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Notizie di Politica

 

Le Congratulazioni di Mario Oliverio al neo segretario regionale CISL, Tramonti

26 gen 10 Il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, appena appresa la notizia della sua elezione a Segretario regionale della Cisl calabrese, ha immediatamente raggiunto telefonicamente Paolo Tramonti per congratularsi personalmente con lui. “L’esperienza maturata in questi anni da Paolo Tramonti alla guida della Cisl cosentina – ha dichiarato Oliverio- fanno del nuovo segretario regionale della Cisl, che si inserisce nel solco fecondo tracciato da Luigi Sbarra, un sicuro punto di riferimento rispetto alle tantissime vertenze ancora aperte sul nostro territorio e nell’interlocuzione con un Governo nazionale che ha letteralmente cancellato il Mezzogiorno e la Calabria dalla propria agenda politica. In un momento in cui la disoccupazione giovanile cresce a vista d’occhio e si intensificano le partenze dei nostri migliori cervelli verso altre regioni o Paesi dell’Europa, aumenta il precariato e cresce il lavoro nero, il costo del denaro tocca livelli insopportabili, centinaia di aziende continuano a chiudere e a licenziare i propri dipendenti, c’è bisogno di un sindacato sempre più forte ed autorevole, in grado di contrastare con la forza che gli proviene dalla sua antica e nobile tradizione, la deriva cinica ed antimeridionalista imboccata da un Governo sempre più distante ed insensibile ai problemi del Mezzogiorno e della Calabria”. “Paolo Tramonti –conclude il presidente della Provincia di Cosenza- garantisce tutto questo. A lui e ad i suoi collaboratori giungano le nostre più sincere congratulazioni”.

Gli auguri di Callipo a Tramonti

26 gen 10 “Al grande sindacato che è la Cisl, l'augurio che sappia valorizzare al meglio una risorsa preziosa com'è Luigi Sbarra col quale, da Presidente di Confindustria, abbiamo realizzato insieme alle altre sigle un protocollo d'intesa memorabile, che allora il centrodestra al governo della Regione (2000/2005) non comprese e definì “perverso”, perché a concordare la strategia dello sviluppo erano i datori di lavoro ed i lavoratori. Al neo segretario della Cisl calabrese, Paolo Tramonti, l'augurio sincero di un buon lavoro. Questa regione, aldilà delle polemiche politiche, proprio sullo sviluppo, sulla difesa del lavoro e sul rilancio dell'occupazione deve impegnarsi molto di più e fare risultato. Dallo scalo di Gioia Tauro ai lavoratori di Phonemedia che non ricevono da mesi lo stipendio, la Calabria è attraversata da emergenze che debbono indurre tutti a una maggiore responsabilità”.

Scopelliti "Qualità nella sanità: no alle tessere"

26 gen 10 “Cambieremo i manager delle Asp senza guardare l’appartenenza politica. Puntiamo alla qualità, non alle tessere. Nessuna Asp calabrese funziona, ad oggi. Vogliamo inoltre valorizzare le risorse e le ricchezze interne”. Asostenerlo è stato il candidato del centrodestra alla Regione, Giuseppe Scopelliti nel corso di un incontro svoltosi nei saloni del Consiglio comunale di Crotone. Nell’occasione, è scritto in una nota, Scopelliti “ha ricevuto una targa di ringraziamento dai dipendenti dell’Asp di Crotone, 93 ex lavoratori socialmente utili, che furono stabilizzati grazie ad una legge regionale fortemente voluta da Scopelliti, quando ricoprì l’incarico di assessore regionale al lavoro”. Sulla targa, prosegue la nota, c’é la scritta: “La politica, quella vera, è fatta da uomini onesti al servizio della collettività. I dipendenti dell’Asp di Crotone, ex Lsu, con gratitudine ed ammirazione, a Giuseppe Scopelliti grande uomo e grande politico al servizio dei calabresi”. All’incontro hanno partecipato il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, del Pdl, il consigliere comunale del Pdl Salvatore Foti, ed Elio Marrapodi, attualmente capo di gabinetto al Comune di Reggio Calabria, che al tempo della stabilizzazione degli Lsu dirigeva l’Asl di Crotone.

