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Notizie di Politica
Settembre 2006

 

I parlamentari calabresi scrivono a Padoa Schioppa “Aprire una direzione autonoma delle dogane in Calabria”

28/09 I parlamentari calabresi di centrosinistra e centrodestra hanno scritto al ministro dell'Economia e delle Finanze, Padoa Schioppa, al viceministro Visco e al sottosegretario Lettieri per sollecitare, "raccogliendo le proposte e le proteste dei lavoratori del comparto, l'attivazione di tutte le procedure necessarie per istituire in Calabria una Direzione regionale delle Dogane autonoma". La lettera è stata firmata dai parlamentari Nuccio Iovene, Franco Amendola, Rosa Villecco Calipari, Franco Bruno, Francesco Laratta, Nicodemo Oliverio, Maria Grazia Laganà, Dorina Bianchi e Marilina Intrieri (Ulivo), Pietro Fuda (Pdm), Giuseppe Valentino e Angela Napoli (An), Giancarlo Pittelli, Antonio Gentile, Jole Santelli e Luigi Fedele (Fi), Gino Trematerra e Mario Tassone (Udc) e Fernando Pignataro (Pdci). "Ad oggi - scrivono i parlamentari - le regioni Calabria e Campania hanno un'unica Direzione regionale delle Dogane, con sede a Napoli. Le due regioni non solo non sono confinanti, ma Napoli dista 410 chilometri da Catanzaro e addirittura 500 da Reggio Calabria, che è quasi la distanza tra Roma e Milano, distanza che rende difficile la comprensione e la efficace gestione da parte del Direttore regionale, con sede a Napoli, di una realtà complessa ed articolata come quella calabrese. Tale distanza, inoltre, penalizza puntualmente il personale della Calabria, come ad esempio accade per le attività formative, a causa della decisione di farle effettuare quasi esclusivamente a Napoli, impedendo di fatto alla maggioranza dei lavoratori calabresi la possibilità di fruire di questo 'diritto-dovere alla formazione'". "La Calabria, con Gioia Tauro porto più grande del Mediterraneo, a cui si aggiungono i porti di Corigliano, Reggio e Vibo Valentia, gli aeroporti di Lamezia, Crotone e Reggio in grande espansione e gli oltre 800 chilometri di costa - proseguono deputati e senatori calabresi - avrebbe bisogno di una struttura in grado di seguire le problematiche inerenti alle dogane più da vicino e più tempestivamente di quanto si possa fare da Napoli. Non a caso l'attività delle dogane in Calabria negli ultimi anni è cresciuta enormemente, con grandi risultati soprattutto nella lotta alle contraffazioni e ai traffici illeciti in generale. Basti pensare che solo alla Dogana di Gioia Tauro si sono registrati oltre 50 fermi e sequestri dall'inizio dell'anno operati dai funzionari doganali. A dispetto di questi risultati e di questa situazione si è già proceduto alla chiusura di ben due dogane (Catanzaro Lido e Paola) mentre la promessa apertura di Corigliano sembra allontanarsi definitivamente. Infine, si registra un evidente squilibrio tra i dipendenti nelle due regioni (quasi 600 in Campania, meno di 200 in Calabria)". "Abbiamo succintamente riepilogato - concludono i parlamentari - i motivi che stanno alla base della necessità di istituire una Direzione regionale delle Dogane autonoma per la Calabria e per questo le chiediamo di voler attivare tutte le misure necessarie al raggiungimento di questo risultato. In attesa di un suo cortese cenno di riscontro".

DL: “Il Governo garantisca risorse per la Calabria”

28/09 "Il governo Prodi deve impegnarsi a garantire le risorse necessarie per lo sviluppo e il decollo economico della Calabria". Lo hanno sostenuto i parlamentari della Margherita calabrese Nicodemo Oliverio, Franco Bruno e Franco Laratta, nel corso della riunione del dipartimento per il Mezzogiorno, che ha esaminato alcune proposte per la Finanziaria 2007, relative alle politiche per il Sud. "L'attuale ripartizione delle risorse - è scritto in un comunicato - rischia di penalizzare la Calabria e il Mezzogiorno, che sulla base del documento in discussione, avrebbe poco più del 10% delle risorse. La situazione economica e sociale della Calabria impone uno sforzo finanziario differenziato che tenga conto delle diverse emergenze economiche e sociali della regione. Gli enormi ritardi accumulati sul piano infrastrutturale, sociale e occupazionale sollecitano la classe di governo a guardare con più attenzione ad una regione che negli ultimi anni è stata bistrattata da una politica scellerata e fallimentare. La teoria della coperta troppo corta non può più riguardare la Calabria, che attende invece misure straordinarie che gli consentano di agganciare il treno dello sviluppo". "I dirigenti diellini - prosegue la nota - hanno chiesto al governo di assicurare sostegno alle famiglie monoreddito, a favore dei giovani calabresi, per la stabilizzazione dei precari, nonché reperire le necessarie risorse a favore dei forestali. In un quadro più generale, per rafforzare i presidi di legalità e sicurezza, per rilanciare la produttività e sostenere i processi di investimenti e modernizzazione". Il dipartimento per il Mezzogiorno, presieduto dal sen. Giovanni Procacci, ha fissato alcuni punti approvati all'unanimità da tutti i parlamentari diellini delle regioni meridionali: "Garantire 1,4 miliardi di euro sul credito d'imposta per gli investimenti ed aggiungere 500 milioni, sempre per il 2007, come credito d'imposta per le nuove assunzioni. Per la copertura finanziaria di tale operazione si può ricorrere alle somme destinate alla diminuzione del cuneo fiscale, erogando la gran parte dei fondi rimanenti in modo uniforme in tutto il territorio nazionale. Differenziare il cuneo fiscale che, rimanendo come proposto, porta poche risorse al sud. Occorre, pur se in una parte limitata, differenziare le deduzioni dalla base imponibile Irap per le imprese localizzate nel Mezzogiorno. Aggiungere un provvedimento per le Zone Franche Urbane, come concesso dalla UE alla Francia. Prevedere un capitolo straordinario per migliorare la dotazione infrastrutturale e dei servizi nelle aree del Mezzogiorno, in sintonia con il Quadro Strategico Nazionale 2007-2013, dotandolo di 20 miliardi di euro per il prossimo decennio. Tale dotazione deve essere aggiuntiva alle risorse già disponibili e deve essere utilizzata, a partire dal 2007, secondo le priorità concordate con le Regioni. Tale fondo aggiuntivo potrebbe essere coordinato e monitorato da un'apposita Segreteria Tecnica, come anche proposto dai presidenti delle regioni del Sud e dalle parti sociali". Tra i punti approvati vi sono anche quelli di "assicurare alle Università ed enti di ricerca del meridione un'adeguata dotazione del Fondo per gli Investimenti in Ricerca, che sarà prevista nella legge in approvazione; prevedere un finanziamento per il riassetto e gli investimenti per la riqualificazione dei sistemi urbani del sud; la modifica della legge sugli incentivi deve comunque salvaguardare gli strumenti di vantaggio per il Mezzogiorno attualmente in vigore; assicurare continuità degli interventi a favore della occupazione".

Pdl di Morrone (Udeur) “Incompatibile le cariche di Consigliere, Assessore Deputato”

29/09 Stabilire l'incompatibilità tra le cariche di consigliere comunale e provinciale e quella di assessore. E' la proposta contenuta in una proposta di legge presentata da Giuseppe Ennio Morrone, deputato dei Popolari-Udeur, segretario di presidenza di Montecitorio e capogruppo del Campanile in Commissione Lavoro. "La modifica al decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000, - sostiene Morrone - consentirà al consigliere comunale o provinciale che assuma la carica di assessore di essere sospeso dalla carica di consigliere all'atto di accettazione della nomina. Al suo posto viene consentito il subentro del primo dei non eletti della stessa carica. Se l'iniziativa legislativa da me proposta sarà approvata, l'assessore che cessa dall'incarico per revoca o per dimissioni volontarie potrà così tornare a ricoprire la carica di consigliere. La modifica consentirà, dunque, una presenza più elevata di eletti nelle Giunte comunali e provinciali, migliorando così la capacità politica ed amministrativa degli esecutivi".

Laratta (DL) “La verità su Fortugno celata da imbarazzanti silenzi”. Presentato un libro

28/09 "La verità è lo scudo migliore per onorare la memoria di Franco Fortugno". Lo afferma, in una dichiarazione, Franco Laratta, deputato e vicesegretario regionale della Calabria della Margherita, Franco Laratta. "E' passato quasi un anno dall'assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria - afferma Laratta - ma a oggi la verità è ancora celata da imbarazzanti silenzi. Silenzi che incombono e simboleggiano la vera essenza di questa terra omertosa. Chi sa ha il dovere morale di parlare e di svelare la verità, quella vera e fino in fondo, su uno degli episodi più tragici della nostra storia recente. Perché il risultato, pur meritorio raggiunto dai nostri inquirenti lascia irrisolte alcune questioni, prima fra tutte sul chi è il vero ispiratore del delitto Fortugno. Un risultato che lascia aperte le porte di un labirinto del quale non si viene mai a capo. E per uscirne la Calabria ha estremo bisogno di trovare i tasselli per completare il mosaico, ovvero individuare i livelli, chiarire i caratteri di un canovaccio del quale conosciamo finora i protagonisti, ma non il regista. Solo accertando questa verità - conclude Laratta - è possibile restituire alla Calabria il suo scudo protettivo, la sua serenità, la sua speranza e il suo futuro. Ma soprattutto è possibile liberarla dall'incubo di una lunga notte che, speranzosa, attende l'alba trionfale della Giustizia".
Franco Laratta, inoltre, ha scritto un libro in gran parte dedicato al caso di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale ucciso a Locri il 16 ottobre dello scorso anno. Il volume, intitolato "La lunga notte della Calabria", contiene una prefazione del Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli.

Tassone (Udc) “Anomalo il trasferimento del PM che indagò su Fortugno”

28/09 "Perché il pubblico ministero delegato alle indagini sull'omicidio del vice presidente della Regione Calabria Francesco Fortugno è stato trasferito?" Lo chiede il deputato dell'Udc Mario Tassone, vicesegretario vicario del partito, in un' interrogazione al Ministro della Giustizia. "A circa un anno di distanza - spiega Tassone - le indagini avrebbero individuato i presunti sicari e chi ha materialmente organizzato l'assassinio, ma nulla è emerso circa i mandanti né il movente. In questo senso, il trasferimento del pubblico ministero delegato al procedimento risulta quantomeno anomalo". "Nonostante gli sforzi messi in campo dalle forze dell'ordine e dalla magistratura - sostiene ancora Tassone - si assiste a una recrudescenza di fenomeni delittuosi da parte della criminalità organizzata su un territorio che vanta già un triste primato di delitti e attentati da parte della 'ndrangheta, cui le istituzioni non sembrano in grado di far fronte, creando malcontento tra le popolazioni che vedono violate le loro legittime attese''.

Amendola (DS) “Una gara d’appalto per la Caserme dei carabinieri a Lamezia”

28/09 Il deputato dell'Ulivo, Franco Amendola ha rivolto un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture in merito alla costruzione della nuova caserma che dovrà ospitare la Compagnia carabinieri di Lamezia Terme. Amendola, è scritto in una nota, "ricorda come oramai da alcuni anni la Compagnia dell'Arma si trovi allocata in una parte dell'edificio, da tempo dimesso, del vecchio ospedale civile. Un trasferimento resosi necessario ed indifferibile in quanto la vecchia struttura della caserma di via Marconi è risultata inagibile, non idonea ad ospitare i militari e priva delle più elementari norme di sicurezza. Per tale motivo il Ministero dell'Interno ha stanziato la somma di sei milioni di euro al fine di provvedere all'abbattimento e ricostruzione della nuova caserma (per un'altezza di cinque piani) nella stessa località di via Marconi. Un'arteria stradale, quest'ultima, centrale e strategica per l'agevole raggiungimento di un'ampia fascia di territorio". "E' bene ricordare - ha sottolineato Amendola - che la Compagnia dei Carabinieri di Lamezia Terme ha competenza su un vasto territorio in cui la presenza della criminalità comune ed organizzata è molto forte e dal quale tutte le istituzioni locali hanno fatto sentire alta la loro richiesta di maggiore sicurezza ed una più capillare e funzionale presenza degli operatori delle forze dell'ordine. La soluzione di ricostruire la caserma nello stesso posto, dunque, appare come la più opportuna per abbreviare i tempi di realizzazione dell'edificio. Su tale ipotesi l'Amministrazione comunale, nell'agosto dello scorso anno, ha espresso, per le specifiche competenze, parere favorevole sulla pratica". Da quella data, si evidenzia nell'interrogazione, il Siit (Servizi Integrati Infrastrutture e Trasporti) della Sicilia e Calabria "ha avuto tutto il tempo necessario per predisporre ogni atto inerente l'avvio delle procedure della relativa gara d'appalto. Allo stato, però, non si hanno notizie definitive". Ecco perché Amendola si è rivolto al Ministro delle Infrastrutture, dal quale come struttura decentrata dipende il Siit, per sapere "se risultino difficoltà nell'espletamento delle procedure o intoppi nella raccolta di tutti i pareri di carattere tecnico ed amministrativo propedeutici all'indizione della gara d'appalto, se la dirigenza del Siit di Palermo ha inteso o intende modificare le procedure per l'affidamento dei lavori, magari attraverso il ricorso ad un project financing e se, in considerazione della gravità e delle conseguenti preoccupazioni per l'ordine pubblico, il Ministro non ritenga opportuno dare disposizioni affinché la gara d'appalto venga espletata al più presto in modo da consentire la consegna dell'opera nei tempi più rapidi possibili".

Castrovillari/Elezioni 2007 nessuna primogenitura DS

28/09 Ha registrato un'ampia partecipazione delle forze politiche di cetrosinistra la prima riunione organizzata dai Democratici di Sinistra per discutere delle elezioni amministrative comunali che avranno luogo a Castrovillari nella primavera del del 2007. "Il dibattito - è scritto in una nota - si è sviluppato in un clima sereno e costruttivo che ha visto ogni forza politica convergere su alcune questioni essenziali che rendono compatibile la condivisione di una battaglia elettorale per la guida della città. In primo luogo si è preso atto della condizione di emarginazione della città e del suo comprensorio rispetto ad un processo di sviluppo che ha visto assente l'Amministrazione di centrodestra che attualmente guida la città. E' stata anche evidenziata in modo forte la necessità di una discontinuità con il passato per mettere in atto progetti e prospettive di respiro più ampio, per soddisfare i bisogni essenziali delle fasce più deboli della popolazione e per creare le condizioni di uno sviluppo mirato verso settori del tessuto sociale che possono diventare di eccellenza e di attrazione anche verso l'esterno del comprensorio. Tale progetto presuppone una condivisione forte dei partiti che coinvolga tutte le forze in campo con pari dignità affinché ciascuna sia abilitata ad essere il locomotore del treno di centrosinistra". "Non vi sono primogeniture o soluzioni precostituite - conclude la nota - ma solo il dibattito che si svilupperà settimanalmente, ormai a cadenza fissa, e stabilirà metodi e percorsi politici che soddisfino tali condizioni".

Corigliano/Consiglio sulle dimissioni del Sindaco

28/09 Il Consiglio comunale di Corigliano si riunirà domani per decidere le sorti della Giunta De Rosis. Domenica prossima, infatti, il sindaco dimissionario, Armando De Rosis, dovrà decidere se ritirare le dimissioni presentate dopo il voto di sfiducia sul bilancio e la difficoltà di gestire l'amministrazione comunale con una maggioranza minoritaria, oppure se confermare le dimissioni con il conseguente scioglimento del consiglio e il subentro di un commissario prefettizio che gestisca l'ente fino a nuove elezioni. In vista dell'appuntamento di domani, il consigliere regionale dei Ds e consigliere comunale a Corigliano, Franco Pacenza, ha sostenuto che "il consiglio comunale dovrà rispettare il risultato elettorale che ha voluto a sindaco della città Armando De Rosis, anche se con una maggioranza minoritaria. Qualsiasi decisione dovrà quindi tenere conto di quanto gli elettori hanno espresso con il loro voto. In caso contrario, se cioé le forze politiche che fino ad ora hanno appoggiato la giunta cambieranno atteggiamento, apriranno una grave crisi per il paese di cui ne dovranno assumere la responsabilità".

Acri (DS) “La voce dei piccoli comuni all’incontro di Viareggio”

28/09 "Abbiamo fortemente sollecitato l'intervento del sindaco di Cleto, Amerigo Cuglietta, all'incontro nazionale degli enti locali a Viareggio perché rappresenti il punto di vista di tutti i piccoli comuni calabresi". Lo afferma, in una nota, Antonio Acri, presidente di legautonomie Calabria. "Di quegli enti locali, cioé - aggiunge Acri - che più di altri, nell'intero panorama nazionale, hanno avvertito ed avvertono, le difficoltà di operare nei loro territori. Dare la voce al sindaco di Cleto significa rappresentare l'esigenza dell'80% dei comuni calabresi e dei loro amministratori. L'appuntamento di Viareggio è il primo incontro nazionale degli enti locali con la nuova legislatura e si svolge, come da tradizione, a ridosso della presentazione della Finanziaria, una manovra particolarmente significativa in cui saranno previste le regole e le modalità che presiederanno al concorso delle autonomie a un difficile percorso di risanamento e sviluppo". Al dibattito che si svolgerà nel corso dell'incontro, cui parteciperà il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme istituzionali, Vannino Chiti, è previsto anche l'intervento dello stesso presidente Acri.

Sabato Storace a Cosenza

28/09 Il deputato di Alleanza nazionale Francesco Storace partecipera' sabato, a Cosenza, ad un dibattito sul tema ''Il rilancio della destra''. Insieme a Storace parteciperanno il consigliere regionale Franco Morelli, consigliere regionale di An, e Fabrizio Falvo, capogruppo del partito nel Consiglio comunale di Cosenza. Il convegno si svolgera' nella sala di rappresentanza del Comune. Coordinera' i lavori il giornalista Saverio Paletta.

Bruno e Laratta (DL) “Fiscalità di vantaggio per l’intera Calabria”

27/09 "Nell' ipotesi della fiscalità di vantaggio che il Governo sta cercando di introdurre nel sud, bisognerebbe chiedere che sia l' intera Calabria a essere considerata zona franca". E' quanto affermano, in una nota, i parlamentari dell'Ulivo Franco Bruno e Franco Laratta commentando il dibattito sulla Finanziaria. "La Calabria - proseguono Bruno e Laratta - non ha le peculiarità delle periferie urbane francesi, ma l'intero territorio oscilla tra la necessità delle aree interne e le potenzialità delle aree vocate agli insediamenti produttivi. Una battaglia in tal senso andrebbe condotta senza attestarsi su posizioni minimaliste. Potrebbe essere un errore dividere la Calabria. E comunque, anche se si dovesse arrivare a scelte che escludano alcuni territori rispetto ad altri, queste sono scelte prettamente politiche che sicuramente vanno prese in Consiglio regionale".

Caso Silav2: Solidarietà di Diana (Prc) e Magorno (DS) al Presidente Oliverio

27/09 Il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista della Provincia di Cosenza, in una nota a firma del consigliere Biagio Diana, esprime ''piena solidarieta' al presidente Oliverio per l' ingiustificato attacco sferrato dal responsabile commerciale della ditta Calio' informatica, in merito al progetto denominato Silav 2''. ''Come e' stato ampiamente dimostrato, attraverso atti e documenti resi pubblici - prosegue la nota del Prc - le accuse calunniose rivolte al presidente Oliverio ed alla compagine amministrativa, formulate da chi pensava di scalfire l'alta moralita' dell' ente Provincia, non trovano spazio in nessuna delle affermazioni riportate sulla stampa locale. Ci preme sottolineare che questa Amministrazione ha sempre agito ed agira' con la massima trasparenza e piena condivisione perche' la nostra cultura di governo e' improntata al rispetto delle regole e della legge. Pertanto, condividiamo l'analisi e le considerazioni formulate dal presidente Oliverio nel corso della seduta del consiglio provinciale di lunedi' scorso e rinnoviamo la fiducia ad andare avanti con la stessa determinazione ed autorevolezza fin qui manifestata. Diciamo inoltre alla minoranza che le battaglie politiche si devono fare sui contenuti e non sulle fantasie orchestrate in modo maldestro e volgare che per il momento vogliamo solo stigmatizzare''.
''Un atto di grande responsabilita' politica, di estrema trasparenza amministrativa, espressione della volonta' di tenere fede al costante, corretto rapporto di relazione ed informazione con i cittadini.'' Cosi' il capogruppo dei Ds nel Consiglio provinciale di Cosenza, Ernesto Magorno, ha commentato la relazione informativa sulla vicenda Silav 2 fatta ieri dal Presidente della Giunta, Mario Oliverio, nel corso della seduta del Consiglio provinciale. ''Nessuna ombra, costruita per altro artificiosamente negli scorsi giorni - ha aggiunto Magorno - puo' rimanere intorno alla vicenda dell'appalto per l'informatizzazione di un settore della Provincia di Cosenza. La dettagliata relazione presentata all'assise dal presidente Oliverio mette dinanzi alla incontrovertibile verita' fornita dai fatti contro i tentativi di agitare situazioni che invece sono certificate e testimoniate in documenti ufficiali, spingendole in tempestose acque. Da quelle stesse torbide maree, l'opposizione in particolare e' rimasta travolta, affannando in una deriva che ben presto e' apparsa anche all'opinione pubblica per quello che e', ovvero un tentativo vano di strumentalizzazione. Cifre, riferimenti puntuali, in una parola, le carte fornite dal presidente Oliverio, non possono essere di certo definite punto di vista o percezione personale. Silav 2 dovra' quindi essere considerata vicenda chiarita e superata. ''Contro la cattiva politica che tenta di frenare una azione amministrativa e politica di grande respiro, soprattutto dal punto di vista etico - prosegue il capogruppo dei Ds - si e' opposta ieri, una volta in piu', la linea della coerenza, della trasparenza e del rispetto delle regole. Ed e' proprio questo che nascondono le inutili grida di scandalo sollevate dall'opposizione: la volonta' disperata di alzare il tiro dello scontro contro una formula di governo, quella del presidente Oliverio, forte e vincente, modello non solo per la nostra provincia ma per l'intera regione''.

Galati (Udc) “L’allargamento della UE un risultato positivo”

27/09 "Il via libero all'ingresso della Romania e della Bulgaria nella Ue, condizionato da rigorose verifiche, è un risultato positivo che si inserisce nell'ottica di un'Europa più forte, coesa, democratica e competitiva". Così Giuseppe Galati, segretario di presidenza della Camera, nonché componente della Commissione permanente "Politiche dell'Unione europea", ha commentato la notizia dell'allargamento previsto per il primo gennaio 2007. "L'Europa - ha sostenuto il deputato dell'Udc - deve andare avanti, anche senza la sua agognata Costituzione, e non deve dimenticare che l'adesione di nuovi membri può tradursi in un impatto positivo. Mi riferisco non solo a impulsi di crescita socio-economica o allo sviluppo del processo di riforme, ma anche a un importante incremento di tolleranza e stabilità. La missione dell'Europa è quella di unire. Ma se la logica è quella dell'inclusione e non dell'esclusione, occorre soffermarsi anche su un punto cruciale. Ogni Paese che anela a entrare nell'Unione deve dimostrare non solo a parole, ma anche in pratica, la piena adesione ai valori, alle regole e ai parametri di riferimento dei venticinque Stati-membri. Atteggiamenti contraddittori devono indurre a un'attenta riflessione sul futuro comune". "Se è vero che fuori dall'Ue la strada verso il benessere, la pace e la sicurezza può essere più ardua, è anche vero - ha concluso Galati - che l'Europa deve mantenere fede alle sue radici e alla sua identità, puntando a una crescita armonica, saggia, equilibrata"

Laratta (DL) “Ipotesi della finanziaria non soddisfacenti per il sud”

27/09 "Per quanto riguarda il Mezzogiorno e la Calabria, le ipotesi che circolano sulla Legge Finanziaria non sono soddisfacenti. Occorrono miglioramenti sostanziali per mantenere gli impegni che sono stati presi in campagna elettorale". A sostenerlo è il deputato dell'Ulivo Franco Laratta, che ha confermato che sono in corso riunioni di diversi parlamentari del Mezzogiorno che intendono muoversi in sintonia per portare avanti una serie di proposte e contributi al Governo in vista del varo della manovra finanziaria. "Non può essere sottovalutata - aggiunge Laratta - la grave situazione economica e sociale in cui versa la Calabria, con un indice di disoccupazione troppo alto, con le famiglie monoreddito sempre più povere, con un precariato insopportabile, con aziende deboli, infrastrutture da terzo mondo. Tutto questo non può essere sottovalutato dalla Legge finanziaria in via di approvazione da parte del Governo". "Chiediamo - conclude Laratta - più attenzione e maggiori risorse per il Sud. Sappiamo quanto il Presidente Prodi sia sensibile ai problemi del Sud e della Calabria in particolare, per cui non ci sono dubbi che nella Finanziaria il Mezzogiorno avrà lo spazio che chiede e che merita".

Pittelli (FI) elogia l’opera di Pollari

27/09 ''Occorre incoraggiare l' azione dei vertici del Sismi, che sapranno eliminare, cosi' come hanno affrontato la difesa del territorio e degli interessi nazionali, qualsiasi elemento inquinante eventualmente presente''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Giancarlo Pittelli, senatore di Forza Italia, facendo riferimento all'audizione al Copaco del direttore del Sismi, Nicolo' Pollari, sul sequestro di Abu Omar. ''Il generale Pollari - ha aggiunto Pittelli - ha dato ancora una volta prova di grande equilibrio, saggezza e senso dello Stato. Ora bisogna lasciare lavorare con serenita' i servizi ed evitare da parte di tutti che essi vengano attratti in polemiche pretestuose o strumentali''.

