato al giornalista Rai Pino Nano del suo ultimo "incontro" con Maria Immacolata. "La Madonna mi è apparsa ancora in queste ore - ha detto Natuzza - e ancora una volta mi ha parlato della grande chiesa che dovrà sorgere a Paravati". "Maria Immacolata - ha aggiunto la mistica di Paravati - non mi ha mai lasciata sola, mi appare continuamente con il mantello azzurro sulle spalle, bellissima quanto mai, e mi parla del mondo, dei giovani che vivono il baratro della vita quotidiana, della società che soffre, del pianeta dei mille conflitti e delle sofferenze degli uomini". "La chiesa che Maria mi ha chiesto di realizzare - ha proseguito Natuzza - e di cui mi parlò quando mi apparve per la prima volta almeno 60 anni fa nella campagna di Paravati, sarà una grande basilica, in grado di accogliere migliaia e migliaia di fedeli. Ma la Madonna oggi mi ha chiesto ancora di più, mi ha ricordato che dovrò lottare e battermi perché accanto alla nuova chiesa possa anche sorgere una casa per l'assistenza dei malati terminali e per l'accoglienza dei loro familiari". "E' vero - ha detto ancora la mistica calabrese - la chiesa sta per essere costruita, ma vorrei poterla vedere realizzata prima della mia morte e allora affido ai cenacoli di preghiera e ai tanti fedeli di Paravati quello che è stato, appena l'altro ieri, l'ultimo messaggio di Maria: aiutateci a ultimare questo tempio e questa grande cittadella dell'amore". "La Madonna - ha concluso Natuzza - mi ha detto: ognuno lo faccia per come può, ma lo faccia in nome dell'amore che ogni uomo deve al proprio fratello. Poi mi ha detto ancora: tornerò a trovarti assai presto perché so che porterai a compimento il mio desiderio".

Processo canonico per Cassiodoro

12 ago 08 E' stato avviato il processo canonico diocesano per il ricoscimento del culto verso Cassiodoro. La decisione è stata adottata dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. Il provvedimento arcivescovile è stato reso noto dal vicario generale dell'arcidiocesi, mons. Raffaele Facciolo. Il sindaco di Squillace, Guido Rhodio ha ringraziato pubblicamente l'arcivescovo "per questo dono inatteso che, insieme alle autorevoli riflessioni pronunciate da papa Benedetto XVI nel marzo scorso, rende al nostro Cassiodoro, un gigante della cultura e della spiritualità cristiana, il giusto tributo di omaggio che una personalità così eminente, non solo come uomo di cultura e come statista, meritava di avere anche dalla Chiesa locale e universale". "Questa decisione - ha aggiunto Rhodio - spezza finalmente il silenzio di quindici secoli della Chiesa locale, diocesana e calabrese, su questa grande figura di umanista, di politico, di asceta e di santo della nostra terra, che gli studiosi e i popoli da sempre riconoscono come uno dei padri fondatori dell'Europa". "Squillace e il suo comprensorio sono orgogliosi - ha concluso Rhodio - e auspicano la celerità del processo canonico per vedere finalmente riconosciuto l'onore degli altari a questo grande figlio della Calabria e dell'Europa cristiana".

Mons. Morosini “Nella Locride c’è grande voglia di andare avanti”

01 ago 08 Nella Locride "c'é una grande voglia di andare avanti con impegno e speranza; c'é una dignità emergente, che non indulge alla passività e alla rassegnazione". Lo ha sostenuto il vescovo di Locri, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, in un messaggio di auguri per le vacanze estive pubblicato sul settimanale interdiocesano "L'avvenire di Calabria". "L'affetto, la fiducia e la speranza per il futuro - ha aggiunto il prelato - sono per me punti di forza e di incoraggiamento per il mio futuro lavoro pastorale. Sono consapevole che esso non sarà facile, soprattutto per la scarsezza del clero e per il territorio culturalmente così variegato. Ma sono certo che cammineremo". "Per ora - ha proseguito mons. Morosini - sto dicendo a tutti, soprattutto ai giovani che dobbiamo guardare al positivo della nostra realtà territoriale, che è già tanto. Ciò non vuol dire che dobbiamo chiudere gli occhi sui mali e le difficoltà che abbiamo; si tratta di mettere in atto una metodologia di speranza e di dignità, che ci fa superare l'atteggiamento vittimistico e sfiduciato di chi sta sempre a versare lacrime e a considerare quello che manca. Siamo consapevoli dei problemi del nostro territorio, ma siamo anche consapevoli della nostra capacità per poterli affrontare con coraggio e pazienza". "E' necessario allora - conclude il Vescovo di Locri - evidenziare le nostre potenzialità, la nostra dignità, i passi già fatti nel lungo camino di rinnovamento. Il bene presente, per quanto esiguo possa essere, è motivo di speranza per la conquista di orizzonti più ampi di bene. Questa è per me la metodologia della speranza e della dignità, che voglio proporre a tutti per un cammino fatto assieme con coraggio e generosità".

San Demetrio Corone ricorda San Nilo

29 lug 08 Un momento di preghiera si svolgerà giovedì prossimo a San Demetrio Corone per ricordare San Nilo, co-patrono della Calabria e fondatore nel 955 del monastero di Sant'Adriano. L'iniziativa è stata organizzata dell'associazione culturale Arbitalia e sarà presieduta dall'arciprete papàs Andrea Quartarolo, coadiuvato dal suo collaboratore, papàs Marcel Iancu. All'incontro parteciperanno anche i componenti del coro parrocchiale, che eseguiranno canti della tradizione religiosa greco-bizantina. La preghiera comunitaria di giovedì si svolgerà in occasione dalla benedizione della scultura raffigurante San Nilo, ricavata sul tronco di un albero posto nelle immediate vicinanze dell'eremo e realizzata dal maestro Hevzi Nuhiu. La manifestazione è patrocinata dall'Amministrazione comunale e dalla comunità montana "Destra Crati".

Convegno interreligioso nel cosentino

14 lug 08 Un migliaio di ortodossi, una cinquantina di musulmani, 5 mila arbereshe di culto greco - bizantino, un centinaio di buddisti, una settantina di valdesi e un centinaio di evangelici pentecostali. Sono questi i numeri dei culti praticati nel territorio della provincia di Cosenza. E' quanto è emerso nel corso del convegno 'Tante religioni un solo Dio', che si è svolto nell'ambito della Festa delle Invasioni, a Cosenza. Gli interventi sono stati incentrati sul tema di migrazioni e dialogo interreligioso. La pratica di tanti diversi culti in rapporto alla densità della popolazione, è stato rilevato, fa considerare Cosenza la punta di diamante della Calabria in termini di ospitalità religiosa. Nel corso del convegno, è stata lanciata l'idea della creazione, sul territorio, di una Cittadella delle Religioni, all'interno della quale ospitare luoghi deputati ai singoli culti.

Vescovo Graziani: Il Cpt di Crotone una bomba a orologeria

03 lug 08 Il Centro di permanenza temporanea di Crotone è "ormai ingestibile" e l'arcivescovo di Crotone, mons. Domenico Graziani, lancia l'allarme, definendolo "una vera bomba a orologeria". In una intervista ad un sito indipendente di ispirazione cattolica, il presule si dice fortemente preoccupato della situazione nella sua diocesi, meta di molti immigrati irregolari. "Compito dei cattolici e della Chiesa è quello della solidarietà e dell'accoglienza", ma l'arcivescovo sottolinea anche gli aspetti più legati all'ordine pubblico, e in particolare lo sfruttamento degli immigrati da parte della criminalità. "Quello dell'immigrazione è un fenomeno disumano - ha affermato - un vero business per pochi delinquenti. Credo che il problema vada risolto con la collaborazione dei Paesi rivieraschi, anche se esprimo la mia solidarietà alle forze di polizia". La soluzione proposta dall'arcivescovo è, infine, quella di "coniugare solidarietà ed accoglienza, ma ridurre al minimo i tempi di permanenza nei Cpt. Può sembrare impopolare ma è cosi: poi - ha concluso - scattino i provvedimenti".
L'arcivescovo di Crotone, mons. Domenico Graziani, inoltre ha affermato, in una intervista, di non condividere le critiche di Famiglia Cristiana alla proposta di rilevare le impronte digitali ai bambini rom, sostenendo che l'iniziativa serve, invece "per dare un'identità a bimbi che spesso non ce l'hanno". L'intervista è apparsa sul sito della Milizia di San Michele Arcangelo, in una rubrica intitolata 'Vatispy', da oggi online a cura del vicedirettore di Petrus, Bruno Volpe, il quale ha spiegato di volervi raccogliere e diffondere voci fuori dal coro e dall' ufficialità nell'ambito della Chiesa cattolica. "In linea teorica, ma solo teorica - afferma l'arcivescovo di Crotone nell'intervista - Famiglia Cristiana parla bene", ma "in concreto le impronte servono per dare un'identità a bimbi che spesso non ce l'hanno. Non possedendo dati documentali si prestano al commercio degli organi, a delitti su commissione da parte di bande di adulti senza scrupoli. Insomma - fa appello Graziani - tutti noi chiediamo collaborazione alla polizia e alle forze dell'ordine". Per questo - conclude l'arcivescovo - "é necessario dare un'identità a questi bimbi, proprio nel loro interesse e per stroncare traffici criminali".

Mons. Morosini “Il carcere sia luogo di penitenza e riconciliazione, non vendetta e punizione”

30 giu 08 Il carcere ''non va visto come luogo di vendetta e di punizione ma come occasione di penitenza, di riconciliazione, di formazione per tornare pienamente liberi nella comunita' esterna'': lo ha detto il vescovo di Locri, padre Giuseppe Fiorini Morosini in occasione della visita pastorale nella casa circondariale di Locri. Alla visita, nel corso della quale il presule ha celebrato una messa, ha preso parte anche una delegazione del comune di Locri guidata dal sindaco Francesco Macri', presente anche il provveditore regionale penitenziario Paolo Quattrone. Il presule e' stato accompagnato all'interno dell'istituto dove sono in fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione. In particolare ha avuto modo di vedere la palestra, le aule scolastiche, la biblioteca, l'infermeria, il campo sportivo e l'Area Verde per i colloqui dei detenuti con i familiari. ''Durante la visita pastorale - e' detto in una nota del comune di Locri - e' stata evidenziata l'ottima collaborazione fra l'Amministrazione penitenziaria e il Comune di Locri che in questi mesi ha portato al rifacimento del viale antistante l'entrata principale dell'istituto penitenziario e portera' alla realizzazione di un'area a verde attrezzato con parcheggio all'esterno dell'istituto''. ''Nel rivolgersi al personale di Polizia penitenziaria - riporta ancora la nota - il vescovo ha sottolineato la missione quotidiana degli agenti e l'umanita' di chi non e' piu' solo un custode, ma e' colui che accompagna il detenuto 24 ore su 24 nel percorso di rieducazione ai fini del reinserimento sociale''. ''Il sindaco Macri' - riporta ancora la nota - si e' richiamato al protocollo d'intesa firmato nelle scorse settimane tra il Comune e l'Amministrazione penitenziaria, quale momento di integrazione sociale e lavorativa dei detenuti in prospettiva di un reinserimento sociale''

Medici ortodossi della Grecia in visita in Calabria

30 giu 08 Un gruppo di monaci ortodossi, provenienti dalla Grecia, sono giunti in Calabria, a San Demetrio Corone. La delegazione fa parte della comunità religiosa che risiede nel monastero di Sant'Arsenio, nell'isola di Paros, situata nel cuore delle Cicladi e terza isola in ordine di grandezza dopo Naxos e Andros. I religiosi hanno visitato la chiesa di Sant'Adriano e il Collegio italo albanese. Un tempo, a San Demetrio, era attiva una numerosa comunità basiliana di rito greco bizantino che ancora oggi è praticato, all'interno dei centri albanofoni, in molte zone della provincia di Cosenza.

Monaci greci ortodossi in visita a San Demetrio Corone

27 giu 08 Un gruppo di monaci ortodossi del Monastero di Arsenio, in Grecia, hanno visitato il collegio Sant'Adriano di San Demetrio Corone. I religiosi hanno potuto ammirare i dipinti e i mosaici della Chiesa di San Nilo da Rossano, rivedendo quella che è stata la vita della comunità dei monaci basiliani nel paese arberesh, non lontano dalle tradizioni religiose della Grecia. Alla visita erano presenti anche i componenti dello Sportello Linguistico dell'Unione Arberia

S’insedia a Locri il nuovo vescovo Mons. Giuseppe Fiorini Morosini

07 giu 08 Un forte appello alla ''riconciliazione ed alla conversione soprattutto a chi vive ai margini della legalita' e semina in mezzo a noi paura e morte''. E' quello rivolto dal nuovo vescovo di Locri, mons. Giuseppe Morosini, nell'omelia fatta nel corso della celebrazione per il suo insediamento. Morosini e' subentrato a mons. Giancarlo Maria Bregantini, nominato arcivescovo metropolita di Campobasso. ''La Chiesa - ha aggiunto mons. Morosini - non e' contro nessuno. Il vescovo qui non e' in guerra con nessuno. Come non lo e' stato Gesu' che sedeva a mensa con i peccatori per chiamarli a conversione. Per questo grido dal profondo dell'animo a tutti: lasciatevi riconciliare con Cristo''. ''Il male oscuro che serpeggia nella nostra realta' diocesana - ha detto ancora Morosini - che ha tanti volti e tante sfaccettature, noi cristiani lo vinceremo, con un richiamo all'invito di Giovanni Paolo II, riproponendo la santita' come ideale di vita, come ritorno alla nostra coscienza per incontrare Dio e la sua legge. Con forza, percio', grido a tutti: lasciatevi riconciliare con Dio. In nome del Crocifisso, per il troppo sangue versato, per le tante lacrime di madri addolorate, chiedo a chi e' responsabile di fenomeni di violenza: accogliete l'invito di Gesu' alla conversione e restituite a tutti la serenita' della vita, eliminate la paura dai luoghi ove abitiamo''.

Mons. Morosini chiede alle istituzioni segnali forti per la Locride

05 giu 08 Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, alla vigilia dell'inizio del suo ministero episcopale nella diocesi di Locri-Gerace, ha inviato tre lettere: al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al presidente della Regione, Agazio Loiero. Monsignor Morosini ha ringraziato il capo dello Stato per "l'interesse mostrato e per l'attenzione vera e premurosa" nei confronti dei giovani della Locride e lo ha invitato a fermarsi insieme a loro in occasione della prossima visita in Calabria. Nella lettera inviata al presidente Berlusconi, monsignor Morosini ha chiesto "alla politica segnali forti e duraturi, che diano speranza ai giovani, attraverso la creazione di posti di lavoro, e che li dissuadano dalle forze occulte che vogliono sostituirsi a quelle dello Stato". Il vescovo della diocesi di Locri-Gerace ha ringraziato il presidente della Regione Loiero e ha auspicato "l'apertura di un tavolo di lavoro aperto a tutti gli esponenti della società civile, per presentare ipotesi e progetti di intervento che diano una svolta alla Locride e a tutta la Regione".

Valdo Spini a Guardia per ricordare la strage dei Valdesi

05 giu 08 L'ex parlamentare Valdo Spini è intervenuto a Guardia Piemontese alla Giornata della memoria per l'eccidio dei valdesi. L'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale e dalla Provincia di Cosenza si propone di ricordare uno dei più grandi massacri della storia che proprio nella cittadina del Tirreno cosentino, il 5 giugno del 1561 provocò tremila vittime non risparmiando donne e bambini. "L'intento era chiaro - riferisce un comunicato - impedire che la riforma protestante si estendesse in Italia, partendo dalla presenza valdese che in Calabria si era stabilita già nel 1300". "Spini ha reso omaggio - prosegue la nota - al coraggio e alla dedizione di chi affrontò la morte pur di non rinunciare alla confessione aperta della propria fede, con una fedeltà e con uno spirito di sacrificio che destano a tant'anni di distanza ancora una grande ammirazione. Spini ha sottolineato positivamente come i pochi superstiti, discendenti di coloro che a suo tempo erano riusciti a salvarsi abiurando, costituiscano tuttora un'isola etnico linguistica di origine occitana, che la legge italiana sulle minoranze linguistiche non ha mancato di considerare". "Spettò ai valdesi delle Alpi tra il Ducato di Savoia e la Francia - prosegue la nota - il compito di mantenere una presenza protestante nel nostro Paese, che ha costituito poi un ponte per l'Italia per un inserimento in un'Europa che, dal punto di vista Cristiano, è pluralista nelle varie confessioni religiose. Un'Europa moderna, che è stata profondamente segnata dall'episodio della Riforma. Spini ha attualizzato la vicenda dicendo che essa ci deve spingere ad applicare pienamente, nel nostro Paese, la Costituzione in materia di rapporto tra Stato e fedi religiose". Per Valdo Spini sono tre gli obiettivi di raggiungere: "l'approvazione - ha detto - da parte del Parlamento delle intese già firmate dai precedenti Governi e non ancora diventante leggi; l' approvazione di una legge sulla libertà religiosa che egli stesso aveva presentato alla Camera nelle precedenti legislatore, e l'istituzione di una giornata dedicata alla libertà di coscienza, di religione e di pensiero, che sia di riflessione su questi problemi in Italia e nel mondo". "Nel mondo infatti accade - ha rilevato Spini- che si possa essere processati in taluni paesi per il possesso e la diffusione di Bibbie o per praticare, anche in private abitazioni, il culto cristiano. Nel mondo globalizzato di oggi, questo non è ammissibile. Dobbiamo batterci per la libertà religiosa in qualsiasi paese e in qualsiasi condizione. In questo senso, il sacrificio dei martiri di Guardia piemontese, deve costituire un incitamento e un monito contro ogni fondamentalismo, contro ogni intolleranza in questa materia così importante dal punto di vista dei diritti umani e civili".

Mons. Morosini “Grande interesse per i ragazzi di Locri”

29 mag 08 ''Il Papa, al consiglio episcopale, ha detto che la religione non e' un fatto intimistico, ma nasce nel contesto, nel territorio in cui si vive e si deve fare carico anche delle soluzioni dei problemi sociali'': questo, secondo quanto riferito in un comunicato, l'indirizzo ecumenico espresso dal nuovo vescovo di Locri, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, intervenuto alla presentazione di Brain Trust for Calabria. Si tratta, prosegue la nota, di ''progetto di un gruppo di intellettuali, giornalisti, professionisti che hanno come scopo la rinascita culturale della regione''. ''Anche il capo dello Stato, che ho incontrato recentemente - ha aggiunto mons. Morosini - ha dimostrato un grande interessamento per le vicende della locride e mi ha chiesto espressamente che fine avessero fatto i ragazzi di Locri, e piu' in generale ha domandato notizie sui segnali positivi che arrivano dalla societa' civile del nostro territorio''. All'incontro del Brain Trust e' stato presentato un documento che ha fissato alcuni ''punti d'onore'': ''l'aumento dell'organico per la magistratura, la costruzione di nuove caserme, certezza delle pene, defiscalizzazione totale degli investimenti, soprattutto se coinvolgono partner esteri''. ''La costruzione del ponte sullo Stretto - ha sostenuto il senatore Giuseppe Valentino - portera' migliaia di posti di lavoro per i prossimi quindici anni, in una regione che ne ha fortemente bisogno''. Sulle possibili infiltrazioni mafiose il senatore ha sostenuto che ''bisognera' controllare, si possono trovare soluzioni, per esempio blindare i contratti e vigilare sulle transazioni, ma bisogna correre il rischio, non e' possibile fare ostruzionismo come hanno fatto recentemente i ministri Di Pietro e Bianchi, si perderebbe un'occasione importante''. La chance del turismo e' invece secondo Antonino Foti, ''il volano che permettera' una crescita in Calabria; dopo venti anni che mi occupo della progettazione per lo sviluppo del Mezzogiorno, ormai ho capito che una grande risorsa lasciata finora inutilizzata e' quella dell'emigrazione di ritorno; se noi riuscissimo a riprendere i contatti con gli emigrati calabresi in tutto il mondo, con i figli e i nipoti, avremmo un indotto di quasi dieci milioni di potenziali turisti''. Per Foti bisognerebbe, ''allacciare rapporti diplomatici con i calabresi di seconda e terza generazione che hanno incarichi politici nei comuni e nelle citta' americane, come ho fatto con il governatore di New York, nipote di calabresi della provincia di Reggio Calabria; solo coinvolgendo le municipalita', piuttosto che il singolo, si puo' creare un flusso, uno scambio culturale che non puo' che giovare''. All'incontro ha partecipato anche Giuseppe Fortugno, figlio del vice presidente del Consiglio regionale, Franco, ucciso a Locri il 16 ottobre 2005, secondo il quale i giovani riprenderanno ''molte attivita' e i ragazzi di Locri rinasceranno, con il Forum forever e di nuovo la radio, dopo una stagione che ha visto alcuni allontanarsi anche forse per troppa voglia di protagonismo''.

Mons. Morosini consacrato Vescovo, le felicitazioni di Principe

09 mag 08 "Rivolgo a padre Giuseppe Fiorini Morosini, nel giorno della sua consacrazione a vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, le mie più affettuose felicitazioni e gli auguri più sinceri per il nuovo importante impegno a cui è stato chiamato da Papa Benedetto XVI". Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Sandro Principe. "Padre Morosini - prosegue Principe - saprà essere non solo una guida preziosa ed illuminata per l'intera comunità della locride, ma anche e soprattutto punto di riferimento di fede e di speranza per i tanti giovani impegnati ad affermare principi di solidarietà e di legalità in una terra mortificata ed umiliata da fenomeni negativi che oscurano le tante positività di cui è ricca la regione per l'impegno, spesso silente, di tanti uomini di buona volontà". "In questo momento solenne - conclude Sandro Principe - ribadisco a padre Morosini la mia più profonda stima ed incondizionata vicinanza".

Il 9 maggio la consacrazione di Padre Morosini a Vescovo di Locri

03 mag 08 ''Vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me''. E' il testo del motto episcopale, ripreso dalla lettera dell'Apostolo Paolo ai Galati, del nuovo vescovo di Locri-Gerace, padre Giuseppe Fiorini Morosini che il 9 maggio prossimo nella Basilica del Santuario di San Francesco di Paola verra' consacrato nel suo incarico. La frase, che fu posta da padre Giuseppe sul ricordino della sua Ordinazione Presbiterale il 2 agosto 1969, apparira' nello stemma episcopale del nuovo vescovo di Locri. Il motto che ha costituito da allora il fondamento della vita sacerdotale di padre Morosini viene oggi sintetizzata a significare una continuita' ideale e di piano pastorale per il nuovo ministero. ''Le mani che sostengono la fiamma - e' scritto in un comunicato della Diocesi di Locri - ricordano uno degli eventi prodigiosi della vita di San Francesco di Paola, fondatore dell'Ordine dei Minimi al quale Padre Giuseppe appartiene. Nel 1468 Papa Paolo II invio' a Paola un prelato a rendersi conto della vita dell'Eremita: se fosse veramente un santo o un appartenente a qualche movimento ereticale. Fu accolto da lui in un ambiente freddo, scarsamente riscaldato da un braciere e il prelato redargui' il Santo per l'eccessivo rigore della sua vita e dei suoi seguaci; Francesco prese allora dal braciere dei carboni ardenti senza scottarsi manifestando quindi che con l'aiuto di Dio, del Suo amore, tutto era possibile, tanto piu' accettare una vita rigorosa''. ''Il campo dello scudo - prosegue il comunicato - e' in oro, metallo piu' nobile, simbolo quindi della prima Virtu', la Fede; infatti, e' grazie alla Fede che possiamo comprendere a fondo la santita' della vita di San Francesco e noi stessi possiamo accettare la sequela di Gesu' Cristo e annunciarlo con coraggio al mondo. Il capo, parte piu' importante dello scudo, e' in rosso, il colore intenso dell'amore e del sangue, della Carita'; l'amore senza limiti del Padre che ha inviato il Figlio ad offrirsi fino al dono estremo della vita e a versare il proprio sangue per la nostra redenzione. Qui appare il sole con la scritta Charitas, il motto dell'Ordine dei Minimi; il sole rappresenta la luce di Dio, luce che illumina e guida il nostro cammino terreno verso di lui, verso la salvezza''. ''Noi crediamo - ha scritto padre Morosini - che Cristo ci ha amati: sostenuti da questa fede possiamo essere sicuri che anche noi riusciremo ad amare Dio e a svolgere la missione che ci affidati di essere suoi testimoni nel mondo''.

Pasqua, Mons. Ciliberti “Chi non ha fede è senza futuro”

21 mar 08 "Nella Pasqua di Cristo, che è la Pasqua per l'uomo, noi troviamo la risposta esauriente a tutti i nostri interrogativi inquietanti: donde vengo, dove vado, cosa si può sperare oltre la soglia della morte? Il crocifisso risorto è la definitiva risposta ai problemi dell'uomo: sono figlio di Dio, in cammino, lungo il pellegrinaggio terreno, verso la casa eterna del padre". E' uno dei passaggi del messaggio di Pasqua dell'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. "Per entrare efficacemente in questo circuito d'amore divino - prosegue il messaggio del presule catanzarese - è necessaria la fede dell'uomo che si realizza nell'accogliere Gesù Cristo nel mistero della vita come l'unico nostro vero salvatore. Chi non ha la fede è senza memoria e senza futuro perché non sa donde viene e non sa dove va. Chi cresce nella fede, avverte un radicale cambiamento della vita. Una fede che non cambia la vita non è una vera fede in Cristo Risorto". Per mons. Ciliberti "dai frutti si commisura la maturità delle fede pasquale. Il primo frutto della vera fede è l'unione. Quando l'esperienza di Cristo risorto occupa il centro della vita, allora le differenze del pensare e del volere contano molto poco, fino al punto da poterle sottomettere al potere dell'amore. Il secondo frutto - prosegue l'arcivescovo - della fede nella risurrezione è la testimonianza. Gli apostoli annunziano con audacia ed ardore questo mistero che ha trasformato la loro esistenza per sempre. Chi è risorto in Cristo avverte irreversibile il bisogno di testimoniare con le parole e con le opere la gioia ineffabile della novità della sua vita. Il terzo frutto è la condivisione, in spirito di solidarietà. Chi esperimenta nel Risorto la certezza della salvezza naturalmente è portato a condividerla coi fratelli". "Si istaura, così, - sostiene ancora il presule - sempre più stretto il rapporto di solidarietà tra i redenti che oggi costituisce l'espressione più alta della maturità culturale e spirituale dei credenti. Naturalmente il Risorto lo si incontra quando lo si ricerca". "Con cuore di fratello e di amico - conclude mons. Ciliberti - io auguro a tutti voi di essere uomini ragionevoli e felici. Questo augurio troverà mirabile riscontro nella nostra vita se, mediante l'intelligente ricerca, incontreremo il Risorto, incarnazione della verità increata. Perciò, forte della cristiana speranza, voglio gridare per tutti: Buona Pasqua!".

