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Notizie di Politica

 

Avviato tavolo del centrosinistra sulle regionali

19 gen 10 Terminata in serata a Lamezia Terme l’incontro delle formazioni politiche dello schieramento del centrosinistra calabrese (PD, Federazione della Sinistra, rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialisti, Verdi, Pro Calabria, Patto per il Sud, Partito Liberale Italiano), Sinistra ecologia e libertà (SEL). La riunione, è scritto in una nota della direzione del PD, è servita per affrontare e fare una prima valutazione sulla novità politiche registrate in queste ultime settimane che possono aprire in Calabria una nuova fase nella costruzione di una coalizione che sia in grado di vincere le prossime elezioni regionali. A conclusione, unanimemente, dopo ampio e approfondito dibattito intorno alla relazione svolta dal Segretario regionale PD – Carlo Guccione – si è deciso di aprire da subito un tavolo in Calabria, senza veti e senza pregiudiziali, per verificare le condizioni programmatiche per la costruzione di una larga coalizione aperta a tutte le forze che sono all’opposizione del Governo nazionale.

Guccione (PD) “No a personalismi e ad autoconvocazioni”

19 gen 10 “Stiamo tessendo, alla luce del sole, una tela che mira a costruire una coalizione ampia, su chiari discrimini programmatici, che ci consenta di vincere le prossime elezioni regionali di primavera”. E’ quanto ha dichiarato, tra l’altro, il Segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, a margine dell’incontro con i partiti del centrosinistra convocato per oggi pomeriggio alle 17 presso la sede regionale del Pd di Lamezia Terme. “In Calabria –ha aggiunto Guccione- siamo partiti da una situazione in cui l’accordo tra Pdl e UdC era dato per scontato. Grazie all’iniziativa politica che abbiamo assunto qui e a Roma, i Consiglieri regionali calabresi del centrodestra oggi sono costretti a rivolgere appelli a Fini e Berlusconi perché corrano in loro soccorso per agganciare l’UdC. In questi giorni abbiamo lavorato e stiamo lavorando per aprire un confronto positivo con il partito di Casini e con l’MPA di Lombardo ed oggi registriamo interesse addirittura da Italia dei Valori per la costruzione di una nuova alleanza per la Calabria”. “Per portare in porto questo ambizioso e serio progetto politico -ha proseguito il Segretario regionale del Pd calabrese- c’è bisogno di grande responsabilità, per evitare il gioco delle “penelopi” di turno che fingono di tessere la tela delle alleanze di giorno e si divertono a scucirla di notte. Questo progetto, sia chiaro, ha bisogno dell’apporto di tutti, nessuno escluso. Per questo mi rivolgo a tutti, dal primo all’ultimo iscritto, dal primo all’ultimo dirigente, affinché si possa lavorare con intelligenza e responsabilità politica. In questa direzione non servono dichiarazioni dettate da nervosismi e personalismi né, tanto meno, autoconvocazioni. “Nei prossimi giorni –ha concluso Guccione- è necessario che ognuno di noi dia prova di essere interessato, senza se e senza ma, a costruire le condizioni necessarie per battere oggi la destra in Calabria e domani nel Paese”.

Pino Gentile (Pdl) "Nessuna firma contro Loiero"

19 gen 10 “E' sorprendente e provocatoria l’inclusione del mio nome tra i firmatari di un documento livoroso nei confronti del presidente della Regione Agazio Loiero diffuso a sostegno di un presunto cambiamento che sarebbe, invece, un passo indietro, storico e politico”. Lo ha detto Pino Gentile, dirigente del Pd calabrese. “In quanto vicepresidente dell’Assemblea regionale del Partito Democratico - ha affermato Gentile - non mi faccio, intanto, “autoconvocare” da nessuno. E c’è poi un dettaglio, non secondario, che i promotori del documento (mi domando quanti nomi come il mio siano stati inclusi ‘d’ufficiò?) ben conoscono ma hanno fatto finta di ignorare: il mio solido rapporto politico con il presidente Loiero, del quale sottoscrivo le scelte e le decisioni, tutte, di questi giorni in tema di candidature e non solo”.

