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Notizie di Cronaca
da 13 al 31 gennaio 2006


A Vibo, una ragazza di 20 anni manca da domenica da casa

31/01 Un ragazza di 20 anni, Domenica D' Andrea, e' scomparsa a Vibo Valentia. I genitori della giovane, che non riescono a spiegarsi la sua scomparsa, hanno presentato una denuncia ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. La giovane si e' allontanata domenica scorsa dalla sua abitazione di Vibo Valentia. Prima di uscire stava giocando al computer, non dotato, secondo quanto hanno riferito i genitori, di collegamento ad internet. Domenica D' Andrea, apprendista parrucchiera, secondo quanto ha riferito il padre, Gaetano, muratore, non ha legami sentimentali e non lavora. 'Mia figlia - ha detto D' Andrea - e' una ragazza tranquilla e non c' e' nulla, al momento, che possa spiegare la sua scomparsa''. Gaetano D' Andrea ha anche riferito che in passato la figlia si era allontanata altre volte da casa. ''L' ultima - ha riferito l' uomo - risale a due anni fa, dopo un banale litigo con il fratello. A ritrovare Domenica alcuni giorni giorni dopo a Cosenza fu la polizia''.

Aviaria: Sequestrati tre capannoni ed animali a San’Agata d’esaro e un centro di imballaggio delle uovo a Mandatoriccio

31/01 Seicento animali e tre capannoni di 200 metri quadri ciascuno, per un valore complessivo di 160 mila euro, sono stati sequestrati in un allevamento avicolo di Sant' Agata d' Esaro dai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano in collaborazione con i Nas di Cosenza. Al termine di controlli relativi all' emergenza aviaria effettuati all' interno della struttura, i militari hanno contestato al titolare dell' allevamento, R.A., di non avere smaltito le carcasse di animali morti nei termini di legge; di non essere in possesso di autorizzazione sanitaria; di non avere rispettato i sistemi di bio-sicurezza e di non avere sottoposto a profilassi i capi avicoli dell' allevamento. I militari, al termine dell' ispezione, hanno informato l' autorita' sanitaria competente. . A Mandatoriccio , i carabinieri del Nas hanno sequestrato un centro per l'imballaggio delle uova perche' sprovvisto dei requisiti igienico-sanitari e strutturali obbligatori. Nell'ambito dell'operazione e' stato inoltre disposto il sequestro di 10mila uova.

Processo G8 di Genova, 73a udienza davanti a pochi intimi

31/01 Ennesima udienza del teste Zampese, che giunge al compimento della prima parte della sua deposizione, che potrebbe essere definita a tutti gli effetti come una vera e propria requisitoria multimediale. "Siamo a meta'", ha specificato il pm Canciani, a fronte di una richiesta del tribunale di procedere in modo piu' spedito. Siamo giunti oggi alla fine del percorso del cosiddetto blocco nero. Solita sequela di particolari, di abbigliamento, di intuizioni dell'ispettore Zampese. Quelle intuizioni che, stranamente, non ebbe durante la sua permanenza, dalle otto del mattino fino a tarda notte, nella caserma di Bolzaneto per tutti i giorni del g8. Misteri dell'udito e della vista. Li' non vide e non udi' nulla. Di fronte al computer per analizzare foto e video sui 25 manifestanti invece - la saggezza popolare insegna - sono capaci tutti. Il processo ai 25 - senza sparare eccessivamente sulla croce rossa Zampese - e' comunque ad un suo momento di svolta. Aula semideserta, procura attenta, tribunale ancora di piu'. Il processo si sta decidendo, e' triste ammetterlo, con la deposizione proprio di Zampese. Mentre la difesa riaccende i motori - non manca piu' tanto tempo al controesame - non resta che incassare e portare a casa. Prossima udienza lunedi' 6 febbraio.

Processo G8/Bolzaneto

31/01 Costretti a cantare "viva il duce", a recitare oscene filastrocche fascistoidi, a improvvisare marce con braccio teso. Insieme a questo botte, spintoni, minacce, anche di "gambizzazione". Tre testi, tre storie differenti, ma identiche nella loro drammatica sequenza. Il comitato d'accoglienza, le botte nel corridoio, le durezze all'interno della cella. Uno dei testi, addirittura, viene portato a Bolzaneto dopo essere uscito dall'ufficio per vedere cosa accadeva nelle strade. Unghiate sul collo, flessioni sotto minaccia, insulti, sputi e l'obbligo di non sottrarsi al can can fascista made by sesto reparto mobile, g.o.m. e polizia penitenziaria. I test riconoscono le divise, sia del reparto mobile, sia dei g.o.m. nonostante il tentativo della difesa degli imputati di confondere i testi mostrando le divise della guardia di finanza. I testi sono sicuri e evitano la trappola. Nella sequela di violenze della caserma di Bolzaneto, emerge una realta' storica che sembra trovare valido sfogo in prove processuali, attraverso le testimonianze dei testi. Prossima udienza lunedi' 6 febbraio

Il Sindaco di Rossano sottolinea la necessità di investire sulla formazione e sul volontariato

31/01 ''Continuare ad investire sulla formazione, sulla collaborazione volontaria con il mondo giovanile universitario e post universitario, rappresenta una delle leve principali per una concreta apertura all'esterno delle istituzioni e delle burocrazie pubbliche, per un continuo aggiornamento sinergico degli apparati e dunque dei servizi al cittadino, e per garantire e stimolare quel necessario e salutare rinnovamento delle pubbliche amministrazioni''. E' quanto ha detto il Sindaco di Rossano, Orazio Longo, nel corso dell' incontro di stamani con le giovani tirocinanti che attualmente collaborano con il Comune. Oltre al Sindaco hanno partecipato all'incontro l'Assessore alle Politiche Scolastiche, Margherita Carignola, il Dirigente del Settore Informazione, Giuseppe Passavanti e il Responsabile Comunicazione Istituzionale, Lenin Montesanto. Longo ha infine ribadito l'intenzione del comune di perseguire, anche con altre iniziative, il proficuo percorso di collaborazione intrapreso con l'Unical e anche attraverso i relativi progetti regionali destinati alla formazione.

Esponente della cosca Iannucelli arrestato in Piemonte

31/01 Giuseppe Iannucelli, 43 anni di Cassano Jonio esponente dell' omonima cosca e' stato arrestato dai carabinieri di Alba e di Corigliano Calabro, a seguito di ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari. Deve rispondere dell' accusa di traffico di stupefacenti, detenzione e traffico di armi e di una serie di attentati a vetture di carabinieri e caserme dell' Arma, sempre in Calabria. L' arresto e' avvenuto a Rocchetta Belbo (Cuneo), dove Giuseppe Iannucelli era ospite di una Comunita' di recupero per ex carcerati. Ora e' in carcere ad Alba, in attesa di essere portato in Calabria.

Sindaco Longo: “Solidarietà al Sindaco di Longobucco, De Simone”

31/01 ''Motivazioni personali mi hanno tenuto lontano da Rossano per qualche giorno, ragion per cui non ho avuto modo di esprimere, nelle forme e nei tempi dovuti, tutta la solidarieta' mia personale e dell'Amministrazione Comunale al collega Sindaco di Longobucco, Emanuele De Simone vittima, nei giorni scorsi, di una gravissima ed intollerabile intimidazione''. E' quanto ha detto il sindaco di Rossano, Orazio Longo, circa l'intimidazione nei confronti del sindaco di Longobucco. ''La vigliacca azione intimidatoria - ha aggiunto - perpetrata nei confronti del Primo Cittadino longobucchese, oltre ad offendere la persona, i suoi beni ed i suoi familiari, rappresenta senza alcun dubbio un ennesimo, inaccettabile attentato alle istituzioni democratiche del nostro territorio. Con questi tentativi e con questi linguaggi apertamente mafiosi, si vorrebbe svilire ed ostacolare il lavoro quotidiano di tanti amministratori pubblici, molto spesso in prima fila nella salvaguardia della legalita', oltre che di una sana e corretta gestione della cosa pubblica''

L’Inail non rimborsa indennizzo se ci si intromette tra due litiganti

31/01 Un consiglio: quando siete al lavoro astenetevi dall'intromettervi tra due persone che litigano, specie se stanno venendo alle mani. Infatti, se per fare da ''paciere'' riportate contusioni gravi con punti di invalidita' permanente, sappiate che non otterrete dall'Inail alcun indennizzo assicurativo: perche' mettersi in mezzo alle situazioni a rischio, anche se si verificano nell'orario di servizio e nel luogo dove si svolge la prestazione lavorativa, non rientra nei compiti dei dipendenti. Lo dice la Cassazione. In particolare la Suprema Corte - con la sentenza 1718 - ha rigettato il ricorso di Carmine M., un portantino dell'ospedale 'San Giovanni' di Crotone (Cz), che chiedeva venisse accertato il suo diritto alla rendita da inabilita' permanente per infortunio sul lavoro. L'uomo, per sedare una lite scoppiata tra la guardia addetta alla vigilanza e un altra persona, era rimasto colpito in modo violento al braccio sinistro con conseguente paralisi irreversibile del nervo radiale. In primo grado il Tribunale di Crotone aveva detto 'no' alla richiesta di copertura Inail, e lo stesso parere era stato espresso dalla Corte di Appello di Catanzaro il 21 agosto 2002. Senza successo il portantino ha reclamato in Cassazione sostenendo che nel concetto di rischio lavorativo - per il quale e' prevista la tutela dell'Istituto nazionale degli infortuni sul lavoro - devono essere comprese ''tutte quelle condizioni, anche ambientali e socio-economiche, in cui l'attivita' lavorativa si svolge e nelle quali e' possibile il rischio di danno per il lavoratore''. I supremi giudici gli hanno risposto che intervenire in una rissa e' una ''scelta arbitraria del lavoratore'' che con questo tipo di decisione ''affronta volutamente una situazione di rischio, diversa da quella inerente lo svolgimento dell'attivita' lavorativa''. ''Nella specie l'infortunio occorso a Carmine M. - spiegano gli 'ermellini' - pur essendo collegato topograficamente e temporalmente all'attivita' lavorativa, era derivato da una scelta arbitraria del lavoratore, non giustificata ne' dai doveri imposti dall'articolo 593 cp (omissione di soccorso), ne' a doveri di solidarieta' costituzionalmente previsti''. Anzi - avvertono i magistrati di legittimita' - a intervenire per cercare di riportare gli animi alla calma, si corre il rischio di dover, giocoforza, ricorrere alle mani con possibilita' ''di essere incriminati per rissa ai sensi dell'art. 588 cp''. Cosi' anche Piazza Cavour ha bocciato la richiesta del portantino.

Brevi di cronaca da Aiello, Mendicino, Corigliano, Castrolibero, Santa Maria del Cedro

31/01 Ad Aiello Calabro Le automobili di due operai sono state incendiate nella notte da sconosciuti. I mezzi, una Opel Corsa e una Volkswagen Polo, erano parcheggiati nei pressi delle abitazioni delle vittime quando sono stati cosparsi di liquido infiammabile e incendiato. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Il danneggiamento delle due automobili e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini. A Mendicino una casalinga del luogo ha denunciato il furto di vari monili in oro trafugati da ignoti dalla propria abitazione. A Corigliano un altro furto in abitazione stato denunciato da un commerciante del luogo. Infatti ignoti, ha detto ai carabinieri la vittima del furto, introdottisi all’interno della propria abitazione, hanno trafugato alcuni monili in oro e una pistola ad aria compressa di libera vendita. Sempre a Corigliano i Carabinieri del locale Nor hanno tratto in arresto Demetrio Sposato, di 33 anni e Luigi Sabino, di 30. I due sono stati sorpresi dai militari mentre incassavano la somma di duemila euro da un agricoltore della zona, pretesi per la riconsegna di alcuni attrezzi agricoli che gli erano stati rubati. Per loro è scattata l’accusa di estorsione. A Castrolibero una donna e' stata rapinata da due persone con il volto coperto. I due, che erano in sella ad uno scooter, si sono avvicinati alla vittima e le hanno portato via la borsa che conteneva la somma di sessanta euro ed alcuni documenti. Sono in corso le indagini dei carabinieri per identificare i due rapinatori. A Santa Maria del Cedro e' stata arrestata una persona per evasione dagli arresti domiciliari.

Il 4 febbraio l’apertura dell’anno giudiziario tributario

30/01 Sara' inaugurato il prossimo 4 febbraio a Catanzaro l' anno giudiziario tributario 2006. A darne notizia e' Gianfranco Migliaccio, presidente della Commissione Tributaria regionale della Calabria (con sede in Catanzaro e sezione staccata in Reggio Calabria). ''La cerimonia - e' scritto in una nota - consentira' di riferire sull' attivita' svolta dalle Commissioni tributarie della regione, nonche' sul complessivo funzionamento delle stesse, anche attraverso la divulgazione di dati sull' andamento e sui flussi di processi, ed, inoltre, di rappresentare l' esigenza delle riforme necessarie ad assicurare, da un lato, il piu' rapido ed adeguato esercizio delle funzioni giudiziali tributarie e, dall' altro, la piu' efficace tutela della garanzia di autonomia ed indipendenza dei giudici tributari''. ''Al contempo - e' detto ancora nella nota - la cerimonia costituira' un importante momento di riflessione sui temi della giustizia tributaria e di pacato confronto tra magistrati, appartenenti agli organi professionali, amministratori locali e contribuenti al fine anche di programmare piu' consapevolmente l' attivita' giudiziaria per l' anno successivo''. Alla seduta saranno invitate le piu' alte autorita' dello Stato (rappresentanti del Parlamento e del Governo, autorita' regionali e locali, religiose, militari e del mondo accademico e delle altre magistrature). La cerimonia avra' inizio con la relazione del presidente della Commissione tributaria regionale; seguiranno gli interventi dei presidenti dei locali ordini professionali che aderiranno alla manifestazione; del rappresentante del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria e di quello del Ministero dell' Economia e delle Finanze

Nuova sede della Croce Rossa a San Demetrio Corone

30/01 E' stata inaugurata la sede della Croce Rossa Italiana di San Demetrio Corone. Responsabile del centro e' l'avv. Angela Dima, che avra' la collaborazione di ventitre volontari, tutti animati da forte determinazione e spirito di gruppo. Il lavoro portato avanti e' principalmente quello di pronto intervento e di supporto al pronto soccorso, ma i volontari prestano anche attivita' socio-assistenziale, aiuto agli anziani, ai disabili, agli ammalati, e rimangono in attesa che l'Asl di Rossano fornisca il centro di una ambulanza. ''Il nostro intento - ha detto Angela Dima - e' quello di aiutare i bisognosi anche con una sola stretta di mano o con un sorriso. L'Unita', che e' uno dei principi fondamentali della Croce Rossa, e' il nostro elemento caratterizzante, perche' se oggi possiamo vantarci di avere una sede della Croce Rossa Italiana a San Demetrio Corone e' stato proprio grazie alla determinazione, alla forza di volonta' e all'unita' del gruppo''. La sede che accoglie la Cri e' collocata in alcuni vani dell'edificio riservato agli uffici del Giudice di pace, che ospita anche la stazione dei vigili urbani, messi a disposizione dell'Amministrazione comunale. All'inaugurazione hanno partecipato gruppi della Croce Rossa provenienti da diversi centri della provincia e il dott. Salvatore Garofano Storino, delegato del presidente provinciale Cri e responsabile del gruppo Vvds di Roggiano Gravina.

Sarà potenziato il reparto di emodinamica all’Ospedale di Castrovillari

30/01 ''Un contributo di 450 mila euro, presenti nella Finanziaria 2006, servira' per realizzare il progetto di emodinamica nel reparto di Cardiologia dell'Ospedale di Castrovillari''. A darne notizia e' il sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta, presidente della conferenza dei sindaci dell' As 2, secondo cui il nosocomio diventa ''sempre piu' punto di riferimento d' eccellenza della sanita' nel comprensorio''. ''La somma - aggiunge Blaiotta, facendo riferimento ad una comunicazione del senatore Gino Trematerra - verra' erogata all'Amministrazione comunale del capoluogo del Pollino che ne curera' gli adempimenti per la realizzazione del progetto stesso. Un dato che si muove nel segno del diritto alla salute dei cittadini e delle persone e, soprattutto, nell' interesse di chi soffre particolari patologie. Il progetto strutturera' ed implementera' meglio il servizio di cardiologia, diretto dal dott. Giovanni Bisignani, impegnato da anni, con i suoi collaboratori, ad offrire il massimo in materia di prevenzione e di cura ai cardiopatici''. La decisione, affermano in una nota congiunta Blaiotta e Trematerra - ''e' la prova di come il Governo di centrodestra e questa amministrazione comunale si sono impegnati, con iniziative forti e concrete, senza risparmiarsi, per dare risposte adeguate e certe ai tanti bisogni dei cittadini e per migliorare i diversi servizi dell' Azienda sanitaria nel pieno rispetto di quel diritto alla salute che deve divenire per ognuno uno dei doveri umani piu' vincolanti ed un ambito di responsabilita' comune''

Mercoledì a Castrovillari una messa per i 90 anni dell’Agesci

30/01 Nell'anno che precede il centenario della nascita dello scoutismo mondiale, l' Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) festeggia i 90 anni dello scoutismo cattolico in Italia. A Castrovillari, dove la tradizione dello scoutismo e' stata da sempre rappresentata dalla proposta cattolica, i tre gruppi attualmente presenti, appartenenti rispettivamente alle parrocchie dei Sacri Cuori, di San Girolamo e della Ss Trinita', hanno deciso di celebrare una messa a ricordo dell' anniversario. Il primo febbraio, alle 19.30, tutti gli appartenenti ai tre gruppi cittadini, che da anni svolgono una importante azione educativa sul territorio comunale, si sono dati appuntamento nella parrocchia di San Girolamo per ricordare l' appuntamento. Alla celebrazione, presieduta dai tre assistenti ecclesiastici dei gruppi scout cittadini, sono invitati a partecipare tutti coloro che hanno fatto parte del movimento, e tutta la cittadinanza.

Tunisino arrestato a San Demetrio Corone

30/01 Un cittadino tunisino clandestino, Saoudi Ramzi, di 22 anni, e' stato arrestato dai carabinieri di San Demetrio Corone per non avere ottemperato ad un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Cosenza nello scorso novembre. Ramzi e' stato portato nel carcere di Rossano e sono state avviate le procedure di espulsione.

A Montalto due rumeni aggrediscono fidanzati per rapinarli: arrestati

30/01 I carabinieri hanno arrestato, a Montalto Uffugo, due cittadini romeni, Florin Oros, di 23 anni, e Petru Adrian Codrea, di 25 anni, entrambi privi del permesso di soggiorno, per rapina ai danni di una coppia di fidanzati. I giovani si erano appartati nella zona industriale di Montalto quando i due uomini, a volto scoperto e disarmati, hanno aggredito e malmenato il ragazzo, causandogli delle lesioni guaribili in dieci giorni, e si sono impossessati della borsetta della ragazza. Quindi sono fuggiti a piedi. I carabinieri hanno rintracciato i due romeni in un' azienda agricola dove lavorano come braccianti agricoli ''in nero''. Secondo gli investigatori i clandestini si erano resi responsabili anche di una tentata rapina ai danni di un' altra coppia non portata a termine per la reazione del ragazzo che e' riuscito a mettere in moto la propria autovettura ed a fuggire.

Due mezzi incendiati a Corigliano

30/01 Due mezzi sono stati incendianti nella notte a Corigliano Calabro in episodi distinti. Il primo incendio ha provocato danni ad una Ford Ka di proprieta' di una casalinga. Il secondo mezzo incendiato e' un camion di proprieta' di un autotrasportatore. In entrambi i casi e' stato utilizzato del liquido infiammabile. I due incendi sono stati denunciati ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Atto intimidatorio al Sindaco si Pizzo

29/01 Due pneumatici dell'automobile del sindaco di Pizzo, Francesco Giorgio Falcone, sono stati tagliati nella notte . L'automobile era parcheggiata nei pressi dell'abitazione della vittima quando e' stata danneggiata. L'episodio e' stato scoperto stamane dal sindaco che ha provveduto a denunciarlo ai carabinieri i quali hanno avviato le indagini. Falcone e' a capo di una giunta di centrosinistra.

Incidente mortale a Rocca Imperiale

29/01 Incidente mortale attorno alle 18.30 di oggi sulla strada Provinciale che lega la frazione marina e il centro storico di Rocca Imperiale, nell'Alto Jonio cosentino. Ha perso la vita Aurelio Oriolo, 75 anni, residente a Rocca Imperiale, il quale viaggiava a bordo di una Fiat Uno che per cause ancora in fase di accertamento si e' schiantata frontalmente contro una Fiat Croma guidata dal ventunenne G.B., anche lui residente nel piccolo centro del cosentino. Il giovane e' rimasto ferito in maniera non grave, mentre Oriolo e' morto sul colpo. Non e' servito a nulla l'intervento dell'ambulanza del 118 di Trebisacce giunta sul posto assieme ai carabinieri di Rocca e ai vigili del fuoco di Policoro. Le indagini sull'incidente sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. A Bisignano un operaio e' rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro. L'uomo stava scaricando un autocarro quando, per cause ancora in corso di accertamento, e' stato colpito alla testa da un giunto cardanico che si e' staccato dal mezzo. L'operaio e' stato soccorso ed accompagnato nell'ospedale di Cosenza dove i sanitari si sono riservati la prognosi.

Brevi di cronaca da Tortora, Bisignano, Cassano, Rossano, San Lucido

29/01 A Tortora due persone sono state arrestate dai carabinieri nel corso di controlli finalizzati a contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Si tratta di un cittadino romeno, che non ha rispettato il decreto di espulsione, ed un uomo con precedenti penali che avrebbe favorito la permanenza sul territorio nazionale di due stranieri. Nel corso dei controlli e' stato anche segnalato alla Questura di Cosenza un cittadino romeno, sprovvisto di regolare permesso di soggiorno. A Bisignano un operaio e' rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro. L'uomo stava scaricando un autocarro quando, per cause ancora in corso di accertamento, e' stato colpito alla testa da un giunto cardanico che si e' staccato dal mezzo. L'operaio e' stato soccorso ed accompagnato nell'ospedale di Cosenza dove i sanitari si sono riservati la prognosi. A Cassano Ionio i Carabinieri, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Cosenza, hanno tratto in arresto un tossicodipendente per la revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali. A Rossano i militari del locale Norm hanno tratto in arresto un pregiudicato del luogo per violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale di pubblica .sicurezza. Sempre a Rossano i vigili del Fuoco hanno rinvenuto all’ interno della propria abitazione, riverso sul pavimento, il corpo esanime di una pensionata del luogo. La causa del decesso è dovuta ad "arresto cardio circolatorio". A San Lucido un pensionato, all’ interno di un locale della casa di riposo ex O.N.P.I. ha tentato il suicidio ingerendo una grossa quantità di farmaci per insonnia. Lo stesso è stato trasportato presso l’ Ospedale civile di Paola, ove è tuttora degente con prognosi riservata

Apertura dell’Anno Giudiziario con l’assenza dell’ANM che protesta. A Reggio, Adorno:“Sbagliata l’assenza dll’ANM”. A Catanzaro, Commodaro: “Mafia emergenza nazionale. Confotante la lezione dei ragazzi di Locri. Nel distretto mancano 60 magistrati”

Il Comune di Rossano chiede di mantenere il livello di servizi minimi di trasporto locale

28/01 ''Mantenere il livello di servizi minimi di trasporto locale. Il che significa portare il monte chilometrico previsto per Rossano a 422.874 km. Soltanto cosi' si evitera' una vera e propria decurtazione di servizi, a tutto svantaggio del grande bacino di utenza che orbita attorno al polo di attrazione cittadino''. E' quanto ha ribadito il Comune di Rossano, attraverso l'Assessore Giuseppe Antoniotti, nel corso della riunione tra gli assessori ai Trasporti dei comuni oltre i 15 mila abitanti e l'Assessore Provinciale ai Trasporti, Gagliardi, tenutasi a Cosenza. ''Rossano ¿ ha aggiunto Antoniotti- e' sede di 9 istituti di istruzione secondaria superiore, di un Presidio Ospedaliero, di Compagnia dei Carabinieri, di Commissariato di Polizia, di Compagnia della Guardia di Finanza, di Ufficio delle Entrate Tributarie, di Inail, le cui sedi sono dislocate a Rossano Scalo. Mentre nel Centro Storico hanno sede la Caserma dei Vigili del Fuoco, il Tribunale e la Procura. La Citta' e' anche sede di un Istituto Penitenziario Mandamentale, di una Asl e di altri enti quali l'Inps, l'Afor, l'Ufficio Circoscrizionale del Lavoro, il Corpo Forestale dello Stato e una sede distaccata dell'Assessorato Regionale alla Formazione Professionale. I flussi turistici il documento del Comune di Rosano- sono diventati considerevoli in virtu' del fatto che in Citta' sono presenti 5 hotel e 5 camping per un totale di 5.000 posti letto, 1000 posti tenda, 900 posti roulotte e 114 bungalow; piu' i 200 posti letto in montagna di un Hotel di recente realizzazione; piu' altri 200 posti delle 12 strutture agrituristiche site nell'agro; piu' i 2500 posti letto del complesso ''Acquapark''. E sulla base di questi dati numerici, Antoniotti ha motivato l'esigenza di salvaguardare l'originaria previsione chilometrica, avviata dall'Amministrazione Provinciale in sinergia con gli enti locali interessati

Brevi di cronaca da Rossano, Cassano, Altomonte

28/01 A Rossano I carabinieri hanno arrestato Antonio Zannino, di 38 anni, per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Nel corso di controlli l'uomo e' stato trovato fuori dalla sua abitazione prima degli orari prescritti dalla misura di prevenzione cui e' sottoposto. Sempre a Rossano un anziano ha tentato di togliersi la vita colpendosi ripetutamente alla gola con un cacciavite. L'uomo e' stato soccorso da alcuni familiari ed accompagnato nell'ospedale dove e stato sottoposto alle cure mediche. Dell' episodio sono stati informati i carabinieri.A Cassano allo Ionio un uomo, Walter Manco, 51 anni, di Lecce, e' stato arrestato dai carabinieri. L'uomo e' accusato di inosservanza agli obblighi derivanti dall'affidamento ai servizi sociali. Ad Altomonte l'automobile di un giovane autista e' stata incendiata da sconosciuti. Il mezzo, una Seta Marbella, era parcheggiato nei pressi dell'abitazione dell'uomo quando e' stata cosparsa di liquido infiammabile e incendiata. Le fiamme sono state spente da alcune persone e dai vigili del fuoco. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Giorno della memoria con duemila studenti in visita al Ferramenti di Tarsia

27/01 Per tre anni e' stato internato nel campo di Ferramonti di Tarsia e solamente qualche anno fa ha raccontato ai suoi familiari quanto gli accadde. La storia di Erik Taubert stamane e' stata raccontata dalla figlia Adriana nel corso di un incontro con numerosi studenti svoltosi nel campo di Ferramonti per celebrare la giornata della memoria. Taubert, che ora ha 89 anni e vive in Lombardia con i suoi familiari, non ha piu' avuto notizie di suo padre che venne deportato ad Auschwitz mentre il figlio era internato nella struttura calabrese. Nel 1938 per effetto delle leggi razziali ad Erik Taubert, che ha origini ebree e studiava all'accademia di Belle arti a Brera, fu tolta la cittadinanza italiana. Tento' quindi di raggiungere i suoi familiari in Germania ma alla frontiera venne fermato ed arrestato. Per quattro mesi venne rinchiuso nel carcere di San Vittore e successivamente fu internato nel campo di Ferramonti dove rimase dal novembre del 1940 fino al 1943. ''Per anni mio padre - ha detto la figlia Adriana - ha sempre cercato di tenere tutto per se'. Quando gli chiedevamo notizie del periodo della guerra lui non rispondeva, probabilmente perche' non voleva coinvolgere anche noi nelle sofferenze vissute nel campo. Poi solamente qualche anno fa sono riuscita a sapere che era stato internato per tre anni a Tarsia''. Il campo di Ferramonti di Tarsia e' stato il piu' grande campo di internamento fascista in Italia e nel periodo tra il 1940 ed il 1943 vi passarono circa 3.000 ebrei di nazionalita' straniera. Dall'anno scorso parte del campo e' diventato un luogo del ricordo. Nella struttura, infatti, e' stato realizzato un Museo Internazionale della Memoria dove sono raccolte oltre 100 fotografie che ricordano la vita di tutti i giorni e le attivita' del campo, pagine di giornali scritte dai deportati, testi e romanzi scritti da internati e una pagella scolastica di una bambina ebrea espulsa da una scuola italiana dell'epoca. ''Quelli vissuti nel campo di Ferramonti - ha aggiunto Adriana Taubert - sono stati anni che mio padre non ha voluto piu' rievocare. Mentre lui era rinchiuso in quella struttura suo padre, che si trovava in Francia, fu preso dai tedeschi che lo portarono ad Auschwitz e non lo ha piu' rivisto''. A Ferramonti fu organizzata anche una scuola nella quale Taubert insegnava disegno e matematica. ''Ogni tanto mi capita di percorrere l'autostrada A3 - ha proseguito Adriana Taubert - ed in uno dei viaggi ho visto casualmente un cartello che indicava Ferramonti. Cosi' mi son fermata nel campo dove, tra le numerose fotografie ne ho trovata una dove era ritratto anche mio padre. Ho avuto quindi contatti con il Museo ed ho accettato di essere presente alla manifestazione in occasione del giorno della memoria''. ''Ho partecipato alla manifestazione di stamane - ha concluso - perche' ritengo che certe memorie vanno tenute sempre vive. E' bene che si tenga sempre ben presente che questi campi non sono stati dei luoghi di villeggiatura. I giovani devono sapere cio' che e' accaduto in queste strutture affinche' possano non dimenticare gli avvenimenti della storia''
Oggi, intanto, oltre duemila studenti di 32 scuole calabresi hanno visitato stamane il campo d' internamento di Ferramonti di Tarsia per celebrare la giornata della memoria. Gli studenti hanno visitato il Museo Internazionale della Memoria dove sono raccolte oltre 100 fotografie che ricordano la vita di tutti i giorni e le attivita' del campo, pagine di giornali scritte dai deportati, testi e romanzi scritti dagli internati. Gli studenti hanno incontrato anche Adriana Taubert, figlia di un internato nel campo che ora ha 89 anni e vive in Lombardia. La donna ha raccontato la storia del padre ricordando che per decenni il genitore ha preferito tacere sugli anni trascorsi a Ferramonti di Tarsia. Anche Elvira Franklin, nata nel campo calabrese da una coppia di internati, stamane ha avuto modo di raccontare la sua esperienza ed i suoi ricordi. ''Siamo soddisfatti - ha detto il presidente del Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia, Francesco Panebianco - per la presenza di tanti studenti che hanno partecipato alla nostra manifestazione in maniera fattiva. Molti studenti, infatti, oggi hanno portato un loro contributo attraverso pensieri e interventi spontanei. Dalla partecipazione avuta possiamo affermare che c'e' un ottimo indice di crescita su questi temi''. Quello di Ferramonti di Tarsia e' stato il piu' grande campo di internamento fascista in Italia ospitando, nel periodo tra il 1940 ed il 1943, circa tremila ebrei di nazionalita' straniera. Dall'anno scorso parte del campo e' diventato un luogo del ricordo.