Laratta (Pd): "Male Scopelliti sulla sanità. Non parli di nomine"

26 gen 10 "Decisamente male l'esordio di Scopelliti, candidato presidente del Pdl, sulla Sanità regionale: in visita elettorale oggi all' Asp di Crotone, ha affermato: ''Cambieremo i manager delle Asp senza guardare l'appartenenza politica. Puntiamo alla qualita'". Ecco, esattamente il contrario di quello che dovrebbe dire chi sarà eletto presidente della Regione Calabria. Lo dico a Scopelliti, come a Callipo e al futuro candidato del mio stesso partito. Sulla sanità è necessario un deciso passo indietro della politica. Basta nomine di manager, direttori generali e primari da parte dei presidenti della Regione. IL consiglio regionale deve programmare, fissare gli obiettivi approvare il piano sanitario. Ma poi deve lasciare la gestione delle Asp e delle aziende sanitarie ad una 'Agenzia indipendente e autonoma', che non risponda ai partiti e che non dipenda in alcun modo dalla regione. In tale senso ho illustrato nel settembre scorso un'apposita proposta di legge. MA ho sentito solo silenzi su questo, anche dal parte del mio partito. Vedo e sento convegni, iniziative pubbliche, proclami e tante chiacchiere sulla sanità calabrese che da 15 anni si trova in condizioni gravi! Ma nessuno finora- e Scopelliti oggi non si è distinto- ha detto che la politica in Calabria non può e non deve gestire la sanità. Ma che deve fare mille passi indietro. Vedo e leggo soltanto preoccupazioni elettorali, annunci di nomine e revoche di manager e direttori generali. Nel frattempo si sta preparnado l'assalto alle strutture sanitarie in cerca di voti e preferenze. Una cosa indecente, chiunque la faccia. Temo che anche per i prossimi 5 anni, sulla sanità si faranno solo nomine, incarichi e concorsi per gli amici. Da parte di tutti. Vorrei che il pd calabrese in questo dica qualcosa di chiaro e netto. Spero lo faccia al più presto.

Magarò “I calabresi hanno diritto ad una giusta sanità”

26 gen 10 “I cittadini calabresi dal sistema sanitario regionale esigono precise risposte. Desiderano giuste diagnosi, appropriate terapie, risultati adeguati all’attuale progresso scientifico. Chiedono di vivere di più e vivere meglio. Non hanno torto”. Così il Consigliere regionale, Salvatore Magarò in una dichiarazione. “Così -proseguendo nella dichiarazione- come non ha torto Giuseppe Scopelliti quando insiste sul rilancio della qualità dei servizi sanitari, che necessitano di riforme profonde e strutturali. Occorre lasciare i partiti fuori dalla sanità calabrese che ha bisogno di essere guidata da professionisti scelti secondo criteri meritocratici e non di appartenenza; applicare nella scelta dei primari il principio della valutazione delle capacità, delle competenze e dei risultati già ottenuti dagli aspiranti. E ancora, rendere gli ospedali il luogo dell’accoglienza, della speranza, dell’attenzione, della lotta al dolore ed alla sofferenza, perché la dignità della persona è il suo valore fondamentale. Infine, destinare maggiori risorse, utilizzando il sistema della premialità, a quelle strutture che saranno capaci, attraverso iniziative virtuose ed efficaci, di smaltire le liste di attesa, motivo di forte disagio nell’utenza e puntare sui controlli di qualità, verificando puntualmente il rendimento ed i risultati raggiunti da dirigenti e professionisti che attualmente vengono valutati su procedure di autocertificazione ed autoreferenzialità. Questi obiettivi dovranno essere la stella polare dell’azione del prossimo Governo regionale”.

Senatore (Anpo) "Piano sanitario Regione porta solo disagi"

26 gen 10 ''Il territorio della Sibaritide deve tornare a rivendicare, con urgenza, la propria indipendenza nella gestione della Sanita' Pubblica''. Lo afferma in una nota il presidente provinciale dell'Associazione nazionale primari ospedalieri di Cosenza, Raffaele Senatore. ''Ormai - aggiunge - e' sotto gli occhi di tutti che il Piano di Razionalizzazione e Riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale, adottato dalla Giunta Loiero, ha prodotto e continua a procurare, specie in questa ricca e problematicamente variegata area della Calabria, disagi e disservizi notevoli all'utenza e alle classi professionali operanti nel settore che sono costrette ad operare e a fornire servizi sempre in uno stato di piena emergenza. L'accorpamento delle Aziende Sanitarie Locali nell'unica Azienda Sanitaria Provinciale, realizzata 'nottetempo' e fortemente voluta dalla Sinistra e da Franco Pacenza, senza un modello organizzativo alternativo, non solo ha distrutto quel poco di buona sanita' che in tanti anni si era riuscito a costruire ma ha distrutto anche il fragile tessuto economico-sociale della Sibaritide: oggi infatti, seguendo il modello 'prendi e fuggi' delle banche del nord, si usa questo territorio come territorio da depredare''. ''E' in questo contesto - prosegue Senatore - che e' costretta a muoversi anche la vasta area della Sibaritide, da Rocca Imperiale a Cariati, dapprima indipendente almeno nella gestione della Sanita' Pubblica, ed oggi ancora una volta subordinata. Una situazione paradossale e ai limiti del grottesco che svilisce ed arena, anche in questo campo, le possibilita' di sviluppo di una importante e nevralgica periferia della Calabria. Bisogna ritornare, dunque, a rivendicare indipendenza e chiedere con forza che si torni ad avere un Modello sanitario a portata umana dove ognuno puo' fruire dei servizi sanitari senza disagi e senza sprechi. E questo non per mero spirito campanilistico, bensi' per un'esigenza concreta di cui questo territorio ha bisogno. Non e' concepibile, infatti, che ancora oggi un cittadino qualunque debba sobbarcarsi centinaia di chilometri per, ad esempio, vedersi apposto un visto dell'Asp su una qualsiasi documentazione. In questo clima di totale marasma sanitario che ha depauperato la nostra area di un Diritto sacrosanto, con gravi colpe della Sinistra, non va dimenticata la vicenda dell'Ospedale Unico della Sibaritide. Chi scrive e' fortemente convinto che e' necessario ragionare in termine unitari per l'intera sibaritide tanto che, durante la 'Gestione Sicilia', nella stesura del Piano Sanitario Locale, ha voluto fortemente la creazione degli Ospedali in Rete abbattendo per prima il 'muro' esistente tra Corigliano e Rossano creando nuovi reparti ospedalieri e territoriali per tutta l'ormai ex Asl. Cosi' come ha voluto e sottoscritto l'emendamento in Consiglio Regionale per la Creazione dell'Ospedale Unico della Sibaritide, contenuto nella legge Regionale 11 del 19 marzo 2004''. Senatore evidenzia inoltre che ''ben venga, quindi, l'Ospedale Unico voluto dalla Giunta Chiaravalloti e oggi appannaggio di un'appropriazione indebita della Sinistra volta ad accaparrarsi paternita' e meriti. Vero e' pero' che sono passati ben 6 anni e si sono visti solo parole, sfilate, convegni, infinite parate di politici e amministratori locali di sinistra per mostrare soltanto un progetto di massima pagato a carissimo prezzo alla moglie dell' ex Direttore Generale Carbone: alla faccia della tanta declamata morale. Dica pubblicamente il Direttore Generale Petramala quanto ha dovuto sborsare L'Asp di Cosenza per pagare il progetto. La speranza e' che, una volta realizzata, sia almeno una struttura d'avanguardia, dotata delle ultime tecnologie, con personale adeguato, specializzato e soprattutto numericamente consistente a servire la popolazione sanitaria di quest'ampia zona per come e' stata pensata all'atto della formazione della legge Regionale''. ''Il popolo della Sibaritide , pero', non puo' vivere - conclude - di speranze ma ha bisogno che gli Ospedali esistenti di Cariati, Corigliano, Rossano e Trebisacce non vengano abbandonati a se stessi, come sta avvenendo da molti anni, senza personale e scarsi in termini di tecnologie: risibile, quindi, la posizione di Pacenza che dopo essere stato l'autore dello sfascio, oggi, invita i Medici di Trebisacce a fare sinergia coi sindaci. Lui si che e' Terapeuta. Complimenti Franco sei stato una grande nello sfasciare tutto''.

De Gaetano (Prc) "No ad accorpamento As Locri e Reggio"

26 gen 10 Il segretario regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano, ha espresso la propria contrarieta' all'ipotesi di accorpamento dell'Azienda sanitaria di Locri con l'Azienda provinciale di Reggio Calabria. ''Non sfugge a nessuno - ha sostenuto De Gaetano a margine della conferenza dei capigruppo che oggi pomeriggio ha ricevuto una delegazione di sindaci della Locride - che quello del risanamento della sanita' calabrese, avviato dal Governo regionale con il piano di rientro dal deficit, sia un compito delicato e complesso. Per raggiungere l'obiettivo, infatti, sono richiesti sacrifici e senso di responsabilita', serviranno il superamento di vecchi localismi e lo svuotamento di quelle sacche di potere che hanno condizionato per decenni la gestione della sanita' regionale. Come Rifondazione comunista, pero', non possiamo accettare che ad essere sacrificata sull'altare del risparmio finisca anche l'efficienza dell'assistenza sanitaria territoriale''. ''Riteniamo per questo - ha aggiunto il segretario del Prc - che l'accorpamento dell'Azienda sanitaria di Locri all'Asp 5 di Reggio Calabria rappresenti un provvedimento da bloccare, considerate le pesanti conseguenze che minaccia di produrre sul fronte del diritto alla salute dei cittadini calabresi. Le perplessita' e le preoccupazioni espresse dagli amministratori locali del comprensorio, convinti che l'accorpamento finira' per penalizzare ulteriormente un territorio gia' spogliato di servizi primari, sono fondate e assolutamente condivisibili. La strada della pur indispensabile razionalizzazione dei servizi e della spesa non puo' passare attraverso l'ulteriore indebolimento di un comprensorio di 42 Comuni, con una popolazione di 260.410 abitanti e a 100 Km di distanza sia da Reggio Calabria che da Catanzaro. I collegamenti disagevoli, l'omogeneita' territoriale, la vastita' del bacino d'utenza e il percorso di risanamento avviato dall'Azienda sanitaria locrese dopo il commissariamento sono tutti elementi che, per Rifondazione comunista, devono suggerire un cambiamento di programma che, senza trascurare gli obiettivi di razionalizzazione, garantisca alla Locride il mantenimento della necessaria assistenza sul territorio''.

