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Notizie di Politica

 

Lo Moro polemica su sostegno gruppo Sculco a Scopelliti "Viola principi"

24 gen 10 "Leggo sui quotidiani che il consigliere regionale Vincenzo Sculco ha scelto di approdare con il suo movimento (I demokratici) al PDL e di sostenere Scopelliti come candidato alla presidenza". Lo afferma, in una nota, la parlamentare del Pd Doris Lo Moro. "Ho conosciuto Sculco in Consiglio regionale - aggiunge - ed ho apprezzato, soprattutto in alcune riunioni di gruppo, le sue capacità dialettiche. So anche che si è espresso sempre in maniera garbata nei miei confronti. E' pertanto escluso che sul mio intervento pesino ragioni di natura personale. E' un fatto però che Sculco sia stato sospeso dal ruolo di consigliere regionale a seguito di una condanna penale in primo grado e che, rientrato in Consiglio, è stato raggiunto da una sentenza di condanna di secondo grado. Ma Sculco non è l'unico consigliere regionale che in questa legislatura è stato oggetto di provvedimenti giudiziari. Il caso più conosciuto è ovviamente quello di Crea, subentrato in Consiglio regionale dopo la tragica morte di Franco Fortugno e su cui pesano le accuse più inquietanti. Non sono mancate altre condanne penali, in primo e secondo grado, rinvii a giudizio, arresti e quant'altro. Per alcuni consiglieri si è trattato di casi che si sono rivelati frutto di una cattiva valutazione delle circostanze o addirittura di errori macroscopici come è stato, per esempio, per Franco Pacenza". "Resta il fatto che a rinforzare l'immagine del Consiglio regionale della Calabria come il più inquisito d'Italia - dice ancora Doris Lo Moro - è stato il numero delle vicende giudiziarie che ha colpito, anche ingiustamente, i consiglieri regionali e soprattutto le pesanti condanne che hanno raggiunto alcuni. Naturalmente la condanna di Sculco, da cui sono partita in questa mia riflessione, sarà eventualmente definitiva solo dopo il giudizio della Cassazione e non c'é che da augurargli che possa ancora dimostrare la sua innocenza. Del resto sono stati tanti i politici che, dopo un lungo iter giudiziario, sono riusciti ad ottenere sentenze di assoluzione o sentenze dichiarative della prescrizione dei reati loro ascritti". "Quello che mi meraviglia oggi e che, a mio parere, dovrebbe meravigliare tutti - afferma ancora Lo Moro - è che Sculco si proponga come interlocutore nell'imminente campagna elettorale regionale e che il centrodestra lo accolga a braccia aperte e lo riconosca talmente credibile da dedurne che l'allontanamento del politico condannato per corruzione dall'area di centrosinistra dia 'la conferma che il Pd sta cadendo a pezzi'. Io invece penso che solo una politica di rigore possa garantire il futuro del Pd e che cordate pronte ad accaparrarsi i voti di personaggi in difficoltà di vario genere siano discutibili sul piano etico, prima che sul piano politico". "Il vero problema calabrese - conclude l'on.Lo Moro - è che la politica non sa fare i conti con la questione morale, che è un tema su cui non si può sperare su interventi esterni. E, stando al caso, non è credibile un centrodestra che vuole far credere di rinnovarsi rifacendo il look a un gruppo dirigente pronto a proclamare principi sapendo di smentirli con il suo comportamento concreto".

