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La Regione abolisce il listino

 

Il Consiglio regionale approva la nuova legge elettorale senza listino

06 feb 10 E’ stata approvata a maggioranza la nuova legge elettorale regionale che prevede l’abolizione del listino e drastici tagli ai costi di struttura dei consiglieri. Lungo l’iter che ha portato all’importante modifica in un pomeriggio denso di avvenimenti. Iniziato con quasi sette ore di ritardo l’assise regionale è iniziata dopo le 21 il penultimo giorno utile prima della scadenza della consiliatura. Prima una lunga trattativa sulla possibilità che il Governo non impugni la nuova legge elettorale. Possibilità evitata dal fatto che la Regione ha già approvato lo Statuto. Infatti la Regione Basilicata ha dovuto congelare tale scelta per non avere proceduto, appunto, alla modifica dello Statuto. Riunione dei capigruppo di maggioranza e del centrodestra prolungate con convergenza finale sulla votazione. Sbloccata la situazione si è iniziato con l’esame dei vari punti previsti nella nuova legge elettorale. La seduta si è aperta con le dichiarazioni dei due capigruppo di Pd e Pdl, Adamo e Gentile, favorevoli all’abolizione del listino. Bocciati gli emendamenti della Frascà, che prevedeva la doppia preferenza facoltativa (appello nominale 37 contrari e 9 a favore con quello di Adamo), e quello proposto da De Gaetano e Tripodi, che prevedeva le liste con non più di due terzi per genere (maschile o femminile) (appello nominale, 36 contrari e 10 favorevoli). Quindi è stata approvata l’abrogazione dei consiglieri supplenti, proposta da Nucera, approvata la proposta di legge che prevede la riduzione dei costi del funzionamento regionale e drastici tagli alle strutture dei consiglieri (legge 398/8 proposta da Bova, Borrello, Guerriero, Stillitani e Vilasi) . Infine a maggioranza è stata approvata la nuova legge elettorale che non ha più al suo interno il listino.

Corbelli sospende sit-in Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da dieci anni impegnato “a denunciare la vergogna del listino bloccato, in prima fila, nelle ultime settimane, insieme al Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, promotore del Movimento “Aboliamo il Listino”, in questa campagna di democrazia, legalità e rispetto dei diritti dei cittadini-elettori”, informa, in una nota, di “aver temporaneamente sospeso il sit-in di protesta davanti a Palazzo Campanella a Reggio Calabria, in attesa della decisione del Consiglio regionale, convocato per oggi pomeriggio, per “evitare forzature e provocazioni, per non condizionare e rispettare invece il lavoro dei consiglieri in Aula”. “Diritti Civili era pronto insieme a molti militanti e sostenitori ad organizzare una manifestazione di protesta a Reggio per chiedere l’abolizione del listino-vergogna. Dopo gli impegni pubblici delle ultime ore di quasi tutti i consiglieri di abolire questa norma scandalo abbiamo deciso di sospendere momentaneamente la protesta in attesa della votazione dell’aula di questo pomeriggio. Siamo comunque pronti, nel caso dovesse saltare la cancellazione del listino, ad occupare immediatamente Palazzo Campanella con una clamorosa azione di protesta. Non vogliamo minacciare né condizionare nessuno ma solo informare che democraticamente e gandhianamente siamo pronti a scendere in campo per chiedere, come facciamo da diversi anni con il sostegno di importanti media calabresi, la cancellazione di questa legge odiosa, antidemocratica e incostituzionale. Chiediamo solo di ripristinare e rispettare il diritto, sancito dalla Costituzione, dei cittadini-elettori di poter scegliere liberamente e democraticamente i propri rappresentanti in seno al Consiglio regionale calabrese e non essere invece costretti a ratificare, con il proprio voto, le scelte dei nominati del listino fatte e imposte dalle segreterie dei partiti”

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