Dirigenti PD “Fare passo indietro e avviare confronto”

19 gen 10 “Si può dire di essere stati facili profeti nel prevedere la situazione politica che si sta profilando in Calabria. Quando c’era il tempo per riflettere e assumere le iniziative unitarie che evitassero gli elementi di disgregazione oggi davanti a tutti, poco è stato fatto. Anzi con troppa leggerezza si è dato credito a candidature alla presidenza che era prematuro annunciare e dall’altra parte si è fatto l’esatto opposto nel dichiarare guerre politiche contro l’eventualità della prosecuzione dell’esperienza Loiero”. E’ quanto affermano in una nota i dirigenti del PD calabrese, Giovanni Puccio e Mario Paraboschi. “A luglio –aggiungono i due- occorreva in Calabria (reduci dell’esperienza delle elezioni politiche del 2008), definire un patto politico che al di là delle mozioni congressuali potesse dare al partito la possibilità di scegliersi, secondo una normale dialettica politica, la linea sulla quale poggiare le scelte della candidatura alla presidenza. Il processo invece è stato pressoché rovesciato. Ed oggi si pagano le conseguenze. Si rischia di far passare in secondo piano e di svilire un fatto politico di assoluta rilevanza: la decisione dell’UDC di avviare una trattativa con il PD per il governo della Calabria. Risultato che poteva essere raggiunto prima ma non si bisticcia su tempi che sono determinati anche dall’agenda politica nazionale. Ragionare, oggi, con uno schema che ha un forte ancoraggio politico, serve a superare le dure contrapposizioni che si stanno manifestando all’interno del PD. Un Partito ed una coalizione che è stata insieme, nel bene e nel male (e in momenti drammatici) non butta tutto a mare come se si dovesse sempre ricominciare da zero. Al di la delle realizzazioni e dei limiti, il problema vero sta nel fatto che quella coalizione del 2005 da tempo non c’è più. Di mezzo ci sono state elezioni politiche e la fondazione di un nuovo partito: il PD. Chi pensava che per l’appuntamento prossimo bastasse o basti un puro e semplice ritocco con qualche lista in più, peraltro a somma zero con il PD, ha fatto male i suoi conti. Dalle elezioni del 2008 in ogni appuntamento elettorale locale il centro sinistra ha manifestato una crisi dalla quale ancora non si vedono chiaramente i connotati del superamento. Ancora permane una difficoltà nel costruire il PD come soggetto che rimotiva la politica con nuove idee e programmi e costruisce una nuova stagione di partecipazione democratica. Questa difficoltà si riflette in una grave carenza nel costruire alleanze politiche partendo da programmi e dalle domande sociali che caratterizzano la fase di grave crisi economica che sta attanagliando i mercati mondiali e gli effetti che questa crisi produce in una realtà così fragile come il mezzogiorno e la Calabria. Non si vince coi populismi o alzando la voce o gridando contro le degenerazioni e le malefatte di Berlusconi come pare più congeniale a Di Pietro. Né si può vincere affidandosi alla tattica politica alla capacità di avvantaggiarsi delle difficoltà dell’avversario. Si ripropone acutamente qui e adesso il problema della discontinuità con una politica autoreferenziale, da ceto politico che poco riflette sulle proprie esperienze sui propri successi e i propri errori che sappia porre l’esigenza di andare oltre, di misurarsi nel confronto con la società. E’ questo un tema che va al di la della Calabria. Nel 2005 abbiamo conquistato molte regioni. Quale è il bilancio? Al di la delle differenze c’è un comune denominatore sul quale riflettere? La politica e le istituzioni, la politica e la società. La sicurezza, l’ambiente, lo sviluppo compatibile, lo stato sociale, la sanità e dentro tali tematiche il rapporto pubblico-privato, quale è stato il riformismo del PD? Nella discussione tra le forze di opposizione al governo antimeridionalista delle destre ci deve essere uno spazio nel quale caratterizzare un azione di governo che liberi risorse umane e materiali e chiami nel lavoro istituzionale il complesso della classe dirigente non solo quella politica, ma delle professioni, dell’imprenditoria ecc. Il problema allora sta nel cogliere nella disponibilità dell’UDC l’opportunità per riaprire un confronto a largo raggio, riportare a far riflettere l’Idv sulle sue apodittiche scelte, costruite più in polemica con il PD piuttosto che sul tema di quale governo per la Calabria. Sarebbe il caso che tutti si fosse in grado di fare contemporaneamente un passo indietro e uno avanti. Un passo indietro a riconferma di una disponibilità personale a mettersi in discussione e un passo avanti nel discutere e confrontarsi come è stato fatto l’atro giorno a Lamezia con Bersani nell’incontro con i soggetti sociali organizzati su un grande tema di governo, quello della sicurezza e della legalità come chiave di volta per uno sviluppo serio e duraturo della nostra Calabria.