Napoli (AN) “Il risarcimento degli enti per la costituzione in parte civile nei processi sia da esempio”

27/09 ''E' stata certamente minimizzata l'importanza del contenuto della sentenza emessa nei giorni scorsi dai Giudici del Tribunale di Paola nell'ambito del maxiprocesso contro gli uomini del clan Muto del tirreno casentino". A sostenerlo è stata la parlamentare di An, Angela Napoli, ex vice presidente della Commissione antimafia. "Il risarcimento a favore dello Stato, della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e del Comune di Cetraro, imposto al citato clan della 'ndrangheta - ha proseguito la deputata - incide significativamente sugli illeciti patrimoni della criminalita' organizzata, ma mi auguro possa fungere, altresì, da incitamento alle Istituzioni per la loro costituzione di parte civile in tutti i processi contro qualsiasi organizzazione malavitosa". "Lo scandaloso proscioglimento di Francesco Muto, capo indiscusso dell'omonima cosca, avvenuto nei mesi scorsi - ha concluso Angela Napoli - aveva di fatto contribuito a far proseguire lo stesso ed i suoi affiliati nelle illecite attività, praticate da anni sulla costa tirrenica cosentina, ai danni degli onesti cittadini di quel territorio. La restituzione ufficiale di una cospicua parte del 'mal tolto' penso possa anche contribuire alle necessarie reazioni dei commercianti della zona rispetto alle pressanti richieste loro rivolte in termini di racket"

Rosa Calipari “Vicina alla famiglia Langella, conosco quel dolore”

26/09 Un minuto di silenzio per rendere omaggio alle vittime dell'impegno per la pace in Afghanistan. E' quello che ha chiesto la senatrice Rosa Maria Villecco Calipari, dell'Ulivo, secondo quanto riferisce una nota, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama all'inizio della seduta. "Vorrei esprimere a nome mio personale, a cui spero si uniscano tutti i senatori - ha detto la vedova di Nicola Calipari - i sentimenti di una profonda e condivisa partecipazione al dolore dei famigliari del Caporal Maggiore Giorgio Langella. Mi sento intimamente vicina alla famiglia poiché conosco quel profondo dolore che si prova davanti ad una vita spezzata, ad un futuro incompiuto, al vuoto che lascia la scomparsa di una persona cara, cara anche a tutti noi. Un pensiero affettuoso e un augurio vanno anche al caporal maggiore Salvatore Coppola, al caporale Sebastiano Belfiore e al caporale Pamela Rendina, rimasti feriti nell'agguato, nonché alle vittime civili e a quella tenera vita distrutta. Ai nostri militari, esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per il loro contributo teso a costruire uno scenario di pace in un teatro che permane 'ostile'". "Altrettanto ci colpisce e ci addolora, per la sua efferatezza simbolica - ha detto ancora Rosa Villecco Calipari - l'assassinio di Safiya Ama Jan, responsabile delle questioni femminili della provincia di Kandhar, che svolgeva con impegno e passione il suo lavoro per garantire alle donne dell'Afghanistan pari diritti e opportunità e un ruolo nel futuro del proprio paese"

Mancini (Rnp) “Missione in Libano, condivido ma bisogna valutarne i rischi”

26/09 "Condividere la missione, plaudire al successo politico del nostro governo, compiacersi per la nuova credibilità conquistata dal nostro Paese, non deve però portare a nascondere i rischi legati all' impegno dell' Italia e della comunità internazionale in un contesto tanto difficile e tanto incerto". Lo sostiene Giacomo Mancini, capogruppo della Rosa nel pugno in commissione Esteri che oggi é intervenuto in aula alla Camera nel dibattito sulla missione in Libano. "La missione Unifil - ha aggiunto Mancini - ha una storia lunga e tormentata; è stato in costanza della presenza di Unifil che i miliziani Hezbollah hanno intensificato la loro presenza politica e militare". Per il capogruppo della Rosa nel Pugno in commissione Esteri, inoltre, "c' è da chiedersi se cambierà qualcosa con la nuova missione e, soprattutto, se cambierà qualcosa con il comando italiano del contingente. Cosa succederà, se dovesse mutare l' approccio di Unifil Hezbollah: quali saranno le conseguenze, quali saranno le reazioni? Sono interrogativi politici, prima che militari, - ha proseguito Mancini - ai quali il nostro governo deve contribuire a dare una risposta per tempo, per evitare che quel contesto, già così drammatico ed incerto si trasformi in un contesto ancora più negativo. Siamo convinti che il governo affronterà il tema e produrrà una riflessione attenta"

A Santa Trada i socialisti dello Sdi/Rnp riuniti affermano “Calabria risorsa per il Mezzogiorno”

26/09 Gli amministratori socialisti calabresi si sono riuniti, a Santa Trada, alla presenza del sen. Gerardo Labellarte, responsabile degli enti locali dello Sdi-Rnp, del segretario del partito, Ercole Nucera, dell'on. Giacomo Mancini, del capogruppo al Consiglio regionale, Cosimo Cherubino e dell' assessore Luigi Incarnato. Nel corso dell'incontro, e' scritto in un comunicato, ''si e' discusso sullo stato di crisi in cui versa questa regione che vede migliaia di giovani diplomati e laureati che lasciano le periferie dei nostri paesi in cerca di lavoro''. Per gli amministratori socialisti ''e' un serio campanello di allarme. Ecco la premura di mettere a disposizione tutte le loro competenze maturate sul territorio per elaborare un progetto di sviluppo che consente a tutta la Calabria di percorrere la via del rilancio e del riscatto delle nostre popolazioni''. ''Gli appuntamenti principali per valorizzare il territorio e le sue risorse e creare occupazione - ha detto Nucera - sono due. Primo, i Fondi europei 2007-1013, e poi, l' appuntamento del 2010, quando l' area mediterranea, di 600 milioni di abitanti, sara' liberalizzata. Il Mediterraneo e' sempre stato un mare di scambi e di commerci di tutta l' area mediterranea, per noi calabresi questa volta dovra' diventare un mare di sviluppo e di crescita. Infatti, dovremmo organizzarci per esportare i nostri prodotti, le nostre tecnologie, le nostre capacita' e professionalita'''. ''Certo - ha sostenuto Cherubino - la Calabria deve ridisegnare un nuovo modello di sviluppo per sfruttare tutte le opportunita' che si presentano in questo millennio utilizzando le risorse locali. Il Mezzogiorno dovra' diventare un nuovo soggetto politico attivo in grado di favorire occasioni di sviluppo e di lavoro per far si' che l' emigrazione diventi una scelta e non piu' una necessita' come e' stato fino ad oggi''. ''Per quanto riguarda, poi, la verifica - prosegue la nota - si e' detto che lo Sdi-Rnp e' uscito rafforzato, l'assessore Incarnato ha avuto piu' deleghe rispetto alla precedente giunta. Invece, il governatore Loiero dopo questa verifica di addetti ai lavori, dovra' affrontare una dura prova, quella con i cittadini che vogliono vedere la giunta 'Loierodue' pedalare velocemente per riprendere il treno dell' Europa e scendere definitivamente da quello che prosegue verso il terzo mondo''. Concludendo i lavori, il sen. Labellarte ha detto che la Calabria ''continua ad essere la piu' forte regione socialista d'Italia e spesso e' un faro che illumina il partito nazionale. Lo Sdi-Rnp non ha mai pensato di fare nel Mezzogiorno un 'asse del sud' per contrapporti al nord, ma pensa che la Calabria e' una grande risorsa per tutto il Mezzogiorno, per un nuovo new deal, di sviluppo per tutta l' area mediterranea''

Galati (Udc) “Non rallenta la crescita della nostra industria”

26/09 "Gusto e tecnologia, ricerca e innovazione, stile e qualità. Sono questi i cardini per promuovere egregiamente l'immagine del nostro Paese all'estero e la nautica è una risorsa preziosa, uno specchio dell'eccellenza del 'made in Italy', un volano per l'economia nazionale che deve essere sempre più leader senza frontiere". E' quanto ha affermato l'on. Giuseppe Galati, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, nel suo intervento al convegno "Mare senza confini", promosso dal 6° Salone nautico internazionale di Venezia in collaborazione con 1° Big blue sea expo. L'ex sottosegretario alle Attività produttive, citando gli ultimi dati dell'Ucina, ha aggiunto: "La crescita dell'industria della nautica non accenna a rallentare. Stiamo parlando di un settore vitale e dinamico, competitivo e all'avanguardia che procede a tassi di incremento del 9% annuo, con un contributo al Pil nazionale che sfiora oggi - con l'indotto diretto - i 3 miliardi di euro. Un comparto che, con 18mila addetti, è secondo al mondo per fatturato, vende all'estero oltre il 60% del valore della produzione e strizza l'occhio a oltre 3 milioni di dipartisti italiani". "Ma se la nautica è un fiore all'occhiello dell'italianità che vale - ha sottolineato il deputato dell'Udc - c'é ancora bisogno di iniziative e politiche condivise per non arrestare un processo che oggi ci pone ai vertici internazionali. E in questa ottica ben venga sia la nuova collaborazione tra Saloni nautici di Roma e Venezia, sia la nascita dell'intergruppo parlamentare 'Amiche e amici del mare'. Penso - ha concluso Galati - che la sinergia, in ambito nazionale, sia una valida strategia per vincere la grande sfida della competitività".

Il Consiglio della Provincia di Cosenza approva l’attuazione dei programmi

26/09 Con 22 voti a favore, 10 contrari ed un astenuto, il Consiglio provinciale di Cosenza, presieduto da Francesco Principe, ha approvato ieri sera la relazione sullo stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2006. Alla seduta era presente anche il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti rappresentato da Giorgio Sganga, Ennio Galliano Iannelli e Liliana Spadafora. L'assessore provinciale al Bilancio, Rachele Grosso Ciponte, illustrando all'Assemblea la manovra contabile, è scritto in una nota, ha definito la Provincia un ente sano, che gode di ottima salute finanziaria. "Relativamente alla parte corrente - ha sostenuto, tra l'altro, Grosso Ciponte - c' è da sottolineare che la percentuale di realizzazione del 59,22% è in perfetta linea con i tempi assegnati in fase di programmazione esecutiva. Per gli investimenti relativi alla viabilità e all' edilizia pubblica e scolastica si registra, invece, in questa fase, una percentuale di realizzazione pari al 36%. Avendo già approvato gran parte dei progetti esecutivi ed avviato le procedure di gara al termine dell'esercizio il dato sarà certamente più significativo". Il presidente della Provincia, Mario Oliverio, replicando alle critiche espresse dalla minoranza nel corso del dibattito, ha sottolineato, secondo quanto riferito, "l'approvazione di una manovra contabile che presenta dati di un ente sano, che non é ricorso ad anticipazioni di cassa, che non è incorso in debiti fuori bilancio, che ha rispettato il Patto di Stabilità, che, per quanto riguarda il Personale, non ha mai violato la Finanziaria e che nei suoi capisaldi fondamentali si presenta assai solido. "Non si può pensare di fare opposizione - ha poi sostenuto Oliverio - senza entrare nel merito delle questioni. Quando si fa questo, infatti, si rappresenta quasi sempre una situazione di scadimento, di degrado, di svilimento di una situazione. Questo tipo di opposizione anzicché costruire, divide, apre fratture sempre più larghe e profonde tra la realtà e la società. Se volete fare questo, fatelo, ma non aspettatevi sconti o comprensioni. Non dite che la maggioranza non vuole il confronto e il dialogo, perché voi state perseguendo un altro metodo su cui io posso anche starci e su cui ci confronteremo fino in fondo. Né potete aspettarvi che in una realtà così complessa come è quella della nostra provincia io possa affermare che non esistono i problemi. Posso dire, invece, senza tema di smentita, che rispetto alla complessità dei problemi la Provincia che ho l'onore di guidare è in una trincea avanzata per spingere verso la soluzione dei problemi. Sui problemi delle infrastrutture è aperto un confronto forte e noi utilizzeremo una grande progettualità su cui stiamo già lavorando da tempo. Come Presidenti delle Province abbiamo posto alla Regione una serie di questioni forti sul trasferimento delle funzioni. Un confronto che riprenderemo senza fare sconti a nessuno, convinti come siamo che la vera sfida del cambiamento passa attraverso la liberazione della Regione da tutte le incombenze gestionali. Intenderci su queste cose, non significa fare consociativismo, ma entrare nel merito delle questioni. Il passaggio che facciamo stasera deve evidenziare, in primo luogo, lo stato di salute dell'ente dal punto di vista economico-finanziario". "E su questo - ha concluso Oliverio - altro non possiamo dire che il nostro è un ente sano, che gode ottima salute e che affronta problemi e questioni con la forza e l'autorevolezza che le viene da questa impostazione". Il presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giorgio Sganga, "ha tranquillizzato il Consiglio provinciale sullo stato di salute dell'Ente dichiarando che non vi sono assolutamente rilievi o sottolineature da fare". Il consigliere di Forza Italia, Domenico Barile, nell'ultimo intervento prima della votazione, si è detto meravigliato "dagli annunci di sfida lanciati dal presidente Oliverio". "Noi - ha sostenuto Barile - svolgiamo il nostro ruolo. Nessuna strumentalizzazione o forzatura, quindi. Se lei intende banalizzare o rendere folklorico il ruolo dell'opposizione, ha sbagliato percorso. Oggi non abbiamo motivo per votare a favore della delibera e colgo l'occasione per rassicurare il presidente Oliverio che la nostra sarà un'azione di opposizione, chiara, dura ed intransigente". Dopo il voto, Oliverio ha illustrato gli atti sulla contestata vicenda della gara di appalto, meglio conosciuta "Silav 2". La seduta, protrattasi fino a tarda ora, è stata sospesa e rinviata a data da concordare nella prossima riunione dei capigruppo.

Polemica Naccari-Iovene su De Gasperi e Andreotti

26/09 ''Nel nome delle istituzioni democratiche non si puo' celebrare Alcide De Gasperi alla presenza di Giulio Andreotti che era il suo sottosegretario alla Presidenza? Parafrasando proprio il discorso di De Gasperi all'assemblea degli stati vincitori di Parigi del 1946 'tutto e' contro questa affermazione tranne la mia personale cortesia' verso l'ottimo sen. Nuccio Iovene''. A sostenerlo e' stato l'assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. ''Non tanto o non solo - ha aggiunto - perche' e' pacifico nella storiografia non di regime che De Gasperi abbia dato un contributo eccezionale ed irripetibile alla costruzione del Paese, ma anche perche' con la sua condotta personale e con la morale individuale ha contribuito a fondare un'etica pubblica che ne fanno il modello di politico per eccellenza del secolo scorso ancora tanto attuale ai nostri giorni. Si potrebbe invece discutere a lungo quanto e per quanto tempo quella lezione rimase il modello praticato dalla politica di ieri e di oggi. La mia generazione pur non rinunciando in alcun modo a parlare di nuove strade fondate su contenuti culturali aderenti al nostro tempo non puo' in alcun modo prescindere come tutti gli italiani dalle scelte di sistema che permisero all'Italia di essere, se mi e' consentito, almeno in questo, ieri meglio di oggi. Scelte che la sinistra italiana storicamente ha dimostrato non solo di rispettare ma spesso di condividere, altrimenti faticherei a capire tanti passaggi della storia del Paese''. ''Il sen. Iovine - ha sostenuto Naccari - mi permettera' la battuta, sapendo di godere della mia stima e personale simpatia, se mi chiedo se ci sia qualcuno disposto a credere che la condivisibile battaglia contro i costi della politica sia' piu' eloquente o di maggiore dignita' del cappotto liso con cui De Gasperi veniva ripreso negli ultimi anni della sua vita in una condizione molto simile alla poverta'. La Chiesa come e' noto ha iniziato da tempo un processo di canonizzazione di Alcide De Gasperi. E' pero' necessario sottolineare che la concezione di De Gasperi, che qui non ho la presunzione per nulla di riassumere, e' stata un esempio di autonomia e laicita' che ancora oggi fa sembrare pietosi i tentativi 'neocon' di pseudo cattolici impegnati in politica. Puo' la riflessione sulla nuova politica prescindere dalle evidenze storiche? E il futuro partito democratico, che spero presto costruiremo insieme ai diessini e con Iovine, puo' attardarsi in riflessioni contro la storia che rischiano di essere di retroguardia su un convegno con Giulio Andreotti intorno alla figura di De Gasperi? Peraltro l'Italia di De Gasperi era l'Italia di Togliatti, Nenni, Ugo La Malfa e tanti altri''. ''Il livello del dibattito politico e sociale - ha concluso Naccari - fu mantenuto da tutti ed aveva terreno fertile in un mondo dove le battaglie politiche erano fondate sulla resistenza e sull'antifascismo che si pagava a carissimo prezzo oppure con la limitazione alle piu' alte cariche. Cosi' fu, mi si perdoni il riferimento familiare, per il calabrese Michele Carlizzi, magistrato di Cassazione e solo dopo la guerra e la caduta del fascismo primo presidente della Suprema Corte, chiamato da De Gasperi come presidente della Alta Commissione per l'Avocazione dei profitti di regime con sede a Roma a Palazzo dei Marescialli''.

Pittella (DS) “Selezionare i beneficiari dei fondi UE in base al merito”

26/09 ''Selezionare i beneficiari dei nuovi fondi europei in base a criteri meritocratici. Premiare chi si e' distinto in meglio. In una parola sburocratizzare la gestione degli interventi europei. Le politiche e le azioni destinate a rafforzare la coesione dell'Unione Europea devono viaggiare, prioritariamente, sui binari della verifica dei risultati''. E' quanto dichiarato da Gianni Pittella, relatore bilancio 2006 dell'Unione Europea, componente la Commissione economica e monetaria, e segretario generale della delegazione dei Ds al Parlamento Europeo. ''Spendere bene le risorse europee di cui disporremo dal primo gennaio 2007 - ha aggiunto - significa selezionare gli interventi in coerenza con la strategia di Lisbona e di Goteborg grandi reti fisiche e immateriali, innovazione e ricerca, sviluppo sostenibile. Ma significa anche selezionare i beneficiari degli interventi in base a criteri 'meritocratici'. Non sembri una provocazione. Dove e' scritto che tutti i comuni, ad esempio, debbano beneficiare di risorse europee e allo stesso modo, se essi non hanno dato buona prova su questioni essenziali come, ad esempio, la raccolta differenziata o i servizi civili e sanitari fondamentali o il livello della istruzione? Serve un meccanismo di premialita' che invogli a far bene, sostenendo maggiormente chi si e' distinto in modo positivo''. ''Cio' - ha concluso Pittella - vale per le istituzioni pubbliche, ma potrebbe valere anche per i privati. E' piu' di prima necessario uno sforzo di fantasia per uscire da una gestione burocratica dei fondi europei ed innestare una capacita' di innovare, sia nel senso dei settori di intervento, sia nel senso della selezione meritocratica dei beneficiari''.

Corigliano: Grispo “Unità del centrosinistra un valore”

26/09 "L'unità del centrosinistra è un valore politico che bisogna salvaguardare e difendere. E' grazie a questo principio di unità e coesione che i partiti del centro sinistra ed i movimenti che in esso si riconoscono hanno potuto battere a Corigliano un governo decennale delle destre che, a lungo, aveva condizionato le sorti della città". Lo sostiene, in una dichiarazione, il vicesindaco di Corigliano, Adriana Grispo. "E' grazie a questa unità - aggiunge Adriana Grispo - che ha rappresentato un modello forte ed una prassi politica strategica da perseguire anche per altri contesti territoriali a noi vicini che il governo di centrosinistra a guida Genova nel 2001 e l'attuale amministrazione cittadina a guida De Rosis hanno potuto gettare ponti ed affermarsi nelle ultime e non facili consultazioni amministrative. L'unità del centrosinistra come valore è stata e deve continuare ad essere frutto di un processo partecipativo nel quale ogni soggetto politico assume un ruolo essenziale, equivalente ed equipotente per la sua tenuta. Cedere su questo terreno favorirebbe l'apertura di varchi e brecce nelle quali sarebbe facile per il centrodestra introdursi per attivare azioni di contrasto e di delegittimazione e favorire la perdita di credibilità e senso politico che il centrosinistra a Corigliano ha sapientemente guadagnato. Esistono delle condizioni politico-amministrative, come quelle che si stanno attualmente verificando a Corigliano, su cui è necessario spendersi e mettere alla prova tutte le energie, le risorse e le capacità di lungimiranza politica di cui i partiti della coalizione possono e sanno avvalersi per navigare e cavalcare l'onda in un mare che il centrodestra ha tutto l'interesse a rendere burrascoso. Non perdere la bussola, in questi momenti, è atto di responsabilità e di consapevolezza".

Laratta (DL) “L’Istituto Papa Giovanni un dramma che deve cessare”

25/09 "Il dramma che vivono centinaia di pazienti e operatori sanitari all'istituto papa Giovanni XXIII deve cessare. E' una pagina di malasanità vergognosa su cui deve intervenire il governo". E' quanto ha sostenuto stamane il deputato dell'Ulivo Franco Laratta visitando la struttura di Serra D'Aiello. Il parlamentare, accompagnato da una delegazione di sindaci del comprensorio, tra i quali, quello di Amantea Franco Tonnara e quello di Serra Antonio Cuglietta, ha incontrato i vertici dell'amministrazione dell'istituto, il direttore sanitario, Mario Carpino, e don Giulio Perrone e Sergio Principe, rispettivamente presidente e vicepresidente della fondazione che gestisce l'istituto. Laratta ha preso atto della "gravissima emergenza" in cui vive il centro di riabilitazione, annunciando un'interrogazione ai ministri della Sanità, della Solidarietà sociale e del Lavoro per sollecitare "un tempestivo intervento in Calabria al fine di disinnescare una bomba sociale e sanitaria che potrebbe esplodere da un momento all'altro". Nel corso della visita è stato fatto il punto sulla situazione debitoria del centro che ad oggi, è emerso, ammonta a 140 miliardi delle vecchie lire, con l'aggravio di altri 500 mila euro al mese che spingono la struttura sull'orlo del fallimento, con gravi conseguenze per i degenti e gli stessi lavoratori, che pur garantendo il servizio in condizioni di assoluta precarietà, vantano arretrati salariali da 24 mesi". "Una situazione al collasso - ha detto Laratta - che merita grande attenzione da parte del governo nazionale prima ancora che delle istituzioni locali. Ciò che ho avuto modo di vedere oggi non è degno di un Paese civile. Una struttura fatiscente che ospita 350 pazienti con gravi patologie la cui cura è affidata solo alla buona volontà ed alla sensibilità di operatori specializzati che da anni sono mortificati dal degrado e da promesse mai mantenute". Il parlamentare ha inoltre auspicato "che l'inchiesta della magistratura possa concludersi il più presto possibile individuando bene le responsabilità a tutti i livelli". Intrattenendosi infine con una delegazione di lavoratori e sindacalisti, Laratta si è detto disponibile a portare all'attenzione del ministro del Lavoro "le violazioni dei diritti" che circa seicento persone subirebbero da oltre 20 anni.

Laratta (DL) “Mastella visiti lo stato di precarietà del DDA di Catanzaro”

24/09 "Invito il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, a recarsi quanto prima in Calabria per verificare lo stato di precarietà e di abbandono della Dda di Catanzaro ed prendere urgenti provvedimenti al fine di mettere l'ufficio giudiziario del capoluogo calabrese in condizione di operare dignitosamente nella difficile lotta contro mafia". Lo afferma, in una nota, Franco Laratta, deputato dell'Ulivo. Laratta definisce "sconcertante il fatto che i magistrati della Dda di Catanzaro, che lavorano con forte spirito di abnegazione, siano costretti a rifornire di tasca propria le auto di servizio. E' grottesco che un organo investigativo come la Dda, cruciale per il contrasto alla criminalità, debba ricorrere desolatamente al 'fai da te'. La 'ndrangheta non e' un'invenzione. Al contrario, è un fenomeno regressivo, degenerativo e incivile che va contrastato con forze e strumenti adeguati. L'organico dell'ufficio, inoltre, non è sufficiente per garantire il prosieguo delle attività". Per questi motivi Laratta sollecita il governo "ad intervenire con urgenza per rafforzare la Procura distrettuale e garantire le risorse sufficienti affinché l'ufficio possa svolgere il delicato compito investigativo che gli compete. E' inammissibile che gli uffici registrino carenze anche per quanto riguarda la cancelleria. A chi giova una simile situazione se non alle stesse cosche, che dinnanzi a questo disagio e alla debolezza organizzativa dell'apparato giudiziario non possono che rallegrarsi e portare a compimento, indisturbate, il loro disegno criminale, mettendo così a rischio la collettività e la stessa vita dei giudici. Ed a questo proposito non possiamo dimenticare il sacrificio di quei magistrati che hanno perso la vita (come il giudice Scopelliti, per citarne uno su tutti), compiendo il loro dovere in trincea contro la mafia. So bene che il Guardasigilli è persona attenta e sensibile e in più occasioni ha manifestato il proprio interessamento alla Calabrias. Lo invito dunque a rendersi conto personalmente del deficit operativo della Procura antimafia di Catanzaro".

Napoli (AN) “Dubbi sul ruolo del garante sulla legalità”

24/09 "Non avendo avuto ancora alcun tipo di notifica ufficiale, ho appreso dalla stampa dell'archiviazione processuale nei miei confronti, quale indagata per presunto 'concorso in violenza o minaccia aggravata ad un corpo giudiziario'". Lo afferma, in una nota, Angela Napoli, deputata di Alleanza nazionale ed ex vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. "Pur non essendomi mai stato contestato alcun capo d'imputazione - aggiunge Angela Napoli -, così come confermato alla Giunta per le autorizzazioni della Camera, da me personalmente interessata sul caso, dalla Dda di Catanzaro e come si evince dal resoconto ufficiale della stessa Giunta del 16 marzo 2005, risultavo indagata con l'accusa di presunte pressioni esercitate su alcuni magistrati della Dda di Reggio Calabria. Il tutto era scaturito da una mia legittima attività di carattere ispettivo parlamentare tendente a far luce su comportamenti, a mio avviso anomali, di un magistrato della Dda di Reggio Calabria. Il decreto di archiviazione, sempre da quanto riportato dalla stampa, evidenzia l'utilizzo improprio di intercettazioni ambientali e telefoniche, ancorché irrilevanti ai fini delle indagini, senza la prescritta autorizzazione della competente Camera del Parlamento, in violazione dell'articolo 68, comma 3, della Costituzione. Peraltro, apprendo sempre attraverso stampa, che nel decreto di archiviazione si ribadisce che non possono 'formare oggetto di valutazione gli atti del sindacato ispettivo parlamentare, ne' condotte, frequentazioni o situazioni riconducibili all'azione politica esercitata dai parlamentari fuori dall'ambito della guarentigia costituzionalé. Da tutto ciò risultano infondate le ipotesi di reato a mio carico". "Naturalmente - sostiene ancora il deputato di An - non posso che accogliere con soddisfazione la notizia, a ricompensa anche dell'amarezza inflittami per essere stata inopinatamente 'sbattuta' sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e regionali e su tutte le emittenti televisive, nella mia qualità di vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, quale indagata per un'ipotesi di reato oggi palesatasi infondata. Tuttavia, la gioia per la notizia diffusa rimane offuscata nel ricordare che il Gip che ha firmato una delle ordinanze di custodia cautelare in carcere sul 'caso Reggio' e contenente le inutilizzabili e non autorizzate intercettazioni telefoniche con il mio nominativo è Antonio Baudi, oggi magistrato in pensione, chiamato, proprio nei giorni scorsi, dal Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a ricoprire l'anomala carica di sottosegretario regionale con delega alla 'sicurezza e legalita''. Gli ignari cittadini calabresi dovrebbero vedere garantito il rispetto della legalità in Calabria da persona che, nell'esercizio delle proprie funzioni, ha tenuto il comportamento sopra rilevato".

Minniti (DS) “Le intercettazioni una banca del ricatto”

23/09 "Una banca del ricatto, una specie di Grande fratello che tutto sentiva e tutto sapeva". E' questa la definizione che ha dato il vice ministro dell'Interno, Marco Minniti, alla vicenda delle intercettazioni Telecom scoppiata in questi ultimi giorni, nel suo intervento alla festa dell'Unita' dei giovani del sud che si sta tenendo a Capo Vaticano in Calabria, nel vibonese. "E' uno scandalo di una gravita' inaudita che non trova precedenti nella storia del nostro paese. Ma non e' tutto - ha proseguito - perche' ancora non e' emerso per conto di chi dovesse agire questa banca del ricatto che ha messo in campo una imponente mole di lavoro e di uomini. Per tanto era giusto che il governo si muovesse responsabilmente con una riunione che e' stata convocata questo pomeriggio per l'adozione di una serie di misure. Ad occuparsi, oltre al governo, dovra' essere la magistratura senza che si sovrapponga una commissione di inchiesta che per adesso non vedo utile, ma che in seguito potrebbe anche non guastare". Intervenendo poi sul tema Mezzogiorno e legalita', Minniti ha aggiunto che qualcosa si sta muovendo in Calabria in questi ultimi tempi. Ha citato l'operazione 'Odissea' della squadra mobile di Vibo Valentia contro il Clan Mancuso e la sentenza dei giudici di Cosenza che hanno condannato il Clan Muto al risarcimento dei danni alla vittime e anche alla comunita'. "Non avro' pace ha concluso Minniti - fino a quando non riusciro' a portare in Calabria la legalita'".