A Cosenza Mons. Nunnari celebra la messa del Crisma

20 mar 08 Celebrata in Cattedrale la messa del Crisma, nel corso della quale i sacerdoti di tutta l'Arcidiocesi hanno rinnovato le loro promesse sacerdotali. Nel corso dell'eucarestia un sacerdote ha consegnato nelle mani di monsignor Nunnari anche le offerte che tutti i parroci hanno raccolto la domenica delle Palme a favore del Seminario. Monsignor Nunnari ha celebrato anche i suoi 9 anni di ordinazione episcopale; il vicari generale, nel suo saluto ha formulato l'augurio all'arcivescovo evidenziando "la felice coincidenza della messa crismale con l'anniversario di episcopato che viene solennemente celebrato davanti all'altare del Signore, insieme con i presbiteri e i fedeli. Questa comunità di pastori, che si innesta nella più grande comunione del Corpo mistico di Cristo, è forma e matrice di un singolare servizio per l'unità, la riconciliazione, la pace nella Chiesa e nel mondo". Hanno concelebrato all'eucarestia monsignor Giuseppe Agostino, arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano e monsignor Serafino Sprovieri, arcivescovo ememerito di Benevento. Sono stati presenti 180 sacerdoti. Nel corso dell'omelia monsignor Nunnari ha detto che "il sacerdozio è mistero di comunione e di servizio dell'amore ai fratelli. Le vocazioni cresceranno con il nostro esempio di amore a Cristo e di santità della vita . Gli Olii santi irradieranno la grazia in tutta la diocesi". Questa sera, alle 18.00, sempre in Cattedrale monsignor Nunnari presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Cena del Signore. Nel corso di questa messa sarà ripetuto anche il segno della Lavanda dei piedi agli apostoli; quest'anno il presule cosentino laverà i piedi agli ospiti, diversamente abili, della comunità Arcadinoé. Domani, alle ore 10.00 monsignor Nunnari celebrerà la Passione del Signore nel carcere di Cosenza con i detenuti e alle 18.00 in Cattedrale. Sarà anche esposta in Cattedrale la Stauroteca. La Via Crucis cittadina, guidata dall'Arcivescovo, muoverà da piazza Loreto alle 20.30 e si chiduerà in piazza San Nicola.

“Celebrazioni del Mercoledì Santo e Giovedì Santo” a Cosenza

18 mar 08 Gli appuntamenti per mercoledì e giovedì santo, presieduti dall’Arcivescovo, sono i seguenti:

19 marzo – Mercoledì santo
Ore 18.00 L’Arcivescovo presiede la celebrazione eucaristica della messa feriale nella Chiesa parrocchiale di San Gaetano in Cosenza.

20 marzo – Giovedì Santo

- Ore 9.00 Santa Messa del Crisma, presiede l’Arcivescovo e concelebrano tutti i sacerdoti dell’Arcidiocesi. Benedizione degli Olii e rinnovo delle promesse sacerdotali. Dalle 9 alle 12 non si celebra in tutta la diocesi nessun’altra eucarestia e nessun altro rito liturgico.

Durante questa celebrazione eucaristica, nella quale la Chiesa (popolo di Dio) si riunisce attorno all’apostolo vengono consacrati i Sacri Olii del Crisma (l’olio dei cristiani che viene utilizzato nel battesimo, nella cresima, nell’ordinazione sacerdotale e per consacrare i nuovi altari), l’Olio dei Catecumeni (specifico per il battesimo) e quello degli infermi (per l’unzione degli ammalati); nella messa della sera gli olii saranno accolti nelle rispettive comunità parrocchiali. Inoltre, durante questa celebrazione, tutti i sacerdoti rinnovano le loro promesse sacerdotali.
Monsignor Nunnari ha voluto legare, dal suo ingresso in diocesi, a questa celebrazione anche un particolare atto di carità nei confronti del Seminario. Le offerte raccolte nelle parrocchie durante la santa Messa della domenica delle Palme vengono consegnate nelle mani del Pastore per il luogo di formazione dei futuri presbiteri.

- Ore 18.00 in cattedrale l’Arcivescovo presiede la Santa Messa “Nella Cena del Signore” – Riposizione del Santissimo sacramento all’altare apposimanete preparato.

Questa messa viene celebrata facendo memoria dell’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio; non è solo il ricordo storico dell’Ultima Cena di Gesù. Durante questa celebrazione si svolge anche il rito della lavanda dei piedi, in ricordo del gesto di Gesù che ha lavato i piedi agli apostoli. Quest’anno l’Arcivescovo laverà i piedi agli ospiti diversamente abili della casa famiglia “Arca di noè”. Successivamente l’Eucarestia consacrata anche per le celebrazioni del Venerdì santo, viene portata in un apposito altare (della Reposizione) da non confondere con il sepolcro (come erroneamente viene chiamato). In questo luogo si prosegue la preghiera del giovedì sera unendosi alla preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi si è preparato alla sua morte. Dal momento in cui si celebra questa eucarestia le campane di tutte le chiese non suonano fino alla notte di Pasqua.

Padre Rocco Benvenuto eletto presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori della Calabria

15 mar 08 Da circa un anno è in atto un deciso ricambio ai vertici degli ordini religiosi operanti in Calabria. Dapprima è cambiato il ministro provinciale dei Frati Minori e al posto del P. Antonio Martella è stato eletto P. Francesco Lanzillotta. E’ stata poi la volta, a luglio del 2007, dei Frati Minori Conventuali, dove P. Francesco Celestino è subentrato allo scomparso P. Nicola Criniti nell’ufficio di custode provinciale. Alla fine di settembre anche i Minimi hanno cambiato il loro superiore maggiore, eleggendo P. Rocco Benvenuto al posto dell’uscente P. Gregorio Colatorti. Da ultimo, il 31 gennaio, è cambiato è pure il ministro provinciale dei Cappuccini. Il ministro generale ha nominato come nuovo provinciale il piemontese P. Ferruccio Bertolozzo, il quale avrà il compito di unificare tutti conventi presenti in Calabria, originariamente suddivisi in due province.
Tutti questi cambiamenti hanno ovviamente comportato anche un rinnovamento alla guida della Conferenza dei Superiori Maggiori della Calabria, che rappresenta tutti i religiosi operanti in Regione. Nella riunione svoltasi a Lamezia Terme è stato eletto il nuovo Presidente, nella persona di P. Rocco Benvenuto, attuale Provinciale dei Minimi, mentre l’incarico di Vice Presidente è stato affidato a P. Francesco Lanzillotta, Ministro Provinciale dei Frati Minori.
Il nuovo presidente, oltre ad essere coadiuvato da tutti gli altri superiori maggiori, avrà al suo fianco un nuovo consiglio composto da religiosi con varie competenze, mentre a renderlo concretamente presente sul territorio saranno soprattutto i dodici segretari che svolgono la loro attività all’interno delle dodici diocesi calabresi. Oltre alla riorganizzazione della nuova struttura di governo, compito primario del nuovo presidente sarà quello di rinsaldare i rapporti di collaborazione con i vescovi e con l’Unione delle Superiore Maggiori Italiane, e puntare ad un maggiore sinergia fra le numerose realtà operanti in Calabria, per rendere ancora più incisiva e qualificata la propria azione che, in questi ultimi anni si è attenuata, a motivo dei gravosi compiti di supplenza che i religiosi, in spirito di servizio, sono stati chiamati a svolgere.

Dal 26 la Settimana Biblica a Cosenza: I racconti della Passione

24/02 La forania Urbana I che raggruppa le parrocchie della città di Cosenza ha organizzato, nell’ambito dell’Anno della Parola e del cammino spirituale quaresimale verso la Pasqua, una settimana biblica su “I Racconti della Passione di Gesù Cristo”.
La particolare catechesi itinerante si terrà secondo il calendario allegato dal 25 al 29 febbraio alle ore 20.00 di ogni giorno e svilupperà alcune interessanti tematiche.

Lunedì 25 febbraio – Parrocchia S. Giuseppe (Serra Spiga):
I racconti della Passione nei quattro Vangeli
a cura di Marinella Pernice (Coord. Settore Apostolato Biblico)

Martedì 26 febbraio – Chiesa di San Domenico:
La Passione di Gesù nel canto e nella musica
Concerto del Coro “Aura Artis” diretto dal maestro Saverio Tinto

Mercoledì 27 febbraio – Cinema San Nicola:
La passione di Gesù nella filmografia recente
a cura di Pasquale Perugini

Giovedì 28 febbraio – Galleria Nazionale “Palazzo Arnone” – Sala conferenze
L’interpretazione iconografica della Passione di Gesù: lo splendido esempio della Stauroteca di Cosenza
a cura di Giorgio Leone (Funz. Soprintendenza)

Venerdì 29 febbraio – Parrocchia Ssacroa Cuore di Gesù e Madonna di Loreto
Lectio sulle sette parole pronunciate da Gesù in Croce
a cura di Don Michele Fortino (Biblista)

Il percorso di catechesi, attraverso l’arte, la cultura, la teologia, la musica, il cinema e la tradizione sarà trasmesso in differita su Cam Tele 3 nei giorni immediatamente prima della Pasqua a cura del Centro diocesano per la Pastorale della Comunicazione.

A Cittadella giornata per San Josemaria Escrivà

13/02 E' un'intera giornata quella che l'Accademia dei Fiumi ed il Gruppo delle poste italiane hanno programmato per il primo marzo per ricordare il 60/mo anniversario del viaggio apostolico di San Josemaria Escrivà in Calabria e Sicilia. La mattina è in programma l'apertura di una mostra fotografica e la proiezione di un filmato con una guida alla conoscenza del Santo curata da Mario Caligiuri, docente dell'Università della Calabria. In programma anche una mostra filatelica sull'arte sacra in Calabria, curata da un circolo di Cariati, mentre per l'intera giornata sarà funzionante un ufficio postale temporaneo per l'annullo filatelico relativo all'iniziativa. Nel pomeriggio nella parrocchia della Santissima Annunziata di Cittadella del Capo ci sarà la concelebrazione di una messa da parte di mons. Domenico Crusco, vescovo di San Marco Argentano-Scalea, di mons. Juan Carlos Dominguez, mentre dalle 18 alle 20 sarà presentato il volume di Assunta Scorpiniti (editoriale Progetto 2000) "La Calabria di Escrivà". Numerosi gli interventi programmati, tra cui lo stesso Dominguez, che è rettore del collegio ecclesiastico internazionale Sedes Sapientiae di Roma e di Giuseppe Frega, decano dell'Università della Calabria e presidente dell'Accademia dei Fiumi di Cosenza. Il dibattito sarà concluso da mons. Crusco.

Festa della Madonna del Pilerio, il Vescovo approva nuovo rito della Messa

11/02 L’Arcivescovo di Cosenza, monsignor Salvatore Nunnari, ha approvato ad experimentum, il nuovo rito della messa di Nostra Signora del Pilerio. Con il geado di solennità, la Vergine del Pilerio, sarà venerata con una messa particolare approntato dall’Ufficio liturgico diocesano, che ne ha curato l’edizione ed è stato distribuito a tutti sacerdoti e alle parrocchie della Metropolia. Il primo rito della Messa e il relativo Ufficio del Breviario era stato approvato il 17 maggio 1818 dalla Congregazione dei riti; successivamente monisgnor Trabalzini prima, monsignor Agostino poi, avevano approvato delle lievi modifiche, sempre ad esperimentum, sui testi esistenti. Monsignor Nunnari ha dato mandato ed approvato invece il nuovo rito; sono state scelte nuove letture e nuovi riferimenti biblici che richiamano con più evidenza la funzione materna di Maria. Nelle preghiere della messa, nel prefazio e nelle invocazioni è evidenziata meglio la funzione materna di Maria, la particolare funzione di intercessione e di sostegno del popolo cristiano (che recupera la tradizione della vicinanza al popolo cosentino nei momenti di dolore) con i riferimenti di Maria come “colonna di nube e di fuoco”, “avvocata di grazia” e “difesa del popolo cristiano”. Nelle parrocchie di tutta la dicoesi la mattina l’eucarestia sarà celebrata con il nuovo messale; nel pomeriggio fedeli, consacrati e sacerdoti si ritroveranno in Cattedtale secondo il programma della festa.

Pellegrinaggio a Lourdes organizzato dalla diocesi di Cosenza-Bisignano

11/02 Oggi 11 febbraio, è il 150° anniversario delle Apparizioni della Vergine a Lourdes, l’Ufficio pellegrinaggio ha reso noto il programma del perllegrinaggio, presieduto da monsignor Salvatore Nunnari, e che si terrà dal 15 al 18 luglio con volo speciale da Lametia Terme. Il Vescovo non ha mancato di incoraggiare i fedeli e i parroci a vivere questo momento di comunione della Chiesa cosentina “valorizzando l’occasione del pellegrinaggio, in questo particolare anno giubilare, come momento di crescita spirituale e di fecondità dello spirito”. Per informazioni rivolgersi alla propria parrocchia o all’ufficio pellegrinaggi della dicoesi (0984.28185).

Migliaia di fedeli accolgono le reliquie di Santa Maria Goretti in Calabria

10/02 Sono stati alcune migliaia i fedeli che hanno accolto, ieri a Catanzaro e oggi a Palmi, le reliquie di S. Maria Goretti, morta per avere resistito a un tentativo di stupro e canonizzata nel 1950 da Pio XII. Le reliquie sono giunte in Calabria provenienti da Nettuno (Roma), dove sono conservate nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie. A Catanzaro, nella giornata di ieri, i fedeli hanno potuto pregare davanti alle reliquie di Maria Goretti nella chiesa omonima ubicata nel quartiere S. Elia del capoluogo regionale. La cerimonia religiosa e' stata celebrata dall'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Ciliberti. In mattinata le reliquie sono giunte a Palmi, nella chiesa della Santa Famiglia, accolte da una folla enorme di fedeli ma anche di autorita' locali e dai Cavalieri del Santo Sepolcro di Reggio Calabria. Nella chiesa, a poca distanza da una struttura per l'accoglienza delle ragazze madri che e' intitolata proprio alla martire della Chiesa cattolica, si terra' una veglia di preghiera notturna. Domani, sempre a Palmi, e' prevista un'iniziativa alla presenza delle scolaresche della citta'.

La conferenza episcopale ringrazia Mons. Bregantini

06/02 Si è riunita il 4 e 5 febbraio 2008 la Conferenza Episcopale Calabra. Ai lavori ha preso parte, in qualità di amministratore diocesano della Diocesi di Locri - Gerace, mons. Cornelio Femia. "In apertura - riferisce un comunicato - i vescovi hanno rivolto affettuose e sincere parole di saluto e ringraziamento a mons. Giancarlo Bregantini, di recente trasferito dal Santo Padre alla guida dell'Arcidiocesi Metropolitana di Campobasso - Boiano, per lo zelo, l'intelligenza, l'amore e l'impegno pastorale profuso a favore della Diocesi locrese e dell'intera Calabria, nella certezza che la Parola di Dio, da lui proclamata senza sosta, continuerà ad essere seminata e porterà frutto anche in terra Molisana". "Il presidente della Cec, mons. Vittorio Mondello - riporta il comunicato - ha riferito poi dei lavori dell'ultimo Consiglio permanente della Cei. Nel prosieguo dei lavori, la Conferenza calabra s'é impegnata a far sì che, attraverso un'accorta programmazione, sia dato il giusto risalto all'anno paolino, che avrà inizio nel giugno prossimo. E' stato poi esaminato ed approvato lo Statuto del Seminario Regionale San Pio X. Si è quindi proceduto al riesame della seconda bozza dell'Istrumentum laboris 'Chiesa comunione, testimone di Gesu' Risorto, speranza del mondo in Calabrià, preparata per il Convegno delle Chiese di Calabria per la primavera del 2009 e che quanto prima sarà inviata a tutte le realtà ecclesiali della Calabria". "La Conferenza, in occasione della manifestazione che si terrà a Locri il prossimo 1 marzo 'Nella Locride per vincere in Calabria' - riferisce ancora il comunicato - ha incaricato l'amministratore diocesano, Mons. Cornelio Femia di porgere il saluto ed esprimere il sentimento di vicinanza e solidarietà della stessa Conferenza agli organizzatori. Successivamente, si é passati all'esame ed all'approvazione del bilancio consuntivo della Cec per l'anno 2007. I Vescovi hanno preso poi in esame la proposta di autorizzare la Commissione regionale per la Cooperazione missionaria tra le chiese di inviare una lettera ai Responsabili diocesani degli Uffici missionari perché verifichino la disponibilità di sacerdoti, diaconi e laici ad andare per qualche tempo in missione. Il risultato di tale verifica sarà sottoposto ai propri vescovi per un ulteriore discernimento e poi inviato al segretario della Commissione regionale che preparerà una ulteriore relazione da presentare alla Conferenza episcopale". "Hanno poi ascoltato la relazione di don Antonio Staglianò che - riporta ancora il comunicato - preso atto della decisione della Cec di chiudere il Pastor Bonus, ha riferito sulle possibilità di far confluire le finalità del suddetto organismo nell'Istituto reologico calabro. Successivamente il P. Vitaliano Rogolino, presidente regionale dell'Apostolato della preghiera, ha presentato la situazione in regione di tale Associazione. I Vescovi hanno inoltre ascoltato Mons. Antonino Denisi, Segretario della Commissione Migrantes, che ha relazionato sull'impegno missionario dei sacerdoti delle Diocesi calabresi che operano in terra di Missione e sulla situazione della pastorale agli immigrati. Hanno ascoltato anche le relazioni del Presidente Internazionale del Serra Club, Cesare Gambardella; del Presidente nazionale del Banco Alimentare, mons. Mauro Inzoli; e i Responsabili del progetto "Calabria excelsà'". "I vescovi hanno espresso parere favorevole alla richiesta dei padri Rogazionisti di inoltrare domanda alla S. Sede perché Sant'Annibale Maria Di Francia venga proclamato Patrono delle Vocazioni. In seguito hanno proceduto alla nomina del Delegato regionale Fies, don Francesco Romano dell'Arcidiocesi di Rossano - Cariati; e alla iscrizione di tre nuovi avvocati all'Albo dei patroni abilitati del Ter: avv. Maria Stefania Filippone e avv. Dorotha Cabero della Diocesi di Oppido - Palmi e avv. Maria Siriani della Diocesi di Lamezia".

“Inaugurazione a.a. 2007/08 Studio Teologico Cosentino e dell’Istituto di Scienze Religiose”

06/02 Con la Lectio Magistralis del Rev.do Sac. Adolfo Russo, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, giovedì 7 febbario 2008, alle ore 17, nell’Auditorium Giovanni Paolo II del Seminario di Rende, si inaugurerà il nuovo anno accedemico dell’Istituto Teologico “Redemptoris Custos” e dell’ ISSR “San Francesco di Sales”.
Il tema della della Lectio Magistralis è: “Dialogo tra i credenti, convivialità tra i popoli” e sarà introdotta dal saluto del rettore del Seminario maggiore Don Mario Corraro, dal direttore dell’Issr Monsignor Francesco Marigliano e dal Prefetto dello Studio Teologici don Antonio Bartucci.
Le conclusioni saranno dell’Arcivescovo monsignor Salvatore Nunnari; seguirà una esecuzione musicale a cura del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza.
Le due istituzioni formative, Issr e Studio Teologico, che contribuiscono fortemente alla crescita del sapere teologico, alla fomazione dei futuri sacerdoti, dei laici e degli isnegnantio di religione, hanno ambedue sede presso il Seminario Cosentino di Rende.

Convegno della Caritas sul valore della famiglia venerdì a Falerna

22/01 Riscoprire il valore della famiglia come forza per sperare. Questa la finalità del convegno regionale delle Caritas calabresi in programma venerdì e sabato prossimi a Falerna. Il programma del convegno annuale, quest'anno sul tema "Ripartire da Cana. La famiglia calabrese tra risorse e fragilità", è stato presentato stamani a Cosenza nel monastero di Santa Maria delle Vergini. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato il delegato regionale Caritas, don Ennio Stamile; il presidente della Fondazione Facite, mons. Ignazio Schinella ed il vescovo delegato per la Caritas, mons. Luigi Cantafora. Monsignor Schinella ha sottolineato come "la famiglia di oggi è filiarcale, sono i figli quelli che comandano, ed è proprio questa la malattia delle famiglie moderne. Non dobbiamo fare dei nostri figli un sottoproletariato, che rappresenta il male della società moderna". "E' nelle nostre famiglie e nelle famiglie calabresi - ha detto mons. Cantafora - che si compie il miracolo, come a Cana il Signore ha trasformato l'acqua in vino, così nelle famiglie la fragilità deve essere trasformata in coraggio. Nel corso del convegno rifletteremo se la famiglia rappresenta una risorsa. Come Caritas diocesane lavoriamo da tempo in questa direzione attraverso i nostri centri di ascolto e di accoglienza. Nelle famiglie calabresi esiste anche la criminalità ed è proprio in queste che i valori del perdono e della riconciliazione devono radicarsi e far abbandonare i falsi valori come l'omertà e il potere del denaro. Tutto ciò è possibile solo se le famiglie fanno rete. La risorsa della famiglia è la coppia che si fortifica nel cammino di fede". "Quest'anno - ha detto don Ennio Stamile - affronteremo un tema importante come quello della famiglia, soprattutto perché ci troviamo di fronte alla distrazione delle politiche familiari: in Calabria ci sono circa 200 mila famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà. Dobbiamo comunque riconoscere la disponibilità del neo assessore regionale al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi, che ha evidenziato una fattiva intenzione di collaborazione. La scelta di presentare il convegno nel monastero delle Vergini, che è anche un centro di accoglienza per ragazze madri, è emblematico perché queste ragazze sono madri coraggio per aver scelto la vita". Gli atti del convegno dello scorso anno delle Caritas calabresi sono stati pubblicati in un volume dal titolo "E' Cosa Nostra", che é stato presentato nei giorni scorsi nella sede nazionale della Caritas italiana a Roma. "Si tratta - ha detto don Ennio - di un lavoro che ha interessato anche la stampa giapponese e proprio oggi pomeriggio a Lamezia una delegazione di giornalisti verrà ad intervistarci". Il convegno, diviso in tre sezioni, prenderà il via venerdì mattina con una meditazione sulla "Famiglia di Nazareth" e proseguirà fino a sabato.

Nessun riscontro sulle voci che Mons. Bregantini lascia Locri. Loiero “Spero non sia vero”

05/11 Non trovano alcun riscontro negli ambienti della Curia di Locri le notizie ufficiose apparse su alcuni siti internet, circa la possibile nomina di mons. Giancarlo Bregantini ad arcivescovo metropolita di Campobasso in seguito alle dimissioni, per limiti di età, del presule del capoluogo molisano, mons. Armando Dini. Impossibile raggiungere il presule che non è in episcopio e non possiede telefono cellulare. "Non è la prima volta che vengono diffuse notizie di questo tenore - dice Giovanni Lucà, responsabile dell'Ufficio stampa della Diocesi di Locri-Gerace -. Lo scorso anno si parlò con insistenza della nomina di mons. Bregantini al vertice della diocesi di Lecce. Quel che è certo è che quasi nessuno può dire nulla in proposito". Mons. Bregantini, originario di Trento, già prete operaio e appartenente all'ordine degli Stimmatini, è vescovo della Diocesi di Locri-Gerace dal 7 aprile del 1994. In questi oltre 13 anni il presule ha caratterizzato il suo impegno pastorale e la sua presenza prendendo posizione contro la violenza della 'ndrangheta e incoraggiando, tra l'altro, la realizzazione di cooperative agricole e di consorzi che occupano diversi giovani anche grazie alla collaborazione instaurata con analoghe realtà della sua regione d'origine, il Trentino.
Loiero
''Corre voce che monsignor Giancarlo Maria Bregantini venga trasferito da Locri alla sede episcopale di Campobasso. Spero che non sia vero. Ma se e' vero, con tutto il rispetto per la Chiesa, auspico un ripensamento''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in seguito ''ad alcune notizie - e' detto in una nota del portavoce - rimbalzate dal capoluogo molisano e accreditate in ambienti ecclesiastici''. ''Di Bregantini - ha aggiunto il presidente Loiero tramite la nota del portavoce - ha bisogno la Locride che in questi anni ha beneficiato della sua autorevole azione pastorale attenta ai bisogni degli ultimi e ha necessita' la stessa Calabria dove la sua opera e' stata di esempio e di stimolo per tutti''. ''La sua partenza dalla Calabria - ha concluso Loiero - significherebbe azzoppare un percorso di riscatto sociale inedito. E sarebbe allora un danno irreparabile. Spero pertanto che le gerarchie ecclesiastiche vogliano evitarlo''.

Terzo Cammino di fraternità delle Confraternite calabresi

18/10 Mentre si avvicina l’appuntamento regionale delle confraternite calabresi ad Amantea, il 20 e 21 ottobre prossimi, che ha ricevuto il Patrocinio dell’Ente Regione e della Provincia di Cosenza, oltre che dalla stessa Arcidiocesi e della Confederazione delle Confraternite, monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, -è scritto in una nota- ha voluto esprimere in un messaggio l’augurio della Chiesa cosentina al particolare momento ecclesiale. “Dalla lode a Dio al servizio dell’uomo le confraternite esprimono, ed hanno espresso nella loro secolare storia, un cammino di fede inculturato nel tempo e nella storia dei popoli. Il mio augurio e che esse possano ancora essere per la nostra Chiesa particolare e per la Chiesa italiana spazio di solidarietà spirituale e concreta, prima risposta alle ansie e alle speranze dell’uomo e condivisione vera di tutte le istanze che da esso muovo verso la Chiesa. Essendo un movimento laicale possono esprimere bene lo spazio di impegno del credente nel mondo con gli occhi rivolti sempre al cielo”. Le confraternite furono una forte risposta sociale ed ecclesiale alle istanze di ospitalità, di sofferenza, di comunione con i fratelli defunti, verso la sofferenza (con la fondazione di ospedali ed ospizi) e la malattia, secondo lo spirito associativo che ha profeticamente anticipato finanche le moderne forme caritative di associazionismo e movimenti, aggregando per finalità spirituali e sociali diverse categorie di persone, divenendo finanche forti committenti di monumentali chiese ed opere d’arte che arricchiscono il patrimonio storico-artico e culturale d’Italia.
Il programma dell’incontro prevede sabato 20 alle 15 l’incontro dei direttive delle Confraternite e dei padri spirituali. All’incontro saranno presenti, monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Armando Brambilla, vescovo ausiliare di Roma e delegato Cei per le confraternite, il presidente della Confederazione delle Confraternite italiane Francesco Antonetti, il coordinatore regionale della confermazione Antoniono Punturiero. Seguirà una conferenza tenutata dal vescovo emerito di Ivrea monsignor Luigi Bettazzi. Alle 19 si terrà la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Bernardino sede della due giorni di convegno. Seguirà un concerto lirico-sinfonico organizzato dalla banda musicale di Amantea.
Domenica le confraternite sfileranno per le vie della cittadina “per il cammino di fraternità” insieme alle autorità civili e religiose. Nella stessa chiesa di San Bernardino si terrà la celebrazione eucaristica conclusiva alle 11.30.

