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Notizie di Politica

 

Commodari (Prc) invita i pensionati a partecipare allo sciopero del 25

21/11 ''La Finanziaria del centrodestra e' contro i lavoratori, i pensionati ed il mezzogiorno. Per queste ragioni bisogna partecipare allo sciopero del 25 novembre''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile degli Enti Locali del Prc, Pino Commodari. ''La Finanziaria di Tremonti - ha aggiunto - si conferma devastante come nelle previsioni: al bando la creativita' e i giochi di prestigio, questa volta il governo non prova neanche a confondere le acque, e vara una manovra che scarica direttamente sui lavoratori e i ceti sociali piu' deboli il peso della crisi sociale. Le cifre dei tagli, nella loro aridita', lasciano poco spazio ad equivoci: oltre 1 miliardo di tagli al pubblico impiego, mettono in serio pericolo i tempi di corresponsione non solo dell' ultimo biennio economico del contratto 2004 e 2005 ma anche i nuovi contratti quadriennali (che partiranno da gennaio 2006) e il nuovo biennio economico 2006 e 2007 nonostante l' insufficienza degli aumenti stessi. Inoltre si rinnova il blocco del turn-over ed oltre 300.000 lavoratori precari della Pubblica amministrazione dovranno ancora attendere per la stabilizzazione della loro posizione contrattuale. Ripercussioni sui contratti integrativi che non potranno superare la spesa del 2004''. ''Gli effetti negativi maggiori - ha proseguito Commodari - saranno prodotti su settori fondamentali per gli Enti Locali quali: scuole materne e istruzione primaria e secondaria (servizi trasporti alunni, contributi per il diritto allo studio, mense), inquinamento, trasporto pubblico locale, pulizia delle citta', illuminazione pubblica, manutenzione stradale, interventi a favore di biblioteche, musei, eventi culturali, sicurezza delle citta', protezione civile, servizi connessi alla distribuzione dell' acqua potabile, di fognatura e depurazione oltre ad altri servizi. In definitiva, un ridimensionamento forte dei servizi erogati e, quindi, l' abbattimento delle politiche di sviluppo economico, sociale e culturale con la conseguente diminuzione delle politiche di occupazione. 2,5 miliardi di tagli alla sanita', attentano, ancora una volta al diritto alla salute di lavoratori, cittadini e delle loro famiglie. Aumenteranno le liste di attesa (anche se il Governo dice di volerle ridurre), ci saranno meno posti letto negli ospedali e numerose prestazioni fino ad oggi erogate nei day hospital saranno a rischio''. ''Di contro ben 2 miliardi - ha concluso - vengono regalati alle imprese attraverso la riduzione dell' Irap e del costo del lavoro, ovvero scaricando sulla fiscalita' generale gli oneri impropri (malattia e maternita')''.

Progetto Calabrie: “Lista unitaria dell’Ulivo al Senato. No cambi di casacca”

20/11 ''La Calabria deve essere sottratta alle trattative per la composizione degli equilibri politici nazionali che nelle prossime settimane dovranno essere raggiunti in vista degli imminenti appuntamenti elettorali. Si faccia solo in Calabria la lista unitaria dell' Ulivo anche al Senato: se c' e' l' esigenza di contarsi, in vista della formazione del partito democratico, lo si faccia in tutte le altre regioni''. La richiesta viene da Progetto Calabrie, il movimento nato per iniziativa del rettore dell' Universita' di Cosenza, Giovanni Latorre, e di alcuni professori, che ha riunito a Lamezia la propria Assemblea regionale. Il movimento, secondo quanto riferito in una nota, rivolge il proprio appello soprattutto a Romano Prodi e ai segretari nazionali dei partiti dell' Unione, che domani saranno a Locri per la fiaccolata contro la 'ndrangheta, per la legalita' e lo sviluppo. ''Si impegnino tutti i partiti dell' Unione - e' scritto in una nota di Progetto Calabrie - a rispettare in Calabria un codice etico con regole rigidissime nell' individuazione dei candidati, dimostrando anche in questo caso di sapere essere coerenti e consequenziali con i principi sostenuti e sfidando su questo campo i partiti della Cdl. Si abbia il coraggio di non candidare politici provenienti dal centrodestra. Non ci si lasci imbrigliare nella rete degli uscenti. La nuova legge elettorale, sbagliata per mille ragioni, puo' essere di grande aiuto in Calabria: consente infatti di poter scegliere i candidati non piu' in base al pacchetto di voti di cui si ritengono portatori, ma puntando sul valore aggiunto, in esclusivi termini di etica, credibilita', professionalita' e competenza, in grado di trasmettere ai cittadini di un collegio unico regionale, in cui il voto di opinione, anche in Calabria, prevarra' sulla vecchia preferenza, troppo spesso condizionata da possibili rapporti clientelari''. Progetto Calabrie chiede a Romano Prodi e ai segretari dei partiti di centrosinistra di ''farsi interpreti dell' esigenza di rinnovamento fortemente testimoniata in questi giorni dai movimenti e dai giovani della locride e di tutta la Calabria. Sappia Prodi, leader dell' Unione, essere di stimolo e supporto allo sforzo di cambiamento iniziato con grande coraggio dai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, Agazio Loiero e Giuseppe Bova, e dal deputato dei Ds, Marco Minniti. I cittadini calabresi non lo deluderanno''. ''In Calabria - prosegue la nota - per affrontare un' emergenza divenuta eccezionale per gravi e precise responsabilita', c' e' bisogno di una risposta straordinaria da parte delle Istituzioni e della politica''. ''Lo Stato - afferma Progetto Calabrie - deve riprendersi un territorio che oggi non gli appartiene e restituirlo ai cittadini. I calabresi possono e devono fare di piu' contro la criminalita', ma non puo' essere chiesto loro di trasformarsi tutti in eroi o martiri. Questo e' soprattutto il momento delle Istituzioni. Tutte le Istituzioni devono alzare un muro di fronte alla malavita, ma soprattutto devono essere rigorose e credibili nel loro agire, devono produrre uno sforzo straordinario che sappia garantire ai calabresi prima di tutto l' ordinaria amministrazione, le piu' elementari condizioni di praticabilita' democratica del vivere quotidiano, che oggi mancano''. ''La politica - e' il giudizio di Progetto Calabrie - deve prendere atto che i ragazzi della Locride e tutta la societa' calabrese hanno manifestato una presa di coscienza libera e forte contro la prepotenza mafiosa. L' omicidio di Fortugno ha provocato uno choc nelle coscienze individuali e collettive dei calabresi. Tale fenomeno rappresenta una rottura culturale rispetto al passato che non puo' non essere sostenuta da uno sforzo che coinvolga tutta la Nazione. In questo senso molto puo' fare la politica e molto ci si aspetta da Prodi. Tutti i partiti, ma soprattutto quelli dell' Unione, devono utilizzare le prossime elezioni politiche e amministrative per dare ai calabresi un segnale, devono dimostrare di saper essere coerenti nei fatti con gli impegni assunti nelle ultime settimane''.

Alemanno (AN) “Basta con la favola che il Governo è contro il sud”

20/11 ''Dobbiamo smetterla con la favola secondo cui il governo Berlusconi e' stato contro il Sud, anche se c'e' stato qualche eccesso leghista. Per il Mezzogiorno il governo ha stanziato 8 miliardi di euro all'anno, cifre che non si sono mai viste in passato. Cosi' si e' massimizzato l'utilizzo dei fondi strutturali, facendo si' che l'Italia fosse uno dei paesi migliori al livello europeo''. Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, intervenuto a Messina al convegno su ''L'area dello Stretto nello sviluppo del Mezzogiorno''. ''E' importante - ha proseguito Alemanno - avere una classe dirigente politica, economica e sociale in grado di valorizzare i territori. Questa e' l'idea di un Mezzogiorno che non sia dipendente dal Nord. Il nostro obiettivo e' quello di creare istituzioni che siano realmente moderne. E il Ponte sullo Stretto che si sta realizzando e' una realta' inedita di integrazione, un dato importante su cui scommettere''. ''L'obiettivo ottenuto con la Devolution e' stato quello di riacquistare la nozione di ''interesse nazionale'' che, invece, era scomparsa con la modifica del Titolo V della Costituzione realizzata dal Centro sinistra. Noi ci stiamo battendo per lo sviluppo del Sud - ha sottolineato il ministro -, a Palazzo Chigi qualche giorno fa abbiamo fatto una riunione sulla Calabria. Loiero ha chiesto aiuti per diminuire i tassi di disoccupazione e noi abbiamo cominciato a lavorare per trovare una soluzione. Dal canto suo, Cuffaro - ha concluso Alemanno - ha chiesto la responsabilizzazione dell'utilizzo delle risorse e noi abbiamo risposto''

Giornata dell’Infanzia: Pdl di M. Trematerra sulla prevenzione e abusi sui minori

20/11 Il consigliere regionale dell' Udc, Michele Trematerra, ha reso noto di consigliere regionale dell'Udc ha reso noto di avere presentato, in coincidenza con la giornata nazionale per l' infanzia, un progetto di legge regionale per la prevenzione degli abusi sessuali sui minori. ''Con questo progetto di legge - ha sostenuto Trematerra - la Calabria si porrebbe all' avanguardia fra le regioni italiane. Intanto non prevediamo organismi o moltiplicatori di spesa, ma una task force coordinata dall'assessore ai servizi sociali ed alla salute. Questa task force destinera' ogni anno delle somme alle singole As per progetti obiettivo specifici in grado di effettuare lavori di ricognizione nelle scuole e nei quartieri e di procedere a percorsi di psicoterapia individuale e di gruppo per i bambini vittime degli abusi. E' prevista, inoltre, un' attivita' con l' ufficio scolastico regionale per l' informazione, sin dalle scuole elementari, con un linguaggio appropriato, per informare i bambini e gli studenti delle scuole superiori sui rischi e su quello che si deve fare in caso di molestia o di abuso''. ''Incitarli a parlare liberamente - ha concluso Trematerra - e' una grande forma di prevenzione''

Napoli (AN) “L’usura è la più diffusa e pericolosa attività della ‘ndrangheta”

19/11 ''La pratica dell'usura rappresenta una delle piu' diffuse e pericolosissime attivita' illecite della 'ndrangheta e viene per lo piu' rivolta a piccoli imprenditori, commercianti o semplici cittadini in difficolta'. Il modo subdolo con il quale viene praticata l'usura, la rende di difficile individuazione''. E' quanto sostiene in una nota la vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, circa il fenomeno dell'usura in Calabria e facendo riferimento agli arresti compiuti ieri nel reggino. ''I 'cravattari' pressano - ha aggiunto - in modo pericoloso e vergognoso le persone in difficolta', fino a giungere all'acquisizione illecita dell'impresa o dell'attivita' commerciale, il cui legittimo proprietario e' stato sottoposto all'usura. La piaga dell'usura, diffusa in molte zone del territorio calabrese, non risparmia la Piana di Gioia Tauro ne' la Locride. Per individuare i colpevoli di questo grave reato non sono sufficienti le sole denunzie dell'usurato, quasi sempre sottoposto a pressioni tali da farlo temere per la propria incolumita' fisica o per quella dei propri familiari, se le stesse non vengono poi supportate da una valida attivita' investigativa, da parte degli organi inquirenti. Formulo vive congratulazioni al dirigente del Commissariato della polizia di Stato di Gioia Tauro, Giuseppe Cannizzaro, ed a tutti gli uomini che hanno condotto le indagini conclusesi ieri con l'esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di persone affiliate al clan mafioso Bellocco di Rosarno''. ''Credo, altresi', di dover evidenziare - ha proseguito Napoli - il preoccupante ruolo che le donne stanno assumendo all'interno delle singole cosche malavitose. Non puo', infatti, passare inosservata la presenza di una donna, peraltro resasi irreperibile, tra le persone colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono sempre piu' numerose le indagini investigative che portano all'individuazione di donne le quali, all'interno delle singole cosche `ndranghetiste, si rendono responsabili di attivita' illecite, quasi sempre supportando o, persino sostituendo, gli uomini dei clan''.

Pappaterra (Sdi) : “Gli uffici della Polizia a Castrovillari in condizioni precarie”

19/11 Una interrogazione al Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, e' stata rivolta dal parlamentare dello Sdi, Domenico Pappaterra, circa la situazione degli uffici del commissariato della Polizia di stato di Castrovillari dove le condizioni non sono adeguate a ''garantire le condizioni di vivibilita' del personale e non rispondo ai requisiti della legge 626 in materia di sicurezza del lavoro''. L'interrogazione di Pappaterra e' scaturita dopo dall' ennesima denuncia del Sindacato di Polizia. ''Nonostante sono state avviate da tempo - ha aggiunto Pappaterra - procedure per sopperire a queste carenze nulla ad oggi e' stato fatto per trasferire in via definitiva il Commissariato in una nuova sede. Ne' puo' continuare all' infinito la verifica della congruita' del canone di fitto dei nuovi locali''. ''Per queste ragioni - ha concluso - ho ritenuto di chiedere al Ministro Pisanu di conoscere cosa intende fare al fine di definire la questione relativa alla collocazione del predetto Commissariato presso un nuovo stabile, dal momento che piu' di una sono state le sollecitazioni rivolte al Ministro nei mesi scorsi affinche' venisse accelerato il relativo percorso burocratico''.

Convegno Nazionale della Margherita a Lamezia: “Il Sud non può più aspettare”. Rutelli: "La fiscalità di vantaggio per lo sviluppo. La devolution sarà sepolta dal referendum". Tutti gli interventi

P. Mancini: Le forti perplessità dopo le manette a Costa (Udc)

18/11 Pubblichiamo l’articolo di Pietro Mancini su “Il Giornale” a proposito del concorso esterno. “La presunzione di innocenza e il garantismo dovrebbero valere per tutti e, quindi, anche per l' ex assessore regionale Davide Costa, sbattuto nel carcere palermitano di Pagliarelli, come un pericoloso boss. O le garanzie, dovute a tutti gli imputati, sono state sospese in quella che, sul quotidiano dei gruppi parlamentari dei DS, fondato da Gramsci, Marco Travaglio definiva, ieri, con disprezzo, l' "Isola dei mafiosi " ? Ma era proprio indispensabile la misura cautelare per un deputato, indagato da più di un anno e che, avendo da tempo manifestato l' intenzione di ripresentare la sua candidatura all' assemblea regionale, certo non aveva intenzione di lasciare la Sicilia ? Sarebbe significativo se i capi del partito di Costa, Casini, e Cesa, decidessero di far sentire la loro autorevole voce, non certo entrando nel merito delle accuse, ma almeno rinnovando la loro amicizia all' esponente dell' UDC, l' ennesima e certo non ultima vittima del concorso esterno in associazione mafiosa, quel famigerato " reato di chiacchiera ", di cui da tempo è stata chiesta, invano, l' abrogazione.
Ha provocato, a margine dell' arresto dell' on. Costa, legittimo sconcerto e ha sollevato le proteste di numerosi parlamentari, anche dell' opposizione, la diffusione di alcune intercettazioni di conversazioni telefoniche dell' indagato, nelle quali è spuntato, tra gli altri, il nome del presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, pur del tutto estraneo all' inchiesta, avviata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo sul dirigente della formazione centrista. Il deputato dei DS, Siniscalchi, che è anche un noto penalista, ha adombrato " responsabilità penali ", e non solo disciplinari, su cui dovrebbe far luce il CSM, nella diffusione alla stampa del nome del numero uno di Montecitorio. Le norme, in effetti, espressamente, vietano che, negli atti delle istruttorie penali, si possa far riferimento a terzi, e men che mai a parlamentari, se costoro non hanno alcun titolo nei fatti oggetto di indagini. Un episodio su cui occorrerebbe, presto e in modo trasparente, diradare tutte le ombre e i sospetti. E colpisce negativamente il silenzio, opportunamente censurato da Follini, dei capi del centro - sinistra sul " tentativo inquietante e grossolano " di coinvolgere Casini nell'affaire. Prodi e compagni avrebbero taciuto, qualora la manovra fosse stata tentata contro un dirigente dell' Unione ?
Nei mesi che ci separano dalle elezioni per il rinnovo dell' assemblea regionale, che precederanno le politiche, in Sicilia, si avverte, forte, l' esigenza di una giustizia serena e non schierata, come in passato. Sarebbe molto inquietante se tornasse in auge, nelle procure e nei tribunali siciliani, la tendenza alla criminalizzazione di tutti i politici dell' area di governo e la demonizzazione, stile Santoro e Travaglio, delle persone, con accuse basate, per lo più, su insinuazioni, voci, testimonianze indirette, illecite interecettazioni telefoniche, rivelazioni a orologeria di criminali pluriomicidi, interessati a lucrare dallo Stato soldi e benefici. Si sono già sprecate ingenti risorse e si è perso tempo prezioso, nella lotta alla mafia, imboccando, negli anni 90, la scorciatoia del giustizialismo e scegliendo di delegittimare, di " mascariare ", come si dice a Palermo e dintorni, di mafiosità l' avversario politico. L' auspicio è che le manette a Costa non inaugurino il ritorno a quel deprecabile modo di far politica attraverso il sistema giudiziario , che fu bocciato e avversato sempre da Giovanni Falcone, cosi' come le correnti " militanti " e " resistenti " della magistratura, trasformate in cinghie di trasmissione della politica” .

Domenica assemblea dei delegati del V Congresso provinciale del Nuovo PSI

18/11 Domenica 20 Novembre alle ore 9.30 presso l’Hotel Executive di Rende si riuniranno i delegati al V Congresso Provinciale del Nuovo PSI. L’assemblea sarà presieduta dal Presidente Provinciale Pasquale Esposito, introdurrà i lavori il Segretario Regionale On. Leopoldo Chieffallo e saranno conclusi dal Leader Calabrese e Nazionale On.le Saverio Zavettieri. “Il tema verte –informa una nota del presidente provinciale del Nuovo PSI, pasquale Esposito - sull’Unità e l’Identità Socialista per la costruzione di un nuovo soggetto politico dai chiari caratteri riformisti,socialisti,liberali e radicali e da una larga base politica programmatica per fare uscire il paese dalla crisi in cui il sistema bipolare e maggioritario lo ha cacciato. Per il successo di tale progetto senza voler sottovalutare il contributo delle altre componenti laiche ed in particolare dei radicali risulta determinante l’Unità e l’impegno di tutti i socialisti dello SDI, del PSE, di Socialismo è Libertà e del Nuovo PSI per la loro cultura di governo, i valori di cui sono portatori e per il ruolo trainante che possono svolgere nel paese ed in particolare nelle regioni meridionali.
L’assemblea dei delegati è chiamata ad eleggere gli organi Provinciali Statutari: Consiglio Provinciale,Presidente, Segretario,Segreteria e Comitato Direttivo. E’ prevista la presenza dei compagni dello SDI, del PSE e di Socialismo è Libertà”.

Oliverio (DS) dopo la sentenza della consulta sulla finanziaria “Vittoria delle autonomie locali”

18/11 “ La vittoria delle autonomie locali “. E’ questo il commento alla lettura della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge finanziaria da parte dell’On. Mario Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza. “ Avevamo manifestato - continua l’onorevole Oliverio - netta contrarietà, sotto il profilo politico e giuridico, alla legge finanziaria approvata dal Governo per le inammissibili prevaricazioni dei principi di autonomia amministrativa - istituzionale degli Enti Locali. Le storiche rivendicazioni dell’ANCI, dell’UPI, di tutte le Province, Comuni, Comunità Montane italiane, che hanno portato ad una organica e compiuta riforma legislativa delle autonomie locali, rischiavano il totale annichilamento per opera di una politica e di una manovra finanziaria ottusa, pressappochista ed infine incostituzionale che non considerava principi fondamentali e costituzionalmente garantiti di autonomia organizzativa, di discrezionalità amministrativa, di scelte prioritarie.”
“Nei nostri giudizi fortemente critici nei confronti della legge finanziaria- ricorda il Presidente della Provincia- pienamente condivisa dal Supremo Giudice delle leggi, miravamo soprattutto al mantenimento degli standards quali/quantitativi dei servizi per i cittadini della Provincia di Cosenza e ci preoccupavamo di una necessitata risposta minore, in termini di servizi, ai bisogni dei cittadini.”. “Questo pericolo- conclude Mario Oliverio- con la decisione della Consulta, è scongiurato non solo per la finanziaria 2004 ma anche per la manovra 2006, perché contrariamente alle affermazioni di Tremonti, i principi fissati dalla Corte Costituzionale sono di generale ed immediata applicazione.”

Aloi (AS) “Preoccupa l’approvazione della devoluzione”

18/11 ''La recente approvazione in ultima battuta da parte del Senato della legge costituzionale relativa al federalismo ed alla 'devoluzione' non puo' non preoccupare chi, come il sottoscritto, da sempre, ritiene che il valore dell' Unita' d' Italia, consacrato attraverso la gloriosa vicenda risorgimentale, sia oltremodo sacro e, per cio' stesso, non suscettibile di compromessi e di 'baratti' legislativi''. Lo afferma Natino Aloi, coordinatore regionale di Azione sociale. ''Il concetto del valore unitario della posizione della destra, che ha visto persino l' opposizione della stessa all' istituzione delle Regioni a statuto ordinari - sottolinea ancora Aloi - costituisce la linea di un versante politico che, per questa sua fedelta' ai principi dello Stato unitario, ha talvolta, da parte delle forze politiche avversarie, ricevuto l' accusa di ipernazionalismo. Non puo' dunque essere condivisa la posizione di forze, come la destra, che, accontentandosi di un riferimento 'all' interesse nazionale' ha ancora una volta dissacrato i valori e l' essenza della propria storia''.

Bevacqua (Margherita) "Le migliori energie alla convention DL di Lamezia"

18/11 ''Quello di domani a Lamezia Terme costituisce certamente uno degli eventi politici piu' importanti che la Calabria abbia mai ospitato'': lo afferma Antonio Bevacqua, componente dell' Assemblea nazionale della Margherita alla vigilia dell' iniziativa che il partito terra' domani in Calabria. ''Credo che mai - prosegue Bevacqua - un partito abbia dispiegato tante energie, tanta rappresentanza, per affrontare in maniera concreta quello che rappresenta il piu' grosso problema italiano: il Mezzogiorno. La Margherita lo fa in maniera evidente, dirompente, assumendosi la responsabilita' di mettere in campo tutte le proprie energie, senza risparmiarsi, alla presenza degli uomini che a breve avranno l' onore e l' onere di stare al Governo del Paese. Dunque, non la solita parata convegnistica cui certa politica ci aveva abituati ad assistere, ma presenze che significano soprattutto impegni per domani''. Per Bevacqua ''la gente del Sud ed i calabresi in particolare avranno cosi' la certezza di un partito che li rappresenta in un momento, tra l' altro, reso ancor piu' drammatico per la nazione, posto che, con l' approvazione della riforma costituzionale, per dirla con le parole del Presidente Loiero, muore un modo d' essere degli italiani e muore l' idea stessa di unita' nazionale per la quale si sono battute lungo l' arco dei secoli generazioni di italiani''. ''Sono convinto, percio', - conclude il consigliere nazionale della Margherita - che domani, in Calabria, saranno scritte le pagine piu' intense del programma che Prodi presentera' agli Italiani. Pagine in cui sara' sicuramente affermato che tutti insieme, possiamo far ripartire la Calabria e l' Italia, creare nuovamente occupazione e benessere, offrire finalmente tranquillita' e sicurezza alle famiglie e alle imprese, dare lavoro e prospettive ai giovani, permettere alle nostre idee ed ai nostri prodotti italiani di tornare ad affermarsi nel mondo''

Mancini (US): “La rosa nel pugno, simbolo glorioso dell’Internazionale socialista”

17/11 “Mi ha procurato una grande gioia l'affettuoso ricordo che Marco Pannella ha voluto fare del viaggio del 1972 in Francia insieme a Giacomo Mancini e dell'incontro tra loro e François Mitterand e della discussione sull'utilizzo della Rosa nel pugno anche in Italia”. Lo ha dichiarato Giacomo Mancini, responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, a margine della presentazione del nuovo simbolo della Rosa nel pugno. “Quell'episodio – ha aggiunto il parlamentare di Cosenza- conferma quanto sia antico e profondo il legame di collaborazione politica tra i socialisti e i radicali che oggi viene rinnovato con la riscoperta della Rosa nel pugno che è anche il simbolo dell'Internazionale socialista e dei grandi partiti socialisti di Francia, Spagna e Portogallo.E' un simbolo con una storia gloriosa che tenteremo di onorare affrontando le sfide dell'oggi e del domani”.

Zavettieri (NPSI) “De Michelis rivendica un ruolo che non ha”

17/11 ''La diatriba con De Michelis per noi non c'e', anzi la consideriamo superata. E' De Michelis che ancora si attarda nella rivendicazione di un ruolo che non gli appartiene piu', dopo che lui ha abbandonato un Congresso che aveva perso sia sul piano politico e sia su quello organizzativo''. E' quanto afferma Saverio Zavettieri, leader del Nuovo Psi in Calabria e componente della Direzione nazionale del partito, in un'intervista al giornale online diario21.net. ''Le cose - aggiunge Zavettieri - sono lampanti e lineari. Se costretti, ci rivolgeremo alla magistratura, anche se lo faremo molto a malincuore, perche' per noi il nodo politico e' stato sciolto con un Congresso regolare e legittimo, che ha eletto un segretario e di conseguenza un'assemblea nazionale, una direzione e ora gli organi di segreteria''. Secondo Zavettieri, inoltre, ''l' alleanza con lo Sdi e con i radicali e' nella fase d'avvio. Per noi c' e' una scelta di fondo, che abbiamo confermato anche con la Direzione di ieri, e che ribadisce il nostro interesse alla costruzione di un nuovo soggetto politico e non di un' alleanza solo elettorale, perche' le due cose sono sostanzialmente diverse. Questo nuovo soggetto politico dovrebbe essere la sintesi o, meglio, la fusione tra l' esperienza dei socialisti riformisti e dei radicali. Per fare questo e' necessario un approfondimento della piattaforma che i radicali e lo Sdi definiscono 'i punti di Fiuggi', che per noi non si puo' accettare a scatola chiusa. Se, invece, bisogna fare un'alleanza elettorale, cosa che a noi interessa molto meno, si puo' pure fare, discutendo si' di alcuni elementi programmatici, ma il discorso diventa meno impegnativo''.

Pietro Mancini intervista il Ministro Tremonti. “Federalismo fiscale, nessuna rovina per il sud”

17/11 Incassata la devolution, indietro non si torna. anzi, si passa al federalismo fiscale. Giulio tremonti, intervistato da Pietro Mancini, per l' edizione del mattino del gr3 di RadioRai, rilancia, il giorno dopo il voto del senato sulle riforme, il progetto del centrodestra per cambiare la forma di stato. " Il federalismo fiscale - dice il vice presidente del Consiglio a Pietro Mancini - e' un punto molto importante. non si puo' tornare indietro, le riforme hanno fatto ordine e faranno ordine perche' adesso e' un caos assoluto. ma il passo successivo e', ferma tutta la solidarieta' necessaria, far si' che chi spende abbia anche a dover riprendere". Tremonti usa l'esempio della provincia di Milano, del presidente diessino Filippo Penati e dell'autostrada Milano-Serravalle. "il Presidente della Provincia di Milano si e' comprato un'autostrada - dice - in un paese normale, doveva andare dai cittadini e dire: 'io mi candido con la sinistra, la sinistra vuole comprare con i vostri soldi, con le vostre tasse, un'autostrada; voi, cittadini della provincia di milano, siete' d'accordo o no?'. Secondo me non lo votavano". Il ministro dell'economia e' convinto che la devolution, per il sud, sara' "un'occasione da non sprecare, non certo una rovina". "Secondo me - afferma - lo stato centrale ha interrotto il processo di sviluppo che aveva il sud prima... dei Savoia per essere chiari. Il sud e' fatto da gente capace, intelligente, responsabile che, con la solidarieta' necessaria, se gli dai non la droga delle illusioni ma la responsabilita' del suo passato, del suo presente e del suo futuro va avanti molto piu' di quanto uno possa immaginare, illudendoli con tutte le promesse che sono state fatte negli anni passati". Il federalismo fiscale servira' inoltre, secondo Tremonti, per evitare gli sprechi. "tu, cittadino, che paghi le tasse puoi mandarmi a casa per questo, non per i soldi che spendo e spesso che spreco, ma anche per i soldi che io ti chiedo e tu controlli - spiega - allora cambia molto, vedrete che poi tanti sprechi non si faranno piu'. tante regioni che hanno le missioni all'estero, vadano dai cittadini a spiegare che hanno gli ambasciatori e il palazzo della regione. poi magari qualcosa i cittadini capiscono in piu"'. Secco il giudizio sull'Unione, che pensa di cancellare, guidata dagli ex Dc Prodi, Loiero e Scalfaro, la devolution con il referendum. "intanto - spiega a Mancini il vicepremier - il referendum lo facciamo noi e non loro; inoltre, se sono loro quelli che hanno governato negli anni passati, il debito pubblico, il caos della Bassanini e del titolo V... insomma, se il modello e' il Presidente della Provincia di Milano che si compra l'autostrada, allora uno capisce che magari i soldi possono essere spesi meglio".

Castgna (UIL) “La devolution una babele costituzionale”

17/11 “Il testo di legge approvato al Senato e' per la UIL Calabria una sorta di babele costituzionale che rischia di provocare danni irreparabili al paese ed in particolare ad una realta' del Sud come quella Calabrese”. Questo il commento preoccupato del Segretario della UIL Calabrese Roberto Castagna all'indomani dell'approvazione.”Nel merito, afferma Castagna, siamo fortemente perplessi sull'istituzione di un SENATO FEDERALE che riconoscendo alle rappresentanze delle Regioni solo il voto consultivo assegnerebbe alle stesse un ruolo meramente simbolico. Lo stesso iter per la formazione delle leggi appare cosi' complesso e tortuoso da rendere impraticabile, se non addirittura impossibile, l'approvazione delle leggi stesse. Relativamente, poi, alle competenze esclusive in materia di "TUTELA DELLA SALUTE", assisteremmo ad una differenziazione delle pari opportunita' in tema di usufruibilita' dei diritti civili e sociali con il rischio di creare una diseguaglianza territoriale. Cosi' come incomprensibile e incondivisibile la materia dell'ISTRUZIONE che risulta frammentata in tre competenze: statale, concorrente e regionale.
Non meno complicato, appare lo sdoppiamento su materie, quali: produzione, trasporto e distribuzione dell'energia che rientrerebbero sia nella competenza escluiva dello Stato, sia tra le materie concorrenti.
Non ultima, la competenza esclusiva alle Regioni in settori come "l'ORGANIZZAZIONE SANITARIA e l'ISTRUZIONE" potrebbe aprire, anche, un processo di superamento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, cosa inaccettabile non solo sul piano del principio quanto sul versante delle tutele sindacali.
Infine, sul FEDERALISMO FISCALE, ci troviamo difronte ad una delle piu' grandi contraddizioni.
Tenuto conto che il federalismo fiscale ha gia' collezionato un ritardo di applicazione di 4 anni, e' paradossale pensare di poter realizzare un effettivo Federalismo, o meglio, un forte "regionalismo" se contestualmente non vengono assegnate, senza aggravio per i cittadini e i lavoratori, le risorse necessarie su base territoriale e non avendo definito, con chiarezza, il livello di perequazione utile ad evitare ulteriori squilibri territoriali.
Per tutto cio', pur riconoscendo sbagliato il percorso approvato dal Governo di Centro Sinistra, dal quale sarebbe opportuna una autocritica che e' tuttora completamente assente, quello che questa maggioranza ha inteso fare e' un vero e proprio attentato ad una Costituzione nella quale i cittadini si riconoscono, proponendo cio' che la stragrande maggioranza non condivide.
In tale direzione ci riteniamo, da subito, fortemente mobilitati per evitare che il Mezzogiorno, e la Calabria in particolare, subiscano una ennesima mortificazione ed una vera e propria emarginazione sul piano economico e sociale.
La Riforma approvata nel 2001 certamente e' da considerare "difettosa" tuttavia non ha intaccato l'impianto di Stato democratico voluto dalla originaria Carta Costituzionale, e ha salvaguardato, sul piano del principio, sull'intero territorio nazionale, "i diritti inviolabili dei cittadini".
L'attuale Disegno di Legge di Riforma, invece, rischia di portare alla "costituzionalizzazione della non eguaglianza" e pertanto bisognera' impegnarsi attivamente affinche' il Referendum porti alla cancellazione di una Legge che, ad essere ottimisti, e' confusa e pericolosa.
Il Segretario della UIL, invita le forze politiche ed istituzionali ad essere piu' determinate nei confronti della Riforma e sollecita tutte le forze autenticamente democratiche a parlare dei pericoli che il nostro paese ed in particolare il Mezzogiorno rischia di correre in termini di diritti, uguaglianza ed unita'.

Sbarra (CISL) “Impegnati a spazzare via il progetto devolution”

17/11 ''Saremo impegnati sin dai prossimi giorni per far crescere tra i lavoratori ed i pensionati la contrarieta' e l' opposizione al provvedimento organizzando dai luoghi di lavoro alle comunita' locali una vasta attivita' di confronto, discussione e mobilitazione per spazzare via con la consultazione popolare e referendaria il progetto di Devolution che e' sbagliato per il paese ma penalizza in modo particolare il Mezzogiorno''. Lo afferma Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl della Calabria. ''Il Parlamento con l' approvazione definitiva del disegno di legge sulle Riforme istituzionali - prosegue Sbarra - ha tra le tante negativita' portato a compimento l' orribile provvedimento sulla Devolution. Bene ha fatto il presidente della Regione Agazio Loiero ad annunciare che proporra' al Consiglio regionale della Calabria di avviare urgentemente l' iter legislativo per la richiesta insieme ad almeno altre cinque Regioni del Referendum Abrogativo sulla Riforma Costituzionale''. ''La nostra contrarieta' - sottolinea il segretario della Cisl - riguarda il metodo utilizzato dal Governo che non ha inteso concertare con il sistema delle rappresentanza sociali il provvedimento ma soprattutto il merito specie se pensiamo che dalla riforma viene fuori un rafforzamento ulteriore ed peso eccessivo della figura del Presidente del Consiglio che assorbe e concentra nuovi poteri e responsabilita' mettendo in discussione l' equilibrio ed il bilanciamento dei poteri con il Capo dello Stato. Ribadiamo come Cisl la nostra preferenza per un federalismo solidale e cooperativo che esalti, da un lato, le vocazioni territoriali, sorregga l' autogoverno e la prossimita' delle istituzioni, incentivi la responsabilita' fiscale e la correttezza amministrativa''

Lista Consumatori: “Dalla Calabria una , una petizione per il referendum sulla Devolution”

17/11 La Lista Consumatori ha avviato dalla Calabria l'iniziativa 'Giu' le mani dalla Costituzione', una petizione per il referendum sulla Devolution approvata in via definitiva ieri. ''In seguito all'approvazione - e' scritto in una nota di Lista Consumatori - del progetto di riforma della seconda parte della Carta Costituzionale, Lista Consumatori lancia, proprio dal profondo sud, l'iniziativa 'Giu' le mani dalla Costituzione'. Abbiamo novanta giorni per raccogliere quante piu' firme possibili per dire con forza 'NO' ad un progetto che stravolge la costituzione per dare sfogo agli egoismi. Non sentiamo proprio il bisogno di stravolgere la nostra carta costituzionale che rappresenta la sintesi di tutti quei valori di liberta', di solidarieta', di democrazia su cui si fonda il nostro paese tuttavia non possiamo restare indifferenti quando tali principi cardine vengono calpestati sulla base di biechi calcoli elettorali per sacrificare, sull'altare del consenso, un paese alla volonta' della Lega, di chi racchiude la propria innovativa proposta politica in un termine: Terroni''. ''Ogni singolo cittadino - prosegue la nota - deve essere il garante della Costituzione. Lista Consumatori, che ieri ha tenuto una riunione del direttivo a Roma, ha deciso di far partire la raccolta proprio dalla Calabria. Sono gia' stati istituiti centri per la raccolta di firme contro la devolution in tutte le principali citta' della Calabria: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia''. ''Il movimento a tutela dei cittadini - conclude la nota - ha chiesto al presidente della regione, Agazio Loiero, nonche' a tutti gli esponenti politici regionali, di sottoscrivere la proposta referendaria contro chi vuole spaccare il Paese''.

Loiero: “La Calabria può riscattarsi puntando ad uno sviluppo sostenibile”

17/11 "La Calabria ha bisogno di progetti costruttivi e idee propositive. Una regione come la nostra, che per anni è stata costretta a subire l'oltraggio della criminalità organizzata e della diffusa illegalità, può riscattarsi solo concentrandosi su una prospettiva di sviluppo sostenibile in grado di creare occupazione e, quindi, futuro per i nostri giovani". Il presidente della Regione, Agazio Loiero, commenta così la scelta del tema "Il Sud non può più aspettare. Dalla Calabria proposte e risposte", che sarà al centro della manifestazione, in programma a Lamezia Terme sabato 19 novembre. "Ringrazio - ha aggiunto Loiero - il presidente Francesco Rutelli e tutta la Margherita per un'iniziativa che ci consentirà di confrontarci su questioni cruciali per il Mezzogiorno e per la Calabria in particolare. Il programma, infatti, prevede tavole rotonde su temi fondamentali, come la sanità, per i quali occorrono soluzioni concrete. Non c'è dubbio, quindi, che questa giornata sia davvero importante per formulare proposte e dare risposte ai problemi contingenti che coinvolgono il nostro territorio. Un progetto di sviluppo necessita della partecipazione di tutti". "Dobbiamo puntare sul lavoro e lo sviluppo - ha aggiunto Loiero - per vincere la nostra sfida con il futuro, un futuro che questa devolution potrebbe rendere ancora meno roseo, se non potessimo contare sullo strumento del referendum confermativo ". Il presidente Loiero ha, poi, voluto esprimere la sua riconoscenza anche ai leader nazionali del centrosinistra per l'attenzione che stanno dimostrando per la terra calabrese. "Sono grato - ha detto - a Romano Prodi e a l'Unione per la disponibilità verso i calabresi e la loro regione. Scendere in piazza tutti insieme lunedì prossimo a Locri significa dare sostegno a un cammino di rinascita che la Calabria onesta vuole intraprendere".

