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Notizie di Politica

 

Riunione del PD calabrese con Bersani a Roma

07 gen 10 Come previsto si è tenuta questa sera la riunione tra i vertici del partito nazionale e regionale della Calabria. Al termine Carlo Guccione, segretario regionale del Pd della Calabria ha dichiarato: “la riunione si è conclusa con la decisione di assumere una forte iniziativa politica verso i partiti che hanno sostenuto l’azione di Governo regionale e nel contempo verso l’UDC, al fine di esperire ogni tentativo per costruire un nuova alleanza di Governo larga in Calabria, che veda lo stesso partito di Casini protagonista di una nuova stagione politica che rimetta il mezzogiorno al centro della politica nazionale”.

Sergi “Loiero rafforzato dopo incontro con Bersani”

07 gen 20 “Se c’è un dato certo è che dopo l’incontro con Bersani, il presidente Loiero ne esce rafforzato. Altre letture non credo si possano dare al comunicato diffuso”. E’ quanto ha detto Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. “C’è poco da aggiungere ha detto ancora Sergi - a quanto il comunicato afferma: per il 17 sono state confermate le primarie di partito e saranno i calabresi a scegliere il candidato alla presidenza”.

Presentata la lista dei professori “Slega la Calabria”

05 gen 10 Il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo, ha presentato a Catanzaro, assieme all’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, il movimento politico "Slega la Calabria" che parteciperà con proprie liste provinciali alle elezioni regionali del 2010. “Stiamo nel centrosinistra a prescindere dal candidato presidente. La destra ci fa paura con le sue politiche liberiste e il tentativo di dividere più che unire. Non ci piacciono i terzi poli che rischiano di essere, nelle condizioni attuali, al più delle nobili testimonianze”. Alla presentazione del nuovo soggetto ‘un movimento di persone’, hanno sottolineato i due, hanno partecipato, tra gli altri, anche Nunzia Coppedè, presidente di Fish Calabria, e il sociologo Vito Teti. “Il nostro -ha poi detto Cersosimo- non è, come qualcuno ha inteso sostenere, una riedizione del 'movimento dei professorì che partecipò alle elezioni regionali 5 anni addietro e non ha nulla a che vedere con quella esperienza. Quello che vogliamo fare è un movimento dal basso che rimanga comunque sempre tale. Non ci spaventano i partiti ma vogliamo tirarci fuori dal politicismo corrosivo che, da strumenti costituzionalmente insostituibili, li ha fatti diventare gusci vuoti dominati da gruppi oligarchici e autoreferenziali. Pensiamo alla presenza di persone competenti non perchè scienziati o docenti universitari ma perchè portatori di competenze e professionalità che non amano i cosiddetti ‘uomini della Provvidenza’ sia a livello nazionale che, tantomeno, a livello locale. Così costruiremo un movimento dal basso che duri nel tempo”. Cersosimo ha infine aggiunto che “dalle principali cariche istituzionali della Regione, il presidente della Regione Agazio Loiero e il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, abbiamo avuto apprezzamenti e incoraggiamenti. Il nostro è un movimento e resterà tale. Non abbiamo alcuna intenzione di dare vita all’ennesimo partitino. L’intento che ci muove è che se non si può cambiare la politica si possano cambiare le politiche. L’apporto mio e di Silvio Greco sta a dimostrare che tutto ciò è stato possibile come è avvenuto nell’attività della Regione nei settori dell’ambiente e della formazione”. “La mia presenza e il mio impegno -ha spiegato Silvio Greco- rappresentano la volontà di dare una valenza di tipo ambientalista a questa esperienza. In Calabria, regione che non ha conosciuto lo sviluppo industriale, esistono seri problemi sanitari che non possono essere sottovalutati. Noi non chiediamo discontinuità perchè abbiamo dei risultati da portare. La nostra esperienza ha dimostrato che si può smontare l’idea secondo cui non si può fare nulla. Esistono certo lacci e lacciuoli ma la nostra idea che potrà sembrare velleitaria e magari anche giacobina, è di lavorare per superare questi luoghi comuni. Ad animarci è deve essere anche la domanda: 'quale Calabria lasceremo ai nostri figli?”

