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Notizie di Politica

 

Pietro Mancini analizza il caso BPI. Etica garantismo e costose barche. Lettera al Foglio.

22/12 Massimo D'Alema ''non ha torto quando rispolvera, un po' sottovoce, il garantismo (ma dovrebbe valere per tutti, anche per Cuffaro e Valentino e non solo per i 'compagnucci del quartierino') e boccia quei settori della magistratura che si muovono a comando''. A sostenerlo, in merito a quanto affermato da D'Alema sulla vicenda Bpl, e' l' ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo, in una lettera al ''Foglio'' di Giuliano Ferrara, alla quale lo stesso direttore ha risposto che ''in certi casi e' difficile stabilire come ti guadagni la mesata, quale sia la misura precisa della tua fortuna, e moraleggiare su dove e come prendi i soldi: ma sul come li spendi, sul come stabilisci in questo caso l' adequatio pecuniae et rei, li' casca l' asino e casca il giudizio giusto. Senza offesa per nessuno, neanche per le belle barche''. ''Il deputato di Gallipoli - ha aggiunto Mancini - tuttavia, sarebbe stato piu' credibile se all' epoca in cui tintinnavano gli schiavettoni di Di Pietro e di Caselli ai polsi dei democristiani e dei socialisti, avesse detto ai suoi compagni giustizialisti Occhetto e Violante che le indagini non sono le sentenze e che i giudici non vanno incoraggiati a usare le manette dalle urlanti tifoserie. Eravamo in anni lontani, appartenenti a un passato che non tornera', come auspica Mieli, ma soltanto se la politica si assumera' in pieno le sue responsabilita', senza delegarle alla magistratura. E se i capi e i luogotenenti dei partiti ripudieranno il gioco al massacro e il gusto di dimostrarsi piu' puri e piu' moralisti degli avversari e, soprattutto, degli alleati''. Questa la risposta di Giuliano Ferrara a Mancini: ''Posso dirne una cinica, cinica, alla Cipri' & Maresco? L' etica e' ovviamente importante, non rubare e' importante. Ma il sommo dell'etica e' il gusto. Se ti chiami Perrone, hai diritto al 18 metri, al grande architetto navale eccetera. L' albero in carbonio, e se e' vero addirittura la passerella, se ti chiami D'Alema puoi forse evitarlo. La mia e' una condanna lieve, lievissima, comprensiva di assoluzione per il leasing e la 'filiale sbagliata' che una risata seppellira'. Lo stesso vale per la villa a Cap Martin. Robe per Somerset Maugham, diritti letterari forti, per eredita' notevoli, statuti d' impresa confermati, non per banchieri di provincia: il lodigiano e' cosi' bello, poi ci sono la Toscana, il Veneto, la Sicilia, le masserie pugliesi. Cosi' anche per gli appartamenti all' Ara Coeli, le grandi feste pasticciere, i grandi mobili d' epoca: tutta roba che porta sfiga, oltre tutto, se fuori contesto''. ''Non e' questione di austerita', come vogliono comprensibilmente due vecchi compagni come Miriam Mafai e Emanuele Macaluso - ha proseguito Ferrara - e' questione appena di tenersi lontani dal galoppatoio di Broccoletti (ricordate il simpatico spione dei fondi neri e dello scandalo Scalfaro & Affini?), e della sua pista di go-kart. In materie di politica e di finanza, l' austerita' e' un flatus vocis, come dice Magno''.

Pino Arlacchi rinuncia alla presidenza di commissione ONU su Hariri per una sua candidatura

22/12(G.P) L’ex vicesegretario generale dell’Onu, Prof. Pino Arlacchi, ha rinunciato a presiedere la commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite in merito all’assassinio dell’ex premier libanese Rafik Hariri. La rinuncia di Arlacchi, calabrese di Gioia Tauro e docente universitario, è dovuta al suo imminente impegno nella vita politica italiana; infatti, negli ambienti politici del centrosinistra si parla di una sua candidatura nelle liste dell’Unione alle prossime elezioni.

Brutti (DS) “Sia allontanato dall’ANAS il consigliere Papello”

22/12 ''Apprendo con soddisfazione che il Presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi, ha recentemente revocato le deleghe operative, tra gli altri al Consigliere di amministrazione ingegner Giovan Battista Papello. L'atto se pure tardivo, ripristina una condizione di normalita' nel Consiglio di Amministrazione dell'Anas''. Lo afferma il capogruppo dei Ds in commissione Lavori Pubblici del Senato Paolo Brutti. Secondo Brutti, tuttavia, ''desta preoccupazione il fatto che, nonostante la revoca delle deleghe, il Consigliere Papello, occupi ancora uffici con personale di segreteria, abbia macchine di rappresentanza dell'Anas a disposizione, utilizzi carte di credito per spese di rappresentanza, per alberghi e ristoranti, anche al di fuori delle giornate di adunanza del Consiglio di amministrazione''. ''Il consigliere Giovan Battista Papello (in quota ad Alleanza Nazionale, stretto collaboratore del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Ugo Martinat e, come si apprende dagli organi di informazione, in stretti rapporti di parentela con l'ex Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri) a seguito di una perquisizione della autorita' giudiziaria e' stato trovato in possesso della trascrizione di conversazioni personali-riservate del Presidente Vincenzo Pozzi sulla autenticita' delle quali vengono sollevate fortissime perplessita'. Questo mette in discussione il rapporto fiduciario dell'ingegner Papello con il presidente Pozzi e con i restanti membri del Consiglio di Amministrazione dell'Anas e rende necessario il suo immediato allontanamento dall'incarico di Consigliere da parte dell'azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze. Chiedero' ragione di tutto cio' al governo con un'interpellanza parlamentare''.

Progetto Calabrie: “Le primarie diventino un metodo ordinario”

22/12 ''Le primarie devono essere il metodo ordinario di scelta della rappresentanza politica all'interno dell'Unione di centrosinistra''. A sostenerlo, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Reggio Calabria nella sede del Consiglio regionale, sono stati i dirigenti di Progetto Calabrie. L' associazione politica, guidata dai rettori delle Universita' di Reggio Calabria e Cosenza, Alessandro Bianchi e Giovanni Latorre, ha lanciato proprio in questi giorni una campagna di sensibilizzazione, attraverso il sito internet www.progettocalabrie.it e con la pubblicazione sui principali giornali regionali di un appello per le primarie rivolto ai cittadini calabresi e ai partiti dell'Unione. ''A pochi giorni dal lancio dell' iniziativa - e' stato detto nel corso della conferenza stampa - sono gia' arrivate all' associazione, via posta, fax e e-mail, numerosissime adesioni. Progetto Calabrie chiede le primarie per la scelta dei presidenti delle province e dei sindaci dei Comuni con piu' di 5 mila abitanti, ma anche per individuare i candidati al Parlamento dell' Unione. La nuova legge elettorale, infatti, affida alla responsabilita' di pochi il compito di scegliere, di nominare quasi, i parlamentari che dovranno rappresentare il territorio, impedendo ai cittadini di esprimersi con un voto di preferenza. Un obbrobrio senza precedenti in un Paese che ancora sconta una profonda diffidenza dei cittadini nei confronti di un sistema di rappresentanza che non ha saputo compiere sino in fondo quell' evoluzione che la mutata situazione nazionale e internazionale imponeva. Le primarie, quindi, non contro i partiti ma per aiutare gli stessi partiti a compiere scelte il piu' possibile condivise, contro il rischio di candidature estranee al territorio e contro un pericolo di trasformismo che mette a repentaglio la grande richiesta di trasparenza, eticita' e coerenza che proviene dalla societa'. Le primarie anche per aiutare i partiti a rinnovare una classe dirigente che non sempre e' stata capace di affrontare e risolvere i gravi problemi che continuano a soffocare le enormi potenzialita' della Calabria e per dare risposta ad una pressante richiesta di nuovo protagonismo che, soprattutto tra le giovani generazioni, cresce in modo travolgente''. ''Un esempio che i calabresi vogliono le primarie aperte per scegliere i propri rappresentanti politici - hanno sostenuto ancora i dirigenti di Progetto Calabrie - e' venuto, il 18 dicembre scorso, da Soverato: 1.400 votanti per individuare il candidato sindaco dell' Unione. Un dato enorme in un centro in cui, abitualmente, non si registrano piu' di 6 mila elettori. Se si considera poi che per le primarie nazionali a Soverato ci si era fermati a seicento votanti, risulta ancora di piu' evidente il desiderio di partecipazione e di protagonismo che proviene dal basso e che cresce in occasione delle consultazioni amministrative, particolarmente sentite e vicine alle urgenze e alle esigenze dei cittadini''. Sergio Lagana', portavoce regionale di Progetto Calabrie, , ha annunciato che, insieme ad altre associazioni, soggetti politici e movimenti, proporra' subito dopo Natale un candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Calabria. ''Spettera' poi ai cittadini scegliere - ha detto Lagana' - con le primarie''.

Bianchi (DL) "Il Governo favorisca il ricorso alla 488"

22/12 La parlamentare della Margherita, Dorina Bianchi, ha presentato un' interrogazione al Ministro dell' Industria per chiedergli quali iniziative intenda adottare affinche' tutte le realta' imprenditoriali calabresi possano conoscere le opportunita' offerte dalla legge 488 e i modi per accedervi. ''In questo modo, infatti - ha sostenuto la Bianchi - si possono pianificare dei progetti che rispondano alle priorita' regionali e che, soprattutto, ottengano il finanziamento adeguato''. Dorina Bianchi, inoltre, ha chiesto al Ministro ''quali provvedimenti intenda disporre affinche' le risorse da destinare alle imprese siano piu' cospicue e, favorendo la trasparenza del loro utilizzo, in quale modo intenda controllare che i finanziamenti assegnati ai diversi progetti siano realmente utilizzati per la crescita dell' impresa stessa''. La parlamentare, infatti, ritiene, considerando la situazione imprenditoriale calabrese, che ci sia una voglia di intrapresa che pero' ha bisogno di cospicui e reali incentivi finanziari per evitare che la mortalita' delle imprese superi la natalita'.

Cossiga al Gr3 sul caso BPI: “Incomprensibile offensiva della Margherita ai DS. Solidarietà a D’Alema”

21/12 "Se vi e' stata una talpa dentro il Governo questa e' una cosa grave. Ma facciamo attenzione: 'talpa' e' chi ha detto all' interlocutore 'sta attento perche' sei intercettato' perche' sapeva a motivo del suo ufficio delle intercettazioni. Ma anch'io direi di far attenzione a non parlare al telefono. perche' oggi e' una cosa normale, siamo tutti intercettati". E' quanto afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga commentando, intervistato stamane per il Gr- 3 da Pietro Mancini, le inchieste in cui e' coinvolto il sottosegretario alla giustizia, il finiano Giuseppe Valentino. e, riferendosi al conto aperto alla Bpi da Massimo D'Alema per pagare la sua barca, nell' intervista a Mancini del Gr3, Cossiga dice: "se mandiamo in galera tutti quelli che hanno i conti con la Bpi... un uomo politico non puo' avere conti in banca? Un uomo politico non puo' fare un leasing? sStabiliamolo. quello che mi preoccupa e' nella sfera della crisi della politica perche' adesso abbiamo non soltanto la demonizzazione tra il centrodestra e il centrosinistra, ma adesso abbiamo la demonizzazione nel centrosinistra con questa durissima, incomprensibile offensiva che la Margherita, e non solo i prodiani, hanno scatenato contro i Ds".

Caso BPI: Solidarietà a Valentino da Dima e Urso

21/12 ''Esprimo incondizionata solidarieta' nei confronti dell' amico e sottosegretario Giuseppe Valentino, punto di riferimento per Alleanza Nazionale in Calabria, nonche' uomo delle istituzioni''. Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Dima, coordinatore regionale della Calabria di Alleanza nazionale. ''Siamo certi - aggiunge Dima - che tutto si chiarira' al piu' presto. L' on. Valentino e' persona onesta e trasparente''.
''Chi conosce bene il sottosegretario Valentino, come il sottoscritto, sa bene che cio' di cui e' accusato e' disdicevole. Valentino e' persona seria e stimata e sono sicuro che presto i fatti dimostreranno che non c'entra proprio nulla nella vicenda Antonveneta''. Adolfo Urso, Vice Ministro alle Attivita' produttive, esprime piena solidarieta' al parlamentare di Alleanza Nazionale coinvolto nell'inchiesta Antonveneta. ''Mi auguro - conclude - che il buon senso da parte di tutti'' e che si ''eviti quella gogna mediatica che abbiamo gia' visto come un brutto film durante gli anni di Tangentopoli''.

Alfredo Antoniozzi candidato di Forza Italia per lo scranno di sindaco a Roma. La Santelli “Orgogliosa di una candidatura calabrese”

21/12 Alemanno e Baccini non commentano ma da oggi non sono piu' soli nell'attacco a Veltroni per il Campidoglio. Al loro fianco, Forza Italia candida un volto meno noto ma che tra gli scranni del Comune di Roma ha trascorso otto anni prima come consigliere poi come assessore: Alfredo Antoniozzi , europarlamentare con passato Dc che sin dalla prima dichiarazione fa ''operazione verita''': ''Ringrazio Berlusconi perche' ha fatto per Roma quello che non ha fatto nessun altro''. Inascoltato l'appello al candidato unico e con i due ministri gia' in fuga tra comizi e battute antiveltroniane, a Forza Italia non e' rimasto che annunciare, a ridosso del Natale, la terza punta, che non sara' ultima se saranno confermate le intenzioni della Dc con Mauro Cutrufo, del Nuovo Psi e di Alternativa Sociale. Uno schieramento di energie che attira l'ironia a colpi di metafore calcistiche dell'Unione, ma che la Cdl spiega senza giri di parole: piu' sono i candidati, maggiori sono le possibilita' di arrivare al ballottaggio contro Veltroni, per poi, fatte le primarie al primo turno, confluire sul candidato con piu' voti. Strategia spiegata con chiarezza dall'azzurro Giro: ''Abbiamo deciso l'attacco a tre punte per ragioni di pura astuzia elettorale sicuri di poter intercettare tutto il voto disgiunto degli elettori di centrodestra, fisiologicamente orientati a confermare il consenso al sindaco uscente, di qualsiasi colore politico esso sia''. Eletto per la prima volta nell'82 in Campidoglio con 12mila preferenze nella Dc, Antoniozzi, 49 anni, e' un uomo che, oltre a conoscere Roma, sa come capitalizzare il consenso, visto che di voti al partito, nelle europee del 2004, ne ha portati 63mila. ''Non mi nascondo le difficolta', ma sono abituato a combattere fino in fondo come ho fatto da 25 anni in Comune e in Regione'', e' il suo primo commento, a caldo, per far capire che non e' un politico dell'ultima ora. Forza Italia cala il suo asso e subito fa quadrato intorno a lui con i vertici locali Simeoni e Lorenzin che parlano di ''una scelta oculata, attenta, e conforme al nostro ideale di candidato''. Cioe' moderato, cattolico e radicato nella realta' romana, come era l'identikit dal quale la Cdl parti' per trovare il suo candidato e nel quale An e Udc riconoscono Alemanno e Baccini. ''Finalmente Forza Italia rompe gli indugi ed esce dall'equivoco candidando a sindaco di Roma un suo autorevole esponente'', e' l'unico commento dell'Udc, affidato al segretario regionale Ciocchetti. Per An, mentre Alemanno continua a sostenere che Veltroni non e' imbattibile, parla il coordinatore regionale Francesco Aracri, convinto che ''piu' sono i candidati, maggiore sara' la mobilitazione contro Veltroni''. E se lo sfidato, Veltroni, tace, l'Unione ironizza con le metafore calcistiche gia' usate per l'attacco a tre punte della Cdl alle politiche: ''A Roma, ormai, la destra ha messo in campo non so se quattro, cinque o addirittura sei punte, un numero che nemmeno il Real Madrid sarebbe in grado di sostenere, figuriamoci una squadra in cui gli attaccanti non segnano da anni, il centrocampo non ha nemmeno un mediano e la difesa non esiste'', dice il diessino Meta. ''Prima della fine dell'anno metteranno in campo 7 o 8 candidati... Ci manca solo quello dei partiti minori... Ma vi pare una cosa seria?'', chiede l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli. Sarcasmo bollato come segno di fibrillazione e paura dal centrodestra, che ora, fallita l'intesa sul candidato unico, punta ad una piattaforma programmatica comune sulla quale compattare i tre competitor.
Con la candidatura di Alfredo Antoniozzi il quadro degli aspiranti a sindaco per il comune di Roma dovrebbe oramai essere completo. L'anagrafe rivela che sara' una gara praticamente tra coetanei: 47 anni per il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno, 48 per il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini, 49 per Antoniozzi e per il candidato della Democrazia cristiana per le autonomie, Mauro Cutrufo. Poi c'e' l'attuale sindaco Walter Veltroni, che quest'anno ha soffiato sulla cinquantesima candelina, mentre il piu' anziano, anche se di poco, e' Donato Robilotta (Nuovo Psi), classe 1949. Tre sono i candidati non romani, il barese Alemanno, il potentino Robilotta e lo stesso Antoniozzi: calabrese, di Cosenza, come calabresi sono due sindaci succedutisi al Campidoglio negli anni ottanta. Il primo e' Ugo Vetere, esponente del Pci nato a Reggio Calabria e in carica dall'ottobre del 1981 al luglio del 1985. Il suo successore Nicola Signorello - sindaco democristiano dal luglio del 1985 al maggio dell'88 - e' di San Nicola da Crissa, paese oggi in provincia di Vibo Valentia.
Infine il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli ha dichiarato: “Sono orgogliosa come calabrese dell’indicazione di Alfredo Antoniozzi a candidato di Forza Italia come sindaco di Roma. Pur avendo Alfredo sempre vissuto e politicamente operato nella capitale, la sua storia personale e familiare lo lega fortemente alla Calabria. Noi spesso sosteniamo che Roma è la città più popolosa della Calabria, visto l’altissimo numero di calabresi che vi vive, e l’indicazione di Alfredo Antoniozzi costituisce un nuovo motivo di riscatto per i calabresi, soprattutto in questo particolare momento.”

Interrogazione di Filippelli sull’incidente ferroviario di Roccasecca: “Infrastrutture in pessimo stato”

21/12 Nicodemo Filippelli, capogruppo dei Popolari-Udeur al Senato, dopo l' incidente ferroviario accaduto ieri nella stazione di Roccasecca, in provincia di Frosinone, ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio per chiedere di conoscere ''quali provvedimenti vorra' assumere per risolvere concretamente le problematiche legate alla stato infrastrutturale e di manutenzione delle linee ferroviarie presenti nel Paese''. ''Ancora un volta - afferma Filippelli - le pessime condizioni di lavoro hanno causato un disastro ferroviario di proporzioni inammissibili e assurde. Vorrei conoscere - prosegue il testo - quali siano stati gli interventi finanziari approntati dal Governo dal 2001 ad oggi in materia di sicurezza del trasporto ferroviario e i motivi per i quali ogniqualvolta accadano incidenti ferroviari in Italia, l' unica presa di posizione del Governo sia quella di scaricare gran parte delle responsabilita' sul solito errore umano, mentre poco si e' fatto in questi ultimi anni per investire in termini di personale e di sicurezza nelle linee ferroviarie''. Nell' interrogazione, Filippelli chiede di sapere ''se il Governo non concordi nel ritenere che l' ennesimo incidente di ieri provochi una sempre maggiore preoccupazione da parte dei cittadini, in quanto accaduto su una cosiddetta 'rete chiusa' e quindi meno esposta a variabili non controllabili e generalmente ritenute piu' affidabile''.

Barile (CDL) “L’ampliamento dell’organico dei CC, importante risposta delle istituzioni”

21/12 ''L' annuncio dell' ampliamento dell' organico nella caserma dei carabinieri di Rende e' un' importante risposta delle Istituzioni alla domanda di sicurezza che viene da una comunita', quella rendese, che ormai tra residenti e universitari rappresenta una grande area urbana''. A sostenerlo e' Mimmo Barile, coordinatore della Cdl al Consiglio provinciale di Cosenza. Quello di Rende, per Barile, ''e' un territorio che ha visto crescere i fenomeni legati alla microcriminalita' e che necessitava di un intervento concreto. Va dato il giusto merito all' impegno del senatore Antonio Gentile per l' opera di sensibilizzazione fatta col Ministro dell' interno Beppe Pisanu, nonche al consigliere provinciale Gianfranco Ponzio per l' attenzione che costantemente riserva a questa importante parte dell' area urbana bruzia. Ci auguriamo, inoltre, che presto arrivi dal Ministero il finanziamento per la nuova sede della caserma dei carabinieri di Rende. Si tratta di importanti segnali d' attenzione nei confronti del nostro territorio al fine di garantire il sacrosanto diritto alla sicurezza di tutti i cittadini''.

PartecipAzione: “ Si alle primarie in tutti i comuni”

21/12 ''Le primarie di Rossano, alle quali diamo il nostro contributo con la candidata Patrizia Sabatini, sono un esempio da diffondere in tutte le realta' comunali che la prossima primavera saranno chiamate a scegliere il nuovo governo cittadino''. A sostenerlo e' Franco Napoli, responsabile Enti locali del movimento politico PartecipAzione, che propone l' adozione del metodo delle primarie in tutti i comuni interessati dal prossimo turno elettorale. ''Responsabilita' civile e partecipazione politica - prosegue Napoli - trovano piena espressione grazie questo strumento semplice, trasparente, democratico che garantisce una sana competizione elettorale tra persone, proposte ed idee. Le primarie rispondono alla richiesta di partecipazione di tante cittadine e cittadini che vogliono poter dire la loro in tema di candidature, troppo spesso decise ai tavoli della politica. Le primarie sono una grande occasione anche per gli stessi partiti politici e per le coalizioni, 'costretti' a presentare i loro soggetti migliori, quelli davvero legati al territorio, sottraendosi al gioco senza regole delle candidature per imprimatur''. ''Ci auguriamo dunque - conclude il responsabile Enti locali di PartecipAzione- che nessuno voglia rinunciare a questa straordinaria opportunita' per costruire un rapporto diretto con gli elettori sin dalla scelta del candidato a sindaco e fino al coinvolgimento nella elaborazione dei programmi. Le citta' avranno sindaci piu' consapevoli della loro missione ed una comunita' fortemente solidale nella realizzazione degli obiettivi programmatici''.

DS e Margherita propongono Minniti capolista in Calabria

19/12 Ds e Margherita della Calabria proporranno ai vertici nazionali dei rispettivi partiti la candidatura di Marco Minniti, responsabile del dipartimento Sicurezza e difesa dei Ds, come capo della lista unitaria dei due partiti alla Camera. A renderlo noto sono stati i segretari regionali dei Ds, Nicola Adamo, e della Margherita, Franco Bruno. Nel corso di un incontro con i giornalisti e' stato anche spiegato che ''oggi si e' aperto il tavolo permanente tra Ds e Margherita che servira' alla discussione per individuare le proposte programmatiche della Calabria per il programma nazionale e la lista da proporre alla Camera perche' non sappiamo se al Senato accadra' la stessa cosa''. La proposta di candidare Minniti come capolista, si inserisce in un discorso molto piu' ampio che considera la Calabria come ''laboratorio nazionale dell' Ulivo'' e che nei mesi scorsi ha visto proprio questa regione dare vita per prima alla Fed, di cui lo stesso Minniti e' stato nominato portavoce, all' assemblea dei grandi elettori per la scelta del candidato alla presidenza della Regione, alla costituzione dei gruppi consiliari in seno al Consiglio regionale. Per Adamo, ''da oggi inizia per Ds e Margherita un nuovo viaggio insieme''. Infine e' stato anche reso noto che il prossimo 9 gennaio le direzioni regionali dei due partiti faranno una riunione comune durante la quale, come ha sottolineato Bruno, ''si deliberera' il percorso sulle scelte della candidature che dovranno essere partecipate e condivise''.

Si dimette Fazio, La Santelli dichiara: “Un atto di responsabilità verso il Paese”

19/12 Si è dimesso il Governatore della Banca d’Italia, Fazio. Il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli a tal proposito ha dichiarato: “Le dimissioni di Fazio sono un atto di responsabilità verso il Paese. Con l’augurio che tale atto riporti serenità nelle istituzioni, e che serva per non consegnare l’economia italiana nelle mani dei magistrati.”

Napoli (AN) “Non condivido la relazione di Centaro”

19/12 Con un intervento a braccio, ''duro e appassionato'', Angela Napoli (An), vicepresidente della Commissione Antimafia, ha espresso la sua netta contrarieta' alla relazione conclusiva sull' attivita' della stessa commissione - un faldone in tre tomi di 1.600 pagine - presentata dal presidente Roberto Centaro (Fi). ''Non sono disposta a votarla a occhi chiusi solo perche' sono un componente della maggioranza - ha detto Napoli - anzi, gia' dichiaro un voto assolutamente contrario''. In particolare, oggetto delle critiche della senatrice Napoli e' stata la parte dedicata alla Calabria: ''Ci sono dei vuoti incolmabili, manca, ad esempio, il riferimento ai rapporti tra politica e 'ndrangheta''. ''La relazione - spiega Napoli - dopo aver esordito affermando che la criminalita' calabrese e' l' organizzazione malavitosa piu' pericolosa, non supporta adeguatamente questa affermazione e dedica alla questione solo una novantina di pagine''. Inoltre, Napoli ha espresso il suo dissenso perche' nel documento presentato da Centaro vengono citate solo alcune operazione di inquirenti e forze dell'ordine mentre altre non sono ''nemmeno menzionate''; per la mancanza di riferimenti alla ''pressione esercitata dalla massoneria deviata''; per l'elenco dei comuni sciolti per mafia che tralascia alcune amministrazioni. In conclusione il vicepresidente dell'Antimafia ha rilevato che dalla relazione ''non emerge bene, anzi piuttosto poco, il lavoro svolto dalla Commissione''.

I consiglieri del Comune di Castrovillari rilanciano il progetto provincia

19/12 ''Il Governo della nostra Citta' ed il consiglio Comunale, nel rispetto delle differenze, devono avere il coraggio e l'incisivita' nell' affrontare i problemi dell'area ripensando nuovamente all'istituzione della provincia di Castrovillari''. E' quanto sostengono in una nota Nunzio Masotina e Roberta Cera del gruppo consiliare del Movimento Indipendente di Castrovillari. ''Il decentramento amministrativo - hanno aggiunto - l' Area Industriale di Cammarata e il Piano di Insediamento Produttivo, il Parco Nazionale del Pollino, il Distretto Agroalimentare e il turismo, a vario titolo e in varie epoche hanno caratterizzato l' impegno della classe politica della zona del Pollino e quindi di Castrovillari. Negli anni novanta si era ad un passo dal coronare un sogno atavico delle popolazioni della Calabria Citeriore; quello della istituzione della provincia di Castrovillari. Cosa resta di quel sogno che stava diventando realta'? Cosa resta delle adesioni ottenute a livello nazionale e regionale? Cosa resta della solidarieta' che si era riusciti a creare fra i circa 40 comuni aderenti alla proposta? Nulla. Amaramente bisogna prendere atto che i riflettori si sono irreversibilmente spenti su questa vicenda. L'indifferenza l' abulia, l' ignoranza degli uomini e dei partiti che hanno governato la nostra Citta' negli ultimi 15 anni hanno messo definitivamente la parola fine''. ''Oggi - hanno proseguito Masotina e Cera - alla luce anche degli ultimi avvenimenti, riteniamo che occorra rimboccarsi le maniche e riprendere le fila per non aggiungere al danno la beffa. Bisogna battere chi ci vuol far discutere sul nulla, su problemi triti e ritriti, su situazioni ormai all' attenzione e in fase di risoluzione, occorre che alle distrazioni che possono procurare le emergenze si metta riparo e si trovi tempo e spazio per riprendere un discorso di ampio respiro che ci proietti al di fuori delle ''vigne''. Bisogna battere i soloni, i censori, i conservatori di questa Citta', coloro i quali pensano di rappresentare l' ombelico del mondo ed aprirsi senza timori e senza remore al confronto con gli altri, misurandosi con pari dignita', in un territorio che si estende dal Pollino alla Sibaritide, dall' Alto Jonio alla Valle dell' Esaro''. Per questo siamo interessati - hanno concluso - ad aprire una stagione di grande confronto con tutti, forze istituzionali, politiche, sociali, che serva a rimodulare e a proiettare, in un contesto piu' ampio che abbracci in un unico progetto produttivo quella vasta area che abbiamo gia' menzionato, le idee vincenti che possano competere con un mercato sempre piu' globale''

Raffaele Gigliotti nuovo segretario PRC di Colosimi-Bianchi

19/12 “Il 18 dicembre si è riunito il direttivo del circolo PRC "A.Masdeo e R.Cortese" Colosimi-Bianchi che ha eletto il compagno Raffaele Gigliotti nuovo segretario del circolo al posto del dimissionario Vincenzo Pisani”.Lo afferma in una nota la sezione del partito di Rifondazione di Colosimi-Bianchi. “Il neo-segretario –prosegue la nota- ha ringraziato il compagno Pisani per il lavoro svolto ed ha comunicato gli incarichi del nuovo direttivo così composto: Raffaele Gigliotti- Segretario;Nando Fazio- Vice Segretario (Resp. comune di Bianchi);Franco Bruni- Resp. Enti Locali;Antonio Maletta- Resp.Politiche del Lavoro e Sindacati;Santo Muraca-Resp. Politiche Sociali e Sanità; Gianluca Gallo- Resp. Cultura e Pubbliche Relazioni;Saverio Bianco- Resp. Giovani;Ivan Leo- Resp. Ambiente. Nei prossimi giorni verrà convocata l'assemblea del Circolo "A.Masdeo e R.Cortese" congiuntamente all'assemblea del Circolo Giovani Comunisti "P.P. Pasolini" per tracciare un bilancio del 2005 e programmare le attività del 2006.”

