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Cronaca
In agitazione i dipendenti del "Papa Giovanni XXIII".

 

Prosegue la protesta dei dipendenti del "Papa Giovanni XXIII". Mons. Nunnari "Intervenga Loiero", Tramonti (CISL) "Preocccupa lo stallo"

28/12 Prosegue la protesta, iniziata ieri, dei lavoratori dell'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra D'Aiello. Anche stamane alcuni dipendenti dell'istituto sostano nei pressi della struttura per sollecitare il pagamento degli stipendi e per chiedere che venga garantito il loro futuro occupazionale. ''La protesta continua - ha detto il segretario generale della Fp-Cgil di Cosenza, Franco Bozzo - nella speranza che si possa sbloccare la vertenza. L' ipotesi di nuovo progetto e' al vaglio dell'assessorato regionale alla sanita' ma i tempi di valutazione e di una eventuale attuazione si stanno dilatando troppo''. Il 31 dicembre, inoltre, e' prevista anche la scadenza della cassaintegrazione per 300 dei 700 lavoratori. ''Anche per quanto riguarda la situazione della cassaintegrazione - ha aggiunto Bozzo - non abbiamo notizie e questa situazione ci preoccupa molto. Ovviamente se il provvedimento non dovesse subire una proroga la situazione complessiva diventerebbe molto piu' complicata da gestire''. Secondo una stima delle organizzazioni sindacali, l'Istituto Papa Giovanni avrebbe accumulato negli anni debiti per oltre 50 milioni di euro. ''C'e' poi da aggiungere - ha concluso - che i lavoratori hanno una serie di mensilita' arretrate e ovviamente questo non consente una giusta serenita' nell'affrontare la situazione. La vertenza attualmente e' in una fase di stallo e questa situazione e' molto pericolosa perche' il personale non crede piu' a nulla''. Le organizzazioni sindacali, intanto, hanno gia' proclamato lo stato di agitazione del personale ed una giornata di sciopero per il 20 gennaio.

Mons. Nunnari “Intervenga Loiero”

28/12 Mons. Salvatore Nunnari Padre Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, ha inviato al Direttore sanitario dell’Istituto “Papa Giovanni XXIII” di Serra d’Aiello (CS), Dott. Mario Carpino, una lettera per i dipendenti della casa di accoglienza, in stato di agitazione. L’Istituto “Papa Giovanni XXIII” è un luogo di accoglienza e riabilitazione che - fondato da un sacerdote - sorge nel territorio dell’Arcidiocesi cosentina. La struttura - delle cui difficoltà qualche anno addietro l’Arcidiocesi si è sentita moralmente caricata per senso di responsabilità verso i quattrocento ricoverati e i circa seicento dipendenti - versa da tempo, come è noto, in una grave crisi gestionale ereditata dal passato e attende dalla Regione Calabria il via libera per una ristrutturazione della proprietà e dell’attività.
Si trascrive integralmente il testo della lettera dell’Arcivescovo Nunnari al Direttore sanitario.
“Trovandomi lontano dalla Sede desidero far giungere ai dipendenti, che stanno sostenendo una dura lotta per ottenere i loro sacrosanti diritti, la mia piena solidarietà e il mio rinnovato impegno ad essere accanto a loro nelle battaglie che dovessimo ancora affrontare. Ricordo a qualche immemore che subisce influssi ingannevoli di agenti esterni che la controparte oggi è la Regione e non la Chiesa, disponibile ad ogni soluzione che tuteli la dignità dei degenti della Casa e i diritti dei lavoratori.
Dalla Regione e, segnatamente, dal suo Presidente Loiero, con il quale sono in stretto contatto telefonico, attendo formalmente una proposta applicativa della legge 18 del 2004 approvata dal Consiglio regionale, una proposta che l’Assessore Lo Moro ha anche promesso ai Sindacati.
Sia la vostra lotta forte e democratica, ma soprattutto unitaria.
Non fatevi suggestionare da chi vuol dividere, ritardando così un processo che potrebbe essere avviato con la forza del diritto.
Accanto a voi sto chiedendo la presenza delle Istituzioni locali, prima fra tutte la Provincia. A Reggio Calabria, dove oggi mi trovo, incontrerò tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale perché diano dignità a una legge, la n. 18 del 2004, espressione di un voto unanime dell’attività legislativa del precedente Consiglio”

