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Archivio Notizie
dal 2 al 9 ottobre 2004

Il PM Facciolla fa ricorso contro il procuratore Spagnuolo. Nomina illeggittima

09/10 Sarebbe illegittima e caratterizzata da vizi procedurali la recente nomina del procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Mario Spagnuolo, a coordinatore della Dda, la sezione cioe' dell' ufficio che si occupa di reati di criminalita' organizzata. A sostenerlo e' il sostituto procuratore distrettuale Eugenio Facciolla, che ha espresso le sue osservazioni in tal senso in una relazione presentata allo stesso procuratore, Mariano Lombardi, al Consiglio giudiziario ed al Consiglio superiore della magistratura. La relazione assume la sostanza di un vero e proprio ricorso contro la nomina di Spagnuolo (che nella sua qualita' di procuratore aggiunto gia' coordinava la Procura ordinaria) sul quale si dovranno pronunciare adesso sia il Consiglio giudiziario che il Csm. Secondo quanto si e' appreso, le critiche di Facciolla fanno riferimento all' eccessivo cumulo di incarichi che, con la nomina a coordinatore della Dda, si concentrerebbe nelle mani di Spagnuolo. E cio' anche in considerazione del fatto che non e' stato nominato, in attesa della nomina da parte del Csm del secondo procuratore aggiunto che dovra' prendere il posto di Vincenzo Calderazzo, morto nel febbraio del 2003, del nuovo coordinatore della Procura ordinaria. A questo, sempre secondo quanto sarebbe stato riportato nelle osservazioni, si aggiunge il fatto che Spagnuolo gia' gestisce i procedimenti ex art. 11 dell' ordinamento giudiziario, quelli cioe' riguardanti i magistrati del Distretto di Corte d' appello di Reggio Calabria, e quelli riguardanti i reati di terrorismo. Le osservazioni di Facciolla, peraltro, sarebbero condivise anche da altri magistrati della Procura. Secondo quanto si e' appreso, infatti, anche altri sostituti avrebbero formalizzato delle osservazioni al procuratore Lombardi sulla legittimita' della nomina di Spagnuolo e sull' attribuzione delle funzioni allo stesso procuratore aggiunto. Mario Spagnuolo e' procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro dal 2000. Insieme a lui fu nominato Enzo Calderazzo, al quale all' epoca il procuratore Lombardi assegno' il coordinamento della Procura distrettuale, mentre a Spagnuolo fu attribuita la responsabilita' della Procura ordinaria. In precedenza la figura del procuratore aggiunto non esisteva all' interno dell' ufficio. Il passaggio di Spagnuolo al coordinamento della Procura distrettuale e' stato deciso dal procuratore Lombardi su richiesta dello stesso procuratore aggiunto. Nel periodo intercorso tra la morte di Enzo Calderazzo e la nomina di Spagnuolo il coordinamento della Procura distrettuale e' stato affidato al sostituto procuratore Gerardo Dominijanni, che di recente e' stato nominato componente della Commissione istituita dal Ministero della Giustizia per la riforma del Codice di procedura penale. Dominijanni, tra l' altro, era gia' consulente della Commissione parlamentare antimafia.

Corbelli porta la solidarietà dei Diritti Civili e della Provincia di Cosenza al sindaco Scopelliti

09/10 Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha incontrato il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, che gli ha espresso la sua solidarieta' dopo il ritrovamento mercoledi' scorso nel Municipio di un ordigno. ''Continuero' la mia azione amministrativa - ha detto Scopelliti nel corso dell' incontro, secondo quanto riferisce Corbelli in un comunicato - nell' esclusivo interesse dei cittadini di Reggio. Occorre ascoltare i giovani e dare soluzione ai loro problemi. Dal primo ottobre sono gia' operativi 500 posti di lavoro per i giovani. Altre centinaia sono in programma. Abbiamo recuperato spazi importanti per la cultura come il teatro Cilea, il palazzo Genoese Zerbi. Occorre sapere coniugare lavoro e civilta'. Forse questo ha dato fastidio alla mafia. Ringrazio tutte quelle persone e istituzioni che mi hanno manifestato solidarieta' e assicuro tutti che continuero' la mia azione''. Corbelli (che e' anche consigliere provinciale di Cosenza) ha espresso a Scopelliti la solidarieta' anche del presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, Francesco Principe, e del presidente dell' Amministrazione provinciale, Mario Oliverio. Il leader di Diritti Civili ha anche invitato Scopelliti ''a non mollare e a continuare la sua coraggiosa azione a difesa della legalita'. La nobile, colta, civile citta' di Reggio - ha aggiunto - sono certo che sapra' reagire all' aggressione mafiosa schierandosi a fianco del suo sindaco e dell' Amministrazione comunale. Occorre una forte reazione da parte di tutti, Stato, istituzioni e cittadini. Diritti civili promuovera' per fine mese una giornata antimafia in tutte le scuole calabresi quale momento di riflessione e di dibattito sul fenomeno mafioso. Occorre educare i giovani alla legalita', ai diritti civili e alla solidarieta'. Anche in questo modo si puo' contrastare efficacemente e sconfiggere il fenomeno mafioso''. “Non siamo noi che dobbiamo fare un passo indietro''. Ha detto infine Scopelliti , escludendo qualsiasi ipotesi di dimissioni. ''Non ho mai preso in considerazione neppure per un attimo - aggiunge Scopelliti - l' ipotesi di lasciare il mio incarico. Noi vogliamo andare avanti per la nostra strada. Non siamo noi che dobbiamo fare un passo indietro perche' noi siamo lo Stato ed abbiamo il compito di guidare la comunita' e di dare risposte e forza ai nostri cittadini''.In giornata è anche arrivata la solidarietà di Agazio Loiero vicepresidente del gruppo della Margherita alla Camera. ''Siamo di fronte ad un' escalation mafiosa che non si ferma ormai davanti a nulla''. ''Continuando cosi' - aggiunge Loiero, che esprime grande solidarieta' al sindaco Scopelliti - la Calabria non potra', temo, essere annoverata tra quelle di ordinaria democrazia. Bisogna quindi unire le energie migliori per tentare di arginare un fenomeno devastante che fa diventare i calabresi cittadini di una serie inferiore''.

Dal 15 ottobre a Verbania l’Expo Calabria Tour

09/10 Dal 15 al 17 ottobre si svolgera' a Verbania l' Expo Calabria Tour, mostra che esibisce il meglio della calabresita'. L' iniziativa e' stata presentata oggi nel corso di due conferenze stampa svoltesi a Verbania ed a Paola. ''La Calabria che piace, come ha detto il presidente dell' Arssa, Antonio Pizzini - e' detto in un comunicato - occupera' i 1.600 metri quadri della tendostruttura di Piazza Mercato a Verbania dove l'arte, l'artigianato, i sapori, la musica, i costumi, l' editoria e la cultura vivacizzeranno la tre giorni calabro-piemontese. Ricco ed articolato il programma dell'Expo, dalle visite guidate agli incontri culturali, alla cerimonia di consegna di una tela del XVIII secolo di autore ignoto, raffigurante San Francesco di Paola in contemplazione della Madonna col Bambino, ai tanti autorevoli personaggi calabresi della cultura, del giornalismo, della politica che saranno per l' occasione a Verbania''. Alla conferenza stampa svoltasi a Paola, coordinata dall' editore Demetrio Guzzardi, sono intervenuti il sindaco della cittadina del tirreno cosentino, Roberto Perrotta; il presidente dell' Arssa, Antonio Pizzini; l' assessore provinciale Mimmo Bevacqua; l'assessore comunale di Cerisano Luciano Luciani; il sindaco di Guardia Piemontese, Antonio Muglia e, per l'Associazione culturale Paolamostra, il presidente Stefano Vecchione e il direttore Renato Mannarino. Tutti hanno sottolineato l' importanza della mostra ''che vuole essere - e' stato detto - un chiaro segno della volonta' di esportare la nostra creativita', la nostra cultura, insomma il meglio del made in Calabria, in Italia e successivamente all'estero''. Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, in un messaggio inviato agli organizzatori della mostra e reso noto da questi ultimi, ha parlato di ''una manifestazione che porta la Calabria fuori dalla Calabria, in una cornice particolare e ricca di presenze che coniugano culture e tradizioni diverse. La nostra terra nella manifestazione di Verbania si offrira' con i suoi mille volti ed in tutta la sua affascinante bellezza alla fruizione di quanti ne conoscono poco la storia, le tradizioni, la cultura. Non sara' solo una vetrina prestigiosa, in un contesto che si preannuncia eccezionale e particolarissimo, ma piuttosto un modo 'altro' ed altrettanto particolare per esprimere le capacita' e le potenzialita' delle genti di Calabria, da millenni forgiate con maestria dalla storia e dalle consuetudini. Lungo le vie che dalla Calabria portano al Piemonte correranno veloci colori, suoni e profumi per ricongiungere affetti trapiantati ed affetti lasciati. Quelle stesse strade condurranno a noi, ce lo auspichiamo, quei tanti viaggiatori che, dopo aver apprezzato a Verbania le mille realta' calabresi, vorranno ritrovarle e viverle sulla terra dalla quale sono scaturite''.

A Paola, in un incidente, muore il fratello del boss Serpa

09/10 Un motociclista, Guerino Serpa, di 50 anni, e' morto oggi per le ferite riportate in un incidente stradale accaduto a Fuscaldo. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, la moto si e' scontrata con un' automobile. Guerino Serpa, che era fratello del presunto boss Mario Serpa, attualmente detenuto, era stato scarcerato nel maggio scorso dopo avere scontato una condanna. Serpa, nello scontro, e' rimasto ferito gravemente ed e' stato subito portato in ospedale dove, pero', e' morto dopo il ricovero

A Mandatoriccio, ferisce il cognato con la pistola e poi sparisce

09/10 Ha sparato al cognato con una pistola ferendolo lievemente al braccio, quindi e' fuggito facendo perdere le proprie tracce. Il fatto e' accaduto a Mandatoriccio. Giovanni Golluscio, di 32 anni, viene adesso ricercato dai carabinieri. L' uomo, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, al termine di una lite familiare, ha preso una pistola calibro 22 detenuta illegalmente e ha sparato al cognato, Gianfranco Fico, di 43 anni, ferendolo al braccio destro. L' uomo e' stato soccorso e ricoverato nell' ospedale di Cariati con una prognosi di dieci giorni.

Mercoledì 13 il congresso regionale dell’ANCI a Lamezia

09/10 ''Un'occasione importante di riflessione sul ruolo dei Comuni, sulle conseguenze dei tagli apportati dallo Stato alle finanze comunali, sui rapporti con la Regione, ma soprattutto una risposta democratica all'ormai insopportabile attacco criminale contro gli amministratori locali''. Cosi' il presidente di Anci Calabria, Sergio Abramo, ha definito l'assemblea congressuale regionale dell'Associazione che si svolgera' a Lamezia Terme mercoledi' prossimo, 13 ottobre. L'assise procedera' all'elezione dei 29 delegati calabresi che parteciperanno al Congresso Nazionale di Genova (dal 3 al 6 novembre), cui di diritto si aggiungeranno i cinque sindaci delle Citta' Capoluogo , e alla nomina di due Consiglieri Nazionali. Si procedera' inoltre all'approvazione delle modifiche dello Statuto di Anci Calabria, al rinnovo degli Organi Statutari Regionali con l'elezione del Presidente e del Consiglio Regionale dell'Associazione. L'assemblea congressuale di Anci Calabria si svolge, dunque, in uno dei momenti piu' difficili per il sistema delle autonomie, in presenza di un attacco senza precedenti della criminalita' alle istituzioni locali che ha toccato, con l'inquietante ritrovamento di un ordigno esplosivo nel palazzo comunale di Reggio Calabria e con il ''caso'' di Villa San Giovanni, le sue punte piu' preoccupanti. ''Il tentativo di condizionamento operato dalla criminalita' - ha detto ancora Abramo, che da presidente uscente svolgera' la relazione introduttiva al congresso - non fermera' la forte azione dei Comuni calabresi che, pur in presenza di minori entrate dai trasferimenti dello Stato, hanno dimostrato di essere i soggetti istituzionali piu' dinamici e di avere tutte le carte in regola per guidare i processi di cambiamento in Calabria''.

Su otto statuti regionali approvati il Governo ne impugna quattro. Uno è quello calabrese

09/10 Sono quattro gli statuti impugnati davanti alla Corte costituzionale, la meta' esatta di quelli approvati in seconda lettura dai consigli. E' questo lo stato dell'arte degli statuti regionali, dopo che ieri il Consiglio dei ministri ha deciso di ''bocciare'' lo statuto dell'Emilia Romagna,approvato a meta' settembre, mettendone in discussione nove punti. A far compagnia all'Emilia Romagna altre due regioni ''rosse'', la Toscana e l'Umbria, e una di centro destra, la Calabria, che e' anche stata tra le prime insieme alla Regione Puglia (febbraio 2003) a completare l'iter dell'approvazione, e la prima sulla quale si e' abbattuta la decisione del governo.
- CALABRIA: il 31 luglio 2003 ha approvato il testo, ma la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale di un articolo e di alcuni commi relativi alla forma di governo e alla legge elettorale. La Commissione regionale si e' dunque dovuta riunire per un riesame, avendo come termine ultimo per la presentazione di emendamenti che superassero l'impasse, il 31 marzo scorso. Il nuovo testo e' stato approvato nel mese di luglio.
- UMBRIA: ha licenziato lo Statuto il 29 luglio scorso e i primi di settembre il governo ha impugnato il testo, contestando in particolar modo l'articolo 9 che si occupa della famiglia e delle ''altre forme di convivenza''. Nell'articolo 9 il governo ravvisava l'intento di equiparare le famiglie fondate sul matrimonio con le coppie di fatto. La Giunta regionale il 22 settembre scorso ha deciso di costituirsi nel giudizio di fronte alla Corte Costituzionale. La decisione della giunta era stata sostenuta dall'approvazione in consiglio regionale di un ordine del giorno approvato a maggioranza con il quale si esprimeva sostegno politico al ricorso dell'esecutivo umbro di fronte alla Consulta.
- TOSCANA: il 19 luglio e' il turno della Toscana che approva lo Statuto in seconda lettura riconoscendo le convivenze a partire dalle coppie di fatto. Il 3 agosto il testo viene impugnato dal Consiglio dei ministri a causa di diverse norme, complessivamente 10-11 punti. I piu' importanti, anche in questo caso, riguardavano il riconoscimento delle coppie di fatto e la tutela dei Beni culturali. Le quattro regioni che hanno potuto assumere in via definitiva il loro statuto sono, Puglia, Lazio, Abruzzo e Liguria.
- PUGLIA: il 6 febbraio scorso, dopo tre giorni di dibattito in consiglio regionale, ha approvato il nuovo Statuto che, sulla base delle modifiche costituzionali, attua il nuovo presidenzialismo regionale con l'attribuzione alla Giunta di tutti gli atti di programmazione e al Consiglio delle funzioni di controllo.
- LAZIO: il 3 agosto scorso e' stata la vota del Lazio che ha approvato definitivamente la nuova carta: garantita la quota 'rosa' in giunta, con la possibilita' di avere 5 donne su 16 assessori, e l'introduzione, caso unico in Italia, del referendum propositivo accanto a quello abrogativo.
- ABRUZZO: il 21 settembre ha licenziato definitivamente il testo;si compone di 87 articoli, compresi sotto nove diversi Titoli e prevede l'allargamento del Consiglio regionale fino a 50 consiglieri piu' il presidente della giunta ed il candidato presidente che abbia ottenuto il maggior numero di voti dopo il presidente eletto.
- LIGURIA: il 28 settembre il consiglio approva il nuovo testo. Tra le novita' della Carta, composta da 78 articoli, l'aumento del numero dei consiglieri, da 40 a 50, la possibilita' di stabilire nuove forme di collegamento con l'Unione Europea e con gli enti locali e le forze produttive, la creazione di un Consiglio delle Autonomie locali e di un Consiglio dell'economia e del lavoro.

Bomba a Reggio: Letta telefona a Scopelliti. La solidarietà di Oliverio

08/10 Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, ha telefonato oggi al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti per ribadire la sua vicinanza al primo cittadino e all'intera amministrazione, dopo il ritrovamento di un ordigno in municipio. Letta, inoltre, ha garantito la sua disponibilita' e la totale collaborazione con il sindaco e la giunta da lui guidata. Letta ha poi parlato con il vice presidente del Consiglio Comunale, Michele Marciano'. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, secondo quanto riferito, ha invitato tutti a ''continuare l' attivita' amministrativa sulla strada delle legalita' e della trasparenza, secondo i principi sinora perseguiti dall'amministrazione reggina''. Letta ha anche riferito a Marciano' di aver contattato personalmente il Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, che sara' prossimamente a Reggio Calabria, per confrontarsi con lui sulla situazione della citta'.
In giornata, poi, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha inviato un telegramma al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, per esprimergli ''piena solidarieta', personale ed istituzionale'', dopo il ritrovamento di un ordigno in municipio. ''La vicenda che ha colpito la civilissima Reggio e tutti noi - ha sostenuto Oliverio nel telegramma - dimostra ancora una volta che la questione criminalita' deve tornare al primo posto nell' agenda delle priorita' nazionali. La Calabria vuole profondamente il riscatto e l' affrancamento definitivo dalla mafia. Una flessione del livello della tensione civile e' pericolosissimo. Nessuna coabitazione e' possibile, nessuna tregua nella lotta al crimine''. ''Solo una rinnovata, forte, radicata cultura della legalita' - ha concluso Oliverio - permettera' di chiudere per sempre un elenco, quello delle intimidazioni, che mortifica profondamente tutta una comunita' colpita attraverso i suoi amministratori, portatori della cultura della giustizia e del bene comune''.

Settantenne colpito da ictus salvato dai carabinieri a Torano

08/10 Un uomo di 70 anni di Torano, colpito da ictus e' stato salvato dai carabinieri che si sono introdotti nell' abitazione nella quale vive da solo permettendo i soccorsi. I familiari dell' uomo, non avendolo visto per tutta la giornata e dopo averlo cercato invano, si sono rivolti ai militari che hanno iniziato le ricerche. Nel corso di un ulteriore controllo all' abitazione, i militari hanno sentito dei lamenti provenire dall' interno. Non potendo sfondare la porta, i carabinieri si sono arrampicati al primo piano e dopo avere rotto una finestra sono entrati nella casa trovando l' anziano riverso a terra e consentendo il soccorso dei medici.

Un arresto a Cassano per aggravamento della misura cautelare

08/10 I carabinieri di Cassano, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Castrovillari per aggravamento della misura cautelare, hanno arrestato Marco Iannicelli, di 22 anni. Il giovane si trovava ai domiciliari dal 7 settembre scorso per maltrattamenti in famiglia e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lunedi' scorso, durante un controllo, i militari lo hanno sorpreso fuori dalla sua abitazione e lo hanno arrestato. Giudicato per direttissima il magistrato gli aveva confermato i domiciliari, ma, nel frattempo, il pubblico ministero aveva presentato istanza per l' aggravamento della misura cautelare. Istanza che e' stata accolta.

Uomo di 63 anni arrestato per spaccio di marijuana a Firmo

08/10 Un uomo di 63 anni, Franco Leonzio, di Firmo, e' stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacenti. I carabinieri dalla compagnia di Castrovillari, in collaborazione con i colleghi di Lungo e con l' ausilio di un' unita' cinofila di Vibo Valenzia, stamattina, durante una perquisizione domiciliare effettuata nell' abitazione di Leonzio, hanno trovato 30 grammi di marijuana gia' suddivisa in dosi.

Si fingono operai Enel e truffano anziana donna a Morano

08/10 Due uomini, fingendosi operai dell' Enel, hanno truffato, a Morano, un' anziana. I due, con la scusa di effettuare un controllo sull' impianto elettrico si sono introdotti nell' abitazione di una donna. Dopo avere girovagato per le stanze e fatto finta di aver riparato un guasto, si sono fatti consegnare dall' anziana mille euro e se ne sono andati. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Castrovillari che non escludono di risalire a breve ai due.

Asili nido nei posti di lavoro, bando di 3,6 milioni di euro dalla Regione

08/10 Favorire lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e garantire la formazione e la socializzazione delle bambine e dei bambini tra tre mesi e tre anni e assicurare il sostegno ai genitori: sono questi gli obiettivi del bando che sara' pubblicato tra pochi giorni sul Bollettino ufficiale della Regione, destinato alla costruzione o gestione di asili nido e micro-nidi nei luoghi di lavoro. Ad illustrare i contenuti del bando sono stati, stamani, il capo gabinetto della Presidenza della Giunta regionale e direttore generale del Dipartimento obiettivi strategici, Franco Morelli, ed il direttore del settore servizi sociali dello stesso Dipartimento, Antonino Bonura. Per il progetto, il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione della Regione oltre 3,6 milioni di euro. ''In tal modo - ha detto Morelli - si avvia la programmazione sul territorio per la costruzione e la gestione degli asili. La novita' di quest' anno e' che la programmazione e la responsabilita' degli interventi sul territorio e' dei Comuni. Le amministrazioni, infatti, sono quelle che sono piu' vicine alle necessita' ed ai bisogni dei fruitori. Si tratta anche di una fase di quel decentramento che e' fortemente voluto non solo dalla legge, ma anche dal presidente, Giuseppe Chiaravalloti''. ''Per l' amministrazione - ha aggiunto Morelli - questa vuole anche essere una sorta di progetto sperimentale dal momento che nasce nuova occupazione. Ad esempio potrebbero esserci bambini diversamente abili che necessitano di un' insegnante di supporto. Inoltre le associazioni cattoliche e del sociale potrebbero organizzare volontariato assistito'' Bonura, dal canto suo, ha ricordato che l' esperienza era gia' stata attivata lo scorso anno, ma con la meta' dei fondi. Nel 2003 le domande presentate furono 114 delle quali solo nove non furono ammesse. La provincia piu' attiva fu quella di Reggio Calabria con 56 istanze accolte. ''Con questo bando - ha sostenuto Bonura - si vuole anche dare la possibilita' di creazione di nuovi posti di lavoro ed ai genitori di stare vicini ai propri figli anche sul posto di lavoro. Per quanto riguarda la gestione dei Comuni, abbiamo pensato che fosse piu' opportuno che gli Enti locali potessero programmare direttamente piuttosto che lasciare l' iniziativa ai singoli''. Per quanto riguarda il finanziamento, il 75% e' destinato alla gestione degli asili nido e dei micro-nidi, mentre il restante 25% e' destinato alla realizzazione, ristrutturazione, adeguamento e locazione dei locali. Tutto il personale che sara' impiegato negli asili, e' stato sottolineato, dovra' avere specifici requisiti previsti dalla legge ed il servizio sara' completamente gratuito per i genitori. ''Lo scorso anno - ha concluso Morelli - abbiamo attivato il servizio in sordina per un difetto di comunicazione. Abbiamo pensato piu' a fare che a rendere noto cio' che stavamo facendo. Adesso abbiamo capito che e' necessario anche informare su tutte le iniziative che facciamo''.

La provincia di Cosenza la seconda ad essere anti OGM in Italia

08/10 ''Ci aspettiamo che il Governo prenda atto della grande mobilitazione denominata 'liberi da Ogm' e si adoperi di conseguenza''. E' quanto ha affermato il presidente Paolo Bedoni al Consiglio nazionale della Coldiretti, in riferimento al rinvio da parte del Consiglio dei Ministri dell'approvazione del Decreto legge sulla coesistenza delle colture Ogm. ''Occorre rispettare gli impegni assunti dalle Istituzioni regionali e territoriali'', frutto -ha sostenuto Bedoni- dell'alleanzastretta tra forze sociali ed economiche, associazioni ambientaliste e dei consumatori, forze politiche di entrambi gli schieramenti e con le istituzioni locali. La mobilitazione, che ha portato in meno di un anno oltre 1100 comuni a dichiararsi contrari al'introduzione degli Ogm, continuer ''ancora pi incisiva'', sottolinea il presidente della Coldiretti, per raccogliere le adesioni ''a difesa della libertà di produrre e consumare alimenti non contaminati da Ogm''. Dei 1112 Comuni che hanno adottato delibere per un territorio libero da Ogm sostenute dalla Coldiretti, il 40% si trova al nord, il 30% nel centro e il 30% nel sud. La regione che ha pi comuni ''Ogm-free'' - sottolinea la Coldiretti - il Piemonte con 167, seguita dalla Campania con 157, mentre la provincia più antitransgenica quella di Salerno con 158, seguita a ruota da quella di Cosenza con 155. Tuttavia in termini percentuali quella di Trapani l'unica dove il 100% dei comuni ha assunto delibere per bandire le coltivazioni Ogm. In termini di incidenza dei comuni ''Ogm-free'' sui comuni totali a livello regionale - conclude la Coldiretti - la leadership del Lazio con una percentuale del 35,7%, seguita dalla Campania con il 28,5%.

Corsi di formazione taroccati: Due arresti e 18 avvisi di garanzia

08/10 Due persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza di Catanzaro, ed altre 18, tra le quali due funzionari della Regione Calabria, sono state raggiunte da avviso di garanzia nell' ambito di un' inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro su un truffa relativa all' illecita percezione di finanziamenti comunitari e regionali nel settore della formazione professionale. Le persone arrestate, e poste ai domiciliari, sono Oscar Leotta, di 59 anni, di Catanzaro, rappresentante legale della societa' ''Formazione europea Sccarl'', e C. C., di 30 anni, rappresentante legale della societa' ''Body line''. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Catanzaro, Donatella Garcea, su richiesta dei sostituti procuratori Simona Marrazza e Ida Moretti, che hanno lavorato sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Mario Spagnuolo. I due arrestati, secondo l' accusa, avrebbero presentato una documentazione in tutto od in parte falsa allo scopo di percepire una parte di finanziamenti finalizzati all' organizzazione ed alla gestione di corsi di formazione professionale per estetista ed esperto in office automation. Inoltre i corsi non sono stati svolti regolarmente. La Guardia di finanza ha anche accertato che le procedure di controllo a cura degli uffici della Regione non sono state effettuate secondo la legge. I due funzionari regionali, al riguardo, sono sospettati di avere favorito l' attivita' illecita. I finanzieri, oltre ad eseguire gli arresti e a notificare le informazioni di garanzia, hanno fatto anche numerose perquisizioni nelle abitazioni degli indagati.

