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Notizie di Politica

 

Principe (PD) “Casini prima alternativo ora alleato a Berlusconi”

23 gen ''Volevamo rafforzare la coalizione con la presenza dell'Udc, che pero' ha deciso di andare da un'altra parte. Io esprimo molte riserve su questo comportamento. L'onorevole Casini che si candidava a essere alternativo a Berlusconi parte proprio male, voglio vedere se chiude con il Pdl in tutte le regioni del mezzogiorno tra tre anni come fara' a chiedere ai suoi assessori di stringere alleanze con il centrosinistra?''. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Sandro Principe, parlando a margine di una manifestazione politica a Rende per l'abolizione del listino in Calabria. L'esponente del Pd rivolge un appello all'unita' del partito e sostiene che ''ha le carte in regola per chiedere un voto di fiducia, perche' il governo regionale ha i suoi limiti ma aveva ereditato una situazione disastrosa''. ''Dobbiamo capire - aggiunge - che riportare il centrodestra al governo in Calabria sarebbe una iattura. I calabresi trovino un elemento positivo dei dieci anni di centrodestra. Allora noi non possiamo certo favorire il loro ritorno a Palazzo Alemanni''. Parlando delle alleanze, Principe sostiene che ''in questa fase dobbiamo ricercare la coalizione piu' ampia possibile, partendo da quella che c'e' perche' dobbiamo essere onesti con i partiti che hanno sostenuto il centrosinistra in questi anni, poi il tavolo della coalizione dovra' dire l'ultima parola sull'espressione del candidato presidente. Dovra' essere - conclude - espressione di tutti e non dovra' decidere solo il Pd, anche se e' il partito piu' grande della coalizione''.

I Demokratici di Crotone con Scopelliti

23 gen 10 “Apprendiamo con molta soddisfazione la scelta del Movimento de i Demokratici di Crotone di sostenere la coalizione di centrodestra e il suo candidato presidente: la riteniamo un’espressione autentica dell’autonomismo locale”. Lo affermano in una nota il coordinatore regionale e il vice coordinatore vicario del Pdl, Giuseppe Scopelliti e Antonio Gentile. “La giusta attenzione che va riservata all’autonomismo territoriale- proseguono Scopelliti e Gentile- si sposa con il progetto politico di una coalizione che tende a valorizzare le identità locali in un quadro preciso di unità regionale e di rilancio dell’azione rifrormista ed istituzionale. Nella lista del candidato a Presidente Scopelliti i demokratici indicheranno un candidato che possa rappresentare bene l’esigenza del rinnovamento e che sarà scelto tra le persone del territorio . Sarà un candidato in linea con il meccanismo di novità innescato dal Pdl Calabria e contribuirà al successo di una lista che racchiuderà espressioni variegate della comunità crotonese in grado di eleggere un consigliere regionale che entrerà per la prima volta a Palazzo Campanella”.

