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Notizie di Politica
dal 1 al 30 aprile

 

Il Sindaco di Rossano scrive ai cittadini: “L’anno prossimo mi ritiro dalla politica”

30/04 Con una lettera aperta ai cittadini, il sindaco di Rossano, Orazio Longo, di An, ha annunciato il ritiro dalla scena politica a conclusione del suo mandato, che scadra' nella primavera del 2006. ''Non trovo espressione piu' efficace - e' scritto, tra l' altro, nella lettera del primo cittadino - per tentare di descrivere un percorso sul quale mi sono incamminato diversi anni fa e che, oggi, sento e riconosco come una fra le esperienze piu' affascinanti e positive fatte nel corso della mia vita professionale ed umana. Questa esperienza, della quale e' sicuramente prematuro fare bilanci ma che gia' rileggo con soddisfazione, giunge ormai al termine. In tanti anni di militanza politica prima e compartecipando poi, per circa un decennio e con diversi ruoli, nel governo della nostra collettivita', ho inteso offrire energie mentali e fisiche a quella visione della Politica come servizio, a quella pratica della Politica considerata come tempo preso in prestito alla propria vita ed alle proprie cose, alla propria famiglia ed ai propri affetti, mettendomi a totale disposizione di questa Citta'''. ''Una nuova stagione di confronto politico - ha proseguito Longo - e' ormai alle porte. Ritengo di dover esser chiaro fino in fondo e con largo anticipo, con le migliaia di elettori che nel 2001 mi hanno dato fiducia, con tutti i cittadini di Rossano, con i tanti collaboratori di questi anni e con i diversi amici di partito, annunciando sin da ora che con la fine naturale di questo mandato elettorale considerero' naturalmente terminati miei impegni diretti nella gestione della cosa pubblica cittadina. Credo di aver dato tutto me stesso per contribuire alla crescita di questa citta'. Ritengo di avere speso le mie risorse migliori per la causa comune e sono certo non riuscirei a dare altrettanto ancora a lungo''. ''Del resto - ha concluso Longo - so di interpretare, cosi' facendo, uno dei corollari di quel senso genuino di politica intesa come servizio, che appartiene a tanti di noi e che, ne sono sicuro, apparterra' a chi sara' chiamato in futuro a proseguire, in coerente continuita' con il passato, quel cammino di progresso e di civilta', di sana e buona amministrazione faticosamente avviato nel 1993 ed al quale, in cuor mio, seppur in piccola parte, penso di aver contribuito''.

Pichierri (Udc) “Sosteniamo la linea del segretario Follini”

30/04 ''I prossimi 3, 4 e 5 giugno, in occasione del congresso nazionale di partito, saremo li' a sostenere la linea del nostro segretario, Marco Follini''. E' quanto ha affermato, in una dichiarazione, Franco Pichierri, della direzione nazionale del partito. ''Una linea lucida, gia' espressa in Parlamento - ha continuato Pichierri - che ha consentito all' Udc calabrese di diventare il primo partito della coalizione. Un risultato, questo, che e' figlio della linearita', della coerenza e dell' impostazione politica. Follini dimostra quotidianamente di essere politico attento, uomo di grande spessore e dalla schiena dritta''. ''Siamo con lui - ha concluso Pichierri - perche' e' riuscito a dare forza e vigore all' Udc, interpretando magistralmente le istanze che sono proprie del nostro elettorato di riferimento''.

Al Comune di Lamezia Chiarella (AN) propone Grandinetti alla Presidenza come segno di unità

30/04 Assegnando a Francesco Grandinetti il ruolo di presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme ''si darebbe un segnale di unita' dell' assemblea, attraverso la guida di un esponente al di sopra delle parti, garante soprattutto dell' avvio concreto del processo di autonomia territoriale della citta'''. Lo afferma Egidio Chiarella, consigliere regionale di An. ''Non essendo disponibile Gianfranco Luzzo a fare il presidente del Consiglio e avendo comunque anche An tutti i titoli per richiedere tale carica per il suo rappresentante - sostiene Chiarella - ritengo, per evitare possibili lacerazioni, che sarebbe opportuno in questa fase, dare un segnale positivo alla citta', evitando le rivendicazioni nel centrodestra sull' unico ruolo istituzionale che dovrebbe giustamente toccare alla Cdl''. Per Chiarella, che afferma di condividere le attese di altri consiglieri a tale carica, appartenenti a Udc, Fi e al partito socialista, l' augurio e' che ''per il bene della citta' si apra finalmente una fase di collaborazione alla luce del sole, nel rispetto della propria identita' e della collocazione politica. Collaborare con il centro sinistra in questo momento particolare, attraverso passaggi istituzionali, comprensibili alla gente, significa uscire dalla debolezza della propria scontata posizione, esaltando la propria specificita' socio-politica e nello stesso tempo lavorando per il bene comune. A tale fine - conclude Chiarella - la presidenza Grandinetti e' la migliore soluzione possibile, anche per snidare chi si nasconde dietro il simbolo del partito, osteggiando di fatto il nuovo percorso della citta', che a parole vogliono tutti, pensando magari gia' alle elezioni
comunale del prossimo anno''.

Zuccherini (PRC): “Privilegiare il lavoro e i rapporti con i paesi del Mediterraneo”

29/04 ''Occorre aggredire i problemi e misurarsi con la loro soluzione. Ecco perche' non abbiamo privilegiato con il presidente Loiero la discussione sui nomi degli assessori, ma la qualita' e la sostanza delle cose da affrontare''. Lo ha detto il segretario regionale di Rifondazione comunista, Stefano Zuccherini, incontrando i giornalisti. Secondo Zuccherini, ''la Regione e' un grande ente di programmazione ed e' quindi necessario che tracci i suoi programmi di sviluppo, dando priorita' al lavoro ed ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo. Al rischio di una deriva moderata a causa dello smottamento del centrodestra, potrebbe corrispondere un riflusso dell' impegno delle forze politiche che hanno una caratterizzazione di sinistra''. Il segretario di Rifondazione comunista ha sostenuto anche ''che e' necessario rilanciare la politica in Calabria poiche' si avverte la sensazione che ci si trovi talvolta dinanzi piu' a 'possessori di sigle' che a veri e propri partiti organizzati sul territorio''. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il consigliere regionale Antonino De Gaetano, che nel nuovo Consiglio avra' le funzioni di capogruppo, carica che ricopre anche nel Consiglio comunale di Reggio Calabria. De Gaetano, facendo riferimento alla situazione politica degli enti locali reggini, ha detto che ''c' e' il rischio di un tracollo delle finanze comunali a causa dei processi di esternalizzazione dei servizi che comporteranno un aumento sconsiderato delle tasse comunali. A Reggio Calabria e nella sua provincia - ha aggiunto De Gaetano - il centrosinistra ha raggiunto il 59% dei voti, una percentuale consistente in virtu' della quale chiederemo alla coalizione di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giuseppe Scopelliti per saggiarne l' effettiva maggioranza. Se Scopelliti ha i voti e' giusto che continui a governare, altrimenti si deve dimettere''.

Costituita a Corigliano Unità Socialista

28/04 E' stato costituito, a Corigliano, il Partito dell' Unita' socialista che riunisce Sdi, Pse-Lista Mancini e Socialismo e' Liberta'. La decisione e' stata presa nel corso di una riunione dei direttivi delle singole forze. Nel corso della riunione e' stato anche analizzato l' attuale momento politico/amministrativo della cittadina e piu' in generale della Sibaritide. ''Il valore dell' Unita' - e' scritto in un documento dei socialisti uniti - e' per noi importante poiche' da' slancio e valore aggiunto a tutta la coalizione di centrosinistra che a Corigliano deve ritornare a vincere le elezioni amministrative e le politiche. Per fare questo, per come e' nella tradizione socialista, l' Unita' Socialista di Corigliano chiedera' un incontro bilaterale al Sindaco per concordare alcune linee prioritarie da portare in porto nell' attuale fine legislatura e dare cosi' il segno evidente ai cittadini della necessita' di riconfermare alla guida della citta' la coalizione di centrosinistra e dire cosi' il proprio no al vuoto di idee, di progetti e di incapacita' di innovazione politica ed amministrative dimostrate dal centrodestra, posto alla deriva autoritaria e politica da un liberismo sfrenato che ha privilegiato i ceti forti ed indebolito quelli deboli e le famiglie, soprattutto''. ''I socialisti uniti - prosegue il documento - con questo spirito ed alcune precise priorita', parteciperanno all' interpartitica in programma domani. Un programma di fine legislatura scadenzato e ben definito di opere cantierizzate e da cantierizzare; certezze sulla variante al piano regolatore; progetti per nuova viabilita' urbana; opere immediate per il completamento di Piazza Salotto; accelerazione della costituzione della Fondazione Mediterranea per il rilancio e l' inserimento dei grandi circuiti internazionali del Castello Ducale; una commissione mista di indagine sull' agglomerato industriale Asi di Schiavonea ed un monitoraggio sulle imprese effettive e fasulle, nonche' sui livelli occupazionali effettivi; rilancio della problematica sul Porto di Schiavonea; rilancio delle problematiche dell' area urbana e dell' Unione dei Comuni di Corigliano e Rossano; una politica dei tributi mirata alla salvaguardia delle fasce di reddito piu' deboli, unite a politiche per gli anziani e a quelle giovanili; rilancio degli istituti di partecipazione democratica dei cittadini alla vita amministrativa, attraverso l' istituzione del consigliere di quartiere e della consulta dell' economia e del lavoro''.

I Gruppi consiliari provinciali della CDL rompono il silenzio assordante all'interno della Casa delle libertà.

28/04 E’ terminata con un lungo documento sottoscritto dai consiglieri della Cdl nelal Provincia di Cosenza, Barile, Zanfini, Chiappetta, Fiorillo, Giordano, Filice, Ponzio, Straface, Bruno, Pucci. La riunione promossa dal coordinatore della Casa delle Libertà Mimmo Barile. Questo il contenuto: “Il risultato delle scorse elezioni regionali ha segnato una sconfitta dello schieramento di centrodestra che in Calabria, ed in particolare in provincia di Cosenza, ha assunto le dimensioni della disfatta. Ci saremo attesi, all'indomani del voto, una risposta dai nostri partiti per individuare le ragioni e le cause di questo risultato. Così non è stato. Il nostro schieramento ha certamente pagato a livello nazionale la gravità di una crisi economica che ha dimensioni europee: la perdita della capacità d'acquisto, il caro-euro, l'irruzione nei mercati del gigante cinese che ha destabilizzato il nostro sistema produttivo, la grave crisi occupazionale, le tensioni internazionali legate al terrorismo. A questo s'è aggiunta la endemica questione del Mezzogiorno, la non convinta adesione ai processi devolutivi perché non sufficientemente spiegati soprattutto nelle regioni meridionali, la non completata riforma dello stato e della giustizia. Il Centrodestra ha pagato tutto ciò nell'intero paese anche in regioni ben governate da Presidenti come Fitto, Storace, Ghigo. La dimensione della sconfitta calabrese ha, però, altre origini. L'elettorato ha espresso un severo giudizio sul Governo regionale e sul Presidente uscente. E' mancata, sul piano della concreta azione di Governo, un promesso e mai realizzato progetto di riforma dell'apparato burocratico regionale. Di fatto l'azione di governo è stata consegnata ai soliti dirigenti, uomini per tutte le stagioni. E certamente ai calabresi non è piaciuto lo spettacolo di un succedersi di Governi-Chiaravalloti infarciti di presenze esterne alla nostra storia ed alla nostra politica. Una pletora di direttori generali reclutati in giro per l'Italia che ha mortificato i nostri giovani e le nostre brillanti professionalità. Ammettiamo di aver vissuto grande disagio nell'ascoltare il nostro ex Presidente offendere e mortificare, di volta in volta, i Sindacati, gli imprenditori, i cittadini di Reggio Calabria. Tutto questo, bisogna dirlo, nel silenzio delle segreterie dei Partiti. Anche le cose migliori realizzate dal centrodestra sono passate quasi inosservate per l'assenza di un vero progetto di sviluppo coordinato dalle autorità regionali e condiviso dalla associazioni di categoria, dai sindacati, dai partiti. E' insomma mancato quel master-plan dello sviluppo regionale di cui la Calabria aveva ed ha grande necessità. Non è bastato evidentemente sostituire il Presidente uscente con l'ottima proposta di Sergio Abramo che è stata travolta dal dissenso maturato tra gli elettori di centrodestra che hanno avvertito un sentimento di disillusione e sfiducia. Questo disastro consegna La Calabria ad un centrosinistra variopinto ed a regia diessina con la certezza che le gestioni clientelari e l'assenza di una vera azione di governo nulla di buono promettono per il nostro futuro.
In queste ore il varo del Governo Berlusconi-bis ed il dibattito aperto nel centrodestra sulla costituzione di un nuovo soggetto politico che riunisca le varie anime del centrodestra ci vedono attenti e consapevoli nell'affermare che è tempo di aprire una stagione politica nuova del nostro Paese e più segnatamente della nostra Provincia. Accogliamo con grandi aspettive la annunciata volontà del Governo nazionale di fare del mezzogiorno una priorità della nuova azione di governo che ha trovato una espressione tangibile nella nomina a Sottosegretario alle Attività produttive di Giovan Battista Caligiuri. In questa nuova fase abbiamo la volontà di fare dei Gruppi consiliari della Cdl soggetti di protagonismo politico ripartendo dalle macerie del risultato elettorale con queste liee-guida:
1) Ripensare la politica, riprendendo la discussione ed il dibattito politico in tutte le sedi guardando alla annunciata riforma del sistema elettorale ed a classi dirigenti attente ai temi dello sviluppo del mezzogiorno;
2) Riprendere l'iniziativa, ripartendo dalle città del nostro territorio e cioè da quelle ben governate dal centrodestra che necessitano di sostegno e di valorizzazione in maniera da rendere caratterizzante in Calabria l'esempio delle buone pratiche;
3) Rilanciare l'azione delle forze politiche ripartendo dai Partiti. Mai più gestioni distratte e personalistiche ricercando momenti di confronto e sintesi che consentano di allargare la base della partecipazione popolare ai processi di cambiamento.
In questa nuova stagione della politica, che si annuncia difficile ma decisiva, saremo impegnati a rappresentare quegli ampi strati della nostra società che chiedono ancora che il cambiamento in senso liberale e riformatore, la difesa della tradizione cattolica e solidale, l'identità nazionale possano diventare i tratti distintivi della politica del centrodestra nei prossimi anni.”

Loiero: “Presto Pisanu sarà in Calabria”

28/04 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, oggi a Roma per presiedere il 39/mo premio Festa dei calabresi nel mondo Brutium, ha avuto un incontro con il ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, nel corso del quale ha parlato della grave situazione della criminalita' calabrese. ''Il ministro Pisanu - ha detto Loiero - mi ha promesso che entro breve sara' in Calabria''. Il problema della criminalita' in Calabria e' stato al centro del ''lungo e cordiale'' incontro avuto oggi con Pisanu. ''Si tratta - ha sottolineato Loiero - di una situazione che in questi ultimi anni ha acquisito dimensioni sempre piu' allarmanti, con un' opinione pubblica che a gran voce da tempo sollecita una presenza piu' attiva della Stato. Ed e' in questa prospettiva che si e' anche valutata l' opportunita' di un viaggio del Ministro in Calabria. A Pisanu, in particolare, secondo quanto e' stato riferito, e' stata prospettata l' esigenza che il fenomeno, proprio alla luce degli avvenimenti di questi giorni, venga affrontato con la necessaria determinazione in un quadro di piu' generale lotta alla macro e microcriminalita'. ''La gente - e' scritto in una nota - vuole sicurezza e giustamente pretende che non si verifichino piu' episodi come quello di Nardodipace dove alcuni giovani, dopo aver avviato una piccola impresa a dimensioni familiari, sono stati costretti dal prepotere della 'ndrangheta a chiudere''. ''Sono episodi come questi - ha fatto osservare Loiero al Ministro - che scoraggiano l' imprenditoria impedendo di fatto il decollo economico di una Regione che ha enormi potenzialità''.

Meduri (DL) “Un casinò era l’idea che ci mancava”

28/03 ''Ecco l'idea che mancava: 'Piu' casino' per tutti'. Per fortuna l'ha trovata il neo ministro Micciche' magari in collaborazione con il collega Calderoli che dovrebbe aver mantenuto nonostante la crisi di governo l'incarico di commissario straordinario per i forestali calabresi''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare della Margherita, Luigi Meduri. ''Probabilmente - ha aggiunto - i forestali potrebbero essere ricollocati come croupier in qualche casino' da aprire in Calabria. Davvero brillante. Del resto c'era da aspettarselo dopo la finanza creativa. In pochi giorni questo governo ha stabilito di volerci svendere le spiagge, impiegare nelle case da gioco e relegarci a osservatori del lusso altrui''. ''Per il momento - ha concluso Meduri - riteniamo che il centrodestra nel programma di governo per il Mezzogiorno abbia sbagliato un accento su casinò''.

Chirarella (AN) dopo l’intimidazione: “Sono preoccupato”

28/04 ''Non so se tutto quello che e' avvenuto sia riconducibile alle cose che ho detto. Sicuramente ora comincio ad essere preoccupato e seriamente''. E' quanto ha detto stamane il consigliere regionale di An, Egidio Chiarella, nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha illustrato le intimidazione subite nei giorni scorsi. Ieri mattina, mentre Chiarella era a Roma, e' stata consegnata alla sua segreteria una busta senza mittente con all' interno un proiettile ed una lettera con minacce. ''Ho sicuramente la voglia - ha aggiunto Chiarella - di andare avanti, nonostante dopo la mia rielezione qui e' successo il pandemonio. Ritengo che questa mia rielezione, probabilmente, non e' piaciuta a qualcuno. Io non sono un uomo di malaffare, non sono uno che ha problemi di nessuna natura. Sono uno che fa politica alla luce del sole. Non so perche' devo essere combattuto: nel mio partito di Catanzaro ed una frangia anche di Lamezia, mi combattono tutti ferocemente. Non so perche'''. ''Forse e' perche' - ha concluso - rivendico cio' che viene dalla mia vittoria ed andro' avanti verso questa direzione, come qui a Lamezia: io sono per la legalita' e per la governabilita'. Non posso lasciare una citta' in balia delle onde ed e' normale che nelle cose positive sosterro' questo sindaco''.

Iovene (DS) chiede l’attivazione del PON sicurezza a Lamezia

28/04 L' attivazione immediata a Lamezia Terme del ''Pon Sicurezza per il Mezzogiorno'' e l' avvio di un' attivita' ispettiva interna per chiarire la situazione in cui si trova il Centro Meccanizzazione Postale di Lamezia: sono queste le richieste avanzate dal sen. Nuccio Iovene, dei Ds, in una interrogazione ai Ministri dell' Interno e delle Comunicazioni, dopo una serie di atti intimidatori ai danni di lavoratori del centro ed il tentato omicidio di due di loro, avvenuto nei mesi scorsi. ''A febbraio - ha sostenuto Iovene - contro due lavoratori del Centro sono stati esplosi dei colpi di pistola mentre lasciavano il posto di lavoro. Uno dei due e' stato alcuni giorni in coma e ha riportato lesioni gravissime. Gli atti intimidatori sono continuati in questi giorni quando e' stata data alla fiamme l' automobile del responsabile delle Risorse umane del Centro e sono state tagliate le gomme dell' automobile di un caposquadra che prestava servizio postale aeroportuale. Recentemente e' stata pubblicata sulla stampa locale un' intervista al capo della squadra mobile di Catanzaro nella quale si affermava che il tentativo di omicidio ai danni dei due dipendenti sarebbe da attribuirsi a cause connesse all' ambiente di lavoro''. ''Questi ultimi atti intimidatori, a cui se ne sommano altri avvenuti nei mesi scorsi - ha proseguito Iovene che nei giorni scorsi ha visitato il centro - hanno generato nei lavoratori del Centro Meccanizzazione un clima di paura e di insicurezza che ha turbato anche la serenita' delle loro famiglie. Il Centro e' una struttura molto importante per la Calabria e per l' intero Paese e vi lavorano oltre 200 persone; esprime l' innovazione tecnologica e, grazie alla massimizzazione del livello di meccanizzazione ed automazione, consentira' di integrare e semplificare i processi produttivi. Recentemente sono stati investiti, per ristrutturazione, 25 milioni di euro, che dovrebbero consentire di fare assumere al Centro un ruolo ed una funzione molto piu' significativi nel sistema di distribuzione della corrispondenza''. Iovene ha quindi chiesto di sapere dai Ministri ''se non si ritenga attivare immediatamente il 'Pon Sicurezza per il Mezzogiorno', e ''se non si ritenga di dover affiancare alle indagini delle forze di polizia e della magistratura, anche un' attivita' ispettiva, per quanto di competenza aziendale''. Il parlamentare, infine, ha chiesto di sapere ''se, alla luce della concentrazione degli accadimenti nel tempo e attorno ad un luogo specifico, non si ritenga di approfondire e rafforzare le indagini e le iniziative volte a garantire la sicurezza dei lavoratori, accertare le responsabilita' dell' accaduto e assicurarne i responsabili alla giustizia, salvaguardare la funzione e le potenzialita' del Centro Meccanizzazione Postale di Lamezia Terme anche attraverso misure di prevenzione e controllo''.

Pietro Melia lascia Forza Italia e aderisce al Nuovo PSI

28/04 ''La mia esperienza con Forza Italia, iniziata sei anni fa, spontaneanente e per scelta, si ferma qui''. Inizia cosi' la lettera di Pietro Melia, giornalista della Rai Calabria, al coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per comunicare le suo dimissioni dal partito e il suo passaggio al Nuovo Psi. ''Non bastasse -scrive Melia- lo scollamento tra centro e periferia, l'inesistenza di strutture territorialmente con un minimo di organizzazione (sedi naturali e insopprimibili di dibattito e di confronto), e un ceto politico inadeguato, distante anni luce dai problemi della societa' e delle fasce economicamente piu' deboli ed emarginate, tutto proteso invece all'auto conservazione e a succedere a se stesso, si aggiunge ora la proposta, lanciata personalmente da Berlusconi, di un partito unico dei moderati in Italia sul modello delPpe in Europa. Non faccio parte di questa ipotizzata famiglia e dunquela mia casa non puo' essere li'''. A giudizio di Melia ''chiedere ad un socialista, e ai socialisti in genere, di rinunciare alla liberta' e ai valori di cui si nutre significa chiedergli di abdicare alla propria storia e alla propria cultura, al proprio sentire, e di omologarsi al 'pensiero unico', da sempre osteggiato e combattuto da chi crede e pratica in assoluta indipendenza, come appunto i socialisti, i principi universali della dialettica democratica e della civilta' politica''. Melia esce da Forza Italia ed approda, da socialista, al Nuovo Psi perche', spiega a Bondi e Berlusconi, ''ho condiviso, condivido edoggi mi sento di dover continuare a sostenere l'apprezzabile sforzo di quanti nel Nuovo Psi lavorano caparbiamente per mantenere e consolidare l'identita' e l'autonomia socialista, privilegiando sempre, nell'ambito di una diaspora si spera ormai prossima al capolinea, le ragioni che uniscono e non quelle che per anni hanno diviso i socialisti italiani e calabresi''.

Donnici nominato responsabile nazionale per il Mezzogiorno di Italia dei Valori

28/04 Il leader nazionale dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha nominato responsabile nazionale del partito per il Mezzogiorno il coordinatore regionale della Calabria, Beniamino Donnici. ''E' un incarico - ha detto Donnici - che mi riempie di orgoglio perche' il meridionalismo e' parte del mio Dna culturale e politico. Esercitero' al meglio delle mie possibilita' il compito che il Presidente nazionale mi ha affidato, consapevole che in questa fase storica le spinte leghiste stanno spostando al nord il baricentro della politica''. Nei prossimi giorni Donnici, che e' anche responsabile nazionale Enti Locali, partecipera' ad un incontro di tutti i responsabili dei partiti dell'Unione con Romano Prodi, alla cui organizzazione sta lavorando il responsabile della Margherita Riccardo Villari, al fine di ''promuovere iniziative comuni finalizzate a proposte programmatiche per il Sud''. ''Questa iniziativa - ha aggiunto Donnici . unitamente al confronto avviato tra i Presidenti delle regioni meridionali, e' la migliore risposta al pressappochismo ed alla superficialita' con la quale il governo Berlusconi affronta il tema 'Mezzogiorno', di fatto cancellandolo dall'agenda delle priorita', ovvero affidandolo alle estemporanee provocazioni ora di Calderoli, ora di Tremonti. Per quanto ci riguarda, questo tema deve essere riscoperto e rilanciato quale centrale e decisivo nelle scelte programmatiche del futuro governo Prodi''. ''Piaccia o non piaccia - ha concluso - nel Sud e nel Mediterraneo si giochera' nei prossimi anni la grande sfida del futuro, non solo per regioni meridionali, ma per il Paese e l' intera Europa''.

Bruno (DL) “Rilanciare la sfida proposta da Tremonti”

27/04 “Attutito il clamore suscitato dalla ricetta di Tremonti per il Sud e verificata, contemporaneamente, la forte reazione negativa che le sue proposte hanno provocato, resta il merito delle questioni poste, rispetto alle quali alcune riflessioni vanno fatte.” E’ quanto ha affermato il coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno a proposito delle affermazioni di Tremonti. “Non credo - ha proseguito Bruno - basti appellarsi alla scarsa credibilità che il Vice Premier ha nei confronti del Mezzogiorno per evitare di confrontarsi sui due grandi temi, turismo e credito, che riguardano direttamente il Sud. Non basta dire di no alle ricette sbagliate. Il centrosinistra si prepara a governare il Paese ed è già subentrato alla guida di regioni in situazioni drammatiche sul piano economico e sociale come quella calabrese. Puntare a ereditare solo macerie non può essere il nostro obiettivo. Dobbiamo anzi andare a scoprire le carte del centrodestra e verificare se si tratta solo di propaganda o se esistono le condizioni minime di un confronto vero sui problemi che interessano la gente del nostro Mezzogiorno. Esistono alternative più credibili e attuabili delle idee che il già defenestrato superministro dell'economia ha partiorito; tuttavia i problemi posti sul tappeto esistono. Sia sulla proposta della grande banca del Sud per il Sud, che sull’esigenza di un piano strutturale per il turismo nel Sud, bisognerebbe non solo accettare la sfida di Tremonti, ma rilanciare, pretendendo che le idee si trasformino in obiettivi strategici dell'intero Governo nazionale e che verso tali obiettivi siano indirizzate (dunque spostate) le necessarie risorse, a partire dalla prossima finanziaria.È probabile che ciò non avvenga. Le risorse non ci sono, l'asse del Nord caratterizza ancor più di prima il Governo, la devolution andrà avanti contro il Sud; ma noi abbiamo comunqueil dovere di verificare fino in fondo ogni singola volontà che possa tornare utile alle nostre comunità. Dire di no in premessa a qualsiasi idea o proposta avanzata senza proporre a nostra volta, senza sperimentare e confrontarsi con il Governo nazionale non è utile alle forze riformiste e soprattutto non è quello che la gente si aspetta da noi”.

Barile (CDL) “Analisi del voto per ripartire dalla pesante sconfitta delle elezioni”

27/04 Promosso da Mimmo Barile, coordinatore della Cdl in Consiglio provinciale, un'incontro tra tutti i consiglieri della casa della Libertà per analizzare il voto delle ultime elezioni regionali, e fare il punto sull'attività d'opposizione in Consiglio provinciale. Nel corso della riunione, che si terrà a partire dalle 11 nella sede dei gruppi consiliari (Largo Vergini) sarà elaborato e, quindi, reso pubblico un documento politico che riassumerà l'attività della minoranza consiliare e renderà note le future strategie della Cdl. <<Partiamo dall'analisi del voto - ha spiegato Mimmo Barile - perchè è propedeutica a qualsiasi altro discorso. Oggi in Calabria la Casa delle libertà, tranne l'iniziativa meritoria di qualche singolo, non si è ancora interrogata sulle ragioni di una pesante sconfitta, ed ancora in pochi hanno inteso fare tesoro di questa esperienza negativa per proporre una stagione nuova della Casa delle Libertà. Assieme ai miei colleghi consiglieri vogliamo fornire questo contributo e tracciare una strada di proposta e di impegno politico che sia fortemente condivisa dalla gente. Approfitteremo della riunione anche per fare il punto sul nostro impegno in Consiglio provinciale analizzando anche l'attività della Giunta provinciale che, dopo un anno di attività, non sta certamente brillando per iniziativa e per capacità di risolvere le tante situazioni di crisi che si registrano in Provincia di Cosenza>>.

Rapporto dei DS sulla crescita della criminalità, In Calabria è emergenza

27/04 I Democratici di sinistra - in vista della 'Conferenza nazionale sulla mafia' che si terra' a Palermo il 29 e 30 aprile - lanciano l'allarme sulla crescita della criminalita' organizzata e presentano un dossier, distribuito in conferenza stampa a Montecitorio, con le cifre dell'escalation.
RACKET - 160 mila commercianti pagano il pizzo. In Sicilia lo pagano in 50 mila, pari al 70% degli esercenti dell'isola. In Calabria lo pagano in 15 mila, ossia il 50% degli esercenti. In Campania 40 mila (40%), in Puglia 17 mila (30%), in Basilicata 1000 (10%), nel Lazio 6000 (10%), in Abruzzo 2000 (10%), in Lombardia 5000 (5%), in Piemonte 2000 (5%), in Emilia 2000 (5%), circa 20 mila nelle altre regioni. (Dati di 'Sos Impresa').
EMERGENZA CALABRIA - Nel 2000 le intimidazioni sono state 41, 53 nel 2001, 71 nel 2002, 89 nel 2003 e 88 nel 2004. Ecco il riassunto ''dell'attacco alla vita democratica'' nel 2003-4.Lettere, recapiti di proiettili e simili: 44; autovetture incendiate: 42; danneggiamenti 22; utilizzo di ordigni esplosivi: 18; incendi su proprieta' privata: 17; incendi su strutture pubbliche: 12; colpi di arma da fuoco contro beni pubblici e privati 15; distruzione di alberi: 4; aggressioni: 3.(Dati della 'Legautonomia della Calabria').
MAFIA FATTURA 100 MLD EURO L'ANNO - La cifra e' pari al 9,5% del prodotto interno lordo del 2004 stimato in 1.052 mld di euro. Il narcotraffico e' il piu' redditizio (59.022 milioni). (Dati 'Eurispes').
BENI CONFISCATI, SOLO L'1% - Tra il 1992 e il primo semestre del 2004 le forze di polizia hanno sequestrato e confiscato beni ai clan per oltre 3 miliardi e 800 milioni di euro: la cifra e' inferiore all'1% del giro d'affari delle mafie. Dopo l'abolizione del Commissario nazionale per i beni sequestrati, non esistono dati complessivi su confische, assegnazioni e sequestri. (Dati 'Eurispes').