Parte la canonizzazione di Arcangela Filippelli

16/10 L'arcivescovo di Cosenza-Bisignano mons. Salvatore Nunnari ha emanato l'editto per la causa di canonizzazione della giovane Arcangela Filippelli, di Longobardi, morta nella seconda metà dell'Ottocento dopo avere resistito ad un'aggressione in un bosco nei pressi del paese del cosentino dove viveva con la propria famiglia. "Dopo aver ricevuto il parere favorevole ed unanime della Conferenza episcopale calabra, aver fatto le opportune indagini preliminari ed aver ricevuto il nulla osta della Congregazione per la causa dei Santi - è scritto nella nota - il vescovo ha accolto la richiesta ufficiale del postulatore ed ha avviato le prime fasi della causa". Arcangela, nata Longobardi il 17 marzo 1853 e morta il 7 febbraio del 1869, figlia di Vincenzo, bracciante agricolo del posto e Domenica Pellegrini, filatrice, - è scritto nel testo - era una ragazza di buona famiglia e di sani principi morali, frequentava la parrocchia e aiutava la famiglia nei lavori domestici. Il 7 febbraio del 1869, domenica di carnevale, la giovane donna recatasi a raccogliere legna in una tenuta assieme a delle amiche venne trattenuta con uno stratagemma da un giovane fratello delle altre ragazze. Accortasi delle intenzioni del giovane, Arcangela tentò di fuggire invocando la Madonna ma venne raggiunta. L'aggressore tentò più volte di usarle violenza senza riuscirci e alla fine le amputò le mani e i piedi e poi la finì con oltre 40 colpi di ascia.

Mese di preghiera dell’Arcidiocesi cosentina “per un cammino di conversione”

02/08 Il 1 Agosto, come annunciato, monsignor Salvatore Nunnari ha aperto il mese penitenziale e di preghiera per la diocesi. Il vescovo ha celebrato l’eucarestia nel Santuario Diocesano Mariano di Santa Maria di Mendicino dove si apriva la quindicina in onore dell’Assunta alle ore 06.00 unendosi ai tanti fedeli e pellegrini che vi si recano fin dalle prime ore del mattino.
Dal 3 agosto e per tutti i venerdì di Agosto, come deciso nell’assemblea del clero, si terrà nelle parrocchie dell’Arcidiocesi la Via Crucis. Uno dei testi proposti è quello scritto da papa Benedetto XVI, allora cardinale, per la via Crucis al Colosseo nel 2005 “sui mali della Chiesa”; il testo è scaricabile dal sito internet del Vaticano (www.vatican.va – mappa del Sito – Sez. Via Crucis).
Fra i tanti attestati di vicinanza sono giunti all’Arcivescovo quello della Presidenza dell’Azione Cattolica Diocesana e quello del Cammino Neocatecumenale; esse contano numerosi aderenti e sono presenti in diverse parrocchie dell’Arcidiocesi. Se ne riportano alcuni passaggi:

Azione Cattolica Diocesana:
“In questo momento di sofferenza della Chiesa locale, la Presidenza dell’Azione Cattolica esprime solidarietà e stima all’Arcivescovo e alla Chiesa diocesana della quale si sente profondamente parte essenziale e vitale. Essa condivide le valutazioni espresse nel comunicato e si impegna ad attuare il piano pastorale diocesano con la preghiera e con le azioni tipiche dell’associazione. Si impegna anche ad attuare le quattro tappe per un cammino di conversione. L’azione cattolica sollecita la riflessione degli organismi pastorali ad affidare i compiti di indole secolare dalla Chiesa a laici di età matura, provata competenza tecnica, lunga esperienza ed elevata moralità, affiancati da sacerdoti con compiti di assistenza spirituale”.

Cammino Neocatecumenale:
“La Chiesa di Cosenza-Bisignano è chiamata oggi più che mai ad assumere la sua “ora”. Tutti i cristiani siamo chiamati ad assumere l’Ora della Croce, l’ora di dare la testimonianza di Gesù per salvare il mondo. Tutti i fratelli del cammino neocatecumenale della diocesi Le sono vicini, sostengono con la preghiera incessante e assidia la Chiesa cosentina tutta, il Presbiterio e Lei in particolare”

Mons. Ciliberto “Il divario tra poveri e ricchi provoca degrado della dignità”

16/07 "Osservando la nostra società si coglie immediatamente che essa ha bisogno di crescere nell' unità. Per realizzare questa finalità deve essere messa al centro del dibattito culturale e politico la ricerca della Verità, che in campo sociale coincide con la realizzazione del bene comune, con cui si promuove la crescita umana, economica, culturale dell'intera società e di ogni singolo membro". E' un passaggio dell' omelia tenuta dall' arcivescovo metropolita di Catanzaro - Squillace mons. Antonio Ciliberti in occasione della festa di San Vitaliano, patrono del capoluogo calabrese. "Tutto ciò - ha aggiunto il presule - esige che sia bandito ogni tipo di egoismo personale e di gruppo, ogni tipo di individualismo, di consorteria affaristica, di interesse contro la collettività. Di conseguenza va combattuta in maniera risoluta ogni violazione della legalità, ogni tipo di cultura mafiosa, ogni organizzazione malavitosa, ogni genere di delinquenza. I privilegi di pochi, a discapito di molti, acuiscono il divario tra poveri e ricchi e producono un' inquietante degradazione della dignità personale". Per mons. Ciliberti, inoltre, "l' uomo non si identifica col suo lavoro, ma questo è un diritto inalienabile della persona che concorre alla promozione della sua dignità. Su questo versante giusto, doveroso e necessario è il confronto politico e culturale che va realizzato con un linguaggio franco, un pensiero robusto fondato sulla ragione, portato avanti sempre nel rispetto dell' altra persona e secondo le regole della buona educazione". "La diversità delle idee e delle opinioni - ha esortato ancora mons. Ciliberti - è una ricchezza sociale, una risorsa, fin tanto che tutto è in vista della ricerca del bene comune e della sua realizzazione. Diventa, invece, sinonimo di povertà sociale, allorquando egoisticamente e ostinatamente ci si arrocca su posizioni preconcette e ideologiche che niente hanno a che fare con la verità". Nell' omelia il presule catanzarese, invocando la protezione di San Vitaliano sulla città e sulla regione, ha invitato a guardare alla "ricchezza degli insegnamenti che ci propone la testimonianza del nostro Santo Patrono". "L' opera di San Vitaliano, dettata esclusivamente dall' amore e dal desiderio della salvezza - ha aggiunto il presule catanzarese - lo ha mosso ad offrire a tutti la Verità che salva. Oggi è prioritaria, sia in ambito ecclesiale che sociale, una persistente opera di evangelizzazione e di formazione delle coscienze alla luce della verità. Infatti, il relativismo che domina la cultura e la società civile, non risparmia neppure la comunità ecclesiale, infettando, come un tarlo, il cuore e la fede dei credenti e la vita delle comunità ecclesiali. Sono molti i segni di tale malessere: tra questi i molti battezzati che non vivono pienamente la fede, che non partecipano attivamente alla vita della comunità, che non si nutrono dei sacramenti, che non hanno fatto di Cristo la loro ragione di vita". "Questi nostri fratelli, incapaci di resistere al relativismo, all'agnosticismo e al laicismo - ha detto ancora il presule - sono in genere persone non sufficientemente evangelizzate. Pertanto, la prima opera che la Chiesa è chiamata a compiere è di annunziare continuamente il Vangelo a se stessa, ad ogni suo membro. Prima di dare la verità agli altri, la Chiesa deve donarla a se stessa, sempre memore che la verità non consiste nella conoscenza di principi astratti e teorici, ma nella conoscenza della Persona di Cristo che è la via, la verità e la vita. Nella consapevolezza che non la si possiede una volta per tutte, ma si è introdotti in essa e nella comprensione della sua sapienza con gradualità. La sua interezza è data non dalla conoscenza dei suoi principi, ma dalla trasformazione di questi in amore concretamente vissuto".

Dal Monte Athos a Bivongi esempi di coesistenza religiosa

16/07 Sono le tre del mattino e padre Gennadios Dionysiatis ieromonaco, lunga barba sul petto, inizia la sua giornata con le lodi al Signore, come detta la Regola. Una preghiera che si protrarrà fino all' alba. Padre Gennadios è il Superiore del monastero di San Giovanni Theristis di Bivongi, nella vallata bizantina calabrese dello Stilaro. Qui, ormai da più di 13 anni, coesistono due religioni: quella cattolica e quella greco-ortodossa. Nel 1994, infatti, dopo quasi mezzo millennio, al monastero abbandonato sono ritornati i monaci del Monte Athos della penisola Calcidica, in Grecia, simbolo di tutte le montagne sacre all' uomo. Secondo la leggenda, su questa costa greca naufragò la Madre di Cristo mentre, con Giovanni l' Evangelista, si stava recando dalla Palestina a Cipro. E sono oltre 1.700 anni che sul Monte Athos, repubblica autonoma sotto la sovranità greca, vivono i monaci ortodossi. Nel '94, il Consiglio regionale della Calabria ha dichiarato sacra la valle tra le fiumare Stilaro e Assi, per fare in modo che i monaci del Monte Athos potessero stabilirvisi. E, agli inizi del '95, il Comune di Bivongi ha consegnato ufficialmente il monastero di San Giovanni Theristis all' Arcidiocesi ortodossa d' Italia che fa parte del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, facendolo diventare così l' unico monastero bizantino, in tutta l' Europa occidentale, dove si celebrano regolarmente le funzioni liturgiche. All' area monastica di Bivongi si accede attraverso un portale granitico. Vi sono alcune celle, il refettorio. Un cortile interno la separa dalla basilica - I Katholikon - che risale all' XI secolo. Più in fondo, i resti del monastero originario. Dopo le lodi e aver atteso a qualche incombenza, tutte le mattine padre Gennadios celebra la liturgia ortodossa per i fedeli. Poi, preghiera, lavoro e studio. Come i confratelli del Monte Athos, i monaci della vallata dello Stilaro consumano collettivamente il pranzo, che è frugale e vegetariano: verdura, frutta, olive, cereali prodotti nell' orto del monastero e un bicchiere di vino. E di nuovo lavoro, studio e la preghiera esicastica, così chiamata perché le parole sono ritmate dal battito del cuore. Ma la piccolissima comunità non è isolata dal territorio. Fin da quando sono giunti, i monaci si sono aperti allo scambio con istituzioni, fedeli, turisti. Ogni anno, la felice convivenza è sancita dalla celebrazione, a Bivongi, di due Pasque; quella cattolica e quella greco-ortodossa. E padre Gennadios celebra la sua liturgia in quattro lingue: greco, italiano, russo e rumeno. A seguito della venuta dei monaci, è anche nata un'associazione culturale, la "San Giovanni Theristis", con lo scopo di sostenere la comunità nei rapporti con il mondo esterno. Il gruppo, inoltre, organizza iniziative culturali e religiose e ha costituito un centro studi italo-greco che mira a conservare, riscoprire, diffondere e valorizzare il patrimonio storico-culturale della Magna Grecia e della civiltà greca. La comunità greco-ortodossa interagisce anche con l' Amministrazione comunale che ha avviato, ormai da anni, una serie di gemellaggi con Comuni e istituzioni greche. Sono consolidati, infatti, i rapporti con l' Università di Salonicco e la città di Volos, in Tessaglia. Visite di studenti, manifestazioni con gruppi etnici, progetti di studio sono le attività che animano la vita culturale della città. E i monaci si fanno tramite per gli scambi, in sinergia con l'associazione "San Giovanni Theristis". Il Comune di Bivongi, inoltre, è uno dei partner del progetto Mo.no.pi. (Monument nomination and pilot implementation as an alternative form of architecture and religious tourism), nell' ambito del programma europeo Interreg III C - zona est, la cui prima fase si è conclusa lo scorso dicembre. L' obiettivo é lo studio e la ricognizione di alcuni importanti monasteri, considerati quali asset su cui basare una strategia di valorizzazione territoriale. Tra le istituzioni che partecipano al progetto, il dipartimento per lo Sviluppo della Magnesia, il Comune di Milies, il Comune di Artemida, nella Tessaglia, in Grecia; e il dipartimento per lo Sviluppo di Larnaca, a Cipro. E' ormai pomeriggio e, tra le attività dei monaci athoniti di Bivongi, vi è quella dell' accoglienza dei turisti che vogliono visitare basilica e monastero. Ma solo fino al tramonto. Per padre Gennadios e i confratelli, infatti, è il tempo di una cena frugale e della liturgia del vespro che concluderanno le ore della veglia. Nella vallata dello Stilaro, come sul monte Athos, sono più di mille anni che è il sole a stabilire quando ogni azione deve essere compiuta.

Mostra su San Francesco di Paola a Reggio Calabria

23/06 E' stata inaugurata stamani a Reggio Calabria, a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, la mostra iconografica sulla vita di San Francesco di Paola, a cinquecento anni dalla sua morte. La figura del Santo è stata ricordata in una raccolta dei suoi Fioretti, curata dal prof. Pietro Addante per conto dell'editore Laruffa. "E' un fatto molto positivo - ha detto il padre provinciale dell' Ordine dei Minimi di Cosenza, Gregorio Colatorti - divulgare questa opera in questo particolare momento celebrativo. E' uno stimolo ulteriore affinché il Patrono della Calabria sia più amato e meglio conosciuto". L' arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Vittorio Mondello, presidente della Conferenza episcopale calabrese si è detto "particolarmente lieto dell' iniziativa. Francesco è un calabrese eccezionale ed i calabresi in Lui si identificano non solo per onorarlo, ma per imitarne le virtù, anche se in questo non sempre ci si riesce". Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha ricordato "la straordinaria personalità di Francesco, che ha segnato di se il periodo della sua vita terrena, vicino ai bisogni della gente, soprattutto dei poveri". "La sua memoria - ha aggiunto Bova - deve suonarci come stimolo per affrontare e risolvere i problemi di oggi e superare le difficoltà in cui vive la Calabria. San Francesco, Bernardino Telesio, Tommaso Campanella hanno segnato la Calabria come terra di fermento di speranza ed intellettualità, e non come terra degli ultimi, emarginata. Francesco, in particolare, compiva degli atti che scuotevano dal profondo la nostra spiritualità e che oggi, ognuno di noi deve assumere come riferimento". Per il presidente del Consiglio regionale calabrese "vale dunque la pena di impegnarsi per aprire la strada a nuove esperienze solidali, nuove energie che si dimostrino ispirate a quella memoria, quella di Francesco, che oggi serve forse più del pane".

La rivista teologica Vivarium compie 15 anni

01/06 E' entrata nel quindicesimo anno di vita, con il primo numero del 2007 attualmente in distribuzione, la rivista "Vivarium" dell' Istituto Teologico Calabro "San Pio X" di Catanzaro, pubblicata dalle Edizioni Ursini. "E' un traguardo editoriale veramente importante - ha detto l'editore Vincenzo Ursini - raggiunto grazie alla rigorosa scelta dei testi effettuata dai direttori che si sono avvicendati negli anni, mons. Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone - S. Severina, don Antonio Staglianò, attuale direttore dell' Istituto Teologico, ed ora don Vincenzo Lopasso, docente di Sacre Scritture, ma anche grazie anche all' intero gruppo redazionale composto da qualificati docenti ed illustri esponenti del mondo cattolico, non solo calabrese, tra i quali Giorgio Andolfi, Armando Augello, Natale Colafati, Gaetano Currà, Giuseppe De Simone, Raffaele Facciolo, Giovanni Mazzillo, Francesco Milito, Fortunato Morrone, Francesco Oliva, Serafino Parisi, Ignazio Schinella, Gabriele Bilotti, Antonio Cannizzaro, Emidio Commodaro, Gesualdo De Luca, Francesco Guida, Luigi Magnelli, Michele Mazzeo, Gregorio Montillo e Giuseppe Silvestre". Il primo numero del 2007 si apre con una nota di mons. Vincenzo Rimedio, vescovo emerito di Lamezia Terme, dal titolo "L' uomo e la ricerca di senso". Nella rubrica "Ragioni e domande" trovano spazio due autori: Vincenza Cinzia Capristo (L'intreccio di rapporti diplomatici di Cina e Giappone con la Santa Sede nel 1942) e Manfredo Falasca (L' amore del Frassinetti per la Sacra Scrittura). Nel suo articolo, Capristo parte dall' analisi dell' intreccio di relazioni diplomatiche, nel 1942, tra la Santa Sede e le due grandi potenze asiatiche all' epoca in contrasto tra loro, Cina e Giappone, ponendo le basi per una riflessione su ciò che oggi può significare il riallacciarsi di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Cina Continentale. Falasca analizza, invece, la raccolta di Annotazioni sopra la Bibbia di Frassinetti, ricavate dalle annotazioni letterali e spirituali della Vulgata di Luigi Isacco. L'autore rileva come ogni pagina dell'opera è piena di rinvii ai Padri, dei quali si riportano i passi, ma non v' è nulla di quanto si studia a introduzione biblica o a scuola di esegesi. Nella sezione "Urgenze e prospettive" la pubblicazione accoglie i contributi di Pino Falvo (Evangelizzare il sociale in Calabria) ed Enzo Chiodo (La famiglia cristiana: speranza e profezia dell' educazione alla socialità in Calabria). Don Falvo si propone di analizzare quanto già riflettuto in Calabria nei quattro Convegni ecclesiali regionali, svolti negli ultimi anni, e nella Prima Settimana sociale, svoltasi nel 2006, circa le problematiche e le tendenze presenti nella società calabrese e l' offerta di indirizzi e orientamenti etici. Enzo Chiodo, invece, riflette sulla validità di alcune risorse etiche che ancora permangono nella famiglia calabrese. Pur nelle trasformazioni, suggerisce l' autore, essa rimane l' intreccio relazionale autenticamente umano che interpella la teologia e chiede indicazioni per una salvaguardia della stessa, quale luogo naturale di crescita e di educazione alla socialità. Nello spazio "Comunicazioni e strumenti" vengono poi proposti i contributi di Pasquale Aceto (Metafisica e morale in Felice Battaglia nel confronto con l' esistenzialismo) e Luigi Intrieri (Pio XII e la persecuzione degli ebrei durante la II Guerra Mondiale). Aceto delinea il percorso filosofico di Felice Battaglia (Palmi, 1902 - Bologna, 1977), evidenziando l' atteggiamento di questo pensatore di fronte all' esistenzialismo , col quale ha intessuto una lunga ed intensa riflessione, iniziata negli anni bui del secondo conflitto mondiale e protrattasi anche dopo l'approdo del Battaglia allo spiritualismo cristiano. Intrieri confuta la responsabilità morale attribuita da alcuni al "silenzio" di Pio XII di fronte ai crimini commessi dal nazismo contro gli ebrei. Il Pontefice, infatti, nonostante la mancanza di prove inconfutabili, denunciò varie volte la persecuzione degli ebrei e intervenne costantemente in loro favore. In questa valutazione, puntualizza Intrieri, non bisogna dimenticare la vicenda degli ebrei olandesi che, a seguito di una pubblica protesta dei vescovi locali, furono tutti arrestati e deportati. Ciò comunicava da parte di Hitler un messaggio molto chiaro: le conseguenze dannose delle proteste pubbliche sarebbero ricadute su chi avrebbe dovuto beneficiarne e non su chi aveva protestato. Una protesta pubblica sarebbe stata certamente più clamorosa, ma com'era accaduto in Olanda, sarebbe servita solo a condannare a morte numerose persone. La scelta del silenzio, al contrario, ottenne il duplice scopo di salvare molte persone e di continuare l'opera di assistenza a Roma e altrove. Il primo numero del 2007 di Vivarium si chiude con la rubrica "Rassegna" che accoglie un contributo di Filippo D' Andrea sugli "Aspetti etici e pedagogici in San Francesco di Assisi".

Domenica 3 giugno la Diocesi di Cosenza incontra i laici

31/05 L' arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano padre Salvatore Nunnari incontrerà domenica 3 giugno, solennità liturgica della Ss. Trinità, il laicato cattolico della diocesi organizzato in associazioni, movimenti e gruppi. L' iniziativa si svolgerà nell' Auditorium "Giovanni Paolo II" di Rende. "L' appuntamento annuale unitario con l' arcivescovo - è scritto in un comunicato - caratterizza il percorso che la Consulta diocesana delle aggregazioni laicali sta compiendo per una piena comunione nella vita della Chiesa e nell' azione pastorale. L' incontro di domenica prevede la preghiera comune, riflessioni bibliche, antropologiche e sociali sulla visione dell' uomo che scaturisce dalla dinamica dell' amore trinitario a cura di un biblista, di un docente di filosofia e di una coppia di coniugi". L' intervento di mons. Nunnari sarà dedicato al tema "La Trinità sorgente e modello di vita personale, familiare, ecclesiale e sociale".

Dal 24 i festeggiamenti per il V centenario della morte di San Francesco di Paola a Cosenza

20/05 Solenni festeggiamenti in onore di san Francesco di Paola patrono della Calabria e della gente di mare d’Italia patrono della città e dell’arcidiocesi di Cosenza nel V centenario della sua morte (1507-2007) 24 maggio – 3 giugno 2007. I festeggiamenti in onore di S. Francesco di Paola quest’anno avranno un carattere unico ed eccezionale per la fausta ricorrenza del mezzo millennio della sua nascita al Cielo. I Vescovi Calabresi, che con la loro presenza onoreranno il Capoluogo della Provincia che ha dato i natali al Santo Patrono, nel loro messaggio ci invitano caldamente «a ripensare la vita di questo gigante della santità cristiana, figlio della nostra terra di Calabria. Vogliamo proporvi la sua figura con la speranza che un ritorno a S. Francesco di Paola possa far maturare la nostra fede cristiana e il coraggio di essere protagonisti della nostra storia. Contribuiremo così allo sviluppo della nostra amata Regione, che vorremmo veder finalmente decollare verso quegli obiettivi, che rimangono tuttora solo speranze e progetti».
Programma
Giovedì 24 Maggio ore 16: Apertura dei solenni festeggiamenti con esposizione della statua del Santo Patrono al suono festoso delle campane.
Per Tutto Il Novenario SS. Messe ore 8.30, 9,30, 18.30.
Ore 17,30: S. Rosario e Canto del Vespro.
Durante tutti i giorni del novenario sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria.
Venerdì 25 Maggio Inizio Del Novenario
SS. Messe ore 7,30, 8,30, 9,30, 10,30.
Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta dal Rev.mo Mons. Fausto Cardamone, Vicario Foraneo di Cosenza, con i Parroci della Città.
Sabato 26 Maggio Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta da S. E. Mons. Giuseppe Agostino, arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano.
Domenica 27 Maggio SS. Messe ore 8,30, 10,30, 12.
Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta dal Rev.mo P. Francesco Marinelli, Correttore Generale dei Minimi.
Ore 19.00: Partenza dalla Parrocchia S. Francesco Nuovo della processione con la reliquia di S. Francesco Calabro. Itinerario: Via Popilia - P.za dei Bruzi - Chiesa.
Ore 19.30: P.za dei Bruzi - Inaugurazione della mostra “Francesco di Paola: Testimonianze”.
Ore 20.30: P.za dei Bruzi - Accoglienza della reliquia da parte delle Autorità e prosecuzione della processione.
Lunedi’ 28 Maggio Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta S. E. Rev.ma Mons. Domenico Crusco, vescovo di S. Marco Argentano-Scalea.
Martedì 29 Maggio Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta S. E. Rev.ma Mons. Domenico Tarcisio Cortese, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.
Mercoledì 30 Maggio Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta S. E. Rev.ma Mons. Serafino Sprovieri, arcivescovo emerito di Benevento.
Giovedì 31 Maggio Giornata delle Vocazioni.
Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta S. E. Rev.ma Mons. Augusto Lauro, vescovo emerito di S. Marco Argentano-Scalea. La liturgia sarà animata dalla Parrocchia di S. Francesco Nuovo.
Venerdì 1 Giugno Giornata dell’Ordine dei Minimi.
SS. Messe ore 7,30 8,30, 9,30, 10,30.
Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta S. E. Rev.ma Mons Vincenzo Bertolone, vescovo di Cassano all’Ionio. La liturgia sarà animata dalla Fraternità del Terz’Ordine dei Minimi.
Sabato 2 Giugno Giornata Mariana e conclusione del Novenario.
Ore 18,30: Concelebrazione eucaristica presieduta S. E. Rev.ma Mons. Vincenzo Rimedio, vescovo emerito di Lamezia Terme, e supplica alla Madonna del Miracolo. La liturgia sarà animata dall’Apostolato della Preghiera.
Domenica 3 Giugno Solennità di San Francesco di Paola
SS. Messe ore 8.00 - 9.00 - 10.30 - 12.00 - 18,30.
Ore 9: S. Messa ed omelia del M. R. P. Gregorio Colatorti, Correttore Provinciale dei Minimi.
ore 10,30: Offerta dell’Olio Votivo da parte del Sindaco di Paola in rappresentanza dei Comuni della Provincia di Cosenza.
Accensione della lampada e consegna della chiave d'oro della Città di Cosenza al Santo Patrono da parte del Sig. Sindaco.
Solenne concelebrazione eucaristica presieduta da MONS. SALVATORE NUNNARI, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano.
ore 18: Inizio processione della Statua del Santo per le vie della città.
Itinerario Della Processione:
Corso Plebiscito - Ponte S. Francesco - Corso Telesio - Ponte M. Martire - Via S. Quattromani - P.za Matteotti - Viale Trieste - Via Vittorio Veneto -Via R. Misasi - P.za Loreto - Via Caloprese - P.za Bilotti - Viale degli Alimena - P.za Scura - Via Monte Santo - Via Piave - Corso Mazzini - P.za dei Bruzi - Via Alarico - Ponte Alarico - Via S. Francesco di Paola - Chiesa.