ZappaDue: Vasta operazione della Polizia di Reggio, stroncato un grosso traffico di droga che interessa le cosche della Locride, del Cosentino e del Crotonese. Arrestate 38 persone. Riciclaggio con banche estere e relazioni con zecche di vari paesi. I complimenti di Pisanu, della Santelli, della Napoli e di Gentile

Cremaschi (Fiom) “Per la vicenda Polti chiameremo in causa la confindustria”. Gentile (FI) "Vicenda emblematica"

27/01 ''All'incontro al Ministero delle Attivita' produttive, previsto per il 30 gennaio, la Polti dovra' ritirare la procedura di licenziamento dei dipendenti del suo stabilimento di Cosenza, procedura mirata alla chiusura della fabbrica''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Giorgio Cremaschi. ''Consideriamo infatti gravissimo - aggiunge Cremaschi - che un' azienda che ha usufruito di finanziamenti pubblici e di agevolazioni di tutti i tipi possa decidere impunemente di delocalizzare le produzioni in Cina, smantellando la fabbrica e lasciando sulla strada piu' di 200 lavoratori con le loro famiglie. Gravissime sarebbero anche le ripercussioni sull' indotto che porterebbero al rischio della perdita di un migliaio di posti di lavoro. Per queste ragioni deve essere chiaro che, ove la proprieta' decidesse di procedere nelle sue scelte, chiederemo un intervento rigoroso di tutte le istituzioni per garantire l'attivita' produttiva e i posti di lavoro, anche addossando alla proprieta' tutti i costi dell'operazione. In caso di mancato accordo, coinvolgeremo nella mobilitazione anche lo stabilimento Polti sito in provincia di Como. Inoltre non escludiamo di lanciare una campagna nazionale di boicottaggio dei prodotti Polti in tutti i centri commerciali''. ''La nostra intenzione - afferma ancora Cremaschi - e' quella di sviluppare una campagna di solidarieta' con i lavoratori della Polti Sud che vedra' la mobilitazione della categoria, del territorio e dell' opinione pubblica per impedire questa vera e propria devastazione nei confronti di un territorio e di una regione come la Calabria che hanno bisogno come non mai di sviluppo e di seria imprenditorialita'. Di fronte a questa gravissima vicenda, sara' la stessa Confindustria, che piu' volte ha parlato di eticita' nei comportamenti imprenditoriali, ad essere chiamata in causa''.
''La vicenda Polti e' emblematica di uno stato si rassegnazione che affligge la nostra terra e per taluni aspetti le forze produttive ed imprenditoriali. Bisogna reagire tutti insieme, Regione, Provincia, Stato, predisponendo programmi ed iniziative tese a difendere e salvaguardare i posti di lavoro esistenti''. A sostenerlo e' stato Antonio Gentile, di Fi, segretario della Commissione finanze e tesoro del Senato, che stamani si e' recato nella Prefettura di Cosenza per definire gli adempimenti in vista della riunione sulla Polti del 30 gennaio al ministero delle Attivita' produttive. Gentile, secondo quanto riferito in un comunicato, ha riscontrato la massima sensibilita' al problema da parte delle Istituzione periferiche dello Stato e si e' anche accertato della presenza dell' imprenditore Polti alla riunione programmata. Inoltre ha ribadito che ''sui temi della criminalita' e del lavoro in Calabria non ci devono essere divisioni tra le forze politiche, le quali invece devono operare in un clima di concordia e di unita'''. ''La Regione - ha sostenuto Gentile - dovra' predisporre un piano del lavoro nel quale si prevede la difesa degli operai di Polti, Bocoge, Dne, Legnochimica. Per parte mia mi battero' con tutte le forze, come del resto gia' da tempo sto facendo, affinche' si raggiungano i risultati auspicati che consentano il salvataggio di tante famiglie oggi in grave crisi economica e senza prospettive''.

Relazione della minoranza della commissione antimafia sulla ndrangheta calabrese. Dopo Fortugno un clima di tangibile paura. Rapporti tra ndrangheta e massoneria e ndrangheta con i politici

Troppi allarmismi sulla vicenda della Motonave Jolly Rosso. Nessuna anali conferma l’aumento dei tumori.

27/01 "La vicenda della Motonave Rosso, recentemente di nuovo alla ribalta, getta ancora veleno sulla citta' di Amantea e confonde le idee. Soprattutto a proposito di certi sbandierati aumenti di forme tumorali nel comprensorio di Amantea, che la confusione delle parole spese in questi ultimi tempi vuole per forza mettere in relazione coi supposti veleni della nave. Ma, se e' vero che le parole pesano, bisogna stare bene attenti alle affermazioni". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del Comune di Amantea in merito alle notizie riguardanti l'ipotizzata presenza di scorie tossiche nel relitto dell'imbarcazione affondata anni addietro al largo della cittadina tirrenica. "Il Sindaco di Amantea Giovanni Battista Morelli - si legge nel comunicato - ha gia' manifestato, nel testo di una missiva inviata al settimanale l'Espresso nei giorni scorsi, il suo disappunto poiche', per come e' stata gestita la notizia apparsa sul settimanale, la citta' esce come un mostro da combattere e non come una vittima di un evento sicuramente grave e per il quale sono in corso le inchieste della Procura". Nel comunicato si legge che "disturba questo continuo mettere in relazione all'episodio Rosso un aumento di patologie neoplasiche, senza che siano effettivamente state condotte analisi su studi statistici e clinici che possano confermare, a oggi, questa ipotesi. Lo stesso Professor Iacopino, come gia' riportava il settimanale Espresso nel servizio apparso sul n. 1 del 2006, affermava che "si puo' escludere la presenza di un potente cancerogeno o leucemogeno nel territorio di Amantea e comuni limitrofi" e che "i dati sono stati raccolti in un periodo troppo breve per risultare affidabili oltre ogni ragionevole dubbio". "Da un colloquio con il Direttore del Distretto Sanitario n. 3 di Amantea, - si legge nel comunicato - emergono dati confortanti: un'analisi dell'andamento dell'insorgenza di certe patologie tumorali non mostra affatto un incremento, bensi', semmai, per alcune forme addirittura una diminuzione. Secondo l'autorevole parere del Professor Pier Giuseppe Pellicci, Direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell'Istituto Europeo di Oncologia, - continua la nota - e' irragionevole ipotizzare che la dispersione in mare di sostanze radioattive, per quanto in quantita' ragguardevoli, possa condurre a una concentrazione cosi' alta e duratura nel tempo di tali sostanze, da sottoporre la popolazione locale a un aumentato rischio di tumore". L'ultima parola sull'argomento, si fa rilevare nel documento, l'ha spesa Mario Pirillo, Assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, che, in una lettera inviata al Presidente della Regione, Agazio Loiero, "chiede di predisporre un piano di interventi per fare definitivamente chiarezza sulla discussa vicenda, partendo proprio dall'istituzione di una commissione medico scientifica, col fine di accertare una eventuale incidenza dell'accaduto sull'insorgenza di patologie. Un appello che trova d'accordo il Sindaco di Amantea il quale - si fa rilevare - ribadisce e sottolinea la necessita' di individuare i colpevoli, appurare l'entita' dei danni e attribuire le responsabilita' civili e penali".

Gemellaggio tra Paola e San Giovanni in Fiore annunciato da Laratta

27/01 Un gemellaggio culturale e spirituale tra San Giovanni in Fiore e Paola finalizzato al rilancio delle opere di San Francesco di Paola e dell' abate Gioacchino da Fiore: e' questa l' iniziativa che i sindaci di Paola, Roberto Perrotta, e di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, stanno preparando per promuovere due figure che risultano essere le due esperienze della Chiesa calabrese piu' amate e conosciute nel mondo. Il progetto e' stato lanciato dall' assessore ai servizi sociali e rapporti istituzionali del Comune di San Giovanni in Fiore, Franco Laratta. A Paola, lo scorso dicembre, c' e' stato un primo incontro tra i due amministratori, nel corso del quale sono state assunte alcune decisioni da mettere in atto al fine di realizzazione il progetto. L' iniziativa e' stata sottoposta nei giorni scorsi all' attenzione del Vescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, il quale ha mostrato estremo interesse e apprezzamento per l' idea. Nunnari si e' detto disponibile a impegnarsi per promuovere e sostenere il progetto. Gia' il mese prossimo, a febbraio, il vescovo di Cosenza partecipera' ad una manifestazione comune a San Giovanni in Fiore promossa dalle due amministrazioni. In quella occasione, alla presenza dei fedeli, sara' resa pubblica una tela, realizzata dalla locale scuola di tappeti, che riproduce un dipinto raffigurante proprio i due santi insieme. Il dipinto originale, che risale al 1600, e' tuttora custodito nel Duomo di Santa Severina, in provincia di Crotone. Il progetto prevede il gemellaggio spirituale tra le due comunita', la promozione culturale dei due centri calabresi, lanci editoriali e iniziative volte al rilancio del turismo religioso, con la segnata speranza che nel suo prossimo viaggio in Calabria, Papa Benedetto XVI, possa far tappa nelle due citta'. Un viaggio che il successore di Giovanni Paolo II ha annunciato nel corso di una udienza generale al governatore della Calabria, Agazio Loiero, al quale, nei prossimi giorni, sara' illustrata l' iniziativa da parte dei due sindaci e dallo stesso Laratta.

Osservazioni della Provincia di Cosenza sui servizi minimi dei trasporti

27/01 Si è svolto questa mattina, presso la sede di via Galliano dell’Assessorato provinciale ai Trasporti di Cosenza, un incontro finalizzato a concordare e produrre osservazioni alla proposta dei servizi minimi formulata dalla Regione Calabria e discussa nelle conferenze dei servizi del 29/07/05 e 20/12/05. Alla riunione erano presenti gli assessori ai trasporti dei Comuni di Acri, Gianluca Coschignano; di Cassano Ionio, Carmela De Rose; di Corigliano, Anna Maria Brunetti; di Montalto Uffugo, Giuseppe Ciraulo; di Rende, Vincenzo Ferraro; di San Giovanni in Fiore, Piero Lopez e il consigliere comunale Pietro Spina; di Castrovillari, il vice sindaco Biagio Schifino; di Paola, il vice sindaco Francesco De Cesare; di Rossano, l’assessore LL.PP. Giuseppe Antoniotti. Il Comune di Cosenza era rappresentato dall’ing. Francesco Collorafi, dirigente del settore mobilità.All’incontro hanno preso parte anche il responsabile del settore trasporti della Provincia di Cosenza, ing. Claudio Carravetta, l’ing. Marcelli dell’Amaco e il Presidente del Cisp, Giuseppe Carratta.
I lavori sono stati introdotti dall’Assessore provinciale ai trasporti, Giuseppe Gagliardi, il quale, dopo aver riassunto le fasi degli incontri precedenti ed il risultato delle conferenze dei servizi del 29/07/05 e del 20/12/05 promosse dalla Regione, ha informato i rappresentanti istituzionali che, al momento, anche a seguito della comune azione condotta, la proposta dei servizi minimi è stata inviata dalla Giunta Regionale alla preposta Commissione Regionale. Da questa decisione è scaturita la necessità di produrre ulteriori osservazioni alla proposta formulata dalla Provincia e dai Comuni.
Le nuove osservazioni sono state illustrate dettagliatamente dall’assessore Gagliardi ai presenti, i quali hanno condiviso appieno l’impostazione facendo proprie, ognuno per proprio conto e in riferimento alle esigenze del proprio territorio, le osservazioni proposte, concordando l’invio delle stesse, nei termini stabiliti, all’apposita Commissione Regionale.
“In questi mesi –ha dichiarato l’assessore Gagliardi- abbiamo sempre concordato con tutte le istituzioni provinciali il nostro lavoro. Non abbiamo condiviso i criteri utilizzati dai redattori della proposta per stabilire il livello dei servizi minimi. In tutte le sedi, infatti, abbiamo sempre ribadito che la Provincia di Cosenza, sia nell’extraurbano che nell’urbano, ha subito un taglio di risorse considerevole e ingiustificato, poichè non si è tenuto conto delle reali esigenze di mobilità dei nostri cittadini, in riferimento alla struttura del territorio e allo sviluppo della rete stradale.
Nei giorni scorsi sulla questione è anche intervenuto il Presidente Oliverio che ha invitato la Giunta Regionale a farsi carico responsabilmente del problema.
Sulla questione, infine, abbiamo coinvolto anche l’Assessore Regionale ai trasporti, che ha dimostrato grande attenzione verso le esigenze della nostra Provincia”.
“Confidiamo ora -ha concluso Gagliardi- nell’opera della Commissione Regionale, Siamo certi che essa, oltre a tenere nella giusta considerazione le nostre osservazioni, ci darà anche l’onore di ascoltarci, per poter dimostrare, con dati e cifre alla mano, le nostre esigenze reali e l’inadeguatezza della proposta che interessa la nostra Provincia”.

I mezzi dell’ANAS al lavoro in dieci regioni per far fronte all’emergenza neve

27/01 Personale e mezzi dell' Anas, in seguito all' ondata di maltempo che ha colpito l' Italia, sono al lavoro in dieci regioni per garantire la transitabilita' della rete, lo sgombero della neve e la distribuzione del sale lungo le arterie, al fine di evitare la formazione del ghiaccio. In particolare, secondo quanto riferito in un comunicato dell' Anas, attualmente operano un centinaio di cantonieri con 37 mezzi spazzaneve e 12 macchine spargisale. L' Anas ha raccomandato prudenza agli automobilisti ricordando che in alcuni tratti stradali sono stati adottati provvedimenti quali l' obbligo di catene a bordo o l' utilizzo di catene montate per il transito, per garantire la sicurezza della circolazione

Sequestrati ad Amantea 183 chili di “pesce ghiaccio”, il finto bianchetto

27/01 Sono stati sequestrati ieri dalla direzione marittima di Reggio Calabria unitamente al personale della capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina 183 chili di pesce, della qualita' nota come ''pesce ghiaccio''. Si tratta di un piccolo pesce allevato in acque dolci e salmastre della Cina e dell'India, e importato in Italia da adulto in ''pani'' congelati. In un'azienda artigiana di Amantea (Cosenza), la guardia costiera ha trovato 540 vasetti pronti per essere distribuiti come ''Rosamarina Calabrese'', ottenuta in genere lavorando il pesce ''bianchetto'' del Mediterraneo e invece realizzata in questo caso con il ''pesce ghiaccio'' proveniente dalla Cina. Per questo motivo i vasetti sono stati sequestrati e il titolare della ditta e' stato denunciato per il reato di frode nell'esercizio del commercio.

Cinque giovani di Cassano arrestati per furto d’auto

27/01 I carabinieri della Compagnia di Castrovillari, in collaborazione con quelli di Laino Borgo, hanno arrestato cinque giovani di Cassano, tra i quali un minorenne, per concorso in furto aggravato di autovetture. Gli arrestati, Michele Pepe, di 20 anni, Massimo Perciaccante (25), Battista Campolongo (25), Giuseppe Campolongo (21), e N.C. (16), sono stati fermati a bordo di due auto, una delle quali, una Fiat Uno, rubata ieri sera.

Tre immigrati arrestati dalla Polizia a Sibari

27/01 La Polizia ha arrestato a Sibari tre immigrati accusati di non avere ottemperato al decreto di espulsione emesso nei loro confronti. Gli arresti sono stati fatti dal personale dell' Ufficio immigrazione della Questura di Cosenza e del Commissariato di Castrovillari nell' ambito dell' operazione fatta ieri ai laghi di Sibari. Gli arrestati sono tre tunisini, Allam Miloud Rahman, Fathi Kaseby e Mouhamed Moulah, espulsi, rispettivamente, dai questori di Crotone, Caltanissetta e Siracusa. Sono stati anche denunciati in stato di liberta' gli autisti dei cinque furgoni a bordo dei quali i 34 immigrati clandestini individuati dalla Polizia nel corso dell' operazione venivano portati nei terreni per svolgere lavori agricoli e raccolta di prodotti ortofrutticoli. Proseguono, intanto, le indagini della Polizia per individuare i titolari delle aziende agricole in cui gli immigrati venivano impiegati ed i proprietari delle abitazioni che gli erano state affittate.

Brevi di cronaca da Lungro e Rossano

27/01 A Lungro alcuni computer ed un martello demolitore, per un valore complessivo di 3000 euro, sono stati rubati da sconosciuti nella sede del comune. Il furto e' stato scoperto dagli impiegati del comune che l'hanno denunciato ai carabinieri. Il materiale non era assicurato. A Rossano i carabinieri del Nucleo Operativo radio Mobile hanno arrestato in flagranza di furto aggravato in una abitazione Giuseppe Zannino, di 40 anni, pregiudicato del luogo.

Rinviato alla prossima legislatura il DDL su Sibari provincia

26/01 E' rinviata alla prossima legislatura la possibilita' che la Provincia italoalbanese della Sibaritide e del Pollino diventi realta'. IL dato e' emerso al termine dell' audizione che il coordinamento nazionale nuove province (Cnnp) ha avuto dinanzi alla commissione Affari costituzionali del Senato. All' audizione, oltre al leader dei Comitati popolari Giacinto Casciaro che e' presidente nazionale del Cnnp, hanno partecipato sindaci e amministratori della zona. ''Durante l'audizione - e' scritto in un comunicato - il presidente Casciaro ha perorato le ragioni delle nuove province cercando di ottenere il visto della commissione ai rispettivi disegni di legge. Il presidente della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama, Andrea Pastore, ha sottolineato che il passo e' impossibile poiche' manca l' analisi e il parere della commissione Bilancio del Senato. La Commissione, quindi, ha solo approvato un ordine del giorno in cui sostiene con forza le ragioni delle citta' interessate''.

Iniziative del Comune di Rossano per la giornata della memoria

L' assessorato alle Politiche scolatiche del Comune di Rossano propone, da domani al 10 febbraio, agli alunni delle scuole medie e superiori un programma di mostre fotografiche, immagini, filmati e supporti audiovisivi in occasione della Giornata della memoria'' e del Giorno del ricordo, iniziative dedicate alla shoah, allo sterminio ed alle persecuzioni del popolo ebraico e alle vittime delle Foibe. ''E' principalmente alle nuove generazioni - ha detto l' assessore Margherita Carignola - che quest'invito viene rivolto affinche' rivivano, guardando e ricordando, le scene di periodi diversi che hanno segnato, drammaticamente ed in diversi contesti geografici sociali e politici, una parte dell'epoca appena trascorsa''. Da domani e fino al 4 febbraio l' istituto tecnico statale per geometri ''Falcone e Borsellino'', a Rossano Scalo, ospitera' la mostra fotografica sui lager nazisti, dal titolo ''Sterminio in Europa''. Il 30 gennaio, alle 9.30, nella sala teatro del liceo scientifico statale, verra' proiettato il film ''Schindler's List''. Il 4 febbraio proiezione del film ''La vita e' bella'', di Roberto Benigni, nella scuola media Carlo Levi. Il 9 febbraio sara' proiettato il film ''Anna Frank'' per gli alunni delle scuole secondarie presso l' istituto tecnico statale per le Attivita' sociali ''Pedro Povera''.

Il Comune di Cassano presenta un piano per gli insediamenti produttivi

26/01 L' amministrazione comunale di Cassano allo Ionio - nel corso di un incontro con gli operatori dei settori artigianato, commercio, agricoltura e industria - ha presentato agli imprenditori il Piano degli insediamenti produttivi (Pip). In particolare, la riunione promossa dal sindaco Gianluca Gallo ha consentito di discutere sul bando per la manifestazione d' interesse del piano i cui termini di presentazione delle domande sono in scadenza a febbraio. ''Il sindaco Gallo, nell' introdurre la discussione, - e' scritto in una nota del Comune - ha sottolineato l' importanza dell'iniziativa e ha evidenziato che, finalmente, dopo molti anni di attesa, lo scorso 19 dicembre, e' stata pubblicata la manifestazione d' interesse per il Pip. L' assessore comunale all' Urbanistica Lorenzo Di Vincenzo - prosegue la nota - ha illustrato la normativa e quant' altro necessario conoscere per ottenere i lotti urbanizzati e pronti per l'utilizzo industriale, che artigianale e commerciale''. ''Le zone interessate dove insediare l' area Pip - ha sostenuto Di Vincenzo - sono Sibari e Doria: due siti strategicamente favorevoli agli insediamenti, perche' ben collegati con la nuova bretella 534, con l' autostrada Salerno Reggio Calabria, con lo snodo ferroviario di Sibari, con il Porto di Corigliano e, guardando in prospettiva, con il futuro aeroporto della Sibaritide''.

Processo Diaz/G8, 22a udienza

26/01 Diaz - XXII udienza "Ho visto i poliziotti salire dalla scala. Poi, non ricordo più nulla" Proseguono i racconti dei ragazzi massacrati alla scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001. Dopo la drammatica testimonianza del giornalista inglese Mark Covell, ascoltato nell'udienza di ieri, oggi hanno deposto quattro giovani tedeschi, che si trovavano tutti al primo piano della scuola Diaz-Pertini al momento dell'irruzione. Ad A.K., la prima ad essere ascoltata questa mattina, i poliziotti del VII nucleo del I Reparto mobile di Roma hanno fatto saltare sei denti con manganellate in pieno viso e calci sul mento. La testimonianza di A. è lucida e precisa, per quanto sia per lei doloroso ricordare certi eventi. A. racconta anche il pestaggio subito dalla sua amica M.J.: "Quando era ancora in piedi ha subito diversi colpi. Ho visto come ha cercato di alzarsi ed è stata di nuovo picchiata. La seconda immagine che ricordo è M. sdraiata a terra, che perdeva molto sangue dalla testa, e due o tre poliziotti l'hanno colpita con calci sulla pancia e la testa le batteva sull'armadio. Non reagiva più, e io pensavo che fosse morta." M.J. in realtà non ricorda quasi nulla di quanto le è accaduto. Ricorda che all'arrivo della polizia è salita al primo piano e, come tutti gli altri, ha alzato le mani. Subito dopo, ha visto i poliziotti salire dalla scala, poi più nulla: "Ho perso conoscenza, e ora soffro di un'amnesia retroattiva". Si risveglia solo per un attimo quando è già sull'ambulanza e poi il giorno successivo, in ospedale, dove è costretta a subire gli sguardi dei poliziotti mentre le infermiere la lavano. Del pestaggio di M. e delle sue condizioni successive si ricordano bene anche gli altri testimoni di oggi. Nei suoi confronti alcuni imputati di questo processo sono accusati di lesioni aggravate, ma i tasselli che si stanno mettendo insieme con le testimonianze attuali potrebbero portare a configurare un reato più grave, come il tentato omicidio. A confermare la responsabilità degli uomini di Canterini sono anche gli altri due testi di oggi: J.D. e il giovane U.R. riconoscono il "tonfa", il manganello col manico in dotazione solo agli agenti del VII nucleo. Entrambi poi precisano che questo manganello venne usato anche al contrario, come un martello. Altro elemento emerso in maniera netta durante l'udienza di oggi è che i poliziotti in uniforme portavano una cintura scura. Insomma, quella di oggi è stata un'udienza molto significativa per inchiodare i "picchiatori" alle loro responsabilità, nonostante il tentativo dell'avvocato Romanelli, difensore di Canterini, di convincere il tribunale che i fatti sono avvenuti in una situazione di semi-oscurità, e che quindi i testi potrebbero sbagliarsi. Ma, dopo l'udienza di oggi, i dubbi sembra ormai averli solo lui. Ultimo particolare inquietante: U.R. ricorda che un poliziotto impugnava un lanciagranate, puntandolo e minacciando i feriti gia' a terra. Strani strumenti, per una perquisizione.

Sequestrate a Cariati e in Sicilia 14.600 uova a rischio aviaria

26/01 Due centri di imballaggio e oltre 14 mila uova sono stati sequestrati a Cariati (Cosenza) e Petrosino (Trapani) nell'ambito dei controlli predisposti dal Gruppo carabinieri antisofisticazioni e sanita' di Napoli su direttive del ministero della salute e del comando carabinieri per la prevenzione della diffusione del virus dell'influenza aviaria. A Cariati i carabinieri del Nas di Cosenza in collaborazione con i veterinari della Asl Cosenza3 hanno accertato che un allevamento avicolo con annesso centro di imballaggio uova era stato attivato senza autorizzazione per gli scarichi reflui e mantenuto in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali. Durante l'operazione e' stato sequestrato il centro di imballaggio e 600 uova, per un valore complessivo di 200 mila euro. A Petrosino i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato un centro di imballaggio aperto senza autorizzazione sanitaria e numero di riconoscimento, sequestrando 14.000 uova, per un valore complessivo di circa 110 mila euro.

Operazione Harem: Arrestato elemento di spicco della criminalità albanese a Corigliano

26/01 Ferdinant Mimini, il cittadino albanese di 30 anni, arrestato ieri dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, con l' accusa di associazione mafiosa finalizzata al traffico internazionale di armi e di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitu', e' considerato dagli investigatori un elemento di spicco della criminalita' albanese. Secondo l' accusa faceva parte dell' organizzazione sgominata nel dicembre scorso dal Ros dei carabinieri con l' operazione Harem coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia che porto' all' arresto di un' ottantina di persone. Mimini era riuscito a sfuggire alla cattura e da allora era ricercato in tutta Italia e all' estero. L' operazione del Ros aveva bloccato un traffico di armi e stupefacenti tra l' Albania e l' Italia che vedeva associati i vertici della criminalita' albanese e della 'ndrangheta della piana della Sibaritide. L' organizzazione si dedicava anche allo sfruttamento della prostituzione e alla riduzione in schiavitu' di ragazze provenienti dall' Est europeo traendo consistenti guadagni illeciti

Maxi retata ai laghi di Sibari denunciati in 77 su 5 furgoni. 37 persone espulse le altre senza contratto di lavoro

26/01 Agenti della questura di Cosenza e del commissariato di Castrovillari hanno portato a termine questa mattina, nella zona dei Laghi di Sibari, una operazione contro l'immigrazione clandestina. I poliziotti hanno bloccato cinque furgoni carichi di extracomunitari (77 in tutto). Tutti erano diretti nelle campagne della zona, dove sono impegnati come manodopera agricola. Trentasette persone extracomunitarie (25 rumeni, 8 algerini e 4 bulgari) tutte residenti clandestinamente in Italia, sono state portate in questura dove sono state avviate le procedure di espulsione dal territorio italiano. Gli altri 40, tutti di nazionalita' polacca, erano impiegati senza nessun contratto di lavoro. Alla guida dei furgoni c'erano cinque cittadini italiani, denunciati per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Le indagini della polizia continuano per cercare di identificare i titolari delle aziende dove lavoravano i clandestini e le persone che gli avevano affittato una abitazione.

Brevi di Cronaca da Cassano, Corigliano, Santa Maria del Cedro, Praia a Mare, Montalto, Roseto e Rossano

26/01 A Corigliano i militari dell’Arma hanno tratto in arresto un soggetto, già latitante, per associazione a delinquere ed altro nonchè una clandestina per favoreggiamento personale. A Cassano i carabinieri hanno arrestato Giovanni Battista Falbo, di 31 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catanzaro. L' uomo deve scontare un residuo di pena di tre mesi di reclusione per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. A Falbo sono stati concessi gli arersti domiciliari. Sempre a Cassano Ionio la vettura di un commerciante, una Nissan Terrano, e' stata incendiata da ignoti. A Santa Maria del Cedro un pregiudicato e' stato arrestato per reati legati alla legge sugli stupefacenti in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Paola. A Praia a Mare i carabinieri hanno arrestato un soggetto per ricettazione. A Montalto Uffugo i carabinieri della Compagnia di Rende hanno rintracciato 11 extracomunitari clandestini che sono stati poi condotti nell' ufficio immigrazione della Questura di Cosenza per i provvedimenti di competenza. A Roseto Capo Spulico attrezzi agricoli e un fusto contenente 65 litri di gasolio sono stati rubati dal garage di un operaio. Sempre a Roseto Capo Spulico alcuni arredi urbani sono stati danneggiati da ignoti. A denunciare il fatto e' stato il sindaco. A Rossano un uomo di 40 anni, Giuseppe Zannino, e' stato arrestato dai carabinieri che lo hanno bloccato mentre si stava allontanando da un' abitazione dalla quale aveva sottratto orologi ed oggetti vari per un valore di circa 300 euro. L' uomo e' stato portato nel carcere di Rossano

Temperature polari in Calabria

25/01 Colonnina di mercurio che scende ancor di piu' in Calabria rispetto alla giornata di ieri: le temperature piu' basse a Botte Donato (-10,8), a Monte Curcio (-9,9), a Campotenese (-7,8), a Gambarie d' Aspromonte (-4,6). Temperature sotto lo zero anche a Cerenzia e a Rosarno. In quest' ultima citta' curiosamente si raggiunge anche la temperatura massima piu' alta in Calabria, con 12,2 gradi. Temperature rigide anche nelle citta': a Cosenza si va da 1,9 di minima a 5,2 di massima; a Catanzaro minima 3 e massima 8,6; a Crotone da 4,7 a 7,4; a Vibo Valentia da 1 a 6,3; a Reggio Calabria da 6,1 a 10,1.

Processo G8: Il drammatico pestaggio del giornalista britannico Mark Covell

25/01 Il racconto di Mark Covell, giornalista mediattivista britannico,ascoltato oggi in aula durante la ventunesima udienza del processo Diaz, e' chiaro e preciso. A tarda sera entra insieme a un'altra persona alla scuola Diaz; poco dopo qualcuno da' l'allarme di una retata, escono e tentano di uscire. Il suo amico riesce a rifugiarsi nella Pascoli, Mark Covell no: "Sono stato circondato da 5 poliziotti una delle cose che mi ricordo e' che urlavo "sono un giornalista", ma un poliziotto mostrandomi il manganello mi disse "tu sei un blackblock e noi ammezzeremo i blackblock, me lo disse in inglese. Presero a picchiarmi in ogni parte del corpo, rimasi in piedi, poi sono stato caricato da poliziotti con gli scudi. Tutto e' durato due tre minuti". E' il primo pestaggio subito da Covell. Ne segue un altro: "Provai a correre per scappare, ma non c'era modo di fuggire. Quando sono stato spinto verso il muro mi manganellarono le ginocchia e sono crollato. A quel punto ho notato quanti erano i poliziotti sulla strada, sembravano duecento e temevo per la mia vita". Non e' ancora finita, perche' ci sara' un terzo drammatico attacco: "è arrivato un altro poliziotto che mi ha raggiunto ed è iniziato il terzo attacco. Non mi ricordo quanti colpi ho subito, ma mi hanno dato dei calci nei denti e colpi dietro la testa. A quel punto persi conoscenza". Nel video che viene mostrato in aula, si notano gli agenti del settimo nucleo del primo reparto mobile di Roma, a capo del quale era posto uno dei piu' noti tra gli imputati, il comandante Vincenzo Canterini. E' il momento della difesa dei suoi uomini: Silvio Romanelli regala momenti di tensione, appellandosi a questioni tecniche che poco possono contro la realta' del video mostrato. I suoi clienti si distinguono nitidamente rispetto gli altri reparti impiegati quella sera. S.S., terzo teste della giornata, lo specifica riconoscendo il loro cinturone nero e ricordando il loro "tonfa": 'Lo tiravano sopra la testa - ha spiegato - e ho visto che lo prendevano anche in modo invertito e usato come un'ascia''. Il giovane ha poi raccontato: ''Fui colpito circa cinque volte, in testa, dove ho riportato una lunga ferita, e sulle braccia, perche' cercavo di coprirmi. Solo quando un poliziotto grido' 'basta' tutti smisero di picchiare. Vidi una donna, Melanie Jonasch, in un lago di sangue, non si muoveva. Temetti che fosse morta''. La ventunesima udienza registra dunque alcuni elementi rilevanti, oltre alla drammatica vicenda di Mark Covell, che a causa del pestaggio che lo ridusse in fin di vita, dovra' ancora essere operato a una mano e alla spina dorsale. Domani, 26 gennaio si replica, con testi tedeschi.

A Villa Salus la presentazione di Agenda21 provinciale e sportello dei diritti degli animali

25/01 Avrà luogo Giovedì 26 Gennaio, alle ore 11,00, presso i locali dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza (ex clinica Salus, Via Parisio) la conferenza stampa di presentazione ed inaugurazione della sede di Agenda 21 provinciale e dello sportello per i diritti degli animali LAV-Agenda 21- Assessorato all’Ambiente.Saranno presenti Il presidente, onorevole Mario Oliverio;l’Assessore all’Ambiente, Luigi Marrello;Mario Bria, capogruppo Verdi in Consiglio Provinciale;Carla Misasi, responsabile LAV regionale;Claudio Pedone, responsabile Agenda 21, provincia di Cosenza.Agenda 21, sottoscritta a Rio De Janeiro nel 1992 nel corso della Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, rappresenta un ampio catalogo di politiche-azioni da mettere in atto in tutti i Paesi per avviare uno sviluppo sostenibile nel XXI° secolo e contenente una serie di intenti, obiettivi programmatici, attività da realizzare, strumenti attuativi ed attori da coinvolgere su ambiente, economia e società. Agenda 21 locale può essere definita come un processo partecipativo mediante il quale diversi attori della comunità locale (definiti nel loro insieme stakeholders) collaborano per stabilire ed attuare Piani di Azione al fine di perseguire la sostenibilità ambientale, economica e sociale a livello locale.

Proseguono le audizioni della Commissione Nazionale Antimafia

25/01 "Come previsto dalla legge, la Commissione Antimafia rimane in carica fino alla convocazione del nuovo Parlamento; ma, cosi' come avviene per la Camera ed il Senato dopo il loro scioglimento, la Commissione svolgera' sedute a Roma od altrove solo a fronte di eventi di straordinaria eccezionalita' ed urgenza". "Questa indicazione del Presidente Roberto Centaro (Fi) - si legge in una nota della stessa Commissione - e' stata condivisa, unanimemente, dai componenti dell'Ufficio di Presidenza e dai rappresentanti dei gruppi". Pertanto - conclude la nota - "l'Ufficio di Presidenza ha deciso di dare seguito, fino allo scioglimento effettivo delle Camere, ad alcune attivita' gia' deliberate in precedenza e di dare mandato al Presidente di calendarizzare le relative audizioni". Tra le piu' importanti rimaste in sospeso, ci sono quella del Comitato per l'ordine pubblico di Reggio Calabria e quella dei magistrati del Tribunale di Napoli.

Accusata di duplice omicidio e condannata a 28 anni, oggi viene assolta per non aver commesso il fatto

25/01 I giudici della Corte d'assise d'appello di Catanzaro, accogliendo la richiesta del procuratore generale, hanno assolto Franca Carmela Faillace dall'accusata di concorso nel duplice omicidio di Alfredo Elia e Leonardo Schifino, avvenuto a Cassano allo Ionio il 22 marzo 1992. Nel dicembre del 2004, al termine del processo di primo grado, i giudici della Corte d'Assise di Cosenza condannarono Franca Carmela Faillace alla pena di ventotto anni di reclusione. Faillace stamane e' stata assolta per non aver commesso il fatto. Il duplice omicidio, secondo la ricostruzione fatta nel corso del processo di primo grado, nell'ambito della seconda guerra di mafia, che ha insanguinato, a fine anni '80 e inizi anni '90, la Sibaritide e in particolar modo il comune di Cassano allo Ionio.

Sequestrata una discarica abusiva a Carolei

25/01 Una discarica abusiva e' stata sequestrata nelle campagne del comune di Carolei nel corso di controlli compiuti dagli agenti della polizia provinciale di Cosenza che hanno denunciato una persona per violazione delle leggi sull'ambiente. Nella discarica sono stati trovati oltre 200 pneumatici, carcasse di autoveicoli, materiale ferroso. Il tutto depositato lungo un pendio, non visibile dalla strada, lungo il fiume Busento. Il terreno sequestrato e' di proprieta' di una persona di Cosenza che lo ha concesso in affitto ad uomo di 54 anni. Il terreno, che si estende su un area di circa 16.000 metri quadri, e' privo di qualsiasi impermeabilizzazione.

Brevi di cronaca a Rende, Rossano, Altomonte, Spezzano Sila, Cassano

25/01 A Rende e' stato arrestato un uomo per violazione degli obblighi impostigli dall'autorita' giudiziaria. Sempre a Rende ignoti, hanno lanciato presso l’hotel “San Francesco”, due bottiglie incendiarie in direzione dell’ingresso, causando lievi danni ad una autovettura parcheggiata nelle adiacenze. I carabinieri, intervenuti, hanno avviato le indagini. A Rossano, invece, i carabinieri e gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato una persona per lesioni, danneggiamento aggravato e porto abusivo di ascia. Sempre a Rossano ignoti, la notte scorsa, hanno incendiato la Fiat Panda di una commerciante che era parcheggiata in una via centrale dello Scalo di Rossano. Le due autovetture parcheggiate vicine alla Panda, una Fiat Punto e una Rover 400, sono state danneggiate parzialmente. Sull' episodio indagano i carabinieri. Ad Altomonte lo scooter di un uomo con precedenti penali e' stato incendiato da sconosciuti. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco e da alcune persone. Il proprietario del mezzo ha denunciato l'accaduto ai carabinieri. A Spezzano Sila generi alimentari e denaro contante per un valore complessivo di ottomila euro sono stati rubati da sconosciuti in un supermercato. Il furto e' stato scoperto dal proprietario dell'esercizio commerciale che lo ha denunciato ai carabinieri. A Cassano Ionio un uomo, Mario Basile, di 46 anni, e' stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato perche' deve scontare una condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, ingiurie, minacce, lesioni persionali ed estorsione. All'uomo e' stata notificata un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Torino

Polti Sud, rimosso il blocco sulla A3, convocata per il 30 una riunione a Palazzo Chigi

25/01 Il prossimo 30 Gennaio, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con inizio alle 16, si svolgera' una riunione straordinaria per affrontare la crisi della Polti Sud di Piano Lago, i cui dipendenti hanno manifestato occupando l'autostrada per protestare contro l'annunciato smantellamento dello stabilimento. L'annuncio e' stato dato questa mattina in Senato durante una riunione dei parlamentari della provincia di Cosenza, convocata dal senatore Antonio Gentile (F.I.), per affrontare la crisi occupazionale della provincia di Cosenza. E' stato lo stesso Gentile, segretario della commissione Finanze e Tesoro, a comunicare la notizia ufficiale. Il Senatore Cesare Marini, secondo una nota di Gentile, in rappresentanza dei parlamentari del centrosinistra si e' detto "soddisfatto della positiva evoluzione della vicenda". Nel corso della riunione si e' anche parlato della crisi complessiva dell'industria e dell'impresa della provincia cosentina e si e' fatto riferimento ai casi piu' critici (Legnochimica, DNE, Foderauto, Carisiel, settore tessile). Per Gentile, "il risultato raggiunto e' solo un primo passo verso la soluzione dei grandi problemi occupazionali che affliggono la provincia di Cosenza. Devo ancora una volta ribadire che su due temi importanti della Calabria - ha aggiunto - occupazione e lotta alla criminalita' il mondo politico calabrese deve restare assolutamente unito e deve proporre una grande iniziativa a favore delle nostre popolazioni. La regione Calabria deve pero' darsi una strategia, a tutt'oggi inesistente. I problemi occupazionali del nostro territorio non si risolvono esprimendo la rituale solidarieta' agli operai ma, intervenendo decisamente proponendo un piano di difesa dei livelli occupazionali esistenti sul nostro territorio". Intanto e' stata sospesa l'occupazione dell'autostrada A3 attuata a partire dalle 11,30 circa dai circa 200 dipendenti della Polti Sud, collocati in mobilita'. Il blocco e' stato rimosso nel primo pomeriggio

I duecento lavoratori della Polti Sud bloccano l’A3 a Rogliano

25/01 Circa duecento lavoratori della Polti Sud, l' azienda di Piano Lago di Mangone che ha annunciato la chiusura, con la relativa messa in mobilità del personale, e il trasferimento della produzione, hanno occupato, verso mezzogiorno, l' autostrada A3 Salerno Reggio Calabria all' altezza di Rogliano provocando notevoli disagi nella circolazione. Attualmente l' Anas ha disposto l' uscita obbligatoria per i veicoli in transito nel tratto che va da Cosenza nord a Falerna con l' utilizzo della viabilita' parallela. Per oggi i sindacati regionali, nella Valle del Savuto, hanno proclamato lo sciopero generale per chiedere una soluzione alla vertenza che riguarda il futuro di circa 200 operai.

Italia sotto la morsa del gelo. In Calabria a Botte Donato -8

24/01 Neve, gelo e freddo stanno colpendo in queste ore tutta la Penisola, indistintamente da nord a sud. Tutto il Friuli Venezia Giulia stamani e' sotto zero, con sole e cielo terso e aria molto fredda e secca che continua ad affluire da nordest. La temperatura record di 21 gradi sotto lo zero e' stata registrata, in Friuli, a Fusine, nel Tarvisiano e forti raffiche di bora, con una punta di 102 chilometri all'ora rilevata alle ore 10:30, stanno colpendo Trieste, accentuando notevolmente la sensazione di freddo. In Liguria il freddo ha toccato le punte piu' alte nella Val d'Aveto e Val di Vara, sul Maggiorasca la colonnina di mercurio ha segnato i -16. Ma anche tutto il sud e' molto colpito dalle temperature polari. Neve e freddo intenso sono stati registrati nel salernitano, in particolare nel Vallo di Diano: in tutti i 16 comuni del vasto comprensorio a sud della provincia di Salerno la neve cade abbondante fino dalle prime ore di questa mattina. Tuttavia, tranne che nelle frazioni montane di Montesano sulla Marcellana, ai confini con la Basilicata, dove si segnala la presenza di ghiaccio lungo qualche tratto di strada, la circolazione dei veicoli stamane e' stata regolare. In Calabria alcune zone di campagna del comune di Longobucco, nel Cosentino, sono isolate a causa delle abbondanti nevicate di queste ultime ore che hanno raggiunto un metro di altezza. A segnalare i disagi provocati dal maltempo e' il sindaco di Longobucco, Emanuele De Simone, il quale ha attivato la Protezione civile. Le zone isolate si trovano tutte in aree di campagna e sono abitate. Il freddo intenso che ha interessato anche la Puglia ha ghiacciato, durante la notte, la neve e la pioggia cadute sulle zone interne della Murgia barese, quelle del Subappennino dauno e del Gargano. Una forte nevicata stamane, con temperature quasi polari, ha colpito il capoluogo lucano. In Molise a Campobasso, nella mattinata, le temperature sono scese di 6 gradi sotto lo zero. Inferiori, -10 gradi, le temperature nelle localita' di montagna, sia in provincia di Campobasso sia in quella di Isernia dove in alcuni casi la neve ha superato il metro di altezza. Infine, dalla notte scorsa anche la Sardegna e' stata investita dall'ondata di freddo proveniente dal nord Europa. Nelle zone interne e' caduta la neve anche a quote basse, in particolare in Ogliastra e nel Nuorese.
Vento forte e neve stanno interessando da alcune ore la gran parte della Calabria. La zona maggiormente colpita e' la provincia di Cosenza. Nonostante il maltempo, non vengono segnalati disagi alla circolazione stradale. Nel Cosentino sta nevicando principalmente nelle zone della Sila e di San Giovanni in Fiore. Tra Frascineto e Morano, invece, secondo quanto si e' appreso, c'e' vento forte. A tutti gli automobilisti gli agenti della polizia stradale consigliano di mettersi in viaggio con le catene a bordo dei mezzi. Sull'autostrada A3 il traffico e' regolare. I mezzi ed il personale della Provincia di Cosenza sono a lavoro per evitare disagi al traffico automobilistico. Alcune zone di campagna del comune di Longobucco, nel Cosentino, sono isolate a causa delle abbondati nevicate di queste ultime ore. A segnalare i disagi provocati dal maltempo e' il sindaco di Longobucco, Emanuele De Simone, il quale ha attivato la Protezione civile. Le zone isolate si trovano tutte in aree di campagna e sono abitate. A Longobucco la neve ha raggiunto un metro di altezza.E' Botte Donato, la vetta piu' alta della Sila con quasi 2.000 metri, la zona piu' fredda della Calabria in queste giornate di freddo intenso, con una temperatura minima di -8,1 gradi. La massima si e' fermata a -4,8 gradi. Freddo intenso anche in altre localita' della Sila cosentina come Monte Curcio, sopra Camigliatello Silano, con una minima di -7,2 ed una massima di -4. Minime sotto lo zero, con -5 e -4, anche a Campotenese e Gambarie d' Aspromonte. La temperatura minima piu' alta e' stata registrata in contrada Palazzo di Lamezia Terme e a Capo Vaticano, con 6,7 gradi. La temperatura massima piu' alta, invece, a Rosarno con 13,8 gradi. Tutti i dati sono stati forniti dal Servizio di Protezione Civile della Regione Calabria.

Trentadue persone denunciate per ricettazione a San Marco dopo il furto in un negozio

24/01 I carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano hanno denunciato in stato di liberta' trentatre persone. Trentadue persone, 12 italiani e 20 stranieri, per lo piu' cittadini provenienti dai paesi dell' Est europeo, sono state denunciate per ricettazione. Un cittadino rumeno, invece, e' stato denunciato per furto. Le denunce sono scaturite dopo il furto compiuto il 21 aprile dello scorso anno al punto vendita Euronics, nel centro commerciale di San Marco. Nell' immediatezza del furto i carabinieri accertarono che ''un atletico funambolo, calandosi dal tetto'', era riuscito a prelevare numerosi cellulari, alcuni computers portatili, qualche piccolo elettrodomestico e altro materiale elettronico. Successivamente i militari individuarono l' autore del furto in un rumeno trentenne, domiciliato a Roma, irreperibile. Successivamente hanno individuato 32 persone che si sono rese responsabili di ricettazione, essendo state trovate in possesso di parte della refurtiva. La merce recuperata, per il momento, e' stata posta sotto sequestro. La Procura del Tribunale di Cosenza, nei prossimi giorni, valutera' le singole posizioni.

Truffa all’INPS di Castrovillari, denunciati 13 tra cassieri e funzionari di banca”

24/01 Tredici tra cassieri e funzionari di banche sono stati denunciati dai militari della Guardia di finanza della Compagnia di Castrovillari per truffa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nell' ambito dell' inchiesta ''macchia nera'' su una presunta truffa ai danni dell' Inps di Castrovillari che nell' estate scorsa ha visto coinvolto il responsabile della sede ed un' altra ventina di persone. Gli investigatori, secondo quanto e' stato riferito, al termine dell' analisi della documentazione bancaria acquisita agli atti del procedimento, avrebbero accertato che gli operatori bancari avrebbero consentito l' incasso o il versamento su conto corrente di numerosi assegni circolari recanti la dicitura non trasferibili ed intestati a soggetti inesistenti. Le indagini sono state coordinate dal procuratore della repubblica di Castrovillari, Agostino Rizzo, e dal sostituto Baldo Pisani. Complessivamente, nell' ambito dell' inchiesta, sono state denunciate in stato di liberta' 72 persone.

Minacce di morte al capogruppo della Margherita a Castrovillari

23/01 Giovanni Donato, capogruppo della Margherita al Comune di Castrovillari, ha ricevuto minacce di morte. Le minacce sono giunte ieri sul telefonino di famiglia dell' esponente politico. A riferirlo stamane e' stato il gruppo della Margherita al Comune di Castrovillari prima dell' inizio dei lavori del consiglio comunale. Donato ha denunciato l' accaduto agli agenti del Commissariato di Ps che hanno avviato le indagini. ''La minaccia - ha dichiarato Donato, secondo quanto riporta una nota del Comune di Castrovillari - non e' il primo avvertimento che mi viene fatto. Altre volte i soliti ignoti hanno usato altri metodi''. Parole di solidarieta' a Donato sono giunte da parte di tutti i consiglieri, del presidente del Consiglio Masotina e del sindaco, Blaiotta, che hanno stigmatizzato l' accaduto. La minaccia al capogruppo della Margherita e' la terza in ordine di tempo che registra la citta' dopo quelle pervenute, per lettera, al neo direttore generale dell' Asl, Gigliotti, ed al primario radiologo della stessa Azienda sanitaria di Castrovillari, Perretti.

Operazione antibracconaggio nel cosentino

23/01 Otto le persone deferite all'Autorita' Giudiziaria, centinaia le munizioni sequestrate insieme a fucili calibro 12 e due cinghiali appena abbattuti. Questo il risultato di una operazione antibracconaggio scatta in questo fine settimana nella provincia di Cosenza che ha interessato i comuni di Castroregio e Colosimi. A Castroregio in localita' ''Fontana Grande'' sono intervenuti i reparti di Oriolo e Trebisacce dipendenti dal Coordinamento Distrettuale di Castrovillari. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno bloccato sette cacciatori, in gran parte provenienti da localita' dell'alto ionio cosentino, che avevano da poco abbattuto due esemplari di cinghiali e stavano procedendo a sezionarne le carni, specie questa per la quale la caccia e' ormai chiusa. Le sette persone, alle quali sono stati sequestrati fucili (calibro12) munizionamento e gli stessi cinghiali, dovranno rispondere di abbattimento di specie in periodo non consentito. Altri controlli sono stati effettuati dai comandi stazione di Scagliano, Aprigliano e Camigliatello UTB nel comune di Colosimi. Dopo diversi controlli e una vasta operazione di controllo e' stato posto sotto sequestro un fucile calibro 12 usato da un cacciatore di Carolei per l'attivita' venatoria privo di riduttore di munizionamento. L'operazione e' avvenuta nell'ambito di un servizio mirato a prevenire e reprimere il fenomeno del bracconaggio nel territorio cosentino.

Atti vandalici nella scuola media di Montalto: Tre minorenni denunciati

23/01 I carabinieri di Montalto Uffugo sono intervenuti ieri sera in via A. Moro, presso la scuola media statale ''G. Galcone'', dove studenti di 14 anni, dopo aver forzato una porta di emergenza, si sono introdotti nella scuola e hanno compiuto atti vandalici. In particolare i ragazzi hanno aperto i regolatori di sfiato dei termosifoni delle aule del primo piano, con il conseguente allagamento dei pavimenti e scritto sulle pareti delle aule, utilizzando bombolette spray, frasi ingiuriose nei confronti alcuni docenti. Ad esito delle immediate indagini, i militari hanno individuato i responsabili dell'azione vandalica, che sono tre minorenni, quattordicenni, quindi non imputabili, di Montalto Uffugo, studenti della scuola. I tre hanno ammesso le proprie responsabilita' e anche hanno ammesso di essere gli autori di un analogo episodio vandalico verificatosi lo scorso 28 novembre 2005. I tre studenti sono stati segnalati alla Procura presso il Tribunale dei minorenni di Catanzaro.

Emergenza gas, meno due gradi negli impianti di riscaldamento

23/01 Il provvedimento che il ministero dell'Industria sta mettendo a punto per affrontare l'emergenza gas, attraverso una riduzione delle temperature consentite per l'accensione dei termosifoni, dovrebbe modificare - riducendole temporaneamente di uno o due gradi, secondo le prime indiscrezioni - le temperature consentite, fatti salvi ospedali e case di cura, scuole materne e, tra gli altri, asili nido. Dovrebbe cioe' essere rivista la norma che prevede che la temperatura degli interni non debba superare i 20 gradi, piu' 2 di tolleranza. Provvisoriamente tale temperatura potrebbe cosi' essere ridotta a 18 o 19 gradi piu' due di tolleranza. La gestione del riscaldamento in Italia e' regolata dal decreto del presidente della Repubblica (il numero 412) dell'agosto del 1993: tale norma stabilisce il periodo dell'anno nel quale e' consentito tenere in funzione gli impianti di riscaldamento e il numero massimo giornaliero di ore di accensione, legate al clima della localita' dove e' ubicato l'edificio. L'Italia e' stata divisa in cinque zone climatiche dalla A, la piu' calda, alla F, la piu' fredda in funzione del numero dei 'Gradi Giorno'; quanto piu' alto e' il valore dei Gradi Giorno tanto piu' il clima e' rigido. Ad esempio nella zona climatica A si trovano poche localita' molto calde, come le isole di Salina e Lampedusa o Porto Empedocle. Palermo e Reggio Calabria appartengono invece alla fascia B mentre Cosenza, Napoli, Bari, Imperia fanno parte della C. Roma, Firenze, Ancona sono comprese nell'area D mentre in fascia E si trovano Milano, Torino, Venezia, L'Aquila. Per quanto riguarda invece la fascia F a questa appartengono le localita' piu' fredde dove non esistono limiti per il periodo in cui tenere acceso il riscaldamento. In queste zone infatti, per circa 200 giorni l anno, ogni giorno c'e' una differenza media di 25,8 gradi fra la temperatura esterna e quella ottimale di +20 gradi. Questa la tabella:
- Zona A: 1 dicembre-15 marzo, per 6 ore al giorno
- Zona B: 1 dicembre-31 marzo, per 8 ore al giorno
- Zona C: 15 novembre-31 marzo, per 10 ore al giorno
- Zona D: 1 novembre-15 aprile, per 12 ore al giorno
- Zona E: 15 ottobre-15 aprile, per 14 ore al giorno
- Zona F: nessuna limitazione

Disagi per la neve in Calabria. Obbligo di catene in Sila. Freddo e gelo in tutta Italia

23/01 Da alcune ore e' ripreso a nevicare nella zona del Cosentino ed in particolare sulla Sila. Nelle altre zone della Calabria, invece, viene segnalato freddo intenso e vento. Su molte strade che consentono l'accesso alle zone della Sila, a causa delle abbondanti nevicate, i mezzi circolano con le catene montate. A tutti gli automobilisti gli agenti della polizia stradale consigliano comunque di avere le catene a bordo dei mezzi. Sull'autostrada A3, secondo quanto si e' appreso, il traffico e' regolare. I mezzi ed il personale dell'Anas e della Provincia di Cosenza sono gia' a lavoro per evitare disagi al traffico automobilistico. Gli agenti della stradale hanno intensificato i controlli sulle principali statali
Freddo record in tutta Italia, nevicate dal nord al sud, bora a 120km orari a Trieste, blocco dei tir in autostrada in Abruzzo e collegamenti interrotti con le isole Tremiti. L'ondata di gelo annunciata ieri dalla Protezione Civile si e' fatta sentire gia' da stamane e proseguira' anche nei prossimi giorni. Freddo da record, anche il sud sotto zero:
Dai meno 17 gradi di campo imperatore, in Abruzzo, ai meno 16,5 di Asiago, in Veneto, fino ai meno otto gradi sul Massiccio del Matese, nel casertano. Il freddo ha colpito tutta l'Italia, dal nord al sud, passando per il centro.
Bora a Trieste e vento freddo in tutta italia:
A rendere ancor piu' pungente l'aria e' il forte vento di Bora che a Trieste ha raggiunto i 120 km orari, ma si e' fatto sentire anche in Veneto. Vento e bufere di neve hanno colpito anche la Campania, mentre a Terni, in Umbria un forte e gelido vento di tramontana ha divelto molti alberi che, cadendo, hanno tranciato cavi elettrici e telefonici e distrutto macchine. Mentre in Puglia il mare molto mosso e il vento da nord est forza sette hanno interrotto i collegamenti con le Tremiti. Neve e disagi, blocco dei tir sulla a/14:
Nevica in Umbria, in Molise, nelle Marche e in Abruzzo, dove in molti comuni sono state anche chiuse le scuole. E per la prima volta, sempre in Abruzzo, sulla A/14 e' stato disposto il blocco della circolazione dei mezzi pesanti, accolto con soddisfazione da Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori). Ma la neve e' caduta abbondante anche sulla A/24 Roma-L'aquila-Teramo, tra Assergi e Colledara. Neve anche lungo l'autostrada A/25 Roma-Pescara. Autostrade per l'Italia assicura che non ci sono disagi sulle autostrade, ma consiglia comunque le catene sulla A/14. Bufere di neve hanno colpito la Campania e nevica anche in Calabria , nella zona del cosentino e sulla Sila. Mentre in Basilicata i Vigili del fuoco hanno soccorso in serata un pastore che si era rifugiato in una grotta per sfuggire al freddo.

Rubate quattro pistole al Comando dei Vigili urbani di Roggiano

23/01 Una cassaforte con all'interno 4 pistole calibro 9 complete di relativo munizionamento e' stata rubata da sconosciuti nel comando della polizia municipale di Roggiano Gravina. I ladri si sono introdotti dalla porta principale e dopo aver rovistato nei vari locali del Comando di Polizia urbana hanno trovato la cassaforte portandola via. Il furto e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.

Brevi di cronaca da Rossano

23/01 - Danni sono stati provocati da un incendio doloso provocato da sconosciuti in uno stabilimento balneare a Rossano. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Sempre a Rossano un uomo e' stato arrestato dai carabinieri perche' deve scontare una condanna a un anno e otto mesi per rapina e rissa. All'uomo e' stato notificato un ordine di carcerazione emesso dalla procura della repubblica presso il tribunale di Rossano.

Ex sorvegliato speciale ucciso nel crotonese

22/01 Un uomo di 38 anni, Antonio Fortino, ex sorvegliato speciale, con obbligo di dimora, e' stato ucciso stasera in un agguato a Ciro' Marina, nel crotonese. L'uomo stava camminando a piedi lungo una piazza del paese quando gli sono stati sparati contro due colpi di pistola calibro 7,65 che lo hanno raggiunto, uno alla schiena ed uno al collo. Fortino, secondo gli investigatori, era legato alla cosca di Ciro'. La sorveglianza speciale gli era terminata nella scorsa estate. Sul posto dell'omicidio si sono recati i carabinieri del Comando provinciale di Crotone.

Racket del caro estinto all’opera a Rossano: Incendiato un carro funebre.

22/01 Un carro funebre lasciato in sosta nel parcheggio multipiano del Comune di Rossano è stato dato alle fiamme. Il mezzo e' andato completamente distrutto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, uno dei quali, intervenuto per domare l'incendio, si e' ferito leggermente ad un ginocchio e ne avra' per sette giorni. Un altro carro funebre di proprieta' di un altro imprenditore, che era in sosta nello stesso parcheggio, e' stato incendiato una settimana fa. Sui due episodi indagano i carabinieri.

Brevi di cronaca da Praia, Amantea, cassano, Rossano, Oriolo e Scalea

22/01 A Praia a Mare, al termine dell' incontro di calcio Praia-Paolana, valevole per il campionato di Eccellenza, un gruppo di persone, secondo i carabinieri verosimilmente tifosi locali, hanno lanciato dei sassi contro i sostenitori della squadra ospite che stavano camminando, scortati dai militari della Compagnia di Scalea per raggiungere la stazione ferroviaria. I carabinieri sono subito intervenuti facendo disperdere i facinorosi. La sassaiola ha provocato il danneggiamento dei parabrezza di tre automobili, me nessuno e' rimasto ferito. Ad Amantea i carabinieri della locale caserma hanno arrestato un clandestino senza fissa dimora per non aver ottemperato al decreto di espulsione emesso dalla Questura di Reggio Calabria. A Cassano Ionio - Personale della locale Tenenza ha arrestato un pregiudicato per evasione. A Rossano - Militari della Compagnia hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un cittadino polacco per rapina. - Cassano Ionio - I carabinieri hanno denunciato in stato di liberta' una persona del luogo e un cittadino tunisino per favoreggiamento all' immigrazione clandestina e truffa. A Oriolo Calabro - Personale della locale caserma ha denunciato tre persone in stato di liberta' per rissa e lesioni. A Scalea - Ignoti, mediante l' impiego di liquido infiammabile, hanno incendiato l' auto Mercedes di una impiegata del luogo ed in uso al marito, un imprenditore edile.

La manager di "Gente di mare" dichiara: “Nessun rapporto con le cosche e lo dimostrerò”

21/01 ''Non c'e' stato alcun rapporto tra la produzione della fiction Rai 'Gente di Mare' e le cosche della 'ndrangheta calabrese. I documenti lo dimostreranno. Abbiamo fatto tutto nella piu' assoluta trasparenza''. Parola di Tiziana Primozich, giornalista e location manager della fortunata serie tv di Rai Uno. La donna e' finita al centro delle cronache per i suoi presunti contatti con Francesco Mancuso, ritenuto uno dei boss della costa calabra di Tropea, ''una persona - dice la Primozich - con la quale ho un rapporto di amicizia da oltre dieci anni e che stimo al di la' del cognome che porta. Francesco Mancuso e' un uomo che ha saldato i suoi conti con la giustizia e che ha tutto il diritto di essere riabilitato''. Le notizie pubblicate in questi giorni sono basate su alcune intercettazioni telefoniche raccolte dalla magistratura nel corso delle indagini su un filone parallelo del processo 'Dinasty' ''nel quale - sottolinea - io non figuro tra gli indagati''. Sotto la lente degli inquirenti sarebbe finito in particolare il contratto stipulato con un albergo, il Blu Paradise di Tropea, al quale la produzione si sarebbe appoggiata nel periodo delle riprese. L'hotel, appartenuto a Nicola Comerci, ''e' stato scelto - spiega la manager- dopo un'attenta comparazione tra tutti gli altri alberghi della zona''.E chiarisce: ''Quando la produzione venne in Calabria visitammo tutti gli alberghi, mettemmo a confronto le richieste degli esercenti, che ci arrivarono per iscritto, e chiarimmo le condizioni in base alle quali avremmo deciso per l'uno o per l'altro hotel''. ''La scelta -prosegue Primozich- cadde sul Blu Paradise in base ad alcuni criteri essenziali nell'economia di ogni produzione cinematografica: la vicinanza al set e ai luoghi dove si realizzano le riprese in esterna. In quel caso, il centro cittadino e il porto di Tropea. Una soluzione del genere significa non dover spostare ogni giorno cinque camion e un'intera troupe. Quell'albergo era il posto ideale, perche' rispondeva in toto alle nostre esigenze''. Ma c'e' ancora un particolare, che la Primozich tiene a mettere in chiaro. ''Il Blu Paradise - dice la 'product manager'- e' sotto sequestro da quando Nicola Comerci e' stato indagato. Gli accordi, infatti, sono stati presi tra me, in qualita' di location manager, e il curatore dei beni nominato dal Tribunale. Va da se' che i conti pagati dalla produzione non sono entrati e non entreranno in futuro nella disponibilita' di Comerci. Semplicemente perche' e' l'albergo stesso a non essere piu' nella sua disponibilita'''. Quanto ai contatti registrati dalla magistratura tra il cellulare della manager e un'utenza appartenente al clan dei La Rosa, la Primozich spiega: ''Il rapporto con la famiglia La Rosa si e' limitato alla visita, da parte dei responsabili delle ambientazioni, di una terrazza di loro proprieta' per girare una scena della fiction. Ma poi non se ne fece piu' nulla. Il regista infatti sclese una location diversa e i contatti, o presunti tali, con i La Rosa si esaurirono li'''. ''I La Rosa, come tante altre famiglie in qualche modo legate al mondo della 'ndrangheta-aggiunge- sono assolutamente integrate nel tessuto sociale della Calabria, e non e' difficile, anche da cittadino comune entrare in contatto con loro. Vorrei che la gente capisca che questo film e' stato importantissimo per il territorio, per il rilancio economico della zona e per la visibilita' che ha dato alla nostra costa. Le polemiche montate in questi giorni -osserva Primozich- fanno del male innanzitutto alla Calabria e ai calabresi''.

La Corte dei Conti analizza le Province calabresi. 3 su 5 hanno organi di controllo adeguati

21/01 Tre delle cinque province calabresi si sono adeguate alle normative relative ai controlli interni. I tre enti, inoltre, hanno provveduto anche a differenziare gli organismi preposti al controllo di gestione da quelli incaricati alla valutazione dei dirigenti e del controllo strategico. La situazione nelle cinque province e' stata analizzata dal magistrato della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, Luigi Condemi. ''La maggioranza - sostiene Condemi nella sua relazione - degli enti monitorati, ossia Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, si e' adeguata alle prescrizioni della disciplina statale, differenziando gli organismi deputati al controllo di gestione da quelli incaricati della valutazione dei dirigenti e del controllo strategico. Di questi enti solamente uno, cioe' la Provincia di Crotone, ha previsto tre autonomi organismi differenziati per ciascuna tipologia di controllo interno. Una sola Provincia, cioe' quella di Catanzaro, invece, ha assegnato ad un unico organismo il controllo di gestione, strategico e valutazione dei dirigenti; l'ultima Provincia, quella di Cosenza, invece, ha accentrato in un unico organismo il controllo di gestione e la valutazione dei dirigenti, senza nulla riferire in merito al controllo strategico''. La Corte dei Conti ha evidenziato inoltre che ''tre delle cinque Province calabresi hanno provveduto solo di recente alla costituzione degli organi di controllo interno attraverso l'adozione di appositi regolamenti di organizzazione, ma gia' negli statuti provinciali la funzione di controllo di gestione e' stata generalmente prevista, anche se talora in forma embrionale se non addirittura distorta. La discrezionalita' nell'impostazione ha comportato differenti modalita' di organizzazione dei sistemi di controllo nelle svariate realta' locali, realizzando di fatto un adeguamento alle prescrizioni generali stati piu' formale che sostanziale''. Tra le tre Province calabresi definite storiche (Reggio, Catanzaro e Cosenza) l'amministrazione di ''Catanzaro - ha aggiunto Condemi - e' quella piu' in ritardo nell'attuazione del sistema di controlli interni. La Provincia di Cosenza, invece, ha adeguato il proprio sistema di controllo gia' nel 2000. A Reggio Calabria, inoltre, nel 2001 si e' provveduto all'adeguamento statutario con un controllo strategico svolto da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico, declamando cosi' la netta distinzione tra le competenze degli organi politici e quelli di gestione''. Per quanto riguarda le altre due Province, la Corte dei Conti ha rilevato che ''a Vibo Valentia e' stato istituito, con apposito regolamento del 1998, l'organo di controllo interno. La Provincia di Crotone, gia' nel 2002, si e' dotata di un regolamento ad hoc, modificato nel 2004, cui e' stato costituito un 'sistema' dei controlli interni articolato sull'analisi e razionalizzazione dei costi, attuato per e con il coinvolgimento dei dirigenti e finalizzato a contribuire alle decisioni finali, nonche' come strumento di un corretto processo di programmazione dei risultati attesi''.

A Lamezia la sede dell’associazione antiracket in una casa confiscata

21/01 E' in un appartamento confiscato ad un usuraio e situato lungo il centralissimo corso Nicotera la sede che il Comune di Lamezia Terme ha destinato all' Associazione lametina antiracket. L' inaugurazione e' avvenuta stamani e vi hanno partecipato il presidente dell' Ala, Antonino Tripodi, il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Raffaele Mazzotta, il presidente della camera di commercio di Catanzaro, Paolo Abramo, la coordinatrice regionale delle associazioni antiracket, Maria Teresa Murano, e don Giacomo Panizza, della Progetto sud, il sacerdote che vive sotto scorta dopo aver accettato di destinare un immobile confiscato al presunto clan Torcasio come sede per alcune attivita' svolte dalla comunita'. Con l' Ala, e' stato sottolineato in tutti gli interventi, i commercianti lametini non vogliono sfidare la mafia, ma vogliono solo difendere loro stessi e la citta'. ''Mi auguro - ha sostenuto Tripodi - di riuscire a portare avanti il mio compito. Il nostro scopo e' quello di aiutare la citta' a crescere. La nostra associazione non e' qualcosa di facciata, ma vogliamo che sia qualcosa di concreto e porti dei risultati veri''. Da qui l' impegno di tutti a stare accanto a questi commercianti che hanno deciso di porre una barriera al racket. Ed in questa direzione arriva l' impegno della camera di commercio di Catanzaro: ''Noi - ha detto Abramo - abbiamo dato il nostro contributo prima che ci faceste la domanda che, a dire il vero, stiamo ancora aspettando. Saremo accanto a voi e dopo questo primo contributo ci sara' un secondo, probabilmente un terzo ed altro ancora che saranno valutati sulla base della crescita dell' Ala''. Vicinanza e' stata manifestata anche da parte di Mazzotta che non ha mancato di fare riferimento alla situazione difficile di Lamezia Terme sotto il profilo delle estorsioni. ''Bisogna contrastare il fenomeno estorsivo - ha sostenuto - assicurando quel controllo sul territorio da parte delle forze di polizia e dare quella visibilita' esterna di presenza, ma abbiamo bisogno anche di un' attivita' di intelligence''. Da qui l' invito ai commercianti a collaborare con forze dell' ordine e magistratura. ''Non si chiede l' eroismo - ha concluso Mazzotta - ma bisogna trovare il modo di coagulare le denunce in modo intelligente pensando, ad esempio, a denunce collettive, denunce di quartiere, denunce di categoria''

I Governatori Lions a Locri per sostenere iniziative di rinascita per la Locride

21/01 I Governatori Italiani dell'Associazione Internazionale Lions si sono ritrovati a Locri, venerdì 20 gennaio, per esprimere la loro solidarietà al territorio della Locride duramente colpita dal delitto del vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno. L'importante iniziativa è stata fortemente voluta dal Governatore del Distretto 108ya (Basilicata, Calabria, Campania), Domenico Laruffa, ed accolta immediatamente da Roberto Scerbo. Nell'ambito di tale iniziativa, venerdì mattina, con inizio alle 9.30, i Lions hanno incontrato gli studenti della locride nell'Auditorium dell'ex Istituto Magistrale per parlare loro di legalità, giustizia e solidarietà. In particolare, il Governatore Domenico Laruffa, nel suo intervento conclusivo, ha voluto sottolineare l'importanza della solidarietà e il valore dell'onestà, richiamando i giovani a sentirsi tutti parte del consorzio civile in prima persona, a scegliere di studiare e impegnarsi per la propria terra. A seguire, i governatori del multidistretto italiano si sono riuniti, alle ore 16.30, nella sala Consiliare del Palazzo Comunale, alla presenza di numerosissime autorità politiche e militari, tra i quali l'on. Bova, Presidente del Consiglio regionale, il sottosegretario Jole Santelli, il prefetto De Sena, l'Assessore regionale Donnici, il parlamentare Bova e la vedova Fortugno. Tutti hanno voluto evidenziare l'importanza dell'incontro e la volontà delle isti tuzioni a non lasciare che a vincere, alla fine, siano violenza e sopraffazione, bensì la volontà di riscatto, la Calabria pulita. A conclusione dei lavori, i Governatori hanno sottoscritto una mozione che impegna l'Associazione, secondo i propri fini statutari, a promuovere e sostenere iniziative sociali e culturali che possano aiutare in maniera concreta la Locride a rinascere e ritrovare le antiche radici di cultura e civiltà che la contraddistinguono. Con questa dichiarazione d'intenti il Lions Club, com'è suo costume fare in ogni situazione che richieda un impegno forte, assume un ruolo attivo e di stimolo anche verso le altre associazioni di servizio attive nella Locride a supporto dell'azione dei sindaci, delle amministrazioni locali e delle istituzioni pubbliche, per contribuire a rafforzare la difesa della libertà e della giustizia.

Due grifoni morti avvelenati, rinvenuti nel Parco del Pollino

21/01 Due grifoni sono stati trovati morti nel Parco del Pollino. Secondo quanto viene ipotizzato, il decesso dei due animali sarebbe avvenuto per avvelenamento. Le carcasse dei due animali sono state trovate nelle gole del Raganello, una delle zone piu' suggestive del Parco. E' stata disposta l' effettuazione di esami tossicologici per stabilire con esattezza le cause della morte dei grifoni. Il presidente dell' Ente Parco del Pollino, Francesco Fino, ha espresso ''sdegno e preoccupazione per quanto e' accaduto. Se l' ipotesi dovesse essere confermata riteniamo sia necessario sensibilizzare l' opinione pubblica contro simili episodi, che minano la vita stessa del Parco. Crediamo molto nel progetto di reintroduzione dei grifoni nel Parco del Pollino ritenendolo strategico per la valorizzazione del territorio''.

Specialità cosentine alla mostra mercato di Courmayer

21/01 Il meglio delle produzioni enogastronomiche ed artigianali della provincia di Cosenza e' a disposizione dei valdostani e dei turisti che in trascorrono questa fine settimana a Courmayeur, in Valle d'Aosta. Al Forum Sport Center della cittadina turistica ai piedi del Monte Bianco, in questi giorni meno imbiancata delle localita' sciistiche della Sila, e' stata allestita una mostra-mercato nell'ambito del progetto ''Scambievolmente'', promosso dalla Provincia di Cosenza per scambi economici, culturali, turistici e di lavoro con la Valle d'Aosta ed in particolare con Courmayeur dove e' presente una folta comunita' di origine cosentina, capeggiata dall'assessore comunale Antonio Grosso, di Belvedere Marittimo. ''Quella che presentiamo - ha commentato Donatella Laudadio, assessore della Provincia di Cosenza, promotore con Grasso dell' iniziativa - e' l'altra Calabria; la Calabria laboriosa, legale che vuole confrontarsi con gli altri mercati; la Calabria piu' forte, quella che si oppone alla criminalita' che danneggia la nostra comunita'''. La rassegna, che e' stata inaugurata questa mattina dalla signora Laudadio, dal sindaco di Courmayeur, Romano Blua, e dall' assessore regionale alle Attivita' produttive, Piero Ferraris, si concludera' domani. Numerosi gli stand istituzionali tra cui quello dell' Universita' di Cosenza che propone corsi formativi che hanno riscontrato il gradimento di giovani calabrovaldostani. Oltre agli immancabili prodotti enogastronomici, la mostra-mercato propone l'arte dell'artigianato orafo e di altre attivita' che rappresentano l'eccellenza della Calabria che vuole consolidare il ruolo di porta del Mediterraneo. Il progetto ''Scambievolmente'' e' sostenuto dalle due Regioni, dal comune di Courmayeur, dalla Provincia e del Comune di Cosenza e dalle Camere di Commercio della Valle d'Aosta e di Cosenza.

Un arresto ad Oriolo

I carabinieri hanno arrestato ad Oriolo un giovane, Piero Petta, di 31 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione. Petta deve scontare una condanna a tre anni e cinque mesi di reclusione per una rapina commessa ad Oriolo nel novembre del 1997. L' arrestato e' stato portato nel carcere di Castrovillari.

Arresto per furto a Corigliano

21/01 Un cittadino straniero di nazionalita' lituana e' stato arrestato dai carabinieri a Corigliano Calabro. L'uomo e' stato sorpreso dai carabinieri mentre stava compiendo un furto.

Sequestrate il 35% delle quote dello Scorpion Club dove srebeb stato ucciso Capalbo

20/01 Sarebbe stato ucciso all' interno della palestra Scorpion di Cosenza il ristoratore Tullio Capalbo, assassinato con due colpi di pistola alla testa il 28 settembre del 1999. Il particolare e' emerso nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare l' operazione condotta stamani dal Gico della Guardia di finanza per il sequestro del 35% delle quote dello Scorpion Healt Club dopo che il titolare, è stato arrestato per l' omicidio di Capalbo. Ad indurre gli investigatori a pensare che il delitto sia stato compiuto nella struttura, hanno spiegato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi, e il procuratore aggiunto Mario Spagnuolo, addetto alla Dda catanzarese, sono le modalita' con cui e' stato effettuato ed anche le rivelazioni di un collaboratore di giustizia che avrebbe raccontato di essersi recato da Daniele per la richiesta del pizzo, ma quest' ultimo pero' lo avrebbe portato nei locali non utilizzati della palestra minacciandolo con una pistola. Secondo quanto e' emerso dalle indagini Capalbo sarebbe stato ucciso al fine di agevolare la cosca della 'ndrangheta capeggiata da Gianfranco Rua', all' epoca dell' omicidio detenuto in regime di 41 bis. Rua' sta scontando attualmente una condanna definitiva per associazione per delinquere di tipo mafioso comminatagli a conclusione del processo Garden. Il provvedimento di sequestro del 35% delle quote dello Scorpion Healt Club e' stato emesso, su richiesta della Dda catanzarese nell' ambito delle indagini condotte nell' ambito delle indagini sull' omicidio di Capalbo. Secondo gli investigatori nella gestione della palestra vi sarebbero state anche infiltrazioni della criminalita' organizzata. Spagnuolo ha riferito che ''secondo i riscontri effettuati il 35% delle quote della struttura sportiva non sono riconducibili a Sandro Daniele, ma a Gianfranco Rua'''. La Dda di Catanzaro, e' stato inoltre riferito, aveva chiesto il sequestro preventivo dell' intera struttura, ma il Gip ha ritenuto di non accogliere la richiesta. Lombardi ha poi affermato che ''il vero proprietario dello Skorpion e' Rua' Gianfranco''. Ipotesi questa che sarebbe suffragata dal fatto che il centro sportivo non avrebbe ricevuto nel corso degli anni alcuna richiesta estorsiva. Cio', hanno spiegato gli inquirenti, significa che la palestra godeva di ''particolari protezioni''. Secondo quanto si e' appreso, inoltre, Sandro Daniele sarebbe stato aiutato dal presunto boss Gianfranco Rua' nei momenti di crisi finanziaria. Gli inquirenti hanno rivelato che Rua' e Capalbo si sarebbero prodigati commissionando una rapina nei confronti di uno dei creditori di Daniele.

Gli agrumicoltori della sibaritide bloccano per 10 ore la ss106

20/01 E' terminata verso le 19.30 la protesta degli agrumicoltori della Sibaritide che da stamani alle 10 avevano bloccato la strada statale 106, a Rossano, con i loro trattori e camion. La decisione e' stata presa dopo che e' stato fissato un incontro per lunedi' prossimo, a Catanzaro, con l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo. Lo stesso assessore, secondo quanto e' stato riferito, martedi' prossimo si rechera' nella zona della Sibariride per incontrare gli agricoltori. Per tutto il giorno il traffico e' stato deviato su percorsi alternativi, ma non si sarebbero verificati problemi particolari. Gli agrumicoltori protestano per le difficolta' che incontrano nella vendita delle clementine a causa della concorrenza di Paesi esteri.

La conferenza dei sindaci del Savuto chiede l’intervento del Governo per la Polti Sud

20/01 L' immediato intervento del Governo nazionale nella vertenza Polti, con apertura di un tavolo al Ministero per le Attivita' produttive, e' stato chiesto dalla conferenza dei sindaci del Savuto, convocata dal presidente della Comunita' montana ed allargata ai consiglieri provinciali e alle rappresentanze sindacali. “La Chiusura della Polti - e' detto in un documento - è l’ultimo grave atto di una lunga serie di dismissioni, ricordiamo DNE, MICROFISBA, IOM, EBI, etc, che hanno messo in ginocchio il tessuto produttivo e sociale della zona, indebolendo fortemente un territorio già debole come quello del Savuto. La situazione suscita viva preoccupazione, per le gravi conseguenze a livello occupazionale ed economico che ne derivano e per il forte allarme e disagio sociale che determina tra la popolazione.
La decisione della Polti di dismettere la produzione di Piano Lago, non per una crisi di mercato ma solo per continuarla in altri paesi magari a costi inferiori si configura come un vero e proprio atto di latrocinio ed apre una profonda ferita nel territorio.
L’insediamneto Polti di Piano Lago è stato finanziato con fondi dello Stato proprio per incentivare e rivitalizzare il tessuto produttivo di una zona depressa e, pertanto, non può essere dimesso attraverso la decisione unilaterale della proprietà, che, in maniera furbesca e predatoria, ha aspettato la scadenza dei vincoli di legge per trasferire altrove il proprio “bottino”.
Rispetto a tale grave atto le istituzioni debbono essere vigili: la vicenda Polti è emblematica di una grave crisi occupazionale che oggi investe il Savuto e la Calabria in genere aggravata dalla circostanza che si rischia di vedere trafugati investimenti pubblici che dovevano arricchire il territorio.
Non si tratta, pertanto, di una delle tante vertenze sindacali,bensì di una vicenda che rischia di turbare gravemente l’ordine pubblico e che, per le gravissime conseguenze sociali che determina, non può lasciare indifferenti le istituzioni.
Per questi motivi la Conferenza dei Sindaci unanimemente ed in accordo con le Rappresentanze Sindacali, i Lavoratori della Polti ed i Consiglieri Provinciali del territorio, decide di:
- Aderire e sostenere tutte le iniziative di protesta messe in atto dai Lavoratori assieme alle Organizzazioni Sindacali volte a contrastare la dismissione della Polti Sud e impedire, ove occorre, ogni trasferimento degli impianti dallo stabilimento di Piano Lago;
- Chiedere l’immediato intervento del Governo nazionale, che non può rimanere silente di fronte ad un gravissimo scempio perpetrato ai danni di un intero territorio e sollecitare, pertanto, allo stesso l’immediata apertura di un tavolo con le parti interessate e con le rappresentanze istituzionali presso il Ministero delle Attività Produttive, per l’individuazione delle possibili soluzioni atte a scongiurare la chiusura dello Stabilimento ed il licenziamento di 200 persone;
- Sollecitare la Regione a far proprie le istanze provenienti dalle Organizzazioni Sindacali e dal territorio e sostenerle autorevolmente presso il Governo Nazionale;
- Promuovere l’autoconvocazione a Roma di tutti i Sindaci, unitamente alle Organizzazioni Sindacali in caso non giunga immediatamente la convocazione di un incontro dal Governo Nazionale;
- Provvedere a breve termine alla convocazione, in seduta aperta, dei Consigli Comunali e della Comunità Montana con all’o.d.g. l’approvazione del presente documento, al fine, anche, di portare a conoscenza delle popolazioni la grave problematica connessa alla Polti;
- Sollecitare la Regione, che è competente in materia di politiche industriali, ad avviare una seria valutazione sulla zona industriale di Piano Lago, che per la centralità geografica e la contiguità con l’area urbana di Cosenza deve essere rilanciata anche attraverso la costituzione di un distretto industriale;
- Riattivare presso la Comunità Montana il tavolo concertativo tra tutte le parti sociali, che l’Ente Montano aveva istituito in occasione della predisposizione del proprio piano di sviluppo, al fine di avviare un percorso condiviso per il rilancio dell’area industriale, che rappresenta un importante fonte di sviluppo del nostro territorio e che negli ultimi anni, a cause di politiche poco attente e della completa indifferenza dell’ASI, ha subito un forte decadimento, con lo smantellamento di molte aziende, la completa desertificazione del territorio e la costante emorragia di posti di lavoro”.

La bimba ceduta a Corigliano, secondo caso in pochi giorni. Il Gip convalida gli arresti della madre

20/01 E' durato solo poche settimane il sogno di avere una figlia per un commerciante e sua moglie, entrambi quarantenni di Corigliano Calabro, nel cosentino, i quali hanno ottenuto illegalmente una bambina, nata nel novembre dello scorso anno da una donna albanese clandestina. I tre sono stati fermati nella notte dai carabinieri per alterazione dello stato civile, e oggi pomeriggio il Gip del tribunale di Rossano ha convalidato il provvedimento. I coniugi si trovano ora agli arresti domiciliari mentre per la donna albanese, di 22 anni, e' stata disposta la detenzione in carcere. Le indagini hanno avuto inizio nelle settimane scorse dopo che i carabinieri hanno ricevuto una lettera anonima nella quale si denunciava l'adozione illegale della bambina. Gli investigatori hanno svolto indagini prima nell'ospedale dove la bambina e' nata e successivamente nell'ufficio di stato civile del comune di Rossano. Dagli accertamenti compiuti gli investigatori hanno ricostruito le principali tappe della vicenda che hanno portato alla cessione della bambina da parte della madre naturale. La minore, secondo quanto si e' appreso, sarebbe nata da una relazione tra la donna albanese e un cittadino italiano. La donna ha partorito a fine novembre e agli inizi di gennaio il commerciante si e' recato nell'ospedale dove ha riconosciuto la paternita' della bambina. Per gli investigatori, pero', si sarebbe trattato di un riconoscimento fittizio considerato anche che il commerciante si e' rifiutato di sottoporsi all'esame del Dna. Ora la bambina, che e' stata affidata ai servizi sociali, si trova ricoverata in un istituto di assistenza, dove e' stata visitata da un pediatra. Gli investigatori stanno proseguendo le indagini per verificare l'eventuale coinvolgimento di altre persone e se i coniugi hanno pagato somme di denaro per ottenere la bambina. L'episodio emerso a Corigliano e' il secondo caso in tre giorni scoperto in Calabria. Nei giorni scorsi, infatti, nel vibonese gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato una donna straniera di nazionalita' bulgara che ha ceduto sua figlia a un pensionato italiano il quale le aveva promesso di farle ottenere il permesso di soggiorno e una abitazione. Sempre nel vibonese polizia e carabinieri, negli ultimi nove anni, hanno scoperto complessivamente tre casi di adozioni illegali. La vicenda di Corigliano Calabro, secondo il procuratore della repubblica di Rossano, Dario Granieri, e' un ''caso isolato e non un fenomeno diffuso nella sibaritide. Non ci sono infatti altre indagini di questo genere in corso''. Il comandante della compagnia dei carabinieri di Corigliano Calabro, cap. Massimiliano Dovico, ha evidenziato che per l'esito delle indagini e' stato determinante ''sia il costante monitoraggio degli extracomunitari presenti nel comprensorio sia la collaborazione di alcune persone che gravitano nella stessa comunita' di stranieri''.

Promosso dal Sindaco di Cassano un incontro per rilanciare il protocollo sulla sicurezza nella Sibaritide-Pollino

20/01 Un incontro per rilanciare il Protocollo d' intesa per la Sicurezza e Legalita' nell'area della Sibaritide-Pollino, sottoscritto nel 1999, e' stato promosso dal sindaco di Cassano allo Ionio, Gianluca Gallo. All' iniziativa e' prevista la partecipazione dei sindaci di Spezzano Albanese, Castrovillari, Corigliano, Rossano, Caloveto, Montegiordano, Saracena, Longobucco, Lungro, Scala Coeli, Francavilla Marittima, Nocara, Tarsia, S. Lorenzo del Vallo, Cropalati, Villapiana, San Donato di Ninea, Amendolara, Alessandria del Carretto, Calopezzati, Cariati, Castroregio, Altomonte, Trebisacce, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi, Canna, Albidona, Terranova da Sibari e Oriolo che, a suo tempo, avevano deliberato l' adesione al ''patto''. ''L' iniziativa - e' detto in un comunicato - e' destinata a recuperare il tempo perduto e a consentire ogni azione tesa a rafforzare le condizioni di legalita' impedendo l' insorgere ed il radicarsi di fenomeni che potrebbero minacciare definitivamente lo sviluppo dell' area di riferimento che ha necessita', invece, di recuperare un clima favorevole e condizioni ambientali sicure per poter realizzare forti iniziative sociali ed occupazionali che sono alla base dello sviluppo e della vivibilita' del territorio''. ''E' tempo - ha affermato Gallo - di riprendere il cammino interrotto e programmare, uniti, il futuro delle nostre popolazioni, anche per quanto concerne l' aspetto sicurezza''. Con la sottoscrizione del Patto, i sindaci dei circa trenta Comuni della Sibaritide e del Pollino si erano impegnati a promuovere azioni politiche comunitarie mirate al recupero della legalita', per un miglioramento della qualita' della vita nel territorio.

Il 27 a Rossano la giornata della memoria con film e mostre

20/01 L' Amministrazione comunale di Rossano, in collaborazione con le scuole, ha organizzato, dal 27 gennaio al 10 febbraio, una serie di iniziative legate alla ''Giornata della Memoria'' e al ''Giorno del ricordo'' dal 27 per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e i deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. In particolare, l' Assessorato comunale alle Politiche scolastiche ha rivolto alle scuole cittadine l' invito ufficiale a ''dedicare iniziative - e' scritto in una nota - per coinvolgere i giovani, attraverso il ricordo delle vittime dei genocidi, massacri e guerre, perche' le nuove generazioni conoscano e riflettano insieme sulle pagine piu' dolorose della recente storia dell' umanita'''. Nell' ambito delle manifestazioni sono previste proiezioni film come ''Schindler's list'' e ''La vita e' bella''. Dal 27 gennaio al 4 febbraio, invece, si potra' visitare la Mostra fotografica sui lager nazisti dal titolo ''Sterminio in Europa'', allestita presso l' Istituto tecnico Statale per Geometri ''Giudici Falcone - Borsellino'', a Rossano Scalo.

A Corigliano una nuova “provincia massonica”

18/01 ''La Calabria, prima in Italia per numero di orienti presenti sul suo territorio, ha da oggi due Province di riferimento, quella di Cosenza, con 8 orienti, ed una nuova denominata 'Magna Grecia'. La sede della nuova provincia massonica sara' a Corigliano in provincia di Cosenza''. E' quanto si afferma in un comunicato della Gran Loggia d' Italia degli antichi liberi accettati muratori, obbedienza di Piazza del Gesu' di Roma. ''Si tratta - afferma il gran maestro Luigi Danesin - di una decisione opportuna quanto doverosa, che deve far riflettere sull' assenso che la nostra obbedienza riscuote dall' opinione pubblica in questa regione. La nostra e' l' unica obbedienza in Italia di schema liberale e adogmatico, l' unica ad accogliere tra le colonne del proprio tempio anche 'l' altra meta' del cielo', ovvero le donne, ma soprattutto l' unica ad essere estranea agli scandali che, troppo spesso, ed in modo assai semplicistico, associano il nome della Massoneria al malaffare''. Soddisfazione per la nascita della nuova provincia massonica e' stata espressa anche dal gran maestro aggiunto e delegato regionale della Calabria, Giorgio Santoro.

Catizone “No a un non sindaco presidente dell’Anci”

20/01 “Lunedì prossimo, 23 gennaio, è convocata a Lamezia Terme l’Assemblea straordinaria congressuale dell’ANCI – sezione regionale della Calabria, nel corso della quale saranno, con ogni probabilità, approvate delle modifiche statutarie il cui contenuto a noi Sindaci a tutt’oggi è pressochè ignoto.Si rischia di andare in assemblea senza una preventiva conoscenza di decisioni e scelte che pure ci riguardano tutti e da vicino e che segneranno il percorso futuro della nostra Associazione”. A sostenerlo e' stato il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, in una lettera aperta ai Sindaci calabresi. “Se dovessero passare, queste modifiche – per quel che se ne sa- potrebbero legittimare una evidente distorsione: si potrebbe eleggere un non Sindaco alla Presidenza dell’ANCI regionale. E’ questo un metodo antidemocratico, che cala dall’alto scelte preordinate altrove e tese solo all’occupazione di spazi, senza il coinvolgimento e la condivisione dal basso, a cominciare dai piccoli comuni. Finora è stato seguito il criterio in base al quale il Presidente regionale dell’ANCI dovesse essere un Sindaco di una città capoluogo. Trovo giusto e legittimo che sia arrivato il momento che questo criterio venga rivisto per passare ad una fase innovativa nella quale anche i Sindaci dei medi e dei piccoli comuni possano aspirare a ricoprire la carica di Presidente regionale dell’Associazione. Ma che da questa innovazione, pure significativa, si arrivi a far sì che un non Sindaco, magari figura di supporto a qualche Presidente di Provincia, diventi Presidente dell’ANCI, ciò potrebbe significare concentrare il potere nelle mani di pochi, segnatamente in quelle di coloro che pensano, con protervia, di gestire la Regione a proprio piacimento. Non è più il tempo delle convocazioni al buio, ma è necessario, per il bene della democrazia, seguire i principi della trasparenza, della partecipazione e della condivisione.”

Arrestato un giovane a Lamezia che minaccia un imprenditore per estorsione

20/01 Sic hiama Ottorino Rainieri, ed ha 27 anni, il giovane arrestato dagli agenti del commissariato di Lamezia Terme e della squadra mobile della questura di Catanzaro perche' ritenuto responsabile di tentata estorsione nei confronti di un imprenditore. I particolari delle indagini che hanno portato all'arresto di Rainieri sono stati illustrati stamane nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il dirigente della squadra mobile e del commissariato e dal procuratore della repubblica di Lamezia Terme, Raffaele Mazzotta. Gli inquirenti hanno evidenziato che Rainieri ha legami di parentela la famiglia Gualtieri, ritenuta vicina alla presunta cosca Torcasio. L'arresto del giovane, secondo quanto si e' appreso, e' avvenuto avvenuto 36 ore dopo le intimidazioni subite dal titolare di varie attivita' commerciali. In particolare, nelle ore precedenti all'arresto di Rainieri, erano stati esplosi alcuni colpi di pistola contro la vetrina di un negozio dell'imprenditore. Erano poi avvenuti altri due episodi: due persone con il volto semicoperto erano entrate in due diversi negozi di proprieta' dell'imprenditore ed avevano gettato contro le commesse alcune cartucce. - Il giovane e' stato arrestato nella serata di ieri da personale del Commissariato di Lamezia Terme e dalla squadra mobile di Catanzaro mentre, da una cabina telefonica, effettuava una telefonata intimidatoria a scopo di estorsione ai danni di un imprenditore. Il giovane e' indagato anche per aver compiuto altre azioni a fini estorsivi nei confronti di commercianti ed imprenditori del lametino.

Da oggi su NuovaCosenza i “pinnule” di Totonno Chiappetta

20/01 Piccola parentesi allegra. Non poteva mancare sul nostro quotidiano. Da oggi NuovaCosenza.com in collaborazione con Totonno Chiappetta pubblica un piccolo intermezzo allegro con “ na pinnula” per far passare e dimenticare i dispiaceri. Una barzelletta veloce ogni tre o quattro giorni, sembra aver detto qualcuno, fa bene alla salute. "Na pinnula i Totonno, leva ru miedicu i l'intorno". Scherzi a parte, con questa nuova iniziativa vogliamo offrire a tutti gli internauti, cosentini, calabresi, e non, un intermezzo di pochi secondi in allegria. Buon divertimento. Guarda a Totonno Chiappetta

Agguato a colpi di fucile nella locride, elettrotecnico ucciso a Siderno

19/01 Un elettrotecnico di 39 anni, Michele Gutta', incensurato, e' stato ucciso stasera a colpi di fucile in contrada Pantaleo di Siderno, nel reggino. L' omicidio e' stato compiuto mentre l' uomo stava facendo rientro a casa. Secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia di Stato, una persona gli si e' avvicinata a bordo di un' auto Fiat Uno, poi e' scesa ed ha sparato quattro colpi di fucile caricato a pallini. Gutta' e' morto sul colpo. Secondo quanto si e' appreso, l' uomo, oltre ad essere incensurato, non aveva neanche frequentazioni a rischio. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato della Polizia di Siderno ed il sostituto procuratore di Locri, Federica Fortunati. Visto che l' uomo e' incensurato, le indagini sembrano orientarsi sulla vita privata di Butta'. Gli investigatori, al riguardo, hanno iniziato a sentire familiari ed amici per cercare di ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per accertare se recentemente aveva problemi di qualsiasi natura. All' omicidio non hanno assistito testimoni. Il delitto, infatti, e' avvenuto in una zona con scarsa illuminazione ed in una serata di pioggia. Sono stati i genitori i primi a soccorrere Michele Gutta' ed a trasportarlo nell' ospedale di Siderno dove, pero', e' giunto cadavere. I genitori hanno sentito il rumore dei colpi sparati dal killer e sono usciti in strada, vedendo un' automobile allontanarsi. Quindi hanno soccorso il figlio che era rimasto al posto di guida della sua vettura.

Aperta un indagine sulla fiction Gente di Mare. Gli attori ospitati negli alberghi della ndrangheta. La produzione nega. Il PM chiede l'audizone del Productor manager. Commistioni tra cosca Mancuso, imprenduitori e politici

Smantellata filiera della droga gestita dalle cosche Pesce Bellocco, nel nord Italia. 54 arresti in tutto il Paese.

A Corigliano una donna albanese cede la figlia a coppia di italiani

19/01 Una coppia di coniugi italiani ed una donna albanese, dei quali non sono state rese note le generalita', sono stati fermati dai carabinieri a Corigliano Calabro per il reato di alterazione dello stato civile. La donna albanese, secondo quanto si e' appreso, avrebbe ceduto la figlia, nata nel novembre dello scorso anno, ai coniugi italiani che ne avrebbero riconosciuto fittiziamente la paternita'. La bambina e' nata da una relazione che la donna albanese aveva con un uomo italiano. I coniugi fermati gia' in passato avevano tentato di adottare una bambina ma non c'erano riusciti. Le indagini sono state avviate dopo che i carabinieri hanno avuto alcune segnalazioni su quanto stava accadendo. I carabinieri stanno proseguendo le indagini per accertare se per la cessione della bambina i coniugi hanno pagato somme di denaro. Sulla vicenda gli investigatori mantengono il massimo riserbo. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore del tribunale di Rossano, Maria Vallefuoco.

Operazione delle Fiamme Gialle che scopre una nuova truffa allo Stato attraverso la 488

19/01 Il direttore generale dell' Asi di Cosenza, il consorzio per lo sviluppo industriale, Antonio Lavorato; un fiscalista di uno studio di consulenza di Corigliano, Carmen Manfredi; l'ex calciatore del Torino Giorgio Bresciani e l'imprenditore Alberto Perri, sono tra gli indagati nell'ambito dell'operazione compiuta stamane dai militari della guardia di finanza, che ha portato a scoprire una truffa allo Stato per cinque milioni di euro. I particolari dell'indagine sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il procuratore capo di Rossano, Dario Granieri, ed il comandante provinciale di Cosenza della Guardia di Finanza, Col. Maurizio Massarini. Nell'ambito dell'inchiesta sono indagate complessivamente quindici persone accusate a vario titolo di corruzione, concussione, abuso d'ufficio e truffa. A quattro indagati, secondo quanto e' stato riferito dagli investigatori, per la prima volta in Calabria e' stato contestato anche il reato di associazione per delinquere connesso alla truffa. Nel corso delle indagini sarebbe emerso, secondo quanto si e' appreso, che alcuni degli indagati avevano costituito una serie di societa' fittizie alle quali sono stati concessi e in parte erogati finanziamenti per cinque milioni di euro attraverso la legge 448. Il direttore dell' Asi, secondo quanto sostiene l'accusa, avrebbe concesso i lotti su cui realizzare le aziende. Il tutto ovviamente veniva supportato da una serie di operazioni false messe a punto da alcune societa' cartiere operanti in Emilia Romagna, Toscana, Campania, che attestavano false forniture e avallavano falsi rimborsi Iva. Stamane i finanzieri hanno sequestrato otto aziende per un valore complessivo di cinque milioni e 700 mila euro. Nel corso delle indagini sono state compiute anche numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali. ''Una truffa - ha detto il procuratore Granieri - che ha procurato un grave danno alla pubblica amministrazione, all' economia sana di questa provincia, ma anche ai potenziali lavoratori. Sulla carta figuravano quasi 200 posti di lavoro''

Corte dei Conti: Controlli fantasma negli enti locali calabresi

19/01 La situazione del funzionamento dei controlli interni di dieci amministrazioni comunali calabresi presi a campione (tra i quali quelle dei cinque capoluoghi di provincia) e', dall'analisi comparativa dei dati, assolutamente insoddisfacente. E' la conclusione alla quale e' giunto il magistrato relatore della sezione regionale della corte dei conti, Giuseppe Ginestra, nell'illustrazione della relazione sull'argomento, presentata questa mattina nella sede regionale di Catanzaro in una pubblica adunanza, in contraddittorio con le amministrazioni interessate. Dopo l'introduzione del presidente della corte, Gian Giorgio Paleologo, che ha criticato la "scarsa replica di osservazioni al documento precedentemente inviato agli interessati per migliorare il tenore finale della relazione, eccezion fatta per i comuni di Cosenza e Reggio Calabria che hanno presentato due documenti", Ginestra e' entrato nel merito bacchettando i comuni. "Non appare plausibile - ha detto - imputare ancora alla carenza di risorse ed alle difficolta' organizzative la situazione di sostanziale inattuazione del sistema integrato dei controlli interni nella realta' generale degli enti locali territoriali calabresi" e, quando i controlli sono stati attivati, sono soltanto formali. "Nessuno dei comuni monitorati - ha proseguito - e' in grado di svolgere il controllo di gestione, vale a dire quel costante sindacato assolutamente indispensabile ai fini del perseguimento delle tre E, cioe' efficienza, efficacia e economicita', in quanto nessuno degli enti si e' ancora dotato dello strumento metodologico essenziale allo scopo: la contabilita' economica". Ginestra imputa la situazione non solo ad una deficienza di carattere culturale ma anche alla inadeguata distinzione (prima ancora che separazione) tra politica e amministrazione che determina, tra l'altro, l'impossibilita' di risalire alle responsabilita' tanto dei politici quanto degli amministratori. Ginestra ha anche affrontato l'argomento specificando le problematiche riscontrate in ogni comune. Per quanto riguarda il controllo di gestione, tutti i comuni monitorati, ad eccezione di quello di Crotone, hanno previsto nel proprio statuto l'istituzione di questa forma di controllo interno, demandando agli strumenti regolamentari ogni determinazione in ordine alla definizione e composizione delle strutture deputate al controllo ed alle metodologie procedurali e di esecuzione. Il comune di Crotone non prevede nello statuto i controlli interni, pur avendo approvato un regolamento comunale di contabilita'.

Prima riunione del Consiglio Provinciale del 2006: discusso della vertenza Polti, situazione Bocoge e altro. Ultimatum alla Terna

19/01 Il primo Consiglio Provinciale che inaugura il 2006con la riunione odierna, presieduta dall'On. Francesco Principe, ha affrontato, ad inizio lavori, la questione dei lavoratori dell'azienda Polti, proposta da un odg., votato alla fine all'unanimità, di cui primo firmatario è stato il Consigliere Ds. Giuseppe Gallo.
Su proposta del consigliere Piercarlo Chiappetta, prima di avviare il dibattito, il Presidente Francesco Principe, ha proposto un minuto di raccoglimento per ricordare il giornalista Antonino Catera, capo cronca de “Il Quotidiano della Calabria”, deceduto lo scorso martedì, mentre si recava a seguire i laavori del Consiglio Comunale.
“La situazione venutasi a creare allo stabilimento Polti pone drammatici interrogativi sul futuro dei lavoratori dell'azienda, prospettando un panorama allarmante-ha detto il consigliere Gallo illustrando l'odg.- per cui si chiede alla Regione di aprire un tavolo con l’azienda per trovare soluzioni a sostegno delle ragioni dei lavoratori”.
Sull'argomento è intervenuto il Presidente del Consiglio On. Principe “è uno dei tanti drammi che vive la Calabria, dove arrivano imprenditori che ottengono finanziamenti ed, alla prima burrasca, scappano via lasciandosi dietro tante famiglie che versano nello sconforto e con lo spettro della disoccupazione”. Le soluzioni prospetatte dal Presidente del Consiglio indicano la possibilità di convocare l'azienda Polti, di premere presso la Regione e di cercare eventuali sblocchi, seguendo l'iter necessario, per salavaguardare in maniera determinata una importante realtà dell'economia regionale”.
L'nterrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale e Vice Presidente del Consiglio, Mario Caligiuri, sulla situazione strutturale di un tratto del Ponte di Celico lungo la SS.107, è stata illustrata dallo stesso Caligiuri, che ha sottolineato la necessità di aativarsi per avere un urgente incontro con l'Anas al fine di risolvere la situazione pericolosa su quel tratto di strada, dove non esiste neppure la normale manutenzione, pur essendo un’arteria di grande flusso e di collegamento necessario. L’Assessore Arturo Riccetti, nel rispondere, propone di trasformare l’interrogazione in odg. Perchè abbia più incisività presso l’ANAS ed il Ministreo delle Infrastrutture, “esistono obiettive difficoltà per la Provincia, che gestisce oltre 3 mila Km.di strade, per la carenza di fondi assottigliati dalla finanziaria che non permettono di intervenire su alcune strade ex-Anas, dove esite una continua emergenza e pericolosità.Diventa necessario, pertanto, puntare ad avere un rapporto più diretto con Anas, Regione e Ministero delle Infrastrutture per fare una ricognizione complessiva e trovare soluzioni”.
Di seguito è stata affrontata la questione relativa ai 180 lavoratori della BOCOGE, proposta da un ordine del giorno del Consigliere di Fi.Gianfranco Ponzio, con il quale si evidenzia una situazione occupazionale generale drammatica che investe la maggior parte delle aziende,e si sollecita la Provincia ad intervenire per scongiurare i licenziamenti in atto, “oggi la parte politica si deve attivare per affrontare il problema sociale della perdita del lavoro con tutte le implicazioni negative che comporta, come devianze e fenomeni di usura, perciò necessita un un tavolo di trattative serie per risolvere una vertenza che si sta consumando a danno dei lavoaratori”. Sulla stessa linea Pasqualina Straface, presidente del gruppo di An, “problemi gravi che affliggono la provincia di Cosenza, emergenze che meritano grande attenzione dal governo regionale per sostenere quel progetto ambizioso della costruzione del polo tecnologico che deve poter rappresentare un’eccellenza per la nostra università”. Mario Melfi, presidente del gruppo Democrazia è Libertà, “si tratta non solo del futuro degli operai ma dello sviluppo della Calabria che ancora non trova ancoraggi credibili nella politica di governo nazionale perciò la richiesta della realizzazione del polo tecnologico deve trovare concrete”. Per Franco Corbelli, presidente del gruppo Diritti Civili, si tratta di un dramma notevole per migliaia di lavoratori che vivono sulla loro pelle l’incombente minccia del licenziamento perciò necessita una forte presa di posizione che dia risultati immediati. Per Piercarlo Chiappetta, del gruppo dll’Udc., il clima di crisi che investe vari settori economici con vertenze bolla la classe politica e sindacale che devono tutelare i lavoratori e gli imprenditori perché possano esprimersi al meglio. Per Mario Bria, presidente del gruppo Verdi, da rispettare il grave stato di necessità dei lavoratori minacciati, assieme alle famiglie, nella loro possibilità di sopravvivenza.
L'On. Francesco Principe, evidenziando che il polo tecnologico dovrà proiettare nel futuro la crescita da cui non si può prescindere per fare dell’Università un vero polo di attrazione tecnologica all'avanguardia, propone una commissione per rimodulare il documento. Per Maria Clelia Badolato, occorre un atteggiamento responsabile per unproblema complesso, necessità di fare tutto il possibile per sostenere i lavoratori, stimolare le risoluzioni delle vertenze aperte che creano un panorama di grande allarme. Elio Filice, del gruppo Fi., esprime solidarietà a tutti i lavoratori che versano in situazioni critiche, col rischio del posto di lavoro, discorso che esula dall’appartenenza politica ma che deve vedere tutti solidali e impegnati nell’interesse dei lavoratori. Per Marino Reda, che annuncia di autosospendersi dal gruppo di RC. per differenze dialettiche e di differente impostazione di metodo politico, non più rispecchianti e indicative del mandato elettorale, passando nel gruppo misto, si deve trovare l'opportunità di creare in Calabria fondo di sviluppo e di solidarietà per creare nuovo lavoro e tutelare aziende e lavoratori, percciò necessario un Consiglio apposito. Per Mario Caligiuri, la Provincia è sempre attenta a queste problematiche, il polo tecnologico rappresenta una grande opportunità che va sostenuta con forza.
Il Vice Presidente della Giunta, Salvatore Perugini, ha evidenziato come su argomenti così delicati come lavorio e i livelli occupazionali possa essre legittimo avere idee differenti, ma si possano contemperare. Sul piano dell’occupazione va sgombrato il campo dalla strumentalizzazione lasciando da parte le polemiche. Sul polo tecnologico non c’entra l’attività dell Giunta regionale poiché si è occupata solo dei distretti tecnologici, non per sua scelta ma per scelte già fatte, l’attuale Giunta Regionale ha solo dato seguito ad un atto già disposto. I compiti della Provincia sono solo compiti di mediazione poiché non si può intervenire per questioni che esulano dalle competenze specifiche di vertenze lavoro. Esiste un problema occupazionale contingente e una situazione di pericolo dei posti di lavoro, bisogna individuare le direzioni da seguire per trovare soluzioni: il polo deve realizazrsi in questa provincia, ma bisogna stringere i tempi per avere l’assegnazione dei fondi dal competente Ministero e va individuato il perché ci siano ritardi nella concessione dei finanziamenti. Saremo impegnati, in ogni caso, per risollevare dalle incertezze i lavoratori. L'odg.,concordato da maggioranza ed opposizione, è stato approvato all'unanimità.
Un ulteriore argomento affrontato riguarda l'elettrodotto Feroleto-Laino.Rizziconi di cui vi daremo infromazione in un prosiimo comunicato.

Processo G8/Diaz di Genova "Sembravano un branco di cani impazziti".

19/01 Al processo Diaz proseguono le testimonianze delle parti offese. Il processo Diaz prosegue a ritmo sostenuto. Nell'udienza di oggi, la ventesima, sono stati ascoltati quattro testi, tutti inglesi e tutti presenti alla scuola Diaz-Pertini la notte del 21 luglio 2001. Il primo è N.B. che si trovava con i suoi amici S.B. (teste della scorsa udienza) e D.M. al primo piano della scuola, nell'aula di musica in cui avevano dormito anche la notte precedente. N. racconta che la stanza, come il resto della scuola, era in via di ristrutturazione: "non c'era la maniglia alla porta e dentro la stanza c'erano telai senza vetri che dovevano probabilmente servire per sostituire quelli vecchi delle finestre". Inoltre, uno di loro aveva il giorno prima chiuso la porta per sbaglio e non era stato più possibile aprirla: "per entrare nella stanza dovevamo passare dalle impalcature che c'erano all'esterno dell'edificio". La "stanza col pianoforte" ha due grandi finestre che danno sul cortile. Quando N. e i suoi amici stanno già dormendo sentono improvvisamente dei rumori. N. si affaccia, vede molti poliziotti e un blindato della polizia che sfonda il cancello. Sono spaventati e non sanno che fare. decidono di nascondersi sotto un tavolo nella stanza buia. Poi i rumori si avvicinano, i poliziotti sfondano la porta e con una torcia elettrica illuminano la stanza. In pochi attimi gli sono addosso: "Sembravano un branco di cani impazziti. Hanno subito attaccato D., che è caduto sopra di me". Il tutto dura alcuni minuti Poi, prima di lasciare la stanza, gli lanciano addosso i telai delle finestre. Dopo un po' arrivano altri poliziotti che li fanno alzare in piedi e li portano giù in palestra dove vengono radunate tutte le persone trovate all'interno della scuola. D.M. conferma: "era come se fosse esplosa una bomba" c'era un sacco di gente insanguinata e ferita. D. racconta che nella palestra i poliziotti svuotavano gli zaini: "gli oggetti venivano gettati qua e là. Anche questo mi ha spaventato molto: era molto diverso da come avrei immaginato una perquisizione. Non capivo niente di quello che stava accadendo e questo accentuava la mia paura. Entrambi ricordano, inoltre, tra i poliziotti in borghese presenti in palestra, "uno col volto coperto e una lunga coda di cavallo". Questo personaggio "misterioso", che altri testimoni hanno descritto, non è stato in realtà mai identificato, nonostante la sua descrizione sia stata inviata, durante le indagini, a tutte le questure d'Italia. La terza testimonianza è quella di N.D., una ragazza inglese venuta a Genova insieme al fidanzato R.M. N. racconta che lei e R. ritornano alla scuola verso mezzanotte, dopo essere andati con amici a mangiare qualcosa in un bar. Sistemano i sacchi a pelo nella palestra. La situazione è tranquilla fino a che cominciano a sentire rumori molto forti. C'è molta polizia fuori dalla scuola e le persone cominciano ad essere in preda al panico. Alcuni fuggono su per le scale. N. e R. li seguono istintivamente, e salgono fino al secondo piano. Lì si fermano e vedono dalla finestra i poliziotti nel cortile della scuola. Sono spaventati, non sanno cosa fare e restano con altri nel corridoio. Quando vedono arrivare i poliziotti si sdraiano a terra. R. si sdraia sopra la sua ragazza per proteggerla e riceve il maggior numero di colpi, alla testa, alla schiena, alle gambe. Ma i poliziotti riescono a colpire anche N. rompendole un braccio. Dopo la prima ondata, la situazione si calma per un attimo. Poi arrivano altri poliziotti e la scena si ripete. Il racconto di N. è drammatico e gela per qualche attimo tutti i presenti: "Ho visto un poliziotto con un coltello in mano. Ha preso una delle altre persone e gli ha tagliato una ciocca di capelli. Poi il poliziotto con il coltello è venuto da me, mi ha preso i capelli e ha tagliato anche a me una ciocca. Un altro poliziotto mi ha colpito nel braccio col manganello, poi mi ha accarezzato i capelli e con voce dolce mi ha detto <<oh, poverina>>". "Era come se raccogliessero un trofeo", dirà R. subito dopo. Poi li fanno scendere le scale con altri poliziotti che li colpiscono ancora mentre passano. Il racconto coincide con quello di molti altri testi, con gli zaini che vengono svuotati alla rinfusa. N. viene poi portata fuori dai sanitari del 118: "Non mi è stato detto che ero in stato di arresto. speravo di andare in ospedale e poi partire da lì. Non avevo fatto niente di sbagliato, eravamo stati attaccati noi dalla polizia". Dalla testimonianza di R. è emerso poi un dettaglio importante riguardo la cosiddetta "perquisizione": "Ho visto un poliziotto togliere il telaio di metallo da uno zaino, e sventolarlo Sembrava voler far vedere agli altri che poteva essere usato come arma" Gli avvocati degli imputati hanno, in pratica, rinunciato a controesaminare i testimoni. C'è evidentemente ben poco da obiettare di fronte a fatti che sembrano oramai acquisiti dal tribunale. Prossima udienza: mercoledì 25 gennaio in cui verranno ascoltati il giornalista inglese Mark Covell e due testimoni tedeschi.

Santelli: “A breve sarà disponibile al Tribunale di Paola la videoconferenza”

19/01 ''Mi sento di poter rassicurare sul fatto che il Ministero ha gia' inoltrato la richiesta di autorizzazione alla Corte d' Appello ed, in attesa del parere di quest' ultima, e' al lavoro per accelerare tutta la fase istruttoria che consentira' a breve l' installazione dell' impianto multimediale presso una delle aule del Tribunale''. A sostenerlo e' stata il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli, dopo le richieste ricevute dal Presidente del Tribunale e dalle Camere Penali di Paola che sollecitavano l' installazione di un impianto di videoconferenza per la celebrazione di uno dei piu' importanti e complessi processi calabresi alla criminalita' organizzata. ''Mi auguro - ha aggiunto la Santelli - che questo intervento possa sfatare il mito di una giustizia lenta ed insensibile alle istanze del territorio e, nello stesso tempo, contribuire alla rapida conclusione di un procedimento cosi' delicato ed importante''.

Rosa Calipari a Palazzo Chigi incontra Berlusconi e Letta

19/01 Rosa Calipari, la vedova del funzionario del Sismi ucciso a Baghdad, incontrera' venerdì a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta per la consegna ufficiale del fondo raccolto con una sottoscrizione promossa dal quotidiano ''Libero''. ''La morte di mio marito Nicola in Iraq, il 4 marzo 2005 - dice Rosa Calipari - ha suscitato grandi sentimenti di solidarieta' e di unita' e dignita' nazionale che, a distanza di quasi un anno, sono espressi da quelle 150.000 firme di italiani costituitisi 'parte lesa' ed inviate al Presidente della Repubblica Ciampi. Ringrazio quindi i cittadini per il sostegno e la condivisione dimostrati nella vicenda che ci ha colpito''. La vedova del funzionario ringrazia anche quanti hanno aderito alla sottoscrizione del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. ''Convinta di interpretare correttamente anche i loro sentimenti - spiega - abbiamo deciso con mia figlia Silvia, che e' maggiorenne, di far confluire le nostre quote al fondo gia' costituito per la 'Fondazione Nicola Calipari' alla quale da tempo sto lavorando. Obiettivo della Fondazione sara' il rapporto tra le esigenze di sicurezza nazionale e la tutela dei diritti umani''. Rosa Calipari aggiunge che domani intende ribadire al governo il ringraziamento per il lavoro svolto dalla magistratura nell' inchiesta appena conclusa sull' uccisione del marito e rinnovera' la richiesta di impegno da parte delle istituzioni affinche' si giunga alla verita' sulla vicenda.

Brevi di cronaca a Bisignano, Cassano, Rocca Imperiale, Rota Greca, San Demetrio Corone, Trebisacce, Villapiana.

19/01 A Bisignano, un incendio di natura dolosa ha provocato danni alla porta d'ingresso di un Bar. L'episodio e' stato scoperto stamane dal proprietario del Bar che l'ha denunciato ai carabinieri. Sulla porta d'ingresso dell'esercizio commerciale sono state trovate tracce di liquido infiammabile. Sempre a Bisignano un uomo e' stato arrestato dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari. Nel corso di controlli l'uomo e' stato trovato all'esterno della sua abitazione. A Cassano allo Ionio due agenti immobiliari, A.C., di 60 anni e F.F., 41 anni, sono stati denunciati dai carabinieri. I due sono accusati del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. A Rocca Imperiale, un giovane, E.T., di 28 anni, e' stato denunciato dai carabinieri. Il ventottenne e' accusato di tentata estorsione nei confronti dei genitori. A Rota Greca, invece, un uomo e' stato denunciato perche' trovato in possesso di due pistole giocattolo ed un coltello a serramanico. A San Demetrio Corone un uomo, Giuseppe Mirillo, di 39 anni, di S. Demetrio, e' stato arrestato, dai carabinieri perche' deve scontare una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per una rapina compiuta nel 1997 adi danni di un disabile. A Mirillo e' stato notificato un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Rossano. A Trebisacce un cittadino albanese, Fatjon Lamaj, di 22 anni, e' stato arrestato dai carabinieri per non aver ottemperato al decreto di espulsione. Il giovane era stato espulso con decreto emesso dal Prefetto di Matera il 17 novembre scorso. A Villapiana un cittadino straniero di nazionalita' tunisina, Habib Souda, 28 anni, e' stato arrestato dai carabinieri. Nel corso di controlli Souda e' stato fermato dai carabinieri e dagli accertamenti e' emerso che non aveva rispettato il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal prefetto di Matera il 28 luglio del 2004.

Gli operai della Foderauto occupano il comune di Belvedere

18/01 Un centinaio di operai della Foderauto Bruzia, in cassa integrazione da alcuni mesi, stanno occupando il Comune di Belvedere Marittimo, un centro del Tirreno cosentino. Gli operai occupano la stanza del sindaco, Mauro D' Aprile. I manifestanti, in assenza del primo cittadino, hanno avuto un incontro con gli assessori Salvatore Perrone e Patrizia Ragone, ai quali hanno chiesto che il Comune ponga con forza a livello regionale e nazionale la questione relativa al loro futuro occupazionale. Gli operai della Foderauto posti in cassa integrazione, a causa della crisi produttiva dell' azienda, sono in tutto 250.

Gli operai della Diga dell’Esaro sotto i cancelli della Sorical assieme ai sindacati

18/01 Come annunciato i due pullman dei sindacati, con a bordo i 130 operai, hanno fatto scalo presso la sede della Sorical. Spiragli all’orizzonte. La Filca Cisl, la Fillea Cgil e la Feneal Uil si sono aggiudicati il via libera per la messa in sicurezza. L’incontro ha prodotto un mini verbale tra la Sorical ed i sindacati edili che mette nero su bianco il risanamento delle aree a rischio. La valle è sventrata, in dissesto e pone in serio pericolo l’incolumità e la stabilità dei Comuni gravitanti. La società idrica regionale ha confermato gli impegni assunti in precedenza ed ha sventolato i finanziamenti pronti ad essere investiti. “Dal relitto della vertenza”, dichiarano i Segretari generali della Filca Cisl Enzo Pelle, della Fillea Cgil Carlo Sangineti e della Feneal Uil Bruno Marte, “è stata lanciata ai lavoratori, in un mare di guai, la scialuppa di salvataggio”. È scattata, infatti, una strategia per aggirare i licenziamenti: “reimpiegare la manodopera del cantiere dell’invaso nell’intervento di riqualificazione territoriale. Il modo più rapido per tamponare l’emergenza e le esigenze degli iscritti”, spiegano i sindacati. Si è discusso a lungo anche su un possibile indennizzo relativo a tutta la durata del gap lavorativo. “L’ipotesi varata è quella di un sostegno al reddito fino al ripristino dei lavori satelliti della diga”, aggiungono Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, “ancora nulla di ufficiale ma siamo sulla buona strada”. Domani riprenderà la campagna informativa dei sindacati nei confronti degli operai: “Convocheranno l’assemblea di rito per comunicare le ultime notizie ai diretti interessati”. Per il prossimo martedì 24 gennaio è stato fissato un altro appuntamento con la Sorical e la Regione per fare il punto della situazione sullo stato della sentenza del Tribunale di Catanzaro. Saranno dissequestrati i progetti? È la risposta che tutte le parti in causa attendono con il fiato sospeso. Tutti hanno qualcosa da perdere in questa triste faccenda. I sindacati ed i lavoratori incrociano le dita affinché tutto si risolva per il meglio. Al momento, il verdetto del Tribunale è rimasto l’unico evento che potrebbe decidere le sorti del cantiere dell’Esaro. Il responso è previsto per la prossima settimana. “La Torno è uscita di scena e non c’è speranza su un improvviso “ritorno di fiamma” - aggiunge Enzo Pelle- dato più importante è la condizione risicata dei “disperati senza portafoglio”. L’attesa snervante fa salire la pressione. Ci stiamo facendo carico del malcontento”, sottolinea, “e stiamo girando in lungo ed in largo per trovare una via d’uscita. Non si fermeranno fino a quando non l’avremo spuntata>. All’incontro hanno partecipato l’amministratore delegato della Sorical Besson, il nuovo direttore dei lavori della diga Barrile, Braietti del Rup ed il Dirigente generale del Dipartimento ai Lavori pubblici Francesco Mirante.

Il Sindaco di Amantea scrive a l’Epresso: “No ad allarmismi sulla Motonave Rosso”.

18/01 Il sindaco di Amantea, Giovanni Battista Morelli, ha reso noto, con un comunicato, di avere scritto all' Espresso in relazione ad un articolo pubblicato dal settimanale sulla vicenda della motonave Rosso. ''Secondo il sindaco di Amantea - e' detto nel comunicato - gia' il titolo del servizio appare terroristico nei confronti della citta' che, invece, e' solo la vittima maggiormente colpita di un disastro il cui danno piu' grave tocca proprio Amantea, i suoi cittadini e, in senso piu' generale, gli operatori del turismo e i commercianti. Nella missiva inviata al settimanale, dopo aver sottolineato l' importanza che venga finalmente fatta chiarezza sull' episodio (la Motonave Rosso si spiaggio' nel dicembre del 1990 di fronte a Coreca e, da li', partirono le inchieste per verificare la presenza di un carico sospetto) e la necessita' di condannare i responsabili se dolo vi e' stato, Morelli afferma che 'sbandierare l' insorgenza di tumori nel mio comune insinua certamente nel lettore una serie di immagini negative che possono distrarlo dal leggere con attenzione le affermazioni del professor Pasquale Iacopino'''. ''Riprendendo testualmente le affermazioni di Iacopino- conclude il comunicato - Morelli sostiene che si puo' escludere la presenza di un potente cancerogeno o leucemogeno nel territorio di Amantea e comuni limitrofi' e che i dati sono stati raccolti in un periodo troppo breve per risultare affidabili oltre ogni ragionevole dubbio'''.

Il gen. Gottardo traccia il bilancio del 2005 dell’arma dei Carabinieri

18/01 E' il terrorismo la minaccia ''immanente'' per l'Italia, e i Carabinieri hanno investito nel 2005 ''tutte le risorse'' per neutralizzarla: 13.000 i controlli preventivi compiuti, molti gli arresti. Ma questo impegno - ha assicurato il generale Luciano Gottardo, comandante generale dell'Arma , tracciano oggi il bilancio di un anno - non e' andato a discapito della lotta alla mafia (85 i super-latitanti arrestati), di quella al traffico di esseri umani (900 arresti e 47.000 clandestini rintracciati), o del contrasto alla criminalita' diffusa (390.000 denunciati e 9.000 interventi al giorno in seguito alle 18.000 chiamate quotidiane al 112).
Berlusconi, l'arma, la piu' amata dagli italiani
''Dopo 300 anni di vita, l'Arma dei Carabinieri si manifesta come l'istituzione che funziona meglio e di certo la piu' amata dagli italiani'', ha detto il premier Berlusconi, presente all'inaugurazione dell'Anno accademico della Scuola ufficiali, insieme ai ministri Martino, Fini e Matteoli, al sottosegretario Letta, al capo di Stato maggiore della Difesa, Di Paola.
Il Premier, reati in calo
Berlusconi, in particolare, ha ringraziato i carabinieri per aver contribuito alla diminuzione dei reati che colpiscono piu' da vicino i cittadini, ricordando il calo del ''31% dei furti in casa, di auto e delle rapine ai portavalori e il 24% in meno di scippi''.
Ministro Martino: mille cc all'estero, apprezzati da tutti
Grazie alla Benemerita, ''a nome del governo e di tutti gli italiani'', anche dal ministro Martino, che ha sottolineato tra l'altro il ruolo svolto dagli oltre 1.000 militari dell'Arma impegnati in Iraq, Bosnia e Kosovo nelle Msu (e Ipu), le Unita' specializzate multinazionali che hanno trovato un ''grande apprezzamento da parte delle altre Nazioni''. Non a caso, ha aggiunto, si e' guardato al modello Msu per la costituzione, a Vicenza, della nuova gendarmeria europea e del Coespu, un centro di eccellenza, gestito dall'Arma, per la formazione di 4.000 istruttori delle forze di sicurezza di stati afro-asiatici.
Terrorismo, 13.000 controlli preventivi
Lo scenario operativo, ha detto il generale Gottardo, ''si caratterizza ancora per l'immanenza della minaccia terroristica''. In questo contesto, i carabinieri hanno compiuto ''oltre 13.000 controlli preventivi a luoghi di aggregazione di stranieri provenienti da Paesi a rischio''. I militari del Ros, in particolare, hanno arrestato ''numerosi appartenenti o fiancheggiatori di organizzazioni terroristiche islamiche'', identificando anche l'ultimo attentatore della strage di Nassiriya.
Criminalita' organizzata, in manette 85 latitanti
I carabinieri hanno rafforzato il loro dispositivo in Campania, in Calabria (nella Locride e' in corso di istituzione un apposito reparto per contrastare la 'ndrangheta) e in Sicilia. In tutto sono stati catturati 85 latitanti di spicco, 1.000 persone sono state denunciate per associazione mafiosa, sono stati sequestrati 8.500 chili di droga e beni per 200 milioni di euro.
Traffico esseri umani, 900 arresti
Nel contrasto all'immigrazione clandestina, anche nel 2005 l'Arma ''ha continuato a fornire il proprio concorso al dispositivo interforze, attraverso il pattugliamento in mare, la vigilanza ai centri di accoglienza, la ricerca di irregolari''. Nel 2005 ne sono stati rintracciati 47.000, mentre sono stati effettuati 900 arresti per reati connessi all'immigrazione illegale.
Criminalita', 390.000 denunciati; rinforzi per le Olimpiadi
La risposta dei carabinieri ai fenomeni di cosiddetta criminalita' diffusa ''e' confermata dalle circa 390.000 persone denunciate nell'ultimo anno, di cui piu' di 83.000 in stato di arresto''. Con particolare riferimento alla sicurezza delle prossime Olimpiadi invernali di Torino, poi, i carabinieri impiegheranno 3.500 uomini in rinforzo ai reparti del territorio.
Il 112 squilla 18.000 volte al giorno, boom del web
In seguito alle 18.000 chiamate al numero di emergenza, i carabinieri hanno compiuto una media di 9.000 interventi quotidiani. Ma il servizio ai cittadini viene reso anche attraverso la Rete: e' infatti in corso di estensione a tutta Italia la 'denuncia via web', gia' attivata con la Polizia in 68 province. Gli accessi al sito dell'Arma sono 16.000 ogni giorno.
Aumentano i cc di quartiere e le stazioni
L'Arma istituira' presto 60 nuove stazioni, 3 comandi di compagnia e diverse tenenze. Entro l'anno, poi, oltre 700 carabinieri di quartiere si aggiungeranno ai circa 1.900 attualmente impiegati. Per il ministro Martino il cc di quartiere e' ''un angelo custode che sta tra la gente, vicino alla gente''.
Potenziati reparti specializzati, auspicata banca dati dna
''L'Arma - ha detto Gottardo - proseguira' anche per il futuro ad investire nei comparti di specializzazione, puntando ulteriormente sulla qualificazione del personale e sulle nuove tecnologie''. A questo riguardo ha auspicato l'istituzione di una banca dati del Dna, da cui potrebbe derivare ''un prezioso contributo all'investigazione criminale''.
Risorse per le infrastrutture
Per Gottardo e' ''indilazionabile il finanziamento di un piano straordinario di realizzazioni infrastrutturali'', anche per far fronte ''alla sempre piu' diffusa presenza di personale femminile''. Donne che finora si sono ''pienamente integrate'', come dimostra ''l'affidamento del comando di Stazione, per la prima volta, ad un maresciallo donna''.

Il PM Ingroia accusa: “Castelli tace sui problemi di mafia e ndrangheta. Ci sentiamo più soli”

18/01 ''Dopo la relazione del ministro Castelli credo che i magistrati impegnati in terra di mafia si sentano piu' soli e l'isolamento, si sa, produce altissimi rischi''. Cosi' il pm Antonio Ingroia, segretario a Palermo di Md, commenta la relazione di ieri del Guardasigilli. ''Oggi - afferma Ingroia - ho colto un senso di stupore e inquietudine nei mie colleghi, specie nei piu' giovani, all' indomani delle dichiarazioni di un ministro che da una parte attacca la magistratura rivendicando tutte le iniziative legislative che ne limitano l'autonomia e l'indipendenza e denuncia i presunti abusi di potere della magistratura stessa a cominciare dal presunto abuso delle intercettazioni che oggi e' il principale strumento di indagine sulla criminalita' organizzata''. ''Dall'altra - aggiunge il segretario di Md - tace sul vero potere diffuso nel territorio, quello della mafia, che negli ultimi tempi e' esplosa nell'ennesima stagione di sangue prima in Campania e poi in Calabria con l'omicidio Fortugno''. Ingroia conclude sostenendo che ''liquidare l'argomento mafia in tre righe, dicendo che i provvedimenti varati dal governo si sono dimostrati efficaci di fronte all'attuale realta' criminale, mi sembra davvero disarmante''

Conclusa l’ispezione alla Procura della repubblica di Catanzaro

18/01 Si e' conclusa la nuova ispezione, che era stata avviata ieri, disposta dal Ministro della Giustizia nella Procura della Repubblica di Catanzaro. Secondo quanto si e' appreso, oggetto dell' ispezione non e' soltanto l' operato del sostituto procuratore de Magistris. All' attenzione degli inviati del ministero di via Arenula, infatti, ci sarebbero altre questioni riguardanti l' attivita' dell' ufficio. Si tratterebbe, in sostanza, di una sorta di seguito all' ispezione conclusasi nelle settimane scorse e motivata, in particolare, dai contrasti sorti tra alcuni magistrati. Gli ispettori Otello Lupacchini e Laura Capotorto hanno acquisito la documentazione consegnata loro ieri dal procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, e sul contenuto della quale non sono trapelate indiscrezioni. Si tratta di un corposo faldone che gli ispettori hanno portato a Roma e che sara' esaminato nei prossimi giorni. Esame dal quale scaturiranno, se necessario, le eventuali proposte da formulare al Ministro. Non e' escluso, comunque, che gli ispettori possano tornare nei prossimi giorni a Catanzaro per acquisire, eventualmente, altri documenti. Alla base degli accertamenti riguardanti il sostituto procuratore de Magistris ci sono le due interrogazioni presentate nei mesi scorsi al Ministro della Giustizia dal senatore di An Ettore Bucciero, eletto nel collegio di Bari, che aveva mosso una serie di critiche al sostituto procuratore de Magistris, accusandolo di perseguire, con le sue inchieste contro la pubblica amministrazione, ''finalita' politiche'', esprimendo anche perplessita' sui motivi che avevano portato alla decisione del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro di assegnare al magistrato una tutela personale.

Il racket arriva a taglieggiare uffici e condomini

18/01 ''Il racket ha una caratterizzazione forte nel Mezzogiorno, dove i livelli di taglieggiamento sono spinti soprattutto in Sicilia, Calabria e Campania. La criminalita' e' salita anche ai primi piani, dove vi sono gli uffici, anche i condomini vengono taglieggiati''. E' l'allarme lanciato, al termine della Giunta nazionale straordinaria di Confesercenti a Napoli, dal presidente Marco Venturi. ''Palermo e' in cima all'elenco con una percentuale di negozi taglieggiati, vicina al 70%. Anche in provincia di Reggio Calabria e nella Locride, ci sono realta' simili. Alcune zone della Campania, come Aversa, registrano una presenza capillare del racket, a Napoli un'attivita' su due viene taglieggiata'', sono i dati forniti dal numero uno della Confederazione dei commercianti. Venturi ha analizzato anche le diverse peculirita' delle mafie che opprimono il territorio meridionale, piu' forte appare l'organizzazione della 'ndrangheta, rispetto alla frammentazione dell'organizzazione camorristica:''In Calabria la 'ndrangheta e' compatta e riesce ancora a governare i processi produttivi. A Napoli cresce il numero di omicidi tra affiliati ai clan. Questo significa che qui la criminalita' organizzata non e' compatta e crea problemi di incisivita' alla camorra. In Calabria e' piu' difficile non voler pagare, qualcuno l'ha fatto e noi chiediamo che sia cosi' per tutti, ma ci vuole coraggio e impegno''. L'organizzazione dei commercianti plaude all'iniziativa napoletana, promossa da Tano Grasso, delle associazioni antiracket, che dal primo minuto hanno trovato il sostegno della Confesercenti:''A Napoli e' importante l'impegno di Tano Grasso, che ha un'esperienza di lunghissima data con l'Acio di Capo d'Orlando, di cui noi stessi siamo stati sostenitori. C'e' un impegno comune nella lotta all'illegalita', che ha portato dei risultati importanti, anche se debellare questo fenomeno non e' semplice. Ci vuole un impegno di tutti, istituzioni e associazioni, per contrastare la criminalita' organizzata'', ha concluso Venturi.

Cinquecento giovani coinvolti nei progetti a favore di minori dal Comune di Rossano

18/01 Sono oltre cinquecento i giovani coinvolti, in tre anni, nei progetti in favore dei minori messi in atto dal Comune di Rossano. I dati sono stati resi noti dall' assessore comunale alle Politiche sociali, Aldo Virelli nel corso di un incontro al quale hanno partecipato anche i rappresentanti di associazioni e cooperative sociali incaricati dall'Amministrazione comunale di realizzare attivita' a favore dei minori. Alcuni dei progetti sono ancora in fase di realizzazione come quello dell' associazione di volontariato ''Insieme'' che sta realizzando un centro educativo di quartiere per minori e famiglie e quello della Cooperativa Sociale ''l' Aquilone'' che sta portando a termine un centro di aggregazione per i minori. In fase di realizzazione anche il progetto della onlus ''Sma'' per un servizio di asilo nido per minori di tre anni. Ai giovani, coinvolti nei diversi progetti, e' stata data l' opportunita' di fruire di attivita' di formazione per contrastare la dispersione e l' abbandono scolastico e sottrarsi ai circuiti della delinquenza minorile e alla criminalita' organizzata. Nel suo intervento,l' assessore Virelli ha evidenziato il rischio che nel corso del 2006 questi progetti possano essere interrotti per mancanza di finanziamenti specifici. ''Per questo - ha detto - il Comune ha assunto l' impegno di sollecitare la Regione a trasferire ai comuni le risorse economiche destinate alla realizzazione del Piano di zona dei servizi sociali in favore dei minori''

Il 24 a Cassano incontro con gli imprenditori Pip

18/01 L' amministrazione comunale di Cassano allo Jonio ha promosso per il 24 gennaio, presso l'aula consiliare, una riunione con gli imprenditori per un confronto aperto sull'area Pip. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale, con un avviso pubblico, ha pubblicato la manifestazione d'interesse per il le aree destinate a insediamenti produttivi. ''Con questo atto - ha detto il sindaco, Gianluca Gallo,- abbiamo inteso mantenere fede agli impegni programmatici assunti con i cittadini, profondendo, tra le altre cose, il massimo impegno al fine di promuovere e rilanciare l'attivita' imprenditoriale-artigianale e la piccola e media industria sul nostro territorio comunale''. ''La partecipazione - ha concluso - dei cittadini alla vita amministrativa e soprattutto nelle scelte di pianificazione e sviluppo, deve essere una delle prerogative di ogni amministrazione, percio' abbiamo promosso un incontro con gli imprenditori del commercio, dell'industria e dell'artigianato''.

Convocato per il 19 il Consiglio della Provincia di Cosenza

18/01 Il Presidente del Consiglio della Provincia di Cosenza, Francesco Principe ha convocato il consiglio provinciale in prima convocazione , per giovedì 19 gennaio 2006 alle ore 11.00 (sospensione dei lavori alle ore 13,30 e ripresa degli stessi alle ore 15.00), in seconda convocazione, per lunedì 23 gennaio c.a. alle ore 17.00, per discutere i seguenti argomenti
01) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Natale Zanfini, sulle condizioni della sede del Liceo Scientifico di Acri;
02) Interrogazione, presentata dal Consigliere Provinciale Mario Caligiuri, sulla situazione strutturale di un tratto del ponte di Celico lungo la SS. 107;
03) Approvazione regolamento per il “Coordinamento provinciale dei servizi di Segretariato Sociale”;
04) Ordine del Giorno, presentato da tutti i Consiglieri della minoranza - primo firmatario Gianfranco Ponzio -, “sull’imminente licenziamento di 180 lavoratori della ditta BOCOGE cantiere Unical”;
05) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Luigi Garofalo, sulla soppressione della linea ferroviaria Crotone Metaponte dalle ore 24,00 alle ore 6,00 del mattino;
06) Ordine del giorno, presentato dal Consigliere Pasqualina Straface, su: “Aziende: Printec e Sensitec”;
07) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Mario Melfi, sul progetto relativo alla telefonia mobile presentato da Trenitalia S.p.A. nelle Stazioni della Sibaritide;
08) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Gianfranco Ponzio ed altri, sull’elettrodotto Feroleto-Laino-Rizziconi;
09) Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Pasqualina Straface ed altri, sul “Piano dei Trasporti”.

Continuano i sequestri di polli in Calabria

18/01 Trentamila polli, quattromila uova e tre centri per l'imballaggio delle uova sono stati complessivamente sequestrati dai carabinieri del Nas di Napoli nelle province di Crotone, Taranto e Trapani, nell'ambito dei controlli per la prevenzione della diffusione del virus dell'influenza aviaria. A Cutro, in provincia di Crotone, i carabinieri del Nas di Cosenza in collaborazione con i veterinari dell'Asl Kr/5 hanno accertato che un allevamento avicolo, con annesso centro di imballaggio uova, costituito da cinque capannoni era stato attivato senza autorizzazione sanitaria ed era in pessime condizioni igienico-sanitare. Sono state sequestrate l'intera struttura, 27mila galline ovaiole - che erano state introdotte senza la prescritta comunicazione al servizio veterinario della competente asl - e quattromila uova, per un valore complessivo di un milione di euro. Un allevamento avicolo e 450 galline e' il bilancio del sequestro eseguito dai carabinieri del Nas di Taranto a Mottola. I militari hanno accertato che la struttura era priva delle autorizzazioni sanitarie, in pessime condizioni igieniche ed gli animali erano stati introdotti senza l'autorizzazione al servizio veterinario. A Marsala (Trapani), i carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato un allevamento e 2500 galline ovaiole. La struttura era priva delle autorizzazioni ed i militari hanno accertato il mancato rispetto della normativa concernente il benessere degli animali.

Un operaio muore soffocato dalla sansa di olive a Rossano

18/01 Un operaio di 31 anni, Salvatore Graziano, di Mirto-Crosia, e' morto, probabilmente soffocato - si attendono gli esiti dell'esame autoptico- ordinato dal magistrato, dopo essere caduto accidentalmente in una tramoggia della sansa di olive. L'incidente, sul quale indagano i carabinieri, si e' verificato nella tarda serata di ieri presso la ditta Imocar di contrada Foresta Santa Venere, nel comune di Rossano, in un'industria per l'estrazione dell'olio dalla sansa.

Brevi di cronaca a Rocca Imperiale, Corigliano, Castrovillari, Trebisacce, Mograssano, Cassano, Rossano

18/01 A Rocca Imperiale i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un soggetto per evasione dagli arresti domiciliari. A Corigliano Calabro, gli uomini del Norm hanno incarcerato una persona per furto di energia elettrica. A Castrovillari Gabriele Tocci, 24 anni del luogo, e' stato arrestato, con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti, dai carabinieri del nucleo operativo radio mobile della compagnia di Castrovillari. Il giovane, durante un controllo, e' stato trovato in possesso di circa 15 grammi di hascisc e di altra sostanza utilizzata per il ''taglio'' della droga pesante. A Trebisacce un autista del luogo ha denunciato a carabinieri di aver riportato una ferita da taglio a seguito di un litigio scaturito per futili motivi con uno sconosciuto. La vittima e' stata soccorsa ed accompagnata nell'ospedale dove i sanitari hanno provveduto a medicare la ferita. Sull'episodio i militari dell'Arma hanno avviato le indagini. A Mongrassano quattro cisterne contenenti circa 150 quintali di olio di oliva sono state rubate da sconosciuti in uno stabilimento olivicolo. Il furto e' stato scoperto stamane dal proprietario dell'azienda agricola. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini. A Cassano Jonio un corto circuito fa divampare un incendio in una modesta abitazione. Il rogo, che ha causato lievi danni sia alle cose e sia alla staticita' della struttura, si e' sviluppato, in casa, in via Diaz, nei pressi del cimitero cassanese. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Castrovillari, i carabinieri della locale tenenza e i vigili urbani.A Rossano due giovani romeni, C.M., di 25 anni, e S.L.C., di 20, sono stati arrestati dai carabinieri per non avere rispettato il decreto di espulsione, emesso nei loro confronti dalla Questura di Cosenza il 16 dicembre scorso. Nell'ambito dello stesso servizio, finalizzato alla repressione del fenomeno dell'immigrazione clandestina, i carabinieri hanno fermato numerosi cittadini romeni senza regolare permesso di soggiorno. Al termine degli accertamenti sono stati tutti accompagnati presso l'ufficio stranieri della Questura. Un uomo di 53 anni e' stato inoltre arrestato e successivamente rimesso in liberta' per aver favorito la permanenza sul territorio italiano di immigrati clandestini.

Il Presidente della Provincia, on. Mario Oliverio, interviene sulla vertenza Polti.

17/01 Il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio, ha chiesto al Ministro dell’Industria, Scajola, un incontro urgente per esaminare la situazione determinatasi in un azienda che è stata realizzata con il sostegno dell’intervento pubblico e nella quale trovano occupazione circa 200 lavoratori.
“E’ grave- commenta l’onorevole Oliverio- che a soli pochi anni di avvio di un impianto produttivo moderno e con tecnologie di avanguardia dopo aver ottenuto ed utilizzato consistenti risorse pubbliche si proceda all’annunciato smantellamento dello stesso ed al licenziamento dei lavoratori.
E’ ancor più grave questa vicenda se si considera che non risulta da nessun atto che gli imprenditori della Polti abbiano deciso di mollare l’attività imprenditoriale in senso assoluto.
“ Cosa c’è- si chiede il Presidente della Provincia di Cosenza- dietro questo annuncio che ha destato comprensibile preoccupazione ed ha determinato un clima di tensione per centinaia di famiglie e per intere comunità, segnate dal grave fenomeno della disoccupazione? Quali sono gli intenti degli imprenditori che solo fino a pochissimo tempo fa annunciavano progetti ambiziosi e sulla base di ciò ottenevano il sostegno pubblico ad ogni livello? Si vuole forse scegliere la strada della delocalizzazione in altri territori in Paesi dell’Est europeo, magari utilizzando gli impianti industriali che qui si intende dimettere?”
“ Non è accettabile- prosegue Oliverio in merito alla vertenza Polti- una situazione di mero calcolo improntato a logiche di rapina e di puro profitto senza tener conto del territorio e degli interessi del Paese. A questa domanda deve rispondere con atti ed iniziative concrete il Governo ed in particolare il Ministero dell’Industria che ha esaminato a suo tempo il progetto valutandolo positivamente ed accordando i finanziamenti previsti dalla Legge 488. Ora è dovere e compito dello stesso Ministero garantire l’occupazione ed il territorio calabrese nel quale quel finanziamento ha prodotto occupazione ed un impianto produttivo che non permetteremo venga smantellato per meri, ristretti calcoli aziendalistici.”
“E’ per questo- conclude Mario Oliverio- che abbiamo chiesto un incontro al Ministro Scajola ed abbiamo investito della questione anche il sottosegretario calabrese Giuseppe Galati. Di questa iniziativa abbiamo anche informato la Giunta Regionale che, siamo sicuri, darà un contributo importante per la soluzione positiva di questa vertenza a garanzia dell’occupazione e dello sviluppo in un importante territorio della regione.”

Pedofilia e sfruttamento della prostituzione con arresti nel reggino . Don Di Noto: “Disumano lo sfruttamento sessuale”

17/01 In una delle due operazioni eseguite nella notte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, diretti dal col. Antonio Fiano e coordinati dal sostituto procuratore Gabriella Cama, sono stati arrestati un docente di matematica, un' infermiera e un pensionato. Il docente e' originario di Saline Ioniche mentre le altre due persone sono residenti nella frazione Lazzaro del comune di Motta San Giovanni. Dalle indagine sarebbe emerso, secondo quanto si e' appreso, che i tre induceva alla prostituzione una ragazza minorenne di Reggio Calabria obbligandola ad incontrarsi con piu' persone in una villetta a mare di Lazzaro. Gli incontri della minorenne sono stati fotografati e filmati e successivamente, attraverso internet, sono state oggetto di scambio con altri filmati. Gli scambi, secondo gli investigatori, sarebbero avvenuti su siti internet utilizzati da pedofili. Le persone arrestate a Saline di Montebello Ionico e Motta San Giovanni sono: Grazia Minniti, 39 anni, infermiera; Francesco Morabito, 52 anni, pensionato; Giovanni Mallamaci, 39 anni, commerciante; Francesco Moschella, 61 anni, insegnante. I quattro sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione, induzione e sfruttamento della prostituzione di minori; a vario titolo e in concorso tra alcuni di loro di: prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico e detenzione di munizionamento da guerra. A Bova superiore, Bova marina, nel reggino, e Milazzo e saponara, nel messinese, i carabinieri hanno arrestato Paolo Manti, di 38 anni, meccanico; la moglie Silvana Petrulli, 32 anni, ed un impiegato, Giorgio Maugeri, 55 anni. Manti e la moglie, che hanno ottenuto la detenzione domiciliare, sono accusati dei reati di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione, lesioni gravi e introduzione nel territorio dello stato di straniere al fine di avviarle alla prostituzione. Alle sette persone arrestate i carabinieri hanno notificato delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Reggio Calabria, Natina Prattico', che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore, Gabriella Cama.
Inoltre è impiegato dell'Inps di Milazzo, Giorgio Maugeri, l'uomo di 55 anni arrestato assieme alle altre sei persone, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione, nell'ambito dell'operazione effettuata dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Assieme a Paolo Manti, meccanico di 38 anni, e alla moglie Silvana Petrulli di 32 anni, entrambi di Bova Marina, l'uomo e' accusato di avere costretto una donna di Cosenza ad avere rapporti amorosi con i camionisti sui Tir nelle piazzole dell' autostrada Messina-Catania, prendendo degli appuntamenti attraverso inserzioni nei giornali e lasciando bigliettini nelle aree di sosta. L'impiegato e il meccanico sono finiti in carcere, mentre alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. La coppia di Bova Marina e' accusata anche di concorso di sequestro di persona, lesioni gravi e introduzione nel territorio dello stato di stranieri con l'intento di avviarli alla prostituzione..
''Un elenco di orrore e di intensa speranza, perche' Tanja, Vanessa, Ludovico etc. (vittime della nuova e perversa violenza sessuale) posso essere individuati e salvati.'' E' questo il commento di don Fortunato Di Noto, presidente dell'Associazione Meter contro la pedofilia e la pedopornografia, a margine dell'operazione contro la pedofilia condotta dai Carabinieri A Messina e in Calabria. ''C'e' - ha aggiunto - una condizione ''disumana'' dello sfruttamento sessuale dei bambini e la pedofilia e la pedopornografia a cui sottostanno centinaia di migliaia di bambini, in Italia e all'estero ne' e' la prova''. Dal rapporto 2005 di Meter contro la pedofilia emerge un ''aumento di pedofili a viso aperto che abusano di bambini anche di donne; l'infantofilia' in gergo bambini con il pannolino, che corrisponde e significa la preferenza di bambini di tenerissima eta' (pochi giorni a 2 anni); aumento di bambini seviziati (in alcuni casi rapporti necrofili); Violenze a bambini disabili; aumento dei Blog come canali di promozione e contatti pedofili''. ''Un fenomeno - ha aggiunto don Di Noto - sotto gli occhi di tutti e che richiede la partecipazione di tutti per diffondere la cultura del rispetto e della tutela dei bambini. La pedofilia e la pedopornografia ha avuto un aumento esponenziale, nell'anno 2005, e che richiede una nuova e rinnovata strategia di prevenzione e di contrasto. Il Rapporto attivita' sociali e risultati del 2005 e' lo spaccato ''coerente'' di un impegno forte e determinato affinche' si rifletta su un fenomeno, si sotto controllo, ma in costante evoluzione. La impunibilita' favorisce la normalizzazione''. Nel corso del 2005 l'associazione Meter ha effettuato 9.044 segnalazioni di siti pedofili e pedopornografici. Dal protocollo di intesa con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel dettaglio sono 3.672 i siti formalmente denunciati al Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, di cui numero 21 con riferimenti italiani; in particolare 4 community pedofile (con iscrizione obbligatoria e password segreta) che ha coinvolto 17 regioni italiane e circa 1000 indagati tra l'Italia e i paesi esteri (anche medio-orientali, arabi e africani). Le segnalazioni alle Polizie Internazionale sono state 5.342

Chiusa l’inchiesta sull’omicidio Calipari. Rosa Calipar: "Apprezziamo il lavoro della Procura"

17/01 La procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte di Nicola Calipari ed il ferimento di Giuliana Sgrena e del maggiore del Sismi Andrea Carpani, quest' ultimo alla guida della Toyota Corolla il 4 marzo scorso quando fu presa di mira ad un check-point a Baghdad. I pm contestano a Mario Lozano, il marine Usa di 35 anni che sparo' sulla vettura, i reati di omicidio volontario e di tentato omicidio. Per il soldato si profila ora la richiesta di rinvio a giudizio. Il deposito degli atti, in base a quanto previsto dall' articolo 415 bis del codice di procedura penale, e' stato fatto dai pm Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio. L' avviso di chiusura indagine deve ora essere notificato a Lozano. Il nome di quest' ultimo emerse grazie ad una decriptazione fatta da un giovane di Bologna sugli omissis del rapporto redatto dalla Commissione d' inchiesta statunitense sui fatti avvenuti sulla Irish Route poco dopo la liberazione dell' inviata del Manifesto. All' identificazione ufficiale di Lozano, in assenza di risposte da parte degli americani alla rogatoria internazionale inoltrata dalla procura all' indomani della morte di Calipari, si e' comunque arrivati per altre vie. Secondo la ricostruzione della procura di Roma, incentrata soprattutto sull' esito di una consulenza tecnica, la Toyota Corolla fu colpita da tre raffiche sparate da un' unica mitraglietta automatica M240 calibro 7.62, in dotazione all' esercito Usa. Calipari, per i consulenti, mori' dopo essere stato raggiunto dalla seconda raffica. ''Esplodere numerosi colpi di mitragliatrice all' indirizzo dell' abitacolo di un' autovettura' da una distanza cosi' ravvicinata (la prima raffica tra i 100 ed i 130 metri di distanza) - scrissero i consulenti - e' da giudicare indubbiamente condotta idonea e diretta a cagionare la morte degli occupanti''. Secondo gli stessi esperti balistici, che a lungo hanno esaminato la Toyota Corolla, si deve ritenere che i primi colpi siano stati esplosi da una distanza (approssimativa) compresa tra 100 e 130 metri; gli ultimi da una distanza (approssimativa) compresa tra 45 e 65 metri'. Per gli stessi consulenti nominati dalla procura, 'sicuramente la prima raffica colpi' l' autovettura, in movimento, mentre procedeva ad una velocita' valutabile in 60-65 chilometri orari; la seconda ad una velocita' valutabile in 44-54 chilometri orari; gli ultimi colpi la raggiunsero quando era ormai praticamente ferma'. I risultati della consulenza non furono sottoscritti dai rappresentanti della Sgrena e da Carpani, convinti che a fare fuoco sull' auto furono almeno due armi. Lozano, newyorkese del Bronx, due figlie di 12 e 15 anni, appartenente alla New York Army National Guard, il 4 marzo 2005 svolgeva il compito di mitragliere del veicolo di blocco al Check point 541, disposto sulla Irish Route Irish, strada che collega il centro di Baghdad all' aeroporto
''Apprezziamo il lavoro della Procura della Repubblica di Roma che, in condizioni veramente difficili, ha fatto tutto quello che era possibile per l' accertamento della verita' e delle responsabilita' ''. Cosi' l' avvocato Franco Coppi, legale della vedova di Nicola Calipari, ha commentato la notizia della chiusura delle indagini della magistratura romana per la morte del funzionario del Sismi. ''L' imputazione di omicidio volontario ci sta tutta'', ha aggiunto il penalista riguardo alla iscrizione nel registro degli indagati di Mario Lozano, il soldato statunitense che la sera del 4 marzo 2005 sparo' sulla Toyota ''Corolla'' a bordo della quale, oltre a Calipari, si trovavano l' inviata del Manifesto Giuliana Sgrena (appena liberata dopo un lungo sequestro) ed il maggiore del Sismi Andrea Carpani. Domani l' avvocato Coppi incontrera' i pubblici ministeri che hanno firmato l' avviso di chiusura delle indagini e poi si riunira' con la vedova di Calipari per fare il punto della situazione.

Ispezione alla Procura di Catanzaro sul sostituto De Magistris che afferma “Non ho nulla da temere”

17/01 E' stata avviata un' ispezione sul sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi de Magistris. L' atto ispettivo e' stato disposto dal Ministero della Giustizia sulla base di un' interrogazione presentata l' estate scorsa dal senatore Ettore Bucciero, di An, avvocato, eletto nel collegio di Bari. Bucciero, nell' interrogazione, aveva chiesto l' avvio dell' ispezione per verificare l' operato del sostituto de Magistris, sostenendo, tra l' altro, che il magistrato, con le sue inchieste, avrebbe perseguito ''finalita' politiche assumendo atteggiamenti che si pongono in conflitto con i principi d' imparzialita' che devono attendere alle funzioni del pm''. Secondo quanto si e' appreso, inoltre, lo stesso sen. Bucciero, nel dicembre scorso, aveva presentato un' altra interrogazione chiedendo al Ministro della Giustizia i motivi per i quali nei mesi precedenti allo stesso sostituto procuratore de Magistris fosse stato attribuito un servizio di tutela personale. Tutela assegnata all' epoca al magistrato dal Ministero dell' Interno su proposta del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro. Lo stesso de Magistris e' stato anche, di recente, destinatario di minacce da parte di un pregiudicato durante l' esecuzione di una misura cautelare. Gli ispettori del ministero di via Arenula, Otello Lupacchini e Laura Capotorto, sono giunti stamattina nel palazzo di giustizia di Catanzaro incontrando dapprima il procuratore generale, Domenico Pudia, e, successivamente, il procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi. A quest' ultimo, in particolare, gli ispettori avrebbero chiesto una serie di atti riguardanti l' attivita' del sostituto de Magistris. Il magistrato oggetto dell' ispezione e' titolare di alcune tra le inchieste piu' significative condotte dalla Procura della Repubblica del capoluogo: da quella sui presunti illeciti nella gestione degli impianti di depurazione da parte dell' ex Giunta regionale di centrodestra a quella sulle pressioni che negli anni passati sarebbero state esercitate dai componenti di un presunto ''comitato d' affari'' sui magistrati della Procura distrettuale di Reggio Calabria. Quest' ultima inchiesta si e' conclusa proprio nei giorni scorsi con l' invio di sei avvisi ad altrettanti indagati. Gli inviati del ministero della Giustizia avevano concluso appena nelle settimane scorse un' altra ispezione sulla Procura della Repubblica del capoluogo calabrese che aveva preso spunto da una serie di contrasti tra alcuni dei magistrati dell' ufficio
''Sono sereno, come sempre, e non ho nulla da temere. Il mio lavoro e' assolutamente trasparente. Si facciano tutte le verifiche che il Ministro della Giustizia ritiene opportune''. Lo ha detto il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi de Magistris, facendo riferimento all' ispezione ministeriale avviata nei suoi confronti. ''E' davvero sconsolante pensare - aggiunge de Magistris - che con le parole si sostiene sempre che bisogna assolutamente scongiurare di lasciare soli i rappresentanti dello Stato impegnati nel difficile contrasto alla criminalita'. Esigenza ancora piu' avvertita in un territorio cosi' difficile come quello calabrese in cui, solo poche settimane fa, si e' verificato l' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. In realta', nei fatti, gli stessi rappresentanti dello Stato vengono isolati e lasciati, con pochissimi mezzi e risorse irrisorie, ad affrontare un impegno che risulta davvero immane e denso di gravissime insidie e pericoli provenienti da piu' parti''

Chiusa l’indagine sulle pressioni ai PM. Cadono le accuse contro la Napoli e Valentino

17/01 Sei avvisi di conclusione indagini e uscita di scena, con la richiesta al gip di archiviazione, parziale per il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, e totale per il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, entrambi di An. Cade ogni accusa, anche in questo caso con la richiesta di archiviazione, per l'avvocato messinese Ugo Colonna, difensore di alcuni collaboratori di giustizia. Questo, in estrema sintesi, l'esito dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sulle pressioni che un presunto ''comitato d'affari'' avrebbe esercitato nei confronti dei magistrati della Dda di Reggio Calabria. L' inchiesta era partita nel novembre del 2004 con l' arresto di sei persone contro le quali la Squadra mobile di Reggio Calabria aveva eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dall' allora capo dell' ufficio gip di Catanzaro, Antonio Baudi, su richiesta del procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi; del procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo, e del sostituto Luigi de Magistris. Delle persone arrestate all'epoca restano indagati, e hanno ricevuto l'avviso di conclusione, l'avv. Paolo Romeo, di 59 anni, ex deputato del Psdi, personaggio attorno al quale ruota l'intera inchiesta, attualmente detenuto per scontare una condanna definitiva in un altro processo a tre anni e cinque mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa; il giornalista Francesco Gangemi (72), direttore de Il Dibattito, il periodico che sarebbe stato utilizzato per la pubblicazione di notizie riservate allo scopo di denigrare i magistrati della Dda reggina, attuando in tal modo nei loro confronti indebite pressioni al fine di condizionarne le inchieste; l'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena (43); l'avvocato Francesco Gangemi (76), omonimo e cugino del giornalista; R.P. (49), collaboratore del Dibattito, e l' avv. Giorgio De Stefano (58), indicato dall'accusa come referente dell'omonima cosca di Reggio Calabria. Per quanto riguarda la posizione del sottosegretario Valentino, la Procura di Catanzaro ha chiesto l'archiviazione del procedimento per quanto riguarda l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa in considerazione del fatto che ''l'attivita' d'indagine non ha consentito di rinvenire quei riscontri puntuali che avrebbero potuto permettere di contestare formalmente il reato''. I magistrati del capoluogo hanno trasmesso pero' gli atti alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, riguardo la posizione di Valentino e di altri indagati, ''con riferimento a condotte attinenti gli interessi della criminalita' organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti e delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione''. Richiesta di archiviazione piena, invece, per Angela Napoli, ''la cui oggettiva sintonia con il giornalista Gangemi - scrivono i magistrati della Procura di Catanzaro - si e' estrinsecata in interrogazioni parlamentatri che, in quanto tali, non appaiono sindacabili in sede giudiziaria, tenuto anche conto degli interventi legislativi e giurisprudenzaili che hanno delineato a chiarito la portata dell'art. 68 della Costituzione''. Esce dall'inchiesta anche l'avv. Ugo Colonna, rimesso in liberta', a suo tempo, dallo stesso gip Baudi e il cui arresto era stato revocato, successivamente, dal Tribunale per il riesame di Catanzaro. ''Le conversazioni telefoniche intervenute ed i riscontri documentali acquisiti - si afferma nella richiesta di archiviazione -, seppure confermano la volonta' del penalista di approfittare di Gangemi per 'punire' magistrati nei confronti dei quali provava fortissima disapprovazione, non sono tali da ritenere che egli abbia voluto consumare il reato di violenza o minaccia a corpo giudiziario, ne' che abbia inteso minacciare magistrati o concorrere a un sodalizio mafioso''.

Tano Grasso: “I commercianti calabresi devono associarsi, come i ragazzi di Locri”

17/01 ''I commercianti calabresi devono associarsi. L' esempio sono i ragazzi di Locri. E' l'unica via per combattere il racket. Non basta infatti attivare un numero di telefono perche' una persona chiami''. E' quanto ha detto il presidente della Federazione associazioni antiracket italiane, Tano Grasso, stamani a Non Stop News, in onda su Rtl 102.5. Invitato a fornire un'interpretazione sui dati secondo i quali in Calabria non e' giunta alcuna chiamata al numero antiracket istituito a favore delle vittime dell'estorsione, Grasso ha posto l'accento sull'inefficacia di una tale soluzione perche' ''non sai chi ti risponde al telefono - ha detto - e non puoi guardare negli occhi il tuo interlocutore''. ''C'e' bisogno di non avere piu' paura - ha aggiunto - e perche' cio' avvenga i commercianti non devono piu' sentirsi soli e per non sentirsi soli esiste solo la formula dell'associazionismo e della denuncia collettiva''. A conferma della necessita' di una copertura collettiva per trovare il coraggio di ribellarsi al racket, Grasso porta ad esempio il caso di Napoli dove ''dopo aver istituito cinque associazioni in cinque parti della citta' le denunce, dal 2004, sono passate da meno di un centinaio ad oltre cinquecento''. Il presidente della Associazione antiracket ha anche precisato che ''anche in Calabria ci sono state esperienze di denuncia collettiva, l'ultima delle quali a Lamezia Terme dove c'e' bisogno della forza dei commercianti per schierarsi con la propria faccia''. ''C'e' maggior facilita' - ha concluso - nel lavorare insieme ai giovani commercianti nella lotta contro il racket piuttosto che con chi e' abituato a pagare regolarmente il pizzo. A conferma di cio', l'esperienza dei ragazzi di Locri dimostra la forza di un gruppo senza la paura di sentirsi soli, ma un limite esistera' sempre fino a quando non ci sara' una reazione da parte di chi ha contatto diretto con la mafia''

Neonata venduta a Vibo: due arresti

17/01 Due persone, un uomo ed una donna, sono state arrestate dalla Polizia di Stato a Vibo Valentia nell'ambito di un'indagine sulla vendita di un neonato di cui sarebbe stato alterato successivamente lo stato civile. I due arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica. Il neonato, secondo quanto ha riferito la Squadra mobile di Vibo Valentia che ha svolto le indagini, e' figlio della donna finita in manette, che l'avrebbe ceduto all'uomo in cambio di una somma di denaro. La donna e' stata posta agli arresti domiciliari, mentre il suo presunto complice e' stato condotto in carcere. La donna posta agli arresti domiciliari e' di nazionalita' bulgara ed ha 39 anni. L'uomo, invece, e' di Vibo Valentia ed ha 65 anni. La donna, secondo quanto si e' appreso, avrebbe ceduto il bambino per ottenere dei favori dall'uomo circa il permesso di soggiorno ed una abitazione dove poter vivere. L'uomo, che convive con una donna dalla quale ha avuto dei figli, si sarebbe fatto consegnare il bambino, secondo quanto ipotizzato dagli investigatori, probabilmente in prospettiva di una futura vendita. La bambina che sarebbe stata ceduta dalla madre ad un uomo di 65 anni a Vibo Valentia e' nata nell'ottobre dello scorso anno. La minore e' stata ora affidata ai servizi sociali. La madre, una donna di nazionalita' bulgara e priva del permesso di soggiorno, e l'uomo sono stati arrestati stamane dagli agenti della polizia di Stato. Alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. Dalle indagini sarebbe emerso, secondo quanto si e' appreso, che la donna avrebbe deciso di consegnare la figlia al sessantacinquenne in cambio di favori per ottenere il permesso di soggiorno ed una abitazione a prezzo conveniente. L'uomo, ipotizzano gli investigatori, avrebbe preso con se' la bambina eventualmente per poterla cedere in cambio di denaro.

Riunione sullo sviluppo locale alla Provincia di Cosenza

17/01 Su invito della Commissione Trasporti, presieduta dall’Avv. Marino Reda, e su sollecitazione di uno dei suoi componenti, il Consigliere On. Mimmo Barile, ha avuto luogo nella sede della Provincia di Corso Telesio, l’ultimo di una serie di riunioni incentrate sullo sviluppo locale.
Scopo dell’incontro è stato quello di sollecitare il governo provinciale ad un ruolo più attivo ed incisivo sulle tematiche del nuovo concetto di sviluppo locale incentrato:
– sull’economia della creatività, intesa come economia delle 3T (Talento, Tecnologia, Tolleranza);
– sull’economia informazionale;
– sulla policy;
– sul capitalismo consapevole e sostenibile;
– sui processi di “clusterizzazione” economica e dell’emergenza sistemica.
Nel corso dell' incontro sono stati analizzati, tra l'altro, l’articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica” dal titolo “Il futuro appartiene ai creativi - perfino in Cina addio alla fabbrica” della Cornegie Mellon University, i report “L’Italia nell’era della creatività”e “l’Europa nell’era della creatività” della Creativitygroupeurope e le ultime riflessioni di R. Florida in “The flight of the creative class”, così come in precedenza era stato fatto con “The rise of the creative class”. Molta attenzione è stata data alla policy - ossia alle azioni concrete e alle capacità che agevolano la creazione di alternative nuove e diverse su cui deve intervenire la politica – quel processo di trattativa, negoziazione e compromesso che determina <<chi ottiene che cosa, quando e come>> - così come proposto da Pielke Jr. alla conferenza mondiale sul clima di Montreal, ed è stato posto l'accento anche sul capitalismo sostenibile in opposizione al capitalismo relazionale, che ha visto l’Italia fortemente penalizzata sul fronte degli investimenti esteri diretti, sull’adeguamento dello stato sociale flexicurity compatibile, nello sviluppo di adeguati strumenti finanziari a supporto di una moderna economia. Nel 2003 Raghuram G. Rajan e Luigi Zingales della Graduate School of business di Chicago in “Salviamo il capitalismo dai capitalisti” evidenziavano come l’Italia fosse un esempio da manuale della degenerazione del capitalismo, in un sistema fatto dall’élite per l’élite a svantaggio dei mercati finanziari sviluppati che convogliano capitali di rischio verso persone che hanno iniziative coraggiose.
La Sesta Commissione Consiliare, nel prendere atto delle indicazioni, dei suggerimenti e, soprattutto, dell’approccio metodologico forniti dall’Ing. Guerino Nava, ha evidenziato che, quanto affermato da questi circa la necessità di dotarsi di strutture concettuali nuove necessarie, prima di cimentarsi nell’attuazione di piani strategici e strategie di marketing territoriali, trovano conferma nel primo rapporto cultura e sviluppo locale del centro OCSE di Trento di recente costituzione. In tale rapporto viene evidenziato che le città e le regioni italiane, che si sono orientate in disordinati programmi di Marketing Territoriali e Piani strategici scopiazzati, non sono riuscite a delineare una convincente e coerente linea di sviluppo economico, capace di collegare il patrimonio artistico alla nuova sfida dell’economia della conoscenza e dei saperi.
L’On. Mimmo Barile e l’Avv. Marino Reda, sposando le tesi del relatore, hanno sostenuto con forza la necessità di prevedere la costituzione di una task force permanente per lo sviluppo economico, al fine di contrastare il declino e la perdita di competitività di vari settori economici della provincia di Cosenza, come evidenziato nei report della Creativitygroupeurope, e scongiurare, quindi, la chiusura delle attività manifatturiere esistenti sul territorio.

Brevi di cronaca da Cassano, Fiumefreddo, Bonifati. Rocca Imperiale, Rossano

17/01 A Cassano Ionio i carabinieri della locale tenenza hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, due persone per detenzione ai fini di spaccio di 20 grammi di cocaina e grammi di eroina. A Fiumefreddo Bruzio tre persone, tra cui due cittadine straniere di nazionalita' ucraina, sono state denunciate dai carabinieri per esercizio abusivo dell'attivita' di infermiere professionale. Nel corso di controlli, ai quali hanno partecipato anche i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Cosenza, sono state individuate le tre persone che operavano in una struttura sanitaria. A Bonifati due persone armate e con il volto coperto da passamontagna hanno tentato di compiere una rapina nel locale ufficio postale. I due, armati di una sega circolare, hanno tentato di frantumare un vetro blindato e non riuscendoci sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. La tentata rapina e' stata denunciata ai carabinieri che hanno avviato le indagini. A Rocca Imperiale un uomo, Giuseppe Tralascia, di 52 anni, del posto, e' stato arrestato dai carabinieri per evasione. Tralascia, che era stato posto ai domiciliari perche' accusato di una tentata estorsione risalente allo scorso mese di aprile, e' stato trovato fuori dalla propria abitazione a seguito di un controllo. L' uomo e' stato portato nel carcere di Castrovillari. – A Rossano un uomo, Aldo Zannino, di 38 anni, e' stato arrestato dagli agenti della polizia di stato per furto. Zannino e' stato sorpreso dopo aver rubato un telefono cellulare all'interno di un fuoristrada.

Gli LSU in sit-in davanti la Regione

16/01 Un centinaio di lavoratori di pubblica utilita' e socialmente utili impegnati nelle strutture della Regione stanno manifestando, da stamane, davanti alla sede della Giunta regionale a Catanzaro. I lavoratori, che sono stati ricevuti dal capo di gabinetto della Presidenza, Michele Lanzo, stazionano attualmente in parte davanti all'ingresso dell' edificio che ospita la Giunta, in parte all' esterno dei cancelli. La situazione, anche se non si sono verificati momenti di particolare tensione, e' tenuta sotto stretto controllo dalla Polizia del capoluogo.

Aperto il collegamento tra la 106 e la statale 534 (Firmo-Sibari)

16/01 L' Anas ha aperto al traffico il nuovo tratto di strada che collega la Strada statale 534, arteria trasversale che si innesta sulla A3 Salerno Reggio-Calabria presso lo svincolo di Firmo, alla strada statale 106 Jonica presso Sibari. La cerimonia d' inaugurazione si e' svolta alla presenza del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Tassone; del sindaco di Cassano allo Jonio, Gianluca Gallo, e del Capo Compartimento Anas della Calabria, Raffaele Celia. ''La nuova infrastruttura, molto attesa dall' utenza locale - e' detto in un comunicato dell' Anas - ha una grande importanza territoriale per il sistema viario regionale poiche' si colloca in prossimita' del collegamento tra il corridoio adriatico e l' autostrada Salerno-Reggio Calabria. Il nuovo collegamento permettera', in particolare, di superare le tortuosita' del tracciato preesistente e di evitare soprattutto l'attraversamento della linea ferroviaria Metaponto-Reggio Calabria attraverso un viadotto a travata continua di 21 campate. Il costo dell' opera e' stato di 22,7 milioni di euro.''. Nella nota dell' Anas si riferisce, inoltre, che ''il tracciato stradale, lungo 3.470 metri, ha una piattaforma pavimentata della larghezza di 10,50 metri ed e' diviso in due corsie, una per senso di marcia, da 3,75 metri, affiancate da due banchine pavimentate di 1,50 metri di larghezza''.

Muto il telefono antiracket. “Nessuna denuncia” afferma l’associazione Codici. Bianchi (DL) “Il Governo intervenga”.

16/01 ''Sembra che nessuna telefonata sia pervenuta, nell' intero 2005, al numero antiracket istituito presso la Camera di Commercio di Reggio Calabria. Un dato che fa rabbrividire. La Regione, ormai e' chiaro, e' in balia della criminalita'''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Ivano Giacomelli, segretario dell'associazione Codici. ''Se solo sette attivita' su dieci pagano il pizzo - aggiunge Giacomelli - e' perche' le altre tre sono di proprieta' dei boss. Una realta' che non puo' essere ignorata ed alla quale bisogna far fronte con il pugno di ferro delle autorita'. Crediamo fortemente che se nessuno, della quasi totalita' di imprenditori, si sia rivolto al numero antiracket e' per una evidente mancanza di principi e strumenti atti a fornire quel tipo di servizio. Ad una mancanza di chiamate, pertanto, deve corrispondere un' insoddisfacente risposta. La Calabria e' una delle regioni piu' povere d' Europa, quella in cui la disoccupazione incalza e la criminalita' governa. La faccenda e' di interesse nazionale. Compito insurrogabile delle autorita' e' quello di intervenire, evidentemente, adottando metodi differenti''
''Quali sono le misure che il governo intende adottare per far fronte al vergognoso fenomeno del racket cui sono sottoposti quotidianamente i commercianti calabresi?''. E' quanto chiede Dorina Bianchi, deputato della Margherita, in un' interrogazione al ministro dell'Interno a proposito di un articolo pubblicato oggi da Repubblica. ''L'inchiesta - aggiunge Dorina Bianchi - dimostra ancora una volta la mancanza di Stato in Calabria e soprattutto come il fenomeno del racket sia sempre piu' radicato nel territorio calabrese. Addirittura sono ben 7 su 10 i negozi sottoposti a richiesta di pizzo e il numero verde istituito anni fa da Confcommercio ha registrato negli ultimi cinque anni un drastico calo di segnalazioni di racket fino a diventare nel 2005 una linea morta. E' dunque evidente che i calabresi, sempre piu' assediati dalla criminalita' e non sentendosi ne' tutelati ne' sicuri, scelgono la rassegnazione e il silenzio''. Secondo il deputato della Margherita, ''di fronte ad una situazione cosi' drammatica, e' condivisibile l' esortazione lanciata da Tano Grasso ai commercianti calabresi affinche' non soccombano al ricatto rifugiandosi poi nell'omerta'. Prima, pero', e' necessario che lo Stato si faccia garante della loro sicurezza e anche della certezza della pena, restituendo cosi' fiducia e coraggio ai commercianti e agli imprenditori calabresi. Chiediamo quindi al governo quali misure e quali urgenti provvedimenti intenda adottare per fronteggiare nell' immediato una situazione che mette in ginocchio l' economia calabrese e arricchisce, rendendola sempre piu' potente, la criminalita' organizzata''.

Rotte le trattative tra la Polti e i sindacati. A rischio 200 famiglie

16/01 E' rottura nella trattativa tra azienda e sindacati per la vertenza Polti. A renderlo noto sono stati i sindacati. ''L' azienda - e' scritto in un comunicato - si e' presentata al tavolo non volendo accettare alcun dialogo e confronto. Infatti nonostante i ripetuti inviti di Fiom, Fim e Uilm e delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil di voler sospendere la procedura di mobilita' per aprire un confronto nelle sedi istituzionali, regionale e ministeriale, per la ricerca di soluzioni utili a mantenere il sito produttivo di Piano Lago, i rappresentanti dell' azienda non hanno inteso recepire la richiesta sindacale''. ''Si e' determinata pertanto - prosegue la nota dei sindacati - la rottura del tavolo, che conferma le gravi difficolta' del sito industriale dove rischiano il posto di lavoro circa 200 lavoratori. Domani si terra' l' assemblea generale del personale dove verranno assunte le iniziative necessarie di lotta''.

Un associazione denuncia: “Il comune di Luzzi nega la sepoltura ai non residenti”

16/01 Un donna nata e vissuta per molti anni a Luzzi non potra' essere sepolta nel suo paese natale. A sostenerlo e' l' associazione Calabrialibre. “L’ultima volontà - e' scritto in un comunicato - va sempre esaudita, da che il mondo è mondo, si è detto sempre così. Non è così invece per il comune di Luzzi che ha negato la sepoltura alle spoglie mortali di una donna Nata a Luzzi e che a Luzzi ha vissuto gran parte della sua vita, e a Luzzi, vicino al padre, alla madre ed al fratello voleva riposare in pace. Il regolamento comunale (cimiteriale), frutto non si sa di quale mente eccelsa, ha determinato la norma secondo la quale i non residenti nel territorio comunale non hanno diritto di sepoltura in quel cimitero, senza nessuna eccezione. Volendo fare un, forse irriverente, paragone le ceneri di Salfi provenienti da Parigi, dovevano lì restare, e non tornare a Cosenza.
Il fatto in se è una vera e propria barbarie, e non ha necessità di commenti, ma alcune riflessioni è bene che vengano fatte, per capire meglio il livello della nostra classe dirigente e dei burocrati a questi referenti. Se un cittadino Luzzese dovesse, come ormai spesso accade, finire i giorni della sua vita in un istituto per anziani, o in una struttura riabilitativa, dove per motivi di assistenza sanitaria deve per forza di cose spostare la propria residenza, non ha più la possibilità di tornare a riposare in pace nel paese natio, vicino ai propri cari estinti e non. Se la Classe dirigente deve rappresentare le istanze della popolazione che la elegge, e soddisfarne i bisogni primari, ci pare di poter dire che gli amministratori di Luzzi, queste istanze non solo non le recepiscono, ma non aderiscono neanche a quelle semplici regole della civile convivenza. A poco serve opporre leggi e regolamenti alla gente se queste non aderiscono alle regole dell’etica e della civiltà, ritenuto status ormai acquisito nei paesi occidentali. Non sappiamo quale amministrazione abbia partorito questo regolamento, di destra, di centro o di sinistra oppure ancora di transumanti, nuova categoria politica da considerare, certo è che la norma è una vera e propria barbarie, un regolamento incivile, che chi ne chiede comunque il rispetto se ne assume tutte le responsabilità come amministratore, politico e rappresentante del popolo”.

Danneggiata un azienda agricola di un dirigente del PdCI nel reggino

16/01 “L’incendio subito dall’azienda agricola di proprietà del compagno Angelo Condò è un gesto criminale di inaudita gravità, che penalizza fortemente un impresa economica dedita allo sviluppo del territorio e colpisce uno stimato dirigente del PdCI di Polistena, da sempre schierato con grande fermezza sul fronte della battaglia antimafia”. E’ quanto si legge in una dichiarazione rilasciata dal segretario regionale del PdCI Michelangelo Tripodi appena appresa la notizia del danneggiamento avvenuto in contrada San Martino di Polistena. “Il grave danneggiamento – prosegue Tripodi- perpetrato in danno di un esemplare imprenditore che ha sempre fatto del suo lavoro e del suo impegno per lo sviluppo di Polistena e della Piana le principali ragioni di vita, rappresenta l’ennesimo fatto inquietante con cui pochi criminali tentano di fiaccare la speranza della stragrande maggioranza dei cittadini onesti di Polistena, che aspirano ad un futuro segnato dal venir meno dei condizionamenti e delle intimidazioni. I Comunisti Italiani della Calabria, nell’esprimere grande solidarietà al compagno Angelo Condò – ultima vittima di un escalation criminale che da tempo nella Regione colpisce centinaia di imprenditori - condannano fermamente quest’attentato e chiedono alle forze dell’ordine di fare il massimo sforzo per assicurare alla giustizia gli esecutori e i mandanti di quest’azione criminale. La difesa del diritto alla sicurezza, essendo una precondizione indispensabile per lo sviluppo, richiede risposte pronte ed incisive delle forze dell’ordine, delle istituzioni e delle forze sane della società civile. Il PdCI, nell’esprimere tutta la vicinanza al compagno Condò e alla sua famiglia, ribadisce con determinazione il suo impegno antimafia, da sempre inscritto nel proprio patrimonio morale e politico”.

Incendiata l’auto di un operaio a Rossano

16/01 Per la seconda volta consecutiva, a distanza di qualche anno, e' stata incendiata a Rossano l'utilitaria di un operaio, Giuseppe Elleboro, 45enne. La Fiat Uno presa di mira dai piromani era parcheggiata nel cortile del condominio in cui abita la vittima. Due individui presunti responsabili dell'incendio sarebbero stati visti, dallo stesso proprietario dell'autovettura, mentre si allontanavano a bordo di un ciclomotore. Uno dei due sarebbe stato riconosciuto e denunciato ai carabinieri, che indagano sull'accaduto. Elleboro, alcuni anni fa, dopo aver perso il posto di lavoro, si era incatenato ai cancelli della centrale termoelettrica dell'Enel, dove lavorava con una ditta di servizi.

Brevi di cronaca da Cassano, Rende, Rocca Imperiale, San Demetrio Corone

16/01 A Cassano due persone, Antonio Cirullo, di 21 anni, e Giacinto Rugiano, 47 anni, con precedenti, sono state arrestate, in flagranza di reato, dai carabinieri di Cassano allo Ionio per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, nel corso di un controllo, sono stati trovati in possesso di 20 grammi di cocaina e di 9 grammi di eroina. La sostanza stupefacente, non ancora suddivisa in dosi, era occultata in due pacchetti. Cirullo e Rugiano sono stati portati nel carcere di Castrovillari. A Rende i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Francesco Mazzei, 28 anni, per evasione dagli arresti domiciliari. A Rocca Imperiale personale della locale stazione ha denunciato a piede libero Emanuele Tralascia, 29 anni, per inosservanza degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. A San Demetrio Corone un commerciante ha denunciato che ignoti hanno incendiato la tenda parasole del suo bar.

Obbligo di catene sulla A3, per la neve

15/01 Ci sono difficolta' lungo il tratto calabrese dell' A3 a causa delle nevicate registratesi nelle ultime ore all' altezza dello svincolo di Campotenese. Il traffico, comunque, secondo quanto ha riferito il Compartimento della Calabria della Polizia stradale, malgrado le difficolta', si sta svolgendo regolarmente. Proprio a causa delle nevicate che si sono registrate e' stato ripristinato l' obbligo della catene a bordo nel tratto dell' A3 compreso tra gli svincoli di Sicignano e Sibari.

Due persone vanno a caccia a Longobucco nel Parco della Sila: denunciati.

15/01 Due persone di Longobucco sono state sorprese dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato mentre cacciavano in localita' ''Golia'' nel comune di Longobucco, nel territorio del Parco Nazionale della Sila. Ai due e' stato contestato il reato di attivita' venatoria abusiva e introduzione di armi in area protetta in violazione alla legge quadro 394. Il personale del Corpo Forestale dello Stato di Longobucco ha bloccato i due uomini all'interno di un fuoristrada in prossimita' di una azienda faunistica per l'ambientamento e la riproduzione del cervo e del capriolo di proprieta' proprio del Corpo Forestale dello Stato e che in alcuni casi viene presa di mira dagli stessi cacciatori che dall'esterno sparano agli stessi animali chiusi nei recinti. Uno dei cacciatori e' stato trovato con un fucile tra le mani calibro 12 caricato e pronto per l'uso oltre ad altro munizionamento in suo possesso. Gli uomini del Corpo Forestale hanno subito provveduto a bloccare le due persone e a sequestrare armi e munizionamento in loro possesso. L'operazione e' avvenuta nell'ambito di un servizio mirato a prevenire reati ambientali all'interno dell'area protetta.

Brevi di cronaca da Rende, Corigliano, Cassano, Oriolo, Spezzano Piccolo, Spezzano Sila, Figline, San Demetrio

15/01 A Rende I carabinieri hanno effettuato un arresto, per illecita detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. A Corigliano Calabro i militari del luogo, hanno tratto in arresto un pregiudicato del luogo, per evasione. A Cassano Jonio ignoti hanno incendiato l'autovettura Nissan Primiera, di proprieta' di un titolare della locale rivendita di auto usate. Sempre a Cassano Jonio una persona ha denunciato ai carabinieri di essere stato avvicinato da uno sconosciuto che dietro minaccia si e' fatto consegnare la somma di 160 euro e la carta d' identita'. Sempre a Cassano Ionio i carabinieri hanno arrestato un minore, L.C., di 17 anni, con l' accusa di detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, perquisito dai militari della Tenenza di Cassano, e' stato trovato in possesso di mezzo grammo di cocaina. La droga, secondo quanto riferito dai militari, era divisa in tre dosi pronte per lo spaccio. L.C. e' stato portato nel carcere minorile di Catanzaro. A Oriolo Calabro una commerciante del luogo, ha denunciato ai militari dell'Arma che ignoti hanno asportati 8 Kg di tabacchi all'interno della propria esercizio commerciale. I militari hanno avviato indagini. A Spezzano Piccolo ignoti hanno asportato cinque personal computer, un fotocopiatore, e il danaro contenuto nelle casse del distributore di bevande,custoditi all' interno della locale scuola media. A Spezzano Sila un farmacista del luogo, ha denunciato alla locale Arma, che ignoti, poco prima all'interno della propria farmacia, dopo averlo distratto, gli hanno asportato la somma di euro 950,00 dal registratore di cassa. A San Demetrio Corone un restauratore del luogo, ha denunciato ai carabinieri che nel corso di lavori di ristrutturazione del proprio appartamento, ignoti, hanno asportato una cassetta di sicurezza portatile, contenente diversi oggetti in oro. A Figline Vegliaturo ignoti hanno fatto esplodere la cassetta postale, ubicata nei pressi del locale uffico postale,mediante un petardo contenente residui di polvere nera. I carabinieri del luogo hanno avviato indagini.

Omicidio Fortugno: Grasso: “Per combattere la mafia, anche uno striscione conta”. Bianchi (Progetto Calabrie): “Va capita la lezione dell’omicidio Fortugno. Estirpare la malapianta della violenza”

Sangue sulle strade cosentine. A Settimo muore un giovane in un incidente stradale. Nella stessa zona altri otto feriti in un altro incidente

14/01 Ancora una vittima della strada nel cosentino. Un giovane di 23 anni, Francesco Ruffolo, residente in contrada Dattoli, e' morto questa mattina verso le prime luci del giorno, in un incidente stradale accaduto sulla statale 19 a Settimo di Rende. Il giovane viaggiava a bordo di una Fiat Brava che per cause in corso di accertamento e' uscita fuori strada saltando il muretto di cinta e andando a schiantarsi contro il muro esterno di una villetta. Ruffolo e' morto sul colpo per l’impatto violento con il muro. L’auto infatti si è praticamente incastrata tra il muretto e la parete della villetta Probabilmente il ghiaccio e la perdita del controllo del mezzo tra le cause dell’incidente. Per estrarre il corpo dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Inutile l’intervento dei medici del 118 che altro non hanno potuto far che constatare il decesso del giovane. Nei pressi della stessa zona, a Montalto Uffugo, la scorsa notte inoltre, in un tamponamento a catena che ha coinvolto quattro auto, sono rimaste ferite otto persone, una delle quali in modo grave.

Omicidio Fortugno: Veltroni e gli studenti romani a Locri con Rosa Calipari ed Ettore Scola: “Siamo tutti calabresi”

Proseguono, imperterrite, le intimidazioni ai politici calabresi. Lettera a Iritale e Sculco “morirete come Fortugno”

14/01 Continuano imperterrite le minacce ai politici calabresi. Il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale (Ds), e il consigliere regionale calabrese Enzo Sculco (Dl) sono stati vittime di un ulteriore grave atto di intimidazione. Ai due esponenti politici e' stata recapita una lettera minatoria con su scritto: ''Come Fortugno sarete uccisi pure voi''. Ai due politici e' stata espressa solidarieta' dai Democratici di sinistra della Federazione provinciale di Crotone, che si dicono ''sdegnati per le ultime intimidazioni che hanno in qualche modo segnato un passaggio fondamentale: qualcuno sta alzando il tiro anche a Crotone''. ''E' ora -aggiunge la Quercia- che tutta la societa' crotonese si alzi e manifesti il proprio sdegno per azioni del genere, ma e' anche l'ora che chi di competenza faccia quanto e' possibile perche' tutto cio' non avvenga piu'. Siamo al limite della sopportazione e non intendiamo tollerare oltre che una persona come il presidente della Provincia venga fatta oggetto di minacce di morte come e' avvenuto''. Questo territorio, spiegano i Ds, ''ha bisogno di forze sane e che sappiano guardare lontano per poter dare un futuro alla provincia di Crotone. Siamo davvero senza parole e allo stesso tempo arrabbiati, ma chiunque - aggiungono - sia stato l'autore o gli autori del gesto, sappiano che i Democratici di Sinistra si stringeranno attorno a Sergio Iritiale e non lo lasceranno mai solo in nessuna battaglia civile e democratica contro chi pensa di poter governare questo territorio con le armi puntate alla testa anziche' con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione''. Nel documento di solidarieta' inoltre i Ds di Crotone sottolineano che ''la lotta alla criminalita' e' compito che spetta alle forze dell'ordine, ma dovere di tutti i cittadini. Siamo sicuri - aggiungono - che Sergio Iritale, cosi' come Enzo Sculco, non si lasceranno intimidire perche' coscienti del fatto che si lavora per il bene della collettivita'''.

Arrestato nel crotonese il boss Ferrazzo, latitante dal 2004, che si ferisce durante la fuga

14/01 Un latitante, Mario Donato Ferrazzo, di 43 anni, ritenuto dagli inquirenti capo dell' omonima cosca operante nel crotonese, e' stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone in una zona di campagna, lungo la strada che da Mesoraca porta a Marcedusa, comune della provincia di Catanzaro. L' uomo, che era ricercato dall' aprile 2004, e' accusato dell' omicidio di Ernesto Russo, assassinato a Mesoraca nel 1990, e di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Alla vista dei carabinieri, Ferrazzo ha tentato di sottrarsi alla cattura cercando di nascondersi in una scarpata, ma e' stato raggiunto e catturato. L' uomo si trovava a bordo di un furgone su quale si trovavano tre pregiudicati ritenuti vicini all' organizzazione mafiosa, che sono stati arrestati per favoreggiamento e porto abusivo di armi. I tre, infatti, erano in possesso di una pistola calibro 6,35 con il colpo in canna e 40 proiettili che sono stati sequestrati. Nel corso della notte i carabinieri hanno avviato una serie di perquisizioni domiciliari finalizzate a rintracciare i covi utilizzati da Ferrazzo nel corso della sua latitanza. Le indagini sono coordinate dalla dottoressa Carla Maria Sacco della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e della Procura della Repubblica di Crotone. Il Ferrazzo, inoltre, nel tentativo di sfuggire alla cattura si e' ferito lanciandosi dapprima dal furgone sul quale viaggiava e, quindi, cercando di nascondersi in un vicino dirupo. Raggiunto e soccorso dai carabinieri, Ferrazzo e' stato trasportato nell' ospedale di Crotone dove e' stato operato e dove si trova tuttora ricoverato e piantonato. L' uomo, al momento della cattura, era armato di una pistola calibro 6,35 con colpo in canna e 40 proiettili. I particolari dell' arresto di Ferrazzo, latitante dal 29 aprile dello scorso anno, quando sfuggi' all' operazione ''Restauro'' dei carabinieri, sono stati resi noti nel corso di un incontro con i giornalisti. Le persone arrestate per favoreggiamento sono Pietro Fontana, di 44 anni, Pietro Mirante, di 29 anni, e Francesco Marrazzo, di 46 anni, tutti di Mesoraca, considerati affiliati alla presunta cosca Ferrazzo. I tre viaggiavano su un furgone che precedeva quello sul quale si trovava il latitante e avrebbero svolto una funzione di ''staffetta'' nel trasferimento di Ferrazzo. Il comandante provinciale dei carabinieri, ten. col. Angelo Cuneo, ha evidenziato la pericolosita' di Mario Donato Ferrazzo nell' ambito delle consorterie mafiose non solo della provincia di Crotone, ma anche di quella confinante di Catanzaro dove si sarebbe anche nascosto durante la latitanza; latitanza che sarebbe stata in parte condivisa con altre persone ricercate. Il comandante del reparto operativo, cap. Paolo Storoni, ha rivelato che i carabinieri si trovavano sulle tracce del latitante da diverso tempo, ma la ricerca e' stata resa sempre difficile anche dalla circostanza che Ferrazzo era in grado di cambiare spesso telefonino cellulare e relative schede. Una latitanza i cui costi sarebbero stati sostenuti da taglieggiamenti imposti nella zona di Mesoraca

Il presunto boss D’Agostino condannato anche per la strage di Razzà

14/01 E' stato condannato anche per la strage di Razza' di Taurianova, nella quale nel 1977 furono uccisi due carabinieri che avevano violato un summit mafioso, Domenico D' Agostino, di 59 anni, il presunto affiliato alla 'ndrangheta, latitante dal 2000, arrestato ieri sera dalla Polizia a Siderno. D' Agostino, per la strage, secondo quanto hanno riferito gli investigatori, ha subito una condanna a 22 anni di reclusione. Nel momento in cui e' stato bloccato dal personale del Commissariato di Siderno, D' Agostino si trovava insieme a due persone, un familiare non imputabile ed un cugino omonimo, che e' stato arrestato con l' accusa di favoreggiamento. D' Agostino, secondo quanto e' emerso dalle indagini, si era rifugiato soltanto da pochi giorni nell' appartamento di Siderno in cui e' stato sorpreso dalla Polizia. Nel nascondiglio del latitante gli agenti hanno trovato un computer con web cam, capi d' abbigliamento e generi alimentari. Nel periodo in cui accadde la strage di Razza' D' Agostino era sindaco di Canolo. Incarico che era stato ricoperto per oltre 40 anni anche dal padre, Nicola. Secondo quanto hanno riferito gli investigatori, inoltre, Domenico D' Agostino e' soltanto indagato, insieme ad altre 19 persone, per l' omicidio dell' imprenditore edile Domenico Gullaci, di 42 anni, assassinato il 13 aprile del 2000 con un ordigno collocato sotto la sua automobile. Per l' assassinio di Gullaci nei confronti di D' Agostino e degli altri indagati e' in corso l' udienza preliminare . L' ordinanza di custodia cautelare in base alla quale e' stato arrestato D' Agostino fu emessa nell' estate del 2000 nell' ambito dell' operazione Primaluce fatta a Sant' Ilario dello Jonio, Locri e Canolo. Nel provvedimento restrittivo al pregiudicato ed alle altre persone coinvolte nell' operazione venne contestata l' associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di armi. Nel processo che ne e' scaturito Domenico D' Agostino e' stato condannato a 20 anni di reclusione. Un fratello di Domenico D'Agostino, Antonio, fu assassinato a Roma il 7 novembre del 1976 mentre usciva da un ristorante del quartiere Parioli.

Il 28 gennaio l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Calabria

14/01 Sono previste per il 28 gennaio prossimo, a Catanzaro e Reggio Calabria, le cerimonie per l' inaugurazione dell' anno giudiziario nei rispettivi Distretti di Corte d' appello. Secondo quanto prevede la riforma dell' ordinamento giudiziario, a tenere le relazioni non saranno piu' i procuratori generali bensi' i presidenti di Corte d' appello, Rinaldo Commodaro, facente funzioni a Catanzaro dopo il collocamento in pensione, il 31 dicembre scorso, di Giuseppe Caparello, e Pasquale Adorno, presidente di sezione a Reggio, in sostituzione di Giovanni D' Amico, anch' egli andato in pensione. Alle relazioni dei presidenti faranno seguito i dibattiti sui problemi della giustizia.

Esposto a Sibari il “Toro Cozzante” dell’antica Copiae (Thurii)

14/01 Si tratta di una scoperta straordinaria: il Toro Cozzante di Sibari. Trovato un paio d'anni fa in quella che e' una delle aree archeologiche piu' famose del mondo, il manufatto bronzeo, oggi, puo' essere visto, finalmente, nel museo della sibaritide. La presentazione ufficiale e' avvenuta durante le Giornate di Studio Romanistiche, organizzate dall'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria e che si stanno svolgendo presso gli scavi. Al centro dell'attenzione la citta' romana di Copiae, che sorse sulla distrutta citta' magno-greca di Thurii nella sibaritide. Alla luce anche di questa straordinaria scoperta, paragonata a quella dei Bronzi di Riace, l'Assessore Regionale alla Cultura Sandro Principe, che si rammarica di avere competenza solo sui musei, annuncia di voler porre l'area di Sibari al centro di un grosso progetto di valorizzazione. ''Per gli scavi di Sibari, dice Principe, dovranno essere utilizzati ampiamente i fondi strutturali europei''. Il toro cozzante è la prima rappresentazione bronzea ritrovata del simbolo che appariva nelle monete della antica Thurii.

Incendio doloso a Taverna di Montato mette a rischio la vita degli abitanti di una palazzina. Distrutte quattro auto

14/01 Grande paura per gli abitanti di una palazzina di tre piani per un incendio di cui si sospetta la matrice dolosa che ha provocato, la scorsa notte a Taverna di Montalto Uffugo, la distruzione di quattro automobili e il danneggiamento di una quinta. L’incendio avvenuto nella notte ha svegliato gli abitanti della palazzina che, avvertiti dagli scoppi dei serbatoi hanno cercato di mettersi in salvo. Gli stessi sono riusciti ad uscire dal fabbricato appena in tempo prima che una quinta vettura, una panda, prendesse anche lei fuoco. Le vetture distrutte erano parcheggiate nel cortile della costruzione di tre piani. L'incendio ha completamente annerito la metà della facciata della palazzina bruciando ogni cosa esposto sui balconi e facendo scoppiare i vetri delle finestre. Sull' episodio hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Rende e del reparto operativo di Cosenza. Il sospetto degli investigatori e' che le fiamme, probabilmente di origine dolosa, appiccate ad una delle auto, si siano poi estese alle altre vetture.

Nuovo sequestro di polli e uova a rischio aviaria in Calabria e Campania

14/01 Circa 7.200 polli ed un centro per l'imballaggio delle uova sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas in Calabria ed in Campania nell'ambito delle operazioni di controllo per l'applicazione delle misure di prevenzione sulla diffusione del virus dell'influenza aviaria. A Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria), durante i controlli in un allevamento avicolo con la collaborazione del personale dell'Asl Locri/9, i militari hanno sequestrato 4.800 polli (per un valore complessivo di circa 10 mila euro), perche' sprovvisti delle certificazioni di provenienza. A Rossano (Cosenza), i carabinieri del Nas ed il personale dell'Asl Cs3, hanno accertato che in un allevamento avicolo era stato attivato un centro di imballaggio uova senza le autorizzazioni ministeriale e sanitaria. I militari hanno sequestrato 10 mila uova e disposto la chiusura del centro di imballaggio. A Castellammare di Stabia (Napoli), i carabinieri in collaborazione con i veterinari dell'Asl Napoli 5 hanno accertato che in un allevamento avicolo veniva effettuato l'imballaggio di uova in locali privi di autorizzazione sanitaria ed in assenza di idonee procedure di registrazione della movimentazione degli animali. I militari hanno disposto il sequestro dell'allevamento, di 2.400 volatili da cortile e di 700 uova.

Salvato dalla Forestale un lupo caduto in una vasca di irrigamento

14/01 Era caduto in una vasca piena d' acqua all' interno della quale era rimasto bloccato anche per la presenza di neve: un esemplare di lupo e' stato recuperato dal Comando provinciale di Cosenza del Corpo forestale in una localita' montana nel comune di Aprigliano, in prossimita' del Parco nazionale della Sila. L' animale, un bellissimo esemplare femmina di circa un anno (nella foto a sinistra dopo l'intervento), e' stato notato da alcune persone che hanno avvertito il Corpo forestale dello Stato. Sul posto sono giunti gli agenti che, dopo diverse ore, sono riusciti a recuperare l' animale. A rendere difficoltoso il soccorso sono state sia la vivacita' del lupo, sia le condizioni della vasca, che in alcuni punti era ghiacciata. All' esemplare di lupo, visitato da un veterinario, e' stata diagnosticata la frattura del femore dell' arto posteriore destro. L' animale e' stato sottoposto ad un esame radiografico e successivamente ad intervento chirurgico. Per il lupo e' prevista anche una terapia riabilitativa prima che l’animale, munito di un radiotrasmettitore, sia liberato in Sila per ritrovare il suo branco

Famiglie Rom occupano appartamenti vuoti dell’Aterp a Diamante

14/01 Tre famiglie di etnia rom hanno occupato, la notte scorsa, altrettanti appartamenti di proprieta' dell' Aterp a Cirella di Diamante. Le famiglie occupanti, ciascuna con tre figli a carico e mogli incinte, hanno alle spalle situazioni di grave disagio sociale. Sul posto sono giunti in mattinata i vigili urbani e i carabinieri di Diamante. Il sindaco della cittadina tirrenica, Ernesto Caselli, ha reso noto di avere informato l' Aterp di Cosenza alla quale ha sollecitato un incontro, per lunedi' 16 gennaio, allo scopo di risolvere la situazione abitativa delle tre famiglie.

Suicidio nell’intercity tra Maratea e Scalea. Polacco in crisi depressiva, si impicca nella toilette

14/01 Si e' suicidato l' uomo trovato impiccato stamani in un treno intercity a Maratea (Potenza). Lo hanno accertato i carabinieri. L' uomo era un cittadino polacco che soffriva di crisi depressive e aveva gia' tentato di uccidersi in passato. Il suicidio e' avvenuto in una toilette del treno, in territorio calabrese. In tasca al cadavere i carabinieri hanno trovato una agendina con sopra frasi sconnesse in polacco. L’uomo era stato ritrovato impiccato poco prima di mezzogiorno nei pressi di Maratea (Potenza) su di un treno proveniente da Scalea (Cosenza). Non appena e' stato ritrovato il cadavere, il macchinista ha fermato il convoglio alla stazione della localita' lucana. Sul posto sono intervenuti carabinieri e 118. Il treno sul quale e' stato trovato il cadavere (un intercity per Roma) e' stato autorizzato a ripartire dal pm della procura di Lagonegro (Potenza) intorno alle 13,20. A bordo erano rimasti pochi passeggeri: gli altri erano stati trasbordati da Trenitalia sull' Eurostar Reggio Calabria - Roma, che era partito da Maratea (Potenza) alle 12,46.

Un altro latitante arrestato nel reggino

14/01 I carabinieri hanno arrestato a Marina di Gioiosa Jonica il latitante Maurizio Femia, di 33 anni, pregiudicato. Femia, nei confronti del quale pendeva un' ordinanza di custodia cautelare emessa il 29 aprile dello scorso anno dal gip del Tribunale di Locri, e' accusato di tentato omicidio. Il pregiudicato, il 26 aprile, avrebbe tentato di uccidere Giuseppe Panetta, di 38 anni, con due coltellate al torace ed all' addome, dandosi poi alla fuga. Il latitante e' stato individuato dai militari di Marina di Gioiosa Jonica mentre si recava in una casa disabitata dove, secondo quanto riferito dagli investigatori, aveva trovato rifugio e dove sono state trovate successivamente tracce della sua presenza. L' uomo e' stato portato nel carcere di Reggio Calabria.

Brevi di cronaca da Bonifati, Corigliano, Rossano e San Marco Argentano

14/01 A Bonifati personale della stazione di Cittadella del Capo ha tratto in arresto un sedicente cittadino francese in corso di identificazione, per danneggiamento aggravato. A Corigliano Calabro i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto due giovani e un minore del luogo per furto e resistenza a pubblico ufficiare. A Rossano i militari del Norm hanno tratto in arresto un sorvegliato speciale per reiterate violazioni degli obblighi imposti dalla autorita' giudiziaria. Sempre a Corigliano i carabinieri del posto hanno arrestato Antonio Giurann, di 27 anni, con l' accusa di evasione. L' uomo si era allontanato da casa violando cosi' gli obblighi imposti dagli arresti domiciliari impostigli per una precedente condanna per estorsione, furto e ricettazione. A San Marco Argentano i militari del Norm hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un giovane del luogo per furto e resistenza a pubblico ufficiale.

Arrestato a Siderno il presunto boss D’Agostino, latitante dal 2000. Grasso: “Prosegue l’impegno”

13/01 La Polizia di Stato ha arrestato a Siderno un presunto boss della 'ndrangheta, Domenico D' Agostino, di 59 anni, originario di Locri ma residente a Canolo (Reggio Calabria), latitante dal 2000. D' Agostino era ricercato per l' omicidio dell' imprenditore edile Domenico Gullaci, di 42 anni, ucciso il 13 aprile del 2000 a Marina di Gioiosa Jonica con un ordigno collocato sotto la sua automobile. Ad arrestare D' Agostino e' stato il personale del commissariato di Siderno. Gli agenti hanno sorpreso il latitante in un' abitazione nella quale si trovavano altre persone la cui posizione adesso e' al vaglio degli investigatori. Domenico D' Agostino e' considerato il capo dell' omonima cosca di Canolo della 'ndrangheta, con collegamenti con gruppi criminali di Siderno e di Sant' Ilario dello Jonio. Oltre che per l' omicidio di Domenico Gullaci, D' Agostino era ricercato per traffico di droga. L' assassinio dell' imprenditore Domenico Gullaci sarebbe stato motivato da una vendetta della 'ndrangheta legata alla spartizione degli appalti di opere pubbliche. D' Agostino ha anche un passato come politico ed amministratore. Dal 1975 al 1977, infatti, e' stato sindaco di Canolo, eletto con una lista civica. Il padre dello stesso presunto boss, inoltre, era stato sindaco dello stesso centro per oltre 40 anni.
''L'arresto di Domenico D'Agostino, pericoloso latitante dello Ionio, conferma che la lotta alla criminalita' organizzata calabrese prosegue senza sosta''. Cosi' Piero Grasso, Procuratore nazionale antimafia, ha commentato l'operazione della polizia di Stato che ha portato all'arresto di D'Agostino a Siderno. ''Nel rallegrarmi vivamente con i pm di Reggio Calabria e con la Polizia di Stato per questa brillante operazione - aggiunge il capo della Direzione nazionale antimafia - ribadisco l'impegno di investigatori e magistratura a rendere sempre piu' assidua, penetrante ed efficace l'azione comune contro la 'ndrangheta''.

Busta con proiettile al primario di radiologia degli ospedali di Lungro e Mormanno

13/01 Una busta contenente un proiettile e' stata fatta recapitare ad un medico, Leonardo Perretti, primario di radiologia degli ospedali di Mormanno e di Lungro, ricadenti nel territorio dell' Azienda sanitaria di Castrovillari. La busta e' giunta per via postale all' abitazione di Perretti, a Castrovillari. Nel plico, oltre al proiettile, era stato inserito un volantino anonimo in cui vengono rivolte al primario una serie di critiche riguardo il suo operato professionale. Perretti ha denunciato l' intimidazione subita ai carabinieri. Mercoledi' scorso un' altra busta contenente due proiettili era stata fatta recapitare al direttore generale dell' Azienda sanitaria di Castrovillari, Ernesto Gigliotti.

Sparatoria nel centro di Crotone. Una donna spara contro due auto e poi viene bloccata

13/01 Una donna, Angela Iuliano, di 35 anni, ha sparato alcuni colpi d'arma da fuoco contro una macchina della polizia di stato, che si trovava nei pressi della Prefettura, in una strada del centro cittadino, e contro un'automobile dei carabinieri che era parcheggiata nei pressi della sede del comando provinciale. L' episodio e' avvenuto oggi pomeriggio. La donna, che era a bordo di una Fiat Palio, e' stata bloccata e fermata dalla Polizia di Stato nei pressi della Questura ed ora viene interrogata dagli investigatori. Nessuno e' rimasto ferito durante il raid, di cui non ancora si conosce il movente. I colpi di pistola, sparati in pieno centro cittadino, hanno causato panico e confusione. All'inseguimento dell'auto segnalata alle forze dell'ordine, si sono posti polizia e carabinieri. La donna e' stata bloccata nei pressi della Questura, quando questa e' scesa dall'auto e, con la pistola in pugno, si stava avvicinando all'edificio. Un poliziotto e' riuscito a fermarla bloccarla e a toglierle la pistola, una 7,65, che aveva il colpo in canna, arma legalmente posseduta, insieme con un sacchetto nel quale si trovavano 40 proiettili dello stesso calibro. La donna è stata arrestata con l’accusa di danneggiamento e porto abusivo di pistola, non ha fornito alcuna spiegazione sul gesto restando in silenzio davanti agli agenti della Squadra mobile che l' cercavano di interrogarla.

Il New York Times ricorda Mimmo Rotella

Con un lungo necrologio, anche il New York Times ha ricordato oggi Mimmo Rotella, morto domenica a Milano all'eta' di 87 anni, ''come uno degli ultimi superstiti dell'influente gruppo francese dei Nouveaux Realistes'. Il prestigioso quotidiano della Grande Mela ricorda in particolare come l'inventore dei 'decollages' rispose, nel 1960 all'appello del critico Pierre Restany, raggiungendo, nei Nouveaux Realistes, artisti dome Yves Klein, Arman, Jean Tinguely e Daniel Spoerry, gettando insieme a loro le basi di quello che e' stato poi definito il pop art francese.

Nessun contagio dalla aviaria i fagiani ritrovati a San Giovanni

13/01 Hanno dato esito negativo le analisi effettuate dall' Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, dipartimento territoriale della Regione Calabria, sulle carcasse di 10 fagiani ritrovate martedi' scorso nelle campagne di San Giovanni in Fiore, nel cosentino. Lo rende noto l'assessorato regionale alla sanita'. ''Le analisi per l'accertamento di una probabile presenza negli animali - si afferma in un comunicato - di sintomi dell' influenza aviaria hanno totalmente escluso tale possibilita', rilevando su 9 carcasse la presenza di 'lesioni e mutilazioni corporee riconducibili all'azione di specie predatrici' e sulla decima carcassa alcune ferite di arma da fuoco''.

Chiusura Polti: Ultimo atto di una lunga serie di dismissioni. Gentile: "La Regione promuova iniziative". Rio: "Realizzare un fondo di solidarietà"

Fortugno come Moro, Macrì (Antimafia) “Criminalità come terrorismo”. Loiero “Analisi identica alla nostra”

Solidarietà del gruppo consiliare della Margherita e di Masotina al DG Gigliotti

13/01 Piena solidarieta' del Gruppo consiliare della Margherita di Castrovillari al neo direttore generale dell'Asl 2, Ernesto Gigliotti, per l'intimidazione che ha subito. In una lettera inviata al Direttore generale il capogruppo in consiglio comunale dei Dl, Giovanni Donato, evidenzia che ''questi gesti si commentano da se' e sono estranei alla cultura della citta' di Castrovillari, sempre rispettosa delle persone che compongono gli organismi istituzionali. Voglio, pertanto, esprimere la solidarieta' personale e del Gruppo, sentendoci partecipi della egregia opera di risanamento che il Dg ha iniziato nella nostra Asl, sin dal momento del tuo insediamento''. ''Siamo - conclude - quotidianamente al suo fianco per contribuire alla diffusione del clima di moralizzazione attuato dal nostro Presidente Loiero, dalla sua Giunta e dalla sua maggioranza che stanno pagando, anche con il sangue, il prezzo del cambiamento e del rinnovamento''
''Le coscienze democratiche scosse da episodi di tali inqualificabili gesti devono trovare, al di la' di ogni credo politico, una unita' che si ponga come barriera invalicabile a difesa dei valori''. Lo afferma Nunzio Masotina, presidente del Consiglio comunale di Castrovillari, che esprime la sua personale solidarieta' e quella dell' assemblea al direttore generale dell' azienda sanitaria di Castrovillari, Ernesto Gigliotti, destinatario di un episodio di intimidazione. ''Questioni del genere - sostiene ancora Masotina - non possono che indurci a tenere alta la guardia sul 'pianeta' salute nell' interesse del diritto alla salute, ma anche di quanti, ogni giorno sono impegnati in prima persona per dare un valore aggiunto ad un comparto fondamentale e bisognoso dell' apporto di tutti''.

Prorogata al 29 gennaio la caccia alla volpe in provincia di Cosenza

13/01 La Giunta Provinciale, su proposta dell'Assessore alla Caccia e Pesca, Pietro Mari, ha recepito l'indirizzo fornito dal Calendario Venatorio Regionale 2005/2006, relativamente alla possibilità di
utilizzare i cani da seguito, per la caccia alla volpe, fino al 29 gennaio 2006.
La regolamentazione dell'attività, da praticare nell'ambito Territoriale di Caccia di residenza, prevede la possibilità di autorizzare gruppi di cacciatori non inferiori a due e non superiori a cinque, nelle giornate di giovedì, sabato e domenica.
Questo provevdimento, analogo a quello delle altre quattro Province, si è reso necessario in considerazione del fatto che si sono registrate molte segnalazioni della presenza di volpi presso i centri abitati, creando problemi anche ai residenti dei nuclei urbani.
“Si può ricorrere alla proroga rispetto alla scadenza del Calendario venatorio qualora sussistano particolari condizioni che ne determinino la necessità -ha detto a proposito l'Assessore Pietro Mari- e poiché, si è verificata tale circostanza ed i cacciatori lo richiedono, ci siamo adoperati di conseguenza”.
Con una lettera l'Assessore Pietro Mari ha dato comunicazione del provevdimento alle Associazioni venatorie F.I.D.C., A.N.L.C., ENALcaccia, ARCIcaccia di Cosenza, ITALcaccia di Paola, E.P.S. di Corigliano e A.N.U.U, di Rende.

Gemellaggio dei comitati no ponte con quelli contro la TAV

13/01 I comitati del nord che si oppongono alla costruzione della linea ad alta velocita' Torino/Lione e i comitati del sud che si battono contro la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina si incontreranno il 16 gennaio per unire le forze in un unico fronte di contestazione ai progetti. Il gemellaggio verra' suggellato lunedi' a Condove in Valle Susa, dove i sindaci della Valle accoglieranno una delegazione calabro-sicula. Martedi' 17 gennaio, sempre a Condove, si terra' una conferenza stampa congiunta. Una delegazione di sindaci valsusini, con fascia tricolore e gonfalone, in un gesto di reciproca solidarieta', prendera' poi parte alla manifestazione contro il ponte che si svolgera' a Messina il 22 gennaio. Sfileranno accanto ai sindaci di Villa San Giovanni, di Messina, di Cosenza e dei 37 comuni della Comunita' del Parco d'Aspromonte. ''All'iniziativa - e' scritto in una nota della Rete 'No Ponte - Rete Meridionale del Nuovo Municipio - sono pervenute centinaia di adesioni da parte di associazioni, gruppi locali e nazionali, deputati del parlamento italiano ed europeo. Il no alla Tav ed al Ponte non riguarda soltanto le due opere, ma mette in discussione l'intera legge obiettivo, di cui si chiede la cancellazione, e pone il problema della gestione democratica e partecipata del territorio locale e nazionale''.

Neve e freddo in Calabria

13/01 Nevicata intensa nella zona del cosentino. In altre zone della Calabria, invece, vengono segnalati vento forte e freddo intenso. Nonostante il maltempo, sulla A3 il traffico e' regolare mentre vengono segnalati disagi sulla Ss 107 e sulle altre strade che consentono il collegamento tra i paesini della Sila. I maggiori disagi vengono segnalati nella zona dell'Altopiano silano, tra San Pietro in Guarano e San Giovanni in Fiore, dove, sulla Ss 107, c'e' l'obbligo di catene montate. Disagi alla circolazione, secondo quanto si e' appreso dalla polizia stradale, vengono segnalati anche nella zona di Camigliatello e Spezzano Sila. Sta nevicando anche nella Sila Greca, nei paesi albanesi della Destra Crati da S. Giorgio Albanese a Vaccarizzo Albanese, S. Cosmo e S. Demetrio Corone. Da stamane, per consentire il traffico regolare, stanno lavorando squadre e mezzi dell'Anas, della Provincia di Cosenza e dei comuni dove si sta verificando il maltempo. Le previsioni

Sorpresi a rubare in un negozio a Corigliano: Quattro arresti

13/01 Tre persone, di cui due minori, sono state arrestate dai carabinieri a Corigliano Calabro perche' sorprese nel corso di un furto in un esercizio commerciale. Un quarto uomo e' riuscito a scappare ed ora e' attivamente ricercato. I due minorenni sono stati trasferiti dal Tribunale dei Minori di Catanzaro in un centro di prima accoglienza, mentre il maggiorenne e' stato accompagnato nel carcere di Rossano. I carabinieri ritengono che gli arrestati sarebbero i responsabili di numerosi furti in esercizi commerciali nella zona. Dopo i tre arresti fatti oggi, i carabinieri hanno arrestato una quarta persona accusata di responsabilita' nel furto compiuto nel negozio. Il quarto arrestato e' Antonio Canocchia, di 22 anni. Il giovane era riuscito a scappare quando i carabinieri erano giunti sul posto ed avevano bloccato i suoi tre complici. Canocchia e' stato portato nel carcere di Rossano.

Tre persone denunciate a Laino per caccia abusiva nel parco del Pollimo

13/01 Tre persone di Laino Borgo sono state denunciate dagli uomini del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza per il reato di caccia abusiva e introduzione di armi in area protetta. I tre sono stati sorpresi a cacciare in una localita' del comune di Laino Castello nel territorio del Parco Nazionale del Pollino. Gli agenti hanno sequestrato le armi e le munizioni in loro possesso.

Brevi di cronaca da Belmonte, Corigliano, Cariati, Santa Maria del Cedro

13/01 A Belmonte calabro undici persone sono state denunciate a piede libero a Belmonte Calabro dai carabinieri della locale stazione, perche' ritenuti responsabili di abuso d'ufficio in concorso e tentata truffa aggravata. A Corigliano Calabro ignoti hanno incendiato la porta d'ingresso di un esercizio di parrucchiere. E sempre a Corigliano Calabro un commerciante di autoveicoli, ha denunciato il rinvenimento di due taniche in plastica contenenti benzina verde, lasciate nei pressi dell'ingresso di un proprio terreno, adibito a parcheggio di autovetture usate. A Cariati un imprenditore, titolare di una fabbrica di termo camini, ha denunciato il rinvenimento sul cancello dell'azienda di una bottiglia contenente liquido infiammabile ed una scatola di fiammiferi. A Santa Maria del Cedro un uomo e' stato tratto in arresto dai carabinieri della locale stazione con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. L'uomo e' stato colto in flagranza di reato ed in possesso di 27 grammi di hashish suddivisi in 15 confezioni.

2005

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