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Notizie di Politica

 

Cgil “Non snaturare il piano di reintro sanitario”

11 gen 10 ''Il Piano di rientro del settore sanitario, strappato al governo nazionale con caparbieta' dalla Giunta Loiero, corre il rischio di essere snaturato nella sua attuazione e il nostro vuole essere un grido d'allarme perche' si intervenga finche' si e' ancora in tempo''. Lo affermano in una nota congiunta la responsabile dell'azienda ospedaliera di Cosenza, Teresa Papalia, e la segretaria generale dell'Fp-Cgil di Cosenza, Franca Sciolino. ''Come spesso accade, infatti, alle buone intenzioni - aggiungono - non sempre corrispondono azioni conseguenti. Gli esordi applicativi, cosi' rigorosi negli annunci, appaiono incerti, balbettanti e controversi e, se non ci saranno direttive regionali chiare e uniformi, le soluzioni adottate dalle varie aziende sanitarie potrebbero andare nel senso contrario a quello voluto. Si continua, infatti, con la politica delle promozioni e dei trasferimenti extra-regionali in entrata (dal Nord in Calabria) che vanno ad aggravare i gia' precari bilanci, senza che il Dipartimento regionale della Salute o l'Ufficio per il Piano, che riteniamo dovrebbero avere un controllo molecolare di quanto avviene nelle aziende sanitarie, battano un colpo. Anche per quanto riguarda la mobilita' intra-regionale prosegue una incongrua politica di trasferimenti, che vengono concessi a pochi eletti, come se non esistessero regole precise, e si calpestano diritti generali''. ''A Cosenza, in particolare, si trasferiscono - proseguono Papalia e Sciolino - ancora oggi figure specialistiche dalla Azienda ospedaliera alla Azienda sanitaria provinciale, sulla base di 'conoscenze personali' e non come conseguenza di avvisi pubblici o di manovre piu' generali di governo del personale. Se e' vero che il Piano di rientro deve rappresentare l'ultima occasione che ci e' concessa per mettere in equilibrio i conti e assicurare la qualita' delle prestazione ai cittadini, dobbiamo denunciare che in questa fase ancora incerta si perpetuano i vecchi 'vizi' dovuti a mancanza di programmazione e che alcuni atti, come quelli segnalati, assumono un sapore clientelare. Riteniamo sorprendente che si concedano nulla osta, in uscita e in entrata, a trasferimenti di personale medico, prima che siano definiti i nuovi piani attuativi e determinate le dotazioni organiche. In un momento come questo, in cui c'e' il blocco delle assunzioni e quindi dei concorsi gia' banditi; c'e' urgenza di stabilizzare i precari secondo la legge regionale; si annuncia un programma di riconversione di alcuni ospedali in Case della Salute, con il conseguente e scontato esubero di personale medico che andra' riassorbito, ci chiediamo come sia possibile concedere o accettare, con tanta facilita', mobilita' di personale medico senza tenere conto delle difficolta' attuali e della impossibilita' per alcuni reparti di garantire una regolare turnazione, come gia' si registra all'Annunziata''. ''Tali provvedimenti, oltretutto, creano - concludono - il terreno favorevole ai disguidi organizzativi, agli incidenti professionali e a quelle negligenze, che alimentano anche le cronache di questi ultimi giorni. In ogni caso non fanno che accrescere la demotivazione e la solitudine di quegli operatori che devono continuare a ''tirare la carretta'', sobbarcandosi gravosi turni specie festivi e notturni, con la triste consapevolezza che tutto avviene, anche di questi tempi, chiedendo sacrifici a tanti, elargendo benefici a pochi''.

