HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Link alle regionali 2005

Notizie di Politica

 

Gentile (FI) “Quali gli ostacoli per l’aeroporto di Sibari?”

30/06 "Vorrei sapere quali sono gli ostacoli che impediscono l' apertura dei nuovi cantieri dell' area aeroportuale di Sibari, dal momento che la sua realizzazione è stata inserita nel Piano regionale dei Trasporti a partire dal 1997, ed è stato reinserito dall' attuale Giunta regionale nelle linee guida del programma di sviluppo della Calabria". E' quanto chiede il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, in un' interrogazione inviata al Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. "Da molto tempo - sostiene Gentile - si parla della redazione del progetto dell' Aeroporto nella Piana di Sibari. La struttura aeroportuale è stata inserita nel Piano regionale dei Trasporti e l' intervento previsto si inserisce coerentemente nel contesto delle strategie di intervento delineate dalla Regione nell' ambito dell' ultimo Programma di Sviluppo del Mezzogiorno, come hanno sempre affermato il vicepresidente della Giunta regionale, Nicola Adamo, ed il responsabile delle infrastrutture della Regione, Luigi Incarnato. Considerando le condizioni di inefficienza che penalizzano fortemente il sistema dei trasporti in Calabria e la necessità di attuare azioni di miglioramento della rete infrastrutturale esistente, questo progetto si propone come intervento finalizzato a migliorare le carenze storiche di infrastrutture interregionali di un' area, che comprende non solo l'Alto, il Basso Ionio ed il Pollino, ma anche parte della Basilicata". "La realizzazione dell' area aeroportuale - conclude Gentile - migliorerebbe notevolmente l'offerta turistica per quantità e qualità, riducendo le distanze dai grandi mercati turistici internazionali. Si andrebbe ad incentivare e promuovere un traffico di affari e di lavoro nei settori produttivi dell' agricoltura, pesca, artigianato e industria manifatturiera fino ad oggi penalizzati dalla 'condizione periferica' dell'area rispetto ai mercati nazionali ed esteri".

Bevacqua (DL) “Rossano e Corigliano verso l’area urbana”

30/06 "La vittoria del centrosinistra nei due maggiori centri jonici, Rossano e Corigliano, costituisce un primo importante passo verso la costruzione di un' area urbana, in realtà già esistente, sulla quale organizzare una nuova e vera fase di sviluppo sociale, economico e produttivo, a partire dalla valorizzazione delle risorse storiche naturalistiche, ambientali e culturali esistenti nel comprensorio". E' quanto afferma Mimmo Bevacqua, coordinatore provinciale della Margherita di Cosenza facendo riferimento ad alcune prese di posizione dei vertici del partito locale. "Uno sviluppo - prosegue Bevacqua - che deve essere perseguito con il fondamentale contributo della società locale, con i suoi corpi intermedi e le sue diverse articolazioni. E' per questo che occorre superare le divisioni, le incomprensioni, i personalismi pensando al futuro in maniera propositiva e responsabile. Al segretario cittadino della Margherita ed al suo gruppo consiliare, ai quali esprimo la vicinanza e la solidarietà del partito provinciale, chiedo di continuare a lavorare, come sempre, con impegno e serenità ed, in particolare, con la capacità di partecipare e condividere l' impegno politico con solo con gli iscritti, ma soprattutto, con la collettività coriglianese". Per Bevacqua "é il momento di capitalizzare, insieme, una fase elettorale favorevole consolidando una presenza politica significativa ed indispensabile per l' esperienza di centrosinistra. Con questi propositi la Margherita saprà farsi interprete delle esigenze della comunità e del territorio, il cui sviluppo diviene obiettivo principale del nostro impegno politico ed istituzionale".

Morrone (Uduer) presenta un Pdl per la Corte d’Appello a Cosenza

29/06 Il parlamentare dell'Udeur Giuseppe Morrone ha presentato una proposta di legge sull' istituzione a Cosenza di una sezione distaccata della Corte di appello di Catanzaro. "La legge - è scritto in una nota - risponde al proposito di garantire maggior efficienza al sistema giudiziario e di rendere la giustizia più accessibile ai cittadini. L' accoglimento della proposta, oltre a risolvere l' annosa querelle che ha visto susseguirsi nel corso degli anni numerose proposte tutte ingiustamente respinte, consentirà di avere nella città capoluogo di provincia non solo una sezione distaccata della Corte di appello di Catanzaro, ma anche della Corte d' assise d' appello, del tribunale per i minorenni e del tribunale amministrativo della Calabria". "Un proposito - conclude la nota - ispirato non a sentimenti campanilistici, o peggio ancora all' intento di determinare una deminutio potestas delle istituzioni sopra richiamate, ma al riconoscimento di una esigenza reale del territorio dell' intera provincia di Cosenza, il quale ci auguriamo possa questa volta trovare accoglimento da parte di tutte le forze politiche".

Amendola (DS) “Il mio impegno per cercare occasioni di sviluppo”

29/06 "Ringrazio Nicola Adamo per gli auguri di buon lavoro e per le sincere parole di apprezzamento che mi ha rivolto". Lo ha detto Franco Amendola, neodeputato dell' Ulivo, in una dichiarazione riportatata in un comunicato diffuso dalla Federazione provinciale di Catanzaro dei Ds. Amendola, che è il segretario provinciale di Catanzaro dei Ds, è subentrato a Nicola Adamo, vicepresidente della Regione con delega all' Economia, che ieri si è dimesso da deputato optando per la carica di consigliere regionale. Il neodeputato ha anche ringraziato "il partito ed i tanti militanti per i numerosi attestati di stima ricevuti che mi impegnano maggiormente - ha detto - nella ricerca di tutte quelle occasioni in grado di consentire maggiore sviluppo economico e sociale del nostro territorio". "Il neodeputato calabrese - è detto nella nota della Federazione provinciale dei Ds - si è distinto negli anni per la sua militanza prima nel movimento sindacale e, successivamente, in quello politico con al centro del suo impegno le tematiche e le trasformazioni nel mondo del lavoro e dei diritti dei lavoratori, specialmente in una regione difficile come la nostra. Lo sviluppo produttivo del territorio coniugato con la tutela del territorio hanno caratterizzato gli anni in cui ha ricoperto la carica di segretario generale della Cgil di Catanzaro-Lamezia. Lo stesso impegno ha profuso anche nella qualità di consigliere regionale nella passata legislatura, distinguendosi per le numerose attività legislative inerenti lo sviluppo, il lavoro, l'ambiente, le fasce più deboli della popolazione. Da circa un anno ricopre la carica di segretario della Federazione provinciale di Catanzaro dei Democratici di Sinistra alla cui guida è stato eletto in un periodo molto particolare della vita del partito chiamato a confrontarsi con le sfide politiche nazionali ma anche con le amministrative di numerosi centri della provincia. Particolarmente significativi, a tale proposito, i risultati conseguiti sia dalla lista dell' Ulivo alla Camera che dei Ds al Senato nelle recenti elezioni politiche. Non meno significative anche le affermazioni registrate dal centrosinistra sia nelle elezioni comunali di Lamezia Terme che a Catanzaro. Nel capoluogo, in particolare, è stato possibile eleggere per la prima volta un sindaco socialista, mentre i Ds sono entrati a far parte della compagine amministrativa. Circostanze niente affatto scontate e che sono state frutto di una lunga e paziente opera di compattamento dello schieramento di centrosinistra intorno a programmi chiari ed efficaci e che ha visto proprio i Democratici di Sinistra, quale partito più importante della coalizione, spendersi direttamente per raggiungere gli attuali e lusinghieri risultati".

Amendola subentra ad Adamo alla Camera. Fedele e Morrone ancora non hanno deciso

28/06 Nicola Adamo, vicepresidente della regione Calabria, si è dimesso da deputato. Con una lettera alla presidenza della Camera, letta in Aula questa mattina dal vicepresidente Pierluigi Castagnetti, ha comunicato la propria 'opzione' per la giunta Loiero. Dopo questa scelta sarà Franco Amendola, primo dei non eletti nella lista dell' Ulivo alla Camera in Calabria a subentrare a Nicola Adamo. Amendola ricopre attualmente l' incarico di segretario provinciale di Catanzaro dei Ds.
"E' ovvio che la scelta fatta non è una semplice e burocratica opzione per risolvere l' incompatibilità tra due funzioni. E' una scelta di evidente responsabilità politico-istituzionale. Ho inteso, con lealtà, tenere fede al mandato conferito dagli elettori nella consultazione regionale del 2005". Ha detto il vicepresidente della Regione Calabria, Nicola Adamo, in relazione alla sua decisione di dimettersi da deputato per mantenere la carica di consigliere regionale. "Quel mandato - ha aggiunto Adamo - era suffragato dalla richiesta di un impegno per adoperarsi in Calabria al fine di operare per le riforme ed il cambiamento. Quel mandato è stato conferito anche sulla base di una chiara espressione del voto attraverso l' indicazione di preferenza. Non può essere sottovalutato il fatto che io sono stato il più votato tra i consiglieri regionali eletti dal centrosinistra in Calabria. Un mandato forte e significativo dal quale sarebbe stato sbagliato fuggire. E' stato altrettanto chiaro, in occasione della formazione della lista dell' Ulivo alle elezioni politiche, che la mia candidatura fosse un atto di sottoscrizione di una responsabilità diretta nell' impegno elettorale per contribuire al successo dell' Ulivo e del centrosinistra in Calabria. Insomma, una vera e propria candidatura al servizio di una battaglia per l' affermazione di un progetto unico di governo del centrosinistra che si svolgesse compiutamente attraverso un' azione congiunta, condivisa e concertata tra Roma e la Calabria. Gli elettori ci hanno dato fiducia. Ora compete a noi essere leali e soprattutto capaci di non deludere le speranze e le attese dei calabresi. Ritengo sia assolutamente giusto e coerente da parte mia a questo fine avere scelto di operare dal Consiglio regionale". "Rivolgo gli auguri di buon lavoro - ha concluso Adamo - al neodeputato Franco Amendola: la sua presenza è una garanzia ed una forza per la deputazione calabrese".
Nicola Adamo, dei Ds, e Carlo Monguzzi, dei Verdi, sono i soli deputati che, al momento, hanno scelto di rimanere nei rispettivi Consigli regionali (il primo della Calabria ed il secondo della Lombardia), rinunciando alla carica di deputato alla quale sono stati eletti in occasione delle scorse elezioni politiche. Adamo ha presentato le dimissioni dalla Camera stamattina, mentre Monguzzi aveva lasciato Montecitorio il 6 giugno scorso. Nicola Adamo, con le dimissioni da deputato, mantiene anche la carica di vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, con delega all' Economia. Monguzzi è il capogruppo dei Verdi nel Consiglio regionale della Lombardia. Ci sono altri due consiglieri regionali della Calabria che sono stati eletti deputati. Si tratta di Luigi Fedele, di Forza Italia, e di Ennio Morrone, dell' Udeur. Entrambi non hanno ancora deciso se restare nel Consiglio regionale o se assumere la carica di deputato.

Tripodi (Psci) “Dalla Calabria un no compatto”

28/06 "I calabresi hanno votato in maniera compatta, massiccia ed univoca contro la proposta di modifica della Costituzione che voleva spaccare il Paese, che voleva aumentare il divario tra nord e sud e che tentava di affossare i principi cardine della nostra carta costituente. La risposta di maturità, intelligenza ed unità del popolo calabrese è stata tale che la percentuale dei NO ha superato l' 80%". E' quanto ha sostenuto Michelangelo Tripodi, segretario regionale del Pdci commentando i risultati del referendum di domenica e lunedì scorsi. "Un bellissimo risultato - prosegue Tripodi - che porta la Calabria ad essere la prima regione in Italia a bocciare la riforma della Costituzione. Dal profondo sud viene una segnale di civiltà e di avanzamento democratico che chiede il vero cambiamento e la svolta. E' stato, dunque, sconfitto il disegno che puntava ad una manomissione della nostra costituzione, che voleva cancellare i diritti e minava la coesione tra le diverse aree geografiche del nostro Paese". Per Tripodi "con il referendum si chiude un' estenuante stagione elettorale che ci consegna un dato significativo ed incontrovertibile: in tutte le tre occasioni l' elettorato ha dato una grande fiducia alla coalizione del centro-sinistra. Da questo dato bisogna partire per fare le vere riforme che servono al Paese, che valorizzino un regionalismo vero all' insegna della solidarietà e della coesione tra aree forti ed aree deboli, che tuteli i cittadini e crei forme di partecipazione e decisione che nascono dal basso"

Chieffallo “Bocciato il progetto perverso di Bossi”

"Rilevo con soddisfazione il grande risultato politico del referendum sulla devolution che, con la vittoria schiacciante del no, ha consentito di bocciare il perverso progetto di Bossi di dividere l' Italia e di emarginare ancora di più il sud con una fantomatica riforma costituzionale imposta dalla Cdl con soli 4 voti di maggioranza". E' quanto afferma Leopoldo Chieffallo, segretario regionale de "I socialisti". "Una riforma totalmente pasticciata - prosegue Chieffallo - che avrebbe certamente moltiplicato i problemi per la nostra fragile democrazia".

Laratta (DL) “La proposta di Legge Lazzati un’importante opportunità”

26/06 ''La proposta di legge del Centro studi Lazzati sul divieto assoluto di propaganda elettorale da parte dei clan mafiosi, e' una opportunita' straordinaria per la crescita civile e democratica della Calabria''. E' quanto ha detto il parlamentare dell'Ulivo, Franco Laratta, nel corso di un intervento pubblico a Cosenza. ''La corruzione, la criminalita' e il malaffare - ha aggiunto - stanno minando la Calabria dal di dentro, la stanno fortemente condizionando ed umiliando piu' di quanto non abbiano fatto la mafia e la camorra in altre regioni del Mezzogiorno. Le radici della 'ndrangheta si fanno sempre piu' profonde, mentre i suoi tentacoli penetrano nelle istituzioni, raggiungendo livelli sempre piu' alti, per questo prima ci libereremo da questa morsa asfissiante prima la Calabria potra' cominciare a respirare e pensare a progredire. Criminalita' organizzata, malaffare e corruzione devono essere combattuti con ogni mezzo, anche utilizzando reparti speciali dell'esercito per controllare quelle vaste parti del territorio che oggi sfuggono al controllo dello stato e sono una sorta di terra di nessuno; occorre soprattutto, per battere la criminalita', una forte spinta morale che parta dal basso, coinvolga i partiti e le istituzioni, provochi una stagione di cambiamento e di rinnovamento: tutti i partiti, di destra e di sinistra, devono sbattere la porta in faccia a quanti tentano di penetrare al loro interno''. ''Ed e' per questo - ha proseguito Laratta - che proprio i parlamentari calabresi e meridionali piu' in generale devono sostenere con determinazione la proposta di legge Lazzati (ferma da due legislature alla Camera) per impedisce alle famiglie mafiose di eleggere nelle istituzioni i loro diretti o indiretti portavoce (pena la decadenza immediata degli eletti). Basta con il sostegno elettorale della criminalità ai candidati, basta con le zone grigie che soffocano la democrazia e delimitano sempre di piu' la libertà in Calabria''.

Referendum, alle 22 ha votato il 35% in tutta Italia. Il 24.8% in Calabria, al Nord il 41%. Si vota fino alle 15

25/06 Alle 22 l’affluenza alle urne per il referendum sulle modifiche alla Costituzione è stato del 35% in scala nazionale. Il nord si conferma come il più lesto a votare con una percentuale del 41%. Al centro ha votato il 37% e al sud, come al solito, la percentuale più bassa con il 25.8%. Nelle isole la percentuale è stata del 27.5%. Domani mattina le urne rimarranno aperte dalle 7 alle 15 dopo di che avverrà lo scrutinio. Di seguito i dati sulle affluenze alle urne alle 22 suddivisi per regione:
Piemonte 39,5%
Valle D'Aosta 32,4%
Lombardia 42,7%
Trentino A.A. 31,4%
Veneto 40,8%
Friuli V.G. 36,1%
Liguria 38,1%
Emilia Romagna 44,1%
Toscana 40,4%
Umbria 36,7%
Marche 37,3%
Lazio 34,7%
Abruzzi 32,4%
Molise 30,2%
Campania 23,9%
Puglia 26,0%
Basilicata 28,3%
Calabria 24,8%
Sicilia 27,8%
Sardegna 26,7%

Malapolitica e sanitopoli, sul caso Fortugno intervengano Prodi e Rutelli

24/06 (Pietro Mancini) In Calabria, la " mala - politica " si sarebbe spinta su un terreno molto inquietante, quello del delitto, commissionato per far pagare a Franco Fortugno la sua elezione a consigliere regionale e la conseguente trombatura di un altro candidato della Margherita, protagonista di un clamoroso " salto della quaglia " dal centro - destra al centro- sinistra. " Ribaltone " al quale tanto Fortugno quanto il governatore della Regione, Agazio Loiero - lo ha rivelato la signora Laganà, vedova del politico di Locri, ucciso il 16 ottobre scorso, ai magistrati di Reggio - erano fermamente, e giustamente, contrari.
Tutti gli indagati hanno il diritto alla presunzione di innocenza e la magistratura e le forze dell' ordine devono continuare a muoversi con rigore, ma senza inutili clamori. Bene ha fatto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria a rifiutarsi di fare il nome dell' esponente politico, cui faceva riferimento, come galoppino elettorale, il presunto mandante dell' assassinio di Fortugno, Alessandro Marcianò, arrestato insieme al figlio, pregiudicato per traffico di stupefacenti. Lo hanno, tuttavia, fatto i giornali : Mimmo Crea, che è subentrato in Consiglio regionale, all' indomani della spietata esecuzione politico- mafiosa di Locri.
Ma, oltre al versante giudiziario, esiste quello politico.
E, in Calabria, gli scontri interni al partito di Rutelli e di Marini, hanno assunto caratteri e toni gravissimi e forsennati. In una telefonata, Luigi Meduri, 65 anni, reggino, ex notabile dc di lungo corso, attuale sottosegretario alle Infrastrutture, definiva il suo collega di partito Fortugno " un idiota, una brava persona, ma che non capisce un c… ". Conversazioni incandescenti e spesso volgari, scontri senza esclusione di colpi sulle nomine nella sanità pubblica, lotte senza quartiere all' interno dello stesso partito : un quadro molto allarmante, che dovrebbe far suonare un campanello d' allarme, a Roma, nel quartier generale dei Dl, ma anche dalle parti di Palazzo Chigi. Certo, oggi la priorità è sostenere il lavoro degli inquirenti e del prefetto De Sena, finalizzato allla riduzione della presenza, proterva e violenta, dell' ndrangheta nella provincia di Reggio Calabria. Ma anche le persone perbene dei partiti dovrebbero interrogarsi sui reali motivi per cui, in Calabria, la qualità dei gruppi dirigenti sia scaduto paurosamente e non si sia sia potuto ( o voluto ? ) arginare l' influenza dei settori inquinanti nella politica. E' accettabile che, nella regione, siano ormai molto poche e marginali le voci di quanti sollecitano i partiti a tornare a scontrarsi sui progetti e sulle idee e a smetterla di pensare unicamente alle poltrone e agli strapuntini, come quell' esponente della Margherita che, al telefono, diceva al suo " capodiniente " : " La Margherita, qua, uno ne prende ? Allora, speriamo che siate voi !.... ".
Ma il primo segnale, quello più atteso, non deve venire da Locri o da Reggio, ma da Roma. Il governo e i due schieramenti devono impegnarsi non per riesumare i partiti della prima Repubblica, rimpianti dal ministro Giuliano Amato, peraltro ben inserito nei nuovi, o per il ritorno ai nani e alle ballerine, di craxiana memoria, che non erano migliori, né meno affamate di comparsate in TV delle " veline " attuali. No, in primo piano va inserito l' impegno, serio e non parolaio, per una profonda riforma, morale e politica, delle organizzazioni partitiche. E per favorire un più penetrante controllo democratico, da parte dei miliatnti e dell' opinione pubblica, sulle decisioni e sulle candidature. E per sottrarre, finalmente, tutte le nomine, dalla RAI di Petruccioli e Cappon sino all' ASL di Locri, dove imperversava questo tale Marcianò, alla " familiarizzazione " della politica, fenomeno tanto diffuso quanto odioso e deprecabile.

Crisi al Comune di Lamezia: dimesso l’assessore al bilancio

24/06 Fabrizio Muraca, assessore al Bilancio del Comune di Lamezia Terme, si e' dimesso stamane dall' incarico. Muraca, esponente del Partito democratico meridionale, ha comunicato la propria decisione con una lettera inviata al sindaco, Gianni Speranza. ''L' evoluzione della crisi - scrive Muraca nella lettera - ed i tempi della sua risoluzione, che di fatto stanno rallentando l' attivita' amministrativa, impongono alla mia responsabilita' politica di dare un contributo chiaro e concreto a te e alla coalizione al fine di uscire dallo stallo politico - amministrativo. Certo che tu e la Giunta apprezzerete il gesto, - conclude Muraca - ti comunico le mie dimissioni dall' esecutivo''. Con Muraca, molto vicino al presidente della Giunta regionale Agazio Loiero e candidato con la lista Codacons alle ultime elezioni politiche, salgono a tre le dimissioni degli assessori della Giunta Speranza. In precedenza, infatti, si erano dimessi il vice sindaco, Antonio Romano e l' assessore ai Beni culturali, Giovanna De Sensi Sestito, indicati entrambi dalla Margherita.

Nicola Adamo si dimette dalla Camera “Il mio impegno per la Calabria”

23/06 "Ho rassegnato ieri le dimissioni da deputato. Ho trasmesso formale comunicazione al presidente della Camera, Fausto Bertinotti, perché in tempi rapidi si possa attivare il procedimento che consente all' aula di prenderne atto". Lo ha riferito il parlamentare dell' Ulivo e vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo. "Ho informato, contestualmente, della scelta - ha aggiunto Adamo - il presidente del gruppo parlamentare, Dario Franceschini, il segretario nazionale dei Ds, Piero Fassino, ed il segretario regionale del partito, Carlo Guccione. Informativa ho dato anche al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, ed al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova". "La scelta - ha proseguito Adamo - è coerente con l' impegno assunto con i calabresi sin dal momento delle formazione delle liste alle elezioni politiche. Fu detto già allora che la mia candidatura sarebbe stata di servizio, un atto di sottoscrizione di una responsabilità diretta e soggettiva per contribuire al successo dell' Ulivo in Calabria. Si conferma, quindi, la lealtà verso il mandato conferito dagli elettori nel 2005 con le elezioni regionali. La lealtà a quel mandato è rafforzata dal convincimento che operare nel Consiglio regionale significa una concreta possibilità per impegnarsi in un processo di cambiamento della nostra Calabria. La carica istituzionale non è il fine di un impegno politico e sociale, é un mezzo per manifestare la propria volontà verso un impegno coerente per obiettivi di rinnovamento e crescita democratica e sociale dei nostri territori". "Per questa ragione, innanzi tutto - ha sostenuto Adamo - non ho mai voluto considerare la mia candidatura alle elezioni politiche come una opportunità per fare affermare ambizioni di 'carriera istituzionale'. Rimango nel Consiglio regionale calabrese perché credo nella possibilità che il centrosinistra sia in grado di non deludere le speranze e le attese che la stragrande maggioranza dei calabresi ha manifestato in più occasioni sin dalle elezioni regionali. Ci sono tutte le condizioni oggettive e le potenzialità perché ciò avvenga; dobbiamo soltanto evitare che ci si adagi ed invece dobbiamo fare in modo di esaltare un protagonismo coerente delle forze che soggettivamente hanno il compito di guidare il cambiamento".

 

Papasso (RNP) “Sull’aereoporto di Sibari Bianchi corregga le sue dichiarazioni”

21/06 "Le dichiarazioni del ministro Bianchi riguardanti l' aeroporto della Sibaritide credo che devono essere immediatamente corrette". E' quanto ha sostenuto, in una dichiarazione, Gianni Papasso, segretario provinciale della Rosa nel Pugno di Cosenza. "Il ministro Bianchi - afferma Papasso - deve sapere che l' aeroporto di Sibari è una infrastruttura che non si vuole realizzare per avere un pennacchio, ma è un' opera necessaria per lo sviluppo socio-economico oltre che della Piana di Sibari, da sempre stata la grande tradita sia dal governo centrale e sia dal governo regionale, anche per l' intera provincia di Cosenza. Diamo atto, ora, alla giunta regionale e, in maniera particolare , all' assessore socialista ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, del prezioso lavoro che sta conducendo per la realizzazione di questa importante infrastruttura". "La pratica dell' aeroporto della Sibaritide, prima della nomina di Incarnato - sottolinea il segretario provinciale della Rosa nel Pugno - dormiva nei cassetti dell' assessorato. Incarnato l' ha ripresa, l' ha fatta adeguare e, dopo un opportuno incontro presso il ministero delle Infrastrutture, ha trasmesso tutta la documentazione integrativa all' Enac e all' Enav per avere i definiti pareri. Pertanto, ora, non può arrivare il ministro Bianchi e interrompere un percorso e un lavoro che negli anni è stato costruito con sacrifici e determinazione. I socialisti che sono stati gli ideatori della proposta fatta propria, successivamente, da tutte le forze del centro sinistra della Piana si batteranno con grande determinazione e in ogni sede per garantire ai cittadini della Sibaritide, del Pollino e di tutta la provincia di Cosenza la realizzazione dell' aeroporto, che è una aspirazione che rappresenta una voglia di riscatto, ma anche e, soprattutto, il mezzo infrastrutturale per il decollo socio agro - turistico di questo comprensorio". "Esprimo fiducia - conclude Papasso - affinché il ministro Bianchi possa rivedere la sua posizione che è tutta personale e che non impegna il centro sinistra e, soprattutto, i socialisti".

Presentato in Provincia un odg sullo scalo di Sibari

21/06 Un ordine del giorno sulla realizzazione dell'aeroporto nella Sibaritide è stato presentato in Consiglio provinciale a Cosenza dai consigliere provinciali dell' Udeur Luigi Garofalo e Gilberto Raffo. "Nella provincia di Cosenza, come del resto in tutto il territorio calabrese, - affermano Garofalo e Raffo - vi è una vera e propria emergenza per quanto riguarda la viabilità e i trasporti. Nella zona di Sibari da tempo è stata prevista la realizzazione di un aeroporto, che secondo le ultime dichiarazioni del Ministro Bianchi, potrebbe restare un aeroporto fantasma". I due consiglieri provinciali dell' Udeur, con il loro ordine del giorno, chiedono al presidente Oliverio e al presidente Principe di intervenire "presso le Istituzioni preposte affinché il progetto di costruzione dell' aeroporto della Sibaritide venga finalmente realizzato, insieme a tutte quelle infrastrutture che sono fondamentali per la rinascita economica del territorio che, da tempo, tutti auspichiamo".

Pignataro (Pdci) “Verrà aumentato l’organico femminile al carcere di Castrovillari”

21/06 "La denuncia forte di questi giorni della Funzione Pubblica della Cgil, la successiva dichiarazione dello stato di agitazione del personale della polizia penitenziaria, i nostri reiterati inviti al Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, e ai dirigenti degli uffici dipartimentali per ottenere un intervento immediato per risolvere la forte situazione di criticità della Casa Circondariale di Castrovillari, hanno prodotto effetti: l' organico femminile verrà aumentato di cinque unità". E' quanto sostiene in una nota Fernando Pignataro, deputato dei Comunisti Italiani. "Si tratta - aggiunge - di un primo risultato positivo che va incontro alle richieste di potenziare l'organico femminile della medesima sezione del Penitenziario del Pollino, che fosse adeguato alle esigenze logistiche e che garantisse alle lavoratrici l'esigibilità dei diritti, carichi di lavoro adeguati, sufficiente copertura dei turni, sicurezza e dignità sul posto di lavoro. Era, difatti, inaccettabile che l'inefficienza dell' Amministrazione penitenziaria pesasse sulle lavoratrici, sulla qualità del servizio, sulla popolazione detenuta. Questa situazione perdurava da tempo e sono rimaste sempre inevase le innumerevoli richieste di potenziamento dell' organico, oppure si è tentato di provvedere con soluzioni tampone, provvisorie, che non hanno risolto il problema. La richiesta del Sindacato di un intervento immediato e risolutivo con l' assegnazione straordinaria di personale femminile effettivo, richiesta che abbiamo inteso sostenere, indicava l' unica strada percorribile per una chiusura della annosa questione". "Oggi - conclude Pignataro - c' è il risultato importante che risolve la vertenza, vigileremo affinché siano rispettati gli impegni presi dal Governo e dalla Direzione penitenziaria in tempi rapidi, per rispondere alle esigenze delle lavoratrici e della qualità del servizio".

Caputo (AN) “Il Sindaco di Rossano usa l’auto dei Sindaco”

21/06 "L' opposizione ha un delicato e fondamentale ruolo da svolgere ed a quel ruolo, di controllo e di stimolo, si atterrà in ogni occasione, senza fare sconti, guardando esclusivamente all' interesse della città. La nostra sarà una opposizione determinata, tesa a far emergere le contraddizioni che, già in questi primi giorni, stanno chiaramente emergendo". E' quanto afferma, in un comunicato, Giuseppe Caputo, già candidato a sindaco del Comune di Rossano e attualmente consigliere di minoranza. "Una contraddizione dopo l' altra - prosegue Caputo - come quella che a che fare con l' antica criminalizzazione delle 'auto blu' (fino a ieri, almeno) da parte di partiti della sinistra e del partito del Sindaco in particolare. Senz' alcun buon senso e senza alcuna responsabilità, per anni, abbiamo dovuto registrare, a proposito delle auto comunali, anche accusa di privilegi. Oggi, prendiamo atto del fatto che, nei suoi primi spostamenti pubblici, da Sindaco, il prof. Filareto si è servito fin dal giorno della sua elezione e si serve di quelle stesse 'auto blu' prese di mira fino a ieri, anche nel breve tragitto di strada che va dalla propria abitazione al Palazzo di Città, entrambi siti nel centro storico". "Si tratta - conclude Caputo - dell' ennesima contraddizione , facilmente prevedibile, che si aggiunge alle altre e che resta sintomatica e anticipatrice delle numerose altre ancora che prenderanno corpo nei prossimi giorni. Per quel che ci riguarda, preserveremo con la massima attenzione, anche nell' attuale ruolo di opposizione, quello stile istituzionale e quel metodo di equilibrio politico al quale, in questi anni, ci siamo scrupolosamente attenuti".

Falbo (AN) “No all’esclusione dell’area del Savuto dalla metropolitana leggera”

21/06 “Alla luce delle recenti determinazioni assunte dall’Amministrazione provinciale, che escludono il comprensorio della Valle del Savuto dal progetto preliminare della Metropolitana Leggera, interveniamo per sollecitare, insieme al Sindaco di Rogliano e consigliere provinciale Giuseppe Gallo che si è già mobilitato, il presidente della Commissione provinciale Traporti Marino Reda e l’assessore Ferdinando Aiello, ad intraprendere le iniziative opportune affinché la stessa Amministrazione e il Presidente Oliverio rivedano la bozza originaria riconoscendo il ruolo che merita l’area a sud di Cosenza”. E’ quanto afferma in una dichiarazione il commissario di AN di Rogliano, Ferdinando Falbo. “Ho già provveduto –prosegue Falbo- ad interessare il capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio provinciale, Pasqualina Straface, per mobilitare il gruppo di An a sostegno della vertenza. Il capogruppo Straface presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione al Presidente Oliverio per verificare le intenzioni dell’Amministrazione provinciale.
A nome di An chiedo al Sindaco di valutare l’opportunità di promuovere una discussione in merito, in Consiglio comunale, fra maggioranza e opposizione, in modo da impegnare trasversalmente le forze politiche e la massima istituzione locale su questo fronte decisivo per lo sviluppo del nostro territorio. Come forza di opposizione daremo il nostro contributo senza tentennamenti”.
“L’area urbana di Cosenza – conclude Falbo- non può fare a meno del Savuto se vuole diventare uno dei più grandi agglomerati urbani del Meridione. Le istituzioni locali hanno il dovere di impegnarsi per favorire un migliore collegamento del nostro comprensorio con il capoluogo e con l’Università. È il momento che l’Ente Provincia, amministrato dalla coalizione de l’Unione che ha nel Savuto una delle sue roccaforti di consenso, s’impegni per far decollare lo sviluppo del territorio favorendo l’uscita dall’isolamento infrastrutturale in cui versa ormai da anni”.

Ennio Morrone (Udeur) querela La Rupa per presunte minacce

20/06 "Ho conferito mandato all' avv. Franco Sammarco, del Foro di Cosenza, di sporgere formale querela nei confronti di Franco La Rupa, di Amantea, consigliere regionale dell' Udeur, per minacce e tentata aggressione". Lo afferma, in una nota, Ennio Morrone, deputato dell' Udeur ed assessore regionale al Personale. Nella nota Morrone riferisce i fatti che lo hanno indotto a sporgere querela contro La Rupa. "Nel corso dell' assemblea regionale dell' Udeur tenutasi sabato scorso a Lamezia Terme, presieduta da Armando Veneto - riferisce Morrone - Franco La Rupa, probabilmente nervoso per l' avvenuta defenestrazione da capogruppo regionale dell' Udeur, interveniva dichiarando che il nostro partito era ormai preda di una famiglia 'che faceva il bello e il cattivo tempo'. Nella mia replica domandavo se la famiglia citata, come dominante il partito, fosse 'normale o mafiosa'. Dopodiché si scatenava il finimondo con il tentativo di aggressione da parte di La Rupa, che si alzava di scatto inveendo contro di me. Lo stesso la Rupa veniva poi bloccato dai signori Santoianni e Malomo, che si interponevano contenendo l' impeto aggressivo di La Rupa. Per di più ricevevo ulteriori minacce da persona non identificata". "Quanto accaduto a Lamezia Terme, di una gravità inaudita - afferma ancora Morrone - rafforza la mia convinzione, a suo tempo esposta con forza alla dirigenza regionale del partito, sull' inopportunità della candidatura alla Regione di Franco La Rupa. La richiesta nasceva dalla profonda convinzione dell' incompatibilità caratteriale, culturale ed etico-politica con me e non certo per preoccupazioni di carattere elettorale". "A proposito poi di vicende e di occupazione del potere a Cosenza, di cui a sproposito parla La Rupa - sostiene ancora il deputato dell' Udeur - mi corre l' obbligo di precisare che il partito da me guidato ha raggiunto il 12% dei consensi, segno tangibile della stima di cui godo e di cui gode il partito a Cosenza. Non così si può dire di Amantea dove 'l' effetto La Rupà ha coinvolto anche l' assessore Mario Pirillo, suo improvvisato alleato nelle scorse amministrative, coinvolgendolo, suo malgrado, in una sonora sconfitta. Né vedo in giro i tantissimi amici che vanta di avere il consigliere La Rupa, probabilmente oramai irreperibili". "Per quanto riguarda infine l' etica politica di cui il 'nostro' si fa portatore - conclude Morrone - rimango in paziente attesa dei consuntivi delle spese da lui sostenute in qualità di capogruppo dell' Udeur nel Consiglio regionale, attesi gli ingenti fondi gestiti, della cui destinazione non ho mai avuto conoscenza, pur facendo parte dello stesso gruppo consiliare. Per i fatti avvenuti è mia intenzione inoltrare esposto ai probiviri del partito per le decisioni di competenza, ritenendo ormai incompatibile, per i motivi su esposti, la convivenza col sign. La Rupa".

Corbelli “In Calabria esiste una questione morale”

20/06 Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha denunciato quello che ha definito la ''questione morale calabrese, un intreccio perverso e inquietante tra politica, affari e, in alcuni casi, criminalita' organizzata, molto piu' grave del 'caso Puglia' esploso oggi con la richiesta del provvedimento di arresto per l' ex presidente Raffaele Fitto''. ''La Calabria e' una polveriera pronta ad esplodere'' ha sostenuto Corbelli che ha parlato anche del ''coinvolgimento di diversi politici calabresi e di alcuni leader nazionali in inchieste pesanti, degli interessi di alcuni esponenti politici nella sanita' e dello scandalo delle candidature, alle ultime elezioni politiche e amministrative, di personaggi gia' condannati con sentenza passato in giudicato, di ex parlamentari, di indagati per gravi reati''. ''In Calabria - ha aggiunto - c' e' una grande e irrisolta questione morale che tutti o quasi fingono di non vedere. Non ne parla nessuno, tranne poche, lodevoli eccezioni. Ci sono in Calabria inchieste in corso su scandali che coinvolgono anche leader politici nazionali. C' e' il caso Fortugno tuttora irrisolto, per quanto riguarda il suo movente politico e i mandanti politici. C' e' quella documentata inchiesta dell' Espresso di qualche mese fa, all' indomani dell' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, che chiamava in causa con nome e cognome diversi politici calabresi, per quanto riguarda i rapporti tra mafia e politica, le frequentazioni di certi politici con elementi della criminalita'. Ci sono le denunce sulla sanita', sulle case di cure private. C' e' un degrado morale e politico spaventoso in questa regione. Occorre imporre come questione centrale quella morale, per denunciare questi scandali. Per cambiare la Calabria e aiutarla ad uscire da questo tunnel occorre affrontare, denunciare e cancellare anche questo degrado morale e politico''.

Pierluigi Misasi aderisce alla Rosa nel Pugno

20/06 Pierluigi Misasi, figlio di Riccardo, dirigente della Democrazia cristiana e più volte ministro, morto nel 2000, ha aderito alla Rosa nel Pugno. Lo ha reso noto il deputato Giacomo Mancini. "Superata la fase elettorale - ha detto Giacomo Mancini parlando a Radio Radicale - stiamo lavorando per rafforzare il progetto della Rosa nel Pugno, che deve essere l'approdo di tutti i socialisti e radicali, ma deve anche rappresentare un polo di attrazione per i fermenti che ci sono nel Paese e che vedono nella nostra formazione politica un riferimento in cui credere e riconoscersi".

Di Pietro contrario alla limitazione sulle intercettazioni

20/06 ''Gia' il fatto che si chieda alla Cdl un aiuto in materia di giustizia mi preoccupa non poco. In realta' bisogna capire che cosa vuole dimagrire, visto che parla di bulimia il ministro Mastella. Se vuole dimagrire l'abuso di pubblicazioni, allora senz'altro si', se vuole dimagrire l'uso delle intercettazioni per combattere il crimine, allora no''. Lo afferma Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture, intervistato dal Gr3. Secondo l'ex Pm ''il problema non e' perche' sono state fatte quelle intercettazioni, ma perche' sono stati commessi quei reati. Forse e' il caso di domandarci perche' tante persone, anche blasonate, si mettono a fare dei lavori illeciti e solo grazie alle intercettazioni vengono scoperte''. ''Il Pm di Potenza - osserva il ministro - fa il suo lavoro e gli altri giudici valuteranno il lavoro che ha fatto. Una cosa e' certa: se si ferma la magistratura, tutti i furbetti del quartierino a cominciare da Tangentopoli, Calciopoli, Mafiopoli, Raiopoli adesso da ultima e Bancopoli e quant'altro non si sarebbero scoperti. Allora, invece di lamentarsi di volta in volta del perche' i magistrati scoprono questi fatti di costume e anche della societa' italiana che sta raggiungendo un decadimento etico, chiediamoci perche' e' accaduto questo. A mio avviso e' accaduto questo perche' chi piu' sta in alto meno rispetta la legge''. Di Pietro smentisce il paragone, fatto da Veneziani tra l'attuale presunto attacco al partito di Fini e quello che subi' 15 anni fa il Psi di Craxi. ''Non ci azzecca proprio niente'' replica il ministro. ''Perche' ne' 15 anni fa ne' adesso si attaccano i partiti, i partiti sono composti da persone, alcune di queste persone non rispettano la legge e le colpe di quelle persone che coprendosi e mascherandosi dietro il ruolo istituzionale di partito fanno affari propri, interessi e intrallazzi''

Mancini (RNP) “Il Governo si impegni a realizzare l’aeroporto di Sibari”

19/06 ''Tra le sfide qualificanti del Governo di Romano Prodi vi deve essere quella di trasformare la Calabria nel ponte tra l' Europa, l' Asia e l' Africa''. E' quanto afferma Giacomo Mancini, deputato della Rosa nel Pugno, che interviene nella discussione circa la realizzazione del nuovo aeroporto di Sibari. ''Per fare questo - sostiene Mancini - la nostra regione, nei prossimi cinque anni, dovra' essere dotata di nuove infrastrutture, tra le quali non puo' non essere inserito un nuovo aeroporto nella provincia di Cosenza. Sono fiducioso che il ministro Bianchi, che autorevolmente rappresenta la Calabria nel governo del Paese, profondera' ogni sforzo in questa direzione. Egli, tra i tanti meriti scientifici acquisiti da rettore dell' Universita' di Reggio Calabria, ha quello di aver proposto la laurea honoris causa in urbanistica a Giacomo Mancini che, da Ministro dei Lavori Pubblici tra l' altro, promosse la realizzazione di una rete capillare di infrastrutture che ruppero l' isolamento della Calabria con il resto del Paese''. ''Il centrosinistra di Moro, di Nenni e di Mancini - aggiunge Mancini - accorcio', per come si diceva all' epoca, l' Italia. Il nostro nuovo centrosinistra dovra' proiettarla nel bacino del Mediterraneo, garantendole un ruolo da protagonista anche attraverso nuovi scali aeroportuali con servizi economici ed efficienti. Ecco perche' il progetto dell' aeroporto di Sibari elaborato in questi anni, che tante aspettative tra i cittadini ha destato, dovra' essere sostenuto dall' azione del Ministro Bianchi e di tutto il Governo''

Guagliardi “Deludenti le intenzioni del Ministro Bianchi”

19/06 ''Considero assolutamente deludenti le intenzioni del Governo nazionale, che il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha esplicitato a Reggio Calabria, rispetto alle opere di ammodernamento infrastrutturale che si intendono avviare nella Sibaritide cosentina''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Damiano Guagliardi, capogruppo di Rifondazione comunista alla Regione. ''Di fronte alla complessa e drammatica condizione di inadeguatezza del sistema dei trasporti in questa importante e vasta area territoriale della Calabria - ha aggiunto Guagliardi - sembra, infatti, che l' unica proposta del Governo sia quella di porre in essere modesti interventi di messa in sicurezza sulla Statale 106 Jonica e sull' adiacente rete ferroviaria, scartando nettamente l' ipotesi della realizzazione dell' aeroporto di Sibari. Ma basterebbe cio' per superare lo stato di crisi infrastrutturale della Sibaritide? Sicuramente no. Evidentemente, il neo Ministro non conosce affatto la condizione di emergenza strutturale dei collegamenti nell'area Jonica''. Per Guagliardi il ministro Bianchi ''ignora completamente la preoccupante sproporzione tra i bisogni dei cittadini e del territorio, tra le vocazioni e le potenzialita' di sviluppo economico della zona, e la marcata scarsita' che il sistema dei collegamenti offre attualmente. L' 'emergenza Sibaritide' richiede, invece, uno sforzo straordinario, sia sul piano progettuale che su quello finanziario. Non si tratta, quindi, di produrre piccoli interventi tampone di aggiustamento, bensi' di ridisegnare lo sviluppo del territorio, attraverso la realizzazione di un nuovo, moderno ed efficiente sistema integrato infrastrutturale. Solo cosi' si potra' dare speranza alle aspettative di sicurezza, modernizzazione e sviluppo dei tanti calabresi della Sibaritide''. ''Al contrario del prof. Bianchi - ha sostenuto ancora il capogruppo del Prc alla Regione - penso, invece, che la realizzazione dell' aeroporto debba essere la priorita' in quanto soltanto essa potrebbe costituire l' immediata e valida risposta alle esigenze del caso. Lo scalo aereo permetterebbe, infatti, il decongestionamento del traffico, soprattutto industriale, sulla tratta gommata e su quella ferrata, che comunque andrebbero ammodernate in modo proporzionato alle esigenze degli utenti. A cio', a mio avviso, andrebbe, inoltre, associato lo sviluppo ed il potenziamento del porto di Corigliano Calabro, che rappresenta un' altra opportunita' di collegamento da non sottovalutare''. ''Solo prendendo in considerazione tali ipotesi ed impegnandosi per la loro concretizzazione - ha concluso Guagliardi - il Governo potra' dare una risposta valida all' 'emergenza Sibaritide'. Diversamente, a mio modesto avviso, sara' solo un buco nell' acqua''.

Dima (AN) “Spero che Bianchi parli per sé”

19/06 ''Speriamo solo che il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, parli a titolo esclusivamente personale e non a nome del Governo Prodi''. Cosi', il coordinatore regionale di Alleanza nazionale, Giovanni Dima, ha commentato le recenti dichiarazioni del Ministro in merito all' inutilita' di realizzare l' aeroporto della sibaritide. ''Vogliamo ricordare - ha sostenuto il coordinatore regionale di An - a quanti proprio adesso dimenticano le promesse fatte nel recente passato che, nelle ultime competizioni elettorali politiche ed amministrative, il centrosinistra provinciale, regionale e nazionale, attraverso i suoi autorevoli esponenti, ha affermato che la Sibaritide rappresenta una realta' importante della Calabria che puo' e deve essere valorizzata attraverso il potenziamento delle sue infrastrutture: tra queste, naturalmente, la costruzione del nuovo aeroporto. Alla luce di queste pubbliche affermazioni suonano, pertanto, incomprensibili le parole del Ministro dei Trasporti soprattutto perche' lasciano strasparire un evidente disimpegno istituzione del governo nazionale su questo territorio e su alcune delicate materie come la creazione di una nuova rete di trasporti pubblici al servizio dei cittadini, del territorio e della sua economia''. ''E pensare - ha proseguito Dima - che proprio sull' aeroporto della Sibaritide siamo riusciti a creare negli anni scorsi una rete di rapporti istituzionali che dalla Regione, agli Enti locali, al Governo nazionale ha permesso di gettare le basi progettuali per la realizzazione di questa importante iniziativa infrastrutturale: il piano regionale dei trasporti, l' individuazione dei finanziamenti, l' acquisizione dei pareri positivi da parte dell' Enac e dell' Enav, l' approvazione del progetto esecutivo hanno rappresentato i cardini di un' idea che potrebbe diventare realta' solo se il centrosinistra mostrera' coerenza politica ed istituzionale''. ''L' auspicio e l' augurio - ha concluso Dima - e' che il territorio non sia mortificato ancora nelle sue legittime aspirazioni e, soprattutto, nella sua legittima ambizione a crescere ed a diventare il crocevia naturale dei traffici commerciali attraverso anche il potenziamento del porto e l' implementazione del trasporto pubblico''

Oliverio (DL) “Sulle intercettazioni è opportuno rispettare la privacy”

19/06 ''E' opportuno che si ponga fine, ritornando a rispettare la legge, alla pubblicazione indiscriminata di intercettazioni telefoniche''. A dirlo e' stato Nicodemo Oliverio, deputato e responsabile organizzativo della Margherita, a proposito delle pubblicazioni di intercettazioni telefoniche apparse sulla stampa in questi giorni. ''Le intercettazioni - ha aggiunto Oliverio - sono un utile strumento di indagine, ma non e' possibile che le pagine dei giornali siano piene di conversazioni telefoniche che spesso non hanno nulla a che fare con le inchieste giudiziarie. Non entro nel merito delle indagini in corso, e ribadisco la piena fiducia nei confronti della magistratura, ma credo che sia un fatto di civilta', e sia alla base della convivenza democratica il pieno rispetto della privacy''. ''Lo Stato - ha concluso Oliverio - deve garantire la tutela, la riservatezza, e la privacy delle conversazioni telefoniche, della corrispondenza tradizionale e di quella attraverso i sistemi informatici quando esse non costituiscono reato''.

Misiti (Idv) “A breve uno studio di fattibilità per l’autostrada jonica”

18/06 ''Italia dei Valori presentera' a breve uno studio di fattibilita' tecnico-finanziario per realizzare in tempi ragionevoli l'autostrada jonica, considerata da molti come l'autostrada dello sviluppo''. Lo afferma, in una dichiarazione, Aurelio Misiti, deputato di Italia dei valori ed ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, facendo riferimento a quanto sostenuto ieri dal Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, secondo il quale ''l' ammodernamento della statale 106 non e' al centro dell' agenda del Governo, anche se e' importante intervenire quanto prima per la messa in sicurezza dell' azienda''. ''Su questo punto - afferma Misiti - non ci siamo. Non si tratta di mettere in sicurezza una statale ma di programmare, costruire e gestire una nuova autostrada, secondo l'Intesa istituzionale quadro sottoscritta nel 2002 tra Regione Calabria e Stato. Se il Governo dovesse seguire l'indirizzo del ministro Bianchi sulla statale 106 si deve sapere che le popolazioni, anche quelle di centrosinistra, sarebbero assolutamente contrarie''. Misiti fa anche riferimento alle affermazioni di Bianchi sul Ponte sullo Stretto ''in merito al quale - afferma Misiti - il pronunciamento del Ministro dei Trasporti e' tombale: non essendo considerata prioritario dal programma dell' Unione, il ponte non si deve realizzare''. ''Da tutto questo - conclude Misiti - si puo' ricavare un insegnamento per tutti gli uomini di governo: prima di pronunciarsi contro una grande opera o a favore di un'altra, vanno conosciuti i precedenti sia di studio che di programmazione. Altrimenti si rischia di trasformarsi in portavoce di una parte e noi sappiamo che opere essenziali per lo sviluppo del Paese non possono essere di parte ma appartengono a tutti''.

Laratta (DL) al Ministro Bianchi “Necessario uno scalo aereo a Sibari”

18/06 ''Sono certo che il Ministro Bianchi non sia veramente convinto che in provincia di Cosenza non serva un aereoporto, anche perche', essendo solo da poche settimane ministro, forse non sa che in questa provincia, come del resto in tutta la Calabria, vi e' una vera e propria emergenza viabilita' e trasporti''. Lo afferma il deputato dell'Ulivo Franco Laratta commentando le affermazioni fatte ieri a Reggio Calabria dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, secondo il quale non e' prevista la realizzazione in Calabria di altri aeroporti. ''L'emergenza dei collegamenti - ha aggiunto Laratta - e' caratterizzata dallo stato precario della nostra autostrada, dalla drammatica situazione della statale 106, della 18 e da una nuova emergenza in cui versa la 107 Cosenza Sila Crotone''. Secondo Laratta, ''l' aereoporto nella provincia di Cosenza, ed essenzialmente nella zona di Sibari, per come da tempo individuato, e' una necessita' per la crescita e lo sviluppo di una vasta area del territorio calabrese''. Laratta ha anche riferito che domani, lunedi, terra' il previsto incontro con i vertici dell'Anas per discutere proprio dell' emergenza viabilita' in provincia di Cosenza. L'Anas inoltre, secondo il deputato, ''e' stata lasciata senza risorse finanaziarie e non e' quindi nelle condizioni di garantire la manutenzione delle strade che allo stato versano in condizione di abbandono''.

Il Ministro Bianchi a Reggio “La A3 una priorità”

18/06 ''L' autostrada Salerno - Reggio Calabria e' sicuramente una delle priorita' del Governo e del sistema di trasporti via terra. Quando avremo il quadro finanziario certo che il ministro Padoa Schioppa fornira' al Governo, saremo in grado di indicare gli interventi che avvieremo''. A sostenerlo e' stato il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria. ''Per quanto riguarda la statale 106 jonica - ha aggiunto Bianchi - l' arteria va sottoposta ad immediati interventi per la messa in sicurezza. Successivamente dovremo affrontare complessivamente l' intero comparto del trasporto sulla jonica insieme al potenziamento non solo via terra, ma anche rendendo efficiente il sistema ferroviario della jonica''.
La realizzazione del Ponte sullo Stretto ''non e' all' ordine del giorno del Governo e neppure tra le sue priorita' poiche' riusciremo a malapena ad affrontare le priorita' che sono indicate nel programma elettorale del centrosinistra''. Ha poi detto il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria. ''Per quanto concerne la Spa Ponte sullo Stretto - ha sostenuto Bianchi - credo che bisogna riorientarne la vocazione. Questa struttura e' depositaria di una straordinaria capacita' di conoscenze tecnologiche ed intellettuali che non puo' essere perduta. Si tratta allora di indirizzare tutte le conoscenze finora acquisite dalla societa' verso la infrastrutturazione di tutta l' area dello Stretto, questione questa che la spa e' sicuramente in grado di affrontare''.
''C' e' la ferma volonta' del Governo Prodi di occuparsi del destino e del futuro di Gioia Tauro''. Lo ha aggiunto il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria a margine di un incontro con il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. ''Siamo in attesa - ha aggiunto Bianchi - di conoscere al piu' presto la situazione finanziaria afferente gli impegni per il potenziamento infrastrutturale del Paese. Dopo di che metteremo concretamente mano a tutte le questioni aperte che riguardano Gioia Tauro, con la convinzione che quell' area e quel porto debbano superare la cosiddetta monofunzionalita', diversificando cosi' il loro utilizzo non solo per la Calabria ma per il Paese e per l' Europa''.
''Con il ministro Bianchi abbiamo fatto una lunga carrellata sugli argomenti che stanno piu' a cuore ai cittadini di Reggio e della Calabria''. Lo ha detto Giuseppe Bova, presidente del Consiglio regionale al termine dell' incontro avuto stamane con il Ministro delle Infrastrutture Alessandro Bianchi, presente l' assessore regionale all' Urbanistica Michelangelo Tripodi. ''E' stato un incontro molto cordiale oltre che di elevato spessore istituzionale - ha aggiunto Bova - nel corso del quale si e' parlato di lavoro, di area dello Stretto, della complessita' di Gioia Tauro, della questione degli imbarcaderi di Reggio e Villa San Giovanni, del sistema aeroportuale dello Stretto, delle Grandi officine riparazioni di Saline, il tutto nel quadro di un progetto che serva a irrobustire le realta' produttive esistenti e a rilanciare in maniera efficace e chiara il complesso del potenziamento infrastrutturale dell' area dello Stretto e della provincia di Reggio Calabria''. ''La nuova pianificazione territoriale regionale - ha sottolineato l' assessore Tripodi - e' ormai cosa fatta. Mi auguro che il Consiglio regionale possa prenderne atto ed approvarla prima della prossima pausa estiva''. Nel corso dell' incontro con i giornalisti il Ministro Bianchi ha parlato del futuro dell' Universita' di Reggio Calabria di cui e' stato rettore fino al mese scorso. ''I candidati alla carica di rettore sono tutti di assoluto valore scientifico - ha sostenuto Bianchi - ma chi parla di bilancio fallimentare riferendosi alla mia esperienza e' uno sprovveduto''.

Borrello e Canino ritirano le dimissioni dall’Udeur

17/06 Antonio Borrello ha ritirato le dimissioni da segretario regionale della Calabria dell' Udeur che aveva presentato all' indomani delle scorse elezioni politiche. Borrello ha comunicato la sua decisione nel corso della riunione del Comitato regionale del partito che si e' tenuta oggi a Lamezia Terme (Catanzaro). ''Mi sono reso conto, sulla base del dibattito svoltosi nel corso della riunione del Comitato regionale - ha detto Borrello - della necessita' di un surplus di responsabilita' in considerazione della fase politica che sta attraversando la Calabria, nell' ambito della quale l' Udeur ha necessita' di esprimersi con l' autorevolezza necessaria che puo' nascere solo da poteri derivanti da legittimiazioni congressuali, come e' accaduto in occasione della mia nomina''. Intanto si e' aperta anche in Calabria la campagna tesseramento dell' Udeur a conclusione della quale saranno celebrati i congressi provinciali e regionale in vista di quello nazionale, previsto per i primi mesi del prossimo anno.
Anche il vicepresidente regionale dell' Udeur, Carmine Canino, ha ritirato le dimissioni che aveva presentato nelle settimane scorse. Lo ha reso noto lo stesso Canino con una lettera inviata al segretario nazionale del partito, Clemente Mastella. ''Alla luce di quanto emerso nel corso del Comitato Regionale, riunitosi oggi - afferma Canino nella lettera - il disagio da me espresso nelle ultime settimane e' rientrato in quanto ritengo, in questo delicato momento, che la compattezza e l'unita' di intenti del e nel Partito, a tutti i livelli, debbano assolutamente passare in primo piano. Va riconosciuto che l' Udeur a Catanzaro ha registrato degli ottimi risultati di crescita e di radicamento politico, in termini numerici, importanti il cui merito e' da assegnare, tra gli altri, al consigliere regionale Mimmo Tallini ed al segretario provinciale, Fulvio Scarpino. Pertanto, in seno al Comitato regionale odierno, ho ritenuto quanto mai opportuno ritirare, le mie dimissioni da vice presidente regionale dell' Udeur. Ritengo quindi definitivamente chiusa la polemica nei confronti degli amici del partito di Catanzaro con l'augurio, pero', che da oggi in poi si lavori con piu' spirito di collaborazione, di collegialita' e di coinvolgimento della base per portare l' Udeur ad essere ancora protagonista, nel presente e per il futuro, per il bene della citta', della provincia e dell' intera regione''.

Assemblea della mozione congressuale “Essere Comunisti” di Rifondazione al Museo del Presente.

17/06 Si è tenuta ieri, presso il Museo del Presente a Rende, un’assemblea provinciale di militanti e dirigenti della Federazione di Cosenza del Partito della Rifondazione Comunista, già appartenenti all’area politico-culturale de “L’Ernesto”, che in occasione dello scorso VI° Congresso si era caratterizzata con la mozione “Essere Comunisti”. “Significativa e numerosa – informa una nota del Coordinamento di Rifondazione Comunista dell’Area ‘Essere Comunisti’ è stata la partecipazione di compagne e compagni provenienti da tutta la provincia, e che si sono ritrovati per fare il punto sulla situazione politica interna al P.R.C., anche alla luce della recente elezione unitaria del compagno Franco Giordano a Segretario Nazionale del Partito. I lavori sono stati introdotti dal compagno Damiano Guagliardi, Capogruppo di R.C. in Consiglio Regionale, e fra i tanti dirigenti provinciali e regionali, sono intervenuti i compagni Rocco Tassone, Segretario Regionale, Angelo Broccolo, Segretario Provinciale, e Biagio Diana, Capogruppo in Consiglio Provinciale. Con la riunione di ieri, l’Area di “Essere Comunisti”, che esprime la maggioranza politica attualmente alla guida della Federazione di Cosenza e del Comitato Regionale della Calabria, ha avviato una nuova fase di riflessione, che certamente proseguirà nei prossimi mesi, sullo stato del Partito a Cosenza ed in Calabria, e sulla volontà politica di instradare un processo di sintesi fra le varie sensibilità e posizioni politiche presenti nella dialettica interna, con l’obiettivo di giungere ad una condizione di unitarietà nel Partito che possa consentire il superamento di contrapposizioni cristallizzate, il rilancio dell’attività politica di Rifondazione Comunista in Calabria, anche alla luce dell’incoraggiante risultato elettorale recentemente conseguito, ed il potenziamento della presenza e del radicamento del Partito nel territorio”.

Laratta (DL) “Bisogna superare l’incertezza del precariato”

16/06 "Bisogna guardare con attenzione al mondo del precariato perché è un fenomeno ampiamente diffuso che getta intere generazioni nell'incertezza più assoluta". E' quanto afferma Franco Laratta, deputato dell' Ulivo e componente della Commissione Lavoro della Camera. Laratta - è detto in una nota - sostiene la proposta di legge volta alla stabilizzazione, attraverso la stipula di contratti a tempo indeterminato, dei lavoratori con contratto di lavoro atipico (Lsu, Lpu, Co.co.co., Co.co.pro. interinali etc), assegni di ricerca o similari, e dipendenti delle ditte e cooperative appaltatrici dei servizi pubblici, operanti nella pubblica amministrazione. Il parlamentare - riporta ancora la nota - ha inteso far pervenire il proprio sostegno ai lavoratori riunitisi oggi in assemblea nazionale a Roma in Campidoglio, assicurando inoltre il suo impegno personale per una rapida calendarizzazione della proposta di legge in Commissione Lavoro a Montecitorio. "La classe politica - ha concluso Laratta - deve tenere conto delle istanze di quanti si sentono oggi privati del diritto ad avere un lavoro stabile che consenta loro di poter pianificare la propria esistenza"

Il Ministro Bianchi a Reggio

16/06 Il Ministro dei Trasporti, prof. Alessandro Bianchi, ad un mese esatto dalla nomina del governo Prodi, è nuovamente a Reggio per una serie di appuntamenti che lo vedranno impegnato nella giornata di venerdì 16 ad incontrare le autorità accademiche ed i principali candidati alla carica di Rettore dell’Università Mediterranea. Sabato 17, alle 9:30, il Ministro incontrerà l’on. Giuseppe Bova, Presidente del Consiglio regionale della Calabria; alle 11:30, sempre presso la sede del Consiglio regionale di via Cardinale Portanova, il Ministro Bianchi terrà una conferenza stampa.

D’Alema “Parlerò del caso Calipari con la Rice”

15/06 Alla vigilia della sua missione a Washington il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha confermato che solleverà con gli Stati Uniti il caso Calipari: "Certamente ribadirò che noi vorremmo una maggiore collaborazione da parte degli Stati Uniti per quanto attiene alla ricerca della verità e, in sede giudiziaria, delle responsabilità della morte di Calipari". In una intervista al Tg5 il vice premier ha aggiunto che si tratta "di una vicenda che riguarda la magistratura", ed ha precisato che il colloquio che avrà con il segretario di Stato Condoleezza Rice "riguarderà la politica". D'Alema si è anche chiesto di non sapere "da questo punto di vista, cosa possa fare il segretario di Stato per garantire la collaborazione dal punto di vista giudiziario". Infatti, ha spiegato, "é un problema che attiene al funzionamento della magistratura indipendente".

Il segretario del PRC Giordano a Cosenza

15/06 "I conti sono in grave disordine. C' è una situazione ereditata dal governo delle destre che è fallimentare". Lo ha detto Franco Giordano, segretario nazionale del Prc, parlando con i giornalisti a Cosenza in merito alla situazione dei conti pubblici e all' allarme lanciato dal ministro Padoa Schioppa. "L' unica cosa che non si può fare - ha aggiunto Giordano - é far pagare i costi della crisi finanziaria drammatica, del costo del paese, sulle spalle del Sud, dei lavoratori, dei giovani disoccupati, dei precari e dei pensionati. Al contrario questi soggetti e queste aree territoriali devono esser risarcite. Va colpita la grande evasione fiscale, la grande evasione contributiva, vanno colpite le rendite, i grandi patrimoni, ma questi soggetti che hanno subito i colpi del governo Berlusconi devono essere risarciti. E questo è la garanzia di un governo di svolta".
"Le dichiarazioni di Bossi sono l' esempio più evidente del tentativo di destabilizzazione del Paese attraverso un' iniziativa che danneggia in particolar modo il Mezzogiorno perché tende a sconquassare l' unità della nazione. Tra l' altro intendono perseguirla con vie non democratiche". Ha aggiunto Franco Giordano, parlando con i giornalisti. "Soprattutto i meridionali - ha aggiunto Giordano - devono andare con tanta forza al voto a gridare il loro no perché quell' operazione punta a determinare elementi di differenziazione di alcuni diritti che sono fondamentali, quali quelli alla sanità e all' istruzione, e poi costruire per via autoritaria un' Italia francamente insostenibile". "Noi - ha concluso Giordano - dobbiamo perseguire con grande forza la via della democrazia"

Laratta “Sacrosante le ragioni dei lavoratori delle Ferrovie delle Calabria”

15/06 "Le ragioni dello sciopero dei lavoratori delle Ferrovie della Calabria in programma domani a Catanzaro sono sacrosante. Nei prossimi giorni investirò della questione il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi al fine di rafforzare ruolo e funzioni delle Ferrovie della Calabria e garantire condizioni di sicurezza lavorativa ai dipendenti dell' importante struttura". Ad affermarlo è stato il componente della Commissione Lavoro alla Camera, Franco Laratta, che in una nota ha espresso la sua "solidarietà e il massimo sostegno ai lavoratori in lotta per salvaguardare le FdC da una crisi senza precedenti". "Comprendo le proteste - ha aggiunto Laratta - di quanti vedono oggi minacciato il proprio posto di lavoro, e ritengo che i lavoratori e le lavoratrici, meritino una risposta certa che vada al dì là dei buoni propositi. C' è bisogno di atti concreti per mettere al riparo un' azienda da un irrimediabile declino, le cui conseguenze sarebbero devastanti sul piano occupazionale. C' è anche bisogno di azioni amministrative che richiamino principalmente il vivo interesse dell' azienda al perseguimento di alti obiettivi, che devono andare in direzione opposta a quelli fissati finora". "Nei prossimi giorni - ha sostenuto il deputato - parlerò con il Ministro dei Trasporti per chiedere un suo impegno diretto a risolvere la profonda crisi che attraversa un settore importantissimo dei Trasporti Pubblici Locali. Sono certo il Ministro, tra l' altro calabrese, saprà mostrare la giusta sensibilità ad un problema che si trascina da anni, cercando una risposta rapida e risolutiva alle aspettative di tanti lavoratori". "Le Ferrovie della Calabria - ha concluso Laratta - sono state per anni il lustro della nostra regione e oggi, per via di alcune scelte non proprio azzeccate, rischiano di diventare una palla al piede della regione, mortificando il ruolo e le professionalità di tante persone che oggi giustamente rivendicano maggiore attenzione e maggiori certezze per il futuro".

I vertici di AN discutono della situazione della Calabria

15/06 Alla presenza del presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, dei responsabili del dipartimento organizzazione, on. Martinelli, e del Dipartimento enti locali, sen. Collino, del coordinatore regionale Dima, dei parlamentari Gasparri, Valentino e Napoli, si è svolta a Roma la riunione dei vertici di An per l'esame della situazione calabrese e l'approfondimento dei temi relativi alle diverse federazioni provinciali. Quanto alle federazioni di Cosenza, di Vibo Valentia - è scritto in una nota - e di Catanzaro, il presidente Fini ha invitato gli attuali responsabili ad assumere iniziative per il rilancio del partito confermando loro fiducia. Per la federazione di Reggio Calabria, anche in vista della prossima scadenza elettorale del capoluogo, il commissario della federazione sen. Valentino ha chiesto ed ottenuto la disponibilità sia del sindaco di Reggio dott. Giuseppe Scopelliti che del capogruppo alla regione avv. Sarra di assumere il ruolo di vicecommissario per potenziare l'azione del partito a tutti i livelli. Per Crotone, il presidente Fini ha preso atto delle irrevocabili dimissioni dell'avv. Domenico Rizza da commissario federale ed ha nominato in sua vece l'on. Pasquale Senatore. Si è inoltre deciso di rinnovare il coordinamento regionale della Calabria. A norma dello statuto - conclude la nota - il coordinatore regionale, d'intesa col presidente del partito, ha proceduto quindi alla nomina dei cinque membri di sua comptenza nelle persone del dott. Renato Caforio, del sen. Franco Bevilacqua, della dottoressa Barbara Brunetti, del dott. Giuseppe Scopelliti e del dott. Michele Traversa. L'on. Dima convocherà l'assemblea regionale perché siano eletti altri cinque membri che unitamente a quelli di diritto avv. Sarra e avv. Campanaro completeranno la nuova struttura.

Lunedì a Lamezia assemblea regionale di Italia dei Valori

15/06 Lunedì prossimo, a Lamezia Terme, è in programma l' assemblea regionale di Italia dei Valori, convocata dal commissario Maurizio Feraudo. All' incontro parteciperanno gli iscritti e i dirigenti oltre a tutti i candidati che si sono impegnati sia alle elezioni politiche che in occasione delle elezioni amministrative. "E' il primo incontro regionale - è scritto in una nota - che si tiene dopo le importanti tornate elettorali che hanno consentito all' Italia dei Valori di conquistare, a livello nazionale, un proprio gruppo parlamentare alla Camera ed un sottogruppo al Senato nonché significativi ruoli nel governo del Paese. Al centro della discussione, a cui prenderà parte il neodeputato Aurelio Misiti, oltre all' analisi del voto amministrativo, che ha fatto sì che il partito esprimesse proprie presenze nei consigli comunali di Cosenza e Crotone e nel consiglio provinciale di Reggio Calabria oltre che in diversi enti minori, anche le iniziative da tenere nell' ultima settimana di campagna in vista del referendum costituzionale del 25-26 giugno". "L' Italia dei Valori - conclude la nota - che ha già programmato e sta tenendo importanti manifestazioni di piazza nelle città capoluogo per sensibilizzare gli elettori a recarsi alle urne per esprimere un 'no' deciso contro la devolution, rinnova così il suo forte impegno a sostegno di una battaglia referendaria che di sicuro sarà vinta con una larghissima partecipazione popolare".

Lunedì comitato regionale dei DS con Migliavacca a Lamezia

15/06 Il coordinatore nazionale dei Ds, Maurizio Migliavacca, concluderà i lavori del Comitato politico regionale del partito che si riunirà lunedì prossimo, 19 giugno, a Lamezia Terme. Ad introdurre i lavori sarà il segretario regionale, Carlo Guccione.

