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Notizie di Politica
Marzo e Aprile

 

 

Sono 107 i comuni calabresi alle urne

30/04 Sono centosette i comuni calabresi che il prossimo 28 e 29 maggio sono chiamati a rinnovare i consigli comunali. A questi si aggiunge la Provincia di Reggio Calabria, che raggruppa 96 amministrazioni, unica delle cinque province della Regione chiamata per il rinnovo del consiglio provinciale, in anticipo rispetto alla scadenza naturale, in quanto il presidente, Pietro Fuda, eletto, per la Casa delle Liberta', nel maggio del 2002, nel novembre dello scorso anno si e' dimesso dalla carica per potersi presentare alle elezioni politiche del 2006. Fuda, infatti, nelle politiche di questo anno si e' candidato al senato nelle fila del Codacons venendo eletto senatore. Dieci i comuni al di sopra dei 15.000 abitanti: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Corigliano Calabro, Rende, Rossano, Gioia Tauro, Rosarno, Siderno, Taurianova. Tre i capoluoghi di provincia chiamati al rinnovo del consiglio comunale. Catanzaro, Cosenza e Crotone. A Catanzaro a contendersi la poltrona di primo cittadino saranno cinque candidati: Mario Tassone, Rosario Olivo, Franco Cimino, Eugenio Riccio e Daniele Carchidi. A loro sostegno si schierano trentadue liste. Con Mario Tassone Udc, viceministro uscente alle Infrastrutture, ha dalla sua parte An, Forza Italia, Udc, Citta' sociale e Nuovo Psi. Rosario Olivo, ex deputato, e' sostenuto da Ds, Rifondazione comunista, Margherita, Verdi, Partito democratico meridionale, Comunisti italiani, Mre, Socialisti e Progetto citta'. Franco Cimino, dirigente dell'Udc, e' sostenuto da una coalizione composta da Catanzaro con Abramo, Catanzaro da vivere, Solidarieta' e sviluppo, Udeur, Italia dei valori, I socialisti, Rosa nel pugno. Una lista ciascuno per Eugenio Riccio, Catanzaro nel cuore, e Daniele Carchidi, Catanzaro vive. A Cosenza sono cinque i candidati a sindaco e ventuno liste. Per la Casa delle Liberta' dopo la rinuncia del consigliere regionale Pino Gentile, si presenta con Sergio Bartoletti, coordinatore cittadino di Forza Italia, sostenuto da tre liste. Salvatore Perugini, assessore alla Cultura, e vice presidente della Provincia avra' il supporto di dodici liste. Perugini, comunque, non sara' sostenuto da Rifondazione Comunista e Rosa nel pugno, che invece sosteranno insieme a due liste civiche ''Giacomo Mancini Sindaco'' e ''Orgoglio Cosenza'' la candidatura di Giacomo Mancini, eletto lo scorso 9 aprile alla Camera dei deputati. Una sola lista, Andiamoavanti.net, appoggia invece Leo Battaglia. Mentre il candidato del Terzo polo, e' Maximiliano Granata. A Crotone, sono quattro i candidati alla carica di sindaco per il centrosinistra e' in corsa l'avvocato Peppino Vallone, appoggiato da 14 liste (Margherita, Ds, Italia dei valori, Pdci, Prc, Sole che ride, Laici socialisti, Udeur, I socialisti, Aranceto sinistra plurale, Pdm, Progetto Crotone, Per il Sud, Movimento democratico di liberazione). Il candidato del centrodestra e' l'imprenditore Salvatore Foti, appoggiato da 5 liste (Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc, Kroton, Essere Crotone). E ancora la Democrazia cristiana candida Francesco Morace, mentre il candidato sindaco della lista civica Alleanza provinciale e' Giuseppe Gallo. Le liste presentate da partiti e movimenti politici per concorrere al rinnovo del Consiglio comunale sono ventuno. n provincia di Cosenza i comuni dove si andra' a votare sono: Aieta, Albidona, Altilia, Amantea, Amendolara, Belmonte Calabro, Bisignano, Calopezzati, Cariati, Casole Bruzio, Cerisano, Falconara Albanese, Francavilla Marittima, Fuscaldo, Lappano, Maiera', Mangone, Marano Principato, Mongrassano, Morano Calabro, Pietrafitta, Rogliano, Rovito, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Donato Di Ninea, San Lorenzo Bellizzi, San Lucido, San Nicola Arcella, Sangineto, Santa Caterina Albanese, Scala Coeli, Spezzano Della Sila, Trenta, Zumpano. In provincia di Catanzaro, si vota a Argusto, Borgia, Chiaravalle Centrale, Cicala, Conflenti, Decollatura, Feroleto Antico, Guardavalle, Jacurso, Martirano, Montepaone, San Mango D'aquino, San Sostene, Serrastretta, Simeri Crichi, Soverato, Soveria Simeri, Tiriolo, Torre Di Ruggiero, Vallefiorita. In provincia di Crotone si vota a: Ciro' Marina, Cotronei, Cutro,Isola Capo Rizzato, Pallagorio, Scandale, Umbriatico. In provincia di Vibo Valentia sono 7 i comuni che rinnoveranno i rispetti consigli comunali sono: Filadelfia, Joppolo, Maierato, Mileto, Nicotera, Ricadi, Serra San Bruno, Tropea. In provincia di Reggio Calabria si andra' a votare inoltre nei comuni: Ardore, Bagaladi, Bagnara Calabra, Bova, Camini, Careri, Casignana, Galatro, Gerace, Locri, Mammola, Melicucca', Melicucco, Monasterace, Palizzi, Placanica, Rizziconi, Rocca Forte del Greco, Roghudi, San Giorgio Morgeto, San Pietro Di Carita', Sant'agata del Bianco, Scilla, Sino poli, Staiti, Stilo, Varapodio. In provincia di Reggio Calabria si vota anche per il rinnovo del consiglio provinciale. A contendersi la presidenza della Provincia tre candidati: Giuseppe Morabito, per l'Unione; Leone Manti per la Casa delle Liberta'; e Giuliano Quattrone con una lista civica ''Insieme per la Provincia''. Al centrosinistra sono collegate 16 liste: Democratici di Sinistra, Riformisti, Margherita con Rutelli, Italia dei Valori, Udeur, Comunisti italiani per la sinistra, Uniti per la Provincia, Rifondazione Comunista, Verdi, Partito Democratico Meridionale, Socialisti per l'Ulivo, I socialisti, Rosa nel pugno, il Segno per vincere, Codacons, Democrazia e liberta' per Morabito. Appoggiano il centrodestra 15 formazioni: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc - Casini, Nuovo Psi, CdC, Porta del sud, Partito democratico cristiano, Partito Repubblicano Italiano, Mediterraneo d'Europa, Movimento per l'Autonomia, Destre sociali unite per la Calabria, Per manti presidente, Patto per Manti, Democrazia Cristiana e Fronte Nazionale Forza Nuova. Ad appoggiare il terzo candidato alla presidenza, Giuliano Quattrone, un'unica lista: Insieme per la provincia. La prima lista ad essere presentata, nella giornata di ieri, e' stata quella denominata Destre Sociali unite per la Calabria, l'ultima delle trentadue, invece, Democrazia Cristiana che fa parte sempre del cartello che appoggia Manti, vicepresidente uscente dell'Amministrazione provinciale, andata in crisi per le dimissioni di Pietro Fuda, eletto recentemente al Senato nella lista del Codacons, appoggiata dal governatore della Regione Agazio Loiero. I candidati che si contendono i trenta posti in consiglio sono oltre novecento
La seconda pagina dedicata alle amministrative

Il Presidente Marini a Montalto “Il mezzogiorno un opportunità”

30/04 ''Dobbiamo essere capaci di fare diventare il Mezzogiorno un' opportunita' per tutta l'Italia e non un problema''. Lo ha detto il presidente del Senato, Franco Marini, in un intervista al Tg Calabria della Rai, che lo ha incontrato a Montalto Uffugo (Cosenza), dove Marini si e' recato per partecipare al battesimo del figlio di un familiare. ''Il presidente Prodi - ha aggiunto Marini - ha fatto bene a dire che c' e' un problema per il nostro Mezzogiorno e, dentro il Mezzogiorno, per la Calabria. In questo senso ci sara' grande attenzione da parte del Governo, e, certamente, anche del Parlamento. Il paese ha nel Mezzogiorno una grande opportunita'''.
''Nel mio discorso ho rivolto un appello a tutti a rispettarci ed a compiere uno sforzo di unita'''. Ha anche detto il presidente del Senato, Franco Marini. ''Questo e' importante - ha aggiunto Marini - perche' ci sono i problemi del Paese da affrontare''.

Marini vince e Andreotti perde pagando l’avversione dei giustizialisti

30/04 (Pietro Mancini) Il dato essenziale della delicatissima partita di Palazzo Madama, risoltasi ai tempi supplementari, a favore del candidato prodiano, dopo una giornata inquietante, confusa e tesissima, e dopo una nottata densa di minacce si pressioni sui " franceschi tiratori ", non è stato, certo, l' età avanzata di Giulio Andreotti ( anche perchè Franco Marini ha 73 anni suonati ! ), ma l' intelligente e accorta mossa di Berlusconi e di Gianni Letta. Che, designando Andreotti, si sono posti il problema, politico, sinora completamente ignorato da Prodi : quello di dialogare con il 50 per 100 degli italiani, che hanno votato per la Casa delle libertà. Insomma, il Cavaliere ha accentuato i nervosismi, le spaccature le difficoltà nel fronte progressista, già dilaniato dalle polemiche sulla forzata rinuncia di D' Alema, a favore di Bertinotti, alla presidenza della Camera e dalla prevalenza dei " falchi " massimalisti, ed ha aperto ai moderati dell' Unione, ieri nelle aule parlamentari e domani nel Paese, puntando proprio sul simbolo, fisico e politico, del centrismo degasperiano.
Da leader, che in 60 anni di battaglie ha dovuto superare bufere di ogni tipo, l' ex capo della " Balena bianca ", anche stavolta, si è comportato con grande dignità e senso delle istituzioni. E non si è fatto intimidire dai violenti attacchi, come quelli sferratigli, ogni giorno, dal quotidiano più vicino a Prodi, " La Repubblica ", che è arrivato a parlarne come del " tarlo, che ha minato la stabilità delle istituzioni " e ieri, vergognosamente, gli ha dato del " venduto " a Berlusconi. Forse, con una delle sue battute al vetriolo, che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, il 7 volte inquilino di Palazzo Chigi potrebbe ricordare che, in tante vertenze editoriali e in delicate vicende finanziarie, il ruolo dell' imprenditore ciociaro Ciarrapico, uno dei personaggi censurati nell' da " Repubblica ", venne, al contrario, molto apprezzato, e persino sollecitato, dal fondatore del quotidiano, Eugenio Scalfari, e dall' editore, il principe Carlo Caracciolo...
In realtà, l' ascesa di Andreotti alla seconda carica dello Stato non sarebbe stata digerita, molto facilmente, dai settori del centro- sinistra, che non gli hanno chiesto scusa neppure dopo l' ultimo suggello della Cassazione al clamoroso flop dell' " inchiestona del secolo ", istruita da Giancarlo Caselli, per complicità con la mafia, sul braccio destro di Alcide De Gasperi. Ha tifato Marini, e contro Andreotti, tutto il fronte dei " professionisti dell ' antimafia ", di sciasciana memoria, da Orlando a dalla Chiesa al pubblico minsitero di Palermo, il caselliano, Ingroia, consulente " storico " di Nanni Moretti. Dal momento che " zu Giulio " - come, secondo il fallace " teorema Buscetta, " i boss chiamavano il senatore - non rinunciò alla sua abituale flemma, neppure quando " l' Unità " arrivò ad addebitargli la gravissima colpa di essere rimasto in vita sino all' epilogo del suo calvario giudiziario, forse, stavolta, avrà sorriso per i giudizi, confinanti con il disprezzo ( " Giulio Caimano ", l' uomo dell' " immoralità sostanziale, dell' eversione di Stato, della protervia istituzionale "), appioppatigli dal giornale di Scalfari. A don Eugenio, non stimandolo, il senatore non si è mai rivolto, per chiedergli consigli. A differenza di Ciriaco De Mita, di Franco Marini e di tanti esponenti della sinistra dc, sempre ossequiosi con Scalfari, cosi' come con Luciano Violante e Anna Finocchiaro, e usciti indenni dalle bufere giudiziarie, che si addensarono, invece, sulla testa di Andreotti e di tanti esponenti della DC e del PSI. Che, nei drammatici primi anni 90, non si ritirarono a vita privata, ma denunciarono gli eccessi giustizialisti della sinistra, pagando duramente per aver mantenuto le schiene dritte. E adesso temono, a Palermo e a Roma, nuove " ordalie " politico - giudiziarie...
E, anche se in politica - dove contano più spesso, per molti, le poltrone - la coerenza non è una qualità molto seguita, sarebbe stato auspicabile che il senatore Mastella, chiamato a scegliere tra i suoi due ex colleghi della DC, non avesse, anche stavolta, privilegiato i promessi incarichi ministeriali, dimenticando la giusta scelta garantista, che fece all' avvio del processone Andreotti, a Palermo. Quando don Clemente, insieme a Casini, si recò a solidarizzare con l' imputato, non credendo, come la maggioranza degli italiani, alle panzane dei " pentiti " sul bacio tra Totò Riina e lo statista laziale.

Il presidente Marini ringrazia Loiero

30/04 Il presidente del Senato, Franco Marini, in Calabria per un impegno privato, ha telefonato al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, rivolgendogli un ''saluto affettuoso'' e ringranziandolo per ''l' impegno indiretto'' per la sua elezione. Marini, infatti, ha ottenuto anche il voto del senatore Pietro Fuda, eletto con la lista del Codacons sostenuta dal presidente Loiero, e della quale hanno fatto parte alcuni esponenti politici vicini al presidente della Regione Calabria dopo la sua uscita dalla Margherita. Marini e Loiero, che nei giorni scorsi avevano gia' avuto un incontro, si sono dati appuntamento prossimamente, secondo quanto si ' appreso, per una chiacchierata politica piu' approfondita.

Elezioni amministrative: Presentate le liste, inizia la campagna elettorale

29/04 Con la presentazione delle liste e' cominciata da oggi la corsa dei candidati a sindaco e degli aspiranti consiglieri comunali in vista delle elezioni del 28 e 29 maggio. In Calabria le comunali interessano, tra gli altri, tre capoluoghi di Provincia (Catanzaro, Cosenza e Crotone) e la Provincia di Reggio Calabria. A Catanzaro sono cinque i candidati a sindaco sostenuti, complessivamente, da 23 liste. All' appuntamento centrodestra e centrosinistra arrivano divisi per la nascita del polo di centro ispirato dai consiglieri regionali della Cdl Sergio Abramo, ex sindaco della citta', e Piero Aiello, di Fi, che presenta come candidato Franco Cimino, dell' Udc. Cimino sara' sostenuto anche da forze di centrosinistra quali Unita' socialista-I socialisti, Idv e Udeur. Oltre a queste ci sono le liste civiche Catanzaro da vivere, Solidarieta' Sviluppo e Catanzaro con Sergio Abramo. Il candidato del centrosinistra e' Rosario Olivo, gia' presidente della Regione ed ex parlamentare dei Ds, che sara' sostenuto da dieci liste: Ds, Margherita, Prc, Pdci, Partito democratico meridionale (lo schieramento nato per iniziativa del presidente della Regione, Agazio Loiero), Verdi, Socialisti per l' Ulivo, Mre, Progetto citta' e Democrazia e centralita'. Cinque le liste che sostengono il candidato della Cdl, il vice segretario vicario dell' Udc e vice ministro, Mario Tassone: Fi, An, Udc, Nuovo Psi e Citta' sociale. Eugenio Riccio e' il candidato di Catanzaro nel cuore, mentre Daniele Carchidi corre per Catanzaro vive. Tra quelli che sono in lizza per un posto in Consiglio comunale anche Mario Placanica, l' ex carabiniere indagato per l' uccisione di Carlo Giuliani nel corso del G8 di Genova, la cui posizione e' stata poi archiviata, che sara' candidato con la lista Catanzaro con Sergio Abramo. A Cosenza le liste presentate sono 21, ma una, quella di Forza Italia, e' sub iudice, dopo la decisione della commissione elettorale di escluderla per la mancanza, nella documentazione, di alcune dichiarazioni di accettazione della candidatura. I rappresentanti della lista, che hanno gia' presentato ricorso alla Commissione circondariale e sono pronti a rivolgersi al Tar, si dicono fiduciosi e attribuiscono l' errore alla ''gazzarra che si e' creata all' ingresso della sala dove si presentavano le liste che ha impedito ad uno degli esponenti del partito di entrare con la parte restante della documentazione''. I candidati a sindaco sono cinque. Dopo la rinuncia dell' ultima ora di Giuseppe Gentile, il centrodestra si compatta sul nome di un altro esponente forzista, il segretario provinciale Sergio Bartoletti, sostenuto da tre liste, Fi (se sara' riammessa), Udc e An. Corre diviso, invece, il centrosinistra. Da una parte il vicepresidente della Provincia di Cosenza, Salvatore Perugini, sostenuto da 12 liste, quasi tutto il fronte dei partiti dell' Unione, Ds e Margherita in testa. Dall' altra c' e' il deputato della Rosa nel Pugno Giacomo Mancini, che ha dalla sua quattro liste: Rnp, Rifondazione Comunista e due civiche. Gli altri due candidati sono Maximiliano Granata e Leo Battaglia, sostenuti entrambi da una sola lista. A Crotone i candidati a sindaco sono quattro sostenuti da 21 liste. Per il centrosinistra il candidato e' Giuseppe Vallone, sostenuto da 14 liste (Margherita, Ds, Italia dei valori, Pdci, Prc, Sole che ride, Laici socialisti, Udeur, I socialisti, Aranceto sinistra plurale, Pdm, Progetto Crotone, Per il Sud e Movimento democratico di liberazione). Il centrodestra presenta Salvatore Foti, appoggiato da 5 liste (Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc, Kroton, Essere Crotone). La Democrazia cristiana presenta Francesco Morace, mentre la lista civica Alleanza provinciale sostiene Giuseppe Gallo. Per le provinciali di Reggio Calabria, infine, saranno tre i candidati alla Presidenza, con 32 liste a loro sostegno. Quindici le liste del centrodestra che appoggiano il candidato Leone Manti, vicepresidente dell' Ente nella scorsa legislatura e gia' parlamentare democristiano. Sedici, invece, i raggruppamenti che appoggeranno il candidato presidente del centrosinistra, l' avv. Giuseppe Morabito, presidente dell' Ordine forense di Reggio Calabria. Il terzo candidato, e' Giuliano Quattrone, appoggiato da un' unica lista, Insieme per la Provincia. Manti sara' sostenuto, oltre che da An, Fi e Udc, anche dal Nuovo Psi, dal Pri, da Forza Nuova ed altre nove liste civiche. Con Giuseppe Morabito invece, ci saranno i Ds, Margherita per Rutelli, Idv, Udeur, Pdci, Rifondazione Comunista, Verdi, i Riformisti, Socialisti riformisti, il Pdm, i Socialisti per l' Ulivo, i Socialisti, Rosa nel Pugno, Segno per vincere, Codacons e Democrazia e liberta' con Morabito.
La pagina dedicata alle amministrative

Bertinotti e Marini eletti alla guida di Camera e Senato. Reazioni e Commenti di Loiero, Oliverio, Laratta, Bruno

Minacce ai dirigenti dei DS, tanta solidarietà

29/04 Un messaggio di solidarieta' e' stato indirizzato da Geppino Camo, ex deputato della Margherita, a Franco Ambrogio, Nicola Adamo e Mario Oliverio ai quali sono state rivolte minacce di morte. ''Intendo esprimere a voi, cari amici - ha sostenuto Camo - tutta la mia personale vicinanza e lo sdegno per le inqualificabili minacce di cui siete stati vittime. La Calabria migliore, quella che vuole lasciarsi alle spalle sistemi e metodi mafiosi, vi e' vicina come me, in questo momento. Sono certo che le autorita' preposte, i responsabili di polizia, carabinieri e magistratura, sono gia' pienamente attive per individuare gli isolati autori di un gesto squallido''.
Speranza: “Spregevole intimidazione”
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha espresso solidarietà e vicinanza agli esponenti politici calabresi, Nicola Adamo, Mario Oliverio e Franco Ambrogio, vittime di gravi intimidazioni. "Sono legato a loro - ha affermato il sindaco - da un rapporto di amicizia e quello che è successo mi rattrista particolarmente. Si tratta di una spregevole intimidazione nei confronti di persone impegnate che vivono la politica con passione e un attacco soprattutto ad esponenti della sinistra in Calabria. Sono continuamente bersagliati come dimostra il fatto che non è la prima volta che ricevono tali minacce. Mi sento profondamente vicino a loro ed esprimo la mia più grande solidarietà".
Feraudo: “Mafia dura da estirpare”
"La Calabria continua ad essere funestata da episodi delinquenziali intollerabili. Le minacce rivolte in questi giorni a tre notissimi esponenti politici della nostra regione sono il segno che la mala pianta della mafia è dura da estirpare". A sostenerlo è stato il consigliere regionale Maurizio Feraudo, di Italia dei Valori. "Agli amici Franco Ambrogio, Nicola Adamo, Mario Oliverio, ai quali va tutta intera la mia solidarietà - ha aggiunto - dico: non preoccupatevi, tutte le persone perbene della nostra regione sono accanto a voi, e con voi fremono di sdegno per il tentativo volgare di impedirvi di svolgere con serenità la vostra attività. Non diamo loro nemmeno per un attimo la sensazione che possano essere riusciti nel loro intento. Respingiamo con forza tutte le strumentalizzazioni e le provocazioni. Anche dal vostro coraggio e dal vostro e dal nostro lavoro verrà fuori una Calabria migliore, e più giusta".
Perrelli: “Avanti a testa alta”
Il Consiglio direttivo nazionale del Patto per il Sud Liberaldemocratici, ed il suo segretario nazionale, Tonino Perrelli, sono, è scritto in una nota, "solidali e vicini al vice presidente della Giunta regionale, Nicola Adamo, al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e al dirigente dei Ds, Franco Ambrogio per gli ennesimi atti di terrore sui sono stati sottoposti". "Il clima di terrore che si sta perpetrando ormai da tempo nella città di Cosenza e nella Calabria tutta - ha sostenuto Perrelli - deve essere affrontato a testa alta e senza scendere a compromessi, e sebbene nella sua gravità, deve essere affrontato con coraggio e dedizione politica rivolta alla creazione di un clima che ritrovi serenità e vengano ripristinate le condizioni per costruire una Calabria nuova ed una Cosenza finalmente trasparente. Ci uniamo alla voce di quanti sostengono la lealtà e la chiarezza degli uomini ed a fianco di Salvatore Perugini a Cosenza ed Umberto Bernaudo a Rende saremo in prima linea per il ritorno alla vera democrazia contro la politica delle arroganze e della criminalità".
Iovene: “Segnale intollerabile”
"A Franco Ambrogio, Nicola Adamo e Mario Oliverio, destinatari di una nuova e più grave intimidazione, esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza". Lo afferma, in una dichiarazione, Nuccio Iovene, senatore dei Ds, in riferimento alle minacce di morte rivolte ieri ad alcuni dirigenti calabresi del partito. "La Calabria, e Cosenza - aggiunge Iovene - non sono purtroppo nuove ad episodi del genere. E' il segnale, intollerabile, del degrado e della barbarie a cui si vuole spingere il confronto politico, dei pericolosi tentativi di condizionamento che si intendono mettere in atto alla vigilia di difficili e delicate elezioni amministrative. I Ds di Cosenza e della Calabria non si faranno intimidire e si batteranno come sempre per affermare una politica libera dai condizionamenti ed una società in cui venga bandita per sempre la violenza ed affermata la legalità e la giustizia".
Mazzei (Uncem) “Serve più stato”
"Il vile atto intimidatorio nei confronti di esponenti di primo piano dei Ds, impegnati nel governo delle istituzioni calabresi, evidenzia le enormi difficoltà in cui sono costretti ad operare gli amministratori della nostra regione". Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente della sezione calabrese dell' Unione delle comunità montane, Vincenzo Mazzei. "Urge, perciò - aggiunge Mazzei - una maggiore presenza dello Stato ed il sostegno e la vicinanza dei cittadini".
Nucera (Udc) “Unanime condanna”
''E' una sentenza unanime di condanna quella che mi sento di rivolgere a questi attentatori della liberta' altrui e della democrazia''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, Giovanni Nucera, capogruppo dell' Udc nel Consiglio regionale, facendo riferimento alle minacce di morte rivolte ai dirigenti calabresi dei Ds Franco Ambrogio, Nicola Adamo e Mario Oliverio. ''Queste persone, attraverso atti deprecabili - aggiunge Nucera - vogliono tentare di ledere l' intero Sistema, colpendolo attraverso la liberta' di operato dei suoi rappresentanti. La violenza e le minacce vanno solo condannate. Questa bieca forma di terrorismo va contro quei valori di liberta', correttezza e riscatto cui si ispirano gli ideali dei partiti di ogni colore politico. Al nostro candidato dell' Udc per le elezioni provinciali, Alfonso Ciprioti, ma anche a tutti gli altri amministratori, continuamente vessati da episodi del genere, va la mia piena solidarieta' e l'appoggio nel rigettare e contrastare atti del genere. Il prefetto Luigi De Sena sta svolgendo un ottimo lavoro, che ci ha gia' dato modo di vedere e coglierne i frutti. Ma tutti i suoi sforzi e soprattutto quelli compiuti dalle nostre forze dell' ordine rischiano di essere vanificati se le istituzioni non le affiancano nell' immediato. Con interventi corredati dalle varie parti e dagli organismi preposti, a supporto ed integrazione delle manovre di tutela, controllo capillare e rilancio del territorio. Al fine di creare in maniera tangibile una cultura della legalita'. E cio' significa trasformare i propositi ed i programmi di intenti in fatti concreti che diano una risposta secca agli interrogativi e realizzino le basi da cui partire per poter affrontare e finalmente sconfiggere questa ancora radicata cultura dell' illegalita', dell' ignoranza e della prepotenza. Recupero del territorio, aumento del lavoro, rilancio delle realta' gia' esistenti, potenziamento delle identita' territoriali, controllo capillare e gestione intelligente. Sono questi, secondo me, i concetti chiave da porre in essere per realizzare un cambiamento drastico dei costumi e dare un segnale forte a tutta la Calabria''. ''Il mese di maggio - afferma ancora Nucera - si apre all' insegna di due date molto importanti: la Festa dei lavoratori e la Giornata mondiale della liberta' di stampa. Quest' ultima ricorrenza, soprattutto, in un momento come questo, dovrebbe costituire un spunto importante su cui riflettere. Liberta' di stampa e' diritto di libera manifestazione del pensiero. Diritto che gente bieca e distorta ha voluto tentare di sottrarre a dei rappresentanti del mondo politico e delle istituzioni. Sperando, attraverso il meccanismo delle minacce, della paura e della violenza, di veicolare e restringere questo diritto di esprimere il proprio pensiero, nonche' il dovere di parlare ed operare per conto e per i cittadini''.
Sapia (An), “Sincera solidarieta'” ''Desidero esprimere, a nome mio e di Alleanza nazionale di Cosenza, la piu' sincera solidarieta' a Nicola Adamo, Mario Oliverio e Franco Ambrogio per il brutto, grave episodio di intimidazione, l'ennesimo in una citta' in cui le forze politiche sane, ed An si considera in testa, sono chiamate a sconfiggere l'illegalita'''. Lo afferma, in una nota, il subcommissario provinciale di An, Michele Sapia. ''La citta' - aggiunge Sapia - deve liberarsi da ogni condizionamento e respingere ogni tentativo di infiltrazione di settori deviati e criminali. Probabilmente il commissario straordinario sarebbe dovuto rimanere qualche mese in piu', rinviando le elezioni, e non lo dico per motivi di interesse politico, per depurare l' istituzione principe da veleni, aggressioni e offensive becere''.
Bruno (DL) “Isolare i provocatori”
«La politica non deve lasciare spazio a chi pratica l’intimidazione», dichiara il Sen. Franco Bruno, Coordinatore della Margherita in Calabria. «Sono vicino al Vice Presidente della Giunta regionale Nicola Adamo, al Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e al dirigente diessino Franco Ambrogio - prosegue Bruno - per le minacce di cui sono stati fatti oggetto. A chi cerca di avvelenare la politica cosentina dobbiamo, tutti insieme, rispondere con la testimonianza di una militanza che non si fa impaurire e con la forza che deriva dal consenso liberamente manifestato dai cittadini. Le ormai prossime elezioni amministrative - conclude il Sen. Bruno - saranno senz’altro un’occasione preziosa per isolare coloro che agiscono nell’ombra e vogliono impedire il confronto libero e democratico nella città di Cosenza».

L’incarico ad Andreotti non gradito dall’Unione

28/04 (Pietro Mancini) L' ascesa di Andreotti alla seconda carica dello Stato non verrebbe digerita, molto facilmente, dai settori del centro- sinistra, che non gli hanno chiesto scusa neppure dopo l' ultimo suggello della Cassazione al clamoroso flop dell' " inchiestona del secolo ", istruita da Giancarlo Caselli, per complicità con la mafia, sul braccio destro di Alcide De Gasperi. " 'Zu Giulio ", forse, dopo le tante sofferenze patite con dignità, stavolta sorriderà per i giudizi, confinanti con il disprezzo ( " sole nero, dalla luce sardonica ", l' uomo dell' " immoralità sostanziale, dell' eversione di Stato, della protervia istituzionale "), appioppatigli dai giornali di Padellaro e di Scalfari. A don Eugenio, non stimandolo, il senatore non si è mai rivolto, per chiedergli consigli. A differenza di Ciriaco De Mita, di Franco Marini e di tanti esponenti della sinistra dc, sempre ossequiosi con Scalfari, cosi' come con Luciano Violante e con Anna Finocchiaro, e usciti indenni, anche in virtù di tali " cautele ", dalle bufere giudiziarie, che si addensarono, invece, sulla testa di Andreotti e di tanti esponenti della DC e del PSI. Che, nei drammatici primi anni 90, non si ritirarono a vita privata, ma denunciarono gli eccessi giustizialisti della sinistra. E pagarono, duramente, per la loro opposizione al " partito delle toghe ".
E, anche se in politica, spesso, la coerenza non è una virtù molto duffusa, è auspicabile che il senatore Mastella, quando dovrà scegliere tra i suoi due ex colleghi della DC, non pensi alle future poltrone e non decida di dimenticare, e archiviare, la giusta scelta garantista, che fece all' avvio del processone Andreotti, a Palermo. Allorchè l' attuale segretario dell' UDEUR, insieme a Casini, si recò a solidarizzare con l' imputato, non credendo, come la maggioranza degli italiani, alle panzane dei " pentiti " sul bacio tra Totò Riina e lo statista laziale.

Alle comunali di Amantea, Rifondazione rinunzia a lista alternative

28/04 "Con il contributo di associazioni, movimenti e diversi singoli compagni, anche attraverso il sostegno del partito ai diversi livelli organizzativi e territoriali, si poteva realizzare una lista Prc alternativa a quelle presenti alle prossime elezioni comunali ad Amantea". E' quanto sostengono in una nota Francesco Saccomanno e Lucio Cortese della segreteria provinciale del Partito della Rifondazione comunista di Cosenza. "Considerato - hanno aggiunto - il suddetto dato politico come acquisito, abbiamo comunque preferito rispettare la natura del prossimo voto che è amministrativo, desistendo così dalla realizzazione della lista soprattutto in considerazione del tardivo approccio rispetto alla problematica ed alla politica peculiari del territorio. Infatti, analizzando il portato politico del lusinghiero voto ottenuto ad Amantea del Prc alle recenti elezioni politiche, mentre siamo certi di un consenso verso di noi improntato ad una richiesta di alterità, non siamo sul punto di formulare, in tutta serenità, un giudizio che possa essere con certezza veritiero sulle varie componenti politiche cittadine; conseguentemente abbiamo scartato l'ipotesi di marcare una nostra presenza rappresentativa all'interno di liste già presenti, per vie dell'esistenza di correnti e di sensibilità per niente compatibili e conciliabili con il nostro universo politico, ideale e valoriale. In considerazione di tutto ciò rivolgiamo, dunque, l'invito ad esprimere un consenso verso candidati di sinistra qualora i compagni e cittadini ne rilevassero un effettiva presenza nelle liste". "Nel frattempo - ha proseguito Saccomanno e Cortese - registriamo, in questa fase convulsa di contatti e consultazioni, la vicinanza di un numero rilevante di compagni e cittadini che ci fa ben sperare per la costituzione di una presenza forte ed organizzata di una vera sinistra d'alternativa ad Amantea che possa operare nel rispetto dell'autonomia politica di quanti vorranno aderire a tale progetto. Auspicio questo che oltre a noi si augurano, sicuramente, quanti chiedono ad alta voce "un altro mondo possibile" operando a partire dal consolidamento del rapporto con l'esigenze del territorio e con la sua strenua difesa, con i bisogni e le aspirazioni di partecipazione della comunità amanteana, e tenendo conto degli appuntamenti politici di più grande rilevanza, a cominciare dal prossimo referendum contro la famigerata devoluzione voluta dal passato governo delle destre".

Il PDM sostiene il candidato di centrosinistra a Corigliano

28/04 Il Partito Democratico Meridionale (Pdm), fondato dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, presenta la sua lista di 30 candidati per le Amministrative del Comune di Corigliano. La lista - è scritto in una nota - vede confluire due importanti Movimenti coriglianesi verso il Pdm quali Idea Città per il Partito Democratico, fondato da Benedetto Di Iacovo, Mario Nigro, Lucio lavorato e Cittadini per l'Ulivo fondato da Luigi Caputo, Maria Angela Rago e Salvatore Covello. Movimenti che hanno un forte radicamento sul territorio comunale sia per quanto riguarda il lavoro politico elettorale che per iniziative di carattere sociale e culturale, attese le particolari carature dei fondatori. Si tratta di una lista quasi paritaria con 12 donne e 18 uomini. "La lista - prosegue la nota - è capeggiata da 3 capilista in ordine alfabetico: Luigi Caputo, Benedetto Di Iacovo, Giorgio Pisano, persone con un forte vissuto alle spalle (sociale/politico) ai quali seguono i restanti 27 componenti la lista in ordine alfabetico". La lista sarà presentata ai cittadini di Corigliano con una manifestazione pubblica alla presenza del candidato a Sindaco prof. Armando De Rosis e di tutte le altre forze dell'Unione coriglianese e, dove hanno assicurato la presenza altri esponenti del Partito regionale e nazionale, quali: l'Assessore regionale all'Agricoltura Mario Pirillo, l'Assessore regionale al Turismo Beniamino Donnici, il Senatore del Pdm Pietro Fuda, l'assessore provinciale al Bilancio della Provincia di Cosenza Dott.ssa Rachele Grosso Ciponte, ed altri consiglieri provinciali e rappresentanti del partito. Il Pdm, attraverso i candidati al Consiglio Comunale, conclude la nota, è impegnato alla vittoria del centrosinistra con la elezione del primo cittadino nella persona di Armando De Rosis, verso il quale tutto il Pdm sarà leale sostenitore in una grande battaglia politico-elettorale. Nei prossimi appuntamenti il Pdm presenterà le linee prioritarie del proprio programma e le sue priorità amministrative, che sono comuni al programma redatto dal candidato a Sindaco De Rosis.

Unione divisa nei centri arbereshe

28/04 I partiti politici del centro sinistra si presentano separati per le amministrative di fine maggio nei due paesi italo albanesi della presila interessati al voto. A S. Demetrio Corone, il paese dove é stato sindaco per 30 anni, due legislature di seguito negli ultimi 10 anni, il Senatore uscente Cesare Marini, i partiti del centro sinistra si sono divisi in tre liste: una, con i Democratici di sinistra e Rifondazione Comunista con candidato sindaco Giuseppe Sangermano, un'altra con la Rosa nel Pugno, il Partito dei Comunisti Italiani e Italia dei Valori, con candidato sindaco Antonio Sposato e una terza lista civica con la Margherita alleata con le forze di centro destra, Alleanza Nazionale e Forza Italia, il cui candidato non è stato ancora reso noto. A San Cosmo albanese, l'altro paese arberesh interessato alle amministrative, due liste entrambe di centro sinistra, ma concorrenti tra di loro: la prima, denominata Katundi Jone (Paese Nostro), con candidato sindaco Antonio Mondera, attuale sindaco del paese; l'altra lista, sempre di estrazione di centro sinistra e non ancora denominata, ha come candidato sindaco Demetrio Greco, medico del posto. Il centro destra non presenterà liste.

Quattro le liste presentate per le comunali a Catanzaro

28/04 Sono quattro, tutte del centrosinistra, le liste presentate oggi alla segreteria del Comune di Catanzaro in vista della elezioni del 28 e 29 maggio per l' elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio comunale. Dopo quella di Democrazia e centralita', sono state presentate le liste di Rifondazione comunista, del Partito democratico meridionale, e di Progetto citta'. Tutte sostengono il candidato a sindaco di centrosinistra, Rosario Olivo. Le liste presentano i candidati al Consiglio comunale in ordine alfabetico con le eccezioni della lista Democrazia e centralita', che ha come capolista il consigliere comunale uscente Giovanni Merante, e quella di Progetto Citta', che ha al numero uno l' ex assessore provinciale Lanfranco Calderazzo. Tra i candidati del Pdm figura il presidente regionale del Codacons, Francesco Di Lieto. Alle 20 la segreteria comunale ha chiuso. Riaprira' domattina alle 8 e restera' aperta sino alle 12 per accogliere il grosso delle liste che dovrebbero essere, ancora, una ventina.

Tre calabresi entrano nell’europarlamento, sono Veneto, Veraldi e forse Racco

27/04 Con le dimissioni dei primi sei eurodeputati italiani che hanno optato per il Parlamento nazionale dopo essere stati eletti alle politiche del 9 e 10 aprile, e' cominciato il balletto che portera' a Strasburgo 11 nuovi europarlamentari 'ripescati' e tra questi ci sono tre calabresi. Si tratta di Armando Veneto (Udeur), Donato Veraldi (Dl) e Luciano Racco (Socialisti). Veneto subentra a Paolo Cirino Pomicino (Ppe) e Racco a Gianni De Michelis. Il presidente dei Ds Massimo D'Alema e l'europarlamentare dei Dl Giuliano Procacci verranno sostituiti a Strasburgo da Andrea Losco e da Donato Tommaso Veraldi, entrambi della Margherita.
''Non mi risulta che De Michelis abbia optato per il Parlamento italiano. Questo significa che resta europarlamentare''. Lo affermato in serata il consigliere regionale Luciano Racco, de I Socialisti. ''Di conseguenza - ha aggiunto Racco - non scatta la mia elezione al Parlamento europeo''. ''La mia volonta', comunque - ha detto ancora Racco - e' quella di proseguire nell' impegno di guidare il gruppo dei Socialisti nel Consiglio regionale. Credo che la Calabria abbia bisogno di energie convinte sulla possibilita' di governare i processi di cambiamento nella Regione e ritengo giusto dare soddisfazione a quanti mi hanno voluto in Consiglio regionale''.

L’on Laratta (DL) sull’attentato di Nassirya “Terrorismo mostro cieco”

27/04 «Il nuovo parlamento s’insedia oggi nel sangue dei nostri militari barbaramente uccisi in Iraq». Lo afferma il deputato della Margherita Franco Laratta alla notizia dell’attentato a Nassirya. «Il terrorismo – ha aggiunto - ha mietuto ancora giovani vittime che svolgevano con senso di responsabilità il proprio dovere in un paese ad altissimo rischio come l’Iraq. A loro – ha proseguito l’esponente politico - dobbiamo tributare i massimi onori di Stato per avere sacrificato la loro vita in nome della libertà, della pace e della democrazia. Il terrorismo – accusa Laratta - è un mostro cieco che non può e non deve condizionare il nostro vivere civile e va combattuto con ogni mezzo a disposizione. La missione dei nostri militari in Iraq – sottolinea - è una missione certamente discutibile, e per questo noi dell’Unione abbiamo in programma di avviare il ritiro, ma non per questo si possono giustificare gesti infami contro i nostri connazionali che operano per garantire la sicurezza in un territorio martoriato dalla guerra. Spero - ha poi aggiunto Laratta - che domani in vista dell’insediamento dei due rami del parlamento agli italiani possa essere assicurata la visione di un paese unito e coeso che non può dividersi sul fronte del terrorismo. Esprimo le più sentite condoglianze e la mia convinta vicinanza – ha concluso il parlamentare Dl - alle famiglie dei soldati uccisi e il più profondo cordoglio all’Arma dei Carabinieri che, con alto senso dello Stato, in sordina e con grande umiltà, garantisce ordine e sicurezza pagandone spesso un prezzo altissimo».

Soddisfazione di M. Tripodi per la candidatura di Rosario Olivo a Catanzaro

27/04 ''Esprimo a nome dei Comunisti Italiani della Calabria vivo apprezzamento per la scelta compiuta dall'Unione di proporre la candidatura dell'onorevole Rosario Olivo a sindaco della citta' di Catanzaro''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Si tratta - ha aggiunto - di una indicazione di alto profilo, proprio perche' si identifica in una personalita' stimata e prestigiosa che rappresenta un pezzo della storia della sinistra calabrese. Ci auguriamo che questa scelta abbia il suffragio degli elettori catanzaresi e venga coronata dal meritato successo alle prossime elezioni del 28 maggio. Rimane il rammarico per il fatto che l'Unione non ha raggiunto la compattezza necessaria visto che alcune forze si sono sfilate dalla coalizione giungendo addirittura ad allearsi con esponenti e forze del centrodestra, dando cosi' la rappresentazione concreta di quello che significa una pratica politica trasversale senza principi e senza coerenza''. ''Quanto e' avvenuto a Catanzaro e in altre citta' - ha concluso Tripodi - denota il rischio di una frantumazione della coalizione e pone il problema urgente di definire regole di funzionamento e di comportamento nel centrosinistra per evitare il diffondersi di situazioni di lacerazione e di litigiosita', situazioni che offendono l'impegno coerente di chi si batte per dare forza alla coalizione di centrosinistra''.

Corbelli: “Fuda non voti per Marini”. Fuda: “Non è questo il momento delle rivincite”

27/04 ''Il senatore Pietro Fuda tradendo la fiducia di quanti lo hanno eletto, proprio per la contrapposizione e la risposta ai diktat romani di Marini e della Margherita, domani votera' Franco Marini''. E' quanto sostiene in una nota il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, circa la decisione del senatore Pietro Fuda, eletto in Calabria nella lista del Codacons, di votare per Franco Marini come presidente del Senato. ''Il senatore calabrese Pietro Fuda - ha aggiunto Corbelli - eletto nella Lista Codacons, voluta dal presidente della Regione, Agazio Loiero, in segno di protesta per l'esclusione dello stesso Fuda dalle Liste della Margherita, in Calabria, nonostante l'appello del Movimento Diritti Civili, votera' Franco Marini, il principale responsabile della sua mancata candidatura nella Margherita. Il suo voto domani potrebbe essere determinante per l'elezione di Marini alla presidenza di Palazzo Madama. Gli avevamo chiesto di non votare il leader della Margherita per non deludere e per non tradire tutti gli oltre 52 mila elettori calabresi che lo hanno eletto senatore della Repubblica e che per questo molti tra di loro erano stati addirittura espulsi dal partito di Rutelli''. ''Il senatore Fuda - ha concluso - domani non puo' votare Marini alla presidenza del Senato. Decida lui se astenersi o votare il candidato indipendente e senatore a vita Giulio Andreotti''
''Con il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, per accelerare il cambiamento ed raccogliere il consenso dei cittadini, volevamo che i protagonisti della campagna elettorale fossero espressione radicata dei nostri territori. Malgrado il trattamento ricevuto, Loiero e' stato addirittura espulso dalla Margherita, pensiamo che questo non sia il momento delle rivincite, ne' delle recriminazioni. Per questo, domani votero' Franco Marini''. Lo ha detto Pietro Fuda, senatore eletto in Calabria con la lista Codacons-Dc, promossa dal presidente della Regione Agazio Loiero dopo la sua espulsione dalla Margherita. ''In Calabria - ha aggiunto Fuda - ho ottenuto l'investitura parlamentare nella lista del Codacons-Dc, collegata al centrosinistra, voluta ed appoggiata dal presidente Loiero e da tanti cittadini che hanno dato vita al neo Partito Democratico Meridionale. Gli elettori calabresi, nel votarmi, hanno espresso un preciso segnale di cambiamento soprattutto alla classe politica della nostra stessa coalizione. Oggi, percio', sono al Senato a rappresentare proprio lo spirito ed il bisogno di riforma della politica, per riavvicinarla alla gente e per contribuire alla rinascita delle speranze del Mezzogiorno. Un Mezzogiorno che vuole tornare a contare nelle scelte del Paese, attraverso un nuovo Governo che guardi con piu' attenzione ai nostri territori. Votero', anche per questo, Franco Marini. Infatti, sul piano politico, sarebbero inimmaginabili le conseguenze di un suo insuccesso. Chissa' quale crisi si aprirebbe se il candidato dell'Unione non ce la facesse a superare l'esame dell' Aula. Determinerebbe la certificazione istituzionale di una potenziale assenza della maggioranza di centro-sinistra. E' vero, il rischio sarebbe solo potenziale, in quanto il Governo Prodi potrebbe, invece, domani ottenere ugualmente la fiducia. Comunque, davanti al Paese, la mancata elezione di Marini sarebbe una bruttissima presentazione della nostra coalizione e creerebbe maggiori condizioni di instabilita'. Al contrario, adesso, servono coesione, innovazione e dialogo per risollevare un' Italia malridotta, con una crisi economica crescente, che affronta ogni giorno la sfiducia dei mercati, che ha una disoccupazione giovanile che nel Mezzogiorno tocca punte critiche, anche oltre il 25% dei nostri ragazzi''. ''Adesso, insieme a Loiero - ha detto ancora Fuda - siamo impegnati a costruire un Partito democratico regionale, con un orizzonte solo regionale, che speriamo possa essere trasfuso in un Partito democratico nazionale. Naturalmente, questo movimento non avra' le caratteristiche dei vecchi partiti, ridotti a scatole vuote, nei quali rimangono solo i vizi della partitocrazia, avendo disperso ogni virtu'. Noi, dunque, votiamo convinti Franco Marini, avendo consapevolezza che domani sara' una giornata importante non solo per Marini, ma anche per il Governo Prodi''

Pittelli eletto deputato. Stanca opta per il Piemonte

27/04 Il ministro per l'Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, eletto al Senato, ha deciso di optare per il seggio del Piemonte. Lo rende noto l'ufficio comunicazione del ministro, ricordando che l'esponente di Fi era stato eletto anche in Calabria e Umbria. Diventa così senatore il coordinatore regionale degli azzurri, Giancarlo Pittelli.

Tremonti pensa di optare per la Calabria e minaccia di lasciare Forza Italia

27/04 Giulio Tremonti minaccia di iscriversi al gruppo Misto della Camera. A spingere il ministro dell'Economia a voltare le spalle a Forza Italia e' la decisione di Silvio Berlusconi di confermare come capogruppo alla Camera il presidente uscente Elio Vito. Tremonti non si e' limitato a minacciare di aderire al gruppo Misto di Montecitorio, ma non ha nemmeno optato per una delle nove circoscrizioni in cui e' risultato eletto. Il ministro, secondo quanto si e' appreso, questa mattina avrebbe avuto un colloquio teso con il premier Berlusconi a margine del Consiglio dei ministri, quando Berlusconi gli ha comunicato che non avrebbe indicato il suo nome come presidente dei deputati di Forza Italia. Una decisione che sarebbe stata presa per l'opposizione dei deputati eletti nell'Italia centro-meridionale alla candidatura Tremonti, giudicato troppo legato alla realta' settentrionale. Anche la mancata opzione di Tremonti per una delle nove circoscrizione starebbe creando un problema di non poco conto in Forza Italia. Il ministro dell'Economia, infatti, avrebbe dovuto permettere la elezione del torinese Roberto Rosso, ma la sua mancata opzione ha costretto un altro eletto in Piemonte, Guido Crosetto, a bloccare precipitosamente l'opzione gia' fatta per il Piemonte, cosi' da non pregiudicare il ''ripescaggio'' di Rosso. Altri ambienti di Forza Italia, vicini al ministro dell'Economia, contestano alcuni aspetti della ricostruzione di quanto sta accadendo. In particolare - si spiega - la ''supposta opposizione'' dei deputati azzurri del Sud contro Tremonti ''non e' assolutamente vera'' tanto che il ministro starebbe pensando di optare per il collegio della Calabria. Inoltre, si sottolinea negli stessi ambienti, la scelta di Elio Vito come capogruppo sarebbe maturata per ''l'impossibilita''' di candidarlo alla vice presidenza della Camera vista l'ostilita' di parte del partito a questa ipotesi. Infine, ricordano gli stessi ambienti, e' stato il presidente Berlusconi a proporre ''fino a ieri sera'' la candidatura di Tremonti a capogruppo e nessuna richiesta in questo senso e' stata fatta dal ministro dell'Economia.

Rosario Olivo candidato dell’Unione a Catanzaro

26/04 L' Unione catanzarese, dopo la frattura con quattro forze che la compongono, va avanti per la propria strada e conferma la candidatura di Rosario Olivo alla carica di sindaco. L' ufficializzazione e' giunta oggi e' giunta al termine di una riunione tra l' ex deputato dei Ds ed i rappresentanti di Margherita, Ds, Rifondazione comunista, Pdci, Repubblicani Europei, Federazione dei Socialisti Calabresi, Psdi, Verdi, Partito Democratico Meridionale e prende le mosse dalle ''numerose attestazioni di solidarieta' e impegno giunte in queste ore a Olivo ed ai partiti dai massimi livelli della realta' politica e istituzionale dell' Unione Calabrese''. Su queste basi, dunque, e' la sintesi del documento conclusivo della riunione, ''il centrosinistra di Catanzaro lancia la sua proposta per assicurare alla citta' capoluogo una guida autorevole nella persona del candidato a sindaco Rosario Olivo ed una politica ed un progetto di discontinuita' amministrativo e di sviluppo, cosi' come espresso nel documento programmatico a suo tempo unanimemente approvato''. E sabato pomeriggio, dopo la chiusura del termine per la presentazione delle liste, la candidatura di Olivo verra' presentata alla stampa alla presenza dei vertici politici ed istituzionali, provinciali e regionali, della coalizione. Dunque saranno tre i candidati a sindaco di Catanzaro, con le due principali coalizioni che si presentano divise. Se L' Unione candida Olivo ed il centrodestra presenta il vice ministro e vice segretario vicario dell' Udc, Mario Tassone, spezzoni dell' una e dell' altra coalizione sostengono un altro Udc, Franco Cimino, proposto dai consiglieri regionali di centrodestra Sergio Abramo e Piero Aiello e sostenuto, tra gli altri, da quattro forze del centrosinistra: Udeur, Italia dei Valori, Rosa nel Pugno ed I socialisti.

Il ruolo dei Verdi nel Governo Prodi, convegno a Lamezia

26/04 Dopo il successo del risultato elettorale in Calabria, i Verdi tornano a parlare di programmi e di ruolo all’interno della compagine governativa romana: un duplice ruolo quello strettamente legato alle tematiche ambientaliste e quello legato alla Calabria, una regione che per la prima volta riesce ad esprimere una rappresentanza Verde. Il ruolo dei Verdi nel governo Prodi è infatti il tema della Conferenza Stampa che si svolgerà giovedì all’hotel Lametia a Lametia Terme alle ore 11.00 e al quale parteciperanno Stefano Boco, Diego Tommasi, Leo Autelitano e Luigi Marrello. “E’ un’occasione importante – ha dichiarato l’assessore Tommasi – per dare seguito concreto ad una visibilità in ambito nazionale e proseguire con più forza e incisività l’impegno che abbiamo intrapreso, in Calabria, sin dall’insediamento del Governo Loiero e che stiamo portando avanti con entusiasmo e perseveranza anche in seno alla Commissione Nazionale Ambiente e Protezione Civile”.

Tripodi (PDCI) “Per Locri ci vuole una candidatura vincente”

26/04 “Dopo tutto quello che è accaduto a Locri nei mesi passati, a partire dal barbaro assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Fortugno, e che ha richiamato sulla città di Locri attenzioni, interessi e iniziative a livello locale, regionale e nazionale, ci saremmo aspettati che una coalizione come quella del centrosinistra traesse in qualche modo le conseguenze politiche della particolare situazione che si è determinata arrivando all’appuntamento elettorale con il massimo di compattezza e coesione”. Lo afferma in una dichiarazione il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi. Purtroppo tutto questo finora non è avvenuto e ci si è trascinati per mesi e mesi, stancamente, con interpartitiche defatiganti e inconcludenti che alla fine hanno solo aumentato le divisioni e le lacerazioni nel centrosinistra.
In questo contesto, risulta assolutamente incomprensibile l’atteggiamento tenuto dalle maggiori forze politiche del centrosinistra che hanno, di fatto, impedito quella che era la soluzione più naturale e più scontata, e cioè la candidatura del dottor Carmine Barbaro, sindaco uscente della città di Locri, senza che, peraltro, questi partiti riuscissero a presentare una proposta capace di ottenere il consenso necessario e di ricompattare la coalizione.
È una gravissima responsabilità quella che costoro si sono assunti poiché tale situazione rischia di consegnare al centrodestra, su un piatto d’argento, il governo della città.
Per questo, quando ormai mancano pochissime ore alla scadenza dei termini, ci permettiamo di rivolgere un appello a tutte le forze del centrosinistra affinché venga scongiurato l’esito disastroso che si annuncia e si recuperino le ragioni fondamentali dell’unità che consideriamo obiettivo irrinunciabile, mettendo da parte pregiudiziali inaccettabili e chiedendo al dottor Barbaro, sia pure in extremis, di capeggiare la lista dell’Unione. È chiaro che se non si dovesse arrivare a una soluzione unitaria, sarebbe gravissima la responsabilità di chi è si arroccato testardamente su posizioni che non hanno trovato il consenso bloccando qualsiasi possibilità di arrivare a un’intesa politica e programmatica.
Un fatto del genere è grave dovunque si verifichi, ma diventa gravissimo e inquietante quando si verifica in una realtà martoriata e così colpita dalla criminalità organizzata come quella di Locri.

Loiero: “Il Pdm sosterrà il candidato dell’Ulivo a Catanzaro” ed in serata chiama Rosario Olivo

25/04 “Il centrosinistra avrebbe potuto vincere al primo turno. Pazienza, vincerà al secondo. In ogni caso la vicenda delle candidature per le elezioni comunali di Catanzaro dimostra ancora una volta che i partiti vanni svecchiati”. Ne è convinto il presidente della Regione Agazio Loiero, impegnato in queste ore a varare una lista “competitiva e forte” del Partito Democratico Meridionale a sostegno, assieme a Ds e Margherita, della candidatura di Rosario Olivo a sindaco della città capoluogo. Infatti sulla candidatura di Olivo si e' verificata ieri una spaccatura all' interno dell' Unione dopo che Italia dei valori, Sdi, Udeur e Socialisti hanno deciso di appoggiare la candidatura a sindaco di Franco Cimino, dell' Udc, sostenuto dai consiglieri regionali del centrodestra Sergio Abramo e Piero Aiello e malgrado la Casa delle liberta' abbia candidato alla carica di primo cittadino Mario Tassone, vicecesegretario vicario dello stesso Udc. Secondo il presidente Loiero, “se alcuni partiti dell’Unione non se ne fossero andati per conto loro, c’erano tutte le condizioni per dare subito a Catanzaro un sindaco di centrosinistra, al primo turno. Peccato per come sono andate le cose”. “Purtroppo – aggiunge Loiero – in una coalizione così plurale spesso si registrano elementi di rigidità e le discussioni portate all’infinito sortiscono effetti indesiderati, come quelli che registriamo in questi giorni, in quanto finiscono per accentuare le divergenze. Non è d’altro canto una novità. Basta ricordare quel che è avvenuto per le ultime due elezioni alla Provincia e quello che rischiava di verificarsi anche per le regionali se non avessi spezzato, assieme ai DS ma contro il parere dei segretari nazionali dei partiti, una discussione che stava diventando troppo lunga con la richiesta delle primarie”. In serata il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha avuto un colloquio telefonico con Rosario Olivo, candidato dell' Ulivo alla carica di sindaco di Catanzaro. Loiero ed Olivo, secondo quanto si e' appreso, hanno discusso della situazione legata alla candidatura di quest' ultimo e delle iniziative da intraprendere, anche congiuntamente, per la campagna elettorale.

Pignataro (Pdci) “Il 25 aprile un simbolo del sacrificio di migliaia di persone”

25/04 "Il 25 aprile sicuramente è una data storica per tanti motivi. Quest'anno rappresenta qualcosa in più, intanto perché viene dopo un'ulteriore strage del terrorismo che rilancia con forza l'idea della via diplomatica alla pace e alla convivenza civile tra i popoli quindi, a un ruolo fondamentale dell'Onu". E' quanto ha detto il neo parlamentare dei Comunisti Italiani, Fernando Pignataro, a margine della manifestazione svoltasi stamane nel campo di internamento di Ferramonti a Tarsia. "Questo presuppone - ha aggiunto - anche un ruolo dell'Italia che in questi ultimi cinque anni non c'é stato. Anzi è stato di grande subalternità nei confronti degli Stati Uniti. Oggi, invece, l'Europa e l'Italia devono avere un ruolo centrale, di forte rilancio di questa idea di pace, di questa idea della possibilità di dirimere le controversie attraverso una grande azione diplomatica. La seconda questione che rende il 25 aprile quest'anno particolarmente importante è che quelle persone che si sono sacrificate con la Resistenza per liberare il nostro paese dal nazifascismo si sono sacrificate anche per l'unità di questo Paese. Nei prossimi giorni avremo un appuntamento importante per onorare questi caduti, per onorare questi eroi, salvaguardando l'unità della nostra nazione". "Il primo appuntamento - ha concluso Pignataro - a cui dovrà essere chiamato il governo Prodi sarà quello di salvaguardare la Costituzione Repubblicana nata dalla lotta antifascista. Oggi non possiamo fare altro che dire che il 25 aprile è sicuramente simbolico proprio per questo, per salvaguardare quello che hanno prodotto con le loro lotte e con il loro sacrificio migliaia di persone del nostro Paese".

Renato Turano assicura: “Verrò sempre in Italia per dare il mio voto in Senato all’Unione”

24/04 ''La mia posizione non e' negoziabile. Io sono stato presentato dal centrosinistra e rimarro' in quello schieramento''. Ad affermarlo e' Renato Turano, imprenditore di successo a Chicago e neo-senatore, che assicura: ''Cerchero' di essere a Roma tutte le volte che ci sara' bisogno''. Nato 64 anni fa a Castrolibero, in provincia di Cosenza, il neo-parlamentare e' proprietario insieme con i fratelli di tre stabilimenti che sfornano 500 tonnellate al giorno di pane e dolci. Intervistato dal Tg1, esclude la possibilita' di un cambio di schieramento. Al cronista che gli chiede se davvero pensa di riuscire a presentarsi in Aula tutte le volte che all'Unione servira' il suo voto, l'imprenditore di Chicago risponde senza esitazioni: ''Cerchero' di essere a Roma tutte le volte che ci sara' bisogno''

Elezioni comunali a Catanzaro: Unione e CDL divisi. ma c’è il polo di centro

24/04 Arrivano alle elezioni per l' elezione del sindaco di Catanzaro divise e frammentate al loro interno le coalizioni dell' Unione e della Cdl. Dopo la scelta di due esponenti di spicco del centrodestra come Sergio Abramo, che di Catanzaro e' stato sindaco per due mandati e lo scorso anno ha guidato la coalizione alle regionali, e Piero Aiello, di Fi, di presentare un proprio candidato di centro individuato nell' Udc Franco Cimino da contrapporre al candidato ufficiale della Cdl, il vice segretario vicario dell' Udc e vice ministro Mario Tassone, oggi e' giunta l' ufficializzazione della scelta di Udeur, Sdi, Idv e dei Socialisti di sostenere lo stesso Cimino, dopo avere rotto ieri con le altre forze della coalizione sulla candidatura di Rosario Olivo. Una scelta che ovviamente non e' andata giu' alle altre forze del centrosinistra (Ds, Margherita, Mre, Prc, Verdi, Pdci, Partito democratico calabrese, Psdi e Federazione sociliasti calabresi) che sostengono la candidatura di Olivo e che, al termine di una lunga riunione con lo stesso Olivo, dopo avere definito ''incomprensibile'' la rottura, hanno chiesto un intervento dei vertici regionali dell' Unione per ''ricondurre ad unita' i partiti che mettono in discussione la coesione'' della coalizione. Anche la Cdl, per voce dei segretari provinciali di Fi, An, Udc, Nuovo Psi, Nuova Dc, Pri, Pli, Fiamma tricolore, Mpa, e' intervenuta per criticare il tentativo di Abramo e Aiello ''di confondere le idee all' elettorato moderato di Catanzaro che appartiene ad uno dei momenti piu' tristi della storia politica della citta'. Questo - prosegue la nota - accade dopo numerose indiscrezioni che volevano i due consiglieri regionali vicini ai partiti dell' Unione e pronti a fare maggioranza in sede regionale con le sigle radicali della sinistra calabrese per la bramosia di potere. Abramo ed Aiello dopo aver goduto per anni dell' appoggio incondizionato dei partiti che li hanno candidati ed eletti, oggi cadono nella rete del trasformismo politico anteponendo interessi personali e logiche di potere al primario interesse della collettivita', ma soprattutto, riunendosi con i fuoriusciti della sinistra, si apprestano a creare la piu' becera coalizione elettorale della storia politica della nostra citta'. Un fatto e' certo: oggi Aiello ed Abramo non rappresentano il centrodestra''. L' accordo e' stato sancito al termine di una riunione che si e' svolta nel pomeriggio tra i rappresentanti di Udeur, Sdi, Idv e I Socialisti, Abramo, Aiello e gli esponenti di alcune liste civiche. Al termine di ''un confronto molto serrato sulla necessita' di valorizzare assieme le novita' politiche, maturate ed emerse in questi giorni - e' scritto in una nota - i rappresentanti politici presenti all' incontro hanno definito l' accordo per il programma e la guida di governo della citta' Capoluogo di Regione''. La scelta di correre da soli, era stata motivata, in precedenza, da Abramo e Aiello con la ''necessita' di privilegiare un percorso politico autonomo di centro, in discontinuita' con la coalizione del centrodestra e finalizzata a concorrere alla realizzazione di un progetto forte di governo del capoluogo, per rafforzarne il ruolo direzionale all' interno della Calabria''. A Cosenza e Rende, il quadro delle candidature e' ancora da definire con il centrosinistra in fibrillazione e Cdl in attesa della scelta di Gentile. Le questioni riguardano principalmente il capoluogo che allo stato conta di due possibili candidature. La prima e' quella proposta da Ds e Margherita del vice presidente del Consiglio comunale, Salvatore Perugini, e l' altra e' quella della Rosa nel Pugno che propone il proprio leader, Giacomo Mancini. Una terza ipotesi di candidatura e' quella dell' assessore regionale dell' Udeur Ennio Morrone. E su queste candidature si sta discutendo. Alcune forze politiche vorrebbero raggiungere l' unita' esprimendo un solo candidato, ma al momento, a giudicare anche dalle cose dette in questi ultimi giorni, l' operazione sembra difficile. Tutto fatto, invece, a Crotone, dove centrosinistra e centrodestra hanno individuato i rispettivi candidati a sindaco. Il candidato dell' Unione e' Giuseppe Vallone, della Margherita, mentre quello della Casa delle liberta' e' Salvatore Foti. Non e' stato ancora sciolto, invece, il nodo del candidato del centrosinistra alla Presidenza della Provincia di Reggio Calabria. Spetta ai Ds indicare al resto della coalizione il nome del candidato presidente, questione finora irrisolta per il venire meno di un' indicazione comune dopo la decisione del segretario provinciale del partito, Pino Caminiti, di ritirare la propria candidatura. Nel pomeriggio, nel tentativo di superare l' impasse, e' iniziata una riunione del Direttivo provinciale dei Ds la cui conclusione e' prevista in tarda serata. Le candidature praticabili risultano ancora quelle dello stesso Caminiti e di Giuseppe Morabito, presidente dell' Ordine degli avvocati. Sul fronte del centrodestra, invece, piena unita' sulla candidatura alla presidenza di Lillo Manti (Udc), ex parlamentare democristiano e vicepresidente uscente alla Provincia.