Forza Italia accusa la Provincia di Cosenza di essere assente dalle questioni dello sviluppo

23/09 ''La Provincia di Cosenza, al di la' dei proclami e degli spot televisivi, e' completamente assente dalle questioni fondamentali afferenti lo sviluppo territoriale''. A sostenerlo, in un comunicato, e' il gruppo consiliare alla Provincia di Forza Italia. ''L'ultima coraggiosa denuncia del sen. Antonio Gentile sugli stanziamenti mancati per gli aeroporti cosentini (Scalea e Sibari) oltre che Crotone - prosegue la nota - testimoniano la totale mancanza di programmazione economica da parte dell'Ente Provincia. Ma la provincia di Cosenza e' la piu' grande della Calabria o e' la piu' emarginata? Come mai i soldi per potenziare e ammodernare la politica aeroportuale in Calabria da parte della Regione sono stati destinati solo a Lamezia Terme e Reggio Calabria? Presidente Olivero sveglia prima che sia troppo tardi, Cosenza e le sue periferie non meritano di essere cosi' maltrattati. L'incontro fissato con il ministro Bianchi sara' l'ennesimo viaggio turistico nella capitale?''. ''I voti dei cosentini - e' scritto nella nota del gruppo di Fi - sono stati determinanti per far vincere la sinistra alla Regione e alla Provincia di Cosenza, ma i risultati tanto attesi sono inesistenti. Siamo al totale immobilismo: infrastrutture, personale, ambiente, ferme al palo. I Presidenti delle Province di Catanzaro e Reggio Calabria trovano sempre le soluzioni ai loro annosi problemi, mentre Cosenza citta', i suoi paesi della provincia sono abbandonati al proprio destino. La Regione, nonostante la presenza di innumerevoli assessori cosentini e' distante anni luce dai nostri territori, dai nostri Municipi, dalle nostre infrastrutture. Basta osservare le continue denuncie dei sindaci di sinistra contro la Regione e la Provincia di Cosenza''. ''Forza Italia - concludono i consiglieri del partito - ha iniziato una stagione non di denuncie occasionali, ma di profondo impegno e rispetto verso l'elettorato cosentino che non puo' e non vuole piu' essere considerato solo un serbatoio elettorale di una sinistra di Governo, incapace e inconsistente, disunita, rissosa e arrogante''

Giovani calabresi all’ “Incontro dei Valori” di IDV

23/09 Una cinquantina di giovani calabresi hanno partecipato, organizzati dal responsabile regionale Santo Ferraro, all'''incontro dei Valori'' di Vasto, appuntamento nazionale dell'Italia dei Valori. Oggi il Consigliere Regionale Maurizio Feraudo, vice-commissario del Partito in Calabria, insieme agli altri dirigenti presenti ha incontrato i giovani, quasi tutti della provincia di Cosenza, nel corso di una riunione informale. ''I giovani - e' scritto in una nota - non hanno mancato di esprimere la loro soddisfazione ed il loro entusiasmo per l'esaltante esperienza che stanno vivendo. Un modo per avvicinarsi alla politica e, in particolare, al Partito di Antonio Di Pietro. Il contatto diretto e personale con numerosi protagonisti di entrambi gli schieramenti della vita politica italiana, ha stimolato l'interesse e la curiosita' dei giovani. L'intera delegazione calabrese e' risultata una delle piu' numerose''. ''L'esperienza di Vasto - prosegue la nota - nel cui ambito sono stati affrontati e discussi temi politici nazionali ed e' stata sottolineata la necessita' di garantire a Idv la pari dignita' a tutti i livelli all'interno dell'Unione, ha posto le basi per un rilancio dell'azione politica a livello nazionale quanto a livello periferico. In Calabria il prossimo appuntamento sara' quello di una grande assemblea per delineare la linea politica da seguire anche alla luce della discriminante esclusione di Idv dalle logiche di governo regionale''

A Castrovillari nasce “Sinistra Urbana”

23/09 E' stata costituita a Castrovillari l' Associazione "Sinistra Urbana", una organizzazione politica, culturale e sociale che vuole promuovere i valori ispirati alla nascente 'Sinistra Europea'. L'associazione opererà sul territorio urbano, provinciale e regionale e si avvarrà del contributo intellettuale di coloro che si ispirano ai principi della sinistra.

Morrone (Udeur) “Cosa farà il Governo per l’Enel di Rossano’”

22/09 "E' necessario sapere se il ministro dell'Industria, Pierluigi Bersani, ed il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, intendano intraprendere opportune iniziative per garantire il posto di lavoro ai dipendenti della centrale di energia elettrica dell'Enel, ubicata nel Comune di Rossano, e per assicurare lo sviluppo del territorio su cui insiste il complesso industriale stesso". E' quanto ha chiesto, in un'interrogazione rivolta ai due ministri, il deputato dei Popolari Udeur, Giuseppe Morrone. "La centrale di produzione di energia elettrica - spiega Morrone - è entrata in funzione verso la fine degli anni '70 e per alcuni decenni ha dato lavoro e tranquillita' a molte famiglie, oltre che a creare un indotto che viveva e si alimentava intorno all'attività della centrale stessa. Ma, con l'evolversi della tecnologia e per esigenze di mercato, dagli anni '90 in poi, la centrale ha registrato un forte calo di manodopera, con conseguenti licenziamenti di personale e diminuzione delle ore lavorative di quello ancora assunto. Successivamente, la giunta di ulteriori unita' di turbogas ha ripotenziato alcune sezioni di lavoro, ma determinando, nel contempo, la sostituzione si parte della manodopera specialistica ivi impiegata". "Ancora oggi - sottolinea Morrone - la capacità produttiva é stata interrotta dall'azienda che, per proprie finalità, voleva riconvertirla a carbone, ma, a seguito di una sommossa della popolazione, dei sindacati e di alcune forze politiche, la centrale non è stata riconvertita. La sua dismissione ha inevitabilmente portato ad una serie di licenzamenti di manodopera e ad una drastica riduzione dell'indotto". "Ed è per questo - conclude Morrone - che gli operai dell'indotto hanno indetto nei giorni scorsi una manifestazione di protesta davanti ai cancelli dell'Enel".

Galati (Udc) “Fare chiarezza sul DL delle intercettazioni”

22/09 ''Bene ha fatto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa a chiedere un incontro urgente a Fausto Bertinotti e a dichiararsi pronto a dar battaglia sulla grave questione delle intercettazioni illecite che sta scuotendo oggi il Paese''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Galati, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati in rappresentanza dell'Udc. ''E' dovere del mondo politico - ha aggiunto Galati - fare chiarezza su questa ingiustificata violazione della privacy. Occorre che le responsabilita' siano accertate fino in fondo perche' la posta in gioco e' alta: la salvaguardia della convivenza civile e democratica''.

Interrogazione parlamentare sulle modalità dell’arresto di Pacenza

22/09 Un' interrogazione al Ministro della Giustizia con la quale si chiedono accertamenti in merito all' arresto, lo scorso 16 agosto, con l' accusa di concussione, del consigliere regionale dei Ds Franco Pacenza, e' stata presentata da alcuni parlamentari calabresi dell' Ulivo, primo firmatario Franco Amendola. ''Tale arresto - afferma Amendola, nel testo dell' interrogazione sottoscritta anche da Maria Grazia Fortugno Lagana', Marilina Intrieri, Francesco Laratta, Nicodemo Oliverio e Giuseppe Morrone - e' apparso a tutti gli osservatori che lo hanno commentato ispirarsi a modalita' fortunatamente sempre piu' desuete in quanto eseguito in un albergo in Sardegna dove il consigliere Franco Pacenza stava trascorrendo pochi giorni di vacanza, alla presenza di numerose persone, della moglie e del figlio adolescente; il gip di Cosenza che ha firmato l' arresto di Pacenza - prosegue il testo - ha poi rilasciato un' ampia e identica intervista a diversi quotidiani entrando nel merito del dibattito provocato dall' arresto nell' opinione pubblica; gli stessi magistrati hanno escluso che Pacenza abbia incassato danaro e che abbia avuto alcun ruolo nell'ambito della truffa che, secondo l' ipotesi dei magistrati, sarebbe stata consumata nell'ambito dell'utilizzo dei fondi comunitari e per la quale figurano diversi arrestati, ed indagati''. Nell' interrogazione si sostiene, inoltre, ''che le accuse contro Pacenza dipendono interamente dalle dichiarazioni del signor Franco Rizzo, ritenuto dai magistrati il maggiore responsabile della truffa che ammonterebbe a parecchi milioni di euro'' e che ''dopo un periodo di latitanza si e' consegnato agli inquirenti ed e' rimasto in carcere i tre giorni necessari per accusare Pacenza per poi sparire dal nostro Paese e ricomparire in Germania, pare grazie a un passaporto della Guinea Bissau. Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l' ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto l' analisi degli elementi non consente di ritenere, allo stato, fondata l' ipotesi accusatoria, per mancanza di indizi di colpevolezza''. A fronte di tutto questo, i parlamentari dell' Ulivo chiedono al ministro della Giustizia ''quali provvedimenti di competenza intenda assumere al fine dei necessari accertamenti''.

Forza Italia “Oliverio dia conto della gestione del personale”

22/09 Il gruppo di Forza Italia alla Provincia di Cosenza ha chiesto al presidente dell'Ente, Mario Oliverio, di dare conto della gestione del personale. "La problematica del personale regionale transitato alla Provincia di Cosenza a seguito del trasferimento di deleghe attuato dalla Regione Calabria - è scritto in una nota - diventa un caso politico e si lega con la gestione complessiva del personale interno all'Ente". Sotto accusa Provincia e Regione, chiamate in causa dal Gruppo di Forza Italia, con una interrogazione presentata alla Presidenza del Consiglio il 19 settembre scorso e che "punta il dito sulla gestione complessiva delle risorse umane, ritenuta confusionaria e clientelare". "Una problematica - prosegue la nota - delicata e scottante, della quale i consiglieri provinciali Russo, Ponzio e Filice hanno inteso interessare il senatore Antonio Gentile, anche in considerazione del possibile danno erariale eventualmente derivante dalla perdita dei Fondi Por e dalle numerose consulenze stipulate in presenza di analoghe professionalità interne sistematicamente sotto utilizzate e mortificate. La questione è diventata, quindi, oggetto di una interpellanza parlamentare, presentata dal sen. Gentile, che giustamente pone il problema in modo complessivo per le province calabresi, ma che alla Provincia di Cosenza risulta essere ancora più paradossale e poco trasparente, sia rispetto alla pletora di consulenti esterni, sia con riguardo alle nuove nomine dirigenziali ultimamente effettuate". "In considerazione del fatto che la vicenda è arrivata sul tavolo nazionale - è scritto nel comunicato - il gruppo consiliare di Forza Italia ritiene urgente la discussione della propria interrogazione in Consiglio provinciale; e si appella, quindi, alla sensibilità ed all'imparzialità di Francesco Principe affinché, da garante dell'istituzione, quale è sempre stato nell'espletamento della sua funzione di Presidente del Consiglio, la inserisca nell'ordine del giorno del 25 settembre prossimo. Rilevano a tal fine, infatti, forti esigenze di trasparenza nei confronti del personale interessato e dei cittadini, che hanno il diritto di sapere quale sia la reale politica di gestione delle risorse umane attuata da questa maggioranza di governo provinciale". Per i consiglieri di Fi "é estremamente significativo l'attacco politico del consigliere provinciale di maggioranza dello Sdi, Vincenzo Adamo, al suo presidente, ancorché fatto con violento sarcasmo. Con i suoi 'auguri all'arsenicò all'attuale coordinatore cittadino dei Ds di Cosenza, per la sua nomina, o l'imminente nomina, a dirigente dell'Ente, oltre a mettere il dito sulla piaga, Adamo ha infatti anche dato contezza del dissenso presente all'interno della stessa maggioranza rispetto all'operato della Giunta provinciale, quantomeno in materia di nomine dirigenziali, chiedendo altresì di rendere noti i criteri usati e/o adottati per le nomine stesse. Ed invero - conclude la nota - poiché non è dato conoscere i criteri con cui sono stati nominati gli attuali dirigenti, nonostante tutti i proclami di trasparenza del presidente Oliverio, forse 'a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci s'indovina".

Straface (AN) “Sulla 106 l’ANAS intervenga sulla sicurezza”

22/09 "E' una mattanza che si consuma da anni sulla 106 Ionica". A sostenerlo é stata Pasqualina Straface, capogruppo di An alla Provincia di Cosenza, in merito al recente incidente stradale in cui hanno perso la vita tre giovani sulla statale 106 Ionica. "Non possiamo supinamente rassegnarci - ha aggiunto - alla constatazione che persone come noi e tanti giovani, perdano la vita sulla 106, che oramai si percorre con giustificato terrore. Sicuramente, alla base degli incidenti stradali che si verificano su questa arteria vi sono da ricercare anche altre cause, ma questo non pregiudica la discussione e la concreta risoluzione sui mali che affliggono la 106". Per la Straface "occorre intervenire con opportuni interventi che possano incidere positivamente. L'Amministrazione Provinciale di Cosenza e le Amministrazioni comunali dei singoli centri del territorio provinciale devono attivarsi per affrontare e porre rimedio, con opportuni interventi, alla questione della sicurezza sulla 106. Pertanto, chiedo che venga convocato un Consiglio provinciale monotematico sull'argomento, alla presenza dei vertici dell'Anas, per conoscere tempi e modalità delle opportune strategie d'intervento che si intendono attuare per mettere fine a questa assurda serie di decessi". "Sarebbe questo - ha concluso Straface - il momento istituzionale propizio per chiedere all'Anas di realizzare una serie di interventi unanimemente ritenuti di vitale importanza, quali il potenziamento dell'impianto di illuminazione, l'installazione di impianti semaforici e altri necessari accorgimenti. Solo così il problema potrà essere seriamente e adeguatamente affrontato, iniziando a mettere mano concretamente all'annosa questione 106".

Mancini (Rnp) “Il rientro dai militari dall’Iraq apre una nuova fase”

21/09 "Siamo riconoscenti ai nostri militari che si sono fatti apprezzare in un contesto tremendamente difficile che è purtroppo costato la vita a non pochi di loro. Il rientro del nostro contingente da una missione tanto controversa apre una fase nuova dell' impegno dell' Italia nello scacchiere mediorientale". E' quanto afferma Giacomo Mancini, capogruppo della Rosa nel Pugno in Commissione Esteri della Camera in riferimento al rientro del contingente italiano dall' Iraq. "Sarà opportuno, però, - prosegue Mancini - muoversi con cautela in situazioni come quella del Libano che seppur nate in un contesto di condivisione internazionale, nascondono insidie profonde".

Lumia (DS) “Gravi le questioni sollevate dalla Vedova Fortugno”. DDa "Massimo impegno"

21/09 "Maria Grazia Laganà, deputato dell'Ulivo e vedova di Francesco Fortugno, nell'intervista pubblicata oggi da la Repubblica, solleva delle questioni che vanno prese sul serio in una stagione di lotta alla mafia difficile, irta di difficoltà e con ostacoli che chiedono a tutti di fare di più". Lo sostiene, in una dichiarazione, Giuseppe Lumia, parlamentare Ulivo-Ds. "L'omicidio di Franco Fortugno - aggiunge Lumia - è stato l'atto più devastante di attacco della 'ndrangheta alle istituzioni e nessuno puo' accontentarsi fino a quando non si saprà tutta la verità. Per questo le denunce e le indicazioni avanzate dall'on. Laganà sono da armonizzare ed integrare con il lavoro già svolto della magistratura locale".
Procuratore DDA Reggio “Massimo impegno”
"L'impegno della Procura antimafia di Reggio Calabria per svelare ogni risvolto dell'assassinio di Francesco Fortugno è massimo e si sta dispiegando in tutte le direzioni". Lo ha detto all'Ansa il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Francesco Scuderi, coordinatore della Dda. Scuderi afferma di non volere replicare alla vedova di Fortugno, Maria Grazia Laganà, deputato dell'Ulivo, che ha chiesto al procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, di affiancare la Dda reggina nell'inchiesta sull'omicidio lamentando limiti, carenze ed omissioni nell'inchiesta che è in corso, ed in particolare il mancato approfondimento dei rapporti tra 'ndrangheta e politica. Maria Grazia Lagana' ha anche chiesto di essere ricevuta dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Io - ha detto Scuderi - faccio il magistrato e non posso replicare o partecipare a dibattiti". Scuderi assicura che l'inchiesta sull'assassinio di Fortugno, ucciso il 16 ottobre dello scorso anno a Locri mentre si trovava a Palazzo Nieddu, sede del seggio delle primarie dell'Unione, che ha portato all'arresto degli esecutori materiali e del presunto mandante, Alessandro Marcianò, caposala dell'ospedale di Locri, "non è affatto chiusa. Il nostro lavoro sta proseguendo sulla base di dati concreti che stiamo approfondendo. Posso anche rassicurare sulla qualità dell'attività giudiziaria ed investigativa che è in corso. Non sarà lasciato nulla di intentato per fare luce completa ed in ogni direzione sull'assassinio di Fortugno"

Galati (Udc) “Esigua la solidarietà al Papa”

21/09 "Un errore imperdonabile l'esigua solidarietà espressa al Papa dal mondo occidentale. L'Europa, con le sue tardive, sporadiche e flebili difese del Pontefice, sembra aver dimenticato le proprie radici cristiane e incapace di far fronte, con voce autorevole, ad attacchi strumentali e minacce irragionevoli". E' quanto afferma in una nota il segretario dell'ufficio di presidenza della Camera, Giuseppe Galati (Udc), circa le dichiarazioni del Papa, Benedetto XVI, all'Università di Ratisbona. "Basta con le ipocrisie. E' giunta l'ora - ha aggiunto - della responsabilità e delle risposte ferme. Occorre concentrarsi su una riflessione attenta, che vada oltre qualche battuta infelice, su temi prioritari come la libertà di espressione e la sicurezza del Papa. E' necessario che il governo abbia più coraggio nel difendere l'identità cristiana dell'Italia e dell'Europa. Non è solo opportuno riscoprire e riaffermare i valori della nostra cultura e delle nostre radici, ma anche soffermarsi su un'altra questione: l'ingresso della Turchia nella Ue rispetto al quale Pierferdinando Casini, ha ipotizzato una sospensione delle trattative". "Mentre Benedetto XVI - ha concluso Galati - si adopera a rettificare e tendere la mano all'Islam, a rassicurare il mondo musulmano e lanciare un appello al dialogo, io, nel mio piccolo, dico all'Europa: 'Se ci sei, batti un colpo!'".

Mancini (Rnp) “Il Governo faccia luce sulle intercettazioni”

21/09 "Siamo alla notte della repubblica. Solo negli stati di polizia i cittadini vengono spiati per come apprendiamo è avvenuto in Italia". E' quanto afferma in una nota il parlamentare della Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, Giacomo Mancini, circa l'inchiesta sulle intercettazioni che ha portato ad una serie di arresti. "Il Governo - ha aggiunto - deve fare piena luce e il Parlamento deve approvare una normativa che consenta le intercettazioni a pochi e limitati casi. Le libertà individuali sono sacre. Noi socialisti da sempre siamo impegnati a difesa di questa frontiera. Dopo questo scandalo ci auguriamo di non esserlo più da soli"

Napoli (AN) “Dall’inchiesta Odissea emerge un quadro inquietante”

21/09 ''Quanto emerge dall'inchiesta Odisseà, che nei giorni scorsi a Vibo Valentia ha portato all'esecuzione di ben 35 ordinanze di custodia cautelare in carcere contro uomini e donne delle cosche dei Mancuso e dei La Rosa di quel territorio, è davvero allarmante e non può non attirare l'attenzione anche sulla 'ndrangheta del reggino, in particolare, su quella della piana di Gioia Tauro''. E' quanto sostiene, in una nota, Angla Napoli, deputato di Alleanza nazionale. "Fin dalla nascita del porto di Gioia Tauro - aggiunge Angela Napoli - sono apparsi chiari il collegamento ed i conseguenti accordi tra le cosche dei Mancuso e quelle dei Piromalli-Molé di Gioia Tauro e dei Pesce-Bellocco di Rosarno. La stessa posizione limitrofa delle province di Vibo Valentia e di Reggio Calabria ha sicuramente favorito i citati collegamenti mafiosi. Personalmente mi è parso che dopo la famosa operazione Porto, che ha colpito parte dell'illecita attività delle cosche nel porto di Gioia Tauro, sia stata notevolmente sottovalutata la potenzialità di queste stesse cosche ed i loro collegamenti con quelle vibonesi. Dall'inchiesta Odissea non solo emerge il preoccupante potere che le cosche dei Mancuso e dei La Rosa esercitano su quel territorio, ma appare chiaro il preoccupante collegamento delinquenziale ed affaristico che queste hanno con la 'ndrangheta del reggino. L'inchiesta Odissea, intelligentemente prodotta dalla Squadra mobile di Vibo Valentia, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha infatti messo in evidenza, infatti, che le cosche Mancuso avrebbero gestito anche il settore delle bische clandestine e dei videopoker truccati, favorendo in quest'ultimo settore ditte di Gioia Tauro. Non solo, ma alcuni alberghi del vibonese sarebbero serviti alla 'ndrangheta per riunioni nelle quali venivano pianificate le strategie criminali e per decidere alcuni omicidi compiuti successivamente nel reggino. Il quadro e', quindi, decisamente inquietante anche per il territorio reggino, senza dimenticare che proprio in questa provincia insistono Polsi e Rosarno, storicamente utilizzati dalla 'ndrangheta per pianificare le variegate strategie criminali calabresi''. Secondo il deputato di An, inoltre, "l'inquietudine non può che aumentare di fronte al silenzio giudiziario sull'attività criminale della 'ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, ed, in particolare, di quella della piana di Gioia Tauro. Forse nel reggino dovremmo rassegnarci con le ultime, a mio parere discutibili, dichiarazioni del Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso, laddove afferma: 'devo dire che si può riuscire a trovare qualcosa di positivo anche nelle grandi tragedie come per esempio l'omicidio Fortugno che ha determinato anche tanti movimenti di coscienza individuale, movimenti giovanilì"

Fassino in Calabria “Il mezzogiorno al centro delle priorità del Governo”

20/09 ''Il Mezzogiorno e la Calabria sono stati i grandi dimenticati nella politica della destra di questi anni. Noi vogliamo rimettere al centro dell'agenda politica e delle priorita' dell'azione di governo il Mezzogiorno''. E' quanto ha detto il segretario dei Ds, Piero Fassino, questa sera a Tropea, a margine della Festa dell'unita' dei giovani del Mezzogiorno. ''Vogliamo orientare - ha aggiunto - verso il sud una maggiore quantita' di investimenti per creare nuove occasioni di produzione, di lavoro e di servizi realizzando quelle infrastrutture necessarie a sostenere lo sviluppo dei territori del sud. Vogliamo valorizzare le universita', la scuola ed i centri di ricerca di cui il Mezzogiorno e' ricco e che spesso sono mortificati. Vogliamo garantire una lotta alla illegalita' che crei un ambiente favorevole alla crescita''. ''Il nostro obiettivo - ha concluso Fassino - e' ridare al sud la fiducia nel futuro, restituendo principalmente ai giovani, che guardano alla loro vita con preoccupazione, perche' vedono ogni giorno la loro esistenza insidiata dalla precarieta' e dall'insicurezza. Vogliamo creare le condizioni affinche' la loro vita sia sicura''.
Finanziaria
''E' una Finanziaria che vuole rilanciare la crescita dell'Italia dopo che negli ultimi cinque anni c'e' stato un paese stagnante e cresciuto troppo poco''. Ha detto il segretario dei Ds, Piero Fassino, circa la nuova legge Finanziaria. ''Abbiamo bisogno - ha aggiunto - di mettere in campo molte piu' risorse e scelte a sostegno degli investimenti e della creazione di lavoro e produzione di quanto, invece, non sia stato fatto nel passato. E tutta la Finanziaria che stiamo preparando va in questa direzione''. ''Vogliamo fare in modo - ha concluso Fassino - che l'Italia cresca ad un ritmo molto piu' forte rispetto al passato e che di questa crescita ne benefici prima di tutto il Mezzogiorno''
Caso Telecom
''Si e' fatto molto rumore per nulla. Si cerca di agitare una canea propagandistica e strumentale, da parte della destra, per cercare di colpire il governo e il presidente del Consiglio''. Ha detto il segretario dei Ds Piero Fassino, circa la vicenda Telecom. ''In realta' - ha aggiunto - le cose sono molto semplici, mi pare che tutto e' stato detto e chiarito. Noi non siamo interessati a inseguire la destra in un dibattito strumentale e fatto soltanto per agitare inutili polemiche. Siamo interessati invece a discutere, e lo faremo in Parlamento, su come si sostiene fortemente il rilancio e lo sviluppo nel settore delle telecomunicazioni che e' strategico per l'economia italiana''. ''Siamo interessati a discutere - ha concluso Fassino - su come si sostiene lo sviluppo e il rilancio della piu' grande azienda di telecomunicazioni che e' la Telecom''.(ANSA).
Sicurezza del Papa una priorità
''Prodi ha voluto semplicemente dire che la sicurezza del Papa e' una priorita' a cui devono essere finalizzate tutte le misure di sicurezza che sono necessarie''. E' quanto ha detto il segretario dei Ds Piero Fassino a margine della Festa dell'Unita' dei Giovani del Mezzogiorno, circa le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla sicurezza del Papa. ''E le misure di sicurezza di una personalita' importante come il Papa - ha aggiunto - le prendono prima di tutto coloro che hanno la responsabilita' di garantire la sicurezza del Pontefice''.

G. Mancini sulla vicenda Telecom “Positivo che Prodi venga in Parlamento”

20/09 "Siamo stati cinque anni all'opposizione a gridare contro gli interessi di Berlusconi. Adesso che per un soffio siamo tornati al governo copiamo i vizi peggiori della destra?". E' quanto afferma in una nota il parlamentare della Rosa nel Pugno e responsabile nazionale per le organizzazioni sociali dello Sdi, Giacomo Mancini, circa la vicenda della Telecom. "La vicenda Telecom - ha aggiunto - deve essere chiarita: è positivo che Prodi venga in Parlamento a spiegare l'incauto comportamento del suo consigliere, ma Ds e Dl devono evitare di esercitare pressioni che appaiono come indebite sponsorizzazioni di cordate a loro vicine. La mission della coalizione deve essere quella di investire in comportamenti limpidi e trasparenti". "Su questo punto, nella vicenda Telecom - ha concluso Mancini - in molti stanno sbagliando a danno degli utenti e dei dipendenti dell'azienda"

Rutelli: le ferrovie del sud tra le priorità del Governo

20/09 La ferrovia Salerno-Battipaglia che scende in Calabria e poi in Sicilia, parte del Corridoio transeuropeo numero uno, "é tra le priorità del governo Prodi". Il vicepremier Francesco Rutelli, lo afferma "con chiarezza" nel corso di un question time. "La stima complessiva del costo dell'opera è pari a 1.855 milioni di euro ma solo 55 milioni sono disponibili", ha detto Rutelli. Così come per il costo della ferrovia Salerno- Battipaglia pari a 230 milioni, solo un milione è disponibile. Il governo riafferma la priorità infrastrutturale per il Mezzogiorno - ha ribadito Rutelli -. Ricordo che nelle lavagne in alcune trasmissioni televisive il completamente dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria era previsto per due anni fa. Oggi alcuni lotti di quella autostrada sono fermi per la mancanza di risorse al loro completament. Noi - ha concluso Rutelli - non vogliamo ripetere questo errore. Troppe le opere che sono state inserite nella Legge Obiettivo, ma poche le priorità".