Cassano ha il suo nuovo Vescovo, Mons. Bertolone

13/05 ''Saro' un pastore prima di tutto amico del mio gregge, avendo particolare sollecitudine verso i piu' deboli, gli anziani, i poveri, per coloro che soffrono e che attraversano difficolta'. Il dialogo e il richiamo costante alla solidarieta' saranno i due elementi del mio ministero nella continuita' della strada percorsa dai miei venerati predecessori, i quali non hanno mancato di ricercare e di promuovere iniziative in ambiti comuni a Chiesa e societa' civile''. A dirlo e' stato mons. Vincenzo Bertolone, nuovo vescovo della diocesi di Cassano, nel suo discorso di ringraziamento al saluto del sindaco e alle autorita' nella manifestazione di presa di possesso della diocesi. ''In osculo Christi pax tecum'' (Nel bacio di Cristo, pace a te) e' l' augurio che il nuovo Vescovo ha fatto, a conclusione del suo discorso, alla diocesi di Cassano e a tutti i suoi abitanti. All' insediamento del nuovo Pastore hanno partecipato, oltre al clero diocesano e al sindaco Gianluca Gallo; Carmelo Alba, sindaco di San Biagio Platani (Agrigento), paese natio di mons. Bertolone; l' arcivescovo metropolita di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari; l' arcivescovo di Crotone - Santa Severina, mons. Domenico Graziani; il vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora; il vescovo di San Marco Argentano - Scalea nonche' amministratore apostolico della diocesi cassanese, mons. Domenico Crusco; il Prefetto di Cosenza, Francesco Antonio Musolino, e i massimi rappresentanti della autorita' civili e militari della Provincia d Cosenza e rappresentanti della Regione. Gallo, nel porgere il saluto e gli auguri al nuovo Vescovo ha sostenuto che ''Il popolo cassanese nella sua passionalita' sapra' certamente essere vicino al nuovo Vescovo nella sua azione che privilegera' sicuramente gli uomini e non le cose. Un Vescovo che investira' sugli uomini, sui giovani e sicuramente sulla cultura della solidarieta'''. Mons. Vincenzo Bertolone e' il settantaquattresimo vescovo della diocesi di Cassano Ionio e succede a mons. Domenico Graziani che dal 14 gennaio scorso e' arcivescovo della diocesi di Crotone - Santa Severina.

Dopo 500 anni matrimonio ebraico in Calabria

09/05 Per la prima volta dopo cinquecento anni nel castello normanno di Lamezia Terme è stato celebrato un matrimonio ebraico, che ha unito una coppia di americani, Lupe Torres Ugent e Andrew Alan Ewart. A celebrare il rito è stata la prima donna rabbino italiana, Barbara Aiello, esponente di punta dell'ebraismo progressivo, tendenza nata negli ambienti liberal ebraici statunitensi; la donna è rientrata in Calabria nella primavera scorsa, dopo aver guidato la comunità ebraica progressiva di Milano. La cerimonia ha avuto inizio con un piccolo corteo dietro i quattro portatori della Chuppà, il baldacchino sotto il quale si celebra il rito del matrimonio e che rappresenta la camera nuziale e l'amore di Dio. Rabbi Barbara ha aperto la cerimonia con la benedizione di una coppa di vino, creando uno spazio sacro sotto la Chuppà, dove è avvenuta la lettura di un brano della bibbia che il nonno di Andy gli regalò in occasione del suo dodicesimo compleanno. Tra i due sposi la promessa d'amore e quindi lo scambio degli anelli, che, secondo Rabbi Barbara, hanno una importanza grandissima perché sono "il simbolo dell'amore infinito, perché tenendovi per mano gli anelli fanno il simbolo dell'infinito o il numero otto". Il rabbino ha offerto sette benedizioni mentre, prima la sposa e poi lo sposo, hanno fatto sette giri l'una intorno all'altro e viceversa. Tra le persone che hanno assistito alla cerimonia c'era tanta emozione e c'é anche chi ha versato qualche lacrima di felicità. Ma la cerimonia non è ancora conclusa perché la sposa e lo sposo dividono il bicchiere di vino (che per l'occasione è un Cirò di Calabria) nella coppa Kiddush. E intanto Rabbi Barbara ha recitato una antica formula: "Vivano a lungo nella prosperità e nella pace e, con tutti gli amici che li circondano, giungano la felicità del tuo regno per il nostro Signore Amen". Infine il bicchiere nel quale c'era il vino, avvolto in un panno, è stato schiacciato. Anche questa particolarità è una delle tradizioni del matrimonio ebraico secondo cui ogni del bicchiere è una benedizione e allunga la vita degli sposi. E finalmente, probabilmente tanto atteso dagli sposi e dai loro familiari, si è vista la coppia di sposi baciarsi mentre il loro capo era coperto da un drappo giunto dal Sudan. La scelta del luogo non è stata casuale: secondo ricerche storiche, sembra che ai piedi del Castello Normanno di Nicastro, a Lamezia Terme, viveva una comunità di rifugiati ebrei provenienti dalla Spagna delle persecuzioni di Ferdinando e Isabella di Castiglia. Al termine della cerimonia Rabbi Barbara si è intrattenuta con i due sposi conversando e illustrando il significato religioso del matrimonio. Alla coppia è stato consegnato anche l'antico certificato Ketubah che, secondo Rabbi Barbara, è un documento importante perché ha anticipato, nella storia dei matrimoni, ogni documento civile relativo all'unione di due persone.

Mercoledì 9 al Seminario diocesano a Rende incontro su “Multimedialità e processi culturali”

07/05 «Multimedialità e processi culturali» è il tema dell’incontro promosso dall’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano per mercoledì 9 maggio alle ore 18.30 nella sala del Seminario Cosentino (Via Rossini - Rende). La comunità ecclesiale intende interrogarsi sulla complessa realtà multimediale nel contesto della riflessione dopo il Convegno nazionale di Verona e in preparazione alla 41a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Relatore sarà il Dott. Piermarco Aroldi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano), Ricercatore di “Sociologia dei processi culturali e comunicativi”, Vicedirettore dell’Osservatorio sulla Comunicazione e Docente di “Sociologia della comunicazione e dei processi associativi” e “Media e processi sociali”. Introdurranno Don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per il coordinamento della pastorale, e le Suore Figlie di San Paolo che operano a Cosenza. Le conclusioni - dopo la discussione aperta al contributo di tutti - sono affidate a Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano. I lavori saranno coordinati da Raffaele Zunino, Direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. L’iniziativa prende spunto dal Messaggio di benedetto XVI per la 41a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali I bambini e i mezzi di comunicazione: una sfida per l’educazione, in cui – tra l’altro – il Papa scrive: «Le complesse sfide che l’educazione contemporanea deve affrontare sono spesso collegate alla diffusa influenza dei media nel nostro mondo. Come aspetto del fenomeno della globalizzazione e facilitati dal rapido sviluppo della tecnologia, i media delineano fortemente l’ambiente culturale. (…) Per molte persone, la realtà corrisponde a ciò che i media definiscono come tale».

San Francesco di Paola, santo europeo

25/04 Sono passati cinquecento anni dalla "nascita al cielo" di Francesco Martolillo, più noto al mondo come San Francesco di Paola. E a cinque secoli dalla morte è sempre forte la presenza del Santo nella storia e nell'arte del Vecchio Continente, ma anche al di là dell' Atlantico, dove l'Ordine dei Minimi da lui fondato conta numerosi conventi e seguaci. Proprio a "San Francesco di Paola nella storia e nell'arte" è dedicato il titolo di un volume realizzato da Emiliano Splendore che ripercorre e approfondisce le tappe della vita del Santo calabrese e ne delinea aspetti inediti. Il libro (239 pp., edito in Abruzzo dal Gruppo archeologico superequano) si avvale infatti di documentazione raccolta nel corso degli anni in varie biblioteche pubbliche e private in Italia e in Europa, permettendo di mettere in luce anche il ruolo che Francesco di Paola, un po' eremita e un po' diplomatico, ricoprì alla Corte di Francia. Così Splendore ripercorre, da attento studioso, quel 1483 in cui Francesco fu convinto dal Papa e dal Re di Napoli ad accettare l' invito del Re francese Luigi XI. La Francia era allora molto potente e i suoi rapporti con il Papato e il Regno napoletano non erano troppo saldi. A Francesco arrivarono dunque le pressioni di Sisto IV e Ferdinando I. Quando arrivò al castello di Plessis les Tours, Luigi XI si inginocchiò ai suoi piedi e la presenza di Francesco di Paola in suolo francese permise di riallacciare i legami con Roma e Napoli. Il Santo rimase in Francia 25 anni, con Carlo VIII e Luigi XII che lo vollero ancora al loro fianco. E in Francia morìil 2 aprile 1507 senza più rivedere Paola, città nella quale era nato il 27 marzo 1416. Ma il volume di Splendore ci narra anche dei miracoli attribuiti al Santo, arricchendo la narrazione con iconografia del tempo. Si scopre così che tra i prodigi di Francesco di Paola c'é anche l'attraversamento sul suo mantello del Faro di Messina (lo Stretto) con il compagno di viaggio Frà Nicolò, dopo il rifiuto di un traghettatore "ingordo" di danaro. La traccia lasciata da San Francesco di Paola in Europa ricorre anche nei nomi di luoghi e addirittura di prodotti. Ad esempio in Germania i frati minimi sono detti 'Paulaner', nome immortalato in una famosa birra bavarese che un tempo veniva prodotta in convento, così come 'Paulaner' è il nome di un quartiere viennese e di una fermata di metropolitana che deriva dal relativo convento. Ma anche l' importante porto francese sull'Atlantico di La Rochelle è conosciuto come 'Port de Minimes', quasi a significare il 'salto' oltreoceano dei frati paolani diffusi oggi anche in Nord e Sud America.

Concluso il Convegno del Movimento Apostolico

15/03 Sono state oltre 1.200 le persone, giunte a Catanzaro da diverse regioni italiane e anche dall'estero, che hanno partecipato ai lavori del secondo convegno nazionale del Movimento Apostolico che sono stati conclusi dall'arcivescovo di Bologna, Cardinale Carlo Caffarra. Nel corso dei lavori si sono susseguiti gli interventi dell'Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Santo Marcianò, dell'Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Antonio Ciliberti. E' toccato, invece, a mons. Costantino Di Bruno, assistente ecclesiastico centrale, e alla presidente del Movimento, Cettina Marraffa, porgere i saluti al cardinale Caffarra. "Le nostre scelte - ha detto il Card. Caffarra - sono sempre in vista di un bene particolare; ma alla fine ciascuna di esse si inscrive e si radica nel desiderio di un bene che sia tale da dare piena soddisfazione alla nostra fame e sete di beatitudine". Per il Cardinale Caffarra "solo una cultura disumana e superficiale come la nostra poteva tentare di estenuare nell'uomo questo suo desiderio, insegnandogli che è possibile ben navigare anche se si naviga sempre a vista senza avere nessun porto a cui dirigersi". Per il l'Arcivescovo di Bologna "l'incontro con Cristo pesca nella profondità dell'essere, poiché Cristo è sentito come la risposta vera e totale al proprio desiderio illimitato di beatitudine. Chi è in Cristo cerca con la sua ragione la risposta nella luce di Cristo, nella luce della Sapienza stessa di Dio. Ecco perché la ragione del credente è spinta ad esercitarsi al massimo, senza precludersi nulla. Nasce una nuova cultura". La fondatrice del Movimento Apostolico, Maria Marino, al termine dei lavori del convegno ha rivolto un saluto a tutti i partecipanti.

Per il quinto centenario di San Francesco a Paola il Cardinal Martino

07/03 Il Papa ha nominato suo inviato speciale alle solenni celebrazioni del quinto centenario della morte di San Francesco di Paola il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio della Giustizia e della pace e del Pontificio consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti. Le celebrazioni avranno luogo a Paola (Cosenza) dal primo al 4 maggio prossimi.

Convegno sul testamento biologico al Seminario di Rende

10/02 ''Il testamento biologico'': e' il tema del convegno promosso dalla Unione Giuristi Cattolici Italiani e dall'Ordine degli Avvocati di Cosenza per venerdi' prossimo alle ore 16.30 nell'auditorium ''Giovanni Paolo II'' di Rende. ''Parlare di testamento biologico, di accanimento terapeutico o di eutanasia e' impresa estremamente difficile e delicata - afferma Carmine Nicotera, presidente della sezione cosentina dell'Unione Giuristi Cattolici - anche per le implicazioni di carattere etico che la problematica comporta. E tuttavia, e' utile, anzi necessaria, per prenderne coscienza soprattutto se questi temi sono oggetto di riflessione in vista di una legge dello Stato''. Questa esigenza, spiega Nicotera, ''e' stata sentita dai giuristi cattolici di Cosenza che, unitamente al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, hanno organizzato il convegno di venerdi' 16 febbraio. E' auspicabile - conclude il presidente dei Giuristi cattolici di Cosenza - che il convegno contribuisca ad una presa di coscienza il piu' ampia possibile. Saranno certamente di aiuto gli interventi programmati di esimi professionisti che dal proprio angolo di visuale illustreranno il problema''.

A Rende sabato riapre il Monastero delle figlie di S. Chiara d’Assisi

07/02 Sabato 10 febbraio un drappello di suore clarisse contemplative, provenienti dai Monasteri clariani di Sicilia, prenderà dimora nel Monastero “S. Chiara all’Immacolata” nel centro storico di Rende, già convento di S. Francesco di Assisi dei Frati Minori.
Il programma della giornata prevede alle ore 10.30 l’accoglienza delle Sorelle di S. Chiara presso la chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore e il saluto del Parroco, Don Domenico Sturino, e del Sindaco, Avv. Umberto Bernaudo. Alle 11.00 il Ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Minori della Calabria, Padre Antonio Martella, “presenterà” le Clarisse alla comunità e subito dopo ci sarà la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, Padre Salvatore Nunnari.
Alle 12.00 si muoverà processionalmente verso il Monastero delle Clarisse per il rito di apertura e, alle 12.45, il Ministro Provinciale di Sicilia dei frati Minori P. Carmelo Finocchiaro e la Presidente della Federazione delle Clarisse di Sicilia, Madre Agnese Pavone, porgeranno il loro saluto. La mattinata si concluderà con la consegna della chiave del Monastero da parte del Ministro Provinciale di Calabria P. Antonio Martella.
L’apertura di questo monastero realizza un sogno coltivato da molti anni dall’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, dalla Provincia dei frati Minori e da tutto il movimento francescano - largamente diffuso nelle componenti del primo Ordine e del Terz’Ordine, sin dalle sue origini, nel territorio cosentino-bisignanese e in tutta la Calabria - e dai tanti estimatori della vita contemplativa, ritenuta parte integrante dell’esperienza della comunità cristiana. «Una certezza guida sempre il nostro cammino: Dio ama la sua Chiesa», scrive l’Arcivescovo nell’invito per la celebrazione del 10 febbraio. «Dio ama la nostra Chiesa cosentino-bisignanese - prosegue Padre Salvatore Nunnari - arricchendola di tanti doni. Ora si aggiunge la grazia di un evento significativo per noi suoi discepoli: l’apertura di una Monastero, quello delle sorelle povere di S. Chiara». Esse - conclude l’Arcivescovo - raccoglieranno nella contemplazione le tante nostre ricerche umane e cristiane ed eleveranno lode al Signore. Ricorderanno a noi immersi e dispersi in affanni della vita il primato di Dio e con Francesco e Chiara c’inviteranno a unirci al loro canto: laudato si’, mi’ Signore».
Il convento dove avrà sede il monastero, con annessa la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, fu fondato nel 1530, su richiesta della popolazione di Rende, per «realizzare - come dicono le cronache dell’epoca - le aspirazioni di un rinnovamento spirituale fra la popolazione». È situato a sud del castello ed è stato definito «faro luminoso di cultura e di virtù». L’imponente complesso conventuale è stato adattato a monastero per le suore contemplative, che vivono cioè in clausura, nella dedizione totale alla preghiera: sarà, dunque, un luogo dedicato alla preghiera e alla meditazione, aperto all’accoglienza di quanti sono desiderosi di un colloquio, di una “ricarica” spirituale.
La presenza delle figlie di S. Chiara viene ad arricchire la componente contemplativa non solo nella Chiesa di Cosenza-Bisignano, ma in tutta la regione, costellata nel passato da centinaia di monasteri maschili e femminili. Anche i monasteri delle clarisse in Calabria erano piuttosto diffusi. Sin dalle origini della fondazione dell’Ordine ad opera di S. Chiara, discepola di San Francesco di Assisi, i monasteri sono sorti in gran numero nella nostra regione, sulla scia dei conventi francescani. Anche Rende, a suo tempo, ha avuto un monastero di suore Clarisse. Si può dire che l’apertura di un nuovo monastero è, in realtà, un “ritorno” delle figlie di S. Chiara.
Alla ristrutturazione del convento ha provveduto una lunga e generosa schiera di benefattori e di estimatori della vita monastica clariana: l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, i Conventi dei Frati Minori di Calabria, l’Ordine Francescano Secolare, la Gioventù Francescana, il Comune di Rende e numerosissimi fedeli.

A Falerna convegno della Caritas sulla ndrangheta

25/01 La Chiesa calabrese si ritrovera' venerdì e sabato a Falerna, in occasione del convegno annuale delle Caritas diocesane, per confrontarsi su come si deve svolgere una "pastorale ecclesiale per l'educazione delle coscienze in contesti di 'ndrangheta''. L'iniziativa è stata strutturata in tre sessioni in cui i 120 convegnisti, almeno 10 delegati per ogni diocesi, si confronteranno con vescovi, sacerdoti, religiosi, suore e laici impegnati, ma anche docenti universitari e responsabili di associazioni antimafia per conoscere meglio il fenomeno 'ndrangheta e dare delle giuste risposte. Domani si terranno le prime due sessioni. Quella mattutina riguardera' "approfondimenti di alcuni significativi aspetti storici e sociologici, culturali e politici della 'ndrangheta di ieri e di oggi''. A questa prima parte, dopo il saluto del presidente della Conferenza episcopale calabra, mons. Vittorio Mondello, interveranno mons. Ignazio Schinella ed i professori Rocco Sciarrone e Piero Fantozzi. La seconda sessione nel pomeriggio sul tema "Panoramica di esperienze messe in campo dalle Chiese locali e dalla società civile, di contrasto a logiche e a poteri mafiosi". Interverranno il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giancarlo Maria Bregantini, padre Emanuele Maggioni e don Rosario Morrone. Ci saranno anche il diacono Vincenzo Alampi, che si soffermerà sul modo in cui nella Piana di Gioia Tauro si utilizzano in modo "sociale" i beni confiscati alla mafia; il presidente delle associazioni antiracket calabresi, Maria Teresa Morano, ed il sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione. La terza sessione, "Elaborazione di proposte pastorali innovative, efficaci e continuative, per un futuro di speranza" si terrà nella mattinata di sabato con la partecipazione del prof. Ercole Giapparini e del vescovo Francesco Montenegro, presidente di Caritas Italiana. Le conclusioni saranno tratte dal vescovo di Mileto, mons. Domenico Tarcisio Cortese.

Le Chiese di Calabria si interrogano come annunciare il Vangelo in contesti di 'ndrangheta

21/01 Vescovi, preti, religiosi, suore, laici impegnati, ma anche docenti universitari, amministratori e responsabili di associazioni antiracket si confronteranno su «È cosa nostra» Due giornate per capire come fare pastorale ecclesiale in contesti fortemente influenzati dalla 'ndrangheta; questo è il senso dell'annuale incontro voluto dalla Delegazione regionale della Caritas calabrese, sotto l'egida della Conferenza Episcopale Calabra; il seminario si terrà venerdì 26 gennaio e sabato 27 a Falerna nei locali dell'hotel Eurolido. L'assise, a carattere residenziale, vedrà la partecipazione di vescovi, sacerdoti, religiosi, suore, di docenti universitari, amministratori e di numerosi laici impegnati per una nuova cultura della legalità. Emblematico il titolo scelto quest'anno dalla delegazione regionale Caritas: «È cosa nostra. Una pastorale ecclesiale per l'educazione delle coscienze in contesti di 'ndrangheta».
Il delegato regionale, don Ennio Stamile insieme al vescovo di Mileto, mons. Domenico Tarcisio Cortese e al presidente della Facite, mons. Ignazio Schinella presenteranno agli operatori della comunicazione sociale i lavori del convegno in una conferenza stampa che si terrà lunedì 22 gennaio alle ore 11 presso la sala polifunzionale della sede Rai di Cosenza.
DAL PROGRAMMA DEL CONVEGNO
La prima sessione si terrà nella mattinata di venerdì 26 gennaio, con inizio alle ore 9.30, dal titolo: «Approfondimenti di alcuni significativi aspetti storici e sociologici, culturali politici della 'ndrangheta di ieri e oggi»; moderatore il delegato regionale della Caritas don Ennio Stamile; dopo il saluto del Presidente dei vescovi calabresi, mons. Vittorio Mondello, relazioneranno per una lettura storico sociologica della 'ndrangheta: mons. Ignazio Schinella, presidente della Fondazione Facite (Il sangue del giusto e la «faida» di Dio); il prof. Rocco Sciarrone dell'Università di Torino (Una tela senza ragno: i volti mutevoli delle mafie) e il prof. Piero Fantozzi dell'Università della Calabria (Disorientamenti e privazioni che la 'ndrangheta propaga). Prima della pausa del pranzo ci sarà la possibilità di approfondire alcune tematiche in modo assembleare.
La seconda sezione si terrà nel pomeriggio, sempre di venerdì 26 gennaio, con inizio alle ore 15, dal titolo: «Panoramica di esperienze messe in campo dalle Chiese locali e dalla società civile, di contrasto a logiche e a poteri mafiosi», moderatore don Giacomo Panizza, codirettore della Caritas diocesana di Lamezia Terme. Per raccontare percorsi educativi in contesti culturali calabresi a presenza mafiosa sono stati chiamati a parlare il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giancarlo Maria Bregantini (Rinunciare, annunciare, denunciare: «come» declinarli ancora?), padre Emanuele Maggioni, missionario della Consolata (L'ora di catechismo in territori ad alta densità mafiosa); il direttore della Caritas diocesana di Crotone-Santa Severina, don Rosario Morrone (Quando il carcere incontra la comunità ecclesiale e sociale); ed ancora il diacono Vincenzo Alampi direttore della Caritas diocesana di Oppido-Palmi (Una Chiesa locale fronteggia la sfida dei beni confiscati per l'utilizzo soc
iale); il presidente delle Associazioni antiracket calabresi Maria Teresa Morano (Adulti imprenditori e commercianti: tra resistenza e cittadinanza) e il sindaco di Gioia Tauro Giorgio Dal Torrione (Responsabilità pubbliche e amministrazione della democrazia). I lavori proseguono con tre gruppi di studio; il primo su Pastorale ordinaria e mafiosità; il secondo su Cultura, comunicazione, mass media, silenzi: il ruolo dell'educazione nella pastorale; il terzo su Le nuove «manovalanze» della criminalità organizzata interpellano la pastorale giovanile. Dopo la cena si terrà una Via Crucis, guidata dal vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Cantafora.
La terza ed ultima sezione occuperà l'intera mattinata di sabato 27 gennaio con inizio alle ore 9 dal titolo: «Elaborazione di proposte pastorali innovative, efficaci e continuative, per un futuro di speranza». Verranno presentate all'assemblea le proposte pastorali per testimoniare la speranza, oggi, in Calabria, emerse dai lavori di gruppi di studio; moderatore di questa terza sessione, il presidente della Facite, mons. Ignazio Schinella; relazioneranno il prof. Ercole Giapparini dell'Università della Calabria (La 'ndrangheta, tra vecchie rappresentazioni e nuove strategie) e del presidente nazionale di Caritas italiana, il vescovo mons. Francesco Montenegro (Una pastorale organica e integrata: parole-chiave per un'unica speranza); dopo il dibattito tra i partecipanti, le conclusioni a caldo saranno tratte dal vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Domenico Tarcisio Cortese.

A Cosenza si aprono i festeggiamenti per il V centenario di San Francesco di Paola

19/01 Sabato 20 gennaio nella chiesa di S. Francesco di Paola si aprono ufficialmente i festeggiamenti a Cosenza per il V centenario della morte di S. Francesco di Paola (1507-2007). Alle ore 18, durante una solenne concelebrazione presieduta da S. Ecc.za Rev.ma Mons. Serafino Sprovieri, arcivescovo emerito di Benevento, sarà benedetta la nuova grande tela ad olio del Maestro Bruno d'Arcevia, che è uno dei massimi esponenti del neomanierismo italiano. La tela, che misura cm. 165 x 357, raffigura il Santo mentre sta per ricevere la comunione da P. Bernardino Otranto, originario di Cropalati, già confessore e successore di S. Francesco, che è stato il fondatore nel 1510 del convento cosentino. In alto è rappresentata la Vergine del Miracolo che indica il Figlio presente nell'Eucaristia, mentre accanto al Santo è stato dipinto il B. Nicola Saggio da Longobardi nell'atto di distribuire del pane, a ricordo dell'azione caritativa svolta a Cosenza presso la chiesa del Santo Patrono. Alla cerimonia, oltre al neo Prefetto di Cosenza, Dr. Francesco Antonio MUSOLINO, e al Sindaco di Cosenza, saranno presenti il Presidente della Provincia di Cosenza e i sindaci di Cropalati e Longobardi,

Dal 18 a Cosenza la settimana della preghiera per l’unità dei cristiani

15/01 Come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio, sarà celebrata la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che vede coinvolti credenti appartenenti a diverse confessioni religiose. Il tema scelto per le meditazioni di quest'anno si richiama ad un versetto dell'Evangelo secondo Marco: "Fa sentire i sordi e fa parlare i muti". La Settimana è curata dalla Commissione per l'ecumenismo e il dialogo dell'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, dalla Chiesa Evangelica Valdese di Dipignano e Cosenza e dalla Parrocchia cattolica di rito greco-bizantino del Ss. Salvatore in Cosenza. Nell'ambito dell'iniziativa si svolgerà anche il convegno interconfessionale che il Centro interdipartimentale di scienze religiose dell'Università della Calabria, in accordo con i promotori della Settimana, ha organizzato per l'8 e il 9 febbraio sul tema "Il corpo e la malattia: fede, antropologia e culture religiose". Le iniziative della Settimana per l'unità dei cristiani saranno precedute, mercoledì 17 gennaio, dalla Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cristiani ed ebrei che prevede , nel settore ebraico del cimitero comunale di Cosenza, una preghiera comune e una meditazione a partire dal versetto dell'Esodo "Non avrai altra divinità al mio cospetto". Durante la preghiera sarà ricordato l'ebreo sefardita Carlos Chalum Canizo, deceduto nei giorni scorsi, che per anni ha condiviso e sostenuto le giornate del dialogo ebraico cristiano ed altre iniziative interconfessionali.