Troppo a sinistra, di dimettono in tre dal PD

07 gen 10 “Più passa il tempo e più si allontana la possibilità, dal nostro punto di vista, di realizzare con il PD un’organizzazione politica moderna in grado di amalgamare le migliori tradizioni e culture dei partiti originari. Al contrario, noi abbiamo confidato nella possibilità di realizzare un contenitore comune a tutti i riformisti”. Così in una nota Floirana Chiappetta del PD si San Lucido, Francesco Gualtieri del PD di Aprigliano e Stefano Vecchionbe del PD di Csoenza. “Oggi –spiegano i tre- invece registriamo un disagio, segnalato plasticamente dal Sen. Franco Bruno con le sue dimissioni da Segretario Provinciale, nel constatare un significativo spostamento a sinistra del PD che altera profondamente la natura di una formazione politica nata per superare le famiglie politiche dello scorso secolo senza per forza sancirne la prevalenza di una a discapito delle altre. Il progetto originario semplicemente non c’è più. Le tesi prevalenti nei congressi hanno democraticamente sancito una svolta profonda e registrato il superamento delle aspettative che il Manifesto fondativo del PD aveva suscitato. Dal partito a vocazione maggioritaria si ritorna al modello del centro–sinistra che, di fatto, suggerisce ad alcuni di noi di fornire il proprio contributo alla modernizzazione del Paese da posizione altra. Nel livello locale, poi, il perpetuarsi di personalismi e il continuo stato di lotta interna, finisce per alimentare confusioni e per privilegiare esclusivamente il ceto politico più sperimentato e tradizionale impedendo qualsiasi coinvolgimento di nuovi dirigenti. Tutto ciò non è quello a cui aspiravamo, non è quello per cui ci siamo impegnati con passione e abnegazione come dirigenti e segretari di circolo. La strada intrapresa dal PD con il nuovo corso non incrocia più gli entusiasmi che il ruolo di dirigente locale e di aderente merita. Ed è per questo che, dispiaciuti nel lasciare la collaborazione politica con tante persone di qualità che ringraziamo per la collaborazione appassionata, comunichiamo le nostre dimissioni dal PD e da tutti gli incarichi relativi. L’augurio sincero che ci sentiamo di formulare e che all’interno dei democratici prevalgono forze positive in grado di gettare il seme dell’innovazione, dell’avanzamento e dello sviluppo”.

Domani a Lamezia Loiero incontra lavoratori beneficiari ammortizzatori sociali

07 gen 10 Il sostegno al reddito è un problema a cui la Giunta della Regione Calabria ha rivolto particolare attenzione, con interventi concreti, in considerazione della difficile situazione del mercato del lavoro nella regione. Per questo motivo il presidente Agazio Loiero incontrerà, domani 8 gennaio alle 11, nell’Hotel Lamezia di Lamezia Terme, una folta rappresentanza degli oltre 3500 lavoratori disoccupati che hanno usufruito di ammortizzatori sociali, stanziati dalla Regione. Alla manifestazione parteciperà l’assessore al lavoro Mario Maiolo. Saranno presenti anche Marinella Marino, dirigente generale del Dipartimento Politiche Sociali, Domenico Carnevale, responsabile per le politiche di sostegno al reddito, Antonio Sorrentino, responsabile dell’Unità di Crisi della Regione che si occupa delle relazioni con i sindacati. Gli ammortizzatori sociali sono una misura fortemente voluta dal presidente Loiero e hanno consentito a questi lavoratori di percepire per tutto il 2009 un voucher mensile pari all'80% del loro ultimo stipendio. Inoltre nell'ultima seduta di Giunta del 23 dicembre scorso è stato deciso il prolungamento dei voucher fino a giugno 2010. L'incontro sarà l'occasione non solo per illustrare i risultati raggiunti della politica regionale di sostegno al reddito e ma anche per discutere, insieme ai lavoratori in difficoltà, dei prossimi obiettivi. “La perdita del posto di lavoro - ha dichiarato il presidente Loiero - è stato un vero e proprio dramma per queste persone e per le loro famiglie. Ma la Giunta si è impegnata al massimo per rendere questo dramma meno difficile da sopportare”

