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Il Cosenza ad una svolta

La seduta di allenamento di questo pomeriggio

 

Il Cosenza prepara la supercoppa, Mirabelli prepara la nuova società

21 mag 09 Il Cosenza si prepara alla supercoppa di Lega. Un pomeriggio organizzato come al solito con cura dal preparatore Bruni che ha fatto lavorare all’ombra della palestra, prima, la truppa e poi il tecnico Mimmo Toscano sul campo ha disposto i giocatori in una serie di partitelle giocate con gran ritmo. Giusto a mantenere lo stato psico fisico della squadra più che ottimale. Fermi Ambrosi, Profeta e Mortelliti, che stanno recuperano gli altri hanno seguito alla lettera le disposizioni ricevute. Come noto la supercoppa di Lega ha estratto Varese e Figline, le vincenti degli altri due gironi, per il primo incontro che si giocherà domenica prossima, lasciando a riposo il Cosenza che quindi avrà una settimana senza impegni ufficiali agnostici. La supercoppa si gioca il 24, 31 maggio e 3 giugno e vedrà il Cosenza impegnato nella seconda gara il 31 maggio contro la perdente di Varese e Figline. Poi nella terza incontrerà la vincente di domenica in modo da chiudere il triangolare con due gare. In campo oggi la solita allegria, il solito stare assieme del gruppo che pensa con professionalità agli impegni dei prossimi giorni magari con il pensiero rivolto al futuro. Chi resterà, chi partirà? Giorni cruciali. E giorni cruciali per il condottiero di questa impresa unica, il doppio salto di categoria, che risponde al nome di Massimo Mirabelli. Allenamento di questo pomeriggioIl DG è tutto preso in questi giorni ad incontrare i probabili o proponibili imprenditori che vogliono sposare un altro sogno che ad oggi sembra davvero impossibile. Vincere anche il campionato di Prima divisione. Un’impresa davvero ardua. Questa volta servono tanti soldi. Non che quelli scuciti fino ad oggi siano stati pochi. Anzi. Ma se mettiamo sul piatto quanto speso da Gela, Cassino, Andria e altre compagini il Cosenza non si avvicina neanche alla metà di quanto speso da ognuna di queste squadre. Il deus ex machina, e non siamo certo noi a scoprirlo, profondo conoscitore di calcio, Mirabelli s’è bevuto a tutti spendendo il necessario. Meno di un terzo di quanto serve per il prossimo campionato. Allora, visto che la piazza vuole vincere e soprattutto vuole vincere il Cosenza, il problema è come quadrare il cerchio. In questi giorni si fa un gran parlare di cordate, dell’ingresso in società dei Pagliuso, dell’ingresso di un altro grosso imprenditore campano, di riunioni senza sosta. Tante iniziative che chi ha sposato questo impegno, lo definiamo così, vuole portare a termine un’occasione unica e irripetibile. Ora che ha carta bianca e che su di un terreno bruciato, scusate il paragone, è riuscito a costruire una splendida villa, vuole rinforzare le basi per ingrandire ed innalzare un progetto importante. Un lavoro certosino che non può vedere assolutamente messo da parte, o ridimensionato, proprio lui, Massimo Mirabelli che oltre che padre putativo del progetto è l’unico capace di costruire il sogno della sua vita. Una squadra fatta per vincere anche in un campionato, la Prima divisione che altro non è che una B2. Le palle lunghe e i giocatori che si buttano a terra per perdere tempo non fanno più parte dello scenario della prossima stagione. Ora si comincerà a giocare veramente a calcio. Spazio alla tecnica, alle tattiche, alle alchimie da studiare domenica dopo domenica. Le difese sono tali e difendono duro. In emzzo al campo si ragiona di calcio. I reparti offensivi mettono in mostra campioni che vanno in doppia cifra. Che fare? Si fa un gran parlare di vendere i pezzi migliori che, giustamente, ambiscono a categorie superiori per non fossilizzarsi in C. Giovani promesse che meritano di meglio ma che se ceduti creano anche il problema di come riempire i vuoti lasciati per essere sostituiti degnamente. Problemi che attanagliano le notti del DG che, lo ricordiamo, ora è anche commissario straordinario della società e che quindi in questo duplice ruolo deve gestirsi il mercato acquisti vendite e allo stesso tempo deve trovare una partnership affidabile che, soprattutto, non metta paletti o ponga condizioni a chi in mente ha già il progetto risolutivo per il salto triplo. Servono risorse, non ulteriori progetti . Se chi entra sposa questa basilare idea, allora le nozze si faranno con torta e champagne. Diversamente, bisognerà accontentarsi. Perché, e lo ribadiamo fino in fondo, chi ha plasmato tutto quanto costruito fino ad oggi ha solo bisogno di soldi e carta bianca.

 

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