Aboliamo il listino, tutto pronto per la manifestazione

23 gen 10 E’ tutto pronto, ormai, per la grande manifestazione voluta dal presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, promotore del movimento “Aboliamo il listino, facciamo contare i cittadini”, in programma oggi pomeriggio, alle 17, presso l’Auditorium “Giovanni Paolo II” del Seminario Arcivescovile di Rende. Annunciata la presenza di numerose delegazioni di cittadini, sindaci, amministratori regionali, provinciali e comunali, esponenti del mondo politico, sindacale, culturale ed imprenditoriale provenienti da ogni parte della Calabria. “Anche se la legislatura volge ormai al termine –ha dichiarato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, entusiasta per le tantissime adesioni registrate all’iniziativa, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione in programma per oggi- riteniamo che vi siano ancora tutte le condizioni perché venga ripristinata una regola democratica fondamentale ovvero che tutti i Consiglieri regionali siano eletti attraverso la preferenza e, quindi, attraverso la libera scelta degli elettori e non vi siano, come avviene ora, consiglieri eletti direttamente dai cittadini e consiglieri “nominati” da ristrette oligarchie di partito. E' una riserva indiana che toglie agli elettori la possibilità di scegliere ben dieci consiglieri regionali su cinquanta, un quinto del totale, inquina le relazioni politiche e viene usato per scopi diversi da quello per cui era stato istituito”. “Il “listino!” –ha concluso Oliverio- va abolito, perché è divenuto in questi anni strumento di distorsione e di inquinamento del dibattito e delle relazioni tra le forze ed i movimenti politici. Eliminare questo strumento significa consentire anche ai diversi territori di esprimere rappresentanze rispondenti al peso delle popolazioni residenti. Più volte in Consiglio regionale è stata annunciata da diversi gruppi e personalità politiche la volontà di modificare la legge elettorale e abolire il listino. Mantenere questo impegno procedendo subito, entro la fine di questa legislatura all’abolizione del “listino” bloccato è un atto doveroso di rispetto nei confronti dei cittadini calabresi e rappresenta un rafforzamento della vita democratica in Calabria”. Al movimento promosso da Oliverio hanno aderito, tra gli altri, un centinaio di sindaci della provincia di Cosenza, il presidente della Provincia di Vibo, Antonio De Nisi insieme ad una trentina di sindaci del vibonese, il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, il sindaco di Crotone, Peppino Vallone insieme a numerosi sindaci del crotonese, moltissimi amministratori locali e regionali delle province di Catanzaro e Reggio Calabria. Per la prossima seduta del Consiglio regionale, infine, è stata annunciata a Reggio Calabria la presenza di una folta delegazione del Movimento “Aboliamo il listino” che, insieme a quella di “Diritti Civili” servirà a creare il necessario clima di “pressione” per l’abolizione definitiva, da parte dell’Assemblea regionale, del “listino bloccato”.

Nicodemo Oliverio condivide "Aboliamo il listino"

23 gen 10 ''E' da condividere pienamente l'idea del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che ha messo in campo un movimento per chiedere l'abolizione del listino regionale. Intanto perche' senza listino si crea una maggiore e sana concorrenza tra le liste e, soprattutto, poi, perche' cosi' si garantisce una maggiore rappresentanza anche alle province piu' piccole, oltre a mettere finalmente al bando candidature legate piu' ad amicizie che a vere condivisioni di programmi''. Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico, Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. ''La battaglia civile che sta prendendo corpo in queste ore, quindi - aggiunge Oliverio - e' da sostenere concretamente perche' rida' ai cittadini la pienezza del voto e, quindi, la liberta' di scelta''.

Santoianni (Psdi) “Abolire il listino, bando ai nominati”

23 gen 10 Il Coordinatore Regionale del Psdi Francesco Santoianni è categorico “Abolire il listino, al bando i nominati”. “Il Movimento –spiega Santoianni- promosso dal Presidente della Provincia di Cosenza On.le Mario Oliverio, intende affermare una regola democratica essenziale per la sopravvivenza della democrazia nella nostra Regione e vitale per il funzionamento delle istituzioni”. Sebbene all'ultimo minuto della legislatura è urgente che una regola democratica e fondamentale sia ripristinata attraverso la PREFERENZA del Cittadino ed il consenso popolare alla elezione diretta dei Consiglieri regionali. Una pratica perversa che il Consiglio Regionale dovrà cancellare mettendo al bando Listino e nominati, vergogna di una Calabria condannata a subire lo strapotere di oligarchie di partito. Il Listino ha sostenuto -Santoianni. rappresenta la devianza di un sistema non più sostenibile. La responsabilità di ciascun consigliere regionale è quella di votare per l'abolizione di un' aberrante sistema di governo delle istituzioni. Il PSDI ha continuato Santoianni non sosterrà Consiglieri regionali uscenti che non si siano adoperati nella sede Istituzionale per la cancellazione del Listino, di cui il "Movimento" costituitosi ne è inteprete, cogliendo a pieno la volontà della stragrante maggioranza dei calabresi che in questo movimento si riconoscono e che chiedono con forza che la Calabria sia democratica a cominciare dalla elezione dei consigli istituzionali, evitando corsie privilegiate. Una priorità quindi per il Consiglio regionale per cancellare una vergogna ed affidare alla POLITICA NOBILE e del fare il Governo della Regione Calabria.