Mancini “Il Parlamento approvi l’amnistia”

17/12 ''Le carceri purtroppo sono luoghi di sofferenza e molto spesso anche di tortura. Ecco perche' il Parlamento, prima del suo scioglimento, deve approvare l' amnistia. Ed e' per questo obiettivo che la Rosa nel Pugno e' impegnata''. E' quanto ha detto il parlamentare Giacomo Mancini questa sera a Cosenza nel corso della presentazione della Rosa nel Pugno. All'incontro hanno partecipato anche il vicepresidente dello Sdi, Roberto Villetti, ed il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone. ''Avevo 28 anni - ha aggiunto Mancini - quando sono stato eletto deputato. Chiesi consiglio a mio nonno su quale dovesse essere il mio primo atto, la mia prima iniziativa da parlamentare - ha aggiunto il giovane deputato, ricordando l' incontro con il nonno, Giacomo Mancini, all' epoca sindaco di Cosenza e gia' segretario nazionale del Psi - ed egli mi suggeri' di andare al carcere di Cosenza, di fare visita ai detenuti e di profondere sempre attenzione alle loro condizioni di vita. Il partito radicale ha da poco celebrato i primi cinquant'anni di vita, quello socialista ne ha piu' di cento. Tutti noi siamo orgogliosi di quelle storie che tante volte si sono avvicinate e intersecate. Oggi la nostra ambizione e' quella di fare nascere da quelle radici un frutto completamente nuovo: la vera e unica novita' di questa fase politica. La Rosa nel Pugno vuole essere la forza politica della innovazione e della modernizzazione che guarda al futuro senza nessuna nostalgia per il passato. Ed ha come obiettivo quello di sconfiggere la destra che in questi anni di governo si e' impegnata nella conservazione e nell' immobilismo''. ''E insieme il nostro intento - ha concluso - e' quello di snidare le forze conservatrici che si annidano nel nostro stesso schieramento e che ostacolano il cambiamento, soffocando le tante speranze delle giovani generazioni per un futuro migliore''

Capezzone (Radicali) “Nell’Unione per difendere la laicità”

17/12 ''Quando in questo Paese socialisti e radicali hanno lavorato insieme, sono venute grandi conquiste, dal divorzio, alla fine dell' aborto clandestino ed al raggiungimento di altri diritti civili. Ora si tratta di proseguire la stessa battaglia''. Lo ha detto il segretario di Radicali italiani, Daniele Capezzone, partecipando a Cosenza alla presentazione del libro ''La Cruna dell' Ago-Craxi, il Partito Socialista e la crisi della Repubblica'', di Simona Colarizi, presidente del comitato scientifico della Fondazione Giacomo Mancini, e di Marco Gervasoni. ''La Rosa nel pugno, laica, socialista, liberale e radicale, ispirata a Blair, a Fortuna ed a Zapatero - ha aggiunto Capezzone - vuole fare questo: tenere insieme la lotta per i diritti civili con quella per l' innovazione economica e sociale. Vogliamo rivolgerci, per un verso, agli elettori che in questi anni hanno votato per il centrodestra ed oggi comprendono che le promesse di modernizzazione sono state deluse e tradite da Berlusconi e, per l' altro, a quelli che hanno gia' scelto il centrosinistra ma vogliono essere certi che dentro l' Unione ci sia una forza assolutamente laica. Staremo dunque nel centrosinistra ed abbiamo scelto questa alleanza, ma difendendo a testa alta i valori della laicita'''. ''Ringrazio Giacomo Mancini - ha concluso Capezzone - e con lui i sindaci calabresi che sono stati tra i primi ad annunciare la loro partecipazione alla grande marcia di Natale per l' amnistia e la giustizia. Mi sembra un segnale importante e spero che questo esempio sia seguito da tanti altri''.

Frasca:“La nascita della federazione non agevola l’unità socialista”

17/12 ''La nascita di un nuovo soggetto politico non agevola il processo di unificazione socialista in corso nel Paese, che e' e resta l'aspirazione di tante moltitudini di militanti e dirigenti dell'ex Psi''. E' quanto sostiene in una nota Salvatore Frasca, componente dell'esecutivo nazionale di 'Socialismo e' Liberta'', facendo riferimento alla Federazione dei socialisti nata ieri nel corso di un incontro svoltosi a Catanzaro. ''In Calabria - ha aggiunto - per altro contravviene allo sforzo fatto, con sufficienti risultati, nel corso delle ultime elezioni regionali in cui i socialisti si sono presentati in unica lista , eccezion fatta per il nuovo Psi, che, oggi, per altro, sotto la spinta del compagno Bobo Craxi, dichiara la sua disponibilita' a contribuire all'unita' socialista. Mi hanno, pertanto, fortemente sorpreso, quei compagni che, pur appartenendo a 'Socialismo e Liberta', il Movimento di cui e' Presidente nazionale Rino Formica, abbiano dato il loro sostegno alla iniziativa presentata prima a Rende e poi a Catanzaro, senza un minimo di consultazione con lui, oltre che con gli organi dirigenti locali''. ''Socialismo e' liberta' - conclude Frasca - e' nato per riunificare i socialisti e non per favorire ulteriori diaspore. Sappiamo che per raggiungere questo obiettivo bisogna superare infinite difficolta' ma, non per questo, c'e' da fare fughe in avanti costituendo piccoli e localistici movimenti che portano dritto verso la confluenza nel partito dei Ds e, di conseguenza, sotto l'alberello dell'Ulivo i cui rami rischiano di intirizzire a causa della bufera giudiziaria che e' in corso''.

I promotori della marcia di Natale per l’Amnistia ringraziano i Sindaci che hanno aderito

17/12 Il Comitato promotore della ''Marcia di Natale per l'Amnistia, la Giustizia e la Liberta''' ha espresso il suo ringraziamento ai primi amministratori locali ''che in poche ore hanno deciso di raccogliere l'appello loro rivolto ad aderire alla Marcia partecipando in prima persona o inviando il gonfalone. Il Comitato ringrazia anche i molti consiglieri regionali di tutta Italia de ''la Rosa nel Pugno'' che hanno annunciato che aderiranno alla grande manifestazione di Natale recandosi nelle carceri. Auspichiamo -sottolineano gli organizzatori- che molti altri Comuni, Province e Regioni italiani seguano l'esempio di quelli che lo hanno gia' fatto e che al piu' presto ci comunichino la loro partecipazione alla Marcia di Natale''. I sindaci che hanno aderito alla ''Marcia di Natale per l'amnistia la giustizia e la liberta''' sono: Mario Altieri (Scanzano Jonico, Potenza), Leonardo Domenici (Firenze), Mario Guzzo (Malito, Cosenza), Pino Alfo (Grimaldi, Cosenza), Nino De Rose (Belsito, Cosenza), Antonio Russo (Castiglione Casentino, Cosenza), Lucio Costanzo (Pedivigliano, Cosenza), Mario Manfredi (Carpanzano, Cosenza), Franco Villella (Bianchi, Cosenza), Paolo Fontanelli (Pisa), Alfonso Ernesto Navazio (Melfi, Potenza). Alla Marcia di Natale hanno aderito inoltre la Provincia di Firenze con il suo Presidente Matteo Renzi e il Consiglio Comunale di Savona.

Bassolino sul Bilancio UE: “Verificheremo le implicazioni per il Sud”

17/12 ''Leggeremo con attenzione nelle prossime ore i contenuti dell'accordo tra i capi di Governo sul bilancio dell'Unione, per verificare quali sono le vere implicazioni per l'Italia e in particolare per le Regioni meridionali''. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino riferendosi al bilancio dell'Unione europea. ''Ci auguriamo - ha aggiunto - di poter verificare insieme al governo nazionale tali implicazioni portando cosi' avanti l'utile confronto avviato nel lungo periodo della trattativa''. ''Se il Governo italiano, dopo aver annunciato posizioni dure e intransigenti - ha proseguito Bassolino - ha dato il proprio consenso ci auguriamo che esso sia motivato da un effettivo rilancio dell'iniziativa dell'UE verso i nuovi Paesi aderenti e da un'adeguata tutela delle politiche di coesione e degli interessi del Mezzogiorno''. Secondo il governatore della Campania ''ora bisogna accelerare i tempi per la predisposizione degli strumenti per il nuovo ciclo di programmazione 2007-2013. Propongo che le regioni meridionali obiettivo 1, insieme a quelle in uscita dall'obiettivo 1, lavorino a una posizione comune da concordare con le parti sociali, e che il periodo 2007-2013 sia l'occasione per realizzare strategie di sviluppo condivise''. ''In questa prospettiva - ha concluso Bassolino - penso che il tavolo avviato per l'iniziativa di Reggio Calabria diventi permanente, perche' solo con questa attenzione e questa condivisione tra istituzioni e parti sociali e' possibile rilanciare un piano di sviluppo del Sud nell'ambito delle politiche nazionali''.

Meduri (DL) “Accolto dal Governo un Odg per il potenziamento della sicurezza in Calabria”

17/12 Il Governo ha accolto un ordine del giorno presentato dal deputato della Margherita, Luigi Meduri, con il quale l'esecutivo, nell'ambito della legge Finanziaria, si impegna a potenziare gli organici delle forze dell'ordine e della magistratura che operano nella locride e in Calabria. Lo ha reso noto con un comunicato lo stesso Meduri. ''Si tratta - sostiene il parlamentare - di un atto importante a cui bisogna dare seguito immediatamente considerate le emergenze del nostro territorio''. Nell'ordine del giorno Meduri evidenzia che ''la sicurezza e' una priorita' per il territorio della Locride e della Calabria; importanti operazioni sono state compiute dalle forze dell'ordine e dalla magistratura che hanno consentito di infliggere durissimi colpi alla criminalita' organizzata; il controllo del territorio il pre-requisito essenziale per il rilancio economico e sociale del comprensorio e della regione''. ''Non vanno assolutamente vanificati - conclude Meduri nell'Odg - questi risultati che devono essere accompagnati da attenti processi di sensibilizzazione e di educazione alla legalita' con la partecipazione attiva della societa' civile''.

Perrelli (Patto) “Necessaria l’abrogazione del proporzionale”

17/12 Tonino Perrelli, coordinatore regionale del Partito dei Liberaldemocratici, ha scritto al leader dell' Unione, Romano Prodi, per sollecitargli un impegno ufficiale, in caso di vittoria alle elezioni, a porre tra i primi atti della prossima legislatura la cancellazione del proporzionale. Perrelli, in una nota, ha ricordato il proprio impegno nel comitato referendario degli anni '90 culminato con la raccolta in Calabria di 60 mila firme. ''Da italiani - e' scritto in un appello a Prodi firmato assieme a Mario Segni, Piero Santulli e Carlo Scognamiglio Pasini - ti ringraziamo per le battaglie che la coalizione di centrosinistra assume apertamente davanti agli elettori per l' impegno ad abrogare questa legge scellerata''.

I sindaci della Rosa nel pugno a Roma alla marcia di Natale per l’amnistia

16/12 I sindaci della Rosa nel Pugno di Malito, Grimaldi, Belsito, Castiglione Cosentino, Pedivigliano, Carpanzano, Bianchi della provincia di Cosenza, parteciperanno con il proprio gonfalone alla marcia di Natale per l'amnistia che muoverà da Castel Sant'Angelo il prossimo 25 dicembre per giungere al Quirinale lungo un percorso che attraverserà tra l'altro il carcere di Regina Coeli, Palazzo Madama e Montecitorio. "Condividiamo l'iniziativa capeggiata dal leader radicale Marco Pannella e dal presidente della fondazione Exodus, don Luigi Mazzi - scrivono i sindaci in una nota congiunta - per richiamare l'attenzione sulla grave situazione in cui versano le migliaia di detenuti rinchiusi nelle carceri italiane, spesso in condizioni di sovraffollamento, di precarietà igienico-sanitarie ed in palese violazione dello stato di diritto. Sosteniamo con convinzione la posizione assunta dalla Rosa nel Pugno che intende spendersi per garantire alle migliaia di detenuti che affollano le nostre carceri, spesso condannati per piccoli reati e per i quali magari non hanno ricevuto una difesa qualificata e preparata, un trattamento che sia rispettoso della dignità umana".

Perrelli (Patto) “Disagi per i viaggiatori alla stazione di Paola, interrogazione al Ministro”

16/12 Il coordinatore regionale del Patto dei liberaldemocratici, Tonino Perrelli ha preannunciato la presentazione di un' interrogazione del deputato del partito Michele Cossa al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti in relazione a situazioni di difficolta' per l' utenza lamentate nella stazione ferroviaria di Paola. Analoga iniziativa, aggiunge Perrelli, sara' attuata nei confronti della Regione dal consigliere regionale Egidio Chiarella. ''Bisognerebbe prendere un qualsiasi Eurostar da Roma e per Roma - sottolinea Perrelli - per constatare che alla stazione di Paola non si trova piu' la coincidenza e si assiste a scene di panico. A parte tutto cio' non esistono indicatori di partenza, di arrivo e non da pochi giorni ma da mesi''

Bianchi (DL) “Iniziativa encomiabile il convegno di Lanciano contro la violenza sessuale”

16/12 ''Un'iniziativa encomiabile quella del convegno di Lanciano contro l'omerta' dopo i casi di violenza sessuale. E ancora una volta, sono i giovani ad essere protagonisti''. Lo ha dichiarato l'onorevole Dorina Bianchi, deputato della Margherita e responsabile del Terzo settore del partito. ''Stiamo assistendo - ha sottolineato la Bianchi - in questi giorni ad una escalation preoccupante di episodi di violenza sessuale sulle donne, anche su ragazze minorenni. Ed e' importante, che tutta la comunita', dai cittadini, ai giovani, agli educatori, alle istituzioni, discuta e si confronti su questo grave fenomeno''. ''L'errore piu' grande quando ci si trova di fronte ad un caso di violenza sessuale - ha proseguito - e' nascondere la testa sotto la sabbia, rimanere indifferenti o evitare, per paura, di parlarne. Purtroppo l'omerta' e' figlia di una scarsa fiducia nelle istituzioni. Per questo motivo e' necessario e urgente non solo recuperare questa fiducia, ma riflettere sui motivi che portano alla violenza ed educare, di conseguenza, al rispetto delle regole''. ''Da subito bisogna quindi intervenire per arrestare questo fenomeno vergognoso che conta ormai un caso al giorno di stupro - ha concluso - e soprattutto, come ha fatto l'istituto di Lanciano, e' necessario cominciare a sensibilizzare le nuove generazioni''.
Di fatti a Lanciamo si è svolto un convegno sul tema ''Contro l' omerta' per il rispetto della legalita'' a cui hanno partecipato studenti ed autorità locali. ''Coltivare la legalita' intima, quella che nasce dalla nostra mente e dal cuore, piuttosto che la legalita' imposta'': e' stato questo il suggerimento dato dal questore di Chieti, Giuseppe Fiore, agli studenti di Lanciano, nel corso di un convegno organizzato dopo i due recenti casi di violenza sessuale di gruppo, che hanno portato all'arresto di sei giovani, dei quali cinque minorenni. Il convegno e' stato organizzato dall'Istituto professionale di Stato ''De Giorgio'' - che ha alcuni studenti coinvolti nelle vicenda, tra cui una delle due vittime di violenza - e ha visto la partecipazione di varie scuole cittadine, insegnanti, alcun genitori e diversi rappresentanti della istituzioni. La preside Gisa Taurisani, ricordando la vicenda, ha sostenuto che il giudizio della comunita' ha costituito ''un pugno alla scuola, ritenuta quasi esclusivamente responsabile della situazione di disagio giovanile''. ''E' necessario - ha detto - un confronto ricercato tra tutte le componenti della societa'''. Il questore Fiore ha poi rimarcato che ''i cittadini devono avere fiducia nelle istituzioni, senza abbandonarsi all'omerta', anche se cio' nasce spesso dalla paura, ma per i casi singoli, non per quelli di gruppo verso i quali non si puo' far finta di nulla''. ''Altrimenti - ha proseguito - ne scaturiranno nuovi casi di violenza. Lanciano e comprensorio, secondo i dati statistici, resta una delle zone piu' tranquille d' Italia per i fatti criminosi''. I giovani del Comitato antimafia della Locride, non potendo intervenire al convegno hanno inviato una lettera nella quale sottolineano con determinazione ''che l' omerta' non ripaga''.''Non fate in modo - hanno scritto indirizzando la lettera ai giovani lancianesi - che la paura si impossessi di voi. Mirate dritti al sole attraverso una nuova cultura della legalita'. Ribellatevi per essere liberi e lottate anche contro la violenza alle donne, considerate oggetto''. Il direttore del Messaggero, Paolo Gambescia, ha rimarcato ''il pericolo dell'indifferenza, che si impadronisce del nostro modo di vivere''. E, citando Giovanni Falcone, ha precisato ''che per la paura, indifferenza, opportunismo non c'e' sanzione penale, ma e' un atteggiamento dell'anima''. Gambescia ha poi invitato a riflettere ''per meglio capire cosa ha creato le condizioni per espandere questi nuovi modelli di vita, dove il personale prevale sulle regole della convivenza civile. Le regole - ha ricordato ai giovani - vanno rispettate, quando ci sono''. Il sindaco Filippo Paolini si e' impegnato a trovare nuove soluzioni a favore del mondo giovanile, come chiesto da alcuni studenti, precisando poi che ''Lanciano e' stato teatro di fatti gravi, purtroppo, comuni anche in altre parti d'Italia''.

A Lamezia riunione della direzione regionale dell’UDC

16/12 Si riunira' sabato, a Lamezia Terme, il comitato regionale dell' Udc che si occupera' dell' analisi della situazione politica e delle nomine dei componenti della direzione regionale del partito. Ai lavori, introdotti dal segretario regionale Francesco Talarico, e' stata preannunciata la partecipazione del sen. Gino Trematerra, dell' on. Michele Ranieli, del sottosegretario alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati e di Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e ai trasporti. Presente inoltre il gruppo consiliare regionale e i segretari provinciali.

Bianchi (DL) “Ripensare a strumenti per la Calabria”

15/12 ''Crotone ancora in fondo alla classifica della ricchezza tra le province italiane. E le altre calabresi, ci dicono UnionCamere ed Istituto Tagliacarne, la precedono di poco. Se e' vero, come e' vero, che questo dato non e' una sorpresa, allora non siamo in presenza di un'emergenza. Non di un problema contingente, ma di uno status quo che deve essere modificato''. E' quanto sostiene in una nota la parlamentare e responsabile del terzo settore della Margherita, Dorina Bianchi. ''Quando alcuni indicatori - ha aggiunto - come occupazione, servizi, ambiente, sviluppo del territorio, attivita' culturali e di svago ci dicono che da anni Crotone e la Calabria boccheggiano, allora bisogna ripensare le tattiche e gli strumenti verso questa regione. E qualunque strategia deve essere di ampio raggio. E' un compito difficile, ma e' un dovere cambiare marcia. Certo, e' una tendenza di tutto il Sud. Le statistiche sono a senso unico: i ricchi sono al Nord, i poveri da Roma in giu', lo dicono i numeri. Un trend che non trovera' soluzione, ma si aggravera', con la Devolution voluta dal centrodestra, questo ''regalo'' di cui il Mezzogiorno avrebbe voluto fare a meno''. ''Il Sud - ha proseguito Bianchi - e' stato ampiamente trascurato dal Governo. Quindi aspettiamo di sapere quale attenzione e benefici otterra' il Sud da questa Finanziaria. In quanto esponente politico, pero', non posso che testimoniare quanto i calabresi sentano questo disagio. Ed allora tutti coloro che possono dare un contributo devono farsi parte attiva. Da una parte gli amministratori a progettare, a togliere ostacoli, a rendere trasparenti, efficienti e non piu' ostili le nostre citta' e province, ad immettere motivi di impulso''. ''Dall'altra - ha concluso - gli elementi della societa' civile organizzata, dell'associazionismo, dell'imprenditoria a mettere in pratica lo sforzo di rilanciare la nostra comunita'''.

Candidata Sindaco di PartecipAzione a Rossano

15/12 Patrizia Sabatini, medico odontoiatra e' il candidato di ''PartecipAzione - verso il Partito Democratico'' che va ad aggiungersi ai tre candidati alla carica di sindaco di Rossano che si confronteranno nelle primarie dell' Unione in programma il prossimo 8 gennaio. ''Di fronte all' assenza di una proposta unitaria, fortemente condivisa da tutto il centrosinistra - afferma Eugenio Madeo, portavoce di PartecipAzione - abbiamo voluto essere presenti alle primarie certi di essere utili al centrosinistra nell' estendere l' area di partecipazione alle primarie che sono un grande strumento di democrazia''. ''Nel progetto di PartecipAzione - ha detto Patrizia Sabatini - ritrovo quei valori di moralita', legalita' e trasparenza in cui ho sempre creduto''. A breve e' prevista la presentazione ufficiale della candidatura e del programma di PartecipAzione per la citta' di Rossano.

Domenica conferenza organizzativa di An a Rende con Dima e Gasparri

15/12 Si svolgera' domenica prossima alle 10 all'Hotel San Francesco di Rende la conferenza organizzativa dei quadri provinciali di An, organizzata dalla federazione provinciale di Cosenza. Introdurra' i lavori il commissario provinciale, Geppino Caputo. Partecipera' il coordinatore regionale, Giovanni Dima, mentre le conclusioni saranno affidate a Maurizio Gasparri. La conferenza sara' aperta agli amministratori e ai rappresentanti istituzionali del partito. ''Vogliamo tracciare una linea di ripartenza - ha detto Geppino Caputo - all'insegna della modernita', dell'apertura ai ceti professionali ed alle categorie intermedie , in una provincia che deve saldare il sistema valoriale della destra con le esigenze di innovazione e di simbiosi con il mondo variegato dell'associazionismo e delle esperienze civiche''. Per Caputo ''la riflessione programmatica costituira' un appuntamento rituale, di verifica e di confronto partecipativo con la base, per continuare il lavoro di semina iniziato solo da pochissimo tempo''. Il commissario provinciale ha ribadito la ''necessita' di armonizzare la linea politica della coalizione, pur nelle specificita', per costruire insieme percorsi di Governo e di proposta in tutte le sedi elettorali''.

L’ex segretario regionale della Fiamma, Mastroianni, aderisce ad AN

15/12 Francesco Mastroianni, gia' segretario regionale della Fiamma Tricolore, ha aderito ad Alleanza nazionale. A darne notizia e' stato il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima, che si e' detto ''molto soddisfatto per un' adesione che non fa altro che rafforzare la presenza e l' azione del partito nel territorio''. ''Ringrazio Mastroianni - ha sostenuto Dima - per aver voluto aderire ad An: siamo convinti che la sua esperienza politica potra' sicuramente essere utile ad un partito che vuole essere il punto di riferimento di una nuova politica legata ai valori del buon governo e della tradizione''. Mastroianni, che ha abbandonato la Fiamma tricolore un anno fa, e' stato segretario regionale del partito dal 2001 al 2004 nonche' componente del Comitato centrale e proviene dalle fila del Movimento Sociale Italiano per il quale ha partecipato a numerose competizioni elettorali. ''Questa nuova adesione - ha concluso Dima - dimostra come An sia un partito vivo ancora capace di aggregare e di attirare l' attenzione di quanti credono in una politica fatta per il territorio ed il cittadino: vogliamo essere, infatti, il riferimento concreto di quanti credono nell'impegno politico come strumento per il rilancio del territorio al quale non possiamo che fornire risposte chiare in termini di buon governo''.

Perri (FN) “Forza Nuova non crede ai progetti di integrazione multietnica. I clandestini una minaccia”

15/12 “Si sente parlare ancora di Calabria: ancora di 'ndrangheta. Più precisamente è del cosentino la prerogativa di ospitare la "nobile" presenza di uomini d' onore, i mafiosi locali, nonchè quella di malavitosi albanesi e nomadi. Gli strumenti sono sempre i soliti: traffico d' armi, droga e prostituzione; ma anche a subirne le conseguenze sono sempre i soliti: gli italiani”. E’ quanto afferma in una nota il segretario provinciale di Forza Nuova Cosenza, Rinaldo Perri. “A mio parere – prosegue Perri- questo episodio non va affatto sottovalutato, anzi è necessario che le istituzioni ne facciano motivo di maggior impegno e la politica spunto di dibattito. Il fatto che organizzazioni criminali locali ed estere collaborino armoniosamente nel controllo di merci illegali sul nostro territorio dovrebbe farci riflettere molto sulla piaga dell' immigrazione e sulla conseguente e tanto utopizzata "integrazione". Sono ormai anni che il nostro popolo subisce furti, violenze, soprusi di tutti i generi da parte di immigrati clandestini e non. A dispetto di una società che chiede aiuto e protezione i politicanti locali e nazionali continuano ad esprimere ideali illuministici e giustificazionisti che, privi di qualsiasi fondamento empirico, rappresentano il più vile disinteressamento nei confronti dei propri cittadini. Con un centro-destra che propone il voto agli immigrati e un centro-sinistra che ne auspica l' integrazione forzata, solo Forza Nuova si dimostra come l' unico movimento di popolo volto ad accogliere le richieste della stragrande maggioranza degli italiani, i quali non credono più a fantasiosi progetti di convivenza multietnica ma vedono nei clandestini una seria minaccia per la propria incolumità e per quella della propria famiglia. E' proprio per questi motivi che Forza Nuova ha deciso di organizzare nel cosentino un sit-in di protesta contro l' immigrazione. I militanti forzanovisti si riuniranno sabato prossimo a San Lorenzo del Vallo per mostrare la propria solidarietà alle persone i cui orecchi non sopportano più di ascoltare notizie di stupri e illegalità d' ogni tipo ad opera di stranieri, i quali, sfruttando il nostro spirito d' accoglienza, ne fanno pretesto di disordini e violenze. E' ora di dire basta alla 'ndrangheta, basta all' immigrazione, basta alle illegalità. Se il sequestro di 200 chili d' erba, di numerosi kalashnikov e il ritrovamento di donne schiavizzate sono il risultato di una presunta integrazione, noi ne facciamo volentieri a meno, e rivendichiamo una coscienza nazionale e nazionalista che rifiuta qualsiasi tipo di manovra anti-italiana, poichè un popolo che non è sovrano di se stesso, non è degno di essere definito tale”.

