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Notizie di Politica

 

Il Sindaco Marranghello, minacciato, si autosospende dal Pdl

15 gen 10 Il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello, ha reso noto in un comunicato di essersi autosospeso dal Pdl. Marranghello, che nei giorni scorsi ha ricevuto una busta contenente proiettili e un messaggio con su scritto "smettila di parlare o finirai come Fortugno", ha comunicato con una lettera ai coordinatori nazionali del partito, Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi, la decisione "presa con sofferenza" con la volontà di "evitare che le mie idee possano involontariamente intralciare l'azione politica del coordinamento regionale in vista delle prossime elezioni". "Le vicende che hanno investito nelle ultime settimane il coordinamento provinciale di Cosenza - scrive Marranghello nella lettera - e più in generale il posizionamento assunto e la 'strategia' politica adottata dal Pdl calabrese in vista delle prossime scadenze elettorali, hanno suscitato e suscitano in molti iscritti e dirigenti locali una seria preoccupazione circa l'affidabilità, la serietà, la trasparenza politica e morale di certi personaggi, noti alle cronache calabresi che hanno già 'prenotato' i loro posti nelle liste di centro destra". "Chiedere che il Pdl calabrese non diventi un albergo a ore o un autobus da cui scendere quanto si è raggiunta la meta è forse un crimine? - si domanda Marranghello -. Chiedere 'liste pulite' è forse un reato di lesa maestà? Non avevo e non ho alcun interesse verso candidature regionali. Ho solo cercato di dare un contributo responsabile tentando di orientare il Pdl calabrese verso la scelta di candidati di qualità. Ho ricevuto a confutazione della mia tesi una lettera minatoria e un proiettile calibro 9". "Ovviamente - conclude Marranghello - auguro al Pdl di vincere le elezioni e di dare alla Calabria quella prospettiva di rinnovamento e di sviluppo che i calabresi onesti aspettano".

Assessori all'ambiente di 11 regioni impunano decreto sul nucleare

15 gen 10 Gli assessori all’Ambiente di 11 regioni italiane (Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Puglia, Liguria, Marche, Piemonte, Molise e Toscana) hanno impugnato per “incostituzionalità” il decreto legge 99/2009 sul ritorno al nucleare. Lo riferisce l’assessore calabrese Silvio Greco. Il decreto delega al governo l’individuazione dei siti per la localizzazione delle centrali. In un documento elaborato al termine di una riunione gli assessori affermano che c’é stato “l’ennesimo vulnus al principio di leale collaborazione”. In particolare, si lamenta lo scarso coinvolgimento degli Enti Locali nella scelta dei siti. Il documento - spiegano quattro assessori dopo la riunione - Filiberto Zaratti per il Lazio, Onofrio Introna per la Puglia, Nicola de Ruggiero per il Piemonte, e Greco per la Calabria - ha ricevuto anche il sostegno di Veneto, Campania, Sardegna e Sicilia, arrivando così a 15 regioni. Poi, altri punti del documento lamentano “la mancanza di un Piano energetico nazionale”, di “un deposito per le scorie (che ora si chiama parco tecnologico) pregresse presenti dall’86”, la procedura Vas (Valutazione ambientale strategica) che “non tiene conto della localizzazione geografica” degli impianti, un ruolo “ambiguo” dell’Agenzia per la sicurezza nucleare”, le “misure compensative per le Regioni”, e in generale lo schema di decreto “non è assolutamente coordinato con la normativa vigente”

De Magistris a Catanzaro presenta "Giustizia e potere", "Calabria in emergenza democratica"