Maiolo (DL) “Necessario rilanciare la politica dello sviluppo”

''La Calabria degli onesti reagisce al trauma dell' uccisione di Franco Fortugno, alza la testa e rilancia una politica vera di sviluppo. Soprattutto alla Margherita la responsabilita' di assumere per prima l' iniziativa di stimolo per un governo della Regione, degli Enti locali e di tutte le realta' produttive della Calabria''. E' quanto afferma Mario Maiolo, consigliere regionale della Margherita e presidente della Commissione per il piano di sviluppo, sottolineando l' importanza della convention del partito in programma sabato a Lamezia Terme. ''Il protocollo d' intesa Sindacati-Regione sullo sviluppo, base di un' intesa piu' ampia che riguardera' tutte le organizzazioni di rappresentanza - sostiene Maiolo - e' un primo importante passo per creare un clima di solidarieta' operosa di tutte le forze positive della nostra regione. Controllo del territorio, sicurezza, governo dei processi ordinati di antropizzazione del territorio, lotta agli abusi e alle speculazioni selvagge, rafforzamento degli insediamenti produttivi, bando alle speculazioni effimere di fantomatici imprenditori, avvio di una gestione ordinaria di servizi primari, fine del commissariamento dei rifiuti e delle acque, utilizzo delle risorse destinate ai settori produttivi finalizzandole al sostegno di un' auspicabile politica di defiscalizzazione delle imprese che investono in Calabria, lotta alle evasioni fiscali nazionali e locali, realizzazione di un programma straordinario di solidarieta' economica e sociale a tutela del patrimonio ambientale e della difesa del suolo, avvio di processi produttivi per i lavoratori idraulico-forestali, progressiva stabilizzazione del bacino dei lavoratori precari: questi alcuni dei veri temi all' ordine del giorno della Calabria e del Paese, che potranno essere discussi ed affrontati solo se si avviera' una stagione vera della programmazione e si attiveranno strumenti e metodologie per costruire finalmente un sostenibile Piano di Sviluppo Regionale''. ''Solo cosi' - conclude Maiolo - potremo dire che la Calabria dopo l' omicidio Fortugno non torna indietro, condannata alla rassegnazione della prevaricazione mafiosa, ma prende sicura il mare aperto dello sviluppo, forte degli incoraggiamenti che vengono dai suoi giovani''

N. Oliverio (DL) “Da Lamezia parta il riscatto della Calabria”

17/11 ''La convention della Margherita sul tema 'Il Sud non puo' piu' aspettare' che si terra' sabato a Lamezia Terme nasce con l' obiettivo di stare vicini alla Calabria e rimboccarsi in fretta le maniche per affrontare i mali che la affliggono''. Lo afferma Nicodemo Oliverio, deputato della Margherita. ''Anche le proposte delle cinque sessioni d' interventi in programma sabato - prosegue Oliverio - daranno un contributo rilevante al centrosinistra per analizzare le questioni economiche e sociali del Sud in maniera piu' diretta e approfondita. La Margherita proporra', alle prossime elezioni politiche, un cambiamento radicale di rotta rispetto al passato, soprattutto per come il Governo ha trattato il sud e la Calabria. Questa proposta di cambiamento la porgera' sul tavolo dell' Unione e di Romano Prodi e poi agli italiani. Lamezia costituisce dunque una tappa di lavoro importante per la definizione del nostro programma''. ''In un momento drammatico ma allo stesso tempo di svolta per la nostra regione - sottolinea ancora il parlamentare - la Margherita, insieme a tutto il centrosinistra, vuole stringere un patto con i calabresi e assumersi l' impegno di tracciare un percorso comune. Un patto costruito attorno alla sensibilita' e all' attenzione che meritano i gravi problemi della nostra regione: criminalita' organizzata, disoccupazione, sottosviluppo sociale e infrastrutturale. Con l' omicidio di Francesco Fortugno si e' inferto un grave colpo alle istituzioni ma anche ai processi democratici e civili che la Calabria ha intrapreso col nuovo corso avviato dal Presidente Loiero e dal vicepresidente Adamo. Ora tocca a noi, alla politica nazionale ma anche a noi calabresi, raccogliere e sostenere una sfida che si combatte soprattutto con l' attenzione e la partecipazione a questi ancor flebili ma significativi segnali di risveglio civile''

Paolini: Radicali e Socialisti insieme nella “Rosa nel pugno” per una nuova identità”

17/11 “E’ certamente da condividere la soddisfazione e l’entusiasmo di quanti hanno partecipato all’assemblea socialista che si e’ tenuta la settimana scorsa a Catanzaro e che costituisce un’altra tappa avanzata nel processo di formazione e costituzione del nuovo soggetto politico che , nella confluenza e sintesi delle identita’ e dei valori socialisti, radicali ,liberali e laici avra’ nella “rosa nel pugno”il simbolo della nuova identita’ che segna anche un allineamento con i partiti socialisti d’Europa”. E’ quanto afferma in una dichiarazione Enzo Paolini caporgruppo nel Consiglio comunale di Cosenza dei Radciali, Socialisti e Liberali. “La Calabria –prosegue Paolini- in questo processo di avvicinamento e integrazione dell’esperienza socialista e radicale, ha svolto e sta svolgendo, grazie a Saverio Zavettieri, un ruolo di primo piano e sono sicuro che questo impegno non verra’ meno nemmeno dopo la fase costituente del nuovo soggetto politico.
Dispiace che all’assemblea di Catanzaro non abbia partecipato “Socialismo e’ Liberta’”, che ha in Sisinio Zito il coordinatore regionale, anche perche’ il progetto del nuovo soggetto politico ha visto impegnati figure storiche del socialismo italiano come Rino Formica e Claudio Signorile che, insieme ad altri, hanno dato vita all’associazione.
Eppure la motivazione con la quale Sisinio Zito ha spiegato la mancata partecipazione e’ plausibile e convincente, se e’ vero-e non vedo perche’ non dovrebbe essere vero- che l’ assemblea e’ stata organizzata senza coinvolgere i responsabili di “Socialismo e’ Liberta’ “ in Calabria.
Si tratta evidentemente di un errore di valutazione perche’, diversamente, si dovrebbe pensare che e’ iniziata, senza che ve ne fosse bisogno, una sorta di corsa per la premiership all’interno del nuovo soggetto politico.
In questa direzione vanno lette anche le preoccupazioni di quanti vedono nell’incontro e alleanza con i radicali il rischio di una cessione di quote di visibilita’ politica e di rappresentanza nelle istituzioni elettive.
Preoccupazioni che-se ci sono- non debbono scandalizzare perche’ in ogni partito c’e’ competizione fra le varie componenti ma deve essere chiaro, a chi nutre di queste preoccupazioni, che i radicali portano nel nuovo soggetto politico della “rosa nel pugno” un patrimonio di battaglie politiche che arricchisce l’alleanza e, soprattutto, ne va ad esaltare i valori laici e libertari.
In ogni caso sarebbe bene che qualcuno si prendesse il compito di ricostruire, sia pure a grandi linee, la storia dei rapporti fra socialisti e radicali a partire dalla battaglia per il divorzio, con segretario del PSI Giacomo Mancini e Loris Fortuna impegnato in prima linea, per arrivare alle battaglie per i diritti civili, al referendum sulla giustizia, fino ai giorni della mattanza giustizialista contro il PSI e i partiti della Prima Repubblica, giorni in cui alle zattere del naufragio socialista veniva offerto, senza contropartite, l’attracco del molo radicale non fosse altro che per sottrarsi al fuoco nemico in attesa di potersi riposizionare nell’arena politica.
Marco Pannella personalmente in quei giorni tenne delle riunioni a Montecitorio con i parlamentari socialisti ma il panico delle macerie incombenti diedero il via alla diaspora ed alla ricerca di approdi piu’ sicuri e remunerativi.
Trovo, quindi, per lo meno ingenerosa l’affermazione attribuita a Zavettieri, fatta per rassicurare i compagni che temono la sovrapposizione radicale, e cioe’ che se non ci sono riusciti i pubblici ministeri delle procure d’Italia a far scomparire i socialisti, non ci riuscira’ certamente Marco Pannella.
Non si vede su quali elementi possa poggiare una preoccupazione del genere che, se si puo’ giustificare fra i militanti di base, non si puo’ giustificare a livello di Zavettieri il quale sa bene che la volonta’ di egemonizzare, cooptare, sottomettere e cancellare i socialisti dalla scena politica e’ stata, a sinistra, da un’altra parte.
In ultimo sconsiglierei, per la buona riuscita della costituente del nuovo soggetto politico, di assecondare spinte dissociative e gelosie di appartenenza anche perche’ le modalita’ di svolgimento e le conclusioni del congresso nazionale del Nuovo PSI qualche cosa dovrebbero insegnarla. Cerchiamo, ognuno per la sua parte,di valorizzare tutto cio’ che ci ha visto uniti e alleati in tempi recenti e meno recenti.C’e’ nel Paese un rigurgito di clericalismo che assegna grandi responsabilita’ ai socialisti ed ai radicali, rimasti gli unici a difendere senza settarismi la laicita’ dello Stato.Pensiamo alle questioni serie.
Senza voler vantare diritti di primogenitura ne’ intuizioni di genialita’ politica, abbiamo dato vita gia’ tre anni fa, nel consiglio comunale di Cosenza,ad un gruppo denominato “Radicali Socialisti e Liberali” consapevoli di esprimere un ceppo politico e culturale comune. Al Nuovo PSI che aveva perso il suo rappresentante in consiglio comunale offrimmo la nostra disponibilita’ a rappresentare in consiglio le posizioni e le istanze dei compagni socialisti che si richiamavano a Gianni De Michelis ed a Saverio Zavettieri. Anche allora senza chiedere contropartite, come e’ nella storia e nelle tradizioni dei radicali e del suo leader storico Marco Pannella, oggi impegnato con Enrico Borselli e Bobo Craxi a riconquistare un ruolo protagonista per l’area laica, socialista e libertaria.

Pietro Mancini: “Tra i DS e Rutelli è guerra continua”

16/11 Tra DS e Rutelli, è guerra continua, dopo la lite sul caso- Borsellino, commento di Pietro Mancini, pubblicato da " Il Giornale ": “Dal momento che il grande malessere e le prese di distanza della Margherita dalle scelte della Quercia, in primis sulle candidature in Sicilia, aumentano e attengono non solo alle personalità da schierare alle prossime elezioni, ma alle scelte di fondo del centro - sinistra, il segretario dei DS non può illudersi di liquidarle, solo alzando il tono della voce e mostrando i muscoli all' alleato - competitor.
Da leader esperto, e ormai non più condizionato, nella gestione del partito, da un personaggio ingombrante come D' Alema, impegnato a coltivare il sogno della Farnesina, il dirigente piemontese dovrebbe preoccuparsi di fornire risposte politiche più convincenti a quanti, tra i militanti e gli elettori diessini, si stanno interrogando, con crescente preoccupazione, che in taluni casi rasenta l' angoscia, sulla reale identità e sulle prospettive della Quercia. Come Fassino, giustamente, non si illude che sia possibile comprimere nei ristretti confini di una baruffa veneziana la frattura, esplosa tra i sostenitori e gli accaniti avversari del sindaco Cacciari, cosi' lo strappo con Rutelli, che ha bocciato la decisione dei DS di sostenere la corsa di Rita Borsellino alla presidenza della Sicilia, qualora non venisse motivato in modo chiaro, potrebbe provocare delle conseguenze molto negative, forse dirompenti, non solo nel partito, ma in tutta l' area di riferimento, attuale e potenziale, del centro - sinistra.
E alla sfida del leader dei DL - che ha sollecitato i diessini a togliere dal tavolo politico la devastante contrapposizione, all' interno dell' Unione, tra mafia e anti-mafia - sarebbe auspicabile che Piero chiarisse, e prima delle primarie del 4 dicembre, se, con il discutibile appoggio alla sorella del giudice ucciso a Palermo, il partito intenda compiere un passo indietro, riciclando la vecchia equazione, cara ai settori giustizialisti, in Sicilia e fuori : dissenzienti dalla sinistra uguale mafiosi. Quando il PDS di Occhetto, negli anni 90, assunse un ruolo subalterno alla linea dell' allora sindaco di Palermo, Orlando, a sua volta modellata sulle inchieste giudiziarie di Caselli contro gli esponenti anti - comunisti, incappò nelle più pesanti sconfitte politiche ed elettorali. E, dunque, anche alla luce di quelle batoste, Fassino dovrebbe rompere gli indugi e spiegare ai dirigenti siciliani che una cosa è la campagna elettorale della signora Borsellino, unicamente centrata sulla sua asserita " diversità " morale rispetto all' attuale governatore, Totò Cuffaro, altra, e diversa, cosa è la politica alternativa al centro - destra, che i DS intendono proporre ai siciliani, i quali pretendono impegni seri, e non generici slogan, sui problemi dell' economia e dello sviluppo dell' isola.
Non avendo un proprio candidato, da contrapporre al rutelliano professore Ferdinando Latteri, i diessini hanno preferito subire l' imposizione del fronte dei " professionisti dell' antimafia " - influenzati dai documentari, faziosi e a a senso unico, della struttura tv di Santoro - come amava definirli Leonardo Sciascia. Ma, adesso, verrebbe, a ragione, considerato alla stregua di un inquietante segnale la mancata distinzione tra la piattaforma, politica, di un partito, con responsabilità nazionali, come la Quercia, e quella, esclusivamente anti- mafiosa e " demonizzatrice " degli avversari, della sorella del dottor Borsellino, le cui simpatie politiche, peraltro, notoriamente andavano alla fiamma missina di Almirante e Romualdi.
La prospettiva del partito democratico, delineata per il dopo - elezioni dai vertici dei DS e dei DL, si allontanerebbe, qualora i partners della futura formazione dovessero persistere nel manifestare comportamenti contraddittori, non solo sulla Sicilia, ma anche sui capilista, sull' Iraq, su Cofferati e sulla TAV. E, continuando a ondeggiare su questioni cruciali, il centro - sinistra dimostrerebbe, al di là delle enunciazioni di principio, di non essere ancora riuscito a comporre in un quadro, ragionevolmente unitario, le voci dissonanti, nè a risolvere le sue tante e gravi difficoltà”.

Loiero: “Sulla devolution le Regioni sfideranno il Governo. Referendum assieme alle politiche”

16/11 “Le Regioni sfideranno il Governo sulla devolution”. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha annunciato così la prossima richiesta di referendum da parte delle Regioni sul disegno di legge costituzionale, approvato oggi definitivamente dal Senato.
”Attiverò subito il Consiglio regionale della Calabria – ha detto Loiero – affinché si pervenga rapidissimamente alla prescritta richiesta di referendum sulla riforma costituzionale da parte di almeno cinque Consigli regionali. Se il Governo ha imposto alle Camere tempi contingentati per modificare metà della Costituzione, noi vogliamo chiedere il referendum immediatamente, proprio per far si che ci siano i tempi affinché la consultazione popolare possa tenersi insieme alle elezioni politiche, tra l’altro con non pochi risparmi per le nostre finanze dissestate”.
“Il testo – ha sottolineato il presidente – è pericoloso: disgregazione dei territori con la devolution, attenuazione dei poteri di garanzia, caos istituzionale, camere che litigano tra loro, Comuni e Province che sollevano conflitti di attribuzione contro tutti, Corte costituzionale politicizzata nella composizione, ma soprattutto elezione sostanzialmente diretta del Premier, che diventerebbe al contempo giocatore e arbitro, visto che il Presidente della Repubblica non conterebbe più nulla”.
E per finire Loiero ha lanciato la sfida delle Regioni al Governo: “Se siete convinti del testo e di aver interpretato la volontà della maggioranza dei cittadini, perché volete rinviare il referendum, sfruttando tutti i mesi possibili previsti dalla normativa per arrivare a giugno? Perché non ne fate il tema della campagna elettorale, perché non abbinate elezioni e referendum?”.

Veraldi (DL) “La devolution, un provvedimento insensato”

16/11 ''In nome di un ricatto antico, rinnovato nel corso della legislatura, avete consumato uno strappo senza precedenti e costretto le aule parlamentari a misurarsi su un provvedimento insensato ed assunto al solo scopo di un appagamento vagamente estorsivo di una forza politica marginale non in grado di rappresentare l' interesse della nazione''. E' quanto ha detto il senatore della Margherita Donato Veraldi nel corso del suo intervento in aula sulle riforme. ''Si e' scelto - ha aggiunto - lo scempio politico delle regole fondanti della nostra Repubblica per rinsaldare una maggioranza in rotta, senza piu' alcuna capacita' di comprendere e rappresentare gli interessi veri e reali della nazione e senza alcun senso di responsabilita' innanzi al chiaro pronunciamento dei costituzionalisti di ogni orientamento, che hanno indicato nel disegno di legge in esame lo smantellamento della nostra Costituzione. Noi consumeremo anche oggi tutte le parole che ci restano per comunicare non a voi ma al Paese i pericoli che incombono a causa di un siffatto disegno ed e' ad al Paese che ci rivolgeremo perche' sia forte ed incolmabile la distanza tra quello che oggi volete far passare per riforma costituzionale e cio' che in realta' il Paese vuole e pretende. Noi torneremo nei luoghi e fra la gente di quel Mezzogiorno dimenticato ed abbandonato da questa maggioranza di Governo, al cui interno prevalgono interessi forti e distanti sideralmente da una visione solidale ed unitaria dello Stato''. ''Attraverso l' egoismo scientifico di questa proposta falso-riformatrice - ha proseguito Veraldi - si intendono perpetuare ulteriori divisioni e lacerazioni, nel nome di un federalismo d' accatto ed estraneo alle sue migliori tradizioni. Il cupio dissolvi, evocato sulla stampa stamani, di questa scellerata devolution e' l' ultimo atto dello smantellamento dello Stato democratico ed e' l' anticamera del caos istituzionale nel rapporto tra i poteri, con le Regioni e gli enti locali ed e' generatore principe di nuove disuguaglianze, nella stagione in cui piu' forte e' l' esigenza di una nuova equita' fiscale che faccia salve le ragioni dei piu' deboli e dei meno tutelati''. ''Voi oggi vulnerate - ha concluso Veraldi - quel patto e vi apprestate ad una grigia e funesta soddisfazione; noi sappiamo, al contrario, che questo evento per nulla edificante sara' per voi l'anticamera della definitiva sconfitta''.

Laratta (DL): “La manifestazione di sabato a Lamezia assume una valenza storica”

16/11 «La manifestazione che la Margherita ha promosso per sabato prossimo assume una valenza storica per il destino della nostra regione; non solo per le personalità politiche e istituzionali coinvolte, ma soprattutto per il fatto che essa coincide con la straordinarietà di un momento critico e molto delicato. E in questa fase l’apporto in termini di idee e progettualità politica è fondamentale».
E’ quanto ha affermato il vicesegretario vicario della Margherita calabrese, Franco Laratta, commentando l’iniziativa politica in programma sabato all’Agroalimentare di Lamezia. Una manifestazione che si preannuncia imponente e densa di significato politico.
«I ritardi accumulati in questi ultimi anni – ha detto Laratta – rendono chiara l’idea che la Calabria non può più attendere. I cittadini di questa regione, delusi da un governo che ha guardato altrove, e che ha disatteso le istanze economiche e sociali, ci chiedono ora risposte certe con le quali poter recuperare fiducia nella politica e nelle istituzioni».
«Una regione che vanta primati negativi a tutti i livelli – ha proseguito Laratta -, merita una attenzione straordinaria da parte di quelle forze politiche che si candidano a governare il paese, e tra queste il carico di responsabilità della Margherita richiama tutti i dirigenti locali e nazionali del partito al massimo impegno politico per il riscatto sociale e per l’affermazione dei diritti ed dei valori fondanti della comunità calabrese».
«Per determinare il cambiamento reale della Calabria servono scelte politiche coraggiose che ci aiutino a superare questo momento critico e, al tempo stesso, recuperare il terreno perduto in questi anni. È necessaria un’azione politica incisiva che sappia affrontare le priorità della Calabria seguendo la regola del dialogo tra le parti, ma che non si impantani nei contrasti e nelle divisioni. La lotta alla mafia e alla illegalità diffusa è il primo grande passo da farsi affinché temi come la sicurezza, lo sviluppo e l’occupazione possano essere affrontati e risolti con determinazione».
Laratta invita dunque ad una forte mobilitazione per l’incontro di sabato in quanto, spiega, «è una grande opportunità di crescita e di confronto». Si dice soddisfatto dell’adesione di autorevoli rappresentanti politici, istituzionali, imprenditoriali e sindacali e apprezza in particolare la partecipazione del leader del partito, on. Francesco Rutelli, che chiuderà la convention. «Questo significa – ha concluso il visegretario regionale dei Dl – che dopo il barbaro omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Fortugno, il messaggio dei giovani di Locri è stato recepito con grande senso di responsabilità da una classe politica animata dalla voglia di fare per il rilancio socio-economico della Calabria».

Giacomo Mancini “La responsabilità civile è rimasta sulla carta”

15/11 “L'Italia sarebbe un paese più libero e più sicuro se la volontà di quei milioni di italiani che si dissero favorevoli alla responsabilità civile dei magistrati votando il referendum voluto dai radicali e convintamente sostenuto dai socialisti fosse stata tradotta in legge dello stato".
Lo ha affermato Giacomo Mancini, responsabile nazionale per i rapporti con le organizzazioni sociali dello Sdi a margine del convegno dal titolo "La sinistra e il garantismo".
"Nell'ultimo decennio una certa magistratura inquirente ha preferito tentare di dimostrare teoremi politici anziché perseguire i reati e assicurare i criminali alla giustizia.
Un attento monitoraggio delle sentenze emesse in alcuni distretti del nostro paese consentirebbe di quantificare l'enormità degli errori di chi ha svolto indagini dando credito alle parole di screditati pentiti. Alle gravi mancanze di quei magistrati che tanti danni e tante sofferenze hanno provocato non è seguita nessuna sanzione. La rosa nel pugno sarà il partito di quanti chiedono una giustizia più giusta, più equilibrata e più imparziale".

Loiero: “Una fitta al cuore per l’approvazione della devolution”

15/11 ''Ho una fitta al cuore pensando che mercoledì sara' approvata la riforma costituzionale, la devolution''. E' quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, questa sera a Catanzaro, nel corso di un convegno sul tema 'Il coraggio delle scelte'. ''L'approvazione di questa riforma - ha aggiunto Loiero - sara' un problema per tutti noi. E questo lo dico sia a quelli che sono di sinistra, sia a quelli che sono di destra''.

Pietro Mancini sull’Avanti: “Dopo le denunce di Salvi e Vallone una svolta contro sprecopoli”

15/11 Pietro Mancini sull’Avanti: " Su quella poltrona, non abbiamo bisogno di un genio. Perciò, caro compagno, annulla quella nomina e designa la persona che, mio tramite, ti indica il partito, la Quercia, e l' Unione ". A questo pressante " consiglio " , rivoltogli, per telefono, dal deputato diessino di Napoli, Giuseppe Petrella, il direttore generale dell' azienda sanitaria numero 2 del capoluogo partenopeo, Pier Luigi Cerato, obiettò : " Ma quella persona non ha i titoli per fare il direttore sanitario... ". E Petrella, insistente : " Compagno, ripensa a quello che hai fatto, altrimenti scoppia un casino politico e noi, invece, stiamo lavorando per il rilancio della coalizione ! " .
Questo colloquio, indicativo più di tante prese di posizione, indignate ma sterili, dovrebbe, finalmente, spingere i capi della Quercia e dell' Unione a fare i conti, seriamente, con la " nuova questione morale " , come l' hanno definita i senatori diessini Cesare Salvi e Massimo Villone, autori del libro " Il prezzo della democrazia ", edito dalla Mondadori. Il volume contiene un' impressionante requisitoria sugli sprechi e gli sperperi del centro- sinistra, che oggi governa 16 regioni su 20, 74 province su 108, 5 mila comuni su 8 mila. E' significativo il confronto, fatto da Salvi, tra il vecchio PCI, dalle cui sezioni veniva cacciato via il compagno che sfoggiava il Rolex d' oro, e il partito di oggi, dominato dagli spregiudicati capetti locali, avidi di consulenze, di prebende, di segreterie sempre più pletoriche, di emolumenti sempre più elevati : con al primo posto la Campania di Bassolino, dove entro il 2007 l' incremento raggiungerà il 31, 5 per cento e dove già oggi un deputato regionale guadagna in media 2 mila euro al mese in più rispetto a un parlamentare nazionale !
Dopo le tante inchieste su " Spreocopoli " negli enti locali, apparse nei mesi scorsi sulla stampa,contribuirà a smuovere le acque, a sinistra, il documentato atto d' accusa di Salvi e Villone, convinti che " dal ladrocinio, evidenziato da Tangentopoli, si è passati, oggi, alla corruzione legale della società civile " e certi del definitivo tramonto della " diversità antropologica " degli ex comunisti, teorizzata da Enrico Berlinguer, negli anni 80? Prodi, che continua a promettere mirabolanti progetti di riforme radicali, si è limitato, sinora, ad assumere un generico impegno sulla riduzione dei costi della politica, che oggi ammontano a 7 miliardi di euro.
Ma, intanto, i governatori del centro- sinistra, anzichè indignarsi con i giornali e con i politici, pure con quelli progressisti, che puntano il dito contro i carrozzoni clientelari, le innumerevoli " società miste ", le leggi sbagliate, anche quelle varate dall' Ulivo, e i dispendosi incarichi a pioggia, non potrebbero cominciare a nominare, nelle aziende sanitarie locali, persone competenti, fuori da ogni influenza partitica, sulla base di concorsi rigorosi, basati su normative internazionali ?
Lo faranno ? A dubitarne, sono in tanti, anche a nella Quercia, come il filosofo ed ex europarlamentare dei DS, Biagio de Giovanni, che ha coniato un efficace neologismo, il " bassolinismo ", per definire il sistema di potere creato in Campania da don Antonio, al potere da 12 anni, prima come sindaco di Napoli e poi come governatore, ormai quasi un sovrano assoluto, dopo essere riuscito a comprimere la dialettica democratica e l' influenza dei partiti, compreso il suo.
Cosi' come i cittadini del Sud cominciano a ribellarsi contro la criminalità mafiosa e contro le collusioni della spietata 'ndrangheta calabrese, dovrebbero farlo, con maggiore incisività, contro la malapolitica, contro " Parentopoli " e contro gli sprechi del denaro pubblico. Sinora, purtroppo, il popolo meridionale non ha reagito, con efficacia, alla mediocre, per usare un eufemismo, gestione degli amministratori: ad esempio, non è scaturita alcuna conseguenza elettorale negativa, per la giunta campana di centrosinistra, dalla disastrosa vicenda dello smaltimento dei rifiiuti. E, invece, se i capi dei partiti sentissero proteste più forti e vibranti dai cittadini, oltre a leggere le inchieste coraggiose dei giornali, potrebbero tornare a svolgere solo le funzioni di indirizzo generale e locale, dando rappresentanza politica a quanti, soprattutto i giovani, spingono, inascoltati, per l' innovazione e per il cambiamento della società. Ma, per alleggerirsi della grande lottizzazione e diminuire drasticamente gli enormi costi del sottogoverno, i capi dei partiti dovrebbero riuscirsi a compiere un' inversione di tendenza a 360 gradi, culturale prima che politica, occupandosi delle esigenze di quanti oggi hanno scarse risorse e contano poco e liberando le energie di una società politica ingessata. Realisticamente, è difficile ipotizzare questa svolta, quasi epocale, in tempi brevi perchè, ordinando lo scioglimento dell' esercito dei lottizzati della " Politica Spa ", i notabili locali dovrebbero rimettersi in gioco, rinunciando a quei sostegni, politici e materiali, che oggi sono indispensabili per essere eletti e per salire le scale gerarchiche nei partiti e nelle istituzioni”.

Galati: “L’innovazione la chiave di volta per lo sviluppo della Locride e della Calabria”

15/11 ''L' innovazione di processo e di prodotto e' la chiave di volta per lo sviluppo dell' area della Locride e dell' intera Calabria''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, in occasione del convegno ''L' occupazione nella Locride: quali opportunita' e quali strategie'' in corso a Roma. ''Occorre - ha aggiunto Galati - favorire i progetti innovativi che coniughino l' eccellente qualita' del nostro sistema produttivo con strategie e prodotti in grado di competere sui mercati internazionali, favorendo anche nel Mezzogiorno la diffusione di una nuova cultura di impresa aperta alle potenzialita' offerte dalle nuove tecnologie digitali. E' per questo motivo che il Ministero, negli ultimi cinque anni, ha mobilitato 46 miliardi di euro per aiuti alle imprese. In particolare, sono pervenute 611.000 domande di agevolazioni e di queste 340.482 domande, di cui il 66,9% provenienti dal Mezzogiorno, hanno ottenuto agevolazioni per 39.727 milioni di euro''. ''Grazie a nuovi strumenti agevolativi, come il Pacchetto integrato di agevolazioni (Pia) - ha sostenuto Galati - nel 2003 sono stati stanziati 710 milioni di euro per la ricerca, lo sviluppo e l' innovazione con l' agevolazione di 247 programmi. Nel 2004, invece, sono state presentate 1.300 domande con un monte complessivo di investimenti previsto di oltre 6 miliardi di euro e uno stanziamento per contributi da erogare pari a circa 1.050 milioni di euro. Sessanta milioni di euro, poi, sono stati stanziati attraverso il Pia Networking, che punta ad agevolare investimenti in favore di aggregazioni di imprese di piccola e media dimensione del settore turistico. A questi interventi vanno poi aggiunti quelli che ricadono nell' ambito del Fondo speciale rotativo per l' innovazione tecnologica (Fit) che, dal 2001 ad oggi, ha registrato la presentazione di 3.054 domande, e la selezione di 1.359 iniziative, per 2.454,8 milioni di euro concessi. Infine, non si devono dimenticare i cosiddetti bandi tematici, anch'essi legati al Fit, che attualmente vedono in corso di validita' 4 bandi per un impegno finanziario complessivo di 860 milioni di euro''. ''E' puntando sulle nuove sfide dell' innovazione - ha concluso Galati - che l' economia e il sistema sociale della Locride sapra' dare una risposta decisa ai molti disagi che li contraddistinguono, valorizzando le proprie inestimabili risorse umane e imprenditoriali e offrendo ai cittadini nuove prospettive di crescita nel solco della legalita'''

Sabato vertici DL in Calabria con Rutelli e dirigenti di partito: “Il sud non può aspettare”. il programma.

''Il Sud non puo' piu' aspettare. Dalla Calabria proposte e risposte''. Parte da questa considerazione la riflessione che la Margherita ha organizzato in Calabria per sabato prossimo quando, al centro agroalimentare di Lamezia Terme, si riuniranno i vertici nazionali del partito per una riflessione a 360 gradi, non solo sulla Calabria, ma sull' intero Mezzogiorno. ''La manifestazione, che sara' conclusa da Francesco Rutelli - ha detto il segretario regionale della Margherita, Franco Bruno, nel corso di una conferenza stampa - era stata decisa prima dell' omicidio di Francesco Fortugno che ha segnato tutti. Ora, pero', e' comprensibile che essa assume una rilevanza particolare. Noi intendiamo proseguire su quel percorso che avevamo ipotizzato anche con Fortugno, che restera' un simbolo per tutti. C' e' un' attenzione particolare da parte della Margherita nazionale per questa regione, ma anche da parte di altre regioni''. Tra le presenze annunciate, infatti, figurano quelle dei segretari regionali di Basilicata (Salvatore Margiotta), Puglia (Gero Grassi) ed Emilia Romagna (Marco Monari). ''Quest' ultimo - ha proseguito Bruno - ci ha testimoniato l' attenzione che la Margherita nazionale ha nei confronti del nostro territorio, specialmente nei momenti di crisi del partito. Il messaggio iniziale, il logo della manifestazione, originariamente era diverso, ma si e' colta l' esigenza dell' emergenza che noi viviamo sempre. Infatti, esso, non solo diventa emblematico del momento particolare che sta vivendo la Calabria ma parte anche dalle emergenze che la Calabria vive''. ''Nell' iniziativa - ha concluso Bruno - e' forte anche la presenza dei Ds, ma, complessivamente, di tutti coloro che guardano con un' attenzione particolare alla costituzione del partito unico, oltre che della rappresentanza sindacale ed imprenditoriale''. Di adesione totale alla manifestazione da parte di imprenditori e forze sociali ha parlato Luigi Meduri secondo il quale, accettando l' invito hanno ''voluto dimostrare la loro vicinanza alla Calabria in questo particolare momento. Non deve sfuggire a nessuno - ha proseguito - che a Palmi si sta tenendo un processo contro i vertici della banche accusati di usura nei confronti di imprenditori. In questo senso mi aspetto una risposta dalla politica affinche' il credito sia piu' seguito da parte della Margherita nazionale per far si' che ci sia una maggiore attenzione su questo tema. Dalla manifestazione del 19 ci aspettiamo risposte chiare anche su questo''. Alla manifestazione sono annunciate le presenze, tra gli altri, di tre europarlamentari della Margherita, Giovanni Procacci, Enrico Letta ed Alfonso Andria. ''Alla Margherita - ha sottolineato Bruno - interessa come governera' Prodi e noi intendiamo dare il nostro contributo convinti che la Margherita calabrese giochera' un ruolo importante in tutto questo. Vogliamo fare conoscere quello che c' e' in Calabria ai tanti amici della Margherita nazionale. La nostra regione, quindi, diventa l' emblema di tutta la nazione''.
Il Programma
Si aprira' alle 10 con un intervento di Enzo Bianco, presidente del Comitato di controllo sui servizi segreti, la convention della Margherita in programma sabato a Lamezia Terme sul tema ''Il Sud non puo' piu' aspettare. Dalla Calabria proposte e risposte'', presenti i vertici nazionali del partito, in programma sabato a Lamezia nel Centro agroalimentare. Bianco interverra' dopo gli indirizzi di saluto del segretario regionale della Margherita, Franco Bruno, e del capogruppo in Consiglio regionale, Enzo Sculco.
Alle 10.30 e' in programma la prima tavola rotonda sul tema ''La questione meridionale e' anche questione sanitaria e sociale'', presieduta da Franco Marini, con la partecipazione di Carmelo Barbagallo, Rosy Bindi, Luigi Bobba, Giuseppe Fioroni, Luigi Sbarra, Doris Lo Moro e Tiziano Treu.
Alle 11.30 e' in programma il secondo dibattito sul tema ''I talenti del Sud'', presieduto da Ciriaco De Mita, al quale prenderanno parte Pina Amarelli, Roberto Castagna, Francesco Saverio Garofani, Rino Piscitello, Giovanni Procacci, Ermete Realacci, Florindo Rubbettino e Tonino Saladino.
Alle ore 12.30 e' in programma un altra tavola rotonda sul tema ''Sud come sviluppo'' i cui lavori saranno presieduti da Lamberto Dini ed alla quale e' prevista la partecipazione di Nicola Adamo, Pierluigi Castagnetti, Sergio D' Antoni, Linda Lanzillotta, Enrico Letta, Rolando Manna, Ferdinando Pignataro e Katia Stancato
. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle 16.30 con un altro dibattito sul tema ''Il Sud non puo' piu' aspettare'', presieduto da Dario Franceschini. Intervengono Dorina Bianchi, Beniamino Donnici, Giuseppe Camo, Gero Grassi, Luigi Madeo, Salvatore Margiotta, Luigi Meduri, Marco Monari, Nicodemo Oliverio, Mario Pirillo, Sandro Principe, Giovanni Russo e Donato Veraldi.
Alle 17.30 l' ultimo appuntamento della giornata con un forum sul tema ''Dal Sud contro la criminalita''', con la partecipazione del coordinatore della segreteria nazionale dei Ds, Vannino Chiti; del capo della Polizia, Gianni De Gennaro; del prefetto di Reggio Calabria Luigi De Sena; dell' imprenditore Francesco Dodaro; del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, e di Marco Minniti, responsabile Sicurezza e difesa della Direzione nazionale dei Ds.
A concludere i lavori sara' il leader nazionale della Margherita, Francesco Rutelli.

Mancini a Zavettieri. “Sbagliato attaccare i radicali”

15/11 ''Sono convinto che tutti i socialisti che si ritrovano sulle posizioni di Saverio Zavettieri e Bobo Craxi possano e debbano dare un contributo importante al nostro nuovo soggetto politico della Rosa nel Pugno. Dico a loro pero' che siamo stati troppe volte e per troppo tempo feriti da divisioni''. Lo ha detto a Radio Radicale Giacomo Mancini, responsabile organizzazione dello Sdi. ''Posso capire - aggiunge Mancini - che esistono diverse opinioni sull'impostazione programmatica. Bene, discutiamone, decidiamo insieme quali priorita' dare all'agenda politica, coniughiamo insieme i 31 punti dell' agenda di Fiuggi e decidiamo insieme quali possano essere piu' utili alle regioni settentrionali e quali a quelle meridionali. Sono il primo a capire che le priorita' di Milano sono diverse da quelle della Calabria. Tutto cio', pero', non significa che sia giusto scagliarsi contro i Radicali, come e' stato fatto. I Radicali sono parte fondamentale e fondativa di questo nuovo soggetto e sarebbe sbagliato dire che dobbiamo prima unire i socialisti e poi unirci con i Radicali perche' questo rievocherebbe troppo tattiche che purtroppo fanno parte dell' agire politico ma che interesserebbero solo al ceto politico e non ai cittadini''.

Mancini: “Dalla Calabria un contributo alla Rosa nel Pugno”

14/11 "Enrico Boselli ha il grande merito di avere percepito il pericolo della deriva clericale della margherita e insieme di aver proposto una risposta laica, fondata su una alleanza strategica tra i radicali e tutti i socialisti". Lo ha affermato Giacomo Mancini, responsabile nazionale dello Sdi per i rapporti con le organizzazioni sociali, nel corso del Magazine radiofonico "Insieme al nostro deputato" in onda questa mattina sulle frequenze dell'emittente calabrese Antenna Bruzia. "Dalla Calabria può arrivare un grande contributo alla Rosa nel pugno. Qui c'è sete di libertà, c'è voglia di sconfiggere la burocrazia parassitaria che blocca le speranze dei tanti talenti di questa terra. La Rosa nel pugno deve diventare il partito delle ragazze e dei ragazzi di Calabria che vogliono una regione libera dal bisogno e con più diritti e maggiori opportunità. In Calabria poi esiste un humus favorevole per questa alleanza rappresentato dalle tante battaglie comuni combattute dai radicali di Pannella ed Emma Bonino e dai socialisti guidati da Giacomo Mancini".

Di Iacovo: “Lavorare insieme per l’unificazione socialista”

14/11 ''Socialismo e' Liberta' ed il Nuovo Psi devono lavorare insieme per unificare le iniziative politiche e culturali che hanno come obiettivo la fine della diaspora con il raggiungimento di un' effettiva unita' socialista, senza scappatoie e derive liberiste''. Lo sostiene il segretario provinciale di Cosenza di Socialismo e' liberta', Benedetto Di Iacovo, in una lettera inviata al segretario del Nuovo Psi, Pasquale Esposito. ''Per queste ragioni, visto anche il protocollo sottoscritto a livello nazionale tra il nostro presidente, Rino Formica, e l' on. Bobo Craxi - scrive ancora Di Iacovo nella lettera ad Esposito - a nome dell' Esecutivo provinciale di Socialismo e' liberta', ti chiedo un incontro per avviare uno stringente confronto sulle iniziative comuni e per costituire il Comitato unitario di coordinamento previsto. ''In 13 anni - afferma Di Iacovo richiamandosi al documento unitario sottoscritto da Formica e Craxi - abbiamo assistito a tanti dolorosi cedimenti e ad improvvise rinunce di campo, ad un consumarsi della capacita' di elaborazione e di proposta politica e progettuale che rese fertile il pensiero socialista nella sua storia millenaria ed in particolare nella feconda epoca del socialismo riformista degli anni '70, '80 e '90''. Di Iacovo sottolinea anche ''la necessita' di costituire tra i due movimenti un apposito Comitato di coordinamento al fine di formulare una proposta unitaria al nuovo soggetto socialista e radicale e alla stessa coalizione dell' Unione''. Altra riunione promossa da Socialismo e' Liberta' e' quella con l' Unione dei Socialisti, che si terra' subito dopo l' incontro con il Nuovo Psi. Intanto per domenica 20 novembre, alle 9.30, presso l' hotel Executive di Rende, e' annunciata un' assemblea dei socialisti.

Nuovo PSI: “Non emersi mutamenti dall’azione della Giunta regionale”

14/11 Con riferimento all' azione della Giunta regionale, ''i Socialisti rilevano che non sono emersi in questi mesi i mutamenti attesi''. E' quanto si legge tra l' altro in una nota che da' conto dell' iniziativa dell 11 novembre scorso a Catanzaro. ''Lo stesso grave omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale on. Fortugno, non ha prodotto finora - e' detto nella nota - le giuste riflessioni e le risposte conseguenti da parte delle istituzioni regionali e locali, con la creazione di un fronte comune a difesa della vita democratica e delle istituzioni calabresi che un simile attentato di matrice politico-mafiosa avrebbe comportato''.

Bianchi (DL) “Allarmante lo studio sull’analfabetismo”

14/11 ''Lo studio presentato oggi dall' Unla mette in evidenza un aspetto allarmante per il Mezzogiorno''. Questo il commento dell' on. Dorina Bianchi della Margherita. ''La Calabria in particolare si conferma terra dei paradossi: ad un alto tasso di analfabeti fa da contraltare l' elevata percentuale di laureati, piu' alta di quella di diverse regioni del nord e del centro Italia quali Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna''. ''Il dato sui laureati e' estremamente positivo ma si scontra con una realta' allarmante: mentre le famiglie calabresi si impegnano a far studiare i loro figli perche' possano avere un futuro, la Calabria rimane abbandonata a se stessa, perche' mancano sbocchi occupazionali e i giovani sono costretti ad emigrare per un lavoro. Spiace constatare come non basti impegnarsi e investire nello studio per poi trovare una occupazione. E questa ne e' la prova evidente''. ''Questo governo purtroppo ha solo promesso posti di lavoro, senza far nulla di concreto e sono le regioni del sud d' Italia a pagare il prezzo piu' alto''.

