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Arrestato il reggente della cosca Nirta
Finita la latitanza del boss Nirta nascosto in un vecchio edificio di San Luca 07 ago 08 Lo cercavano dal maggio scorso e stamani,
all'alba, lo hanno rintracciato in una vecchia casa di San Luca, il
suo regno, arrestandolo. E' finita così, dopo un breve tentativo
di fuga, la latitanza di Paolo Nirta, il reggente della cosca Nirta-Strangio,
coinvolta dal 1991 in una sanguinosissima faida contro i Pelle-Vottari,
culminata con la strage di Duisburg del Ferragosto dello scorso anno.
A mettere le manette a Nirta, accusato di associazione mafiosa nell'ambito
dell'operazione Zaleuco, sono stati i carabinieri del Gruppo Locri
insieme a quelli dello squadrone eliportato dei cacciatori. In cento
sono arrivati stamani a San Luca per perquisire una serie di obiettivi
considerati "possibili" come covi per latitanti. Giunti
davanti alla porta di una vecchia abitazione, nella parte più
antica del paese arroccato alle pendici dell'Aspromonte, i militari
hanno bussato e non sentendo risposte hanno sfondato la porta. Nirta
era dentro, disarmato. Ha provato a fuggire gettandosi da un terrazzino
in uno dei vicoli sottostanti, ma non ce l'ha fatta: ed è stato
bloccato. Nell'abitazione i carabinieri hanno anche trovato una botola
dalla quale si accede ad uno stretto cunicolo che conduce alla strada
sottostante. Una caratteristica comune a molte delle abitazioni nella
parte vecchia del paese che si inerpica sulle pendici della montagna.
Subito dopo l'arresto, Nirta è stato portato sul lungomare
di Bianco dove è stato fatto atterrare un elicottero dell'Arma
sul quale l'uomo è stato fatto salire per essere portato nel
carcere di Reggio Calabria. Già nei prossimi giorni potrà
comparire davanti al gup che deve decidere sulla richiesta di rinvio
a giudizio avanzata dalla Dda per lui ed altre 47 persone accusate
di fare parte delle cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari. Nirta,
negli ultimi tempi, aveva assunto un ruolo di primo piano all'interno
della cosca diventandone il reggente. Questo é avvenuto dopo
l'arresto del fratello, Giovanni Luca, e del padre, Giuseppe, ritenuto
il boss della cosca. Quest'ultimo è stato arrestato nel maggio
scorso. Giovanni Luca, da tutti chiamato Gianluca, invece, è
stato arrestato il 30 agosto dello scorso anno. Gianluca, un altro
degli elementi di spicco della cosca, era il marito di Maria Strangio,
uccisa in un agguato il giorno di Natale del 2006. Le parentele di
Paolo Nirta, però, non finiscono qui. L'uomo, infatti, è
il cognato di Giovanni Strangio, il giovane di 29 anni ricercato da
quasi un anno perché accusato di essere uno degli autori della
strage di Duisburg. Strangio “Non c’entro con la strage”. "Mi inginocchio e giuro di essere innocente dinanzi a Dio, al mondo intero e ai familiari delle vittime di questa orrenda strage". Giovanni Strangio, sospettato principale della strage di Duisburg, dove il 15 agosto dello scorso anno vennero uccisi sei calabresi, parla con il settimanale 'Panorama' in edicola da domani. Strangio sostiene di non avere nulla a che vedere con quel terribile fatto di sangue. "Ma credo che in questo momento - aggiunge - le mie ragioni non interessino alla magistratura, che deve dimostrare all'opinione pubblica internazionale, e soprattutto ai tedeschi, di risolvere velocemente il caso, consegnando i colpevoli alla giustizia. Il fatto è che sono italiano, di San Luca e mi chiamo Strangio". Strangio non nega di essere stato in Germania il giorno della strage: "Sono partito per andare in Germania a curare i miei interessi. Avevo dei locali e dovevo provvedere alla loro gestione. La faida di San Luca è una costruzione giornalistica e dei magistrati. Io non sono affiliato alla 'ndrangheta e so che nel mio paese esiste poverta', disoccupazione, ignoranza, diffidenza, ma anche amore, passione e voglia di lavorare". Per il pm della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, invece, "Strangio è l'autore del massacro di Duisbuirg, tant'é che la montagna di accuse nei suoi confronti, lo induce a sottrarsi alla cattura anziché presentarsi e spiegare le sue ragioni". Servizi precedenti
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