Bova “Fondamentale alleanza con Udc”

11 gen 10 "Stiamo lavorando perché vogliamo vincere queste primarie e costruire, così, una nuova coalizione per il futuro della Calabria. Una regione in cui vogliamo esercitare pienamente la libertà e la democrazia, agendo secondo i valori cristiani e le politiche della famiglia che appartengono alla nostra comunità". E' questo uno dei passaggi centrali dell'intervento del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, in occasione di un incontro sulle primarie a Siderno. L'assemblea, riferisce un comunicato, si è svolta nell'ambito del tour calabrese dell'on.Bova in vista delle primarie del Pd che si terranno il prossimo 17 gennaio. "Ecco perché - ha spiegato - riteniamo di fondamentale importanza l'alleanza con l'Udc. Rispetto a questo tipo lavoro siamo molto più avanti di qualche giorno fa. E' avviato un dialogo con questo partito sia a livello nazionale, sia a livello locale. Come ho già avuto modo di dire, Casini ha avuto il coraggio di non salire sul predellino di Berlusconi e, pertanto, non credo proprio che l'Udc possa accettare un atteggiamento 'da predellino' da parte di chi gli dice: 'Se vuoi sederti con noi, c'é posto anche per té". "D'altronde - prosegue la nota - ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale, 'due mesi fa abbiamo celebrato un congresso che ha visto di gran lunga maggioritaria un'impostazione che pone, tra i punti fondamentali, una politica delle alleanze con le formazioni con cui intendiamo condividere un percorso di governo: a partire dall'Udc e dalle forze autonomiste". "Altro tema posto alla base della nuova impostazione del Pd, in occasione del congresso che ha portato all'elezione di Bersani come segretario nazionale e Guccione a segretario regionale - prosegue la nota - è 'l'idea di un partito fortemente collegato ai bisogni, ai progetti e alle aspirazioni dei territori. Un partito che assuma stabilmente il meccanismo democratico delle primarie quale sistema di selezione dei propri gruppi dirigenti e dei candidati alle cariche istituzionali. Questa - ha precisato Bova - non è una linea di parte, ma appartiene all'intero Pd. Sulle alleanze in Calabria non esistono più le divisioni. Basti pensare al gruppo consiliare alla Regione, che su questo fronte procede all'unisono". L'iniziativa di Siderno, avviata dal segretario del circolo Pd aria Teresa Fragomeni, ha visto la presenza del consigliere regionale Luciano Racco, dell'assessore regionale Liliana Frascà, della parlamentare Maria Grazia Laganà Fortugno, e di numerosi amministratori della Locride, nonché esponenti del mondo politico ed istituzionale. "Bova ha sottolineato - prosegue la nota - il suo legame con questo comprensorio e rimarcato 'le nobili tradizioni sociali, politiche e culturali di un territorio che e' stato culla di civiltà e che deve recuperare la propria centralità nella vita della nostra regione. E' per questo che, nell'aula del Consiglio regionale, abbiamo collocato un grande dipinto che raffigura il legislatore locrese Zaleuco, il primo a produrre leggi scritte tra cui quella che aboliva la schiavitù per tutti gli uomini e tutte le donne della polis'. L'occasione ha consentito di affrontare i punti programmatici alla base della candidatura di Bova alle primarie. Il presidente ha parlato ancora di sanità e di presidenzialismo temperato, sottolineando la necessità di una regolamentazione dei poteri del governatore sia nell'esercizio delle funzioni di nomina, sia nella gestione delle risorse pubbliche". "In tal senso - prosegue la nota - è stato fatto l'esempio 'delle rimostranze di quegli amministratori che hanno accusato la Regione di fare figli e figliastri nell'assegnazione dei finanziamenti per quanto riguarda i danni causati dall'alluvione che devastò il territorio calabrese un anno fà.'Oggi la partita per le regionali è tutta aperta - ha concluso Bova - vincere si può, affermando un progetto che ponga al centro la Calabria. Abbiamo scelto come slogan: 'Cinque province, una sola regione' per sottolineare il bisogno di una maggiore coesione al nostro interno per contare di più in Italia, nel Mediterraneo e in Europa. Tutti assieme possiamo farcela, dando vita a una nuova alleanza che comprenda dall'Udc all'Italia dei Valori e che abbia come sua architrave e motore il Partito Democratico di Calabria".