Convegno sulle carceri a Rossano. Santelli: “La legge attuale sulle carceri è inadeguata”.Buemi: “Iniziative per il cambiamento sono importanti”

14/11 ''Sicuramente la legge e' inadeguata rispetto alla situazione attuale. La popolazione carceraria e' oggi notevolmente diversa rispetto a quella precedente. Basti pensare, a titolo squisitamente esemplificativo, all' altissimo numero di extracomunitari che abbiamo e che e' un problema nuovo sia di amministrazione che di gestione della linea carceraria''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario alla Giustizia, Jole Santelli, a margine del convegno: ''Carcere e informazione, dietro le sbarre a 30 anni dalla legge sull' ordinamento penitenziario'', che si e' svolto nel carcere di Rossano. ''Penso - ha aggiunto Santelli - che bisogna lavorare molto per come si vive nel carcere piu' che preoccuparsi esclusivamente di far si' che la gente esca dal carcere perche' ci sta male; cioe' capire come migliorare il piu' possibile la gestione interna proprio ai fini di rispettare quelle che sono le finalita' stabilite dalla Costituzione''. Il sottosegretario ha, poi, sostenuto che ''l' informazione nazionale ha, tra virgolette, la colpa di aver enfatizzato in negativo le carceri senza, al contrario, occuparsi di quello che e' la vita carceraria. Questo, purtroppo crea un fossato fra carcere, opinione pubblica e mondo esterno, che rende piu' difficile parlare di politica carceraria. Su questo mi sento di fare un plauso alla stampa calabrese. In Calabria abbiamo fatto dei grandi passi in avanti e oggi ritengo che sia una regione modello in Italia. Cio' e' stato possibile perche' ha lavorato l' amministrazione, ha lavorato la politica, ma soprattutto perche' abbiamo avuto sempre e costantemente l' aiuto della stampa, che ha parlato diversamente di carcere''.
''Tutto quello che viene fatto nella direzione e nella promozione di un cambiamento e' un fatto importante per avere, poi, nella societa' un cittadino riformato, consapevole che la legalita' non e' soltanto un obbligo, ma anche un interesse''. A sostenerlo e' stato il presidente del Comitato carceri della Camera, Enrico Buemi, intervenendo, nel carcere di Rossano, al convegno sul tema ''Carcere e informazione, dietro le sbarre a 30 anni dalla legge sull' ordinamento penitenziario''. ''Nell' opinione pubblica - ha aggiunto - c' e' il convincimento che il carcere non e' qualcosa di esterno alla societa', ma ne fa parte con tutte le sue problematiche e deve essere un problema di tutti. Se il carcere non svolge la sua funzione rieducativa, quando il detenuto, scontata la pena, torna nella sua realta' si porta dietro le inadeguatezze di questo percorso''. ''Il mondo dell' informazione - ha concluso Buemi - deve svolgere una funzione importante e portare a conoscenza queste problematiche come elemento di promozione e del cambiamento. Vedo che c' e' un interesse e, d' altra parte anche le istituzioni hanno acquisito consapevolezza della necessita' della comunicazione con l' esterno, rispetto al passato quanto la separazione non era voluta solo dalla societa' che aveva rimosso il problema, ma anche dall' istituzione carceraria, che rappresentava un mondo a se' e voleva rimanere esterno alla societa' ''

Appello degli esponenti di Rifondazione per un a tregua prima del congresso

14/11 ''In questi anni, questo partito, per troppo tempo non ha potuto operare come avrebbe dovuto a causa dei problemi interni alla propria organizzazione regionale''. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono Angelo Broccolo, segretario provinciale del Prc di Cosenza; Ferdinando Aiello, assessore provinciale di Cosenza; Nino De Gaetano, capogruppo Prc alla Regione Calabria e Celeste Costantino del Comitato politico nazionale che lanciano un appello alla tregua all' interno del partito accogliendo l' invito rivolto in tal senso dal segretario nazionale Fausto Bertinotti. ''L' incancrenirsi di schieramenti - e' scritto nella nota - dovuti alle mozioni congressuali, e anche a volte a motivi che esulano dalla politica, hanno portato il partito a non svolgere a pieno le sue potenzialita'. Nessuno mette in discussione i risultati ottenuti grazie alla volonta' di tutti i compagni che si sono adoperati in questo lasso di tempo per fare in modo che Rifondazione comunista fosse uno strumento utile a risolvere i problemi di questa regione, ma siamo a maggior ragione convinti che, se si e' riusciti a raggiungere determinati obiettivi in una situazione di divisione, meglio ancora si puo' realizzare stando uniti''. ''In questo contesto - proseguono gli esponenti del Prc - avvertiamo con forza di voler segnare la nostra presenza nelle istituzioni e nella societa' con una forte tensione morale e etica alla quale tutti dobbiamo attenerci. Sotto la spinta del nostro segretario nazionale Fausto Bertinotti che ha invitato a una tregua necessaria per la crescita nostra e di conseguenza del nostro territorio, in previsione del congresso regionale che si terra' il 3 e il 4 dicembre, lanciamo l' appello di mettere da parte gli scontri che spesso e volentieri hanno riempito le pagine dei quotidiani, per dare spazio magari all' interno di quelle stesse pagine, a contenuti diversi fatti di battaglie per il lavoro, per la scuola e l' universita', per la sanita', per la cultura, per l' ambiente e non ultima per la legalita' di questa nostra regione. Quella legalita' che tanto hanno invocato qualche giorno fa i 20 mila ragazzi della Locride. Abbiamo responsabilita' importanti a cui non possiamo piu' sottrarci. Non e' facile per nessuno - concludono Broccolo, Aiello, De Gaetano e Costantino - mettere da parte determinate convinzioni e opinioni che nel corso del tempo si sono addirittura snaturate. Davanti al disastro a cui stiamo assistendo pero' l' unica convinzione che riteniamo giusto mantenere e' quella per cui abbiamo iniziato a fare politica dentro Rifondazione Comunista: essere di servizio alla gente''

Scognamiglio presidente onorario del Centro Studi Nuova Calabria

14/11 Il ''Centro Studi Nuova Calabria'', presieduto dal Aurelio Napolitano, in occasione del ventunesimo anno di attivita', ha conferito la nomina di presidente onorario al senatore Carlo Scognamiglio Pasini per le sue alti doti di uomo illustre delle istituzioni e celeberrimo studioso di questioni economiche e per il suo attaccamento alla regione Calabria. ''Scognamiglio, alla notizia del conferimento - come riporta una nota - si e' detto entusiasta e, ringraziando il 'Centro Studi Nuova Calabria', ha espresso il desiderio di affrontare con uno studio approfondito la presenza di Alarico in Calabria''. ''A tale scopo il ''Centro Studi Nuova Calabria'' - prosegue la nota - ha promosso un comitato tecnico scientifico presieduto da Benito Donato che preparera' uno studio progettuale d'indagine sul percorso Alariciano che verra' presentato in un incontro pubblico nel mese di dicembre a Cosenza, alla presenza del presidente onorario, Carlo Scogamiglio, e delle autorita' regionali, provinciali, comunali e delle universita' interessate''.

Franco Bruno (Margherita) “Straordinaria risposta alla campagna di adesione a DL”

13/11 «La risposta alla campagna di adesione della Margherita calabrese è stata straordinaria e significativa», dichiara Franco Bruno, Coordinatore della Margherita in Calabria, dopo la scadenza del termine previsto per l’iscrizione al partito. «Sono tanti – prosegue Bruno – i nuovi circoli, sia di natura tematica (perché la loro ispirazione è legata ad una particolare area culturale e a problematiche specifiche), sia territoriali. I nuovi circoli rafforzano una presenza già di per sé imponente di giovani, donne, professionisti, amministratori che hanno inteso affidare ai Dl calabresi la loro esigenza di partecipazione attiva e la loro voglia di contare di più». «I dati definitivi complessivi – prosegue il Coordinatore regionale del partito – non sono ancora disponibili, ma la capacità della Margherita di caratterizzarsi come punto di riferimento e come forza di governo consente di dire fin d’ora che ci troviamo in presenza di un risultato molto positivo, che ci fa ben sperare sia in vista delle prossime elezioni sia nella prospettiva del Partito Democratico. L’attenzione mostrata dai calabresi verso Democrazia è Libertà è da interpretare anche come la riconferma di un giudizio positivo nei confronti di Loiero, della sua Giunta e del Consiglio regionale. Auspichiamo – conclude Franco Bruno – una crescita altrettanto consistente negli altri partiti della coalizione, nella consapevolezza che attraverso una unità sostanziale del centrosinistra si rafforza il tessuto necessario per costruire le risposte che la Calabria attende».

Antonio Porco aderisce al PSE Lista Mancini

13/11 Antonio Porco, già Sindaco e consigliere comunale di Pietrafitta ha aderito al Pse-Lista Mancini. Ne ha dato notizia Salvatore Magarò, coordinatore del movimento e consigliere regionale di Unità Socialista, che ha sottolineato l'importanza della scelta assunta dal preparato e capace amministratore che, con la sua esperienza, potrà arricchire il Pse-Lista Mancini nell'ambito del progetto di allargamento e rafforzamento del movimento sul territorio a livello provinciale e regionale.Antonio Porco, stimato medico, attualmente consigliere della Comunità Montana della Sila, ha aderito con entusiasmo ai programmi del Pse-Lista Mancini con l'intento di spendersi in maniera convinta nel progetto di allargamento della sinistra riformista e dell'Unità Socialista che proprio nei giorni scorsi ha compiuto un ulteriore passo in avanti con il raduno di Catanzaro nella direzione di costituire un nuovo soggetto radicale, laico e liberale rappresentato dal simbolo della Rosa nel pugno.

Critelli: “Il PdCI si sta sbriciolando”

13/11 ''Nel giorno dell'anniversario della sua fondazione (11 novembre 1998), la squallida lettera del responsabile Organizzazione Pdci, Severino Galante, nella quale si invoca la rimozione di Alessio D'Amato dalla Segreteria Nazionale da qualsiasi incarico dirigente per la sua presunta contrapposizione al Segretario Nazionale, conferma che abbiamo fatto bene ad andarcene da un partito che si sta letteralmente sbriciolando''. E' quanto sostiene in una nota il presidente dell'Associazione Rinascita di Calabria ed ex componente del comitato centrale del Pdci, Franco Critelli. ''Ormai il Pdci - ha aggiunto - e' solo una caricatura di un partito dispotico e personalizzato. Altro che unita' a sinistra. Altro che eredita' del Pci. Questo gruppo dirigente ha distrutto le speranze di decine di migliaia di compagni: si manda via chiunque si permette di criticare o piu' semplicemente di non condividere il suo operato''.

N. Oliverio (DL) “Positivo il varo del provvedimento a favore dei viticoltori calabresi”

12/11 ''L' approvazione definitiva al Senato dei provvedimenti a sostegno del settore vitivinicolo calabrese, e' un riconoscimento importante per le nostre aziende agricole impegnate nella difficile sfida dei mercati a cui partecipano. Siamo soddisfatti per questi interventi di soccorso ma ora e' necessario programmare il futuro''. E' quanto sostiene in una nota il deputato della Margherita Nicodemo Oliverio, firmatario dell' emendamento, relativo agli interventi sull'emergenza vitivinicola in Calabria, che conferisce cinque milioni di euro. ''La situazione - ha aggiunto - rimane comunque difficile per tante famiglie di agricoltori calabresi ma proprio per questo occorre lavorare, rimboccarsi le maniche e rilanciare l' intero comparto regionale, ricco di potenzialita' talvolta inespresse. Il settore vitivinicolo puo' essere una grande occasione di rilancio per l'intera Calabria ma in tal senso occorrono opportune politiche di sviluppo e una rinnovata progettualita'. Nei prossimi anni, investire in innovazione, potrebbe risultare tardivo per le aziende calabresi che, da subito, devono affrontare questo tema se vogliono affermare la qualita' dei nostri vini sui mercati''. ''E' necessario - ha proseguito Oliverio - attrezzarsi adeguatamente con una programmazione di interventi precisi e preventivi per questo settore, che dovra' essere considerato dal prossimo governo nazionale una risorsa su cui far leva per migliorare l' economia e l' immagine della Calabria. Ci sono produzioni che vanno molto bene e che vanno sostenute ma c'e' anche un sottobosco di imprese pronte a uscire allo scoperto solo se messe in condizione. La politica, deve aiutare gli uni e gli altri''

Di Pietro (Idv) in Calabria: “Nobilitati dalle primarie dell’Unione. Le elezioni del 2006 contro i piccoli partiti”

12/11 ''Le primarie sono state importanti piu' di quanto pensavamo sia sul piano politico che su quello organizzativo. Se non fossimo stati presenti alle primarie non ci avrebbe riconosciuto nessuno. E sono convinto che il risultato delle primarie ci ha nobilitati''. E' quanto ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, stamane a Lamezia Terme. ''Dobbiamo stare all' interno dell' Unione - ha aggiunto - perche' e' bello stare in una squadra per costruire qualcosa e farlo tutti insieme. Italia dei Valori nel 2006 non potra' andare in realta' diverse che non sia l' Unione. I prossimi anni saranno fondamentali per la politica dei cittadini. Giovani, questione sociale, rilancio economico, lavoro: se sono queste le priorita' per le quali dobbiamo impegnarci nelle istituzioni. Noi siamo disponibili a stare nella lista unitaria''. ''L' esecutivo nazionale - ha concluso - ha deliberato di mettere al primo punto la possibilita' di allearsi con gli altri. Italia dei Valori da sola non ce la fa''.
''Le elezioni politiche del 2006 sono fatte contro i partiti piccoli e soprattutto contro Italia dei Valori perche' per poter avere diritto ad una rappresentanza alla Camera dei Deputati si deve superare il 2% e questo, comunque, non consente l'accesso automatico''. H inoltre detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, stamane a Lamezia Terme. ''Al Senato - ha aggiunto - il partito invece deve prendere il 3%. Se non troviamo le condizioni per unirci agli altri potremmo non farcela. Dobbiamo scegliere se andare da soli o allearci''

Dima (AN) “Serve razionalizzare meglio le risorse pubbliche”

12/11 Gli stati generali degli eletti di An rappresentano ''un' occasione per mettere a confronto le tante realta' amministrate dal centrodestra e segnatamente dai sindaci e dagli amministratori del partito'': lo ha detto Giovanni Dima a margine dell' iniziativa che si e' svolta stamane a Lamezia, presente anche l' europarlamentare Umberto Pirilli. ''Un vertice, questo, - ha detto Dima - durante il quale non sono mancati gli accenni alle tematiche di politica nazionale, che si e' svolto in un momento in cui si discute di Finanziaria, di tagli alla finanza pubblica ed anche a quella comunale. Emerge la volonta' - ha proseguito il coordinatore regionale del partito - di meglio razionalizzare le risorse pubbliche, di avere maggiore determinazione nell' intercettare risorse extrastatali che possono fare anche la ricchezza di un comune. La possibilita', quindi, di mettere in rete le tante esperienze che in questi anni i nostri amministratori hanno maturato sul territorio. An forza di governo sui territori''. Per Dima ''siamo in una fase di carattere elettorale o pre elettorale. Siamo alla vigilia di una competizione di carattere nazionale ma anche amministrativo. In Calabria si rinnovano cinque municipi di un certo rilievo e, cioe', Catanzaro, Crotone, Rende, Corigliano e Rossano, per cui la riunione di oggi e' anche di carattere organizzativo. In questi anni An e la Cdl non hanno saputo veicolare quelle che sono le fisiologiche, naturali e necessarie discussioni che caratterizzano gli amministratori pubblici. Su questo argomento c' e' stata una carenza regionale e nazionale''.

Galati: “L’Italgas mantenga gli impegni sulla metanizzazione”

12/11 ''La Calabria ha urgente bisogno di infrastrutture e la rete di metanizzazione e' un tassello importante per la costruzione di un quadro di sviluppo locale sostenibile e duraturo''. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, in occasione del convegno in corso a San Sosti sul tema ''Lavori di metanizzazione: problematiche e prospettive''. ''Il Ministero delle Attivita' produttive - ha aggiunto Galati - ha fatto in pieno la propria parte, esaminando le richieste di ammissione ai benefici finanziari previsti dalla legge 266 del 1997 tra la fine del 2002 e l' inizio del 2003. L' investimento complessivo e' di circa 157 milioni di euro con una partecipazione finanziaria a carico dello Stato di oltre 82 milioni. Nonostante cio', l' Italgas non ha ancora dato inizio ai lavori, anche se in molti casi sono scaduti i termini temporali concessi per la conclusione. Di fronte a questi elementi ho ritenuto indispensabile impostare un confronto con i vertici aziendali coinvolgendo le amministrazioni comunali. A questo scopo e' stato istituito un tavolo tecnico, costituito da rappresentanti della Direzione energia e risorse minerarie, dell' Autorita' per l' energia elettrica ed il gas e dell' Italgas, che si e' rivelato uno strumento utile che potra' fornire un contributo notevole per la soluzione della vicenda''. ''Conosco bene - prosegue il Sottosegretario - i problemi di carattere finanziario, organizzativo e legislativo che stanno ostacolando il processo di metanizzazione e credo che per risolverli sia necessario che i soggetti coinvolti dimostrino senso di responsabilita' e collaborazione. Per questo motivo, sollecito l' Italgas a tenere fede ai propri impegni attraverso una revisione dei piani aziendali o con la definizione di accordi di collaborazione con altre imprese private del settore oppure individuando un nuovo soggetto attuatore cui affidare, nel rispetto delle vigenti normative, gli impegni derivanti dai contratti di concessione sottoscritti''. ''Da parte mia - conclude Galati - garantisco massimo impegno e attenzione e mi auguro che le 80 mila famiglie calabresi possano presto vedere soddisfatto il loro sacrosanto diritto ad una fonte di energia sicura e pulita''.

Dima (AN) “Il partito è unito e coeso”

11/11 ''Siamo impegnati come dirigenti locali e regionali a trasmettere all' esterno e, naturalmente, tra tutti i calabresi, il valore di un partito unito e coeso e soprattutto determinato nell' affrontare con efficacia, trovandone le giuste soluzioni, le grandi tematiche dello sviluppo e della crescita sociale ed economica del territorio''. E' quanto afferma Giovanni Dima, coordinatore regionale di An, in relazione all' Assemblea regionale degli eletti di An negli enti locali che si terra' domani a Lamezia Terme. All' iniziativa parteciperanno il senatore Giovanni Collino, responsabile nazionale del Dipartimento Enti locali del partito, e il sottosegretario Silvano Moffa. ''In questo contesto - prosegue Dima - s' inserisce naturalmente anche l' appuntamento di domani che punta a perseguire ed a raggiungere l' obiettivo del coinvolgimento dei rappresentanti di An nelle istituzioni calabresi sulle questioni e sulle problematiche riguardanti il governo degli enti locali con particolare riferimento alla nuova legislazione in materia''. Per il coordinatore regionale di An, ''l' importanza di questo evento ci permettera' di aprire una discussione, sicuramente articolata ed approfondita, su quella che e' l' esperienza di Alleanza nazionale nel governo degli enti locali e su come la stessa debba caratterizzarsi attraverso il ricorso ad un programma che faccia riferimento ai valori ed ai principi tradizionali del partito. L'assemblea regionale degli Enti locali - conclude Dima - rappresenta l' appuntamento di approfondimento politico piu' importante per organizzare maggiormente la presenza del partito nelle Istituzioni e quindi al servizio dei cittadini e per realta' locali bisognose di risposte chiare e certe''

In Calabria torna l’unità dei Socialisti. Mancini: "E' sbocciata una rosa, ora tutti al lavoro". Zavettieri "Superare il 4%". Marini: "Volontà d'unità"

Gentile (FI) “La Finanziaria è buona, non è una manovra elettorale”

11/11 ''La Finanziaria che il Parlamento si sta accingendo ad approvare e' buona e certamente non e' elettorale come si afferma dai banchi dell' opposizione''. Lo ha detto Antonio Gentile senatore di Forza Italia e segretario della Commissione finanze intervenendo sulla manovra che oggi ha ottenuto la fiducia del Senato. ''Anche in una situazione congiunturale difficile come quella attuale - afferma Gentile - il Governo italiano ha ritenuto di rispettare i principi di stabilita', rigore e crescita dettati dalla Comunita' europea. La centralita' della famiglia nelle politiche fiscali del Governo e' confermata nettamente in questa finanziaria. Anzi, devo affermare che questo Governo non solo si e' posto il problema di tagliare la spesa corrente, basta solo ricordare la riduzione del 10% degli emolumenti di noi parlamentari ed amministratori della cosa pubblica, passo significativo da parte di chi governa''. Per il parlamentare di Fi ''a differenza di quanto strumentalmente afferma la sinistra, la spesa sanitaria nel quinquennio del governo di centrodestra e' aumentata di oltre 20 miliardi di euro a regime passando dal 5,1 al 5,9 per cento del Pil, dati questi inconfutabili. Altro aspetto innovativo di questa finanziaria e' la costituzione della banca del Sud che contribuira' alla vitalita' della economia del nostro Mezzogiorno. E poi ancora i fondi per la ricerca ed il volontariato per il terzo settore e' una misura apprezzata e che certamente funzionera'''. ''Da senatore eletto nel meridione - sostiene ancora Gentile - non posso non affrontare con critica cercando di porre rimedio alla difesa dei diritti acquisiti dalle imprese meridionali. E' necessario che il Governo vada incontro alle migliaia di imprese meridionali che hanno maturato il diritto al credito d' imposta, anteriormente alla data del 8 luglio 2002 perche' non vengano ad essere danneggiate solo per non avere inviato la comunicazione del 'CVS' entro la data del 28 febbraio 2003. E' necessario, dunque, che lo Stato nel Mezzogiorno sia non solo maggiormente presente ma sia soprattutto affidabile''

Filippelli (Udeur) “A rischio dismissione la stazione di Crotone”

11/11 ''Sembra che nelle intenzioni delle Ferrovie dello Stato la stazione di Crotone debba essere quasi dismessa. La decisione e' gravissima perche' fa il paio con la politica adottata da questo governo di totale disattenzione ai problemi del Sud''. E' quanto afferma Nicodemo Filippelli, senatore dei Popolari-Udeur, lamentando il fatto che ''l' Anas venga privatizzata per poi ricavare un canone dalle strade statali del Mezzogiorno, magari oltreche' dalla Salerno-Reggio Calabria, dalla strada statale 106, meglio conosciuta come la 'strada della morte'''. ''La citta' di Crotone - sostiene Filippelli che sulla questione ha presentato un' interrogazione al Ministro Lunardi - usufruisce di una ferrovia antidiluviana e nonostante non siano mai stati spesi soldi per rinnovarla e non si siano mai potenziati i servizi all' utenza, ha una stazione di cui si servono molti cittadini. Anziche' potenziare i servizi e renderli piu' competitivi rispetto agli altri servizi di mobilita' alternativi, come le corriere o le auto, le Ferrovie dello Stato decidono di smantellare. Eppure le Ferrovie ricevono dallo Stato e dalla Unione Europea contributi per garantire i servizi di collegamento anche ai territori piu' periferici''. ''Protestiamo contro questo stato di cose - sostiene il senatore dei Popolari-Udeur - e chiediamo un ritorno dello Stato in Calabria, dello Stato e delle aziende partecipate o sovvenzionate dallo Stato. Le Ferrovie dello Stato, le societa' da questa controllate, non possono pensare solo al profitto, ma anche, e soprattutto nel caso di una regione periferica come la Calabria, al servizio''

Alle elezioni “Governo Civico” con proprie liste nel centro sinistra

11/11 Alle prossime elezioni politiche 'Governo Civico' sara' presente, nella coalizione di centrosinistra, con proprie liste al senato ed alla Camera dei Deputati. L'iniziativa e' stata decisa nel corso del coordinamento nazionale al quale hanno partecipato il coordinatore nazionale di 'Governo Civico', Roberto Alagna, ed il presidente, Roberto Damiani. Il progetto, inoltre, sara' illustrato ufficialmente nel corso della Convention Nazionale in programma a Roma per il 17 dicembre. ''La presenza autonoma - ha detto il componente del coordinamento nazionale di Governo Civico, Giuseppe Ielo - di una lista Civica nazionale alle prossime politiche si inserisce in una coerente prosecuzione con le positive esperienze consolidata, ormai da anni, negli enti locali che nelle ultime consultazioni regionali che hanno visto Governo Civico, presente in molte regioni italiane, raggiungere risultati anche importanti. Sara determinante che Governo Civico si apra a movimenti, associazioni e altre realta' che sino ad oggi non hanno fatto parte della rete nazionale per un coinvolgimento, quanto piu' capillare, di esperienze civiche attive nelle nostre citta'''. '''Governo Civico' ritiene di rappresentare - e' scritto in una nota - una grande opportunita' di consenso a Romano Prodi e un contributo importante per tutto il centrosinistra. Il nuovo soggetto politico si caratterizzera' per un vero impegno programmatico riguardante in particolare i temi della Legalita', delle autonomie locali, delle questioni legate alla qualita' della vita, come il sociale, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile. Importantissimo e' considerato l'obiettivo del rinnovamento della politica attraverso il coinvolgimento di cittadini e cittadine che ritengano di poter dare il proprio contributo alla crescita delle esperienze civiche nelle istituzioni, con la promozione di candidature provenienti dal vasto mondo dell'associazionismo, delle professioni, delle amministrazioni locali e della societa' civile''

Giacomo Mancini in diretta su “Antenna Bruzia” ogni lunedì

10/11 Giacomo Mancini arriverà sulle frequenze di Antenna Bruzia nel nuovo programma dal titolo "Insieme al nostro deputato", magazine di informazione condotto in studio da Deborah Rocco. Si tratta di un filo diretto con i cittadini che, senza filtri e senza censure, potranno colloquiare su tutti i temi con il responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi. L'appuntamento andrà in onda ogni lunedì alle 9.30 su Antenna Bruzia. La prima puntata è fissata per il prossimo 14 novembre . Per intervenire basterà comporre il numero di Antenna Bruzia, 0984/76510 o inviare un sms al 3931011121.

Cherubino e Racco all’assemblea dei socialisti a Catanzaro. Zito e S&L non parteciperanno

10/11 I presidenti dei gruppi Unita' socialista-Sdi e Nuovo Psi del consiglio regionale, Cosimo Cherubino e Luciano Racco, rivolgono un invito agli iscritti e simpatizzanti calabresi dei due partiti a partecipare all' assemblea di tutti i socialisti che si terra' domani pomeriggio. ''Mai come in questo momento - sostengono in una nota - c'e' bisogno di far sentire forte la nostra voce. E' dalla Calabria che e' cominciato il nostro percorso di unita' ed e' dalla nostra terra che trovera' il sostegno ed il vigore necessario per giungere alla meta. La nostra e' una scelta politica chiara e netta, non dettata da opportunismi, revanscismi, o reducismi, ma dalla consapevolezza di essere assolutamente necessari per l' emancipazione del nostro popolo dai suoi storici mali. La storia dei Treves, Turati, Matteotti, Buozzi, Nenni, Mancini, Craxi e di quanti hanno speso la loro vita in nome degli ideali socialisti e' la nostra''. ''Noi pero' - concludono Cherubino e Racco - non vogliamo mettere indietro le lancette della storia, ma guardiamo necessariamente avanti perche' portatori della cultura riformista ed innovatrice dei socialisti italiani, che ha sempre saputo farsi interprete delle istanze e necessita' della nostra societa', traducendole in azioni politiche concrete''.
Di tutt’altro avviso il coordinatore regionale del Movimento 'Socialismo e Liberta'', Sisnio Zito, che ha dichiarato che il Movimento non partecipera' all'assemblea dei socialisti che si terra' domani a Catanzaro.. ''Non prenderemo parte all'assemblea - e' scritto in una nota - non avendo partecipato alla organizzazione della medesima ed essendo tutt'altro che chiari i termini dell'operazione politica che si vuole intraprendere''.

Minniti (DS) propone come dislocare la presenza dell’esercito nel sud

10/11 L'esercito italiano da Verona e dagli insediamenti concentrati nel Nord-Est dell'Italia alla Calabria e alle altre regioni meridionali? Lo scorso 7 novembre introducendo il seminario sulla sicurezza in Italia, presenti il ministro Martino, le maggiori autorita' militatri del paese e molti leader della politica italiana, l'on. Marco Minniti ha avanzato questa proposta giustificandola con elementi di strategia militare geopolitica. La caduta del Muro di Berlino e l'attentato dell'11 settembre ha infatti modificato la situazione profondamente. La proposta, che non ha nulla da vedere con il dibattito sull'uso dell'esercito in appoggio alle forze dell'ordine impegnate contro la `ndrangheta, se venisse accettata, viene fatto osservare, farebbe ricadere sulla Calabria una pioggia di 4500 salari per un totale annuo di parecchie centinaia di miliardi delle vecchie lire. Questo il passo della relazione dell'on. Minniti sul punto: ''L'esercito professionale ha gia' dato buona prova di se' ma anche fatto emergere problemi strutturali, primo fra tutti quello di una disomogeneita' nei bacini di reclutamento. Gran parte degli uomini e delle donne che scelgono di arruolarsi nelle Forze Armate provengono dal Sud del paese. E tuttavia questa parte del nostro territorio non viene ancora considerata una risorsa su cui investire nei nuovi assetti organizzativi delle Forze armate ma anzi viene spesso chiamata in causa per programmare cancellazioni di enti e strutture gia' esistenti. Nella definizione dei nuovi assetti organizzativi dell'amministrazione militare si deve rispondere a due questioni fondamentali: la prima: Il fianco sud del Mediterraneo e', nel contesto dei nuovi scenari geo politici, un baricentro decisamente significativo; la seconda: Calabria, Campania, Puglia e le due isole maggiori, forniscono il 90 per cento dei volontari che prendono il posto dei soldati di leva. L'80 per cento di questi volontari sono assegnati a reparti collocati nelle regioni del centro nord. Siamo di fronte a un vero e proprio flusso di migrazione interna che costringe i militari ad una vita difficile dominata dal desiderio di poter rientrare nel luogo di origine. Se nell'esercito di leva il trasferimento da un luogo all'altro ha avuto un significato di integrazione sociale, se per molti ragazzi del sud il viaggio per raggiungere la caserma rappresentava il primo viaggio fuori dal loro paese, oggi non e' piu' cosi'. Se vogliamo far svolgere al servizio prestato nelle Forze armate un ruolo di integrazione sociale dobbiamo far restare i soldati nel territorio dove li reclutiamo. Scegliere la professione militare e poterla svolgere restando nella propria realta' territoriale, ha anche un significato culturale. Puo' costituire un positivo modello sociale anche di fronte alla sfida culturale e di modello delle mafie L'uomo e' l'elemento centrale di ogni strumento militare e merita la massima attenzione. Ridare slancio ad un progetto riformatore significa affrontare il tema della riorganizzazione dei Corpi dello Stato, dei loro poteri, della loro efficienza a partire dal tema dei diritti della persona e degli spazi democratici da garantire a quanti, al loro interno, operano in divisa al servizio del paese. Il passaggio all'esercito professionale, non comporta soltanto maggiori oneri per stipendi e indennita', ma soprattutto l'obbligo di investire anche nella formazione, nell'addestramento, nel miglioramento della qualita' della vita in modo da dare al ''cittadino - volontario-soldato'' la certezza e il ruolo di un professionista inserito in una organizzazione efficiente e moderna, aperta al rapporto con la societa' civile. Il soldato volontario ha diritto a misure di grande attenzione sociale per la tutela della salute, a piu' adeguati istituti di protezione assicurativa e previdenziale, a politiche innovative per la casa di abitazione e per gli alloggi di servizio, a migliori condizioni di lavoro e di vita''

Calabria del Valori riapre il confronto con Italia dei Valori

10/11 Il dott. Domenico Plastina, presidente dell'associazione politico-culturale Calabria dei Valori, parteciperà, aderendo all'invito dei commisari regionali del partito, ai lavori dell'Assemblea regionale di IdV, convocata, alla presenza dell'On. Di Pietro, per le ore 10.00 di sabato 12 novembre all'Hotel Eurolido di Falerna.
"Dopo avere contrastato in ogni modo, per oltre un anno, la conduzione di IdV in Calabria, di cui abbiamo denunciato l'esasperato personalismo e l'assenza di cultura della legalità, guardiamo ora con rinnovato interesse alla svolta operata dall'Esecutivo nazionale, sfociata nel commissariamento del partito calabrese, che auspichiamo possa preludere ad un concreto rinnovamento nei metodi e ad una ripresa dell'attività politica sui temi della legalità, della democrazia partecipata, della solidarietà".
"Ascolteremo quindi con la massima attenzione le proposte politico-organizzative che avanzeranno all'assemblea il Presidente nazionale On. Di Pietro ed i commissari regionali Belisario e Feraudo. Da parte nostra confidiamo sull'unità di intenti, dal momento che il rilancio del partito in Calabria non può più prescindere, com'accaduto nel recente passato, dal rispetto delle regole, dall'etica della responsabilità e dalla meritocrazia".

I Parlamentari calabresi chiedono a Pisanu di proteggere Quattrone

10/11 L'immediata protezione del provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria della Calabria, Paolo Quattrone, e' stata chiesta con una interpellanza rivolta al Ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, da quaranta parlamentari tra cui Enrico Buemi (Sdi), Domenico Pappaterra (Sdi), Mario Oliverio (Ds) e Luigi Meduri (Dl). La richiesta e' stata avanzata dopo che Quattrone nei giorni scorsi e' stato vittima di una intimidazione. ''E' incredibile - sostiene il responsabile giustizia dello Sdi, Enrico Buemi - che dopo una settimana dall' attentato subito da Quattrone, oltretutto in un territorio estremamente pericoloso e delicato come quello della Calabria, non si sia ancora provveduto ad attivare un piano di protezione per la sua persona. Il grave atto intimidatorio compiuto da mani criminali nei confronti del Provveditore regionale dell' Amministrazione penitenziaria, rappresenta un inquietante messaggio mafioso inviato ad un funzionario dello Stato che, con grande impegno e coraggio, si sta adoperando per rinnovare il sistema penitenziario della Calabria all' insegna della trasparenza e della legalita' ''. ''I criminali che hanno compiuto l' atto intimidatorio - ha proseguito - non vogliono il rinnovamento di questo delicato comparto dello Stato che, in Calabria, ha gia' assistito all' uccisione per mano mafiosa di Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza, del maresciallo Salzone di Brancaleone, e che ha visto nel 1989, lo stesso Paolo Quattrone, allora direttore del carcere di Reggio Calabria, vittima di un attentato alla sua casa con l' esplosione di una bomba''. ''Lo Stato - ha concluso Buemi - deve rispondere a questi criminali colpo su colpo per dimostrare loro che non possano neanche sperare di mettere in ginocchio le Istituzioni in Calabria, confortando cosi' anche tutti i cittadini e gli amministratori locali che hanno dato vita, con grande senso di responsabilita', alla partecipata e cosciente manifestazione di Locri''.

Sabato a Lamezia assemblea regionale degli enti locali di AN

10/11 Si svolgera' sabato mattina a Lamezia Terme l'assemblea regionale degli Enti Locali di Alleanza Nazionale. Lo ha reso noto il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima, il quale sostiene che l'incontro rientra nell'ambito delle attivita' e delle manifestazioni che dovranno caratterizzare la presenza del partito nell'attuale panorama politico. ''Siamo impegnati come dirigenti locali e regionali - ha detto Dima - a trasmettere all'esterno, e naturalmente tra tutti i calabresi, il valore di un partito unito e coeso e soprattutto determinato nell'affrontare con efficacia, trovandone le giuste soluzioni, le grandi tematiche dello sviluppo e della crescita sociale ed economica del territorio. In questo contesto si inserisce naturalmente anche l'appuntamento di sabato prossimo che punta a perseguire ed a raggiungere l'obiettivo del coinvolgimento dei rappresentanti di Alleanza nazionale nelle Istituzioni calabresi sulle questioni e sulle problematiche riguardanti il governo degli enti locali con particolare riferimento alla nuova legislazione in materia''. Alla manifestazione, alla quale partecipera' il responsabile nazionale del Dipartimento Enti Locali, Sen. Giovanni Collino, ed il sottosegretario, Silvano Moffa, e' prevista la presenza di sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali, parlamentari nazionali ed europei e componenti del coordinamento regionale. ''L'importanza di questo evento - ha proseguito Dima - ci permettera' di aprire una discussione, sicuramente articolata ed approfondita, su quella che e' l'esperienza di Alleanza nazionale nel governo degli enti locali e su come la stessa debba caratterizzarsi attraverso il ricorso ad un programma che faccia riferimento ai valori ed ai principi tradizionali del partito. In attesa della visita di Fini, prevista per il prossimo 4 dicembre a Catanzaro e preceduta dalla presenza di un Tir appositamente attrezzato per lo svolgimento di dibattiti che sostera' nei cinque capoluoghi calabresi per promuovere le iniziative e le proposte di Alleanza nazionale con riferimento a temi di carattere locale e nazionale''. ''L'assemblea regionale degli Enti locali - ha concluso - rappresenta l'appuntamento di approfondimento politico piu' importante per organizzare maggiormente la presenza del partito nelle Istituzioni e quindi al servizio dei cittadini e per realta' locali bisognose di risposte chiare e certe''

Natino Aloi nell’esecutivo nazionale di Azione Sociale

10/11 L' ex parlamentare Natino Aloi, coordinatore regionale di ''Azione Sociale'' in Calabria, e' stato chiamato dal segretario nazionale del partito Alessandra Mussolini, a far parte dell' esecutivo nazionale. Lo riferisce un comunicato del partito. ''Ad Aloi - e' scritto nella nota - e' stato affidato il dipartimento Scuola e Cultura di 'Azione sociale'. Si tratta di un settore, quello della scuola e della cultura, cui Aloi ha dedicato la propria lunga attivita' come docente di filosofia prima, come dirigente nazionale del settore scuola, e come sottosegretario alla pubblica istruzione nel primo governo Berlusconi. Il neo responsabile del Dipartimento Scuola e Cltura di Azione sociale e' autore di numerose pubblicazioni di carattere storico, filosofico e pedagogico''

Venerdì a Catanzaro l’assemblea regionale dei socialisti uniti

10/11 Giorno 11 Novembre 2005, alle ore 16,00, presso la sala convegni dell’Auditorium “Casalinuovo”di Catanzaro, si svolgerà l’Assemblea Regionale dei socialisti del Nuovo PSI, dello SDI, di Socialismo e Libertà e dei Radicali. E’ questo il primo importante appuntamento a livello nazionale dopo il Congresso straordinario del Nuovo PSI dove la mozione Zavettieri-Craxi, impostata sul progetto dell’unità di tutti i socialisti, ha avuto la maggioranza schiacciante dei delegati. In base a quanto stabilito nella recente Assemblea nazionale dei Delegati, faranno seguito gli altri appuntamenti in tutte le regioni d’Italia la cui conclusione dovrà portare all’assetto organizzativo del nuovo soggetto politico.

Perrelli (Patto) “I fatti di Parigi da monito per la Calabria”

07/11 ''Quanto sta accadendo a Parigi in questi giorni deve essere un monito per il nostro Paese, la nostra Regione e le nostre citta''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale del Patto dei Liberaldemocratici della Calabria, Tonino Perrelli, che invita il Presidente della Regione, Agazio Loiero, il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio ed il Sindaco della citta' bruzia Eva Catizone ''a voler considerare, con la giusta attenzione, il problema delle categorie sociali disagiate ed ai margini della societa' come i poveri e gli immigrati. ''La politica di integrazione - si legge nel comunicato dei liberaldemocratici a firma di Tonino Perrelli, coordinatore regionale - nasce dalla consapevolezza che tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e laddove la cultura non arriva, occorre che si intervenga attraverso un assessorato che si occupi prevalentemente di senso civico, poverta' ed immigrazione. Siamo convinti che i presidenti Loiero e Oliverio, ed il Sindaco Catizone, per primi, sapranno accogliere questo nostro invito che deve servire a non far morire la speranza dei calabresi onesti e che riporti il sentimento della solidarieta' fattiva ed i principi di rispetto ed uguaglianza nei nostri cuori''.

Delegazione del PSE al Consiglio Nazionale dello SDI

06/11 Una delegazione del Pse-Lista Mancini guidata da Salvatore Magarò ha partecipato oggi a Roma al Consiglio Nazionale dello Sdi per sostenere l'ambizioso progetto di Enrico Boselli di costruire un nuovo Partito Socialista, radicale, laico e liberale che contribuisca a rendere migliore il centrosinistra e che detti le traiettorie per il futuro. "Il Pse-Lista Mancini vuole spendersi con convinzione, passione e grande energia - ha dichiarato Salvatore Magarò - per non disperdere la gloriosa storia del socialismo italiano e per far confluire le diverse anime socialiste nel nuovo soggetto politico identificato dal simbolo della rosa del pugno e che deve avere un ruolo centrale all'interno del centrosinistra".

Scissione Donnici: Polemiche in seno ad Italia dei Valori. Sabato Di Pietro in Calabria

06/11 ''L'ex coordinatore regionale di Idv, Beniamino Donnici, al fine di affermare una sua improbabile leadership, si vede costretto a ricorrere alle menzogne e alla strumentalizzazione di notizie, in danno di un partito al quale tanto deve in termini di gratitudine e di riconoscenza avendolo, in rappresentanza di Idv, indicato quale assessore regionale pur senza essersi candidato''. E' quanto sostengono in un comunicato, Franco Ferro e Vincenzo Napoli, gia' dirigenti provinciali di Italia dei Valori, partito ora commissariato dall'Esecutivo nazionale. Riferendosi al convegno di ieri a Cosenza di ''Partecipazione'', il movimento recentemente creato da Donnici, e alle notizie apparse oggi su alcuni organi di stampa, Ferro e Napoli, contestano la presenza di sette componenti dell'Esecutivo nazionale che hanno lasciato Idv. ''La professoressa Nadia Landi, gia' tesoriere regionale, la quale per altro non ha mai rendicontato in ordine alle somme gestite dal partito, e' la cugina dell'ex coordinatore regionale di Idv. Eugenio Madeo, e' stato nominato da Donnici capo struttura del Dipartimento Turismo presso l'Assessorato regionale. Pasquale Malena, Elio Caferro, Vincenzo De Giacomo e Cesare Pasqua, sono stati cooptati da Donnici nell'Esecutivo regionale, a titolo personale e con decisione monocratica assunta in forza di uno statuto costruito a sua immagine e somiglianza. Quanto ai direttivi provinciali, l'ex coordinatore regionale e' stato ampiamente smentito dai dirigenti di Idv delle rispettive provincie, cosi' come e' stata smentita la notizia secondo cui diversi rappresentanti istituzionali avrebbero abbandonato il partito. Anziche denigrare Idv, concludono Ferro e Napoli, Donnici farebbe bene a dimostrare ai Calabresi che la sua espulsione dal partito decisa dall'Esecutivo nazionale, sia stato il frutto di una errata valutazione politica. Per fare cio' dovrebbe rimettere nelle mani del Presidente Loiero l'incarico di Assessore regionale che appartiene a Idv e che lui ha ottenuto solo per essere stato il massimo esponente regionale. Il Presidente nazionale di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, prenderà parte, sabato prossimo a Falerna, ad una assemblea programmatica aperta, organizzata dall¿Idv Calabria. Saranno presenti anche il Commissario Regionale del Partito, Felice Belisario, i componenti dell¿Ufficio nazionale di Presidenza ed i parlamentari del partito. Ne da notizia un comunicato del Vice Commissario Regionale di Idv, Maurizio Feraudo.