Pappaterra (Sdi) propone una Proposta di Legge per l’emergenza rifiuti in Calabria

27/04 Domenico Pappaterra, deputato dello Sdi, e' il primo firmatario di una proposta di legge sull' emergenza nel settore dei rifiuti e della depurazione in Calabria che, all' art. 1, riprende integralmente il testo inserito nel ''decreto Campania'' poi soppresso in sede di approvazione dalla Camera. La proposta di legge, firmata, oltre che da Pappaterra, dai parlamentari calabresi del centro sinistra Minniti, Oliverio, Bova, Meduri, Camo, Mancini e Dorina Bianchi, individua i principi ai quali le ordinanze di protezione civile devono attenersi per la soluzione delle posizioni debitorie. ''Se sara' approvata - afferma Pappaterra - la proposta di legge, cosi' come e' avvenuto per la Regione Campania, mettera' i Comuni della Calabria nelle condizioni di poter ripianare i loro debiti attraverso il ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti che subentra nei crediti vantati. La proposta dovrebbe avere un iter parlamentare abbastanza spedito in quanto il Governo, in sede di approvazione del cosiddetto 'decreto Campania', si e' impegnato a recuperare anche per la Calabria le medesime disposizioni attraverso l' accoglimento dell' ordine del giorno presentato dai deputati calabresi del centro sinistra''. L' approvazione del provvedimento, secondo il parlamentare dello Sdi, sarebbe ''un atto di giustizia parlamentare che eviterebbe alla Calabria di misurarsi con una crisi del settore altamente drammatica che, se non risolta, rischia di travolgere le societa' di gestione degli impianti, di condurre al licenziamento di centinaia di lavoratori e di paventare seri rischi di natura ambientale per l' imminente stagione estiva. Mi appello alla sensibilita' del sottosegretario Ventucci, in rappresentanza del Governo e del presidente della Commissione Ambiente, Armani, affinche' la proposta di legge abbia un veloce iter parlamentare che ci conduca in tempi ragionevoli a dare una risposta legislativa ad un grave problema che non puo' rimanere irrisolto. Cosi' come - conclude Pappaterra - invito il Presidente della Regione Calabria, i Presidenti delle Province calabresi e tutti i Sindaci della regione a svolgere un ruolo attivo per favorire l' approvazione della legge''.

Sgobio (Pdci) “Il Governo intervenga prima che degeneri la protesta degli ex LSU del Parco del Pollino”

27/04 ''Il governo raccolga il grido d' allarme lanciato dalla Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, che hanno annunciato che se non vi saranno segnali di schiarita e di certezze da parte del Ministero, nei prossimi giorni, gli ex 334 lavoratori socialmente utili del Parco nazionale del Pollino attueranno iniziative di lotta''. E' quanto sostiene il capogruppo dei comunisti italiani alla Camera dei Deputati, Pino Sgobio, in una interrogazione parlamentare ai Ministri del Lavoro e dell' Ambiente. ''Da notizie provenienti dalle organizzazioni sindacali - ha aggiunto Sgobio - si apprende che da quattro mesi i lavoratori non percepiscono lo stipendio e che all' ente Parco non vengono trasferiti i fondi dalle Regioni per ragioni burocratiche e per scarsa sensibilita' da parte dei responsabili delle due Regioni e del Parco stesso''. ''I Ministri competenti intervengano urgentemente - ha concluso - ciascuno per i propri ambiti, presso i soggetti interessati, al fine di tutelare i diritti, la dignita' e la professionalita' dei lavoratori coinvolti, per garantire ai lavoratori stessi un futuro certo e sicuro, in aree geografiche estremamente delicate dal punto di vista occupazionale e purtroppo gia' interessate da altre e gravi vertenze''.

Busta con proiettile recapitata al consigliere Chiraella (An)

27/04 Egidio Chiarella, consigliere regionale della Calabria di An, ha reso noto di avere ricevuto una busta contenente un proiettile e una lettera contenente frasi minacciose e insulti nei suoi confronti. La busta e' stata recapitata alla sede della segreteria di Chiarella, a Lamezia Terme. ''Ritengo, a questo punto - ha commentato Chiarella - che si sia superato ogni limite e chiedo che la Procura della Repubblica di Lamezia Terme intervenga direttamente sulla vicenda. Quanto e' accaduto rappresenta un'ulteriore tappa dell'attivita' di denigrazione per delegittimare il mio tentativo di portare la serenita' e la governabilita' a Lamezia Terme ed in provincia di Catanzaro''. La settimana scorsa Chiarella aveva ricevuto un'altra lettera con frasi minacciose. ''Quella di oggi - ha detto ancora Chiarella - e' dunque la seconda intimidazione attuata ai miei danni dopo la consultazione che ha sancito la mia nuova elezione nel Consiglio regionale della Calabria. Sono stato il consigliere di An piu' votato e non so se questo ha disturbato i progetti di qualcuno''. Nelle settimane scorse Chiarella aveva criticato la gestione della Federazione provinciale di Catanzaro di An, chiedendo, tra l'altro, la sostituzione del commissario. ''Una battaglia - ha detto ancora Chiarella - che ho intenzione di portare avanti. Il commissario va sostituito al piu' presto in considerazione del fatto che ha gestito la federazione, insieme ai suoi sponsor, come un condominio di casa propria''. Chiarella ha anche reso noto che domattina a Lamezia Terme incontrera' i giornalisti ''per denunciare pubblicamente l'ennesima vile intimidazione subita''.

Donati (Verdi): “L’Anas un carrozzone degli anni 80”

27/04 ''Anche se e' diventata una S.p.A., l' Anas si conferma quel carrozzone inefficiente, tristemente noto negli anni '80''. E' quanto afferma la senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi-Unione in commissione lavori pubblici e trasporti commentando la relazione della Corte dei Conti sulla societa'. ''Lentezze e ritardi nella realizzazione delle opere - afferma la Donati - dimostrano che l' attuale gestione dell' Anas non funziona, esattamente come non funziona la Legge Obiettivo''. ''La Corte dei Conti ha denunciato oggi notevoli ritardi nei tempi di realizzazione delle infrastrutture e 'una diminuita capacita' di esecuzione di opere correlata alla diminuita capacità di spesa della societa''. Questo - sottolinea Donati - conferma che la gestione dell' Anas, pur diventata una Societa' per Azioni, non ha promosso efficienza e trasparenza''. ''I nuovi vertici della societa', scelti dal ministro Lunardi - dice la senatrice dei Verdi - non sono evidentemente all' altezza del compito cui sono chiamati, come abbiamo gia' denunciato attraverso numerose interrogazioni parlamentari. Quello dell' Anas e' un misto di inefficienza ed incapacita'. Basta citare un esempio: la gestione disastrosa della Salerno - Reggio Calabria, che causo' il blocco di centinaia di veicoli per giorni in mezzo al gelo. Ad oggi e' chiaro il fallimento incassato dalla Legge Obiettivo, ideata dal ministro Lunardi quale carburante per la macchina del fare del governo Berlusconi; un fallimento - conclude Anna Donati - che riguarda anche la societa' Anas che, per ritardi, lentezze ed inefficacia si conferma il vecchio carrozzone degli anni '80''.

Nuova riunione dei partiti di maggioranza al Comune di Castrovillari

27/04 Si sono ritrovati tutti intorno ad un tavolo per discutere il futuro della Casa delle liberta' i rappresentanti di An, Udc, Nuovo Psi e quelli di Forza Italia di Castrovillari. Un incontro al quale ha partecipato il sindaco Franco Blaiotta e che e' stato definito ''storico'', da Pasquale Saladino, capogruppo di Fi, dopo tre anni di chiusura totale. La discussione, secondo quanto si e' appreso, e' stata ''cordiale'' e sarebbero anche stati fatti i primi passi di sistensione. I rappresentanti delle forze di centrodestra torneranno a riunirsi tra un paio di giorni, ma prima i partiti dell' attuale maggioranza si ritroveranno per discutere i passi da fare verso Forza Italia. Secondo alcune indiscrezioni, qualche perplessita' sul ritorno di Fi nella maggioranza al Comune sarebbe stata e' stato espresso dal Nuovo Psi, ma l' argomento sara' affrontato piu' avanti. A giudizio di Saladino i primi segnali politici potrebbero arrivare gia' in fase di votazione di bilancio, prossima scadenza politico-istituzionale per la giunta Blaiotta. Se il rientro di Fi ci sara', ha aggiunto Saladino, il percorso comportera' ''un sacrificio per tutti'', ma sara' ''un sacrificio necessario''.

Ratificata dal Consiglio comunale di Vibo la nuova Giunta

27/04 Il consiglio comunale di Vibo Valentia ha ratificato nella serata di mercoledì i dieci assessori che formeranno la Giunta presieduta da Franco Sammarco, eletto sindaco in occasione delle amministrative del 3 e 4 aprile scorsi. Gli assessori sono Assunta Achille, Daniele De Sossi e Antonino Daffina' (Margherita); Antonio Iannello e Giuseppe Romano (Ds); Vincenzo Tedeschi (Udeur); Vito Pitaro (Socialismo e' Liberta'); Carmelo Aiello (Sdi); Domenico Ruffo (Verdi) e Alfredo Federici (Rifondazione comunista). Marco Talarico, dell' Udeur, e' stato nominato presidente del Consiglio. Per effetto delle nomine ad assessore di otto consiglieri comunali, subentrano nell' assemblea Francesco Piperno, Pasqualino Barbuto e Giuseppe Macri' (Margherita); Michele Furci e Manlio Mazza (Ds); Gioele Pelaggi (Udeur); Leoluca Antonio Curello (Socialismo e' Liberta'); Gianfranco Marataro (Verdi). Sono stati nominati da esterni gli assessori Aiello (Sdi) e Federici (Rifondazione).

GB Caligiuri nominato sottosegretario. Confermati gli altri calabresi. Tutte le nomine.

26/04 Giovan Battista Caligiuri, ex coordinatore regionale di Forza Italia, e' la new entry calabrese nel secondo Governo presieduto da Silvio Berlusconi. Caligiuri e' stato nominato sottosegretario alle Attivita' produttive. Gli altri calabresi che facevano parte, chi come viceministro e chi come sottosegretario, del primo Governo Berlusconi, sono stati tutti confermati. Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc, e Francesco Nucara, segretario nazionale del Pri, mantengono la carica di viceministro, rispettivamente alle Infrastrutture e Trasporti ed all' Ambiente. Per quanto riguarda il ministero della Giustizia, restano sottosegretari Jole Santelli, di Forza Italia, e Giuseppe Valentino, di An. Conferma, infine, al Ministero delle Attivita' produttive, come sottosegretario, anche per Giuseppe Galati, dell' Udc. Il Sindaco di Cosenza, Eva Catizone, ha inviato a Caligiuri, neosottosegretario alle attivita' produttive, un telegramma in cui esprime le sue ''piu' vive felicitazioni per il suo prestigioso ed autorevole incarico''.”La sua nomina – prosegue la Catizone - a sottosegretario alle attività economiche e produttive merita l’apprezzamento mio personale, della giunta municipale, ma anche quello dei cittadini di Cosenza, che saranno certamente fieri di poter annoverare un loro rappresentante nella compagine di governo appena varata.” “Sono certa che nel corso del suo mandato saprà tenere ben presenti le istanze del nostro territorio, così come quelle di tutta la Calabria, specie in un settore quanto mai delicato ed importante per la crescita e lo sviluppo della nostra terra, come quello di cui è stato chiamato ad occuparsi. La fiducia che il capo del governo ha avuto nei suoi confronti è sicuramente ben riposta per le sue capacità, la sua cultura, la sua lunga esperienza politica. Al di là delle appartenenze e delle ideologie, oggi riteniamo di dover salutare la sua nomina come un giusto riconoscimento al suo impegno, alla sua correttezza, al suo stile.”
Questo l’elnco completo dei ministri e sottosegretari del Governo Berlusconi Bis:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Sottosegretario di Stato: Paolo Bonaiuti (per l'informazione e l'editoria)
MINISTERI SENZA PORTAFOGLIO
Riforme istituzionali e devoluzione
Sottosegretari: Aldo Brancher, Antonio (Nuccio) Carrara
Attuazione programma di governo
Sottosegretario: Giovanni Dell'Elce
Funzione pubblica
Sottosegretario: Learco Saporito
Affari regionali
Sottosegretari: Alberto Gagliardi, Luciano Gasperini
Rapporti con il Parlamento
Sottosegretari: Cosimo Ventucci, Gianfranco Conte
MINISTERI CON PORTAFOGLIO
Affari esteri
Sottosegretari: Roberto Antonione, Margherita Boniver, Alfredo Luigi Mantica, Giampaolo Bettamio, Giuseppe Drago
Interno
Sottosegretari: Maurizio Balocchi, Antonio D'Ali', Alfredo Mantovano, Michele Saponara, Gianpiero D'Alia
Giustizia
Sottosegretari: Jole Santelli, Giuseppe Valentino, Luigi Vitali, Pasquale Giuliano
Economia e Finanze
Vice Ministro: Mario Baldassarri, Giuseppe Vegas
Sottosegretari: Maria Teresa Armosino, Manlio Contento, Daniele Molgora, Michele Vietti
Attivita' Produttive
Vice Ministro: Adolfo Urso
Sottosegretari: Giuseppe Galati, Mario Valducci, Roberto Cota, Giovan Battista Caligiuri
Istruzione, universita' e ricerca
Vice Ministro: Guido Possa, Giovanni Ricevuto
Sottosegretari: Valentina Aprea, Maria Grazia Siliquini,
Lavoro e politiche sociali
Sottosegretari: Alberto Brambilla, Maurizio Sacconi, Grazia Sestini, Pasquale Viespoli, Roberto Rosso, Francesco Saverio Romano
Difesa
Sottosegretari: Filippo Berselli, Francesco Bosi, Salvatore Cicu, Rosario Giorgio Costa
Politiche agricole e forestali
Sottosegretari : Paolo Scarpa Bonazza Buora, Gianpaolo Dozzo, Teresio Delfino
Ambiente e tutela del territorio
Vice Ministro: Francesco Nucara
Sottosegretari: Stefano Stefani, Roberto Tortoli
Infrastrutture e trasporti
Vice Ministro: Ugo Martinat, Mario Tassone
Sottosegretari: Nino Sospiri, Guido Viceconte, Paolo Ugge', Silvano Moffa, Mauro Del Bue, Federico Bricolo
Salute
Sottosegretari: Cesare Cursi, Domenico Di Virgilio, Elisabetta Casellati, Domenico Zinzi
Beni culturali
Vice Ministro: Antonio Martusciello
Sottosegretari: Nicola Bono, Mario Pescante,
Comunicazioni
Sottosegretari: Massimo Baldini, Paolo Romani
Domani dibattito e voto di fiducia entro le ore 19

Loiero si dimette da deputato. Messaggio di Casini

26/04 L'Aula della Camera ha preso atto delle dimissioni da deputato di Agazio Loiero (Margherita) ed Augusto Battaglia (Ds), eletti rispettivamente presidente della Regione Calabria e consigliere regionale del Lazio. Ad entrambi il presidente Pier Ferdinando Casini ha manifestato anche a nome dell'Assemblea di Montecitorio gli auguri di buon lavoro nel loro nuovo incarico, ''dove svolgeranno sicuramente un produttivo mandato''. Casini ha letto il testo della missiva di Loiero questa sera in aula. L’augurio di “buon lavoro nell'interesse della regione Calabria” e' stato salutato con un applauso dall'aula.

Loiero: “Il nodo delle devolution non si scioglie con la nomina di un sottosegretario”

26/04 ''Il nodo delle riforme, e in particolare della devolution, che e' stato uno dei motivi del tonfo elettorale della Casa delle Liberta' soprattutto nel sud, non si risolve inventandosi, accanto a Calderoli, un sottosegretario di An e cercandolo tra i meridionali''. Lo afferma Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria, secondo il quale ''non e' questo il problema''. ''Occorre invece - aggiunge Loiero - avere il coraggio di riconoscere che tutto l'impianto riformatore del centrodestra non regge e quindi fermare una riforma che gli italiani hanno mostrato di non volere. Questa sarebbe la vera discontinuita' con il passato''.

Pacenza (DS) “Finiti i soldi per i depuratori”

26/04 ''Negli anni scorsi sono state appaltate opere di ammodernamento, costruiti impianti di depurazione e si sono firmati contratti con le imprese. Ma oggi non ci sono i soldi ne' per ottemperare agli impegni assunti, ne' per il completamento e la messa in funzione degli stessi impianti''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale dei Ds Franco Pacenza, che stamattina, a Catanzaro, insieme ad una delegazione di sindaci dell' alto Ionio cosentino, ha incontrato il commissario per l' emergenza ambientale, prefetto Bagnato. ''La riunione, che ha visto la partecipazione dell'assessore all'Ambiente della Provincia di Cosenza Luigi Marrello e del segretario dell'Ato di Cosenza Gianfranco Volpe - riferisce Pacenza - segue altre che si sono tenute nel Comune di Villapiana. L'obiettivo e' mettere intorno allo stesso tavolo i diversi soggetti interessati all' emergenza ambientale per superare l' interruzione delle attivita' poste in essere nei mesi scorsi dalle imprese esecutrici, considerato che i diversi solleciti dei vari Comuni sono rimasti lettera morta. Su questi temi e' urgente fare chiarezza fino in fondo. Mi chiedo come sia stato possibile appaltare opere e firmare contratti senza copertura finanziaria. Sin dai prossimi giorni della nuova legislatura bisognera' procedere ad una ricostruzione certa e trasparente di tutti gli atti e di tutte le obbligazioni assunte. Ed a quel punto ognuno dovra' assumersi le proprie responsabilita'''.

Napoli (AN) “Reimpiegare Placanica in ruoli civili”

26/04 ''Servono iniziative per garantire a Mario Placanica il reimpiego nei ruoli civili dello Stato''. E' quanto ha chiesto la vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, in una interrogazione rivolta ai ministri della Difesa, Antonio Martino, e dell'Interno, Giuseppe Pisanu. ''Placanica - ha aggiunto Napoli - ha chiesto di essere reimpiegato nei ruoli civili dello Stato, ove consentito dall'infermita' permanente residuatagli in conseguenza delle lesioni e dei traumi da lui riportati a causa della violentissima aggressione subita mentre si trovava, in quanto gia' ferito, sul ''defender'' dei carabinieri quel tragico 20 luglio 2001 in Genova. All'epoca il giovane carabiniere Placanica, oggi rimasto senza occupazione rifiuto' l'offerta di un posto di lavoro, rivoltogli dal Sindaco di un comune calabrese, poiche' intendeva rimanere nell'Arma dei Carabinieri''. ''Il giovane Placanica - ha proseguito - oggi e' costretto a vivere in una famiglia, composta da altre cinque persone il cui attuale aiuto economico deriva dalla sola pensione di invalidita' del padre, ammontante a circa 200 euro mensili. Placanica e' amareggiato e distrutto sul piano psicologico, anche perche' non ha nulla da rimproverarsi per la morte di Carlo Giuliani vista l'archiviazione del procedimento penale decisa dal Gup di Genova''.

Fatta la nuova Giunta a Vibo

26/04 Questa mattina al termine di una riunione interpartitica, svoltasi nella sede della Margherita, i partiti della maggioranza di centrosinistra, insieme al sindaco, hanno definito i posti nella nuova giunta. Tre assessori andranno alla Margherita, due ai Ds, uno, piu' la presidenza del Consiglio, all' Udeur, ed uno a testa allo Sdi, Rifondazione comunista, Verdi e Socialismo e' Liberta'. I nuovi assessori saranno Assunta Achille, Daniele De Sossi e Tonino Daffina' (Margherita); Antonio Iannello e Michelangelo Miceli (Ds); Vincenzo Tedeschi (Udeur); Carmelo Aiello (Sdi); Domenico Ruffo (Verdi); Vito Pitaro (Socialismo e' liberta'); Alfredo Federici (Rifondazione comunista). Infine Marco Talarico dell' Udeur e' stato designato come presidente del Consiglio comunale. Il sindaco di Vibo Valentia, Franco Sammarco, che originariamente doveva indicare un suo assessore, dopo l' esplicita richiesta della Margherita, ha deciso di cedere il posto ai Democratici di sinistra. Al termine dell'incontro Sammarco ha detto di avere ''molto apprezzato il forte senso di responsabilita' manifestato da tutte le forze della coalizione al fine di raggiungere un accordo per la formazione della giunta. Ero sicuro che alla fine tutto sarebbe andato per il verso giusto. L' avevo detto e ribadito gia' in altre occasioni: la politica ha i suoi tempi e i suoi doverosi passaggi, ma nonostante tutto mi pare che la tabella di marcia sia stata rispettata. Partiti in primis. Domani quindi mi presentero' in Consiglio non solo per giurare davanti alla mia citta', ma saro' anche lieto di comunicare i nomi degli assessori''. Le nomine degli assessori saranno ufficialmente ratificate dal consiglio comunale convocato per mercoledì alle 17,30. Il sindaco non ha ancora deciso sulle deleghe.

Loiero: “La vendita delle spiagge uscita di Tremonti, avversario del sud”

25/04 ''Fuoco, fuoco. In questo insperato rientro al governo il vulcanico vicepremier Tremonti ha avuto un'idea a dir poco geniale: vendere le spiagge. Che per una regione come la Calabria, che ha circa 800 chilometri di coste, vuol dire avere trovato il petrolio. Mi chiedo come mai nessuno ci abbia pensato prima''. A sostenerlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, commentando l'affermazione fatta dal ministro Tremonti che ha sostenuto che sarebbe propenso a vendere le spiagge per finanziare grandi piani di turismo nel Mezzogiorno. ''La verita' - ha aggiunto Loiero - e' che hanno dato a uno come Tremonti, avversario organico e puntuale del sud, l'ingrato compito di recuperare con il Mezzogiorno. Compito che tenta di portare a termine ad ogni costo e per farlo e' costretto ad inventarne delle belle. E questa, glielo riconosciamo, e' bellissima. Mentre il mondo va nel senso opposto, nel senso cioe' di preservare al meglio i patrimoni ambientali del pianeta, lui, solo contro il mondo come don Chisciotte contro i mulini a vento, vuole mettere in vendita le spiagge piu' belle del nostro meridione per consentire di realizzare strutture da turismo di massa''. ''E' vero - ha concluso Loiero - che il sud ha bisogno di investire in turismo, e' vero che fino ad ora non l'ha fatto (certo non l'ha fatto in Calabria la precedente Giunta dello stesso schieramento del ministro Tremonti), ma quella del neo-vicepremier piu' che una proposta concreta ci sembra una delle tante uscite alle quali ci ha abituati da sempre. Come dire stessa spiaggia, stesso mare''

25 Aprile: Numerose manifestazioni organizzate dal PdCI in Calabria

24/04 Sono numerose le manifestazioni organizzate dal Pdci calabrese in tutta la regione in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal regime nazi-fascista. ''Si tratta - sostiene il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi - di una commemorazione come al solito speciale perche' consente la rilettura delle pagine migliori della storia italiana del 900 e una quanto mai utile riflessione sullo stato di salute delle istituzioni democratiche italiane che quest'anno, inoltre, assume un significato politico del tutto particolare, perche' giunge nella fase di crisi conclamata del governo Berlusconi, che in questi 4 anni ha fatto di tutto per sminuire e cancellare i fondamentali significati storici e politici della Lotta Partigiana. Gli italiani hanno trovato il modo di ''liberarsi'' di Berlusconi, lanciando nel contempo un segnale di preoccupazione per la tenuta democratica delle Istituzioni''. ''Il 25 Aprile 1945- ha aggiunto - e' per i Comunisti Italiani, per i democratici autentici di questo Paese, e per la stragrande maggioranza degli italiani, la giornata in cui si e' potuto portare a termine con successo il generoso sacrificio di migliaia di Partigiani che attraverso l'eroico dissenso contro la dittatura, la militanza segreta nei partiti Antifascisti e l'arruolamento nelle Brigate Partigiane hanno dedicato la loro giovane vita al supremo interesse di un intero popolo che, tranne il caso dei ''repubblichini di Salo''', non si e' mai asservito al potere dei nemici interni ed esterni. Deve farci preoccupare il fatto che questa nobile considerazione - che fino a pochi anni fa appariva come un assodato riconoscimento antropologico dell'importanza costitutiva della Lotta Antifascista - venga oggi offuscata in maniera politicamente strumentale dalla maggioranza di centrodestra, che ha posto alla base del suo continuo tentativo di demolire il sistema democratico italiano originato dalla Liberazione, un revisionismo storico di dubbio fondamento culturale, piegato agli obiettivi di potere di una destra che sempre piu' si caratterizza per il suo spirito anticostituzionale e antidemocratico''. ''Tutti coloro - prosegue Tripodi - che ancora oggi pur occupando posti di governo continuano sfacciatamente a definire il 25 Aprile una ''festa qualunque'', non solo offendono la memoria di chi ha lottato, trovando anche la morte, contro l'invasore nazista e il governo fascista collaborazionista, ma intendono pure mistificare strumentalmente il significato politicamente chiaro e storicamente indubbio di una fase della vita italiana che e' a fondamento della democrazia repubblicana e della storia contemporanea del nostro Paese, perche' ha consentito a tutti gli italiani, di destra e di sinistra, di vivere in uno Stato libero che propugna l'uguaglianza, la solidarieta' e la difesa della pace''. ''E' soprattutto per la difesa - ha concluso - della Costituzione italiana, Repubblicana e Antifascista, che i Comunisti Italiani saranno il 25 aprile con i cittadini, i giovani, i partigiani, i lavoratori nelle piazze e presso i luoghi simbolo di una storia gloriosa. Uniti cioe' dall'obiettivo di legare la vittoria di ieri alle sfide di oggi: prima fra tutte, quella per ottenere finalmente il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq e il rispetto dell'art. 11 della Costituzione che sancisce il ripudio della guerra''.

Giura il nuovo Governo, il Berlusconi BIS

23/04 Veloce la crisi al Governo che ha portato ad un Berlusconi Bis nel giro di tre giorni. La crisi, nata il 20 aprile in Senato si è conclusa oggi poco prima delle 13. Berlusconi scioglie la riserva e presenta la lista del suo terzo governo. Al termine di un colloquio durato mezz'ora con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, ha letto ai giornalisti la composizione del nuovo Governo. La sorpresa e' l'assenza di Gasparri (sostituito da Landolfi) dopo uno scontro in An. Nel governo torna Tremonti, alla vicepresidenza del Consiglio, in coabitazione con Gianfranco Fini con il quale, l'anno scorso, c'erano stati forti contrasti. Entrano anche il socialista Caldoro, il repubblicano La Malfa e il forzista Micciche', al quale e' affidato il nuovo ministero per lo sviluppo e la coesione territoriale. Cambiano posto Buttiglione e Scajola. Oltre a Gasparri, restano fuori Urbani, Marzano e Sirchia. In serata il nuovo Governo ha giurato nelle mani di Ciampi. Questa la sua composizione:

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Silvio Berlusconi (FI);
VICEPRESIDENTI DEL CONSIGLIO: Gianfranco Fini (AN) e Giulio Tremonti (AN).

Ministri senza portafoglio:
RIFORME ISTITUZIONALI E DEVOLUZIONE: Roberto Calderoli (LEGA);
POLITICHE COMUNITARIE: Giorgio La Malfa (PRI);
ATTUAZIONE PROGRAMMA DI GOVERNO: Stefano Caldoro (NUOVO PSI);
FUNZIONE PUBBLICA: Mario Baccini (UDC);
AFFARI REGIONALI: Enrico La Loggia (FI);
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Carlo Giovanardi (UDC);
INNOVAZIONE E TCNOLOGIE: Lucio Stanca (tecnico);
PARI OPPORTUNITA': Stefania Prestigiacomo (FI);
ITALIANI NEL MONDO: Mirko Tremaglia (AN);
SVILUPPO E COESIONE TERRITORIALE: Gianfranco Micciche' (FI).

Ministri con portafoglio:
AFFARI ESTERI: Gianfranco Fini (AN);
INTERNO: Giuseppe Pisanu (FI);
GIUSTIZIA: Roberto Castelli (LEGA);
ECONOMIA E FINANZE: Domenico Siniscalco (tecnico);
ATTIVITA' PRODUTTIVE: Claudio Scajola (FI);
ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA: Letizia Moratti (tecnico);
LAVORO E POLITICHE SOCIALI: Roberto Maroni. (LEGA)
DIFESA: Antonio Martino (FI);
POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI: Giovanni Alemanno (AN);
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO: Altero Matteoli (AN);
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI: Pietro Lunardi (tecnico);
SALUTE: Francesco Storace (AN);
BENI CULTURALI: Rocco Buttiglione (UDC);
COMUNICAZIONI: Mario Landolfi (AN).