Elezioni Comunali a Crotone: Definiti i candidati di Unione e CDL

24/04 Le coalizioni di centrosinistra e centrodestra hanno individuato i rispettivi candidati a sindaco di Crotone. Il candidato dell' Unione è Giuseppe Vallone, della Margherita, mentre quello della Casa delle libertà è Salvatore Foti. Il primo schieramento ad individuare il nome è stato il centrosinistra: lo ha fatto nella persona dell' avvocato Peppino Vallone, da poche settimane confermato alla carica di presidente dell' Ordine degli avvocati di Crotone, che, in una delle giunte provinciali presieduta da Carmine Talarico, ha ricoperto la carica di assessore alla Formazione professionale e al lavoro. Sul nome di Peppino Vallone, già nelle scorse settimane, c' era stato il consenso espresso da Ds e Margherita. Solo i margini di tempo ristretti hanno impedito che la scelta fosse ratificata attraverso le primarie. Salvatore Foti, imprenditore, è l' attuale presidente del complesso turistico Casarossa e della Società Crotone Sviluppo. Sul suo nome è andato saldandosi negli ultimi giorni l' accordo tra le forze del centrodestra che hanno visto in lui l' uomo in grado di ricompattare la coalizione dopo i vistosi strappi registrati negli ultimi anni che, se non ricuciti a dovere, avrebbero potuto portare ad una candidatura puramente di bandiera e, quindi, non capace di raccogliere opportuni consensi nel prossimo difficile confronto elettorale. La Cdl si trova infatti nella condizione di dover riorganizzare le proprie fila dopo una stagione contrassegnata da divisioni a volte interne ai singoli partiti. La Giunta comunale di Crotone è presieduta da un anno dal sindaco reggente Armando Riganello (An) dopo le dimissioni di Pasquale Senatore, divenuto consigliere regionale di An. Ad ottobre scorso, il Prefetto di Crotone ha avviato la proceduta di accesso all' ente con una commissione chiamata a verificarne gli atti. La commissione, dopo i primi due mesi di lavoro, cui hanno fatto seguito altri due mesi di approfondimento, ha concluso il proprio compito a febbraio, inviando le risultanze al Prefetto.

Tripodi (Pdci) “25 aprile: Ricordare il sacrificio dei partigiani”

24/03 “Il 25 Aprile 1945 e' per i Comunisti Italiani, per i democratici autentici di questo Paese e per la stragrande maggioranza degli italiani, la giornata in cui, grazie al sacrificio generoso di migliaia di Partigiani si e' conclusa con successo l'eroica lotta contro la dittatura e contro l'oppressione nazi-fascista''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dei comunisti Italiani, Michelangelo Tripodi. ''Sono numerose - ha aggiunto - le manifestazioni pubbliche organizzate dal Pdci calabrese in tutta la regione in occasione del 61/mo anniversario della Liberazione dell'Italia dal regime nazi-fascista. Quest'anno, inoltre, il 25 aprile assume un significato particolare, perche' giunge dopo la vittoria del centrosinistra alle elezioni politiche e quindi la festa ha un doppio valore perche' con la sconfitta del Governo Berlusconi e del centrodestra si e' posto un argine invalicabile contro le forze che hanno tentato in questi anni di condurre un'azione eversiva che ha mirato a demolire il sistema democratico italiano nato dalla Resistenza e dalla Liberazione, con un revisionismo storico di dubbio fondamento culturale, piegato agli obiettivi di potere di una destra che sempre piu' si caratterizza per il suo spirito anticostituzionale e antidemocratico, tant'e' che ancora non voluto riconoscere neppure la sconfitta elettorale. I Comunisti Italiani, sono impegnati, da Sinistra, a fare in modo che, attraverso l'abrogazione di tutte le leggi ''Anticostituzione'' portate avanti dalla vecchia maggioranza di centrodestra, venga ristabilita la centralita' nella societa' italiana del lavoro stabile e tutelato, l'importanza fondamentale della scuola pubblica e l'indivisibilita' dello Stato''. ''Ci sembra - ha concluso - il modo migliore per onorare la testimonianza e il protagonismo indispensabile dei Partigiani, ma anche per assicurare nel futuro del nostro Paese il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei giovani, delle donne e la difesa dei diritti''. Martedi' a Reggio Calabria si terra' una manifestazione nei pressi della Stele del Partigiano sita all'interno della Villa comunale. E' previsto il raduno alle ore 10.30 davanti all'entrata principale della Villa Comunale sul Corso Garibaldi da dove un breve corteo raggiungera' la Stele del Partigiano per deporre una corona di fiori in memoria dei tanti caduti in nome della liberta'. La delegazione del PdCI, composta dai dirigenti provinciali, regionali e da militanti e simpatizzanti, sara' guidata dal Segretario Regionale Michelangelo Tripodi.

Candidatura Olivo a Catanzaro non c’è intesa nell’Unione

23/04 Incontri e contatti si susseguono tra gli esponenti dei partiti del centrosinistra che stanno cercando di trovare un'ampia unita' per la candidatura a Sindaco di Catanzaro di Rosario Olivo. Dopo il sostegno espresso da Ds e Margherita alla candidatura di Olivo, su cui convergono anche Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Psdi, Repubblicani europei e Partito democratico meridionale, sono in corso incontri con gli altri partiti della coalizione nel tentativo di trovare un accordo definitivo. ''Si sta lavorando per l'unita' - ha detto Olivo - e ci sono sforzi intensi da parte di tutti. I risultati ancora non si conoscono ma il tentativo che si sta compiendo e' quello di giungere ad una intesa ampia''.
Le segreterie dei partiti di Udeur, Rosa nel Pugno, Italia dei Valori e Socialisti, in una nota sostengono di prendere atto che ''non esistono piu' le condizioni di unita' dell'intera coalizione, ritenendo pertanto di muoversi in un percorso autonomo''. ''A pochi giorni - prosegue la nota - dalla presentazione delle liste per le amministrative di Catanzaro, avendo riscontrato grosse divergenze tra le forze dell'Unione sulla scelta di Rosario Olivo come candidato a sindaco della citta' di Catanzaro, Udeur, Rosa nel Pugno, Italia dei Valori e Socialisti ritengono che non persistono piu' le condizioni di unita' con tutte le forze del centrosinistra''. ''Per tanto tempo - conclude la nota - abbiamo manifestato le nostre perplessita' chiedendo di formulare altri nominativi, anche alla luce della disponibilita' espressa pubblicamente da Rosario Olivo a fare un passo indietro''.

Corbelli: “Il senatore Fuda non voti Marini”

23/04 ''Chiediamo al senatore calabrese Pietro Fuda, eletto nella Lista Codacons, di non votare Franco Marini alla presidenza del Senato per non deludere e tradire tutti gli oltre 52 mila elettori calabresi che lo hanno eletto e che per questo molti tra di loro sono stati addirittura espulsi dal partito di Rutelli''. E' quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, circa l'elezione del presidente del Senato. ''Lista Codacons - ricorda Corbelli - e' nata in Calabria proprio per la rottura tra la Margherita e il Governatore calabrese, per il rifiuto sprezzante dei vertici del partito, in particolare dello stesso Marini, di candidare Fuda alla Camera o al Senato nella circoscrizione calabrese. Tutta la campagna elettorale e' stata impostata su questo scontro, su questa sfida e risposta a Roma. Per queste ragioni il senatore Fuda non puo' oggi votare Marini alla presidenza del Senato. Decida lui se astenersi o votare il candidato indipendente e senatore a vita Giulio Andreotti''.

Donnici e Pirillo “L’Unione prenda atto della presenza del Partito Democratico Meridionale”

22/04 Beniamino Donnici e Mario Pirillo, tra i soci fondatori - insieme ad Agazio Loiero - del Partito Democratico Meridionale hanno inviato una lettera ai segretari dei partiti dell’Unione invitandoli a prendere atto della nascita del nuovo soggetto politico che sta lavorando alle sue liste per le prossime elezioni amministrative, coinvolgendolo dunque nella discussione che deve portare alle scelte politiche e programmatiche.
I due assessori regionali, impegnati in questa fase anche nel coordinamento elettorale della loro provincia di appartenenza, intervengono sulla situazione di Cosenza e Rende dove – dichiarano – “le lacerazioni interne all’Unione – se non superate – potrebbero mettere a repentaglio due importanti roccaforti del centrosinistra e consegnarle alla coalizione avversaria”.
Auspichiamo – affermano Donnici e Pirillo – che i partiti, nessuno escluso, si ritrovino in una discussione serena, responsabile e costruttiva dalla quale dovrà scaturire non solo la scelta di candidature a sindaco aggreganti, quanto la definizione di un programma condiviso che abbia la valenza di vero e proprio progetto per rilanciare l’azione amministrativa in un territorio tradizionalmente strategico per la provincia di Cosenza e per tutta la regione”.
Nella stessa lettera sono stati indicati i referenti del Partito Democratico Meridionale incaricati di seguire le trattative per le elezioni amministrative di Cosenza e Rende.

Rosario Olivo disponibile alla candidatura per l’Unione a Catanzaro ma solo col sostegno di tutti

22/04 Rosario Olivo e' disponibile a candidarsi per l' Unione a sindaco di Catanzaro, ma chiede il sostegno e l' impegno in suo favore di tutta la coalizione. E' l' indicazione emersa dall' incontro che Olivo ha avuto con i rappresentanti della coalizione di centrosinistra. Incontro che, iniziato nella mattinata di oggi, e' andato avanti fino al pomeriggio. Olivo, nel corso della riunione, ha fatto un appello per l' unita' della coalizione, appello che e' stato raccolto dai rappresentanti dei partiti con l' impegno a verificare se tale unita' sia effettivamente raggiungibile. L' ex presidente della Regione ha detto di concepire la sua eventuale candidatura ''come un elemento di coagulo e di unita', piu' che di ostacolo, per il raggiungimento di un accordo''. Dopo il sostegno espresso da Ds e Margherita alla candidatura di Olivo, sostegno su cui convergono anche Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Psdi, Repubblicani europei e Partito democratico meridionale, ci saranno adesso incontri con gli altri partiti della coalizione, a partire gia' da domani, nel tentativo di trovare un accordo definitivo. Ad Olivo e' stato espresso, comunque, l' impegno da parte di tutti perche' la coalizione si compatti sulla sua candidatura. Secondo quanto si e' appreso, comunque, ci sono margini concreti per giungere ad una conclusione positiva della trattativa sulla candidatura di Olivo.

Proclamati gli eletti alla Camera in Calabria. Entra anche la Laganà-Fortugno.

21/04 Sono stati proclamati nel primo pomeriggio di oggi, dopo ventiquattrore di ritardo, dall' Ufficio centrale circoscrizionale del Tribunale di Catanzaro, i 22 deputati eletti nella Circoscrizione Calabria in occasione delle consultazioni per il rinnovo della Camera del 9 e 10 aprile scorsi. Gli eletti sono: per l' Ulivo, Romano Prodi, Marco Minniti, Nicodemo Nazzareno Oliverio, Marilina Intrieri, Dorina Bianchi, Leone Zappia detto Lillo e Franco Laratta; per Forza Italia, Silvio Berlusconi, Giovanni Micciché detto Gianfranco, Giulio Tremonti e Giovan Battista Caligiuri; per Alleanza nazionale, Gianfranco Fini e Maurizio Gasparri; per l' Udc, Pierferdinando Casini e Mario Tassone; per Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti e Francesco Caruso; per Italia dei Valori, Antonio Di Pietro; per il Partito dei Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto; per Popolari-Udeur, Giuseppe Ennio Morrone; per i Verdi, Alfondo Pecoraro Scanio e per la Rosa nel Pugno, Enrico Boselli. La composizione della rappresentanza calabrese alla Camera è destinata, comunque, a cambiare per le opzioni dei leader nazionali eletti in più circoscrizioni, consentendo il subentro dei primi dei non eletti. Tra gli scranni di Montecitorio, inoltre, non potrà sedere Lillo Zappia, morto oggi per un male incurabile. Gli subentra il primo dei non eletti, il diessino Nicola Adamo. Molto probabile anche l' elezione di Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre scorso per la contemporanea elezione del capolista, Romano Prodi, eletto anche in Emilia Romagna. Inoltre vista l’elezione di molti deputati in altre circoscrizioni, la composizione degli eletti calabresi dovrebbe vedere essere composta da: Giacomo Mancini (Rnp), Fernando Pignataro (PdCI), Luigi Fedele (FI), Ida D'Ippolito (FI), Antonino Mangialavori (FI), Angela Napoli (AN), Giuseppe Galati (UDC), Antonello Falomi (PRC), Aurelio Misiti (IDV).

Scompare il neo deputato Lillo Zappia

Salta Marrello deputato. Boco sceglie la Calabria per favorire Tana De Zulueta. Tommasi “Esigenze di partito”

21/04 L'esecutivo nazionale dei Verdi ha definito le opzioni relative ad Alfonso Pecoraro Scanio e Stefano Boco, in modo tale da consentire l'elezione di Tana De Zulueta alla Camera dei deputati nella circoscrizione della Toscana. Il presidente Pecoraro Scanio ha ringraziato la Federazione regionale della Calabria per aver accolto l'opzione di Boco in quella regione. L'esecutivo del Sole che ride ha chiesto a Stefano Boco la disponibilita' ad essere indicato dai Verdi per un incarico di sottosegretario. Ex corrispondente del settimanale Economist in Italia, De Zulueta ha lanciato nei mesi scorsi la campagna per "Un'altra tv", con una proposta di legge d'iniziativa popolare per una profonda riforma del servizio pubblico radiotelevisivo per la quale e' in corso la raccolta delle firme. Con questa scelta dura pochi giorni il sogno di Luigi Marrello di diventare deputato. Infatti il segretario Tommasi ha messo avanti le esigenze di partito davanti alla sua elezione. "Le esigenze del partito sono per noi prioritarie. Abbiamo quindi accolto e condiviso quelle espresse dall' Esecutivo nazionale dei Verdi". Lo ha detto, in una dichiarazione, Diego Tommasi, responsabile Politiche enti locali dei Verdi ed assessore all' Ambiente della Regione Calabria. "In questo senso - ha aggiunto Tommasi - siamo contenti di aver consentito l'elezione di Tana De Zulueta alla Camera e l'opzione di Stefano Boco per la circoscrizione della Calabria". Boco illustrerà i motivi della sua scelta nel corso di una conferenza stampa in programma giovedì prossimo, 27 aprile, a Lamezia Terme.

Stanca forse opta per il Piemonte e Pittelli diventerebbe senatore

21/04 Il ministro Lucio Stanca ha optato per il seggio senatoriale del Piemonte, permettendo così al coordinatore di Forza Italia della Calabria Giancarlo Pittelli di essere eletto a Palazzo Madama. La notizia dell' opzione di Lucio Stanca per il collegio senatoriale del Piemonte era stata riferita da ambienti politici romani, che hanno successivamente precisato che una scelta definitiva in tal senso sarà fatta soltanto nei prossimi giorni. Fino ad allora, dunque, hanno aggiunto gli stessi ambienti, nulla si può dire di definitivo sulla circoscrizione per la quale Stanca sarà eletto al Senato.

Il Presidente Loiero incontra Prodi a Roma

20/04 Il Partito Democratico deve partire a livello regionale, perché i "tempi romani" sono troppo lunghi. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero al termine di un suo colloquio con Romano Prodi. "Con Prodi - ha riferito Loiero - ho accennato alla rottura avvenuta con la Margherita prima delle elezioni, ma questi sono fatti del passato, mentre io voglio guardare al futuro, al Partito Democratico. Io credo che il Partito Democratico possa nascere a livello regionale, e noi in Calabria lo stiamo già costruendo e lo chiameremo Partito Democratico Meridionale: i tempi e gli equilibri romani sono tali che il Partito Democratico non ci sarà se non tra uno o due anni. Io credo invece che - ha concluso - il Partito Democratico, come stimolo, potrà iniziare dalle regioni, e da qui potrà avere un'accelerazione". Loiero era accompagnato da Pietro Futa, un senatore eletto in Calabria nella lista Codacons promossa da Loiero in polemica con la Margherita.
Lavoro, criminalità, Gioia Tauro: sono questi alcuni dei punti affrontati dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero e il presidente del Consiglio in pectore Romano Prodi, negli uffici romani di quest'ultimo. A riferirlo è stato lo stesso Loiero al termine del colloquio durato circa mezz'ora. "Abbiamo illustrato a Prodi - ha detto Loiero che era accompagnato dal senatore Pietro Fuda - i problemi più impellenti della Calabria, e lui ha preso l'impegno ad affrontarli con vigore non appena si insedierà il nuovo governo". Loiero ha insistito soprattutto sul problema del lavoro: "Da noi è un problema quotidiano - ha sottolineato - ci sono dei picchi nella disoccupazione giovanile altissimi, tra i più alti di tutta Europa".
Loiero: Spalancare la porta a Bertinotti
''A Bertinotti bisogna pensare seriamente: con lui bisogna fare i conti partendo da una posizione di parita'. Bisogna, una volta che entra, spalancargli la porta''. Cosi' si e' espresso il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano, a margine della Conferenza Stato Regioni, un parere sui futuri scenari riguardanti la formazione del governo. ''Ho un grande rispetto per Bertinotti al quale bisogna dare un ruolo importante nelle istituzioni governative. Ma - ha aggiunto il presidente della Regione Calabria - non si puo' omettere il fatto che i Ds sono il partito di maggioranza relativa. Capisco che ai tempi la Dc aveva il 40% ... ma il partito non puo' restare senza la guida di una delle due Camere: e' una questione di impatto istituzionale, Fassino avrebbe grandi problemi al suo interno''. Loiero ha detto di aver ''trovato bene Prodi: e' tonico - ha spiegato sorridendo - ma certo e' anche alle prese con una situazione non facilissima da dipanare''. Loiero ha detto poi di non chiedere nulla al governo: ''La litania delle questue - ha osservato - e' stata fatta per decenni. Piuttosto vogliamo porre un interrogativo a chi governa il Paese: se la regione Calabria deve stare all'interno dell'ordinamento unitario. Ci sono condizioni di sviluppo cosi' deficitarie in Calabria - ha aggiunto il governatore - che questo stesso fatto minaccia lo sviluppo di una democrazia ordinata''. Infine, e' tornato sulla formazione del Partito democratico: ''mi sto collegando con altre regioni. La mia e' una spinta all'accelerazione per favorire il Partito democratico nazionale. A Prodi su questo non ho chiesto nulla ne' lui ha avuto nulla da eccepire, io ritengo che sia la strada giusta''

Zavettieri eletto presidente nazionale de “I socialisti”

20/04 Saverio Zavettieri, gia' fondatore e leader in Calabria del Nuovo Psi ed ex assessore alla Cultura della Regione Calabria, e' il nuovo presidente nazionale de ''I Socialisti''. Zavettieri, che e' stato parlamentare per tre legislature, e' stato eletto all' unanimita' dall' assemblea dell' associazione politica ''I Socialisti'', riunitasi a Roma nella sede di Piazza Santi Apostoli. ''E' una grande nuova responsabilita' che assumo - ha detto Zavettieri - per condurre i socialisti verso un approdo sicuro. Un impegno che si pone lungo la linea dell' unita' e della ricomposizione socialista per dare un contributo al rinnovamento della sinistra ed alla costruzione di una grande forza riformista''.

Comunali di Catanzaro: Tassone accetta, Casini d’accordo, l’Unione decide oggi il suo candidato

20/04 Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc e viceministro alle Infrastrutture ha sciolto oggi la riserva accettando la candidatura per la Casa delle liberta' a sindaco di Catanzaro. ''L' amore per la mia citta', la volonta' di dare una svolta politica ed il desiderio di aprire una nuova stagione amministrativa per Catanzaro - scrive Tassone in una nota - sono fattori che mi hanno spinto ad accettare una richiesta che mi e' stata fortemente rivolta da tutti i partiti della Casa della Liberta', sia a livello cittadino che a livello nazionale nel corso del vertice di ieri. Ringrazio il Presidente Casini ed il segretario nazionale Cesa che hanno fortemente sostenuto questa scelta nell'ambito della volonta' determinata dalla Casa della Liberta' di impegnare i vertici nazionali nelle sfide delle amministrative del 28 maggio''. ''La mia candidatura - conclude Tassone - rimane aperta a tutti i movimenti ed alle associazioni alle quali, come me, stanno a cuore il destino e il futuro della nostra citta'''.
Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, ha telefonato al vicesegretario vicario del partito, Mario Tassone, augurandogli il successo come candidato a sindaco di Catanzaro e assicurandogli che sara' al suo fianco nella campagna elettorale.
- Quella di venerdì, inoltre, sara' la giornata decisiva per la scelta del candidato dell' Unione alla carica di sindaco di Catanzaro. Oggi ci sono stati alcuni incontri informali nel corso dei quali e' stato fatto il punto della situazione, ma non e' stata presa alcuna decisione concreta. Domani, invece, sono in programma alcune riunioni che saranno decisive per la scelta del candidato. In mattinata, in particolare, ci sara' la riunione della Direzione provinciale della Margherita. Domani sera, poi, e' in programma una riunione tra tutti i rappresentanti dei partiti dell' Unione, riunione che sara' quella da cui uscira' il nome del candidato. Ds, Federazione dei laburisti e Rifondazione comunista, da una parte, e Margherita dall' altra dovranno accordarsi su un candidato comune, ma le posizioni, al momento, restano distanti: i primi tre partiti, infatti, sono d' accordo ed insistono sulla candidatura di Rosario Olivo, ex presidente della Regione ed ex deputato, mentre la Margherita ha pronta una rosa di nomi in cui spicca il nominativo di Francesco Granato, che, tra l' altro, e' gia' stato sindaco di Catanzaro. ''Arriviamo alla riunione di domani sera - ha detto un dirigente della Margherita - ancora divisi, ma con la ferma volonta' di trovare un accordo''.

A Lamezia riunione della Direzione Regionale della Margherita

20/04 Le prospettive politiche nazionali e regionali, con particolare attenzione alle prossime elezioni amministrative, saranno al centro venerdì 21, a Lamezia Terme, di una riunione della Direzione regionale della Margherita. "All' incontro, convocato dal coordinatore regionale, - è detto in un comunicato - il neo senatore Franco Bruno, saranno presenti, con i componenti dell' organismo, tutti i candidati della Margherita alle elezioni politiche per la Camera e per il Senato".

Morelli (Psdi) sostiene il Partito democratico di Loiero

20/04 L' ex segretario regionale del Psdi, Enzo Morelli ha scritto una 'lettera aperta' al presidente della Regione Agazio Loiero, manifestando il proprio sostegno a favore della costituzione del Partito democratico meridionale. "Il Pdm - sottolinea Morelli - potrà essere lo strumento politico-operativo per raggiungere gli obiettivi; esso dovrà sopravvivere per la spinta propulsiva che saprà dare anche dopo la costituzione del Partito democratico nazionale: sarà d' obbligo chiamare alla collaborazione persone e personalità capaci di sostenere il perseguimento degli interessi generali dell' intera comunità regionale, perché più libero, autonomo e chiaro possa essere il sostegno da offrire alla Calabria che attende. Tanti cittadini elettori calabresi - prosegue ancora Morelli - hanno ben compreso e seguito con il dovuto sostegno le ragioni che ti hanno indotto, in così breve tempo, a presentare una lista autonoma nelle recenti elezioni politiche. Il successo della lista da te coraggiosamente ispirata era già intravedibile sin dall' avvio perché in questa decisione era racchiuso con l' anelito di libertà, il diritto alla dignità insieme con una sorta di comprensibile orgoglio dell' essere calabresi". "Sono convinto - afferma ancora l' ex segretario regionale del Psdi calabrese - che la nostra regione debba rifondarsi su un federalismo forte, autonomo, cooperativo e solidale che non é principio astratto ma rappresenta la ragione del nostro esistere quale entità subnazionale e che sottende la necessità di creare le condizioni per una nuova organizzazione strutturale, economica e sociale del nostro territorio".

Amministrative rompicapo a Cosenza e Rende. Giochi fatti a Catanzaro e Crotone

19/04 A poco più di quaranta giorni dalle competizioni amministrative - che, in Calabria, interesseranno, oltre al capoluogo, anche le città di Cosenza e Crotone e la Provincia di Reggio Calabria - e in prossimità della presentazione delle liste elettorali, cominciano a delinearsi le prime candidature. A Catanzaro è di ieri il via libera dei partiti della coalizione di centro destra (Udc, Fi, An, Nuovo Psi, Dc, Pri, Pli, Mpa) alla candidatura a sindaco dell' attuale viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Mario Tassone. Sul nome di Tassone (rieletto alla Camera nelle elezioni del 9 e 10 aprile scorsi) nel centro destra, però, permane la candidatura di Franco Cimino, dirigente dell' Udc, sostenuto dai consiglieri regionali Pietro Aiello, di Fi, e Sergio Abramo. Sull' altro fronte, quello del centrosinistra, si evidenzia una frattura tra Ds e Margherita. "C' è all' interno della coalizione una grande tensione unitaria - assicura Pasqualino Mancuso coordinatore provinciale Dl - ma rimane lo stallo. La candidatura di Rosario Olivo è stata riproposta, ma non ci sono novità. Per quanto ci riguarda - prosegue Mancuso - abbiamo indicato delle personalità della Margherita sulle quali registriamo la convergenza di altri partiti come la Rosa nel Pugno, i Socialisti, l' Udeur e Idv". Per domani è prevista una nuova riunione, con i Ds che mantengono ferma la candidatura di Olivo, ben gradita anche al presidente Loiero. A Cosenza la Cdl starebbe puntando da tempo sulla candidatura del consigliere regionale di Fi Pino Gentile, ex sindaco della città, ma sono scarse le possibilità che Gentile accetti. Lo schema che vede Ds e Margherita più distanti a Catanzaro non si ripete nel capoluogo bruzio, dove in campo ci sono le candidature di Franco Ambrogio (Ds) e dell' attuale vicepresidente della Provincia, Salvatore Perugini, per la Margherita. E proprio al partito di Rutelli dovrebbe toccare l' indicazione del candidato, che potrebbe alla fine non essere Perugini. Le difficoltà sono acuite invece dalla candidatura di Giacomo Mancini per conto della Rosa nel Pugno. Su Mancini converge anche l’Udeur e Rifondazione Comunista. Difficile che spunti la candidatura annunciata da Mastella, quella di: Ennio Morrone, dell' Udeur, neoeletto deputato (ma forse non accetta e resta assessore regionale). Sullo sfondo c' è il tentativo ufficiale dei partiti dell' Unione a livello regionale di mettere assieme le questioni dei tre comuni: i Ds, in tal senso, hanno già fatto notare alla Margherita come sia difficile chiudere a Catanzaro, Cosenza e Crotone con tre candidati appartenenti alla Margherita. A Crotone il centrosinistra ha, infatti, indicato come candidato sindaco l' avvocato Giuseppe Vallone, assessore provinciale della Giunta Iritale e tecnico di area Dl. Più confuso di sicuro è il quadro che emerge per il centrodestra nella città ionica: la Cdl, dopo l' esperienza Senatore, sta valutando la strada che vedrebbe la candidatura a sindaco di Ottavio Tesoriere, ex consigliere regionale di Forza Italia. A Reggio per le Provinciali la Casa delle libertà ha un candidato unico ed è l' Udc Lillo Manti, vicepresidente uscente dell' Ente, mentre il centrosinistra allo stato non ha un nome. Da quanto si apprende la candidatura dovrebbe essere appannaggio dei Ds. In campo ci sarebbero una terna di nominativi: il segretario provinciale dei Ds Giuseppe Caminiti; l'avv. Giuseppe Morabito, presidente delle Camere penali della Calabria e l' ex parlamentare Mimmo Bova. Infine battaglia aperta a Rende dove, dopo l’indicazione dei DS di candidare Mimmo Talarico, potrebbe scendere in campo direttamente l’assessore regionale Sandro Principe.