Attentato al PdCI di Catanzaro: Diliberto “Il gesto non ci intimorisce”. Licandro “un fatto grave”

06/11 ''L'attentato contro la sede Pdci di Catanzaro (ieri notte e' stato appiccato fuoco al portone ed esplosi colpi di pistola) e' un gesto vigliacco ed intimidatorio che non ferma l'azione del Pdci'', afferma in una nota il segretario del Partito dei comunisti italiani, Oliviero Diliberto, commentando l'episodio. ''Ai nostri compagni - aggiunge Diliberto - va' la piena solidarieta' mia e del partito. Le minacce non ci impediranno di portare avanti le nostre battaglie per la democrazia e per il lavoro''.
Secondo Orazio Licandro, commissario della Federazione provinciale del Pdci di Catanzaro, l'attentato ai danni della sede del partito è ''un episodio oscuro e grave''. Per Licandro, si tratta ''ancora di un segnale di fastidio contro la presenza e il ruolo dei Comunisti italiani, la battaglia di trasparenza e di pulizia, in una stagione politica che si preannuncia particolarmente incandescente. Cogliamo - aggiunge Licandro - tutto il messaggio simbolico di un attentato intimidatorio, a dieci giorni dall'apertura della nuova federazione, da tutti salutata come un nuovo presidio democratico, e non possiamo non cogliere anche il nesso con l'aver messo a disposizione dell'Unione la sede della Federazione del Pdci: martedi' prossimo infatti ci sara' un incontro di tutte le forze dell'Unione, in vista delle future scadenze elettorali''. Licandro conclude precisando che ''con serenita' e determinazione continueremo il nostro lavoro accanto ai calabresi''

N. Oliverio (DL) “Soddisfazione per il primo emendamento approvato per il vino calabrese”

05/11 ''L' accoglimento dell' emendamento a sostegno del settore vitivinicolo calabrese, nell' ambito del decreto legge sull'agricoltura approvato dalla Camera, rappresenta un significativo passo verso la risoluzione di un problema che sta arrecando gravi danni all'economia della Calabria e del Mezzogiorno''. Lo afferma Nicodemo Oliverio, deputato della Margherita, riferendo dell'accoglimento di un emendamento presentato in commissione agricoltura dallo stesso parlamentare e da Luca Marcora per l'assegnazione di un contributo straordinario di cinque milioni di euro in favore della Calabria. ''Siamo soddisfatti - sostiene Oliverio - per questo risultato che riconosce la necessita' di dare risposte concrete alle aziende agricole duramente provate dalla crisi del comparto vinicolo della nostra regione''. Per il parlamentare della Margherita ''il vino calabrese rappresenta l'immagine di questa regione nel mondo, un' immagine positiva che si deve valorizzare tutelando la tipicita' dei prodotti e puntando sulla qualita'. Solo in questo modo si potra' colmare il gap con le altre regioni europee e si potranno creare i presupposti per uno sviluppo di lungo periodo''. ''Ci auguriamo - prosegue Oliverio - che l'accoglimento di questo emendamento, che prevede lo stanziamento di fondi a sostegno dei viticoltori calabresi, possa rappresentare un primo passo per un'inversione di rotta della politica economica del Governo, verso un'agricoltura multifunzionale e di qualita', capace di affrontare al meglio le sfide della competizione''. ''Il provvedimento approvato dalla Camera, che passera' immediatamente all'esame e all'approvazione del Senato, - conclude Oliverio - e' un riconoscimento importante per le aziende agricole del Sud, troppe volte frustrate dalla mancanza di interventi. A comprova della bonta' del provvedimento, la condivisione delle altre forze politiche e in particolare il sostegno espresso dall' on. Giancarlo Pittelli, di Forza Italia, che si e' adoperato affinche' sull'emendamento confluisse una totale convergenza di voto''

Agostino Cerenzia aderisce al PSE-Lista Mancini

05/11 Agostino Cerenzia, già Vicesindaco del comune di Santo Stefano di Rogliano tra il 1990 ed il 2004 e stimato medico ha aderito al Pse-Lista Mancini. Ne ha dato notizia Salvatore Magarò, coordinatore del movimento e consigliere regionale di Unità Socialista, che ha sottolineato l'importanza della scelta assunta da Cerenzia che arricchisce il Pse-Lista Mancini di una nuova importante risorsa in ambito provinciale e regionale. Amministratore serio e preparato, fedele ai principi della politica dei fatti, Agostino Cerenzia ha sposato con entusiasmo i programmi del Pse-Lista Mancini con l'intento di spendersi in maniera convinta nel progetto di allargamento della sinistra riformista e dell'Unità Socialista. Si tratta di un altro importante tassello che va a rafforzare la presenza del Pse-Lista Mancini sul territorio ed in particolare nella Valle del Savuto e nella città di Santo Stefano di Rogliano dove il movimento socialista è particolarmente radicato.

Intimidazione alla sede del PdCI di Catanzaro

05/11 Persone non identificate hanno lanciato un petardo a Catanzaro contro la sede della federazione provinciale del Partito dei comunisti italiani, inaugurata pochi giorni fa. Lo scoppio del petardo ha provocato la distruzione della targa della federazione. L' episodio e' stato denunciato alla Polizia di Stato, che ha avviato le indagini. Il segretario regionale dei Comunisti italiani, Michelangelo Tripodi, in una dichiarazione, ha espresso una ''ferma condanna per l' intimidazione'', definita ''pesante e grave. Evidentemente - ha aggiunto Tripodi - la presenza dei Comunisti italiani a Catanzaro disturba. Si tratta del tentativo di mettere il bavaglio ad una forza politica che puo' svolgere un ruolo importante anche alla vigilia di scadenze fondamentali. Noi stiamo lavorando concretamente per riportare il centrosinistra al governo del Comune a Catanzaro. Ribadiamo la netta condanna per questo attacco contro la democrazia e contro il diritto ad esercitare liberamente l' agibilita' democratica''.

Pilieci (Udc) “Ancora bocciata la legge sullo spoil system”

04/11 ''Ancora una volta la magistratura boccia la legge sullo spoil system perche' in maniera indiscriminata, senza tener conto della professionalita' e dei risultati conseguiti, ha interrotto un incarico pubblico che deve rispondere primariamente a fornire un servizio diretto alla collettivita' piuttosto che ad assicurare una spartizione partitica''. Lo afferma Francesco Pilieci, consigliere nazionale dell' Udc, in relazione all' accoglimento del ricorso presentato dall' ex direttore generale dell' Asl di Lamezia Terme, Carmela Madaffari. ''E' forse venuto il momento per la Giunta regionale - aggiunge Pilieci - di prendere atto che l' unico provvedimento approvato, appunto la legge sullo spoil system, e' stato un errore, caricato peraltro dalla voglia di epurazione e certamente non giustificato da alcuna seria ragione di miglioramento dell' organizzazione del settore sanita'. Sono passati ormai sei mesi dall' insediamento di questo governo di centro-sinistra e, a parte le proclamazioni di principio, i titoli dei quotidiani e piccole azioni di propaganda, tutto e' rimasto immobile. Nessun serio provvedimento da parte di questa giunta; nessuna svolta per come annunciato in campagna elettorale e nessuna novita'. Tutti i settori di questa amministrazione regionale sono interessati esclusivamente a risolvere problemi legati alla gestione del personale: comandi, trasferimenti, incarichi, esodo, promozioni, nulla che possa direttamente interessare i cittadini ed i loro problemi. Il capolavoro e' la legge sullo spoil system, con tutte le spese di giudizio che purtroppo la Regione dovra' pagare. E' chiaro che qualcuno dovra' pagare per l' approssimazione con cui sono stati affrontati i commissariamenti delle ASL. Tra l'altro, a breve, saremo costretti ad assistere alla pietosa spartizione delle direzioni generali delle Asl. Aspettiamo tuttavia con ansia di vedere quanti e quali cambiamenti i nuovi manager sapranno dare alla sanita' calabrese, con la speranza che almeno loro, dopo lunghi mesi di commissariamento di centro-sinistra, ci risparmieranno la penosa lagna che e' ancora tutta colpa del centro destra e che hanno bisogno di lunghi anni prima di farci vedere qualche risultato. La Calabria ha bisogno di risposte concrete, serie e mirate ed i calabresi non si faranno prendere ulteriormente in giro''

A Palermo iniziativa per i cento anni di Giuseppe Alessi, cofondatore della Democrazia Cristiana

04/11 Bagno di folla a Palermo per le cento primavere di Giuseppe Alessi, cofondatore della democrazia cristiana (nel suo studio di avvocato a Caltanissetta, nel 1943, prendeva forma statuto, denominazione e simbolo prestati poi ad Alcide De Gasperi) primo presidente dell'Assemblea siciliana, parlamentare ed uomo di cultura di primo piano - per un ventennio è stato presidente della Treccani, la prestigiosa enciclopedia che ha rappresentato l'immagine italiana in tutto il mondo -.Nella splendida cornice dell'Astoria hanno reso omaggio a Giuseppe Alessi, che ha seguito con interesse i lavori assistito dalla figlia Domitilla, autorità politiche, religiose, civili e militari. Dai senatori a vita, Oscar Luigi Scalfaro ed Emilio Colombo - già presidente della Repubblica il primo e più volte presidente del Consiglio dei Ministri il secondo - ad esponenti di primo piano della vita politica - Mattarella, Bianco, D'Ayala, Orlando tra gli altri - è stato un coro di consensi per la lunga e poliedrica figura di uomo e di politico di Alessi. Non è mancato alla festa di Giuseppe Alessi neppure Antonio Di Pietro, che ha ricordato ai giornalisti le origini democristiane della sua famiglia: "mio padre - ha sottolineato Di Pietro - portava sempre con se due tessere, quella della coldiretti e quella della democrazia cristiana". Il meeting di Palermo, che ha avuto come tema "Alle origini della Democrazia Cristiana: i cento anni di cattolicesimo popolare nella figura di G
iuseppe Alessi" ha avuto relatori di eccezione, a partire dall'Arcivescovo Naro al leader dell'Unione Romano Prodi. Il presule ha ricordato con efficacia l'Alessi cattolico militante e antifascista, impegnato sul duplice terreno dell'unità d'Italia e dell'Autonomia della Sicilia. Di Alessi legislatore attento e impegnato hanno parlato Oscar Luigi Scalfaro ed Emilio Colombo. Leoluca Orlando ha ringraziato Giuseppe Alessi per le cose fatte e il ruolo di riferimento che ha avuto per tutti i siciliani. Sul filo dei ricordi di famiglia il saluto a Giuseppe Alessi da parte del figlio Alberto, più volte parlamentare e musicista di talento.Di particolare spessore il contributo di Romano Prodi, leader dell'Unione acclamato di recente dalle primarie del centrosinistra, quasi a sottolineare la continuità dei valori del cattolicesimo militante e il ruolo che i cattolici hanno nel nostro Paese. Tra l'altro Romano Prodi ha ricordato come la politica in Italia non possa prescindere dai valori che hanno testimoniato uomini come Giuseppe Alessi e che oggi come ieri il ruolo dei cattolici è fondamentale. Ha coordinato i lavori del meeting di Palermo il segretario nazionale della democrazia cristiana Giuseppe Pizza, che dopo la decisione della Cassazione che ha riconosciuto al suo partito la denominazione di "democrazia cristiana" è in attesa della sentenza del tribunale civile di Roma per l'uso del simbolo storico della democrazia cristiana. Pizza ha sottolineato il passaggio del "testimone" della tradizione cattolico - democratica dal Sen. Alessi al Prof. Romano Prodi. A margine dell'evento di Palermo si colloca anche una iniziativa bizzarra di Rotondi, che nel 2004 ha registrato presso un notaio di Avellino una associazione denominata "democrazia cristiana per le autonomie" e che accusa Romano Prodi di non meglio evidenziate interferenze.

Pietro Mancini: “Le dolorose spine radicali che pungeranno Prodi”

03/11 Pubblichiamo di seguito l’articolo di Pietro Mancini apparso sul “Il Giornale” dal titolo: “Le dolorose spine radicali che pungeranno il prof. Romano Prodi”. Trattato, sino a poche settimane fa, come un vecchio santone, battagliero ma ininfluente sui giochi che contano, nelle ultime settimane, tornato a imperversare su giornali e tv, Marco Pannella si sta godendo l' ennesima resurrezione della sua quarantennale carriera politica. Ma, ora che l' abile leader radicale è riuscito a calamitare persino l' attenzione dell' editoriale del " Corriere della sera ", che ieri esaltava l' avvicinamento all' Unione della pattuglia della Bonino e di Capezzone, invece sempre ignorata dai media quando il PR gravitava nell' area del centro- destra, Romano Prodi commetterebbe il suo ennesimo errore politico, qualora pensasse di ingabbiare il movimentismo radicale, affidandone la gestione al " garante " Enrico Boselli. Forse, il Professore ignora che quanti, in passato, avevano provato a imbrigliare il libertario Marco in asfittiche logiche partitiche o di coalizione, furono, presto, costretti ad alzare bandiera bianca e ad arrendersi all' imprevedibilità, incontrollabile, di Pannella. E', dunque, più comprensibile il gelo, con il quale D' Alema ha accolto la domanda d' ammissione dei radicali nel centro - sinistra e il suo severo e brusco monito agli " amici socialisti " dello SDI a stare attenti allo stile " brillantemente provocatorio " del vecchio leader. Diffidenza, quella dalemiana, motivata non solo dal " niet " della Quercia e della Margherita alle istanze del nuovo cespuglio radical - socialista su Concordato, matrimoni tra gay e droga, ma anche, soprattutto, dalla temuta irruzione di Emma Bonino nella corsa per l' ambita poltrona di nuovo ministro degli Esteri, a cui aspira il presidente dei DS.
In fondo, non è difficile dedurre che il cuneo laicista, che Boselli ha tentato di scagliare, in primis per colpire Rutelli - oggi strenuo difensore dei patti vigenti tra Stato e Chiesa, ma nel 1984 impegnato ad appendere la bandiera vaticana a una finestra della Camera, per protestare contro la revisione del Concordato, firmata da Craxi e Casaroli- è destinato a infrangersi, inevitabilmente, contro il pacioso moderatismo del nocchiero unionista e, soprattutto, dei DS e dei DL. Quei partiti che non a caso, con l' assenza dei loro leader al congresso di Riccione, hanno voluto sottolineare che la coalizione considera tutt' altro che centrali le tematiche, evidenziate dall' assemblea in Romagna.
E, dunque, se il vecchio e sterile laicismo, rivendicato a gran voce dall' inedito tandem Pannella- Boselli rientrerà presto nei ranghi del più modesto tentativo di portare qualche voto alla nuova formazione, sarà molto più interessante verificare quali conseguenze avranno, nel programma della coalizione ulivista, gli orientamenti dei radicali su due nodi essenziali : la politica estera e la giustizia. Quando Emma Bonino si allinea alle posizioni di Silvio Berlusconi, sostenendo che il ritiro generalizzato delle truppe italiane consegnerebbe l' Iraq ai tagliatori di teste e alla guerra civile, obbliga Prodi a mettere da parte formulette insipide e ambigue ( " a Washington andremo come un alleato affidabile, ma non nasconderemo a Bush le divergenze " ) e a dire se opta per la linea dei radicali e di Mastella, o per quella " zapatera " ( " tutti a casa, soldati ! " ) di Bertinotti e del filo - castrista cespuglio di Diliberto.
E, sulla giustizia e sull' informazione, quale accoglienza avranno gli inviti dei radicali a non demonizzare gli avversari, con programmi come quelli di Enzo Biagi, Santoro e Celentano, e a inserire ai primi punti dell' agenda del nuovo governo l' amnistia e il ripudio del giustizialismo ? E, sul welfare, Prodi accetterà, o boccerà, la proposta di Capezzone, che chiede di non abolire, ma di estendere la riforma di Marco Biagi sul mercato del lavoro ?
Insomma, al di là degli applausi di maniera alla rosa nel pugno, per il tentativo di liberare fermenti stimolanti nel grigio teatrino politico, saranno le decisioni concrete, sul programma e sul team di governo, che Prodi dovrà, prima o poi, presentare agli italiani, a consentire di capire se il più recente imbarco sarà positivo, oppure aprirà altri, e sgraditi, fronti, all' armata progressista. Dove lo stato maggiore sembra tutt' altro che entusiasta e scarsamente propenso ad accogliere, positivamente, l' ennesima provocazione di Pannella ( " saremo noi, caro Professore, i tuoi giapponesi !" ), prevedendo che Marco regalerà agli avversari del Cavaliere, oltre che la vaga promessa di improbabili caterve di voti, nuove rose, ma piene di tante e insidiose spine. Pietro Mancini

Corbelli: “Evitare parentopoli alla Provincia di Cosenza”

03/11 Franco Corbelli, leader del movimento Diritti civili e consigliere provinciale indipendente di Cosenza, Franco Corbelli, ha chiesto che un provvedimento analogo a quello varato dalla Regione, con cui si vieta ad ogni consigliere l' assunzione di parenti fino al terzo grado, venga adottato anche ''dallo stesso Consiglio provinciale di Cosenza a da tutti gli enti pubblici del nostro Paese''. Corbelli chiede anche ''la revoca di tutte le nomine gia' fatte dei parenti dei consiglieri e degli assessori regionali e la cancellazione delle strutture speciali regionali. Sono anni che mi batto per denunciare tutti gli scandali legati alla assunzione di parenti di politici e amministratori eccellenti. Alcuni anni fa sono riuscito, con la presentazione di un esposto-denuncia e una serie di manifestazioni di protesta, a far aprire finanche una inchiesta alla Procura della Repubblica di Roma sullo scandalo denominato Parentopoli. Ho denunciato e chiesto piu' volte l'intervento della Corte dei Conti per le assunzioni dei parenti dei consiglieri e assessori regionali. Il Consiglio regionale finalmente e' corso ai ripari preannunciando un pdl che vieta a tutti i consiglieri e agli assessori l'assunzione di parenti fino a quelli di terzo grado. Un provvedimento di legge sacrosanto, anche se assai tardivo. Chiedo che vengano revocate tutte queste nomine familiari e annullate le stesse strutture speciali. Cosi' come avviene per le Province per i collaboratori dei gruppi e degli assessorati, si puo' attingere a personale interno all' Amministrazione regionale. E comunque per ogni nuova assunzione devono essere garantiti uguali diritti a tutti''. ''Coerentemente con l'impegno di sempre - conclude Corbelli - quale consigliere provinciale chiedo che venga approvata dal Consiglio provinciale di Cosenza, con un emendamento al nuovo Regolamento dell' ente), la stessa proposta di legge del Consiglio regionale''.

N. Oliverio (DL) “Carente la riposta del Governo sul preoccupante stato dei lavori sulla ss106”

03/11 ''Ancora una volta la risposta del Governo sullo stato dei lavori sulla strada statale 106 e' stata assolutamente deludente ma anche estremamente preoccupante per il rischio, ormai divenuto certezza, di arrivare alla fine di un'altra legislatura con un vero e proprio nulla di fatto''. Lo afferma, in una dichiarazione, Nicodemo Oliverio, deputato della Margherita, facendo riferimento alla risposta del sottosegretario Sospiri ad un' interrogazione. ''I quesiti posti al ministero - afferma Oliverio - erano chiari e riguardavano l' esatto stato di esecuzione dei lavori sulla statale 106 ionica. Abbiamo chiesto quale fosse la reale ed effettiva disponibilita' di risorse finanziarie per il progetto di ammodernamento e il completamento della strada; quali fossero i tempi previsti per il completamento dei lavori dell' intero progetto; quali i tempi previsti per l' aggiudicazione e la consegna degli 11 maxi-lotti, allo stato non ancora assegnati; quale l' effettivo stato di esecuzione di lavori e delle opere nei mega-lotti aggiudicati e quando fosse prevista la loro ultimazione. Il governo ci ha risposto che 'in ordine ai tempi previsti per l' aggiudicazione e alla consegna degli 11 maxi lotti la societa' stradale informa che gli stessi sono condizionati dalla disponibilita' delle risorse finanziarie. Per quanto riguarda, invece, il megalotto Squillace-Simeri, l' Anas fa presente che nel maggio scorso e' stato aggiudicato l' appalto al Contraente generale e l' inizio dei lavori e' previsto per i primi mesi del 2006, dopo l'approvazione del progetto esecutivo. Come dire che dei restanti 11 lotti poco importa, intanto cominciamo a fare il megalotto 2''. ''A questo punto - aggiunge ancora il deputato della Margherita - riteniamo che siano molto gravi le risposte e l' atteggiamento del governo in merito all' esigenza di ammodernamento di un' infrastruttura che non solo conserva il triste primato di strada fra le piu' pericolose d' Italia ma che rappresenta comunque un'arteria, che sviluppandosi su un percorso di 490 chilometri, e attraversando Puglia, Basilicata e Calabria, svolge una fondamentale funzione di collegamento di interesse nazionale e per l' intero Mezzogiorno, con enormi ricadute per l' economia del territorio. Un' arteria che, se ammodernata, si rivelerebbe, assieme all' autostrada A3, molto piu' funzionale allo sviluppo del territorio calabrese e del Mezzogiorno di quanto potrebbe esserlo il faraonico ponte sullo stretto''.

Feraudo (IDV) “Nuove adesioni in riposta all’esodo”

03/11 Angelo Quattrone, chirurgo all' ospedale di Palmi e sindacalista impegnato nel settore medico, ha aderito all' Italia dei Valori. A darne notizia e' il consigliere regionale Maurizio Feraudo, vicecommissario regionale di Idv. ''Le tante adesioni, come quella di Quattrone e dei suoi amici - sostiene Feraudo - sono la migliore risposta alla strumentale 'strategia dell' esodo' messa in atto da uno sparuto gruppuscolo di ex aderenti al partito, gia' da tempo disimpegnato e lontano dalla sua vita attiva, che oggi persegue un unico scopo, che non e' certo quello di dare autorevolezza e dignita' ai partiti e, piu' in generale, alla politica''. ''Ho aderito a Idv - afferma Quattrone - perche' mi rivedo nella politica senza compromessi portata avanti da Antonio Di Pietro. Sono entusiasta che ci siano uomini come lui. Ritengo di poter dare, insieme ai miei amici medici, un concreto contributo in termini di idee e quindi di crescita, in un partito che oggi si presenta democraticamente agibile e realmente aperto''.

Sabato la prima assemblea di “Partecipazione” la corrente staccatasi da Italia dei Valori

03/11 PartecipAzione, il movimento fondato dall' assessore calabrese al Turismo, Beniamino Donnici dopo la sua espulsione dall' Italia dei Valori, terra' sabato 5 novembre a Cosenza la sua prima assemblea. L' iniziativa, e' scritto in un comunicato, prima uscita pubblica dopo il ''divorzio'' da Idv, coinvolgera' rappresentanze da tutta la Calabria e portera' a Cosenza anche i dirigenti italiani che a settembre scorso si sono ritrovati a San Sepolcro. ''Non mi lascio trascinare in sterili polemiche - afferma Donnici - Italia dei Valori per me non esiste piu' ed a quei personaggi da tempo silenti che oggi riacquistano l' uso della parola per difendere le scelte di Di Pietro, auguro sinceramente di risollevare le sorti di Idv. Avranno presto modo di dimostrare qualita' e spessore politico considerate le scadenze elettorali ormai alle porte. A loro i miei migliori auguri. Per cio' che mi riguarda tutte le mie energie sono al servizio di PartecipAzione''.

Anania (NPSI) “Non facile la convivenza tra socialisti e radicali. Distinti ma non distanti”

02/11 ''I tre giorni e mezzo del Congresso dei Radicali a cui ho partecipato sono stati un calvario; ci attendono altri tre giorni di calvario per la realizzazione dell' unita' socialista: giorno 5 novembre ci sara' l' assemblea nazionale del Nuovo Psi, giorno 6 novembre si terra' il Comitato nazionale dei Socialisti Democratici e, inoltre subito dopo ci sara' una grande manifestazione che vedra' protagonisti tutti i socialisti''. E' quanto sostiene in una nota la presidente della Federazione provinciale di Crotone del Nuovo Psi e consigliere nazionale del partito, Rita Anania. Anania - e' scritto in una nota - ha fatto parte della delegazione ufficiale del partito che ha partecipato al Congresso nazionale dei Radicali. La presidente della Federazione del Nuovo Psi di Crotone si augura che il partito di Bobo Craxi, di Saverio Zavettieri e di Franco Piro aderisca al nuovo soggetto politico. ''Come dicevano gli antichi - ha concluso - per Aspera ad Astra: non e' facile convivere socialisti e radicali, resteremo sempre distinti ma non distanti e ad ogni modo l' unita' si puo' fare e si deve fare''.

Bevacqua (DL) “Allibiti dalla risposta dell’Amministrazione di Paola”

02/11 ''La risposta dell' amministrazione di Paola al documento politico elaborato dall' ufficio di presidenza e dai vertici regionali lascia esterrefatti ed allibiti quanti, come l' attuale gruppo dirigente della Margherita, hanno sempre privilegiato la politica ai puri personalismi privi di significato e quasi sempre dannosi e controproducenti alla riflessione politica e alle stesse comunita' locali''. E' quanto sostiene in una nota il segretario provinciale della Margherita di Cosenza, Domenico Bevacqua. ''Il documento politico - ha aggiunto - indirizzato soprattutto all' attenzione dei vertici provinciali degli altri partiti della coalizione, poneva interrogativi rilevanti e di equilibrio ai partner maggiori della coalizione del centro sinistra, sottolineando con forza il problema della comunita' montana paolana e il rinnovo degli organismi previsti per l' appennino paolano. Nel documento si chiedeva, infatti, ai Ds di chiarire la loro posizione su tali vicende, al fine di evitare, come scritto nel documento, fibrillazioni all' interno della coalizione con la conseguente interruzioni del tavolo del centro sinistra abilitato a discutere e risolvere le varie situazioni aperte sul territorio. Ci lasciano, quindi, senza parole le osservazioni contenute in tale documento e le offese gratuite e prive di nesso logico rivolte verso autorevoli esponenti del nostro partito, impegnati quotidianamente a servizio delle comunita' locali''. ''Ci aspettavamo - ha proseguito Bevacqua - il plauso per il lavoro svolto durante questi anni dall' amico Bruno, in qualita' di presidente, e verso la margherita sempre protesa a superare divisioni. La costituzione di un unico gruppo all' interno di tale ente, rappresenta l' esempio concreto dello sforzo fatto dai dirigenti del partito e da esponenti di spicco del partito, come l' amico Mario Pirillo, nel recuperare le ragioni dell' unita'. Per quanto riguarda l' appennino paolano speriamo che si faccia chiarezza su alcuni strani movimenti, tesi a sostenere posizioni prepotenti, che non aiutino certamente il ragionamento politico e la sua conseguente gestione e valorizzazione. Il documento conteneva alla fine una riflessione seria ed approfondita in merito al rispetto delle regole da parte degli iscritti al partito e dei lori rappresentanti nelle istituzioni, per dare dei segnali chiari e tangibili a quanti, approfittando di eventuali nostre divisioni, tentano quotidianamente di mortificare il ruolo della margherita e dei suoi uomini. Inspiegabilmente, anche in tal senso, abbiamo registrato una strumentalizzazione ed una presa di posizione pretestuosa e priva di qualsiasi contenuto politico''. ''La margherita - ha concluso Bevacqua - confermando il contenuto del documento, invita i propri iscritti e rappresentanti istituzionali ad atteggiamenti appropriati, improntati al senso di responsabilita' per la salvaguardia degli obiettivi di crescita e sviluppo sociale. L'invito si intende esteso anche a coloro che, frequentemente, privilegiano la personalizzazione del confronto politico alla ricerca delle motivazioni di unita' e di soddisfacimento delle istanze della comunita'''.

Plastina (Calabria dei Valori) “Sul caso Donnici avevamo visto giusto”

02/11 "L'espulsione di Donnici da IdV,- per gli stessi gravi motivi che l'hanno determinata, conferma che avevamo visto giusto un anno fa, dando vita a Calabria dei Valori, quando c'eravamo voluti nettamente distinguere dalla sua personalistica gestione del partito, pur rimanendo fedeli ai principi della legalità, della trasparenza, della solidarietà, della democrazia, che costituiscono il fondamento ideologico della Carta dei Valori redatta dall'On. Antonio Di Pietro". E' quanto sostiene in una nota il presidente dell’associazione politico culturale Calabria dei Valori, Domenico Plastina. "Gravissimo è infatti stato da parte di Donnici il vilipendio consumato davanti alla sede nazionale del partito : strappare una bandiera non è un'ordalìa, ma è un atto che, da che mondo è mondo, disonora. Eppure nessuno, nel vortice delle dichiarazioni di sostegno a Donnici, si riferisce a questo vilipendio, come se gli esempi ed i comportamenti non debbano dare sempre testimonianza dei principi in cui si crede". "E poiché valgono i fatti e non le chiacchiere, Calabria dei Valori sottopone all'attenzione di tutto il centrosinistra calabrese, in primis del Presidente Loiero, la necessità di fare luce urgentemente su quella sorta di cordone sanitario, emerso chiaramente in questi giorni, costruito, attorno a Donnici, da un ben identificato circuito imprenditoriale e mediatico : lavorare per un'altra Calabria significa proprio partire da qui, come opportunamente suggerito anche dal Codacons". "Da parte nostra - conclude Plastina - nel momento in cui sembra aprirsi una nuova stagione in IdV Calabria, non mancheremo di dare il nostro contributo, in termini di confronto costruttivo, confidando nella sintonia politica ed ideologica con la dirigenza del partito".

I dirigenti di IDV Crotone: “Nessuna riunione di azzeramento del partito”

02/11 Nessuna riunione del direttivo dell'Italia dei Valori di Crotone, finalizzata ad azzerare i vertici provinciali, si sarebbe svolta nei giorni successivi all'espulsione dal partito di Beniamino Donnici. E' quanto sostengono il dirigente di Italia dei Valori di Crotone, Carlo Basile, e l' assessore comunale di Strongoli Domenico Vetere. ''Apprendo dagli Organi di stampa regionali - sostiene Basile - che, a seguito dell' espulsione dell' ex Coordinatore regionale, sarebbe stato firmato dall' intero Direttivo provinciale di Idv di Crotone un documento con il quale sarebbe stato azzerato il Partito a Crotone e sarebbe stato censurato il comportamento del Presidente nazionale Antonio Di Pietro. Nella mia qualita' di componente del Direttivo provinciale di Crotone devo smentire tale notizia, completamente falsa ed infondata, non rispondendo a verita' la circostanza che l' intero Direttivo abbia firmato un documento in tal senso''. ''Evidentemente - ha aggiunto - c'e' qualcuno che vuole costruirsi una improbabile leadership utilizzando la menzogna e l' inganno. A nessuno, ne' tantomeno a quei pochi ex dirigenti di Idv che gia' avevano manifestato il loro disimpegno dal Partito in occasione della Primarie, e' consentito di esprimersi a nome di quanti, come me, si sono sempre spesi per la crescita e l' affermazione di Idv a Crotone e nell' intera Calabria, non condividendo affatto l' ingeneroso quanto pretestuoso atteggiamento di dissenso assunto, su ogni decisione politica, dall' ex Coordinatore regionale nei confronti del leader indiscusso Antonio Di Pietro. Preoccupa che si debba ricorrere a tali inqualificabili ''mezzucci'' per fini meramente mediatici, col chiaro intento di conservare impropriamente ed illegittimamente un ruolo di Governo regionale che non appartiene certo al dott. Donnici ma all' Italia dei Valori''. ''Non sono mai stato invitato - sostiene l'assessore comunale Vetere - a partecipare ad alcuna riunione dei dirigenti di Idv della provincia di Crotone conseguente alla espulsione di Beniamino Donnici dal Partito ne' ho mai firmato alcun documento, ne' ho rassegnato le dimissioni dal partito. Prendo le distanze dalla polemica che alcuni dirigenti stanno irresponsabilmente ed artatamente alimentando sulla stampa per fini utili solo a qualcuno e col chiaro intento di creare confusione nel partito, soprattutto in chi si sta affacciando per la prima volta nel mondo politico''.

Feraudo (IDV) “Il Segretario regionale dei pensionati, Bruno, aderisce ad IDV”

02/11 Il Segretario Regionale del Partito dei Pensionati aderisce a Italia dei Valori ''L' avv. Vittorio Bruno, gia' Segretario Regionale del Partito Pensionati, aderisce a Italia dei Valori''. Ad annunciarlo e' il Consigliere Regionale e vice Commissario del Partito Maurizio Feraudo. ''Voglio esprimere la mia soddisfazione - ha detto Feraudo - per l' adesione a IdV di Vittorio Bruno e del suo gruppo del Partito Pensionati. Questo e' l' inizio di una chiara inversione di tendenza di un Partito che ha voglia di rinnovarsi, un Partito che da qualche giorno e' in grande fermento dato che in molti mi hanno comunicato la loro volonta' di aderire o di rientrare in IdV quasi fosse esistita sino a ieri una barriera che impedisse l'afflusso di nuova linfa vitale. Ho l'impressione che si sia fatto un passo indietro per fare un balzo in avanti. Mi sento onorato di essere tra i promotori dell' inizio di questo nuovo ciclo''. Proprio ieri sera, in una riunione informale tenutasi presso la sede del Partito Pensionati di Cosenza, e' stato lo stesso Vittorio Bruno ad ufficializzare la propria posizione. ''Considero l'adesione ad Italia dei Valori una evoluzione del mio percorso politico. Non rinnego nulla del mio pensiero politico ¿ ha detto Bruno - ed anzi ringrazio il Segretario nazionale del Partito On. Carlo Fatuzzo e tutto il gruppo dirigente, in particolare la Consigliera regionale della Lombardia, Elisabetta Fatuzzo ed il Segretario della Regione Liguria Giacomo Bertone, con i quali si era instaurato un rapporto di stima reciproca. Mi sento politicamente euforico - ha proseguito Bruno - per l'entusiasmo che si sta creando attorno alla figura di Maurizio Feraudo. Ho percepito uno spirito nuovo e costruttivo e sono certo che si sta realizzando un terreno fertile per promuovere le idee di giustizia, legalita', solidarieta' ed assistenza alle categorie piu' deboli, quali hanno caratterizzato il mio trascorso professionale e politico''. Bruno, in merito alla vicenda dell'espulsione dell'assessore Beniamino Donnici, ha affermato: ''Non e' vero, come ho letto su qualche quotidiano, che questa vicenda sia il frutto della scarsa democraticita' del Partito, semmai e' vero il contrario. Mi pare paradossale accusare di scarsa democraticita' un Partito che, in seno all'esecutivo nazionale, prende le proprie decisioni a maggioranza solo perche' tali posizioni non sono condivise da una sparuta minoranza contestatrice. Chi e' portatore di posizioni minoritarie in un Partito, dovrebbe cercare di convincere gli altri, se ne possiede le argomentazioni idonee, non certo giocare allo sfascio del Partito che lo ha incondizionatamente sostenuto fino al punto di proporlo quale assessore della Regione Calabria in rappresentanza del Partito stesso! Altro che ''inagibilita' democratica del partito''!'' Infine, l'avv. Bruno ha fatto un appello alla mobilitazione per la imminente campagna tesseramenti, invitando tutti gli amici e i pensionati che lo hanno seguito e supportato nel suo percorso politico ad iscriversi al Partito di IDV.

Bruno (Mis) “Preoccupazione per la lentezza dei lavori sulla A3. Lotti fermi da mesi”

02/11 ''Ho scritto al Ministro delle Infrastrutture Lunardi per esprimergli la mia preoccupazione per il fatto che i lavori di ammodernamento sull'Autostrada Salerno-Reggio Calabria proseguono con estrema e preoccupante lentezza rispetto ai tempi previsti dal suo Ministero''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile del Dipartimento nazionale per le politiche del Mezzogiorno e vice segretario nazionale vicario del Movimento Sociale con Rauti (Mis), Raffaele Bruno. ''C'e', intanto, da registrare il fatto - ha aggiunto - che l'Anas ha bloccato le gare previste per i nuovi cantieri per mancanza di fondi per un importo di 1,5 miliardi di euro. Sono, quindi, fortemente a rischio anche i pochi cantieri gia' aperti. C'e', poi, allarme per il ritardo dei pagamenti per la copertura finanziaria complessiva dell'opera e la lentezza con la quale procedono i lavori per la terza corsia. Diversi lotti in Calabria sono fermi completamente da mesi perche' sono stati recisi i contratti alle aziende a cui erano stati affidati i lavori e poi non sono stati piu' aggiudicati''. ''La preoccupazione - ha concluso Bruno - che ho espresso al Ministro alle Infrastrutture e' che l'adeguamento a parametri di vivibilita' dell'unico asso viario importante del Mezzogiorno si arresti e che i cantieri resteranno fermi sulla Salerno-Reggio Calabria a determinare ulteriori problemi a una strada che in ogni estate diventa una vera e propria trappola con per gli italiani che si recano in vacanza in quelle zone meravigliose''

La Direzione regionale della Margherita dice si alla lista unica con i DS e la propone anche per il Senato. Il 19 manifestazione nazionale del partito in Calabria. Ricordato Fortugno.

01/11 Si è riunita a Lamezia Terme nella serata di lunedì 31 ottobre, la Direzione della Margherita calabrese. A darne notizia è la segreteria regionale del partito che ha distribuito alla stampa il documento finale. A Lamezia la Margherita ha voluto ricordare la figura dell’on. Fortugno ed ha voluto sottolineare il suo si alla lista unitaria con i DS proponendo, inoltre, di estenderla anche al Senato. Tra i temi della discussione i costi della politica e l’annuncio di una manifestazione nazionale del partito in Calabria per il 19 novembre. Pubblichiamo di seguito il documento integrale dalla Margherita.
Il ricordo dell’on. Francesco Fortugno
Aprendo i lavori, il Coordinatore regionale Franco Bruno ha invitato i presenti ad un minuto di silenzio in ricordo del Vice Presidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno. «È la prima riunione dopo i fatti di Locri», ha detto Bruno dopo che il silenzio era stato rotto da un applauso alla memoria dell’uomo politico ucciso due settimane fa. «Non è facile – ha proseguito il Coordinatore regionale di Democrazia è Libertà – riprendere il filo di un discorso politico che non può prescindere dal fatto che uno di noi è stato barbaramente trucidato proprio mentre si votava per quelle primarie che insieme avevamo contribuito a realizzare. Per ciascuno di noi sarà impossibile dimenticare quanto abbiamo ricevuto dall’amico Franco nel corso della sua esperienza politica».
La riflessione di Franco Bruno si è poi spostata sul significato dell’omicidio di Fortugno: «Con l’uccisione del Vice Presidente del Consiglio regionale – ha detto – è emerso qualcosa che tutti sapevamo ci fosse, ma che ora non è più consentito a nessuno ignorare: non possiamo fare analisi senza trarne le dovute conseguenze. La scelta di un palcoscenico così importante operata dalla criminalità organizzata indica una molteplicità di messaggi: parla al Consiglio regionale e alla Giunta della Calabria, da cui sa di non ricevere attenzione; parla a chi non ha intenzione di darle ascolto; rivolge il messaggio di uno scontro forte a chi è impegnato nella costruzione di opere pubbliche (ponte sullo Stretto, autostrada…).
Dopo quanto è successo – ha proseguito il Coordinatore della Margherita calabrese – bisogna reagire rafforzando il tessuto della società, a partire dalla spesa sociale e dall’occupazione. E tuttavia questo è solo un aspetto della reazione: in alcuni casi, persino la repressione diventa un modo di ristabilire le regole». Bruno ha ringraziato – «lo abbiamo fatto pubblicamente con un manifesto, ha detto» – il Presidente della Repubblica Ciampi per la sua presenza. «Anche il Governo, con gli ultimi atti – ha aggiunto –, dimostra un’attenzione che può produrre risultati, come anche può avvenire per la riunione del CSM in Calabria. Forse l’omicidio di Franco Fortugno rappresenterà un punto di non ritorno, se qualcuno comincerà a sentirsi il fiato sul collo».
Incontro nazionale della Margherita il 19 novembre in Calabria sul Mezzogiorno
Franco Bruno ha poi annunciato un’importante iniziativa che la Margherita nazionale terrà in Calabria (probabilmente a Lamezia) il 19 novembre prossimo. Una manifestazione nazionale sul Mezzogiorno, con la presenza dei massimi esponenti del partito e di esperti, per una riflessione articolata su quattro temi: il Sociale, i Talenti, lo Sviluppo, la Criminalità. «Si tratta – ha sottolineato – di una risposta forte del partito a chi, con l’assassinio di un esponente di primo piano della Margherita, vuole la morte della democrazia». In quella occasione verrà presentato un documento dei DL calabresi sui temi della legalità e della lotta alla ’ndrangheta, proposto dal Senatore Veraldi, che verrà predisposto da un gruppo di lavoro istituito ad hoc, coordinato dallo stesso Veraldi con l’ausilio di Salvatore Perugini, Giuseppe Mazzotta ed altri esperti del settore.
Le primarie, nuova legge elettorale e lista unitaria Margherita-DS
Nel passaggio successivo del suo intervento, il Coordinatore regionale della Margherita calabrese si è soffermato sulle primarie e sulle conseguenze della nuova legge elettorale già approvata alla Camera. «Non abbiamo avuto occasione di ragionare insieme sulle primarie: se ho votato per Prodi e ho fatto quanto era nelle mie possibilità per motivare altri nella stessa direzione – ha detto Franco Bruno – è stato perché prevalgano scelte di gradualità per il governo del Paese rispetto a posizioni più antagoniste presenti nella coalizione. Votare per Prodi è equivalso a votare per una premiership forte, legata ad un progetto riformista».
«Dopo l’approvazione alla Camera della riforma della legge elettorale – ha proseguito il Coordinatore di DL in Calabria – la Margherita ha rivisto le proprie posizioni, dichiarandosi a favore di una lista unitaria Margherita-DS, per evitare un’eccessiva competizione interna all’Ulivo e salvaguardare il carattere unitario della coalizione, proprio mentre – fra l’altro – assistiamo a rigurgiti laicisti che fanno guadagnare visibilità a qualcuno, ma rischiano di provocare nell’elettorato forti spinte centrifughe dall’Unione. Rutelli – ha detto ancora Bruno – è stato tempestivo e intelligente nella lettura della situazione politica. La decisione dell’Assemblea federale del partito è stata di candidarsi alla Camera insieme ai DS e al Senato ciascuno con il proprio simbolo, per non disperdere il patrimonio dell’esperienza di ogni formazione».
Una lista unitaria anche al Senato in Calabria?
Su questo punto, il Coordinatore della Margherita si è soffermato ponendo un interrogativo importante: «Mi domando – ha detto – se liste separate al Senato in Calabria non possano allentare la tensione unitaria che deve sostenere il governo regionale alle prese con emergenze straordinarie e cosa succederebbe se – sovrapponendo, ad urne chiuse, i risultati di Camera e Senato – si registrasse una disparità di consenso: una prevalenza dei voti alla Camera, cioè alla lista unitaria, potrebbe sancire una subalternità esiziale dei partiti nei confronti della premiership, mentre – al contrario – se si ottenessero più voti al Senato, dove ci si presenterebbe con liste separate, il leader ne risulterebbe sostanzialmente azzoppato e sarebbe messo in discussione il processo verso l’unità. Più vicina sarà la campagna elettorale più i “tifosi” delle due opposte tendenze, che pure abitano legittimamente l’Ulivo, avvertiranno le potenziali implicazioni che la diversità del risultato presuppone e potrebbero essere indotti ad assumere atteggiamenti conseguenti».
Ridurre i costi della politica, un segnale necessario già richiesto dalla Margherita a Santa Trada
«Ci riconvocheremo a breve – ha proseguito Bruno, andando verso la conclusione del suo ampio intervento introduttivo – per discutere del DPEFR della Calabria, la legge finanziaria regionale che si preannuncia intessuta dal filo conduttore del rigore dei conti. Voglio, però, qui ricordare e ribadire con forza la posizione espressa dal nostro partito – e condivisa dal resto dell’Unione calabrese – a Santa Trada, agli “stati generali” del centrosinistra: i sacrifici si possono chiedere solo fornendo noi stessi per primi un esempio che indica la straordinarietà della situazione e per questo la Margherita chiese un taglio netto di almeno il dieci per cento delle spese della politica nella Regione. Le vicende ultime che intersecano la “questione morale” dimostrano che anche fatti di per sé marginali hanno una ricaduta importante sulla valutazione dell’azione del centrosinistra. Il problema non è solo e tanto “parentopoli”, ma più in generale quello dei costi della politica che devono essere ridotti per testimoniare la reale vicinanza ai problemi della Calabria».
Il dibattito successivo e l’approvazione della relazione del Coordinatore
Il dibattito seguito alla relazione di Franco Bruno è stato denso di contenuti e si è protratto fino alla tarda serata. Fra gli altri, sono intervenuti l’On. Geppino Camo, il Sen. Donato Veraldi, i Vice Coordinatori regionali Mazzotta e Laratta, l’On. Anna Maria Nucci, l’On. Nino Gemelli, il Consigliere regionale Pietro Giamborino, Mario Muzzì, Angela Rotella, il Sottosegretario al governo regionale Vincenzo Falcone.
Si è registrata una sostanziale convergenza sulla relazione di Franco Bruno, condividendo anche l’opportunità di approfondire con i DS e con il partito nazionale l’eventualità di presentare una lista unitaria dell’Ulivo anche al Senato in Calabria.