Soriero (DS) “Governo ancora più cinico verso il mezzogiorno”

23/04 ''Non solo debole e quasi tutto fotocopia, ma ancora piu' cinico nei confronti del Mezzogiorno''. E' questa la valutazione di Pino Soriero, componente la direzione nazionale dei Ds, sul nuovo governo Berlusconi. ''Dopo aver sentito tante dichiarazioni - ha sostenuto Soriero - tese a ridimensionare la forza e la prepotenza della Lega siamo ormai a una vera e propria farsa: non solo i ministri della Lega sono riconfermati, ma emerge piu' forte l' asse tra Bossi e Tremonti. Ecco perche' sul Mezzogiorno il Governo mette una pezza che e' peggiore del buco''. ''Tentavano di annunciare un ministero per il Mezzogiorno - ha proseguito l' esponente Ds - ma non hanno avuto neanche il coraggio di chiamarlo esplicitamente cosi'. E' l' ennesima conferma di un cedimento non solo politico, ma anche culturale al leghismo. Ma le elezioni regionali hanno fatto gia' emergere una piu' forte rappresentanza del Mezzogiorno democratico. I tanti consensi al centrosinistra indicano nelle nuove Giunte regionali espresse dall' Unione i punti di riferimento democratici e meridionalisti che, attraverso un coordinamento unitario, sapranno garantire un nuovo futuro a chi vive ed opera nel sud''.

Napoli (AN) “Voterò la fiducia al Governo per disciplina. Calabria penalizzata”

23/04 ''Votero' la fiducia al Governo Berlusconi-bis solo per disciplina di partito. La Calabria, infatti, ne esce fortemente penalizzata poiche' nessuno degli eletti per la Cdl nella Regione e' entrato a far parte della rinnovata squadra dei Ministri''. A sostenerlo e' stata la parlamentare di An, Angela Napoli, vice presidente della Commissione antimafia. ''E' un rammarico personale - ha aggiunto - ed una penalizzazione che certamente non passera' inosservata ai cittadini calabresi''.

Luzzo (FI) “Il ruolo dei comuni è insostituibile”

23/04 ''Nei giorni scorsi la reazione all' intimidazione mafiosa contro la sede istituzionale del consiglio ha messo in lucecome sia insostituibile il ruolo dei comuni per la costruzione di una societa' libera da condizionamenti''. A sostenerlo e' Gianfranco Luzzo, uscito sconfitto dal ballottaggio con Gianni Speranza per la carica di sindaco di Lamezia. ''Per la salvaguardia della stessa vitalita' democratica della nostra citta' - aggiunge Luzzo in una dichiarazione - esprimo il mio impegno piu' vivo. Chiusa la fase di competizione elettorale mi impegno a favorire risposte concrete ai bisogni della comunita' sostenendo progetti di crescita e sviluppo che siano autenticamente sostenibili e rispettosi del territorio. In positivo rinnovo il mio impegno politico, aggiungendo l' augurio al sindaco Gianni Speranza di mantenere sempre alto quel sentimento di dedizione che ha manifestato per la citta', perche' riesca a unire le forze politiche e sociali garantendo sempre la massima trasparenza nella gestione amministrativa e tutelando gli interessi legittimi della citta'''. ''Nessun gruppo dirigente - afferma Luzzo - puo' eludere l' invito alla riconciliazione e al rispetto del valore democratico delle istituzioni. Sono convinto che, accanto alla formazione di una giunta che sia adeguata, e' stimolando la partecipazione alla vita pubblica che l' amministrazione sara' capace di offrire la soluzione migliore ai problemi che la nostra citta' soffre. E' mio convincimento che la governabilita' dell' Amministrazione e la capacita' di determinarsi in maniera autonoma puo' essere favorita soltanto se la strada della trasparenza e della partecipazione alla vita pubblica sara' resa percorribile''.

Dieci segretari di sezione del PRI lasciano il partito

22/04 ''Non intendiamo piu' militare in un partito, all' interno del quale non esistono spazi di democrazia e la cui linea politica nazionale e locale, e' di assoluta sudditanza a Berlusconi ed a quanti ne imitano il modo di agire e di operare''. A sostenerlo, in un comunicato congiunto, sono stati i segretari delle sezioni del Pri di Botricello, Cerva, Catanzaro Sud, Catanzaro Lido, Catanzaro Verdegiglio, Gimigliano, Magisano, Petrona', San Pietro Apostolo e Settingiano, che hanno annunciato la loro uscita dal partito ''insieme a 285 iscritti'' delle stesse sezioni. ''Eravano entrati nel Pri - hanno aggiunto gli ex segretari di sezione del partito - stimolati da Vincenzo Mazzei, che con impegno e determinazione, aveva avviato un rapido processo di costruzione del partito sull' intero territorio provinciale, fino a giungere al brillante risultato delle scorse elezioni amministrative. Oggi, a distanza di circa nove mesi dalla nomina del nuovo responsabile, il partito non solo ha cessato di esistere come soggetto politico, ma viene persino impedita la celebrazione del congresso provinciale''. ''Lasciamo, percio', unitamente a 285 iscritti alle nostre sezioni - hanno concluso gli ex segretari - il Pri, ma non ci allontaniamo dall' impegno politico, che decideremo assieme a Vincenzo Mazzei, come portare avanti, per non smarrire la proficua ed esaltante esperienza maturata''.

Caligiuri (Udeur) “Alla Legnochimica intervenga Loiero per scongiurare i licenziamenti”

22/04 Mario Caligiuri, capogruppo dell' Udeur alla Provincia di Cosenza, ha scritto al presidente della Regione, Agazio Loiero per chiedere un ''autorevole intervento - e' scritto nel testo della lettera - atto a scongiurare il licenziamento dei circa cento lavoratori della ex Legnochimica da diversi mesi in mobilita'''. L' azienda, nata nel 1975 per produrre pannelli a ciclo continuo, comincia ad avvertire le prime difficolta' nel 1992 per chiudere definitivamente i battenti nel 2002 con i dipendenti messi in mobilita'. ''Nonostante le ripetute iniziative promosse dai lavoratori - ha precisato Caligiuri - nessuna istituzione e' intervenuta per evitare la mobilita' e di conseguenza il licenziamento dei lavoratori che avverra' nell' ottobre del 2005, periodo di scadenza della mobilita'''. ''Per contribuire alla risoluzione del problema dei lavoratori della Legnochimica, della Ledorx e della Legnoservice - ha sottolineato Caligiuri - si potrebbe pensare ad un inserimento in progetti lavorativi con fondi europei e regionali. Un autorevole intervento e' necessario per scongiurare l' ipotesi del licenziamento che produrrebbe grave danno alle famiglie dei lavoratori i quali, trovandosi in eta' avanzata, troverebbero difficilmente una ricollocazione nel mercato del lavoro''.

Liberal democratici: “25 Aprile, riflettere sulla figura di De Gasperi”

22/04 Il sessantesimo anniversario della Liberazione d'Italia e', per il coordinatore regionale dei Patto dei Liberaldemocratici, Tonino Perrelli, l'occasione per pensare ''a De Gasperi, non per rivendicare a tutti i Liberaldemocratici un patrimonio che nella sua istanza morale e civile e' di tutto il popolo italiano, ma perche' quel patriottismo apparterrebbe solo al passato se non avesse trovato la sua dimensione politica nel trapasso da monarchia a repubblica''. ''Alcide De Gasperi - ha aggiunto - fu l' uomo che seppe dare corpo alle speranze ed alle tensioni ideali morali e civili che avevano alimentato le lunghe notti di veglia in montagna, che seppe e volle spezzare la funesta spirale dell' odio, che fu guida della ripresa democratica, che riusci' ad incarnare negli istituti la liberta', nelle alleanze la pace, che individuo' nel concreto della vita e della dialettica politica, la scelta capace di garantire in modo duraturo, contro ogni minacciosa spinta sovversiva, la possibilita' di espansione democratica insieme con la pace sociale. In occasione del sesto decennio del 25 aprile 1945, il Patto dei Liberaldemocratici vuole rendere doverosa testimonianza all' impegno sociale e politico di quei cattolici che, fino al sacrificio personale, si batterono per contribuire alla vittoria della liberta'''. ''Fede nella liberta' -ha proseguito Perrelli - che si riafferma nella celebrazione della piu' grande lotta che il nostro Paese ricordi, espressione di fede che si riallaccia a quella che fu la professione di fede che ebbe concretezza di realta' in Don Giovanni Milezoni col sacrificio della vita, in Luigi Sturzo, in Don Luigi Nicoletti, in Alcide De Gasperi col carcere, e che trova la sua profonda radice nell' amore di quella liberta'. Dalla lotta combattuta di questi uomini con questo spirito, viene l' orientamento e l' ammonimento per qualche cosa di nuovo, di piu' bello e di piu' santo''. ''Ed e' solo - ha concluso - per raccogliere l' insegnamento e l' ammonimento, che noi oggi, liberamente, dopo 60 anni, celebriamo questa data, per ricordare la volonta' dei nostri morti, e non tradiamo mai la loro volonta' e la loro fede''.

Vertice di maggioranza a Castrovillari: “Rilanciare l’azione politica”

22/04 ''La coalizione di governo della citta' di Castrovillari ha deciso di proseguire con rinnovato vigore il progetto politico e programmatico, presentato agli elettori nel 2002, del quale si riconosce la forza innovativa e la sua piena validita' e di superare il confronto interno ai partiti a volte esasperato che ne ha appannato l' immagine''. E' quanto si afferma in un comunicato diffuso al termine di un vertice dei partiti della maggioranza di centrodestra alla presenza di tutti i consiglieri comunali e dei segretari di partito. Nel corso della riunione, e' detto nel comunicato, i partecipanti ''hanno analizzato con un sereno ed approfondito confronto le cause della sconfitta elettorale, prendendo in esame sia la situazione politica generale che quella locale al fine di individuare le iniziative ed i percorsi necessari per rilanciare l' azione politica, tendente al recupero del consenso elettorale. La maggioranza ha sottolineato, inoltre, la positivita' dell' intenso lavoro amministrativo svolto e la forte capacita' progettuale che lo ha caratterizzato ed ha ritenuto che sia necessario farne meglio conoscere la caratterizzazione al fine di una positiva ricaduta sull'opinione pubblica, poiche' tutte le iniziative messe in atto si inseriscono in una prospettiva di sviluppo e rinnovamento della citta' che ha a disposizione cospicui finanziamenti per risolvere alcuni suoi problemi strutturali''. Secondo quanto riferito nel comunicato i responsabili dei partiti della coalizione ''hanno ritenuto di doversi attivare con ogni iniziativa affinche' la programmazione ed i progetti avviati abbiano la piu' forte ricaduta possibile sulla realta' occupazionale e sullo sviluppo della nostra comunita'. E' stata valutata, inoltre, la possibilita' di procedere ad una rimodulazione della Giunta, con una rapida e serena concertazione delle forze politiche che rappresentano la maggioranza. I partiti, infine, hanno deciso di avviare un dialogo politico con Forza Italia per verificare se e' possibile, ricostituire organicamente, la Casa delle Liberta'''.

Acri (Legautonomie) “Vicinanza agli amministratori per i vigliacchi episodi di minacce”

21/04 ''Esprimiamo vicinanza agli amministratori locali che nelle giornate di ieri sono state vittime di vigliacchi episodi di minacce''. E' quanto sostiene il presidente di LegAutonomie della Calabria e consigliere regionale, Antonio Acri, circa le intimidazioni ai danni di amministratori pubblici tra cui l'incendio del portone della delegazione comunale a Lamezia Terme. ''Al neo Sindaco di Lamezia Terme - ha aggiunto - cosi' come agli assessori dei Comuni di Argusto e di Bruzzano Zeffirio, anch'essi vittime di gravi intimidazioni, va la nostra incondizionata solidarieta'. Tre episodi in una sola giornata confermano quanto da tempo andiamo denunciando sulla necessita' che il problema della sicurezza degli amministratori, finora gravemente sottovalutato dal governo nazionale e da quello regionale, sia finalmente e decisamente affrontato. La nuova Calabria che nasce dal voto del 3 e 4 aprile, la nuova Calabria dei neo Sindaci ed amministratori locali, sono sicuro sapra' finalmente dare una risposta chiara al problema''. ''Gia' la grande partecipazione democratica - ha proseguito Acri - di questa tornata elettorale amministrativa ha dimostrato che i cittadini calabresi intendono porre fine a questa stagione di intimidazioni, minacce, ricatti, di una minoranza di criminali che non vuole abbandonare la presa su una terra generosa e vogliosa di riscatto. Occorre uscire dalla cronaca attraverso il coinvolgimento attivo delle comunita' locale nei processi di sicurezza - nella triplice funzione di controllore informale dello spazio pubblico, portatore di richieste e destinatario di intervento pubblico, protagonista di funzioni di mediazione''. ''Da parte mia - ha concluso - anche in qualita' di consigliere regionale, uno dei primi atti di cui mi faro' carico, e' la presentazione di una proposta di legge regionale al fine di realizzare anche in Calabria i Contratti di sicurezza''.

Bianchi (DL) “Bisogna riflettere sulle parole del Nobel per la pace”

21/04 ''Le parole il premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel ci devono far riflettere. Esiste nel nostro Paese una grande cultura della solidarieta' e l' invito del Premio Nobel di ''creare una relazione piu' profonda che implichi la comprensione reciproca nella direzione della costruzione di una nuova societa''', e' un nostro preciso impegno''. E' quanto sostiene in una nota la parlamentare e responsabile del volontariato e diritti umani della Margherita, Dorina Bianchi. ''La solidarieta' - ha aggiunto - e' naturale tra uomini e donne consapevoli di condividere un comune destino. Quanti si impegnano nel volontariato, nei movimenti, nelle associazioni, nelle organizzazioni e nella cooperazione internazionale, ne sono un esempio. Questi uomini e queste donne sanno bene che l' individuale, il locale e il globale sono inestricabilmente intrecciati, e' la politica che deve capirlo''.

Granata (CGIL) “Il 25 aprile non data rituale ma punto di riferimento”

21/04 ''Il 25 Aprile per la Cgil non e' mai stata una data rituale. Essa ha sempre rappresentato un punto di riferimento, oltre che storico, di valori e principi fondanti della democrazia e della Repubblica''. E' quanto sostiene in una nota il segretario gerenale della Cgil del comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno, Antonio Granata. ''Quest' anno - ha aggiunto - e' il 60/mo anniversario della liberazione dal nazi-fascismo e il nostro Paese riconquistava la liberta' e la democrazia. Quest' anno, pero', c'e' un motivo in piu' per ricordare e ritornare allo spirito della liberazione.Con grande leggerezza, irresponsabilita' e arroganza, il governo, sotto le minacce della Lega e con la corresponsabilita' della maggioranza, ha imposto lo stravolgimento della Costituzione che minaccia la unitarieta' dello Stato e mina l' universalita' dei diritti. La Cgil si adoperera' affinche' le lavoratrici, i lavoratori ed i pensionati, oggi come allora, combattino questa sciagurata riforma''. La Cgil Comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno, organizza un momento di riflessione per il 25 Aprile nella Citta' di Castrovillari alle ore 9,30 nei locali del cinema ''Atomic Cafe'''.

Costituito il comitato regionale per il referendum sulal procreazione assistita

21/04 Si è costituito a Soverato il Comitato regionale per i si ai Referendum parzialmente abrogativi della legge 40 sulla procreazione assistita. Il Comitato composto da rappresentanti provinciali espressione dei vari gruppi locali che hanno dato vita, precedentemente, alla campagna di raccolta firme, si prefigge di promuovere e sostenere le ragioni della richiesta di abrogazione delle norme che impediscono la ricerca scientifica sulle cellule staminali e quindi la possibilità di curare malattie ereditarie gravi, che impediscono di tutelare la salute della donna, che non consentono la fecondazione eterologa e che equiparano i diritti del concepito a quelli della madre e del padre. Obiettivo del Comitato è anche quello di promuovere l’adesione delle forze politiche e sociali alla campagna referendaria che si pone, soprattutto in questo particolare momento storico e politico, come una battaglia di civiltà, progresso e libertà. Al fine di garantire un’azione capillare su tutto il territorio regionale il Comitato ha nominato i responsabili provinciali ai quali è demandata la rappresentanza del Comitato referendario su base provinciale e il coordinamento delle azioni dei comitati locali. Presidente e Vice presidente del Consiglio direttivo sono Adriana Lerro e Adriana Papaleo; rappresentanti provinciali sono: Elly Sirianni (Cosenza), Francesca Macrì (Crotone), Giovanni Davoli (Catanzaro) e Francesca Stiriti (Reggio Calabria).

Zavettieri potrebbe staccarsi dal Nuovo PSI

20/04 Potrebbero presto dividersi le strade politiche del leader calabrese del Nuovo Psi, Saverio Zavettieri, e del presidente nazionale del partito Gianni De Michelis. A segnare la ''separazione'', il contenuto di una lettera che lo stesso Zavettieri ha inviato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lo scorso 23 marzo, quasi due settimane prima delle consultazioni amministrative che hanno prodotto una debacle nel centrodestra calabrese. ''E' giusto che lei sappia - scrive Zavettieri nella missiva diretta al premier - che per quanto riguarda il sottoscritto la corsa finisce il 5 aprile, sia in caso di vittoria, poco probabile (e mi auguro di sbagliare) che in caso di sconfitta''. In particolare, il leader del Nuovo Psi calabrese mette in rilievo le prese di posizione del suo partito sia in tema di soglia di sbarramento al 4% sia le critiche aperte alla composizione del listino dal quale il Nuovo Psi calabrese si e' tenuto fuori. ''I socialisti - scrive Zavettieri - non potevano accettare le ipotesi di composizione imposta dai coordinatori di An, Fi e Udc con candidature superflue'' e, prosegue il testo, ''hanno preferito stare fuori dal listino anche per non dare una copertura ad un' operazione a perdere''. Per Zavettieri ''una coalizione del genere non puo' fare strada lunga. I tre responsabili calabresi dei partiti della Cdl, assieme ai viceministri e sottosegretari superflui dovrebbe mandarli a ... cambiare mestiere''.

Napoli (AN) “No alle penalizzazioni di Trenitalia alla Calabria”

20/04 Angela Napoli, deputato di An, ha presentato un' interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti per lamentare possibili penalizzazioni da parte di Trenitalia e sollecitare interventi a favore dell' ''intero comparto calabrese, sia da punto di vista infrastrutturale sia riorganizzativo''. In particolare, la parlamentare fa riferimento al deragliamento dell' Intercity Milano - Reggio Calabria verificatosi il 31 marzo scorso nei pressi della stazione di Favazzina a causa di una frana dovuta alle insistenti piogge. ''Piu' volte - sottolinea Napoli - ho denunciato, attraverso atti ispettivi, la politica di abbandono condotta, prima dalle Ferrovie dello stato, oggi da Trenitalia, in Calabria dove e' cronica, purtroppo, la carenza di natura infrastrutturale ferroviaria alla quale si aggiunge anche quella della soppressione di treni, in particolare, sulla tratta Jonica.Oggi, la Calabria - prosegue la parlamentare - e' costretta a registrare anche una fase negativa nella riorganizzazione predisposta da Trenitalia perche' Trenitalia ha accorpato i due stabilimenti di Napoli e di Reggio Calabria in un'unica struttura organizzativa denominata 'Area Napoli/Reggio Calabria', con sede a Marcianise, provincia di Caserta. Trenitalia ha inoltre trasferito la responsabilita' della struttura organizzativa della Direzione operativa passeggeri locale, risorse umane e organizzazione dalla sede di Reggio Calabria alla sede di Palermo responsabile dell' area Sicilia/Calabria''. Per la deputata di An, infine, ''anche questa penalizzante riorganizzazione prodotta da Trenitalia produrra' una diminuzione di posti di lavoro, peraltro, in una regione fortemente colpita da un alto tasso di disoccupazione''.

Sindaco Blaiotta: “Il centrosinistra fa solo proclami”

20/04 ''Mai la citta' e' stata lasciata cosi' in basso come ha fatto il centrosinistra che l' ha governata per decenni, facendo proclami, senza concretizzare nulla''. A sostenerlo e' stato il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, replicando alle dichiarazioni di esponenti del centrosinistra. ''Abbiamo trovato - ha aggiunto Blaiotta - una vera e propria realta' disfatta, senza strade, senza asfalti, senza marciapiedi; una citta' con un palazzo di Giustizia inagibile; una citta' invasa dall' immondizia, che non rientrava nel Parco nazionale del Pollino e che doveva stabilizzare gli Lsu; una citta' con gravissimi problemi finanziari, determinati dalla mancanza di liquidita'. A questi problemi sono stati gia' date tutte le risposte possibili con una azione di politica forte e determinata, che non ha lasciato nulla di intentato e che non si e' fatta condizionare dai potentati di turno''. ''Questa amministrazione - ha sostenuto il Sindaco - ha realizzato il progetto definitivo per il nuovo Palazzo di Giustizia e, bruciando i tempi, e' riuscita ad ottenere tutto il finanziamento necessario per il quale gia' da gennaio e' in ammortamento il mutuo. Il 6 maggio ci sara' la conferenza dei servizi che concludera' l' iter e si avviera' la procedura per l' appalto. E' stato gia' appaltato l' intervento per l' area del cinema Vittoria ed alla fine di aprile si apriranno le offerte per il restauro del Castello Aragonese: questa e' la nostra capacita' di realizzazione. E' necessario sottolineare che questa Amministrazione in poco piu' due anni di intenso e difficile lavoro ha portato a compimento la concertazione per il finanziamento, gia' ottenuto, per il Piano integrato territoriale che vede Castrovillari, comune coordinatore e capofila. Il Piano di sviluppo urbano che questa Amministrazione ha presentato risulta, per quanto riguarda il settore urbanistico, uno dei migliori di tutta la Calabria ed ha ottenuto il relativo finanziamento che consentira' finalmente dopo tante chiacchiere di qualificare urbanisticamente la citta'''. ''Altro che isolamento, altro che mancanza di idee, altro che inefficienza amministrativa. Questa amministrazione ha sbloccato fondi di mutuo de decenni andati, che il centrosinistra non ha utilizzato quando era tempo, causando, cosi', un notevole danno alla citta'. Questa maggioranza, inoltre, ha messo in atto tutte le iniziative necessarie per migliorare la situazione finanziaria dell' Ente''.

Vicesindaco di Castrovillari sulla crisi: “Serve una riflessione più seria e responsabile”

20/04 ''Il momento di grave crisi politico amministrativa che la citta' sta attraversando e che rischia di compromettere il suo avvenire necessita di una riflessione piu' seria e responsabile che vada oltre la pochezza di argomenti che riguardano una resa dei conti che mortifica la grande intelligenza e tradizione culturale di una citta', di cui mi onoro di essere cittadino''. Lo ha detto Vincenzo Torcicollo, vicesindaco di Castrovillari, intervenendo nel dibattito sulla verifica del governo cittadino. Torcicollo, riferisce una nota, ''ha confermato la volonta' di completare il mandato elettorale nell'interesse della citta' e di rassegnare le dimissioni, nel caso fosse necessario, solo nelle mani del primo cittadino''. ''Il risultato elettorale del 2002 e' frutto - ha detto il vicesindaco - di un patto con gli elettori che hanno individuato in Franco Blaiotta il sindaco della nostra citta' ed in me il vice sindaco. La mia presenza nell' esecutivo e' scaturita da un mandato elettorale che rispettero' fino in fondo e che nessuna minaccia puo' indebolire perche' fonda la sua forza sulla sovranita' popolare. Fedele a questo mandato completero' il mio lavoro all' interno dell' esecutivo con la carica di vice sindaco e di assessore alle politiche sociali, e rassegnero' le mie dimissioni - ha concluso Torcicollo - unicamente nelle mani del sindaco, che valutera' i risultati conseguiti nei primi tre anni di legislatura dai suoi assessori ed il cui giudizio e volonta' accettero' nel pieno rispetto dei ruoli''.

Nucara (PRI) “Berlusconi riconosce il valore della coalizione”

20/04 Il segretario del Partito Repubblicano Italiano, Francesco Nucara, ha positivamente commentato l' intervento del Presidente del Consiglio al Senato.''Si tratta - dice Nucara - di un discorso che, riconoscendo il valore della coalizione, pone le premesse per il rilancio di una efficace azione di governo''

Silvio Berlusconi si è dimesso e si appresta a varare un nuovo Governo

20/04 ''Ora, dovendo dar vita ad un nuovo governo, non mi posso sottrarre al passaggio attraverso una formale crisi di governo. E' con questo spirito che ho convocato in questo stesso palazzo il consiglio dei ministri per poi andare subito dopo dal Capo dello Stato. Vi ringrazio dal profondo del cuore. Grazie a tutti''. Cosi' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha concluso il suo discorso al Senato formalizzando le sue dimissioni. Il motivo del cambiamento di rotta. “è avvenuto un fatto nuovo” è lui stesso a spiegarlo: ''C'e' stato un fatto nuovo: prima erano solo due partiti che avevano garantito il solo appoggio parlamentare alla maggioranza. Poi c'e' stata la dichiarazione di An... Un fatto nuovo''. Quindi la formalizzazione delle dimissioni e il mandato rimesso subito, alle 16.48, nelle mani del Presidente della Repubblica Ciampi. E sui tempi della crisi il Primo Ministro ha dichiarato ''Spero in settimana''. Sulla composizione del nuovo esecutivo Berlusconi ha poi aggiunto di essere pronto con la lista dei Ministri affermando, inoltre, che ci vorrà poco tempo “Speriamo sia lo stesso come per il Papa” ha replicato ai cronisti, continuando “del resto ci sono delle procedure dettate dalla Costituzione''. In ogni caso, ha concluso Berlusconi, i tempi saranno quelli ''dati dal presidente della Repubblica e dopo le consultazioni saro' immediatamente pronto per fare la lista, presentarla e prestare giuramento''. La domanda si è quindi spostata sulla composizione del nuovo esecutivo e sui cambi di ministro e il Premier ha replicato: ''Non posso anticipare, ma non saranno molti. In altri Paesi, come hanno fatto Blair e Aznar - ha aggiunto - si sono potuti fare
cambiamenti autonomamente, di cinque o sei ministri''. Infine Berlusconi ha anche manifestato soddisfazione per gli apprezzamenti venuti dai leader dei partiti alleati al suo discorso al Senato. ''Certamente'', ha infatti risposto quando gli e' stato chiesto se gli avevano fatto piacere.

Magarò (PSE) incontra i Sindaci del Savuto

19/04 Salvatore Magarò, consigliere regionale socialista e coordinatore del Pse-Lista Mancini, ha incontrato questa mattina, presso la sede dei rispettivi municipi, i sindaci di Pedivigliano, Lucio Costanzo, di Scigliano, Daniele Maletta, di Colosimi, Francesco Villella, e di Panettieri, Salvatore Perrotta. Si è trattato di un cordiale confronto che rientra nelle iniziative avviate da Salvatore Magarò per mantenere e rafforzare il rapporto con il territorio e per raccogliere direttamente dai cittadini quelle istanze e quelle problematiche spesso ignorate dalle istituzioni "nel solco dell'attività parlamentare già intrapresa dal deputato Giacomo Mancini - ha dichiarato il consigliere regionale - che con impegno si è dedicato in questi anni a beneficio delle comunità del Savuto. In un momento nel quale si avverte l'esigenza di restituire dignità alla politica - ha aggiunto Magarò - è necessario ripristinare il giusto rapporto di collaborazione tra gli enti locali e la Regione Calabria che, con il governo di centrodestra, è stata avvertita come un organismo spesso distante e avulso dalle realtà più decentrate. Ed è per questo che intendo mantenere uno stretto contatto con i sindaci anche attraverso la diffusione di uno strumento informativo che fornisca loro notizie dettagliate sull'attività del Consiglio Regionale ma soprattutto sulle opportunità di occupazione o di finanziamento oggetto di bandi pubblici che assai frequentemente sfuggono agli amministratori locali, disperdendosi tra le pieghe dei termini burocratici non sempre chiari dei Bollettini Ufficiali". I sindaci, accompagnati da una rappresentanza della giunta e del consiglio comunale, si sono detti sorpresi in positivo per la disponibilità manifestata dal consigliere regionale socialista. La carenza dei collegamenti con il capoluogo e l'alto tasso di disoccupazione sono stati alcuni degli argomenti successivamente trattati dagli amministratori. In merito, Salvatore Magarò ha sottolineato come l'assenza di un efficace politica dei trasporti penalizzi fortemente anche le attività imprenditoriali: "Per incentivare gli investimenti anche nei territori del Savuto - ha detto l'esponente del Pse-Lista Mancini - è necessario che la Calabria esca dall'isolamento e si riavvicini all'Europa. Il Governo Berlusconi nulla ha cambiato. Tocca adesso alle forze dell'Unione dare un importante impulso allo sviluppo dell'area urbana cosentina e al potenziamento delle infrastrutture. Sono convinto - ha concluso Salvatore Magarò - che i comuni del Savuto meritano una maggiore considerazione ed è su questi obiettivi che i nostri sforzi devono convergere".Nella giornata di domani, mercoledì 20 aprile, Salvatore Magarò renderà visita ai sindaci di Aiello Calabro, Lago e Domanico.