Nuova diaspora in casa socialista. Presentata a Rende la Federazione dei Socialisti calabresi. Venerdì l’assemblea costituente.

14/12 Nuova diaspora in casa socialista. E' stata presentata oggi, a Rende, la Federazione dei socialisti calabresi. Si tratta di un progetto-laboratorio che ha come obiettivo la creazione del partito riformista. Il nuovo movimento vede riuniti molti esponenti di vertice dell' ex Psi calabrese, tra i quali l' attuale assessore regionale alla Cultura, Sandro Principe, e l' ex presidente della Regione Calabria ed ex parlamentare, Rosario Olivo. ''In Italia - ha detto Sandro Principe - e' arrivato il momento di un grande soggetto socialista. Al di la' dei nomi a noi interessano i contenuti. Noi ci battiamo perche' questa tradizione che modestamente pensiamo di rappresentare dia un contributo dovuto, doveroso, al partito riformista. Siamo convinti che per essere riformisti incisivi e non solo parolai ci vuole una grande formazione politica, non cose piccole. Noi vogliamo contribuire, insieme ai Ds, a costruire questo nuovo grande soggetto''. ''I compagni dello Sdi - ha detto l' ex parlamentare Rosario Olivo - hanno fatto una scelta diversa dalla nostra grande tradizione. Siamo un' area importante e per questo vogliamo e possiamo dare un contributo alla nascita di questa realta' del riformismo italiano che deve giocare un ruolo decisivo nei prossimi mesi nel nuovo governo che l'elettorato italiano si accinge a varare con il suo voto. Senza questa grande forza riformista - ha concluso Olivo - potrebbero esserci problemi''.
E' fissata per venerdi' prossimo, a Catanzaro, l' assemblea costituente della Federazione dei socialisti calabresi, il nuovo movimento che mira alla costituzione del Partito riformista insieme ai Ds. Sandro Principe e Rosario Olivo, esponenti storici dell' ex Psi calabrese, nel presentare oggi l' iniziativa, nel corso di un' affollata riunione svoltasi a Rende, hanno sottolineato il ''valore pregnante di un progetto che e' volto a ricostituire nel nostro Paese un grande soggetto socialista, risultante di una grande tradizione che puo' dare un contributo doveroso a alla nascita del Partito riformista''. La direttrice lungo la quale si muove l' iniziativa e' quella di un progetto-laboratorio. ''Cio' che ci interessano - ha detto, in particolare, Sandro Principe - sono i contenuti e non i nomi. Per essere riformisti incisivi ci vogliono fatti concreti, con la creazione di una formazione politica che recuperi la storia e la tradizione del socialismo europeo. Un grande soggetto che vogliamo contribuire a creare insieme ai Ds''. L' iniziativa, e' stato detto nel corso dell' incontro, rappresenta una sorta di punto d' incontro delle nuove istanze del popolo socialista calabrese. Nulla a che vedere, comunque, con la ''Rosa nel pugno'' varata da Enrico Boselli e Marco Pannella. Operazione politica, questa, che non e' piaciuta ai promotori dell' iniziativa di oggi. Lo stesso Rosario Olivo, rispondendo alle domande dei giornalisti, a tal proposito ha detto che ''i compagni dello Sdi hanno fatto una scelta che e' diversa da questa nostra grande tradizione''. Lo stesso Olivo ha anche lanciato un messaggio chiaro alla colizione di centrosinistra, rivendicando un ruolo centrale nell' imminente stagione elettorale. ''Siamo un'area importante in Calabria - ha sostenuto - e per questo vogliamo e possiamo dare un contributo alla nascita di questa realta' del riformismo italiano che deve giocare un ruolo decisivo nei prossimi mesi. Senza una grande forza riformista la sinistra italiana rischia di andare incontro a grossi problemi''. L'iniziativa di oggi, dunque, ha rappresentato un' occasione per ribadire con forza che l'area socialista calabrese ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide di domani, che per i promotori dell' iniziativa devono portare alla costituzione del Partito riformista. ''Un percorso lungo, difficile, ma affascinante - ha detto Sandro Principe - da intraprendere insieme, e non come ospiti, ai Democratici di sinistra''.

Napoli (PartecipAzione) “Sulla sicurezza serve maggior controllo del territorio”

14/12 ''Sul tema della sicurezza troppo si parla ma poco si fa. Ora e' il momento di dare un segnale forte che vada nella direzione di un maggiore controllo del territorio''. E' quanto afferma Franco Napoli, responsabile enti locali del movimento ''PartecipAzione-verso il Partito Democratico''. ''Sempre piu' spesso purtroppo - prosegue Napoli - le cronache quotidiane ci riferiscono di episodi criminosi che si consumano nelle nostre citta' e non solo ai danni di banche, uffici postali o esercizi commerciali. Oggi i criminali arrivano ad imbavagliare e sequestrare nella propria casa una famiglia, sotto gli occhi di due bambini, per una rapina. E' scioccante e, soprattutto, ci dice che non siamo al sicuro''. ''E' un quadro davvero desolante - sostiene Napoli - quello che si presenta dinanzi ai nostri occhi e sul quale chi amministra, se la politica e' ancora dalla parte del cittadino, e' tenuto ad intervenire. Con questo non voglio dire che gli enti locali debbano sostituirsi alle forze dell' ordine ma penso che destinare risorse pubbliche alla messa in sicurezza di una comunita' sia quantomeno doveroso, soprattutto in quelle contrade e periferie che spesso per servizi rappresentano le cenerentole di una citta', le zone piu' deboli e dunque piu' vulnerabili''.

L’on. Sgobio (PdCI) a Polistena per una conferenza su sviluppo e legalità

14/12 I Comunisti Italiani di Polistena organizzano per domenica 18 dicembre alle ore 17 una conferenza programmatica sul tema, Mezzogiorno, Sviluppo, Legalita’: Il Ruolo dei Comunisti Italiani”. Ne da notizia in una nota la locale sezione del PdCI “A Gramsci”. “I lavori della Conferenza, che si terrà presso i nuovissimi locali della sezione PdCI situata in via Pietro Nenni – prosegue il comunicato- verranno conclusi dall’on. Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti Italiani alla Camera dei Deputati. L’iniziativa della sezione del PdCI di Polistena, nasce dall’esigenza di approfondire argomenti importanti, alla luce del nuovo quadro politico che si è aperto all’indomani dell’omicidio Fortugno. La Calabria ed il Mezzogiorno debbono chiedere al Governo nazionale l’adozione di provvedimenti straordinari che vadano nella direzione del ripristino della legalità e della sicurezza, dello sviluppo economico e per la creazione di nuovi posti di lavoro ed investimenti. Gli ultimi provvedimenti del Governo muovono invece nel senso contrario. La finanziaria, abbinata alla legge costituzionale che introduce la c.d.devolution, non farà che penalizzare ulteriormente il Sud e danneggiare con i tagli pesanti dei trasferimenti a Province e Comuni, l’autonomia di spesa dei governi territoriali. La manifestazione, inoltre, sarà un’ottima occasione per affrontare le problematiche cittadine nella necessità di invertire la rotta rispetto ad un clima di tensione e di diffusa illegalità che sta prendendo piede. Tale iniziativa infine consentirà di riorganizzare e preparare il partito in vista delle prossime scadenze elettorali della prossima primavera, fra cui spiccano le elezioni politiche”.

Pietro Mancini scrive al Foglio: “Con la Borsellino la Quercia non risolve i suoi problemi al sud”

13/12 “In Sicilia i Ds sperano di nascondere le loro difficoltà mettendo il cappello sul trionfo alle primarie di Rita Borsellino, sponsorizzata da Leoluca Orlando. Invece Fassino dovrebbe inventarsi qualche nuova idea, di sinistra, per svegliare i proconsoli meridionali”. E' quanto scrive l'ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo, in una lettera inviata al direttore del Foglio, Giuliano Ferrara. “A pochi mesi dalle politiche –aggiunge Mancini- i capi della Quercia, come ha dimostrato la convention fiorentina, con il suo unanimismo solo di facciata, non hanno la forza e il coraggio di intervenire, con il bisturi, per affrontare la nuova “questione morale”, usando anche molti cartellini rossi, come sarebbe necessario

Ass. Mari “Grazie alla Rosa nel Pugno, la componente socialista è la più numerosa”

13/12 Pietro Mari, assessore all'urbanistica alla provincia di Cosenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Ora che la Rosa nel Pugno è diventata realtà, la componente unitaria dei socialisti alla provincia di Cosenza diventa quella numericamente più importante all'interno del centrosinistra. Per questo oggi i tre assessori socialisti in giunta devono saper rappresentare al meglio la grande area socialista che, dopo tanto tempo, si ritrova insieme e unita.
A questo fine ho già contattato i colleghi Console e Gagliardi con i quali mi piacerebbe concertare una comune azione, insieme ai consiglieri dello Sdi, del Pse e del Nuovo PSI, per onorare la grande tradizione amministrativa socialista che da Cosenza a Rende, da Cassano a Paola, ha governato in maniera impeccabile le istituzioni locali".

Castelli nega la grazia a Sofri. P. Mancini “Un atto feroce e vendicativo”

13/12 Il Ministro Castelli nega la grazia a Sofri suscitando reazioni negative in entrambi i poli. A tal proposito l’ex sindaco di cosenza, Pietro Mancini , ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il niet dell' ing. Castelli alla grazia a Sofri, apparendo come un atto feroce e vendicativo e non una decisione giusta ed equilibrata, è destinato ad alimentare la sfiducia non solo dei detenuti, eccellenti e poveri cristi, ma di tutta l' opinione pubblica nei confronti delle istituzioni e di alcuni suoi rappresentanti, pro tempore, per fortuna !”

Morrone (Fiamma) “Indagine sulla depurazione inquietante.”. Sgobio (Pdci)"Il Governo riferisca". Legambinete: "Si faccia luce"

13/12 ''Emergono particolari davvero inquietanti sull' indagine della magistratura circa i depuratori fantasmi che inquinavano invece di pulire''. E' quanto sostiene in una nota Marcello Morrone del Movimento Sociale - Fiamma Tricolore di Cosenza circa l'indagine della magistratura sulla depurazione in Calabria. ''E siamo - ha aggiunto - in tanti, tra i calabresi, a rimanere stupiti da quanto inizia ad affiorare perche' tutto avremmo potuto pensare tranne che un amministratore o un politico della nostra terra avesse potuto, per soldi, operare per distruggerla. Noi, i romantici della politica, non avremmo mai potuto immaginare che ci potesse essere gente disposta a determinare un disastro ambientale di cosi' vaste proporzioni pur di intascare soldi. Se la notizia verra' confermata, assieme ad essa arrivera' anche la conferma che i De Lorenzo e Poggiolini ,ultraprofittatori della Prima Repubblica, hanno solo cambiato fisionomia e casacca politica ma sono sempre piu' annidati nei posti di comando e di potere dimostrandosi ancora piu' subdoli e pericolosi del passato. Pur di lucrare hanno determinato un disastro ambientale immane. Tanti uomini del passato Governo e sottogoverno Regionale calabrese sono gia' finiti sotto inchiesta''. ''E mentre tanti soldi venivano gentilmente distribuiti per impianti mai collaudati ,per consulenze fasulle ,ecc. ecc. il nostro bel mare si trasformava in una fogna , rovinando l'estate a tanti nostri operatori del settore turismo ed ai vacanzieri, e rovinando l'immagine della Calabria in Italia ed in Europa. E nell'inchiesta sono finiti l'ex Presidente Chiaravalloti , il suo assessore all'ambiente Domenico Basile , ex deputato di A.N., e Giovanbattista Papello sempre di A.N. , responsabile unico dell'Ufficio per l'emergenza ambientale in Calabria . Man mano che si va avanti con l'indagine emergono sempre più lati vergognosi e SPUNTANO nomi di insospettabili . Quanto è vicina la Prima Repubblica ! I metodi sono differenti ma il fine è sempre lo stesso! E' vergognoso che a rimanere coinvolti in questo scandalaccio siano proprio gente di A.N. , pensavamo che nonostante tutto fossero un poco diversi dagli altri .VERGOGNA !Ma può provare vergogna ed arrossire per tutto ciò chi ha svenduto senza alcuna titubanza i propri ideali ? NOI A FIUGGI ABBIAMO DETTO NO !”
''Il governo venga a riferire subito in Aula sullo scandalo degli impianti di depurazione che invece di pulire inquinavano il mare della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo del Pdci alla Camera, Pino Sgobio, circa l'indagine della magistratura sulla depurazione in Calabria. ''Da cio' che si apprende dalla stampa - ha aggiunto - il caso dei depuratori calabresi si configura come una vicenda torbida e inaccettabile. Se davvero si ha intenzione di estirpare il malaffare e' importante dare segnali di attenzione chiara e forte. Troppe le ombre che si annidano su alcuni esponenti politici del centro-destra e troppe le indiscrezioni che parlano di tangenti e di soldi non controllati''. ''Il governo - ha concluso Sgobio - non puo' fare orecchie da mercante. La moralita' della cosa pubblica deve essere al primo punto dell'agenda politica di un governo'' .
''Chiediamo che venga subito fatta piena luce sulla vicenda e che venga definitivamente revocato lo stato di emergenza ambientale in Calabria. Chi ha partecipato o coperto il losco giro di tangenti e affari a danno dei cittadini calabresi e dell' ambiente marino e costiero, siano giudicati dalla legge''. E' quanto sostengono in una nota congiunta il direttore generale di Legambiente, Francesco Ferrante ed il Presidente di Legambiente Calabria, Lidia Liotta, circa la vicenda della depurazione in Calabria. ''A piu' di due anni dall' avvio delle indagini - ha aggiunto Ferrante - la Calabria e' ancora commissariata per emergenza ambientale. Ci pare assurdo che la struttura commissariale, al centro delle indagini, e principale responsabile di quel danno ambientale che avrebbe dovuto evitare, sia ancora in piedi. E' ora che questa vicenda venga chiusa e che i responsabili di truffe milionarie ai danni dei cittadini e delle splendide coste calabresi paghino davanti alla legge''. ''Chiediamo subito e con forza - ha proseguito Lidia Liotta - l' annullamento dello stato di emergenza ambientale. E' ora che il Governo del territorio e delle acque torni ai calabresi e sia finalmente esercitato in modo trasparente ed efficiente con l' unico obbiettivo di tutelare la salute dei cittadini e la qualita' di acque e coste. Dopo il cambio al Governo della Regione e le scuse, della scorsa estate, a calabresi e turisti del nuovo governatore Agazio Loiero per le condizioni in cui versava il mare calabro, ci sembra che esistano le condizioni perche' cio' possa avvenire''

Filippelli (Udeur) “Pronti a correre da soli se l’Unione ci ignora”

13/12 ''Attorno all'Udeur si e' manifestato grande consenso e simpatia per quello che esso rappresenta come Partito che ha a cuore piu' di ogni altro la questione meridionale''. E' quanto ha detto il senatore dell'Udeur e responsabile del dipartimento per gli italiani all'estero del partito, Nicodemo Filippelli. Filippelli ha partecipato ad una serie di incontri con gli italiani all'estero che si sono conclusi a Parigi con una riunione alla quale ha partecipato Mariano Porpiglia, responsabile dell'Associazione 'Calabria Mia' e, secondo quanto si apprende da una nota, amico personale di Clemente Mastella. ''I nostri concittadini residenti all'estero - ha aggiunto Filippelli - sono particolarmente convinti che la posizione di Mastella sia piu' che corretta e che meriti la totale attenzione da parte dell'Unione. Correremo da soli se l'Unione dovesse continuare a ignorare il peso elettorale dell'Udeur in alcune realta'. Ne' Mastella ne' i suoi amici che lo seguono e lo sostengono ciecamente hanno dubbi: il Congresso straordinario che si terra' il 27 gennaio a Napoli decidera' la collocazione del Partito in maniera tale che l'Udeur possa continuare a rappresentare una vasta fascia della popolazione italiana, quella dei moderati e dei cattolici, all'interno del Parlamento. A nessuno e' consentito cancellare anni di lavoro e di impegno''. ''Il centrosinistra - ha proseguito - per la fedelta' e per la correttezza da noi sempre dimostrata, non puo' che farsi carico della necessita' e dell'utilita' di garantire la nostra presenza alla Camera. Diversamente prenderemo atto che la nostra coerenza non e' stata apprezzata. A quel punto Mastella e il Congresso decideranno. Una lista all'estero autonoma rispetto agli schieramenti e' ben vista ed attesa. Il comportamento dell'Unione decidera' per noi. La caratterizzazione meridionale della maggior parte degli italiani all'estero costituisce una risorsa oltremodo significativa per le liste che Mastella presentera' nelle varie circoscrizioni''. ''La solidarieta' riscontrata - ha concluso Filippelli - lascia ben sperare sul risultato che Mastella si prefigge di raggiungere''.

Truffa depurazione, Boco:“Il Governo riferisca sullo scandalo”. Realacci: "Intervengano Matteoli e Storace"

12/12 ''Il Governo venga subito in Aula a riferire sullo scandalo degli impianti fantasma che in Calabria inquinavano il mare invece di pulirlo. Riferisca sul coinvolgimento di esponenti politici della sua coalizione in questa torbida vicenda che danneggia gravemente lo Stato, le sue istituzioni e l'ambiente''. E' quanto chiede il capogruppo dei Verdi in senato, Stefano Boco, in un'interpellanza firmata da tutti i senatori del partito. ''Da notizie stampa apprendiamo - ha aggiunto - dell'inchiesta condotta dalla magistratura che chiama in causa noti esponenti politici del centro destra, coinvolti in un giro di tangenti tra Catanzaro e Roma. Sembra che l'inchiesta stia sfiorando anche nomi eccellenti. E' giusto che il Governo spieghi al Parlamento e ai cittadini quale coinvolgimento hanno avuto i suoi esponenti in questa vicenda gravissima''. ''La questione morale - ha concluso Boco - e' la base di ogni azione politica ed e' inutile utilizzare vuoti slogan contro la mafia, la 'ndrangheta e la camorra quando la vera battaglia per la legalita' si gioca sulle azioni di chi governa''.

Mercoledì a Rende presentazione della Federazione dei Socialisti calabresi

12/12 Si svolgera' mercoledi' mattina, alle ore 12, presso l'Hotel San Francesco di Rende, la conferenza stampa di presentazione della Federazione dei Socialisti Calabresi. All'incontro con i giornalisti parteciperanno Mario Casalinuovo, Nino Cotroneo, Francesco Galati, Giuseppe Napoli, Rosario Olivo, Sandro Principe e Sisinio Zito. Il 16 Dicembre, alle ore 16, nel Salone della Cassa Edile a Catanzaro si svolgera' invece l'assemblea costituente della Federazione dei Socialisti della Calabria

Meduri (DL) “La Finanziaria delude le attese del mezzogiorno”

12/12 ''E' una finanziaria che come al solito delude le attese del sud. Si parla di una fantomatica Banca del Sud ma non si affronta il tema del tasso d'interesse e della enorme differenza esistente tra i tassi praticati al sud rispetto a quelli praticati nei confronti di imprenditori nelle stesse condizioni ma residenti al nord''. E' quanto ha detto il parlamentare della Margherita, Luigi Meduri, stamane in aula nel corso del dibattito sulla finanziaria. ''Una differenza - ha aggiunto - medi di 3-4 punti percentuali che non si giustificano se non in assenza di una politica pubblica a favore della promozione degli investimenti. Siamo delusi da un atteggiamento a dir poco provocatorio rispetto alle misure prese in questa finanziaria dopo l'esame in commissione. Non ci sono le politiche industriali, non ci sono investimenti per le infrastrutture strategiche. Viene da chiedersi cosa spinge i colleghi del sud eletti nella Cdl a votare un provvedimento in cui al comma 62 tra i finanziamenti per 400 miliardi di vecchie lire sono state inserite nell'ordine le seguenti infrastrutture: sistema pedemontano lombardo, tangenziali di Como e Varese, accessibilita' Valcamonica, accessibilita' Valtellina, interventi Asti-Cuneo e l'opera piu' a sud e' a Formia''. ''Consiglio sinceramente - ha proseguito Meduri - soprattutto nei prossimi giorni di esodo per le festivita' natalizie di viaggiare sulla A3 Salerno - Reggio Calabria. Cosi' come consiglio al centrodestra di prendere un treno da nord diretto al sud e viceversa. Sono presentatore di un emendamento che impegna a destinare le risorse derivanti dalla riduzione degli stipendi dei parlamentari nel miglioramenti del trasporto ferroviario al sud. Intendevo infatti con questo emendamento ''adottare'' i vagoni ferroviari dei treni a lunga percorrenza dalla Calabria al Nord e viceversa in maniera tale da disinfestarli e consentire all'utenza del sud di avere un trattamento qualitativamente almeno normale rispetto ad un viaggiatore del nord. Non vi e' un intervento specifico in grado di attirare anche dall'estero investimenti di multinazionali. E non si e' agito neppure sul fronte interno per accrescere la sicurezza dei nostri territori. Occorrevano risposte che non troviamo e che non fanno altro che accentuare la frammentazione e quella declinazione minimalista, clientelare e assurda che mortifica il paese''. Il parlamentare della Margherita ha poi evidenziato che ''per il governo gli Lsu diventano solo quelli di Messina e si ignora che vi sono altre decine di migliaia di lavoratori socialmente utili magari impegnati in quei piccoli comuni in cui il loro servizio diventa essenziale e se non vi sono le proroghe e o processi di incentivazione alla stabilizzazione questi servizi, come scuolabus, mense, raccolta rifiuti, rischiano di venire meno. E per i forestali calabresi cosa e' stato fatto in questi 12 mesi? Nulla. Il centrodestra non e' stato in grado neppure di farci capire se Calderoli e' il Commissario o meno. E se e' commissario allora dovrebbe dimettersi per incapacita'. Deve essere la regione a farsi carico delle istanze di rivendicazione e del recupero dei fondi di fronte all'inerzia del governo''. ''E la cosa grave - ha concluso Meduri - e' che su questa finanziaria si apprestano a porre la questione di fiducia senza pudore e senza alcun rispetto dei problemi e dei bisogni dei cittadini. Una fiducia che pero' il paese reale l'ha gia' tolta a questo governo e a questa maggioranza''

Formalizzate le dimissioni dell’assessore del Nuovo PSI a Castrovillari

12/12 L'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Castrovillari, Vittorio Tetro, del Nuovo Psi, ha formalizzato le dimissioni che aveva annunciato nei giorni scorsi. Tetro ha scritto una lettera al sindaco, Franco Blaiotta, motivando la sua decisione con ''le scelte del Nuovo Psi a livello nazionale e regionale. Ti ringrazio della fiducia e della stima accordatami che, spero, di aver onorato. Da parte mia rimane immutata la stima nei tuoi confronti e auguro che l'impegno da te profuso e la gran mole di lavoro portato avanti ottengano risultati sempre piu' soddisfacenti per te personalmente e per la citta'''.

A Reggio il Pdci ricorda la figura di Falcomatà con una cerimonia davanti la stele a lui dedicata

12/12 Ricordare il sindaco della primavera di Reggio, con la tristezza per la perdita di un uomo dall’eccezionale valore e la nostalgia per la migliore stagione politica che la città dello Stretto ha vissuto negli ultimi decenni. Con questo spirito i Comunisti Italiani della Federazione di Reggio Calabria hanno commemorato, domenica scorsa, la figura di Italo Falcomatà nel 4° anniversario della sua prematura scomparsa. Come ogni anno, anche quest’anno diversi esponenti politici e tanti cittadini si sono raccolti davanti alla stele dedicata a Falcomatà, sul lungomare che porta il suo nome, per rendere omaggio all’indimenticato sindaco del Centrosinistra che – come viene unanimemente riconosciuto – con la sua amministrazione all’insegna del rigore morale e della progettualità, ha saputo ridare ai reggini fiducia nelle istituzioni e speranza nel cambiamento, dopo gli anni bui di Reggio. A suggello dell’iniziativa dei Comunisti Italiani, che ogni anno vogliono rinnovare il ricordo del primo cittadino anche per indicare la sua attività di amministratore quale patrimonio irrinunciabile nella battaglia politica di oggi, si è registrata anche quest’anno la partecipazione alla cerimonia dei famigliari del compianto sindaco, la moglie Rosetta Neto, il figlio Giuseppe ed i fratelli Tiberio e Giuseppe. Per il PdCI erano presenti fra gli altri il segretario regionale, Michelangelo Tripodi, il segretario provinciale Enzo Infantino e il coordinatore cittadino Mimmo Mauro.

Convegno su Sicurezza , Legalità e Sviluppo indetto dal PdCI svolto a Reggio

11/12 L’analisi dei diversi effetti provocati dall’omicidio di Franco Fortugno e le proposte dei Comunisti Italiani per spezzare il legame mafia-politica e intensificare il contrasto alla criminalità organizzata, sono stati i temi al centro del convegno promosso venerdì 9 dicembre dalla Federazione provinciale del PdCI di Reggio Calabria. Prima delle conclusioni dell’Europarlamentare Marco Rizzo, i contributi qualificati di rappresentanti dell’imprenditoria, della magistratura, del mondo della cultura, hanno consentito la messa a fuoco dei vari significati della “emergenza Calabria”, offrendo l’occasione per formulare giudizi critici sul governo “che ha sottovalutato a lungo i fenomeni criminali nella regione”, e rimarcare nuovamente gli obbiettivi della strategia politica del PdCI, tesa ad affermare sicurezza, legalità e sviluppo. Una nuova stagione delle regole; l’avvento di una nuova coscienza civile che ripudi la mafia; l’impegno straordinario cui è chiamata la politica per promuovere lo sviluppo e il lavoro : sono state soprattutto queste le questioni affrontate durante il dibattito.
Durante la manifestazione organizzata nella Sala Portanova del Palazzo del Consiglio Regionale, il segretario provinciale del PdCI, Enzo Infantino, ha sottolineato che “la ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale più potente nel mondo, ed è per questo che non bisogna far calare l’attenzione su un fenomeno complessivo di cui la morte di Fortugno rappresenta solo la punta dell’iceberg”. Alberto Cisterna, sostituto procuratore nazionale antimafia da tempo in trincea, ha invitato la politica a “non promuovere forme di garantismo equivoco, per cui si dice che bisogna aspettare le sentenze definitive per affermare se questo o quel politico sia mafioso o no: la politica deve approfittare di questo clima favorevole per avviare comportamenti chiari e coerenti”. Il giudice Cisterna, ribadito che “la lotta al crimine non è solo un problema di uomini e mezzi purtroppo scarsi”, ha rilanciato alcune proposte che devono diventare all’ordine del giorno nel dibattito politico della Regione. “E’ un problema avere un bilancio regionale che destina il 65% delle risorse alla sanità – ha affermato Cisterna – come pure evidenziano l’esistenza di un problema le tante inchieste nel settore dell’ambiente. Occorre una legge che istituisca la stazione unica degli appalti della Regione, perché bisogna puntare sulle regole, per fare in modo che comportamenti amministrativi normali producano una vera e propria rivoluzione”. Il segretario provinciale della Fgci Stefano Perri ha ravvisato “la necessità che nella società calabrese si radichi una vera coscienza antimafia, che la straordinaria reazione dei ragazzi della Locride sicuramente incoraggia”. L’intervento del presidente degli industriali calabresi Pippo Callipo si è incentrato sul rapporto tra mancato sviluppo e mafia. “La mancanza di sicurezza, la carenza di infrastrutture, le difficoltà nell’accesso al credito sono patologie croniche che impediscono lo sviluppo e distanziano la Calabria perfino dalle altre regioni del Sud”, ha detto Callipo, lamentando inoltre “l’irresponsabile comportamento di quei governanti che negli scorsi anni non hanno riferito a Roma l’esatta situazione del dramma criminalità sofferto nella regione”. Callipo ha chiesto alla Regione “un impegno specifico per la riorganizzazione delle aree industriali calabresi, il sostegno al progetto di Confindustria per formare un unico Consorzio Fidi regionale, e il supporto alle aziende che vogliono fare marketing territoriale all’estero”. Anche il rettore Alessandro Bianchi si è rivolto alla Regione, per sottolineare la necessità di evitare il riflusso e proporre un piano straordinario di sviluppo articolato in 3 punti. “Per l’avvio di un reale meccanismo di crescita economica – ha detto Bianchi – c’è bisogno di una politica territoriale nuova, che promuova uno sviluppo sano ed educhi al rispetto delle regole, di un progetto che investa risorse nell’alta formazione e nella ricerca, per sostenere le imprese e formare una classe dirigente dinamica, e un progetto strategico dedicato ai giovani calabresi, che sono fra i più scolarizzati d’Italia e costituiscono un patrimonio immenso”. Durante il convegno, si è registrata inoltre la testimonianza dell’imprenditore Francesco Mazza, che ha parlato delle “ vessazioni subite per oltre un anno, da persone che non si sono mai fatte vedere, e che alla fine mi hanno costretto a chiudere il ristorante che gestivo con i miei figli”.
Il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, ha sottolineato i motivi che rendono ancora drammaticamente attuale la morte del vicepresidente del Consiglio regionale. “Dopo l’assassinio di Fortugno, in Calabria niente è più come prima – ha affermato Tripodi – perché il 16 ottobre rappresenta il punto di caduta più terribile di una strategia eversiva subdola che la criminalità organizzata ha avviato da tempo, attraverso attentati e intimidazioni che, senza un efficace azione di contrasto da parte del governo, non hanno risparmiato nessuna categoria sociale. Tutti siamo adesso chiamati a fare la nostra parte: lo Stato deve riprendere in mano il controllo del territorio, il Consiglio regionale nell’approvare il Bilancio deve destinare le risorse per un progetto d’urto a favore della Locride, la maggioranza di Centrodestra non deve procedere con il suo disegno di legge che stravolge la norma sulla confisca dei beni mafiosi, il Centrosinistra deve rimettere al centro del suo impegno l’etica, il rifiuto del trasformismo, un sistema di valori e una bussola morale per obiettivi politici che diano il segno di una svolta concreta”. Traendo le conclusioni del convegno, l’on. Marco Rizzo, presidente della Delegazione PdCI al Parlamento europeo, ha rilanciato l’impegno dei Comunisti Italiani. “La modalità con cui si è svolto questo convegno – ha affermato l’on. Rizzo – conferma il dato di un partito che in Calabria continua a dimostrarsi capace di parlare alla società per offrire prospettive di cambiamento. Le analisi allarmanti che accomunano le diverse rappresentanze della società calabrese, se da un lato confermano come in questi anni il governo sia sembrato interessato ad approvare leggi ad personam, piuttosto che migliorare le norme per la prevenzione e il contrasto al crimine, dall’altro ci dicono che è arrivato il momento di costruire una rete diffusa e credibile. Il PdCI pone l’obiettivo della crescita dell’occupazione al centro di una strategia d’urto contro la mafia, che dovrà poter contare anche su nuove risorse per la sicurezza nei territori e lo sviluppo della Calabria”.