Lettera di IDV a Loiero: “Donnici non ci rappresenta”. Donnici: “Comportamento di Di Pietro irresponsabile”

01/11 ''Beniamino Donnici non ricopre piu' la carica di coordinatore regionale della Calabria di Italia dei Valori e non rappresenta piu', dunque, questo partito in seno alla Giunta regionale''. E' quanto scrivono il commissario regionale del partito, Felice Belisario, ed il suo vice, Maurizio Feraudo, in una lettera inviata al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Analoga missiva e' stata inviata ai segretari regionali della Calabria dei partiti dell'Unione ed ai capigruppo del centrosinistra in Consiglio regionale. ''Donnici - aggiungono Belisario e Feraudo nella lettera - non fa piu' parte di Italia dei Valori a seguito del provvedimento di espulsione deliberato dall'esecutivo nazionale il 28 ottobre''.
''Quello di Antonio Di Pietro e' un comportamento irresponsabile, cui si aggiungono la caduta di stile e la perdita di self control di un uomo che gioca ancora a fare il pubblico ministero''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Beniamino Donnici, ex coordinatore nazionale Enti locali di Italia dei valori, di recente espulso dal partito dopo avere fondato una componente autonoma. ''La vicenda della mia espulsione - aggiunge Donnici, assessore al Turismo della Regione Calabria - la vicenda della mia espulsione da Italia dei Valori merita chiarezza. Il comportamento irresponsabile di Di Pietro, tra l' altro, coincide con le pesanti accuse sulla gestione finanziaria del partito che gli sono state mosse da Giulietto Chiesa, Achille Occhetto, dal senatore Falomi e dall' avv. Mario Di Domenico, socio fondatore di Italia dei valori. Per cio' che mi riguarda il chiarimento avverra' nell' aula di un tribunale, in sede penale e civile''. ''La risposta politica - conclude Donnici - sara' data in occasione dell' Assemblea costituente dell' area politica Partecipazione che avra' luogo il 5 novembre a Cosenza''.

Napoli (AN): “Il Presidente Casini avvii un iter per un PDL che impedisca a persone inquisite per mafia di candidarsi”

01/11 ''Scrivero' una lettera al presidente della Camera, Pierferdinando Casini, affinche' intervenga per sollecitare la calendarizzazione della discussione relativa alla proposta di legge per impedire alle persone inquisite o con problemi giudiziari per mafia di partecipare attivamente a qualsiasi campagna elettorale''. E' quanto ha annunciato all'Ansa il vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. Altre due proposte di legge, che ricalcano il testo di quello dell'esponente di An, sono state presentate anche da parlamentari del centrosinistra, tra cui Marco Minniti dei Ds e Nerio Nesi del Pdci. ''Proprio alla luce di quanto accaduto in Calabria - ha aggiunto Angela Napoli - ritengo che sia indispensabile avviare l'iter per questa proposta di legge che attualmente giace in commissione giustizia senza che nessuno se ne preoccupi''. La vicepresidente della commissione parlamentare antimafia ricorda che ''si tratta di una proposta finalizzata ad impedire che persone inquisite, colluse o con problemi giudiziari relativi alla criminalita' organizzata possano svolgere ufficialmente la campagna elettorale per candidati a competizioni di qualsiasi genere. L'approvazione di questa proposta di legge consentirebbe anche di lanciare un segnale forte ai candidati che dovrebbero evitare di utilizzare persone legate alla criminalita' per cercare di recuperare i voti''. ''Una legge di questo genere - ha concluso - consentirebbe anche di ridurre l'influenza della criminalita' organizzata sia sull'elettorato che sui politici candidati. Una richiesta di voto fatta da un esponente della criminalita', infatti, diventa per l'elettore una imposizione. I politici che vengono eletti grazie all'aiuto di persone colluse con la criminalita' diventa invece preda di queste ultime''

Precenzano (GENS) “Alle Primarie un nuovo grande soggetto politico: La società civile”

11/01 “Da qualche giorno in Italia c’è un nuovo soggetto politico, unico grande protagonista delle recenti elezioni primarie recentemente celebratesi e temuto da una larghissima parte della partitocrazia nazionale. Stiamo parlando della società civile”. E’ quanto afferma il Presidente dell’Associazione GENS, Francesco Precenzano. “Venuta finalmente fuori alla ribalta con l’inedito ruolo di protagonista –prosegue Precenzano- e concretizzatasi in quei quattro milioni e rotti di persone che hanno letteralmente preso d’assalto gli improvvisati seggi elettorali organizzati dal centrosinistra e si sono rimpossessati del loro fondamentale ruolo di arbitri della vita politica nazionale. Poco importa che si sia votato solo all’interno di uno schieramento. Se si fosse votato anche nel centrodestra sarebbe accaduto lo stesso: lo dimostra l’apprensione con la quale i leader della Casa delle Libertà si sono affrettati a ridimensionare le primarie ed i loro sostenitori e la celerità con la quale si sono affannati a votare una nuova legge elettorale più benigna nei loro riguardi.
Ormai il dado è tratto. A Romano Prodi va riconosciuto il merito di aver combattuto perché avesse luogo quella grande manifestazione di partecipazione democratica rappresentata dalle primarie. Ha avuto un gran coraggio il Professore: avesse perso, avrebbe perso gran parte o forse tutta la sua credibilità politica; ora che ha vinto, pardon stravinto, lo si “accusa” di aver gareggiato praticamente da solo. In realtà, il verdetto finale parla chiaro e cioè che con le elezioni primarie si sta finalmente imponendo anche nel nostro Paese una nuova concezione della politica, affidata alla passione della gente ed al pieno coinvolgimento dell’elettorato.
La gente vuole le primarie, vuole essere pienamente e coscientemente artefice del proprio destino, vuole scegliere in prima persona i propri governanti; non è più disposta a firmare deleghe in bianco a chi finora ha curato solo i propri interessi, chiede un ruolo di primo piano nella gestione delle cose comuni, non tollera più che siano pochi a decidere per tutti.
E’ naturale quindi trarre le ovvie conseguenze e pensare ad una progressiva istituzionalizzazione delle primarie applicata a tutte le competizioni elettorali a partire dalle prossime elezioni politiche ed amministrative.
Come Associazione impegnata da tempo sul territorio a diffondere la cultura della partecipazione democratica, crediamo sia giunto il tempo di chiedere a gran voce sia le primarie di collegio per i candidati di camera e senato, a prescindere dai colpi di mano legislativi ancora, peraltro, in corso, sia le primarie per la scelta del candidato Sindaco al Comune di Cosenza. Sarebbe la giusta conclusione di quel processo in piena evoluzione volto a ridimensionare la vecchia partitocrazia e ridare il giusto ruolo ed il giusto peso alla società civile.
Saranno molte le resistenze e tantissimi gli ostacoli da parte di chi, soprattutto a livello locale, crede di potersi perpetuare in eterno sulle poltrone che contano senza sottoporsi al vero giudizio degli elettori. Già si leggono le prime titubanti dichiarazioni nella vicina Rende, di chi ha capito che con le elezioni primarie molti potentati verrebbero seriamente messi in crisi, se non addirittura scardinati e travolti.
Eppure anche questo è democrazia: dare a tutti la possibilità di mettersi in gioco per il buon governo di una città, di una provincia, di una regione, senza delegare pochi capi partito nella scelta dei candidati da eleggere.
Chi ha paura delle primarie ha paura del cambiamento e del confronto. Siamo invece più che mai convinti che soltanto attraverso lo scambio di idee e la contrapposizione di diversi programmi e soluzioni, si possa garantire una sana alternanza del potere ed una buona base di governabilità.
E’ questa secondo l’Associazione G.E.N.S , l’eredità che ci lasciano le primarie del 16 ottobre: una società civile forte, cosciente del proprio ruolo e partecipe delle sorti della nazione, e delle proprie realtà locali, pronta a decidere ed a scegliere, in prima persona e democraticamente in qualunque competizione elettorale. E’ questa la strada da imboccare con decisione per un reale cambiamento che parta dal basso e coinvolga ogni strato della vita sociale del nostro Paese”.

Mancini: “In Calabria è sbocciata una rosa”

31/10 ''In Calabria e' sbocciata la rosa. E' quella del nuovo partito socialista, radicale, laico e liberale''. Lo ha detto il deputato Giacomo Mancini, responsabile nazionale dello Sdi per i rapporti con le organizzazioni sociali intervenendo a Catanzaro alla conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede del Nuovo PSI per la presentazione del raduno dei socialisti calabresi. ''In questa regione esiste un patrimonio di tante battaglie socialiste per lo sviluppo e per il progresso. Oggi la volonta' di tutti noi e' quella di trovarci insieme per impegnarci in un progetto che affronti le sfide dell' oggi e del futuro e che contribuisca ad offrire alle ragazze ed ai ragazzi di Calabria un domani piu' libero, con piu' diritti e con una prosperita' piu' diffusa''.

Unità Socialisti, De Michelis tra i fischi “Bisogna correre da soli”, Craxi: “la minoranza ci raggiunga”

31/10 Il nuovo soggetto politico laico, liberale, socialista e radicale "dovrebbe avere il coraggio di correre da solo con Emma Bonino come simbolo", staccato dai due poli, quello di centrodestra e quello di centrosinistra. Tutto questo "magari non cambierebbe il risultato ma sarebbe molto importante per il futuro". E' quanto ha affermato Gianni De Michelis (Nuovo Psi ) intervenendo al congresso dei Radicali italiani. L'ex ministro degli Esteri non ha nascosto che vede "moltissima confusione" sia a destra che a sinistra. Gianni De Michelis ha aggiunto di pensare che con il nuovo soggetto politico "si puo' costruire un massimo comune denominatore, ma siccome non dipende solo da noi, siamo pronti a prendere atto delle decisioni dei nostri interlocutori. Certo non capirei una risposta negativa basata sull'argomento del tempo scaduto". Gianni De Michelis ha anche sottolineato che e' fondamentale il garofano nel simbolo del nuovo soggetto radical-socialista. "Noi avevamo detto - ha spiegato - che il garofano era una componente irrinunciabile nel simbolo e pensavamo di aver capito che nse ne era preso atto. Certo questa non e' la questione principale ma vorrei dire qui che noi l'avevamo detto prima". L'interveno di Gianni De Michelie al congresso dei Radicali italiani e' stato accompagnato da numerosi fischi della platea ed in particolare quando l'ex ministro ha espresso l'opinione che il soggetto radical-socialista corra da solo. Altri fischi quando ha sottolienato l'importanza per il suo partito del garofano nel simbolo della nuova formazione che ha cosi' messo da parte la rosa nel pugno. Il segretario dei Radicali italiani, Daniele Capezzone, commentando l'intervento di De Michelis ha affermato: "Gianni dice di vedere molta confusione in giro, a destra come a sinistra. Io la vedo soprattutto in lui. Pensa di stare con la camicia cachi di Indiana Jones e il cappello di esploratore fino a marzo? Si perdera' alla ricerca dell'arca perduta. Spero per lui che, da qualche parte, trovi almeno un canotto...".
Villetti: ''Il tempo e' scaduto, il treno e' ormai partito e sara' un rapido, anche i rapidi fanno qualche fermata e Gianni potra' sempre salire, ma deve scegliere''. Lo ha detto il vicepresidente dello Sdi, Roberto Villetti, rispondendo a Gianni De Michelis dal palco del congresso dei Radicali Italiani. ''Sapete quanto ci siamo impegnati - ha sottolineato Villetti - sull' unita' socialista e non per una questione nostalgica. Mai avrei immaginato che nella politica, oltre allo sconforto, si potesse sentire anche la dimensione del dolore: non solo essere sconfitti, ma senza l' onore delle armi''. ''Non me la sento - ha aggiunto Villetti - di avere un atteggiamento astioso verso persone di cui conosco i drammi, i travagli, ma oggi avete sentito anche voi l' intervento di De Michelis del quale io ho capito solo una cosa e cioe' che non ha scelto''. Villetti ha evidenziato che al Nuovo Psi e' stato dato del tempo: ''Abbiamo aspettato fino al congresso e i radicali, tra l' altro, sono stati molto comprensivi e per questo li ringrazio, ma ora il treno e' partito''.
Craxi: ''Sono sinceramente dispiaciuto per l'accoglienza riservata a Gianni De Michelis a Riccione: poteva essere l'occasione di una ritrovata unita' tra noi e i compagni radicali, invece si e' rivelato un nuovo motivo per fare confusione''. Lo afferma Bobo Craxi, segretario del Nuovo Psi. ''Faccio dunque appello a tutti i compagni della minoranza del Nuovo Psi che in buona fede hanno deciso di fermarsi nella convinzione che si sarebbe perseguita l'unita' dei socialisti - continua - affinche' ci raggiungano nella nostra ferma e consapevole posizione politica, abbandonando ogni confusione e malafede. Si tratta, infatti, di non disperdere in posizioni velleitarie e inconcludenti la nostra volonta' di promuovere una convincente e nuova politica socialista, che abbia prospettiva e futuro nella sinistra italiana''.
"A questo punto, credo necessario, approfondire con i dirigenti dello Sdi il tema dell'unità socialista, che è sembrato messo in un canto come se si trattasse di un problema secondario e non di una grande questione politica italiana". Lo ha poi sottolineato Bobo Craxi esprimendo un giudizio positivo sugli esiti del Congresso dei Radicali e sulla direzione di marcia intrapresa e sul rinnovato slancio politico dell'area laica nell'ambito della sinistra italiana". "Il socialismo, in Italia, per oltre 20 anni si è riconosciuto nel simbolo del mondo del lavoro, il garofano, che non è - aggiunge Craxi in una nota - né concorrente né alternativo alle rose del socialismo europeo e internazionale. Se vi è un progetto aperto e non chiuso o preconfezionato, si potrà discutere tutti assieme nel nome dell'alternativa socialista e radicale della rosa e del garofano".

Il Presidente Loiero aderisce all’appello de “Il Foglio” di solidarietà allo Stato di Israele

31/10 “Solo dimostrando unità e coesione, senza divisioni politiche e partitiche, possiamo difendere in Medioriente i valori fondamentali della pace e del diritto dei popoli, tanto di Israele che della Palestina”. Con queste motivazioni Agazio Loiero, Presidente Regione Calabria, ha aderito “con convinzione” all’appello di Giuliano Ferrara, direttore del quotidiano ‘Il Foglio’, di solidarizzare con lo Stato di Israele a seguito delle inquietanti parole espresse del presidente dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad. “L’idea di cancellare lo Stato ebraico dalle carte geografiche ha affermato il presidente Loiero – deve inorridire l’intera umanità, perché sta a significare che l’immensa atrocità dell’Olocausto potrebbe ancora ripetersi. Invece, è dalla speranza di pace e dalla normalità delle relazioni che in quell’area può avvenire la definitiva riconciliazione, garantendo il diritto di Israele ad esistere assieme a quello di uno Stato palestinese”.

Maruca e De Vita (IDV) “Ora il partito in Calabria può ripartire”

31/10 "L'espulsione di Donnici da IdV, in ragione proprio dell'indegnità politica e morale ritenuta nei suoi confronti dall'Esecutivo Nazionale, avrebbe dovuto indurre l'assessore regionale al turismo pro tempore al silenzio ed alla riflessione, rimettendo la delega nelle mani del Presidente della Giunta, come fece per molto meno Bonaccorsi : assistiamo, invece, ad uno sconcertante teatrino mediatico montato, come al solito, con arroganza e mistificazione, al solo scopo di tenere ben stretta la poltrona".
Così inizia una nota diffusa dal Prof. Giovanni Maruca, ex segretario provinciale IdV di Cosenza, e dall'Avv. Pasquale De Vita, ex responsabile regionale stampa IdV, sulla vicenda che ha portato all'esautorazione da IdV di Beniamino Donnici.
"Non può bastare certamente ricordare, adesso, che da un anno e tre mesi noi - aggiungono Maruca e De Vita - abbiamo denunciato e documentato, agli organi regionali e nazionali, l'incompatibilità culturale ed ideologica di Donnici con i valori fondanti del nostro partito e della stessa Costituzione repubblicana, nata dalla resistenza antifascista"
"Il fatto è che chi la fa l'aspetti, proprio come l'assessore pro tempore il quale, nell'ultimo anno, abusando dei poteri conferitigli dallo statuto regionale di IdV, volta per volta piegato ai suoi personali ed occasionali interessi, ha usato la clava delle espulsioni per contrastare e scongiurare il crescente dissenso interno".
"IdV in Calabria, fino all'espulsione di Donnici, ha vissuto una triste stagione, contrassegnata dal vorticoso calo dei consensi (i voti sono passati dai 38.000 del 2001 agli 11.000 del 2005), da una gestione personalistica ed assolutistica (con la visionaria trasformazione del partito nella Lista Donnici), da una strategia politica basata esclusivamente su una campagna acquisti condotta con la spregiudicata logica del do ut des. Di fatti, per svelare le ragioni autentiche dell'appassionato sostegno a Donnici in queste ore, basterebbe verificare i rapporti di parentela, affinità o coniugio che intercorrono tra un suo referente a Rende e quanti fanno parte della struttura speciale dell'assessorato al turismo, ovvero accertare se tra i suoi più accaniti sostenitori si trovi anche chi sia stato comandato, fino al 31 agosto 2006, presso lo stesso assessorato".
"Oggi, finalmente, non solo il re è nudo, ma IdV in Calabria ha tutte le possibilità, con un Commissario, l'On. Bellisario, che è anche Responsabile Organizzativo Nazionale, di rilanciare la sua diversità, dando il giusto ed effettivo risalto ai valori democratici della legalità, della solidarietà, della competenza e della responsabilità, consentendo non solo a quanti sono stati delegittimati ed espulsi da Donnici, ma anche a chi s'è allontanato disgustato dai suoi metodi, di ritornare all'attività politica in IdV per costruire davvero un'altra Calabria, libera, protagonista e solidale".

Scornajenchi (IDV) si dimette dal direttivo regionale

31/10 Giuseppe Scornajenchi si e' dimesso dal Direttivo regionale di Italia dei Valori in segno di protesta contro l' espulsione dal partito dell' ex coordinatore regionale Beniamino Donnici. Scornajenchi, che era anche presidente del Collegio regionale di garanzia, in una nota sostiene che ''e' veramente sconcertante che il Presidente di Italia dei Valori non abbia voluto tenere conto del fatto che soltanto grazie all' operato di Beniamino Donnici il partito, perlomeno in Calabria, abbia riscosso consensi, simpatie e successi. Il partito si e' retto prevalentemente sul buon operato dell' ex coordinatore regionale che ha consentito, anche grazie ad una necessaria pulizia interna, di raccogliere adesioni di notevole prestigio non solo a livello politico, ma anche sociale e professionale. Non si puo' quindi tollerare che chi realmente si batte, specialmente in Calabria, per il rispetto della moralita' e della legalita' ed e' stato eletto all' unanimita' in occasione di un formale congresso, venga dichiarato praticamente incompatibile proprio dal partito che egli stesso ha contribuito a costruire e risollevare''. Scornajenchi, nella nota, annuncia anche la propria adesione al progetto politico ''Partecipazione'' promosso dallo stesso Donnici.

Il coordinamento IDV di Reggio vicini a Di Pietro

31/10 Il coordinamento provinciale di Reggio Calabria di Italia dei Valori, in un comunicato, invita ''gli iscritti e i simpatizzanti del partito a considerare il valore dell' unita', in un momento cosi' particolare per la storia della Calabria''. ''Apprendiamo - si afferma nella nota - che i segretari provinciali di Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone hanno annunciato le loro dimissioni dal partito per solidarieta' all' assessore Beniamino Donnici, di recente espulso dal partito. Come coordinamento provinciale di Reggio Calabria non condividiamo l' operato dell' assessore Donnici, le cui scelte si discostano dalle linee politiche del partito, dissentiamo dall' iniziativa avviata dallo stesso assessore ed affermiamo di essere in pieno accordo con quanto stabilito dalla segreteria nazionale e dal presidente, Antonio Di Pietro''.

Bianchi (DL) “L’Alitalia penalizza lo scalo di Crotone”

''La decisione di Alitalia interrompere i voli da e per Crotone provochera' l' isolamento della zona e dei suoi cittadini dal resto del territorio nazionale e comunitario''. E' quanto afferma Dorina Bianchi, deputato della Margherita che ha presentato un' interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme ai colleghi Giorgio Pasetto e Giovanni Carbonella, anche loro della Margherita. ''Chiediamo al Ministro Lunardi - prosegue Bianchi - quali iniziative abbia attuato o intenda attuare per potenziare l' aeroporto di S. Anna di Crotone e per dotarlo, nel piu' breve tempo possibile, di un vettore in grado di gestire adeguatamente i servizi previsti dal bando della Gazzetta ufficiale europea, senza penalizzare ulteriormente gli utenti in partenza e in arrivo dallo scalo crotonese''.

Bellacoscia (Fiamma): “A Catanzaro nominare subito un commissario”

31/10 ''Le dimissioni del vice sindaco di Catanzaro sono la naturale ed ampiamente prevista conseguenza del processo di disgregazione dell'assetto politico, per molti versi trasversale, che ha sostenuto l'amministrazione di Sergio Abramo sino alle scorse elezioni regionali''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Gianluca Bellacoscia, responsabile Enti locali del Movimento sociale-Fiamma tricolore. ''Non ci meravigliamo, dunque - aggiunge Bellacoscia - di assistere a queste convulsioni istituzionali anche se, da cittadini prima che da uomini di partito, ce ne rammarichiamo sinceramente per gli effetti devastanti che esse possono avere per i servizi pubblici. E' necessario, allora, procedere senza ulteriore indugio all'azzeramento degli organi politici comunali, tra l'altro gia' decaduti ed operanti in regime di prorogatio, in quanto, in una situazione confusa come quella catanzarese, solo una gestione commissariale puo' garantire l'esecuzione dei progetti in cantiere, altrimenti minati dalle faide interne e dalle sempre piu' incombenti esigenze elettorali di una classe politica sempre piu' vicina allo sfascio. A tal fine ci rivolgiamo al Prefetto di Catanzaro affinche' valuti l' opportunita' di nominare senza ritardo un commissario al posto degli attuali organi politici, tenendo conto che, a nostro avviso, le dimissioni del vicesindaco sono immediatamente efficaci e non sottoposte alla condizione sospensiva dei venti giorni. In effetti, nel Testo Unico degli Enti Locali, non si rinviene alcuna norma che prevede, diversamente per quanto disposto per il sindaco, l' efficacia differita delle dimissioni del suo vicario, ipotesi ventilata in questi giorni. Al Prefetto chiediamo pertanto di accertare, in conformita' allo statuto comunale, l'applicabilita' nel caso di specie dell'art. 141 del Testo unico nella parte in cui dispone la nomina di un commissario prefettizio quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi''.

Giovanni Apa eletto egretario DS di Terranova

31/10 Giovanni Apa e' il nuovo segretario dei Ds di Terranova di Sibari, in provincia di Cosenza. E' statao letto nel corso del terzo congresso del partito della Quercia. Insieme ad Apa e' il congresso ha eletto il direttivo di cui fanno parte Natale Tramaglino, Franco Gallo, Giovanni Noia , Gaetano Noia, Federico Rigiracciolo, Saverio Di Pace, Giovanni Conte, Rossella Mirto, Franco La Muta, Maria Francesca Sabatino, Antonio Mauro, Damiano Diodati, Antonio La Vergata, Antonio Esposito. Tra gli organismi eletti anche il comitato di garanzia di cui fanno Salvatore Donato, Gianna Pignataro, Gilda Gallo.

Prosegue il progetto si unità socialista. Boselli dai radicali conferma partito con la rosa. Mastella “No ai radicali nell’Unione”

30/10 ''L'Unita' socialista va avanti con l'incontro Boselli-Craxi al Congresso radicale di Riccione'': lo affermano Franco Piro e Saverio Zavettieri. ''Esprimiamo un ringraziamento sincero ai Radicali italiani per l'accoglienza riservata all'intervento del Segretario Nazionale del Nuovo Psi, On. Vittorio Craxi. All'intervento di ieri dell'On. Craxi e' poi seguito quello dell'On. Boselli, che ha accelerato il processo di Unita' di socialisti e radicali''. Zavettieri e Piro aggiungono: ''Abbiamo incontrato Boselli e Villetti assieme a Craxi. L'incontro aveva l'obiettivo di fissare i tempi di un'iniziativa comune e continuera' venerdi' prossimo a Roma, in vista della convocazione il prossimo 5 novembre del Comitato Centrale dello Sdi e dellAssemblea dei delegati del Nuovo Psi''. ''Come e' noto - continuano - il documento congressuale presentato venerdi' 21 ottobre e poi approvato il 23 ottobre al termine del V Congresso Nazionale del Nuovo Psi, ha impegnato il Segretario Nazionale, Craxi, e tutto il gruppo dirigente del partito a trasfondere contenuti, valori e simboli in un nuovo soggetto politico laico, socialista e radicale. Esprimiamo dunque l'auspicio che anche Gianni De Michelis ed i compagni rimasti a lui vicini possano impegnarsi in questo progetto e procedere sul nostro stesso cammino''. Intanto al congresso dei radicali Capezzone traccia le tappe del nuovo soggetto. ''Il dato di oggi e' che i socialisti accettano quella che e' stata la nostra richiesta di ieri sulla 'Rosa nel pugno' e ora il problema c'e' per i 'temporeggiatori', per chi vuole aspettare, perche' ormai il treno e' partito, i Radicali e lo Sdi vanno avanti''. Afferma Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani a margine del Congresso, tracciando le tappe del nuovo soggetto radical-socialista, avviato oggi con Enrico Boselli che ha dato il beneplacito all'utilizzo del simbolo della 'Rosa nel pugno'. Un nuovo soggetto che avra' la struttura di una ''federazione leggera'' e che puntera' in alto. Proprio per questo e per far conoscere la nuova 'Cosa' agli elettori, Capezzone suggerisce le tappe del nuovo processo. ''Ora noi chiudiamo il congresso - ragiona - e poi il 6 c'e' il comitato nazionale dello Sdi che ratifichera' la scelta fatta. A quel punto, gia' nei giorni successivi, si potra' andare in tutte le pizze italiane con tavoli, gazebo, a mostrare il nostro simbolo e dando gia' la possibilita' di aderire a questo progetto''. Per quanto riguarda l'Unione, infine, Capezzone puntualizza che, una volta che ci sara' la proporzionale, ogni forza sara' libera di fare le proprie campagne con propri punti programmatici. ''Come Mastella e' libero di occuparsi delle sue cose - puntualizza - Pannella lo fara' con le sue...'' E proprio da Mastella arrivano segnali belligeranti contro l’ingresso dei radicali nell’Unione. - ''Non abbiamo l'abitudine di mettere bocca in casa altrui, per cui i socialisti sono ovviamente liberi di siglare tutte le alleanze che vogliono. Ma una cosa ci preme ribadire: con i radicali, per quanto ci riguarda, non e' possibile stringere alcun accordo politico. Lo puo' fare l'amico Boselli ma certamente non noi''Ha di fatti affermato il segretario dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, che ha poi aggiunto: ''Non siederemo mai ad un tavolo dove eventualmente dovessero esserci anche loro. Siamo lontanissimi infatti dal laicismo esasperato che li ha sempre caratterizzati e che anche il Congresso di Riccione ha confermato. Troppe cose ci dividono e riteniamo anche di non essere i soli a pensarla cosi'. Ci sara' pure un motivo - si e' chiesto Mastella - per cui nessuna forza politica fino ad oggi, pur rispettando il suo impegno politico, ha voluto allearsi con Pannella?''

Dopo l’espulsione di Donnici si dimettono i segretari di IDV di Catanzaro, Vibo e Crotone

30/10 I segretari provinciali di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone di Italia dei Valori, hanno annunciato le loro dimissioni dal partito dopo l' espulsione da Idv del coordinatore regionale Beniamino Donnici. Lo rende noto un comunicato del partito nel quale si afferma che i segretari Maurizio Torchia, Enrico Rubino e Nuccio Barbuto hanno convocato le rispettive assemblee per raccogliere le dimissioni di dirigenti e militanti e restituire le tessere come gia' fatto dal circolo di Rende. Anche il presidente dell' assemblea regionale degli eletti, Sergio Del Giudice, ha annunciato che seguira' il percorso di Partecipazione, la corrente creata da Donnici, ed ha convocato l' assemblea per definire le modalita' di costituzione dei nuovi gruppi consiliari. ''La stragrande maggioranza degli eletti - ha sostenuto Del Giudice - non seguira' Di Pietro nel precipizio. Il partito calabrese, a differenza di quello nazionale, ha celebrato un congresso ed eletto all' unanimita' un coordinatore regionale e organismi sovrani. Solo il congresso, ovvero questi organismi, possono sfiduciare Donnici. Siamo veramente sconcertati per questa concezione personalistica della democrazia da parte di chi pretende di stare nell' Unione e partecipare alla lista unitaria. Le prossime elezioni in Calabria ratificheranno quello che purtroppo e' gia' avvenuto: la fine dell' Italia dei Valori''.

Pro Calabria e Calabria Libre con i Repubblicani Europei

30/10 Privilegiare un rapporto politico federato con il Movimento repubblicani europei dopo avere esaminato i contenuti programmatici dei partiti del centrosinistra: e' questa l' intenzione manifestata dai rappresentanti dei movimenti culturali Pro Calabria e Calabria Libre, Aurelio Misiti e Enzo Rende al termine di una riunione dei comitati direttivi provvisori dei movimenti. ''Tale scelta - e' scritto in un comunicato - scaturisce dalla condivisione di una societa' laica e liberale fondata sui valori meritocratici nella pubblica amministrazione che guarda all' iniziativa privata come occasione di sviluppo in una moderna economia di mercato, senza trascurare le attenzioni verso i soggetti meno abbienti e le aspettative dei giovani, vera risorsa per il paese''.

Lunedì conferenza di presentazione del raduno dei partiti dell’area socialista

29/10 ''E' inutile sottolineare la valenza dell' iniziativa alla luce degli esiti del congresso regionale e di quello nazionale del Nuovo Psi. Quest' ultimo, in particolare, ha visto prevalere di gran lunga la linea Craxi-Zavettieri''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo, in vista del raduno dei socialisti calabresi (Sdi, Nuovo Psi, Socialismo e' liberta', Pse) in programma venerdi' prossimo a Catanzaro. Lunedi' l' appuntamento sara' presentato nel corso di una conferenza stampa in programma nella sede della federazione provinciale del Nuovo Psi alla quale parteciperanno i vertici regionali dei partiti interessati, i rispettivi parlamentari, ed i consiglieri regionali e provinciali. '' Di qui - ha aggiunto Chieffallo - la consapevolezza che ormai e' ora di aprire un grande dibattito con la base socialista per coinvolgere sempre di piu' l' opinione pubblica nel grande progetto unitario che finalmente vede chiuso il dilaniante problema della diaspora. In Italia e in Calabria c' e' bisogno di un grande partito socialista che, alleandosi con le forze laiche liberali e radicali, possa aprire finalmente nuove frontiere e nuove liberta' nella democrazia italiana, ma anche aiutare complessivamente a riformare la sinistra a sua volta bisognosa di una iniezione di modernita'''.

De Michelis (NPSI) afferma “Craxi è il fuoriuscito”

29/10 "Il congresso del Nuovo Psi non si è mai aperto, Craxi e i suoi sono dei fuoriusciti, oggi al Consiglio nazinale l'80 per cento del partito è qui". Così Gianni De Michelis nella sua relazione al Cn del Nuovo Psi. "Craxi e i suoi - aggiunge De Michelis - non hanno il diritto di usurpare la nostra identità politica costruita con tanti sacrifici, da noi arriva oggi la riaffermazione orgogliosa e netta che il partito esiste che in tutta Italia, anche in Calabria, ci sono gli organi del partito e i suoi dirigenti, la stragrande maggioranza della quale sono con noi. Poi ci saranno le sedi formali per avvalorare questa tesi". De Michelis ricorda i precedenti scontri con Craxi, "le due volte in cui andò via e poi ritornò, Bobo ha una coazione a ripetere". De Michelis riafferma il proprio rammarico per l'esito dell'assise tenuta il fine settimana scorso: "E' stato un brutto episodio che ha lasciato l'amaro in bocca e ha deluso le vostre aspettative - sottolinea amaro - e per questo devo chiedervi scusa, anche se col senno di poi possiamo dire che la cosa è stata freddamente premeditata". L'esponente socialista fa infine autocritica rispetto all'organizzazione del congresso perché, spiega "forse bisognava avere la freddezza di non aprire il congresso: è una mia responsabilità, ho commesso questo errore".

La Margherita chiede chiarimenti ai DS dopo le elezioni della CM dell’Appennino Paola.Pollino

29/10 La Margherita ha ''formalmente protestato per l' ennesimo atto di ostilita' perpetrato ai danni del partito nel Tirreno cosentino, con l' elezione del presidente e della giunta della comunita' montana Appennino paolano-pollino che ha visto l' immotivata e incomprensibile esclusione della Margherita da tutti gli organismi dell' Ente stesso''. La protesta e' stata avanzata al termine di una riunione alla quale hanno preso parte, fra gli altri, il segretario regionale, Franco Bruno, il vice segretario, Franco Laratta e l' assessore regionale, Mario Pirillo. ''Essendo del tutto inaccettabile il comportamento di alcuni partiti alleati, soprattutto dei Ds - e' scritto in una nota - la Margherita di Cosenza decide di sospendere qualsiasi tavolo di trattativa fino a quando non verra' posto rimedio alla grave scorrettezza posta in essere alla comunita' montana. Si chiede altresi', con ferma decisione, di non procedere al rinnovo delle cariche per il consiglio di amministrazione dell' Appennino Paolano spa previsto per oggi al fine di chiarire ogni passaggio politico e di verifica dei programmi e progetti politici''. ''In merito alla complessa vicenda che si e' venuta a creare nella zona tirrenica - prosegue la nota - la Margherita invita i propri iscritti e rappresentanti istituzionali a non lasciarsi coinvolgere in operazioni confuse e contraddittorie ai danni del partito, pena la sospensione degli stessi in attesa delle determinazioni degli organismi competenti. In merito all' esperienza amministrativa in corso presso il comune di Paola, si invitano gli iscritti alla Margherita che la sostengono a voler assumere comportamenti conseguenti alla linea del partito, ritenendo ogni diversa valutazione fuori dalla linea del partito e a puro titolo personale. In maniera piu' generale, la Margherita nelle sue massime espressioni, ritiene che sia necessario e doveroso un chiarimento con i Democratici di sinistra, anche in vista delle prossime scadenze elettorali nei piu' importanti comuni calabresi. Specificando che il partito non intende in nessun modo accettare prevaricazioni e mortificazioni nella individuazione dei programmi e delle strategie politiche e nella individuazione dei candidati sindaci. Cio' al fine di poter contribuire alla vittoria del centrosinistra in tutte le realta' interessate''.

Meduri (DL) “Destinare alle FS il taglio dell’indennità dei deputati”

29/10 Destinare i fondi recuperati con il taglio del dieci per cento dell' indennita' dei parlamentari previsto dalla Finanziaria alle Ferrovie dello Stato perche' provveda alla pulizia dei treni che percorrono le tratte meridionali. E' quanto chiede, in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''E' indegno ancora una volta - aggiunge Meduri - il trattamento riservato ai pendolari calabresi in occasione di questo ponte di ognissanti con convogli soppressi. Mi riferisco alla soppressione di 20 convogli e ai disagi per 10 mila viaggiatori. Credo che il governo, in quanto unico azionista di Trenitalia, debba intervenire per assicurare un servizio di qualita' in ogni parte del Paese. Chiedo pertanto che il taglio della nostra indennita' sia destinato alla pulizia e al miglioramento del servizio ferroviario. Mi faro' promotore, nell' ambito dell' iter parlamentare della finanziaria, di un apposito emendamento. E poi vedremo se il governo ci dara' ascolto''.

Mastella (Udeur) ribadisce il suo no a Pannella

29/10 "Nel centrosinistra rischia di prevalere una linea laicista, c'è infatti la mancanza di una corretta e sana tradizione togliattiana che dovrebbe riguardare gli eredi della tradizione comunista". Lo dice il leader Udeur Clemente Mastella, a margine di un incontro con i vertici del partito in Campania che si sta svolgendo a Napoli, ha poi ribadito il suo no alla partecipazione di Pannella nel centrosinistra: "Mettere in discussione il concordato pur di far coppia politica con Pannella per noi è una cosa inaccettabile. Ci sono problemi più seri. L'ingresso dei radicali creerebbe problemi e difficoltà per la nostra partecipazione alla coalizione. Per noi - ha affermato Mastella - questa sarebbe una scelta veramente inaccettabile tranne che il Congresso possa decidere diversamente da quello che abbiamo sempre detto". Il leader del Campanile si è poi soffermato sul futuro del suo partito dopo il successo riscosso in Campania nelle primarie: "Questo richiede, evidentemente, che ci sia un incontro a breve con Prodi soprattutto per capire quello che si vuole fare del Mezzogiorno dove c'è una situazione davvero drammatica. Pur confermando l'idea che l'unità italiana sia fondamentale, credo sia importante una nuova stagione del meridionalismo che deve nascere con il supporto e l'integrazione seria da parte dello Stato e delle istituzioni". Mastella ha poi affermato di apprezzare l'iniziativa del ministro Pisanu per l'invio di De Sena come prefetto a pieni poteri in Calabria.

Nuovo circolo della Margherita a Bisignano

29/10 È stato costituito a Bisignano un nuovo circolo della Margherita - Democrazia è Libertà intitolato a Giorgio La Pira. Portavoce ne è il Sindaco, Rosario D’Alessandro. La consegna dei documenti di adesione al partito è avvenuta nei giorni scorsi, alla presenza del Segretario regionale del partito, Franco Bruno, e del capogruppo al Comune di Cosenza, Elio Bozzo. Il circolo “Giorgio La Pira” – che si ispira alla tradizione cattolico-democratica e, perciò, è intitolato alla figura del Sindaco di Firenze e Deputato all’Assemblea costituente – svolgerà la sua attività caratterizzandosi per l’attenzione al territorio e l’apertura ai temi della solidarietà.