Sculco replica a Lo Moro: giustizialismo non fa bene alla politica

24 gen 10 “Ringrazio l’on. Doris Lo Moro per l’apprezzamento alle mie qualità dialettiche, ma la inviterei, nell’interesse del dibattito politico che deve poter aiutare la Calabria a capire quali progetti si hanno per rimetterla in carreggiata dopo cinque anni di sconquassi amministrativi, a non usare le vicende giudiziarie per argomentare posizioni politiche che, naturalmente, rispetto ma che non condivido”. È la replica del consigliere regionale Vincenzo Sculco (Gruppo Misto) all’on. Doris Lo Moro. “Non condivido l’opinione dell’on. Lo Moro, – aggiunge Sculco – non soltanto perchè il giustizialismo non fa bene nè alla politica, nè ai partiti, che pensano di avvantaggiarsene utilizzandolo a piene mani, ma anche perchè sarebbe profondamente ingiusto nei riguardi della mia storia personale e della mia vicenda giudiziaria, semplicemente allarmante per com'è nata e per come si è svolta fin qui, che mi auguro possa concludersi in fretta, in quanto io non chiedo altro che giustizia e verità”. “La mia storia personale, d’impegno nella società calabrese, prima nel sindacato e poi in politica – dice ancora Sculco – mi consente di poter dimostrare che il sottoscritto sa fare passi avanti, più d’uno e molto coraggiosamente, nell’impegno e nella capacità di esercitare la rappresentanza popolare, ma anche, quando serve e sebbene ingiustamente, qualche passo indietro. Ciò, però, non vuole significare una mia rinuncia all’impegno politico, che, al contrario, sarà più intenso e maggiormente vigoroso in questo frangente difficile. Ricordo che il sottoscritto non è un individuo isolato o un pensatore solitario, come tanti parrucconi del ceto politico calabrese. E', piuttosto, l’esponente di un folto e composito insieme di donne ed uomini che, attraverso la partecipazione alla vita pubblica, intendono rivendicare parole d’ordine come autonomia, territorio e difesa delle peculiarità che fanno della Calabria un sistema potenzialmente ricco ma debole a causa di scelte calate dall’alto”. “Questo Movimento – conclude Sculco – intende esprimere il proprio punto di vista liberamente ed oggi lo fa condividendo le linee programmatiche di un candidato alla Presidenza della Regione come Giuseppe Scopelliti, che ha in sè le possibilità di ridare ruolo, slancio, argomenti e dignità ai singoli territori della Calabria”.

Pdl replica a Lo Moro: Sculco non in lista, il PD rispetti suo statuto

24 gen 10 L'on Enzo Sculco, come appare già evidente sia nel comunicato diffuso da I Demokratici che in quelo stilato dal Pdl, sosterrà insieme al suo gruppo Giuseppe Scopelliti ma non sarà in lista. Pur non essendo stato condannato con sentenza definitiva, infatti, l'on Sculco ha accettato il codice deontologico del partito che vieta a chi è indagato per reati gravissimi o a chi è condannato anche non definitivamente per reati contro la PA di candidarsi nella coalizione di centrodestra. L'on Lo Moro , che è anche magistrato, ha perso un'occasione propizia per stare in silenzio. Sarebbe stato piu' giusto che avesse riservato le sue attenzioni al rispetto dello Statuto del suo partito che vieta a chi ha tre legislature di ricandidarsi. Noi sottolineiamo che, fino al giudizio di Cassazione ( Andreotti docet) ogni cittadino ha diritto ad essere proclamato innocente e siamo certi che Sculco saprà dimostrare la sua estraneità ad ogni fatto addebitatogli. Ciò nonostante, egli ha aderito insieme al suo gruppo a un progetto politico che gli costerà una dolorosa decisione,assunta nel rispetto di un codice che per Scopelliti è valore fondante e che, però, non valica i confini del rispetto della persona e della prerogative costituzionali individuali. Un aspetto umano che è conciliabile con scelte politiche chiare e nette. Noi il nostro Statuto lo rispettiamo e siamo fieri di poter affernmare che scelte lineari e trasparenti vengono accettate da tutti i partiti ed i movimenti civici che costengono il centrodestra. Il Pd faccia altrettanto.