De Magistris, Nano, Napoli15 gen 10 “La Calabria vive un momento di grave emergenza criminale e democratica, ecco perché è il momento di mettere insieme persone anche con sensibilità diverse, che però diano un segnale di discontinuità rispetto ad un sistema distorto, che ha governato questa regione non nell’interesse di tutti, ma di pochi. Oggi e non domani è il momento di unirsi per dare un futuro diverso ai nostri figli, è compito nostro evitare che le sorti di questa terra siano schiacciate nella condizione di sottosviluppo in cui fino ad oggi è stata volutamente tenuta”. Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei Valori, questo pomeriggio a Catanzaro, in occasione di un incontro pubblico per la presentazione del volume “Giustizia e potere”, il libro intervista allo stesso de Magistris realizzato dal giovane scrittore Sergio Nazzaro (Editori Riuniti), presentato da Pino Nano, caporedattore Tg3 Calabria, cui ha preso parte anche la parlamentare Angela Napoli, componente Commissione Giustizia e Commissione parlamentare antimafia. “Io nel libro parlo di Berlusconi, descrivendo il male dell’Italia – ha detto de Magistris rispondendo alla sollecitazione del moderatore -. Ma è bene precisare cosa intendo facendo il suo nome, e cioè che Berlusconi, e con lui il ‘berlusconismo’, sia l’emblema del modello subculturale che oggi domina il Paese e le coscienze. Prevalenza dell’apparire sull’essere, il principio del profitto ad ogni costo, l’amoralità di ogni decisione assunta, sono la testimonianza di tale modello. Io dico mettiamo i valori e la cultura al centro dell’azione politica. Questione morale e culturale devono tornare al primo posto, e secondo me ciò significa puntare su persone che, al di là delle idee più strettamente politiche, hanno dimostrato con i fatti di lavorare nell’interesse dei cittadini, difendendo e puntando alla piena attuazione della Costituzione”. “In questi anni mi sono resa conto che c’era qualcosa che frenava la crescita e lo sviluppo di questa terra – ha detto l’on. Napoli -, finché ho capito bene che il problema è la cappa di intrecci di interessi e collusioni che dominano, anche se mi sentivo molto sola in questa mia analisi. Poi, col passare degli anni ho visto che Luigi de Magistris stava tentando di portare alla luce questo sistema nascosto e mi sono sentita sollevata. Ho cominciato a sentirmi vicina a questo magistrato, anche senza conoscerlo di persona, perché ho percepito che ci accomunava il senso della legalità, la volontà di giustizia, la passione per la propria professione, che emergono chiaramente anche da questo libro intervista. Non ho pensato e non penso alla diversa appartenenza politica tra me e Luigi de Magistris – ha concluso la Napoli -, perché da tempo credo fermamente nella necessità di dare vita ad un laboratorio politico che punti sugli ideali. Ferme restando le appartenenze ed i credo politici che, purtroppo, stanno invece venendo meno, io credo che in determinate realtà come la Calabria si possa incidere veramente su un sistema soffocante solo attraverso l’unione di persone che hanno come base del loro essere determinati valori. La politica che in questo momento c’è in Calabria ha dimostrato di non lavorare per il bene comune. Non si è capito cosa significa la politica con la P maiuscola, non si è capito cosa vuol dire stare in mezzo alla gente e lavorare al servizio dei cittadini”.

Cozzolino (PD) "Sulle zone urbane Tremonti ostaggio della Lega"

15 gen 10 "Il governo finanzi le zone franche urbane con l'extragettito dello scudo fiscale e dimostri così di non essere ostaggio della Lega e delle clientele del Nord". Questo l'appello dell'europarlamentare Pd Andrea Cozzolino dopo le dichiarazioni del ministro Tremonti sulle zone franche urbane. "Il ministro Tremonti veste i panni del rigorista e difende l'azzeramento delle zone franche urbane accusando chi promette sgravi fiscali senza copertura finanziaria. Forse i veri destinatari del messaggio sono il presidente del Consiglio e la sua maggioranza, che da decenni ingannano gli elettori con l'illusione di abbassare le tasse". “E’ fondamentale – aggiunge Cozzolino – mettere in campo interventi seri per il Mezzogiorno, come il credito di imposta e le zone franche urbane, strumenti fondamentali per sostenere le imprese che decidono di stabilirsi nelle aree più difficili creando nuova occupazione".

Adamo (PD) "Sconcerto per dichiarazioni su Minniti"

15 gen 10 “Sono rimasto stupefatto e sconcertato per il rilievo dato alle dichiarazioni, che per altro non aggiungono nulla di nuovo a quanto già ampiamente dichiarato in precedenti sedi processuali, sul ruolo dell’on. Minniti rispetto alla candidatura di Crea alle elezioni regionali del 2005”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Nicola Adamo. “Ricordo in modo chiaro e preciso - aggiunge - quella vicenda anche perché all’epoca ero segretario regionale dei Ds. Mi sono in queste ore rilette le dichiarazioni su questo punto dell’on. Nicodemo Oliverio rilasciate alla Gazzetta del Sud, che il 14 novembre 2007 le pubblicò sotto il titolo: “Nicodemo Oliverio precisa che non fu Marco Minniti a decidere sulla candidatura di Domenico Crea”. “Esse coincidono - prosegue Adamo - coi miei ricordi e possono essere così sintetizzate: venne chiesto a Minniti, nella qualità di membro di minoranza della Commissione parlamentare antimafia, di verificare solo e soltanto se tra i candidati calabresi ci fosse qualcuno con procedimenti penali di tipo mafioso in corso; Minniti riferì nei giorni successivi “esclusivamente” che per quanto di sua conoscenza non risultava alcun procedimento in corso nei confronti di Crea; e in ogni caso, Crea veniva proposto nel partito della Margherita e Minniti, che faceva parte dei Ds, non poteva certo decidere sulle candidature di un partito diverso dal proprio. Del resto, a conferma di questa mia ricostruzione, ricordo che nella sentenza di primo grado per l’assassinio del vicepresidente Fortugno, la richiesta avanzata dalla difesa di sentire come testimone l’on. Minniti “circa la vicenda del Crea nella fase di presentazione delle liste” viene definita, cito di nuovo testualmente la sentenza, “superflua e sovrabbondante”, perché ampiamente chiarita”. “Questo a dimostrazione - conclude Adamo - di un comportamento trasparente e corretto dell’on. Marco Minniti. Non capisco, quindi, dove sia la novità, quale fatto nuovo sia ora intervenuto”.