G.Mancini “Regole chiare per la Rosa nel Pugno”

20/09 "E' urgente dotare la Rosa nel Pugno di regole chiare che valgano a Roma e in periferia. E' urgentissimo iniziare dal simbolo che deve diventare patrimonio comune di entrambe le componenti e non più proprietà soltanto di una". E' quanto afferma in una nota il parlamentare della Rosa nel Pugno e responsabile per le organizzazioni sociali dello Sdi, Giacomo Mancini, circa la direzione della Rnp in programma per il prossimo fine settimana. "Su questo punto Enrico Boselli - ha concluso - ha presentato una proposta seria ed equilibrata che consente ai socialisti e ai radicali di partecipare insieme e in modo paritario alla costruzione del nuovo soggetto liberalsocialista"

Il 21 ottobre a Cetraro il premio ‘Losardo 2006’ a Marco Minniti

21/09 Si svolgerà il 21 ottobre a Cetraro marina la cerimonia di consegna del premio 'Losardo 2006'. L'iniziativa è organizzata dal laboratorio 'Sperimentale Giovanni Losardo'. Nel corso della serata sarà premiato il vice ministro degli Interni, Marco Minniti. Per la sezione giornalismo il premio sarà conferito a Filippo Veltri e nllo stesso ambito ad Anna Rosa Macrì (Rai) e Luciana De Luca (Quotidiano della Calabria), mentre i premi sezione "Impegno Sociale" sono andati a Suor Carolina Iavazzo (collaboratrice di Don Puglisi), al magistrato Domenico Fiordalisi ed ad Italo Garrafa, rappresentante della confederazione italiana agricoltori. Nelle scorse edizioni sono stati premiati, tra gli altri, Gian Antonio Stella, Arcangelo Badolati, Giuseppe Soluri, Sandro Ruotolo, Pino Nano, Mimmo Calopresti, Nicolò Longo e Giuseppe Francone.

Nasce il Circolo del Prc di S.Stefano di Rogliano

20/09 “Giorno 18 settembre 2006 si è svolta, nella sala consigliare del municipio di S.Stefano di Rogliano, la riunione che ha ufficialmente sancito la nascita del circolo s.stefanese del partito della rifondazione comunista”. Ne da notizia in una nota la Segreteria del Circolo Prc di S.Stefano di Rogliano Anastasia Mancuso. “Nel corso della riunione –prosegue la nota-, alla presenza del segretario provinciale del Prc Angelo Broccolo e del resp. Migranti e Movimenti della Federazione di Cosenza Adriano D’Amico, è stato eletto l’organo direttivo del circolo composto da Perri Giuseppe, Perri Anna, Campolongo Francesco, Pascuzzo Roberto, Altomare Silvio e Mancuso Anastasia, quest’ultima eletta segretaria del Circolo. Nella stessa serata è stato eletto il collegio di garanzia composto da Cozza Gaetano, Matteo Nicoletti e Carpino Antonio.La nuova forza partitica si propone di partecipare attivamente sul territorio, ritenendo opportuno la valorizzazione, tramite l’attivismo politico, delle istanze e dei valori tipici della sinistra radicale e inoltre si auspica un serio, produttivo e rispettoso confronto con le altre forze partitiche locali consapevole dell’importanza del dialogo politico per la risoluzione di cogenti problematiche del nostro territorio”.

Castrovillari: Masotina e Cera aderiscono all’UDC

20/09 "Il gruppo indipendente presente nel consiglio comunale di Castrovillari con due consiglieri comunali, riconoscendosi nei valori espressi e nella freschezza delle idee poste all'attenzione del mondo politico, e accogliendo l'invito rivolto dall'onorevole Casini ai moderati nell'intervista con Mentana, aderisce al partito dell'Udc". E' quanto emerso dall'incontro avvenuto nel corso della festa nazionale dell'Udc a Fiuggi, tra il presidente del consiglio comunale di Castrovillari, Nunzio Masotina, il consigliere di maggioranza, Franco Robertino Cera, ed il segretario provinciale dell'Udc Raffaele Cesario, alla presenza del segretario regionale Francesco Talarico, dei consiglieri regionali, Michele Trematerra e Roberto Occhiuto e di alcuni dirigenti nazionali tra cui il senatore Gino Trematerra. "Nel corso dell'incontro - è scritto in un comunicato del segretario provinciale dell'Udc, Raffaele Cesario - i consiglieri comunali di Castrovillari, finora appartenenti al gruppo indipendente, 'alla luce dell'approfondimento politico avvenuto nella quattro giorni di Fiuggi, hanno visto il partito dell'Udc impegnato ad affrontare, con grande sofferenza, ma anche con grande dignità, autonomia e decisione, a 360 gradi, oltre che i grandi temi, che attanagliano la società con lucità e soprattutto con grandissima umanità, le tematiche e le fibrillazioni interne che l'attraversano. Sono pertanto sicuri di aderire ad un partito politico moderno, nuovo, che affonda le sue radici nei valori veri della nostra identità storica e li mantiene ben saldi, mentre si proietta con decisione ad affrontare le sfide che la modernità e la globalizzazione impongonò". "Sono sicuro di interpretare - sostiene Cesario nel comunicato - insieme a tutti i dirigenti, alla deputazione nazionale e regionale, il sentimento di tutti gli amici iscritti alla locale sezione, nell'esprimere viva soddisfazione per la coraggiosa e forte scelta fatta dagli amici Cera e Masotina, in un momento in cui il nostro partito sventola ovunque solo il vassillo dei valori e della politica, lasciando ad altri il tatticismo dettato dall'occupazione del potere fine a se stesso, dà il benvenuto ai due autorevoli amici, sicuro che stia per aprirsi un periodo foriero di soddisfazioni per il partito e, soprattutto, per le idee ed i valori che porta avanti con determinazione e convinzione, certo comunque che tali principi non possono prescindere dall'impegno quotidiano di uomini, che, come i nostri amici, lavorano quotidianamente per contribuire alla risoluzione degli innumerevoli problemi che la nostra terra ci riserva"

Rossano: “Nessun dissesto finanziario” dichiara l’opposizione

20/09 "Il fantomatico disastro finanziario del comune di Rossano esiste soltanto nella mente di Francesco Filareto, di qualche suo inefficace consigliere personale e di qualche suo assessore. Non vi è stato alcun abbandono improvviso dell'aula nell'ultimo consiglio comunale". E' quanto dichiarato dai gruppi di opposizione di Rossano. "Di fronte al muro contro muro della maggioranza rispetto alla nostra richiesta di discussione sul "caso Grillo" e di fronte ad una gestione dei lavori consiliari da parte del Presidente Zagarese, che non abbiamo condiviso, abbiamo sin da subito deciso di partecipare, soltanto alla scelta del nostro rappresentante nell'organo dei revisori dei conti. La nostra è stata una risposta di fronte ad atteggiamenti di arroganza. Non c'era alcun dibattito dal qual fuggire, né alcun disastro economico sul quale nascondere responsabilità. O la maggioranza, votando il consuntivo, ha commesso un grave falso in bilancio e di ciò, i responsabili tecnici e politici potrebbero risponderne in sede penale, oppure l'Esecutivo dovrebbe apprestarsi a dichiarare, formalmente, il pre-dissesto finanziario dell'ente". "Le lagnanze del centro sinistra, conclude l'opposizione, sono menzogne. Come potremmo concludere diversamente se è stata la stessa maggioranza di centro sinistra ad approvare un consuntivo che si chiude senza alcun debito fuori bilancio nel quale l'avanzo di amministrazione ammonta a 200 mila euro. Non v'é stata alcuna dilapidazione di risorse pubbliche dal 1993 ad oggi da parte del centro destra. Ancora, a distanza di due mesi di totale immobilismo, Filareto non trova altri argomenti"

Pittella (PSE) “Massima chiarezza sul piano industriale di Telecom”

19/09 ''Adesso e' importante chiedere la massima chiarezza sul piano industriale di Telecom e garanzie sul futuro occupazionale''. Lo afferma Gianni Pittella (PSE), componente della commissione economica del Parlamento Europeo. ''Credo - ha aggiunto - che non vi sia contraddizione tra il legittimo e doveroso interesse del governo italiano e delle forze politiche e sociali al destino di importanti gruppi economici che si occupano di infrastrutture essenziali per i cittadini (telecomunicazioni, gas, energia, autostrade etc) e la spinta che si vuol dare al rafforzamento del mercato interno europeo. Coltivare l'interesse nazionale, sul piano dell'italianita' delle idee e della qualita' dei servizi e' in linea con il processo di integrazione europea. Questa mi sembra la direzione di marcia del governo Prodi che ha scelto l'Europa come punto di riferimento''. ''L'Ue - ha concluso Pittella - e' dotata di una cornice legislativa e regolamentare in materia di concorrenza ed e' importante che ci si muova in questo ambito''.

La CDL manifesta a Roma per il Ponte sullo Stretto

19/09 Un punto di partenza per lo sviluppo della Sicilia: è questo il significato che il popolo pro-ponte sullo Stretto di Messina dà all'infrastruttura. Ed è questa la ragione che stamani ha portato in piazza circa seimila - secondo gli organizzatori - manifestanti, arrivati soprattutto dalla Sicilia e dalla Calabria, ma anche dalla Sardegna, dalla Lucania e dalla Lombardia. "La realizzazione del ponte - ha spiegato Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l'Autonomia (Mpa) che ha promosso la manifestazione - offrirà un aggancio con l'Europa oltre che con il resto d'Italia. Credo che oggi siamo una rappresentanza qualificata e appassionata di un popolo. Il Ponte riguarda l'Europa, riguarda il mondo, ma tocca più da vicino la Calabria e soprattutto la Sicilia che vuole rimanere legata all'Italia e all'Europa, non essere relegata a un ruolo di appendice del Nord-Africa". Per dire sì al ponte stamani i manifestanti hanno raggiunto in corteo piazza Colonna sventolando bandiere con lo stemma della Regione Sicilia e colorati striscioni con un sottofondo continuo di tamburelli e slogan. Non sono mancate azioni un po' 'provocatorie' come il far sfilare in un corteo funebre due costruzioni in legno, tipo bare, rappresentanti la morte del progetto. Una volta giunti in piazza Colonna i partecipanti, guidati da alcuni politici, hanno superato il cordone delle forze dell'ordine sostando per alcuni minuti a pochi metri di distanza dall'ingresso di palazzo Chigi. A sfilare gente comune, semplici cittadini ma anche molti politici locali, circa 150 sindaci, 8 presidenti di Provincia, oltre a leader politici nazionali della Casa delle Libertà. "La democrazia significa rispettare il volere del popolo. Basterebbe che a Palazzo Chigi avessero presente questo e la discussione sul Ponte sullo Stretto sarebbe finita: se c'é democrazia il ponte s'ha da fare", ha affermato Gianfranco Fini, presidente di An, intervenendo dal palco alla manifestazione. Fini ha poi sostenuto la necessità che "si faccia quanto si è fatto in Val di Susa per la Tav", cioé confrontarsi con i cittadini. Sulla stessa linea dell'ex vicepremier, il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani, il quale ha sostenuto che "il Governo Prodi vuole colpire il Mezzogiorno perché non l'ha votato". La presenza in piazza dei sostenitori del 'si'' per il ponte sullo Stretto è stata spiegata dall'onorevole Stefania Prestigiacomo come "obbligo per protestare contro l'italietta di Prodi che vuole cancellare le scelte strategiche per il paese come il Ponte sullo Stretto". A dare sostegno e ad esprimere la propria solidarietà agli isolani e a quanti hanno aderito alla manifestazione anche l'esponente di An, Gianni Alemanno, il quale ha sottolineato di rivendicare "il diritto della regione siciliana a non essere scavalcata dal Governo. E' un diritto dei siciliani avere una infrastruttura fortemente richiesta, ed è una opera che da tanto tempo è in programma per lo sviluppo del Mezzogiorno, approvata dall'Ue e che fa parte del corridoio Palermo-Berlino". Dai partiti di governo ribadita la posizione contro il ponte definito dal senatore della Margherita, Francesco Ferrante "un'opera inutile e insostenibile dal punto di vista economico: I siciliani, piuttosto che il Ponte, hanno diritto ad avere acqua e elettricità nelle proprie case". Dello stesso avviso, il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che ha spiegato che "la Sicilia e la Calabria hanno bisogno di più acquedotti, ferrovie, strade che funzionino non certo di sogni fasulli. Anziché investire un sacco di soldi in un'opera inutile e dannosa come il Ponte sullo Stretto credo sia necessario e certamente prioritario destinare quei fondi a liberare le città dallo smog".

Fuda (Pdm) “Certo che Versano lancerà la riforma dell’Ipi”

19/09 "Sono sicuro che il ministro Bersani lancerà una riforma istituzionale dell'Istituto per la Promozione Industriale in grado di correggere gli errori che in questo decennio hanno impedito al Sud di crescere". E' quanto afferma in una nota il senatore Pietro Fuda. "Si può scrivere, oggi, un nuovo capitolo - ha aggiunto - nell'economia locale, puntando su quelle piccole e medie imprese che costituiscono la base reale, ed unica, della nostra economia. E si può in tempi molto stretti. Il 4 ottobre è stata convocata l'assemblea dei soci per la ristrutturazione dell'Ipi, Istituto per la Promozione Industriale nato undici anni fa, agenzia governativa 'specializzata nel promuovere la crescita e la competitivita' dei sistemi produttivi ed economicì e nel 'valorizzare le peculiarita' territoriali, con particolare riguardo al sistema delle piccole e medie impresé. L'Ipi, posto sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, si regge con fondi destinati al Mezzogiorno, ed in particolare alle aree ad obiettivo 1, ma finora ha creato sviluppo solo al Centro Nord: ennesima dimostrazione di come normative e strumenti studiati per colmare il gap tra Nord e Sud Italia possano essere utilizzati per ottenere il risultato opposto, ed aumentare ulteriormente questo divario". "Nel programma di attività 2006/08 dell'istituto - ha proseguito Fuda - la parola Mezzogiorno quasi non esiste, non viene fatta menzione alle sedi periferiche, si diminuisce in modo drastico il personale qualificato proprio in Calabria, regione ad obiettivo 1 con minimo tasso di sviluppo, quella "figlia prediletta" verso la quale il governo Prodi continua a sottolineare attenzione. Certamente il Ministero delle Attività Produttive ha già in previsione una rivisitazione totale dei metodi di funzionamento dell'Ipi, per ottimizzare gli interventi di progettazione, realizzazione e gestione di programmi, per sostenere lo sviluppo locale e imprenditoriale, ma può andare oltre". "Visto il caos gestionale della 488 - ha concluso non è peregrina l'idea di utilizzare l'Ipi per l'istruttoria ed il controllo delle pratiche: nonostante le modifiche della legge agevolativa, non sono ancora stati rimossi i punti di vulnerabilità che destano preoccupazioni nelle regioni del Sud, focalizzate su due macroproblemi: da una parte il sistema bancario locale non è pronto, dall'altra non si intravedono all'orizzonte possibili sinergie regionali, indispensabili per costruire un adeguato sistema di garanzie". Il senatore Pietro Fuda ha poi evidenziato che "per poter presentare richiesta di agevolazione, infatti, l'impresa deve allegare una valutazione del merito creditizio ed una delibera di finanziamento ordinario. Inoltre il finanziamento ordinario deve essere della medesima misura del finanziamento agevolato, per cui la delibera bancaria di finanziamento dovrà prevedere non solo un finanziamento ordinario, ma anche una specifica garanzia a favore della Cassa depositi e prestiti per la quota parte dell'eventuale finanziamento agevolato. E chi è disposto a garantire le nostre imprese?". "A tutti i meccanismi perversi - ha detto - dei quali discutiamo da tempo, si aggiungono ulteriori aggravi. Innanzitutto la valutazione del merito creditizio e la delibera di finanziamento possono essere fatte dalle sole banche che hanno assunto il ruolo di soggetti finanziatori, che hanno cioé siglato apposita convenzione con la Cassa depositi e prestiti, che si è potuta perfezionare solo il 24 luglio scorso, a bando ormai aperto: il Ministero del Tesoro ha siglato la convenzione a metà luglio. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha concesso, è vero, la proroga dei termini al 15 settembre, ma con agosto di mezzo i direttori hanno iniziato a trovare ogni sorta di giustificazione per non accettare le valutazioni sul merito creditizio e le relative richieste di finanziamento. Non solo. I soggetti finanziatori (le banche che possono concedere i finanziamenti) per fare le dovute valutazioni chiedono costi iniziali che oscillano da un minimo di 2.000 a 30.000 euro, oltre ad una percentuale ulteriore sulla valutazione concessa. Non mi sembra che servano commenti". "Di fronte ad uno scenario come questo - ritiene Fuda - in cui le banche sono assenti ed i soggetti che rischiano ed investono sono lasciati soli, la debolezza del sistema produttivo regionale si presta ad una nuova calata degli Unni, che trova la nostra Calabria assolutamente impreparata. L'Ipi può e deve servire proprio a questo, assumendo un ruolo di garante: impedire che i grandi gruppi industriali ed il sistema bancario siano, ancora una volta, gli unici, grandi beneficiari di un sistema in realtà nato per dare risposte e sostegno alle pmi locali".

Fassino alla festa della Sinistra Giovanile A Tropea

19/09 Il segretario nazionale dei Ds Piero Fassino e quello regionale Carlo Guccione parteciperanno domani sera a Tropea ad una manifestazione nell' ambito della Festa dei giovani del Mezzogiorno "dal sud al mondo". La kermesse della Sinistra giovanile che ha preso il via ieri a Ricadi proporrà ancora altri appuntamenti con esponenti del governo e dei Ds.

Il Ministro Ferrero alla Festa di Liberazione a Lamezia

19/09 Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, sarà venerdì 22 settembre a Lamezia Terme in occasione della Festa di Liberazione. Ferrero parteciperà ad un dibattito sul tema "Governo dell'Ulivo, Finanziaria e questione sociale" al quale interverranno anche Rosa Tavella del Comitato politico nazionale di Rifondazione; don Giacomo Panizza vice presidente nazionale del Cnca e il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Sabato 23 settembre, nell' ambito della Festa di Liberazione, é in programma un dibattito su "Per un mediterraneo di Pace" alla presenza del deputato del Prc Alì Rashid, ex primo segretario della delegazione palestinese in Italia, di Paride Leporace, direttore del Quotidiano "Calabria Ora" e di Gennaro Montuoro responsabile dei Giovani Comunisti lametini. Entrambe le serate saranno concluse da concerti. All' interno dell' area della festa promossa da Rifondazione comunista, saranno presenti numerosi stand. Nell' atrio del Teatro Umberto si terrà una mostra di artisti lametini curata da Antonio Iacopetta. Alla rassegna, dal titolo "Dentro trent'anni" esporranno loro opere Maurizio Carnevali, Paolo Balestrieri, Antonio Caporale, Carlo Mauro, Antonio Saladino, Pablo Carnevale e Marcello Balestrieri.

Cdl “La Giunta provinciale si occupa di ordinaria amministrazione”

19/09 "La Giunta provinciale di Cosenza si è contraddistinta finora solo per pura attività di ordinaria amministrazione". E' quanto si sostiene in una nota diffusa dal gruppo provinciale di Forza Italia a conclusione di una riunione cui hanno partecipato il senatore Antonio Gentile ed i Consiglieri Gianfranco Ponzio, Elio Filice e Mario Russo. "L'immobilismo imperante, conseguenza anche delle divisioni interne a livello regionale e provinciale del centro-sinistra - si aggiunge nella nota - ha aggravato la situazione nei diversi comuni della provincia, con una carenza di coordinamento e di raccordo tra la Provincia e le varie realtà periferiche. Forza Italia, nella funzione e nello spirito di prima forza di minoranza, ritiene di rilanciare il proprio ruolo con una opposizione improntata alla determinazione ed all'approfondimento dei problemi ancora irrisolti. La nostra critica è sempre mirata alla crescita della Provincia ed alla lealtà, trasparenza e coerenza dei comportamenti. Altrettanto avrebbe sperato nella maggioranza e nel Presidente, che invece si caratterizzano per l'acquisizione e le premialità di trasformisti provenienti dal centro-destra". Nel corso della riunione è stato nominato all'unanimità nuovo capogruppo Mario Russo, sindaco di Scalea, con un ringraziamento rivolto per l'opera svolta al capogruppo uscente, Elio Filice. Il gruppo ha anche deciso di tenere riunioni periodiche sulle varie tematiche di interesse provinciale afferenti le varie aree territoriali, raccordandosi con i vertici regionali e provinciali di Forza Italia.

La minoranza a Rossano denuncia un conflitto d’interessi per un consigliere

19/09 "All'ultimo consiglio comunale, chiamato a decidere della incompatibilità del Capogruppo Ds, l'esecutivo Filareto ha rifiutato di prendere in esame la questione di incompatibilità sollevata dai gruppi di opposizioni in merito al conflitto di interessi del Consigliere dei DS, Franco Grillo. Il Sindaco Filareto non ha trovato di meglio che chinare la testa ed erigere un muro rispetto alle esigenze di confronto richiesto, su quel punto come su altri, dalle opposizioni." E' quanto sostengono in una nota i gruppi di minoranza nel consiglio comunale di Rossano. "Di fronte ad un conflitto di interessi, la cui evidenza abbiamo avuto modo di sottolineare in diverse circostanze, i partiti del Centro Sinistra, hanno preferito rinviare la discussione. Così facendo, come ha dichiarato lo stesso Consigliere di maggioranza Scorza, l'Unione ha scritto una pagina oscura nella vita civile e politica di questa città". "Per quel che ci riguarda, conclude la nota, ribadiamo la nostra massima attenzione sul caso Grillo, continuando ad esigere che la massima istituzione della democrazia cittadina si esprima sull'esistenza di un conflitto di interessi in capo ad un consigliere, presidente di una cooperativa che ha società che costruisce fabbricati da destinare ad edilizia residenziale su terreni assegnatigli dal Comune a seguito di esproprio; che appalta lavori pubblici dallo stesso Comune; che instaura contenziosi contro il Comune, citandolo ai danni; che siede in Consiglio e, nonostante gli inviti formali ad allontanarsi, continua a partecipare in aula, intervenendo addirittura in merito a discussioni che toccano direttamente i suoi interessi; che, oltre ad essere Capogruppo dei DS, è anche vice presidente della Commissione Urbanistica del Comune".

P. Mancini “Sprecopoli impazza in Calabria e nel Sud “

17/09 (Pietro Mancini) A parole, tutti d' accordo con l' appello, rivolto, a Bari, da Giorgio Napolitano al Professore e ai capi dei partiti : " Basta con gli sprechi della politica, con gli incarichi, elettivi e non elettivi, retribuiti in modo ingiustificato ! ". Ma, in concreto, il governo, sinora, ha dato risposte del tutto deludenti. Il vice - ministro all' Economia, Visco ( DS ), ha invitato due senatori del suo partito, Salvi e Villone, a ritirare un emendamento al Dpef, che sollecitava il pletorico esecutivo di Prodi ( 102 membri ) a ridurre, nella Finanziaria, costi, sprechi e consulenze di nomina politica, a Roma e negli enti locali. Inoltre, Bertinotti e Marini hanno avallato l' unanime decisione della Camera e del Senato di aumentare i contributi ai gruppi parlamentari. E il governo ha posto la fiducia sull' articolo 39 bis del decreto Bersani, che prevede un nuovo aumento dei finanziamenti ai partiti. Insabbiata, invece, la proposta di Salvi, che chiedeva la pubblicazione su Internet di tutte le spese di qualsiasi amministrazione pubblica.
Senza una forte volontà politica, è molto difficile assestare dei colpi significativi a quella vera e propria armata di consulenti, portaborse, amministratori delle " società miste ", tutte a carico del pubblico erario e delle tasse dei cittadini italiani. E, forse, il Capo dello Stato potrebbe far seguire ai suoi discorsi pubblici qualche intervento informale di " moral suasion " sui governatori più " spendaccioni ". A cominciare da quello della Puglia, il comunista duro e puro Niki Vendola, che nel 2005, appena eletto, guidò una faraonica trasferta negli Stati Uniti, in cui perfino un esperto cuoco fu imbarcato per preparare le tradizionali orecchiette baresi.
E un collega di Vendola, il veltroniano Marrazzo, governatore del Lazio, in questi giorni è in Cina, al seguito di Prodi. Solo ? Neanche per sogno ! Si è fatto accompagnare da 50 persone : tre assessori, tra cui quella alla Scuola, la rutelliana, ex dc, Silvia Costa, un presidente di commissione e uno stuolo di consulenti : quello scientifico, la sinologa, il capo delle relazioni esterne, il vice - capo dell' ufficio-stampa, l' addetto stampa personale dell' assessora Costa e un folto manipolo di direttori e responsabili di agenzie regionali, in primis il manager Giancarlo Elia Valori, e i rappresentanti di ben 108 aziende del Lazio. E la " Campania felix " ? Tranquilli, don Antonio Bassolino non ha privato i suoi collaboratori del viaggio a Canton, tanto paga mamma Regione : 37 persone, guidati dall' assessore alle Attività produttive, Andrea Cozzolino (DS ), accompagnato da portaborse, esperti vari, membri dello staff e presidenti di svariati enti del sottogoverno partenopeo. Il diessino Vasco Errani ha provato a tirare un po' la cinghia : si è imbarcato sull' aereo ( per quasi tutti i big delle regioni, classe economica ) con " solo " 16 rappresentanti, a vario titolo, della regione Emilia- Romagna.
Ma se, a Pechino, i pullman degli italiani sono affollatissimi, i consiglieri regionali rimasti in Italia non intendono affatto rinunciare a portare il loro contributo a questa ormai quasi irrefrenabile corsa agli sprechi. In Abruzzo, ad esempio, soldi a pioggia per tutti, grazie a una legge, la numero 49, scaturita da un accordo politico, che si rinnova dal 1999 e che consente di erogare ai membri dell' assemblea regionale oltre 100 mila euro. E, cosi', gli " Amici delle Fiat 500 di Teramo " hanno incassato 5 mila euro, gli " Amici del Ping Pong di Casalbordino " 2500 euro, mentre 5 mila euro sono stati incassati dall' "Associazione Pescara Bridge ". 3500 euro sono arrivati a " Donne di Canistro " e " Donne Duemila ", due associazioni femminili di Canistro, un paesino con soli 1043 abitanti e con meno di 600 donne registrate all' anagrafe. E, dunque, contenti e rimborsati i consiglieri abruzzesi, che curano i rispettivi orticelli elettorali, mentre battono, vanamente, cassa i tanti settori in crisi della regione.
Intanto, in Calabria, Agazio Loiero - dopo la clamorosa denuncia di Doris Lo Moro sugli sprechi nella Sanità (ma, in 18 mesi, non poteva proprio cambiar nulla ? )- è alle prese con i famelici appetiti dei partiti e cespugli dell' Unione, che reclamano poltrone e strapuntini nella nuova giunta, dopo un' estate resa incandescente dalle inchieste giudiziarie, che hanno coinvolto alcuni dirigenti dei DS - non colpevoli, penalmente,sino al giudizio della Cassazione - rivelando fenomeni inquietanti di consociativisno affaristico e di familismo amorale. E il leader della Quercia calabra,don Nicola Adamo, si è cosi' difeso, davanti ai compagni : " Certo, non posso negarlo : dopo 30 anni di attività politica, la mia famiglia è molto benestante.... ".
Ben vengano, dunque, i richiami di Napolitano, che ama definirsi il più meridionalista della storia del Quirinale. Ma speriamo che non cadano nel vuoto, nell' indifferenza e nel fastidio dei partiti. E che non contrastino, clamorosamente, con l' attività del governo, che non perde occasione per occupare le poltrone, ormai poche, rimaste libere : da quelle più ambite della RAI e delle Ferrovie sino alla direzione generale dell' " Associazione Scacco Matto " di Tagliacozzo.

Fiamma “Basta con la strada della morte e con le promesse”

17/09 “Solo da pochi minuti abbiamo appreso la tragica notizia di uno spaventoso e tragico incidente stradale in cui hanno perso la vita tre giovani ed un'altra ragazza versa in gravi condizioni in ospedale.. Lo scenario maledetto è sempre lo stesso : la strada assassina denominata 106 nei pressi di Fabrizia”. E’ quanto scrive in una nota Vincemmo Abamonte della Fiamma Tricolore della fascia jonica. “Una strada pericolosa da percorrere – afferma Abamonte- che sembra più un vero e proprio campo di battaglia in cui il numero dei morti aumenta drasticamente di giorno in giorno . Solo ieri avevamo stilato ed inviato ai giornali ed agli organi di stampa un comunicato sulla pericolosità di questa arteria ! Solo qualche ora fa invitavamo a non abbassare la guardia su un problema che sta provocando tanti lutti . Solo qualche ora fa invitavamo chi di dovere ad adoperarsi per rendere questa strada più sicura . Intanto la lista dei morti si allunga , le croci aumentano , le lacrime si moltiplicano . Questa volta si piangono tre giovani di vent'anni. Troppo pochi vent'anni per morire ! Si manifesterà , si scenderà in piazza e si vedranno le solite facce di circostanza dei politici ! Si,parleranno tutti , e tutti sembreranno addolorati ma nessuno di coloro i quali potrebbe fare qualcosa per porre fine a queste stragi infinite farà davvero qualcosa . Si , vengono a fare bei comizi in periodo elettorale .Vengono a dare rassicurazioni : se andremo noi ....,dicono ! Ma una volta arrivati a sedere su quelle poltrone ,centrodestri e centrosinistri continuano e continueranno a propinarci le storielle trite e ritrite ed intanto la morte continuerà a mietere vittime . Basta con le promesse non mantenute !”

Gli auguri di Franco Bruno all’ass. Covello

16/09 ''La nomina di Stefania Covello ad assessore della Provincia di Cosenza e' un riconoscimento alla nuova classe dirigente della Margherita''. E' quanto afferma il senatore Franco Bruno coordinatore regionale di Dl. ''L' impegno di questa giovane donna per la crescita del partito - sottolinea Bruno - trova oggi uno spazio concreto nell' amministrazione del nostro territorio, dove le sue capacita' potranno essere spese per la crescita complessiva della provincia di Cosenza: e' infatti nello stile della Margherita operare perche' le energie emergenti non vadano disperse, ma trovino le modalita' opportune per essere valorizzate''. ''Formulo quindi a Stefania Covello - conclude Bruno - gli auguri di un serio e fecondo lavoro'

Di Pietro e Donnici chiedono ad Occhetto il risarcimento dei danni per il seggio all’Europarlamento.

17/09 Lo studio legale dell’Avvocato Sergio Scicchitano ha predisposto l’atto di citazione per danni per conto del partito Italia dei Valori, del suo presidente Antonio Di Pietro e di Beniamino Donnici, attualmente assessore al Turismo della Regione Calabria, contro l’ex segretario del Pci, Achille Occhetto. L’udienza di prima comparizione dovrebbe tenersi il 9 gennaio 2007 presso il Tribunale Ordinario di Roma. La richiesta di risarcimento dei danni si riferisce al contenzioso per il seggio all’europarlamento al quale, all’indomani delle elezioni del 2004, Occhetto risultato eletto insieme a Di Pietro, aveva definitivamente rinunciato cedendo il suo diritto a Giulietto Chiesa. La rinuncia è stato sancita con atto notarile, depositato presso l’Ufficio elettorale della Corte di Cassazione. L’accordo politico tra il partito di Italia dei Valori e la lista Occhetto-Società Civile, che avevano corso insieme alle elezioni del 2004, prevedeva la ripartizione dei 2 seggi in quota uguale tra le due componenti. In forza di tale accordo Di Pietro e Chiesa furono proclamati eletti e Donnici subentrò a Occhetto quale primo dei non eletti nella Circoscrizione Sud. Tuttavia, all’indomani delle elezioni politiche dello scorso aprile, dopo l’opzione di Di Pietro per il Parlamento nazionale, Occhetto – disattendendo l’accordo sottoscritto – presentò un atto di revoca della precedente rinuncia, chiedendo all’Ufficio elettorale competente di essere proclamato europarlamentare al posto di Donnici, cosa che incredibilmente avvenne. Sul piano elettorale-amministrativo la vicenda è tuttora pendente presso il Consiglio di Stato che si dovrà pronunciare tra ottobre e novembre prossimo. Oggi tuttavia si aggiunge la notizia dell’azione di risarcimento dei danni da parte di Idv, Antonio Di Pietro e Beniamino Donnici. L’assessore al Turismo continua a definire il comportamento di Occhetto “uno scippo di democrazia e legalità, la prova della doppia morale di un personaggio che, dopo aver scritto un pezzo di storia dl nostro paese, se la mette incredibilmente sotto i piedi pur di mantenere il sedere incollato comunque ad una poltrona”. “Sono rimasto particolarmente felice della richiesta del Ministro Di Pietro – ha aggiunto Donnici – di un’azione giudiziaria congiunta nei confronti di Occhetto. Ci sono tutte le condizioni non solo per ottenere il risarcimento, quanto perché il seggio all’Europarlamento torni al Partito e al candidato ai quali è stato scippato”.

Stefania Covello nuovo assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza

15/09 Il Presidente della Provincia, onorevole Mario Oliverio, ha nominato Stefania Covello, della Margherita, nuovo assessore alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione.
Stefania Covello subentra all’avvocato Salvatore Perugini che, con le elezioni amministrative dello scorso giugno, è stato eletto Sindaco della città di Cosenza.
Stefania Covello, nata nel 1972, è avvocato esperto nel settore delle assicurazioni. Coniugata, con un figlio di due anni, è da sempre stata impegnata in politica.
Eletta consigliere comunale per la Città di Cosenza per ben due volte, durante tale periodo, durato otto anni, ha ricoperto la carica di vice presidente della Commissione Consiliare Europea, raccordo con le Istituzioni e le Università e della Commissione Trasporti e Politiche delle pari opportunità.
Consigliere ANCI – Associazione Nazionale Comuni d’Italia, si è sempre occupata delle problematiche che riguardano i settori delle politiche sociali ed economiche, e delle politiche giovanili, cercando di coinvolgere eminenti personalità del mondo politico ed economico, regionale e nazionale.
Si è presentata alle scorse elezioni regionali, candidandosi con il suo partito la Margherita e ottenendo quasi 7.000 preferenze dall’elettorato della Provincia di Cosenza.
L’assessore Covello ha partecipato questa mattina alla sua prima riunione di Giunta e, successivamente, all’incontro tra Giunta e Dirigenti della Provincia in preparazione dell’incontro annuale che si terrà prossimamente per fare il punto sull’azione amministrativa in relazione alla attuazione del programma del Presidente Oliverio.
Proprio al termine di questa occasione, il Presidente Oliverio ha espresso gli auguri al neo assessore con un brindisi condiviso insieme ai presenti.
“La nostra squadra- il commento di Mario Oliverio- si arricchisce di una presenza femminile caratterizzata da una intelligente vivacità e voglia di impegno amministrativo e politico. Ho accolto positivamente l’indicazione del partito e del gruppo della Margherita di nominare Stefania Covello assessore nella mia Giunta.
Stefania è una ragazza che conosco da tempo e di cui ho avuto modo di apprezzare entusiasmo e creatività rispetto all’impegno per affrontare i problemi della nostra comunità.
E’ una persona che ha maturato una esperienza istituzionale che le ha consentito di avere una visione complessiva della realtà ma anche di affermare la sua personalità e la sua autonomia di pensiero e ricchezza di relazioni politiche.”
“Sono sicuro- ha inoltre espresso il Presidente della Provincia- che farà bene in questo ruolo di assessore alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione e contribuirà a realizzare gli obiettivi programmatici sui quali sono impegnate la Giunta e la maggioranza che governa la Provincia.”

Giacomo Mancini capo delegazione alla conferenza del PSOE

15/09 Il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini guiderà la delegazione dello Sdi che parteciperà alla conferenza politica del Psoe in programma a Madrid. Lo si apprende da un comunicato Mancini, capogruppo della Commissione Esteri della Camera - é detto nel comunicato - presenzierà, insieme a nutrite e autorevoli delegazioni europee, ai lavori del partito socialista spagnolo che saranno aperti da una relazione del segretario organizzativo José Blanco e saranno chiusi nella giornata di domenica dall' intervento del primo ministro Jorge Luis Rodriguez Zapatero.

La CDL alla Provincia “Sui revisori dei conti scritta una pagina nera”

15/09 I Gruppi di opposizione del Consiglio provinciale di Cosenza, in una nota, hanno espresso ''i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Collegio dei Revisori dei Conti, eletto nella controversa seduta consiliare del 14 settembre, e che e' pertanto chiamato a svolgere il delicato ed importante compito di controllo della gestione economico-finanziaria dell' Ente''. ''Nessuna riserva, da parte nostra - e' scritto nella nota firmata da Mimmo Barile, Pasqualina Straface, Natale Zanfini, Elio Filice, Piercarlo Chiappetta, Mario Russo, Nino Fiorillo, Franco Bruno, Antonio Pucci, Gianfranco Ponzio - rispetto al futuro operato di Sganga, Iannelli e Spadafora, che stimiamo all'altezza del compito al pari di tutti gli altri professionisti che hanno partecipato al bando disposto dall'Ente. Riteniamo, pero', che nella seduta consiliare in questione alcuni settori della maggioranza abbiano scritto una pagina nera nella storia della vita democratica della Provincia, danneggiando gravemente l'immagine di un'istituzione che e' stata sempre punto di riferimento dell'intero tessuto civile e politico del territorio cosentino. Forse gli avvenimenti ultimi, politici e non, che hanno investito i partiti del centrosinistra in Calabria, hanno creato un evidente 'nervosismo' in particolar modo all'interno di quella compagine diessina di cui Mario Oliverio e' parte importante. Ma cio' non giustifica in alcun modo la vergognosa caduta di stile di cui siamo stati stupefatti spettatori, e che ha firmato un inesorabile arretramento dei livelli di democrazia e di civilta' del nostro Ente''. ''Una situazione pesante - prosegue la nota - quasi al limite della scorrettezza istituzionale, che a dire il vero si respira da piu' tempo nei corridoi della Provincia, al cui interno serpeggia un diffuso malessere che coinvolge e condiziona l'operato di tutti. Appaiono lontani i tempi della corretta concertazione politica che, nel rispetto dei ruoli, deve caratterizzare la vita degli enti. Alla 'politica dell'ascolto' chi governa si e' da subito dimostrato disinteressato e sordo. Palese e', invece, la scarsa sensibilita' istituzionale di quella parte della sinistra, 'massimalista' e spregiudicata, che ha finalizzato la propria azione politica all'occupazione di qualsiasi poltrona, senza nessun rispetto delle regole istituzionali e legislative. Atteggiamento che, come noto, nella seduta consiliare del 14 settembre ha portato all'annullamento della prima votazione di nomina dei revisori dei conti, perche' non era stata garantita la minoranza per come previsto dalla vigente legislazione in materia. Un fatto gravissimo sul piano politico, prima ancora che su quello della legittimita', proprio in quanto da' contezza del disprezzo nutrito da alcuni ben individuati settori della sinistra nei confronti della vita democratica dell'istituzione pubblica''. ''Da qui - proseguono gli esponenti della Cdl - agli atteggiamenti provocatori che hanno quasi fatto sfiorare la rissa, il passo e' stato breve e forse anche scontato. Si deve all'equilibrio ed alla saggezza del Presidente del Consiglio, Principe, se cosi' non e' stato e se si e' riusciti a mediare in un clima scottante, ripristinando le condizioni del confronto democratico. L'auspicio, a questo punto, e' che si torni alla politica vera, ragionando nell'interesse dei cittadini e ponendo in essere atti che favoriscano lo sviluppo del territorio cosentino. Cosi' piu' non e' da quando questa maggioranza amministra, perche' finora abbiamo assistito soltanto a ridondanti proclami, cosi' come sembra ormai essere costume dell'intera sinistra ad ogni livello istituzionale. Ecco perche' non ci sono piu' alibi: comuni, province e regioni sono ormai amministrati sotto le stesse bandiere senza un'idea, un progetto o un programma legato allo sviluppo della nostra terra. Come opposizione, pero', vigileremo attentamente e senza fare sconti a nessuno, affinche' la Provincia di Cosenza ritorni ad essere volano di crescita per la comunita' amministrata''.

Grispo “A Corigliano serve stabilità politica”

15/09 ''Non ci sono ne' vincitori ne' vinti quando i 'kamikaze delle istituzioni', i 'pasdaran della politica' dentro e fuori un Consiglio comunale decidono di azionare la forza deflagatrice dei soli numeri e, alla crudezza delle parole fanno seguire atti concreti che ignorano il senso di responsabilita' procurando gravi danni alla citta' ed ai suoi cittadini''. E' quanto ha dichiarato il vice sindaco di Corigliano, Adriana Grispo, commentando l'attuale situazione del comune dopo le dimissioni del sindaco De Rosis. ''Un sindaco - ha aggiunto - democraticamente eletto, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, presenta al Consiglio comunale le linee programmatiche, progetto di governo credibile per lo sviluppo della Citta'. Purtroppo succede che, in un contesto dove sono i numeri e l'arroganza a prevalere, persino l'approvazione di un conto consuntivo, da atto quasi esclusivamente tecnico, si trasforma in strumento di ricatto politico e di squallida intimazione''. ''Corigliano ha bisogno di stabilita' amministrativa e politica - ha concluso la Grispo - affinche' si possano portare avanti i processi di sviluppo e di progresso gia' intrapresi attraverso un intenso lavoro di programmazione realizzato in questo scorcio di legislatura. Questa stabilita' deve essere garantita da una classe politica consapevole del proprio ruolo ed autorevole nel proprio compito''.

CISL “A Rosano mancato coinvolgimento sul bilancio”

15/09 "L' Amministrazione comunale di Rossano ha disatteso quanto concordato nel corso dell' incontro con i sindacati di categoria del 17 agosto scorso relativamente alle corrette relazioni sindacali". E' quanto si afferma in un comunicato congiunto del segretario territoriale della Fps-Cisl, Pietro Gaccione e del segretario generale provinciale Fps-Cisl, Ugo De Rose nel quale si esprime, è detto nel documento, "il proprio disappunto per il mancato coinvolgimento sul 'bilancio comunale partecipato''. L' intervento dei due sindacalisti fa seguito alla convocazione del Consiglio comunale del 18 settembre per l' approvazione del documento contabile. "Lo scorso 17 agosto - è detto nella nota della Cisl - era stata fatta espressa richiesta all' Amministrazione comunale di consegnare, in tempi ragionevoli, alle organizzazioni sindacali i documenti contabili comunali e i relativi allegati, e comunque prima dell' incontro di delegazione trattante avente ad oggetto definizione Fondo 2005 e costituzione Fondo 2006. Ciò non è avvenuto, e ad oggi, purtroppo, non risulta essere stato consegnato alcunché. Se si considera poi che sul Fondo del personale risultano registrate in bilancio delle vere e proprie anomalie contabili che contrastano con le norme contrattuali, quali ad esempio le spese per lo straordinario che graverebbero sul Fondo, c' è da preoccuparsi sul comportamento sia della dirigenza che dell'organo politico". "Dobbiamo prendere atto - sottolineano ancora Gaccione e De Rose - che, così come in passato, l' approvazione dell' importante strumento di programmazione politica - sociale - economica rimane nei meandri del Palazzo di Città, senza che i semplici cittadini, le parti sociali e di categoria possano conoscere più approfonditamente i dati relativi al bilancio. Nel corso del primo incontro dello scorso agosto si è parlato espressamente di un cambiamento radicale nella relazioni sindacali, che però ad oggi stenta a decollare, dando corso alla cosiddetta 'democrazia partecipata' e quindi al 'bilancio partecipato e sociale'".

G. Mancini “Il Governo non sottovaluti i rischi che si corrono in Libano”

14/09 "L'azione politica e diplomatica del Governo ha consentito all'Italia di conquistare un nuovo ruolo da protagonista nel contesto internazionale". E' quanto ha detto il capogruppo della Rosa nel Pugno in commissione Esteri della Camera dei Deputati, Giacomo Mancini, nel corso dei lavori dell'organismo. "E, però, è doveroso - ha aggiunto - che l'esecutivo non sottovaluti i rischi che si corrono in Libano e, ancora di più, gli scenari foschi che li possono aprirsi. La missione Unifil rischia di essere stritolata da spinte politiche divergenti: da una parte Bush esprime una forte condanna contro l'Iran il cui regime viene paragonato ad Al Quaeda, dall'altra Amadinejiad stringe un alleanza sempre più forte e anche militare con gli Hezbollah libanesi". "Tale contrapposizione, purtroppo, rischia - ha concluso Mancini - di diventare esplosiva a danno del buon esito della missione"

Alla Festa dell’Unità di domenica a Castrovillari, intervista a Nicola Adamo

14/09 Si terrà domenica a Castrovillari, presso il parco giochi comunale, la manifestazione politica conclusiva della Festa dell'Unità con l'intervista del responsabile dell'Ansa della Calabria, Filippo Veltri, al Vice-Presidente della Giunta Regionale, Nicola Adamo. Sarà l'occasione - è scritto in una nota - per fare il punto sulle problematiche che interessano il nostro territorio con particolare riferimento alle questioni del lavoro, del Parco del Pollino, della Sanità e delle prospettive di sviluppo della zona che deve necessariamente riappropriarsi del proprio ruolo nel contesto regionale. L'appuntamento assume particolare importanza anche perché giunge a ridosso della riunione fissata per lunedì 18 settembre della cabina di regia che dovrà occuparsi del superamento dell'attuale fase di difficoltà che sta vivendo la Giunta Regionale". "I Democratici di Sinistra - conclude la nota - sono fortemente impegnati al rilancio dell'attività di governo della Regione che,rapidamente, dovrà accelerare il processo di cambiamento e d'innovazione in tutti i settori fondamentali per lo sviluppo della Calabria così come la grande maggioranza dei Calabresi vuole"

Dima (AN) incontra Fini “Gettate le basi per il rilancio del partito in Calabria”

14/09 Rilancio del partito, situazione politica regionale, visita in Calabria del leader nazionale, sono stati gli argomenti trattati nel corso di un incontro svoltosi a Roma tra il coordinatore di An della Calabria, Giovanni Dima, ed il presidente nazionale del partito, Gianfranco Fini. "La prossima assemblea nazionale - ha detto Dima - che sarà preceduta da tre forum tematici sul mondo della cultura, del lavoro e del volontariato, servirà per rilanciare l'attività politica di un partito chiamato ad aprirsi e, di conseguenza, a radicarsi ancora di più nel territorio attraverso un dialogo continuo e, sicuramente, costruttivo con le associazioni di categoria, il terzo settore e l'universo della cultura. Alleanza nazionale è al lavoro per quella che molti osservatori hanno definito una nuova svolta politica che servirà per allargare il confronto ed il dibattito sul progetto di rinnovamento della destra italiana". "Ho chiesto a Fini - ha aggiunto - di incontrare la classe dirigente del partito in Calabria e di ascoltare le proposte di tutti quei calabresi che, e sono ancora in tanti, credono ancora nella politica del fare e delle cose concrete: il Presidente Fini mi ha dato disponibilità in tal senso confermandomi che il prossimo autunno sarà in Calabria. Lo stesso Presidente Fini ha, inoltre, confermato che il congresso provinciale della Federazione di Crotone, come già stabilito in precedenza, dovrà svolgersi entro la fine del prossimo mese di ottobre". "Abbiamo gettato i presupposti - ha concluso Dima - perché anche in Calabria si creino le condizioni necessarie ed indispensabili per attuare un nuovo progetto di rilancio di Alleanza nazionale".

Lettera minatoria a quattro consiglieri comunali di Paola. Pittelli (Fi) "Atto grave"

14/09 "Sono portato a pensare che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto di qualche buontempone. Credo che non serva a nulla suscitare ulteriore clamore. Saranno le forze dell’ordine a fare chiarezza in base all' attività d' indagine". Getta acqua sul fuoco Basilio Ferrari, il consigliere comunale di Forza Italia di Paola, che ieri sera ha trovato nella buca delle lettere una missiva dove veniva minacciato di morte assieme a Emilio Perfetti e Marco Aloise, consiglieri comunali di Forza Italia e Alleanza nazionale. Minacce nella lettera erano state indirizzate anche a Domenico De Rosa, coordinatore zonale di Alleanza Nazionale e commissario locale. "Il gravissimo atto di intimidazione nei confronti di Basilio Ferrari, Emilio Perfetti e Marco Aloise, rispettivamente consiglieri comunali di Forza Italia (i primi due) e Alleanza nazionale, nonché Mimmo De Rosa, coordinatore del Tirreno cosentino del partito di Fini e commissario a Paola, non limiterà la loro azione politica". Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Giancarlo Pittelli, il quale nel condannare il gesto sottolinea che "i quattro esponenti politici non si faranno intimidire e continueranno nel loro lavoro di dirigenti di partito e di rappresentanti di Forza Italia e di An profondendo il massimo impegno a dispetto di chi alla forza delle idee e alle ragioni del diritto oppone prepotenza e brutalità. A Basilio Ferrari, Emilio Perfetti, Marco Aloise e Mimmo De Rosa va pertanto la solidarietà di Fi e quella mia personale, assicurando agli stessi tutto il sostegno e l'aiuto necessario".
''Il gravissimo atto di intimidazione nei confronti di Basilio Ferrari, Emilio Perfetti e Marco Aloise, rispettivamente consiglieri comunali di Forza Italia (i primi due) e Alleanza nazionale, nonche' Mimmo De Rosa, coordinatore del Tirreno cosentino del partito di Fini e commissario a Paola, non limitera' la loro azione politica''. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Giancarlo Pittelli. Nel condannare il gest, Pittelli sottolinea che i quattro esponenti politici ''non si faranno intimidire e continueranno nel loro lavoro di dirigenti di partito e di rappresentanti di Forza Italia e di An profondendo il medesimo impegno a dispetto di chi alla forza delle idee e alle ragioni del diritto oppone prepotenza e brutalita'''. ''A Basilio Ferrari, Emilio Perfetti e Marco Aloise 3 Mimmo De Rosa -conclude- va pertanto la solidarieta' di Fi e quella mia personale, assicurando agli stessi tutto il sostegno e l'aiuto necessario''

Misiti (IDV) “Sospendere le auto convocazioni dei dirigenti del partito a Lamezia”

14/09 ''Sono venuto a conoscenza, da organi di stampa, che alcuni dirigenti regionali, vecchi e nuovi di Italia dei Valori, si sono auto convocati per giorno 15 settembre a Lamezia Terme, per discutere la situazione del partito in Calabria, da loro ritenuta degradata da atteggiamenti prevaricanti da parte di alcuni dirigenti regionali. Invito, attraverso il delegato all'organizzazione di detta iniziativa, Carmine Dursi, vecchio dirigente regionale che risulta abbia sempre dato al partito contributi in termini organizzativi e di proposta politica, gli amici auto convocati a sospendere detta iniziativa''. A sostenerlo e' stato il deputato di Idv, Aurelio Misiti. ''Lo svolgimento di un incontro di auto convocati - ha aggiunto Misiti - non farebbe un buon servizio al partito e potrebbe essere strumentalizzato da chi non ha interesse che Idv in Calabria cresca, cosi' come avviene dalle ultime elezioni politiche ed amministrative. Cio' anche in vista dell'incontro con il presidente Di Pietro, che si svolgera' a Lamezia Terme il prossimo 20 settembre, dove i quadri del partito avranno modo di discutere, confrontarsi e dare il proprio contributo di proposta, particolarmente per quanto attiene all'organizzazione del partito in Calabria''.

Caso Pacenza: Interrogazione dei parlamentari al Ministro Mastella sulla correttezza dei magistrati calabresi

13/09 Con un'interrogazione sul "caso Pacenza" un gruppo di parlamentari dell'Unione, primo firmatario la Senatrice Rosa Villecco Calipari, ha chiesto al Ministro della Giustizia Mastella quali iniziative intenda prendere per accertare il rispetto, la correttezza e la coerenza con le norme e la procedura, pur nel doveroso rispetto di autonomia e delle prerogative della magistratura e nei limiti consentiti in presenza di una indagine in corso. I parlamentari dell'Ulivo si dicono consapevoli dell'importante lavoro svolto dalla magistratura cosentina per contrastare fenomeni di illegalità e speculativi che grandi e gravi danni possono creare alle popolazioni calabresi, ma chiedono anche al Ministro della Giustizia di intervenire a tutela dei diritti inviolabili della libertà e della dignità della persona garantiti ugualmente a tutti i cittadini dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica. L'interrogazione dei parlamentari dell'Ulivo, osserva che nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla magistratura cosentina nei confronti del consigliere regionale ds calabrese Franco Pacenza - successivamente annullata dal tribunale del riesame di Catanzaro per mancanza di indizi - veniva contestata al consigliere Pacenza una presunta "concussione psicologica" ai danni dell'imprenditore Alfonso Rizzo, e si teorizzava che l'impegno sindacale aveva rappresentato nella circostanza un momento di costrizione e di minaccia e che anzi Pacenza aveva operato in termini di concussione attraverso il sindacato e la mobilitazione sindacale. L'interrogazione spiega che la misura cautelare contro Pacenza, sosteneva che il consigliere ds avrebbe imposto, per l'assunzione persone a lui politicamente vicine, mentre se si esamina l'elenco delle persone da assumere alla Printec ed alla Sensitec un'ottantina in tutto, nessuna ha mai avuto un'affinità politica con le posizioni politiche di Pacenza ed anzi alcuni sono impegnati con altre formazioni politiche. La senatrice Rosa Villecco Calipari e gli altri parlamentari dell'Ulivo firmatari dell'interrogazione sottolineano che l'accusa nei confronti di Franco Pacenza si basava esclusivamente sulle rivelazioni del finanziere italo-tedesco Alfonso Rizzo promotore dell'investimento per la realizzazione delle due industrie, arrestato nell'ambito della stessa inchiesta, reo confesso e rimesso in libertà nel giro di 5 giorni a seguito delle sue dichiarazioni, pur essendo permanente il pericolo che lo stesso si sottraesse alle indagini, come poi é avvenuto, e senza che sia stato chiarito dove sono andati a finire i soldi della truffa. Nell'interrogazione la senatrice Villecco Calipari e gli altri parlamentari dell'Ulivo segnalano inoltre che l'inchiesta pare puntare ad accertare eventuali fatti reato e comportamenti illegittimi posti in essere da enti economici ed istituzioni calabresi con riferimento al periodo ricadente nella precedente legislatura regionale, periodo in cui Franco Pacenza ricopriva in Calabria il ruolo di consigliere d'opposizione, sicché non si capisce, né lo spiegano gli atti della magistratura, come avrebbe condizionato atti di un governo regionale di segno politico diverso. Inoltre - affermano i parlamentari dell'Ulivo - sono forti i dubbi riguardo alla competenza territoriale della magistratura cosentina per questa indagine.
Dopo i senatori anche i deputati dell' Ulivo chiedono conto dell' operato dei magistrati del caso Pacenza. I Deputati Franco Amendola, Michele Bordo, Bruno Cesario,Emilia DeBiase, Maria Grazia Laganà Fortugno, Marilina Intrieri, Daniele Marantelli, Marisa Nicchi, Nicodemo Oliverio, Giovanni Sanga, Amalia Schirru,Ivano Strizzolo, Massimo Vannucci,Rodolfo Viola,Domenico Volpini, "alla luce della decisione assunta dal Tribunale del riesame di Catanzaro che ha escluso non solo la sussistenza della misura restrittiva, ma ha negato in radice l'ipotesi accusatoria formulata nei confronti del Consigliere Regionale della Calabria on. Franco Pacenza, presenteranno una interrogazione parlamentare per chiedere all'on. Ministro della Giustizia di voler disporre opportuni accertamenti, tendenti a verificare le cause di un così grave, inconcepibile errore".