Di Pietro e De Magistris sabato 16 a Lamezia presentano candidatura Callipo

11 gen 10 "L'Alba di una Calabria vincente": è il titolo del convegno di presentazione della candidatura alla Presidenza della Regione dell'industriale Pippo Callipo che si terrà sabato 16 gennaio a Lamezia Terme (Sala congressi Centro Agroalimentare) con inizio alle ore 10.00. Il check-up sulle difficili condizioni in cui oggi versa la Calabria, quale base per avviare una riflessione proficua che partendo dai dati economici oggettivi consenta di formulare proposte di riforma del Sistema-Regione, è affidato alla relazione del prof. Vittorio Daniele, docente di politica economica all’Università Magna Graecia di Catanzaro (“La Calabria che non è possibile dimenticare”). Seguiranno gli interventi dell’europarlamentare Luigi De Magistris, presidente della Commissione Controllo Bilancio Ue (“Europa: ultima chiamata”), del prof. Silvio Gambino, docente di diritto pubblico comparato all’Università della Calabria (“Realizzare i progetti, ecco il buon governo”), del dottor Ilario Lazzaro, presidente dell'associazione Calabria Futura (“La spinta della società civile per il cambiamento”). Quindi interverrà - in una seconda sezione conclusiva dell'iniziativa intitolata "Insieme per Cambiare" - l’ingegner Domenico Iannantuoni, presidente del partito “Per il Sud” che sostiene "lo sforzo di Pippo Callipo per dare speranza e fiducia ai calabresi". "La Calabria laboratorio nazionale per il rinnovamento della classe politica" è, invece, il tema che affronterà l'on. Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori, per il quale "l'Italia dovrebbe averne non uno di Callipo ma cento". A spiegare le ragioni del suo impegno e a conclusione dei lavori, che saranno moderati dalla dottoressa Anna Laura Orrico (Euro Project Manager ed esperta di politica internazionale), interverrà il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo.

Scopelliti (Pdl) “Nelle nostre liste non indagati per mafia”