D’Alema “Ci aspettavamo collaborazione dagli USA sul caso Calipari”

14/06 "Ci saremmo aspettati la collaborazione americana con la giustizia italiana nella ricerca della verità e nell'accertamento delle responsabilità". Così il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, sul caso della morte di Nicola Calipari, il dirigente del Sismi ucciso il 4 marzo 2005 a Baghdad mentre portava in salvo la giornalista Giuliana Sgrena. La questione sarà affrontata dal ministro degli Esteri nella sua missione a Washington dopodomani, quando vedrà il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, come ha riferito lui stesso ai giornalisti a margine del suo intervento in Senato. A maggio il Dipartimento di giustizia americano aveva comunicato in modo definitivo, al ministero della Giustizia italiano, di non poter fornire ulteriori informazioni sull' uccisione del funzionario del Sismi oltre a quelle contenute nel rapporto del Multi-National Corps-Iraq, già trasmesso al governo italiano. In pratica è stata la conferma che non sarà accolta la rogatoria della procura di Roma per avere la comunicazione ufficiale dei nomi dei componenti della pattuglia americana che il 4 marzo 2005 aprì il fuoco contro la vettura su cui viaggiava Calipari insieme a Giuliana Sgrena, subito dopo il rilascio della giornalista. A proposito del suo prossimo viaggio negli Stati Uniti D'Alema ha quindi precisato che a Washington avrà modo di chiarire "con i nostri amici americani che il governo Prodi intende ovviamente considerare e considera l'amicizia e l'alleanza con gli Stati Uniti come un pilastro fondamentale della nostra politica estera". Concetto questo spiegato da D'Alema nel corso dell'intervento al Senato: "La centralità dell'alleanza dell' Italia con gli Stati Uniti è fuori discussione". Essa, ha spiegato il responsabile della Farnesina, "costituisce un asse portante della politica estera di un governo che guarda alla vitalità di un' alleanza euro-alantica fondata su un polo europeo solido e più integrato". "Questo governo ritiene anzi - ha affermato D'Alema - che un' Europa unita sia anche per l'America un alleato più utile di un' Europa divisa e fragile. Europei ed americani - ha concluso - hanno in comune molte più cose di quante possano dividerli". Al termine dell'audizione, incalzato dalle domande dei giornalisti in merito all' incontro con la Rice, D'Alema ha detto di non essere "preoccupato", puntualizzando ancora come con "gli Stati Uniti" esistano "tanti elementi in comune su cui discutere e da valorizzare nel confronto". "Loro percepiscono bene - ha chiarito il titolare della Farnesina - cosa voglia dire la nostra novità e cosa si possono aspettare da noi, comunque nessuna preoccupazione". "E poi - ha concluso scherzando - voi sottovalutate le mie capacità di convincimento. Guardate che uno come me, abituato ad avere a che fare con la stampa italiana da tanti anni, può affrontare qualsiasi difficoltà". A 'Foggy Bottom', dove sarà per una colazione di lavoro, il ministro degli Esteri incontrerà oltre alla Rice anche il consigliere per la Sicurezza nazionale, Stephen Hadley.

Laratta “Abolire il voto disgiunto per i Comuni”

14/06 "Abolire il voto disgiunto nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti e ritornare alla doppia preferenza per rafforzare il voto d'opinione". E' quanto propone il deputato della Margherita Franco Laratta che sta preparando una di legge da sottoporre al consenso del Gruppo parlamentare dell'Ulivo alla Camera dei deputati. La proposta di legge tende a modificare il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali 267/2000 circa il metodo di attribuzione dei seggi. "Si tratta - ha aggiunto - di evitare i cosiddetti casi di 'anatra zoppa', in cui un sindaco eletto al secondo turno si trovi con i suoi consiglieri in minoranza, con effetti di chiara ingovernabilità rispetto alla reale volontà degli elettori. Lo spirito della legge vigente nei comuni dovrebbe infatti far prevalere il fattore maggioritario connesso al meccanismo dell'elezione del sindaco rispetto al fattore della mera attribuzione dei seggi in senso proporzionale delle liste di candidati a consigliere. Con questa modifica, sostiene il deputato, si mira a correggere la norma che nella versione attuale, nega il premio di maggioranza alla coalizione che sostiene il candidato sindaco che risulta eletto al secondo turno, e le cui liste non raggiungono al primo turno il 50 percento dei voti". "La legge - ha proseguire Laratta - prevede che in caso di dimissioni contemporanee e simultanee della maggioranza assoluta dei consiglieri, si determina il rinnovo automatico del consiglio comunale e la decadenza del sindaco. Nel caso di un comune in cui un sindaco eletto a pieni voti è costretto a governare con una maggioranza di orientamento opposto a quella del sindaco; tale maggioranza detiene aprioristicamente un potere di destabilizzazione dell'istituzione comunale. In altre parole, si tratta di adottare nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti le stesse norme in vigore per l'elezione del presidente della provincia e dei consigli provinciali nelle cui elezioni gli elettori possono esprimere un voto univoco sia alla coalizione che al candidato presidente. La proposta è finalizzata a dare stabilità e governabilità ai numerosi enti locali che spesso si ritrovano, pur in caso di vittoria elettorale, a dover governare senza avere una propria maggioranza, con conseguenze negative sull'efficienza amministrativa e caso ancora più grave il frequente ricorso a nuove elezioni". "Per migliorare la legge elettorale - ha concluso Laratta - si sta vagliando l'ipotesi di inserire nel nuovo testo anche il ritorno alla doppia preferenza per l'indicazione dei candidati a consiglieri. A tale conclusione si è giunti a seguito di una serie di considerazioni prima fra tutte il condizionamento che la preferenza unica impone all'elettore nei piccoli e medi comuni di rivolgere il proprio voto anzitutto a parenti ed amici escludendo così la possibilità e l'opportunità di esprimere un voto di qualità e di opinione. L'introduzione della seconda preferenza consentirebbe all'elettore più ampia facoltà di scelta che sarebbe in grado di contemperare la propria volontà elettorale su più fronti".

Pietro Mancini, “Prodi continua a distribuire poltrone”

13/06 (Pietro Mancini) Il Professore, facendo imbufalire persino il Sommo Vate della stampa progressista, Eugenio Scalfari, e irritando non poco Macaluso, Pansa e Rinaldi, continua a distribuire poltrone e strapuntini : ben 102, sinora ! L' ultima, quella di sotto - segretario ai Trasporti, è stata regalata a un carneade dello SDI siciliano, tale Raffaele Gentile, premiato per due " meriti " : la assoluta fedeltà a Boselli, il capo del cespuglio radical - socialista, e il risultato assai modesto ottenuto nell' Isola, di gran lunga inferiore al 18 per cento raggiunto a Cosenza dalla " Rosa nel Pugno ". Ma i dirigenti socialisti cosentini, in primis il giovane deputato socialista Giacomo Mancini junior, mio figlio, hanno pagato la grave " colpa " di essere in forte competizione con i capataz della Quercia. E costoro, come lo era Lucianone Moggi nel mondo del calcio, sono gli arbitri dei destini, politici e personali, di tutti gli esponenti dell' affollatissima imbarcazione prodiana.
Restano fuori, dunque, dall' abbuffata alla tavolata dello " sciancato " reggimento ulivista - Scalfari dixit - quanti, nel centro - sinistra, non intendono, sempre e su tutto, come don Vincenzo De Luca - contrastato dal Botteghino, ma plebiscitato dai suoi concittadini sindaco di Salerno - ubbidire ai diktat di D' Alema e degli arroganti dalemini locali. Ma aspirerebbero a una coalizione, che si muova da forza tranquilla e ragionevole e si liberi dalle scorie sinistrorse, che rischiano di contaminare, pericolosamente, la maggioranza. Le scorie, gli snobismi, quell' aria di sussiegosa, e indimostrata, superiorità intellettuale, che ha portato, di recente, un commentatore, che si propone di ispirare le scelte dell' Unione, Michele Serra, a squalificare come " l' ultimo dei rospi " e un " volgare trasformista " il senatore dipietrista di Napoli, Sergio De Gregorio, eletto presidente della commissione Difesa del Senato, anche grazie ai voti del centro-destra. Un parlamentare " colpevole ", soprattutto, agli occhi di Serra e di tanti intellettuali radical - chic, di aver esternato la scellerata e infame convinzione, condivisa peraltro dalla maggioranza dei cittadini e anche ( ahilui ! ) da Luca Cordero di Montezemolo, che il ruolo delle Forze Armate, comprese le amate Frecce Tricolore, vada difeso, rafforzato e non svillanneggiato. A questa sinistra " de lotta e de piazza ", che non è solo folcloristica, come pensa Prodi - che anche nel 1998 si illudeva di controllarne le spinte massimalistiche, e invece ne venne travolto - la migliore risposta l' ha data, urlandola in faccia al capo del cespuglio cossuttian -castrista, Diliberto, il fratello del caporalmaggiore Alessandro Pibiri, ucciso a Nassirya da quelli che l' 82 enne senatrice bertinottiana, Lidia Menapace, ha blandito come i " coraggiosi resistenti iracheni " : " Sbagliate, egregio signor Oliviero, lei e il premier, a continuare a sostenere che i nostri soldati sono andati in Irak a far la guerra e ad occupare quel tormentato Paese ! Mio fratello e i suoi commilitoni si sono recati e sono morti laggiù, per aiutare quelle popolazioni, portando la luce e l' acqua, secondo un preciso mandato affidato alle Forze Armate dal Parlamento e dal governo Berlusconi ! ".
E, fortunatamente, non la pensa come Diliberto e nonna Menapace, ma proprio come Mauro Pibiri, giovane ufficiale in congedo, anche il senatore De Gregorio, attaccato da Michele Serra come " maschio, affarista, cinico, amico di tutti e quindi di nessuno ", tuttavia molto fermo e chiaro quando ha spiegato, rivolgendosi anche al prodiano Arturo Parisi, titolare della Difesa, che ha lanciato l' ennesino penultimatum ( " Nessun militare in Irak ! " ) : " Egregio ministro, se noi scappiamo, subito, corriamo il rischio di lasciarci dietro le spalle una nazione dilaniata. E invece dovremo, anche nei prossimi mesi, preoccuparci del futuro di quelle genti, se non altro per onorare il sacrificio delle 38 vite dei nostri militari, che abbiamo lasciato sul terreno ! ". E Max D' Alema, tanto per cambiare, e soprattutto per coprire le tante difficoltà e contraddizioni della maggioranza sulla ritirata dall' Irak, ha accusato, senza portare alcun riscontro, il Cavaliere di subdoli patti segreti con l' infame guerrafondaio George W. Bush !
Dal momento che, come ha riconosciuto lo stesso Serra, nel suo anatema anti - De Gregorio, la politica non è soltanto " sangue e merda " - ne era convinto l' ex ministro craxiano Rino Formica - Forza Italia e la Casa delle libertà, con abilità e intelligenza, devono intensificare il serrato dialogo con i moderati dell' Unione, già insofferenti per l' incapacità, evidenziata dall' ex presidente dell' IRI nel relegare in posizioni marginali gli estremisti e i tanti comunisti, non pentiti, della sua eterogenea alleanza. Non si tratta, per gli azzurri e per i finiani, di incoraggiare le fughe dall' Unione degli scontenti della mega - lottizzazione, programmata dalle oligarchie progressiste. Bensi' di dimostrare a quei consistenti settori dell' elettorato moderato del centro- sinistra, a quanti hanno scelto Clemente Mastella e Tonino Di Pietro, che i loro voti, sinora, sono stati utilizzati, nella mega - tavolata del Professore e dello squadrone dei suoi famelici 102 commensali, per abbozzare, tra una nomina e l' altra, una politica, sinora assai confusa e velleitaria, che non ci azzecca nulla con le loro richieste. Come ha ben compreso, prima di Scalfari, un indignato, a ragione, Piero Ostellino, quando ha bocciato la poltrona per l'ex terrorista di Prima Linea nell' ufficio di presidenza di quel Parlamento, che intendeva abbattere, concessa al pannelliano D' Elia da quel Romano Prodi che, nel 1978, " facendo ballare un tavolino durante una seduta spiritica, aveva indicato " in Gradoli " ( via ? città ? ) il luogo, dove i brigatisti tenevano prigioniero Aldo Moro ".

Tassone (Prc) “L’Unione vince in Calabria”

13/06 “E’ fatta!!! L’Unione ha vinto nelle tre grandi città calabresi in cui si è svolta la tornata elettorale di ballottaggio per l’elezione dei sindaci ed il rinnovo dei consigli comunali: Catanzaro, comune capoluogo di regione; Rossano e Corigliano Calabro, le due grandi città della sibaritide dove proditoriamente la destra più agguerrita della regione ha tentato di fare breccia in questi anni”. Lo afferma Rocco Tassone segretario regionale di Rifondazione Comunista. “A Catanzaro –prosegue Tassone- , dopo anni di assenza dal consiglio comunale, abbiamo conquistato un consigliere. Sin dall’inizio abbiamo promosso con convinzione e lealtà la coalizione dell’Unione ed il candidato sindaco compagno Rosario Olivo. Abbiamo concretamente contribuito alla formulazione del programma elettorale. L’elettorato ci ha dato ragione.
La stessa cosa è avvenuta a Corigliano Calabro ed a Rossano – seppur senza conquistare la presenza del PRC nel consiglio comunale di Rossano – con i candidati sindaci compagno Armando de Rosis e compagno Filareto. Anche qui possiamo dire di essere stati i promotori delle candidature, dei programmi e dell’alleanza.
A Rende, a Crotone ed alla provincia di Reggio Calabria abbiamo vinto al primo turno. Anche in queste realtà l’apporto di Rifondazione Comunista è stato fondamentale. Adesso il centro-sinistra è maggioranza nella maggior parte delle grandi città calabresi, in quattro province su cinque. Ai presidenti ed ai sindaci neoeletti vanno gli auguri sinceri del PRC.
Il risultato di questa tornata amministrativa, insieme a quello delle elezioni politiche di aprile, ha confermato la fiducia dei calabresi all’alleanza dell’Unione di cui in Calabria siamo il secondo partito per forza elettorale. Con questi risultati ci vogliamo misurare non solo accettando la sfida del governo ma rivendicandola. Per questo riteniamo inaccettabile l’eventuale esclusione del PRC dalle giunte in via di formazione a Crotone, a Rende o nelle altre realtà in cui l’unione si è affermata col nostro fondamentale contributo.

Iovene (DS): “La Calabria sceglie il centrosinistra”

13/06 “L'elezione di De Rosis a Corigliano, la riconquista di Rossano con Filareto e lo straordinario di Catanzaro, dove per la prima volta, il centrosinistra vince le elezioni con Olivo Sindaco, confermano la volontà dei calabresi di chiudere con la lunga e negativa fase del centrodestra, ma anche con i trasformismi ed i comitati d'affari”. Lo ha dichiarato il senatore dei DS Iovene. “Il voto di domenica e lunedì – aggiunge- porta ulteriore aria nuova e spinge ad andare avanti con convinzione e chiarezza nel cambiamento della regione. Ma un altro motivo di soddisfazione per il risultato di Catanzaro riguarda la sconfitta di coloro i quali, per 15 giorni, mi hanno sottoposto a degli attacchi personali, strumentali, volgari ed infondati al solo scopo di distrarre i cittadini e spostare il confronto elettorale dai problemi della città e della sua amministrazione, da parte delle forze responsabili del degrado e del malgoverno del capoluogo di Regione”.

Laratta (DL) “No alla costruzione accanto al Santuario di Cerchiara”

13/06 Franco Laratta, deputato della Margherita, prende posizione, in una nota, contro la costruzione a Cerchiara di Calabria del punto informativo nei pressi del Santuario della Madonna delle Armi. Laratta preannuncia la presentazione di un' interrogazione al Ministro per i Beni culturali, Rutelli, "al fine di scongiurare le colate di cemento e per sapere se la costruzione ai margini della chiesa sia conforme agli obblighi di legge, oltre che rispettosa dei parametri ambientali e artistico-culturali". Dopo una visita nei luoghi sacri, accompagnato dai promotori del comitato costituito contro la realizzazione della costruzione, Laratta, è detto in un comunicato, "si è intrattenuto a lungo presso gli scavi eseguiti a pochi metri dal complesso monumentale, e che secondo i progetti dell' Amministrazione comunale di Cerchiara dovrebbe 'ospitare' il punto informativo oggetto di una estenuante battaglia da parte del Comitato". Alla vista del cantiere edile, il deputato cosentino si è detto "indignato per la proposta progettuale avanzata dalla Giunta Mauro. Una scelta scellerata - ha detto Laratta - che se non rettificata in tempo, rappresenterebbe un vulnus per l' intera comunità religiosa cerchiarese, oltre al deturpamento di un bene così prezioso come il Santuario, che verrebbe, così facendo, devastato". Laratta, in particolare, trova "irragionevole voler costruire un punto informativo del Parco nazionale del Pollino al termine di un percorso ricco di bellezze naturali e storiche e non in punto d'accesso come la logica vorrebbe. In ogni modo non demorderemo e andremo fino in fondo per la difesa del patrimonio artistico e culturale cerchiarese". Al ministro Rutelli Laratta chiederà "sia il blocco urgente dei lavori di costruzione, sia l' apposizione di un vincolo all' edificabilità nelle zone adiacenti il Santuario, al fine di evitare in futuro altri ulteriori scempi". Il vicecoordinatore regionale della Margherita, inoltre, ha chiesto un incontro nei prossimi giorni con i responsabili calabresi della Sovrintendenza. Laratta seguirà l' evolversi delle vicende a stretto contatto con il Comitato, convinto che "la triste vicenda dello scempio debba avere una positivo e rapido epilogo affinché il Santuario ritorni ad essere un eremo ed un luogo di preghiera e riflessione proprio come era stato concepito da chi lo ha eretto".

Adamo (DS) “Il centrosinistra stravince in Calabria”

12/06 ''Ancora una volta in Calabria il centrosinistra stravince''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Nicola Adamo, deputato dell' Ulivo e vicepresidente della Regione Calabria, commentando l' esito del ballottaggio delle elezioni comunali. ''Dopo il grande successo al primo turno - aggiunge Adamo - al ballottaggio si insediano sindaci riformisti nel capoluogo con Rosario Olivo, sindaco di Catanzaro, e nell'area urbana jonica cosentina, con Armando De Rosis a Corigliano Calabro e Franco Filareto a Rossano Calabro. Anche questo turno ha evidenziato quanto grande sia la fiducia riposta dalla maggioranza dei calabresi verso il progetto di governo del centrosinistra''. Secondo Adamo, ''oggi trova conferma la spinta generatrice affermatasi con le elezioni regionali e con l'insediamento del Governo regionale ed espressa successivamente alle elezioni politiche ed alle amministrative. E' la prova di una speranza e di una domanda di cambiamento che abbiamo il dovere di tenere costantemente alta. L' obiettivo e' quello di coniugare stabilita' e qualita' del governo all'insegna di una coerente attuazione politica di innovazione. Anche questo risultato, insomma, ci conforta per insistere e promuovere il cambiamento e la svolta in Calabria''.

Bruno (DL) “Confermata la validità dell’Unione”

12/06 ''Gli elettori calabresi hanno confermato in Calabria la validita' della proposta politica del centrosinistra''. E' quanto sostiene in una nota il senatore Franco Bruno, coordinatore regionale della Margherita. ''I risultati dei ballottaggi, infatti - ha aggiunto -, vedono straordinariamente vittoriosa la coalizione nelle sue espressioni piu' corali, anche dove la destra ha governato per anni: a Catanzaro, capoluogo della regione, e' Sindaco Rosario Olivo, a Rossano Franco Filareto, a Corigliano Armando De Rosis. Siamo soddisfatti anche per il risultato di Cosenza, dove si e' votato al secondo turno per la presidenza di tre circoscrizioni. La vittoria di Giovanna Tartoni, di Giovanni Cipparrone e di Emanuele Sacchetti, insieme a quella di Antonio Farina gia' al primo turno, consentono di completare una squadra che con il Sindaco Salvatore Perugini avra' il compito di lavorare per dare alla citta' un volto rinnovato''.

Laratta (DL) “La vittoria ai ballottaggi dimostra la coesione al progetto dell’Unione”

12/06 ''La vittoria dell' Unione a Catanzaro, Corigliano e Rossano e' il risultato, cosi' come a Cosenza quindici giorni fa, di una forte coesione attorno al progetto politico della nostra coalizione che rispetto a quella del centrodestra, si e' mostrata convinta e animata da una forte volonta' di cambiamento''. E' questo il commento del deputato dell' Ulivo, Franco Laratta, dopo avere appreso i risultati dei ballottaggi in Calabria. ''Questa vittoria - ha aggiunto Laratta - non viene a caso, ma e' la prosecuzione di un processo di rinnovamento avviato con la vittoria di Prodi e dell' Unione a livello nazionale. I dirigenti locali del centrosinistra sono stati bravi a capitalizzare e trasferire nei cittadini calabresi quel senso di fiducia tradito invece dalla politica del centrodestra che ha solo prodotto danni economici e sociali nei territori amministrati. Il nostro progetto, invece, e' stato premiato perche' piu' credibile e perche' sintesi delle diverse istanze sociali''. Particolare soddisfazione Laratta l' ha espressa nei confronti di Rossano, ''una citta' che grazie all' impegno costante e serrato di alcuni dirigenti, torna a rivedere il sole del buon governo''. ''La Margherita di Rossano - ha aggiunto il parlamentare - ha creduto fin dal primo momento nell' esito positivo di questa battaglia, e ha profuso il suo massimo impegno in direzione della vittoria. Al nuovo sindaco Filareto, voglio esprimere le mie piu' vive felicitazioni per una vittoria sofferta, ma ampiamente meritata. Con l' Unione Rossano tornera' ad essere amministrata con serieta' da una classe politica che ha l' ambizione di dare ai rossanesi un futuro migliore''.

Tripodi (PdCI) “Dai ballottaggi grandi soddisfazioni”

12/06 ''Il ballottaggio delle elezioni amministrative ci ha riservato grandissime soddisfazioni. L'elettorato calabrese e' stato davvero generoso nei confronti dei candidati del centrosinistra. Di grandissimo valore sono le vittorie ottenute nei centri nevralgici della regione''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, circa l'esito del turno di ballottaggio alle elezioni comunali. ''Il successo piu' importante - ha aggiunto - e' la vittoria ottenuta dal centrosinistra nella citta' di Catanzaro dove diventa sindaco Rosario Olivo a conclusione di una battaglia durissima che rende ancora piu' felice la conclusione positiva scaturita dalle urne. Inoltre, grandissimo significato rivestono le limpide vittorie di Corigliano con Armando De Rosis, dove si rovescia il risultato del primo turno, e di Rossano con Francesco Filareto, dove il centrosinistra conquista il governo del comune dopo un decennio di predominio della destra. Dopo le sconfitte pesanti delle regionali e delle politiche, il centrodestra subisce una nuova mazzata la sua sconfitta ormai sta diventando un caduta rovinosa ed inarrestabile. E' davvero pesantissimo il giudizio critico che i cittadini hanno maturato contro il centrodestra se anche nelle roccaforti che sembravano inespugnabili come Catanzaro, la cdl subisce una cosi' clamorosa sconfitta''. ''I comunisti italiani - ha proseguito Tripodi - salutano con gioia questi bellissimi risultati che rappresentano una vittoria della democrazia e rivolgono i migliori auguri di buon lavoro a Rosario Olivo, Francesco Filareto e Armando De Rosis che con le loro vittorie incarnano la straordinaria volonta' di riscatto e di cambiamento della Calabria che vuole voltare pagina per aprire una nuova stagione di governo degli enti locali di cui i cittadini devono essere attori e protagonisti. Siamo certi che la nuova fase che si apre in Calabria dara' un apporto fondamentale anche in occasione del prossimo referendum del 25 giugno che costituisce l'ultima tappa di una campagna elettorale lunghissima ed estenuante ma che siamo certi che si concludera' com'e' cominciata e cioe' con la vittoria delle nostre ragioni che per il referendum sono le ragioni del NO alla controriforma della Costituzione''.