Bianchi (Udc) “Contro la ndrangheta andare oltre l’emergenza”

07 gen 10 “La presenza dei ministri Maroni e Alfano a Reggio Calabria è un segnale importante, ma per questa regione nuovamente ferita e offesa da una criminalità mafiosa sprezzante delle regole serve una presenza costante dello Stato che vada al di là dell’emergenza del momento”. Lo afferma Dorina Bianchi, vicepresidente dei senatori Udc. “Tra i calabresi c’è tanta voglia di legalità e un bisogno di reagire che va compreso e interpretato dalle istituzioni, a tutti i livelli - prosegue la Bianchi - per questo oggi più che mai è necessario definire strategie di azione rapide ed efficaci nella lotta alla ‘ndrangheta ed è imprescindibile stabilire una sinergia di intenti che veda coinvolti sul territorio società civile, imprenditori e sindacati, forze dell'ordine, politici e magistrati”. “Solo con un clima sereno il lavoro dei magistrati, a cui ancora una volta va tutto la solidarietà dell’Udc per l’intimidazione subita, potrà essere ancora più efficace” conclude la senatrice Udc.

Feraudo (Idv) “Comune di Orsomarso senza medico di base”

07 gen 10 “Il Comune di Orsomarso non può continuare a rimanere senza il medico di base”. Lo dichiara il consigliere regionale e capogruppo di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo. “La salvaguardia dei diritti basilari, come quello della tutela della salute, -aggiunge Feraudo- deve essere obiettivo prioritario per il sistema sanitario calabrese. Pensavo che l’incontro avuto qualche mese addietro insieme ad una delegazione di cittadini di Orsomarso, presenti i referenti locali di IdV, con il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Dott. Petramala, sortisse qualche effetto. Constato, purtroppo, che il sistema sanitario calabrese è in tutt’altre faccende affaccendato, tutto piegato agli interessi elettorali di bottega. Mi farò nuovamente carico di sollevare la questione ai livelli competenti e, se non arriveranno le risposte legittime e giuste che i cittadini di Orsomarso si aspettano, sono convinto che si arriverà alla mobilitazione. Io sarò in prima fila nelle battaglie che saranno promosse per restituire dignità a coloro che da mesi rivendicano il ripristino di un diritto sacrosanto”.

Callipo “Oltre a contrasto criminalità serve strategia per sviluppo economia”

07 gen 10 “Grati ai due ministri oggi a Reggio, che senz’altro si adopereranno per soddisfare le legittime richieste della magistratura per sconfiggere la 'ndrangheta. Ma sia chiaro che la Calabria non può essere letta dal Governo soltanto come un’emergenza d’ordine pubblico. Se cosi fosse sarebbe un guaio”. Lo afferma Pippo Callipo candidato alla presidenza alla Regione. “Occorre -prosegue Callipo-, insieme al contrasto della criminalità che prevede anzitutto il potenziamento delle forze dell’ordine, una strategia di sviluppo economico e sociale che al momento è inesistente. Irrobustire la reazione civile alla ‘ndrangheta va di pari passo con il lavoro egregio dei magistrati. Questa è la regione più povera d’Italia e con un “Pil” e una qualità della vita tra i peggiori d’Europa. Perciò, c’è da sperare che la Calabria sia oggetto di attenzione nella sua complessità da parte delle Istituzioni e dei vertici dei partiti nazionali, spesso distratti rispetto a quanto accade qui. Ciò che va tagliato è il cordone ombelicale che lega la criminalità calabrese agli apparati amministrativi e politici della cui commistione si rinviene traccia in diverse indagini e nell’utilizzazione sganciata da ogni finalità produttiva della spesa pubblica. In vista delle elezioni regionali, inoltre, è necessario fare la massima prevenzione per troncare il rapporto mafia/politica; ed è urgente che la politica sgrani gli occhi e i partiti nazionali intervengano, con la necessaria determinazione, per assicurare che nelle liste non ci siano persone vicine alle organizzazioni criminali o che con esse abbiano avuto relazioni. In Calabria si vive una condizione drammatica dal punto di vista della sicurezza, parti del territorio sono sguarnite e richiederebbero una presenza maggiore dello Stato, in grado di garantire l’agibilità costituzionale a chi intende fare impresa, senza soggiacere a ricatti o alle tentazioni di diventare partner del malaffare, ed al cittadino che ha diritto di vivere in un ambiente libero da paure e minacce. Per questo tempo fa ho chiesto, in una logica di supporto e di alleggerimento dell’impegno che oggi grava per intero sulle forze dell’o

