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Di Pietro impalma Callipo

Di Pietro a Lamezia impalma Callipo “Lo sostenga il centrosinistra”. Presente la Lo Moro “Però sostengo Occhiuto”

16 gen 10 "Noi porteremo la candidatura di Pippo Callipo fino alle prossime elezioni e l'invito lo facciamo noi al centrosinistra a trovare una unità su Callipo". Antonio Di Pietro conferma così la posizione di Idv parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, dove è in corso la convention per la presentazione della candidatura di Callipo alla presidenza della Regione. "Non so - ha detto Di Pietro - cosa abbia deciso di fare il Pd. Non è una critica, ma è vero che non lo so. So, però, cosa sta facendo Italia dei Valori anche in Calabria. Già il fatto che si stiano decidendo a superare, almeno nella forma, il loierismo, mi pare che sia già una prima grande vittoria di Idv perché è dal primo giorno che dicevamo che si doveva superare questa classe dirigente". "Oggi non sappiamo - ha proseguito - se, semplicemente hanno messo un pastorello in più in un presepe finto o se intendono cambiare il presepe. Noi di Idv riproponiamo ancora più forte la nostra proposta, qui, oggi, con la candidatura dell'imprenditore Callipo che può rappresentare un segno di discontinuità, di innovazione, di competenza. E' per questa ragione che mi auguro che, nell'abbandonare il metodo politico della lottizzazione del clientelismo, ci sia un avvicinamento a questa candidatura che è da condividere e che numerosissimi calabresi possono condividere. Noi, comunque, riconfermiamo in modo solare il nostro appoggio all'imprenditore Callipo con l'auspicio che altri lo possano fare". "Proprio adesso che si può trovare una condivisione in un progetto ed in un programma di alternativa - ha concluso Di Pietro - facciamo 100 passi avanti ed invitiamo gli altri a farne almeno uno e, cioé, mettersi tutti insieme intorno all'imprenditore Callipo perché altrimenti vorrebbe dire che si mette una bella statuina davanti per mettere le brutte statuine di dietro".

Cambiare tutta la squadra. "Non basta cambiare la faccia del governatore, bisogna cambiare la faccia di tutta la squadra e di tutti coloro che muovono le fila". Lo ha detto a Lamezia Terme Antonio Di Pietro. "Se cambi solo la faccia - ha aggiunto il leader dell'Idv - ma dietro rimane la melma di una volta, vuol dire che non cambia proprio niente. Serve una classe dirigente politica che cambi le facce perché, se si modificano solo le sigle ma le facce sono sempre quelle, non si va da nessuna parte". Secondo Di Pietro, "condizioni basilari sono anche la trasparenza nella gestione della cosa pubblica; l'abbandono delle pratiche clientelari, corruttive e di mala amministrazione e la pulizia nella pubblica amministrazione".

Lo Moro “Dialogo con IDV, però sostengo Occhiuto”. “Senza dubbio sono a fianco di Roberto Occhiuto nella costruzione della sua candidatura”. Lo ha detto la parlamentare del Pd Doris Lo Moro, che oggi ha partecipato alla convention promossa a Lamezia Terme per la presentazione di Pippo Callipo a presidente della Regione. “Sono qui per ascoltare e ho fatto questo gesto di attenzione e di rispetto – ha aggiunto la Lo Moro – per capire quale è la strada che ci porterà all’unità. Ho condiviso l’obiettivo di allargare la coalizione all’Udc ma ovviamente sono interessata ai rapporti con Idv che non sono stati spesso facili. La cosa importante è che qui, oggi, Di Pietro abbia valorizzato l’obiettivo dell’unità della coalizione di centrosinistrà. Poi ci sarà un luogo di discussione in cui ci sarà il giusto confronto. Bisogna avere rispetto dei candidati. Ho rispetto di Pippo Callipo. Sono qui perchè questa manifestazione si svolge a Lamezia Terme che è la mia città e, soprattutto, perchè credo che la Calabria abbia bisogno del rinnovamento della classe dirigente che invoca anche l’Idv. Nel Pd ho svolto la miia personale battaglia per il rinnovamento, presentando anche la mia candidatura alle primarie che non ho poi confermato per più di una ragione ed in particolare perchè ho ritenuto che la strada da percorrere fosse quella di superare le primarie, che in Calabria hanno avuto un percorso accidentato, per creare una coalizione che andasse oltre il centrosinistra. Tant'è che oggi mi sento soddisfatta delle scelte fatte e sono interessata come parlamentare del Pd e come calabrese all’unità del centrosinistra. Ho anche applaudito su alcuni punti su cui applaudirebbe qualsiasi deputato del Pd: no al ponte, no al nucleare, si al rinnovamento, si ad una Calabria che cambia. Mi sembra – ha concluso la Lo Moro – che siano cose che fanno parte del patrimonio del centrosinistra”.