Giacomo Mancini ospite su RaiDue a Confronti

08/12 Giacomo Mancini, responsabile nazionale per i rapporti con le organizzazioni sociali dello Sdi e deputato della Rosa nel Pugno, sara' ospite venerdì 9 alle ore 23, su Raidue, della trasmissione ''Confronti'', ideata e condotta da Gigi Moncalvo. L' altro ospite in studio sara' Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' economiche e produttive e deputato dell' Udc.

Cesario (UDC) “Il partito punta ad essere la guida della Cdl in Calabria”

08/12 ''L' Udc calabrese, e quella cosentina in particolare, accoglie il suo leader unico e storico con la consapevolezza di poter puntare ad essere il partito guida del centrodestra in Calabria''. Ad affermarlo e' il segretario provinciale di Cosenza dell' Udc, Raffaele Cesario, in vista dell' arrivo di Pier Ferdinando Casini a Lamezia. ''Siamo consapevoli della nostra forza - ha aggiunto Cesario - che ci deriva da una coerenza sempre dimostrata, anche in questi giorni, in tutte le istituzioni in cui siamo fiera opposizione e la dove siamo buongoverno. L' Udc accoglie Casini sapendo che e' giunto il tempo per avviare a compimento quella fase di modernizzazione della vita politica che abbisogna, certamente, di un forte salto generazionale nei posti chiave e guida. L' eta' media, fra i consiglieri provinciali, regionali e comunali dell' Udc, a Cosenza, e' inferiore ai 40 anni: un dato che nessun altro partito puo' vantare''.

L’ass. Mari ringrazia il Presidente Oliverio

08/12 "Ringrazio i consiglieri provinciali e tutti i dirigenti del Pse per avermi voluto indicare come loro rappresentante in giunta, e il presidente Oliverio per la fiducia che mi ha accordato nominandomi e affidandomi una delega importante e qualificante.”. E’ quanto ha affermato il neo assessore alla Provincia di Cosenza Pietro Mari. “Sono socialista da sempre – ha affermato Mari- non ho mai ceduto a lusinghe e ho avuto il privilegio di lavorare per dieci anni insieme a Giacomo Mancini, nel suo governo illuminato della città di Cosenza. Per questo, oggi voglio essere utile a favorire il lavoro comune tra tutti i socialisti. In giunta sarò il rappresentante del Pse e dello Sdi che a breve affronteranno un congresso insieme. Mi spenderò per il successo della Rosa nel Pugno dando il mio contributo in termini politici ed in termini amministrativi per rafforzare la scelta strategica di Enrico Boselli".

Il PDCI calabrese sostiene la scelta di andare alle elezioni con il proprio simbolo

08/12 “Il Comitato Regionale del PdCI della Calabria si è riunito in seduta straordinaria martedì 6 dicembre 2005 per discutere sulla situazione politica venutasi a determinare nel Partito nazionale e per assumere le necessarie determinazioni. A tal fine, considerato che l’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal compagno Armando Cossutta ha creato sconcerto e disorientamento nel Partito, si ritiene necessario esprimere pieno e convinto sostegno alle scelte assunte nell’ultima riunione della Direzione Nazionale del Partito dello scorso 29 novembre”. Lo afferma in una nota il PdCI Regionale della Calabria. “In particolare – prosegue la nota- si apprezza fortemente la scelta di andare alle prossime elezioni politiche con il Simbolo e con le liste del Partito, prendendo atto che i Verdi hanno sbarrato la strada a qualsiasi possibilità di intese per costruire la “Lista Arcobaleno”.Il Comitato Regionale del PdCI della Calabria sostiene la posizione nazionale anche perché essa lancia un chiaro segnale di rassicurazione e di fiducia a tutto il Partito e rappresenta un punto di riferimento chiaro per garantire la certezza del futuro del PdCI. I Comunisti Italiani della Calabria, consapevoli della forza e del radicamento che il Partito in questi anni ha conseguito sul territorio, ritengono che sia giunto il momento, a quattro mesi dalle elezioni politiche, di avviare una straordinaria mobilitazione per sostenere un impegno di portata eccezionale e dal cui esito dipendono la vita e il futuro del PdCI. Proprio per questo, il Comitato Regionale ribadisce piena fiducia nel segretario regionale del Partito, compagno Oliviero Diliberto, che in questi anni ha avuto la capacità di impostare una linea che ha fatto crescere il Partito e che ci ha consentito di conquistare nuovi consensi e nuove adesioni. Infine, il Comitato Regionale chiede che, soprattutto in questa fase delicata, vengano a cessare sugli organi di informazione dichiarazioni e commenti contrari alla linea e alle scelte scaturite nella riunione della Direzione Nazionale del Partito, che possono procurare danno e nocumento all’immagine e alla credibilità del Partito.

Il 7 gennaio il congresso regionale del PRI.

08/12 ''Il Pri un partito che viene da lontano e guarda al futuro''. E' questo il tema del congresso regionale del Partito Repubblicano Italiano che si terra' a Lamezia Terme il 7 gennaio. L' assise verra' aperta da una relazione del segretario regionale Pino Vita e concluso dall' intervento del segretario nazionale e vice-ministro all' Ambiente Francesco Nucara. ''La data dell' appuntamento congressuale - e' detto in un comunicato - e' stata decisa in una riunione che si e' tenuta a Lamezia e alla quale hanno partecipato i responsabili provinciali delle cinque organizzazioni repubblicane. Nella riunione sono stati definite le modalita' organizzative, i criteri di partecipazione al congresso e i temi da trattare, tra cui i rapporti con gli alleati della Casa delle Liberta' e la valutazione dell' attivita' della Giunta Loiero rispetto alla quale il Pri conferma la sua opposizione''. ''Il congresso regionale - sostiene Vita - dovra' servire a compiere un esame approfondito delle nuove condizioni che si determineranno a seguito dell' approvazione della nuova legge proporzionale''.
''Per un partito di frontiera come il Pri, che ha combattuto, in questi anni, una difficile battaglia a difesa della sua identita', ancorata ai valori della cultura laica e liberal-democratica, si tratta di compiere scelte coerenti per mantenere in vita questa irrinunciabile esigenza''. E' quanto afferma Pino Vita, segretario regionale del Pri, in relazione al congresso regionale del partito convocato per il 7 gennaio. ''E' quindi necessario un congresso - prosegue Vita - per valutare il cammino svolto da coloro che si sono battuti per mantenere in piedi il partito dell' Edera facendone, nel contempo, il punto di riferimento di quanti, senza ricorrere ad abiure hanno abbandonato le precedenti esperienze e continuato con i repubblicani il loro impegno civile e politico nelle istituzioni e nella societa'. Questa azione e' stata promossa e sostenuta dall' attuale segretario nazionale Nucara, che ha perseguito con grande determinazione la sopravvivenza e la crescita del Pri''. Secondo il segretario regionale del partito, ''e' venuto anche il momento di ricercare valutazioni di piu' lungo respiro e questo compito non puo' che essere svolto dal congresso, vale a dire da tutti coloro che dopo aver contribuito alla salvaguardia e al processo di rilancio del Pri, si ritroveranno ancora insieme per definire le scelte per il futuro del partito. In questa prospettiva, il congresso calabrese potra' rappresentare, anche per il legame del segretario nazionale con la Calabria, una indicazione per le scelte nazionali del Pri''.

I DS di Lamezia in disaccordo con il Sindaco Speranza: “No ad accordi con la CDL”

08/12 Alcuni iscritti ai Ds di Lamezia Terme hanno sottoscritto un documento in cui criticano il sindaco, Gianni Speranza, per le sue aperture al centrodestra espresse in alcune dichiarazioni fatte nei giorni scorsi. ''A Lamezia come in Germania - scrivono gli iscritti in un documento - pare si prospetti, alla luce della proposta del sindaco Speranza, una 'Grosse Koalition', una Giunta aperta al centrodestra, con tanto di assessori e amministratori negli enti sub comunali. Il sindaco Speranza, sull' altare della governabilita' e della stabilita' sacrifica chiarezza e coerenza, ed anche le buone intenzioni contenute nel programma''. Nel documento si critica anche il fatto che il partito a Lamezia e' rimasto senza guida da quando lo stesso Speranza, dopo la candidatura a sindaco, si e' dimesso dalla carica di segretario cittadino. ''Non e' concepibile - scrivono gli iscritti nel documento - che la carica di segretario resti vacante malgrado tutte le sezioni, eccezion fatta per una, abbiano gia' celebrato i loro congressi, eleggendo anche i delegati per il congresso cittadino''

Pietro Mari (PSE) nominato da Oliverio Assessore provinciale all’urbanistica

07/12 Il Presidente, onorevole Mario Oliverio, ha nominato nuovo assessore della Giunta Provinciale l’ingegnere Pietro Mari con delega all’Urbanistica e governo del territorio; Piano territoriale di coordinamento provinciale, programmazione e gestione territoriale e nulla osta paesaggistici; Piano faunistico provinciale, Caccia e Pesca.
“Con la nomina dell’ingegnere Mari- il commento del Presidente Oliverio- si completa e si rafforza la squadra di governo che da circa un anno e mezzo guida insieme a me la Provincia di Cosenza. L’ingegnere Mari, autorevole esponente del PSE e qualificato professionista cosentino, ha un curriculum ricco di esperienza e di competenze che ci hanno indotto ad affidargli un compito particolarmente importante ed impegnativo, quale è quello delle politiche e del governo del territorio.”
“Bisogna tenere presente- continua l’onorevole Oliverio- che proprio in questa fase la Provincia sarà chiamata a definire il Piano Territoriale di Coordinamento sulla base delle linee guida in fase di adozione da parte della Regione e la gestione di importanti funzioni in materia urbanistica trasferite dalla Regione alle Province. E’infatti di questi giorni il decreto di trasferimento di funzioni sottoscritto dal Dirigente Generale del Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio, in attuazione della legge regionale 34/02”.
“L’ingegnere Mari- prosegue il Presidente- con il quale ho un rapporto di antica amicizia che ha consolidato una profonda stima, è una personalità di riconosciuto equilibrio, aperta al nuovo e predisposta al dialogo ed al confronto. Doti, queste, necessarie per lo svolgimento di una funzione importante e delicata quale è quella che si richiede ad un amministratore, in particolare in una realtà difficile e complessa come la nostra.”
“La presenza di Mari- conclude Mario Oliverio in relazione alla nomina del neo assessore- sono sicuro costituirà un arricchimento del lavoro collegiale ed operoso del governo provinciale e ci consentirà di seguire con intensità, competenza, metodi partecipati ai territori, a partire dagli amministratori locali, la definizione degli strumenti di governo necessari ad operare una svolta nelle politiche territoriali.”
Nel pomeriggio, il Presidente Oliverio aveva ricevuto una delegazione del PSE, guidata dal segretario provinciale, Salvatore Magarò e dai consiglieri provinciali Vincenzo Adamo e Antonio Ruffolo.
Nel corso dell’incontro, al Presidente era stata fornita una rosa di nomi. In serata, la nomina dell’ingegnere Mari.
Questo un breve curriculum:
Pietro Mari ha sempre militato nel PSI e dal 1993 al 2002 è stato Assessore al Comune di Cosenza sotto la guida dell’onorevole Giacomo Mancini, insieme al quale è stato fondatore del Movimento PSE Lista Mancini.
Nel 2002 è stato eletto al Consiglio Comunale di Cosenza.
Laureato in Ingegneria Civile ed Idraulica presso l’Università di Pisa, esercita la professione dal 1974 specializzandosi nelle materie di pianificazione territoriale e tutela dell’ambiente.
Tra le numerose esperienze, nel 1985 è stato chiamato nel gruppo di lavoro per la redazione del primo Piano Regionale dei Trasporti e ha svolto consulenze in materia di pianificazione dei fondi strutturali per l’ambiente, per il Ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria.
Numerose sono state le esperienze di progettazione e direzione lavori di importanti opere pubbliche in ambito regionale e provinciale.

Venerdì si riunisce a Cosenza l’Officina delle Idee Macadam

07/12 Si riunira' venerdi' prossimo, 9 dicembre, alle ore 18, nel Frantoio dei Saperi di Castiglione Cosentino, la MacadaM, l'Officina delle Idee, che affianca il consigliere regionale socialista, Salvatore Magaro', nell'assolvimento del suo ruolo istituzionale. Nel corso dell'assemblea si discutera' di informazione e di comunicazione pubblica. Durante l'incontro sara' presentato il sito www.salvatoremagaro.it, realizzato da Giovanni Felicetti, operaio dell'officina delle idee, contenente oltre all'attivita' istituzionale condotta dal consigliere regionale Magaro', anche diverse informazioni di servizio e pubblica utilita' destinate ai sindaci dei comuni calabresi.

Talarico (Udc) “La visita di casini e Cesa in Calabria, per noi motivo d’orgoglio”

07/12 ''La venuta del presidente Pierferdinando Casini e del segretario nazionale Lorenzo Cesa in Calabria costituisce motivo di orgoglio per l'intero partito regionale''. E' quanto ha detto il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico, stamane a Lamezia Terme circa la visita, prevista per sabato, del presidente della Camera, Pierferdinando Casini, e del segretario nazionale del partito, Lorenzo Cesa. ''Si tratta anche di un riconoscimento nei nostri confrontyi - ha aggiunto Talarico - per i risultati politici conseguiti. In questi anni difficili per l'Italia e per il mondo, Pierferdinando Casini ha saputo assolvere al suo compito di presidente della Camera con grande equilibrio e senso dello Stato, meritando l'apprezzamento unanime di tutte le forze politiche. Oggi, con nostra grande soddisfazione, torna ad occuparsi in maniera piu' diretta dell'Udc facendosi testimone ed interprete del progetto politico che lui, piu' di ogni altro, ha voluto e perseguito e che ritrova in grande salute, a merito di una classe dirigente motivata e qualificata e del lavoro prezioso di Lorenzo Cesa, motore instancabile del partito che da sempre, nei momenti piu' delicati, e' sempre stato un riferimento prezioso ed indispensabile per tutti noi''. ''Avvertiamo tutti - ha proseguito Talarico - il forte richiamo alla responsabilita' cui l'impegno del presidente Casini ci rimanda. In questa prospettiva, l'azione politica dell'Udc dovra' essere sempre piu' efficace e caratterizzata, in continuita' con le grandi opzioni in difesa della vita, delle classi deboli ed emarginate, dell'unita' istituzionale e della modernizzazione del paese''. Con Talarico, stamane a Lamezia alla conferenza stampa, erano presenti i segretari provinciali, il commissario regionale del movimento giovanile ed i delegati provinciali giovanili.

De Michelis: “La mia presenza in Calabria non era provocatoria ma politica”

06/12 ''Il motivo della mia presenza in Calabria, sabato scorso, lontano da intenti provocatori, e' stato di natura esclusivamente politica, strettamente legato alla volonta' di mantenere i necessari contatti con la parte del Nuovo Psi, tutt'altro che marginale, che anche in questa regione si e' mantenuta sulle posizioni che rappresento''. Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario nazionale del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, replicando alle critiche rivoltegli dal leader calabrese del partito, Saverio Zavettieri. ''Si e' trattato - aggiunge De Michelis - di un' occasione utile ed importante per offrire un contributo di chiarezza al dibattito in corso, dentro e fuori il Nuovo Psi, che coinvolge i socialisti ponendoli di fronte a scelte non facili alle quali, com' e' nella nostra tradizione, sapremo fornire le necessarie risposte, contribuendo a tener vivo il progetto di identita' e autonomia dei socialisti riformisti, che il Garofano interpreta e rappresenta. Capisco con difficolta', percio', alcune reazioni inspiegabilmente livorose apparse sui giornali in queste ultime ore. Viviamo, fortunatamente, in un sistema democratico, con regole e principi che consentono a tutti, in particolare a quanti si dedicano all' impegno politico, di portare avanti liberamente i progetti e le idee che li rappresentano. Con questo spirito, consapevole della mia funzione e del ruolo che svolgo, alla guida del Nuovo Psi, ho affrontato il primo di una serie di impegni in Calabria, che nelle prossime settimane e nei mesi a venire mi vedranno rinnovare, insieme a tanti compagni, le ragioni e gli obiettivi della nostra comune militanza politica. E' con questa medesima lettura, d' altronde, che abbiamo interpretato la presenza di esponenti calabresi in Veneto, senza tanto prendercela''.

Filippelli (Udeur): Se al nord c’è la TAV per il sud chiediamo le ferrovie almeno a velocità normale”

06/12 ''Dopo le proteste delle popolazioni della Val di Susa per l' Alta velocita' e le dichiarazioni odierne del Ministro Lunardi secondo cui in ogni caso questo progetto sara' imposto al Piemonte, noi chiediamo a lei e al suo Governo di imporre alle ferrovie del Meridione almeno la 'Velocita' normale'''. E' quanto afferma Nicodemo Filippelli, capogruppo dei Popolari-Udeur al Senato in una lettera al presidente del Consiglio. ''Al Sud infatti - prosegue Filippelli nella lettera al premier - si tratta ancora di rendere decenti delle tratte di epoca borbonica che, nell' 800, potevano anche essere all' avanguardia, ma che ora impediscono la mobilita' delle popolazioni e lo sviluppo dell' economia del Sud. Qui non si tratta di creare corridoi trasnazionali, ma semplici collegamenti interregionali che abbiano tempi di percorrenza civili e treni che non sembrino carri-bestiame''. ''Sono convinto - conclude ironicamente Filippelli - che il suo Governo non sapra' trovare la forza di imporre al Mezzogiorno un' opera di civilta', cosi' come si vuole imporre al Piemonte. Spero che non trovi invece la forza di imporre 'siti' per il deposito di rifiuti tossici''.

Sabato riunione del Comitato regionale del NuovoPSI a Lamezia

06/12 Si riunira' sabato pomeriggio nel Centro agroalimentare di Lamezia Terme il comitato regionale del Nuovo Psi. L'iniziativa servira' ad analizzare le ''principali tematiche politiche - e' scritto in una nota - che caratterizzano il quadro regionale e nazionale, a partire dallo stato dell'arte dell'Unita' socialista a distanza di una settimana dalla federazione tra i gruppi socialisti in consiglio regionale''. ''Contiamo - conclude la nota - sulla partecipazione massiccia della base per contribuire a dare linfa all'unita' socialista; ad una forza, cioe', capace di consolidare e diffondere nel solco della Sinistra liberale e democratica quel riformismo di cui la Calabria e il Paese intero hanno un bisogno disperato''.

Broccolo “Quale ruolo per Rifondazione nella Comunità montana del Pollino?”

06/12 “Leggo sulla stampa locale delle dimissioni del compagno Morelli (Ds) dalla presidenza della Comunità montana del Pollino: augurandogli un proficuo lavoro nelle sue nuove vesti, non posso esimermi dal sottolineare che in questi anni non è stato possibile giungere ad una riflessione concorde tra il Prc ed il resto del centro sinistra; né sfuggono le complessive manovre che hanno come costante il voler omettere un ragionamento politico sulle questioni più significative della zona”. Ad affermarlo è il segretario provinciale cosentino di Rifondazione, Angelo Broccolo. “Le enormi e complesse situazioni del comprensorio –spiega Broccolo- che dalle questioni ambientali, epicentro dei movimenti antagonisti ed ambientalisti, alle problematiche del lavoro (LSU, Tessile, Precari Asl, ecc.), alla crisi del comparto agro-industriale ed alle vicende del mancato decollo del Parco, hanno trovato - e sempre troveranno - il Prc pronto a sostenere le vertenze locali con un impegno diretto che ha coinvolto persino i vertici nazionali del partito e si è concretizzato, tra l'altro, anche con la preparazione, su iniziativa dei circoli del Pollino e della Federazione provinciale, di diverse ed importanti interrogazioni parlamentari. Oggi non ci sembra vi sia alcun cenno di ragionamento politico tra le forze dell'Unione che ci riguardi. Non comprendiamo le ragioni di simili valutazioni; né si possono accampare pretese di validità politica a posizioni di ostracismo individuali, che segnano una profonda involuzione della politica. E che, peraltro, nel caso specifico sono abbondantemente superate tra altre forze politiche. Allora? Non si vuole Rifondazione al tavolo perché si ripudiano a priori le istanze di lotta e le aspirazioni di trasformazione che stanno attraversando da anni le popolazioni di quel territorio? Se cosi fosse saremmo determinati a porre tutta la nostra attenzione politica sulle dinamiche di quel territorio e delle istituzioni che rappresentano tutti i cittadini e non solo le geometrie lacunose della politica”.

Marco Rizzo il 9 a Reggio per un convegno su “Legalità e Sviluppo”

06/12 “Dopo l’omicidio Fortugno, in Calabria niente è più come prima. Occorre affermare sicurezza, legalità e sviluppo”. E’ questo il significativo titolo che i Comunisti Italiani della Federazione provinciale di Reggio Calabria hanno scelto per il convegno di venerdì prossimo, le cui conclusioni verranno tratte dall’on. Marco Rizzo, parlamentare europeo del PdCI.
La manifestazione pubblica, prevista nella Sala di via Cardinale Portanova del Palazzo del Consiglio regionale, a partire dalle 17.00, offre l’occasione per un ulteriore approfondimento sul tema del necessario contrasto alla criminalità organizzata, dell’impegno della società calabrese contro la mafia e dell’esigenza che il governo tenga alta l’attenzione sulla straordinaria situazione dell’ordine pubblico e promuova lo sviluppo della regione.
I Comunisti Italiani, che in queste settimane hanno partecipato con diverse iniziative alla vasta mobilitazione regionale seguita all’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, discuteranno assieme al dott. Alberto Cisterna, Sostituto procuratore nazionale antimafia, Filippo Callipo, presidente di Assindustria Calabria, Alessandro Bianchi, rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Qualificati contributi, che testimoniano quindi la volontà del partito dei Comunisti Italiani di intensificare il legame con tutti i presidi sociali, politici e culturali della lotta alla mafia, nella convinzione che l’unità delle forze in campo costituisca un primo importante argine. Per il PdCI, inoltre, la lotta efficace alla mafia non può essere disgiunta da un impegno straordinario per l’occupazione e lo sviluppo.
Nel convegno presieduto dal segretario provinciale Enzo Infantino, sono previsti gli interventi del segretario regionale del PdCI Michelangelo Tripodi e del segretario provinciale della Fgci, Stefano Perri.

Mancini: “Strumentali le critiche alla Rosa nel Pugno”

05/12 "C'è molta strumentalità in chi critica i socialisti per l'alleanza con i radicali". Lo ha affermato Giacomo Mancini, responsabile nazionale per i rapporti con le organizzazioni sociali dello Sdi intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della prima sezione della Rosa nel Pugno a Malito in provincia di Cosenza. "In Calabria, poi, siamo al paradosso: chi oggi storce il naso per le battaglie di laicità che Enrico Boselli sta combattendo al fianco di Emma Bonino chiedendo di dare più risalto alla convergenza tra socialisti, solo qualche mese fa al contrario, sabotava dall'esterno e indeboliva dall'interno la lista di tutti i socialisti del centrosinistra per le regionali. Per i socialisti che vogliono finalmente tornare ad essere protagonisti, rompendo la condizione di subalternità all'interno della coalizione e l'irrilevanza nelle decisioni di governo, la strada maestra è solo una: sostenere la scelta strategica di Enrico Boselli e di dare forza alla Rosa nel Pugno".

Il Presidente Loiero conferma l’intenzione di sospendersi dalla Margherita. Reazioni nel partito

Guerriero “nessuna ribellione per l’Unità Socialista”

05/12 ''Fermo restando la posizione dei singoli compagni che, ovviamente, decidono di collocarsi come meglio credono, e' del tutto inesatto che ci siano pezzi dello Sdi, del Nuovo Psi e di Socialismo e Liberta' che si sono 'ribellati' alle decisioni unitarie che, invece, si stanno facendo strada con forza''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dello Sdi Giuseppe Guerriero. ''Lo Sdi - ha aggiunto - e' piu' che mai compatto ed unito come dimostra la conferenza stampa di Lamezia dei giorni scorsi. Il Nuovo Psi, e' vero, ha avuto una piccolissima scissione, ma a destra; a meno che i compagni contestatori di ''Unita' Socialista'' predichino a sinistra ed operino a destra. Stessa cosa dicasi per Socialismo e Liberta' che vede in Rino Formica il piu' convinto fautore dell' unita' socialista. Per quanto riguarda i contenuti e' singolare la critica all' accordo con i Radicali. Intanto, esso viene dopo l' ''Unita' Socialista'' in maniera complementare e, comunque, esso si costruisce per fare fronte alla nuova elegge elettorale e sulla base di comuni battaglie laiche e civili. Quindi, un incontro tattico di alto livello mentre l' incontro strategico e' dentro, come parte fondante, nella ricomposizione della diaspora socialista''. ''Piuttosto - ha proseguito - questi compagni che fanno riferimento al socialismo europeo dovrebbero ricordarsi del trattamento loro riservato dai compagni della Quercia, a partire dalla Cosa 1, 2 e a seguire. Loro inseguono il socialismo riformista mentre Ds e Margherita costruiscono il Partito Democratico come ancora ieri ha confermato Pier Luigi Bersani in un'intervista al Corriere delle Sera. Nessuna confusione, per favore. Tutte le scelte sono degne, ma non ci si venga a dire che la difesa dei caratteri socialisti la possano rappresentare coloro che hanno deciso di confluire nel grandissimo e ancora indistinto calderone di un partito che si dovra' chiamare, non si sa quando e non si sa come, democratico''.