Sen. Gentile (FI): “Nessun mio avvicendamento al centrosinistra”

19/04 ''Ho il massimo rispetto per i giornalisti, ma proprio per questo chiedo loro di non dare credito a voci infondate: stamani un quotidiano cosentino, che peraltro ha sottolineato con molta correttezza il senso della mia lettera al sindaco Catizone sullo sviluppo della citta', indica nel titolo un mio avvicinamento alla sinistra: smentisco ora per sempre''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile. ''Purtroppo le voci di dentro - ha aggiunto - spesso condizionano il dibattito politico: io sono un senatore di Forza Italia e voglio rimanere nella mia coalizione, certo cambiandone i tantissimi aspetti che vanno modificati. Se un senatore scrive al sindaco della sua citta' per parlare di programmi lo fa indipendentemente dal colore politico. Ancora oggi a Cosenza sulle grandi questioni ci dividiamo mentre in altre citta' della Calabria si uniscono sul lavoro, sul ruolo delle universita', sul cammino da compiere rispetto ai grandi temi''. ''Mi auguro - ha concluso Gentile - che queste cose vengano capite anche dai giornali e non si raccolgano, invece, voci infondate che fanno male alla politica''.

E’ ancora sospesa la crisi al Comune di Castrovillari

19/04 Resta sospesa la crisi della Giunta comunale di centrodestra di Castrovillari dopo le minacciate, ma ancora non avvenute, dimissioni del Sindaco. Mentre l' Udc ha risolto il suo conflitto interno, o almeno cosi' pare, nel Nuovo Psi sembrano acuirsi i dissidi interni. Il segretario regionale del partito, Leopoldo Chieffallo, ha sostenuto che le uniche persone rappresentative del partito in citta' sono Antonio Scoditti, capogruppo consiliare; Vittorio Tetro, assessore, e Filippo Marco Federico, neosegretario del partito. Una decisione che sembra dividere il partito tra il gruppo dei tre, il consiglio direttivo e Rosario Esposito che continua a proclamarsi segretario cittadino. Gli uni a dichiarare di aver eletto un nuovo segretario, gli altri (la maggioranza del partito) a dichiarare che nella sede cittadina questa elezione non e' mai avvenuta. Adesso bisogna vedere cosa fara' il sindaco, se considerera' il nuovo segretario o restera' legato al vecchio, che, tra l' altro, era stato invitato anche all' ultima interpartitica. Acque piu' tranquille invece nell' Udc. Il segretario Mario Rosa, ieri sera, ha deciso di lasciare il suo incarico. Operazione che e' servita a recuperare i tre dissidenti confluiti in Progetto Calabria. Potrebbe uscire dal partito, invece, il vicesindaco e assessore Torcicollo. La serata di ieri e' servita anche per mettere intorno allo stesso tavolo gli uomini di An, almeno quelli del primo circolo. E mentre si attende lo sviluppo di questa verifica politica, iniziata quasi all' inizio della giunta Blaiotta ed ancora mai conclusa, si attende di sapere se e come il sindaco stia dialogando con Forza Italia. La citta' gioca gioca il suo futuro politico su due tavoli paralleli: da una parte il sindaco con le sue dimissioni, che aprirebbero la crisi, dall' altra l' accordo presunto o gia' avvenuto tra sindaco e Forza Italia che darebbero vita ad un proseguimento dell' esperienza di governo di destra con uno spirito e con una squadra di assessori diversa da quella attuale.

Granata (CGIL) “Il Sindaco di Castrovillari si dimetta”

19/04 ''Non vogliamo interferire, ne' tanto meno infierire nella lotta di potere che e' riesplosa nella maggioranza a Castrovillari. Ma non possiamo sottacere i danni che la lotta per il potere comporta per la citta'''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Cgil Pollino-Sibari-Tirreno, Antonio Granata. ''Sembra una riedizione, su scala ridotta - ha sostenuto Granata - di quanto avviene a livello nazionale. Una verifica infinita di cui non si capisce il merito, o meglio, l' unica cosa chiara e' che il merito non c' e'. C' e' solo una resa dei conti le cui conseguenze non potranno non cadere sulle spalle della citta', della sua crescita e del suo sviluppo. Castrovillari, che si fregiava di essere la 'capitale del Pollino', per la responsabilita' che fa capo esclusivamente alla giunta in carica, e' ridotta al rango di gregario di un comprensorio piu' attivo della cosiddetta capitale. Come se non bastasse, le recenti elezioni regionali hanno dato lo spaccato esatto di quanto questa Giunta comunale non sia piu' rappresentativa degli umori e delle aspettative della popolazione. Verifiche, rilanci, minacce e quant' altro non possono piu' rappresentare una minaccia per la citta'''. ''I problemi languono - ha proseguito Granata - c' e' un arretramento politico, sociale, economico e culturale non piu' sopportabile. Il signor Sindaco ha tutta la nostra solidarieta' se passera' dalle minacce delle dimissioni agli atti concreti; e' secondo noi l' unico modo per uscirne con dignita', quella personale, e quella che la condizione politica richiede. Resistere, resistere, resistere, non e' il motto che si addice a chi, come il Sindaco e la sua maggioranza si ostina a rappresentare una citta' in declino. Come sindacato confederale offriamo tutta la nostra disponibilita' al confronto se esso e' mirato a affrontare i drammatici problemi della citta' e del comprensorio. Tutto cio' e' subordinato alla capacita' della Giunta di avere un programma di rilancio dell' attivita' amministrativa. Temiamo che sia proprio questo il problema del Sindaco. Lei - ha concluso Granata rivolgendosi al Sindaco - e' uomo di cultura e in quanto tale sa che il potere e' di chi lo esercita. Lei e' prigioniero di questo potere, dia il buon esempio e levi il disturbo''.

Speranza proclamato Sindaco di Lamezia. Gli auguri della “Lisistrata" e dei Verdi

19/04 Da oggi pomeriggio Gianni Speranza e' ufficialmente il sindaco di Lamezia Terme. La proclamazione e' avvenuta all'interno dell'edificio scolastico dove, in questi giorni, si e' riunito l'ufficio centrale elettorale. Nei prossimi giorni, comunque, la stessa commissione procedera' alla proclamazione dei consiglieri. E Gianni Speranza, neosindaco di Lamezia Terme, il giorno dopo la sua elezione e' gia' al lavoro. Questa mattina, come primo atto, e' andato a salutare i colleghi e gli studenti del liceo scientifico Galileo Galilei, l' istituto dove fino a ieri ha insegnato filosofia. Subito dopo e' stata la volta del Palazzo comunale dove ha presenziato ad una manifestazione di saluto che la terna commissariale ha rivolto ai dipendenti comunali dopo 30 mesi di permanenza alla guida del Comune che nel novembre 2002 si vide sciogliere il Consiglio (a guida centrodestra) per infiltrazioni mafiose. Accolto dai dipendenti comunali, Speranza a Palazzo Maddamme non ha nascosto la sua soddisfazione per il risultato ottenuto: ''Mi pare che nella citta' ci sia un clima di grande euforia - ha detto all' Ansa - Questo mi fa particolarmente felice perche' il risultato straordinario del ballottaggio non e' la vittoria di una parte sull' altra, ma e' la vittoria di tutta la citta' come ho avuto modo di richiamare. Oggi sto facendo le cose che mi promettevo di fare nella prima giornata: sono stato a scuola a salutare i colleghi e gli studenti, sono stato al Comune dove ho partecipato alla cerimonia di commiato dei commissari, andro' nel pomeriggio dal vescovo. Ho gia' detto ieri che e' arrivato il momento di chiudere la campagna elettorale''. Inevitabile la domanda sulla governabilita' al Comune, visto che la maggioranza in Consiglio e' nelle mani del centrodestra che detiene 16 consiglieri su 30. Infatti, dopo la verifica della commissione elettorale, questa sara' la composizione ufficiale del Consiglio comunale: 1 seggio a Lamezia provincia e nonsolo (lista civica) 13 seggi al centrosinistra (5 ai Ds, 1 all' Udeur, 5 alla Margherita, 1 a Sdi-Verdi, 1 a Citta' del Sole) 16 seggi al centrodestra (1 al Nuovo Psi, 2 ad An, 8 all' Udc, 5 a Fi). ''Io posso continuare in coerenza con quello che ho detto - ha spiegato Speranza - ma tutti quanti ora devono capire che adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per la citta' ed io cerchero' di valorizzare tutta la citta' e tutto il Consiglio comunale. Da questo punto di vista mi pare che il 66% dei voti a Gianni Speranza non faccia piu' ripetere a nessuno che sono un sindaco di minoranza e faccia capire che la citta' chiede a me ed a tutte le forze politiche che si governi bene ed insieme, Comune e Regione, possiamo fare molto. Io saro' rispettoso di tutti i consiglieri ma, naturalmente, non accettero' ricatti perche' la gente mi ha chiesto di governare e di governare bene''. Ma, come intende, poi, mettere in pratica tutto cio'? ''Con la massima trasparenza e con il massimo coinvolgimento preventivo delle forze politiche e di tutti i consiglieri - e' la risposta di Speranza - prendendo soluzioni discusse e condivise, non imponendo niente. Gianni Speranza non sara' assolutamente arrogante, ma proprio perche' sara' rispettoso di tutti i consiglieri non accettera' nessun ricatto, ma un reciproco rispetto dei ruoli''.
Donne Lisistrata “La vittoria di Speranza è una vittoria di tutta lamezia”
La portavoce del circolo “Lisistrata” - donne della Margherita, dott.ssa Elvira Falvo, così commenta la vittoria di Gianni Speranza: “Una vittoria di tutta Lamezia che ha saputo dare un segnale di svolta in maniera chiara e determinata. La vittoria di Gianni Speranza, che è stata scelta come persona cristallina, retta, in grado di attirare su di sé la fiducia dell’elettorato della parte politica avversa. In tal modo, gli si riconosce la capacità di riscattare una città per troppo tempo mortificata dall’arroganza e dall’affarismo degli uomini del centro-destra; una città che, dopo aver subito il periodo buio di scioglimento del consiglio comunale che ha portato a trenta mesi di commissariamento, risorge all’insegna della gioia e della riscoperta della partecipazione alla vita politica. Ricordando che Speranza, è stato, sì, eletto dalla sua parte politica, ma anche con i voti del centro-destra, si smonta, in tal modo, la tesi instillata nella gente, su una non governabilità della città e quindi di una breve durata del nuovo consiglio comunale; Speranza ha, infatti, il mandato per essere il sindaco di tutti e per il bene di un’intera cittadinanza.
È intenzione degli eletti del centro-sinistra essere i rappresentanti dei cittadini e porsi al servizio della città. Tutto il consiglio comunale è chiamato a farsi responsabilmente carico del futuro e dello sviluppo della città, accantonando logiche di parte o di interessi propri, per poter dare a Lamezia il ruolo prestigioso e trainante che le spetta nella regione”.
Verdi: “Grande gioia per l’elezione di Speranza
L' Associazione comunale dei Verdi di Lamezia Terme esprime ''grande gioia per l' elezione di Giannetto Speranza a Sindaco delle citta', corrispondente anche ad un grande successo dell' intera coalizione di centrosinistra''. ''Questa volta - e' scritto in una nota dei Verdi - i numeri testimoniano l' ampiezza del successo del Sindaco e delle liste collegate aldila' di ogni possibile illazione, a partire dal numero dei votanti, all' incirca identico a quello delle precedenti amministrative: furono poco piu' di 37mila nel 2001 e poco piu' di 35mila nel 1997, cosi' come nel voto di domenica e lunedi' scorso. La forbice che ha diviso Speranza da Luzzo e' di ben 11mila voti, in un voto finalmente libero da ogni sorta di condizionamento esterno e il centrosinistra quasi triplica i propri seggi, passando da 5 a 13, piu' il Sindaco, peraltro senza godere del premio di maggioranza. Il centrodestra perde ben 9 consiglieri, da 25 scende a 16; con l' Udc che perde 4 seggi (da 12 a 8), Forza Italia che ne perde 3 (da 8 a 5), 2 An e 1 il Nuovo Psi''. ''Viene pure eletto - prosegue la nota - un consigliere indipendente. Nel centrosinistra, la coalizione Verdi-Unita' Socialista, diventa la terza forza politica dopo Ds e Margherita, eleggendo un candidato. Il candidato dei Verdi e' il primo dei non eletti. Queste le ragioni di soddisfazione che si aggiungono al fatto che il nostro partito, gia' nel giugno del 2004, all' indomani delle elezioni provinciali, indico' in Giannetto Speranza il candidato ideale a Sindaco della citta'. E questa indicazione ha sempre coerentemente sostenuto, contro qualunque ipotesi alternativa, sostenendola fattivamente anche in campagna elettorale. A cio' si aggiunga ancora, nelle regionali, il successo della nostra Federazione provinciale che triplica i propri voti nella provincia di Catanzaro rispetto alle provinciali del 2004 e incrementa dell' 1,40% il dato delle regionali del 2000, riportando nella sola citta' di Lamezia Terme quasi mille voti di preferenza per i candidati del proprio partito''. ''Ecco perche' i Verdi - hanno concluso - dopo il fattivo contributo dato al successo della colazione nella citta' e nella regione, al presidente Loiero e al sindaco Speranza, sono ansiosi di dare un contributo altrettanto fattivo al governo di Lamezia Terme e della Regione Calabria''.

Il 27 aprile a Vibo la prima seduta consiliare del nuovo Sindaco Sammarco

19/04 Il sindaco di Vibo Valentia, Franco Sammarco, dopo la sua elezione, ha convocato per mercoledi' 27 aprile, alle 17.30 la prima seduta del nuovo Consiglio comunale. All' ordine del giorno, tra l' altro, la convalida degli eletti nella consultazione elettorale amministrativa del 3 e 4 aprile 2005 ed eventuali surrogazioni; elezione del presidente del consiglio e di due vicepresidenti; comunicazione del sindaco concernente la nomina dei componenti della giunta comunale. Nell' ipotesi di mancato completamento degli argomenti la seduta verra' aggiornata al giorno successivo sempre alle 17.30.

Ai ballottaggi crollo delle affluenze in Calabria. Il centrosinistra si aggiudica la maggioranza dei comuni

18/04 Affluenza in calo al 61,8% nei 26 comuni in cui si e' votato oggi per i ballottaggi. Rispetto al primo turno, quando si era recato alle urne il 76,4% degli aventi diritto, la riduzione e' stata di 14,6 punti percentuali. La piu' alta affluenza al voto, secondo i dati del ministero dell'Interno, si e' registrata nei comuni della Puglia con il 68,6% (78,0% al primo turno), cui segue l'Abruzzo con il 66,3% (81,0%), Lazio e Liguria con il 65,7% (rispettivamente, 82,8% e 80,9% al primo turno), Lombardia con il 63,3% (76,6%), Campania con il 63,0% (82,5%), Calabria con il 59,1% (70,4%), Veneto con il 56,1% (72,3%) e Piemonte con il 55,7% (81,4%). Intanto il centrosinistra si aggiudica il confronto con il centrodestra anche nei grandi comuni. Su 21 ballottaggi il centrosinistra se ne aggiudica sedici, due vanno al centrodestra, uno ad una lista di centro, due ad altrettanti candidati sindaci sorretti da liste civiche. Sommati a quelli conquistati al primo turno (21), il centrosinistra conquista 37 comuni su un totale di 57. In precedenza ne governava 28. Il centrodestra ne perde otto e passa da 25 municipi a diciassette (15 erano stati conquistati al primo turno). Invariato a quattro, infine, il numero dei comuni governati da giunte sorrette da liste civiche.

L’on. Giacomo Mancini al dibattito sull’Unità Socialista in Sicilia

18/04 Giacomo Mancini, deputato dell'Unione, concluderà i lavori del convegno dal titolo "Unità Socialista a Catania ed in Calabria: laboratorio per la Sicilia", che si svolgerà nella città etnea il prossimo 25 aprile. Il dibattito, organizzato da Salvo Andò, ex Ministro del PSI attualmente membro della segreteria nazionale dello SDI, ha l'obiettivo di rilanciare il progetto di casa comune per tutti i socialisti ripercorrendo l'esperienza positiva sperimentata in Calabria.

Il neo sindaco di S.Giovanni, Nicoletti: “La nostra poltica ha pagato”

18/04 ''Una soddisfazione grandissima perche' il risultato odierno si allinea a quello del 3 e 4 aprile, quando la citta' scelse un consiglio di centrosinistra. Del resto, il distacco di oltre mille voti, e' netto''. Tra spumante e cortei, il nuovo sindaco di centrosinistra di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, festeggia la sua netta affermazione ad un ballottaggio che lo vedeva opposto al candidato del centrodestra, Antonio Barile. Nicoletti ha ottenuto il 55,1% dei consensi, mentre Barile ha avuto il 44,9%. ''La nostra politica - ha sostenuto il neosindaco - ha pagato, mentre hanno perso gli insulti e le menzogne. Chi semina vento raccoglie tempesta, l'adagio non mente. La nostra linea e' stata chiara: nessuna promessa, nessuna illusione e rispetto per le persone. Gli avversari? Credo che Vattimo, ad esempio, abbia usato la campagna elettorale locale per ottenere risonanza a livello nazionale, su cose che lo riguardano da vicino. Per il resto voglio solo chiarire un concetto: se qualcuno pensa di creare ancora tensioni, si metta pure l'anima in pace, perche' San Giovanni in Fiore ha bisogno di tranquillita' per risolvere i suoi problemi. Non parleremo dei disoccupati, ma di disoccupazione. Ne' dei lavoratori, ma del lavoro''. A San Giovanni in Fiore, in occasione delle consultazioni del 3 e 4 aprile scorsi, si era presentato quale candidato a sindaco anche il filosofo Gianni Vattimo, ex Ds ed oggi dei Comunisti italiani, sostenuto da una lista promossa da un gruppo di giovani. Vattimo, che ottenne il 12%, nei giorni scorsi, con una presa di posizione che ha suscitato non poche polemiche, aveva espresso la propria preferenza per il candidato della Cdl quale espressione di discontinuita' rispetto all'Amministrazione uscente sostenuta dal centrosinistra.

Il neo Sindaco di Lamezia, Speranza : “La vittoria di tutta la città”

18/04 ''Questo risultato e' la vittoria di tutta la citta', non di una parte ne' di una persona''. E' questo il primo commento del neosindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, dopo l'ufficializzazione della vittoria ottenuta al ballottaggio con il 65,7% dei consensi contro il candidato di centrodestra, Gianfranco Luzzo, accreditato del 34,3%. ''Sono profondamente commosso'' ha aggiunto Speranza. ''I lametini - ha proseguito il nuovo sindaco - hanno voluto dare un'indicazione molto forte e precisa dopo tre anni di commissariamento di voler far ripartire la loro citta' ed io saro' il sindaco che cerchera' di unire tutti i suoi concittadini e di dare piu' dignita' a Lamezia nel contesto calabrese e nazionale e di lavorare positivamente insieme alla regione per lo sviluppo di Lamezia e della Calabria''. Quello di Lamezia era forse il risultato politicamente piu' significativo del turno di ballottaggio svoltosi in tre comuni calabresi (oltre a Lamezia si e' votato ad Acri e a San Giovani in Fiore). A Lamezia, infatti, le elezioni segnano il ritorno alla normalita' amministrativa dopo quasi tre anni di commissariamento. Il Comune era stato sciolto nel novembre del 2002 per infiltrazioni mafiose. L'ente, all'epoca, era retto da una Giunta, presieduta dall'avv. Pasqualino Scaramuzzino, sostenuta da una maggioranza di centrodestra.

Il neo Sindaco di Acri Coschignano: “Sarà l’Amministrazione di tutti gli acresi”

18/04 ''I cittadini di Acri hanno creduto nel nostro programma. Al contrario non hanno prestato fede alle promesse del centrodestra. In ogni caso la nuova amministrazione di centrosinistra da me guidata si impegna ad essere la nuova amministrazione di tutti gli acresi compresi gli avversari politici ai quali riconosco grande correttezza''. Lo ha detto stasera il nuovo sindaco di Acri, Elio Coschigano, che con il 50,3% ha battuto al ballottaggio il candidato di centrodestra e sindaco uscente, Nicola Tenuta, accreditato del 49,7%. ''Faremo ogni sforzo - ha continuato Coschignano - perche' Acri si sviluppi in ogni campo, ponendo come priorita', quegli obbiettivi non ancora raggiunti, primi fra tutti le infrastrutture viarie, come l' ampliamento e la messa in sicurezza della statale 660 Acri-Cosenza e la costruzione della tanto agognata superstrada Sibari-Sila. Acri ritorna ad essere 'rossa' cosi' come lo era stata dal dopoguerra fino alla breve parentesi degli ultimi cinque anni in cui era passata ad una amministrazione di centrodestra''.

Mussi (DS) “A Lamezia risultato strepitoso”

18/04 ''Il risultato e' strepitoso. E' un altro segno del cambiamento profondo che, dal Nord al Sud, apre nuove possibilita' al nostro Paese''. E' quanto ha scritto il vicepresidente della Camera, Fabio Mussi, al neo sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, eletto nel turno di ballottaggio. ''Conoscendoti - ha concluso - so con quanta passione e con quale scrupolo affronterai la tua nuova responsabilita'''.

Adamo (DS) “Il successo alle comunali conferma l’orientamento dei calabresi”

18/04 ''E' inequivocabile la conferma dell' orientamento dei calabresi. Il successo di Lamezia Terme insieme a quello di Acri e San Giovanni in Fiore premia un centrosinistra unito e rinnovato. Nel voto non c' e' soltanto la disapprovazione dei calabresi verso il malgoverno di centrodestra, ma c' e' anche una voglia di riscatto''. E' quanto ha detto il segretario regionale dei Ds calabresi, Nicola Adamo, circa l'esito delle elezioni del turno di ballottaggio. ''C' e' anche - ha aggiunto - una fiducia di massa al progetto di governo del centrosinistra. Dopo la Regione e dopo il successo registrato al primo turno nella citta' di Vibo, il voto di Lamezia Terme, San Giovanni in Fiore e Acri e' l' ennesima prova di una forte volonta' di cambiamento e di svolta. I sindaci che sono stati votati in questo turno rispondono pienamente all' identikit dell' amministratore della svolta. In particolar modo vorrei esprimere soddisfazione e gratitudine ai cittadini di Lamezia per la fiducia accordata a Speranza''. ''Non e' un impedimento - ha concluso Adamo - la maggioranza del consiglio comunale delle liste del centrodestra. La grande forza con la quale Speranza viene eletto sindaco e' la vera garanzia di stabilita' e qualita' del governo amministrativo''.

Bruno (DL) “Vittoria al ballottaggio è una irrefrenabile voglia di cambiamento”

18/04 ''Altro che trasformismo, questa e' bocciatura sonora e inequivocabile di un sistema di potere che ha prodotto una irrefrenabile voglia di cambiamento''. E' quanto ha detto il coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno, circa i risultati elettorali nel turno di ballottaggio. ''Per fortuna - ha proseguito Bruno - non si vota la prossima domenica, altrimenti bisognerebbe inventarsi l' opposizione. Le dimensioni della vittoria ci consentono di non temere di bruciare le statue e di provare a rappresentare tutt' intera la societa' calabrese. Abbiamo la dimensione della sfida e Speranza, Coschignano e Nicoletti saranno soggetti indispensabili nella costruzione di una Calabria nuova, efficiente, che sappia affrontare il futuro, con rinnovata coscienza delle proprie forze. Non possiamo, infine, non evidenziare il dato straordinario che ha preso corpo in Basilicata''. ''Risultato, questo, che rimarca - ha concluso Bruno - ancora di piu' un sud che individua nell' unione la forza politica indispensabile al proprio riscatto''.

Lo Moro. “A Lamezia premiata la coerenza del centrosinistra”

18/04 ''Il centrosinistra e' stato premiato per la coerenza della sua proposta e per la credibilita' dei suoi candidati. La Regione sara' un valido interlocutore per il comune''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale eletto dei Ds, Doris Lo Moro, circa l'esito delle elezioni comunali di Lamezia Terme. ''La vittoria di Gianni Speranza a Lamezia Terme - ha aggiunto - non deve essere interpretata soltanto come la sconfitta di Gianfranco Luzzo, ma anche come il fallimento di una leadership della Casa delle liberta' che prima ha condotto la citta' allo scioglimento del consiglio comunale per mafia ed a 30 mesi di gestione commissariale, poi ha abbandonato al suo destino il candidato del centrodestra. Gli elettori lametini hanno premiato l' unita' della coalizione, un'unita' vera, costruita su una comune volonta' di rilanciare la citta' ed affidata a candidati credibili che si sono fatti interpreti di una proposta politica chiara e lineare. Lamezia ha confermato di voler rompere con il suo passato piu' recente e di voler riprendere il percorso amministrativo avviato dagli otto anni di governo comunale affidati al centrosinistra''. ''Sono certa - ha concluso Doris Lo Moro - che la nuova amministrazione comunale lametina trovera' della nuova Giunta regionale di centrosinistra un interlocutore attento e credibile. Per questa citta' i prossimi saranno anni forieri di cambiamenti positivi''.

Fava (Udeur) “Una cocente sconfitta per Luzzo”

18/04 ''Anche a Lamezia, in virtu' di un giovane candidato, competente e pulito come Gianni Speranza, di derivazione non esclusivamente partitica, si assicura finalmente alla citta' la prospettiva di una vera svolta di rinnovamento''. E' quanto sostiene in una nota Nuccio Fava, dell'Udeur. ''Cocente la sconfitta - ha aggiunto - dell' ex potente assessore alla sanita', che paga del resto le gravi responsabilita' del malgoverno Chiaravalloti. La vittoria di Speranza dovrebbe incoraggiare decisamente un' azione di rinnovamento anche nella composizione della nuova giunta Loiero, secondo criteri di competenza ed eticita'''.

Chiarella (AN) “La vittoria di Speranza a Lamezia è una lezione per la CDL”

18/04 ''La vittoria schiacciante di Gianni Speranza per la poltrona del sindaco di Lamezia e' una ennesima lezione al modo di fare politica del centrodestra, che a Lamezia solo nelle ultime settimane e' riuscito a liberarsi dalle grinfie delle segreterie provinciali, che nelle prime battute non mi hanno nemmeno permesso di sedere al tavolo delle loro 'interessanti discussioni'''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale di An, Egidio Chiarella, circa l'esito delle elezioni comunale di Lamezia Terme. ''Non ha perso Luzzo - ha aggiunto - che ringrazio per aver portato all' ultimo minuto a tutti noi la sua esperienza e la sua voglia di lavorare per una citta' piu' forte, ma ha perso un modo di fare politica priva di progetti chiari. E' chiaro che il centrodestra paga anche il prezzo dello scioglimento del consiglio comunale, mentre cade l'immagine prepotente di chi mostrando i muscoli vuole fare apparire le cose che vanno conquistate con l'equilibrio e con la dialettica partecipativa. Mi auguro che Lamezia a questo punto non debba soffrire piu' nessun tipo di commissariamento''. ''Chiedo a Speranza - ha concluso Chiarella - di coinvolgere alla luce del sole, senza puntare su una possibile benevolenza di due o tre consiglieri di maggioranza l'intero centrodestra in un progetto di governo in grado di rilanciare una citta' che e' stanca di aspettare un futuro migliore che tarda ad arrivare''.

Oggi si vota in Calabria. Ballottaggi ad Acri, Lamezia e San Giovanni in Fiore

16/04 Si torna alle urne per il ballottaggio, domenica, in tre comuni calabresi oltre i 15mila abitanti, cioè a Lamezia Terme (Catanzaro), la quarta città della regione per popolazione, ad Acri e San Giovanni in Fiore, centri montani della provincia di Cosenza. Le elezioni di San Giovanni in Fiore sono state un caso politico nazionale per la presenza, fra i candidati a sindaco, del filosofo ed ex europarlamentare Pds Gianni Vattimo, da tempo in rotta di collisione con i Ds. La sua lista "Vattimo per la città", formata da giovani fuori dai partiti, è arrivata all'11,9% (1.437) voti e ha impedito, per la prima volta da quando a San Giovanni si vota a doppio turno, a un candidato Ds di vincere in prima battuta. Antonio Nicoletti, infatti, si è fermato al 49,6% (6.019 voti) e nel ballottaggio se la dovrà vedere con Antonio Barile del centrodestra. Vattimo, com'è noto, ha dichiarato in settimana di preferire il centrodestra. A Lamezia Terme c'è un altro caso di interesse, dal punto di vista elettorale. Mentre, infatti, il candidato di centrosinistra, il Diessino Giannetto Speranza, si presenta al ballottaggio con un 44,8% contro il 40,3% del candidato della CdL, l'ex assessore regionale alla Sanità Gianfranco Luzzo, le liste di quest'ultimo hanno già superato il 50 percento al primo turno. Quindi, per il meccanismo elettorale hanno già avuto attribuiti la maggioranza dei seggi e in nessun caso potrà scattare il premio di maggioranza al secondo turno. Qualora dovesse vincere Speranza, si verificherebbe il caso della cosiddetta "anatra zoppa", cioè di un sindaco che non è sostenuto dalla maggioranza in consiglio. Ad Acri, invece, il ballottaggio è fra il sindaco uscente Nicola Tenuta (UdC, sostenuto anche da FI, AN e alcune civiche) e Elio Coschigniano del centrosinistra. I due partono pressoché alla pari: 44,6% Tenuta e 44,5% Coschignano. Ma il terzo candidato, Salvatore Ferraro (che ha ottenuto un 10,2% al primo turno) si apparentato con il candidato del centrodestra.