Vittimberga (GD) “Tutti i big del PD facciano un passo indietro”

19 gen 10 “Chiarisco la mia posizione , alla luce del documento pubblicato in data 19.01.2009, nel quale figurava la mia adesione e con il quale si è autoconvocato il gruppo dirigente del Pd regionale”. Così il segretario Provinciale dei Giovani Democratici di Crotone. “Dico subito- aggiunge Vittimberga- che mi è stata chiesta adesione solo ed esclusivamente per la sottoscrizione di un documento a difesa, per le accuse rivolte dal Governatore della Calabria Agazio Loiero, al segretario nazionale Pier Luigi Bersani, al quale ribadisco la mia stima e la mia fiducia sul lavoro da lui fatto fino ad oggi e per quello che farà nelle prossime settimane. La mia firma andava usata solo per questo e non per altro. Riguardo la questione cruciale delle candidature per il governo della Regione, spero semplicemente che prevalga il valore dell’unità e le ragioni comuni di appartenenza al partito, in un momento difficilissimo della sua pur breve storia, senza che si imbocchi la pericolosa strada delle scelte individuali o delle aree di appartenenza. Il lavoro svolto negli ultimi 5 anni di Governo del Centro Sinistra deve essere il punto di partenza di una discussione che deve essere fatta sulla base dei bisogni dei calabresi costruendo una coalizione più ampia che possa prevalere sulla destra calabrese. Il mio auspicio è quello che i big del Pd calabrese abbiano la responsabilità di fare tutti un passo indietro e tornare nei circuiti della discussione politica e responsabile, tralasciando i personalismi e la battaglia mediatica … così saremo più credibili e soprattutto moralmente responsabili.

Gentile (Pdl) “Pd ha perso dignità”

19 gen 10 ''Il Pd ha la sindrome di Esau' e sarebbe disposto a vendere tutta la sua residua dignita' per un piatto di lenticchie . Ma e' un'operazione che non riuscira''' . Lo ha detto Antonio Gentile, vice coordinatore reigonale vicario del Pdl Calabria, riferendosi all'accordo che il Pd sta tentando per un'alleanza con l'Udc. ''Mi fanno ridere- dice Gentile- questi signori del potere che hanno malgestito gli ultimi cinque anni in Calabria e che oggi tentano di rimanere a galla, abbarbicati al potere, disperati e senza alcuna idea innovativa''. Per Gentile '' il Pd calabrese ha fatto ridere tutta l'Italia: prima ha sponsorizzato le primarie regionali, poi quelle di partito e poi, temendo che le vincesse Loiero, le ha annullate di colpo, ma che serieta' e' questa?'' ''Noi abbiamo scelto Scopelliti, dal basso, perche' e' l'espressione di un consenso popolare e radicale. Il Pd e' un partito lacerato e senza alcuna idea-conclude Gentile- destinato in ogni caso a perdere le elezioni''.

Laratta (PD) "Intesa con Udc strada migliore"

19 gen 10 "L'intesa del Centro Sinistra con l'Udc è la risposta migliore per conquistare la Regione con un progetto di qualità e di svolta". Lo dice il parlamentare Franco Laratta del PD. "La Calabria -aggiunge-ha bisogno di una proposta moderna e credibile. Se nel centro sinistra tutti insieme lavoriamo per questo obiettivo, senza strappi e senza lacerazioni, si può aprire una stagione veramente nuova, si possono battere le destre, si può governare bene la nostra regione".