Borrello (Udeur) chiede a Minniti un incontro dell’Unione per riprendere il dialogo nella coalizione

05/11 ''Un incontro per riprendere il dialogo interrotto e per comprendere fino a che punto e' giunto il disagio politico scoppiato cosi clamorosamente all'interno della maggioranza''. E' la richiesta che Antonio Borrello, segretario dell'Udeur della Calabria, rivolge a Marco Minniti, coordinatore regionale dell'Unione, e ai segretari regionali dei partiti del centrosinistra in una lettera sulle polemiche seguite alle nomine della Giunta regionale nella sanita'. Borrello, che propone a Minniti di fissare la data ''per un rapido incontro, anche alla luce delle prese di posizione di diverse forze politiche che rivendicano a ragion veduta il diritto di contribuire alle scelte politiche della Regione Calabria dopo aver concorso a mandare all'opposizione il centrodestra'', chiede ''quali devono essere le condizioni per andare avanti e come riallacciare relazioni proficue fra i partiti, questi ed il Governo regionale e tra la stessa Giunta ed un Consiglio regionale verso il quale si ha l'impressione che si guardi con una certa riluttanza o, addirittura, come al luogo sede delle burocratiche ratifiche''. Secondo il segretario dell'Udeur della Calabria, ''le ultime vicende della politica regionale ripropongono a tutti noi evidenti problemi che non dobbiamo ne' minimizzare, ne' esasperare, per non dare l'impressione, da un lato, di avallare l'uso del potere pubblico svincolato da metodi di sano coinvolgimento, e dall'altro di accentuare la difficolta' a governare efficacemente processi complessi che interessano la Regione. Lo sforzo di assumere il confronto democratico all'interno del centrosinistra come strumento di dialogo sulle scelte di fondo in ordine alle priorita' su cui sviluppare una convincente strategia, e' un esigenza avvertita per evitare che si snaturi la stessa politica e si legittimino decisioni unilaterali in funzione di un potere fine a se' stesso. Se a questi interrogativi non diamo convincenti e responsabili risposte in tempi rapidissimi, il rischio da qui a poco e' di assistere in Calabria all'inefficacia della politica regionale sul terreno della risoluzione dei problemi dei calabresi e al consolidarsi dell' idea non di un Presidente autorevole ma autoritario perche' questo e' il risultato che ne consegue quando non il dibattito sui grandi problemi anticipa le scelte e le designazioni, ma esattamente il contrario''. ''Dopo aver sostenuto un' opposizione seria, puntuale e serrata negli scorsi cinque anni, censurando pratiche di governo purtroppo non marcatamente dissimili a quelle messe in atto in questi mesi di Governo regionale - conclude Borrello - le forze politiche del centrosinistra dovrebbero avere difficolta' ad accettare che la Regione agisca non guardando a profili piu' alti e piu' democratici, ma a consuetudini vecchio stile ed a scelte preconfezionate''

Broccolo (Rifondazione) “L’Unione non attraversa un buon momento”

05/12 “Con crescente perplessità e disagio assistiamo, da spettatori increduli, alle prove tecniche di incomunicabilità dell'Unione calabrese. Ci sfuggono i termini politici del contendere né vorremo credere si tratti di semplici problemi di collocazione, ma gli attori in campo non lasciano spazi all'equivoco: ognuno parla per se, come se le intenzioni di progetto comune espresse pochi mesi orsono, premiate da un consenso senza precedenti dagli elettori calabresi, fossero retaggi di epoche remote. Sarà il frutto avvelenato del proporzionale, che di fatto con buona pace di quanti negli anni si sono sprecati per annullare le differenze oggi fanno delle ragioni di bottega la propria logica di ispirazione politica?”. A ribadirlo in una nota è il segretario provinciale PRC Cosenza. Angelo Broccolo. “Certo –prosegue Broccolo - l'Unione regionale non attraversa un buon momento. Dai repentini cambi di maggioranza di Cosenza, alle critiche sulle nomine nelle ASL, alle insolute questioni di LSU e Precari, agli accordi sulle infrastrutture, alle risorse desinate alla sanità ecc. Su alcune si parla troppo su altre non se ne parla affatto. E cosi, sia chiaro a tutti, non si può continuare a lungo. Su scala provinciale da mesi invochiamo, senza esito, un tavolo dell'Unione che, d’altronde, dallo scorso 15 giugno attende di essere convocato per arrivare ad una visione di prospettiva sulle prossime amministrative, riguardanti una miriade di piccoli e grandi comuni. Assistiamo quotidianamente a prese di posizioni di singole forze politiche, che evidentemente ritenendo, in un contesto di eguali di essere più eguali degli altri, di possedere numeri e persone in grado di dare visibilità e forza alle coalizioni locali. Allora meglio essere chiari su alcuni punti:
- il Prc rivendica, al pari di altri in un quadro di Unione, pari ed identica visibilità;
- nelle grandi città (Rende, Corigliano, Rossano, Cariati) pur avendo assunto atteggiamenti di responsabilità attendiamo che si giunga al più presto ad una definizione di programmi, che parti dalle differenti sfaccettature locali per giungere ad un percorso condiviso.
Qualora non dovessero giungere segnali significativi sceglieremo autonomamente come determinarci, demandando ad altri le eventuali responsabilità politiche di quanto potrà accadere. In maniera determinante vanno considerate le differenti situazioni politiche di Rossano e Corigliano che, tuttavia, rappresentano nella visione propositiva del nostro partito un momento nevralgico delle scelte future della nostra provincia. Le popolazioni del luogo avvertono con esponenziale difficoltà un profondo senso di abbandono da parte delle istituzioni, di fronte al dato che si collocano nell'immediato come la zona di più alta potenzialità economica. Al momento cogliamo atteggiamenti di sufficienza e di forte sottovalutazione dei rischi che realtà come le nostre corrono. Ai compagni di Corigliano e Rossano si esprime la incondizionata fiducia da parte della federazione provinciale; ed al riguardo si sottolinea che a livello, si è inteso proporre un coordinamento permanente del partito che lavori per una proposta di conurbazione delle due realtà.

Martedì a Lamezia si riunisce il comitato regionale del PdCI

05/12 Il segretario regionale dei Comunisti Italiani, Michelangelo Tripodi, ha convocato per martedì 6 dicembre una riunione del Comitato regionale del partito. L’assemblea, che si terrà presso l’hotel “Lamezia” di Lamezia Terme a partire dalle 16.30, affronterà principalmente le questioni relative alla fase politica nazionale e regionale, alla messa a punto delle prossime iniziative che vedranno impegnato il partito e all’organizzazione del PdCI in vista del tesseramento 2006. Dopo lo sciopero generale contro la Finanziaria, l’analisi dei Comunisti Italiani della Calabria affronterà inoltre le tematiche sociali e politiche che faranno parte del programma elettorale del partito.

Zavettieri: Azioni di disturbo di De Michelis in Calabria

05/12 ''Leggo compiaciuto sulla stampa che De Michelis, uscito di scena al recente Congresso del Nuovo Psi che ha eletto Segretario Bobo Craxi, continua a privilegiare la Calabria, regione che frequenta assiduamente impegnato com'e' in azioni di disturbo non degne del suo passato, oltre che per la raccolta di un po' di cascame in funzione di una sua futura e improbabile riconferma in quel di Strasburgo''. E' quanto sostiene in una nota il leader del Nuovo Psi in Calabria, Saverio Zavettieri. ''De Michelis - ha aggiunto Zavettieri - dichiara il falso quando maldestramente insinua: ''Non so se Zavettieri si sarebbe schierato a sinistra se il centrosinistra non avesse vinto le elezioni regionali in Calabria'', misurando col suo stesso metro, cioe' quello di chi resta nella Cdl per la vittoria di questa alle elezioni regionali del Veneto, nella cui giunta siede un suo amico assessore 'a mezzadria' con Forza Italia. Per i socialisti calabresi e per il sottoscritto, che non credeva piu' da tempo nella CdL, tanto da non inserire alcun socialista nel famoso listino, sarebbe stato fin troppo facile e comodo, come qualche orfano del listino medesimo auspicava, imbarcarsi, per il tramite dell'Unita' socialista calabrese, sul carro del centrosinistra, dato per vincente anche da me''. ''Ma il compito assegnatoci - ha concluso - anche per il vuoto di strategia dell'allora Segretario Nazionale del Nuovo Psi, non era quello di ricercare una sistemazione, bensi' di traghettare l'intero partito nazionale sulla sponda del centro-sinistra e dell'Unita' socialista, la qual cosa si e' puntualmente verificata al V Congresso della Fiera di Roma''.
Inoltre Zavettieri ha affermato: ''Non sono certo esaltanti gli espedienti e le manovre messe in atto da De Michelis per invalidare quel congresso nazionale che lui ha abbandonato tra i fischi dei delegati dopo averlo perso sul piano politico e numerico''. ''Nel congresso De Michelis - ha aggiunto - ha cercato di difendere, non si sa bene per chi e per cosa, un'alleanza giudicata esaurita all'unanimita' dal partito intero gia' nel corso del Consiglio Nazionale del 18 luglio 2005 per nascondersi dietro l'ipotesi risibile di un terzo polo impraticabile ed astratto, buono solo per confondere le acque, facendo, anche in cio', un pessimo uso del regalo che, ancora una volta, i socialisti calabresi gli hanno fatto con quel 15% delle suppletive nel collegio di Isola Capo Rizzuto, dedicato espressamente all'Unita' socialista''. Infine un cenno sull’unità socialista. ''Se De Michelis dovesse ripensarci e volesse unirsi a questo grande progetto politico di Unita' socialista, al di la' di cio' che porta, sarebbe il benvenuto''. ''De Michelis pero' - ha concluso - deve sapere che non ci sara' nessun vitello grasso ad attenderlo''.

Alle elezioni il PdCI con il proprio simbolo

05/12 Alle elezioni di primavera con la “Falce e Martello”. Anche il Comitato federale di Reggio Calabria, così come aveva fatto martedì scorso la Direzione nazionale, ribadisce l’attaccamento dei Comunisti Italiani allo storico simbolo delle lotte dei lavoratori. Il parlamentino provinciale del PdCI, riunito in seduta straordinaria e allargata agli iscritti, ha approvato all’unanimità un documento in cui esprime sostegno alla linea politica del segretario nazionale Diliberto e alla decisione di presentare liste di partito con il simbolo dei Comunisti Italiani nella consultazione elettorale di aprile, preso atto dell’indisponibilità dei Verdi e di altre forze politiche a formare in questa fase la Confederazione della sinistra.
“Le scelte assunte dalla Direzione nazionale – si afferma nel documento approvato dal Comitato federale – vanno nella giusta direzione e danno un forte segnale al partito, che rassicura e dà certezze sulla prospettiva futura del PdCI. Il Comitato federale, inoltre, afferma la necessità di realizzare uno sforzo straordinario nei prossimi mesi per dare, attraverso l’impegno dei compagni e delle compagne, una risposta adeguata rispetto ad una legge che introduce uno sbarramento elettorale che il partito non condivide”.
Il PdCI reggino, in vista del convegno di venerdì prossimo alla presenza dell’europarlamentare Marco Rizzo, riafferma quindi il suo appoggio alla linea politica nazionale che in questi anni ha portato ad una crescita consistente del partito ed esprime soddisfazione per l’esito della riunione straordinaria della Direzione nazionale che ha approvato, all’unanimità e con due sole astensioni, un documento che riafferma nel segretario Diliberto l’interprete della linea collegialmente elaborata.
Il PdCI conferma quindi il suo impegno per unire la sinistra italiana nell’ambito della coalizione dell’Unione che candida Romano Prodi alla guida del governo, ma, constatata in questa fase la contrarietà alla nascita di una Confederazione, da parte di Bertinotti prima e di Pecoraio Scanio dopo, si prepara con determinazione ad affrontare la competizione elettorale.
L’impegno contro la mafia e l’organizzazione del partito in vista delle elezioni amministrative, sono state le altre questioni affrontate durante il dibattito seguito alla relazione del segretario Enzo Infantino. La nomina del prefetto De Sena, pur importante e significativa, non basta – è stato detto negli interventi. Permane la necessità di interventi straordinari del governo e il PdCI, ribadendo l’impegno antimafia da sempre inscritto nel patrimonio morale e politico del partito, sente il dovere di sollecitare sul tema della difesa della legalità una spinta nuova nel centrosinistra. Sono state inoltre annunciate alcune importanti adesioni al partito che nei prossimi giorni verranno presentate in una conferenza stampa. Il partito terrà delle assemblee in preparazione della competizione elettorale che riguarda il rinnovo del Consiglio provinciale e dei consigli comunali di diverse cittadine piccole e grandi della provincia. E’ stata ribadita la necessità di presentare liste forti e aperte. Il Comitato federale, inoltre, ha espresso grande apprezzamento per l’azione politica condotta in questi anni dal consigliere provinciale Michele Tripodi che, si è detto durante la riunione, è stato l’unico consigliere che ha fatto un’opposizione costante e incisiva.
“La riproposizione della lista unitaria dei Ds e della Margherita – ha detto il segretario regionale Michelangelo Tripodi che ha tratto le conclusioni - conferma purtroppo la deriva moderata del principale partito della sinistra e rappresenta per noi uno stimolo ulteriore ad elaborare una proposta forte che possa suscitare nuovamente un largo consenso tra i ceti svantaggiati, i lavoratori precari, ovvero nella maggioranza degli italiani penalizzata dalle scelte antisociali del governo Berlusconi. Ci prepariamo alle elezioni, quindi, con fiducia convinti di dover interpretare con la determinazione che è tipica dei Comunisti Italiani il bisogno di sinistra, di tutele dei diritti, di lavoro, di legalità, di politiche sociali nuove, largamente avvertito nella società italiana”.

A Malito si inaugura la prima sezione della “Rosa nel Pugno”

04/12 Sarà inaugurata lunedì a Malito, in Calabria, la prima sezione della Rosa nel Pugno. Malito, piccolo comune della Valle del Savuto in provincia di Cosenza, è il paese dove nacque Pietro Mancini primo deputato socialista della Calabria e della Lucania, fondatore del socialismo meridionale e membro dell'assemblea costituente. Alla cerimonia di inaugurazione, che si celebrerà alle 17 presso il cinema De Rose di Malito, saranno presenti il senatore Gerardo Labellarte, responsabile enti locali dello Sdi, e i parlamentari Giacomo Mancini, Cesare Marini e Mimmo Pappaterra.

Fini in Calabria.

04/12 La Casa delle Liberta' puo' vincere le elezioni: di questo e' convinto il leader di An e vice presidente del Consiglio dei ministri, Gianfranco Fini, oggi a Catanzaro per chiudere l'iniziativa del Tir di An. ''Possiamo vincere - ha detto Fini - perche' abbiamo governato bene. Ci sono segnali di ripresa economica evidenti, come ha detto anche il Censis. Siamo intervenuti a sostegno dei ceti sociali piu' deboli, con la riforma delle pensioni e l'aumento della no tax area. Abbiamo ridato fiducia e credibilita' all'Italia nel mondo intero''. ''Se confrontiamo quello che abbiamo fatto - ha proseguito Fini - con le promesse del centrosinistra, con le sue contraddizioni e con il ricordo che il centrosinistra ha lasciato agli italiani, abbiamo motivi sufficienti per essere fiduciosi''.
Sulal droga dopo aver visitato un centro di recupero
''Non ci puo' essere la liberta' di drogarsi, di fare del male a se o agli altri''. A dirlo e' stato il vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini, da stamani in Calabria, a Catanzaro ha visitato il Centro calabrese di solidarieta', che si occupa del recupero dei giovani dalle dipendenze. ''E' questo - ha aggiunto Fini parlando ad un gruppo di giovani - il principio che sta all' origine della mia proposta di legge. Nella lotta alla tossicodipendenza e' fondamentale la prevenzione e siete voi i primi protagonisti di questa opera. Un vostro messaggio ai vostri coetanei ha un valore di deterrenza maggiore di qualsiasi altro. E' chiaro che anche le istituzioni devono attivarsi. Poi dobbiamo fare un grande sforzo per il recupero chi ha ceduto e non si tratta di solo di disintossicare il fisico. il problema e' liberare la mente dall' ossessione della droga, che significa restituire dignita' alle persone''. Al riguardo, Fini ha anche sottolineato l' importanza dell' inserimento nel mondo del lavoro, ''abbattendo ogni pregiudizio'' e favorendo coloro che sono usciti dal tunnel della droga. ''Altrimenti - ha aggiunto il vice premier - rischiamo di condannarli due volte: prima si illudono e poi si rendono conto che niente e' cambiato''. Fini ha anche parlato dell' aspetto repressivo della lotta alla droga che, ha spiegato, deve essere rivolto agli spacciatori. ''Non possiamo pensare - ha affermato - che una persona fermata con dieci dosi possa dire che sono ad uso personale e uscire quando magari e' uno spacciatore noto. Una distinzione tra l' uso personale e lo spaccio deve essere fatto e cio' e' possibile solo quantificando la sostanza''. ''Il Governo - ha proseguito Fini - e' convinto di avere indicato la via giusta che mi convince ancor di piu' quando, come stamani, incontro operatori e ospiti di comunita' di recupero. Del fenomeno droga se ne parla molto, spesso solo per ideologia, e pochi conoscono il problema''. In precedenza aveva parlato il fondatore della comunita', don Mimmo Battaglia, che ha ripercorso le tappe del Centro, che tra poco festeggera' i 20 anni di esistenza e dal quale sono passati oltre 2.000 ragazzi con una percentuale di recupero del 56-57%. Al termine del suo intervento, don Battaglia ha donato a Fini un pane sfornato dai ragazzi ''simbolo dell' ospitalita' e dell' accoglienza dei calabresi e, per noi - ha detto il sacerdote - della condivisione e della solidarieta'''. Prima dell' intervento di Fini alcuni ragazzi hanno raccontato le loro esperienze sottolineando l' importanza del percorso intrapreso.
L’Italia non è in declino
''Quando la sinistra dice che l' Italia e' in declino e che tutti sono piu' poveri fa invettive che si scontrano con cio' che gli italiani vedono. Non abbiamo fatto tutto, ci sono mille problemi da risolvere, ma rispetto a cinque anni fa non solo le cose non sono peggiori, ma spesso sono migliori''. ''Quando, finalmente - ha aggiunto Fini - faremo un confronto con il centrosinistra non basato sulle invettive, ma con i numeri, sara' facile dimostrarlo. Per esempio, la sinistra dice che italiani sono piu' poveri. Quando siamo andati al governo, nel 2001, dai dati Istat emergeva che gli italiani sotto la soglia di poverta' erano il 12%, adesso sono l' 11,7%. Non abbiamo risolto il problema, ma non si puo' certo dire che l' Italia, prima, fosse il paese dei bengodi. Anche se abbiamo fatto meno di quanto promesso abbiamo fatto sempre piu' di quanto hanno fatto loro''
Sulla devolution
''La riforma che abbiamo approvato ripristina quel concetto di interesse nazionale che proprio la Calabria deve avere a cuore perche' e' una regione che ha un ritardo da colmare''. A sostenerlo e' stato il vice premier, Gianfranco Fini, commentando l' iniziativa della Regione Calabria che e' tra le promotrice della proposta di referendum sulla devolution. ''Il governatore Loiero - ha aggiunto Fini - dovrebbe ricordare che questo principio di interesse nazionale fu cancellato dal centrosinistra''.
Ereditata una realtà meridionale indegna
Il governo Berlusconi, sotto il profilo della dotazione infrastrutturale del Paese, ha ereditato ''una realta' meridionale indegna per un Paese civile'' e Prodi ''non puo' presentarsi come un taumaturgo, visto che l' Italia l' ha gia' governata''. ''Molti dei guasti lamentati al sud - ha aggiunto Fini - sono l' eredita' di amministrazioni e governi di centrosinistra. L' autostrada Salerno-Reggio Calabria non e' un problema creato dal governo Berlusconi. Ci siamo trovati a fronteggiare l' emergenza e credo che qualcosa sia stata fatta. Non tutto, e' ovvio, ma la bacchetta magica non ce l' ha nessuno''.
Su prodi e il programma del centrosinistra
Nel centrosinistra c' e' una ''componente di sinistra dura e pura, o antagonista, che ha una politica esattamente opposta o molto diversa da quella dell' Unione. Aggiungeteci Mastella, il movimento radicale-socialista e davvero si capisce perche' Prodi stenta a presentare il programma: perche' appena lo fa o resta ai titoli, o quando va ad approfondire va in rotta di collisione con componenti della sua maggioranza''. ''Quello che sta accadendo in Val di Susa - ha sostenuto Fini - e' anche la dimostrazione delle mille contraddizioni del centrosinistra. Prodi si offende quando dico che i no global sono suoi sostenitori, ma non e' colpa mia se li ha fatti partecipare alle primarie dove c' erano anche gli incappucciati. Il centrosinistra ha una platea di sostenitori che vede anche componenti piu' radicali che in certi casi sono addirittura al confine tra legalita' ed illegalita'. Penso a quelli che definiscono resistenti i terroristi iracheni''. ''Tra gli animatori della protesta in Val di Susa - ha proseguito Fini - c' e' l' eurodeputato Agnoletto che non e' proprio un moderato. Anche quello e' centrosinistra. Una protesta in qualche modo contro un governo regionale di centrosinistra. Figuriamoci cosa farebbero se dovessero governare l' Italia. Quando Prodi e Fassino dicono che la riforma Biagi va modificata, le parti piu' radicali dicono che va abolita''.
In Iraq come costruttori di pace
''Tra i costruttori di pace inserisco a pieno titolo anche i nostri soldati che sono impegnati in Iraq per ridare liberta' a quei popoli'' . ''Siamo tutti per la pace - ha detto Fini - ma non si conquista sventolando le bandierine arcobaleno in piazza ma si ottiene lottando contro il terrorismo''.
Sulla ndrangheta e sui giovani di Locri
''Da parte delle forze politiche vi deve essere assoluta trasparenza e rifiuto di qualsiasi contiguita' o collusione con ambienti del malaffare''. ''Il governo - ha proseguito Fini parlando delal situazione calabrese -sta facendo tutto quanto e' in suo potere potenziando il controllo del territorio, ma al di la dell'azione delle istituzioni e' indispensabile che vi sia la collaborazione da parte del cittadini''. ''Quello che sta accadendo in Calabria - ha aggiunto Fini - da questo punto di vista e' estremamente significativo''.
''Bisogna evitare che i fenomeni trasversali di protesta e la ribellione morale nei confronti della criminalita' vengano strumentalizzati dalla politica''. ''Credo non sia interesse di nessuno - ha aggiunto Fini - mettere l'etichetta di partito sui movimenti, soprattutto giovanili, che sono di ribellione soprattutto verso la criminalita'''. Fini ha cosi' commentato una battuta del coordinatore di An, Giovanni Dima, che parlando delle manifestazioni dei giovani di Locri ha detto ''che quel lenzuolo bianco non deve diventare una bandiera rossa''.

Mancini (Sdi): “Dopo due anni raccogliamo i frutti dell’unità socialista”

03/12 Giacomo Mancini, responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Lamezia per presentare la federazione dei gruppi regionali di Unità Socialista e Nuovo Psi, è intervenuto affermando: "Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro coerente iniziato due anni fa che consente ai socialisti di essere più uniti in consiglio regionale e quindi più forti in Calabria. Adesso la sfida deve essere quella di dare vita ad un unico soggetto politico: l'occasione deve essere il prossimo congresso dello Sdi che si celebrerà a febbraio e che darà finalmente una casa a tutti i socialisti. I socialisti uniti in un unico gruppo e in un unico partito daranno più slancio alla Rosa nel Pugno. In Calabria il nostro vessillo sarà quello dell'innovazione e della modernizzazione che non merita di essere ammainato per come alcune deludenti scelte della giunta regionale lascerebbero presagire".

De Michelis in Calabria: “Alle elezioni cercherò di portare il simbolo”

03/12 ''Cerchero', alle prossime elezioni, di presentare una lista con il nostro simbolo''. A dirlo e' stato stasera Gianni de Michelis, nel corso di un convegno al quale hanno partecipato gli aderenti del Nuovo Psi rimasti fedeli alla sua linea. ''La mia posizione - ha aggiunto De Michelis ripercorrendo le vicende del partito - era equidistante rispetto al bipolarismo. Di fronte alla scelta del gruppo Craxi-Zavettieri di andare verso il centrosinistra ed in considerazione anche della nuova legge elettorale, la mia posizione e' ancora equidistante dai poli. Poi vedremo''.

Alemanno a Cosenza con il TIR di AN “Volontà di sentire la gente”

03/12 ''Il Tir e' la manifestazione della volonta' di Alleanza nazionale di sentire la gente, di parlare provincia per provincia con tutta la popolazione e con tutti gli elettori''. E' quanto ha detto il ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno questa sera a Cosenza. ''Noi abbiamo accettato una grande sfida - ha aggiunto - che e' quella di avere liste di Alleanza Nazionale e di valorizzare entro queste liste anche la figura del premier Fini, quindi la possibilita' votando An di indicare Fini come premier del centrodestra''.
Sulla devolution: la si smetta con i complessi di inferiorità del sud
''Bisogna smetterla con i complessi di inferiorita'. Pensare che la devolution svantaggi il sud a favore del Nord significa partire con il piede sbagliato e pensare che il Sud, di fronte a una maggiore autonomia, non sia in grado di autogovernarsi''. ''Il dato fondamentale - ha aggiunto - e' che esisteranno sempre fondi di solidarieta' che compenseranno fra regioni povere e quelle ricche. La devolution contiene anche al proprio interno le norme antiribaltone e le norme sugli interessi nazionali che garantiscono un governo centrale forte in grado di sovrintendere l'unita' nazionale''.
Mai pensato che il partito unico fosse la soluzione
''Noi crediamo nella coalizione e nei partiti, poi dopo le elezioni vedremo. Io non ho mai pensato che il partito unico fosse una soluzione'' ''Ho sempre pensato al bipolarismo - ha aggiunto - e a dei partiti all'interno del bipolarismo quindi personalmente non ho molto da cambiare idea, ma, ovviamente saranno gli elettori che ci indicheranno la strada per il futuro''.
Il maggioritario c’è già, questo sistema sarà confermato anche alla prossima legislazione
''Il maggioritario c'e' gia' perche' c' e' il premio di maggioranza. Siamo convinti che questa legge elettorale vada bene e sara' confermata anche nella prossima legislatura''. ''E' uguale a quella tedesca - ha concluso - cioe' uno degli esempi migliori di democrazia europea''.
Grato a Fini per la designazione a candidato Sindaco di Roma
''E' una designazione importante. Io sono molto grato al presidente Fini di questa scelta e sono soprattutto grato a tutti gli elettori, a tutti i circoli e la societa' civile romana che ha fortemente premuto per questa scelta'' ''Affronteremo - ha aggiunto - questa battaglia importante. Sono tredici anni che la sinistra governa Roma ed e' stato un periodo di governo interminabile quanto inutile. Roma purtroppo in questi 13 anni non e' cresciuta''.

Pappaterra (Sdi) “Elaborare un piano per la Valle dell’Esaro”

03/12 ''Elaborare un piano che misceli risorse naturali e socio culturali presenti nel territorio con lo scopo di promuovere lo sviluppo e combattere lo stato di arretratezza e l' elevato tasso di disoccupazione che si registrano nel territorio cosentino della Valle dell' Esaro''. Lo ha detto Domenico Pappaterra, deputato dello Sdi intervenendo a San Sosti ad una conferenza programmatica del partito. All' iniziativa, coordinata da Domenico Genise, segretario provinciale dello Sdi sono intervenuti il senatore Cesare Marini; l' assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato; l' assessore al Turismo della Provincia, Rosetta Console, e i sindaci dei paesi della Comunita' Montana ''Unione delle Valli''. Marini e Incarnato, nei loro interventi, hanno assicurato il loro appoggio all' idea-progetto per lo sviluppo economico finalizzata a trovare una soluzione alla costruzione della diga dell' Alto Esaro, struttura che garantirebbe il rilancio agricolo e industriale dell' intera zona.