Loiero: “I dati Istat sull’emigrazione mostrano un incerto futuro per la Calabria”

15/04 ''I dati Istat sui flussi migratori in Italia mostrano una drammatica fotografia che mette a rischio il futuro della Calabria''. E' quanto sostiene in una nota il presidente eletto della regione Calabria Agazio Loiero. Secondo Loiero dai dati emergono in particolare almeno due fattori: ''il primo e' che ricomincia, con percentuali altissime, e soprattutto dopo che il fenomeno si era fortemente attenuato, l'emigrazione dal sud verso il nord per trovare una occupazione; il secondo e' invece che sono i giovani tra i 25 e i 30 anni, laureati e con conoscenza delle lingue straniere, ad abbandonare la Calabria. Una drammatica novita', se si pensa che la tendenza fino ad ora osservata riguardava l'emigrazione di manodopera e non di persone con un livello di istruzione piu' elevato. E preoccupa ancora di piu' che in questa classifica la Calabria sia al secondo posto''. ''La drammaticita' di questa situazione - ha aggiunto Loiero - mette in evidenza come, se non viene arrestato o attenuato questo fenomeno, la Calabria diventera' una regione fantasma, con una percentuale di anziani altissima, un tasso di poverta' assai elevato e, in ogni caso si avrebbe un sistema di grave paralisi occupazionale che si autoalimenta. Per questo motivo, di fronte ad una simile prospettiva mi impegnero' a far si' che uno dei miei primi atti da presidente della regione Calabria, sia quello di far si' che questo specifico problema venga affrontato da un assessorato il quale si faccia promotore assieme a Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Confagricoltura, Confesercenti, Confturismo, Confapi, gli istituti di statistica, l'Abi, tutte le organizzazioni sindacali, le universita', gli uffici scolastici, gli ordini professionali e tutti i soggetti interessati di studiare il fenomeno, analizzandolo dettagliatamente e scientificamente con l'obiettivo di arrestarlo o attenuarlo il piu' possibile o quantomeno di affrontarlo razionalmente''. ''Sono consapevole - ha concluso - della difficolta' economica che sta attraversando il paese in questo momento, ma sono altrettanto convinto che se le forze politiche ed economiche sedessero insieme attorno ad un tavolo sarebbe possibile programmare ed indirizzare i giovani verso gli studi o le specializzazioni che portino a sbocchi occupazionali in breve tempo, necessari a sbloccare il sistema occupazionale del Sud. Un progetto quindi per far rinascere la fiducia nei giovani a rimanere nella loro regione, dando cosi' la possibilita' alla Calabria, e quindi al Sud, di crescere e rappresentare non solo una forza, ma soprattutto una ricchezza per l'intero paese''.

Minniti: “Evitare che il Paese paghi il prezzo della crisi”

15/04 ''Occorre evitare che la crisi della maggioranza si rifletta sul Paese, facendo pagare un prezzo ancora piu' grave all' Italia rispetto a quello che gia' e' stato pagato in questi anni''. Lo ha detto Marco Minniti, della Direzione dei Ds, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, dove stamattina ha presieduto la riunione delle Fed calabrese. ''Quello che e' avvenuto ieri nel corso del vertice dell' Udc - ha aggiunto Minniti - e la decisione quasi unanime della Direzione del partito di ritirare i ministri apre di fatto la crisi politica. Una crisi che e' il segno di un fallimento di fondo della coalizione che ha fino ad ora governato l' Italia e dello stesso Presidente del Consiglio. Siamo di fronte ad un passaggio che, anche per i toni che ha avuto, risulta del tutto drammatico. Penso che in questo momento non si possa non aprire una crisi formale. Spetta al residente della Repubblica valutare lo scenario, che e' quello di una rottura insanabile dentro la maggioranza. In qualche modo quello che era stato considerato come un voto non politico, come una sorta di Coppa Italia persa rispetto al campionato ancora da giocare, ha provocato invece una crisi di fondo che non puo' essere risolta con qualche battuta o con un richiamo all' ordine. Per quanto mi riguarda sono molto preoccupato per un' agonia della maggioranza che finisca per coinvolgere il Paese''.

Bianchi (DL) “Allarmante l’emigrazione dei giovani da sud a nord”

15/04 Dorina Bianchi, della Margherita, giudica ''allarmante'' la situazione che emerge dai ''dati Istat sulla rinnovata crescita dell'emigrazione da sud a nord dei giovani in cerca di lavoro''. Per la parlamentare, cio' dimostra che ''nulla di quello che era stato promesso e' stato mantenuto da questo governo'', che ha ''voltato le spalle al Meridione''. ''Il dato nuovo e piu' allarmante'', secondo Dorina Bianchi, e' che ''sono i giovani con il livello di istruzione piu' elevato quelli che lasciano il meridione'', perche' e' la prova che ''la preparazione professionale e' possibile al sud, ma che a questa non segue una reale possibilita' di lavoro''. La parlamentare sottolinea che la Calabria ''e' la regione che continua a collocarsi negli ultimi posti delle graduatorie economiche e sociali, caratterizzata dalla disomogeneita' dello sviluppo, da situazioni di estremo disagio e poverta', carenza di infrastrutture, aumento della violenza e della criminalita', ostaggio di una classe dirigenziale invisibile''. Dopo aver ricordato che sono stati 130.000 ''gli spostamenti da sud a nord nel solo 2002'', Dorina Bianchi sostiene che cio' ricorda ''quel triste fenomeno che nel dopoguerra svuoto' interi paesi del meridione''.

Tassone (Udc) a Cosenza: “Non basta il riequilibrio di postazioni per risolvere la crisi”

14/04 La posizione dell'Udc e' di rilanciare l'iniziativa del governo e dare un senso anche alla coalizione: e' quanto afferma Mario Tassone, viceministro alle infrastrutture e ai trasporti e vicesegretario vicario dell' Udc presente per un convegno a Cosenza. ''Il problema - dice Tassone - e' certamente il governo, ma a mio avviso anche la tenuta e il rilancio dell'iniziativa della coalizione stessa per cui gli argomenti sono molteplici. Qui si parla di crisi pilotata o non pilotata. Bisogna vedere cosa fare. Bisogna trovare la soluzione opportuna. La cosa piu' drammatica sarebbe rispolverare le vecchie liturgie e poi andare ad una conclusione con un semplice riequilibrio di postazione all'interno del governo. Forse qualche tempo fa ci siamo un po' sfiniti nell'attesa che venisse fuori qualche posto all'interno del governo''.
Sul ventilato nuovo ministero per il sud, Mario Tassone ritiene che l' approccio al problema sia ''senza cultura''. ''Tutto cio' - dice Tassone - mi da' la possibilita' di dire che noi abbiamo bisogno della politica nazionale: uno degli obiettivi del Governo e' proprio di riequilibrare anche le scelte, in direzione di una politica nazionale senza squilibri nei confronti di un territorio anziche' di un altro. Il problema del Mezzogiorno forse e' solo trovare una soluzione, una corretta politica nazionale di riequilibrio senza che ci siano ovviamente sproporzioni nelle scelte nel drenaggio delle risorse. Deve essere una politica nazionale all' interno della quale il Mezzogiorno deve trovare una sua collocazione e questo e' un argomento forte perche' qui mi pare che il Governo sia stato squilibrato per motivi politici ed economici a favore del nord''.
''Il suo insediamento nel momento in cui si avvia,o va fatto con grande rispetto'': ha detto Tassone rispetto agli esiti delle elezioni calabresi e all' imminente insediamento del neopresidente Agazio Loiero. ''Il tutto - ha concluso Tassone - soprattutto per una politica coerente con le attese dei cittadini. Oggi la Calabria ha bisogno sempre di maggiori certezze, maggiori coerenze e soprattutto di giustizia''.

Tensioni in Forza Italia: Pittelli inamovibile. Scajola pronto alla divisone con sua corrente

14/04 ''Se le cose stanno cosi' io formalizzo la mia componente dentro Forza Italia, anche a livello di gruppo parlamentare''. E' quanto avrebbe detto ieri sera il ministro Claudio Scajola al coordinatore nazionale del partito, Sandro Bondi, al termine dei una tesissima riunione dedicata alla riorganizzazione del partito. Durante l'incontro Bondi avrebbe riferito i primi intendimenti sui coordinatori regionali del partito che, dopo la batosta elettorale delle regionali, Berlusconi aveva detto di voler rivedere. Bondi avrebbe detto a Scajola che cinque coordinatori sono ''inamovibili'': Angelino Alfano in Sicilia, Gianni Pitteli in Calabria, Piergiorgio Massidda in Sardegna, Denis Verdini in Toscana e Guido Crosetto in Piemonte. Bondi avrebbe pure annunciato quali saranno invece le prime regioni in cui salteranno gli attuali coordinatori: l'ex socialista Lia Sartori in sostituzione dell'ex Dc Giorgio Sartori in Veneto; il senatore Carlo Vizzini al posto di Isa Bertolini in Emilia; Francesco Giro nel Lazio come sostituto di Antonio Tajani; Maurizio Iapicca o Emiddio Novi al posto di Antonio Martusciello in Campania. Immediata la reazione di Scajola, che ha contestato ''sia il metodo che il merito'' delle scelte. Non capisco - avrebbe affermato - perche' si debba partire da due regioni dove Forza Italia e' andata bene, come il Veneto e l'Emilia, mentre in altre regioni dove Forza Italia ha ''subito una Caporetto'', come in Calabria o in Toscana, i coordinatori siano inamovibili. E poi, avrebbe insistito Scajola, se dobbiamo cambiare i coordinatori regionali dobbiamo scegliere nomi che aggregano: invece persone come la Sartori in Veneto spaccano ulteriormente il partito. Mi sembra che qui non si pensi al futuro del partito ma ad un altro tipo di operazione, e cioe' blindare l'attuale dirigenza all'interno del partito. A questo punto sarebbe arrivato l'avvertimento, con l'annuncio dell'intenzione di formalizzare la propria componente dentro Forza Italia, anche a livello di gruppi parlamentari: ho gia' 43 deputati e senatori pronti a questa iniziativa, avrebbe detto il ministro per l'attuazione del programma di governo. In effetti fonti parlamentari riferiscono di diverse riunioni nei mesi scorsi tra i fedelissimi di Scajola, tra i quali vengono annoverati i sottosegretari Salvatore Cicu e Teresa Armosino, il tesoriere del partito Rocco Crimi, Massimo Berruti, Gabriella Mondello, Giorgio Galvagno. La crisi di governo ha comunque bloccato le scelte dei nuovi coordinatori regionali, ma non il lavoro istruttorio che i due capigruppo, Elio Vito e Renato Schifani, stanno portando avanti. Ieri si sono riuniti i parlamentari veneti, ed oggi e' stata la volta di quelli pugliesi. Un'altra regione dove il cambio sarebbe in stato avanzato e' la Lombardia: in sostituzione di Paolo Romani sono in lizza Luigi Casero, Mario Mantovani, Guido Podesta' e Luca Minoli, tutti ascoltati nei giorni scorsi dal presidente Berlusconi, anche se Minoli (tra i fondatori di Forza Italia nel 1993 e apprezzato anche da Formigoni) appare in pole-position.

Veraldi (DL): “Esclusione da decreto rifiuti della Calabria è una vendetta punitiva del Governo”

14/04 ''La scelta di sopprimere l'articolo 4-bis appare estremamente penalizzante per la regione Calabria, e soprattutto discriminatorio poiche' si adotta la tecnica dei due pesi e due misure per situazioni di analoga gravita'''. E' quanto ha detto il senatore della Margherita Donato Veraldi nel corso di un intervento nell'aula del Senato circa l'estensione alla Calabria delle misure previste nel decreto legge sull'emergenza rifiuti. ''Tale scelta - ha aggiunto - dimostra, ancora una volta, l'inconsistenza delle politiche di questo Governo e della maggioranza che lo sostiene nei riguardi del Mezzogiorno. Ci auguriamo che il Governo rifletta su tale decisione al fine di evitare una grave discriminazione nei confronti della Calabria, del suo sistema impiantistico di depurazione delle acque e dello smaltimento dei rifiuti. La Camera dei Deputati, infatti, ha soppresso l'articolo 4-bis, introdotto dal Senato appena una settimana prima delle elezioni regionali, diretto ad estendere le misure previste dal decreto-legge sull'emergenza rifiuti in Campania anche ai numerosi comuni della regione Calabria che si trovano in una condizione analoga a quelli campani. Ne' il Governo ne' la Commissione Bilancio eccepirono alcunche' esprimendo parere favorevole''. ''Anche in Calabria, infatti, esiste - ha proseguito Veraldi - una situazione allarmante sul piano dello smaltimento dei rifiuti poiche' tutte le societa' che gestiscono gli impianti sia nel settore dei rifiuti, sia in quello della depurazione delle acque rischiano il collasso finanziario, e la situazione debitoria dei comuni e' molto preoccupante. L'atteggiamento del Governo e della sua maggioranza appare quindi contraddittorio, se non punitivo e vendicativo, considerato che in prima lettura l'Assemblea del Senato ha ritenuto opportuno estendere i provvedimenti previsti in favore dell'emergenza rifiuti per la regione Campania anche alla regione Calabria, mentre in sede di esame presso la Camera dei Deputati, con un rocambolesco dietro-front, adducendo problemi di copertura finanziaria, la maggioranza ha ritenuto opportuno sopprimere l'articolo in questione. Infatti il Governo, che in Senato aveva espresso un parere favorevole sull'articolo 4-bis, alla Camera si e' adeguato ad una decisione che e' stata si' avanzata dalla Commissione bilancio della Camera, ma che ha avuto evidentemente il consenso del relatore e dell'esecutivo. ''Sorge il sospetto - ha concluso - che l'approvazione in Senato dell'art. 4-bis sia stato il risultato, non di una riflessione seria e approfondita da parte del Governo e della sua maggioranza sul problema dei rifiuti in Calabria, bensi' di un mero calcolo elettorale, dato che l'approvazione dell'articolo aggiuntivo avveniva alla vigilia delle elezioni regionali. Mentre, all'indomani dell'appuntamento elettorale e alla luce dell'esito delle elezioni, senza dubbio devastante per il centrodestra in Calabria, si e' riscontrata una volonta' negativa da parte del Governo ad estendere alla Calabria le misure previste dal provvedimento in esame''.

Approvato in Senato Odg di Iovene, Marini, Veraldi e Filippelli che impegna il Governo ad affrontare il problema rifiuti

14/04 ''Prima delle elezioni il Governo e la maggioranza avevano insistito per introdurre al Senato una norma, nel decreto sull'emergenza rifiuti per la Campania, relativa all'analoga situazione in cui versa lo stato dei rifiuti e sopratutto della depurazioni in Calabria. Passate le elezioni il Governo alla Camera ha cancellato dal decreto la norma relativa alla Calabria ed ha confermato oggi al Senato analoga posizione''. E' quanto ha detto il senatore dei Ds, Nuccio Iovene, stamane nell'aula del Senato illustrando l'ordine del giorno presentato dai parlamentari calabresi del centrosinistra sulla vicenda dell'emergenza rifiuti e sullo stato dei depuratori. ''Il Presidente - ha aggiunto - della Provincia di Catanzaro, Michele Traversa di An, aveva cantato vittoria e sbandierato il risultato facendone argomento da campagna elettorale. Il commissariamento per l'emergenza rifiuti e per la depurazione delle acque si trascina in Calabria da troppo tempo. Tranne l'ultimo anno in cui e' subentrato il Prefetto Bagnato a svolgere il ruolo di commissario straordinario e' stato lo stesso Presidente della Giunta calabrese Chiaravalloti. La situazione oggettiva e' questa: depuratori che non funzionano e inquinamento che cresce, societa' di gestione in difficolta' con lavoratori licenziati o in via di licenziamento, Enel che taglia l'erogazione dell'energia elettrica necessaria per il funzionamento degli impianti, contenziosi infiniti con i Comuni che risultano morosi e che rischiano, in assenza di strumenti alternativi e flessibili, il dissesto finanziario''. ''Questa situazione - ha aggiunto - e' ancora piu' grave se si pensa che la stagione turistica e' alle porte e la principale risorsa di cui la Calabria dispone per il suo turismo, la qualita' del suo ambiente e del suo mare , sono in gravissima difficolta'. Sono questi i motivi di urgenza che, di fronte alla clamorosa e vergognosa marcia indietro fatta dal Governo e dal centrodestra, hanno spinto i parlamentari del centrosinistra Veraldi, Iovene, Marini e Filippelli a presentare un ordine del giorno, approvato dal Senato nella seduta di questa mattina, che impegna il Governo ad affrontare, in pieno accordo con la Regione ed i Comuni interessati, la grave situazione determinatasi''.

Crinò (NPSI) “Grande difficoltà per la Calabria la non estenzione del decreto emergenza rifiuti

14/04 ''Una nuova grande difficolta' per la Calabria''. Cosi' il senatore Franco Crino' del Nuovo Psi commenta la decisione dell'aula del Senato di non estendere anche alla Calabria le misure previste dal decreto legge sull'emergenza rifiuti in Campania. Il senatore socialista afferma in una dichiarazione di condividere le tesi del senatore della Margherita Veraldi riguardo questa decisione che penalizza la Calabria. Ma, a differenza del senatore della Margherita, Crino' ritiene che l'esclusione della Calabria ''non debba essere vista come il frutto di un mero calcolo elettorale''.

Agosto e Rotella si dimettono dalla direzione regionale del PRI

14/04 Vincenzo Agosto e Raffaele Rotella, componenti della Direzione regionale del Pri, hanno reso noto, con un comunicato, di essersi dimessi in segno di protesta contro i segretari regionale e nazionale del partito, Pino Vita e Francesco Nucara. Secondo Agosto e Rotella, ''Vita e Nucara avrebbero dovuto dimettersi in considerazione della pesante sconfitta elettorale subita dal partito nelle recenti elezioni regionali, frutto di una direzione politica nazionale e regionale fallimentare. Pino Vita, lontano politicamente e fisicamente dalla Calabria, e' stato catalputato nella nostra regione solo per garantire il predominio del segretario nazionale''. I due esponenti del Pri fanno anche riferimento alle ''dimissioni, prima delle elezioni, di tanti dirigenti di primo piano fino a quelle dell' ex segretario regionale, Vincenzo Mazzei, che aveva avuto l' indiscusso merito di dare visibilita', prestigio e ruolo ad un partito che era scomparso dalla scena politica regionale. Pino Vita si ostina a minimizzare il valore politico di tutto cio', nel vano tentativo di coprire le sue specifiche responsabilita' per non avere mai convocato la Direzione regionale''.

Il filosofo Vattimo al ballottaggio di San Giovanni si schiera con il centrodestra: “Opto per la persona”

14/04 ''La mia scelta non riguarda il partito in cui milita il candidato del centrodestra, ma la persona stessa del candidato e le garanzie di rinnovamento che mi pare fornisca. Una decisione che va interpretata in chiave localistica e che non prenderei mai a livello nazionale''. Gianni Vattimo, raggiunto telefonicamente mentre si trova in Turchia, per il turno di ballotaggio a San Giovanni in Fiore esprime la sua preferenza per Antonio Barile, candidato del centrodestra. Oggi in un' intervista al 'Corriere della Sera', il filosofo ex Ds ed oggi Pdci ha lanciato la provocazione e spiega i motivi: la scelta del candidato della Cdl ''fornisce maggiori garanzie di rinnovamento e di risoluzione delle problematiche locali'' rispetto a quello dell' Unione, Antonio Nicoletti, ''espressione solo di vecchiume e di continuita' rispetto all' Amministrazione comunale uscente'', sostenuta dal centrosinistra. Vattimo e' stato candidato a sindaco di San Giovanni in Fiore, la capitale dell' altopiano silano e patria di Gioacchino da Fiore, sostenuto dalla lista ''La voce di Fiore'', riportando un 12 per cento che potrebbe rivelarsi determinante nel turno di ballottaggio. ''L' unico particolare che devo precisare - dice Vattimo - e' che io non sono un elettore di San Giovanni in Fiore e quindi non votero' personalmente per il candidato del centrodestra. I ragazzi della lista che mi ha sostenuto, tra l' altro, hanno assoluta liberta' di scelta e sinceramente non so dire se e quanti seguiranno la mia indicazione. Quello che posso dire e' che se potessi votare, lo farei per Barile, che solo per un caso e' un esponente di Forza Italia, perche' l' unica alternativa al sistema di potere dominante a San Giovanni in Fiore e' lui. D' altra parte, il ballottaggio non e' una questione di appartenenza, ma coincide con la scelta su cio' che e' piu' utile sul piano locale. E cio' che e' piu' utile in questo momento per San Giovanni in Fiore e' liberarsi di una classe dirigente vecchia, stantia e che non ha fatto niente per il paese per 30 anni''. ''E' chiaro - afferma ancora il filosofo - che la mia e' anche una provocazione. Il fatto e' che se devo schierarmi con i Ds, che rappresentano ormai una destra travestita, tanto vale che sostengo Forza Italia direttamente. Si tratta di una scelta che ha un senso squisitamente locale ed ha ha lo scopo di dare un segno di alternanza rispetto all' attuale situazione. Per questo dico che se potessi votare, riserverei la mia scelta a Barile'. D' altra parte, la lista che ha sostenuto la mia candidatura a sindaco e' nata per mandare via la vecchia classe dirigente ed in questo momento l' unica alternativa, in questo senso, e' Barile. E allora: cambiamo la classe dirigente e vediamo cosa succede perche' quella che c' e' stata fino ad oggi non ci va bene, a qualunque principio generale s' ispirasse. Nicoletti, anche se non e' il sindaco uscente. non ci da' garanzie di rinnovamento perche' si porta dietro tutto il vecchiume che c' era prima e che e' esattamente cio' che noi volevamo fare fuori. Quando e' necessario cambiare una situazione locale diventata insopportabile, stantia e controproducente, bisogna provare a cambiare. Barile ci ha assicurato che vuole cambiare la situazione a San Giovanni in Fiore e questo non mi sembra poco. Ed in questo senso mi ha convinto piu' di Nicoletti''.

Giacomo Mancini, figura carismatica di autentico combattente socialista

13/04 (Enzo Pianelli) Ricordo di Giacomo Mancini a tre anni dalla Scomparsa. Figura Carismatica di Politico, Autentico Combattente Socialista. “ Rivolgeva, spesso, il pensiero alle figure “minori”, ma decisive, del Socialismo calabrese”
Ho considerato, fin da ragazzo, Giacomo Mancini, come una persona cui riporre fiducia e tanta stima, ed un dirigente politico non comune. Essendo io figlio di un militante socialista che con Giacomo, ed altri compagni, aveva svolto il percorso forse più accidentato della storia del Socialismo calabrese, con l’indomenticabile leader dei socialisti italiani subentrò anche un affetto ed un rapporto di tipo familiare. Rapporto che diventa ancor più forte, soprattutto perché il vuoto lasciato da Mancini è come una voragine profonda, diofficile da colmare.
In un certo qual modo influirono su di me un entusiasmante e coinvolgemte modo di fare politica, l’intelligenza e la lungimiranza di Giacomo Mancini, l’intensa ed appassionata attività politica, il contatto carismatico con la pubblica opinione e gli elettori, la coraggiosa militanza nelle file dei partigiani, la passione e l’impegno civile. Qualità e caratteristiche dell’uomo politico che proseguirono, negli anni del post-fascismo, con la costituzione e la ricostituzione delle sezioni del partito socialista sul territorio calabrese. Sono ancora vivi in me i ricordi e le testimonianze della persona a me più cara e prematuramente scomparsa, mio padre Nicola, che anche nella fulgida ma poco conosciuta fase storica delle lotte contadine in Sila lo videro in prima fila, il compagno Giacomo, tenace e combattente, come lo era stato suo padre, Pietro, in anni ancora più terribili durante il Ventennio fascista. Un patrimonio di memorie delle quali mio padre andava molto orgoglioso. Un patrimonio storico che, soprattutto oggi, andrebbe meglio apprezzato e valorizzato per educare le nuove generazioni a fare Politica, quella autentica, al servizio delle comunità e dei cittadini. Quasi coetaneo di Mancini, mio padre che militava nella Federterra, ben conosceva il suo illustre compagno di tante battaglie di civiltà, d’emancipazione sociale, oltre che indiscusso protagonista di memorabili stagioni politiche.
Lo stesso Giacomo Mancini, già parlamentare ed esponente di primo piano del partito in Calabria, propose a mio padre, sul volgere degli anni ’50, di proseguire l’impegno nella vita organizzativa del PSI cosentino, quale funzionario.
E non poteva essere diversamente. Giacomo Mancini ed altri compagni vissero momenti incerti ed esaltanti, intrisi d’ autoritarismo e di prevaricazioni, ma anche di passione politica. S’erano ritrovati anche ai tempi delle “ risse ideologiche” e sotto il simbolo del socialismo libertario ed umanitario, non si lasciarono intimidire nemmeno dalle gendarmerie asservite al Latifondo, ai tempi delle lotte contadine in Sila. Proseguirono, decisi, sulla strada della giustizia sociale nella migliore tradizione del Socialismo. Come dimenticare quei momenti ?
Lavorare per il partito, mi ricordava spesso mio padre, non era da considerare un privilegio. Erano momenti in cui l’ideologia, paradossalmente, allontanava la crudezza della realtà: di non poter disporre, in alcuni momenti, di risorse necessarie da portare a casa.
Si lavorava senza alcuna prospettiva certa per il futuro, senza una copertura previdenziale ed assicurativa. Occorreva essere al servizio dei bisogni della gente, assistere i compagni delle periferie, sostenere le campagne elettorali, essere d’orientamento per quanti non conoscevano le burocrazie cittadine, etc. Solo con la Legge Mosca, negli anni ’70, i funzionari di partito ottennero la possibilità dell’inquadramento previdenziale e qualche altro legittimo riconoscimento. Mancini, nei ricordi di mio padre, sempre vicino all’organizzazione del Partito, non restò certo a guardare. In Parlamento, in quell’occasione, recitò la parte che sapeva ben recitare: quella del politico saggio ed ascoltato, importante, incisivo. Giacomo Mancini, dopo ben 22 anni d’intensa ed appassionata attività parlamentare, divenne il Segretario nazionale del PSI, nel 1970, anno in cui l’Italia, dopo tormentati anni di grigiore politico - istituzionale, si dotò del tanto atteso Statuto dei Lavoratori. In altre parole, della Carta fondamentale dei diritti e dei doveri del mondo del lavoro.
Ecco come sono diventato testimone d’alcuni avvenimenti di vita del PSI cosentino.
Mio padre, per liberare casa da un discolo dichiarato, mi portava nelle sedi del Psi quando ero libero da impegni scolastici. In queste sedi sentivo parlare di etica della politica, della funzione e ruolo dei partiti nella Società, di figure indimenticabili del Socialismo italiano come Pietro Mancini, Filippo Turati, Rodolfo Morandi e Giacomo Matteotti. Ho conosciuto esponenti socialisti molto stimati, come Michele Cozza, Gaetano Mele e l’emergente Salvatore Frasca che, all’epoca, era segretario di Federazione, molto legato a mio padre. Come giovane manciniano, successivamente, sono stato impegnato nella giovanile socialista.
Da Segretario di sezione e consigliere comunale del PSI a Pedace, in tempi più recenti, ricordo Giacomo Mancini sempre puntuale nelle manifestazioni politiche in Presila.
Compagno prezioso, per consigli e suggerimenti, nella presentazione delle liste dei candidati socialisti. Un grand’ avvenimento erano i comizi, memorabili, di Giacomo nelle piazze calabresi. Ho conosciuto per la prima volta Giacomo Mancini a Celico, quando era Ministro della Sanità, nei primi anni ‘60. Ricordo l’abbraccio, affettuoso e commovente, con i compagni della Sezione “G. Marinaro” di Celico; la simpatia, la familiarità ed il calore umano che riversò sul suo compagno Nicolino (cosi chiamava Mancini mio padre).
In occasione di quella visita, avevo collaborato ai preparativi della sezione e dopo aver faticato per fare breccia tra la folla immensa, Mancini che mi gratificò con un sorriso ed una carezza sulla guancia. Negli anni a seguire, ho spesso incontrato, nella Federazione PSI, un Mancini autorevole e un punto di riferimento e di certezza per i compagni.
Una persona che mi è apparsa sempre cordiale e rassicurante, anche nel suo essere introverso ed un po’ diffidente. Ho stimato politicamente Giacomo, anche nella sua atipicità di socialista controcorrente, amante delle sfide senza truppe, sicuramente un po’ anarcoide. Una nota, non marginale, del suo carattere che trasferiva ad un certo stile di fare politica. Queste condizioni, non comuni, s’accentuavano molto nella forte personalità dell’uomo. Mi è sempre apparso un socialista autentico, moderno nel pensiero.
Ecco perchè non si poteva contraddire una tradizione socialista di famiglia, ispirata e nutrita da motivazioni d’impegno e di fede. Un modo responsabile per onorare la vita vissuta nell’agone dell’impegno socialista di una persona cara. Sono rimasto socialista, dunque, ma alla “vecchia maniera”, senza tessera, dopo la disastrosa diaspora del 1992. Mi è sempre piaciuto assecondare, soprattutto nei momenti di difficoltà, la grandezza dell’ideale socialista, ch’è sempre vivo e pulsante in me. Nella sua lunga stagione politica ho avuto il piacere d’ incontrarlo in più occasioni. Anche in quel triste anno 1992, l’anno della disfatta elettorale. Mi chiese d’accompagnarlo, in un giro elettorale, sulla costa tirrenica, in particolare a Cetraro, dove l’attendevano giovani e vecchi compagni. Durante il viaggio, ebbi l’opportunità di conoscere il suo pensiero sulla civiltà contadina degli anni ’50 e sulle infrastrutture attuali della Calabria. Chiesi a Giacomo, inoltre, se avesse conosciuto, in tanti anni d’impegno parlamentare e come statista, il grande Indro.
Si, proprio il principe dei giornalisti, il grande Montanelli. Rispose, interessato, alle mie domande. “ La civiltà contadina, disse, era un mondo segnato dal peso di un crescente esodo dai campi che, progressivamente, n’avrebbe sentenziato l’uscita di scena. Nel mondo contadino, realtà fatta di duri sacrifici, ammetteva Mancini, diventava difficile non solo il dialogo, ma soprattutto conciliare vecchie prassi con fattori di modernità”. Riguardo a Montanelli, rispose affermando:
“ Non ho mai incontrato Indro Montanelli, anche se seguiva la mia attività politico-istituzionale attraverso i suoi giornalisti, accreditati a Roma e nelle sedi parlamentari. Vicino, invece, mi è stato Salvatore Scarpino ( braccio operativo di Montanelli quando era direttore del Giornale Nuovo di Milano, n.d.c.). Sulle infrastrutture, si stizzì un po’ allorquando segnalai le pessime condizioni di transitabilità dell’autostrada Sa-Rc.
“ Pianellino, rispose, te l’immagini la Calabria senza questa vituperata autostrada?
E meglio averla, aggiunse, quest’arteria, anche se in alcuni punti è dissestata. Non c’era bisogno che aggiungesse dell’altro... Conservo, gelosamente, la sua dedica autografa, apposta sul libro di Matteo Cosenza: “ Giacomo Mancini, un Socialista inquieto”, presentato nei locali della Federazione socialista di Via Mari, nel Gennaio 1989.
“ Ad Enzo, giornalista “ silano”, con affetto Giacomo Mancini ”.
Si, non ho sbagliato definire Giacomo Mancini come una persona cara di famiglia.
Come tale lo ricorderò perché presente, più di prima, nell’album degli affetti, dove si troveranno ancora insieme... i due vecchi compagni socialisti.

