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Notizie di Politica

 

Bova a Cosenza per le primarie del PD spara a zero sulla sua coalizione

04 gen 10 "L'anno scorso ci sono stati danni ingenti a causa di una violenta alluvione ma dal governo abbiamo avuto solo 45 milioni di euro, una elemosina. Noi abbiamo stanziato, sebbene non di nostra competenza, quasi 1 miliardo di euro. Abbiamo nominato il presidente della giunta regionale, Agazio Loiero, commissario ma i fondi non vengono distribuiti in maniera equa e trasparente". In una sorta di guerra caina il presidente del consiglio regionale e candidato alle elezioni primarie del Pd per la Calabria, Giuseppe Bova, è intervenuto a Cosenza, criticando l’operato della sua colazione alla Regione. Il presidente del consiglio regionale ha poi mosso accuse al governo nazionale che "continua a rimanere sordo di fronte ai nostri problemi. Berlusconi sta facendo spot da mesi con le case che ha costruito a l'Aquila, ma qui nel Sud come a Giampilieri non ha mosso un dito". Continuando con le accuse verso la sua coalizione sulla sanità, Bova ha detto "Nella sanita' la Regione Calabria ha commesso un errore imperdonabile". "Come si fa -chiede- ad arrivare alla fine della legislatura e accorgersi che c'e' un buco che e' piuttosto una voragine?". "Accorgersene all'ultimo giro -ha aggiunto Bova- vuol dire che qualche gomma sgonfia nel frattempo c'e' stata". Il presidente del consiglio regionale ha detto di non aver gradito gli eccessivi ringraziamenti del presidente Agazio Loiero dopo la decisione del governo di non nominare un commissario esterno sulla sanita' in Calabria. "Mi sembrava -ha commentato- lo zio Tom della capanna americana, ma con lui non saremmo arrivati ne' a Martin Luther King ne' a Obama". Secondo Giuseppe Bova tra le cose che nella sanita' calabrese non vanno ci sono l'eccesso di risorse impiegate nella mobilita' e le lunghe liste di attesa che arrivano a 90-120 giorni. "Non e' possibile -ha detto il presidente- che bisogna raccomandarsi per un esame anche semplice". "E' indubbio -ha concluso- che sia successo qualcosa di grave". Infine sulal scia del segretario regionale invoca l’apertura ai centristi di Casini: "L'Udc non puo' andare con Scopelliti, va contro quello che sta facendo a livello nazionale". Bova ha aggiunto che "anche noi pero' dobbiamo creare una novita', una nuova coalizione e non una coalizione allargata". Il presidente del consiglio regionale propone un progetto che unisca Pd e Udc "che parte dalla Calabria e che in futuro puo' riferirsi al governo nazionale": Bova ha elogiato la scelta del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini di non accettare la proposta di Silvio Berlusconi come ha fatto Gianfranco Fini. "Quel no -ha commentato- oggi e' cresciuto". "Abbiamo l'obbligo, per tutti i problemi che ci sono in Calabria, di mettere insieme -ha aggiunto il candidato alle primarie- tutte le forze che si oppongono al governo che io definisco dei lega-nordisti".

Zavettieri (Socialisti) “Scontro corpo a corpo nel PD”

04 gen 10 ''E' stato pubblicato sul Bur il dispositivo di legge regionale che rinvia 'sic et simpliciter' alla prossima legislatura le elezioni primarie previste dalla legge regionale 25/2009 gia' entrata in vigore ed in dirittura di arrivo con le due liste ammesse, quella del Pd e quella imprevista e scomoda dei Socialisti Uniti-Psi. Non potendo estromettere i socialisti per via amministrativa, come pur si e' tentato di fare, si e' fatto ricorso a quella legislativa. Sarebbe bastato, infatti, il ritiro della lista del Pd per costringere i socialisti a fare altrettanto, come tempestivamente annunciato, e far cadere le elezioni senza colpo ferire e senza ricorrere ad un trucco interessato e di parte che scredita la funzione legislativa, mina lo stato di diritto e crea ulteriori danni di immagine alla Calabria''. Lo ha dichiarato Saverio Zavettueri, segretario nazionale dei Socialisti Uniti-Psi. ''Le divisioni profonde in casa Pd - dice Zavettieri - e lo scontro in atto corpo a corpo tra i due fu - Presidenti della Giunta e del Consiglio dimostra - per la paura di misurarsi con i socialisti riconoscendo loro un ruolo protagonista di forza viva e decisiva con cui fare i conti oltre alla volonta' di ricercare uno scudo protettivo in ordine alle responsabilita' civili e penali ed ai danni erariali e quelli arrecati ai terzi - hanno indotto gli strateghi del PD a partorire un piccolo mostro giuridico che mette in luce tutte la loro inettitudine ed incapacita' al governo. Il dispositivo non e' immediatamente esecutivo in quanto privo dei presupposti di necessita' ed urgenza e necessita di atti deliberativi e di decreti da parte degli organi competenti che siamo curiosi di conoscere anche per individuare le responsabilita' dirette e personali di questa incredibile vicenda''. ''Non avendo ancora ad oggi come lista socialista alcuna comunicazione o notifica ufficiale, atto necessario ed indefettibile - dice Zavettieri - continueremo nella nostra campagna di verita' affinche' non si compiano ulteriori atti illegittimi riservandoci di tutelare nelle varie sedi competenti i diritti dei vari soggetti coinvolti, Comuni in primis''.