Donnici espulso da Italia dei Valori: “Di Pietro risponderà in Tribunale” e scrive a Prodi “Non ci rappresenta”

28/10 L'Esecutivo Nazionale di Italia dei Valori, riunitosi stamane a Roma ha deciso all'unanimita' l'espulsione dal partito dell'assessore regionale al turismo, Beniamino Donnici. Contemporaneamente sono stati nominati commissario regionale, Felice Belisario, attualmente responsabile nazionale organizzativo del partito e vice commissario il consigliere regionale, Maurizio Feraudo. L'esecutivo nazionale di Italia dei Valori ha disposto all'unanimita' la decadenza da ogni incarico in IDV e l'espulsione dal partito di Beniamino Donnici per indegnita' politica e morale. Donnici e' assessore al Turismo nella giunta regionale di centrosinistra della Calabria. La decisione e' stata presa da tutti i coordinatori regionali di IDV e da tutti gli eletti del partito al Parlamento e nei Consigli regionali, che rappresentano democraticamente tutta Italia dei Valori, ''perche' - e' detto in una nota - eletti regolarmente dai rispettivi congressi regionali composti dagli iscritti al partito, contrariamente a quanto affermato da Beniamino Donnici. L'esecutivo nazionale ha dato mandato all'ufficio legale di procedere nei confronti di tutti coloro che hanno diffamato il buon nome del partito''. E' stato inoltre disposto l'avvio della campagna inscrizioni 2006 a IDV Calabria che iniziera' con il mese di novembre e si dovra' concludere con le elezioni amministrative 2006, con lo scopo di ricostituire democraticamente la dirigenza regionale del partito. Idv ha dato ''infine mandato all'ufficio di presidenza e al neo commissario di comunicare le decisioni prese al diretto interessato, a tutti gli organi territoriali del partito, ai segretari regionali e ai capigruppo dei partiti del centrosinistra regionali, e direttamente al presidente della Regione Calabria on. Loiero''
L’Assessore al Turismo Beniamino Donnici, subito dopo aver appreso della sua espulsione dal partito IDV, al termine della riunione di Giunta ha dichiarato: “Di Pietro, risponderai presto in Tribunale. Purtroppo, stiamo comprendendo, solo adesso, chi è veramente Antonio Di Pietro e, solo adesso lo stanno comprendendo anche gli italiani. Sul piano politico, dimostreremo con i numeri quanto consenso gli rimane e quanto ne intercetterà “Partecipazione”. Per quel che riguarda le motivazioni sconcertanti del provvedimento: “indegnità politica e morale”, coloro che le hanno assunte saranno citati in tribunale. Di Pietro non ne risponderà in sede penale, poiché i tempi dell’autorizzazione a procedere nei suoi confronti sarebbero lunghi, ma in sede civile, dove sarà chiamato molto presto a rispondere per il grave danno arrecato alla mia immagine. Gli italiani sapranno presto da che parte sta l’indegnità morale”.
Consumato il divorzio da Di Pietro, Beniamino Donnici - coordinatore Idv Calabria e coordinatore pro tempore di Partecipazione – ha poi scritto al leader dell' Unione Romano Prodi ed ai segretari nazionali di tutti i partiti del centrosinistra. ''Ho il dovere di anticiparvi che, per la grave e perdurante inagibilita' democratica del partito, per l' inaccettabile comportamento del suo presidente - scrive Donnici - che risponde al dissenso politico con le espulsioni, una larga e, forse, maggioritaria parte di dirigenti e militanti dell' Italia dei Valori si organizzera', nei prossimi giorni, in forma autonoma, sotto la sigla 'Partecipazione'. Sin da questo momento, com' e' del tutto evidente, annunciamo di non sentirci rappresentati dall' on. Antonio Di Pietro all' interno del tavolo dell' Unione, non avendo questi la disponibilita' del nostro consenso politico e delle nostre strutture organizzative per definire accordi programmatici e/o elettorali''. Il 5 novembre prossimo a Cosenza, ''Partecipazione'' terra' la sua prima assemblea per definire le coordinate del movimento intendendo ''portare il proprio contributo alla costruzione del partito democratico, senza ambiguita' ed atteggiamenti ondivaghi''.

Craxi: “Il Nuovo Psi non è la lista De Michelis, ne un bonsai di Forza Italia”

28/10 Il nuovo Psi ''non e' una 'lista De Michelis', ne' una versione bonsai di Forza Italia'': Bobo Craxi replica a Gianni De Michelis che si dice convinto di avere il consenso dell'80% del Nuovo Psi. ''Come puo' un segretario nazionale abbandonare la sala congressuale del proprio partito - afferma Craxi in un'intervista al giornale online ''Diario 21''- e poi pretendere che questa, dopo i sacrifici fatti per partecipare al Congresso spendendo soldi di tasca propria e intraprendendo lunghi viaggi, accetti poi di vedersi delegittimata? Se ci si dice sicuri di avere il 80% del partito dietro di se', perche' fare di tutto per evitare il voto? Perche' non dare la soddisfazione ai compagni di poter decidere, di poter contare, di poter dire basta ai 'Congressi-Convention', dove tutto e' gia' deciso sin dall'inizio e ci si parla solamente addosso? Perche', infine, sottovalutare quasi con disprezzo le capacita' organizzative e lavorative dei miei uomini e di quelli di Saverio Zavettieri?''. ''Tutti questi - prosegue - mi appaiono grossolani errori di presunzione, di antipatico dirigismo, inaccettabili per un partito che, dopo l'avvento di mio padre alla Segreteria del Psi nel 1976, ha nel sangue il riformismo antiburocratico e umanitario del socialismo liberale''.

Berlusconi incontra Loiero, Errani, Formigoni, Jorio e Marrazzo su finanziaria e fondi sociali

28/10 Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha incontrato nuovamente questo pomeriggio il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. All’appuntamento, fissato per le 18.30 a Palazzo Chigi, saranno presenti il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, gli atri componenti dell’ufficio di presidenza, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il presidente della Regione Molise Michele Jorio. Con essi anche il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Tema in discussione la Finanziaria e le sue ripercussioni sugli enti locali. Pochi giorni fa, infatti, le Regioni avevano lanciato l’allarme sulla situazione insostenibile a cui le realtà locali dovrebbero far fronte a causa dei tagli previsti dalla legge. In particolare, le Regioni si attendono una risposta ufficiale sulla questione del Fondo sociale 2005, per il quale sollecitano il versamento dei 500 milioni di euro che mancano all'appello rispetto a 1 miliardo e 28 milioni previsto dalla Finanziaria 2005.

Veraldi (DL) “Il quadro attuale dell A3 è desolante”

28/10 ''Il quadro attuale della Salerno-Reggio Calabria e' desolante''. Lo sostiene Donato Veraldi, senatore della Margherita, che, sulla situazione dei lavori nel tratto autostradale, ha presentato un' interrogazione al Ministro per le Infrastrutture e i trasporti. ''La crisi di liquidita' dell' Anas - afferma Veraldi - ha determinato il blocco di tre gare d' appalto per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria per un valore di 1,5 miliardi. Inoltre sono tuttora giacenti nei cassetti dell'Anas altri rilevanti progetti per 1,8 miliardi, mentre non hanno trovato sbocchi i progetti relativi alla statale 106 per 1,2 miliardi''. ''Tutto cio' - sottolinea il parlamentare della Margherita - accade a causa di mancanza di fondi per la legge obiettivo. Il Governo deve compiere il proprio dovere nei confronti della Calabria e abbandonare, una volta per tutte, - conclude - le vacue promesse di megagalattiche opere pubbliche del presidente Berlusconi''

Si dimette il vicesindaco di Catanzaro. Mancuso: “CDL in agonia. Giunta al capolinea”. Ferro “Un esempio di responsabilità”

28/10-(M.Gatto)- Si e' dimesso oggi il vicesindaco di Catanzaro Filippo Pietropaolo. Pietropaolo era stato nominato il 14 aprile scorso dal sindaco Sergio Abramo candidatosi alle elezioni regionali della scorsa primavera. ''Credo che non ci siano piu' - ha detto Pietropaolo - le condizioni politiche per andare avanti. Ero stato chiamato a contribuire alla realizzazione del programma della Giunta Abramo. Devo prendere atto adesso che sono venute meno le condizioni sia nel Consiglio che nella Giunta. Un proseguimento dell' esperienza - ha aggiunto Pietropaolo - non e' piu' utile e questa scelta, che ho concordato con gli assessori, era la migliore per tutti''.
Nella lettera di dimissioni che il vicesindaco di Catanzaro Filippo Pietropaolo ha consegnato al segretario generale del Comune, e' scritto che ''nel ribadire le ragioni che lo hanno indotto a suo tempo ad accettare la nomina a vicesindaco, ragioni legate essenzialmente ed esclusivamente alla necessita' di proseguire nell'attuazione di programmi di altissimo interesse per la collettivita' e sottoposti a scadenze precise ai fini dell'erogazione di cospicui finanziamenti nazionali, regionali e comunitari il sottoscritto ritiene oggi non piu' vigenti le condizioni per proseguire nel proprio incarico amministrativo. Questo perche', negli ultimi tempi, il sottoscritto - prosegue Pietropaolo - e' costretto svolgere l' incarico medesimo in un clima reso poco sereno sia dalle fibrillazioni politiche, che stanno impedendo al Consiglio Comunale di tenere regolarmente le proprie riunioni, sia dalle mutate condizioni del quadro politico, che nel 2001 espresse il sindaco Abramo, sia, da ultimo, dagli atteggiamenti di taluni assessori, che hanno assunto iniziative di fatto incompatibili con lo spirito di collegialita', necessario al normale svolgimento dei compiti dell' esecutivo''. Il vicesindaco dimissionario del capoluogo di Regione ''conferma il proprio fermo e sereno convincimento di avere svolto fin qui il proprio compito, lavorando sempre nell' interesse dell' Ente, al quale ha contribuito a garantire, da altra posizione, una programmazione di alto contenuto strategico, in grado di assicurare cospicui finanziamenti, gia' in corso di concreta utilizzazione, per lo sviluppo della citta', come ad esempio il Prusst, il Pru, il Psu, il programma Urban Italia e, da ultimo, il Contratto di Quartiere la cui approvazione e' stata comunicata appena qualche ora fa agli Uffici comunali. Ma soprattutto ritiene di avere svolto i propri compiti al servizio della cittadinanza catanzarese''. Il vicesindaco dimissionario di Catanzaro, rimasto in carica sei mesi, aveva preso il posto di Valerio Rizza assumendo, all' atto della nomina, le deleghe ai finanziamenti e programmi comunitari, statali e regionali. La nomina di Pietropaolo era stata sancita in un documento sottoscritto dai rappresentanti dei partiti della Cdl nel quale si sottolineava, tra l' altro, ''la comune decisione di garantire il prosieguo dell' attivita' politico-amministrativa del Comune in termini di ulteriore impulso e di continuita' programmatica''.
''L' agonia del centrodestra e' arrivata al suo approdo scontato; le dimissioni di Pietropaolo sono ormai l' ultima fase di una condizione che era insopportabile per la citta' capoluogo di regione''. A sostenerlo e' il coordinatore provinciale della Margherita di Catanzaro, Pasqualino Mancuso, commentando le dimissioni di Pietropaolo . ''Spetta ora al centrosinistra - ha aggiunto - con saggezza e lungimiranza, costruire un' alternativa seria di governo ad un centrodestra che ha fallito ovunque e dappertutto. Oggi possiamo piu' di prima farlo e con convinzione dobbiamo lavorarci con ogni energia e con un supplemento di orgoglio e di dignita'''.
''La notizia delle dimissioni del sindaco facente funzioni di Catanzaro, Filippo Pietropaolo, rappresenta un raro esempio di responsabilita' politica ed amministrativa''. A sostenerlo e' Wanda Ferro commissario provinciale di An. ''Le motivazioni addotte da Pietropaolo - prosegue Ferro - sono chiarissime e fotografano lo stato di disagio che stanno vivendo il Consiglio e la Giunta Comunale per effetto di una destabilizzazione e di un indebolimento della maggioranza frutto del piu' becero trasformismo politico e accentuati dopo il risultato delle elezioni regionali. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere i meriti di Pietropaolo nell' avere interpretato il ruolo affidatogli con rigore e correttezza, avanzando il programma amministrativo in opere di grande rilievo, dal restyling del centro storico, all' accordo di programma per Villa Margherita, all' ammodernamento in atto della Biblioteca De Nobili che sara' presentato il prossimo 12 novembre''. Per il commissario provinciale di An ''e' giusto rispettare una decisione che, pur improvvisa, e' frutto di indiscutibile serieta' di fronte all' ostruzionismo della nuova maggioranza, che di fatto si e' creata all' interno del Consiglio Comunale, pur di fronte al rischio evidente di perdere finanziamenti importanti per il futuro della citta'. Anche all' interno della Giunta sono sorti problemi evidenti, accentuati dall' incomprensibile fermo amministrativo della macchina comunale nelle importanti questioni riguardanti il personale e l'unica alternativa sarebbe stata, come ha inteso fare Alleanza Nazionale, lavorare fino all' ultimo giorno per l' interesse della collettivita'. Se le dimissioni saranno confermate - conclude Ferro - non ci resta altro che augurarci che chiunque assuma la guida del comune in qualita' di commissario riesca a completare il nostro programma amministrativo''.

Dopo le dimissioni di Masella la Procura apre un inchiesta sulle assunzioni in Regione. Tripodi: "Rendere noti gli incarichi". Masella: "sono stato un ingenuo"

Mancini: “Non chiudere ma potenziare le Comunità Montane”

27/10 Giacomo Mancini, deputato al Parlamento, ha partecipato assieme al senatore Gerardo Labellarte, alla manifestazione nazionale indetta quest'oggi dall'Uncem, l'Unione Nazionale delle Comunità Montane, contro la paventata soppressione di tali enti disposta dalla prossima Legge Finanziaria. "Le comunita' montane, di cui, nella Finanziaria, si disporrebbe la soppressione, sono non soltanto da mantenere, ma da dotare di maggiori capacita' di intervento sul territorio - hanno ribadito Giacomo Mancini, responsabile Organizzazioni sociali dello Sdi e Gerardo Labellarte, responsabile Enti locali dello stesso partito, manifestando cosi' l'appoggio loro e del partito alla manifestazione indetta dall'Uncem. "Le specificita' del nostro territorio, i problemi sociali e di sostenibilita' ambientale determinati dallo spopolamento di queste zone, ma anche le politiche dell'Unione Europea - sostengono - affermano l'importanza di queste strutture amministrative non solo sul piano sociale, ma anche su quello delle politiche di sviluppo, che le rendono un baluardo contro il degrado del territorio ed una opportunita' per ampi settori, dal turismo all'agricoltura, alla forestazione. Il governo - hanno concluso Mancini e Labellarte - con le sue proposte dimostra di non sapere e non capire le qualita' e le potenzialita' dell'Italia e degli italiani e mentre afferma la devolution, vuol tagliare con l'accetta il principio di sussidiarieta' amministrativa".

La sottosegretaria Santelli venerdì a Confronti su RaiDUE

27/10 Il sottosegretario alla Giustizia Jole Santelli sarà ospite della trasmissione diretta da Gigi Moncalvo “Confronti”, in onda domani venerdì 28 ottobre alle ore 23,10 su Raidue. L’altro ospite con cui Jole Santelli dibatterà del caso dell’ex Presidente della prima sezione penale della Cassazione Corrado Carnevale e di altri temi legati alla giustizia ed all’attualità politica, sarà Marco Rizzo, europarlamentare del Partito dei Comunisti Italiani.

Zuccherini replica a Masella “altro che complotto”. Sentinelli "Nessun tradimento del partito"

27/10 ''La vicenda dell' assessore Masella e delle sue dimissioni io penso che sia per la Regione una punta dell' iceberg tanto che noi di Rifondazione comunista abbiamo sollevato la questione Masella perche' appunto si puo' considerare, cosi' come fa il nostro assessore nelle interviste e nelle dichiarazioni che rilascia, normale solo in un clima gravissimo per la Calabria in cui si puo' pensare di essere impuniti''. E' quanto afferma in una nota il commissario del Prci in Calabria, Stefano Zuccherini. ''Noi - dice Zuccherini - lo abbiamo sollevato e chiesto le dimissioni, prendiamo atto che e' la punta di un iceberg tanto che abbiamo chiesto al Consiglio regionale di istituire una commissione di indagine e di verificare se vi sono casi analoghi come risulterebbe esserci e quindi di sanarli e in piu' oggi ci incontreremo con i dipendenti regionali che sollevano questioni pesantissime e che avanzano denunce alla magistratura sulla gestione del personale. Quindi non un complotto di partito, come sostiene il compagno Masella, ma invece il nostro partito lo ha sostenuto nell' elezione, nella definizione dell' assessore e quando ha sbagliato gli abbiamo chiesto le dimissioni. E' invece una battaglia all' interno di un sistema politico clientelare come quello calabrese che noi facciamo per la trasparenza di dare credibilita' alla politica, allo schieramento di cui facciamo parte, e anche ovviamente al nostro partito e per ridare credibilita' alla politica e alle istituzioni. Pensiamo che questa vicenda, che e' assurta agli occhi di tutto il Paese, non solo della societa' regionale, debba essere portata fino in fondo e se altri sono nelle stesse condizioni debbano trarne le conseguenze anche loro''. ''Non c' e' stato verso Egidio Masella alcun tradimento da parte del partito, ma una linea di imparzialita' e di trasparenza che deve essere in ogni caso rispettata. Chiarito il nostro giudizio rispetto alla vicenda, abbiamo chiesto che venga istituita una commissione di indagine regionale per risolvere eventuali situazioni analoghe''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Patrizia Sentinelli, responsabile nazionale enti Locali di Rifondazione comunista. ''Abbiamo apprezzato il fatto che, tenendo conto della gravita' della vicenda che lo ha coinvolto, - sostiene Patrizia Sentinelli - l' assessore Egidio Masella si sia dimesso. Prendiamo atto di quanto Masella afferma circa il fatto che l' incarico conferito alla moglie e' stato frutto di ingenuita' e conseguenza di una volonta' di essere circondato da persone di fiducia. Tutto questo, pero', non muta il nostro giudizio sulla gravita' dell' accaduto. Riteniamo giuste le dimissioni perche' il nostro agire all' interno della pubblica amministrazione non puo' e non deve essere in nessun modo oscurato a causa di errori che possano far pensare ad una scarsa trasparenza''. Per Sentinelli ''anche in Calabria, come nel resto d' Italia, uno dei principali impegni di Rifondazione comunista all' interno dalla pubblica amministrazione e' quello di ricercare, con onesta' e correttezza, comportamenti tali da garantire quell' alternativa che un sempre maggior numero di cittadine e cittadini richiede. Tutto questo, soprattutto dopo le dimissioni doverosamente avvenute, non impedisce e non impedira' ad Egidio Masella di continuare il suo impegno politico''.

Galati (UDC) “L’elezione di Cesa segretario un segno di unità del partito”

27/10 ''L'elezione di Lorenzo Cesa a Segretario nazionale dell'Udc e' l'espressione e la conferma di un percorso di continuita' e di unita' del nostro partito''. E' quanto sostiene in una nota il sottosegretario alle attivita' produttive, Giuseppe Galati dell' Udc. ''Lorenzo Cesa - ha concluso - sara' in grado di esprimere tutte le doti e le capacita' necessarie a gestire i gravosi impegni dei prossimi mesi. La sua esperienza organizzativa e la sua sensibilita' politica, accresciute dall'esperienza del parlamento europeo, lasciano intravedere efficienza ed efficacia nella sua azione''.

Nucera (Udc) “L’elezione di Cesa, frutto di un lavoro comune”

27/10 ''L' elezione di Lorenzo Cesa a segretario nazionale dell' Udc e' il frutto di un lavoro comune dell' insieme del quadro dirigente del partito, a partire da Pier Ferdinando Casini''. E' quanto afferma il capogruppo regionale dell' Udc, Giovanni Nucera, commentando la conclusione positiva del processo di riorganizzazione del suo partito. ''Lorenzo Cesa - prosegue Nucera - e' la sintesi migliore su cui si attesta tutta l' Udc, con l' obiettivo di lavorare con vigore in vista delle importanti elezioni politiche della prossima primavera. Il nuovo segretario nazionale dell' Udc - conclude Nucera - e' uomo politico di provata esperienza e amico della Calabria e sapra' cogliere e valorizzare tutte le istanze del partito per rilanciarne le proposte politiche nel quadro del rafforzamento complessivo della coalizione di centrodestra''.

La Minoranza alla Provincia di Cosenza: “Si intervenga per gli operai della Bocoge”

27/10 Un ordine del giorno per salvaguardare i livelli occupazionali dei circa 180 lavoratori dell'impresa Bocoge, presso il cantiere dell'Unical, e' stato sottoscritto dai consiglieri di minoranza della Provincia di Cosenza. ''La proposta di ordine del giorno - e' scritto in una nota - si fa carico di salvaguardare il futuro di questi lavoratori che hanno un'eta' media compresa tra i 45 e i 50 anni e quindi con poche prospettive di nuovo inserimento nel mondo del lavoro. I consiglieri propongono che la Provincia di Cosenza, attraverso i suoi organi democratici, si faccia carico di chiedere al Rettore dell'Universita' Latorre, le motivazioni sulle scelte di affidare ad altre imprese i lavori di completamento dell'Unical, al di fuori della concessione che esiste da oltre 25 anni con la Bocoge S.p.A.(ex Bonifati). Nell' incontro sottoscritto il 25 ottobre u.s. tra le rappresentanze sindacali-RSU ed il Rettore Latorre si e' discusso delle problematiche occupazionali del cantiere in questione, e le rappresentanze sindacali si sono riservate di presentare una richiesta dettagliata di notizie, anche in ordine ai subappalti affidati dall' impresa Bocoge e dalle altre ditte appaltatrici''. ''Nello stesso incontro - prosegue la nota - le rappresentanze sindacali non hanno fatto richiesta esplicita sull' affidamento ad altre ditte delle opere in appalto e sul destino dei 180 lavoratori, considerato che l' impresa Bocoge ha in corso lavori compresi nella concessione in atto, il cui completamento e' previsto prima dell' estate 2006. Si richiedono notizie sul completamento delle opere in concessione ed in particolare sul nuovo Polo Tecnologico, ritenuto che tali opere garantirebbero occupazione per almeno altri 10 anni''. ''Tutto cio' - concludono i consiglieri provinciali - per non ingrossare la lista delle file dei disoccupati calabresi e per evitare il perpetuarsi di fenomeni di disperazione come quelli verificatisi per i lavoratori dell' ex Legnochimica che ad oggi hanno perso ogni sussidio di sostentamento''.

Donnici sancisce il divorzio con Di Pietro. Il partito replica “Vicenda scaduta a livello penoso”

27/10 Non torna indietro Beniamino Donnici. Dopo aver invitato Antonio Di Pietro ad una gestione meno personalistica di Italia dei Valori, oggi sancisce il divorzio definitivo dall'ex pm di Mani Pulite, insieme a alcuni dirigenti ed ex dirigenti di IDV, arrivati anche da altre regioni d'Italia, per una conferenza stampa che si e' tenuta di fronte alla porta chiusa della sede del partito. All'esterno e' pronto un gazebo, dove i dissidenti di ''Partecipazione'', la corrente di Donnici, rivendicano di essere una forza gia' strutturata. ''Altro che pseudoscissione - dice Donnici, riferendosi alle ultime dichiarazioni di Di Pietro - vedremo il 5 novembre a Cosenza, quando riuniremo la prima assemblea per il centro-sud di Partecipazione, se questa e' una pseudoscissione o se piuttosto non e' lui uno pseudoleader''. ''Ormai l'incompatibilita' politica e' acclarata. Oggi - continua Donnici - le dichiarazioni di Giulietto Chiesa sui rimborsi elettorali per le Europee e quelle dell'avv. Mario Di Domenico, uno dei tre fondatori di IDV insieme a Di Pietro e Silvana Mur, risultano gravi ed inquietanti affermando anche una forte incompatibilita' morale''. Donnici decide di chiudere l'incontro con la stampa tagliando dalla bandiera di Idv il nome di Di Pietro. ''Come dire - si legge in una nota - in questo partito vogliamo credere ma non accettiamo padri padroni''
Il 'caso' Donnici sara' all'esame dell'esecutivo dell'Italia dei Valori fissato per domani. Lo rende noto l'ufficio di presidenza del partito secondo cui la vicenda ''e' scaduta ad un livello personale molto penoso''. ''Ancora una volta Donnici, invece di confrontare le proprie idee nelle sedi competenti (l'esecutivo nazionale composto dai capigruppo regionali, eletti dai cittadini, e dai segretari regionali, eletti dagli iscritti nei congressi appena conclusi) inscena una pseudo manifestazione con persone espulse dall'Italia dei Valori, o non piu' iscritte o addirittura mai iscritte'''', sottolinea l'ufficio di presidenza dell'Italia dei Valori commentando la conferenza stampa tenuta da Beniamino Donnici che ha sancito il divorzio da Di Pietro. ''Sa bene Donnici che col passaggio da movimento a partito, stabilito l'anno scorso a Rimini, solo qualche settimana fa si sono conclusi i congressi regionali ed oggi c'e' un gruppo dirigente eletto democraticamente''. ''Sa bene Donnici che dell'Esecutivo fanno parte tutti i coordinatori recentemente eletti democraticamente. Accettare la democrazia significa confrontarsi in tale sede. Purtroppo la vicenda e' scaduta ad un livello personale molto penoso. L'Ufficio di presidenza conferma che l'intera questione sara' esaminata domani nella riunione dell'esecutivo, gia' convocato con all'ordine del giorno, tra molte altre, la vicenda calabrese''.

Tassi (DS) “Rassegnare la centralità al settore primario dell’agricoltura”

27/10 ''L' agricoltura calabrese deve riguadagnare la centralita' e la giusta importanza. Sapendo che la Calabria non puo' sopportare oltre un' agricoltura dimenticata, arretrata, inquinata''. E' quanto afferma Pino Tassi, della segreteria regionale dei Ds, in una nota diffusa al termine di una riunione della Commissione Agricoltura del partito. All' incontro, riferisce la nota, hanno partecipato i responsabili del settore delle varie Federazioni, operatori del settore ed esperti. ''L' agricoltura - sostiene Tassi - e' uno dei settori principali in cui maggiormente, nel corso degli ultimi decenni, si e' consolidata una presenza della mafia che ha consolidato interessi e profitti notevoli nell' acquisizione di terreni, nell' abigeato, nella politica contributiva comunitaria. Gli imprenditori agricoli sani e operosi sono in gravi difficolta', molte aziende ed imprese agricole stanno chiudendo, e altre vivono momenti di estrema difficolta'''. Nel corso della riunione e' stata ribadita, inoltre, l' importanza strategica e fondamentale che deve assumere l' agricoltura nella regione e si e' sottolineata la necessita' di lavorare per creare un piano regionale di sviluppo del settore. ''L' agricoltura calabrese - e' scritto nella nota - e' un insieme di punti di forza e di debolezza. Tra i punti di debolezza: l' assenza di economie di rete, il lento ricambio generazionale, l' irrisolta questione fondiaria, il cattivo funzionamento degli enti di sviluppo dai consorzi di bonifica, all' Arssa, all' Afor. Enti che, invece di essere un elemento propulsivo, sono stati piegati nel corso degli ultimi decenni a logiche di clientela e di affarismo. Oggi serve una svolta radicale. La battaglia che in Calabria la Giunta di centro sinistra sta portando avanti sulla trasparenza, sulla legalita', sull' efficienza, deve avere un cardine forte in questo settore. Anche qui devono vedersi al piu' presto reali segni di cambiamento e di rinnovamento''. ''La qualita' - e' scritto ancora nella nota - deve essere l' arma vincente della nostra agricoltura. Non tanto vista come nicchia di mercato, ma come tratto distintivo di un sistema al quale ogni operatore contribuisce: l' agricoltore, e non di meno l' industria di trasformazione e la distribuzione, forti di marchi e di filiere di qualita'''

Pietro Mancini scrive a Craxi: “Se DS e DL ripudiano il socialismo quale ruolo nell’Unione?”

26/10 Lettera aperta di Pietro Mancini a Bobo Craxi: Caro Bobo, i socialisti del nuovo PSI, da te guidati, che perseguono l' obiettivo di ritrovare l' unità d' azione con i compagni separati dello SDI di Boselli e di formalizzare l' alleanza elettorale con il piccolo drappello radicale di Capezzone, dovrebbero, a mio avviso, valutare, con maggiore attenzione, il rischio che l' imbarco venga considerato ininfluente nella galassia prodiana . Dove i due partiti egemoni, la Quercia e la Margherita, stanno navigando - come dimostra l'esternazione odierna su " Repubblica " di Amato e Parisi - verso i lidi inesplorati del partito democratico, ripudiando, secondo l' esplicita condizione posta da Rutelli, ogni riferimento al socialismo, italiano ed europeo. La storia dovrebbe insegnare a tutti i socialisti che il ruolo politico e gli esiti elettorali del PSI sono stati sempre modesti e irrilevanti, allorchè i dirigenti hanno siglato, dopo dibattiti laceranti, come quello dei giorni scorsi alla Fiera di Roma, caratterizzato da toni eccessivamente accesi, intese troppo strette con i comunisti, oggi diessini. Mentre le pagine più importanti e significative, per loro e per il progresso del Paese, i socialisti di Nenni e di Pertini, di Craxi e di Mancini le hanno scritte, quando hanno fatto le loro scelte politiche, in orgogliosa autonomia, con coraggio , a testa alta e con la schiena dritta, come avvenne 30 anni fa al comitato centrale dell' hotel Midas di Roma, non facendosele " suggerire ", fraternamente, of course, dai " fratelli - coltelli " delle Botteghe Oscure. I quali non hanno mai nascosto quella forte ostilità alla storia, alle tradizioni e ai dirigenti del PSI, scomparsi e viventi, ostilità tuttora presente, e non in misura lieve, e mal dissimulata dagli elogi interessati , rivolti a te da D' Alema , nell' attuale vertice della Quercia. Fraterni saluti

Zavettieri (NPSI): “Bobo Craxi segretario legittimo”

26/10 ''Bobo Craxi e' segretario, perche' ha ricevuto l'investitura di un'assemblea congressuale legittima, con delegati eletti dai Congressi provinciali e regionali. La platea congressuale e' una platea certa, perche' il Congresso si svolgeva con gli iscritti del 2004, che sono quelli legittimi e riconosciuti. Nessuno ha contestato questa legittimita'''. Lo afferma Sergio Zavettieri, esponente del Nuovo Psi, in un'intervista a ''Diario 21''. ''Il Congresso - prosegue - si e' pronunciato su una linea politica e ha votato un ordine del giorno nel quale ci sono alcuni punti precisi e irrevocabili: la fine dell'alleanza con la Casa delle Liberta', il ritiro della delegazione socialista dal governo e l'avvio, da subito, con gli altri partner, Sdi e Radicali del percorso dell'unita' socialista. Bobo Craxi scrivera' ai partner per dire che 'noi siamo pronti' e che questo ha quanto deciso il Congresso, tenuto conto del fatto che anche loro aspettavano le nostre decisioni. Non so con quale faccia De Michelis si sarebbe potuto presentare allo Sdi e ai Radicali per dire 'io debbo esplorare' dopo che sia Pannella che lo Sdi gli avevano fatto sapere di essere in attesa di una risposta sull'unita' ''. De Michelis voleva prendere altro tempo? ''Voleva prendere altro tempo per andare dove? Per decidere cosa? A nome di chi?'', risponde Zavettieri che aggiunge: ''Ma uno puo' perdere altro tempo se rappresenta un partito, una forza che gli conferisce questo mandato. Siccome questo mandato nessuno glielo ha conferito, voleva appropriarsene arbitrariamente ed abusivamente''. ''L'esito del congresso - aggiunge - era scontato, perche', tra l'altro, gia' nell'assemblea del 23 maggio scorso, subito dopo il varo del Berlusconi bis, c'era stato uno scontro di posizioni fra De Michelis, che aveva deciso unilateralmente di confermare la delegazione al governo, e chi, come larga parte dell'assemblea nazionale, era contraria. Per questo si chiese un Congresso anticipato. Poi si e' andati all'assemblea del 18 luglio in cui e' stato votato all'unanimita' un ordine del giorno che considerava esaurita l'alleanza con la Casa delle Liberta' e che convocava il Congresso. L'assise congressuale cosa doveva decidere? La decisione era stata gia' presa. Oppure, avevamo scherzato? Non si puo' pensare che un partito, tremila persone, si fermano davanti alla pretesa assurda di un signore vestito da segretario che dice alt, abbiamo sbagliato, servono nuovi delegati. Quindi, di quale regia parliamo? Si e' svolto un Congresso che voleva una decisione che il segretario ostacolava''. ''La verita' vera - conclude Zavettieri - e' che c'e' stata una contestazione generale dei delegati alla replica di De Michelis. Lui e' andato completamente fuori dalla realta' ''.

Conferenza del gruppo Partecipazione di IDV. Donnici annuncia clamorose rivelazioni

26/10 ''La sede di Italia dei Valori e' anche nostra, piaccia o non piaccia a Di Pietro, e li' intendiamo incontrare i giornalisti per denunciare la gestione antidemocratica di un partito nel quale dissentire equivale ad espulsione''. Lo afferma Beniamino Donnici, leader della corrente del dissenso interno ''Partecipazione'', confermando la conferenza stampa che si terra' giovedì 27 a Roma, nella sede di Idv. L' assessore regionale al Turismo della Calabria, primo dei non eletti al Parlamento europeo per la circoscrizione sud, intanto, prende spunto dalle dichiarazioni di Achille Occhetto sulla questione dei rimborsi elettorali. ''Siamo stati fortemente critici a suo tempo - sottolinea Donnici - nei riguardi dell' alleanza con Achille Occhetto che e' stata molto penalizzante per Idv e per la mia persona, ma le richieste di rimborsi elettorali, poste da Chiesa prima e rafforzate da Occhetto oggi, ci sembrano del tutto comprensibili''. ''Al riguardo, in ordine alla gestione dei finanziamenti pubblici al partito, l' avv. Mario Di Domenico, socio fondatore di Idv insieme allo stesso Di Pietro ed alla tesoriera Silvana Mura, - e' scritto nella nota di Donnici - nel comunicare a 'Partecipazione' la sua presenza alla conferenza stampa, ha annunciato clamorose rivelazioni''.

Confronto Governo-Enti Locali sulla Finanziaria

26/10 Regioni ed Enti locali continuano a guardare alla finanziaria 2006 come a un bicchiere vuoto, ma da questa sera sono in qualche misura costretti a coltivare la speranza che da qui al 12 novembre - termine ultimo entro il quale il governo dovra' presentare il maxi emendamento alla finanziaria - quel bicchiere si presenti meno vuoto. Una prima verifica ci sara' entro venerdi' prossimo alle 17, quando Berlusconi dovra' dare una risposta sul finanziamento del Fondo sociale. E' un po' in questa immagine il senso del vertice convocato a palazzo Chigi e al quale il governo si e' presentato con il premier, i ministri Tremonti e La Loggia, i sottosegretari Letta e Buonaiuti, il vice ministro Vegas: a sottolineare l'importanza che si vuole accordare a un'intesa con gli Enti locali. Anche se l'intesa, ha ribadito Berlusconi senza troppi giri di frase, dovra' essere necessariamente un'intesa sui tagli, sui sacrifici ''per tutti'' - dai ministeri agli Enti locali - resi ineludibili da una stagione di difficolta' economiche, dal cambio artificiale che fotografa un euro sempre troppo forte contro il dollaro. Spiegazioni ascoltate con attenzione da Errani, Domenici, Veltroni, Melilli, Borghi e gli altri governatori e rappresentanti delle autonomie, ma anche con scarsa convinzione. ''Le Regioni sono disponibili - ha detto Errani - a sedere attorno a un tavolo con il governo e gli altri Enti locali per affrontare le questioni aperte dalla finanziaria''. Bene, dunque, la decisione di aprire un tavolo di confronto, ma al Paese - ha aggiunto Errani - vanno date ''risposte vere''. Errani ha richiamato tutti i temi sottolineati dalle Regioni, in particolare il finanziamento del fondo sociale per il 2005. ''Sono settimane - ha spiegato - che il governo rinvia una risposta. Non per sollevare allarmi inutili, ma quando si decide di stressare il tessuto delle relazioni tra le istituzioni, annunciando che non ci sono tagli alla spesa sociale, quando invece gia' mancano 500 milioni per il 2005, si crea un vulnus nei rapporti tra le istituzioni. I media dovrebbero spiegare molto bene e con chiarezza che i tagli ci sono''. Il risultato di questo sfibrante tira e molla e uno solo: se entro 48 ore non arriveranno le risposte promesse da Berlusconi, Errani ha annunciato che Regioni ed Enti locali hanno gia' messo in programma una nuova iniziativa. Errani ha poi richiamato l'attenzione di Berlusconi su due questioni cruciali in queste ore: l'emergenza Calabria e la necessita' di estendere alle altre Regioni a Statuto speciale il ''modello'' di accordo trovato per risolvere il contenzioso fiscale che opponeva il governo alla Sicilia. A questo tema si e' agganciato il governatore sardo, Renato Soru, per rivendicare, al pari di Cuffaro, la stessa attenzione del governo per chiudere un contenzioso che vede le casse regionali della Sardegna sofferenti per 900 milioni, riferiti al 2005, e per oltre 4 miliardi riferiti agli anni passati. Da un altro versante politico, l'assessore lombardo Colozzi, coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, ha sottolineato invece la disponibilita' offerta dal governo a un confronto approfondito con Regioni ed Enti locali. Colozzi non ha nascosto di aver apprezzato l'attenzione con cui Berlusconi ha seguito gli interventi, gli appunti dettagliati e meticolosi presi su ogni singolo aspetto della discussione. Per Enrico Borghi, presidente dell'Uncem, l'impegno di Tremonti a non cancellare la sua associazione e' rassicurante fino a un certo punto. ''Senza il rifinanziamento del Fondo per la montagna, nella misura concordata di 60 milioni, l'Uncem non sara' piu' in condizione di esercitare la sua funzione''. Il presidente dell'Anci, Domenici, ha rinnovato al premier le richieste sulle quali la sua associazione - la piu' bersagliata dai tagli agli Enti locali - si batte da sempre: la possibilita' di introdurre le tasse di scopo; la revisione del tetto agli investimenti; la rinegoziazione dei mutui oltre al rifinanziamento del Fondo per le politiche sociali, il cui taglio colpisce in egual misure Regioni e Comuni. Infine il presidente della Regione Renato Soru potrebbe incontrare in settimana (martedi' o mercoledi') il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per illustrargli le richieste della Sardegna nell'ambito della vertenza sulle entrate fiscali. E' stato lo stesso premier - come ha poi riferito Soru - a manifestare la sua disponibilita' all'incontro al termine del vertice odierno sulla Finanziaria con i presidenti delle Regioni. Nel salutare i vari esponenti delle Autonomie locali, Berlusconi si e' trattenuto brevemente con Soru e col presidente della Calabria Agazio Loiero, sottolineando la volonta' di approfondire le tematiche delle due Regioni. Avrebbe, quindi, invitato il sottosegretario della Presidenza del Consiglio Gianni Letta a concordare specifici incontri coi due Governatori

Giacomo Mancini in piazza Montecitorio contro il DDL Moratti, a sostegno degli studenti

Un momento della manifestazione degli studenti a Roma davanti Montecitorio25/10 ''Un sistema ingiusto che non premia ne' i talenti ne' i meriti''. Cosi' Giacomo Mancini, responsabile dei rapporti con gli organismi sociali dello Sdi, in piazza Montecitorio ancora presidiata dagli studenti, definisce il provvedimento governativo di riforma dell'universita'. ''Siamo qui -ha detto Mancini- per ribadire la nostra contrarieta' a questo provvedimento. Sappiamo che il mondo dell'universita' necessita riforme, anche profonde, ma quelle pensate dal governo creano un sistema ingiusto che non premia ne' i talenti ne' i meriti ma avvantaggia il censo e la ricchezza patrimoniale. Tony Blair -sottolinea ancora Mancini- ha fatto una battaglia importante sui temi dell'istruzione e l'ha vinta. I socialisti faranno di questa battaglia una delle loro bandiere per questi mesi di opposizione e, per i prossimi anni si spera, alla guida del Paese''. Per quanto riguarda la presenza di numerosi studenti medi accanto ai 'colleghi' piu' grandi Mancini ribadisce che e' sintomo di ''un malessere diffuso del mondo della scuola e dell'universita' che testimonia gli errori di un governo che non ha capito che per garantire un futuro ai giovani cittadini e' fondamentale investire nell'istruzione''. ''L'Italia e' il paese d'Europa che destina la percentuale minore del Pil in istruzione e questo -conclude- equivale a una condanna inappellabile per il futuro del nostro paese e dei giovani che con forza fanno sentire le loro ragioni''.

Il PSE-Lista Mancini aderisce al progetto di Boselli

25/10 Il Pse-Lista Mancini ha deciso di aderire al progetto di Enrico Boselli per giungere ad un' alleanza con i Radicali. L'adesione e' stata decisa nel corso di un' assemblea presieduta dal segretario del partito, Salvatore Magaro', con la partecipazione di dirigenti politici e rappresentanti istituzionali. L'assemblea, secondo quanto riferisce un comunicato, ''ha deliberato con voto unanime di sostenere e voler partecipare al progetto sostenuto con coraggio e determinazione dal presidente dello Sdi di costituire un nuovo partito socialista radicale, laico e liberale. La sfida e' quella di occupare uno spazio politico importante, orgogliosi della storia centenaria di battaglie di progresso e di liberta' e per questo sempre alla ricerca dell' unita' tra tutti i socialisti''. L'assemblea del Pse-Lista Mancini ha anche inviato un messaggio di ''sostegno forte e convinto'' ad Enrico Boselli prospettando ''un lavoro comune ai dirigenti e militanti dello Sdi di tutte le forze socialiste e radicali presenti sul territorio per rafforzare la presenza del suo progetto di cui entro il 15 novembre sara' presentato il nome e simbolo''.

