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Notizie di Politica

 

Callipo “Poca attenzione dei partiti sugli sprechi a sud”

02 dic 09 “Non ringrazieremo mai abbastanza il Presidente Napolitano per l’attenzione che riserva al Sud in ogni occasione. Ma con altrettanta sincerità devo riconoscere che le denunce del ministro Maroni (Corriere della Sera di oggi) sullo sperpero del danaro pubblico al Sud sono più che esatte”. Così l’industriale Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione. “Mi spiace soltanto che su questa analisi –aggiunge Callipo- dedichino poca attenzione i vertici dei partiti di centrosinistra e gli stessi sindacati. Quasi che il Sud possa cambiare davvero volto senza affrontare di petto uno dei nodi che lo stritolano: l’uso distorto, illegale e canagliesco delle risorse pubbliche nazionali e comunitarie. Si perde tempo prezioso, invece, per occuparsi di primarie e secondarie farsa, ma di argomenti seri si ha poca voglia di occuparsi. Le frustate del ministro Maroni, semmai, difettano in coerenza. Perché si predica bene ma si continua, da Roma, a spalleggiare le stesse classi dirigenti che hanno, per esempio, fatto della Calabria la regione più povera d’Italia. Quando il ministro Maroni suggerisce al Mezzogiorno di cambiare modello, mi permetto di dirgli che anche lo Stato e i suoi rappresentanti debbono farlo, ma francamente nel comportamento del Governo verso il Sud non si vedono novità, neanche di quelle cui il ministro Maroni fa cenno. In sostanza, se la politica nazionale non dà forza alla migliore società civile del Sud, che non ha nulla a che sparite con la peggiore politica, c’è poco da fare, innovazioni non ce ne saranno e il modello nuovo che il Sud dovrebbe darsi non se lo potrà dare mai. Che la denuncia di Maroni sia perfetta, non c’è dubbio. Se il divario di sviluppo e di benessere tra la Calabria e il resto del Paese, dopo 40 anni di regionalismo, è alle stelle, non è certo colpa della Lega e neanche è dovuto all’assenza di risorse pubbliche, nazionali e comunitarie, che pure sono giunte a profusione, ma di una classe politica regionale priva di senso delle Istituzioni, inefficiente ed esclusivamente attaccata alla poltrona. Fa bene Maroni a ricordarci l’utilità del federalismo fiscale nel senso della maggiore responsabilizzazione della politica con l’introduzione del costo standard nella sanità, ma non si è ancora capito, tanto per fare un esempio, perché mai una Regione come la Calabria soffocata dai debiti accumulati dalla sanità (forse 3 milioni forse 4, ancora neanche la definizione del debito è ufficiale) non sia stata commissariata dal Governo. Perché mai il cittadino calabrese non deve avere il diritto di sapere chi nella sanità ha provocato danni spaventosi, al punto che oggi quando si va negli ospedali si rischia di morire e il calabrese per farsi curare paga l’aliquota più alta. Se in un’azienda l’amministratore delegato produce debiti e inefficienze e non ha idea di come rientrare, non può stare al suo posto un minuto di più. Nella sanità calabrese, è successo il contrario: chi dopo cinque anni non è stato in grado di ridurre il debito anzi l’ha aumentato e neanche ha saputo quantificarlo, oggi gioisce per non essere stato commissariato dal Governo e spaccia la confusione che è stata prodotta come un successo. Col risultato che il cittadino calabrese non si rende neppure conto di quel che è successo, ma è sicuro che quando avesse bisogno di prestazioni sanitarie prenderà un treno per gli ospedali di altre regioni.”

Zavettieri “Le primarie del PD una vicenda kafkiana”.