Pappaterra: “Positiva la proroga della cassa integrazione alla Mdc tessile

13/04 ''La firma del decreto di proroga della Cassa Integrazione per i lavoratori della Manifettura del Crati rappresenta un buon risultato e ci consente di riattivare il tavolo di trattativa nazionale in una condizione di maggiore agibilita'''. Lo afferma, in una dichiarazione, Domenico Pappaterra, deputato dello Sdi. ''Da oggi pero' - prosegue Pappaterra - deve scattare in tutti i soggetti interessati la molla delle decisioni concrete per imprimere una reale svolta alla vertenza che riguarda circa 300 lavoratori e che si trascina ormai da tanto tempo. Non appena si insediera' il nuovo Governo regionale chiedero' al presidente Loiero e al nuovo Assessore regionale alle Attivita' produttive di far tornare protagonista nella vicenda la Calabria, facendo dimenticare il totale disinteresse manifestato fino ad oggi dal vecchio governo regionale, che anche per questi comportamenti e' stato mandato a casa. Secondo Pappaterra ''la Regione insieme alla Provincia di Cosenza, che in questi mesi difficili ha svolto un lavoro prezioso grazie all' impegno del presidente Oliverio e dell' assessore Laudadio, ai sindaci, alle organizzazione sindacali e ai lavoratori, dovra' richiedere una maggiore determinazione al Governo nazionale rispetto agli impegni assunti nei mesi scorsi e che riguardano l' istituzione dell' area di crisi a Cammarata in base alla legge 181 ed una valutazione tecnico finanziaria delle proposte di rilancio del sito industriale presentate dal gruppo Gentex per la tessitura e dagli stessi lavoratori dell' azienda per la filatura. Per parte mia - conclude il parlamentare dello Sdi - continuero' ad adoperami con tutte le forze per non disperdere il patrimonio industriale e ricco di professionalita' che puo' essere ancora valorizzato se tutti i soggetti interessati, nessuno escluso, svolgeranno un ruolo propositivo''.

Ass. Laudadio “il rinnovo della CIG alla MDC merito anche della Provincia di Cosenza”

13/04 L' assessore al Lavoro della Provincia di Cosenza, Donatella Laudadio, ha commentato in termini positivi la proroga della cassa integrazione guadagni per i lavoratori della Manifattura del Crati di Castrovillari. ''Il provvedimento - ha detto Laudadio - e' frutto anche della concertazione territoriale tra le parti interessate che proprio la Provincia di Cosenza ha portato avanti. L' obiettivo e' quello di agevolare il rilancio del sito produttivo e pensare alla stesura di un progetto di pianificazione dell'area, da corroborare con una formazione mirata alla riqualificazione professionale dei lavoratori del settore tessile castrovillarese. Ora, dopo questo primo passo, bisogna andare oltre e guardare avanti''. L' assessore Laudadio, intanto, ha convocato per lunedi' prossimo, 18 aprile, un tavolo operativo territoriale nell' Amministrazione provinciale di Cosenza nell' ambito del quale prendere in esame anche la situazione dei lavoratori del Gruppo tessile Castrovillari e della Annalisa Production. ''Anche per questi lavoratori - commenta l' assessore provinciale al Lavoro - ci impegneremo per la proroga degli ammortizzatori sociali e per il loro inserimento in un quadro complessivo di rilancio industriale per non perdere neanche una delle valide professionalita' esistenti in zona. Ci dovremo confrontare con una diversa tipologia di mercato nazionale ed internazionale, ma siamo qui per questo. Non ho mai perso tempo nel commentare i litigi interni della classe politica cittadina. L' unico tempo utile e' quello speso per creare opportunita' di lavoro per
questo territorio''. Al tavolo di programmazione sono stati invitati i rappresentanti dei sindacati territoriali e provinciali, dell' Assindustria, dell' assessorato regionale all' Industria e dell' Amministrazione comunale di Castrovillari.

Mazzei abbandona il PRI. Vita: “Reazione alla perdita dell’assessorato”

13/04 L' ex segretario regionale del Pri calabrese, Vincenzo Mazzei ha reso noto di avere abbandonato il partito. ''Lascio definitivamente il Pri di Francesco Nucara, diventato altra cosa rispetto agli intendimenti dei suoi nobili padri fondatori - afferma Mazzei in una dichiarazione - Non posso piu' militare in un partito, i cui organismi regionali sono privi di qualsiasi autonomia politica e, nel quale, alle sezioni della provincia di Catanzaro, viene persino impedito di poter decidere, attraverso lo svolgimento del congresso provinciale, l' elezione dei propri dirigenti''. ''Decidero', assieme ai tanti amici, che hanno con me condiviso un comune percorso, - aggiunge Mazzei - la strada per continuare il mio impegno politico, volto a creare le condizioni, per la crescita economica e sociale della nostra regione''. A Mazzei, dimessosi nei mesi scorsi dalla segreteria del partito per divergenze con il segretario nazionale del Pri Francesco Nucara, attuale viceministro all' Ambiente, era stato revocato recentemente anche l' incarico di assessore nella giunta provinciale di Catanzaro presieduta da Michele Traversa.
Immediata la replica del segretario regionale del PRI Giuseppe Vita: ''La decisione dell' ex segretario regionale del Pri Vincenzo Mazzei di lasciare il partito e' la conferma di un livore personale nei confronti della dirigenza provinciale, regionale e nazionale del partito dovuto anche alla perdita dell'assessorato all Provincia di Catanzaro ed e' pertanto priva di qualsiasi consistenza politica''. Lo sostiene Pino Vita, segretario regionale del Pri commentando, in una dichiarazione, la decisione presa da Mazzei di lasciare il partito. ''Se Mazzei fosse rimasto nel Pri - aggiunge Vita - avrebbe avuto tutte le garanzie statutarie per svolgere liberamente un ruolo di opposizione''.

Appello dell’Unione per Speranza a Lamezia

13/04 ''Lanciamo un forte appello alla mobilitazione perche' ogni energia sia impiegata in questi ultimi giorni per assicurare un successo che e' nelle cose e che ricollochi Lamezia Terme dentro la grande e schiacciante vittoria del centrosinistra in tutto il Mezzogiorno''. E' quanto si afferma in un documento che invita alla mobilitazione per il candidato a sindaco del centrosinistra Gianni Speranza, sottoscritto da partiti e movimenti che si riconoscono nell' Unione. ''Oggi questo e' possibile - e' scritto nel documento - gli elettori hanno chiaramente e senza appello deciso di voltare pagina e di spazzare via scelte arretrate, laceranti, conservatrici che hanno impoverito e reso ancora piu' marginale la Calabria e l' intero Mezzogiorno stanco di gestioni improvvisate, clientelari, assistenzialiste, prive di qualsiasi capacita' progettuale ed in grado di posizionarlo dentro le grandi scelte europee e nella prospettiva di una grande centralita' del Mediterraneo. La Calabria, senza appello, ha mandato a casa il centrodestra piu' retrivo dell' intero Mezzogiorno dentro il quale ha giocato un ruolo negativo, avventurista ed irresponsabile il centrodestra lametino, del quale Luzzo e' diretta espressione, che ha inseguito soltanto la mera e militare occupazione delle istituzioni piegandole ad interessi di parte, umiliando una citta' che aveva creduto alle promesse e che - oggi - si ritrova ingannata e tradita''. Per i firmatari dell' appello che chiamano alla mobilitazione tutti i militanti, i simpatizzanti, i dirigenti e gli amministratori dell' Unione della citta' e di tutta la provincia in vista del ballottaggio di domenica prossima, ''il successo in Calabria dell' Unione e' la scommessa vinta di una grande stagione politica vissuta da tutte le forze della coalizione coralmente ed all' insegna di un grande progetto di rilancio e di ripresa che ora si tratta di rendere consonanti le scelte della Giunta regionale con quella della nuova Amministrazione comunale di Lamezia Terme. Soltanto la vittoria di Giovanni Speranza puo' consentire alla citta' della Piana di risollevare le sue sorti, sganciarla dall' isolamento nella quale e' stata precipitata dal centrodestra e restituirle quel ruolo aggregante, decisivo, strategico che la sua collocazione geografica, istituzionale,vocazionale naturalmente le conferisce''. L' appello e' stato sottoscritto Ds, Margherita, Rifondazione Comunista, Verdi, Udeur, Pdci, Psdi, Repubblicani Europei - Federazione, Unita' Socialista, Italia dei Valori, Progetto Calabrie, Movimento Popolari per la Calabria,Popolari Democratici, Democrazia e centralita', Patto Segni e Movimento Meridionale.

Venerdì riunione della Fed calabrese a Lamezia

14/03 Si riunira' venerdi' 15 aprile a Lamezia Terme, alla presenza di Marco Minniti, il coordinamento calabrese della Federazione dell' Ulivo. A darne notizia e' un comunicato della Fed Calabria. Al termine della riunione il coordinamento terra' una conferenza stampa.

Il ricordo di Giacomo Mancini pubblicato sul quotidiano socialista “Avanti!”

12/04 Pubblichiamo per intero la riflessione di Pietro Mancini, pubblicata sul quotidiano socialista “Avanti!”, che ricorda la scomparsa del padre, on. Giacomo Mancini, definito “Un leader socialista, mai diessino, con la schiena dritta”. Giacomo Mancini, scomparso l' 8 aprile del 2002, è stato un leader socialista orgoglioso, sempre con la schiena dritta, che ha dimostrato che si può stare a sinistra, con dignità, riscuotendo consensi, anche senza intrupparsi, in posizione subalterna, prima nel PCI e poi nella Quercia. L' " anomalia Mancini ", come l' " anomalia Craxi ", dalle parti delle Botteghe Oscure, non è mai stata nè compresa, nè apprezzata. Oggi, però, Piero Fassino e i più intelligenti e aperti dirigenti e militanti dei DS, e quanti si battono per il rinnovamento della sinistra e della politica, dovrebbero, forse, cominciare ad appezzare e valorizzare anche le voci non conformiste, di stimolo e di sollecitazione.
Giacomo Mancini non ha mai richiesto, pur nel pieno della allucinante vicenda giudiziaria, di cui rimase vittima, la guerra permanente della politica alle toghe. Ma ha sempre criticato il permanente ossequio di larghi settori della sinistra nei confronti di qualsiasi decisione dei magistrati. Nella moderna democrazia, era solito ripetere, non ci sono poteri, che possano rivendicare la preminenza nei confronti dei diritti costituzionali dei cittadini. Nel recente libro, che ho dedicato a mio padre, pubblicato dalla casa editrice Rubbettino, ho sottolineato la frase di Francesco Cossiga sulla indimenticabile caratteristica della sindacatura dell' ex ministro, nella sua Cosenza ( 1993- 2002 ) : l' elevato servizio alla collettività, che la Politica, con la P maiuscola, deve rendere. Mi farebbe piacere che il disinteresse, la trasparenza nella gestione della cosa pubblica, il rifiuto netto del trasformismo, degli inciuci e dei ribaltoni fossero richiesti dai cittadini e dai politici, di tutti gli schieramenti, agli attuali governanti, nazionai e locali.
Candidandosi, da vecchio leone socialista, a 80 anni suonati, dopo 44 anni in Parlamento, a primo cittadino di Cosenza, Mancini si rimise in discussione, accettando critiche, a volte feroci, subendo aggressioni e persino l' occupazione del suo ufficio ! Ma replicò, sempre, con compostezza, con moderazione, con stile.
Ai molti dirigenti e militanti, oggi impegnati nel difficile lavoro di ricomposizione della diaspora socialista, mi preme sottolineare un discorso dell' ex segretario nazionale del PSI ( 1970 - 1972 ), pronunciato il 29 gennaio del 2000 . " Agendo con onestà, possiamo riconquistare un posto nella storia italiana. Quel posto ci spetta, ne siamo orgogliosi e dobbiamo tramandare questo orgoglio alle nuove generazioni. Che dovranno riprendere un discorso, troppo bruscamente e ingiustamente interrotto ".

Fassino: “Giacomo Mancini fu una figura preminente del socialismo e del riformismo”

12/04 ''Giacomo Mancini e' stato una figura preminente del socialismo e del riformismo italiano''. E' quanto sostiene in una nota il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino, circa alcune dichiarazioni di Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo. ''Ed e' giusto - ha aggiunto - tornare a riflettere sull'opera e sull'azione di Mancini, e dalla sua esperienza politica e umana trarre indicazioni utili all'obiettivo di fare del riformismo la cultura politica maggioritaria del Paese''.

Meduri (DL): “Il ministro Baccelli propone un Ministero per il sud. Suggerisco Calderoli…”

12/04 ''Il ministro Baccini propone un ministero per il Mezzogiorno? Suggerisco Calderoli...''. Luigi Meduri, deputato della Margherita, replica cosi' all'esponente centrista. ''Ai colleghi dell'Udc non pare vero di poter usare la parola Mezzogiorno dopo quattro anni di tabu' - afferma - ma li avvertiamo fin d'ora che tutto andra' a finire come sulla vicenda del commissario per i forestali calabresi. Ritengo infatti che il ministro Calderoli visto che le riforme hanno un'alta probabilita' di fallire potrebbe facilmente ricollocarsi come ministro del Mezzogiorno. Crediamo che sia davvero il migliore - conclude ironicamente l'esponente dielle - anche grazie all'esperienza elettorale acquisita da commissario dei forestali calabresi''.

Loiero e Oliverio domani ad Acri per le comunali

12/04 Il neo presidente eletto della Regione, Agazio Loiero e il presidente della Provincia, Mario Oliverio, saranno domani ad Acri per la campagna elettorale del turno di ballottaggio del candidato sindaco del centrosinistra, Elio Coschignano. Alle ore 16,30 Loiero e Oliverio, incontreranno i rappresentanti dei lavoratori socialmente utili con i quali affronteranno i problemi della categoria e proporranno iniziative per la stabilizzazione del rapporto di lavoro dei lavoratori attualmente precari. All'incontro saranno presenti anche il consigliere regionale eletto dei Ds, Franco Pacenza e quello dello Sdi, Luigi Incarnato.

A Vibo si insedia il nuovo sindaco Franco Sammarco

12/04 Primo giorno da sindaco di Franco Sammarco, che nelle elezioni comunali del 3 e 4 aprile e' stato eletto con il 64,2% dei voti, il quale questa mattina si e' insediato nella carica. Come primo atto ha inteso ringraziare lo staff prefettizio guidato da Maria Elena Stasi in occasione del rituale del cambio delle consegne e poi nel corso di un breve colloquio con i giornalisti ha dichiarato: 'Ereditiamo una difficile situazione finanziaria. Ringrazio la commissione prefettizia per l'impegno profuso, ma al tempo stesso e' necessario essere coscienti, cosi' come ho piu' volte ribadito durante il corso della campagna elettorale, che questa gestione non si e' rivelata indolore, cosi' pure non e' stato affatto indolore il percorso intrapreso dall'amministrazione comunale che ci ha preceduti. I commissari hanno deciso di far quadrare i conti gia' deficitari aumentando dello 0,50% l'Ici e del 20-25% la Tassa sui rifiuti solidi urbani. Noi adesso siamo chiamati a mettere le cose a posto, operando, subito dopo l'insediamento del consiglio comunale, opportune modifiche al bilancio gia' varato'. Altra priorita' posta dal nuovo sindaco che ha guidato una coalizione di centrosinistra riguarda l'immediata formazione dell'esecutivo comunale: 'Sin da subito avviero' degli incontri bilaterali con i rappresentanti dei partiti della maggioranza. Ascoltero' le loro indicazioni, ci confronteremo serenamente. L'obiettivo e' quello di avere a disposizione la nuova giunta entro pochi giorni'. Franco Sammarco ha poi confermato la volonta' di tenere per se' un assessore di fiducia: ''Cio' non significa che sia una figura esterna ai partiti. Posso anticipare che, nel rispetto del dato elettorale, tutti i partiti della mia maggioranza avranno la loro rappresentanza in giunta e che l'assessore di mia fiducia potrebbe, con buone probabilita', rientrare tra le figure proposte dai partiti stessi''. Terminato il colloquio con i giornalisti, il sindaco Sammarco, all'interno di un'affollatissima sala del consiglio comunale, ha incontrato dirigenti e personale dell'Ente. Un'accoglienza calorosa, scandita dal lungo applauso dei dipendenti.'Vi conosco - ha affermato Franco Sammarco - sin da quando ricoprivo il ruolo di assessore al Bilancio. Erano i tempi in cui il consiglio comunale lavoro' fino all'alba per varare il nuovo progetto inerente la pianta organica. E' da qui che intendo ripartire per creare i presupposti di un' aziendalizzazione della struttura burocratica, per garantire migliori condizioni di lavoro per tutti'. Il sindaco ha poi sottolineato 'l'importanza che ogni lavoratore assume per il corretto funzionamento dell'ente. La nostra patente sara' la cortesia - ha proseguito - Cortesia nei rapporti interpersonali, tra di voi, tra di noi, tra voi e la nuova giunta,ma soprattutto tra noi e la comunita'. Lavoro e comunicazione, su questo avvieremo il nostro cammino per la crescita di una citta' che deve fare i conti con una miriade di problemi e che sente forte il bisogno di ridurre le distanze tra la collettivita' e la macchina amministrativa e burocratica'.Ha concluso dicendo: ''Ci attende una sfida importante e lavorare in un ambiente che mi sostiene e rispetto al quale mi pongo con spirito di servizio aiutera' l'Ente a divenire realmente quel 'Comune amico' che intendiamo regalare a tutti i vibonesi''.

Incontro della maggioranza convocato dal Sindaco a Castrovillari

12/04 Un incontro con i consiglieri comunali di maggioranza, gli assessori ed i segretari di partito e' stato convocato dal sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, per analizzare l'esito del voto per il rinnovo del consiglio regionale. L'incontro e' stato fissato per venerdi' e si terra' nel protoconvento di Castrovillari. ''Le recenti consultazioni regionali - scrive Blaiotta in una lettera ai consiglieri di maggioranza - hanno fatto registrare una rilevante e diffusa sconfitta della Casa delle Liberta', che si e' verificata anche nella nostra citta', dove abbiamo responsabilita' di governo. E' necessario, pertanto, fare il punto della situazione per individuare le cause delle attuali difficolta' e per ricomporre i partiti della maggioranza che appaiono sempre piu' frantumati e logorati dai dissidi interni''. ''Tutto cio' - ha aggiunto Blaiotta - al fine di rilanciare l' azione amministrativa e portare a compimento il programma presentato agli elettori, che e' andato oltre a quanto previsto, ma che non sembra avere una adeguata ricaduta sull' opinione pubblica, principalmente a causa della rissosita' dei partiti della coalizione. La citta' ha attualmente, per la nostra azione amministrativa, imponenti risorse che attendono di essere utilizzate per risolvere annosi problemi strutturali. Una occasione irrepetibile su cui ognuno di noi deve riflettere, assumendosi le proprie responsabilita'''. ''E' indispensabile - ha concluso - ritrovare le ragioni dell' unita', rimodulare la Giunta ed avviare un nuovo percorso che ricostituisca, se possibile, la naturale struttura della Casa delle Liberta'. Ove tale percorso non fosse praticabile, da parte mia ne trarro' le conseguenti irrevocabili determinazioni nell' interesse della nostra citta'''.

Loiero “Se il Governo deve tirare a campare, meglio il voto”

11/04 Non si puo' restare un anno in queste condizioni, il governo ''non puo' tirare a campare''. Agazio Loiero, neogovernatore della Calabria, interviene cosi' nel dibattito sulle difficolta' del governo e sull'ipotesi di elezioni anticipate. ''In una condizione come questa - spiega durante una conferenza stampa a Montecitorio - il problema e' del governo, non nostro. Pero' e' una questione che ovviamente ci interessa molto. Si puo' restare un anno in queste condizioni? Tirare a campare non conviene soprattutto al governo in carica. Hanno tirato a campare per tre anni. Vogliamo continuare anche per il quarto anno?''.

Sen. Gentile (FI) “Contro gli aumenti il Governo tolga le accise sulla benzina”

11/04 ''Il Governo deve subito togliere le accise sulla benzina. Questo e' l' unico modo per contrastare l'aumento del greggio e per dimostrare, immediatamente, la nostra attenzione sul problema dei consumi per tante famiglie italiane''. E' quanto sostiene in una nota il segretario della commissione finanze del Senato, Antonio Gentile, di Forza Italia. ''Si tratta di un provvedimento - ha aggiunto - che farebbe diminuire fortemente il prezzo della benzina e che darebbe contezza immediata ai cittadini dell' attenzione reale che il Governo presta per le loro esigenze. Possiamo riuscirci anche parzialmente, ma il risultato deve essere immediato e tangibile: si consideri che in una sola settimana il pieno di benzina e' costato due euro e mezzo in piu'''. ''Il qualunquismo della sinistra - ha concluso Gentile - imputa a noi anche situazioni come questa che sono di carattere internazionale, ma la gente vuole risposte e dobbiamo dargliele''. ''Il Governo puo' trovare le risorse in sede di finanziaria spiegando che e' stato possibile intervenire su una parte delle tasse per compensare l' aumento del petrolio''. ''La diminuzione dell' accise - ha aggiunto - e' la forma compensativa per contrastare un aumento del greggio che ormai non conosce limiti. La proiezione di aumento prevede un picco massimo entro i prossimi due anni e questo comportera' certamente un ulteriore aumento di benzina e gasolio''. ''Si tratta - ha concluso Gentile - di fatti internazionali su cui non abbiamo responsabilita' e sui quali possiamo intervenire parzialmente, facendo certamente un grande sforzo''.

Caruso (AN) appoggia la proposta di Gentile sulle accise

La richiesta del segretario della commissione finanze del senato, Antonio Gentile, di modificare parzialmente l' accise sulla benzina e' giusta: ormai i prezzi sono alle stelle e le proiezioni ci parlando di nuovi aumenti in pochi mesi''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di An e membro della commissione attivita' produttive della Camera dei Deputati, Roberto Caruso, circa la proposta del senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, di eliminare le accise sulla benzina. ''Si tratta - ha aggiunto - di vicende internazionali che comporteranno gia' aumenti sui trasporti e sul costo della carta. I consumi rischiano di indebolirsi ulteriormente. La gente ci chiede misure diverse proprio su queste cose ed e' possibile intervenire, facendo capire gli sforzi del Governo''. ''La situazione benzina - ha concluso Caruso - pesa in un modo nettissimo sui bilanci delle famiglie''.

Loiero: “Il ponte sullo stretto è buono ma non una priorità”

11/04 ''Il ponte sullo stretto di Messina non va demonizzato, ma ci sono priorita' davvero piu' impellenti''. Lo afferma il neogovernatore della Calabria Agazio Loiero, durante una conferenza stampa a Montecitorio. Quali sono le priorita'? ''Sull'autostrada del sole - racconta - nel tratto da Salerno a Reggio Calabria, ci sono da nove mesi 45 chilometri a corsia unica. In un paese civile non puo' capitare. Dobbiamo porci il problema delle priorita'. Non ci sono risorse per tutto e noi dobbiamo fare delle scelte''. ''Ben venga il ponte sullo stretto - conclude Loiero - ma alla fine di un percorso. Le due strade per arrivare sono la Salerno-Reggio Calabria e la statale jonica. Prima servono le infrastrutture, poi possiamo pensare al ponte''.

Guagliardi riconfermato nella Direzione nazionale di Rifondazione

11/04 Damiano Guagliardi e' stato confermato componente della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista. La conferma di Guagliardi e' stata decisa dal Comitato politico nazionale del partito, riunitosi sabato e domenica scorsi. In un comunicato, la Federazione provinciale di Cosenza di Rifondazione Comunista esprime ''viva soddisfazione per il rinnovo dell' incarico a Guagliardi, il quale, per il lavoro svolto in questi anni - si aggiunge nella nota - ha senza dubbio meritato la fiducia del partito e, quindi, la riconferma dell' incarico''.

Chiaravalloti traccia il bilancio della sua attività: “Esperienza dura ma esaltante”

09/04 ''Sento il dovere ed il bisogno, alla fine della dura, ma esaltante, esperienza alla guida del Governo Regionale, cui mi avete generosamente chiamato nel 2000, di porgere, con il rinnovato ringraziamento per la fiducia a suo tempo accordatami, il saluto piu' vivo e caloroso e rendervi conto, sia pure sommariamente, ma comunque con assoluta onesta', del cammino che abbiamo percorso''. Inizia cosi' il saluto ai calabresi del presidente uscente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, pubblicato sul sito internet della Regione Calabria insieme ad un bilancio dell' attivita' dell' esecutivo da lui guidato. ''Il lavoro - ha sostenuto Chiaravalloti - e' stato complesso ed impegnativo e ho scelto di compierlo con il pudore di chi e' abituato a lavorare tenacemente e silenziosamente, con il linguaggio dei fatti e delle azioni concrete. Pur fra le pause e gli errori, inevitabile connotazione di ogni umana impresa, la Calabria e' cresciuta: con la tenacia che caratterizza in tutto il mondo il nostro operato e con l' orgoglio di chi ha lavorato seriamente per assicurare contenuti e tono, possiamo oggi registrare segnali indicativi di una inversione di tendenza in settori considerati strategici. Sappiamo di aver operato, tutti, con visione larga ed a tutto orizzonte, tentando di incidere sia sul piano strettamente contingente che su quello strutturale. Le indicazioni sin ora emerse sembrano confermare la tendenza verso copiosi ritorni e rinnovata considerazione. Gli anni prossimi ci daranno, riteniamo, ulteriori e definitivi riscontri. Lasciamo a chi verra' dopo di noi obiettivi e risultati, con il sicuro convincimento che la Calabria e' destinata ancora a crescere''. ''Ci conforta in questo convincimento - ha sostenuto Chiaravalloti - la constatazione del valore e della capacita' d' impegno dei nostri giovani: uno straordinario patrimonio di intelligenze che escono dalle scuole e dalle universita' calabresi e che fatalmente pero' ancora devono cercare fuori la realizzazione delle loro aspirazioni. L' impegno della Regione e' stato rivolto a creare un sistema capace di assorbire e trattenere questo patrimonio immenso di giovani, a far tornare addirittura, laddove possibile, quelli che sono emigrati. Affidiamo a questi giovani soprattutto, con sicura fede nelle loro capacita' e nel loro impegno, il compito gravoso del definitivo riscatto della nostra, della loro, terra''. Per quanto riguarda l' attivita' svolta, nella successiva analisi sintetica curata dal portavoce, si afferma, tra l' altro, che il primo impegno della Giunta e' stato rivolto a ''colmare il gap che divide la Calabria dalle altre Regioni per le infrastrutture, coinvolgendo Governo e Europa nell' avvio di cinque opere che contribuiranno a cambiare il volto della Calabria: l' ampliamento dell' A3, lo sviluppo del porto di Gioia Tauro, l' alta capacita' ferroviaria, l' ammodernamento della statale jonica e il Ponte sullo Stretto''. Tra i risultati ottenuti si cita ''l' aumento di 7 punti del Pil negli ultimi quattro anni'' ed i segnali ''incoraggianti'' dell' Istat sulla crescita dell' occupazione, tanto che i disoccupati scendono al 12,9%, dimezzando il tasso del 2000 (25,8%)''. Viene citata anche la ''graduale stabilizzazione degli idraulico forestali'' ed il Piano per la stabilizzazione di Lsu e Lpu. Per quanto riguarda i fondi Por, si evidenzia che ''non sono tornati, come nel passato, in Europa senza essere stati spesi, anzi sono state acquisite quote aggiuntive di premialita'. Nel confronto con le altre regioni obiettivo 1 - si afferma - la Calabria e' di poco preceduta nella capacita' di spesa solo dalla Campania''.
A sostegno della dichiarazione di Chiaravalloti è intervenuto il portavoce dello stesso affermando: ''Utilizzando le risorse nell' ottica dello sviluppo armonioso del territorio, la Calabria, attraverso l' azione della Giunta presieduta da Giuseppe Chiaravalloti, ha raggiunto importanti obiettivi di crescita, attraverso procedure trasparenti e progetti di qualita' in settori chiave come l' ambiente, il turismo, l' agricoltura, la pesca, i trasporti''. ''La spinta verso le azioni concrete - si afferma ancora - ha prodotto anche traguardi come il primato per 'dinamismo' e l' accertamento che la Regione Calabria e' quella meno indebitata fra le regioni d' Italia. La sanita' rientra nel Patto di stabilita' e scrive nuove regole con il Piano sanitario e la nascita del Polo oncologico''. ''E' cresciuta indubbiamente - si conclude - l' immagine positiva della Calabria: l' altra Calabria, che ora trova sempre piu' spazio attraverso un' adeguata informazione rivolta ai media e ai cittadini''.