Pacenza (DS) “Positivo l’accordo sul candidato dell’Unione a Corigliano”

19/04 "E' un risultato straordinario che l' Unione si ritrovi insieme nell' indicare un candidato unico per le amministrative di maggio a Corigliano. E' il segno evidente di responsabilità e disponibilità del centro sinistra, che ha a cuore gli interessi della coalizione e della città". E' quanto afferma il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, in riferimento all' accordo raggiunto da tutti i partiti del centro sinistra per candidare alle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio a Corigliano, Armando De Rosis". "Ora la grande sfida per l' Unione - aggiunge Pacenza - è quella di vincere le elezioni e poter guidare i grandi centri della Piana, Corigliano e Rossano". Armando De Rosis, docente in pensione, è uno degli esponenti storici della sinistra coriglianese, fondatore del movimento civico "Città aperta". Sarà lui a sfidare il candidato della Casa delle Libertà, Giuseppe Geraci.

La Cassazione conferma la vittoria dell’Unione. Alla Camera maggioranza assoluta con 348 seggi su 630

19/04 L'Ufficio nazionale elettorale della Cassazione ha confermato che le elezioni politiche sono state vinte dall'Unione. Nella circolare emessa dalla commissione elettorale presieduta dal dirigente dott. Giovanni Paolini si rileva infatti che la ''coalizione di liste avente come capo Prodi Romano'' ha conseguito la ''cifra elettorale nazionale di 19.002.598'' mentre la coalizione di liste avente come capo Silvio Berlusconi ha conseguito la cifra elettorale nazionale pari a ''18.977.843''. Una vittoria di soli 24.755 voti di vantaggio. In pratica alla Cdl sono stati riconosciuti 469 voti in più rispetto a quelli comunicati in precedenza. L'Unione ha la maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati. Il dato è stato anch’esso comunicato dall’Ufficio centrale elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione. L'Unione puo' contare, quindi, su 348 seggi. I deputati sono complessivamente 630. Inoltre i 44.589 voti conseguiti nella circoscrizione Lombardia 2 dalla lista "Lega per l'autonomia. Alleanza Lombarda. Lega pensionati", contestati dall'ex ministro leghista Roberto Calderoli, sono stati conteggiati tra i voti attribuiti all'Unione. Si legge infine nel provvedimento estratto dal verbale redatto dall'Ufficio elettorale centrale presso la Corte di Cassazione.

La CDL candida Tassone Sindaco a Catanzaro. L’Unione in riunione per decidere il proprio

18/04 Mario Tassone, vicesegretario vicario dell' Udc e viceministro alle Infrastrutture e trasporti, e' il candidato a sindaco di Catanzaro della Casa delle liberta'. E' questo l' esito di una interpartitica svoltasi stasera nel corso della quale il vice segretario dell' Udc ha accolto l' invito della coalizione a candidarsi e ''dara' il suo assenso dopo avere incontrato gli organi nazionali del partito''. ''I partiti della Cdl (Udc, Fi, An, Nuovo Psi, Dc, Pri, Pli, Mpa) - e' scritto in un comunicato - esaminata la situazione politica della citta' di Catanzaro, all' unanimita' hanno rivolto l' invito a Mario Tassone di porre la sua candidatura a sindaco. La candidatura rappresenta un indispensabile momento politico per restituire alla citta' i valori della politica e assicurare, nel contempo, una guida adeguata per la crescita sociale e civile del territorio. La coalizione ha inteso cosi' assicurare alla citta' una delle migliori intelligenze politiche, umane e organizzative e, soprattutto, un uomo che ha fatto della catanzaresita' una fede di vita''. ''Tassone - prosegue la nota - ha accolto l' invito con entusiasmo e con lo spirito di porsi al servizio dei catanzaresi fermo restando che dara' l' assenso alla sua candidatura dopo avere incontrato gli organi nazionali dell' Udc''. ''I partiti della Cdl e Tassone - conclude la nota - sono disponibili verso gli apporti che altre formazioni politiche vorranno assicurare e con esse condividere il percorso da seguire per affermare il progetto politico in favore di Catanzaro''.
Sull’altra sponda, quella dell’Unione, stasera c’è l’interpartitica per la scelta del candidato a sindaco. La stessa sara' preceduta da una riunione del Comitato cittadino dei Ds, convocata dal segretario Beppe Marcucci. Sul tavolo dell' Unione le candidature di Rosario Olivo e quella di un esponente della Margherita, mentre sembra avere scelto di concorrere con un suo candidato a sindaco autonomo sia dall' Unione che dalla Cdl l' associazione 'Catanzaro nel cuore', con i candidati che hanno gia' fatto affiggere maxi manifesti per le strade del centro e della periferia del capoluogo. Il candidato dovrebbe essere Eugenio Riccio.

Chieffallo (NPSI) “I Socialisti perdono perché divisi”

18/04 “I Socialisti, nel manifestare la loro soddisfazione per la vittoria di Prodi e del centrosinistra su Berlusconi, alla quale hanno contribuito in maniera determinante, prendono atto che gli esiti elettorali che hanno portato alla vittoria, sia pur risicata, dell’Unione, sono stati assolutamente deludenti per i socialisti comunque collocatisi: nel centrodestra con De Michelis, nell’Unione con la Rosa nel Pugno e con il partito de ‘I socialisti’ di cui sono segretario regionale”. A sostenerlo è stato il consigliere regionale del Nuovo Psi e segretario regionale dello stesso partito, Leopoldo Chieffallo Al di là delle ragioni più o meno valide che giustificano i magri risultati di ciascuna componente della galassia socialista (per quanto riguarda noi esse possono ravvisarsi in tanti incidenti di percorso, assolutamente imprevedibili, su cui rifletteremo prossimamente) risulta lampante all’attenzione anche dei più distratti che i socialisti perdono perché sono divisi e la loro frantumazione fa perdere credibilità e forza propulsiva al progetto ‘riformista’ di cui i socialisti possono dirsi titolari e di cui ha bisogno l’Italia. Se è vero che la storia del socialismo italiano è maculata, talora malinconicamente, da tante scissioni che nel tempo ne hanno fiaccato quell’energia ideale prorompente che gli aveva garantito una presenza capillare nella società e nelle istituzioni repubblicane, è ancora più vero il dato secondo cui, dopo le travagliate vicende di tangentopoli che ne hanno quasi cancellato l’esistenza, i socialisti invece di unirsi per reagire alle ingiustizie subite, hanno continuato a dividersi indebolendo ancora di più la loro azione quando invece era necessario unire tutte le forze per contribuire alla costituzione di una rinovellata politica riformista che solo, dico solo, e mi si scusi per la superbia intellettuale, i socialisti sono capaci di sprigionare.
Non scopro nulla se affermo che molti dirigenti più o meno blasonati gridano e scrivono ad intervalli regolari grandi peana in favore dell’Unità, mascherandosi dietro grandi ipocrisie, salvo poi ad operare di fatto per continuare a dividere, a dividere ed a dividere!
Mi spiace constatarlo, ma di frequente, i calcoli personali, talvolta appesantiti di meschinità prevalgono ed inficiano il progetto non impossibile da realizzare della ricomposizione in un’area, quella autenticamente riformista-socialista, della cui mancata presenza la nostra democrazia soffre, se è vero - (e lo è!) - che negli ultimi 10 anni, per l’assenza di un partito socialista unito e
organizzato, l’Italia della seconda repubblica non ha fatto grandi passi in avanti.
Rivolgo, allora, ai socialisti ‘di centro’, ‘di destra’ e ovviamente di sinistra la seguente domanda: non vi sembra che, arrivati al capolinea delle rispettive esperienze solitarie o, a volte, in pessima compagnia, ormai sia venuto il momento di ritrovare lo spirito unitario per salvare la nostra autonomia, la nostra identità facendo tutti, se necessario, un passo indietro, prima per ‘esserci’ e poi per giocare la grande ed esaltante partita della organizzazione della politica nel nostro Paese di cui vi è tanto bisogno?
E ancora: al cospetto della nascente ‘Casa dei moderati’ teorizzata da Berlusconi, che ci fa De Michelis nel nel centro destra?
Quanto ai socialisti del compagno Boselli, restano convinti, dopo il giudizio elettorale ultimo, di annegare nella rissosità genetica di un pannellismo senza costrutto, oppure sono interessati alla costruzione di un contenitore comune dove le aree laica, liberale, socialista e repubblicana con forte senso dello Stato possano prevalere su un radicalismo di maniera pronto a fare battaglie di ‘principi’ dimenticando i veri problemi del Paese?
Credo, pertanto, sia giunta l’ora di un ripensamento generale della politica che deve necessariamente aggiornarsi all’attualità, a cominciare da noi socialisti, che siamo chiamati ad andare oltre i confini del nostro recinto ideale abbracciando culture diverse ma non incompatibili e a fare un passo indietro, comprimendo stupidi orgogli personali, accantonando l’ambizione di facili e caduchi traguardi di potere per poter lavorare insieme per realizzare il progetto delle ‘libertà riformiste’.
Tale prospettiva diviene una vera e propria urgenza alla luce soprattutto del fatto che tra poco si tornerà a votare per il rinnovo di molte amministrazioni comunali. E’ quella un’occasione utile, che potrebbe già fungere da autorevole banco di prova per una battaglia comune. Infine, una considerazione doverosa sugli ultimi dati elettorali: l’analisi chiara ed appropriata segnala che se Romano Prodi sta per diventare nuovo premier, il grande merito, a prescindere da tutti quelli che rivendicano la paternità della differenza di voti esigua con la Cdl, è del contributo determinante de ‘I socialisti’, i quali prendendo per tempo le distanze dalla destra e da Berlusconi e ritornando nel loro alveo naturale della sinistra, hanno conferito all’Unione quei ‘quid pluris’, il valore aggiunto appunto, che ha permesso di vincere. Ricordo, tanto per amore di chiarezza, che quelli del partito de ‘I socialisti’, sono voti spostati dal centro destra al centro sinistra”.

Ora alla Cassazione l’ultima parola sui dati ufficiali delle elezioni. Nessun cambiamento in Calabria

18/04 La Cassazione dira' mercoledì l'ultima parola sul conteggio dei voti dati dagli elettori il 9 e 10 aprile. La Suprema Corte, secondo quanto si apprende a piazza Cavour, non solo fornira' i voti ufficiali e definitivi ottenuti dalle varie liste e dalle diverse coalizioni, ma chiarira' anche la questione, sollevata dall'ex ministro Calderoli, riguardante i 45.000 voti assegnati alla Lega per l'autonomia alleanza lombarda, coalizione che si era apparentata all'Unione. Secondo alcune segnalazioni arrivate oggi in Cassazione, che riprendono le argomentazioni dell'esponente leghista, tali voti non dovrebbero essere considerati validi in quanto la coalizione si e' presentata in una sola circoscrizione. Alla Cassazione spetta determinare la cifra nazionale elettorale dei voti raccolti da tutte le liste legittimate. Dovra' cosi', implicitamente, definire anche a chi spettano i voti 'contestati' da Calderoli. In proposito, non e' da escludere che la Cassazione motivi sul punto la dec isione che si trovera' a prendere. Da notare, comunque, che la lista "Lega per l'autonomia alleanza lombarda lega pensionati" e' stata ammessa all'elezione della Camera dei Deputati con un provvedimento preso il 16 marzo scorso dallo stesso ufficio elettorale centrale dell'Alta Corte, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del giorno successivo. L'ufficio, nel definire l'elenco dei collegamenti ammessi all'elezione della Camera, ha considerato la Lega per l'autonomia alleanza lombarda tra le liste collegate nella coalizione che ha come unico capo Romano Prodi. Lo ha fatto dopo aver riscontrato l'assenza di irregolarita' nelle dichiarazioni di collegamento relative ai partiti politici o gruppi organizzati in coalizione, depositate presso il ministero dell'Interno, secondo quanto previsto dalla legge (decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957). Intanto, domani arrivera' in Cassazione l'ultimo verbale in versione originale che servira' all'ufficio elettorale centrale per definire finalmente il conteggio dei voti per la Camera dei Deputati. Secondo quanto si e' appreso a piazza Cavour, sono finora pervenuti via fax tutti i risultati raccolti dagli uffici circoscrizionali presso le corti di appello o le sedi di tribunale. Gli alti magistrati sono gia' al lavoro su tali dati ma non possono arrivare a determinare il risultato ufficiale, in quanto mancherebbero ancora all'appello gli estratti dei verbali provenienti dall'Emilia Romagna, dalla Calabria e da Trieste. Questi dovrebbero giungere a Roma solo nelle prossime ore, consentendo all'ufficio centrale nazionale della Cassazione di rendere noto il dato ufficiale, con un comunicato stampa, nella giornata di domani. Per l'assegnazione dei seggi, bisognera' invece aspettare ancora qualche giorno, presumibilmente fino al 23-24 aprile. In ogni caso prima del 28 aprile, quando si riuniranno le nuove camere. In Calabria, intanto, è stato ultimato stamani dai funzionari della Corte d'Appello di Catanzaro il lavoro di riscontro dei verbali oggetto di contestazione dopo le elezioni politiche del 9 e 10 aprile dal quale non sono emerse novità sostanziali in termini di risultato. Il lavoro di controllo era stato avviato nei giorni immediatamente seguenti alla consultazione. Le poche decine di schede contestate, per la Camera e per il Senato, erano state già ripartite nei giorni scorsi. I voti sono stati così ripartiti: Pensionati: 4.925; I Socialisti: 27.525; Ds: 143.536; Popolari-Udeur: 42.053; Codacons; 52.280; Repubblicani europei: 5.125 Prc: 72.466; Psdi: 8.348; Italia dei Valori: 26.166; Rnp: 39.092: Verdi-Pdci: 40.088; Margherita: 102.324; Per il Sud: 4.551; Italia moderata: 2.076; Democrazia cristiana: 8.074; Fiamma tricolore: 7.176; Forza Italia: 203.386; An: 111.365; Pri: 5.799; Ds: 8.187; Udc: 79.562; Lega nord: 7.442.(

Le Corti d’Appello decidono sui senatori Rnp e DC-Ps

18/04 La legge elettorale per il Senato prevede uno sbarramento al 3% per le liste che fanno parte di una coalizione nelle regioni dove la coalizione vincente abbia ottenuto almeno il 55% dei voti. Nelle altre regioni (Piemonte, Friuli, Liguria, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Sardegna, Puglia, Molise, Calabria) lo stesso articolo 17 della legge elettorale non parla esplicitamente di uno sbarramento al 3%. Il Viminale nel suo sito internet ha sposato la tesi che lo sbarramento del 3% valga per tutte le regioni. Rosa nel Pugno ed Italia dei Valori hanno presentato esposti in senso opposto. La proclamazione degli eletti spetta a ciascun Presidente dell'Ufficio elettorale regionale presso le Corti d'Appello. C'e' il serio rischio che le regioni scelgano, a seconda dei casi, l'una o l'altra lettura della legge. Se venissero accolti in tutta Italia i ricorsi di Rnp e Idv, entrerebbero a Palazzo Madama 4 senatori della Rosa nel Pugno (Piemonte, Lazio, Campania, Puglia); 2 dell'Idv (Lazio, Abruzzo); 2 di Insieme per l'Unione (Liguria, Puglia); 1 dell'Udc (Campania); 1 della lista Dc-Ps (Campania). Rispetto ai dati del Viminale, ne farebbero le spese 4 senatori Ds (Liguria, Lazio, Abruzzo, Puglia); 2 della Margherita (Lazio, Puglia); 2 Prc (Piemonte, Campania); 1 di Fi (Campania); 1 An (Campania). Nel caso di accoglimento delle istanze di Rnp e Idv, il dato politico rilevante sarebbe che la Rosa nel Pugno diventerebbe determinante al Senato, dove altrimenti non avrebbe seggi. La Rnp non e' determinante alla Camera dove conta 18 deputati su 348 seggi dell'Unione (maggioranza assoluta 316 deputati). Anche la lista Dc-Partito socialista avrebbe un senatore (Carmelo Conte) invece che nessuno.

Chiarella (Mre) “Con Minniti vera politica in Calabria”

18/04 "Con Marco Minniti finalmente si ricomincia a parlare di vera politica in Calabria, nel momento in cui lo stesso, al di là di analisi sulle percentuali elettorali e dei tatticismi di parte, vede nella nostra Regione la possibilità di inaugurare un laboratorio politico, per promuovere una costituente aperta del partito dell' Ulivo". Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale dei Repubblicani europei, Egidio Chiarella. "Si tratta - aggiunge Chiarella - di un' operazione di alto respiro e di acuta prospettiva politico-istituzionale, che non mira solo a fondere diversi partiti in un' unica sigla, ma punta ad aprire la strada maestra verso la costituzione del partito democratico nazionale. Un' iniziativa in grado di unire, senza eliminarle, le diverse anime storico-culturali, nuove e antiche, del centro sinistra, in un progetto unitario per rilanciare il senso grande della politica, per rafforzare la democrazia e il progresso civile. Sarò in prima fila a lavorare in direzione di questa affascinante e concreta prospettiva politica, che come afferma l' onorevole Marco Minniti, si trova alla base "di una straordinaria occasione di alto profilo politico, che la Calabria non può perdere per se stessa e per il Paese intero".

Corbelli ricorre in Cassazione contro l’ipotesi Calderoli

18/04 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha annunciato la presentazione di un esposto denuncia alla Corte di Cassazione in cui chiede "l' acquisizione agli atti dell' istruttoria sul caso Lega Alleanza Lombarda la sentenza del Tar della Calabria con la quale stabilì che 'una Lista presente anche in una sola circoscrizione puo' essere collegata ad una Coalizione e i voti raccolti regolarmente ammessi al conteggio finale della stessa coalizioné". Corbelli ha anche chiesto che vanga acquisita "tutta la documentazione relativa alla vicenda della Lista Pri-Centro Popolare, collegata, nel 2000, al listino regionale del candidato Presidente del centrodestra, ritenuta valida pur essendo presente in una sola circoscrizione". "La mia - ha sostenuto Corbelli - è solo una battaglia di verità, legalità, giustizia e rispetto della legge. Non ho assolutamente nulla contro l' ex ministro Calderoli e il centrodestra. Ma ho il dovere di denunciare il precedente elettorale e giuridico che mi ha riguardato direttamente, che dà torto all' ex ministro leghista e alla Casa delle Libertà e chiedere che la legge sia uguale per tutti. Sempre e comunque. E non invece interpretata e utilizzata a seconda delle circostanze e convenienze".

Perrelli (Patto) e Chiarella (Mre) per la costruzione del Partito Democratico

18/04 "La nostra attenzione è tesa verso un grande Partito Democratico in vista del quale noi Liberaldemocratici andremo man mano offrendo prospettive e contenuti politici rinunciando a qualunque campagna acquisti che é una vergogna a cui occorre porre fine". A sostenerlo è stato Tonino Perrelli, segretario nazionale del Patto per il Sud-Liberaldemocratici. "Noi tutti infatti - ha proseguito Perrelli - abbiamo per la nostra parte esseri presenti secondo la nostra conoscenza ed esperienza. Ma quel che importa rilevare che oggi come non mai, occorre che questo contributo sia dato tutto intero, senza alcuna presunzione, ma con una vera apertura verso il nuovo che emerge. Il Partito per il Sud Liberaldemocratico non ha pregiudiziali o preclusioni se non verso i voltagabbana e i traditori alla ricerca affannosa del potere come Giuda. Non vogliamo sfuggire alla cultura del sospetto ne possiamo pensare come nei fumetti proponendo larghe maggioranze con le minoranze. Noi del Patto per il Sud Liberaldemocratici non facciamo i missionari, non cerchiamo proseliti che convertano questi o quelli e non ne abbiamo la vocazione e nemmeno la presunzione perché questa non è la politica". "Abbiamo visto, usando poteri a noi preclusi - ha sostenuto Perrelli - spostamenti di gruppi o di persone, grandi o piccoli. Non ci siamo impressionati perché così è sempre accaduto, ma non è questa la politica. Noi nella nostra modesta dimensione abbiamo invece l' ambizione di fare Politica. Nessuno si deve o si dovrà offendere se chiederemo al Presidente Loiero ciò che ci è stato tolto, pur esistendo le condizioni obiettive, a favore di qualche suo assessore che ha inteso portare avanti solo i propri ed esclusivi interessi. Noi non cerchiamo la rottura, ma la ricomposizione, secondo però i dettami che hanno portato alla vittoria del centrosinistra in Calabria e per come sì è definito prima dell'insediamento della giunta". "Dobbiamo lavorare insieme - ha concluso Perrelli - per il partito Democratico che ci vede in prima linea insieme a Prodi ed a fianco della Margherita. Non possiamo dare più questi ridicoli spettacoli ai calabresi che stanno invece aspettando risposte concrete, oggi più che mai cha anche il Governo nazionale ci sarà più vicino. Noi, come al solito siamo i primi a tendere la mano, ma questa volta aspettiamo non una risposta, ma una certezza".
Della stessa opinione anche Egidio Chiarella del MRE che propone il Partito Democratico a Lamezia. "Condivido pienamente l' appello di Mario Saladino, portavoce del circolo Lamezia Terme Uno della Margherita, che chiede in breve tempo la costituzione del Partito democratico, partendo dall' unità del gruppo dell' Ulivo al Comune di Lamezia Terme". A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale Egidio Chiarella, dei Repubblicani europei. "Saladino - prosegue Chiarella - riprende a Lamezia, con intelligenza e acume politico, la proposta di Marco Minniti, che vede nella Calabria la possibilità di inaugurare un laboratorio politico e culturale, per promuovere una costituente aperta del partito dell' Ulivo, anticamera del partito democratico. Ritengo che per Lamezia, la proposta di Saladino, sarebbe una novità assoluta, perché si presenta come un autentico progetto, per mettere in rete, come affermo da diversi anni, i punti di eccellenza socio-culturali e politici della città, che hanno radici nell' area moderata del centrosinistra cittadino. Lamezia ha bisogno di uno scossone di alto profilo politico, e come la Calabria può diventare laboratorio in Italia per il partito democratico nazionale, così Lamezia può diventare laboratorio dello stesso partito in Calabria". "A tale proposito - conclude Chiarella - per essere concreto nel rispondere all' appello di Mario Saladino, sono pronto a mettere a disposizione dei partiti dell' Ulivo, in qualità di componente della Direzione nazionale del Movimento Repubblicano europeo, la sede di via Cristoforo Colombo, che per la sua storia e la sua centralità, potrà diventare il fulcro cittadino di questo straordinario progetto politico, in grado di contribuire concretamente al rilancio della nostra città e della Calabria intera".

Zavettieri scrive al Corsera: “Pannella ci ha impedito l’accordo con la Rosa nel Pugno”

17/04 ''Proprio Pannella lancia un' accusa del genere, proprio lui che, in tema di slealta' politica si e' sempre dimostrato insuperabile campione. La prova piu' recente? Il tipo di rapporto e l' atteggiamento spocchioso mantenuto nei confronti de I Socialisti, che ha impedito l' intesa con la Rosa nel pugno. E allora verrebbe da dire: chi e' causa del suo male pianga se stesso''. A sostenerlo e' Saverio Zavettieri, uno dei leader nazionali de I Socialisti, in una lettera al direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, in merito all' intervista di Marco Pannella dal titolo ''Gli alleati sleali con la Rosa nel pugno''. ''Per quanto riguarda l' accusa secondo cui la 'presentazione della lista de I Socialisti sarebbe stata organizzata e favorita dai Ds per tenere la Rosa nel pugno sotto il 3%' - afferma Zavettieri - essa, oltre a suonare offensiva e provocatoria per I Socialisti, e' anche assolutamente priva di fondamento. La lista, fortemente voluta dai socialisti e curata in tutta Italia personalmente dal sottoscritto e da Francesco Simone, nella sua qualita' di titolare del simbolo, e' frutto esclusivo dell' impegno, del lavoro, della passione e dei soldi di tasca propria dei socialisti che hanno scelto di collocarsi nel centrosinistra, nell' obiettivo dell' unita' socialista, lasciando posizioni di comodo, incarichi ed elezioni sicure con la Cdl per navigare in mare aperto e su un progetto politico di grande respiro finalizzato alla costituzione di un soggetto riformista vero e collaudato come i Socialisti''. ''La lista de I Socialisti - prosegue Zavettieri - non solo non ha avuto sostegni di sorta, compresa la raccolta di firme ed autentiche, ma ha anche incontrato in periferia ostilita' incomprensibili ed ostruzionismi vari che hanno impedito la presentazione delle liste in tante regioni. La Lombardia e' stata sacrificata dalla presenza in lista con l' Ulivo di Bobo Craxi, collocato in coda e non eletto, e forse proprio per determinare il ritiro della lista con danni irreparabili per I Socialisti. Altro che interesse dei Ds a sostenerci''. Zavettieri sostiene poi che la lista I Socialisti, ''senza la quale il centrosinistra avrebbe perso e Berlusconi avrebbe vinto sia alla Camera che al Senato, risulta presentata, purtroppo, solo ed esclusivamente in quelle regioni dove l' insediamento e la struttura di partito ha retto ai colpi delle divisioni congressuali rivelandosi consistente ed autosufficiente. I ricorsi sostenuti a proprie spese da I Socialisti per la riammissione della lista laddove era stata ricusata merita di essere valutato per un giusto e legittimo riconoscimento del ruolo di ogni forza politica che non puo' essere mai al di sotto del ruolo riconosciuto dall' elettorato, pena la mortificazione e la violazione di regole giuste e condivise, in assenza delle quali ogni coalizione e destinata prima o poi a dissolversi''. ''Noi - conclude Zavettieri - confidiamo che chi ha maggiori responsabilita' le assuma per intero se vuole consolidare, al di la' dei facili entusiasmi del momento, un risultato per altri versi precario e discutibile''.

Martedì 18 sarà ultimato l’esame delle schede contestate in Calabria

17/04 Sara' ultimato martedì l' esame da parte dei funzionari della Corte d' appello di Catanzaro delle schede oggetto di contestazione dopo le elezioni politiche. Si tratta, comunque, di un numero di schede esiguo, una decina alla Camera ed altrettante al Senato. In questi giorni le attenzioni dei funzionari sono state concentrate sull' esame dei verbali. Un lavoro che, secondo quanto si e' appreso in ambienti politici, dovrebbe essere ultimato domani. Fatto questo, la Corte d' appello procedera', probabilmente tra mercoledi' e giovedi', alla proclamazione degli eletti con l' invio alla Corte di Cassazione dei nominativi.

Corbelli “Gia dal 2000 una sentenza del Tar Calabria da torto a Calderoli sugli apparentamenti”

17/04 ''Una Lista presente anche in una sola circoscrizione puo' essere collegata ad una coalizione e i voti raccolti regolarmente ammessi al conteggio finale della stessa coalizione''. A sentenziarlo, ha sostenuto il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, e' stato il Tar della Calabria in occasione delle elezioni regionali calabresi del 2000. Corbelli e' cosi' intervenuto nella vicenda della conta dei voti delle politiche della settimana scorsa, dopo che l' ex ministro Roberto Calderoli aveva sostenuto che i voti della Lega Alleanza Lombarda, presente in una sola circoscrizione, non potevano essere conteggiati a favore del centrosinistra. In occasione delle regionali del 2000 vinse la Cdl che candidava Giuseppe Chiaravalloti. Diritti Civili, presente a quella competizione con proprie liste in tutte e cinque le province calabresi e con candidato alla presidenza Franco Corbelli, presento' un ricorso al Tar della Calabria chiedendo l' annullamento di una delle Liste collegate a Chiaravalloti, Pri-Centro Popolare, perche', ha ricordato Corbelli, la stessa ''era stata presentata in due sole circoscrizioni provinciali contravvenendo all' art.13 della legge elettorale che prevede che 'il collegamento della Lista Regionale deve essere effettuato con delle liste provinciali presenti con il medesimo contrassegno in almeno la meta' delle province della regione con arrotondamento alla unita' superiore'. Nel caso calabrese il numero minimo per ogni lista era la presenza in almeno tre circoscrizioni provinciali''. ''Il Tar della Calabria - ha sostenuto Corbelli - nonostante i fatti denunciati e contraddicendo la stessa ratio della legge che era quella di evitare la frammentazione e la proliferazione delle liste, rigetto' il ricorso di Diritti Civili asserendo che 'una Lista puo' essere apparentata al Listino (della Coalizione, con il candidato Presidente) anche se presente in una sola circoscrizione'. Questa sentenza, che desto' molto scalpore in Calabria, creando un dannoso precedente giuridico-elettorale, consenti' alla Cdl di confermare la vittoria alle elezioni regionali 2000, con uno scarto esiguo, poco meno di 13 mila voti, esattamente quanto ha ottenuto la lista Pri-Centro Pop. Come si vede il 'caso elettorale' e' del tutto simile a quello della Lega Alleanza Lombarda, denunciato da Calderoli. Sorprende quindi che oggi Calderoli e il centrodestra, utilizzando due pesi e due misure, interpretino la norma della legge elettorale esattamente al contrario, di quanto fecero nel 2000 in Calabria, per vincere le elezioni regionali''

A sorpresa il legale di Masella chiede il reintegro dell’ex Assessore e consigliere regionale

15/04 ''Non e' di competenza della Corte d' appello di Catanzaro entrare nel merito di alcune irregolarita' di procedure adottate dal Consiglio regionale''. E' la dura replica del legale del consigliere regionale Egidio Masella, l' avv. Vito Caldiero, alla notizia apparsa sugli organi di stampa che davano per ufficiale l' estromissione dell' ex assessore regionale al Lavoro dal Consiglio. La Corte, nella seduta di ieri, ha respinto l' istanza di sospensione della sentenza che aveva dichiarato l' ineleggibilita' di Masella a consigliere regionale. ''La Corte d' appello di Catanzaro - ha sostenuto Caldiero - non e' entrata nel merito della decisione sulla sospensiva o meno della sentenza di secondo grado in quanto ha dichiarato inammissibile la richiesta di sospensiva. Inammissibilita' perche', testualmente riferito dalla Corte, non e' sua competenza entrare nel merito di alcune irregolarita' di procedure adottate dal Consiglio regionale. Infatti secondo noi la sentenza di secondo grado che ha accolto l' appello di Guagliardi e respinto quella di Masella, comunque non ha efficacia esecutiva, e cio' lo dice espressamente e a chiare lettere una legge del 2004 che sancisce che la sentenza di secondo grado non esplica la sua esecutivita' sino alla pronuncia definitiva''. La legge, ha spiegato l' avv. Caldiero e' quella del 2 luglio 2004, n. 165, che reca le disposizioni di attuazione dell' articolo 122, primo comma, della Costituzione''. Nello specifico l' articolo 2 (materia di ineleggibilita'), dice che ''l' esercizio delle rispettive funzioni e' comunque garantito fino alla pronuncia definitiva sugli stessi ricorsi''. ''E per definitivo - ha sostenuto Caldiero - si intende quando il giudizio non puo' essere piu' impugnato. Nel nostro caso solo quando la Corte di Cassazione avra' deciso definitivamente se Masella dovra' continuare a fare il consigliere regionale o meno. Sino a quel momento il consiglio deve immediatamente reintegrare Masella''. Secondo il legale, il Consiglio regionale, il 14 febbraio scorso, ''ha commesso un macroscopico errore, in quanto ha illegittimamente surrogato Guagliardi al posto di Masella, ripeto illegittimamente, quasi rasentando la norma penale. Nel senso che hanno fatto un abuso delle norme in vigore oggi. Il presidente Bova nella comunicazione di surroga, impropriamente detta, ha comunque rinviato la sua ed unica decisone alla Giunta per le elezioni, per convalidare o meno tale provvedimento, che da quanto ci risulta ancora non si e' riunita per decidere. Quindi Masella va reintegrato immediatamente''.