Galati (Udc) “La mia azione di Governo si ispira alla figura di Vito Napoli”

03/12 ''La mia partecipazione alla vita politica ha una genesi precisa e una paternita' forte, quella di Vito Napoli, un uomo che ha saputo imprimere freschezza ideale e capacita' di innovare nella sua azione politica, e cui ancora oggi mi ispiro nella mia azione di governo''. E' quanto ha detto il sottosegretario alle Attivita' Produttive, Giuseppe Galati, ricordando a Torino la figura del giornalista economico ed esponente politico, Vito Napoli, in occasione dell' incontro promosso dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin. ''Gli elementi - ha aggiunto - che hanno caratterizzato la vita politica di Vito Napoli sono stati la sua passione civile, la sua cultura e la sua profonda umanita', che si riflettevano in ogni suo gesto politico, superando i bizantinismi della politica per lasciare spazio a modelli innovativi che coniugassero matrice cattolica e apertura verso la modernita'. La sua vita politica e' stata costellata da incontri importanti, come quello con Carlo Donat-Cattin, che ne hanno segnato il percorso imprimendo maggiore forza e determinazione al suo impegno di governo e alla sua azione politica''. ''La forza delle sue idee - ha concluso Galati - la sua passione contagiosa e il suo senso del dovere hanno consegnato il suo ricordo alla storia politica di questo Paese e, personalmente, sono impresse nella memoria a continua guida e futura memoria''

P. Mancini: “I DS negano l’intitolazione di una sede al socialista Aldo Animasi. Fassino sconfessi l’iniziativa”

02/12 “Vorrei esprimere la mia più sentita solidarietà ai familiari di Aldo Aniasi, che è stato un popolare comandante partigiano, un autorevole dirigente socialista, un fedele amico di Pietro Nenni e di Giacomo Mancini e un onesto ed efficiente sindaco, in anni difficili e tempestosi, della sua Milano”. . E' quanto sostiene in una nota l'ex sindaco di Cosenza Pietro Mancini, figlio del defunto leader socialista Giacomo. “Mi piace immaginare che Aldo, da lassù –prosegue Pietro mancini- , abbia commentato, ironicamente, con i suoi vecchi compagni Pietro, Bettino e Giacomo, il protervo, assurdo " niet " dei post- comunisti milanesi , che hanno voluto bocciare la doverosa intitolazione a suo nome di una sezione della Quercia : " Avete visto, compagni, anche da morti, gli eredi di Togliatti e Berlinguer non risparmiano proprio nulla a noi socialisti. Caro Nenni, avevi proprio ragione tu, quando dicesti che le nostre immagini avrebbero avuto libero accesso nelle sezioni dei comunisti, ma solo 20 anni dopo la nostra scomparsa ". Da parte mia, spero, vivamente, che Piero Fassino, il quale non perde occasione per definire " socialista " il suo partito, sconfessi l' iniziativa anti - Aniasi dei diessini milanesi e decida, presto, di ricordare, come merita, le tante e meritorie battaglie politiche del dirigente del PSI".

Minniti (DS) “Pisanu intervenga per scongiurare la chiusura dei ristoranti minacciati dalla mafia”

02/12 Attuare iniziative straordinarie per scongiurare la chiusura del ristorante 'Al Valantain' di Santa Trada a Villa San Giovanni i cui proprietari hanno subito numerose intimidazioni. E' quanto ha chiesto il parlamentare dei Ds, Marco Minniti, in una interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. ''I gestori del ristorante 'Al Valantain' - sostiene Minniti nell'interrogazione - dopo ulteriori intimidazioni della 'ndrangheta, a seguito della loro coraggiosa denuncia ai mass media, oltre che alle forze dell'ordine nell'ottobre scorso, intendono rinunciare a proseguire nella loro attivita' commerciale. I fatti nuovi che hanno convinto i giovani imprenditori, Valentina ed Ernesto, assieme al padre Francesco e la madre Vittoria, a maturare una decisione cosi' difficile, si riassumono in due ulteriori intimidazioni avvenute mercoledi' e giovedi' scorso: il ritrovamento di un plico intimidatorio simile ad un ordigno, ben confezionato e riposto dietro un finestrone del locale e il taglio di diversi rami di una bellissima palma posta all'ingresso del locale. Rami che poi venivano riposti accuratamente in un angolo del giardino di pertinenza del ristorante''. ''Nel novembre del 2004 - prosegue Minniti - arrivano le prime intimidazioni con le richieste di denaro. Puntuale la denuncia ai carabinieri della stazione di Villa S. Giovanni, ma le lettere di minacce e di richieste estorsive continuano a rendere la vita impossibile alla famiglia Mazza che nel febbraio di quest'anno riceve per posta tre cartucce da fucile gia' esplose assieme ad una lettera dal chiaro contenuto intimidatorio. Il tutto viene sempre denunciato ai carabinieri compreso l'ultimo episodio, quello del 22 ottobre scorso, quando la sera verso le ore 23 e 30, dopo che gli ultimi clienti si apprestavano ad andar via, si accorgevano che all'interno dello sgabuzzino del locale vi era un forte odore di liquido infiammabile che aveva gia' saturato la stanza. Una tragedia evitata per puro caso. Un ultimo atto criminale che induceva i Mazza a denunciare anche pubblicamente la loro storia, che ha trovato spazio anche sulla stampa nazionale''. ''Finita l'attenzione mediatica - ha concluso - si sono verificati gli ultimi episodi ancora piu' inquietanti. Se la vicenda si concludesse con la chiusura del locale sarebbe una sconfitta per l'intera citta'''.

Il Musa aderisce alla sezione Italiana del Partito della Sinistra Europea

02/12 La proposta di Fausto Bertinotti, approvata nell’ultima riunione del Comitato Politico di rifondazione Comunista, di costituire una sezione italiana del Partito della Sinistra Europea è stata accolta con soddisfazione dal Movimento per l’Unità della Sinistra Alternativa (MUSA), coordinata dall’On. Mario Brunetti. In un’apposita riunione del coordinamento del Movimento, analizzata la relazione e le conclusioni dell’Organismo Nazionale di Rifondazione, si è ritenuto di riconfermare l’orientamento già nel passato espresso, di voler costruire una relazione stabile con Rifondazione, aderendo, ora, formalmente alla costituenda Sezione italiana del partito della Sinistra Europea. Questa decisione non nasce solo dalla convinzione che con la Sezione italiana della Sinistra Europea si possono creare i presupposti per costruire, nel concreto, la Sinistra Alternativa, ma anche dalla certezza che la “nuova questione meridionale” come “questione mediterranea” su cui il MUSA è impegnato, da tempo, in un’attenta ricerca anche culturale, può essere posta in campo solo dentro un’altra idea d’Europa che il partito della Sinistra Europea ha sottolineato al recente congresso europeo di Atene. Il coordinamento del MUSA, nel presentare formalmente la richiesta di adesione ha deciso di tenere a breve una iniziativa, in Calabria, su: “Mezzogiorno e Partito della Sinistra Europea chiamando a discutere le soggettività e le varie esperienze che su questo punto di aggregazione sono disponibili a cimentarsi.

Romeo (NPsi) “De Michelis non assuma iniziative da segretario. Non lo è più dopo aver abbandonato il Congresso”

02/12 ''Gianni De Michelis nella qualita' di europarlamentare, eletto nel Nuovo Psi con i voti calabresi e meridionali, puo' assumere tutte le iniziative che vuole, cio' non gli e' possibile nella veste di segretario perche' lui non lo e' piu' avendo abbandonato il quinto congresso regolarmente convocato, celebrato e concluso con l' elezione del segretario Bobo Craxi''. E' quanto sostiene in una nota la segretaria della Federazione di Reggio Calabria del Nuovo Psi, Angela Romeo, circa la visita di De Michelis prevista per sabato. ''De Michelis o chi per lui - ha aggiunto - non puo' abusare del simbolo o di quant' altro sia riferibile al partito, come del resto gia' il Tar di Catania ha stabilito in occasione delle elezioni comunali di Messina. Atteggiamento diverso, come avvenuto, impone la necessita' di tutelare simbolo e partito coinvolgendo la magistratura''. ''Per quanto riguarda la sezione di Rosarno - ha concluso Romeo - non e' piu' derogabile lo scioglimento della stessa che, secondo le norme statutarie, sara' avanzato alla commissione di garanzia regionale''

Burani Procaccini: “A Natale 50 mila bambini sulle strade a mendicare”

02/12 ''A Natale avremo 50 mila bambini mendicanti nelle strade, nelle metropolitane, davanti ai semafori : penso che sia arrivata l'ora di non assistere passivamente a questa vergogna''. E' quanto sostiene in una nota la presidente della commissione bicamerale Infanzia, Maria Burani Procaccini. ''Da un lato invoco - ha aggiunto - operazioni giudiziarie come quelle di Cosenza (dove c'e' gia' un'importante sentenza di primo grado) che, purtroppo, ancora non hanno avuto seguito in altre realta' italiane: non sono famiglie quelle che tengono questi bambini sporchi, esposti al freddo ed alla fame e sfruttano il loro sangue. Dall'altro lato mi auguro che ci sia una conferenza Stato-Regioni che fissi gli obiettivi per l'assistenza alla mendicita', con i centri regionali di riferimento. Non e' retorica affermare che la presenza di questi bambini e' un pugno nello stomaco ma voglio ricordare che le regioni non destinano un euro per progetti sulla mendicita'''. ''Ci vuole - ha concluso Burani - una grande sferzata per combattere il problema e pensare all'assistenza integrata, sociale e rieducativa''.

P. Mancini: Preoccupa il riemergente giustizialismo dei DS: ma la Sicilia non è l' " Isola dei mafiosi "

01/12 (Pietro Mancini)" L' Unità " - che qualche giorno fa, con Travaglio, in punta di penna, aveva definito la Sicilia " l' Isola dei mafiosi " - ha esultato, presentando l' annuncio del probabile, sofferto " passo indietro " del casiniano Totò Cuffaro - che, inquisito per " favoreggiamento aggravato " di alcuni boss, forse non si ricandiderà alla presidenza della Regione - come la prima, grande vittoria di donna Rita Borsellino e del " fronte antimafia ". Ma Violante e Fassino non avevano giurato che la Quercia, ormai, aveva dato l' addio definitivo al giustizialismo, assicurando che non sarebbero state più, nè a Palermo nè a Milano, le cosiddette " toghe rosse " a cambiare le decisioni, autonome, del partito e dell' Unione ? E i dirigenti non avevano spiegato che la linea politica dei DS non si sarebbe più basata sulle inchieste giudiziarie, in Sicilia e altrove, come negli anni 90 ? L' esultanza del quotidiano dei gruppi parlamentari ds per l' esternazione di Cuffaro è, dunque, una " voce dal sen fuggita ", oppure a via Nazionale sono state già archiviate le doverose distinzioni tra politica e giustizia e si torna a cavalcare, alimentando pericolose spaccature, opportunamente bocciate dal saggio ex senatore comunista Emanuele Macaluso, la deleteria divisione tra la Sicilia onesta e pulita e quella, infame e trafficona, dei presunti " collusi " con i boss, ma innocenti sino alla sentenza definitiva ?
Una risposta chiara, su questo punto, dovrebbero darla, presto, i dirigenti del primo partito del centro - sinistra. Soprattutto per non accreditare l' ipotesi che i ds la pensino allo stesso modo della sorella del compianto giudice Borsellino, già simpatizzante del MSI, che non ha affatto nascosto la sua gioia per il " passo indietro " di Cuffaro, aggiungendo : " Ma Totò avrebbe dovuto pensarci prima ! ". Nel " Paese normale ", sempre vagheggiato, a parole, dall' aspirante ministro degli Esteri, D' Alema, l' antagonista dell' attuale governatore avrebbe dovuto, quantomeno, apprezzare l' intenzione, manifestata da Cuffaro, di lasciare la politica, qualora venisse condannato, in primo grado, per il reato, contestatogli dalla procura di Palermo, di favoreggiamento aggravato di alcuni boss mafiosi.
Ma a chi giova trasformare la campagna elettorale, in Sicilia, in una sorta di lacerante referendum, denso di veleni, pro o contro la mafia ? Non certo ai siciliani onesti, che sono la maggioranza, e che respingono le strumentalizzazioni politiche, che vengono tentate dagli eredi dei " professionisti dell' antimafia ", di sciasciana memoria. Il centro - sinistra, che in questi giorni ha compiuto l' ennesima giravolta, esaltando nel " teatrino romano " Pier Ferdinando Casini in funzione anti - Berlusconi, farebbe bene a recepire l' opportuno invito del presidente della Camera a non dipingere gli amministratori e gli imprenditori della Sicilia e delle altre regioni del Mezzogiorno d' Italia unicamente come un manipolo di burattini, manovrati dalla spietata criminalità mafiosa. Che, invece, va contrastata, con serietà e con senso di responsabilità e non con vuoti slogan, dalle forze dell' ordine e dal più ampio schieramento dei partiti, delle istituzioni e dell' opinione pubblica.

Pignataro (CGIL) “Un Pdl per interdire la campagna elettorale agli inquisiti”

01/12 Un' azione congiunta tra la Regione Calabria e le altre Regioni meridionali, in contemporanea all' iniziativa della deputazione calabrese, affinche' sia formalizzata al presidente della Camera, Casini, la richiesta di discussione della proposta di legge che interdice l' attivita' di campagna elettorale agli inquisiti e condannati per mafia, 'ndrangheta e comunque per attivita' delittuosa e' stata chiesta dal segretario generale della Cgil Calabria, Fernando Pignataro. Scrive il Segretario generale in una nota: “Riteniamo giusta e politicamente importantissima la dichiarazione di Prodi fatta a Locri, con la quale si rifiutano pubblicamente i voti mafiosi, di gente collusa con essi e di coloro che comunque praticano la cultura della n’drangheta.
E’ una lezione di valori praticati e non solo affermati, di cui riteniamo abbia bisogno la Calabria tutta, ad ogni livello della sua vita politica, sociale ed economica.
In questo contesto diventa di piena attualità la proposta di legge del Centro Studi Lazzati di Lamezia Terme, diretto dal Giudice Romano De Grazia.
Come tutti sapranno lo schema di legge, presentato dall’On. Nesi, e sottoscritto anche dagli On. Angela Napoli e Marco Minniti, interdice, in pochi ma efficaci punti, l’attività di campagna elettorale agli inquisiti e condannati per mafia, n’drangheta e comunque per attività delittuosa.
Prevedere,inoltre, decadenze immediate, per coloro che si sono avvalsi di tale pubblicità elettorale.
L’amministrazione Comunale di Lamezia, insieme ad altre decine di Comuni hanno adottato O.d.G. di sostegno alla proposta di legge, congiuntamente al Consiglio Regionale della Calabria.
Consideriamo anche questo fatto di estrema novità, di chiara discontinuità col passato, così come le popolazioni hanno chiesto.
Necessita però che una forte azione venga intrapresa, da parte di tutti, a che il Presidente della Camera, Casini, metta in discussione, senza più tentennamenti, la proposta di legge che è ferma dal Maggio 2003.
La Regione Calabria potrebbe avviare un’azione congiunta con il resto delle Regioni del Sud a che sia formalizzata tale richiesta, contemporaneamente all’iniziativa della deputazione calabrese.
Sarebbe un modo concreto per passare dalla denuncia ai fatti, determinare le condizioni per le quali non è più possibile stare solo ad esprimere contrarietà alla n’drangheta, ma obbliga ciascuno a scelte formali.
I giovani di Locri c’è lo chiedono, assumendosi, forse caricandosi oltre le loro possibilità, il fardello della lotta senza indugi alla n’drangheta”.

SeL e Npsi “Impegno comune per l’unità dei socialisti”

01/12 Socialismo e' liberta' e il Nuovo Psi della provincia di Cosenza ''si impegnano su un terreno di comune collaborazione ad affrontare sia le fasi del processo di unita' con tutti i socialisti che fanno parte della grande famiglia del socialismo europeo, che le prossime scadenze elettorali amministrative e politiche, con realismo e, soprattutto, con assoluta coerenza''. E' questo il risultato dell' incontro tra le delegazioni delle due formazioni guidate dai rispettivi segretari, Benedetto Di Iacovo e Battista Gentile. Le due formazioni, inoltre, a livello provinciale, e' scritto in un documento, ''confermano la propria presenza e collaborazione nel centrosinistra e nell' Unione, privilegiando nel suo programma solo i contenuti e non gli slogan, nonche' nella famiglia del socialismo europeo''. ''Le due formazioni - e' scritto nel documento - lavorano da tempo per unificare le iniziative politiche e culturali comuni che in questi anni hanno rappresentato, nel Paese e in Calabria, veri e propri centri di resistenza e animazione della tradizione e della storia riformista del socialismo. A prescindere dalle tattiche pre-elettorali di altre formazioni consorelle, le due formazioni intendono promuovere una significativa convergenza fra aree politiche capace di dare vita ad un nuovo soggetto politico che abbia come respiro e come dimensione evocativa l' orizzonte del socialismo italiano e di quello Europeo ed internazionale''. ''Pur perseguendo l' obiettivo dell'Unita' di tutte le formazioni socialiste - prosegue il documento - registriamo nell' accordo tra Sdi e Radicali una forte battuta d' arresto di questo processo, nonche' una cessione di sovranita' ed identita' politica e culturale a favore dell' area radicale, spesso definitasi liberista, quindi antitetica al riformismo socialista. Socialismo e' liberta' e Nuovo Psi intendono riequilibrare questo processo a favore dell' identita' socialista e riformista aprendo, cosi', la strada per una nuova e moderna forza, sintesi tra sviluppo, solidarieta' sociale, diritti civili e liberta', argomenti propri della storia e dell' identita' socialista''. Socialismo e' Liberta' e Nuovo Psi hanno anche espresso ''una comune preoccupazione sull' attuale, evidente, fase di declino economico che sta caratterizzando tutto il territorio provinciale alle prese con una fortissima involuzione sia sul piano occupazionale che su quello della crescita economica, civile, democratica e, soprattutto, della sicurezza dei cittadini che segnala una grande emergenza democratica e di vivibilita' dei nostri territori, aggrediti dalla mafia e dalla criminalita' in genere''. Socialismo e' liberta' e Nuovo Psi hanno quindi deciso di costituire un apposito Comitato d' intesa ''che coordinera' il lavoro tra le due formazioni, al fine di formulare programmi, proposte e progetti per la comune azione'', di convocare al piu' presto le due segreterie congiunte ''per portare avanti il processo avviato'' e di ''di avviare una serie di incontri con le restanti forze politiche dell' Unione''

Donnici: “Nello statuto di PartecipAzione prevista la doppia tessera”

01/12 Partecipazione, il movimento fondato dall' assessore regionale Beniamino Donnici, ex coordinatore di Idv, ha presentato oggi simbolo e statuto ed ha nuovi quadri dirigenti, tutti pro tempore in attesa della celebrazione del primo congresso regionale. Si tratta, e' scritto in una nota, di ''volti e nomi conosciuti, di provenienza Idv, ma anche nuovi ingressi dicono di un progetto politico che sta catalizzando consensi''. Nello statuto sono previste, prosegue la nota, ''alcune significative novita' che esplicitano, senza ombre e senza ambiguita' di sorta, la strada che si intende percorrere''. A spiegarlo e' stato lo stesso Donnici insieme a Eugenio Madeo, portavoce del movimento, ''alla presenza dell' esecutivo regionale, aperto a quanti vogliono fattivamente lavorare all' organizzazione di questo nuovo soggetto politico''. ''Abbiamo voluto prevedere nello statuto la doppia tessera - ha annunciato l' assessore regionale - ma ad una condizione: la condivisione del progetto che porta alla costruzione del Partito democratico''. Il fine ultimo, afferma la nota, ''e' e rimane il Partito Democratico e ''Partecipazione'' non solo ci crede fermamente ma ha gia' cominciato a realizzarlo''. ''Il nostro movimento - ha aggiunto Donnici - vuole raccogliere esperienze diverse, convinti che la contaminazione puo' essere un' occasione di crescita per tutti, e trovare poi il momento di sintesi nel Partito Democratico''. ''Da qui a poco - s' scritto nel comunicato - partira' un ciclo di iniziative nei Comuni elettoralmente piu' significativi, il 6 dicembre a Rende e il 17 a Vibo Valentia, le prime, dove si affronteranno le questioni specifiche del territorio inquadrandole in un programma piu' generale per la Calabria''. A breve partira' anche la campagna adesioni ''Partecipo anch' io''. Inoltre e' in allestimento il sito internet e' e' gia' attivo l' indirizzo di posta elettronica info@partecipazioneweb.it.. E' poi prevista l' inaugurazione della sede regionale a Cosenza e la presentazione del periodico del movimento.

A Malito nasce al prima sezione della “Rosa nel Pugno”

30/11 La prima sezione della Rosa nel Pugno sarà inaugurata a Malito, in Calabria, lunedì prossimo. Malito, piccolo comune della Valle del Savuto in provincia di Cosenza, è il paese dove nacque Pietro Mancini primo deputato socialista della Calabria e della Lucania, fondatore del socialismo meridionale e membro dell’assemblea costituente. Mario Guzzo Foliaro, sindaco socialista che ha fortemente voluto l?evento, ribadisce con orgoglio che ?da questa zona della Calabria il movimento socialista, da più di un secolo, ottiene la forza di importanti consensi e il contributo di dinamiche intelligenze tra le quali ha primeggiato quella di Giacomo Mancini che, da questi luoghi, ha iniziato la sua lunga e fervida attività politica che lo portò alla guida del PSI. Oggi noi vogliamo sostenere lo sforzo profuso da Enrico Boselli, consapevoli che i socialisti, grazie all?alleanza strategica con i radicali, possono tornare ad essere protagonisti in Italia. Il nostro piccolo paese è orgoglioso della propria storia gloriosa che vuole onorare dando forza alla Rosa nel Pugno.
Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti il senatore Gerardo Labellarte, responsabile enti locali dello Sdi, e i parlamentari Giacomo Mancini, Cesare Marini e Mimmo Pappaterra.

Napoli (AN) “Sciogliere il comune di Santa Caterina allo Ionio”

30/11 Il Comune di Santa Caterina dello Ionio va sciolto, cosi' come e' accaduto per quelli di Guardavalle e Nettuno, per le presunte infiltrazioni della cosca Gallace-Novella. A sostenerlo, in un' interrogazione presentata al Ministro dell' Interno, e' Angela Napoli, deputato di An e vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. Napoli, nell' interrogazione, facendo riferimento all' operazione Mithos, eseguita dai carabinieri nel settembre del 2004, rileva come gli affiliati alla cosca Gallace-Novella non solo hanno il controllo assoluto delle attivita' illecite in una vasta zona della provincia di Catanzaro, ma la loro influenza si e' estesa al litorale laziale, inquinando, persino, il Consiglio Comunale di Nettuno, sciolto, per infiltrazione mafiosa, nella scorsa settimana, dal Consiglio dei Ministri. Sempre nella scorsa settimana, a sei affiliati della stessa cosca della 'ndrangheta, che vivono in particolare ad Anzio e Nettuno, sono stati sequestrati beni per un valore di circa 10 milioni di euro. Il 21 novembre, del 2003, e' stato sciolto, sempre per infiltrazione mafiosa, il Consiglio Comunale di Guardavalle, proprio a causa del comprovato condizionamento degli amministratori da parte delle cosche coinvolte nell'operazione Mithos. Oltre al Comune di Guardavalle, l'operazione Mithos ha coinvolto anche il territorio del Comune di Santa Caterina allo Ionio. Oltre a questo va considerata la presenza di qualche assessore e consigliere comunale di Santa Caterina legato da rapporti di parentela con pregiudicati''. ''Appare quindi del tutto evidente - afferma ancora il vicepresidente della Commissione antimafia - la capacita' delle cosche Gallace- Novella di penetrare nell'attivita' della pubblica Amministrazione. Quali sono dunque i motivi che fino ad oggi hanno bloccato lo scioglimento del Comune di Santa Caterina dello Ionio per infiltrazioni mafiose?''. Da qui la richiesta al ministro Pisanu ''se non ritenga necessario ed urgente usare analoghe scelte rispetto a quelle adottate per i Comuni di Guardavalle e di Nettuno''.

Il Tir di AN a Crotone

30/11 Giovedì 1 dicembre a Crotone arriverà il Tir di Alleanza nazionale “Iter Italiae”. Il mezzo, che stazionerà per l’intera giornata nella città di Pitagora in piazza della Resistenza, precede la visita del presidente del partito Gianfranco Fini. Il ministro degli Esteri sarà infatti a Catanzaro il 4 dicembre per concludere la settimana che il partito ha dedicato alla Calabria. Nel pomeriggio alle ore 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Crotone si terrà un incontro su: “La Riforma costituzionale al di là degli slogan”. Parteciperanno il Presidente Provinciale, On. Domenico Rizza, il consigliere regionale On. Pasquale Senatore, il Coordinatore regionale, On. Giovanni Dima. Concluderà i lavori, l’On. Nuccio Carrara, Sottosegretario alle Riforme Istituzionali.

Sabato ad Amantea il Congresso regionale di Rifondazione

30/11 Si svolgera' sabato prossimo, in un albergo di Campora San Giovanni di Amantea, il secondo congresso regionale del Partito della Rifondazione comunista. I lavori si apriranno con una relazione del commissario regionale del partito, Stefano Zuccherini. Tema dell' iniziativa ''Battere i poteri criminali e lottare per la pace, il lavoro ed i diritti''.

Si dimette il presidente della Provincia di Reggio, Fuda

30/11 Il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Pietro Fuda, si e' dimesso stasera dall' incarico. Lo ha comunicato lo stesso Fuda con una lettera che il presidente del Consiglio provinciale ha letto stasera al termine della riunione dell'assemblea. Fuda aveva gia' annunciato dal maggio scorso che si sarebbe dimesso entro il mese di novembre. ''Ritengo - ha scritto Fuda nella lettera di dimissioni - di aver interpretato il ruolo che ho avuto l'onore di esercitare con il necessario spirito di servizio, e sono altrettanto convinto che i risultati ottenuti vadano ascritti al merito del Consiglio, della dirigenza, dei dipendenti provinciali e di quanti, in modo diretto ed indiretto, in base alle proprie possibilita', hanno dato tutto cio' che potevano dare per raggiungere il traguardo fissato. Uno spirito di servizio che ha sempre accompagnato il mio impegno lavorativo, politico ed amministrativo; uno spirito di servizio che non verra' mai meno, ma che mi impone, con la stessa sollecitudine e la stessa trasparenza con le quali ho interpretato finora il mio incarico, di lasciare la guida della Provincia''. ''Non solo - ha proseguito Fuda - perche' gli obiettivi principali del programma amministrativo sono stati raggiunti, gran parte grazie all'armonia e alla frequente collegialita' con cui il Consiglio provinciale ha saputo lavorare, ma soprattutto perche' le condizioni politiche, generali e di contesto, sono mutate, e richiedono una fine anticipata di questa esperienza''. ''Sono convinto - ha sostenuto Fuda - che ormai esistano le condizioni e gli uomini per proseguire nel lavoro compiuto finora con ancora maggiore impulso, per fare cio' che il nostro meraviglioso territorio merita. Abbiamo raggiunto risultati importanti, ma ben sappiamo che resta molto da fare. Ora e' il momento di restituire ai cittadini la sovranita', e di permettere loro di decidere chi e come debba proseguire il cammino amministrativo''. ''L' esperienza maturata in questi tre anni e mezzo di amministrazione - ha proseguito Fuda - e' stata esaltante e gratificante, e mi ha arricchito moltissimo, sia perche' mi ha permesso di approfondire la conoscenza dei problemi dell' intero territorio provinciale, sia, soprattutto, perche' ho trovato conferma alla personale convinzione che molti di questi problemi possano essere risolti, partendo dall' ascolto, costante e continuativo nel tempo, delle esigenze reali del territorio ed unendolo a quello spirito di servizio che rappresenta la base imprescindibile, il fulcro dell'impegno politico e di ogni attivita' amministrativa, ed a cui sono legati a doppio filo i buoni risultati raggiunti''. ''Abbiamo dimostrato - ha concluso Fuda - che la nostra splendida provincia non e' l'ultima, ne' nel panorama locale ne' in quello nazionale: ne rappresentano una prova inconfutabile i numerosissimi riconoscimenti giunti da piu' parti, istituzionali ed accademici, per molti settori della gestione amministrativa. Una provincia che per potenzialita' e risorse naturali, umane, imprenditoriali e culturali, ha tutto il diritto di candidarsi ad un ruolo guida nello scenario del Mediterraneo, iniziando a raccogliere i frutti dei suoi 220 chilometri di costa, del porto di Gioia Tauro e dello scalo aeroportuale''.

