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Mano pesante del giudice sul Cosenza

 

 

Stangata del giudice sportivo sul Cosenza. 5 giornate a Musca, 2 a Toscano e Marsili. La società fa ricorso

27 ott 09 Uno strale. Una incredibile stangata si è abbattuta sul Cosenza calcio dopo la gara di domenica scorsa finita tra le polemiche. Incredibile la squalifica inflitta a Musca: 5 giornate perché, è scritto nel referto del giudice sportivo, in azione di gioco nel contendere il pallone ad un avversario lo colpiva con una violenta gomitata al volto; quest'ultimo era costretto ad abbandonare il terreno di gioco per essere trasportato in ospedale ove veniva allo stesso riscontrata la frattura dello zigomo sinistro”. Fatti assolutamente non veritieri e colorati dal solo allenatore del Real Marcianise, Boccolini, a fine gara che prima ancora che il calciatore andasse per accertamenti in ospedale ha fatto i raggi X evidentemente con le mani, visto che gli accertamenti sono avvenuti dopo tempo in ospedale. Un normale scontro di gioco esasperato chissà per quale recondito motivo e con nessuna cattiveria. Così la società ha preannunciato “reclamo – è scritto in una nota- con procedura di urgenza alla Corte di Appello Federale. Entro venerdì i nostri rappresentanti depositeranno le memorie difensive che verranno discusse in seduta straordinaria. Questo provvedimento, palesemente non corrispondente alla realtà, precisa la nota della società, colpisce un calciatore assolutamente corretto. Dal momento che appare fuori ogni logica la sanzione a danno del Cosenza calcio, sorge il dubbio circa la volontà di punire una società –conclude la nota- che si è sempre contraddistinta per correttezza, lealtà e condivisione dei valori sportivi”. Un epilogo inaspettato di una partita scappata dalle mani dell’arbitro Manera che ha scaldato un po troppo gli animi di tutti i presenti domenica al San Vito che per il self control di tutti non è degenerata. Quasi un imboscata. Una mazzata che non si è fermata all’incredibile squalifica di Musca ma è andata oltre con due giornate inflitte a Mister Toscano, lui che è sempre stato tranquillo, fermato dal giudice per due turni perché, è scritto nella sanzione, “al termine della gara rientrando negli spogliatoi avvicinava l'arbitro con fare minaccioso rivolgendogli una frase offensiva”. Ma la lista non si ferma qui visto che anche il DG Mirabelli, reo di aver cercato di mettere pace e tenere tranquilla la squadra che rientrava nello spogliatoio, viste le provocazioni continuate anche nel tunnel, dicevamo il DG è stato ammonito “perchè non presente in distinta, stazionava indebitamente negli spogliatoi, sia prima della gara che al termine della stessa”. Una vera e propria soap opera che non finisce qui. La disastrosa giornata del signor Manera è proseguita evidentemente anche nello stilare il referto con troppa leggerezza senza sentire le parti e vedere i referti medici. Ancora sue giornate di squalifica sono state inflitte a Marsili che nel tentativo di allontanare dalla mini rissa scoppiata a bordo campo strattonava un giocatore del Real Marcianise che ovviamente si buttava a terra in una sceneggiata e provocava l’espulsione del centrocampista rossoblu squalificato per due gare perché, è scritto nella decisione del giudice, “alzatosi dalla panchina entrava sul terreno di gioco, strattonava per la maglia un calciatore della squadra avversaria facendolo cadere a terra, senza conseguenze”. Una sceneggiata completa. Un vergogna mai vista nel calcio. Colpita una società tra le più corrette della Lega Pro. Provvedimenti sono stati presi anche per il portiere del Real Marcianise, Fumagalli, presentatosi, tra l’altro, come un ossesso in sala stampa con il chiaro intento di provocare i giornalisti urlando frasi sconnesse e squalificato dal giudice sportivo per una giornata “perché al termine della gara al rientro negli spogliatoi rivolgeva ai calciatori avversari una frase minacciosa”. Una giornata di squalifica è stata inflitta anche ad un altro giocatore del Real Marcianise, Murolo, “perchè al termine della gara al rientro negli spogliatoi rivolgeva ai calciatori avversari una rase minacciosa”. Ultima ‘macchia’ davvero incredibile, la multa di 3000 euro inflitta alla società “per indebita presenza negli spogliatoi di persona non presente in distinta (il DG Mirabelli intervenuto a tenere calmi gli animi ndr); perchè un addetto alla sicurezza colpiva con una manata tra viso e collo un calciatore della squadra avversaria che rientrava negli spogliatoi al termine della gara”. Insomma una specie di guerra iniziata con le pantomine in campo e con un comportamento vergognoso dei gicoatori campani che hanno continuato per tutta la gara tenendo un comportamento falloso e provocatorio rimanendo continuamente a terra. E’ finita nel peggiore dei modi. Alla fine, come si dice da queste parti, cornuti e mazziati.

 

 

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