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Cronaca
In agitazione i dipendenti del "Papa Giovanni XXIII".

 

Attesa e tensione per la vertenza del papa Giovanni. La Cisl replica alla CGIL: “Sbigottimento e incredulità”

02/01 C' e' attesa a Serra d' Aiello tra i dipendenti dell' Istituto Papa Giovanni XXIII - che non hanno interrotto la loro protesta nemmeno nella notte di Capodanno - per le soluzione che potranno venire dall' incontro convocato il 5 gennaio prossimo alla presenza dell' assessorato regionale alla Salute, della Fondazione omonima - prevista anche la presenza dell' Arcivescovo metropolita di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari - e dell' Azienda sanitaria di Paola. ''Stiamo lavorando - conferma l' assessore regionale alla Tutela della Salute Doris Lo Moro - per rispondere positivamente alle giuste rivendicazioni dei lavoratori. E dispiace molto sapere che i lavoratori abbiano fatto ricorso a questa forma estrema di protesta. In ogni caso, il primo obiettivo indicato nel contratto con il manager dell' azienda sanitaria di Paola e' proprio quello di individuare una soluzione per l' Istituto Papa Giovanni. La Regione - aggiunge l' assessore - sa di avere un ruolo importante e sa anche che il problema coinvolge principalmente la fondazione, rispetto alla quale possiamo essere di supporto progettuale, ma che rimane il soggetto principale della vertenza. Giunta regionale e azienda sanitaria si sono attivate sempre per tutelare il diritto dei lavoratori a percepire lo stipendio. Nonostante i pagamenti effettuati, come puntualizzato dal direttore generale dell' Asl di Paola, quanto era di nostra competenza, dobbiamo prendere atto del fatto che gli stipendi non sono stati pagati. Questo significa che il problema e' molto piu' complesso. Non e' solo una questione di correttezza dei pagamenti. Si tratta - conclude l' assessore - di una situazione debitoria grave della fondazione, rispetto alla quale la Regione puo' dare un aiuto assai marginale''. L' attesa di queste ore comunque diventa oltremodo stringente per 350 lavoratori della struttura per i quali dovrebbe scattare la Cassa integrazione guadagni come previsto dalla legge finanziaria. ''Lo stato di agitazione e le proteste dei dipendenti - afferma Luigi Veraldi, segretario regionale della Funzione Pubblica Cgil - sono piu' che giustificate se si tiene presente che i dipendenti sono in arretrato con alcune mensilita' e a fronte del fatto che le somme necessarie sono state erogate, non si capisce il perche' dei mancati pagamenti. Per quanto ci riguarda noi attendiamo comunque le risultanze del tavolo del 5 di gennaio nel corso del quale dovrebbe essere preso in considerazione un progetto con valutazione scientifica e basato su moduli di 20 posti letto per anziani e disabili. Quello che posso dire e' che pare esserci una certa correttezza nella programmazione''. Di parere diverso, invece, sono la Fps e l' Ust Cisl di Cosenza. ''Sullo stato dell' arte della vertenza - riporta una nota - dall' ultimo incontro con intercorso tra l' Assessore regionale alla Tutela della Salute e le organizzazioni sindacali non ci risulta che sia emerso qualcosa di definitivo e di risolutivo dal momento che non si hanno notizie ne' in merito all' eventuale proroga della Cig, ne' circa la predisposizione e presentazione di un piano industriale. In questo senso ribadiamo la nostra disponibilita' a valutare con attenzione soluzioni che abbiano come obiettivi irrinunciabili la qualita' e l' efficienza dei servizi, il rispetto della dignita' degli ospiti e la salvaguardia del diritto al lavoro dei dipendenti''. Il partito dei Liberaldemocratici, infine, ha chiesto una convocazione straordinaria congiunta del Consiglio regionale e del Consiglio provinciale di Cosenza in seduta permanente alla presenza di mons. Nunnari. ''Basta rinviare a domani la ricerca di soluzioni che oggi sono gia' troppo tardive - sottolinea Vittorio Vercillo in una dichiarazione - I nostri fratelli meno fortunati di noi non meritano altri inganni, ulteriore affronto non alla loro, ma alla nostra dignita'. Ove mai, malauguratamente, dall' incontro del 5 gennaio non dovesse scaturire una soluzione immediata e definitiva ai problemi dell' istituito, occorre una mobilitazione generale e di massa e le istituzioni non debbono piu' restare sorde di fronte all' accorata e dignitosa richiesta di aiuto dei lavoratori''

Sbigottimento e incredulità della CISL a proposito delle dichiarazioni della CGIL

02/01 Sbigottimento e incredulità vengono espressi in una nota dalla FPS-CISL Regionale e Provinciale e dalla UST-CISL Cosenza in merito alle ultime prese di posizione del Segretario Generale della FP-CGIL Regionale Luigi Veraldi sulla vertenza dell’Istituto Papa Giovanni XXIII° di Serra d’Aiello.
Per la CISL è davvero sorprendente che in una fase di estrema delicatezza come quella attuale, che richiederebbe il massimo di compattezza e unità da parte di ogni soggetto coinvolto nella vertenza, la FP-CGIL non trova di meglio che abbandonarsi a esternazioni estemporanee e strampalate che altro non fanno, questo si, che indebolire il fronte sindacale e il movimento di lotta dei lavoratori.
Ci chiediamo che senso ha polemizzare con le altre Organizzazioni Sindacali quando proprio l’attuale fase necessiterebbe del massimo livello di coesione per indirizzare le iniziative utili nella giusta direzione, considerato che si è ancora fermi ad una fase di permanente istruttoria della vertenza.
Allo stesso tempo qualora la CGIL dovesse essere in possesso di informazioni e notizie diverse, così come traspare dalle dichiarazioni ottimistiche e rassicuranti di Veraldi, farebbe bene a socializzarle non solo con le altre Organizzazioni Sindacali ma anche con gli stessi lavoratori.
Sullo stato dell’arte della vertenza dall’ultimo incontro intercorso tra l’Assessore Regionale alla Sanità e le Organizzazioni Sindacali non ci risulta che sia emerso qualcosa di definitivo e risolutivo dal momento che non si hanno notizie né in merito alla eventuale proroga della Cassa Integrazione né circa la predisposizione e presentazione di un Piano Industriale: d’altra parte se così non fosse non si spiegherebbe il persistere dello stato di tensione attuale del quale evidentemente soltanto il Segretario Regionale della FP-CGIL non si è ancora accorto.
Proprio per questi motivi non si comprende e desta meraviglia la posizione del Segretario Regionale della FP-CGIL il quale addirittura include nella categoria degli “urlatori” tutti gli altri che non la pensano come lui e che, non possedendo le informazioni da lui detenute, continuano a rivendicare con forza uno sbocco positivo alla vertenza. Per la CISL è ancora oggi opportuno e necessario sostenere con forza la mobilitazione dei lavoratori e far sentire alta la voce degli stessi, e questo anche per coprire i silenzi degli altri.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la CISL non ha Governi amici e spiace dover rilevare che gli “urlatori” nella CGIL si fanno sentire solo quando gli interlocutori sono Governi di centro-destra. A questo proposito vorremmo sapere a chi risponde Veraldi, se ai lavoratori o ad altri “Padroni”!
Per questi motivi la CISL auspica che nel prossimo incontro a livello regionale venga fatta chiarezza una volta per tutte sugli interventi che si vogliono mettere in atto per il risanamento e rilancio dell’Istituto Papa Giovanni XXIII° in modo da garantire così la prosecuzione delle attività, ben sapendo che è ormai finito il tempo degli slogan e degli annunci propagandistici e che l’unico atto di responsabilità deve essere rappresentato dalla presentazione di un Piano Industriale serio e credibile.
In questo senso la CISL ribadisce la propria disponibilità a valutare con attenzione soluzioni che abbiano come obiettivi irrinunciabili la qualità e l’efficienza dei servizi, il rispetto della dignità degli ospiti dell’Istituto e la salvaguardia del diritto al lavoro dei dipendenti.
Agli altri lasciamo le parole vuote e senza senso.


Gli altri servizi sulla vertenza

Forte preoccupazione della FPS-CISL sulla vertenza “Papa Giovanni XXIII”. La Fish denuncia "nessuna rappresentanza che garantisca i disabili"

Vicenda “Istituto Papa Giovanni XXIII”, interviene la Regione; continua la protesta.

Prosegue la protesta dei dipendenti del "Papa Giovanni XXIII". Mons. Nunnari "Intervenga Loiero", Tramonti (CISL) "Preocccupa lo stallo"

 

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