11 gen 10 "Le nostre liste saranno espressione di rinnovamento e non ci saranno indagati per mafia e condannati, anche non definitivi, per reati contro la pubblica amministrazione". A sostenerlo, in una nota, sono stati il coordinatore ed il vice coordinatore del Pdl della Calabria, Giuseppe Scopelliti, che è candidato alla Presidenza della Regione, e Antonio Gentile. "L'ineludibilità del cambiamento e dell'alternanza alla Regione Calabria - hanno aggiunto - è un sentimento diffuso nell'opinione pubblica regionale che assegna al Pdl e al suo candidato a Presidente l'oneroso e importante compito di rappresentarne i bisogni. La necessità di avere una classe politica estranea ad ogni logica del malaffare e dell'inettitudine ha sempre spinto il partito ad agire con determinazione e serietà sul piano locale, incontrando l'adesione dei vertici nazionali e dei partiti alleati". "La crisi complessiva che investe la Calabria e la preoccupante involuzione registrata nei settori produttivi e socio assistenziali - hanno sostenuto Scopelliti e Gentile - non sono, per noi, parole vuote da recitare come rito periodico, ma impegni vincolanti e concreti per innescare nel futuro risposte innovative e incisive. Tenendo presente questi aspetti e ben sapendo che la traduzione operativa di quanto detto è affidata agli uomini e alla loro qualità, da tempo abbiamo detto no, proprio in questi giorni, a diverse richieste di incontro formulate da consiglieri regionali del centrosinistra ansiosi di valicare il confine politico dell'attuale e inesistente maggioranza per motivi di opportunismo e di transumanza. Lo abbiamo fatto proprio per evitare che si ripetesse il modus vivendi di una legislatura imbelle e sciapa, che oggi volge al termine e che ha fornito al resto del Paese un'immagine scadente e compromessa della Calabria". "Da mesi, inoltre, e registrando l'unanimità di consenso degli organismi di partito - hanno aggiunto - abbiamo programmato una impostazione rigida e non derogabile circa i requisiti di moralità di quelli che saranno i candidati delle nostre liste e di quelle alleate, sapendo che la discussione che inizierà domani con le forze che condividono il nostro progetto sarà certamente motivo di condivisione e di rafforzamento , sulla base di queste impostazioni, dell'alleanza". "Essendo consapevoli che è importante non confondere la questione morale con quella penale, relativa a tutti i reati perseguibili per legge - hanno sostenuto ancora Scopelliti e Gentile - non candideremo chi è indagato per reati di mafia e di criminalità organizzata o per reati commessi contro la libertà personale e individuale e per reati per i quali è previsto l'arresto in flagranza. Inoltre non può essere candidato chi è stato destinatario di condanne penali, ancorché non definitive, per reati commessi contro la pubblica amministrazione; chi è stato destinatario di misure interdittive, anche patrimoniali previste dalla legislazione antimafia. Lo faremo pur avendo un profondo rispetto per un principio cardine del nostro ordinamento costituzionale, che è quello della presunzione d'innocenza, richiamato più volte autorevolmente dal Capo dello Stato, come riferimento di civiltà e di garanzia". "Riteniamo che l'ansia di cambiamento che i calabresi attendono - hanno concluso gli esponenti del Pdl - passi anche per scelte chiare e nette, assunte in tempi non sospetti dal coordinamento regionale e sconosciuti solo a chi, invece di esercitare i suoi doveri di partito, preferisce farsi utilizzare inconsapevolmente dai nemici della Calabria. Il Pdl calabrese, il centrodestra, i partiti alleati, puntano a vincere le elezioni regionali con l'obbiettivo di affermare finalmente una classe dirigente politica, seria onesta, trasparente. Questo chiedono i calabresi".

Callipo “Ponte sullo stretto? Politica viaggia lontano da bisogni”

11 gen 10 “La Calabria esplode e c’è chi, nonostante tutto, parla di Ponti da realizzare. Sembra di percepire uno scenario in cui la politica viaggia per conto proprio e i cittadini del Sud, purtroppo, non viaggiano affatto”. Lo afferma Pippo Callipo candidato alla presidenza della Regione Calabria. “Da un lato –aggiunge Callipo- gli slogan del Governo per il Ponte sullo Stretto e la Banca per il Sud, con l’aggiunta dell’altro slogan contro gli immigrati colpevoli per il sol fatto di esistere; dall’altro la realtà della Calabria e di un Sud abbandonati al loro destino, senza strade, in balìa dell’Alitalia e tagliati fuori da ogni rotta in cui viaggia lo sviluppo e la qualità della vita. Da un lato un Paese in cui c’è l’Alta Velocità, le cui disfunzioni hanno ampia eco sulla stampa nazionale, dall’altro la regione più povera d’Italia - in cui la Regione non è un Ente di sviluppo ma un Ente di potere e di gestione - considerata nel suo insieme un fatto d’ordine pubblico, in cui i cittadini, per andare da Crotone a Cosenza con i treni, cioè per coprire una distanza di poco più di 100 chilometri, se tutto va bene impiegano tre ore. Da un lato Alta Velocità e, in Calabria, persino in importanti stazioni come Lamezia Terme non si hanno neppure le scale mobili, e in cui le barriere architettoniche sono quasi un vanto. Da un lato un Paese che migliora ed investe sulle infrastrutture sempre più moderne, dall’altro la sporcizia e la sciatteria generale che caratterizza le ferrovie calabresi, con materiali fatiscenti e carrozze in cui fa freddo d’inverno e si muore dal caldo in estate. Mi rendo conto, tuttavia, che chiedere al Governo di intervenire per rimediare ad una situazione delle infrastrutture da Terzo Mondo, qual è quella dei trasporti pubblici e privati in Calabria, è del tutto inutile, perché ci risponderebbero che il Ponte sullo Stretto è adesso l’unico miraggio che promette agli uomini ed alle donne di buona volontà. Questo modo di procedere, però, non ci parla di un Paese moderno, ma di un Paese il cui Governo Lombardo/Veneto non ha in nessuna considerazione i problemi reali dei cittadini reali del Mezzogiorno. Non è certo così, tra l’altro, che si incoraggia il calabrese a restare in Calabria e fare impresa o a convincersi che il rispetto delle leggi sia l’unica strada da percorrere”.