02 gen 10 “Per i Socialisti Uniti – P.S.I. la campagna elettorale per l’Elezioni primarie “legali” procede normalmente non essendo pervenuto allo stato alcun atto o provvedimento degli organismi competenti che blocchi le procedure elettorali in corso e risolva il problema dei diritti e delle obbligazioni già accese specie dai Comuni in ordine allo svolgimento delle elezioni come previsto dalle norme della L.R. 25/2009 essendo tra l’altro il dispositivo di recente approvato privo di ogni effetto in quanto neppure ancora pubblicato sul BUR”. Lo afferma in una dichiarazione Saverio Zavettieri segretario nazionale dei Socialisti Uniti –PSI. “Il dispositivo approvato dal Consiglio Regionale sul rinvio delle Elezioni primarie – prosegue Zavettieri – si presenta come un mostro giuridico assunto in spregio a tutte le norme e procedure di legge che evidenza l’uso distorto, interessato e di parte della funzione legislativa configurandosi come una legge ad personae et contra personam intervenendo arbitrariamente nella fase conclusiva del procedimento elettorale”. “Non essendo previste ancora le notifiche a mezzo stampa degli atti legislativi ed amministrativi seguiremo gli sviluppi della vicenda con attenzione e con il senso delle istituzione che ad altri manca, assumendo per tempo e responsabilmente le nostre decisioni di fronte agli atti che saranno prodotti e ci saranno notificati non avendo nessuna interesse a gravare ulteriormente le istituzioni regionali di ulteriori oneri impropri”. “Con riferimento ai danni morali e materiali inflitti alle migliaia di sottoscrittori, ai 4 candidati ed al Partito in seguito alla violazione dei diritti derivanti dall’ammissione della lista socialista e delle conseguenti obbligazioni assunte, ci riserviamo di valutare in sede tecnico legale la quantificazione degli stessi e di adire le autorità competenti, a partire alla Corte dei Conti, per ottenere il risarcimento dovuto da parte dei soggetti che si sono resi personalmente responsabili degli atti e delle decisioni adottate, non essendo interessati ad altro tipo di rimborso peraltro giustamente non previsto dalla legge”. “Siamo convinti - conclude Zavettieri - che il PD, non essendo in condizione di svolgere le sue primarie “farsa” nella data preannunciata del 10 Gennaio, le fisserà probabilmente a lunga scadenza in attesa che intervenga un Lodo Bersani per rimettere rimettere insieme i cocci del terremotato Pd Calabrese”.

Gentile (Pdl) “Poco rispetto del PD per le istituzioni”

02 gen 10 "Mi chiedo ora chi rimborserà l'on.Zavettieri ed i candidati che egli, legittimamente, aveva messo in campo per le primarie istituzionali del 10 gennaio". Lo afferma, in una nota, il senatore e vice coordinatore regionale vicario del Pdl, Antonio Gentile. "Quello che è accaduto - aggiunge - in consiglio regionale il 30 dicembre è l'emblema dello scarso rispetto istituzionale del Pd e del concetto che questo partito ha del sistema pubblico. Un qualcosa da assoggettare pedissequamente alle liti, alle lacerazioni ed alle strategie da bassa cucina delle sue componenti. Eravamo decisamente e nettamente contrari a questa farsa sin dalla prima ora ma per il principio inderogabile della ‘dura lex sed lex’ ne avevamo rispettato l'efficacia. Lo aveva fatto con convinzione il gruppo dei socialisti dell'on Zavettieri che aveva affrontato spese organizzative per poter legittimamente partecipare alla competizione, contando sul rimborso che sarebbe stato erogato al termine della competizione". "Bova e Loiero - prosegue Gentile - antagonisti di facciata hanno dapprima negato che il costo di questa comparsata fosse superiore ai due milioni di euro, salvo poi accorgersi dell'errore e ripiegare in una decisione assurda, peggiore ancora di quella iniziale, che ha partorito (a soli 10giorni da un evento istituzionale) un dietrofront che danneggia gli altri competitori. Per noi si tratta di un successo che premia una linea di coerenza e consente alla collettività di risparmiare parecchi soldi, ma per i principi basilari di equità e imparzialità della pubblica amministrazione è un vulnus irreparabile".

Aperta l'assemblea regionale del PD a Lamezia. Primarie nel mirino

02 gen 10 Si e' aperta con la discussione sull'opportunita' di svolgere le primarie l'assemblea regionale del Pd, tuttora in corso, a Lamezia Terme. A tenere la relazione introduttiva e' stato il segretario Carlo Guccione, il quale ha chiesto ai dirigenti del partito di valutare la fattibilita' delle elezioni per la scelta del candidato del centrosinistra, considerato che la data e' stata fissata per il 10 gennaio e che resta una settimana per l'organizzazione. Dovra' essere il Pd al suo interno a gestire le primarie con una rete di volontari, dopo la decisione assunta nel Consiglio regionale del 30 dicembre scorso di far slittare alla tornata elettorale del 2015 l'introduzione di questo strumento per legge.

Feraudo (Idv) “Bova strumentale, sulle nostre posizioni”

02 gen 10 “La sorprendente dichiarazione rilasciata da Peppe Bova sembra essere scritta da un esponente del partito di Antonio Di Pietro perché copia con la carta carbone le più significative argomentazioni che sono alla base dell’intransigente e motivata campagna di opposizione che il partito di Italia dei Valori, in Consiglio regionale e fuori dal Consiglio regionale, ha, sapientemente, organizzato contro la fallimentare azione politica del governatore della Calabria”. Lo scrive in una nota il Capogruppo di Italia dei Valori nel Consiglio regionale, Maurizio Feraudo. “Bova ci da, perfino, ragione –aggiunge Feraudo- nell’identificare Loiero come il responsabile, tra l’altro, dello sfascio della sanità calabrese. E, tuttavia, la posizione di Bova, oggi, appare incontrovertibilmente strumentale. Perchè il Presidente del Consiglio regionale prova disperatamente di ricostruirsi una verginità politica che, invece, ha definitivamente perduto, Egli è l’altra faccia della stessa medaglia. Dello stesso sistema di potere che per cinque anni ha governato la Calabria. In tutti questi anni, infatti, Bova ha, puntualmente, tenuto il sacco a Loiero. E, allora, è evidente che il suo è un mellifluo tentativo per scrollarsi di dosso gigantesche responsabilità politiche, che come macigni non possono non pesano anche su di lui. E come pesano! Oggi egli prende formalmente e ufficialmente le distanze dall’azione di governo del Presidente della Giunta, e lo fa per mettersi al servizio di una accidiosa faida, tutta interna, al Partito democratico. Con il che Bova continua a darci ragione. Perché sin dal primo momento noi avevamo smascherato il fine recondito per il quale il Pd, con ostinata caparbietà, aveva voluto la legge sulle primarie. Una legge farsa perché costruita, giusto appunto, per condurre a sintesi un sanguinoso regolamento di conti tutto interno del PD. Bova con la sua dichiarazione certifica l’inoppugnabile fondatezza della nostra posizione. Perché Bova svela l’oscuro disegno. Le primarie del 10 di gennaio non serviranno per individuare un candidato presidente di coalizione. Serviranno solo per farsi fuori Agazio Loiero. Saranno primarie-killers: per impallinare l’attuale governatore della Calabria. Il che certamente sarà un atto di igiene politica. Di bonifica ambientale. Ma che, allora, nessuno si permetta il lusso di contrabbandarle come fatto di salutare democrazia. E Bova ha deciso di trascinare in questa spietata logica fratricida il suo alleato di sempre, l’UdC, chiedendo, apertamente, agi uomini di Casini di votarlo alle primarie. In cambio della promessa (da marinaio?) di cedere loro la candidatura a presidente. Una promessa condita già, addirittura, da un tradimento annunciato. Il tradimento della volontà dei cittadini che voteranno alle primarie, consumato come prezzo del baratto. Uno scenario cui già abbiamo più volte assistito in Consiglio regionale: l’inciucio tra il Pd e l’Udc, attraverso il quale, nell’aula consiliare, sono state approvate quelle che in molti non hanno esitato a definire leggi-vergogna. Non ultima proprio quella delle primarie. Insomma, quella prospettata da Bova è un’ulteriore operazione immaginata non per costruire, realmente, una forte, coesa e plurale coalizione di centrosinistra, ma per assecondare e favorire opportunistici interessi di bottega. Perché, altrimenti, se la volontà vera e autentica fosse stata quella di lavorare per la nascita di una larga e condiva alleanza di centrosinistra non ci sarebbe stato bisogno di imbastire tutta questa indecorosa messa in scena. Bastava prendere atto dell’unica candidatura di centrosinistra oggi in campo. Della candidatura neutra di Pippo Callido, espressione della società civile e vero elemento di novità, per avviare su di essa un confronto franco e leale. Senza pregiudiziali e senza riserve mentali. Sennonché si continuano a preferire vecchie e stucchevoli liturgie. Tutte piegate all’autoreferenzialità. Sottovalutando che il 28 e il 29 di marzo i calabresi non si dimenticheranno dei teatranti della politica. E a lor signori riserveranno una lezione catartica ed epocale.

Nucera “Negativa ostinazione del PD sulle primarie”

02 gen 10 "Il Pd abbandoni le logiche personalistiche e gli interessi di bottega e impegni tutte le energie nella costruzione di una coalizione capace di dare risposte alle istanze dei cittadini calabresi". A sostenerlo è una nota di Pdci, Psi, Prc, Sinistra Ecologista e Pro Calabria diffusa da Ercole Nucera. "La recente decisione di interrompere le primarie previste con legge - prosegue la nota - riteniamo offre l'opportunità di intraprendere le opportune valutazioni nel tentativo di far prevalere la sintesi e assumere scelte condivise capaci di costruire una salda coalizione di governo. L'ostinazione di alcuni settori del Pd a perseguire la strada delle primarie a tutti i costi potrebbe mettere a rischio la tenuta dell'attuale maggioranza di centrosinistra e mettere a repentaglio la riconferma del centrosinistra alla guida della Regione. In questo si coglie un atteggiamento autosufficiente che giudichiamo negativo che compromette tra l'altro l'allargamento della coalizione in quanto appare un azione di restringimento mentre riteniamo che condividere la costruzione di nuove alleanze passa attraverso un tavolo politico". "Le primarie, in ogni caso, di un solo partito - è scritto nella nota - cozzano con la ricerca di condivisioni allargate. Noi ribadiamo che l'esito delle eventuali primarie annunciate per il 10 gennaio non le riteniamo né vincolanti e né condizionanti e perciò chiediamo di porre fine a questo autolesionismo e invitiamo il segretario regionale del Pd Carlo Guccione a convocare immediatamente un tavolo politico per rilanciare il centrosinistra con un nuovo programma di governo per i prossimi cinque anni da offrire agli elettori che parta dalla un'analisi dettagliata di quanto è stato fatto in questa legislatura". "Riteniamo che questi cinque anni, seppur con notevoli difficoltà - conclude la nota - rappresentano la base di un processo riformatore della Regione Calabria che dovrà continuare per consegnare alle future generazioni un ente capace di programmare e non solo di inseguire le emergenze".

L’ass. Guagliardi lavora ad una conferenza sul piano turistico regionale

02 gen 10 Una conferenza regionale sul turismo da tenersi ad inizio del prossimo anno. E' questa l'idea su cui sta lavorando l'assessorato regionale al Turismo che prevede di fare il punto sulla situazione turistica calabrese nel prossimo mese di febbraio. La conferenza vorrà essere un momento di incontro e confronto a 360 gradi non solo per dare conto dell'attività svolta ma, soprattutto, l'occasione per presentare una proposta sul nuovo turismo calabrese che, nelle intenzioni dell'assessore al ramo, Damiano Guagliardi, dovrà essere inteso come "fruizione dell'intero territorio regionale in tutti i mesi dell'anno". "Il confronto - ha detto l'assessore regionale al turismo - con i rappresentanti del settore si svilupperà principalmente sull'individuazione di nuovi attrattori turistici attorno ai quali costruire l'offerta turistica della Calabria come la cultura popolare, il sentimento religioso, le eccellenze della produzione artigianale, artistica ed enogastronomica". L'annuncio lo ha dato lo stesso assessore Guagliardi nel corso di un incontro con i rappresentanti di Province, enti pubblici, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e componenti del comitato istituzionale per le Politiche turistiche. In tal senso, infatti, l'assessorato sta lavorando sulla stesura di linee guida per i bandi Pia Turismo e sui cospicui finanziamenti derivanti dai programmi comunitari Poin e Pain all'interno dei quali particolare importanza verrà data al Piano di marketing per il turismo ed al Piano triennale per il turismo sostenibile. Sotto questo aspetto per Guagliardi è importante "avviare un confronto il più possibile ampio, affinché entrambi i Piani, di rilevanza primaria per le nuove politiche turistiche della Calabria, siano definiti con il contributo di tutte le parti interessate".

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