Le celebrazioni dell’Epifania nel rito greco-bizantino

04/01 L'Epifania nella liturgia orientale, propria delle comunita' calabro-albanesi ancora legate al rito greco-bizantino, si celebra secondo la ''manifestazione della divinita' di Gesu'''. Le cerimonie piu' peculiari e dense di suggestivi significati religiosi, che connotano la festa di sabato, si terranno di mattina in due comunita' albanofone: San Demetrio Corone e San Cosmo Albanese. In entrambi i centri, la festa dell'Epifania contempla la lettura di un passo del Vangelo, che ricorda la discesa dello Spirito Santo e il battesimo di Gesu' sulle acque del Giordano. A San Demetrio Corone l'appuntamento e' con la cerimonia del ''Volo della colomba'' A conclusione della messa i fedeli seguono in corteo il parroco in piazza Strigari. Qui una colomba legata a un filo viene fatta scivolare da una delle finestre piu' alte di un palazzo, fino a fermarsi sul bordo della fontana posta nella piazza. E' a questo punto che il papa's immerge per tre volte la croce nell'acqua davanti alla colomba (lo Spirito Santo) ''fatta scendere'' da Dio. Dopo aver rimesso in liberta' il volatile, il sacerdote impartira' la benedizione aspergendo l'acqua con un rametto di rosmarino su ciascun fedele che gli passera' ordinatamente davanti baciando la croce. Contemporaneamente, a San Cosmo Albanese si tiene la suggestiva cerimonia del battesimo di Gesu'. A conclusione della Divina liturgia, i fedeli accompagnano in corteo il loro parroco al torrente Sabatino, un corso d'acqua che scorre poco distante dal centro urbano. Dopo la lettura di un passo del Vangelo che ricorda il battesimo di Cristo, il sacerdote benedice l'acqua del torrente e vi bagna la croce. Raccolta in bottiglie, l'acqua e' conservata dai fedeli e utilizzata per benedire le abitazioni. Il ritorno in paese e' allietato dalle note della ''Cucianina'', una antica ninna nanna eseguita in lingua albanese e dedicata a Gesu' Bambino, la cui statuetta e' portata in un cesto dai fedeli sul luogo della cerimonia.

Convegno su “prospettive e itinerari ecclesiali” il 4 al Seminario Cosentino

02/01 «Prospettive e itinerari ecclesiali dopo Verona» è il tema del convegno dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano che si terrà giovedì 4 gennaio alle ore 18.00 nell’Auditorium “Giovanni Paolo II” in Rende (complesso del Seminario Cosentino). L’incontro riproporrà lo spirito e le indicazioni pastorali emerse dal convegno ecclesiale nazionale di Verona dell’ottobre scorso sul tema della testimonianza della speranza cristiana nell’attuale contesto sociale, «nuova tappa - ha detto Benedetto XVI - nell’attuazione del Concilio Vaticano II che la Chiesa italiana ha intrapreso; un cammino proteso all’evangelizzazione e ad una tenace testimonianza per mantenere viva e salda la fede nel popolo italiano». La relazione principale sarà a cura del prof. Giuseppe Savagnone, docente di Storia e Filosofia, editorialista del quotidiano Avvenire e membro del Forum per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana. Introdurrà don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per il coordinamento della pastorale; coordinerà i lavori don Salvatore Bartucci, incaricato diocesano per il convegno di Verona. Le conclusioni saranno affidate all’Arcivescovo Metropolita, Padre Salvatore Nunnari.

Te Deum di ringraziamento e altre iniziative ecclesiali dell’arcidiocesi Cosenza-Bisignano

30/12 Sarà l’Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, Mons. Giuseppe Agostino, a presiedere nella Cattedrale di Cosenza, domani, domenica 31 dicembre, alle ore 17.00, la celebrazione eucaristica e ad intonare alla fine, con i fedeli presenti, il Te Deum di ringraziamento per l’anno che sta per concludersi. Il Te Deum sarà cantato in tutte le chiese dell’Arcidiocesi. Questa tradizione liturgica sottolinea il valore del tempo come dono di Dio da valorizzare e non come puro consumarsi senza alcun senso.
Iniziative prossime dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano
«Prospettive e itinerari ecclesiali dopo Verona» è il tema del convegno che si terrà giovedì 4 gennaio alle ore 18.00 nell’Auditorium “Giovanni Paolo II” in Rende (complesso del Seminario Cosentino) per riproporre lo spirito e le indicazioni pastorali emerse dal convegno ecclesiale nazionale di Verona dell’ottobre scorso sul tema della testimonianza della speranza cristiana nell’attuale contesto sociale. La relazione principale sarà a cura del prof. Giuseppe Savagnone, docente di Storia e Filosofia, editorialista del quotidiano Avvenire e membro del Forum per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana. Le conclusioni saranno affidate all’Arcivescovo Metropolita, Padre Salvatore Nunnari.
Gennaio è, tradizionalmente, il “mese della pace”, caratterizzato dal messaggio che il Papa propone all’attenzione del mondo intero. A Cosenza, come avviene da qualche anno, domenica 7 gennaio una marcia ed una veglia di preghiera richiameranno il tema «La persona umana, cuore della pace» scelto da Benedetto XVI per il suo messaggio del primo gennaio, Giornata Mondiale dedicata, appunto, alla riflessione sulla Pace. Sarà l’Arcivescovo Metropolita Padre Salvatore Nunnari a guidare la marcia e a presiedere la preghiera comune. Il raduno è previsto per le ore 18,45 in piazza 11 settembre.

Don Saverio Spadafora e don Gabriele Bilotti celebrano cinquant’anni di sacerdozio

20/12 Due sacerdoti dell’Arcidiocesi cosentina, Mons. Gabriele Bilotti e Mons. Saverio Spadafora, celebrano quest’anno il cinquantesimo anniversario dell’ordinazione presbiterale, avvenuta per Mons. Bilotti l’8 luglio e per Mons. Spadafora il 22 dicembre 1956. E proprio venerdì 22 dicembre alle ore 18.00, nella chiesa parrocchiale di S. Teresa del Bambino Gesù in Cosenza, di cui Mons. Spadafora è parroco, l’anniversario sarà ricordato in una concelebrazione eucaristica presieduta dal Padre Arcivescovo Salvatore Nunnari.
La celebrazione di venerdì 22 sarà il punto di arrivo di un intenso percorso di spiritualità vocazionale che sta impegnando in questi giorni la comunità di Santa Teresa, con veglie di preghiera, riflessioni comuni, incontri con giovani, adolescenti, ragazzi, adulti.
Mons. Gabriele Bilotti è nato settantatre anni fa Montalto Uffugo. Ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia e ha insegnato per molti anni nel Seminario Teologico “S. Pio X” di Catanzaro, di cui è stato anche Vice Rettore ed Economo. È stato Preside dell’Istituto Teologico Calabro e ha insegnato Teologia dogmatica nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Cosenza e Religione cattolica nel Liceo classico “B. Telesio”. Cappellano di Sua Santità, è Canonico Economo del Capitolo Metropolitano della Cattedrale. Tra i numerosi servizi pastorali da lui svolti ricordiamo: il lungo percorso a fianco dell’Azione Cattolica come assistente ecclesiastico dei giovani prima e poi dell’intera associazione a livello diocesano e regionale; l’impegno come Delegato dell’Arcivescovo per il Laicato e come Assistente della Consulta diocesana delle Associazioni, dei Movimenti e delle Aggregazioni laicali; la presenza nel Consiglio presbiterale e nel Consiglio pastorale della diocesi.
Mons. Saverio Spadafora è nato a Rogliano settantadue anni fa. Vice parroco di S. Teresa al fianco di mons. Eugenio Romano, è stato poi nominato parroco della stessa comunità. Cappellano di Sua Santità, ha insegnato Religione cattolica nelle Scuole Medie. Ha seguito l’attività dell’Azione Cattolica e delle altre aggregazioni laicali, dedicandosi in particolare ai Cursillos di Cristianità. È membro del Consiglio pastorale e del Consiglio presbiterale dell’Arcidiocesi

I vescovi calabresi dal Papa in nome di San Francesco di Paola

07/12 Colloqui di mezz' ora del Pontefice con ciascuno dei vescovi calabresi e la tradizionale udienza del mercoledì dedicata all' incontro tra i pellegrini provenienti dalla regione e Benedetto XVI: per la Conferenza episcopale calabra si rinnoverà da lunedì 11 dicembre, e per un' intera settimana in Vaticano, la visita "ad limina apostolorum", il pellegrinaggio sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Il calendario delle udienze prenderà il via all' inizio della prossima settimana con i colloqui privati che il Papa avrà con Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio e presidente della Commissione episcopale calabra); seguiranno quelli con Antonio Ciliberti (Catanzaro), Salvatore Nunnari (Cosenza); Domenico Cortese (Mileto-Nicotera-Tropea); Luciano Bux (Oppido- Palmi);Santo Marcianò (Rossano Cariati). Giovedì 14 sarà la volta di Giancarlo Bregantini (Locri-Gerace); Luigi Cantafora (Lamezia) e Francesco Frandina (Cassano) mentre l' indomani a colloquio con Papa Benedetto XVI andranno Ercole Lupinacci (Eparchia Lungro); Domenico Graziani (Crotone) e Domenico Crusco (S. Marco - Scalea). Al Pontefice i vescovi calabresi, attraverso il presidente della Conferenza episcopale mons. Vittorio Mondello, oltre a illustrare le problematiche e le emergenze economiche e sociali di una terra di antiche tradizioni religiose, chiederanno di visitare la Calabria nel 2007, in concomitanza con le celebrazioni per il quinto centenario della morte di San Francesco di Paola. Altro momento centrale della "settimana" calabrese in Vaticano sarà l' udienza del mercoledì dalla Calabria quando giungeranno in S. Pietro alcuni doni caratteristici della regione e l' abete silano che sarà collocato per le festività natalizie vicino all' obelisco di uno dei luoghi simbolo della cattolicità. I presuli calabresi, nel corso della permanenza, avranno modo di incontrare e di confrontarsi anche con i vertici delle congregazioni vaticane che rappresentano i dicasteri cui sono affidate le attività della curia romana.

Nuove nomine nell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano

18/11 Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, ha provveduto alle seguenti nomine relative a diversi impegni pastorali: Don Michele Buccieri e' il nuovo direttore del centro diocesano vocazioni, Monsignore Dario De Paola e' stato nominato vice direttore dell'ufficio catechistico diocesano, Don Tommaso Scicchitano e' il nuovo Parroco di S. Michele Arcangelo in Donnici di Cosenza, Don Franco Iaconetti e' il nuovo responsabile dell'ufficio per la pastorale giovanile, Don Enrico Trombino e' il nuovo Parroco di San Lorenzo Martire in Cerisano e Don Antonio Morcavallo e' il nuovo Parroco di Sant'Aniello in Cosenza.

Il Prefetto Sbordone incontra i rappresentanti delle comunità islamiche

16/11 Il Prefetto di Cosenza, Bruno Sbordone ha incontrato in Prefettura i rappresentanti delle comunita' islamiche della provincia di Cosenza. L'incontro - riferisce una nota della Prefettura di Cosenza - viene inquadrato nell'ambito delle iniziative promosse dal Ministero dell'Interno per favorire ed incentivare su tutto il territorio nazionale il dialogo interreligioso quale fattore di coesione sociale, in coerenza anche con le priorita' che l'Unione Europea si e' data in materia di politica dell'immigrazione, un obiettivo che peraltro ha trovato anche una recente conferma parlamentare nell'approvazione della legge 24/05 che ha riconosciuto il 4 ottobre quale solennita' civile e giornata della pace, della fraternita' e del dialogo fra appartenenti a culture e religioni diverse. Il Prefetto di Cosenza nella riunione odierna - spiega la nota - ha sottolineato l'opportunita' di promuovere e favorire sempre piu' la conoscenza reciproca ed il dialogo tra le diverse comunita' religiose e le differenti culture e tradizioni, registrando con viva soddisfazione come gia' il territorio provinciale di Cosenza si dimostri particolarmente sensibile si temi del dialogo fra le religioni. Particolare apprezzamento e' stato rivolto al Prefetto dagli imam presenti alla riunione, per l'iniziativa odierna finalizzata essenzialmente ad un confronto su temi legati ai valori di reciproco arricchimento. Il Prefetto di Cosenza - conclude la nota - ha assicurato l'attenzione di tutte le pubbliche amministrazioni verso i problemi degli immigrati, rammentando l'impegno profuso in tal senso dallo sportello unico per l'immigrazione operante in Prefettura e di recente e di recente adeguatamente rafforzato anche grazie al prezioso apporto della Guardia di Finanza.

In quindicimila a Paravati per Natuzza Evolo

12/11 Oltre quindicimila persone hanno scelto oggi Paravati, principale frazione di Mileto, nel vibonese, per pregare insieme alla mistica Natuzza Evolo in occasione del tredicesimo anniversario dell'arrivo presso la Fondazione Cuore immacolato di Maria, della statua della Madonna scolpita sulla base delle indicazioni della stessa Natuzza. Un commosso applauso della folla ha salutato l'arrivo sul palco di Natuzza, che malgrado le precarie condizioni di salute e l'eta' avanzata, non ha voluto mancare ad un appuntamento che ogni anno attrae nella cittadina dell'entroterra vibonese migliaia di persone devote alla Madonna e alla figura di una donna che trasmette grande serenita' e fede in Dio. Dopo la fine della processione che ha portato la statua del Cuore immacolato di Maria dalla cappella interna alla fondazione al palco montato nel parco interno, don Maurizio Macri' ha dato l'avvio alle preghiere cui e' seguito l'intervento del presidente della Fondazione e parroco di Paravati, don Pasquale Barone. Il vescovo Emery Kaponco, prelato del Congo e canonico di San Pietro a Roma ha poi celebrato la messa. Nel corso della sua omelia il prelato ha evidenziato l'importanza della preghiera e della fede. Il vescovo ha anche ricordato di aver gia' incontrato in un'altra occasione Natuzza Evolo, aggiungendo di aver letto tutti i libri che raccolgono il pensiero della mistica di Paravati

Domenica 22 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale

18/10 La domenica 22 ottobre sarà dedicata dalla Chiesa cattolica alla Giornata Missionaria Mondiale. Il tema proposto quest’anno alla riflessione è: "Dio amore, sorgente della missione”. La città di Cosenza è stata scelta - informano il Movimento Giovanile Missionario della Calabria e il Movimento Giovanile Missionario dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano - come luogo per incontrarsi e per “costruire speranze di vita” attraverso la preghiera, incontri e testimonianze missionarie, dibattiti, occasioni di festa e di animazione. Tutto l’ “ottobre missionario” è dedicato alla preghiera, alla silenziosa testimonianza, ad una particolare attenzione alla missione universale della Chiesa, ma la domenica 22 ottobre costituirà un’occasione privilegiata e allargata di riflessione articolata in due momenti:
? al mattino, in cinque parrocchie della zona urbana (Cristo Re in via Popilia, Sacro Cuore di Gesù in piazza Loreto, Santa Famiglia in Castrolibero, S. Giuseppe in S. Vito alto, S. Aniello in via Panebianco), a partire dalle ore 9.30 ci saranno la celebrazione eucaristica e incontri comunitari con testimonianze sulla missione nei diversi Continenti;
? nel pomeriggio ci si ritroverà presso l’Auditorium del Liceo Ginnasio “B. Telesio” dove - dopo il saluto dell’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Padre Salvatore Nunnari - ci sarà la testimonianza del missionario comboniano e giornalista padre Giulio Albanese.

“E’ Vento di San Francesco” alla Fiera di Rimini

17/10 Si terrà a Rimini da venerdì 20 a domenica 22 ottobre la fiera per l’industria del turismo. Organizzata da TTG Italia, società specializzata in editoria e servizi per il turismo, è la piazza di incontro tra chi vende e acquista prodotti e servizi turistici; il luogo in cui gli operatori del settore presentano le novità e anticipano al mercato italiano le proprie strategie commerciali e di marketing. La formula permette ai professionisti del settore di ottimizzare in pochi giorni gli incontri con i propri fornitori e i propri clienti, di definire le strategie future e di far conoscere in anteprima le tendenze e le novità del settore turistico. I settori merceologici presenti saranno: Tour operator e agenzie specializzate; Aziende di promozione turistica; Alberghi e strutture ricettive; Consorzi turistici; Istituzioni Pubbliche; Compagnie aeree, marittime e su gomma; Servizi per il turismo. Tra questi anche la Calabria con un suo personale stand innovativo, funzionale ed efficiente con ben 12 tavoli di lavoro per circa 30 operatori tra consorzi, associati, privati e tour operator in rappresentanza delle cinque province calabresi. Nello stand della nostra regione ci sarà uno spazio riservato al progetto di sviluppo integrato territoriale “ E’ vento di San Francesco”. Dopo il grande successo ottenuto nella manifestazione d’interesse che si è tenuta a Paola nei giorni scorsi, con la presenza di tantissimi imprenditori e politici, continuano le iniziative a sostegno di questo progetto che si ripresenta ancora una volta come una grossa opportunità di carattere non solo economico ma anche culturale. Negli stand espositivi allestiti alla fiera di Rimini, che resteranno aperti lo ricordiamo, dalle ore 09.00 alle ore 18.30, quindi anche i responsabili del progetto “ E’ vento di San Francesco” con in testa l’ideatore Cosimo De Tommaso che ha fortemente voluto la presenza fattiva del programma in una manifestazione di grossa rilevanza e ribalta internazionale.

A Castrovillari sabato arrivano le reliquie di San Giuliano

11/10 Arriveranno, sabato prossimo a Castrovillari, le reliquie del patrono della città, San Giuliano. Lo hanno reso noto il rettore della Chiesa monumentale di San Giuliano, don Nicola Arcuri ed il responsabile della Chiesa, Giuseppe Di Gaetani. Le spoglie del Santo, che rimarranno in città per sempre, provengono da Città del Vaticano ed arriveranno a Castrovillari alle 16.30 di sabato 14 ottobre, mentre la processione di accoglienza partirà dal rione Civita alle 15.30. Il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, consegnerà le chiavi della città dinanzi al Palazzo municipale durante la processione che attraverserà via xx settembre e corso Garibaldi per fermarsi davanti la Chiesa dei Sacri Cuori, di San Francesco, e poi si arriverà nella Chiesa di San Giuliano. I festeggiamenti, è scritto in una nota, prevedono cinque giorni con un triduo di preparazione che inizierà oggi e nella giornata conclusiva di domenica 15 sarà celebrata una Messa presieduta dall' arcivescovo emerito metropolita di Cosenza Bisignano, mons.Giuseppe Agostino nella quale il primo cittadino offrirà al Santo Patrono il nuovo pastorale. A tutti i fedeli é stato chiesto di offrire l'olio per alimentare le lampade poste a custodia delle reliquie di San Giuliano

Il 13 a Paola Manifestazione d’interesse per il progetto “E’ Vento di San Francesco”

09/10 Il prossimo 13 Ottobre alle ore 16.00, presso il salone Auditorium San Francesco del Santuario dei Frati Minimi in Paola, si terrà la Manifestazione d’interesse per il Progetto “E’ Vento di San Francesco” organizzata a favore degli imprenditori della filiera del turismo della Provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro si parlerà delle opportunità di rilancio del turismo in Calabria nel decennio 2007-2016 in occasione dei festeggiamenti del V centenario della morte di San Francesco di Paola e del futuro VI centenario della Sua nascita. Nell’occasione verrà presentato lo stato di avanzamento dei lavori previsti del Progetto di Sviluppo Territoriale Integrato “E’ Vento di San Francesco” e delle modalità con le quali gli imprenditori potranno aderire allo stesso cogliendone tutti i vantaggi. La Regione Calabria, con Legge Regionale n. 7 art. 11 del 21.08.2006, ha fatto proprio questo progetto riconoscendone la validità e la forza innovativa, mentre già il Comune di Paola, con delibera di consiglio n. 58 del 06.10.2005, e la Provincia di Cosenza, con delibera di giunta n. 40 del 17.02.2006, ne avevano ratificato l’approvazione.

Incontro con il GEN Verde

08/10 Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, accoglie e sostiene, attraverso il servizio di Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi affidato a Mons. Dario De Paola, l’iniziativa dell’Istituto comprensivo di Grimaldi che, tra le attività educativo-didattiche a carattere interculturale inserite nel progetto “Fraternità e pace per l’unità dei popoli”, ha programmato una manifestazione artistica multi-etnica e culturale che si terrà, nell’ambito della tourneé in Calabria del complesso internazionale GEN VERDE, lunedì 9 ottobre 2006 alle ore 16,00 presso il Centro Congressi in Piano Lago di Mangone (CS). Vi parteciperanno gli alunni delle Scuole Secondarie di I e II grado del comprensorio territoriale del Savuto.
Nei giorni successivi sono già in programma una serie di appuntamenti “A tu per tu” con gli studenti di altre scuole, nelle città di Cosenza (10 ottobre, ore 11.00 c/o Aula Magna Liceo Scorza), Locri (11 ottobre) e Reggio Calabria (12 ottobre).
Il Gen Verde, una delle espressioni artistiche del Movimento dei Focolari, è un international performing group, composto da 24 donne di 14 nazionalità. Da 40 anni il complesso calca le scene dei maggiori teatri del mondo esibendosi in spettacoli multietnici e multidisciplinari. Suonano, danzano, recitano, compongono, ma soprattutto emozionano con grazia, leggerezza, professionalità e con un messaggio che nel tempo ha continuato ad affascinare persone di ogni latitudine: l’amore, l’unità, la convivenza di popoli e culture. Oltre 100 le tournée tenute in Europa, Asia, Americhe e una notevole discografia con CD e album tradotti in otto lingue.
“A tu per tu con i giovani e gli studenti” è un incontro personale con i giovani, per dialogare attorno a valori universali quali la fraternità e la pace, per scoprirsi, attraverso l’esperienza artistica ed umana di questo arts performing group, tutti protagonisti di un mondo più solidale.
Infatti, alla luce dell’attuale situazione internazionale che vede minacciate la stabilità e la convivenza pacifica tra i popoli di culture e religioni diverse, l’appuntamento in narrativa rappresenta uno stimolo per promuovere una cultura della pace e del mondo unito e l’occasione profonda di una crescita umana e spirituale, sociale, singola e collettiva.

Benedizione del Papa alla Diocesi di cosenza Bisignano

08/10 Un telegramma a Sua Santità Papa Benedetto XVI è stato inviato il 18 settembre scorso da S. E. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano, per manifestare la vicinanza al Santo Padre nel momento delle polemiche da parte di ambienti islamici dopo il discorso all’Università di Ratisbona.
«La Chiesa di Cosenza-Bisignano – ha scritto Mons. Nunnari – in quest’ora di sofferenza esprime alla Santità Vostra sentimenti di filiale devozione e di fedeltà al Suo illuminato Magistero. Eleva fervide preghiere per la Sua augusta persona e per il Suo alto Ministero ed invoca la Sua paterna benedizione».
Al messaggio dell’Arcivescovo di Cosenza ha risposto la Segreteria di Stato vaticana per mano di S. E. Mons. Leonardo Sandri, Sostituto per gli affari generali. «Eccellenza Reverendissima – si legge nella lettera – con un cortese messaggio Ella, anche a nome di codesta comunità diocesana, ha voluto manifestare al Santo Padre Benedetto XVI sentimenti di devota venerazione, rinnovando piena adesione al Suo universale Ministero. Nell’accogliere con animo grato il premuroso gesto, segno di comunione e di affetto verso la Sua persona, reso ancora più prezioso per l’assicurazione di costanti preghiere, il Sommo Pontefice, mentre invoca su Vostra Eccellenza abbondanti doni celesti e la materna protezione della Vergine Maria, di cuore invia l’implorata Benedizione Apostolica, volentieri estendendola ai Sacerdoti, ai Religiosi e a tutti i fedeli dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano».

Terminato il Convegno diocesano in preparazione a quello ecclesiale nazionale di Verona

01/10 Si è concluso, sabato 30 settembre, il convegno pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano sul tema: «La Chiesa di Cosenza-Bisignano di fronte a Cristo, il Signore risorto speranza del mondo» iniziato giovedì 28. I lavori - presieduti dall’Arcivescovo Metropolita, S. E. Mons. Salvatore Nunnari - hanno completato la fase di preparazione della diocesi cosentina al convegno ecclesiale nazionale che si terrà a Verona nel prossimo ottobre e coinvolgerà tutta la Chiesa italiana, chiamata ad interrogarsi sulla qualità della propria testimonianza della speranza cristiana nell’attuale contesto sociale, con le sue ricchezze e le sue fragilità.
Già nella preghiera comunitaria durante l’incontro è emersa, con la lettura della Prima Lettera di Pietro e le meditazioni di don Salvatore Bartucci, incaricato diocesano per il convegno di Verona, la tematica di fondo: l’Apostolo – ha detto tra l’altro don Bartucci – invita i cristiani a considerare il tempo che è dato loro da vivere come un tempo di prova, in cui è chiesto loro di mettersi alla scuola di Gesù, solidale con l’uomo, la cui resurrezione è la sorgente della speranza.
Nell’introduzione il convegno, giovedì 28 settembre, Don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per la pastorale, ne ha contestualizzato i lavori all’interno percorso della diocesi, durante il quale ci sarà una riscoperta dei testi del Concilio Vaticano II.
Relatore principale è stato, nel primo giorno dell’incontro. S. E. Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati. La fede nel Risorto – ha affermato tra l’altro Mons. Marcianò nella sua relazione impegnativa e ricca di spunti sul tema sul tema «La dimensione pasquale dell’esperienza cristiana tra memoria e speranza» - non può non portare in dono la speranza, quella speranza che è uno dei bisogni più elementari della creatura umana. Il problema di oggi – ha detto ancora l’Arcivescovo di Rossano-Cariati – è come relazionarci con la speranza di fronte a fatti di cronaca che sembrano andare in senso opposto e nella coscienza della nostra responsabilità personale. La speranza ci appare quindi simultaneamente fragile e necessaria. Di fronte a Cristo e alla conversione che la fede in Lui genera, la speranza dell’uomo gradatamente diventa certezza che sa di non rimanere delusa anche di fronte alle esperienze umane più fallimentari e irreversibili. In Cristo il peccato e la morte non hanno più l’ultima parola. Venerdì 29 settembre il convegno è proseguito con la relazione curata dai delegati della diocesi cosentina al convegno nazionale di Verona su “La qualità della testimonianza della speranza nel nostro contesto ecclesiale e sociale” e i gruppi di studio sugli ambiti dell’affettività, del lavoro e della festa, della fragilità, della tradizione e della cittadinanza.
Oggi pomeriggio, infine, nella Cattedrale di Cosenza, dopo una relazione sulle conclusioni dei gruppi di studio, il Padre Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari, ha presieduto la concelebrazione eucaristica per l’apertura del nuovo anno pastorale, affiancati dal suo predecessore, S. E. Mons. Giuseppe Agostino, Arcivescovo emerito. Nell’omelia il Pastore della Chiesa cosentina ha invitato i presenti a «contemplare la sollecitudine di Cristo per questo mondo, imparando da Lui a guardarlo con speranza per comunicare speranza. Infatti – si è chiesto Mons. Nunnari - quale speranza dobbiamo narrare all’uomo contemporaneo, preso nella trappola dell’efficientismo e assetato di speranza? Nel tempo della ragione debole e del disincanto – ha detto ancora l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano – occorre che i cristiani riescano a dire che, se tutto appare passeggero, Cristo è per sempre. Nella nostra Chiesa ci sono molte debolezze e tanti fermenti, tante iniziative di formazione, C’è una santità di cui porteremo testimonianza nel convegno ecclesiale nazionale di Verona attraverso il volto di Suor Elisa Miceli. Occorre però essere sempre più Chiesa che si apre al mondo e che impara ad ascoltarlo, occorre una maggiore crescita culturale e una più forte attenzione al disagio, “luogo” dell’incontro con il Risorto».
Al termine della celebrazione è stata scoperta nella Cattedrale una lapide con la cronotassi dei Vescovi che hanno retto il governo pastorale della Chiesa cosentina. L’elenco – redatto dal Prof. Luigi Intrieri, Direttore dell’Archivio storico diocesano – parte dal VI secolo, epoca in cui sono reperibili fonti certe.