Pilieci (Udc) “Loiero garantisca i farmaci innovativi nelle farmacie”

11 gen 10 ''Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero intervenga subito per garantire i farmaci innovativi nelle farmacie''. E' quanto afferma in una nota il consigliere nazionale dell'Udc, Francesco Pilieci. ''La distribuzione - aggiunge - di quei farmaci, ad alto costo e utilizzati per terapie come quelle contro tumori, malattie virali, o di tipo autoimmune, avviene in due modi: in forma 'diretta' quando un'Azienda ospedaliera o per i servizi acquista il farmaco con un importante sconto e lo consegna direttamente ai cittadini, oppure per 'conto' se l'Azienda acquista sempre con sconto, ma lo consegna alle farmacie del territorio per la distribuzione. Da due anni i titolari di farmacia della Regione Calabria hanno avanzato una proposta concreta per riportare unitarieta' nell'intera Regione, in un sistema vergognosamente frammentato, che danneggia prima di tutto i pazienti. Il Pht, il prontuario della continuita' assistenziale ospedale-territorio (farmaci innovativi e ad alto costo) e' nato nel 2004 per agevolare i pazienti, affidati progressivamente all'assistenza territoriale dopo un ricovero, e si e' invece trasformato in una forma di contenimento della spesa''. ''Oggi - prosegue Pilieci - il sistema di utilizzo del Pht in Calabria, incrina i livelli di assistenza (Lea) perche' in molte zone della Regione per avere un farmaco essenziale ci si deve recare, invece che nella farmacia sotto casa, alle Aziende sanitarie provinciali magari distanti in chilometri e aperte al pubblico soltanto in giorni e orari precisi. La distribuzione diretta, impedisce ai medici di medicina generale e alle farmacie di avere un quadro farmacologico completo dei propri pazienti e questi si ritrovano gestiti da operatori che non comunicano tra loro e che non vengono aggiornati sulle novita' terapeutiche. La distribuzione diretta come applicata in Regione, inoltre, che decreta il fallimento del tentativo di trasferire la cronicita' sul territorio, non consente alla pubblica amministrazione di ottenere informazione tempestive, certe e verificabili sulla tipologia dei farmaci erogati ai cittadini dall'Azienda sanitaria provinciale e sui relativi costi, che invece le farmacie potrebbero fornire puntualmente su tutti i medicinali dispensati in regime di servizio sanitario nazionale''. ''Mi associo - aggiunge - ovviamente alla manifestata necessita' di rilanciare il Servizio Sanitario regionale verso una maggiore efficienza ed economicita', fermo restando, ovviamente l'imprescindibile rispetto dei livelli essenziali di assistenza. Piu' volte, anche Federfarma - Calabria si e' espressa nel senso di non assecondare, come prospettato dalla Direzione regionale del Dipartimento tutela della salute, scelte di apparente risparmio a scapito di concreti pregiudizi per il popolo degli assistiti. Gli accordi per il rientro dei disavanzi, dei quali certamente avrebbe potuto fare parte quello sfumato tra Federfarma Calabria e Dipartimento alla Salute, rappresentato dal Dott. Guerzoni, sulla distribuzione dei farmaci ad alto costo, non debbono mai perdere di vista gli interessi degli assistiti''. ''L'inerzia - conclude - e la vocazione del mega-direttore Guerzoni all'uso della mannaia, non provochino di piu' danni alla nostra comunita'. Loiero intervenga'