Callipo “Sanità calabrese allo sfacelo per colpa della politica”

04 gen 10 ''I recenti episodi di malasanita' lo confermano: l'inaffidabilita' del sistema sanitario regionale e' lampante, benche' non manchino professionisti seri, competenze ed eccellenze. Ma e' soprattutto il danno fatto dalla politica politicante ad essere gigantesco e, a mio avviso, irrimediabile se non mutano radicalmente le condizioni. I politici pensano solo, ancora adesso, ad utilizzare gli ospedali come serbatoi elettorali e non hanno neanche una vaga idea sul da farsi e da dove incominciare". Così in una dichiarazione l’imprenditore Pippo Callipo, candidato alla guida della Regione Calabria a proposito del sistema sanitario calabrese. "Bisognerebbe cominciare a chiedere al Governo di prendere posizione di fronte ad un debito enorme - continua Callipo - di cui non si e' riusciti neppure a quantificare l'importo esatto, o di spiegare i motivi per cui di fronte ad un Piano di rientro assolutamente inefficace non si sia proceduto all'immediato commissariamento del comparto sanitario. In Calabria la situazione e' compromessa a tal punto che il commissariamento sarebbe stata la migliore soluzione auspicabile per incominciare ad affrontare con serieta' i problemi, una volta rimossa la politica dalla gestione sanitaria. Nonostante i disastri della sanita', infatti, si e' continuato a gestire in allegria e addirittura a consentire a direttori generali e burocrati di preparare candidature alla Regione". "Tutto e' stato piegato a finalita' politiche - conclude - mentre in Calabria di malasanita' si muore, e i calabresi per avere una prestazione neanche troppo impegnativa debbono emigrare. Occorre ripartire con una programmazione fatta di merito, buona gestione e controlli interni ed esterni. Naturalmente il Dipartimento dell'Assessorato, che si e' rivelato inefficiente, va azzerato e ricostruito con professionalita' calabresi. Ci serve un Piano sanitario che valorizzi i nostri punti di forza e imponga la fuoriuscita della politica e della peggiore burocrazia, complice del disastro, dagli ospedali".

Feraudo (Idv) “Sistema sanitario retto da spudarate connivenze”

04 gen 10 “Se non ci fosse stata la Commissione parlamentare sugli errori in sanità, egregiamente presieduta dall’on. Leoluca Orlando, per davvero anche le residue speranze di giustizia, qui in Calabria, sarebbero state uccise, seppellite da uno spudorate sistema di connivenze”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Itaia dei Valori alla Regione Calabria, Maurizio Feraudo. “In Calabria –aggiunge.- non c’è stato un solo medico che, condannato per omicidio colposo, sia stato poi perseguito – come è giusto che fosse – in sede disciplinare. Tutti sono rimasti indisturbati ai loro posti. Anche – incredibile a dirsi e credersi – quelli condannati con sentenza passata in giudicato. Finanche le sentenze della suprema Corte di Cassazione sono state insabbiate nel macero delle cose perse. Che vergogna! Un’oscura e torbida ragnatela di clientelare protezione umilia e mortifica, giorno dopo giorno, non solo la memoria delle vittime della malasanità calabrese, ma oltraggia anche il dolore dei familiari delle vittime. E, nel frattempo, in Calabria si continuano a perpetrare gravissimi ed intollerabili casi di malasanità. Insomma, il Governo regionale non ha rispetto neppure per la morte e per il dolore delle vittime dei casi di malasanità. Questo un motivo in più perché Loiero venga definitivamente messo da parte in vista della prossima tornata elettorale. Un altro quinquennio a sua guida sarebbe una vera iattura per la Calabria e, soprattutto, per i calabresi. Per la loro dignità e per il loro futuro”.

Gentile (Pdl) "Quinquennio Loiero inconcludente"

04 gen 10 ''Il presidente Loiero dice che Scopelliti vorrebbe portare la Giunta a Reggio? E' il tentativo puerile di spostare la discussione dalle lacerazioni del suo partito, che non lo vuole piu'. In realta', Scopelliti vuole liberare Catanzaro e la Calabria proprio da Loiero e dalla sua fallimentare esperienza di Governo''. Lo afferma il vice coordinatore vicario regionale del Pdl, Antonio Gentile. ''Catanzaro - prosegue Gentile - e' la citta' che ha avvertito maggiormente l'opacita' di una esperienza di Governo tanto deludente e scialba quanto incapace di incidere sul modo di concepire l'assetto regionale. E che questo quinquennio sia stato inconcludente - prosegue ancora il vice coordinatore del Pdl - lo dimostrano i compagni di partito di Loiero ed i suoi alleati: nessuno di loro lo vuole riconfermare candidato, pur essendo l'uscente''.

Ruperto "Nessuna accordo MPA con Loiero"

04 gen 10 ''Nessuna scelta di partito e' ancora stata fatta sulla collocazione del Mpa nelle prossime elezioni Regionali, anzi il partito, che sta definendo il proprio programma per la Calabria, non si e' ancora espresso sulla possibilita' di allearsi con qualche coalizione, sia essa di centrosinistra sia di centrodestra, ma ha detto piu' volte che ad oggi ci sono tutte le condizioni per andare da soli''. Lo precisa Pasqualino Ruperto, segretario provinciale dell'Mpa di Catanzaro, a proposito di voci circa la decisione di una alleanza con Agazio Loiero. Solo dopo aver definito il programma per la propria Regione, e dopo aver valutato attentamente quali saranno le proposte in campo ci soffermeremo sulla migliore scelta da effettuare per il bene della nostra gente. ''Comunque mi sento di poter affermare - dice Ruperto - che i risultati tutto altro che lusinghieri di questi cinque anni di amministrazione della Calabria a guida Loiero, non sono un buon viatico su cui creare i presupposti di una alleanza programmatica con il centrosinistra che ha guidato questa Regione in questi cinque anni''.

Ranieri (PD) “Governo presenti proposte per il sud in Parlamento”

04 gen 10 “Mi auguro che il piano per il Sud di cui parla nella sua intervista alla Stampa il ministro Scajola non si risolva in indicazioni generiche o in un assemblaggio di vecchi programmi e fornisca invece politiche concrete per affrontare i problemi in cui si dibatte il Sud”. E’ quanto dichiara Umberto Ranieri, responsabile del Forum Mezzogiorno del Pd. “Senza il recupero allo sviluppo del Mezzogiorno – aggiunge Ranieri – l’obiettivo di elevare il tasso di crescita dell’economia italiana nel suo complesso è del tutto velleitario, per questo chiediamo al governo di stringere i tempi della presentazione delle proposte annunciate per discuterne rapidamente in Parlamento”. “Quanto agli incentivi fiscali che impediscano la migrazione di giovani meridionali laureati verso il centro nord, vedremo cosa propone il governo – prosegue l’esponente del Pd -. Certo è che giacciono in Parlamento nostre proposte che prevedono anche un uso accorto della leva fiscale per agevolare il rientro al Sud di giovani laureati. Vorrei tuttavia che il ministro Scajola avesse presente che il più forte incentivo al rientro di giovani e alla stessa localizzazione delle imprese è nel superare il gap nei servizi collettivi, nella disponibilità di case, nella sicurezza. Su questo punto il governo chiarisca i propri intendimenti”. “Infine, occorre un’analisi rigorosa delle disponibilità finanziarie. Al ministro Scajola vorrei ricordare che secondo le stime recenti la dotazione del Fas è diminuita dall’inizio del 2008 di 22 miliardi di euro. Prelievi per interventi a favore di spese correnti e interventi di emergenza che hanno comportato un impoverimento dell’intervento pubblico nel Mezzogiorno”. “Il Sud ha bisogno di fatti concreti e innovativi. Non di proclami – conclude Ranieri –. E’ questo il criterio in base al quale ci muoveremo nella discussione sul Sud che auspichiamo possa svolgersi nei prossimi giorni alle Camere”.

Cersosimo: “Regione impegnata per politiche ricerca e innovazione”

04 gen 10 ''Le politiche regionali per la ricerca e l'innovazione hanno un ruolo importante per sostenere lo sviluppo della regione e in particolare la competitivita' delle imprese calabresi''. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Domenico Cersosimo, a Catanzaro, a Palazzo Alemanni, dove ha presieduto la prima riunione dei tavoli di partenariato dei Pisr (progetti integrati di sviluppo regionale) ''Rete regionale dei poli di innovazione'', ''Rete regionale per l'innovazione'' e ''Giovani talenti''. ''Gli indicatori regionali, in questo ambito, non sono buoni - ha aggiunto Cersosimo - e segnano un ritardo storico della Calabria rispetto ad altre regioni italiane ed europee. Il livello di spesa in ricerca e sviluppo rispetto al PIL, per citare solo il principale indicatore, e' molto basso (0,4%, meno della meta' di quello medio delle regioni dell'area convergenza). Nonostante alcuni progressi, - secondo Cersosimo - resta inadeguata l'interazione fra domanda e offerta di innovazione, tra ricerca pubblica e mercato, e ancora modesto e' soprattutto l'impatto delle attivita' di ricerca sullo sviluppo regionale. L'amministrazione regionale - ha affermato ancora Cersosimo - proprio in relazione a questo contesto, ha operato nel senso di una maggiore efficienza e di una forte accelerazione della spesa: solo nell'ultimo biennio e' stato speso il 40% delle risorse previste dal POR Calabria 2000-2006 per ricerca e innovazione. In questo momento, sono in fase di avvio nuovi progetti di ricerca per 37,6 milioni di euro, finanziati con il bando PIA-2008 (Pacchetti integrati di agevolazione) e con il bando del 2009 dell'APQ Ricerca dedicato a sostenere la ricerca e l'innovazione nelle principali filiere agroalimentari. Quanto ai PISR- ha proseguito il vicepresidente della Giunta regionale - va rimarcato come essi rafforzino la capacita' gestionale dell'amministrazione con forme mirate di assistenza tecnica, coinvolgendo in modo diretto il partenariato e coordinando gli interventi per conseguire un impatto significativo sul territorio''. All'incontro - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - hanno preso parte i rappresentanti dell'Universita' della Calabria, con il rettore Giovanni Latorre, dell'Universita' ''Mediterranea'' di Reggio Calabria, dell'Universita' ''Magna Graecia'' di Catanzaro, di Confindustria, Lega delle Cooperative, CNR, Coldiretti, Copagri, CNA, CIA, Confagricoltura, Unioncamere e A.B.I. Sono intervenuti il direttore generale del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria Salvatore Orlando ed il dirigente del settore Ricerca Giuseppe Rossi che ha illustrato la proposta di regolamento interno per il funzionamento del tavolo di partenariato regionale e le linee di indirizzo dei tre PISR. Sul tavolo del confronto l'impegno ancora piu' deciso nel settore della ricerca e innovazione, con una previsione di risorse finanziarie veramente considerevole, pari a 525 milioni di euro (sei-sette volte quelle del precedente periodo 2000-2006). Alla riunione si e' parlato di questo impegno e della rinnovata strategia per la crescita del sistema regionale della ricerca e innovazione, alla quale il POR FESR 2007/2013 ha destinato oltre 200 milioni di euro. Sono stati indicati gli obiettivi dei tre progetti integrati di sviluppo regionale di valenza strategica: la costruzione e lo sviluppo dei Poli di Innovazione Regionali, come aggregazioni stabili di organismi di ricerca e imprese che operano e offrono servizi per facilitare il trasferimento di tecnologie fra ricerca e impresa in un settore specifico; la costruzione di un sistema regionale unico di accesso all'offerta di ricerca e ai servizi di trasferimento tecnologico all'interno di una Rete regionale per l'innovazione, a partire dagli Uffici di trasferimento tecnologico degli atenei, dagli sportelli delle Camere di commercio, delle associazioni di categoria e dei costituendi Poli di innovazione; a creazione e attrazione di imprese innovative e, in particolare, di nuove imprese spin-off a partire dai risultati della ricerca, sviluppando e integrando le esperienze gia' in corso nelle universita' calabresi.

L’assessore Guagliardi inaugura a Taverna il Poli-ambulatorio per l’arte

04 gen 10 L’assessore regionale al Turismo Damiano Guagliardi ha partecipato all’inaugurazione del Poli-laboratorio per l’arte, la conservazione e il restauro “Mattia Preti” di Taverna. Lo comunica l’ufficio stampa della Giunta regionale. “Il progetto – ha dichiarato l’assessore Guagliardi - è stato finanziato dalla Regione e rientra nell’ambito delle politiche di valorizzazione delle risorse culturali del territorio, sostenute con convinzione dalla Giunta Loiero”. Per Guagliardi “la ricchezza della Calabria è la Calabria stessa. L’intero territorio calabrese – ha detto - è pregno di saperi, culture, storia, arte, troppo spesso trascurati. Ed è in questa trama preziosa che si inserisce il nuovo poli-laboratorio che, oltre a consentire il recupero e la tutela del patrimonio delle opere locali, può divenire rapidamente punto di riferimento a livello nazionale”. Secondo l’assessore al Turismo “una struttura di tale pregio può costituire fucina per la formazione di professionalità di alto profilo, con qualificata ricaduta economica. Ma è importante che terminata la fase inaugurale non si spengano i riflettori sulla nuova istituzione. La Regione – ha concluso Guagliardi - dovrà mantenere alta l’attenzione sul poli-laboratorio di Taverna e continuare a sostenerne costantemente le attività”. Erano presenti alla manifestazione anche il sindaco di Taverna Sebastiano Angotti, l’arcivescovo mons. Antonio Cantisani e la direttrice Caterina Bagnato la quale ha illustrato le caratteristiche del Poli-laboratorio. Si tratta di una struttura multifunzionale, dotata di impianti e strumenti tecnologici atti a garantire la massima accuratezza nello svolgimento delle indagini sull’opera d’arte e la migliore salvaguardia dell’opera stessa. Si articolata su tre livelli, ha il suo cuore propulsivo nelle due ampie sale-laboratorio intitolate al celebre artista catanzarese Mimmo Rotella e allo scultore tavernese Sebastiano Mustari, e dispone anche di spazi per la didattica e la formazione. Una sala direzionale ospita la rappresentanza dell’Istituto per l’arte e il restauro “Palazzo Spinelli” di Firenze. In particolare, è stata evidenziata l’elevatissima qualità delle attrezzature di ricerca in dotazione, alcune delle quali non risultano disponibili in nessuna altra parte d’Italia. Perciò, il compimento di speciali attività di ricerca potrà d’ora in avanti essere svolto nel nostro paese unicamente nel centro tavernese.

Primarie PD, Censore "Serve cambiamento"

04 gen 10 “Di fronte ad una Calabria che sconta ritardi nello sviluppo, che viene cancellata dall’agenda del Governo nazionale, che vede minati i presidi di legalità e di democrazia dagli attacchi della criminalità organizzata, occorre una risposta incisiva volta ad un radicale cambiamento che parta, soprattutto, dalle scelte politiche fatte per rinnovare la classe dirigente. Occorre, insomma, un forte scossone credibile che prenda le mosse dalla base degli iscritti, dei simpatizzanti e degli elettori del PD per coagulare il Partito Democratico, annullare certe velleità personalistiche che serpeggiano a meno di tre mesi dal voto regionale ed allontanare definitivamente lo spettro di una cessione di questa regione alla bramosia della destra”. E’ quanto sostiene il candidato alle Primarie Bruno Censore che, intervenendo sulla questione delle Primarie e del voto di primavera, pone una riflessione attenta sugli scenari che potrebbero aprirsi se la coalizione di centro-sinistra non riuscisse a trovare elementi utili per una saldatura con l’UDC. “La mia candidatura – sostiene l’esponente del PD - nasce con lo scopo di rompere alcuni schemi precostituiti che caratterizzano da tempo il panorama politico calabrese. Fondamentalmente, sposo a pieno titolo il pensiero politico di Bersani con il quale concordo totalmente sulla necessità di fare sintesi intorno ad un ‘Patto per il Mezzogiorno’ che veda il Sud come contenitore di potenzialità da valorizzare ed importante risorsa per il Paese. Quello che unisce il PD all’UDC è, appunto, questa visione delle cose che vuole al centro dell’interesse nazionale le problematiche irrisolte del Meridione, contrariamente a quanto sostiene la Lega che invece vorrebbe le regioni meridionali subalterne e staccate dal resto della nazione. A motivo di ciò, la vicinanza tra UDC e PDL risulterebbe innaturale viste le scelte fatte dal governo Berlusconi di togliere risorse al Sud per destinarle ad altri progetti nelle regioni del nord, nel più totale silenzio dei parlamentari calabresi del PDL e dei sindaci dello stesso partito, tra i quali Scopelliti. Di questo l’UDC è consapevole, così come è consapevole dell’esistenza di un patto d’acciaio tra Berlusconi, Tremonti e la Lega”. “Ora più che mai, - continua Censore - ci troviamo di fronte alla possibilità di segnare un nuovo passo a favore della Calabria. Le scelte che verranno fuori dalle Primarie e dal voto alle regionali consegneranno a questa regione una classe dirigente che, tra l’altro, sarà chiamata a gestire l’ultima fase della programmazione dei Fondi Comunitari ed a determinare la possibilità di trovare un allineamento con le altre regioni italiane ed europee a più avanzato sviluppo economico. E’ una partita che non consentirà di avere riserve. Di questo, - sostiene il Consigliere del PD - sono convinti anche autorevoli esponenti politici che in questi giorni in Calabria si stanno ponendo l’interrogativo delle alleanze più giuste da fare. In altre regioni italiane, l’alleanza tra PD ed UDC è stata sancita da linee programmatiche concordate e condivise; in Calabria, ciò può avvenire anteponendo a tutto l’interesse per una regione che attende di uscire dall’isolamento e spera nel ritorno ad una normalità, magari un ingresso a pieno titolo tra le regioni italiane. “In conclusione – ha commentato Censore – l’interesse maggiore che ruota intorno alle Primarie non deve fondarsi sul candidato che riuscirà a totalizzare maggiori consensi, ma quale progetto politico si riuscirà a mettere in piedi per il bene della Calabria. L’allargamento della coalizione impone, soprattutto, una progettualità seria fatta di contenuti credibili e percorribili utili a dare la speranza di quel cambiamento che da più parti si attende”.

Tallini (Pdl) "Gravi dichiarazioni Loiero"

04 gen 10 "Dichiarazioni gravi e irresponsabili che evocano una guerra civile in Calabria se dovesse vincere Scopelliti, che invocano una guerra di religione contro il sindaco di Reggio da parte delle altre quattro rovince. I moniti del presidente della Repubblica ad abbassare i toni della disputa politica non sembrano avere fatto effetto sul Governatore uscente". E' quanto afferma il consigliere regionale del Pdl, Domenico Tallini. "Dispiace dirlo - prosegue Tallini -ma il presidente Loiero, venendo meno ai suoi più elementari doveri di rappresentanza unitaria della Calabria, sembra veramente avere perso la testa. Pur di spuntare una riconferma che tutti i sondaggi bocciano sonoramente, non ha esitato a tirare in ballo argomenti a dir poco sconcertanti e non degni dell'alta carica istituzionale a cui i calabresi lo chiamarono cinque anni fa. Stia tranquillo il Governatore uscente: il presidente Scopelliti non solo non porterà la giunta a Reggio, come è stato affermato provocatoriamente nella convention dei loieriani, ma sarà il presidente che farà molto bene per Catanzaro, a cominciare dalla costruzione della cittadella regionale che l'attuale presidente non è stato in grado neanche di realizzare in cinque anni. Ma sulla vicenda della cittadella, su cui pesa un contenzioso di 40 milioni di euro, mi riservo una riflessione più approfondita". "Nella vicenda della Scuola di Magistratura - sostiene ancora Tallini - Scopelliti, su sollecitazione del coordinatore provinciale del Pdl Michele Traversa e del sottoscritto, ha recitato una parte importante, influendo sulla decisione del ministro Alfano di rispettare la scelta di Catanzaro. Il candidato governatore, una volta eletto, smetterà i panni di sindaco di Reggio e si calerà senza tentennamenti nel ruolo di presidente di tutti i calabresi. I consiglieri del Pdl che saranno eletti nella circoscrizione di Catanzaro e gli assessori espressione della nostra provincia lo sosterranno e lo aiuteranno a compiere scelte che rafforzino il ruolo del Capoluogo. Nell'interesse di tutta la Calabria. Al presidente Loiero, che scopre solo oggi, a poche settimane dal voto, l'esistenza di Catanzaro, vogliamo ricordare che fu proprio lui qualche anno fa a chiedere ai consiglieri regionali Tallini, Abramo, Aiello e Guerriero di ritirare il disegno di legge per 'Catanzaro capoluogo' che lo avrebbe messo in grandi difficoltà nella sua maggioranza".

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