Bordino (Udc) "Lavoriamo ad accordo con Pdl"

19 gen 10 “Si è lavorato e si sta lavorando per chiudere un accordo programmatico con il candidato alla presidenza del centrodestra Giuseppe Scopelliti e per creare una chiara e netta discontinuità con l’attuale negativa politica del governo regionale”. Lo afferma il vicesegretario regionale dell’Udc Vito Bordino. Bordino ribadisce “la centralità della politica dell’Udc, la priorità e l’essenzialità delle convergenze programmatiche”. Bordino comunica “di aver dato disponibilità piena per una candidatura che poggia i suoi presupposti in un percorso di cambiamento e di prospettive di rinnovamento” e di essere “pronto a dare il suo contributo per far uscire la Calabria dallo stato di arretratezza culturale, civile, ed economica in cui versa da ormai troppo tempo”.

Greco (SlC) "Problema il progetto non Occhiuto"

18 gen 10 “Slega la Calabria vorrebbe vincere le elezioni. Leggo sui giornali dichiarazioni aberranti di esponenti politici di centrodestra e di centrosinistra che si pongono come il nuovo, quando sono stati gli autori del fallimento politico”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, commentando l’attuale situazione politica calabrese in vista delle elezioni regionali in programma a marzo. Greco ha spiegato: “mi riferisco a tutti quelli che oggi parlano di innovazione e che invece dovrebbero vergognarsi, perchè basta prendere le cronache degli ultimi venti anni della politica e si trovano gli stessi nomi e gli stessi cognomi. Io credo che invece bisogna partire veramente dal nuovo, e oggi il nuovo è Slega la Calabria”. Rispetto alle polemiche interne al centrosinistra per l’individuazione del candidato alla presidenza della Regione, Greco ha evidenziato che la lista composta insieme all’attuale vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo, “non è pronta con qualunque presidente si candidi, non siamo - ha spiegato - gente per tutti i giorni e per tutti i tempi. Noi abbiamo una cultura dell’appartenenza e della politica, quindi facciamo riferimento a persone che possono essere in grado di governare un progetto chiaro e condiviso”. Sulla possibile candidatura dell’esponente dell’Udc, Roberto Occhiuto, l’assessore ha detto: “Ho incontrato Occhiuto un paio di volte, è persona che stimo molto, ma non ritengo che il problema sia Occhiuto si o no. Il problema è il progetto, il leader di una coalizione è solo il timoniere, ma è la nave che deve essere di qualità e con una rotta ben precisa, qui invece non si parla né di nave né di rotta, qui si parla solo di presidente. Anche questo è un modo della vecchia politica di affrontare le cose. Si deve entrare nel concreto e nei problemi - ha concluso - e prima di parlare di nuovismo vediamo la storia”.

Muzzì (PD) “Preoccupante lacerazione del centrosinistra”

19 gen 10 “Ho letto con attenzione il documento firmato da 575 dirigenti del Pd Calabrese e, come si conviene tra persone che hanno scelto di percorrere un tratto di strada - il più lungo possibile - in comune, non posso fare a meno di esprimere sentimenti di preoccupazione per la situazione di lacerazione che si va delineando non solo nel partito ma nell’intera coalizione di centro sinistra!”. Lo afferma in una dichiarazione Mario Muzzì della direzione regionale del PD. “Premetto –prosegue- che sono tra i più convinti sostenitori dell’allargamento della coalizione all’UDC, non fosse altro che per la comunanza di ispirazione alla dottrina sociale della Chiesa, ma non posso non denunciare la strumentalità enunciativa di quanti assegnano a tale evento un significato distorto e dirompente rispetto a quanto sin qui operato dal Governo regionale di centro-sinistra rispetto alle politiche in favore delle famiglie, del lavoro, della legalità, dell’accoglienza e dell’inclusione sociale! E’ difficile pervenire a sintesi unitaria senza dare ampio riconoscimento allo sforzo immane che il Governo regionale ha svolto per conquistare la fiducia dell’Europa, così come altrettanto difficile sarà proseguire nel cammino riformista se non si ha il convincimento pieno che in Calabria, dopo le diverse esperienze di centro-destra e di centro-sinistra, il coinvolgimento dell’UDC dovrà avvenire su programmi avanzati, condivisi in primis da quella sinistra che ha dimostrato tanta affidabilità e lealtà! Chiedo formalmente alla classe dirigente nazionale e regionale del PD un supplemento di disponibilità personale e politica affinché si eviti il baratro di uno scontro che altro non produrrebbe che consegnare la Regione ad un centro-destra inconcludente, già sperimentato e conosciuto per i danni che ha provocato alla gente di Calabria!