Emendamento dell’UDC alla finanziaria per l’accesso al lavoro di 4500 laureati presentato da Ranieli

30/11 Il deputato dell' Udc Michele Ranieli, ha presentato un emendamento alla Finanziaria 2006, sottoscritto dal capogruppo Luca Volonte', e dall' on. Silvio Liotta, che si propone un duplice obiettivo: ''l' accesso al mondo del lavoro per circa 4.500 laureati e la possibilita' per i comuni delle aree Obiettivo 1 di usufruire di prestazioni altamente qualificate''. ''Il progetto - e' scritto in un comunicato - usufruirebbe di finanziamenti statali per circa 200 milioni di euro e non comporterebbe oneri aggiuntivi per i piccoli comuni che non potrebbero permettersi, per problemi di bilancio, una tale spesa''. ''Il progetto, denominato 'Podesta'' - ha sostenuto Ranieli - mira a alla creazione di tre nuovi posti di lavoro qualificati in ogni piccolo comune dove si registra la totale mancanza di risorse umane qualificate adeguate. In moltissimi casi, infatti, la massima figura e' quella di un geometra mentre al suo posto, con tutto il rispetto per tale professionalita', dovrebbe esserci un ingegnere e al posto di un ragioniere dovrebbe esserci una figura professionale piu' elevata come un laureato in economia. Se il progetto venisse accolto nella sua interezza ed esteso a tutto il territorio nazionale si prefigurerebbe l' impiego di tre laureati per ogni piccolo comune per un totale di 17 mila posti di lavoro selezionati dopo un primo trimestre di alta formazione''. ''Nel caso previsto dal mio emendamento, e cioe', ai comuni dell'area Obiettivo 1 - ha concluso Ranieli - il programma prevede il coinvolgimento di circa 4.500 laureati in cerca di occupazione''

Mancini e Intini (Sdi) incontrano i rappresentanti del Fe.G.I.C.A.

29/11 Ugo Intini, Capogruppo dello Sdi alla Camera dei Deputati e Giacomo Mancini, responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, hanno incontrato i rappresentanti nazionali della Fegica, Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini, Roberto Di Vincenzo Segretario Generale e Roberto Timpani e Alessandro Zavalloni, componenti della Segreteria Nazionale. A conclusione dell'approfondito confronto i dirigenti socialisti hanno concordato con quelli del sindacato, che vanta oltre settemila associati distribuiti su tutto il territorio nazionale su circa 22.000 impianti, una stretta collaborazione politica da raggiungere attraverso l'elaborazione programmatica comune sui temi dell'energia ed in particolare sulle tematiche che riguardano i carburanti. "Abbiamo l'obiettivo di rafforzare la presenza dei socialisti nel mondo del lavoro - ha affermato Giacomo Mancini - per questo abbiamo iniziato una serie di incontri con le organizzazioni sociali del nostro paese. Siamo certi che gli stimoli, i suggerimenti e la disponibilità che stiamo incontrando contribuirà al successo della Rosa nel Pugno".

Casa socialista: E’ diaspora continua. In un assemblea con Principe, Casalinuovo, Zito, Napoli, Galati, espresse riserve sull’intesa con i radicali

29/11 Si e' svolto un incontro tra dirigenti delle formazioni socialiste calabresi di Socialismo e Liberta', Sdi, Nuovo P.S.I, Rende Riformista-Insieme per Rende e Laburisti, al quale, tra gli altri, hanno partecipato, l'On. Mario Casalinuovo, il Sen. Sisinio Zito, l'On.Rosario Olivo, l' On. Sandro Principe, l' On. Giuseppe Napoli, l'On. Francesco Galati e l' On. Nino Cotroneo. Nel corso del dibattito sono state ribadite le riserve gia' precedentemente espresse sull'intesa Radicali-Sdi, che sembra diretta alla formazione di un vero e proprio partito diverso rispetto alla tradizione socialista italiana, impegnata in oltre un secolo di storia ad affermare i principi di giustizia sociale, a difendere i valori di liberta' e laicita', ad esaltare i diritti civili, promuovendo il dialogo con tutte le confessioni religiose, a partire da quella cattolica. Nelle prime iniziative del nuovo soggetto radical-socialsita e', infatti, visibile il prevalere delle specifiche tematiche radicali (annullamento del concordato, eutanasia, laicismo esasperato), rispetto all'azione politico-parlamentare ed all' esperienza di governo del socialismo italiano. L' obiettivo di una forza socialista, deve essere quello di favorire, anche nel nostro Paese, la costruzione di una grande forza Socialdemocratica, capace di misurarsi con le sfide poste dalla globalizzazione, protesa a tutelare le fasce deboli della societa', impegnata ad ampliare gli spazi di liberta' e difendere il welfare state. Un nuovo grande soggetto politico della sinistra riformista, capace di porre fine all' anomalia italiana, non potra' far a meno della grande tradizione culturale e dell'esperienza del socialismo italiano e, quindi, della presenza al suo interno di una componente di chiara ed autentica identita' socialista. In Calabria in particolare - ancora oggi attraversata da contraddizioni stridenti, da diffuse aree di indigenza, da un debole e precario tessuto produttivo, da una tentacolare pervasivita' della criminalita' organizzata e mafiosa - il ruolo dei socialisti e' tuttora centrale e decisivo nel governo dello sviluppo e della crescita economica e sociale. I partecipanti all' incontro hanno, quindi, stabilito di affidare ad un documento l' analisi piu' approfondita delle ragioni che spingono verso l' organizzazione in Calabria di un'area politica autenticamente socialista che, nell' ambito del centro-sinistra, partecipi con il proprio patrimonio di idee ed esperienze a rafforzare le prospettive della coalizione. Per contribuire a dar vita al grande progetto riformista hanno, pertanto, convocato per il prossimo venerdi' 16 Dicembre presso la sala della Cassa Edile di Catanzaro, un' assemblea di tutti i socialisti calabresi che intendono impegnarsi per la costruzione di una grande forza socialista e riformista.

Laratta (DL) “Lo sviluppo della Calabria, possibile solo attraverso la legalità”

29/11 Il presidente della Commissione regionale per l’emersione, Franco Laratta, in occasione del 60° anniversario dell’Assindustria cosentina ha incontrato un gruppo di imprenditori locali ai quali ha espresso alcune considerazioni riguardo il lavoro e la crescita economica della Calabria.
«Lo sviluppo produttivo della nostra regione – ha detto Laratta – è possibile soltanto attraverso un pieno recupero della legalità. Un valore senza il quale è difficile pensare di ricostruire, in un’ottica di regolarità, un tessuto economico e sociale oggi assuefatto alla cultura della illegalità e della trasgressione diffusa». Investire in cultura della legalità è dunque per Laratta «il primo passo che le istituzioni, insieme ai soggetti produttivi debbono compiere al fine di invertire lo status negativo della nostra regione». Laratta nel suo incontro con gli imprenditori ha poi ribadito il suo convincimento «che non basta adottare misure repressive nell’ambito del lavoro irregolare, ma bisogna anche promuovere politiche di contrasto, mirate e condivise che siano di vero sostegno per le imprese». In tal senso il presidente Laratta ha sottolineato la necessità per le imprese calabresi di beneficiare di una «fiscalità di vantaggio»; e richiamato le politiche del credito, «lontane – secondo il presidente - dalle aspettative degli imprenditori». «E’ importante – ha proseguito - stringere una serie di intese tra le parti affinché si profonda il massimo impegno per fissare e raggiungere obiettivi concreti. Allo stesso modo occorre far convergere gli sforzi per ottenere strumenti legislativi idonei a sostegno dell’emersione, dello sviluppo e dell’occupazione».
«Fin da subito bisogna rafforzare la cooperazione tra i soggetti che operano attorno alle tematiche dello sviluppo regolare, perché - ha concluso Laratta – la Calabria non può più aspettare».

Il Nuovo Psi esce dalla maggioranza di centrodestra al Comune di Castrovillari.

28/11 Il capogruppo in Consiglio comunale Antonio Scoditti e il segretario politico Marco Federico hanno scritto al sindaco Franco Blaiotta e al presidente del Consiglio comunale per comunicare la loro presa di distanza dall' attuale compagine amministrativa di centrodestra. ''In conformita' alle decisioni assunte nei congressi nazionale, regionale, provinciale e locale, tesi a perseguire l' unita' dei socialisti riformisti - e' detto nella lettera - tenuto conto del processo di accelerazione in vista della prossima scadenza elettorale nazionale che ci vedra' collocati nell' area di centrosinistra, tale condizione impone al Nuovo Psi la definizione di una posizione politica chiara, a livello locale, non piu' conciliabile con la strategia delle due coerenze''. ''La sostenibilita' della nostra duplice posizione politica - scrivono Scoditti e Federico al primo cittadino - e' venuta meno anche alla luce delle conflittualita' interne alla maggioranza che non consentono la realizzazione degli obiettivi di tipo programmatico su cui si fondava l' accordo elettorale del 2002. Pertanto siamo costretti a sciogliere il rapporto fiduciario con l' amministrazione da lei presieduta''

Donato (DL) “Allo sciopero regionale mancava il gonfalone del Comune di Castrovillari”

28/11 Interrogazione con risposta in consiglio comunale da parte del capogruppo della Margherita, Giovanni Donato, sull'assenza del gonfalone cittadino al corteo dello sciopero generale dello scorso venerdi'. In qualita' di consigliere comunale, Donato, ha chiesto ufficialmente al sindaco di conoscere il motivo che ha portato a tale assenza, evidenziata anche da numerosi cittadini presenti al corteo, e che hanno potuto evidenziare - commenta il rappresentante del centro sinistra - la presenza di altri gonfaloni dei comuni viciniori. ''Moltissimi cittadini - commenta Donato - stanno vivendo amaramente sulla loro pelle la gravissima crisi occupazionale che attanaglia il nostro comprensorio e la nostra Regione anche a causa della politica economica messa in atto dall'attuale Governo centrale, si sono visti privi dei loro contrassegni istituzionali, l'assenza dei quali li faceva sentire sempre piu' soli e sminuiva, oltremodo, la tradizionale ospitalita' di Castrovillari, citta' scelta, unica nella provincia, per lo svolgimento di una importante manifestazione che ha visto la partecipazione di quasi diecimila Calabresi''. L'assenza era fata notare soprattutto da alcuni giovani alunni del Liceo Scientifico ''E.Mattei'' di Castrovillari - aggiunge il consigliere della Margherita - i quali nel pomeriggio precedente alla manifestazione, mentre all'aperto preparavano gli striscioni da esibire durante il corteo, erano stati aggrediti proditoriamente e premeditatamente da un gruppo di facinorosi, con lanci di uova! ''Meno male che ha pensato a dar loro solidarieta',dal palco,stigmatizzando l'accaduto, Fulvio Fammoni,Segretario aggiunto della Cgil''. ''Gli Amministratori accorti,efficienti ed equilibrati, consapevoli di rappresentare tutta la popolazione e non soltanto una parte, - conclude Donato - al di la' dell'appartenenza partitica o politica, non possono lasciarsi sfuggire o, peggio, snobbare o avversare occasioni importanti di mobilitazione, come questa, che consentono di portare alla ribalta nazionale le problematiche del lavoro di una zona, come la nostra, in profonda crisi, per dare la possibilita' a chi deve decidere di intervenire in modo incisivo, strategico e risolutivo''.

L’on. Napoli (An) sollecita la Commissione d’accesso per il Comune di Decollatura

28/11 L' avvio da parte del Prefetto di Catanzaro delle procedure d' accesso al Comune di Decollatura e' stato sollecitato al ministro dell' Interno dalla vicepresidente della Commissione antimafia, Angela Napoli, di An. La Napoli, in una interrogazione, ha fatto presente al ministro che ''e' stato segnalato a me, alla Commissione nazionale antimafia ed alle altre istituzioni preposte, lo stato di gravissimo degrado istituzionale e civile nel quale versa il Comune di Decollatura. Nelle segnalazioni si fa riferimento al pesante condizionamento che la criminalita' organizzata eserciterebbe sugli amministratori comunali. Sarebbero stati concessi arbitrariamente da parte del Sindaco contributi a persone, da parenti delle stesse, coinvolte giudiziariamente di gravi reati''. ''I contributi - ha proseguito la parlamentare - sarebbero stati elargiti ai destinatari senza una precisa e legittima istruttoria. Sarebbero stati affidati, in modo diretto, appalti pubblici senza una legittima giustificazione e le forniture, i lavori in economia ed i lavori di somma urgenza sarebbero stati assegnati disattendendo il regolamento interno e ad imprese appartenenti o vicine a personaggi di spicco della 'ndrangheta calabrese. Fonti di stampa riferiscono che il Sindaco sarebbe stato accusato di voto di scambio e destinatario di una serie di avvisi di garanzia per il reato di cui all' articolo 416 bis del codice penale finalizzato alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione, concussione e abuso d' ufficio del codice penale''.

Pietro Mancini: Cinque domande ai capi dei DS sulla linea politica della Quercia.

28/11 Commento di Pietro Mancini apparso su “Il Giornale” di oggi. “Questa sinistra è senza ricette per il futuro e sogna un altro mondo per non dover riformare questo “. L’ impietosa diagnosi del filosofo Andrè Glucksmann sui socialisti francesi che, senza la guida del carismatico Francois Mitterrand, attraversano una grave crisi di identità, potrebbe adattarsi anche alla situazione, molto difficile, del principale partito della sinistra di casa nostra, i DS. L’ impressione, sempre più diffusa tra i militanti e gli osservatori, è che, dopo aver rinunciato alla leadership del centro - sinistra, delegata a Romano Prodi, i dirigenti diessini abbiano ormai perso la capacità di orientare e di mobilitare l’ elettorato progressista, con le proprie autonome proposte. Come il destino del PS francese, squassato dalle lotte tra le correnti, potrà essere deciso, positivamente, solo dagli errori dei gollisti di Chirac, cosi’, in Italia, la sinistra sta facendo il " catenaccio " e sta giocando di rimessa, sperando che l’ elettorato punisca il centro- destra. Rinunciando a coinvolgere, a tutto campo, l’ opinione pubblica nei suoi obiettivi, che neppure si conoscono con precisione, tanto che il politologo Panebianco li ha definiti “ le priorità inesistenti”. In Francia, da un recente sondaggio è scaturito che oltre il 57 per cento degli intervistati non considera il partito socialista una forza moderna e propositiva e il 59 per cento ritiene che non svolga bene il suo ruolo di opposizione. Qualcuno, forse, può negare che anche la Quercia sia una forza tendenzialmente conservatrice, che non si è mai degnata di studiare i programmi innovatori di Tony Blair e - mutuando l’ accusa di Glucksmann al partito orfano di Mitterrand - “ non sia in ascolto “ di quegli italiani, lottano contro la miseria e non possono permettersi di partecipare alla lussuosa cena romana del segretario e del presidente del partito con Cesare Romiti e Luca Cordero di Montezemolo ? Ma D’ Alema e Fassino non si rendono conto che non è possibile entusiasmare gli elettori, indicando loro la costituzione post - elezioni di un gruppo unico dei partiti e dei cespugli dell’ Unione alla Camera e al Senato, traguardi che possono stare a cuore solo alle ristrette oligarchie partitiche, bocciate impietosamente da Arturo Parisi ? Se, d’ altronde, è ben comprensibile, e non campata in aria, l’ irritazione dei diessini, che sono stati determinanti alle primarie per l’ investitura del Professore, contro i prodiani, non è, certo, sufficiente il “ niet “ di Vannino Chiti, stretto collaboratore del segretario, ai “ processi giacobini “, che verrebbero intentati contro Fassino e compagni. Anzi, questo vittimismo rischia di accreditare, nel popolo ulivista, l’ idea dell’ ostinato rifiuto del vertice del Botteghino a ogni progetto di rinnovamento della politica e di auto- riforma dei partiti e delle attuali burocrazie, considerate da Parisi, e non solo da lui, come un freno al rapporto con la società civile. Sinora, dalle contraddittorie sortite dei capi post- comunisti, si è ben compresa solo la loro contrarietà, in sintonia con Rutelli, a fare del vagheggiato partito democratico il partitone di Prodi. Ma allora, archiviata l’ opzione socialdemocratica, qual’ è l’ idea- guida del vertice della Quercia ? Non basta - come hanno fatto i capi dei DS e della Margherita nel Big Talk rutelliano di Milano, amplificato dal " Corrierone ", ma disertato da Parisi e dai prodiani- proclamare una " fortissima unità d' intenti ", sinora mai, concretamente, dimostrata. Perché, invece di logorarsi in estenuanti polemiche con i seguaci dell' ex presidente demitiano dell' IRI- che è stato omaggiato, con moglie, servilmente, da Fabio Fazio su RAI 3- ultime quelle sui finanziamenti della campagna elettorale e sul “ niet “ alla pretesa del Professore di capeggiare il listone DS- Margherita in tutta Italia, D’ Alema e Fassino non rinunciano alle logoranti mediazioni, sui nodi più intricati, e non svelano, con chiarezza, i propri disegni ? E, quando D’ Alema elogia come un grande statista, quasi un novello Mitterrand, Veltroni, che defini' solo qualche anno fa un “ flaccido imbroglione “, quando Walter era il numero due del governo Prodi, quella di Massimo è una dichiarazione sincera, o è finalizzata esclusivamente ai giochi interni e alla divisione delle poltrone più prestigiose, nel partito e nell’ auspicato, dalla sinistra, nuovo governo ? E il “ riformismo del popolo “, a cui si richiama sempre, nelle sue ispirate esternazioni, il sindaco di Roma, Walter intende, concretamente, attuarlo, oltre che con la figlia di Robert F. Kennedy, anche con i tantissimi funzionari del suo partito, poco interessati ai cambiamenti, e con quei notabili, che in periferia costituiscono il vorace esercito dei lottizzati della politica, quello di cui Arturo Parisi ha invocato l’ immediato scioglimento ? E, forse, Veltroni potrebbe anche tentare di spiegare, e non solo ad Andrè Glucksmann, le ragioni, profonde, che spingono milioni di giovani, emarginati dalle asfittiche segreterie dei partiti della sinistra, in Francia come in Italia, a sostenere, con convinzione, che, nei salotti del Potere come nelle assemblee delle organizzazioni progressiste, la parola “ libertà “ si ascolti, ormai, sempre più raramente

Tassone (Udc) “Il volontariato la più grande risposta alla criminalità”

27/11 ''Proprio nel momento in cui la criminalita' mostra tutta la sua arroganza, la risposta piu' grande che possiamo dare e' quella del volontariato, una risposta che si aggancia ai grandi valori ed ai grandi ideali''. Lo ha detto il viceministro ai Trasporti ed alle Infrastrutture, Mario Tassone, che oggi, insieme al sottosegretario all' Interno D' Alia, ha visitato il Centro di accoglienza per immigrati di Isola Capo Rizzuto. ''Ho espresso il mio apprezzamento alla Misericordia - ha aggiunto Tassone - per tutto quello che sta facendo nel territorio nazionale ed anche all' estero e per l' azione che svolge nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto in termini di buona organizzazione e di umanita'''.

Dima (AN) “Con l’iniziativa del Tir approfondiremo le tematiche dell’attualità”

26/11 ''Con questa iniziativa puntiamo, attraverso l' utilizzo di un Tir appositamente attrezzato, ad approfondire, nei cinque capoluoghi di provincia calabresi dove lo stesso sostera', problematiche di stretta attualita'''. Lo ha detto Giovanni Dima, coordinatore regionale di An, presentando stamattina a Cosenza il programma della settimana di iniziative ''Il Tir di Alleanza nazionale in Calabria'' che si concludera' il 4 dicembre a Catanzaro alla presenza di Gianfranco Fini. Nel corso dell' incontro con i giornalisti, al quale ha partecipato, tra gli altri, il deputato Roberto Caruso, e' stato illustrato il programma definitivo dell' iniziativa, che comincera' dopodomani, lunedi', e che prevede una serie di convegni e dibattiti. ''In occasione della manifestazione conclusiva della settimana politica di An in Calabria - ha aggiunto Dima - Gianfranco Fini esporra' gli ottimi risultati perseguiti e raggiunti dal Governo nazionale in tema di grandi riforme costituzionali e di modernizzazione del sistema Italia grazie anche e soprattutto alla presenza di una destra che ha fatto del buon governo della nazione e del rispetto delle istanze dei cittadini i propri punti di riferimento politici''. Secondo Dima, la prossima sara' ''una settimana particolarmente intensa sotto il profilo politico ed organizzativo, con la presenza, oltre che di Fini, di Alemanno, Nania, Carrara, Bobbio. Un' iniziativa con la quale si puntera' a riaffermare nel panorama politico calabrese la presenza di un partito forte e coeso, proiettato a perseguire ed a raggiungere prestigiosi traguardi''.

Minniti (DS) scrive a Pisanu: “Il Comune di Sinopoli sciolto dalla mafia, un paradosso”

25/11 ''Attraverso le dimissioni di tutti i consiglieri comunali di Sinopoli, si e' giunti alla paradossale situazione di un Consiglio comunale non 'sciolto per mafia' ma 'sciolto dalla mafia'''. Lo afferma Marco Minniti, responsabile problemi sicurezza dei Ds, in un' interrogazione presentata al Ministro dell' Interno. Minniti fa riferimento alla situazione del sindaco del centro del Reggino, Domenico Luppino, ''costretto a dimettersi dopo le dimissioni a catena dell'intero Consiglio comunale. Le lettere di dimissioni sono state consegnate al sindaco nel pomeriggio dello stesso giorno della manifestazione a Locri, con le piu' diverse giustificazioni che vanno da motivi di lavoro a motivi di famiglia. Si tratta soltanto dell' ultimo anello di una catena di pressioni esercitata sul sindaco dopo un escalation di incredibili intimidazioni e attentati, dalla distruzione di una intera piantagione di sua proprieta' a uno stillicidio di danneggiamenti e di attentati dinamitardi, uno dei quali realizzato con un potente ordigno che gli ha distrutto la cappella di famiglia al cimitero. Negli ultimi tre anni non solo Domenico Luppino e' stato vittima di attentati ed altri atti intimidatori, ma tali atti sono stati rivolti anche contro il Municipio, assessori e vicesindaco. A tanto accanimento criminale e' stata sempre opposta la scelta della legalita', con la denuncia degli attentati subiti alla pubblica opinione e alle autorita' competenti''. Il deputato dei Ds chiede al ministro Pisanu ''come valuta la situazione e quali iniziative intende assumere, anche attraverso un potenziamento delle forze dell'ordine, per garantire piu' adeguate condizioni di sicurezza agli amministratori di Sinopoli, a partire dalla persona del sindaco''.

Il PdCI riunito a Lamezia affila le armi per le prossime elezioni

25/11 “Il PdCI della Calabria, indipendentemente dall’esito del confronto politico avviato a livello nazionale per tentare di formare un’aggregazione con altre forze della sinistra, è determinato a fare fino in fondo la propria parte per ottenere un’affermazione del partito nelle elezioni politiche di primavera”. Questo è quanto emerso dalla riunione della Segreteria regionale che si è tenuta a Lamezia Terme, e che è servita per mettere a fuoco l’attuale fase politica e intensificare l’iniziativa del partito in vista del tesseramento 2006. Il partito calabrese – è stato rimarcato nel corso dell’incontro – è consapevole della straordinaria importanza che assume la consultazione elettorale di aprile e, nell’attesa che venga definito tanto il sistema di voto, quanto il quadro di eventuali alleanze con altre forze dell’Unione, rimane proiettato con fiducia, tranquillità e determinazione verso la fase che culminerà con le elezioni. Il PdCI, che è determinato a presentare in Calabria candidati forti - con tutti i massimi dirigenti nelle condizioni di dimostrare senso di responsabilità e spirito di servizio - ritiene di poter superare lo sbarramento elettorale, anche in ragione della generale crescita di consensi e di fiducia, dimostrata anche dall’avvenuto aumento degli iscritti. In vista dell’imminente avvio della nuova campagna per il tesseramento, infatti, nella riunione di Lamezia è stata espressa soddisfazione per la crescita delle adesioni registrata quest’anno in ambito regionale, con oltre 200 iscritti in più rispetto al 2004, nonostante le difficoltà incontrate nella federazione di Catanzaro.
Un’ampia parte della discussione politica è stata dedicata alle manifestazioni che il PdCI programmerà per le prossime settimane; si è deciso a tal fine di procedere alla convocazione ed all’organizzazione di cinque manifestazioni provinciali che si terranno nel mese dicembre sui temi della devolution, della legalità, della finanziaria, del lavoro e dello sviluppo.
Nell’incontro, inoltre, è stata sottolineata la straordinaria riuscita della manifestazione antimafia di Locri, cui fra gli altri hanno partecipato Romano Prodi, il segretario nazionale Oliviero Diliberto e i vertici nazionali dei partiti dell’Unione. Il centrosinistra – è stato detto durante la riunione - ha dimostrato ancora una volta una grande capacità di porsi in sintonia con i bisogni di una regione che, come dimostra la grande reazione civile dei giovani, si sta battendo per respingere l’attacco della mafia e superare la marginalizzazione a cui è stata a lungo costretta dal governo Berlusconi e dalla precedente giunta regionale di centrodestra. La Segreteria Regionale del PdCI, nel ringraziare il segretario Diliberto, nonchè i tanti militanti del partito e della Fgci che sono giunti a Locri per ribadire l’impegno antimafia che da sempre caratterizza i Comunisti Italiani, ritiene incomprensibili e fuori luogo le critiche che alcuni esponenti regionali del centrodestra hanno espresso riguardo alla massiccia e spontanea partecipazione dei giovani alla “fiaccolata contro la ‘ndrangheta, per la legalità e lo sviluppo”.
La Segreteria regionale, nei giorni in cui si avvia nelle cinque province la fase di presentazione e confronto sulle “linee guida” della legge urbanistica regionale, ha sottolineato i significati innovativi della riforma in senso democratico che l’assessore Michelangelo Tripodi sta attuando nel settore, anche per assicurare agli operatori di questo delicato comparto moderni strumenti di pianificazione, nonché trasparenza ed efficienza della macchina amministrativa regionale.
Nella riunione dei dirigenti regionali del PdCI, infine, sono state ribadite le ragioni dell’adesione del partito allo sciopero generale del 25 novembre contro la finanziaria del governo. I Comunisti Italiani – è stato rimarcato – parteciperanno alle cinque manifestazioni previste nella regione. Il PdCI sarà al fianco dei lavoratori per dire “no” ai tagli alle risorse per gli Enti locali, ai tagli alle risorse per gli ammortizzatori sociali, ai tagli ai finanziamenti per lo sviluppo del Mezzogiorno, e alle scelte di un governo che dimostra di non voler fronteggiare il “caro vita” e la disoccupazione con nuove politiche sociali che contrastino la vecchia e nuova povertà.
“Stiamo per avviare il nuovo tesseramento – dichiara il segretario Michelangelo Tripodi a commento della riunione – nella consapevolezza che in Calabria e in Italia sta aumentando lo spazio politico per il nostro partito, rimettendo al centro del dibattito politico le tante questioni sociali drammaticamente aperte, il tema del lavoro precario e di quello che manca, il tema dei diritti minacciati e negati, il tema della pace e del futuro incerto per i giovani. Si avvicina una fase di intensa attività politica, che vogliamo affrontare irrobustendo il dialogo con la società calabrese, nei territori, sui posti di lavoro, nelle scuole, offrendo ad ognuno la coerenza e il coraggio di un partito aperto e moderno che si misura con le sfide odierne ponendo al centro dell’azione politica la lotta alle ingiustizie e l’impegno a favore dei più deboli”.