La delegazione della Regione, a New York per il Columbus Day, incontra i calabresi d’America

Foto 108/10 “Come stai italiano?” Con questo ironico interrogativo, pronunciato in italiano, il governatore dello Stato di New York, Gorge E. Pataki, ha preso parte alla convention dei calabresi nella Grande Mela organizzata dal Consiglio regionale calabrese in occasione delle celebrazioni del Columbus Day Weekend, che ha nella manifestazione dell’11 ottobre sulla Fifth Avenue il suo momento più esaltante per l’orgoglio italiano.
Ad accogliere Pataki nella splendida sala Cipriani di New York, che un secolo fa fu sede di una prestigiosa banca e ieri sera era gremita di calabresi integrati nell’economia, nella cultura e nella società americana, sono stati il presidente del Consiglio regionale Luigi Fedele ed i consiglieri regionali Antonio Borrello, Franco Pacenza, Giuseppe Pezzimenti e Mario Pirillo.
“Noi abbiamo voluto fortemente essere con voi in queste giornate per rinsaldare i nostri legami” ha affermato Fedele. “Abbiamo voluto - ha aggiunto - essere con voi per ricordare tutti assieme, agli Stati Uniti, i sacrifici, gli sforzi, l’apporto sostanziale e tutto ciò che i milioni di italiani fanno per rendere ancora più grande questo Stato che per l’Italia e segnatamente per le Foto 2regioni del Sud come la Calabria è stato e sarà sempre un amico ed un prezioso alleato. Perciò ringraziamo il governatore dello Stato di New York per averci onorato della sua presenza, perché ha voluto essere testimone del patto d’amicizia tra le nostre popolazioni ed anche protagonista di questa serata in quanto nel suo sangue scorre sangue calabrese”.
Il governatore Pataki si è complimentato con Fedele per avere organizzato l’incontro americano e si è detto “Orgoglioso delle mie radici italiane. Perché - ha spiegato - gli italiani hanno contribuito a rendere grande New York e gli Stati Uniti. Vado fiero per la tenacia e determinazione che gli italiani hanno dimostrato nella loro nuova patria. Ricordo sempre con affetto quando sono stato in Calabria ed ho scoperto di avere una serie di cugini e di persone che mi vogliono bene, che mi hanno accolto con calore ed abbracci. Ho ancora negli occhi la scena commovente degli incontri con i parenti. E negli occhi conservo la visione affascinante del mare e dello Stretto di Messina”.
Pataki ha condiviso la disapprovazione dei molte associazioni italiane per il cartone animato prodotto in America “Ashark’s tale” (Una storia di squali) con cui si fa la parodia dell’italiano mafioso: “Si trasmette ai bambini - ha puntualizzato - un’immagine pregiudiziale e non veritiera degli italiani che sono stati protagonisti dello sviluppo del nostro Paese”.
Foto 3La serata aveva per tema “l’identità calabrese ed italiana negli Stati Uniti”: il presidente Fedele, assieme ai consiglieri Borrello, Pacenza, Pezzimenti e Pirillo, hanno segnalato (dando loro in omaggio un suggestivo ricordo della Calabria realizzato appositamente dall’orafo Gerardo Sacco) “alcuni figli illustri che hanno fatto onore alla nostra regione ed all’Italia negli Stati Uniti”.
Quattro le personalità premiate: Helel Barolini, scrittrice italoamericana d’origine calabrese autrice del romanzo “Umbertina” (la storia di tre donne nel corso di un secolo: si tratta di una saga femminile che ripercorre le tappe dell’emigrazione, dell’assimilazione e del ritorno attraverso lo sguardo attento e scrupoloso di tre generazioni di donne. Il romanzo è stato ristampato dalla Feminist Press della City University di New York e successivamente tradotto in Italia dall’editore Avagliano); Massimo Pietropaolo, professore associato di medicina interna, pediatrica ed immunologia presso l’Università di Pittsburgh, membro della sezione immunogenetica e di endocrinologia della stessa Università, nonché “uno dei più apprezzati esperti a livello internazionale sulla ricerca immunologia e genetica del diabete mellito di origine autoimmune”; Rosanna Scotto, “conosciuta ed apprezzata” giornalista televisiva italoamericana ; Sabbia Auriti, operatrice culturale (ha realizzato diversi scambi culturali Italia-Usa) ed economica (importa prodotti dalla Calabria con la compagnia Matitalia e Vinitalia).

Foto 1: Il presidente Luigi Fedele e il governatore dello Stato di New York, Gorge E. Pataki;
Foto 2: La scrittrice italoamericana d’origine calabrese Barolini (al centro) e il consigliere Pacenza;
Foto 3: Il governatore Pataki e accanto i consiglieri regionali Borrello e Pirillo

Protocollo d’intesa tra ANAS e comitati paritetici per la sicurezza e la salute nei cantieri

08/10 Oggi, presso la sede dell'Anas di Cosenza, è stato sottoscritto tra l'Anas, Ufficio per l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, ed i comitati paritetici territoriali delle provincie di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, costituiti dai rappresentanti dei sindacati e dell'Associazione dei costruttori, un protocollo d'intesa per la realizzazione di un rapporto di collaborazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro del settore edile per tutti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il protocollo sottoscritto dal Capo Compartimento Ing. Roberto Mastrangelo ed i presidenti e Vice Presidenti dei CPT, alla presenza della Dott.ssa Ippolito, in rappresentanza del prefetto di Cosenza, e dell'Ing. Carlo Bartoli, Direttore Centrale Anas per le Grandi Infrastrutture del Mezzogiorno, ha come obiettivo fondamentale il raggiungimento dell'educazione alla sicurezza degli addetti ai lavori nei cantieri attraverso una attività di formazione, informazione e collaborazione tra l'Anas ed i CPT territorialmente competenti.

Disappunto dell’assessorato all’ambiente della Provincia sul punto informativo in costruzione al : Santuario di Cerchiara.

08/10 L’Amministrazione Provinciale di Cosenza, chiederà un incontro con l’Ente Parco Nazionale del Pollino e l’amministrazione comunale di Cerchiara, per chiedere delucidazioni in riferimento alle normative che riguardano il costruente punto di informazione turistica adiacente il Santuario della Madonna delle Armi. La visione delle carte mostranti gli atti relativi alla delicata situazione che si è venuta a creare in tutta l’aria dove è ubicato il Santuario, si rende necessaria su alcuni dubbi inerenti la destinazione urbanistica del terreno sul quale verrebbe ad insistere il manufatto che sembrerebbe, in parte, sottoposto a rilascio di nullaosta paesaggistico da parte della Provincia. Al di la delle questioni tecniche, l’Assessorato all’Ambiente esprime un forte disappunto per aver concepito e pensato di realizzare un’opera che costituisce una vera e propria aggressione di tipo storico, culturale e paesaggistica. La questione che sta interessando esponenti ed Associazioni di livello nazionale, vedrà l’Amministrazione Provinciale schierata affinché l’edificio non si costruisca, e per far in modo che il luogo venga restituito alla sua naturale condizione preesistente in maniera che i turisti eco- responsabili, possano usufruire autenticamente dell’intera area. Tutto ciò è avvenuto dopo l’ultimo incontro che l’Assessore Luigi Marrello, ha avuto insieme al Comitato di cittadini costituitosi spontaneamente in difesa del Santuario.

La mafia locale dietro la bomba al comune di Reggio. Altre reazioni

08/10 Si rafforza l'ipotesi che dietro il tritolo trovato nel Comune di Reggio Calabria ci sia la mafia locale. Infatti, secondo gli inquirenti che stanno conducendo le indagini, è probabile che l'esplosivo sia dello stesso tipo di quello che una volta giaceva nella stiva del piroscafo "Laura C", affondato nella II guerra mondiale dagli inglesi al largo di Saline Joniche (RC). Il relitto è meglio conosciuto come "la Santabarbara della 'Ndrangheta" perché trasportava verso l'Africa 1500 tonnellate di esplosivo e munizioni di cui, nel corso degli anni, si è servita la criminalità organizzata per compiere attentati. Adesso, saranno gli uomini del nucleo antisabotaggio e la Scientifica dei Carabinieri a stabilire se l'esplosivo sia stato effettivamente prelevato dal carico del Laura C. Circa dieci anni fa, furono alcuni pentiti a rivelare che quel piroscafo adagiato sul fondo del mare si era trasformato in una stazione di rifornimento per la 'Ndrangheta. Quindi, la stiva della Laura C fu ripulita dalle forze dell'ordine alcuni anni fa, ma probabilmente il tritolo (che non subisce nessun danneggiamento dall'essere immerso in acqua) era stato già trasferito altrove dagli uomini della 'Ndrangheta reggina.
A proseguire le indagini sulla vicenda sara' la sostituta procuratrice della Repubblica, Alessandra Fimiani, Il fascicolo, inizialmente di competenza del sostituto di turno, Nicola Gratteri, e' stato ufficialmente trasmesso stamani dopo una consultazione tra i vertici della Procura di Reggio Calabria, il dirigente dell'Ufficio, Antonino Catanese, e l'aggiunto, Franco Scuderi. Sul fronte delle indagini, gli inquirenti confermano solo ''di stare lavorando'' per dare un nome ed un volto al ''postino'' del tritolo, anche se gli elementi finora raccolti non favorirebbero una rapida soluzione dell'inchiesta. Le indagini sono comunque orientate al complesso delle attivita' che fanno capo all'Amministrazione comunale, tra cui, la realizzazione di importanti opere pubbliche come il nuovo Palazzo di Giustizia, gli impianti di desalinizzazione e le scelte di politiche territoriali per l'allocazione di attrezzature turistiche e portuali. Il sindaco Giuseppe Scopelliti, dopo l'incontro di stamani con i rappresentanti delle quindici circoscrizioni comunali, incontrera' nel pomeriggio a Palazzo San Giorgio il nuovo coordinatore regionale di Alleanza nazionale, Guglielmo Rositani, ed il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli.
Il capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio regionale della Calabria, Egidio Chiarella, ha incontrato nel primo pomeriggio di oggi il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, a Palazzo San Giorgio, per manifestargli la sua solidarieta' e vicinanza, anche a nome di tutti i consiglieri regionali del partito di Fini.Chiarella al termine dell'incontro ha rilasciato la seguente dichiarazione: ''Scopelliti e' persona garante delle istituzioni democratiche, a difesa di ogni tentativo della criminalita' mafiosa di inserirsi nel tessuto amministrativo della prima citta' della Calabria. Sono d'accordo con il sindaco di Reggio quando afferma che l'atto criminale in questione e' principalmente un atto contro la citta' e la sua gente.Troppe intimidazioni ci sono state in questi ultimi tempi in Calabria verso le Istituzioni e alcuni suoi rappresentanti. Mi auguro che il Consiglio regionale della Calabria, convocato dal presidente Fedele alla presenza del ministro degli Interni Pisanu, sul tema della mafia, possa dare un messaggio chiaro e sostanziale contro ogni alzata di testa della mafia calabrese''.
''E' un momento particolare per la nostra citta', anche se in passato si sono registrati episodi simili. Oggi l' atto puo' avere una sua chiave di lettura che va analizzata e sviluppata''. E’ quanto ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, incontrando i presidenti delle 15 circoscrizioni cittadini che gli hanno manifestato solidarieta' per l' intimidazione subita, dopo il ritrovamento di un ordigno nel municipio. ''Siamo impegnati - ha aggiunto Scopelliti - a creare una nuova cultura per il territorio, per offrire un' alternativa ai nostri giovani. Il riferimento e' ovviamente ai progetti per l' occupazione che siamo riusciti a creare con WorkMedRc e, recentemente, con il nuovo incontro al Ministero del Lavoro, ma anche alla riapertura del Teatro Comunale Francesco Cilea o la stessa Villa Zerbi che sta ospitando la mostra Zona d' Urgenza che rappresenta una sezione della Biennale di Venezia''. ''Questi episodi - ha sostenuto Scopelliti - ci devono anche far riflettere sul ruolo che ha la politica e i rappresentanti delle Istituzioni. Di fronte agli interessi della citta', ci vuole maggiore compattezza e unita'. I conflitti non aiutano, il clima va rasserenato. E' giusto portare avanti le proprie idee, ma tra avversari ci deve essere rispetto. I nostri veri nemici, comunque, sono quelli che agiscono contro la citta'. Il nostro impegno, per questo, non potra' venire meno. Questa e' una classe dirigente che ha dimostrato di essere capace ad andare avanti con spirito di servizio e coscienza interiore''. ''Possiamo anche sbagliare - ha concluso Scopelliti - ma mai penalizzando gli interessi della citta' che sono supremi. Voi siete gli interlocutori diretti dei cittadini nel territorio e il vostro e' un ruolo strategico. Il nostro lavoro sinergico e' fondamentale per soddisfare i bisogni della gente''. Nel corso dell' incontro il presidente della quarta circoscrizione, Saverio Verducci, ha sostenuto che ''non e' una presenza formale ma convinta. Siamo qui - ha aggiunto - per esprimere piena solidarieta' al Sindaco da parte dei suoi rappresentanti periferici. Una piu' attenta sorveglianza del Palazzo avrebbe forse evitato l' episodio. Dopo quanto accaduto a Villa San Giovanni, Melito Porto Salvo, in altri centri della Calabria e, adesso, anche a Reggio, lo Stato non puo' e non deve abbassare la guardia. Noi le chiediamo, pero', di proseguire la sua azione per una Reggio piu' civile, tranquilla e vivibile''.
Da New York, dove si trova per guidare la delegazione del Consiglio regionale al Columbus Day, appresa la notizia di minacce e di avvertimenti mafiosi perpetrati ai danni del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, il presidente dell’assemblea legislativa regionale, Luigi Fedele ha rilasciato questa dichiarazione: “Esprimo la mia più affettuosa solidarietà al sindaco Scopelliti e all’amico Peppe, al quale mi sento legato da grande amicizia e per il quale nutro profonda stima. E la mia stima cresce molto di più nell’apprendere che il sindaco della città di Reggio abbia per lungo tempo minimizzato, o comunque non pubblicizzato, questi frequenti “avvertimenti” criminali tendenti ad indebolire la sua azione coerente e trasparente. E’ evidente che queste aggressioni mafiose confermano e accrescono la mia considerazione nei confronti di un sindaco e di una amministrazione che stanno operando bene e che hanno deciso di tenere sbarrate le porte alla criminalità organizzata, costretta da questo fermo atteggiamento ad alzare il tiro, buttando giù la maschera ed uscendo palesemente allo scoperto. L’istituzione regionale, come è stato per altri casi, compreso l’ultimo, riguardante il sindaco di Villa, Rocco Cassone, reagirà in termini concreti, portando anche il caso di Reggio all’attenzione del Consiglio regionale che il 23 ottobre terrà una apposita seduta aperta alle varie componenti sociali sulla legalità e sulla sicurezza. Nell’occasione, sarà presente, per la prima volta in un’aula della massima istituzione regionale, un Ministro dell’Interno: la partecipazione dell’onorevole Pisanu, da me sensibilizzato per la vicenda Cassone, assume, quindi, mio malgrado, una valenza ancora più significativa”.
Per il segretario della commissione antimafia, il senatore Donato Veraldi, 'il fallimento dell'attentato contro il Sindaco Scopelliti - al quale rivolgo sentita e sincera solidarieta' - per le modalita' operative e per le chiare conseguenze che ne sarebbero derivate - non ci pone innanzi ad un 'attacco ordinario' od ad una intimidazione consueta; ci troviamo - innanzi - ad una chiara inversione di tendenza rispetto ai gia' tantissimi episodi di intimidazione perpetrati ai danni di Amministratori locali ed e' preoccupante che l'attacco sia stato portato 'dentro' il Palazzo municipale della Citta' di Reggio Calabria''. ''La mia personale impressione - dice Veraldi - e' che potremmo essere alla vigilia di una 'escalation' violenta della strategia dei clan e che la risposta dello Stato non puo' piu' essere ne' declamatoria, lamentevole e consueta; per questo spero che il Ministro dell'Interno attivi ogni iniziativa per innalzare il livello di attenzione e per assicurare ogni protezione a quanti sono piu' esposti all'attacco dei poteri criminali e che siano assicurate risorse straordinarie alle Forze dell' Ordine ed alla Magistratura perche' si possa fuoriuscire da una perdurante precarieta' che - purtroppo - indebolisce l'azione di contrasto ai poteri criminali''.
Per Giancarlo Pittelli, coordinatore regionale di Forza Italia, ''la bomba trovata nel Palazzo comunale di Reggio Calabria e' un gesto che sfida in modo arrogante e insopportabile ancor prima del sindaco Scopelliti l' intera comunita' reggina e le sue istituzioni democratiche liberamente elette. Siamo di fronte a un gesto di chiaro segno mafioso che mette in evidenza quanto sia diventata drammatica e pericolosa la situazione nel Reggino e in altre parti della Calabria. Il governo, la Regione, il mondo delle istituzioni hanno l' obbligo di fare quadrato e di garantire che il primo cittadino di Reggio e tutti gli amministratori vittime di vili attentati, possa assolvere, assieme ai suoi collaboratori, la propria attivita' in condizioni di assoluta serenita' e liberi da qualsiasi pressione violenta. Reggio, la sua maggioranza e la sua opposizione, ha diritto allo svolgimento della propria vita politica a una dialettica democratica assolutamente priva di condizionamenti. L' attacco mafioso e' rivolto contro tutti e sarebbe una iattura, l' inizio di un successo della mafia, se di fronte ai pericoli che si stagliano con la bomba di Reggio qualcuno dovesse pensare di non essere chiamato in causa dall' escalation di violenza contro sindaci e amministratori calabresi. Un attacco reso ancor piu' grave, se possibile, da quello che viene sferrato nella nostra regione contro amministratori di tutte le tendenze quasi in esecuzione di una strategia tesa a colpirne alcuni, ad intimidire tutti gli altri. Il partito di Forza Italia, cosi' come ha fatto in tutte le altre vicende che rischiano di sconvolgere la vita operosa delle nostre comunita' senza preoccuparsi di chiedere a quale schieramento appartenessero le vittime della violenza, dara' vita a tutte le iniziative necessarie per impedire che mafia, violenti e prepotenti possano avere voce sullo svolgimento della vita politica nella nostra regione. Chiedero' al governo e al ministro Pisanu, a cui va il mio ringraziamento per l' attenzione gia' dimostrata e da tutti riconosciuta verso la Calabria, assieme a tutti colleghi parlamentari che riterranno di doverlo fare, una attenzione ancora piu' alta per la Calabria e le zone maggiormente colpite da fenomeni di criminalita' organizzata. La mafia deve sapere che contro di essa ci schiereremo tutti con energia implacabile perche' il nostro obbiettivo e' quello di sradicare un fenomeno che, prima di tutto, colpisce la stragrande maggioranza dei calabresi, il loro senso civico, la nostra cultura le nostre tradizioni di persone miti e operose''.

Secondo il Portavoce di Chiaravalloti non sono veri i dati congiunturali di Confindustria sulla disoccupazione

08/10 ''Fa evidentemente piu' notizia far crescere, a proprio piacimento sino al 23,4%, il dato sulla disoccupazione in Calabria, che riportare correttamente quello reale riferito, secondo l' Istat, al primo semestre del 2004, che vede la nostra regione ancora migliorare il conto con la occupazione. L' occasione della visita del Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, e' servita cosi' a qualcuno per sciorinare dati nettamente in contrasto con la realta' descritta solo poche settimane or sono nel rapporto Istat''. Lo afferma in una nota il portavoce del presidente della Regione, Fausto Taverniti. ''Forse per confondere, di sicuro descrivendo una situazione che e' ben lontana dalla attuale. Infatti tra il tasso di disoccupazione 'raccontato' al Presidente di Confindustria e quello reale calabrese, sulla base dei dati nazionali e regionali dell' Istat, c' e' una differenza, per nulla trascurabile, di piu' 8,5 punti percentuali a favore dei calabresi occupati. La Calabria, cosi', vede ancora scendere, non a caso per il quarto anno consecutivo dal 2000, il tasso di disoccupazione al 14,9% e supera percentualmente - sempre secondo l' Istat - con oltre 600 mila occupati, insieme alla Basilicata, le altre regioni del Mezzogiorno. Circa il 45% della popolazione calabrese tra 15 e 64 anni risulta nel primo semestre 2004 'occupata': un dato mai sinora fatto registrare. Viene allora il sospetto, piu' che legittimo, di una manipolazione dei dati, quantomeno di una analisi non comparata con le ricerche ufficialmente riconosciute nel nostro Paese. Quando si riporta, a proprio piacimento, la disoccupazione in Calabria al 23,4%, soprattutto non vengono riconosciuti i meriti dei calabresi, lavoratori ed impegnati e si rifiuta, ancora strumentalmente, di voler ammettere che le cose in Calabria vanno lentamente ma costantemente migliorando. Non si da' merito alla Calabria se si cavalca solo la tigre del malcontento o, peggio, se si va descrivendo una Terra dove l' illegalita' ha preso il sopravvento. Nella vita quotidiana dei calabresi ci sono certamente tante difficolta' ma altrettante reazioni e fatti concreti, che spesso vengono sottaciuti. Vale per tutti, allora, l' impegno a rigettare 'stereotipi' che non appartengono diffusamente al tessuto connettivo calabrese, a non dare seguito a chi riporta dati viziati da piu' o meno manifesti condizionamenti, a contribuire quotidianamente, secondo capacita' e coscienza, nel far ancora crescere la Calabria''.

L’ass. Aiello interviene al Convegno su “L’altra abilità” a Torino

08/10 Piero Aiello, Assessore Coordinatore del Coordinamento Formazione e Lavoro Regioni e Province autonome, interviene al convegno ''L'altra abilita''' di Torino per presentare il ''valore aggiunto'' della territorializzazione degli interventi per le persone con diversa abilita'. Al convegno, promosso dal Coordinamento politico delle Regioni e delle Province autonome per il Lavoro e la Formazione professionale su proposta e contributo della Regione Piemonte, Aiello ha ricordato che a partire dal contributo regionale ai Nap Occupazione e Inclusione, che sottolineano la necessita' di una forte integrazione tra politiche sociali e per il lavoro e l'esigenza di un approccio globale alla persona con diversa abilita', fino alle esperienze di Equal, che grazie alla modalita' del partenariato individua nel territorio la pietra d'angolo dell'inserimento dei disabili, ed al Decreto 276, che supera i limiti della Legge 68 coinvolgendo in modo sistematico il mondo della cooperazione sociale, le Regioni sono sempre piu' protagoniste della battaglia per il rinnovamento istituzionale del Paese e per l'ammodernamento del sistema formativo e produttivo.

Domani a Carolei il seminario della Provincia sulle adozioni internazionali

08/10 “La fatica di aspettare - I perché dei tempi lunghi nell’adozione internazionale” è il tema del seminario per le famiglie in attesa di adozioni e per gli operatori del settore, che si svolgerà domani sabato 9 ottobre, dalle ore 9.00 alle 13.00, presso la Sala degli stemmi del Parco Storico a Vadue di Carolei.
Il seminario, patrocinato dall’ Assessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza ed organizzato dal Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, è gratuito e si può partecipare dando l’adesione telefonica allo sportello informativo provinciale per l’Adozione Internazionale in Via Galliano, già operativo dall’inizio dell’anno.
“Ci è sembrato necessario ed opportuno organizzare questo seminario -ha detto il Vice Presidente ed Assessore alla Cultura Salvatore Perugini- per fornire una serie di risposte e di strumenti alle famiglie che sono in attesa di adozioni, costrette a lunghe attese prima di poter vedere realizzato il sogno di diventare genitori adottivi. Avere chiaro un quadro esauriente dell’attuale realtà dell’adozione internazionale può aiutare le famiglie, che aspettano il grande momento di ottenere l’adozione, a non lasciarsi cogliere dallo sconforto e prostrare dalle difficoltà in cui, immancabilmente, incorrono.”
Lo sportello provinciale per le adozioni internazionali, fortemente voluto da Donatella Laudadio, precedente Assessore alla Cultura, impegnato nel sostegno alle famiglie che devono affrontare un percorso molto delicato, sotto l’aspetto psicologico ma anche emotivo e tecnico-burocratico, fino ad oggi ha rappresentato un servizio di alto valore sociale e continua la sua azione fornendo a famiglie e operatori informazioni e orientamento.
Il seminario in programma domani prevede il saluto del Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, aprirà i lavori sarà il Vice Presidente e Assessore Provinciale alla Cultura Salvatore Perugini, cui seguirà l’intervento dell’Assessore Donatella Laudadio e del Presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, Dott. Domenico Blasco, di Domenica Salatini, della Segreteria Tecnica della Commissione Adozioni Internazionali. Concluderanno i lavori del seminario Luca Ciaramella dell’AIBI e Daniela Russo del Centro Italiano Aiuti all’Infanzia.

Respinte, dalla Giunta, le dimissioni del Sindaco di Cetraro

07/10 Il sindaco di centrodestra di Cetraro, Ciro Visca, ha confermato stasera alla Giunta le sue dimissioni che pero' sono state respinte ''in attesa di valutare eventuali giustificazioni'' di coloro che, a livello istituzionale e della Cdl, non hanno partecipato ad una seduta del Consiglio comunale dedicata alla criminalita'. Motivo per il quale, ieri, Visca aveva annunciato le dimissioni manifestando ''amarezza e delusione'' per ''l' assenza dei rappresentanti dello Stato e della Casa delle liberta''. Nel corso della riunione di Giunta, cui hanno partecipato, oltre agli assessori, i presidenti dei gruppi di Forza Italia e indipendenti, i segretari cittadini di Fi e di An, ed il presidente del Consiglio comunale, i presenti, ''pur condividendo le motivazioni'' del sindaco, hanno respinto le sue dimissioni. In sostanza, secondo quanto si e' appreso, le dimissioni restano per ora sospese in attesa di sviluppi. Oggi, intanto, Visca ha ricevuto la visita del presidente della quarta commissione del Consiglio regionale, Raffaele Senatore, di Forza Italia, mentre il leader della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile, ha proposto una riunione dei segretari provinciali della coalizione da tenersi nei prossimi giorni.