Calipari (Pd), "Maroni ammette fallimento ronde"

19 gen 10 ''Siamo soddisfatti che anche il ministro Maroni abbia ammesso oggi che le ronde sono uno strumento inutile". Lo ha dichiarato Rosa Calipari, vicepresidente dei deputati del Pd. "Dunque, afggiunge la Calipari, è stato imposto in parlamento, durante la discussione sul decreto sicurezza, e in tutto il paese un confronto inutile, frutto solo di una prepotenza leghista. Soprattutto, mentre Lega e Pdl straparlavano di ronde, hanno apportato consistenti tagli all’intero comparto sicurezza. Ora ci aspettiamo che il prossimo Consiglio dei Ministri, proprio perché si svolgerà simbolicamente a Reggio Calabria, inverta quella tendenza e confermi provvedimenti importanti per sostenere il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine che combattono ogni giorno una delle più forti e ‘insidiose’ organizzazioni criminali come aveva ben spiegato la Commissione parlamentare Antimafia della scorsa legislatura e come opportunamente oggi ha ricordato il Capo dello Stato Giorgio Napolitano”.

Napoli (Pdl) "Dal Governo meritata attenzioni"

19 gen 10 “Penso che finalmente la Calabria stia avendo la meritata attenzione da una parte del Governo nazionale. La costante presenza dei Ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e della Giustizia, Angelino Alfano, congiunta con l’attuazione degli impegni assunti, evidenziano come non sia in atto alcuna “passerella” ma anzi venga posta in essere la volontà di supportare magistratura e forze dell’ordine calabresi, per favorire il contrasto alla criminalità organizzata, la cui presenza costituisce il male assoluto dell’intera Regione Calabria”. Lo afferma la deputata del pdl Angela Napoli, che aggiunge: “Personalmente ritengo che finalmente ci si stia avviando verso la strada giusta, fino ad oggi sono stati preferiti gli interventi “tampone” per la Calabria, piuttosto che un piano adeguato ed efficiente. Ma proprio cogliendo la disponibilità del Governo Centrale sento di dover condividere l’appello rivolto ieri a Tropea dal Sottosegretario di Stato all’Interno, Francesco Nitto Palma, alle istituzioni locali. Nessun contributo e nessuna attenzione, a mio avviso, potranno continuare ad essere richiesti allo Stato centrale se coloro che chiamati a gestire l’Amministrazione pubblica e gli Enti locali in Calabria - conclude - non metteranno al bando le collusioni affaristiche-’ndranghetiste-massoniche, il clientelismo e l’assistenzialismo”.

Tripodi (Pdci) “Maroni conferma linea xenofoba contro immigrati”

19 gen 10 “Dopo le bugie di ieri del ministro Alfano, la replica oggi sempre a Reggio del ministro Roberto Maroni che ha avuto il barbaro coraggio di sostenere che se la legge Bossi-Fini fosse stata applicata non si sarebbero verificati i fatti gravissimi di Rosarno”. A sostenerlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, segretario regionale e responsabile Mezzogiorno del Pdci-Federazione della Sinistra. “Parole che pesano come un macigno quelle del ministro leghista – sottolinea Tripodi –. Proprio oggi, quando in tutto il mondo si celebra la giornata contro il razzismo, Maroni torna a parlare di intolleranza zero nei confronti di situazioni di degrado che si creano in relazione a presenze di immigrati. A tal proposito non ci resta che ribadire al ministro dell’Interno che tutto il mondo si è indignato su quanto di vergognoso è successo a Rosarno. Autorevoli testate giornalistiche internazionali hanno dedicato intere prime pagine alla vicenda puntando il dito contro le politiche del governo Bossi-Berlusconi e contro le parole pronunciate proprio dal ministro Maroni che subito dopo gli scontri ha parlato di tolleranza zero, espressioni vergognose che ha utilizzato anche oggi rispondendo alle domande dei giornalisti. E’ evidente: per Maroni tolleranza zero equivale a intolleranza razzista e xenofoba”. “Tra l’altro sempre oggi riferendosi a Rosarno – prosegue Tripodi – il ministro ha detto che non è stata rispettata la legge nelle parti che prevedono l'ingresso di immigrati nel nostro Paese legato a un regolare rapporto di lavoro e al possesso di un alloggio. Ebbene, ricordiamo al ministro che per garantire tutto questo agli immigrati dovrebbe essere assicurata innanzitutto una prima accoglienza degna di questo nome e condizioni di lavoro dignitose e non di becero sfruttamento come è accaduto a Rosarno e come accade in tante, troppe altre parti del territorio italiano”. “L’unica verità – conclude Tripodi - è che il governo nazionale di centrodestra e sempre più sotto scacco della vena secessionista e razzista della Lega Nord, di cui il ministro Maroni è autorevole rappresentante. Un governo che sta creando ingiustizie sociali a raffica e odio verso i migranti, ignobile retaggio dei tempi bui e terribili del ventennio fascista e che non hanno precedenti nella storia della nostra Repubblica”.

