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Arrestato il reggente della cosca Nirta

 

Dal lancio di uova alla strage di Duisburg, arrestato il boss latitante Paolo Nirta. In manette anche le zie. Pignatone “Impegno dello Stato”

07 ago 08 La faida di San Luca, iniziata nel 1991 per un banale lancio di uova tra giovani del paese, ha vissuto il suo apice a Ferragosto dello scorso anno, quando a Duisburg, in Germania, furono uccise sei persone. Una strage maturata per vendetta dopo l'agguato del Natale precedente, quando a San Luca, il 25 dicembre, un gruppo di fuoco sparò per uccidere Giovanni Luca Nirta, considerato uno dei capi dei Nirta-Strangio, ma uccise la moglie, Maria Strangio e ferì altre tre persone, tra le quali un bambino di 5 anni. La cosca Nirta, è stata la tesi dell'accusa sin dai momenti immediatamente successivi all'eccidio, individuò subito nei Pelle-Vottari i mandanti dell'agguato e dopo una serie di omicidi compiuti a San Luca e nelle zone limitrofe si arrivò alla strage di Duisburg, le cui vittime erano considerate vicine alle famiglie Pelle e Vottari. Per la strage è ricercato da alcuni mesi Giovanni Strangio, di 29 anni, cognato di Paolo Nirta, il reggente attuale dell'omonima cosca che è stato arrestato stamani a San Luca durante un blitz condotto dai carabinieri del Gruppo di Locri e dello squadrone eliportato cacciatori. Paolo Nirta è anche il fratello di Giovanni Luca Nirta, arrestato il 30 agosto dello scorso anno nell'ambito di un'inchiesta contro i componenti delle famiglie di San Luca che subì un'accelerazione dopo la strage di Ferragosto e portò ad una vasta operazione di carabinieri e polizia nel corso della quale furono fermate una trentina di persone. Nei loro confronti, recentemente, la Dda ha chiesto il rinvio a giudizio per una serie di reati che vanno dall'associazione mafiosa all'omicidio. Tra gli indagati ci sono, infatti, anche presunti mandanti ed esecutori della strage di Natale. E c'é anche Paolo Nirta, latitante dal maggio scorso. Per lui l'accusa é di associazione mafiosa. Il gup di Reggio Calabria, che ha aperto l'udienza preliminare (ancora in corso) il 30 luglio scorso, non dovrà decidere, invece, sulla strage di Duisburg. Gli atti sull'episodio criminale più eclatante mai commesso dalla 'ndrangheta e, per di piu', all'estero, infatti, sono stati stralciati dai magistrati della Dda reggina che coordinano le indagini. L'inchiesta sta andando avanti, così come la ricerca degli altri latitanti coinvolti nella faida (ne sono rimasti liberi otto) a cominciare a Giovanni Strangio.

Arrestate anche le zie. Due donne, zie del latitante Paolo Nirta, sono state arrestate per favoreggiamento dai carabinieri del Gruppo Locri. Si tratta delle sorelle Antonia ed Agata Pizzata, di 64 e 58 anni. Le due donne, secondo quanto si e' appreso, non si trovavano nell'abitazione dove è stato rintracciato il latitante, ma sarebbero le proprietarie dell'appartamento dove l'uomo si nascondeva.

PG Pignatone “Confermato impegno dello Stato”. L'arresto di Paolo Nirta "é l'ennesima conferma dell'impegno dello Stato, in questo caso dell'Arma dei carabinieri". A dirlo è stato il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. Un impegno, ha aggiunto il magistrato, finalizzato a "rispondere nel migliore dei modi alle vicende estremamente gravi che sono la faida di San Luca, la strage di Duisburg e tutti gli altri fatti di sangue che hanno caratterizzato la fascia ionica reggina in questi anni. C'é un'udienza preliminare in corso e ci sono alcuni latitanti di cui continua la ricerca".

Servizi precedenti

07 ago 08, 10.00: Arrestato dai CC il reggente della cosca Nirta, cognato del presunto killer di Duisburg. La DDA ne ha chiesto il rinvio a giudizio

 

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