Tramonti (CISL) “Preoccupa l’attuale fase di stallo”

28/12 La CISL cosentina esprime piena solidarietà alle iniziative di lotta e mobilitazione dei lavoratori dell’Istituto Papa Giovanni XXIII° di Serra d’Aiello. “Non è possibile – afferma il segretario generale dell’UST CISL Paolo Tramonti – che a distanza di mesi e nonostante gli impegni formalmente assunti dalla Giunta Regionale la vicenda del “Papa Giovanni” continui a registrare una preoccupante fase di stallo e di indeterminatezza che non promette nulla di buono.
A nulla sono valsi i numerosi e accorati appelli del Sindacato e i richiami forti e autorevoli dell’Arcivescovo di Cosenza Mons. Nunnari che da più tempo sollecitano un maggiore impegno in direzione della definitiva risoluzione della vertenza.
E’ ora che la Giunta Regionale esca dal guscio, metta da parte inutili declamazioni e faccia chiarezza una volta per tutte sugli interventi che vuole mettere in atto per avviare il percorso di risanamento e di rilancio dell’Istituto.
Allo stesso tempo la Giunta Regionale ha l’obbligo di chiarire la propria posizione rispetto al Piano Industriale presentato da un gruppo imprenditoriale locale per rilevare la gestione dell’Istituto in coerenza con la Legge n° 18 del Consiglio Regionale, così come è indispensabile conoscere, se esistono, eventuali soluzioni alternative in grado di evitare la chiusura dell’Istituto e salvaguardare i livelli occupazionali.
In questo contesto, anche in vista della scadenza della Cassa Integrazione prevista per il prossimo 31 Dicembre, il fattore tempo non è da considerare una variabile indipendente per una vicenda che proprio per questi motivi va affrontata con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati attraverso il rilancio della concertazione che, anche in questa occasione, rimane uno strumento fondamentale in grado di armonizzare gli interventi necessari per una positiva composizione della questione.
In questo senso la CISL conferma la propria disponibilità a collaborare per soluzioni che abbiano come obiettivi irrinunciabili la qualità e l’efficienza dei servizi, l’attenzione per gli ospiti dell’Istituto (aspetto questo troppo a lungo trascurato) e la salvaguardia del diritto al lavoro per il personale dipendente.
Per queste ragioni la CISL Territoriale di Cosenza sarà presente domani con tutto il proprio gruppo dirigente a Serra d’Aiello non solo per portare sostegno e solidarietà ai lavoratori, ma anche per mettere a punto le iniziative di lotta già programmate sulle quali il Sindacato chiama a raccolta fin da adesso l’intero territorio”.

Franzè (Cdo): "Pronto ad incatenarmi"

28/12 ''Nell'esprimere la mia piena solidarieta' ai lavoratori dell'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello, che si sono incatenati davanti ai cancelli della struttura sanitaria perche' lasciati senza stipendio, intendo manifestare il mio totale disappunto per come le istituzioni regionali stanno affrontando le problematiche relative ad un Istituto che merita di essere rilanciato e non abbandanato''. E' quanto sostiene in una nota il presidente dell'Associazione compagnia delle opere della Magna Grecia, Giancarlo Franze', circa la protesta dei lavoratori dell'Istituto Papa Giovanni XXIII. ''Per questo motivo - ha aggiunto - sono disposto ad incatenarmi insieme a Monsignor Nunnari davanti ai cancelli dell'Istituto Papa Giovanni XXIII se entro le prossime ore non si avranno risposte concrete. Sono infatti fortemente preoccupato per il futuro non solo dei lavoratori ma soprattutto dei malati che quotidianamente trovano accoglienza e cure all'interno della struttura. La Giunta regionale deve assumere iniziative precise e chiare in tempi brevi nei confronti di questi lavoratori che con sacrificio continuano ad operare all'interno della struttura nonostante non ricevano il loro meritato salario, pensando ad un rilancio concreto dell'Istituto per un'adeguata utilizzazione delle professionalita' e risorse''. ''La Compagnia delle Opere - ha concluso - aderira' allo sciopero indetto per il 20 gennaio prossimo ed e' pronta a scendere in piazza e portare avanti ogni azione di protesta a sostegno dei lavoratori''.

 

 

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