Riunita la conferenza dei capigruppo regionali. Consiglio il 3 febbraio

26 gen 10 La Conferenza dei capigruppo, convocata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Bova ha avviato i propri lavori nel primo pomeriggio di oggi. Ad apertura di seduta, l’organismo consiliare ha ricevuto tre delegazioni che avevano fatto richiesta di essere audite. In particolare, un folto gruppo di sindaci della Locride ha espresso preoccupazione circa la prospettiva dell’accorpamento con l’Asp di Reggio Calabria, in vista dell’imminente scadenza del mandato di Commissariamento governativo che, finora, aveva determinato il mantenimento dell’Asl. Una rappresentanza dei 500 giovani laureati calabresi, vincitori dei voucher banditi dal Consiglio regionale, ha chiesto una proroga dell’interessante esperienza lavorativa che stanno maturando e che dovrebbe concludersi ad ottobre 2010. L’auspicio che l’Ospedale di Oppido Mamertina non venga relegato a semplice “Casa della Salute”, ma possa offrire all’utenza specialità e prestazioni ritenute indispensabili, è stata avanzata da una delegazione guidata dal sindaco della cittadina della Piana, nonché presidente della locale Comunità Montana, Bruno Barillaro. Infine, il delegato della Giunta regionale per le Riforme istituzionali, Paolo Naccarato, ha chiesto alla Conferenza l’inserimento all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare della proposta di legge che il Presidente Loiero, nella sua veste di Commissario governativo per il Piano casa, ha depositato presso la Segreteria del Consiglio e intitolata “Misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia finalizzate al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”. La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, presieduta dal presidente del Consiglio Giuseppe Bova, dopo approfondita discussione sui temi all’ordine del giorno, ha aggiornato i propri lavori a venerdì 29 gennaio, alle ore 11,00, con l’obiettivo di licenziare un testo definitivo di riforma della legge elettorale. Secondo gli orientamenti emersi durante i lavori, inoltre, la data della prossima convocazione del Consiglio regionale è stata indicativamente fissata per mercoledì 3 febbraio.

Tripodi (Pdci) “Contrario a rinvio conferenza capigruppo”

26 gen 10 “Ho espresso voto contrario alla proposta di rinvio dei lavori a venerdi prossimo dell’on. Gentile in quanto l’ho ritenuta sbagliata e inopportuna”. Lo ha affermato il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi,a conclusione dei lavori della Conferenza dei presidenti di gruppo consiliari. “A pochi giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale –afferma- e dalla conclusione della legislatura, infatti, non si possono accettare ulteriori ritardi perché ciò rischia di compromettere la possibilità di giungere, come da me richiesto, al prossimo Consiglio regionale, all’approvazione di una nuova legge elettorale che preveda, tra l’altro, l’abolizione del listino, l’abbassamento dello sbarramento e la previsione di un limite dei due terzi per candidati dello stesso genere”.

Emendamento della Frascà sulle preferenze

26 gen 10 “Ho presentato un emendamento che prevede la doppia preferenza, un uomo ed una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza”. E’ quanto afferma l’assessore al Personale Liliana Frascà, a margine dei lavori della Conferenza dei capigruppo in corso a Palazzo Campanella. “Questa scelta, peraltro già decisa in Campania, è coerente con l’obiettivo di promuovere la presenza delle donne nella vita politica delle Regioni. E’ giusto rimodulare una legge elettorale che non solo cancelli il listino, ma che tenga conto del dibattito che da mesi si sta facendo in Consiglio regionale e nella società civile calabrese. Fare una legge elettorale monca sarebbe sbagliato ed ancora più errato suonerebbe fare finta che le discussioni di queste settimane che hanno visto protagoniste numerose associazioni e tantissime donne, non fosse mai esistita”.