Sabato riunione al comune di Vazzano, dove sono stati feroti i due operai

07/10 Il ferimento di due operai dell' Ecocall sara' al centro della riunione del Consiglio comunale di Vazzano convocato per sabato prossimo dal sindaco Vincenzo Massa per un esame della situazione dell' ordine e della sicurezza pubblica nel territorio comunale. La convocazione e' stata sollecitata da tutti i componenti dell' Assemblea all' indomani dell' attentato perpetrato ai danni dell'Ecocall Spa che ha determinato il ferimento dei due operai. ''Dopo gli attestati di solidarieta' e finita l' onda emotiva - ha sostenuto Massa - ho invitato i diversi livelli istituzionali per discutere del problema dell' ordine pubblico nell' ambito del Comune. L' invito e' stato inoltrato ai parlamentari nazionali, regionali, amministratori provinciali e comunali, forze dell' ordine,organizzazioni sindacali prefettura e questura. Abbiamo bisogno dell' aiuto di tutti. Si tratta di un problema piu' grande di noi e che non intendiamo in alcun modo subire. Lo sviluppo economico che avevamo sognato con l' insediamento dell' Ecocall non puo' farci pagare un prezzo cosi' salato. Ne' tantomeno possiamo pensare che la bonta' dell' idea imprenditoriale oggi abbia suscitato gli appettiti di altri soggetti non raccomandabili''. ''Abbiamo fiducia degli attuali imprenditori - ha aggiunto Massa - che costituiscono il meglio dell' industria regionale e desideriamo continuare a collaborare con loro e soprattutto stare al loro fianco. Ma nello stesso tempo pretendiamo che i nostri lavoratori continuino ad esercitare la loro attivita' in piena serenita' e che gli stessi livelli occupazionali aumentino. Per queste ragioni invitiamo tutti a partecipare ad una riflessione costruttiva che porti a delle soluzioni con l' auspicio che episodi del genere non abbiano piu' a ripetersi''.

Vicenda Smeco: Oliverio richiama all’ordine i comuni inadempienti

07/10 “I comuni, con i quali vogliamo avere rapporti di collaborazione sempre più stretti ed amichevoli, devono versare i fondi della depurazione con maggiore puntualità, evitando ritardi che finiscono per riverberarsi negativamente sul funzionamento e sull’efficienza del servizio”.
Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Cosenza, On. Mario Oliverio, nel corso di un incontro, svoltosi presso il salone delle riunioni dell’Ente, a cui hanno preso parte anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Luigi Marrello, il direttore generale dell’Ato1, ing. Franco Collorafi, il consigliere provinciale e leader di “Diritti Civili”, Franco Corbelli, il rappresentante della ditta aggiudicataria dei lavori di depurazione Alberto Scambia, i rappresentanti sindacali e i lavoratori della Smeco, che rivendicano da giorni la corresponsione di alcune mensilità arretrate.
Oliverio, che si è fatto immediatamente garante ed interprete delle difficoltà in cui versano i lavoratori e le loro famiglie, ha assunto l’impegno, in qualità di presidente dell’Assemblea dei Sindaci dei comuni che aderiscono all’Ato 1, di garantire, nel giro di pochi giorni, il recupero di alcuni crediti pregressi, peraltro già più volte sollecitati e richiesti ai comuni, attraverso cui assicurare ai lavoratori la corresponsione di almeno tre o quattro stipendi arretrati.
“Abbiamo già convocato l’Assemblea dei Sindaci dell’Ato1 per lunedì prossimo, 11 ottobre -ha aggiunto il presidente della Provincia di Cosenza- per affrontare radicalmente il problema della depurazione delle acque.
In quella occasione discuteremo del meccanismo che, in modo automatico, dovrà portare nelle casse dell’Ato1 la quota relativa alla depurazione che i cittadini versano quando pagano la bolletta dell’acqua e sensibilizzeremo i dirigenti dei comuni affinché si attivino, assumendosene la diretta responsabilità, per consentire il puntuale trasferimento automatico delle risorse”.
“C’è poi –ha aggiunto l’On.Oliverio- il problema dei debiti pregressi, che riguarda la fase della gestione commissariale e che va fino al 1° maggio del 2003. Durante questa fase è stata accumulata un’esposizione debitoria che ammonta a circa sei milioni di euro. Già una settimana fa abbiamo sollecitato il Commissario Regionale affinché concorra a trovare forme ed iniziative tese ad individuare un’adeguata e congrua soluzione del problema. Attendiamo ancora una risposta. Per quanto ci riguarda, noi non siamo disposti ad accollarci oneri e responsabilità che non ci appartengono”.
“Se vogliamo costruire il futuro –ha concluso il Presidente della Provincia- c’è bisogno che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Questo è il quadro di riferimento entro cui ci muoviamo e da cui bisogna partire, se vogliamo organizzare una risposta seria e credibile, che ci consenta di governare con serenità ed efficacia”.

Domani la Regione presenterà il bando “Asili nido nei luoghi di lavoro”

07/10 La Regione presentera' domani il ''bando'' per la concessione di contributi agli enti che presenteranno progetti per gli asili nido ed i micro-nidi nei luoghi di lavoro. Sara' Franco Morelli, capo di gabinetto del Presidente della Regione e direttore generale del Dipartimento ''Obiettivi strategici'' ad illustrare, nel corso di un incontro con i giornalisti in programma alle 12 nella sede della Giunta, i criteri per la concessione dei contributi.

Aperto in commissione antimafia il dibattito sugli onorevoli-avvocati difensori di mafiosi

07/10 La Commissione Antimafia ha deciso di avviare un dibattito sul tema dell' opportunita' che ''rappresentanti delle istituzioni svolgano attivita' professionali al servizio di indagati o imputati per reati di mafia'' ma ''non ha approvato alcun documento di censura'' in proposito. Lo precisa il presidente della Commissione, Roberto Centaro, riferendosi, in una nota, alla questione degli onorevoli avvocati (deputati e senatori ma anche assessori regionali e provinciali) che difendono persone coinvolte in inchieste e procedimenti sulla criminalita' organizzata. ''L'Ufficio di presidenza della Commissione - ha aggiunto Centaro - ha solo deciso di avviare un dibattito sulla tematica e sui suoi vari profili, prescindendo ed evitando riferimenti personali. La discussione coinvolgera' tutti i componenti della Commissione e si concludera' con l'approvazione di un documento, al fine di giungere ad una posizione unitaria su questo tema delicato e complesso''.

Macrì (Confagricoltura): “I distretti agroalimentari come strumento di sviluppo”

07/10 ''L' approvazione, da parte del Consiglio regionale, della proposta popolare circa l' istituzione dei distretti rurali ed agroalimentari di qualita' e' ancora una volta la testimonianza che la sinergia tra le istituzioni, il mondo associativo e quello imprenditoriale rappresenti un percorso obbligato per far crescere l' economia e l' occupazione nella nostra regione''. A sostenerlo e' stato il presidente della Confagricoltura Calabria Francesco Macri'. ''Nei distretti agroalimentari - ha aggiunto Macri' - l' integrazione tra le attivita' agricole e quelle di altri settori economici, in una logica di filiera produttiva, si tramuta in un vantaggioso strumento di sviluppo territoriale''. A parere della Confagricoltura Calabria, le forze politiche di maggioranza ed opposizione hanno dimostrato buon senso e correttezza nel rispettare la volonta' di migliaia di agricoltori della Piana di Sibari, dando nel contempo la possibilita' ad altre aree calabresi di dotarsi di questo innovativo strumento programmatico. ''Adesso auspichiamo - ha concluso Macri' - che il clima favorevole instaurato nei confronti delle esigenze e delle aspettative del mondo agricolo si possa concretizzare in un ulteriore sforzo programmatico da parte della Regione che porti all' approvazione degli altri importanti provvedimenti legislativi di carattere agricolo ancora in esame, tra i quali la riforma dell' Arssa e la legge sulla zootecnia''. Al riguardo il Presidente della Confagricoltura Calabria si e' appellato al massimo impegno delle forze politiche e delle istituzioni affinche' si facciano garanti di un energico viluppo dell' agricoltura calabrese.

La regione Valle D’Aosta solidale con la baronessa Cordopatri. “Contro i pignoramenti intervenga Ciampi”

07/10 Evitare che dove non e' riuscita la mafia riesca alla ''giustizia ingiusta''. E' il senso di una risoluzione approvata all' unanimita' dal Consiglio regionale della Valle d' Aosta con la quale chiede l' intervento del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, anche nella sua qualifica anche di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, per porre fine alle persecuzioni cui e' sottoposta da decenni Teresa Cordopatri di Capece. La nobildonna calabrese, finalista nel 1998 del Premio Donna dell'Anno, organizzato dall' Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, come ricorda Andre' Laniece, primo firmatario della risoluzione sottoscritta da tutti i gruppi, ha lottato per lunghi anni contro il potere mafioso che, per potersi appropriare dei suoi terreni e beni, non ha esitato dapprima a minacciare tutta la sua famiglia, poi ad ucciderle il fratello, quindi a sottoporla ad undici attentati per impedirle di testimoniare contro gli assassini. ''Teresa Cordopatri dei Capece dopo aver resistito piu' di 30 anni contro l' ndrangheta - spiega Laniece, vice presidente dell' assemblea valdostana - ora rischia di perdere tutto, visto che per pagare i 200 mila euro di danni ai magistrati che si offesero per le sue lamentele, non avendo a disposizione le somme di denari richieste, dovra' mettere in vendita i propri beni''. Nel chiedere l' intervento di Ciampi il Consiglio ribadisce che ''mentre la 'ndrangheta non l' ha sconfitta, ora dovra' privarsi degli oggetti personali piu' cari e dei beni per sostenere il costo della giustizia''. La baronessa in un esposto al Csm, nel denunciare le lungaggini processuali riguardanti gli assassini di suo fratello, ha espresso delle considerazioni ritenute offensive da alcuni magistrati che hanno intentato causa civile. Nei successivi processi Teresa Cordopatri dei Capece e' stata condannata all' indennizzarli e per questo tutte le sue proprieta' sono state pignorate. Ora rischiano di essere messe all' asta dando cosi' la possibilita' agli uomini della 'ndragheta di impossessarsene ''senza piu' colpo ferire e aiutati dalla legge'' ha commentato Laniece.

Pattuglia dei CC investe cinque studentesse a Fuscaldo. Due sono rimaste ferite.

07/10 Una pattuglia dei carabinieri che si stava accingendo a inseguire un giovane a bordo di un ciclomotore, ha investito, in retromarcia, cinque studentesse due delle quali sono state ricoverate in ospedale con una prognosi di 30 giorni. Il fatto e' accaduto stamani davanti all' Istituto tecnico industriale ''Fermi'' e dell' Istituto professionale per l' industria e l' artigianato di Fuscaldo, sul Tirreno cosentino. Davanti alle due scuole erano presenti due pattuglie dei carabinieri, una della caserma di Fuscaldo ed una della Compagnia di Paola, in servizio di vigilanza contro il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno notato un giovane a bordo di un ciclomotore che si aggirava con fare sospetto e lo hanno invitato a fermarsi. Il giovane, invece, e' fuggito, rischiando anche di investire un militare. Nel fare retromarcia per mettersi all' inseguimento, una delle due auto dei carabinieri e' sbandata finendo addosso a cinque ragazze di eta' compresa tra i 15 ed i 17 anni, studentesse del settore moda dell' Ipsia. Le ragazze sono state soccorse dagli stessi militari, dagli insegnanti e dai medici del 118. Per due di loro si e' reso necessario il ricovero in ospedale. Le altre tre hanno riportato lievi ferite giudicate guaribili tra i sette e i dieci giorni e, dopo essere state medicate, sono tornate a casa. Il giovane che si era allontanato a bordo del ciclomotore, successivamente si e' presentato ai carabinieri di Fuscaldo. E' un minorenne di cui non sono state rese note le generalita'. I carabinieri lo hanno multato perche' era senza casco.

Dura critica del CNA alla Giunta regionale per la gestione dei POR e per gli impegni disattesi

07/10 Il tessuto imprenditoriale calabrese sta vivendo ''uno stato di preoccupazione e di disagio'' a seguito di uno ''stato di difficolta' oggettiva'' e per le ''contraddizioni e le difficolta' socio-economiche dell' ambiente in cui le imprese sono costrette ad operare quotidianamente''. E' questo il giudizio espresso dalla Cna, che critica la politica della Giunta regionale ed a giudizio della quale ''e' necessario ristabilire un clima di serenita' e di fiducia nell' immaginario collettivo degli imprenditori e dei consumatori per garantire la ripresa dei consumi e della spesa pubblica''. La Cna, che oggi ha incontrato la stampa per illustrare la propria posizione, in un comunicato passa in rassegna alcuni degli aspetti di criticita'. ''La Cna, in rappresentanza delle imprese del settore dell' artigianato e della piccola impresa - e' scritto nella nota - ha responsabilmente avvertito la necessita' di aprire una discussione su alcuni temi di grande attualita' che riguardano le questioni afferenti allo sviluppo socio-economico alla luce di una serie di avvenimenti che hanno interessato nel passato, interessano il presente, ma interesseranno soprattutto il futuro del tessuto imprenditoriale calabrese, in un conteso socio-economico che si presenta particolarmente sfavorevole all'iniziativa privata''. Parlando del Por Calabria, la Cna evidenzia che le ''criticita', alcune anche endemiche, avrebbero potuto trovare risposte nello strumento piu' importante che la regione ha avuto a disposizione, il Por che, infatti, era stato costruito proprio per puntare sullo sviluppo e sulla coesione sociale, i due elementi da cui discendono le difficolta' e le contraddizioni enunciate. Purtroppo - prosegue la Cna - attraverso il Por, si e' pensato piu' a spendere, che non a spendere bene. Ed allora, per rendicontare spesa, si e' fatto un uso eccessivo dei progetti coerenti, quelli che producono spesa, ma non generano sviluppo, le misure su innovazione e ricerca non sono mai partite o sono partite con grande ritardo, e quelle misure che prevedevano un coinvolgimento del territorio o degli attori sociali, tutta la progettazione integrata (Pit-Pip-Piar-Pis rimaste solo sigle), non ha trovato l' attenzione, lo spazio e le risorse finanziarie che invece sarebbero state necessarie''. Per quanto riguarda il sistema produttivo regionale, a giudizio della Cna il quadro che si presenta e' ''particolarmente desolante per le 153 mila imprese. Un sistema imprenditoriale - si afferma nella nota - che, pur nella sua eterogeneita', ha un denominatore comune: la dimensione aziendale. Il 98% delle imprese regionali e', infatti, composto da piccole imprese, fino a 10 dipendenti, e di queste 38 mila sono artigiane. Un sistema produttivo fragile che necessita percio' di interventi strutturali e mirati perche' possa divenire competitivo in uno scenario globale''. La Cna critica anche la Giunta regionale per ''gli impegni disattesi. Coerenza e strategicita' - e' il giudizio dell' Associazione - sono mancate nelle scelte operate dal Governo regionale, con la rimodulazione del Por, con la stesura dell' ultimo Bilancio regionale e del suo assestamento ed, ancor piu', con il documento di programmazione economica approvato dal Consiglio regionale. Non solo mancanza di prospettive, ma anche e soprattutto un quadro di certezze che sono venute meno con le scelte o le 'mancate scelte' effettuate, negli ultimi mesi, dalla Giunta. Ripercorrendo il travagliato cammino che ha accompagnato la gestione delle Attivita' produttive e delle scelte economiche conseguenti che, peraltro, hanno portato alla mobilitazione generale ed unitaria del 29 marzo scorso, non possono sfuggire le difficolta' nelle quali sono state lasciate migliaia di imprese calabresi del settore dell' artigianato, dell' industria, dell' agricoltura e del commercio''. ''Spregiudicatezza ed irresponsabilita' politica da parte dell' assessorato regionale alle attivita' produttive - afferma la Cna - hanno indotto migliaia di imprenditori a realizzare processi di investimenti aziendali attraverso forme di indebitamento con il sistema bancario, con la promessa di ottenere, attraverso la legislazione regionale, delle agevolazioni finanziarie da parte dell' Artigiancassa, della legge Sabatini e della legge 598. Promesse mancate che non hanno mai trovato compiutamente riscontro agli impegni assunti dal Governo regionale. Ove cio' non bastasse si e' dovuto anche assistere ad un violento drenaggio di risorse verso il turismo con i risultati dell' ultima stagione che sono sotto gli occhi di tutti''. ''Le uniche risorse disponibili per il sistema incentivi alle imprese, peraltro costituito esclusivamente da interventi nazionali ordinari assunti in gestione dalla Regione con il decentramento amministrativo - afferma la Cna - e' stato completamente sospeso dall' inizio dell' anno con la conseguenza di aver lasciato qualche migliaio di imprese allo sbando e senza certezze. L'unico, peraltro discutibile, strumento innovativo e' stato il Contratto di investimento sulle cui finalita' ci sarebbe tanto da discutere''. La Cna si chiede quindi ''quali risposte il Governo regionale potra' fornire a quelle imprese che si sono viste defraudate di un proprio sacrosanto diritto; con quali risorse si sosterra' la crescita e si soddisferanno le aspettative di queste imprese se tutti gli strumenti finanziari a disposizione sono serviti a ripianare debiti degli enti sub regionali o foraggiare consulenze ed indennita' e con quali risorse si sosterra' compiutamente la ricerca e l'innovazione per sostenere lo sviluppo del 'made in Calabria'''.

Soddisfazione di Caligiuri (UPA) sulla legge sui ditretti agroalimentari

07/10 Dopo l'approvazione, da parte del Consiglio Regionale della legge sui distretti agro-alimentari e l'istituzione di quello della Sibaritide il presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori di Cosenza, Renzo Caligiuri, che aveva esortato i consiglieri regionali a superare divisioni e campanilismi , ha manifestato viva soddisfazione e dato merito alla massima assemblea calabrese. E' una vittoria del mondo agricolo - afferma Caligiuri - che con caparbieta' ha rincorso questo traguardo, che apre nuove possibilita' di sviluppo all'intero territorio della Sibaritide. Dopo due anni di duro lavoro, che ci hanno visti protagonisti nella raccolta delle firme, viene dato il giusto riconoscimento ad un territorio che esprime la punta di eccellenza dell'agricoltura calabrese. Con l'approvazione del Distretto della Sibaritide si potranno finalmente valorizzare, sostenere e promuovere lo sviluppo dei sistemi produttivi locali. Finalmente si potranno correlare i prodotti di qualita' al territorio di appartenenza. Ora tocca agli imprenditori dar luogo alla seconda fase relativa alla costituzione della societa' di distretto e del Comitato di Distretto per dare piena operativita' e contenuti alla legge. In questa direzione sara' orientato l'impegno delle Confagricoltura di Cosenza gia' dalla prossima settimana.La soddisfazione e' ancora maggiore dopo il risultato conseguito dal cedro, il nobile agrume che da troppi anni attendeva una legge di tutela''.

Seminario del CSV sul volontariato il 9 ottobre a Corigliano

07/10 L’Associazione Volontà Solidale - Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Cosenza ha promosso insieme all’Amministrazione comunale di Corigliano Calabro, per sabato prossimo, 9 ottobre alle ore 17, in Via Provinciale, presso il Centro Salesiano di Corigliano Scalo, una tavola rotonda su: “Fare Volontariato nei nostri paesi. Servizi ed idee per promuoverlo. Un confronto fra esperienze locali e Centro Servizi Volontariato”. L’incontro si presenta come un laboratorio di riflessione per promuovere cittadinanza attiva. I Centri di Servizio per il Volontariato sono organismi previsti dalla Legge Quadro sul Volontariato (art. 15 della legge 11 agosto 1991 n. 266), presenti ormai su tutto il territorio nazionale dagli anni 1997-98. I centri calabresi sono stati invece istituiti nel 2003 e sono stati resi operativi nell’anno in corso, sono 5 e operano a livello provinciale. Essi sono essenzialmente uno strumento di sostegno, promozione e valorizzazione del volontariato.
Il primo incontro di promozione del CSV di Cosenza a Corigliano, sarà un modo per incontrare le associazioni di volontariato presenti sul territorio, confrontarsi e riflettere con loro sul modo di fare volontariato e anche presentare le attività e i servizi del Centro. Interverranno il sindaco di Corigliano Calabro, Giovanni Battista Genova e l’assessore alle politiche sociali del comune, Sonia Azzaro. Previsti inoltre gli interventi di Anna Maria Bevilacqua Odoardi, Presidente del CSV di Cosenza, Francesco Cosentini Coordinatore regionale CSV, Walter Amato, Presidente del CSV di Catanzaro e Gianni Malgeri, Direttore del CSV di Cosenza.

Bomba contro il Sindaco di Reggio, Scopelliti. Trovato un ordigno che sarebbe dovuto esplodere questa mattina. Assegnata una scorta. Solidarietà da tutte le istituzioni.

07/10 Un ordigno e' stato trovato nella tarda serata di ieri nel comune di Reggio Calabria. L' ordigno non poteva esplodere in quanto il tritolo non era collegato al detonatore. Il tritolo era stato collocato in un bagno nell' ala del palazzo dove si riuniscono le commissioni consiliari e sarebbe stato scoperto dopo una segnalazione anonima.Fonti investigative hanno confermato che l'esplosivo, del tipo tritolo, rinvenuto nella tarda serata di ieri in uno dei bagni del piano terra di Palazzo San Giorgio, sede del Comune reggino, non poteva esplodere per mancanza di inneschi. ''Il tritolo - ha affermato un investigatore - esplode soltanto per 'simpatia', cioe' se innescato dall'esplosione del detonatore''. I tre panetti di esplosivo rinvenuti, circa seicento grammi, erano tenuti insieme da un nastro adesivo di colore nero, a cui era stata fissata la mascherina di un telefono cellulare. L'ordigno e' stato abilmente occultato nella parte posteriore del water, una posizione difficile da notare per chiunque entrasse nel bagno.
E' stata una segnalazione del Sismi, secondo quanto si e' appreso, a indicare nei dettagli il progetto di attentato nei confronti del sindaco di Reggio Calabria Scopelliti. Un attentato che doveva essere attuato stamane tra le 10 e le 10,30. Ed e' proprio in seguito alla segnalazione urgente del servizio d'intelligence, che e' stata diramata nei giorni scorsi ed ha dato il via alle indagini coordinate dal magistrato Nicola Gratteri, che e' stata attivata immediatamente la scorta al sindaco. Il Sismi, nella segnalazione, specificava inoltre tempi e modalita' dell'attentato: il tritolo nascosto dietro il water del bagno dell'ufficio comunale doveva esplodere tra le 10 e le 10,30 di questa mattina. Proprio per questo probabilmente, secondo ambienti investigativi, l'esplosivo non era stato ancora innescato al momento del suo ritrovamento. L'intenzione sarebbe stata infatti quella di rendere l'ordigno attivo nelle prime ore
della mattina.
Per il Questore di Reggio, Vincenzo Speranza, si tratta di ''Un chiaro gesto dimostrativo''. Il locale in cui era stato collocato l' esplosivo, anche se utilizzato dai dipendenti dell' ufficio anagrafe e dell' archivio, era comunque accessibile al pubblico. Secondo gli investigatori, obiettivo dell' intimidazione e' il sindaco, Giuseppe Scopelliti, il quale e' stato sentito dalla polizia riferendo di non sapersi spiegare, comunque, i motivi dell' intimidazione. A detta della polizia l' origine dell' intimidazione sarebbe da ricercare negli ambienti della criminalita' organizzata e negli interessi che ruotano attorno all' attivita' del Comune.
I servizi segreti avevano gia' segnalato da qualche giorno che il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, era nel mirino della criminalita' organizzata, tanto che ieri pomeriggio il Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica aveva deciso di assegnare a Scopelliti una scorta. La scorta a Scopelliti e' stata attivata gia' da stamattina e sara' attuata di giorno e di notte, con una presidio sotto la sua abitazione. Sull' origine dell' intimidazione gli investigatori stanno seguendo la pista mafiosa. Sarebbe stata rilevata, infatti, un' attenzione delle cosche sugli appalti del Comune e sui finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche. ''Ci sono molti soldi da spendere - ha commentato un investigatore - legati soprattutto alle opere previste dal Decreto Reggio. E' chiaro che in questo senso le cosche siano interessate a trarre un beneficio dal flusso di denaro in arrivo a Reggio Calabria''.
Il Sindaco di Reggio subito interpellato ha dichiarato ''Sono turbato e sorpreso, perche' si tratta di un fatto che non mi aspettavo''. ''La mia condotta e quella dell' intera Amministrazione - ha aggiunto Scopelliti - e' stata sempre improntata alla trasparenza e alla linearita' e mai avrei potuto pensare di essere nel mirino di qualcuno. Non ci sono fatti specifici che mi consentano d' individuare l' origine di questo episodio. Penso che una spiegazione possa essere data dall' atteggiamento lineare e di assoluto distacco dell' attivita' e delle decisioni dell' Amministrazione comunale nei confronti degli ambienti criminali che potrebbero tentare di influenzarci e con i quali non c' e' alcun 'dialogo'. E' chiaro che questo tipo di atteggiamento puo' dare fastidio a qualcuno e ci si puo' aspettare di tutto''.
Appena saputa la notizia, tante le reazioni di solidarietà che si sono levate in favore del primo cittadino di palazzo San Giorgio. Dal Presidente Casini al vicepremier Fini, Dai Ministri Alemanno e Gasparri al Governatore Chiaravalloti. Al Governatore del Lazio Storace. Dal Presidente della Provincia di Catanzaro Storace al Sindaco di Cosenza Catizone. Dai coordinatori Regionali Piattelli (FI), Rositani (AN), Bruno (Margherita) al consigliere regionale Fava al deputato Marco Minniti. Dal viceministro Santelli al presidente del CNEL La rizza. Dal consigliere di DL Meduri al Presidente dell’ANCI Dominici e ancora l’On. La Russa,il Sen. Gentile, il Sindaco Veltroni, il Sindaco Abramo Insomma un coro di solidarietà senza distinguo politico che si è strinto attorno alla figura del Sindaco Scopelliti colpito da profondamente dai tanti messaggi ricevuti. ''L' enorme solidarieta' e la partecipazione che mi sono state riservate mi hanno colpito profondamente''. Ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, ''Mi fa piacere - ha aggiunto Scopelliti - che mi abbiano dimostrato tanta vicinanza i vertici dello Stato, tra cui il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, ed il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, e tanti sindaci come Walter Vetroni e lo stesso presidente dell' Anci, Leonardo Domenici. Una solidarieta' affettuosa e sincera che mi fa comprendere anche i disagi che comporta il governo degli enti locali. Da tutti viene chiaramente un segnale molto forte ed una sollecitazione ad andare avanti per sconfiggere le forze ed i poteri occulti che ostacolano il percorso civile e democratico di cui noi siamo portatori''.
E poi il Sindaco ha aggiunto"E' un attacco al progetto politico della Giunta comunale, non ad un atto o ad un provvedimento specifico". "In questi anni – dice - la mia Giunta ha avviato molte iniziative, a favore in particolare dei giovani, nell'intento di creare occupazione. Abbiamo avviato progetti in grado di occupare centinaia di ragazzi. Questa puo' essere la chiave di lettura. Questo modo nuovo di gestire la citta' - dice Scopelliti - evidentemente a qualcuno non va bene". Ed in ordine ad una possibile attenzione della 'ndrangheta per i lavori pubblici gestiti dal comune, il primo cittadino osserva: "In questi giorni stiamo per consegnare i lavori del nuovo palazzo di Giustizia. Un appalto consistente, affidato gia' da tempo. Non riesco a spiegarmi chi possa avere interesse ad esercitare pressioni in questa fase, quando l'appalto e' gia' espletato". Il giovane sindaco di Reggio si dice comunque tranquillo: "Sono sereno e lo sono anche gli assessori della mia giunta. Nessuno di noi ha subito pressioni di nessun tipo. La criminalita' non e' neanche degna di essere nostra interlocutrice. Non c'e' mai stato dialogo con i criminali ne' ci sara' mai. Forse la spiegazione di quanto sta accadendo e' questa".
Intanto la Conferenza dei capigruppo al Comune di Reggio Calabria, riunitasi questo pomeriggio, ha deciso, su proposta del presidente Aurelio Chizzoniti, la convocazione straordinaria di un civico consesso per discutere del gravissimo atto intimidatorio compiuto ai danni dell' Istituzione cittadina. La data del Consiglio comunale straordinario e' stata fissata per lunedi' prossimo, 11 ottobre, alle ore 11,30. Reazioni e solidarietà.

Montezemolo incontra gli industriali a Reggio. "Passare dalle parole al fare"

06/10 Gli industriali della Calabria affidano le loro speranze all' autorevolezza del presidente Luca Cordero di Montezemolo. Com' era inevitabile, i temi della sicurezza, soprattutto, sono stati al centro degli interventi di Filippo Callipo e Pasquale Mauro, rispettivamente, presidenti regionale e provinciale di Reggio Calabria degli Industriali. Quello rivolto dagli industriali calabresi a Luca Cordero di Montezemolo e' stato un vero e proprio ''grido di dolore'', una richiesta di aiuto a farsi rappresentante con il Governo centrale delle istanze e delle esigenze del Mezzogiorno.
''La Calabria deve fare i conti con tantissime problematiche economiche e sociali nell' ambito di un Mezzogiorno che registra forti aree di depressione. Il Presidente di Confindustria, che e' un avvocato, si impegni per essere il suo difensore''. Ha detto il presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo, nel suo intervento. ''L' ultima visita di un Presidente di Confindustria a Reggio Calabria - ha aggiunto Callipo - risale a trent' anni fa. Ci auguriamo di non dovere aspettare altrettanto tempo prima di riavere il massimo rappresentante degli industriali italiani in questa zona. Abbiamo bisogno - ha detto Callipo rivolto a Montezemolo - del suo sostegno e di una sua presenza piu' assidua in Calabria. La nostra regione e' il Sud del Sud. Cio' che le chiediamo e' di rappresentare le sue istanze e le sue esigenze in sede governativa''.
Particolarmente forte e' stato il messaggio rivolto a Montezemolo dal presidente degli Industriali reggini, Pasquale Mauro. ''Questa visita - ha detto Mauro - esprime il segnale di un suo impegno diretto, incisivo e solidale nei nostri confronti e nei confronti di tutti gli imprenditori meridionali. Il Mezzogiorno e la Calabria - ha continuato Mauro - sono una opportunita' di crescita per l' intero Paese, a patto che si dia una forte accelerazione sul fronte delle infrastrutture strategiche, la logistica, la valorizzazione dei beni culturali, la ricerca''. Sui temi della sicurezza, Mauro ha affermato che ''questo problema in questa regione e' diventato allarmante. Si fanno continue riunioni, convegni, ma da venti anni a questa parte nulla cambia. La mafia, invece - ha concluso Pasquale Mauro - va combattuta con uno schieramento molto largo di forze politiche, direi dall' insieme dei parlamentari meridionali, affinche' lo Stato vigili efficacemente sulla sicurezza, fattore primario di crescita civile ed economica''.
Poi è iniziato l’intervento del Presidente Montezemolo che ha risposto ai numerosi nodi posti nella discussione e dalla tribuna della riunione con gli industriali di Reggio Calabria, Luca Cordero di Montezemolo ha ribadito che l'Italia deve investire di più in ricerca e innovazione. "Oggi abbiamo Paesi, addirittura continenti concorrenti, come la Cina e l'Estremo Oriente - ha spiegato il presidente di Confindustria -. L'Europa è diventata vecchia, si è seduta. Il rischio del nostro Paese è quello di essersi imborghesito senza aver generato una classe dirigente. Qui, allora - ha detto Montezemolo - entra in gioco il ruolo dell'università, di cui l'industria ha bisogno per crescere. Secondo me, quindi è meglio avere qualche facoltà in meno in giro per l'Italia e qualche centro di eccellenza in più, perchè se è vero che i soldi sono pochi, allora dobbiamo cercare di spenderli meglio". Perciò, Montezemolo ha ribadito l'invito al governo di non tagliare i fondi in ricerca, innovazione "e in tutto quello che riguarda il nostro domani".
''Per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e' finito il tempo delle parole, ma e' arrivato quello del fare e dell' agire concretamente'' Il Presidente di confindustria si e' impegnato a venire in Calabria ''almeno una volta l' anno per verificare i risultati concreti del lavoro degli imprenditori e le condizioni della loro attivita'. Confindustria sara' sempre e comunque a fianco degli imprenditori calabresi e meridionali. Il Sud e' una frontiera del Paese e dell' Europa e per favorire il suo sviluppo occorre individuare pochi obiettivi ma chiari e qualificanti prefiggendosi di raggiungerli''. Il Presidente di Confindustria ha poi indicato nelle infrastrutture e nel potenziamento della logistica ''le premesse indispensabili per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. Occorre sviluppare quelle che sono due risorse fondamentali del Mezzogiorno, i beni culturali e il turismo, che al momento non sono adeguatamente valorizzati.
- Ha puntualizzato che le riforme ben fatte sono da salvare. - "Non vogliamo un nuovo governo che faccia tutto il contrario del precedente". Montezemolo ha affermato che "è assurdo che ad ogni cambio di governo si azzerino le riforme fatte da quello precedente. Bisogna, invece, ripartire dalle riforme buone che sono state fatte, come quelle della scuola e del diritto societario".
- Ha invitato le organizzazioni sindacali "a smettere di parlare del passato e guardare avanti. Abbiamo bisogno di individuare obiettivi comuni - ha premesso – Dobbiamo parlare del cuneo fiscale, cioè di quanto il lavoratore costa all'azienda e quanto si mette in tasca; di modernizzazione delle relazioni industriali; di ricerca e innovazione. Ma – ha proseguito Montezemolo - appena ci siamo seduti a un tavolo si è aperto un dibattito sugli accordi presi con il governo nel '93 quando io - ha ironizzato - ero appena nato".
- Ha precisato che le banche del sud devono essere partner d’impresa - ''Le banche nel Sud non possono limitarsi a svolgere un ruolo di raccolta del denaro, ma devono contribuire allo sviluppo del territorio diventando partner delle imprese''. ''Nel Mezzogiorno - ha aggiunto Montezemolo - abbiamo bisogno di banche che devono garantire un sostegno finanziario anche a chi i soldi non ce l' ha ma vuole avviare attivita' imprenditoriali fondate sul coraggio e sull' innovazione. Servono, dunque, banche partner che si assumano i rischi di questo ruolo in un rapporto di trasparenza con il mondo dell' impresa''.
- Ha affermato che nel sud la sicurezza è priorità nelle priorità - ''La sicurezza, nel Sud, e' la priorita' delle priorita', un problema che se non risolto preclude qualsiasi possibilita' di sviluppo''. ''Il problema della sicurezza e la necessita' di risolverlo - ha aggiunto il Presidente di Confindustria - richiama alle sue responsabilita' lo Stato. Si tratta di un problema che si aggrava sempre piu' e che pone gli imprenditori meridionali in una condizione di inferiorita' rispetto ai loro colleghi che operano in altre regioni e che non devono fare i conti con questa problematica. Quello che viene dal Sud, in questo senso, e' un vero e proprio grido di dolore, una questione che attraversa trasversalmente l' intero Mezzogiorno''.
- Ha definito la A/3 una mulattiera - ''L' autostrada Salerno-Reggio Calabria e' sempre piu' una mulattiera e la situazione non si modifica con il cambi dei vari governi''. Ha detto il presidente di Confindustria,. ''Quello che non si capisce - ha aggiunto Montezemolo - e' l' importanza strategica di questa arteria, collegamento dell' intero continente europeo con il sud Italia''. Un problema che si inserisce nella piu' vasta carenza infrastrutturale che affligge il Mezzogiorno''.
- Ha chiarito che Confindustria non fa politica.- ''Confindustria non fa politica ed e' equidistante ed autonoma da tutti i partiti''. ''Sul federalismo - ha aggiunto il Presidente di Confindustria - ho solo espresso dei dubbi e non per questo mi possono essere attribuite etichettature politiche. Cio' che serve e' un Paese che faccia squadra scegliendo pochi obiettivi ma buoni e sforzandosi al massimo per raggiungerli''. ''Oggi Confindustria vuole essere autonoma, ma dialogante con la politica, esprimendo la sua autorevolezza soprattutto attraverso i suoi progetti e le sue idee''. ''Dobbiamo essere portatori degli interessi del mondo delle imprese, ma anche di quelli generali del Paese''

Ministro Alemanno “L’IGP alla patata della Sila aprirà un nuovo mercato”

06/10 ''La patata silana e' un prodotto a forte caratterizzazione territoriale e il riconoscimento I.G.P. dato dall' Unione europea avra' l' effetto di indirizzare i consumatori verso alimenti tipici e legati fortemente ai territori di provenienza''. E' quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, a margine di un convegno sulle patate silane dal titolo ''I.G.P. Patata della Sila - Il territorio come occasione di sviluppo''. Durante l' incontro, cui hanno partecipato Pietro Tarasi, Presidente del Consorzio produttori patate altipiano Silano, Fortunato Peron, responsabile Mipaf del Green Corridor, M. Mainolfi, Dirigente Mipaf del Fitopatolgico, Giovanni Dima, assessore all' Agricoltura della Regione Calabria, e' stata rimarcata l' importanza del mercato dei semi, strettamente legato alla realta' regionale, alla luce della vocazione e tradizione della Sila. Proprio le peculiarita' di questa regione hanno permesso la nascita di una patata di alta qualita' con forti connotazioni organolettiche, caratteristiche date dall'essere l'unico prodotto di alta montagna coltivato nel centro del Mediterraneo. ''Per i produttori silani - ha concluso Alemanno - si aprira' ora un nuovo mercato sia nazionale che estero tenendo ben presenti gli spazi aperti grazie alla politica del Green Corridor verso i Paesi della riva Sud''.

Si sente male in aereo e muore durante l’atterragio, imprevisto, a Lamezia

06/10 Stava rientrando da Zanzibar, ma si sente male e l'aereo viene dirottato sullo scalo aeroportuale di Lamezia Terme. Protagonista un uomo di 48 anni di Roma, B. M., il quale sui cieli di Reggio Calabria ha incominciato ad avvertire dei malori. L'episodio e' stato segnalato all'equipaggio che ha immediatamente chiesto l'autorizzazione ad atterrare sulla pista dell'aeroporto di Lamezia. Purtroppo B. M., nel frattempo e' deceduto,forse per un infarto. Immediati i soccorsi prestati e predisposti dalla Polaria del commissariato di Lamezia, pero' purtroppo, per B. M.che viaggiava insieme alla moglie non c'e' stato niente da fare.

Viceministro Martinat sui pedaggi della Finanziaria: “Nessuna svendita dei gioielli di famiglia”

06/10 Nessuna svendita dei gioielli di famiglia. Il viceministro Ugo Martinat (An), pone alcuni distinguo riguardo all'operazione-pedaggi contenuta in Finanziaria. Inoltre, deve essere il ministero delle Infrastrutture, e non altri, a decidere quali sono le arterie da Vendere ''L'operazione di 'pedaggiamento ombra' e' esclusivamente finalizzata a fare cassa al fine di reperire 3 miliardi di uro, e non prevede alcun aggravio economico in capo agli automobilisti. E' bene chiarire tuttavia - afferma Martinat - che il numero e la tipologia delle strade interessate a questa operazione non possono corrispondere sicuramente alle anticipazioni giornalistiche. Infatti solo il valore ad esempio dell'Asti-Cuneo, della Salerno-Reggio Calabria e del Gra di Roma, complessivamente, e' ben superiore ai 3 miliardi di euro''. ''Inoltre - puntualizza Martinat - e' opportuno che sia il Ministero delle Infrastrutture, competente per materia, e non altri, a indicare le tratte stradali che dovranno essere eventualmente cedute per fare cassa''. ''Non abbiamo certo intenzione - conclude il viceministro di svendere il patrimonio delle strade dello Stato, i gioielli di famiglia, finora costati molto piu' di 3 miliardi e sui quali il Governo si e' impegnato con un programma di forti investimenti''.

Ministro Lunardi “La ss106 assoluta priorità del governo”

06/10 L' adeguamento della strada statale 106 ionica rappresenta per il Governo ''un' assoluta priorita' nell' infrastrutturazione del Mezzogiorno''. A sostenerlo e' stato oggi il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, rispondendo ad una interrogazione di Dorina Bianchi, dell' Udc. ''I finanziamenti disponibili per i lavori di adeguamento della strada statale 106 - ha sostenuto Lunardi - ammontano complessivamente a 1.579 milioni di euro cosi' ripartiti: per il lotto 8 di Scanzano, di 12 km, 70,5 mln; per il lotto 9 di Pisticci, di 8 km, 72,5 mln; per il megalotto 1 di Locri-Gioiosa, di 17 km, 450 mln; per il megalotto 2 Squillace-Simeri, di 23 km, 740 mln; per le varianti di Palizzi, di 5 km, 134 mln; per la variante di Marina di Gioiosa Ionica, di 4 km, 100 mln; per il completamento del tratto Monte Giordano 12 mln. I lotti 8 e 9 sono stati recentemente appaltati ed i relativi lavori sono stati consegnati. L' Anas - ha aggiunto Lunardi - ne prevede l' ultimazione entro la primavera del 2007. Sono attualmente in fase di gare i megalotti 1 e 2 nonche' la variante di Palizzi, con previsione di aggiudicazione nel 2005 ed ultimazione dei lavori entro il 2008. Sono invece di prossima pubblicazione i due lotti di marina di Gioiosa e di Monte Giordano''. ''Il completamento dell' ammodernamento della statale - ha proseguito il ministro - richiede per i successivi megalotti in ulteriore investimento da reperire, pari a 9.000 mln di euro. Sono pertanto in corso le progettazioni preliminari dei restanti 357 chilometri da ammodernare attraverso lotti e megalotti. Tra di essi vi e' il megalotto 8 di Rossano ed il megalotto 9 di Crotone, che comprendono il tratto Sibari-Criotone per un importo stimato di 2.850.000 euro''. ''Il Governo - ha concluso Lunardi - conferma che l' adeguamento della strada statale ionica rappresenta un' assoluta priorita' nell' infrastrutturazione del Mezzogiorno e gia' nella fase di elaborazione del primo programma delle infrastrutture strategiche della legge obiettivo. Infatti abbiamo ritenuto la statale ionica l' asse fondamentale che rappresenta il naturale prolungamento del corridoio 8 che, in modo trasversale, collega l' intero territorio meridionale, consentendo anche l' interazione tra il Mezzogiorno ed il corridoio Berlino-Palermo''.

Sottoscritte dalla Regione le convenzioni con le Province per la gestione dei Siti Natura 2000

06/10 Sono state sottoscritte stamani, alla presenza dell' assessore regionale all' Ambiente, Domenico Antonio Basile, e del direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Mazzitello, le convenzioni della durata di un anno con le quattro Amministrazioni provinciali e, per il Crotonese, con la Riserva marina protetta di Capo Rizzuto relative alla redazione del Piano di gestione dei Siti Natura 2000, per la quale la Regione concede un finanziamento pari a centomila euro per ciascun Ente. Si tratta, e' scritto in un comunicato dell' Assessorato, di ''un significativo passo avanti verso la completa realizzazione di quanto previsto dal Pis Rete Ecologica Regionale, uno dei fiori all' occhiello che la Regione Calabria puo' vantare nell' attuazione del POR 2000-2006''. Il finanziamento e' mirato alle attivita' di programmazione e di progettazione. Altra iniziativa avviata dall' assessorato regionale all' Ambiente, sempre in attuazione del Pis Rete Ecologica Regionale, e' la convenzione con otto Amministrazioni comunali ammesse a finanziamento per l' individuazione, conservazione e valorizzazione culturale e turistica delle localita' di maggiore interesse geologico (Geositi e Geoparchi). Delle otto amministrazioni comunali, quattro sono in provincia di Reggio Calabria (Mammola, Melito Porto Salvo, Cimina' e Canolo) due in provincia di Cosenza (Mendicino e Tortora), una in provincia di Crotone (Castelsilano) ed una in provincia di Vibo Valentia (Zungri). L' importo totale del finanziamento e di quasi 599 mila euro. Soddisfatto l' assessore Basile, secondo il quale ''con le convenzioni odierne si continua a dare piena attuazione a quel nostro progetto che mira a favorire una presa di coscienza, tra la gente e tra gli amministratori, che guarda ad uno sviluppo sostenibile che realizzi il progetto che vede l' uomo al centro di un processo di crescita che ha nell' ambiente, e nelle azioni impostate alla sua tutela e valorizzazione, lo sbocco naturale''. ''L' auspicio - ha concluso Basile - e' che, anche attraverso le iniziative che da oggi verranno avviate, tradizione e modernita' diventino le insostituibili coordinate culturali attraverso le quali indirizzare la politica ambientale sul territorio calabrese per poter coniugare la tutela del patrimonio con la modernizzazione e la fruibilita'''.

Recepite dalla Regione le proposte del piano di sostegno alle politiche di pari opportunità (Misura 3.13 Por Calabria)

06/09 Il Dipartimento Formazione professionale della Regione Calabria ha formalizzato il pieno recepimento delle proposte elaborate nella bozza del piano del Comitato di pilotaggio per la Misura 3.13 del P.O.R. Calabria sulle Pari Opportunita'. E' quanto emerso oggi nel corso di una riunione svoltasi nella sede dell' assessorato e alla quale hanno preso parte i componenti del Comitato presieduto dall' assessore alla Formazione professionale, Pietro Aiello. L' adesione globale alla proposte formulate dal Comitato, e' scritto in un comunicato, comporta un impegno straordinario del Dipartimento Formazione professionale, in qualita' di responsabile dell' attuazione della Misura 3.13, per garantire l' avvio di un processo di sostegno alle politiche di pari opportunita' nell'ambito dei piani cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo. Le somme individuate complessivamente a tal fine nello schema di programmazione operativa ed esecutiva sono pari a circa 1,5 milioni di euro. Gli interventi attuativi di competenza del Dipartimento riguardano attivita' di studio e di ricerca, attivita' di comunicazione, attivita' di supporto per la governance del sistema, emissione di vouchers formativi, formazione per la Pubblica Amministrazione sulle politiche dei servizi, attivita' di orientamento presso i centri per l'impiego. La consigliera regionale di parita', Marisa Faga', ha espresso ''vivo compiacimento da parte del Comitato di pilotaggio nei confronti dell' assessore Aiello per aver accolto integralmente le proposte formulate dal Comitato in ordine alle azioni di sistema che riguardano le donne e il mercato del lavoro. Per ciascuna attivita' - ha aggiunto Faga' - e' stato previsto un congruo finanziamento, che dimostra grande attenzione al principio di mainstreaming, in altri settori ancora vistosamente disatteso''. Maria Rita Acciardi, presidente della Commissione regionale Pari opportunita', ha sottolineato come ''questi interventi segnano il punto di partenza per la strutturazione di un piano di azioni positive sulle pari opportunita'''.

Comune di Rossano: Nessuna volontà ostativa, riunione per il contratto fissata per il 12

06/10 ''Il Comune di Rossano ha sempre tenuto alle relazioni sindacali ed allo sviluppo di politiche gratificanti per il personale. Spiace dover ribadire concetti noti, ma e' necessario sviluppare alcune precisazioni per evitare che atteggiamenti tendenti alla conflittualita' mistifichino la verita'. . La decisione della CGIL di rivolgersi al Prefetto di Cosenza per chiedere una convocazione delle parti, assume il sapore di una forzatura delle relazioni sindacali, considerato che Martedi' 5 Ottobre (cioe' ieri) il Dirigente del Settore Affari Generali ha firmato la lettera di convocazione della Delegazione Trattante per martedi' 12 ottobre, alle ore 16. Cio' e' quanto riportato in un comunicato, evidentemente ispirato dal Sindaco, Orazio Longo. Del resto che il Comune avrebbe convocato le parti era cosa nota, considerato che di cio' si fa esplicitamente cenno nel verbale sottoscritto dai sindacati in una precedete riunione, tenutasi in data 8 Settembre 2004. Basterebbe cio' a dimostrare - continaua la nota - che non esiste alcuna volonta' ostativa, cosi' come non si ha notizia di uno stato di agitazione dei dipendenti, di cui si parla con enfasi immotivata. Il Comune di Rossano, in questi ultimi 11 anni, ha rappresentato un punto di riferimento nelle relazioni sindacali e, anche grazie all'armonia che si e' creata, ai dipendenti sono stati riconosciuti tutti i diritti derivanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro. I benefici non sono stati soltanto di natura economica e lo sviluppo delle carriere, attraverso gli istituti dei concorsi interni riservati, ha interessato tutte le categorie. Dunque, se non si ha la memoria corta e non si vuole dareluogo ad atteggiamenti strumentali - si sottolinea nel comunicato - occorre riconoscere al Comune di Rossano, come per altro fa la maggioranza dei lavoratori, coerenza e correttezza. Certo, e' stato piu' volte ribadito che l'impostazione per la gestione delle risorse, riservate al personale dipendente, dovra' basarsi su concetti legati alla produttivita', alla qualita' della prestazione e meritocrazia per evitare erogazioni a pioggia che andrebbero a discriminare quanti rispondono ai criteri sopra menzionati. Su questo terreno, nel ribadire la piena e totale volonta' di proseguire nel solco tracciato, non verranno lesinati sforzi e risorse, a condizione che vengano mantenuti rapportibilaterali corretti.

Soddisfazione del Presidente Oliverio per l’approvazione del distretto agrolimentare di Sibari

06/10 ''Non posso che esprimere soddisfazione per l' approvazione da parte del Consiglio regionale della legge di iniziativa popolare che istituisce il distretto agro-alimentare di qualita' della Piana di Sibari''. E' quanto ha affermato, in una dichiarazione, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. ''Anche se con ritardo - ha proseguito Oliverio - l' approvazione di questa importante legge che recepisce la proposta sottoscritta da migliaia di agricoltori della Piana di Sibari ed un punto qualificante del nostro programma, costituisce un validissimo strumento innovativo ed una chiara scelta di valorizzazione delle vocazioni e delle potenzialita' agro-alimentari della Piana. Altrettanto importante e' il modello di gestione del distretto che si prefigura nella legge attraverso la costituzione delle societa' di distretto che vedra' coinvolte centinaia di aziende agricole e le istituzioni locali. Con questa scelta si creano i presupposti per un chiaro indirizzo programmatico e per una netta opzione di sviluppo in una realta' importante come la Piana di Sibari, dove bisogna esaltare le vocazioni agro-alimentari, turistiche e del patrimonio storico e culturale chiudendo definitivamente con una impostazione che nell'equivoco tentava di far convivere tutto ed il contrario di tutto''. ''E' chiaro - ha concluso Oliverio - che la costituzione del distretto agro-alimentare fa anche piazza pulita delle tentazioni di proporre l'uso del carbone per la centrale di Rossano o di altre fonti inquinanti od investimenti per impianti in contraddizione con la scelta chiara assunta dal Consiglio regionale della Calabria. Come Provincia daremo tutto il nostro apporto per dare corpo al processo di costituzione del Distretto della Piana''.

Naccarato “Di enorme valore l’impegno del Presidente Montezemolo per il mezzogiorno”

06/10 ''L' impegno prioritario a favore del Mezzogiorno e del rilancio della Questione Meridionale come grande questione nazionale ed europea, come opportunita' reale e concreta, che il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, sta portando avanti con tenacia e determinazione in questi primi mesi del suo mandato, mi sembra davvero di enorme valore e di ancor piu' grande significato politico''. A sostenerlo e' stato il presidente della Commissione riforme del Consiglio regionale, Paolo Naccarato. ''E' con questo sincero apprezzamento - ha aggiunto Naccarato - che voglio associarmi anch' io 'al benvenuto in Calabria' per Montezemolo, uomo concreto, di successo, ma soprattutto un grande innovatore. Fa certamente effetto il fatto che un 'nordico' come lui rilanci la mai risolta Questione Meridionale schierandosi decisamente a favore del riscatto e del rilancio del Mezzogiorno contro le tante, troppe inconcludenti inefficienze che hanno ostacolato fin qui fattori di sviluppo significativi. Gia' di per se' l' insistenza che deve sfociare in tenacia con la quale Montezemolo sottolinea il tema Sud, puo' produrre risultati positivi per di piu' con la forza di ''insospettabile'' rispetto a difese di clientele o politiche assistenzialistiche che sono alla base di tante cattive abitudini che hanno pesato e pesano come macigni sulle possibilita' di riscatto della nostra Regione. Senza naturalmente dimenticare che il cuore del problema del nuovo meridionalismo e' rappresentato ancora dal ruolo che deve svolgere il sistema bancario fin qui assolutamente insufficiente se non inconcludente''. ''La Confindustria - ha concluso Naccarato - che ha certo potenziali possibilita' di spostare investitori in particolare verso la Calabria, ma piu' in generale verso il Mezzogiorno, puo' portare anche con il suo impulso alla creazione di fatto di una macro regione del Sud, una nuova 'Baviera del sud dell' Europa', se ci sara' una effettiva realizzazione di fatti concreti per determinare una forte svolta in termini di crescita economica. Questa sua visita in Calabria che inizia oggi puo' e deve essere quindi foriera di novita' significative''.

Giovanardi al question time “Altissima l’attenzione di Stato e Governo sui problemi della criminalità in Calabria”

06/10 "L'attenzione dello Stato e del Governo sui problemi della criminalita' organizzata in Calabria e' altissimo, lo dimostrano i risultati ottenuti da piano che ha predisposto l'intensificazione dei controlli su tutto il territorio con centinaia di arresti a Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria ". E' la risposta del Ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi all'interrogazione sollevata nel corso del Question Time dal deputato della Margherita Loiero. "Questo dimostra che l'incontro, su incarico del Ministro Pisanu, del vice capo di polizia con i responsabili della Calabria ha dato dei risultati molto positivi, sulla base del piano che ha previsto l'impiego di unita' specialistiche delle forze di polizia tramite il coordinamento dei prefetti e l'introduzione come la video sorveglianza di aree sensibili". "Entro la fine dell'anno - prosegue il Ministro - e' prevista la realizzazione di attivita' investigative volte all'adozione di misure patrimoniali di prevenzione antimafia e di messa a punto, di intesa con il Commissario di coordinamento delle iniziative antiestorsione per lo snellimento delle procedure di accesso ai fondi. Saranno avviati anche i progetti tecnologici, coordinati con gli enti locali, per l'elevamento degli standard di sicurezza da finanziare anche con i fondi europei del programma nazionale operativo di sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia." Per rendere fattibili questi progetti - ha concluso Giovanardi - nell'ottica del potenziamento degli uffici della polizia di stato della regione Calabria, e' previsto entro l'anno l'assegnazione di altre 52 unita'da distribuire nelle varie sedi.

Protocollo d’intesa per l’avvio di un centro sperimentale anti-mobbing

06/10 La consigliera regionale di parita', Marisa Faga', ha stipulato un protocollo d' intesa per l' avvio di un Centro sperimentale anti-mobbing, con l'Unita' operativa di medicina del lavoro, diretta da Bernardo Cirillo e con l' Unita' operativa di medicina legale, diretta da Piercarlo Rizzi, dell' Azienda sanitaria 7 di Catanzaro. L' accordo prevede un piano di prevenzione anti-mobbing e di sicurezza ambientale per coloro i quali subiscono quotidianamente discriminazioni, persecuzioni e maltrattamenti sul posto di lavoro. Il Centro, e' scritto in un comunicato, si propone di aiutare tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici che si ritengono vittime, attraverso il servizio di consulenza medico legale teso a supportare le istruttorie di istanze di risarcimento danni, sia in fase stragiudiziale che giudiziale o arbitrale, nonche' l' assistenza socio sanitaria necessaria per il recupero dei soggetti lesi. Marisa Faga' ha ringraziato Rizzi e Cirillo per la loro disponibilita' a collaborare su un terreno, ancora oggi, poco attenzionato dalle Istituzioni. ''Infatti - e' scritto nel comunicato - non esiste una norma nazionale, l' unico dato positivo e' l' esemplificazione di quelle che vengono designate come 'disfunzioni dell' organizzazione del lavoro' o 'situazioni di costrittivita' organizzativa', prevista dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, n. 134/04, che, sostanzialmente, ha ricalcato la circolare Inail, concernente proprio i 'disturbi psichici da costrittivita' organizzativa sul lavoro' del 17 dicembre 2003 n. 71''. In base a tale D.M., il mobbing si puo' estrinsecare nelle seguenti condotte: marginalizzazione dall' attivita' lavorativa, svuotamento delle mansioni, mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattivita' forzata, mancata assegnazione degli strumenti di lavoro, ripetuti trasferimenti ingiustificati;impedimento sistematico e strutturale all' accesso alle notizie;esclusione reiterata del lavoratore rispetto ad iniziative formative, di riqualificazione e aggiornamento professionale;esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo. ''Siamo alla prima esperienza - ha sostenuto Marisa Faga' - di un Centro Regionale Anti-Mobbing, mi auguro che l' Assessore Regionale alla Sanita' valorizzi questa importante iniziativa''. Nell' ambito della discussione la consigliera regionale di parita' ha sottolineato la necessita' che tutte le amministrazioni si dotino di un codice di condotta per la prevenzione delle molestie morali nei luoghi di lavoro e di comune accordo con i Responsabili delle Unita' Operative Aziendali hanno deciso di predisporre una bozza da inviare a tutte le amministrazioni.

Due cacciatori di frodo denunciati per uccellagione a San Giovanni in Fiore

06/10 Due persone sono state denunciate in stato di liberta' dal Corpo forestale dello Stato a San Giovanni in Fiore perche' sorprese a praticare l' uccellagione. Gli agenti del Corpo forestale hanno sorpreso i due cacciatori di frodo in localita' Vetrano mentre catturavano i volatili. I due hanno tentato di fuggire a bordo di un' automobile, ma sono stati inseguiti e bloccati. A bordo della loro vettura sono state trovate due gabbie contenenti 5 cardellini appena catturati ed un' altra gabbia con un cardellino maschio che fungeva da richiamo vivo. Nell' auto i due cacciatori trasportavano inoltre un barattolo contenente colla, utilizzata per la cattura degli uccelli.

Finanziaria, è caos sui pedaggi.Il Ministro Siniscalco: “li paga lo Stato”. I parlamentari, “Allora a che serve?”

05/10 Il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco assicura: sulle tasche degli automobilisti non gravera' nessun nuovo pedaggio, quelli da applicare su 1.500 chilometri di autostrade e strade statali saranno infatti 'pedaggi-ombra' ''pagati dall'Erario alla societa' acquirente in funzione del traffico effettivo'', come ha spiegato una nota del Tesoro. Insomma, l'operazione ''vendita con pedaggi'' prevista in Finanziaria da cui ricavare 3 miliardi di euro, che tante polemiche ha sollevato anche dagli spalti della maggioranza, e' paragonabile a una cartolarizzazione, senza oneri per gli utenti. Cinque le arterie 'papabili' espressamente indicate nella relazione tecnica alla manovra: il Grande raccordo anulare di Roma; la Roma-Fiumicino; la A3 Salerno-Reggio Calabria; la A19 Palermo-Catania; la A29 Palermo-Mazzara del Vallo per totali 869 chilometri di rete viaria. Il pacchetto di strade 'pedaggiabili' sara' ceduto a una societa' controllata ma al di fuori del perimetro della pubblica amministrazione (potrebbe essere Infrastrutture spa). Sara' lo Stato a corrispondere a quest'ultima un canone annuo, calcolato sulla base del numero effettivo di autovetture che vi transiteranno. Il pedaggio-ombra non sarebbe altro, quindi, che un parametro finanziario per determinare il valore degli asset (le strade) che, attualmente in gestione all'Anas, vengono cedute. Per finanziare l'acquisizione Ispa dovra' pero' indebitarsi, presumibilmente con l'emissione di bond. Sara' quindi necessario che il capitale investito offra un rendimento: ecco quindi che arriva il canone-pedaggio versato dallo Stato. Pedaggi-ombra o reali che siano, l' intervento del Tesoro non placa le polemiche. Le opposizioni stigmatizzano la confusione creata dal governo, ma anche dalla stessa maggioranza non si risparmiano critiche. Perplesso il presidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, Pietro Armani (An), che parla di ''norma molto confusa'' che dimostra ''ingenuita' da parte dei ministri tecnici. Si tratterebbe di una partita di giro, ma allora ci dovrebbe essere in Finanziaria una 'partita con gli stanziamenti per il canone annuale. Da una prima verifica non risulta nulla''. Un netto stop arriva dal ministro Gianni Alemanno: ''siamo contrari, non passera'''. ''Forse c'e' stato un malinteso'' ipotizza Alessandro Ce', capogruppo Lega Nord, che bolla l'idea come ''ipotesi sciagurata'' se a carico degli automobilisti che ''gia' stanno ore in fila fin dal primo mattino. Se si vuole una sollevazione popolare...''. Il pedaggio piace invece a Ugo Parolo (Carroccio), ma solo se applicato alle autostrade del Sud sulle quali attualmente si viaggia gratis. Dal ministro Antonio Marzano arriva la proposta di un abbonamento per chi usa di piu' le strade statali: come un abbonamento ferroviario, farebbe risparmiare i pendolari delle quattro ruote. Lodovico Pace di An alza invece un muro per quanto riguarda Roma: ''Il Gra e la Roma-Fiumicino sono strade di servizio, vi sono cresciuti quartieri, ospedali, universita', mi sembra azzardato''. Bocciatura anche dal presidente della Regione Lazio Storace e dal sindaco capitolino Veltroni. Ma dagli spalti delle opposizioni e' fuoco di fila. Rincarano la dose consumatori e sindacati. I primi non vogliono sentire parlare di ''nessun tipo di pedaggio, diretto o indiretto, sarebbe come tornare alle taglie mediovali'' commenta l'Intesa. Secondo Cgil, Cisl e Uil, cosi' si depotenzia la rete stradale, conferendo a Ispa la parte viaria piu' redditizia. ''Una vicenda assurda'' per il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. ''L'utente non e' piu' contento se il pedaggio lo mette il concessionario o lo Stato. Paga e basta'' dice. ''Senza pedaggio la cessione delle statali diventa un mero artificio contabile senza alcun vantaggio per la collettivita''' sintetizza Legambiente. Secondo l'ex ministro economico Vincenzo Visco, finiranno per pagare gli automobilisti: ''si tratta della solita finanza creativa, un imbroglio. Quando Ispa non ce la fara' piu' mettera' il pedaggio a carico degli utenti''. Un pasticcio sempre piu' infernale, sostengono i diessini Franco Raffaldini e Fabrizio Vigni. ''La Lega e Alemanno adesso protestano: ma dove erano quando il consiglio dei ministri ha approvato la Finanziaria ?''.
- Per Molinari (DL) è come una tassa sul macinato - ''Il proposito di inserire il pedaggio sulle strade statali, ed in particolar modo sulle strade e autostrade del Sud, e' una iniziativa assurda, dal momento che la A3 Salerno - Reggio Calabria, e' l' unica infrastruttura viaria che collega le citta' meridionali''. Lo ha detto in una nota il deputato lucano della Margherita Giuseppe Molinari. ''E' una tassa sul macinato assurda per cittadini e imprese - ha aggiunto - in presenza di una autostrada che tale ancora non e', essendo un enorme cantiere, il cui completamento e' previsto oramai per il tardo 2008. E' la conferma dell'antimeridionalismo di questa maggioranza e di questo governo, nella piu' completa continuita' tra Tremonti e Siniscalco. E non sara' certo l' educazione di un ministro a farci cambiare idea sulla sostanza di questa finanziaria, a cui noi ci opporremo duramente''.

Il Consiglio regionale approva i distretti agroalimentari. Passa anche la legge di salvaguardia del cedro.

05/10 Il Consiglio regionale ha approvato all' unanimita' la surroga del consigliere Umberto Pirilli, eletto deputato europeo, con Vincenzo Cesareo, al posto del dimissionario Umberto Pirilli, eletto lo scorso giugno al Parlamento europeo. Cesareo, medico chirurgo, 52 anni, originario di Cetraro, era stato inserito nel listino del maggioritario in quota Forza Italia. Alle scorse elezioni europee Cesareo era stato candidato nella lista del Pri-Sgarbi. Il Consiglio, nel prosieguo dei lavori, ha approvato all' unanimita' il progetto di legge per l' effettuazione di un referendum consultivo per la modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano; la legge di iniziativa popolare per l' istituzione del distretto agroalimentare di qualita' di Sibari ed il progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale per la salvaguardia del cedro in Calabria. L' Aula, inoltre, ha rinviato per un ulteriore approfondimento alla quarta Commissione consiliare il progetto di legge per lo sviluppo dell' economia ittica della Calabria, di iniziativa dell' assessore Giovanni Dima, ed ha votato una proposta di legge del vicepresidente del Consiglio, Domenico Rizza, con cui si affida alla Giunta regionale, ''sentito il parere della Commissione competente'', la possibilita' di istituire in Calabria altri distretti agroalimentari di qualita', oltre a quello di Sibari. Il Consiglio regionale ha concluso i propri lavori rinviando alla prossima seduta, fissata per il 29 ottobre, la trattazione del progetto di legge di iniziativa del consigliere Roberto Occhiuto riguardante l'istituzione di incentivi per favorire la permanenza in Calabria dei giovani laureati. Subito dopo la chiusura dei lavori, il presidente, Luigi Fedele, ha convocato la speciale sottocommissione della Commissione per l' Autoriforma, presieduta da Paolo Naccarato A seguito dell’approvazione della legge che istituisce i distretti rurali e agroalimentari di qualità e in particolare quello di Sibari e del progetto di legge che reca norme per la salvaguardia del cedro di Calabria e per l’istituzione del Consorzio per la tutela del cedro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni Dima ha dichiarato: “Giornata proficua in Consiglio regionale per il mondo agricolo. E’ forte la soddisfazione per la legge che istituisce i distretti agroalimentari d’eccellenza, fortemente voluta dal mondo agricolo calabrese ed in particolare da quello della sibaritide che, attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, si è battuta per questo riconoscimento. Il Consiglio regionale non ha fatto altro che rispettare la forte volontà di circa dieci mila agricoltori della piana di Sibari. Il fatto è importante: da oggi sarà possibile per i territori agricoli calabresi proporre distretti di qualità, in quanto la nascita del distretto di Sibari apre un nuovo viatico per gli altri territori agricoli calabresi. Un forte ringraziamento va alle confederazioni agricole della provincia di Cosenza”. Disco verde anche per la salvaguardia del cedro. Commenta al riguardo Dima: “Finalmente questo prodotto così tipico e così fortemente apprezzato nei mercati internazionali, ed israeliani in particolare, ha la sua legge di salvaguardia. Era avvertita la necessità, anche alla luce delle difficoltà che nell’ultimo decennio ne ha accompagnato la produzione, di una legge regionale apposita. Con questo disegno di legge, le istituzioni regionali pongono le fondamenta di un organico riassetto di questo settore dell’agricoltura calabrese: misure di sostegno finanziario e opportuni strumenti di carattere amministrativo ed organizzativo vanno nella direzione di un forte rilancio promozionale del prodotto. La logica è quella di incentivare gli attori del comparto a fare sistema agricolo, a fare filiera, attraverso una disciplina legislativa ed un impianto organizzativo che tenda a coordinare le fasi della produzione, della trasformazione e della commercializzazione del prodotto. E lo strumento prescelto, in sintonia con quanto già avvenuto con la legge per la tutela e la salvaguardia del bergamotto, è quello di una struttura consortile tra gli operatori della filiera cedricola”.
- Per Pacenza (DS) hanno vinto gli agricoltori – “hanno vinto gli agricoltori della Sibaritide e le associazioni agricole. L’approvazione del progetto di legge di iniziativa popolare, caparbiamente voluto e difeso, per la istituzione del distretto agroalimentare di qualità di Sibari, ha trovato nel centrosinistra un costante riferimento ed un voto determinante in Consiglio regionale ai fini dell’approvazione della legge. E’ stato un lavoro lungo e complesso, ma oggi si può dire che finalmente grazie all’iniziativa popolare si è colmato un vuoto di iniziativa della Giunta regionale e si è dato un giusto riconoscimento al territorio agricolo per eccellenza dell’intera Calabria. Ora, si tratta di dare attuazione al distretto agroalimentare di qualità. Sono fiducioso che il protagonismo democratico degli imprenditori agricoli e del sistema associativo ed istituzionale di quel territorio saranno capaci di utilizzare appieno questo importante strumento per far crescere ulteriormente un’economia significativa per l’intera regione. Importante anche è la norma approvata dal Consiglio regionale che delega la Giunta, previo parere vincolante della Commissione, ed in applicazione dei parametri previsti dalla legge nazionale, per la istituzione di altri eventuali distretti”.
- Pirillo (Margherita) approvati gli emendamenti a tutela del cedro. - Sono passati gli emendamenti presentati dal consigliere regionale e capogruppo della Margherita, Mario Pirillo, che prevedono un interesse maggiore della regione nei confronti del territorio. In special modo nei confronti del Consorzio del Cedro di Santa Maria del cedro, di cui è presidente Angelo Adduci.Gli emendamenti presentati dall’On. Pirillo consentono l’immediata operatività della legge e mirano a valorizzare la collaborazione del Consorzio del “Cedro di Calabria” di Santa Maria del Cedro, che trova nella Legge Regionale un formale riconoscimento. “Il Consorzio di Santa Maria del Cedro – ha dichiarato l’On. Pirillo – si pone ormai da tempo quale insostituibile punto di riferimento dei produttori, sostenendo, attraverso azioni mirate, innumerevoli iniziative volte a promuovere la rinomata coltura. Il Consorzio saprà porsi quale prezioso braccio operativo attraverso cui attuare le finalità della legge ed ottimizzare le fasi della produzione commercializzazione del “sacro agrume”. I cedricoltori del tirreno cosentino rappresentano una buona parte dell’economia locale e un carattere distintivo della Riviera. Il Consorzio del Cedro di Calabria da tempo si pone quale insostituibile punto di riferimento dei produttori, sostenendo, attraverso azioni mirate, innumerevoli iniziative volte a promuovere la rinomata coltura. L’approvazione di questa legge rappresenta l’opportunità di razionalizzazione dell’intero settore e mira alla tutela ed alla valorizzazione del cedro di Calabria. Si tratta di una iniziativa che fa riferimento a mezzi fondamentali che si basano su un substrato popolare che offre nuova linfa e rinnovati stimoli ai piani di rilancio del cedro. In tale contesto, assumono rilevanza particolare coltivatori e imprenditori, consapevoli delle potenzialità economiche che il cedro offre. Il Cedro ora si eleva a punto fondamentale dell’economia locale. Un agrume che, oltre a rappresentare la maggiore fonte di reddito per diversi nuclei familiari, racchiude un grande significato culturale, religioso e gastronomico.

Insediata la sottocommisone regionale per le Riforme

05/10 E’ stata insediata ufficialmente, dopo la conclusione dei lavori del Consiglio regionale, la sottocommissione della Commissione speciale per le Riforme istituzionali. Ne fanno parte i consiglieri Paolo Naccarato, che ne coordina l’attività; Giuseppe Bova(Ds), Giuseppe Pezzimenti(Liberal Sgarbi), Domenico Rizza(An), Giovanni Nucera(Udc), Gianfranco Leone(Forza Italia), Diego Tommasi(Verdi), Mario Pirillo(Margherita), Antonio Borrello(Ap-Udeur). Dell’organismo fanno anche parte il presidente della Giiunta, Giuseppe Chiaravalloti, ed il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele.

Minuto di silenzio per il boss Arena: Le Donne “Sconcertante”; Musella “Trionfo dell’incultura”

05/10 Non si placano le polemiche sulla vicenda del minuto di silenzio fatto rispettare durante la partita di calcio strangoli – Isola Capo Rizzato. Due autorevoli interventi hanno sottolineato l’increscioso gesto. ''Un episodio soncertante'' ha detto il procuratore nazionale antimafia aggiunto, Emilio Ledonne, parlando con i giornalisti nel commentare il minuto di silenzio osservato domenica scorsa sul terreno di gioco dello Strongoli, prima dell' incontro di calcio con l' Isola Capo Rizzuto, in memoria di Carmine Arena, il boss della 'ndrangheta ucciso in un agguato sabato scorso. Ledonne ha partecipato oggi a Crotone alla riunione del Comitato provinciale per l' ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto, Piero Mattei, per fare il punto sulle indagini sull' assassinio di Arena, ucciso da un commando della 'ndrangheta armato, tra l' altro, di un bazooka e di un mitra kalashnikov. Secondo il procuratore Ledonne, ''non si puo' parlare di collaborazione da parte dei cittadini se poi avvengono fatti come quello accaduto a Strongoli. La criminalita' vuole affermarsi con prepotenza. E' necessario allora che i calabresi prendano coscienza della minaccia gravissima che incombe sulla liberta' di tutti. Di fronte alla grave recrudescenza della criminalita' organizzata nel territorio crotonese serve soprattutto la prevenzione anche per evitare che eventi del genere possano ripetersi. Sono state utilizzate armi estremamente pericolose che superano qualsiasi immaginazione. E' necessario, dunque, un maggiore controllo del territorio e in questa direzione abbiamo riscontrato la disponibilita' delle forze investigative ad un ulteriore impegno, ma anche la massima attenzione da parte del ministero dell' Interno''.Per il Presidente dell coordinamento nazionale antimafia Riferimenti, Adriana Musella, un episodio di in cultura -''Un minuto di raccoglimento per onorare la memoria del boss ucciso. Questo accade dove l' incultura ha trasformato il codardo mafioso in uomo di rispetto''. ''Accade - afferma ancora Adriana Musella - in terra di frontiera, dove l' emarginazione regna sovrana e dove per bisogno, paura e rassegnazione si vende la propria anima all' ignavia e alla vigliaccheria. Si mitizza chi uccide e delinque per colpa della debolezza, dell' indifferenza e dell' assenza dello Stato di diritto che da queste parti non si e' mai conosciuto, soppiantato da un' entita' diametralmente opposta: la ndrangheta, tra ignoranza, connivenze istituzionali e disinteresse comune. Non si meravigli nessuno, quindi, se in questa realta' regole e valori sembrano essere sovvertiti. E' l' antistato, che tale non si e' mai rivelato, ad esercitare autorevolezza, potere e controllo. La lotta alla criminalita' non puo' essere considerata soltanto un problema di ordine repressivo giudiziario, ma anche e soprattutto culturale e di educazione. Se cio' non si comprende e non si assume un impegno sinergico tale da abbattere il muro secolare dell' emarginazione, non sara' mai possibile costruire un futuro diverso in terra di mafia. Quando abbiamo scelto Isola Capo Rizzuto come sede del nostro coordinamento, non e' stato casuale. Non abbiamo mai sperato di redimere i boss, ma di offrire un' alternativa ai loro figli. In questo crediamo fortemente e per questo continueremo a spenderci''.

A Vibo colpi di postola contro un negozio aperto da appena cinque giorni

05/10 Sei colpi di pistola calibro 38 sono stati sparati la scorsa notte da persone non identificate contro un negozio di abbigliamento, facente parte della catena di proprieta' della famiglia Bertucci di Lamezia Terme. Il negozio era stato aperto appena giovedi' scorso. A sparare i colpi di pistola e' stata una persona giunta sul posto a bordo di un' automobile. La vetrata contro la quale sono stati sparati i colpi, del tipo antisfondamento, si e' soltanto lesionata, subendo comunque danni gravi. Sull' episodio, che si sospetta possa avere una matrice estorsiva, hanno avviato indagini i carabinieri.

Sollecitati da Callipo la Regione oggi in visita ala Eco Call

05/10 C’è voluta la dura letetre del Presidente degli industriali calabresi, Pippo Callipo, per fra muovere la solidarietà delle istituzioni. Infatti l' assessore regionale all' Ambiente, Domenico Basile, si rechera' oggi pomeriggio a Vazzano nello stabilimento della Eco Call, due operai del quale sono stati feriti nella tarda serata di sabato scorso con alcuni colpi di fucile Basile incontrera' titolari, dirigenti e maestranze dello stabilimento ''per ascoltarne - e' detto in un comunicato - le preoccupazioni ed i disagi ed analizzare con loro la difficile situazione che si e' venuta a creare''. L' assessore regionale all' Ambiente ha deciso di recarsi nello stabilimento accogliendo la richiesta rivoltagli dai responsabili dell' azienda.

Seminario sulle adozioni sabato 9 a Vadue di Carolei

05/10 “La fatica di aspettare - I perché dei tempi lunghi nell’adozione internazionale” è il tema del seminario per le famiglie in attesa di adozioni e per gli operatori del settore, che si svolgerà sabato 9 ottobre prossimo, dalle ore 9.00 alle 13.00, presso la Sala degli stemmi del Parco Storico di Vadue di Carolei.Il seminario, patrocinato dall’ Assessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza ed organizzato dal Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, è gratuito e si può partecipare dando l’adesione telefonica allo sportello informativo provinciale per l’Adozione Internazionale in Via Galliano, già operativo dall’inizio dell’anno.“Ci è sembrato necessario ed opportuno organizzare questo seminario -ha detto il Vice Presidente ed Assessore alla Cultura Salvatore Perugini- per fornire una serie di risposte e di strumenti alle famiglie che sono in attesa di adozioni, costrette a lunghe attese prima di poter vedere realizzato il sogno di diventare genitori adottivi. Avere chiaro un quadro esauriente dell’attuale realtà dell’adozione internazionale può aiutare le famiglie, che aspettano il grande momento di ottenere l’adozione, a non lasciarsi cogliere dallo sconforto e prostrare dalle difficoltà in cui, immancabilmente, incorrono.”
Lo sportello provinciale per le adozioni internazionali, fortemente voluto da Donatella Laudadio, precedente Assessore alla Cultura, impegnato nel sostegno alle famiglie che devono affrontare un percorso molto delicato, sotto l’aspetto psicologico ma anche emotivo e tecnico-burocratico, fino ad oggi ha rappresentato un servizio di alto valore sociale e continua la sua azione fornendo a famiglie e operatori informazioni e orientamento.
Il seminario in programma sabato prossimo prevede il saluto del Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, ad aprire i lavori sarà il Vice Presidente e Assessore Provinciale alla Cultura Salvatore Perugini, cui seguirà l’intervento dell’Assessore Donatella Laudadio e del Presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, Dott. Domenico Blasco, di Domenica Salatini, della Segreteria Tecnica della Commissione Adozioni Internazionali. Concluderanno i lavori Luca Ciaramella dell’AIBI e Daniela Russo del Centro Italiano Aiuti all’Infanzia.

Delegazione della Regione Calabria ai festeggiamenti degli italoamericani al Columbus Day di New York

05/10 Una delegazione del Consiglio regionale calabrese (il presidente Luigi Fedele ed i consiglieri regionali Antonio Borrello, Franco Pacenza, Giuseppe Pezzimenti e Mario Pirillo) parteciperà alla festa dei 30 milioni di italo americani in programma sulla Fifth Avenue, a Manhattan, in occasione delle celebrazioni del Columbus Day Weekend.
“New York - asserisce Fedele - è la città dove, secondo dati ufficiali, vi è la più alta concentrazione di americani di origine italiana e per un giorno, in questo caso l’11 ottobre, diventa la più grande città italiana fuori dell’Italia. Perciò vogliamo essere anche noi lì, in rappresentanza della nostra terra che ha contribuito a rendere grande a Merica come la chiamavano i nostri emigranti”.
Prendendo parte al Columbus Day Parade - l’appuntamento principale del grande evento che esalta i colori italiani a New York, la città che, nella straordinaria apoteosi degli italo americani, si fregia ogni anno di una variopinta parata di carri allegorici accompagnata da oltre mezzo milione di persone - ci sarà anche il “carro” del made in Calabria a ricordare, attraverso le immagini del mare, dei monti le ricchezze ambientali e naturalistiche offerte da una delle regioni più belle del profondo Sud dell’Italia come la Calabria.
“La grande festa nazionale degli States - aggiunge il Presidente del Consiglio regionale - è anche l’occasione per esporre il made in Italy e, nel nostro caso, per allacciare rapporti che abbiano ricadute commerciali, promozionali ed economiche”.
Nella splendida kermesse tricolore, accanto all’orgoglio italiano sfila ciò che è definito “Calabria pride”, l’orgoglio calabrese, che non è un sentimento solo dei calabresi ormai integrati a New York ed in tutte le città degli States, ma di tutti i calabresi ovunque siano. Nella soddisfazione di avercela fatta, propria di un popolo che vive fuori dei confini del proprio Paese e che deplora fortemente ogni retorica della maggior parte di film sulla mafia (soprattutto cinema e televisione che seguitano ad associare la componente etnica di origine italiana con i fenomeni di mafia e criminalità organizzata), è presente la soddisfazione dei nostri corregionali, che manifestano un forte interesse verso la Calabria.
Tra gli appuntamenti in programma - cui la delegazione del Consiglio regionale annette particolare rilevanza - vi è la premiazione, giovedì 7 ottobre presso la sala Cipriani al Rockefeller Center (“si tratta di un riconoscimento per avere tenuto alto l’orgoglio calabrese nel Nuovo Mondo”) di cinque “figli illustri” della Calabria . Alla serata sarà presente il governatore dello Stato di New York, George Pataki (“Il governatore sarà con noi non solo come testimone del saldo rapporto tra la Calabria e gli States - ha chiarito Fedele - ma anche come protagonista, considerate le sue radici calabresi). Parteciperà alla manifestazione la scrittrice italo - americana d’origine calabrese Helen Barolini, autrice del poderoso romanzo “Umbertina” (in Italia edito da Avagliano) che ripercorre la storia dell’emigrazione dall’Italia verso gli Stati Uniti attraverso la storia di tre donne straordinarie, la prima delle quali, Umbertina, partì da Castagna, una frazione di Carlopoli, nel 1861.
Sabato 9 ottobre, la delegazione del Consiglio regionale è stata invitata alla cena di gala - organizzata dalla Columbus Citizen Foundation - che si terrà al Waldorf Astoria ed alla quale parteciperanno il sindaco di New York, Michael Bloomberg, il governatore dello Stato, Pataki, il senatore Hillary Rodham Clinton ed il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.
Tra gli altri appuntamenti, la delegazione calabrese ha in programma un incontro con la comunità calabrese di Brooklin e un incontro con i calabresi che vivono a Pittsburgh.
L’11 ottobre, infine, prenderà parte alla storica parata sulla Quinta Strada. Ossia alla più grande vetrina promozionale sull’Italia dell’area di New York e del cosiddetto Tri - State che comprende anche Connecticut e New Jersey.

Il presidente Fedele nominato presidente del consorzio dei ristoratori d’eccellenza calabresi

05/10 Sono arrivati da Castrovillari e da Palmi, da Frascineto e Rende, da Camigliatello Silano e Bagnara Calabra, da Vibo e Altomonte, i maggiori esponenti della ristorazione calabrese di qualità per conferire unanimemente al presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele la carica di presidente onorario del Consorzio “Assapori”, il neonato soggetto istituzionale che intende rappresentare l’eccellenza gastronomica calabrese.
Fedele ha accettato l’incarico e presieduto subito, in sostanza, la prima riunione di “Assapori” . Nel corso dell’incontro, introdotto da Pinuccio Alia, responsabile del settore per l’Assindustria di Cosenza e titolare dell’omonima Locanda di Castrovillari, tutti i partecipanti hanno rimarcato la scelta di mettere al vertice del Consorzio il presidente Fedele “oltre che per la connotazione di ‘garante’ che gli deriva dalla sua carica istituzionale - è stato affermato -, anche per la sua nota sensibilità e attenzione verso il mondo della gastronomia e dell’enologia regionale, più che mai in crescita negli ultimi anni”.
Altri interventi (Enzo Barbieri, dell’omonimo hotel-ristorante di Altomonte, Francesco Pingitore, titolare dello Scanderberg di Frascineto, e Pietro Lecce della Tavernetta di Camigliatello) hanno sottolineato il valore di “segnale” positivo, anche sul piano culturale e del costume, rappresentato da un consorzio che per la prima volta mette insieme in Calabria imprenditori finora tradizionalmente in accesa competizione tra loro.
L’iniziativa, nata un anno e mezzo fa da una “costola” dell’Assindustria di Cosenza, ha assunto dimensioni regionali per iniziativa dei suoi promotori, Pinuccio Alia e Sarino Branda direttore dell’Associazione industriali bruzia, “con l’espressa volontà di coinvolgere i colleghi delle altre quattro province - precisa Tonino Napoli, imprenditore titolare del Pantagruel di Rende - per mettere in campo un soggetto in grado di interloquire con le istituzioni regionali e di rappresentare, al meglio, la gastronomia e la ristorazione di una regione non adeguatamente valorizzata anche in questo campo”.
Gli interventi di Maurizio Sciarrone, del De Gustibus di Palmi, di Ivano Daffinà della Locanda a Palazzo D’Alcontres di Vibo e di Fulvio Dato della Taverna Kerkira di Bagnara hanno messo in luce le ricadute e “l’effetto trainante” della crescita della ristorazione di qualità su settori come le produzioni agricole e artigianali di cui la Calabria vanta un ricco e prezioso paniere.
Concludendo, il presidente Fedele ha evidenziato la crescita complessiva della ristorazione calabrese: “Ora - ha affermato il presidente del Consiglio regionale - devono arrivare i riconoscimenti che merita”. “I nostri ristoranti - ha aggiunto - insieme agli straordinari ambienti naturali nei quali sono collocati si propongono anche come tappe di eccezionali itinerari turistici: insieme alla qualità delle materie prime locali e dei vini contribuiscono a riposizionare l’immagine del turismo enogastronomico calabrese nell’ambito di questo fenomeno che muove ogni anno in tutto il mondo flussi consistenti di visitatori e di appassionati, sempre più attenti alla natura, alle tipicità e alle identità regionali”.
Il Consorzio regionale Assapori debutterà ufficialmente il prossimo 7 ottobre a Cosenza al teatro Rendano in occasione del convegno degli industriali calabresi con il loro presidente nazionale, Luca Cordero di Montezemolo.

Tentativo di omissione sui dati del militare calabrese morto per colpa delle radiazioni dell’uranio in Jugoslavia

05/10 Tentativo di depistaggio su un militare, reduce da missioni in Sinai e nell' ex Jugoslavia, morto di un tumore sospetto. Lo denuncia l' Unac (Unione nazionale arma carabinieri). Domenico Lofaro, della Marina militare, rileva l' associazione, e' morto lo scorso 30 aprile per un linfoma al midollo spinale. Il militare, nato a Reggio Calabria, era stato in Sinai e nell' ex Jugoslavia, ma quest' ultima missione non risulta dal suo stato di servizio. Sullo stato di servizio, pero', sottolinea, ''qualcun altro ha annotato che per la missione nei Balcani Lofaro e' stato decorato con una medaglia il 23 luglio 1999''. Questa apparente incongruenza, secondo l' Unac, ''potrebbe essere spiegata con il fatto che molti militari reduci dalla ex Jugoslavia sono rimasti contaminati per la presenza dell' uranio impoverito; un fenomeno che i vertici militari da tempo tentano di nascondere e sminuire''.

Finanziati 500 mila euro per l’occupazione al Comune di Castrovillari

05/10 Il Comune di Castrovillari e' stato ammesso al finanziamento di 500.000 euro per l'attuazione di un progetto denominato ''Patto per l'occupazione'' nell'ambito dei fondi strutturali europei denominati Equal, per l'occupazione difficile nelle regioni, contro le discriminazioni, disparita' e diseguaglianze di ogni tipo, connesse al mercato del lavoro. ''Un dato importante per la citta' di Castrovillari- ha affermato il sindaco Franco Blaiotta- che afferma e chiarisce ancora una volta il nostro progetto per lo sviluppo del capoluogo del Pollinoe per dare risposte a tutte quelle esigenze di lavoro che attraversanotrasversalmente il corpo sociale, senza eccezione alcuna, coinvolgendoogni fascia d'eta'''.

Boss Arena ucciso da esplosione razzo bazooka. Trovato un fucile. Vietati i funerali in pubblico

04/10 Un fucile calibro 12 con le canne mozzate, usato presumibilmente dalle persone che sabato sera ad Isola Capo Rizzuto hanno assassinato il presunto boss della 'ndrangheta Carmine Arena e ferito il cugino, Giuseppe Arena, e' stato trovato dalla polizia. L' arma era stata abbandonata ai bordi di una strada di campagna in contrada Buggiafro, a circa cinquecento metri di distanza dal luogo dell' agguato. A trovare il fucile sono stati gli agenti della Squadra mobile di Crotone. Secondo l' ipotesi che viene fatta dagli investigatori, l' arma potrebbe essere stata lanciata dagli assassini dal finestrino dell' auto con la quale si stavano allontanando quando hanno visto sopraggiungere sul luogo dell' agguato le forze di polizia. Il territorio di Isola Capo Rizzuto, viene fatto rilevare da polizia e carabinieri, e' da tempo oggetto di particolare attenzione da parte delle forze dell' ordine. Nell' ambito dei servizi effettuati, con la collaborazione del Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato, sono state eseguite 120 perquisizioni ed arrestati un latitante, alcuni spacciatori, di droga e scoperte alcune armi detenute illegalmente. Sempre nell' ambito degli stessi servizi, sabato mattina erano state arrestate due persone di Isola Capo Rizzuto, Salvatore e Alfonso Capicchiano, di 58 e 27 anni, padre e figlio, per la detenzione di una pistola calibro 7,65 con matricola cancellata. Il Tribunale di Crotone, stamattina, ha convalidato il loro arresto, disponendone pero' la scarcerazione per mancanza di esigenze cautelari. Intanto i funerali del boss ucciso, Carmine Arena, si svolgeranno mercoledi', ma senza cerimonia pubblica. La decisione, secondo quanto si e' appreso, e' stata presa dal Questore di Crotone per motivi di ordine pubblico. Domani, intanto, e' in programma l' autopsia. Dai primi accertamenti sul corpo sarebbe emerso che l' uomo e' stato ucciso dall' esplosione del razzo Rpg di fabbricazione sovietica sparato dal bazooka, ma non avrebbe riportato ferite dai colpi d' arma da fuoco utilizzate dai killer. Il commando, infatti, dopo avere lanciato, da una distanza di una cinquantina di metri, il razzo che ha fatto esplodere l' auto, ha sparato con un kalashnikov e con altre armi. Gli investigatori, gia' dalla notte di sabato, hanno compiuto numerose perquisizioni in casa di pregiudicati, alcuni dei quali sono anche stati sottoposti alla prova dello stub. Al momento, tuttavia, non sono emersi elementi utili alle indagini. L' ipotesi prevalente negli investigatori e' che l' omicidio di Arena sia da collocare in un conflitto tra cosche della zona per il predominio sulle attivita' illecite. Per tale motivo e' stato rafforzato il dispositivo di controllo del territorio messo in atto dalle forze dell' ordine nella zona di Isola Capo Rizzuto.
- Sulle indagini - Un' arma da guerra non solo per uccidere un' esponente di un clan rivale che viaggia a bordo di un' auto blindata, ma anche per lanciare un messaggio agli avversari sulla propria potenza militare: l' omicidio di Carmine Arena, il presunto boss dell' omonima cosca ucciso sabato sera da un commando armato di bazooka e kalashnikov, segna decisamente un salto nella strategia militare della 'ndrangheta. Nell' agguato e' rimasto ferito anche il cugino della vittima, Giuseppe Arena, che si trovava sull' auto con lui. L' uomo e' ricoverato nell'ospedale di Crotone in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Quello di Arena e' un delitto eclatante sia per la personalita' della vittima che per l' arma utilizzata per ucciderlo. L' uso del bazooka non e' nuovo alla 'ndrangheta. Nel reggino, all' inizio degli anni '90, per tre volte fu utilizzato dai killer per portare a termine il loro progetto di morte, ma mai era stato utilizzato nelle altre province. Anche le inchieste condotte nel recente passato hanno fornito elementi sulla possibilita', per la 'ndrangheta, di avere la disponibilita' di queste micidiali armi, ma fino ad ora non ne erano state trovate. Adesso il bazooka compare a Isola Capo Rizzuto, dove per decenni gli Arena hanno esercitato un dominio pressoche' incontrastato. Ma da alcuni anni le cose sono cambiate. Nella zona ha fatto la sua comparsa il gruppo Grande Aracri che, secondo un rapporto della Dia convive in ''contrapposizione latente'' con gli Arena. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma inevitabilmente una pista che viene presa in considerazione e' che nel crotonese sia in atto un conflitto tra cosche rivali. Gia' dieci sono stati gli omicidi dall' inizio dell' anno e tra le vittime, sottolineano gli investigatori, figurano alcuni personaggi molto vicini agli Arena. Al momento elementi concreti per indirizzare le indagini su una strada precisa, pero', non ve ne sono. L' unica certezza e' che il razzo Rpg sparato dal bazooka usato dai killer e' di fabbricazione sovietica. Ma comparazioni con questo tipo di armi non e' possibile farne. Anche le perquisizioni e gli stub cui sono stati sottoposti alcuni pregiudicati hanno dato esito negativo. Gli investigatori non escludono neanche che i killer siano giunti da fuori provincia o, addirittura, da altre regioni. Polizia e carabinieri sospettano anche che vi siano in corso tentativi di costruire nuove alleanze. Il quadro che ne emerge, comunque, viene definito ''preoccupante''. Il timore delle forze dell' ordine e' che,a breve, vi possa essere la risposta degli Arena. Per tale motivo il territorio di Isola Capo Rizzuto e delle zone vicine vedra' un' intensificazione dei servizi di controllo, proprio allo scopo di cercare di prevenire altri fatti di sangue. Ma e' sull' aspetto investigativo che polizia e carabinieri contano per mettere sotto controllo una situazione sempre piu' difficile.
- I commissari del Comune preoccupati - ''Isola Capo Rizzuto non puo' essere teatro di agguati mortali, condotti da gruppi di fuoco con tecniche ed armi abituali in scenari di guerra mediorientale ma non in Europa''. E' quanto sostiene, in una nota, la Commissione straordinaria che gestisce il Comune di Isola Capo Rizzuto dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Nel rilevare che e' ''sempre piu' grave la questione sicurezza nel territorio'', e che ''non ci si puo' rassegnare a feroci azioni di eliminazione tra soggetti che hanno scelto di vivere pericolosamente sul territorio'', la Commissione straordinaria aggiunge che ''non si deve tollerare nemmeno il ripetersi frequente di atti di stupido vandalismo contro beni comunali e atti di intimidazione contro beni privati. Odioso e' stato l' incendio, avvenuto nella notte, fra il 2 e il 3 scorsi in un' aula della scuola materna''.

Minuto di raccoglimento per Arena: I carabinieri aprono un inchiesta e l’arbitro racconta “Mi hanno ingannato”

04/10 I carabinieri hanno avviato un' indagine per accertare se l' arbitro che ha diretto ieri l' incontro di calcio tra le squadre di Strongoli e di Isola Capo Rizzuto abbia subito pressioni indebite per autorizzare l' effettuazione di un minuto di silenzio in memoria di Carmine Arena, il boss della 'ndrangheta ucciso sabato sera in un agguato. Secondo quanto si e' appreso, la prima iniziativa che sara' presa nell' ambito dell' indagine sara' quella di sentire l' arbitro, Paolo Zimmaro. Soltanto lui, infatti, si fa rilevare negli ambienti investigativi, puo' descrivere le modalita' attraverso le quali si e' giunti alla decisione di fare osservare il minuto di silenzio. Decisione presa, secondo quanto si e' appreso, su richiesta del dirigente accompagnatore della squadra di Isola Capo Rizzuto, che ha riferito all' arbitro della morte di un parente del presidente della squadra crotonese. Palmieri ha detto di avere saputo soltanto a conclusione della partita che la persona in memoria della quale e' stato osservato il minuto di silenzio era stata uccisa in un agguato e che si trattava di un presunto boss della 'ndrangheta. La Procura della Repubblica di Crotone decidera' a sua volta se avviare un' inchiesta su quanto e' accaduto sulla base del contenuto dell' informativa che redigeranno i Carabinieri. ''Leggero' quanto scriveranno i militari - ha detto il procuratore della Repubblica, Franco Tricoli - e soltanto allora potro' valutare l' eventuale esistenza di fatti-reato di cui accertare le rilevanza sul piano penale. Al momento qualsiasi valutazione, in questo senso, e' assolutamente prematura''.
- Mi hanno ingannato, dice l’arbitro. ''Poco prima della partita il dirigente accompagnatore dell' Isola Capo Rizzuto mi ha detto che era morto un ragazzo della sua squadra e che entrambe le societa' erano d'accordo per il minuto di raccoglimento. Mi e' sembrato giusto aderire alla richiesta, non ho pensato al regolamento: era una questione di sensibilita'''. Paolo Zimmaro, l'arbitro di Strongoli-Isola Capo Rizzuto, spiega cosi' l'atto di omaggio alla memoria di Carmine Arena, il presunto boss della 'ndrangheta ucciso sabato sera a colpi di bazooka 'Mi hanno ingannato - racconta il diciottenne direttore di gara calabrese, studente di ingegneria a Cosenza - certo se avessi saputo che il minuto di silenzio era per un presunto boss non l'avrei fatto osservare. Ma io non sapevo nulla di quella vicenda, altrimenti forse avrei potuto collegare la cosa. Invece di incidenti in cui muoiono giovani da noi ne accadono tanti. E cosi' quando le squadre sono entrate in campo, ho fischiato e siamo rimasti tutti in silenzio. Tutti, poi: le due squadre, un po' di riserve ed al massimo una decina di spettatori... La gara e' andata via liscia, dopo la doccia pero' ho ricevuto la telefonata del presidente della mia sezione arbitrale: ci sono rimasto davvero male''. E' scosso, Zimmaro, dal risalto dato all'episodio. ''Mi chiamano in tanti, i telegiornali hanno messo questa storia nei titoli. Certo, io so di essere in buona fede e quindi piu' di tanto non me la prendo. Ora la federcalcio mi ha sospeso? Effettivamente il regolamento dice che ho sbagliato. Vuol dire che in questo periodo ne approfittero' per studiare di piu'''.
- E la Lega Nord calca la mano - ''E' allucinante che abbiano osservato un minuto di silenzio prima della partita di calcio Strongoli - Isola Capo Rizzuto per onorare la memoria di un presunto boss della 'ndrangheta ucciso in un agguato di stampo mafioso la notte precedente''. Lo ha dichiarato Davide Caparini, deputato della Lega e vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai. ''E' un episodio veramente incivile - prosegue il deputato leghista - che offende tutto il mondo dello sport. I particolari che stanno emergendo in queste ore, dalla parentela del presidente dell'Isola Capo Rizzuto e del dirigente della stessa squadra con il morto rendono ancora piu' sconcertante l'intera vicenda''. ''Un episodio lontano mille miglia dalla nostra cultura, un evento raccapricciante: un minuto di silenzio per un boss mafioso morto ammazzato probabilmente da suoi simili. Mi auguro - conclude Caparini - che la popolazione manifesti contro quanto accaduto e si dissoci in maniera inequivocabile da quel raccoglimento vergognoso''.

Callipo: “Sull’attentato agli operai di Vazzano è grave l’assenza della Regione”

04/10 ''Contro la criminalita' che da qualche tempo a questa parte ha alzato il tiro contro l'imprenditoria vibonese e' necessario,ora piu' che mai, l'apporto di tutte le forze sociali, ma soprattutto delle istituzioni 'assenti ingiustificate' in questo momento cosi' delicato per tutta l'economia calabrese''. Questo il concetto espresso dal presidente di Assidustria, Filippo Callipo, dalle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, e da alcune personalita' politiche che questa mattina si sono incontrati presso l'azienda Ecocall all'indomani dalle gravissimo atto criminoso della notte scorsa nel quale sono rimasti feriti due dipendenti, Domenico Martelli, 27 anni e Domenico Caloiero, 57 anni. Una riunione per attirare l'attenzione sul fenomeno di una criminalita' che sembra aver abbandonato le modalita' con le quali agiva in precedenza, passando ad atti intimidatori molto piu' gravi. 'La malavita non si accontenta piu' di richiedere il pizzo o di ricorrere alle estorsioni ha affermato il segretario regionale della Uil Roberto Castagna Adesso lo scopo e' quello di far chiudere un'attivita'. Fatti analoghi a questo li possiamo riscontrare solo nell'entroterra siciliano di molti anni addietro. Noi non daremo una solidarieta' di giornata, stiano tranquilli i lavoratori e gli imprenditori. Siamo pero' consapevoli che occorre il sostegno di tutti e quindi anche delle istituzioni'. Istituzioni che erano assenti e tutti gli intervenuti, da Donnici (IdV) a Borrello (Udeur), da Pignataro (Cgil) a Blandino (Cisl) hanno puntato su questo aspetto. Il piu' duro e' stato Filippo Callipo: 'Qui gli unici a non essere presenti sono i rappresentanti del governo regionale. Questa di oggi non e' una cerimonia. Qui parliamo di una situazione che dovrebbe interessare anche loro. L'assenza della Regione e' intollerabile, di una gravita' inaudita. Mi viene pertanto da pensare che chi oggi non si trova qui dimostra una specie di connivenza con questi atti, o di non capire la gravita' della situazione. I dipendenti oggi avrebbero voluto vedere le persone che presto incontreranno il ministro Pisanu in modo tale da dire loro quali strategie avranno intenzione di adottare con il governo centrale''. Pignataro e Blandino, segretario aggiunto della Cisl, hanno parlato di 'caduta di tensione delle istituzioni sul problema criminalita' a partire dalla Regione. E questo atteggiamento va denunciato con forza. Chiederemo ha detto il segretario della Cgil - che la 'Carovana contro le mafie' che arrivera' in Calabria il 6 e 7 dicembre faccia tappa a Vibo Valentia'. Per Blandino ormai 'si puo' tranquillamente parlare di un vero e proprio 'caso Vibo' e pertanto occorre aprire un tavolo nazionale di trattative e dialogo. Il sindaco, Vincenzo Massa ha espresso solidarieta' ai dipendenti vittime dell'attentato auspicando l'intervento di tutti i soggetti interessati nella lotta alla criminalita', e annunciando la riunione del consiglio comunale per decidere le iniziative da adottare nell'immediato. Le parole dei dipendenti sono state affidate al direttore tecnico dell'azienda Stefania Romano'. Le sue frasi erano pregne di speranza. Quella speranza di non dover restare soli, di non essere costretti a lasciare un'occupazione afferrata con le unghie e con i denti e che ora gli si vuole portar via.
- Ed il PRI chiede un intervento adeguato dello Stato. Il Partito Repubblicano Italiano, nel condannare con forza gli ultimi attentati intimidatori, registratisi negli ultimi giorni in provincia di Vibo Valentia, ''esprime preoccupazione per gli attacchi vili e pregiudizievoli della convivenza civile''. La direzione regionale del Pri nello ''stringersi attorno alle famiglie, dei due dipendenti dell'azienda di Vibo Valentia, feriti gravemente, ieri notte, nel corso di rappresaglie contro la stessa struttura. Esprimendo agli imprenditori colpiti dal vile attacco la propria solidarieta'. Stessa solidarieta' che il Pri esprime al sindaco di Gerocarne Raffaele Schiavello, per il vile attentato subito la notte scorsa. Il Pri chiede un intervento adeguato da parte dello stato per creare migliori condizioni di sviluppo per la nostra regione. consentendo agli imprenditori maggiori garanzie per poter portare avanti le loro attivita' imprenditoriali indispensabili allo sviluppo sociale ed economico della nostra regione''.

I lavoratori del Consorzio Ferro-Sparviero chiedono il commissariamento

04/10 ''Constatata la totale assenza e indifferenza del Consiglio d' amministrazione del consorzio di bonifica Ferro e Sparviero di fronte alle legittime richieste degli addetti alle reti scolanti e al servizio irriguo, alle quali si e' aggiunta l' aggravante del mancato pagamento delle retribuzioni agli operai idraulico-forestali, i lavoratori, unitamente ai responsabili delle organizzazioni sindacali, sin d'ora comunicano la totale indisponibilita' a ogni forma di confronto e di discussione con gli amministratori del Consorzio''. A sostenerlo sono stati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Gaetani, Altieri, De Gregorio e Civale), in una lettera inviata al presidente della Giunta regionale, all' assessore regionale all' Agricoltura, al Prefetto di Cosenza e al comandante della stazione dei carabinieri di Trebisacce. I sindacalisti hanno anche chiesto ai destinatari della lettera un ''intervento risolutore e definitivo''. I lavoratori del consorzio Ferro e Sparviero, che da giorni occupano la sede dello stesso Consorzio, e' scritto nella lettera, ''ritengono che l' amministrazione abbisogna di una gestione straordinaria, seppur transitoria e breve, al fine di garantire un' adeguata e opportuna risposta alle preoccupazioni dei lavoratori e del territorio, percio', chiedono la risoluzione della vertenza nonche' il commissariamento del consorzio quale unica soluzione atta a rimuovere tutta serie di questioni che se dovessero persistere richiamerebbero responsabilita' anche delle istituzioni competenti. A fronte di eventuali e incontrollabili azioni estreme di forza - si legge alla fine della missiva - le organizzazioni sindacali e i lavoratori declinano ogni forma di responsabilita' per eventuali danni arrecabili a cose e o a persone''.

Ass. Dima: “Convinti della validità dell’AgroAlimentare di Sibari”

04/10 ''Non possiamo che concordare con le dichiarazioni del presidente provinciale di Cosenza dell' Unione agricoltori, Renzo Caligiuri, relativamente alla necessita' che il Consiglio regionale domani voti e ponga in votazione il distretto agroalimentare di Sibari''. Ad affermarlo e' l' assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima. ''Siamo stati sempre convinti - aggiunge Dima - sulla validita' della proposta di legge di iniziativa popolare anche perche' riconosciamo l' alto valore democratico della iniziativa. Ho avuto modo di parlare con il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele, che ha concordato con me sulla necessita' di porre nella seduta di domani del Consiglio regionale in votazione la proposta di legge. Da parte del Governo regionale - prosegue Dima in una nota del portavoce della presidenza calabrese - garantisco il massimo sostegno alla proposta. Ho chiesto che sull' importante provvedimento possa relazionare in Consiglio lo stesso presidente Fedele riconoscendo appunto l' alto valore della proposta che per la prima volta in questa legislatura vede il Consiglio regionale della Calabria impegnato a votare una iniziativa popolare''.

Vagoni di “NO” contro il pedaggio sulle strade, compresa la A/3, proposto nella finanziaria

04/10 Il governo annuncia in finanziaria nuovi pedaggi su 1.500 chilometri di strade e autostrade, per ricavare 3 miliardi di introiti, ed e' subito valanga di no. Da parte dei consumatori e dalle file dell' opposizione, ma non solo, l'idea trova un muro anche tra gli alleati della Lega che annunciano battaglia a colpi di emendamenti. ''E' una vergogna'' tuonano le associazioni in difesa degli utenti calcolando un balzello ulteriore da 150 euro a famiglia. Le statali sono gia' pagate dai cittadini, puntualizza Ugo Parolo, del Carroccio. Ma l'esecutivo sembra avere questa volta le idee chiare. Il Comma 19 della bozza di Finanziaria indica gia' le 5 arterie 'papabili': ''869 chilometri di rete autostradale sulla quale gli utenti transitano a titolo gratuito'', gestiti direttamente dall'Anas, oltre ai 20.590 chilometri di strade. E sono: il Grande raccordo anulare di Roma; la Roma-Fiumicino; la A3 Salerno-Reggio Calabria; la A19 Palermo-Catania; la A29 Palermo-Mazzara del Vallo. Il ministro dell'Economia attribuisce caratteristiche autostradali a collegamenti che attualmente non lo sono, come il Gra, o la Roma-Fiumicino. Inoltre, sancisce la fine delle autostrade gratuite nel Mezzogiorno, annunciando il pedaggio non solo per la Salerno-Reggio Calabria, ma anche per le autostrade siciliane a scorrimento veloce, come la A29 e la A19. In realta', quella di mettere a pagamento le maggiori strade, in particolare quelle nelle zone intorno ai grandi centri urbani, e' una linea gia' intrapresa da altri governi, ad esempio quello britannico. Dal capitolo Siniscalco conta di ricavare introiti per 3 miliardi di euro, applicando il modello Autostrade; se ''si assume una concessione quarantennale analoga a quella del gruppo Autostrade con un ricavo medio da pedaggio per chilometri pari a circa 0,68, ipotizzando un rendimento del capitale investito per la societa' acquirente intorno al 7,5%'' puntualizza il ministro senza indicare i tempi. La fine delle autostrade gratis per il Sud era gia' stata prospettata dallo stesso ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, sollevando anche le proteste dei consumatori e degli operatori turistici. E nel Libro Bianco 2003 dell'Anas, il totale dei chilometri papabili per la messa a reddito, ammonta a 1.200. Secondo la spa delle strade, i pedaggiamenti potrebbero riguardare la E45 Orte-Cesena, la Salerno-Reggio Calabria, lo stesso Gra di Roma una volta che sia stata realizzata la terza corsia; il collegamento Roma-Fiumicino nel tratto gestito dall' Anas. E poi anche qui sono prese di mira le arterie siciliane, una volta terminato il loro ammodernamento: Palermo-Catania; Palermo-Mazzara del Vallo; la Alcamo-Trapani; la Catania- Siracusa che pero' e' ancora in costruzione. All'elenco vanno aggiunte la Torino-Caselle, la tratta ferrarese Campogalliano- Sassuolo, la Asti-Cuneo. Ma i consumatori non intendono farsene una ragione. ''E' una vergogna - replica l'Intesa - per un Governo che ha vinto le elezioni con lo slogan elettorale 'meno tasse per tutti', prevedere ulteriori tassazioni indirette facendo pagare l'ennesimo balzello''. Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno fatto due conti: le strade, dicono, sono ''gia' finanziate dal costo di manutenzione delle auto, visto che ogni famiglia italiana paga 239,5 euro al mese, ossia 2.875 euro l'anno di tasse e imposte per i trasporti su strada, versando la ragguardevole somma complessiva di ben 57,5 miliardi di euro l'anno''. La via del pedaggio non piace all'opposizione, ma trova muro anche tra gli alleati. E' contraria la Lega Nord: ''le statali sono gia' pagate dai cittadini. Imporre un pedaggio su questi percorsi significa imporre tout court una nuova tassa'' dice Parolo, responsabile dell'ambiente per il Carroccio. ''Le strade statali - prosegue l'esponente leghista - sono state realizzate con i proventi delle tasse e dunque gia' pagate dai cittadini. E', in sostanza, una proposta inaccettabile che vede i cittadini danneggiati perche' si impone una nuova tassa ma anche beffati visto che, molto probabilmente, le strade statali saranno svendute, esattamente come gia' accaduto con le autostrade, a societa' private espropriando, quindi, i cittadini di un bene che hanno gia' pagato''. Spiraglio di apertura da parte di Ermete Realacci (Dl), ok al pedaggio ma solo se serve a risolvere i gravissimi problemi delle nostre infrastrutture non a coprire uno dei tanti buchi della finanza pubblica, puntualizza. Ma per il resto, proteste a valanga. I pedaggi penalizzano il Sud, secondo l'esponente della Margherita, Tino Iannuzzi. No deciso anche da parte dei sindacati; ''assolutamente contrario'' il sindaco di Roma Walter Veltroni che dice: ''la devono smettere di far pagare le loro riduzioni delle tasse ai cittadini''.

Un minuto di silenzio, per il boss ucciso a Isola, in una gara di calcio. Sospeso l’arbitro che non sapeva nulla

04/10 E' stato osservato un minuto di silenzio prima dell' incontro di calcio Strongoli-Isola Capo Rizzuto per onorare la memoria di Carmine Arena, di 45 anni, il presunto boss capo dell' omonima cosca della 'ndrangheta ucciso sabato sera da un ''commando'' armato di un bazooka e di un kalashnikov. Sull' episodio i carabinieri che si trovavano nello stadio di Strongoli per i servizi di ordine pubblico hanno steso una relazione consegnata al Comando Compagnia di Ciro' Marina. Secondo quanto si e' appreso, comunque, l' episodio non dovrebbe avere strascichi giudiziari anche perche' non si tratta, a detta degli stessi investigatori, di un fatto penalmente rilevante. Il Presidente della squadra di calcio di Isola Capo Rizzuto e' Pasqualino Arena, cugino del boss ucciso. A chiedere all' arbitro, Paolo Zimmaro, che venisse osservato il minuto di silenzio e' stato il dirigente accompagnatore dell' Isola Capo Rizzuto, riferendo al direttore di gara della morte di un parente del presidente della squadra. Zimmaro ha dunque concesso il permesso non sapendo che la persona deceduta fosse un presunto boss della 'ndrangheta, ne' che fosse stato ucciso in un agguato. L' incontro tra lo Strongoli e l' Isola Capo Rizzuto si e' concluso con la vittoria della squadra di casa per 1-0. La Federazione italiana giuoco calcio ha subito comunicato di non sapere nulla del minuto di silenzio prima della gara Strongoli-Isola Capo Rizzuto di ieri, dopo l' uccisione del boss Arena. Lo ha precisato il presidente del comitato regionale della Federazione, Nino Cosentino, il quale si trova da ieri a Roma e che ha appreso del fatto solo stamattina. ''La cosa - ha spiegato Cosentino - non e' stata da noi minimamente trattata. La procedura per ottenere un minuto di silenzio prevede che venga inviata a noi una richiesta via fax o in casi eccezionali anche per telefono. Ma noi non abbiamo ricevuto nel caso in questione alcuna richiesta''. Di conseguenza l' arbitro Paolo Zimmaro, che ieri ha fatto osservare un minuto di raccoglimento prima dell' inizio della gara è stato sospeso dall’Associazione arbitri.. Insieme con il direttore di gara sono stati sospesi anche i suoi assistenti. La decisione e' stata presa stamani dal Comitato regionale calabrese dell' Aia. ''La terna - ha spiegato il presidente del comitato calabrese dell' Aia Filippo Capellupo - e' stata sospesa perche' non ha ottemperato alle nostre disposizioni che prevedono che richieste del genere vengano comunicate, anche per telefono, a me o al presidente del Comitato regionale della Figc. In questo caso, invece, non ci e' stata data nessuna comunicazione''. La federazione e' adesso in attesa di ricevere il referto dell' arbitro Zimmaro, nel quale viene annotato tutto cio' che accade prima, durante e dopo la gara e che dovrebbe giungere tra domani e mercoledi'. Con l' arbitro, un ragazzo di 18 anni di Paola (Cosenza) che alcuni colleghi definiscono molto bravo tecnicamente, e' stato impossibile parlare, in quanto non e' stato autorizzato a rilasciare dichiarazioni. L' arbitro che non sapeva ne' che la morte di Carmine Arena era avvenuta in un agguato, ne' che gli investigatori lo consideravano un elemento di spicco della criminalita', ha deciso cosi' di andare incontro alla richiesta. Il suo errore, dal punto di vista tecnico, e' stato fatto osservare, e' stato proprio quello di non avere chiesto a sua volta l' autorizzazione alla Federazione o all' Aia. Ci fu un precedente in Calabria che risale al 19 ottobre di sette anni fa Prima dell' inizio della partita Locri-Sciacca, valida per il campionato nazionale dilettanti, fu osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Cosimo Cordi' (zio di due calciatori del Locri), un presunto boss ucciso in un agguato il 13 ottobre 1997. La polizia, per chiarire i contorni della vicenda, svolse alcuni accertamenti. In particolare gli investigatori vollero accertare se fossero state fatte pressioni sul direttore di gara. L' arbitro fu anche sentito dalla polizia. Dagli accertamenti emerse invece che il direttore di gara aveva agito in perfetta buona fede. Anche in quella occasione l' arbitro non aveva chiesto l' autorizzazione alla Figc ne' all' Aia. Alcuni giorni dopo la partita intervenne il presidente del Locri per spiegare che il minuto di raccoglimento non era stato deciso in memoria di Cosimo Cordi', ma soltanto in segno di partecipazione al lutto dei due nipoti dell' ucciso che militavano nella squadra. Il presidente del Locri affermo' anche che nella richiesta fatta all' arbitro dal dirigente accompagnatore della squadra, era stata rispettata scrupolosamente la procedura prevista in casi del genere dal regolamento. La richiesta fu accolta dall' arbitro dopo avere sentito il dirigente accompagnatore della societa' avversaria.
- Per il Procuratore Tricoli “mancanza di senso civico”.- ''Ci troviamo di fronte ancora una volta ad una dimostrazione di mancanza di senso civico e di cittadinanza attiva di fronte a fatti cosi' gravi e drammatici''. Lo ha detto alle agenzie di stampa il procuratore della Repubblica di Crotone, Franco Tricoli, commentando il minuto di silenzio osservato ieri prima dell' incontro di calcio Strongoli-Isola Capo Rizzuto in memoria di Carmine Arena, il boss della 'ndrangheta ucciso sabato sera. ''Mi rendo conto - ha aggiunto Tricoli - che non si tratta di un fatto penalmente rilevante, ma lo e' sicuramente sul piano morale. Si puo' parlare di coscienza civica in presenza di un fatto del genere? La 'ndrangheta non si combatte soltanto con le divise dei carabinieri e dei poliziotti, ma anche con la partecipazione e le virtu' civiche, che in questo caso sono mancate assolutamente. Se si arriva a questo significa che il livello d' insensibilita' generale di fronte a fatti cosi' gravi ha raggiunto il livello di guardia''. Tricoli ha anche riferito che il fascicolo relativo all' inchiesta sull' uccisione di Carmine Arena sara' trasmesso al piu' presto alla Procura distrettuale di Catanzaro perche' assuma i provvedimenti di sua competenza. ''L' omicidio di Carmine Arena - ha detto ancora Tricoli - e' di una gravita' inaudita sia per lo spessore criminale della vittima, sia per le modalita' con le quali e' stato compiuto l' agguato. A mia memoria, tra l' altro, e' la prima volta che per compiere un omicidio nel crotonese viene utilizzato un bazooka. La situazione, e' evidente, e' sempre piu' allarmante. Siamo di fronte ad una guerra di mafia, con gli eserciti delle opposte fazioni schierati sul territorio''
- Per il vice capo procuratore Taverniti si tratta solo di un errore frutto di inesperienza. ''Senza farla troppo lunga, si e' solo trattato di un evidente 'errore' di un giovane arbitro che, alla richiesta di effettuare un minuto di raccoglimento prima dell' inizio di una gara di calcio, non ha tenuto conto delle procedure che anche in questi casi sono gia' scritte''. Ad affermarlo e' il portavoce della presidenza calabrese, Fausto Taverniti, vicecapo della Procura federale, in merito al minuto di silenzio effettuato ieri, prima dell' inizio della gara del campionato dilettanti Strongoli-Isola Capo Rizzuto, dopo l' omicidio di Carmine Arena. ''Non ci sta proprio - aggiunge Taverniti - l' enfatizzazione della notizia. Si e' trattato di un evidente errore arbitrale, dettato anche dall' inesperienza giovanile che non coinvolge, evidentemente, la Federazione italiana gioco calcio e il Settore arbitrale, cosi' come l' episodio non puo' essere accostato al 'tessuto connettivo' calabrese. Rimane la piaga che si deve far risalire a molto lontano e che va affrontata, come e' logico, tutti insieme, senza distinzioni politiche o di mestiere e senza strumentali posizioni o interpretazioni. Di sicuro rigettando l' etichetta negativa, ancora talvolta erroneamente attribuita alla Calabria''.
- Per Marco Minniti (DS) fatto di gravità assoluta. ''Il minuto di raccoglimento per commemorare il boss Carmine Arena prima della partita di calcio Strangoli-Isola Capo Rizzuto offende la coscienza civile del paese e della Calabria''. Lo afferma in una nota Marco Minniti, capogruppo dei Ds in commissione Difesa alla Camera. ''Ci chiediamo - aggiunge Minniti - come sia stato possibile che quello che non e' potuto avvenire per tante situazioni e drammi che hanno colpito il nostro paese sia potuto accadere ieri. Un minuto di silenzio prima di una partita di calcio, momento pubblico di raccoglimento e di incontro per le comunita', per commemorare il boss mafioso Carmine Arena''. ''Un fatto di gravita' inaudita che ci riporta a tempi che credevamo per sempre superati. Di tutto questo – conclude il deputato dei Ds - chiedero' conto in Parlamento affinche' siano chiarite fino al fondo le responsabilità”
- Per Lumia l’episodio non sorprende: ''Non sorprende che poi si ripetano episodi come il minuto di silenzio prima della partita di calcio. Come si puo' chiedere alla gente calabrese di ribellarsi se deve assistere anche a questi atti d'arroganza?''. A sostenerlo e' stato Giuseppe Lumia, capogruppo Ds in Commissione Antimafia, in merito all' omicidio del presunto boss dell' omonima cosca, Carmine Arena, ucciso da un commando armato di bazooka e kalashnikov ed al minuto di raccoglimento osservato prima della partita Strongoli-Isola Capo Rizzuto. ''L' ultimo omicidio a colpi di bazooka - ha sostenuto Lumia - non fa che confermare e rendere sempre piu' preoccupante l' allarme che da tempo viene lanciato sulla pericolosita' della 'ndrangheta. Allo stesso tempo appare evidente come, malgrado si susseguano vertici, interventi ad alto livello, risultati anche importanti nella caccia ai latitanti, manchi una strategia complessiva che da un lato aggredisca le cosche e dall' altro permetta ai cittadini calabresi di ribellarsi. Vorrei ricordare che nell' operazione portata a termine il 5 giugno 2004 contro la cosca Iamonte si era gia' specificamente parlato di armi da guerra e proprio di bazooka in possesso delle cosche calabresi. Evidentemente lanciare allarmi non serve piu'. Esiste un preoccupante deficit negli apparati delle forze dell' ordine dedicati all' indagine, buchi d' organico nelle procure dedicate alle indagini antimafia, ancora pochissimi interventi per il riuso a fini sociale dei beni confiscati. Le responsabilita' del Governo nazionale e di quello regionale, che come al solito si fa notare per il suo silenzio, sono sotto gli occhi di tutti''. ''Non sorprende - ha concluso Lumia - che si ripetano episodi come il minuto di silenzio. Si puo' pensare che nelle amministrazioni pubbliche si governi in liberta' quando ogni tre, quattro giorni ci sono attentati contro amministratori locali che dopo si sentono abbandonati al loro destino? E' necessario invertire la tendenza, destinare risorse umane e finanziarie alla Calabria, individuare priorita' e avviare un'azione di risanamento anche della classe politica. Non credo rimanga molto tempo da perdere''.
- Per Angela Napoli (An) la mafia invade anche lo sport. ''Il minuto di silenzio fatto osservare prima dell' incontro di calcio Strongoli-Isola Capo Rizzuto per onorare la memoria di Carmine Arena, da' la dimostrazione di quale sia la potenzialita' della 'ndrangheta in Calabria e di come riesca sia ad assoggettare intere comunita', sia ad assumere incarichi che invadono anche il campo dello sport''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Angela Napoli, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. Secondo il deputato di An, ''va anche evidenziata la sub-cultura che investe molti cittadini del Crotonese dove si registra un forte stato d' illegalita' diffusa che difficilmente riesce ad essere punita. Appare, infatti, assurdo che si possa tranquillamente occupare strade statali solo per ribellarsi a chi vuole ripristinare la legalita', cosi' come sembra irreale che gli spettatori dell' incontro tra lo Strongoli e l' Isola capo Rizzuto non siano riusciti a ribellarsi alla 'vergognosa' richiesta dell' arbitro. Al di la' della doverosa sospensione dell' arbitro, il grave episodio deve fare comprendere ai cittadini onesti che e' ormai divenuto indilazionabile il vero contrasto alla criminalita' organizzata, al fine di evitare che la stessa possa assoggettare alle proprie volonta' l' intera comunita' calabrese''.

I lavoratori della SMECO in agitazione ricevuti dal Vicepresidente Perugini

04/10 La Provincia di Cosenza non e' controparte, ma parte attiva nel processo di cambiamento della gestione della depurazione delle acque e come tale, da tempo, ha provveduto a sanare lacune istituzionali, ben oltre i propri compiti. A sostenerlo e' stato il vicepresidente dell' Ente Salvatore Perugini che ha ricevuto una delegazione di lavoratori addetti agli impianti di depurazione. Perugini, dopo avere sottolineato che ''e' questa la considerazione che si deve tenere in massimo conto quando, come e' accaduto in questi giorni, si deve riferire del ruolo dell'Amministrazione Provinciale nell'intera vicenda sollevata dai dipendenti della Smeco'', ha ricordato poi ai lavoratori che l' Ato e' subentrata all' allora competente Ufficio del Commissario regionale il primo maggio del 2003 provvedendo a liquidare la quasi totalita' dell' intero costo di gestione assicurato dai lavoratori, conferendo, per di piu', con proprie anticipazioni. ''Una linea di condotta responsabile - e' scritto in un comunicato della Provincia - vicina ad accogliere e risolvere le difficolta' delle unita' lavorative, che ha in sostanza messo a disposizione 5 milioni di euro, l' equivalente, cioe', della somma della quale era debitore l' Ufficio del Commissario verso la ditta Smeco. Da tenere ancora in conto che l' Ato ha anche onorato l' impegno di una ulteriore anticipazione, assunto con i dipendenti della ditta di depurazione lo scorso mese di giugno, per far fronte alla difficile situazione prospettata, tamponando ancora falle la cui responsabilita' risale all'inadempienza di molti Comuni che, pur riscotendo i canoni relativi alla depurazione e che per legge debbono essere versati su apposito capitolo, continuano a registrare gravi ritardi nel pagamento delle somme dovute''. Nel corso dell' incontro sono state due le risoluzioni prese tra l' Amministrazione e la delegazione Smeco, ''anche a testimoniare di un forte impegno della Provincia in questa vertenza'': la messa in rilievo assoluta del problema all' interno dell' assemblea dei Sindaci Ato, in calendario per il prossimo 11 ottobre, durante la quale il presidente Mario Oliverio sensibilizzera' i Comuni verso l' adozione di provvedimenti tali da sanare l' anomala e grave situazione; un ulteriore incontro a breve, gia' fissato per mercoledi' prossimo, alle 15,30, nella Sala di Presidenza, utile ad individuare soluzioni comuni che eliminino la situazione di attuale tensione''.

Il Comandante regionale delle Fiamme Gialle incontra il Presidente regionale di UnionCamere

04/10 Il presidente della Camera di commercio di Catanzaro, Paolo Abramo , ha incontrato il Comandante regionale della Guardia di Finanza, gen. Piccinni, nella duplice veste di presidente della Camera di commercio e di Presidente dell' Unioncamere Calabria. L' incontro ,che si e' svolto nella sede dell' ente camerale catanzarese, secondo quanto riferito in un comunicato, si inserisce nell' ambito delle visite di cortesia ai rappresentanti delle istituzioni territoriali effettuate dal gen. Piccinni, da poco subentrato al gen. Achille nella direzione del Comando regionale della Guardia di finanza. Il comandante della Guardia di finanza ha sottolineato come questi primi giorni gli siano serviti per avere un quadro completo della situazione generale ed ha delineato in maniera accurata il programma che intende svolgere nella nostra regione. L' attivita' della Guardia di finanza non sara' volta solo alla repressione , cosi' come ha gia' avuto modo dire in altre sedi, ma molto spazio sara' riservato alla prevenzione. ''La Guardia di Finanza e le forze dell' ordine in genere - ha detto il gen. Piccinni - sono al servizio del cittadino avendo come obiettivo, appunto, la tutela del cittadino onesto. Molto si deve fare attraverso la prevenzione ed in quest' ottica intendiamo dare il nostro contributo con iniziative che contribuiscano ad estendere il concetto di legalita'. Proprio per dare un contributo al recupero di questo concetto abbiamo, fra le altre cose, intenzione di inviare i nostri ufficiali elle ultime classi della scuola media superiore perche' siamo convinti che e' proprio dai giovani che bisogna partire per avviare un cambiamento decisivo che questi ultimi possano poi trasferire nelle loro future attivita'''. Abramo si e' detto disponibile a realizzare iniziative comuni con la Guardia di finanza nel solco di una tradizione che ha visto le due istituzioni sempre molto vicine nelle attivita' volte alla prevenzione ed allo sviluppo del concetto di legalita'. ''I vostri programmi - ha detto Abramo - sono in perfetta sintonia con gli interventi ai quali l' ente camerale catanzarese si dedica da diversi anni in tema di formazione alla legalita': uno per tutti, mi piace ricordare il nostro coinvolgimento alla manifestazione 'un poliziotto per amico' e tante altre attivita', compresa quella convegnistica, finalizzate ad accrescere una cultura consapevole della legalita' quale principale volano dello sviluppo economico. L' ente camerale - ha aggiunto Abramo - continuera' a dare il proprio valido contributo operando in perfetta sintonia con i vertici istituzionali preposti alla tutela dell' ordine pubblico per cercare di dare soluzione al problema della delinquenza che rischia di nuocere fortemente all' immagine di una citta', di una provincia e di una regione che tanto hanno da dare dal punto di vista economico ed imprenditoriale. Il 'risanamento' territoriale dalla criminalita' ed il recupero dei valori della legalita' si pongono come imprescindibili per l' emersione delle vere aspirazioni della nostra gente: il lavoro, la voglia di fare impresa e di confrontarsi con le altre realta' economiche''. ''Tutto questo sara' possibile - ha concluso Abramo - se continueremo a mantenere saldo il legame che unisce le categorie economiche alle altre istituzioni operanti sul territorio''.

Incendiata l’auto del Sindaco di Gerocarne nel vibonese. Solidarietà di Dominici.

04/10 Persone non identificate, la scorsa notte, hanno incendiato l' automobile del sindaco di Gerocarne, Raffaele Schiavello, di 51 anni. La vettura, in uso alla moglie di Schiavello, era parcheggiata nei pressi dell' abitazione del sindaco, nella frazione Ciano di Gerocarne. Le fiamme hanno provocato danni rilevanti alla vettura. Nei pressi dell' automobile i carabinieri hanno trovato tracce di liquido infiammabile. Schiavello che e' sindaco dall' aprile del 2000, presiede una giunta espressione di una lista civica. Leonardo Domenici, presidente nazionale dell'Anci, ha subito espresso la solidarieta' sua personale e degli organi dell'Anci al sindaco di Gerocarne, Raffaele Schiavello, oggetto di un'intimidazione incendiaria che la notte scorsa ha distrutto la sua auto. Domenici ha ribadito la richiesta al ministro Pisanu di una Conferenza Stato-Citta' dedicata al tema della sicurezza. Domenici ha sottolineato che in materia ''l'ANCI nazionale intende portare avanti ipotesi di lavoro concrete, coinvolgendo direttamente anche le ANCI regionali''. ''Ancora recentemente, in occasione di atti intimidatori messi a segno nei confronti di altri amministratori locali ha ricordato Domenici in una nota - abbiamo auspicato un'attenzione particolare del ministero dell'Interno verso il fenomeno. Dal ministro Pisanu abbiamo avuto rassicurazioni in materia; rassicurazioni che ci portano comunque a reiterare la richiesta di una convocazione straordinaria della Conferenza Stato-Citta', interamente dedicata ai temi della sicurezza e del rispetto della legalita' nei Comuni italiani, con particolare attenzione verso alcune aree maggiormente a rischio''

Il Presidente dell’Unione Agricoltori chiede alla Regione di approvare il distretto Agroalimentare di Sibari

04/10 Renzo Caligiuri, presidente provinciale di Cosenza dell' Unione agricoltori, in una dichiarazione, ha esortato il Consiglio regionale ad approvare il Distretto Agroalimentare di Sibari. ''Il Consiglio - sostiene Caligiuri - nella seduta fissata per domani si trova ad affrontare un argomento molto attuale e atteso: la legge sui Distretti agroalimentari e l' istituzione di quello di Sibari, la cui nascita e' rinviata ormai da anni nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare che giace negli uffici della massima assemblea regionale. Il mondo agricolo si aspetta dall' intero Consiglio una prova di buon senso e di conseguenzialita' rispetto alla volonta' manifestata da tutti i gruppi in questi anni. Insomma e' arrivato il momento di concretizzare quanto dichiarato precedentemente approvando una legge che regolamentera' il settore, valorizzando le vocazioni e la 'buona agricoltura' e dando finalmente vita al Distretto agroalimentare della Sibaritide. Quest' ultimo nasce da una volonta' molto estesa estrinsecata con una proposta di iniziativa popolare che tiene conto dell' eccellenza dell' agricoltura in quella zona, della presenza di un insieme di realta' di produzione, commercializzazione e trasformazione che possono dare impulso all'intero comparto e all'economia di tutta la Calabria''. ''Occorre pertanto - sostiene ancora Renzo Caligiuri - superare i contrasti campanilistici e di connotazione geografica perche' quello di Sibari e' un Distretto che puo' essere pilota per tutta la regione: altre aree si possono subito attivare, anche in altri comparti. Questa seduta del Consiglio regionale e' molto importante per il settore agricolo calabrese. Dalle decisioni che saranno adottate puo' aprirsi un nuovo futuro di modernita' e di competitivita' e anche di fiducia da parte degli operatori e di tanti cittadini e amministrazioni che hanno firmato per la legge di iniziativa popolare. Queste volonta' vanno rispettate nel nome di una democrazia che va difesa e alimentata al di la' delle parole''.

Il 5 ottobre si riunisce il consiglio regionale

04/10 Tornerà a riunirsi domani, 5 ottobre, alle ore 15.00, il Consiglio regionale della Calabria. Sette i punti all’ordine del giorno. Al primo punto, il Consiglio regionale si occuperà della surroga del consigliere dimissionario Umberto Pirilli, eletto, nelle ultime consultazioni europee, al Parlamento di Strasburgo.Successivamente l’Assemblea regionale esaminerà la proposta di provvedimento amministrativo relativa al progetto di legge di iniziativa del consigliere Chiarella, recante: “Modifica delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano”. Effettuazione del referendum consultivo. All’esame del Consiglio, domani, anche il progetto di legge per “l’Istituzione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità e del distretto agroalimentare di Sibari (d’iniziativa popolare) e il disegno di legge d’iniziativa della Giunta regionale: “Norme per la salvaguardia del cedro di Calabria e per l’istituzione del Consorzio per la tutela del cedro”.Seguirà, al V punto all’ordine del giorno, l’esame del progetto di legge: “Azioni a sostegno di uno sviluppo dell’economia ittica della Calabria compatibile con l’obiettivo di valorizzazione della fascia costiera marina. Abrogazione legge regionale 25 maggio 1987, n. 16” (di iniziativa dell’assessore Dima); “Incentivi alla residenzialità dei giovani laureati per lo sviluppo in Calabria dell’economia della conoscenza” (di iniziativa del consigliere Occhiuto) ed infine il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale “Legge forestale della Regione Calabria”.

Riunita la seconda Commissione Consiliare Permanente della Provincia

04/10 Si è riunita la Seconda Commissione Consiliare Permanente “Viabilità, Lavori Pubblici ed Edilizia Scolastica”, presieduta dal Consigliere Provinciale Pietro Lecce. Nel corso della riunione di Commissione, cui è intervenuto l’Assessore Provinciale alla Viabilità ed Infrastrutture, Arturo Riccetti, presenti tutti i componenti della stessa, sono intervenuti Mario Russo, che ricopre la carica di Vice Presidente, Pasqualina Straface, Mario Melfi, Maria Clelia Badolato, Elio Filice, Natale Zanfini, Marino Reda e Leonardo Trento. Prendendo la parola il Presidente Pietro Lecce ha ringraziato l’Assessore Arturo Riccetti per la piena disponibilità manifestata nell’accettare l’invito e nel partecipare ai lavori della Commissione, la cui attività si vuole improntare all’insegna della massima concertazione e collaborazione fra gli Assessorati competenti per materie e l’organo di Commissione stesso. Dalla discussione è emersa unanime la decisione di voler tracciare un percorso che caratterizzerà i lavori dell’organo consiliare nei prossimi mesi di attività, percorso che, di volta in volta, vedrà coinvolti gli organi di governo per affrontare le questioni emergenti e dare risposte concrete ai bisogni del territorio. Sono state avanzate proposte inerenti il metodo di lavoro, le direttive da adottare per ottimizzare i risultati e le modalità, soprattutto, per trovare soluzioni a questioni aperte, a cominciare da alcune emergenze legate al tema della sicurezza sulla viabilità delle arterie di competenza provinciale. Un’impostazione che si vuole avviare in sintonia non solo con la struttura di supporto degli Uffici provinciali dei vari specifici settori ma anche con il sistema delle autonomie e cioè con i Comuni e le Comunità Montane. Un secondo elemento di valutazione ha condotto ad un tipo di organizzazione che vedrà la Seconda Commissione Consiliare Permanente, nelle prossime settimane, impegnata a predisporre un vero e proprio Piano Operativo per individuare, nell’ambito del bacino provinciale, una serie di interventi volti a riqualificare l’intera rete viaria ed, eventualmente, laddove si propongono carenze strutturali, interventi con nuove strade di collegamento. Lo scopo è di dotare la rete di provinciale degli standard di sempre maggiore sicurezza, modernità e percorribilità e rendere, quindi, più facilmente raggiungibili centri finora isolati, interni o periferici che vedono, in tal modo, compromessa ogni velleità di sviluppo e di crescita economica.Sia i membri della Commissione appartenenti alla maggioranza che quelli di opposizione, hanno posto l’accento sulla necessità di tenere in debito conto le reali possibilità di investimento dell’Ente ed, in virtù di questa considerazione, si è addivenuti unanimemente all’intento di proporre interventi concreti e di qualità che possano trovare un potenziale economico di supporto perseguendo la logica del cofinanziamento, sia a livello locale con Comuni e Comunità Montane, sia a livello più ampio con il ricorso a finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.La Seconda Commissione, al fine di attivarsi in merito, predisporrà una serie di incontri sul territorio in modo tale da cogliere, con specifici sopralluoghi, le istanze più avvertite e predisporre gli interventi che necessitano di prioritarie soluzioni. Si è stabilito, pertanto, di spostarsi direttamente sui luoghi interessati, per confrontarsi con le istituzioni ed individuare i progetti da portare avanti.Un terzo elemento che la Commissione si propone di mettere al centro della sua azione riguarda la predisposizione di un Piano che rivaluti, utilizzi e rilanci, rendendolo anche risorsa attiva, il patrimonio dell’Ente, a partire da un’attenta ricognizione dello stesso. Il proposito è quello di renderlo, attraverso appunto il Piano di utilizzo, fonte di entrate ma si potrebbe, con la collaborazione di Sviluppo Italia, convertire vecchi Caselli ed altri immobili in centri di servizi al territorio, con evidente ricaduta occupazionale. L’Assessore Arturo Riccetti ed il Presidente della Seconda Commissione Pietro Lecce, assieme ai presenti intervenuti, hanno manifestato grande impegno e la volontà certa di perseguire detti obiettivi perché, hanno sottolineato, si tratta di programmi concreti che si vogliono condividere col territorio per ottimizzarne risorse e vocazioni.

Feriti, in un agguato mafioso, due operai di una fabbrica nel vibonese.

03/10 Ndranghetsa sempre più pressante e sempre più pericolosa. Questa volta nel vibonese hanno imposto la loro legge del fuoco, a mò di ammonizione, su due operai di una fabbrica, la Ecocall impegnata in un settore, l’ambiente, condizionato troppo dalla malavita. I fatti. Alcuni colpi di fucile sono stati sparati da sconosciuti nella notte contro due operai nel comune di Vazzano in provincia di Vibo. Le vittime dell'agguato, dipendenti della Ecocall, un impianto di riciclaggio di rifiuti, sono Domenico Martelli,27 anni, e Domenico Caloiero, di 57 anni, che sono rimasti feriti. I due sono ricoverati negli ospedali di Vibo Valentia e Serra San Bruno dove i sanitari li hanno giudicati guaribili con prognosi di quindici giorni. I due operai erano a lavoro quando hanno sentito il rumore di una automobile dalla quale sono stati sparati i colpi di fucile. L'episodio e' stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini.
Gli Amministratori di Vazzano “Un fatto grave” - ''La gravita' del gesto e soprattutto le modalita' della sua esecuzione non possono non richiamare l'attenzione delle istituzioni''. E' quanto scrivono in una nota i componenti dell'Amministrazione comunale di Vazzano circa il ferimento degli operai dell'azienda Ecocall. ''L'amministrazione - prosegue la nota - non rimarra' inerte di fronte a questi episodi che non appartengono alla storia del nostro Paese. Ma soprattutto non cederemo di fronte a questi vili comportamenti di persone che si celano nell'anonimato e all'arroganza delle armi usate nei confronti di soggetti indifesi e che con grande sacrificio cercano di portare avanti la loro esistenza''. ''Nei prossimi giorni - conclude la nota - intraprenderemo tutte le iniziative che riterremo necessarie per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla vicenda ed in particolar modo per scongiurare il ripetersi di tali fatti''.
Adamo (DS): “La mafia alza il tiro” - ''Ancora una volta la mafia alza il tiro''. Lo ha detto il segretario regionale dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, circa l'agguato compiuto da sconosciuti a Vazzano nel quale sono rimasti feriti due operai. ''Non era mai accaduto - ha aggiunto - negli ultimi anni che si sparasse contro gli operai intenti al lavoro nella loro azienda. La mafia a Vazzano non ha sparato a 'vanvera' ne ha sparato alle 'vanvere'. Il Presidente del governo calabrese e' bene che se ne renda conto anche se ormai e' troppo tardi. La mafia ha sparato contro due lavoratori di una azienda promossa da Pippo Callipo, partecipata da altri imprenditori onesti calabresi e cofinanziata con il primo patto territoriale della nostra regione''. ''L'attentato alla Ecocall simboleggia - ha proseguito Adamo - quindi in maniera molto significativa la qualita' di una violenza rivolta a impedire l'attivita' di imprese pulite in settori molto a rischio che solitamente sono soggetti al controllo della mafia. Questo attentato e' anche il tentativo di colpire il principio della concertazione sociale e della programmazione negoziata''. ''Non e' azzardato sostenere - ha concluso - il teorema secondo il quale chi non fa nulla per contrastare questa recrudescenza, chi sottovaluta la portata dell'attacco mafioso, chi criminalizza o deride l'allarme lanciato dal presidente degli imprenditori calabresi e' oggettivamente complice o addirittura connivente con questi interessi mafiosi''.
Borrello (Margherita): “Bisogna riflettere a fondo” - ''Il gravissimo e proditorio attentato a due lavoratori della Ecocall di Vazzano e' un episodio sul quale c'e' da riflettere a fondo e con grande senso di responsabilita'''. ''Si alza - ha aggiunto - pesantemente il livello di uno scontro che e' finalizzato ad intimidire per demotivare i lavoratori di un'Azienda che ha avuto l'ardire di intraprendere un'attivita', il trattamento dei rifiuti, ''di norma'' patrimonio quasi esclusivo della criminalita'. E' una chiara strategia per fare terra bruciata attorno ad imprenditori seri - uno degli azionisti della Ecocall e' il Presidente di Confindustria Pippo Callipo - per privarli della forza lavoro e costringerli ad abbandonare il campo. Non puo' piu' bastare da parte delle Istituzioni il rituale messaggio di solidarieta' , ma occorre assumere forti e concrete iniziative per innalzare un muro contro fenomeni che minano alle fondamenta lo sviluppo della Regione''. ''Il dibattito - ha concluso - che si sviluppera' in consiglio regionale alla presenza del Ministro Pisanu dovra' essere l'occasione per segnare finalmente una svolta decisiva su un terreno che costituisce in assoluto la prima grande emergenza rispetto alla quale non possono essere piu' tollerate indecisioni e superficialita' da parte di quanti sono chiamati a tutelare un sistema democratico a rischio di decomposizione''.

Un azione da guerra l’omicidio del boss Arena con il bazooka

03/10 Una vera e propria azione da guerra quella eseguita ieri sera dai sicari che, sparando dei razzi con un bazooka, hanno ucciso il presunto boss della omonima cosca di Isola Capo Rizzuto, Carmine Arena, di 45 anni, che viaggiava con suo cugino Giuseppe, 38 anni, rimasto ferito, a bordo di una Lancia Thema blindata. Prima novità delle indagini è che il bazooka utilizzato ieri sera per uccidere Carmine Arena, nell'agguato e' un bazooka di fabbricazione straniera, probabilmente proveniente dai paesi dell'Est Europa. I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone hanno recuperato un codolo, che e' la parte terminale del proiettile di bazooka, dotato di alette direzionali, sul quale, oltre che sull'automobile blindata, saranno eseguiti accertamenti balistici.I razzi spaarti sono stati almeno tre. L'agguato, secondo gli investigatori, e' stato compiuto da un gruppo composto almeno da quattro persone che hanno atteso su una collineatta prospiciente l'abitazione di Arena l'arrivo dell'automobile blindata con a bordo le due persone.quindi il mezzo e' stato raggiunto dai tre razzi e finito con decine di colpi di kalasnikov. Per tutta la notte i carabinieri hanno compiuto numerose perquisizioni e controlli nelle abitazioni di persone con precedenti penali di Isola Capo Rizzuto e della zona limitrofa. Per fare il punto delle indagini sull'omicidio di Carmine Arena e per individuare le strategie di contrasto piu' efficaci contro la recrudescenza criminale nel crotonese, si è svolta a Crotone una riunione operativa presso la Questura. All'incontro, oltre al questore di Crotone, Rocco Gerardi, hanno partecipano Lucio Carluccio, direttore dello Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato e un funzionario dello stesso Sco, Massimo Modeo, giunti stamane in Calabria da Roma. La riunione operativa è stata tenuta alla presenza del capo dela Squadra mobile della Questura di Crotone Nino De Santis, del capo della Squadra mobile di Catanzaro, Francesco Ratta' e del suo vice, Saverio Mercurio. La presenza congiunta dei dirigenti delle due Squadre mobili e' motivata dall'azione della Sezione criminalita' organizzata interprovinciale della Polizia di Stato di cui fanno parte Crotone e Catanzaro che appartengono allo stesso ambito giurisdizione di Corte d'Appello. Le condizioni di salute di Giuseppe Arena, rimasto ferito nell'agguato, pur rimanendo stazionarie, non sono giudicate gravissime anche se i medici dell'ospedale di Crotone, dove si trova ricoverato, lo tengono costantemente sotto osservazione. Intanto, si e' appreso che l'autopsia sul corpo di Carmine Arena verra' compiuta domani nell'obitorio dello stesso presidio ospedaliero. Andando a spulciare gli archivi emrge poi che sono dieci gli omicidi compiuti nel Crotonese dall'inizio dell'anno, nove dei quali nei territori di Isola Capo Rizzuto e Cutro. Una lunga scia di sangue che, secondo gli inquirenti, se da un lato evidenzia la guerra di mafia in atto, dall'altro fa presagire scenari inquietanti anche in considerazione del fatto che, nel novero delle vittime compaiono elementi di primo piano della ''geografia'' mafiosa del Crotonese e di altre province limitrofe. L'inizio dell'anno e' caratterizzato dal ritrovamento del cadavere di un uomo nelle campagne di Isola Capo Rizzuto: al termine degli accertamenti di carattere scientifico il cadavere viene identificato. Con una esecuzione mafiosa in grande stile viene ucciso in un bar lungo la statale jonica 106, in localita' Steccato di Cutro, Sergio Iazzolino. I sicari scappano dalla scena del delitto con un'autovettura che abbandonano qualche chilometro dopo, nelle campagne, lasciandovi a bordo le armi utilizzate per il delitto. A Isola Capo Rizzuto i killer tornano nuovamente in azione uccidendo, nel maggio scorso, Bruno Ranieri e Rocco Corda. Balza in evidenza la ferocia usata dagli assassini che non esitano a infierire contro le loro vittime con un kalashnikov. Un altro agguato in cui la 'ndrangheta evidenzia la sua capacita' militare e' quello in cui viene ucciso, in marzo, a Cutro, Salvatore Blasco, di 44 anni. Gli autori del delitto si nascondono in un edificio disabitato nei pressi dell'abitazione della vittima e lo uccidono davanti mentre sta rientrando in casa. Prima dell'estate le armi dei sicari fanno fuoco contro Antonio Dragone che nel novembre precedente era stato rimesso in liberta' dopo avere scontato una condanna ad una ventina d'anni. Viene ucciso a bordo della propria autovettura nei pressi dell'abitato di Cutro. Nell'agosto scorso un altro omicidio di mafia avviene in un villaggio turistico della costa: Francesco Scerbo, che ne e' il guardiano, viene ucciso all'ingresso del complesso turistico. Risale a qualche giorno fa poi l'omicidio di Gaetano Ciampa', l'allevatore di Cutro genero di Antonio Dragone: agli inquirenti non sfuggono le analogie tra le modalita' operative delle due esecuzioni. Anche nel caso di Ciampa', infatti, il commando utilizza un'auto rubata per speronare lungo la strada quella sulla quale viaggia la vittima che muore sul colpo mentre rimane gravemente ferito il conducente dell'auto. All'elenco delle vittime di mafia si aggiunge anche Natale Bruno. L'uomo e' stato ucciso, qualche settimana fa nella zona di Ciro', in contesto criminale che appare comunque non collegato alla guerra di mafia in corso a Cutro e Isola Capo Rizzuto

Donna intossicata dal gas muore nel sonno a Longobucco

03/10 Una pensionata, Carmela Cosenza, di 71 anni e' morta per intossicazione da gas fuoriuscito dalla bombola della cucina. La donna e' deceduta mentre stava dormendo. Assieme a lei dormiva il marito, Pasquale Pometti di 73 anni, che, svegliato da alcuni rumori era uscito all'abitazione salvandosi. Ma al rientro, accorgendosi che la donna non respirava ha cercato di soccorrerla, non riuscendoci perchè la coniuge era già spirata. La coppia di anziani vivevano da soli in contrada Manco di Longobucco, Ieri sera prima di andare a letto avevano fatto uso della cucina per riscaldarsi del latte e inavvertitamente hanno lasciato semichiuso uno dei fornelli dal quale e' fuoriuscito il gas che ha provocato la morte dell'anziana donna.

Armi militari per un agguato di mafia. Ucciso il boss Arena con un bazooka

02/10 Diventa preoccupante la guerra di mafia che sta dilaniando un intera regione. Questa sera si è davvero toccato l’apice della potenza di fuoco. Un commando che ha teso un agguato a Carmine Arena, di 45 anni, ritenuto dagli investigatori un esponente della criminalita' locale, ha utilizzato una di quelle armi militari pesanti, del traffico delle quali la malavita dello Jonio è sempre stata al centro, per uccidere il presunto boss che viaggiava a bordo di un auto blindata. Assieme ad Arena è stato ferito il cugino, Giuseppe, di 38 anni, in maniera grave. L’agguato, compiuto da sconosciuti, è avvenuto a Isola Capo Rizzuto, nel crotonese. Le due vittime dell’agguato erano a bordo di una Lancia Thema blin data e stavano uscendo di casa quando sconosciuti hanno sparato contro il mezzo con un bazooka. Il proiettile che ha colpito l'automobile l’ha distrutta. I due sono stati soccorsi da alcune persone ma Carmine Arena e' morto dopo il trasporto in ospedale. Il cugino, ricoverato anch’esso nell'ospedale di Crotone, è stato posto dai sanitari in prognosi riservata. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Isola Capo Rizzuto. L'agguato si e' verificato davanti all'abitazione della famiglia Arena, alla periferia di Isola Capo Rizzuto. I killer avrebbero sparato da una collinetta prospiciente il fabbricato. Il commando ha atteso la vittima mentre stava uscendo di casa, all'uscita del paese nella zona della Valtour. Sulla fiancata della Lancia Thema i carabinieri hanno riscontrato un grosso foro di entrata. Il mezzo e' stato completamente distrutto dall'esplosione del colpo di bazooka. Subito dopo l'agguato i carabinieri hanno avviato controlli e perquisizioni nelle abitazioni di persone con precedenti penali a Isola Capo Rizzuto e zone limitrofe. Gli investigatori stanno sentendo anche i familiari e gli amici di Carmine Arena e del cugino per ricostruire i loro ultimi spostamenti prima dell'agguato. Gli investigatori ritengono che l'agguato sia stato compiuto nell'ambito dei contrasti tra gli esponenti delle cosche della 'ndrangheta del crotonese. Carmine Arena, infatti, secondo gli inquirenti, era diventato il capo dell'omonima cosca dopo che altri suoi familiari erano stati arrestati. Le cosche crotonesi, secondo una recente relazione della Dia, stanno attraversando una profonda fase di ristrutturazione. Il gruppo degli Arena convive ''in contrapposizione latente'' con le famiglie Grande-Aracri. L' attivita' usuraria ed estorsiva di queste cosche, secondo la Dia, e' sempre in primo piano con il traffico di stupefacenti.

Corbelli: “Per gli sprechi alle pubbliche amministrazioni, le Procure sono interessate da tempo”

02/10 ''Per quanto in esso contenuto sono state da tempo interessate, per competenza territoriale, le Procure Regionali''. E' questo il testo della lettera ricevuta dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ed inviata dalla Corte dei Conti di Roma. Nell'agosto scorso Corbelli ha inviato un esposto alla Corte dei Corti di Roma sugli sprechi economici delle pubbliche amministrazioni. ''Finalmente - sostiene Corbelli - si fara' chiarezza e si accerteranno eventuali ipotesi di reato in questo grande scandalo nazionale dello spreco e sperpero di denaro pubblico che coinvolge praticamente tutte le regioni italiane''.

Omicidio a bastonate dell’ucraino a Corigliano: Terzo arresto e convalida dei due fermi

02/10 I carabinieri hanno arrestato nel pomeriggio a Corigliano Francesco Aquino, di 19 anni, con l'accusa di aver partecipato all'omicidio, insieme ad altri due complici, del cittadino ucraino Vasyl Slanina, di 51 anni. Ad Aquino e' stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Rossano Iulia che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Paolo Remer. Ieri i carabinieri di Corigliano avevano fermato gli altri due complici del giovane, Pasquale Marasco e Marco Ruggeri, entrambi di Corigliano a cui oggi sono stati convalidati i fermi dal Gip del Tribunale di Rossano su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Paolo Remer Tutti e tre sono accusati di aver ucciso l'uomo a calci e bastonate, mentre dormiva.

Due arresti a Castrovillari

02/10 Due persone sono state arrestate nel corso di operazioni distinte compiute dai carabinieri nella zona di Castrovillari. Uno dei due arrestati e' Giovanni Giancola, 30 anni, di Castrovillari, sorpreso mentre stava tentando di forzare la serratura di un'autovettura. A Frascineto e' stata arrestata Maria Pia Roma, 38 anni, per violazione degli arresti domiciliari.

Discarica abusiva con oltre 360 tonnellate di rifiuti speciali sequestrata a Castrovillari

02/10 Un terreno di circa 4.000 metri quadrati, adibito a discarica abusiva, e' stato sequestrato dalla Guardia di Finanza in contrada "S. Leonardo" del comune di Castrovillari. All'interno dell'area interessata sono stati trovati una betoniera, un'autocisterna, 270 autoveicoli e carcasse d'auto, 30 fra camion, rimorchi e autocarri, una ventina di motoveicoli, gomme, bombole d'ossigeno, motori a corpo per un quantitativo complessivo di 365 tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi. I rifiuti erano abbandonati sul terreno producendo l'infiltrazione di sostanze che inquinavano le falde acquifere sottostanti. Il sequestro rientra nell'operazione "Pollino Pulito", coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.

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