Tripodi (Pdci) “Sulle primarie pretestuose polemiche di Bova”

11 gen 10 “Ho letto con enorme stupore le pretestuose e polemiche dichiarazioni rilasciate, nei confronti del sottoscritto, dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Giuseppe Bova, in merito alla cancellazione, effettuata con apposita legge regionale, delle elezioni primarie previste per il 10 gennaio scorso”. Così il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi. “A scanso di equivoci, ribadisco, con orgoglio e soddisfazione, –aggiunge Tripodi- di essere stato uno dei protagonisti di quella cancellazione che, è bene ricordarlo, ha fatto risparmiare alla Calabria e ai calabresi ben 2 milioni e 500 mila euro. Il Presidente Bova polemizza con il sottoscritto poiché, a suo dire, l’importo in questione sarebbe una mia pura invenzione. Ebbene, mi sembra che il collega Bova si rende responsabile di una gravissima omissione poiché non sa o fa finta di non sapere quanto risulta anche agli atti del Consiglio Regionale della Calabria e cioè che il costo delle primarie iscritto nel bilancio 2010 della regione ammonta a 2 milioni e 500 mila euro, cosa che ha convinto lo stesso Consiglio Regionale ad annullare le primarie per non affrontare una spesa così esorbitante per lo svolgimento di primarie limitate ad un solo partito. D'altronde, è assai strumentale la posizione assunta dal Presidente del Consiglio Regionale poiché, trattandosi di atti ufficiali, risulta quantomeno strano l'attacco che mi viene mosso visto che quanto sostenuto da me ha avuto la conferma degli uffici regionali. Onde evitare inutile confusione, ribadisco che l’importo previsto per le spese dell’eventuale svolgimento delle elezioni primarie del 10 gennaio sarebbe stato di 2 milioni e 500 mila euro. Detto importo è scritto a chiare lettere nel bilancio preventivo della Regione depositato proprio presso il Consiglio regionale presieduto proprio da Bova. Quindi si tratta, incontrovertibilmente, di atti e documenti ufficiali. Vieppiù, mi preme ricordare che proprio contro questa esorbitante previsione di spesa presentai una serie di emendamenti che miravano alla cassazione della somma stratosferica prevista in bilancio. Infine, voglio ancora una volta sottolineare, il valore etico e democratico della battaglia compiuta ed esprimere, per l'ennesima volta, la mia profonda soddisfazione per aver contribuito in modo determinante a far cancellare una spesa inutile che sarebbe stata caricata sulle spalle della Calabria e dei calabresi. Quanto poi alle primarie del partito democratico ribadisco che tale scelta, non concordata e non condivisa dagli altri partiti della coalizione, rappresenta un modo di fare politica che nei fatti riconferma la logica maggioritaria e di autosufficenza che in questi anni ha perseguito il Partito Democratico e che tanti danni ha creato demolendo il centrosinistra e favorendo l'avvento di una destra che rappresenta ormai una seria minaccia per la democrazia.

Arresti per droga ad Acri: Feraudo (IdV) elogia le forze dell’ordine.

11 gen 10 “Gli arresti eseguiti nella giornata di oggi ad Acri rappresentano il coronamento di una preziosa e laboriosa attività investigativa”. Così il consigliere regionale e capogruppo di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo. “Sapientemente –aggiunge- diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, dott. Curreli, e provvidamente coordinata, sul territorio, dall’Arma dei Carabinieri. Cosicché, fuori da ogni perversa logica giustizialista, mi sento di manifestare un plauso convinto e solidale agli organi inquirenti e alle forze dell’Ordine, perché con la loro azione incisiva e penetrante hanno bonificato la comunità acrese da un infetto serbatoio di inquietante devianza delinquenziale, che si era insediato nel tessuto connettivo della Città come un corpo estraneo. Perché antagonista ai valori di onestà e probità che, da sempre, sono la luminosa bandiera identificativa del popolo di Acri. Di un popolo il cui tratto identitario è il rispetto rigoroso della legge. Oggi Acri viene restituita alla sua nobile tradizione: di comunità aperta e inclusiva, ma moralmente intransigente ed eticamente irreprensibile. Un cancro, maledettamente, maligno oggi è stato estirpato.

Rdb-Cub: Senza esito gli impegni di Scopelliti sul porto di Gioia

11 gen 10 “Gli impegni assunti a Gioia Tauro un mese fa dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, candidato alla guida della Regione Calabria, nei confronti dei lavoratori precari Lsu/Lpu, non hanno avuto, sinora, alcun esito”. Così in una nota il sindacato di Base Rdb/Cub. “Infatti –è scritto- in occasione dell’abbattimento del diaframma sulla Sa-Rc, i lavoratori hanno manifestato per aver riconosciuti i propri diritti, con la richiesta di accoglimento della proposta avanzata dal sindacato RdB. La proposta di RdB prevede: −il trasferimento agli enti delle risorse statali e regionali; −deroga al rispetto del patto di stabilità e al limite di spesa, anche limitato al costo dell’assunzione; −trasferimento degli esuberi, finalizzato all’assunzione presso altri enti pubblici statali e regionali; −prepensionamento dei lavoratori vicini alla pensione; −riconoscimento d’ufficio dei contributi utili alla pensione. Il sindaco Scopelliti, nella sua veste di candidato al governo della nostra regione, ha assicurato i rappresentanti di RdB ed i lavoratori, che a breve avrebbe richiesto un incontro con il sottosegretario Viespoli, per discutere di questa vicenda, arrivando addirittura a impegnarsi ad accompagnare una delegazione di lavoratori unitamente ai rappresentati sindacali di RdB. Bene, se neanche in piena campagna elettorale, quando comunque si ha interesse ad acquisire consenso, un candidato non mantiene i suoi impegni, viene da chiedersi cosa succederà dopo, se questo candidato dovesse essere eletto. Ovviamente non ci eravamo illusi, però, riteniamo che, a qualunque livello, quando si assumono pubblicamente degli impegni, questi debbano essere rispettati, soprattutto quando si tratta di categorie di lavoratori deboli e più esposti, quali sono i lavoratori precari. Non sappiamo se il sindaco di Reggio Calabria abbia provato a sottoporre la questione al Governo, come d’altra parte aveva assicurato, però riteniamo che i punti siano due: o ci ha provato senza successo, e allora il candidato Governatore avrebbe un peso ben misero nella considerazione del governo nazionale, della sua stessa coalizione; oppure non ci ha provato affatto, dimostrando che si candida come Governatore della Calabria, ma dei problemi della Calabria, non si preoccupa minimamente. Noi come RdB, non ci arrendiamo e porteremo avanti la nostre iniziative, perché i Lavoratori abbiamo riconosciuti i loro diritti, però denunceremo sempre questo e tutti gli altri atteggiamenti demagogici da parte dei politici calabresi.

Tripodi (PdCI) “Grottesca vicenda dell’unico dipendente del Comarc”