Aboliamo il listino, parte raccolta di firme

24 gen 10 Una raccolta di firme, con l'obiettivo di raggiungerne 200 mila, da mettere in calce ad una petizione in cui si chiede al Consiglio regionale l'abolizione del listino, sarà avviata da lunedì prossimo in Calabria. E' questa la decisione presa nel corso della manifestazione svoltasi a Rende per volontà del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, promotore del movimento "Aboliamo il listino, facciamo contare i cittadini". Nel corso dell'iniziativa, alla quale hanno partecipato centinaia di persone, è stato costituito il Comitato che si farà promotore della raccolta delle firme che è guidato, oltre che da Oliverio, dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi e ne fatto parte circa 200 sindaci calabresi, e rappresentanti delle forze sociali, culturali ed imprenditoriali. All'incontro, hanno riferito gli organizzatori, hanno partecipato cittadini, sindaci, amministratori regionali, provinciali e comunali, esponenti del mondo politico, sindacale, culturale ed imprenditoriale provenienti da tutta la Calabria. Nella petizione si chiederà anche che nella prossima seduta del Consiglio regionale l'abolizione del listino sia posto al primo punto dell'ordine del giorno. Nel corso dell'iniziativa è stato confermato che in occasione della seduta dell'Assemblea regionale, una folta rappresentanza del movimento "Aboliamo" il listino, insieme a quella di Diritti civili, saranno a Reggio Calabria per fare "pressione" sul Consiglio per l'abolizione del listino. All'iniziativa, che, hanno sottolineato gli organizzatori, ha avuto carattere istituzionale e non politico, secondo quanto è stato riferito, hanno aderito anche i consiglieri regionali Franco Pacenza e Sandro Principe e l'assessore Luigi Incarnato.

Gentile (Pdl) “Siamo pronti ad abolire il listino”

24 gen 10 “Hanno ragione i socialisti della maggioranza quando affermano che, dopo avere recitato il siparietto di un’alleanza inesistente con l’Udc, oggi il Pd si attarda a invocare una pantomina farsesca, con manifestazioni senza senso che preludono a richieste facilmente realizzabili: loro hanno la maggioranza, noi siamo d’accordo, per cui basterà un solo minuto di Consiglio regionale ad eliminare il listino”. Lo afferma, in una nota, il senatore Antonio Gentile, vice coordinatore regionale vicario del Pdl. “Mi auguro – aggiunge – che non si debba riconvocare Oliviero Toscani e spendere un’altra montagna di soldi inutilmente per lanciare una sorta di campagna del tipo 'siamo tutti contro il listino'. C'è una chiara volontà politica di cancellare questa opzione elettorale e noi, pur essendo oggi minoranza, abbiamo detto esplicitamente, attraverso Scopelliti di essere pronti a votarne l’abolizione”. “Emerge chiara la volontà del Pd, partito in profonda crisi, sbandato da ogni punto di vista – conclude Gentile – di coprire i suoi fallimenti evidenti con campagne promozionali inutili, sterili e prive di logica. Se i democratici intendono fare davvero sul serio lo vedremo alla prossima riunione del Consiglio regionale”.

Vertice Udc calabrese: volontà a chiudere accordo con Pdl

24 gen 10 C’è la volontà di giungere ad un accordo col Pdl in vista delle elezioni regionali. È quanto è emerso dall’incontro che la Direzione regionale della Calabria dell’Udc ha avuto stamattina a Lamezia Terme con i parlamentari ed i consiglieri regionali del partito per discutere delle alleanze per le prossime regionali. La riunione ha avuto lo scopo anche di preparare l’incontro che gli organismi dirigenti calabresi del Pdl e dell’Udc avranno lunedì pomeriggio a Cosenza. La riunione sarà l’occasione per un confronto diretto tra i dirigenti dell’Udc, con in testa il segretario regionale, Franco Talarico, ed il candidato alla presidenza della Regione del Pdl, Giuseppe Scopelliti, che è anche il coordinatore regionale del partito. “All’interno dell’Udc calabrese – è stato riferito da uno dei partecipanti all’incontro di stamattina a Lamezia Terme - emerge il netto orientamento del partito per un accordo col Pdl. La condivisione di questo percorso nel partito in Calabria è unanime ed i presupposti, a questo punto, per giungere ad un accordo ci sono tutti”. L’accordo tra Pdl ed Udc della Calabria per le regionali sarà ufficializzato a conclusione dell’incontro di domani a Cosenza.