Scoppia l’affaire Talarico in casa DS. Zagato “Ha saputo dalla stampa dei provvedimenti, Conseguenze sulla Federazione di Cosenza”

13/09 "Il consigliere comunale di Rende Mimmo Talarico non può aderire a nessuna articolazione interna dei Democratici di Sinistra in quanto non più iscritto ai Ds". E' quanto si afferma in un comunicato della federazione provinciale dei Ds di Cosenza in riferimento alla notizia circa l' adesione di Talarico alla mozione Mussi. "Lo status di non iscritto - è detto ancora nel comunicato - deriva dal fatto che, come da statuto, Talarico, candidandosi in liste e in coalizioni non sostenute dal partito nel comune di Rende, si è automaticamente posto al di fuori del partito stesso. L' adesione e la permanenza in una organizzazione democratica comporta infatti, pur nel rispetto del pluralismo interno e dei diritti di ciascun iscritto, il rispetto di alcune semplici regole, prima fra tutte il candidarsi ed il sostenere i Ds nei momenti elettorali. Mimmo Talarico nelle elezioni comunali di Rende ha fatto prevalere la sua volontà di candidarsi a Sindaco contro i Ds sulle ragioni della sua adesione al partito". "Ciò si ribadisce - è detto nel comunicato - al fine di evitare la diffusione di notizie tendenti a creare disorientamento nei cittadini e negli elettori: il partito non é un taxi dal quale si può scendere o risalire a proprio piacimento, magari cercando di accomodarsi sui sedili posteriori". Neanche il tempo di finire di leggere il comunicato che il coordinatore nazionale della “mozione Mussi” (la corrente a cui aderisce Talarico), Gianni Zagato, chiede lumi e chiarimenti al partito sull’operato della Federazione dei DS di Cosenza.
''Mimmo Talarico, dirigente del partito calabrese, a poche ore dalla sua decisione di aderire alla minoranza dei Ds, apprende dai giornali che dei Ds non fa piu' parte e dunque la sua decisione non ha alcun valore''. E' quanto afferma in una nota il coordinatore organizzativo della Mozione Mussi dei Ds, Gianni Zagato. ''Tutto e' affidato - ha aggiunto - a un comunicato dato alla stampa e firmato dalla federazione Ds di Cosenza. Nessuna discussione politica, nessuna riunione degli organismi dirigenti, ne' di quelli disciplinari, nessun provvedimento preso a suo carico. Semplicemente cancellato. Il partito calabrese si trova proprio in questi giorni all'apice di una ben piu' grave vicenda che richiederebbe a tutti spirito unitario e senso democratico sia nella vita interna, sia nel rapporto con l'opinione pubblica''. ''Calpestare - ha concluso Zagato - come si sta facendo ogni regola , ogni minima procedura, ogni livello anche personale di civilta', non potra' non avere conseguenze,tanto sul piano politico calabrese quanto su quello nazionale.'' Insomma. non c’è che dire.

Solidarietà di Tripodi (PdCI) ai lavoratori del Palazzo di Giustizia di Reggio

13/09 Il Segretario Regionale del PdCI e Assessore Regionale all'Urbanistica, Michelangelo Tripodi si è recato, accompagnato dal Segretario Provinciale del Partito, Enzo Infantino, nel cantiere del costruendo palazzo di Giustizia di Reggio Calabria per esprimere la vicinanza e solidarietà dei Comunisti Italiani ai lavoratori edili dell'impresa Bentini che da giorni hanno incrociato le braccia per condurre una dura lotta a difesa del posto di lavoro con l'appoggio di CGIL-CISL-UIL. Durante l'incontro con i lavoratori e i rappresentanti sindacali, Tripodi ha voluto manifestare la preoccupazione, per la piega in negativo che ha assunto la vertenza, direttamente al Prefetto De Sena il quale raggiunto telefonicamente si è dimostrato informato della situazione ed ha garantito a Tripodi un suo intervento nei confronti dei dirigenti dell'Impresa Bentini impegnandosi a convocare subito un incontro con i rappresentanti dell'impresa e dei lavoratori per sbloccare la vertenza. Ad oggi, nonostante il blocco del cantiere, i dirigenti della Bentini sono rimasti sordi rispetto alle legittime rivendicazioni dei lavoratori i quali dopo essere stati assunti con contratti trimestrali alla scadenza sono stati ingiustamente licenziati senza ottenere nessuna proroga. In questo quadro ci sembra davvero scorretto e quindi inaccettabile il comportamento assunto dal Sindaco Scopelliti che non ha voluto nei giorni scorsi ricevere la delegazione sindacale che aveva chiesto un confronto con l'Amministrazione Comunale per cercare di trovare una soluzione che desse certezza occupazionale ai lavoratori. Michelangelo Tripodi ed Enzo Infantino a conclusione dell'incontro con le maestranze della Bentini e con i rappresentanti sindacali hanno assicurato il pieno sostegno del PdCI nella battaglia per ottenere il sacrosanto diritto dell'assunzione a tempo indeterminato.

P. Mancini “L’opposizione che non c’è e il familismo immorale (Calabria docet)”

12/09 (Pietro Mancini) " Politique d’ abord, l’ intendence suivra “ : Silvio Berlusconi, a Gubbio, ha, finalmente, svegliato - o almeno ci ha provato- dal torpore il centro- destra, facendo proprio il principio del vecchio e abile, in primis a farsi comprendere dal popolo, leader socialista Pietro Nenni. E il dovere del partito più forte del fronte anti - Prodi, Forza Italia, dovrebbe essere quello di incalzare il governo, con l’ obiettivo di farlo cadere il prima possibile, o di costringerlo a non rifilare agli italiani ricette vecchie e rischiose per l’ economia, per il Sud e, con la temuta mega- lottizzazione della RAI, per la dialettica democratica. Niente pateracchi e " casiniani " inciuci, insomma, ma impegno, intelligente e senza pause, per far crescere nel Paese, ancora pesantemente condizionato, al centro e nelle regioni, da una pesante egemonia cattocomunista, una classe dirigente più onesta, meno intrisa di familismo amorale ( vedi i recenti scandali in Calabria), più moderna e alternativa a quella, conservatrice e arraffa - poltrone, della sinistra. Purtroppo, considerando il quadro, desolante, che il partito del Cavaliere offre in molte regioni, non esclusa la Calabria, dove tace su tutto, non si può non osservare : povero ( si fa per dire, ovviamente… ) Berlusconi, predicherà nel deserto, finchè non decide di mandare a casa gli incapaci e i dirigenti- fotocopia dei " poltronisti " diessini. E, a proposito di " questione immorale " e di occupazione del potere : non vi sembra eccessivo che Prodi e Max D’ Alema, il pensoso " Talleyrand del Salento ", mentre prospettano pesanti sacrifici, lacrime e sangue per gli italiani, abbiano imbarcato 1000 persone sull’ aereo del governo, decollato ieri da Fiumicino verso Pechino ? Altro che la celebre dichiarazione ( " viaggio con Bettino e i suoi cari ! " ), rilasciata da Andreotti, sull' aereo che lo portava con l' allora premier, Craxi, in Cina !

Loiero “Ripensare al modello federale per l’Italia”

12/09 "In Italia il modello federale dello Stato va ripensato". E' quanto ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, al dibattito sul tema "Federalismo dopo il referendum", organizzato a Roma alla festa nazionale de La Rinascita (Pdci). "Dopo il no al referendum sulla devolution - ha aggiunto - é utile fermarci per una riflessione e ripartire tutti assieme per definire come dovranno essere il Senato federale ed il federalismo fiscale. Solo allora potremo capire come attuare senza rischi anche l'articolo 116 della Costituzione che indica la possibilità di realizzare un'autonomia differenziata tra le Regioni". La proposta del presidente Loiero - è scritto in una nota - é stata pienamente condivisa anche dagli altri partecipanti al dibattito: Walter Veltroni (sindaco di Roma), Piero Marrazzo (presidente del Lazio), Mercedes Bresso (presidente del Piemonte), Pino Sgobio (capogruppo Pdci alla Camera) e Fabio Nobile (segretario federazione PdCI di Roma). Il presidente Loiero ha ricordato che in Calabria, al referendum confermativo della riforma costituzionale voluta dal centrodestra, si è registrato il picco più alto di voti contrari. "Per cinque anni mi sono battuto contro la devolution - ha aggiunto Loiero - per i tanti ed irrimediabili guasti che avrebbe procurato al Mezzogiorno ed al Paese intero, in quanto essa sviliva gli stessi principi fondamentali di solidarietà ed uguaglianza che regolano la vita democratica e civile della nazione. Ma anche il centrosinistra, nel 2001, ha compiuto degli errori nell'approvare da solo la riforma del Titolo V della Costituzione, come togliere dall'articolo 119 il riferimento per Mezzogiorno e Isole ed inserire nell'articolo 116 l'autonomia differenziata per le Regioni, al solo scopo di coinvolgere la Lega Nord". "Le riforme costituzionali bisogna farle assieme - ha proseguito - anche se siamo divisi politicamente. Occorre imparare dai padri costituenti. Anche dopo la scelta di Alcide De Gasperi, del 31 maggio 1947, di mandare fuori dal governo i comunisti ed i socialisti, nell'Assemblea Costituente solo pochi giorni dopo Palmiro Togliatti votò un articolo della Costituzione. Il fatto è che quegli uomini avevano subito assieme la persecuzione del fascismo, condividevano gli stessi valori, avevano fatto le stesse letture e possedevano un comune senso dello Stato". "Per questo - ha concluso Loiero - è utile fermarci a riflettere e ricostruire il giusto clima istituzionale necessario a ripartire assieme per completare la riforma dello Stato".

Pecora (Movim. Ragazzi di Locri) “Per la Calabria un processo di inversione culturale”

12/09 ''Quello che serve davvero alla Calabria e' un processo di inversione culturale delle coscienze. Una piccola rivoluzione fatta non con le armi, ma con e nelle teste prima di tutto dei calabresi. Ed a tutto questo occorre soprattutto affiancare fatti concreti, perche' di parole inutili ne sono state dette troppe''. A sostenerlo, in una lettera aperta ''alla Calabria degli onesti'', e' Aldo Pecora, del Movimento dei ragazzi di Locri ''E adesso ammazzateci tutti''. ''E' trascorso quasi un anno - ha sostenuto Pecora - da quel terribile 16 ottobre 2005. Il giorno in cui la 'ndrangheta sfidava apertamente e nel modo piu' eclatante la politica, in un seggio elettorale, quasi a voler rimarcare il concetto che in Italia la sovranita' appartiene al popolo, ma in Calabria no: se c'e' in Calabria chi vota con la penna, c' e' sempre chi per votare usa le calibro 9. E' la Calabria della 'ndrangheta, quella che non fa sconti a nessuno, quella che le cambiali elettorali te le fa pagare con gli interessi, quella che non fa differenza tra destra e sinistra: la 'ndrangheta governativa. L'eccezionale risposta in prima istanza da parte dello Stato ci ha fatto credere che davvero il sacrificio di Franco Fortugno non fosse stato vano. La fantastica e spontanea ribellione di noi ragazzi e ragazze di tutta la regione, che con i tanti striscioni, a partire dallo straordinario striscione bianco dei ragazzi del Liceo Zaleuco, ha commosso l'Italia intera che ci ha battezzati 'i ragazzi di Locri'''. ''Quei ragazzi, a quasi un anno - ha proseguito Pecora - ancora quell'alba la attendono. Continuano a sperare e non si fermano mai. Continuano la loro piccola rivoluzione in silenzio. Accusati in passato di strumentalizzazioni politiche, sono loro a 'strumentalizzare' paradossalmente i politici facendo sottoscrivere ad oltre 130 deputati e 35 senatori il rivoluzionario disegno di Legge 'Lazzati', che va a ledere come un bisturi il rapporto contrattuale stretto dalla mafia con la politica. E mentre il Palazzo litiga su poltrone e rimpasti in Giunta, i ragazzi si auto-organizzano, fanno rete''. ''I calabresi onesti - ha sostenuto Pecora - non vogliono piu' aspettare. Una regione dove a detta di tutti all' indomani dell'omicidio Fortugno tutto doveva cambiare. Ed invece no, qui e' tutto, purtroppo, peggio di prima. Ventidue consiglieri regionali indagati, a destra ed a sinistra, tra questi ora anche il vicepresidente della Regione per truffa, abuso d'ufficio ed associazione per delinquere. Passando per l'approvazione tacita delle prime vergognose leggi-antitrasparenza della storia della nostra regione. E, dulcis in fundo, tenendo presente che siede in Consiglio regionale chi fino a qualche tempo fa aveva nella propria segreteria anche uno dei presunti mandanti dell'omicidio Fortugno, gia' arrestato per traffico d'armi. In una regione 'normale' una situazione del genere non esisterebbe, perche' serieta' istituzionale imporrebbe a tutta la classe politica un grande passo indietro ed un momento di sincera e pubblica riflessione. In Calabria evidentemente no''. ''Ma la partita - ha proseguito Pecora - non e' ancora chiusa. Vogliamo continuare a sperare di poter presto vedere i frutti del sacrificio di Fortugno e delle altre vittime innocenti che hanno pagato col sangue l'amore per la nostra Calabria. Per far cio' occorre prima di tutto passione e coraggio da parte di tutti, in primis dagli uomini delle Istituzioni, quei pochi politici onesti, che devono saper lanciare lo sguardo oltre l'orizzonte e coinvolgere attivamente in un vero nuovo corso quella fetta di Calabria sana che per troppo tempo ha aspettato fuori dalla porta. E' la Calabria dei giovani, dei professionisti, di chi sogna e spera di non scappare, e di far crescere qui un domani i propri figli. Dobbiamo unirci, fare rete. Noi giovani antimafiosi lo stiamo gia' facendo, o almeno ci stiamo provando seppur con mille sacrifici. Ma non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo essere i soli Don Chisciotte della situazione. Non possiamo e non dobbiamo continuare a delegare i problemi alle sole forze dell'ordine ed alla magistratura. Bisogna ripartire dal basso, dalla cosiddetta societa' civile. La Calabria non puo' piu' aspettare, aiutiamola. Aiutiamoci. Non si tratta di scegliere se stare a destra o a sinistra, ma si deve scegliere solo da quale parte del campo stare, se dal lato degli Onesti o dall'altro''.

Straface (AN) “A Corigliano evidente crisi del centrosinistra”

12/09 "La crisi del centrosinistra è oggi sotto gli occhi di tutti, sia a livello regionale che a livello locale. Il centrosinistra sta mettendo a nudo tutta la sua politica fallimentare e la sua incapacità a farsi carico dei problemi della collettività". Ad affermarlo è Pasqualina Straface, capogruppo provinciale a Cosenza di Alleanza nazionale e consigliere comunale di Corigliano. "La Regione Calabria - ha aggiunto Straface - vive una situazione di stallo, a causa delle inchieste giudiziarie che riguardano i Ds, con il consigliere Pacenza e il vicepresidente Adamo. I calabresi chiedono risposte, ma trovano dinanzi a loro solo porte chiuse e nessuna attenzione ai problemi della loro quotidianità. Una situazione di incertezza si vive a Corigliano dovuta dalle dimissioni del sindaco De Rosis, che ha rifiutato il confronto con la Casa delle Libertà, maggioranza in Consiglio comunale. La bocciatura del Conto consuntivo prima, la bocciatura delle Linee programmatiche poi, hanno spinto il Sindaco a dimettersi, determinando una situazione di stallo". "A nome della Cdl - ha concluso Straface - avevo chiesto al sindaco di azzerare la Giunta e le sue Linee guida, al fine di aprire insieme una nuova fase di dialogo e partecipazione. De Rosis, però, si è chiuso a riccio, ha evitato qualsiasi forma di confronto, assumendosi la responsabilità di lasciare la città in mano al Commissario prefettizio"

A Rogliano convocato il consiglio sull’Ospedale

12/09 “Finalmente il sindaco Giuseppe Gallo, dopo il richiamo del Prefetto, si è deciso a convocare il Consiglio comunale aperto sull’Ospedale “Santa Barbara” di Rogliano”. E’ quanto affermano in una nota i consiglieri della CDL Falbo (AN), Coitino e Canino (FI). “Il Consiglio era stato chiesto con insistenza dalla minoranza qualche mese addietro per affrontare il tema del rilancio del presidio ospedaliero ed esaminare l’Atto aziendale. Il Consiglio, convocato senza riunire la consueta Conferenza dei Capigruppo, si farà venerdì prossimo. Di norma per convocare un Consiglio è necessario chiederlo per iscritto al sindaco, il quale è obbligato per legge a riunire l’assise tassativamente entro il termine massimo di venti giorni dal ricevimento della richiesta. Dispiace notare però che, per ottenere la suddetta convocazione il Gruppo consiliare “An-Fi” abbia dovuto più volte sollecitare pubblicamente un primo cittadino evidentemente poco sensibile alle sorti del nosocomio, e infine rivolgersi alla Prefettura per trovare una soluzione definitiva alla vicenda. Dispiace perchè tutto ciò è segno di un modo di concepire le istituzioni che mal si adatta a un paese con la storia di Rogliano.
Ci auguriamo ora che siano stati invitati a partecipare tutti i soggetti interessati: vertici aziendali, forze sindacali, personale, ma anche i parlamentari di entrambi gli schieramenti e i massimi rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali, poichè è necessario promuovere un confronto ampio finalizzato a promuovere il rilancio dell’ospedale. Si è già convenuto che la proposta di Atto aziendale esaminata dalla Commissione Sanità dovrà essere modificata nell’ottica del potenziamento dell’ospedale, ma la Direzione generale, al contrario di quanto dichiarato nel corso della seduta della stessa Commissione, deve impegnarsi a non mettere in discussione la presenza del Santa Barbara all’interno dell’A.O. di Cosenza. Ci auguriamo che il prossimo Consiglio comunale servirà a registrare la convergenza di maggioranza e minoranza su una piattaforma comune di rivendicazioni. In tal senso ribadiamo al sindaco la nostra massima collaborazione.

Manca il numero legale, salta la riunione del Consiglio comunale di Lamezia

11/09 ''E' un fatto grave. E' stata impedita la surroga di un consigliere comunale''. A dirlo e' stato il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ad inizio di una conferenza stampa convocata ad hoc nella sala consiliare dopo che era saltata la riunione del Consiglio comunale per mancanza del numero legale. I consiglieri di centrodestra, infatti, non si sono presentati all'assise impedendo, di fatto, lo svolgimento della riunione, in prima convocazione, alla quale erano presenti solo 14 consiglieri. Assente un consigliere Ds e tutta l'opposizione, ad eccezione per l'unico consigliere eletto nelle fila del Nuovo Psi e per un esponente dell'Udc. Nel corso della riunione, con 21 punti all'ordine del giorno, si sarebbe dovuta effettuare la surroga del consigliere della Margherita, Elvira Falvo, chiamata a far parte della Giunta in qualita' di vice sindaco, al cui posto tra gli scranni consiliari si sarebbe dovuto sedere il primo dei non eletti, Giovanni Gallo. Per Speranza l'assenza del centrodestra in Consiglio e' ''grave perche' la surroga e' un atto democratico in quanto permette di dare la possibilita' ad un consigliere comunale di assolvere al compito per cui e' stato eletto. Oltre alla surroga ¿ ha aggiunto Speranza ¿ all'ordine del giorno c'erano altri punti importanti che erano stati abbondantemente discussi in due riunioni dei capigruppo anche in merito alla loro rilevanza, ed era necessaria la seconda convocazione, che non c'e' stata e, per questo, non si e' potuta tenere la riunione. A questo punto chiederemo e lo faremo anche con atti formali, che il Consiglio comunale si tenga al piu' presto e questa volta in prima e seconda convocazione''

La Fiamma attacca Adamo “Chi troppo vuole nulla stringe”

11/09 “Squagliati nell'acido o seppelliti dove? Un avviso di garanzia non è una condanna ! Su questo siamo d'accordo anche noi . Ma il clamore ed il pensiero del popolo non è infatti determinato dall'avviso di garanzia al Vice Presidente della Regione Calabria ed alla sua gentile consorte . Assolutamente !” E’ quanto afferma la federazione provinciale della Fiamma Tricolore di Cosenza in una nota. Però permetterete che a quella massa di persone che va a votare con la speranza che qualche cosa nella vita politica italiana cambi, provochi tanta delusione l'apprendere che la moglie di Cesare , pardon di Adamo , abbia le mani in pasta in decine di imprese che hanno usufruito di finanziamenti pubblici ? Ma le capacità imprenditoriali e manageriali non sono acqua e quindi tutto a posto ! E non pensate anche voi che l'ingordigia sia un peccato capitale ? Politicamente parlando non vi sembra un po' troppo ovvero non vi sembra la classica ciliegina sulla torta la recente nomina della Signora Enza Bruno Bossio a dirigente della Valle-Crati ? E che diamine ! Ancora dovevano vincere le elezioni comunali e già era pronto il posto di comando per "il valido manager ". Possibile che questa sinistra che litiga per posti e posticini di sottogoverno non aveva nessun altro personaggio capace di occupare con diligenza quel posto ? Chi troppo vuole ...si diceva una volta ! Ma i tempi sono cambiati ed anche quei famosi detti lasciano il tempo che trovano .Se poi pensiamo che c'è finanche chi li applaude quando dicono di non avere scheletri nei loro armadi ! La domanda sorge spontanea: Squagliati nell'acido o sepolti chissà dove?”

Gentiloni e Castagnetti in Calabria alla Festa della Margherita di Camigliatello

11/09 Dopo le prime due giornate a Camigliatello sui temi di politica locale, con particolare riferimento al ruolo degli enti locali con il coinvolgimento dei sindaci, delle Comunità Montane, e della Provincia, che ha registrato un grande interesse da parte degli amministratori e dopo la riflessione fatta sulla verifica regionale, la terza festa provinciale della Margherita prosegue con altri due momenti di confronto politico, coinvolgendo altri centri della provincia cosentina: San Giovanni in Fiore e Paola. Domani, nel centro silano, è scritto in una nota, è in programma un momento di riflessione sul tema "Il futuro della politica nell'Italia che cambia" al quale parteciperanno l'assessore regionale Sandro Principe, il capogruppo dei Ds alla Regione, Franco Pacenza, i deputati Francesco Laratta ed Ennio Morrone. L'incontro sarà coordinato dal consigliere provinciale della Margherita, Badolato, e sarà concluso da Pier Luigi Castagnetti, vice presidente della Camera. L'ultima giornata della festa toccherà Paola. Nell'occasione sarà discusso ed affrontato uno dei temi politici più attuali a livello nazionale come quello della comunicazione nella società che cambia. Interverranno il consigliere regionale Maiolo, il deputato Laratta ed il senatore Franco Bruno. L'incontro sarà coordinato da Covello e concluso dal ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. Il coordinatore provinciale della Margherita, Mimmo Bavacqua, nell'esprimere la propria soddisfazione per la qualità degli interventi e per la partecipazione registrati nelle prime due giornate, ribadisce la volontà della Margherita "a lavorare per porre al centro del dibattito politico temi attuali finalizzati a ridare ruolo e dignità ai partiti e ai loro gruppi dirigenti. Riteniamo infatti - ha aggiunto - che i temi prescelti per queste ultime giornate confermano la forte determinazione del gruppo dirigente della Margherita di privilegiare la qualità della risposta politica alle tante debolezze che oggi la Calabria vive in ambito politico e di crescita economica e sociale della nostra provincia e regione, così come risulta evidente dal titolo scelto dalla Margherita, caratterizzante tutti i dibattiti riconducibili al tempo della responsabilità".

Orizzonti del Socialismo “L’assenza di Minniti significativa”

11/09 "Notizie di stampa riferiscono dell'assenza dell' onorevole Minniti al vertice tenutosi, nei giorni scorsi, tra Democratici di sinistra e Margherita sulla verifica regionale. Alcuni hanno pure mostrato sorpresa per la citata assenza". A sostenerlo, in una nota, è Orizzonti del Socialismo. "Una domanda - prosegue la nota - nasce spontanea : può un sottosegretario al Ministero dell'Interno partecipare ad un summit dove, su cinque partecipanti, almeno tre, da ciò che risulta pubblicamente, sono sottoposti a provvedimenti giudiziari? Non sarebbe un rischio eccessivo esporre un uomo di governo al concreto rischio d'essere intercettato dall'autorità giudiziaria che tenta di fare luce sugli eventi criminosi di cui leggiamo in questi giorni sugli organi d'informazione?". "Più che la fase fondativa del partito democratico - conclude la nota - l'attuale, ci sembra la fase affondativa del centrosinistra di Adamo, Sculco, Pacenza, Crea e compagnia bella".

Rosa Calipari (DS) “Potenziare gli organici e i mezzi della Direzione Nazionale Antimafia”

11/09 "E' giusto ed urgente studiare e decidere le forme di coordinamento delle inchieste antiterrorismo, valutare se la strada da seguire sia quella di dotare la Direzione nazionale antimafia di una struttura specializzata nella lotta al terrorismo in particolare quello internazionale, ma io credo che la Dna meriti attenzione e il massimo sostegno anche per le sue funzioni originarie". E' quanto ha detto la senatrice dei Ds, Rosa Villecco Calipari, nel corso della Festa dell'Unità a Villa San Giovanni, circa la lotta alla criminalità organizzata. "La lotta alla mafia - ha aggiunto - non finisce con l'arresto di Provenzano, come quella alla 'ndrangheta o alla camorra non sono da considerare vinte perche' si arrestano latitanti. L'attenzione nel nostro Paese deve rimanere alta, si devono studiare sempre nuove forma di lotta. E credo che intanto si debba pensare a garantire alla Dna nuovi mezzi, risorse, rafforzare gli organici, per condurre con le energie adeguate una lotta che diventa ogni giorno più complessa, e che forse è addirittura di portata più ampia di quanto non fosse al momento della istituzione. Mi riferisco alle nuove sfide della criminalità transnazionale, ma anche a quelle poste soprattutto da 'ndrangheta e camorra, capaci di creare vaste colonie in aree del Paese diverse da quelle d'origine". "Le 'forme' criminali tradizionali italiane - ha proseguito Rosa Calipari - hanno saputo trovare, e trovano, sempre nuove opportunità di scambio e di collaborazione, di alleanza, addirittura di integrazione, con i gruppi criminali più attivi nei Paesi Ue, gli albanesi i gruppi etnici degli altri Paesi dell'area balcanica, ma anche gruppi criminali cinesi, russi, turchi, nigeriani e colombiani, pongono in questo modo alla Direzione nazionale antimafia l'esigenza di stabilire forme di cooperazione internazionale, proiezioni all'estero sempre più impegnative. A tutto questo si deve aggiungere il carico di lavoro sempre più pesante che deriva dalla necessità di garantire l' osmosi investigativa e tra le inchieste delle varie procure che indagano soprattutto su organizzazioni come la 'ndrangheta e la camorra, impegnate nella sistematica fondazione di colonie in regioni italiane diverse da quelle di origine, nell'inquinamento di interi settori dell'economia". "Penso - ha concluso Rosa Calipari - che il ministro Mastella, il procuratore Grasso e il Csm, debbano e possano opportunamente mettere a punto un piano di potenziamento che trovo indispensabile".

