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Vescovi calabresi denunciano: Calabria emerginata

 

 

La Conferenza dei vescovi calabresi denuncia “Calabria emarginata”

08 set 09 La Conferenza dei Vescovi Calabresi, riunita a Le Castella di Isola Capo Rizzuto (Kr) nei giorni 6 e 7 ottobre scorsi, presiduta da Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal. - Bova. Erano presenti tutti i Vescovi Residenziali e i Vescovi Emeriti Mons. Giuseppe Agostino, Mons. Antonio Cantisani, Mons. Vincenzo Rimedio. ha ampiamente discusso sulla situazione della Calabria. ''E' stata unanime la constatazione - si legge in una nota - che la nostra Regione rimane emarginata rispetto al resto d'Italia. I problemi sono gravi e difficili e non sempre si vede un impegno delle Istituzioni per affrontarli tempestivamente e decisamente. I Vescovi hanno ribadito di essere consapevoli che non rientra nei loro compiti indicare soluzioni, ma che non possono esimersi dal raccogliere le ansie della gente, che da loro attende un sostegno morale e una parola di conforto e di speranza di fronte a certe situazioni oggettivamente inaccettabili''. Non e' possibile, inoltre - si legge nella nota dei Vescovi - ignorare il problema dei precari della scuola, ne' tacere sulla necessita' che certi provvedimenti siano calati nella realta' socio-geografica della nostra Regione''. ''Altrettanto i Presuli affermano per quanto attiene alla frontiera della sanita'. Non si puo' tacere che certe soluzioni pensate nell'ottica del risanamento economico si ritorcano contro i piu' deboli. La recente scoperta, poi, dell'avvelenamento sia del mare calabrese, risorsa incomparabile per le attivita' economiche e turistiche; sia del territorio della citta' di Crotone, ha posto ai Pastori Calabesi seri interrogativi su come vengano gestiti i problemi del territorio. I crimini contro la salute e l'ambiente denotano come sia diabolico perseguire i propri interessi economici a discapito del bene comune. Ma non si puo' liquidare il problema scaricando tutto sulla delinquenza locale, perche' certe operazioni hanno sicuramente altre piu' gravi responsabilita'''. ''Pur soffrendo per i problemi della intera Regione - continua la nota - i Vescovi esortano alla speranza e alla fiducia, confidando nelle parole del Signore: ''non abbiate timore, io ho vinto il mondo''. Le cose possono cambiare, ma ognuno riscopra il proprio protagonismo e assuma le proprie responsabilita' per quel che gli compete. Ancora una volta l'Episcopato Calabro esorta i fedeli laici ad impegnarsi in politica per portare in essa il fermento evangelico. A tal proposito viene ribadito che non a caso la Chiesa Cattolica, attraverso la sua dottrina sociale, da sempre ha condannato quei modelli economico - sociali che non mettono al primo piano l'uomo con i suoi diritti e i suoi bisogni. L'uomo deve essere, infatti, il primo capitale da salvaguardare, cosi' come sottolinea anche il Santo Padre Benedetto XVI nella recente Lettera Enciclica Caritas in veritate, dove intende ricordare, soprattutto ai governanti, che ''l'uomo e' l'autore, il centro e il fine di tutta la vita economico - sociale''. ''L'Assemblea dei Vescovi , all'inizio dei lavori - si legge in una nota - ha sentito il bisogno di esprimere, all'unanumita', la vicinanza piu' sentita e la solidarieta' piu' forte alle famiglie del territorio messinese, colpite, nei giorni scorsi, da una, purtroppo in qualche modo attesa calamita' naturale, rivelatasi, comunque, molto piu' tragica di quanto si fosse potuto immaginare. Con la solidarieta' i Vescovi hanno assicurato alle persone colpite dal lutto e dal dolore la preghiera di tutte le Comunita' ecclesiali calabresi''. L'Assemblea dei Vescovi ha discusso ed approvato iniziative pastorali ed organizzative, riguardanti la Chiesa di Calabria.

Callipo è d’accordo. ''E' condivisibile l'esortazione dell'Episcopato Calabrese, rivolta alle Istituzioni - dice Filippo Callipo, candidato a Presidente della Regione - di un impegno maggiore per fare uscire la Calabria dall'emarginazione. Cosi com'e' interessante, nello stesso documento dei Vescovi, l'analisi sull'emergenza ambientale nella regione: 'il problema dei rifiuti tossici riguarda si' la delinquenza locale, ma coinvolge altre responsabilita''''. ''In questo senso, la risposta del ministro dell'Ambiente, data ieri a Montecitorio, all'on. Occhiuto - sostiene Callipo - e' insoddisfacente: non ha chiarito, confermato o smentito, l'esistenza di traffici criminali, volti a seppellire rifiuti pericolosi in Calabria, che inchieste giudiziarie e giornalistiche documentano. In tal modo, purtroppo, si consente che circoli nel mondo un'immagine terribile delle condizioni ambientali calabresi, che puo' anche, e si spera che sia cosi', non essere vera, ma intanto il danno e' fatto. E' per questo che un Governo attento - conclude Callipo - dovrebbe affrontare il problema dell'emergenza ambientale in un'area del suo territorio con precisi impegni e un Piano complessivo''.

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