Lucà (Udeur) “Abolire il listino”

23 gen 10 “Oltre che a nome mio personale ma anche del Movimento che rappresento, ritengo prioritario, prima delle prossime elezioni , l'eliminazione dalla legge elettorale regionale del cosiddetto “Listino”. Lo afferma il consigliere provinciale di Crotone e segretario provinciale dell'Udeur, Salvatore Lucà. “Continuare ad eleggere consiglieri regionali per nomina –afferma Lucà- è una vera stortura per una Regione come la nostra che non può essere rappresentata da privilegiati, bravi solo a gestire e curare rapporti personali nel gotha della politica, ma che nulla hanno a che vedere con i bisogni e le emergenze che subiscono e vivono i nostri corregionali. Condividiamo ed apprezziamo tutte le iniziative di questi giorni a favore dell'eliminazione del listino, sarebbe un primo vero segnale di cambiamento per tutti i calabresi. Un'altra battaglia bisogna, da subito, intraprenderla per cambiare la legge elettorale nazionale, il cosiddetto “porcellum”, per il ripristino delle preferenze, vero strumento di scelta e di democrazia a favore degli elettori. E' il momento che bisogna concretamente dare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti e farla finita con tanti politici nominati solo in virtù di buoni e probabili servili rapporti con le oligarchie romane, sicuramente non espressione della “cosiddetta democrazia partecipata”. Il recupero del rapporto cittadino-eletto deve essere una vera priorità per riavvicinare al voto i tantissimi elettori delusi da tante personalità politiche che continuano a far prosperare le loro fortune solo su vane promesse e d'altra parte la situazione socio economica , ove ancora c'è ne fosse bisogno , ne è il vero testimonial.

Sindaco Speranza "Eliminare il listino"

23 gen 10 ''Ritengo che, a tutti i livelli, bisogna dare la possibilita' al popolo di scegliere i propri rappresentanti. Ecco perche' mi unisco alla richiesta di tanti colleghi amministratori, che chiedono di dare la possibilita' ai calabresi, eliminando il listino, di scegliere i consiglieri regionali, cosi' come mi battero' per impedire che i parlamentari continuino ad essere nominati dall'alto da qualche oligarchia''. Lo ha detto il sindaco di Lamezia Terme (Cz), Gianni Speranza, che ha aderito all'iniziativa del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e degli amministratori calabresi, che hanno sottoscritto l'appello per l'abolizione del listino nella nuova legge elettorale regionale.

Associazione Io resto in Calabria: Abolire il listino

23 gen 10 “Io Resto in Calabria” è del parere che il “listino” sia antidemocratico e vada abolito. Condividiamo l’obiettivo cui tende il movimento per l’abolizione del listino. Ma in coerenza con l’obiettivo principe che muove l’impegno di Pippo Callipo (rinnovare la Regione e ridare ai calabresi speranza e fiducia), per aderire al movimento è necessario che i promotori condividano con noi ed esprimano disapprovazione - come ha fatto in più occasioni Callipo - per l’innalzamento del numero dei consiglieri regionali da 50 ad oltre 60 in una regione in cui 40 sarebbero più che sufficienti e in cui la percentuale delle famiglie povere è la più alta d'Italia; sdegno per l’introduzione del consigliere regionale supplente e dei sottosegretari in una Regione al limite della bancarotta che impone ai suoi cittadini una tassazione altissima a causa del disastro sanitario; disapprovazione per l’abolizione della Consulta Statutaria, del Crel e della Consulta per l’Ambiente, ossia l'unica porta di collegamento tra il Palazzo e la società civile. L’errore, soprattutto in questa sciagurata legislatura, è stato quello di procedere a riforme statutarie inseguendo sempre obiettivi particolari per meglio garantire la continuità della vecchia politica. Non si è mai pensato ad una correzione del centralismo regionale autoritario che ha preso forma in Calabria e che ha avuto come sottospecie il fenomeno - ormai da tutti deprecato ma ancora non superato - che va sotto il nome di Loierismo: un centralismo regionale autoritario-clientelare che ha significato per la Calabria perdita di affidabilità e la nascita di un blocco sociale improduttivo e parassitario quale serbatoio elettorale per politica di centrodestra e di centrosinistra. Ossia una modalità di governo che, in virtù dei forti poteri che la legge attribuisce al Presidente e dell’incapacità del Consiglio di esercitare funzioni di controllo incisive, ha mirato esclusivamente a svuotare la democrazia regionale, a far nascere partiti del Presidente, a sperperare ingenti risorse pubbliche. Noi siamo dell'avviso che in Calabria occorra riaprire una stagione costituente non più, però, nelle stanze chiuse del Palazzo ma aperta alla società civile e che anzitutto includa nell’architettura istituzionale il sistema autonomistico. E’ auspicabile, in tale senso, che le associazioni dei comuni su questi problemi facciano sentire la loro voce. Così come tantissimi enti locali, costretti spesso ad avere una sola relazione con la Regione: assistenziale e clientelare; chiedono provvidenze e la Regione le accorda in base al colore del sindaco o dell’utilità elettorale, ma senza che ci sia alcuna progettualità d’insieme perché manca tuttora un’idea generale della Calabria da realizzare. Rispetto alle previsione di pari ordinazione costituzionale di comuni e province, la Regione ha finito con l’interpretare una funzione di accentramento umiliando istituzionalmente e politicamente il concorso del pluralismo territoriale voluto dalla Costituzione. In termini di etica politica, rispetto ad un simile quadro, la vera domanda da porsi era ed è cosa occorresse e cosa occorre tuttora fare per ridare speranza ad una Regione così duramente combattuta nel traumatico intreccio fra politica e malaffare. Ecco, quindi, alcuni temi su cui vale la pena riflettere e sui quali sarebbe gradita l’opinione di chi ha a cuore il destino della Regione e non soltanto un suo singolo aspetto negativo.

De Magistris (Idv) “Basta politica a braccetto dei poteri forti”

23 gen 10 “Basta con la politica che va a braccetto con i poteri forti, basta con la magistratura che si gira dall’altra parte, basta con la ‘ndrangheta che fa affari con i soliti prenditori. E’ ora di dire basta in Calabria e nel resto del Paese. Bisogna dire con chiarezza che le faraoniche risorse destinate a questa terra sono andate a finire nelle tasche dei soliti noti, compresi, si badi bene, i partiti politici. Per quanto sembri assurdo, noi dobbiamo tornare ad affermare ed a difendere i principi basilari della convivenza civile e della buona amministrazione, letteralmente calpestati e disintegrati dalla politica che ha operato fin qui”. Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei Valori, questa mattina a Polistena (Reggio Calabria), in occasione di un incontro pubblico per la presentazione del volume “Giustizia e potere”, il libro intervista allo stesso de Magistris realizzato dal giovane giornalista Sergio Nazzaro (Editori riuniti), cui hanno preso parte anche Giovanna La Terra, portavoce di Italia dei Valori della provincia di Reggio Calabria; il sindaco di Laureana di Borrello, avvocato Domenico Ceravolo; ed il giornalista Nicola Orso. “Oggi – ha aggiunto l’europarlamentare - dobbiamo costituire una grande alleanza, dobbiamo aprirci alla cooperazione con quanti, anche mossi da idee politicamente diverse, credono nel progetto della creazione di un laboratorio politico che concretizzi, come una sorta di nuova ‘Costituente’, una rinascita culturale e morale. Ecco in cosa credo. Ribaltare completamente i valori distorti attualmente in campo deve essere il nostro obiettivo, nella scia della difesa e della concreta attuazione della Costituzione”. “I cittadini – ha concluso de Magistris - riflettano bene sulla necessità di non limitarsi a delegare tutto passivamente ai rappresentanti politici. Tutti devono fare di più, e rendersi protagonisti del cambiamento, con le proprie scelte, e mettendosi insieme, per una pacifica rivoluzione che consenta loro di riappropriarsi dei propri diritti e del proprio territorio”.

De Magistris (Idv) a Reggio “Serve un movimento di popolo per cambiare la Calabria”

23 gen 10 “Il popolo che si mette in movimento può cambiare la realtà, anche la più buia, difficile, complicata: scegliendo di tornare alla buona politica, non sottostando più al ricatto dei poteri deviati che gestiscono la vita dei cittadini, pretendendo scelte che si facciano nel solco dei principi sanciti nella Costituzione repubblicana. Per cambiare le cose in Calabria dobbiamo mettere in moto un grande movimento di popolo, pacifico ma rivoluzionario. Quando all’interno delle Istituzioni si vogliono concretamente combattere la criminalità e il malaffare si deve fermare la loro capacità economica e politica oltre che militare. Ecco perché la soluzione ai problemi della Calabria e dell’intero Paese è tutta politica. In momenti storici come questo è fondamentale mantenere alta la vigilanza democratica, e la reazione della gente, che sta cominciando a reagire, preoccupa e non poco l’attuale classe politica che in concreto attua una chiara forma di autoritarismo”. Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei Valori, questo pomeriggio a Reggio Calabria, in occasione di un incontro pubblico per la presentazione del volume “Giustizia e potere”, il libro-intervista realizzato dal giovane giornalista Sergio Nazzaro (Editori riuniti), organizzato dall’associazione Ethos, cui hanno preso parte il presidente della stessa associazione, Giuseppe Musarella, ed il giornalista Francesco Chindemi. “Si scelgano i rappresentanti politici per la loro autorevolezza - ha esortato de Magistris -, autorevolezza che deve derivare loro dalla storia personale, dalle scelte di vita, dalla coerenza dei comportamenti, dal modo con cui hanno incarnato la propria professione. Si torni a pretendere che la politica dia l’esempio, che persegua e concretizzi una rinascita culturale e morale, che si faccia portatrice dei veri bisogni dei cittadini e lavori solo ed unicamente per il loro bene. E’ fondamentale in questo momento sapersi unire, mettere assieme sensibilità politiche anche diverse, ma che credono nell’unico progetto del ribaltamento dei valori distorti che oggi dominano la scena pubblica. Proprio dalla Calabria – ha concluso l’eurodeputato - può nascere un nuovo modo di intendere la questione meridionale”.

Tassi (SD) “Il PD riapra il dialogo con Callipo”

23 gen 10 “L’UDC ha scelto il centro-destra in Calabria. Non si capisce perché questa alleanza non viene ancora ufficializzata”. Così Pino Tassi del coordinamento regionale di Sinistra Democratica. “L’UDC -aggiunge Tassi- non ha alcun alibi per poter giustificare la sua scelta conservatrice in Calabria considerata la disponibilità che la sinistra ha dato al dialogo. Forse si pensa di uscire dall’imbarazzo aspettando lunedì prossimo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie in Puglia? Il Pd nazionale ha avuto l’abilità di mettere in discussione l’unico presidente, Nichi Vendola, presentabile nel sud Italia mentre l’UDC sta scegliendo in tutte le altre regioni del centro e Sud Italia l’alleanza con il centrodestra. A questo punto il Pd calabrese deve completare il mandato, che il tavolo del centrosinistra gli ha affidato, riaprendo il dialogo con l’IDV e con Pippo Callipo. Il Pd non sembra avere la capacità di avanzare una sua proposta unitaria. Il Pd nel Lazio ha accettato la candidatura di Emma Bonino perché non aveva sue candidature, in Calabria, invece, non si capisce perché non possa discutere la proposta di Callipo avanzata da IDV e da tante associazioni e unificare il centro-sinistra intorno a questa candidatura di prestigio. Il Pd avanzi una proposta che unifichi e rinnovi oppure accetti quella che è già in campo.

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