M. Tripodi (PdCI) “Volgare attacco di Gasparri al Rettore Bianchi”

15/04 “L’on. Maurizio Gasparri di An non finisce mai di stupire. Dopo che per 5 anni ha rappresentato indegnamente la Calabria occupando un posto di deputato paracadutato da Roma, in virtù di una legge elettorale nefasta è stato riproposto senza alcun pudore e senza alcuna vergogna nella lista di AN e collocato nei primi posti della graduatoria della lista di quel partito dove continuerà nella sua azione di colonizzazione della rappresentanza parlamentare calabrese”. A sostenerlo e' stato il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. “Questo –prosegue Tripodi - è il bel regalo che il centro destra ha voluto offrire alla Calabria, frutto di una legge elettorale nefasta. A noi ed alla maggioranza dei calabresi sicuramente sfugge quali siano i meriti di un tale personaggio come Gasparri, da portarlo ad avere una sorta di abbonamento al posto di deputato della Calabria, ovviamente senza passare da alcun vaglio elettorale; in effetti quando si è sottoposto in Calabria al pronunciamento diretto dagli elettori è stato sonoramente bocciato, come è avvenuto alle elezioni europee del 2004. Sappiamo, però, che nei 5 anni in cui Gasparri è stato deputato della Calabria e Ministro del Governo Berlusconi non ha fatto nulla per la Calabria e purtroppo per noi ha fatto tanti danni per l’Italia. Tra le cose più immorali e più squallide di cui si è reso responsabile ricordiamo la famigerata legge che reca addirittura il suo nome sulle televisioni con la quale Gasparri ha garantito l’impero televisivo di Berlusconi ed ha posto le basi per il grande imbroglio costituito dall’affare miliardario dei decoder digitali che è servito per ingrassare, con i soldi pubblici, come se ne avessero ancora bisogno, la famiglia Berlusconi e tutti i loro accoliti. Evidentemente Gasparri è ancora frastornato dalla mazzata che il suo schieramento ha avuto in Calabria e dalla sconfitta che ha subito in Italia e quindi nel suo appannamento si esprime utilizzando argomenti farneticanti, offensivi e provocatori. Peraltro, risulta quanto meno strano e sospetto l’attacco volgare e arrogante ma in linea con il suo stile fascista che sta portando avanti contro il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria prof. Alessandro Bianchi. Se Gasparri, da Ministro, avesse fatto i danni che lui ed il suo Compare Scopelliti hanno imputato al Rettore Bianchi allora potremmo dire che Reggio e la Calabria sarebbero oggi il Paese di Bengodi. Ma, purtroppo, non è così perché Gasparri ed il Governo Berlusconi hanno saccheggiato e abbandonato la Calabria ed il Sud e hanno favorito con le loro scelte di devolution le aree più forti e ricche del Nord del Paese. Pertanto, ritengo che intanto sia da respingere quella che si appalesa come una vera e propria ingerenza negli affari dell’Università di Reggio Calabria che Gasparri e Scopelliti stanno tentando di portare avanti. Per quanto ci riguarda noi sappiamo che Alessandro Bianchi lavorando nel solco tracciato dai suoi predecessori (Quistelli e Pietropaolo) ha ulteriormente rafforzato e potenziato l’Università Mediterranea di Reggio Calabria che in questi anni, sotto la sua guida illuminata e sapiente, è cresciuta in tutti i sensi, sia in termini di qualità della didattica e dei servizi erogati, sia nell’aumento delle facoltà e dei corsi di laurea e sia anche in termini di iscrizioni. Tutto ciò ha fatto conquistare all’Università di Reggio un posto importante nel panorama universitario nazionale. Se i danni sono questi, ben vengano questi danni. Ricordiamo, inoltre, che il Rettore viene eletto dal Senato Accademico e che Alessandro Bianchi ha un mandato che durerà ancora un anno e mezzo e potrà continuare a svolgere in maniera legittima le sue funzioni, checché ne dica Gasparri, perché il Rettore ha tutta la legittimità di continuare a svolgere la sua opera meritoria all’Università di Reggio Calabria, respingendo le intimidazioni e le indebite interferenze che Gasparri e Scopelliti hanno cercato di mettere in atto, come è nel loro stile, ieri contro la Magistratura ed oggi contro l’Università.”

Verdi: “Irritante la battaglia di Gasparri contro il retore Bianchi”

15/04 ''Troviamo alquanto incomprensibile ed irritante l' insistenza dell'on. Gasparri, che vorrebbe ad ogni costo allontanare il rettore Alessandro Bianchi dall' Universita' degli studi Mediterranea di Reggio Calabria e dalla stessa citta'''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente regionale dei Verdi, Leo Autelitano. ''L' accusa di Gasparri nei confronti del prof. Bianchi - aggiunge Autelitano - si fonda sul reato di lesa maesta' nei confronti della classe dirigente di An e del sindaco, Giuseppe Scopelliti, in testa, che ormai considera la citta' un personale dominio. Per cui il 'reato'' di 'lesa maesta'', si tramuterebbe automaticamente in un danno materiale e morale alla citta' di Reggio Calabria. La sortita di Gasparri e' veramente folle perche' non tiene conto della realta' democratica in cui viviamo e dunque non tiene conto che ciascun cittadino sia esso rettore, imprenditore o netturbino, ha il diritto di candidarsi per svolgere le giuste prerogative che la costituzione assegna a ciascuno di noi. E' questa la pura realta'. Per quanto riguarda il resto, si tratta di elucubrazioni fascistizzanti che turbano la mente di culture gerarchiche tipo quelle di cui e' portatore l'on. Gasparri e le sue orde, i quali non tengono conto che il rettore Bianchi e' stato democraticamente eletto all'interno dell' Universita' nel rispetto di precise norme e che le stesso mandato finira' alla scadenza prevista dalle stesse norme''. ''Stesse dunque tranquillo l'on. Gasparri: la Calabria e Reggio non sono piu' il suo feudo inviolabile ed il prof. Bianchi, che ha il merito di avere costruito nella citta' dello stretto una grande Universita' in cosi' poco tempo, fara' il rettore fino alla scadenza. Dopodiche' lo stesso Gasparri probabilmente non si liberera' ugualmente della presenza del Rettore in quanto qualcuno, a quel punto, lo candidera' alla guida della citta', quale persona piu' meritevole e piu' idonea a raccogliere l' eredita' del compianto sindaco Falcomata'. Ci auguriamo che cio' avvenga con tutto il centrosinistra unito perche' questa sarebbe la migliore risposta agli insulti dell' on. Gasparri''.

I club di Forza Italia della provincia di Codenza chiedono le dimissioni di Mario Giordano

15/04 I club di Forza Italia di Mendicino, Carolei, Cerisano, Rende, Montalto Uffugo e Rose ritornano in una nota “sulla vicenda del grave atto di trasformismo politico messo in opera dal consigliere provinciale Mario Giordano, condividendo il provvedimento di espulsione dal partito per indegnità politica emanato dal Coordinatore Regionale di F.I. On. Giancarlo Pittelli”. “Chiediamo a Giordano – è scritto nella nota - le immediate dimissioni da consigliere provinciale. La politica, per essere credibile, ha bisogno di regole certe e comportamenti lineari, rispettosi della volontà degli elettori. Tanto più che il Sig. Giordano ha spostato da F.I. ai Verdi solo la modica “cifra” di 19 voti a Mendicino, avendone in cambio un favore del tutto familiare. Riteniamo pertanto giusto e doveroso chiedere le dimissioni da consigliere provinciale per lasciare il posto a chi autenticamente rappresenta le istanze di Forza Italia sul territorio”.

Provincia di cosenza: Corbelli chiede un Consigli sul trasformismo

15/04 Franco Corbelli, leader del movimento Diritti civili e capogruppo in Consiglio provinciale, critica, in una dichiarazione, ''settori del centrodestra e del centrosinistra cosentino per la politica dell' inciucio, della spartizione del potere e del nefasto ritorno al passato di chi, a Cosenza - afferma - vorrebbe rimettere le mani sulla citta'''. Corbelli chiede anche la convocazione ''subito dopo Pasqua, di una seduta straordinaria del Consiglio provinciale, per discutere di questi patti di potere trasversali e chiarire politicamente un' altra vicenda inquietante: la babele dei gruppi consiliari provinciali, con passaggi da un partito all' altro, e addirittura da uno schieramento all' altro, di diversi consiglieri provinciali''. Corbelli preannuncia ''una dura opposizione, in Consiglio, contro ogni tentativo di inciucio tra la maggioranza e l' opposizione della Casa delle Liberta', sulla scia e sulla falsariga di quello che sta per accadere a Roma, a livello nazionale, tra centrosinistra e centrodestra, e per le elezioni comunali a Cosenza. Non faremo sconti a nessuno. Passata la festivita' pasquale, occorre intanto subito fare chiarezza politica su questi inciuci tra spezzoni del centrosinistra e del centrodestra e su quanto sta accadendo all'interno dei gruppi di alcuni partiti dei due schieramenti. Siamo oramai alla babele dei gruppi consiliari provinciali, con consiglieri-capigruppo che lasciano il proprio gruppo (che addirittura, nei casi di un monogruppo, scompare dal Consiglio provinciale) per aderire ad un altro partito, finanche di un altro schieramento. Chiedo per questo, quale capogruppo di Diritti Civili, al presidente del Consiglio, Principe, arbitro e garante superpartes, la convocazione immediata, subito dopo Pasqua, del Consiglio provinciale per fare chiarezza su questi inciuci e accordi di potere e per capire poi le ragioni politiche di questi cambiamenti di consiglieri, persone tutte di specchiata moralita' che personalmente stimo e a cui sono legato da grande amicizia. Necessita un chiarimento politico, nella sede istituzionale competente: il Consiglio provinciale. Voglio capire perche', cosa sta succedendo politicamente. Sento puzza di possibile inciucio, tra parte del centrodestra e del centrosinistra, alla Provincia e per le elezioni al comune di Cosenza, sulla scia di quanto sta per succedere a Roma. Sarebbe un suicidio politico oltre che un fatto gravissimo, un tradimento nei confronti degli elettori. Occorre invece tenere ben distinti e distante maggioranza e minoranza. Serve, alla Provincia, cosi' come servira' anche al Comune di Cosenza, una opposizione forte e costruttiva, non preconcetta, che richiami la Giunta Oliverio ad un impegno concreto e non solo di facciata e di propaganda''.

Orizzonti del Socialismo analizza il voto socialista in Calabria

14/04 Orizzonti del Socialismo analizza il voto delle politiche 2006 ed i risultati ottenuti dal centro sinistra e dalla Rosa nel Pugno in Calabria. “A fronte di un risultato, sotto il profilo elettorale, certamente lusinghiero e confortante raccolto su Cosenza ed in provincia – informa una nota di Orizzonti del Socialismo- dobbiamo registrare, conti alla mano, che nelle altre province calabresi non si registra un analogo successo. A tal proposito, imbarazzante appare il risultato di Reggio Calabria e Catanzaro, nonostante le stesse abbiano espresso nelle scorse elezione regionali, due consiglieri regionali socialisti. Forse qualcuno si è sentito in diritto di tirarsi indietro dalla pur fondamentale competizione elettorale? Forse qualcuno pensava che le posizioni di rendita acquisite bastassero per riottenere i voti dei calabresi, magari con qualche passerella auto-celebrativa?
Comunque, è proprio l'azione regionale, svolta all'interno della Giunta Loiero, che evidentemente lascia perplessi gli elettori socialisti, i quali da tempo esprimono una profonda insoddisfazione per un atteggiamento remissivo, per non dire subalterno, a quelle che sono le posizioni espresse dal Governatore della Calabria, il quale non brilla certamente per l'azione riformista. Il Presidente della Giunta, comunque, è come se fosse riuscito a polarizzare ed a far fruttare elettoralmente gli elementi positivi della azione sinora svolta, lasciando che il malcontento ricadesse su chi, invece di dimostrarsi spirito critico della coalizione, si dimostra colpevolmente accondiscendente. È pertanto che Orizzonti del Socialismo chiede una profonda riflessione sul voto all'intero partito della Rosa nel Pugno, chiamando iscritti, amministratori e dirigenti socialisti ad un serio e quanto mai opportuno cambio di tendenza nella gestione dell'ente regionale, ricordando che incarichi e prebende passano, ma assai grave è se, con esse, dovesse venire meno il rispetto degli elettori”.

Quintieri (Verdi Ambiente) “Marrello e Tommasi la smettano di essere i padroni del partito dei Verdi”

14/04 Il responsabile del Nucleo di vigilanza ambientale dell' Associazione Verdi Ambiente e Societa' Onlus della Calabria, Emilio Quintieri, in una dichiarazione, ha chiesto al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, di ritirare la delega all' assessore Luigi Marrello, segretario provinciale dei Verdi, ''perche' non rappresenta ne' i verdi ne' gli ambientalisti calabresi''. La presa di posizione, e' scritto nella nota, in inserisce in una polemica tra il segretario della sezione dei Verdi di Cetraro, Luca Antonuccio, e del capogruppo in Consiglio provinciale, Mario Bria, contro lo stesso Marrello. ''Qualcuno come Salvatore Caruso o Antonio Tiano - ha sostenuto Quintieri - straparlano sui quotidiani illudendosi di essere i 'custodi della verita'' oppure di non rendersi conto di quello che dicono. Accusare l' amico Mario Bria di una scellerata corsa a posti, ovvero di avere voglia di poltrone, fa sorgere il dubbio che questi signori ed in particolare Marrello non sappiano il significato. Accusare Bria, unico eletto in Consiglio provinciale per i Verdi, di avere voglia di poltrone mi sembra proprio fuori luogo anche perche' ha tutto il diritto di essere lui l' assessore provinciale''. ''Marrello e Diego Tommasi - ha concluso Quintieri - devono smetterla di essere i 'padroni' del partito dei Verdi, di fare e disfare secondo i propri gusti e interessi, di dare incarichi ai loro seguaci, di accaparrarsi tutte le 'poltrone' politiche ed istituzionali per conto dei Verdi. Perche' non parlano del 'vergognoso' risultato ottenuto dai Verdi a Cosenza invece di commentare i consensi ottenuti democraticamente, senza potere e senza promesse di incarichi, dai Verdi di Cetraro''.

Il 19 l’analisi del voto nel tradizionale seminario promosso dall’UniCal

14/04 Il Dipartimento di Sociologia e di Scienza Politica dell’Università della Calabria e l’Osservatorio Politico Istituzionale hanno organizzato per mercoledì 19 aprile, alle ore 15,30, nell’aula magna dell’Università, il tradizionale seminario sul voto in Calabria che si è registrato in occasione delle recenti elezioni politiche dello scorso 9 e 10 aprile 2006. Il programma prevede le introduzioni dei docenti universitari: Antonio Costabile, Roberto De Luca, Pietro Fantozzi e Silvio Gambino. Partecipano al dibattito: G. Battista Caligiuri, deputato di Forza Italia; Nuccio Novene, senatore DS; Giacomo Mancini, deputato Rosa nel Pugno; Angela Napoli, deputato di AN; Roberto Occhiuto, consigliere regionale UDC; Mario Pirillo, assessore regionale. I lavori saranno coordinati dal direttore responsabile del mensile “Calabria”, Gianfranco Manfredi.

De Vuono (DS) “Soddisfatti per l’esito del voto nella presila cosentina”

14/04 "Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto dai DS e dalla coalizione dell'Unione nella Presila cosentina, che si conferma la roccaforte rossa della Provincia di Cosenza". Ad affermarlo è Francesco De Vuono, già segretario di zona della Presila, componente della direzione regionale e membro del coordinamento elettorale delle Federazione Ds di Cosenza. "I Ds, infatti, - continua De Vuono - nei 13 paesi del comprensorio Presilano raggiungono 5083 voti pari al 28% dei consensi, una percentuale superiore a quella ottenuta nelle scorse elezioni regionali quando ottennero il 25% dei voti. Uguale soddisfazione esprimiamo per il risultato della lista dell'Ulivo che ottiene in Presila 7900 voti pari al 38%, superiore al risultato delle europee del 2004 quando si attestarono al 35%. Un dato significativo del fatto che la realizzazione del progetto dell'Ulivo, quale nuovo soggetto politico e democratico europeo, deve essere senza indugio portato avanti. Schiacciante, inoltre, l'affermazione dell'Unione dei partiti di centrosinistra che, con quasi 15000 voti, raggiungono il 70% dei consensi. Un dato che lascia ben sperare in vista delle prossime elezioni amministrative nei setti comuni presilani chiamati al voto". "E' necessario - conclude De Vuono - che al territorio della Presila e della Sila, sempre pronto a dare il proprio notevole contributo alla coalizione progressista, venga riservata un attenzione particolare da parte di tutti i livelli istituzionali, ora che sono governati dall'Unione. In particolare è necessario che la Giunta Regionale, congiuntamente a tutti i sindaci del comprensorio ed agli altri soggetti istituzionali e sociali, riprenda la programmazione negoziata ed esamini tutta la progettazione esistente che va nella direzione dello sviluppo compatibile con la vocazione del territorio. L'altopiano silano deve ricoprire un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo regionali e nazionali".

Falbo (AN) “Posizione unitaria della CDL nelle amministrative”

14/04 “Interveniamo nel dibattito sulle elezioni amministrative apertosi di recente sulla stampa locale per evidenziare l’impegno profuso a favore dell’unità della coalizione di centrodestra”. Ada affermarlo è Ferdinando Falbo Commissario del circolo "Raffaele Valensise" di AN a Rogliano. “Alleanza Nazionale – aggiunge Falbo- si sta battendo per far convergere le forze politiche della Casa delle Libertà su una posizione unitaria improntata alla coesione e alla lealtà reciproca fra partiti. Tuttavia sono presenti delle difficoltà che fanno si che non si sia ancora giunti ad un pronunciamento unanime delle forze politiche del centrodestra. I nostri elettori capiranno, pertanto, che questi ritardi nella definizione di precisi accordi politici sono giustificati dal lavoro di mediazione e ricompattamento che il nostro circolo sta portando avanti per rinsaldare l’alleanza di centrodestra. Sono giorni ricchi di contatti e incontri e nelle prossime ore i partiti della CdL torneranno nuovamente a riunirsi si spera in maniera risolutiva e unanime. Subito dopo pasquetta completeremo la nostra proposta programmatica e renderemo noto l’orientamento definitivo del nostro partito”.

Caligiuri (Udeur) “Soddisfazione per Morrone deputato”

14/04 ''Nonostante il disinteresse di autorevoli esponenti che non hanno creduto in un progetto di crescita politica del partito, mi auguro che il segretario nazionale Clemente Mastella, intervenga con durezza e decisione, contro coloro che hanno dimostrato disinteresse nell' affrontare questa difficile competizione elettorale che ha portato il centrosinistra al governo del Paese''. E' quanto afferma Mario Caligiuri, presidente del gruppo dell' Udeur alla Provincia di Cosenza, che esprime ''grande soddisfazione'' per l' elezione a deputato di Ennio Morrone, unico eletto in Calabria nelle liste dell' Udeur. ''Tutto cio' - prosegue Caligiuri - onde evitare che persone che hanno creduto e credono in questo partito prendano decisioni drastiche nelle istituzioni con fuoriuscite dal partito''.

Il partito democratico meridionale sosterrà l’Unione a Reggio

14/04 Il Partito democratico meridionale, la nuova formazione presentata nei giorni scorsi dal presidente della Regione, Agazio Loiero, ''sosterra' con forza e determinazione il candidato dell' Unione per la Presidenza della Provincia di Reggio Calabria, per la cui individuazione sta partecipando alle riunioni in corso''. E' quanto si afferma in una nota. ''Appena terminata la campagna elettorale - hanno sostenuto il sen. Pietro Fuda, ex presidente dell' Ente, e Pino Gentile, soci fondatori del Partito democratico meridionale - abbiamo iniziato a lavorare a tempo pieno, con costanza e con forza, per le ormai prossime consultazioni amministrative, che il 28 maggio porteranno all' elezione del prossimo Presidente della Provincia di Reggio Calabria. Gia' durante la campagna stessa avevamo dato il via ai primi contatti: i nostri sostenitori avevano espresso la volonta' di confluire, come coronamento dell' esperienza congiunta per le liste Codacons, nel Pdm, a partire proprio dalle vicine provinciali. In questi giorni stiamo continuando ad incontrare possibili candidati nei collegi provinciali e stiamo mettendo a punto il nostro apporto per il candidato Presidente dell' Unione. Il numero di persone che ci hanno dato la propria disponibilita' ad una candidatura e' cosi' alto da indurci a pensare che le liste che presenteremo a sostegno del centro sinistra saranno due: una del Partito democratico meridionale, l' altra Codacons. I tempi stretti e la necessita' di individuare subito il prossimo Presidente della Provincia ci impongono di velocizzare al massimo le operazioni in corso, non solo al nostro interno, ma anche in seno all' Unione, con i cui esponenti siamo in contatto continuo''. ''Il Pdm - hanno concluso Fuda e Gentile - continuera' nell' azione politica intrapresa e premiata dagli elettori, convinto che sia giunto il momento di dare voce a chi intende la politica come servizio e si vuole mettere a disposizione del territorio per rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini''.

Il Movimento MRE si riunisce a Lamezia

14/04 Con una riunione presso la sede di via Cristoforo Colombo, presente il consigliere regionale Egidio Chiarella, il Movimento dei Repubblicani Europei ha avviato Lamezia Terme la sua organizzazione. ''Chiarella ed il suo gruppo - e' detto in un comunicato - si sono affacciati al movimento dell' on. Sbarbati intorno all' ultima decade della campagna elettorale appena finita, basata soprattutto sul consenso ai grandi leader nazionali, per via di una legge iniqua, che impedisce agli elettori la scelta dei candidati. Nel corso della riunione si e' deciso di scendere in campo accanto a Mario Segni se dovesse essere necessario promuovere un referendum contro la legge elettorale di Berlusconi, anche se si spera che Prodi mantenga la promessa di abolirla subito appena insediato il nuovo governo''. ''Nel corso della riunione - si afferma ancora nel comunicato - si e' stabilito di rafforzare il patto federativo tra il Movimento cristiano e veritas e Rinascita di Lamezia, diretto da Ugo De Sarro e Massimo Sereno, che a livello locale affianchera' l'organizzazione politica del Movimento dei repubblicani europei. A tale proposito i primi di maggio partira' il tesseramento dei due movimenti collaterali al partito dell' on. Sbarbati e si indicheranno i temi locali, per avviare sul territorio lametino e del comprensorio un' azione politica decisiva per il progresso dell' importante zona dell' area centrale della Calabria. Sara' costituito anche un gruppo donne che avra' il compito di sollecitare la politica locale nei campi del sociale e del culturale, creando una rete di rapporti con le associazioni locali del settore, nel quale vanno ricercate le nuove opportunita' di lavoro''. Nel corso della riunione il consigliere Chiarella e' stato invitato ad incontrare il sindaco di Lamezia per sottoporgli ''alcune problematiche di fondo che interessano lo sviluppo della citta' della piana, che vanno dalla protezione civile al rispetto dell' ambiente; dalla sicurezza alla qualita' della vita; dal degrado sociale ad una rete di integrazione socio-sanitaria su tutto il territorio lametino; dall' area ex Sir ad una nuova politica di investimenti nel campo dei lavori pubblici e privati''. ''Allo stesso Chiarella, inoltre - conclude la nota - e' stato chiesto di portare avanti la sua proposta, avanzata al vertice dell' Unione a Santa Trada, di un protocollo d' intesa tra la Giunta regionale ed il Comune di Lamezia per un' attenzione maggiore del Governo Loiero sul territorio lametino, che non puo' piu' rischiare di essere ricordato e rispettato solo in campagna elettorale''.

Perrelli (Patto) “La nostra attenzione verso il partito democratico”

14/04 ''La Calabria e' stanca di attendere, occorre una vera scelta di campo per portare avanti le idee degli uomini sari e seri verso il Partito Democratico e verso la Calabria che stiamo aspettando''. Lo afferma Tonino Perrelli segretario nazionale del Patto per il Sud - Liberaldemocratici. ''La nostra attenzione di Pattisti liberaldemocratici -Patto per il Sud - sostiene Perrelli - e' oggi tesa verso il Partito Democratico, in vista del quale andremo, man mano, offrendo prospettive e contenuti politici in modo che esso costituisca davvero uno spassionato e libero riesame di fondo della posizione Liberaldemocratica in questo momento storico. Il vertice del Partito Democratico non potrebbe rimettersi alla base senza esplicare, rivedendone semplicemente le indicazioni, alcuna funzione critica e mediatrice''. A giudizio di Perrelli ''noi tutti dobbiamo fare la nostra parte, essere presenti secondo la nostra conoscenza ed esperienza. Ma quel che importa rilevare e' che oggi, come non mai, occorre che questo contributo sia dato tutto intero, ma senza alcuna presunzione, ma con una vera apertura, con una piena disponibilita' verso il nuovo che emerge anche attraverso intuizioni confuse ed atteggiamenti acritici. E cio' non solo per assicurare freschezza ed autenticita' al patrimonio delle nostre idee ed aspirazioni ma anche per spezzare il piu' possibile le incrostazioni di potere, le cristallizzazioni in atto, il dato mortificante di una continuita' inerte''.

Loiero pronto con le liste, per le elezioni amministrative

11/04 Il Partito democratico meridionale ideato e voluto dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, presentera' proprie liste alle prossime elezioni amministrative in Calabria. Ad annunciarlo e' stato lo stesso Loiero incontrando i giornalisti per commentare l' esito del voto delle politiche che lo hanno visto protagonista in Calabria con la lista Codacons, che ha raccolto piu' del 5% dei consensi eleggendo senatore Pietro Fuda. A maggio si votera' per l' elezione dei sindaci di Catanzaro, Cosenza e Crotone e del presidente della Provincia di Reggio Calabria. ''Stiamo lavorando - ha aggiunto Loiero - per creare il simbolo e le liste''. Al riguardo, l' assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, capolista alla Camera per la lista Codacons, ha ricordato che gruppi consiliari del Partito democratico ''sono gia' stati realizzati al Consiglio regionale ed in numerosi enti locali dove sono presenti amici che la pensano come noi''.

Attivo di Rifondazione a Cosenza

11/04 “Si terrà mercoledì 12 aprile alle 17.30, alla presenza di Francesco Manna responsabile nazionale Enti locali e dopo gli ottimi risultati che il partito ha avuto in Calabria, soprattutto nella provincia di Cosenza, alle recenti elezioni politiche, un Attivo provinciale del Prc. L’incontro servirà a fare il punto su questo vero e proprio successo elettorale ottenuto dalla nostra Federazione che, come ha dichiarato il segretario provinciale Angelo Broccolo, “è il frutto dell’attività e dell’impegno dei giovani e dei militanti di Rifondazione nonché dei rapporti proficui che abbiamo avviato con i movimenti, i comitati e le realtà di lotta di tutto il cosentino che si spendono in difesa del territorio e dell’ambiente, dei migranti, della salute e dei posti di lavoro – dal Pollino al Savuto, da Montalto a Vaglio Lise, dalla sibaritide alla Sila, dallo Ionio al Tirreno”. Oggi, in previsione anche delle prossime elezioni amministrative in molti centri importanti della provincia, sentiamo aumentate le nostre responsabilità rispetto ad un quadro politico che richiede attente riflessioni e valutazioni.
Pertanto, non possiamo che rilanciare e rafforzare la nostra azione politica in una crescente interlocuzione con le forze di movimento presenti nelle nostre comunità e con quanti chiedono, con la ormai decretata fine del berlusconismo, forme sempre più allargate di coinvolgimento e di partecipazione democratica per fare in modo che la “Calabria e l’Italia cambino davvero”.

Un medico di Crotone querela Berlusconi

05/04 Un medico di Crotone, Massimo Terra, di 32 anni, ha dato mandato ad un legale di presentare querela contro Silvio Berlusconi per la definizione di ''coglione'' rivolta a chi intende votare per il centrosinistra. Terra, tra l' altro, e' firmatario, insieme ad altri professionisti crotonesi, di un documento pubblico in favore dell' elezione a premier di Romano Prodi. ''Da professionista e da giovane elettore dell'Ulivo penso che la mia reputazione sia stata lesa dalle frasi offensive pronunciate dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi''. E' quanto ha detto il medico Massimo Terra, di Crotone, che ha dato mandato al proprio legale, l' avvocato Francesco Verri, di presentare querela contro l'espressione 'coglioni' usata dal Presidente del consiglio nei confronti di chi votera' centrosinistra. La querela, secondo quanto si e' appreso, verra' presentata domani. ''Voglio - ha aggiunto - tutelare la mia immagine e la mia professione essendo facilmente riconoscibile come elettore di sinistra, essendo tesserato dei Ds, avendo partecipato alle elezioni primarie a sostegno di Prodi e avendo anche firmato un appello pubblico, divulgato da alcuni organi di informazione, a sostegno dello stesso professore''.

P. Mancini: Un attenta discrezionalità nell’accorciare le pene

03/04 (Pietro Mancini) Di fronte alle bestie, che hanno massacrato il piccolo Tommaso Onofri, che aveva la stessa età del mio nipotino, Pietro junior, mi dimetto dal garantismo. E la sinistra sbaglierebbe, qualora trascurasse lo stato d' animo, profondo, dell' opinione pubblica- ben considerato, in Francia, dal gollista Sarkozy -, che denuncia una diffusa richiesta di sicurezza, di efficienza delle forze dell' ordine, nella repressione e nella prevenzione dei crimini, e di maggiore rigore, in primis nell' esecuzione, effettiva, delle pene, senza sconti e benefici. Vanno archiviati, in fretta, il permissivismo e il buonismo veltroniano, che permearono tante leggi, in primis la famigerata Gozzini, varate, in passato, dalle maggioranze di centro- sinistra. Mario Alessi, uno degli assassini, era un volgare delinquente, già tristemente noto alla giustizia : ebbene, perchè era stato rimesso in libertà, dopo aver sequestrato e violentato una minorenne, davanti agli occhi del fidanzato, che fu dallo stupratore legato a una sedia ? Domani, ne siamo certi, leggeremo sui giornali che Alessi era stato liberato, perchè in carcere si era comportato bene e aveva dato segni di ravvedimento. Ci avevano spiegato la stessa cosa per il killer sanguinario del Circeo, il nazi-fascistone Angelo Izzo.
Niente pena di morte, dunque, ma almeno una attenta revisione della discrezionalità, oggi concessa ai giudici, di poter accorciare le pene e di dare permessi a persone, già condannate per reati cosi' odiosi. E avanzo una proposta concreta: venga applicato ai responsabili della morte del piccolo Onofri e agli assassini e ai violentatori dei bambini indifesi lo stesso regime carcerario duro, previsto, in base al " 41 bis ", per i boss della mafia, della camorra e della 'ndrangheta. Sulla sicurezza dei cittadini, sulla certezza delle pene e sulla difesa dei bambini dalla furia omicida dei sanguinari "orchi " alla Alessi i partiti e gli schieramenti non possono e non debbono dividersi. E questa tragica vicenda contiene una lezione anche per la stampa e le televisioni. I conduttori dei talk- show, Cucuzza e tutto il cucuzzaro, avrebbero dovuto impedire che Alessi e la sua amante, che sapeva tutto sul coinvolgimento del muratore nel delitto, imperversassero in video, per raccontare le loro menzogne, lanciando messaggi ai complici e cercando di ostacolare le indagini.

Garantisti con tutti ma non con le bestie

02/04 (Pietro Mancini) Garantisti con tutti, ma non con le bestie, che hanno massacrato il piccolo Tommaso Onofri. La sinistra sbaglierebbe, qualora trascurasse lo stato d' animo, profondo, dell' opinione pubblica, che denuncia una diffusa richiesta di sicurezza, di efficienza delle forze dell' ordine, nella repressione e nella prevenzione dei crimini, e di maggiore rigore, in primis nell' esecuzione, effettiva, delle pene, senza sconti e benefici. Vanno archiviati il permissivismo e il buonismo veltroniano, che permearono tante leggi, in primis la famigerata Gozzini, varate, in passato, dalle maggioranze di centro- sinistra. Mario Alessi, uno degli assassini, era un volgare delinquente, già tristemente noto alla giustizia : eppure, era stato rimesso in libertà, dopo aver sequestrato e violentato una minorenne, davanti agli occhi del fidanzato, che fu dallo stupratore legato a una sedia. Domani, ne siamo certi, leggeremo sui giornali che Alessi era stato liberato, perchè in carcere si era comportato bene e aveva dato segni di ravvedimento.
Niente pena di morte, dunque, ma almeno una attenta revisione della discrezionalità, oggi concessa ai giudici, di poter accorciare le pene e di dare permessi a persone, già condannate per reati cosi' odiosi. E avanziamo una proposta concreta: venga applicato ai responsabili della morte del piccolo Onofri e agli assassini e ai violentatori dei bambini indifesi lo stesso regime carcerario duro, previsto, in base al " 41 bis ", per i boss della mafia, della camorra e della 'ndrangheta. Sulla sicurezza dei cittadini, sulla certezza delle pene e sulla difesa dei bambini dalla furia omidida dei sanguinari "orchi " alla Alessi i partiti e gli schieramenti non possono e non debbono dividersi.
E questa tragica vicenda contiene una lezione anche per la stampa e le televisioni. I conduttori dei talk- show, Cuccuzza e soci, avrebbero dovuto impedire che Alessi e la moglie, che sapeva tutto sul coinvolgimento del muratore nel delitto, imperversassero in video, per raccontare le loro menzogne, lanciando messaggi ai complici e cercando di ostacolare le indagini.

Feraudo e Ferro: Una risposta chiara e immediata sull’ASL di Locri

02/04 ''La relazione della commissione d' accesso antimafia sull' Asl di Locri, trasmessa al ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, giace ancora sul suo tavolo. E' necessario che il Ministro sia conseguenziale a cio' che gli e' stato trasmesso, anche per contribuire a fare chiarezza su una vicenda che presenta aspetti sospetti e sulla quale si attende una risposta chiara e immediata''. Lo hanno sostenuto il consigliere regionale di Italia dei valori Maurizio Feraudo e il segretario provinciale di Cosenza del partito, Franco Ferro, intervenendo all' inaugurazione di un circolo a San Demetrio Corone. ''Noi di Italia dei Valori - hanno aggiunto Feraudo e Ferro - siamo impegnati nell' affermazione della legalita', presupposto necessario per estirpare il malaffare in ogni settore, soprattutto in quello della sanita', in cui gli interessi e gli appetiti hanno sempre condizionato il rapporto tra politica, istituzioni e criminalita'''.

Elezioni Politiche 2006: Emma Bonino a Cosenza. Dichiarazioni di Russo, Pappaterra, Rienzi, Laratta. Gli Appuntamenti

Elio Veltri: Pisanu renda nota la relazione sull’ASL di Locri

02/04 L'ex deputato Elio Veltri ha reso noto di aver scritto al Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu in merito all'inchiesta amministrativa sull' Asl di Locri, chiedendogli di rendere nota la relazione della commissione d'accesso antimafia". Veltri si dice "convinto che dall' inchiesta condotta dal prefetto Paola Basilone sia emerso un quadro devastante di collusioni e di controllo dell'Asl da parte di una o piu' cosche della 'ndrangheta di Locri, mi occupo di questi problemi da almeno 30 anni e credo di conoscerli abbastanza bene. Temo anche che - aggiunge - dalle conclusioni dell'inchiesta possano emergere contiguita' se non collusioni insospettate e insospettabile: in Calabria e' molto difficile evitare o rompere rapporti inquietanti. Lo stesso dottore Fortugno, primario dell'ospedale di Locri , infatti, telefonava - scrive Veltri - come risulta dalle intercettazioni pubblicate da alcuni giornali, ai capi della cosca Morabito di Africo, una delle piu' temibili e potenti della 'ndrangheta la quale l'ha fatta da padrone per molti anni nel Policlinico di Messina. Se lei Signor Ministro, vuole dare un contributo all'accertamento della verita' , - continua - pubblichi subito la versione integrale della relazione. Solo dalla lettura dei fatti, dei nomi, e dei rapporti intercorsi - aggiunge - si potra' capire se negli anni qualcuno si e' opposto allo strapotere delle cosche, quali rapporti esistevano tra la borghesia dei camici bianche , degli amministratori , dei politici e le cosche che controllavano l'Asl e forse , si capiranno anche le ragioni del terribile assassinio dell'on.Fortungno".

Convegno della Cdo a Lamezia mercoledì su "L'Italia alla prova. Al voto per difendere la libertà"

01/04 "L'Italia alla prova. Al voto per difendere la libertà" è il tema dell'incontro dibattito organizzato dalla Compagnia delle Opere che si svolgerà Mercoledì 5 aprile alle ore 17,30 al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, ed al quale interverrà il presidente nazionale della C.d.O., Raffaello Vignali. La Compagnia delle Opere si chiede se il voto del 9 e 10 aprile porterà più libertà per tutti in Italia, e pone al centro dell'attenzione temi essenziali, quali la difesa della vita, la famiglia, l'educazione e la scuola, oltre alle tematiche economiche e del lavoro ed alla politica internazionale. E lo fa ricordando un passo di Papa Benedetto XVI nella sua prima enciclica: "Non uno Stato che domini e regoli tutto è ciò che ci occorre, ma invece uno Stato che generosamente riconosca e sostenga, nella linea del principio di sussidiarietà, le iniziative che sorgono dalle diverse forze sociali e uniscono spontaneità e vicinanza agli uomini bisognosi di aiuto " (Deus caritas est) Prima dell'incontro, alle ore 17,00, sempre presso il Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, si terrà una conferenza stampa del presidente nazionale della Compagnia delle Opere, Raffaello Vignali e del presidente della CdO Calabria, Giancarlo Franzè.

Elezioni Politiche 2006: Pirillo “Gravissima l’intimidazione a Lucà”. Franceschini e Di Pietro in Calabria. Dichiarazioni di Calipari, Veraldi, Meduri, Rienzi,Laratta, Perrelli, Gasparri, Fuda, Soriero, Laudadio. Gli Appuntamenti

E Floris su Rai3 surclassa Lucia Annunziata

31/03 (Pietro Mancini) Impegnato, soprattutto, come lui stesso ha dichiarato, a lasciarsi alle spalle l' incubo, rappresentato dallo scomodo confronto tra " Ballaro' " e i programmi, indignati e faziosi, condotti sino al 2001 da Michele Santoro, Giovanni Floris, martedi' sera, su RAI 3, ha fatto di tutto per ingraziarsi le simpatie e gli apprezzamenti di quella parte della sinistra, che stravedeva per " Michele chi ? ". E cosi', proprio come gli aveva chiesto Marco Travaglio, il conduttore ha cercato di mettere in difficoltà Silvio Berlusconi, rivolgendogli domande sulle mega - grane giudiziarie di Previti e Squillante, definite dal premier " basse insinuazioni ". E' stato un colpo basso, una scorrettezza, che certamente il giornalista romano non avrebbe commesso, qualora, in studio, fosse stato presente Massimo D' Alema. Il presidente dei DS, interrogato dai giornalisti sulla Tangentopoli di Salerno, che ha coinvolto l' ex sindaco e deputato dalemiano, confermato in lista, Vincenzo De Luca, ha dato una risposta gelida, ma ineccepibile: " In campagna elettorale, preferisco non commentare le inchieste della magistratura ".
Ma, eccessivamente condizionato dall' aspirazione a non subire nuove e dure bacchettate dai settori giustizialisti dell' Unione, che gli avevano rimproverato di non essere stato, in passato, aggressivo, come donna Lucia Annunziata, con l' odiato premier, Floris ha, quasi totalmente, fatto perdere ai telespettatori l' elemento politicamente più interessante del programma. Lo scontro, cioè, tra il comunista Fausto Bertinotti e la pannelliana Emma Bonino, che hanno litigato su tutto, senza che tuttavia, per la decisione del conduttore e dell' abile regista di oscurare i momenti più caldi della discussione tra i due alleati di Prodi, gli elettori, da casa, potessero assistervi e farsi un' idea della profonda spaccatura, sui nodi programmatici essenziali, ormai esplosa nell' armata, tutt' altro che coesa, del Professore. Non si può, dopo aver assistito a " Ballarò ", non convenire con quanto ha scritto Giulianone Ferrara su " Il Foglio " : " Floris, il manipolatore sorridente, ha fatto dimenticare Santoro e ha surclassato l' Annunziata ".

I DS di Cosenza denunciano le Poste

Una denuncia formale sara' presentata nelle prossime ore dalla Federazione provinciale di Cosenza dei Ds contro l' Ente Poste italiane che ''non ha consegnato una consistente parte degli 85.000 inviti elettorali spediti in base alla legge 515 del 1993''. Ad annunciarlo sono stati gli stessi Democratici di sinistra. In particolare i Ds hanno riferito che ''non sono state consegnate le cartoline-invito relative alle iniziative sulla Sanita' spedite'' in diversi Comuni del Cosentino. ''Ci stanno pervenendo - ha sostenuto la federazione cosentina dei Ds - centinaia di dichiarazioni che denunciano tale colossale disservizio: in alcuni casi le cartoline sono state buttate negli androni dei palazzi o delle case''. ''Si tratta - prosegue la nota - di un fatto grave, indegno di un Paese civile e di una moderna democrazia, perche' tende ad impedire ad una forza politica il proprio diritto dovere di informare i cittadini sulla propria proposta politica e programmatica. Oltre al danno la beffa: l' Ente Poste per questo servizio si fa pagare lautamente. Oltre alla richiesta di rimborso delle somme pagate i Ds chiederanno che l' Ente Poste sia condannato per danni all' immagine della nostra forza politica e per boicottaggio della campagna elettorale''.

Orizzonti del Socialismo sbarca sulla rete internet.

29/03 Dalle ore 10 del 30 marzo, sarà consultabile il sito www.saveriogreco.it, che contiene la documentazione dell\'attività svolta da Orizzonti del Socialismo e dal suo socio fondatore Saverio Greco. Nel sito è contenuta una sezione dedicata alla squadra che partecipa all\'attività associativa. Orizzonti propone pure nel suo sito un forum, affidato alla responsabilità di Michele Fiorillo, portavoce dell\'associazione, finalizzato a mantenere vivace il confronto con i giovani della nostra provincia. La pubblicazione del sito rappresenta per l\'Associazione Orizzonti del Socialismo l\'ennesimo risultato nella sua lunga esperienza, che consolida la presenza sul territorio e nel dibattito politico, soprattutto dopo l\'apertura nel capoluogo di provincia della sede sociale di Via dei Mille, avvenuta lo scorso anno. I contenuti del sito saranno presentati nel corso dell\'assemblea per la Rosa nel Pugno organizzata per sabato 1 aprile, alle ore 18,30 presso il municipio di Cosenza. Alla manifestazione parteciperanno Giacomo Mancini e Cesare Marini.

Curcio (DS) “Positivo l’accordo tra Provincia e Ferrovie della Calabria”

29/06 ''L' annunciata firma del Protocollo di intesa tra l' Amministrazione provinciale di Cosenza e le Ferrovie della Calabria e' senza dubbio un segnale positivo, che va nella direzione di ridare slancio ad un' azienda, che nell' ultimo decennio ha affrontato i cambiamenti subiti dal settore del trasporto pubblico locale con non poca sofferenza''. A sostenerlo, in una nota, e' il responsabile del Dipartimento trasporti della Federazione provinciale dei Ds, Franco Curcio. ''L' accordo - prosegue Curcio - rappresenta nel panorama calabrese il primo vero momento di partecipazione tra un Ente locale e un' azienda pubblica, che opera nel settore dei trasporti pubblici locali. Si tratta di un impegno iniziale che presuppone, in futuro, la creazione di una societa', capace di gestire il trasporto metropolitano nel bacino del traffico cosentino, e soprattutto di un' assunzione di responsabilita' davvero notevole, che evidenzia l' impegno della Giunta provinciale nella realizzazione del suo programma ammninistrativo''. ''E' necessario - conclude Curcio - allargare il raggio di azione nel quale interagire per realizzare un piu' complesso sistema di trasporto pubblico integrato, con almeno due grandi aree di interscambio, capace di dare risposte concrete ad una domanda di spostamento sempre piu' ampia. Siamo convinti che per indirizzare al meglio la spesa delle risorse economiche bisogna ridisegnare la rete dei servizi, e per far questo e' prioritario ricondurre sotto un' unica autorita' la responsabilita' di programmare servizi, orari e tariffe''.

Assemblea socialista sabato a Cosenza

27/03 L'Associazione Orizzonti del Socialismo terrà il prossimo sabato 1 aprile un'assemblea a sostegno della Rosa Nel Pugno. Parteciperanno il deputato Giacomo Mancini ed il Senatore Cesare Marini. L'assemblea si terrà nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi alle ore 18,30. Condurrà i lavori Antonio Arcuri, coordinatore provinciale dell\'associazione, e concluderà Saverio Greco, già presidente del Consiglio Comunale di Cosenza.

Elezioni Amministrative: Quasi 15 milioni di italiani al voto il 28 e 29 maggio. Si vota anche nella commissariata Arcore.

27/03 Dopo le elezioni politiche del 9 aprile, oltre un terzo degli elettori torneranno alle urne il 28 maggio per il rinnovo di numerose amministrazioni comunali e provinciali e per eleggere il nuovo Consiglio della Regione Siciliana. Le elezioni amministrative sono state fissate al 28 e il 29 maggio, con i ballottaggi l'11 e il 12 giugno. Questo turno elettorale interessa complessivamente 14.935.436 elettori, per il rinnovo di 8 amministrazioni provinciali e di 1.267 amministrazioni comunali. Si vota nelle province di Mantova, Pavia, Treviso, Imperia, Ravenna, Lucca, Campobasso e Reggio Calabria con 3.051.661 elettori, di cui 1.468.658 maschi e 1.583.003 femmine. Per il rinnovo delle amministrazioni di 126 comuni superiori a 15.000 abitanti e 1.141 inferiori a 15.000 abitanti, sono chiamati a votare complessivamente 12.409.092. Nella regione Trentino Alto Adige si vota per il rinnovo dell'amministrazione del Comune di Peio, in provincia di Trento, con 1.649 elettori (839 maschi e 819 femmine).
Election Day In Friuli
Il Friuli Venezia Giulia ha fissato la data delle amministrative in contemporanea con le elezioni politiche, nella giornate del 9 e 10 aprile per il rinnovo degli organi di tre amministrazioni provinciali (Gorizia, Trieste e Udine), di 4 comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti (Cordenons, Monfalcone, Pordenone e Trieste) e di 32 comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
In Sicilia Al Voto Il 28 Maggio
In Sicilia si votera' il 28 maggio per il rinnovo del Parlamento regionale che interessera' 2.205.462 elettori e 2.355.445 elettrici, per un totale di 4.560.907 votanti. A sfidarsi sono l'attuale governatore, Salvatore Cuffaro (Cdl), e Rita Borsellino. La Regione ha poi stabilito che il turno elettorale per le amministrative si svolgera' l'11 giugno e che gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 25 giugno. Si rinnova l'amministrazione di 13 comuni, 3 superiori e 13 inferiori a 10.000 abitanti.
Riflettori Su Roma, Milano, Napoli E Torino
Partendo dal nord, sono questi i capoluoghi dove si votera' la prossima primavera: Novara, Torino, Lecco, Milano, Varese, Belluno, Rovigo, Pordenone, Trieste, Savona, Ravenna, Rimini, Grosseto, Siena, Ancona, Fermo, Roma, Benevento, Napoli, Salerno, Cosenza, Catanzaro, Crotone, Cagliari e Carbonia ma ad alimentare il dibattito sono soprattutto gli sfidanti scesi in campo nelle quattro maggiori citta': Roma, Milano, Torino e Napoli. Al momento, Roma, Napoli e Torino sono in mano al centrosinistra i cui sindaci puntano alla riconferma; a Milano il primo cittadino uscente, Gabriele Albertini, non puo' ricandidarsi dopo due mandati. La Cdl cerca la conferma nel capoluogo lombardo candidando Letizia Moratti, attuale ministro dell'Istruzione. Lo sfidante per il centrosinistra e' l'ex prefetto Bruno Ferrante, che e' risultato il candidato favorito alle primarie dell'Unione del 29 gennaio scorso.
Si Vota Anche Ad Arcore Commissariata
Tra i Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti dove si votera' c'e' anche Arcore, residenza del premier Berlusconi, comune attualmente commissariato. Lo scorso marzo Udeur e Cdl ritirarono il loro sostegno al sindaco di centrosinistra facendo cadere la maggioranza. In seguito alle dimissioni di 11 consiglieri su 20 il consiglio fu sciolto e la giunta guidata da Antonio Nava, della Margherita che godeva dell'appoggio esterno dell'ex sindaco di Forza Italia, dopo due anni e mezzo fu costretta a cedere. Nell'ottobre scorso altro colpo di scena: il vice sindaco diessino, Carmine Calvosa, lascia e si inscrive a FI.

Elezioni Politiche 2006 (27/3): Cesa in Calabria. Mancini (RNP): “Garantire stipendi adeguati agli insegnanti”. N. Oliverio: “Nel sud persi cinque anni”. Dichiarazioni di Minniti, Santelli, Pappaterra, Gasparri, AN CS, Iovene, Verdi RC, Laratta, Nucera Perrelli. Gli Appuntamenti

A San Demetrio Corone costituito il circolo “Sandro Pertini” di Italia dei Valori

24/03 Nel corso di una riunione svoltasi nei locali di Via Dante 181, è stato ricostituito, a San Demetrio Corone, il circolo cittadino "Sandro Pertini" di Italia dei Valori, che si propone come centro di aggregazione e di proposta per l'intero comprensorio, allo scopo di rilanciare l'iniziativa politica del partito guidato da Antonio Di Pietro. In una nota diramata dal presidente Adriano Sposato, eletto all'unanimità dall'assemblea costituente insieme al tesoriere Franco Lavorato ed al segretario amministrativo Demetrio Luzzi, viene sottolineato che, con l'intitolazione a Sandro Pertini, antesignano e testimone della politica dalle mani pulite, i dipietristi sandemetresi hanno voluto ribadire la necessità di porre al centro dell'azione politica i principi di legalità e solidarietà, coniugati con un impegno politico democratico ed antifascista, capace di recuperare le comuni radici delle forze politiche progressiste, di valorizzare le diversità come risorsa e di promuovere il riscatto di quanti vivono una situazione di disagio sociale ed economico. "Su questi presupposti - ha dichiarato Sposato - siamo pronti a collaborare con tutte le altre componenti dell'Unione, sia nell'impegnativa sfida rappresentata dalle elezioni politiche, che siamo certi consentiranno all'Italia, dopo il 9 aprile, di ripartire sotto la guida di Romano Prodi, sia per dare vita, a livello locale, ad una coalizione unitaria di centrosinistra capace di rilanciare lo sviluppo nella nostra comunità".

Elezioni (24/03): Del Giudice lascia la lista Codacons. Cantafio: "Chiarella voltagabbana". Dichiarazioni di Rimedio, Falvo, Bevacqua, Calipari, Laratta, DS, Amendola, N. Oliverio, Caruso, Catizone. Gli Appuntamenti

Convegno nazionale del PSDI su sviluppo e Mezzogiorno a Reggio

24/03 Mezzogiorno, il problema nazionale: e' questo il tema del convegno nazionale, che la segreteria provinciale di Reggio Calabria del Psdi ha deciso di organizzare per discutere sulle problematiche e sulle potenzialita' del Mezzogiorno. Lo rende noto, in un comunicato, il segretario provinciale del Psdi, Gerardo Marciano. ''La segreteria provinciale del Psdi - prosegue Marciano - ha discusso sui temi dello sviluppo, considerando che il Mezzogiorno continua ad essere caratterizzato, nel suo insieme, da carenze strutturali assai gravi, che configurano la persistenza di una macro-questione di divario territoriale nei confronti delle regioni forti del Paese e dell' Europa; rischi ulteriori e nuovi vincoli derivano, inoltre, al Mezzogiorno dall' allargamento della Unione europea ai paesi dell' Est e, piu' in generale, dall' accentuarsi della competizione nel nuovo scenario di integrazione e globalizzazione internazionale. In questo contesto, la Socialdemocrazia deve rispondere all' esigenza di approfondire l' analisi sia della realta' meridionale, sia dei processi in atto nel contesto nazionale e internazionale in cui il Mezzogiorno e' inserito; e deve contribuire, in tal modo, alla riflessione culturale e politica per definire contenuti e linee-guida di una strategia di sviluppo in grado di ripristinare e rilanciare la competitivita' del territorio meridionale''. ''Si tratta di una politica per il Mezzogiorno, ma non solo sul Mezzogiorno - aggiunge Marciano - puntando al perseguimento di obiettivi di promozione dello sviluppo, di coesione e di rimozione degli squilibri territoriali nel nostro Paese; argomenti da mettere al centro del dibattito politico-istituzionale. Ogni volta che compare lo spettro del fallimento dell' azione pubblica a favore del Mezzogiorno s'invoca la questione delle insufficienti risorse e degli storici problemi ambientali; il ritornello e' sempre lo stesso ma le risorse e le realta' territoriali non c' entrano nulla. La volonta' del governo di impegnare le risorse nel sud e' limitata. Perche' non e' stata fatta un' analisi dei fabbisogni infrastrutturali a livello nazionale e locale? Perche' non sono stati individuati parametri e standard nazionali relativamente a tipologie di servizi e a specifiche infrastrutture? Le azioni di governo degli ultimi cinque anni non hanno generato sviluppo e occupazione, ma hanno dato luogo a un utilizzo altamente inefficiente delle risorse''. ''E' giunta l' ora - conclude il segretario provinciale del Psdi - di dare una svolta al destino del Paese e del Mezzogiorno e di coniugare, finalmente, politiche di sviluppo risanatrici e colmare il grande divario nord-sud in termini di qualita' della vita, di occupazione precarizzata, di difesa del reddito, di rilancio della competitivita'. Essendo il problema del Mezzogiorno di rilevanza nazionale, la segreteria provinciale del Psdi ha deciso di organizzare un convegno nazionale sul Mezzogiorno affidando l' incarico organizzativo nazionale a Sante Pisani''.

Elezioni (22/03): Chiarella passa con l’MRE. Dichiarazioni di Verdi, laratta, Tassone, Sbarbati, Oliverio. Gli Appuntamenti

Adamo (Rnp) “Sostenere il Banco Alimentare”

22/03 Vincenzo Adamo, consigliere provinciale della Rosa nel Pugno, ha rivolto al Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ed all'Assessore alle Politiche Sociali Ferdinando Aiello, l'invito a sostenere finanziariamente l'associazione Banco Alimentare. "Questa associazione ha svolto in questi anni un importante funzione di sostegno per le tante famiglie della nostra provincia ed in particolare del centro storico del capoluogo, che versano purtroppo in condizioni di assoluta povertà. L'associazione Banco Alimentare, attraverso l'opera quotidiana di volontari e l'impegno proficuo del responsabile regionale Gianni Romeo, è riuscita a raggiungere con aiuti umanitari famiglie che le istituzioni hanno trascurato. Nella realtà in cui viviamo non possiamo permetterci di perdere simili iniziative per la miopia di quegli amministratori che pensano di spendere il denaro pubblico in direzioni diverse ed opposte a quella per cui è nata ed opera l'associazione Banco Alimentare. Sono molto preoccupato per il silenzio delle istituzioni su questo argomento ed invito pertanto la nostra Provincia ad intervenire finanziariamente per dare un segnale di vicinanza, di condivisione degli obiettivi e di attenzione a quelle famiglie che non riescono a portare in tavola generi di prima necessità".

Alfonso Cosentino candidato a Sindaco a Cariati

22/03 Alfonso Cosentino e' il candidato a sindaco per il Centro Democratico per le prossime competizioni amministrative del 28 e 29 Maggio. La decisione e' stata presa all'unanimita' nell'ultima assemblea del partito ed ufficializzata dal Coordinatore del Centro Democratico, Antonio Lattanza. ''Cosentino - ha detto Lattanza - e' stato scelto per la particolare conoscenza delle problematiche locali, per la sua competenza amministrativa e per le sue note qualita' di imprenditore. Nella riunione del Centro Democratico ci si e' inoltre soffermati sulla precarieta' delle istituzioni municipali, fatto che ha prodotto gia' due scioglimenti anticipati dei Consigli Comunali, sullo stato di arretratezza in cui versano le attivita' produttive locali, sul preoccupante livello di disoccupazione, soprattutto giovanile''. ''E' emersa - ha concluso - ed e' stata condivisa e ribadita una profonda esigenza di cambiamento, proveniente da ampi settori della popolazione''.(

Eletto a Catanzaro il coordinamento della “Federazione dei Socialisti”

21/03 A conclusione di un approfondito confronto cui hanno partecipato ampie delegazioni provenienti da tutta la Provincia, e' stato eletto il Comitato Direttivo Provinciale della Federazione dei Socialisti, il Movimento che a livello regionale ha come riferimenti Sandro Principe, Rosario Olivo, Sisinio Zito, Mario Casalinuovo. Lo rende noto Franco Nistico' del coordinamento provinciale della Federazione dei socialisti. ''Al termine dei lavori - aggiunge Nistico' - con l' approvazione di un documento e' stata riconfermata la linea politica che impegna i socialisti nella ricerca di un confronto ed un rapporto con le altre forze della sinistra democratica e riformista per la costituzione di un Partito, che si riconosca nella tradizione del Socialismo europeo, ed e' stato eletto un coordinamento composto da Franco Nistico', Guglielmo Merazzi e Domenico Iaconoantonio''

Elezioni (21/03): Presentato a Lamezia il progetto che punta al partito democratico. Loiero: “Non un altro partito ma le basi per il futuro partito democratico”. Tremonti in Calabria. Interventi di Rosa Calipari, Tursi Prato, A.Bevacqua, M.Bevacqua, Rosa nel Pugno, Caroleo, AN, Movimento Disoccupati

P. Mancini “L’Unione ha dimenticato i familiari di Biagi”

19/03 (Pietro Mancini) Uno degli aspetti meno edificanti di questa campagna elettorale è, senza dubbio, l' emergere, sopratutto nel centro- sinistra, delle candidature familiari ". Dopo aver provveduto a sistemare, nelle liste dell' Unione, donna Anna Serafini in Fassino, l' ex ministro Bassanini e signora, la rutelliana Linda Lanzillotta, e aver trovato un ottimo posto anche a Chiara Boni, compagna dello stretto collaboratore di Prodi, Rovati, Ruteli e Fassino non si sono fermati. E - peraltro imitati dal verde Pecoraro Scanio, che ha imbarcato con i Verdi, al Senato, suo fratello Marco e dal governatore della Campania, Bassolino, che ha imposto la sua compagna, Anna Maria Carloni - i capi dei DS e dei DL hanno pensato pure alle vedove di alcuni galantuomini assassinati. Ecco, dunque, sistemata, nel Lazio, Olga D' Antona, che fu la moglie delllo stretto collaboratore, al ministero del Lavoro, di Bassolino, vittima del piombo brigatista. Mentre, in Calabria, sono state paracadutate donna Anna Maria Fortugno e Rosa Calipari, vedove, rispettivamente, del consigliere regionale di DL, ucciso a Locri dalla 'ndrangheta, e del dirigente del SISMI, colpito dal " fuoco amico " dei soldati USA a Baghdad, per salvare la vita della giornalista del " Manifesto ", Giuliana Sgrena, che era stata rapita dai " coraggiosi compagni " - come li definisce il prossimo onorevole comunista Caruso - della " resistenza irachena ".
Cosi' solleciti nell' accudire, amorevolmente, alle esigenze delle mogli, compagne e vedove di personaggi illustri, Fassino, Rutelli e, soprattutto, Romano Prodi, che di Biagi era amico e concittadino, hanno, tuttavia, completamente dimenticato i familiiari di Marco Biagi, di cui oggi ricorre il quarto anniversario della spietata esecuzione, eseguita e firmata dai sanguinari killer delle Brigate rosse. Una dimenticanza grave, sconcertante. Tanto che qualcuno, nella sinistra moderata, ha osservato che, qualora l' eventuale nuovo governo ulivista decidesse di rigettare la legge, che porta il nome di Biagi, che collaborò alla stesura del testo con Maroni ( Lega Nord ) e Sacconi ( FI ), ministro e sottosegretario al Welfare, tenderebbe " quasi a dar ragione alle belve, che hanno assassinato l' autore ! ".
Che il nome del professor Biagi, ancora oggi, e non solo a Bologna, venga considerato imbarazzante, quasi impronunciabile, soprattutto perchè il giuslavorista aveva osato collaborare con l' " infame governo Berlusconi", lo hanno ammesso anche i social - radicali di Boselli e Bonino, che alle idee di Biagi hanno dedicato, a Roma, un convegno. " Nell' Unione - ha sostenuto Daniele Capezzone- piuttosto che parlare di legge Biagi, tutti, e in primis Prodi, la definiscono " legge 30 " ". Invece, Marco è stato un grande socialista. Anzichè abolire la legge, che ne porta il nome, occorre un impegno bipartisan per tornare al suo " libro bianco ", quello che Sergio Cofferati, nel 2002 segretario generale della CGIL e oggi sindaco di Bologna, defini', sprezzantemente, " limaccioso "
Ma, purtroppo, le voci dei dirigenti della battagliera ma esile Rosa nel Pugno, che oggi nel capoluogo emiliano ricorderanno il sacrificio del docente, sono isolate, nel centro - sinistra. Lo stato maggiore unionista è, infatti, consapevole del fatto che commemorare in pompa magna, Biagi, definendolo, come meriterebbe, un eroe moderno, provocherebbe la rottura, esplicita, con i settori, ambigui e quelli si' " limacciosi ", dell' estremismo, contiguo ai violenti di alcuni centri sociali, e del massimalismo. E costoro non intendono affatto fare autocritica sulle astiosi sconfessioni, di settori politici e della CGIL, del lavoro di un esperto, che, 4 anni fa, venne additato al pubblico ludibrio come un " prezzolato collaborazionista " dell' esecutivo di centro- destra. E, pertanto, gelido silenzio ufficiale dell' armata prodiana sulla ricorrenza dell' esecuzione del professore, che era un non violento, un moderato, convinto assertore della necessità del dialogo tra governo e parti sociali sulle riforme. E, dunque, liste del centro - sinistra sbarrate alla dignitosa vedova, signora Marina, e ai familiari di Biagi, mentre disco verde, da Bertinotti, alleato di Prodi, all' ingresso al Senato della Repubblica di Heidi Giuliani, mamma di Carlo, il giovane autonomo genovese. Il quale mori', colpito da un carabiniere, mentre assaltava, con il volto coperto da un passamontagna, un automezzo delle forze dell' ordine.

Elezioni (20/03): Germanà (FI) presenta un interpellanza sull’inchiesta depurazione al Ministro della Giustizia. “Pm non imparziale”. Cesa: “Mi auguro che venga fatta chiarezza”. La Rosa nel Pugno protesta davanti la sede di Rai3 Calabria D'Alema, Caldoro e Fini in Calabria. Interventi di Violante, Codacons, Bevacqua, Filippelli, Perna, Minniti, Perrelli, Genova, Catizone, Nucera, Pirillo, Tursi Prato, Villecco Calipari, Gasparri, tassone. Gli appuntamenti

Elezioni (19/03): Giornata di fuoco incrociato tra Margherita e Codacons. In campo i candidati Bruno e Laratta che assieme a Rutelli pongono l’ennesimo aut aut alla lista Codacons di Loiero. Ma dalla lista voluta da Prodi replicano: una vera caduta di stile. Rutelli in Calabria. Mancini “cancellare il 41 bis”. Interventi di Bruno, Minniti, Laratta, Iovane, Rosa nel Pugno, Tursi Prato, Catizone. Gli appuntamenti.

A Castrovillari costituito il comitato cittadino del Partito Democratico Meridionale

16/03 I responsabili dei Circoli che hanno aderito al Partito Democratico Meridionale si sono riuniti per costituire, a Castrovillari, il Comitato cittadino del Partito che, a livello regionale condivide le posizioni del Presidente della Giunta , Agazio Loiero, nonche' dell'assessore , Mario Pirillo, e , a livello nazionale, quelle di Romano Prodi, candidato per il Centrosinistra alla presidenza del Consiglio dei ministri. Lo si e' appreso da una nota. Presidente del nuovo partito e' stato eletto il professor Giovanni Donato che lo rappresenta anche nel Consiglio comunale. ''L'impegno della nuova compagine politica da subito - ha detto Donato - tendera' a sensibilizzare i cittadini e gli elettori sulle proposte politiche che il Centrosinistra sta portando avanti per conquistare la vittoria elettorale e per portare Romano Prodi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tuttavia non manchera' l'impegno anche per i problemi cittadini e zonali, per i quali il nuovo partito vuole profondere energie ed iniziative''. ''La massima attenzione - ha concluso Donato - sara' incentrata nella collaborazione, sempre piu' stretta, con tutti i partiti dell'Unione e del Centrosinistra, con i quali dobbiamo percorrere il comune cammino e dei quali apprezziamo e condividiamo l'impegno per sconfiggere, sia a livello locale che nazionale il Centrodestra che sta mortificando la politica, la cultura, l'economia, i lavoratori, i giovani, le donne, gli anziani, della nostra Italia, della Calabria , della del Pollino e di Castrovillari ''

Morrone (Fiamma) “A Milano scene di trent’anni fa”

16/03 “Sono ancora davanti agli occhi di tutti le scene di violenza avvenute nella Città di Milano e provocate da gruppi di comunisti che , con i "metodi civili" a loro tanto cari , intendevano protestare contro una manifestazione del Movimento Sociale - Fiamma tricolore”. E’ quanto afferma in una nota Marcello Morrone della Fiamma Tricolore. E' questo il modo loro di intendere la Democrazia ! Anche in questa occasione i media si sono si sono sbizzarriti nel definire questi novelli Attila con una varietà di nomi : no global, disobbidienti, antagonisti, autonomi, giovani dei centri sociali ,black bloch , ecc. ecc. Ma perchè la stampa non prende l'abitudine di chiamarli con il loro vero nome ,ossia comunisti? I loro simbolo è sempre lo stesso :la falce e martello! Il loro colore preferito è sempre lo stesso ,ossia il rosso ! La loro canzone è sempre quella da sessant'anni ossia Bella ciao il loro odio nei confronti di chi non la pensa come loro è sempre quello ! Sono insomma comunisti a tutti gli effetti eppure vengono indicati sempre in mille modi tranne che con il loro vero nome. Cos'è , paura di screditare il mondo comunista da cui provengono o un modo per non imbarazzare la sinistra "perbene e benpensante" che sotto sotto li coccola tanto da ospitare i loro capi nelle sue liste elettorali ? Un corteo contro la Fiamma tricolore ? Roba di trent'anni fa !Evidentemente c'è chi fomenta odio tra giovani per fare ripiombare l'Italia negli anni bui degli opposti estremismi che tanti lutti ha portato”

Pietro Mancini: Sorgi e Napoletano inadeguati

15/03 (Pietro Mancini) " Con tutti i difetti che ha la nostra categoria, mi rifiuto di ritenere che i giornalisti italiani possano essere rappresentati, al meglio e con efficacia, da Sorgi e Napoletano, che non hanno affatto stimolato Berlusconi e Prodi, nel noioso duello tv , vinto ai punti dal Professore" : cosi' Giampaolo Pansa, intervistato dal GR3. Condivido il giudizio dello scrittore piemontese e chiedo : ma da chi, e con quali criteri, sono stati designati i sin troppo mansueti, impacciati e soporiferi colleghi ? Attendo, anche dai portavoce dei duellanti e dall' Ordine dei giornalisti, una cortese risposta.

I DS mettono Soriero alla porta

14/03 ''La decisione di candidarsi nelle liste di un partito in competizione con i Ds alle prossime elezioni pone automaticamente Giuseppe Soriero fuori dai Democratici di sinistra''. A ribadirlo e' stato il direttivo provinciale dei Ds di Catanzaro in merito alla posizione di Soriero, ex sottosegretario ai Trasporti e piu' volte parlamentare dei Ds ed attualmente membro del Consiglio nazionale del partito, presidente dell' associazione Il Campo, che si e' presentato in Calabria come capolista al Senato con la lista di Italia dei Valori. ''Questo esito - e' scritto in una nota del direttivo dei Ds di Catanzaro - non dipende dalla volonta' di Soriero e non prevede alternative. L'eventuale insistenza a dichiararsi parte dei Ds renderebbe necessario nei suoi confronti un provvedimento di espulsione''.

La Margherita chiede un tavolo di confronto del centrosinistra a Rovito

14/03 “In merito agli articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi su alcuni quotidiani locali, in cui la situazione politica comunale è stata descritta in forma riduttiva e fortemente speciosa, la Margherita di Rovito, pur essendo dispiaciuta per aver registrato alcune defezioni importanti al proprio interno, nei prossimi giorni si farà promotrice, d’intesa con il segretario provinciale del partito, di un incontro di tutta la coalizione di centrosinistra, perché si attivi immediatamente un tavolo di confronto tra tutte le forze politiche che in essa si riconoscono, in vista delle prossime scadenze amministrative”. E’ quanto affermano in una nota Eugenio Rogano, e i consiglieri Michele Spadafora e Angelo Ripoli della Margherita di Rovito. “La Margherita di Rovito -proseguono-, pur avendo registrato in tutte le competizioni un forte consenso elettorale che l’ha fatta diventare il partito più votato a livello comunale, ha sempre mantenuto, in questi anni, un atteggiamento improntato a grande responsabilità ed equilibrio, rinunciando spesso all’attività di opposizione alla quale era stata relegata all’indomani della competizione municipale.
Il prossimo appuntamento elettorale rappresenta un’occasione unica e decisiva per rilanciare un’azione politico-amministrativa capace di dare risposte forti ed esaustive ai tanti problemi che ancora affliggono la nostra comunità e che angustiano i nostri concittadini.

Russo (Giovani DL) “Aumentare l’occupazione e l’occupabilità e diminuire la fuga dei cervelli.”

14/03 “La crescita del livello di istruzione ha aumentato le aspettative dei giovani, soprattutto di quelli in possesso dei titoli di studio superiori; tali aspettative si sono scontrate e si scontrano con le difficoltà del nostro mercato del lavoro, caratterizzato, da una particolarmente modesta domanda di lavoro qualificato”. E’ quanto afferma in un una nota il segretario regionale dei Giovani DL-Margherita della Calabria, Giovanni Russo. “Questa situazione, -spiega Russo- costringe molti laureati ad andare in altre regioni italiane dove le opportunità di lavoro sono maggiori. Ciò vuol dire che molto dell'investimento formativo effettuato nel Sud va a favore delle regioni ricche del Nord, con l'effetto di un impoverimento proprio di quelle risorse che potrebbero contribuire maggiormente al recupero del divario con il resto del Paese. Occorrono ,dunque, strategie a favore del capitale umano che, oltre all'offerta formativa, siano mirate anche alla formazione post-universitaria e alla difficile fase della transizione scuola-lavoro. Bisogna quindi creare un raccordo tra occupazione qualificata e innovazione nel sistema imprenditoriale, attraverso un raccordo sistematico tra le Università e il mondo del lavoro. Aumentare ad esempio gli spin-off promuovendo cosi la creazione di nuove imprese per giovani laureati e ricercatori universitari. Diventa quindi prioritario determinante un patto con i giovani calabresi, accompagnato da un programma finalizzato di interventi per l’occupazione , la formazione: un progetto organico di azioni dirette ad elevare la qualità dell’ ambiente sociale e ad esaltare i talenti delle nuove generazioni . Questa è una delle strade che L’Ulivo e la Margherita percorrerà per incrementare l’occupazione e l’occupabilità”.

Doris Lo Moro nominata coordinatrice provinciale dei DS a Catanzaro

14/03 L' assessore regionale alla sanita', Doris Lo Moro, ha accettato di coordinare l' Ulivo provinciale di Catanzaro. Lo rende noto l' Ulivo regionale, composto da Ds e Margherita, che ha ''accolto con soddisfazione la notizia'' dell' accettazione.

Elezioni: Prende il via la nuova formazione del Partito democratico meridionale. Formalizzata la sua nascita.. Mirigliani replica a Monsignor Ciliberti. Interventi di Tripodi, Verdi, Rosa nel Pugno, S. Craxi, Russo, Alabanese, Morelli, DS Cz, SG, Laratta, N. Oliverio, Villecco-Calipari, PartecipAzione, Falomi.

Sindaco del crotonese aderisce alla Rosa nel Pugno

13/03 Il Sindaco di San Nicola dell'Alto, Vincenzo Pace, ha aderito alla Rosa nel Pugno. Gia' alla guida del Comune dell'Alto crotonese per due legislature dal 1975 al 1985, Vincenzo Pace e' stato eletto alla carica di primo cittadino nelle amministrative del 13 giugno 2004. Tra le altre cariche politico amministrative ricoperte, da ricordare la Presidenza della Comunita' Montana dal 1981 al 1985. Pace e' stato iscritto dal 1973 al Pci ed ha deciso di aderire alla Rosa del Pugno perche' ''condivide - e' scritto in una nota del segretario provinciale di Crotone della Rosa nel Pugno, Giuseppe Poerio - le battaglie civili e politiche portate avanti dai Laici socialisti liberali radicali per l'affermazione di una sinistra che sappia impegnarsi su temi importanti come la promozione di una scuola pubblica e laica e della laicita' dello Stato''.

Elezioni e inchieste politiche, torna il “rito Ambrosiano”

12/03 (Pietro Mancini). La richiesta di rinvio a giudizio, avanzata nei confronti di Silvio Berlusconi dalla Procura di Milano, nell' ambito dell' ennesima inchiesta su Mediaset, si inquadra nel solito " rito ambrosiano ", che ormai dal 1994 caratterizza tutte le campagne elettorali e i momenti politicamente più tesi e delicati. Si torna, insomma, allo scopo di " alterare il corso delle cose " con gli " imprevisti giudiziari " - come ha osservato Sergio Romano sul "Corriere " di Mieli - all' uso politico della giustizia. E, nei DS, si esulta, dopo che sono ormai stati archiviati alcuni timidi tentativi di Fassino- il capo del Botteghino, dopo aver " assolto " Consorte per la vicenda Unipol, ha già, invece, " condannato " l' ex ministro finiano Storace ! - di ridimensionare il potere e l' influenza del " partito dei giudici ", che fa capo a Luciano Violante. Nell' aria, insomma, cè qualcosa di nuovo, anzi, di antico, con la candidatura di Gerardo D' Ambrosio e lo spazio concesso alle aggressive posizioni contro l' attuiale maggioranza, sulle riforme della giuustizia, espresse dall' ex capo del pool Mani Pulite. Che non condivide affatto il corretto ma isolato " niet " dell' avvocato Giuliano Pisapia, di Rifondazione comunista, all ' utilizzazione delle inchieste penali come arma alettorale.Insomma, ci troviamo di fronte a un precipitoso, e molto preoccupante, salto del gambero della leadership del Botteghino. E assistiamo al preoccupante riaffacciarsi sul proscenio della " sinistra togata ", con all' occhiello il distintivo delle manette, che manifesta l' intenzione di piegare gli avversari politici, ricorrendo a qualche generoso e gradito aiutino dei procuratori, o ex, schierati con i post-comunisti. E D' Ambrosio sarà pure " serio, perbene e comunista " - come lo ha definito il radicale e neo-prodiano Pannella - ma simboleggia, efficacemente, la persistente commistione tra la politica della sinistra e l' orientamento delle procure, da sempre sostenuto da Marco Travaglio - che di recente, sull " Unità ", non a caso, ha elogiato il suo ex nemico D' Alema - e dal settore giustizialista, per nulla in disarmo, dell' Unione. In politica, nulla avviene per caso. Se Travaglio è passato dai commenti al vetriolo sulla presunta " merchant bank " di Palazzo Chigi agli inchini al presidente della Quercia, lo ha fatto perchè intende, evidentemente, approvare il ritorno, sulla giustizia, deciso dal vertice dell' ex " partitone rosso ", alla linea seguita nei primi anni 90, anche allo scopo di distruggere, con l' utile supporto dei magistrati schierati, gli avversari della DC e del PSI . In tale contesto, non è superfluo, forse, ricordare che uno dei sostituti procuratori milanesi, che hanno chiesto il rinvio a giudizio del premier e dell' avvocato londinese David Mills, fu bacchettato duramente, nel 1993, da Tonino Di Pietro, il quale ne disapprovò i metodi di conduzione dell' inchiesta a carico di Gabriele Cagliari. " Non si può - protestò Di Pietro- giocare con la vita degli imputati ", all' indomani del suicidio, nella sua cella del carcere di San Vittore, dell' ex presidente, socialista, dell' ENI. De Pasquale, infatti, aveva annunciato a Cagliari e al suo avvocato che avrebbe dato parere favorevole alla sua scarcerazione, dopo 5 mesi di detenzione preventiva. Salvo poi cambiare idea e andare al mare, nella natia Taormina. E l' avvocato Mills ha riferito che, con lui, De Pasquale avrebbe recitato la parte del " poliziotto cattivo ", mentre il suo collega, Alfredo Robledo, quella del " poliziotto buono ", aggiungendo : " Ho detto quelle cose soltanto per concludere quell' interrogatorio. Sentivo che, se avessi cercato di discutere, mi sarei ritrovato sotto chiave ". Per tanti aspetti, insomma, questa vicenda ricorda un film già visto. Tuttavia, dovrebbe allarmare tutti i garantisti, veri, non quelli che si dimostrano tali soltanto quando devono difendere i propri amici e compagni, come è successo nella vicenda Unipol, quasi definitivamente insabbiata negli oscuri meandri di qualche porto delle nebbie.

La componente laburista dei DS di Catanzaro passa con la Rosa nel Pugno

11/03 Tutta la componente laburista dei Ds della provincia di Catanzaro ha deciso di aderire al progetto politico della Rosa nel Pugno. A renderlo noto e' Franco Laudadio, ex assessore regionale ed elemento di spicco della componente laburista che, e' scritto in un comunicato, ''gia' da diversi mesi non condivideva la linea politica locale dei Ds''. E tra i laburisti figura anche l' avvocato Titti Nunnari, componente la direzione nazionale dei Ds eletta all' ultimo congresso nazionale di Roma. ''Alla luce degli ultimi episodi verificatisi in casa Ds e che hanno visto la componente Laburista emarginata ed impossibilitata a dialogare con i vertici di un partito che, almeno a livello provinciale e locale, e' espressione estrema della componente di minoranza nazionale - ha sostenuto Laudadio - si vede costretta a ricercare nell' ambito degli schieramenti di centrosinistra, quegli ideali socialisti, non piu' perseguiti dai Ds, in cui potersi riconoscere. Quindi, ritenendo che il progetto politico della Rosa nel Pugno, sia quello piu' vicino a quanto perseguito dalla componente laburista catanzarese, che si ispira agli ideali socialisti che furono di Nenni e di Pertini, decidono di confluire nella Rosa nel Pugno per percorrere insieme il tragitto, ormai di vitale importanza per la rinascita del capoluogo di regione, spogliato sempre maggiormente, dalle politiche governative del centro destra. Spero che quello che non e' mai stato possibile fare dall' interno nei Ds possa essere fatto con uno stimolo esterno''. ''La nascita di un 'grande partito socialista europeo' - ha proseguito Laudadio - richiede un lavoro di autentica revisione politica e culturale che ha come tema centrale il rapporto con le nuove correnti liberali, su piu' versanti: la riforma dello stato sociale, le privatizzazioni, senza smarrire il ruolo dello Stato sull' economia, l' espansione dei diritti individuali riferiti ai temi eticamente sensibili. Il problema e' che la prospettiva liberalsocialista non riesce ad entrare nella Quercia, non si e' sviluppato un dibattito forte e reale, eppure, proprio i DS avevano bisogno di una battaglia revisionista, che non c' e' stata. Cosi' 'l' equivoco da cui nacque il Pds non e' mai stato sciolto fino in fondo', e la propensione dell' attuale gruppo dirigente verso il partito democratico e' un altro salto che perpetua quell' equivoco''. ''La mia - ha sostenuto Laudadio - vuole essere una semplice testimonianza, calorosa e convinta, per l' affermazione di una sinistra moderna, laica, socialista, liberale che porti aria fresca, idee, passioni nuove in un quadro nel quale sembrano prevalere, anche a sinistra, atteggiamenti conservatori, se non addirittura regressivi, su molti temi. Ho sentito in queste settimane tante compagne e compagni simpatizzanti e militanti dei Ds esprimere una situazione di disagio. Mi auguro che questa mia scelta dentro la Rosa nel pungo per la vittoria dell' Unione trovi altri consensi, altri compagni che si impegnino a dare piu' efficacia alle battaglie di sinistra e di liberta'''.

P. Mancini: “La presa di posizione del Corsera potrebbe rivelarsi un autogol.”

10/03 “Dal momento che Massimo D' Alema - in un' intervista rilasciata, qualche anno fa, a donna Lucia Annunziata - consigliò agli italiani di lasciare, con disprezzo, i giornali invenduti nelle edicole, siamo proprio certi che il tiro, scagliato dall' abile ed esperto direttore del " Corriere della sera ", Paolo Mieli, contro la squadra del Cavaliere, abbia consentito al team, sinora non proprio affiatato e coeso, del Professore di realizzare un bel goal?” E' quanto sostiene in una nota Pietro Mancini, ex sindaco di Cosenza e figlio del leader socialista Giacomo. “Oppure quella violenta "pallonata" anti- Berlusconi si rivelerà il secondo autogoal di questa accesa partita elettorale dove, prima della rinuncia del premier alla conferenza - stampa finale, il capitano dell' Unione si era rifiutato - come non fanno neppure le squadre sui campetti delle parrocchie - di rispettare le regole, fissate dall' arbitro, cioè dalla commissione di vigilanza sulla Rai? Come, forse, si ricorderà, il primo autogoal lo aveva firmato, qualche giorno fa – anticipando solo di 24 ore, Paolo Mieli - Luca Cordero di Montezemolo, che i tifosi juventini ancora ricordano, ma non rimpiangono, come il peggior presidente della gloriosa storia della Vecchia Signora. E, a proposito di squadre, un amichevole consiglio, gratis, a Berlusconi : spedisca, e al più presto, in panchina i lenti, farraginosi e privi di idee efficaci e utili Bondi e Bonaiuti, che più che agli scatenati attaccanti rossoneri Inzaghi e Gilardino somigliano sempre più al portiere " paperone " Dida”

Valentino “Storace vittima di un aggressione mediatica”

10/03 ''Francesco Storace e' vittima di un' aggressione mediatica alla quale ha risposto con una decisione di grande dignita' che merita il massimo rispetto''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino a proposito delle dimissioni del Ministro Storace dopo lo scandalo delle intercettazioni. ''Purtroppo la dichiarata scelta di campo di alcune note testate - aggiunge Valentino - rende invincibile il sospetto di un' enfatizzazione strumentale di fatti ai quali Storace e' estraneo e che, se non fossimo stati in campagna elettorale, sarebbero stati trattati con diversa misura e maggiore prudenza. Esprimo a Storace tutta la mia solidarieta' nella certezza che, ancora una volta, accuse infondate si infrangeranno contro la verita'''.

Le sfide di maggio nelle grandi città Italiane. Da Milano a Cosenza si vota il 28. A Trieste il 9 aprile

09/03 E' la seconda grande partita di questa lunga stagione elettorale, e coinvolgera' ben 28 citta' capoluogo fra cui Roma, Milano, Torino, Napoli, Cagliari, Arezzo e Cosenza. Sono le elezioni comunali fissate per il 28-29 maggio, con eventuali ballottaggi l'11-12 giugno. Anche se il primo test sara' gia' a Trieste il 9-10 aprile, in coincidenza con le politiche. Alcune sfide si preannunciano piuttosto affollate. A cominciare dalla capitale, dove al sindaco uscente Walter Veltroni si contrappongono ad oggi ben quattro candidati della Cdl: i ministri Mario Baccini e Gianni Alemanno, rispettivamente per Udc e An, l'europarlamentare Alfredo Antoniozzi per Fi e il senatore Mauro Cutrufo per la Dc. Anche se, almeno da parte degli azzurri, non si esclude che, dopo le politiche, il centrodestra si possa ricompattare su una candidatura unitaria. Anche a Napoli le candidature sono cinque, ma stavolta e' la candidata del centrosinistra, il sindaco uscente Rosa Russo Iervolino, a vedersi insidiata dal 'maestro di strada' Marco Rossi Doria, sostenuto da settori della societa' civile. A sostenere la sfida per il centrodestra e' invece l'ex questore Franco Malvano, che proprio nella sua Napoli ha percorso le tappe piu' significative della sua carriera in polizia e che fu la stessa Iervolino, da ministro dell'Interno, a nominare al vertice della Questura di Reggio Calabria. Completano il quadro l'ex ministro Paolo Cirino Pomicino per la Dc ed il consigliere comunale uscente Mario Esposito di 'Unita' delle Sinistre'. Da due roccaforti del centrosinistra ad una del centrodestra, la Milano guidata per due mandati da Gabriele Albertini. Qui la partita si gioca tra il ministro Letizia Moratti per la Cdl e l' ex prefetto Bruno Ferrante, uscito vincente dalle primarie del 29 gennaio. Ma il duello tra i due si staglia anche in questo caso su un panorama di candidature piu' articolato, sebbene l'annunciata candidatura a sindaco per una lista indipendente dell'ex presidente della Provincia Ombretta Colli sembra essere stata superata dal suo inserimento in quella di Fi per un posto sicuro al Senato. In lizza anche Cesare Fracca per la lista civica di giovani professionisti VivereMilano. A Torino per il centrosinistra si ricandida l'uscente Sergio Chiamparino (Ds), anche se non e' ancora chiaro come si presentera' la coalizione. Chiamparino, da parte sua, spinge per sperimentare il progetto del Partito democratico e chiede a Rifondazione un' adesione chiara alla sua linea riformista. Il centrodestra invece non ha ancora un candidato, nonostante Berlusconi volesse annunciarlo il 4 marzo alla convention di Fi al Palamazda. I papabili sono il sottosegretario Maria Teresa Armosino (Fi), l' ex presidente della Regione Enzo Ghigo (Fi), il presidente torinese di An Agostino Ghiglia e il favorito Luciano Nizzola, gia' presidente della Lega Calcio. A Trieste e' appunto ormai prossimo il duello tra l'uscente Roberto Dipiazza (Fi) per il centrodestra e Ettore Rosato per il centrosinistra. Rosato, designato alle recenti primarie, alla Camera aveva preso il posto conquistato per Intesa Democratica da Riccardo Illy, poi divenuto presidente della Regione. A Cosenza ancora nessun segnale definito sulle candidature per entrambi gli schieramenti, dopo la recente caduta della giunta di centrosinistra guidata da Eva Catizone, che ora si presenta alla Camera con i consumatori del Codacons. L' Unione sta ragionando sulla proposta Ds di andare alle primarie, accolta dalla Margherita ma non da tutti i partiti. Ricorso anticipato alle urne per Arezzo, dopo che lo scoppio di 'Variantopoli' - che aveva portato all' arresto di tre consiglieri comunali ed alla messa sotto accusa di altri amministratori fra cui lo stesso sindaco Luigi Lucherini (Fi) - ha portato nel febbraio scorso alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri. Lucherini intende ora riproporsi come sindaco, forse alla guida di una propria lista civica, ma An e Udc puntano alla discontinuita', mentre Forza Italia prende tempo. Nel centrosinistra c'e' una forte sollecitazione verso Giuseppe Fanfani, responsabile nazionale Giustizia per la Margherita. Fissate intanto per il 2 aprile le primarie, ritenute opportune anche in presenza di un candidato condiviso. Quattro infine gli aspiranti sindaci a Cagliari, fra cui tre del centrodestra: oltre al sindaco uscente Emilio Floris di Fi, candidato ufficiale della Cdl, i due fuoriusciti di An Giandomenico Sabiu e Cesare Corda, entrambi sostenuti da tre liste civiche ciascuno. Per l'Unione corre Gian Mario Selis, ex presidente del Consiglio regionale consacrato dalle primarie.

Iniziative del movimento PartecipAzione in provincia

09/03 Nasce a Mandatoriccio il primo organismo giovanile del movimento PartecipAzione. Il gruppo che conta al momento 62 iscritti - e' detto in un comunicato - e' guidato da Giovanni Caruso con il quale hanno collaborato Antonio Massara, Giovanni Iozzi e Emilio Romeo. '''Partecipazione giovani' - e' detto nella nota - ha gia' calendarizzato una serie di iniziative nel comprensorio con l' obiettivo di sensibilizzare i giovani alla politica, invitandoli a superare la tradizionale diffidenza che spesso frena le giovani generazioni nel loro approccio''. ''Attraverso seminari, convegni, incontri e momenti di socializzazione - sottolinea Caruso - vogliamo dare un contributo allo sviluppo del nostro paese e del suo comprensorio, esaltarne le potenzialita', far sentire la voce dei giovani, e sono tanti, che vi risiedono''. ''Anche a Rovito - e' scritto ancora nella nota - sara' una giovane coordinatrice a farsi promotrice del movimento di Beniamino Donnici nel centro presilano. E' Simona Patitucci, studentessa universitaria, che proviene dall' esperienza di Italia dei Valori, impegnata anche nella locale Proloco''. Per Elio Caferro, gia' vicesindaco di Rovito, ''e' un segnale importante che Partecipazione attecchisca molto tra i giovani. Significa che il movimento si propone e riscuote consenso anche per il modo innovativo con il quale si presenta, nello stile e nel metodo, che contiamo di portare all' interno dell' Unione nella tornata elettorale amministrativa che coinvolgera' anche Rovito''. Si costituisce anche a Torano, riporta la nota, il comitato promotore di PartecipAzione che individua il suo referente in Roberto Pisani.

Solo un sussulto di indignazione popolare può salvare il Sud! Che vergogna le " liste di famiglia”

08/03 (Pietro Mancini) Il quadro impietoso del centro-sinistra, che governa, con don Antonio Bassolino, da 6 anni, la Campania, dipinto da Geronimo su queste colonne, va esteso anche a numerose realtà, quasi altrettanto disgregate, del nostro tormentato Mezzogiorno. E, oltre a provocare l’ indignazione generale - ritenuta dall’ editorialista del “ Giornale “ l’ ultima ancora di salvezza per Napoli - dovrebbe, finalmente, spingere i cittadini a ribellarsi all’ “ ordinaria malapolitica “. Cosi’ come i meridionali hanno, da tempo, alzato la testa e sollevato le coscienze contro la camorra, la mafia e contro le collusioni della spietata e proterva ‘ndrangheta calabrese – che ha ammazzato, in pieno giorno, pochi mesi fa, un rappresentante del Consiglio regionale, Franco Fortugno - dovrebbero farlo anche, con maggiore incisività, contro gli altri cancri del Sud, ben rappresentati nella condivisibile e documentata denuncia di Geronimo : nepotismo, ricatti reciproci, clientelismo, intimidazioni telefoniche, familismo e sprechi del denaro pubblico, in primis nella sanità.
Sinora, purtroppo, a Napoli, ma anche a Reggio Calabria e in altre grandi e piccole città del Sud, il popolo meridionale non ha reagito con efficacia alla mediocre - per usare un eufemismo - gestione degli amministratori. Ad esempio, non è scaturita alcuna conseguenza elettorale negativa, in Campania - dove, oggi, un deputato regionale guadagna, in media, 2 mila euro al mese in più rispetto a un parlamentare nazionale ! - per la giunta Bassolino dalla disastrosa vicenda dello smaltimento dei rifiuti. E, invece, se i capi di tutti i partiti- in questi giorni impegnati, vergognosamente, a piazzare ai primi posti delle liste elettorali mogli, figli e amanti- sentissero proteste più forti e vibranti dei cittadini, oltre a leggere le inchieste coraggiose dei giornali, potrebbero tornare a svolgere solo le funzioni di indirizzo generale e locale. Dando rappresentanza politica a quanti, soprattutto i giovani, spingono, inascoltati, per l’ innovazione e per il cambiamento della società.
Ma, per alleggerirsi della grande lottizzazione e diminuire, drasticamente, gli enormi costi del sottogoverno, i capi dei partiti dovrebbero riuscire a compiere un’ inversione di tendenza di 360 gradi, culturale prima che politica, occupandosi delle esigenze di quanti, oggi, hanno scarse risorse e contano poco e liberando le energie di una società politica, altrimenti destinata a restare ingessata. Realisticamente, siamo pessimisti. E’, infatti, possibile, oppure no, aspettarsi questa svolta profonda, un rinnocamento quasi epocale, dalle “ liste di famiglia “, come Geronimo definisce, opportunamente, molti degli attuali, famelici partiti, che governano la Campania e, aggiungiamo noi, la Calabria ? In tempi brevi, è molto difficile ipotizzarla, in primis perché, ordinando lo scioglimento dell’ esercito dei lottizzati della “ Politica s.p.a “, i notabili meridionali dovrebbero tornare ai blocchi di partenza e rimettersi in gioco. Ma ritenete che sia facile e indolore, per costoro, rinunciare a quei sostegni, politici e materiali, che oggi sono indispensabili per essere eletti e per salire ( o per farle salire ai propri congiunti e clienti ) le scale gerarchiche, nei partiti , nelle istituzioni, negli enti pubblici e nelle aziende sanitarie locali ?

I DS attaccano la gestione del Parco del Pollino

06/03 I Democratici di Sinistra di Basilicata e Calabria attaccano a tutto tondo il Parco nazionale del Pollino e la sua attuale gestione. In un documento definiscono ''assolutamente inadeguata, ed estremamente dannosa'' l'attuale gestione dell'ente ''e non comprendono il significato, le ragioni e l'utilita' della nomina del nuovo Vice-Presidente che, alla luce della situazione politico-gestionale del Parco, appare chiaro che risponde, esclusivamente, a logiche personalistiche e non coinvolge, minimamente i Democratici di Sinistra della Calabria nelle loro rappresentanze politiche ed istituzionali''. Ma i Ds spingono sull'acceleratore delle critiche ritenendo ''familiare'' il sistema e la pratica di governo in atto nell'Ente Parco. Secondo gli uomini della quercia di Calabria e Basilicata l'ente manca di programmazione. ''La gestione commissariale prima e quella presidenziale e' stata improntata alla improvvisazione e alla estemporaneita', senza proporsi alcun obiettivo di breve, medio e lungo termine''. Secondo gli uomini del partito di Fassino non vi e' stata alcuna azione organica e finalizzata alla reale conservazione, tutela e sviluppo delle risorse dell'area. E per avvalorare tale tesi portano come ''caso piu' emblematico'' lo ''spot Gattuso'', per il quale l'ente ha speso 250.000 euro. Uno spot finalizzato alla promozione del parco che pero' non e' mai andato in onda. Ma l'arringa di attacco passa in rassegna un po' tutta l'attivita' dell'Ente. Secondo gli uomini del centro sinistra la mancata approvazione degli strumenti di gestione, ''del tutto inspiegabile, e' da ritenersi la principale causa del distacco delle popolazioni dall'idea di parco''. Come non parlare, poi, del fatto che dopo pochi mesi dall'insediamento del consiglio Direttivo dell'Ente ''abbiamo assistito ¿ commenta il documento - alle dimissioni del Vice Presidente, alle dimissioni di un componente della giunta stessa che intanto e' divenuto Direttore dell'Ente (mentre conservava la carica di Consigliere e ricopriva l'incarico di Comandante del CTA del Corpo Forestale dello Stato)''. Da li' in poi, secondo i Ds, la crisi politica e' stata ed e' del tutto evidente. Lo si nota dalla mancanza di un componente del Consiglio, dimessosi e mai sostituito. Ma anche dal fatto che ''le decisioni del Consiglio sono assunte nella stragrande maggioranza dei casi a colpi di maggioranza e, praticamente mai, all'unanimita'''. Oltre al fatto che, sempre secondo i Ds, ''vi e' stato un abuso nell'adozione di delibere presidenziali, ratificate, spesso con molto ritardo e con difficolta' dal consiglio direttivo''. Anche la mancata nomina, dal 2002, ad oggi di un direttore iscritto all'albo e nominato secondo quando previsto dalla legge, e' sintomo dello sbando dell'ente. Secondo i Ds, poi, l'assenza di un direttore ha prodotto conflitti con i dipendenti dell'ente che, per quanto riportato nel comunicato diffuso alla stampa, ha toccato ''il massimo storico''. Attacco a 360 gradi, insomma, che non ha risparmiato neanche la, gia' piu' volte discussa, questione cinghiali. Per la quale ''non si e' nemmeno arrivati all'approvazione di una regolamentazione per dare avvio alle operazioni di abbattimento''. Una situazione che ha generato ''le denunce dei Sindaci di alcuni dei comuni del parco, che hanno spinto le Prefetture ad assumere iniziative tese a dare impulso alle azioni dell'Ente''. Per tutto cio' i Ds delle due regioni interessate dal Parco del Pollino ''invitano ¿ si legge nel documento - tutti i propri rappresentanti istituzionali in seno alla Comunita' del Parco e al Consiglio Direttivo ad assumere comportamenti conseguenti e coerenti''. L'obiettivo da riproporre con forza, scrivono i Ds, e' il concetto di Parco come progetto locale di tutela e di ecosviluppo ''indicando le correzioni e la vera e propria sterzata da compiere ,soprattutto nel Parco del Pollino dove questa impostazione e' stata abbandonata''

Cdo “La politica rifletta sullo sviluppo”

06/03 Si è svolta oggi nella sede della Compagnia delle Opere della Calabria a Lamezia Terme l’assemblea regionale dell’associazione, a cui hanno preso parte tutti i rappresentati calabresi del profit e non-profit, e nel corso della quale si è discusso delle imminenti elezioni politiche. L’obiettivo è infatti quello di aiutare a formare un giudizio sulle prossime elezioni politiche, attraverso l’organizzazione di incontri regionali e nazionali e con la diffusione di un volantino proposto dalla CdO nazionale e diffuso su tutto il territorio. Iniziative che si concluderanno con un incontro pubblico previsto per fine mese con il Presidente della Compagnia delle Opere, Raffaello Vignali. “L’Italia oggi si trova ad un bivio tra il veloce declino ed un rinnovato sviluppo – ha affermato il presidente della Cdo Giancarlo Franzè – il problema però è che tutti parlano soltanto delle condizioni che permettono di mantenere uno sviluppo, che in realtà non esiste, soprattutto al Sud. Questo è il panorama politico nel quale ci troviamo, ad un mese dalle elezioni. E la politica sembra oscillare tra due posizioni. Da una parte quelli che pensano che il problema si risolva con “delle regole” e con un nuovo statalismo, che deve occuparsi dei bisogni dell’uomo dalla culla alla tomba - ed in questa cordata troviamo presenti i poteri forti, nessuno escluso, infatti il Welfare funziona per loro. Gli esclusi, cioè i giovani, i disoccupati, gli utenti, i cittadini sono soli e abbandonati, al massimo possono votare e poi tornarsene a casa. Dall’altra parte ci sono quelli che pensano che la soluzione ad ogni problema è data dal liberismo sfrenato, il mercato come totem che si autoregola secondo una sorta di darwinismo economico e sociale per cui sopravvive chi può e ci si deve disinteressare di chi non ce la fa. Qualche spiraglio è stato aperto dalla nuova legislazione sul mercato del lavoro e sulla scuola. Tutti parlano delle condizioni per mantenere lo sviluppo, e così fanno apparire il problema dell’Italia come una crisi economico-finanziaria o politica parlano delle conseguenze del problema, non del problema stesso. Così, parlano delle condizioni per mantenere uno sviluppo, ma non dicono come si crea lo sviluppo, qual è il fattore fondamentale dello sviluppo. In molte occasioni pubbliche, in questi giorni in Calabria, esponenti politici – primo fra tutti l’assessore al Lavoro De Gaetano – criticano la flessibilità nel mercato del lavoro perché a loro modo di vedere porta alla precarizzazione. Intanto, questo assunto che flessibilità si uguale a precarizzazione è un falso, evidente davanti agli occhi di tutti; ma poi nella nostra regione credo che al primo posto dei problemi ci sia la disoccupazione (il 35% in Calabria), poi il lavoro nero (l’80% in alcuni settori calabresi) e poi eventualmente il tema della precarizzazione. Sarebbe bene confrontarci su come aumentare la base occupazionale, come aumentare le opportunità di lavoro vero ai nostri giovani disoccupati, come far emergere il lavoro nero. La Compagnia delle Opere è disponibile su questi punti a confrontarsi con tutti, anche in un incontro pubblico con l’assessore De Gaetano. Un sistema economico, sociale e istituzionale realmente efficiente deve moltiplicare gli effetti positivi sulla vita economica e sociale di chi è capace di generare innovazione, lavoro, ricchezza. Occorre creare ricchezza e per farlo bisogna sostenere chi genera nuovo capitale umano. Solo così la crescita economica può nascere dalla valorizzazione di ciò che funziona. Bisogna costruire una nuova cultura del lavoro, inteso come capacità di agire in un contesto continuamente mutevole. E questo è il problema antropologico che va affrontato al Sud: bisogna coniugare educazione e formazione. Questi due fattori infatti creano le condizioni ideali per lo sviluppo: passare dalla cultura del posto alla cultura del lavoro. Il fattore fondamentale dello sviluppo è la creatività dell’io, ma l’io è il frutto dell’educazione, intesa come la trasmissione di una fede o di un ideale capace di educare il senso religioso delle persone, generando degli “io” capaci di affrontare la realtà cogliendone il significato positivo; e, quindi, capaci di costruzione e, insieme, di carità. Degli io capaci di mettersi insieme per rispondere in modo organico e concreto ai bisogni delle singole persone. Degli io capaci di cogliere, di fare emergere e di valorizzare il positivo della realtà e dell’altro, in qualunque condizione si trovi, perché sia protagonista della sua vita e della società, degli io capaci di non confondere lo scopo delle cose con gli strumenti. Da questo punto di vista, si comprende che l’educazione non è un tema interno, ma un tema generale, che riguarda tutti e la possibilità di vera ripresa dell’Italia”.

8 marzo a Lamezia, convegno della Lisistrata su “La vita riparte da una donna”

06/03 “La vita riparte da una donna” è questo il tema del convegno promosso dal Circolo Lisistrata-donne della Margherita di Lamezia Terme in occasione dell’8 marzo, per ricordare la giornata della donna. Un’occasione importante, dice la portavoce del circolo e consigliere della Margherita Elvira Falvo, “per favorire la riflessione sulla condizione femminile nella nostra società e nel sud del mondo”.
All’evento che si terrà al Teatro Umberto alle ore 18 di mercoledì 8 marzo interverranno il sindaco di Lamezia Terme Gianni speranza, l’on. Dorina Bianchi, della direzione nazionale della Margherita, responsabile del settore volontariato, la dott.ssa Elena Bova, segretaria cittadina della Margherita di Catanzaro, l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Lamezia avv. Mariella Gambardella. Offriranno le loro testimonianze di impegno nel volontariato Karin Catanese e Giulia Pensabene. Ne corso della manifestazione, sarà trasmesso un breve filmato per far conoscere l’associazione Pangea-onlus, che offre concrete opportunità alle donne del mondo in difficoltà.

Liberaldemocratici “Pronti a federarci con DL e Ulivo”

E' convocata per lunedi' 13 la Consulta Regionale del Patto per il Sud-Liberaldemocratici per ribadire il patto federativo con la Margherita e l'Ulivo e per continuare l'iniziativa avviata con il vice presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre scorso, ''per Loiero Presidente''. ''Tale patto federativo - e' scritto in una nota del segretario nazionale Patto per il sud - Liberaldemocratici, Tonino Perrelli - ha ratificato la presenza del Patto per il Sud-Liberaldemocratici, erede della politica referendaria di Mario Segni, all'interno della coalizione di centrosinistra dietro l'impegno della Margherita e dell'Ulivo contro la devolution, il ritorno al sistema elettorale maggioritario e l'istituzione del grande partito democratico''. Perrelli ha inoltre rivolto un ringraziamento a Monsignor Bregantini per la ''grande lezione Etica ed istituzionale che ha dato ai cittadini, ai politici ed alle Istituzioni''.

La Vedova Fortugno chiede “La politica non interferisca con le indagini”

05/03 ''Nessuna strumentalizzazione, nessuna accusa di un partito contro l'altro o una coalizione contro l'altra potra' risolvere il problema: immiserire questo scontro potra' solo essere un ulteriore segno di debolezza della politica nei confronti della 'ndrangheta''. Cosi' si esprime, in una nota, Maria Grazia Lagana' Fortugno, la vedova del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Franco Fortugno, ucciso il 16 ottobre scorso a Locri, chiedendo che la politica non interferisca nelle indagini per fare luce sull' assassinio del marito e ringraziando Romano Prodi per gli impegni presi, ''cosa - afferma - che altri leader nazionali non hanno fatto, venendo meno anche dei loro ben precisi doveri istituzionali''. ''Vogliamo verita' e giustizia. Per noi verita' e giustizia - scrive Maria Grazia Lagana' Fortugno, che sara' candidata per i Dl in Calabria - sono il primo obbiettivo a cui non rinunceremo mai e questa verita' e giustizia deve essere seria e profonda e non si deve fermare di fronte a nessun ostacolo. Verita' e giustizia sul piano penale - aggiunge la vedova di Fortugno - sono nelle mani delle forze dell' ordine e della magistratura. Noi confidiamo nel loro lavoro e chiediamo alla politica di non interferire in nessun modo nelle indagini sul piano penale''. ''Alla politica - spiega - spetta il compito di fare buone leggi senza che siano macchiate da favoritismi o indulgenza nei confronti delle mafie. Alla politica spetta il compito di fornire i mezzi e gli strumenti alle forze dell' ordine e alla magistratura per colpire patrimoni e la rete di collusione con settori dell' economia e della politica. Con mano severa ed a tutti i livelli''. Per Maria Grazia Lagana' Fortugno ''la politica puo' fare molto sul suo terreno ideale e progettuale, ed e' per questo che chiedo che in questa campagna elettorale si portino avanti gli ideali di mio marito Franco, nessuna strumentalizzazione puo' essere d aiuto in questo campo, ogni partito si guardi dentro e faccia il rinnovamento necessario anche se a volte doloroso''. ''Franco - conclude la vedova dell' uomo politico - stimava Prodi, ed anche io lo stimo e lo ringrazio perche' assieme a questi giovani della Locride e di tutta la Calabria ha capito la gravita' dell' omicidio e non ha perso tempo ad essere stato presente per le parole che ha speso, per il coraggio che ci ha dato e per gli impegni pubblici che ha preso, cosa che altri leader nazionali non hanno fatto, venendo meno anche dei loro ben precisi doveri istituzionali''

Magarò “il Macadam-Officina delle Idee ospite del parlamento europeo”

04/03 Gli operai della Macadam - Officina delle Idee saranno presto ospiti del Parlamento Europeo per uno stage all'interno delle strutture e degli organismi burocratici comunitari. L'invito è giunto dal deputato europeo socialista Pia Locatelli, nel corso di un cordiale colloquio con il consigliere regionale della Calabria, Salvatore Magarò, ideatore della struttura composta da giovani laureati che affiancano l'esponente della Rosa nel Pugno nella sua attività istituzionale attraverso la produzione di nuovi modelli, programmi e proposte da portare all'attenzione della Regione. Sarà per i giovani della Macadam un'occasione importante per prendere contatto con l'Europa, confrontarsi con la macchina organizzativa che regola l'Unione, intraprendere un proficuo rapporto di collaborazione con Bruxelles "perché l'attuale società - ha detto Salvatore Magarò - è all'Europa che deve guardare". L'attività della Macadam, iniziata nello scorso mese di luglio con l'obiettivo di individuare nuove linee di sviluppo e di renderle percorribili in collaborazione con il governo regionale, ha fin qui consentito la stesura di numerosi progetti di legge, già presentati in Consiglio Regionale, tra i quali quello per l'istituzione del Codice etico regionale e per l'istituzione di un Osservatorio linguistico calabrese.

Il 6 marzo comitato politico provinciale di Rifondazione

04/03 Lunedi 6 marzo ore 17.30 si apriranno i lavori del Comitato politico provinciale convocato dal segretario di Federazione Angelo Broccolo.” I punti all'ordine del giorno – inorma una nota- sono: Relazione del segretario, Sostituzione/Cooptazione di alcuni componenti del CPP. Relazione del capogruppo Diana e dell'assessore Aiello sull'attività istituzionale alla provincia. Relazione Bilancio del partito. Istituzione delle zone. Tutto il partito provinciale è chiamato a discutere delle opzioni fondamentali del partito,dal bilancio provinciale alle questioni interne.infine con l'istituzione delle zone si decentra il livello di partecipazione coinvolgendo il territorio nelle scelte politiche. Un dato di valutazioine critica rispetto alla Regione Calabria che non convince proprio sulle deleghe alla provincia,e continua a gestire in maniera non condivisibile i fondi destinati alle politiche sociali”.

Misiti (IDV) “L’Area di Gioia Tauro motore per il sud”

04/03 ''Queste occasioni sono importanti per fare emergere l'importanza dell'area di Gioia Tauro e la necessita' inderogabile che le istituzioni calabresi e italiane capiscano che non si puo' fare a meno di ingrandirla e farla diventare un motore di sviluppo del territorio Meridionale e non soltanto calabrese''. E' quanto ha detto il presidente dell' associazione Pro-Calabria, Aurelio Misiti, nel corso della manifestazione organizzata dalla Cisl a Reggio Calabria. ''Anche la Sicilia - ha aggiunto - e' interessantissima e credo che tutta l'Italia Meridionale lo sia, in quanto si tratta di una struttura-cerniera verso altre strutture minori che possono svilupparsi proprio per effetto della presenza qui di questa grande ricchezza che passa nel Mediterraneo e che noi cerchiamo di intercettare. Nel porto di Gioia Tauro transitano ormai circa 28 milioni di containers del valore ciascuno mediamente di almeno 40 mila euro''. ''Noi ne intercettiamo - ha concluso Misiti - purtroppo dal 10 al 15%, ed e' un peccato perche' se ne intercettassimo il doppio potremmo sviluppare di piu' le attivita' esterne al porto, le attivita' di dogana, le attivita' di trasformazione, di logistica che potrebbero portare molta ricchezza al mezzogiorno e potrebbero anche essere il fattore che porti al superamento del gap tra il sud e il nord''.

P. Mancini: L’Unione ostaggio di Diliberto

03/03 (Pietro Mancini) Piero Fassino e Massimo D' Alema si contenderanno, qualora vincesse Prodi, la poltronissima di ministro degli Esteri, ma intanto non riescono a sbarazzarsi della sempre più imbarazzante compagnia del partitino filo - castrista di Diliberto. Che, senza fare la pur minima autocritica per le sue amicizie non solo con il dittatore cubano, ma anche con i capi della sanguinaria organizzazione terroristica libanese Hezbollah, non è stato sconfessato nè da Prodi, nè dai capi ds per il suo aberrante giudizio su Bush e Berlusconi ( " le loro mani grondano sangue ! " ). Ma quel che maggiormente sconcerta, nelle astiosi reazioni del centro- sinistra al successo della visita in America del premier , è la dimostrazione del più pacchiano italo - provincialismo, da parte dei capi e luogotenenti ulivisti. Ai quali, certo, nessuno chiedeva di riconoscere, cavallerescamente, l' efficacia e il notevole impatto politico ed emotivo, riscosso dal discorso del Cavaliere al Congresso di Washington. Ma era, tuttavia, non eccessiva la speranza che i leader del centro - sinistra, almeno quelli che rivendicano, sempre, l' ispirazione riformista dei loro partiti, inquadrassero in una logica patriottica e bipartisan la missione di Berlusconi. E, invece, nessuno dei vari Prodi, D' Alema e Rutelli ha saputo ispirarsi al famoso detto : " right or wrong, it is my country ! " . Principio che dovrebbe portare tutti a compiacersi, qualora il rappresentante ufficiale dell' esecutivo italiano riesce a fare un' ottima figura, nel consesso dei rappresentanti del popolo della maggiore potenza mondiale. Solo " Il Riformista " ha ammesso che la entusiastica accoglienza " ha segnato un omaggio non solo a chi, attualmente, governa l' Italia, ma a un Paese, che ha rapporti profondi e fraterni con gli USA ".
E come non definire avvilenti e sgangherate le polemiche degli esponenti dell' Unione sulla par condicio elettorale, che le reti Mediaset avrebbero violato, trasmettendo la diretta del discorso del presidente del Consiglio al Congresso americano ? Prodi, invece di farsi sopraffare dall' invidia per i consensi, manifestati dalla classe dirigente di oltre Atlantico nei confronti della politica estera del governo, avrebbe dimostrato classe e fair play, qualora avesse separato le beghe di cortile dalla credibilità internazionale del nostro Paese, accresciuta dalla positiva missione del premier. E D' Alema ha distillato le sue solite acide sentenze, non riuscendo a mascherare l' imbarazzo per i convinti applausi all' esternazione del capo del governo della senatrice Hillary Clinton . Si', proprio la moglie dell' ex presidente degli Stati Uniti, con il quale, all' epoca della sua permanenza a Palazzo Chigi, l' attuale presidente dei DS lanciò l' Ulivo mondiale, poi mestamente appassito.
Insomma, sul nodo cruciale della politica estera, tra i democratici americani e i comunisti di casa nostra, la Quercia opta per gli astiosi seguaci di Dilberto, che le mani se le spellano, ma soltanto per applaudire lo spietato e sanguinario Fidel Castro. Forse, analizzando le recenti sortite , non solo dei cossuttiani e di Pecoraro, ma degli stessi D' Alema e Fassino, si comprende bene che ancora i DS mantengono molte delle vecchie posizioni anti - americane, che furono le stesse del vecchio PCI di Togliatti, Pajetta e Longo, i quali gli ordini andavano a prenderli dai " compagni " del Cremlino. Ed appare molto sincera e corrispondente alla realtà attuale del Botteghino l' osservazione fatta dall' ex senatore emiliano dei DS ed ex presidente della Lega delle cooperative, Lanfranco Turci, attuale candidato della Rosa nel Pugno : " Nei DS, nella prassi di comando e nella politica, permangono le logiche di fedeltà e di cooptazione, in segno di continuità con la tradizione comunista ". E Turci non è un peone qualsiasi, ma il rappresentante del sistema di potere, politico e finanziario, abilmente costruito, a partire dal 1945, dal PCI, poi PDS e oggi DS nelle regioni

Carlo Guccione eletto segretario regionale dei DS

03/03 E' Carlo Guccione il nuovo segretario regionale dei Ds della Calabria. Ad eleggerlo, con un solo voto contrario, e' stata l'assemblea congressuale dei Ds calabresi che si e' riunita a Lamezia Terme. Al congresso ha partecipato anche il segretario nazionale del partito, Piero Fassino. ''Abbiamo la scadenza elettorale del nove e dieci aprile - ha detto Guccione - e vi chiedo un impegno straordinario perche' dalla Calabria e dal Mezzogiorno possa venire un contributo per la vittoria di Prodi''. Sull'elezione di Guccione, Fassino ha detto che i Ds sono un ''partito che nella continuita' sa rinnovarsi, sa mettere in campo nuova generazione ed e' capace di sollecitare la formazione di nuovi quadri dirigenti''. Una elezione, quella di Guccione, che e' stata formalizzata ad apertura dei lavori dal segretario regionale uscente, Nicola Adamo, il quale ha detto che ''quello di Guccione non e' soltanto un nome, ma anche un progetto politico'' e che ''non lo lasceremo da solo''. Il segretario regionale della Margherita, Franco Bruno, intervenendo ai lavori del congresso, ha fatto riferimento a Guccione come uno di ''quei dirigenti in grado di dire si' e no e lo fa con grande rispetto dell'interlocutore''.

Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS), Oliverio (DL). Nei sondaggi aumenta l'Unione.

Appello dei lavoratori della Marlane a Pannella: “Sostenga la nostra lotta”

02/03 Un gruppo di lavoratori della Marlane di Praia a Mare ha scritto a Marco Pannella, della Rosa nel Pugno, sollecitandogli interventi a difesa degli attuali addetti del reparto filatura, poco piu' di cento unita', che rischiano la mobilita' al pari dei 191 addetti del reparto tessitura. A darne notizia e' Gianni Papasso, segretario provinciale della Rosa nel Pugno di Cosenza. La Marlane, fabbrica tessile gia' compresa nel circuito produttivo della Marzotto, si trova attualmente in grave crisi tanto che se ne paventa la oramai chiusura definitiva. ''Il disperato grido di dolore lanciato dagli ultimi tessili di Praia a Mare - afferma Papasso - e' stato accolto anche da questa segreteria provinciale che, nel fare proprie le istanze dei lavoratori il cui posto e' in bilico, si e' immediatamente attivata presso lo stesso Pannella in modo da coordinare e concordare insieme alle stesse maestranze ogni eventuale azione da intraprendere per scongiurare per quanto e come sara' possibile la prospettiva della totale ed irreversibile dismissione dello storico polo tessile praiese. Nel dare assicurazione alle maestranze e a tutti gli addetti del settore dell' Alto Tirreno cosentino che questa segreteria provinciale, insieme e di concerto con i dirigenti locali della Rosa nel Pugno, seguira' con ogni attenzione l' evolversi della vicenda, accanto alla fondata richiesta di dare certezza di continuita' lavorativa e sicurezza a tantissime famiglie - sottolinea ancora Papasso - si segnala anche il malessere che traspare dall' invocazione dei lavoratori Marlane in relazione ai 'regali' che sarebbero stati elargiti alla Marzotto sul versante della destinazione urbanistica dei terreni 'ad uso residenziale' su cui sorge l' opificio industriale''.

Elezioni: Liste autonome, duro scambio di lettere tra Loiero e Rutelli. tensioni nel partito. Il segretario di Vibo lascia. Loiero prosegue nel progetto. Codacons, nessun apparentamento. Lo chiede invece Corbelli. Vertice notturno di Forza Italia. Rispunta la candidatura Letta. Mercoledì Pisanu a Cosenza. AN: Fini chiude le liste tra premiati e scontenti. Napoli "Tutti sanno chi ha ucciso Fortugno". Proseguono le trattative tra Craxi e l’Ulivo. Bertinotti a Cosenza criticato per l’esclusione Ferrando. Interventi di Adamo e Latorre (DS).

Emorragia nell’Udeur cosentina: si autosospendono in 800 per “inagibilità democratica”. Mastella tira le orecchie alla direzione provinciale: “nomine illegittime”.

01/03 Autosospensioni in massa nell' Udeur di Cosenza motivate, secondo quanto scritto in un documento, ''dalla scarsa agibilita' democratica che si vive nel partito provinciale per scelte contestate perche' chiaramente unilaterali''. Ad annunciare la loro autosospensione dal partito sono stati il segretario e il presidente cittadino, Emanuele Sacchetti e Cinzia Lore'; i componenti il Direttivo cittadino; tre ex consiglieri comunali, Giovanni De Rose, Francesca Lopez e Salvatore Magnelli; dieci consiglieri circoscrizionali e circa 800 iscritti. Nel documento con cui gli iscritti comunicano la loro decisione si afferma che ''gli organi provinciali del partito, pur non essendo legittimati da alcun congresso, hanno dispensato nomine senza ricercare la necessaria collegialita'. Il partito, a livello provinciale, lungi dall' essere guidato con metodo partecipativo attraverso il coinvolgimento di chi quotidianamente agisce nell' interesse dell' Udeur, ha assunto un assetto tristemente lobbistico che finisce per frenarne la spinta propulsiva e avvilirne la tensione ideale. La vicenda assume un carattere di inaudita gravita' per l' avvicinarsi delle elezioni politiche e comunali, nelle quali l' Udeur avrebbe tutte le potenzialita' per registrare in provincia e nella citta' di Cosenza un'importante affermazione. Ed invece l' Udeur, a causa del senso di irresponsabilita' degli organismi provinciali e nonostante le valenti personalita' inserite nelle liste di Camera e Senato- conclude il documento- rischia di vedere dimezzati i propri consensi''.
''Apprendiamo con viva soddisfazione della dura presa di posizione del segretario nazionale del partito, Clemente Mastella, assunta nei confronti della dirigenza provinciale di Cosenza del partito, il quale, con comunicazione pervenuta alle 14 di oggi, ha formalmente riconosciuto illegittime le nomine prodotte dalla dirigenza provinciale, diffidandola altresi' dal procedere ad ulteriori conferimenti di incarichi di partito''. E' quanto riferiscono, in una nota, poi diffusa in serata, i dirigenti cittadini di Cosenza dell' Udeur che avevano annunciato la propria autospensione dal partito. ''Questo dimostra la grande sensibilita' ed accortezza politica del segretario nazionale - si aggiunge nella nota - che ancora una volta sceglie di privilegiare la strada del confronto democratico attraverso percorsi volti a valorizzare chi idealmente si spende per il partito con gratuita' ed impegno. Ci reputiamo, pertanto, ampiamente soddisfatti poiche' simile chiarificatore intervento di Clemente Mastella rende giustizia alle nostre legittime aspettative di incidere nei processi decisionali, nell' ottica di una sempre maggiore collegialita'. In virtu' di cio' la nostra proclamata autosospensione non puo' che ritenersi superata dalle sopravvenute circostanze, confermando la nostra assoluta volonta' di continuare il nostro quotidiano impegno nel partito con ancora piu' vigore ed entusiasmo''.

Rifondazione fa ricorso contro il simbolo del PdCI

01/03 “Credevamo che Rifondazione avesse superato la “sindrome del divorziato” nei confronti del nostro partito. Invece il partito di Fausto Bertinotti presenta di nuovo ricorso contro il simbolo dei Comunisti italiani chiedendone l’inammissibilità”. E’ quanto afferma in una nota l’Ufficio Stampa del PdCI nazionale a propostito del ricorso che Rifondazione ha presentato contro il PdCI. “Singolare –prosegue la nota- che il simbolo del Pdci, dopo essere stato votato da milioni di italiani sia alle scorse regionali che alle europee, adesso divenga improvvisamente “confondibile”. Pensavamo che Rifondazione avesse come primo obiettivo la sconfitta di Berlusconi confrontandosi politicamente con gli alleati; invece in questo modo il Prc punta ad espellere una forza che è stata in prima fila nella costruzione dell’Unione e che si batte per l’unità della sinistra”.

Fiamma: “Tutti alla ricerca dell'immunità parlamentare?”

01/03 “Qualcosa di strano bolle nel pentolone politico calabrese !” Ad affermarlo è la Fiamma di Cosenza in un comunicato. “Sembrerebbe questo– affermano nel comunicato- il vero motivo che sta spingendo tanti consiglieri regionali a scendere in campo alle prossime elezioni politiche ! E chi non è stato inserito in lista si sta adoperando per trovare una strada che possa portarlo a Roma da onorevole . A Roma dove per arrivarci non c'è bisogno di passaporto. La Margherita in Calabria rischia di ammosciarsi a causa della fuga in una lista civica di importanti petali della sua corolla ! E dalla Calabria vorrebbe prendere il volo verso Roma anche il Vice presidente della Giunta Regionale On. Nicola Adamo . Da A.N. pare sicuro un posto per Giovanni Dima anch'egli con problemini giudiziari . Voteranno i calabresi i soliti partiti ed i soliti personaggi ? Speriamo di no

Elezioni: Pronta la lista del Presidente, Loiero a Roma. Gentiloni "Loiero è nel centrosinistra". Al Senato presentata una lista autonoma dei radicali “anti Pannella”. Interventi di Minniti, Villecco-Calipari, Bova.


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