I Vescovi calabresi chiedono più concretezza amministrativa

28/09 Un invito ai "politici ad una maggior concretezza e robustezza amministrativa e legislativa" é stato rivolto dalla Conferenza episcopale calabra al termine dei lavori della sessione autunnale, in cui si auspica, tra l'altro, "un rinnovato impegno dei calabresi per la rinascita autentica della nostra terra, così attesa, specie in questo momento sociale e politico di stanchezza e sfiducia". "Raccogliendo lo stile di san Francesco da Paola - è scritto nel documento conclusivo - i Vescovi in uno sguardo alla complessa realtà sociale e politica della nostra Regione, chiamano i cattolici ad una maggior consapevolezza e testimonianza coerente nella vita pubblica, invitano a far maturare in tutte le scelte la priorità del Bene comune sulle orme seguite con tenacia dal Santo di Paola e spingono i politici ad una maggior concretezza e robustezza amministrativa e legislativa. In particolare, per la famiglia, i Vescovi hanno preso atto degli impegni finanziari investiti su questo delicato settore, apprezzandone l'indirizzo, ma lamentano la ristrettezza di fondi e dei tempi attuativi della legge stessa, augurandosi nel contempo che la famiglia sia sempre al centro di ogni attività sociale e politica". I vescovi si "augurano pure che la Regione applichi in pienezza le scelte nel campo della scuola, per superare quelle difficoltà, ben note e ribadite, che rischiano di penalizzare le scuole paritarie, riconoscendo sempre la scuola come il settore più prezioso nella formazione delle future generazioni". Nel corso della riunione, il presidente della Cec, mons. Vittorio Mondello, ha svolto una relazione sui lavori del Consiglio permanente, tenutosi recentemente a Roma e "si è soffermato sull'attiva e filiale solidarietà che tutto l'Episcopato italiano, per bocca del cardinale presidente, Camillo Ruini, ha espresso al Papa Benedetto XVI, fatto bersaglio d'ingiuste accuse, sia da parte di giornali occidentali che di ambienti islamici". Parlando del prossimo convegno di Verona, mons. Mondello ha sottolineato come l'appuntamento sia stato ben preparato in Calabria "con tante iniziative di coinvolgimento, come un concorso attuato nelle nostre scuole capace di interessare oltre dieci mila studenti, tra piccoli e grandi, con componimenti e disegni molto belli su come i giovani di Calabria vedono la speranza nella nostra terra e nella nostra storia. Domenica 8 ottobre - è scritto nel documento - in tutte le chiese della Regione si eleveranno preghiere particolari, per il buon esito del Convegno, nell'intento così di corresponsabilizzare ancor più la nostra terra sul filo della speranza, anche per combattere il facile ricorso al fatalismo, che tanto sentiamo nemico del nostro cammino spirituale, culturale e sociale". "Un altro appuntamento prezioso che si è avviato in questi mesi - prosegue il documento - è l'Anno Paolano, in ricordo dei 500 anni dalla morte di san Francesco da Paola. E' un appuntamento importante, che vedrà tante iniziative, alcune già realizzate come mostre nei musei, concorsi nelle scuole, concerti e manifestazioni varie, la marcia dei giovani, programmata per la prima domenica di quaresima. Per questo motivo, i Vescovi hanno preparato un espressivo Messaggio alle chiese di Calabria, che sarà distribuito a tutti nelle prossime settimane, con l'intento di mobilitare le nostre realtà e dare all'evento quella carica profetica che deve avere, in un rinnovato impegno di Calabresi, per la rinascita autentica della nostra terra, così attesa, specie in questo momento sociale e politico di stanchezza e sfiducia. A giorni poi le nostre Chiese vivranno il nobile impegno di offrire l'olio per la lampada che sempre brilla sulla tomba di san Francesco in Assisi". Nel corso della riunione sono anche stati indicati alcuni appuntamenti quali un convegno su "I minori senza famiglia", in programma il 7 ottobre, ed un altro, della Caritas regionale, previsto per fine gennaio, "sulla sfida aperta che per noi oggi, in Calabria, è il triste fenomeno dellàndrangheta".

Iniziato il Convegno Pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza

28/09 Ha avuto inizio oggi pomeriggio, a Rende, nell'Auditorium ''Giovanni Paolo II'', il convegno pastorale organizzato dell'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano sul tema: ''La Chiesa di Cosenza-Bisignano di fronte a Cristo, il Signore risorto speranza del mondo''. I lavori, presieduti dall'Arcivescovo metropolita, Mons. Salvatore Nunnari, ''concludono - e' detto in un comunicato - la fase di preparazione della diocesi cosentina al convegno ecclesiale nazionale che si terra' a Verona nel prossimo ottobre e coinvolgera' tutta la Chiesa italiana, chiamata ad interrogarsi sulla qualita' della propria testimonianza della speranza cristiana nell'attuale contesto sociale, con le sue ricchezze e le sue fragilita'. Gia' nella preghiera comunitaria e' emersa, con la lettura della Prima Lettera di Pietro e la meditazione di don Salvatore Bartucci, incaricato diocesano per il convegno di Verona, la tematica di fondo''. ''L'Apostolo - ha detto, tra l'altro, don Bartucci - invita i cristiani a considerare il tempo che e' dato loro da vivere come un tempo di prova, in cui e' chiesto loro di mettersi alla scuola di Gesu', solidale con l'uomo, la cui resurrezione e' la sorgente della speranza''. Nell'introduzione all'incontro, Don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per la pastorale, ha contestualizzato il convegno nel percorso della diocesi, durante il quale ci sara' una riscoperta dei testi del Concilio Vaticano II. Ha poi preso brevemente la parola Mons. Nunnari per presentare il relatore principale dell'incontro, Mons. Santo Marciano', arcivescovo di Rossano-Cariati, che condivide con mons. Nunnari l'origine nella Chiesa reggina. ''La fede nel Risorto - ha affermato, tra l'altro, mons. Marciano' nella sua relazione - non puo' non portare in dono la speranza, quella speranza che e' uno dei bisogni piu' elementari della creatura umana. Il problema di oggi e' come relazionarci con la speranza di fronte a fatti di cronaca che sembrano andare in senso opposto e nella coscienza della nostra responsabilita' personale. La speranza ci appare quindi simultaneamente fragile e necessaria. Di fronte a Cristo e alla conversione che la fede in Lui genera, la speranza dell'uomo gradatamente diventa certezza che sa di non rimanere delusa anche di fronte alle esperienze umane piu' fallimentari e irreversibili. In Cristo il peccato e la morte non hanno piu' l'ultima parola''. Gli interventi dall'assemblea e la replica di mons. Marciano' hanno concluso la prima serata del convegno. I lavori proseguiranno domani, venerdi', con la relazione curata dai delegati della diocesi cosentina al convegno nazionale di Verona su ''La qualita' della testimonianza della speranza nel nostro contesto ecclesiale e sociale'' e i gruppi di studio sugli ambiti dell'affettivita', del lavoro e della festa, della fragilita', della tradizione e della cittadinanza. Sabato, infine, nella Cattedrale di Cosenza, dopo una relazione sulle conclusioni dei gruppi di studio, mons. Nunnari presiedera' la concelebrazione eucaristica per l'apertura del nuovo anno pastorale e trarra' le conclusioni del convegno.

Dal 28 settembre il Convegno Pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano

25/09 «La Chiesa di Cosenza-Bisignano di fronte a Cristo, il Signore risorto, speranza del mondo» è il tema del convegno pastorale dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano che, da giovedì 28 a sabato 30 settembre, a partire dalle ore 16.30, nell’Auditorium “Giovanni Paolo II” in Rende si interrogherà sulla propria testimonianza di Gesù, speranza del mondo. I lavori saranno presieduti da S. E. Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolìta di Cosenza-Bisignano. Il tema è strettamente connesso a quello del convegno ecclesiale nazionale di Verona che si terrà in ottobre, al quale giungerà la riflessione della Chiesa cosentina. La prima giornata dell’incontro diocesano prevede – dopo la preghiera comunitaria con la meditazione di don Salvatore Bartucci, incaricato diocesano per il convegno di Verona – l’introduzione ai lavori di Don Pasquale Traulo, Vicario episcopale per il coordinamento della pastorale. Seguirà una relazione biblico-teologica a cura di S. E. Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati, su «La dimensione pasquale dell’esperienza cristiana tra memoria e speranza». Dopo la relazione ci sarà lo spazio per gli interventi da parte dell’assemblea.
Il venerdì 29 settembre sarà dedicato alla relazione curata dal gruppo dei delegati per il convegno ecclesiale di Verona su «La qualità della testimonianza della speranza nel nostro contesto ecclesiale e sociale» e ai gruppi di studio sugli ambiti dell’affettività, del lavoro e della festa, della fragilità, della tradizione, della cittadinanza, oggetto della riflessione preparatoria al convegno di Verona.
Infine, sabato 30 settembre, nella Cattedrale di Cosenza, dopo una relazione sulle conclusioni dei gruppi di studio, il Padre Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari, presiederà la concelebrazione eucaristica per l’apertura del nuovo anno pastorale.

Celebrazione dei Santi medici Cosma e Damiano a Castrovillari

20/09 E’ stato avviato, nella cappella, vicino al polisportivo di Castrovillari, il programma delle celebrazioni in onore dei Santi Medici, Cosma e Damiano. L'iniziativa è stata organizzata dall'omonima associazione culturale in collaborazione con l'amministrazione municipale ed in ossequio al calendario liturgico romano. Lo hanno reso noto, in un comunicato, il sindaco, Franco Blaiotta, e il presidente del sodalizio, Rosalia Vigna. Blaiotta e Vigna hanno detto che "il programma prevede le celebrazioni religiose con il vice parroco degli italo- arbereshe, padre Manus Barat, oltre a momenti di coinvolgimento e di festa. Questi ultimi si svolgeranno domenica, lunedì e martedi; quest'ultimo giorno è previsto come quello della festività dei Santi Medici". "Nel corso della prima giornata - è scritto nel comunicato - ci sarà una degustazione eno-gastronomica e musica latino-americana, folk, balli di gruppo con l'orchestra 'Follie D'Estaté. Ospite d'onore sarà Antonio Longo ed il suo organetto. Per il secondo appuntamento ci sarà un raduno di moto d'epoca a cura dell'associazione Vespa club, a cui seguirà l'esibizione della scuola di ballo 'Dance only Dance', mentre in tarda serata, direttamente da Domenicani, farà il suo spettacolo l' imitatore e cabarettista 'Mimmo Ruggiero'. Per l'ultimo giorno, è previsto il concerto dell'artista Francesca Alotta e l'estrazione di premi. Nel corso della celebrazione religiosa si esibirà la banda musicale 'San Giuliano' di Castrovillari, diretta dal maestro Massimo Ciliberto. Domenica, lunedì e martedì la cappella dei SS. Medici rimarrà aperta tutta la giornata ed in questi tre giorni una navetta effettuerà il servizio per la principali strade cittadine a disposizione dei fedeli che vorranno raggiungere la chiesetta vicino al campo sportivo". "La piccola cappella - ha sottolineato Vigna - fu costruita da Antonio Vigna e dalla moglie Rosalia Stabile nel 1935 ma non fu portata a termine. Per questo motivo e per continuare l'opera d'allargamento della chiesetta, Cosimo Vigna realizzò l'adeguamento in maniera tale che la cappella potesse contenere più fedeli. Subito venne consacrata e nel 1987 venne ripristinata la processione. Nel 1991 iniziarono le celebrazioni in rito greco-bizantino per volontà di un comitato italo- arbereshe e con l'approvazione dei vescovi della diocesi di Cassano e di quella Eparchia di Lungo, mentre lo scorso anno ebbero luogo i festeggiamenti per il settantesimo anniversario della fondazione della cappella"

Mons. Nunnari incontra le aggregazioni ecclesiali della diocesi di Cosenza/Bisignano

17/09 Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metroplìta di Cosenza-Bisignano, incontrerà giovedì 21 settembre alle ore 18.30, nell’Auditorium “Giovanni Paolo II” in Rende (complesso del Seminario diocesano), le aggregazioni ecclesiali laicali presenti nella diocesi. Porgerà il saluto introduttivo Mons. Emilio Aspromonte, Vicario episcopale per il Laicato. La presentazione della serata sarà a cura del Dott. Enzo Perri, Segretario generale della Consulta Diocesana per l’Apostolato dei Laici. L’incontro prevede alle ore 18.45 l’adorazione eucaristica comunitaria e alle 19.10 l’intervento del Padre Arcivescovo con la consegna di un suo messaggio alle aggregazioni laicali. Seguiranno alcuni brevi interventi. L’incontro avrà termine alle ore 20.00. Le aggregazioni ecclesiali dei laici riconosciute in diocesi sono quarantatre: se ne può trovare l’elenco sul sito internet creato dalla Consulta Diocesana per l’Apostolato dei Laici www.laicato.it che – seppure in allestimento – offre già alcune informazioni utili ed una rassegna di testi sul laicato cattolico.

A San Demetrio Corone la “Fringullera” per celebrare la Madonna

11/09 Terzo anno consecutivo con la tradizione della "Fringullera", il suggestivo falò acceso a San Demetrio Corone nel corso della settimana dedicata alle celebrazioni legate alla Natività di Maria. La novità di quest'anno è che la tradizione del fuoco preparato per la festa della Madonna è stata rivissuta in più di un rione: Campo sportivo, piazzale della chiesa di Sant'Adriano, Croci, Conicella, contrada Gurza e nella frazione Macchia Albanese. Una iniziativa spontanea, fortemente sentita e realizzata con il concorso dei residenti, giovani, adulti e anziani, preparata con pochi mezzi, tanta semplicità e un unico scopo: festeggiare per una settimana intera la Natività della Madre di Dio sul solco di una remota tradizione, che rinsalda i vincoli di amicizia in una dimensione collettiva. Il falò, un tempo acceso appena le campane della chiesa suonavano l' Ave Maria, rafforzava il senso di appartenenza e di fratellanza al proprio rione, tanto che le famiglie che vi risiedevano consideravano come propri figli anche i bambini di altri rioni. Sensazioni di altri tempi. Assaporate la prima settimana di settembre con una usanza - scomparsa per oltre un decennio - che al di là della fede è anche occasione per vivere il proprio rione assieme a chi lo abita e lo ama, attraverso iniziative comuni e semplici attività ricreative.

A Rovito commozione per la festa della Madonna della Pietà

09/09 E' in pieno svolgimento a Rovito la tradizionale festa della Madonna della pietà. Secondo un'antica tradizione un Vescovo di Cariati, affetto da grave oftalmia, si recava a Cosenza per curare la propria infermità. Nell'attraversare i monti della Sila, giunto tra un folto bosco di castagni e sorpreso da un improvviso temporale, il vescovo cariatese invocò la Madonna perché il nubifragio finisse al più presto e la Vergine lo guarisse anche dal male. Il prelato calabrese venne esaudito e, a ricordo della pietà di Maria, fece costruire sul luogo del prodigio un piccolo tempio, che conserva ancora lo stemma vescovile del presule miracolato. Numerosi voti e continui pellegrinaggi attestano la devozione che gli abitanti di Rovito, anche quelli emigrati nelle lontane Americhe, nutrono per la Vergine della pietà, la cui festa si celebra ogni anno, la seconda domenica di settembre. Uno degli organizzatori dell'appuntamento religioso e civile rovitese, Rocco De Santis, da qualche anno sta cercando un contatto con la città di Cariati per un gemellaggio tra le due comunità. "Da sempre - ha detto De Santis - parliamo di questo vescovo che fu all'origine del culto mariano della pietà a Rovito, sarebbe bello che potessimo condividere questa nostra festa con il popolo cariatese, che sappiamo venera con particolare devozione l'Addolorata durante la processione del Venerdì santo. E' un desiderio che mi porto nel cuore da tanti anni e spero proprio che al più presto venga realizzato". Intanto vanno avanti le manifestazioni di quest'anno, la spettacolare fiaccolata dalla chiesetta della Pietà, posta in un bellissimo bosco, alla monumentale chiesa di Santa Barbara e poi giochi popolari, manifestazioni musicali e di ballo, la proiezione dei filmati delle processioni degli scorsi anni, curata da Nello Gallo. Domenica il simulacro della Madonna percorrerà le vie del centro storico e delle frazioni di Flavetto e Motta, seguirà uno spettacolo folcloristico. Nella mattinata di lunedì, la statua della Vergine verrà riportata nella sua chiesetta, percorrendo a piedi il tragitto, all'ombra dei castagni, dopo le celebrazioni religiosi l'attesa estrazione della lotteria con ricchi premi. L'annuale festa di settembre sarà conclusa con un concerto del cantante Alessandro Baldi.

L’8 agosto partono i festeggiamenti per il V centenario della morte di San Francesco di Paola

02/08 "Un mondo di carità" è il titolo del calendario di festeggiamenti che il Comune di Paola e la Commissione Consiliare per il quinto centenario della morte di San Francesco insieme ai padri Minimi del santuario di Paola, hanno organizzato per la Calabria e per i devoti del santo in tutto il mondo. L'iniziativa, è scritto in una nota, partirà martedì 8 agosto alle 21,30 con "la grande festa", lo spettacolo dei Pooh per il quale è previsto l'arrivo di 50 mila persone. Il quartetto, che festeggia i quarant'anni di carriera, taglierà il nastro inaugurale sul lungomare. Sarà un concerto aperto a tutti, per coinvolgere non solo i cittadini di Paola ed i turisti in vacanza, ma anche i media. Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, definisce la manifestazione come "quinto centenario, atteso in tutto il mondo, che deve rilanciare l'immagine del santuario e della Città di Paola, meritevoli di attenzione nazionale ed internazionale. Paola deve poter diventare una grande eccellenza calabrese, dove è possibile poter trascorrere un periodo di vacanza tra fede e bellezze naturali". Infatti, il presidente della Commissione Consolare, Francesco Aloia, sottolinea l'importanza del lavoro finalizzato alla realizzazione di un "progetto concreto che, insieme alle tante iniziative in Italia e all'estero, ponesse il comune di Paola al centro di questi festeggiamenti, come era giusto che fosse. Solo in questo modo la Calabria potrà vivere un momento storico eccezionale". La Città di Paola e la Commissione Consiliare, conclude la nota, hanno affidato all'esperto di grandi eventi, Ruggero Pegna, la direzione artistica e musicale dello spettacolo ed alla Entopan di Francesco Cicione, il campo della comunicazione nazionale ed internazionale.

Mons. Marcianò nuovo vescovo di Rossano

20/07 L’Arcivescovo Metropolìta di Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari, accompagnerà sabato 22 luglio il nuovo Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Santo Marcianò, nella Cattedrale di Rossano, per l’ingresso nella diocesi affidata alle sue cure pastorali. La Metropolìa di Cosenza (che costituisce una “provincia ecclesiastica”) ricomprende le diocesi “suffraganee” (così dette dal “suffragio”, il voto cui i loro Vescovi hanno diritto nel concilio provinciale) di Rossano-Cariati, di Cassano allo Jonio e di S. Marco Scalea; all’Arcivescovo Metropolìta è affidato il compito di presiedere la provincia ecclesiastica e di rappresentarla in alcune circostanze. Il nuovo Pastore di Rossano-Cariati proviene dalla Chiesa reggina come Mons. Nunnari e fra i due esiste un saldo legame di amicizia: per nove anni, infatti, Mons. Santo Marcianò ha collaborato come viceparroco con l’attuale Arcivescovo di Cosenza, nella parrocchia di S. Maria del Divin Soccorso della città di Reggio. Mons. Nunnari e Mons. Marcianò raggiungeranno Rossano insieme all’Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Mons. Vittorio Mondello, partendo dal palazzo arcivescovile di Cosenza. La celebrazione nella Cattedrale di Rossano, prevista per le ore 17.00, sarà presieduta dal Nunzio Apostolico in Italia, S. E. Rev.ma Mons. Paolo Romeo.

Padre Francesco Marinelli nuovo Correttore Generale dei Minimi. Gli auguri di Principe

17/07 Il Molto Reverendissimo Padre Francesco Marinelli è il nuovo Correttore Generale (Padre Generale) dell’ordine dei Minimi di San Francesco di Paola. La sua elezione è avvenuta lo scorso 13 luglio al termine del Capitolo Generale dell’Ordine avvenuto a Roma. Nella foto riprodotta di fianco un momento dell’udienza riservata da Papa Benedetto XVI, ad inizio capitolo, in cui il nuovo Correttore Generale, di spalle, saluta sua Santità, accompagnato da Padre Rocco Benvenuto, Superiore della comunità di Cosenza. A felicitare Padre Marinelli, è stato subito l’assessore regionale alla cultura, e molto devoto del Santo calabrese, Sandro Principe che in una nota ben augurale scrive “Formulo a Padre Marinelli, eletto Correttore Generale dei Frati Minimi di San Francesco di Paola gli auguri più sinceri e calorosi per il nuovo importante incarico a cui è stato chiamato per i prossimi tre anni”.“Di Padre Marinelli, che ha alle spalle una prestigiosa storia personale di fedeltà e dedizione agli insegnamenti del Santo Patrono della Calabria -prosegue l’assessore alla Cultura - è noto soprattutto l’impegno profuso, in qualità di correttore provinciale, per la costruzione della nuova e bellissima Basilica di San Francesco a Paola”. “Convinto che egli saprà assumere questa nuova ed onerosa responsabilità con la passione e la dedizione di sempre - conclude Principe - esprimo al nuovo correttore generale dei Minimi grande stima e considerazione e confermo l’impegno dell’assessorato regionale alla Cultura che ho l’onore di guidare per quanto concerne i festeggiamenti del quinto Centenario della morte di San Francesco”.

Nuovo libro di Mons. Giuseppe Agostino “Davanti a te i pensieri del mio cuore”

06/07 È in libreria un nuovo libro scritto da Mons. Giuseppe Agostino, Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano.Il titolo - Davanti a te i pensieri del mio cuore (Paoline Editoriale Libri) - prende spunto dal versetto di un salmo biblico: il libro (266 pagine) raccoglie, infatti, alcune meditazioni scaturite dalla preghiera quotidiana di Padre Agostino, una preghiera scandita dal ritmo della Liturgia delle Ore. «Oltre mezzo secolo fa - scrive l’Autore -, la Chiesa mi ha consegnato un libro come mio compagno di viaggio, giornaliero, sempre uguale e sempre nuovo, che allora, nella tradizione ecclesiale, si chiamava Breviario. Oggi si chiama Liturgia delle Ore. L’ho sempre visto come un tesoro - il tesoro nascosto di cui parla Gesù nel Vangelo - e lo colgo come ricchezza inesauribile di tante perle». Non si tratta di un commento esegetico o dottrinale. L’Autore si sofferma ora su un’antifona, ora sul versetto di un salmo, ora su un’espressione della Scrittura o dei Padri della Chiesa con il semplice desiderio di condividere ciò che è rimasto particolarmente impresso nel suo cuore. È un libro ricco di suggestioni bibliche e di riflessioni sul modo in cui l’uomo contemporaneo, spesso sopraffatto da tante parole vuote, si confronta con la Parola che è «Spirito e vita».

Solennità del Corpus Domini: Le celebrazioni a Cosenza e Rende

17/06 In preparazione alla solennità del Corpus Domini (Santissimo Corpo e Sangue di Cristo), sabato 17 giugno alle ore 21.00, a Cosenza, nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna di Loreto, si è tenuta la 78.ma VEGLIA EUCARISTICA curata dall’Azione Cattolica Italiana.
Dopo la preghiera comune e l’adorazione eucaristica, la veglia si è conclusa con la celebrazione della S. Messa. Domenica, invece, è prevista la processione e omelia del Padre Arcivescovo. Domenica 18 giugno, infatti, sarò celebrata la solennità del Ss. Corpo e Sangue di Cristo, a Cosenza, si svolgerà la processione del Corpus Domini, durante la quale l’Eucaristia sarà solennemente accompagnata lungo le strade della città. Alle ore 18.30, in Cattedrale, l’Arcivescovo Metropolita Padre Salvatore Nunnari presiederà la celebrazione eucaristica, al termine della quale (alle ore 19.15 circa) lo stesso Pastore guiderà la processione lungo il seguente itinerario: corso Telesio, via Sertorio Quattromani, corso Umberto, via Monte Santo, Viale degli Alimena, via Caloprese, piazza Loreto. E a piazza Loreto, prevedibilmente intorno alle 20.30, Padre Nunnari pronuncerà l’omelia e impartirà la benedizione eucaristica.
Seguirà la S. Messa nella chiesa parrocchiale.
A Rende invece nella zona nuova, domenica 18 giugno, solennità del Ss. Corpo e Sangue di Cristo, la processione del Corpus Domini riunirà le tre parrocchie del territorio: Beata Vergine di Lourdes in Roges, S. Antonio da Padova in Commenda e S. Carlo Borromeo in Quattromiglia.
Alle ore 21.00, i fedeli muoveranno dalla parrocchia della Beata Vergine di Lourdes per accompagnare lungo il cammino l’Eucaristia, fino alla chiesa di S. Carlo Borromeo.

Domenica 18 giugno la Processione del Corpus Domini a Cosenza, sabato sera veglia eucaristica

14/06 Sabato sera 78.ma veglia eucaristica In preparazione alla solennità del Corpus Domini (Santissimo Corpo e Sangue di Cristo), sabato 17 giugno alle ore 21.00, a Cosenza, nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna di Loreto, si terrà la 78.ma VEGLIA EUCARISTICA curata dall’Azione Cattolica Italiana. Dopo la preghiera comune e l’adorazione eucaristica, la veglia si concluderà con la celebrazione della S. Messa.
Domenica, processione e omelia del Padre Arcivescovo
Si svolgerà domenica 18 giugno, solennità del Ss. Corpo e Sangue di Cristo, a Cosenza, la processione del Corpus Domini, durante la quale l’Eucaristia sarà solennemente accompagnata lungo le strade della città.
Alle ore 18.30, in Cattedrale, l’Arcivescovo Metropolita Padre Salvatore Nunnari presiederà la celebrazione eucaristica, al termine della quale (alle ore 19.15 circa) lo stesso Pastore guiderà la processione lungo il seguente itinerario: corso Telesio, via Sertorio Quattromani, corso Umberto, via Monte Santo, Viale degli Alimena, via Caloprese, piazza Loreto.
E a piazza Loreto, prevedibilmente intorno alle 20.30, Padre Nunnari pronuncerà l’omelia e impartirà la benedizione eucaristica. Seguirà la S. Messa nella chiesa parrocchiale.

Il 26 all’Executive presentazione di un libro su Mons. Lefebvre

24/05 Venerdì 26 Maggio 2006 alle ore 18 presso l'Hotel Executive di Rende (Cosenza), la Fraternità Sacerdotale San Pio X presenterà il libro di S.E.R. Mons. Tissier de Mallerais “Mons.Lefebvre - una vita”. L'iniziativa assume una valenza particolare non solo per l'argomento trattato ma anche alla luce dei rapporti con la Santa Sede e per le ultime notizie su un possibile ritorno alla liturgia tradizionale. La presentazione vedrà l'intervento del Superiore del Distretto d'Italia Don Marco Nèly che illustrerà il libro, e verrà presentata una galleria di immagini illustranti l'operato di S.E.R. Mons.Lefebvre. e della Fraternità San Pio X.

Giovani e coscienza politica: Proseguono gli incontri dell’Azione Cattolica cosentina

17/05 Proseguono gli incontri su «Giovani e coscienza politica» promossi dall’Azione Cattolica di Cosenza e dalla FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) dell’Università della Calabria.
Giovedì 18 maggio alle ore 19.30, nella Cappella dell’UNICAL, Mario Di Costanzo (consigliere nazionale dell’Azione Cattolica ed ex assessore del Comune di Napoli) introdurrà una conversazione sulla testimonianza di Giorgio La Pira, membro dell’Assemblea costituente, Parlamentare e Sindaco di Firenze impegnato per la pace nel mondo.
Martedì 6 giugno alle ore 19.30, nella Cappella dell’UNICAL, Simone Esposito (vicepresidente nazionale dell’Azione Cattolica) e Giorgio Marcello (docente UNICAL) introdurranno un dibattito su giovani e Costituzione repubblicana.
«In un momento in cui il binomio politica-potere ha monopolizzato il concetto stesso di politica - sottolineano i giovani dell’Azione Cattolica e della FUCI -, vogliamo ribadire che per noi politica è innanzitutto fare spazio all’altro, è condivisione e non dipendenza, aprire gli occhi e il cuore sul mondo di chi vive, soffre e gioisce accanto a noi.
Come giovani cristiani avvertiamo la forte necessità di intraprendere insieme un cammino di sensibilizzazione verso la coscienza politica, per riconoscere i tratti della nostra vocazione sociale. Per essere testimoni di una cittadinanza responsabile nei nostri territori - concludono i giovani di Azione Cattolica e della FUCI - è necessario riflettere sull’esperienza politica per formarci a vivere la nostra responsabilità».

A Cosenza parte il MagGiovani dell’Azione Cattolica

13/05 Anche quest'anno, a maggio, il Settore Giovani di Azione cattolica dell' Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano propone il percorso del MagGiovani, "un'occasione - è detto in un comunicato - per aprirsi al confronto fra i tanti gruppi parrocchiali e con i giovani del territorio". "Gli incontri - si aggiunge nella nota - saranno articolati sulla base di un tema decisivo per la formazione dei giovani: la coscienza politica. Dopo un percorso di sensibilizzazione nelle parrocchie, sono previsti alcuni incontri comunitari. Il primo, sarà una giornata di spiritualità sul tema Mai senza l'altro e si terrà domani, domenica, a Paola, nella parrocchia di Sant' Agata, a partire dalle ore 9.00, con la guida del padre gesuita Pio Parisi". Nel corso della prossima settimana ci saranno altri due incontri, uno sulle riforme costituzionali ed un altro sulla testimonianza di Giorgio La Pira, giurista, sindaco di Firenze, membro dell'Assemblea costituente e più volte parlamentare.

Su TEN uno speciale sulla festa di San Francesco di Paola

12/05 Andrà in onda sabato 13 alle 20 e domenica 14 alle 9 su Ten Teleuropa Network lo speciale dedicato alla Festa di San Francesco, che come ogni anno si è tenuta a Paola nei primi giorni di maggio. Nel reportage, prodotto dalla World Diffusion Idea di Franca Chiarelli e Francesco Straticò, è scritto in una nota, "sono ripercorsi tutti i momenti più salienti che nelle diverse giornate caratterizzano la devozione popolare verso il Santo Patrono della Calabria. Il filmato, che dalla prossima settimana sarà in programmazione anche via satellite, sarà portato in visione nei prossimi mesi nelle comunità calabresi in Sudamerica, in preparazione dei festeggiamenti del cinquecentenario della morte del Santo, che si terranno l' anno prossimo".

In trentamila alla Madonna dello Scoglio. Il video già un successo

12/05 Le iniziative per i 38 anni trascorsi dalla prima apparizione al piccolo Cosimo Fragomeni, oggi terziario Francescano, per molti in odore di santità, della Vergine Santissima allo Scoglio di Santa Domenica di Placanica, era l’11 maggio 1968, sono state caratterizzate da due avvenimenti d’assoluta rilevanza: il raduno nella vallata antistante il Santuario, che ha segnato la presenza di oltre trentamila fedeli giunti da ogni parte d’Europa e la prima assoluta, martedì 10 maggio, presso la Scuola Madia Statale del Comune de “ la Regina dello Scoglio”, prima edizione, video documentario che riportato la vita del mistico e le opere senza alterazione alcuna degli accadimenti succedutisi nel corso degli anni. La presentazione ha registrato la presenza di un numeroso pubblico che al termine della proiezione ha rivolto un lungo e caloroso applauso. Questa preceduta dall’introduzione della dottoressa Imma Divino, vicina da anni a Fratel Cosimo e conoscitrice attenta di quella realtà, ha espresso, per conto di Fratel Cosimo Fragomeni che attestato la veridicità di quanto narrato e di tutta la Fondazione, parole d’elogio per il giornalista Gepy La Piana, autore del video con la Regia di Francesco Punturiero e Carmen Speranza. Imma Divino ha anche evidenziato che il lavoro di La Piana, primo nel genere, può essere considerato certamente il più valido supporto documentario che potrà ulteriormente contribuire al discernimento e all’amabile attenzione che la Chiesa sta rivolgendo a Fratel Cosimo, così come evidenziato nel contesto del video da Mons. Giancarlo Bregantini Vescovo della Diocesi Locri-Gerace. Come già si è detto il video sarà tradotto in quattro lingue, perché richiesto da più parti non solo del vecchio continente, ma anche da Canada, Australia e America. In Italia? Al momento, ha detto l’autore, solo un certo interessamento delle tv nazionali presenti per i loro servizi in diretta a Santa Domenica, ma niente di programmato. Mentre, come spesso e stranamente accade qui da noi, nulla per ciò che attiene le tv della Calabria.

A Locri presentazione del libro di don Giuseppe Silvestre “Sacramento delle nozze e nuova evangelizzazione”

11/05 L’Ufficio per la pastorale della famiglia della Diocesi di Locri-Gerace ha organizzato per venerdì 12 maggio 2006, alle ore 18,30 a Locri, nei locali del Seminario “San Luigi” una manifestazione culturale per la presentazione del libro di don Giuseppe Silvestre: Sacramento delle nozze e nuova evangelizzazione, pubblicato dalla casa editrice Progetto 200 di Cosenza. Saranno presenti l’editore, dott. Demetrio Guzzardi e l’autore, don Giuseppe Silvestre, Vicario per la Pastorale, della Diocesi Catanzaro-Squillace. L’incontro sarà concluso da mons. Giancarlo Maria Bregantini, Vescovo di Locri-Gerace.

Così ha scritto nell’introduzione al volume mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo metropolitana di Catanzaro-Squillace: «Il dibattuto problema del matrimonio, o meglio delle nozze, è volutamente illustrato nell’ottica teologico-pastorale. Ancora una volta don Pino Silvestre riesce a coniugare la maturità del pensiero teologico con una profonda attenzione pastorale. […] Egli sostiene che l’angolatura sponsale dà un volto nuovo al mistero di Cristo, sia nella sua predi¬cazione che nella sua prassi, e allo stesso mistero pa¬squale che si perpetua nell’Eucaristia quale evento nuziale. Da questi fondamenti biblici si aprono, quasi a ventaglio, tutti gli altri argomenti: dalla rivalutazio¬ne della corporeità e della sessualità all'educazione e formazione all'amore responsabile. La stessa esisten¬za cristiana ne esce rivalutata come risposta di amore a Cristo sposo più che come adeguamento a delle nor¬me morali. Un flash speciale l'autore lo riserva alla riflessio¬ne sulla tenerezza, dolcezza e bellezza di Dio che tro¬va nel matrimonio il suo spazio concreto di rivelazio¬ne. Alla luce di tutto ciò, nascono nuovi percorsi per valorizzare il tempo del fidanzamento e la famiglia».

Don Giuseppe Silvestre, nativo di Torre di Ruggiero (CZ), è un sacerdote della diocesi di Catanzaro-Squillace. Ha conseguito la Laurea in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Per 10 anni è stato missionario in Brasile, dove ha fondato una Scuola di Teologia per laici. Dal 1987 guida la Parrocchia San Pio X di Catanzaro; è docente all’Istituto Teologico Calabro “San Pio X”; è vicario per la Pastorale della diocesi di Catanzaro-Squillace. Membro dell’Associazione Teologica Italiana. Nel 1997, il Brutium “Calabresi nel mondo”, gli ha conferito la medaglia d’oro per meriti culturali e di impegno nel Terzo Mondo; nel 2003 ha ottenuto il Premio alla Cultura e nel 2005 il Premio Vivarium. Giornalista pubblicista, collabora con Famiglia Cristiana, con Comunità Nuova e con numerose altre riviste. E’ autore di numerose pubblicazioni tra le quali ricordiamo: La teologia della Liberazione. Storia, problemi, conflitti, prospettive e speranze; I beni della terra e le esigenze di giustizia; Evangelizzazione e missione al popolo. «La fede si rafforza donandola» (scritto a quattro mani con padre Pasquale Castrilli), Annunciare la speranza al Sud del mondo: solidarietà e globalizzazione. L’esperienza della chiesa calabrese; Eucaristia e nuova creazione.

Si è spento Mons. Giuseppe Fumo

06/05 Mons. Giuseppe Fumo, sacerdote dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, si è spento durante la notte scorsa dopo un periodo di sofferenza. Nato a San Pietro in Guarano il 17 marzo 1926, fu ordinato sacerdote a Cosenza il 12 dicembre 1948. Laureato in Filosofia e in Lettere classiche, Licenziato in Teologia, Mons. Fumo ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento nelle scuole pubbliche e nel Collegio Arcivescovile “Aniello Calcara”. Per molti anni fu Assistente ecclesiastico dell’Associazione Medici Cattolici e dell’Azione Cattolica, nella quale seguì in modo particolare il Settore Adulti, contribuendo al passaggio segnato dal Concilio Vaticano II. Canonico del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Cosenza, nel 1988 fu nominato Cappellano di Sua Santità. Mons. Fumo - che era per tutti “don Peppino” - lascia un ricordo vivo e grato nella Chiesa e nella società cosentina. La messa esequiale sarà celebrata in Cattedrale domani, domenica 7 maggio, alle ore 16.00 e sarà presieduta da Padre Giuseppe Agostino, Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano.

Nominato il nuovo Vescovo di Rossano è Mons. Santo Marcianò

06/05 Mons. Santo Marcianò, 46 anni, del clero di Reggio Calabria è il nuovo arcivescovo della Diocesi di Rossano - Cariati. La nomina del giovane presule è stata fatta dal Pontefice Benedetto XVI. L'annuncio della nomina di mons. Marcianò è stato dato, alle 12 in punto, nel Salone degli Stemmi dell' Arcivescovado gremito di sacerdoti, suore e fedeli, presente anche il suo predecessore, mons. Andrea Cassone, che lascia l' incarico per raggiunti limiti di età. Giornalista pubblicista, mons. Marcianò, sacerdote dell' Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, è nato nella città dello Stretto il 10 aprile 1960; sin dal 1995 è rettore del Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria.

Oggi saranno ordinati cinque nuovi sacerdoti nel Duomo di Cosenza

06/05 L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano si prepara all’ordinazione di cinque presbiteri che avverrà sabato 6 maggio alle ore 17.00 nella Cattedrale di Cosenza, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolìta di Cosenza-Bisignano. Gli ordinandi - che saranno “presentati” al Vescovo e al popolo di Dio dal Rettore del Seminario Cosentino, Don Mario Corraro - sono i diaconi: Serafino Bianco (che proviene dalla comunità parrocchiale di Bianchi e attualmente svolge il servizio di segretario per il Padre Arcivescovo), Rency Mathew Ezhukattil (proveniente dall’India, attualmente cooperatore parrocchiale a Lago), Paride Iazzolino (proveniente dalla comunità parrocchiale di Casole Bruzio, impegnato nel servizio di cooperatore parrocchiale a Serra Pedace), Frederic Mbo Mpeti (proveniente dal Congo ed oggi cooperatore parrocchiale in Rende, nella parrocchia della Santissima Trinità), Antonio Perri (proveniente dalla comunità parrocchiale di Dipignano, attualmente cooperatore parrocchiale a Cosenza, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto). In un messaggio, l’Arcivescovo Padre Salvatore Nunnari sottolinea che l’ordinazione dei nuovi sacerdoti «allieta la nostra Chiesa» ed è «la consolazione di Dio dopo le ore della tribolazione. Sì - prosegue Mons. Nunnari -, Egli ama questa Sua Chiesa e noi dobbiamo avvertire tutta la responsabilità nel corrispondere con la santità della vita al Suo amore. L’ordinazione presbiterale è un evento che esprime visibilmente e sacramentalmente la comunione ecclesiale».
Per il giorno dell’ordinazione, l’Arcivescovo Metropolìta ha disposto per tutta l’Arcidiocesi la chiusura delle chiese dalle 17.00 alle 19.00 - in coincidenza cioè con l’orario della celebrazione in Cattedrale -, così da consentire ai presbiteri di accogliere gli ordinandi in Cattedrale e di partecipare alla celebrazione.
La parola presbìtero (da cui deriva il termine “prete”, di uso comune) viene dal greco e significa anziano. Nel Nuovo Testamento è adoperata per indicare non tanto un’anzianità cronologica, ma la maturità spirituale di chi è chiamato a cooperare con il vescovo, pastore del gregge, nel suo compito di guida della comunità cristiana. Il “ministero” (cioè il “servizio”) ecclesiastico del “presbiterato” rientra fra i tre gradi del sacramento dell’Ordine, cioè in quel compito di istituzione divina, voluto dallo stesso Gesù, presente nella Chiesa sin dal suo sorgere. È conferito da un atto sacramentale chiamato “ordinazione”, che compete al vescovo.
Il Concilio Vaticano II così si esprime riguardo ai presbiteri: «Cristo, consacrato e mandato nel mondo dal Padre, per mezzo dei suoi Apostoli ha reso partecipi della sua consacrazione e della sua missione i loro successori, cioè i vescovi, i quali hanno legittimamente affidato, secondo diversi gradi, l’ufficio del loro ministero a vari soggetti nella Chiesa. La loro funzione ministeriale fu trasmessa in grado subordinato ai presbiteri, affinché questi, costituiti nell’Ordine del presbiterato, fossero cooperatori dell’Ordine episcopale, per il retto assolvimento della missione apostolica affidata da Cristo. La funzione dei presbiteri, in quanto strettamente unita all’Ordine episcopale, partecipa dell’autorità con la quale Cristo stesso fa crescere, santifica e governa la Chiesa. Per questo motivo, il sacerdozio dei presbiteri (…) viene conferito da quel particolare sacramento (l’Ordine, appunto) per il quale essi, in virtù dell’unzione dello Spirito Santo, sono segnati da uno speciale carattere che li configura a Cristo sacerdote, in modo da poter agire in nome e nella persona di Cristo».

Venerdì 5 nella chiesa di Loreto Seminario sulle comunicazioni sociali “I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione”

03/05 In preparazione alla Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, venerdì 5 maggio alle ore 18.00, a Cosenza, nel salone parrocchiale di S. Teresa del Bambin Gesù, Suor Cristina Beffa delle Figlie di San Paolo, Direttrice dell’Editoriale Paoline Audiovisivi, presenterà il tema del messaggio di Benedetto XVI: «I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione».
L’iniziativa è delle Suore Figlie di San Paolo e dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Si tratta di una proposta di riflessione rivolta, in particolare, a coloro che operano nel mondo della comunicazione sociale, a chi ha responsabilità educative e a chiunque sia interessato al tema della comunicazione come occasione di crescita per la persona.
Il messaggio di Papa benedetto XVI per la XL Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che sarà celebrata domenica 28 maggio è estremamente stimolante: «Sulla scia del quarantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, mi è caro ricordare - scrive il Papa all’inizio - il Decreto sui Mezzi di Comunicazione Sociale, Inter Mirifica, che ha riconosciuto soprattutto il potere dei media nell’influenzare l’intera società umana. La necessità di utilizzare al meglio tale potenzialità, a vantaggio dell’intera umanità, mi ha spinto, in questo mio primo messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, a riflettere sul concetto dei media come rete in grado di facilitare la comunicazione, la comunione e la cooperazione».
All’incontro di venerdì 5 sarà presente Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano.
La relatrice, Suor Cristina Beffa, è laureata in Filosofia. Giornalista professionista, attualmente dirige l’Editoriale Paoline Audiovisivi. È membro dell'equipe "Comunicazione e cultura Paoline". Ha fatto esperienze di ufficio stampa e di animazione culturale. È stata direttrice di Novaradio e vicedirettrice della rivista Famiglia Oggi. Presso l'editore Monti ha pubblicato: Eppure è viva. I chiaroscuri della famiglia italiana.

San Vincenzo la Costa si prepara ad offrire l’olio votivo a San Francesco di Paola

30/04 Il 2 maggio, il Comune di San Vincenzo La Costa, in provincia di Cosenza, partecipera' alla cerimonia religiosa, che si svolgera' nella basilica del Santuario di San Francesco di Paola, per l'offerta dell'olio che servira' per la lampada votiva del Santo patrono della Calabria, quale simbolo di pace e amore. I numerosi fedeli e devoti della figura del Santo della Charitas porteranno con loro, nel corso della cerimonia, una motivazione particolare legata alla figura del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi, nativo di San Sisto dei Valdesi e componente della stessa famiglia dei Minimi, per il quale si attende una felice conclusione del processo di beatificazione. Alla cerimonia religiosa prenderanno parte anche i comuni di Polistena, Curinga e Acconcia, anch'essi chiamati all'offerta dell'olio per la lampada votiva di San Francesco. I fedeli saranno accolti dal sindaco di Paola, Roberto Perrotta, mentre la cerimonia religiosa sara' presieduta dal Padre Generale dell'ordine, Giuseppe Fiorini Morosini.

A Cosenza il 6 maggio saranno ordinati cinque nuovi sacerdoti

29/04 L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano si prepara all’ordinazione di cinque presbiteri che avverrà sabato 6 maggio alle ore 17.00 nella Cattedrale di Cosenza, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolìta di Cosenza-Bisignano.
Gli ordinandi - che saranno “presentati” al Vescovo e al popolo di Dio dal Rettore del Seminario Cosentino, Don Mario Corraro - sono i diaconi: Serafino Bianco (che proviene dalla comunità parrocchiale di Bianchi e attualmente svolge il servizio di segretario per il Padre Arcivescovo), Rency Mathew Ezhukattil (proveniente dall’India, attualmente cooperatore parrocchiale a Lago), Paride Iazzolino (proveniente dalla comunità parrocchiale di Casole Bruzio, impegnato nel servizio di cooperatore parrocchiale a Serra Pedace), Frederic Mbo Mpeti (proveniente dal Congo ed oggi cooperatore parrocchiale in Rende, nella parrocchia della Santissima Trinità), Antonio Perri (proveniente dalla comunità parrocchiale di Dipignano, attualmente cooperatore parrocchiale a Cosenza, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto).
In un messaggio, l’Arcivescovo Padre Salvatore Nunnari sottolinea che l’ordinazione dei nuovi sacerdoti «allieta la nostra Chiesa» ed è «la consolazione di Dio dopo le ore della tribolazione. Sì - prosegue Mons. Nunnari -, Egli ama questa Sua Chiesa e noi dobbiamo avvertire tutta la responsabilità nel corrispondere con la santità della vita al Suo amore. L’ordinazione presbiterale è un evento che esprime visibilmente e sacramentalmente la comunione ecclesiale».
Per il giorno dell’ordinazione, l’Arcivescovo Metropolìta ha disposto per tutta l’Arcidiocesi la chiusura delle chiese dalle 17.00 alle 19.00 - in coincidenza cioè con l’orario della celebrazione in Cattedrale -, così da consentire ai presbiteri di accogliere gli ordinandi in Cattedrale e di partecipare alla celebrazione.
La parola presbìtero (da cui deriva il termine “prete”, di uso comune) viene dal greco e significa anziano. Nel Nuovo Testamento è adoperata per indicare non tanto un’anzianità cronologica, ma la maturità spirituale di chi è chiamato a cooperare con il vescovo, pastore del gregge, nel suo compito di guida della comunità cristiana. Il “ministero” (cioè il “servizio”) ecclesiastico del “presbiterato” rientra fra i tre gradi del sacramento dell’Ordine, cioè in quel compito di istituzione divina, voluto dallo stesso Gesù, presente nella Chiesa sin dal suo sorgere. È conferito da un atto sacramentale chiamato “ordinazione”, che compete al vescovo.
Il Concilio Vaticano II così si esprime riguardo ai presbiteri: «Cristo, consacrato e mandato nel mondo dal Padre, per mezzo dei suoi Apostoli ha reso partecipi della sua consacrazione e della sua missione i loro successori, cioè i vescovi, i quali hanno legittimamente affidato, secondo diversi gradi, l’ufficio del loro ministero a vari soggetti nella Chiesa. La loro funzione ministeriale fu trasmessa in grado subordinato ai presbiteri, affinché questi, costituiti nell’Ordine del presbiterato, fossero cooperatori dell’Ordine episcopale, per il retto assolvimento della missione apostolica affidata da Cristo. La funzione dei presbiteri, in quanto strettamente unita all’Ordine episcopale, partecipa dell’autorità con la quale Cristo stesso fa crescere, santifica e governa la Chiesa. Per questo motivo, il sacerdozio dei presbiteri (…) viene conferito da quel particolare sacramento (l’Ordine, appunto) per il quale essi, in virtù dell’unzione dello Spirito Santo, sono segnati da uno speciale carattere che li configura a Cristo sacerdote, in modo da poter agire in nome e nella persona di Cristo».

A Firmo, il 30, l’ordinazione presbiterale del diacono Pietro Lanza

28/04 Domenica 30 aprile a Firmo presso la chiesa matrice Santa Maria Assunta in cielo, con inizio alle ore 9,30 avrà luogo la ordinazione presbiterale del diacono Pietro Lanza, che riceverà il sacramento nel corso della divina liturgia pontificale celebrata dall'eparca diocesano di Lungro S.E.R Ercole Lupinacci. Il diacono Lanza ha 47 anni è nato a Firmo e vive ed opera ad Acquaformosa, dove, per più di venti anni ha collaborato con Padre Vincenzo Matrangolo nella conduzione del Centro Assistenza Preventiva Giovanile, occupandosi dei minori portatori di disagio affidati alle cure della meritoria opera e coadiuvando il parroco nelle molteplici attività della parrocchia. È insegnante di Religione ed è sposato con Eleanor Gangale ha tre figlie: Maria Chiara, Caterina e Lucia, Consegue il diploma superiore Castrovillari, poi frequenta l'Ist. Teologico «Stamati» di Lungro, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose «San Francesco di Sales» di Cosenza conseguendo il Grado Accademico di Magistero in Scienze Religiose quindi l'Istituto Teologico Calabro presso il Pontificio Seminario Regionale San Pio X di Catanzaro. Ha collaborato alla costituzione del coordinamento delle Case famiglia per minori presenti in Calabria è direttore dell' Ufficio Catechistico Diocesano e responsabile dell' Ufficio diocesano per l'insegnamento della Religione Cattolica, membro del comitato regionale per l'edilizia di culto. Fin da giovanissimo è sensibile alle varie anime della pastorale, frequenta la formazione di Azione Cattolica e anima da sempre l'associazionismo religioso, negli anni 70 dà vita al gruppo parrocchiale «La comunità» e poi all'«Eureka Jesus», inizia in diocesi il rapporto con il movimento di Raoul Follereau e l'esperienza dei campi scuola. È tra i più attivi fautori del movimento culturale che mira a valorizzare l'identità culturale arbreshe, con un gruppo di amici crea il gruppo folk e la manifestazione Vallja di S. Atanasio che da circa 30 anni si tiene a Firmo il I maggio. Nel 1985 è consigliere comunale e crea il circolo «Giorgio La Pira», è ancora tra i fondatori dell'Associazione di volontariato culturale sociale «Pramenda» di Acquaformosa.

Un video documentario alla Madonna dello Scoglio.

26/04 “La Regina dello Scoglio “ è il titolo del video documentario, finito di girare da qualche giorno, sulle opere e la vita del terziario Francescano di Santa Domenica di Placanica, comune del litorale ionico della provincia di Reggio Calabria, Fratel Cosimo Fragomeni, che lo ha visionato attestandone la veridicità di quanto narrato. Autore è Gepy La Piana (giornalista) che si avvalso della regia di Francesco Punturiero coadiuvato da Carmen Speranza e la collaborazione della collega Imma Divino e del prof. Bruno Tirotta. Il lavoro, dedicato a Demetrio Carbone amico d’infanzia dell’autore scomparso giovanissimo, iniziato nel mese di giugno dello scorso anno, è frutto di attenta ricerca di atti e testimonianze dei fedeli alla Madonna dello Scoglio, apparsa al veggente per la prima volta l’11 maggio 1968. Durante le riprese, curate dalla Video Editing di San Ferdinando esterna uno con Giusy Utano, si è reso necessario fare interpretare da attori, tutti calabresi alla prima esperienza, i ruoli del piccolo “ pastore Cosimo Fragomeni”, impersonato da Rocco Giovinazzo, il “diciottenne Cosimo”, Michele Iellamo, doppiato da Walter Alberio, con Ketty Spampinato nel ruolo della Vergine Santa con la voce di Denise La Piana. Fulvio Bonelli, con l’hobby della pittura, ha dato vita al pittore “Ilario Tarsitani” che ha realizzato il dipinto della Madonna dello Scoglio tuttora presente nella Cappella del Santuario. I costumi, riprodotti da Norina Di Giacco che ha anche interpretato “la mamma di Fratel Cosimo” Maria Mazzà, sono veramente di ottima fattura e curati con dovizia di particolari. La narrazione non ha trascurato nessun accadimento, riferendo anche della sorgente d’acqua sgorgata per intervento divino allo Scoglio di Santa Domenica di Placanica, in base alle testimonianze di tanta gente tra le quali quella della sig.ra “Rosa Bolognino”, interpretata da Carmela Luzza. Suor Loreta Scano e Mario Napolitano sono stati i consulenti musicali e Santo Alizzi ha curato egregiamente la fase informatica, consentendo la realizzazione della parte cinematografica del video. Unanimi e lusinghieri giudizi per la canzone “ A Te Maria “, sigla di chiusura del video, scritta dalla reggina Vincenza Tramontana e cantata da Carmen Marchese. Varie le testimonianze di Sacerdoti, Religiose e fedeli che hanno definito lo Scoglio “ la piccola Lourds” d’Italia. Particolare è stata la testimonianza di S.E. il Vescovo della diocesi Locri-Gerace mons. Giancarlo Maria Bregantini che ha riferito dell’attenzione amorevole che la Chiesa tutta rivolge al luogo e a Fratel Cosimo, ponendo l’accento sulla prudenza prima di esprimere giudizi, definendo Lo Scoglio “una clinica delle anime” che “curate” ritornano alla vita parrocchiale con rinnovato entusiasmo divenendone successivamente protagoniste.
Il documentario, che sarà tradotto in varie lingue, perché richiesto in Canada, Australia, Stati Uniti, Germania e Francia, prevede una seconda edizione, già concordata con la Fondazione, per contribuire al discernimento e alla valutazione della Chiesa e dei fedeli.
L’uscita del video è prevista in occasione del raduno allo Scoglio di Santa Domenica di Placanica, che avrà luogo l’11 maggio p.v. e sarà presentato, in anteprima, alla stampa e ai cittadini, nello splendido scenario di Placanica il nove maggio.

Dal 29 a Paola la Giornata dei giovani dell'Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano

25/04 Sarà Paola ad ospitare la Giornata dei giovani dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Sabato 29 aprile, dalle 18.00 alle 24.00, infatti, nella parrocchia di Santa Maria di Porto Salvo (chiesa di Santa Maria degli Angeli) convergeranno tutti i gruppi giovanili della diocesi.
Il programma dell’incontro prevede alle ore 18.00 l’accoglienza dei gruppi intervenuti; alle ore 19.30 una veglia di preghiera presieduta dal Padre Arcivescovo Salvatore Nunnari; alle ore 21.00 un concerto-testimonianza di don Giosy Cento, prete-cantautore.
Don Giosy Cento è nato a Ischia di Castro (VT). È stato per diversi anni parroco a Grotte di Castro e incaricato della Pastorale Giovanile della sua Diocesi, coniugando gli impegni pastorali e le molte richieste di incontri musicali con i giovani di tante città d’Italia e dell’estero.
Ha iniziato il “ministero della canzone” negli anni Settanta, nell’immediato post-concilio, mettendo a servizio della comunicazione il suo carisma, con un linguaggio moderno che sa parlare di Dio in maniera concreta e attualizzata.
Le sue canzoni traggono ispirazione dal quotidiano; dentro ogni suo brano c’è una storia, un’emozione. Il suo pubblico privilegiato sono i giovani, ai quali si sente molto vicino. Ne racconta i problemi, i turbamenti, i sogni e le attese; dà voce alla loro esperienza e alla loro ricerca di valori essenziali che possono dare senso alla vita. In 25 anni di attività musicale ha tenuto quasi 2000 concerti, incontrando migliaia di giovani e diventando per molti l’amico, il confidente, il consigliere.
Ha composto oltre 1000 canzoni, utilizzate nella catechesi, nella liturgia e nelle attività di animazione giovanile. Nei suoi anni di attività don Giosy Cento ha toccato moltissime città e nazioni del mondo. Ha percorso tutta l’Italia, ha cantato in Francia, in Svizzera, in Spagna, in Polonia, in Germania, in Canada, negli Stati Uniti e in Africa. Alcuni suoi album sono stati tradotti in inglese e in spagnolo.
Don Giosy ha “inventato” i “Cantautori di Dio” e fondato l’associazione “Il mio Dio canta giovane”. È consulente musicale del Meeting che si tiene ogni anno a Pompei e che vede radunati oltre 10.000 giovani. Ha lanciato l’idea della canzone cristiana a Sanremo e ha portato i cantautori cristiani all’Ariston nel Novembre 1999, realizzando una rassegna di gran qualità e prestigio (dal sito delle Edizioni Paoline).

Incontro tra le realtà religiose monoteiste il 30 a Cittanova

24/04 Con il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria, della Diocesi Oppido-Palmi, dei comuni di Cittanova e Bova Marina, con l’accordo di Riccardo Shemuel di Segni, rabbino capo di Roma e del Centro culturale della Comunità islamica della Piana di Gioia Tauro, si terrà Domenica 30 aprile, alle ore 17, presso il centro congressi della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova, un dibattito intitolato “Uniti nella diversità”, cui parteciperanno esponenti politici, istituzionali, religiosi e dell’associazionismo. L’iniziativa, curata dal Distretto 108 YA dei Lions Clubs “Vallis Salinarum” di Taurianova, mirerà a riportare alla luce, sui sentieri della spiritualità, i punti comuni delle tre realtà religiose monoteiste. “Perché a Cittanova – dice Antonio Sorrenti – studioso di ebraismo – un convegno di così alto significato? Perché nella cittadina della Piana, successivamente alla marranizzazione degli ebrei nel 1600, venne riconcessa l’apertura di una nuova sinagoga, segno, questo, della straordinaria vitalità della comunità ebraica cittanovese”.
Per illustrare i particolari del convegno, nel corso del quale saranno rese pubbliche nuove testimonianze storiche del ruolo degli ebrei in Calabria, ed in particolare nella provincia di Reggio, gli organizzatori incontreranno i giornalisti nell’Aula Commissioni del Consiglio regionale della Calabria, a Palazzo “Tommaso Campanella”, alle ore 12 di giovedì 27 aprile.

Il quadro della Madonna di Pompei all’Ospedale di Cetraro

22/04 Il quadro della Madonna del Rosario di Pompei e' giunto, a bordo di un elicottero della Guardia di Finanza del reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, nell'ospedale di Cetraro. All'interno del nosocomio si e' tenuta una concelebrazione officiata dal vescovo di San Marco Argentano, mons. Domenico Crusco, e dal parroco, don Giovanni Alessi. Nel corso della funzione e' stata ricostruita la storia del quadro della Madonna, il cui culto risale al XII secolo, all' epoca dell'istituzione dell' Ordine dei frati domenicani. Seconda la tradizione cattolica, l'immagine della Madonna ha propiziato la vittoria della flotta cristiana sui Turchi nella battaglia navale di Lepanto nel 1571. La festa della Madonna del Rosario si celebra a Pompei, dal 1913, il 7 ottobre.

Concluse le manifestazioni per San Francesco di Paola a San Sisto dei Valdesi

21/04 Si è conclusa ieri sera nella frazione San Sisto dei Valdesi del Comune di San Vincenzo La Costa la missione dei frati minimi dell’Ordine di San Francesco di Paola, che si è svolta dal 18 al 20 aprile in preparazione della manifestazione religiosa che avrà luogo il prossimo 2 maggio, presso il santuario di Paola, con la consegna dell’olio per la lampada votiva che arde perennemente di fronte alle reliquie del Santo protettore della Calabria.
La reliquia del mantello di San Francesco di Paola è stata portata a San Sisto dei Valdesi dalla vicina frazione di Gesuiti, dove la missione si è caratterizzata nella serata precedente per il meeting riservato ai giovani residenti nel Comune di San Vincenzo La Costa, una occasione per riflettere in letizia e gioia, attraverso il canto e la parola di Alessia Frappi e Fra Pasquale Marangi, sul valore della pace, della giustizia, dell’amore e della carità, che rimarrà certamente come impegno da perseguire e praticare.
La giornata conclusiva della missione si è motivata sia per la seduta straordinaria del Consiglio comunale presieduto dal Sindaco, Marisa Fallico, e dal Provinciale dell’Ordine dei Minimi, padre Gregorio Colatorti, nonché del parroco, don Pierluigi Mauro, quanto per la presenza della reliquia nella chiesa di San Sisto dei Valdesi, cara al frate minimo, padre Bernardo Maria Clausi, proclamato Venerabile nel mese di dicembre 1987 dal Santo Padre Giovanni Paolo II, per il quale si attende la conclusione del processo di beatificazione.
Una figura ampiamente ricordata durante le varie cerimonie religiose che si sono svolte nelle chiese di San Vincenzo La Costa, Gesuiti e San Sisto dei Valdesi attraverso le parole e le testimonianze dei padri Minimi, Vincenzo Arzente, Franco Russo e Marco Gagliardi, nonché del generale dell’Ordine degli Ardorini, padre Giuseppe De Rose, che non hanno mancato di sottolineare il valore fortemente religioso, spirituale ed umano del Venerabile Clausi, che tra il 1789 e il 1849 seppe vivere le regole di San Francesco di Paola nei momenti riservati e pubblici nei vari luoghi meta dei suoi viaggi missionari sull’intero territorio nazionale.
Nella stessa seduta straordinaria del Consiglio comunale, che ha registrato un forte appello del presidente dell’Associazione Padre Bernardo Maria Clausi, Francesco Perrotta, si è evidenziato il valore simbolico di gemellaggio tra il Comune di San Vincenzo La Costa e il Comune di Paola proprio per merito della figura del Venerabile Clausi che seppe vivere il suo tempo testimoniando in entrambi i luoghi la concordia, la riconciliazione, l’amore tra gli esseri umani nella ricerca e il perseguimento della pace attraverso l’esercizio dell’umiltà e della carità.
Una circostanza questa che ha portato il Sindaco di San Vincenzo La Costa, Marisa Fallico, ad esprimere parole di condanna per l’atto di intimidazione rivolto in mattinata al sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e che lo stesso Padre Provinciale, Gregorio Colatorti, ha ripreso sottolineando il significato di cattiveria umana dell’atto, nettamente contrario al pensiero, alle parole e alle testimonianze di San Francesco di Paola, che seppe denunciare con atti visibili le azioni di ingiustizia e di violenza esercitati dalla gente comune come dai potenti dell’epoca per concretizzare al contrario una convivenza di pace e solidarietà tra la comunità e l’intera società del Paese, sia in Italia che in Francia.
Il quinto centenario della morte di San Francesco di Paola che ci si appresta a celebrare – ha detto il Padre Provinciale dell’Ordine dei Minimi - deve essere occasione per tutti di riconciliazione portando anche i figli delle tenebre a vivere la gioia della luce nella consapevolezza dello spirito di fratellanza e della speranza che appartiene ad ogni essere umano in cammino verso un mondo in cui la parola Dio è segno di ubbidienza e testimonianza di amore.
Lo scambio di doni e l’impegno di ritrovarsi a Paola il prossimo 2 maggio insieme alle popolazioni di Curinga – Aconia e Polistena per la comunità di San Vincenzo La Costa – ha affermato il Sindaco, Marisa Fallico – vuole significare un momento di ritrovata serenità e solidarietà che porterà certamente benefici notevoli sia sul piano sociale e culturale che spirituale, necessari a dare alla nostra regione una nuova impronta per uscire dalle secche del sottosviluppo ed incamminarsi sulla via del progresso civile ed economico.

Il mantello di San Francesco di Paola in pellegrinaggio a San Vincenzo la Costa

19/04 La reliquia del mantello di San Francesco di Paola con il quale attraversò lo stretto di Messina è stato portata ieri dai Frati dell’Ordine dei Minimi nelle chiese della comunità parrocchiale del Comune di San Vincenzo La Costa, invitato, in rappresentanza dei Comuni della Provincia di Cosenza, ad offrire l’olio per la lampada votiva che arde perennemente di fronte alle reliquie del Santo della “Charitas” collocate all’interno della basilica del santuario, la cui cerimonia religiosa avverrà il prossimo 2 maggio alla presenza delle massime autorità politiche, civili e religiose della Calabria.
La reliquia, accompagnata dal Sindaco di Paola, Roberto Perrotta, è giunta sulla piazza principale antistante la sede del comune di San Vincenzo La Costa nella tarda serata di ieri, accolta dal Sindaco, Marisa Fallico, che ha consegnato le chiavi del paese al Santo patrono della Calabria in segno di devozione e fede profonda, alla cui cerimonia ha assistito una folla di cittadini e fedeli ossequiosi della figura di San Francesco di Paola, che ha pure trovato durante il suo itinerario di trasferimento dal Santuario la comunità parrocchiale di San Fili e Bucita in preghiera lungo il tragitto della strada provinciale che porta fino a Montalto Uffugo.
Luoghi e posti in cui la figura e l’opera di San Francesco di Paola è avvertita in modo sensibile e particolare per ragioni votive e religiosità profonda manifestata in modo ampio durante la concelebrazione della messa che si è svolta nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo Martire ad opera del padre Minimo, Vincenzo Arzente, del parroco, don Pierluigi Mauro, e del padre generale degli Ardorini, Giuseppe De Rose.
Una messa caratterizzata dalle motivazioni profonde legate alla presenza della reliquia del Santo che la cittadina tirrenica di Paola si appresta a festeggiarlo nel prossimo mese di maggio solennemente alla vigilia del quinto centenario della sua scomparsa e che dovrebbe richiamare l’interesse e la partecipazione a livello nazionale e internazionale di tantissimi devoti sia di origine calabrese e non per la celebrazione del valore più grande che caratterizzò la sua testimonianza terrena: la carità quale segno vivo di appartenenza all’uomo buono rivestito di amore e senso della pace.
Valori e sentimenti che sono stati toccati e ricordati da padre Vincenzo Arzente durante l’omelia con l’invito ad aprire i propri cuori nell’accoglienza sempre attuale del messaggio e l’opera di San Francesco di Paola, che troverà nella cerimonia del 2 maggio, con l’offerta dell’olio per la lampada votiva, il momento e l’occasione alta di riflessione per tutti i Sindaci e i politici che interverranno affinché la concordia, il dialogo, il rispetto dell’uomo, la riconciliazione spirituale e il senso di servizio verso gli altri diventino traccia visibile di un cammino permanente perché lo sviluppo e la pace siano fatti reali appartenenti a ciascun uomo e donna.
La missione dei padri Minimi si concluderà nel pomeriggio di domani, giovedì 20 aprile, con il trasferimento della reliquia di San Francesco di Paola nella chiesa di San Sisto dei Valdesi, dove nacque il 26 novembre 1789 uno dei discepoli e figli più devoti della figura del Santo della carità, il venerabile Padre Bernardo Maria Clausi, al quale tutta la comunità di San Vincenzo La Costa guarda con affetto e devozione nella speranza di una felice conclusione del processo di beatificazione.
Per la giornata di giovedì è in programma nel pomeriggio alle 17,30, nella sede comunale, una seduta straordinaria del Consiglio comunale, alla quale prenderanno parte il Sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e il padre provinciale dei Minimi, Gregorio Colatorti. La missione si chiuderà con la celebrazione di una Santa Messa solenne e con una veglia di preghiera dedicata alla pace.

Incontro sull’enciclica di Papa Benedetto “Deus Caritas est” a Cosenza

19/04 «L’enciclica di Benedetto XVI DEUS CARITAS EST: un’introduzione alla lettura» è il tema dell’incontro che si terrà venerdì 21 aprile alle ore 19.00 a Cosenza, nella sala “Mons. Luigi Rogliano” della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto. E’ quanto annuncia una nora del Parroco Don Gino Liberto. All’incontro farà da guida Padre Enrico dal Covolo, Salesiano, Consultore della Congregazione per la Dottrina della fede e Professore ordinario di Patristica nella Pontificia Università Salesiana.

Pasqua 2006: I messaggi di Mons. Ciliberti, Nunnari, Mondello e Bregantini. I riti albanesi.

Le celebrazioni della settimana Santa a Cosenza

12/04 La Domenica delle Palme ha aperto la Settimana Santa. Di seguito il programma delle prossime celebrazioni:
MESSA DEL CRISMA - Giovedì 13 aprile alle ore 9.00 il Padre Arcivescovo, Mons. Salvatore Nunnari, concelebrerà nella Cattedrale di Cosenza, con tutti i Sacerdoti della diocesi, la Messa del Crisma, durante la quale saranno consacrati gli Oli sacri con cui si amministreranno i Sacramenti del Battesimo, della Cresima, dell’Ordine sacro, dell’Unzione degli infermi. Sarà un momento di comunione profonda tra Vescovo, Presbiteri, Diaconi, Religiosi, Laici, occasione di riflessione sul valore del sacerdozio nella comunità cristiana e su tutte le vocazioni che in essa si esprimono.

TRIDUO PASQUALE

GIOVEDÌ SANTO (“IN CŒNA DOMINI”) - Con la Messa vespertina del Giovedì Santo inizierà il Triduo pasquale, che si concluderà con i vespri della domenica di Pasqua ed è il cuore delle celebrazioni pasquali e di tutto l’anno liturgico.
Giovedì sera si celebra la Messa della Cena del Signore, nella quale si fa memoria di Gesù che, durante l’Ultima Cena con i discepoli, offre e consegna Se stesso, il Suo Corpo ed il Suo Sangue, nel Pane e nel Vino. La liturgia comprende il segno della lavanda dei piedi, che Gesù compie per rendere più esplicito il senso della missione Sua e della Chiesa, chiamata a continuare la Sua opera. Nel segno della lavanda dei piedi si evidenzia come l’Eucaristia - il sacramento del Pane e del Vino - sia elemento fondante una vera testimonianza della Carità, cioè di quell’Amore la cui unica fonte è Dio stesso.
Al termine della Messa, l’Eucaristia verrà portata all’altare della reposizione (il cosiddetto “sepolcro” della tradizione popolare) per l’adorazione dei fedeli, che si prolungherà fino alla sera del Venerdì Santo. In molte chiese, nella sera del Giovedì Santo si terranno, fino a tarda ora, veglie di peghiera.
L’Ultima Cena di Gesù con i discepoli è un banchetto della Pasqua ebraica, che fa memoria della liberazione degli Israeliti, guidati da Mosè, dalla schiavitù d’Egitto e dall’idolatria del faraone. Gesù si inserisce, da ebreo qual è, in questa tradizione, ma la rinnova profondamente e radicalmente, istituendo il memoriale della consegna del Suo Corpo e del Suo Sangue.
Il Padre Arcivescovo presiederà la celebrazione in Cattedrale alle ore 17,00.

VENERDÌ SANTO (“IN PASSIONE DOMINI”) - Il Venerdì Santo la Chiesa celebra il mistero della passione e morte del Signore. La liturgia si svolge in tre momenti: proclamazione e ascolto della parola di Dio, adorazione della croce, distribuzione dell’Eucaristia. Per antichissima tradizione, il Venerdì Santo non viene celebrata la Messa (l’Eucaristia distribuita è quella consacrata il Giovedì). Elemento fondamentale è la proclamazione e l’ascolto della Scrittura, con la preghiera universale per la Chiesa, per il Papa, per gli ordini sacri e per tutti i fedeli, per i catecumeni (coloro che devono ricevere il Battesimo), per il popolo d’Israele (“fratello maggiore” nella fede), per i non cristiani, per i non credenti in alcun Dio, per i governanti, per i sofferenti.
Il Venerdì Santo è giorno di contemplazione e di ringraziamento per il sacrificio di Gesù, fonte di salvezza per l’umanità intera. Nel corso della liturgia ci sarà l’adorazione della Croce, strumento di tortura e, insieme, di liberazione.
Mons. Salvatore Nunnari presiederà la celebrazione in Cattedrale alle ore 17,00.

VIA CRUCIS - Anche quest’anno, in tutti i centri della diocesi si ripercorrerà la Via Crucis, la strada di Gesù verso il Calvario.
La Via Crucis a Cosenza sarà guidata dal Padre Arcivescovo; muoverà dalla chiesa del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna di Loreto e avrà come mèta la piazza antistante la chiesa di San Nicola, dove lo stesso Mons. Nunnari pronuncerà l’omelia e impartirà la benedizione.
Il raduno è previsto per le ore 20.00 in piazza Loreto, da dove alle 20.30 la Via Crucis muoverà per attraversare Via Caloprese, piazza Bilotti, viale degli Alimena, Via Montesanto, Corso Umberto, Piazza dei Bruzi e giungere nella piazza antistante la chiesa di San Nicola.
Il tema della Via Crucis è tratto quest’anno da un versetto del Nuovo Testamento, precisamente della Prima Lettera di Pietro (51, 3): «Per una speranza viva». Si inserisce nel percorso di tutta la Chiesa italiana verso il convegno ecclesiale nazionale di Verona, ispirato appunto alla speranza cristiana testimoniata e vissuta nel contesto attuale della società italiana.
La preghiera iniziale e quella finale sono tratte dalla Via Crucis scritta dal Card. Joseph Ratzinger, celebrata a Roma il Venerdì santo dello scorso anno. Numerosi i brani del Vangelo e di altri scritti del Nuovo Testamento. Nelle meditazioni anche un testo tratto dalla lettera enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est.

Tradizionalmente, la Via Crucis prevede alcune tappe - le “stazioni” - per meditare sul mistero dell’amore di Dio e della morte di Gesù. Questa forma popolare di preghiera - già praticata a Gerusalemme, secondo i racconti di antichi pellegrini, nei primissimi secoli del cristianesimo e importata in Europa - ha avuto nel tempo varie modifiche, corrispondenti a diverse sensibilità spirituali. A partire dal sec. XVII si è stabilizzata nello schema che prevede quattordici stazioni: in esse, più che la semplice cronaca degli avvenimenti, i fedeli rivivono spiritualmente il cammino ed il sacrificio di Gesù.
Negli ultimi anni, la prassi delle comunità cristiane ha arricchito ulteriormente la Via Crucis aggiungendo spesso una quindicesima stazione che invita a contemplare la Resurrezione del Signore Gesù, in modo da vederne la Passione, la Morte e la Resurrezione come i tre aspetti di un unico mistero quale viene presentato nel Triduo pasquale. Ancora oggi, i cristiani sono invitati a meditare sul mistero della croce che solca la storia e segna non la sconfitta, ma la vittoria del Signore. Il Crocifisso rivela agli uomini il volto del Padre che li ama ed apre loro le porte della speranza.

SABATO SANTO (15 aprile) - È un giorno “aliturgico”: non ci sono, cioè, liturgie. È il secondo giorno della sepoltura di Gesù, interamente lasciato alla riflessione e all’attesa della resurrezione del Signore. Ci si prepara alla Veglia pasquale della notte.

VEGLIA PASQUALE (“IN RESURRECTIONE DOMINI”) E DOMENICA DI PASQUA - Nella notte fra il Sabato e la Domenica si celebra la solenne VEGLIA PASQUALE, cuore dell’anno liturgico.
In essa la liturgia della luce (l’accensione del cero pasquale, da cui prendono luce, nel buio della notte, le candele dei fedeli, rischiarando le tenebre) è il segno della Resurrezione di Cristo che illumina la storia umana e l’oscurità del peccato. Il Cristo è alfa e omega, principio e fine della storia.
La ricchissima liturgia della Parola, dopo la proclamazione del precònio (“annuncio” pasquale), è un’intensa meditazione delle tappe che hanno condotto il popolo di Dio verso il momento della Resurrezione del Signore. Ogni momento della storia della salvezza (la creazione, l’esodo dall’Egitto, i profeti) è preparazione dell’evento della Resurrezione che, nella notte della veglia pasquale, viene rivissuto, attualizzato. La salvezza del Signore è vera ed operante nell’oggi. La liturgia battesimale rammenta ai credenti che, sin dal cristianesimo primitivo, nella notte di Pasqua venivano battezzati (alla lettera: “immersi nell’acqua”, dal greco) i “catecumeni”, dopo una lunga preparazione (si trattava, ovviamente, di adulti che si convertivano). Il Battesimo è il sacramento grazie al quale la persona, “lavata” del peccato originale, rinasce ad una “nuova vita” ed è accolta nella comunità ecclesiale: è strettamente legato, dunque, alla Resurrezione di Gesù, inizio di un’umanità rinnovata. Tutti i fedeli sono invitati, in questa notte, a rinnovare le promesse del proprio Battesimo. Proprio per questo, rinnovando l’antichissima tradizione della comunità cristiana, in diverse chiese durante la veglia saranno celebrati dei battesimi.
Padre Salvatore Nunnari, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, presiederà la Veglia pasquale in Cattedrale alle ore 22,30; domenica, celebrerà la Messa di Pasqua (sempre nella Cattedrale di Cosenza) alle ore 12,00.

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