Il Sindaco di Corigliano, De Rosis, deposita le dimissioni

11/09 "La città mi ha voluto Sindaco sulla base di un programma sostenuto dalle forze politiche dell'Unione, pur conscia che non avevo i numeri in Consiglio. Questo progetto per la città, presentato come Linee Programmatiche del Sindaco, con una votazione illegittima, in contrasto con il Testo Unico degli Enti Locali e con un inutile esercizio di 'prova di forza' dei numeri da parte della maggioranza in Consiglio, è stato bocciato dalle forze della Cdl (An, Fi, Udc, Giorgio Aversente e Lista Geraci)". E' quanto afferma il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, dopo aver depositato ufficialmente le sue dimissioni alla Segreteria Generale del comune. "Per dignità personale - ha aggiunto - per logica politica e per alto senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, non posso che rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino. Le forze della Casa delle Libertà, accecate da una sconfitta cocente che ancora brucia, scarsamente interessate al progresso economico, sociale e civile della Città, hanno consumato un arbitrio che contrasta con la vigente normativa sulle Autonomie Locali. La Giunta che con me ha lavorato in questi mesi, dopo una attenta fase di ricognizione e monitoraggio, ha messo a punto un progetto di tutto riguardo aperto ad emendamenti e contributi di tutti i Consiglieri comunali. Inaccettabile e irricevibile era, altresì, il cosiddetto "maxi emendamento" proposto dalla Cdl che altro non era che la riproposizione del programma del candidato a Sindaco Geraci, già bocciato dagli elettori. Così come provocatoria resta per il sottoscritto la pretesa avanzata dal capogruppo dell'Udc di azzeramento dell'attuale Giunta, come elemento per ottenere il sostegno ed il voto in consiglio in occasione della fase del riequilibrio di bilancio, prevista per la fine di settembre, non accetterò accordi sottobanco o sostegni in cambio di posti al sole per la semplice ragione che si deve vedere, sempre alla luce del sole, il proseguimento di quel processo che i cittadini hanno voluto quando hanno consegnato al centrodestra la maggioranza in Consiglio ed hanno eletto, consapevolmente, attraverso la mia persona, un Sindaco di centrosinistra". "Ove lo spirito - ha concluso De Rosis - prima richiamato dovesse essere compreso e ritenuto praticabile dalle forze a noi opposte, presenti in Consiglio, e si creeranno le condizioni di convergenze programmatiche nell'interesse della Città, anche al fine di evitare un lungo ed ulteriore periodo di commissariamento, non escludo la possibilità di rivedere questa mia posizione che, al momento, mi pare doverosa, ragionata, obiettiva, nonché l'unica risposta possibile e conseguente a quanto avvenuto in Consiglio comunale".

Mimmo Talarico aderisce a “Sinistra Ds”

11/09 Il componente la direzione regionale dei Ds, Mimmo Talarico, ha manifestato la volontà di aderire alla componente "sinistra Ds". Talarico, secondo quanto riferito in un comunicato, nell'ambito dell'assemblea nazionale della componente "Sinistra DS" che si svolge a Pesaro, ha avuto un incontro con un gruppo di dirigenti della stessa componente tra i quali i parlamentari Marco Fumagalli e Nuccio Iovine, il responsabile organizzativo nazionale della componente Gianni Zagato e il ministro dell'Università, Fabio Mussi. Nel corso dell'incontro, in cui sono stati trattati temi nazionali e regionali, Talarico, prosegue la nota, "ha manifestato la volontà di aderire alla componente e di lavorare nella provincia di Cosenza e in Calabria, per rafforzare un'area politica che intende riaffermare le ragioni di una sinistra democratica nel nostro Paese". Soddisfazione è stata espressa dai dirigenti della mozione e dal ministro Mussi, per il quale "l'adesione di Mimmo Talarico, e di tanti altri compagni calabresi, è la conferma di un interesse crescente, soprattutto nel Mezzogiorno, verso un'area del partito impegnata per la costruzione di una sinistra plurale, unitaria, aperta alla partecipazione, che vuole collocarsi sulla frontiera di un nuovo socialismo".

Pittelli smentisce un suo passaggio al gruppo misto

11/09 "Apprendo di una notizia che circola in queste ore di un mio eventuale passaggio al gruppo misto del Senato e smentisco categoricamente come del tutto infondata la notizia che è stata messa in circolazione". E' quanto afferma il senatore Gianfranco Pittelli, di Forza Italia. "Non ho altro da aggiungere - prosegue Pittelli - perché non esiste nulla di tutto questo".

Costantino (CIDS) “Preoccupante l’intervento di Dalla Chiesa su Fortugno”

11/09 "E' indicativo e preoccupante l'intervento del senatore Dl, Nando Dalla Chiesa, sull'uccisione del Vicepresidente del Consiglio Regionale, Francesco Fortugno, laddove afferma : 'possiamo chiederci se in Calabria uccidendo Fortugno sarebbe entrato in Consiglio Regionale qualcuno su cui la 'ndrangheta aveva puntatò". A sostenerlo, in una nota, è il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza (Cids) di Reggio Calabria, Demetrio Costantino. "Ecco - prosegue Demetrio Costantino - un modo errato di rapportarsi sul gravissimo delitto, giudicato dallo stesso ex presidente del Copaco, Bianco, esponente dello stesso partito, come la più grave minaccia alla sicurezza della Calabria e del Paese, senza il necessario rigore e per cercare di contribuire a pervenire alla verità. Sarebbe perciò il caso di chiederci se in Calabria la 'ndrangheta aveva puntato su qualcuno che sarebbe potuto entrare in Consiglio Regionale e perche' ciò sia potuto avvenire senza obiezione alcuna dello stesso partito o schieramento di appartenenza. E' una domanda inquietante per riflettere e per evitare che determinate forze politiche proseguano con comportamenti di doppiezza, finalizzati a difendere e conquistare, comunque, sempre maggiore potere continuando negli inganni". "Il senatore Dalla Chiesa - sostiene ancora il presidente del Cids - farebbe bene ad approfondire quanto si è scritto sull'operazione 'Arcobaleno', cioé il delitto Fortugno, e non limitarsi ad alludere ed essere, se ha elementi, più esplicito anche per aiutare gli inquirenti. Noi, rispettosi dello stato di diritto e non avendo alcuna pregiudiziale, attendiamo la verità processuale. In realtà, il nodo in Calabria, riguarda il silenzio colpevole degli esponenti politici e le lotte interne". "Perciò - conclude Demetrio Costantino - per combattere la criminalità e l'illegalità occorre anche liberarsi da quella parte del potere corrotto, criminale, dagli intrecci e connivenze che soffocano la democrazia e la libertà ed ostacolano un serio sviluppo economico e sociale".

Dalla Chiesa (Dl) “Fortugno ucciso perché non dava garanzie”

10/09 "Francesco Fortugno è stato ucciso per la posizione che occupava e perché non dava garanzie alla 'ndrangheta'", che vuole gestire gli affari della sanità pubblica "fonte tra le principali di arricchimento e potere delle organizzazioni mafiose". Lo ha detto il senatore Dl Nando Dalla Chiesa, partecipando a Fidenza al dibattito conclusivo del Festival Lilliput, in una giornata dedicata all' impegno nella lotta alla mafia. "Possiamo chiederci - ha proseguito il parlamentare della Margherita, secondo un sunto diffuso dall'ufficio stampa del Festival - se in Calabria uccidendo Fortugno sarebbe entrato in Consiglio regionale qualcuno su cui la 'ndrangheta aveva puntato. Una domanda inquietante, perche' è una regione governata dal centrosinistra. Dobbiamo anche chiederci se è così casuale la frequenza con cui nomi politici calabresi, e non solo, compaiono nelle cronache giudiziarie". Dalla Chiesa ha aggiunto che "non c'é neppure solidarietà tra i movimenti antimafia che di recente si sono scambiati accuse anche gravi". Per il deputato Ds Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, che ha partecipato al dibattito, "per la lotta alla mafia è stato un anno di luci e ombre; l'omicidio di Fortugno ha devastato la Calabria, ma la cattura di Provenzano è stato un grande risultato. La 'ndrangheta continua ad accumulare denaro grazie al traffico di cocaina, di cui ha il quasi monopolio in Europa grazie al rapporto con i colombiani. La 'ndrangheta cresce si rafforza, condiziona economia e vita politica sempre più e chiede di inserire propri uomini nelle istituzioni". "Provenzano - ha proseguito Lumia - è stato arrestato ma il sistema non è ancora in ginocchio ed è ancora potente. Siamo ad un bivio, le ombre possono soffocare le luci che viceversa potranno scacciare le ombre se la politica creerà le condizioni, ossia se questo Governo, il Parlamento, la società civile avranno il coraggio di rendere prioritaria la lotta alla mafia. Altra condizione è che l'Antimafia non sia più frammentaria. Serve un'etica pubblica, dobbiamo colpire il rapporto mafia-politica e i partiti non devono più candidare chi si macchia di rapporti consapevoli e sistematici con la mafia". Vincenzo Linarello, delle cooperative calabresi Goel, ha raccontato l'esperienza delle cooperative della sua regione e le molte intimidazioni subite: "Con l'omicidio Fortugno la 'ndrangheta ha voluto dire che ora i voti non si comprano piu' con gli appalti ma con i posti nelle amministrazioni. Vogliono passare dalla logica dei collusi ai professionisti e politici affiliati. La 'ndrangheta sta mettendo radici dappertutto in Italia, anche in Emilia-Romagna''.

Il Sindaco di Corigliano, De Rosis, annuncia le sue dimissioni

10/09 Il sindaco di Corigliano Calabro, Armando De Rosis, alla guida di una giunta di centrosinistra, ha annunciato le sue dimissioni ai gruppidi maggioranza. Domani presentera' l'atto delle sue dimissioni all'ufficio di protocollo del comune. La decisione di De Rosis e scaturita dopo la bocciatura, in consiglio comunale, del Rendiconto e delle Linee programmatiche. Ora ci sono 20 giorni di tempo dopo di che le dimissioni diventeranno definitive se non saranno ritirate. Sulle dimissioni di De Rosis il Presidente del Consiglio comunale, Franco Ciro' dell'Udc, ha detto che : ''la situazione nel comune e' di crisi grave. E' necessario fare ogni sforzo per la ricerca di una nuova maggioranza che assicuri per 5 anni al paese una maggiore stabilita' che fino ad ora non si e' avuta a causa della presenza di un sindaco retto da una coalizione minoritaria''.

Rosa Calipari (DS) “In Libano una missione di pace”

10/09 ''Quella in Libano e' a tutti gli effetti una missione di pace dove ai nostri soldati, a quelli della Francia, e agli altri che si aggiungeranno, tocca il delicato compito di mantenere il silenzio delle armi, gia' in vigore, impedendo ulteriori distruzioni, spargimenti di sangue, atti di terrorismo. Ad essa si affianca una coerente, tenace, azione diplomatica''. E' quanto ha detto la senatrice Ds Rosa Villecco Calipari, intervenendo alla festa provinciale dell'Unita' di Cosenza. ''Non possiamo - ha aggiunto - nasconderci i pericoli, i rischi, di una situazione come quella libanese, la delicatezza dell'impegno di fronte al quale si trovano i nostri militari. Ai nostri ragazzi in Libano, come a quelli di tutti contingenti impegnati all'estero, va il nostro sostegno il nostro incoraggiamento il nostro ringraziamento. Un dato e' diventato in questi giorni di tutta evidenza: la decisa iniziativa diplomatica di pace dell'Italia e la tempestiva messa in campo di un contingente militare con l' obiettivo di garantire il rispetto di una chiara risoluzione dell'Onu dimostrano che e' possibile una inversione di rotta, nel metodo e anche nei contenuti, rispetto alla politica estera degli ultimi cinque anni''. ''La vicenda libanese - ha concluso Rosa Calipari - dimostra che il nostro paese, ma anche tutta l'Europa, possono tornare ad avere un ruolo, e ricorda che e' possibile essere alleati senza essere costretti semplicemente, supinamente, ad obbedire. Questa vicenda ricorda che tra alleati, tra gli Stati Uniti e l'Europa, tra gli Stati Uniti e l'Italia, ci si puo' confrontare lealmente sugli obiettivi da raggiungere, sapendo anche marcare differenze e autonomia, avendo anche visioni diverse''.
''Quando sento parlare di Afghanistan ascolto spesso, insieme a molte parole, l'eco della propaganda. Chiedo a tutti che, quando se ne discute, si ricordino che l'Afghanistan e' fame, malattie che uccidono, miseria, milioni di mine, un Paese attraversato da guerra e violenze inaudite, che ha prodotto milioni di profughi''. E' quanto ha detto la senatrice dei Ds Rosa Villecco Calipari, partecipando alla festa provinciale dell'Unita' di Cosenza, circa la situazione in Afghanistan. ''L'Afghanistan - ha aggiunto - e' una delle 'ferite aperte' del pianeta che non si rimarginano senza l'intervento della comunita' internazionale. Ne conosco poche altre cosi', e sono in Africa. La situazione in Afghanistan pone problemi di sicurezza, per l'Occidente e non solo, per quello che significano le minacce dei talebani, di al Qaeda e dei signori della guerra. La comunita' internazionale deve scegliere la via giusta da percorrere, aggiornare ruoli, strategie di intervento, valutare rischi e adottare misure adeguate, ma non puo' voltarsi dall'altra parte. Una comunita' internazionale capace di difendere davvero i valori che proclama, le forze politiche italiane, devono affrontare questioni come quella avendo ben chiaro che e' uno dei luoghi dove possono essere lacerati e morire principi fondamentali della civile convivenza, irrinunciabili diritti dei popoli''. Nel corso del suo intervento Rosa Calipari ha affrontato ai temi relativi alla situazione in Iraq evidenziando che ''il punto non e' se 'la nostra' fosse una missione di pace. Siamo andati per una missione calata in un teatro di guerra, una guerra preventiva, decisa e fatta relegando le Nazioni Unite, l'Unione Europea, in un angolo ,negando loro ogni ruolo, e, si e' visto, lo hanno visto gli stessi americani, l'intervento militare e' stato deciso invocando, paradossalmente, di tutte le nefandezze che potevano essere contestate a Saddam Hussein, quelle che non erano provate''. ''Oggi l'Iraq - ha concluso - e' attraversato non solo dal terrorismo ma anche da una guerra civile''.

Minacce a Dima

10/09 Il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale della Calabria, Giovanni Dima, ha ricevuto nelle settimane scorse, ma la notizia è stata diffusa solamente stamane da un quotidiano locale, delle minacce. La circostanza è stata confermata in serata dallo stesso Dima il quale ha evidenziato che l'episodio è stato "prontamente denunciato alle forze dell'ordine che hanno già avviato le opportune indagini". "E' necessario puntualizzare - prosegue Dima - che si tratta di un'intimidazione avvenuta presso la Federazione provinciale di Cosenza di Alleanza nazionale dove è stata ritrovata una bandiera in cui era testualmente scritto 'Dima via da Cosenza o finirai come Principe'. Ho voluto tenere riservata questa notizia per favorire il corso delle indagini".

Ad Acri la festa provinciale dell’Unità

09/09 "La pace è possibile" è il tema della Festa Provinciale dell' Unità che ha aperto i battenti da oggi ad Acri. Sono previsti gli interventi di Damiano Guagliardi di Rc, di Franco Laratta della Margherita, di Walter Manes della Rnp e di Rosa Calipari. Questa sera si parlerà di "Le politiche europee per lo sviluppo del Mezzogiorno": previsti interventi di Maurizio Feraudo, Oreste Morcavallo, Salvatore Perugini e Gianni Pittella. Domani, nel giorno conclusivo della kermesse, al centro ci saranno i temi legati alla presenza del centrosinistra al governo. Ne discuteranno il sindaco di Acri, Elio Coschignano, Pietro Medaglia, Agazio Loiero, Luigi Marrello, Mario Oliverio, Franco Pacenza e Nicola Adamo.

“Tempo di scelte” per la Margherita in convegno il 12 a San Giovanni

09/09 Per la Margherità "è il tempo delle scelte". E' questo il titolo che la segreteria provinciale di Cosenza ha scelto per concludere la terza festa itinerante. Il 12 settembre, infatti, alle 17, presso la sala convegni del Dino's Hotel di San Giovanni in Fiore, i dirigenti e il comitato cittadino del centro silano hanno organizzato una manifestazione in cui si dibatterà sui mutamenti della politica in Italia. L'incontro sarà concluso dal vicepresidente della Camera dei deputati, Pierluigi Castagnetti. Coordina i lavori la consigliera provinciale Maria Clelia Badolato; interverranno il segretario cittadino, Antonio Perri, i deputati Franco Laratta ed Ennio Morrone; gli assessori regionali, Diego Tommasi e Sandro Principe ed il consigliere regionale Franco Pacenza.

Oliverio (DL) “Con il Governo Prodi il sud ha un ruolo nel Paese”

09/09 ''Con il Governo Prodi il Sud torna ad avere voce e ruolo nella vita economica e sociale del Paese. Per cinque anni dimenticato dall'asse Berlusconi - Bossi - Tremonti, oggi alla Fiera del Levante a Bari, il Premier ha pronunciato impegni seri e duraturi che fanno del Mezzogiorno la priorita' strategica nella programmazione economica''. E' quanto afferma in una nota il parlamentare e segretario nazionale organizzativo della Margherita, Nicodemo Oliverio, circa l'intervento di Romano Prodi oggi a Bari. ''Il ripristino della certezza - ha aggiunto Oliverio - nella erogazione degli incentivi, investimenti in sicurezza ed infrastrutture sono le leve per rilanciare quella che e' la porta dell'Europa sul Mediterraneo. Inoltre, l'annuncio delle risorse provenienti dall'Unione Europea fugano tutti i dubbi di ridimensionamento degli aiuti per le regioni dell'Obiettivo 1''. ''Su questi impegni - ha concluso - dovrebbero riflettere tutti quei parlamentari della Casa delle liberta' eletti nel Sud, che nella precedente legislatura hanno assistito silenziosi alla mortificazione dei nostri territori''

Dima (AN) “Segnali negativi dalla Finanziaria per l’agricoltura regionale”

09/09 "Dalla Finanziaria arrivano i primi segnali negativi per il mondo agricolo. La nuova manovra, infatti, che in queste ore è materia di forte discussione e contrasto nei partiti di governo, contiene elementi preoccupanti sia sul versante dei tagli alla spesa, soprattutto in materia di servizi al cittadino e di trasferimenti agli Enti locali, basti pensare per esempio alle recenti proteste delle Regioni e dei Comuni, sia su quello degli investimenti". E' quanto afferma in una nota il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, Giovanni Dima. "In questo contesto - ha aggiunto - anche l'agricoltura italiana potrebbe subire forti penalizzazioni che non le permetterebbero di essere competitiva nonostante i precisi impegni presi dal Governo Prodi in sede di concertazione con le associazioni dei produttori e di approvazione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. Si rischia in sostanza, soprattutto sul versante della fiscalità, di colpire un settore che avrebbe bisogno di interventi più equilibrati per salvaguardarne specificità e peculiarità legate anche e soprattutto alla stagionalità delle stesse attività agricole". "Quando il governo Prodi - ha proseguito Dima - decide di tassare la compravendita dei terreni agricoli attribuendogli un valore commerciale e non catastale, quando decide di non prendere posizione sulla necessità di stabilizzare l'Irap, permettendo alle Regioni che hanno sforato il tetto di spesa sulla sanità di aumentarla a loro piacimento, quando decide di inserire l'agricoltura nei processi di nuova tassazione, non fa altro che dimostrare disinteresse verso un settore che potrebbe contribuire seriamente alla crescita economica nazionale". "Di fronte a queste prospettive - ha concluso - ci auguriamo che, in sede di definizione della legge finanziaria, si prenda atto della volontà del mondo agricolo di diventare realmente competitivo attraverso l'introduzione di norme strutturali che possano rilanciare un sistema che ha bisogno di interventi concreti non solo sul piano della stabilità e riduzione fiscale ma anche su quello della programmazione e della crescita.

Pittella (DS) “Necessario formare gli europrogettisti”

09/09 "Puntare sulla formazione di euro-progettisti regionali per aggredire l' ingente somma di fondi strutturali destinati alle regioni Obiettivo 1 nel settennato 2007-2013. La Calabria ha le carte in regola per dare, anzi tutto a se stessa, una lezione di reale discontinuità rispetto all' esperienza, non del tutto brillante, di Agenda 2000". E' quanto afferma, in una nota, l' europarlamentare Gianni Pittella, segretario della delegazione Ds al Parlamento europeo. A parere di Pittella, infatti, "la discontinuità rispetto al passato passa attraverso tre leve su cui è ormai inevitabile investire risorse ed intelligenze locali: la modernizzazione della macchina pubblica regionale e periferica; la specializzazione dei funzionari e la formazione di euro-progettisti locali; la cooperazione territoriale ed il rafforzamento del partenariato pubblico-privato". "La modernizzazione della pubblica amministrazione - sottolinea ancora l' europarlamentare - assume un ruolo decisivo nel Mezzogiorno dove appaiono maggiori le condizioni di debolezza della struttura amministrativa. In vista del settennato 2007-2013 occorre superare ritardi considerevoli nella disponibilità di competenze specialistiche per funzioni di carattere tecnico-operativo. Vi è l' esigenza di dotarsi, a livello locale, di staff di euro-progettisti capaci di attuare i programmi non più dilazionabili. Occorrerà pertanto - conclude Pittella - promuovere, con convinzione maggiore rispetto al periodo 2000-2006, la governance multilivello o di settore e una esperienza ancora più avanzate di partenariato pubblico - privato"

Naccarato “Quale credibilità ha la CDL? L’UDC di Follini e Casini è estranea alla destra populista”

08/09 "Quale credibilità potrebbe continuare ad avere un'opposizione, per di più con la pretesa di voler essere interprete delle istanze dei moderati italiani, se continuasse in modo così ostinato rissoso ed intransigente ad operare mettendo da parte il prioritario dovere che una qualunque opposizione responsabile deve sempre avere verso il futuro ed il progresso del proprio Paese?". Se lo chiede Paolo Naccarato, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. "Non so se sia vero che Silvio Berlusconi - dice Naccarato - stia riflettendo se dare una più forte spinta populista fino a scendere nelle piazze come chiedono alcuni settori di Forza Italia, o se stia riflettendo se non sia meglio svoltare definitivamente verso un centro moderato. Vedremo nelle prossime settimane. Ma neppure all'epoca della più dura contrapposizione fra DC e PCI si sono mai visti gli scontri delle scorse settimane. Oggi sembra prevalere la tentazione ad accentuarli da parte dei più facinorosi della CdL, che sembrano prendere il sopravvento, caratterizzando definitivamente questa coalizione come un'alleanza di destra populista nella quale è ovvio che l'UDC non ha più motivo di restare". "Del resto De Gasperi, Moro, Fanfani, Andreotti e Cossiga mai si sarebbero neppure sognati di lasciarsi tentare di scendere in piazza contro il governo del proprio Paese. E bene fanno Pier Ferdinando Casini e Marco Follini - dice Naccarato - a prender nettamente le distanze imboccando in modo sempre più risoluto una strada di sempre maggiore responsabilità politico-istituzionale. Se nei prossimi mesi finirà con il prevalere la linea più intransigente di dura, netta e pregiudiziale contrapposizione, cosa faranno i vari Pisanu, Scajola, Formigoni, Cuffaro e tutta l'ala post-democristana, ormai relegata sempre più ad un ruolo residuale, di Forza Italia?". "Da inguaribile ottimista - conclude Naccarato - voglio sperare invece che, in sempre più ampi settori dell'opposizione, la moderazione prevalga davvero senza ulteriori tentazioni ostruzionistiche, dimostrando di avere a cuore gli interessi del Paese non con le chiacchiere ma con i fatti anche perché il 'muoia Sansone..' potrebbe risultare fatale"

Fuda (Pdm) “Io nella Cdl? Meglio ritirarmi. Attento al travaglio dell’UDC”

08/09 "Alla domanda secca sul mio passaggio al centrodestra, le confido che, se proprio dovessi fare una riflessione sul mio futuro, fermi restando i principi ai quali ho sempre ispirato e continuerò ad ispirare le mie decisioni politiche, preferirei ritirarmi. Questo, sì, sarebbe un vero ritorno a casa". E' quanto scrive il senatore Pietro Fuda in una lettera inviata al direttore di Repubblica, Ezio Mauro, circa un articolo relativo ad un suo possibile ritorno nella Cdl. "La mia storia politica - ha aggiunto - è iniziata undici anni fa, nel 1995, con la candidatura a consigliere regionale della Calabria: fui il primo eletto nella lista di Forza Italia. Nel 2000 gli elettori mi hanno riconfermato il mandato regionale, aumentando i consensi. Nel 2002 mi sono candidato, sempre per Forza Italia, a presidente della Provincia di Reggio Calabria, ed ho ottenuto quasi il 60% dei voti. Dopo aver governato per oltre tre anni, dimessomi a novembre 2005, mi sono candidato in Calabria nella lista Consumatori, che appoggiava Prodi, e sono stato eletto senatore. Mi sono iscritto al gruppo Misto come componente del Partito Democratico Meridionale, di cui sono uno dei soci fondatori. Da aprile di quest'anno ad oggi ho svolto, con lealtà e fedeltà, il mio lavoro a sostegno del Presidente del Consiglio e della coalizione di maggioranza, senza alcuna contropartita, che invece è stata chiesta ed ottenuta da altre formazioni politiche totalmente prive di rappresentanti in Parlamento. La mia scelta, nel cambiare schieramento, ha seguito il mio modo di interpretare la politica, le istituzioni e, soprattutto, la sovranità popolare: ritengo indispensabile che chiunque decida per un cambio politico, lo debba fare sottoponendosi prima al giudizio dell'elettorato, e non venendo meno al mandato ricevuto in rappresentanza elettiva, cioé cambiando il treno in corsa". "Questo - ha proseguito Fuda - è il mio stile: se decidessi di cambiare coalizione prima mi dimetterei, poi comunicherei la mia nuova posizione, sottoponendola, ancora una volta, al giudizio degli elettori. Il pezzo di Repubblica ha suscitato in alcuni suoi colleghi domande piuttosto ovvie, che Le trascrivo insieme alle risposte. La prima riguarda la mia inesistente tentazione per un "passaggio di campo". Spero mi sia concessa, come risposta, una battuta: non mi pare che i cimiteri possano attrarre chicchessia. Nell'area dell'Ulivo, peraltro, ho potuto conoscere ed apprezzare, in questi mesi, il modo di operare di altri colleghi, con i quali continuo a scambiare proficue idee sulla questione meridionale, che mi appassiona in modo particolare, e che mi ha permesso di consolidare ulteriormente il convincimento che esistano soluzioni reali e positive per tutti, nord, centro e sud Italia. Quelle che sono mancate nei precedenti cinque anni di governo. La seconda domanda riguarda il mio giudizio sulle scelte del collega dipietrista". "Fermo restando - ha concluso - che rispetto le idee di tutti, De Gregorio compreso, la mia curiosità politica è stimolata, piuttosto che dalle scelte del singolo, dall'evoluzione dello scenario complessivo, ed in particolar modo dal travaglio dell'Udc"

L’opposizione a Rossano accusa la Giunta di "immobilismo completo”

08/09 "Sono passati tre mesi dall'insediamento del nuovo esecutivo Filareto e non vi è chi non constati l'immobilismo che si respira in città. In tutti i settori di possibile intervento comunale, l'Esecutivo di Centro Sinistra non è stato capace di far minimamente intuire ai cittadini idee proprie ed una propria autonoma capacità progettuale". E' quanto scritto in una nota dei Gruppi consiliari di opposizione di Rossano. "Sindaco ed Assessori - prosegue la nota - continuano a snocciolare sulla stampa dettagli e attività di ordinaria amministrazione. Messi da parte concetti vuoti e propositi irrealistici, e calato un velo pietoso sulle tante inutili passerelle istituzionali di sottosegretari o eurodeputati, non abbiamo ancora avuto l'opportunità di prendere atto della novità "rivoluzionaria" che il Sindaco Filareto avrebbe dovuto trasfondere in ogni settore della macchina comunale. Sostanziale immobilismo, assenza di proprie ed autonome opinioni dell'Esecutivo Filareto, è facilmente registrabile in ogni campo e su ogni questione. Come, ad esempio sull'Enel o sul dibattito relativo ai rigassificatori aperto dall'Assessore Regionale all'Ambiente, il verde Tommasi". "Dalle risposte - è aggiunto nella nota - date nei giorni scorsi dall'Amministrazione Comunale, è emersa la più totale confusione ed astrattezza sulle sorti attuali e future della Centrale di S.Irene. L'unica "novità" l'abbiamo trovata contenuta in una lettera pubblica che il Sindaco ha inviato all'Amministratore Delegato della Spa, chiedendogli espressamente di "garantire l'esistente nella Centrale di Rossano". Probabilmente, conclude la nota, Filareto non sa che la situazione attuale dell'Enel è di quasi chiusura e di progressivo depotenziamento, così come è stato ripetutamente detto e spiegato negli ultimi anni, dalla stessa Enel Spa. La piroetta del Primo Cittadino sulla Torre S.Angelo, magicamente trasformata in Castello. L'unico effetto prodotto da questa pretesa personalistica ed auto-referenziale del Primo Cittadino, imposta anche nel cartellone estivo e ripresa acriticamente dalla stampa, è stata quella di offrire ulteriori spunti ironici per battute sarcastiche da parte della vicina città di Corigliano". "L'uscita pseudo-allarmistica - conclude - dell'Esecutivo sulle "casse comunali vuote", per giustificare la propria incapacità a far fronte, finanziariamente, alle tante, irrealizzabili, promesse elettorali porta a porta".

Di Pietro “La A3 una priorità per il Governo”

07/09 Per il ministro delle Infrastrutture "la Salerno-Reggio Calabria è da ritenere una priorità tra le grandi opere che il Governo vuole realizzare. La fase in corso é di ricognizione su tutta la tratta, sia per quanto riguarda i finanziamenti, sia per la sua realizzazione e quindi l'individuazione dei lotti prioritari. Con senso di responsabilità e di realismo, è in atto una fase istruttoria per quanto riguarda il reperimento delle risorse". Antonio Di Pietro lo ha detto dopo il primo di una serie di incontri con il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, e i tecnici "per discutere delle fasi di realizzazione della Salerno-Reggio Calabria. La volontà del ministro - spiega una nota - è quella di sbloccare la situazione". "Fermo restando l'obiettivo primario di arrivare al completamento dell'opera, è stato ritenuto che la priorità deve essere attribuita a quei lotti, seppur a volte brevi, che consentiranno la chiusura di percorsi rilevanti, con immediati benefici per l'utenza. Privilegiare grandi lotti porterebbe ad un allungamento dei tempi tale da complicare poi l'intera realizzazione dell'opera". Il comunicato del ministero, tracciando un quadro dei lavori di ammodernamento dell'autostrada, indica che "allo stato sono percorribili 121 km", mentre "sono in consegna o in fase di aggiudicazione lavori 200 km e per questi si prevede la realizzazione di: 11 km entro il 2006, entro il primo semestre del 2007 sono previsti altri 39,5 km, nel secondo semestre del 2007 altri 33 km, nel 2008 7 km, in tutto il 2009 108,5 km". L'Anas "ha assunto l'impegno con il ministro di aprire il traffico prima dell'esodo estivo 2007 per circa il 70% del primo Macro lotto che unisce Sicignano ad Atena Lucana e di rendere la strada fruibile e sicura"

Morrone (Udeur) “Assumere i 795 ispettori del lavoro”

07/09 Il Capogruppo dei Popolari-Udeur in Commissione lavoro alla Camera dei deputati, Ennio Morrone, ha presentato un'interrogazione urgente al Ministro del lavoro e delle politiche sociali per chiedere l'assunzione delle 946 persone risultate idonee al concorso indetto nel 2004 per 795 posti di ispettore del lavoro. "I rapporti del Censis e dell'Agenzia delle entrate - sostiene Morrone - hanno rilevato la preoccupante crescita dell'evasione fiscale e del lavoro nero. L'economia sommersa sottrae al fisco italiano circa 200 miliardi di euro l'anno. L'evasione fiscale va combattuta certamente anche con l'intensificazione dei controlli nelle aziende, visto che, a causa del ridotto numero degli ispettori del lavoro, queste subiscono controlli soltanto ogni 35-40 anni". "Data l'assoluta carenza di personale - ha concluso Morrone - in cui versano i servizi ispettivi del Ministero del lavoro e di Enti statali come l'Inps e Inail, sarebbe auspicabile procedere all'assunzione degli idonei al concorso, che ad oggi, sono collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione, in attesa di un assorbimento nei ruoli di propria competenza".

Meduri (DL) “Caduta di stile del Ministro Pecoraro”

07/09 ''Parificare i cacciatori che ogni anno pagano regolarmente le tasse, come e' giusto, per praticare un' attivita' sportiva non condivisa da tutti ovviamente, come tante altre cose nella vita, ma legittima, agli evasori fiscali, e' purtroppo una caduta di stile del ministro Pecoraro Scanio sicuramente non apprezzabile''. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Luigi Meduri, della Margherita, facendo riferimento alla dichiarazione fatta oggi dal Ministro dell'Ambiente. ''Su temi controversi come questo della caccia - ha aggiunto Meduri - i toni non debbono essere alti. Si discute come sta facendo il ministro De Castro e si decide''.

Fedele (FI) “Giuste le proteste in difesa dell’Ospedale di Palmi

07/09 "Credo siano molto giuste, ma sicuramente molto tardive, le proteste che i cittadini di Palmi e la stessa amministrazione comunale stanno portando avanti contro lo smantellamento dell'ospedale". E' quanto sostiene, in una nota, il parlamentare di Forza Italia, Luigi Fedele. "E' da mesi, ormai, che il ridimensionamento dell'ospedale - ha aggiunto - è in atto e chi doveva intervenire non lo ha fatto. Ricordo che, qualche anno fa, durante l'amministrazione di centrodestra, bastava spostare un semplice portantino perché scoppiasse la sollevazione popolare, dei vari comitati, delle associazioni, dell'Amministrazione e chi più ne ha più ne metta. Ci si dimentica, proprio adesso, che sono state l'amministrazione regionale di centrodestra e il sottoscritto, in particolare, a volere potenziare l'ospedale di Palmi tanto da inserirlo nel Piano sanitario regionale in modo che potesse avere una sua connotazione ben precisa. E' quanto mai singolare che, adesso, si vedono sfilare alcuni esponenti del centrosinistra a sostegno non si capisce bene di che cosa. Ed è quanto mai strano notare alcune assenze di chi, qualche anno fa, appunto, sventolava bandiere rosse a difesa dell'ospedale e oggi, pur avendo incarichi prestigiosi, non si fa sentire o abbia interessi per altri territori". "Credo che i cittadini - ha proseguito Fedele - si siano resi conto della realtà e delle promesse da marinaio che, in tutti i settori, ed in particolare nella sanità, questo centrosinistra calabrese va facendo. E' pur vero, e lo dico ancora una volta, che bisogna smetterla con i campanilismi che, purtroppo, hanno portato al degrado la sanità della Piana. Sono anni che parliamo di un nuovo ospedale al centro della Piana e proprio quelli che oggi fanno finta di sostenerlo sono gli stessi che nel passato lo hanno avversato". "Fermo restando - ha concluso - che questo deve essere l'obiettivo finale, è pur vero che, al momento, non si può privare una città come Palmi di alcune divisioni che debbono essere funzionali alle richieste di salute da parte dei palmesi, e non solo. Speriamo che l'amministrazione comunale sia in grado, dialogando con la Giunta regionale, di ottenere qualche risultato, fino adesso così non è sembrato".

Il Presidente Oliverio chiede un incontro al Ministro Bianchi per affrontare i problemi della mobilità”

05/09 Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, ha scritto al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi per sollecitargli la convocazione di un incontro sui temi problemi della mobilità nel territorio dell' ente. La lettera è stata inviata, per conoscenza, anche al presidente della Regione Agazio Loiero, al vicepresidente Nicola Adamo e all' assessore regionale ai Lavori pubblici Luigi Incarnato. "Ho avuto modo di incontrarla - scrive Oliverio - in occasione di una sua recente visita al Porto di Corigliano dove, sia pure brevemente, le ho illustrato le iniziative e le proposte sulle quali l' Amministrazione provinciale di Cosenza, di concerto con le Amministrazioni comunali locali, sta portando avanti in un concreto lavoro di collaborazione, programmazione e progettualità. In quella occasione Le ho consegnato gli elaborati relativi al Piano regolatore del Porto preparati dalla Provincia, pregandola di prendere concretamente in esame il necessario ammodernamento della Ferrovia Jonica e di dare priorità, nei programmi infrastrutturali annunciati dal Governo, alla realizzazione della nuova statale 106 Jonica. Ritengo necessario incontrarla, in particolare, per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco ed elemento di confusione sul problema della realizzazione dell' Aeroporto nella Piana di Sibari". Nella lettera al Ministro il presidente della Provincia di Cosenza fa riferimento ad "alcune sue dichiarazioni che hanno determinato diffuse e polemiche prese di posizione da parte di più soggetti sociali ed istituzionali della nostra Provincia. A tal proposito ritengo utile ricordarle che il progetto dell' aeroporto di Sibari aveva acquisito i pareri tecnici necessari e, in una riunione tenuta presso il Ministero dei Trasporti lo scorso mese di febbraio, sia la Regione, rappresentata dall' Assessore Incarnato che la Provincia di Cosenza, rappresentata dal sottoscritto, avevano espresso con chiarezza la volontà di realizzazione di questa importante infrastruttura. La Provincia in particolare, aveva dichiarato di assumere gli oneri relativi alla gestione e le iniziative più opportune per la individuazione di partners privati disponibili ad investire per la gestione dell' Aeroporto. Altrettanta disponibilità è stata dichiarata dal Comune di Cassano rappresentato dal Sindaco". "Ritengo necessario ed urgente - conclude Oliverio - la convocazione di un incontro per passare alla fase esecutiva del progetto dell' Aeroporto e, per questo, mi permetto sollecitarla affinché, nei prossimi giorni, tenendo conto del suo intenso calendario di impegni, valuti l' opportunità di detta convocazione fissando data e ora della stessa"

Pietro Mancini smentisce Stefania Craxi “La mia candidatura non fu imposta da Bettino”

04/09 (Pietro Mancini) "In una recente dichiarazione, attribuita da un quotidiano calabrese a Stefania Craxi, si sosterrebbe, tra l' altro, che la mia candidatura a Sindaco di Cosenza, nel 1990, sarebbe stata " voluta e imposta " dall' allora segretario del PSI, Bettino Craxi. In realtà, le cose non andarono affatto cosi'. Fu l' allora commissario del PSI in Calabria, il craxiano torinese La Ganga, oggi rutelliano, a chiedermi di rinunciare alla mia candidatura, molto ben avviata e sostenuta dai compagni dell' allora molto forte partito socialista di Cosenza e della provincia, alle elezioni regionali, allo scopo di non turbare gli equilibri e le aspirazioni delle varie correnti craxiane calabresi, in guerra tra loro, e di passare a guidare la lista socialista per il Comune. Per la chiusura della campagna elettorale, Giacomo Mancini e io contattammo l' allora vice - segretario del PSI, Claudio Martelli, che si era dichiarato lieto e disponibile. Ma Bettino, informato da mio zio, Gaetano Mancini, craxiano della prima ora e all' epoca presidente dell' EFIM, fece sapere, cortesemente, che avrebbe inserito volentieri una tappa a Cosenza, tra gli impegni del giro conclusivo della campagna elettorale. E, nella manifestazione pubblica, che si svolse nella sala della Camera di Commercio, intitolata a Pietro Mancini, mio nonno, fondatore del partito socialista in Calabria, il segretario del PSI elogiò e sostenne la mia candidatura. Che qualche giorno dopo fu " voluta e imposta ", gentile on. Stefania, con quello strumento democratico chiamato voto, abrogato dal " Calderolum ", da 4 mila cosentini "

Festa dei giovani DS a Tropea dal 18 al 23 settembre

04/09 "Dal sud al mondo" è il tema della Festa dei giovani del Mezzogiorno, promossa dalla Sinistra giovanile, che si terrà a Tropea ed a Ricadi dal 18 al 23 settembre. Il programma della manifestazione é stato illustrato stamattina a da Francesco Cirillo, della direzione nazionale della Sinistra giovanile; da Carlo Guccione, segretario regionale dei Ds; da Luigi Guglielmelli, segretario regionale della sinistra giovanile calabrese; dal consigliere regionale Brunello Censore e da Giovanni Puccio, della Direzione regionale del partito. "La festa, che prevede dibattiti e spettacoli - ha spiegato Cirillo - intende lanciare una nuova idea di meridionalismo ed un' idea di sud che si rapporta con l' Europa e con il resto del mondo nel bacino del Mediterraneo. Questa - ha aggiunto - è una grande occasione per la Sinistra giovanile, per il partito e per la Calabria. Nel momento in cui si approva la Finanziaria, noi vogliamo portare il nostro contributo". Guccione, dopo avere parlato della festa "come dell' appuntamento più importante in Calabria in occasione della ripresa dell' attività politica", ha ricordato che per la manifestazione è prevista la partecipazione di oltre 500 giovani del Mezzogiorno "che discuteranno - ha sottolineato - dei temi che riguardano il destino ed il futuro del Mediterraneo. Dalla festa usciranno proposte che dovranno essere l' impegno di Ds, Giunta regionale e governo nazionale sui giovani ed è per questo che, alla fine della festa, presenteremo una proposta di legge per i giovani. A livello nazionale questa manifestazione servirà a porre al centro dell' attenzione una serie di tematiche. Parteciperanno uomini di governo e si discuterà di legalità, sviluppo, crisi libanese, ma anche della ripresa della vita politica calabrese". Secondo Censore, "la festa è un' iniziativa importante perché i giovani sono i protagonisti del futuro". "Le potenzialità che possono fare recuperare il gap - ha sostenuto Guglielmelli - sono il Mezzogiorno ed i giovani. Parlare di giovani e Mezzogiorno significa parlare di altri temi, di legalità, di pace. Noi, comunque, abbiamo voluto dedicare questo momento ad un compagno che con noi ha sempre discusso di questo: Lillo Zappia". Puccio ha evidenziato che la festa "giunge a coronamento di una costruzione che il partito sta facendo in Calabria. In questo periodo si sono svolte cento feste dell' Unità - ha aggiunto - che sono state momento di confronto, di dibattito, ma anche di scontro perché sono stati invitati pure rappresentanti politici non appartenenti al centrosinistra". Tra le presenze annunciate quella del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso (18 settembre); di Piero Fassino (21 settembre) e del ministro Luigi Nicolais (22 settembre)

Laratta (DL) propone il limite di due mandati per i parlamentari

03/09 ''Introdurre il limite di due mandati legislativi anche per i parlamentari nazionali e regionali, alla stregua dei sindaci e dei presidenti di provincia''. E' quanto propone il deputato dell'Ulivo Franco Laratta nel corso della festa provinciale della Margherita in corso di svolgimento a Camigliatello Silano (Cs), sottolineando ''la necessita' di un ricambio politico generazionale''. Altro obiettivo da raggiungere, secondo il deputato dell'Ulivo, e' la riforma della legge elettorale regionale. Una riforma che dovrebbe prevedere ''l'eliminazione dei collegi provinciali con conseguente introduzione del collegio unico regionale senza preferenze'', in modo da ''eliminare logiche di campanile che non sono piu' tollerabili'', conclude Laratta.

Cesare Marini (Rnp) “Non necessario l’arresto di Pacenza”

02/09 "La privazione della libertà è uno degli atti più gravi che possono colpire un cittadino, è un evento eccezionale consentito solo in presenza di alcune situazione rigorosamente previste dal rito penale". E' quanto ha affermato l' ex parlamentare Cesare Marini, della direzione Nazionale della Rosa nel Pugno, in relazione alla vicenda che ha visto coinvolto il capogruppo dei Ds alla Regione Franco Pacenza. "Per questi motivi - ha aggiunto Marini - l' arresto di Pacenza è stato un provvedimento non necessario che ha provocato smarrimento e solidarietà. E' necessario di conseguenza rivedere il rapporto tra l' ufficio della Procura e l' organo monocratico del Gip perché si ha la netta sensazione che il filtro che quest' ultimo dovrebbe esercitare sui provvedimento cautelari proposti dalla Procura sia un filtro debole che non assolve allo spirito della riforma". Marini si è poi soffermato sull' uso dei fondi strutturali in Calabria. "Bisogna ammettere - ha sostenuto - che il controllo sull' uso truffaldino dei fondi comunitari è, in Calabria, insufficiente. E' necessario che la Regione assicuri la trasparenza in materia in collaborazione con gli Enti territoriali sub regionali. E' necessario garantire, nella erogazione dei fondi, trasparenza e legalità e il centro sinistra, ne sono certo, saprà evitare il ripetersi di pratiche vergognose".

Lunedì direzione regionale della Margherita

02/09 Direzione regionale della Margherita calabrese lunedì 4 settembre alle ore 11.00 a Lamezia, nelle sale del Grand hotel. All’ordine del giorno della riunione, convocata dal Coordinatore regionale Sen. Franco Bruno, le prospettive politiche regionali, anche alla luce della prossima sessione di dibattito sulla legge finanziaria nazionale. «È questo il tempo giusto – dichiara il Sen. Bruno in vista della direzione regionale di lunedì prossimo – per caratterizzare con forza le politiche di governo della Regione. Esistono tutte le condizioni per impostare un’azione di riforma intorno a tre cardini: rigore, equità, sviluppo. Complessivamente il centrosinistra – partiti, deputazioni e dirigenti locali – può oggi fare scelte coraggiose, anche a costo di qualche tensione sociale, se recupera un’idea centrale nel progetto politico della nuova Calabria. Interrogarsi sui contenuti significa in maniera consequenziale operare scelte ed è questo il compito che oggi sta davanti a noi. Muoversi fuori da questo schema significa tirare a campare e questo in Calabria non è possibile, perché le forze della conservazione e delle rendite di posizione acquisite finirebbero per far ancor di più indietreggiare una regione che non lo merita».

Nasce in Calabria “Oltre il mare-Democrazia partecipativa”

02/09 Si e' costituita a Pizzo, ma avra' sede a Tarsia, a Palazzo Severino, l'associazione politico-culturale ''Oltre il mare per la Democrazia partecipativa''. Presenti l'ex sindaco di Pizzo, Diana Musolino, ed il senatore Pietro Fuda, presidente dell'associazione e' stata eletta all'unanimita' Lilia Infelise, calabrese e gia' direttore dell'Istituto di ricerca e sviluppo Artes di Bologna. L'associazione, che ha un assetto interregionale, con nuclei significativi anche in Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Trentino e Veneto, ''ha lo scopo - spiega Infelise - di essere una sorta di apparato circolatorio di esperienze costruttive di democrazia partecipativa, di innovazione e qualificazione delle espressioni della democrazia rappresentativa in Italia e nell'area euromediterranea''. ''Il problema e' tanto piu' urgente oggi - ha detto ancora Lilia Infelise - in una societa' complessa e bisognosa di una prospettiva che coniughi specificita' locali e visione globale e che individui spazi e forme associative non piu' riconducibili solo ai partiti di vecchia e nuova concezione''. Responsabili dell'associazione per la provincia di Cosenza sono stati nominati Angela Casciaro e Pierluigi Caccuri; per la provincia di Vibo Valentia Amerigo Fiumara e Donatella Bruni; per la provincia di Reggio Calabria Anna Romeo e Francesco Macri' e per la provincia di Crotone Pina Bruni. Presto verranno designati anche i responsabili per la provincia di Catanzaro. In un comunicato si riferisce che ''l'associazione apre le porte ad esponenti del mondo della cultura, delle professioni, delle imprese e del lavoro in genere, ma anche del mondo politico, dei partiti, delle istituzioni, che dichiareranno di condividerne gli scopi, per creare autorevoli spazi di confronto e sviluppo di risposte puntuali ai problemi dei territori''. Secondo Lilia Infelise, ''l'associazione non intende esaurire la sua missione con la costituzione di un eventuale Partito democratico, al quale pure vuole contribuire, bensi' favorire un'autentica e continua azione di sviluppo di intelligenza collettiva, ovvero promuovere capacita' di reciproco ascolto e progettazione di risposte adeguate ai problemi concreti delle diverse comunita' locali''.

Mostra su De Gasperi il 9 ottobre a Catanzaro. Probabile la visita di Prodi

02/09 Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, potrebbe partecipare ad una manifestazione il 9 ottobre a Catanzaro in occasione della cerimonia d'inaugurazione della mostra documentale e fotografica dedicata ad Alcide De Gasperi, sul tema "Un Europeo venuto dal futuro". L'iniziativa é stata voluta dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Sulla presenza di Prodi, secondo quanto riferisce una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria, si è in attesa di una conferma. Alla manifestazione interverranno anche il senatore a vita Giulio Andreotti e la figlia di De Gasperi, Maria Romana. La mostra, che resterà aperta fino al 30 ottobre nel complesso monumentale del San Giovanni, si avvale dell'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Prima dell'inaugurazione, nel Teatro Politeama di Catanzaro, si svolgerà la manifestazione per ricordare la figura di De Gasperi. L'esposizione sarà articolata in diverse sezioni documentali e fotografiche, comprese alcune riviste e periodici dell'epoca (anche calabresi), dedicate all'attività politica di De Gasperi, con particolare attenzione ai suoi viaggi nel Mezzogiorno e soprattutto alle visite in Calabria. "La Fondazione Alcide De Gasperi - è detto ancora nella nota - metterà a disposizione inoltre rara documentazione storica inerente alla storia personale e politica di questo grande statista italiano, prima esponente del Partito Popolare Italiano e poi fondatore della Democrazia Cristiana". "La mostra - ha detto il presidente Loiero - intende commemorare la figura del leader democratico, dalla prima metà del secolo scorso al secondo dopoguerra, quando divenne Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, guida della ricostruzione politica e civile dell'Italia, in un ambito di garantite libertà democratiche, riconquistate dopo la dittatura fascista e il devastante conflitto mondiale. La rassegna documentale proposta, poi, metterà in luce la grande visione politica che ha portato De Gasperi a proporre, assieme ad Adenauer e Shuman, l'integrazione europea come mezzo di pace e di sviluppo del vecchio continente". La realizzazione dell'iniziativa nasce nell'ambito di un Comitato Nazionale istituito nel 2003 dal Ministro dei Beni e le Attività Culturali nel 2003. La Mostra è stata inaugurata a Roma al Vittoriano ed è stata esposta finora a Berlino, Vienna, Strasburgo, tra le città europee mentre in Italia è stata realizzata anche a Milano, Trento, Torino, Bologna, Trieste. Catanzaro, dopo Bari, sarà la seconda città del Sud Italia ad ospitare la mostra che avrà una "personalizzazione" tematica legata proprio al rapporto tra De Gasperi e la Calabria. La Regione ha anche avviato un'intesa, con il Provveditorato agli Studi regionale, affinché tale evento possa essere seguito non solo dalle scolaresche del capoluogo ma anche da altri comuni calabresi. Durante le tre settimane di mostra, si svolgeranno anche dibattiti e cineforum su temi storici e politici che hanno legato l'attività di De Gasperi al Sud come la nascita della Cassa del Mezzogiorno e la Riforma agraria". Alla manifestazione interverranno anche il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo, ed il presidente della Provincia, Michele Traversa.

Giosi Mancini “Di Pietro dica la verità su mio padre e ricostruisca la verità storica su tangentopoli”

01/09 Giosi Mancini, figlia dell'ex segretario nazionale del Psi, Giacomo, in una dichiarazione si rivolge ad Antonio Di Pietro, "di cui apprezzo - afferma - la schiettezza sempre manifestata in altre occasioni", chiedendogli "di ricostruire la verità storica sulla vicenda di Tangentopoli, ed in particolare al ruolo svolto in questo senso da Giacomo Mancini". "A Stefania Craxi, che rispetto e comprendo umanamente per il lutto della perdita del padre - afferma Giosi Mancini - consiglierei di percorrere altre strade, alleggerendosi dal gravoso compito di storica italiana, in particolare di storia socialista. Il 1992 è stato l'anno della fine del PSI. Una vita lunga un secolo, superiore a quella del PCI. Ma perché la fine si è compiuta proprio nel 1992? A questa domanda ritengo non possano rispondere unicamente i figli dei leader socialisti scomparsi, che aggiungono rancori e confusioni inutili. A questa domanda vorrei fosse proprio Antonio Di Pietro a rispondere in quanto testimone diretto. Periodicamente, infatti, la stessa Stefania Craxi e altre signore utilizzano questa menzogna sostenendo che Mancini ha incontrato a Milano Antonio Di Pietro e che da questo incontro l'ex magistrato attivò l'inchiesta Mani pulite". Giosi Mancini fa anche riferimento alle dichiarazioni con cui il vicepresidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, ha fatto anch'egli riferimento di recente alle vicende giudiziarie in cui fu coinvolto Giacomo Mancini. "Ad Adamo - dice la figlia di Mancini - hanno già risposto in modo esauriente gli avvocati Enzo Paolini e Tommaso Sorrentino, chiarendo che mio padre fu assolto nei due processi in cui fu coinvolto a Catanzaro e a Reggio Calabria e che per lui, dunque, non scattò alcuna prescrizione. Suggerisco, comunque, ad Adamo la lettura dell' 'Unita'' a partire dal 1968 quando comparve il termine "mancinismo" e quello ancora più tenero di "califfo" a proposito della splendida campagna elettorale socialista realizzata dall'allora Ministro dei lavori pubblici". (

Fassino alla festa dei giovani DS dal 18 al 23 settembre a Tropea

01/09 Il segretario dei Ds Piero Fassino parteciperà alla Festa dei giovani del Mezzogiorno, promossa dalla Sinistra giovanile, in programma dal 18 al 23 settembre a Ricadi e Tropea. La manifestazione cui parteciperà Fassino si svolgerà il 21 settembre a Tropea. Alla festa è prevista anche la partecipazione del viceministro all'Interno, Marco Minniti. "La Festa dei giovani del Mezzogiorno, inserita nel circuito nazionale delle Feste dell'Unità - si legge in un comunicato - sarà un appuntamento di incontro e confronto per circa 500 ragazze e ragazzi della Sinistra giovanile. Un'occasione per mettere in rete le esperienze, progettare future iniziative comuni, condividere elementi di riflessione, analisi e proposte per fare del Mezzogiorno il motore che consentirà all'Italia di ripartire. Il titolo dell'iniziativa, 'Dal sud al mondo', simboleggia una visione strategica del Mezzogiorno come piattaforma naturale dell'Italia nel Mediterraneo". "Siamo convinti, infatti - sostiene la Sinistra giovanile - che bisognerà intensificare il nostro lavoro per aumentare la proiezione geopolitica dell'Italia e fare del sud un punto di riferimento nell'assetto politico-economico globale". La Festa dei Giovani del Mezzogiorno sarà presentata lunedì prossimo, 4 settembre, alle 11.30, nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà a Lamezia Terme nella sede dell'Unione regionale dei Ds. Alla conferenza stampa parteciperanno il segretario regionale della Sinistra giovanile, Luigi Guglielmelli; il segretario regionale dei Ds, Carlo Guccione; il segretario della federazione provinciale di Vibo Valentia del partito, Franco De Luca; il consigliere regionale Brunello Censore ed Armando Cirillo, dell'esecutivo nazionale della Sinistra giovanile.

Si dimette il sindaco di Diamante, Ernesto Caselli

01/09 Il sindaco di Diamante, Ernesto Caselli, in carica da 14 anni, si è dimesso, dandone comunicazione al segretario comunale. La dimissioni sono state determinate dal fatto che Caselli non poteva più contare sulla maggioranza dei consiglieri comunali. "Non era più possibile - ha detto il sindaco Caselli - andare avanti. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato con me e che in questi 14 anni sono stati al mio fianco per la soluzione dei problemi del paese che, sostanzialmente, ha raggiunto vertici di primo piano nel panorama turistico calabrese".


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