11 gen 10 “La grottesca vicenda del licenziamento del sig. Antonino Quattrone, unico dipendente della COMARC, evidenzia, sempre più, il cinismo che anima la giunta Scopelliti”. Così il segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria, Ivan Tripodi. “La Comarc –aggiunge Tripodi- è una società che ha nel Comune di Reggio Calabria il massimo detentore delle quote societarie. Fra l’altro, il peso del Comune di Reggio è ulteriormente aumentato a seguito dell’uscita dalla compagine societaria della Regione Calabria che, appunto, ha ceduto le sue quote al Comune di Reggio Calabria. Nonostante l’effettivo e fondamentale ruolo strategico della Comarc rappresentato, in primis, dalla mission relativa alla costruzione e alla gestione del Centro Integrato agroalimentare di Mortara, i fatti concreti sono rappresentati da una società che, per chiare ed incontrovertibili responsabilità dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Scopelliti, è assolutamente inesistente: un vero e proprio fantasma. Fantasma al pari del Centro Integrato di Mortara che, nonostante le reiterate promesse di Scopelliti, rappresenta un’ennesima opera incompiuta, basti ricordare che i lavori dovevano terminare nel lontano anno 2006. La Comarc non ha più una sede, non ha un telefono e, fatto gravissimo, ha licenziato in tronco il suo unico dipendente, Antonino Quattrone. E’ necessario ricordare che la Comarc vanta molti crediti da parte del Comune di Reggio Calabria: attende all’incirca 1.200.000 euro, vale a dire l’importo pagato per gli espropri dei terreni di Mortara, sede del costruendo Centro Integrato, e attende, inoltre, l’altrettanto dovuto pagamento delle quote societarie. Si tratta di un’attesa vana ed inutile. Infatti, anche questi nuovi debiti accumulati dall’amministrazione Scopelliti evidenziano, ancora una volta, la drammatica condizione deficitaria delle casse comunali che sono desolatamente vuote. Pertanto, accanto al fallimento complessivo della Comarc e del suo ruolo economico-sociale, causato unicamente dal sindaco Scopelliti e dalla sua nefasta gestione, bisogna fare i conti con un comportamento cinico attuato, attraverso il licenziamento, nei confronti del dipendente della Comarc, Antonino Quattrone. Pertanto, accanto alla denuncia pubblica relativa alla condizione complessiva della Comarc, in questo momento, chiediamo, innanzi tutto, che il Comune di Reggio Calabria trovi, senza se e senza ma, una immediata soluzione al dramma che stanno vivendo il sig. Quattrone e la sua famiglia. Si tratta di un semplice atteggiamento di civiltà e solidarietà: tutto il contrario del cinismo e dell’arroganza che stanno regnando in questa tristissima vicenda.

Solidarietà del PDCI a “Melito on line”

11 gen 10 La Federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani di Reggio Calabria –è scritto in una nota- esprime la più sentita e convinta solidarietà al Direttore Luigi Palamara, ai giornalisti e a tutta la testata “Melitoonline”, affermato giornale telematico della nostra regione, in merito alla censura subita in occasione della conferenza stampa tenuta presso la Prefettura reggina dal Ministro degli Interni del governo Berlusconi, Roberto Maroni. Una censura reiterata ed immotivata compiuta attraverso il brusco allontanamento dalla sala nella quale si svolgeva la conferenza stampa e nella successiva caccia al cronista. Un fatto gravissimo che si commenta da solo. Quando in un paese democratico si respira aria di censura nei confronti della stampa libera vuol dire che le cose si mettono male e che l’aria pura si sta tramutando in aria fetida. Insomma, in aria di regime. Tutti coloro i quali tentano di mettere il bavaglio ai giornalisti, alla stampa e al mondo dell’informazione sono un serio pericolo poiché rappresentano una concezione anti-democratica della società e delle sue dinamiche. Purtroppo, nel nostro paese i segnali che, registriamo quotidianamente, non sono affatto buoni e vanno in quella direzione. Pertanto, la vergognosa censura subita dalla testata “Melitoonline” ci preoccupa profondamente poichè, a conti fatti, evidenzia l’estrema pericolosità costituita dal governo di destra guidato da Berlusconi. Noi Comunisti, invitiamo il Direttore e i cronisti di “Melitoonline” a proseguire orgogliosamente il proprio lavoro, senza alcun condizionamento e nella piena consapevolezza che la indecente censura subita dal leghista Maroni rappresenta, certamente, un fiore all’occhiello e una medaglia al merito acquisiti per il pregevole lavoro della loro testata.

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