Fava (Udeur): “La nomina di Mirigliani una vergogna senza limiti”

09/04 ''Una vergogna senza limiti e senza precedenti''. Cosi' il consigliere regionale uscente dell' Udeur, Nuccio Fava, ha commentato la nomina di Raffaele Mirigliani a vicepresidente della Giunta regionale. ''Chiaravalloti - ha aggiunto Fava - Non aveva mai voluto nominare un vicepresidente della Giunta, contravvenendo ogni regola e per non dare l'impressione di sminuire la sua pomposa arroganza. Non ricandidato da Berlusconi e sonoramente sconfitto dai calabresi, con danno per tutti partiti alleati, l' incredibile governatore calabrese, squalificato politicamente su ogni piano, ha nominato un suo vice con il compito del passaggio delle consegne al presidente Loiero. Si tratta di una vergogna resa, se possibile, piu' grave e grottesca dalle ultime ulteriori nomine clientelari e di potere amicale, che imporranno alla nuova giunta di ricorrere al Tar per atti contrari al buon funzionamento della pubblica amministrazione e al dovere di correttezza istituzionale. Nemmeno i funerali del Papa - ha concluso Fava - hanno provocato comportamenti di elementare correttezza e di rispetto della volonta' dei calabresi''.

Chiarella (AN) “Traversa difende Wanda Ferro con spirito arrogante ed autoritario”

09/04 ''Michele Traversa, non aspettandosi di ricevere con il suo candidato Saverio Loiero, un' indiscutibile ma inaspettata sconfitta, oggi, da conclamato perdente, cerca in tutti i modi di difendere l' operato della sua segretaria, Wanda Ferro, nell' intento di mantenerle la poltrona di commissario di partito e tentando di rispolverare, nel 2005, il suo spirito, mai sopito, di arrogante e autoritario 'vecchio federale'''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Egidio Chiarella, consigliere regionale di An. ''Traversa si permette di rivolgersi a me - aggiunge Chiarella - tentando squallidamente di distogliere l' attenzione dell' opinione pubblica dall' analisi del voto di An in provincia di Catanzaro, spostando il tiro sul lucro personale che trarrei dal mio partito e da altre mie ben note attivita'. Traversa, voglia o non voglia, deve accettare non soltanto la sconfitta, ma anche il fatto che il partito, di cui entrambi siamo esponenti, si chiama Alleanza nazionale, nata nel 1995 in quel di Fiuggi dove sono stato invitato ad aderire direttamente da Fini e dove, se Traversa ricorda bene, ho avuto l' onore di parlare sposando in pieno lo statuto di Fiuggi. E' evidente che se Michele Traversa continua a disconoscere lo stesso statuto di An, facendosi forte esclusivamente del suo 'pedigree politico' in nome delle sue idee, non supportate da fatti, pero', sarebbe meglio che cominciasse a pensare di collocarsi con la sua segretaria e i suoi collaboratori in un altro partito di destra piu' vicino al suo modo di vedere le cose, perche' in Alleanza nazionale non credo ci sia spazio ancora per chi crede di poterlo gestire con i suoi piu' stretti collaboratori per ricordarsi della base di An soltanto in campagna elettorale''. ''La mia schiacciante vittoria alle regionali di quest'anno, cui sono stato ricandidato da capogruppo di Alleanza nazionale in seno al Consiglio regionale - sostiene ancora Chiarella - rappresenta esclusivamente la voglia di fare politica al servizio della gente con la forza degli iscritti di Alleanza nazionale, soprattutto delle periferie della nostra provincia, che sono stanchi di essere considerati e avvicinati con vane promesse di coinvolgimento nella direzione del partito o di sistemazioni personali o peggio di minacciate ritorsioni soltanto in campagna elettorale per poi essere abbandonate a se stesse nel corso della restante legislatura. Da quando ricopro la carica di consigliere regionale sono stato presente ovunque nel nostro territorio provinciale e in Calabria, non soltanto quando c'erano da tagliare nastri con il solito Ministro amico, ma soprattutto quando c' era da sottolineare l' importanza delle sentite manifestazioni sociali religiose o ricreative organizzate nei vari comuni dai nostri iscritti di partito, di fronte all' assenza di Traversa molte volte neanche accompagnata da un telegramma di scuse per l' assenza''. ''Per queste ragioni - conclude Traversa - ribadisco che nel rispetto di tutti quelli di An che mi hanno votato intravedendo in me il cambiamento e la rottura contro una federazione ingessata da quattro amici, non mi fermero' nella mia battaglia sociale e rigenerativa della Federazione dei circoli di An che deve partire dalla rimozione di Wanda Ferro''.

Lunedì la conferenza di Loiero per la visita a Matcinelle

09/04 Il vice presidente dei deputati della Margherita Agazio Loiero, neo eletto alla presidenza della regione Calabria, sara' martedi' a Marcinelle, in Belgio, per rendere omaggio ai 262 minatori italiani, fra i quali moltissimi calabresi, morti nel 1956 nell'incendio della miniera. ''Ritengo doveroso, come primo atto da presidente della regione, deporre una corona sulle loro tombe - ha dichiarato Loiero - e ricordare dopo tanti anni questi uomini semplici che, spinti dalla miseria e dalla disoccupazione ad emigrare, hanno trovato la morte lontano dalla loro terra e dagli affetti familiari''. Loiero presentera' questa iniziativa nel corso di una conferenza stampa che si terra' nella sala stampa della Camera dei deputati lunedi' mattina, 11 aprile, alle ore 12. All'incontro con i giornalisti saranno presenti tra gli altri il presidente della Margherita Francesco Rutelli e il presidente della provincia di Cosenza Mario Oliviero.

Oliverio: “L’iniziativa di Marcinelle scelta di grande sensibilità di Loiero”

09/04 ''Parla di una grande sensibilita' umana la scelta altamente simbolica compiuta dal Presidente Agazio Loiero di voler effettuare la prima visita ufficiale in Belgio, a Marcinelle, dove lo accompagnero' su suo espresso invito''. Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, facendo riferimento alla visita del presidente eletto della Regione, Agazio Loiero, con la partecipazione dello stesso Oliverio, programmata per martedi', nell' ex miniera di carbone del Bois du Cazier, a Marcinelle, per rendere omaggio ai 126 minatori italiani morti l' 8 agosto del 1956 con altri 95 lavoratori belgi. Un' iniziativa che per l' on. Oliverio ''ha un significato del tutto particolare. Considero quello a Marcinelle - aggiunge Oliverio - un vero e proprio pellegrinaggio che mi tocca profondamente perche' restano legati alla piu' grande tragedia dell' emigrazione non solo calabrese ma italiana i nomi di tanti miei concittadini. Per San Giovanni in Fiore, Marcinelle rappresenta piu' di ogni altra parte del mondo il luogo del dolore, del disastro, della disperazione. Tutte condizioni durissime sperimentate non troppo indietro nel tempo che oggi contribuiscono a rendere preziosa la memoria quale entita' irrinunciabile sulla quale costruire il futuro. Non va mai dimenticato che negli anni '50 partirono per il Belgio 140 mila lavoratori, 18 mila donne e 29 mila bambini, e la maggior parte di loro proveniva dalla Sila e dal Marchesato di Crotone. Un esodo che ha conosciuto anche un inferno come quello della miniera di carbone che ha lacerato per sempre vite, famiglie, tutta una comunita'''. Mai piu' tragedie come Marcinelle, devono oggi dirci quei morti; mai piu' il distacco che reca dolore. Sta in questo l' essenza di un omaggio che rende forti nell' impegno preso verso i conterranei in direzione della costruzione di un futuro che non renda vani i sacrifici e che parli unicamente il nuovo linguaggio della crescita, dello sviluppo, del progresso per la nostra gente''.

Sen. Gentile: “Forza Italia per vincere deve cambiare registro”

09/04 ''Forza Italia ha ancora la possibilita' di vincere nel Paese, ma deve cambiare registro e, come dice giustamente il presidente della Commissione bicamerale per l' Infanzia, Maria Burani Procaccini, lasciare a casa le veline, recuperando i gregari che portano acqua e consensi'' Lo afferma, in una nota, il sen. Antonio Gentile, di Forza Italia. ''Per troppo tempo - ha sostenuto Gentile - il partito ha vissuto sulla rendita nazionale: amministratori locali, deputati ed uomini e donne di Governo, non tutti, chiaramente, sono apparsi come comete, senza alcun consenso radicato nel popolo e con una protervia che ha allontanato l' opinione pubblica. Per essere di nuovo vincenti bisogna lasciare a casa le veline e recuperare donne ed uomini in grado di sacrificarsi: non bastano solo le correzioni di rotta e di copione, ma si devono cambiare anche gli interpreti''.

Lamezia: errori nei conteggi a discapito del centrosinistra, sequestrati i verbali di 16 sezioni su 45

08/04 La Commissione elettorale centrale avrebbe riscontrato numerose incongruenze sul conteggio dei voti in occasione del primo turno di consultazioni per l'elezione del sindaco di Lamezia Terme. Al riguardo ha disposto di procedere il sequestro di 16 verbali di sezione sui 45 esaminati su un totale di 78. Stamani, intanto, l'avv. Italo Reale, per conto della Margherita, ha presentato una memoria di contestazione di alcuni risultati delle elezioni di domenica e lunedi' scorsi all'Ufficio elettorale centrale. ''In particolare - ha sostenuto Reale - in una situazione generale non chiarissima sui reali risultati dei candidati a Sindaco, ma anche delle liste elettorali, spicca la situazione delle due sezioni, la 62 e 70, dove sicuramente circa 200 voti del candidato a sindaco Gianni Speranza, del centrosinistra, sono stati riportati al candidato del centrodestra, Gianfranco Luzzo, penalizzando anche il candidato indipendente, Francesco Grandinetti. Cio' risulta in modo certo per l'esposizione dei risultati, da parte dei presidenti dei seggi, sulla porta degli stessi a scrutinio finito e, in un caso, per la causale presenza delle tabelle di scrutinio insieme al verbale definitivo del seggio che ha consentito la rilevazione dell'errore''. ''Errore che l'Ufficio centrale - ha sostenuto Reale - non ha avuto la possibilita' di correggere potendo la stessa procedere solo alla somma dei voti presenti nei verbali, pur se errati. Una differenza rilevante quindi, su due sole sezioni, che portano il dato reale ad aumentare la forbice a favore di Speranza di un altro punto percentuale poiche' il primo supera il 45% e Luzzo scende al 39%. Non entriamo nel merito della responsabilita' degli errori - ha concluso il legale - vogliamo solo affermare che comunque vi e' un dato accertato ai danni del centrosinistra e che se questo dovesse essere generalizzato e ripetuto, come riteniamo, ben diverse sarebbero le conclusioni anche sul risultato per la lista di centrodestra''.

Denuncia del MRE: “Il centrodestra fa ancora nomine”. Chiaravalloti respinge l'accusa

08/04 La Giunta regionale uscente della Calabria, di centrodestra, ''nelle ultime sedute, ha deliberato e continua a deliberare numerose e indiscriminate promozioni a dirigente generale, di settore e di servizio, al fine di precostituire posizioni privilegiate per il prossimo quinquennio''. A sostenerlo e' il coordinamento regionale del Movimento repubblicani europei. Il movimento Repubblicani europei, in una nota, ''denuncia con forza l' assenza di criteri meritocratici per tali nomine e il mancato rispetto della volonta' degli elettori che hanno dato fiducia alla coalizione di centrosinistra nella recente competizione elettorale''. ''Il Movimento - conclude la nota - fa appello all' Unione tutta affinche' si adoperi, nelle sedi opportune, per la revoca di tali deliberazioni che rappresentano un vero e proprio blitz dell' ultima ora messo in atto da una maggioranza di centrodestra che non si rassegna alla sconfitta''.
Immediata la replica di Chiaravalloti che respinge la cosa, infatti Il presidente della Giunta regionale respinge in una nota “i tentativi di calunnia che in queste ore vengono rivolti anche nei confronti dell' esecutivo regionale'' e intende ''rivendicare dal primo all' ultimo giorno la correttezza istituzionale, di cui forse non tutti possono egualmente vantarsi''. Chiaravalloti ''invita esecutori e mandanti di tali tentativi denigratori - e' scritto in una nota della Presidenza - ad indicare nomi e circostanze riguardo alle affermazioni poste in essere, onde poter adire le vie legali nelle sedi competenti''.

Chiarella (AN) “Stupore per l’intervento di Wanda Ferro”

08/04 ''Leggo con stupore l' ennesimo intervento del commissario Wanda Ferro, che come se nulla fosse accaduto nella tornata elettorale regionale appena trascorsa, appellandosi al divieto assoluto di esternazione pubblica dei confronti interni al partito, dribbla ad arte l' argomento delle sue, ormai, improrogabili e attese dimissioni da commissario della Federazione di An''. A sostenerlo e' stato Egidio Chiarella, rieletto consigliere regionale per An, controreplicando a Wanda Ferro. ''Cio' che mi delude - ha aggiunto - e' che una persona come la Ferro, sempre attenta alle statistiche e alle circolari di partito, dimentichi, di proposito, che il presidente della Provincia, Michele Traversa, in piena campagna elettorale, nel giorno del decennale di An, rilasciava una dichiarazione in cui, palesemente, si augurava che non venissi rieletto al Consiglio, dichiarando apertamente di non votarmi e invitando gli elettori a non farmi votare. Cio' che mi stupisce ancor di piu' di queste mirate e basse scorrettezze e' la semplicistica analisi dei numeri fatta da Ferro e Traversa in merito ai risultati regionali di An in provincia di Catanzaro. Infatti la stessa analisi risulta essere monca del dato di maggior interesse e cioe' che la componente di Destra protagonista, a cui appartengono la stessa Ferro e Traversa, in provincia di Catanzaro risulta essere minoritaria perche' ha espresso e sostenuto col massimo impegno e con la sponsorizzazione asfissiante del ministro Gasparri, un candidato che i numeri e non le opinioni hanno sentenziato perdente: Saverio Loiero''. ''Il risultato ottenuto da An in provincia di Catanzaro - ha sostenuto Chiarella - e' dunque da attribuire esclusivamente alla forza elettorale e alla visibilita' personale mia e dei candidati Rizza e Mancini con il supporto importante di Elio Colosimo e non alla linea politica adottata dalla Federazione che si e' trasformata apertamente nella segreteria elettorale di Saverio Loiero. E' da sottolineare ancora come le donne lametine candidate nella lista regionale di An non abbiano potuto beneficiare neanche di una presentazione ufficiale che avrebbe potuto renderle piu' visibili. Dunque, a differenza delle provinciali del 2004, quando i candidati hanno avuto la possibilita' di presentarsi nel teatro Comunale di Catanzaro, dove Traversa peraltro dichiarava di aver indicato Mimmo Basile, oggi perdente di Vibo Valentia, a fare l' assessore alla Regione, questa volta la Federazione si e' distinta per aver organizzato soltanto la presentazione di Saverio Loiero alla presenza di Gasparri. Questi fatti non possono sfuggire all' opinione pubblica, soprattutto di Lamezia dove lo stesso Saverio Loiero ha ottenuto 233 preferenze, contro i miei quasi 700 voti a Catanzaro, che dimostrano la scarsa stima di Lamezia Terme nei confronti del Presidente della Provincia, peraltro gia' bocciato, come lui stesso ha affermato, dall' elettorato lametino alle passate provinciali''. ''La lista comunale di An a Lamezia - ha proseguito Chiarella - esprime due consiglieri che non condividono la gestione della Ferro e meno che mai i suoi appelli superficiali e fuori luogo di ritorno alla politica con la P maiuscola. Tutti sanno che fino al giorno prima della presentazione della lista lei stessa si disinteressava, strumentalmente, di individuare i candidati nel chiaro intento di addossarmi la responsabilita' di trovarli nelle ultime 24 ore, come sono stato costretto a fare. Sarebbe il caso che facesse una forte autocritica e si rendesse conto della credibilita' politica e proselita che potra' avere la sua Federazione nel ballottaggio tra i candidati a sindaco dove i lametini di An, con me in prima linea, daremo il massimo per far vincere Luzzo. Alla luce dei risultati e soprattutto in vista degli importanti appuntamenti elettorali del 2006 - ha concluso Chiarella - essendo disposto in prima persona ad intraprendere insieme ai tre quarti dei tesserati dei circoli di An in provincia di Catanzaro iniziative eclatanti, e' con forza che mi battero' affinche' la dirigenza della Federazione di An sia azzerata in toto e la Ferro venga immediatamente rimossa dall' incarico di commissario''.

Traversa (AN): “Chiarella farnetica”

08/04 ''Le insolenti farneticazioni del consigliere Chiarella non sono degne di alcun commento. Da uomo di partito, nonostante la crescita di An dal 9% al 10,7% nella provincia di Catanzaro, vivo con amarezza e preoccupazione gli esiti di un voto regionale che ha penalizzato fortemente il centrodestra''. A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia di Catanzaro, Michele Traversa, di An, replicando a quanto affermato dal confermato consigliere regionale dello stesso partito, Egidio Chiarella. ''In questo momento - ha aggiunto Traversa - occorre riflettere ed intervenire laddove, come per esempio nella citta' di Lamezia, a causa della presenza di un solo candidato, anche An ha accusato una flessione raccogliendo soltanto il 7,7% dei consensi contro il 12% di Catanzaro. Tuttavia queste sono considerazioni che appartengono, com' e' giusto, a chi da sempre milita ed ha a cuore il nostro partito e certo non possono interessare chi, avvezzo per anni ad altre ben note attivita' e soltanto di passaggio in Alleanza nazionale, tenta di trarre lucro personale dallo stato generale di difficolta' del centrodestra. Ne' e' pensabile che la sola acquisita carica di consigliere regionale possa autorizzare l' ultimo arrivato a discutere chi a questo partito dedica ogni propria energia fin dai tempi del primo Msi, ed e' conosciuto ai calabresi per capacita' coerenza, serieta' ed impegno''. ''Un doveroso rispetto e la consapevolezza del proprio ruolo - ha concluso Traversa - sarebbero certamente utili ed auspicabili tanto per Chiarella che per il partito del quale casualmente si trova a far parte''.

Oggi ricorre il terzo anniversario della scomparsa di Giacomo Mancini

07/04 L'otto aprile ricorre il terzo anniversario della scomparsa di Giacomo Mancini.
La lunga e fervida attività politica del leader socialista, deputato dalla prima alla decima legislatura, più volte Ministro, segretario nazionale del Psi e sindaco della città di Cosenza, è oggi oggetto di analisi e approfondimento di studiosi nazionali e internazionali che hanno aderito alle iniziative scientifiche promosse dalla fondazione a lui intitolata che ha sede nella città di Cosenza.
Venerdì, 8 aprile, alle ore 10 una delegazione di dirigenti ed amministratori socialisti calabresi si recheranno al cimitero di Cosenza a rendere omaggio alla sua tomba. E nell'anniversario della morte di Giacomo Mancini la Fondazione, a lui intitolata, "rende omaggio alla memoria di questo eminente uomo politico che tanta parte ha avuto nella storia della Repubblica, del Mezzogiorno e del socialismo italiano". "Riteniamo che gli studi -riferisce la Presidentessa del Comitato scientifico della Fondazione, Simona Colarzi - le ricerche e i dibattiti culturali e politici promossi dalla Fondazione, siano il modo migliore per onorare Giacomo Mancini, la sua attività, la sua passione politica e civile. Non si tratta solo di mantenere vivo un ricordo rituale in chi lo ha conosciuto e stimato; ma di trasmettere alle nuove generazioni il messaggio che la sua vita ha espresso; un messaggio di impegno, di analisi, di confronto sui temi e sui valori di un'esistenza che trova pieno completamento nel sentirsi parte attiva di una comunità nazionale e locale, nel farsi carico di problemi che ciascuno, nel proprio campo di conoscenze e di professionalità, cerca di risolvere per la propria crescita personale e insieme della società cui appartiene".
Anche il Sindaco Catizone ne ricorda la sua azione in un comunicato:
“Per una alquanto strana ed imprevedibile concomitanza quest’anno l’8 di aprile, data in cui cade il terzo anniversario della scomparsa di Giacomo Mancini, per dieci anni compianto Sindaco di Cosenza, coincide con i funerali di Giovanni Paolo II il Grande.”. “In ragione della coincidenza con le esequie del Santo Padre – sottolinea la Catizone- l’Amministrazione comunale quest’anno non è stata in condizione di organizzare una manifestazione pubblica e di partecipazione collettiva per onorare la memoria di Giacomo Mancini. Il suo ricordo, però, è assai vivo in noi, per tutto ciò che Mancini ha rappresentato non solo per Cosenza, ma per tutto il Mezzogiorno e l’intero Paese. Di Giacomo Mancini nella nostra città – afferma ancora Eva Catizone - parlano le innumerevoli opere da lui realizzate, dal centro storico al centro città, fino ai quartieri popolari. Ma di lui parleranno anche le tante opere che da qui a non molto realizzeremo e che diverranno il simbolo della Cosenza del domani, dal Ponte progettato da Santiago Calatrava e che porterà il nome di Nicola Calipari, al Planetario e a quelle altre che videro la luce nella memorabile stagione della sua sindacatura, della quale non va sottaciuto, inoltre, il suo impegno per gli umili ed i bisognosi dei quali sapeva condividere le sofferenze. Il ricordo di Giacomo Mancini – così ancora la Catizone - resta per tutti noi una traccia indelebile e la strada che noi intendiamo seguire non può che essere quella da lui delineata. La cultura del fare e dell’agire per il raggiungimento di obiettivi concreti non può che continuare ad essere il nostro faro per portare avanti una serie di opere che recano la sua matrice. A Giacomo Mancini sicuramente avrebbe fatto molto piacere l’esito delle elezioni regionali, quello di una provincia, la nostra, che si attesta, rispetto al risultato conseguito dal neopresidente Agazio Loiero, al 63,4%. Così come gli sarebbe piaciuto il risultato della città di Cosenza. Una città che, forte del suo 63,27% tributato al Presidente Loiero, rivela un’anima riformista, ma al tempo stesso cattolica e laica insieme. Questo risultato, mai prima d’ora così esaltante, mai così schiacciante nei confronti del centrodestra, gli avrebbe strappato – ne sono certa - più di un sorriso. Un risultato – dice ancora il Sindaco Catizone- che ci impone oggi di guardare al futuro politico-amministrativo, con grande senso di responsabilità e maggiore consapevolezza e che ci deve vedere protagonisti di un impegno corale: la costruzione di una casa comune nella quale i socialisti, i riformisti, i laici, i cattolici e gli esponenti dell’associazionismo possano ritrovarsi e riconoscersi e dove, pur nelle differenze di ognuno, ci sia posto per la realizzazione del comune obiettivo di una politica pubblica riformista rivolta alle esigenze dei più e non dei pochi. Di Giacomo Mancini non dimenticheremo inoltre la lezione che per certi aspetti abbiamo ritrovato anche nelle ultime parole di Papa Giovanni Paolo II : l’esigenza di porre al centro delle nostre azioni il rispetto della dignità della persona umana. Di questa lezione – conclude la Catizone - abbiamo fatto tesoro e continueremo ad averla ben presente, continuando a tenere la schiena ben dritta e la testa molto alta e rivendicando con orgoglio le nostre radici che sono quelle di una città meridiana, libertaria, moderna e tollerante, capace di guardare al suo futuro con speranza e determinazione.” Il Sindaco Catizone ha inoltre preannunciato che domattina si recherà al cimitero di Colle Mussano per deporre sulla tomba di Giacomo Mancini un fascio di garofani rossi.”

Lunedì Loiero presenta a Roma l’inizitiva per i minatori di Marcinelle

07/04 E' stata fissata per martedi' prossimo, 12 aprile, la visita di Agazio Loiero, presidente eletto della Regione Calabria, a Marcinelle, in Belgio. Loiero aveva preannunciato nei giorni scorsi la visita a Marcinelle sottolineando il fatto che si tratta della sua prima iniziativa come presidente eletto della Regione Calabria. A Marcinelle nel 1956, nell' incendio in una miniera, morirono 262 lavoratori tra cui 136 emigrati italiani, molti dei quali calabresi. ''Voglio deporre - ha detto Loiero - una corona sulle loro tombe e richiamare alla memoria le storie di uomini semplici che, spinti dalla miseria e dalla disoccupazione, furono costretti a lasciare la loro terra e gli affetti familiari in cerca di un futuro migliore''. Loiero, che e' vicepresidente dei deputati della Margherita, illustrera' le finalita' del suo viaggio a Marcinelle lunedi' prossimo, 11 aprile, nel corso di una conferenza stampa che si svolgera' a Roma nella sala stampa della Camera. All' incontro con i giornalisti saranno anche presenti il leader della Margherita, Francesco Rutelli, ed il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio.

Berlusconi telefona a Loiero: “Telefonata cordiale, gli ho parlato dello stato indecente delle infrastrutture”

07/04 Una telefonata molto cordiale: cosi' puo' essere definita la conversazione avuta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il nuovo presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Berlusconi ha telefonato a Loiero martedi' sera, mentre l'esponente della Margherita si trovava a Mileto per il suo primo impegno pubblico dopo le elezioni di domenica e lunedi', per assistere ad una messa in suffragio del Papa celebrata dal vescovo di quella diocesi, mons. Tarcisio Cortese. ''Una telefonata molto cordiale - dice oggi Loiero - quella di Berlusconi. Sono a tua totale disposizione, mi ha detto. Dal mio canto gli ho parlato della situazione assolutamente indecente delle infrastrutture calabresi, a partire dall' A3 e gli ho illustrato il caso eclatante del tratto tra Sant' Onofrio e Bagnara dove da nove mesi si circola su una sola corsia. Il presidente del Conisglio ha ascoltato aggiungendo che sta cercando di studiare un altro metodo per accellerare i lavori''.

Fassino (DS): “Siamo il primo partito in Calabria, Abbruzzo e Puglia”

07/04 Una "svolta politica", un "terremoto che ha ridisegnato la geografia politica italiana". Il segretario dei Ds, Piero Fassino, a due giorni dal voto per le regionali ribadisce la sua analisi sul risultato che ha visto il centrosinistra conquistare 11 presidenti, 71 province e 65 capoluoghi. "Un dato ancora più significativo - osserva Fassino - perchè maturato in quattro anni di elezioni che hanno visto crescere la crisi di consensi del Centrodestra. Questo voto non è stato improvviso e imprevedibile ma largamente annunciato". Analisi dei flussi alla mano il segretario della Quercia sottolinea che la Cdl ha perso consensi soprattutto tra i giovani "il 58% dei diciottenni ha votato centrosinistra, il 42% centrodestra", tra l'elettorato femminile "il 60% dei voti persi dalla Cdl sono quelli delle donne" e al Sud "il 18% degli elettori ha cambiato il suo voto scegliendo il centrosinistra". Un dato superiore a quello registrato al Centro dove pure i consensi persi sono stai l'11% e al Nord dove la Cdl segna un meno 9%. Il centrodestra perde dunque oltre due milioni di voti, che passano all'Unione "per la prima volta dal 1994, - dice Fassino - cioè da quando è cambiata la legge elettorale". Il dato complessivo si traduce in un 52% del centrosinistra contro il 48% della Cdl. "L'epicentro della crisi - prosegue il segretario Ds - è Forza Italia che perde un milione e 200mila voti". Fassino passa poi in rassegna i successi della Lista Uniti nell'Ulivo che raccoglie il 34% di consensi "realizzando l'obiettivo che ci eravamo posti di rappresentare un terzo dell'elettorato". Un capitolo a parte è dedicato alla Quercia: "Abbiamo realizzato una performance eccezionale in Piemonte dove siamo oltre il 20% - dice Fassino -. Siamo il primo partito in Calabria, in Abruzzo e in Puglia. Al livello nazionale i Ds superano abbondamente il 20%, diventando il primo partito del paese". Di fronte a questi numeri Fassino invita la maggioranza a non liquidare il dato elettorale con "un'alzata di spalle o, come fa il premier, promettendo maggiore attivismo organizzativo. Questo voto rappresenta un giudizio negativo sulla Cdl e si impone perciò un mutamento radicale negli indirizzi del governo". Il segretario Ds ribadisce quindi quali sono secondo l'Unione i punti essenziali su cui la maggioranza deve riflettere: l'economia, le riforme istituzionali, da fermare, la riforma dell'ordinamento giudiziario e la Rai.
Il segretario della Quercia, inoltre, affianca i risultati dei Ds nelle cinque regioni in cui si sono presentati da soli, ai risultati della lista Uniti nell'Ulivo nelle regioni rosse, dove il dato complessivo arriva quasi al 50%. In Piemonte i Ds ottengono 20,1% (19,1 alle politiche 2001); Abruzzo 19% (17,5 alle politiche); Campania 15,3% (14,3% alle politiche); Puglia 16,6% (12,9% alle politiche); Calabria 15,5% (17,9% alle politiche). Per quanto riguarda il dato complessivo dell'Ulivo in Emilia Romagna e in Toscana e' sopra il 48%, in Umbria al 45, nelle Marche al 40,1%. In queste regioni in passato i Ds in genere hanno avuto un risultato che superava il 20%. L'ufficio elettorale dei Ds ha anche fornito i dati riguardanti la Casa delle liberta', e in particolare Forza Italia, da cui emerge un calo complessivo alle regionali rispetto alle politiche del 2001 tranne che in Piemonte. Forza Italia e' al 18,9% mentre alle politiche del 2001 era al 28,1%.

