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Brogli sul voto all'estero

 

Brogli sul voto all’estero: La DDA prosegue le indagini. Dell’Utri annuncia querele

16 apr 08 Va avanti e si starebbe arricchendo di nuovi elementi l'inchiesta avviata dalla Dda di Reggio Calabria sui presunti brogli nel voto degli italiani emigrati nell'America Latina nelle scorse elezioni politiche. I magistrati stanno esaminando il materiale acquisito all'inchiesta dalla Polizia e le intercettazioni delle telefonate in cui si sarebbe fatto riferimento alla possibilità di condizionare il voto attraverso la contraffazione delle schede non utilizzate. In tal modo, secondo quanto è emerso dall'inchiesta, su circa 50 mila schede non recapitate ai destinatari, e che avrebbero dovuto essere restituite al Viminale, sarebbe stato apposto, anche attraverso il coinvolgimento di consoli onorari ed addetti ai seggi, il segno sul simbolo del Popolo della libertà. Un'ipotesi che, comunque, attende ancora il vaglio della verifica investigativa. Una delle telefonate che sono all'esame di magistrati ed investigatori sarebbe quella tra un uomo d'affari calabrese, Aldo Micciché, da tempo residente in Venezuela e presunto emissario in Sud America della cosca Piromalli di Gioia Tauro, ed il parlamentare Marcello Dell'Utri, che nell'inchiesta non è indagato. La cosca Piromalli, come contropartita, avrebbe avuto garantiti benefici in merito al regime carcerario di alcuni affiliati detenuti ed una somma di denaro.

Dell’Utri annuncia querele. Il senatore Marcello Dell'Utri ha reso noto di aver dato mandato ai propri legali di presentare una querela contro ignoti, "affinché vengano accertate tutte le responsabilità della fuga di notizie su una indagine della Procura di Reggio Calabria per presunti brogli elettorali in Venezuela". Secondo la nota di Dell'Utri "questo episodio dimostra come si sia inteso utilizzare, ancora una volta, la violazione del segreto istruttorio a fini politici, divulgano mere ipotesi investigative, peraltro non riscontrate e già pubblicamente ridimensionate dagli stessi Pubblici Ministeri, al solo fine di interferire con il regolare e sereno andamento della campagna elettorale ad appena due giorni dal voto".

Precedenti

Brogli voto all’estero: La DDA andrà a sentire Miccichè, il faccendiere che truffò 25 milioni alla banda della Magliana. Le cosche puntano il 41bis

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