Guccione (DS) “I comuni si attivino sul DDL che confisca i beni mafiosi”

25/11 Il coordinatore regionale dei Ds, Carlo Guccione, ha chiesto ai capigruppo del partito nei Consigli comunali di presentare una mozione per sollecitare ai sindaci una presa di posizione ''che sia di stimolo nei confronti del Governo in relazione al disegno di legge sul riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attivita' e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali''. Guccione, che ha assunto l' iniziativa insieme al segretario regionale della Sinistra giovanile, Luigi Guglielmelli, sostiene che ''sia utile sollecitare il Governo affinche' il ddl possa contenere norme piu' incisive nel contrasto alle mafie ed alle loro attivita' economiche. Pensiamo altresi' che un' azione di sensibilizzazione su questi temi possa partire proprio dai Consigli comunali''. Guccione e Guglielmelli chiedono, in particolare, che ''venga modificato l' art. 3 del disegno di legge laddove prevede di fatto l' incertezza permanente sui provvedimenti di confisca. Noi pensiamo sia opportuno avere certezza giuridica e non porre in essere, in materie cosi' delicate, un' eccezione al principio della certezza del diritto. Chiediamo di istituire in maniera permanente la figura del 'Commissario straordinario per la gestione e la destinazione dei beni confiscati', che tanto aveva fatto contro la criminalita' organizzata''.

Da lunedì il Tir di AN in Calabria. Il 4 conclude Fini

25/11 Da lunedi' il Tir di Alleanza nazionale sara' in Calabria inaugurando una settimana di manifestazioni che si concluderanno domenica con la presenza del presidente del partito, Gianfranco Fini, che sara' in mattinata a Catanzaro e nel pomeriggio a Lamezia Terme. Per lunedi' e' prevista una manifestazione a Reggio Calabria dove, nella sede del Consiglio regionale, si svolgera' un convegno sul tema ''Contrasto alla criminalita' organizzata ed impegno istituzionale in Calabria''. E' prevista la presenza di Luigi Bobbio, capogruppo di An in Commissione parlamentare Antimafia; del procuratore della Repubblica Antonino Catanese; di Giorgio Chinnici, ordinario di Sociologia all' universita' di Palermo; del prefetto Luigi De Sena; del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso; del Presidente della Commissione per la riforma del Codice penale, Carlo Nordio; di Giovanni Tinebra, capo del Dipartimento Amministrazione penitenziaria; del sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, e della giornalista Marina Valensise. Ai lavori, che saranno coordinati dalla giornalista Anna La Rosa, saranno presenti anche il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima; il parlamentare europeo Umberto Pirilli; il senatore Renato Meduri; il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, ed il capogruppo di An in Consiglio regionale, Alberto Sarra. Il 29 novembre, sempre a Reggio Calabria, e' previsto un dibattito sul tema ''Il sindaco Giuseppe Scopelliti e la sua Giunta incontrano i cittadini'', alla quale, oltre a quella del primo cittadino, e' prevista la presenza degli assessori e dei consiglieri comunali, provinciali e regionali di An. Il 30 novembre il Tir di An si trasferira' a Vibo Valentia dove, nella Biblioteca comunale, avra' luogo un dibattito sul tema ''La riforma della Costituzione''. Previsti gli interventi di Maria Limardo, presidente provinciale di An; del senatore Francesco Bevilacqua; di Giovanni Dima e di Domenico Nania, presidente dei senatori di An. Il primo dicembre e' prevista una manifestazione a Crotone sempre sul tema della ''La Riforma della Costituzione''. Intervengono il presidente provinciale di An, Domenico Rizza; il consigliere regionale Pasquale Senatore; Giovanni Dima e del deputato Nuccio Carrara. Il Tir di An si trasferira' poi a Cosenza, dove sostera' il 2 ed il 3 dicembre. Il primo giorno e' previsto un dibattito sul tema ''La mia generazione crede ancora'', con i rappresentanti di Azione giovani, Azione studentesca, Azione universitaria e dei consiglieri circoscrizionali e comunali di An. Il 3 dicembre, alle 16, in piazza dei Bruzi, il ministro Gianni Alemanno incontrera' i dirigenti provinciali del partito. Per le 17 dello stesso giorno, nel cinema San Nicola, e' prevista un' altra manifestazione sul tema ''Finanziaria 2006 e dintorni''. Intervengono Giovanni Dima; Giuseppe Caputo, commissario An di Cosenza; i deputati Giuseppe Geraci e Roberto Caruso; il consigliere regionale Franco Morelli; i consiglieri provinciali Pasqualina Straface, Franco Bruno e Antonio Pucci ed i consiglieri comunali Fausto Orsomarso e Fabrizio Falvo. Per quanto riguarda la giornata del 4 dicembre, il programma prevede la visita di Gianfranco Fini, alle 10, al Centro calabrese di Solidarieta'. Alle 11 Fini terra' una conferenza stampa nella Biblioteca dell' Amministrazione provinciale ed alle 12 presiedera' una manifestazione all' auditorium Casalinuovo''. Nel pomeriggio Fini si trasferira' a Lamezia Terme, dove inaugurera' un nuovo Circolo di An. L' ultima manifestazione del Tir di An e' prevista nel pomeriggio a Catanzaro Lido, dove i consiglieri comunali di Catanzaro incontrano la cittadinanza. Seguiranno una conferenza stampa del presidente provinciale di An, Wanda Ferro, del consigliere comunale Luigi Dattilo, dell' assessore comunale Tony Sgromo e del presidente circoscrizionale Francesco Passafaro

Il Sottosegretario Santelli a Crotone con il Ministro della Giustizia russo, Yuri Chaika

24/11 venerdì 25 novembre alle ore 10.50, il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli sarà a Crotone, accompagnata dal Ministro della Giustizia della Federazione Russa Yuri Chaika.
Sono previste una visita alla Casa Circondariale di Crotone e l’inaugurazione dei nuovi laboratori artigianali dell’Istituto, che rappresentano un’importante strumento per la riabilitazione e la formazione professionale dei detenuti. A seguire, presso l’Istituto si celebrerà la Festa Annuale Regionale del Corpo della Polizia Penitenziaria: nel corso della cerimonia saranno consegnati dei riconoscimenti al personale che nel corso dell’anno si è distinto in relazione a particolari accadimenti ed operazioni di servizio.

I Socialisti di Catanzaro federati, assieme i vertici di NPsi e Sdi

24/11 Le segreterie di Catanzaro del Nuovo Psi e dello Sdi hanno deciso di attuare concretamente il progetto di Unita' Socialista federando i vertici provinciali del partito ed i gruppi nei consigli comunali, provinciale e delle comunita' montane. La decisione e' stata assunta al termine di un incontro svoltosi a Catanzaro al quale hanno partecipato: per l'Unita' Socialista-Sdi e per il Nuovo Psi,Franco Tucci,Saverio Nitti ,Franco Conidi ,Angelo Arturi, Giampaolo Mungo,Riccardo Gigliotti e Pino Franze'. ''In particolare - e' scritto in una nota - per quanto riguarda la citta' capoluogo,il 'Partito socialista Unificato' ha deliberato di concorrere alle prossime elezioni comunali formando una propria lista di Unita' Socialista in grado di esprimere la guida della citta' di Catanzaro per poter intraprendere un nuovo corso politico riformista capace di affermare il ruolo pilota che spetta alla citta' capoluogo della Regione''. ''L'esecutivo dei Socialisti uniti - conclude la nota - ha infine deciso di aprire un confronto politico costruttivo con le forze vive della citta' ,per meglio mettere a fuoco un programma in grado di affrontare i nodi salienti dello sviluppo sui quali dovra' poggiare il futuro di Catanzaro e del suo hinterland''.

Interrogazione di Minniti (DS) al Ministro Tremonti: “A Reggio la Direzione regionale delle Dogane, no al depotenziamento del porto di Gioia”

23/11 Marco Minniti, deputato dei Ds, ha presentato un' interrogazione al Ministro dell' Economia Giulio Tremonti per chiedere la formalizzazione dell' istituzione a Reggio Calabria della Direzione regionale degli Uffici unici delle dogane e impedire la cancellazione del servizio h 24 nel porto di Gioia Tauro potenziando inoltre gli uffici unici di Reggio, Catanzaro e Gioia Tauro. “L’anacronistica distribuzione sul territorio meridionale degli uffici delle dogane –sostiene Minniti nell’interrogazione- fa sì che gli uffici doganali calabresi si trovano a dover dipendere dalla sede di Napoli, dopo che la Calabria è stata spogliata delle competenze che hanno da sempre visto Reggio Calabria sede della circoscrizione regionale doganale;
In controtendenza con qualunque progetto di decentramento amministrativo, non è stata ancora promossa una riforma degli uffici doganali, in modo da impedire per il futuro che, ad esempio, gli uffici del porto leader nel mediterraneo per la movimentazione della merce extracomunitaria dipendano da una sede che si trova in altra regione;
Secondo quanto stanno chiedendo gli amministratori regionali calabresi la Direzione regionale degli Uffici Unici delle dogane dovrebbe aver sede nella città di Reggio Calabria, da sempre sede della circoscrizione doganale, anche considerando che la scelta di un'altra sede comporterebbe, così come è stato già annunciato dai funzionari responsabili, il trasferimento di 23 lavoratori che perderebbero il loro posto di lavoro a Reggio Calabria;
La Calabria, anche per ragioni fiscali, ha interesse che il porto di Gioia Tauro mantenga, specie riguardo all’efficienza amministrativa, quella baricentricità che gli deriva dall’intensificarsi dei traffici commerciali nel Mediterraneo, e il bilancio regionale non può continuare a rinunciare alle ingenti entrate dell’import-export che viene documentato dall’ufficio doganale gioiese;
occorre impegnarsi a fondo anche per l’istituzione dell’Ufficio Unico di Gioia Tauro che a causa di scelte sbagliate e discutibili rischia di essere ridimensionato e vive uno stato di disagio e confusione;
Non appare accettabile la proposta fatta dai vertici della Direzione regionale, tendente ad interrompere la continuità del servizio che oggi viene svolto nell’arco delle 24 ore, eliminando i turni serali e notturni;
se venisse attuato il nuovo sistema proposto dalla Direzione, la dotazione di servizi del porto subirebbe un forte declassamento, danneggiando complessivamente quest’infrastruttura che ha una classificazione commerciale internazionale, ma anche le compagnie di navigazione, il terminalista e le agenzie marittime che hanno interesse alla rapidità delle operazioni;
Come il Ministro valuta la situazione e quali iniziative intenda assumere al fine di evitare scelte che rischiano di indebolire la capacità attrattiva del porto, che invece deve essere messo nelle condizioni di poter disporre di una gamma sempre più ampia di servizi e formalizzare la decisione di istituire a Reggio Calabria la Direzione Regionale degli Uffici Unici delle dogane, impedire la cancellazione del servizio h 24 nella dogana di Gioia Tauro e potenziare l’Ufficio Unico della dogana di Reggio Calabria, Catanzaro e la stessa Gioia Tauro”.

Perrelli (Patto) “Cancellare la legge sulla devolution”

23/11 ''La devolution sta gia' dando i primi disastrosi risultati: l' Italia si e' spaccata tra cittadini di serie A e di serie B''. A sostenerlo e' Tonino Perrelli, del Patto dei Liberaldemocratici, che invita tutti i calabresi a mobilitarsi ed a non lasciarsi '''ammazzare' dalla devolution dimostrando il fermo no al referendum confermativo e di sostenere l' idea dell' Assemblea costituente promossa da Mario Segni per una giusta e democratica riforma del nostro Paese''. Il Patto dei Liberaldemocratici chiede che il fronte referendario ''non si limiti a cancellare la legge, ma abbia il coraggio di proporre l' Assemblea costituente, l' unico strumento in grado di modificare in modo equilibrato la Costituzione e di chiudere una transizione che sembra ormai eterna. Essa - e' scritto in una nota - va sostenuta per motivi politici e istituzionali. Istituzionalmente perche' le regole costituzionali e la legge elettorale vanno decisi assieme e in un quadro organico, se si vuol dare un assetto stabile e coerente alla vita politica. Politicamente perche' la transizione istituzionale, avviata nel '90 con un atto di rottura come i referendum, deve essere chiusa da un grande evento di unita' nazionale; e nulla come una Assemblea costituente, per il suo valore simbolico e per la sua naturale tendenza a ricercare ampi accordi, risponde a queste esigenze''. ''Nessuna grande riforma costituzionale - prosegue la nota - attecchisce se non e' sorretta da un consenso ampio che vada oltre i limiti di schieramento, e questo e' uno dei limiti piu' gravi della devolution. Oggi piu' che mai il Patto dei Liberaldemocratici invita tutti i cittadini a non dimenticare, alle prossime elezioni, chi ha votato per lo sfascio dell' Italia a favore della devolution e che con il proprio voto a contribuito a riportare indietro l' Italia ed a vanificare le scelte democratiche degli italiani''

Adamo (PSE) “La Provincia finanzi i progetti culturali etici”. Replica dell'Amministrazione provinciale

22/11 “Il consiglio provinciale di Cosenza il prossimo 25 novembre si troverà ad approvare una manovra di bilancio, definita di assestamento, all'interno della quale il gruppo delPSE-Lista Mancini, unitamente ad altri consiglieri di maggioranza, ha chiesto di inserire tre importanti progetti culturali”. E’ quanto dichiara in una nota Vincenzo Adamo, Capogruppo alla provincia di Cosenza del PSE-Lista Mancini. “Mentre la Provincia di Cosenza continua a spendere i propri fondi, nella cultura come in altri settori, attraverso l'insensata politica della parcellizzazione delle risorse – afferma Adamo- ci è sembrato giusto ed opportuno focalizzare l'attenzione delle politiche culturali su due iniziative che negli anni passati hanno dato un forte contributo nella direzione di un innalzamento dei valori etici, sociali e politici e su di una diretta a premiare i migliori talenti della nostra Università. Il "PREMIO SILA" e "GLI INCONTRI SILANI", di cui si chiede il finanziamento attraverso l'utilizzo di risorse economiche già definite nell'emendamento, meritano un segnale concreto di rinascita. Importanti momenti di cultura che devono ritornare agli antichi fasti attraverso il contributo delle migliori energie della nostra regione. Ed ancora, l'istituzione di una borsa di studio da assegnare allo studente della nostra Università che si laureerà nell'anno 2006 con il massimo dei voti e con una tesi da utilizzare per lo sviluppo della nostra provincia. Il PSE-Lista Mancini propone, pertanto, al consiglio provinciale di attestarsi su di un livello alto del confronto istituzionale, evitando che un giorno si vada in piazza per sostenere la bandiera dello sviluppo e l'altro se ne contrasti con motivazioni formali l'effettivo e non rinviabile rilancio.”
E’ ben lieta, l’Amministrazione Provinciale, di constatare come su alcune questioni, quali quelle legate alla cultura ed ai suoi eventi, si possa trovare comunione di intenti con i rappresentanti del Consiglio Provinciale, attestandosi così su di un livello alto di confronto istituzionale.
I rilevi posti da alcuni consiglieri provinciali, a proposito di iniziative culturali, colgono una delle indicazioni operative sulle quali la Provincia lavora sin dall’insediamento del Presidente Oliverio.
Proprio sul fronte del recupero, rilancio e valorizzazione di iniziative storiche segnate da un destino di oblio, la Provincia è da tempo impegnata. Lo dimostra- per citare un esempio anche se nella differenza fra generi- l’edizione di Sila in Festa che questo anno, dopo una lunga stagione di buio, è stata ripresentata al pubblico, raccogliendo, forte di una programmazione che ha unito musica, spazio di riflessione, arte, un successo veramente straordinario.
In questa ottica, un posto di rilievo negli sforzi che l’Amministrazione metterà in campo sin dal prossimo bilancio 2006, pur alle prese con ben noti tagli dei quali la cultura soffre pesantemente, è stato da subito riservato al Premio Sila ed agli Incontri Silani.
Manifestazione culturali delle quali l’Amministrazione ha già parlato in molte altre sedi, citate quale oggetto di un lavoro volto al recupero, e che per il pregio che hanno sempre avuto negli anni passati, certo meritano una configurazione di rilancio che colga tutto il loro valore.
E’ per questo che avvenimenti così importanti non possono essere avviati nell’ambito di emendamento ad un Bilancio che va chiudendo il suo esercizio, così come abbiamo avuto modo di illustrare nel corso dei lavori dell’apposita Commissione bilancio riunita oggi.
Piuttosto- cosa sulla quale si sta lavorando- occorrerà cercare forti e qualificate sinergie perché il “Sila” e gli Incontri Silani riconquistino quello spazio tra le manifestazione letterarie di prim’ordine che hanno avuto e che intendiamo abbiano sempre di più.
Ripetiamo: è già avviato un percorso che permetterà di arrivare alla definizione di un progetto che ridia vita ad eventi culturali che la Provincia intende riportare all’attenzione piena, articolandoli nei vari comprensori territoriali.
L’Amministrazione Provinciale già da tempo ha avviato i necessari rapporti con le Comunità Montane Silane, i sindaci della Sila e della Presila, l’Ente Parco, con i quali si è definito un percorso che nel 2006 consentirà di recuperare e rilanciare le importanti manifestazioni richiamate.
Altre analoghe iniziative interesseranno i comprensori della nostra provincia ( Sibari e costa jonica- Pollino- Tirreno- area urbana) al fine di realizzare un esplicito obiettivo programmatico del presidente Oliverio, della sua Giunta e della sua maggioranza, anche attraverso modifiche di regolamenti consiliari che, nella loro applicazione, sottendono ad una frantumazione degli interventi. Infine, è intenzione della Provincia promuovere, di concerto con l’assessore alla Cultura ed all’Alta Formazione della Regione Calabria, un progetto per finalizzare importanti risorse per la valorizzazione di giovani laureati in profili di alta qualificazione strettamente legati ai processi di sviluppo del territorio ed alla riqualificazione della pubblica amministrazione.

Dussin (Lega Nord) “Loiero si preoccupi dei problemi della Calabria”

22/11 ''Loiero si occupi dei problemi della sua regione, che non sono pochi, e lasci perdere le riforme costituzionali'': lo afferma Luciano Dussin, vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera, commentando la richiesta di referendum sulla devolution da parte della Regione Calabria. ''Loiero, al contrario, dovrebbe ringraziare chi, riconfermando alla lettera i principi fondamentali dei cittadini, sta cambiando solo la forma dello Stato, quello Stato che per inefficienza ha regalato finora ai cittadini che rappresenta la bellezza di 25 mila euro di debito pro capite. A meno che lo stesso presidente della Calabria non sia uno sponsor - conclude il vicepresidente leghista - del vecchio sistema che tanti danni ha fatto anche a casa sua''.

Meduri (DL) “Il blocco della mobilità sanitaria un antipasto della devolution”

22/11 ''Con la nuova Finanziaria sara' impedita la mobilita' dei cittadini bisognosi di assistenza sanitaria da una Regione all' altra del Paese. Un' anticipazione, in sostanza, di cosa accadra' nel nostro Paese con l' applicazione della devolution''. E' quanto ha sostenuto, in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato della Margherita, che e' oggi e' intervenuto nella discussione sulla Finanziaria in Commissione Affari sociali. ''Di particolare rilevanza nella Finanziaria - ha detto Meduri - e' la norma che prevede il tetto di rimborsabilita' fissato in tema di mobilita' sanitaria. Questa norma desta enorme preoccupazione perche' fissando un tetto di rimborsabilita' significa che, considerata l' elevata mobilita' presente in Italia e in particolare da sud a nord, ad un certo punto non sara' possibile l' accesso a cure che magari non sono reperibili nel territorio di residenza del cittadino. Questa norma rischia di non accrescere la qualita' dei servizi sanitari nel territorio di residenza e di penalizzare i centri di eccellenza e di specialita' in altri territori. La norma, dunque, va assolutamente modificata, fugando le preoccupazioni che stanno emergendo in queste settimane e che allarmano medici e pazienti''. Secondo Meduri, inoltre, ''l' aumento di risorse previsto in Finanziaria e' solo presunto in quanto sottende ad una serie di norme capestro per le Regioni. In particolare, a fronte dell' incremento del livello di finanziamento a cui concorre lo stato rispetto al 2005, si richiede alle Regioni una manovra di circa 2 miliardi e 500 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai tagli gia' sostenuti dalle stesse regioni negli anni precedenti, pari ad un miliardo e 250 milioni di euro''.

Napoli (AN) “I cd sulla mafia, un fato che preoccupa”

22/11 Angela Napoli, deputato di An e vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, si rivolge, con un' interrogazione, ai Ministri dell' Interno e delle Comunicazioni sulla diffusione del terzo cd della trilogia musicale ''Canti di mafia''. ''Anche se i cd risultano fino a oggi principalmente diffusi nei paesi del nord Europa - sostiene nell' interrogazione Angela Napoli - appare chiaro che la loro pubblicizzazione attraverso internet rappresenta un preoccupante viatico di diffusione della cultura mafiosa anche per i giovani italiani. Sulla copertina pubblicizzata nel sito internet appare il ritratto di un uomo che suona la chitarra con accanto una pistola''. Il deputato di An chiede se i ministri ''non ritengano necessario e urgente avviare le procedure necessarie al fine di eliminare la pubblicizzazione del cd in questione, almeno dal sito internet, per salvaguardare i nostri giovani dalla pericolosissima diffusione della cultura mafiosa, sempre e comunque inaccettabile, in particolare se espressa attraverso la musica, attrazione principale per i giovani di oggi''.

Il sottosegretario Jole Santelli a Kabul con la Commissione diritti umani del Senato

22/11 Il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli in missione dal 20 al 22 novembre a Kabul insieme alla Commissione per i Diritti Umani del Senato: si è trattato della prima visita di una delegazione parlamentare italiana in Afghanistan dopo le elezioni del 18 settembre.
Temi principali affrontati sono stati l’impegno italiano nella riforma della giustizia, in un paese in cui ancora viene praticata l'usanza della giustizia informale, amministrata dagli anziani delle tribù in Afghanistan, e le questioni femminile e minorile.
Nell’incontro tra la delegazione italiana ed il presidente dell'Afghanistan, Hamid Karzai, quest’ultimo ha rivolto il ringraziamento del suo paese, ed ha ribadito quanto l'Italia abbia sempre supportato in maniera sistematica l’Afghanistan, lavorando alla riforma della giustizia, alla riforma della legislazione ed alla ricostruzione del Paese.
Il sottosegretario Santelli ha proposto di rafforzare questa cooperazione nel settore della giustizia, offrendo la possibilità ai funzionari dell'amministrazione penitenziaria e di quella minorile dell'Afghanistan di venire in Italia per partecipare a corsi di formazione, così come è stato già fatto in passato con l'Iraq e la Cina, e tale proposta è stata accolta con molto favore dal presidente Karzai.
La delegazione ha visitato inoltre l’Ufficio del Progetto Giustizia italiano coordinato dall’ambasciatore Jolanda Brunetti. A tal proposito il sottosegretario Santelli ha sottolineato l’interesse a vedere il funzionamento del 'lead' giustizia: l'Italia, infatti, nella suddivisione dei compiti tra i paesi donatori per la ricostruzione dell'Afghanistan, ha assunto la responsabilità di paese leader per le riforme della giustizia. Soltanto in questo settore l'impegno dell'Italia, attraverso le organizzazioni internazionali, è stato fino ad oggi di 22 milioni di euro, e si è concentrato nell'elaborazione del codice di procedura penale, del codice penale minorile, nella riforma della corte suprema, del ministero della giustizia e della procura generale, oltre che nella formazione di operatori giudiziari e nella ristrutturazione di palazzi di giustizia e di alcune carceri.
Tra gli altri incontri della delegazione italiana la visita alla base italiana 'Camp Invicta', l’incontro con il comandante delle forze Nato dell'Isaf, generale Mauro Del Vecchio, una visita ad una scuola per donne analfabete e ad una scuola per bambine, due progetti finanziati dalla Cooperazione, ed un incontro con l'esponente dell'opposizione Janus Qanooni.

Eletti i responsabili provinciali del movimento “PartecipAzione”

22/11 Sono stati nominati i responsabili provinciali del movimento politico ''PartecipAzione-verso il Partito Democratico'' fondato dall' assessore regionale asl Turismo Beniamino Donnici: sono Maurizio Torchia (Catanzaro), Giuseppe Barbuto (Crotone), Giuseppe Moschella (Reggio) e Enrico Rubino (Vibo). ''Si tratta ovviamente - afferma Eugenio Madeo, portavoce del movimento e responsabile provinciale per Cosenza - di incarichi temporanei. Questa e' la struttura che dovra' traghettare il partito verso il primo congresso regionale che prevediamo di tenere nel prossimo mese di febbraio. Quella sara' la sede, unica e legittima, nella quale democraticamente si procedera' all' elezione degli organismi''.

A Roma conferenza nazionale dei DS sui tagli che bloccano le infrastrutture al sud

21/11 ''Con i tagli della Finanziaria per le Ferrovie e per l'ANAS si corre il rischio concreto di interrompere i lavori in corso, con la chiusura dei cantieri e il blocco dei pagamenti per i lavori gia' effettuati''. Pino Soriero, responsabile Ds logistica e infrastrutture nel Mezzogiorno, presenta cosi' la conferenza organizzata dai Ds il 22 a Roma. ''Sono misure - dice Soriero - gravissime che penalizzeranno innanzi tutto le infrastrutture del Mezzogiorno. Occorre modificare le misure ipotizzate dal Governo per dare attuazione a programmi che il Sud attende da tempo per rilanciare l'imprenditoria meridionale e per rafforzare il ruolo dei porti del Sud, volano dello sviluppo per l'Italia. Il caso straordinario del porto di Gioia Tauro e' diventato il simbolo di un Mezzogiorno moderno, in grado di essere utile alla crescita di tutti i porti italiani. La nuova centralita' del Mediterraneo nelle rotte fra Asia ed Europa, dovuta ai crescenti collegamenti fra aree di produzione e mercati di consumo, apre nuove prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno, ma e' forte il rischio che l'Italia perda questo appuntamento, per il disinteresse dimostrato dall'attuale governo Berlusconi. Dopo la legge di riforma e l'impulso dato dal governo di Centro Sinistra ai porti, alla logistica e all'armamento, ad esempio con provvedimenti quali il doppio registro navale e gli incentivi all'autotrasporto, - continua - si e' accumulato in questi anni un ritardo preoccupante dei porti italiani rispetto a quelli spagnoli e francesi. Per quanto riguarda il Meridione d'Italia nel 2003 i porti del Centro Sud hanno movimentato il 38,5% dei 405 milioni di tonnellate di merci spostate per via marittima. Ma al Sud mancano adeguate infrastrutture, interporti ed una rete ferroviaria efficiente che non riesce a far fronte alla crescente richiesta di trasporto su ferro. Solo il 20 % dei fondi stanziati per i porti sono destinati al Sud mentre la Legge Obiettivo ha previsto uno stanziamento di 2.650 milioni di euro dei quali il 90% e' destinato ai porti centro-settentrionali. Infine se si analizza il PON i finanziamenti per i porti sono pari solo al 4,8% del totale delle risorse destinate all'intero programma. E' indispensabile quindi intervenie al piu' presto per garantire l'infrastrutturazione dei porti e la creazione di piattaforme logistiche e reti di interesse nazionale valorizzando il Mezzogiorno come vero ponte fra il Mediterraneo e l'Europa''

 


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