Berlusconi ritira la delega a Pittelli

07/04 Il responsabile regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, non commenta l'iniziativa del Presidente del suo partito, Silvio Berlusconi, che oggi ha deciso il ritiro delle deleghe ai coordinatori in seguito all'esito delle lezioni. "Sono a disposizione del partito e di Berlusconi. Intendo la politica come servizio" si e' limitato a dire l’ex responsabile regionale di Forza Italia

Bassolino propone un coordinamento delle Regioni del Sud

07/04 Il presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, propone un coordinamento tra le regioni meridionali sulle questioni economiche, sociali e sui grandi temi dello sviluppo. ''Mi sono sentito, in queste ore, - rende noto Bassolino - con i nuovi presidenti eletti il 4 aprile. Avremo da lavorare molto, ognuno di noi nella sua regione, e tutti assieme. Soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia''. ''Con l'elezione di Del Turco in Abruzzo, - sottolinea Bassolino - di Vendola in Puglia, di Loiero in Calabria, il Sud e' davvero cambiato: comincia una nuova fase politica. Attendiamo con fiducia il voto della Basilicata, l'unica regione che, assieme alla nostra, era gia' di centrosinistra e che certamente votera' a grande maggioranza per il candidato dell'Unione''. ''Subito dopo - osserva - potremo dare attuazione all'obiettivo che ci siamo dati a Napoli, in un' importante iniziativa con Prodi e D'Alema: costruire una squadra meridionale di governo. Adesso e' possibile perche' abbiamo vinto ovunque, e perche' tra noi tutti ci sono, da tempo, rapporti personali, e umani, oltre che politici''. Secondo Bassolino ''un coordinamento tra le regioni meridionali e', e sara', necessario e giusto, contro la devolution e per un federalismo solidale e unitario. Ma anche sulle questioni economiche e sociali, sui grandi temi di una diversa qualita' dello sviluppo e di un programma nazionale e pluriennale di investimenti per il Mezzogiorno''. ''Un coordinamento - conclude il governatore della Campania - che ha senso e valore oggi nell'Italia governata ancora dal centrodestra e che avra' senso e valore anche domani, in un'Italia che vogliamo, anche grazie al nostro ruolo e alla nostra iniziativa, governata dall'Unione e da Romano Prodi''.

Sen. Gentile: “Il Governo si impegni nel recupero dell’identità sociale”

07/04 ''Il Polo deve recuperare l'identita' sociale: inizia ad andare bene, per esempio, la legge sulla deduzione per le adozioni a distanza promossa dall' on. Burani Procaccini, che guarda al mondo dell' associazionismo''. A sostenerlo e Antonio Gentile, senatore di Forza Italia. '' Dobbiamo cambiare rotta - prosegue Gentile - e dare senso alla nostra azione politica rivolgendoci al ceto medio. Io stesso presentero' degli emendamenti in grado di favorire la ripresa economica delle fasce medie, con interventi che possano dare l' idea concreta dell' attenzione del governo verso i piu' deboli''. A parere del parlamentare di Fi si deve guardare ''per esempio all'accisa sulla benzina, che se venisse tolta farebbe calare notevolmente il prezzo del carburante. Sono interventi che sembrano banali ma che, in realta', hanno un effetto positivo nei consumi e nell' opinione pubblica. In questo anno dovremo lavorare tanto e parlare poco - conclude Gentile - se non nelle sedi giuste: cosi' si puo' rilanciare l' azione politica''.

Vibo: ripartizione dei seggi ed elenco degli eletti

06/04 Sono 27 i seggi assegnati al centrosinistra che con Franco Sammarco candidato dell' Unione ha ottenuto la maggioranza dei seggi nel nuovo consiglio comunale di Vibo Valentia. Al centrodestra, guidato da Valerio Grillo, sono andati invece 12 seggi piu' il candidato a sindaco mentre nessun seggio e' stato assegnato alla lista di Carchedi (Nuovo Psi e Pli). Questi i consiglieri assegnati alle singole liste con i relativi voti conseguiti. Maggioranza di centrosinistra: Dl La Margherita 9 consiglieri (4.239 voti 19,6% ); Ds 6 consiglieri (voti 2.698 pari al 12,4%); Udeur Popolari 4 (voti 1.960 9%); Socialismo e' liberta' 3 (voti 1.372 6,3%); Sdi 2 (1.141 voti 5,3%);Federazione dei Verdi 2 (voti 1.056 4,9%) ; Rifondazione Comunista 1 (717 3,3%). Centrodestra: Alleanza Nazionale 4 consiglieri (voti 2.470 11,4%); Udc 4 (voti 2.349 10,8%); Forza Italia 3 (1.852 8,6%); Democrazia Cristiana 1 (voti 528 2,4%). Il consiglio comunale di Vibo Valentia risulta composto da 40 consiglieri piu' il sindaco.
Questo l' elenco ancora ufficioso dei consiglieri eletti nel Comune di Vibo Valentia nelle elezioni svoltesi domenica e lunedi'. Per il centrosinistra i consiglieri eletti sono Matteo Cataudella, Daniele De Sossi, Assunta Achille, Santino Gurzillo, Michele Petulla', Antonino Daffina', Domenico Fortuna, Francesco Russo e Giuseppe Mirabello, della Margherita; Antonio Iannello, Giuseppe Romano, Fernando Cammarota, Giuseppe De Grano, Angelo Michele Miceli e Giuseppe Gambardella, dei Ds; Marco Talarico, Vincenzo Tedeschi, Salvatore Cilurzo e Francesco Fiorillo, dell' Udeur; Vito Pitaro, Pasquale Mercadante e Bruno Manduca, per la lista Socialismo e' Liberta'; Antonio Scriva e Domenico De Luca, dello Sdi; Mimmo Ruffo e Luciano Vita, dei Verdi, e Giuseppe Condoleo, di Rifondazione Comunista. Per la minoranza di centrodestra i consiglieri eletti sono Rosario Vari', Enzo Mobilio, Salvatore Bulzomi' e Pino Rito, dell' Udc; Nadia Bax, Francesco Pascale, Francesco Manduca e Pasquale La Gamba, di An; Antonino Rocco, Michele Comito e Valentino Preta, di Forza Italia, e Franco Muzzupappa, della Democrazia Cristiana. Sindaco e' stato eletto al primo turno, con il 65,2% dei voti, Franco Sammarco, dell' Unione

L’elenco dei consiglieri eletti a Lamezia

06/04 Questo l' elenco ancora ufficioso dei consiglieri eletti nel Comune di Lamezia Terme nelle elezioni svoltesi domenica e lunedi'. Per il centrodestra i consiglieri eletti sono Mario Magno, Francesco De Biase, Raffaele Mazzei, Luigi Muraca, Nicola Mazzocca, Giuseppe Scicchitano, Tommaso Mastroianni e Alessandro Raffaele per l' Udc; Raffaele Misuraca, Francesco Ruberto, Francesco Chirillo, Aurora Gatto e Michele Amatruda per Forza Italia; Antonio Saladino e Giuseppe Rubino per Alleanza Nazionale e Pasquale Mastroianni per il Nuovo Psi. Per il centrosinistra gli eletti sono Francesco Muraca, Rosa Andricciola, Fernando Miletta, Gennarino Masi e Giuseppe Cosentino per i Ds; Vincenzo Curcio, Nicola Palazzo, Carmela Liotta, Sergio Tomaino e Giovanni Gallo per la Margherita; Carlo Aiello per la lista Citta'; Gennaro Talaia per la lista Sdi-Verdi; Vincenzo Cutri' per l' Udeur e Francesco Grandinetti, candidato a sindaco, per la lista Lamezia Provinciaenonsolo. Il nome del sindaco verra' fuori dal ballottaggio tra i candidati dell' Unione e della Casa delle Liberta', Gianni Speranza e Gianfranco Luzzo.

Mastella: Neanche una telefonata da Prodi”

06/04 Clemente Mastella commenta il voto nella sede romana dell'Udeur e si dice "dispiaciuto che non sia arrivata nemmeno una piccola telefonata di Romano Prodi dopo l'ottimo risultato, soprattutto nel Mezzogiorno, conseguito dal mio partito". Il presidente dell'Udeur ribadisce "amicizia e stima" nei confronti del 'capitano' dell'Unione e, soprattutto, ringrazia "Dio che le primarie nell'Unione, da me definitive una sciocchezza politica, già agonizzanti siano entrate nella tomba". Insomma, Mastella non discute la leadership di Prodi, ma rilancia - dopo "l'eccellente risultato dell'Udeur nel Mezzogiorno" - le proprie richieste sul programma: una "Fabbrica del programma si apra anche nel Mezzogiorno, non importa se a Napoli o a Reggio Calabria, ma al Sud ci deve essere qualcosa". Questo perché per Mastella è fondamentale occuparsi del meridione. Il presidente dell'Udeur, poi, parlando con i giornalisti ha constatato che "vi è un'area di centro, costituita - ha detto - da noi e dalla Margherita, diventata enorme e questo chiede, sia a Udeur che a Dl di lavorare insieme. In molte aree - ha infatti spiegato - c'è uno sgretolamento del bacino di voti che erano del cavaliere" e che, adesso, dobbiamo raccogliere. Terza richiesta, infine, equilibrio tra i partiti. "E' giusto - ha detto Mastella il rispetto dei piccoli ed è giusto trattare con tutti". Infine in una dichiarazione ad un quotidiano campano Mastella ha affermato ''Il risultato va guardato nel suo complesso: siamo andati fortissimi in tutto il Mezzogiorno. Siamo stati decisivi in Puglia, nel Lazio. Abbiamo raddoppiato i consensi in Calabria. E non avevamo il traino di governatori e subgovernatori''

Diritti umani: Iovane (Ds) a Ginevra per una sessione della commissione Onu

06/04 Nuccio Iovene, capogruppo Ds nella Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, e' in questi giorni a Ginevra per partecipare alla 61/ma Sessione della Commissione Diritti Umani dell' Onu assieme ad una delegazione della Commissione Diritti Umani del Senato. Lo rende noto un comunicato. Stamane la delegazione italiana ha incontrato l' Alto Commissario per i Diritti Umani Louise Arbour e, nel corso della giornata, incontrera' il relatore speciale sui diritti umani dei migranti Gabriela Rodriguez Pizarro (Costa Rica), il relatore speciale su liberta' di religione Asma Jahangir (Pakistan), il relatore speciale su tortura Manfred Novak (Austria) e il relatore speciale su traffico esseri umani (in particolare donne e bambini) Sigma Huda (Bangladesh). Ieri la delegazione italiana aveva incontrato Philip Alston relatore speciale su esecuzioni sommarie e arbitrarie. ''Nel corso degli incontri - ha affermato il senatore Iovene - sono stati affrontati oltre agli specifici temi anche le tematiche al centro della riforma delle Nazioni Unite ed il ruolo che nei prossimi anni potranno svolgere la Commissione Diritti Umani dell' Onu, in relazione alla proposta di una sua trasformazione in Consiglio, e l' Alto Commissario''. Previsto, per domani, l' intervento del segretario generale delle Nazioni unite Kofi Annan.

Il cordoglio del Movimento Monarchico per la scomparsa del Principe Ranieri di Monaco

06/04 Il Fiduciario Regionale, i componenti l'Ufficio di Segreteria, i Commissari Comunali e gli iscritti tutti della Sezione Calabrese del Movimento Monarchico Italiano, abbrunano le loro bandiere e partecipano commossi alla dipartita di S.A.S Ranieri III Principe di Monaco e ne ricordano le doti umane ed imprenditoriali, che hanno fatto sì che il piccolo territorio del Principato progredisse e si evolvesse, assicurando ai propri cittadini lavoro e stabilità.Nell'esternare i propri sentimenti di cordoglio e partecipazione alle LL. AA. SS. i Principi Alberto, Carolina e Stefania, figli del defunto Principe e della compianta e mai dimenticata Principessa Grace, si dicono certi dell'abilità e della preparazione politica e dinastica del nuovo sovrano monegasco, S.A.S. Alberto II Principe di Monaco

Ad Acri si va al ballottaggio

05/04 Si andra' al ballottaggio ad Acri. E' questo il responso del primo turno elettorale per l' elezione del sindaco ed il rinnovo del Consiglio comunale. Praticamente appaiati i due candidati: quello di centrosinistra, Elio Coschignano, ha ottenuto il 44,6% di preferenze, mentre il candidato di centrodestra, Nicola Tenuta, sindaco uscente, e' arrivato al 44,5%. ''In un momento difficile per il centrodestra in tutta Italia con la vittoria in undici regioni su tredici del centrosinistra - e' stato il commento di Tenuta - ad Acri abbiamo saputo resistere. Siamo riusciti a mantenere le nostre posizioni e ad andare in controtendenza rispetto a quello che e' avvenuto nel resto d' Italia. Siamo certi che nel ballottaggio che si terra' tra 15 giorni saremo in grado di vincere la competizione elettorale perche' i cittadini di Acri ci premieranno per tutto quello che abbiamo fatto per la citta'''. Soddisfazione e' stata espressa anche da Coschignano: ''Siamo soddisfatti del risultato raggiunto perche' abbiamo dovuto lottare contro l' Amministrazione di centrodestra che si era gia' radicata per cinque anni nel territorio. La situazione nelle elezioni amministrative e' diversa rispetto a quella della competizione regionale. Ad Acri il raffronto era molto duro, la battaglia molto piu' aspra: aver costretto l' amministrazione Tenuta al ballottaggio e' gia' un grosso risultato. Siamo sicuri di poter spiegare, ancora una volta, agli acresi i danni che l' amministrazione Tenuta ha creato al paese, tutto cio' che andava fatto e che non e' stato fatto, e siamo quindi certi di poter vincere''.

Franco Sammarco eletto Sindaco a Vibo al primo turno

05/04 Franco Sammarco, candidato dell' Unione, e' il nuovo sindaco di Vibo Valentia. Sammarco ha ottenuto il 65,2% dei consensi. Il suo avversario di centrodestra, Valerio Grillo, ha riportato il 32,4%. A Vibo Valentia si e' tornati a votare per il rinnovo del Consiglio comunale dopo che, nei mesi scorsi, si era dimessa la maggioranza dei consiglieri comunali, tra i quali quelli della coalizione di centrodestra, guidata da Elio Costa. ''Intendo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino - e' stato il primo commento di Sammarco - e, in particolare, i partiti e i candidati alla carica di consigliere della mia coalizione. Un grazie davvero di cuore a chi si e' proposto per me, soprattutto per il tempo, la voglia e l' energia spesi affinche' si potessero vincere queste elezioni e sperare in una citta' migliore. Tutti i cittadini, nessuno escluso, troveranno sempre un punto di riferimento. Saro' il sindaco della mia citta' e della mia gente. La citta' ha urgente bisogno di uscire da questo pesante ritardo socio-economico rispetto alle altre province che hanno preso da tempo la strada dello sviluppo. Serve rimboccarsi subito le maniche per dare un futuro positivo ai tanti giovani vibonesi che ancora oggi sono costretti ad andare via e trovare lavoro altrove. Speriamo quindi di invertire questa tendenza che mortifica genitori e figli''. ''Ho bisogno di tutti - ha concluso Sammarco - Occorre lavorare insieme, in piena sintonia. Nessuno dovra' guardare a noi come qualcosa di lontano e irraggiungibile. Staro' in piazza, tra la gente, per ascoltare i loro problemi. Certo non tutto si potra' risolvere immediatamente. I ritardi e i disagi sono tanti e tali che probabilmente servira' anche del tempo per risolverli bene''.

A San Giovanni in Fiore Vattimo non ce la fa

05/04 Non ce l' ha fatta il filosofo torinese Gianni Vattimo a diventare sindaco di San Giovanni in Fiore, centro della Sila cosentina. Vattimo, candidato da un' aggregazione giovanile, ha ottenuto, infatti, 1.439 voti, pari al 12%. Una percentuale di gran lunga inferiore a quella riportata dai candidati dell' Unione e del centrodestra, Antonio Nicoletti e Antonio Barile. l primo ha ottenuto il 49,3%, mentre Barile ha riportato il 30,3%. Saranno quindi Nicoletti e Barile a contendersi la poltrona di sindaco nel turno di ballottaggio in programma fra due settimane.

Cerzeto ha un nuovo Sindaco

05/04 Cerzeto, il comune del consentino interessato da un movimento franoso che ha provocato la distruzione di numerose case e l' evacuazione di circa 300 abitanti della frazione Cavallerizzo, ha un nuovo sindaco. Si tratta di Ermenegildo Mauro Lata, candidato del centrosinistra, che e' stato eletto con 412 voti, pari al 38% dei consensi. Nel piccolo comune, infatti, oltre che per le regionali, nella tornata elettorale di domenica e lunedi' si e' votato anche per l' elezione del sindaco. Lata ha superato il candidato di una lista di centro, Giovanni Peppino Golemme che ha ottenuto il 36% dei consensi, e quello di una lista civica, Francesco Stamile, che ha ottenuto il 26%.

Voto in Calabria condizionato dalla morte del Papa. Polemiche per i manifesti che usano la sua effige.

03/04 E' stata una giornata elettorale in tono dimesso per la morte del Papa Giovanni Paolo II quella vissuta oggi in Calabria. L' unico sussulto e' venuto da un manifesto con cui la Margherita ha voluto ricordare il Pontefice riportando una sua frase detta in occasione del Giubileo dei governanti. La presenza sullo stesso manifesto del logo del partito, pero', e' stato interpretato da alcuni esponenti del centrodestra come propaganda elettorale e l' assessore regionale uscente Antonio Basile, di An, candidato al rinnovo del Consiglio regionale, ha presentato una denuncia alla Digos ed al Prefetto di Vibo Valentia. Al di la' di questo episodio e' stato sufficiente girare per le strade, avvicinarsi ai seggi, per rendersi conto che si e' trattata di una giornata particolare. Troppo fresco il dolore per la morte del Papa, particolarmente sentito in una regione caratterizzata da una forte religiosita' come la Calabria, perche' questa potesse essere una giornata normale. I calabresi chiamati al voto sono 1.845.431 (943.253 donne e 902.178 uomini). La provincia con il piu' alto numero di votanti e' Cosenza con 681.985 aventi diritto. Dovranno scegliere tra quattro candidati: Sergio Abramo, per la Cdl; Natino Aloi, per Alternativa sociale; Giuseppe Bilello, per la lista Ecologisti democratici Democrazia cristiana; Agazio Loiero per l' Unione. In realta' la competizione sembra essere ristretta ad Abramo e Loiero. Loiero, accompagnato dalla moglie, si e' recato a votare intorno alle 10 nel seggio istituito nel liceo scientifico ''Luigi Siciliani'' in Piazza Le Pera. In mattinata anche Abramo si e' recato al seggio, allestito nella scuola elementare di via Bambinello Gesu', per esprimere la sua preferenza. La percentuale di calabresi che si e' recata alle urne, al rilevamento delle ore 12, e' stata dell' 8,9%. La provincia con la piu' alta percentuale di votanti e' stata quella di Catanzaro con il 9,5%. In Calabria, in questa tornata elettorale, si vota anche per 43 comuni, uno dei quali, Vibo Valentia, e' capoluogo di Provincia. Tra i piu' importanti enti locali in cui si vota figura Lamezia Terme il cui consiglio comunale fu sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2001.

Il Viminale intima di togliere i manifesti con il Papa

03/04 Via dalle citta' i manifesti con l'immagine del Papa accompagnati dai simboli dei partiti. La disposizione arriva dal minestero dell'Interno, dopo le polemiche sviluppatesi in giornata in concomitanza con lo svolgimento delle elezioni regionali. ''In ordine ai manifesti politici recanti immagini od espressioni del Santo Padre, affissi abusivamente durante la notte di ieri nei Comuni di Roma, Napoli e Catanzaro, il ministero dell'Interno-riferisce un comunicato- precisa che le stesse amministrazioni comunali hanno il dovere di annullarli, o rimuovendoli integralmente o ricoprendo i simboli dei partiti''.

DS e Margherita replicano che continueranno ad affiggere i manifesti

03/04 DS e Margherita respingono ogni accusa della maggioranza per l'affissione dei manifesti con l'immagikne di Giovanni Paolo II nella giornata elettorale. "E' grave - si legge in una nota congiunta delle segreterie di Ds e Dl - l'accusa di strumentalità rivolta da alcuni dirigenti della destra a Democratici di Sinistra e Margherita che hanno espresso con un manifesto il loro rispettoso cordoglio per la morte del Papa. L'affissione di questi manifesti è stata disposta oggi nella sola città di Roma, dove i simboli di Ds e Dl non sono, per altro, presenti alle elezioni regionali, e proseguirà da domani pomeriggio nel resto d'Italia".

Il Sindaco di Limbadi denuncia ai carabinieri anomalie nel voto dei delegati

03/04 Il sindaco di Limbadi, piccolo centro del vibonese, Pantaleone Sergi, ha presentato una denuncia ai carabinieri nella quale segnala ''l' anomala situazione che si sta verificando in alcune seggi elettorali di questo comune dove si presentano a votare persone residenti in comuni di altre province, in quanto nominati rappresentanti di lista''. ''Secondo quanto mi e' stato segnalato - ha aggiunto Sergi nella denuncia - uno di essi avrebbe esercitato il diritto al voto sia nel comune di San Calogero che in quello di Limbadi (in entrambi e' stato nominato rappresentante di lista). Si tratterebbe, secondo quanto segnalato, di un rappresentante dell' Udc, residente nel comune di Curinga o in quello di Filadelfia'''. Il sindaco ha denunciato ai carabinieri che altri rappresentanti di lista provengono da San Ferdinando (Reggio Calabria), Curinga (Catanzaro), Vibo Valentia, Lamezia Terme (Catanzaro), Palmi, Rosarno, Feroleto della Chiesa tutti centri della provincia di Reggio. Sergi ha concluso la sua denuncia ricordando al comandante della caserma dei carabinieri ''che in passato si e' verificato un esercizio del voto indebito, in quanto qualche elettore ha votato sia nel comune dove era stato nominato rappresentante di lista, sia, dopo avere richiesto un duplicato della tessera elettorale, nel comune di residenza''.

Alle 8 aperti i seggi. Si vota stasera fino alle 20 e domani dalle 7 alle 15.

03/04 Si sono aperti questa mattina alle 8 i seggi elettorali per il rinnovo di 13 amministrazioni regionali, 2 provinciali e di 366 comuni. Le Regioni chiamate al voto sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria. In Basilicata le elezioni sono state rinviate al 17 e 18 aprile prossimi. Le Province al voto sono Viterbo e Caserta. I Comuni sono 366, di cui 66 con popolazione superiore ai 15 mila abitanti (e di questi 9 sono i capoluoghi di provincia: Lodi, Mantova, Pavia, Venezia, Macerata, Chieti, Andria, Taranto e Vibo Valentia) e 300 inferiori. Le elezioni coinvolgeranno complessivamente 41.199.410 cittadini. Piu' numerose le donne: nelle 13 Regioni sono chiamati alle urne 19.775.637 maschi e 21.346.387 donne per un totale di 41.122.024 cittadini. Per le provinciali, andranno alle urne 471.016 elettori di sesso maschile, 501.153 di sesso femminile per un totale di 972.169 persone. Alle comunali sono chiamati al voto complessivamente 3.428.696 elettori. Il totale dei cittadini chiamati alle urne e', appunto, di 41.199.410, di cui 19.813.694 uomini e 21.385.716 donne. I seggi si chiuderanno questa sera alle ore 22 per essere riaperti domani, lunedi', dalle 7 alle 15. Alle ore 12-19 e 22 di oggi saranno resi noti i dati relativi all'affluenza ai seggi.

La solidarietà di Forza Nuova a Claudio Magarò

02/04 Esprimo solidarietà a Claudio Magarò, il coordinatore giovanile della Fiamma Tricolore, che pochi giorni fa è stato vittima di una vigliacca spedizione punitiva da parte dell' estrema sinistra cosentina”. Ad affermarlo in una nota è Rinaldo Perri di Forza Nuova. “L' area della sinistra radicale nella nostra città si è resa più volte protagonista di aggressioni fisiche nei confronti di militanti nazionali, favorita e dall' indifferenza dei più e dal collaborazionismo della locale amministrazione che non manca mai di elogiare gli attivisti del centro sociale come ragazzi pacifici e democratici. E' necessario che il sindaco dia delle spiegazioni su quanto accaduto a Magarò e ad altri militanti di Alternativa Sociale, la cui libera espressione viene più volte preclusa da persone che, al grido di "uccidere un fascista non è reato", alimentano un clima di violenza che non dovrebbe essere vissuto in una città che fa dell' uguaglianza e della democrazia i propri cavalli di battaglia. Astenersi dal giudicare simili gesti significa non condannarli, pertando impedirne la decrescita. Mi auguro che anche esponenti di sinistra facciano sentire la propria voce, dimostrando che gli ideali che vanno sbandierando abbiano un chiaro riscontro pratico e politico.”

La politica nazionale si ferma in onore del Papa

01/04 La campagna elettorale è finita ieri sera alle 23,08 quando la prima notizia dell'aggravamento delle condizoni di salute del Papa è andata in rete. La politica infatti, in segno di rispetto, ha deciso di fermarsi e sia il centrodestra che il centrosinistra hanno annullato le rispettive manifestazioni di chiusura della campagna elettorale per le Regionali. Quasi contemporaneamente sia lo staff di Prodi che i leader del centrosinistra hanno annunciato la sospensione delle iniziative politiche. In una nota dello staff di Romano Prodi è scritto che "in segno di profondo ed accorato rispetto per la figura del Santo Padre e come silenziosa espressione di speranza e di augurio per la sua salute, Romano Prodi ha proposto ai leder dei partiti dell'Unione di sospendere le manifestazioni politiche già programmate". Niente chiusura in piazza Farnese, dunque, per il centrosinistra e niente Plalalottomatica per la Casa delle Libertà. E' stato infatti il ministro degli Esteri e vicepremier Gianfranco Fini ad annunciare, nel corso di 'Radio anch'io', la stop ai comizi finali. "In questo momento di grandissimo dolore e partecipazione per le condizioni gravissime del Santo Padre – ha detto - abbiamo deciso con il presidente del Lazio Storace, con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il vicepremier Follini di annullare la manifestazione che questa sera si dovrà
svolgere a Roma". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha "ovviamente" annullato, come riferiscono da Palazzo Chigi, tutti gli impegni pubblici in programma per oggi. Il premier, che in queste ore "mantiene contatti in tutte le direzioni ed è continuamente informato", alle 13 avrebbe dovuto registrare una puntata di 'Batti e Ribatti' mentre alle 17 era prevista la sua presenza a un convegno organizzato dalla Confetra e dalla Conftrasporti. Anche i partiti hanno deciso di chiudere anticipatamente la campagna elettorale. A causa dell'aggravamento delle condizioni di salute del Pontefice e per disposizione dello stesso Fini sono state annullate tutte le manifestazioni elettorali di Alleanza nazionale su tutto il territorio nazionale. Stesso discorso per Fi: il Coordinatore nazionale del partito, onorevole Sandro Bondi, d'intesa con il presidente Berlusconi, ha comunicato a tutte le sedi regionali di sospendere le iniziative di propaganda elettorale che si trasformeranno in momentio di preghiera o di riflessione sulla figura del Papa. Annullate anche le manifestazioni dei Ds "in segno di rispetto e partecipazione". "Anche in questo modo i Democratici di sinistra - recita una nota - intendono contribuire al regolare svolgimento delle elezioni del 3 e 4 aprile prossimi". E proprio la possibilità che le elezioni regionali ed amministrative di domenica e lunedì prossime in Italia possano slittare a causa delle condizioni di salute del Papa sono definite dal Viminale "illazioni infondate". Il ministero dell'Interno conferma allo stato il regolare svolgimento della consultazione elettorale, sottolineando di essre "assolutamente in grado di far fronte a ogni situazione di crisi prevista o imprevista". Il ministro Pisanu, naturalmente, ha voluto essere costantemente informato sull'evoluzione della situazione in Vaticano.

La Fiamma Tricolore condanna l’aggressione subita da un suo militante

01/04 Condanna della Fiamma all’aggressione subita ieri da un suo militante è stata espressa in un comunicato diramato quest’oggi: “La vile aggressione fisica subita dal giovane militante del Movimento Sociale Fiamma Tricolore da parte di un gruppo di faziosi e violenti esponenti della sinistra radicale cosentina non è tollerabile”. Afferma la nota che continua: “La libertà di opinione tanto acclamata dalla sinistra non trova riscontro nella realtà di Cosenza. Cosenza è diventato il laboratorio di coltura di cellule degenerative della vita democratica, politica e sociale del Paese, nel cui DNA è stato sapientemente innestato il seme dell'odio e del regresso umano. Il sindaco Eva Catizione che pubblicamente sostiene la tesi secondo cui la nostra città è aperta e tollerante, di fatto coordina un laboratorio votato all'intolleranza il cui unico fine è quello di sopprimere e intimidire le idee altrui con metodi cinesi. Il Sindaco Catizone che insieme all'assessore Franco Piperno -ancora custode reticente di segreti legati agli anni di piombo - hanno patrocinato diverse manifestazioni insieme a molti esponenti di questo estremismo violento ed intollerante dovrebbero rendere conto alla cittadinanza, che oggi attende immediate risposte ,sulla deprecabile spedizione punitiva ai danni del nostro militante. Da parte nostra un invito affinché i due amminstratori prendano pubblica posizione sull'accaduto e le debite distanze dai facinorosi che non perdono occasione per fare provocazioni. Se ciò non accade è legittimo ritenere che ancor oggi non hanno abbandonato l'idea di sovvertire il sistema, nel quale sono ben integrati e foraggiati.Le continue manifestazioni di intolleranza nei nostri confronti , dovrebbero rappresentare motivo di ripensamento per chi sostiene che la nostra posizione politica è congeniale al disegno del centrosinistra. La nostra coerenza e l' attaccamento ai nostri ideali ci impongono di non cedere dinnanzi a nulla anche se restiamo profondamente convinti che creare un clima di tensione giova ,oggi come ieri , soprattutto a chi vuole mantenere il potere a tutti i costi e così come in passato cercano di ricreare gli "opposti estremismi".Disegno mirato per isolare idee scomode .”

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