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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Si vota Domenica e Lunedì
Gli italiani tornano in cabina per ballottaggi e referendum. Si vota domenica e lunedì 21 giu 09 Domenica e lunedì gli italiani tornano al voto per i referendum e per il secondo turno delle amministrative. Oltre 47 milioni e mezzo di cittadini - a cui bisogna aggiungere 3 milioni di italiani all'estero - sono chiamati alle urne per pronunciarsi sui tre quesiti referendari che riguardano la legge elettorale e per scegliere i presidenti di 22 province e i sindaci di 99 comuni, 15 dei quali capoluoghi di provincia. Per i soli ballottaggi gli elettori coinvolti sono 13,7 milioni. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domani e dalle 7 alle 15 del giorno successivo. Dopo di che inizieranno le operazioni di scrutinio. Per i referendum, il primo scoglio da superare sarà quello del quorum, la soglia del 50% più uno dei votanti necessaria perché la consultazione sia valida. La norma al centro della consultazione è la 270 del 2005, ossia l'attuale legge elettorale, che è fondata su un sistema proporzionale corretto con premio di maggioranza attribuito alla coalizione e che consente a uno stesso candidato di correre in più circoscrizioni. Due aspetti che il referendum punta a cancellare e modificare. Chi vuole abrogare queste parte della legge, dovrà apporre un segno sul 'Si', chi vuole mantenere la normativa vigente dovrà tracciare un segno sul 'No'. Tre le schede per altrettanti quesiti: una viola, una beige e una verde. Quella viola e quella beige riguardano in sostanza la stessa materia, ma la prima di riferisce alla Camera e all'elezione dei deputati, la seconda al Senato e all'elezione dei senatori. Ciò che si propone di abrogare, in entrambi i casi, è la possibilità di collegamento tra liste con l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione più votata. Se dovessero vincere i Sì, il premio di maggioranza andrebbe alla singola lista, e non più alla coalizione di liste, che ottiene più voti. Ci sarebbe poi un ulteriore effetto: si innalzerebbero le soglie di sbarramento e per ottenere rappresentanza parlamentare, le liste dovrebbero raggiungere il 4% alla Camera e l'8% al Senato. Il quesito della scheda verde riguarda invece le candidature e propone di abrogare la possibilità che una stessa persona possa candidarsi in più collegi contemporaneamente. Tra domani e lunedì si vota anche per i ballottaggi delle amministrative. Un test politico di primaria importanza per valutare anche gli equilibri a livello nazionale. Il primo turno ha segnato, di fatto, un'affermazione del centrodestra, con Pdl e Lega Nord che insieme hanno conquistato 26 province contro le 14 del centrosinistra, e nove comuni capoluogo, contro i cinque degli avversari. I riflettori sono ora puntati soprattutto alle provinciali di Milano e Torino e alle comunali di Bologna, Firenze, Padova e Bari: sfide chiave per 'pesare' la consistenza del centrosinistra, i rapporti di forza tra Pdl e Carroccio e il ruolo dell'Udc, che nel gioco degli apparentamenti ha scelto di allearsi in alcune realtà, come Cosenza e Crotone, con il centrodestra, in altre con il centrosinistra. Divieto di portare i cellulari in cabina. Tutti i risultati elettorali e i dati relativi all'affluenza alle urne (nella giornata di domenica, riferiti alle ore 12.00, alle ore 19.00 e alle ore 22.00, e alle ore 15.00 di lunedì)dei referendum popolari abrogativi e del turno di ballottaggio previsti per domenica 21 e lunedì 22 giugno, saranno consultabili in tempo reale sui siti: www.interno.it e www.elezioni2009.interno.it . Lo rende noto l'ufficio stampa del Viminale ricordando che "per assicurare la segretezza dell' espressione del diritto di voto è vietato introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini". Il presidente dell'ufficio elettorale di sezione inviterà l'elettore, all'atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale, a depositare queste apparecchiature prima di entrare nella cabina elettorale. Le apparecchiature depositate dall'elettore, prese in consegna dal presidente dell'ufficio elettorale di sezione unitamente al documento di identificazione e alla tessera elettorale, saranno restituite dopo l'espressione del voto. "Chiunque violi tale divieto è passibile di denuncia - informa il ministero - alla competente autorità giudiziaria con conseguenti sanzioni detentive e pecuniarie". L'elettore, per poter esercitare il diritto di voto negli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risulta iscritto, dovrà esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale personale a carattere permanente. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto. --> Speciale elezioni 2009 II turno: Ballottaggio, Referendum
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del 28/01/2004
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