Zavettieri: “De Michelis non voleva fare il congresso. Querelerò Robilotta”

25/10 ''Abbiamo assistito da parte di De Michelis ad una telenovela. Lui il congresso non lo voleva fare, aveva una linea tattica e di rinvio'': questa e' l' opinione di Saverio Zavettieri sul congresso del Nuovo Psi di Roma. Zavettieri conferma che nei primi giorni di novembre si svolgera' una riunione dei delegati al congresso per l' elezione degli organismi del partito, visto che al momento e' stato eletto solo il segretario nella persona di Bobo Craxi. ''De Michelis - prosegue il leader calabrese del Nuovo Psi - non ha fatto fare i congressi e qui occorre essere chiari sulla struttura di questo partito in Italia, che e' diviso in due, in una parte si supera il 2% ed e' il partito vero e poi c' e' un partito virtuale, sotto l' 1%, dove non si sono fatti i congressi ma solo verbali. Nel partito reale, che e' quello sopra il 2%, noi abbiamo l' 80-90%. De Michelis al congresso pretendeva di avere un mandato per continuare l' esplorazione ma lui il partito non lo rappresentava gia' piu' e anche i filogovernativi non si sentivano rappresentati da lui. Questa e' la verita''. Sul futuro, Zavettieri ne ha anche per il leader dello Sdi Enrico Boselli. ''Deve avere - dice - piu' coraggio e determinazione sul progetto di unita' socialista che lui deve guidare. Esprime delle cautele incomprensibili''. ''Querelero' Robilotta'': ha aggiunto Saverio Zavettieri, Dopo la conclusione del congresso non ha alcuna intenzione di dimenticare i veleni della tre giorni romana, tra cui le accuse, poi ritrattate, di 'ndrangheta mosse all' interno dell' assise socialista. ''In questo Paese - dice Zavettieri - c' e' un pregiudizio politico sul Mezzogiorno e si parla a sproposito di inquinamento mafioso. Voglio solo ricordare che questo Robilotta e' stato assessore regionale nel Lazio con Storace, poi si e' presentato da solo con una lista che non ha neanche raggiunto l' 1% e ora si trova consigliere regionale grazie alle dimissioni di Storace che e' diventato ministro. Cosa deve dire uno di questo tipo? Io lo querelero' per quello che ha detto, come ho sempre fatto e con successo con giornali ed esponenti politici che negli anni scorsi hanno adombrato pregiudizi sulla mia persona''.

Uncem: “Con la finanziaria si vogliono cancellare le Comunità Montane”

25/10-(Martina Gatto) ''La legge finanziaria, oltre a penalizzare ulteriormente i territori collinari e montani, viene utilizzata da alcuni rappresentanti dell' attuale maggioranza di governo come valida occasione per tentare di cancellare dal panorama istituzionale italiano le Comunita' montane''. A sostenerlo, in una dichiarazione, è Vincenzo Mazzei, presidente dell' Uncem della Calabria. ''Proprio per chiedere un profondo cambiamento della Finanziaria - attacca Mazzei - giovedi', 27 ottobre, l' Uncem nazionale ha chiamato a Roma tutti gli amministratori degli enti montani. Non si capisce davvero il perche' di certe posizioni nei confronti delle Comunita' montane, enti che da oltre un trentennio svolgono una funzione essenziale al servizio delle aree piu' emarginate dell' intero Paese. Invece di pensare a valide politiche di intervento, capaci di ridurre lo squilibrio economico e sociale fra i territori e sostenere lo sforzo dei piccoli Comuni montani, teso a dare risposte ai bisogni dei cittadini, si prospettano tagli indiscriminati alle risorse degli enti locali, che avranno sicuramente gravi ricadute sulla qualita' e quantita' dei servizi socio-assistenziali erogati''. ''Saremo a Roma - conclude Mazzei - non solo per dire dei no, ma anche e soprattutto per avanzare idonee proposte, volte a creare le condizioni per il definitivo riconoscimento del ruolo e delle funzioni delle Comunita' montane, che devono essere messe nelle condizioni di poter validamente operare''.

Centaro: “Sul sequestro dei beni no all’apertura delle maglie”

24/10 La legge per la gestione dei beni sequestrati ''contiene in se' tutta una serie di norme che tendono a superare alcuni intralci. Penso che su queste condizioni si possa arrivare nel dibattito parlamentare ad un punto di sintesi''. Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto Centaro, parlando con i giornalisti, a Catanzaro, riguardo la divisione registrata in Commissione tra maggioranza ed opposizione sui contenuti della legge. Centaro ha rimarcato l' importanza delle indagini patrimoniali che, ha detto, ''probabilmente vanno incrementate. Spesso venivano considerate un po' a margine delle inchieste giudiziarie, mentre, a volte, si dovrebbe partire proprio dalle indagini patrimoniali''. Per quanto riguarda la Calabria, Centaro ha rilevato che ''nel quadriennio 2001-2004 sono stati sottoposti a sequestro 468 beni ed altri 780 sono stati confiscati''. ''Il problema - ha poi sostenuto il presidente della Commissione - si e' posto, intanto, sull' attribuzione all' Agenzia del demanio del compito di gestire i beni sin dal momento del sequestro e non solo da quello della confisca. Il centrosinistra chiedeva la creazione di un' agenzia ad hoc che significa comunque prendere uomini della pubblica amministrazione un po' qui ed un po' li'. La legge prevede che l' Agenzia del demanio possa dare questi compiti a pubblici funzionari presi da tutte le pubbliche amministrazioni''. ''Il problema - ha aggiunto - si e' posto anche per la revisione. Penso che la Camera potra', nel corso dell' esame, recingere ancora di piu' i contenuti proprio per evitare che si pensi che si vogliono aprire delle maglie. Nulla di tutto cio' e' nelle mie intenzioni. Quando si e' parlato della revisione possibile da parte di chiunque vi abbia interesse, la Commissione giustizia della Camera ha modificato gia' in 'interesse giuridicamente riconosciuto'. Spero che l' aula modifichera' dicendo che colui al quale sono stati confiscati i beni puo' chiedere la revisione cosi' come puo' essere chiesta la revisione di una condanna. Tra l' altro, la legge prevede che in caso di morte della persona destinataria della misura di prevenzione, il procedimento proceda nei confronti dei suoi eredi. Oggi purtroppo non e' stato possibile perseguire i beni acquisiti a Badalamenti''. ''Temo, pero' - ha concluso Centaro - che ci sia anche un clima politico complessivamente difficile che possa condizionare l' unanimita'''.

Bobbio (AN) “Il CSM deve recuperare le lunghe inerzie accumulate”

24/10 ''E' il CSM che deve recuperare lunghe inerzie che si sono accumulate nel corso degli anni, se la magistratura oggi in Calabria non e' una delle soluzioni al problema criminale ma rischia di diventarne una delle cause, grandi responsabilita' ricadono sulla gestione delle ultime consiliature del CSM'': lo afferma il capogruppo di AN in Commissione Parlamentare Antimafia, Luigi Bobbio, in relazione alle dichiarazioni del Presidente della Calabria, Agazio Loiero, ad 'Omnibus', il programma di La7. Il senatore sottolinea che ''al CSM la legge assegna tutti i poteri necessari. Si affrontino e si risolvano una volta per tutti i nodi legati ai rapporti tra magistrati ricorrendo anche ai trasferimenti per incompatibilita' ambientale''. ''Fa bene Loiero ad invocare magistrati meno rissosi - dice Bobbio - fa bene ad invocare una presenza maggiore di magistrati in Calabria e fa bene ad invocare forme di incentivazione perche' piu' magistrati chiedano di prestate servizio in Calabria''. L' esponente di An, pero', fa notare: ''Dobbiamo a questo punto ricordare che nell'ambito dell' organizzazione statale, tutte le misure che lui giustamente invoca e che faccio mie sono di competenza del CSM. Non e' possibile che vari procedimenti disciplinari innescati da autentiche faide tra magistrati si concludano con una sorta di compensazione delle spese e non e' accettabile che per nominare un procuratore aggiunto a Catanzaro occorrano due anni perche' non si riesce a trovare la quadratura tra le logiche di spartizione correntizia''

Tripodi (PdCI): “Con l’apertura della sede di Catanzaro si conferma la crescita del partito”

25/10 “L’inaugurazione dei nuovi locali della Federazione di Catanzaro del PdCI, oltre a consentire di migliorare l’organizzazione di un partito verso il quale è crescente l’attenzione in città e in provincia, rappresenta un’altra decisiva tappa del processo di rilancio dei Comunisti Italiani, che viene condotto con ottimi risultati dal commissario, prof. Orazio Licandro”. Lo afferma il segretario regionale del partito dei Comunisti Italiani, Michelangelo Tripodi, che così commenta il significato politico della cerimonia di martedì prossimo, nel corso della quale il PdCI catanzarese taglia il nastro nella nuova sede provinciale di via Mario Greco.
“Per il partito – prosegue Tripodi - poter riaprire la sede della Federazione mentre è in atto una fase di commissariamento significa che si sta rilevando giusta la strada imboccata per mettersi alle spalle definitivamente un periodo contrassegnato da incertezze, in cui anche qualcuno che aveva massime responsabilità dirigenziali ha tentato di operare l’affossamento del partito, peraltro senza riuscirci. Lo stato di salute del PdCI sta senz’altro migliorando, anzi mi pare di poter dire che, dopo il necessario commissariamento proposto a maggio dal segretario nazionale Oliviero Diliberto e deliberato dalla Direzione nazionale, non solo non si è visto il tracollo che qualcuno imprudentemente ha pronosticato, ma è ormai consolidato un dato di crescita e di rafforzamento dei Comunisti Italiani, come testimonia la cerimonia di domani”. Tripodi, oltre a confermare la costante attenzione del segretario Diliberto verso la positiva evoluzione della Federazione catanzarese, ribadisce il sostegno politico della segreteria regionale a favore del processo di rinnovamento avviato.
“Esprimo grande apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dal commissario Licandro - rimarca Tripodi - che sta facendo fruttare al meglio l’attaccamento al partito, il senso di responsabilità e la voglia di partecipazione che hanno animato e animano i compagni di Catanzaro. In questi mesi, la costante e determinata azione politica del partito ha prodotto una crescita delle adesioni di vecchi e nuovi compagni, che conferma la vitalità politica dei Comunisti Italiani, la loro capacità di essere punto di riferimento credibile nelle realtà in cui sono radicati e, quindi, la volontà di continuare a costruire una forza comunista moderna, coesa e aperta”.
Il segretario Tripodi, inoltre, conferma la sua partecipazione alla cerimonia prevista domani a partire dalle ore 17.30. “La riapertura della Casa dei Comunisti Italiani di Catanzaro – conclude Tripodi – avviene in un momento in cui la politica calabrese, scossa dall’assassinio dell’on. Fortugno, è impegnata in una reazione senza precedenti contro l’assalto terroristico della mafia. Quindi, questa cerimonia deve essere intesa anche come un evento politico a partire dal quale meglio strutturare la nostra mobilitazione antimafia, ma anche come una festa della democrazia per una città in cui l’Unione sta lavorando con fiducia per conquistare la guida dell’Amministrazione comunale, dopo gli anni del malgoverno del Centrodestra. La presenza più organizzata del PdCI, partito impegnato a valorizzare i temi e le proposte della sinistra nel futuro programma amministrativo, rappresenta quindi per la coalizione che governa la Regione un irrinunciabile contributo verso la formazione di uno schieramento rappresentativo e credibile, che deve porre fra i temi al centro del suo messaggio ai cittadini il lavoro, la legalità, lo sviluppo e i diritti di cittadinanza”.

L’Alitalia sospende i voli da Crotone. Interrogazione di Filippelli (Udeur)

24/10-(M.G.)- Si spezza il “ponte” aereo tra Crotone e le metropoli italiane. Nicodemo Filippelli, capogruppo al Senato dell' Udeur, in una dichiarazione, critica l' Alitalia per la decisione di sospendere i collegamenti aerei tra Crotone e Milano e Roma, accusando anche il Governo ''di disinteressarsi completamente della Calabria''. ''Dal primo novembre - afferma Filippelli - l' Alitalia sospendera' i voli da e per Crotone , decisione che era nota da tempo. Ma il Ministro Lunardi ha bandito la gara per il nuovo vettore all' ultimo momento pur sapendo che l' Alitalia non era piu' interessata alla tratta e ancora non si sa quando sara' aggiudicata. Tutto cio' comportera' un vuoto nei collegamenti tra Crotone e il resto d'Italia. Cosa c'e' sotto tutti questi comportamenti non ragionevoli da parte del Governo? Un esecutivo latitante nei riguardi della nostra regione e con una cronica incapacita' di risolvere le esigenze primarie per lo sviluppo del territorio. Come si puo' continuare ad affermare che lo Stato in Calabria c'e'? Questi sono comportamenti che sottendono volonta' non lineari o forse inconfessabili per affossare sempre piu' la Calabria e la sua volonta' di uscire dall'arretratezza e mettersi al passo con le altre regioni italiane''.

Donnici (IDV) “Dopo Chiesa, Di Pietro minaccia altre espulsioni”

25/10 ''Esiste ormai un problema di agibilita' democratica, all'interno dell'Italia dei Valori, che il centrosinistra e lo stesso Prodi non possono piu' ignorare. E' passato esattamente un mese dalla grande assemblea di Sansepolcro, abbiamo ripetutamente chiesto un confronto e, per tutta risposta, Di Pietro, dopo il divorzio con Giulietto Chiesa, minaccia ulteriori espulsioni da un partitino sempre piu' piccolo che continua a gestire come una sua proprieta' privata''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore di Idv della Calabria ed assessore regionale al turismo, Beniamino Donnici. Giovedi', in vista dell'esecutivo nazionale del partito, i dirigenti della corrente interna del partito 'Partecipazione e identita'' terranno a Roma una conferenza stampa per ''denunciare una situazione divenuta ormai insostenibile ed annunciare clamorose iniziative''. ''Con la nuova legge elettorale - ha aggiunto - Di Pietro appare sempre piu' teso e nervoso. Nei mesi scorsi ha liquidato con superficiale arroganza la nostra proposta di avviare, in tempi non sospetti, un rapporto di cooperazione rafforzata con la Margherita e ora dovra' cospargersi il capo di cenere e chiedere di entrare nella lista unitaria sapendo che, in caso di risposta negativa, Idv sara' un caro estinto''. ''La corrente 'Partecipazione e identita' - ha concluso Donnici - non seguira' piu' le scorciatoie di Antonio Di Pietro. Condividiamo il progetto di costruzione del Partito Democratico e lo sosterremo con forza, portandovi un originale contributo culturale e programmatico''

Gilleri (NPSI) “Bobo incoronato segretario dalla Calabria”

24/10 ''L' assemblea del Nuovo PSI che si e' conclusa domenica alla Fiera di Roma, ha visto l' incoronazione di Bobo Craxi a segretario regionale della Calabria, in quanto la platea congressuale non si e' mai legittimamente costituita e l' uditorio era costituito in maggioranza da focosi ed appassionati militanti calabresi accorsi in pullman'': lo rileva in una nota diffusa a Trieste Alessandro Gilleri, membro del Consiglio nazionale del partito. ''L' unita' socialista si attua con garanzie politiche (non di seggio) per tutti i militanti'', sottolinea Gilleri, secondo il quale ''bisogna rispettare le sensibilita' di tutti, non solo di una Regione, e agire nella legittimita'''. ''Questo Bobo non l' ha capito - conclude Gilleri - forse abbagliato dagli applausi e dalle adulazioni di un giorno, di una platea che non era quella della Scala del socialismo italiano ma del Teatro Cilea del socialismo calabrese''.

Marcianò (FI) “Con la devolution avviata un opera di revisione”

22/10 ''Finalmente l' ordinamento della Repubblica si appresta a ricevere la piu' incisiva opera di revisione della storia costituzionale italiana''. E' quanto afferma, in una nota, Michele Marciano', presidente del Comitato elettorale di Reggio Calabria di Forza Italia. ''Si tratta - sostiene Marciano' - di una vasta opera emendativa resa necessaria per correggere e completare la riforma istituzionale che la maggioranza del 1996-2001, la sofferta e traballante maggioranza dei quattro premier, aveva fatto passare con pochissimi voti di scarto, qualche giorno prima della fine della XIII legislatura''. Secondo Marciano', ''attraverso la devoluzione, che tanto spaventa la sinistra, la Cdl intende incentivare la responsabilita' delle classi dirigenti locali e rendere cosi' consapevole il cittadino-elettore che gli eletti sono pienamente responsabili dei livelli e dei servizi che gli offrono e dei costi che gli fanno pagare. Solo attraverso un assetto d' impronta marcatamente federale, con conseguente decentramento e coinvolgimento dei poteri locali, e' possibile realizzare una gestione della cosa pubblica quanto piu' possibile vicina ai cittadini amministrati''.

Congresso NPSI: Secondo la commissione di garanzia non è iniziato, però il dibattito continua. Craxi si chiama fuori dal Governo. L’intervento di Pannella. Polemiche Robilotta-Zavettieri

Cossiga: “Loiero metta al sicuro la famiglia e conduca questa lotta”

21/10- “Sarebbe un errore mandare truppe speciali in Calabria per contrastare la 'ndrangheta, perche' si rischierebbe di buttare anche le persone oneste tra le braccia della criminalita' organizzata.” Lo sostiene l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga in una dichiarazione in cui precisa di non aver mai voluto invitare il presidente della Regione calabra Agazio Loiero ad abbandonare il suo incarico, come invece riporta un articolo di Panorama oggi in edicola, ma solo di mettere al sicuro la sua famiglia. ''Devo essermi spiegato veramente male: sara' forse per la voce roca dovuta all'influenza che mi ha afflitto - precisa infatti Cossiga - se le mie parole sono state, certo in assoluta buonafede, cosi' pesantemente equivocate da Panorama. Io non ho affatto detto, ne' in modo diretto ne' in modo indiretto, che Agazio Loiero, governatore della Calabria, debba andar via dalla sua regione e quindi lasciare anche il suo ufficio. Essendo un amico e ritenendo che la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica in Calabria sia gravissima, e che egli per l'azione politica e di moralizzazione intrapresa si ritrova eccezionalmente esposto, gli ho consigliato di portar via dalla regione la sua famiglia, alla quale egli non puo' imporre una forzata militarizzazione. Comprendo che rimanere solo avrebbe per lui un costo affettivo altissimo, ma un costo psicologico maggiore io penso che lo subisca dal timore costante delle offese e delle ritorsioni che la 'ndrangheta possa portare alla famiglia''. ''La mia opinione e' che la guerra contro la 'ndrangheta - afferma ancora Cossiga - sara' lunga, difficile e di esito incerto, e si dovra' basare sul rafforzamento dei poteri investigativi delle forze di polizia, dato che si e' visto che gli uffici del pubblico ministero si intendono di piu' di lotta alla massoneria che di lotta alla criminalita' organizzata. Richiedere una forte presenza dello Stato nei termini usuali significa una massiccia azione di controllo da parte delle forze di polizia e anche di unita' militari munite di poteri di pubblica sicurezza. In una regione fiera qual e' la Calabria, questo sarebbe disastroso, perche' la presenza forte di siffatte unita', che dovrebbero comprendere ovviamente carabinieri paracadutisti, commandos del Colmoschin, porterebbe ad una militarizzazione della regione ed a un controllo a tappeto come gia' avvenne in zone interne della Sardegna dove, se si deve fare una perquisizione di massa, non si puo' distinguere da gante malavitosa e gente perbene''. ''Sarebbe una grave sciagura - conclude Cossiga - se l'amico Agazio Loiero dovesse rinunciare, per motivi anche umanamente comprensivi, a condurre lui questa lotta''.

Congresso NuovoPSI: De Michelis, contestato da metà sala, tiene unito il partito

Gianni De Michelis21/10 ''Voglio indicarvi un percorso diverso da quello che consiste in una conta di chi vuole stare a destra e chi vuole stare a sinistra''. E' questo il passaggio con il quale il segretario del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, rivolge alla platea dei delegati del V congresso del partito, ''un appello all' unita', a mettere i singoli sentimenti di ognuno al servizio dello scopo che consente a questa comunita' di rimanere in vita e di essere protagonista''. ''Perche' io so - ha aggiunto De Michelis - che se facessimo un sondaggio su chi vuole stare a destra e chi a sinistra, qualsiasi sia la risposta, questo partito si scioglie''. Al passaggio del discorso del segretario la platea si e' divisa tra chi applaudiva e chi fischiava sonoramente le parole di De Michelis.
Un gruppo di giovani delegati, vicini a Bobo Craxi, non approvando uno dei passaggi di Gianni De Michelis ha cominciato a gridare: ''De Michelis devi scegliere,. o a destra o a sinistra. Sei un buffone''. Pronta la risposta dei fedeli al segretario del partito: ''Andate via, siete solo comunisti, uscite fuori''. Dalla platea si alza un nutrito gruppo di persone che interrompe il segretario e inizia a gridare: ''Unita', unita''' levando i pugni chiusi. De Michelis, dal palco, esita un attimo, si rivolge ai delegati che gridano con un avviso: ''Se mi lasciate finire di parlare dopo discutiamo''. Il caos ormai ha pero' invaso la sala, Bobo Craxi, in qualita' di presidente del congresso, scende dal palco e va verso i delegati per cercare di calmarli. Qualcuno gli urla: ''Devi fare il tuo dovere questi sono gli uomini di Zavettieri''. Bobo Craxi risale sul palco, prende il microfono e cerca di calmare la platea: ''State calmi, e' assolutamente inutile fare queste scene e dare questo spettacolo''. Per De Michelis e' sbagliato inventarsi modelli estranei alla storia politica del vecchio continente, piuttosto i socialisti devono cercare ''un adeguamento europeo'', tenendo conto che Craxi, piu' volte citato alla Fiera di Roma, gia' anticipo' i temi riformisti cari oggi a Tony Blair. Ma ''adeguarsi'' alle famiglie europee, ricorda l'ex ministro craxiano, non puo' voler dire per il Nuovo Psi, porsi la questione della 'scelta di campo'', di stringere oggi un'alleanza con uno dei poli in campo. Un passaggio delicatissimo, quello in cui di fatto De Michelis raffredda l'ipotesi di un accordo con l'unione di Prodi. Ne' a destra, ne' a sinistra, e per rafforzare la sua scelta tocca le corde emotive piu' profonde della platea socialista: ''Mi rivolgo a due amici - aggiunge pieno di pathos - che apprezzo e che rispetto anche se ci divide la politica. Stefania Craxi e Giuliano Amato. Loro non ci possono indicare la strada, sbagliano ambedue...''. Per rilanciare l'unita' socialista, ammette De Michelis, il mezzo piu' idoneo sarebbe stato presentarsi da soli, come terzo polo. Ma, aggiunge, che la legge elettorale in via di approvazione, non lo permette. ''Coraggio in politica deve andare di pari passo con il realismo. Siamo una forza parlamentare e mettere in gioco la nostra presenza nelle istituzioni - chiarisce De Michelis - vorrebbe dire sancire la nostra morte''. L'unica soluzione che rimane, ed e' questa in conclusione la proposta che De Michelis lancia al congresso, e' ''esplorare un percorso liberale, riformista e laico''. Si tratta dell'intesa gia' annunciata con lo Sdi e i radicali di Marco Pannella. Ma guai a ''saltare nel carro del vincitore''. ''Non ci si puo' chiedere, non mi si puo' chiedere alla mia eta' di venire meno alle nostre convinzioni. Non ci si puo' chiedere di fare questo accordo a condizioni inaccettabili: la tutela della nostra identita' e della nostra autonomia socialista sono le condizioni per il successo dell'operazione''. Su questa linea De Michelis oggi chiede al congresso di non andare alla conta interna pur di evitare una eventuale spaccatura
Bobo CraxiAssicura anche i ''cidiellini'' del partito, e chiarisce che in ogni caso il Nuovo Psi non rimettera' in discussione le alleanze strette nelle giunte locali. Un po' come avveniva nella Prima Repubblica, ma a ruoli invertiti, quando il Psi stava al governo con la Dc, ma amministrava comuni e regioni con il Pci. Ad entrambe le fazioni chiede un atto di fiducia: un mandato ad esplorare la ''percorribilita''' di un'alleanza elettorale con Sdi, Radicali e gli altri spezzoni socialisti. Verificare cioe' se esiste un ''massimo comun denominatore'' perche' l'alleanza non si riduca ad ''una scelta meramente elettorale''. ''Non ci si puo' chiedere di considerare un valore in se' l'alleanza''. Troppo poco per Bobo Craxi (''l'esplorazione l'abbiamo gia' decisa cinque mesi fa''), troppo per Caldoro e Moroni. Ma le contestazioni partono da sinistra. Un gruppo di giovani calabresi scandisce minaccioso ''Unita'! Unita'!'', accompagnando lo slogan con l'agitare ritmato del pugno chiuso, come facevano i ragazzi di trent'anni fa. Deve intervenire Bobo per calmarli. Ma la voglia di contestazione e' troppa, e alla fine spuntano anche cartelli stampati dove si da' al segretario del ''becchino''. Finale caotico, con De Michelis che imbocca l'uscita, e la tribuna della presidenza che viene occupata dall'ex deputato socialista Franco Piro che legge proclami per le immediate dimissioni di tutto il gruppo dirigente del partito e l'uscita dalla Cdl, fin quando le note dell'Internazionale a tutto volume non gli strozzano la voce. Domani il dibattito, ma nessuno sa bene come si svolgera'. ''Parlero' o verso mezzogiorno o alle cinco de la tarde'', risponde vago Bobo Craxi ai cronisti. Domani si dovrebbe anche sapere chi sono veramente i delegati del congresso, e in qualche modo il dibattito riprendera', sempre con lo spettro della scissione. L'ennesima, il male oscuro del socialismo italiano.

Buemi in Calabria: “Il carcere di Rossano tra i più efficienti”

21/10 Il carcere di Rossano e' tra le strutture penitenziarie piu' efficienti in Italia. E' quanto ha sostenuto l' On. Enrico Buemi (nella foto a sinistra) , Presidente del Comitato Carceri della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, nel corso di una visita alla casa di reclusione dello Ionio cosentino. Buemi, si e' detto, tra l' altro, sorpreso della qualita' delle carceri calabresi. ''Non vi e' episodicita' nella qualita' - ha detto il parlamentare - ma vi e' un vero e proprio progetto che potrebbe essere esportato in altre regioni''. Rivolgendosi al personale penitenziario, ha esortato loro ad essere fieri del lavoro svolto. ''Ci sono si' dei problemi: ritardi dell' amministrazione centrale - ha continuato Buemi - ma non dovete perdere l' entusiasmo perche' cresce la consapevolezza da parte della politica e dell' opinione pubblica che le carceri non sono un mondo a parte'' Da parte del personale penitenziario di Rossano e' stata fatta presente la carenza di organico, che costringe gli agenti a turni estenuanti di lavoro, e nello stesso tempo, gli agenti di polizia penitenziaria, hanno chiesto un sistema di sicurezza migliore: il funzionamento totale della sala di regia, che da sempre ha presentato delle carenze. Il Provveditore regionale dell' amministrazione penitenziaria, Paolo Quattrone, dal canto suo, ha criticato il taglio dei fondi in favore delle carceri ed ha elogiato l' abnegazione del personale addetto agli istituti penitenziari calabresi, che puo' vantare il piu' basso tasso d'assenteismo. Quattrone, ha poi esortato Buemi a farsi portavoce, per avere in Calabria alcuni dei 500 ausiliari, che dovranno essere sistemati in tutta Italia, in modo da proporzionare il rapporto agenti detenuti come avviene nel resto del Paese. Hanno accompagnato, Buemi, nel giro di monitoraggio nel carcere di Rossano e poi in quello di Crotone, l' on. Domenico Pappaterra ed il Presidente del Gruppo dello Sdi alla Provincia di Cosenza, Leonardo Trento.

Vendola: “Da qualche anno una nebbia intollerabile intorno alla mafia”

21/10 Per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ''i colpi di revolver che hanno spento la vita del vicepresidente del Consiglio della Calabria, Francesco Fortugno, hanno frantumato anche quella cortina di silenzio che ormai da qualche anno avvolge come una nebbia intollerabile i temi legati alle mafie''. Lo afferma, aderendo all'appello lanciato dall'associazione Libera in difesa della legge sui beni confiscati alla mafia, la cosiddetta legge Rognoni-La Torre. ''Di mafia - sottolinea Vendola - non ne parla piu' nessuno, questo argomento con gli anni e' ridiventato un tabu'. Una delle colpe principali di questa destra e' senza dubbio quella di aver devastato le difese immunitarie della societa' civile, di aver affossato con il silenzio quel 'movimento di popolo' che, subito dopo le morti di Falcone e Borsellino, aveva trovato la forza di reagire, di credere in una possibilita' di riscatto attorno ad un'idea larga e corale dell'antimafia''. Secondo il presidente della Regione Puglia, ''questo silenzio ha giovato ad una mafia che in questi anni e' rimasta inabissata, ma non sconfitta: ha saputo riorganizzarsi, e per farlo aveva bisogno di silenzio e di soldi''. ''Cio' che abbiamo imparato in questi anni - aggiunge - e' che la mafia non scompare con la sequenza delle catture e delle pene inflitte. Il punto cruciale resta l'economia. L'economia 'malata', come si dice spesso. La mafia non e' una sorta di banda armata o semplicemente una patologia, ma talvolta si dimostra come una fisiologia della selezione delle classi dirigenti. In politica, come nel sistema d'impresa. Non e' un problema metafisico, ma e' e resta un problema che riguarda esattamente le modalita' di costruire i circuiti degli appalti, le gare, i cantieri, di entrare all'interno di un territorio cosi' assetato e affamato di lavoro come il Sud''. Vendola sottolinea quindi che ''la legge Rognoni-La Torre, ha consentito in questi anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese''. ''E' stato - afferma - uno strumento utile che ha permesso l'individuazione e il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalita' organizzata. Oggi questa legge rischia di essere affossata e sostituita con un provvedimento del Governo che, in nome di un malinteso garantismo, minera' inequivocabilmente il lavoro di chi e' impegnato ogni giorno nella lotta alle mafie e che ha saputo trasformare questi beni in segni tangibili di legalita'''. ''E' un'operazione subdola, alla quale - conclude il presidente della Regione - la societa' civile deve reagire con forza''.

Soriero (DS) “La destra impone tagli alle infrastrutture del Mezzogiorno”

21/10 Per Giuseppe Soriero, Responsabile Nazionale DS Logistica e Infrastrutture nel Mezzogiorno, ''assieme alla devolution in Parlamento la destra impone tagli alle infrastrutture del Mezzogiorno. Quando e' stata depositata in Parlamento, dal Governo Berlusconi, la proposta di Legge Finanziaria i DS hanno subito detto che i tagli drastici apportati ai finanziamenti annuali per l'Anas si sarebbero scaricati immediatamente e drammaticamente sulle regioni meridionali''. ''Proprio ieri - dice Soriero - l'attuale amministratore delegato dell'Anas, Ing. Pozzi, ha confermato le ragioni del nostro allarme con le dichiarazioni svolte nel corso dell'interessante iniziativa promossa dalla CGIL a Reggio Calabria: ''il fabbisogno di cassa dell'Anas per il 2006 e' di 3,6 miliardi di Euro. Ma nella legge finanziaria ne sono assegnati solo 1,7 mld''. Si tratta quindi di un abbattimento drastico di oltre il 50% le cui conseguenze sono evidenti non solo sui nuovi lavori da avviare (ad esempio in Calabria la trasversale delle Serre) ma addirittura sui cantieri gia' aperti sull'autostrada del sole A3 e sulla superstrada Jonica E90. E' uno dei segni piu' evidenti che con questa legge finanziaria pre elettorale il governo Berlusconi non solo peggiora i conti pubblici ma deprime lo sviluppo del Mezzogiorno e mortifica e distorce il ruolo dell'Anas che, invece di riuscire ad accelerare la realizzazione di opere attese da decenni, addirittura e' indotta -come l'Ing. Pozzi ha affermato- a verificare tutti i lavori in corso per decidere quali cantieri 'fermare o rallentare o non consegnare per evitare che si generino sofferenze'. E' questo un altro vergognoso pedaggio che Fini e Tremonti pagano all'impostazione nordista della Lega. Tutte le forze del centrosinistra sono gia' impegnate a modificare in Parlamento queste decisioni aberranti, con proposte ben precise che riaprano prospettive di investimento e di sviluppo verso il Mezzogiorno''.

Parte il quinto congresso del Nuovo PSI con due mozioni e tre linee. Parola d’ordine: Unità socialista.

20/10 Al quinto Congresso in meno di cinque anni di vita (il partito è nato ufficialmente il 19 gennaio del 2001), il Nuovo Psi apre domani l'assise più incerta dell'ultima stagione politica: due mozioni e almeno tre linee a confronto, con l'unità socialista come parola d'ordine e una spaccatura interna che appare quasi inevitabile. Soprattutto se, come accreditato dalle voci della vigilia, il segretario Gianni De Michelis deciderà di proporre l'avvio immediato, sia pure 'condizionato', del processo di integrazione con lo Sdi. O meglio, con l'agglomerato Sdi-Radicali. E da subito, non da gennaio. Trovare una sintesi condivisa tra chi assicura almeno nel breve fedeltà alla Cdl (il ministro Stefano Caldoro in primis), chi considera inevitabile il cambio di schieramento (Bobo Craxi) e chi puntava al terzo polo (De Michelis) almeno prima della riforma elettorale, è un'impresa quanto mai ardua. Sintomo evidente dell'incertezza è l'impossibilità di stabilire il peso delle due mozioni ai nastri di partenza: indicativo il consenso totale o quasi della Campania a De Michelis e della Calabria a Craxi, visto che si tratta delle due regioni nuemricamente più influenti; vano il chiedere certezze sulle percentuali complessive ottenute nei congressi provinciali e regionali. Anche se una risposta certa non chiarirebbe molto. La mozione del segretario, firmata anche da Caldoro e Chiara Moroni, reclama 'Identità, autonomia e unità socialista'; quella di Bobo Craxi, 'Unità e rinnovamento dei socialisti italiani', dove rinnovamento implica l'abbandono del centrodestra. Peccato che il 39% dei militanti o presunti tali, alla domanda 'vuoi l'unità dei socialisti' posta in forma di sondaggio dal sito internet del Nuovo Psi, risponda No. I dati sicuri valgono solo per la documentazione statistica: il 2% ottenuto alle Europee del 2004, percentuale doppia rispetto alle Politiche 2001; un ministro in carica (Caldoro, Attuazione del programma di Governo), un vice (Nanni Ricevuto, Istruzione) e un sottosegretario (Mauro Del Bue, Infrastrutture); quattro parlamentari eletti (i deputati Craxi, Moroni e Vincenzo Milioto, il senatore Franco Crinò). E 1.100 deputati al Congresso, con addosso gli occhi interssati di tutto il mondo politico italiano.

Il presidente dell’Anas ringrazia per i finanziamenti ed assicura nessuna infiltrazione della criminalità. Veraldi: “L’ammodernamento della 106 una chimera”

20/10 ''Voglio ringraziare i ministri Lunardi e Tremonti per la sensibilita' dimostrata sulla questione della copertura finanziaria per la realizzazione delle infrastrutture nel sud, e principalmente per l'ammodernamento della A/3 e della statale 106 ionica''. Lo ha detto il presidente dell' Anas, Vincenzo Pozzi, intervenendo a Reggio Calabria al convegno organizzato dalla Cgil su 'Infrastrutture, sostenibilita' e legalita' nel Mezzogiorno'. ''Sono convinto - ha aggiunto Pozzi - che con il maxi emendamento alla Finanziaria potra' essere restituita certezza ai bisogni delle imprese ed al programma dei lavori''.
L' impegno dell' Anas per impedire che le organizzazioni criminali si infiltrino negli appalti per la realizzazione dei lavori in fase di realizzazione o programmati nel Mezzogiorno e' stato ribadito dal presidente dell' azienda, Vincenzo Pozzi, nell' intervento fatto oggi pomeriggio a Reggio Calabria nel corso di un convegno organizzato dalla Cgil. ''L' Anas - ha detto Pozzi - ha effettuato bandi di gara nelle regioni meridionali per un totale di 8,4 miliardi di euro, pari al 47% del totale degli investimenti in Italia, di cui 4,7 miliardi per la sola Calabria. E' ovvio che mandare in gara tanti lavori e aprire cantieri cosi' rilevanti scateni l' attenzione e gli appetiti delle organizzazioni criminali. Anche se l' Anas non puo' sostituirsi agli organismi preposti alla repressione della criminalita', ha comunque il dovere di collaborare, agevolando i controlli, i monitoraggi e le eventuali indagini o inchieste''. Secondo il presidente dell'Anas, ''e' importante il ruolo svolto dalla figura del general contractor, che ha un potere sanzionatorio nei confronti delle societa' subappaltatrici , potendo anche giungere alla possibilita' di revoca nei casi di mancata comunicazione dei dati. Per quanto ci riguarda, comunque, malgrado la criminalita', continueremo il lavoro svolto in questi anni. Non fermeremo i lavori, non chiuderemo i cantieri e non bloccheremo gli appalti. Se noi isolassimo la Calabria, favoriremmo le sparute minoranze criminali. Per il rispetto che nutriamo nei confronti della maggioranza dei cittadini onesti che vive in questa regione, accelereremo i lavori e potenzieremo i controlli''. Pozzi ha anche sottolineato ''l' attenzione riservata dall' Anas alla sicurezza sui cantieri. In questo senso i dati sono incontrovertibili visto che in tutte le gare che promuoviamo il 6,55% degli oneri va a tutela della sicurezza dei lavoratori''.
Non è dello stesso avviso il senatore Donato Veraldi della Margherita che a proposito dell’ammodernamento della 106, definito una chimera, ha affermato; ''L' ammodernamento della statale Jonica continuera' ad essere una chimera finche' non ci sara' un ricambio sui banchi del governo''. ''La 'Jonica' - ha aggiunto - che ha il triste primato di strada fra le piu' pericolose d'Italia, non rientra certamente nell'elenco delle priorita' indicate nella Finanziaria, e cio' comportera' ripercussioni negative sulla vita dei tanti cittadini che quotidianamente transitano su quei tratti di strada. Con l' aggravante, messa in atto dal Governo Berlusconi, della riduzione degli investimenti destinati alle opere pubbliche. Abbiamo chiesto al Governo di dirci chiaramente qual e' l' effettiva disponibilita' di risorse finanziarie per l' ammodernamento e il completamento della Strada Statale 106 e quando l' intero progetto verra' completato''. ''Il ministro delle infrastrutture Lunardi - ha proseguito - ha risposto in maniera vaga e approssimativa alla nostra interrogazione, sostenendo che in seguito all' emanazione del decreto ministeriale del 2001 sulle norme per la costruzione delle strade e alle disposizioni della Legge Obiettivo che prevede la redazione dello studio di impatto ambientale sul progetto preliminare 'e' emersa la necessita' di adeguare e rivisitare tutta la progettazione precedentemente sviluppata. L' Anas ha ritenuto, pertanto, opportuno dividere l' intera tratta della statale 106 in megalotti omogenei di piu' ampio respiro progettuale'''. ''Su questo unico punto - ha concluso Veraldi - il ministro Lunardi ha tentato di dare una risposta. Per il resto continua ad eludere le domande dei cittadini dimostrando scarsa attenzione su una questione che riguarda 490 chilometri di strada e quindi non solo il Meridione, ma l' intero paese''.

Tommasi: “Non vogliamo rinunciare al simbolo dei Verdi”

20/10 ''La Calabria degli ambientalisti con il voto delle 'primarie' si e' conquistata l' autorevolezza per indicare le proposte per il Mezzogiorno da inserire nel programma dell' Unione. Abbiamo il giusto spirito di partecipazione e di coesione, ma non vogliamo rinunciare alle nostre prerogative e alle peculiarita' del simbolo dei Verdi dalla forte identita'''. E' quanto sostiene in una nota l'assessore regionale all'ambiente e leader dei Verdi calabresi, Diego Tommasi. La richiesta di Tommasi arriva dopo aver ottenuto il miglior risultato nazionale dei Verdi, che alle primarie in Calabria ha consegnato al partito il 5,1% dei consensi, raggiungendo a Cosenza il 7.2% ed a Vibo Valentia il 6.5%. ''Un risultato importante - ha proseguito Tommasi - che attesta la crescita del partito e un rinnovato entusiasmo per le battaglie sull'ambiente che da sempre portiamo avanti. E' una prova generale per l' elezione di aprile. Il risultato di domenica premia l' impegno e la perseveranza di un partito che non rinuncia alla propria identita' e alle proprie prerogative e in Calabria lo sta dimostrando ampiamente. Guardiamo con grande attenzione agli scenari politici che si delineeranno e all' evoluzione della coalizione di centrosinistra''. ''La grande mobilitazione popolare per le primarie - ha concluso - sottolinea una richiesta di partecipazione forte. Del resto la Calabria aveva gia' sperimentato la grande risposta dell' elettorato, nell' assemblea dei grandi elettori e proprio quell' evento ha tracciato la strada maestra per un percorso di reale partecipazione nel nostro paese''.