Mozione di Feraudo per aiuti e cure alla piccola di Trebisacce

26 gen 10 “Ho presentato per la prossima seduta del Consiglio regionale una mozione che impegna il Presidente della Giunta ad attivare ogni procedimento utile da parte dell’Amministrazione regionale a sollecitare all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza le azioni necessarie per garantire le cure dovute alla piccola G. P. C. di sei anni, nata a Trebisacce e affetta da Tetraparesi spastica ed epilessia. A dichiararlo è il capogruppo di Idv alla Regione, Maurizio Feraudo, primo firmatario della mozione, che spiega: “Per G., che soffre di una malattia rara e grave con lesione al nervo ottico che non le consente di deambulare, l’unica speranza di guarigione è sottoporsi ad una terapia specifica al Centro internazionale di Restaurazione Neurologica (Ciren) e che può essere praticata solo nello Stato di Cuba. Salutiamo con soddisfazione la campagna di solidarietà che si è in atto al fine di raccogliere i fondi costosi della terapia che i genitori non sono in grado di sostenere (circa 300.000 euro)- aggiunge Feraudo-; ma, al tempo stesso, facciamo appello al Presidente della Giunta a che la Regione provveda, in tempi rapidissimi, al trasferimento e al sostegno della permanenza della piccola Giorgia Pia e dei suoi genitori nello Stato di Cuba, passaggio indispensabile perché il sogno di guarigione possa prendere corpo”. Il capogruppo di Idv conclude così: “In attesa di buone notizie, sento di ringraziare i colleghi consiglieri che, firmando la mozione, hanno dimostrato sensibilità nei confronti di chi soffre”.

Pd e Idv trovano l’accordo, ma non in Calabria

26 gen 10 Pd e Idv hanno ripristinato la loro alleanza che ripartirà dagli accordi per le regionali, ma che è destinata a proseguire nel tempo con lo scopo di dar vita ad una "alleanza larga" su cui costruire "una alternativa" al governo delle destre. Lo hanno annunciato Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro a Roma, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, al termine di un colloquio. Bersani e Di Pietro hanno pure annunciato che tra Pd e Idv è stata già raggiunta una intesa in 11 delle 13 regioni in cui si voterà a marzo, mentre su Campania e Calabria si sta ancora lavorando con la volontà di raggiungere un accordo.

Bersani "Tra oggi e domani cdecisione su candidatura PD"

26 gen 10 "Tra oggi e domani, il Pd assumerà delle decisioni sulle candidature in Calabria e Campania, e saranno i livelli locali a decidere le modalità, compreso l’eventuale ricorso a primarie". Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Le primarie - ha spiegato Bersani - sono uno strumento a disposizione delle nostre Assemblee regionali, e non abbiamo un livello nazionale che sceglie o approva le candidature. Le assemblee sono state già convocate per i prossimi giorni in Campania e Calabria; per arrivare ad una decisione si è partiti da una istruttoria tesa a realizzare punti di convergenza con gli alleati. In questa fase non è stato deciso nulla, ma immagino che tra mercoledì e giovedì le assemblee regionali possano decidere”. Di Pietro ha detto che Idv e Pd sono impegnati a realizzare una intesa in Campania e in Calabria, come è stato già fatto nelle altre 11 regioni in cui si vota a marzo. “Non ci siamo ancora arrivati - ha affermato - semplicemente perché il Pd sta ancora decidendo, e noi rispettiamo il loro percorso”. “In Calabria abbiamo un candidato, Callipo - ha quindi ricordato Di Pietro - che riteniamo possa essere condiviso dalla coalizione”.

Giordano (Idv) "Troppo tardi per accordo Callipo con PD"

26 gen 10 “Ormai è tardi perché il Pd pensi di fare un bagno catartico attirando Callipo nella sua tela. Si deve finire con il “loierismo” come ha detto Di Pietro, non si tratta quindi di uomini ma di metodo e progetto”. Lo afferma in una nota il presidente del consiglio provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Giordano (Idv). “Dopo l’indegno balletto delle candidature a presidente - aggiunge - non si può venire oggi a chiedere a Callipo di fare l’agnello sacrificale, cercando di omologare la spinta innovatrice e di cambiamento che ha prodotto la sua candidatura. Queste sono le formule e formulette dei satrapi locali del Pd per salvaguardare rendite di posizione ed interessi trasversali. Diventa quindi necessario ed improcrastinabile che Callipo continui il suo percorso serio e concreto di cambiamento e discontinuità per ridare dignità e speranza a questa Calabria derelitta. Pertanto noi ribadiamo il nostro incondizionato impegno solo in questa direzione per evitare errori del passato, ammucchiate dell’ultima ora, che hanno prodotto la palude politica che ha ingessato e precluso ogni ipotesi di cambiamento e di sviluppo per la nostra terra”. “I giovani e tutti coloro che credono - prosegue Giordano - nella meritocrazia nell’impegno e nell’etica della responsabilità di chi si interessa della cosa pubblica ci chiedono a viva voce di andare in questa direzione. Da qui si deve ripartire per dare alla Calabria volti nuovi che agiscano con moralità, competenza, professionalità, nell’interesse del bene comune”.

Filippelli "Fa sorridere inetsa PD-Idv"

26 gen 10 “Apprendo da qualche quotidiano regionale che il Pd stia lavorando già per creare un’altra coalizione dalle larghe intese, questa volta il corteggiato è il partito di Tonino Di Pietro. Solo il pensiero porta sorrisi”. Lo afferma in una nota il Presidente del Movimento Popolare “Difendiamoci da Agazio Loiero”, Michele Filippelli. “Vi immaginate - aggiunge - il partito dei magistrati e degli uomini moralmente indiscutibili allearsi con l’antimorale del Partito Democratico calabrese? Pur di vincere questa competizione elettorale alcuni personaggi sono pronti ad allearsi con chi, in passato, li ha indagati senza se, senza ma e come se nulla fosse. Inquirenti ed indagati uniti per vincere contro Peppe Scopelliti, giovane che si è distinto non per essere un magistrato, non per essere un indagato-imputato eccellente ma per il solo fatto di aver lavorato bene come amministratore raggiungendo traguardi insperati”. “Sono certo - prosegue Filippelli - che la dignità di Di Pietro, di De Magistris e di Pippo Callipo sarà, di gran lunga, superiore rispetto all’effimero ed ignobile tentativo dei soliti compagni che pur di raggiungere il fine ultimo sono disposti a mettere in campo qualsiasi, e dico qualsiasi, mezzo senza curarsi del passato, del presente e del futuro. Intanto Agazio, dal canto suo, barcolla ma non molla”.

Loiero “Minacce al PM, attacco isterico dei clan”

26 gen 10 “La lettera con proiettile inviata al pm Giuseppe Lombardo mi sembra il frutto di un attacco isterico dei clan che si vedono decisamente sotto tiro da parte dalla magistratura e delle forze dell’ordine”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. “Al magistrato minacciato dai clan – ha aggiunto Loiero – va tutta la solidarietà mia e dei calabresi che sempre più si stringono a difesa della legalità. E’ ovvio che il lavoro della Procura Antimafia di Reggio Calabria (ma il discorso vale anche per Catanzaro) non piaccia alla ’ndrangheta che reagisce a suo modo. Le minacce, ritengo, sono conseguenza di un nervosismo che scuote le cosche sotto processo alle quali viene tolta la ‘roba’ accumulata con la violenza criminale”.

Callipo incassa l’adesione dei radicali

26 gen 10 “La mia candidatura, come noto, è una candidatura della società civile. Ringrazio l’Italia dei Valori e “per il Sud” per la disponibilità a sostenerla e farla propria e posso ora annunciare che con gli amici Radicali della Lista Bonino-Pannella abbiamo raggiunto un’identica intesa della quale sono particolarmente lieto e grato”. Lo ha annunciato Pippo Callipo candidato alla presidenza della Regione Calabria. “Alla Calabria, -aggiunge Callipo- che è un sistema economico e politico chiuso, serve come l’ossigeno la cultura liberale e riformista e la determinazione nella difesa dei diritti della persona di cui i Radicali sono fervidi interpreti. Abbiamo urgenza di introdurre nella Regione temi come la meritocrazia, la competenza e la prassi di strumenti formidabili per la democrazia come il referendum, per rimuovere una classe politica stanca e inefficiente. Insieme alle associazioni, a Idv, al partito “Per il Sud” ed ora ai carissimi amici Radicali della Lista Bonino-Pannella, porteremo avanti una lotta per conquistare all’Italia e ovviamente alla Calabria quel regime democratico e quello Stato di diritto senza i quali il Paese continuerebbe a essere oggetto della degenerazione partitocratica e della sua corruzione sempre più grave e inarrestabile. Sarà quindi una lotta davvero europea per conquistare legalità, moralità, onestà, ripresa per tutta la nostra gente.”

Gigliotti (PD) “Bersani non faccia il Ponzio Pilato”

26 gen 10 “Il Re è nudo e Bersani & C. ancora fanno finta di non vederlo, tanto che all'odierna direzione nazionale, nonostante la rinfrescante doccia pugliese, si sono presi il lusso di aspettare ancora qualche giorno per decidere!!”. Così Fernanda Gigliotti, consigliere Nazionale del PD. “Ma –aggiunge- si andrà probabilmente alle primarie. Come dire: intanto che il medico studia ...il malato muore!! La Calabria e il PD calabrese, evidentemente, non sono una priorità per l'agenda di Bersani, non oggi! Eppure la lezione pugliese dovrebbe bastare e sarebbe bastata se solo la direzione avesse preso atto che un'intera strategia è fallita! E invece no! Ed è così che dopo un congresso senza emozioni e senza passioni, ma animato da lunghe e blindate liste di proscrizione, che ha attribuito a Bersani il 78% dei voti, il PD Calabrese si ritrova senza una linea politica, senza una proposta di governo, senza una coalizione di riferimento, ma con tanti, troppi galli nello stesso pollaio, e con una rinnovata prospettiva di primarie senz´anima e che servono solo e soltanto alla designazione del capo dell´opposizione e per la conservazione di un gruppo ristretto di soliti noti a caccia di deroghe...magari con il piccolo imbroglio di liste civiche... Ma la Calabria non è la Puglia, caro Bersani, ed alle primarie calabresi non partecipa chi si è opposto a Loiero, ma coloro che più di Loiero hanno incarnato il Loierismo!!! In Calabria esiste la proposta alternativa che si è avuta in Puglia nello scontro vero ed autentico tra Boccia e Vendola?Naturalmente no! Dov´è la discontinuità? E a che servono quindi le primarie se non a certificare un comportamento piratesco che scarica sulla stanchezza dei militanti e dirigenti pd la contraddizione irrisolvibile di un fallimento annunciato da tempo? In Calabria l´alternativa a Loiero è l´altra metà di Loiero che si propone in alternativa a se stessa! Come dire che l´asino si burla del somaro! In poche parole è la stessa banda di soldatini facenti parte della Giunta uscente, che ci hanno già illusi con le primarie istituzionali (rinviate), delusi con le primarie dì partito (sospese), svenduti con un impossibile accordo con l'UDC inseguito troppo tardi e solo grazie alle mediazioni romane (altro che partito federalista e calabrese...), ridicolizzato con un´autoconvocazione degli iscritti al PD per guidare l´assalto alla diligenza sulla quale ancora siedono e che oggi si propongono come il nuovo che avanza nell´estremo tentativo di essere comunque ri-eletti in Consiglio Regionale, costi quel che costi, anche la sconfitta del centrosinistra!! Tanto loro sono bravissimi a vincere anche quando perdono! E allora, se nessuno ha il coraggio di togliere questo tappo che tiene in ostaggio il PD calabrese e che impedisce alla Calabria di vivere davvero una stagione nuova, fatta di slanci, vitalità e freschezza politica, se nessuno ha interesse a dare ossigeno e sostegno ad una classe dirigente credibile ed affidabile capace di incarnare la sintesi e il coraggio di una nuova proposta di governo in una regione come la Calabria, mi chiedo e ti chiedo, caro Bersani, che senso ha continuare a nascondersi come lo struzzo? C´è un solo modo per rimettere in piedi un pd della calabria allo stremo delle forze: il coraggio di una scelta chiara, pulita, trasparente e che, come Vendola in Puglia e Bonino nel Lazio,ci riporti alla luce ed alla possibilità di batterci a viso scoperto e con orgoglio.

Castagna (Uil) "Allargare la questione meridionale al mediterraneo"

26 gen 10 “Un congresso all’insegna della solidarietà e dello sviluppo quello della UIL calabrese che si svolgerà sabato 30 gennaio all’Hotel 501 di Vibo Valentia”. Questa la dichiarazione del Segretario Generale Roberto Castagna che si appresta a ricandidarsi per il terzo mandato. “Un anno orribile - aggiunger - quello che ci si lascia alle spalle, per la drammatica Crisi economica, ma altrettanto orribile questo che è iniziato all’insegna di una immane tragedia umana, causata dal terremoto che ha colpito Haiti. Castagna, nella sua relazione traccia il profilo dell’unità del paese che lo vedeva in piena crescita nel primo cinquantenario, in pieno boom economico nel centenario e, nella fase attuale, stretto nella morsa di una crisi dall’esito ancora incerto, sottoposto a spinte centrifughe da parte di quelle forze che fanno di tutto per disgregare quella unità faticosamente conquistata centocinquanta anni fa”. Il Segretario sottolinea che la questione meridionale “è sparita dall’agenda politica nazionale ma continua ad essere presente come una ferita profonda della società. Non possiamo attenderci soluzioni miracolistiche da politiche di sostegno che si sono dimostrate inidonee a produrre quello shock positivo tanto atteso che avrebbe dovuto portare all’industrializzazione del Sud. Né si può accettare - continua - la ricetta di trasferire sulle spalle delle classi dirigenti locali tutto il peso della riduzione del divario strutturale. Bisogna allargare l’orizzonte delle possibilità guardando alla dimensione mediterranea del sud. Il Localismo - continua - è miope: vede bene ciò che è vicino, ma non ciò che è lontano, e per questo corre il rischio di dividere tra loro i soggetti più deboli, spingendoli verso una sfrenata e improduttiva competizione laddove invece la cooperazione potrebbe creare uno straordinario valore aggiunto. Il riscatto del Sud italiano, e quindi della Calabria, può nascere solo da una forte innovazione dello sguardo e non da un atteggiamento mimetico e subalterno rispetto all’esperienza dei paesi sviluppati. Il paese dovrebbe capire che la partita della sua unità ormai si gioca solo in uno scacchiere più ampio: la questione meridionale come questione mediterranea”. Su questa impostazione, la Uil calabrese, dice, “solleciterà la rappresentanza Parlamentare nazionale, quella europea e, naturalmente quella regionale, ad attivarsi per far decollare un progetto che coinvolga la Calabria nel processo di relazione con il bacino del Mediterraneo”. Su questo progetto importante sarà il ruolo che può svolgere il porto di Gioia Tauro. “Una struttura afflitta - dice Castagna - da tanti problemi infrastrutturali, normativi e gestionali ma capace di essere la chiave di svolta dello sviluppo calabrese e dell’intero paese. Non è più il momento delle elemosine di Stato. Il Sud, la Calabria, vanno aiutati valorizzando le sue potenzialità e certamente Gioia Tauro non chiede altro di essere utilizzato per le opportunità che offre. La momentanea difficoltà internazionale - aggiunge - non può e non deve diventare una sorta di alibi per affossare uno dei più importanti porti del mediterraneo. La Calabria si salverà e riprenderà la via dello sviluppo solo se saprà vincere la sfida di Gioia Tauro. Il Porto costituisce una grande opportunità e consente interventi strutturali in grado di incidere sullo sviluppo dell’intera regione ed è per questo che su questo progetto e su questo territorio vanno concentrati gli investimenti più importanti dei prossimi anni. Infine, sul versante della Solidarietà, la Uil calabrese affronta la questione immigrati con il pensiero alla vicenda di Rosarno. “Ciò che è avvenuto - dice - non dovrà mai ripetersi! Se ne sono andati ma ritorneranno perchè loro hanno bisogno di noi ma anche noi abbiamo bisogno di loro e dovremo trovare un modo per offrire soluzioni più umane e civili, poiché solo così potremo avere delle risposte positive e avviare il necessario processo di integrazione che è imposto dalla storia e prescinde dalla nostra volontà. A noi, alla politica, spetta il compito di predisporre gli strumenti e le strutture di accoglienza per assicurare una permanenza dignitosa e salari adeguati. Sta a noi aiutare questo grande e straordinario processo che vede nella Solidarietà e nello Sviluppo uno dei compiti più rilevanti per noi e le nuove generazioni. Da ciò che faremo dipenderà una parte significativa del futuro dei giovani del Mezzogiorno e dei nostri giovani calabresi”.

Callipo “Cosa fa il Governo per la crisi del Porto di Gioia”

26 gen 10 “Il Governo che conta di tenere una seduta del consiglio dei ministri a Reggio Calabria, non dubito che annuncerà provvedimenti per soddisfare le esigenze della magistratura in prima linea contro la criminalità e assegnare mezzi e risorse alle forze dell’ordine. Ma dia anche la risposta che serve a smentire l’affermazione di Cecilia Eckelmann Battistello (riportata oggi dalla “Stampa”)”. Così Pippo Callipo sulla crisi del Porto di Gioia Tauro. “La donna più potente dello shipping, -aggiunge Callipo- dopo aver definito gravissima la situazione di Gioia Tauro, non esclude che “se continua così il terminal possa chiudere”. Per la Calabria e l’Italia la chiusura della porta spalancata sul Mediterraneo sarebbe un disastro. Mi auguro che il Paese non voglia giocare col fuoco. Per la Calabria sarebbe la fine di un sogno e una tragedia per migliaia di lavoratori, per l’Italia un danno economico ingentissimo, perché i container che arrivano a Gioia Tauro poi sono destinati in altri scali italiani. Altro che gli slogan sul Ponte sullo Stretto e la Banca per il Sud. Dopo anni ed anni, l’Italia non ha saputo far crescere intorno allo scalo più importante del Mediterraneo, che ridiventa centrale nella geopolitica e nell’economia, nessuna infrastruttura e nessun insediamento industriale. Insomma lo scalo di Gioia Tauro e tutta la problematica di quest’area rappresentano l’assenza di qualsivoglia strategia del Governo per il rilancio del Mezzogiorno abbandonato a se stesso. C’è da sperare che il Governo non vada via da Reggio senza rassicurare i lavoratori dello scalo, l’imprenditore e il Paese”.

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