Il Cosenza schiaccia il Pescara - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Fiore gonfia la rete

Cosenza nel segno di Fiore, schiacciato il Pescara

08 nov 09 Ancora una volta Cosenza nel segno di Stefano Fiore. Battuta la capolista e agganciato il treno dei play off. Due gran gol, di Danti e del “nazionale” in rossoblu, Stefano Fiore, annichiliscono un’impalpabile Pescara. Venuti a Cosenza dall’alto dei loro 23 punti, gli uomini di Cucureddu hanno subito la pazienza e la maturità di un Cosenza, ordinato come non mai, con un centrocampo che finalmente funziona a regime. Se fosse finita tre a zero nessuno poteva obiettare alcunché. Allorquando Biancolino, verso il quarantesimo, sfiora, con il Cosenza in avanti di un gol, il raddoppio con una girata di testa. Biancolino che oggi sembrava un ragazzino, per come visto correre addirittura sulla fascia, veniva da tre gironi di influenza. Ammazza… E’ un Cosenza lavoratore che ha tenuto alta la concentrazione ed ha lasciato al Pescara solo leziosissimi passaggi, inutili, infiniti, ed ha colto al volo il succo del calcio. Con una difesa che non ha sofferto alcun patema d’animo, quasi inoperoso Pinzan, i Lupi sono stati diretti magistralmente da un Fiore superstar padrone del centrocampo e pronto a dare suggerimenti anche senza palla. Una specie di allenatore in campo. Prodigo di consigli espletati a segni e gesti con le mani. E poi si ripete. Come a Cava anche oggi mette dentro un gran gol propiziato da una stupenda giocata di Virga che in area fa fessi tutti. Invece di tirare o crossare vede arrivare Fiore nella sua pozione, centrale, fuori area e lo serve. Pare che quando si avvicina Fiore, intorno a lui si apre il vuoto. Quando c’è l’esperienza e la classe, il minimo buco degli avversari diventa una voragine da colmare. Buona per caricare la balestra e scoccare un dardo infuocato. Potentissimo. Imprendibile. Bello. Di quelli che gridare gol per un minuto è un dovere. Riempie gli occhi ed esalta la passione. Uno di quei gol da conservare nella memoria per superare i momenti bui. Vedere e rivedere il gol di oggi, e quello di domenica scorsa, due azioni simili, due gesti atletici notevoli, fa fare la pace col calcio. Insomma trovata la “quadra”, come dice il senatur, Toscano ha messo a punto il suo micidiale 3-4-3. Oggi i meriti vanno al Mister in panchina, Michele Napoli, che chiude con un ottimo bilancio la sua doppia esperienza per ovviare alla squalifica del Mimmo “uber alles”: una vittoria con la capolista e una quasi vittoria a Cava “Avrei preferito i sei punti, ammette a fine gara su nostra richiesta, ma va bene così”. E si Mister, da questo si vede anche un gruppo che è unito e sa far squadra. Così come scelgono di sostituire un Caccavallo provato, reduce da influenza ed emozioni da neo papà, sbagliare un gol a tu per tu con Pinna, anche se buttato a terra per un rigore non concesso. Virga diventa la mossa azzeccata che dopo tre minuti diventa mossa vincente. Riceve palla e fugge a destra. S’infila in area, frega tutti e serve Fiore per il raddoppio. Chapeau. Una giocata a volte serve anche a riprendere un’avvio di campionato non del tutto frizzante. Questi sono i gesti che colmano di autostima e riaprono discorsi importanti. Virga c’è, non è un bluff. Intanto Danti fa il diavolo a quattro e con gli stantuffi Maggiolini e Bernardi, segna e diverte. Peccato per il giallo che gli farà slatare la prossima a Rimini. La panca fa bene e fa riflettere. E oggi mancava Scotto, infortunatosi proprio quando era in piena forma. Un gruppo davvero coi fiocchi. Perché vorremmo ricordrvi di un certo Marsili che, squalificato, ha regalato con le sue giocate una gran vittoria alla Beretti di Petrucci. 4 a 2 in quel di Brindisi. Lui e Olivieri la marcia in più dei lupacchiotti. E Cicco De Rose, cresce di gara in gara. Se non si ostina troppo a tirare, quando non deve, con la chioccia Fiore a fianco oltre a spaccar legna ora da anche dei bei palloni invitanti. Grande Ciccio "Polpaccio". Ma sotto la pioggia del San Vito, a proposito è andata male la giornata rossoblu, peccato, solo 4050 paganti, il Cosenza conferma di essere squadra che in questo campionato farà la differenza. Spegnere un Pescara e ridurlo ad una formazione “balbettante” non è da tutti, anche se mister Cuccureddu minimizza in sala stampa “Il campionato non lo si decide oggi, i valori e la classifica si vedranno a primavera”. E’ vero mister, ma a questo Cosenza è spuntato un Fiore in bocca…. E saranno guai per tutti.

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