Laganà: “Prioritario e urgente il problema della ss106”

12/06 ''E' assolutamente prioritario e urgente affrontare in maniera concreta il problema della strada statale 106 ionica, che continua a mietere vittime su vittime''. Lo sostiene Maria Grazia Lagana', deputato calabrese della Margherita e componente della Commissione Affari sociali della Camera dopo l' incidente stradale accaduto domenica scorsa nei pressi di Siderno in cui ha perso la vita un anziano medico. La deputata della Margherita, e' detto in un comunicato, ''interverra' nelle prossime ore presso gli organi governativi competenti per chiedere appropriate azioni in grado di alleviare i disagi per i cittadini in attesa dell'avvio delle operazioni necessarie per mettere definitivamente in sicurezza e a norma quella che da tempo e' considerata 'la strada della morte'''. ''Serve un'iniziativa immediata e coordinata - aggiunge Maria Grazia Lagana' - capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati per mettersi una volta per tutte all' opera perche' la situazione e' diventata gravissima e attende una soluzione ormai da troppi anni. Verra' chiesto, in particolare, un impegno forte e concreto al sottosegretario alle Infrastrutture, Luigi Meduri, ed al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, dai quali la Calabria si aspetta, sui vari problemi aperti, una risposta tempestiva e iniziative rapide, a cominciare da quello riguardante le disastrate condizioni della 106''.

Loiero incontra i parlamentari calabresi del Governo Prodi

12/06 Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, incontrera' martedì a Roma i componenti calabresi del Governo presieduto da Romano Prodi. Lo rende noto, con un comunicato, l' ufficio stampa della Giunta regionale, aggiungendo che ''procede cosi' con rapidita' il processo di concertazione avviato dai presidenti Prodi e Loiero sul rilancio economico-sociale della Calabria. Appena due settimane dopo l'incontro di Palazzo Chigi, tra Prodi e Loiero, quello di domani sara' il primo vertice di confronto tra l'intera delegazione che rappresenta la Calabria nel Governo ed Agazio Loiero. Tutti i membri dell' esecutivo centrale hanno risposto positivamente all'invito del presidente Loiero per lavorare all' individuazione delle priorita' da affrontare assieme e su cui fare successivamente le necessarie scelte politico-istituzionali e concentrare le risorse finanziarie e gli impegni organizzativi, in modo da stabilire un preciso programma di interventi ed arrivare in poco tempo al risultato''. Alla riunione parteciperanno il ministro dei trasporti Alessandro Bianchi: il viceministro all' Interno Marco Minniti; i Sottosegretari ai Rapporti con il parlamento e alle riforme istituzionali, Paolo Naccarato; alla giustizia, Luigi Li Gotti, e alle infrastrutture Luigi Meduri. All' incontro ci sara' anche il ministro della Giustizia, Clemente Mastella. ''Oltre ad un confronto a 360 gradi sulla realta' istituzionale, economica, sociale e culturale della Calabria - prosegue la nota - al centro del colloquio ci sara' l'agenda operativa della concertazione gia' individuata a Palazzo Chigi nel precedente incontro del presidente Loiero con il sottosegretario di Stato Enrico Letta. Per ridare impulso allo sviluppo economico e sociale della Calabria, per prima cosa, dovranno essere affrontati i problemi che attengono alla stabilizzazione dei lavoratori Lsu ed Lpu; alla logistica del porto di Gioia Tauro ed al sostegno ed allo sviluppo delle 'buone pratiche' interistituzionali attraverso un iniziale processo di affiancamento''.

In calo i votanti ai ballottaggi in Calabria

11/06 Percentuali di votanti nel complesso in calo, in Calabria, rispetto al primo turno nei cinque comuni dove i cittadini sono andati alle urne. Alla rilevazione delle 19, la percentuale di votanti in calo, a Catanzaro, rispetto al primo turno : 28,4 percento contro 36,9 di due domeniche fa. In provincia di Cosenza, l'affluenza alle urne è stata leggermente inferiore rispetto al primo turno a Corigliano Calabro, 29,6 contro 30,5; a Rossano, invece, ha votato il 35,5 percento degli aventi diritto contro il 34,3 di due settimane fa. In Provincia di Reggio Calabria si registra un calo di votanti a Rosarno (25,2 contro 29,7) e un leggero aumento a Taurianova, 27 contro 26,8 del primo turno. Alle ore 12,00 hanno votato il 9,8% degli elettori (14,4% al primo turno); a Rossano il 12,3% (13,3% al primo turno); a Corigliano Calabro il 9,8% (11,3% al primo turno); a Rosarno il 7,1% (8,2% al primo turno) ed a Taurianova l'8% (9,4% al primo turno).

Viceministro Minniti “La cooperazione tra enti e Stato un segnale forte per la sicurezza”

10/06 ''In una Calabria che spesso e' costretta a fare i conti con le ristrettezze delle risorse e con il problema del controllo del territorio oggi da qui, grazie al modello di cooperazione tra enti locali e Stato, viene un segnale molto forte''. E' quanto ha detto Marco Minniti, viceministro dell' Interno parlando con i giornalisti a Catanzaro in occasione della consegna, da parte della Amministrazione provinciale del capoluogo calabrese, dei locali che ospiteranno il Commissariato della Polizia del quartiere Lido. Alla cerimonia, oltre a Minniti, erano presenti il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, il presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa (l' ente ha materialmente consegnato i locali), il prefetto Enrico Laudanna e il questore Romolo Panico. ''Si tratta di un segnale importante - ha aggiunto Minniti - anche se non risolutivo dei problemi della sicurezza in Calabria. Tuttavia abbiamo inteso indicare qui un modo di approccio assai importante anche perche' si realizza attraverso una cooperazione tra gli enti locali e lo Stato nazionale''. Per il viceministro ''questo e' il modello da seguire: Comune, Provincia, Regione e Stato che lavorano insieme sul problema della sicurezza. Questa struttura anche per come e' stata costruita - ha detto ancora Minniti - avra' un rapporto molto forte con i cittadini. Il commissariato, infatti, dovra' diventare uno strumento operativo per il controllo del territorio ma anche un riferimento per quanti sapranno qui di poter contare su un supporto positivo in tema di sicurezza sia per quanto riguarda la criminalita', sia per il contrasto alla criminalita' organizzata''
''La Calabria ha bisogno di un' attenzione particolare perche' sappiamo che il tema della sicurezza nella regione costituisce non uno dei tanti problemi, ma il problema''. Ha poi affermato Marco Minniti ai giornalisti. ''Non c' e' possibilita' di pensare ad uno sviluppo ordinato e serio sul terreno economico e sociale di questa terra - ha aggiunto Minniti - se non c' e' il prerequisito della sicurezza che si ottiene attraverso tanti passaggi che non e' il caso qui di affrontare, perche' avremo modo di approfondire tutto cio' dal momento che il nostro lavoro non sara' episodico ma durera' nel tempo''. Per il viceministro ''il primo tema da prendere in considerazione e' quello del controllo del territorio perche' consente di avere qui uno Stato che si presenta in modo autorevole e forte attraverso una politica di prevenzione e, quando e' il caso, di repressione; dall' altro uno Stato che sia amico dei cittadini. In ogni caso - ha concluso Minniti - oltre al controllo del territorio c' e' bisogno anche di avere un' alta qualita' per quanto riguarda le indagini, di avere una capacita' di leggere con anticipo i fenomeni e maturando una conoscenza approfondita''. ''L' idea di riuscire ad avere piena luce e a raggiungere la verita' sull' omicidio di Franco Fortugno, che ha rappresentato una rottura drammatica per questa regione e una sfida democratica all' intero Paese, costituisce un obiettivo dal quale non verremo mai meno''. ''Da questo punto di vista - ha aggiunto Minniti - c' e' un impegno collettivo del Governo nazionale, della Giunta regionale e di tutte le istituzioni per quella che rappresenta una ferita drammatica nei confronti della Calabria. Il nostro compito e' pertanto di sostenere l' azione delle forze di polizia e della magistratura che stanno lavorando''. Rispondendo ad una domanda sullo stato delle indagini, il viceministro Minniti ha sostenuto che ''il Ministero dell' Interno sostiene e aiuta coloro che sono impegnati in prima fila in questo tipo di iniziativa. E' evidente pero' che tutto e' nelle mani della magistratura che ha dimostrato, me lo si lasci dire, capacita' e competenza. Guardiamo con fiducia e esprimiamo loro il nostro sostegno pieno al lavoro di questi magistrati e delle forze di polizia che collaborano con loro''

Misiti “La mia esperienza a disposizione per il decollo del sud. Sorpresa per le posizioni sul Ponte”

10/06 ''Come deputato di Italia dei Valori dichiaro la mia piena disponibilita' a mettere a disposizione dei membri del Governo la mia esperienza nel campo tecnico-scientifico e amministrativo e sono disponibile a contribuire alla realizzazione delle opere necessarie al decollo dell'economia meridionale''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare di Italia dei Valori, Aurelio Misiti, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. ''A questo fine - ha aggiunto - ritengo indispensabile l'unita' di intenti della deputazione calabrese di maggioranza e di opposizione. Deploro quindi ogni presa di posizione delle personalita' governative o dei parlamentari di ogni partito, che utilizzano i Lavori pubblici come mezzo per fini di parte''. ''Sono pronto - ha concluso Misiti - a fornire tutte le informazioni ed i suggerimenti a coloro - ministri, vice, sottosegretari e parlamentari - che si occupano di realizzare opere utili al territorio calabrese''
''Ritengo che i ministri e i sottosegretari dovrebbero esternare il meno possibile soprattutto in materia di non diretta competenza''. Sostiene inoltre Aurelio Misiti a proposito le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e del sottosegretario alle infrastrutture, Luigi Meduri, relative al collegamento tra Sicilia e Calabria. ''Tuttavia - ha aggiunto - non si puo' non essere sorpresi per le affermazioni estemporanee e riportate dalla stampa quotidiana con le quali si pretende di modificare i Piani nazionali e regionali che hanno definito in modo netto la necessita' di un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, non garantito dalla navigazione''. ''Le proposte estemporanee - ha concluso Misiti - non supportate da lunghi e approfonditi studi economico - trasportistici, possono indurre nell'opinione pubblica elementi di sfiducia verso le Istituzioni''.

La UILP Calabria mobilitata per il NO al referendum

10/06 ''Incentreremo la nostra riunione dei quadri sul referendum confermativo, spiegando ai pensionati le ragioni che il 25 e il 26 giugno ci porteranno a votare no''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uilp della Calabria, Angelo Sergio, che, il 13 giugno a Lamezia Terme, presiedera' una riunione dei quadri dell'organizzazione sindacale. ''Si potrebbe discutere molto - ha aggiunto - sul metodo adottato dal centrodestra per attuare la riforma costituzionale, varata a colpi di maggioranza e senza una larga convergenza di opinioni da cui dovrebbe uscire qualsiasi modifica della Costituzione. A noi, pero', preme sottolineare nel merito il disastro che la riforma causerebbe alle regioni meridionali e in particolare alla Calabria. Ci preoccupa la prospettiva di un'Italia che, con la riforma, si spaccherebbe sempre di piu' a causa di un'erogazione di servizi, sanitari e scolastici prima di tutto, non equi e comunque legati alla forza economica di ogni singola regione. Chi e' povero, quindi, diventa sempre piu' povero e viceversa. Tenderebbero ad aumentare i conflitti di classe e ad accentuarsi le differenze nelle diverse realta' del Paese. Una evidente contraddizione con la prima parte della Carta Costituzionale che afferma l'uguaglianza di tutti i cittadini italiani; una riforma che se ne infischia di quella solidarieta' nazionale che e' stata l'obiettivo dei padri della nostra Costituzione. Ma non e' tutto qui''. ''Questa e' una devoluzione - ha proseguito Sergio - che modifica sia la forma dello Stato che del Governo inserendo la figura di un Primo ministro ''despota'' dai poteri illimitati. Che fine fanno tutte le istituzioni di garanzia? Il Presidente della Repubblica diviene una figura puramente rappresentativa dato che perde il potere di sciogliere le Camere, quello di conferire l'incarico di formare il governo e quello di autorizzare la presentazione dei disegni di legge governativi. Per non parlare poi dell'iter delle leggi. Passando da un bicameralismo perfetto a uno differenziato, diverrebbe tutto piu' confuso e incerto. Inoltre la cosiddetta ''devolution'' comporterebbe una confusione di ruoli tra Stato e Regioni e un aumento dei conflitti tra istituzioni locali e centrali. Le competenze esclusive alle regioni in tema di Polizia amministrativa, Sanita' e Scuola, non sarebbero di fatto tali perche' la riforma prevede che rimangano ampie competenze statali pure in questi campi''. ''Tuttavia, soprattutto in tema di sanita', e' molto pericoloso - ha concluso - il tentativo cui mira la devolution: creare cioe' un sistema che sostituisca il Servizio sanitario nazionale con tanti servizi regionali. Questo sarebbe un reale pericolo perche' potrebbe intaccare il diritto dei cittadini di usufruire delle cure in tutto il territorio nazionale. Per queste ragioni siamo mobilitati per dire no a alla riforma costituzionale. E il no, per riprendere lo slogan nazionale della UilP, sara' un voto per unire e non per dividere il Paese, cosa che questa devoluzione farebbe sin da subito''.

Napoli (AN) torna sul delitto Fortugno “Accertare i legami con la sanità”

10/06 Angela Napoli, deputato di Alleanza nazionale ed ex vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, torna, con una dichiarazione, sul possibile movente dell' omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. ''A distanza di otto mesi dalla barbara uccisione di Francesco Fortugno - afferma Angela Napoli - solo il quotidiano inglese The Guardian ha, fortunatamente, rotto il silenzio che la Calabria tutta ha inteso porre sul caso. Certo non e' piacevole vedere sbattuta la Calabria su quotidiani esteri e presentata come la terra in cui insiste la criminalita' organizzata 'piu' profondamente radicata e piu' potente della mafia siciliana'. Ma dall' indagine del quotidiano britannico emergono notizie altrettanto gravi e pesanti per l' intera Calabria come quella relativa al movente dell' omicidio Fortugno, da legare 'agli sforzi della 'ndrangheta di entrare nella sanita' locale', sforzi agevolati dal supporto elettorale che la criminalita' organizzata avrebbe dato alle forze politiche calabresi del centro-sinistra durante le elezioni regionali del 2005. Il tutto trapela dalle dichiarazioni di un magistrato calabrese che ha inteso mantenere l' anonimato. Queste non sono piu' dichiarazioni rilasciate da me che, pur nella veste di vicepresidente della Commissione antimafia, erano state considerate 'demagogiche e strumentali a fini politici'. Oggi e' un magistrato inquirente che parla a giornali stranieri! E in Calabria perche' il silenzio?''. Il deputato di An, chiede se ''sia stata avviata qualche indagine sul voto di scambio rivolta agli attuali assessori e consiglieri regionali? Perche' nessuno chiede piu', a gran voce, la verita' sull'omicidio Fortugno? Perche' dopo otto mesi il Consiglio regionale calabrese non e' riuscito ad eleggere il suo nuovo Vice Presidente? Chi si vuole continuare a coprire dietro i numerosi 'omissis' nelle dichiarazioni dei due collaboratori di giustizia, peraltro svaniti nel nulla, e pur considerati veritieri?. Dopo l'omicidio Fortugno sembrava che finalmente la Calabria avrebbe potuto avere un po' di verita', giustizia e sicurezza. Purtroppo, dopo otto mesi, finite le manifestazioni, le passerelle e le campagne elettorali, niente di tutto cio'''.

Pietro Mancini “Gli anni di piombo e l’indifferenza dei cattivi maestri”

09/06 (Pietro Mancini) L’ indifferenza e il gelido distacco, con cui Adriano Sofri ha bocciato ( “ troppo rumore - ha scritto sul “ Foglio “ - per un episodio di scarsa importanza “ ) le tante proteste contro l’ ascesa dell’ ex terrorista di Prima Linea, Sergio D’ Elia, alla segreteria dell’ ufficio di presidenza di Montecitorio, sono apparse sconcertanti e deludenti. Liquidare, con sufficienza, la rabbia dei familiari dell’ agente Fausto Dionisi, ucciso a Firenze nel 1978 da un commando, di cui faceva parte l’ attuale deputato pannelliano, e la rivolta dei poliziotti, anche di quelli iscritti ai sindacati di sinistra, che spediranno 3 milioni di cartoline di fermo dissenso al presidente della Camera, Bertinotti, dimostra come sia ancora molto difficile colmare il fossato, che separa le vittime e quanti, negli anni di piombo, impugnarono le “ P 38 “, o giustificarono le azioni terroristiche
Proprio negli stessi giorni in cui il nuovo ministro della Giustizia, Clemente Mastella, si affanna ad annunciare, forse troppo frettolosamente, provvedimenti di clemenza, la spaccatura sul “ caso D’ Elia “ evidenzia la lunga strada, ancora da percorrere, nella società reale prima che nel Palazzo, per avvicinare due mondi ancora cosi’ distanti. E per favorire una vera, autentica e non fittizia, riconciliazione nazionale, alla quale dovrebbero contribuire anche Sofri e gli intellettuali, troppo spesso silenziosi, indifferenti con le vittime, ma comprensivi solo delle ragioni degli ex rivoluzionari.
Prima, i difensori dell’ ex terrorista, nel tentativo di minimizzarne le colpe, hanno sostenuto che D’ Elia, non avendo premuto il grilletto per ammazzare Dionisi, dovrebbe essere considerato meno responsabile rispetto ai suoi compagni assassini. Un argomento assurdo e controproducente, perché nessun codice penale prevede che al mandante o all’ ideatore di un delitto venga inflitta una pena più lieve rispetto al killer.
Poi, si sono levate le voci di chi, come la ex terrorista fascista, Francesca Mambro, assurdamente, è arrivata a sostenere che il parlamentare radicale rappresenterà, meglio di altri colleghi, alla Camera dei deputati, anche i parenti delle vittime, per aver vissuto il dolore e l’ isolamento negli anni del carcere. E, per ultima, ecco la freddezza di Sofri, che non ha fatto una piega di fronte alle urla strazianti dei parenti del povero servitore dello Stato. Queste reazioni danno ragione alla scrittrice Barbara Spinelli, che qualche mese fa, in un suo commento su “ La Stampa “, intitolato “ Gli assassini sono tanto di moda “, acutamente osservò : “ Questo voler voltar pagina è proprio delle élites politiche, culturali, giornalistiche, che circondano tanti fatti del nostro passato e tante distorsioni presenti con una cintura fatta di neutralità, di indifferenza compiacente, di svilimento di ciò che costituisce reato. L’ Italia è un Paese, che non tende a fare i conti con la propria storia e che neppure sa chiuderla con i necessari riti di passaggio : disinvoltamente, usa lasciarli in sospeso. Gli ex terroristi lo sanno, e ne profittano : vorrebbero apparire diversi, ma non sono che il sintomo di una malattia nazionale “.
Ma il compito di curare e di lenire le tante e dolorose ferite, aperte nel corpo della società dai brigatisti e dai “ cattivi maestri “, che esaltarono la “ geometrica potenza“ degli attacchi al cuore dello Stato, non spetta ai familiari dei morti e dei feriti. Costoro, come gli altri cittadini, compresi gli ex terroristi, hanno delegato le istituzioni, il Quirinale, il governo, il Parlamento a farsi carico delle legittime esigenze di non vedere umiliati e mortificati i propri diritti. E, cosi’ come è giusto che la storia del Paese non venga scritta né dai terroristi né dai familiari di quanti sono caduti sul selciato, massacrati dal piombo delle formazioni comuniste combattenti, andrebbero fissati, chiaramente, dei limiti, delle porte. Che lo Stato dovrebbe impegnarsi a non far varcare a chi ha seminato barbarie e lutti nella collettività nazionale. Nessuno discute che, 20 anni dopo aver ucciso, Cesare Battisti, tuttora uccel di bosco, possa esser diventato, nella latitanza, a Parigi uno scrittore ( mediocre ) di libri gialli. E, probabilmente, Persichetti, l’ assassino del generale Licio Giorgieri, si era inserito nella società francese e pagava le tasse, come tutti noi, prima di essere estradato in Italia, per scontare la sua pena. Cosi’ come Sergio D’ Elia che, dopo il periodo trascorso in prigione e il lavoro, politico, svolto con i radicali, ha il diritto di continuare la sua vita, privata e pubblica. Ma, al presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ai capigruppo di Montecitorio e dallo stesso deputato della “ Rosa nel Pugno “, è giusto sollecitare atteggiamenti, meno burocratici, che denotino maggiore sensibilità delle istituzioni nei confronti del comune sentire dei cittadini. E che siano in grado di cancellare quella deleteria sensazione di impunità e di premio per quanti hanno arrecato una terribile ferita, individuale e collettiva, alla convivenza civile e alla coscienza democratica del Paese.

Adamo (DS) “Verificare l’operato di Bankitalia in merito alle banche accusate d’usura”

09/06 "Quali iniziative il Governo intende assumere per verificare il corretto operato del sistema bancario nel suo complesso e della Banca d'Italia?". E' quanto chiede il deputato dell'Ulivo Nicola Adamo, che è anche vicepresidente della Regione Calabria, in un'interrogazione presentata al ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. L' iniziativa di Adamo prende spunto dalla decisione presa dal gip del tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indellicati, di rinviare a giudizio i presidenti di Capitalia, Cesare Geronzi, e della Bnl, Luigi Abete, e l' ex presidente della Banca Antonveneta, Dino Marchiorello, insieme ad altri otto tra funzionari e dirigenti dei tre istituti di credito, per i tassi d' interesse, considerati usurari, applicati all' imprenditore Antonino De Masi. Appena avuta notizia del rinvio a giudizio, il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha disposto la costituzione di parte civile nel procedimento della stessa Regione. Adamo, nell' interrogazione, chiede anche "quali iniziative si vogliono avviare affinché siano certe e trasparenti le linee guida per una corretta interpretazione della legge 7 marzo 1996, n. 108, anche per chiarire in merito all'inclusione o meno della commissione di massimo scoperto nel tasso effettivo globale medio rilevato trimestralmente. le condizioni applicate dal sistema bancario nell' erogazione del credito alle imprese registrano un divario nelle varie aree del Paese, con oneri e tassi di interesse a notevole svantaggio per le aziende che operano in particolare nel sud d' Italia. Tale divario - aggiunge Adamo - ha assunto ormai dimensioni insopportabili ove si consideri che al nord il costo del denaro si aggira mediamente intorno al 3,5-7,5%, mentre al Sud si attesta tra l'8,5 e il 14% anche in condizioni di pariteticità tra le aziende". Adamo fa presente, tra l'altro, che "costituendo spesso i fondi erogati dalle banche anticipazione di finanziamenti agevolati comunitari, nazionali e regionali, le stesse politiche di sviluppo e di incentivi finiscono per avvantaggiare gli istituti di credito e, talvolta, possono trasformarsi in danno per gli imprenditori, che si trovano sempre più vincolati al sistema bancario per dover garantire la sopravvivenza delle loro aziende"

Sapia (AN) “Riconfermare la Napoli vicepresidente della Commissione Antimafia”

09/06 ''Sarebbe importante che tutti i parlamentari calabresi, di ogni colore, che dicono di voler combattere la mafia, indicassero Angela Napoli come riconfermato vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia e mi auguro che l'onorevole Marco Minniti, che rispettiamo profondamente, voglia dare il suo assenso pubblico. Si tratterebbe di un riconoscimento serio ad una donna che vive sottoscorta''. Lo afferma Michele Sapia, subcommissario provinciale di An a Cosenza. ''Gianfranco Fini da sempre apprezza e sostiene il lavoro di Angela Napoli - dice Sapia - e sarebbe positivo che intorno a questa delicata vicenda antimafia tutti i parlamentari dimostrassero di essere vicini ad Angela, che e' una donna straordinaria, di grande onesta'''.