Callipo “Non mi tiro indietro”. "Non posso tirarmi indietro e non lo farò". Lo ha detto l'ex presidente di Confindustria Calabria, Pippo Callipo, aprendo il suo intervento che ha concluso, a Lamezia Terme, la manifestazione per la presentazione della sua candidatura a presidente della Regione cui ha partecipato Antonio Di Pietro. "In Calabria - ha aggiunto - non bisogna fare grandi miracoli ma con piccole cose si può far crescere questa regione". Callipo ha poi indicato nel turismo uno sei settori a cui dare una "svolta". "E' la questione principale - ha detto - ed è per questo che dobbiamo tenere pulito il mare che è sporco perché non si fanno funzionare i depuratori. Per quanto riguarda la sanità tutto dovrà ruotare intorno all'ammalato. La politica deve uscire fuori dalla sanità che deve essere data in mano ad esperti. E' necessario riorganizzare la rete ospedaliera creando punti di eccellenza sul territorio. Bisogna anche riqualificare le guardie mediche con mezzi, materiali e uomini, e valorizzare le tante competenze che ci sono in Calabria. Dobbiamo ridare fiducia ai calabresi facendo comprendere loro che in Calabria ci si può curare. Inoltre servono controlli rigidi sulla spesa sanitaria". Callipo ha poi detto "no" al ponte sullo Stretto e alle centrali nucleari. "Ci dicono - ha sostenuto - che la realizzazione delle centrali o del ponte significa lavoro. Siamo convinti che il lavoro lo possiamo dare realizzando altre opere, come modernizzando la statale 106 e finendo l'autostrada e la trasversale delle Serre". In tema di riorganizzazione della pubblica amministrazione, Callipo ha parlato della creazione di un "ufficio collegato direttamente alla presidenza per segnalare le angherie ed i ritardi subiti dai cittadini. E' necessario riqualificare la spesa pubblica con tagli laddove occorrono ma anche con il potenziamento degli enti utili. In Calabria, infine, possono bastare trenta consiglieri regionali e siamo contrari al loro aumento visto anche che lo stipendio di un consigliere in Calabria è tra i più alti d'Italia". "Ora - ha concluso Callipo rivolgendosi alla platea - tocca a voi. Conto sulla vostra reazione. Gli scettici non capiscono che è una sfida che riguarda tutti. Io, per quel che mi riguarda, resto in Calabria"

De Magistris “Callipo unica proposta di discontinuità”. “Callipo unica “La candidatura di Pippo Callipo alla presidenza della Regione è attualmente l’unica reale proposta in grado di offrire ai cittadini calabresi una opportunità di cambiamento nella gestione della cosa pubblica e di rinnovamento della classe dirigente. Per questo Italia dei Valori continua a sostenerla con grande determinazione ed entusiasmo. Non ci appassiona il dibattito sui ‘boatos’ ispirati dagli apparati partitocratici, così come gli antichi e fiacchi rituali di una politica parolaia che si dimostra sempre più lontana dai bisogni e dalle aspettative dei cittadini”. Lo ha affermato questa mattina l’europarlamentare di Italia dei Valori Luigi de Magistris, a margine del convegno di presentazione della candidatura di Pippo Callipo al centro agroalimentare di Lamezia Terme. “Noi auspichiamo in Calabria la vittoria di uno schieramento di centrosinistra che sia il più ampio possibile, ma non possiamo immaginare di sacrificare sull’altare del calcolo politico i principi di assoluta trasparenza, onestà, valore degli uomini in campo. Non possiamo certo accettare operazioni di facciata, che dietro rispettabili specchietti per le allodole nascondono i soliti apparati di potere che negli ultimi decenni hanno governato in maniera assolutamente trasversale la Regione, saccheggiando le risorse pubbliche, devastando il territorio, speculando sul dramma del lavoro, mortificando intere generazioni di giovani, instaurando un regime feudale che ha sostanzialmente sospeso la democrazia in questa terra. Fin dal principio abbiamo dato sostegno alla candidatura di Pippo Callipo, un imprenditore onesto e capace, che ha dimostrato con la sua storia di essere dalla parte della legalità, dal saper fare, dalla meritocrazia: ancora oggi il Partito democratico, dilaniato dalle lotte intestine, non ci ha spiegato perché il nome di Callipo non va bene. Intorno al nome di Callipo chiamiamo a raccolta, al di là delle appartenenze, tutte le forze oneste, capaci e volenterose della Regione, che intendano essere protagoniste di una epocale sfida di rinnovamento”.

Performance a difesa dei diritti arbereshe. Ad introdurre i lavori della Convention, è stata la dott.sa Anna Laura Orrico, esperta di politica internazionale, che ha indossato un tipico abito arbereshe (uno dei costumi tra i più caratteristici dell’intera area dell’Arbëria: sfarzoso, regale, dalle preziose stoffe di raso intessuto con filo d’oro zecchino e d’argento, con i ricami orientaleggianti che ricoprono il corpetto e con il pregevole corredo di monili d’oro antico). Queste le motivazioni della performance: “Nel 1468 muore l’eroe Scanderbeg e inizia la disfatta albanese. Moltissimi di loro si rifugiarono nel Regno di Napoli. La loro fede era ortodossa. In Calabria hanno sempre vissuto la loro “diversità” con orgoglio. Oggi gli arberesche, ossia gli albanesi di Calabria, sono circa 50mila. La Calabria ha dimostrato di essere capace di accogliere ed integrare. Dopo i fatti di Rosarno qualcuno ha detto: “i calabresi sono razzisti”. Non è vero! La Calabria può essere, lo è, povera, angustiata da decine di emergenze sociali, ma non è razzista. La nostra storia è storia di migrazione dolorosa e nel nostro “Dna” c’è la tolleranza e la democrazia. Questo vestito che oggi indosso è un vestito arbereshe. L’hanno realizzato ad Acquaformosa. In questa preziosa occasione per la democrazia calabrese, vuol essere un messaggio di tolleranza e integrazione, contro la xenofobia, il razzismo e la mafia. La Calabria che il Presidente Pippo Callipo vuole, insieme a tutti noi, valorizzare, è fatta di dialogo e di trasparenza. Il nostro progetto poggia su questi fondamenti irrinunciabili. Tra quest’abito e la giornata di oggi, c’è un filo rosso molto evidente: il glorioso passato plurimillenario della Calabria, che oggi è offuscato dalla cattiva politica, chiede di non cedere alla rassegnazione ma di alzarci e guardare alla nuova alba vincente con Pippo Callipo Presidente della Regione”.

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