Solidarietà al segretario DS di Rossano, a cui è stata incendiata la barca, da Pacenza (DS) e dal Sindaco Longo

20/10 Il Presidente del gruppo consiliare della Regione Calabria, Franco Pacenza, ha espresso piena solidarieta' e vicinanza al segretario dei Ds che ha subito l'incendio della sua barca. Anche l' Unione Regionale dei DS in Calabria, La Federazione Provinciale di Cosenza, il gruppo consiliare di Rossano ed il Coordinamento del partito hanno diffuso in serata una nota nella quale, oltre ad avere espresso solidarieta' a Grillo, hanno invocato un incontro straordinario urgente con il Comitato Provinciale per l' Ordine e la Sicurezza pubblica ed un consiglio comunale congiunto Rossano-Corigliano, per un confronto fra le istituzioni piu' importanti del territorio ed i cittadini, sul fenomeno dilagante della criminalita' organizzata. Un consiglio comunale aperto a tutte le forze politiche, istituzionali, sindacali, sociali e culturali della citta' e del territorio, per una concreta riflessione sul fenomeno e sulle iniziative da porre in essere e' stato chiesto, a mezzo telegramma, al Presidente del consiglio comunale di Rossano ed ai capigruppo consiliari dai Sindacati Confederali Territoriali Cgil-Cisl-Uil.
''Nell' esprimere la piu' ferma condanna per il grave atto intimidatorio consumatosi, la scorsa notte, ai danni dell' imprenditore cittadino e segretario dei Ds, Franco Grillo, trasmettiamo allo stesso ed alla sua famiglia la solidarieta' e la vicinanza dell' Amministrazione Comunale''. E' quanto sostiene in una nota il sindaco di Rossano, Orazio Longo. ''Il grave e doloso atto incendiario - ha proseguito - che ha colpito un bene di proprieta' di Grillo segue, a distanza di pochi giorni, l' altrettanto grave e pericoloso fatto criminale perpetrato ai danni della Scuole dell'Infanzia di Contrada Piragineti e di un'altra azienda cittadina. Condanniamo, senza mezzi termini, questa che ormai non possiamo che riconoscere come una pretesa, arrogante e violenta, di attentare alla storica serenita' e tranquillita' di questa citta', delle sue forze sociali e produttive e dei suoi cittadini. Cosi' come tante volte e' successo in passato, Rossano non cedera' a questo ricatto, premessa psicologica e culturale della mafia. Mi faccio dunque nuovamente interprete di un appello, tante volte lanciato, al mondo della Scuola, delle Associazioni, della Politica e delle Istituzioni a fare fronte comune contro l'arroganza, contro la violenza e contro ogni manifestazione di illegalita' piccola e grande''. ''Occorre - ha concluso - tenere la testa alta e nutrire di atteggiamenti concreti e coerenti la convinzione che soltanto nel rispetto delle leggi e della dignita' della persona puo' essere immaginato uno sviluppo sociale ed economico della nostra regione e dei nostri territori. Non vi sono scorciatoie''.

La Devolution passa per al terza volta alla Camera. Scontro Berlusconi-Prodi. Loiero: “Il referendum cancellerà la vittoria degli anti italiani”. Sbarra: “Giornata nera per il sud”. Errani: “La devolution rende l’Italia ingovernabile”.

Colloqui Prodi-Rutelli in Calabria. verso una lista unitaria del partito democratico

19/10 Piu' di un'ora di colloquio tra Romano Prodi e Francesco Rutelli, insieme oggi in Calabria per i funerali di Francesco Fortugno. Il leader dell'Unione e' volato stamattina da Roma sullo stesso aereo con Rutelli, Franco Marini e altri esponenti del centrosinistra. Il lungo faccia a faccia tra i due c' e' stato pero' oggi pomeriggio sull'auto che li portava da Locri a Reggio Calabria. E anche se non e' dato sapere come sia andato il confronto, quel che e' certo e' che i due leader saliti sull'aereo apparivano distesi e sorridenti, secondo quanto riferito da alcuni dei presenti. Un deputato rutelliano, che stamattina ha avuto uno scambio di idee con uomini dello staff di Prodi, riferisce che ci sarebbe un sostanziale apprezzamento per la posizione espressa dal presidente dei Dl a favore di una lista unitaria e del partito democratico. Nei voli tra la capitale e la Calabria, tra stamattina e il ritorno di stasera e durante questa lunga giornata scandita dai funerali di Francesco Fortugno, non e' da escludere che la questione lista Ulivo e partito democratico sia stato oggetto di qualche scambio di battute anche tra Prodi, Massimo D'Alema, Franco Marini e i dirigenti della Margherita. Lavori in corso, dunque, e contatti a tutti i livelli alla vigilia di una direzione dei Dl che si preannuncia animata. A quanto si apprende, Rutelli, Marini e altri esponenti dell'esecutivo hanno valutato le richieste che domani Parisi e i suoi faranno in direzione di avviare un percorso per tornare ad una gestione unitaria del partito. E gli umori che si raccolgono oscillano tra una linea piu' dura e una piu' morbida e aperta. ''E' singolare l'interpretazione di Parisi - commenta un 'mariniano' - cosi' come loro dicono che la lista unitaria non e' un dramma, noi diciamo che la gestione del partito non avviene all'insegna di ''aggiungi un posto a tavola''. Ci sono state divergenze tali in questi mesi e accuse cosi' forti proprio sulla gestione del partito e sulla messa in discussione del rapporto di fiducia con il suo presidente, che vanno chiarite con calma''. E c' e' chi assicura che domani Rutelli rispondera' che ci sono stati troppi strappi e ci vuole tempo per ricucire. Ci sono dunque tutti i presupposti perche' il dibattito di domani sia serrato: ''Quello che dobbiamo chiarire - spiega un deputato prodiano - e' se tutti hanno ben chiaro di cosa significa veramente la prospettiva di un partito democratico. Chiarito quello, allora si puo' parlare del resto, ma dobbiamo verificare quanto tutti nel partito siano veramente consapevoli della portata delle cose dette da Rutelli''

Bobo Craxi “Lo scioglimento del Nuovo PSI dentro Forza Italia sarebbe incomprensibile”

''Un appello indirizzato al Congresso del Nuovo Psi, che si accinge ad assumere scelte autonome, impegnative e democratiche, e' giunto da amici e compagni riunitisi oggi in un convegno romano. Si tratta pero' di un appello destinato a cadere nel vuoto''. Lo sostiene Bobo Craxi in una dichiarazione fatta a Locri, dove il vicesegretario del Nuovo Psi sta partecipando ai funerali di Franco Fortugno. ''Questo perche' l' appello - aggiunge Craxi - si rivolge a socialisti con la testa sulle spalle, che intendono costruire il proprio futuro ed il cui compito e' quello di unire i socialisti liberali e democratici, al fine di consolidare e allargare l'area riformista in Italia. Uno scioglimento dentro Forza Italia oggi risulterebbe quanto mai incomprensibile e, semmai, corrisponderebbe, questo si', ad un atteggiamento politico imbelle e rinunciatario, per nulla in sintonia con l'insegnamento e la continuita' politica del Psi di Bettino Craxi. Insomma, parlano del posto dei riformisti, ma appaiono riformisti alla ricerca di un posto''.

A Lamezia il congresso del Nuovo PSI volge verso l'Unità Socialista.

A Mormanno destra e sinistra in convegno in un confronto tra Veneziani e Ambrogio

18/10-(G.C.)- La globalizzazione, la bioetica, l'ambientalismo e il berlusconismo: questi alcuni temi dei quali si e' discusso nel corso del dibattito sul tema 'Destra e sinistra: categorie dello spirito, della politica o cos'altro?' svoltosi a Mormanno. All'iniziativa, organizzata dall'amministrazione comunale, hanno partecipato il giornalista e scrittore Marcello Veneziani e l'esponente del partito dei Ds Franco Ambrogio. Dall'incontro, moderato dal giornalista Luigi Troccoli, sono scaturite una serie di interessanti proposizioni che hanno contribuito a mettere in evidenza quali dovrebbero essere le linee di demarcazione tra un pensiero politico che si richiami ai valori della ''destra'' e quelli, invece, riguardante il mondo politico della ''sinistra''.

Rifondazione chiede il coinvolgimento nel riassetto della comunità Montana del Pollino

18/10 “La incipiente fase di ricomposizione degli assetti istituzionali della comunità Montana del Pollino,viene seguita con viva attenzione dal partito del territorio e dalla federazione provinciale. In verità esprimo una forte perplessità rispetto ad un metodo seguito fino a questo momento dalle forze dell’Unione,che tende a trascurare il dialogo costruttivo con il nostro partito,protagonista su quel territorio di tutte le vertenze popolari degli ultimi anni”. Ad affermarlo in una dichiarazione è il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Angelo Broccolo. “Dall’Elettrodotto –prosegue Broccolo - alle centrali Termoelettriche ,dalle problematiche dei rifiuti,alla Centrale del Mercure alla crisi dei lavoratori del Tessile ecc. Ritengo doveroso anche alla luce di pregressi impegni assunti a autorevoli figure istituzionali del luogo,convocare un tavolo allargato dell’Unione per aprire una discussione politica sulla gestione del territorio. A questa necessità non possono opporsi tensioni localistiche o di campanile,mentre deve esplicitarsi una fase di grande partecipazione democratica che allarghi la discussione a tutte le soggettività presenti sul territorio”. “Il PRC sin da ora – conclude la nota di Broccolo - esprime forte disponibilità ad assumere su basi programmatiche ,responsabilità esecutive nel governo di quell’Ente. Il non recepimento da parte delle Forze dell’Unione della nostra tensione unitaria ,e di assunzione di responsabilità verrebbe letta come un intollerabile ed unilaterale rifiuto al dialogo,che certamente produrrebbe riflessi politici negativi ,con ricadute sul territorio al momento imprevedibili”.

Primarie: reazioni

18/10 ''La straordinaria partecipazione alle primarie e il grandissimo risultato ottenuto da Prodi - sostiene Mimmo Bevacqua, segretario provinciale della Margherita e assessore provinciale di Cosenza - dimostrano la voglia di partecipazione dei cittadini alle scelte democratiche e la vitalita' dei partiti del centro sinistra nel sapere mettere in moto una macchina organizzata di notevole dimensione e di grande mobilitazione dei suoi iscritti e simpatizzanti''. Per Bevacqua ''la forte partecipazione registrata rappresenta inoltre una risposta chiara dei cittadini italiani contro una riforma elettorale approvata da un centrodestra privo di qualsiasi rispetto delle regole democratiche e che rischia di portare indietro il paese in termini di governabilita' e di consolidamento del sistema politico bipolare''. ''Anche in Provincia di Cosenza, dove per la verita', temevamo qualche rischio - aggiunge ancora il segretario provinciale della Margherita - la partecipazione cosi numerosa rappresenta sicuramente un segnale importante per il centrosinistra calabrese e la riconferma della validita' della sua scelta che aveva portato il popolo del centro sinistra ad indicare l'amico Loiero a presidente della giunta regionale nella famosa assemblea del 29 novembre del 2004''.
- ''Le Primarie hanno rappresentato per l' Unione un formidabile esercizio ed esempio di democrazia e partecipazione ed un elevato grado di maturita' dei cittadini''. Ad affermarlo e' Benedetto Di Iacovo, segretario provinciale di Socialismo e' Liberta' di Cosenza secondo cui ''tutto questo deve indurre le forze dell' Unione a serrare le fila e puntare con maggiore forza e determinazione ai prossimi appuntamenti elettorali, che saranno di cambiamento per come evidenziato da questo appuntamento''. ''Nel Paese in generale ma in Calabria ed in provincia di Cosenza in particolare - sostiene Di Iacovo - c' e' una grande voglia di partecipazione e di cambiamento, per rovesciare questo destino di oscuro declino del nostro 'sistema Paese' e dell' economia. Questi sentimenti sono fortemente avvertiti dai cittadini - prosegue Di Iacovo - che chiedono discontinuita' e rottura con il passato, ma, soprattutto che la politica e non gli uomini del miracolo, metta in piedi serie azioni di politiche economiche, occupazionali e fiscali, in grado di incidere fortemente sulle attuali condizioni di declino e di crisi''. Per Di Iacovo ''l' Unione deve, ora, abbassare il livello di litigiosita' e le pretese egemoniche di alcune forze al suo interno, dando pari dignita' a tutte le forze e lavorare su un programma di prospettiva e di effettiva realizzazione, non con politiche generiche, indistinte ed uguali per tutti i territori, ma in una visione di 'polarita'' dello sviluppo territoriale sostenibile calabrese, in grado di valorizzare e sviluppare i punti di forza e le specificita' e vocazioni dei diversi territori''.
- La Federazione Provinciale della Sinistra Giovanile di Cosenza si ritiene soddisfatta del lavoro che i ragazzi e le ragazze iscritti alla Sg hanno svolto per le primarie all'interno dell'Universita' della Calabria. Il Segretario Provinciale Giovanni Apa dice:'' I Giovani sono con Prodi e i dati dell' Unical ne sono una testimonianza'', il Professore ha ottenuto il 65% delle preferenze contro il 19 % di Bertinotti e lo 0.5% della Panzino (candidata dei No Global), inoltre, Apa tiene a ringraziare il responsabile all'universita' della Sg Luigi Campana, le associazioni Universita' Futura, Unicalink, Arci Atlante, tutti i ragazzi e le ragazze della sinistra giovanile che fanno parte di altre associazioni universitarie e che hanno partecipato a formare il comitato per Prodi all' Unical,per il successo ottenuto all' Unical grazie anche alle nuove generazioni. Le Primarie sono state uno strumento molto importante e democratico per il centrosinistra italiano ma soprattutto per i cittadini che per la prima volta hanno avuto la possibilita' di scegliere chi doveva essere il candidato a presidente del consiglio per le politiche del 2006. L' Affluenza che si e' avuta domenica in Calabria e in tutta l' Italia, con numeri da boom (4.400.000 persone), dimostra un forte segnale a Berlusconi,''in tanti gli dicono vai a casa''. La Sg infine, conclude dicendo che questo modo di fare politica attraverso l' ottima idea di fare le primarie e' utile a far avvicinare le persone alla politica, dove cosi', finalmente ognuno di loro puo' scegliere democraticamente all' interno della coalizione in cui appartiene il futuro premier che dovra' rappresentarlo per il futuro. Federazione Provinciale Sinistra Giovanile Cosenza
- L' assessore regionale Pasquale Tripodi, in qualita' di esponente dei Popolari - Udeur, ha espresso ''soddisfazione per il risultato ottenuto nella provincia di Reggio Calabria''. ''L' On. Mastella - dice Tripodi - e' arrivato secondo dopo Prodi riportando il 20,9% dei consensi espressi che conferma la crescita del Partito negli ultimi anni registrata nella provincia reggina. Il dato e' significativo soprattutto se confrontato con la percentuale nazionale del 4,6% che, pur costituendo un soddisfacente risultato, e' notevolmente inferiore. L' affermazione di Mastella nel Meridione quale leader di un Partito che rappresenta le istanze del Sud Italia all' interno di un contesto nazionale proiettato verso l' Europa e' inequivocabile; il Partito del Campanile si configura ormai come forza sostenitrice di una politica ad ampio raggio dove, pero', non venga tagliata fuori una parte d' Italia troppo spesso sacrificata in nome di altri interessi. Nel capoluogo reggino l' Udeur e' una realta' consolidata e i voti espressi a favore del Segretario nazionale non lasciano dubbi a riguardo. Il risultato positivo di Mastella si interseca al successo delle Primarie, una prova importante che un Centro sinistra compatto e determinato ha saputo gestire dimostrando armonia interpartitica e spirito organizzativo. A Reggio Calabria sono stati allestiti 118 seggi grazie alla collaborazione dei diversi partiti dell' Unione che si sono dimostrati coesi e uniti nel portare avanti una consultazione democratica sostanziale che restituisce all' elettorato un diritto decisionale sostanziale e, al contempo, riporta i partiti a svolgere un ruolo centrale all' interno della competizione elettorale che, troppe volte, viene offuscato dalle singole personalita' politiche e non da identita' ideologica, valori e programmi. Mi ritengo, dunque, soddisfatto del doppio risultato ottenuto, certo che il successo delle Primarie rappresenti un segno evidente di un cambiamento nell' agire politico foriero di uno spirito rinnovatore che tutta la collettivita' attende''.

La solidarietà del Nuovo Psi ad Acri

18/10 La Federazione Provinciale del Nuovo PSI di Cosenza esprime la più sentita solidarietà all’ON. Antonio Acri per la vile minaccia di morte ricevuta ieri .

Mancini: “Anche la Calabria ha partecipato alla festa di democrazia delle Primarie”

17/10 "Anche la Calabria ha partecipato alla grande festa di democrazia delle elezioni Primarie”. Ad affermarlo è stato il deputato dell’Unione, Giacomo Mancini. “Siamo lieti –ha poi aggiunto Mancini- della buona affluenza ai seggi e del risultato che anche qui ha premiato Romano Prodi. Adesso inizia la sfida per la conquista del Governo del Paese da parte delle forze del centrosinistra.In Calabria la posta in gioco è più alta che altrove perché qui bisogna sconfiggere l'attacco delle forze criminali e antidemocratiche. Ecco perché l'obiettivo deve essere quello di consolidare il sentimento di crescente fiducia verso l'Unione che proviene dai settori più dinamici della società che chiedono più opportunità, più diritti e più libertà".

Primarie Unione: In Calabria Prodi al 60%. Seguono Mastella e Bertinotti

17/10 In Calabria Romano Prodi Ha ottenuto 69.857 preferenze, pari al 58,6%, nelle primarie dell'Unione. Mastella ha avuto 21.944 preferenze (18,4%), Bertinotti 17.174 (14,4%), Pecoraro Scanio 6.054 (5,1%), Di Pietro 3.399 (2,8%), Panzino 587 (0,5%) e Scalfarotto 267 (0,2%). I dati sono stati resi noti da fonti dell'Unione in Calabria. In Calabria i votanti sono stati complessivamente 119. 282. Dallo scrutinio sono state trovate anche 158 schede bianche e 240 nulle.

Il centro ed il nord premiano Prodi

17/10 Il centro e il nord industriale d'Italia premiano Romano Prodi e ''penalizzano'' (ma con eccezioni importanti) Fausto Bertinotti, sindacalista e lombardo, che in media ha migliori performance dall'Umbria in giu'. Il Professore, inoltre, fa il pieno nella sua Emilia Romagna, che e' anche la regione dove il suo principale antagonista ottiene il risultato peggiore. Per Clemente Mastella buoni risultati a scendere dal Lazio fino all'estremo Sud della penisola con uno scontato ''the best'' in Campania. Meno individuabile geograficamente il bacino elettorale di Antonio Di Pietro che ha ovviamente il suo massimo in Molise. Sono questi alcuni degli elementi che emergono dalla lettura delle percentuali ottenute dai ''magnifici sette'' nelle 20 regioni. Il leader (confermato) dell'Unione e' costantemente sopra la sua media nazionale appena ci si spinge sopra il Lazio, con una punta dell'86,2 in Emilia Romagna. Nel Nord Prodi riesce sempre a superare il suo 74,1 per cento. Impresa che invece non gli riesce nel Sud e nelle Isole (over 70 e' solo la Sardegna). Il Peggior risultato in Campania con il 54,4. Il leader del Prc, in ''casa'' del Prof, ottiene la percentuale piu' bassa (9,4) mentre il suo top lo raggiunge in Umbria (17,5). Nel Nord ottiene comunque ottime percentuali in Piemonte, Lombardia, Toscana e Liguria. Ma e' dalle Marche in giu' che Bertinotti trae la sua forza, restando sempre sopra la media nazionale (unica eccezione la Basilicata) Per il terzo classificato alle primarie, Clemente Mastella, l'andamento e' esattamente opposto a quello di Prodi. Dove lui vince, il leader dell'Udeur non va oltre il '2 virgola' e spesso rimane sotto l'un per cento (solo 0,5 in Emilia Romagna). E' invece a partire dal Lazio, scendendo giu' lungo la penisola, che Mastella si prende le sue soddisfazioni con la punta campana del 21,3 e le percentuali a due cifre di Basilicata (19,3) e Calabria (18,3). Antonio Di Pietro, come si diceva, gode di un andamento meno ''geografico'': punta positiva, come ovvio, nel suo Molise (12,7), punta negativa nella ''rossa'' Toscana (1,8), che pure lo aveva eletto deputato nel collegio del Mugello. Per il leader dei Verdi (e quinto classificato) Alfonso Pecoraro Scanio vale piu' o meno lo stesso discorso, con andamenti a macchia di leopardo. Migliore performance il 6,5 della Basilicata (con il 5,1 della Calabria e il 5 nella sua regione, la Campania). La peggiore, anche lui ''schiacciato'' dalla performance casalinga del professore, in Emilia Romagna con l'1,2. Percentuali ''zero virgola'' da prefisso telefonico, piu' o meno ovunque, per i due ''outsider'' Ivan Scalfarotto e la ''senza volto'' Simona Panzino. Entrambi raggiungono il loro top in Friuli, rispettivamente con l'1,2 e lo 0,7.

Soddisfazione dei Verdi per l’affermazione di Pecoraro Scanio

17/10 ''In un quadro di straordinaria partecipazione democratica del popolo di centrosinistra, dai primi dati sull'affluenza emergono confortanti risultati per Alfonso Pecoraro Scanio nelle zone dove i Verdi sono maggiormente radicati''. Lo afferma il Coordinatore della Segreteria di Presidenza dei Verdi Paolo Cento. ''In provincia di Napoli -sottolinea Cento-, con il 12% delle schede scrutinate, Pecoraro Scanio ottiene un lusinghiero 12,5% di consensi con picchi dell'82% nel comune di Lettere, dell'80% nel comune di Barra e del 67% a Striano. In provincia di Cosenza i consensi sono intorno al 10%, e buone percentuali

Successo delle primarie dell’Unione in Calabria. File per andare a votare

16/10 La Calabria ha risposto alla ''chiamata'' dell' Unione per le primarie con una partecipazione che, come ha sostenuto Nicodemo Oliverio, deputato calabrese e responsabile dell' Ufficio nazionale tecnico-amminitrativo delle Primarie, ''e' andata al di la' di ogni piu' rosea previsione''.
''Se gli elettori continueranno a votare cosi' - ha aggiunto Nicodemo Oliverio - si arrivera' ad un risultato eccezionale. C' e' stata una grande prova di maturita' su tutto il territorio nazionale. In tutte le regioni e' stato accolto l' invito delle forze dell' Unione ad andare a votare per scegliere il candidato premier''. Sin dal mattino, in molti dei 616 seggi allestiti nella regione l' afflusso di elettori e' stato massiccio, tanto che si sono subito formate code che hanno costretto le persone a lunghe attese prima di potere esprimere la loro preferenza. Una situazione che non ha registrato modifiche per l' intera giornata, a dimostrazione della forte partecipazione degli elettori calabresi. Secondo i dati forniti dall' Ufficio nazionale della Primarie, a Catanzaro ed in provincia le persone che si sono recate ai seggi sono, al momento, 10.800; 12.450 a Cosenza; 7.531 a Reggio Calabria; 4.002 a Vibo Valentia e 3.915 a Crotone. Le 200 schede elettorali fornite stamattina a ciascun seggio in apertura delle operazioni di voto si sono rivelate ben presto insufficienti di fronte all' enorme afflusso ai seggi. In provincia di Catanzaro, in un primo tempo, con l' autorizzazione dell' Ufficio nazionale, si e' ovviato fotocopiando le schede in modo da aumentarne la disponibilita'. Anche questa operazione si e' pero' rivelata insufficiente per fare fronte al forte afflusso di elettori. E cosi' il coordinatore provinciale della Margherita, Pasqualino Mancuso, sempre con l' autorizzazione dell' Ufficio tecnico nazionale, ha contattato una tipografia di Lamezia Terme che ha stampato a tempo di record 14 mila nuove schede grazie alle quali si e' potuto fare fronte alla massiccia richiesta di partecipazione alla consultazione. Il forte afflusso di persone nelle zone in cui erano ubicati i seggi ha provocato anche problemi al traffico. L' alta percentuale di votanti e' stata commentata positivamente dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, della Margherita. ''E' un dato - ha detto Loiero - che rappresenta un buon segno ed un fatto estremamente significativo perche' dimostra la voglia della gente di partecipare e di esserci. Si tratta delle tipiche situazioni che si manifestano quando si vivono fasi di transito sul piano politico. Quando c' e' incertezza la gente vuole partecipare ed essere protagonista''.
''E' un segnale molto importante. Vuol dire che tanta gente ha capito la funzione delle primarie e la loro importanza''. Ha detto, Pino Soriero, ex deputato dei Ds. ''Le primarie - ha aggiunto Soriero - allargano la partecipazione e la gente sta dimostrando di apprezzare il proprio coinvolgimento nelle decisioni. Un fatto importante nel momento in cui e' in atto uno scontro durissimo con il centrodestra. Tanta partecipazione e' anche un segnale significativo di sostegno e di consenso al centrosinistra''.
Per Donato Veraldi, deputato della Margherita commentando il voto alle Primarie dell' Unione: ''L'alta partecipazione al voto e' gia' un fatto importante e rappresenta un grande segnale di democrazia. Se poi a questo si aggiungera' la vittoria di Prodi, che appare comunque scontata, con una percentuale significativa, la soddisfazione sara' doppia''. ''Quanto sta accadendo - ha aggiunto Veraldi - e' un dato che i partiti dovrebbero cogliere e che dimostra la grande voglia della gente di partecipare al processo che portera' alla scelta di chi guidera' il nostro Paese. Sono convinto che la prova piu' alta di democrazia che si puo' offrire alla gente e' proprio quella di coinvolgerla nelle decisioni che devono essere prese nell' ambito di un confronto realmente democratico e partecipativo. Questo di oggi e' uno dei primi episodi nel nostro Paese di grande partecipazione democratica. Nel momento in cui c' e' chi tenta di alterare le regole del gioco democratico, dare la possibilita' alla gente di partecipare in modo concreto alle scelte e' un fatto molto importante e significativo''.

Loiero: “Spero che Mastella voti con l’Unione. Non bisogna sottovalutare la sua posizione”

16/10 ''Spero che l' Udeur al Senato, sulla modifica della legge elettorale, voti compattamente insieme al centrosinistra e che Mastella non attui il proposito annunciato oggi in un' intervista di scegliere il proporzionale''. Lo ha detto all' Ansa Agazio Loiero, della Margherita, presidente della Regione Calabria. ''Sono convinto altresi' - ha aggiunto Loiero - che la legge, superato il momento del furore ideologico da una parte e dall' altra, nel passaggio al Senato venga presa in esame cosi' come vengono affrontati tutti i nuovi testi legislativi. E cioe' che ci sia la possibilita' di modificarla con qualche emendamento, votato a scrutinio segreto, che potrebbe trovare una buona accoglienza anche nella Casa delle liberta'. Anche se neppure il centrosinistra e' disponibile ad ipotesi di accordo organico, la procedura parlamentare, a prescindere da accordi di carattere generale, permette intese sull' introduzione di correttivi che potrebbero servire a migliorare la legge''. ''E' un errore che venga sottovalutata da parte del centrosinistra la posizione di Clemente Mastella sulle Primarie''. Ha infine detto Agazio Loiero. ''Dispiace molto - ha aggiunto Loiero - che in un giorno di festa per il centrosinistra ci siano queste polemiche, che provocano anche un danno d' immagine per la coalizione. In ogni caso, quanto ha sostenuto Mastella segnala un problema che ci dobbiamo porre tutti per fare in modo che la festa di oggi sia davvero completa''.

Cesare Marini (Sdi-US) “A Prodi un investitura di base”

15/10 ''E' vero che con il proporzionale cambia il sistema, ma e' anche vero che in ogni caso, visto che sulla scheda bisogna indicare una proposta, cioe' quella del futuro Presidente del Consiglio, le primarie servono ad indicare una persona che ricevera' un' investitura di base''. Lo ha detto Cesare Marini, capogruppo dello Sdi al Senato, parlando nel corso di una manifestazione a San Demetrio Corone. Secondo Marini, ''Prodi e' il candidato proposto dalle forze politiche del centrosinistra che hanno maggiore consenso elettorale e maggiore peso. E' gia' stato capo del governo e in questa veste ha ben operato, e' stato il Presidente del Consiglio che ha portato l' Italia nella moneta unica europea, ha acquistato molti meriti nei confronti dei cittadini italiani e rappresenta la perfetta sintesi del personaggio che conosce i problemi degli italiani e che serve all' Italia in questo momento. La gente deve votare perche' questa e' una richiesta di giudizio su candidati alternativi e quindi c' e' una possibilita' di scelta tra diverse soluzioni. Ci sono anche altri leader politici''. ''Le primarie - prosegue Marini - sono state decise in una fase nella quale il sistema elettorale con il quale si pensava di dover celebrare le prossime elezioni, era il maggioritario bipolare. Si e' ritenuto che il candidato di centrosinistra avrebbe avuto maggiore autorevolezza se fosse stato investito dalla base dello stesso centrosinistra e, quindi,si e' rimasti lungo questa prospettiva e lungo questo percorso''.

Pirillo (DL) “Sull’approvazione della legge elettorale dubbi sulla legittimità dell’iter”

15/10 “L’approvazione da parte della Camera dei Deputati della nuova legge elettorale apre una serie di interrogativi legati sulla legittimità dell’iter, se non addirittura sulla costituzionalità della norma in sé”. Ad affermarlo e' stato Mario Pirillo, della Margherita, assessore regionale all' Agricoltura. “Nel 1993 –prosegu enelal sua dichiarazione Pirillo- gli italiani indicarono chiaramente, attraverso il voto plebiscitario del referendum, la volontà di cambiare la legge elettorale. La “mattarellum” stabilì così la nascita del maggioritario e l’inizio di un sistema che avrebbe garantito la governabilità per 13 anni. C’è poco da gongolare, come sta facendo Berlusconi. Grazie alle sue prodezze l’Italia è diventata il paese dei balocchi: da leggi fatte “ad personam” a riforme inadeguate, da un mercato del lavoro in perenne depressione ad una riforma elettorale incivile ed antidemocratica, arrogante e spregiudicata, che priva il cittadino del più elementare diritto ad esprimere la propria preferenza, che aumenterà il divario esistente tra elettori ed eletto, e che porterà instabilità e ingovernabilità. Per non parlare della crisi che sta investendo la nostra economia e la nostra credibilità nel mondo intero. Ma è certo Berlusconi che sarà lui a prendere più voti, e quindi a ricoprire la carica di presidente del consiglio? Nutro forti, fortissimi dubbi in merito. Ad ogni modo la sua presenza è una garanzia in più sull’affermazione elettorale del centrosinistra, già da tempo pronto a governare il paese, attraverso strategie e sistemi che già in ambito regionale stanno portando frutti. Il presidente del consiglio non è stato in grado in questi cinque anni ad onorare il famigerato “contratto con gli italiani” di mediatica memoria. Sempre pronto a annuire e a chinare il capo ad ogni sobbalzo della Lega, anche quando mortificò la Calabria in tema di forestali o di precari del lavoro. E adesso toccherà alla devolution. Le correnti e le fazioni, i ricatti di questi partiti, che il referendum aveva spazzato via, minerà la stabilità dei governi mettendo a nudo tutte le sue fragilità legate al sistema appena licenziato dalla Camera. Gli italiani non chiedono nuove forme elettorali, chiedono lavoro, occupazione. Chiedono un futuro che possa garantire la stabilità economica. In questi cinque anni i rappresentanti fantasma della Casa delle Libertà si sono ben guardati dal rispondere a queste esigenze che arrivavano dal territorio calabrese in profonda crisi. Gli italiani vogliono che i mercati nazionali ed esteri riacquistino la fiducia nel paniere Italia, con tutte le qualità che il nostro paese sa offrire. Non si illuda il centrodestra di aver vinto: domenica siamo chiamati alle primarie. Solo l’autorevole figura di Romano Prodi permetterà il rinnovamento del paese e delle istituzioni”.

Alemanno in Calabria, parla di Dima, Finanziaria, legge elettorale e Follini

15/10 ''Non c' e' nulla di sostanziale negli addebiti che vengono ipotizzati nei confronti di Giovanni Dima''. Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, facendo riferimento all' inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro su una presunta truffa all' Unione europea in cui e' indagato l' ex assessore all' Agricoltura della Regione Calabria. ''A Dima, tra l' altro - ha aggiunto Alemanno - e' stato riconfermato l' incarico di coordinatore regionale per la Calabria di Alleanza nazionale. La magistratura, comunque, deve fare il suo lavoro come sempre e noi abbiamo fiducia. Siamo sereni ed attendiamo fiduciosi la conclusione dell' inchiesta. Credo, comunque, che nei cinque anni in cui l' assessore Dima ha lavorato per l' agricoltura calabrese siano stati conseguiti degli ottimi risultati. Quindi, da questo punto di vista, il giudizio sul suo operato e' assolutamente positivo''.
Sulla Finanziaria
''Io e il sottosegretario Mantovano ascolteremo martedi' il forum delle famiglie per cercare di fare la scelta migliore. E' presto per dire che tipo di scelta sara', pero' posso dire le caratteristiche che avra' e cioe' piu' strutturale possibile, meno legata alle situazioni effimere e piu' legata ad un dato strutturale che aiuti il rapporto tra famiglie e servizi'' ''Quindi - ha aggiunto Alemanno - consideriamo famiglie e servizi, soprattutto quelli rivolti ai giovani ed all' istruzione che devono aiutare le famiglie. Penso ai libri di testo, alle scuole, agli asili nido''.
Sulla legge elettorale
''Sono convinto che il centrodestra e la maggioranza devono essere generosi e affrontare il dialogo con il centrosinistra al Senato perche' questa legge, come tutte le leggi, puo' essere migliorata''. ''E' presto - ha aggiunto - per parlare di rifiuto del dialogo. C' e' tutto il lavoro da fare al Senato in cui sostanzialmente le posizioni si vanno a confrontare. L' unica osservazione e' che il centrosinistra ci doveva pensare prima. Prima di tentare di creare una spaccatura del Paese in Parlamento, fallita perche' abbiamo assistito prima al flop delle manifestazioni di piazza e poi a quello dell' ostruzionismo parlamentare, il centrosinistra poteva pensarci. Prima di fare tutto questo, che e' sempre un segnale di debolezza della politica, potevano pensarci ed affrontare il dialogo cui eravamo disponibili''.
Follini importantissima risorsa della CDL
''Follini e' una risorsa molta importante per la Casa delle Liberta' e per l' Udc. Sono convinto che trovera' sicuramente un' altra importantissima collocazione''. Ha detto il ministro della Politche Agricole, Alemanno, dopo le dimissioni di Follini. ''A mio avviso, comunque - ha aggiunto Alemanno - nella Casa delle Liberta' con le dimissioni di Follini non cambiera' nulla. L' alleanza e' stabile e consolidata. Sostanzialmente, quindi, si faranno gli aggiustamenti del caso, ma la strategia non cambiera'. Siamo reduci da un' importante vittoria parlamentare, la riforma della legge elettorale alla Camera, in occasione della quale il clima di tragedia e di guerra civile instaurato dalla sinistra si e' dimostrato una bolla di sapone. Procederemo, dunque, lungo questa strada''.

Chieffallo: Il 5° Congresso regionale del Nuova PSI: tappa di avvicinamento all’Unità Socialista”

15/10 ''Il quinto congresso regionale del Nuovo Psi sara' un altro passo decisivo e quindi un' ulteriore tappa di avvicinamento al traguardo ambizioso dell' unita' dei socialisti sotto il tetto comune di quel riformismo autenticamente improntato ai valori della nostra storia''. Lo afferma Leopoldo Chieffallo, segretario regionale del Nuovo Psi, che lunedi', a Catanzaro, assieme all' ex parlamentare Saverio Zavettieri, al senatore Franco Crino' ed al consigliere regionale Luciano Racco incontrera' i giornalisti per presentare l' appuntamento congressuale del 19 ottobre a Lamezia Terme. ''Inutile dire - prosegue il segretario regionale del Nuovo Psi - che ci troviamo innanzi ad un passaggio cruciale, sia per lo scenario calabrese che per quello nazionale, entrambi quanto mai bisognosi dell' azione incisiva dei socialisti uniti. Questa e' la ragione per la quale il congresso che andremo a celebrare assume un significato dirimente. Esso, infatti, sara' un' occasione straordinaria, e di confronto alto, sulla necessita' di porre ufficialmente fine all' alleanza tra il Nuovo Psi e la Casa delle liberta'. Ma anche la vetrina ideale dove mettere in mostra l' orgoglio ritrovato di tanti compagni e simpatizzanti i quali, dopo la celebrazione delle centinaia di assise di partito svoltesi in tutte le province e i comuni piccoli e grandi della Calabria, tornano finalmente a riflettere ad alta voce sulla prospettiva della agognata unita' socialista, ovvero di un forte tonico alla vita democratica di cui la stessa ha sentito la mancanza per troppi anni''. ''L' inarrestabile processo di sgretolamento di un bipolarismo costruito sull' ipocrisia che entrambi i principali poli avrebbero messo insieme forze tra loro coese - sottolinea ancora Chieffallo - ne e' una prova lampante, insieme al bisogno avvertito in tutte le articolazioni della societa' italiana di innovare la politica e i processi decisionali mettendo nuovamente in campo le nostre idee, che sono ancora li', vive, capaci di spalancare in Calabria come nel resto del paese orizzonti di crescita, di benessere sociale e di solidarieta'. Queste idee parlano di svecchiamento del sistema burocratico, a partire dalla nostra regione, di rilancio occupazionale e soprattutto di come dare una prospettiva di realizzazione ai nostri giovani''.

Soriero (DS) “Necessario un ampio consenso per Prodi”

15/10 ''E' necessario il piu' ampio consenso per Romano Prodi per far pesare di piu' la Calabria ed il Mezzogiorno nel nuovo governo del Paese''. A sostenerlo e' l' ex deputato dei Ds, Giuseppe Soriero, presidente dell' associazione ''Il Campo'', che, in una nota, sottolinea l' importanza delle primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra. ''Gia' con la raccolta di oltre duemila firme e la creazione di tanti comitati a sostegno della candidatura di Romano Prodi - afferma Soriero - abbiamo espresso un segnale significativo di mobilitazione della societa' civile, di persone non iscritte ai partiti ed impegnate nel mondo dell' universita', delle professioni, della cultura e della scuola. Le molte firme raccolte anche in Calabria hanno gia' segnalato la fiducia che il Mezzogiorno ripone nel programma del Professore, in cui grande attenzione e' riservata al rilancio del Sud ed allo sviluppo dei paesi del Mediterraneo''. ''Adesso, con la presenza nei seggi ed il voto a Prodi - conclude Soriero - si deve valorizzare il metodo della partecipazione democratica, a difesa delle regole, innanzitutto quelle elettorali, che Berlusconi e la Destra stanno tentando di stravolgere''.

Dima (AN) “Il Ponte un’opportunità storica per lo sviluppo”

15/10 ''L' aggiudicazione dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina non puo' che essere salutata con soddisfazione perche' con questo atto si chiude una fase iniziata alla fine degli anni 60 con il lancio del concorso di idee per il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria''. E' quanto afferma, in una nota, Giovanni Dima coordinatore regionale di An. ''Le opportunita' di sviluppo e di crescita sociale ed economica del nostro Mezzogiorno - prosegue Dima - derivanti dalla costruzione di un' opera che lascera' un chiaro ed evidente segno nel programma delle infrastrutture pubbliche realizzate in Italia in questi ultimi cinquant' anni, unite alla concreta definizione di un sistema di collegamento viario e ferroviario che avra' un impatto sicuramente positivo nella struttura delle grandi vie di comunicazione europee, rappresentano i punti di riferimento piu' importanti di un intervento di interesse non solo nazionale ma anche e soprattutto internazionale. La determinazione e la coerenza con cui il governo nazionale ha proceduto alla definizione dell' iter tecnico ed amministrativo per la realizzazione di un' opera che, per struttura e caratteristiche, sara' all' avanguardia tecnologica in Europa e nel mondo intero e' la dimostrazione piu' evidente di come si sia voluto colmare, con fatti concreti, non solo il ritardo infrastrutturale ma anche quello dello sviluppo del Sud d' Italia nel quadro piu' generale della riaffermazione del principio che si tratta di un intervento di interesse europeo, essenziale per il corridoio 1 ed assolutamente prioritario per l' Unione europea''. Per Dima ''collegare stabilmente la Sicilia, e quindi il Mezzogiorno d' Italia, con il resto del continente europeo significa nei fatti avvicinare due grandi aree dalle forti tradizioni culturali e storiche, quella del Mediterraneo e quella del nord Europa, che, oggi piu' che mai, sono chiamate a confrontarsi in una prospettiva di sviluppo e di crescita, non solo economica, che avra' effetti e ricadute positive sull' intera comunita' europea. Se a questo progetto, ambizioso ma concreto nella sua realizzazione, aggiungiamo anche la contestuale costruzione di arterie viarie piu' sicure o il prolungamento dell' alta velocita' ferroviaria (oggi ferma a Napoli per l' impossibilita' di superare rapidamente lo Stretto di Messina) ci rendiamo facilmente conto di come molteplici siano gli aspetti positivi derivanti dalla realizzazione del Ponte''. A giudizio del coordinatore regionale di An ''e' necessario, a tal proposito, che questa svolta epocale sia chiaramente sostenuta dalla Regione che dovra', nell' ambito delle proprie competenze e responsabilita', affiancarsi alle altre Istituzioni nel governo di un grande processo di sviluppo e di coesione sociale. La predisposizione della legge finanziaria regionale e la programmazione dei fondi POR 2007 - 2013 rappresentano, pertanto, il banco di prova di una maggioranza che, accettando, se lo vorra', questa nuova sfida, dovra' dimostrare in merito concrete capacita' di governo. Per quanto ci riguarda - conclude Dima - ci faremo, invece, promotori di un incontro con gli alleanti della Cdl per promuovere tutte quelle iniziative politiche ed istituzionali indispensabili per sostenere politiche di sviluppo legate agli appuntamenti che la Regione dovra' affrontare nei prossimi mesi come la finanziaria regionale e la nuova programmazione dei fondi comunitari, aspetti profondamente legati anche alla costruzione del Ponte''.

 


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