Giacomo Mancini nella Commissione Esteri della Camera

08/06 (Martina Gatto) Dopo gli esiti positivi delle ultime consultazioni politiche Giacomo Mancini si appresta a ricoprire un ulteriore prestigioso incarico. Il parlamentare cosentino è stato infatti nominato capogruppo della Rosa nel Pugno nella Commissione Esteri della camera. Mancini siederà accanto ai “famosi” della politica nazionale tra cui Silvio Berlusconi (Forza Italia), Gianfranco Fini (AN), Piero Fassino (DS), Lorenzo Cesa (UDC). Conscio dell’importante compito che lo aspetta, l’on. Mancini si troverà a prendere parte ad importanti decisioni che riguardano i temi della politica estera, primo fra tutti l’argomento riguardante la posizione del nostro esercito nella delicata situazione irachena. “Mi aspetta un compito gravosi – ha affermato l’on. Mancini - visto gli scenari che si stanno profilando nel mondo, soprattutto nei paesi orientali. L’Italia gioca un ruolo baricentrico e importante per gli equilibri del Mediterraneo verso i paesi nordafricani e mediorientali. I rapporti con questi paesi non dovranno essere trascurati”

Armando Veneto nella commissione europea Trasporti e Tursimo

08/06 Armando Veneto è stato nominato componente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo, unico eurodeputato del Mezzogiorno a fare parte dell' organismo. Durante l' ultima seduta plenaria svoltasi a Bruxelles, è scritto in una nota, il Parlamento europeo ha provveduto all' assegnazione delle nomine nelle Commissioni parlamentari per i neo-deputati. Le Commissioni parlamentari sono incaricate di preparare i lavori delle sessioni plenarie del Parlamento Europeo. Il loro compito consiste nell' elaborare relazioni sulle proposte di carattere legislativo deferite al Parlamento e relazioni di iniziativa e nell' esaminare e proporre emendamenti alle proposte di direttive e regolamenti comunitari elaborati dalla Commissione, deferite anche al Consiglio dell' Unione europea. Veneto è stato inoltre nominato, in qualità di componente supplente nella Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale, membro titolare Delegazione interparlamentare per le relazioni tra la Ue ed i Paesi Acp (Africa-Caraibi-Pacifico) e sostituto Delegazione Interparlamentare per le relazioni tra la Ue ed i Paesi del Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Tunisia, Mauritania, Sahara ) e dell' Unione araba del Maghreb. "Questo particolare momento politico - ha detto Veneto - pone la nostra terra in un momento di straordinaria evidenza, che non può e non deve trasformarsi in un' ennesima occasione mancata. Rinnovo quindi il mio invito alle amministrazioni pubbliche, alle imprese, all' associazionismo e ai cittadini della Calabria, affinché insieme e attraverso il mio concreto impegno, si possano realizzare quei progetti in grado di garantire opportunità concrete di crescita".

Iovane componente della commissione Sanità del Senato

08/06 Il senatore dell'Ulivo Nuccio Iovene sarà uno dei 25 componenti della commissione permanente del Senato 'Igiene e Sanita'', il cui presidente è Ignazio Marino. "Mi auguro che questa mia nuova collocazione - ha detto Iovene - possa risultare utile anche per affrontare meglio i temi ed i problemi relativi alla sanità nella nostra regione, realizzando un positivo coordinamento tra l'azione del Parlamento, quella del Governo, la cui responsabilità è affidata al Ministro Livia Turco, e l'azione della Giunta regionale e dell' assessorato alla Sanità, guidato da Doris Lo Moro. Tutto a beneficio dei pazienti calabresi e delle loro famiglie".

Trematerra nella commissione Lavori Pubblici e Comunicazione del Senato

08/06 Il senatore Gino Trematerra sarà il capogruppo dell'Udc nella commissione Lavori Pubblici e Comunicazione di Palazzo Madama. "Si tratta - è scritto in una nota - di un riconosicmento significativo, atteso che la commissione, presieduta da Anna Donati, con vice Presidente Guido Viceconte (già vice ministro del governo Berlusconi), licenzia le più importanti decisioni infrastrutturali del Paese".

Valentino (AN) “Una commissione d’inchiesta su credito e usura in Calabria”

08/06 Avviare una commissione parlamentare di inchiesta sui meccanismi del credito in Calabria per accertare carenze e disfunzioni. E' questo l'obiettivo che il senatore Giuseppe Valentino (An) si propone con un disegno di legge presentato a Palazzo Madama, dopo che il gip del tribunale di Palmi ha rinviato a giudizio molti banchieri che operano nel sud. "I criteri di gestione del rapporto creditizio in Calabria - sottolinea Valentino - sono connotati da effettive disfunzioni anche di carattere ambientale. E' necessario quindi un intervento del Parlamento con misure legislative per regolare un fenomeno complesso e diffuso, rendendo il rapporto col credito dei calabresi più agevole ed efficace". "Attraverso un equilibrato rapporto tra il cittadino e il credito - conclude Valentino - si combatte il drammatico fenomeno dell'usura e si incide profondamente sull'economia sommersa di cui la criminalità organizzata gestisce vasti settori"

Pietro Mancini “Lavorare per costruire una sinistra moderna”

07/06 ''Qualche giorno fa, l' ex deputato craxiano calabrese, Saverio Zavettieri, presidente del partitino dei 'Socialisti', nato dalla ennesima scissione del Nuovo Psi di Gianni De Michelis, consumata alla vigilia delle elezioni politiche, ha notificato l' avviso di sfratto a Bobo Craxi''. A sostenerlo e' stato l' ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini, figlio del leader socialista, Giacomo. ''E ha reso noto - ha proseguito Mancini - che il figlio dell' ex premier defunto, Bettino Craxi, ha contrattato a titolo personale, ottenendolo, l' incarico di quarto sottosegretario agli Esteri dai capi dei Ds Fassino e D' Alema. Ritengo che molti ex dirigenti, ex elettori ed ex simpatizzanti del centenario Psi, scomparso nel 1993 per responsabilita' dei giudici, dei post-comunisti, ma anche per gravi errori dei suoi dirigenti, abbiano commentato, con amarezza, quella lettera. E nel contempo si siano chiesti se non si possa far proprio nulla per impedire che la storia di una forza come quella socialista possa finire cosi' miseramente, in una serie di ripicche, di liti sulle poltrone e sui destini, personali, di pochi 'reduci'. Proprio mentre in Francia madame Segolene Royal, sta presentando agli elettori la sua autorevole e forte candidatura alla successione di Jacques Chirac. Di recente, sul quotidiano dei gruppi parlamentari dei Ds, L' Unita', sono apparse alcune interessanti riflessioni, firmate da esponenti ex Psi, oggi vicini alla Quercia, tra i quali Tamburano, Emiliani e Veltri, giustamente critici sulla rimozione, nella memoria, storica e politica, della sinistra delle tante intuizioni e delle numerose realizzazioni dei leader storici del Psi: Morandi, Nenni, Pertini, Mancini e Craxi. Purtroppo, gli autori di questi articoli non sono stati in grado di rispondere, positivamente, a questa domanda: i dirigenti diessini e quelli del futuro partitone democratico dimostreranno, concretamente, al di la' delle scontate buone intenzioni, la volonta' di fare i conti con la 'questione socialista', oppure continueranno a ignorarla? Essi procederanno, cioe', sulla strada, impervia ma ineludibile, di un' operazione di verita' sulla storia, sui meriti, sulle conquiste, per il Paese, e anche sugli errori, commessi dai dirigenti del Psi? Sinora, Fassino e D' Alema hanno pensato che bastasse concedere un paio di seggi e qualche strapuntino a pochi ex socialisti, recatisi a bussare al Botteghino, per formalizzare l' annessione da parte dei Ds della tradizione socialista. Un' operazione che, tuttavia, sul piano politico ed elettorale, e' completamente fallita, soprattutto perche' gli ex socialisti continuano a toccare con mano la freddezza, l' astio e l' ostilita', con le quali gli eredi di Togliatti e Berlinguer guardano alla storia, alla cultura, alle vicende, alle scissioni e ai drammi dei socialisti. Che non meritano di finire nella farsa o, peggio, nelle liti per strappare un posto di sottosegretario al Ministero degli esteri, guidato dal piu' fieramente comunista e anti-socialista dei Ds, Massimo D' Alema''. ''E allora che fare? Boselli e De Michelis, che non hanno il carisma ne' di Bettino ne' di altri vecchi leader - ha sostenuto Mancini - hanno sbagliato, prima del voto del 9 aprile, a imbarcare i propri cespugli ciascuno in uno schieramento. Non favorendo la presentazione, alle politiche, di una lista di unita' socialista che avrebbe potuto ottenere il 3% dei consensi e contare in Parlamento su 25 deputati e 10 senatori: un risultato certo migliore di quelli, assai deludente, fatti registrare dall' alleanza tra il Nuovo PSI e la Nuova Dc, nella Cdl, e da quella, nell' Unione, tra lo Sdi e i pannelliani, che si e' rivelata un cartello elettorale mal riuscito. Con tutta la simpatia per le battaglie civili dei radicali, non e' ammissibile che la Rosa nel pugno, dopo le elezioni, abbia unicamente pensato a postulare a Prodi la poltrona della Difesa per Emma Bonino, accontentandosi poi delle Politiche comunitarie. Dal momento che riteniamo molto difficile che gli attuali dirigenti socialisti della Rnp si dimettano e lascino spazio ai trentenni, come ha sollecitato l' ex ministro craxiano, Rino Formica, che ha ricevuto una brusca e scortese risposta da Boselli, sarebbe perlomeno auspicabile che essi la smettano di atteggiarsi a improbabili Peppone 'mangiapreti' del 2000, puntando solo sull' anti-clericalismo. Difendano, piuttosto, la legge elaborata da Marco Biagi, che era un riformista coraggioso, e impediscano ai Capezzone, ai D' Elia (e' stato un errore far eleggere l' ex terrorista), alle Bonino, generali privi di truppe, di insistere con gli alleati e con il Professore sui temi, piuttosto datati, cari ai radicali. E, invece, concentrino di piu' i loro sforzi sulle questioni economico-sociali e sul rilancio, anche con le grandi infrastrutture, del Mezzogiorno, dove i pannelliani non erano presenti e il bottino elettorale e' stato meno magro, rispetto al Centro Nord del Paese''. ''Ma soprattutto - ha concluso Mancini - nel momento in cui, dal Quirinale, Giorgio Napolitano benedice compiaciuto la 'santa alleanza' tra ex democristianoni ed ex comunisti, in nome del ritorno a quel consociativismo cattocomunista che caratterizzo' i bui anni ottanta, quanti si richiamano al socialismo democratico dovrebbero non preoccuparsi, quasi esclusivamente, delle proprie modeste rendite di posizione, non troppo generosamente concesse, peraltro, dai capi dei rispettivi Poli. E lavorare, con maggiore coraggio e intelligenza politica, mettendo in campo leader nuovi e meno legati al passato, alla costruzione di una sinistra moderna, effettivamente socialdemocratica, una mitterrandiana e blairiana, e non gia' zapateriana, forza tranquilla''.

Nardi (Udc) segue Follini e Tabacci nel progetto “Italia di Mezzo”

07/06 ''Saro' parte dell' avventura dell' Italia di Mezzo insieme a Follini e Tabacci. Cio', evidentemente, non per creare un nuovo partito ed uscire dall'attuale, ma per contribuire ad una iniziativa politica che si pone, nel centrodestra, l' obiettivo di dare cittadinanza al punto di vista moderato''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Nardi, componente la direzione regionale dell' Udc. ''Un' Italia di mezzo, una Regione di mezzo, una Citta' di mezzo - ha aggiunto Nardi - per le quali vale la pena coltivare 'il senso della misura'. Condivido, inoltre, le critiche ed il ragionamento che Marco Follini e Bruno Tabacci hanno svolto nel corso della direzione nazionale dell' Udc: anche in Calabria e nella provincia di Cosenza siamo divenuti un partito 'liquido' capace solo di subire gli eventi politici piu' che governarli. Che i nascenti circoli siano il mezzo per diffondere una posizione giudiziosa sul referendum costituzionale''. ''Sono convinto - ha concluso Nardi - che tale iniziativa a cui guardo con interesse sara' utile a mettere in chiaro nell' Udc prima e nel centrodestra poi tante cose''

Fini conferma la fiducia a Dima

07/06 Il presidente di An, Gianfranco Fini ha confermato la fiducia al coordinatore regionale della Calabria Giovanni Dima. Lo ha reso noto l' ufficio stampa del partito. Fini, inoltre, prosegue la nota, ''d' intesa con Dima e con i parlamentari eletti nella regione, Gasparri, Valentino e Napoli, ha disposto la convocazione dei dirigenti piu' rappresentativi delle federazioni calabresi per definire gli indispensabili provvedimenti organizzativi da assumere per il rilancio del partito nel territorio''.

Il coordinatore nazionale dei DS, Migliavacca, il 19 in Calabria

07/06 Maurizio Migliavacca, coordinatore nazionale dei Ds, partecipera' lunedi' 19 giugno alla riunione del Comitato politico dei Ds calabresi che si riunira' per discutere sul voto calabrese, sulle ragioni del No al referendum e sulle questioni che riguardano il rilancio politico-amministrativo della Giunta regionale. ''E' necessario che ognuno di noi - ha detto Carlo Guccione, segretario regionale dei Ds - abbia l' assillo quotidiano di mettere in atto coerenti azioni di governo per lo sviluppo della Calabria. Tutto cio' dando concreto e coerente compimento agli obiettivi strategici scaturiti nell' Assemblea dei Grandi Elettori di Lamezia Terme e successivamente fortemente voluti dai calabresi con uno straordinario voto alle regionali''. ''La Calabria e il suo futuro - ha aggiunto il segretario regionale del partito - devono essere il nostro quotidiano rovello. L' assillo di chi ha il dovere di non distogliere l' attenzione dall' obbligo prioritario di governare e governare bene. Bisogna garantire stabilita' e qualita': l' azione di Governo non deve mai sacrificare nessuno dei due obiettivi. Per fare tutto cio' e' richiesto, prima di ogni altra cosa, lealta' e responsabilita'''. Per Guccione ''il 'tagliando' non potra' essere una mera ricollocazione degli assetti di potere ma un rilancio vero e profondo dell' azione amministrativa e del progetto di governo che la sottintende''.

Adesioni ad AN a Rogliano

07/06 “Alleanza Nazionale continua a ricevere numerose richieste di adesione. Nei giorni scorsi tanti uomini e donne, alla loro prima esperienza politica, hanno scelto di aderire ad An contagiati dall’entusiasmo e dall’attivismo del nostro partito. Dopo la tornata elettorale di fine maggio, stiamo predisponendo una serie di iniziative politiche finalizzate a rilanciare la Destra in vista di un radicamento sempre più efficace sul territorio.” Lo afferma in una nota Ferdinando falbo della sezione AN di Rogliano. “Fra gli altri –prosegue Falbo- abbiamo ricevuto l’adesione di due candidati alle recenti elezioni amministrative: Paola Garofalo e Carmine Falasco, che da tempo sono vicini ad Alleanza Nazionale e che oggi hanno deciso di aderire ufficialmente al partito. Ricordiamo che, anche grazie a queste adesioni, alle recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale Alleanza Nazionale ha superato la soglia delle trecento preferenze eleggendo un Consigliere, il che rappresenta un risultato prestigioso per un soggetto politico che sta attraversando una fase di rinnovamento con l’obiettivo di ritagliarsi uno spazio da protagonista nella politica locale. Finalmente, dopo tanti anni vissuti ai margini, per via di una gestione miope e autoreferenziale, che ha asservito i superiori interessi del partito alla insaziabile brama di poltrone di un singolo, oggi An è un partito completamente rinnovato nel segno della partecipazione e del massimo coinvolgimento della base nelle scelte del partito. È proprio grazie a questo spirito che, nonostante la sconfitta elettorale dei giorni scorsi, guardiamo al futuro con grande fiducia ed entusiasmo”.

Laratta (DL) eletto componete la commissione lavoro della Camera

06/06 Il deputato calabrese dell'Ulivo, Franco Laratta, e' stato eletto, nella seduta odierna,componente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. ''Quella del Lavoro - ha detto Laratta - e' una commissione delicata perche' e' tenuta ad affrontare i nodi piu' difficili di questa legislatura come la lotta alla precarieta' e alla disoccupazione. Le controversie sulla legge Biagi saranno al centro del dibattito parlamentare gia' a partire dalle prossime settimane. Credo che nei prossimi anni abbiamo un duro lavoro da fare che e' quello di affrancare il sud da una condizione di estremo disagio sul piano economico e sociale. Siamo chiamati come forza di governo a dare risposte nella lotta contro la criminalita' che paralizza e soffoca ogni iniziativa utile allo sviluppo. Dobbiamo ridurre il divario che ci allontana dal Nord. Divario che sara' accentuato se dovesse passare il referendum confermativo sulla devolution''. Laratta ha poi evidenziato che ''la lotta al precariato sara' fatta nei termini annunciati in campagna elettorale, correggendo la legge 30 per fare in modo che alle assunzioni a termine seguano processi di graduale stabilizzazione''. Il deputato della Margherita conclude esprimendo la volonta' di dare battaglia al ''degenerante fenomeno del lavoro sommerso, a tutte le forme di illegalita' e, piu' in generale, all'evasione fiscale e contributiva''

Iannuzzi (DL) “Prioritaria la A3 Salerno-Reggio”

06/06 "Nell'ambito della giusta impostazione espressa dal Ministro Di Pietro, diretta a definire una griglia ristretta, ma effettiva di vere e grandi priorità nel campo delle infrastrutture, ritengo fondamentale e doveroso porre in primo piano il progetto di ammodernamento dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, la 'Autostrada del Sud'": è quanto sostiene il Responsabile della Margherita per le Infrastrutture, Tino Iannuzzi. "La scorsa legislatura - prosegue Iannuzzi - è terminata lasciando su questo terreno tante questioni irrisolte: lentezze, ritardi e rinvii nei lavori e negli appalti; mancanza dei finanziamenti necessari per più di 3 milioni di euro; la data fissata per i lavori, spostata, di volta in volta, dal 2003, al 2005, al 2008 e, infine, al 2009". "Pertanto - conclude l'esponente della Margherita - occorre un rigoroso monitoraggio, tra Ministero delle Infrastrutture e Anas, per verificare lo stato attuale delle opere, lotto per lotto, la situazione dei sette maxi-lotto (i lavori sono iniziati solamente sul primo), le risorse finanziarie effettivamente disponibili e, quindi, quelle che difettano. Riteniamo la A3 una super priorità nella politica delle infrastrutture per l'intero Paese, coerentemente a quanto sempre sostenuto negli anni passati".

Analisi del voto de “I Socialisti” a Cosenza con Zavettieri e Chieffallo

06/06 I Socialisti si sono riuniti nella sede della Federazione provinciale di P.zza dei Bruzi per una lettura attenta dei risultati delle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio di Cosenza e Rende, che segnano l’apertura di una fase nuova con nuovi amministratori, nuovi soggetti politici e nuove forze tra cui, per la prima volta, I Socialisti come tali, con le loro proposte e le loro idee. Alla riunione erano presenti l’On. Saverio Zavettieri, Presidente nazionale del Partito, l’On. Leopoldo Chieffallo, Segretario regionale, Battista Gentile e Fernanda Stefanelli Segretario provinciale e cittadino, Pasquale Esposito, Presidente provinciale, Mauro Bruno, Segretario di Rende, Delly Fabiano, numerosi dirigenti e moltissimi candidati al Consiglio Comunale di Cosenza e Rende. Nel corso della riunione, assai partecipata con numerosi interventi, è stata espressa soddisfazione per il risultato del voto socialista sia a Cosenza che a Rende, quasi raddoppiato rispetto alle politiche del 09 e 10 aprile che ha permesso l’elezione al primo turno dei candidati a sindaco Perugini e Bernaudo, così come nell’elezioni politiche del 09 e 10 aprile aveva determinato, su scala nazionale la vittoria di Prodi e del centrosinistra. Questo voto se pure insufficiente per l’elezione di rappresentanti in Consiglio Comunale, anche a causa delle numerose liste, premia comunque lo sforzo de I Socialisti e rappresenta una prova di grande vitalità e di ripresa dei socialisti autonomisti, dati perdenti dopo il mancato successo elettorale di Aprile e dei colpi bassi subiti dalla coalizione di centrosinistra che non ha loro riservato accoglienza favorevole. Gli elettori hanno premiato il programma pensato per lo sviluppo dell’area urbana, idea vincente che ha consentito ai due candidati a sindaco di Cosenza e di Rende di vincere al primo turno. I Socialisti sono in grado oggi di concorrere con le loro idee le proposte e risorse umane e rappresentano la vera anima Socialista riformista storica, quanto mai necessaria per contribuire a quel giusto processo di crescita e di cambiamento auspicato. I Sindaci Perugini e Bernaudo, siamo sicuri che sapranno attuare strumenti di partecipazione democratica permettendo a tutti i partiti della coalizione di contribuire al governo della città. Pertanto attendono di potersi confrontare al tavolo della coalizione senza nessuna sollecitazione individualistica come invece si legge su qualche quotidiano locale e confidando nel ruolo di garanzia che Perugini e Bernaudo sapranno svolgere nell’interesse dell’intera coalizione e delle amministrazioni che stanno per nascere.

D’Amico (Prc) Un processo equo e senza pregiudizi, a prescindere dalla colpevolezza.

06/06 “La storia giudiziaria del nostro tempo si è spesso caratterizzata per l'iniquità del processo; dei più famosi, si è ampiamente dibattuto: abbiamo assistito, qualche volta parteggiando, a schieramenti contrapposti, pro o contro l'imputato; nella stragrande maggioranza dei casi, invece, quando l'imputato non è famoso, o, invece, quando sulla sua pelle non si vuole costruire un caso e/o una carriera, il processo si consuma secondo regole note, spesso inique, utili, il più delle volte, a scarabocchiare le tristi veline del Casellario Giudiziale”. E’ quanto si legge in una nota di Adriano D’Amico della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista. “Si badi bene, -prosegue D’amico- non si vuole in questa sede parteggiare necessariamente per gli sfigati, i diseredati e gli ultimi, che, comunque, affollano (solo loro) le carceri italiane; né si vuole necessariamente spezzare una lancia in favore dell'amnistia, che, comunque, è necessaria. Si vuole, invece, prendendo spunto da una lettera di Upton Sinclair, della quale si è occupato recentemente il Los Angeles Times, che raccoglierebbe la testimonianza dell'avvocato Fred Moore, uno dei legali di Sacco e Vanzetti, confidando la loro colpevolezza, parlare della giustizia, dell'importanza che ha nel processo il raggiungimento della verità; e del rapporto che la stessa nutre nei confronti dei forti e nei confronti dei deboli, secondo la nota distinzione argomentata da Jack London nel suo Tallone di Ferro. La presunzione d'innocenza è un principio che nei paesi civili da sempre ha caratterizzato il diritto. Ma si può dire che, conseguenza di ciò, è un processo equo a prescindere dal ceto di appartenenza e dalla radicalità delle idee professate dall'imputato? Certamente no. Non è stato così in Italia, in Europa e nel mondo intero. Se pensiamo alla vicenda di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, non possiamo non considerare contemporaneamente la questione sociale e quella politica dei due anarchici italiani: alla Giustizia americana del tempo, interessava poco arrivare alla verità processuale; né poteva interessare loro se Sacco e Vanzetti fossero colpevoli o innocenti; erano invece seriamente preoccupati del fatto che i due italiani erano delle teste calde, che avevano idee radicali, che erano migranti. Possiamo dire, allora, che Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ebbero un giusto processo? Certamente no. Basti pensare alla Giuria Popolare, composta di soli nativi americani. All'interprete che fu necessario per rendere note le loro risposte, ed alle sue elucubrazioni mentali. Alla nota antipatia mostrata dai Giudici della Corte nei confronti dei due italiani. Tutto ciò cozzava miseramente con la parte preponderante della società americana del tempo, che nutriva grosse simpatie per i due malcapitati operai italiani, ne sono prova i numerosi comitati che si costituirono in loro difesa. Ma il sistema giudiziario, quando si celebrano processi di chiara matrice politica, difficilmente ricerca la verità; poco si occupa della prova, nel senso tecnico giuridico del termine; difficilmente si lascia influenzare dalla piazza. Il processo è un processo e basta, dirà quasi un secolo dopo i fatti di South Braintree-Massachusetts, ove Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono incriminati per l'uccisione di Frederick Parmenter e Alessandro Berardelli, Antonio Madeo, Presidente del Tribunale di Cosenza, in un intervento sulla stampa locale a proposito del processo No Global . Il processo va avanti a spintoni, cozzando spesso con l'equità del diritto, con il sentore della popolazione; va avanti. Identiche considerazioni possiamo avanzare per la vicenda di Mumia Abu-Jamal, che all'epoca in cui fu sommariamente processato incarnava benissimo talune tipologie lombrosiane: radicale, di colore, povero. Anche in quel caso, non interessò i giudici se fosse stato o meno lui ad uccidere il poliziotto. Era più importante rammentare ai cittadini che parteggiavano per lui e chiedevano un processo equo, che non si è mai celebrato, che Mumia era colpevole perché radicale, di colore, povero. Nicola e Bartolomeo negli Stati Uniti, come Gaetano Santo Godino in Argentina, come tanti altri deboli nel mondo intero, hanno consentito alla giustizia di rivelarsi in tutto il suo squallore; alla pari di un grattacielo americano: splendido e lucente all'esterno, bacato e grondante di topi e scarafaggi nei suoi meandri. Alla fine prevarrà la logica del processo, che è un processo e basta, come diceva il magistrato che ho appena citato, o quella dei comitati, della gente, delle bandiere della pace, delle strette di mano, dei sorrisi, dei centomila in piazza a Cosenza nel novembre del 2002? Noi siamo stati e saremo sempre dalla stessa parte: nemici acerrimi di una giustizia malata che processa sommariamente i migranti, i deboli ed i disobbedienti, nascondendo nei suoi armadi beceri le falle di un sistema da cambiare radicalmente”.

Riunione di IDV a Cosenza sull’analisi del voto e referendum

06/06 Si è svolta a Cosenza una riunione della dirigenza regionale di Italia dei valori per analizzare il voto delle elezioni amministrative ed in vista del referendum sulla riforma costituzionale. "L' accento - è scritto in un comunicato - è stato posto sull' ottimo risultato conseguito da Italia dei Valori nella città di Cosenza, la quale risulta essere il terzo comune italiano, dopo Napoli e Rimini, per consensi ottenuti. Così come si è replicato il successo alla Provincia di Reggio Calabria, dove è stato eletto un consigliere. In altre realtà, come il Comune di Rende, Italia dei Valori ha partecipato alla vittoria del centrosinistra, pur non eleggendo un proprio rappresentante, dimostrando però di essere presente sul territorio e di garantire un importante contributo alla coalizione permettendo la vittoria al primo turno. All' incontro hanno parteciapto i candidati alla competizione elettorale, guidati e rappresentati dal neo consigliere comunale, Giuseppe Spadafora; il Commissario regionale, Maurizio Feraudo; il segretario provinciale, Franco Ferro, e il segretario cittadino Sandro Vagnoni, i quali hanno sottolineato la necessità di continuare il lavoro avviato per la crescita del partito, ribadendo un secco no alla 'devolution'. Era presente, inoltre, una nutrita rappresentanza di Albidona, comune nel quale Idv esprime un nutrito gruppo di consiglieri comunali". "Il dibattito - prosegue il comunicato - ha evidenziato una forte motivazione nel portare avanti le ragioni che stanno alla base delle linee guida del partito. Parte così da Cosenza l' impegno per la campagna referendaria che ha visto protagonista indiscusso il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, il quale caparbiamente ha da sempre difeso la Costituzione".

Entretien del “Laboratorio Politico” di Cosenza con Mario Alcaro

06/06 Continua il ciclo di incontri di “Riflessione sulla Politica”, organizzato dal “Laboratorio Politico” di Cosenza: il secondo evento – Entretien con Mario Alcaro, sul tema “Dal comunismo al comunitarismo” – organizzato in collaborazione con “La Città Futura”, il Dipartimento di Filosofia dell’Unical, il “Centro della Filosofia Italiana” ed il “Centro Riforma dello Stato” di Roma, si terrà giovedì 8 giugno prossimo, alle ore 18.00, presso la Casa delle Culture di Cosenza.
L’intervista-dibattito si svolgerà secondo un ordine deducibile dal percorso intellettuale, di formazione e di ricerca, dell’autore. L’introduzione, sul “Laboratorio Politico, sarà curata da Giuseppe Cantarano. Francesco Garritano si occuperà di tracciare un profilo di Alcaro, docente di Storia della Filosofia all’Università della Calabria: percorso di formazione, genealogia del pensiero, esiti attuali.
Il “Laboratorio Politico” ha lo scopo di procedere ad un'analisi degli eventi politici, economici e culturali nel periodo segnato dalla crisi del marxismo e dal dominio della tecnica. Il lavoro di ricerca, oltre ad avere un carattere storiografico, nel corso dei vari incontri intende esplorare, insieme a ciascun intellettuale, lo stato attuale della sua riflessione e le eventuali implicazioni teoriche con la riflessione e la ricerca di altri intellettuali.
All'iniziativa del laboratorio hanno già dato la loro adesione: Giorgio Agamben, Mario Alcaro, Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari, Pietro Barcellona, Roberto Esposito, Francesco Fistetti, Vittorio Foa, Sergio Givone, Pietro Ingrao, Giacomo Marramao, Romano Madera, Jean-Luc Nancy, Salvatore Natoli, Antonio Negri, Franco Piperno, Rossana Rossanda e Mario Tronti.

Mercoledì 7 il Consiglio provinciale discute del rendiconto del 2005

05/06 Sarà sottoposto mercoledì prossimo all' attenzione del Consiglio provinciale di Cosenza, convocato dal presidente, Francesco Principe, il rendiconto di gestione dell' esercizio finanziario 2005. "Un documento contabile elaborato dallo staff dell' ufficio di Ragioneria diretto da Antonio Molinari, quello in discussione - è scritto in una nota - che testa una ottima capacità di spesa dell' Amministrazione, affiancata da una attenta capacità di riscossione relativa alle entrate tributarie che ha permesso all' Ente di non ricorrere ad anticipazioni di cassa. Una linea amministrativa, politica e contabile, questa, che si connota come particolarmente oculata se comparata al quadro di difficoltà derivanti dall' ultima Legge Finanziaria e dai suoi tagli ai trasferimenti centrali che hanno imposto un più che limitato margine di manovra agli enti locali. Tra i dati numerici salienti, il risultato contabile di amministrazione della gestione finanziaria 2005, che è pari a 1.269.705,69 euro, con la presenza di un avanzo di 186.045,01 euro, relativo al risultato contabile della gestione di competenza". "Ancora significativo - prosegue la nota - il dato comparativo tra le previsioni delle entrate correnti e i relativi accertamenti, che dimostrano la grande attenzione riservata dalla Provincia di Cosenza, in sede di programmazione, all'analisi delle risorse proprie e trasferite. Sul fronte delle spese correnti gli impegni si attestano al 99% circa del dato revisionale. Le entrate correnti del conto di bilancio 2005, ammontano a 109.272.939,77 euro, mentre sul fronte delle spese (personale, acquisto di beni, ecc.) si contano 89.942.692.41 Euro. Rilevante, tra le voci inserite nel documento di rendiconto di gestione dell' esercizio finanziario 2005, il patrimonio netto della Provincia che oggi presenta un valore di 148.085.986,73 euro. Un valore che aumenta il dato dell' anno precedente, frutto di una precisa scelta programmatica del presidente Oliverio e del governo provinciale che sta realizzando una serie di acquisizioni di edifici storici che mentre va ad incrementare, per l' appunto, il patrimonio dell' Ente, punta alla realizzazione di una vera 'cittadella della Provincia' all'interno del centro storico di Cosenza, nel quale troveranno dislocazione tutti gli uffici. Una azione di valorizzazione, riqualificazione e rivitalizzazione del cuore antico della città capoluogo che, sopportato da propri cespiti, si traduce in un netto risparmio per l' Amministrazione che sottrae risorse all' annosa voce delle spese per fitti, sostenuti sin oggi". "Guardando al quadro generale offerto dal rendiconto di gestione 2005 - ha sostenuto Mario Oliverio - possiamo ribadire come la Provincia di Cosenza persegua una gestione improntata all' efficienza, ottimizzando e razionalizzando al meglio l' impiego delle risorse per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Comprova chiaramente ciò un impianto contabile che prevede centri di costo e di responsabilità, che va perfezionandosi per approdare a breve alla contabilità generale, garanzia assoluta per una gestione ancora più attenta e di guida nelle scelte da effettuare. Una contabilità 'innovativa' in grado, altresì, nella conduzione gestionale, di poter analizzare, verificare e misurare al meglio i risultati non solo sotto l' aspetto finanziario, ma anche e soprattutto sotto l' aspetto economico-patrimoniale".

Laratta (DL) “Intitolare strade calabresi a Rino Gaetano”

05/06 "Dedicare a Rino Gaetano una iniziativa in ogni comune della Calabria, intitolandogli una piazza o una strada. Lo dobbiamo ad un artista straordinario, che vive tuttora nel cuore di tanti giovani italiani, ma che la Calabria non può e non deve dimenticare". E' questa la proposta del deputato della Margherita, Franco Laratta, nella ricorrenza del 25 anno dalla morte dell' artista crotonese. "Il suo talento - ha aggiunto Laratta - era straordinario ed é riuscito ad incarnare una forma di protesta forte, ma civilissima, contro la corruzione, contro l' arroganza e la prepotenza di ogni forma di potere, a favore dei più poveri e degli emarginati da una società fatta di egoismo. Rino Gaetano ha rappresentato per diversi anni la voce del sud, la voce dell' emarginazione, ma mai ha voluto essere la voce della rassegnazione, quindi è giusto che le amministrazioni calabresi dedichino iniziative alla memoria di un artista vero, le cui tracce sono per molti calabresi indelebili".

Il Segretario di Rifondazione, Giordano, il 15 a Cosenza

04/06 Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Franco Giordano, sara' a Cosenza il 15 giugno. Lo ha reso noto il segretario provinciale cosentino del Prc, Angelo Broccolo, sottolineando che si tratta della prima visita ufficiale del neo-segretario del partito in Calabria. ''Con la segreteria regionale - ha sostenuto Broccolo - si stanno ultimando gli ultimi dettagli per una giornata densa di impegni. Intanto nel pomeriggio e' prevista l' inaugurazione della Federazione provinciale, acquistata dalla federazione e quindi 'bene comune' di tutte/i comuniste/i della nostra provincia. Nell' occasione la sala delle riunioni del Comitato politico sara' intestata all' indimenticabile presidente del Partito provinciale Stefano Milei''. ''Gli impegni del segretario - ha proseguito Broccolo - proseguiranno con una conferenza stampa sulle dinamiche delle lotte sociali e sulla repressione in atto, dai compagni del movimento che da tempo operano con una struttura legale all' interno della federazione, alle ultime vicende riguardanti le iniziative del comitato di sostegno ai lavoratori di Vaglio Lise, per le quali cinque attivisti, tra i quali il compagno Ferdinando Aiello, assessore provinciale, hanno ricevuto un avviso di garanzia. Una grande manifestazione pubblica sul referendum in citta', con le conclusioni del segretario nazionale, chiudera' la giornata''.

La Calipari per la sicurezza e il diritto sin dalla scuola

04/06 ''Solo partendo dalla scuola si puo' promuovere il senso della giustizia, del diritto''. Lo ha detto Rosa Villecco Calipari, senatrice dei Ds, intervenendo a Corigliano Calabro alle iniziative del distretto scolastico per l' educazione alla legalita'. ''E' la scuola - ha proseguito la parlamentare - che puo' efficacemente promuovere iniziative per l' educazione alla legalita', denunciare la sopraffazione, quella quotidiana che viene da ogni forma di discriminazione e dal mantenimento di condizioni di poverta' e di marginalita' sociale, e quella delle organizzazioni criminali come la 'ndrangheta che affligge la Calabria, ma che troviamo anche in altre regioni, una mafia che per la sua aggressivita', la sua pervasivita' e' stata definita 'un' emergenza nazionale'''. ''E come si fa - ha aggiunto la senatrice Calipari - a non considerare 'questione nazionale' quella della sicurezza, della legalita' in Calabria, al tempo stesso regione tra le piu' depresse d' Europa e casa madre di una delle economie criminali piu' forti del globo. Il governo Prodi ha tra i suoi impegni piu' gravosi quello di combattere fenomeni criminali come questo con continuita' e in profondita' sa perfettamente di dover evitare che venga trattato semplicemente come una di quelle emergenze che trascorsi i momenti piu' alti di allarme vengono dimenticate. E questa lotta parte con misure che garantiscano sviluppo per questa regione''. Per la parlamentare diessina ''la sicurezza e' maggiore quanto piu' le regole diventano condivise. Ci sono comportamenti, infrazioni, atteggiamenti minacciosi, vandalismi, che non sono contemplati dal diritto penale ma rendono difficile la convivenza sociale e generano paura. E' l'istituzione scuola, prima grande istituzione da rispettare e da rafforzare. Ecco perche' si devono promuovere iniziative, realizzare progetti per sostenere la costruzione del senso dello Stato, la creazione delle condizioni per un cambiamento culturale che affermi il giusto valore per il rispetto delle regole, promuovere una percezione positiva delle istituzioni garanti dei diritti dei cittadini e della legalita', sviluppare la discussione sui temi della lotta alla 'ndrangheta, dell' antiracket e antiusura, ponendo il sistema scolastico al centro di un cambiamento dell' atteggiamento culturale''

Laratta (DL) “Intervenire sul grave caso del Ristorante Al Valantain”

04/06 «Se un’attività produttiva della nostra regione chiude per mafia, significa che lo Stato ha perso il controllo del territorio». Lo afferma il deputato della Margherita Franco Laratta, commentando la chiusura del ristorante “Al Valantain” di Villa San Giovanni, per motivi legati al racket. «La situazione in Calabria – ha aggiunto il parlamentare - è drammatica e credo non sia più azzardato pensare ad una forte repressione e all’uso del pugno di ferro contro i clan malavitosi». Laratta per il caso del “Valantain” ha annunciato una interrogazione al ministro dell’Interno, e sin da subito chiede un forte interessamento al viceministro Marco Minniti che circa un anno fa si occupo’ personalmente della vicenda. Per il deputato dell’Ulivo «in Calabria abbiamo il cancro addosso e non possiamo pensare di sconfiggerlo con le aspirine. Ci vuole una cura forte che debelli questo male propagato come metastasi in tutto il tessuto sociale e produttivo». Secondo Franco Laratta «sarebbe il caso di valutare bene l’idea, così come aveva proposto anche l’imprenditore Pippo Callipo, di inviare l’esercito in Calabria e, se non piace questa idea, si pensi all’impiego dei reparti speciali a breve di ritorno dall’Irak, perché la nostra è una terra dove analogamente al medio oriente, è in atto una guerra silenziosa che miete molte vittime al giorno nell’indifferenza pressoché totale di istituzioni e della società civile. Se c’è ancora qualcuno che prende le debite distanze da iniziative forti come queste, vuol dire che non si rende conto della gravità della situazione o vive in un altro pianeta».
Per il deputato calabrese «Nella nostra regione ci sono interi territori in mano alla ’Ndrangheta, una cupola che ha preso il posto dello Stato, intraprende e offre lavoro. E se non si corre ai ripari prenderà anche il posto degli istituti di previdenza sociale. Ma la mafia vive anche nelle istituzioni dove la manovalanza mafiosa è rappresentata dai colletti bianchi che vigilano, controllano e avvisano i poteri mafiosi degli affari in corso e magari fanno anche dichiarazioni a mezzo stampa. Su questo punto è utile che il legislatore acceleri il varo del ddl Lazzati per colpire duramente le organizzazioni criminali che intendono infiltrarsi nelle istituzioni mediante le elezioni. Per Laratta occorre «recuperare il controllo del territorio liberandolo dalla mafia. Questo – dice – è condizione necessaria e imprescindibile per avviare qualsiasi progetto teso allo sviluppo e alla crescita della Calabria». «Voglio sperare – prosegue Laratta - che i proprietari del “Valantain” ripensino la scelta di abbandonare la regione. Non voglio esprimere sterile solidarietà, - conclude - ma senso di vicinanza in una lotta che dovrà vedere tutte le forze sane della Calabria schierate non in inutili passerelle, ma in una lotta di resistenza contro l’arroganza mafiosa».

Morrone (Udeur) “Il mio desiderio è quello di rimanere Calabria”

04/06 "Apprendo da notizie di stampa della rinuncia al mio incarico di assessore alla Regione Calabria in previsione del trasferimento nella capitale atteso il prestigioso incarico conferitomi. La notizia riportata non è attendibile". A sostenerlo è stato il deputato dell' Udeur e assessore regionale Ennio Morrone il quale ha aggiunto che, "infatti, è mio più vivo desiderio restare in Calabria per portare avanti l' azione amministrativa di moralizzazione e cambiamento intrapresa a fianco del presidente Agazio Loiero". "In ogni modo, quale dirigente di partito - ha aggiunto Morrone - mi rimetterò alle decisioni che la segreteria nazionale assumerà, qualunque esse siano".

Crisi al Comune di Lamezia: Sindaco Speranza “Tovare un equilibrio”

04/06 ''Sono pronto a chiudere il discorso giunta entro 24 ore. Bisogna trovare solo un equilibrio condiviso anche se dovro' fare scelte dolorose e qualcuno non fara' piu' parte della giunta''. Lo ha detto Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, secondo quanto riporta un comunicato, incontrando stamane i giornalisti. ''Mi duole dal punto di vista umano - ha aggiunto Speranza - anche se so che la collaborazione continuera' in altri modi. Purtroppo il numero degli assessori e' di 10 e io non posso cambiare il regolamento comunale. Ora si apre un confronto istituzionale sintomo di crescita e non di crisi. Ho accettato il mandato per non dare altri traumi alla citta'. In questo primo anno ho assunto uno stile di governo mite. La mia missione e' quella di essere ricordato come chi non aveva una maggioranza in Consiglio, ma e' riuscito a riportare la citta' nella normalita'''. ''Se non avessi accettato di governare con il 66% dei voti e con una minoranza in Consiglio - ha sostenuto ancora Speranza - noi saremmo stati ancora per altri 14 mesi commissariati e senza un sindaco. C' e' stata invece una linea coerente in cui ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato per il bene della citta'. Il governo Berlusconi con l'accordo del centrodestra locale ha consentito un altro anno di gestione commissariale attraverso false argomentazioni burocratiche, facendo in modo di rinviare tutto al 2005''. ''In quest' anno - ha sottolineato il sindaco di Lamezia - abbiamo sbloccato la spesa e ci siamo avviati verso un processo di normalizzazione. Lo scenario politico nazionale e' cambiato. Il consigliere Grandinetti ha votato le linee programmatiche e ha sostenuto il partito di Loiero nell' ultima campagna elettorale e ha fatto una scelta di centrosinistra. Il Nuovo Psi pure. Questo e' il possibile inizio di una situazione nuova dove non c' e' trasformismo, ma scelte dovute di partiti che hanno avuto sempre una connotazione a sinistra, come i socialisti. Ci sara' ora un allargamento ad altre forze che si richiamano al centrosinistra''. ''Il bilancio - ha sostenuto ancora Speranza - e' passato in Consiglio comunale senza voti contrari e il piano delle opere pubbliche e' stato approvato all'unanimita'. Cio' dimostra che il centro destra e' tutto coinvolto e partecipa all'attivita' amministrativa attraverso la presidenza del consiglio comunale e la presidenza di tutte le commissioni. Sin dal mese di giugno ho parlato di un patto per la citta'. C' e' solo bisogno di una collaborazione istituzionale per l' avvenire della citta'''.

Pittella (DS) “Per la A3 le risorse ci sono”

04/06 I lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, "malgrado i ritardi registrati, rappresentano un'opera essenziale per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell'Italia, e una condizione fondamentale perché l'Italia sia la piattaforma logistica del Mediterraneo". E' quanto sottolinea Gianni Pittella, membro Commissione Economica e Bilancio del Parlamento Europeo, ricordando che "il rischio di blocco dei cantieri risiede nel limite di spesa previsto nella legge finanziaria varata dal vecchio governo che impedisce all'Anas di spendere più di 2 miliardi di euro nell'anno". "Non c'é un problema di disponibilità di risorse, che ci sono e sono prevalentemente di provenienza europea (anche su questo l'Unione Europea dà una risposta importante per lo sviluppo del Sud) - spiega -. Il limite di spesa può essere modificato o cancellato con decreto dal nuovo governo". "Mi auguro che ciò accada - conclude quindi Pittella - e che non vi siano ostacoli alla prosecuzione dei lavori, tra i quali va ricordato il nuovo maxilotto recentemente appaltato che riguarda il tratto Buonabitacolo-Lauria, e che metterà a lavoro 1.500 operai, centinaia di professionisti e un notevole indotto".