Lanucara "La Regione intervenga sull'area 'Rognetta'"

15 gem 10 La Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonia Lanucara, ha scritto una lettera aperta agli assessori regionali alla programmazione nazionale e comunitaria e all’Urbanistica, Mario Maiolo e Michelangelo Tripodi in merito alla riqualificazione area della “Rognetta” a Rosarno. “Antonia Lanucara, quale componente del tavolo di partenariato regionale del Pisr, Sistema delle aree urbane, riunitosi il giorno 13 gennaio - è scritto in una nota - sulla base di quanto riferito dal Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, in merito alla decisione della Regione di riservare il 15% sull’Asse 8.1, riguardante il degrado e l’inclusione sociale, è intervenuta in quella sede per proporre un intervento rapido e mirato in vista della riqualificazione dell’area di Rosarno denominata “Rognetta” e della definizione di un piano di edilizia abitativa che restituisca agli immigrati, in un clima di tolleranza e fratellanza, una reale possibilità di vita umana integrata nel territorio della Piana del Tauro”. “Chiede, pertanto, Maiolo, nella sua veste di assessore alla Programmazione nazionale comunitaria, alle politiche del lavoro ed alle politiche sociali, e a Michelangelo Tripodi, nella sua veste di assessore all’Urbanistica e al Governo del territorio - conclude la nota - di fissare un incontro per entrare nel merito della decisione di inserire l’Area della Rognetta tra gli obiettivi dell’Asse 8.1”.

Gallelli "Sostegno di Calabria Protagonista a Callipo"

14 gen 10 “Con Calabria Protagonista e tante altre associazioni sul territorio abbiamo, spero, inaugurato una nuova stagione squisitamente politica”. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di “Calabria Protagonista”, Franco Gallelli, spiegando il motivo per il quale sosterrà Pippo Callipo quale candidato alla presidenza della Regione. “Le associazioni di volontariato - aggiunge - quelle a sfondo sociale e culturale si aggregano, fanno “rete” e, come Diogene, vanno a caccia dell’Uomo, allo scopo di sostituire una compagine logora e inconcludente con muove, ma super collaudate energie, provenienti proprio dalla cosiddetta “società civile”. Possono bastare questi ragionamenti? Può bastare l’aver individuato Pippo Callipo,- industriale in crescita e che tratta bene i suoi collaboratori regalando, alla luce del sole soldi, parte dei suoi profitti agli stessi lavoratori per il buon lavoro che hanno fatto, e spingerlo a candidarsi alla guida amministrativa di una regione che non è sull’orlo del precipizio, ma nel precipizio già da anni?”. “Non ai posteri - prosegue Gallella - l’ardua sentenza, ma a voi, miei cari contemporanei, far calare il grande maglio del giudizio nel segreto della cabina elettorale e condannare il peccato e tutti i piccoli e grandi mali connessi”. “Con un piccolo segno - conclude - sulla scheda elettorale si può costruire insieme l’alba di una nuova primavere. Ecco perché “Io resto in Calabria””.

Loiero: Al lavoro per ricostruire rete ospedaliera

15 gen 10 "Stiamo lavorando per ricostruire la rete ospedaliera in Calabria e, per alcuni presidi che non effettueranno più ricoveri per acuti, guardiamo al modello Mormanno". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, tramite una nota del portavoce. "L'ospedale per lungodegenza e riabilitazione esistente nel centro del Pollino che sarà ulteriormente potenziato - ha aggiunto Loiero - rappresenta, infatti, un punto di riferimento. Si tratta, in un certo senso, di un'esperienza pilota oramai collaudata, esportabile anche in altri presidi calabresi da riconvertire".

Orsomarso (Pdl) “No alla chiusura della BCC di San Vincenzo La Costa”

15 gen 10 “Prima di essere politico sono un cittadino”. Con questo spirito Fausto Orsomarso, candidato con il Popolo della Libertà alle prossime elezioni regionali al fianco di Scopelliti, ha partecipato questa mattina al corteo in “difesa” della BCC di San Vincenzo la Costa. Numerosi gli imprenditori e i singoli cittadini che sono scesi in piazza per sostenere “una banca – sottolinea Orsomarso - che ha anni di tradizione e di storia. E’ un punto di riferimento, per tutti, dai semplici cittadini, alla microimpresa”. Gli imprenditori sono fermi sulle loro posizioni e intendono continuare la battaglia intrapresa. Le banche sono dei clienti – continua Orsomarso - è necessario sottolineare però, che la politica non deve strumentalizzare momenti come questi, ma essere con constanza e nei momenti difficili vicina e pronta ad intervenire. E’ per questo che non escludo la possibilità di chiedere, nei prossimi giorni, un interrogazione parlamentare all’europarlamentare Sergio Silvestris. La politica tutta deve intervenire per difendere un’importante istituto di credito locale e segnalare, se mai, a banca D’Italia quegli istituti che negli anni hanno preso risparmi dai calabresi investendoli altrove e che hanno rifilato a comuni, istituzioni e privati cittadini i famosi derivati di cui ancora non sappiamo.

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