Belcastro (Mpa) "Ndrangheta priorità del Governo"

19 gen 10 “E' la prima volta che la Calabria diventa una priorità nell’agenda del Governo, così come non si è mai registrata nella nostra regione una presenza così autorevole e significativa di personalità politiche”. A sostenerlo è il parlamentare del Movimento per l’Autononia (Mpa) Elio Belcastro, secondo il quale “sono questi segnali certamente importanti che i diversi schieramenti fanno bene a condividere”. “Una attività ben al di là degli interventi tampone predisposti negli ultimi anni. Il primo Consiglio dei Ministri convocato in Calabria per il prossimo 28 gennaio - sottolinea Belcastro - sta a dimostrare non solo una attenzione sui fatti contingenti ma una svolta epocale. Confidiamo che all’ordine del giorno del Cdm non ci saranno solo le azioni riguardanti la sicurezza e la criminalità, sicuramente prioritarie, ma troveranno spazio programmi e incentivi da destinare alla Calabria e al Mezzogiorno”. “L’annuncio della visita in Calabria del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e la presenza continua in questi giorni del ministro della Giustizia Angelino Alfano così come del ministro dell’Interno Roberto Maroni e del sottosegretario Francesco Nitto Palma, testimoniano - prosegue Belcastro - oltre che l’impegno dell’esecutivo, la consapevolezza di voler attuare una strategia comune tra i dicasteri rivolta ad affrontare le problematiche che riguardano la nostra terra”. “Con il Piano straordinario contro la criminalità organizzata che il Governo si accinge a varare significativamente in Calabria, deve partire proprio dal Sud la controffensiva dello Stato contro le mafie che affliggono il nostro Paese. Diamo atto per questo - conclude Belcastro - in particolare al ministro Angelino Alfano di aver saputo ben interpretare le esigenze dei territori, trasformandoli in input per l’intero Esecutivo”.

Ass. Maiolo "1.7 mln per piano sicurezza contro morti bianche"

19 gen 10 Le morti bianche e gli infortuni sul lavoro si combattono con la formazione. Ne è convinta l’amministrazione regionale che, nell’ultima riunione della Giunta, ha approvato la delibera che dà il via al “Piano straordinario della formazione per la sicurezza sul lavoro”, un milione settecento mila euro dedicati a cambiare la cultura e l’approccio al lavoro, ponendo maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza. Del potere “benefico” della formazione, è scritto in una nota, “é convinto, soprattutto, l’assessore al Lavoro Mario Maiolo che ha voluto questo Piano e ha preteso che la promozione della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro divenisse una responsabilità e un interesse comune a più soggetti: non solo i lavoratori stessi, ma anche i datori di lavoro, le imprese, le istituzioni, le forze sociali”. È per questo che il Piano individua come principali destinatari degli interventi formativi i lavoratori stranieri, quelli con meno di due anni di esperienza e i lavoratori stagionali, i datori di lavoro delle piccole medie imprese, i piccoli imprenditori e i lavoratori autonomi. “Formare - ha detto Maiolo, spiegando la ratio di questo Piano e la volontà di includere tutte le parti in causa nel processo di cambiamento - non vuol dire soltanto insegnare. Vuol dire soprattutto aiutare ad acquisire consapevolezza dei rischi, sensibilizzare, accompagnare un intero mondo (quello del lavoro, appunto) in un momento di transizione importante che cambi davvero il modo di approcciarsi al lavoro”. “Per la stessa ragione - ha continuato Maiolo - abbiamo voluto che il Piano prevedesse ancora un’altra categoria di destinatari, ovvero gli studenti. Perché quando si vuole imprimere una vera svolta, quando si vuole cambiare una cultura é dai giovani che bisogna partire. La sicurezza sui luoghi di lavoro è una necessità che i nostri ragazzi dovranno percepire come indispensabile, è un diritto che i nostri giovani devono imparare ad esigere”. L’organizzazione dei corsi di formazione vedrà la presenza di un responsabile e prevede l’utilizzo di metodologie didattiche attive (come il problem solving o la simulazione) e al termine del “corso” è previsto il rilascio di un documento attestante la formazione svolta.