Muzzì (PD) “Fermate le primarie”

07 gen 10 ''Fermare le primarie del Pd in Calabria prima che sia troppo tardi''. Lo ha detto nel corso di una conferenza stmapa, a Lamezia Terme, il dirigente regionale del PD, Mario Muzzi', che ha ricordato alcuni ''tra i principi elementari della politica, ossia, diritto dei cittadini calabresi a giudicare l'operato, buono o cattivo che sia, di chi ha amministrato; obbligo del presidente uscente di rendere conto dei risultati conseguiti nei 5 anni di amministrazione; infine - per Muzzi' - una coalizione che non ricandida il suo presidente ne sancisce il fallimento e ne condiziona irrimediabilmente il risultato''. Muzzi' e' anche preoccupato delle ''conseguenze negative che si avrebbero sul Pd regionale e nazionale in caso di sconfitta alle prossime elezioni di marzo. E col fatto di non presentare Loiero, candidato naturale, che possiede il Pd in Calabria, si sta facendo di tutto per creare le condizioni per una sconfitta. Muzzi' nei gorni scorsi ha chiesto al segretario nazionale del partito, Pierluigi Bersani, di essere ricevuto per spiegargli la ''grave situazione calabrese del Pd, con continui scontri, e l'inutilita' delle svolgimento delle primarie a poco piu' di due mesi dalle elezioni, che sono dannose perche' laceranti e comunque in aperto contrasto con lo statuto del partito''. L'esponente politico ha anche chiesto al segretario del Pd, Carlo Guccione, ''di indire al piu' presto, prima delle primarie, una direzione regionale straordinaria, con all'ordine del giorno la valutazione dell'azione della Giunta e del Consiglio regionale nell'ultima legislatura''. ''Nell'ultima assemblea regionale - ha spiegato ancora Muzzi' - si e' avvertito un clima di insofferenza ancora prima dell'inizio dei lavori, per cui anche il mio intervento ne e' risultato fortemente condizionato dal precedente svolto da Doris Lo Moro. Tuttavia, ho avuto modo di apprezzare l'intervento di Nicola Adamo (Presidente Gruppo Pd regionale) perche' incardinato ad una sua valutazione sul progetto politico di Giuseppe Bova, tendente all'allargamento dell'attuale maggioranza all'Udc. Mi auguro che la sua coerenza lo porti ad un rinsavimento in caso di impraticabilita' per l'indisponibilta della stessa Udc alla realizzazione del progetto''.rdine impegnate a combattere la mafia, l’intervento dell’esercito.”

Gentile (PDL) "Regione perde fondi UE per 450 mln"

07 gen 10 ''E' veramente sconcertante apprendere che la Regione ha buttato via finanziamenti comunitaroi cospicui, non accedendo alle opportunita' connesse con i fondi Bei : si tratta, solo per questa misura, di 450 milioni di euro che avrebbero consentito, direttamente, circa settemila posti di lavoro''. Lo afferma Pino Gentile, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale della Calabria ''Le dichiarazioni, rese dall'europarlamenatre, Mario Pirillo (Pd) - dice Gentile- sono state abbastanza eloquenti: quando un ex assessore regionale all'agricoltura ed europarlamentare afferma che sui fondi comunitari si e' fatta solo programamzione a meta', agendo sui progetti sponda, significa che ai calabresi e' stata raccontata, da parte della giunta regionale, una colossale bugia'' Per il capogruppo del Pdl '' il fuoco incrociato che arriva dalle stesse stanze del partito democratico conferma quello che noi avevamo sempre denunciato e cioe' che la Giunta ha sbagliato tutta la fase applicativa dei progetti comunitari''. ''Si e' detta ai calabresi una bugia evidente e senza fondamento - continua Gentile - che mortifica ogni possibile capacita' di progettare uno sviluppo armonico integrato che non si e' realizzato cosi com'e' accaduto in altre regioni d'Europa''.

Alvaro (N.PSI) "Bomba in procura apre scenari sconvolgenti"

07 dic 10 ''Uno tra i piu' abusati commenti sulla bomba, fatta esplodere dinanzi al portone della Procura Generale di Reggio Calabria, e' che essa punti a intimidire i magistrati per la loro attivita' contro i boss e i sequestri dei loro patrimoni. L'obiettivo sarebbe quello di farli recedere da questa posizione e farli diventare piu' docili e malleabili. E' una tesi, pero', che non sta ne' in cielo ne' in terra''. Lo sostiene Giovanni Alvaro, dirigente del Nuovo Psi calabrese, ex dirigente della Cgil Calabria. Secondo Alvaro, la potentissima 'ndrangheta, a livello nazionale ed internazionale, ''non e' rozza, accattona e folkloristica, che sa usare solo le armi, ma struttura che ha menti lucide e capaci, in grado di ''ragionare' '' e, quindi, per portare avanti i suoi affari, ha bisogno del silenzio e non di ''esposizione mediatica''. ''Se questo e' vero - sostiene Alvaro - bisogna capire a chi la bomba ha voluto parlare, e bloccare subito un processo di condizionamento che, con l'andar del tempo, provocherebbe una vera e propria sudditanza ai voleri della ''ndrangheta da parte di chi, per debolezza o altro, ha ceduto magari una volta o cosi' e' apparso ai suoi interlocutori. Questa e' comunque una ipotesi che ci si augura non sia vera e lo speriamo ardentemente. Se questo, pero', non e' vero bisogna prendere in considerazione l'altra ipotesi che e' tutta interna alle organizzazioni mafiose'' e cioe' che '' forze emergenti della mafia ''chianota' (cioe' della Piana di Gioia Tauro)'' voglio tentare ''di rompere la tradizionale ''autonomia' delle cosche reggine per puntare alla piramidizzazione mafiosa sul modello siciliano''. Comunque, conclude Alvaro, ''ci attendono tempi duri''.

Disagi alle poste di Bonifati, Magorno (PD) scrive a direttore PT

07 gen 10 Il Presidente del Gruppo Consiliare del PD alla Provincia di Cosenza, l’Avv. Ernesto Magorno, ha scritto al Direttore della Filiale di Castrovillari di Poste Italiane, il Dott. Umberto De Michele, in merito alle gravi situazioni di disagio che si sono verificate per gli utenti dell’ufficio postale di Via Roma a Bonifati. Nella lettera rivolgendosi al Direttore, Magorno afferma: “Le scrivo per chiederle chiarimenti e rappresentarle, a seguito delle numerose segnalazioni pervenutemi e dalle notizie apprese dalla stampa, i gravi disagi che si sono riscontrati nei giorni scorsi, così come diverse altre volte nei mesi scorsi, per gli utenti dell’ufficio postale di Via Roma a Bonifati. Difficoltà, che a motivo della prolungata chiusura dell’ufficio sono state avvertite in particolar modo dai numerosi cittadini anziani che si recano presso il suddetto ufficio per riscuotere le loro pensioni, oltre che per gli altri utenti che intendono normalmente sbrigare le loro incombenze. Intendo esprimerle, inoltre, la mia più viva preoccupazione per la preannunciata riduzione degli orari di apertura del suddetto ufficio. Un provvedimento che fa temere il verificarsi di ulteriori e perduranti difficoltà per gli utenti, atteso che l’ufficio postale si trova nelle vicinanze di importanti uffici e nel cuore del centro abitato, rivestendo pertanto una rilevante funzione per la vita e l’economia cittadina. A seguito di quanto detto sopra Le chiedo di intraprendere al più presto e con urgenza tutte le iniziative necessarie a tutela degli utenti ed affinché vengano eliminate le sopradette situazioni di disagio, assicurando, per il futuro, ai cittadini di Bonifati, la piena possibilità di usufruire dei servizi offerti da Poste Italiane, attesa la particolare valenza sociale degli stessi”.

 

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