Incarnato (Psi) “Se il PD non esprime candidato, pronti a nuova coalizione di sinistra”

24 gen 10 “Se il Partito democratico non è in grado di indicare un candidato presidente alle prossime elezioni regionali e assumere il ruolo guida della coalizione, lo dica chiaramente: noi della sinistra siamo in condizione di assumere ogni iniziativa tesa a costruire una nuova coalizione per continuare l’azione di rinnovamento di questi cinque anni di governo con una candidatura forte ed autorevole”. Lo afferma, in una nota, Luigi Incarnato, della segreteria nazionale del Psi. “In questa fase difficile e per certi versi drammatica – aggiunge Incarnato – non vorremmo passare per Cassandre, ma non possiamo fare a meno di registrare che al tavolo della coalizione della scorsa settimana, il Partito socialista, in solitudine, aveva lanciato l’allarme che l’Udc in Calabria avrebbe confermato l’accordo con il Pdl, sottoscritto nei mesi scorsi. Il partito di Casini ha assunto in queste settimane un atteggiamento cinico, trovando una sponda in una parte del Pd che continua ad avere come obiettivo l’indebolimento del centrosinistra e dell’esperienza di governo Loiero. Un atteggiamento masochistico del Pd, dettato più da rivalse personalistiche che da una vera e propria strategia politica tesa a creare una nuova maggioranza per il governo della Regione per i prossimi cinque anni”. Secondo Incarnato, “chi ha svenduto il centrosinistra all’Udc, l’ha fatto con una cosciente colpevolezza, ma ora è arrivato il momento delle responsabilità. I margini per vincere le elezioni regionali ancora ci sono e per farlo bisogna ripartire dal bilancio di questi cinque anni per fissare i nuovi obiettivi di programma. È arrivato il tempo di mettere fine a questa telenovela dalle puntate infinite. Non vorremmo assistere nei prossimi giorni all’ultima drammatica puntata caratterizzata dalla logica dei veti incrociati”.

Callipo presenta la sua candidatura a Milano il 6 febbraio

24 gen 10 Una Convention organizzata da "per il SUD" - il partito che appoggia Pippo Callipo ed è presieduto dall’ingegner Domenico Iannantuoni, lombardo d’origine pugliese fondatore a Milano dell'Associazione Culturale Due Sicilie ed impegnato "nella ricostruzione della dignità del SUD attraverso il recupero della sua memoria storica e la salvaguardia della sua economia" - si terrà a Milano il 6 dicembre “per presentare ai cittadini lombardi il progetto del candidato Presidente della Regione Calabria Cav. Pippo Callipo. L’iniziativa, alla quale sono state invitate anche le associazioni dei calabresi, avrà inizio alle 9.30 e si svolgerà presso presso l'hotel Quark, Via Lampedusa 13, a Milano. Ad avviso di Iannantuoni “Il Mezzogiorno, e segnatamente la Calabria, oggi ha molto da dire al Nord, le cui ricchezze sono il frutto dei sacrifici di milioni di meridionali. Noi non vogliamo recriminare, si badi. Ma intendiamo, valorizzando il meglio del Sud - in questo caso l’industriale Callipo che in Lombardia è molto apprezzato in quanto esempio di sana imprenditoria, in una Calabria economicamente depressa, e di passione civile - e il meglio del Nord, immaginare un percorso nuovo per riformare l’Italia”. Tema del Convegno: “CALABRIA E LOMBARDIA, UNA SINERGIA VINCENTE”. Modererà l'evento il giornalista Giuseppe Di Vittorio. E’ prevista la partecipazione della F.N.C.C. (Federazione Nazionale Circoli Calabresi): Funzione, integrazione e sinergia socioeconomica in Lombardia della comunità calabrese. Tra gli interventi programmati: Giacomo Pellegrino (Consigliere “per il SUD”, già presidente di Banca del Levante, Consigliere della Banca Popolare del Meridione): Il sistema bancario calabrese e meridionale: scenari futuri, alleanze e politiche; Michele Di Cesare (Docente di Normativa Europea presso l’Università di Belgrado e di Pavia, Direttore Scientifico dell’Alta Scuola di Formazione Europea): Come raggiungere l’obiettivo di convergenza economica della Calabria, strumenti e opportunità dati dall’Unione Europea; On. Domenico Scilipoti (Deputato IdV): L’emigrazione del malato meridionale, danno economico e danno biologico per il sistema Italia; Domenico Iannantuoni (Presidente Partito “per il SUD”): Il significato economico dell’emigrazione calabrese nel mondo ed in Lombardia e nuove prospettive per il rinascimento della Calabria con “Pippo Callipo, Presidente”. Chiuderà la Convention l’industriale Pippo Callipo (Candidato alla Presidenza della Regione Calabria): Perché io resto in Calabria e mi candido alla Presidenza della Regione.

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