Insediato coordinamento regionale Alleanza per l’Italia Calabria

19 gen 10 Il Coordinamento regionale calabrese di Alleanza per l’Italia presieduto dal suo coordinatore Sen. Franco Bruno si è insediato venerdì 15 gennaio c.a. riunendosi nei locali del Grand Hotel Lamezia. L’incontro, partendo dalla relazione del suo coordinatore, ha spaziato sulla politica nazionale, ed, in particolare, sulle motivazioni politiche che stanno alla base dell’atto fondativo del Movimento, sottolineando le idealità ispiratrici sia della nascita di API che della partecipazione alle elezioni regionali, e che sono alla base del contributo concreto che il Movimento intende offrire per la risoluzione delle problematiche della nostra regione. Tutti gli interventi hanno sostenuto la volontà e l’entusiasmo di promuovere un progetto che ha già una sua forza nel coinvolgimento di giovani, donne, professionisti, amministratori e forte fiducia di riuscire ad allargare il proprio campo di compartecipazione alle persone, alle associazioni, ai movimenti. Ed ad implementare l’attuazione del progetto contribuirà la costituzione degli organismi provinciali, che saranno ufficializzati nell’arco di una settimana, anche per dare risposte alle numerose adesioni. Infine saranno avviati incontri con le altre forze politiche.

Callipo “Serve l’esercito in Calabria”

19 gen 10 “L'attenzione della Cisl per la Calabria è importante. Ma è tempo di pensare all'esercito in Calabria”. Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione, Pippo Callipo. “L’esigenza di sicurezza -aggiunge Callipo- in questa regione è altissima, aldilà delle analisi sociologiche, quel che occorre è il presidio e la difesa del territorio, spesso lasciato in balia di forze illegali. Il diritto costituzionale alla sicurezza per i calabresi è sospeso da anni. Ben sapendo, naturalmente, che per liberare il Paese dalla mafia, in Calabria soprattutto, occorre non solo una forte azione repressiva, ma anche la rottura del patto scellerato che vi è tra malaffare, politica e criminalità. Come? Anzitutto attraverso un rinnovamento della classe politica e la riqualificazione della spesa. Non si capisce davvero come sia possibile che dopo decenni di risorse qui destinate - incluse quelle comunitarie - il divario di sviluppo tra la Calabria e il resto del Paese sia non diminuito ma addirittura aumentato. Dove sono finite masse ingenti di risorse pubbliche? Se non hanno prodotto sviluppo ed occupazione, se non hanno consentito la valorizzazione dei nostri talenti e non hanno fatto della sanità un paradiso in terra, ma piuttosto l’hanno affossata con un debito di circa 3 miliardi, trasformandola in un serbatoio elettorale, evidentemente quelle risorse sono finite nelle tasche di politicanti, ‘prenditori’ e criminali. Su questo specifico dato dell’improduttività delle risorse, comunitarie in specie, che trovo a dir poco scandaloso, servirebbe, per fare finalmente luce su tutta la questione, una Commissione parlamentare d’inchiesta che, entro pochi mesi, dica finalmente parole di verità”.

Lanucara “Basta con la rissa politica”

19 gen 10 “Le elezioni regionali calabresi sono davvero un rompicapo sia per l’uscente governo che per la sua opposizione. Certo, c’è materia ‘del contendere’ ed emerge, soprattutto, una voglia di rissa mai stata così evidente e tale da non poter più essere nascosta”. Lo afferma la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonia Lanucara. “Il litigio attuale ed i suoi contenuti –spiega- sono noti ai calabresi; infatti entrambi gli schieramenti affermano di difendere a spada tratta gli interessi del popolo, ma i calabresi che sono adulti non credono più ad una politica senza contenuti. Servirebbe un po’ di onestà a quanti, impegnati nella querelle, vogliono evidenziare i limiti altrui, nascondendosi dietro paraventi ormai svelati. La sfida che occorre è, e deve essere, epocale e capace davvero di cambiare la nostra regione. Ci vuole coraggio per fare emergere i limiti e le incapacità trentennali di quanti si definiscono ‘salvatori della patria’ affermando: ‘senza di me si perde’. Queste posizioni sono disastrose perché disorientano gli elettori calabresi, stanchi di una politica senza intelligenza, senza cuore e senza programmi. La coalizione riformista che intende davvero cambiare, come un calzino rivoltato questa Regione, deve semplicemente e non ci vogliono grandi santoni prendere a cuore in primis l’occupazione dei giovani che oggi lasciano la nostra terra dopo aver raggiunto una qualificata preparazione attraverso i sacrifici delle loro famiglie. E’ innegabile che ci troviamo di fronte ad una situazione grave, inedita e non solo circoscritta ai fatti di Rosarno. Rosarno ha fatto emergere limiti e contraddizioni e l’ignavia di molti. Il popolo di Rosarno ha bisogno di un sostegno non solo morale per potere operare meglio. La piaga della ‘Rognetta’ ha parlato al mondo intero, ma il suo parlare dovrà coinvolgere, concretamente, gli enti preposti che non hanno avuto che sporadici rapporti con i nostri fratelli neri; va tuttavia ricordato che l’ingaggio dei ‘disperati’ è controllato dalle ‘ndrine. Vogliamo, come riformisti, assumere nuove responsabilità e per questo chiediamo il voto ai calabresi? Va bene. La prima decade di questo gennaio 2010 ha lasciato comunque un segno nella nostra memoria collettiva. L’impegno di quanti oggi operano nella politica riformista deve accompagnare il principio del servire che esclude, poi il servirsene. Spesso il linguaggio corrente è quello degli opportunismi di maniera di chi, avendo accumulato ricchezza attraverso la gestione del denaro pubblico, vuole riproporsi con arroganza. Dobbiamo approfondire, se vogliamo essere coerenti, le ragioni del fallimento delle politiche di questi ultimi anni, tentando di individuare gli sprechi colpevoli e gli indebiti arricchimenti: le ‘ndrine, come si sa, non operano mai da sole! Una politica riformista, che vuole essere accogliente ed inclusiva, deve promuovere le sue migliori energie utilizzando i saperi, le esperienze, e mettendosi a confronto con le giovani generazioni. Il futuro è loro”.

Giovedì 21 presentazione del movimento “Slega la Calabria”

19 gen 10 Conferenza stampa giovedì 21 gennaio, alle ore 11,00, al Museo del Presente di Rende, del movimento “Slega la Calabria”, in vista delle prossime elezioni regionali di marzo. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, cui parteciperanno gli ispiratori del movimento Domenico Cersosimo e Silvio Greco, saranno illustrati gli obiettivi programmatici del movimento. “Slega la Calabria” si propone di dar vita ad una comunità di persone stabile rivolta a diffondere e potenziare nella politica regionale, che dovrà riappropriarsi della sua originaria funzione di servizio a favore del benessere collettivo, i valori della competenza, della capacità e della responsabilità. Il movimento che fa capo a Cersosimo e Greco, rispettivamente Vice Presidente della Giunta regionale della Calabria (con delega all’Istruzione, Cultura, Ricerca e Innovazione Tecnologica) e Assessore all’Ambiente, ha inoltre l’obiettivo di alimentare i processi di cambiamento che dovranno interessare la Calabria, radicandosi in tutto il territorio e misurandosi nelle prossime sfide elettorali, a cominciare dalla consultazione regionale del prossimo mese di marzo alla quale parteciperà con proprie liste in tutte e cinque le province calabresi.

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