Pietro Mancini scrive all’Unità: “Evitare buchi neri nella memoria della sinistra”

02/06 ''Caro Padellaro, vorrei ringraziare molto sentitamente Vittorio Emiliani per aver ricordato, nel suo interessante articolo, da te pubblicato giovedi', i meriti di Giacomo Mancini, 'il miglior ministro dei Lavori Pubblici', come lo ha definito uno stimato urbanista, di area Ds, Vezio de Lucia, che dell' impegno di mio padre, e non solo della sua battaglia per salvare l' Appia Antica e la Valle dei templi di Agrigento dall' assalto degli speculatori, ha parlato nel suo recente, bel libro 'Se questa e' una citta''''. Lo scrive l' ex sindaco di Cosenza, Pietro Mancini, figlio del leader socialista Giacomo Mancini, in una lettera inviata al direttore dell' Unita'. ''Purtroppo - prosegue Mancini - non sono in grado di rispondere negativamente alla domanda di Emiliani, che chiede ai lettori dell' Unita' se scattera' anche contro Giacomo Mancini quel 'pregiudizio anti-socialista', ancora presente in larghi settori del gruppo dirigente e dell' elettorato della sinistra. Io stesso, di recente, ho avuto modo di definire questo stato d' animo l' ossessione anti-socialista e anti-manciniana, commentando gli attacchi retrospettivi, violenti e ingenerosi, che i capi calabresi del partito di un leader, al contrario, onesto, serio e non settario, come Piero Fassino, hanno rivolto alle tante, significative opere, realizzate dal 'vecchio leone socialista', come Sindaco, molto amato e rimpianto, di Cosenza''. ''Emiliani - sostiene Mancini - ha ricordato l' errato 'niet' alla candidatura, a Milano, del prof. Veronesi, che forse avrebbe potuto vincere o almeno contrastare efficacemente la Moratti. Cosi', a Cosenza, dalla guerra, a sinistra, tra diessini e socialisti, si e' giovato il nuovo (?) Sindaco, un bel democristianone d' antan. Non resta che sperare, pur senza rinunciare al pessimismo, presente nella utile riflessione di Emiliani, che i nuovi e piu' giovani dirigenti del futuro partitone democratico vorranno, con intelligenza e sensibilita', impedire altre rimozioni e altri 'buchi neri' nella memoria laica e socialista, oggi piuttosto labile, della sinistra italiana''.

Barile “Sostituire i coordinatori della CDL”. Pittelli: “Richiesta incomprensibile”

02/06 ''L' esercizio delle dimissioni in politica e' in genere poco praticato in Italia e quasi sconosciuto in Calabria. Va dato quindi merito a Franco Pichierri, che si e' dimesso da commissario cittadino di Cosenza dell' Udc in conseguenza dei risultati elettorali amministrativi''. Lo afferma, in una dichiarazione, Mimmo Barile, consigliere provinciale di Cosenza di Forza Italia. ''Certamente altri, con ben superiori responsabilita' - aggiunge Barile - dovrebbero seguirlo, ma a quanto sembra non sara' cosi'. Mi rivolgo quindi ai segretari nazionali di Forza Italia, An e Udc per chiedere loro di assumere subito iniziative conseguenti. Prima di tutto va selezionata una classe politica a livello regionale che rappresenti il consistente spazio elettorale del centro destra, che nei prossimi mesi, secondo me, e' destinato ad aumentare, visto l' immobilismo del governo regionale e quello prevedibilissimo del governo nazionale, entrambi ingessati da contraddizioni, veti e vuoti. Occorre partire dal territorio, essendo consapevoli che e' fondamentale non solo vincere le elezioni ma soprattutto produrre scelte di governo liberali e coraggiose, che riducano gli sprechi, a cominciare dagli insostenibili costi della politica, e liberino risorse per lo sviluppo e l' innovazione. Se la gran parte delle amministrazioni sono da anni saldamente in mano al centro sinistra e' perche' non c' e' mai stata nell' agenda politica del centro destra la priorita' di fare crescere una forte classe dirigente locale e regionale, capace di un progetto di cambiamento. Sarebbe ora di farlo. A cominciare dalla sostituzione immediata dei coordinatori regionali della CDL della Calabria''.
''La richiesta della sostituzione immediata dei coordinatori regionali della Casa delle Liberta' della Calabria da parte di Mimmo Barile e' strana ed apparentemente incomprensibile''. Lo afferma, in una nota, il coordinatore regionale di Forza Italia, il senatore Giancarlo Pittelli. ''Devo segnalare a Barile - aggiunge Pittelli - che, grazie allo sforzo enorme di Berlusconi, in Calabria nelle elezioni poltitiche del 9 aprile c' e' stata una straordinaria affermazione di Forza Italia. In occasione delle ammministrative, invece, sotto diversi profili ben noti peraltro allo stesso Barile, Forza Italia ha pagato lo scotto di finte appartenenze e di trasversalismi opportunistici''. ''Del resto - conclude Pittelli - proprio per quanto riguarda Forza Italia, i vertici nazionali sono perfettamente a conoscenza di quanto si e' verificato in Calabria proprio in coincidenza con la consultazione amministrativa e sono in condizione, dunque, di indicare responsabilita' e di trarne le conseguenze''.

Perrelli (Patto) “Si amplia il comitato per il no alla devolution”

02/06 ''Riparte il primo comitato referendario per il no alla devolution per una riforma migliore e per l' assemblea costituente. Ha gia' dato l' adesione al comitato referendario della Calabria il sindaco di Cosenza, avv. Salvatore Perugini''. Lo ha reso noto Tonino Perrelli in una nota nella quale ha reso nodo di avere ''comunicato l' adesione al prof. Augusto Barbera, al prof. Mario Segni, all' on. Carlo Scognamiglio, al costituzionalista Stefano Ceccanti, perche' sia incluso tra i soci fondatori del comitato per il referendum''. ''Per Cosenza - prosegue la nota - le adesioni, sono di Eugenio Funari, Pasquale Giardino, Ferdinando Luberto, Mariano Bruno, Francesco Limido, Ivo e Dario Ottolenghi, Annamaria Ricca, Francesco Bartolomeo, Giovanni Lio, Benito Donato, Emanuele Giuncato e Aurelio Napolitano. Per Catanzaro, Pino e Salvatore Cosentino e, per Reggio Calabria, Roberto Lagana', Raffaele Naccarato, Franco Califano e Maurizio Bellocco''. ''Siamo cosi' convinti - ha concluso Perrelli - di rafforzare lo schieramento per il No, ampliandone la base: abbiamo bisogno di riforme istituzionali che siano realmente in grado di rinnovare e far funzionare in modo efficace ed efficiente le nostre istituzioni''.

Iniziative per il no ai referendum sulla devolution dalla Provincia di Cosenza

01/06 Una grande, unitaria iniziativa per dire un NO deciso alla devolution per il tramite del Referendum dei prossimi 25 e 26 Giugno.Si presenta così l’Assemblea Regionale degli Amministratori e delle Forze Sociali convocata dalla Provincia di Cosenza, dal suo Presidente, onorevole Mario Oliverio, di concerto con le Province di Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria ed i rispettivi Presidenti, per il prossimo Martedì 6 Giugno, alle ore 18,00 nella Sala Comunale di Palazzo dei Bruzi a Cosenza. Un incontro partecipato, rivolto ai cittadini, promosso per sottolineare come la Costituzione che unisce l’Italia debba essere aggiornata e non demolita come vorrebbe la riforma decisa dal Casa della Libertà. Un No fermo, quindi, da Cosenza, ad una controriforma che stravolge principi essenziali della Carta Costituzionale, con conseguenze gravi per gli italiani. “Il Referendum del 25 e 26 giugno prossimi- affermano al proposito il Presidente della Provincia di Cosenza, onorevole Mario Oliverio ed i Presidenti Sergio Iritale, Ottavio Bruni, Giuseppe Morabito- costituisce un appuntamento importante per la Democrazia e per l’unità dell’Italia. La nostra Costituzione ha assicurato unità e coesione al nostro Paese e gli ha consentito di diventare una grande e forte democrazia. Il 25 e 26 giugno è necessario partecipare al voto per dire NO alla devolution, ad una riforma che produce divisioni e determina il prevalere di egoismi e di contrapposizioni territoriali e sociali. I Calabresi devono sentirsi impegnati doppiamente per bocciare una riforma della Costituzione che, se confermata, determinerebbe una condizione di maggiore debolezza e di ulteriore marginalità e comprometterebbe definitivamente ogni prospettiva di crescita, di sviluppo, di modernizzazione e di integrazione con l’Europa della nostra regione. La nostra Costituzione deve essere aggiornata, non demolita. Come Presidenti della Province di Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria, abbiamo deciso di promuovere una Assemblea degli Amministratori Locali e delle Forze Sociali dell’intera regione. Nei prossimi giorni saranno organizzate altre iniziative nelle Città e nei Comuni della Calabria. E’ necessario il massimo impegno ed una grande mobilitazione per esprimere un NO forte e convinto nel referendum del 25 e 26 giugno prossimi.”

Ratificata la nomina di Minniti a viceministro all’Interno

01/06 Le indiscrezioni parlavano di lui come del vice ministro dell' Interno gia' dalla nomina a sottosegretario, ma adesso e' ufficiale: il Consiglio del ministri ha nominato oggi Marco Minniti vice ministro all' Interno. Le deleghe gli saranno attribuite nel pomeriggio. Minniti, di 50 anni, reggino, e' laureato in lettere all' Universita' di Messina. Entrato in politica giovanissimo ha seguito tutta la trafila nel Pci: prima la segreteria della Fgic, poi la nomina a segretario cittadino e quindi responsabile di zona della Piana di Gioia Tauro del Pci. Mentre era responsabile di zona, la la mafia uccise Giuseppe Valarioti, segretario della sezione del Pci di Rosarno. Minniti e' stato poi segretario provinciale del Pci di Reggio e quindi segretario regionale. Chiamato a Roma, si e' occupato per Botteghe Oscure del Dipartimento Economia e Lavoro. Dopo lo scioglimento del Pci e la sua trasformazione in Pds e dopo il passaggio dalla segreteria di Occhetto a quella di D' Alema, e' diventato coordinatore nazionale del Pds ed ha guidato la trasformazione del Pds in Ds. Al congresso nazionale di Firenze e' stato Minniti a svolgere la relazione che ha segnato la nascita del nuovo partito. E' stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti ed ai problemi dell' informazione sotto la presidenza di D' Alema. In questa veste ha svolto alcune delicate operazioni come il coordinamento, per conto del Governo, e in stretto rapporto con il Vaticano, del Giubileo. Ha anche diretto il Comitato Interministeriale durante la crisi del Kossovo. Successivamente, nel governo Amato, ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario alla Difesa con delega all' aeronautica e al procurement. Parlamentare dal 2001, Minniti e' stato componente della Commissione Antimafia, della Commissione Difesa, della Commissione per i rapporti con la Nato, e con il Congresso americano. E' il responsabile nazionale del Dipartimento Sicurezza e Difesa dei Ds.

Madeo e Caminiti “Nelle nuove giunte rispettare la parità”

01/06 ''Alla luce dei risultati delle ultime elezioni amministrative che hanno interessato il territorio provinciale, nell' augurare buon lavoro ai neo eletti amministratori, va sottolineata la massiccia predominanza di un genere rispetto all' altro''. E' quanto affermano, in una nota congiunta, Rosellina Madeo e Giulia Caminiti, consigliere di parita' della Provincia di Cosenza. ''Nel rispetto del ruolo loro assegnato dalla legge, che le vede, tra l' altro, promotrici dell' empowerment delle donne e della parita' - e' scritto in un comunicato - le consigliere di parita' auspicano che nella composizione delle giunte siano rispettati tali principi. Certe che la crescita della regione e, in particolare della provincia piu' vasta, non possa prescindere dalla presenza partecipata delle donne nei luoghi decisionali, manifestano la volonta' di una fattiva collaborazione futura con le nuove amministrazioni''.

Tripodi (Pdci) “Sbagliato chiudere la filiale di Paste Italiane a Locri”

01/06 La scelta che Poste Italiane Spa pare intenzionata di compiere chiudendo l’importantissima filiale di Locri da cui dipendono oltre 80 uffici postali rappresenterebbe una decisione sbagliata, miope, penalizzante e sarebbe al di fuori di ogni logica di sviluppo dell’azienda e di valorizzazione delle risorse. In tal senso una chiara presa di posizione è stata espressa dal Segretario Regionale del PdCI Michelangelo Tripodi, anche a seguito delle sempre più insistenti voci che vedrebbero la soppressione di questa struttura che sovrintende il servizio postale di una parte importante del territorio di Reggio Calabria. Non riusciamo, ha continuato Tripodi, a comprendere in base a quale linea di politica aziendale, una struttura con un’autonomia gestionale e operativa che ha portato notevoli miglioramenti all’attività organizzativa ed alla stessa produttività possa essere chiusa dalla Dirigenza di Poste Italiane. L’eventuale accorpamento con altre sedi, inoltre, secondo Michelangelo Tripodi, metterebbe in discussione il lavoro e le professionalità acquisite dai lavoratori che invece vanno tutelati e salvaguardati. Così come vanno, ha continuato il Segretario Regionale del PdCI, tutelati gli interessi legittimi e sacrosanti del comprensorio della locride che, altrimenti, si vedrebbe scippato di una struttura pubblica veramente importante che ha garantito servizi adeguati e di qualità. Non si può tollerare quest’ulteriore sopruso. Per questo chiediamo che il nuovo Governo Prodi ed il Ministro delle Comunicazioni assumano una pronta iniziativa nei confronti dei dirigenti di Poste Italiane per bloccare una decisione sciagurata che ove dovesse essere perseguita incontrerebbe la nostra più ferma opposizione. Ai Parlamentari calabresi ed ai rappresentanti calabresi nel governo Prodi, ha concluso il Segretario Regionale del PdCI Michelangelo Tripodi, chiediamo di farsi carico del problema e di assumere per quanto possibile iniziative opportune ed idonee per giungere ad una soluzione positiva della vicenda.

Zavettieri (i Socialisti) “Fedele rifletta sulla grave crisi della CDL”

01/06 ''Non conoscevo l' on. Luigi Fedele quale esperto di flussi elettorali, di mobilita', di come si organizza e si mantiene il consenso, di come si formano i partiti, anche se di strada politica ne ha fatta parecchia da quando era medico condotto in quel di Sinopolicchio''. E' quanto afferma Saverio Zavettieri, presidente nazionale de I Socialisti, replicando alle dichiarazioni di ieri in cui il parlamentare di Forza Italia criticava le posizioni e le scelte politiche dell' ex parlamentare ed ex assessore regionale. ''Lo sapevo esperto, questo si', - prosegue Zavettieri - di insediamenti di zoo di animali esotici nell' Azienda forestale di Basilico' di Gambarie d' Aspromonte, morti di freddo e di clima nell' autunno di qualche anno addietro, costati decine di miliardi alle casse dell' Ente presieduto da uno stretto congiunto, per soddisfare le ambizioni di un presidente intraprendente e produrre pubblicita' a buon mercato, non certo della Calabria migliore, sui media nazionali. Conoscevo il Nostro anche come esperto in 'Concorsone' dove, per caso, trovava naturale collocazione un congiunto ancora piu' stretto, procurando ancora una volta una overdose di pubblicita' alla Calabria specie nella seguitissima trasmissione di Italia 1 'le Iene', ma mai come esperto in formazione di partiti. Anche perche' il suo, quello di Forza Italia, se l' e' trovato bello e fatto dal cavalier Berlusconi, e si e' subito ficcato dentro, come il topo nel formaggio. Per quanto riguarda il paragone tra la ricostituzione, lenta e faticosa, ad opera di centinaia di militanti, del Partito Socialista, e la nascita, come un fungo, del Partito Meridionale dell' attuale Presidente della giunta, dal cuore del potere regionale, l' on. Fedele non sa di cosa parla se mischia la lana con la capicciola''. ''Cio' che piu' mi offende - sottolinea ancora Zavettieri - non e' tanto l' accostamento personale al Presidente della Giunta regionale, quanto quello di due storie, due formazioni, due esperienze politiche assai diverse, espressione di due modi diversi di fare politica, i cui effetti incominciano a farsi sentire col degrado attuale e la caduta verticale di credibilita' agli occhi del Paese nonostante i fasti elettorali del Pdm. Se l' on. Fedele non si rassegna all' idea che un partito piccolo come quello Socialista, col motore a la guida calabresi, sia stato l' artefice della sconfitta a livello nazionale della Casa delle Liberta' e della vittoria del centrosinistra lasciandolo orfano del potere che, a quanto pare e' l' unico strumento di consenso elettorale a lui piu' consono, si consoli almeno col fatto che questo stesso partito, nel 2000 e' stato determinante per la vittoria in Calabria della Casa delle Liberta', da cui e' scaturita prima la sua elezione a presidente del Consiglio regionale e quindi le sue fortune politiche e personali''. ''Per quanto riguarda infine la gestione del potere in qualita' di assessore alla Pubblica istruzione e Cultura e la crescita di consensi al Partito Socialista - evidenzia il presidente de I Socialisti - faccio presente di non essere stato candidato ne' alle elezioni Europee del 2004 ne' alle regionali del 2005 ed il consenso alle liste Socialiste piu' che alla persona del sottoscritto e' stato il frutto della delusione per la politica dei partiti maggiori della Casa delle Liberta', tant' e' che questo consenso al momento del passaggio dei Socialisti nel centrosinistra, proprio perche' politico, si e' dimezzato, per ragioni evidentemente politiche e non clientelari come persino l' on. Fedele dovrebbe comprendere''. Zavettieri, nella nota, parla inoltre di ''denunzia postuma circa la presunta gestione clientelare di un assessore della sua maggioranza che, oltre ad essere strumentale e gratuita, serve solo a dimostrare come si venga meno a compiti e doveri istituzionali proprio solo per puro calcolo di potere, e nasconde un riflesso condizionato circa la pratica della cultura dell' omerta', secondo cui non bisogna disturbare nessuno per poter continuare a fare il proprio comodo. Le denunzie del sottoscritto, pur nella sua veste delicata ed esposta di assessore esterno, sulle pratiche clientelari in voga alla Regione, sugli sperperi, sulle gestioni consociative, sulle spese folli del Consiglio regionale per mega-show e viaggi all' estero, per strutture speciali e monogruppi, hanno riempito le cronache di questi anni e probabilmente anche di voti i Socialisti. Svolga con serenita' l' on. Fedele il suo importante ruolo di deputato, per di piu' in una zona difficile e disgregata come quella di Reggio Calabria, e rifletta seriamente sullo stato di salute della politica e delle Istituzioni in Calabria, senza cercare diversivi alla crisi profonda che investe il sistema politico regionale ed in particolare la sua coalizione, che ha ragioni e radici piu' profonde, senza scaricare su altri responsabilita' soprattutto proprie''

Gentile (FI) "Per la Cdl calabrese serve un elettroshock"

01/06 ''Siamo rimasti in trincea a difendere la posizione, ma la debacle di domenica e lunedi' scorsi ci induce a ritenere che sia urgente la sferzata perche' altrimenti qui, in Calabria, si rischiera' la chiusura''. Lo afferma Antonio Gentile, senatore di Forza Italia rivolgendo un appello a Berlusconi, Fini e Casini. ''Tutto e' iniziato due anni fa con le europee - sostiene Gentile - e si e' poi protratto con la scelta di candidare Sergio Abramo alla Presidenza della regione: oggi abbiamo perso molti amici di Reggio che erano con noi e se n' e' andato pure Abramo. Si nota un deserto di motivazioni per il quale ci vuole la vostra attenzione: la situazione e' gravissima, ma con scelte forti e partecipate puo' iniziare la risalita''. ''L' elettorato chiede meritocrazia - sottolinea ancora Gentile - e vorrebbe non vedere piu' situazioni in cui eletti, a a tutti i livelli, non si degnano nemmeno di incontrarli: atteggiamenti di autosufficienza e di supponenza che ognuno di noi paga indirettamente e che io non sono piu' disposto ad accettare. Aiutateci a mettere al centro la Calabria iniziando una risalita che possa coincidere con la riconquista di citta' e di territori dove siamo stati tradizionalmente maggioranza''. ''Possiamo uscire dalla depressione cupa e reattiva di questi giorni - conclude il parlamentare di Fi - ma serve un elettroshock che sia indicativo di un cambiamento strutturale serio: ho fiducia in voi''

Canino si dimette da vicepresidente dell’Udeur

01/06 Carmine Canino, vicepresidente regionale dell' Udeur ha annunciato, con una lettera al segretario nazionale Clemente Mastella e al presidente regionale Armando Veneto, la proprie dimissioni dall' incarico. ''Alla luce dei risultati conseguiti dal sottoscritto nell' ultima tornata elettorale per le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Catanzaro - scrive Canino - ritengo di dover rassegnare le mie dimissioni. Il risultato ottenuto non vuole significare una sconfitta personale in termini di numeri, ma il risultato di una battaglia non condivisa e non convinta per la gestione, assolutamente personalistica, non rispondente a quelle che dovevano essere le reali scelte politiche del nostro partito''. ''E' inteso che le mie dimissioni dall' incarico - prosegue Canino - non significano ne' un distacco ne' una riduzione nell' impegno per la crescita ed il miglioramento del nostro partito. Gli indirizzi nazionali ci vedono coalizzati con il centrosinistra mentre a Catanzaro e' stato completamente disatteso questo indirizzo creando polemiche e malumore con quelli che dovevano essere i nostri alleati. Gli ottimi risultati raggiunti in citta' danno ragione al mio iniziale convincimento che le scelte adottate sicuramente hanno prodotto nocumento al nostro partito che poteva essere immediatamente vincente con la coalizione del centrosinistra guidata dall' on. Rosario Olivo''. ''Tanto sentivo di dire - conclude Canino - e lo faccio in un momento in cui il mio dissenso, mai espresso perche' mai vi e' stato un confronto, sicuramente non potra' sortire effetti negativi al Partito che tanto ho a cuore. Resto comunque a vostra completa disposizione per svolgere ruoli e competenze, all'interno dell'Udeur, che voi riterrete opportuni''.


2006 Notizie maggio 2006 | marzo e aprile 2006 | febbraio 2006 | dal 23/12/06 al 31 gennaio 2006 |

2005 Notizie dal 22/11 al 22/12 | dal 15/10 al 21/11 | dal 16/9 al 14/10 | dal 1/8 al 15/09 | Notizie dal 1/7 al 31/07 | Notizie dal 1/6 al 30/06 | dal 1/5 al 31/05 | dal 1/4 al 30/04 | dal 14/2 al 31/03 | dal 5/2 al 13/02 | dal 29/1 al 04/02 | dal 18/1 al 28/01 | dal 3/1 al 17/01 | dal 18/12 al 2/01

2004 Notizie dal 1/12 al 17/12 | dal 22/11 al 30/11 | dal 8/11 al 21/11 | dal 27/10 al 7/11 | dal 9/10 al 26/10 | dal 26/9 al 8/10 | dal 18/9 al 25/9 | dal 8/9 al 17/9 | dal 21/8 al 7/9 | dal 1/8 al 20/8 | dal 22/7 al 31/7 | dal 10/7 al 21/7 | dal 30/6 al 9/7 | dal 19/6 al 29/6 | dal 8/6 al 18/6 | dal 1/6 al 7/6 | dal 25/5 al 31/5 | dal 18/5 al 24/5 | dal 10/5 al 18/5 | dal 27/4 al 8/5 | dal 14/4 al 26/4 | dal 30/3 al 14/4 | da febbraio al 30/3.

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti