HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Infanticidio a Catanzaro

 

Folle tragedia a Catanzaro, madre infanticida durante una lite col marito.

01 dic 08 Ha prima tentato di uccidere il convivente colpendolo con un coltello da cucina e avventandosi su di lui a morsi e poi, quando la figlioletta di soli quattordici giorni si è svegliata ed ha iniziato a piangere, ha sfogato tutta la sua furia sulla bimba, scaraventandola a terra e provocandone la morte. E' finita in tragedia la relazione d'amore di una giovane coppia di Catanzaro, Morena Loprete, di 20 anni, e Rosario Donato (23), consumata, dopo due anni, tra litigi e incomprensioni, probabilmente a causa di problemi economici. La donna è stata arrestata dai carabinieri per l'omicidio volontario della figlia e per il tentato omicidio del convivente. La notte scorsa Morena Loprete e Rosario Donato erano nella loro piccola abitazione, all'incirca di trenta metri quadrati, nel quartiere Gagliano, all'estrema periferia nord di Catanzaro. Mentre sono a letto i due hanno iniziato a litigare e la donna ha colpito il convivente con un coltello da cucina. L'uomo è riuscito ad impossessarsi dell'arma e mentre cercava di uscire dall'abitazione è stato nuovamente aggredito dalla convivente che gli ha strappato il lobo dell'orecchio con un morso. Ferito e in preda al panico, Donato è uscito dall'abitazione ed è stato soccorso da alcuni vicini. La violenta lite, secondo la ricostruzione dei carabinieri, ha svegliato la bambina che ha iniziato a piangere. Morena Loprete, ancora in preda alla furia del litigio, ha scaraventato a terra la figlia e poi l'ha riposta nella culla. La donna poi ha raggiunto il convivente che, nel frattempo, è stato soccorso da alcuni vicini e dai sanitari del servizio 118. Questi ultimi, entrati nella casa della coppia, hanno scoperto che la bambina era morta. Successivamente Donato è stato accompagnato nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Catanzaro dove i sanitari, anche se l'uomo non rischia la vita, si sono riservati la prognosi. L'uomo, che è in stato di choc, è stato sentito dagli investigatori ai quali ha ricostruito la dinamica del litigio con la convivente ma non ha saputo fornire elementi sulla morte della figlia. La donna è stata invece accompagnata nella caserma dei carabinieri dove, in stato di choc, ha detto di non ricordare quanto era accaduto. Ai carabinieri che la informavano della morte della figlia lei ha risposto, in lacrime: "non ci credo, la bambina non è morta". Sul corpo della neonata il medico legale ha riscontrato diversi traumi tra cui uno nella parte posteriore del cranio e all'addome. Proprio per la presenza di più traumi gli investigatori hanno ipotizzato subito che la neonata sia stata scaraventata a terra e che non è stata una caduta accidentale. I carabinieri hanno raccolto alcune testimonianze dalle quali é emerso che tra la coppia c'erano litigi frequenti che sarebbero aumentati dopo la nascita della bambina. Nel quartiere dove vivevano c'é sgomento per quanto è accaduto. I vicini di casa, la gran parte dei quali sono anziani, si limitano a dire: "é stata una tragedia, è stata una tragedia".

Madre sotto choc “No, è viva”. "Non ci credo, la bambina non è morta". E' quanto ha detto Morena Loprete dopo che è stata accompagnata nella caserma dei carabinieri del quartiere Gagliano di Catanzaro. La donna, che non ha confessato l'omicidio della figlia, è in stato di choc e, agli investigatori, non ha saputo dare nessuna spiegazione circa la morte della bambina. Dagli accertamenti medico legali è emerso che la neonata, nata il 17 novembre scorso, ha più traumi sul corpo tra cui uno nella parte posteriore del cranio ed uno alla pancia. Proprio per la presenza di più traumi gli investigatori ipotizzano che la neonata sia stata scaraventata a terra e non può essersi trattato di una caduta accidentale. Gli investigatori, attraverso la testimonianza dei vicini ed il racconto del convivente della donna, Donato Rosario, di 23 anni, hanno intanto ricostruito la dinamica di quanto accaduto. Poco prima della mezzanotte i due iniziano a litigare e Morena Loprete colpisce il marito con un coltello. L'uomo riesce ad impossessarsi del coltello e la donna con un morso gli strappa il lobo dell'orecchio. L'uomo esce all'esterno dell'abitazione e la moglie, secondo gli investigatori, prima di raggiungerlo uccide la figlia. Poi Morena Loprete esce fuori dove trova un vicino che è intervenuto per placare gli animi. Nell'abitazione giungono i medici del servizio 118 che trovano la neonata nella culla e, dopo averla poggiata sul letto, si accorgono che è morta. Donato viene portato in ospedale mentre Loprete è accompagnata negli uffici dei carabinieri dove è stata arrestata. Dopo l'arresto Morena Loprete è stata portata nel carcere di Castrovillari.

I vicini “Una tragedia”. E' un piccolo appartamento a piano terra in uno dei tanti vecchi palazzi di Gagliano (una frazione del capoluogo), l'abitazione dove nella notte Morena Loprete ha ucciso la figlia dopo aver ferito il marito. All'abitazione della coppia si arriva dopo aver percorso una serie di piccole vie del centro storico adiacenti all'unica chiesa del quartiere. In prossimità dell'ingresso del palazzo dove vive la coppia, su alcuni gradini, ci sono numerose macchie di sangue. I vicini di casa, la gran parte delle quali sono anziani, si limitano a dire:"é stata una tragedia, è stata una tragedia". Ma la coppia non sembra fosse molto conosciuta nel quartiere. C'é chi racconta dei numerosi litigi tra i due, al culmine delle quali lei era arrivata anche a picchiare l'uomo, e chi si limita a descrive la ragazza come una persona vivace ed il marito come un bonaccione. Nel passato dei coniugi ci sarebbero stati - ma la notizia non è stata confermata - anche problemi di tossicodipendenza. La donna risulta essere orfana di entrambi i genitori.

Tanti litigi dopo il parto. Si erano intensificati dopo la nascita della bambina i litigi tra Rosario Donato e la sua convivente, Morena Loprete, arrestata dai carabinieri per l'omicidio della figlia. I carabinieri hanno raccolto una serie di testimonianze dalle quali emerge che la coppia litigava spesso, probabilmente per motivi economici, e che dopo la nascita della loro figlia c'era un maggiore astio tra i due. La coppia convive da circa due anni nella piccola abitazione, di circa trenta metri quadrati, al piano terra nel centro storico del quartiere Gagliano di Catanzaro. I genitori della donna sono morti prematuramente quando lei era ancora minorenne e lei è stata affidata ad una zia. Due anni fa i due hanno intrapreso una relazione sentimentale ed hanno deciso di convivere. Il rapporto tra i due, così come emerge dalle testimonianze raccolte dai carabinieri, si è pian piano deteriorato a causa di litigi frequenti. Dopo i primi interrogatori della coppia non è stato ancora possibile chiarire - perché i due sono in stato di choc - il motivo che ha scatenato il litigio avvenuto ieri sera.

Notizie correlate preecedenti

Madre scaraventa figlia di 14 giorni a terra, che muore, durante lite col marito, a Catanzaro. Ora è sotto choc

Accusata di omicidio volontario la madre infanticida di Catanzaro

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti